FINAVAL HOLDING SPA Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011 · 2012-07-18 · performance in tutte...

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FINAVAL HOLDING SPA – Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011 Finav al News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011 www.finav alholding.com

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FINAVAL HOLDING SPA –

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011

Finav al News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011 www.finav alholding.com

Siamo una holding di partecipazioni

vicina alle realtà aziendali in cui abbiamo

deciso di credere, investendo risorse finanziarie

ma anche e soprattutto manageriali.

Crediamo che i nostri valori, condivisi

con i nostri partners, siano il vero motore

di spinta ad uno sviluppo economico

e finanziario sostenibile.

Finaval Holding nel mondo:

Italia;

Francia;

Svizzera;

Croazia;

Polonia;

Grecia;

Canada;

Arabia Saudita;

Kazakistan

Malta;

India;

Manning agency:

India;

Filippine;

Bulgaria.

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SOMMARIO

Relazione sulla gestione Mission

Profilo del gruppo

Struttura del gruppo

Highlights

Lettera agli azionisti

Lo scenario macro economico

L’andamento economico

L’evoluzione patrimoniale e finanziaria

Settore Fashion

Settore Real Estate

Settore shipping

Settore Logistica

Settore Energia

Settore Bancario

I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, l’evoluzione della gestione

La gestione dei rischi aziendali

I rapporti con le società del gruppo

Altre informazioni

Bilancio consolidato Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011

Area e criteri di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Note illustrative al bilancio consolidato

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FINAVAL HOLDING SPA

Consiglio di Amministrazione Giovanni Fagioli - Presidente

in carica fino all’approvazione Angelo Sani - Consigliere

del bilancio al 31 dicembre 2013 Francesco Zofrea - Consigliere

Collegio Sindacale Presidente del Collegio

in carica fino alla data di approvazione Maria Altamura

del bilancio al 31 dicembre 2012 Sindaci effettivi

Fabio Senese

Gigliola Di Chiara

Società di rev isione Deloitte & Touche S.p.a.

Capitale Sociale Euro 30.000.000,00 – Interamente versato

Sede Legale Via M. Bufalini 8 - 00161 ROMA

Tel. +39 06 44067.1 - Fax +39 06 44067.777

Cod. Fisc. 01922160351 R.E.A. 1070911

Finaval News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011

www.finavalholding.com

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MISSION

Finaval Holding è una moderna investment company che combinando la visione imprenditoriale, l’alta

qualità del management e la reale esperienza, identifica opportunità d’investimento in settori di nicchia e ad

alto valore. L’approccio agli investimenti di Finaval Holding si fonda sulla convinzione di poter coniugare la

conoscenza dei mercati, la comprensione della tecnologia, la cultura aziendale del lavoro di squadra e della

condiv isione delle informazioni, il rigore dell’analisi e l’attenzione alla gestione del rischio per generare

performance in tutte le condizioni di mercato.

Finaval Holding investe in aree di business che presentano forti potenzialità di valorizzazione e crede che

l’attività di impresa vada oltre il mero rendimento economico-finanziario: E’ motore di conoscenza, coesione

sociale, patrimonio morale e culturale.

Tale approccio ha permesso a Finaval Holding di progettare e strutturare operazioni d’investimento

innovative, capaci di attrarre e sv iluppare partnership con i più qualificati player dei settori nei quali opera, in

Italia e all’estero.

Il nostro obiettivo resta creare costantemente valore aggiunto nell’ambito di un processo di controllo del

rischio senza mai dimenticare i nostri valori.

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PROFILO DEL GRUPPO

SETTORE FASHION – SEBASTIAN

Il marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 leader nella

produzione di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il

mondo, collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.

SETTORE REAL ESTATE – FINAVAL REAL ESTATE

L’avv io dell’attiv ità in tale settore è avvenuto con la costituzione nel corso de l 2010 della

Finaval Real Estate la quale ha acquistato un immobile localizzato nel centro storico di Milano

e due immobili sit i in Roma.

SETTORE SHIPPING – FINAVAL

FINAVAL è una tra le più attive compagnie europee nel trasporto v ia mare di prodotti

energetici ed intende proporsi quale operatore logistico di “energia”.

L’affidabilità’ delle proprie navi, tra le prime nel mondo ad utilizzare il doppio scafo a

maggior protezione del carico e dell’ambiente e la qualificazione degli equipaggi, unite

alla sistematicità delle manutenzioni, all’impiego delle più moderne tecnologie ed agli standard di esercizio in

linea con le più recenti normative, hanno permesso al gruppo Finaval di ottenere l’approvazione delle

maggiori compagnie petrolifere multinazionali ed una meritata fama di affidabilità, serietà e sicurezza.

L’attenzione alle diverse esigenze dei clienti, la presenza nelle aree strategiche del traffico merci, l’offerta di

serv izi altamente qualificati ed i continui investimenti hanno oggi consolidato il gruppo Finaval e gli hanno

dato quella connotazione di efficienza, professionalità e convenienza a cui guarda con interesse l’intero

mercato nazionale ed internazionale.

SETTORE LOGISTICA – F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY

F.H. Bertling Logistic Italy si integra nella strategia dello sv iluppo dei trasporti e

della logistica ad alta tecnologia e valore aggiunto, perseguita dal gruppo.

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L’iniziativa, pur essendo caratterizzata da forte novità imprenditoriale, si muove su elementi di continuità

rispetto alla storia del gruppo Finaval Holding che ha operato per oltre un decennio nello specifico settore in

oggetto sv iluppando competenze gestionali e rapporti commerciali.

SETTORE LOGISTICA – VIANN LOG/MBS

La società MBS - Mediterranean Bulk System N.V. - opera da anni nel settore dello

stoccaggio, della logistica e della movimentazione del carbone.

La sua attiv ità si svolge principalmente nel porto sloveno di Koper, dove MBS ha

stipulato contratti per la discarica e lo stoccaggio del carbone destinato alle centrali

elettriche dell’Adriatico.

SETTORE ENERGIA – AURORA/SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI

Fin dal 1945 Sitie Impianti Industriali S.p.A. opera nel settore delle installazioni elettriche e di

strumentazione industriale, dalla progettazione all’avviamento degli impianti.

L’inserimento di tecnologie più avanzate, il rispetto delle esigenze di salvaguardia ambientale e l’adozione di

ogni possibile azione mirata al controllo ed alla eliminazione delle situazioni di rischio, saranno le linee guida

degli sv iluppi futuri.

La sfera di attiv ità, che ha portato l’azienda ad operare in ambito internazionale e per i più import anti clienti

del settore chimico, petrolchimico, petrolifero e dell’energia, ha consentito l’acquisizione di tecnologie e

metodologie avanzate, in particolare nel campo dei controlli di processo e della produzione energetica.

SETTORE ENERGIA – LARAF

Laraf nasce nel corso del 2009 con la finalità di ampliare gli investimenti del gruppo

nell’ambito dei serv izi a favore degli operatori del mercato energetico mondiale. Nel corso del 2010 Laraf ha

acquisito una partecipazione in:

ELLE è una joint venture tra Snatt Real Estate (51%) e Laraf (49%), finalizzata alla

realizzazione di impianti fotovoltaici. La prima iniziativa è stata la realizzazione di un

impianto di 2,2 MW sulla copertura dei capannoni di proprietà della Snatt Real Estate

situati a Campegine (Reggio Emilia).

SETTORE BANCARIO – BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA

Il Gruppo BPER nasce nel 1994 su iniziativa di Banca popolare dell’Emilia Romagna, con

l’obiettivo di creare una realtà federale in cui ogni banca possa sfruttare le sinergie di un

grande gruppo mantenendo autonomia operativa e radicamento territoriale. Oggi con

la sua struttura federale raccoglie nove banche territoriali per circa 1.300 sportelli a

presidio della quasi totalità delle regioni italiane. Il Gruppo BPER può inoltre contare su

una solida rete di partnership e partecipazioni, alcune di controllo, in istituzioni finanziarie

straniere.

SETTORE BANCARIO – ALTRE

Finaval Holding detiene al 31 dicembre 2012, inoltre, partecipazioni in Cassa di Risparmio

di Ferrara e Banca Popolare di Vicenza.

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STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31/12/2011

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HIGHLIGHTS

Il 2011 è stato un anno di transizione per il gruppo Finaval Holding il quale, dopo aver intensificato nel

corso del 2010 la propria attiv ità di investiment o e diversificato i mercati di riferimento, ha v isto il

consolidarsi delle nuove attività, che hanno prodotto risultati positivi, nonostante la crisi finanziaria in atto.

Al fine di dare maggior enfasi al processo di progressivo interessamento verso diversi settori industriali ad

alto valore aggiunto rispetto all’originario business navale, la Società ha programmato di modificare la

propria denominazione in “FH SPA”.

I ricavi consolidati delle prestazioni di serv izi sono risultati pari a Euro 74,8 milioni rispetto ai 84,3 milioni di

Euro del 2010. Il calo deriva essenzialmente dal settore shipping che ha registrato nel corso dell’anno il

livello medio dei noli più basso degli ultimi 10 anni con valori medi giornalieri pari ad Usd 9.061 per le navi

Product MR e Usd 13.528 per le navi Aframax. La controllata Finaval, grazie alla politica orientata ad un

impiego a lungo termine delle navi ed alla consolidata partnership commerciale con Vitol, primario

operatore del mercato internazionale del trading di prodotti petroliferi nonché socio di minoranza di

FInaval S.p.A., ha realizzato valori pari a circa 15.300 Usd al giorno in entrambi i settori, valori superiori sia al

mercato che ai “best competitors”.

Il risultato di esercizio è negativo e pari a circa 23,6 milioni di Euro.

Tale risultato deriva principalmente da componenti di carattere straordinario realizzate nel settore

Shipping per 25 milioni di Euro le quali, al contempo, hanno generato liquidità per circa 22 milioni di Euro.

Settore Fashion

Il Gruppo Finaval Holding è entrato in tale settore al termine del 2010 mediante l’ingresso nella compagine

societaria di Bettina S.r.l.. Nel corso dell’anno Bettina ha attuato un’importante operazione di snellimento

della struttura societaria, operando la fusione per incorporazione di Sebastian Leather Group S.p.A. e la

trasformazione in Società per azioni, assumendo la nuova denominazione di Sebastian S.p.A..

Nel corso del 2011 in data 28 aprile 2011 la società ha perfezionato l’acquisto del 100% della società di

diritto francese Sebastian France attiva nel commercio al dettaglio di calzature. In particolare la società

acquisita ha nel sul patrimonio un contratto di locazione per l’utilizzo dei locali sit i in Parigi, Rue St. Honoré,

416.

Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 presenta un risultato netto economico negativo pari a

Euro 208 mila, dopo aver accantonato ammortamenti per 290 mila Euro; gli highlights economici sono

molto positiv i, infatti, il valore della produzione ha segnato un incremento di oltre l’8,5% ri spetto al dato

aggregato del 2010 e l’EBITDA, indicatore della capacità operativa dell’impresa di generare cassa, si

attesta ad un confortante valore positivo pari a 177 mila Euro.

Si segnala inoltre che in data 11 gennaio 2012 è stato concluso il contratt o di affitto di ramo d’azienda

con la società Antichi Pellettieri S.p.A. mediante il quale Sebastian ha acquisito, in qualità di affittuaria,

l’utilizzo del ramo d’azienda sito in Parma, Via Langhirano, 85/b. Tale operazione riveste una notevole

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importanza nell’ambito delle scelte operate e dei futuri indirizzi strategici in tale settore . Il gruppo si è, di

fatto, riappropriato della produzione diretta delle proprie calzature ed ha affrontato il primo importante

passo verso il programmato acquisto di uno stabilimento di proprietà. Va, inoltre, precisato che la Società

ha sottoscritto accordi per nuove licenze di produzione e distribuzione, che si affiancheranno alla linea

Sebastian, con i brand Missoni e Giambattista Valli .

Settore Real Estate

L’interesse per il settore immobiliare che si rit iene possa presentare interessanti opportunità è proseguito

anche nel corso del 2011 attraverso l’acquisto da parte di Finaval Real Estate S.r.l., nel mese di aprile 2011,

di due immobili sit i in Roma, per un prezzo di acquisto pari a circa 2,6 milioni di Euro.

Settore Shipping

I Ricavi Base Tim e Charter sono risultati pari ad Usd 58.165 migliaia, registrando rispetto al dato al 31

dicembre 2010 (Usd 65.249) un decremento di Usd 7.084 migliaia, principalmente riconducibile alle

dinamiche di mercato.

Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta notevolmente influenzato dal risultato dell’attiv ità di

compravendita effettuata nel corso dell’anno. In particolare, la componente straordinaria derivante dalle

minusvalenze da cessione navi risulta negativa e pari a 34,8 milioni di Usd mentre la componente ordinaria

si attesta ad Usd 24.499 migliaia, pari al 42,1% dei Ricavi base TCE, registrando rispetto al 2010 una

variazione negativa in termini assoluti di Usd 7.318 migliaia ed una minor incidenza percentuale rispetto ai

Ricavi base TCE del 6,6%.

Nel corso dell’anno l’attiv ità di compravendita è stata caratterizzata:

dalla cessione in gennaio della nave Product da 36.457 Dwt Isola Verde, riclassificata tra le attiv ità

non correnti possedute per la vendita e già valutata al fair value al termine del precedente esercizio;

dalla presa in consegna nel mese di marzo della nave Neverland Star (Aframax da 116.000 dwt),

ultima consegna facente parte di un gruppo di sei navi gemelle, ordinate a suo tempo ai cantieri

sudcoreani Samsung Heavy Industries;

dalla vendita nel mese di luglio della nave Product da 36.457 Dwt Isola Magenta;

dalla vendita in dicembre delle navi Aframax da 116.000 Dwt Neverland Star e Neverland Sun.

Si riepilogano qui di seguito gli effetti economici derivanti dalle vendite in oggetto:

Minusvalenze su vendita navi

Importo (Usd/000)

Nev erland Sun -13.206

Nev erland Star -14.185

Isola Magenta -6.897

Totale -34.288

Per quanto riguarda le navi a noleggio, nel mese di luglio è stata riconsegna la M/T Green Star, nave

cisterna di tipo Product da 36.039 Dwt.

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Settore Logistica

Nel corso dell’anno è stata effettuata un’importante operazione di joint venture con il gruppo Bertling,

concretizzatasi nella F.H. Bertling Logistics Italy, partecipata al 50% da Finaval Holding ed al 50% da F.H.

Bertling International Gmbh. L’operazione è stata effettuata mediante:

I. cessione a F.H. Bertling International Gmbh del 50% di Finaval Offshore, società del gruppo

Finaval Holding già operativa nel settore project forwarding e ridenominata F.H. Bertling

Logistics Italy S.r.l.;

II. successivo aumento di capitale da parte dei due soci per complessiv i 250 mila Euro,

finalizzato a garantire le risorse finanziarie necessarie all’atteso sv iluppo della Società.

La nuova società sta beneficiando dell’impostazione globale, degli standards internazionali e di qualifica

ed esperienza della forza lavoro di Bertling. Il gruppo Bertling è una delle aziende leader nel trasporto

merci e nelle spedizioni. La filosofia aziendale “Moving things in a big way" ha portato Bertling al

raggiungimento di una notevole solidità finanziaria.

La joint venture ha recato benefici in termini di presenza sul mercato grazie alla collaborazione con il

nuovo partner ed ha prodotto un consistente impatto positivo già sui risultati del 2011, impatto che si

prevede possa essere ancora più consistente nei prossimi anni. F.H. Bertling Logistics Italy ha realizzato nel

corso del 2011 un fatturato pari ad Euro 9,6 milioni, registrando una crescita del 70% rispetto a quanto

realizzato nel corso del 2009 (Euro 5,7 milioni). La marginalità operativa si è più che raddoppiata

registrando un consistente aumento dell’ebitda che è passato da 235 mila Euro nel 2010 a 554 mila Euro

nel 2011. Parimenti, l’utile di esercizio è aumentato di 216 mila Euro passando dai 126 mila Euro del 2010 ai

342 mila Euro del 2011.

E’ stata rinnovata fino a giugno 2012 la convenzione relativa ai serv izi di discarica, deposito e ripresa del

carbone presso il porto di Koper in Slovenia con Enel Trade SpA.

Settore Power/Engeneering

Nell’ambito di tale settore è stato dato avvio nei precedenti esercizi a due importanti filoni di investimento:

uno legato all’impiantistica a serv izio del mercato energetico mediante la costituzione della Joint

Venture Aurora 2010 S.r.l. ;

l’altro attraverso la partecipazione Laraf S.r.l., con la finalità di diversificare il gruppo Finaval Holding

nell’ambito del mercato “energetico”.

Per quanto riguarda l’impiantistica, Sitie, nel corso del 2011, ha affrontato con determinazione il perdurare

della non facile situazione economica italiana e mondiale, forte dell’esperienza maturata a livello

internazionale. Proprio le iniziative intraprese ormai da diversi anni in ambito europeo hanno consentito

all’azienda di incrementare il volume d’affari migliorando contemporaneamente la redditiv ità. L’aumento

di oltre il 25% registrato nei ricavi consolidati che sono passati da Euro 27.984 migliaia nel 2010 ad Euro

35.079 migliaia nel 2011 è stato, infatti, valorizzato dal l’altrettanto interessante incremento del l’utile netto

che ha raggiunto un valore di 845 mila Euro registrando un incremento di oltre il 10%. Si segnalano, nel

corso dell’anno, l’avv io dell’attiv ità della controllata Sitie Greenplant, operante nel mercato del

fotovoltaico, e la costituzione da parte di Sitie Kazakhstan di una joint venture paritetica con un

importante partner locale che ha acquisito già nel corso del 2011 lavori nel settore “Oil&Gas” per un

ammontare complessivo di circa 4 mil ioni di dollari americani.

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Per quanto riguarda la partecipata Laraf S.r.l. si segnala l’avv io dell’attiv ità di Elle S.r.l., joint venture

finalizzata alla realizzazione di impianti fotovoltaici e la cessione della partecipazione pari al 50% in LP

Drilling S.r.l., società operativa nel mercato delle perforazioni.

Settore Bancario

Nel corso dell’anno sono state anche effettuate operazioni finanziarie su titoli. In particolare nel corso

dell’anno si è dato seguito al piano di investimento in “Banca Popolare Emilia Romagna” attraverso :

I. L’acquisto di n. 229.497 azioni ordinarie;

II. L’acquisto di n. 250.000 obbligazioni;

III. La conversione di n. 249.850 obbligazioni convertibili in 37.423 azioni.

Tale investimento azionario si presenta di carattere strutturale, volto a consolidare rapporti di lunga durata

con il sistema bancario, ed è finalizzato ad un progressivo aumento della percentuale di partecipazione

che al 31 dicembre 2011 aveva raggiunto lo 0,16%.

Nel corso dell’anno sono stati effettuati investimenti netti in azioni ordinarie per circa 600 mila Euro aventi

ad oggetto l’acquisto di azioni in “Banca Popolare di Vicenza”, “Cassa di Risparmio di Ferrara” ed “Eni” e

la cessione di azioni “Unicredit”.

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LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE(*)

Signori Azionisti,

il 2011 è stato per Finaval Holding SpA un anno particolarmente impegnativo, v issuto in un contesto di

mercato difficile e complesso.

Il risultato di esercizio è negativo e pari a circa 23,6 milioni di Euro;

Tale risultato deriva principalmente da componenti di carattere straordinario realizzate nel settore Shipping per

25 milioni di Euro le quali, al contempo, hanno generato liquidità per circa 22 milioni di Euro.

“Al già preoccupante scenario che si è presentato nel mercato dello shipping, vanno poi aggiunte le pessime

notizie arrivate da parte del mondo finanziario che, troppo preso dalle problematiche insite nel proprio

sistema, non ha saputo fornire la giusta assistenza agli operatori industriali.

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La situazione congiunturale in cui ci siamo trovati ad operare ha risentito - e purtroppo continua a risentire -

della presenza concomitante di 3 fattori: la perdita di competitiv ità dell’industria in generale, la carenza di

infrastrutture e, soprattutto, il credit crunch considerato da molti osservatori di livello internazionale il principale

responsabile della recessione italiana dove la prima emergenza è considerata proprio la “ges tione del

credito”.

E’ pensiero diffuso che il sistema bancario italiano rischia di non essere abbastanza innovativo mancando di

finanziare progetti ad alto potenziale se non totalmente garantiti.

La prudenza mostrata dalle banche continua a penalizzare le imprese che, a corto di liquidità aziendale, non

hanno la possibilità di fare investimenti, né di competere ad armi pari con i propri competitors.

Spesso sono mancate nuove modalità di dialogo tra sistema bancario e imprese tese a favorire una completa

valorizzazione dell’analisi dell’attività imprenditoriale sotto il profilo quantitativo e qualitativo con l’obiettivo di

indiv iduare strumenti di finanziamento che possano supportare i processi di riequilibrio della gestione

finanziaria, di liquidità e ricapitalizzazione dell'impresa e di ausilio ai progetti di sv iluppo industriale.

I dati del bilancio 2011 vanno letti alla luce di questi scenari, comprendendo così meglio le logiche che hanno

portato ad alcune scelte effettuate dalla Società nella consueta ottica di rispetto degli interessi di tutti gli

attori coinvolti.

Nel 2011, Finaval ha operato sulle uniche leve a sua disposizione intervenendo, oltre che sui margini

economici, anche con la cessione di tre navi, a beneficio di un incremento sostanziale della propria liquidità.

Queste cessioni, pur producendo degli effetti negativ i sul bilancio 2011, generando delle consistenti

minusvalenze, hanno permesso di riorganizzare gli equilibri finanziari e di garantire consistenza alla Società .

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Per quanto riguarda la gestione commerciale, l’85% delle navi gestite direttamente da Finaval sono

impegnate con contratti di lungo periodo attraverso contratti di “time charter + profit sharing”.

Al riguardo ci preme sottolineare come negli ultimi 5 anni Finaval si sia concentrata soprattutto sulla solidità

dell’azienda e sulle prospettive di crescita di lungo periodo alleandosi con un partner di primaria caratura

internazionale, quale Vitol SA (socio al 25%), ed ev itando qualsiasi attiv ità di natura speculativa. Tale

approccio ha consentito un continuo e costante impiego delle navi in contratti di lungo termine che,

malgrado la forte crisi che ha colpito il settore, ha permesso di gestire la flotta a dei livelli che superano

ampiamente quelli del mercato e dei migliori competitors.

Vitol è un primario operatore mondiale nel mercato del trading petrolifero, in grado di sv iluppare 297 miliardi

di dollari di fatturato nel 2011 con un incremento del 45% rispetto al 2010 . E’, inoltre, il più grande noleggiatore

indipendente di product tanker nel mondo, con oltre 200 navi in “acqua” ogni giorno . Nel 2011 ha

completato circa 5.460 v iaggi rispetto ai 5.300 del 2010.

Oltre che attraverso un’attenta gestione commerciale, nel corso del 2011 Finaval ha operato mediante un

piano di contenimento dei costi. In particolare, sono state attuate politiche volte a tutelare la marginalità,

attraverso la rinegoziazione di contratti di fornitura e l'attivazione di accordi di legge appositamente

predisposti per la riduzione temporanea dei costi del personale.

Nel corso dell’anno sono stati conclusi due accordi fondamentali per la riduzione temporanea del costo del

personale degli uffici di sede attraverso il ricorso a diversi tipi di ammortizzatori sociali. Fondamentali perché la

riduzione del costo è stata ottenuta senza ricorrere a riduzioni di personale.

Con i due distinti accordi, uno firmato da azienda, sindacati e Regione Lazio, l’altro da azienda e sindacati

sono rispettivamente stati attivati gli accordi relativi alla cassa interazione guadagni “in deroga” e i contratti di

solidarietà difensiv i per i dipendenti amministrativ i di Finaval.

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Al riguardo un particolare ringraziamento va a coloro che continuano a credere nell’azienda e che,

attraverso il loro impegno e la loro dedizione, riescono a far fronte agli impegni nonostante le difficoltà

derivanti dalla riduzione delle ore lavorative.

Con riferimento alla gestione finanziaria si rileva come questa sia stata influenzata dalla conversione al

cambio di fine esercizio dell’indebitamento finanziario in Euro che ha prodotto un effetto negativo sul bilancio

2011 rispetto al 2010 pari a circa 3,5 milioni di Usd.

Vorrei inoltre sottolineare l’importanza della scelta operata da Finaval che, seppur conscia della difficile

situazione di mercato, ha proceduto alla cessione di alcune navi, consapevole che tale azione avrebbe

contemporaneamente peggiorato i dati di bilancio, v ista l’altissima volatilità del prezzo delle navi, e migliorato

la situazione finanziaria.

La cessione delle navi è avvenuta a favore di due Società partecipate da Kazmortransflot, compagnia di

stato del Kazakhstan.

Alla conclusione degli accordi di compravendita ha partecipato anche il Direttore Generale della

Kazmortransflot che ha voluto con la sua presenza suggellare i nascenti rapporti di collaborazione che

vedranno coinvolte le società. Molto importante per la finalizzazione delle intese è stato il coinvolgimento di

Vitol, partner storico di Finaval, che rappresenta oggi una delle compagnie petrolifere più attive nella regione.

Attraverso questa operazione la Società si è rafforzata rispetto al mercato generale dello Shipping, mercato

che si rit iene debba e possa evolversi in meglio perché, per effetto delle citate difficoltà, il gap tra domanda

ed offerta, raggiunto il suo picco massimo, ha iniziato ad assottigliarsi consentendo una ripresa dei noli. La

ripresa, secondo le prev isioni, dovrebbe concretizzarsi già nel secondo semestre 2012 e riguardare

principalmente le navi Medium Range che compongono prevalentemente la flotta Finaval.

Ciò nonostante, se guardiamo al futuro il mercato continuerà ad essere difficile e richiederà capacità costanti

di cambiamento e flessibilità e dovremo quindi compiere ulteriori sforzi di adeguamento della nostra strategia

sv iluppando tempi di reazione sempre più rapidi. I cicli di continuità e discontinuità dei mercati tendono a

divenire sempre meno prevedibili e Finaval dovrà pertanto ricorrere alla forte propensione al cambiamento

che ha caratterizzato e favorito il proprio sv iluppo negli ultimi anni.

La v ia tracciata da Finaval e l’impegno di tutti, m anagem ent , dipendenti ed attori esterni, sono leve chiave

per permettere – al di là delle difficoltà del presente – il consolidamento nel prossimo futuro di un

posizionamento competitivo che ci vede eccellere nel nostro core business .

Il Presidente

Giovanni Fagioli

(*) Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione redatta in sede di presentazione del Bilancio

Consolidato 2011 della Società Finaval S.p.A..

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LO SCENARIO MACRO ECONOMICO

Il 2011 è stato un anno caratterizzato da due fasi differenti e contrapposte in quanto a prospettive. I primi mesi

dell’anno sono stati caratterizzati dal protrarsi della ripresa economica che ha alimentato la speranza che la

grave crisi economica mondiale, innescata dall’esplosione della bolla immobiliare e finanziaria americana

nell’autunno del 2008, fosse ormai alle spalle. Purtroppo tale speranza è divenuta sempre più debole nel corso

dell’anno mostrando, soprattutto nell’area Euro, segnali poco rassicuranti circa le prospettive del prossimo

biennio.

