fILOSOFIA INDIANA

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BUDDHISMO HINAYANA Il buddha nega l'esistenza di nomadi spirituali eterne. Per lui non c'è nessuna sostanza spirituale immortale e duratura che possa rappresentare un'unità immortale, diversa dal corpo. Solo la velocità con cui si compiono i processi spirituali, la comunità con cui si susseguono e la loro indissolubile trama provocano la concezione di un io che rimarrebbe lo stesso dalla nascita dino alla morte è dopo la distruzione del corpo trasmigrerebbe per il cosmo pronto a continuare la sua esistenza un un altro corpo. Darma 5 Skanda Nella dottrina buddhista i cinque skandha (in sanscrito o khandha in pāli) sono i costituenti della persona empirica, che è tradizionalmente scomposta nei cinque aggregati (pāli: pañcakkhandha, sans. pañca skandha, 五 cin. wǔyùn, giapp. goun,tibetano: pung-po nga), ovvero: 1.forma, rūpa; Primari: Terra Acqua Fuoco Aria Secondari: --5 facoltà di senzo Occhio,Orecchio ecc... --5 Oggetti della percezione sensoriale: --Forza vitale --Nutrimento --Spazio

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BUDDHISMO HINAYANA

Il buddha nega l'esistenza di nomadi spirituali eterne. Per lui non c'è nessuna sostanza spirituale immortale e duratura che possa rappresentare un'unità immortale, diversa dal corpo.

Solo la velocità con cui si compiono i processi spirituali, la comunità con cui si susseguono e la loro indissolubile trama provocano la concezione di un io che rimarrebbe lo stesso dalla nascita dino alla morte è dopo la distruzione del corpo trasmigrerebbe per il cosmo pronto a continuare la sua esistenza un un altro corpo.

Darma 5 Skanda

Nella dottrina buddhista i cinque skandha (in sanscrito o khandha in pāli) sono i

costituenti della persona empirica, che è tradizionalmente scomposta nei cinque

aggregati (pāli: pañcakkhandha, sans. pañca skandha, 五

蘊 cin. wǔyùn, giapp. goun,tibetano: pung-po nga), ovvero:

1. forma, rūpa;

Primari: Terra Acqua Fuoco Aria

Secondari:

--5 facoltà di senzo Occhio,Orecchio ecc...

--5 Oggetti della percezione sensoriale:

--Forza vitale

--Nutrimento

--Spazio

2. sensazione,vedanā;

3. percezione, saññā;

4. coefficienti, saṅkhāra;

5. coscienza, viññāna.

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Insorgenza per nesso casuale Non conoscenza Impulsi (Karma) Coscienza Nome - Corporeità ( Mana - Rupa) 6 sensi ( vedere - udire - odorare - gustare - toccare -

pensare) Contatto (col mondo esterno) Sensibilità Sete (Brahma) Attaccamento alla vita Divenire Karmico Nascita Invecchiare Morire

Tutto questo perchè siamo nati!La catena delle Rinascite contunua in Eterno con alternarsi di Cause ed Effetti fino a quando la non scienza, i Mali fondamentali che comporta il desiderio e l'odio vengono cnnientati: " Ogni cosa di questo mondo delle mutuazioni e priva di Se stesso priva di una sostanza indipendente e durevole ed è perciò effimera, dolorosa quindi Liberazione

Progressiva eliminazione dharma negativi e accettazione dharma positvi quindi sospensione passioni e quindi Rinascita.

Tutto permanenza No NIrvana ( elemento no contenente morte)Dharma ( Fattori oggettivi dell'essere)

Sanskrita ( condizionati) Asanskrita ( non condizionati) = Nirvana = Akasha

(Vuoto) 12 Ayatana

6 Interiori:= 5 sensi + pensare 6 Esteriori = 5 oggetti dei sensi + Pensare8 Elementi fondamentali 6 sensi + oggetti dei sensi + coscienza (Coscienza di vedere ecc...

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LE 4 NOBILI VERITA'

1. La vita è dolore Tutto è passeggero, tutto è impermanente e quidi ogni felicità sfugge sempre. I cinque Skanda sono dolore. Non c'è un io sostanziale stabile e èermanente. La fiamma non è sempre la stessa fiamm. Il combustibile cambia continuamente quello sei tu.Negazione quindi di Athman e Dio Unico Isvara.

LEGGE DEL KARMAMaturazione di ogni atto volitivo che compiuto in un'esistenza, predetermina automaticamente un momento collegato in un'esistenza futura.Ogni atto buono o cattivo che sia lascia una traccia che in fluenzerà inesorabilmente l'esistenza futira di chi lo ha compiuto. Soltanto l'azione compiuta senza partizione di volontà o istintivamente per ignoranza non puo' determinare effetti corrispondenti capaci di influenzare l'esistenze future.

TEORIA DEI KHANDA

Alla morte di ogni individuo i khanda che lo formano si dissociano nel loro componente materiale il quale tornano al loro elemento di origine.Ma i Buddhisti rispetto ai materialisti per l'effetto del Karma upacita (accumulato) cioè in forza delle azioni che l'indivisuo ha compiuto si determina immediatamente un nuovo gruppo di khanda.Il nuovo organismo psicofisico così determinatosi non è identoficabile con l'organismo precedente, ma non è nemmeno un qualche cosa di diverso da esso in quanto è il continuatore della sua personalità.

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2. L'orogine del dolore E' la sete.Il desiderio che porta a nascere di nuovo, conduce alla ricerca dei piaceri mondani.

