filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...

131
Georg Wilhelm Friedrich Hegel Fenomenologia dello spirito Volume 1 La Nuova Italia, Firenze 1976 Pag. 364 Traduzione Enrico de Negri 8 maggio 2019 Questo testo di Hegel, che è forse il più celebre, è un testo che ha segnato una svolta decisiva nella filosofia. È stato scritto nel 1807, periodo napoleonico. Infatti, Hegel era favorevole a Napoleone, vedeva il lui qualcuno che stava operando grandi cambiamenti. Anche Beethoven era favorevole e scrisse la terza sinfonia, chiamata L’Eroica, proprio in omaggio a Napoleone. La Fenomenologia dello spirito ha una lunga prefazione, che Hegel scrisse alla fine, però compare all’inizio, per cui è una sorta di summa di tutta la Fenomenologia dello spirito. Nella prima pagina dice Siccome, per tacer d’altro, la filosofia è essenzialmente nell’elemento dell’universalità la quale chiude in sé il particolare, può sembrare in essa, più che in altre scienza, che nel fine e nei risultati ultimi si trovi espressa la cosa stessa proprio nella sua perfetta essenza. La filosofia tradizionalmente vorrebbe questo. Rispetto a questa essenza lo sviluppo dell’indagine dovrebbe propriamente costituire l’inessenziale. Lo sviluppo, cioè, è inessenziale rispetto al risultato. Il risultato è quello che dice che una certa cosa è vera oppure falsa, ma il percorso non ha interesse. Al contrario, nella comune idea per es. dell’anatomia, considerata a un dipresso come una nozione delle parti del corpo fuori della loro esistenza vitale, ognuno è persuaso di non possedere ancora la cosa stessa, il contenuto di quella scienza, e di dovere inoltre prendere in considerazione il particolare. – Per di più, in un tale aggregato di nozioni che non a buon diritto porta il nome di scienza, una conversazione intorno al fine e a simili generalità suole non essere differente da quel modo d’indagine meramente storico e non ancora concettuale, nel quale si parla anche del contenuto stesso, dei nervi, dei muscoli, ecc. Nella filosofia invece sorgerebbe questo squilibrio: che farebbe uso di un tal modo di indagine, mentre essa stessa la dichiarerebbe incapace a cogliere la verità. Questo modo di procedere della cosiddetta scienza, dice non a buon diritto, in effetti, è seguito anche dalla filosofia nonostante che la filosofia dica che la scienza non può raggiungere la verità. Similmente, proprio il modo di determinare il rapporto che un’opera filosofica crede di avere con altri tentativi riguardanti il medesimo soggetto, introduce un interesse estraneo e offusca ciò da cui dipende la conoscenza della verità. Quanto più rigidamente l’opinione concepisce il vero e il falso come entità contrapposte, tanto più poi, in rapporto a un diverso sistema filosofico, si aspetta unicamente o approvazione o riprovazione, e soltanto o l’una o l’altra sa vedere in una presa di posizione rispetto a quel diverso sistema stesso. Questo è quello che fanno la

Transcript of filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...

Page 1: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...

Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Fenomenologia dello spirito

Volume 1

La Nuova Italia Firenze 1976

Pag 364

Traduzione Enrico de Negri

8 maggio 2019

Questo testo di Hegel che egrave forse il piugrave celebre egrave un testo che ha segnato una svolta decisiva nella

filosofia Egrave stato scritto nel 1807 periodo napoleonico Infatti Hegel era favorevole a Napoleone

vedeva il lui qualcuno che stava operando grandi cambiamenti Anche Beethoven era favorevole

e scrisse la terza sinfonia chiamata LrsquoEroica proprio in omaggio a Napoleone La Fenomenologia

dello spirito ha una lunga prefazione che Hegel scrisse alla fine perograve compare allrsquoinizio per cui egrave

una sorta di summa di tutta la Fenomenologia dello spirito Nella prima pagina dice Siccome per

tacer drsquoaltro la filosofia egrave essenzialmente nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave la quale chiude in seacute il

particolare puograve sembrare in essa piugrave che in altre scienza che nel fine e nei risultati ultimi si trovi

espressa la cosa stessa proprio nella sua perfetta essenza La filosofia tradizionalmente vorrebbe

questo Rispetto a questa essenza lo sviluppo dellrsquoindagine dovrebbe propriamente costituire

lrsquoinessenziale Lo sviluppo cioegrave egrave inessenziale rispetto al risultato Il risultato egrave quello che dice

che una certa cosa egrave vera oppure falsa ma il percorso non ha interesse Al contrario nella comune

idea per es dellrsquoanatomia considerata a un dipresso come una nozione delle parti del corpo fuori della

loro esistenza vitale ognuno egrave persuaso di non possedere ancora la cosa stessa il contenuto di quella

scienza e di dovere inoltre prendere in considerazione il particolare ndash Per di piugrave in un tale aggregato

di nozioni che non a buon diritto porta il nome di scienza una conversazione intorno al fine e a simili

generalitagrave suole non essere differente da quel modo drsquoindagine meramente storico e non ancora

concettuale nel quale si parla anche del contenuto stesso dei nervi dei muscoli ecc Nella filosofia

invece sorgerebbe questo squilibrio che farebbe uso di un tal modo di indagine mentre essa stessa la

dichiarerebbe incapace a cogliere la veritagrave Questo modo di procedere della cosiddetta scienza dice

non a buon diritto in effetti egrave seguito anche dalla filosofia nonostante che la filosofia dica che la

scienza non puograve raggiungere la veritagrave Similmente proprio il modo di determinare il rapporto che

unrsquoopera filosofica crede di avere con altri tentativi riguardanti il medesimo soggetto introduce un

interesse estraneo e offusca ciograve da cui dipende la conoscenza della veritagrave Quanto piugrave rigidamente

lrsquoopinione concepisce il vero e il falso come entitagrave contrapposte tanto piugrave poi in rapporto a un diverso

sistema filosofico si aspetta unicamente o approvazione o riprovazione e soltanto o lrsquouna o lrsquoaltra sa

vedere in una presa di posizione rispetto a quel diverso sistema stesso Questo egrave quello che fanno la

2

filosofia e la scienza cioegrave contrappongono il vero e il falso cercano di sapere qual egrave il vero e di

scartare il falso Questo egrave il modo di operare della filosofia fino a Hegel compreso anche Kant

Crsquoera sempre una sorta di dualismo anche in Kant che Hegel critica tra il fenomeno e il

noumeno tra ciograve che egrave possibile conoscere come fenomeno attraverso dei modelli di conoscenza

e lrsquoimpossibilitagrave di conoscere la cosa in seacute Non tanto lrsquoopinionehellip Sta incominciando a dire che la

questione del vero e del falso non egrave unrsquoopinione non egrave un giudizio Non tanto lrsquoopinione riesce a

farsi un concetto della diversitagrave dei sistemi filosofici quanto piuttosto nella diversitagrave scorge piugrave la

contraddizione che non il progressivo sviluppo della veritagrave Fino a Hegel crsquoegrave una contrapposizione tra

vero e falso Il boccio dispare nella fioritura e si potrebbe dire che quello vien confutato da questa

similmente allrsquoapparire del frutto il fiore vien dichiarato una falsa esistenza della pianta e il frutto

subentra al posto del fiore come sua veritagrave Tali forme non solo si distinguono ma ciascuna di esse

dilegua anche sotto la spinta dellrsquoaltra percheacute esse sono reciprocamente incompatibili Ma in pari

tempo la loro fluida natura ne fa momenti dellrsquounitagrave organica nella quale esse non solo non si

respingono ma sono anzi necessarie lrsquouna non meno dellrsquoaltra e questa eguale necessitagrave costituisce ora

la vita dellrsquointiero Con questo esempio con tutti i limiti che puograve avere un esempio Hegel descrive

il compito della filosofia abbandonare questa idea che crsquoegrave sempre stata nella filosofia di una

contrapposizione tra vero e falso per cogliere invece nel vero e nel falso un movimento un

movimento dove il falso non egrave piugrave eliminato come un inutile come uno scarto ma come necessario

allrsquoesistenza del vero Noi leggeremo questo testo tenendo conto di Heidegger di Severino e di

Peirce in modo particolare Avrete avuto modo di notare che giagrave qui la questione che si pone in

Severino come la necessitagrave per affermare qualche cosa di porre ciograve che quella cosa non egrave per poi

toglierla Quindi vedete che il negativo deve esserci percheacute possa darsi il positivo E questo egrave

Hegel Ma come da una parte la contraddizione verso un sistema filosofico non suole concepire se

stessa in tal modo cosigrave drsquoaltra parte la coscienza che accoglie in seacute questa contraddizione non la sa

liberare o mantenere libera dalla sua unilateralitagrave neacute in ciograve che appare sotto forma di lotta contro se

stesso sa riconoscere momenti reciprocamente necessari Questi momenti vero e falso positivo e

negativo sono necessari al movimento di cui Hegel incomincia a dire Dove meglio potrebbe trovarsi

espresso lrsquointimo significato di unrsquoopera filosofica che nei fini e nei risultati di essa E come questi

fini e questi resultati potrebbero venire piugrave determinatamente conosciuti che mediante la differenza loro

da ciograve che la cultura di unrsquoetagrave produce nello stesso campo Anche i fini che unrsquoopera filosofica vuole

perseguire comunque sono definiti dalla differenza da altre cose hellipla cosa stessa non egrave esaurita nel

suo fine bensigrave nella sua attuazionehellip Che egrave quello che diceva prima cioegrave ciograve che importa non egrave

soltanto il risultato ma il percorso che ha portato a quel risultato hellipneacute il risultato egrave lrsquoIntiero

effettuale Il semplice risultato non egrave lrsquointero Qui incomincia a parlare di intero (Intiero) Potete

intendete lrsquointero piugrave propriamente come ciograve che intende Severino con il concreto e cioegrave come il

porsi di un elemento e ciograve che quellrsquoelemento non egrave in quanto tolto Questo egrave il concreto egrave lrsquointero

Il risultato da solo non egrave il concreto non egrave lrsquointero cosa che invece la filosofia prima di Hegel

aveva sempre posto nel senso che ciograve che conta egrave il risultato Anche la scienza oggi fa questo

tutto ciograve che conta egrave il risultato tutto ciograve che ha condotto al risultato egrave un mero strumento un

mezzo per giungere al risultato una volta raggiunto il risultato tutto ciograve che ha consentito di

raggiungerlo scompare viene eliminato Hegel invece dice che non viene affatto eliminato e dice

hellipanzi questo egrave il resultato con il suo divenire per seacute il fine egrave lrsquouniversale non vitale cosigrave come la

tendenza egrave il mero slancio ancor privo della sua effettualitagrave e il nudo resultato egrave la morte spoglia che

ha lasciato dietro di seacute la tendenza Il nudo risultato non sarebbe altro che ciograve che si egrave lasciato dietro

ciograve che egrave morto non ha piugrave la vita ma che gli dagrave tutto il processo In questo senso parla di morte

Similmente la diversitagrave egrave piuttosto il limite della cosa essa egrave lagrave dove la cosa cessa o egrave ciograve che questa

non egrave Incomincia a dirci una cosa importante la diversitagrave egrave ciograve che quella cosa non egrave Dice ciograve

che egrave e ciograve che non egrave Un tale lavorio intorno al fine o ai risultati e intorno alla diversitagrave di questo e

di quello e ai giudizi che se ne fanno egrave una fatica piugrave lieve di quanto forse non sembri Infatti invece

3

di concentrarsi nella cosa un tale procedere non fa altro che scavalcarla invece di indugiare in essa e

di obliarsi in essa un tale sapere si attacca sempre a qualcosa di diverso e resta presso di seacute anzicheacute

essere presso di essa e abbandonarsi ad essa Vedete come echeggiano le questioni che molti anni

dopo affronteragrave Severino rispetto al concreto e allrsquoastratto Egrave come se Hegel ci stesse dicendo che

ci si affanna ad attaccarsi allrsquoastratto perdendo di vista il concreto lrsquointero Lrsquoinizio della cultura

e della liberazione dallrsquoimmediatezza della vita sostanzialehellip La vita sostanziale egrave lrsquoesperienza

hellipdovragrave sempre consistere nellrsquoacquistare cognizioni di principi e punti di vista generalihellip Quindi

parte da principi generali Sono solo i principi generali quelli che possono dare un punto di

partenza un punto di vista particolare non egrave un punto di partenza egrave soltanto qualcosa di

accidentale Per Hegel invece egrave fondamentale che il punto di partenza sia universale hellipnel

sollevarsi cosigrave fino al pensiero della cosa nella sua generalitagrave sostenendola o confutandola tuttavia

fondatamente nellrsquoaccoglierne secondo determinati modi la concreta e ricca pienezza e nel saperne

impartire unrsquoonesta informazione e un giudizio non avventato Ma questo inizio della cultura prima

di tutto faragrave posto al rigore della vita piena che introduce allrsquoesperienza della cosa stessahellip Questa

questione dellrsquoesperienza egrave molto importante in Hegel e la riprenderagrave molto spesso Lrsquoesperienza

della vita non crsquoegrave mai in Hegel un puro e astratto intellettualismo ma egrave sempre calato

nellrsquoesperienza nella prassi nel fare hellipe quando poi il rigore del concetto saragrave disceso nel profondo

della cosa allora quella cognizione e apprezzamento sapranno restare al posto che loro si conviene nella

conversazione Quindi calarsi nella cosa stessa In effetti Hegel aveva dato inizialmente un titolo

diverso alla Fenomenologia che era Scienza dellrsquoesperienza della coscienza Quindi scienza cioegrave la

conoscenza dellrsquoesperienza della coscienza fare cioegrave esperienza della propria coscienza Egrave questo

il principio portante Quindi calarsi nella propria coscienza La coscienza non egrave altro che un sapere

che riguarda lrsquoimmediato il presente tutto ciograve che egrave immanente La coscienza egrave ciograve che mi

consente di sapere che in questo momento sto parlando senza una riflessione intorno a questo ma

semplicemente cogliere il dato immanente La vera figura nella quale la veritagrave esiste puograve essere

soltanto il sistema scientifico di essa La veritagrave si coglie soltanto nel momento in cui si manifesta

questo percorso scientifico in questo calarsi nella coscienza In fondo ci si cala nella coscienza per

sapere come accade il sapere delle cose A pag 5 La vera forma della veritagrave viene dunque posta in

questa scientificitagrave ciograve che equivale ad affermare che solo nel concetto la veritagrave trova lrsquoelemento della

sua esistenzahellip Hegel dice queste cose anche per opporsi soprattutto allrsquoidealismo di Schelling

allrsquointuizione di Schelling che chiamava ldquocolpo di pistolardquo cioegrave allrsquoimprovviso ho questa

intuizione questo lampo che mi illumina dopodicheacute so come stanno le cose Ecco dice la veritagrave

non ha niente a che fare con questo la veritagrave egrave un percorso una fatica egrave una tragedia nel senso

che occorre passare attraverso la disperazione del negativo attraverso il continuo confronto con

ciograve che si pone e con ciograve che egrave altro rispetto a ciograve che si pone Questo egrave il percorso da fare A pag

8 Questo parlare da profeti crede di restarsene nel centro e nel profondo della cosa getta uno sguardo

sprezzante sulla determinatezza (il horos) e a bella posta si tiene a distanza dal concetto e dalla

necessitagrave come da quella riflessione che sta di casa soltanto nella finitezza Questa intuizione del colpo

di pistola si tiene a distanza dallrsquoargomentazione dice Hegel anzi non ne vuole sapere percheacute

verrebbe messa in discussione da unrsquoargomentazione stringente Ma come crsquoegrave una vuota estensione

cosigrave crsquoegrave una vuota profonditagrave come crsquoegrave unrsquoestensione della sostanza che si riversa in unrsquoinfinita varietagrave

senza aver forza di tenerla a freno cosigrave crsquoegrave unrsquointensitagrave priva di contenuto la quale comportandosi

come la forza senza espansione coincide con la superficialitagrave hellip Del resto non egrave difficile a vedersi

come la nostra etagrave sia unrsquoetagrave di gestazione e di trapasso a una nuova era lo spirito ha rotto i ponti col

mondo del suo esserci e rappresentare durato fino ad oggi esso sta per calare tutto ciograve nel passato e

versa in un travagliato periodo di trasformazione Invero lo spirito non si trova mai in condizione di

quiete preso comrsquoegrave in un movimento sempre progressivo Egrave per questo che apprezzava Napoleone

Per lui era lrsquoidea del progresso di qualcosa che stava cambiando di qualcosa che stava rompendo

con il passato Ma a quel modo che nella creatura dopo lungo placido nutrimento il primo respiro -

4

in salto qualitativo - interrompe quel lento processo di solo accrescimento quantitativo e il bambino egrave

nato cosigrave lo spirito che si forma matura lento e placido verso la sua nuova figura e dissolve brano a

brano lrsquoedificio del suo mondo precedente lo sgretolamento che sta cominciando egrave avvertibile solo per

sintomi sporadici la fatuitagrave e la noia che invadono ciograve che ancor sussiste lrsquoindeterminato

presentimento di un ignoto sono segni forieri di un qualche cosa di diverso che egrave in marcia Ciograve che

stava marciando in realtagrave era lrsquoesercito di Napoleone che stava occupando tutta lrsquoEuropa Solo

un cotal ldquonuovordquo ha tanto poco una piena effettualitagrave quanto il neonato ed egrave essenziale non lasciar

fuori di considerazione questo punto Il primo sorgere egrave inizialmente una immediatezza egrave in altri

termini il concetto di quel nuovo mondo Quanto poco un edificio egrave compiuto quando le sue fondamenta

sono gettate tanto poco il concetto dellrsquointiero che egrave stato raggiunto egrave lrsquointiero stesso Io ho un concetto

dellrsquointero ma se non so come ho costruito questo concetto allora questo concetto non egrave lrsquointero

Egrave lo stesso discorso che faceva prima rispetto alla conclusione la conclusione non egrave lrsquointero

Quando noi desideriamo vedere una quercia nella robustezza del suo tronco nellrsquointreccio dei suoi rami

e nel rigoglio delle sue fronde non siamo soddisfatti se al suo posto ci venga mostrata una ghiandahellip

Che contiene in potenza la quercia ma non egrave la quercia hellipsimilmente la scienza corona del mondo

dello spirito non egrave compiuta al suo inizio Occorre il percorso Vedete come la questione del

percorso il cammino che poi chiameragrave dialettica egrave sempre presente in Hegel fin dalle prime

pagine Lrsquoinizio del novello spirito egrave il prodotto di un vasto sovvertimento di molteplici forme di civiltagrave

egrave il premio di una via molto intricata e di una non meno grave fatica Tale cominciamento egrave lrsquointiero

che dalla successione noncheacute dalla sua estensione egrave tornato in se stesso egrave il concetto semplice di

quellrsquointiero ma divenuto Ecco qui crsquoegrave tutta la filosofia di Hegel Il cominciamento egrave quellrsquointero

che egrave tornato a se stesso Il concetto dellrsquointero non egrave lrsquointero il concetto dellrsquointero egrave il

cominciamento egrave un concetto che poi articola svolge Tutto ciograve a un certo punto ritorna al punto

di partenza e soltanto quando ritorna al punto di partenza il cominciamento egrave un cominciamento

Sembra paradossale ma non lo egrave Questo movimento egrave lo stesso movimento di cui parla Peirce la

Primitagrave lrsquoinizio il primo elemento non crsquoegrave senza il secondo Ricordate A egrave B la A non crsquoegrave fino a

quando non crsquoegrave la B percheacute la B egrave ciograve che mi dice che cosrsquoegrave la A fincheacute non crsquoegrave la B non crsquoegrave neanche

la A Ciograve nonostante occorre che ci sia la A per potere dire che A egrave B Egrave per questo che la triade

di Peirce egrave un circolo ermeneutico nel senso che il primo elemento egrave quello che egrave percheacute egrave il secondo

che fornisce al primo elemento la sua esistenza ma in questo movimento il primo e il secondo

diventano un qualche cosrsquoaltro per cui la A non egrave piugrave la A e la B non egrave piugrave solo la B diventano

una sintesi usando i termini di Hegel diventano unrsquoaltra cosa diventano la relazione tra i due

Questa relazione tra i due egrave necessaria percheacute ci sia la B e ci sia la A senza questa relazione tra i

due la A resta la A e B resta la B come se fossero degli astratti egrave soltanto il terzo elemento cioegrave

la relazione che li mostra in quanto concreto Vedete come tornano le cose che abbiamo

considerate in questi anni Peraltro lrsquoeffettualitagrave di questo intiero semplice consiste nel processo per

cui quelle precedenti figurazioni ora fattesi momentihellip Prima erano figure come la A e la B adesso

sono momenti di un tutto hellipsi risviluppano e si danno una nuova figurazione e ciograve nel nuovo

elemento nel senso che si egrave venuto sviluppando Questi due elementi queste due figure come le

chiama Hegel non sono piugrave due figure ma sono due momenti dellrsquointero e quindi per dirla in

modo spiccio acquistano un nuovo significato diventano unrsquoaltra cosa Poi Hegel applicheragrave

tutto ciograve a ogni cosa alla politica al diritto allrsquoestetica ogni cosa avragrave questo andamento Mentre

da una parte il primo apparire del nuovo mondohellip Potete intendere lrsquoapparire del nuovo mondo

come la Primitagrave di Peirce come lrsquoapparire di qualche cosa che di per seacute non egrave nulla fino a che non

crsquoegrave un altro elemento che dice che cosrsquoegrave il primo ma a questo punto i due elementi sono in relazione

e quindi ciascuno dei due elementi non egrave piugrave una figura ma diventa un momento dellrsquointero non

egrave piugrave lrsquoastratto ma egrave il concreto per dirla alla Severino Mentre da una parte il primo apparire del

nuovo mondo egrave solo lrsquointiero nellrsquoinvolucro della sua semplicitagrave o egrave il generale fondamento dellrsquointiero

medesimo drsquoaltra parte per la coscienza la ricchezza della precedente esistenza egrave presente ancora nel

5

ricordo Nella figura che novellamente appare la coscienza non trova espansione neacute specificazione di

contenuto ancor piugrave le manca quel raffinamento formale in virtugrave del quale le differenze vengono con

sicurezza determinate e ordinate nelle loro salde relazioni Parla di raffinamento della scienza cioegrave

occorre che questo primo elemento si articoli si trovi preso in un processo in unrsquoelaborazione in

un pensiero Senza tale raffinamento la scienza non puograve avere il carattere della universale

intelligibilitagrave e assume la parvenza di un esoterico possesso di alcuni individuihellip Esoterico cioegrave

misterioso Possiamo prendere come esempio lrsquoidea nellrsquoidealismo di Schelling il colpo di pistola

lrsquointuizione geniale che egrave appannaggio suo egrave lui che ha avuto questa idea non egrave un percorso che

possa essere esibito ad altri hellip- un esoterico possesso infatti in questo caso essa egrave data soltanto nel

suo concetto o egrave dato soltanto il suo interno - di alcuni individui singoli infatti la sua apparenza

senza espansione singolarizza la sua esistenza Appare senza estensione cioegrave senza articolazione

In questo modo la sua essenza sarebbe questa di apparire coigrave allrsquoimprovviso senza un percorso

Soltanto ciograve che egrave perfettamente determinato egrave anche essotericohellip Essoterico egrave il contrario di esoterico

quindi vuol dire conosciuto hellipda tutti concepibile e suscettibile di venir da tutti imparato e di essere

proprietagrave di tutti La via della scienza egrave la sua forma intelligibile vi aperta a tutti e per tutti eguale

arrivare mediante llsquointelletto al sapere razionale questa egrave la giusta esigenza della coscienza che si

accinge alla scienza giaccheacute lrsquointelletto egrave il pensare il puro Io in generalehellip Questo saragrave ripreso da

Gentile hellipe lrsquointelligibile egrave ciograve che egrave giagrave conosciuto ossia egrave lrsquoelemento comune della scienza e della

coscienza prescientifica che puograve cosigrave aprirsi immediatamente un varco entro la scienza Occorre

quindi che ci sia il movimento del pensiero mentre lrsquointuizione egrave come se bloccasse questa veritagrave

in qualcosa che non ha piugrave nessun movimento percheacute egrave giagrave raggiunta egrave ligrave egrave quella conclusione

oltre la quale non si va piugrave non soltanto nega tutto il percorso che lrsquoha prodotta percheacute questo

percorso non crsquoegrave proprio A pag 13 paragrafo 2 Prima di questo se la prende ancora con

Schelling con lrsquoAssoluto dove tutto egrave eguale e allora fa quel famoso esempio dove nella notte

tutte le vacche sono nere per cui non crsquoegrave piugrave distinzione alcuna non crsquoegrave piugrave questa analisi

laboriosa crsquoegrave soltanto lrsquoAssoluto messo ligravehellip Secondo il mio modo di vedere che dovragrave giustificarsi

soltanto merceacute lrsquoesposizione del sistema stesso tutto dipende dallrsquointendere e dallrsquoesprimere il vero non

come sostanza ma altrettanto decisamente come soggetto Il vero egrave sempre stato posto come sostanza

come qualcosa che egrave in seacute Lui invece dice che il vero egrave un soggetto Cosa vuol dire che egrave un

soggetto Per Hegel il soggetto egrave il pensiero stesso egrave qualche cosa che egrave in continuo divenire il

soggetto egrave un divenire stesso Quindi il vero non egrave altro che un divenire ponendolo come un

soggetto lo pone come se fosse un qualcuno che agisce ndash in genere il soggetto egrave anche

grammaticalmente colui che agisce quella cosa che il predicato descrive Qui egrave da notare che la

sostanzialitagrave racchiude in seacute non solo lrsquouniversale o lrsquoimmediatezza del sapere stesso ma anche

quellrsquoimmediatezza che per il sapere egrave essere o immediatezza A pag 14 (18) La sostanza viva egrave bensigrave

lrsquoessere il quale egrave in veritagrave Soggettohellip Soggetto quindi colui che agisce non egrave una cosa morta ma egrave

ciograve che agisce hellipo ciograve che egrave poi lo stesso egrave lrsquoessere che in veritagrave egrave effettuale ma soltanto in quanto la

sostanza egrave il movimento del porre se stesso o in quanto essa egrave la mediazione del divenire-altro-da-seacute con

se stesso Qui arriviamo in medias res Quindi il soggetto egrave ciograve che agisce ciograve che fa ma fa che

cosa Questo movimento egrave il movimento del porre se stesso la mediazione del porre se stesso in

quanto diviene altro da seacute Se il soggetto si pone come se stesso si pone come altro Pensate al

funzionamento del linguaggio molto banalmente quando io pongo qualche cosa per porre questo

qualche cosa devo dire che cosrsquoegrave questo qualche cosa ma per dire questa cosa devo dire altro da

seacute rispetto alla cosa Come soggetto essa egrave la pura negativitagrave semplicehellip In quanto soggetto

autoponentesi si pone come soggetto cioegrave deve porsi come un qualche cosa che non egrave piugrave se stesso

e quindi egrave negativitagrave Riprendendo Severino e il suo A=A queste due A non sono lo stesso ndash per

Severino sono lo stesso a condizione di fare quella formula famosa ndash la seconda egrave altra rispetto alla

prima e viceversa helliped egrave proprio per ciograve la scissione del semplice in due parti o la duplicazione

opponentehellip Il soggetto che potrebbe apparire semplice egrave in due parti come seacute e come altro da

6

seacute hellipquesta a sua volta egrave la negazione di questa diversitagrave indifferente e della sua opposizione soltanto

questa ricostituentesi eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso ndash non unrsquounitagrave

originaria come tale neacute unrsquounitagrave immediata come tale ndash egrave il vero Il vero egrave movimento del soggetto

che si pone come altro da seacute per potere porsi e che ritorna su se stesso Questa ricostituentesi

eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso questo riflettersi dellrsquoesser-altro in se stesso

questo movimento secondo Hegel egrave il vero movimento dellrsquoelemento che interviene che per

essere seacute deve riflettersi deve uscire da se stesso cioegrave diventare altro da seacute per poi riflettendosi

ricongiungersi a seacute Egrave il movimento della dialettica

Intervento Come se si riconoscesse solo attraverso questo divenire altro da seacutehellip

Esattamente Se non fa questo movimento il primo egrave nulla Questo Peirce lo diceva la A senza la

B egrave nulla egrave il solo cominciamento egrave il semplice apparire di qualcosa che se non significa qualcosa

egrave nulla ma se significa qualcosa si pone fuori da seacute per ritornare su di seacute Solo in questo caso la A

diventa la A soltanto se si estroflette verso la B e poi dalla B ritorna sulla A Questo egrave il

movimento dialettico Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio la

propria fine come proprio finehellip Questo circolo egrave il circolo ermeneutico che ha allrsquoinizio la propria

fine che ritorna al punto di partenza ma il tornare al punto di partenza egrave il suo fine Ecco che

come dice giustamente Hegel Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio

la propria fine come proprio fine e che solo mediante lrsquoattuazione e la propria fine egrave effettuale Cioegrave

diventa quello che egrave Percheacute qualcosa sia quello che egrave occorre che ci sia questo movimento sennograve

egrave nulla (19) stessa pagina La vita di Dio e il conoscere divino potranno bene venire espressi come un

gioco dellrsquoamore con se stesso questa idea degrada fino allrsquoedificazione e a dirittura allrsquoinsipidezza

quando mancano la serietagrave il dolore la pazienza e il travaglio del negativo Egrave con questo che occorre

confrontarsi dice Hegel Va bene lrsquoamore di Dio ma se non crsquoegrave questa disperazione del dubbio

del travaglio del negativo del confronto continuo con il fatto che ciograve che sto ponendo egrave altro da

seacute e con il fatto che sia altro da seacute egrave la condizione percheacute sia quello che egravehellip senza questo non si

intende niente In seacute quella vita egrave lrsquointatta eguaglianza e unitagrave con seacute che non egrave mai seriamente

impegnata nellrsquoesser-altro e nellrsquoestraneazione e neppure nel superamento di questa estraneazione Lrsquoin

seacute senza un per seacute che sarebbe questa retroflessione sullrsquoin seacute egrave nulla Ma siffatto in-seacute egrave

lrsquouniversalitagrave astrattahellip Riecheggia Severino se io isolo lrsquoin seacute se lo astraggo per Severino egrave

autocontraddittorio Hegel non pone la questione in questi termini la pone come universalitagrave

astratta hellipnella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacutehellip Cioegrave lrsquo in seacute egrave tale

solo per un per seacute solo in questo movimento di ritorno come dire che ciograve che dico egrave quello che egrave

nel movimento di ritorno in quanto ciograve che dico si estroflette attraverso qualche cosa che egrave altro

da seacute - il suo significato per esempio ndash per tornare e fare di ciograve che dico quello che egrave Ma siffatto

in-seacute egrave lrsquouniversalitagrave astratta nella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacute e

quindi in generale dallrsquoautomovimento della forma Qualora la forma venga espressa come eguale

allrsquoessenza si incorre poi in un malinteso se si pensa che il conoscere stia pago allrsquoin-seacute o allrsquoessenza

e possa invece fare a meno della forma - se si pensa che lrsquoassoluto principio fondamentale o lrsquointuizione

assoluta rendano superflua lrsquoattuazione progressiva della prima o lo sviluppo della seconda Appunto

percheacute la forma egrave essenziale allrsquoessenza quanto questa lo egrave a se stessahellip Non crsquoegrave la forma senza

contenuto hellipquestrsquoultima non egrave concepibile neacute esprimibile meramente come essenza ossia come

sostanza immediata o come pura autointuizione del divino anzi proprio altrettanto come forma e in

tutta la ricchezza della forma sviluppata solo cosigrave egrave concepita ed espressa come Effettuale Come io la

vedo come io la dico E qui crsquoegrave la famosissima e celeberrima affermazione di Hegel sulla quale i

commentatori di Hegel si sono impegnati Il vero egrave lrsquointiero Per noi egrave facile intenderla a questo

punto tenendo conto del lavoro che abbiamo fatto con Severino il vero egrave il concreto

semplicemente Non egrave una delle sue parti o qualcuna delle sue parti egrave lrsquointero Severino

aggiungeva che solo lrsquointero egrave lrsquoincontraddittorio cioegrave posso porlo Soltanto lrsquointero egrave

lrsquoincontraddittorio Per Hegel il vero egrave lrsquointero Vedete che egrave da qui che arrivano tutte le cose che

7

dice Severino Ma lrsquointiero egrave soltanto lrsquoessenza che si completa mediante il suo sviluppo Cioegrave lrsquointero

egrave questo percorso non egrave questa o quella cosa egrave tutto il percorso che ha condotto allrsquointero

DellrsquoAssolutohellip LrsquoAssoluto sarebbe il concreto hellipdevesi dire che esso egrave essenzialmente Resultato che

solo alla fine egrave ciograve che egrave in veritagravehellip Sta dicendo che lrsquoAssoluto lrsquointero il concreto non egrave qualcosa

che si dagrave nellrsquoimmediato ma egrave un risultato per Hegel egrave il risultato di questo percorso dialettico

che conduce dal cominciamento dallrsquoin seacute allrsquoestroflessione dellrsquoin seacute per tornare come il per seacute

Questo movimento egrave ciograve che consente allrsquoelemento di divenire se stesso Per quanto possa sembrare

contraddittorio che lrsquoAssoluto sia da concepire essenzialmente come resultato basta tuttavia riflettere

alquanto per rendersi capaci di questa parvenza di contraddizione Il cominciamento il principio o

lrsquoAssoluto come da prima e immediatamente viene enunciato egrave solo lrsquoUniversale Ogni volta che

affermo qualcosa affermo un universale ogni volta che parto con qualcosa questo qualcosa egrave

posto come universale Se io dico ldquotutti gli animalirdquo queste parole non potranno mai valere come

una zoologia con altrettanta evidenza balza agli occhi che le parole ldquodivinordquo ldquoassolutordquo ldquoeternordquo

ecc non esprimono ciograve che quivi egrave contenuto e tali parole in effetti non esprimono che lrsquointuizione

intesa come lrsquoimmediato Ciograve che egrave piugrave di tale parole e sia pure il passaggio a una sola proposizione

contiene un divenire-altro che deve venire ripreso ossia una mediazione Nel momento in cui io voglio

dire che cosrsquoegrave una cosa nel momento in cui voglio usare una parola ecco che questa parola diventa

necessariamente un divenire-altro La mediazione egrave una relazione egrave una relazione tra i due Ha

detto in modo molto preciso se io voglio dire qualcosa del divino o di qualunque altra cosa devo

dire qualche cosa che egrave altro da quello devo dire altre parole percheacute possa poi tornare al divino e

fare del divino ciograve che egrave A pag 16 (22) hellipla ragione egrave lrsquooperare conforme a un fine Egrave la definizione

mutatis mutandis che dagrave Heidegger alla tecnica tra lrsquoaltro costruzione di strumenti in vista di

scopi Lrsquoinnalzamento della presunta natura sopra il pensiero misconosciuto e anzitutto il bando dato

alla finalitagrave esteriore han gettato il discredito sulla forma del fine Ma a quel modo che anche Aristotele

determina la natura come lrsquooperare conforme a un fine essendo questo lrsquoimmediato il quieto lrsquoimmoto

che egrave esso stesso motore cosigrave tale immoto egrave il Soggetto la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-

per-seacute o la pura negativitagrave Egrave importante Questo immoto questo quieto di fatto egrave soggetto

soggetto nel senso che agisce e la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-per-se cioegrave

questa cosa vuole essere per seacute egrave lrsquoin seacute che vuole diventare per seacute E che egrave la pura negativitagrave

percheacute per diventare per seacute lrsquoin seacute deve estroflettersi deve uscire da seacute diventare altro egrave soltanto

diventando altro che puograve tornare in quanto diventato finalmente per seacute Lrsquoin seacute egrave nulla occorre

che diventi per seacute percheacute diventi qualche cosa di concreto E il resultato egrave ciograve stesso che egrave il

cominciamento soltanto percheacute il cominciamento egrave finehellip La fine egrave il cominciamento la fine di

questo percorso dellrsquoin seacute che diventa per seacute Egrave questo il fine che vuole raggiungere hellipoppure

lrsquoeffettuale egrave ciograve che egrave il suo concetto soltanto percheacute lrsquoimmediato come fine ha dentro di lui il Seacute o la

pura effettualitagrave Sta dicendo che dentro lrsquoimmediato nel cominciamento crsquoegrave giagrave questo fine non

egrave lui il cominciamento ma il percorso che ritorna a lui Il fine attuato o lrsquoeffettuale esistente egrave

movimento egrave divenire giunto al suo dispiegamento ma proprio questa inquietudine egrave il Seacutehellip Egrave questa

inquietudine egrave questo doversi estraniare dellrsquoin seacute per diventare per seacute e ritornare sullrsquoin seacute Egrave

questa lrsquoinquietudine per cui non sta mai fermo egrave sempre in movimento percheacute una cosa possa

essere quella che egrave deve operare questo movimento sennograve egrave nulla helliped esso egrave eguale a quella

immediatezza e a quella semplicitagrave del cominciamento percheacute egrave il resultato percheacute egrave ciograve che egrave tornato in

se stesso Non come voleva Aristotele la potenza e lrsquoatto Qui per Hegel non egrave piugrave in questo modo

crsquoegrave soltanto questo movimento hellipma ciograve che egrave tronato in se stesso egrave appunto il Seacute e il Seacute egrave

lrsquoeguaglianza e la semplicitagrave che si rapportano a seacute Lrsquoin seacute che si estroflette e torna indietro diventa

per seacute tutto questo egrave il Seacute questa cosa egrave Seacute a condizione che ci sia questo movimento sennograve egrave

nulla

15 maggio 2019

8

Per Hegel il soggetto egrave ciograve che agisce lrsquoagente non egrave fermo immobile Pag 17 (23) dice Il bisogno

di rappresentarsi lrsquoAssoluto come soggetto si egrave servito delle espressioni Dio egrave lrsquoeterno o lrsquoordine morale

del mondo o lrsquoamore ecc Come dire che lrsquoAssoluto egrave il soggetto Tenete conto che siamo nel 1807 e

che con Assoluto si intendeva ciograve che egrave immediatamente vero egrave ciograve che oggi chiamiamo la realtagrave

la realtagrave delle cose non nel senso folkloristico del termine ma come ciograve che si manifesta

immediatamente Ecco porre questa come soggetto egrave qualcosa che prima di Hegel non era mai

accaduto la realtagrave era quella che egrave lrsquoAssoluto non era il soggetto era la cosa Porre il soggetto

significa porre lrsquoAssoluto la realtagrave come agente come qualcosa che agisce continuamente E

infatti agisce nel mondo in cui ci ha mostrato nelle pagine precedenti In espressioni simili il vero

egrave bensigrave posto allrsquoincirca come Soggetto ma non egrave ancora rappresentato come il movimento del riflettersi

in se stesso Egrave questo il soggetto egrave questo movimento questo agire dellrsquoin seacute che si estroflette e

che diventa il per seacute e ritorna sullrsquoin seacute diventando a questo punto lrsquointero una volta che si egrave

completato questo movimento non egrave piugrave lrsquoin seacute ma lrsquoin seacute e per seacute Vale a dire lrsquoin seacute sarebbe

lrsquoimplicito che perograve non egrave ancora manifesto per cui non crsquoegrave ancora consapevolezza occorre che

diventi esplicito cioegrave che diventi il per seacute solo allora lrsquoautocoscienza se ne appropria e fa

esperienza di seacute attraverso lrsquoaltro da seacute attraverso questa estroflessione A pag 18 Il soggetto

vien preso come punto fermo al quale come a loro sostegno i predicati aderiscono mediante un

movimento che appartiene a chi sa di esso ma che non devesi riguardare come appartenente al punto

stesso eppure solo mediante quel movimento il contenuto sarebbe rappresentato come soggetto Sta

semplicemente dicendo che anche un significato si suppone che sia quello che egrave ma non egrave cosigrave

percheacute il significato egrave preso anche lui in questo movimento fincheacute non crsquoegrave questo ritorno non crsquoegrave

la consapevolezza non crsquoegrave lrsquoautocoscienza Tutto questo movimento egrave per Hegel il soggetto cioegrave

egrave agente egrave qualcosa che muove Dato il modo come quel movimento egrave costituito esso non puograve

appartenere al soggetto drsquoaltronde presupposto quel punto il movimento non puograve essere costituito

diversamente puograve essere soltanto esteriore Percheacute ci sia movimento occorre che ci sia qualcosa di

esterno se tutto egrave in seacute non si muove niente Quellrsquoanticipazione che lrsquoAssoluto egrave Soggetto non solo

non egrave quindi lrsquoeffettuale realtagrave di questo concetto ma la rende addirittura impossibile cheacute

lrsquoanticipazione lo pone come punto fermo e lrsquoeffettualitagrave egrave invece lrsquoautomovimento Dire che lrsquoassoluto

egrave soggetto non egrave soltanto lrsquoeffettuale realtagrave la realtagrave cosigrave come si effettua cosigrave come la vediamo

ma la rende addirittura impossibile La realtagrave cosigrave come egrave concepita dal pensare comune sarebbe

impossibile se questa realtagrave non fosse in un movimento cioegrave se la realtagrave non fosse soggetto Non

potrei conoscere se dallrsquoin seacute non ci fosse questo movimento attraverso il per seacute che ritorna sullrsquoin

seacute senza questo movimento non crsquoegrave conoscenza Tra le varie conseguenze che discendono da quello

che si egrave detto puograve venir messa in rilievo la seguente soltanto come scienza o come sistema il sapere egrave

effettuale e puograve venir presentato soltanto come scienza o come sistemahellip Quindi il sapere intanto

non egrave il prodotto di quella immediata intuizione il famoso colpo di pistolahellip no non egrave cosigrave il

sapere egrave un cammino egrave un percorso e si produce soltanto come scienza come sistema come quel

cammino che mano a mano pone ciascun elemento a fronte del suo negativo di ciograve che non egrave per

poi tornare su di seacute hellipinoltre un cosigrave detto principio fondamentale della filosofia se pur egrave vero egrave poi

giagrave falso in quanto esso egrave soltanto principio Il principio non egrave il tutto il principio egrave una parte del

tutto Il principio sarebbe lrsquoin seacute cioegrave lrsquoavviarsi di qualche cosa ma senza il movimento

potremmo dire senza la dialettica egrave falso esattamente come diceva Severino rispetto

allrsquoastrazione allrsquoastratto rispetto al concreto lrsquoastratto egrave falso se non crsquoegrave il concreto entro il

quale lrsquoastratto trova il suo compimento per cosigrave dire Questo sistema il sapere effettuale che egrave

principio fondamentale della filosofia egrave facile da confutare percheacute non egrave il tutto egrave soltanto lrsquoinizio

