Filumena Marturano non mi ritrovo più” · questi tre anni dal team rosa: dai fortunati incontri...

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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018 - ANNO 35 N. 28 - EURO 0,20 Imprenditoria femminile “nel segno del talento” Nicoletta Corvi: “Percorso formativo per favorire reti d’impresa” A PAGINA 2 “Un Paese che privatizza Sanità, Scuola, Giustizia, non va da nessuna parte” E poi: “Non si può vivere in salute con industrie a 250 metri da piazza Cavalli” L’ex presidente dell’Ordine dei medici in pensione con un anno di anticipo DA PAGINA 10 Novità a Fiorenzuola sabato 20 e domenica 21 ottobre Street food da tutta Italia per la Fiera di San Fiorenzo Miserotti “In questa Sanità non mi ritrovo più” “Un paese che privatizza Sanità, Scuola, Giusti- zia, non può andare da nessuna parte”. Sono cer- tamente un biglietto da visita, meglio: un foglio di congedo eloquente, le parole con cui Giuseppe Miserotti saluta la professione che ha amato mol- tissimo e si accinge alla pensione, con un anno di anticipo rispetto al previsto. Di sicuro Miserotti, come testimonia la bella intervista di Sabrina Co- ronella comparsa su Libertà il 3 ottobre, le cose non le dice in maniera sfumata: “E’ vero, la pen- sione non mi si addice. Ma ora in questa Sanità non mi ritrovo più”. A PAGINA 3 Ottobre rosa Tumore al seno, si taglia sulla prevenzione? A PAGINA 5 A PAGINA 4 Palazzo Mercanti Terrepadane, tensioni in maggioranza A PAGINA 8 Filumena Marturano prosa al Municipale VIVIPIACENZA A PAGINA 4 Jazz al Milestone: il quartetto di Bosso Supermercato Via Silvio Pellico, 18 - Fiorenzuola Supermercato Via Silvio Pellico, 18 - Fiorenzuola I ricordi di Gambin RAIMONDI A PAGINA 14 A PAGINA 13 Fiorenzuola, grandi nomi per la stagione del Verdi

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REDAZIONE

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018 - ANNO 35 N. 28 - EURO 0,20

Imprenditoria femminile “nel segno del talento”Nicoletta Corvi: “Percorso formativo per favorire reti d’impresa”

A PAGINA 2

“Un Paese che privatizza Sanità, Scuola, Giustizia, non va da nessuna parte”E poi: “Non si può vivere in salute con industrie a 250 metri da piazza Cavalli”

L’ex presidente dell’Ordine dei medici in pensione con un anno di anticipo

DA PAGINA 10

Novità a Fiorenzuola sabato 20 e domenica 21 ottobre

Street food da tutta Italia per la Fiera di San Fiorenzo

Miserotti “In questa Sanità non mi ritrovo più”

“Un paese che privatizza Sanità, Scuola, Giusti-zia, non può andare da nessuna parte”. Sono cer-tamente un biglietto da visita, meglio: un foglio di congedo eloquente, le parole con cui Giuseppe Miserotti saluta la professione che ha amato mol-tissimo e si accinge alla pensione, con un anno di anticipo rispetto al previsto. Di sicuro Miserotti, come testimonia la bella intervista di Sabrina Co-ronella comparsa su Libertà il 3 ottobre, le cose non le dice in maniera sfumata: “E’ vero, la pen-sione non mi si addice. Ma ora in questa Sanità non mi ritrovo più”.

A PAGINA 3

Ottobre rosa

Tumore al seno, si taglia sulla prevenzione?

A PAGINA 5

A PAGINA 4

Palazzo Mercanti

Terrepadane, tensioni in maggioranza

A PAGINA 8

Filumena Marturano prosa al Municipale

VIVIPIACENZA

A PAGINA 4

Jazz al Milestone:il quartetto di Bosso

SupermercatoVia Silvio Pellico, 18 - Fiorenzuola

SupermercatoVia Silvio Pellico, 18 - Fiorenzuola

I ricordi di Gambin

RAIMONDI A PAGINA 14

A PAGINA 13

Fiorenzuola, grandi nomi per la stagione del Verdi

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Corriere Padano 18 ottobre 2018

2 ATTUALITÀ

Nicoletta Corvi, presidente del Comitato: “Percorso formativo per aiutare le donne ad accrescere la consapevolezza e favorire nuove reti di impresa”

Imprenditoria femminile “nel segno del talento”

Il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile rinnova l’impegno nei confron-ti delle manager piacentine con importanti appuntamenti che interessano più aspetti dell’em-powerment. Novità di questo autunno è il progetto ‘Nel segno del talen-to’ che il Comitato piacentino - operante presso la Camera di Commercio - intende proporre ai fini della valorizzazione del business di impresa femminile attraverso la scoperta dei propri tempi e la conquista della con-sapevolezza di sé e della propria forza vitale. Il percorso, che inizierà il pros-simo 25 ottobre, è articolato in tre momenti formativi: “Tempi delle donne come risorsa pro-fessionale”, “Voce efficace per le imprenditrici”, “Felicemente stressati”. In totale saranno cinque in-contri aperti alle imprenditrici piacentine. ‘Il nuovo percor-so – spiega Nicoletta Corvi, presidente del Comitato per la promozione dell’imprendito-ria femminile della Camera di Commercio – intende aiutare le donne ad accrescere la propria consapevolezza di sé attraverso un ciclo di esperienze dedicate alla scoperta del proprio sistema ‘mente-cuore-corpo’, che farà da filo conduttore agli incontri. Il progetto prevede infatti un approccio formativo innovativo, strutturato come un processo di potenziamento del soggetto

(individuale o collettivo) nella sua accezione più ampia, grazie anche a docenti estremamente qualificati e ad una metodologia didattica di tipo esperienziale: ‘Con i nuovi incontri ‘Nel se-gno del talento’ – aggiunge la presidente Corvi – intendiamo trasferire a ciascuna partecipan-te la capacità di fronteggiare i processi di cambiamento e di attivare una pluralità di risorse cognitive, emotive, relazionali e comportamentali. Obiettivo finale sarà quello di costituire un gruppo di donne coeso e capace di collaborare insieme, contribuendo così allo sviluppo di nuove reti di impre-

sa sul territorio piacentino’. Il percorso proposto per l’au-tunno dal Comitato per la pro-mozione dell’imprenditorialità femminile, risponde alle richie-ste pervenute dalle imprendi-trici in occasione dei numerosi incontri e progetti realizzati in questi tre anni dal team rosa: dai fortunati incontri temati-ci de ‘La Collana di Pillole’ al progetto ‘ER – Enterprise and Relationship – Donne in prima linea’, alla sfida (dello scor-so anno) del ‘Businness Speed Date’ per l’attivazione di nuo-ve collaborazioni attraverso lo scambio e il confronto di idee tra manager di impresa.

Negli anni scorsi il Comitato della Camera di Commercio ha realizzato anche gli innovativi progetti di ‘Pink Route – Itine-rari turistici non convenzionali’, e di ‘WWW – Web Working Women’ finalizzato al web-marketing di impresa.

Gli appuntamenti

Il progetto ‘Nel segno del Ta-lento’ si compone di cinque appuntamenti cosi strutturati: ‘Embodied leadership’, (presso il Campus gruppo bancario Cre-dit Agricole Italia, nelle gior-nate: 25 ottobre e 6 dicembre 2018), con la docente Silvana

Cinque incontri per le imprenditrici: “Imparare a fronteggiare

i processi di cambiamento”

Smog, la Regione indietreggia: via il blocco ai diesel euro 4L’Emilia-Romagna fa marcia indietro e ritira il blocco per i motori diesel euro 4. La decisione arriva dopo un vertice fiume con 30 sindaci della regione sul piano aria e contempla, però, più do-meniche ecologiche, ma anche maggiori incenti-vi per chi vuole cambiare l’autoSubito 5 milioni di euro per la rottamazione del-le auto dei privati, dopo il bando con gli ecobo-nus fino a 10mila euro per i veicoli commerciali, con la richiesta al Governo che ne metta altret-tanti e contribuire così concretamente alla lot-ta allo smog; il rafforzamento delle domeniche ecologiche, definite nelle modalità dai singoli Comuni, e il potenziamento delle misure emer-genziali, adottate in caso di sforamento dei limiti

di polveri sottili, con il blocco della circolazione dei veicoli, diesel euro 4 compresi, che scatterà prima e per un periodo definito rispetto all’anno passato. Un quadro nel quale viene tolto il di-vieto generalizzato alla circolazione per gli stessi diesel euro 4. Restano invariate le altre misure per migliorare la qualità dell’aria con il blocco alla cir-colazione nei Comuni che hanno sottoscritto il Pair 2020 degli autoveicoli veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e i ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeni-che ecologiche. Norme ancora più dure in caso di sforamenti: il blocco scatterà infatti con un giorno di anticipo rispetto allo scorso anno.

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Rigobon, alla scoperta della co-noscenza della propria forza vi-tale attraverso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza emozionale attraverso gli stru-menti offerti anche dalla natura ciclica femminile. Seguiranno gli incontri dal tema ‘Voce efficace per le imprendi-trici’, (presso il Campus gruppo bancario Credit Agricole Italia, nelle giornate 8 e 29 novem-bre 2018), con la docente Anna Chiara Farneti. Il percorso spinge le impren-ditrici a utilizzare consapevol-

mente la voce ed il pensiero per una comunicazione efficace e di valore. Si conclude con l’appuntamento ‘Felicemente stressati’, (presso il Salone dei depositanti Palaz-zo Galli della Banca di Piacen-za, il 15 novembre 2018) con il docente Terenzio Traisci. La giornata mira alla creazione di uno ‘stato d’animo positivo pro-duttivo’, recuperando il control-lo del proprio corpo e della pro-pria mente, focalizzandosi sulle soluzioni anziché sui problemi.

Team

Accanto alla presidente, Nico-letta Corvi (Cooperazione), il Comitato per l’imprenditoria femminile si compone di: Fede-rica Bussandri, Laura Lusignani e Gabriella Ferrari (Artigiana-to), Loretta Rossetti e Giuliana Biagiotti (Credito), Alessandra Tampellini (Commercio), Su-sanna Fumi (Agricoltura) e Eli-sa Tatano (Industria).Per partecipare agli incontri è necessaria l’iscrizione attraver-so una delle seguenti modalità:

[email protected] - Bit.ly/nelsegnodeltalento. Per ulteriori informazioni, con-sultare i canali social del Comi-tato e il sito istituzionale della Camera di Commercio di Pia-cenza.

Nella foto, alcune componenti del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di Commercio con al centro la presidentessa Nicoletta Corvi

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18 ottobre 2018

3Corriere Padano

PRIMO PIANO

Nuovo ospedale, definitivo il no a Pertite e LusignaniOra è ufficiale. La Regione Emilia Romagna ha formalizzato lo stralcio definitivo delle ipotesi Pertite e Lusignani come sede del nuovo ospe-dale di Piacenza. La giunta, infatti, ha deliberato il recesso dagli impegni stabiliti dal protocollo d’intesa del febbraio 2017 tra ministero della Difesa, Comune, Agenzia del Demanio, Re-gione Emilia Romagna e Azienda Usl “per la razionalizzazione e la valorizzazione di alcuni immobili militari presenti nel territorio comuna-le nonché la realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza”. Recesso che riguarda le previsio-ni sulla possibile localizzazione dell’ospedale nelle due ex aree militari. La Regione Emilia Romagna recepisce in questo modo la decisio-

ne adottata dal consiglio comunale di Piacenza il 25 giugno scorso. “Le contrarietà a Pertite e Lusignani, quindi alle aree demaniali – spiegò il sindaco in consiglio comunale – non sono di ca-rattere politico, ma tecnico. Si tratta di due aree che, per motivi diversi, risultano inidonee”. L’ex caserma Lusignani, come noto, presenta una me-tratura insufficiente, in sostanza è ‘piccola’. Il nodo per la Pertite consiste nell’impossibilità di superare l’ostacolo rappresentato dalla pista di collaudo per i carri armati. Ora, dopo lo stralcio formale delle due aree pubbliche, si attende il bando di gara concordato tra Regione e Comune per la ricerca di aree – private – alternative come sede per il nuovo ospedale.