In particolare, sono stati due i fattori che hanno generato tale inversione di tendenza:

il primo è stato l’acuirsi nel vecchio continente della crisi dei debiti sovrani che si è estesa

progressivamente dai paesi “periferici” anche a Spagna e Italia, lambendo persino la Francia;

il secondo fattore è stato il rapido peggioramento del quadro congiunturale , in gran parte

conseguente alle preoccupazioni sulle finanze pubbliche e sugli equilibri patrimoniali delle banche,

con un netto ridimensionamento delle stime di crescita dei paesi europei e degli Stati Uniti.

Questi ultimi presentano numerosi problemi economici interni, tra cui il forte incremento del debito pubblico

che va a sommarsi al già elevato debito privato, un forte disavanzo commerciale e un mercato immobiliare

che stenta tuttora a riprendersi.

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Dal canto suo l’area euro ha mostrato un’evidente incapacità nel fronteggiare con la necessaria decisione e

rapidità la crisi dei debiti sovrani. Il Fondo Salva Stati ha stentato, e stenta tutt’ora, a decollare e la Germania

continua ad opporsi all’idea degli Eurobond per stabilizzare i debiti e finanziare nuovi investimenti

infrastrutturali. La crisi dei titoli di stato di molti paesi ha determinato un peggioramento degli attiv i delle

banche e i flussi di credito verso le imprese si sono nuovamente ridotti.

La debolezza dell’economia americana, unitamente alla perdita di v igore della ripresa europea, ha

influenzato nel corso dell’anno anche la crescita di altri importanti paesi che negli ultimi anni avevano

giocato il ruolo di locomotive dell’economia mondiale, in primis la Cina. Infatti, se nel primo trimestre dell’anno

il prodotto interno lordo del gigante cinese sembrava cavalcare ancora l’onda della forte crescita del 2010,

nei trimestri successiv i Pechino ha v isto materializzarsi un rallentamento della sua corsa.

In generale, quindi, l’economia mondiale nel 2011 ha vistosamente rallentato, rendendo più probabile il

rischio di una recessione nel 2012, soprattutto in Europa, dove nella seconda parte dell’anno si è già assistito

ad una caduta generalizzata della produzione industriale che non ha risparmiato nemmeno le economie più

dinamiche di Germania e Francia.

Il rallentamento dell’economia mondiale nel 2011 è stato accompagnato, e in parte influenzato, anche da

altri aspetti di natura politico-sociale e politico-economica. Dal punto di v ista politico-sociale ricordiamo

soprattutto le rivolte nei paesi del Nord Africa che, partendo dalla Tunisia, hanno interessato diversi paesi

nordafricani e hanno portato alla caduta di storici regimi, come quello di Gheddafi in Libia e di Mubarak in

Egitto.

In merito al 2012, il messaggio predominante che emerge dal rapporto World Economic Situation and

Prospects 2012 (WESP), pubblicato dal Dipartimento per gli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite, risulta

chiaro e poco rassicurante, “a livello globale l'economia continua a rallentare e la crisi del debito sovrano,

nell'area dell'euro, persiste”.

Il rapporto fotografa minuziosamente la situazione economica mondiale, mostrando come il debito sovrano in

Europa, esploso in Grecia lo scorso maggio, continuerà a causare effetti negativ i fino a tutto il 2013. "Il

fallimento della politica, specialmente in Europa e negli Stati Uniti, nell'affrontare la crisi economica e

prevenire il debito pubblico insieme all'enorme fragilità del settore finanziario, costituiranno il maggior rischio

per l'economia globale del 2012-2013".

Da una parte Stati Uniti e Unione Europea registreranno tassi di crescita molto bassi; in particolare nel 2012 l'UE

dovrebbe registrare una crescita del PIL solo dello 0,7%, rispetto all'1,6%, dell'anno passato. Dall'altra parte, la

situazione è decisamente più rosea per i paesi in v ia di sv iluppo e per le economie in transizione dove la

crescita media per il 2012 si dovrebbe attestare intorno al 5,4% e arrivare l'anno successivo fino al 5,8%.

Basti pensare che l'India, che ultimamente aveva subito un calo di circa l'1%, dovrebbe crescere tra il 2012 -

2013 dal 7,7% al 7.9%, mentre per la Cina il tasso di crescita dovrebbe subire un calo dal 10.3% al 9.0% . Anche

il bollettino economico della Banca d'Italia, conferma che “l'economia globale sta rallentando" e punto

critico è ancora una volta il debito sovrano nell'area dell'euro che assume rilevanza sistemica” .

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Nel 1987 Paul Kennedy pubblicava il suo libro “The rise and fall of the great powers”. In esso, egli presagiva che gli Stati Uniti

erano destinati al declino a causa dell’eccessiva spesa militare e della conseguente diminuzione degli invest iment i sulla

crescita economica. Kennedy non era l’unico a esprimere una certa ansia sullo status della superpotenz a del “mondo

libero”; i l cosiddetto declinismo, alla fine degli anni Ottanta, dominava il mondo accademico statunitense. La caduta di lì

a breve del muro di Berlino, seguita dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, tuttavia, rese il declinismo démodé. Gli anni

Novanta si aprivano con un panorama internazionale caratterizzato da un’omogeneità ideologica prima impensabile. In

quanto unica superpotenza rimasta, gli Stati Uniti erano i principali beneficiari di questa situazione. Molt i intellet tuali e

governanti statunitensi, tuttavia, cedettero alla tentazione di interpretare il “momento unipolare” in modo t rionfalist ico: fu

così rispolverato il sogno del “Secolo americano”, cioè della trasformazione del mondo a propria immagine e somiglianza.

La polit ica estera delle amministrazioni Clinton e Bush figlio – quest’ult ima limitatamente al periodo post -9/11 – di fat to

condivideva tale fine, ma differiva nella modalità della sua implementazione generale: possiamo dire che l’approccio di

Clinton considerava l’allargamento democrat ico come naturale conseguenza dell’allargamento del capitalismo

globalizzato, mentre l’approccio di George W. Bush considerava l’allargamento democrat ico come naturale

conseguenza della rimozione di regimi oppressivi. Il fallimento di entrambi gli approcci è evidente: da un lato la Cina ha

dimostrato – almeno fino a ora – che la liberalizzazione economica non porta necessariamente a una liberalizzazione

polit ica, mentre dall’altro i casi afgano e iracheno hanno dimost rato che la democrazia non sorge spontaneamente

ovunque. Dopo quasi due decenni di “complesso di superiorità”, i limit i del potere statunitense sono ritornat i

prepotentemente alla luce e, con essi, i l declinismo è tornato di moda, tanto che potremmo dire che oggi esso pervade

quasi tut te le analisi sulla posizione degli Stat i Unit i nel mondo.

Per quanto riguarda la politica monetaria, le tensioni sulla liquidità, ancor più della scarsità di capitale, hanno

progressivamente minacciato la stabilità degli istituti di credito. La Banca Centrale Europea (BCE) è

intervenuta con iniezioni di liquidità straordinarie con un effetto di riequilibrio solo temporaneo, in quanto per

determinare una duratura ripresa dell’economia è necessario un recupero dei mercati .

Sia la Federal Reserve (FED), sia la BCE hanno proseguito strategie espansive, coerenti con la necessità di

favorire la ripresa in un contesto ancora molto incerto.

Negli Stati Uniti, i tassi di riferimento sono stati mantenuti in un range compreso tra 0 e 0,25%; in Europa la BCE,

indotta dalla presenza di tensioni inflazionistiche, nella prima parte dell’anno ha innalzato di mezzo punto il

tasso di riferimento portandolo all’1,50% con due successive manovre, mentre negli ultimi due mesi lo ha

riportato al livello minimo dell’1%, a seguito del peggioramento della congiuntura.

I tassi del mercato monetario e finanziario hanno proseguito il percorso di crescita iniziato nel 2010 fino agli

ultimi mesi dell’anno, quando, influenzato dagli interventi della BCE, il trend è diventato decrescente: l’Euribor

tre mesi è aumentato dall’1,02% all’1,44%, toccando un massimo di 1,59% a luglio. Più v ivace la performance

dei titoli di Stato: il rendimento medio lordo dei BOT è salito dall’1,43% al 4,02%, dopo aver raggiunto il 4,9% a

novembre, quello dei CCT dal 2,82% all’8,91% e quello dei BTP dal 4,67% al 6,59%, con un massimo di 6,99% a

novembre.

Sul fronte del mercato petrolifero i prezzi del petrolio, nel corso del 2011, dopo un iniziale periodo crescente

nei primi tre mesi dell’anno ed il raggiungimento del valore massimo di 123,1 dollari al barile ad aprile, hanno

evidenziato nei mesi successiv i un trend in lieve discesa. A partire da maggio i prezzi del Brent hanno esibito

moderate variazioni mensili nonostante un’alta volatilità giornaliera, passando dai 114,4 dollari al barile a 107,7

dollari al barile in dicembre. Il venir meno dei fattori di tensione che nella prima parte dell’anno avevano

determinato l’aumento dei prezzi, tra cui la crisi politica in Libia ed Egitto e i relativ i timori

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sull’approvvigionamento di petrolio sui mercati mondiali, ha contribuito a calmierare i prezzi del greggio.

Successivamente il declassamento del debito USA e la crescente incertezza nel panorama macroeconomico

mondiale a seguito della crisi nell’Area euro hanno limitato le oscillazioni al rialzo del petrolio, nonostante il

permanere di una situazione di instabilità politica in area mediorientale.

Rispetto al 2010 il prezzo del petrolio ha registrato un incremento del 38,1% a livello di media annua,

portandosi ad una media di 110,8 dollari al barile, la più elevata mai registrata in termini nominali.

Grazie all’apprezzamento della valuta europea rispetto a quella americana, il prezzo del petrolio in euro ha

registrato un aumento più contenuto rispetto a quello in dollari portandosi a una media di 79,6 euro per barile,

+31,6% rispetto alla media 2010.

Stime in rialzo per la domanda mondiale di petrolio: è la previsione dell'Opec contenuta nel Oil Outlook, che

analizza gli scenari del settore petrolifero nel medio e lungo termine, arrivando a prev isioni che riguardano il

2035. Riferendosi al 2015, la stima sale dai 91 milioni di barili al giorno indicati nel rapporto dello scorso anno

alla quota di 92,9 milioni, mentre se si guarda verso il 2035, la domanda dovrebbe attestarsi a 109,7 milioni di

barili, 23 milioni in più rispetto alle stime del 2010.

Le cause di questo incremento sono da ricercarsi, secondo l'Opec, in una crescita più rapida rispetto a quella

prevista nello scorso rapporto, ma non sono da trascurare alcuni rischi insiti nel sistema economico mondiale.

Primo fra tutti l'incertezza legata al debito che si sta diffondendo in Europa e al ricorso sempre più consistente

alle energie rinnovabili, spinte dalle politiche di lotta ai cambiamenti climatici e che, ovv iamente, frenano gli

investimenti nel petrolio.

In ogni caso, secondo l'Opec, il mercato petrolifero ha saputo reagire bene sia alle tensioni in Medio Oriente e

Nord Africa che al disastro di Fukushima e alla crisi mondiale. A livello globale, infatti, le prev isioni fino al 2035

parlano di una domanda energetica che crescerà del 51%, con le fonti fossili che contribuiranno al

fabbisogno totale per l’82%. "Ancora una volta - ha commentato il presidente del cartello, El-Badri - è stata

dimostrata la solidità del mercato e come il petrolio sia ancora una fonte di energia affidabile per soddisfare

la domanda mondiale di energia".

A trainare la domanda saranno soprattutto i paesi non Ocse, i cui trasporti assorbiranno ben il 90%

dell'incremento al 2035. Per quanto riguarda le varie fonti, si prevede che il petrolio venga superato dal

carbone, con il 29% circa della produzione energetica, contro un 28% del greggio (in calo rispetto all'attuale

34%). Bene il gas, che salirà dal 23% al 25%. Nel complesso la produzione Opec, che riguarda circa il 40% di

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quella totale, è prev ista in aumento del 34% nei prossimi 25 anni, con 39,3 milioni di barili al giorno rispetto ai

29,3 del 2010.

Per quanto riguarda l’andamento del tasso di cambio euro/dollaro il 2011 è stato caratterizzato da un

generale apprezzamento della valuta europea che registra un valore medio annuo di 1,39 Usd per euro, in

aumento del 4,9% rispetto alla media annuale del 2011, pari a 1,33 Usd per euro.

In particolare, l’euro ha continuato ad apprezzarsi fino al mese di aprile quando ha raggiunto il cambio medio

di 1,44 Usd per euro; da maggio ad agosto il cambio è rimasto all’interno della forchetta 1,43-1,44; da

settembre ha iniziato la sua discesa, in concomitanza con l’acuirsi della crisi di fiducia nell’Area euro a seguito

del deteriorarsi delle condizioni di solv ibilità della Grecia e in seguito di altri Paesi tra cui l’Italia, fino a toccare

nel mese di dicembre il minimo dell’anno a 1,29 dollari per euro.

All’inizio del 2012 le prev isioni sul possibile andamento del cambio euro/dollaro erano le seguenti:

Istituto bancario 2012 Istituto bancario 2012

Intesa San Paolo 1,3400 Royal Bank of Scotland 1,3200

MPS Capital Serv ices 1,3750 Barclays 1,2000

Unicredit 1,2600

Deutsche ShiffsBank, Banca Popolare di Vicenza, Unipol, BPER, ABN Amro, BNPparibas : non disponibile

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L’ANDAMENTO ECONOMICO

Nel prospetto che segue sono riportati i dati economici consolidati relativ i al bilancio funzionale in Usd di

Finaval Holding Spa, riclassificati e confrontati con quelli del precedente periodo.

CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) USD/000 dic-11 % Diff. % dic-10 %

Ricav i 104.219 100,0% -7,0% 112.014 100,0%

Costi operativi -69.214 -66,4% 1,1% -68.475 -61,1%

MARGINE DI CONTRIBUZIONE 35.005 33,6% -19,6% 43.539 38,9%

Costi di struttura -10.640 -10,2% -13,1% -12.250 -10,9%

Altri costi e ricav i 1.397 1,3% 33,2% 1.049 0,9%

Risultato compravendita Attività non Correnti -33.834 -32,5% NA 8.440 7,5%

MARGINE OPERATIVO LORDO -8.072 -7,7% -119,8% 40.778 36,4%

Ammortamenti e sv alutazioni -24.544 -23,6% -3,6% -25.462 -22,7% Valutazione al fair v alue attività non correnti destinate alla vendita 0 0,0% NA -5.290 -4,7%

Sv alutazione crediti 0 0,0% NA -120 -0,1%

MARGINE OPERATIVO -32.616 -31,3% -429,3% 9.906 8,8%

Gestione finanziaria -10.022 -9,6% -470,7% -1.756 -1,6%

RISULTATO ANTEIMPOSTE -42.638 -40,9% -623,2% 8.150 7,3%

Imposte -1.035 -1,0% 98,3% -522 -0,5%

RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -43.673 -41,9% -672,5% 7.628 6,8%

Risultato netto delle attività cessate 0 0,0% -100,0% -850 -0,8%

RISULTATO NETTO -43.673 -41,9% -744,3% 6.778 6,1%

Risultato netto di terzi -11.408 -10,9% NA -584 -0,5%

RISULTATO NETTO DI GRUPPO -32.265 -31,0% -538,3% 7.362 6,6%

I Ricavi passano da Usd 112.014 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 104.219 migliaia al 31 dicembre 2011,

registrando un decremento di Usd 7.795 migliaia, principalmente riconducibile alla cessione (e

conseguente uscita dall’area di consolidamento) di LP Drilling ed alle dinamiche di mercato registrate nel

segmento Shipping. Il mercato dei noli di navi cisterne, in particolare, ha registrato nel corso dell’anno il

livello medio dei noli più basso degli ultimi 10 anni con valori medi pari ad Usd 9.061 per le navi Product MR

e Usd 13.528 per le navi Aframax. Il gruppo Finaval Holding, grazie alla politica orientata ad un impiego a

lungo termine delle navi ed alla consolidata partnership commerciale con Vitol, primario operatore del

mercato internazionale del trading di prodotti petroliferi, ha realizzato valori pari a circa 15.300 Usd al

giorno in entrambi i settori, valori superiori sia al mercato che ai “best competitors”.

Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta notevolmente influenzato dal risultato dell’attiv ità di

compravendita effettuata nel corso dell’anno. In particolare, la componente straordinaria derivante

principalmente dalle minusvalenze da cessione navi risulta negativa e pari a 33,8 milioni di Usd mentre la

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componente ordinaria si attesta ad Usd 25.762 migliaia, pari al 24,7% dei Ricavi, registrando rispetto al

2010 una variazione negativa in termini assoluti di Usd 6.576 migliaia. Tale decremento deriva da una

contrazione del margine di contribuzione per Usd 8.533 migliaia a cui si è contrapposta una contrazione

dei costi di costi di struttura per Usd 1.609 migliaia ed una miglior apporto della voce “Altri ricavi e costi”

per Usd 348 migliaia.

Gli ammortamenti e la gestione finanziaria risentono degli effetti derivanti dall a movimentazione della

flotta e dal cambio Euro/Usd. In particolare le differenze cambi registrano nel 2011 un saldo positivo pari

ad Usd 1.897 registrando un effetto negativo pari a 4.697 migliaia di Usd rispetto all’importo di Usd 6.593

migliaia registrato nel 2010.

La redditiv ità rispetto al capitale impiegato v iene riassunta come segue:

Return on Equity (Risultato netto/Capitale netto medio dell’esercizio): -23,6%;

Return on Investment (Margine operativo/Capitale investito medio dell’esercizio): 0,2%.

Si precisa che nel calcolo del ROI sono state escluse le componenti straordinarie, riferendosi lo stesso al

solo risultato operativo.

Si forniscono di seguito anche i dati economici consolidati espressi in valuta di presentazione (Euro),

riclassificati e confrontati con quelli del precedente periodo.

CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) Euro/000 dic-11 % Diff. % dic-10 %

Ricav i 74.833 100,0% -11,2% 84.270 100,0%

Costi operativi -49.720 -66,4% -3,5% -51.541 -61,2%

MARGINE DI CONTRIBUZIONE 25.113 33,6% -23,3% 32.729 38,8%

Costi di struttura -7.642 -10,2% -17,4% -9.249 -11,0%

Altri costi e ricav i 1.034 1,4% -27,9% 808 1,0%

Risultato compravendirta Attiv ità non Correnti -24.983 -33,4% NA 6.451 7,7%

MARGINE OPERATIVO LORDO -6.478 -8,7% -121,1% 30.739 36,5%

Ammortamenti e sv alutazioni -17.600 -23,5% -8,3% -19.196 -22,8% Valutazione al fair v alue attività non correnti destinate alla vendita 0 0,0% NA -3.959 -4,7%

Sv alutazione crediti 0 0,0% NA -91 NA

MARGINE OPERATIVO -24.078 -32,2% -421,4% 7.493 8,9%

Gestione finanziaria -7.181 -9,6% -491,0% -1.215 -1,4%

RISULTATO ANTEIMPOSTE -31.259 -41,8% -597,9% 6.278 7,4%

Imposte -748 -1,0% 87,9% -398 -0,5%

RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -32.007 -42,8% -644,3% 5.880 7,0%

Risultato netto delle attività cessate 0 0,0% -100,0% -630 -0,7%

RISULTATO NETTO -32.007 -42,8% -709,7% 5.250 6,2%

Risultato netto di terzi -8.394 -11,2% NA -406 -0,5%

RISULTATO NETTO DI GRUPPO -23.613 -31,6% -517,5% 5.656 6,7%

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L’EVOLUZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Nel prospetto che segue vengono esposti i dati patrimoniali consolidati confrontati con quelli relativ i all’anno

precedente ed un prospetto recante, in v ia sintetica, il Rendiconto Finanziario. In particolare si nota che:

il patrimonio netto:

diminuisce di circa 32,3 milioni di Usd per effetto della perdita di esercizio;

diminuisce di circa Usd 7,3 milioni per effetto della valutazione a fair value delle attiv ità finanziarie

disponibili per la vendita e degli strumenti finanziari derivati c.d. “efficient”;

diminuisce di circa 12,1 milioni di Usd per effetto della movimentazione del patrimonio netto di terzi.

le immobilizzazioni nette diminuiscono di Usd 118,0 milioni principalmente per l’effetto combinato :

dell’acquisto e successiva rivendita della nave Neverland Star;

della vendita delle navi Isola Magenta e Neverland Sun;

della cessione della partecipata LP Drilling;

degli ammortamenti di esercizio;

l’indebitamento finanziario netto si decrementa di Usd 86,6 milioni passando da Usd 387,5 milioni ad Usd

300,9 milioni per l’effetto del positivo apporto da parte della gestione operativa e dell’attiv ità di

disinvestimento;

il rapporto tra indebitamento e mezzi propri rimane sostanzialmente invariato passando da 2,0 a 2,1;

l’indice di tesoreria ( liquidità immediate e differite/passivo corrente) passa dal 40% al 45%;

il capitale circolante netto passa da Usd 3,1 milioni ad Usd -2,9 milioni.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Usd/milioni)

dic-11 dic-10 dic-11 dic-10

ATTIVITA' NON CORRENTI 461,0 103% 579,2 104% PATRIMONIO NETTO 145,6 33% 197 40%

Immateriali 17,1 4% 17,4 3%

Materiali 437,9 98% 556 97%

Finanziarie 5,9 1% 5,8 3% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 300,9 67% 387,5 60%

Banche a medio/lungo 264,6 59% 322,7 59%

Banche a breve 68,8 15% 88,9 13%

CIRCOLANTE NETTO -2,9 -1% 3,1 -3% Disponibilità -25,9 -6% -17,6 -13%

Titoli in portafoglio -6,5 -1% -6,5 -1%

FONDI RISCHI ED ONERI -11,5 -3% -7,5 0%

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 0,0 0% 9,7 0%

CAPITALE INVESTITO NETTO 446,6 100% 584,5 100% 446,6 100% 584,5 100%

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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Euro/milioni)

dic-11 dic-10 dic-11 dic-10

ATTIVITA' NON CORRENTI 356,3 103% 433,9 104% PATRIMONIO NETTO 112,6 33% 147,4 40%

Immateriali 13,2 4% 13,1 3%

Materiali 338,5 98% 416,1 97%

Finanziarie 4,6 1% 4,7 3% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 232,6 67% 290,4 66%

Banche a medio/lungo 204,5 59% 241,5 55%

Banche a breve 53,2 15% 66,6 15%

CIRCOLANTE NETTO -2,3 -1% 2,3 -3% Disponibilità -20,0 -6% -13,2 -3%

Titoli in portafoglio -5,0 -1% -4,5 -1%

FONDI RISCHI ED ONERI -8,9 -3% -5,7 0%

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 0,0 0% 7,3 0%

CAPITALE INVESTITO NETTO 345,1 100% 437,8 100% 345,1 100% 437,8 100%

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO SINTETICO – Usd/000

31-dic-11 31-dic-10

Flusso di cassa dell'Attiv ità Operativa prima delle variazioni del cap. circolante 26.456 31.816

Prov enti/(Oneri) finanziari al netto del risultato su cambi da conversione e degli effetti degli IAS 39 e 32 (12.577) (8.333)

Flusso di cassa del capitale circolante 4.769 (12.117)

Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 18.647 11.366

Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) 75.357 (64.738)

Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) (85.975) 25.604

Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) 8.030 (27.768)

Effetto delle v ariazioni nei tassi di cambio delle v alute estere (D) 1.897 6.593

Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 15.986 37.160

Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 25.914 15.986

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SETTORE FASHION

SEBASTIAN

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SETTORE FASHION

Il Gruppo Finaval Holding è entrato in tale settore al termine del 2010 mediante l’ ingresso nella compagine

societaria di Bettina S.r.l.. Nel corso dell’anno 2011 è stata attuata un’importante operazione di snellimento

della struttura societaria, attraverso la la fusione per incorporazione della sua controllata Sebastian Leather

Group S.p.A., la contestuale trasformazione in Società per azioni e la modifica della denominazione in

Sebastian S.p.A..

Il marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 indiscusso leader nella produzione

di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il mondo,

collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.

In data 28 aprile 2011 la società ha perfezionato l’acquisto del 100% della società di diritto francese SEBASTIAN

FRANCE attiva nel commercio al dettaglio di calzature con negozio sito a Parigi, Rue St. Honoré, 416. Il bilancio

di esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 della Sebastian S.p.A. presenta un risultato netto economico negativo

pari a Euro 208 mila, dopo aver accantonato ammortamenti per 290 mila Euro; gli highlights economici sono

molto positiv i, infatti, il valore della produzione ha segnato un incremento di oltre l’8,5% ris petto al dato

aggregato del 2010 e l’EBITDA, indicatore della capacità operativa dell’impresa di generare cassa, infatti si

attesta ad un confortante + 177 mila Euro.

Si segnala inoltre che in data 11 gennaio 2012 è stato concluso un contratto di affitto di ramo d’azienda con

la società Antichi Pellettieri S.p.A. mediante il quale SEBASTIAN ha acquisito, in qualità di affittuaria, l’utilizzo del

ramo d’azienda sito in Parma, Via Langhirano, 85/b. Il contratto avrà durata fino al 30 aprile 2014, non

tacitamente rinnovabile, e prevede il versamento da parte dell’affittuario Sebastian di un canone d’affitto

annuo pari ad 85mila euro.

Tale operazione riveste una notevole importanza nell’ambito degli indirizzi strategici in tale settore., Il gruppo

Sebastian si è, di fatto, riappropriato della produzione diretta delle proprie calzature ed ha affrontato il primo

importante passo verso il programmato acquisto di uno stabilimento di proprietà. Va, inoltre, precisato che la

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Società ha sottoscritto nuove licenze di produzione e distribuzione, che si affiancheranno alla linea Sebastian,

con i brand Missoni e Giambattista Valli .

Il progetto strategico di Sebastian prevede la riappropriazione del ruolo di primario operatore nel mercato

della calzatura di alta qualità che da sempre gli appartiene.

Nell’ambito di tale progetto è in corso di attuazione una fase di ridefinizione e snellimento della struttura

societaria – già attuata tra la fine del 2010 ed il 2011 - e di ottimizzazione della struttura dei costi.

Nel biennio 2012 e 2013 si intensificherà la campagna promozionale per rilanciare il marchio ed al termine del

biennio si valuterà la convenienza a proseguire con l’affitto o ad acquistare/costruire uno stabilimento di

proprietà.

Sebastian

Milano

Paris

Reggio Emilia London

Jeddah

Dubai

Parma Lugano Forte dei Marmi

Brescia

Beirut

Abu Dabi Al Khobar

Istanbul

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SETTORE REAL ESTATE

FINAVAL REAL ESTATE

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SETTORE REAL ESTATE

L’avvio dell’attività in tale settore è avvenuto con la costituzione nel corso de l 2010 della Finaval Real Estate.