La confutazione consiste nellrsquoindicarne la deficienza ma deficiente esso egrave percheacute egrave solo lrsquouniversale o

percheacute egrave soltanto principio soltanto cominciamento Quando si dice qualche cosa questo qualche

cosa io lo pongo come lrsquoincominciamento ma incominciamento di che Incominciamento di un

9

movimento di questo qualcosa che dico verso il significato che ha Se non crsquoegrave questo movimento

verso il suo significato ciograve che dico egrave come direbbe Hegel deficiente cioegrave manca del concreto

Se la confutazione egrave esauriente essa lo egrave proprio percheacute tratta e sviluppata da quel principio stesso non

giagrave percheacute dal di fuori messa in opera mediante opposte gratuite asserzioni Cosigrave la confutazione sarebbe

propriamente lo sviluppo del principio e quindi il complemento di ciograve che gli manca se essa non si

misconoscesse badando soltanto al proprio operare negativo senza divenire consapevole del proprio

processo e del proprio resultato anche secondo il loro lato positivo Questa confutazione che dice che

ciograve che dico egrave solo il cominciamento che egrave mancante di qualche cosa ma ciograve che manca egrave proprio

la sua realizzazione cioegrave il suo sviluppo Quindi la confutazione che dice che egrave solo il principio e

non lrsquointero egrave vera ma egrave proprio questo che dice che egrave necessario uno sviluppo unrsquoarticolazione

un movimento percheacute si compia questo processo e quindi lrsquoincominciamento non si fermi ligrave ma

diventi un sistema un percorso che porta al concetto Egrave nel vero senso della parola positiva quella

realizzazione del cominciamentohellip Il cominciamento deve realizzarsi hellipla quale viceversa costituisca

nello stesso tempo verso di esso un comportamento altrettanto negativohellip Percheacute questa realizzazione

non egrave altro che il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e quindi il suo negativo hellipe piugrave precisamente

un comportamento negativo verso quella sua forma unilaterale per cui esso egrave soltanto immediatamente

o egrave il fine Ci sta dicendo che questa estroflessione questo movimento per cui il cominciamento si

realizza in unrsquoaltra cosa attraverso il suo negativo e ritorna su di seacute Si coglie la questione del

sistema quando il percorso rispetto al negativo torna sullrsquoin seacute quando il per seacute torna sullrsquoin seacute

solo a questo punto crsquoegrave la realizzazione del cominciamento per cui non egrave piugrave deficiente Se lo

prendiamo da seacute come astratto egrave deficiente ma come concreto non lo egrave piugrave percheacute il concreto egrave

sigrave il cominciamento ma allrsquointerno del movimento per cui lrsquoin seacute diventa per seacute e torna sullrsquoin seacute

come autocoscienza cioegrave cosciente di seacute Che il vero sia effettuale solo come sistemahellip Potremmo

dirla cosigrave che la veritagrave si effettui solo come sistema Questo lo aveva detto prima la veritagrave non egrave

qualcosa che mi viene in mente allrsquoimprovviso neacute egrave qualcosa che posso astrarre dal concreto come

fa la logica Tutta la Fenomenologia dello spirito egrave una critica alla logica formale che invece

stabilisce che da una parte crsquoegrave il vero e dallrsquoaltra il falso trattandoli come due astratti Che il vero

sia effettuale solo come sistema o che la sostanza sia essenzialmente Soggetto ciograve egrave espresso in quella

rappresentazione che enuncia lrsquoAssoluto come Spiritohellip Lo Spirito egrave il pensiero hellipelevatissimo

concetto appartenente allrsquoetagrave moderna e alla sua religione Soltanto lo spirituale egrave lrsquoeffettualehellip

Soltanto ciograve che comporta il pensiero ma il pensiero nel modo in cui lui ci sta incominciando a

indicare questo pensiero come autocoscienza Il pensiero egrave lrsquounica cosa che si effettua egrave lrsquounica

realtagrave hellipesso egrave - lrsquoessenza o ciograve che egrave in seacute ciograve che ha riferimento e determinatezza lrsquoesser-altro e

lrsquoesser-per-seacute - e ciograve che in quella determinatezza o nel suo esser fuori di seacute resta entro se stesso ossia e

in e per seacute Quindi lrsquoessenza ciograve che egrave in seacute che fa riferimento allrsquoimmediatezza non egrave altro che

lrsquoesser-altro da seacute che ritorna su di seacute Lrsquoesser-altro da seacute non egrave altro che lrsquouscire dellrsquoin seacute verso

qualche altra cosa cioegrave la necessitagrave che ha una parola per potere affermarsi di dire altre parole

Se io dico una parola un nome questo nome di per seacute non ci dice molto perograve ci dice molto se

questo significato agisce sul discorso cioegrave se ciograve che dico si sposta verso un significato Egrave questo

movimento questa relazione che importa Hegel egrave vero non pone la cosa come una relazione

parla di sintesi perograve di fatto si pone cosigrave Anche per Peirce si pone cosigrave come una relazione tra i

due questo terzo egrave una relazione tra i due anche Greimas la pone cosigrave ciascuno di questi elementi

egrave assoluto in seacute ma allo stesso tempo egrave assolutamente in relazione con gli altri due Per questo

motivo si puograve parlare di circolo ermeneutico dove ciascun elemento egrave quello che egrave ma egrave quello

che egrave in relazione agli altri due Questione che evoca ciograve che diceva de Saussure ciascun

significante egrave quello che egrave in quanto in relazione con tutti gli altri Ma questo essere in seacute e per seacute lo

egrave da prima per noi o in seacute egrave la sostanza spirituale Questo essere in seacute e per seacute quindi questo

movimento compiuto lo egrave dapprima per noi Siamo noi in quanto parlanti che possiamo valutare

questo percorso possiamo esserne coscienti e possiamo dopo sapere che questo in seacute egrave diventato

10

per seacute cioegrave crsquoegrave una consapevolezza Il per noi se volete porlo in termini semiotici egrave la veritagrave

pubblica di cui parla Peirce ciograve che egrave noto a tutti Egrave ciograve che egrave noto a tutti che consente lrsquoannodarsi

di questi elementi la Primitagrave la Seconditagrave la Terzietagrave La Terzitagrave questa sintesi non egrave altro che

la relazione tra i due Ma che cosa mette in relazione i due La veritagrave pubblica la chiacchiera

come direbbe Heidegger ciograve che costituisce comunque e sempre il cominciamento Non si

comincia se non dalla chiacchiera dalla veritagrave pubblica ed egrave questa veritagrave pubblica questo per

noi che consente il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute e il ritorno del per seacute allrsquoin seacute Se non ci fosse

questo per noi questi elementi rimanessero come sospesi senza significato ci vuole qualcuno noi

percheacute significhino qualcosa Qui si puograve porre la questione sia come la pone poi Hegel oppure porla

in termini semiotici Hegel la pone cosigrave tutto ciograve che egrave accaduto nella storia allrsquouomo quello che

lui chiama lo Spirito quindi la storia del pensiero tutto ciograve che egrave accaduto ha una ragione

drsquoessere cioegrave non poteva non accadere che cosigrave come egrave accaduto Per noi che lo vediamo oggi

sappiamo che la Rivoluzione Francese non poteva che portare a Napoleone ma chi stava vivendo

la Rivoluzione Francese di sicuro non pensava a Napoleone Per noi egrave chiaro ed ecco il per noi

questa cosa che soltanto dopo si puograve sapere Questo giagrave allude alla nozione di Sapere Assoluto in

Hegel che si compie nel momento in cui il per noi ha a disposizione tutto tutto il pensiero degli

umani nella sua storia In termini semiotici potremmo dire che questo per noi non egrave altro che il

luogo da cui ciascuno ricava il senso delle cose che accadono lo ricava dalla veritagrave pubblica come

voleva Peirce egrave quella che dagrave un senso Se volete porre la cosa in termini ancora piugrave appropriati

egrave la volontagrave di potenza che dagrave il significato a tutto quanto Potremmo anche dire che ciograve che per

Peirce egrave la veritagrave pubblica di fatto non egrave niente altro che la volontagrave di potenza che aveva ragione

Nietzsche egrave quella che dagrave un senso egrave quella che dagrave a ciascun ente quindi a ciascun pensiero la

sua enticitagrave Egrave un altro modo di porre a questione che ponevamo tempo fa cioegrave se non ci fosse la

volontagrave di potenza non ci sarebbe nessun motivo per parlare Percheacute si dovrebbe parlare O per

porla in termini semiotici percheacute un termine dovrebbe rinviare a un altro per costruirne poi un

terzo e andare avanti cosigrave allrsquoinfinito Non ci sarebbe se la volontagrave di potenza o la veritagrave pubblica

o il per noi non intervenisse a dare un significato a tutto quanto il processo Questo processo di

cui parla Hegel che ha cambiato il corso della storia della filosofia questo percorso noto come

dialettica hegeliana trae il suo senso dal per noi se non ci fosse il per noi non ci sarebbe niente di

tutto ciograve Dice Hegel che questo per noi egrave la sostanza spirituale cioegrave egrave ciograve che lo spirito la storia

del pensiero degli umani pone come sostanza o se volete come soggetto Esso deve essere ciograve anche

per se stesso deve essere il sapere dello spirituale e il saper di seacute come spirito ossia deve essere a seacute come

oggetto e nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come oggetto tolto riflesso in se stesso

Qui notiamo qualcosa che echeggia Severino Dice questo essere in seacute e per seacute deve essere ciograve anche

per se stesso Deve essere il sapere spirituale cioegrave deve essere il sapere di questo spirito del

pensiero di questo pensare in generale Deve essere il sapere di seacute come spirito come

autocoscienza ossia deve essere a seacute come oggetto nel senso che ha preso qualcosa al di fuori e

lrsquoha portato in seacute come oggetto E nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come

oggetto tolto riflesso in se stesso nel momento in cui io lo porto di nuovo nellrsquoin seacute questo oggetto

lo tolgo percheacute non egrave piugrave un oggetto estraneo diventa il per seacute diventa autocoscienza la mia

autocoscienza della cosa dicevo prima che echeggia vagamente Severino devo porlo come oggetto

e poi toglierlo Qui perograve il toglierlo egrave unrsquooperazione diversa da quella che fa Severino non egrave che lo

tolgo percheacute sennograve resta autocontraddittorio lo tolgo percheacute lo ripongo nellrsquoin seacute egrave in questo senso

che lo tolgo e quindi non piugrave un oggetto estraneo Questa realtagrave che egrave considerata come qualcosa

di estraneo il non-Io diceva Fichte viene accolta nellrsquoin seacute e diventa quel per seacute che egrave

lrsquoautocoscienza io sono cosciente di ciograve che mi accade sono cosciente del mio sapere del mio

pensiero non solo di ciograve che mi accade ma soprattutto del mio pensiero rispetto a ciograve che mi

accade Diventa la consapevolezza rispetto alla cosa stessa percheacute per Hegel questo oggetto egrave il

negativo assoluto egrave lrsquoassolutamente altro che diventa qualcosa nel momento in cui ritorna sullrsquoin

11

seacute che lo ha colto come assolutamente altro Egrave lrsquoin seacute che lo pone come assolutamente altro ma

ponendolo come assolutamente altro da seacute si avvia egrave il cominciamento di quel movimento che

riporta poi questo oggetto allrsquoin seacute e a questo punto ne egrave consapevole Egrave in questo modo che per

Hegel funziona il sapere la coscienza Egrave in questo modo che una parola acquisisce significato

acquisisce significato nel momento in cui egrave in relazione con unrsquoaltra parola con qualcosa che egrave

assolutamente altro da seacute Da quella posizione di assolutamente altro da seacute torna sulla parola e

dice che significa quella determinata cosa ligrave Questo oggetto egrave per seacute soltanto per noi in quanto

mediante lui stesso vien generato il suo spirituale contenutohellip Siamo noi che gli diamo il contenuto

il suo spirituale contenuto il contenuto di pensiero hellipma in quanto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute

anche per se stesso ecco che questa autogenerazione il puro concetto egrave a lui parimente lrsquoelemento

oggettivo dove esso ha il suo essere determinato per tal modo nel suo essere determinato esso egrave per se

stesso oggetto in seacute riflesso Che egrave ciograve che abbiamo sempre detto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute egrave

anche per se stesso non soltanto per noi Cosa vuol dire che egrave anche per se stesso Ve la spiego

cosigrave in modo molto semplice Dicendo una parola quella parola egrave non solo per noi ma anche per

seacute egrave determinata per se stessa egrave quella che egrave Ma teniamo sempre conto che crsquoegrave un per noi egrave

allrsquointerno di un per noi che egrave determinata ma questa determinazione egrave per seacute e quindi a questo

punto abbiamo la parola che egrave quella che egrave come condizione che sia per noi La condizione percheacute

possa essere quello che egrave egrave che sia per noi in questo movimento continuo che noi indicavamo

tempo fa come lrsquoassoluta determinazione di una parola che deve essere quella che egrave per poter essere

utilizzata Il suo muoversi continuamente il suo estroflettersi continuamente egrave per potere essere

quello che egrave si estroflette per essere quello che egrave percheacute senza questa estroflessione la parola non

avrebbe significato Egrave soltanto in questa relazione con unrsquoaltra parola che egrave altro da seacute che puograve

tornare su di seacute e quindi essere quella che egrave determinata Stiamo praticamente leggendo tutta la

Prefazione che egrave una summa di tutto il pensiero hegeliano non solo della Fenomenologia dello

spirito per cui merita una particolare attenzione Lui continua a chiedersi come faccio ad avere

esperienza della mia coscienza E allora ci dice se crsquoegrave solo il cominciamento non faccio esperienza

della mia coscienza non crsquoegrave ancora la coscienza crsquoegrave solo lrsquoin seacute lrsquoimplicito ma non egrave ancora posto

come tale Percheacute diventi esplicito occorre che diventi per seacute soltanto in questo ritorno io ho

coscienza di questa cosa e quindi faccio esperienza della conoscenza Lo spirito che si sa cosigrave

sviluppatohellip Cioegrave il pensiero che incomincia a questo punto a sapere come funziona hellipegrave la

scienza Quindi la scienza non egrave altro che un sapere che egrave consapevole non soltanto di seacute ma

anche del come egrave diventato consapevole di seacute cioegrave di come egrave diventato autocoscienza Questa ne egrave

la realtagrave effettuale ed egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Queste sono parole

impegnative Dice che la scienza egrave la realtagrave effettuale la realtagrave che si effettua quella con cui

abbiamo a che fare Dice egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Ecco qui si

intende bene la questione del soggetto di colui che agisce lrsquoagente che si costruisce da seacute la realtagrave

nel suo proprio elemento Occorre tenere conto che Hegel parla sempre di realtagravehellip Ci sono due

modi in tedesco per dire la realtagrave Wirklichkeit e Realitaumlt La Realitaumlt egrave la realtagrave materiale cioegrave il

particolare colore di questo tavolo per esempio la Wirklichkeit comporta un agire un fare

qualche cosa e quindi quando parla di realtagrave ne parla sempre in questa accezione di Wirklichkeit

quella che Freud chiamava la realtagrave psichica Il puro autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altrohellip

Cioegrave io mi riconosco dentro lrsquoassoluto esser-altro Mi pongo come positivo allrsquointerno dellrsquoassoluta

negativitagrave Egrave questo che mi dagrave la possibilitagrave di essere quello che sono hellipquesto etere come tale egrave il

fondamento il terreno della scienza o il sapere nella sua universalitagrave generale Rileggo Il puro

autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altro egrave ligrave che mi posso riconoscere entro lrsquoassoluto esser-altro

Se non crsquoegrave questo assoluto esser-altro io non mi riconosco ndash riconoscersi come autocoscienza Vale

a dire se una parola non rinvia a unrsquoaltra questa parola non significa niente egrave puro

cominciamento astratto ma in quanto puro cominciamento astratto egrave nulla Questo lo diceva

anche Severino il primo momento egrave nulla di per seacute Tra lrsquoaltro Severino ha preso molto da Hegel

12

come molti riconoscono Il cominciamento della filosofia presuppone o esige che la coscienza si trovi

in questo elemento Cioegrave nellrsquoassoluto esser-altro Ma questo elemento riceve anchrsquoesso la sua

perfezione e la sua trasparenza soltanto mediante il movimento del suo divenire Anche questo

movimento egrave preso nel movimento generale Esso egrave la spiritualitagrave pura come lrsquoUniversale che ha il

modo della semplice immediatezzahellip Spiritualitagrave pura egrave il pensiero puro Dice lrsquoUniversale che ha

il modo della semplice immediatezza sarebbe il cominciamento helliptale semplicitagrave quando ha

esistenza come tale egrave il terreno il pensiero che egrave soltanto nello spirito Poicheacute questo elemento questa

immediatezza dello spirito egrave la sostanza in generale dello spirito essa immediatezza egrave anche lrsquoessenza

trasfigurata la riflessione che a sua volta egrave semplice egrave lrsquoimmediatezza come tale per seacute egrave lrsquoessere che

egrave riflessione in se stesso Egrave sigrave immediatezza ma egrave unrsquoimmediatezza che ha giagrave compiuto il percorso

sennograve non sarebbe neanche immediatezza Da parte sua la scienza chiede che lrsquoautocoscienza si sia

elevata a tale etere percheacute questa possa vivere in lei e con lei e per vivere Viceversa lrsquoindividuo ha il

diritto di pretendere che la scienza gli fornisca almeno la scala che conduce a quella superiore posizione

indicandogliela in lui stesso La scienza cioegrave un pensiero che pensa se stesso e alle proprie

condizionihellip potremmo dire cosigrave egrave un pensiero che pensa alle proprie condizioni di pensiero Dice

che lrsquoindividuo ha la pretesa legittima che la scienza gli mostri almeno la scala cioegrave il percorso

che deve compiere Questo egrave ciograve che peraltro fa Hegel in tutta la Fenomenologia dello spirito

sapere qual egrave il percorso per arrivare a ciograve che lui chiama Sapere Assoluto A pag 21 (27) Un tal

divenire della scienza in generale o del sapere egrave appunto ciograve che questa fenomenologia dello spirito

presenta Il sapere come esso egrave da prima o lo spirito immediato egrave ciograve chrsquoegrave privo di spirito la coscienza

sensibile La coscienza sensibile egrave lrsquoin seacute Per giungere al sapere propriamente detto o per produrre

quellrsquoelemento della scienza che per la scienza medesima egrave anche il suo puro concetto il sapere deve

affaticarsi in un lungo itinerario Tale divenire come esso si porragrave nel suo contenuto e nelle forme che

in lui sorgono non saragrave ciograve che a tutta prima si immagina sotto il titolo di avviamento della coscienza

prescientifica alla scienza - e ben altro ancora da quellrsquoentusiasmo che come un colpo di pistola

comincia immediatamente dal sapere assoluto e che si egrave tratto drsquoimpiccio dinanzi a posizioni differenti

dichiarando di non volerne sapere Ci sta dicendo che il percorso che lui propone egrave un percorso

impegnativo

22 maggio 2019

Crsquoegrave qualche cosa che sta dicendo Hegel che mi ha fatto riflettere Riguarda la questione dellrsquointero

del concreto Dicevamo che in effetti egrave il linguaggio lrsquointero il concreto Perograve abbiamo anche

detto che il linguaggio egrave autocontraddittorio mentre se poniamo il linguaggio come lrsquointero lo

poniamo come incontraddittorio E allora egrave contraddittorio o incontraddittorio Possiamo porre

la questione in questo modo dicendo che il linguaggio egrave autocontraddittorio affermiamo questo

in seguito a una certa operazione che Severino ci direbbe di astrazione e cioegrave abbiamo astratto

un primo elemento ciograve che dico e poi ciograve a cui ciograve che dico si riferisce Abbiamo considerato questi

due elementi in quanto separati e a questa condizione direbbe giustamente Severino si produce

unrsquoautocontraddizione In effetti la si rileva immediatamente percheacute ciograve che sto dicendo per

potere dirsi deve dirsi in un altro modo cioegrave ha bisogno di altro per dirsi Perograve se dovessimo

invece considerare questi due elementi non in quanto separati astrattamente ma come il

concreto come ci suggerisce di fare Hegel allora in questo caso non sono piugrave due elementi astratti

ma sono due momenti dello stesso Questo comporta che il linguaggio a questo punto si pone come

incontraddittorio in quanto contiene il negativo ma come condizione del positivo ndash questo egrave Hegel

Quindi il linguaggio concretamente inteso egrave incontraddittorio astrattamente inteso egrave

autocontraddittorio Egrave cosigrave risolta la questione Perograve che cosa vuol dire che il linguaggio egrave

incontraddittorio Vuole dire che nel momento in cui pone qualcosa questo qualcosa egrave posto Egrave

questo che fa del linguaggio quella cosa incredibile che piugrave o meno conosciamo una volta che il

13

linguaggio pone qualche cosa questo qualche cosa egrave posto crsquoegrave ed egrave lrsquounica cosa che fa essere le

cose che le fa esserci percheacute le pone e puograve porle percheacute non egrave autocontraddittorio percheacute se fosse

autocontraddittorio allora non porrebbe ciograve che dice di porre cioegrave direbbe di porre qualche cosa

ma poi di fatto non egrave quello che sta ponendo E questo per il linguaggio sarebbe un problema

percheacute non potrebbe porre non potrebbe letteralmente fare esser le cose per cui le cose non ci

sarebbero Potremmo dire che se le cose in generale ci sono egrave percheacute il linguaggio egrave

incontraddittorio sapete che il termine cosa risponde alla massima generalizzazione pensabile

non egrave pensabile un elemento che sia al di sopra della cosa percheacute anche questo sarebbe una cosa

egrave proprio il termine che risponde alla massima universalizzazione pensabile

Lrsquoincontraddittorietagrave e qui torniamo a Severino non egrave soltanto un qualche cosa che si aggiunge

che rende piugrave interessante la cosa no egrave che egrave solo se egrave incontraddittorio il linguaggio pone

effettivamente le cose cioegrave le fa essere percheacute se rimanesse autocontraddittorio allora le farebbe

essere ma anche non essere simultaneamente cioegrave non sarebbero Il problema come sappiamo da

Heidegger egrave che a questo punto non sarebbero utilizzabili percheacute egrave quella cosa ma anche non lo

egrave e quindi come la uso Come quella cosa o come ciograve che non egrave quella cosa Ecco percheacute egrave

importante che il linguaggio si mostri come lrsquoincontraddittorio preso concretamente preso

astrattamente invece sappiamo che egrave autocontraddittorio percheacute i due momenti tesi e antitesi

rimangono separati e separatamente intesi egrave chiaro che ognuno dei due si oppone allrsquoaltro non

crsquoegrave la sintesi ma rimane unrsquoopposizione dove lrsquouno esclude lrsquoaltro Egrave la sintesi che li mette in

relazione che li volge in concreto proprio come diceva Severino rispetto a ldquoquesta lampada che

egrave sul tavolordquo percheacute sia ldquoquesta lampada che egrave su tavolordquo occorre che questi termini lampada

tavolo ecc non siano astratti cioegrave isolati separati percheacute se sono separati allora questa

lampada considerata astrattamente non egrave piugrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo e quindi non

potrei affermare ciograve che affermo cioegrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo Egrave un altro modo per dire

che lrsquoincontraddittorietagrave del linguaggio egrave una condizione del suo funzionamento Era solo una

cosa che mi era venuta in mente magari era venuta in mente anche a voi Siamo a pag 23 (29)

La scienzahellip Ricordo che il titolo che aveva dato Hegel era La scienza come esperienza della

coscienza il modo in cui si fa esperienza della coscienza egrave questa la scienza per Hegel La scienza

come presenta questo movimento formativo nel dettaglio del suo processo e nella sua necessitagrave cosigrave

presenta nella figurazione a lui propria ciograve che egrave giagrave disceso a momento e proprietagrave dello spirito La

scienza ci ha detto deve compiere una serie di analisi per potere procedere deve determinare

potremmo dire che deve muovere dallrsquoastratto per potere considerare qualche cosa deve

necessariamente considerarlo come astratto Meta egrave la chiara penetrazione dello spirito in ciograve che egrave

il sapere Cioegrave intendere bene come funziona il sapere rispetto al pensare come vengo a sapere le

cose che cosa mi consente di sapere Lrsquoinsofferenza pretende lrsquoimpossibile vale a dire il

raggiungimento della meta senza i mezzi Senza cioegrave questa analisi continua Da un lato bisogna

sopportare la lunghezza di questrsquoitinerario cheacute ciascun momento egrave necessariohellip Ciascun momento di

questo procedere dialettico egrave necessario al passo successivo Egrave un porsquo come diceva Heidegger

quando parlava del mondo di cui sono fatto tutto ciograve che egrave intervenuto egrave stato necessario percheacute

io sia oggi quello che sono non crsquoegrave niente da scartare tutto ciograve che egrave accaduto ha concorso a farmi

essere quello che sono hellip- dallrsquoaltro lato occorre soffermarsi presso ciascun momento giaccheacute ciascuno

di per seacute egrave unrsquoitera figura individualehellip Ciascun momento di questo movimento dialettico egrave di per

seacute qualcosa di individuale hellipcosigrave ciascun momento viene considerato assoluto proprio percheacute la sua

determinatezza vien riguardata come un intiero o come un concreto o come lrsquointiero nella peculiaritagrave

di questa determinazione Considerare dunque ciascuno di questi momenti di queste figure del

progressivo muoversi del pensiero come un intero percheacute da una parte ciascuno di questi

momenti ndash qui viene in soccorso Peirce per intendere bene la cosa quando parla di Primitagrave

Seconditagrave Terzietagrave ndash ciascuno di questi momenti egrave assoluto e determinato non si fonde con gli

altri cioegrave non scompare negli altri ma rimane assolutamente determinato dallrsquoaltra parte

14

rimane assolutamente in relazione con gli altri quindi egrave assolutamente determinato e

assolutamente in relazione Sottolineare il fatto che rimanga determinato che rimanga per usare

i termini di Hegel una figura significa che non scompare nellrsquoaltro non dilegua nellrsquoaltro ma

rimane quello che egrave sempre in relazione tuttavia con gli altri due a formare il circolo

ermeneutico Poicheacute non solo la sostanza dellrsquoindividuo ma addirittura lo Spirito del mondo ha avuta

la pazienza di percorrere queste forme in tutta lrsquoestensione del tempo e di prender su di seacute lrsquoimmane

fatica della storia universale per riplasmare quindi in ciascuna forma per quanto questa lo

comportasse il totale contenuto di se stessohellip Questa pazienza che ha avuto il progredire dello

Spirito umano nel corso dei millenni egrave quello che ha portato a ciograve che siamo oggi hellipe poicheacute lo

Spirito del mondo non avrebbe potuto attingere la coscienza di seacute con minore fatica egrave evidente che

secondo la cosa stessa lrsquoindividuo non potragrave arrivare a comprendere la sua sostanza attraverso un

cammino piugrave brevehellip Lo stesso cammino che ha fatto lrsquoumanitagrave per essere ciograve che egrave oggihellip anche

per lrsquoindividuo egrave la stessa cosa deve cioegrave mantenere tutti i momenti che lo hanno condotto

necessariamente a essere quello che egrave adesso helliptuttavia ha dinanzi a seacute una fatica piugrave lieve percheacute

tutto ciograve in seacute giagrave consummatum esthellip Tutto ciograve che egrave accaduto ormai egrave saputo tutto ciograve che ha

condotto a oggi il nostro passato egrave noto per cui questo ci allevia la fatica del percorso in quanto

una buona parte di questo percorso egrave conosciuta sappiamo che cosa egrave successo prima di noi e che

cosa egrave accaduto tale per cui oggi siamo nella condizione in cui ci troviamo Per esempio due guerre

mondiali hanno condotto a una situazione che egrave quella che viviamo oggi Essendo il contenuto di

giagrave un pensato esso egrave proprietagrave della sostanzahellip Egrave diventato sostanza cioegrave qualcosa di concreto

il nostro passato hellipnon piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma dellrsquoesser-in-seacute anzi egrave ciograve chrsquoegrave in seacute

che deve venir volto nella forma dellrsquoesser-per-seacute - ciograve chrsquoegrave in seacute non piugrave meramente originario neacute calato

nellrsquoesserci ma piuttosto ridotto giagrave a memoria Dice non piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma

dellrsquoesser-in-seacute questo percorso egrave giagrave stato fatto egrave giagrave passato allrsquoesser-per-seacute e tornato allrsquoin seacute egrave

giagrave coscienza noi abbiamo coscienza del nostro passato Nella posizione in cui noi qui cogliamo

quel movimento rispetto allrsquointiero si risparmia il togliere dellrsquoessercihellip Nel momento in cui

cogliamo questo movimento dialettico e lo conosciamo ci si risparmia la necessitagrave di togliere

lrsquoesserci cioegrave di togliere lrsquoimmediato percheacute sappiamo giagrave che lrsquoimmediato egrave stato questo e

questrsquoaltro hellipma quello che pur tuttavia rimane e che richiede piugrave alta trasformazione egrave la

rappresentazione e la nozione delle forme La rappresentazione e la nozione delle forme non sono

altro che concetti Lrsquoesserci ripreso indietro nella sostanza con questa prima negazione soltanto

immediatamente egrave trasferito nellrsquoelemento del Seacutehellip Llsquoesserci cioegrave lrsquoimmediatezza una volta che egrave

noto tutto ciograve che egrave accaduto egrave diventato qualcosa che egrave in seacute che egrave quella che egrave cioegrave egrave saputa

ne abbiamo coscienza hellipquesta proprietagrave a lui acquisita ha dunque ancora carattere di

immediatezza priva di concetto drsquoimmota indifferenza non altrimenti che lrsquoesserci il quale egrave per tal

modo passato soltanto nella rappresentazione Le cose accadute hanno ancora questa immediatezza

cioegrave sono quelle che sono diventano importanti per noi nel momento in cui ne prendiamo

coscienza percheacute anche le cose accadute possono rimanere in seacute implicite Ma quello che ci sta

dicendo egrave che egrave sempre necessario questo continuo lavoro dialettico per fare in modo che la

coscienza possa giungere a essere consapevole di seacute Con ciograve lrsquoesserci egrave in pari tempo un alcuncheacute di

noto qualcosa con cui lo spirito esistente ha chiuso la partitahellip Lrsquoesserci lrsquoimmediatezza egrave diventato

noto il passato egrave noto hellipe in cui quindi non ha piugrave neacute attivitagrave neacute interesse Se lrsquoattivitagrave che sta

chiudendo la partita con lrsquoesserci egrave essa stessa solo il movimento dello spirito particolare che non arriva

a concepirsi viceversa il sapere egrave rivolto contro la rappresentazione cosigrave costituitasi e contro siffatto

esser-noto il sapere egrave lrsquooperare del Seacute universale ed egrave lrsquointeresse del pensare Il noto sarebbe la

chiacchiera ciograve che egrave noto a tutti che tutti sanno ma che nessuno interroga Questo dice Hegel

non egrave il sapere anzi questo egrave ciograve contro cui tutta la Fenomenologia dello spirito si batte contro

questo esser noto e quindi non piugrave interrogato Il noto in genere appunto percheacute noto non egrave

conosciuto Quando nel conoscere si presuppone alcuncheacute come noto e lo si tollera come tale si finisce

15

con lrsquoilludere volgarmente seacute e gli altri allora il sapere senza nemmeno avvertire come ciograve avvenga non

fa un passo avanti nonostante il grande e incomposto discorrere che esso fa Senza ponderazione il

soggetto e lrsquooggetto ecc Dio la natura lrsquointelletto la sensibilitagrave ecc vengono posti a fondamento come

noti e come qualcosa che ha valore sicuro e costituiscono dei punti fissi per lrsquoandata e il ritorno il

movimento corre su e giugrave tra questi punti che restano immoti e ne sfiora soltanto la superficie Queste

cose note sono quelle cose non sono piugrave poste nel movimento di tesi e antitesi non crsquoegrave la possibilitagrave

di cogliere il movimento che crsquoegrave fra un elemento il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e il suo

ritornare verso lrsquointerno Ci sta dicendo che queste cose note sono come dei punti messi ligrave

immobili che non dicono piugrave niente e che soprattutto non consentono un sapere Cosigrave

lrsquoapprendere e lrsquoesaminare consiste soltanto nel vedere se ognuno trovi anche nella sua rappresentazione

quello che costoro hanno detto se proprio gli sembri cosigrave e se cosigrave gli sia noto o meno Lrsquoanalisi di una

rappresentazione come di solito era condotta non consisteva in altro che nel togliere la forma del suo

esser-nota Io prendo la forma di qualcosa che egrave noto - forma nel senso di concetto - lo tolgo e lo

tengo ligrave immobile Scomporre una rappresentazione nei suoi elementi originari egrave un ritornare ai suoi

momenti i quali per lo meno non hanno la forma della rappresentazione trovata ma costituiscono

lrsquoimmediata proprietagrave del Seacute Egrave questo che occorre reperire scomporre il noto il conosciuto la

chiacchiera interrogarla metterla alla prova e quindi cogliere quei momenti che hanno costituito

il movimento dialettico che hanno condotto al Seacute a quello che egrave Una tale analisi giunge bensigrave solo

a pensieri che anchrsquoessi sono determinazioni note salde e ferme Ma questo separato questo stesso

ineffettuale egrave un momento essenzialehellip Cioegrave quando io analizzo le cose le astraggo

necessariamente Dice Una tale analisi giunge bensigrave solo a pensieri che anchrsquoessi sono

determinazioni note salde e ferme percheacute egrave da ligrave che si parte Se una determinazione nota non egrave

salda e ferma non posso partire non posso muovermi Ma questo separato questo stesso ineffettuale

non egrave qualcosa che si effettua egrave qualcosa che io ho astratto hellipegrave un momento essenziale infatti sol

percheacute il concreto si separa e si fa ineffettuale esso egrave ciograve che muove seacute Percheacute ci sia questo movimento

questa dialettica ha la necessitagrave di considerare le cose come se fossero separate come se fossero

astratte rispetto al concreto Solo facendo cosigrave qualcosa si puograve muovere soltanto attraverso

questa astrazione Lrsquoattivitagrave del separare egrave la forza e il lavoro dellrsquointelletto della potenza piugrave mirabile

e piugrave grande o meglio della potenza assoluta Questa attivitagrave del separare egrave tutto ciograve di cui egrave fatta

la Fenomenologia dello spirito separare considerare ma per fare questo deve astrarre deve

togliere dal concreto Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come sostanza i suoi momenti egrave la

relazione immediata che non suscita quindi meraviglia alcuna Dire che il circolo evoca il circolo

ermeneutico sarebbe hegelianamente il per noi noi sappiamo che il circolo di cui sta parlando egrave il

circolo ermeneutico lui non lo poteva sapere percheacute lrsquoermeneutica non era ancora cosigrave

apprezzata esisteva sigrave si conosceva il testo di Aristotele il Περὶ Ἑρμηνείας ma non crsquoera

lrsquoermeneutica cosigrave come egrave pensata oggi Dice Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come

sostanza i suoi momenti egrave la relazione immediata Questo circolo conchiuso non egrave altro che la

relazione immediata che crsquoegrave tra i vari momenti ed egrave questa relazione immediata che li tiene

insieme Ma che lrsquoaccidentale ut sic (cosigrave comrsquoegrave) separato dal proprio ambito che ciograve che egrave legato

noncheacute reale solo nella sua connessione con altrohellip Io posso sigrave astrarre cosigrave comrsquoegrave perograve lo tiro fuori

dal suo ambito lo astraggo da ciograve che lo rende reale e ciograve che lo rende reale egrave la connessione la

relazione diceva prima con altri momenti hellipguadagni una propria esistenza determinata e una sua

distinta libertagrave tutto ciograve egrave lrsquoimmane potenza del negativohellip Cioegrave io pongo qualche cosa ma per

potere porre questa cosa devo porre anche il suo negativo Se non pongo anche il suo negativo a

fianco io non sto ponendo nulla Questo in Severino egrave molto evidente Pongo questa cosa ma

dice separato dal proprio ambito ma il proprio ambito qual egrave Il proprio ambito egrave fatto anche del

negativo se io lrsquoastraggo dal negativo non egrave piugrave niente Quando parla di immane potenza del

negativo ci sta dicendo che il negativo vale a dire ciograve che sto ponendo non egrave egrave la condizione per

potere porre ciograve che sto ponendo in quanto ciograve che egrave hellipesso egrave lrsquoenergia del pensare del puro Io Egrave

16

il negativo che mette in moto il movimento Per usare termini semiotici egrave la relazione con il

significatohellip Considerate la A egrave B di Peirce il negativo egrave la B egrave ciograve che la A non egrave ma se non ci

fosse la B non ci sarebbe neanche la A La morte se cosigrave vogliamo chiamare questa irrealtagrave egrave la piugrave

terribile cosa e tener fermo il mortuum questo egrave ciograve a cui si richiede a massima forza Mortuum egrave la

metafora del negativo La bellezza senza forza odia lrsquointelletto percheacute questo le attribuisce dei compiti

chrsquoessa non egrave in grado drsquoassolvere La bellezza senza forza dice la forza che gli dagrave il negativo Ma

non quella vita che inorridisce dinanzi alla morte schiva della distruzione anzi quella che sopporta la

morte e in essa si mantiene egrave la vita dello spirito Esso guadagna la sua veritagrave solo a patto di ritrovare

seacute nellrsquoassoluta devastazione Cioegrave nel negativo Nellrsquoassoluta devastazione io dico una cosa

questa cosa egrave quella che egrave ma per dire che egrave quella che egrave devo dire ciograve che quella cosa non egrave ecco

lrsquoassoluta devastazione che egrave la vita dello spirito egrave la vita stessa Esso egrave questa potenza ma non

alla maniera stessa del positivo che non si dagrave cura del negativo come quando di alcuncheacute noi diciamo

che non egrave niente o che egrave falso per passare molto sbrigativamente a qualche cosrsquoaltro anzi lo spirito egrave

questa forza sol percheacute sa guardare in faccia il negativo e soffermarsi presso di lui Che egrave un porsquo quello

che abbiamo fatto in questi anni Dicendo che per dire una devo dire ciograve che quella cosa non egrave egrave

come se usando le parole di Hegel avessimo guardato in faccia il negativo la sua devastazione

ma questa egrave la condizione per pensare Questo soffermarsi egrave la magica forza che volge il negativo

nellrsquoessere Il negativo sarebbe il nulla ma io lo faccio diventare essere lo faccio diventare

qualcosa di fondamentale lo faccio diventare la condizione percheacute ciograve che dico abbia un

significato Essa egrave quel medesimo che sopra fu detto il Soggetto il quale mentre nel proprio elemento

dagrave esistenza alla determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta e cioegrave in genere solo essente ed egrave

quindi la verace sostanza lrsquoessere e lrsquoimmediatezza che non ha la mediazione fuori di lei ma egrave questa

stessa Questa magica forza dice egrave soggetto cioegrave egrave lrsquoagire il fare Questo agire egrave lrsquoagire del

negativo sul positivo e del positivo sul negativo Dice nel proprio elemento dagrave esistenza alla

determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta lrsquoimmediatezza astratta egrave lrsquoimmediato quello che

io immagino separato dal concreto egrave la lampada che io immagino separata da ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo E cioegrave in genere solo essente non egrave solo essente ldquoquesta lampada che egrave sul

tavolordquo percheacute egrave il concreto non egrave qualcosa che si dagrave immediatamente e basta Il genere di studio

proprio dellrsquoantichitagrave si differenzia da quello dei tempi moderni percheacute era propriamente il processo di

formazione della coscienza naturale Lo studio della natura vede le cose cosigrave come appaiono ut sic

cosigrave come sono astraendole immaginandole completamente astratte da un concreto Allora

lrsquoindividuo esercitandosi dettagliatamente in ciascuna parte della sua esistenza e filosofando su ogni

accadimento si educograve a una universalitagrave intimamente concretata Nei tempi moderni egli trova invece

bella e preparata la forma astratta lo sforzo per giungere ad afferrarla e a farla sua egrave oggi piugrave

unrsquoesteriorizzazione dellrsquointerno improvvisa e priva di mediazione egrave piugrave una monca produzione

dellrsquouniversale che non un procedere di questo dalla concreta e molteplice varietagrave dellrsquoessere

determinato Si riferisce alla scienza che ha fatto questo percorso allrsquoinizio ha tratto lrsquoastratto dal

concreto perograve mantenendolo come qualcosa di concreto oggi dice non crsquoegrave piugrave questo concreto egrave

rimasto solo lrsquoastratto e la scienza ha a che fare solo con questa cosa Ora quindi il compito non

consiste tanto nel purificare lrsquoindividuo dal modo dellrsquoimmediata sensibilitagrave per renderlo una sostanza

pensata e pensante quanto piuttosto nellrsquoopposto nellrsquoattuare cioegrave lrsquouniversale e nellrsquoinfondergli

spirito togliendo i pensieri determinati e solidificati Il compito non egrave tanto il purificare lrsquoindividuo

dallrsquoimmediatezza quanto nellrsquoattuare lrsquouniversale nellrsquoinfondergli lo spirito Attuare

lrsquouniversale cioegrave pensare ciograve che accade come qualche cosa che deve giungere allrsquouniversale

Soltanto lrsquouniversale ha la forma della necessitagrave cioegrave egrave cosigrave percheacute deve essere cosigrave Andiamo

oltre Le essenze pure sono quelle che riguardano il puro pensare cioegrave lrsquoimmediatezza interiore

Questo movimento delle essenze pure costituisce in generale la natura della scientificitagrave Tale

movimento considerato come il nesso del contenuto che gli egrave proprio egrave la necessitagrave e il dispiegamento

del contenuto stesso a totalitagrave organica Egrave questo movimento che comporta la totalitagrave organica cioegrave

17

dellrsquoorganismo Hegel parla dellrsquoorganismo proprio nellrsquoaccezione biologica come qualcosa che

non egrave la somma delle parti ma unrsquoaltra cosa egrave un complesso di cose molto piugrave complesso della

somma delle sue parti Il cammino pel quale vien raggiunto il concetto del sapere diviene anchrsquoesso

per via di quel movimento un divenire necessario e perfetto cosiccheacute quella preparazione cessa di essere

un filosofare accidentale che si appoggia a questi o a quegli oggetti a queste o a quelle relazioni a questi

o a quei pensieri della coscienza imperfetta come lrsquoaccidentalitagrave lo consente e che cerca di fondare il

vero con ragionamenti che sbandano di qua e di lagrave con conclusioni e deduzioni da pensieri determinati

anzi questo cammino mediante quel movimento del concetto abbracceragrave nella sua necessitagrave lrsquointero

mondo della coscienza Cioegrave questo cammino deve abbracciare ogni momento del suo processo

