Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e...

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Page 1: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Fino a quasi tutto lrsquoOttocento gli atomi vennero

considerati secondo il modello atomico di Dalton

come porzioni di materia indivisibili

Il modello di diretta derivazione da quello del filosofo

greco Democrito era in grado di spiegare le leggi ponderali

che erano state scoperte nel XVIII e XIX secolo

Il modello atomico fino allrsquoOttocento

Lrsquoelettricitagrave

Lo studio dei fenomeni elettrici costrinse perograve a

riconsiderare la struttura degli atomi

Era giagrave noto ai Greci che lrsquoambra strofinata con

un panno di lana era in grado di attrarre peli e steli

di paglia

Anche altre sostanze come il vetro presentavano lo stesso comportamento

dellrsquoambra (in greco ldquoelectronrdquo) e tali fenomeni vennero chiamati elettrici

Solo a partire dal XVII secolo vennero studiati e spiegati ammettendo la

produzione durante lo strofinio di cariche elettriche

Lrsquoatomo come era stato ipotizzato da Dalton visto che non presentava cariche non

poteva perciograve interpretare i fenomeni elettrici

Il tubo a raggi catodici

Un fascio luminoso viaggia in linea retta attraverso il tubo e viene deviato se

sottoposto ad un campo magnetico o ad un campo elettrico

Raggi catodici con carica elettrica negativa

Nel 1897 JJ Thomson misurando le deviazioni che

subivano gli elettroni in un campo elettrico o

magnetico fu in grado di determinarne il loro rapporto

caricamassa

Thomson il rapporto em

Il valore sperimentale trovato era

di 176108 coulombg che non si

discosta di molto da quello

attualmente accertato

Poicheacute tale valore si manteneva costante sia

cambiando il catodo sia usando un gas diverso

nel tubo Thomson concluse che gli elettroni

dovevano essere dei costituenti fondamentali di

tutta la materia

La struttura dellrsquoatomo il modello di Thomson

Il modello atomico di Thomson (detto plum pudding) fu uno dei primi a

giustificare la stabilitagrave e la neutralitagrave dellrsquoatomo data la presenza in egual

numero di particelle positive e negative distribuite nellrsquoatomo stesso

Modello atomico di Thomson

La scoperta che lrsquoelettrone egrave una particella di massa molto inferiore a quella del piugrave piccolo atomo dimostrava che

lrsquoatomo non puograve essere considerato come la piugrave piccola porzione ottenibile di materia

La carica dellrsquoelettrone poteacute essere

determinata soltanto nel 1911 da Millikan

Essa risultograve valere -1602∙10-19 C e da

questo dato fu possibile anche ricavare la

massa dellrsquoelettrone pari a 911∙10-28 g

Esperimento di Millikan

La struttura dellrsquoatomo

Esperimento di Rutherford di diffusione delle particelle e scoperta del nucleo

atomico

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

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Lrsquoelettricitagrave

Lo studio dei fenomeni elettrici costrinse perograve a

riconsiderare la struttura degli atomi

Era giagrave noto ai Greci che lrsquoambra strofinata con

un panno di lana era in grado di attrarre peli e steli

di paglia

Anche altre sostanze come il vetro presentavano lo stesso comportamento

dellrsquoambra (in greco ldquoelectronrdquo) e tali fenomeni vennero chiamati elettrici