Tale iniziativa nasce con l’intento di cogliere le opportunità che il mercato immobiliare offre in una fase

sicuramente caratterizzata da forti incertezze e rilevanti potenzialità.

Finaval Real Estate è una società immobiliare di recente costituzione con sede in Roma, costituita al fine di

ampliare e sv iluppare l’attiv ità del gruppo nell’ambito del settore immobiliare.

La Società ha avviato la sua attiv ità attraverso l’acquisto di un immobile localizzato nel centro storico di

Milano.

L’attiv ità di compravendita è proseguita anche nel corso del 2011 attraverso l’acquisto, nel mese di aprile

2011, di due immobili sit i in Roma, per un prezzo di acquisto pari a circa 2,6 milioni di Euro.

Tali investimenti sono stati i primi passi per cogliere le opportunità che si rit iene si possano presentare nel

settore immobiliare.

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Ufficio di Milano, via Paleocapa

Superficie commerciale dell’immobile = mq 270

Postri macchina = n.2

L’edificio è ubicato in posizione strategica per i collegamenti immediati all’intera rete dei mezzi pubblici.

Prestigioso palazzo d’epoca costituito da un piano rialzato e quattro piani superiori è classificato tra i

complessi edilizi con valore storico-architettonico e v incolato ai sensi della legge del 1939 n. 1497. L’edificio,

denominato Palazzo Torelli-Violler, è stato costruito nel 1985 su progetto dell’architetto Luigi Broggi ed è

caratterizzato da uno stile ornamentale ispirato ai palazzi fiorentini del Rinascimento.

All’interno dell’edificio trova sede un pregevole giardino con zone a verde piantumate, alberi d’alto fusto e

zone pavimentate per posti macchina di proprietà dei vari condomini.

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SETTORE SHIPPING

FINAVAL

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Il 2011 è stato un anno caratterizzato dal continuo susseguirsi di comunicazioni poco rassicuranti circa

l’evoluzione dello scenario economico. Gli eventi di maggior rilievo sono stati certamente il perdurare

dell’incerta situazione geopolitica in Nord Africa ed in Medio Oriente e la crisi del debito pubblico in Europa.

Le stime di crescita del Pil e, conseguentemente, le prev isioni sulla domanda di prodotti petroliferi hanno

subito nel corso dell’anno continue rev isioni al ribasso.

Nel corso dell’anno sono state cedute o dismesse numerose raffinerie, a causa della riduzione dei margini di

raffinazione e ciò ha prodotto una riduzione dei margini nel settore delle navi cisterna. L’aumento è stato

quasi esclusivamente trainato dai paesi emergenti, anche se, principalmente a causa di tensioni

inflazionistiche, l’intensificazione della domanda è stata frenata dal rallentamento economico registrato in tali

paesi.

Per quanto riguarda i settori di nostra competenza e cioè Aframax e Product i valori medi del 2011 registrati

per le varie tratte worldwide sono stati di circa Usd 13.500 per le Aframax e di circa Usd 9.000 per le Produc ts.

La Finaval ha realizzato valori superiori sia al mercato che ai “best competitors” quotati sui mercati azionari.

Ricavi TCE 2011 Finaval Best competitors Mercato 2011 Mercato 2010

Product MR

15.257 14.265 9.061 11.085

Aframax 15.254 14.684 13.528 19.792

LA FLOTTA GESTITA

flotta del gruppo Finaval al 31 dicembre 2011

NAVE SCAFO CLASSIFICAZIONE DWT/Mc Anno PROPRIETA’

Crude

Neverland Doppio Scafo N/A 105.411 2003 Finaval

Neverland Angel Doppio Scafo N/A 115.928 2009 Finaval

Neverland Dream Doppio Scafo N/A 115.909 2010 Finaval

Product

Isola Bianca Doppio Scafo N/A 50.926 2008 Finaval

Isola Celeste Doppio Scafo N/A 50.100 2008 Finaval Tanker

Isola Blu Doppio Scafo N/A 50.696 2008 Finaval

Isola Corallo Doppio Scafo N/A 50.607 2008 FinavalShipping

Shipping Naftilos AN Doppio Scafo IMO III 37.379 2003 Naftilos AM (*)

Angelica Doppio Scafo IMO III 46.408 1999 Angelica Sh.(*)

Shipping (*)

ShippingNaftilos

AM (*)

(*) Società del Gruppo Finaval in Joint Venture con il Gruppo Ancora Shipping

Nonostante il non favorevole contesto macroeconomico in cui Finaval, al pari di molte altre aziende, si è

trovata ad operare nel corso del 2011, è rimasta immutata la filosofia del Gruppo nella gestione delle risorse

umane attraverso una continua formazione del personale più giovane con il supporto di esperti del settore già

presenti nel contesto aziendale, in modo da poter sv iluppare una significativa conoscenza ed esperienza nel

settore.

In sintesi, la Formazione e lo Sv iluppo delle Risorse Umane si è incentrata nei seguenti ambitii:

padroneggiare e gestire le procedure Aziendali attraverso la formazione continua, in aderenza alle

dinamiche operative aziendali;

svolgere compiti di assistenza, anche in riferimento a situazioni di emergenza;

gestire attiv ità di programmazione finalizzate all’orientamento professionale;

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conoscere le teorie e i modelli organizzativ i dell’Azienda e le relative metodologie di intervento

operativo.

Inoltre, per quanto riguarda l’attenzione alla salvaguardia delle risorse umane, si ev idenzia il progetto nato

dalla collaborazione tra UNICAM, CIRM e FINAVAL denominato Health Protection and Safety on Board Ships,

acronimo Healthy Ship, che mira a realizzare, con cadenza bimestrale, campagne informative in ordine ai

principali rischi per la salute dei naviganti e sulla relativa prevenzione. Ogni campagna è preceduta dalla

raccolta di informazioni, attraverso distribuzione di un questionario, sulla consapevolezza da parte del

personale di bordo dei problemi che sono oggetto di trattazione durante le campagne informative.

Età media flotta

Composizione flotta

2010

64%

36%

Crude Product

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% Impiego Flotta

Time charter Spot Time charter Spot

Crude 81% 19% 69% 31%

Product 64% 36% 83% 17%

Total 75% 25% 74% 26%

Fleet usage20112010

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SETTORE LOGISTICA

VIANN LOG – M.B.S.

F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY

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SETTORE LOGISTICA: PROJECT FORWARDING - F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY

F.H. Bertling Logistic Italy si integra nella strategia dello sv iluppo dei trasporti e della logistica ad alta

tecnologia e valore aggiunto perseguita dal gruppo.

L’iniziativa, apparentemente innovativa per quanto attiene il settore imprenditoriale, si muove su elementi di

continuità rispetto alla storia del gruppo Finaval Holding che ha operato per oltre un decennio nello specifico

settore in oggetto sv iluppando competenze gestionali e rapporti commerciali.

Ad aprile 2011 è stato concluso un accordo di joint venture con il gruppo Bertling, concretizzatasi nella F.H.

Bertling Logistics Italy, partecipata al 50% da Finaval Holding ed al 50% da F.H. Bertli ng International Gmbh.

La nuova società sta beneficiando dell’impostazione globale, degli standards internazionali e di qualifica

nonché dell’esperienza della forza lavoro di Bertling. Il gruppo Bertling è una delle aziende leader nel trasporto

merci e nelle spedizioni. La filosofia aziendale “Moving things in a big way" ha portato Bertling al

raggiungimento di una notevole solidità finanziaria.

Gli effetti derivanti dalla collaborazione con il nuovo partner hanno prodotto un consistente impatto positiv o

già sui risultati del 2011 che si prevede possa essere ancora più consistente nei prossimi anni. F.H. Bertling

Logistics Italy ha realizzato nel corso del 2011 un fatturato pari ad Euro 9,6 milioni, registrando una crescita del

70% rispetto a quanto realizzato nel corso del 2009 (Euro 5,7 milioni). La marginalità operativa si è più che

raddoppiata registrando un consistente aumento dell’ebitda che è passato da 235 mila Euro nel 2010 a 554

mila Euro nel 2011. Parimenti l’utile di esercizio è aumentato di 216 mila Euro passando dai 126 mila Euro del

2010 ai 342 mila Euro del 2011.

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SETTORE LOGISTICA - LOGISTICA DEL CARBONE VIANN LOG – M.B.S.

La Finaval Holding opera in questo settore tramite la sub holding Viann Log Lda., compartecipata al 50% con

CoeClerici Logistic S.p.a., il maggior operatore italiano della logistica legata al carbone.

La Viann Log Lda possiede integralmente la società MBS – (Mediterranean Bulk System N.V.) che opera da

anni nel settore dello stoccaggio, della logistica e della movimentazione del carbone.

La sua attiv ità si svolge prevalentemente nel porto sloveno di Koper dove MBS ha stipulato contratti in

esclusiva per lo stoccaggio del carbone destinato principalmente alle centrali elettriche dell’Adriatico e del

centro Europa.

Sul fronte commerciale si segnala che è stata rinnovata, fino a giugno 2012, la convenzione stipulata con Enel

Trade SpA relativa ai serv izi di discarica, deposito e ripresa del carbone in alto adriatico.

Proseguono le trattative con storici partner internazionali del gruppo Finaval Holding volte a favorire

l’espansione territoriale dell’attiv ità lungo l’asse Rotterdam-Monaco. Il progetto prevede di replicare in aree

del centro ed est Europa l’ormai consolidato modello di business che ha caratterizzato il successo

imprenditoriale di Viann Log. Tale iniziativa mira al possibile ampliamento oltre che del raggio d’azione anche

della tipologia di fornitura che potrebbe estendersi oltre che ai prodotti energetici solidi anche allo

stoccaggio di prodotti energet ici liquidi.

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SETTORE ENERGIA

AURORA 2010 – SITIE

LARAF – ELLE

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SETTORE ENERGIA – AURORA 2010 - SITIE

Sitie S.p.A., nel corso del 2011, ha affrontato con determinazione il perdurare della non facile situazione

economica italiana e mondiale, forte dell’esperienza maturata a livello internazionale. Proprio le iniziative

intraprese ormai da diversi anni in ambito europeo hanno consentito al l’azienda di incrementare il volume

d’affari migliorando contemporaneamente la redditiv ità. L’aumento di oltre il 25% registratosi nei ricavi

consolidati che sono passati da Euro 27.984 migliaia nel 2010 ad Euro 35.079 migliaia nel 2011 è stato, infatti,

valorizzato dal l’altrettanto interessante incremento del l’utile netto che ha raggiunto un valore di 845 mila Euro

registrando un incremento di oltre il 10%. Si segnalano, tra i fatti rilevanti intervenuti nel corso dell’anno, l’avv io

dell’attiv ità della controllata Sitie Greenplant, operante nel mercato del fotovoltaico, e la costituzione da

parte di Sitie Kazakhstan di una joint venture paritetica con un importante partner locale che ha acquisito già

nel corso del 2011 lavori nel settore “Oil&Gas” per un ammontare complessivo di circa 4 milioni di dollari

americani.

Dati Economici ( in migliaia di euro) 2011 % Diff. % 2010 %

Fatturato 35.079 125,35% 25,35% 27.984 108,90%

Reddito operativo 1.843 6,59% 2,79% 1.793 6,98%

Utile lordo da imposte 1.727 6,17% 11,56% 1.548 6,02%

Utile netto dell’esercizio 845 3,02% 10,46% 765 2,98%

Con riferimento alle singole società che compongono il sottogruppo Sitie, si segnala quanto segue:

SITIE POLAND SP. ZO.O., controllata al 100%, nell’esercizio 2011 ha eseguito lavori per circa 8,4milioni di

zloty polacchi (PLN). L’ultimo bilancio approvato, chiuso in data 31/12/2011, ev idenzia un utile netto di

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1.248.125 PLN. Nel corso del 2011 il volume d’affari prodotto da SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA verso la

controllata polacca ammonta a euro 370.432.

SITIE KAZAKHSTAN LLC, anch’essa controllata al 100%, nel corso del 2011 ha costituito una J/V con

partecipazione paritetica con un importante partner locale. La nuova realtà, già nel corso del 2011 ha

acquisito lavori nel settore “Oil&Gas” per un ammontare complessivo di circa 4mln. di dollari americani. La

maggior parte del valore della produzione sarà sv iluppato nell’anno corrente, per cui l’eventual e

manifestazione economica per SITIE Kazakhstan sarà ev idente sotto forma di div idendi solamente a

partire dal prossimo esercizio.

La società “STS – Serv izi Tecnici Sitie s.r.l.” partecipata al 100%, pur riducendo ulteriormente il proprio

volume d’affari verso terzi, continua la caratteristica attiv ità di progettazione a supporto del gruppo,

conseguendo un modesto utile (dati bilancio al 31/12/2011 – Patrimonio Netto pari a euro 127.411 e utile

d’esercizio di euro 2.435). Nel corso del 2011 il volume d’affari prodotto da SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA

verso la società controllata ammonta a euro 11.500, mentre STS SRL ha sv iluppato un volume d’affari verso

la controllante di euro 190.549.

Nel corso del 2011 ha avviato la propria attiv ità la società SITIE GREENPLANT SRL, controllata con una

quota di partecipazione del 75%. Tale società svolge l’attiv ità di progettazione e installazione di impianti

nel settore delle energie rinnovabili. I dati dell’ultimo bilancio regolarmente approvato (bilancio al

31/12/2011) evidenziano un patrimonio netto di euro 472.381 e un utile d’esercizio di euro 372.381. Nel

corso del 2011 il volume d’affari prodotto da SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA verso la società controllata

ammonta a euro 1.661.203, mentre SITIE GREENPLANT SRL ha prodotto un volume d’affari verso la

controllante pari a euro 1.100.

A fine 2011 è stata costituita la società DELLED SRL, partecipata con una quota del 50%, che ha per

oggetto lo sv iluppo di progetti e prodotti di illuminotecnica a tecnologia LED. Il primo bilancio d’esercizio

della società partecipata verrà chiuso al 31.12.2012

- SITIE CANADA Ltd, se pur ancora inattiva, ha continuato a presidiare l’interessante mercato canadese

dell’”Oil&Gas”, soprattutto in considerazione della ripresa degli investimenti registrati già nel 2012. L’ultimo

bilancio approvato, chiuso in data 31/12/2011, riporta una perdita d’esercizio di 71.797 CAD. Tale importo

deriva dal mantenimento di una minima struttura che giustifichi una presenza attiva di SITIE in Canada.

Anche per l’anno 2011 SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA non ha generato volume d’affari verso la controllata

canadese, mentre SITIE CANADA ha prodotto un volume d’affari verso la società controllante per euro

2.214.

SITIE ARABIA Ltd. pur non avendo ancora acquisito ordini, mantiene v iva la presenza di SITIE nel

promettente quanto altamente competitivo mercato mediorientale. Rimane ferma la volontà di

sv iluppare accordi strategici per poter finalmente intraprendere la realizzazione di commesse nel mercato

locale.

Nella prospettiva di futuri lavori nell’area interessata, continua la partecipazione al consorzio “C.I.V.A.

Consorzio Impiantisti Val D’Agri”, che anche nel 2011 non ha svolto attiv ità di rilievo.

Continua, inoltre, la presenza nel Consorzio Industria Ferrara, avente come scopo la partecipazione alla

gara di appalto per i lavori di riconversione della centrale ENEL di Porto Tolle. Il bilancio regolarmente

approvato al 31/12/2011 riporta un patrimonio netto di euro 24.669.

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SETTORE ENERGIA – LARAF – ELLE

Laraf nasce al fine di sv iluppare la diversificazione nell’ambito del mercato “energetico”, operando un

ampliamento dei settori di attiv ità in cui opera il gruppo Finaval Holding.

L’obiettivo di Laraf è la creazione di nuovo valore attraverso la partecipazione e l’impegno di significative

competenze consolidate da decenni nel settore energetico.

Laraf rit iene che il proprio patrimonio di competenze manageriali e tecniche e la loro continua valorizzazione

costituiscano una garanzia di credibilità dei progetti che verranno v ia v ia definiti e sv iluppati.

La collaborazione scorre nel DNA di LARAF. Le diverse unità di business lavorano di concerto per assicurare

efficacia e sinergie alle singole iniziative industriali. Questo rende LARAF una scelta naturale quale partner e le

consente di rispondere ai best standards con rigida affidabilità.

Le unità di business (B.U.) avv iate e/o in v ia di avv iamento sono attualmente quattro:

Attiv ità specialistiche per conto di operatori energetici;

Attiv ità di logistica primaria e commerciale nel settore petrolifero;

La generazione di energia elettrica e calore da fonti rinnovabili;

Ricerca, esplorazione e produzione mineraria di idrocarburi e di acqua ad alta Entalpia per la

produzione di Energia Elettrica.

Con riferimento all’esercizio 2011, si segnala la cessione, nel mese di agosto, della partecipazione del 50% in LP

Drilling S.r.l. (già Perazzoli Drilling S.r.l.), società operante nel settore delle perforazioni petrolifere.

Laraf detiene, inoltre, una partecipazione del 49% in Elle S.r.l., che opera nel settore di produzione di energia

elettrica da fonti rinnovabili.

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La crescente consapevolezza a livello mondiale dell’importanza di produrre energia pulita ha indotto Elle ad

avviare nel corso del 2010 un progetto per la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici,

commissionando l’impianto fotovoltaico a Enipower S.p.A. Il processo fotovoltaico converte le radiazioni solari

in energia elettrica senza produrre emissioni nociv e e sottoprodotti, come ad esempio l’acqua calda.

Le caratteristiche tecniche dell’impianto fotovoltaico sono di tutto rilievo, trattandosi di un impianto

fotovoltaico ricompreso nella tipologia degli impianti parzialmente integrati, composto da oltre 10.000

pannelli, avente una capacità produttiva annua di oltre 2.200.000 kwh, che v iene quasi totalmente assorbita

dalla società locataria degli immobili industriali sui quali sono stati posizionati i pannelli fotovoltaici, ovvero la

Snatt Logistica S.p.A.

Per meglio comprendere le potenzialità di detto impianto fotovoltaico che si posiziona, in termini di

produzione di energia pulita, al primo posto nella regione Emilia Romagna, basti pensare che è in grado di

soddisfare il fabbisogno energetico di circa 1.000 famiglie aventi un consumo medio annuo di circa 2.200 kwh.

Particolare attenzione è stata rivolta anche all’aspetto architettonico, infatti l’impianto fotovoltaico di Elle si

integra perfettamente con l’architettura dei magazzini utilizzati da Snatt Logistica S.p.A.

L’impianto in argomento, peraltro completato nel corso del 2010, è entrato in funzione nel corso del mese di

maggio del 2011 e beneficia dei contributi GSE secondo quanto prev isto dal secondo conto Energia (DM

19/02/2007).

Utilizzando l’esperienza di Laraf S.r.L., società dotata di una significativa esperienza nel settore energetico da

fonti rinnovabili, Elle punta a diventare, un operatore importante nel mercato della produzione di energia

utilizzando impianti fotovoltaici.

Il binomio Elle S.r.L. con Laraf S.r.L. sta già producendo i primi risultati, infatti, nel corso del 2011, sulla base

dell’esperienza della realizzazione del primo impianto fotovoltaico che ha comportato un investimento di oltre

€. 7.000.000, sono stati progettati altri due impianti fotovoltaici da posizionare sulle coperture dei capannoni

della Snatt Real Estate S.r.L., situati nel Comune di Campegine in provincia di Reggio nell’Emilia.

Partendo dal presupposto che gli Stati dell’Unione Europea stanno seriamente pensando di uscire, da un lato,

dalla produzione di nucleare e, dall’altro, di emanciparsi dal carbon fossile, con l’obiettivo di raggiungere,

entro il 2020 – come stabiliscono i v incoli comunitari – il 20% di consumo di energia “green”, Elle sta

predisponendo un progetto che la porterà a varcare le frontiere nazionali, spingendosi nell’est europeo, più

precisamente in Serbia, Bulgaria e Romania, dove si sta sv iluppando la cultura dell’energia pulita prodotta da

fonti rinnovabili come fotovoltaico, eolico e biomasse.

Infatti, in questi paesi, spinti dalla volontà governativa di crescere nel mondo delle energie verdi prodotte da

fonti rinnovabili, vengono concesse agevolazioni generose, a cui vanno aggiunti significativi risparmi in termini

di costi industriali e di manodopera rispetto ai nostri, senza dimenticare l’estrema sollecitudine, da parte degli

organi competenti in materia, nel rilascio del le relative autorizzazioni.

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A conferma della volontà di Laraf S.r.L di credere nel progetto di Elle S.r.L. , si ev idenzia che nel corso del mese

di marzo 2012, Laraf ha incrementato la propria partecipazione al capitale sociale, passando dal 49% al 50%.

L’impianto fotovoltaico ultimato nel 2010 consentirà di ottenere, grazie al contributo del GSE - Conto Energia,

significativ i contributi per un ventennio, permettendo alla società di chiudere i propri bilanci in utile.

L’impianto fotovoltaico in argomento è stato quasi totalmente finanziato mediante sottoscrizione di due

contratti di locazione finanziaria avente un costo complessivo sostenuto dal concedente pari a 6,7 milioni di

Euro e durata di quindici e otto anni. La parte restante dell’investimento è stata pagata mediante l’utilizzo

delle risorse finanziarie a disposizione della società.

Il budget degli investimenti prev isti per il 2012 prevede, come accennato in precedenza, la realizzazione di

altri due impianti fotovoltaici, da realizzarsi, sui capannoni della “Città della Moda” a Campegine (RE), aventi

una capacità produttiva complessiva di circa 700.000 kwh, con un costo complessivo di circa 2 ,1 milioni di

Euro a cui vanno aggiunti 700 mila Euro per il rifacimento della copertura esistente ritenuta non idonea.

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SETTORE BANCARIO

BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA

CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA

BANCA POPOLARE DI VICENZA

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Nel corso dell’anno è proseguito il programma di investimento nel settore bancario, con l’acquisto di 229 mila

azioni ordinarie e 250 mila obbligazioni della “Banca Popolare Emilia Romagna” . Inoltre, si è proceduto alla

conversione di 250 mila obbligazioni convertibili in ulteriori 37 mila azioni, portando così la percentuale di

partecipazione al 31 dicembre 2011 allo 0,16%.

Nel corso dell’anno sono stati effettuati , inoltre, investimenti in azioni di “Banca Popolare di Vicenza” e “Cassa

di Risparmio di Ferrara” per circa 500 mila Euro.

Tali investimenti hanno carattere strutturale in quanto volti a consolidare le relazioni con il sistema bancario. Si

è scelto di investire in realtà bancarie solide e ricche di tradizione, che si rit iene perseguano maggiormente

logiche di creazione del valore piuttosto che intenti speculativ i, che hanno condotto alla attuali crisi

finanziaria.

Vengono di seguito forniti alcuni valori ed informazioni relativ i al Gruppo BPER, (l’emittente è quotato sul

mercato regolamentato di Borsa Italiana S.p.A., pertanto i dati di seguito esposti non presentano

caratteristiche di riservatezza:

Dati economico- finanziari:

€m Annuale Annuale Var %

31/12/2011 31/12/2010 '12 vs '11

Margine di intermediazione 2.100,80 2.032,31 10,32%

Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa

1.750,67 1.634,53 6,42%

Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte

406,1 399,03 26,26%

Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza del gruppo

214,64 293,12 42,55%

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 53

Annuale Annuale Var %

31/12/2011 31/12/2010 '12 vs '11

Totale dell'attivo 60.487,93 58.498,42 1,48%

Patrimonio netto 3.930,72 3.249,62 25,28%

Milestone:

Linee guida del piano industriale 2012-2014:

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 54

I FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Tra i fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2011 si ev idenzia che in data 11 gennaio 2012 la società

partecipata SEBASTIAN S.p.A. ha concluso un contratto di affitto di ramo d’azienda con la società Antichi

Pellettieri S.p.A., mediante il quale SEBASTIAN ha acquisito, in qualità di affittuaria, l’utilizzo del ramo d’azienda

sito in Parma, Via Langhirano, 85/b.

Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, come già ev idenziato in altra parte della

presente nota integrativa, la Finaval S.p.A. ha sofferto nel corso del 2011 di una situazione di crisi del settore

che ha prodotto un risultato significativamente negativo, che si è riverberato sul bilancio consolidato di

Finaval Holding S.p.A.. La componente principale di tale risultato è costituita da minusvalenze da alienazione

navi che hanno generato flussi di cassa positiv i ed in grado di apportare un sensibile miglioramento della

posizione finanziaria della Società. Escludendo le citate componenti di carattere straordinario, il “Risultato

delle attiv ità in funzionamento” di Finaval S.p.A. ha registrato una perdita pari a circa 9,9 milioni di Usd,

riconducibile alla negativa congiuntura macroeconomica che ha interessato il complesso degli operatori del

comparto, condizionandone le performance reddituali.

Finaval S.p.A. ha comunicato anticipatamente agli istituti di credito partners la volontà di procedere alle

suddette dismissioni di navi e le relative motivazioni, nel solco della sua tradizione caratterizzata da

trasparenza e tempestiva condiv isione degli obiettiv i. Peraltro, alla data della presente relazione non sono

stati sottoposti all’attenzione della Direzione elementi che possano suggerire che il mantenimento e/o

l’eventuale rinnovo di linee di credito non saranno proposti a condizioni economicamente accettabili. Tale

circostanza risulta confermata anche dalla disponibilità di linee di credito non utilizzate ed ancora aperte,

pari, al 31 dicembre 2011, ad Euro 9,5 milioni. Sulla base di tale presupposto, si rit iene di poter esprimere un

appropriato livello di confidenza rispetto al permanere di un adeguato sostegno finanziario all’esercizio

dell’attività aziendale da parte del sistema creditizio. Si segnala, inoltre, come la solidità finanziaria del Gruppo

risulti ulteriormente consolidata a fronte dell’erogazione, avvenuta nel corso del 2011, di una consistente linea

di finanziamento da parte della controllante Finaval Holding S.p.A., pari a circa Usd 8,5 milioni. Tale impegno

finanziario esprime l’apprezzamento e la fiducia riposta dal socio di maggioranza nella positiva ed efficace

prosecuzione delle attiv ità aziendali.

Per il 2012, la Società ha, come ogni anno, predisposto un budget economico e finanziario definendo i

possibili scenari macroeconomici e prevedendo, in funzione di quest’ultimi, diversi piani di azione, in modo da

poter reagire con tempestiv ità agli eventi che potranno caratterizzare i mercati di riferimento. Inoltre, la

Società si è dotata già da diversi anni di un liquidity plan, quale strumento per la misurazione e la gestione del

rischio di liquidità, che consente una costante pianificazione del fabbisogno finanziario.