Una tale presentazione esaurisce quindi la prima parte della scienza poicheacute lrsquoessere determinato dello

spirito come prima esistenza non egrave altro che lrsquoimmediato o il cominciamentohellip Quindi la prima parte

della scienza egrave il cominciamento lrsquoimmediato egrave il porre qualche cosa hellipma il cominciamento non

egrave ancora il suo ritorno in seacute Egrave solo il cominciamento Lrsquoelemento dellrsquoesistenza immediata egrave quindi

la determinatezza per la quale questa parte della scienza si distingue dalle altre Lrsquoaccenno a questa

differenza conduce a discutere alcuni pensieri irrigiditi che sogliono farsi avanti proprio a questo punto

Questo egrave il cominciamento il porre qualche cosa egrave il momento fondamentale percheacute se non crsquoegrave il

cominciamento non crsquoegrave neanche tutto il resto Perograve e sta la qui la questione in Hegel egrave vero che

se non crsquoegrave il cominciamento non crsquoegrave neanche il resto ma se non crsquoegrave il per seacute che ritorna sullrsquoin seacute

non crsquoegrave neppure lrsquoin seacute Egrave la stessa cosa che diceva Peirce questo movimento questa relazione tra

la A e la B fa essere sia la A che la B percheacute la A egrave il cominciamento - che di per seacute egrave nulla egrave

soltanto un porre qualche cosa ma non egrave neanche un porre qualche cosa percheacute questo qualche

cosa egrave qualche cosa percheacute crsquoegrave un rinvio Quindi ci si ritrova in questa situazione bizzarra per cui

per iniziare devo porre qualche cosa che di fatto non pongo che non pongo fincheacute non crsquoegrave un

ritorno Vale a dire il cominciamento egrave giagrave da sempre cominciato Egrave impossibile stabilire il punto

del cominciamento cosigrave come per Peirce egrave impossibile stabilire il primo segno non esiste il primo

segno ciascun segno egrave segno percheacute segno per un altro segno necessariamente Questo punto egrave

importante nel pensiero di Hegel Il problema che sta ponendo qui egrave quello del linguaggio se

proprio vogliamo dirla tutta Come comincia il linguaggio Qual egrave il primo suono che possiamo

considerare come parola Soltanto dopo potremo dire che quella egrave una parola ma sul momento

mentre si pone non egrave ancora niente non egrave niente fincheacute non trova un rinvio per cui allora crsquoegrave un

significato che tornando al punto di partenza dagrave la sua portata di punto di partenza Egrave il problema

stesso del linguaggio del suo cominciamento come comincia Quando In che modo Hegel la

svolge cosigrave qualche cosa si avvia ma noi diciamo che qualche cosa si avvia solo dopo Egrave per questo

che molti tra cui lo stesso Heidegger dicono che si egrave da sempre nel linguaggio non crsquoegrave un

momento in cui si entra nel linguaggio si egrave ligrave giagrave da sempre il cominciamento egrave qualcosa che egrave

tale soltanto alla fine percheacute questo cominciamento ha come fine il tornare su di seacute e quindi

porsi come cominciamento Egrave un porsquo complesso ma egrave cosigrave che lo sta ponendo Hegel Drsquoaltra parte

non crsquoegrave modo di stabilire dove comincia il linguaggio E cosigrave anche per il cominciamento per

stabilire dovrsquoegrave il cominciamento dovrei essere giagrave fuori dal cominciamento anche solo per

pensarlo Come posso porre il cominciamento cosigrave tout court senza nessun riferimento senza alcun

referente Come so che egrave un cominciamento Non lo posso sapere in nessun modo Per questo

dicevo che posso saperlo soltanto in un ritorno Sembra paradossale eppure lo stesso Peirce pone

la questione esattamente in questi termini non crsquoegrave il primo segno non esiste E allora da dove si

comincia Quando si pensa di cominciare in realtagrave si egrave giagrave cominciato si egrave giagrave oltre per pensare

il cominciamento io devo essere giagrave oltre il cominciamento

29 maggio 2019

18

Siamo a pag 28 Capitolo III Lrsquoimmediato sapere determinato dello spirito la coscienzahellip La

coscienza come lrsquoimmediato essere determinato dello spirito Io ho coscienza quando qualche cosa

mi si determina hellipha i due momenti del sapere e dellrsquooggettivitagrave negativa del sapere Che egrave un altro

modo per dire che crsquoegrave il sapere e il sapere che si rivolge allrsquooggettivitagrave negativa cioegrave al suo

negativo a ciograve che non egrave per tornare al sapere Mentre in questo elemento si sviluppa lo spirito ed

ostende i suoi momenti ecco che a loro sopravviene quella opposizione ed essi compaiono tutti quanti

come figure della coscienza La scienza di questo itinerario egrave scienza dellrsquoesperienza che la coscienza

fahellip La scienza dellrsquoesperienza egrave questo movimento che va dal sapere allrsquooggettivitagrave e che

dallrsquooggettivitagrave ritorna in seacute hellipla sostanza insieme col suo movimento vien considerata oggetto della

coscienza La sostanza non egrave una cosa ci sta dicendo ma egrave lrsquooggetto della coscienza Egrave un primo

modo per intendere una questione importante in Hegel Non che Hegel negasse la realtagrave delle cose

ma sicuramente ha avvertito che quella cosa che chiamiamo realtagrave di fatto appartiene alla

coscienza non crsquoegrave una realtagrave fuori dalla coscienza Essa non sa neacute comprende se non ciograve che egrave nella

sua esperienza infatti ciograve che egrave nellrsquoesperienza egrave solo la sua sostanza spirituale e invero come oggetto

del suo Seacute Ma lo spirito diviene oggetto poicheacute egrave questo movimento divenire a seacute un altro ossia oggetto

del suo Seacute e togliere questo esser-altro Per riprendere i suoi termini questo in seacute estroflettendosi si

fa oggetto oggetto a se stesso quindi altro da seacute Egrave come se in questo movimento lrsquoin seacute

diventasse lrsquooggetto di se stesso Ed esperienza vien detto appunto quel movimento dove lrsquoimmediato

il non sperimentato cioegrave lrsquoastratto appartenga allrsquoessere sensibile o al semplice solo pensato si viene

alienando e poi da questa alienazione torna a se stesso cosigrave soltanto ora daccheacute egrave anche proprietagrave della

coscienza lrsquoimmediato egrave presentato nella sua effettualitagrave e veritagrave Lrsquoimmediato da seacute non egrave nulla se

non crsquoegrave questo movimento se non torna a se stesso se non torna a se stesso come concetto quindi

come esperienza Infatti il suo titolo egrave La scienza della esperienza della coscienza per avere

esperienza di qualche cosa occorre che io concettualizzi qualche cosa Per concettualizzare occorre

che questo immediato sia un qualche cosa ma percheacute possa essere un qualche cosa deve uscire da

seacute e tornare su di seacute in quanto concetto Lrsquoineguaglianza che nella coscienza ha luogo tra lrsquoIo e la

sostanza che ne egrave lrsquooggettohellip Cioegrave fra lrsquoIo e quella sostanza che sappiamo essere lo spirito Quindi

crsquoegrave lrsquoIo e poi lrsquooggetto rispetto allrsquoIo il non-Io Si mantiene sempre e non puograve mai non esserci per

Hegel questa disuguaglianza tra ciograve che si pone e ciograve che egrave il ciograve che si pone in una sua riflessione

Riflessione che possiamo anche intendere nella sua accezione piugrave comune cioegrave come un

ripensamento un riflettere sulla cosa non soltanto come il riflettersi di qualcosa su se stesso ma

anche il pensarci vale a dire concettualizzare trasformare in concetto trasformare quindi in

esperienza Questa ineguaglianza egrave la loro differenza fra lrsquoIo e il suo oggetto che non egrave altro che

lrsquoIo reso oggetto e che poi torna sullrsquoIo che sarebbe il negativo in generale Il negativo puograve venir

riguardato come la manchevolezza di entrambihellip Cioegrave entrambi sia lrsquoIo che lrsquooggetto sono di per

seacute manchevoli egrave soltanto la relazione tra i due che li rende il concreto unrsquounitagrave hellipma egrave la loro

anima o ciograve che li muove entrambi ragion per cui alcuni antichi ebbero a concepire il vuoto come

motore concependo sigrave il motore come il negativo ma questo non ancora come il Seacute Come invece lrsquoha

concepito lui Quindi questo vuoto questa assenza di unitagrave fra i due elementihellip percheacute in effetti

questi due elementi - lui ha detto bene parlandone in termini di manchevolezza ndash mancano Se

uno dovesse prenderli come si egrave fatto sino a Kant come il vero e il falso il vero qui e il falso di lagrave

ecco in questo senso sia lrsquouno che lrsquoaltro sono manchevoli Questa relazione tra i due egrave la loro

anima egrave ciograve che li rende vivi egrave ciograve che li rende quello che sono Ora se da prima questo negativo

appare come ineguaglianza dellrsquoIo verso lrsquooggettohellip LrsquoIo verso lrsquooggetto quindi si nega in quanto

Io per farsi oggetto per poi ritornare su di seacute hellipesso egrave pure lrsquoineguaglianza della sostanza verso se

stessa Lrsquoineguaglianza del pensiero che si estroflette e che torna come pensato Ciograve che sembra

prodursi fuori di lei ed essere unrsquoattivitagrave contro di lei egrave il suo proprio operare ed essa mostra di essere

essenzialmente Soggetto Cioegrave colui che agisce Potremmo dire che egrave lrsquoagire stesso del linguaggio egrave

il linguaggio che agisce in questo modo dico qualche cosa questo qualche cosa per essere un

19

qualche cosa si estroflette sul suo significato una volta che egrave giunto al suo significato ritorna e

diventa quello che egrave cioegrave quello che intendevo dire Avendo la sostanza ciograve mostrato

compiutamente lo spirito ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere determinatohellip

Lrsquoessenza dellrsquoidea egrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato egrave unrsquoidea vaga Una volta che

viene determinata egrave come se dice bene qua ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere

determinato Qui in queste poche parole dice tutto percheacute lrsquoidea un qualche cosa di

indeterminato egrave quella che egrave solo se puograve essere determinata una volta determinata diventa

davvero unrsquoidea quella idea Egrave sempre il movimento di cui stiamo parlando un qualche cosa di

indeterminato un qualche cosa che dico diventa quello che egrave soltanto se lo determino se lo

concettualizzo se lo penso cioegrave se ritorna dallrsquoin seacute al per seacute soltanto in questo movimento

diventa il Seacute diventa se stesso helliplo spirito egrave allora termine oggettivo di se stesso proprio come esso egrave

e lrsquoastratto elemento dellrsquoimmediatezza e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato Lo

spirito lrsquoidea egrave termine oggettivo di se stesso cioegrave fa di se stesso il proprio oggetto in quanto lrsquoidea

non egrave piugrave unrsquoidea indeterminata ma diventa il pensiero dellrsquoidea Lrsquoastratto elemento

dellrsquoimmediatezza ciograve che appare nellrsquoimmediato che ancora non egrave stato posto come un per seacute hellip

e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato comunemente prima di Hegel si egrave sempre

pensato che lrsquoelemento astratto immediato fosse un elemento separato ndash questa cosa egrave vera e la

sua negazione egrave falsa Quindi questa separazione del sapere dalla veritagrave dice Hegel egrave sorpassata

non crsquoegrave piugrave questa separazione del sapere dalla veritagrave percheacute questa separazione comporta il

mantenere questi elementi in quanto astratti ndash la veritagrave egrave tenuta ben salda lontana dal falso ndash

mentre sorpassare questa posizione egrave ciograve che consente di cogliere il movimento potremmo dire

del linguaggio mentre si fa mentre si dice Hegel ci sta spiegando ovviamente a modo suo che

cosa succede mentre si parla che cosa succede mentre qualche cosa si dice ma percheacute possa essere

un qualche cosa ndash percheacute se dico dico qualche cosa ndash deve estroflettersi e tornare su di seacute in quanto

qualche cosa Egrave la stessa cosa che poneva Peirce la A egrave B la A deve estroflettersi sulla B per

essere A sennograve non egrave niente egrave la B che dice che cosrsquoegrave la A ma questa B se non ci fosse stata la A

non sarebbe mai esistita cosigrave come la A non sarebbe mai esistita senza la B Quindi vedete come

ciascuno rimane quello che egrave la A rimane la A e la B rimane la B non crsquoegrave mai la fusione tra i due

come dire per usare le parole di Hegel sono delle figure e rimangono delle figure ciascuna con la

sua caratteristica ndash la A non scompare mai nella B - ma anche momenti della relazione momenti

che appartengono a un intero Lrsquoessere egrave assolutamente mediatohellip Quando parla di mediazione

parla della coscienza egrave la coscienza che media hellipegrave sostanziale contenuto che altrettanto

immediatamente egrave proprietagrave dellrsquoIo egrave a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Quindi ci sta

dicendo lrsquoessere egrave una proprietagrave dellrsquoIo Lrsquoessere non egrave piugrave qualche cosa che egrave fuori dellrsquoIo ma

lrsquoessere a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Vedete qui come si pone la questione dellrsquooggetto

Lrsquooggetto non egrave qualche cosa che egrave fuori di me non egrave propriamente il non-Io nellrsquoaccezione

fichtiana del termine cioegrave un qualche cosa che egrave separato da me no lrsquooggetto non egrave altro che lrsquoIo

che si estroflette Verrebbe da dire che si estroflette sullrsquooggetto ma a questo punto non egrave neanche

corretto egrave lrsquoIo che estroflettendosi diventa oggetto e retroflettendosi fa dellrsquoIo quello che egrave cioegrave

un Io cosciente Senza questa estroflessione e retroflessione lrsquoIo non avrebbe possibilitagrave di

coscienza non avrebbe la possibilitagrave di sapere Infatti tutta la Fenomenologia dello spirito non egrave

altro che un modo per intendere come funziona il sapere come accade che si sappia qualche cosa

e lui ce lo sta spiegando in questo modo Il loro movimento che in tale elemento si organizza in un

intiero egrave la logica o filosofia speculativa La filosofia speculativa non egrave altro che lrsquoorganizzarsi dei

vari momenti nellrsquointero quando cioegrave cessano di essere astratti e vengono colti come lrsquointero come

il movimento intero Questo movimento intero colto nella sua totalitagrave egrave quello che poi diventeragrave

il Sapere Assoluto quando cioegrave tutto egrave saputo Il tutto saputo perograve non comporta la fine per

Hegel assolutamente no egrave un punto ideale certo dove tutto egrave saputo ma egrave il momento dellrsquoavvio

per un modo di pensare diverso Certo potremmo anche dire in termini linguistici ponendo la

20

questione in modo piugrave semplice questo sapere tutto non egrave altro che il concreto cioegrave il linguaggio

Quindi nel momento in cui il linguaggio si svolge si articola ci sono dei momenti che

corrispondono a un sapere che ogni volta egrave particolare ma sempre debitore di un sapere totale Il

linguaggio egrave il concreto in quanto ogni volta che apro bocca il linguaggio egrave ligrave tutto che io lo sappia

oppure no ma egrave ligrave tutto percheacute se non fosse cosigrave io non potrei parlare Ecco quindi che ogni volta

questo sapere assoluto appare per Hegel invece occorre attendere cosigrave come per Severino Anche

per Gentile ogni atto comporta un sapere assoluto ogni atto giunge a un sapere assoluto lo mette

in atto percheacute se non fosse cosigrave non ci sarebbe un atto e non ci sarebbe un altro atto dopo di lui

Poicheacute dunque quel sistema dellrsquoesperienza dello spirito ne comprende soltanto lrsquoapparirehellip

Lrsquoesperienza dello spirito ciograve che lo spirito esperisce egrave lrsquoapparire di qualche cosa hellip il processo

che conduce da esso alla scienza del vero che egrave nella forma del vero sembra meramente negativohellip Cioegrave

questo processo deve passare dal negativo da ciograve che quella cosa che io esperisco non egrave hellipe

potrebbe darsi che si volesse evitare di avere a che fare con il negativo (inteso) come il falso e si

pretendesse di venir condotti senzrsquoaltro alla veritagrave a che impacciarsi del falso Percheacute dobbiamo star

ligrave a perder tempo Se egrave falso egrave falso Sopra si egrave fatto cenno di quel modo che vorrebbe cominciare subito

con la scienza a ciograve si conviene ora rispondere piugrave particolarmente mostrando quale sia la natura del

negativo (inteso) come il falso Le rappresentazioni che si hanno circa questo punto costituiscono il

principale impedimento a penetrare nella veritagrave Sta dicendo che eliminare il falso egrave il piugrave grande

impedimento al conoscere la veritagrave Ciograve offriragrave lrsquooccasione di parlare della conoscenza matematica

che il sapere afilosofico considera come lrsquoideale che la filosofia dovrebbe cercare di raggiungere senza

esservi per altro riuscita nonostante ogni tentativo Il vero e il falso appartengono a quei pensieri

determinati che privi di movimentohellip Questo egrave importante per Hegel il vero e il falso sono fissi

non crsquoegrave nessun movimento fra di loro hellipvorrebbero valere come particolari essenze delle quali lrsquouna

sta di qua lrsquoaltra di lagrave rigidamente isolate e senza reciproca comunanza hellip Crsquoegrave un falso quanto poco

crsquoegrave un cattivo Il falso in assoluto cosigrave come il cattivo in assoluto Falso e cattivo non son mica

perfidi come il diavolo tantrsquoegrave vero che volendoli prendere per diavoli di essi si verrebbe a fare dei

soggetti particolari mentre essi in quanto falso e cattivo sono soltanto degli universali pur avendo

lrsquouno rispetto allrsquoaltro una propria natura Il falso (cheacute solo di esso qui si vuol parlare) sarebbe lrsquoaltro

il negativo della sostanza la quale in quanto contenuto del sapere egrave il vero Questo egrave il modo di

pensare comune ancora oggi peraltro Ma la sostanza stessa egrave essenzialmente il negativo vuoi come

semplice distinguere ossia come Seacute e sapere in genere La sostanza che non egrave altro che il contenuto

dellrsquoidea egrave giagrave essa stessa il negativo percheacute per avere un contenuto questa idea deve spostarsi su

unrsquoaltra cosa e cioegrave sul suo contenuto per esempio Il Seacute egrave giagrave la negativitagrave della sostanza se la

sostanza non fosse negativa a se stessa non ci sarebbe stato il movimento verso unrsquoaltra cosa Se

il vero e il falso sono fissi immobili identici a seacute che movimento crsquoegrave Una volta stabilito questo

abbiamo chiuso il discorso non si va piugrave da nessuna parte Si puograve ben sapere falsamente Alcuncheacute

vien saputo falsamente significa il sapere egrave in ineguaglianza con la sua sostanza Ma proprio tale

ineguaglianza egrave il distinguere in generale che egrave momento essenziale Cosa vuol dire che il sapere egrave in

ineguaglianza con la sua sostanza Qual egrave la sostanza del sapere Non egrave altro che lrsquoidea il concetto

che io mi faccio di qualche cosa ma per farmi questo concetto giagrave sono preso in una ineguaglianza

tra quello che ho detto e il concetto di ciograve che ho detto cioegrave il suo significato Quindi questa

ineguaglianza egrave giagrave presente egrave giagrave ligrave ogni volta che si parla Poco piugrave avanti Nellrsquoespressione in

ogni falso crsquoegrave qualcosa di vero quei due termini vengono presi come lrsquoolio e lrsquoacqua che senza

mescolarsi si trovano insieme solo esteriormente Proprio per riguardo al significato proprio per

indicare il momento del completo esser-altro le espressioni dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave

usate non appena il suo esser-altro sia tolto Qui crsquoegrave Severino Rileggo le espressioni

dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave usate non appena il suo esser-altro sia tolto Lrsquoineguaglianza

tra lrsquoimmediato apparire e il concetto questa ineguaglianza scompare se dovesse rimanere

lrsquoineguaglianza egrave come se dovessero rimanere separati usando i termini di Severino Questo suo

21

essere-altro viene tolto quindi non crsquoegrave piugrave ineguaglianza e diventa il concreto percheacute questo suo

essere-altro viene superato La cosa piugrave semplice da pensare egrave lrsquoin seacute che estroflettendosi diventa

per seacute e poi ritorna allrsquoin seacute Quindi questa ineguaglianza tra lrsquoin seacute e il per seacute scompare nel

momento in cui si ritorna allrsquoin seacute cioegrave si giunge al concreto non crsquoegrave piugrave nessuna ineguaglianza

nessuna separazione questa separazione questa ineguaglianza viene tolta Cosigrave le espressioni

unitagrave di soggetto e oggetto di finito e di infinito di essere e di penare ecc hanno lrsquoinconveniente che

i termini soggetto oggetto ecc significano ciograve che essi sono al di fuori della loro unitagrave e nellrsquounitagrave

quindi non sono da intendersi cosigrave come suona la loro espressione altrettanto il falso non piugrave come

falso egrave un momento della veritagrave Tutte queste dicotomie queste separazioni scompaiono

nellrsquoAufhebung nel superamento non crsquoegrave piugrave la distinzione questi elementi non sono piugrave distinti

Come faceva anche Peirce nel momento in cui A e B sono in relazione tra loro non sono piugrave

separati neacute separabili diventano unrsquounitagrave unitagrave che egrave fatta della relazione di questi due elementi

che rimangono figure ma momenti di questa unitagrave di questo concreto Il pensiero dogmatico nel

campo del sapere e nello studio della filosofia non egrave altro che lrsquoopinione secondo la quale il vero consiste

in una proposizione che egrave un resultato fissohellip Ci sta dicendo che il vero non egrave una proposizione non

egrave unrsquoasserzione ndash questo egrave il vero A egrave B hellipo in una proposizione che viene saputa immediatamente

A questioni come le seguenti quando sia nato Cesare quante tese facciano uno stadio e quale stadio

ecc si deve dare una risposta netta proprio come egrave esattamente vero che nel triangolo rettangolo il

quadrato dellrsquoipotenusa egrave eguale alla somma dei quadrati dei cateti Ma la natura di una tale cosigrave detta

veritagrave egrave diversa dalla natura di veritagrave filosofiche Questo percheacute certe veritagrave si attengono a un certo

gioco la veritagrave filosofica cosigrave come la pensa Hegel si interroga sulle condizioni di questi giochi

della matematica della geometria o di qualunque altro gioco vale a dire a quali condizioni io

posso costruire un gioco Egrave questo che fa la filosofia (42) Quanto alle veritagrave matematiche verrebbe

ancor meno ritenuto geometra colui che sappia a memoria i teoremi di Euclide estrinseca-mente senza

sapere la loro dimostrazione senza saperli per esprimerci per contrasto intrinseca-mente Nello stesso

modo potrebbe ritenersi come insoddisfacente la cognizione acquistata misurando parecchi triangoli

rettangoli che i loro lati stanno nel noto reciproco rapporto Tuttavia anche nella conoscenza

matematica lrsquoessenza della dimostrazione non ha ancora il significato e la natura di essere momento

del resultato stessohellip Nella matematica tutti i procedimenti che portano al risultato non contano

niente conta solo il risultato Che egrave esattamente di ciograve che pensa Hegel rispetto alla filosofia

Quando parla di filosofia intende il pensare il pensare autentico direbbe Heidegger In quanto

resultato il teorema si considera bensigrave come un teorema vero Ma questa sopraggiunta circostanza non

riguarda il suo contenuto sigrave bene soltanto la sua relazione al soggetto il movimento della dimostrazione

matematica non appartiene allrsquooggetto ma egrave un operare esteriore alla cosa Questo egrave importante La

dimostrazione non appartiene allrsquooggetto la dimostrazione non dice che cosa appartiene a

quellrsquooggetto non ci dice nulla dellrsquooggetto in quanto tale Questa dimostrazione egrave un operare

esterno alla cosa allrsquooggetto che vuole dimostrare non crsquoentra nulla con lrsquooggetto egrave un gioco che

si fa Come diceva Wittgenstein una volta che ho fatto la mia dimostrazione sono stato bravo ad

applicare tutte le regolette niente piugrave di questo Poco piugrave avanti Ma la conoscenza filosofica in

primo luogo contiene entrambi i tipi del divenire mentre la conoscenza matematica presenta nel

conoscere come tale soltanto il divenire dellrsquoessercihellip Il divenire dellrsquoesserci il divenire di ciograve che egrave

presente qui e adesso hellipovverossia il divenire dellrsquoessere della natura della cosa In secondo luogo

quella unifica anche entrambi questi movimenti particolari La nascita interna o il divenire della

sostanza egrave un passare senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci egrave un essere per altro e viceversa

il divenire dellrsquoesserci egrave il restituirsi allrsquoessenza La nascita interna cioegrave il conoscere qualche cosa il

sapere qualche cosa o il divenire della sostanza cioegrave il farsi sostanza egrave un passare in questo

movimento continuo senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci Questa conoscenza che passa

dallrsquoimmediato al mediato come direbbe Severino solo che per Hegel torna a ciograve che egrave immediato

facendolo diventare altro solo a questo punto egrave immediato il movimento egrave cosigrave il duplice processo

22

e divenire dellrsquointierohellip Quindi il movimento egrave questo duplice processo di andata e ritorno e

divenire dellrsquointero diviene percheacute diviene unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave questi due elementi egrave

unrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi egrave il superamento di questi due elementi per

unrsquoaltra cosa questrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi che una volta in relazione

non sono piugrave gli stessi di prima hellipvale a dire ciascun momento pone lrsquoaltro momento e ciascuno ha

poi in seacute entrambi i momenti come due aspetti Essi presi insieme costituiscono lrsquointiero in quanto

dissolvono se stessi e si fanno momenti suoi Che egrave esattamente quello che dicevo si dissolvono in

quanto se stessi in questa relazione non sono piugrave gli stessi diventano unrsquoaltra cosa si fanno

momenti di questa relazione rimangono anche come figure rimangono quello che sono ma si

fanno momenti della relazione che egrave lrsquointero Nel conoscere matematico la considerazione egrave un

operare che per la cosa viene da fuori ne segue quindi che la cosa vera viene alterata Sta dicendo che

considero gli elementi in quanto astratti Quindi la cosa vera che egrave vera allrsquointerno del concreto

quindi del tutto del movimento viene alterata non egrave piugrave vera Egrave esattamente lrsquoopposto di ciograve che

si pensa comunemente cioegrave che lrsquoastratto sia la cosa considerata per se stessa conduca al vero

considerata astrattamente mentre lui sta dicendo che no se la considero astrattamente questo

porta al falso soltanto se la inserisco nellrsquointero allora colgo il vero Ricordate ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo il vero egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo che non egrave una lampada percheacute se

io comincio a pensare alla lampada giagrave la astraggo Egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo una

proposizione che inserisce la lampada allrsquointerno di un intero di un mondo Se io astraggo la

lampada dal mondo questa lampada non egrave piugrave quella lampada di cui parlavo dicendo ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo (44) Ma la manchevolezza peculiare di tale conoscenza riguarda tanto la

conoscenza medesima quanto la sua materia in generale ndash Per quel che riguarda la conoscenza la

necessitagrave della costruzione anzitutto non viene intesa nei giusti termini Essa necessitagrave non scaturisce

dal concetto del teorema anzi viene imposta e si deve ciecamente ubbidire alla prescrizione di tirare

certe linee mentre se ne potrebbero tirare infinite altre tutto questo con una ignoranza pari soltanto alla

fede che ciograve andragrave a buon fine per la condotta della dimostrazione Poco piugrave avanti Cosigrave la

dimostrazione percorre una via che si fa cominciare a un punto qualunque senza sapere in che rapporto

stia con il resultato che deve venir fuori Una tale dimostrazione assume nel suo corso certe

determinazioni e certi rapporti e ne scarta altri senza che si possa immediatamente render conto della

necessitagrave per cui ciograve avviene una finalitagrave esteriore regge un tale movimento Cioegrave la necessitagrave di

arrivare al teorema tutto il resto non importa Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscere della

quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofia si basa sulla povertagrave

del fine e sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo

da parte della filosofia Si disprezzano entrambi lrsquoun con lrsquoaltro Fine o concetto della matematica egrave

la grandezza La misurabilitagrave la calcolabilitagrave egrave su questo che si fonda la matematica Ma questa

egrave appunto la relazione inessenziale e aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in

superficie non tocca la cosa stessahellip Come diceva prima la dimostrazione non tocca mai la cosa

non la raggiunge nemmeno helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla un atto concettivo O

come direbbe Heidegger la scienza non pensa non concettualizza ciograve che fa lo mette in atto lo

mette in pratica attraverso modelli La materia intorno alla quale la matematica garantisce il suo

consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto iscrive le sue

differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di vita Ma

lrsquoeffettuale non egrave un qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di una tale

ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta intuizione

sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero ineffettuale fatto

di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto la seguente

ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltra e senza che a questo

modo sorga una connessione necessaria attraverso la natura della cosa stessa Continua a ribadire lo

stesso concetto che egrave poi il modo con cui si pensa oggi le cose sono tenute astrattamente separate

23

senza accorgersi delle connessioni che ci sono tra le cose connessioni che emergono soltanto nel

concreto Si potrebbe fare un esempio molto semplice partendo da Freud le paure le angosce

ecc se non si considerano come momenti di un insieme di un intero non si intende nulla non

portano da nessuna parte Occorre intendere questi elementi che compaiono come momenti di un

tutto egrave soltanto questo intero che rende conto delle connessioni che consentono a questi elementi

di essere cosigrave spaventosi ecc Senza queste connessioni disconnettendo tutto questo egrave chiaro che

si continua ad avere paura percheacute non si sa nulla di questa paura per dirla in modo spiccio

5 giugno 2019

Siamo a pag 35 (45) Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscerehellip Si sta sempre riferendo alla

matematica hellipdella quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofiahellip

La matematica si ritiene evidente ma egrave un sapere manchevole hellipsi basa sulla povertagrave del fine e

sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo da parte

della filosofia Fine o concetto della matematica egrave la grandezza La matematica si occupa di

misurabilitagrave della calcolabilitagrave delle cose Ma questa egrave appunto la relazione inessenziale e

aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in superficie non tocca la cosa stessahellip Un

porsquo come diceva Heidegger la scienza non pensa helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla

un atto concettivo Non egrave un sapere non egrave scienza La materia intorno alla quale la matematica

garantisce il suo consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto

iscrive le sue differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di

vita Ma lrsquoeffettualehellip Con effettuale potremmo anche intendere il concreto nellrsquoaccezione

severiniana del termine hellipnon egrave qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di

una tale ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta

intuizione sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero

ineffettuale fatto di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto

la seguente ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltrahellip Ecco

la critica fondamentale di Hegel e cioegrave che non crsquoegrave un movimento di un elemento in un altro non

crsquoegrave movimento dialettico ciascuna cosa di cui la scienza matematica si occupa egrave immobile ferma

chiusa in se stessa non va da nessuna parte Inoltre in grazia di quel principio e di quellrsquoelemento

ndash e qui sta tutto il formalismo dellrsquoevidenza matematica ndash il sapere procede sulla linea dellrsquoeguaglianza

Tenete conto che la Fenomenologia dello spirito potrebbe anche essere letta come una critica al

formalismo logico al formalismo matematico al formalismo in generale Infatti il mortuumhellip Il

morto cioegrave la cosa chiusa in seacute hellippoicheacute esso non muove se medesimo non giunge alle differenze

dellrsquoessenza non allrsquoopposizione o ineguaglianza essenziale e quindi neanche al passaggio dellrsquoopposto

nellrsquoopposto e tanto meno al movimento qualitativo e immanente allrsquoautomovimento Andiamo a pag

37 (47) La filosofia al contrario non considera la determinazione inessenziale ma la considera in

quanto egrave essenziale Elemento e contenuto della filosofia non egrave lrsquoastratto o il non effettuale ma

lrsquoeffettualehellip Possiamo intendere lrsquoeffettuale come il concreto helliplrsquoautoponentesi ciograve che vive in seacute

lrsquoessere determinato che egrave nel proprio concetto Non egrave altro che lrsquoesempio che faceva Severino ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo egrave questo lrsquoeffettuale egrave questo lrsquoautoponentesi Lrsquoelemento della filosofia

egrave il processo che si crea e percorre i suoi momenti e questo intero movimento costituisce il positivo e la

veritagrave del positivo medesimo Dice questo intero movimento costituisce il positivo egrave ciograve che si pone il

movimento egrave questo che si pone Cosigrave la veritagrave racchiude in seacute anche il negativo ossia ciograve che si

chiamerebbe il falso qualora potesse venir considerato come alcuncheacute dal quale si debba fare astrazione

Ciograve che sta dileguando deve anzi venir considerato esso stesso come essenzialehellip Ciograve che sta

dileguando ciograve che si oppone allrsquoin seacute dilegua nel senso che viene superato Il dileguamento egrave il

superamento di qualcosa non llsquoeliminazione hellipesso cioegrave non egrave da considerare nella determinazione

di alcuncheacute di rigido che tagliato via dal vero debba venir abbandonato dove che sia al di fuori di

24

questo neacute drsquoaltronde il vero egrave da considerare come un alcuncheacute positivizzato e morto giacente inerte

dallrsquoaltra parte Qui crsquoegrave tutta la dialettica hegeliana Lrsquoapparenza egrave un sorgere e un passare che neacute

sorge neacute passa ma che egrave in seacute e costituisce lrsquoeffettualitagrave e il movimento della vita della veritagrave Non sorge

e non passa eppure egrave un continuo sorgere e passare Non sorge nel senso in cui ne parla Peirce

non possiamo stabilire dove incomincia non possiamo delimitarlo percheacute sarebbe astrarlo dal

concreto da questo movimento Per tal modo il vero egrave il trionfo bacchico dove non crsquoegrave membro che

non sia ebbro e poicheacute ogni membro nel mentre si isola altrettanto immediatamente si risolve - il trionfo

egrave altrettanto la quiete trasparente e semplice Nel Tribunale di tale movimento non sussistono neacute le

singole figure dello spirito neacute i pensieri determinati ma essi come sono momenti negativi e dileguanti

cosigrave anche sono positivi e necessari Vedete come continua indicarci questo movimento questa

Aufhebung questo passare da un momento allrsquoaltro dove perograve rimangono sempre figure

individuate determinate in quanto tali non scompaiono Per questo rimangono figure ciascuna

rimane quella che egrave ma diventa un momento dellrsquointero diventa un qualche cosa che egrave quello che

egrave allrsquointerno dellrsquointero Nellrsquointiero del movimento concependo lrsquointiero come quiete ciograve che nel

movimento medesimo vien distinguendosi e assumendo una particolare esistenza determinata egrave

conservato come qualcosa che ha reminiscenza di seacute come qualcosa il cui essere determinato egrave il sapere

di se stesso mentre tale sapere egrave altrettanto immediatamente un essere determinato Hegel parla anche

di quiete percheacute nellrsquointero del movimento nel concreto possiamo concepire questo intiero come

una quiete dove qualcosa dice viene determinato ma che cosa viene determinato Non lrsquooggetto

in quanto tale ma e ce lo dice in modo molto preciso egrave il sapere di se stesso e tale sapere egrave altrettanto

immediatamente un essere determinato egrave questo che egrave determinato Qui incomincia a porre la

questione che affronteragrave poco piugrave avanti quella famosa questione dove dice che ciograve che egrave reale egrave

razionale e ciograve che egrave razionale egrave reale Spesso questo viene inteso in modo molto banale

antropomorfizzando la realtagrave come se avesse una sua ragione La realtagrave sono le cose e quindi egrave

come se le cose avessero una loro ragione intrinseca No dice il reale egrave razionale percheacute solo il

razionale la coscienza il sapere determina il reale lo fa esistere in quanto tale Ciograve che egrave razionale

egrave reale percheacute la realtagrave non egrave altro che ciograve che egrave razionale non egrave altro che il pensiero che si

determina Adesso fa un accenno al metodo (48) Potrebbe sembrar necessario di esporre in

precedenza quanto egrave rilevante intorno al metodo di quel movimento o della scienza Di questo ne parleragrave

in modo piugrave specifico nellrsquoIntroduzione Ma il suo concetto sta giagrave in quel che si egrave discorso e la sua

piugrave vera presentazione appartiene alla logica o egrave piuttosto la logica stessa Sta dicendo che questo

metodo lo vuole mostrare in atto attraverso lrsquoesposizione del suo pensiero Ci sta dicendo il modo

in cui lo penso il metodo che io utilizzo lo trovate esposto nel modo in cui articolo le cose che

vado pensando Infatti il metodo non egrave altro che la struttura dellrsquointiero presentato nella sua piugrave pura

essenza Ma quanto alle idee che si sono avute fino ad oggi intorno a questo punto noi dobbiamo essere

consapevoli che anche il sistema delle rappresentazioni riferentesi al metodo filosofico appartiene ormai

ad una cultura sorpassata Ciograve potrebbe suonare alquanto reclamistico o rivoluzionario sebbene questo

sia un tono dal quale io mi so ben lontano si voglia pertanto ritenere che lrsquoapparato scientifico offerto

dalla matematicahellip Ce lrsquoha sempre con la matematica ma in realtagrave per tutto il testo ce lrsquoha con

il formalismo hellipndash fatto di chiarimenti di partizioni di assiomi di serie di teoremi e loro

dimostrazioni di principi e loro conseguenze e conclusioni - egrave esso stesso per lrsquoopinione a dir poco

antiquato Antiquato Funziona ancora oggi perfettamente Se anche la sua inutilitagrave non egrave

chiaramente riconosciuta non se ne fa tuttavia che poco o punto uso e se esso in seacute non viene

disapprovato non egrave tuttavia amato mentre noi dobbiamo fermamente ritenere che ciograve che ha un valore

vero si attui nella pratica e si renda amato Ciograve che appare o che consideriamo vero egrave qualcosa che

si attuta nella pratica nel fare La questione del fare egrave importante in Hegel e interverragrave

tantissimo lui riprende il termine aristotelico di ἔργον che viene tradotto spesso con energia ma

non egrave solo energia ma egrave lrsquoagire egrave il fare Non egrave perograve difficile a riconoscere che la maniera di porre un

principio di sostenerlo nei suoi fondamenti di confutarne con argomenti il principio opposto non egrave la

25

forma nella quale possa farsi avanti la veritagrave I principi della matematica funzionano cosigrave pongo

un principio esibisco i suoi fondamenti e confuto chiunque mi si opponga La veritagrave egrave il movimento

di lei in lei stessahellip Egrave questo movimento dallrsquoin seacute al per seacute e che ritorna nellrsquoin seacute che fonda il

conoscere il sapere la scienza hellipmentre quel metodo egrave un conoscere che rimane esteriore al contenuto

Cioegrave non indaga mai la cosa in seacute non si pone mai la questione di che cosa egrave ciograve che sta

maneggiando che sta manipolando egrave sempre un qualche cosa che dice cosa sta intorno a quella

cosa non va mai dritta alla questione chiedersi per esempio come sa che egrave cosigrave Perciograve esso egrave

peculiare della matematica ha per proprio principio la relazione aconcettuale della grandezza e per

proprio contenuto il morto spazio e il morto Uno Inoltre egrave bene che esso metodo in maniera piugrave sciolta

cioegrave piugrave misto di arbitrio e di accidentalitagrave permanga nellrsquoambito della vita comune della

conversazione o della divulgazione storica le quali soddisfano piugrave la curiositagrave che non la conoscenzahellip

A pag 40 (50) Qualche riga avanti Quel formalismo di cui giagrave si disse sopra e il cui modo di

procedere qui vogliamo segnalare piugrave da vicino ritiene di aver giagrave concepite ed espresse la natura e la

vita di una formazione quando ne abbia affermata come predicato una determinazione dello schema

ndash sia la soggettivitagrave o lrsquooggettivitagrave o anche il magnetismo lrsquoelettricitagrave ecc la contrazione o

lrsquoespansione lrsquooriente o lrsquooccidente e simili il che puograve venir moltiplicato allrsquoinfinito giaccheacute in questo

modo ogni determinazione o formazione puograve venire riadoperata in unrsquoaltrahellip Egrave quello che fa la

scienza la scienza opera con modelli Un modello scientifico viene utilizzato in questa cosa poi

lo si utilizza per lrsquoaltra egrave sempre lo stesso modello Si accettano allora dallrsquointuizione volgare delle

determinazioni sensibili le quali debbono indubbiamente significare altro da ciograve che esse dicono

drsquoaltronde anche quello che in seacute egrave significante come le pure determinazioni del pensiero per es

soggetto oggetto sostanza causa universale ecc viene usato con la stessa sconsideratezza acritica

della vita volgare e a quello stesso modo con cui si discorre di forza e debolezza e di espansione e

contrazione Di conseguenza quella metafisica egrave non meno antiscientifica di queste rappresentazioni

sensibili Vale a dire si utilizzano questi concetti come oggetti metafisici senza mai

problematizzarli A pag 43 (53) Alla scienza egrave lecito organizzarsi soltanto mediante la vita propria

del concetto Sta parlando della scienza cosigrave come la intende lui La determinatezza che tratta dallo

schema vien esteriormente apposta allrsquoesserci nella scienza egrave invece lrsquoanima automoventesi del

contenuto perfetto La determinatezza che si immagina come qualcosa di esteriore che viene

appiccicato alla cosa a ciograve che dico ma ciograve che dico egrave invece lrsquoanima del movimento percheacute ciograve

che dico comporta la sua negazione questa negazione ritorna superandosi e diventa il concreto

diventa il concetto Io posso appiccicare la determinatezza a qualche cosa e immaginare che

questo predicato descriva la cosa di cui sto parlando oppure come intende Hegel io dico di questa

cosa ma tengo conto di ciograve che nega questa cosa Al contrario lrsquoappiccicarla come unrsquoetichetta

non coglie nessun negativo semplicemente la incola ligrave e finito il discorso ma non crsquoegrave nessuna

interrogazione nessun domandarsi intorno a questa operazione Quello che fa Hegel invece egrave dire

qualche cosa e cominciare a interrogare ciograve che si sta dicendo accorgendosi quindi del negativo

cioegrave di tutti quegli elementi che non sono ciograve che sto dicendo Il movimento dellrsquoessente egrave da una

parte di divenire un altro a se stessohellip Io dico qualche cosa e questo qualche cosa diviene altro a se

stesso egrave unrsquoaltra cosa hellipe di farsi cosigrave immanente contenuto di se stessohellip Qui incomincia a porre

una questione importante Il movimento dellrsquoessente egrave questo diviene altro da seacute e a questo

punto divenendo altro da se stesso succede che diventa il contenuto Diciamola in un altro modo

soggetto ndash oggetto il soggetto conosce lrsquooggetto ndash questo tradizionalmente il soggetto sta di qua

e lrsquooggetto di lagrave Lui sta dicendo unrsquoaltra cosa molto fine questo soggetto si sposta verso lrsquooggetto

per conoscerlo e in questo movimento questo oggetto si fa immanente al soggetto cioegrave diventa

parte integrante del soggetto Egrave il movimento dellrsquoin seacute-per seacute-in seacute Ora questo oggetto la

cosiddetta realtagrave non puograve darsi neacute esistere senza questo movimento qualunque cosa io colga la

colgo percheacute crsquoegrave questo movimento che mi fa tornare lrsquooggetto nel soggetto e quindi questo

oggetto diventa oggetto posso quindi pensarlo fuori di me percheacute egrave diventato immanente al