Tumore al seno, si taglia sulla prevenzione?Ottobre mese “rosa”. Polemiche su presunta direttiva regionale che impedirebbe ai medici di prescrivere mammografia ed ecografia insieme

Il tumore al seno colpisce una donna su otto e ogni anno in Italia vengono diagnosticati 52.800 nuovi casi. Grazie, però, ai continui progressi della me-dicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’inci-denza, a causa di questo tumore oggi si muore meno che in pas-sato. La diagnosi precoce è la miglior arma contro il cancro. Per questo la Lilt ha eletto ot-tobre a mese della prevenzione e della conoscenza, e anche a Piacenza è ricco il calendario di iniziative di promozione e infor-mazione per aiutare quante più donne possibile a sconfiggere il tumore. Ottobre, quest’anno, a Piacenza porta con sé la prevenzione ma con essa anche il frutto amaro della polemica. A innescare la miccia il sindaco di Caorso Ro-berta Battaglia, cui ha fatto eco la presidente dell’associazione onlus Armonia, Romina Catti-vell. Nel mirino presunte direttive (diremo perché presunte) della Regione Emilia Romagna che indicherebbero ai medici ge-nerali di prescrivere soltanto la mammografia e non più anche l’ecografia per pazienti di età superiore o uguale ai 40 anni. Di fatto, come sostengono Cat-tivelli e Battaglia, un taglio alla Sanità bello e buono, proprio quando non si fa che parlare della prevenzione e della sua necessità, oltretutto anche in termini di risparmio di denaro pubblico (meglio prevenire che curare). Una vera contraddizio-ne in termini. Sia la presidente

della meritoria associazione, sia l’amministratrice dell’impor-tante comune della Bassa parla-no - purtroppo - con particolare cognizione di causa: entrambe hanno conosciuto la malattia e proprio per questo lamentano che la prevenzione limitata alla sola mammografia può risultare insufficiente. Per un check up affidabile al cento per cento ci vuole anche l’ecografia. Che ora, invece, viene esclusa dallo screening a carico del servizio sanitario. Intendiamoci, sotto-linea Battaglia - “chi volesse completare il suo check up può sempre rivolgersi al privato, pagando di tasca sua, dove può prenotare entrambi gli esami in una stessa seduta, senza dover sottostare ai tempi di attesa del pubblico”.Ma a stretto giro di posta rispon-dono Regione e Asl: nessun ta-glio, poiché non esistono (ecco perché presunte) nuove diret-tive regionali in proposito. La risposta arriva sia dall’assesso-rato regionale alla Salute sia da Luca Baldino (direttore Asl) sia da Rosella Schianchi (responsa-bile del Centro Salute Donna). “Sappiamo che lo screening di massa - è la riposta dalla Regio-ne - dopo i 40 anni, trova nel-la mammografia lo strumento migliore, che viene integrata da un’indagine ecografica tutte le volte che lo specialista lo ri-tenga utile. Il tutto, a carico del servizio sanitario regionale. Lo screening, a partire dal 2010, è rivolto a tutte le donne tra i 45 e i 74 anni. Al di fuori di que-sta fascia di età, lo screening in donne che non mostrano sintomi

e non hanno problemi di fami-liarità, non è raccomandato a tappeto. Per quanto riguarda le donne che non presentano sin-tomi, che non rientrano per età nel percorso di screening e che non hanno problematiche di fa-miliarità, la possibilità di sotto-porsi a esami per la prevenzione dev’essere valutata singolar-mente con il medico. Diverso il caso di donne che denunciano segnali, anche lie-vissimi (arrossamenti, dolori, piccole anomalie). In provincia di Piacenza, così come in tutta la Regione, hanno diritto a un percorso dedicato”. Rosella Schianchi: “In casi come questo il medico curante prescriverà un esame clinico-strumentale: l’appuntamento al Centro Salute Donna sarà con-cesso entro 72 ore (tre giorni) e la visita senologica sarà com-pletata da mammografia ed eco-grafia. In caso di necessità di ul-teriori indagini l’intero percorso sarà gratuito e le prenotazioni gestite direttamente dal Centro Salute Donna. Detto questo, ri-badisco come siano fondamen-tali i controlli anche in assenza di sintomi preoccupanti”. Ma la polemica autunnale, or-mai, è servita.

Nella foto un’immagine del sesto Bra-day, la giornata di sensibilizzazione sul tumore al seno, in cui hanno sfilato, con gli abiti di Martino Midali, donne operate al seno all’ospedale di Piacenza

Ausl: “Aderire allo screening è la miglior forma di prevenzione”

“Il tumore al seno è una malattia che fa paura, perché coinvolge la donna in tutta la sfera della sua esistenza: quella personale, oltre che ovviamente quella sanitaria. La diagnosi precoce è una delle armi migliori che abbiamo per contrastarlo”. Lo ricorda Luca Baldino, direttore dell’Azienda Usl di Piacenza: per le donne da 45 a 75 anni l’adesione allo screening è la forma migliore di prevenzione. Ma le donne che riscontra-no sintomi quali arrossamenti, presenza di piccoli noduli o dolore al sen, hanno in pro-vincia di Piacenza, come in tutta la regione, un percorso dedicato. Rosella Schianchi, direttrice del Centro Salute Donna di Piacenza, raccomanda: “In casi come questo è importante rivolgersi al proprio medico di fiducia che prescriverà un esame clinico-strumentale: l’appuntamento

al Centro Salute Donna sarà fissato entro 72 ore e la visita senologica sarà completata dalla mammografia o dall’ecografia in fun-zione dell’età della donna. Anche nel caso ci fosse necessità di ulteriori approfondimenti, l’intero percorso sarà comunque gratuito e le prenotazioni gestite direttamente dal Centro Salute Donna”. “Ma, è importante effettuare controlli - continua l’esperta - anche quando non siano presenti sintomi allarmanti”. In questo caso il medico di famiglia prescriverà una visita senologica; il tempo d’attesa massimo è di 90 giorni per le donne di età inferiore a 40 anni. Qualora il senologo, al termine della visita, lo ritenesse opportuno potrà consigliare approfondimenti strumentali che, saranno prenotati direttamente dal Centro Salute Donna.

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Corriere Padano 18 ottobre 2018

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Provincia, Barbieri candidata unica alla presidenzaIl sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri potrebbe raddoppiare e diventare anche presidente della Provincia. Barbieri ha presentato l’11 ottobre, la propria candi-datura, l’unica arrivata in Provincia. Gui-derà la lista del centrodestra. La singolare riforma che ha sottratto all’elettorato la possibilità di scegliersi una maggioranza provinciale, fa sì che la designazione del presidente di via Garibaldi sia appannag-gio dei voti espressi dai consiglieri co-munali dei comuni del territorio (sempre provinciale, naturalmente). Le chances, dunque, stavano tutte nel centrodestra che amministra la maggior parte dei Comuni e che, soprattutto, amministra i principali e più popolosi centri della provincia, da

Fiorenzuola a Castel San Giovanni. Le elezioni si svolgeranno mercoledì 31 ot-tobre e le operazioni di voto si terranno dalle ore 8 alle ore 20 nella sede di via Garibaldi.E allora, per il sindaco della città capo-luogo, il pensiero di sommare le due ca-riche diventerà realtà. “Intendo realmente la mia candidatura - ha dichiarato l’inqui-lina di Palazzo Mercanti - come un modo, per i sindaci, di fare squadra, anche in un’ottica di area vasta, oggi sempre più strategica. La Provincia – ha proseguito Barbieri – è un luogo a disposizione dei Comuni, dove ogni sindaco dovrebbe sen-tirsi protagonista all’interno di una visio-ne ampia del territorio”.

Il gattopardismodella cultura: si cambia per non cambiare La letteratura serve (anche) a dare nome a quelle cose che ancora nome non hanno. Come si chiama quella figura di donna per lo più non giovane a servizio di un sacerdote? “Perpetua”, esattamente come la governante che Manzoni pone a fianco di don Abbondio: il grande lombardo fu talmente bravo a descri-verla, da battezzarla per sempre. Quelli che come me erano al liceo vent’anni fa hanno prelevato da uno scrittore coetaneo, Enrico Brizzi, un’espressione utile a descrivere un rapporto d’elezione tra un ragazzo e una ragazza che era più di un’ami-cizia e meno di un amore: “una storia alla Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, si diceva. E che bello che era vedere che la letteratura offre parole al mondo. Infine, venendo al nostro caso, nei vocabolari oramai da tempo è entrato il termine “gattopar-dismo”, con riferimento al capolavoro di Giuseppe Tomasi da Lampedusa. Capolavoro che dice qualcosa di profondamente vero su noi italiani, e cioè la vocazione a cambiare in superficie perché nulla cambi davvero.È dunque gattopardiano quello che accade ultimamente nella gestione della cultura piacentina. Il primo esempio, tra la pri-mavera di quest’anno e l’inizio dell’estate, è stato lo scambio di vedute tra l’assessore Massimo Polledri (nella foto in alto) e Cinemaniaci, associazione che da quindici anni organizza presso il campo Daturi la rassegna di cinema all’aperto. L’assessore ha mostrato l’intenzione di cambiare, o meglio ampliare l’offerta degli eventi estivi cittadini, impiegando anche gli spazi dell’at-tiguo Palazzo Farnese. Con il rischio che gli appuntamenti si disturbassero: non era certo immaginabile, ad esempio, che un concerto potesse tenersi a poche decine di metri in linea d’aria da una proiezione, se nella stessa data e orario. Quindi spostare il cinema in un altro luogo? Interromperlo? Qui si è aperto il fronte, con Polledri che non si è mai mostrato disponibile a un incontro per parlare con chi, da tanti anni e con tanta esperien-za, si è speso per la programmazione. E senza dialogo non è possibile conciliazione, mentre la città reclamava la rassegna: una petizione on line ha raccolto in fretta più di 3mila firme per salvarla. Esito ultimo è stato un bando tardivo per assegnare l’incarico, bando vinto naturalmente da Cinemaniaci, che ha quindi rifatto quello che ha sempre fatto con un’unica differen-za: ridurre l’arco temporale della programmazione e lavorare molto di più per garantirla. Cambiare tutto per non cambiare niente.Un’altra vicenda di questo tipo riguarda “Pulcheria”, festival dedicato ai talenti delle donne. Il 23 ottobre 2017 il consigliere Antonio Levoni dei Liberali Piacentini presentava un ordine del giorno in cui si chiedeva di rivedere gli importi stanziati, nei bilanci a venire, per Spazio 2, Spazio 4 e “Pulcheria”. Levoni dichiarava: “Sono sempre stato contrario a manifestazioni come Pulcheria e sono convinto che quelle risorse possano essere meglio utilizzate nel nostro bilancio”. Tommaso Foti, altro componente della maggioranza consigliare, pur essendo meno netto andava nella stessa direzione: “Credo di aver finanziato per primo da assessore la manifestazione Pulcheria, ma occorre prendere atto che si è andata esaurendo negli anni”. E così quel “rivedere gli stanziamenti” passò con 19 voti a favore, 9 contrari e l’astensione degli allora 2 civici di “Liberi”.Le risorse per “Pulcheria” potevano dunque essere “meglio utilizzate” perché si era “andata esaurendo”. I quasi vent’anni della manifestazione, varata da Rosarita Mannina della giunta (di centrodestra) con sindaco Gianguido Guidotti, avrebbero trovato posto nei ricordi. Se non che l’11 settembre scorso è stato pubblicato il bando per organizzare una manifestazione dal titolo “Oltre Pulcheria” a metà ottobre. Con gli stessi contenuti, in piena continuità con “Pulcheria”. Esito? Ecco la nuova mani-festazione che ha addirittura la stessa grafica della precedente e gli stessi colori, oltre che la direzione artistica di Paola Pedraz-zini (che si occupa del teatro di Monza, della rassegna teatrale di Veleia, è codirettrice del Bobbio Film Festival e presidente del Conservatorio Nicolini), che negli ultimi anni aveva ideato la programmazione di “Pulcheria”. Anche lei, come nel caso dei soci di Cinemaniaci, ha dovuto lavorare con intensità doppia per garantire la metà degli appuntamenti (quattro quest’anno contro gli otto dell’anno scorso). L’andamento ondivago del gambero, nella programmazione, è controproducente. Si cambia per non cambiare. O meglio, si cambia in peggio: si costringe chi fa a fare, suo malgrado, con più difficoltà. E a fare meno.