Solo a partire dal XVII secolo vennero studiati e spiegati ammettendo la

produzione durante lo strofinio di cariche elettriche

Lrsquoatomo come era stato ipotizzato da Dalton visto che non presentava cariche non

poteva perciograve interpretare i fenomeni elettrici

Il tubo a raggi catodici

Un fascio luminoso viaggia in linea retta attraverso il tubo e viene deviato se

sottoposto ad un campo magnetico o ad un campo elettrico

Raggi catodici con carica elettrica negativa

Nel 1897 JJ Thomson misurando le deviazioni che

subivano gli elettroni in un campo elettrico o

magnetico fu in grado di determinarne il loro rapporto

caricamassa

Thomson il rapporto em

Il valore sperimentale trovato era

di 176108 coulombg che non si

discosta di molto da quello

attualmente accertato

Poicheacute tale valore si manteneva costante sia

cambiando il catodo sia usando un gas diverso

nel tubo Thomson concluse che gli elettroni

dovevano essere dei costituenti fondamentali di

tutta la materia

La struttura dellrsquoatomo il modello di Thomson

Il modello atomico di Thomson (detto plum pudding) fu uno dei primi a

giustificare la stabilitagrave e la neutralitagrave dellrsquoatomo data la presenza in egual

numero di particelle positive e negative distribuite nellrsquoatomo stesso

Modello atomico di Thomson

La scoperta che lrsquoelettrone egrave una particella di massa molto inferiore a quella del piugrave piccolo atomo dimostrava che

lrsquoatomo non puograve essere considerato come la piugrave piccola porzione ottenibile di materia

La carica dellrsquoelettrone poteacute essere

determinata soltanto nel 1911 da Millikan

Essa risultograve valere -1602∙10-19 C e da

questo dato fu possibile anche ricavare la

massa dellrsquoelettrone pari a 911∙10-28 g

Esperimento di Millikan

La struttura dellrsquoatomo

Esperimento di Rutherford di diffusione delle particelle e scoperta del nucleo

atomico

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

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Il tubo a raggi catodici

Un fascio luminoso viaggia in linea retta attraverso il tubo e viene deviato se

sottoposto ad un campo magnetico o ad un campo elettrico

Raggi catodici con carica elettrica negativa

Nel 1897 JJ Thomson misurando le deviazioni che

subivano gli elettroni in un campo elettrico o

magnetico fu in grado di determinarne il loro rapporto

caricamassa

Thomson il rapporto em

Il valore sperimentale trovato era

di 176108 coulombg che non si

discosta di molto da quello

attualmente accertato

Poicheacute tale valore si manteneva costante sia

cambiando il catodo sia usando un gas diverso

nel tubo Thomson concluse che gli elettroni

dovevano essere dei costituenti fondamentali di

tutta la materia

La struttura dellrsquoatomo il modello di Thomson

Il modello atomico di Thomson (detto plum pudding) fu uno dei primi a

giustificare la stabilitagrave e la neutralitagrave dellrsquoatomo data la presenza in egual

numero di particelle positive e negative distribuite nellrsquoatomo stesso

Modello atomico di Thomson

La scoperta che lrsquoelettrone egrave una particella di massa molto inferiore a quella del piugrave piccolo atomo dimostrava che

lrsquoatomo non puograve essere considerato come la piugrave piccola porzione ottenibile di materia

La carica dellrsquoelettrone poteacute essere

determinata soltanto nel 1911 da Millikan

Essa risultograve valere -1602∙10-19 C e da

questo dato fu possibile anche ricavare la

massa dellrsquoelettrone pari a 911∙10-28 g

Esperimento di Millikan

La struttura dellrsquoatomo

Esperimento di Rutherford di diffusione delle particelle e scoperta del nucleo

atomico

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 4: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Nel 1897 JJ Thomson misurando le deviazioni che

subivano gli elettroni in un campo elettrico o

magnetico fu in grado di determinarne il loro rapporto

caricamassa

Thomson il rapporto em

Il valore sperimentale trovato era

di 176108 coulombg che non si

discosta di molto da quello

attualmente accertato

Poicheacute tale valore si manteneva costante sia

cambiando il catodo sia usando un gas diverso

nel tubo Thomson concluse che gli elettroni

dovevano essere dei costituenti fondamentali di

tutta la materia

La struttura dellrsquoatomo il modello di Thomson

Il modello atomico di Thomson (detto plum pudding) fu uno dei primi a

giustificare la stabilitagrave e la neutralitagrave dellrsquoatomo data la presenza in egual

numero di particelle positive e negative distribuite nellrsquoatomo stesso

Modello atomico di Thomson

La scoperta che lrsquoelettrone egrave una particella di massa molto inferiore a quella del piugrave piccolo atomo dimostrava che

lrsquoatomo non puograve essere considerato come la piugrave piccola porzione ottenibile di materia