26

soggetto Questo peraltro egrave il movimento del linguaggio stesso io posso pensare che esista una

realtagrave esterna percheacute crsquoegrave il linguaggio percheacute crsquoegrave questa distanza che il linguaggio pone tra ciograve

che dico e il ciograve di cui dico ma questa egrave una distanza che pone il linguaggio non esiste in natura

Proprio percheacute crsquoegrave questa distanza instaurata dal linguaggio io posso pensare che esista qualcosa

fuori di me sennograve non potrei pensarlo per un bruco non esistono le cose fuori di lui Quindi come

vi dicevo egrave importante questo aspetto egrave essenziale in tutta la filosofia hegeliana Non egrave che Hegel

non credesse nella realtagrave ma per lui la realtagrave egrave la coscienza per lui la realtagrave egrave questo ritornare

dellrsquooggetto nel soggetto solo quando egrave tornato nel soggetto egrave reale reale egrave razionale in quanto egrave

tornato nel soggetto inteso come ciograve che agisce lrsquoἔργον il fare

Intervento La realtagrave per Hegel egrave quindi una costruzione

Egrave un concetto quindi sigrave una costruzione Diventa realtagrave quando egrave concettualizzata Egrave in questo

modo che si intende che il reale egrave razionale egrave la realtagrave soltanto nel momento in cui egrave

concettualizzata sennograve non crsquoegrave Sarebbe come chiedersi se crsquoegrave qualcosa fuori del linguaggio egrave una

domanda che non ha nessun senso neacute logicamente alcuna risposta nel senso che per chiedermi

questa cosa deve esserci il linguaggio se non ci fosse non potrei nemmeno pensare a questa cosa

quindi non ha alcun senso porsi questa domanda La cosa importante torno a dirvi egrave che proprio

crsquoegrave il linguaggio che instaura questa distanza tra il mio dire e ciograve di cui dico che egrave possibile pensare

che esista qualche cosa fuori di me cioegrave fuori dalla mia parola In quel movimento la negativitagrave egrave

il distinguere e il porre lrsquoessercihellip In questo movimento la negativitagrave cioegrave lrsquoessere altro da seacute la

distanza fra il dire e ciograve di cui dico ndash ciograve di cui dico sarebbe la negativitagrave egrave altro da ciograve che dico ndash

egrave il distinguere e il porre lrsquoesserci Egrave in questo movimento in questa operazione che egrave prettamente

linguistica che si instaura lrsquoesserci e cioegrave che la cosa diventa seacute che la realtagrave diventa la realtagrave

ma lo diventa percheacute crsquoegrave il linguaggio che comporta questa distanza questo andirivieni hellipin

questo ritorno in se stesso la negativitagrave egrave il divenire della semplicitagrave determinata La semplicitagrave egrave

qualcosa che attiene allrsquoin seacute ma non egrave determinata fincheacute rimane in seacute egrave quando incontra il per

seacute che si determina e allora diventa una semplicitagrave determinata Per tal modo il contenuto non

mostra la sua determinatezza come ricevuta da un altro e su lui apposta anzi esso la dagrave a se stesso e da

se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero Questa egrave una frase fondamentale Il contenuto

il significato non riceve significato da chissagrave che cosrsquoaltro lo riceve da se stesso egrave il significato

che dagrave il significato a se stesso nel momento in cui ritorna allrsquoin seacute nel momento in cui viene

concettualizzato ma se non crsquoegrave questo ritorno se non crsquoegrave questo movimento dal per seacute allrsquoin seacute il

significato non egrave niente Dice la dagrave a se stesso e da se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero

questo significato diventa un momento dellrsquointero non egrave piugrave un qualche cosa cosigrave come la realtagrave

un qualche cosa che egrave al di fuori il significato diventa quello che egrave nel momento in cui ldquoritornardquo

nellrsquointero cioegrave diventa concreto Lrsquointelletto tabellesco trattiene per seacute la necessitagrave e il concetto del

contenuto ossia ciograve che costituisce la concretezza lrsquoeffettualitagrave e il vivente movimento della cosa sulla

quale esso manovrahellip La matematica fa le tabelline e immagina di avere catalogato un qualche

cosa che invece egrave vivo Egrave questa la questione per Hegel le cose sono vive Cosigrave come le parole

sono vive nel senso che agiscono la parola non egrave un caput mortuum cioegrave un qualche cosa che una

volta detta egrave quella che egrave e non si muove piugrave ma egrave viva continua a dire a muoversi continua a

connettersi con infinite altre cose Dice il vivente movimento della cosa sulla quale esso manovra egrave

di questo che non si accorge la scienza matematica hellipo piuttosto lungi dal tenere tutto ciograve per seacute

non lo conosce se avesse infatti quella capacitagrave di uscir di seacute e di penetrare nella cosa certamente la

mostrerebbe Cosa che la scienza non ha mai potuto neacute saputo fare non lo puograve fare non puograve entrare

nella cosa diventare la cosa cioegrave un qualche cosa che egrave fuori del linguaggio e poi da ligrave descriversi

con che cosa Ma di tutto ciograve quellrsquointelletto non prova neanche il bisognohellip La scienza non ha

questa necessitagrave non gliene importa niente la tecnica meno che mai hellipaltrimenti la smetterebbe

col suo schematizzare o per lo meno non lo prenderebbe per una indicazione di contenuto esso dagrave

soltanto lrsquoindicazione del contenuto ma il contenuto stesso non lo fornisce La scienza non pensa

27

torniamo sempre ligrave Se la determinazione e sia pure ndash ad esempio ndash quella del magnetismo egrave una

determinazione in seacute concreta o effettuale essa egrave tuttavia ridotta a qualcosa di morto percheacute soltanto

predicata ma non riconosciuta come immanente vita di un altro essere determinato neacute riconosciuta a

quel modo chrsquoessa in quello intimamente e peculiarmente si autoproduce e si rappresenta Ci sta

dicendo anche se non lo dice lui ma io che qualunque cosa non egrave fuori dal linguaggio Anche il

magnetismo egrave nella parola ed egrave in questo senso che egrave vivo percheacute egrave nel linguaggio percheacute egrave in

continuo movimento percheacute come direbbe Hegel egrave preso nella dialettica quindi in una

evoluzione continua Non crsquoegrave la parola morta non esiste per Hegel Il magnetismo dice si

autoproduce Chiaramente se consideriamo il magnetismo come un caput mortuum come

qualcosa che egrave quello che egrave non produce niente ma se lo consideriamo come qualcosa di vivo

allora diventa una parola diventa un qualche cosa che apre a infinite altre questioni Possiamo

certo utilizzarlo come determinatezza egrave chiaro che se mi serve una calamita per tirar su un pezzo

di ferro uso la calamita ma non egrave di questo che sta parlando Hegel Intendere il magnetismo come

una parola egrave il modo di accorgersi che il linguaggio egrave la vita stessa Nel momento in cui parlo di

magnetismo non egrave che questo magnetismo esiste di per seacute esiste nel momento in cui il soggetto si

rivolge allrsquooggetto al magnetismo ma egrave soltanto in quanto ritorna in quanto ne egrave cosciente in

quanto lo concettualizza che diventa reale A pag 45 Poicheacute la sostanza come sopra si ebbe a dire

egrave in lei stessa Soggettohellip Vedete che la sostanza egrave qualcosa di vivo che agisce la sostanza non egrave il

morto non egrave immobile hellipproprio per ciograve ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso Dice

ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso ogni significato egrave la riflessione di seacute in se stesso

cioegrave egrave un qualche cosa che riflettendosi in se stesso diventa quello che egrave Soltanto in questo

movimento diventa quello che egrave percheacute soltanto questo movimento di fatto lo concettualizza ne

coglie la vita il vivere di questo concetto La sussistenza o la sostanza di un essere determinato egrave

lrsquoeguaglianza con se stessohellip Cosa nota da sempre lrsquoessenza di qualche cosa egrave lrsquoessere quello che egrave

hellipgiaccheacute la sua ineguaglianza con seacute sarebbe il suo dissolvimento Aristotelicamente sarebbe la legge

del terzo escluso o egrave A oppure egrave non-A Nella logica aristotelica tradizionale il falso viene

eliminato non puograve sussistere a fianco del vero questo lo diceva anche Severino non puograve sussistere

a fianco e difatti lo tolgo percheacute se lascio lrsquoessere a fianco del non-essere allora lrsquoessere egrave anche

non-essere e si annulla diventa nulla Ma lrsquoeguaglianza con se stesso egrave la pura astrazione e questa egrave

il pensare Quando io dico qualitagrave dico la determinatezza semplice Quando dico la qualitagrave ndash questo

egrave di vetro ndash dico la sua determinazione semplice Per la qualitagrave un essere determinato egrave distinto da

un altro essere determinato o egrave appunto un essere determinato esso egrave per se stesso o esiste mediante

questa semplicitagrave con seacute Ma con ciograve esso egrave essenzialmente il pensiero Egrave il pensiero che decide

dellrsquoidentitagrave questa identitagrave non crsquoegrave fuori del pensiero Qui si comprende che lrsquoessere egrave pensarehellip

Non egrave una frase da poco lrsquoessere egrave pensare cioegrave lrsquoessere egrave qualcosa di vivo egrave qualcosa che si

autopone continuamente e autoponendosi si modifica e procede sempre in avanti Verrebbe quasi

da fare una postilla aggiungere una notarella che potrebbe fare Nietzsche lrsquoessere egrave sigrave pensare

ma un pensare al superpotenziamento hellipqui egrave a suo luogo quel modo di vedere che si studia di evitare

il consueto discorrere aconcettuale circa lrsquoidentitagrave del pensare e dellrsquoessere Aconcettuale vuol dire che

non pensa direbbe Heidegger non lo mette a tema e non lo problematizza lo pone come un

qualche cosa che egrave quello che egrave aconcettualmente Ora poicheacute il sussistere dellrsquoessere determinato egrave

lrsquoeguaglianza con seacute o la pura astrazione ecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da se stesso o egrave

esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzione egrave la sua propria interioritagrave noncheacute il

riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Qui precisa cosa intende dire Lrsquoeguaglianza con seacute egrave la

pura astrazione Percheacute Percheacute per potere dire che un elemento egrave se stesso devo astrarlo direbbe

Heidegger dal mondo e Severino direbbe astrarlo dal concreto come se parlassi da fuori della

proposizione ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo hellipecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da

se stesso Cioegrave io astraggo per potere determinare qualche cosahellip qui Severino egrave illuminante per

poterne parlare di quella lampada devo astrarla da se stessa per in se stessa egrave ldquoquesta lampada

28

che egrave sul tavolordquo egrave questo che egrave se stessa egrave nel concreto quindi devo astrarla ci sta dicendo

Hegel da se stessa percheacute se stessa egrave presa nel movimento Per astrarre egrave come se io dovessi

bloccare questo movimento egrave come se dovessi considerare qualche cosa fuori da questo

movimento hellipo egrave esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzionehellip Se io lo considero

astrattamente egrave ineguale rispetto a se stesso percheacute egrave unrsquoaltra cosa Come direbbe Severino

diventa autocontraddittorio se lo astraggo dal concreto Dice ineguaglianza con seacute ma questo seacute

non egrave altro che la sua risoluzione in quanto egrave passato da seacute a essere altro da seacute e poi tornato a seacute

hellipegrave la sua propria interioritagrave noncheacute il riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Il riprendersi in

seacute medesimo egrave il suo divenire in quanto diviene altro percheacute nel momento in cui dallrsquoin seacute

passiamo al per seacute e ritorna allrsquoin seacute questo in seacute non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa cosigrave

come esattamente ci dice Peirce nel momento in cui si instaura la relazione cioegrave interviene il terzo

fra A e B A e B non sono piugrave A e B in quanto tali non sono piugrave astratti sono un concreto e

questo concreto egrave la relazione tra A e B dove A e B sono unrsquoaltra cosa risetto a ciograve che erano

prima considerati astrattamente Mediante questa natura dellrsquoessente e in quanto lrsquoessente ha per il

sapere questa natura il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il contenuto come un alcuncheacute estraneohellip

Ancora insiste e precisa lrsquoessente ha questa natura cioegrave il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il

contenuto come se il contenuto fosse qualcosa che egrave fuori da questo sapere No il contenuto egrave nel

sapere ndash reale egrave razionale hellip non la riflessione in se stesso fuori dal contenutohellip Il contenuto non egrave

fuori dalla riflessione il contenuto la realtagrave egrave la mia riflessione Questo sempre per il motivo che

dicevo prima e che riguarda il linguaggio egrave percheacute crsquoegrave il linguaggio che il mio dire prende le

distanze cioegrave si distanzia da ciograve di cui dico inaugurando con questo la possibilitagrave di pensare che

le cose sono fuori di me hellipla scienza non egrave quellrsquoidealismo che subentrograve al dogmatismo dellrsquoasserzione

assumendo la veste del dogmatismo della rassicurazione o del dogmatismo della certezza di se stesso ndash

anzi il sapere vede tornare il contenuto nella sua propria interioritagrave e la sua attivitagrave egrave piuttosto immersa

nel contenuto ndash percheacute essa ne egrave lrsquoimmanente Seacute ndash a anche in pari tempo ritornata in seacute percheacute essa egrave

la pura eguaglianza con seacute nellrsquoesser-altrohellip Egrave in questo esser-altro che diventa uguale a seacute diventa

seacute cioegrave nel suo estroflettersi e poi tornare Egrave in questo tornare che diventa seacute helliplrsquoattivitagrave egrave cosigrave

lrsquoastuzia la quale pur sembrando sottrarsi allrsquoattivitagrave si accorge che la concreta vita della

determinatezzahellip Lui parla di vita della determinatezza Quando io determino qualche cosa penso

che questo qualche cosa che determino sia ligrave a mia disposizione mentre lui parla di vita della

determinatezza questa cosa egrave viva questa cosa agisce Non egrave oggetto ma soggetto percheacute io sono

soggetto che lo rendo soggetto hellipproprio mentre si illude di essere dedita alla conservazione di seacute al

particolare interesse egrave invece lrsquoinverso cioegrave un operare che si dissolve e si fa di seacute un momento

dellrsquointiero Io penso che quella cosa sia ligrave ferma immobile morta e invece no questa cosa sta

facendo sta lavorando agisce Anche Heidegger riprende non proprio pari pari ma riprende

questo dicendo che mentre io faccio delle cose ndash il progetto ndash queste cose che sto facendo mi

modificano percheacute io sono questa cosa che viene modificata io osservo una certa cosa e mentre

la osservo questa cosa viene modificata in quanto egrave viva direbbe Hegel Non egrave morta egrave viva e

quindi mi modifica e la modificazione che avviene in me interviene anche nel modo in cui io vedo

quella cosa ndash in questo circolo ermeneutico

12 giugno 2019

Crsquoegrave una cosa importante che Hegel sta dicendo qui verso la fine della Prefazione la questione

della dialettica Lui parla di soggetto-oggetto ma lui pone una questione importante cioegrave questo

oggetto di fatto egrave nella coscienza Egrave questa la realtagrave sarebbe il Seacute cioegrave la sintesi tra lrsquoin seacute e il

per seacute Noi perograve possiamo fare un passo in piugrave tenendo conto che questo movimento egrave il

movimento della parola egrave la parola che egrave divisa che apre unrsquoapertura uno spazio tra il dire e ciograve

di cui questo dire dice Ovviamente crsquoegrave una relazione tra questi due momenti Possiamo anche

29

usare le parole di Hegel considerare il dire e il ciograve sui cui dice come due figure che perograve diventano

momenti di un intero in cui il dire e il ciograve di cui si dice si compiono in una sintesi dico qualcosa e

questo qualche cosa ndash lrsquoin seacute il dire ndash non egrave altro che un movimento verso ciograve di cui il dire dice

Questo movimento porta il dire fuori da seacute cioegrave lo sposta verso qualche cosa che egrave altro da seacute

percheacute il dire non egrave ciograve di cui il dire dice sono due cose diverse sono due figure che diventano due

momenti ma rimangono due figure distinte non succede mai che lrsquouna trapassi nellrsquoaltra che si

annulli nellrsquoaltra ma rimangono Questa Aufhebung questo oltrepassamento di cui parla Hegel

non egrave altro che il rilevare questa distanza questa apertura prodotta dal funzionamento del

linguaggio e di condurla a qualche cosa che definisce il linguaggio percheacute il dire da seacute in quanto

tale cioegrave lrsquoin seacute senza un per seacute e senza tornare sullrsquoin seacute non egrave niente come dice Hegel egrave nulla

Occorre questo movimento ed egrave attraverso questo che io conosco le cose Ricordate il titolo La

scienza dellrsquoesperienza della coscienza rendersi conto di come funziona la coscienza che peraltro

deve passare dalla semplice coscienza alla scienza Questo ci mostra molto bene e in atto il

funzionamento del linguaggio ci mostra questo movimento il linguaggio egrave movimento se non

fosse movimento non esisterebbe Questo sembra che Hegel lrsquoabbia inteso anche se ovviamente

non parla mai di linguaggio allora non si poneva nemmeno la questione perograve di fatto quando

parla di coscienza di conoscenza parla di linguaggio percheacute senza linguaggio non crsquoegrave nessuna

coscienza nemmeno conoscenza Dicevo che rende conto di questo movimento ma in questo

movimento crsquoegrave lrsquoapertura crsquoegrave la distanza ed egrave questa apertura che consente al linguaggio di

funzionare cioegrave il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute Perograve se si fermasse al per seacutehellip proviamo a usare i

termini di de Saussure se il significante muovendosi verso il significato se non incontrasse un

ritorno su di seacute rimarrebbero due istanze separate Egrave chiaro che il significante egrave quello che egrave percheacute

ha un significato percheacute questo significato ritorna sul significante e lo rende significante

letteralmente nel senso di participio presente del verbo significare cioegrave che significa qualcosa

Come vedete questo movimento si incontra ovunque laddove crsquoegrave qualcuno che sia in condizione

di pensare si accorge che senza questo movimento cioegrave senza questo spostamento del dire verso il

ciograve di cui si dice non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di conoscenza percheacute non ci sarebbe il linguaggio

semplicemente il linguaggio egrave questo movimento Andiamo a pag 47 (56) La natura di ciograve che egrave

egrave di essere nel proprio essere il proprio concettohellip Piugrave chiaro di cosigrave La natura di ciograve che egravehellip Con ciograve

che egrave intende qualunque cosa Quello che egrave egrave in quanto concetto hellipe in ciograve sta in generale la

necessitagrave logica essa sola egrave il razionale il ritmo della totalitagrave organicahellip Hegel intende il termine

organica nel senso tradizionale del termine cioegrave come un intero cui tutte le parti concorrono oggi

si direbbe strutturali allrsquointero nel senso che se si modifica una si modifica tutto quanto hellipessa egrave

sapere del contenuto non meno di quello che il contenuto sia concetto ed essenza - ovverosia soltanto

essa egrave lrsquoelemento speculativo Questo tipo di conoscenza che egrave quella che procede dalla dialettica

da quel movimento di cui ha parlato in tutte queste pagine La concreta figura movendo se stessa

fa di seacute una determinatezza semplicehellip La figura che non egrave ancora momento dellrsquointero potete

intenderla come lrsquoastratto di Severino Non egrave esattamente cosigrave ma giusto per dare lrsquoidea hellipsi

eleva quindi a forma logica ed egrave nella propria essenzialitagrave il suo concreto esistere non egrave che questo

movimento ed egrave immediatamente esistenza logica Per usare i termini di de Saussure il concreto

esistere del significante egrave quello di essere significato quindi il significante si pone come significato

e essere significato lo fa essere significante Egrave questo il movimento Egrave perciograve inutile addossare

dallrsquoesterno il formalismo al contenuto concretohellip Cioegrave immaginare che sia possibile dallrsquoesterno

cioegrave dal di fuori di questo movimento quindi dal di fuori del linguaggio trovare un qualche cosa

che renda conto del linguaggio hellipquesto egrave in lui stesso il passare nel formalismo il quale perograve cessa

di essere formalismo esteriore giaccheacute la forma egrave essa stessa il connaturato divenire del contenuto

concreto Sta dicendo che egrave in questo movimento che il contenuto diventa il concreto Contro la

scienza dice ancora Tale natura del metodo scientifico per cui esso da una parte non egrave separato dal

contenuto dallrsquoaltra determina da se stesso il proprio ritmo ha come si egrave giagrave ricordato la sua peculiare

30

rappresentazione nella filosofia speculativa ndash Quello che qui si dice esprime invero il concetto ma non

ha maggior valore di una anticipata asseverazione La veritagrave di essa non sarebbe al suo posto in questa

esposizione che almeno in parte ha carattere narrativo Neacute alcuno potrebbe piugrave efficacemente

confutarla controasserendo che la cosa non sta cosigrave ma in questo e in quellrsquoaltro modo riesumando e

ricantando viete rappresentazioni presentate come veritagrave inconcusse e notorie o imbandendo e

asserendo qualche novitagrave tratta fuori dal reliquiario dellrsquointuizione divina Nel Capitolo IV (58) dice

Nello studio della scienza tutto sta quindi nel prendere su di seacute la fatica del concetto Prendere su di seacute

la fatica del concetto significa per dirla con Heidegger mettere a tema e problematizzare

qualcosa non soltanto enunciarlo ma interrogarlo Da qui la fatica del concetto quando io dico

qualche cosa occorre che io cominci a domandarmi di cosa sto parlando quando parlo di quella

cosa e percheacute sto parlando in quel modo che cosa mi supporta nel dire ciograve che sto dicendo quali

argomentazioni sto utilizzando Egrave questa la fatica del concetto La scienza richiede attenzione

intorno al concetto come tale e intorno alle determinazioni semplici come quelle per es dellrsquoessere-in-

seacute dellrsquoessere-per-seacute dellrsquoeguaglianza con se stesso ecc esse sono infatti puri automovimenti che si

potrebbero chiamare anime se il loro concetto non designasse qualcosa di piugrave elevato che non quelle

Parlando di essere in seacute di essere per seacute ecc si parla di un automovimento di qualcosa che egrave

sempre in movimento cioegrave non sono elementi statici lrsquoin seacute cosigrave come il per seacute non egrave immobile

egrave movimento Adesso parla del raziocinare Lui distingue tra ragione raziocinante e ragione

speculativa La ragione raziocinante egrave quella prettamente logica quella che vuole arrivare alla

veritagrave senza tenere conto della speculazione cioegrave senza tenere conto della fatica del concetto hellipil

raziocinare egrave la libertagrave staccata dal contenuto egrave un fatuo aggirarsi al di sopra di esso a questa fatuitagrave

si addossa il compito di abbandonare tale libertagrave il compito non giagrave di essere un arbitrario principio

motore del contenuto anzi di calare in esso quella libertagrave di farlo muovere mediante la sua propria

natura - ossia mediante il Seacute in quanto non gli appartiene - e di contemplare questo movimento Come

che si immagina che le cose siano quello che sono per virtugrave propria e non percheacute la coscienza le

rende quello che sono Poco piugrave avanti Lrsquointendere che il contenuto non sia cosigrave o cosigrave egrave il meramente

negativo egrave il punto supremo che non va oltre seacute verso un nuovo contenutohellip Se egrave meramente negativo

egrave ligrave egrave falso e sta ligrave e quindi non va oltre verso un nuovo contenuto che si produce come risultato

del movimento che dal negativo torna verso il positivo cioegrave ciograve che si egrave posto Il positivo va inteso

in questo modo come ciograve che si pone hellipanzi per avere ancora un contenuto si deve raccattare

qualche cosrsquoaltro donde che sia Cioegrave egrave costretto a pensare a un qualche che egrave fuori del linguaggio

fuori da questo movimento che non egrave altro che il movimento della parola Egrave la riflessione dellrsquoIo

vuoto la fatuitagrave del suo sapere Ma tale fatuitagrave non dice soltanto che egrave futile quel contenuto ma che lo

egrave anche un tal modo di intendere esso egrave infatti il negativo che non scorge in seacute il positivo Il negativo

in quanto staccato dal positivo da ciograve che si sta ponendo quindi egrave messo ligrave immobile il caput

mortuum di cui parlava Poicheacute questa riflessione non consegue la sua stessa negativitagrave a morsquo di

contenutohellip Non prende il negativo come il contenuto della parola hellipessa non egrave affatto nella cosa

ma sempre oltre con lrsquoaffermazione del vuoto essa srsquoimmagina quindi di esser sempre piugrave in lagrave che non

una riflessione ricca di contenuto Invece come si egrave mostrato sopra nel sapere concettivo il negativo

appartiene al contenuto stesso e sia come suo immanente movimento e determinazione sia come loro

intiero egrave esso stesso il positivo Il negativo egrave esso stesso il positivo percheacute la condizione affincheacute il

positivo possa essere quello che egrave Torniamo allrsquoesempio della parola Il dire non crsquoegrave senza il ciograve

che dico percheacute se dico dico necessariamente qualcosa il ciograve di cui dico egrave il negativo rispetto al

mio dire nel senso che egrave unrsquoaltra cosa si oppone ma senza questo altro senza il negativo senza

questa opposizione non crsquoegrave neanche il mio dire percheacute il mio dire deve tenere conto di questo

negativo per potere essere quello che egrave per potere essere qualcosa Preso come resultato ciograve che da

questo movimento sorge egrave il negativo determinato e quindi altrettanto un contenuto positivo Questo

negativo lo determino lo indico in quanto qualche cosa un qualche cosa di cui devo tenere conto

in quanto tale egrave un positivo qualcosa che si pone Ma se si considera che un tale pensare ha un

31

contenuto sia esso contenuto di rappresentazioni o di pensieri o della loro mescolanza si vedragrave come

esso abbia anche un altro lato che gli rende difficile lrsquoatto concettivo La natura caratteristica di questo

lato egrave in stretta interdipendenza con la sopra rilevata essenza dellrsquoidea o meglio esprime lrsquoidea stessa

in quanto essa appaia come movimento che egrave atto dellrsquoapprendere per pensieri Cosrsquoegrave lrsquoidea Sta

dicendo che lrsquoidea egrave questo movimento egrave lrsquoatto dellrsquoapprendere ma lrsquoatto dellrsquoapprendere non egrave

altro che lrsquoatto che compie il mio dire nella direzione del ciograve di cui dico egrave in questa direzione che

va In questo movimento ci sta dicendo Hegel egrave lrsquoidea lrsquoidea di qualcosa noi pensiamo attraverso

idee Come dunque nel suo comportamento negativo di cui si egrave testeacute discorso il pensiero raziocinante

egrave esso medesimo il Seacute nel quale il contenuto ritornahellip Il pensiero raziocinante immagina che il Seacute

sia un qualche cosa che non egrave il risultato di un movimento ma qualcosa per se stesso hellipcosigrave per

contro nel suo conoscere positivo il Seacute egrave un soggetto rappresentato al quale il contenuto si riferisce come

accidente e predicato Quindi il contenuto egrave qualche cosa che si riferisce a un accidente non a

qualcosa che egrave necessario percheacute il Seacute possa esistere egrave qualcosa che gli si appiccica Questo soggetto

costituisce la base alla quale il contenuto viene legato e sulla quale il movimento corre su e giugrave

Diversamente nel pensiero concettivo poicheacute il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come

il divenire di questrsquoultimo il Seacute non egrave un quieto soggetto che immoto sostenga gli accidentihellip Qui

Hegel egrave chiarissimo Il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come il divenire di

questrsquoultimo Cioegrave il soggetto non egrave altro che il divenire dellrsquooggetto Come diviene lrsquooggetto

Torniamo allrsquoesempio di prima questo oggetto cioegrave ciograve di cui dico diviene il mio dire Capite

benissimo che senza il mio dire non crsquoegrave ciograve di cui dico ma senza ciograve di cui dico non crsquoegrave neanche il

mio dire In questo modo dice il soggetto non egrave un soggetto quieto a cui possono capitare o no

delle cose ma egrave il risultato di un movimento hellipegrave anzi lrsquoautomoventesi concetto che riprende in seacute le

sue determinazioni Automoventesi si muove da seacute non crsquoegrave qualcosa che lo muova

Lrsquoautomoventesi del mio dire che si riprende in quanto diventa ciograve che sto dicendo a questo

punto diventa il Seacute percheacute a questo punto effettivamente il mio dire dice qualcosa In tale

movimento vien travolto anche quel quiescente soggetto questo penetra nelle differenze e nel contenuto

e invece di starsene immoto di fronte alla determinatezza la costituisce piuttostohellip Sta dicendo che

egrave il soggetto che costituisce la determinatezza Tenete conto che ha appena detto che il soggetto

non egrave qualcosa di immoto il soggetto egrave il fare il mio fare o per dirla alla Heidegger egrave il progetto

il mio essere sempre progettato Il saldo terreno che il raziocinare ha nel soggetto quiescentehellip

Soggetto quiescente io sono qua e conosco quella cosa lagrave hellipvacilla dunque e soltanto questo

movimento diviene lrsquooggetto Lrsquooggetto per Hegel egrave questo movimento non egrave la cosa in seacute un quid

lrsquooggetto egrave il movimento stesso Il soggetto che riempie il proprio contenuto cessa di scavalcarlo neacute

puograve avere altri predicati e accidenti Il soggetto riempie il proprio contenuto attraverso questo

movimento cioegrave il ciograve di cui dico riempie il mio dire In effetto quindi il contenuto non egrave piugrave predicato

del soggetto ma egrave la sostanza lrsquoessenza e il concetto di ciograve intorno a cui verte il discorso Si immagina

generalmente che il contenuto sia il predicato del soggetto Hegel dice no il contenuto anzicheacute

essere ciograve che se predica del soggetto egrave la sostanza egrave lrsquoessenza stessa dice egrave il concetto di ciograve intorno

a cui verte il discorso Egrave una nozione di sostanza che ovviamente non egrave quella che la filosofia

prima di lui ha sempre posto Qui la sostanza egrave pensata come movimento come il risultato di

questo movimento Il pensare per rappresentazioni si dirige per sua natura secondo accidenti o

predicati e a ragione va oltre di quelli percheacute non sono che predicati e accidentihellip Del soggetto si puograve

predicare quello che si vuole una volta che si egrave predicato egrave come se si andasse oltre il soggetto Ad

esempio Giuseppe mangia la marmellata Il fatto che ci sia un Giuseppe viene sorpassato

aggirato dal fatto che sta mangiando la marmellata a quel punto egrave questo che conta hellip ma esso

viene ora frenato nel suo corso giaccheacute ciograve che nella proposizione ha la forma di predicato egrave la sostanza

stessa Qui crsquoegrave una questione abbastanza complessa Dice che questo pensare viene frenato nel suo

correre sempre avanti immaginando che il soggetto abbia dei predicati che gli si appiccicano come

se fossero delle cose esterne a lui Dice che viene frenato in questa corsa percheacute dice il concetto di

32

ciograve intorno a cui verte il discorso Cosa vuol dire questo Che ciograve che si pone come il predicato egrave la

sostanza cioegrave il risultato di un movimento Dire che Giuseppe mangia la marmellata di per seacute non

sarebbe nulla se non fosse che il predicato ndash il suo mangiare la marmellata ndash diventa la stessa

sostanza diventa ciograve che rende sostanziale questa proposizione Vi faccio un esempio piugrave semplice

immaginate questa proposizione come il concreto di cui parla Severino Dire che la forma di

predicato egrave la sostanza stessa egrave come dire che questi elementi non sono piugrave isolabili in quanto

predicati di un soggetto per cui il predicato egrave lrsquoazione che fa il soggetto ma sono nel concreto e

cioegrave questo predicato egrave quello che egrave nel concreto Ricordate la proposizione ldquoquesta lampada che

egrave sul tavolordquo il fatto di stare sul tavolo non egrave qualche cosa che si appiccica alla lampada Egrave questo

che Hegel intende con sostanza egrave il concreto lrsquointero per cui ldquoquesta lampada che sul tavolordquo egrave

il concreto lrsquointero che non egrave quindi isolabile con soggetto e predicato Subisce esso per

raffigurarcelo cosigrave un contraccolpo comincia dal soggetto come se questo stesse a fondamento ma poi

dato che predicato egrave anzitutto la sostanza trova che il soggetto egrave passato a predicato e che con ciograve egrave tolto

e daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una massa totale e indipendente il pensiero non piugrave

errare liberamente qua e lagrave anzi egrave trattenuto da una tal pesantezza Sta dicendo che si pone il soggetto

come punto di inizio ndash io penso - come se dice Hegel stesse a fondamento Qui sta criticando

Cartesio Si passa quindi al predicato una volta che si egrave passati al predicato del soggetto che ne

egrave Egrave tolto percheacute in questo passaggio in questo andare dal soggetto al predicato una volta che egrave

arrivato al predicato toglie il soggetto Dice daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una

massa totale e indipendente il pensiero non piugrave errare liberamente qua e lagrave se il predicato mi dice che

cosrsquoegrave il soggetto a questo punto il soggetto diventa il predicato A egrave B una volta che sono arrivato

alla B so che cosrsquoegrave la A e a questo punto la A non mi interessa piugrave Altrimenti il soggetto egrave da prima

posto a fondamento come il Seacute oggettivo e fisso di qui il movimento necessario procede verso la

molteplice varietagrave delle determinazioni o dei predicatihellip Il soggetto fisso che predica sulle varie cose

hellipqui al posto di quel soggetto subentra lo stesso Io che sa ed egrave il vincolo dei predicati non che il soggetto

che li sostiene Se io pongo le cose in questa maniera il soggetto diventa lrsquoIo che sa percheacute conosco

il predicato percheacute predico di questa cosa certe determinazioni e quindi so sempre fuori della

dialettica naturalmente per cui di fatto secondo Hegel non so niente egrave solo qualche cosa che si

egrave appiccicato al soggetto ma che ha escluso la fatica del concetto Ma mentre quel primo soggetto

entra nelle determinazioni stesse e ne egrave lrsquoanima il secondo Soggetto quello che sa trova tuttora nel

predicato quel primo soggetto col quale vuole giagrave avere chiusa la partita e oltre il quale vuole essere

tornato in se stessohellip Crsquoegrave il primo soggetto quello immobile fisso che si rivolge al predicato ndash

soggetto che predica le varie determinazioni poi crsquoegrave lrsquoIo che sarebbe il soggetto che sa Quindi

crsquoegrave un primo soggetto che entra nelle determinazioni e poi un soggetto che sa a questo punto delle

varie determinazioni Ma dice il secondo soggetto quello che sa trova nel primo soggetto il

predicato Vediamo di rendere la cosa piugrave semplice utilizzando Peirce Il primo soggetto egrave la A

La A muove verso B in quanto suo predicato A questo punto il primo soggetto la A trova un

secondo soggetto che egrave quello che sa che la A egrave B e immagina a questo punto di avere confermato

il primo soggetto attraverso questo movimento che non egrave un vero e proprio movimento ma un

andare verso qualcosa e stabilirlo (61) Quanto sopra si egrave detto puograve venire formalmente riespresso

dicendo che la natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di

soggetto e predicato) viene distrutta dalla proposizione speculativa cosigrave la proposizione identica in cui

trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento Qui sta ponendo una questione

interessante percheacute in questo giudicare di cui parlava prima cosa accade esattamente Dice la

natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di soggetto e

predicato) viene distrutta dal fatto che soggetto e predicato non sono piugrave disgiunti non sono piugrave

figure ma momenti di un intero il soggetto che vorrebbe scindersi dal suo predicato si ritrova

invece cosigrave dice Hegel preso in un movimento che egrave quello del pensiero speculativo in cui il

predicato ritorna sul soggetto perograve modificandolo Lui parla di primo soggetto di secondo

33

soggetto ma in realtagrave potremmo dire che egrave lo stesso soggetto ma in quanto modificato dal fatto

che il secondo soggetto ritorna sul primo Questo sapere in effetti modifica percheacute se io dico che

A egrave B una volta stabilita la B cioegrave il predicato di A viene modificata anche la A la A diventa

cioegrave unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave isolabile ma esiste soltanto in questa relazione con B Ecco

percheacute dice che viene distrutta dalla proposizione speculativa La proposizione speculativa che egrave

quella che avanza Hegel distrugge questa idea che sia possibile scindere il soggetto dal predicato

Il soggetto va verso il predicato e il predicato torna nel soggetto il secondo soggetto torna indietro

e modifica il primo Quindi parlare di soggetto e predicato che se vi ricordate era la questione

che poneva Severinohellip non sono la stessa cosa percheacute uno egrave soggetto e lrsquoaltro predicato lui

utilizzava quel suo sistema (A=B)=(B=A) Hegel egrave piugrave semplice dice che questa idea di poter

separare soggetto e predicato viene distrutta dal fatto che una volta che ho stabilito la B questo

modifica la A la A non egrave piugrave la A di prima prima che ci fosse questa uguaglianza Egrave la stessa cosa

che dice Peirce quando dice A egrave B o A=B una volta che ho stabilito questa relazione A e B non

sono piugrave la stessa cosa di prima Dicendo che A egrave B la A non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave

isolabile da questa relazione la A egrave quella che egrave in quanto presa nella relazione hellipcosigrave la

proposizione identica in cui trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento La

proposizione identica quella che vorrebbe stabilire unrsquoidentitagrave tra soggetto e predicato contiene

questo contraccolpo questo ritorno per cui la A e la B non sono piugrave la stessa cosa Tutta la

Fenomenologia dello spirito vuole dire questo qual egrave il modo in cui facciamo esperienza della

coscienza Solo attraverso questo movimento ci rendiamo conto della coscienza ci rendiamo

conto che siamo linguaggio soltanto in questo movimento in cui viene distrutta lrsquoidea che il mio

dire sia altro da ciograve che dico oppure che il mio dire possa stabilire con certezza una certa cosa o

che le cose esistano fuori dal mio dire Ciograve che dico qualunque cosa sia fosse anche questo

posacenere egrave allrsquointerno di questo gioco in cui il mio dire trova il ciograve di cui dico ponendo quindi

unrsquoobiezione a tutto il realismohellip Egrave il linguaggio ciograve per cui qualcosa mi si dagrave per cui qualche

cosa mi appare indipendentemente dal modo in cui mi appare ma se mi appare egrave percheacute crsquoegrave il

linguaggio crsquoegrave questa distanza che la parola inaugura tra il dire e il ciograve di cui dico senza questa

distanza non crsquoegrave niente cessa il linguaggio e di conseguenza a seguire cessa tutto Un tale conflitto

della forma di una proposizione in genere e dellrsquounitagrave del concetto che distrugge quella formahellip Lrsquounitagrave

del concetto distrugge la forma percheacute la forma diventa un momento del concetto e quindi non

egrave piugrave la forma di prima hellipegrave simile a ciograve che nel ritmo ha luogo tra il metro e lrsquoaccento il ritmo risulta

dalla librantesi medietagrave e unificazione del metro e dellrsquoaccento Pensate a una poesia crsquoegrave il metro ma

poi crsquoegrave anche lrsquoaccento lrsquoaccento egrave il punto dove cade la battuta Similmente anche nella

proposizione filosofica lrsquoidentitagrave di soggetto e predicato non deve annientare la loro differenza espressa

nella forma della proposizione anzi la loro unitagrave deve risultare come armonia Rimangono figure ma

in quanto momenti di un intero cioegrave rimangono figure non egrave che svaniscono lrsquouna nellrsquoaltra La

forma della proposizione egrave il riapparire del senso determinato cioegrave lrsquoaccento che ne distingue il

contenutohellip Lui usa lrsquoaccento come metafora per indicare la determinatezza di qualche cosa

Lrsquoaccento sarebbe il determinare qualche cosa hellipche pertanto il predicato esprima la sostanza e che

il soggetto srsquoimmerga pur esso nellrsquouniversale ecco lrsquounitagrave in cui quellrsquoaccento si smorza Questo

accento cioegrave la determinatezza di un qualche cosa si smorza nel senso che non diventa caput

mortuum ma egrave viva fa parte di quellrsquounitagrave in cui lrsquoaccento si smorza cioegrave perde la sua rilevanza

percheacute allrsquointerno di un intero Cerchiamo di render chiaro il giagrave detto mediante qualche esempio

Nella proposizione Dio egrave lrsquoessere predicato egrave lrsquoessere ed ha un significato sostanziale nel quale il

soggetto si scioglie Cioegrave dicendo che Dio egrave lrsquoessere lrsquoessere diventa la sostanza della proposizione e

la parola Dio si scioglie in questa sostanza percheacute diventa lrsquoessere Come dire A egrave B B egrave ciograve che egrave

la A e la A si scioglie ma sappiamo che lui non parla mai di questo scioglimento percheacute le figure

rimangono figure anche se momenti di un tutto Qui ldquoessererdquo non devrsquoessere il predicato ma

lrsquoessenza con ciograve Dio sembra cessar di essere ciograve che egli egrave mediante la posizione della proposizione