#conlaculturasimangiadi Gabriele Dadati

Premio Cuore d’oro alla Banca di Piacenza Il premio Cuore d’oro 2019 è stato assegnato alla Banca di Piacenza. Il riconoscimento - istituito nel 2001 dall’associa-zione Amici della Mietitrebbia, presieduta dal cav. Antonio Marchini - viene conferito ogni anno a Bosco dei Santi ad un soggetto che si è distinto per capacità, sensibilità, impegno umano e civile.Il Presidente Sforza Fogliani ha così twittato: “Nel cuore del-la notte apprendo in Georgia dell’attribuzione alla Banca del Cuore d’oro. E’ un premio che va a Piacenza tutta e che Pia-cenza appieno merita, ancora distinguendosi in sede nazionale per laboriosità, solidarietà e spi-rito di legalità, nella concretez-za senza vetrina. Grazie ad am-ministratori, dirigenti, personale della Banca: una meravigliosa realtà d’altri tempi e che sa dei tempi tenersi al passo. Grazie del riconoscimento, per tutti, al cav. Marchini, indomito rappre-sentante dell’anima piacentina: non retorica, essenziale, schiet-ta. Grazie di cuore, ad uno ad uno, a tutti gli amici della Ban-ca, componenti del personale compresi, che hanno dimostrato la loro vicinanza all’Istituto coi mi piace, coi retweet e con le migliaia di visualizzazioni delle mie due dichiarazioni oltre che a mezzo dei social della Banca”.

Terrepadane, crescono le tensioni nel centrodestraAncora nervi tesi in maggioran-za. Il mega progetto di riqualifi-cazione dell’enorme area urbana dell’ex Consorzio Agrario con-tinua a creare tensioni nella co-alizione che guida Palazzo Mer-canti. La Lega ora minaccia che “non voterà, così com’è, la pra-tica di Terrepadane”. I fatti: la giunta Barbieri ha ereditato dalla giunta Dosi il piano denominato Terrepadane (dal nome del con-sorzio che ha in capo il mega-progetto) collegato con il bando periferie (fondi che andrebbero a finanziare progetti dalla vecchia amministrazione per rimettere in sesto zone degradate della città). Insomma, una partita strategica per il futuro di Piacenza. Il cen-trodestra al governo cittadino, nonostante alcuni mal di pancia, sembrava aver digerito l’eredità del centrosinistra ma ora tutto sembra tornare in questione. A rimettere in discussione le deci-sioni, non è più solo la ‘scoper-ta’ che ai 14.500 mq di commer-ciale se ne aggiungeranno altri

7.000 (che aveva causato i primi segnali di dissenso in seno al centrodestra), ma la notizia che il 25% della quota di residenzia-le prevista (14.800 metri) sarà convenzionata Erp, edilizia re-sidenziale pubblica. La preoccu-pazione del Carroccio – espressa dall’assessore Polledri – è che in una zona già ad alta densità di presenza di stranieri “si rischi di

creare un dormitorio per stranie-ri, un ‘ghetto’ , andando in dire-zione opposta rispetto ai propo-siti di riqualificare l’area”. “Non si possono seguire le orme del centrosinistra”, ha tuonato Pol-ledri. Per questo motivo, consa-pevole che si tratti di una partita decisiva per la maggioranza, la Lega ha annunciato di stare la-vorando ad un’ipotesi alternati-

Polledri, Lega: “Così com’è non lo votiamo. Serve progetto alternativo”

va, da condividere con la giunta, la maggioranza e con il consor-zio Terrepadane, quest’ultimo in scalpitante attesa che la bozza di accordo con il Comune ven-ga sottoposta all’attenzione del Consiglio per l’ok definitivo.

Nella foto l’area dell’ex consorzio agrario Terrepadane

Revocata la carica di assessore a PolledriMentre andiamo in stampa, giunge la notizia che il sindaco Patrizia Barbieri ha sottoscritto il decreto di revoca dalla carica di assessore comunale a Massimo Polledri: “Le deleghe a lui assegnate restano attualmente di competenza esclusiva del sindaco”.

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18 ottobre 2018

5Corriere Padano

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PROGETTO

GESTIONE

L’ESPERIENZA TECNICA ACQUISITA DAL 1948 PERMETTE AD ANTAS DI OFFRIRE AI PROPRI CLIENTI UN’AMPIA GAMMA DI SERVIZI:

Nell’ambito di un accordo di Contratto di Prestazioni Energetiche (EPC),ANTAS, come fornitore di servizi energetici (“ESCo”), esegue un progetto per fornire Efficienza Energetica ai Clienti, utilizzando il flusso di entrate generato dai risparmi ottenuti, per finanziare l’investimento di capitale del progetto.L’approccio si basa sul trasferimento dei rischi tecnici e finanziari dal CLIENTE ad ANTAS, sulla base di garanzie prestazionali concordate.

ANTAS srlVia Madre Teresa di Calcutta 12 29010 Località Gragnanino - Piacenza - Italy TEL: +39 0523 785411 FAX: +39 0523 1580031 [email protected]

Soluzioni integrate

di Efficenza Energetica

Cogenerazione e Trigenerazione

EnergiaRinnovabile

ProjectFinancing

Sistemi diMonitoraggioe Controllo

Miserotti in pensione: “In questa Sanità non mi ritrovo più”L’ex presidente dell’Ordine dei medici si ritira con un anno di anticipo: “Un Paese che privatizza Sanità, Scuola, Giustizia, non va da nessuna parte”

“Un paese che privatizza Sani-tà, Scuola, Giustizia, non può andare da nessuna parte”. Sono certamente un biglietto da visi-ta, meglio: un foglio di conge-do eloquente, le parole con cui Giuseppe Miserotti saluta la professione che ha amato mol-tissimo e si accinge alla pen-sione, con un anno di anticipo rispetto al previsto.Il dottor Miserotti è uno dei me-dici più famosi (aggettivo sicu-ramente inappropriato, che non gli farà piacere ma che rende benissimo l’idea) della nostra città. Presidente dell’Ordine per un mandato, ha caratterizzato la sua presidenza con quella che ai più è apparsa come una svolta ambientalista fieramente en-gagée e che forse – il dottore lo dice apertamente – gli è costata la rielezione. Di sicuro Mise-rotti, come testimonia la bella intervista di Sabrina Coronella

comparsa su Libertà il 3 otto-bre e dalla quale riprendiamo il virgolettato, le cose non le dice in maniera sfumata: “E’ vero, la pensione non mi si addice. Ma proprio perché ho sempre inte-so la mia professione come un servizio in difesa della salute delle persone, ora in questa Sa-nità non mi ritrovo più, non mi sento a mio agio. Il 1992, con la legge 502 che ha trasformato il sistema sanitario da pubblico a privato, è stato l’inizio della fine. Come medici – prosegue Miserotti – siamo entrati a far parte di un’azienda ma il nostro contratto non prevede diffe-renze in base ai risultati come accade in qualunque azienda. Come pazienti, oggi gli italiani sono arrivati a spendere 40 mi-liardi all’anno per cure private. E’ normale questo? Quando pre-scrivo visite specialistiche per cui bisogna attendere mesi, l’as-

sistito mi pone delle domande a cui posso solo rispondere che un Paese che privatizzaSanità, Scuola e Giustizia non può andare da nessuna parte. E

io, come medico, mi sento re-sponsabile”.E nel ricordare l’impegno sui

temi ambientali e le contrappo-sizioni con le amministrazioni locali, l’ex numero uno dell’Or-dine (e referente provinciale dell’Isde, medici per l’ambien-te) non perde lo spirito batta-gliero: “Inutile nasconderlo. Negli ultimi anni, i dati dimo-

strano che l’aspettativa di vita per chi abita in Pianura Padana, diminuisce. L’indice dei tumori è in continuo aumento. Solo il 10 per cento delle persone respi-ra aria ragionevolmente pulita.

Non lo dico io, lo dice l’OMS. Si fa presto a parlare di sane abi-tudini, a convincere le persone che le sigarette sono nocive e poi si vive con una tangenziale di raccordo in piena città e in-dustrie a 250 metri in linea d’a-ria da piazza Cavalli. Piacenza

è una terra che sta pagando un tributo molto caro per aver ri-fornito di energia mezza Italia”.Una considerazione importan-te, infine, il dottor Miserotti la dedica al rapporto con i pazienti

nell’era di Wikipedia: “Partia-mo dal presupposto che la me-dicina non è una scienza. E’una serie di conoscenze scientifiche che vengono applicate su cia-scun individuo. Quindi, su per-sone uniche, diverse. La “ricet-ta” standardizzata che si trova in Internet non esiste perché, essendo i pazienti unici, la rea-zione e gli effetti su ciascuno di loro sono diversi. E’ vero, oggi i pazienti sono molto più infor-mati e leggono molto di più. Ma bisogna stare attenti ai tifosi di Wikipedia. Quando mi trovo di fronte pazienti che si fanno le domande e si danno le risposte, io me la cavo sempre con un “ma scusi, se lei ha già capito cos’ha, cosa è venuto a fare da me?”

Sull’ambiente: “Non si può vivere in salute con industrie a 250 metri da piazza Cavalli”

Nella foto il dottor Giuseppe Miserotti

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Corriere Padano 18 ottobre 2018

6 ATTUALITÀ

Bulla Sport, Profumerie Pinalli e Programma Auto promuovono, a favore del’hospice, un concorso che mette in palio una Cinquecento Fiat

Commercianti insieme per sostenere la Casa di Iris

Tutti insieme per la Casa di Iris. Bulla Sport, Profumerie Pinalli e Programma Auto, tre colon-ne del commercio piacentino, per la prima volta, infatti, si sono mobilitati insieme per una grande iniziativa benefica. Che l’Hospice di Piacenza “La Casa di Iris” sia entrata nei pensieri e nel cuore dei piacentini è oramai un dato di fatto testimoniato, ogni giorno, dal numero di do-nazioni ed aiuti che giungono alla struttura. Per la prima volta, però, il mondo imprenditoriale e commerciale unisce le proprie forze e peculiarità per far senti-re il proprio appoggio a quella che, di fatto, è diventata la Casa dei piacentini. E così, tre gran-di del commercio, Bulla Sport, Profumerie Pinalli e Programma Auto hanno deciso di dare vita ad un grande Concorso che – a partire dal 4 ottobre scorso fino al 31 dicembre – coinvolgerà tutti i loro clienti in una lotteria a premi che prevede per il primo classificato una Cinquecento Fiat. “Ogni 100 euro di spesa, i clien-ti riceveranno una cartolina per partecipare al concorso – spie-gano i tre titolari dei negozi e ideatori dell’iniziativa, Valter Bulla, Luigi Pinalli e per Pro-gramma Auto Pier Giorgio Zam-

belli - Chiaramente discorso a parte per l’acquisto di un’auto che prevede la consegna di un pacchetto di cartoline. L’estra-zione finale avverrà nella prima settimana di gennaio. Abbiamo scelto come data quella del 4 ot-tobre perché ricorre San France-sco, patrono dei commercianti”. E l’Hospice? Per ciascuna car-tolina assegnata, una quota tra-dotta in valore monetario, sarà devoluta alla struttura piacenti-na: “Contiamo, senza esagerare, di riuscire al termine dell’ini-ziativa di raccogliere una cifra che si aggira sui diecimila euro. Per noi è un momento storico: riuscire a mettere insieme i commercianti non è semplice.

Ma, per una causa come quella dell’Hospice, abbiamo superato tutte le difficoltà. I piacentini si sono resi con-to dell’importanza di ricevere un’assistenza così mirata nei momenti in cui la vita ti mette davvero alla prova. L’umanità e la professionalità che ci vie-ne testimoniata purtroppo da amici e conoscenti, quando non tocca addirittura i nostri fami-liari, è un segnale di quanto sia fondamentale mantenere vivo l’Hospice, oggi e in futuro”. Le cartoline, dunque, sono a dispo-sizione nei negozi che parteci-pano all’iniziativa: Bulla Sport a Piacenza, cinque punti vendita di Pinalli Profumerie (tre negozi

di Piacenza, uno a Fiorenzuola e uno a Fidenza) e tre di Pro-gramma Auto (2 a Piacenza e 1 a Montale). Il presidente della Fondazione “La Casa di Iris” Sergio Fuochi è particolarmente colpito dall’iniziativa: “Per noi è davvero complicato riuscire a coinvolgere il mondo imprendi-toriale e del commercio. Sono tante, ovviamente, le associa-zioni di volontariato che hanno bisogno di solidarietà. Non c’è dubbio che i singoli cittadini e le famiglie abbiamo compreso a fondo il valore dell’Hospice. Mi auguro che in futuro altri com-mercianti e imprenditori possa-no seguire la traccia indicata da questo Concorso”.