La carica dellrsquoelettrone poteacute essere

determinata soltanto nel 1911 da Millikan

Essa risultograve valere -1602∙10-19 C e da

questo dato fu possibile anche ricavare la

massa dellrsquoelettrone pari a 911∙10-28 g

Esperimento di Millikan

La struttura dellrsquoatomo

Esperimento di Rutherford di diffusione delle particelle e scoperta del nucleo

atomico

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 5: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La struttura dellrsquoatomo il modello di Thomson

Il modello atomico di Thomson (detto plum pudding) fu uno dei primi a

giustificare la stabilitagrave e la neutralitagrave dellrsquoatomo data la presenza in egual

numero di particelle positive e negative distribuite nellrsquoatomo stesso

Modello atomico di Thomson

La scoperta che lrsquoelettrone egrave una particella di massa molto inferiore a quella del piugrave piccolo atomo dimostrava che

lrsquoatomo non puograve essere considerato come la piugrave piccola porzione ottenibile di materia

La carica dellrsquoelettrone poteacute essere

determinata soltanto nel 1911 da Millikan

Essa risultograve valere -1602∙10-19 C e da

questo dato fu possibile anche ricavare la

massa dellrsquoelettrone pari a 911∙10-28 g

Esperimento di Millikan

La struttura dellrsquoatomo

Esperimento di Rutherford di diffusione delle particelle e scoperta del nucleo

atomico

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 6: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La scoperta che lrsquoelettrone egrave una particella di massa molto inferiore a quella del piugrave piccolo atomo dimostrava che

lrsquoatomo non puograve essere considerato come la piugrave piccola porzione ottenibile di materia

La carica dellrsquoelettrone poteacute essere

determinata soltanto nel 1911 da Millikan

Essa risultograve valere -1602∙10-19 C e da

questo dato fu possibile anche ricavare la

massa dellrsquoelettrone pari a 911∙10-28 g

Esperimento di Millikan

La struttura dellrsquoatomo

Esperimento di Rutherford di diffusione delle particelle e scoperta del nucleo

atomico

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 7: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La struttura dellrsquoatomo

Esperimento di Rutherford di diffusione delle particelle e scoperta del nucleo

atomico

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 8: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Una sottile lamina doro veniva colpita con raggi a mentre delle lastre fotografiche disposte

attorno rilavavano le direzioni prese dalle particelle

Se il modello atomico di Thomson era corretto non si sarebbero dovute riscontrare deviazioni

consistenti

Rutherford riscontrograve che la maggior parte delle particelle passava inalterata e che

alcune venivano deviate con piccoli angoli

Con grande sorpresa perograve si trovograve anche che mediamente una particella ogni

20000 tornava indietro

Esperienza del Rutherford

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 9: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La struttura atomica di Rutherford e i suoi limiti

bull Secondo la teoria di Maxwell dellrsquoelettromagnetismo

gli elettroni in orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto

perdere rapidamente energia per irraggiamento e quindi

precipitare sul nucleo

bull Lo spettro di emissione dei gas non egrave continuo ma a

righe

Le confutazioni sperimentali

Secondo il modello di Rutherford lrsquoatomo

poteva esistere solo se gli elettroni erano in

moto circolare attorno al nucleo

In tale situazione la forza centrifuga (repulsiva)

e quella elettrostatica (attrattiva) si annullano

mantenendo su un orbita costante lelettrone

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 10: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