Con riferimento alle assunzioni che hanno sotteso la preparazione del suddetto budget, si è inteso priv ilegiare

una impostazione prudenziale, ritenendo che il mercato dello shipping (settore trasporto liquidi) possa ancora

risentire, nel prossimo futuro, della crisi economica e finanziaria che ha interessato tutte le economie mondiali

a partire dal secondo semestre del 2008. In tale contesto, è ragionevole ritenere che il livello medio dei noli nel

2012 possa risultare sostanzialmente in linea con quanto realizzat o nel corso del 2011. Pertanto, tenendo conto

che circa l’85% delle navi gestite direttamente da Finaval sono oggi impiegate in contratti a tempo di lunga

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 55

durata, si prevede che il risultato operativo del 2012 possa essere sostanzialmente in linea con il “Risultato delle

attività in funzionamento” del 2011, di cui sopra. A tale riguardo, si segnala tuttav ia che, le stime e le proiezioni

elaborate nell’ambito del budget economico-finanziario - nel tener conto dei possibili mutamenti che

ragionevolmente possono prodursi nello scenario macroeconomico di riferimento - dimostrano che il Gruppo

è in grado di operare con l’attuale livello di finanziamenti.

Lo scenario di riferimento sopra commentato e la conseguente attesa di risultati economici negativ i hanno

fatto sì che la Società si attivasse, già a partire dalla fine del 2011, mediante un piano di contenimento dei

costi. In tale ambito, sono state attuate politiche volte a tutelare la marginalità, attraverso la rinegoziazione

dei contratti di fornitura e l'attivazione di accordi di legge appositamente predisposti per la riduzione

temporanea dei costi del personale.

Alla luce degli strumenti di monitoraggio dei rischi e delle conseguenti politiche di attenuazione degli stessi,

nonché del piano di contenimento dei costi, sopra richiamati, si rit iene che:

- gli eventi e le circostanze che hanno prodotto, e continuano a produrre, elementi di incertezza nel

contesto commerciale di appartenenza siano stati adeguatamente identificati;

- il rischio connesso ai suddetti elementi di incertezza risulti appropriatamente mitigato;

- il posizionamento commerciale e l’attenta politica di gestione dei costi pone la Società in una posizione

priv ilegiata rispetto ai competitors ed in grado di favorire il superamento delle difficoltà congiunturali che il

mercato allo stato attuale ancora propone; e, pertanto

- non sussistano significativ i elementi di incertezza rispetto al regolare andamento ed alla positiva

prosecuzione delle attiv ità aziendali.

Occorre infine sottolineare alcuni segnal i positiv i che lasciano presagire per il 2012 una possibile ripresa del

mercato. In particolare si ev idenzia che:

l’eccesso della capacità di raffinazione in Asia dovuto alla chiusura delle raffinerie nel mondo

occidentale e la costruzione di nuove raffinerie in Asia e in Medio Oriente, porterà a un incremento

delle esportazioni a lungo raggio;

con riferimento al segmento MR in cui la società opera, l’aumento della domanda di tonnellaggio per

miglia prev isto dal 2011 al 2015, pari a circa il 5%, dovrebbe superare l’incremento netto della flotta;

la capacità di raffinazione dell’India dovrebbe raggiungere, entro il 2015, i 4,6 milioni di barili al giorno

rispetto agli attuali 3,7 milioni di barili al giorno; questa capacità di raffinazione supplementar e farà

aumentare le esportazioni di prodotti petroliferi;

nei prossimi esercizi e fino al 2015, per effetto della scadenza stabilita dall’IMO verranno ritirate navi

pari a una capacità di trasporto di circa 1,6 milioni di tonnellate;

il graduale aumento dei tassi di utilizzo, la riduzione della velocità di navigazione e il

congestionamento dei porti stanno influendo positivamente l’offerta.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 56

LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI(*)

L’analisi e gestione dei rischi aziendali v iene effettuata ed attuata distint amente per le singole società del

Gruppo e con un diverso grado di specificità in funzione della dimensione e della complessità aziendale

nonché del livello di rischio riscontrato.

Si riporta qui di seguito un estratto del bilancio consolidato della Finav al S.p.A., società del gruppo riguardo

alla quale i rischi ev idenziati sono analizzati in maniera più strutturata.

“Nell’esercizio della sua attiv ità il Gruppo Finaval è esposto a rischi di natura commerciale, principalmente

legati all’andamento dei noli, a rischi di danneggiamento o perdita dei propri “assets”, a rischi finanziari legati

all’andamento del cambio euro/dollaro ed all’oscillazione dei tassi di interesse.

Pertanto, come negli anni passati, anche nel corso del 2011, il gruppo ha perseguito una politica di gestione

di tali rischi, mediante l’utilizzo di contratti commerciali di lunga durata, di adeguate coperture assicurative

per i propri beni e di prodotti derivati posti in essere con primari Istituti di Credito italiani ed esteri.

RISCHIO COMMERCIALE

Il settore dello shipping è storicamente caratterizzato da una altissima volatilità dei ricavi normalmente

determinata da fattori che non possono essere governati dalle singole imprese. In particolare, il mercato dei

trasporti petroliferi e di prodotti petroliferi derivati, in cui la Società opera, potrebbe essere influenzato da

eventi congiunturali che, seppur in maniera moderata, si sono verificati negli ultimi mesi dell’esercizio.

Per questo motivo Finaval ha deciso, già da alcuni anni, di neutralizzare parte di tali eventuali variazioni

attraverso accordi commerciali di lunga durata aventi l’obiettivo di stabilizzare le rese delle proprie navi. In

particolare sono stati posti in essere, nel comparto “crude oil” e “product tankers”, contratti pluriennali che

prevedono il riconoscimento di un nolo prefissato più l’eventuale suddiv isione, con il partner commerciale,

della resa della nave rispetto a tale nolo.

Va inoltre segnalato che v iene attentamente studiato e monitorato il mercato degli strumenti derivati su noli di

navi cisterniere. E’ nostra opinione che, in prospettiva, questo possa diventare un utile strumento di copertura

dei rischi commerciali connessi all’impiego di navi sui mercati “spot”.

RISCHIO DI DANNEGGIAMENTO O PERDITA DEI BENI AZIENDALI

Il sistema assicurativo di Finaval è ampiamente adeguato a coprire i rischi connessi alla propria operativ ità.

In particolare sono state poste in essere appropriate coperture dei rischi connessi a danni ambientali

eventualmente procurati da accidentali inquinamenti.

La politica di Finaval a riguardo è in linea con le prassi prevalenti fra i migliori operatori del settore.

Più in dettaglio la struttura assicurativa include, fra le altre, le seguenti usuali coperture marittime:

“Hull & Machinery”. Tutte le unità di proprietà sono assicurate per danni allo scafo e alla macchina inclusi i

rischi guerra ed eventuali perdite totali. Ogni nave è assicurata almeno per il suo valore d’iscrizione in bilancio

e ampiamente oltre il valore del relativo debito ipotecario.

“Protection & Indemnity”. Tutta la flotta ha una copertura assicurativa contro i rischi da inquinamento e

versamento fino a 1.000 milioni di USD ed illimitata per incidenti che dovessero occorrere all’equipaggio, al

carico ed in generale a terzi. Il sistema assicurativo “P&I” ha carattere mutualistico, pertanto, alla stregua di

qualunque forma di mutua assicurazione, i membri del club condiv idono i benefici di un basso tasso di

sinistrosità complessiva, così come possono essere chiamati a nuovi pagamenti se richiesto.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 57

RISCHIO RELATIVO ALL’OSCILLAZIONE DEL VALORE DELLE NAVI

Il valore delle navi potrebbe essere soggetto ad oscillazioni dovute ad una serie di fattori , iv i inclusi: variazione

delle condizioni economiche e di mercato che influiscono sull’andamento del settore dei trasporti v ia mare;

concorrenza da parte di altre società operative nel settore del trasporto v ia mare; tipologia e dimensioni delle

navi disponibili; possibilità di utilizzazione di altre modalità di trasporto; incrementi ne ll’offerta di navi cisterna;

costo delle nuove imbarcazioni; entrata in v igore di disposizioni legislative o di natura regolamentare relative

all’acquisto ovvero alla gestione delle navi cisterna; livello di mercato delle tariffe di trasporto; obblighi rel ativ i

alla necessità di adeguamento delle navi vetuste ai requisiti posti dalla normativa applicabile ovvero dagli

standard di mercato; evoluzioni tecnologiche nella progettazione delle nav i e nell’armamento delle stesse.

Qualora, per qualsiasi ragione, la Società dovesse cedere delle navi di proprietà nel corso di una congiuntura

negativa di mercato, la Società stessa potrebbe incorrere in una perdita che potrebbe influire negativamente

sull’attiv ità della stessa, sui risultati operativ i, sui flussi di cassa e sulle condizioni finanziarie della Società

medesima.

Al contrario, qualora la Società decida di procedere all’acquisto di ulteriori navi durante una congiuntura

positiva di mercato per i prezzi di tale tipologia di imbarcazioni, il prezzo d’acquisto potrebbe subire un

incremento, influendo così negativamente sull’attività della Società medesima, sui risultati operativi, sui flussi di

cassa e sulle condizioni finanziarie della stessa.

RISCHIO TASSI DI INTERESSE

La strategia di Finaval è quella di coprire fino a circa il 40%-50% del proprio indebitamento a m/l termine,

tramite operazioni con caratteristiche diverse la cui combinazione consenta di minimizzare l’impatto sulla

gestione finanziaria delle oscillazioni dei tassi di interesse.

RISCHIO DI CAMBIO (Euro/USD)

Il settore armatoriale presenta fra le proprie tipicità quella di agire in un mercato di riferimento globale, nel

quale una quota consistente delle ordinarie transazioni commerciali, nonché la quasi totalità delle

negoziazioni per la compravendita delle navi e la stipula dei relativ i contratti di finanziamento, sono regolate

in div isa estera (USD). Di contro parte dei costi di struttura, parte dei costi di equipaggio e parte delle

manutenzioni sono definiti in Euro. Si segnala, inoltre, che sono stati stipulati alcuni contratti di finanziamento a

medio termine in Euro. Ne consegue che i risultati economici/finanziari del Gruppo sono in parte influenzati

dalle oscillazioni del rapporto di cambio tra Euro e USD.

In tale contesto economico il Gruppo Finaval, a seguito di una attenta qualificazione del proprio grado di

esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD e delle opportunità offerte sui mercati

finanziari, ha definito una propria strategia di copertura che prevede, con riferimento alle ordinarie transazioni

commerciali, una condizione di cosiddetta “copertura naturale”, in quanto il rischio connesso alle fluttuazioni

di valore della fatturazione attiva denominata in USD risulta de facto mitigato dalle corrispondenti variazioni,

di segno opposto, rilevate nei debiti commerciali per la parte denominata in dollaro USA.

ALTRI RISCHI CONNESSI ALLA SICUREZZA ED ALL’INFORMATIVA

Finaval S.p.A. è soggetta a rischi connessi alla sicurezza ed all’informativa. Al fine di prevenire ed attenuare

tale tipologia di rischi, Finaval S.p.A. risulta attiva in tali ambiti attraverso:

- il Controllo di Gestione.

La Società, al fine di favorire la rintracciabilità e la comprensione dei dati, ha organizzato i propri sistemi interni

di tenuta della contabilità in modo da poter estrapolare dati analitici riferibili alle singole unità economiche ed

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 58

ai singoli centri di costo. Tali dati vengono periodicamente confrontati con i dati di budget in modo da poter

comprendere ed analizzare gli eventuali scostamenti rilevati.

- Il decreto legislativo 231/01

Il decreto legislativo 231/01 prevede la responsabilità della Società per determinati reati commessi nel suo

interesse o vantaggio ad opera di persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di

direzione della stessa o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da

persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo (c.d. soggetti in posizione apicale) ovvero

da persone sottoposte alla direzione o alla v igilanza dei soggetti sopraindicati (c.d. soggetti sottoposti all’altrui

direzione).

II decreto, peraltro, agli artt. 6 e 7, prevede che la Società:

1) non risponde per i reati commessi dai soggetti in posizione apicale se prova che:

a) l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di

organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;

b) il compito di v igilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato

affidato ad un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;

c) le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;

d) non v i è stata omessa o insufficiente v igilanza da parte dell’organismo di cui alla lettera b);

2) risponde per i reati commessi dai soggetti sottoposti all’altrui direzione se la commissione del reato è stata

resa possibile dall’inosservanza degli obblighi di direzione o v igilanza, dovendosi escludere in ogni caso

l’inosservanza degli obblighi di direzione o v igilanza se l ’ente, prima della commissione del reato, ha adottato

ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della

specie di quello verificatosi.

Finaval SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 5-10-05, ha stabilito di dotarsi di un modello

di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del decret o legislativo 8.6.2001 n. 231.

Tale modello è stato certificato in data 1 marzo 2006 ad opera del RINA.

A prescindere dagli obblighi normativ i e organizzativ i Finaval si è comunque dotata di un codice etico,

insieme di diritti, doveri e responsabilità della società finalizzati a promuovere, raccomandare o v ietare

determinati comportamenti.

La protezione dati personali

Finaval SpA, ottemperando alle disposizioni contenute del Decreto Legislativo n°196 del 30 giugno 2003

“Codice in materia di protezione dei dati personali“, ha redatto e approvato il Documento Programmatico

sulla Sicurezza.

Il Documento contiene la prev isione di misure di sicurezza tali da ridurre al minimo i rischi di distruzione o

perdita, anche accidentale, di dati personali, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o

non conforme alle finalità della raccolta dei dati stessi, intendendosi per misure di sicurezza il complesso degli

accorgimenti tecnici, informatici, organizzativ i, logistici e procedurali di sicurezza.”

(*) Estratto dal Bilancio Consolidato 2011 della Società Finaval S.p.A..

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 59

I RAPPORTI CON LE SOCIETA’ DEL GRUPPO

IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE

Si ev idenziano di seguito i più significativ i e rilevanti rapporti economici e patrimoniali nei confronti delle

società controllate e collegate:

crediti Finaval S.p.A. verso Logeco S.r.l.: Usd 204 migliaia;

debiti Finaval S.p.A. verso Novamar International Scarl: Usd 252 migliaia.

Non si segnalano operazioni per valori diversi da quelli di mercato.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 60

ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO

SITIE:

Nel corso del 2011, la società ha sv iluppato l’ordinaria attività di ricerca di base, perseguendo l’ottimizzazione

del processo produttivo, ricercando nel contempo la massima flessibilità produttiva, che da sempre la

caratterizza.

FINAVAL:

Premettendo che le attività svolte dalla Società, ascrivibili al titolo “Ricerca e Sv iluppo” non sono assimilabil i a

quelle che istituzionalmente si definiscono tali, numerose sono le iniziative che in ambito formativo sono state

sv iluppate per garantire una crescita costante delle competenze possedute dal personale navigante e non,

in ragione del fatto che una maggiore competenza garantisce sempre maggiori performances di eccellenza

in ambito di conduzione tecnica delle navi, di sicurezza del trasporto e di rispetto delle condizioni ambientali

legate alla navigazione. Nel settore della formazione la Società sta investendo ingenti risorse economiche ed

umane che si traducono in piani formativ i specifici per il personale degli uffici “operativo”, “commerciale” ed

“equipaggi”, per quanto riguarda il personale navigante è stata attivata una convenzione con “Italian

Maritt ime Academy Technologies” di Marina di Ischitella (CE) per la realizzazione di tutti i corsi legati alla

navigazione, siano essi obbligatori per legge che definiti tali per policy aziendale. Finaval, inoltre, consapevole

che i concetti di benessere si sono evoluti, offre serv izi di assistenza al suo personale, al fine di aiutarlo ad

essere fisicamente e mentalmente pronti di offrire alte prestazioni e dedizione ed ha avviato innumerevoli

progetti di sv iluppo della politica di gestione delle risorse umane quali:

Healthy ship;

Politiche favorevoli alla famiglia;

Integrazione culturale;

Formazione dei giovani talenti di mare;

Computer formazione base (CBT).

AZIONI PROPRIE E AZIONI O QUOTE DI SOCIETA’ CONTROLLANTI

La società non ha posto in essere operazioni di acquisto e vendita aventi per oggetto azioni o quote di

società controllanti, né ha compravenduto nel corso dell’esercizio azioni proprie.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

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FINAVAL HOLDING SPA

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Import i in migliaia di Euro

ATTIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE

ATTIVITA' NON CORRENTI

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Flotta 328.486 390.444 A

Flotta in costruzione 0 12.765 B

Altri beni 9.979 12.932 C

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 13.249 13.052 D

ATTIVITA' FINANZIARIE

Altri crediti e depositi cauzionali 1.746 2.312 E

Partecipazioni 7.613 7.481 F

Attività per imposte anticipate 253 656 G

TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 361.326 439.642

ATTIVITA' CORRENTI

Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e serv izi in corso 2.594 4.420 H

Crediti commerciali 8.725 13.248 I

Altri crediti 1.642 3.293 L

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.028 11.964 M

Strumenti finanziari derivati 354 340 N

Crediti tributari 1.228 1.351 O

TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 34.571 34.616

Attività non correnti possedute per la vendita 0 7.287 P

TOTALE ATTIVITA' 395.897 481.546

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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Import i in migliaia di Euro

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE

PATRIMONIO NETTO

Capitale Sociale 30.000 30.000 I1

Riserva legale 1.565 889 L1

Riserva di Conversione 18.038 13.801 M1

Riserva di Consolidamento 18.033 17.463 N1

Altre riserve 29.257 20.015 O1

Riserva Cash Flow hedge -5.974 -2.274 P1

Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -3.406 -1.363 Q1

Utili (perdite) portati a nuovo 26.705 32.956 R1

Utile (perdita) d'esercizio -23.613 5.656 S1

TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 90.605 117.142

Capitale e riserve di terzi 30.353 30.708

Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -8.394 -406

TOTALE PATRIMONIO NETTO 112.564 147.444

PASSIVITA' NON CORRENTI

Debiti bancari 204.462 241.500 A1

Fondi relativi al personale 630 864 B1

Imposte differite passive 510 333 C1

Fondo oneri e spese future 57 91 D1

PASSIVITA' CORRENTI

Debiti bancari 53.166 66.556 E1

Strumenti finanziari derivati 8.049 4.774 N

Debiti commerciali 11.084 13.222 F1

Altri debiti 4.657 6.112 G1

Debiti tributari 718 650 H1

TOTALE PASSIVITA' 283.333 334.102

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 395.897 481.546

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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Import i in migliaia di Euro

31-dic-11 31-dic-10 NOTE

Ricavi netti 74.833 84.270 1

Costi operativ i -49.720 -51.541 2

MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 25.113 32.729 3

Costi di struttura -7.642 -9.249 4

Altri ricavi/costi 1.034 808 5

Risultato Compravendita Attività Non Correnti -24.983 6.451 6

MARGINE OPERATIVO LORDO -6.478 30.739 7

Ammortamenti -17.600 -19.196 8

Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita 0 -3.959 9

Svalutazione crediti 0 -91 10

MARGINE OPERATIVO -24.078 7.493 11

Gestione finanziaria -7.181 -1.215 12

UTILE ANTE IMPOSTE -31.259 6.278

Imposte dell'esercizio -409 -424

Imposte differite -339 26

UTILE NETTO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -32.007 5.879 13

Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate 0 -630 14

UTILE NETTO -32.007 5.249

Utile netto di terzi -8.394 -406

UTILE NETTO DI GRUPPO -23.613 5.656

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 65

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Valori in migliaia di Euro 31-dic-11 31-dic-10

Utile netto -23.613 5.656

Mov imentazione Riserva IAS 21 2.819 9.267

Mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -3.700 -3.976

Mov imentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.043 -375

Utile netto complessivo -26.537 10.572

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)

Valori in migliaia di Euro 31-dic-11 31-dic-10

Patrimonio iniziale 117.142 106.770

Utile netto complessiv o -26.537 10.572

- di cui Utile netto -23.613

- di cui mov imentazione Riserva IAS 21 2.819

- di cui mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -3.700

- di cui mov imentazione Ris. fair v alue Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.043

Distribuzione dividendi 0 -200

Patrimonio finale 90.605 117.142

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 66

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Im por t i in m igliaia di Eur o

Capitale Riserva legale

Riserva di conversione

Riserva di consolidam

ento

Altre riserve

Ris. Cash flow

Hedge

Ris. Fair Value

(AFS)

Utili (Perd.) a nuovo

Risultato esercizio

Patr. netto Gruppo

Patr. Netto di terzi

Patrimonio

netto

Saldo al 31 dicembre 2009 30.000 858 1.440 16.193 20.215 1.702 -988 34.170 3.181 106.770 28.210 134.980

Destinazione risultato dell’esercizio 2009

31 3.150 -3.181 0 0

Variaz. fair v alue derivati di copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale

-3.976 -375 -4.351 -4.351

Mov imentazione riserv a di conv ersione

12.361 1.270 -4.364 9.267 2.498 11.766

Distribuzione dividendi -200 -200 -200

Risultato di periodo 5.656 5.656 -406 5.249

Saldo al 31 dicembre 2010 30.000 889 13.801 17.463 20.015 -2.274 -1.363 32.956 5.656 117.142 30.302 147.444

Destinazione risultato dell’esercizio 2010 677 9.242 -4.264 -5.656 0 0 Variaz. fair v alue derivati di copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale -3.700 -2.043 -5.743 -5.743

Mov imentazione riserv a di conv ersione 4.236 571 -1.987 2.819 51 2.871

Risultato di periodo -23.613 -23.613 -8.394 -32.007

Saldo al 31 dicembre 2011 30.000 1.566 18.037 18.034 29.257 -5.974 -3.406 26.705 -23.613 90.605 21.959 112.564

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 67

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IN MONETA FUNZIONALE (USD)

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 68

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Import i in migliaia di Usd

ATTIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE

ATTIVITA' NON CORRENTI

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Flotta 425.028 521.711 A

Flotta in costruzione 0 17.056 B

Altri beni 12.912 17.280 C

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 17.143 17.440 D

ATTIVITA' FINANZIARIE

Altri crediti e depositi cauzionali 2.259 3.090 E

Partecipazioni 9.851 9.996 F

Attività per imposte anticipate 327 877 G

TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 467.520 587.450

ATTIVITA' CORRENTI

Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e serv izi in corso 3.356 5.906 H

Crediti commerciali 11.289 17.702 I

Altri crediti 2.125 4.400 L

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.914 15.986 M

Strumenti finanziari derivati 458 455 N

Crediti tributari 1.589 1.806 O

TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 44.731 46.255

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 0 9.737 P

TOTALE ATTIVITA' 512.251 643.442

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 69

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Import i in migliaia di Usd

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE

PATRIMONIO NETTO

Capitale Sociale 38.817 40.086 I1

Riserva legale 2.026 1.187 L1

Riserva di Conversione 25.052 18.637 M1

Riserva di Consolidamento 23.334 23.334 N1

Altre riserve 37.856 26.743 O1

Riserva Cash Flow hedge -7.730 -3.039 P1

Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -4.408 -1.821 Q1

Utili (perdite) portati a nuovo 34.553 44.036 R1

Utile (perdita) d'esercizio -32.265 7.362 S1

TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 117.235 156.525

Capitale e riserve di terzi 39.822 41.073

Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -11.410 -584

TOTALE PATRIMONIO NETTO 145.647 197.014

PASSIVITA' NON CORRENTI

Debiti bancari 264.554 322.693 A1

Fondi relativi al personale 815 1.154 B1

Imposte differite passive 660 445 C1

Fondo oneri e spese future 73 121 D1

PASSIVITA' CORRENTI

Debiti bancari 68.791 88.933 E1

Strumenti finanziari derivati 10.415 6.380 N

Debiti commerciali 14.342 17.667 F1

Altri debiti 6.026 8.167 G1

Debiti tributari 928 868 H1

TOTALE PASSIVITA' 366.604 446.428

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 512.251 643.442

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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Import i in migliaia di Usd

31-dic-11 31-dic-10 NOTE

Ricavi netti 104.219 112.014 1

Costi operativ i -69.214 -68.475 2

MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 35.005 43.539 3

Costi di struttura -10.640 -12.250 4

Altri ricavi/costi 1.397 1.049 5

Risultato Compravendita Attività Non Correnti -33.834 8.440 6

MARGINE OPERATIVO LORDO -8.072 40.778 7

Ammortamenti -24.544 -25.462 8

Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita 0 -5.290 9

Svalutazione crediti 0 -120 10

MARGINE OPERATIVO -32.616 9.906 11

Gestione finanziaria -10.022 -1.756 12

UTILE ANTE IMPOSTE -42.638 8.150

Imposte dell'esercizio -563 -563

Imposte differite -472 41

UTILE NETTO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -43.673 7.628 13

Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate 0 -850 14

UTILE NETTO -43.673 6.778

Utile netto di terzi -11.408 -584

UTILE NETTO DI GRUPPO -32.265 7.362

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 71

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Valori in migliaia di Usd 31-dic-11 31-dic-10

Utile netto -32.265 7.362

Mov imentazione Riserva IAS 21 253 1.529

Mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -4.691 -5.492

Mov imentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.587 -398

Utile netto complessivo -39.290 3.001

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)

Valori in migliaia di Usd 31-dic-11 31-dic-10

Patrimonio iniziale 156.525 153.812

Utile netto complessiv o -39.290 3.001

- di cui Utile netto -32.265

- di cui mov imentazione Riserva IAS 21 253

- di cui mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -4.691

- di cui mov imentazione Ris. fair v alue Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.587

Distribuzione dividendi 0 -288

Patrimonio finale 117.235 156.525

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 72

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Im por t i in m igliaia di Usd

Capitale Riserva legale

Riserva di conversione

Ris. Di cons.nto

Altre riserve

Ris. Cash flow

Hedge

Ris. Fair Value

Utili (Perd.) a nuovo

Risultato esercizio

Patr. netto

Gruppo

Patrim. Di terzi

Totale Patrim.