Circolo 4 Farnesiana, riuscita cena beneficaBen 5mila euro sono la ragguardevole cifra che il circolo 4 della Farnesiana ha raccolto per l’Hospice La Casa di Iris nella serata organizzata dalla presidentessa Bianca Maria Sala il 21 settembre scorso. Una cena molto partecipata, nel primo giorno d’autunno, promossa da Bianca Maria – che all’hospice ha perso il marito lo scorso febbraio – grazie alla collaborazione di soci, amici e simpatizzanti che hanno – ognuno per la propria parte – portato il loro contributo. “A partire da Valter Bulla - ha evidenziato la presidentessa del Circolo - che, oltre ad aiutar-mi nella preparazione e nell’allestimento, ha portato un folto gruppo di amici e commercianti che, soprattutto al momento dell’asta benefica, hanno dato un sostanzioso contributo. Se non ci fossero stati loro, non so come avrei fatto”. Alla cena del Circolo 4 hanno partecipato anche numerose autorità, tra cui il questore Piero Ostuni, il viceprefetto Leonardo Bianco, l’as-sessore al Welfare del Comune di Piacenza Federica Sgorbati, il parroco della Farnesiana don Maurizio Noberini, l’onorevole Marco Bergonzi, una delegazione dell’Accademia della Cucina, Bruno Galvani dell’Anmil, rappresentanti delle associazioni dei commercianti e il presidente della Fondazione “La Casa di Iris”, Sergio Fuochi. I ringraziamenti da parte della struttura beneficiaria sono stati affidati alla dottoressa Giovanna Albini, direttore sanitario dell’hospice: “Queste iniziative sono per noi il migliore riconoscimento per l’impegno quotidiano con cui svolgiamo la nostra professione e per tutti i volontari che nella cura degli ospiti mettono una grande passione”. Ma è Bianca Maria Sala a concludere emozionata: “Vorrei che tutti aprissero gli occhi su questa realtà. Certe realtà non dovrebbero essere conosciute solo se succede qualcosa ad amici o familiari. Fare del bene, fa bene. Sempre”.

Raccolti 5mila euro per la Casa di Iris

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18 ottobre 2018

7Corriere Padano

MONTICELLI D’ONGINA

Il monumento è in vendita. La presidentessa del comitato Chiara Rizzi: “Dobbiamo salvaguardarne la funzione pubblica: culturale e sociale”

Rilancio Rocca Monticelli, nasce un comitato civico

Da poche settimane a Monticel-li d’Ongina è nato un comitato civico chiamato ‘Progetto roc-ca - Identità di Monticelli’, allo scopo di richiamare attenzione sull’importanza del castello Pal-lavicino Casali, oggi di proprie-tà della parrocchia di San Lo-renzo Martire ma di fatto bene caro a tutti i cittadini oltre che sede di associazioni e musei. L’impulso è stata la notizia di un’imminente vendita della rocca stessa, poi sfumata, ad un fondo svizzero che ha offer-to 2,5 milioni di euro. Anche se questa trattativa si è arenata il parroco don Stefano Bianchi ha più volte sottolineato che il maniero resta in vendita e che la curia non può investire fondi per un suo restauro. Da qui la mobilitazione popolare. E’ stata avviata una raccolta firme per capire a quanti monticellesi sta a cuore il futuro della rocca (già 600 quelle arrivate) ed è stata organizzata un’assemblea pub-blica in piazza. La presidentes-sa del comitato Chiara Rizzi ha

ricordato che è necessario fare squadra per trovare soluzioni. «La rocca è il monumento sim-bolo dell’integrità territoriale monticellese e ne rappresenta l’identità civica, storica e cultu-

rale - ha detto Rizzi -. È da sem-pre il centro della vita pubblica della comunità; ospita musei e mostre periodiche; accoglie le sedi di associazioni locali; offre spazi per l’allestimento di stand

in occasione delle periodiche sagre e fiere paesane, sale per convegni, concerti e spettacoli teatrali. Ospita inoltre un gioiel-lo di importante valore storico-artistico, la cappellina di corte

Domenica 25 novembre, dalle 7 alle 23, quasi 4000 cittadini della provincia di Piacenza saranno chiamati alle urne. Non per scegliere i rappresentanti politi-ci di qualche ente, ma per decidere come saranno chiamati in futuro e a quale Co-mune potranno rivolgersi. Stiamo par-lando dei cittadini di San Pietro in Cerro e Monticelli d’Ongina, due paesi della Bassa Piacentina che fra poche settimane potrebbero essere il primo caso regionale di ‘fusione per incorporazione’. Con questo termine non si intende la fu-sione tradizionale fra Comuni, per inten-derci la strada che nel Piacentino hanno tentato di intraprendere per primi Ziano e Borgonovo. L’incorporazione infatti non prevede lo scioglimento di entram-bi i consigli comunali con l’elezione di nuovi amministratori, ma la trasforma-zione del paese più piccolo in frazione del paese più grande. Dunque a sparire sarebbe solo il Comune di San Pietro in Cerro, inglobato da Monticelli d’Ongina che manterrebbe il suo attuale consiglio comunale. La domanda alla quale dovranno rispon-dere i 720 elettori sanpietrini e i 3.200

monticellesi sarà semplice: «Volete che il Comune di San Pietro in Cerro sia incorporato nel Comune di Monticelli d’Ongina?». La fusione sarà concretiz-zata solo se in entrambi i paesi la mag-gioranza (senza quorum, perché questo referendum non lo prevede) traccerà la croce sul ‘sì’. Per i sindaci Gimmi Distante di Monti-celli e Manuela Sogni di San Pietro si tratta di una scelta democratica, su una proposta che era doveroso avanzare. So-gni ha parlato di «treno che passa una sola volta» e in carrozza ci sono 8 milio-ni e 670mila euro. Il contributo econo-mico regionale a disposizione degli enti che attuano processi di fusione è infatti il principale incentivo. La somma verrebbe suddivisa in dieci rate e corrisponde quindi a circa 867mila euro all’anno. Di cui, sulla base di una sorta di ‘patto’ fra amministratori, 120mila per investimenti a San Pietro in Cerro e la restante somma per inve-

stimenti a Monticelli d’Ongina. Distante negli incontri pubblici ha più volte pre-cisato che fra i pro dell’operazione c’è anche l’ottimizzazione delle risorse, in primis quelle umane, mentre Sogni ha cercato di convincere i compaesani spie-

gando che amministrare un Comune così piccolo in questi anni è stato molto diffi-cile, soprattutto a causa della mancanza di risorse. «Dopo la fusione avremmo una capacità di investimento di quattro volte superiore a quella attuale», sostie-

ne il vice sindaco e assessore al Bilan-cio sanpietrino, Federico Palla. E allora perché votare no? Rispondono i citta-dini, che si stanno opponendo con for-za al progetto e che hanno costituito un comitato (fondato da Mariagrazia Aimi, Mariangela Tavani, Davide Pasquali, Silvia Marcotti) che hanno chiamato ‘Salviamo San Pietro’. Oltre a raccoglie-re centinaia di firme nel tentativo - sfu-mato - di bloccare il referendum, stanno sensibilizzando la popolazione affinché la maggioranza si opponga alla cancella-zione del loro paese. «Ci viene proposto di annettere il nostro Comune, per sem-pre, ad un altro - spiegano - e questo a pochi mesi dal cambio del consiglio co-munale, che sarà nella primavera 2019. Questa proposta non era nel programma elettorale e avremmo preferito discuter-ne con maggiore anticipo». Inoltre sot-tolineano di avere poco in comune con Monticelli, che diverrebbe il loro princi-pale riferimento. Dagli amministratori è stato garantito che resterebbero sportelli decentrati, ma dal comitato sottolineano: «Sullo studio di fattibilità c’è scritto che rimarrebbero per poco tempo».

affrescata dai Bembo nella se-conda metà del ‘400». Il comitato è nato proprio per salvare tutto questo «ricercando ogni possibile soluzione al con-seguimento dell’obiettivo, fa-vorendo i presupposti di acqui-sizione da parte di un soggetto pubblico, e nel contempo veri-ficando che l’eventuale acquisto da parte di un soggetto privato preveda la salvaguardia della sua attuale funzione culturale e sociale, la difesa della fruizione pubblica di alcune sue parti, la garanzia della continuità di ac-cesso alla cappellina». L’architetto Sara Banti, a sua volta componente del comita-to, ha spiegato che l’immobile presenta necessità di urgente recupero strutturale soprattut-to in alcune parti. Don Stefano ha però ribadito l’impossibilità della parrocchia di investire. Ecco perché, come più volte ribadito dal comitato, è impor-tante l’apporto di tutti: sug-gerimenti, consigli, proposte operative devono essere presen-

tate al comitato. Che sta anche pensando alla creazione di una Fondazione per reperire i fondi necessari per i primi interventi più urgenti. Si cercherà poi di attingere a fondi pubblici e per questo sarà importante anche il ruolo del Comune, che pur non potendo acquistare direttamente il castello si è impegnato a sua volta a cercare soluzioni. Circa un anno fa il governo proprio per la rocca aveva stanziato 1,3 milioni di euro, che servirebbero per un progetto e un primissimo intervento di natura statica, ma per il momento questi fondi non sono arrivati nelle casse della parrocchia. Qualora dovessero essere effettivamente stanziati, il Comune di Monticelli potreb-be fare da stazione appaltante.

In alto la Rocca di Monticelli. Al centro, un momento dell’assemblea pubblica

Fusione San Pietro in Cerro- Monticelli,8 milioni e 670mila euro in ballo

La Fiera dell’Aglio di Monticelli protagonista anche in televisioneSuccesso mediatico per la Fiera dell’Aglio di Mon-ticelli d’Ongina che quest’anno ha ospitato le te-lecamere di Rete 4, giunte nella valle del Po per scoprire dove viene prodotto il pregiatissimo bulbo italiano che nasce e cresce Monticelli d’Ongina. In onda su Rete 4, alle ore 13 di sabato 6 ottobre, nel programma condotto da Luca Sardella “Parola di pollice verde”, l’Aglio Bianco Piacentino è stato soprannominato “Re della Fiera” dal presentatore tv ed è stato utilizzato per cucinare il piatto finale della trasmissione.Il taglio del nastro dell’edizione 2018 della Fiera, anticipato dal corteo storico e dallo spettacolo de-gli sbandieratori, ha visto sul palco per il discorso anche Francesco Rastelli, presidente di CO.P.A.P. (la Cooperativa Produttori Aglio Piacentino, che da oltre 40 anni si impegna nella coltivazione e nella tutela di questa tipicità unica italiana). La cooperativa è riuscita a coinvolgere il numerosis-simo pubblico con un simpatico gioco, che prevede-va di indovinare la lunghezza di una “maxi-treccia” di aglio. Due i vincitori che si sono aggiudicati il premio andando vicinissimi alla misura di 167cm.

La vellutata d’aglio, il tagliere di formaggi, la bru-schetta e il goloso cremoso isolano al cioccolato fondente sono stati i piatti a base d’aglio che hanno avuto successo nel weekend di festa.Oltre a gustare il sapore unico dell’aglio piacentino all’interno dei piatti cucinati nello stand gastrono-mico della Pro Loco, i visitatori si sono potuti por-tare a casa anche un sacchettino, distribuito dal Cir-colo Anta, contenente uno spicchio di Aglio Bianco Piacentino pronto per essere piantato. All’interno dello stand della Pro Loco, in cui era presente CO.P.A.P. con il Consorzio di Valorizza-zione e Promozione dell’Aglio Bianco Piacentino, è stato possibile acquistare le famose trecce d’aglio, da oltre 40 anni, fatte a mano come una volta.La valorizzazione di Aglio Bianco Piacentino è stata possibile anche grazie alla collaborazione della Pro Loco di Monticelli, dell’amministrazione comuna-le, delle associazioni e dell’unione commercianti, che con grande impegno sono riusciti a portare in alto il grande “oro bianco” di Monticelli d’Ongina.