TEORIA CLASSICA

Materia particellare massiva

Energia continua ondulatoria

TEORIA QUANTISTICA

Materia ed Energia sono

particellari massive e ondulatorie

Poicheacute la materia egrave discontinua e particellare forse egrave discontinua e particellare anche

lrsquoenergia

Osservazione

-Radiazione del corpo incandescente

-Effetto fotoelettrico

-Spettri atomici a righe

Teoria

-Plank lrsquoenergia egrave quantizzata

-Einstein la luce ha comportamento particellare (fotoni)

-Bohr lrsquoenergia degli elettroni negli atomi egrave quantizzata

Poicheacute lrsquoenergia egrave di natura ondulatoria forse egrave di natura ondulatoria anche la materia

Osservazione

-Diffrazione degli elettroni ad opera di

cristalli metallici

Teoria

De Broglie in certe circostanze anche gli elettroni possono

essere descritti come onde

Poicheacute la materia egrave dotata di massa forse egrave dotata di massa anche lrsquoenergia

Osservazione

Compton la quantitagrave di moto di un fotone

diminuisce dopo lrsquourto con un elettrone

Teoria

EinsteinDe Broglie le particelle hanno una lunghezza

drsquoonda e i fotoni una quantitagrave di moto

Il progresso scientifico egrave fondato principalmente

sulle interazioni luce ndash materia

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 11: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Lo spettro elettromagnetico

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 12: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La natura ondulatoria della luce

Lunghezza drsquoonda e frequenza

Ampiezza (Intensitagrave) drsquoonda

c

velocitagrave della luce (ms-1)

Lunghezza drsquoonda (m)

frequenza (s-1)

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 13: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Al crescere della temperatura del metallo il massimo della curva I vs λ si sposta sempre piugrave

verso la regione ultravioletta

Le teorie disponibili allrsquoepoca ritenevano che lrsquoenergia di unrsquoonda dipendeva solo dallrsquoampiezza

e variava in maniera continua Lrsquoenergia emessa sarebbe dovuta aumentare continuamente al

diminuire della lunghezza drsquoonda e ciograve non risultava verificato a basse lunghezze drsquoonda rarr

catastrofe dellrsquoultravioletto

Spettro della radiazione emessa da un corpo incandescente

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 14: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Il contributo di Planck

Planck cercograve un modello fisico che potesse giustificare i risultati sperimentali

Ipotesi di Plank

-Gli atomi dellrsquooggetto incandescente originano vibrando la radiazione

elettromagnetica emessa

-Il trasferimento di energia avviene in quantitagrave discrete di energia chiamate quanti

ciascuna proporzionale alla frequenza

E = h

dove rappresenta la frequenza e h una costante (costante di Planck)

h = 6626x10-34 Js

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 15: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Lrsquoeffetto fotoelettrico

Il fenomeno una superficie metallica colpita da

radiazione elettromagnetica emette elettroni

Previsioni della teoria classica lenergia degli

elettroni emessi dipende dallintensitagrave della

radiazione

Osservazioni sperimentali

bull Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza

della radiazione incidente () egrave superiore ad un valore

soglia (0)

bull Lrsquoenergia cinetica degli elettroni emessi dipende

dalla frequenza della radiazione incidente e non dalla

sua intensitagrave

bull Il numero degli elettroni emessi per unitagrave di tempo

aumenta allrsquoaumentare dellrsquointensitagrave della radiazione

elettromagnetica incidente

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 16: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La spiegazione

Einstein ipotizzograve per la luce una natura corpuscolare

Spiegograve i risultati sperimentali descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i

quanti di energia radiante (fotoni) e gli elettroni del metallo durante lurto un

quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone

lestrazione

Lrsquoeffetto fotoelettrico il contributo di Einstein

Efotone- E estrazione = Ecinetica_elettrone_emesso

Ecinetica_elettrone_emesso = h - h0 = h ( - 0)

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 17: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Spettro della luce bianca prodotto dalla rifrazione di un prisma