34

ossia il soggetto fissato Il pensare anzicheacute progredire nel passaggio dal soggetto al predicato dato che

il soggetto va perduto si sente piuttosto frenato e risospinto al pensamento del soggetto sentendone la

mancanza Dio egrave lrsquoessere certo ma lrsquoessere egrave Dio Egrave come se volesse tornare indietro per salvare

questo Dio che sembrerebbe scioltosi nellrsquoessere hellipo daccheacute il predicato fu espresso esso stesso come

un soggetto come lrsquoessere come lrsquoessenza che esaurisce la natura del soggetto il pensare trova il soggetto

immediatamente anche nel predicato e ora invece di aver raggiunta la libera posizione del raziocinare

andando nel predicato in se stesso il pensare egrave ancora immerso nel contenuto o per lo meno egrave presente

lrsquoesigenza di essere immerso in esso Togliendo il movimento egrave come se si dovesse fissare ora lrsquouno e

ora lrsquoaltro solo che fissato uno scompare lrsquoaltro e viceversa devo trovare un modo per fare esistere

entrambi Egualmente se si dice lrsquoeffettuale egrave lrsquoUniversale anche qui lrsquoeffettuale in quanto soggetto

sfuma nel suo predicato LrsquoUniversale non deve avere soltanto la significazione del predicato quasi che

la proposizione venga a dire che lrsquoeffettuale egrave universale anzi lrsquoUniversale deve esprimere lrsquoessenza

dellrsquoeffettuale Quando dico che una cosa egrave quellrsquoaltra questrsquoaltra deve dire lrsquoessenza della prima

Il pensare quindi allorcheacute trovandosi nel predicato vien rinviato al soggetto perde la sua solidificata

base oggettiva che nel soggetto aveva e nel predicato non torna in dietro in se stesso bensigrave nel soggetto

del contenuto Il pensare quando si trova nel predicato quando A egrave B A si trova nella B ma viene

rinviata al soggetto alla A Quindi il predicato perde la sua solidificata base oggettiva che nel

soggetto aveva Qual egrave la sua solidificata base oggettiva Il dire che una cosa egrave questo cioegrave che A egrave

B Ma comrsquoegrave che perde questa sua soliditagrave oggettiva Percheacute il predicato non torna indietro in se

stesso ci dice bensigrave nel soggetto del contenuto Potremmo dirla cosigrave il pensare muove verso il

predicato ma andando verso il predicato non torna indietro in se stesso bensigrave nel soggetto del

contenuto cioegrave ritorna nella A Quando io dico che A egrave B passo dalla A alla B la B egrave il predicato

e questo predicato vorrebbe consolidarsi come qualcosa di oggettivo ma come fa a consolidarsi

come qualcosa di oggettivo se dipende dalla A che lo fa esistere Torniamo allrsquoesempio iniziale

del dire e del ciograve di cui dico Egrave come se il ciograve di cui dico volesse consolidarsi per conto suo senza il

mio dire come se il significato volesse porsi senza il significante Ovviamente non puograve non puograve

esistere il significato senza il significante non puograve la B esistere senza la A Questo per indicare

sempre il movimento tutte queste cose fanno parte di un movimento La cosa che sta continuando

a dirci egrave che egrave impossibile isolare gli astratti da concreto senza che questo concreto si disgreghi

ma non puograve disgregarsi percheacute gli astratti vivono di questo concreto Egrave questo lrsquoapparente

paradosso gli astratti non esistono senza il concreto Quindi ponendo la questione distinguendo

soggetto e predicatohellip il soggetto sigrave si muove nel predicato ma questo predicato non crsquoegrave senza il

soggetto una volta che ho posto il predicato non ho tolto il soggetto non si egrave dissolto Se io dico

che A egrave B la B non dissolve la A ma anzi si instaura a questo punto una relazione tra B e A che

rende questi due elementi indissolubili li pone cioegrave in un concreto li pone in un movimento

dialettico Egrave una parte complessa questa ma se pensate a tutto ciograve in effetti non fa altro che

continuare a dire egrave che devo tenere conto di questo movimento se voglio avere coscienza delle

cose sennograve non ne ho coscienza Coscienza nel senso di co-scienza cioegrave averne scienza

Semplicemente le percepisco ne ho coscienza nel senso in cui tutti siamo coscienti ma non

abbiamo scienza cioegrave non sappiamo che cosa sta accadendo non sappiamo percheacute pensiamo come

pensiamo non sappiamo percheacute diciamo le cose che diciamo ci accorgiamo che succede qualche

cosa ma egrave tutto ligravehellip e questa non egrave la filosofia per Hegel la filosofia egrave speculativa cioegrave deve

pensare farsi carico della fatica del concetto quindi interrogare il concetto Questo egrave lrsquoobiettivo

di Hegel

19 giugno 2019

Siamo a pag 54 (65) In effetto anche il pensare non speculativo ha il suo diritto che egrave bensigrave validohellip

Il pensiero speculativo sarebbe il pensare non filosofico hellipma non puograve venir preso in considerazione

35

in sede di proposizione speculativa Se si vuole fare filosofia occorre un pensare speculativo e non il

pensare comune Il superamento della forma della proposizione non puograve avvenire in guisa immediata

neacute in forza del suo mero contenuto Il superamento della forma della proposizione quindi andare

al di lagrave della forma per intenderne il contenuto non avviene in modo immediato cosigrave come spesso

si immagina la proposizione non dice come le cose stanno Questa sarebbe la forma immediata

No dice la cosa egrave piugrave complicata Infatti dice Deve anzi esprimersi il movimento oppostohellip

Opposto allrsquoimmediato lrsquoopposto di immediato egrave mediato naturalmente hellipesso non ha da essere

solamente quellrsquointeriore freno devesi invece presentare quel ritornare in seacute del concetto Egrave sempre

questa la questione il ritornare in seacute del concetto cioegrave questo movimento dialettico dove lrsquoin seacute egrave

lrsquoinizio del movimento verso il per seacute per seacute che deve ritornare allrsquoin seacute Per farla piugrave semplice egrave

come dire che il significante deve andare al significato e dal significato deve ritornare al

significante percheacute il significante sia un significante In questo movimento ambedue rimangono

come direbbe Hegel delle figure significante e significato non scompaiono non egrave che uno trapassa

dileguandosi nellrsquoaltro ma permangono come figure ma restando come figure diventano

momenti del segno cioegrave dellrsquointero non sono piugrave disgiungibili ma esistono entrambi in quanto

momenti del segno Questo movimento tra significate e significato egrave quel qualcosa che per usare

le parole di Hegel dagrave contezza della relazione inscindibile tra i due cioegrave non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro

Questo movimento costituente il compito della dimostrazione egrave il movimento dialettico della

proposizione stessa Solo esso egrave lrsquoelemento effettualmente speculativohellip Quando lui parla di

speculativo intende questo movimento hellipe solo lrsquoenunciazione del movimento medesimo egrave

rappresentazione speculativa Come proposizione lo speculativo egrave solamente il freno interiore egrave il

ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza determinata Dice che come proposizione lo

speculativo egrave solamente un freno nel senso che impedisce il precipitarsi a stabilire la veritagrave la

veritagrave come predicato del soggetto hellipegrave il ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza

determinata Speculativo in effetti non egrave altro che il ritorno dellrsquoin seacute al per seacute privo di esistenza

determinata cioegrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato in seacute Spesso perciograve noi ci vediamo

rinviati dalle esposizioni filosofiche a questa interiore intuizione venendoci cosigrave rifiutata lrsquoesposizione

da noi richiesta del movimento dialettico della proposizione Sta facendo una critica alle filosofie che

lo hanno preceduto dove anzicheacute esserci questo movimento speculativo di fatto riscontra una

intuizione interiore un intuito per cui egrave cosigrave La proposizione deve esprimere ciograve che il vero egrave ma

esso egrave essenzialmente Soggetto egrave solo il movimento dialettico ritmo autoproducentesi che si spinge oltre

e ritorna in se stesso Non ci sta dicendo altro che cosrsquoegrave il vero il vero egrave questo movimento

movimento dellrsquoin seacute che si spinge verso il per seacute e diventato il per seacute ritorna sullrsquoin seacute e fa dellrsquoin

seacute il Seacute (66) A questo proposito si puograve rammentare come anche esso il movimento dialettico abbia a sue

parti o elementi delle proposizioni sembra quindi che la segnalata difficoltagrave non faccia che ritornare

e sia una difficoltagrave della cosa stessa Anche il movimento dialettico egrave fatto di proposizioni non puograve

ovviamente non esserlo quindi ogni proposizione presenta la stessa difficoltagrave quella di dover

essere portata al concetto Ciograve assomiglia a quel che succede nella dimostrazione usuale quando i

fondamenti dei quali essa si vale abbisognano ancora di una fondazione e cosigrave allrsquoinfinito Peraltro

una tal forma della ricerca del fondamento e della condizione appartiene a quel dimostrare da cui

differisce il movimento dialettico appartiene quindi alla conoscenza esteriore Cioegrave lrsquoidea che la

conoscenza venga da fuori dalla coscienza Quanto a quel movimento il suo elemento egrave il concetto

puro cosigrave esso ha un contenuto che in lui stesso egrave giagrave in tutto e per tutto soggetto Cioegrave lrsquointero Questo

contenuto che egrave nel movimento diventa soggetto cioegrave qualche cosa che agisce e agisce nel senso

che muove lrsquoin seacute verso il per seacute e che ritorna allrsquoin seacute Egrave in questo senso che egrave soggetto nel senso

che agisce che fa che opera nel senso dellrsquoἔργον il fare quando parla di soggetto egrave colui che fa

Non si dagrave quindi contenuto alcuno comportantesi come quel soggetto che starebbe a fondamento e al

quale converrebbe il suo significato come un predicato presa nella sua immediatezza la proposizione egrave

una forma soltanto vuota Se non portiamo questa proposizione al concetto egrave una forma vuota

36

non dice niente Ma per portarla al concetto egrave necessario che ci facciamo carico di questo

movimento cioegrave del muoversi del mio dire verso il ciograve di cui dico del significante verso il

significato e viceversa Hegel dice che questo movimento non avveniva prima di lui Il problema

era sempre riprendendo i termini di de Saussure che il significante ha un significato ed egrave quel

significato il ciograve di cui si dice si perdeva quindi la relazione inscindibile tra i due nel senso che

il significante egrave quello che egrave per il significato ma anche il significato egrave quello che egrave percheacute crsquoegrave un

significante cioegrave il mio dire egrave tale percheacute crsquoegrave un ciograve di cui sto dicendo egrave viceversa (67) Non meno

del comportamento raziocinante allo studio della filosofia egrave drsquoimpaccio la non raziocinante presunzione

di veritagrave fatte Chi le possiede pensa che non sia piugrave necessario ritornare su di esse anzi postele a

fondamento stima non solo di poterle esprimere ma anche di potere con esse sentenziare e condannare

Qui sta parlando del modo di pensare comune ancora oggi non egrave cambiato niente Per questo

verso urge che con la filosofia si ricominci a fare sul serio (68) Quanto alla filosofia genuina noi

vediamo come lrsquoimmediata rivelazione del divino e il buon senso che non si egrave mai curato di coltivarsi

neacute con la filosofia neacute con altra forma del sapere si considerino senzrsquoaltro quale perfetto equivalente e

ottimo surrogato della lunga via della cultura di quel ricco e profondo movimento per cui lo spirito

giunge al sapere quasi come si decanta la cicoria quale surrogato del caffegrave Egrave penoso notare come

lrsquoinsipienza e il pacchianismo senza gusto neacute linea incapace di fermare il pensiero su proposizioni

astratte singolarmente prese e ancor meno sul loro nesso si atteggino ora a libertagrave e tolleranza del

pensiero ora a genialitagrave (69) Viceversa scorrendo tra i facili argini del buon senso il natural

filosofare riesce tuttrsquoal piugrave a fornire una retorica di veritagrave banali se gli si mostra che queste non dicono

nulla esso assicura per contro di averne in cuore il senso e il contenuto e che altrettanto deve avvenire

negli altri mentre presume di essere giunto merceacute lrsquoinnocenza del cuore e la purezza della coscienza e

simili a dire lrsquoultima parola su cui non si possa sollevare eccezione e oltre la quale non possa esigersi

progresso alcuno Si trattava peraltro di far sigrave che ogni miglior valore non rimanesse nei precordi anzi

da questo pozzo venisse tratto alla luce del giorno Ci si sarebbe potuto da un pezzo risparmiar la fatica

di mettere in mostra delle veritagrave di questo genere esse infatti si trovano da secoli nel catechismo nei

proverbi popolari ecc ndash Di tali veritagrave egrave facile cogliere lrsquoindeterminatezza e la stortura come egrave facile

mostrare alla loro e nella loro coscienza una veritagrave opposta Mentre una coscienza cosigrave ridotta tenta di

sottrarsi alla confusione ricadragrave in una nuova e protesteragrave che e cose stanno indiscutibilmente cosigrave e

cosigrave e che il resto sono sofisticherie espressione corrente del senso comune contro la ragione coltivata

allo stesso modo che lrsquoinsipienza filosofica pretende di definire una volta per sempre con la parola

fantasticherie la filosofia Poicheacute il senso comune fa appello allrsquooracolo interiore del sentimento rompe

ogni contatto con chi non egrave del suo parere esso egrave costretto a dichiarare di non aver altro da dire a colui

che non trovi e non senta in se stesso la medesima veritagrave - in atri termini esso calpesta la radice

dellrsquoumanitagrave Come dire se non lo senti anche tu non posso spiegartelo Frase che si sente spesso

dire in queste circostanze (70) Se si chiedesse di una via regia verso la scienza nessuna se ne potrebbe

indicare piugrave comoda di quella che consiste nellrsquoaffidarsi al buon senso e nel leggere per andar di pari

passo con la propria etagrave e con la filosofia recensioni di scritti filosofici o percheacute no le loro

introduzioni e i primi paragrafi questi forniscono infatti i principi generali dai quali tutto dipende e

le recensioni oltre la notizia storica danno anche un giudizio che appunto percheacute tale egrave giagrave al di lagrave

della materia giudicata Qui ce lrsquoha con quelli che anzicheacute leggere pensare riflettere sule cose

leggono la quarta di copertina e pensano di avere capito tutto Questa via ordinaria si fa in maniche

di camicia il sentimento eccelso dellrsquoEterno del Sacro dellrsquoInfinito percorre invece in parametri

sacerdotali un cammino che egrave piuttosto esso stesso lrsquoimmediato essere nel centro la genialitagrave drsquoidee

profonde e originali e di sublimi lampi del pensiero Come tuttavia una tale genialitagrave non rivela ancora

la scaturigine dellrsquoessenza similmente questi razzi non sono ancora lrsquoempireo Pensieri veri e

penetrazione scientifica si possono guadagnare solo nel lavoro del concetto Cioegrave nel portare una

proposizione al concetto Soltanto esso puograve produrre lrsquouniversalitagrave del sapere la quale egrave non giagrave la

solita indeterminatezza e meschinitagrave del senso comune ma conoscenza coltivata e compiutahellip (71) Io

37

pongo dunque nellrsquoautomovimento del concetto ciograve mediante cui la scienza esistehellip Lrsquoautomovimento

del concetto egrave ciograve che fa esistere la scienza il sapere Senza questo automovimento non crsquoegrave sapere

hellipal qual proposito si potragrave osservare che i giagrave toccati ed anche altri aspetti esteriori si discostano dal

modo col quale il nostro tempo si rappresenta la natura e il carattere della veritagrave e che anzi gli sono

decisamente opposti questa osservazione sembra non promettere favorevole accoglimento al tentativo di

rappresentare il sistema della scienza in quella determinazione Si rende conto che questo modo di

porre le cose andragrave incontro a una serie di ostacoli percheacute la gente non ha voglia di pensare al

concetto cioegrave di concettualizzare di problematizzare di interrogare di chiedersi che cosa sta

facendo preferisce come diceva prima dire ldquola veritagrave egrave questardquo e basta Intanto io penso che se

per esempio il miglior succo della filosofia di Platone si fece consistere talora in quei suoi miti che

scientificamente sono privi di valore vi sono poi stati dei tempi detti perfino tempi della fantasticheria

nei quali la filosofia aristotelica fu altamente apprezzata in virtugrave della sua profonditagrave speculativa e il

Parmenide di Platone senza dubbio la sua piugrave grande opera drsquoarte della dialettica antica fu tenuto

per una vera rivelazione e per la positiva espressione della vita divina tempi nei quali non ostante la

torbida oscuritagrave di tutto ciograve che lrsquoestasi produceva quella pretesa estasi non doveva essere in effetto

altro che il concetto puro Gli antichi ci sono arrivati alla questione Parla di Platone della dialettica

antica antica ma dialettica e cioegrave crsquoera giagrave la volontagrave di giungere al concetto puro Penso inoltre

che quanto nella filosofia del nostro tempo vrsquoha di buono pone il proprio valore nella scientificitagrave e se

anche non tutti ne convengono solo merceacute la scientificitagrave il buono si mette di fatto in valore Questo

egrave sigrave attualissimo Soltanto la scienza oggi dice come stanno le cose Questa egrave la bellezza anche la

virtugrave di testi come questo e di altri che abbiamo letto e cioegrave che le cose che dicono sono sempre

presenti non sono passate di moda sono sempre qui Affrontano problemi che sono presenti

sempre percheacute anche se non lo dicono anche se non se ne accorgono sono problemi legati al

funzionamento del linguaggio e quindi sono sempre in atto

Intervento A mio avviso ciograve che si ripete egrave questa dicotomia tra retorica e logica dicotomia che puograve

assumere varie configurazioni Apollo e Dioniso la razionalitagrave e lrsquoirrazionalitagrave la calcolabilitagrave la

misurabilitagrave delle cose e di contro la ricerca di qualcosa che vada oltre la mera calcolabilitagrave ecchellip

Questa dicotomia tra retorica e logica mostra molto bene qual egrave il tentativo degli umani dei

parlanti chiudere la distanza che si avvia con il linguaggio distanza senza la quale non esisterebbe

il linguaggio perograve lrsquoidea egrave quella di chiudere questa distanza in modo da cogliere la cosa coigrave comrsquoegrave

realmente Quindi non si tiene affatto in conto che i fondamenti della logica sono retorici non

possono essere logici il logico interviene dopo ma prima occorre porre delle istanze che

consentano di incominciare a pensare in modo logico ma queste istanze sono retoriche Anche

Heidegger lo intende quando dice che veniamo dalla chiacchiera che nasciamo nella chiacchierahellip

ma non dobbiamo necessariamente morirci egrave possibile uscirne Nasciamo nella chiacchiera

nasciamo in questo modo di parlare dove lrsquoin seacute non giunge mai al per seacute ma rimane un in seacute ha

sigrave coscienza delle cose che accadono ma senza alcuna speculazione senza alcun pensiero Io posso

quindi sperare che questo tentativo di rivendicare la scienza al concetto e di rappresentarla in questo suo

peculiare elemento si faragrave strada per lrsquointima veritagrave della cosa Dobbiamo persuaderci che la natura del

vero egrave quella di farsi largo quando egrave arrivato il suo tempo e che solo allora appare quando il tempo egrave

venuto e che quindi non appare mai troppo presto neacute trova un pubblico non maturohellip Qui crsquoegrave un

pensiero che svilupperagrave piugrave avanti nel testo e cioegrave il venire a sapere dopo solo adesso noi

sappiamo percheacute egrave accaduta quella certa cosa ma mentre stava accadendo non sapevano quali

fossero le ragioni non potevano saperlo non si potevano sapere le ragioni che stavano mettendo

in atto facendo quella certa cosa e dove avrebbero portato o che avrebbero condotto a fare noi

oggi guardando indietro le vediamo queste cose Quando Hegel parla dello Spiritohellip lo Spirito egrave

il lavoro di tutti e di ciascuno un lavoro che la comunitagrave umana porta avanti un lavoro che non

egrave altro che il lavoro del concetto questa fatica del concetto e cioegrave di porre la proposizione e

volgerla in quanto concetto Il lavoro sta nel fare in modo che dal per seacute torni allrsquoin seacute quindi nel

38

senso hegeliano del termine lrsquoAufhebung cioegrave il superamento il trapassare da una cosa allrsquoaltra

egrave questo il lavoro che poi egrave il lavoro che fa il linguaggio Torniamo a de Saussure un significante

che ha il suo significato e che dal significato trapassa al significante questo il lavoro che viene

compiuto Qual egrave la portata geniale di Hegel Generalmente si suppone che soggetto e predicato

di una proposizione costituiscano quegli elementi che indicano la cosa A egrave B quindi la B non egrave

niente altro che la A Ma se ci pensate bene non crsquoegrave mai una considerazione che dalla B torni

sulla A si prende la B come vera e da ligrave si parte per fare altre cose ma la A scompare La posizione

di Hegel dice invece che il lavoro del concetto egrave di riflettere sul fatto che la B egrave sigrave la A ma una

volta che io dico che A egrave B anche la A viene modificata e non scompare rimane in quanto

modificata in quanto altro da quella A astratta di cui parlavo prima Questo lavoro egrave quello di

ricondurre quindi tutto il ldquonegativordquo al positivo sarebbe questo il compito ultimo della

Fenomenologia dello Spirito cioegrave arrivare allrsquoAssoluto Per Hegel lrsquoAssoluto non egrave nientrsquoaltro

per dirla in modo semplice che la realtagrave Ma noi sappiamo come ci ha indicato Hegel la realtagrave egrave

la coscienza la co-scienza Quindi il bello di Hegel egrave che ci mostra in questo modo che non egrave che

una volta che abbiamo detto A egrave B ci dimentichiamo della A no a questo punto la A non egrave piugrave

la A di prima egrave diventata unrsquoaltra cosa si traspone nella relazione A e B non viene cancellata

Se A egrave B della A non me ne faccio piugrave nulla percheacute so che egrave B e quindi tengo solo la B e elimino

la A che non serve piugrave a nulla a questo punto Per Hegel non egrave affatto cosigrave non solo la A non

viene tolta ma permane egrave la condizione della B Potete tenere conto di Peirce rispetto alla

questione del negativo nella formula A egrave B una volta che io ho stabilito che egrave B la A egrave il suo

negativo cioegrave ciograve che non serve piugrave che non ha piugrave nessuna utilitagrave Invece per Hegel non egrave cosigrave

non solo non la toglie di mezzo ma dice che il negativo di B la A egrave la condizione percheacute esista la

B per cui se la tolgo non esiste nemmeno la B Entrambe esistono in virtugrave dellrsquoaltra Questo

movimento che Hegel indicheragrave come il lavoro Marx lo indicheragrave come superamento della figura

del padrone nel proletariato che a questo punto diventa lui il padrone dei propri mezzi di

produzione Il proletariato elimina il padrone e diventa lui il padrone questo fatto corrisponde al

raggiungimento del Sapere Assoluto per cui non crsquoegrave piugrave il negativo In Hegel non crsquoegrave piugrave il

negativo nel momento in cui si raggiunge il Sapere Assoluto Ciograve che noi sappiamo oggi di ciograve che

egrave passato delle ragioni che hanno condotto a una certa guerra a un certo evento per chi viveva

allora le cose non erano cosigrave semplici era un continuo conflitto tra il positivo e il negativo Oggi

tutto ciograve sapendo come sono andate le cose egrave trapassato egrave diventata unrsquoaltra cosa non ci sono

piugrave quel positivo e quel negativo sono diventati ciograve che noi sappiamo oggi In questo senso Hegel

immagina il Sapere Assoluto quando alla fine non ha piugrave da combattere contro il negativo percheacute

lo ha accolto assunto in seacute A questo punto non egrave che finisce il pensiero ovviamente ma puograve

muoversi in tuttrsquoaltro modo non ha piugrave modo di combattere contro il negativo cioegrave il nemico

non crsquoegrave piugrave il nemico ciograve che egrave pensato il nemico lrsquoostacolo egrave diventato parte integrante del

positivo totalmente Ma qui bisogna spesso distinguere tra il pubblico e coloro che si atteggiano a suoi

rappresentanti e interpreti Quello si comporta in piugrave di un rispetto diversamente da questi e anzi in

modo opposto Cioegrave le persone fanno tuttrsquoaltre cose da quello che immaginano coloro che si

ritengono loro interpreti Da qui le catastrofi economiche per esempio si pensa che le cose vadano

in un certo modo e invece vanno in tuttrsquoaltra direzione Egrave accaduto qualcosa che gli interpreti

del pubblico non avevano previsto Se quello preferisce bonariamente far colpa a se stesso che

unrsquoopera filosofica non gli si addica questi altri invece certi della loro competenza riversano la colpa

sullrsquoautore Alcuni dicono saragrave cosigravehellipperograve non capisco bene invece quegli altri dicono no egrave colpa

dellrsquoautore che non ha capito niente Nel pubblico lrsquoeffetto egrave piugrave discreto che non lrsquoagitarsi di quei

morti quando seppelliscono i loro morti Questa egrave una frase famosa di Hegel Se ora il generale

discernimento egrave in media piugrave elevato la sua curiositagrave egrave piugrave sollecita il suo giudizio piugrave rapidamente si

determina cosigrave che giagrave davanti allrsquouscio sono i piedi di coloro che ti porteranno al camposanto bisogna

tuttavia saper distinguere quel piugrave lento effetto che un porsquo alla volta rettifica lrsquoattenzione cattivata da

39

asserzioni roboanti e modera il biasimo della stroncatura Naturalmente qui allude sempre alla

speculazione il pensare alle cose Cosiccheacute questo lento effetto prepara agli uni solo dopo qualche

tempo un mondo che egrave il loro mentre gli altri dopo il plauso dellrsquoattimo fuggente non avranno posteritagrave

alcuna Del resto in unrsquoetagrave nella quale lrsquouniversalitagrave dello spirito egrave fortemente consolidata e la

singolaritagrave come si conviene egrave divenuta di tanto piugrave insignificante in unrsquoetagrave in cui lrsquouniversalitagrave fa

gran conto di tutta la sua comprensione e dellrsquoadunata ricchezza e la si esige soltanto minima puograve

essere la partecipazione allrsquoitera opera dello spirito assegnata allrsquoindividuohellip Dei grandi movimenti

si vede soltanto il movimento della massa ma quello che fa lrsquoindividuo non si vede hellipcosigrave questo

deve a maggior ragione obliare se stesso - il che del resto egrave giagrave una conseguenza della natura della

scienza - e divenire e fare quel che gli saragrave possibile ma da lui si deve pretendere tanto meno quanto

meno egli puograve aspettare da seacute e puograve per seacute esigere Anche se lrsquoindividuo viene cancellato nella massa

tuttavia lrsquoindividuo egrave ciograve che rende la massa quello che egrave Egrave un invito quindi alla speculazione

da parte di ciascuno a pensare da parte di ciascuno anche se a quel tempo il singolo sembrava

obliato nella massa dove in effetti il singolo sembrava scomparire di fronte a tanti avvenimenti

mondiali Hegel invece dice no il singolo deve pretendere da seacute il pensare e affrontare il proprio

pensiero E con questo abbiamo concluso la Prefazione NellrsquoIntroduzione si occuperagrave della

questione del metodo e ci diragrave che in effetti non esiste un metodo della filosofia esiste un metodo

della trattazione della filosofia ma non puograve esserci un metodo della filosofia Il compito della

filosofia egrave di giungere al vero ma come faccio a sapere che il metodo egrave vero se ancora non so cosrsquoegrave

il vero Questione banalissima ma sempre presente Ciograve che egrave importante egrave che sia chiaro questo

progetto In fondo nella Prefazione egrave come se Hegel mostrasse qual egrave il suo progetto che poi

sviluppa per tutte le seicento pagine Il metodo egrave questo la veritagrave non egrave il risultato di un giudizio

Io giudico che questa cosa egrave vera non egrave qualcosa che procede dallrsquoesperienza dallrsquoautoritagrave o da

qualunque altra cosa La veritagrave egrave un percorso egrave un processo egrave questo lungo cammino dove passo

dopo passo io affronto una proposizione la porto al concetto e cioegrave affermando qualche cosa

tengo conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave ma una parte della veritagrave percheacute per poter essere

la veritagrave occorre che contenga anche ciograve che quella cosa non egrave che egrave altro da seacute Egrave tenendo conto

di questo che la mia asserzione diventa vera percheacute non egrave piugrave un vero parziale Egrave come se usando

le parole di Severino a questo punto io cogliessi lrsquointero cioegrave ciograve che affermo egrave lrsquoaltro da ciograve che

affermo Ciograve che affermo lrsquoin seacute egrave come una proposizione vuota che attende di essere significata

cosigrave come il significante di per seacute in quanto tale egrave vuoto senza il significato Quindi il lavoro di

cui parla Hegel egrave questo tenere conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave a meno che non tenga

conto dellrsquoaltro rispetto a ciograve che io sto affermando e cioegrave che ciograve che sto affermando egrave soltanto

una veritagrave parziale Il qualche cosa che ciograve che affermo non egrave egrave ciograve che mi consente di cogliere

come dicevo lrsquointero e quindi di incominciare il cammino verso la veritagrave La veritagrave a questo

punto egrave il movimento egrave questo muoversi dallrsquoin seacute al per seacute e viceversa dove un qualche cosa

trova nel suo altro da seacute ciograve che lo fa esistere in seacute Ponendola nei termini di de Saussure egrave molto

piugrave semplice parlando di significante e significato egrave piugrave evidente il significante non egrave niente se

non crsquoegrave un significato e se questo significato non torna sul significante per renderlo significante

alla lettera come qualcosa che significa qualcosa Questo movimento egrave esattamente il movimento

di cui parla Hegel non egrave altro da questo il significato egrave altro dal significante e infatti de Saussure

ci mette una barra rimangono due figure distinte ma al tempo stesso due momenti della stessa

cosa cioegrave il segno Quindi queste due figure restano sono imprescindibili ma sono imprescindibili

in quanto momenti del segno ndash uno non crsquoegrave senza lrsquoaltro ndash ed egrave in questo movimento che il segno

si produce direbbe Hegel Ovviamente Hegel non parla di segno non era una cosa di cui si

occupava ma indirettamente se ne sta occupando dicendoci che egrave questo movimento che fa del

segno quello che egrave questo movimento dal significante al significato e di ritorno dal significato al

significante Il significato sarebbe il per seacute sarebbe lrsquoesplicito il significante sarebbe lrsquoin seacute il

qualche cosa che muove verso un per seacute che egrave il suo significato e dal quale per seacute ricava il Seacute e

40

diventa il segno che egrave Questo egrave il lavoro di cui parla Hegel Certo lui parla di moltissime altre

cose non solo di questo ovviamente comunque il suo intendimento egrave sempre quello e questo egrave

il fondamento del suo pensiero e cioegrave che affermare qualche cosa afferma sempre comunque e

necessariamente una veritagrave parziale Non sto dicendo come stanno veramente le cose percheacute le

cose stanno ma stanno anche in altri modi Io dico che le cose stanno cosigrave che A egrave B Bene ma

una volta che ho detto questo non mi accorgo che con questa affermazione io ho modificato anche

la A Quando affermo qualche cosa il lavoro di cui parla Hegel egrave quello che mi porta ad intendere

che ciograve che affermo va al di lagrave di ciograve che io credo di affermare crsquoegrave di piugrave Qui lrsquoevocazione a Freud

egrave inevitabile crsquoegrave di piugrave in ciograve che sto dicendo Si potrebbe fantasticare il per seacute come lrsquoaltro

lrsquoinconscio quello che vi pare ma sono analogie che lasciano il tempo che trovano

Intervento Io stesso vengo modificatohellip

Sigrave egrave la coscienza in effetti che si modifica la coscienza che si rivolge allrsquoaltro da seacute ponendo a

questo punto lrsquoaltro da seacute come parte di seacute ecco il movimento Questo altro da seacute egrave parte di seacute Ciograve

che escludo affermando una certa cosa non egrave che cessa di esistere Come dicevamo tempo fa egrave la

condizione per potere affermare una certa cosa Egrave lrsquoobiezione che ponevo a Severino lrsquointero deve

essere presente in ciascun atto di parola se posso affermare ciograve che affermo egrave percheacute lrsquointero crsquoegrave egrave

presente quindi non si dagrave la contraddizione C anche percheacute se si desse come dicevamo tutto ciograve

che Severino ha scritto ne La struttura originaria sarebbe nulla non ha risolto la contraddizione C

e fincheacute la contraddizione C non egrave risolta egrave autocontraddittoria Per lui lrsquoautocontraddittorio egrave

nulla quindi La struttura originaria egrave nulla ndash per usare un sistema logico a lui molto caro Quindi

questa Prefazione ci egrave servita per dare unrsquoidea di qual egrave il progetto di Hegel di cosa ci diragrave nel

prosieguo

23 giugno 2019

NellrsquoIntroduzione Hegel si pone due questioni la prima riguarda il metodo cioegrave se sia possibile

un metodo in filosofia la seconda questione riguarda il metodo della trattazione della filosofia Il

metodo sarebbe un qualche cosa che dagrave accesso alla veritagrave perograve egrave sempre un medium e questo

comporta anche se Hegel non lo dice lrsquoargomento di Aristotele del terzo uomo cioegrave un medium

ndash un qualcosa che sta in mezzo e che consente di raggiungere lrsquoobiettivo ndash ma che cosa ci garantisce

che dal mezzo allrsquoobiettivo ci sia la possibilitagrave di raggiungere la cosa Ci vuole un altro elemento

che si faccia garante e cosigrave via allrsquoinfinito Ma veniamo alle parole di Hegel A pag 65 Secondo

una rappresentazione naturale prima di affrontare la cosa stessa ossia la reale conoscenza di ciograve che

egrave in veritagrave nella filosofia ci si dovrebbe preliminarmente intendere circa quel conoscere che viene

considerato come strumento con cui ci si impadronisce dellrsquoAssoluto o come mezzo con cui si possa

scorgerlo Quindi ci sono io crsquoegrave la conoscenza e la cosa che devo conoscere Sembra giustificata la

preoccupazione che da una parte ci possano essere diverse specie di conoscenza delle quali lrsquouna sia

piugrave idonea dellrsquoaltra al raggiungimento di quel fine supremo - giustificata cioegrave dalla possibilitagrave di

una falsa scelta fra essehellip La conoscenza puograve essere corretta ma anche scorretta hellipdrsquoaltra parte

che essendo il conoscere una facoltagrave di specie e comprensione determinate si possa senza una piugrave precisa

determinazione della sua natura e del suo limite incappare nelle nubi dellrsquoerrore invece di raggiungere

il cielo della veritagrave Questa preoccupazione deve mutarsi fin nella convinzione che tutta lrsquoimpresa del

conquistare alla coscienza mediante il conoscere ciograve che egrave in seacute sia nel suo concetto un controsenso

e che tra il conoscere e lrsquoAssoluto interceda una netta linea di divisione Ci sono io crsquoegrave il conoscere e

la cosa Tutto egrave ben distinto Se infatti il conoscere egrave lo strumento per impadronirsi dellrsquoAssolutohellip

Potete intendere lrsquoAssoluto in Hegel come la realtagrave hellipvien fatto di pensare che lrsquoapplicazione di uno

strumento a una cosa anzicheacute lasciarla comrsquoessa egrave per seacute vi imprima una forma e inizi unrsquoalterazione

Questa cosa il mio conoscere come so che non modifica la cosa e anche me Oppure dato che il

conoscere non sia uno strumento della nostra attivitagrave ma un mezzo passivo attraverso il quale giunga

41

a noi la luce della veritagrave tuttavia nemmeno cosigrave riceviamo questrsquoultima comrsquoessa egrave in seacute anzi comrsquoessa

egrave in e mediante tale mezzo Questo egrave ciograve che accade con la scienza lo strumento consente di vedere

una certa cosa ma crsquoegrave di mezzo lo strumento e io vedo lrsquoimmagine nello strumento non vedo la

cosa Nei due casi noi facciamo uso di un mezzo che produce immediatamente il contrario del suo

scopohellip Anzicheacute farci vedere la veritagrave ce la impedisce ce la inibisce ce la nega hellipossia il

controsenso sta addirittura nel far uso di un mezzo Questo egrave importante A tuttrsquooggi crsquoegrave lrsquoidea che

il mezzo potremmo dire oggi la tecnica o meglio ancora la scienza sia quello strumento che

consente di conoscere come stanno le cose ma se egrave un mezzo noi conosciamo quello che facciamo

dire alla scienza non ciograve che vogliamo conoscere Questo egrave un argomento molto fine di Hegel che

a tuttrsquooggi non egrave stato inteso da molti Sembra bensigrave che a questo inconveniente si possa ovviare con

la conoscenza nel modo come lo strumento agisce infatti tale conoscenza renderebbe possibile di detrarre

dal resultato lrsquoapporto dovuto nella rappresentazione che noi con lo strumento ci facciamo

dellrsquoAssoluto allo strumento stesso ottenendo cosigrave il vero al suo stato di purezza Cioegrave io ho quello

strumento che mi dagrave una certa immagine poi da quella certa immagine detraggo la deformazione

dello strumento ma sono daccapo Infatti dice Se non che questa correzione ci riporterebbe in

effetto al punto di prima Ho di nuovo questa cosa che devo conoscere O la conosco attraverso il

mezzo e allora conosco il mezzo e non la cosa oppure se tolgo il mezzo sono daccapo cioegrave non

conosco niente Se da una cosa formata togliamo lrsquoapporto dovuto allo strumento essa allora - nel

nostro caso lrsquoAssoluto - e di nuovo ciograve che giagrave era avanti questa fatica la quale dunque egrave superflua

Se mediante lo strumento lrsquoAssoluto come un uccello preso alla pania dovesse solo venirci avvicinato

alquanto senza che nulla vi si mutasse qualora in seacute e per seacute non fosse e non volesse essere giagrave presso

di noi esso si farebbe beffe di questa astuziahellip Qui dice la questione egrave giagrave presso di noi Qui sta

tutta la questione e cioegrave se voglio conoscere la veritagrave e mi ingegno a trovare uno strumento che

mi consenta di conoscere o anche solo di avvicinarmi alla veritagrave giagrave me la nego in questo stesso

operare Percheacute Percheacute noi siamo giagrave nella veritagrave O siamo giagrave nella veritagrave o non la troveremo

mai e non la troveremo mai per i motivi che ci sta dicendo saragrave sempre unrsquoaltra cosa rispetto ai

mezzi e agli strumenti che mi ingegno di trovare per raggiungerla Quindi se crsquoegrave la veritagrave egrave percheacute

noi siamo giagrave dentro siamo giagrave da sempre nel concreto il concreto come la veritagrave dellrsquoessente cioegrave

come il manifestarsi dellrsquoesser seacute dellrsquoessente per usare le parole di Severino Sono giagrave da sempre

nel concreto non devo adoperarmi per raggiungerlo anzi se mi adopero vuol dire che devo

astrarre dal concreto delle cose e quindi non sono piugrave nel concreto Per cogliere il concreto

lrsquoAssoluto lrsquointero se io mi adopero ad astrarre delle cose perdo il concreto Io sono giagrave da sempre

nel concreto ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave giagrave da sempre ldquoquesta lampada che egrave sul

tavolordquo questo egrave il concreto lrsquointero cioegrave la veritagrave (2) Frattanto se la tema di cadere in errore

insinua sfiducia nella scienza che senza preoccupazioni di questo genere si accinge da seacute allrsquoopera e

realmente conosce bisogna vedere come mai per contro in questa diffidenza non si debba insinuare

una diffidenza e non srsquoabbia a temere che una tale paura di errare non sia giagrave essa stessa lrsquoerrore La

scienza non puograve e allora diffido della scienza ma questo diffidare delle cose dice egrave giagrave un errore

di per seacute In effetto quella paura presuppone come veritagrave qualcosa anzi molto e ne fa base delle sue

apprensioni e delle loro conseguenzehellip Questa paura presuppone che la veritagrave sia qualche cosa di

conoscibile e che devo conoscere attraverso un mezzo uno strumento Una tale paura presuppone

cioegrave rappresentazioni del conoscere inteso come strumento e mezzo presuppone anche una differenza

di noi stessi da questo conoscerehellip Ecco qui crsquoegrave il conoscere e qua ci sono io senza tenere conto che

questo conoscere sono io Immagino il conoscere come unrsquoaltra cosa come se astraessi il conoscere

per cui ci sono io crsquoegrave il conoscere e la cosa da conoscere Ma sopra tutto presuppone che lrsquoAssoluto

se ne stia da una parte e il conoscere dallrsquoaltra per seacute e separato dallrsquoAssoluto pur essendo qualcosa di

realehellip Se egrave qualcosa di reale io la conoscenza e lrsquoAssoluto siamo la stessa cosa cioegrave io sono giagrave

nellrsquoAssoluto nella realtagrave ndash realtagrave nel senso in cui la intende Hegel ovviamente hellipovverossia

presuppone che il conoscere il quale fuori dellrsquoAssoluto egrave indubbiamente anche fuori della veritagrave sia

42

poi tuttavia veridicohellip Il conoscere se lo metto fuori della realtagrave lo metto allo stesso tempo fuori

dalla veritagrave non posso dire che una cosa egrave reale ma non egrave vera se egrave reale egrave anche vera ndash nella

tradizione funziona cosigrave E quindi compio questa operazione in cui dico che il conoscere egrave fuori

della realtagrave ma poi indicandolo come vero dico che questo conoscere egrave nella realtagrave hellipassunzione

per cui ciograve che si chiama paura dellrsquoerrore si fa invece piuttosto conoscere come paura della veritagrave La

paura della veritagrave cioegrave la paura connessa con lrsquoaccogliere il fatto che siamo giagrave nella veritagrave La

veritagrave come dicevo prima non egrave altro che lrsquoapparire dellrsquoesser seacute dellrsquoessente lrsquoapparire delle cose

cosigrave come mi appaiono Questa conseguenza risulta dal fatto che lrsquoAssoluto solo egrave vero o il Vero solo egrave

assoluto Contro tale conseguenza si potrebbe sollevar lrsquoeccezione che un conoscere il quale non conosca