Nella foto lo stand dell’Aglio Bianco alla Fiera di Monticelli

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Corriere Padano 18 ottobre 2018

8 AGENDA WEEKEND

Municipale, al via la prosa con Filumena MarturanoIl cartellone della prosa al Tea-tro Municipale si apre con “Fi-lumena Marturano” di Eduardo De Filippo, in scena il 23 e 24 ottobre alle ore 21. Sul palco due grandi protagonisti del tea-tro italiano: Mariangela D’Ab-braccio, che ha iniziato la sua carriera diretta da Eduardo nella compagnia di Luca De Filippo, e Geppy Gleijeses, allievo pre-diletto di Eduardo che per lui nel ‘75 revocò il veto alla rap-presentazione delle sue opere. A dirigere la commedia una delle più grandi registe di cinema al mondo, Liliana Cavani, che con questo allestimento debutta nel-la prosa. “Filumena Marturano” – forse la commedia italiana del dopo-

guerra più conosciuta e rappre-sentata all’estero – ha un ruolo centrale nella produzione di De Filippo, collocandosi tra i pri-mi testi di quella “Cantata dei giorni dispari” che, a partire da “Napoli milionaria!”, raccoglie le opere più complesse e pro-blematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvol-ti dalla guerra. Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inte-so rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga mi-sura depauperata anche moral-mente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto.

Central Market, edizione d’autunno in piazza CavalliAppuntamento domenica 21 ottobre, dalle 9 alle 19, con l’edizione autunnale del Central Market che proporrà, nella cornice di piazza Cavalli, numerosi stand enogastronomici, con prodotti tipici della tradizione locale e non, legati al periodo stagionale. Non mancheranno, tra i banchi degli espo-sitori, castagne, tartufi, vini, aglio, zucche e riso ma anche salumi, formaggi e miele, così come il castagnaccio o la torta salata di funghi. L’atmosfera autunnale sarà garantita anche dai calderoni di caldarroste e vin brulé. L’iniziativa è organizzata da AgricomArt in

collaborazione con l’Amministrazione comu-nale e “Il mercato degli eventi”. Accanto alle specialità alimentari, vedrà il coinvolgimento degli artigiani, artisti e creativi di A/Mano Market, presenti con i loro manufatti pregiati e originali sotto i portici di Palazzo Gotico. “Sarà una bella occasione – sottolinea l’assessore agli Eventi Filiberto Putzu – per riscoprire i sapori della tradizione e la sta-gionalità, valorizzando i produttori artigia-nali da una parte e, dall’altra, l’unicità di creazioni hand-made. Proprio come avviene, ogni secondo giovedì del mese, in piazzetta Plebiscito”.

AGENDA

PIACENZA - Simonetta disegna e dipingeFino al 21 ottobre in mostra a Palazzo Farnese più di quaranta dipinti che l’artista Simonetta Bricchi, prematuramente scom-parsa, ha realizzato nella sua carriera.

PIACENZA - Castagnata beneficaDomenica 21, presso la sede del Club dei Nati Stanchi in via Macellari 39 alle 15, castagnata benefica.

PIACENZA - Andiamo in gita a PiacenzaLunedì 22 e martedì 23 ottobre Palazzo Vescovile e i suoi affre-schi. Prenotazione obbligatoria presso l’ufficio Attività socio-ricreative.

PIACENZA - Festival inco-ntemporaneaFino al 24 novembre un festival itinerante per promuovere la musica contemporanea. Prossimo appuntamento sabato 20 ottobre con Antichi Organi. Ore 17.45 presso la Chiesa di San Sisto, Via S. Sisto: Coro Gregoriano “Kyronomia” diretto da Anna Solinas, Duo Seraphim (Gian Andrea Guerra, violino – Stefano Molardi, organo).

PIACENZA - Stabat Mater Venerdì 19 ore 21 ai Filodrammatici, Maria Paiato in “STABAT MATER”, oratorio per voce sola di Antonio Tarantino.

PIACENZA - PetsfestivalIl 20 e 21 ottobre a Piacenza Expo mostra mercato dedicata agli animali da compagnia.

PIACENZA - Piazza Grande Tour. Festa d’AutunnoSabato 20 ottobre a partire dalle ore 16 in Piazza Cavalli musica e divertimento con degustazioni di specialità autunnali e giochi.

PIACENZA - Presentazione del libro “La contessa di ferro” Sabato 20 ottobre alle ore 17 in Passerini Landi prosegue la rassegna “Piacenza che scrive”, dedicata agli scrittori piacentini: “La contessa di ferro” di Fabio Franceschetti.

GRAZZANO VISCONTI – Celtic Fest Sabato 20 ottobre arriva nel borgo di Grazzano Visconti la prima edizione della manifestazione Celtic Fest: musica folk, atmosfere celtiche ed iniziative a tema animeranno la località nelle vie e nei locali aderenti.

CAORSO – Caorso e tipicità In programma domenica 21 ottobre 2018 a Caorso la manife-stazione “Caorso e tipicità”.

GRAGNANO TREBBIENSE – Castagnata Domenica 21 ottobre si svolge la tradizionale castagnata con prodotti tipici gastronomici autunnali.

GAZZOLA – Castagnata La Pro Loco di Gazzola organizza domenica 21 ottobre la tradi-zionale castagnata in Piazza del Comune. Dalle ore 15.30 oltre alle castagne si potrà degustare una deliziosa polenta oltre a un bicchiere di buon vino locale.

ROTTOFRENO – Castagnata Medievale a 4 zampe In programma domenica 21 ottobre 2018 a Rottofreno, la “Ca-stagnata Medievale a 4 Zampe” presso il Campetto Polivalente in Centro al paese. Pranzo e cena sotto il tendone con Polenta-ta; tante iniziative per i più piccoli.

Loc. IVACCARI (PC) – Festa dei tortelli di zucca e castagnata Ritorna a Ivaccari domenica 21 ottobre la Festa dei tortelli di zucca e castagnata, stand gastronomici con piatti tipici piacenti-ni tra cui gli ottimi tortelli di zucca, animazione, musica dal vivo e mercatino in collaborazione con Campagna Amica.

COLI - Rassegna dei Prodotti della MontagnaArriva a Coli, domenica 21 ottobre, la 38^ edizione della Rassegna dei Prodotti della Montagna. Esposizione di prodotti agricoli e del bosco e stand gastronomici.

PECORARA - Rassegna Provinciale del Tartufo Domenica 21 ottobre 2018, la 28^ edizione della Rassegna Provinciale del Tartufo e dei Prodotti del Sottobosco. Vendita ed esposizione di tartufi, funghi e prodotti del sottobosco, manu-fatti di artigiani ed oggettistica di hobbisti.

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Teatro Cortemaggiore, apre Manera Riparte la stagione teatrale del Teatro Duse di Cortemaggiore: ben quattordici spettacoli (quattro in più dello scorso anno) da ottobre ad aprile che coprono diversi generi, andando dalle commedie moderne al cinema per bam-bini, passando per i grandi classici e il teatro d’improvvisazione, le commedie dialettali e gli spettacoli per i più piccoli. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero: questo perché negli intenti dell’organizzazio-ne – la sempre attiva Associazione Turistica di Cortemaggiore, con Corte Show ed il Comune – il teatro deve svolgere anche una funzione sociale e di aggregazione, coinvolgendo quindi la maggior parte della popolazione magiostri-na.

Altra novità di quest’anno riguarda l’aspetto tecnico: un nuovo e professionale impianto au-dio e luci permetterà a tutti gli artisti e le com-pagnie di poter mettere in scena in maniera ot-timale, anche dal punto di vista della fruibilità, ogni tipologia di spettacolo. La stagione si apre domenica 20 ottobre alle ore 21 con lo spettacolo di Leonardo Manera “Italian Beauty”: uno show che indaga con sottile umorismo i paradossi di un Paese pie-no di contraddizioni. Le altre date saranno: 11 novembre, compagnia “Le Stagnotte” con “The hat’s show”; 1° dicembre, compagnia “Il Fortunale” di Reggio Emilia con “Un marito ideale” di Oscar Wilde; 22 dicembre (ore 16) cinema natalizio per bambini “Polar Express”;

3-4- gennario compagnia “Ancora senza nome” con lo spettacolo “Non sparate sul po-stino”; 19 gennaio compagnia Teatro Caboto di Milano con “Double Trouble” di Otto Zur Lindle; 3 febbraio, ore 16, cinema per bambini “Capitan Mutanda”; 9 febbraio improvvisazio-ne teatrale di Antonio Vulpio e Filippo Zattini “Chi è di scena?!”; 10 marzo (ore 16) comme-dia dialettale de la “Famiglia Piasinteina” “La t’e anda bein / cul cor in gula”; 24 marzo ore 16 spettacolo per bambini di Piacenza Kultur Dom; 6 aprile improvvisazione teatrale “Mi piace il dialetto” con la compagnia “T’al dig in piasintein”; 27 aprile re 21 e 28 aprile ore 16 la compagnia “Ancora senza nome” nello spettacolo “Parenti serpenti”.

Prosegue il bell’autunno del Piacenza Jazz Club, l’associazione culturale piacentina sem-pre vivace e molto attiva sul territorio, con la stagione concertistica del Milestone, la sede dell’Associazione. Il club di via Emilia Parmense 27, nella sede di quella che fu una volta l’ARBOS, che si è trasformato da ormai ol-tre dodici anni in un vero hub della musica e delle arti (dato che ospita anche la scuola Milestone School of Music ed è la sede del Piacenza Jazz Club) ospita un appuntamento da segnare col cer-chio rosso sul calendario. Domenica 21 ot-tobre alle ore 18.00 sarà la volta, infatti, del quartetto guidato dal trombettista Fabrizio

Bosso. Insieme a questo prodigio suoneran-no Julian Oliver Mazzariello, uno dei migliori

pianisti italiani delle ultime generazioni, il giovane con-trabbassista Jacopo Ferrazza e il batterista Nicola Ange-lucci. Il trombettista torinese è un artista maturo, capace di agire in più direzioni e col suo quartetto porta a sintesi compiuta le tante esperien-ze accumulate sino ad oggi. Il repertorio è composto in gran parte da brani originali

di Bosso, con qualche incursione nella grande musica della tradizione jazzistica e non solo, a seconda dell’ispirazione del momento. In-gresso a pagamento (euro 15). Info: [email protected]

Milestone, tocca al quartetto del trombettista Fabrizio Bosso

Il 23 e 24 ottobre si apre la stagione: sul palco D’Abbraccio e Gleijeses

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18 ottobre 2018

9Corriere Padano

Il volume, curato da Augusto Bottioni, è inserito nella collana “Piacenza in Grigioverde”, nell’ambito delle celebrazioni del centenario

Grande Guerra, in un libro i racconti fiorenzuolani

Il 26 ottobre presso il teatrino dell’Ex Asilo Lucca di Fioren-zuola, alle ore 21,00, verrà pre-sentato l’ultimo libro di Augusto Bottioni, appassionato ricerca-tore di storia locale. Il volume è inserito nella collana “Piacenza in Grigioverde”, diretta da Fi-lippo Lombardi” (nell’ambito delle celebrazioni del centena-rio della Grande Guerra e come tale autorizzata ad utilizzare il logo ufficiale del Ministero in quanto riconosciuta di alto va-lore culturale). Il titolo di que-sta raccolta di racconti sulle vicende della Grande Guerra in territorio di Piacenza e segna-tamente nel comune di Fioren-zuola è “Eco della Provincia – Storie della Grande Guerra nel Piacentino” ed è stampato da Marvia Edizioni. Lo spunto per la narrazione viene dalla rubrica pubblicata sul quotidiano Liber-tà, all’inizio del secolo scorso, che riportava notizie ed articoli incentrati sul territorio provin-ciale. Ogni spunto è approfon-dito con ricerche nell’archivio comunale, in quello di Stato, in quello di altri istituti. Il libro parte dalla testimonian-za del nonno di Bottioni, gra-natiere di Sardegna che porta il nipote, all’età di dieci anni, sui luoghi dove ha combattuto e racconta la sua esperienza. Si passa poi a descrivere i valorosi garibaldini, volontari in Fran-cia nel 1914, prima dell’entra-ta in guerra dell’Italia (tra loro c’era l’ultimo poilu francese, l’immigrato piacentino Lazzaro Ponticelli). Si narra dei fioren-zuolani che si sacrificarono glo-riosamente in Libia, nel corso di un conflitto poco conosciuto…perché la nostra Patria era già in guerra prima di iniziare il conflitto europeo. Si apprende che nella diatriba interventisti/neutralisti si inserisce la nobile posizione pacifista del Consi-glio Comunale di Fiorenzuo-la a maggioranza socialista, nell’aprile del 1915. Si parla delle armi segrete, che avrebbe-ro dovuto essere un deterrente per ogni guerra ma che furono talmente segrete che non furo-no utilizzate…Si parla di spio-naggio vero o presunto, dell’a-pertura del cosiddetto “Fronte