Saldo al 31 dicembre 2009 43.218 1.236 2.724 23.327 29.120 2.453 -1.423 49.223 3.934 153.812 40.640 194.452

Destinazione risultato dell’esercizio 2009 45 3.889 -3.934 0 0

Variaz. fair v alue derivati di

copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale -5.492 -398 -5.890 -5.890 Mov imentazione riserv a di conv ersione -3.132 -93 15.913 7 -2.089 -9.076 1.529 433 1.962

Distribuzione dividendi -288 -288 -288

Risultato di periodo 7.362 7.362 -584 6.778

Saldo al 31 dicembre 2010 40.086 1.187 18.637 23.334 26.743 -3.039 -1.821 44.036 7.362 156.525 40.489 197.014

Destinazione risultato dell’esercizio 2010 905 12.350 -5.893 -7.362 0 0

Variaz. fair v alue derivati di copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale -4.691 -2.587 -7.277 -7.277 Mov imentazione riserv a di conv ersione -1.269 -66 6.415 0 -1.238 -3.590 253 -667 -414

Risultato di periodo -32.265 -32.265 -11.410 -43.676

Saldo al 31 dicembre 2011 38.817 2.025 25.052 23.334 37.856 -7.730 -4.408 34.553 -32.265 117.235 28.412 145.647

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RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Import i in migliaia di Usd

Attività Operativa 31-dic-11 31-dic-10

Risultato delle attività in funzionamento -43.673 7.628 Rettifiche per: - Rettifiche di v alore delle attività finanziarie 71 37 - Valutazione al fair v alue attività non correnti destinate alla vendita 0 5.290 - Imposte sul reddito 1.035 522 - (Prov enti)/Oneri Finanziari 10.021 1.756 - Ammortamento delle attiv ità materiali non correnti 24.539 25.396

- Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 5 66 - Accantonamento TFR 538 331 - Accantonamenti Fondi oneri e spese future 84 79 - Risultato Compravendita Attività Non Correnti 33.834 -8.440

- Ris. Attiv ità Oper. Cessate netto del Ris. Compravendita di Attiv ità Non Correnti 0 -850 - (Prov enti)/Oneri Finanziari delle Attiv ità Operative Cessate 0 0

Flusso di cassa dell'Attività Operativa prima delle variazioni del cap. circ 26.456 31.816

Proventi/(Oneri) Finanziari al netto degli Utili (Perdite) su cambi da conversione e

degli effetti degli IAS 39 e 32 -12.577 -8.333

(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 6.412 -5.836

Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali -3.325 -442

(Incremento) / Decremento delle rimanenze 2.549 -3.652

(Incremento) / Decremento di altre attiv ità/passività correnti 134 -1.390

(Incremento) / Decremento di crediti e debiti tributari -758 -710

Incremento (Decremento) Fondi oneri e spese future e TFR -1.009 183

Incremento/(Decremento) di attività per imp. anticipate e del f.do imp. differite 765 -271

Flusso di cassa del capitale circolante 4.769 -12.117

Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 18.647 11.366

Attività di Investimento

(Inv estimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali 292 -2.123

(Inv estimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 59.733 -76.552

(Inv estimenti)/Disinvestimenti in attività finanziarie 5.595 23.675

(Inv estimenti)/Disinvestimenti in attività non correnti possedute per la vendita 9.737 -9.738

Dismissione delle Attiv ità Operative Cessate 0 0

Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) 75.357 -64.738

Attività di Finanziamento

Variazione di debiti bancari -78.280 29.821

Variazioni del Patrimonio Netto -7.695 -4.217

Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) -85.975 25.604

Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) 8.030 -27.768

Effetto delle v ariazioni nei tassi di cambio delle v alute estere (D) 1.897 6.593

Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 15.986 37.160

Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 25.914 15.986

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 75

FINAVAL HOLDING SPA

Area e criteri di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 76

Introduzione

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 comprende il bilancio di Finaval Holding S.p.A., Società

Capogruppo, e quello delle controllate nelle quali Finaval Holding S.p.A. detiene direttamente o

indirettamente più del 50% del capitale, nonché quelli delle società in Joint Venture con gruppi terzi.

La data di riferimento del bilancio consolidato coincide con la data di riferimento del bilancio della

Capogruppo e delle società controllate.

Ove necessario i bilanci intermedi delle società incluse nel consolidamento sono stat i opportunamente

rettificati per tener conto dei criteri di valutazione adottati dalla Società Capogruppo.

Si segnala che, in considerazione delle caratteristiche dell’attiv ità svolta, la Capogruppo ha ritenuto

opportuno in sede di redazione del bilancio consolidato adottare il dollaro statunitense quale valuta

funzionale. La procedura di conversione prospettica dei dati contabili alla data del 1° gennaio 2008 è stata

eseguita come indicato nello IAS 21 e come più diffusamente illustrato nel proseguo del presente documento.

Tutti i valori delle voci di bilancio sono espressi in migliaia di Euro o Usd a seconda dei casi.

Area di consolidamento, variazioni ed esclusioni al 31 dicembre 2011

L’elenco delle partecipazioni consolidate con il metodo integrale e con il metodo proporzionale è riportato

nelle tabelle a seguire:

(im por t i in m igliaia)

Società Metodo di

consolidamento

% di possesso Sede Capitale

Sociale

Finaval Holding S.p.A. Integrale Controllante Roma Euro 30.000

Finaval S.p.A. (gruppo) Integrale 75% Roma Euro 32.293

Viann Log Lda (gruppo) Proporzionale 50% Madeira Euro 5

F.H. Bertling Logistic Italy S.r.l. Proporzionale 50% Milano Euro 100

Laraf S.r.l. Integrale 47,5% Roma Euro 10

Elle S.r.l. Proporzionale 23%

(49%in capo a Laraf) Campegine Euro 65

Aurora 2010 S.r.l. Proporzionale 50% Roma Euro 10

Sitie Impianti industriali S.p.A.

(gruppo) Proporzionale

25%

(50%in capo ad Aurora 2010)

Ferrara Euro 4.000

Finaval Real Estate S.r.l. Integrale 75% Roma Euro 10

Rispetto al 31 dicembre 2010 si segnalano le seguenti variazioni intervenute nell’area di consolidamento:

la cessione da parte di Laraf S.r.l. nel mese di agosto 2010, di una percentuale di partecipazione pari al

50% del capitale sociale di LP Drilling S.r.l., precedentemente consolidata proporzionalmente in capo a

Laraf S.r.l.;

la cessione di una partecipazione del 50% in F.H. Bertling Logistic Italy S.r.l. precedentemente denominata

Finaval Offshore S.r.l. e posseduta al 100%. Per effetto di tale cessione il metodo di consolidamento della

Società in oggetto si è modificato da integrale a proporzionale.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 77

Criteri e principi di consolidamento al 31 dicembre 2011

Le im prese controllate

Le società controllate sono le imprese in cui il Gruppo ha il potere di determinare, direttamente o

indirettamente, le scelte amministrative e gestionali, le politiche finanziarie e operative e di ottenerne i relativ i

benefici. Generalmente l’esistenza del controllo si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o

indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria.

Le attiv ità e le passiv ità, nonché le componenti posi tive e negative di reddito delle controllate consolidate

con il metodo dell’integrazione globale sono assunte al 100%, eliminando il valore di carico della

partecipazione a fronte del relativo patrimonio netto.

Le partite di debito e credito, quelle dei costi e dei ricavi e tutte le operazioni di ammontare significativo

intercorse tra le società incluse nell’area di consolidamento sono eliminate.

Le eventuali quote di patrimonio netto e del risultato d’esercizio di pertinenza di terzi sono esposte

separatamente nel bilancio consolidato.

I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto

economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione.

Le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da cessioni infragruppo di beni strumentali sono elise, ove ritenute

significative.

Joint Venture

Le Joint Venture sono imprese in cui il Gruppo esercita un controllo congiunto in base ad un accordo

contrattuale, laddove per controllo congiunto si intende la condiv isione per contratto del controllo su

un’attiv ità economica ed esiste solo quando le decisioni strategiche finanziarie e operative dell’attiv ità

richiedono il consenso unanime delle parti che condiv idono il controllo. Le partecipazioni in Joint Venture

sono, di regola, consolidate con il metodo proporzionale a partire dalla data in cui si verifica il controllo

congiunto e fino alla data in cui tale controllo v iene a cessare.

Partecipazioni in im prese collegate

Le società collegate sono imprese nelle quali il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza notevole nella

definizione delle scelte gestionali e amministrative, pur non avendone né il controllo né il controllo congiunto.

Le partecipazioni in imprese collegate sono rilevate nel bilancio consolidato mediante l’utilizzo del metodo del

patrimonio netto.

Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

- il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato,

ove necessario, per riflettere l’applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla

Capogruppo e comprende, ove applicabile, l’iscrizione dell’eventuale avv iamento indiv iduato al

momento dell’acquisizione;

- gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio

consolidato dalla data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Ne l caso

in cui, per effetto delle perdite, la società ev idenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della

partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito

fondo solo nel caso in cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 78

dell’impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società

partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate di rettamente a rettifica

delle riserve di patrimonio netto;

- gli utili non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società partecipate sono

eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate,

laddove ritenuti non irrilevanti. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse

siano rappresentative di riduzione di valore.

Rispetto agli enunciati criteri generali di inclusione delle partecipazioni in consolidato, si ev idenzia che:

la Joint Venture “Novamar International Scarl in liquidazione” è stata valutata con il metodo del

patrimonio netto;

le Società Logeco, Gestione 1; Sitie Caspian e Delledsono state valutate al costo;

la Società Sitie Arabia è stata valutata al patrimonio netto;

a tale riguardo, si segnala come non si sia proceduto all’inclusione di tal i partecipazioni nell’area di

consolidamento in quanto tale inclusione sarebbe comunque risultata irrilevante ai fini della

rappresentazione veritiera e corretta;

la Società Laraf S.r.l. è stata consolidata secondo il metodo integrale in quanto la maggioranza del

capitale sociale della società (e quindi il controllo) risulta riconducibile direttamente o indirettamente alla

Finaval Holding, considerando a tal fine alcune figure manageriali appartenenti al Consiglio di

Amministrazione di quest’ultima;

la Società Elle S.r.l. è stata consolidata in capo a Laraf S.r.l.. secondo il metodo proporzionale in quanto la

gestione della società risulta assimilabile ad una joint venture.

Aggregazioni di im prese

Le aggregazioni di imprese sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisto (purchase accounting

m ethod) prev isto dall’IFRS 3.

Il costo dell’aggregazione d’imprese è calcolato alla data di acquisizione in considerazione del fair value

delle attività consegnate e/o delle passiv ità assunte e degli strumenti di patrimonio emessi al fine di ottenerne

il controllo. Si rileva inoltre il fair value delle attiv ità e passiv ità acquisite che v iene confrontato con il costo

come precedentemente definito. La differenza positiva tra il costo d’acquisto e la quota parte del fair value

delle attiv ità e passiv ità potenziali identificabili all’acquisto è rilevata come avviamento.

Qualora la differenza sia negativa, successivamente ad un riesame della valutazione delle attiv ità e passiv ità

acquisite, questa v iene imputata al conto economico.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 79

Principi contabili e criteri di valutazione

Il bilancio consolidato di Gruppo chiuso al 31 dicembre 2011 è stato redatto, in continuità con l’esercizio

precedente, in conformità ai Principi Contabili Internazionali (“IAS/IFRS”) emessi dall’International Accounting

Standard Board e omologati dall’Unione Europea.

Le motivazioni di tale decisione discendono da fatto che, a partire dall’esercizio 2007, la controllata Finaval

S.p.A. - che rappresenta la parte assolutamente preponderante del bilancio consolidato del Gruppo Finaval

Holding - redige i propri Bilanci, separato e consolidato, sulla base degli IAS/IRFS , e che pertanto non sarebbe

in grado di mettere a disposizione della Controllante tali documenti predisposti secondo i Principi Contabili

Nazionali. A tale riguardo, si richiama quanto indicato al paragrafo 9.3 del principio contabile n. 17

dell’Organismo Italiano di Contabilità (“OIC “) laddove si legge:“… Nei casi in cui i principi contabili adottati

nei bilanci della società capogruppo e delle partecipate, pur essendo corretti, non siano om ogenei tra

loro,(……), l’om ogeneità o arm onizzazione può essere ottenuta apportando in sede di consolidam ento

opportune rettifiche per riflettere i principi contabili adottati dalla società capogruppo e riflessi nel suo bilancio

d’esercizio, se essa rappresenta la parte preponderante del gruppo, ovvero dalle m aggiori società del

gruppo se la società capogruppo da sola rappresenta una parte m inoritaria del gruppo….”

Si segnala inoltre, quale ulteriore motivazione alla base della scelta di adottare gli IAS/IFRS nella redazione del

bilancio consolidato, la prevalente operat ività del Gruppo nel mercato internazionale e l’abituale esistenza di

rapporti con società, banche e assicurazioni situate in paesi diversi dall’Italia. Si rit iene, pertanto, che l’utilizzo

di corretti principi contabili internazionali riconosciuti, quali gli IAS/IFRS, meglio assolva alla finalità

dell’informativa finanziaria di Gruppo nei confronti dei sui principali fruitori.

La valutazione delle voci di bilancio è stata effettuata ispirandosi alla prospettiva della continuazione

dell’attività aziendale e tenendo conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del

passivo.

Il Bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari

che sono iscritti in bilancio al fair value.

Nella predisposizione dei bilanci consolidati al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2010, il Gruppo si è avvalso

di alcune delle opzioni consentite dai principi contabili internazionali. In particolare:

- Schem i di Bilancio e altri prospetti : nello stato patrimoniale le attiv ità e le passiv ità sono presentate

secondo il criterio “correnti/non correnti”, mentre per il conto economico è stato adottato lo schema per

natura.

- Rendiconto finanziario: è stato predisposto con il metodo indiretto.

- Benefici per i dipendenti: come previsto dallo IAS 19, il Gruppo ha deciso di contabilizzare tutti gli utili e le

perdite attuariali cumulati esistenti al 1 gennaio 2005 e di non adottare il cosiddetto “metodo del

corridoio” per gli utili e le perdite attuariali che si sono generati e di genereranno successivamente a tale

data, ritenendo che le variazioni attuariali non producano impatti significativi sul conto economico tali da

giustificare il ricorso alla facilitazione prevista dal “corridoio”.

- Im m obilizzazioni m ateriali e im m ateriali: secondo quanto consentito dallo IAS 16 (Immobili, impianti e

macchinari) e dallo IAS 38 (Attiv ità immateriali), le immobilizzazioni materiali e immateriali sono valutate

con il metodo del costo anche successivamente alla iscrizione iniziale.

- Criteri di conversione di poste in valuta: si premette che il bilancio consolidato è stato redatto adottando il

dollaro statunitense quale moneta funzionale. Tale scelta è stata effettuata in funzione dell’adozione, nel

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 80

corso del 2008 del dollaro statunitense quale moneta funzionale da parte della controllata Finaval S.p.A.

la quale rappresenta la parte assolutamente preponderante del bilancio consolidato del Gruppo Finaval

Holding. Tale scelta è stata effettuata in considerazione degli effetti derivanti dal piano di investimenti e

disinvestimenti attuato nel corso di tale anno e delle scelte effettuate in termini di impiego delle nuove

unità navali, tenuto conto del considerevole impiego della flotta attraverso la sottoscrizione di contratti

attiv i denominati in Usd e che sia i costi operativ i che i costi ed i pagamenti di natura finanziaria che il

Gruppo sostiene sono prevalentemente sostenuti in Usd. Tali circostanze hanno indotto, quindi, la

Capogruppo a variare la propria valuta funzionale da Euro ad Usd applicando la relativa procedura di

conversione prospettica dei dati al 1 gennaio 2008, secondo quanto indicato e stabilito dallo IAS 21.

In particolare, la conversione prospettica ha implicato per il Gruppo:

- la conversione in Usd di tutte le voci patrimoniali utilizzando il tasso di cambio alla data di applicazione

(1 gennaio 2008 – 1,4721);

- la fissazione degli importi convertiti in Usd per gli elementi non monetari, quale loro costo storico.

Si precisa, peraltro, che la Capogruppo, essendo soggetta alla normativa nazionale in tema di tenuta

delle scritture contabili, prosegue nella tenuta della contabilità in Euro provvedendo in sede di redazione

del Bilancio consolidato alla conversione di tutti gli importi nella valuta funzionale Usd in modo da produrre

i medesimi effetti che si sarebbero avuti se gli elementi fossero stati inizialmente registrati nella predetta

valuta funzionale Usd.

In sostanza, a prescindere dalle registrazioni effettuate nel corso dell’anno, in sede di redazione del

Bilancio consolidato, le operazioni in valuta estera (intendendo a tal riguardo qualsiasi valuta diversa dalla

valuta funzionale Usd) sono rilevate al tasso di cambio in v igore alla data dell’operazione. Qualora

sussistano attività e passiv ità monetarie in valuta estera, queste vengono convertite al tasso di cambio in

essere alla data di riferimento del bilancio. Le differenze di cambio che si generano in seguito

all’estinzione di poste monetarie o alla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano s tate

convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio vengono imputate al conto economico.

- Bilancio di presentazione: Il Gruppo si avvale della possibilità di presentare il bilancio consolidato in una

moneta diversa dalla valuta funzionale. In particolare, la Capogruppo presenta il proprio bilancio

consolidato in Euro. Ne deriva che i valori esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato

economico relativ i all’esercizio chiuso al 31/12/2011 sono stati convertiti in Euro, quale moneta di

presentazione, utilizzando le seguenti procedure:

- le attività e passiv ità sono state convertite al cambio Usd/Euro in essere al 31/12/2011, pari ad 1,2939;

- i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in v igore alle date delle operazioni;

- gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;

- tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in

una componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.

I principali criteri di valutazione adottati nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono i seguenti:

- la flotta è valutata al costo di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite

di valore.

Il costo comprende il prezzo contrattuale e tutti gli altri oneri direttamente attribuibili al bene e sostenuti

prima che il cespite risulti nelle condizioni idonee per essere utilizzato.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 81

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al

conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento,

ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata

esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come

attiv ità o parte di una attiv ità applicando il criterio del “com ponent approach”.

I costi di sostituzione di componenti relativ i a beni complessi sono imputati all’attivo dello stato

patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro v ita utile residua mentre il valore residuo del componente

oggetto di sostituzione v iene imputato a conto economico. In particolare le navi sono soggette a

periodiche soste (generalmente in un periodo intercorrente tra 30 e 60 mesi) durante le quali vengono

sostenuti costi di riparazione e manutenzione che vengono separatamente capitalizzati e ammortizzati

lungo il periodo intercorrente tra una sosta in bacino e la successiva (cosiddetto “dry dock”).

I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti nella flotta sono classificati a diretta riduzione delle

navi cui i contributi stessi si riferiscono.

L’ammortamento della flotta è determinato sulla base del costo di ciascuna unità, diminuito del valore

netto stimato, ricavabile dalla sua demolizione. Gli ammortamenti vengono quindi calcolati dal momento

dell’entrata in funzione del bene, sulla base di una v ita economico-tecnica pari a 25 anni. Per i beni

entrati in funzione nel corso dell’esercizio l’ammortamento v iene calcolato pro-giorni sulla base della data

in cui questo possa considerarsi “disponibile per l’uso”, intendendosi a tal fine la possibilità di utilizzo

dell’unità navale per la navigazione.

- Tra le im m obilizzazioni m ateriali, alla voce flotta in costruzione, vengono rilevati, sulla base degli esborsi

effettivamente sostenuti, gli anticipi corrisposti e i primi costi sostenuti relativamente alla nuova flotta in

costruzione.

- I fabbricati, i m obili, gli arredi, le m acchine ed attrezzature per uffici e gli autom ezzi sono valutati al costo

di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdit e di valore. Il costo include

ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attiv ità al loro utilizzo.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico

dell’esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione, aventi natura

incrementativa delle attiv ità materiali, sono imputati all’attivo patrimoniale.

Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:

Descrizione categoria Criterio Aliquota %

Fabbricati Quote costanti 3%

Impianti e macchinari Quote costanti 10%

Attrezzature industriali e commerciali Quote costanti 15%

Macchine elettrocontabili Quote costanti 20%

Mobili e arredi Quote costanti 12%

Automezzi Quote costanti 25%

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 82

Nel primo periodo di acquisizione del bene, l’ammortamento v iene ridotto forfetariamente alla metà, in

quanto ciò rappresenta una ragionevole approssimazione della distribuzione temporale degli acquisti nel

corso del periodo stesso.

- Le attività im m ateriali sono costituite da elementi non monetari, priv i di consistenza fisica, chiaramente

identificabili, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di

acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attiv ità al

suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle ev entuali perdite di valore.

- Perdita di valore delle attività m ateriali e im materiali . A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attiv ità

materiali ed immateriali con v ita definita sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali

indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Se v iene

rilevata l’esistenza di tali indicatori, occorre stimare il valore recuperabile dell’attiv ità per determinare

l’entità dell’eventuale perdita di valore, imputando la relativa svalutazione a conto economico. Quando

non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile

dell’unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un’attiv ità è il

maggiore tra il valore corrente, al netto dei costi di vendita, ed il suo valore d’uso. Per determinare il

valore d’uso di un’attiv ità si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi, al lordo delle imposte,

applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del

denaro e dei rischi specifici dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore

al valore contabile. Quando, successivamente, una perdita su un’attiv ità v iene meno o si riduce, il valore

contabile dell’attiv ità o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del

valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata

rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto

immediatamente a conto economico.

- Le attività finanziarie costituite da azioni o quote che non sono possedute con l’intento di rivenderle nel

rispetto dello IAS 39, rientrano nella categoria denominata “attività finanziarie disponibili per la vendita” e

sono valutate al fair value con imputazione a patrimonio netto delle variazioni dei loro valori di fine

esercizio.

- I crediti com m erciali e finanziari, sono rilevati inizialmente al fair value e successivamente al costo

ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora v i sia un’obiettiva ev idenza che un’attiv ità

finanziaria abbia perso valore, l’attività v iene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei

flussi di cassa ottenibili in futuro.

L’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, sarà pari alla differenza tra il valore contabile

dell’attiv ità ed il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati utilizzando il tasso di interesse

effettivo.

Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attiv ità

viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo

ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 83

Il valore dei crediti è rettificato, laddove ritenuto necessario, attraverso l’iscrizione di appositi fondi

svalutazione crediti per tenere conto del rischio di inesigibilità dei crediti stessi.

- I contratti di noleggio a scafo nudo (Bare Boat) sono di norma considerati come locazioni operative ed i

canoni, attiv i o passiv i, vengono imputati a conto economico per la quota di competenza.

Qualora fossero configurabili come locazioni finanziarie, ai sensi dello IAS 17, il locatario iscriverà il bene fra

le immobilizzazioni materiali con contropartita il debito finanziario verso il locatore ed il locatore

provvederà ad eliminare il bene dal bilancio e a rilevare il credito finanziar io nei confronti del locatario.

I canoni di noleggio a scafo nudo saranno, infine, rilevati a riduzione del debito o credito, per la quota

capitale, mentre per la quota interessi saranno imputati a conto economico in base al metodo del tasso

di interesse effettivo.

- Le rim anenze di olio e carburante sono iscritte al minore fra il costo di acquisto, determinato secondo il

metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo.

Il valore netto di realizzo rappresenta il prezzo di vendita stimato meno le spese necessarie per realizzare la

vendita.

Nella voce “lavori in corso di esecuzione”, classificata all’interno delle rimanenze, v iene considerata la

quota dei v iaggi effettuati a cavallo di esercizio per i quali v iene fatta una stima della compet enza del

ricavo sulla base del pro-rata tem poris.

- Le disponibilità liquide sono rappresentate dalla cassa, dai depositi a v ista con le banche e da altri

investimenti a breve termine, altamente liquidabili, ovvero facilmente convertibili in ammontari

determinati di denaro, e non soggetti a rischio di rilevanti cambiamenti di valore. Tali attività sono rilevate

al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

- Nelle attività non correnti possedute per la vendita sono classificate quel le attiv ità il cui valore contabile

sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Perché

ciò si verifichi, l’attività deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale e la

vendita deve essere altamente probabile. Le attività non correnti possedute per la vendita sono valutate,

nel rispetto di quanto prev isto dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore contabile e il fair value (valore equo) al

netto dei costi di vendita.

- Il fondo di trattamento di fine rapporto viene stanziato per coprire l’intera passività maturata nei confronti

dei dipendenti in conformità alla legislazione v igente ed ai contratti collettiv i di lavoro, contabilizzato in

base al principio IAS 19, che ne prevede il calcolo attuariale.

A questo proposito si precisa che il Gruppo Finaval Holding ha rilevato nel presente Bilancio gli effetti

contabili derivanti dalle modifiche apportate alla regolamentazione del Trattamento di fine rapporto

(“TFR”) dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successiv i Decreti e

Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. In particolare, il Gruppo ha provveduto alla

rideterminazione puntuale del fondo maturato al 31 dicembre 2006 e del conseguente “curtailm ent”

secondo il paragrafo 109 dello IAS 19, il cui effetto economico, tuttavia, non è risultato essere significativo.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 84

- I debiti com m erciali e finanziari, vengono rilevati, al momento della loro prima iscrizione, al fair value e

successivamente al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora v i sia un

cambiamento dei flussi di cassa attesi e v i sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti

v iene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore att uale dei nuovi flussi di cassa

attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

- Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato dagli azionisti della Società

Capogruppo. I costi direttamente correlati all’emissione di nuove azioni sono esposti a riduzione del

Patrimonio Netto, al netto dell’eventuale effetto fiscale differito.

- La riserva sovraprezzo azioni è relativa al versamento effettuato per la sottoscrizione di capitale sociale per

un importo superiore al valore nominale delle azioni. Tale riserva non può essere distribuita in presenza di

perdite pregresse non coperte.

- La riserva legale accoglie la destinazione annuale di parte del risultato di esercizio realizzato dalla Società

Capogruppo (ogni anno il 5% fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è

utilizzabile esclusivamente per la copertura di perdite.

- La Riserva di conversione IAS 21 risulta movimentata per accogliere i valori derivanti dalla conversione

della situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico dalla valuta funzionale (Usd) alla valuta di

presentazione (Euro), in particolare:

- conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle operazioni nonchè delle attiv ità e

passiv ità al cambio alla data di riferimento del bilancio.

- Conversione delle poste del patrimonio netto di apertura al tasso di chiusura, che differisce dal

precedente cambio di chiusura.

- Le altre riserve si compongono sia di riserve di utili che di riserve di capitale a destinazione specifica.

- L’utile e le perdite di esercizi precedenti sono formati dalla parte non distribuita né accantonata a riserva

(in caso di risultati positiv i) o non ripianata (in caso di perdite) dei risultati economici conseguiti negli

esercizi precedenti. La voce in oggetto, in aggiunta, accoglie i trasferimenti da altre riserve di patrimonio

che vengono effettuati nel momento in cui queste si liberano dal v incolo al quale erano sottoposte.

- Il Gruppo usufruisce dei contributi ex art. 11 della Legge 234/89, che sono configurabili come contributi in

conto esercizio. Questi sono rilevati al conto economico nell’eserci zio di competenza.

Inoltre, il Gruppo usufruisce dei benefici prev isti per l’industria armatoriale regolati dalle Leggi n. 361/82,

cosi come integrata dalle Leggi n. 848/84, n. 234/89 (artt. 1 e 9) e n. 132/94 (art. 10). Tali contributi sono

contabilizzat i al momento dell’emissione del provvedimento di concessione da parte delle competenti

autorità governative e sono classificati a diretta riduzione del valore delle navi a cui si riferiscono ed

imputati al conto economico quale riduzione delle rispettive quote di ammortamento.

I contributi relativi a mezzi già completamente ammortizzati o non più di proprietà sono imputati al conto

economico tra i proventi. I contributi pubblici sono iscritti tra le attività se esiste, indipendentemente dalla

presenza di una concessione formale da parte delle competenti autorità governative, la ragionevole

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 85

certezza che la società che ne beneficia rispetterà le condizioni prev iste per la concessione e che i

contributi saranno ricevuti.

- I ricavi derivanti da noleggio delle navi di proprietà e da servizi di trasporto sono contabilizzati al momento

dell’ultimazione del serv izio.