- come la scienza invece richiede - lrsquoAssoluto egrave tuttavia anche verohellip Si potrebbe sollevare questa

eccezione e cioegrave che ci sia un Assoluto che non si conosce ma che egrave vero hellipe che il conoscere in

generale quando pur fosse incapace di attingere lrsquoAssoluto potrebbe tuttavia esser capace di altra

veritagrave Ma noi vediamo appunto che un tale dibattito va a finire in unrsquooscura differenza tra un Vero

assoluto e un Vero comune e che lrsquoAssoluto il conoscere ecc sono termini i quali presuppongono un

significato che occorre da prima industriarsi di attingere Si parla di vero assoluto di vero comune

ma di che cosa stiamo parlando si chiede Invece di rompersi il capo con simili inutili

immaginazioni e chiacchiere intorno al conoscere come strumento per impossessarsi dellrsquoAssoluto o

come mezzo attraverso il quale ci sia dato scorgere la veritagrave ecc hellip invece di ricorrere a quelle scappatoie

che lrsquoincapacitagrave di lavorare secondo criteri scientifici trae dal presupposto di quelle posizioni medesime

a scansare la fatica della scienza dandosi nello stesso tempo lrsquoaria di una operositagrave rigorosa e

scrupolosa e invece di rompersi il capo per trovare delle risposte a tutto ciograve sarebbe meglio rifiutarle

senzrsquoaltro come immaginazioni accidentali e arbitrarie e lrsquouso a ciograve congiunto di termini - come qui

lrsquoAssoluto o anche lrsquooggettivo il soggettivo e innumerevoli altri il significato dei quali si presuppone

comunemente noto - potrebbe essere considerato a dirittura un inganno Utilizzare dei termini

presupponendo di sapere che cosa significhino ecco questo lrsquoerrore piugrave comune il non farsi carico

del concetto il non farsi carico del pensare il concetto Quando dicevo tempo fa che intendo il

pensiero come il farsi carico del problema che egrave il linguaggio intendevo praticamente questo e

cioegrave il farsi carico del problema che per es ciascun termine comporta la sua storia i significati

che puograve assumere a seconda dellrsquoimpiego che ne viene fatto e che quindi quando dico una cosa

quella cosa egrave evanescente e se non la determino cioegrave se non do una definizione resta tutto

assolutamente vago e quindi si puograve dire tutto e il contrario di tutto ma se do una definizione

devo anche mostrare precisare percheacute do quella definizione anzicheacute una qualunque altra Questo

ha a che fare in qualche modo con la fatica del concetto Infatti il simulare e che il loro significato

egrave comunemente noto e che se ne ha perfino il concetto sembra piuttosto un modo per esimersi dal

compito principale che egrave di dare il concetto A maggior ragione si potrebbe per contro evitare la fatica

di prender atto di tali immaginazioni e chiacchiere mediante le quali si vuole tenere in scacco proprio

la scienza Scienza intesa qui come la intende lui naturalmente Esse infatti costituiscono solo una

vuota apparenza del sapere che dilegua immediatamente dinanzi al sorgere della scienza Io credo di

sapere una certa cosa ma questa dilegua immediatamente di fronte alla scienza di fronte al farsi

carico del concetto Se io sono ldquosicurordquo che il termine Assoluto significhi una certa cosa se non mi

faccio carico se non interrogo quel termine continuerograve a usarlo immaginando di sapere che cosa

vuol dire in veritagrave per cui significa esattamente questo Se me ne faccio carico mi rendo conto che

lrsquouso che sto facendo di questo termine egrave assolutamente personale utilizzato allrsquointerno di un

sistema che io ho deciso di usare per cui in definitiva il significato che do a un certo termine egrave

qualcosa di cui devo assumermi la responsabilitagrave mentre se suppongo che quella cosa significhi

ldquonaturalmenterdquo quella cosa ligrave io non devo assumermi nessuna responsabilitagrave egrave quella e basta

Assumersi la responsabilitagrave potete intenderla come il farsi carico come la fatica del concetto cosigrave

come ne parla Hegel Ma nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza il suo sorgere

non egrave ancora essa attuata e dispiegata nella sua veritagrave Ecco da dove Heidegger ha preso la sua

43

questione della chiacchiera Quando dice che nasciamo nella chiacchiera non fa altro che ripetere

le parole di Hegel Dice Hegel che nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza non

crsquoegrave nessun concetto ancora Noi nasciamo ligrave nella chiacchiera Rappresentarsi la scienza come

apparenza percheacute compare accanto ad altro oppure chiamare sua apparenza quellrsquoaltro non vero sapere

egrave qui indifferente Ma la scienza deve liberarsi da tale parvenza e lo puograve fare soltanto col volgersi contro

quella parvenza medesima Cioegrave uscire dalla chiacchiera egrave puntare allrsquoautentico direbbe

Heidegger Per uscire dalla chiacchiera come primo passo occorre rilevare la chiacchiera in

quanto tale accorgersi della chiacchiera Se io suppongo di usare un certo termine con un certo

significato percheacute quello egrave ldquoilrdquo significato questa egrave chiacchiera La scienza infatti non puograve neacute

gettare via un sapere che non egrave verace considerandolo soltanto come una visione volgare delle cose

assicurando se stessa essere una conoscenza di tuttrsquoaltro tipo e dichiarando che per lei un tale sapere egrave

assolutamente nullohellip Egrave chiaro che tutto il suo lavoro consiste in questo non crsquoegrave il negativo da

eliminare hellipneacute puograve appellarsi a quel barlume di un miglior sapere che aleggia nel sapere non verace

Dice sigrave questo sapere non egrave del tutto vero perograve crsquoegrave un barlume di veritagrave anche ligrave Sta dicendo che

non egrave questo che ci interessa Con tale assicurazione essa affermerebbe come propria forza il proprio

esserehellip La propria forza che sono sono nel senso che sono una veritagrave magari anche parziale

irrilevante ma ci sono hellipma anche il sapere non verace fa altrettanto appello al fatto che esso egrave ed

assicurare che la scienza per lui non egrave niente ma una secca assicurazione non conta piugrave dellrsquoaltra (5)

Ora poicheacute questa presentazione ha per oggetto soltanto il sapere apparente o fenomenicohellip Qui

apparente sta per ciograve che appare hellipsembra chrsquoessa stessa non sia la libera scienza moventesi nella

sua figura peculiare anzi da questo punto di vista puograve venir considerata come lrsquoitinerario della

coscienza naturale la quale urge verso il vero sapere o come lrsquoitinerario dellrsquoanima percorrente la serie

delle sue figurazioni quali stazioni prescrittele dalla sua natura percheacute si rischiari a spirito e mediante

la piena esperienza di se stessa giunga alla conoscenza di ciograve che essa egrave in se stessa Questo egrave ciograve che

vuole fare nella sua Introduzione cioegrave la piena esperienza della coscienza Come si fa esperienza

della coscienza Come so di essere cosciente Come vengo a sapere le cose Queste sono le domande

da cui egrave partito Hegel La coscienza naturalehellip Quella non filosofica quella non speculativa la

chiacchiera in definitiva hellipmostreragrave di essere soltanto concetto del sapere ossia sapere non reale La

chiacchiera ha a che fare con un sapere non reale Ma giaccheacute quella ritiene seacute immediatamente il

sapere reale questo itinerario ha per lei significato negativo e rispetto a lei ciograve che egrave realizzazione del

concetto vale piugrave tosto come perdita di se stessa La chiacchiera fa esattamente questo considera seacute

come il sapere assoluto un sapere vero reale accertato e quindi teme lo speculativo percheacute lo

speculativo la mette in discussione quindi lo teme come il maggiore dei mali Infatti dice In

questo itinerario infatti tale coscienza perde la sua veritagrave Perde cioegrave le sue superstizioni Adesso

crsquoegrave una frase che vi leggo percheacute molto famosa Puograve quindi venir considerato come la via del dubbio

o piugrave propriamente la via della disperazione Via della disperazione percheacute scompiglia la

chiacchiera la butta per aria Ci sta dicendo che il dubbio non egrave qualcosa da togliere e poi tornare

alla certezza di prima Anzi il dubbio egrave il consapevole discernimento della non veritagrave del sapere

apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto non

realizzato Il dubbio egrave il consapevole discernimento cioegrave la consapevolezza della non veritagrave del

sapere apparente Sta dicendo che questo dubbio ci serve intanto per indicare la non veritagrave del

sapere apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto

non realizzato Cioegrave per questo sapere la veritagrave piugrave piena egrave il concetto non realizzato Cosrsquoegrave il

concetto non realizzato Egrave il concetto che non ha passato la fatica del concetto cioegrave dellrsquoin seacute che

va verso il per seacute e torna nellrsquoin seacute come dire che non si egrave posto in termini dialettici Prosegue

dicendo che egrave inutile appoggiarsi al sapere altrui quanto enfatizzare il proprio entrambi non

garantiscono nulla Piugrave avanti verso la fine di pag 70 Invece soltanto lo scetticismo rivolgentesi

allrsquointero ambito della coscienza apparente rende capace lo spirito di esaminare che cosa la veritagrave

inducendo a disperare delle cosigrave dette rappresentazioni pensieri e opinioni naturalihellip Quindi occorre

44

rivolgere questo scetticismo questo dubbio di cui parlava prima allrsquointero ambito della coscienza

apparente hellipegrave indifferente chiamarle rappresentazioni proprie o altrui di esse egrave ancora grossa e

inficiata la coscienza che senza preamboli si accinga allrsquoesame ma per questo appunto egrave davvero

incapace di ciograve che vuole intraprendere Egrave irrilevante che io prenda dagli altri o sia convinto delle

mie asserzioni (7) Il ciclo completo delle forme della coscienza non reale resulteragrave dalla necessitagrave stessa

del processo e della concatenazione Per accorgersi della non realtagrave del mio sapere occorre la

dialettica Per render ciograve concepibile si puograve preliminarmente notare in generale che la presentazione

della coscienza non verace nella sua non veritagrave non egrave un movimento meramente negativo qual egrave invece

secondo il modo di vedere unilaterale della coscienza naturale e un sapere che di tale unilateralitagrave

faccia la propria essenza egrave una delle figure della coscienza imperfetta e come tale rientra a sua volta

nel corso di tale itinerario e ivi verragrave a mostrarsi La coscienza naturale considera il negativo come

qualcosa da scartare Questa figura non egrave che lo scetticismohellip Sappiamo che questo negativo che

sarebbe da scartare per Hegel egrave invece fondamentale hellipil quale nel resultato vede sempre soltanto

il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qui prende di

mira anche lo scetticismo nel senso filosofico del termine scettiscismo che giunge a considerare il

nulla come ciograve cui tutto converge cioegrave non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire la veritagrave la veritagrave

egrave nulla Il nulla dello scetticismo non egrave il nulla di cui parla Hegel Rileggo Questa figura non egrave che

lo scetticismo il quale nel resultato vede sempre soltanto il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla

egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qualcosa quindi che giunge al nulla ma che egrave fatto di nulla

che viene dal nulla percheacute il nulla egrave tutto ciograve con cui abbiamo a che fare Egrave questo che dice lo

scetticismo non si puograve stabilire niente con certezza Ma il nulla preso come il nulla di ciograve da cui

resulta non egrave in effetto se non il resultato veracehellip Ci sta dicendo che il nulla preso come il nulla di

ciograve da cui resultahellip ecco questo egrave un altro discorso percheacute questo nulla dice Hegel risulta invece

da un processo dialettico dove ho messo ciograve che pongo il positivo a fianco del negativo dove

cioegrave tengo conto del fatto che qualche cosa egrave quello che egrave in relazione a ciograve che non egrave hellipquindi egrave

esso stesso un nulla determinato e ha un contenuto Non egrave il nulla dello scetticismo antico il puro

nulla quel nihil absolutum di cui parla anche Severino di cui non si puograve dire niente se ne parlo egrave

giagrave qualche cosa Egrave quello che sta dicendo Hegel egrave un nulla determinato ha un contenuto egrave una

negazione si pone come una negazione e non come il puro nulla Lo scetticismo che termina con

lrsquoastrazione del nulla o con la vacuitagrave non puograve da questa procedere oltre ma deve aspettare se gli si

possa mostrare un che di nuovo per gettarlo nel medesimo vuoto abisso Lo scetticismo si installa in

questo nulla e da ligrave non puograve piugrave fare niente Una volta che ha stabilito che nulla ha senso che

nulla esiste dove vado Non resta come dice Hegel che spettare che sorga un qualche cosa di

nuovo per ricondurre anchrsquoesso nel nulla Se invece il resultato viene inteso come in veritagrave esso egrave

come negazione determinata ecco che allora egrave immediatamente sbocciata una nuova forma e nella

negazione egrave stato aperto il passaggio pel quale avviene lo spontaneo processo attuantesi attraverso la

completa serie delle figure Cioegrave pongo il nulla non come fa lo scetticismo ma come una negazione

determinata una negazione che dice qualche cosa che nega qualche cosa di preciso nega

precisamente ciograve che egrave stato affermato nega il positivo ciograve che egrave stato posto quindi egrave una

negazione determinata non egrave il nulla assoluto Ma al sapere egrave di necessitagrave inerente non meno la meta

che la serie del processo la meta egrave lagrave dove il sapere non ha piugrave bisogno di andare oltre se stesso dove

trova se stesso dove il concetto corrisponde allrsquooggetto e lrsquooggetto al concetto Dove cioegrave si egrave attuata la

sintesi totale e quindi non crsquoegrave piugrave nulla che non sia la sintesi di positivo e negativo Il processo

verso questa meta non puograve quindi subire arresti neacute appagarsi di alcuna precedente sosta Ciograve che egrave

ristretto a una vita naturale non ha il potere di andare oltre il proprio essercihellip Lrsquoindividuo non puograve

andare oltre il proprio esserci non egrave immortale hellipma ne egrave tratto fuori da un Altro e questo esserne

tratto fuori egrave la sua morte Ma la coscienza egrave per se stessa il suo concetto ed egrave quindi immediatamente

lrsquoarte del sorpassare il limitato e poicheacute questo limitato le appartiene del sorpassare se stessa Quindi

la coscienza egrave il suo stesso concetto non crsquoegrave la coscienza e poi il concetto della coscienza Quando

45

io parlo di concetto della coscienza egrave giagrave coscienza cioegrave la coscienza egrave coscienza di seacute ha giagrave in seacute

il proprio concetto Dice lrsquoarte del sorpassare il limitato egrave ciograve che egrave la coscienza immediatamente egrave

questo atto del sorpassare il limitato In che modo la coscienza sorpassa il limitato Il limitato egrave

ciograve che qualunque concetto pone egrave limitato in quanto non egrave lrsquoAssoluto non egrave la realtagrave ma un

aspetto della realtagrave Ci dice perograve che la coscienza sorpassa questo limite percheacute punta

allrsquouniversale Ogni concetto che riguarda un qualche cosa egrave limitato a quella cosa ma la coscienza

egrave invece qualcosa che sorpassa il suo limite Il concetto della coscienza non egrave un concetto al pari

di altri ma egrave un concetto particolare Nel momento in cui si pone la coscienza in quanto concetto

questo concetto egrave reso possibile dal fatto che crsquoegrave la coscienza Qui sarebbe piugrave semplice se noi

intendessimo la coscienza come il linguaggio A questo punto diventa molto piugrave chiaro accorgersi

del linguaggio egrave un qualche cosa che consente sigrave di pensare le cose ma consente anche di pensare

il linguaggio cioegrave di accorgersi di essere nel linguaggio ed egrave il linguaggio stesso che ce lo consente

Egrave questo che Hegel sta dicendo anche se non parla di linguaggio ovviamente perograve la questione

egrave questa Il linguaggio egrave giagrave di per seacute il suo contenuto non egrave che il linguaggio abbia un contenuto

fuori di seacute il linguaggio egrave il suo stesso contenuto Egrave ciograve che mi consente di pensare il linguaggio

di pensare al concetto al contenuto Quindi cosa fa Sorpassa il limitato cioegrave il qualche cosa il

quid lo sorpassa nel senso che egrave sempre al di lagrave percheacute ciograve che sta ponendo il linguaggio lo pone

sempre al di lagrave della singola cosa che sta dicendo Potremmo anche dirla cosigrave il linguaggio egrave

sempre lrsquointero in questo senso sorpassa il limite della cosa Sorpassando questo limite

chiaramente sorpassa se stesso percheacute il linguaggio egrave sempre un sorpassarsi egrave un andare sempre

oltre Ma non egrave che sorpassi se stesso non puograve andare oltre seacute Prosegue parlando dellrsquoangoscia

La coscienza subisce quindi da lei medesima la violenza del guastarsi ogni appagamento limitato Ogni

appagamento di una singola cosa non egrave mai sufficiente alla coscienza la coscienza egrave come se

volesse sempre di piugrave percheacute il pensiero non puograve fermarsi alla cosa limitata va sempre oltre il

pensiero speculativo non si accontenta mai della cosa limitata Lo dicevo prima se io pongo un

certo significato una certa cosa non sono appagato dal fatto di usare questo significato nel modo

che io credo sia necessariamente quello ma devo andare oltre devo interrogare questa cosa devo

portarla al concetto alla fine accorgermi che lrsquouso di questo significato egrave qualcosa che decido io

Nel sentimento di tale violenza lrsquoangoscia avragrave un bellrsquoarretrare di fronte alla veritagrave per tentare di

salvare a seacute ciograve la cui perdita incombehellip Egrave chiaro che se io incomincio a pensare molte cose a cui

credevo vanno perdute scompaiono hellipma lrsquoangoscia non potragrave trovare pace sia che essa voglia

adagiarsi in unrsquoobliosa inerzia - il pensiero guasta la festa al torpore mentale e la sua inquietudine

guasta lrsquoinerziahellip Se uno incomincia a pensare tutte le cose su cui si era adagiato non reggono

piugrave non tengono piugrave hellipsia chrsquoessa si corrobori in una sensitivitagrave la quale assicura di trovare che tutto

egrave buono a modo suohellip Questa egrave la chiacchiera hellipma tale assicurazione viene inficiata dalla ragione

la quale intanto trova che qualcosa non egrave buono in quanto esso egrave un modo Ossia la paura della veritagrave

potragrave ben occultarsi a seacute e agli altri dietro la finzione che lrsquoardente zelo per la veritagrave stessa la rende

difficile anzi impossibile trovare unrsquoaltra veritagrave al di fuori di quellrsquounica della vanitagrave drsquoesser sempre

piugrave intelligente di qualsivoglia pensiero provenga esso da se stesso o da altri questa vanitagrave che egrave capace

di vanificare ogni veritagrave per tornarsene poi in se stessa e che si pasce del suo proprio intelletto il quale

dissolvendo ogni pensiero non sa ritrovare un contenuto ma soltanto lrsquoarido Io questa vanitagrave egrave una

soddisfazione che deve venire lasciata sola a se stessa essa infatti fugge lrsquouniversale e cerca soltanto

lrsquoesser-per-seacute La vanitagrave egrave quella di pensare di sapere come stanno le cose Questa vanitagrave fugge per

dirla con Hegel fugge il pensiero fugge qualunque cosa possa metterla in discussione A questo

punto inizia la seconda parte quella sul metodo della trattazione Ci ha detto finora che non crsquoegrave

nessun metodo in filosofia percheacute questo metodo ci impedisce per principio di trovare la veritagrave

che egrave comunque un mezzo tra me e la cosa Invece per la trattazione crsquoegrave un metodo che altro non

egrave che la dialettica

46

3 luglio 2019

Siamo alla seconda parte di questa breve introduzione che fa Hegel alla Fenomenologia dello

Spirito A pag 73 (9) Ciograve detto provvisoriamente e in generale circa il modo e la necessitagrave del processo

potragrave essere utile spendere due parole ancora sul metodo della trattazione Ci ha appena detto che non

crsquoegrave il metodo in filosofia che non possiamo pensare a un medium per raggiungere la veritagrave Se

dobbiamo raggiungere la veritagrave ciograve vuole dire che siamo fuori dalla veritagrave e non la raggiungeremo

mai quindi siamo giagrave nella veritagrave Questa egrave la sua conclusione Per quanto riguarda invece la

trattazione allora sigrave crsquoegrave un metodo Se questa esposizione viene rappresentata come un

comportamento della scienza verso il sapere apparente e fenomenico e come ricerca ed esame della realtagrave

del conoscere sembreragrave che lrsquoesposizione stessa non possa aver luogo senza un qualche presupposto che

venga stabilito come unitagrave di misura Lrsquoesame consiste infatti nellrsquoapplicare alla cosa che viene

esaminata una certa misura per decidere dalla resultate eguaglianza o ineguaglianza se la cosa sia

giusta o nohellip Ogni volta che bisogna stabilire se una cosa egrave giusta oppure no se va bene oppure

no si compara non crsquoegrave un altro modo hellipe la misura in genere e quindi anche la scienza se fosse la

misura sono prese in tal caso come lrsquoessenza o come lrsquoin seacute Cioegrave come lrsquoapparenza lrsquoapparire delle

cose Ma qui dove la scienza sta soltanto sorgendo neacute essa neacute alcunrsquoaltra cosa si sono giustificate come

lrsquoessenza o come lrsquoin seacute senza di che non sembra poter avere luogo esame alcuno Siamo ancora al di

qua non abbiamo ancora questo parametro per sapere se stiamo procedendo bene oppure no

dobbiamo ancora trovarlo Prima ancora di incominciare non possiamo prendere questa cosa da

fuori ma deve essere qualche cosa che appartiene alla cosa stessa Se prendessimo qualcosa che

viene da fuori ci ritroveremmo come nel caso del medium a vedere se poi questo medium egrave vero

e cosigrave via allrsquoinfinito Quindi deve essere nella cosa perograve ci sta dicendo che ancora deve avviarsi

questa questione e quindi si trova in una contraddizione Infatti dice Questa contraddizione e la

sua rimozione risulteranno in modo piugrave determinato se prima si richiamano alla memoria le astratte

determinazioni del sapere e della veritagrave come esse trovansi nella coscienza Cominciamo a vedere che

cosa nella coscienza si pone come veritagrave come essenza che cosa noi pensiamo che siano queste

cose Questa cioegrave distingue da seacute un alcuncheacute al quale in pari tempo si rapportahellip Questo fa la

coscienza io mi rapporto a qualche cosa rapportandomi a qualche cosa mi distinguo da questo

qualche cosa non sono quel qualche cosa Quindi ci si distingue ma allo stesso temo ci si

rapporta Questo appare inevitabile Che poi egrave anche il funzionamento del linguaggio e cioegrave il mio

dire egrave necessariamente un dire di qualcosa - se dico dico qualcosa - ma questo qualcosa non egrave il

mio dire egrave unrsquoaltra cosa per cui si distingue ma al tempo stesso sono in un rapporto indissolubile

percheacute se dico dico necessariamente qualcosa hellipo in altri termini quellrsquoalcuncheacute egrave qualcosa per la

coscienza e il lato determinato di questo rapportare o dellrsquoessere di un alcuncheacute per una coscienza egrave il

sapere Il sapere non egrave niente altro che questo rapportarsi continuamente a qualcosa Il sapere

non egrave altro che una relazione se io chiedo ldquoche cosrsquoegrave questordquo ecco che rispondo dicendo altre

cose rispetto a quella cosa ma in ogni caso egrave sempre in questo rapportarmi che il sapere si fonda

Ma da questo essere per un altrohellip Siamo sempre per un altro hellipnoi distinguiamo lrsquoessere-in-seacute il

rapportato al sapere viene altrettanto distinto da esso e posto come essente anche fuori di questo rapporto

il lato di tale in-seacute dicesi veritagrave In questo rapportarsi sempre a qualche cosrsquoaltro noi distinguiamo

lrsquoin seacute la cosa che egrave in se stessa Prima ancora di essere per seacute e tornare allrsquoin seacute crsquoegrave questo in seacute

che possiamo chiamare conoscenza immediata la conoscenza del qualche cosa che qualche cosa egrave

ancora non sappiamo che cosrsquoegrave ma sappiamo che egrave Quindi la veritagrave per Hegel egrave questo e cioegrave il

fatto che dicendo dico qualcosa non posso dire se non dicendo qualcosa (11) Indagando ora la

veritagrave del sapere sembra che noi indaghiamo ciograve che egrave in seacute Solo in tale indagine esso egrave nostro oggetto

egrave per noihellip Questo in seacute lo indaghiamo sigrave certo ma lo rendiamo nostro oggetto ma questo

oggetto egrave per noi che lo stiamo indagando non egrave per seacute non esiste da seacute hellip e lo in seacute di esso quale

risultasse sarebbe piuttosto il suo essere per noi ciograve che noi affermeremmo quale sua essenza non

47

sarebbe giagrave sua veritagrave ma soltanto il nostro sapere di esso Lrsquoessenza e la misura cadrebbero in noi e

ciograve che alla misura dovrebbe venir comparato e intorno a cui in questa comparazione si dovrebbe

decidere non sarebbe tenuto necessariamente a riconoscerla Egrave ciograve che diceva prima dove troviamo

questo metro se non nella coscienza Nella coscienza che comunque sigrave rileva lrsquooggetto ma lo

rileva per noi che lo osserviamo per noi che lo consideriamo Senza questo ldquoper noirdquo non crsquoegrave nessun

oggetto Ma la natura dellrsquooggetto da noi esaminato rende vana questa separazione o questa parvenza

di separazione e di presupposizione Non crsquoegrave questa distinzione di soggetto e oggetto La coscienza

dagrave in lei stessa la propria misura e la ricerca saragrave perciograve una comparazione di seacute con se stessahellip

Tutto si svolge nella coscienza Non crsquoegrave soggetto inteso cartesianamente non crsquoegrave oggetto separato

dal soggetto No lrsquooggetto egrave oggetto per noi che lo consideriamo non crsquoegrave per seacute Questo non egrave

stato ancora inteso per lo piugrave Essa egrave in lei uno per un altro ossia ha in lei in generale la

determinatezza del momento del saperehellip Egrave la coscienza che stabilisce il sapere non egrave qualche cosa

che viene dallrsquooggetto viene dalla coscienza o potremmo dire viene dal linguaggio hellipin pari

tempo questo altro egrave a noi nel soltanto per leihellip Cioegrave questo oggetto egrave sigrave per noi ma per noi in

quanto coscienza quindi egrave per noi in quanto egrave per lei la coscienza Se non ci fosse la coscienza

non ci sarebbe neanche il ldquoper noirdquo Dunque in ciograve che la coscienza dentro di seacute designa come lo in

seacute o come il vero noi abbiamo la misura da lei stessa stabilita per commisurarvi il suo sapere

Chiamando il sapere concetto e lrsquoessenza o il vero lrsquoessente o lrsquooggetto lrsquoesame consiste nel vedere se il

concetto corrisponda allrsquooggetto Come potete vedere qui oggetto e concetto non sono piugrave cose

distinte separate Certo sono distinte nel senso che non sono la stessa cosa ma questo oggetto

non egrave fuori non egrave in una realtagrave Ben si vede che le due cose sono lo stessohellip Lrsquooggetto e il concetto

che ne ho sono lo stesso hellipma lrsquoessenziale sta nel far sigrave che durante lrsquointera ricerca entrambi i

momenti concetto e oggetto esser-per-altro ed essere-in-se stesso cadano essi stessi nel sapere da noi

indagato e nel far sigrave che quindi noi non abbiamo bisogno di portar con noi altre misure neacute di

applicare nel corso dellrsquoindagine le nostre trovate e i nostri pensamenti anzi lasciandoli in disparte

noi otteniamo di considerare la cosa come essa egrave in e per se stessa Lasciamo in disparte tutte le

considerazioni tutte le misure che possiamo trovare da qualche parte Tutto si svolge ligrave tutto si

svolge potremmo dire oggi allrsquointerno del linguaggio non crsquoegrave qualcosa al di fuori (13 poco piugrave

avanti Infatti da una arte la coscienza egrave coscienza dellrsquooggetto e dallrsquoaltra coscienza di se stessahellip

La coscienza ci sta dicendo Hegel ha questa proprietagrave egrave coscienza dellrsquooggetto nel senso che lo

percepisco ma al tempo stesso egrave anche coscienza di seacute che percepisce coscienza di seacute in quanto

percipiente hellipcoscienza di ciograve che ad essa egrave il vero e coscienza del suo sapere ciograve Egrave cosciente di ciograve

che per la coscienza egrave vero ma egrave anche cosciente di sapere che egrave vero Mentre entrambi questi

momenti sono per la coscienza essa stessa egrave la loro comparazione diviene per la coscienza se il suo

sapere lrsquooggetto corrisponda a questrsquoultimo o no Egrave la coscienza che decide se lrsquooggetto corrisponde a

questo oppure no Chiaramente questo oggetto egrave qualche cosa che la mia coscienza ha ldquoconcessordquo

di vedere ndash parlo di coscienza ma potremmo intendere come linguaggio Quindi come so che

corrisponde Adesso vediamo se ce lo dice Pare bensigrave che per essa lrsquooggetto sia soltanto cosigrave comrsquoessa

lo sa par quasi che essa non possa rintracciare come llsquooggetto sia non per lei stessa ma in seacutehellip Qui crsquoegrave

una critica a Kant ovviamente hellipe pare che non le sia possibile mettere alla prova in quello il

proprio sapere Se non che proprio percheacute la coscienza sa in generale un oggettohellip Cioegrave ha nozione

di un certo oggetto hellipegrave giagrave data la differenza che qualche cosa le egrave lo in-seacutehellip Il fatto di pensare a

un oggetto anche se questo oggetto mi egrave dato dalla coscienza comunque mi si pone una differenza

tra lrsquoin seacute lrsquoIo e questo oggetto hellipma che peraltro il secondo momento egrave il sapere o lrsquoessere

dellrsquooggetto per la coscienza Lrsquoessere in seacute dellrsquooggetto egrave tale solo per la coscienza Su questa

distinzione la quale egrave data si basa lrsquoesame Distinzione tra lrsquoIo e lrsquooggetto per dirla in modo spiccio

Se in questo raffronto entrambi i membri non si corrispondono allora la coscienza sembra dover mutare

il proprio sapere per renderlo adeguato allrsquooggetto ma nel mutarsi del sapere le si muta in effetto anche

lrsquooggetto stessohellip Sta incominciando a dire qualcosa di straordinario Se non si corrispondono

48

cioegrave se crsquoegrave disparitagrave tra ciograve che so e lrsquooggetto allora devo mutare il mio modo di vedere lrsquooggetto

ma mutando questo muta il mio modo di sapere intorno allrsquooggetto hellipinfatti quel dato sapere era

essenzialmente sapere un oggetto il quale poicheacute al sapere essenzialmente apparteneva insieme con il

sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto Egrave come se in un certo senso avesse anticipato la semiotica

Anche Heidegger ha preso molto da qui io progetto qualcosa ma nel progettare io modifico

questa cosa e la cosa modifica me egrave esattamente il circolo ermeneutico Lo rileggo insieme con il

sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto in seguito al mio sapere io so una cosa ma questa cosa egrave

inadeguata allora modifico il concetto che ho dellrsquooggetto modificando il concetto modifico il

mio sapere e quindi modifico me Diviene quindi alla coscienza che ciograve che prima le era lo in-seacute non

egrave in seacute ma era in seacute solo per lei Egrave ciograve che Freud chiamerebbe la fantasia cioegrave diviene alla coscienza

cioegrave ci si rende conto che ciograve che prima era considerato lrsquoin seacute lrsquoessenza non egrave in seacute non egrave qualcosa

che appartiene alla cosa per se stessa ma lo egrave per me egrave cosigrave per me Mentre essa dunque nel proprio

oggetto trova che il proprio sapere non gli corrisponde neanche lrsquooggetto stesso sta saldo vale a dire la

misura dellrsquoesame si muta se ciograve di cui essa dovrebbe esser misura non permane nellrsquoesame e lrsquoesame

non egrave soltanto un esame del sapere ma anche dellrsquounitagrave di misura dellrsquoesame stesso Come dire che

lrsquounitagrave di misura sono io Questo movimento dialettico che la coscienza esercita in lei stessa - e nel suo

sapere e nel suo oggetto - in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto egrave propriamente ciograve che dicesi

esperienza Qui dice una cosa importante Dice in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto Qual egrave il

nuovo vero oggetto Egrave quello che io ho mutato a seconda del mio sapere il quale viene a sua volta

mutato dal nuovo oggetto Egrave quello il vero oggetto cioegrave quellrsquooggetto che egrave per la mia coscienza

Egrave lrsquoesempio di ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questa lampada che egrave sul tavolo egrave quello che egrave

egrave ciograve che appare egrave la veritagrave egrave il concreto La coscienza sa qualcosa questo oggetto egrave lrsquoessenza o lo in-

seacute ma esso egrave lo in-seacute anche per la coscienza e con ciograve entra in gioco lrsquoambiguitagrave di quel vero Sigrave egrave vero

in seacute ma egrave vero per me Lui si egrave trovato di fronte a questo problema sigrave egrave vero che questo egrave questo

ma lo egrave per me per la mia coscienza Quindi questo vero egrave ambiguo non egrave un vero autentico

puro certo Noi vediamo che la coscienza ha ora due oggetti lrsquouno egrave il primo in-seacute lrsquoaltro egrave lrsquoesser-per-

lei di questo in seacute Il primo egrave lrsquoin seacute ndash vedo la cosa in seacute - il secondo egrave il fatto che questo in seacute egrave per

me per la coscienza non egrave per seacute La questione fondamentale in Hegel egrave che ha divelto tutta la

superstizione dellrsquoesistenza della realtagrave in quanto tale per se stessa che ha in seacute la propria causa

e il proprio fine Questrsquoultimo oggetto sembra essere da prima soltanto la riflessione della coscienza

entro se stessahellip Questrsquoultimo oggetto cioegrave lrsquooggetto per la coscienza helliprappresentazione non giagrave

di un oggetto ma soltanto del sapere che essa coscienza ha di quel primo oggetto Cioegrave dellrsquooggetto in

seacute Se non che ed egrave stato mostrato ora le si muta il primo oggetto esso cessa di essere lo in-seacute e le

diviene un oggetto siffatto che egrave lo in-seacute solo per leihellip La coscienza si accorge che lrsquoin seacute di questo

oggetto non egrave per seacute per lrsquooggetto stesso ma per lei stessa per la coscienza hellipma cosigrave ciograve lrsquoesser-

per-lei di questo in-seacute egrave poi il verohellip In effetti cosrsquoegrave il vero Ciograve che egrave per me ciograve che egrave per la

coscienza Questo egrave vero egrave il concetto che la coscienza ha costruito hellipil che significa peraltro che

questa egrave lrsquoessenza o il suo oggetto Lrsquoessenza quindi non appartiene allrsquooggetto lrsquoessenza ciograve che

egrave indicato come il vero cioegrave il fatto che questo in seacute della cosa egrave un essere-per-lei In questa

presentazione del corso dellrsquoesperienza crsquoegrave un momento pel quale essa sembra non concordare con ciograve

che si suole intendere come esperienza Ossia il passaggio dal primo oggetto e dal sapere di esso stesso

allrsquoaltro oggetto nel quale si dice essere stata fatta lrsquoesperienza fu accennato cosigrave che il sapere del primo

oggetto o il per-la-coscienza del primo in-seacute debba divenire il secondo oggetto Il primo oggetto egrave ciograve

che la coscienza percepisce nellrsquoimmediato che diventa secondo oggetto quando lrsquoin seacute

dellrsquooggetto egrave per me egrave per la coscienza Sembra invece comunemente che in un altro oggetto noi

facciamo esperienza della non-veritagrave del nostro primo concettohellip Comunemente egrave cosigrave egrave in un

oggetto che noi facciamo esperienza della non-veritagrave del primo cioegrave credo che sia in un certo

modo e poi guardando meglio mi accorgo che non egrave cosigrave In quel modo di vedere invece il nuovo

oggetto si mostra come divenuto mediante un rovesciamento della coscienza stessa Rovesciamento

49

della coscienza la quale si accorge dellrsquoerrore e quindi deve rimediare allrsquoerrore Nostra aggiunta

egrave una tale considerazione della cosa per cui la serie delle esperienze della coscienza si elevi ad andatura

scientifica considerazione che non egrave per la coscienza da noi considerata Ma ciograve non egrave in effetto se non

quella circostanza di cui giagrave sopra parlammo a proposito della relazione di questa presentazione con lo

scetticismo che cioegrave ciascun resultato come si dagrave in un sapere non verace non debba sfociare in un

vuoto nulla ma debba necessariamente venir riguardati come il nulla di ciograve di cui egrave resultato - resultato

contenente quel che il precedente sapere ha in seacute di vero Questa egrave la critica che fa Hegel Se mi

accorgo riferendomi a una certa cosa che questa cosa egrave falsa lui dice che sigrave generalmente questa

cosa si elimina ma ndash e qui crsquoegrave tutta una anticipazione nei confronti della psicoanalisi ndash tutto ciograve

che viene detto di ldquofalsordquo in realtagrave egrave vero nel senso che sta dicendo qualche cosa che ha un suo

contenuto Vi ricordate la celeberrima frase di Freud ldquoho sognato una donna ma non era mia

madrerdquo cioegrave nega che la donna presente nel sogno fosse sua madre Questa negazione per la

comunitagrave scientifica sarebbe un semplice annullare quella certa cosa e quindi non egrave sua madre

Invece no giagrave per Hegel la questione egrave molto piugrave complessa e anche piugrave interessante Ciograve che

viene scartato come falso potremmo dirla cosigrave ha molto da dire Ciograve ora qui si presenta cosigrave che

quanto per lo innanzi appariva come llsquooggetto si abbassa per la coscienza a sapere di esso e lo in-seacute

diviene un esser-per-la-coscienza dello in-seacutehellip Sta dicendo che generalmente lrsquooggetto ha una sua

proprietagrave una sua virtugrave mentre lui parla di concetto dellrsquooggetto toglie questa prerogativa di

assolutezza dellrsquooggetto hellipquesto egrave il nuovo oggetto con il quale compare anche una nuova figura

della coscienza figura alla quale lrsquoessenza egrave qualche cosrsquoaltro che non alla figura precedente Questa egrave

la circostanza che conduce nella sua necessitagrave lrsquointera successione delle figure della coscienza Qual egrave

la nuova figura che compare La figura che compare ndash adesso ve la dico in modo molto rapido ndash egrave

la sintesi sintesi tra il positivo e il negativo Se io non scarto piugrave il falso come qualche cosa che

deve essere eliminato questo falso rimane come qualcosa che ha un suo contenuto e che egrave in

relazione con ciograve che ho posto con il positivo Solo questa necessitagrave stessa e il sorgere del nuovo oggetto

che senza che essa sappia come le accade si offre alla coscienza egrave ciograve che per noi si muove per cosigrave

dire dietro le spalle di essa Cioegrave noi non sappiamo bene cosa sta succedendo mentre parliamo ma

qualcosa si muove dietro alle spalle del nostro dire soltanto dopo sapremo cosa abbiamo voluto

dire quado confrontandoci con ciograve che abbiamo detto ndash qui crsquoegrave la psicoanalisi ndash teniamo conto

anche di ciograve che non egrave stato detto o che il dire voleva eliminare per inserirlo nel positivo in ciograve

che egrave stato affermato rendendo in un certo senso ciograve che egrave stato affermato in un concreto Questo

percheacute nellrsquoisolare il positivo e il negativo egrave come se ponessi due astratti anzicheacute il concreto come

due figure separate tra loro prese astrattamente Ciograve che Hegel avanza ndash Severino ha poi preso

anche lui da qui ndash egrave lrsquoidea di un concreto che egrave fatto sigrave di questi due astratti ma anche di una

relazione tra loro che egrave indissolubile Nel movimento della coscienza si produce quindi un momento

dellrsquoessere-in-seacute o essere-per-noi momento che non si presenta per essa la quale egrave essa medesima

immersa nellrsquoesperienza ma il contenuto di ciograve che a noi vien sorgendo egrave per la coscienza e noi di esso

comprendiamo soltanto il lato formale o il suo puro sorgere per quella ciograve che egrave sorto egrave solo come oggetto

per noi egrave in pari tempo come movimento e divenire Questa cosa che sorge questa nuova figura

questa sintesi potremmo indicarla come un nuovo oggetto ma il contenuto di questo nuovo

oggetto ci dice egrave per la coscienza Dire che egrave per la coscienza egrave come dire che egrave per noi Nel

momento in cui sorge noi comprendiamo solo il sorgere di questa nuova figura cioegrave per la

coscienza si pone come nuovo oggetto per noi sigrave come nuovo oggetto ma anche come movimento

e divenire la coscienza si accorge di questo movimento che produce continuamente nuovi oggetti

che si producono nel momento in cui anzicheacute prendere il negativo e il positivo come due astratti

li prende insieme come il concreto il concreto che ne viene egrave un nuovo oggetto Questo o aveva

inteso anche Greimas quando diceva che nella relazione tra A e B non ci sono piugrave A e B ma crsquoegrave la

relazione tra A e B che egrave unrsquoaltra cosa A e B non sono piugrave la stessa cosa percheacute crsquoegrave una relazione

tra i due egrave questa relazione il terzo elemento il concreto (17) Lrsquoesperienza che la coscienza fa di seacute

50

non puograve secondo il concetto dellrsquoesperienza stessa comprendere in seacute meno dellrsquointero sistema della

coscienza ossia lrsquointero regno della veritagrave dello spiritohellip Sta parlando del concreto Lrsquoesperienza

che la coscienza fa di seacute non puograve comprendere di seacute meno del concreto Lrsquoesperienza che la

coscienza fa di seacute egrave il concreto egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto egrave lrsquointero hellipcosigrave

che i momenti della veritagrave si presentano in questa peculiare determinatezza non essere puri momenti

astratti si presentano anzi cosigrave come essi sono per la coscienza o come questa stessa compare nel suo

rapporto con quelli per modo che i momenti dellrsquointiero sono figurazioni della coscienza Quindi

momenti dellrsquointero Sono figure della coscienza cioegrave permangono come figure ma sono momenti

dellrsquointero per cui non sono piugrave A e B ma A e B sono momenti della relazione Poi annuncia ciograve

che appariragrave alla fine della sua opera Sospingendo la coscienza se stessa verso la sua esistenza vera

raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata di un alcuncheacute estraneo che

egrave solo per lei ed egrave come un altro o dove lrsquoapparenza diviene eguale allrsquoessenza dove quindi la

presentazione della coscienza coincide proprio con questo punto della scienza dello spirito propriamente

detta e dove infine nel cogliere questa sua essenza la coscienza medesima segneragrave la natura dello stesso

sapere assoluto Diciamola in unrsquoaltra maniera Lrsquoobiettivo la direzione egrave questa giungere a

potere in ciascun atto di parola cogliere questo atto come il concreto come lrsquointero come il tutto

cioegrave in ciascun atto di parola egrave presente il tutto egrave presente lrsquointero Questo lo dicevamo anche a

proposito di Severino Il sapere assoluto parafrasando Hegel ciograve cui punta tutta la