Interno” per combattere la fru-strazione, lo scoramento e la di-sillusione che prese gli Italiani per il protrarsi di un conflitto che sarebbe dovuto durate pochi mesi…. L’autore approfondisce gli aspetti legati alla solidarietà, agli aiuti ed ai sostegni econo-mici e psicologici. In prima li-nea fu il volontariato privato e benefico che vide impegnate tutte le classi sociali accanto alla pubblica autorità: la Casa del Soldato, l’Ufficio notizie, i Comitati per sostenere i com-battenti, le famiglie bisognose, le vedove e gli orfani (I pupilli della Patria!), i feriti, i malati ed i mutilati, i prigionieri di guerra. L’occhio curioso cade anche su aspetti meno drammatici come lo Scaldarancio, la cronaca di scriteriate scorribande di per-sone facoltose in spregio ai sa-crifici ed ai dolori della guerra (definiti “zerbinotti”). Si soffer-ma sui prigionieri e sulla loro condizione: in un primo tempo abbandonato al loro destino dal-la Patria considerati vigliacchi e pusillanimi se non disertori. C’è spazio anche per il racconto dei profughi di Castel Tesino con una inedita intervista del primo sindaco italiano dal cognome stranamente fiorenzuolano, ma di origine trentina: il garibaldi-no Giovanni Lucca. A questo proposito si ricorda che il Cir-colo Storico ha organizzato una Mostra sulla profuganza a Pia-cenza che porterà il 28 ottobre a Fiorenzuola una rappresentanza dei pronipoti di quei profughi,

insieme al Gruppo Folcloristico Tesino che si esibirà nelle vie e nelle piazze della città sull’Ar-da. La mostra nella quale sono esposti molti documenti e foto-grafie esaminati per la stesura del libro, resterà aperta dal 21 ottobre al 4 novembre. Alla pre-sentazione interverranno, oltre all’autore, la giornalista Dona-ta Meneghelli (che ha scritto la prefazione), il curatore della collana Filippo Lombardi, il presidente del Circolo Stori-co Eugenio Fabris. Il volume è dedicato allo scomparso e compianto giornalista Franco

Al centro, gruppo di reduci fiorenzuolani in pellegrinaggio ai campi di battaglia della Grande Guerra (1935). In alto, Everardo Bottioni (a destra con la medaglia) con due commilitoni il giorno del congedo (1919)

FIORENZUOLA CULTURA

Villani, fondatore e presidente onorario del Circolo. Nel corso della serata verrà rievocata la figura dell’illustre fiorenzuola-no e si procederà alla cerimonia dell’intitolazione dell’Associa-zione che si chiamerà Circolo Storico Franco Villani.

Gli “Oblò” di Stefano Villaggi in mostra a Fiorenzuola

“Oblò” è il titolo della mostra dell’artista Stefano Villaggi in corso fino al 31 dicembre presso lo spazio di via Gari-baldi 83 a Fiorenzuola d’Arda. Tre sono i segmenti in cui si snoda il percorso espositivo: “Sei nell’aria. Sei nel profon-do. Sei nell’universo”. Tre, infatti, sono gli affacci - gli “oblò” - attraverso i quali l’ar-tista fiorenzuolano ci mostra la sua personale intereptazione di differenti scenari naturali: gli abissi, le marine emerse, lo spazio galattico. Tre serie di tavole incorniciate con materiali di recupero che riproducono scorci naturali in apparen-za realistici, in realtà pervasi da sottile spiritualità. La mostra è stata presentata dalla maestra Gemma Rocchetta alla presenza di monsignor Gianni Vincini e della vice sindaco del Comune di Fiorenzuola Paola Pizzelli. Resterà aperta fino al 31 dicembre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 19.30; sabato 9.30-12.30 e 15-19.30. Domenica 9.30-12.30. Per infor-mazioni contattare il numero 339 5991297.

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Corriere Padano

1018 ottobre 2018

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Negozi aperti, eventi, mostre, bancarelle, intrattenimenti, luna park: la Fiera dedicata a San Fiorenzo, patrono di Fio-renzuola d’Arda, prevede per l’edizione 2018 tutti gli appun-tamenti più tradizionali, ma con una novità. Sabato 20 e dome-nica 21 – con un’anticipazione venerdì 19, in serata – le vie centrali della cittadina saranno dedicati allo street food. I co-loratissimi truck food apriranno le loro cucine in Piazza Molina-ri per sfornare tante specialità da gustare passeggiando tra un banco e l’altro, oppure seduti ai tavoli che verranno messi a disposizione dei visitatori. Le proposte? Gli immancabili ar-rosticini d’Abruzzo, i golosi

Street food da tutta Italia per la Fiera di San Fiorenzo Sabato 20 e domenica 21 in Piazza Molinari la cucina itinerante dei food truck: dagli arrosticini abruzzesi agli hamburger gourmet fino alle specialità messicane

hamburger gourmet, le olive ascolane, la paella, speciali-tà messicane e ancora gnocco fritto, piadine e primi piatti e tante altre specialità da gustare

in compagnia di una fresca birra artigianale di ottima qualità. E non mancheranno nemmeno le proposte gluten free.

Tutte le serate saranno suppor-tate da un’adeguata colonna so-nora per l’aperitivo, la cena e il dopocena di giovani e famiglie: in più sabato ci sarà la diretta

radiofonica di Radio Malvisi Network. Per i più golosi, nelle giornate di sabato e domenica l’offerta

gastronomica si amplia: stand di prodotti gastronomici tipici -dalla focaccia genovese alle immancabili frittelle - e ban-carelle di artigianato in Via Gramsci e in Via XX Settem-bre.In Corso Garibaldi, sabato e domenica, l’appuntamento è, invece, come ogni anno con gli stand di “Bio&Natura”- Colori, profumi e sapori della terra- Qualificati prodotti naturali per la cura del corpo e l’alimenta-zione, cosmetici naturali, pro-duzioni delle aziende agricole tra miele, marmellate, tisane, spezie, riso, formaggi bio, ace-to, vino, frutta e ortaggi di sta-gione etc. e artigianato a tema naturalistico.

Venerdì 19 ottobre al Teatro Verdi di Fio-renzuola va in scena “Mi piace il dialetto”, primo spettacolo di improvvisazione teatrale interamente in dialetto piacentino. Sul palco, in collabora-zione con la Compa-gnia teatrale “T’al digh in piasintein”, i Traattori: i quattro “improvvisAttori” si giocheranno lo scettro di miglior improvvisatore in dialetto, creando con gli spunti del pub-blico 6 improvvisazioni che 2 opinionisti commenteranno a livello di pronuncia dialettale e tecnica. 5 spettatori decre-teranno con il loro voto il vincitore dello spettacolo. Il tutto condito dai momenti musicali dei “Pisarei e fasö”, con le loro canzoni popolari piacentine.E’ possibile prenotare il proprio posto all’indirizzo email [email protected]. I Traattori sono Leonardo Cagnolati, Marcello Savi, Andrea Tanzi e Lorenzo Taddei Morici; la compagnia d’improvvisa-zione nasce a Parma nel 2008. Dopo una lunga esperienza nei match d’improvvisazione teatrale nell’associazione “Impropongo” di Reggio Emilia, creano un format dal titolo “VenghinoSignoriVenghino!” e decidono di portarlo in giro per locali, festival e teatri in tutta Italia.

“Mi piace il dialetto”, al Verdi improvvisazione in piacentino

In Corso Garibaldi torna “Bio&Natura”: miele, marmellate, tisane, spezie, riso,

formaggi e artigianato a tema

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18 ottobre 2018

11Corriere Padano

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La Festa di San Fiorenzo è occasione, per molte associazioni locali, di collaborazione e di bilancio della propria attività: così è per l’Avis di Fiorenzuola, il cui impegno si concentra anche per l’anno in corso sul consolidamento e l’incremento dei rapporti con le scuole, presso cui l’attività di sensibilizza-zione porta ogni anno un numero consistente di giovani ad avvicinarsi alla donazione. L’Avis sostiene anche numerose attività e iniziative sportive locali per promuovere le buone pratiche di una vita sana, poiché è importante sensibilizzare le nuove generazioni anche su questo tema, strettamente legato a quello della donazione di sangue. “E’ però fondamentale che ci impegniamo per continuare ad accrescere il senso di appartenenza ad Avis di coloro che sono già soci – ci racconta Gilberto Piroli, vice presidente vicario dell’Avis fiorenzuolana - per far sentire i donatori/avisini importanti come meritano per l’opera che prestano; per questo si intensificherà il nostro impegno nei prossimi mesi per analizzare con attenzione le necessità dei donatori fiorenzuolani e saper rispondere alle esigenze che emerge-ranno”. Avis nasce per dare: questa è una forza che deve essere riconosciuta e mai dimenticata in una società come quella attuale, che punta a prendere più che a regalare.“Grazie alla nostra straordinaria tradizione ed alla forza rappresentata dalle migliaia di cittadini che in tutti questi anni (come donatori, potenziali donatori, simpatizzanti e sostenitori) hanno ‘incrociato’ la nostra associazione comu-nale, siamo riusciti e riusciamo a creare una azione di forte valenza sociale sul territorio che ha posto nel tempo anche le basi per la costituzione e la crescita di altre associazioni di volontariato”. Nei suoi 90 anni di vita AVIS ha sempre saputo cogliere, intercettare e talvolta orientare costruttivamente i migliora-menti sociali, culturali, economici, scientifici e sanitari della società. “Proprio in forza di questa assunzione di responsabilità ab-biamo voluto cercare di gettare le basi per vedere crescere ancora il nostro contributo alla società anche a livello locale. Occorre infatti che le associazioni comunali come la nostra si adoperino per sensibilizzare sempre più la popolazio-ne sull’opportunità di diventare donatori, con particolare attenzione verso quelle aree della società in cui il bacino di potenziali aderenti è oggi più ricco”.

Sensibilizzazione e non solo: l’impegno di Avis per i soci donatori

Le iniziative legate alla ricorrenza di San Fiorenzo, patrono di Fiorenzuola, non si esauriscono nel fine settima-na del 20 e 21 ottobre, ma proseguono per tutto il mese e fino a novembre. Ecco nel dettaglio tutto il programma.