Spettro di emissione a righe dellrsquoidrogeno

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 18: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Vengono emessi da gas eccitati termicamente eo elettricamente e non sono continui

Nessuno dei due modelli atomici esistenti allrsquoinizio del Novecento riesce a spiegarli

Gli spettri di emissione dei gas

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 19: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La spiegazione degli spettri

Lrsquoemissione di radiazioni egrave dovuta alla cessione di energia da parte degli

elettroni dellrsquoatomo

In base alla teoria quantistica di Planck ad una determinata lunghezza

drsquoonda corrisponde un determinato valore di energia

Spettri di emissione a righe

Emissione di particolari valori di energia

Gli elettroni in un atomo

possono assumere solo alcuni

valori di energia

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 20: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Il modello atomico di Bohr

I postulati

1 Nellatomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari Ognuna di

queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben determinato

2 Lrsquoenergia dellrsquoelettrone nellrsquoatomo eacute quantizzata Essa puoacute assumere soltanto certi

valori (valori permessi) ma non puoacute assumere i valori intermedi fra quelli permessi

3 Fincheacute un elettrone rimane nella sua orbita non emette e non assorbe energia

4 Un elettrone puograve operare una transizione da un livello di energia ad un altro solo

assorbendo o emettendo radiazione La frequenza n della radiazione egrave data dalla

nota relazione

h = DE

dove DE egrave la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h egrave la costante di Planck

2n

n

RhcEn livello nel elettronedell potenziale Energia

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 21: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

La scalinata quantica

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 22: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Assorbimento di energia da parte di un atomo quando lrsquoelettrone passa ad uno

stato eccitato

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 23: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Il modello atomico di Bohr per lrsquoatomo di idrogeno

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 24: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Superamento del modello di Bohr

Limiti del modello

Pregi del modello

Introduzione del concetto di quantizzazione dellrsquoenergia

Il modello di Bohr giustifica la stabilitagrave dellrsquoatomo

Prevede uno spettro di emissione a righe caratteristico per ogni elemento

Ersquo una trattazione esclusivamente basata su concetti di fisica (meccanica) classica

Lrsquounico spettro in accordo con quello sperimentale egrave relativo allrsquoatomo di idrogeno

Ersquo necessario sviluppare una nuova teoria meccanica per descrivere

la struttura dellrsquoatomo

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 25: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Lo sviluppo della meccanica quantistica il dualismo onda-particella

Secondo EINSTEIN e DE BROGLIE le particelle sono onde e corpuscoli insieme

Un elettrone ad esempio egrave un corpuscolo materiale dotato di attributi fisici ben

definiti (massa energia impulso ecc) che viaggia nello spazio associato ad unonda

che lo guida nel suo movimento

Ersquo possibile osservare proprietagrave ondulatorie solo per particelle di massa estremamente

piccola

mv

hlunghezza drsquoonda

associata allrsquoelettrone

costante di Planck

massa e velocitagrave dellrsquoelettrone

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 26: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Gli elettroni hanno una duplice natura corpuscolare e ondulatoria Gli elettroni in un atomo possono assumere esclusivamente particolari valori di energia

che dipendono dalla struttura dellrsquoatomo stesso

Per gli elettroni non egrave possibile parlare di traiettoria

La posizione di un elettrone nellrsquoatomo egrave un concetto esclusivamente probabilistico

Lrsquoapproccio piugrave semplice descrive il moto di un solo elettrone in un atomo lrsquoatomo di Idrogeno

Il problema viene risolto risolvendo unrsquoequazione differenziale a derivate parziali

(Equazione di Schroedinger) la cui soluzione egrave una funzione chiamata funzione

drsquoonda ()

MECCANICA QUANTISTICA

La funzione drsquoonda egrave caratterizzata da tre numeri interi chiamati numeri quantici