Fenomenologia dello spirito potremmo dire che non egrave altro che il rilevare che parlando egrave presente

il tutto ogni cosa che dico comporta il tutto cioegrave il linguaggio comporta lrsquointero comporta il

concreto Poi parlando mi trovo preso in mille frammentazioni in mille astrazioni ma ciograve che

dagrave la veritagrave in ciograve che si dice egrave il concreto egrave lrsquointero Hegel lo ha detto il vero egrave lrsquointero e lrsquointero

egrave il vero cioegrave il concreto la consapevolezza la coscienza che ciascun atto di parola comporta

ciascun altro atto di parola Meglio ancora ogni atto di parola egrave anche ciascun altro atto di parola

cioegrave lo rinvia Dice Hegel raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata

di un alcuncheacute estraneo cioegrave non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo al dire Ciascun atto di parola egrave il tutto

comprende tutto il linguaggio linguaggio in quanto lrsquointero che deve essere presente in ciascun

atto di parola Quindi non gli egrave piugrave estraneo in qualche altra cosa percheacute questrsquoaltra cosa egrave

comunque giagrave presente fa parte dellrsquointero non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo E siamo arrivati alla

Coscienza Il capito primo si intitola La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione In questa

Introduzione ci ha detto e questa egrave la cosa forse piugrave importante che lrsquooggetto egrave per la coscienza

cioegrave egrave quello che egrave per lei Tenete perograve sempre conto per ciograve che sappiamo oltre Hegel che

lrsquooggetto non egrave che un significato e che se non fosse un significato sarebbe niente Quindi questo

movimento non egrave altro che il movimento di cui parla de Saussure movimento del significante

verso il significato come lrsquooggetto per dirla cosigrave del significante Il significante sarebbe lrsquoin seacute egrave

ciograve che egrave immediatamente evidente La coscienza lo pone come lrsquoin seacute certo ma se non ci fosse un

per seacute se non ci fosse un significato verso il quale rinvia questo in seacute rimarrebbe ligrave appeso e non

significherebbe nulla Un significante senza significato non significa niente ma questo non

significa che non esista La coscienza lo rileva lo rileva in quanto in seacute in quanto vuoto in quanto

nulla potremmo giungere a dire Quindi ecco che questo movimento non egrave altro che il movimento

che avviene necessariamente nel linguaggio se dico dico necessariamente qualcosa Questo

potrebbe in realtagrave riassumere tutto ciograve che ha detto Hegel Questo qualcosa egrave indissolubilmente

legato al mio dire non esiste da solo Questo fa intendere molto bene come non puograve esistere

lrsquooggetto da solo il ciograve di cui dico non puograve esistere da solo esiste in ciograve che sto dicendo e cioegrave

nellrsquoatto di parola

8 luglio 2019

51

A pag 81 La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione Il sapere che da prima o immediatamente egrave

nostro oggetto non puograve essere niente altro da quello che esso stesso sapere immediato sapere

dellrsquoimmediato o dellrsquoessente Il nostro comportamento dovragrave essere non meno immediato dovremo

quindi apprendere questo sapere come si offre senza alterare niente in esso e dal nostro assumere

dovremo tener lungi il concepire Questa non egrave niente altro che la definizione di fenomenologia

guardare le cose cosigrave come appaiono cosigrave come sono Il contenuto concreto della certezza sensibile fa

sigrave che essa appaia immediatamente come la conoscenza piugrave ricca come una conoscenza drsquoinfinita

ricchezza per la quale non egrave dato trovare un limite sia che noi trascorriamo fuori nello spazio e nel

tempo dovrsquoessa si espandehellip Questa conoscenza appare inoltre come la piugrave verace infatti niente

ancora dellrsquooggetto essa ha tralasciato anzi lo ha in tutta la sua pienezza dinanzi a seacute Egrave cosigrave come

appare In effetto perograve tale certezza si dagrave a divedere essa stessa come la veritagrave piugrave astratta e piugrave povera

Divedere egrave un verbo poco usato Riguarda ovviamente il vedere e il ldquodirdquo anteposto egrave un intensivo

un vedere con esattezza Dice dunque che questa certezza si mostra come la veritagrave piugrave astratta

e piugrave povera Di ciograve che essa sa non enuncia che questo esso egrave e la sua veritagrave non contiene che llsquoessere

della cosa Quindi qualcosa egrave Egrave in questo senso che dice che egrave la piugrave povera dice soltanto che egrave

Da parte sua in questa certezza la coscienza egrave soltanto come puro Io o Io vi sono soltanto come puro

questi e lrsquooggetto similmente soltanto come puro questo Chiama lrsquoIo il questi per distinguerlo

dallrsquooggetto che chiama il questo Io questi son certo di questa cosa non giagrave percheacute Io mi sia

sviluppato come coscienza o abbia mosso variamente il pensiero E neppure percheacute secondo una

moltitudine di caratteri distinti la cosa di cui son certo sia un ricco rapporto in lei stessa o una

molteplice relazione verso altre Tutto ciograve non riguarda la veritagrave della certezza sensibile Neacute Io neacute la

cosa ha qui il significato di una varia e molteplice mediazione Io non ha il significato di un

rappresentare o di un pensare molteplice e vario neacute la cosa ha il significato di molteplicitagrave di caratteri

hellip Altrettanto in quanto rapporto la certezza egrave immediato puro rapporto la coscienza egrave Io e niente

altro un puro questi il singolo sa il puro questo ossia sa il singolo Io so che cosa So il singolo cioegrave

lrsquooggetto ciograve che mi appare Ma nel puro esserehellip Il puro essere non egrave niente altro che il primo

approccio a ciograve che appare In quel momento so solo questo che egrave hellipche costituendo lrsquoessenza di

questa certezza egrave da lei profferito come veritagrave di lei stessa vi egrave in gioco se noi ben guardiamo molto

altro ancora Una reale certezza sensibile non egrave solamente una siffatta pura immediatezza ma egrave anche

un esempio di essa e di quanto vi ha in gioco Sta dicendo che ciograve che appare che ciograve che si mostra

come comunemente si pensa cosigrave come egrave e di cui abbiamo la certezza percheacute lrsquooggetto egrave quello

lo vediamo ecc beh ci sta dicendo che dobbiamo andarci piugrave cauti percheacute in effetti ci sono in

gioco molte piugrave cose Sembra di sentire parlare Freud quando evocava questioni del genere Tra

le innumerevoli differenze che ivi vengono in evidenza noi troviamo ovunque la differenza principale

che cioegrave in tale certezza escono tosto fuori dal puro essere i due giagrave ricordati questi un questi come Io

e un questo come oggetto Se noi riflettiamo su tale differenza resulteragrave che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro sono nella

certezza sensibile soltanto immediati ma vi sono in pari tempo come mediati io ho la certezza mediante

qualche cosrsquoaltro ossia mediante la cosa e anche questa egrave nella certezza mediante qualche cosrsquoaltro

ossia mediante Io LrsquoIo ha la certezza attraverso lrsquooggetto della conoscenza ma questo oggetto

della conoscenza trae la sua certezza dal fatto che Io gliela attribuisco A pag 83 Questa differenza

dellrsquoessenza e dellrsquoesempio della immediatezza e della mediazione non la facciamo soltanto noi ma la

troviamo nella stessa certezza sensibile tale differenza egrave da intendersi in quella fora in cui essa egrave nella

certezza sensibile e non giagrave in quella in cui testeacute la determinammo noi Nella certezza sensibile cioegrave

lrsquoun momento egrave posto come ciograve che semplicemente e immediatamente egrave o come essenza lrsquooggettohellip

Nella certezza sensibile ci dice un momento egrave posto come llsquoessenza Lrsquoidea egrave che vedendo

lrsquooggetto questi mostri lrsquoessenza mostri quello che realmente egrave hellip lrsquoaltro momento egrave posto come

lrsquoinessenziale il mediato che qui non egrave in seacute ma mediante qualcosrsquoaltro lrsquoIo un sapere che sa lrsquooggetto

soltanto percheacute lrsquooggetto egravehellip In questo caso lrsquoIo diventa irrilevante non egrave determinante ciograve che

importa egrave lrsquooggetto lrsquooggetto egrave quello che egrave io lo conosco sigrave ma egrave lrsquooggetto che conduce il gioco

52

Ma lrsquooggetto egrave egrave il vero e lrsquoessenza esso egrave indifferentemente dal suo venir saputo o no esso rimane

anche e non vien saputo mentre il sapere non egrave se non egrave lrsquooggetto Questa egrave la tesi che lui vuole

confutare lrsquooggetto egrave quello che egrave Quante volte lo abbiamo sentito le cose sono cosigrave come le vedo

anche se io non ci sono le cose sono quelle Quindi lrsquooggetto egrave essenziale lrsquoIo egrave inessenziale LrsquoIo

in questo caso non egrave altro che un rilevatore di oggetti Si dovragrave dunque considerare lrsquooggetto per

vedere se nella certezza sensibile stessa esso sia in effetto come unrsquoessenza tale quale dalla certezza

sensibile vien fatto passarehellip Dice ma egrave proprio cosigrave hellipsi dovragrave considerare se questo concetto

dellrsquooggetto di essere cioegrave essenza corrisponda al modo secondo il quale lrsquooggetto medesimo si trova nella

certezza sensibile A questo scopo noi non abbiamo da riflettere sullrsquooggetto neacute da indagare che cosa

esso in veritagrave possa essere ma solo da considerarlo come la certezza sensibile lo ha in lei Egrave lrsquounica cosa

che possiamo fare Tra poco lo diragrave ma non possiamo isolare la cosa in seacute avrebbe detto Kant

possiamo soltanto indagare cosigrave come lrsquooggetto si mostra alla coscienza Proprio a lei devesi

chiedere che cosa egrave il questo Se noi lo prendiamo nel doppio aspetto del suo essere come lrsquoora e il quihellip

Come ciograve che mi appare qui e ora hic et nunc La dialettica che esso ha in lui avragrave una forma tanto

intelligibile quanto esso stesso lo egrave Quindi considera rispetto al questo allrsquooggetto il suo qui e il

suo ora percheacute lrsquooggetto mi appare qui e ora Anzi egrave proprio il fatto di essere qui e ora a

determinarlo in un certo qual modo come oggetto Alla domanda che cosrsquoegrave lrsquoora rispondiamo

dunque per es lrsquoora egrave la notte Per esaminare la veritagrave di questa certezza sensibile egrave sufficiente un

esperimento semplice Noi appuntiamo per iscritto questa veritagrave una veritagrave non perde niente per essere

scritta e altrettanto poco per essere conservata Se ora a mezzogiorno noi ritorniamo a quella veritagrave

scritta dovremo dire che essa sa ormai di stantio Quellrsquoora che egrave la notte vien conservato ossia vien

trattato come ciograve per cui egrave stato spacciato come un essentehellip Questo ldquoorardquo viene spacciato come un

essente come qualcosa che egrave quello che egrave e basta hellipma esso si dimostra piuttosto come un non

essente Senza dubbio lrsquoora si conserva ma come tale ora che non egrave notte similmente rispetto al giorno

che adesso egrave lrsquoora si conserva come tale ora che neppure egrave giorno o si conserva come un negativo in

generale Tale ora che si conserva non egrave quindi immediato bensigrave mediato infatti lrsquoora come ora che

resta e si conserva egrave determinato per via che altro ossia il giorno e la notte non egrave Se dico che egrave giorno

vuol dire che non egrave notte Il giorno egrave determinato dal fatto che non egrave notte e viceversa Ma con

ciograve lrsquoora non egrave meno semplice di prima egrave ora e in questa semplicitagrave egrave indifferente verso tutto ciograve che gli

gioca da presso quanto poco la notte e il giorno sono il suo esserehellip Questo ldquoorardquo non egrave fatto dal

giorno o dalla notte questi sono indifferenti Lrsquoldquoorardquo egrave lrsquoora egrave adessohellip ma adesso quando

hellipaltrettanto poco esso egrave anche giorno e notte esso non egrave per niente affetto da questo suo esser-altro Sta

dicendo che questo ldquoorardquo egrave ora ma anche non-ora egrave se stesso ma anche altro Un alcuncheacute di cosigrave

semplice che egrave per via di negazione e che egrave neacute questo neacute quello un non-questo e che egrave altrettanto

indifferente ad essere sia questo che quello noi lo chiamiamo un universale lrsquouniversale egrave dunque in

effetto il vero della certezza sensibile Questa frase che sta dicendo egrave impegnativa Dice lrsquouniversale

egrave dunque in effetto il vero della certezza sensibile ma lrsquouniversale egrave un concetto unrsquoastrazione un

concetto astrattoma se noi diciamo che lrsquouniversale egrave il vero della certezza sensibile vuol dire che

ciograve che noi vediamo sensibilmente cioegrave lrsquooggetto che vediamo tocchiamo ecc questo egrave un

universale cioegrave un concetto Noi vediamo tocchiamo utilizziamo concetti cioegrave significati Ci

sta dicendo questo che la certezza sensibile quella che allrsquoinizio indicava come il sapere

dellrsquoimmediato di ciograve che appare immediatamente questo non egrave altro che un significato Ciograve che

ci appare ciograve che tocchiamo ciograve che mangiamo che respiriamo tutto questo egrave un significato Sta

dicendo questo e non egrave poco Anche il sensibile noi lo enunciamo come un universale Non possiamo

enunciare la cosa stessa enunciamo sempre un universale Ciograve che noi diciamo egrave questo ossia

lrsquouniversale questo oppure egrave ossia lrsquoessere in generale Certo con ciograve non ci rappresentiamo di questo

universale o lrsquoessere in generale ma enunciamo lrsquouniversale ossia non lo enunciamo senzrsquoaltro a quel

modo che in quella certezza sensibile noi lo opiniamo Cioegrave lo vediamo lo pensiamo Noi ci troviamo

sempre a dovere avere a che fare con un universale ciascuna affermazione egrave unrsquoaffermazione

53

universale Questa egrave una questione straordinaria Se egrave un concetto se egrave un significato egrave

unrsquoaffermazione universale cioegrave questo significato egrave sempre quel significato percheacute sia quel

significato occorre che quel significato non muti sia sempre lo stesso indifferentemente da cosa

significa Questo in effetti porta a dire che ciograve con cui abbiamo a che fare la nostra certezza

sensibile egrave riferita a significati a nientrsquoaltro che significati Ma come si vede il piugrave verace egrave il

linguaggio in esso noi confutiamo immediatamente perfino la nostra opinione e poicheacute lrsquouniversale egrave

il vero della certezza sensibile e il linguaggio esprime solo questo vero cosigrave egrave escluso che si possa dire

quellrsquoessere sensibile che noi opiniamo Siccome lrsquouniversale egrave lrsquounico vero della certezza sensibile

il linguaggio non puograve esprimere le cose che in quel modo cioegrave come universali come significati

Cogliere la cosa in seacute per usare un termine kantiano equivarrebbe a porsi fuori dal linguaggio Se

siamo nel linguaggio il linguaggio puograve soltanto parlare di significati cioegrave di universali Lrsquoidea egrave

che se soltanto si uscisse dal linguaggio allora si potrebbe dire la cosa Questo lo avevamo giagrave

inteso tempo fa ma qui egrave espresso in modo molto preciso A pag 85 Fino ad adesso ha posto la

questione dellrsquoldquoorardquo ldquoorardquo che egrave ma anche non lo egrave percheacute lrsquoldquoorardquo egrave un universale un significato

un concetto Lo stesso saragrave anche dellrsquoaltra forma del questo cioegrave del qui Ricordiamo che sta

considerando ciograve che determina lrsquooggetto della certezza sensibile il qui e ora Lrsquoldquoorardquo lrsquoabbiamo

visto adesso tratta il ldquoquirdquo Per es il qui egrave lrsquoalbero Io mi volto e questa veritagrave egrave dileguata

convertendosi nellrsquoopposta il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Sta facendo un discorso che

porteragrave ovviamente alla stessa conclusione dellrsquoldquoorardquo cioegrave che il ldquoquirdquo egrave un universale un

concetto un significato (11) Se noi raffrontiamo la relazione nella quale il sapere e lrsquooggetto da prima

sorgevano con la relazione loro comrsquoessi si vengono a trovare nel presente resultato si vede che la

relazione stessa si egrave rovesciata A questo punto non egrave piugrave lrsquooggetto cosigrave come appariva prima per

cui crsquoegrave lrsquooggetto ci sono Io ma Io sono inessenziale egrave lrsquooggetto che importa lrsquooggetto che egrave quello

che egrave adesso sembra il contrario percheacute lrsquooggetto sembra dileguarsi per cui come faccio a stabilire

il ldquoquirdquo se diventa unrsquoaltra cosa Questo ldquoquirdquo cambia continuamente appunto si dilegua e

quindi a questo punto la cosa essenziale diventa lrsquoIo egrave per questo motivo che parla di

rovesciamento Lrsquooggetto che doveva essere lrsquoessenziale egrave ora lrsquoinessenziale della certezza sensibile esso

infatti egrave divenuto un universale ma tale universale non egrave piugrave ciograve che lrsquooggetto avrebbe dovuto

essenzialmente essere per la certezza sensibile anzi questa adesso consiste nellrsquoopposto vale a dire nel

sapere e il sapere prima era lrsquoinessenziale Il sapere dellrsquoIo della coscienza La veritagrave di questa

certezza egrave nellrsquooggetto come oggetto mio o egrave nellrsquoopinare lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso Queste

affermazioni sono interessanti Lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso se non so non egrave La certezza sensibile

dunque egrave invero espulsa dallrsquooggetto ma con ciograve non egrave ancora tolta anzi soltanto ricacciata indietro

nellrsquoIo ora egrave da vedersi che cosa ci mostri lrsquoesperienza di tale realtagrave della certezza sensibile Qui il

ldquotoltardquo richiama Severino In effetti Hegel lo usa in un modo che poi Severino riprende non dico

pari pari ma quasi A pag 86 (12) La forza della sua veritagrave ormai sta dunque nellrsquoIohellip Sta sempre

indagando sulla veritagrave della certezza sensibile La mia certezza da dove viene DallrsquoIo

Dallrsquooggetto A questo punto dice la forza della veritagrave sta nellrsquoIo hellipnella immediatezza del mio

vedere udire ecc il dileguare del singolo ora e del singolo qui da noi opinati viene evitato percheacute ci

sono io che li trattengo Sono io che trattengo questo ldquoquirdquo lo trattengo nella memoria lo trattengo

percheacute mi fa comodo ma di fatto non egrave piugrave qui non egrave piugrave ora adesso lo diragrave in modo piugrave preciso

Ma in questa relazione proprio come nella precedente la certezza sensibile fa esperienza in lei della

medesima dialettica Io questi vedo lrsquoalbero e lo affermo come il qui ma un altro Io vede la casa e

afferma che il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Entrambe le veritagrave hanno una medesima

autenticazione ossia lrsquoimmediatezza del vedere e la sicurezza e lrsquoaffermazione di entrambi gli Io circa

il loro sapere ma nellrsquoaltra lrsquouna dilegua Comincia a mettere in gioco anche il fatto che lrsquoIo sia

garante della veritagrave percheacute dovrebbe sigrave garantire che nellrsquoimmediatezza del vedere che questo

il qui indichi effettivamente questo ma egrave soltanto lrsquoimmediatezza egrave ciograve che vedo in questo

momento ciograve che mi garantisce che il ldquoquirdquo egrave lrsquoalbero Ciograve che ivi non dilegua egrave lrsquoIo come universale

54

il cui vedere non egrave un vedere neacute dellrsquoalbero neacute di questa casa ma egrave un vedere semplice che mediato dalla

negazione di questa casa ecc egrave altrettanto semplice e indifferente verso ciograve che vi egrave in gioco verso la

casa verso llsquoalbero ecc Un vedere semplice che egrave mediato dalla negazione della casa cioegrave io vedo

lrsquoalbero e quindi nego la casa vedo la casa e quindi nego lrsquoalbero Io non egrave che universale come

lo sono ora qui questo in generale Un altro universale un altro concetto un significato Porre lrsquoIo

come un significato pone moltissime obiezioni anche alla psicoanalisi per es alla psicoanalisi

dellrsquoIo Certo io intendo dire un Io singolo ma quanto poco io posso dire ciograve che intendo per ora e per

quihellip Come diceva prima svaniscono si dileguano hellipaltrettanto poco posso dire ciograve che intendo per

Io Cosa intendo per Io Quando incomincio a parlarne si dilegua pure lui Egrave un universale non

egrave determinabile da qualche cosa Dicendo questo qui questo ora o un singolo io dico ogni questo ogni

qui ogni ora ogni singolo similmente dicendo Io questo singolo Io dico ogni Io in generale ciascuno

egrave quello che io dico Io questo singolo Io Ciascuno egrave quello che io dico che egrave non quello che egrave egrave

questo lrsquoIo ciascuna volta Cosigrave come lrsquouniversale egrave un concetto un significato Che cosa dice

Dice ciograve che io dico che dica non ha esistenza in seacute Poco piugrave avanti hellipuna cosigrave detta questa cosa

o un questo essere umano allora egrave anche giusto che tale esigenza dica qual questa cosa qual questo Io

essa opini ma ciograve dire egrave impossibile Percheacute egrave impossibile Percheacute dilegua continuamente A pag

87 (14) La certezza sensibile fa dunque esperienza che la sua essenza non sta neacute nellrsquooggetto neacute nellrsquoIo

e che lrsquoimmediatezza non egrave unrsquoimmediatezza neacute dellrsquouno neacute dellrsquoaltrohellip La certezza immediata

prima sembrava che venisse dallrsquooggetto che egrave quello che egrave poi dallrsquoIo che lo percepisce hellipin

quei due ciograve che io opino egrave infatti un inessenziale e lrsquooggetto e lrsquoIo sono universali nei quali lrsquoora e il

qui e lrsquoIo che io opino non sussistono o non sono Ciograve che io penso che una certa cosa sia non egrave cosigrave

Certo io posso dire che egrave cosigrave difatti egrave quello che accade ma questo Io questa cosa ecc sono

universali sono concetti sono significati Con ciograve noi arriviamo a porre lrsquointiero della certezza

sensibile stessa come sua essenzahellip Lrsquoessenza sta nellrsquointero Cosa direbbe Severino Sta nel

concreto hellipe non piugrave soltanto come un momento di essa il che succedeva nei due casi dove prima

lrsquooggetto opposto allrsquoIo e poi Io dovevano essere la sua realtagrave Egrave dunque soltanto la stessa intera certezza

sensibile che persistendo in lei come immediatezza esclude da seacute ogni opposizione che aveva luogo

precedentemente Lrsquoopposizione tra Io e lrsquooggetto non crsquoegrave piugrave Ovviamente questo avviene nel

processo dialettico attraverso la sintesi tra lrsquoIo e lrsquooggetto Vale a dire la certezza sensibile

riguarda la sintesi di questi due Cosigrave a questa pura immediatezza non interessa piugrave lrsquoesser-altro del

qui come albero il quale passa in un qui che egrave non-albero non piugrave interessa lrsquoesser-altro dellrsquoora come

giorno che passa in unrsquoora che egrave notte neacute interessa un altro Io a cui egrave oggetto qualche cosrsquoaltro La veritagrave

di tale immediatezza si mantiene come rapporto che resta uguale a se stessohellip Badate bene veritagrave

come rapporto Un rapporto egrave un atto linguistico helliprapporto che tra lrsquoIo e lrsquooggetto non fa nessuna

distinzione di essenzialitagrave e di inessenzialitagravehellip Non crsquoegrave piugrave lrsquoidea che lrsquoIo sia essenziale e che

lrsquooggetto sia inessenziale e viceversa tutto questo scompare Io questi affermo dunque il qui come

albero e non mi volto per modo che il qui mi divenga un non-albero Io non voglio saperne niente che

un altro Io veda il qui come non-albero o che io stesso altra volta abbia potuto prendere il qui come non-

albero e lrsquoora come non-giorno ma io sono puro intuire io quanto a me resto a questo lrsquoora egrave giorno

o il qui egrave lrsquoalbero nemmeno raffronto tra loro il qui e lrsquoora ma mi attengo a una relazione immediata

lrsquoora egrave giorno Questo egrave il modo di pensare comune cioegrave ci si attiene a una relazione immediata

ora egrave notte questa egrave una certezza immediata questo egrave il vero Ma Hegel pone unrsquoobiezione Poicheacute

cosigrave questa certezza piugrave non vuol venir fuori quando noi la rendiamo attenta a unrsquoora che egrave notte o a un

Io a cui egrave notte rechiamoci allora noi da lei e facciamoci indicare quellrsquoora che viene affermato

Rivolgiamoci direttamente a questa certezza interroghiamola e vediamo cosa succede Noi

dobbiamo bene farcelo indicare giaccheacute la veritagrave di quel rapporto immediato egrave la veritagrave di questo Io che

si limita a unrsquoora e a un qui Per lui si tratta di un ldquoorardquo che egrave tutti gli ldquoorardquo di un ldquoquirdquo che sono

tutti i ldquoquirdquo percheacute egrave un universale Se noi questa veritagrave prendessimo in esame dopo o ne stessimo

lontani essa non avrebbe nessunissimo significato percheacute toglieremmo lrsquoimmediatezza che le egrave

55

essenziale Se a questa veritagrave noi togliamo lrsquoimmediatezza dellrsquoessere indicata adesso in questo

momento cioegrave la sua determinazionehellip Tenete sempre conto che una determinazione in questo

modo esclude la dialettica percheacute immagina la certezza sensibile come lrsquoimmediato che io vedo

senza che questo immediato che io vedo ritorni in un percorso dialettico come adesso Hegel ci sta

indicando (17) Vien mostrato lrsquoora questo ora Ora mentre esso vien mostrato ha giagrave cessato di essere

Se noi chiedessimo a chi sostiene questa veritagrave a questa certezza sensibile dellrsquoora per cui dice

ldquoadessordquo sigrave ma quale ora Cosa intendi con ora Ce lo dice qui mentre esso vien mostrato ha giagrave

cessato di essere Lrsquoora che egrave egrave diverso da quello mostrato e noi vediamo che lrsquoora consiste proprio in

questo nel non essere piugrave mentre esso egravehellip Mentre lo dico non egrave piugrave helliplrsquoora come ci vien mostrato egrave

un giagrave stato e questa egrave la sua veritagrave esso non ha la veritagrave dellrsquoessere Non crsquoegrave piugrave e quindi non ha la

veritagrave dellrsquoessere Che tipo di veritagrave ha Egrave dunque vero che esso egrave giagrave stato Ma in effetto ciograve che egrave giagrave

stato non egrave unrsquoessenza esso non egrave e invece si trattava dellrsquoessere Si immaginava che indicando il qui

e lrsquoora si mostrasse lrsquoessere dellrsquooggetto come egrave realmente Perograve di fatto Hegel ci sta dicendo che

ciograve che mostriamo nel momento in cui lo mostriamo non mostriamo ciograve che egrave mostriamo unrsquoaltra

cosa Cosa che avviene parlando ininterrottamente quando io voglio fermare una parola egrave chiaro

che giagrave solo lrsquoidea di fermarla comporta altre parole In questo indicare noi scorgiamo dunque

soltanto un movimento con il seguente decorso 1) Io indico lrsquoora ed esso egrave affermato come il vero ma

io lo indico come il giagrave stato o come un tolto io tolgo la prima veritagravehellip La prima veritagrave egrave che lrsquoora sia

questa perograve mentre io lo dico non egrave giagrave piugrave quello che io indicavo quindi io tolgo la prima veritagrave

percheacute non egrave piugrave vero hellip2) adesso come seconda veritagrave affermo che egrave giagrave stato egrave toltohellip La prima

veritagrave lrsquoabbiamo tolta la seconda dice che egrave giagrave stato cioegrave egrave tolto 3)Ma il giagrave stato non egrave io tolgo

lrsquoesser-giagrave-stato o lrsquoesser-tolto tolgo la seconda veritagrave nego quindi la negazione dellrsquoora e torno cosigrave alla

prima affermazione che lrsquoora egrave Abbiamo compiuto il percorso dialettico tesi antitesi e sintesi

Indico lrsquoora ma indicando lrsquoora non dico la veritagrave Quale sarebbe la seconda veritagrave Affermo che

egrave stato quellrsquoldquoorardquo ligrave egrave stato cioegrave egrave tolto non crsquoegrave piugrave e questa egrave lrsquoantitesi la negazione della prima

veritagrave Sintesi ma il giagrave stato non egrave indubbiamente se egrave giagrave stato vuol dire che non egrave Io tolgo

lrsquoessere giagrave stato cioegrave tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave e nego quindi la negazione

dellrsquoldquoorardquo La prima e la seconda veritagrave sono il positivo e il negativo - il negativo nega che lrsquoldquoorardquo

sia proprio questa La prima veritagrave il positivo ci dice che pongo lrsquoldquoorardquo che perograve non egrave non egrave

piugrave questa la seconda veritagrave il negativo nega che la prima sia una veritagrave e questa appare come

unrsquoaltra veritagrave quindi se tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave cosa succede Che nego la

negazione dellrsquoldquoorardquo nel senso che la prima e la seconda veritagrave di fatto negano lrsquoldquoorardquo mostrano

che non egrave Ma a questo punto di questi due momenti la prima e la seconda veritagrave ci troviamo di

fronte al fatto che se io nego la negazione affermo percheacute egrave questo che sta accadendo ci dice

Hegel negare una negazione comporta unrsquoaffermazione e infatti dice torno cosigrave alla prima

affermazione che lrsquoora egrave Lrsquoora e lrsquoindicare lrsquoora son dunque cosigrave costituiti che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro egrave un

semplice immediato ma un movimento che ha in lui diversi momenti Vien posto questo ma piuttosto

posto un altro o il questo vien tolto e tale esser-altro o togliere del primo viene anchrsquoesso di nuovo tolto

e cosigrave ricondotto al primo Pensate a Severino lrsquoessere egrave questa la posizione perograve diceva se non

gli metto a fianco che il non essere non egrave questa prima affermazione rimane insostenibile percheacute

continua a prevedere lrsquoeventualitagrave che il non essere sia e allora il non non-essere deve essere

tolto togliendo il non non-essere mi ritrovo nuovamente allrsquoessere Egrave questo il movimento di

ritorno a questo punto ritorno allrsquoessere Ma questo primo riflesso in se stesso non egrave precisamente

ciograve che era per lo innanzi ossia un immediatohellip Quando io torno indietro questo ldquoorardquo non egrave

lrsquoldquoorardquo di prima egrave un altro Cosigrave lrsquoessere di Severino lrsquoessere non egrave piugrave quello di prima egrave un altro

che egrave diventato positivo egrave diventato incontrovertibile per usare i suoi termini hellipma egrave appunto

un qualcosa di riflesso in se stesso o di semplice che nellrsquoesser-altro resta ciograve che esso egravehellip Egrave nellrsquoessere

altro che lui rimane quello che egrave Tornando a Severino soltanto in questo altro in questo non

non-essere lrsquoessere egrave effettivamente essere Lrsquoindicare egrave dunque esso stesso il movimento esprimente

56

ciograve che lrsquoora egrave in veritagrave ossia un resultato o una molteplicitagrave di ora nel suo insieme raccolta e lrsquoindicare

egrave lrsquoimparare per esperienza che ora egrave un universale Siamo passati dalla certezza sensibile come la

certezza di ciograve che appare qualcosa di immediato a qualcosa che invece ci appare come un

risultato Cambia tutto Ciograve che mi appare egrave il risultato diciamola cosigrave di un movimento che dal

significante va al significato e torna al significante per renderlo significante nel senso che ciograve che

io vedo egrave un significato Egrave soltanto percheacute egrave un significato che io lo vedo mi ritorna come

significante cioegrave significa qualcosa egrave qualcosa sennograve egrave niente (20) Egrave chiaro che la dialettica della

certezza sensibile altro non egrave se non la semplice storia del movimento di questa certezza medesima o della

sua esperienzahellip La questione storica egrave qualcosa di cui Hegel parleragrave a lungo Si tratta sempre di

una storia come dire che le cose che sono significati sono significati percheacute hanno una storia

sono significati per via della loro storia helliped egrave pur chiaro che anche la certezza sensibile altro non egrave

se non quella storia La certezza sensibile egrave una storia un racconto se volete dirla cosigrave Ciograve che mi

appare come certezza sensibile egrave un significato quindi egrave storia un racconto Le cose che io tocco

mangio ecc sono racconti Prosegue poi facendo una critica ai suoi oppositori perogravehellip A pag 91

(21) Se realmente volessero dire questo pezzo di carta cui essi opinano e se proprio lo volessero dire ciograve

riuscirebbe impossibile percheacute il questo sensibile che viene opinato egrave inattingibile al linguaggio che

appartiene alla coscienza a ciograve che egrave in seacute universale Se egrave universale appartiene al linguaggio egrave un

concetto un significato Non sarebbe possibile dirlo percheacute sarebbe fuori dal linguaggio Nel reale

tentativo di pronunziare la cosa essa si disintegrerebbe coloro che ne iniziassero una descrizione non

la potrebbero condurre a termine ma dovrebbero lasciarla ad altri i quali poi alla loro volta finirebbero

col confessare di discorrere di una cosa che non egrave Questo accade quando si prende rigorosamente la

questione la si elabora si comincia a pensare e ci si accorge che ciograve di cui si sta parlando

propriamente non egrave Essi dunque opinano questo pezzo di carta questo qui che egrave tuttrsquoaltro da quello

lagrave ma discorrono di ldquocose effettuali di oggetti esterni o sensibili di essenze assolutamente singolerdquo

ecc ossia essi dicon di tutto ciograve soltanto lrsquouniversale quindi ciograve che vien chiamato lrsquoineffabile non egrave

altro che il non-vero il non-razionale ciograve che vien meramente opinato Se di una cosa niente altro vien

detto tranne che essa egrave una cosa effettuale un oggetto esteriore allora essa egrave soltanto un alcuncheacute di

molto comune e si enuncia piuttosto la sua eguaglianza con tutto che non la sua differenza Se io lo

pongo come qualcosa di effettuale cioegrave qualcosa che vedo che tocco ecc qualcosa di reale come

si suole dire allora questo oggetto esteriore dice Hegel egrave qualcosa di molto comune e quindi si

enuncia la sua eguaglianza con il tutto cioegrave egrave una cosa fra le cose Quando io dico una singola cosa

io la esprimo piuttosto come un del tutto universale giaccheacute ogni cosa egrave una singola cosa e ugualmente

questa egrave tutto ciograve che si vuole Se la cosa noi la determiniamo piugrave esattamente come questo pezzo di

carta ecco che ogni e qualsivoglia carta egrave un questo pezzo di carta e io ho pur sempre detto lrsquouniversale

Come dire che ciascuna volta che io parlo dico un universale cioegrave dico altre parole concetti

significati percheacute non ho accesso alla cosa in seacute kantianamente Questa mi si dilegua

continuamente ma si dilegua in quanto non egrave altro che un pensiero Questa cosa che io immagino

esistere fuori dal linguaggio egrave qualche cosa che io ho costruito con il linguaggio e quindi egrave un

altro universale Anche se voglio pensarla come qualcosa che egrave quella che egrave quindi come un

particolare assoluto singolare ecc rimane un universale percheacute rimane un significato e se egrave un

significato rimane un universale un concetto in definitiva un atto linguistico hellipcosigrave indico quel

pezzo di carta come un qui che egrave un qui di altri qui o che egrave in lui stesso un insieme semplice di molti

qui ossia un universale io lo prendo come esso in veritagrave egrave e anzicheacute sapere un qualche cosa di

immediato io lo prendo per vero io percepisco E il Secondo Capitolo si chiama appunto La

percezione in cui ci diragrave che cosa intende lui con percezione

17 luglio 2019

57

Siamo al Capitolo II La percezione o la cosa e lrsquoillusione Egrave un capitolo interessante complesso La

certezza immediata non prende il vero percheacute sua veritagrave egrave lrsquouniversale Invece tutto ciograve che per lei egrave

lrsquoessente la percezione lo prende come Universale Nel senso che non ha altro modo Daccheacute suo

principio in generale egrave lrsquouniversalitagrave i momenti di essa immediatamente distinguentesi sono Io come

Io universale e lrsquooggetto come oggetto universale Quel principio egrave sorto a noihellip Egrave sorto a noi cioegrave ci

egrave apparso inequivocabilmente diciamola cosigrave hellipe quindi il nostro apprendere la percezione non egrave

piugrave un apprendere apparente come era quello della certezza sensibile ma necessario Sta dicendo che

questa cosa ci egrave apparsa come inequivocabile come incontrovertibile e cioegrave il fatto che ci sia e ci

sia lrsquooggetto e che io colga lrsquooggetto non come singolaritagrave ma come universalitagrave Nellrsquoatto in cui

il principio sorge son giagrave contemporaneamente divenuti i due momenti i quali al loro apparire soltanto

vengon fuorihellip Cioegrave nel momento della percezione compaiono queste cose helliplrsquouno il momento

dellrsquoindicare lrsquoaltro il movimento medesimo ma come alcuncheacute di semplice lrsquouno il percepire lrsquoaltro

lrsquooggetto In Hegel si tratta sempre di due movimenti hellipil movimento il dispiegamento e la

distinzione dei momenti lrsquooggetto il loro essere raccolti insieme Tutti questi momenti nella

percezione vengono chiaramente raccolti insieme sennograve non si percepisce Per noi o in seacute

lrsquouniversale come principio egrave lrsquoessenza della percezione e di contro a questa astrazione i due distinti il

percipiente e il percepito sono lrsquoinessenziale Questo egrave importante Lrsquouniversale egrave lrsquoessenza della

percezione cioegrave la percezione egrave percezione dellrsquouniversale potremmo dire percezione del

significato per cui ciograve che percepisco sono significati Ciograve che importa ciograve che egrave essenziale dice

Hegel egrave questa relazione Il significato lrsquouniversale egrave una relazione poicheacute una cosa egrave quella che

egrave in relazione a unrsquoaltra Rispetto a questa relazione che egrave lrsquoessenziale io che percepisco e la cosa

che egrave percepita diventano inessenziali Egrave la relazione ciograve che conta che egrave in prima istanza A pag

94 hellipsoltanto la percezione ha nella sua essenza la negazione la differenza o la varietagrave molteplice

Quindi dice che la percezione egrave comprensiva della negazione ciograve che percepisco non puograve darsi

sena la negazione (24) Il questo egrave dunque posto come non questo o come toltohellip Nellrsquouniversale non

crsquoegrave questo in quanto tale il questo egrave tolto se crsquoegrave lsquouniversale non crsquoegrave il singolare il particolare hellipe

quindi non come un nulla anzi come un nulla determinato o come un nulla di un contenuto cioegrave del

questo Il questo egrave un nulla di contenuto quindi la cosa egrave un nulla di contenuto Perciograve il sensibile

egrave esso stesso ancora presentehellip Il sensibile cioegrave ciograve che percepisco che mi viene incontro Ma non

come dovrebbe essere nella certezza immediata ossia come il singolo dellrsquoopinione bensigrave come

universale o come ciograve che si determineragrave come proprietagrave Ciograve che mi appare dunque egrave sempre

lrsquouniversale percheacute il questo egrave nullo crsquoegrave ma egrave nullo di contenuto lrsquooggetto la cosa egrave nulla di

contenuto crsquoegrave solo lrsquouniversale Il superare presenta il suo vero duplice significato che noi abbiamo

visto nel negativo egrave un negare e parimenti un conservare Il superare egrave questo mantenere conservare

il negativo ma superarlo Piugrave avanti Ma anche lrsquouniversalitagrave semplice ed eguale a se stessa egrave essa

stessa distinta e libera da quelle determinatezzehellip Lrsquouniversale egrave determinato da una serie di cose

Se egrave universale ci dice che tutte quelle cose che comprende hanno certe proprietagrave hellipessa egrave il puro

rapportarsi a se stesso o egrave il mezzo dove quelle determinatezze tutte quante sono dove tutte quante

dunque si compenetrano in essa come in unrsquounitagrave semplice ma senza toccarsihellip Ecco che ritorna

sempre alla stessa cosa lrsquouno e i molti Lrsquouno lrsquouniversalitagrave egrave uno unrsquounitagrave ma egrave fatta di molti

hellipgiaccheacute esse sono indifferentemente per seacute proprio per via della partecipazione a questa universalitagrave

Tale astratto mezzo universale che puograve venir detto la cosalitagrave in generale o lrsquoessenza pura non egrave altro

dal qui e dallrsquoora comrsquoessi si sono mostrati cioegrave come un insieme semplice di moltihellip Il ldquoquirdquo per

esempio egrave uno quando dico ldquoquirdquo dico qualcosa che egrave singolare apparentemente ma egrave un

universale percheacute questo ldquoquirdquo egrave tutti i ldquoquirdquo possibili Fa poi un esempio Questo egrave un qui semplice

ed egrave in pari tempo molteplice egrave bianco ed egrave anche sapido ed egrave anche cubico di forma e anche di un

peso determinato ecc Egrave anche tutte queste cose Tutte queste molte proprietagrave sono in qui semplicehellip

Percheacute sono il sale hellipdovrsquoesse dunque si compenetrano nessuna ha un qui diverso da quello

dellrsquoaltrahellip Difatti il sapido egrave qui il cubico egrave qui sono tutti qui hanno tutti in comune questo

58

ldquoquirdquo hellipe in pari tempo senza essere staccate per via di qui diversi in questa compenetrazione esse

non si affegravettanohellip Non si affegravettano cioegrave non si contaminano non si influenzano non si alterano

hellipil bianco non affegravetta neacute altera il cubico entrambi non toccano il sapido ecc anzi ciascuna poicheacute

egrave un semplice rapportarsi a se stessahellip Ciascuna di queste determinazioni si rapporta a se stessa il

sapido egrave il sapido non egrave il cubico helliplascia in pace le altre e loro si rapporta solo mediante un

indifferente anche Questo ldquoancherdquo egrave lrsquounica cosa che le connette il sale egrave sapido ma anche cubico

ma ha anche un peso ma anchehellip Questo ldquoancherdquo egrave dunque proprio il puro universale o il mezzo egrave

la cosalitagrave che raccoglie insieme quelle proprietagrave Vedete come qui cerca di risolvere il problema

dellrsquouno e dei molti e che alla fine dovragrave risolvere in qualche modo si puograve intuire come In questa

relazione che egrave resultata per la prima volta il carattere dellrsquouniversalitagrave positiva egrave sviluppato e lo si puograve

osservarehellip Questa universalitagrave egrave fatta di molti ma questi molti rimangono allrsquointerno

dellrsquouniversalitagrave come elementi determinati e identici a seacute non si affettano gli uni con gli altri

non si modificano a vicenda rimangono quelle che sono quindi sono tante cose dentro lrsquouno E

allora la domanda di Parmenide egrave uno o molti Risponderagrave poi qui a questa domanda Ossia

dato che le molte determinate proprietagrave fossero senzrsquoaltro indifferenti e si rapportassero solamente

ciascuna a se stessa non sarebbero proprietagrave determinatehellip se ognuna stesse per i fatti suoi da

unrsquoaltra parte invece dice hellipesse infatti lo sono in quanto si distinguono e si rapportano ad altre

proprietagrave come opposte Questa egrave lrsquounica cosa che le distingue come qualunque cosa il fatto di

essere in opposizione a tutto ciograve che non egrave quella cosa ligrave il sapido non egrave il peso non egrave il cubico