OTTOBRE- fino al 21 ‘GIORNATA MON-DIALE PANIFICATORI’ a cura dell’Associazione Panificatori Piacenza (Piazza Molinari) - Fino al 21 ‘LUNA PARK’;- MESSA SOLENNE presieduta dal Vescovo di Fidenza Ovidio Vezzoli con offerta dei Ceri- venerdì 19 ‘ANTEPRIMA DELLO STREET FOOD CON

RADIO MALVISI’ a cura di Vetrine in Centro (Piazza Molinari) - ‘MI PIACE IL DIALETTO’ spet-tacolo realizzato dalla compa-gnia dialettale traattori a cura dell’Associazione Progetto Vita (Teatro Verdi ore 21.00 - Ingresso a offerta)- dal 19 al 21 ‘OCTOBRE IN FESTA’ a cura dell’Old Rugby (Via San Fiorenzo e Largo Alberoni)- sabato 20 ‘LA COLLEGIATA SVELATA’ visite guidate presso la Chiesa Collegiata a cura di Fiorenzuola in Movimento (Chiesa Collegiata dalle 16.00)- ‘VIENI A PRENDERE IL CAFFE’ DA NOI’ a cura del Q.re Posta

Cavalli (Via San Fiorenzo e Largo Alberoni)- COMICANTANDO’ spettaco-lo realizzato dalla compagnia Comic Club e da inCanto (Teatro Verdi ore 21.00)-sab. 20 dom. 21 ‘FIERA DELLA BANCARELLA’ e ‘BIO E NATU-RA’ (Vie di Fiorenzuola)- ‘STREET FOOD’ a cura di Vetrine in Centro (Vie di Fio-renzuola)- dal 21 ott. al 4 nov. Mostra: ‘I PROFUGHI DI CASTEL TESINO’ inaugurazione: domenica 21 ottobre con- presentazione del libro: ‘L’E-CO DELLA PROVINCIA’ a cura del Circolo Storico di Fioren-zuola d’Arda ( Ex Lucca)

NOVEMBRE- domenica 11 ‘VETRINE IN CENTRO’ a cura di Vetrine in Centro Storico (Vie di Fioren-zuola)- ‘TU DI CHE PIL SEI?’ a cura del Circolo ACLI di Fiorenzuola d’Arda (Ridotto del Teatro Verdi - Ingresso libero)- domenica 18 ‘IL MERCATO DEGLI UOMINI’ rievocazione dello storico Mercato degli uomini (Piazza Molinari ore 10.00)- Presentazione della ricerca storica di Vanessa Benedetti con Franco Sprega a cura dei Terre Traverse (Agriturismo Casa della Memoria Casella, San Protaso).

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Panificatori in piazza, mostre e musica Sono tante le iniziative per il patrono

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Corriere Padano

1218 ottobre 2018

FIORENZUOLA - SAN FIORENZO

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Al campione paralimpico Farias il Premio San Fiorenzo 2018 Argentino di origine, ora residente a Fiorenzuola, viene premiato per le prestigiose affermazioni raggiunte nelle gare paralimpiche di canoa

Casa del Formaggio, arriva il pollame bio

L’offerta della Casa del Formaggio di Fioren-zuola d’Arda si amplia: da qualche tempo il punto vendita ha infatti aggiunto alla propria ricca proposta la carne di pollo. Si tratta di pollame biologico della linea “Fileni bio”: carne italia-na, prodotta secondo scelte naturali e sane, di altissima qualità. Una tipologia di prodotto che si aggiunge a quelle tradizionali della Bottega storica - nata nel 1950 - specializzata nella vendi-ta al minuto di salumi e formaggi di alta qualità, prodotti artigianali, pane fresco e prodotti da forno preparati secondo

tradizione. Comune de-nominatore? La qualità di una produzione “di nicchia”, artigianale, dei prodotti proposti. Specialità del negozio sono: il Parmigiano Reg-giano stagionato trenta mesi, tagliato fresco a mano, il crudo di Parma stagionato trenta mesi, la culaccia ed il culatello di Zibello. Il punto vendita è inoltre a disposizione per con-fezionare cesti e pacchi personalizzati in occa-sione delle prossime feste natalizie.

Casa del Formaggio, Via Mazzini, 59 Fiorenzuola d’Arda, tel. 0523.982335

Va all’atleta paralimpico Ga-briel Esteban Farias, argentino ora residente a Fiorenzuola, il Premio San Fiorenzo 2018. Lo ha stabilito - all’unanimità - la commissione per l’assegna-zione del riconoscimento nella seduta dello scorso 8 ottobre, per le prestigio-se affermazioni raggiunte dall’atleta a livello nazionale, europeo e mondiale nelle gare paralimpiche di canoa.La commissione, compo-sta da due rappresentanti dell’amministrazione co-munale, due rappresentanti della parrocchia, da un

rappresentante del mensile L’Idea, dal rappresentante del parroco e dal segretario, dopo l’esame dei candidati proposti - tutti lodevoli - ha deciso in favore di Gabriel Esteban Farias con le seguenti motivazioni: “L’esperienza di vita di Esteban ha attraversato e condiviso le vicissitudine e le sfide dell’attuale situazione sociologica e culturale, e cioè: quella dell’immigrazione: nato a Buenos Aires a tre anni emigra con la famiglia in Italia a Capo d’Orlando; quella della fatica e del disagio della precarietà dell’occupazione vissuta in una molteplicità di lavori; quella della disabilità conseguente ad un grave infortunio sul lavoro a Reggio Emilia. Infine le molteplici sfide sportive confluite poi nella specialità della canoa con i Canottieri Bissolati di

Cremona. In questo campo Esteban ha conquistato il ti-tolo paralimpico europeo nel 2017 nella repubblica Ceca ed il titolo mondiale nel 2018 in Portogallo.Infine il legame di Esteban con il nostro territorio per le cure di riabilitazione e di fisioterapia a Villanova e per la sua residenza a Fiorenzuo-la”. Abbondanza, dunque, di ragioni per conferire degna-mente il Premio San Fiorenzo 2018 a Gabriel Esteban Farias, premiato nella serata di mar-tedi 16 ottobre nell’intervallo del concerto della Corale città di Fiorenzuola presso la Chiesa Collegiata.

Sabato 20, all’interno del programma di eventi per il Patrono di Fiorenzuola d’Arda San Fiorenzo, alle ore 16 ci saranno visite guidate alla scoperta della Chiesa Collegia-ta, a cura di “Fiorenzuola in Movimento”, aperte alla citta-dinanda ed ai turisti. L’iniziativa, dal titolo “La collegiata svelata”, si propone di far conoscere più da vicino questa imponente struttura. La costruzione della Chiesa, secon-do le fonti, cominciò nel 1300, su un’area di plurisecolari preesistenze architettonoche romane e longobarde. Prima di essere consacrata a San Fiorenzo, era dedicata a San Bonifacio. L’impianto costruttivo è a tre navate, in stile gotico, con la facciata, ritoccata agli inizi del 1900, tripartita, coronata da pinnacoli. Gli affreschi dell’abside maggiore sono di scuola lombarda e risalenti al periodo della costruzione della Collegiata; l’altare maggiore è opera del Panini.

La Collegiata si “svela” nelle visite guidate

Nella foto qui sopra al centro, l’atleta Gabriel Esteban Farias. In alto a destra, l’interno della Collegiata di San Fiorenzo

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18 ottobre 2018

13Corriere Padano

FIORENZUOLA - SAN FIORENZO

Ramin Bahrami e Gioele Dix debuttano sul palco del Verdi Grandi nomi - Michele Placido, Renato Pozzetto, Vittorio Sgarbi e molti altri - per la stagione del teatro fiorenzuolano. Il 9 dicembre, operetta nel segno di Strauss

Torna più ricca che mai la pro-grammazione del Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda: una scaletta pensata per offrire agli spettatori l’eccellenza del teatro italiano ed internazionale tra prosa, musica e attualità. Apertura sabato 27 ottobre con un grande debutto, quello di Ramin Bahrami (foto qui sopra a sinistra) e Gioele Dix (foto qui sopra a destra) in-sieme sul palco nello spettacolo “30 per 100”. Un reading fatto di musica, letteratura e ironia; tren-ta variazioni musicali per Bach e cento “microstorie”. Un’ironica indicazione matematica che pro-va a dare una dimensione a ciò che non è misurabile: l’arte, la sorpresa, la musica. L’appun-tamento per lo spettacolo è alle ore 21. Per la “Scuola dello spettatore” alle ore 11.30 presso il ridotto del Teatro Verdi ci sarà l’incon-tro con gli artisti dal titolo “Geo-metrie universali”.

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Il programma della stagione 2018-2019

Sabato 10 novembre - ore 21.15PASSIONEdi e conmPAOLO CREPETe con Dino De Palma, violino,Claudia d’Ippolito, pianofortemusiche di Chopin, Debussy, Giordano, Brahms, Saint-Saëns, Sarasate Sabato 17 novembre – ore 21.15FUGA DA VIA PIGAFETTAdi e con PAOLO HENDEL e con Matilde PietrangeloTesto di PAOLO HENDEL, GIOELE DIX e MARCO VAC-CARIregia di Gioele Dix Sabato 24 novembre – ore 21.15MAROCCHINATEdi e con ARIELE VINCENTI e MARCELLO CORVINO al violino, testo scritto con Simone Cristicchi, regia Nicola Pistoia

Sabato 1 dicembre – ore 21.15PENELOPECon IAIA FORTEdi Giuseppe ArgiròLiberamente ispirato all’Odissea di OmeroRegia GIUSEPPE ARGIRÒ Venerdì 7 dicembre – ore 21.15IL CIGNO NERO E IL CAVA-LIERE BIANCOIl racconto della grande crisiDi e con Roberto NapoletanoRegia di Angelo Generali Domenica 9 dicembre – ore 16.00Fuori abbonamentoL’operetta e StraussSUL BEL DANUBIO BLUCompagnia Corrado AbbatiBiglietti:Platea euro 25,00 (ridotto euro 22,00); palchi centrali euro 22,00 (ridotto euro 20,00); pal-chi laterali euro 20,00 (ridotto

euro 18,00); loggione euro 18,00 (ridotto euro 15,00) Sabato 15 dicembre – ore 21.15MARGHERITA HACK, UNA STELLA INFINITACon Laura CurinoUno spettacolo scritto e diretto da Ivana Ferri Sabato 22 dicembre – ore 21.15Domenica 23 dicembre – ore 17.00Fuori abbonamentoPINOCCHIO STORIA DI UN BURATTINORilettura di Francesco Niccolini della fiaba di Collodi(ingresso libero) Sabato 5 gennaio – ore 21.15In abbonamentoGrandi interpretiINTO THE STRINGSAlessandro Bertozzi e il Quar-tetto Archimia Sabato 12 gennaio – ore 21.15SCIUSCIA’ E LE ALTRE STO-RIECon Michele Placido e Davide CavutiA cura di Davide Cavuti Sabato 26 gennaio – ore 21.15ROSSINI COMPILATIONPER PATACCA NARRANTE E 4 SAXDi e con Paolo CevoliE il Quartetto Saxofollia Sabato 2 febbraio – ore 21.15La grande danzaINDACO E GLI ILLUSINISTI DELLA DANZARBR DANCE COMPANY Sabato 16 febbraio – ore 21.15COMPATIBILMENTECon RENATO POZZETTO & The Good Fellas BandDa un’idea di Renato PozzettoRegia di Renato Pozzetto Venerdì 8 marzo – ore 21.15Domenica 10 marzo – ore 21.15Fuori abbonamentoSpeciale Festa della Donna: Bel-lezza, ironia, legalitàW LO SWING ITALIANOCon Giorgia Ciavatta e i Cor-dialiBiglietti: platea euro 15,00 pal-chi euro 12,00, loggione euro 10,00 Domenica 10 marzo – ore 21.15EVA NON E’ ANCORA NATA

Con Salvatore Cosentino(ingresso libero sino ad esauri-mento posti) Sabato 23 marzo 2019 – ore 21.15IL DOLORE PAZZO DELL’A-MORE

Di e con Pietrangelo Buttafuoco, Mario Incudine e Antonio Vasta

Venerdì 5 aprile – ore 21.15LEONARDODi e con Vittorio SgarbiMusiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino.

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Corriere Padano

1418 ottobre 2018

Giornale indipendente: distribuito gratuitamente nella città di Piacenza e nei comuni limitrofi attraverso espositori posti nei luoghi di aggregazione e passaggio.