I proventi derivanti da cessioni di beni vengono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà

sono trasferiti all’acquirente.

I cosiddetti “v iaggi a cavallo d’esercizio” sono quei v iaggi ancora in corso alla data di chiusura del

bilancio, per i quali il Gruppo provvede ad effettuare una stima dei costi e ricavi prev isti che contabilizza

in relazione alla parte di v iaggio completata alla data di bilancio. Tale stima avviene prendendo a

riferimento parametri come la durata e la destinazione attesa del v iaggio, il consumo di carburante

statisticamente prev isto, le spese portuali ipotizzate.

I contratti di nolo di norma contengono specifiche clausole che regolamentano le operazioni di carico e

scarico tra un v iaggio ed il successivo stabilendone la durata massima consentita. Nel momento in cui tali

limiti temporali, contrattualmente determinati, vengono superati, la società armatoriale matura il diritto ad

essere risarcita per il periodo di sosta eccedente quello contrattualmente concordato. Tali forme di ricavo,

prendono il nome di “controstallie”.

- I costi sostenuti dal Gruppo nello svolgimento dell’attività sono imputati a conto economico quando sono

relativ i a beni e serv izi acquistati o consumati nell’esercizio, o per ripartizione sistematica, quando non si

possa identificare l’utilità futura degli stess i.

- Le spese per l’ordinaria m anutenzione delle navi , sostenute per il mantenimento in efficienza della flotta,

sono imputate a conto economico nell’esercizio di sostenimento delle stesse.

- I dividendi vengono contabilizzati nel momento in cui sorge il dir itto alla loro percezione. I div idendi

pagabili sono rilevati come passiv ità a partire dal momento in cui sono deliberati dall’assemblea ordinaria

che approva il bilancio di esercizio.

- Le im poste correnti sono calcolate in base alle norme tributarie in v igore alla data di bilancio. Si segnala

che la controllata Finaval, a partire dal 1 gennaio 2006, con scelta opzionale ma v incolante per un

periodo di 10 anni, ha aderito al regime fiscale della “Tonnage Tax”. Secondo tale regime fiscale, il reddito

imponibile ai fini IRES, derivante dall’utilizzo in traffici internazionali delle navi iscritte al Registro di cui alla L.

27.2.1998 n. 30 (istitutiva del Registro internazionale), è calcolato in misura forfetaria sulla base della stazza

netta della flotta, secondo quanto prev isto dagli articoli da 155 a 161 del T.U.I.R.. Nella determinazione

forfetaria del reddito rientrano anche le eventuali plusvalenze realizzate a seguito della vendita di navi,

con alcune specifiche limitazioni relative alle unità già possedute alla data di adesione al nuovo regime.

Per l’attiv ità svolta dal sottogruppo Finaval mediante l’utilizzo di navi iscritte al registro di cui alla L. n.

30/1998, che non effettuano però traffici internazionali, non si rende applicabile il regime della “Tonnage

Tax” ma si applica, comunque, la disciplina agevolativa contenuta nella più volte richiamata L. n.

30/1998, che prevede l’esenzione totale dall’IRAP e l’abbattimento dell’80% dell’imponibile ai fini IRES. Le

imposte differite sono calcolate a fronte delle differenze temporanee che emergono tra la base

imponibile di una attività o passiv ità ed il relativo valore contabile. Le imposte differite attive, incluse quelle

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 86

relative alle perdite fiscali pregresse sono riconosciute nella misura in cui si rit iene probabile che sarà

realizzato un reddito imponibile a fronte del quale possano essere recuperate.

- I finanziam enti sono inizialmente iscritti al valore nominale, al netto degli oneri e delle commissioni sostenuti

per il loro ottenimento.

- Il Gruppo utilizza gli strum enti finanziari derivati essenzialmente per la gestione dei rischi finanziari di tasso

d’interesse. In base a quanto stabilito dagli IFRS, gli strumenti finanziari derivati possono essere

contabilizzati secondo le modalità stabi lite per l’hedge accounting solo quando:

- all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di

copertura stessa;

- si presume che la copertura sia altamente efficace;

- l’efficacia può essere attendibilmente misurata;

- la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Inizialmente, tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati ed esposti al fair value. Successivamente, nei

casi in cui gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere rilevati in hedge accounting e ne

venga verificata l’efficacia, vengono applicati i seguenti trattamenti contabili:

1. Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione

alle variazioni del valore corrente di un’attiv ità o di una passiv ità di bilancio, attribuibili ad un particolare

rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive

variazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la

perdita sulla posta coperta, attribuibile al concretizzarsi del rischio, modificano il valore di carico di tale

posta e vengono rilevati a conto economico.

2. Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla

variabilità dei flussi di cassa di un’attiv ità o di una passiv ità iscritta in bilancio o di una operazione

prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace

degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.

L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello

stesso periodo in cui v iene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita, associati ad

una copertura o a quella parte della copertura divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico

immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma

l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel

momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa

operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le

perdite non ancora realizzati, sospesi a patrimonio netto, sono rilevati immediatamente a conto

economico.

Gli strumenti finanziari derivati che, pur risultando efficaci nella riduzione dei rischi finanziari, sulla base delle

disposizioni contenute nella “risk m anagem ent policy” del Gruppo, non possono essere ammessi, ai sensi

dello IAS 39, all’hedge accounting, sono contabilizzati al fair value e le rispettive variazioni vengono

imputate direttamente a conto economico.

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- Inform ativa di settore – Il Gruppo Finaval Holding è attivo nei mercati del trasporto e della logistica di

prodotti energetici. In particolare, esso opera attraverso quattro Business Unit:

Crude Oil: trasporto v ia mare di petrolio greggio;

Product: trasporto v ia mare di prodotti petroliferi derivati;

Logistica;

Power/Ingegneria.

Si precisa che la Business unit logistica risulta composta da due segmenti connessi alla logistica del

carbone ed al Project forwarding i quali pur essendo rappresentati separatamente nella descrizione

dell’attività esposta nella relazione sulla gestione vengono esposti unitariamente con riferimento ai risultati

economici.

Dal punto di v ista geografico, il Gruppo considera l’intero mercato mondiale come l’unico in cui essa opera.

Scelte valutative e utilizzo di stime significative nel contesto del Gruppo

La predisposizione del Bilancio Consolidato in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione del

Gruppo l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attiv ità e delle passiv ità in

bilancio e sull’informativa di bilancio in generale. I risultati che si realizzeranno a consuntivo potrebbero essere

diversi dalle stime. Le stime e le assunzioni sono riv iste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono

prontamente riflessi in bilancio.

Nuovi IFRS e Interpretazioni dell’IFRIC

Principi contabili, emendamenti ed intepretazioni applicati dal 1° gennaio 2011

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti

correlate che semplifica il t ipo di informazioni r ichieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate

dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate.

L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto dal punto di v ista della valutazione delle poste di

bilancio.

Emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2011 non rilevanti per la Società

I seguenti emendamenti, rev isioni ed interpretazioni, applicabili dal 1° gennaio 2011, disciplinano fattispecie e

casistiche non presenti all’interno della Società alla data del presente bilancio:

Documento Titolo del documento

Modifica allo IAS 32 Classificazione dell’emissione di diritti

Modifiche all’IFRIC 14 Pagamenti anticipati relativ i a una previsione di contribuzione minima

IFRIC 19 Estinzione di passiv ità finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale

Modifiche allo IFRS 1 IFRS 7 Esenzione limitata dall’informativa comparativa prev ista dallo IFRS 7 per

neo-utilizzatori

Improvements to IFRSs (2010)

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 88

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla

Società

La Società non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni

di principi già pubblicati e omologati dall’UE, obbligatori per i bilanci che iniziano dopo il 1° gennaio 2011 e

per i quali la Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’adozione degli stessi:

Documento Titolo del documento Data entrata

in vigore

Modifiche

all’IFRS 7

Strumenti finanziari: informazioni integrative – Trasferimenti di attività

finanziarie 1° luglio 2011

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 89

FINAVAL HOLDING SPA

Note illustrative al bilancio consolidato

chiuso al 31 dicembre 2011

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 90

Il Gruppo, come precedentemente illustrato nei “Principi contabili e criteri di valutazione”, ha adottato il

dollaro statunitense quale div isa funzionale, a partire dal 1° gennaio 2008.

Il Gruppo ha applicato prospetticamente la procedura di conv ersione alla data di variazione utilizzando il

rapporto di cambio Euro/Usd al 31/12/2007 pari ad 1,4721.

Nella redazione del bilancio consolidato la Società ha utilizzato quale moneta di presentazione l’Euro. Ne

deriva che i valori esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico relativi all’esercizio

chiuso al 31/12/2011 sono stati convertiti utilizzando le seguenti procedure:

le attiv ità e passiv ità sono state convertite al cambio in v igore al 31/12/2010, pari ad 1,2939;

i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in v igore alla data delle operazioni;

gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;

tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in una

componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.

In particolare, con riferimento alla citata riserva, si precisa che l’ammontare di quest’ultima esposto nella

situazione patrimoniale-finanziaria di presentazione (in Euro) risulta movimentata per accogliere i valori

derivanti da:

differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle

operazioni, e delle attiv ità e passiv ità al cambio in v igore alla data di riferimento del bilancio;

variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di

cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.

Viene di seguito esposta la movimentazione della r iserva di conversione IAS 21:

Riserva conversione

Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 13.801

conv ersione patrimonio netto di apertura 3.829

conv ersione conto economico a cambi puntuali 408

Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 18.038

Al fine di favorire la lettura dei dati di bilancio, i commenti alle voci di cui alle presenti note illustrative,

vengono esposti secondo i criteri di seguito ev idenziati:

con riferimento alle tabelle di stato patrimoniale riportanti dati di “flusso” (movimentazioni tra il saldo

iniziale ed il saldo finale) il flusso stesso è stato espresso in div isa funzionale, indicando per le sole

grandezze di inizio e fine periodo il corrispondente valore in Euro;

per quanto riguarda le grandezze di “stock” di Stato Patrimoniale, nonché per l’informativa sul Conto

Economico, sono presentati due distinti set di tabelle: uno in Euro ed uno in Usd;

i commenti di testo delle Note Esplicative sono alternativamente impostati con base div isa funzionale

(soluzione ricorrente) o di presentazione (in casi limitati), a seconda della maggiore rappresentativ ità

dell’una o l’atra valuta rispetto alla natura ed alla sostanza dei fatti gestionali rappresentati.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 91

Si segnala che nell’esposizione analitica delle informazioni numeriche riportate nelle tabelle e nei prospetti di

seguito presentati possono evidenziarsi differenze, nell’ordine dell’unità, rispetto ai dati aggregati di bilancio,

dovute ad arrotondamenti effettuati ai differenti livelli di formazione del dato.

COMMENTI ALLO STATO PATRIMONIALE

Attività non correnti

Immobilizzazioni materiali

Flotta (Nota A)

La voce, che al 31 dicembre 2011 ammonta ad Usd 425.028 migliaia, accoglie il valore di carico delle navi di

proprietà del Gruppo, esposto al netto del relativo fondo ammortamento, e comprende il costo capitalizzato

relativo alle periodiche soste in bacino (dry dock), ammortizzato nel periodo che intercorre fino alla sosta

successiva.

Il dettaglio della movimentazione è il seguente:

Saldo netto al 31.12.10 (Euro/000)

Saldo netto al 31.12.10 (Usd/000)

Acquisti (Usd/000)

Cessioni (Usd/000)

Amm.to (Usd/000)

Saldo netto 31.12.11

(Usd/000)

Saldo netto 31.12.11

(Euro/000)

Flotta (costo originario) 451.278 602.998 69.355 -142.270 530.083 409.681

Flotta (fondo amm.) -60.834 -81.287 -23.768 -105.055 -81.195

Totale netto Flotta 390.444 521.711 69.355 -142.270 -23.768 425.028 328.486

Il decremento netto di Usd 96.683 migliaia rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2010 è essenzialmente

imputabile all’effetto combinato delle seguenti operazioni:

- nuovi investimenti, comprensiv i dei costi di dry dock capitalizzati, per Usd 69.355 migliaia, in particolare:

- Usd 66.657 migliaia relativ i all’acquisto dell’unità Aframax da 114 mila DWT denominata “Neverland

Star”;

- Usd 644 migliaia relativ i a lavori incrementativ i sulla flotta già operativa;

- Usd 2.054 migliaia relativ i ai costi sostenuti per il dry dock relativo alla nave “Neverland”.

- disinvestimenti per Usd 142.270 migliaia relativi al valore di iscrizione in bilancio di tre unità navali cedute, in

particolare:

- Usd 61.437 migliaia relativ i alla “Neverland Sun”;

- Usd 65.373 migliaia relativ i “Neverland Star”;

- Usd 15.460 migliaia relativ i all’“Isola Magenta”;

- gli ammortamenti dell’esercizio per Usd 23.768 migliaia.

Flotta in costruzione (Nota B)

La voce risultava al 31 dicembre 2010 composta dagli anticipi pagati ai cantieri Samsung Heavy Industries e

dai primi costi sostenuti - principalmente per studi ed analisi di costruzione, predisposizione del site-office, oneri

finanziari e commissioni - per la costruzione della “Neverland Star” la cui consegna è avvenuta nel corso

dell’esercizio. Ne consegue che la voce al 31 dicembre 2011 risulta completamente azzerata.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 92

Il dettaglio della movimentazione è indicato nella tabella di seguito riportata:

Flotta in costruzione

Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 12.765

Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 17.056

Decrementi (Usd/000) (17.056)

Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 0

Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 0

Altri beni (Nota C)

La voce comprende il valore degli altri beni materiali capitalizzati, costituiti da fabbricati, impianti e

macchinari, attrezzature, macchine elettrocontabili, mobili, arredi e automezzi, esposto al netto dei relativ i

fondi di ammortamento.

Altri beni 31/12/2010 (Euro/000)

31/12/2010 (Usd/000)

Variaz. (Usd/000)

31/12/2011 (Usd/000)

31/12/2011 (Euro/000)

Terreni e fabbricati 2.821 3.769 3.595 7.364 5.692

Impianti e macchinari 8.681 11.599 -6.966 4.633 3.580

Attrezzature v arie 493 659 -596 63 48

Altri beni 897 1.200 -349 851 659

Immobilizzazioni materiali in corso e acconti

40 53 -53 0 0

Totale 12.932 17.280 -4.369 12.911 9.979

La movimentazione della voce nel periodo in oggetto è illustrat a nella tabella di seguito riportata.

(import i in migliaia di Usd)

Saldo

2010 Acquisti Vendite

uscita dall'area di

consolidame

nto

Amm.to Saldo

2011

Terreni e fabbricati 3.769 3.787 0 0 -192 7.364

Impianti e macch. 11.599 449 0 -7.157 -261 4.633

Attrezz. Varie 659 36 0 -587 -44 63

Altri beni 1.200 61 -127 -6 -274 851

Imm.ni mat. in corso e acconti 53 0 -29 -25 0 0

Totale 17.280 4.333 -156 -7.775 -771 12.911

Si ricorda che nella valutazione delle immobilizzazioni materiali successivamente all’iscrizione iniziale, si è

mantenuto il criterio del costo storico (in alternativa al fair value).

Con riferimento ai movimenti registrati nel corso dell’esercizio si precisa che gl i stessi sono riconducibili

principalmente a:

l’acquisto di due immobili sit i in Roma, per un prezzo di acquisto comprensivo di oneri accessori pari a

2.595 migliaia di euro. Tale trasferimento è avvenuto con atto del Notaio La Gioia in data 22 aprile

2011;

l’uscita dall’area di consolidamento della società LP Drilling.

Immobilizzazioni Immateriali (Nota D)

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 93

Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio della movimentazione intervenuta nelle immobilizzazioni immateriali

nel corso dell’esercizio 2011.

Immobilizzazioni Immateriali

Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 13.052

Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 17.440

Incrementi(Usd/000) 20

Vendita ramo d’azienda “Perforazioni” (uscita dall’area di consolidamento di LPDrilling) -295

Ammortamenti(Usd/000) -22

Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 17.143

Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 13.249

Al 31 dicembre 2011, le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Usd 17.143 migliaia, registrando una

variazione in diminuzione di Usd 297 migliaia rispetto al precedente esercizio, quasi totalmente riconducibile

all’uscita di Lp Drilling S.r.l. dall’area di consolidamento per effetto della cessione della citata Società.

Si precisa che l’iscrizione dell’avv iamento, effettuata negli esercizi precedenti, è avvenuta secondo le

modalità prev iste dall’IFRS 3.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie esposte in bilancio sono costituite da “Altri crediti e depositi cauzionali”, “Partecipazioni”

e “Attiv ità per imposte anticipate”.

Altri Crediti e depositi cauzionali (Nota E)

Il dettaglio di tale voce, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010, è esposto nella tabella che segue:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Altri Crediti e depositi cauzionali 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

1.862 1.746 -116 Depositi cauzionali 2.489 2.259 -230

450 0 -450 Altri crediti 601 0 -601

2.312 1.746 -566 Totale 3.090 2.259 -831

L’azzeramento della voce “Altri crediti” deriva dall’incasso di un credito nei confronti della società Sky Express

Aviation (Cargo) Limited. Tale credito si origina per effetto di una dilazione di pagamento concessa a tale

Società in sede di cessione della partecipata Finaval Aviation S.r.l. e del relativo finanziamento Soci.

Si segnala che rispetto al bilancio pubblicato l’anno precedente, la voce “Depositi cauzionali” accoglie un

conto corrente v incolato di Usd 1.586 migliaia, in precedenza riclassificato nelle “Disponibilità liquide”.

Partecipazioni (Nota F)

La voce comprende il valore delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e in Joint Venture, escluse

dall’area di consolidamento, ed il valore dei titoli azionari, valutati al fair value, detenuti in portafoglio al 31

dicembre 2011.

Di seguito riportiamo il dettaglio delle partecipazioni detenute, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010:

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 94

Partecipazioni %

31/12/2010 31/12/2010 Incrementi Decrementi Altri

movimenti 31/12/2011 31/12/2011

(Euro/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000) (Euro/000)

Nov amar Int. Scarl in Liq. 50% 1.027 1.372 0 0 0 1.372 1.060

Logeco S.r.l. 33% 0 0 0 0 0 0 0 Gestione 1 S.r.l.

100% 10 13 0 0 0 13 10 Sebastian S.p.A. (ex Bettina S.r.l.) 26% 1.486 1.986 0 0 -124 1.862 1.439 C.I.V.A. Consorzio Impiantisti Val D'Agri 40% 10 14 0 0 0 14 11 Consorzio Stabile la

Marinella Soc. Conc. a r.l. 17% 1 1 0 0 0 1 1

Sitie Kazakhstan LLC 100% 1 1 0 0 -1 0 0

Sitie Caspian LLP 50% 0 0 0 0 0 0 0

Sitie Arabia Ltd 90% 14 19 0 0 0 19 15

Delled S.r.l. 50% 0 0 16 0 0 16 12 Cooperativa artigiana di Garanzia "La Primogenita" NA 1 1 0 0 -1 0 0 Global Disb. & Acc. Solution 25% 40 54 0 0 8 62 48

Subtotale partecipazioni 2.590 3.462 16 0 -118 3.360 2.596

Azioni ordinarie BPER 3.832 5.120 1.461 0 -2.244 4.337 3.352

azioni ordinarie Unicredit 155 207 0 -207 0 0 0

azioni ordinarie BPV 246 329 477 0 5 811 627

azioni ordinarie Carife 150 201 128 0 -64 265 205

azioni ordinarie Enel 0 0 118 0 -25 93 91

azioni ordinarie Eni 0 0 131 0 0 131 65

azioni ordinarie Terna 0 0 116 0 -22 94 90

azioni ordinarie Eni-Adr 0 0 391 0 63 454 351 obbligazioni covertibili BPER 264 353 0 -353 0 0 0 Obbligazioni Cassa di Risparmio di Cento 177 236 0 -236 0 0 0

Obbligazioni Cariparma 66 88 0 -88 0 0 0

Obbligazioni BPER 0 0 347 0 -41 306 236

Subtotale titoli in portafoglio 4.890 6.534 3.169 -884 -2.328 6.491 5.017

Totale Partecipazioni 7.480 9.996 3.185 -884 -2.399 9.851 7.613

Come in precedenza segnalato, i t itoli iscritti nel bilancio, il cui valore al 31 dicembre 2011 è pari ad Usd 6.491

migliaia (Usd 6.534 migliaia al 31 dicembre 2010), si riferiscono ad azioni, prevalentemente quotate sui mercati

regolamentari, considerate quali attiv ità finanziarie disponibili per la vendita e, in applicazione dello IAS 39,

valutate al fair value utilizzando in contropartita una apposita riserva di patrimonio netto.

Attività per imposte anticipate (Nota G)

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 95

Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le attiv ità per imposte anticipate:

Differenze temporanee Importo Alq. media 2011 2010 differenza

IRES

- Spese di rappresentanza (Euro/000) 0 5,50% 0 1 -1

- Perdite fiscali (Euro/000) 0 27,50% 0 71 -71

- Ammortamenti fabbricati rivalutati (Euro/000) 97 27,50% 27 20 7

- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 693 27,50% 192 190 1

- Plusv alenza leaseback (Euro/000) 0 27,50% 0 261 -261

- Sv alutazione crediti(Euro/000) 0 27,50% 0 59 -59

- Compensi CdA non pagati (Euro/000) 0 27,50% 0 21 -21

- Perdite su cambi (Euro/000) 1 27,50% 0 0 0

- manutenzioni (Euro/000) 3 27,50% 1 1 0

- Contabilizzazione leasing secondo Ias 17(Euro/000) 10 27,50% 3 0 3

IRAP

- Ammortamenti fabbricati rivalutati (Euro/000) 97 3,90% 4 3 1

- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 693 3,90% 26 27 0

- Spese di rappresentanza (Euro/000) 0 3,90% 0 2 -2

Totale attività per imposte anticipate (Euro/000) 253 656 -404

Totale attività per imposte anticipate (Usd/000) 327 877 -551

Attività correnti

Rimanenze(Nota H)

La tabella che segue evidenzia i saldi di bilancio della voce in oggetto:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Rimanenze 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

3.415 1.860 -1.667 Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.564 2.407 -2.157

44 21 -24 Prodotti in corso di lav orazione e semilav orati 58 27 -31

728 535 -216 Serv izi in corso di esecuzione 972 692 -280

233 178 -63 Prodotti finiti e merci 312 230 -81

4.420 2.594 -1.970 Totale 5.906 3.356 -2.549

Il valore di tali rimanenze finali ha registrato dal 2010 al 2011 un decremento di Usd 2.550 migliaia derivante

principalmente dalla riduzione dell’area di consolidamento e dal decremento congiunto dei quantitativ i di

bunker e di lubrificanti in giacenza a fine periodo per il settore shipping. Tale ultimo decremento deriva, nel

caso dei lubrificanti, da un minor numero di navi di proprietà e, per quanto concerne i carburanti, dall’utilizzo

di un minor numero di navi sul mercato spot.

Crediti commerciali (Nota I)

La voce, nel suo complesso, include il valore esigibile entro l’anno successivo dei crediti verso clienti, verso

imprese controllate, controllanti e consociate aventi natura commerciale.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 96

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Crediti Commerciali 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

13.082 8.351 -4.731 Crediti v erso clienti 17.481 10.805 -6.676

166 374 208 Crediti v erso controllate e collegate 221 484 263

13.248 8.725 -4.523 Totale 17.702 11.289 -6.413

In particolare, i crediti verso clienti includono i saldi di fine periodo dei crediti commerciali e sono adeguati al

valore di presunto realizzo mediante un fondo svalutazione crediti.

I crediti verso collegate si riferiscono principalmente ad un credito nei confronti della Logeco S.r.l..

Altri crediti (Nota L)

La composizione della voce in oggetto, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010, è dettagliata nella

tabella che segue:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Altri crediti 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

1.357 1.120 -237 Crediti div ersi 1.813 1.450 -363

846 331 -515 Ratei attiv i 1.131 428 -703

1.090 191 -899 Risconti attiv i 1.456 247 -1.209

3.293 1.642 -1.651 Totale 4.400 2.125 -2.275

Nei crediti diversi sono rilevati principalmente i crediti verso gli istituti di assicurazione, per i risarcimenti spettanti

per danni ed avarie subite dalle navi. I risconti attiv i si riferiscono principalmente ad assicurazioni.

Il decremento registrato nella voce ratei attivi è dovuto al minor numero di navi impiegate nel mercato spot le

quali generano delle componenti di ricavo a cavallo dell’esercizio. I risconti attivi si riferiscono principalmente

a premi assicurativ i e commissioni su finanziamenti, per le quote corrisposte nell’anno ma ritenute di

competenza di esercizi successivi. Il decremento è dovuto principalmente alla registrazione, tra i costi relativ i

alla vendita, delle commissioni sui finanziamenti estinti per effetto della cessione delle navi a cui gli stessi erano

riferiti..

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (Nota M)

La voce è composta dai saldi attiv i dei conti correnti bancari e postali intestati al Gruppo presso i singoli Istituti

di Credito con i quali il Gruppo stesso intrattiene specifici rapporti e dalle disponibilità in contanti in giacenza

presso le casse sociali.

L’incremento di Usd 9.928 migliaia, registrato nel saldo al 31 dicembre 2011 rispetto al corrispondente valore al

31 dicembre 2010, è principalmente derivante dalle liquidità generate dall’attività di compravendita di assets

(navi e partecipazioni) effettuata nel corso dell’esercizio.

Si segnala che rispetto al bilancio pubblicato l’anno precedente, un conto corrente v incolato di Usd 1.586

migliaia, in precedenza inserito nelle “Disponibilità liquide” è stato riclassificato nella voce “Depositi

cauzionali”.

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Strumenti finanziari derivati (Nota N)

Il dettaglio delle attività e passiv ità per strumenti finanziari derivati esposte nel bilancio al 31 dicembre 2011 è

riportato nelle tabelle che seguono:

ATTIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI Nozionale Trattamento contabile

Fair Value (Usd/000)

Fair Value (Euro/000)

DERIVATI SU TASSI

IRS USD 1.294 FVH 0 0

DERIVATI SU CAMBI

Currency swap USD 11.500 FVH 458 354

TOTALE ATTIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 458 354

Al 31 dicembre 2010 il totale delle attività per strumenti derivati ammontava ad Usd 455 migliaia.

PASSIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI Nozionale Trattamento contabile

Fair Value (Usd/000)

Fair Value (Euro/000)

DERIVATI SU CAMBI

Currency swap USD 500 FVH 29 22

Currency swap USD 500 FVH 43 33

Currency option USD 2.000 FVH 17 13

DERIVATI SU TASSI

IRS USD 10.174 CFH 488 377

IRS USD 8.808 CFH 433 335

IRS USD 8.691 CFH 366 283

IRS USD 9.899 CFH 511 395

IRS step up with K-out USD 11.300 FVH 1.340 1.036

IRS step up with K-out USD 11.300 FVH 1.228 949

Collar with K-in floor USD 1.878 FVH 15 12

IRS step up with K-out USD 1.463 FVH 13 10

IRS Step up 2011-2016 USD 7.180 CFH 681 527

IRS Step up 2011-2016 USD 9.180 CFH 936 723

IRS 2011-2018 USD 12.000 CFH 1.299 1.004

IRS 2011-2018 USD 12.525 CFH 1.462 1.129

IRS Step up 2011-2016 USD 8.591 CFH 806 623

IRS Step up 2011-2016 USD 7.638 CFH 748 578

TOTALE PASSIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 10.415 8.049 Legenda t r at t am ent o cont abile:

FVH: Fair value hedge: L’ut ile o la perdita sulla posta coperta, att ribuibile al concret izzarsi del rischio, modificano il va lore di carico di tale

posta e vengono rilevat i a conto economico. Trattasi di st rument i derivat i qualificabili come Fair value hedge non eleggibili ai fini dell’hedge

account ing.

CFH: Cash flow hedge: la porzione efficace degli ut ili (perdite) sullo st rumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.

Al 31 dicembre 2010 il totale delle passività per strumenti derivati ammontava ad Usd 6.380 migliaia.

Crediti tributari (Nota O)

I crediti tributari pari a Euro 1.351 migliaia (Usd 1.805 migliaia) al 31 dicembre 2010 e a Euro 1.228 migliaia (Usd

1.589 migliaia) al 31 dicembre 2011 si riferiscono principalmente agli acconti versati nei rispettiv i periodi

d’imposta.

Attività non correnti possedute per la vendita (Nota P)

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 98

La voce in oggetto risulta con un saldo pari a zero al 31 dicembre 2011.

Attività non correnti possedute per la vendita

Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 7.287

Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 9.738

Decrementi -9.738

Incrementi 0

Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 0

Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 0

Il saldo al 31 dicembre 2010 accoglieva il valore netto contabile della nave Isola Verde, ceduta nel mese di

gennaio 2011.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 99

Passività non correnti

Debiti bancari (Nota A1)

La voce include i debiti verso gli istituti di credito per la quota dei mutui passiv i esigibili oltre l’anno successivo; i

debiti bancari con scadenza entro l’esercizio successivo sono iscritti tra le “Passiv ità correnti”.

L’ammontare del saldo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010 è riportato nella tabella che segue:

Debiti bancari a medio-lungo termine

Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 241.500

Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 322.693

Variazione (Usd/000) -58.139

Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 264.554

Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 204.462

Rispetto all’esercizio precedente:

è stato estinto il mutuo navale con Royal Bank of Scotland relativo alla nave Neverland Sun, ceduta a

dicembre 2011;

è stato accesso e, successivamente, estinto un mutuo navale con Monte dei Paschi di Siena relativo

alla nave Neverland Star presa in consegna nel mese di marzo e ceduta a dicembre;

è giunto a scadenza il mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 15.000 migliaia concesso da

Interbanca;

è stato acceso un finanziamento con Credito Bergamasco dell’importo originario di Euro 1 milione con

durata biennale;

è stato acceso un mutuo chirografario con GE Capital Interbanca in sede di acquisto degli immobili di

Roma;

per effetto della riduzione dell’area di consolidamento, la voce si è decrementata dei debiti ed i

leasing in capo alla società LP Drilling S.r.l..

Si segnala, inoltre, che il Gruppo, ha attivato la procedura relativa al c.d. “Accordo Comune ABI”,

posticipando per un anno i rimborsi in linea capitale dei seguenti finanziamenti:

Monte dei Paschi di Siena (Isola Bianca) per Usd 2,9 milioni ;

Intesa San Paolo (Isola Celeste) per Usd 3,3 milioni ;

Unicredit (Isola Blu) per Usd 2,8 miloni;

Banca di Roma per 820 mila Euro.

Banca Popolare Emilia Romagna per 3,2 milioni di Euro;

Cassa di Risparmio di Ferrara per 2,2 milioni di Euro (pari a 1,1 milioni di Euro nei dati consolidati

proporzionalmente - 50%).

Il c.d. ”Accordo ABI” è un avviso comune firmato il 3 agosto 2009 tra ABI, alcune associazioni di categoria ed il

Ministero dell’Economia e delle Finanze finalizzato alla sospensione dei debiti delle PMI verso il sistema

creditizio con l’obiettivo di dare respiro finanziario alle imprese aventi adeguate prospettive economiche e di

continuità aziendale. Finaval Holding ha ritenuto che l’adesione a tale accordo si presentasse come

un’importante opportunità da cogliere anche in v irtù della carenza di liquidità ormai diffusa sul mercato

creditizio.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 100

La composizione del debito verso banche per finanziamenti del Gruppo Finaval Holding al 31 dicembre 2011

v iene presentata nella tabella di seguito riportata:

(importi in migliaia di Usd)

Finanziatore Scadenza Valuta di denom.

Saldo al 31/12/11

Quota a breve

Quota a

m/l termine

Abn Amro Bank (ex Fortis Bank) 01/10/2015 USD 21.400 2.400 19.000

National Bank of Greece 08/04/2018 USD 28.175 2.275 25.900

Monte dei Paschi 03/04/2020 USD 39.656 2.937 36.719

Intesa - San Paolo 30/06/2018 USD 32.225 1.675 30.550

Unicredit 29/12/2019 USD 38.700 2.800 35.900

Deutsche ShiffsBank 23/10/2023 USD 34.464 2.830 31.634

Deutsche ShiffsBank 31/12/2023 USD 40.000 3.333 36.667

Banca Popolare di Milano 31/12/2025 USD 40.750 2.600 38.150

Credito Bergamasco 30/06/2013 EUR 979 647 332

Banco di Roma 30/06/2011 EUR 1.060 1.060 0

Popolare di Vicenza 30/06/2013 EUR 2.469 1.634 835

Unicredit 01/06/2015 EUR 599 164 435

GE Capital 28/02/2021 EUR 2.103 196 1.907

BPER 31/12/2013 EUR 4.090 1.290 2.800

Alba Leasing 01/04/2026 EUR 3.495 197 3.298

Carife 31/07/2013 EUR 1.402 457 945

Finanziamenti vari impiantistica 695 174 521

Commissioni pluriennali -1.186 -147 -1.039

Debiti verso banche per finanziamenti a medio/lungo termine (Usd/000) 291.076 26.522 264.554

Nel seguito vengono fornite informazioni sintetiche relativamente ai principali finanziamenti in essere al 31

dicembre 2011.

Abn AMRO (ex - Fortis Bank in Pool)

Nel corso del 2004 il Gruppo ha perfezionato un’operazione di ristrutturazione del debito esistente sulle navi del

segmento Product , con la collaborazione della Fortis Bank SA di Rotterdam, nel ruolo di Banca Capofila di un

pool costituito con altri Istituti di Credito. Mediante tale operazione è stato interamente rimborsato il debito

preesistente e si è provveduto alla contestuale accensione di un nuovo mutuo ipotecario di importo originario

pari a USD 56.500 migliaia. Nel corso del 2005, in occasione dell ’acquisto della nave Neverland da parte di

Finaval, il finanziamento è stato ulteriormente incrementato per un importo pari a USD 42.200 migliaia, e sono

state rinegoziate alcune clausole contrattuali con particolare riguardo alle date di scadenza, prevedendone il

differimento.

Attualmente il contratto è caratterizzato da quote capitale decrescenti, da rate a scadenza trimestrale, un

tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi e da una scadenza nell’ottobre del 2015 comprensiva di

un cosiddetto “balloon” (maxirata di estinzione del prestito) per USD 11.800 migliaia. Il contratto è assistito da

garanzia reale sulle unità navali cui il finanziamento è riferito.

National Bank of Greece

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 101

Si tratta di un finanziamento accordato da National Bank of Greece, erogato a favore delle Società Naftilos

A. Marine Ltd ed Angelica Shipping Ltd in data 8 aprile 2008, dell’importo originario di USD 70.000 migliaia ed

assistito da garanzia reale sulle unità navali cui il finanziamento è riferito (Naftilos An ed Angelica).

Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor

sul Usd a 3 mesi.

Monte dei Paschi

Si tratta di un finanziamento accordato da Monte dei Paschi Capital Serv ices, erogato a favore della Finaval

S.p.A. in data 20 maggio 2008, dell’importo originario di USD 47.000 migliaia ed assistito da garanzia reale

sull’unità navale cui il finanziamento è riferito (Isola Bianca).

Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor

sul Usd a 3 mesi.

Intesa - Sanpaolo

Si tratta di un finanziamento accordato da Intesa – San Paolo, erogato a favore della Finaval Tanker S.r.l. in

data 7 luglio 2008, dell’importo originario di USD 40.600 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità navale

cui il finanziamento è riferito (Isola Celeste).

Il contratto è caratterizzato da rate semestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor

sul Usd a 6 mesi.

Unicredit Corporate Banking

Si tratta di un finanziamento accordato da Unicredit Corporate Banking, erogato a favore della Finaval S.p.A.

in data 22 luglio 2008, dell’importo originario di USD 45.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull ’unità

navale cui il finanziamento è riferito (Isola Blu).

Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor

sul Usd a 3 mesi.

Deutsche ShiffsBank

Si tratta di un finanziamento accordato da Deutsche ShiffsBank, erogato a favore della Finaval Shipping S.r.l. in

data 23 ottobre 2008, dell’importo originario di USD 42.955 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità

navale cui il finanziamento è riferito (Isola Corallo).

Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor

sul Usd a 3 mesi.

Deutsche ShiffsBank

Si tratta di un finanziamento accordato da Deutsche ShiffsBank, erogato a favore della Finaval S.p.A. in data

28 gennaio 2009, dell’importo originario di USD 50.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità navale

cui il finanziamento è riferito (Neverland Angel).

Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor

sul Usd a 3 mesi.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 102

Banca Popolare di Milano

Si tratta di un finanziamento accordato da Banca Popolare di Milano, erogato a favore della Finaval S.p.A. in

data 16 settembre 2010, dell’importo originario di USD 44.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sul l’unità

navale cui il finanziamento è riferito (Neverland Dream).

Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor

sul Usd a 3 mesi.

Tale finanziamento è stato garantito per il 50% da SACE (Agenzia di Credito all'Esportazione controllata dal

Ministero dello Sv iluppo Economico).

GE Capital Interbanca

Si tratta di un mutuo chirografario erogato a favore di Finaval Real Estate in sede di acquisto degli immobili di

Roma, dell’importo originario di Euro 1.700 migliaia e che prevede un rimborso mediante rate semestrali

scadenti nel febbraio 2021, e che risulta regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.

Banca di Rom a

Si tratta di mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 15.000 migliaia erogato a favore della

Capogruppo in data 16 febbraio 2006 ed assistito da garanzia fideiussoria rilasciata dalla società controllante

di Finaval. Il contratto prevede un rimborso mediante rate semestrali scadenti nel febbraio 2011 e risulta

regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.

Banca Popolare di Vicenza

Si tratta di mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 6.000 migliaia erogato a favore della

Capogruppo in data 29 gennaio 2008. Il contratto prevede un rimborso mediante rate semestrali scadenti nel

giugno 2013 e risulta regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.

Unicredit - Im m obile di Milano

Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 1.200 migliaia erogato a favore della Capogruppo in data 1°

luglio 2005. Il contratto prevede un rimborso mediante rate trimestrali scadenti nel giugno 2015 e risulta

regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 3 mesi.

Banca Popolare Em ilia Rom agna

Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 5.000 migliaia stipulato nel mese di dicembre 2007. Il piano di

ammortamento prevede:

erogazioni per complessiv i 5 milioni di Euro a partire dalla data di stipula fino al 31 dicembre 2008;

un piano di rimborso quinquennale a partire dal 2009.

Alba Leasing

Si tratta del leasing relativo all’impianto fotovoltaico realizzato da Elle S.r.l. nel corso dell’esercizio riclassificato

secondo quanto prev isto dallo IAS 17.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 103

Cassa di Risparm io di Ferrara

Trattasi di un mutuo chirografario acceso presso la Cassa di Risparmio di Ferrara da parte della Società Sofipart

S.r.l. per originari Euro 3,75 Milioni. Tale finanziamento è stato oggetto di accolla da parte di Aurora 2010 in

sede di acquisto della partecipazione pari al 50% del capitale sociale di Sitie Impianti Industr iali S.p.A.

precedentemente detenuta dalla Sofipart S.r.l.. L’accollo in oggetto è stato effettuato per un ammontare pari

ad Euro 3.159 migliaia e contestualmente rimborsato per Euro 992 migliaia.

Credito Bergam asco

Si tratta di un mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 1 milione erogato nel corso del 2011 a favore

della Capogruppo che prevede un rimborso biennale mediante rate trimestrali.

I predetti mutui sono tutti regolati ad un tasso variabile maggiorato di un spread e su cui sono attiv i contratti di

coperture sui tassi, principalmente IRS, con un nozionale di riferimento quantificabile in circa il 40% del debito

residuo.

Fondi relativi al personale (Nota B1)

Tale fondo è relativo al debito verso dipendenti per trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato,

determinato, secondo quanto prev isto dallo IAS 19, su base attuariale.

Secondo i principi contabili internazionali, infatti, il TFR è considerato come un post em ploym ent-benefit del

tipo defined-benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è prev isto, ai fini contabili, che il suo

valore venga determinato mediante il metodo della proiezione unitaria del credito.

Le variazioni relative al valore attuale delle obbligazioni, collegate al trattamento di fine rapport o, sono le

seguenti:

TFR

Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 864

Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 1.154

Variazione -339

Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 815

Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 630

Come già esplicitato nel paragrafo “criteri e principi di consolidamento”, il Gruppo ha deciso di non utilizzare il

metodo del corridoio per gli utili e le perdite generate successivamente al 1 gennaio 2005 e di contabilizzare

tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti a quella data.

Num ero m edio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti per gli esercizi 2011 e 2010, ripartito per categoria e comprensivo del

personale navigante è il seguente:

Numero medio dei dipendenti 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

Dirigenti 9 9 0

Personale di terra 286 241 -45

Marittimi 224 220 -4

Totale dipendenti medi 519 470 -49 Nota 1: il dato indicato comprende il personale delle società consolidate proporzionalmente.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 104

La diminuizione registrata nel personale di terra risulta prevalentemente connessa alla riduzione dell’area di

consolidamento derivante dalla cessione della Società LP Drilling S.r.l..

Imposte differite passive (Nota C1)

Il prospetto che segue evidenzia la composizione del fondo per imposte differite passive:

Differenze temporanee Importo Aliquota media 2011 2010 Differenza

IRES

- Contabilizzazione leasing secondo Ias 17(Euro/000) 0 0% 0 165 -165

- disallineamento ammortamenti (Euro/000) 0 0% 0 12 -12

- cessione titoli intercompany(Euro/000) 1.580 31,50% 498 141 357

- Valutazione lavori in corso infrannuale (Euro/000) 32 31,50% 10 14 -4

- Altre differenze (Euro/000) 2 1 1

Fondo per imposte differite (Euro/000) 510 333 177

Fondo per imposte differite (Usd/000) 660 445 215

Fondo oneri e spese future (Nota D1)

Il prospetto che segue evidenzia la composizione dei fondi oneri e spese future:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Fondo oneri e spese future 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

89 56 -33 Spese future per il personale 119 71 -48

2 1 -1 Altri 2 2 0

91 57 -34 Totale 121 73 -48

Passività correnti

Debiti bancari (Nota E1)

La voce include i debiti bancari relativ i ad operazioni di liquidità, i mutui passiv i per la quota esigibile entro

l’esercizio successivo ed i finanziamenti a breve termine.

Il dettaglio della voce in oggetto è riportato nella tabella che segue:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. bancari a breve termine 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

25.692 20.498 -5.194 Mutui passiv i 34.331 26.522 -7.809

40.864 32.668 -8.195 Banche c/finanziamenti e c/anticipi 54.602 42.269 -12.333

66.556 53.166 -13.390 Totale 88.933 68.791 -20.142

Il decremento registrato nel saldo al 31 dicembre 2011 rispetto al corrispondente valore al 31 dicembre 2010,

deriva principalmente dall’attiv ità di compravendita delle unità navali effettuata nel corso dell’esercizio e

dalla variazione dell’area di consolidamento.

Debiti commerciali (Nota F1)

La composizione della voce è ev idenziata nella tabella di seguito riportata:

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 105

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Debiti commerciali 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

13.021 10.874 -2.147 Debiti v erso fornitori 17.398 14.070 -3.328

201 195 -6 Debiti v erso controllate e collegate 269 252 -17

0 15 15 Debiti v erso controllanti 0 20 20

13.222 11.084 -2.138 Totale 17.667 14.342 -3.325

Altri debiti (Nota G1)

La voce in oggetto è prevalentemente riconducibile ad acconti da clienti esigibili entro l’anno successivo, a

debiti verso istituti di prev idenza e sicurezza sociale, nonché ad altri debiti ed a ratei e risconti passiv i esigibili

entro l’esercizio successivo.

Il dettaglio della voce, è presentato nella tabella di seguito riportata:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Altri debiti 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.

2.565 1.730 -835 Acconti esigibili entro l’esercizio successiv o 3.427 2.239 -1.188

390 196 -194 Debiti v erso istituti prev idenziali e sicurezza sociale 521 254 -267

1.833 1.652 -181 Altri debiti esigibili entro l’esercizio successiv o 2.449 2.137 -312

913 883 -29 Ratei passiv i 1.219 1.143 -76

411 196 -215 Risconti passiv i 551 253 -298

6.112 4.657 -1.455 Totale 8.167 6.026 -2.141

Debiti tributari (Nota H1)

La voce, pari ad Euro 718 migliaia (Usd 928 migliaia) al 31 dicembre 2011 e ad Euro 650 migliaia (Usd 868

migliaia) al 31 dicembre 2010, include principalmente i debiti verso l’erario relativ i al saldo delle imposte sui

redditi.

Patrimonio Netto

Capitale sociale (Nota I1)

Il capitale sociale interamente versato ammonta a Euro 30.000 migliaia (Usd 40.086migliaia), ed è suddiv iso in

n. 30.000.000 azioni nominali da Euro 1,00 ciascuna.

Riserva Legale (Nota L1)

La riserva legale ammonta al 31 dicembre 2011 ad Euro 1.565 migliaia (Usd 2.026 migliaia) ed accoglie gli

stanziamenti di utili della Capogruppo Finaval Holding S.p.A. nella misura del 5% dell’utile annuo (ove

conseguiti).

Riserva di conversione (Nota M1)

La voce riserva di conversione, pari ad Euro 18.038 migliaia (Usd 25.052 migliaia) al 31 dicembre 2011 risulta

movimentata per accogliere i valori derivanti da:

differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle

operazioni, e delle attiv ità e passiv ità al cambio in v igore alla data di riferimento del bilancio;

variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di

cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 106

Riserva di consolidamento (Nota N1)

La voce riserva di consolidamento, pari ad Euro 18.033 migliaia (Usd 23.334 migliaia) al 31 dicembre 2011 non

risulta movimentata, nella div isa funzionale, rispetto all’esercizio precedente.

Altre riserve (Nota O1)

La voce altre riserve, pari ad Euro 29.257 migliaia (Usd 37.856 migliaia) al 31 dicembre 2011 è prevalentemente

costituita da riserve di utili indiv isi.

Riserva cash flow hedge (Nota P1)

Tale voce, negativa al 31 dicembre 2011 per Euro 5.974 migliaia (Usd 7.730 migliaia), rappresenta il fair value

negativo a fine esercizio di strumenti finanziari derivati posti in essere dal Gruppo per la copertura del rischio

tassi secondo le modalità indicate nel paragrafo “gestione dei rischi finanziari” della presente nota

integrativa, che risultano qualificabili ai fini del trattamento come hedge accounting. Il dettaglio delle

posizioni su derivati in essere al 31 dicembre 2011 è presentato nelle tabelle riportate in Nota N.

Riserva fair value attività finanziare disponibili per la vendita (Nota Q1)

La riserva in oggetto - negativa al 31 dicembre 2010 per Euro 1.363 migliaia (Usd 1.821 migliaia) ed al 31

dicembre 2011 per Euro 3.406 migliaia (Usd 4.408 migliaia) - accoglie l’adeguamento al fair value,

rappresentato dal prezzo di mercato alle date di riferimento, delle azioni detenute in portafoglio dalla

Capogruppo, al netto dell’effetto fiscale. Le variazioni di fair value di tali attiv ità sono state rilevate con

contropartita in apposita riserva di patrimonio netto in quanto trattasi di attiv ità finanziarie che non sono

possedute con l’intento di rivenderle né di farne trading, e pertanto rientranti nella categoria delle “attiv ità

finanziarie disponibili per la vendita".

Utili (perdite) portati a nuovo (Nota R1)

Tale voce pari a Euro 26.705 migliaia (Usd 34.553 migliaia) al 31 dicembre 2011 e ad Euro 32.956 migliaia (Usd

44.036 migliaia) al 31 dicembre 2010 include anche l’effetto positivo sul patrimonio netto generato dal la

transizione agli IFRS.

Utile (perdita) di esercizio (Nota S1)

La voce riflette il risultato dell’esercizio del Gruppo Finaval Holding al netto della componente fiscale.

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 107

COMMENTI AL CONTO ECONOMICO

Di seguito sono commentate la composizione e le principali variazioni registrate nelle voci di conto

economico nel periodo 2010-2011.

Si precisa che, in conformità alle prev isioni dell’IFRS 5, le singole voci di conto economico sono presentate al

netto delle componenti relative ai settori in dismissione Sm all Product (cabotaggi), i cui risultati, al netto

dell’effetto fiscale, sono indicati nella voce “Utile (perdita) Netto delle Attiv ità Operative Cessate”. A tale

riguardo, come peraltro più diffusamente commentato nella sezione relativa ai “Ricavi Net ti” della presente

Nota Informativa, si segnala che nel corso del 2010 il Gruppo ha portato a temine il processo di uscita dal

segmento Small Product.

Ricavi netti (Nota 1)

Il Gruppo Finaval Holding ha operato negli esercizi 2010 e 2011 attraverso quattro Business Unit, che, in base al

tipo di prodotto trasportato e/o serv izio effettuato ed al tipo di mercato serv ito, sono identificabili in Crude Oil,

Product, Logistic e Power/Engeneering. Occorre sottolineare che a partire dalla fine dell’esercizio 2010, in

seguito all’acquisto di una quota di minoranza in Sebastian S.p.A. (già Bettina S.r.l.), il gruppo opera anche nel

settore Fashion. Come precisato nel paragrafo relativo alla definizione dell’area di consolidamento, per tale

Società è stato usato il metodo c.d. “Patrimonio netto”. Per tale ragione le componenti economiche relative

a tale business unit vengono evidenziate nella voce “Rettifiche di valore attiv ità finanziarie”.

Nell’ambito del settore Product l’operativ ità veniva garantita nei precedenti esercizi da unità navali di più

ampia dimensione destinate a serv ire il mercato globale (Product MR) e da navi di ridotto tonnellaggio che

operavano esclusivamente nell’area del Mediterraneo svolgendo l’attiv ità comunemente definita di

cabotaggio (Small Product). Nel corso del 2009, il Gruppo ha avviato il processo di uscita dal segmento Small

Product, terminato nel 2010. Come precedentemente ricordato, in conformità alle prev isioni contenute

nell’IFRS 5 il risultato reddituale della gestione del segmento Small Product per il 2010 v iene evidenziato, al

netto dell’effetto fiscale, in una sola riga “Utile (perdita) Netto delle Attiv ità Operative Cessate” in calce al

conto economico.

Si riporta di seguito una tabella che evidenzia la composizione della voce ricavi netti per area di attiv ità e per

i periodi di riferimento:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Ricavi netti 31/12/2010 % 31/12/2011 %

22.849 27,11% 26.283 35,12% Crude Oil 30.511 27,24% 36.583 35,10%

44.271 52,53% 33.146 44,29% Product 58.767 52,46% 46.195 44,32%

6.797 8,07% 6.206 8,29% Logistic 9.011 8,04% 8.638 8,29%

10.353 12,29% 9.198 12,29% Power 13.727 12,25% 12.803 12,29%

84.270 100,00% 74.833 100,00% Totale 112.014 100,00% 104.219 100,00%

I ricavi netti passano da Usd 112.014 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 104.219 migliaia al 31 dicembre 2011,

registrando un decremento nel periodo pari ad Usd 7.795 migliaia (-7,0%).

Tale variazione è principalmente ascriv ibile, oltre che al generale decremento registrato nel corso dell’anno

nei noli del segmento shipping, all’effetto combinato dei fattori che vengono di seguito ev idenziati:

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 108

- con riferimento al Settore Crude Oil la presa in consegna a marzo 2011 e successiva cessione a dicembre

2011 dell’unità navale Neverland Star e la presa in consegna a settembre 2010 della Neverland Dream la

quale, quindi, ha partecipato alla generazione di ricavi per il solo ultimo trimestre nel 2010 e per l’intero

esercizio durante il 2011;

- con riferimento al Settore Product, la cessione nel corso del 2011 delle navi Isola Verde ed Isola Magenta.

- con riferimento al Settore Logistic si registra un decremento pari a circa 400 mila Euro derivante dalla

modifica della percentuale di consolidamento della controllata F.H. Bertling Logistic Italy, passata da

integrale a proporzionale (50%), che è stata solo parzialmente compensata dall’ampliamento dell’attività

registrato nel corso dell’anno;

- con riferimento al Settore Power/Engeneering, si registra un decremento pari a circa 1 milione di Euro

derivante dall’uscita di LP Drilling dall’area di consolidamento che è stata solo parzialmente compensata

dall’avv io della produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica e dall’incremento del fatturato in

capo a Sitie.

Non vengono riportate suddiv isioni per aree geografiche in quanto il Gruppo opera in un unico mercato

globale.