3. La cessazione della sete E' la vi a per sconfiggere il dolore.La Dottrina della produzione condizionata con la legge cioè delle 12 cause: vecchiaia e morte nascita esistenza attaccamente sete sensazione contatto 6 organi individuo coscienza predisposizione ignoranza

4. Ottuplice sentiero1. Retta visione: Realtà flusso costante in cui niente permane2. Retto scopo: Ogni azione deve essere in armonia con tutti3. Retta parola : Essere sincero4. Retta azione: no egoismo5. Rettomodo si sostentarsi6. Retto sforzo7. Retta concentrazione 8. Retto accoglimento interiore

Gli otto sentieri devono essere percorsi per raggiungere il distacco totola dei desideri; la liberazione consiste Parte Negative: non più sete attaccatemnto ignoranza e rinascitaParte Positiva: Nirvana, felicità ,beatitudine eterna totale e infinita.

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Arat. Il raggiungimento di questo stato spirituale si basa sulla Conoscenza delle cose del dolore della concupescenza e l'acquisizione della certezza di essere liberato

Considerano i numerosissimi dharma l'esistenza empirica nelle sue varie forme come dati, sulla cui natura non si puo' trovare niente altro.

Dharma: Fattore di esistenza sorto per interdipendenza funzionale da altri che non è esistito prima di apparire e che cessa di esistere dopo aver prodotto il suo effetto. 5 skanda vedere

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MAHAYANA

Buddhisatva colui la cui esistenza è la saggezza che si differenzia dall'arat per un aspetto.Mentre il santo Theravada, che ha meritato la liberazione dalla rinascita con la propria condotta, entra nel Nirvana dopo la morte, Il buddhisatva rinuncia temporaneamente al Nirvana, al quale pure avrebbe diritto per continuare ad offrire alle altre creature il proprio aiuto in vista della salvezza. Si puo' quindi affermare, che mentre la virtù cardinale dell'Arhat è la saggezza, quella del buddhisatva sia la Compassione.la capacità di farsi carico della sofferenze altrui.

I seguaci del mahayana ritengono che tale modello di comportamento sia più fedele d'insegnamento del buddha, il quale, una volta scoperta la cia della salvezza, non la percorre subito ma decise altruisticamente di comunicarla agli altri.

Nei confronti dell'Hinayana il Buddhismo Mahayana è più indulgente dul piano disciplinare. Rivaluta il ruolo dei laici e delle Donne e ammette quali pratiche religiose centrali, altri alla meditazionem anche i riti e le preghiere di invocazione ai buddhisattva.

Buddha non solo uomo che ha raggiunto autonomamente la verità e la salvezza, ma una manifestazione dell'assoluto si verifica quindi la divinazione di Buddha che diventa oggetto di culto popolare.

Dottrina del Giusto mezzo"Forze concepite concretamente: erano le realtà ultime irriduzibili e mediante il loro giuoco d'insieme veniva ad essere originata aogni cosa.Secondo i filosofi Mahayanici ha realtà effettiva soltanto cio' che possiede un'esistenza indipendente ad autonomia.I dharma, però possiedono solo un'esistenzamomentanea e condizionata e non in essere proprio e duraturo . Essi non sono che denomeni fuggevoli, che possono rapidamento e scompaiono di nuovo"

Ogni cosa può essere considerata come esistente o non esistente solo un rapporto a qualcos'altro, si mantiene a mezzavia dalle teorie estremiste che ritengono come possobile o l'essere in se o il non essere il se.

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Dottrina del vuotoE' vuoto ciò che è senza se stesso senza sostanzialità durevole:Il mondo è definito come vuole, D'altra parte è pure vuoto ciò che non ha limite.

Svuotamento sistematico del pensare conduce all'abolizione di ttutti i confini imposti al pensiero quindi alla salvezza.

Prajnaparamita: tutti i dharma in quanto privi di un essere proprio sono simili ad un Inganno; Vengono a manifestarsi in dipendenza da altri e che dopo aver eliminato con l'eserciziondel pensiero tutto ciò che è consizionato qiello che rimane è VUOTO.Paramita: Il buddhisatva coltiva virtù specifiche per raggiungere la perfezione: Dono Moralità Pasienza Sforzo Meditazione Saggezza Abilità Forza

Nagarjuna

Le Karika Nulla sparisce p compare, nulla cessa di punto in bianco o dura in eterno, nulla è identico ne diverso da se stesso, nulla ca nulla viene.Nell'incessante flusso del divenire ci sono solo dei fenomeni, cui manca un proprio essere. viene dimostrato con acutissima dialettica che tutti i concetti, su cui si basano determinati giudizzi dull'essenza delle cose contengono in se delle contraddizioni.In sostenibilità delle concezioni della causalità, del movimento, degli elementi dello spazio.Conclusione...Vi è alcun mondo esterno e alcun pensiero alcun legame ed alcuni

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liberazione, tutto è relativo, tutto è vuoto. La saggezza duprema condidte dunque nell'abolizione di tutte le tesi.

Teoria della VaquitàNon deve essere considerata come un nuovo dogma ma serve per eliminare tutte le opinioni errate.Verità suprema: Tutto ciò che esiste, esiste solo un rapporto a quell'altro e non di è alcuna realtà in sè in valere,Io e cosmo sono nulla.

Dottrina della sola coscienza (Yogacara)I fenomeni così come noi li percepiamo, non sono altro che mente, non esistono se non come apparenza. L'unica cosa realmente esiste è la Conoscenza.L'ignoranza dell'uomo fa si che egli creda non solo che questa coscenza sia un soggetto ovvero che abbia ina sua identità permanente, ma che esistono, con la stessa qualità anche gli oggetti percepiti.Questa iòòusione= sogno.La vaquità per i cittamatra è la Fine della Differenza tra soggetto e oggetto e corrisponde al Risveglio (Buddhi; Moksa per Upanishad), Mentre ciò che sperimentiamo nella coscienza illusa è il frutto del nostro Karma.Sede della Vaquità è la coscienza.