Direttore responsabile: Giuseppe De [email protected]

Editore: Sumarte S.R.L.Largo Erfurt, 7 29122 PiacenzaTel. 345 8004819www.corrierepadano.itPubblicitàSumarte S.R.L Pubblicità29122 Piacenza Largo Erfurt,7 Tel. 335 5620636E-Mail: infosumartepubblicita.it

Stampa: FDA Eurostampa SrlBorgosatollo (BS)Registrazione Tribunale di Lodin.162 in data 20/07/1983 Associato Unione Stampa Periodica Italiana

SPORT

“Tra coppa e campionato, in due anni e mezzo da voi ho messo 34 goal. Gibì mi conosceva bene, sapeva come farmi rendere”

I ricordi di Giorgio Gambin, storico numero 10 del Piace

Ho guastato dieci telefoni cellu-lari da quando sono entrato nel giro dei rintracciabili ovunque. Il fastidio di doverli sostituire, era perdere gli sms calcistici di Kar-lus. Erano ineguagliabili per pro-sa e audacia. Potevo ricopiarli, archiviarli, gestirli in altro modo insomma. Invece li lasciavo lì. Talmente unici che meritavano di rimanere anche nella memoria dell’apparecchio. Fino al guasto ovviamente. La tecnologia si evolve, gli short text messages non li usa più nessuno. Karlus è passato a Whatsapp, ma non è la stessa cosa. Col nuovo strumento invia anche foto. Ne arrivò una in cui sorride insieme a Gottardo. Immagine gaia, giorno triste: Na-talino si era spento. La foto era il modo di ricordarlo. Conosco Karlus da trent’anni più o meno. Vediamo le partite quasi gomito a gomito e non avevo mai saputo di questa amicizia. Dopo qualche settimana ne invia un’altra. Sta-volta è un trio: Gottardo, Landini, Gambin. Tre idoli d’infanzia. Le prime due partite alla Galleana le vidi nel 74-75, loro c’erano. Dell’anno dopo conservo imma-gini più nitide. Ricordo la partita con la Spal, che allora era una nobile. Per un giro d’aria, o forse un sogno, fu la prima volta che sentivo leggere le formazioni. Quegli undici biancorossi scesi in campo, li posso ancora citare a memoria: Candussi, Secondini, Manera. Righi, Zagano, Pasetti. Bonafè, Regali, Listanti. Gam-bin, Gottardo. Rispondo alla foto ricevuta con una richiesta: “Hai i recapiti del nostro numero 10?”Preambolo un po’ lungo, ma in qualche modo volevo spie-gare come mi hanno permesso di contattarla. Cosa fa di bello oggi Giorgio Gambin?“Mi godo la pensione qui vicino a Ferrara. Con tre amici di calcio, ho giocato con loro fin dall’in-fanzia, seguo i ragazzi di una so-cietà dilettantistica. Ne abbiamo

più di 50. Il lupo ha perso un po’ di pelo forse, ma il vizio del cam-po mai”.Accennavo a WhatsApp, ho visto la foto del suo profilo con la maglia del Brindisi. Non può metterne una dove indossa la nostra? Il biancorosso si sposa benissimo con i baffi da pesce-gatto.“Ho messo quella, perché tutti mi dicono che sono venuto giù bene. Brindisi è stata una tappa di carriera da paura. Mi fermavo a prendere il caffè, sentivo parlare di sparatorie e gente stesa. Appe-na arrivò l’offerta del Piacenza, la moglie non mi lasciò il tempo di riflettere”.Restando sulle maglie. Il pros-simo anno anno la società spe-gne cento candeline. Abbiamo un progetto ambizioso: recupe-rare una casacca per ogni sta-gione. Lei le ha tenute? Sia chiaro, restano sue, ci accon-tentiamo delle foto.

SCRITTO COI PIEDI di Cesare Raimondi

“Ne avevo una, ma qualche anno fa mi hanno invitato per una par-tita di beneficenza e l’ho regalata a un bambino piacentino. Adesso sarà un uomo, magari lo trovi alle partite”.Ricorda la foto di gruppo che venne stampata l’anno della serie B? Indossavate una tuta Puma gialla e azzurra. Lo sponsor tecnico aveva bevuto forte, o rientrava nel progetto di stravolgimento calcistico che mister Fabbri perseguiva?“Ho quella cartolina sul Facebo-ok (super tecnologico quindi). La Puma ci dava il materiale, ma niente soldi. Allora c’erano state un po’ discussioni. Alla fine sia-mo andati in Corso Europa a Mi-lano per le misure, e ci siam tro-vati in ritiro con le tute che non c’entravano niente col Piacenza”.Lei era un pupillo di Fabbri, sempre ammesso che questo vocabolo significhi qualcosa. Sto leggendo: “Gibì, una vita

di bel calcio”, ha un racconto inedito che posso affiancargli?“Sarai deluso, parla poco di Pia-cenza. Io e Gottardo glielo ab-biamo rinfacciato spesso. Però ti dico questa: mentre lo scriveva, lo ricoverarono. Decise così di chiudere in anticipo e mandarlo in stampa, per non aver pensieri”.Analizziamo il suo ruolino di marcia con la targa PC. I nu-meri sono da capogiro, una mezzala che segna trenta reti in tre anni. Nel calcio moderno la utilizzerebbero da falso nove?“Tra coppa e campionato, in due anni e mezzo da voi ho messo 34 goal (super tecnologico e preci-so). Gibì mi conosceva bene, sa-peva come farmi rendere. Avevo dribbling e tiro, lui mi ripeteva sempre: “quando ne hai davanti solo uno, è fatta. Lo scarti e se-gni”. Facile no? Comunque ho fatto anche il nove vero. Consi-dera che in carriera sono andato in tripla cifra”.

Domanda di topografia: dove abitava quando giocava qui?“In via Guglielmo da Saliceto. L’appartamento era dei titolari del ristorante Agnello. La signo-ra me lo diede in affitto, a patto che glielo tenessi bene. Ero in una botte di ferro, mia moglie è bravissima. Infatti diventammo amici dei proprietari”.Prima scrivevo di una foto con Landini e Gottardo. Ha mante-nuto contatti con qualcuno in città, con altri compagni?“Con Dino (Landini) e Natali-no (Gottardo) abbiamo fatto il bello e il cattivo tempo in cam-po e fuori. Spesso si univa a noi anche Marione Manera (il baffo del pescegatto impera). Una vol-ta smesso, abbiamo continuato a frequentarci. Spesso a Piacenza, dove qualcuno si è fermato, come Bonafè. Eravamo un bel gruppo”.Voi siete stati una squadra spe-ciale. Quello che in gergo si de-finisce lo zoccolo duro degli ap-

passionati, è ancora legato alle vostre imprese. Possiamo leg-gerci due situazioni: la prima è che sugli spalti siamo sempre più bianchi (di capelli inten-do). La seconda è che giocavate davvero bene. Paga o non paga il bel calcio?“Siam sempre lì. Se al bel gioco unisci i risultati, paga moltissi-mo. Se punti non ne fai, giocare bene serve a divertirsi. Diventa un altro sport”.Ho scoperto che il palio di Sie-na è tutta una trattativa tra contrade. Dopo ottant’anni si può accedere ai registri, in cui queste contrattazioni vengono protocollate. Non ne sono pas-sati ottanta, ma comunque un bel po’ si. Mi dice quale fu la causa della retrocessione di una squadra che, oltre a dare spettacolo, mieteva anche punti (almeno fino all’ultimo mese di campionato)?“Ti porto un esempio. Ero a Ri-mini, le cose stavano andando male. La società fece quadrato attorno all’allenatore e a noi. Ci incentivarono, ci premiarono. Le provarono tutte, e noi riuscimmo a ricambiare. A Piacenza suc-cesse il contrario. Gibì e Loschi non si fiutavano. A fine stagione i contrasti invece di diminuire, acuirono. Bastava poco per sal-varsi, ma sentivamo che non c’e-ra futuro. E così andò”.La ringrazio Giorgio e mi por-go il sincero augurio di incon-trarla al Garilli, per festeggiare insieme il Centenario.

Nelle foto, a sinistra, una foto di repertorio di Gottardo e Gambin, negli anni Settanta; a destra, Got-tardo, Landini, Gambin.

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18 ottobre 2018

15Corriere Padano

CORRIERE MOTORI

Far vedere agli adolescenti i danni degli incidenti stradali direttamente al pronto soccorso, ai reparti e all’obitorio porta loro una maggior consapevo-lezza sulle conseguenze di una guida un po’ più spericolata. E’ quanto emerge da una ricerca della Baylor University che negli Usa (dove le regole per la guida sono diverse rispetto all’Italia) ha analizzato il comportamento dei giovani al volante. Gli incidenti automobilistici sono la principale causa di morte accidentale per gli adolescenti negli Stati Uniti (am-montano a una su tre, secondo i Centers for Disease Control and Prevention).Lo studio, pubblicato sulla rivista Transportation Research, si è concentrato sul programma Texas Reality Education for Drivers e ha incluso 21 giovani. Come parte del programma di formazione di sei ore, tenuto direttamente in ospedale, i ragazzi hanno avuto modo di ascoltare dagli infermieri e dagli altri operatori sanitari gli effetti sulle vittime degli inci-denti. Il più grande cambiamento notato alla fine del programma è stato legato alla maggiore consapevo-lezza da parte dei ragazzi sui pericoli dell’eccesso di velocità, e hanno anche riconosciuto una maggiore consapevolezza dell’influenza degli amici sulla guida dopo aver bevuto alcolici. (da www.ansa.it)

Sicurezza stradale, l’importanza di formare

i più giovani

Benzina, gasolio, gpl e metano: cambiano le etichette per identificarli

I carburanti cambiano ‘nome’. Per identificare gasolio, verde, gpl e metano, al distributore verranno utilizzate etichette e sigle, posizionate sia sugli erogatori che sui serbatoi dei nuovi veicoli. Entra infatti in vigore, nell’Unione Europea, l’obbligo di apporre sulle auto appena immesse sul mercato e su tutte le pompe delle stazioni di rifornimento e di ricarica le etichette carburante conformi allo standard definito nella nor-ma EN 16942. Tali etichette, contrassegnate da una forma geometrica contentente lettere e numeri, consentiranno ai con-ducenti dei veicoli di scegliere in maniera corretta i carburanti adatti in tutta Europa.Per ottemperare all’art. 7 del-la Direttiva DAFI - Direttiva 2014/94/UE sulla realizzazione di una infrastruttura per i com-bustibili alternativi - l’UE ha incaricato il Comitato Europeo di Normazione (CEN) di svi-luppare un apposito standard sull’etichettatura armonizzata dei carburanti liquidi e gasso-si. Tale etichettatura, a partire da oggi, vige in tutti i 28 Stati membri dell’UE, nei Paesi del-lo Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norve-gia), ma anche in Serbia, Mace-donia, Svizzera e Turchia. An-che sui nuovi veicoli prodotti in UE e destinati al mercato bri-tannico continueranno ad esse-

re presenti le etichette, indipen-dentemente dalle decisioni di questo Paese sull’applicazione delle regole UE dopo la Brexit. Le nuove etichette avranno del-le lettere e dei numeri inscritti all’interno di tre forme geome-triche: la sagoma di quelle per la benzina è circolare, quella delle etichette per il gasolio è quadra-ta mentre la sagoma delle eti-chette per i carburanti gassosi è a forma di rombo. All’interno di tali forme compariranno delle lettere e dei numeri: la ‘B’ per il gasolio (più un eventuale nu-mero che indica la percentuale di biocarburante) oppure ‘XTL’ per il gasolio sintetico; ‘H2’ per l’idrogeno; ‘CNG’ per il gas na-

E’ in vigore l’utilizzo di sigle, conformi alle direttive europee, che saranno posizionate presso i distrubutori ma anche sui serbatoi dei nuovi veicoli

turale compresso; ‘LPG’ per il Gpl; ‘LNG’ per il gas naturale liquefatto. Per quanto riguarda la benzina, verrà utilizzata la si-gla ‘E’ affiancata da un numero che indicherà la percentuale di etanolo contenuta. Una serie di etichette simili, al momento in via di sviluppo, sarà prevista anche per i veicoli elettrici o ibridi plug-in e relative stazioni di ricarica, in modo da indicare agli utenti le modalità di ricari-ca più adatte al proprio veicolo.La direttiva Ue richiede che le etichette vengano applicate su tutte le stazioni di rifornimento dell’UE e sui veicoli immessi sul mercato per la prima volta o immatricolati dopo il 12 otto-

bre 2018. Le tipologie di veico-li interessati dalla norma sono: ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli; autovetture; veicoli commerciali leggeri e pesanti; autobus. Sui veicoli le etichet-te si troveranno in prossimità del tappo o dello sportello del serbatoio e sul manuale d’uso e manutenzione. Sui modelli più recenti potranno anche trovarsi nel manuale elettronico incluso nel sistema di infotainment del veicolo. Per quanto riguarda la rete distributiva, le etichette compariranno sia sul distribu-tore di carburante che sulla pi-stola della pompa per l’eroga-zione.

(da www.adnkronos.com)

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