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 27: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Il principio di indeterminazione di Heisenberg

hpx DDh = costante di Plank

p = quantitagrave di moto

x = posizione

Maggiore egrave lrsquoaccuratezza nel determinare la posizione di un particella

minore egrave lrsquoaccuratezza con la quale si puograve accertarne la quantitagrave di

moto (e quindi la velocitagrave) e viceversa

Per lrsquoelettrone

Assumendo di volerne determinare la posizione con unrsquoindeterminazione di 005 Aring

viene commesso un errore sulla determinazione della velocitagrave che egrave dellrsquoordine di 109

cms-1 (velocitagrave della luce)

Viceversa assumendo di voler determinare la velocitagrave dellrsquoelettrone con

unrsquoindeterminazione di 005velettrone viene commesso un errore sulla determinazione della

posizione dellrsquoelettrone MAGGIORE DELLA DIMENSIONE DELLrsquoATOMO

STESSO

Per descrivere il moto dellrsquoelettrone attorno al nucleo non egrave possibile parlare

di traiettoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 28: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Lrsquoorbitale

Lrsquoorbitale egrave lo spazio in cui egrave piugrave probabile trovare lrsquoelettrone

EV

zyxm

h2

2

2

2

2

2

2

2

8

Equazione di Schroumldinger

ORBITA (meccanica classica) definita da unrsquoequazione che ne determina completamente il

tipo e la rappresentazione geometrica nello spazio

ORBITALE (meccanica quantistica) definita da unrsquoequazione matematica complicata

Ersquo possibile risolvere in modo rigoroso lrsquoequazione drsquoonda solo per lrsquoatomo di idrogeno

Si determinano una serie di soluzioni (autofunzioni) in corrispondenza di valori diversi

dellrsquoenergia (autovalori)

Lo stato dellrsquoelettrone nellrsquoatomo egrave descritto da uno degli infiniti orbitali

Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

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Evoluzione della teoria atomica

Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

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Modello di Schroedinger dellrsquoatomo di idrogeno e le funzioni drsquoonda

-Il comportamento dellrsquoelettrone puograve essere descritto come unrsquoonda stazionaria

-Allrsquoelettrone sono permesse solo alcune funzioni drsquoonda ad ogni funzione drsquoonda egrave associata

una certa quantitagrave di energia

-Il quadrato della funzione drsquoonda ( ) egrave correlato alla probabilitagrave di trovare lrsquoelettrone in una

data regione di spazio Questa probabilitagrave egrave detta densitagrave elettronica poicheacute rappresenta la

densitagrave di probabilitagrave di trovare un elettrone in un dato elemento di volume

-La teoria di Schroendinger definisce con precisione lrsquoenergia di un elettrone In base al

principio di Heisenberg per questo motivo egrave possibile parlare solo di probabilitagrave di trovare un

elettrone in una data regione di spazio

2

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 31: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

I numeri quantici

Numero quantico principale n numero intero

Numero quantico secondario o del momento angolare l numero intero puograve

assumere tutti i valori compresi nellrsquointervallo [0 n-1]

Numero quantico del momento magnetico ml numero intero puograve assumere

tutti i valori compresi nellrsquointervallo [-l l]

Caratterizza lrsquoenergia dellrsquoelettrone

Caratterizza la forma della regione di spazio in cui lrsquoelettrone puograve

trovarsi

Discrimina lrsquoeventuale presenza di assi magnetici preferenziali

La regione dello spazio in cui si ha la probabilitagrave massima di trovare un elettrone con

una certa energia egrave detto orbitale

Gli orbitali vengono definiti dai numeri quantici

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f

Page 32: Fino a quasi tutto l’Ottocento gli atomi vennero - Pontedera · costante di Planck massa e velocità dell’elettrone. Gli elettroni hanno una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria

Simbologia degli orbitali

Ogni tipo di orbitale egrave caratterizzato da un numero e da un simbolo

Il numero indica il valore di n il simbolo il valore di l

Es l = 0 simbolo s

l =1 simbolo p

l =2 simbolo d

l =3 simbolo f