Costi operativi (Nota 2)

Nella tabella a seguire sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre

2011 e 2010:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Costi operativi 31/12/2010 % 31/12/2011 %

8.963 10,64% 10.287 13,75% Bunker 11.842 10,57% 14.437 13,85%

1.096 1,30% 1.055 1,41% Commissioni 1.447 1,29% 1.472 1,41%

5.452 6,47% 4.756 6,36% Spese portuali 7.263 6,48% 6.630 6,36%

3.403 4,04% 1.026 1,37% Gestione Joint Venture 4.487 4,01% 1.328 1,27%

-792 -0,94% 777 1,04% Variazione delle rimanenze -1009,69 -0,90% 1.058 1,02%

1.612 1,91% 1.487 1,99% Noleggi passiv i Time Charter 2.106 1,88% 2.082 2,00%

10.383 12,32% 10.235 13,68% Personale marittimo 13.787 12,31% 14.265 13,69%

2.544 3,02% 1.818 2,43% Manutenzioni 3.366 3,00% 3.239 3,11%

829 0,98% 1.127 1,51% Lubrificanti 1.176 1,05% 1.054 1,01%

2.368 2,81% 2.062 2,76% Altri costi nav ali 3.148 2,81% 2.874 2,76%

1.395 1,66% 1.274 1,70% Assicurazioni 1.929 1,72% 1.748 1,68%

1.075 1,28% 1.221 1,63% Altri costi e spese 1.431 1,28% 1.495 1,43%

-339 -0,40% 0 0,00% Prov enti da av arie -464 -0,41% 0 0,00%

5.753 6,83% 7.449 9,95% Costi operativ i Power 7.627 6,81% 10.369 9,95%

2.200 2,61% 0 0,00% Costi operativ i perforazione 2.916 2,60% 0 0,00%

5.600 6,65% 5.146 6,88% Serv izi di logistica 7.424 6,63% 7.163 6,87%

51.541 61,16% 49.720 66,44% Totale 68.475 61,13% 69.214 66,41%

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 109

I costi operativ i passano da Usd 68.475 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 69.214 migliaia al 31 dicembre

2011, registrando un incremento di Usd 739 migliaia (1,1%). Lo scostamento è da imputarsi principalmente a:

i costi di bunker (in termini sia di costo di acquisto che di variazione delle rimanenze) aumentati rispetto

all’anno precedente sia per il maggior numero di navi gestite sul mercato spot nel corso dell’anno in

termini di giorni nave sia per un aumento registrato a livello di prezzo per tonnellata.

una contrazione della voce di “gestione joint venture” per effetto della chiusura di alcuni contratti giunti a

naturale scadenza nel corso dell’esercizio.

l’incremento per Usd 2.741 migliaia dei costi operativ i del settore Power derivante da un generale

incremento del volume di affari in capo a Sitie Impianti industriali S.p.A. che ha prodotto un impatto

positivo anche sui ricavi netti.

il venir meno nel corso dell’esercizio, per effetto della riduzione dell’area di consolidamento, dei costi

operativ i di perforazione per Usd 2.916 migliaia.

Si ev idenzia, per quanto riguarda i costi del settore Shipping (Crude Oil e Product) che il numero dei giorni

nave, seppur si sia realizzata una consistente attiv ità di compravendita di navi nel corso del 2011, risulta

sostanzialmente invariato. Le variazioni registrate risultano, quindi, derivanti principalmente da un aumento dei

costi per salari registrato in tutto il settore attenuato da un’attenta politica di riduzione dei costi che ne ha

minimizzato l’impatto.

Si segnala infine che gli stipendi dei lavoratori marittimi sono espressi al netto dei contributi in conto esercizio

riconosciuti ai sensi della L. 30 del 1998, nella forma di credito d’imposta sulle trattenute IRPEF operate dalle

società del Gruppo.

Margine di contribuzione (Nota 3)

Il margine di contribuzione, grandezza che esprime la capacità rinveniente dalla gestione dei business in cui il

Gruppo opera di coprire i costi generali, passa da Usd 43.539 migliaia al 31 dicembre 2010 - con un’incidenza

del 38,9% sul totale ricavi - ad Usd 35.005 migliaia al 31 dicembre 2011 - con un’incidenza del 33,6% sul totale

ricavi - registrando un decremento in termini assoluti di Usd 8.534 migliaia.

Costi di struttura (Nota 4)

Nella seguente tabella sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31

dicembre 2011 e 2010:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Costi di struttura 31/12/2010 % 31/12/2011 %

2.349 2,79% 3.413 4,56% Personale 5.420 4,84% 4.766 4,57%

6.497 7,71% 3.321 4,44% Spese generali 5.991 5,35% 4.612 4,42%

403 0,48% 908 1,21% Fitto locali e attrezzature 839 0,75% 1.262 1,21%

9.249 10,97% 7.642 10,21% Totale 12.250 10,94% 10.640 10,21%

I costi di struttura passano da Usd 12.250 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 10.640 migliaia al 31 dicembre

2011, registrando un decremento di Usd 1.610 migliaia (-13,1%).

FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011

FINAVAL HOLDING SPA Pag. 110

Tale decremento risulta principalmente connesso ad una mirata politica di contenimento dei costi, volta ad

ottenere una riduzione e maggiore flessibilità dei costi di struttura. In particolare sono stati siglati degli accordi

da parte dei manager che hanno attuato una riduzione degli stipendi su base volontaria.

Inoltre, nella controllata Finaval S.p.A. sono stati attivati strumenti di legge appositamente predisposti per la

riduzione dei costi relativi ai dipendenti della struttura. L'azienda, attraverso lo strumento della concertazione

sindacale, ha reso possibile la riduzione strutturale dei costi del personale mediante l'utilizzo degli

ammortizzatori sociali. Questo al fine di rendere compatibili le ricadute sociali del piano con gli obiettiv i

economici dello stesso. Sempre mediante la concertazione sindacale è stata operata una razionalizzazione

nell'organizzazione del lavoro della struttura, attraverso strumenti di legge che garantiscano un uso più

flessibile delle risorse umane.

Le attiv ità di cui sopra sono state attuate solo negli ultimi mesi del 2011 e produrranno pienamente i re lativ i

effetti economici, in termini di riduzione dei costi di struttura, solo a partire dal 2012.

Si sottolinea, inoltre, che parte di tale decremento risulta connesso all’uscita dall’area di consolidamento della

Società LP Drilling.

Altri ricavi/costi (Nota 5)

Nella seguente tabella sono presentate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre

2011 e 2010:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Altri ricavi/costi 31/12/2010 % 31/12/2011 %

985 1,17% 1.388 1,85% Altri ricav i 1.297 1,16% 1.859 1,78%

-177 -0,21% -354 -0,47% Altri costi -248 -

0,22% -462 -0,44%

808 0,72% 1.034 1,38% Totale

1.049 0,94% 1.397 1,34%

Le voci altri ricavi ed altri costi al 31 dicembre 2011 includono principalmente sopravvenienze attive e passive.

Risultato Compravendita Attività Non Correnti (Nota 6)

Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre

2010 e 2011.

Valori in Euro Valori in Usd

31/12/2010 % 31/12/2011 % Risultato Compravendita Attività

Non Correnti 31/12/2010 % 31/12/2011 %

6.273 7,44% 325 0,43% Plusvalenza cessione partecipazioni 8.216 7,33% 444 0,43%

51 0,06% 22 0,03% Plusvalenze cessione cespit i 66 0,06% 31 0,03%

0 0,00% 0 0,00% Minuslavenze cessione cespit i 0 0,00% 0 0,00%

156 0,18% 0 0,00% Plusvalenze cessione t itoli 195 0,17% 0 0,00%

-29 -0,03% -15 -0,02% Minuslavenze cessione t itoli -37 -0,03% -21 -0,02%

0 0,00% -9.906 -13,24% Minuslavenze navi (Neverland Sun) 0 0,00% -13.206 -12,67%

0 0,00% -10.639 -14,22% Minuslavenze navi (Neverland Star) 0 0,00% -14.185 -13,61%

0 0,00% -4.770 -6,37% Minuslavenze navi (I sola Magenta) 0 0,00% -6.897 -6,62%

6.451 7,66% -24.983 -33,38% Totale 8.440 7,53% -33.834 -32,46%

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 111

La voce plusvalenza cessione partecipazioni accoglie:

- nel 2010 la plusvalenza realizzata nell’ambito dell’operazione di cessione della Sofipart S.r.l. e successivo

riacquisto della Sitie S.p.A.;

- nel 2011 la plusvalenza realizzata nella cessione della partecipazione in LP Drilling S.r.l. e nella cessione del

50% di Finaval Offshore S.r.l., Società che ha poi cambiato nome per divenire la Joint Venture denominata

F.H. Bertling Logistic Italy S.r.l..

Le minusvalenze navi sono comprensive dei costi di commissioni ai broker pari ad Usd 1.967 migliaia ed altri

costi connessi alle vendite pari ad Usd 1.045 migliaia. In particolare, si segnala che quest’ultimi comprendono

le commissioni sui finanziamenti estinti per effetto della cessione delle navi a cui gli stessi erano riferiti,

precedentemente iscritti tra i risconti attiv i e transitati a conto economico al momento dell’estinzione del

finanziamento.

Margine operativo lordo (EBITDA – Nota 7)

Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta notevolmente influenzato dal risultato dell’attiv ità di

compravendita effettuata nel corso dell’anno. In particolare, la componente straordinaria derivante

principalmente dalle minusvalenze da cessione navi risulta negativa e pari a 33,8 milioni di Usd mentre la

componente ordinaria si attesta ad Usd 25.762 migliaia, pari al 24,7% dei Ricavi, registrando rispetto al

2010 una variazione negativa in termini assoluti di Usd 6.576 migliaia. Tale decremento deriva da una

contrazione del margine di contribuzione per Usd 8.533 migliaia a cui si è contrapposta una contrazione

dei costi di costi di struttura per Usd 1.609 migliaia ed una miglior apporto della voce “Altri ricavi e costi”

per Usd 348 migliaia.

Nella tabella a seguire v iene evidenziata la ripartizione dell’EBITDA per segmento di attiv ità, per i due periodi

di riferimento:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Margine operativo lordo

(EBITDA) 31/12/2010 % 31/12/2011 %

12.883 15,29% -12.216 -16,32% Crude Oil 17.095 15,26% -15.745 -15,11%

10.612 12,59% 4.679 6,25% Product 14.189 12,67% 6.195 5,94%

155 0,18% 383 0,51% Logistic 202 0,18% 529 0,51%

7.089 8,41% 676 0,90% Power/Engeneering 9.292 8,30% 949 0,91%

30.739 36,48% -6.478 -8,66% Totale 40.778 36,41% -8.072 -7,75%

Note:

(a) L’EBITDA è definito dagli amministratori, come il “margine operativ o”, così come risultante dal conto economico

consolidato approvato dal Consiglio di Amministrazione, al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali

e materiali così come risultanti dal suddetto conto economico consolidato.

L’EBITDA non è definito come misura contabile nell’ambito degli IFRS e pertanto non dev e essere considerato una

misura alternativ a per la v alutazione dell’andamento del risultato operativ o del Gruppo. Poiché la composizione

dell’EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo

potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri operatori e/o gruppi e pertanto potrebbe non essere

comparabile.

Ammortamenti (Nota 8)

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 112

Nella seguente tabella è presentato il dettaglio della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e

2010:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Ammortamenti 31/12/2010 % 31/12/2011 %

18.607 22,08% 17.037 22,77% Ammortamento flotta 24.684 22,04% 23.768 22,81%

-287 -0,34% 0 0,00% Contributi -383 -0,34% 0 0,00%

826 0,98% 548 0,73% Ammortamento altri beni

materiali 1.095 0,98% 754 0,72%

50 0,06% 15 0,02% Ammortamento delle

immobilizzazioni immateriali 66 0,06% 22 0,02%

19.196 22,78% 17.600 23,52% Totale 25.462 22,73% 24.544 23,55%

Il decrementonetto rilevato nella voce ammortamento flotta deriva dalle modifiche intervenute nella

composizione della flotta di cui si è precedentemente riferito.

Si precisa che gli ammortamenti vengono tradotti dal bilancio funzionale (in Usd) al bilancio di presentazione

(in Euro) al cambio medio di periodo nel conto economico ed al cambio di fine esercizio nello stato

patrimoniale, alimentando per i delta cambi così emergenti la riserva di conversione IAS 21. Gli effetti di tale

valorizzazione vengono di seguito ev idenziati.

(valori in migliaia) Valori in Euro

Ammortamenti Usd CE/Euro SP/Euro Differenza (IAS 21)

Ammortamento flotta 23.768 17.037 18.369 1.332

Contributi 0 0 0 0

Ammortamento altri beni materiali 754 548 583 35

Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 22 15 17 2

Totale 24.544 17.600 18.969 1.369

Valutazione al fair value attività non correnti (Nota 9)

La voce in oggetto accoglie nel 2010 la svalutazione della nave Isola Verde, iscritta tra le attiv ità non correnti

destinate alla vendita. La valutazione di tali attiv ità è stata effettuata, in conformità al disposto dal principio

IFRS 5; al minore tra il valore di iscrizione ed il fair value al netto dei costi di vendita.

Svalutazione crediti (Nota 10)

La svalutazione crediti pari ad Usd 120 migliaia (Euro 91 migliaia) al 31 dicembre 2010 si riferisce a svalutazioni

effettuate nel settore power.

Margine operativo (EBIT - Nota 11)

Il margine operativo passa da Usd 9.906 migliaia 31 dicembre 2010 ad Usd -32.616 migliaia al 31 dicembre

2011, registrando un decremento derivante principalmente dalle minusvalenze da cessione navi negativ e per

33,8 milioni di Usd e dal venire meno della plusvalenza registrata nel corso del 2010 nel settore Power/Energia.

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 113

Nella tabella a seguire v iene evidenziata la ripartizione dell’EBIT per segmento di attiv ità, per i due periodi di

riferimento:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Margine operativo (EBIT) 31/12/2010 % 31/12/2011 %

6.284 7,46% -20.550 -27,46% Crude Oil 8.329 7,44% -27.386 -26,28%

-5.342 -6,34% -4.515 -6,03% Product -6.999 -6,25% -6.596 -6,33%

131 0,16% 404 0,54% Logistic 171 0,15% 553 0,53%

6.420 7,62% 583 0,78% Power/Engeneering 8.405 7,50% 813 0,78%

7.493 8,89% -24.078 -32,18% Totale 9.906 8,84% -32.616 -31,30%

Gestione finanziaria (Nota 12)

Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre

2011 e 2010:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % Gestione Finanziaria 31/12/2010 % 31/12/2011 %

-7.965 -9,45% -9.183 -12,27% Prov enti e oneri

finanziari -8.298 -7,41% -12.512 -12,01%

-167 -0,20% 438 0,59% Fair v alue su

strumenti deriv ati -14 -0,01% 659 0,63%

6.944 8,24% 1.609 2,15% Differenze cambi 6.593 5,89% 1.897 1,82%

-27 -0,03% -45 -0,06% Rettifiche di v alore attiv ità finanziarie -37 -0,03% -66 -0,06%

-1.215 -1,44% -7.181 -9,60% Totale -1.756 -1,57% -10.022 -9,62%

L’incremento registrato nella voce oneri finanziari risulta connesso all’andamento dell’indebitamento

finanziario che si è presentato crescente sino alla consistente riduzione avvenuta a dicembre 2011, per effetto

della vendita delle due unità navali.

L’effetto positivo delle differenze cambio rilevato nel 2010 deriva principalmente dalla conversione al cambio

di fine esercizio dell’indebitamento finanziario espresso in Euro, che, a fronte di un apprezzamento della div isa

statunitense contro Euro intervenuto nel corso dell’esercizio, ha comportato una riduzione del relativo

controvalore in Usd.

Utile Netto delle Attività in Funzionamento (Nota 13)

Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle imposte sul reddito del Gruppo, correnti e di fferite, per i

periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010:

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 % 31/12/2010 % 31/12/2011 %

6.278 7,45% -31.259 -41,77% Utile ante imposte 8.150 7,28% -42.638 -40,91%

-424 -0,50% -409 -0,55% Imposte di esercizio -563 -0,50% -563 -0,54%

26 0,03% -339 -0,45% Imposte differite 41 0,04% -472 -0,45%

5.879 6,98% -32.007 -42,77% Utile (perdita) netto delle attività in funzionamento 7.628 6,81% -43.673 -41,91%

Utile (Perdita) Netto delle Attività Operative Cessate (Nota 14)

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 114

Nella tabella di seguito riportata si ev idenziano i risultati conseguiti delle Attiv ità Operative Cessate per i due

periodi di riferimento.

Valori in Euro/000 Valori in Usd/000

31/12/2010 % 31/12/2011 %

Utile (perdita) netto delle

attività cessate 31/12/2010 % 31/12/2011 %

-630 -1,29% 0 0,00% Settore Small Product -850 -1,30% 0 0,00%

-630 -1,29% 0 0,00% Totale -850 -1,30% 0 0,00%

In applicazione del principio contabile IFRS 5, è stato riportato, su una singola linea del conto economico, il

totale, al netto delle imposte, degli utili e delle perdite conseguiti nel 2010 nella gestione del segmento Sm all

Product .

Si riporta a seguire il conto economico, inclusivo degli effetti fiscali, ove applicabili, delle attiv ità operative in

dismissione.

CONTO ECONOMICO SETTORE SMALL PRODUCT

Valori in usd/000 Valori in Euro/000

31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010

Ricav i netti 0 0 0 0

Spese di porto, bunker e commisioni 0 -850 0 -630

RICAVI BASE TIME CHARTER 0 -850 0 -630

Noleggi passiv i 0 0 0 0

Costi operativi 0 0 0 0

MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 0 -850 0 -630

Costi di struttura 0 0 0 0

Altri ricav i/costi 0 0 0 0

Risultato Compravendita Attività Non Correnti 0 0 0 0

MARGINE OPERATIVO LORDO 0 -850 0 -630

Ammortamenti 0 0 0 0

MARGINE OPERATIVO 0 -850 0 -630

Gestione finanziaria 0 0 0 0

UTILE (PERDITA) ANTE IMPOSTE 0 -850 0 -630

Imposte dell'esercizio 0 0 0 0

Imposte differite 0 0 0 0

UTILE (PERDITA) NETTO 0 -850 0 -630

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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 115

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo ha definito un processo finalizzato alla gestione dei rischi finanziari, delineato sulla base delle

specificità del business in cui opera e delle linee strategiche perseguite.

Con riguardo al rischio finanziario il Gruppo ha definito una specifica risk m anagem ent policy volta alla

identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi finanziari, disciplinando anche, laddove ritenuto

opportuno, l’utilizzo dei prodotti finanziari derivati di copertura.

La risk m anagem ent policy del Gruppo è strutturata sui presupposti di base elencati a seguire:

- il Gruppo gestisce i rischi con la finalità di preservare il valore atteso dalle attiv ità aziendali;

- le politiche di gestione del rischio operano al fine di beneficiare a pieno delle cosiddette “condizioni di

copertura naturale”, minimizzando in tal modo l’esposizione netta ai rischi finanziari senza sostenere gli

oneri addizionali di contratti derivati di copertura;

- i contratti derivati di copertura sono sottoscritti esclusivamente a fronte di effettive esposizioni a rischi

finanziari che siano specificamente identificate;

- tutte le operazioni di risk m anagem ent del Gruppo sono ispirate al principio della prudenza;

- la risk m anagem ent policy è concepita al fine di identificare tempestivamente degli eventi gestionali e le

evoluzioni dei mercati che possano potenzialmente avere impatti sul conto economico;

- tutte le attiv ità di gestione dei rischi finanziari sono poste in essere nei limiti approvati dal Managem ent

aziendale;

- il personale incaricato di implementare le risk m anagem ent policy è dotato dei necessari requisiti di

qualificazione professionale ed autorizzato ad operare esclusivamente entro i limiti definiti dalla stessa risk

m anagem ent policy (e da ulteriori eventuali deleghe specifiche).

Per quanto concerne il dettaglio degli strumenti finanziari derivati si fa rinv io alla nota O della presente nota

informativa.

Il Gruppo nello svolgimento della sua attiv ità è esposto ai seguenti rischi di natura finanziaria:

- rischio di liquidità;

- rischio di credito;

- rischio di cambio (Euro/USD);

- rischio di tasso di interesse.

Rischio di liquidità

Il Gruppo è esposto, nella definizione delle ordinarie transazioni commerciali, al rischio di liquidità quale

disallineamento temporale nei flussi di cassa in entrata ed in uscita.

Al fine di assicurare la propria capacità di fare fronte in qualsiasi momento alle obbligazioni finanziarie e di

cogliere possibili opportunità di business non pianificabili o impreviste uscite di cassa il Gruppo detiene un

surplus di linee di credito disponibili.

La liquidità in eccesso v iene investita temporaneamente sul mercato monetario in operazioni di breve durata

(3/6 mesi).

Il Gruppo si è dotato di un liquidity plan quale strumento per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità

che consente una costante pianificazione del fabbisogno di liquidità.

Le scadenze contrattuali delle attiv ità e passiv ità finanziarie sono esposte nella tabella seguente:

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(importi in migliaia di Usd)

Attività finanziarie

Importo con

scadenza entro 1 anno

Importo con scadenza da 1 a 5 anni

Importo con

scadenza oltre 5 anni

Totale al 31/12/2010

Altri crediti e depositi cauzionali 0 1.741 518 2.259

Attiv ità per imposte anticipate 327 327

Crediti commerciali 11.290 11.290

Altri crediti 2.125 2.125

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.914 25.914

Strumenti finanziari derivati 458 458

Crediti tributari 1.589 1.589

Totale Attività finanziarie 41.703 1.741 518 43.962

Passività finanziarie

Debiti bancari 68.792 88.070 176.484 333.346

Strumenti finanziari derivati 10.415 10.415

Debiti commerciali 14.342 14.342

Altri debiti 6.026 6.026

Debiti tributari 928 928

Totale Passività finanziarie 100.503 88.070 176.484 365.057

Rischio di credito

Anche al fine di mitigare il rischio relativo alla ricuperabilità dei crediti commerciali, il Gruppo opera, di fatto,

esclusivamente con partner commerciali di riconosciuto standing ed alto grado di solv ibilità, sia a livello

nazionale che internazionale.

Per questi motiv i, non sono state rilevate storicamente situazioni di particolare difficoltà nella riscossione dei

crediti riconducibili alla clientela riferimento.

Rischio di cambio (Euro/USD)

il Gruppo Finaval Holding operando in diverse realtà industriali che si diversificano non solo per l’attiv ità di

business ma anche per la moneta funzionale effettua una attenta qualificazione del proprio grado di

esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD con riferimento alle singole società del

gruppo.

In particolare, il settore armatoriale, in cui la Finaval - società del gruppo maggiormente esposta al rischio

cambio - opera, presenta fra le proprie tipicità quella di agire in un mercato di riferimento globale, nel quale

una quota consistente delle ordinarie transazioni commerciali, nonché la quasi totalità delle negoziazioni per

la compravendita delle navi e la stipula dei relativ i contratti di finanziamento, sono regolate in div isa estera

(USD). Di contro parte dei costi di struttura, parte dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono

definiti in Euro. Si segnala, inoltre, che sono stati stipulati alcuni contratti di finanziamento a medio termine in

Euro. Ne consegue che i risultati economici/finanziari del Gruppo sono in parte influenzati dalle oscillazioni del

rapporto di cambio tra Euro e USD.

In tale contesto economico il Gruppo Finaval, a seguito di una attenta qualificazione del proprio grado di

esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD e delle opportunità offerte sui mercati

finanziari, ha definito una propria strategia di copertura che prevede, con riferimento alle ordinarie transazioni

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commerciali, una condizione di cosiddetta “copertura naturale”, in quanto il rischio connesso alle fluttuazioni

di valore della fatturazione attiva denominata in USD risulta de facto mitigato dalle corrispondenti variazioni,

di segno opposto, rilevate nei debiti commerciali per la parte denominata in dollaro USA.

Per quanto riguarda l’impatto della variazione del tasso di cambio Euro/USD sull’andamento gestionale, tale

variazione si riflette in misura pressoché completa sul Margine Operativo Lordo (EBITDA), tenendo conto che i

ricavi ed una quota significativa dei costi sono normalmente negoziati in USD e solo i costi di struttura, parte

dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono definiti in Euro. Il valore dell’impatto a livello di EBITDA

è tendenzialmente recuperato a livello di Utile Netto, in quanto la “Gestione Finanziaria” compensa in misura

più che proporzionale le variazioni che incidono a livello di Margine Operativo Lordo ( EBITDA).

Per quel che concerne, invece la sensibilità della società al rischio di cambio con riferimento all’impatto che il

cambio stesso produce sugli strumenti finanziari, nella tabella seguente sono rappresentati gli effetti a conto

economico e patrimonio netto (presupponendo che le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano

costanti).

Le tabelle sono state predisposte includendo i saldi relativ i alla Finaval S.p.A. in Usd delle attiv ità e passiv ità

finanziarie a fine esercizio denominate in Euro, includendo sia le attiv ità e passiv ità il cui rischio di cambio è

stato coperto tramite strumenti finanziari derivati, che gli strumenti derivati stessi in essere alla fine

dell’esercizio.

Non sussistono transazioni in div ise diverse dall’Euro di importo rilevante.

Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria

d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito ev idenziate non producono effetti fiscali

significativ i.

Valore contabile +10 figure (1,3939) -10 figure (1,1939)

(importi in migliaia di Usd) Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN

Crediti commerciali 1.532 118 0 -118 0

Debiti commerciali -2.260 -175 0 175 0

Altri crediti e depositi cauzionali 137 11 0 -11 0

Altri crediti 280 22 0 -22 0

Altri debiti -7.894 -610 0 610 0

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.143 243 0 -243 0

Debiti bancari -43.537 -3.365 0 3.365 0

Crediti tributari 905 70 0 -70 0

Debiti tributari -218 -17 0 17 0

Deriv ati su cambi 369 29 0 -29 0

Totale esposizione -47.543 -3.674 0 3.674 0

*Valori riferiti al bilancio consolidato della Finav al S.p.A.

Con riferimento alle altre società del gruppo, gli effetti di cui sopra si considerano non significati per importo

sia per effetto di una maggior consistenza patrimoniale che per una copertura intrinseca derivante dalla

prevalenza di singole moneta nell’ambito dell’attiv ità effettuata.

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Rischio di tasso di interesse

Il settore in cui il gruppo opera è tipicamente caratterizzato da una elevate intensità di capitale e quindi dal

consistente ricorso all’indebitamento bancario a medio/lungo termine. La gestione finanziaria del Gruppo

risulta influenzata dalle variazioni dei tassi di interesse, sia sui mercati europei sia sul mercato statunitense.

In tale contesto la scelta delle coperture da porre in essere, così come anche la durata delle stesse, v iene

pertanto effettuata principalmente alla luce delle aspettative relative allo scenario evolutivo sulla curva dei

tassi.

La copertura minima sul rischio interesse è fissata a livello di Gruppo ad una quota non superiore al 50% del

complessivo indebitamento finanziario di medio/lungo periodo.

Si segnala al riguardo che i parametri di riferimento dell’indebitamento bancario sono prevalentemente

rappresentati dell’Euribor e dal Libor USD per il periodo di riferimento.

La sensibilità del gruppo al rischio tasso è rappresentata nella tabella seguente, sulla base del presupposto di

invarianza delle componenti del rischio di mercato (in particolare cambio USD/Euro).

Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria

d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito ev idenziate non producono effetti fiscali

significativ i.

+100 basis point -100 basis point

(importi in migliaia di Usd) Valore contabile Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.914 217 -217

Mutui e finanziamenti -333.346 -3.725 3.725

Deriv ati qualificati come cash flow hedge -3.039 1.055 4.913 -1.055 -4.913

Altri deriv ati su tassi -2.851 246 -246

Totale esposizione -313.322 -2.207 4.913 2.207 -4.913

Si precisa che l’effetto a conto economico della analisi di sensitività sopra ev idenziata è stato calcolato sulla

base dei valori contabili medi di periodo, in quanto ritenuti maggiormente rappresentativ i rispetto al valore

contabile di fine periodo.

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