Poco piugrave avanti E perciograve questo non egrave soltanto un anche unitagrave indifferente ma altresigrave un Uno

unrsquounitagrave esclusiva Questa universalitagrave egrave un uno unrsquounitagrave esclusiva LrsquoUno egrave il momento della

negazione in quanto esso si rapporta a se stesso in modo semplice ed esclude altro cosiccheacute la cosalitagrave

egrave determinata come cosa Per determinare una cosa devo stabilire che quella cosa non egrave unrsquoaltra

cosa Determinare qualcosa come dice la parola stessa de-terminare cioegrave termine qualcosa in un

certo modo lo termine percheacute ligrave finisce la cosa e ne incomincia unrsquoaltra questa ldquoegraverdquo e finisce qui

quindi egrave in opposizione Nella proprietagrave la negazione egrave come determinatezza che fa immediatamente

uno con lrsquoimmediatezza dellrsquoesserehellip La negazione egrave la determinatezza nel senso che per

determinare qualcosa devo negare che questa cosa sia unrsquoaltra cosa e quindi si ritrova ad essere

in questa sorta di immediatezza con lrsquoessere questa cosa ldquoegraverdquo egrave se stessa hellipma la negazione egrave come

Uno quando egrave liberata da questrsquounitagrave con il contrario ed egrave in se e per se stessa Questa negazione egrave

Uno Noi possiamo dire che questa cosa egrave uno percheacute non crsquoegrave niente altro che le si opponga quindi

deve essere liberata da tutto ciograve che le si oppone da tutto ciograve che egrave altro In questi momenti presi

insieme egrave compiuta la cosa come il vero della percezionehellip Quindi la percezione non sarebbe altro

che il cogliere che la determinatezza di qualche cosa egrave tale in quanto esclude unrsquoaltra cosa si libera

da ciograve che non egrave Essa egrave α) lrsquouniversalitagrave indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave o

piuttosto materiehellip Quindi universalitagrave indifferente e passiva egrave lrsquouniversalitagrave per se stessa che

non fa nulla semplicemente si mostra come universale β) la negazione non meno semplice o lrsquoUno

lrsquoesclusione di proprietagrave oppostehellip Quindi abbiamo lrsquouniversalitagrave e poi il fatto che lrsquouniversalitagrave

nega di avere determinazioni che si oppongono a lei Per essere uno occorre che sia quella e non

altro γ ) le molte proprietagrave stesse il rapporto dei due primi momenti la negazione comrsquoessa rapportasi

allrsquoelemento indifferente ed ivi si espande come una copiositagrave di differenzehellip Il rapporto tra questi

due momenti ci dice che questa negazione permane non viene cancellata viene tolta ma non

cancellata Dice ed ivi si espande come una copiositagrave di differenze come se si moltiplicasse percheacute

se io dico che questa egrave quella che egrave e che non egrave quellrsquoaltra questa cosa poi mi si moltiplica ma non

egrave neanche poi questrsquoaltra ma non egrave neanche questrsquoaltra ecc hellipil punto della singolaritagrave che nel

mezzo del sussistere si irradia nella molteplicitagrave Il punto della singolaritagrave cioegrave il fatto di essere uno

in effetti potremmo dirla cosigrave fa fatica a rimanere uno percheacute si irradia in una molteplicitagrave cioegrave

non egrave questo non egrave questrsquoaltro non egrave questrsquoaltro ecc E allora che uno egrave Secondo quel lato per

cui queste differenze appartengono allrsquoindifferente mezzo anchrsquoesse sono universali si rapportano solo

59

a seacute e non si affettano tra di loro hellip ma questo rapporto di opposizione esse lo hanno necessariamente

in proprietagrave che sono lontane dal loro anche Lrsquouniversalitagrave sensibile ossia lrsquounitagrave immediata

dellrsquoessere e del negativohellip Sappiamo che lrsquouniversalitagrave egrave lrsquounitagrave immediata di una cosa e del suo

negativo percheacute lrsquouniversalitagrave contiene anche il negativo hellipegrave proprietagrave soltanto ora in quanto da

tale universalitagrave sono sviluppati e distinti lrsquouno dallrsquoaltra lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura ed essa li

conchiude entrambi soltanto questo rapporto di essa con i puri momenti essenziali compie la cosa

Vediamo che crsquoegrave una direzione che poi ci porteragrave alla sintesi e cioegrave in questa universalitagrave per il

momento vediamo come distinti lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura Lrsquouniversalitagrave pura egrave fatta di molti

elementi ma egrave uno la cosa egrave fatta di questo rapporto tra i due A pag 97 Cosigrave egrave ora costituita la

cosa della percezione e la coscienza in quanto suo oggetto egrave la cosa egrave determinata come Percipiente A

questo punto dice la coscienza puograve percepire percheacute egrave in condizione di cogliere nella cosa il suo

contrario quindi distinguere la cosa dal suo contrario e coglierla quindi in quanto singolaritagrave

ma una singolaritagrave come vedremo tra poco che di fatto egrave anche molteplicitagrave Quindi il percepire

egrave rendersi conto che la cosa egrave una e molti Essa ha solo da prendere lrsquooggetto e da comportarsi come

puro assumere ciograve che cosigrave le risulta egrave il vero Se in questo prendere essa esplicasse una qualche attivitagrave

con un simile atto dellrsquoattribuire o del tralasciare altererebbe la veritagrave La coscienza deve soltanto

assumere su di seacute soltanto passivamente la veritagrave della cosa non deve entrarci in mezzo percheacute

se ci entra altera la cosa e quindi quella cosa non egrave piugrave il vero Poicheacute lrsquooggetto egrave il vero e lrsquouniversale

lrsquoeguale a se stesso e la coscienza si egrave il mutevole e lrsquoinessenziale le puograve accadere di assumere lrsquooggetto

in guisa non giusta le puograve accadere di illudersi Egrave chiaro che se la coscienza interviene nella

percezione dellrsquooggetto modifica lrsquooggetto Egrave quello che voleva fare Husserl arrivare alla cosa

stessa in carne e ossa senza mediazione Lrsquoattivitagrave percettiva ha la consapevolezza della possibilitagrave

dellrsquoillusione giaccheacute nellrsquouniversalitagrave che egrave il Principio lrsquoesser-altro egrave anchrsquoesso immediatamente per

lrsquoattivitagrave percettiva ma come il nullo come il tolto Per ciascuno in questa attivitagrave percettiva

lrsquoessere altro di qualche cosa viene escluso viene considerato come niente deve essere tolto percheacute

o egrave vero o egrave falso Perciograve il suo criterio della veritagrave egrave lrsquoeguaglianza con se stesso e il suo comportamento

egrave di assumere lrsquoeguale a seacute Essendo in pari tempo il diverso per essa essa egrave un rapportare gli uni a gli

altri i diversi momenti del suo assumere Se peraltro in questo confronto scaturisca una ineguaglianza

questa non egrave una non-veritagrave dellrsquooggetto (cheacute esso egrave lrsquoeguale a se stesso) ma del percepire Questo egrave il

discorso comune non ho capito bene non ho visto bene non inteso bene comrsquoera veramente la

cosa Poco piugrave avanti Lrsquooggetto che io apprendo si presenta come puramente uno inoltre io mi accorgo

della proprietagrave che egrave in esso e che egrave universale ma che perciograve va oltre la singolaritagrave Questo aggeggio

il posacenere egrave singolare ma crsquoegrave unrsquouniversalitagrave che va oltre Egrave universale in quanto questo

posacenere egrave un posacenere Il posacenere egrave un universale percheacute non egrave questo il posacenere egrave

tutti i posaceneri Dunque il primo essere dellrsquoessenza oggettiva in quanto questa era un Uno non era

il suo vero esserehellip Quello che ci appariva inizialmente come lrsquouno lrsquooggetto la cosa dice non egrave

lrsquooggetto vero hellippoicheacute lrsquooggetto egrave il vero in me cade la non-veritagrave e lrsquoapprendere non era giusto

Anzi in forza dellrsquouniversalitagrave della proprietagrave io devo prendere lrsquoessenza oggettiva piuttosto come una

comunanza in generale Inoltre ora io percepisco la proprietagrave come determinata come opposta ad altro

ed escludente questo altro Nella percezione crsquoegrave questo aspetto io percepisco questa cosa in quanto

non egrave questrsquoaltra cosa In effetto dunque io non ho rettamente appreso lrsquoessenza oggettiva

determinandola come una comunanza con altre o come la continuitagrave e in forza della determinatezza

della proprietagrave io devo anzi separare la continuitagrave e porre lrsquoessenza oggettiva come un Uno esclusivo

Devo distinguere lrsquoUno cioegrave questo da ciograve che non egrave In questrsquoUno quandrsquoesso egrave stato separato io

trovo molte di tali proprietagrave le quali non affettandosi reciprocamente sono reciprocamente indifferenti

quindi io non ho percepito rettamente lrsquooggetto quando lo ho appreso come un alcuncheacute di esclusivo

anzi come prima esso era soltanto continuitagrave in generale cosigrave egrave ora un universale mezzo a comune

dove ciascuna delle molte proprietagrave - intese come universalitagrave sensibili - egrave per seacute e come determinata

esclude le altre Dice che non egrave vero che io apprendo un qualche cosa come un alcuncheacute di esclusivo

60

ma ciograve che io sto vedendo ciograve che sto prendendo egrave determinata in relazione al fatto che lo escludo

delle altre cose Poco piugrave avanti E la coscienza per la quale ora un essere sensibile egrave egrave soltanto un

opinare ossia egrave completamente fuori dal percepire e ritornata in se stessa Questo mio percepire

muove sigrave dalla certezza sensibile da ciograve che mi appare perograve deve compiere tutte queste

operazioni Compiendo tutte queste operazioni cosa succede Mi riporta al punto di partenza

cioegrave torna a dirmi di fatto che questa cosa egrave questa cosa Dopo aver compiuto una serie di

operazioni dopo aver escluso che questo egrave altro da seacute dopo avere inteso che le sue determinazioni

non sono altre determinazioni ma sono quelle a questo punto ecco che questo aggeggio qui

diventa quello che egrave Ma lrsquoessere e lrsquoopinare sensibili passano anchrsquoessi nel percepirehellip Io dico che

egrave lo vedo lo giudico lo valuto ma dicendo questo sono giagrave nella percezione non ne sono fuori

non sono nella pura e immediata assunzione della cosa in seacute ma sono nella percezione ho giagrave

dovuto compiere una serie di operazioni di esclusione di negazione ho dovuto negare delle cose

per potere dire che questo egrave questo hellipio sono ancora respinto allrsquoinizio e trascinato nel medesimo

circolo che in ogni momento e come totalitagrave toglie se stesso Dopo tutte queste operazioni sono

rigettato al punto di partenza e cioegrave tutte queste operazioni vengono tolte per potere dire che

questo egrave questo ci devono essere state ma non ci sono piugrave percheacute mi appare soltanto questo in

quanto questo Egrave questa la percezione io percepisco a partire da una serie di operazioni che tolgo

ndash queste operazioni di fatto non sono nientrsquoaltro che la negazione ndash e che mi riconduce al punto

di partenza Quindi la coscienza necessariamente lo ripercorre ma ora non come la prima volta Esso

cioegrave quanto al percepire ha fatto esperienza che il resultato e il vero del percepire ne sono anche la

risoluzione o sono la riflessione del vero in se stesso La riflessione io rifletto questa cosa nel senso

che attraverso la negazione la ldquoidentificordquo ma - nel momento in cui la identifico questa cosa

diventa quella che egrave e quindi la percepisco cosigrave comrsquoegrave - non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave quella

da cui era partito il movimento quella dellrsquoinizio quella che descriveva al punto α ) lrsquouniversalitagrave

indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave Non egrave piugrave quella cosa ligrave non egrave piugrave

lrsquoincominciamento Cosigrave per la coscienza si egrave determinata lrsquoessenziale costituzione del suo percepire

non di essere un semplice puro assumere ma nel suo assumere di essere parimenti riflessa dal vero

in se stessa Questo ritorno della coscienza in se stessa - ritorno che essendosi mostrato essenziale al

percepire si mischia immediatamente nel puro assumere - altera il vero A causa del fatto che la

coscienza ha riflettuto su di seacute o piugrave propriamente che ho riflettuto su questa cosa questa cosa

non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave il vero dice Hegel percheacute la cosa stessa si egrave mischiata al mio

percepire Adesso lo diragrave molto precisamente la cosa egrave quella che egrave non per se stessa ma per me

Cosigrave come prima nella certezza sensibile ora egrave qui presente nel percepire il lato per cui la coscienza

viene risospinta in se stessa ma anzitutto non nel senso in cui ciograve avveravasi nella certezza sensibile

come se la veritagrave del percepire cadesse nella coscienza anzi ora conosce che in lei cade la non-veritagrave che

qui si presenta Si accorge che in seguito a tutto questo procedimento ciograve che mi accade addosso

egrave la non veritagrave di questa cosa quella non veritagrave che inizialmente appariva alla certezza sensibile

Ma con questo conoscimento la coscienza egrave anche capace di superare la non-veritagrave essa distingue la

propria apprensione del vero dalla non-veritagrave del proprio percepire la corregge e in quanto egrave essa che

intraprende questa rettifica in lei cadragrave anche la veritagrave come veritagrave del percepire Sta dicendo che sigrave

io mi accorgo che il mio percepire altera questa veritagrave ma il criterio di veritagrave che sto utilizzando

egrave il mio sono sempre io che stabilisco questa veritagrave Se ora come si deve si considera il

comportamento della coscienza si vedragrave chrsquoesso egrave cosigrave costituito che la coscienza non piugrave meramente

percepisce anzi egrave anche consapevole della sua riflessione in seacute e separa inoltre la riflessione dalla

semplice assunzione stessa Questo egrave ciograve che Hegel vuole Dapprima io mi accorgo della cosa come

un uno e ho da tenerla ferma in questa determinazione vera egrave cosigrave egrave quella che mi appare egrave la

prima percezione Se nel movimento del percepire si presenta qualcosa di contraddittorio alla cosa ciograve

egrave da riconoscere come mia pura riflessione Se le cose non stanno cosigrave come io le vedo o se penso che

non stiano cosigrave dice egrave un problema della mia percezione Ma badate bene Ora nella percezione

61

si presentano anche diverse proprietagrave che sembrano essere proprietagrave della cosa ma la cosa egrave uno e noi

siamo consapevoli che quella diversitagrave per cui la cosa cessava di essere uno cade in noi Siamo noi

che stabiliamo che la cosa egrave Uno Dunque in effetto questa cosa egrave bianca soltanto al nostro occhio

sapida anche alla nostra lingua cubica anche al nostro tatto ecc Tutta la diversitagrave di questi lati noi

non la prendiamo dalla cosa ma da noi stessi cosigrave per noi essi lati cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltro per

es al nostro occhio che egrave del tutto separato dalla nostra lingua ecc Quindi noi siamo lrsquouniversale

mezzo del quale tali momenti sceverandosi lrsquouno dallrsquoaltro sono per seacute Siamo noi che distinguendo

una cosa dallrsquoaltra diciamo che questa cosa egrave quella che egrave per seacute Siamo noi a dirlo Poicheacute dunque

consideriamo come riflessione nostra la determinatezza di essere universale mezzo conserviamo con ciograve

lrsquoautoeguaglianza e la veritagrave della cosa di essere uno Noi consideriamo teniamo ferma questa cosa

il fatto che io sono lrsquouniversale mezzo che sono io che decido Che cosa decido Lrsquoautoeguaglianza

della veritagrave della cosa Ma questi lati diversi che la coscienza prende su di seacute considerati ciascuno per

seacute come trovantesi nellrsquouniversale mezzo sono determinati il bianco egrave soltanto in opposizione al nero

ecc e la cosa egrave uno proprio percheacute si oppone ad altre La coscienza prende su di seacute tutte queste cose

ma le prende su di segrave in quanto determinate questo aggeggio egrave di vetro e il vetro non egrave il peso e

il peso non egrave la trasparenza e la trasparenza non egrave il colore Tutte queste cose sono determinate

ma la coscienza le prende tutte in seacute per dire che egrave Uno deve prenderle tutte in seacute In quanto

peraltro egrave uno essa non esclude da seacute altre cose (giaccheacute essere Uno significa essere lrsquouniversale

rapportarsi a se stessohellip In quanto uno dice essa non esclude da seacute altre cose Non le esclude per

principio le esclude per via delle determinatezze Lrsquouno non esclude le altre cose che sono presenti

dentro ma si escludono lrsquouna con lrsquoaltra Lrsquouno cioegrave questo aggeggio qui non esclude di essere

trasparente di essere pesante di essere solido ecc ma ciascuna di queste cose esclude lrsquoaltra

percheacute egrave determinata Se non si escludessero sarebbero indeterminate se fossero indeterminate

non essendoci piugrave determinazione non avrei piugrave percezione quindi queste determinatezze sono

necessarie Poicheacute la proprietagrave egrave la proprietagrave propria della cosa o egrave una determinatezza nella cosa stessa

questa ha parecchie proprietagrave Infatti in primo luogo la cosa egrave il vero essa egrave in se stessa e ciograve che egrave in

lei vi egrave come sua propria essenzahellip Ciograve che egrave in lei vi come sua essenza propria hellipe non egrave dunque

in virtugrave di altre cose quindi in secondo luogo le proprietagrave determinate non sono in virtugrave di altre cose

soltanto e per altre cose anzi sono in lei stessahellip Tenete conto che questa cosa perograve egrave per noi hellipma

queste sono proprietagrave determinate in lei soltanto in quanto son molte e reciprocamente distinguentesi

e in terzo luogo mentre le proprietagrave sono cosigrave nella cosalitagrave esse sono in seacute e per seacute e reciprocamente

indifferenti Infatti che questo aggeggio sia di vetro egrave indifferente al fatto che sia trasparente che

sia pesante che sia solido Egrave dunque in veritagrave la cosa stessa che egrave bianca e anche cubica e anche

sapida ecc ossia la cosa egrave lrsquoanche o lrsquouniversale mezzo nel quale le molte proprietagrave sussistono lrsquouna

fuori dellrsquoaltra senza toccarsi e senza togliersi E presa cosigrave essa vien presa come il vero Tutte queste

sono le condizioni ci sta dicendo Hegel della percezione cioegrave che tutte queste determinazioni

permangano ma permangano in opposizione alle altre Quindi permane il negativo allrsquointerno

dellrsquoUno percheacute ciascuna cosa nega di essere le altre il sapido nega di essere cubico per esempio

In tale percepire la coscienza egrave ora in pari tempo consapevole che essa si riflette anche in se stessa e che

nel percepire si presenta il momento opposto allrsquoanche Il momento opposto allrsquoanche egrave lrsquounitagrave lrsquouno

Ma questo momento egrave unitagrave della cosa con se stessa unitagrave che esclude da seacute la differenza Dice unitagrave

della cosa con se stessa hellip che esclude da seacute la differenza perograve abbiamo visto che questo ldquoancherdquo egrave

ineliminabile percheacute una cosa egrave questo ma anche questo ma anche questrsquoaltro ecc queste cose

sono determinazioni che non possono essere tolte Ciograve nonostante rimane uno e molti Egrave dunque

lrsquounitagrave che la coscienza dovragrave prendere su di seacute poicheacute la cosa egrave il sussistere delle molte proprietagrave diverse

e indipendenti Da tutte queste determinazioni che sono indispensabili e che sono il negativo

percheacute ciascuna si oppone allrsquoaltra la coscienza deve prendere lrsquounitagrave lrsquouno altrimenti non

percepisce altrimenti percepirebbe uno sterminio di cose senza mai soffermarsi su una cosa

Lrsquounificare queste proprietagrave tocca soltanto alla coscienza nella cosa quindi essa non deve lasciarle

62

confluire in un uno Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin quanto e con ciograve mantiene le proprietagrave

lrsquouna fuori delle altre e la cosa come un anche Cioegrave Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin

quanto cioegrave questa cosa egrave in quanto di vetro e in quanto di vetro non egrave di plastica Questo ldquoin

quantordquo egrave una determinazione Per lrsquoesattezza lrsquoesser-uno viene anzitutto preso su di seacute dalla

coscienza in un modo tale per cui ciograve che veniva chiamato proprietagrave viene ora presentato come materia

libera Per tal modo la cosa egrave elevata al vero anche divenendo una raccolta di materie e invece di esser

uno diviene una superficie soltanto circoscrivente Questa cosa che io percepisco egrave come una

superficie che circoscrive una serie di determinazioni Poco piugrave avanti hellipresulteragrave che la coscienza

fa di seacute noncheacute della cosa alternativamente e un puro uno privo di molteplicitagrave e un anche disgregato

in tante materie ciascuna delle quali fa parte per se stessa Mediante questo confronto la coscienza

trova dunque non solo che il suo prendere il vero ha in lui la diversitagrave dellrsquoassumere e del ritornare in

se stesso ma trova anche che proprio il vero proprio la cosa si mostra in questa duplice guisa Egrave lrsquouna

cosa e lrsquoaltra egrave il percipiens e il perceptum egrave lrsquoIo del movimento e lrsquooggetto Dunque egrave qui presente

lrsquoesperienza che la cosa per la coscienza che la accoglie si presenta in modo determinato ma in pari

tempo esce fuori dal modo in cui si offre per riflettersi in seacute ossia ha in lei stessa una veritagrave opposta

Qualunque cosa che si determini riflettendosi in seacute ha in seacute lrsquoopposto Cosa vuol dire riflettendosi

in seacute Vuol dire che riflettendosi stabilisce che questa cosa non egrave altro (34) La coscienza egrave dunque

essa stessa fuori anche da quel secondo modo di comportarsi nel percepire il quale consiste nel prendere

la cosa come il verohellip Dice che la coscienza non egrave neanche lrsquoaccogliere la cosa come il vero non egrave

questo hellipcome il vero Eguale a se stesso e seacute come il non-eguale come ciograve che fuori dellrsquoeguaglianza

sta ritornando in se stessohellip Deve prendere il vero non percheacute immagina che la cosa sia eguale a

se stesso ma si accorge che per prenderla come il vero ci deve essere una riflessione ci deve essere

un movimento ma se crsquoegrave questo movimento allora non egrave il vero La cosa egrave uno riflessa in se stessa

essa egrave per seacute ma egrave anche per un altro e invero egrave un Altro per seacute quantrsquoessa egrave per un altro cosigrave la cosa

egrave per seacute e anche per un altro egrave un duplice diverso essere ma egrave anche Uno ma lrsquoesser-uno contraddice

a questa sua diversitagrave per conseguenza la coscienza dovrebbe ancora una volta prender su di seacute quel

riunire e tenerlo lungi dalla cosa Sta dicendo che la cosa egrave quella ma anche non lo egrave ma anche il

suo contrario La coscienza dovrebbe dire che la cosa in quanto egrave per seacute non egrave per altro Soltanto alla

cosa stessa conviene anche lrsquoesser-uno e la coscienza ne ha avuto esperienza la cosa egrave essenzialmente

riflessa in seacute Lrsquoanche ossia la differenza indifferente cade nella cosa non meno di quel che vi cada

lrsquoesser-unohellip Come dire che questa differenza sigrave certo crsquoegrave lrsquouno rispetto alle altre cose che non

sono questo ma anche allrsquointerno dellrsquouno percheacute lrsquouno egrave per altro (36) Ora tale determinatezza

che costituisce il carattere essenziale della cosa e che la distingue da ogni altra egrave cosigrave determinata che

mediante essa la cosa egrave in opposizione alle altrehellip Una determinazione non egrave altro che questo come

abbiamo visto anche etimologicamente de-terminare qualcosa la faccio terminare qui hellippur

dovendosi anche in questa opposizione mantenere per seacute Per mantenere se stessa deve essere in

opposizione alle altre Quindi vedete che si mantiene per seacute ma se non negasse di essere altro non

sarebbe neanche seacute Vedete che tutta la questione di Severino rispetto allrsquoessere e al non non-

essere egrave tutta qui Ma la cosa egrave cosa o egrave un uno che egrave per seacute solo in quanto essa non sta in questo

rapporto verso altrehellip Se una cosa egrave per seacute non puograve dipendere da altro questo egrave il problema dellrsquouno

e dei molti hellipin questo rapporto egrave infatti di giagrave posto il nesso con unrsquoaltra cosahellip Se egrave uno che egrave per

seacute ma egrave per seacute percheacute non egrave altro crsquoegrave giagrave questo rapporto con quellrsquoaltro e quindi egrave giagrave per

unrsquoaltra cosa e non piugrave per seacute Proprio mediante il suo carattere assoluto e mediante la sua

opposizione la cosa egrave in relazione verso altre ed egrave essenzialmente soltanto questa relazionehellip Rileggo

la cosa hellip egrave essenzialmente soltanto questa relazione Non sta dicendo una cosa indifferente questa

cosa non ha niente di materiale di naturale ecc egrave una relazione egrave un significato hellipma la

relazione egrave la negazione dellrsquoindipendenza della cosahellip Se egrave in relazione egrave chiaro che non egrave

indipendente da questa relazione hellipe la cosa va anzi a fondo per via della sua proprietagrave essenziale

Cioegrave di essere una relazione e non unrsquounitagrave distinta e avulsa da tutte le altre Per la coscienza egrave

63

dunque necessaria lrsquoesperienza di come la cosa proprio mediante la determinatezza che costituisce la

sua essenza e il suo esser-per-seacute vada a fondohellip Proprio quelle cose che la determinano e che la

fanno essere per seacute sono quelle che la mandano a fondo percheacute per essere determinata per essere

per seacute per essere quella che egrave deve essere per altro percheacute senza la negazione - un essere per altro

un rapporto o una relazione con altro - non egrave neanche se stessa hellipla cosa egrave posta come esser-per-seacute

o come assoluta negazione di ogni esser-altro e quindi come negazione assoluta che si rapporta solo con

seacute perograve la negazione che si rapporta solo con seacute egrave toglier se stesso ossia egrave avere la propria essenza entro

un altro La negazione assoluta che si rapporta solo con seacute egrave negazione di che Se egrave negazione egrave

negazione di qualcosa quindi egrave negazione in quanto si rapporta con qualcosrsquoaltro per cui se tolgo

questo rapporto tolgo anche la negazione In effetto la determinazione dellrsquooggetto come esso egrave

resultato non contiene nientrsquoaltro Ricordatevi delle sue parole circa lrsquooggetto riportate qui sopra

dove dice che la cosa egrave soltanto la relazione Lrsquouno e i molti il fatto di essere una e di essere molti

Questo rapporto la cosa egrave questo egrave questo ciograve che si percepisce Esso deve avere in se stesso una

proprietagrave essenziale che ne costituisce il suo semplice esser-per-seacute ma pur nella semplicitagrave esso deve

avere in lui anche la diversitagrave la quale deve essere necessaria ma non deve perograve costituire la

determinatezza essenziale Eh giagrave certo percheacute la determinazione essenziale egrave sia lrsquouna cosa che

lrsquoaltra sia lrsquoessere uno sia essere molti Ma questa egrave una distinzione la quale egrave ora soltanto nelle

parole lrsquoinessenziale che in pari tempo deve essere necessario toglie se stesso ossia egrave ciograve che testeacute venne

chiamato la negazione di se stesso Cosrsquoegrave che egrave inessenziale Sono i due termini della cosa il

percipiens e il perceptum Queste due cose inessenziali vengono tolte Ciograve che invece egrave essenziale

egrave la relazione che fa esistere la cosa e dunque la percezione Quindi si percepisce una relazione

un significato Un significato non egrave niente altro che una relazione Con ciograve cade lrsquoultimo in quanto

che separava lrsquoesser-per-seacute e lrsquoessere per altro Non crsquoegrave piugrave una cosa che egrave in quanto una in quanto

molti lrsquoin quanto non crsquoegrave piugrave percheacute egrave entrambe le cose simultaneamente Sotto un unico e

medesimo riguardo lrsquooggetto egrave piuttosto il contrario di se stesso egrave per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per

altro in quanto egrave per seacute Esso egrave per seacute egrave riflesso in se stesso egrave Uno ma questo essere per seacute essere riflesso

in se stesso ed essere Uno egrave in unitagrave esso il contrario lrsquoesser-per-altro ed egrave posto quindi solo come un

toltohellipPer usare i termini di Severino questi due astratti vengono tolti per via del concreto e

rimane il concreto cioegrave la sintesi hellipo questo esser-per-seacute egrave tanto inessenziale vale a dire quanto la

relazione verso lrsquoaltro Questi momenti per seacute diventano inessenziali Ciograve che rimane di essenziale egrave

la relazione Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze o nelle determinatezze che dovevano

costituire la sua essenza non meno di quel chrsquoesso diventasse un tolto nel suo essere sensibile Le

determinazioni dellrsquooggetto scompaiono percheacute lrsquooggetto in quanto astratto scompare e ce lo

ritroviamo come sintesi cioegrave come il concreto Movendo dallrsquoessere sensibile lrsquooggetto diviene un

universale ma questo universale poicheacute deriva dal sensibile egrave da questo essenzialmente condizionato

e perciograve non si tratta davvero di universalitagrave eguale a se stessa ma di universalitagrave che affetta da

unrsquoopposizione si separa perciograve negli estremi della singolaritagrave e della universalitagrave dellrsquouno delle

proprietagrave e dellrsquoanche delle materie libere Questo movimento parte dalla percezione Si percepisce

sigrave lrsquoUno la come unitagrave ma appena riflette su di seacute si accorge che questo uno egrave fatto di molti egrave

fatto di una serie di determinazioni quindi ritorna sulla percezione sensibile ma a questo punto

la percezione sensibile diventa unrsquoaltra cosa diventa la percezione che tiene conto che questa

cosa egrave quella che egrave per via di negazione e che questa cosa ha in seacute la sua opposizione che questa

cosa egrave seacute ma anche non lo egrave ma anche il suo contrario Cosa che sarebbe interessante da praticare

parlando Queste pure determinatezze sembrano esprimere lrsquoessenziale stesso ma esse sono soltanto un

esser-per-seacute che egrave affetto dallrsquoesser per un altrohellip Ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in quanto

egrave per un altro in quanto egrave quella che egrave per via del fatto che non egrave unrsquoaltra cosa quindi egrave quella

che egrave per via di altro che la fa essere quella che egrave hellipperaltro daccheacute entrambi sono essenzialmente

in una unitagrave egrave ora presente lrsquouniversalitagrave incondizionata e assoluta soltanto qui la coscienza entra

veramente nel regno dellrsquointelletto Soltanto quando mi rendo conto che parlando ciascuna cosa che

64

mi appare egrave quella che egrave per via del suo contrario Quindi mantiene il suo contrario percheacute se lo

perdesse non sarebbe piugrave quella cosa semplicemente non sarebbe piugrave Egrave il discorso che facevamo

rispetto al tutto allrsquointero percheacute un significante sia quello che egrave occorre che ci siano tutti gli altri

significanti ma che tutti gli altri significanti non siano quel significante che quel significante li

comporti tutti ma che non lo sia altrimenti non sarebbe possibile parlare

24 luglio 2019

Prima di iniziare volevo dire di una questione quando si cerca qualche cosa o come si suole dire

si desidera una certa cosa accade che questa cosa che si desidera sia quella che egrave in virtugrave di unrsquoaltra

cosa egrave sempre in virtugrave di altro percheacute questo egrave il funzionamento del linguaggio Quindi

qualunque cosa io desideri voglia attenda ecc questa cosa mi rinvieragrave sempre a unrsquoaltra Da

qui lrsquoidea che il desiderio sia senza fine Non egrave che il desiderio non abbia lrsquooggetto che sarebbe una

contraddizione in termini ma questa cosa che il desiderio desidera si mostra in quanto rinviante

ad altro per cui si sposta letteralmente su unrsquoaltra cosa Ora invece se lrsquooggetto dellrsquointeresse

fosse il linguaggio allora che succederebbe Questo oggetto a che cosa rinvierebbe Rinvierebbe

a se stesso Rinviando a se stesso non avrebbe piugrave bisogno di andare a cercare altre cose percheacute egrave

arrivato lagrave dove egrave sempre stato Come dire che occupandosi del linguaggio cioegrave ponendo il

linguaggio come oggetto della ricerca dellrsquointeresse ecc a questo punto il desiderio non ha piugrave

la necessitagrave di cercare altre cose percheacute si egrave attestato a questo punto su se stesso e non crsquoegrave altro

fuori da se stesso Il linguaggio non puograve rinviare a unrsquoaltra cosa che non sia linguaggio e quindi

ritorna sempre su se stesso Se io mi occupo del linguaggio lrsquooggetto rimane il linguaggio nelle

sue infinite varianti

Intervento Allora occorre togliere lrsquooggetto

No non egrave che tolgo lrsquooggetto Sto dicendo che lrsquounica ricerca dalla quale si possa trarre

soddisfazione egrave la ricerca intorno al linguaggio Il desiderio cerca la soddisfazione nel suo

raggiungimento cioegrave nel raggiungere il suo oggetto ma sappiamo che questo oggetto del desiderio

egrave quello che egrave in virtugrave di altro e quindi devo spostarmi su altro la soddisfazione egrave sempre rinviata

ad altro Nel caso del linguaggio la soddisfazione egrave raggiunta in quanto il linguaggio non puograve che

lavorare su se stesso Quindi egrave ciograve che non illude egrave ciograve che non tradisce percheacute si egrave sempre ligrave e

quindi la soddisfazione egrave in un certo senso sempre garantita percheacute questo lavoro sul linguaggio

non rinvia ad altro che non sia linguaggio Detto questo vediamo di concludere il capitolo Siamo

a pag 105 Con ciogravehellip Il ldquociograverdquo sarebbe il fatto che crsquoegrave questo movimento tra lrsquoin seacute e il per seacute per

cui lrsquooggetto in quanto tale perde la sua essenzialitagrave Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze

o nelle determinatezze che dovevano costituire la sua essenzahellip In questo movimento lrsquooggetto non egrave

piugrave essenziale Prima era lrsquoIo e poi lrsquoIo egrave diventato inessenziale in quanto soggettivo ma anche

lrsquooggetto percheacute lrsquooggetto egrave quello che egrave rispetto a un qui e a un ora ma abbiamo visto che il qui

e lrsquoora che fanno dellrsquooggetto quello che egrave sono propriamente indeterminabili e quindi anche

lrsquooggetto diventa inessenziale (41) Dunque la singolaritagrave sensibilehellip La singolaritagrave sensibile egrave ciograve

che mi appare nellrsquoimmediato hellipdilegua bensigrave nel movimento dialettico della certezza immediata e

diviene universalitagrave ma universalitagrave soltanto sensibile Qualche cosa mi diviene sensibile nel

momento in questo qualcosa mi diventa un significato Lrsquoopinare egrave dileguato e il percepire prende

lrsquooggetto comrsquoesso egrave in seacute o come Universale in generale in esso quindi la singolaritagrave sorge come

singolaritagrave vera come esse-in-seacute dellrsquouno o come esser-riflesso in se stesso Soltanto quando crsquoegrave questo

riflettersi su seacute allora lrsquoin seacute diventa il seacute Ma si tratta ancora di un esser-per-seacute condizionato accanto

al quale viene a trovarsi un altro esser-per-seacute cioegrave lrsquouniversalitagrave che opposta alla singolaritagrave egrave da

questa condizionata Quindi abbiamo la singolaritagrave dellrsquooggetto della percezione ma

lrsquouniversalitagrave cioegrave il significato che ci consente di sapere che questo qualcosa egrave qualcosa Siamo

sempre alla questione di Parmenide lrsquouno e i molti La singolaritagrave per cui questa cosa mi si

65

presenta come uno ma per il solo fatto di percepirla non egrave piugrave uno percheacute per percepirla deve

essere posta come un universale come un significato e in quanto significato non egrave giagrave piugrave uno ma

una moltitudine Questi due estremihellip La singolaritagrave e lrsquouniversalitagrave hellip che si contraddicono non

stanno soltanto lrsquouno accanto allrsquoaltro ma sono in unrsquounitagrave o il che egrave lo stesso ciograve che quei due hanno

a comune lrsquoesser-per-seacute egrave affetto dallrsquoopposizione in generale ossia neppure egrave un esser-per-seacute Non egrave

un esser-per-seacute percheacute egrave anche un singolare egrave universale ma anche singolare Ci sono queste due

cose che sono simultanee La sofisticheria del percepire cerca di salvare questi momenti dalla loro

contraddizione e di tenerli fissi mediante la distinzione dei riguardi mediante lrsquoanche e lrsquoin quanto

cosigrave come cerca infine di cogliere il vero mediante la distinzione dellrsquoinessenziale e di unrsquoessenza a

questo opposta Da sempre gli umani cercano lrsquoessenziale che cosa egrave proprio di una certa cosa

eliminando lrsquoinessenziale cioegrave tutto ciograve che non egrave proprio di questa cosa deve essere tolto per

esempio ciograve che io penso di questa cosa deve essere cancellato Solo tali espedienti anzicheacute tenere

in scacco lrsquoillusione possibile nellrsquoassumere si dimostrano essi stessi nulli e il vero che deve venir

guadagnato con questa logica della percezione dimostra sotto un medesimo e identico riguardo di

essere il contrario e di aver quindi a propria essenza lrsquouniversalitagrave priva di distinzioni e di

determinazioni Questa operazione non riesce percheacute a questo punto se tengo distinto lrsquouniversale

dal singolare perdo le determinazioni particolari perograve se mi appunto sul singolare mi perdo

lrsquouniversalitagrave Queste vuote astrazioni della singolaritagrave e della ad essa opposta universalitagravehellip Questo

accade se si vogliono tenere separate astratte direbbe Severino hellipcosigrave come dellrsquoessenza che egrave

congiunta con un inessenziale di un inessenziale che egrave nello stesso tempo tuttavia necessario sono le

potenze nel gioco delle quali consiste lrsquointelletto percettivo non di rado chiamato il sano intelletto umano

o buon senso esso che si spaccia per una solida e reale coscienza egrave nel percepire soltanto il gioco di

queste astrazioni e laddove esso opina di trovarsi nella condizione piugrave ricca trovasi invece nella piugrave

povera Sbattuto qua e lagrave da queste essenze nulle dallrsquouna vien gettato nelle braccia dellrsquoaltra con la

sua sofisticheria esso si dagrave cura di tener saldo e di affermare ora lrsquouno ora proprio lrsquoaltro opposto ma

cosigrave si mette contro la veritagrave e la sua opinione della filosofia consiste nel credere chrsquoessa abbia a che

fare soltanto con enti di ragione In effetti la filosofia ha anche a che fare con simili enti e li riconosce

per le pure essenze per gli elementi e le potenze assolute ma cosigrave essa li conosce in pari tempo nella loro

determinatezza e quindi li dominahellip Non li conosce soltanto in quanto significati universali

generali ma anche nella determinazione particolare singolare e universale helliplrsquointelletto percettivo

li prende invece per il vero e da essi vien gettato da un errore nellrsquoaltro Sia che si appunti su una cosa

sia che si appunti sullrsquoaltra comunque perde di vista il vero il vero non egrave altro che la sintesi

lrsquoaccadere di queste due cose simultaneamente Che poi non sono altro che il mio dire e il ciograve che

dico Le due cose sono sempre queste il mio dire egrave il singolare percheacute io dico una cosa ben precisa

il ciograve di cui dico egrave lrsquouniversale percheacute si riferisce a cose che per essere cose devono essere

significati Quindi questo singolare il mio dire viene affetto dallrsquouniversale ma questo universale

affetta il singolare percheacute una volta che questo significato si egrave posto modifica anche la

singolaritagrave Questrsquointelletto non giunge alla consapevolezza che tali essenze semplici sono quelle che

dominano in lui anzi opina di avere sempre a che fare con un contenuto e con una materia compatti

cosigrave come la certezza sensibile non sa che la vuota astrazione del puro essere egrave la sua propria essenzahellip

La vuota astrazione del puro essere cioegrave lrsquoessere egrave nulla Vedete da dove arriva Heidegger Lrsquoessere

egrave nulla egrave vuoto percheacute non crsquoegrave materia non crsquoegrave sostanza egrave la condizione percheacute ci sia qualche

cosa come un universale lrsquouniversale egrave vuoto in seacute non definisce nessuna cosa Ha la necessitagrave

che ci sia la singolaritagrave e la singolaritagrave ha la necessitagrave che ci sia lrsquouniversalitagrave sennograve egrave singolaritagrave

di che hellipesse sono lrsquointelaiatura e la potenza dominatrice dellrsquointelletto medesimo sono soltanto ciograve

che egrave il sensibile come essenza per la coscienza ciograve che determina le relazioni della coscienza con il

sensibile e ciograve in cui decorre il movimento del percepire e del suo vero Continua a insistere sulla

necessitagrave di questo movimento Sta dicendo che la singolaritagrave senza la universalitagrave egrave niente cosigrave

come lrsquouniversalitagrave senza una singolaritagrave egrave vuota egrave senza contenuto non egrave determinata da

66

alcuncheacute Tale decorso - determinazione del vero e toglimento di questo determinare ininterrottamente

alternati - hellip Quindi determino il vero determino che cosrsquoegrave questo ma questa determinazione

viene tolta viene tolta nel senso che questa determinazione si mostra falsa si mostra non il vero

percheacute contiene il suo opposto e quindi deve essere tolta Mi trovo quindi a dovere determinare

e a dovere togliere questa determinazione e avere a questo punto una sintesi nel senso che neacute la

singolaritagrave neacute lrsquouniversalitagrave da sole possono sussistere Tale decorso hellip costituisce propriamente la

vita di tutti i giorni e il costante lavorio della coscienza percettiva la quale opina di muoversi nella

veritagrave Qui la coscienza non fa che procedere senza posa verso il resultato onde tutte queste veritagrave o

determinazioni essenziali vengono egualmente toltehellip Qui fa un discorso intorno alla chiacchiera

dove vengono sigrave tolte volta per volta o la singolaritagrave o lrsquouniversalitagrave ma a vantaggio ora

dellrsquouna ora dellrsquoaltra non viene superata in una sintesi non viene conservata non permane lrsquouna

cosa o lrsquoaltra helliptuttavia in ogni singolo momento essa egrave consapevole di questrsquouna determinatezza come

del vero quindi di nuovo dellrsquoopposta Questo egrave vero questo egrave falso In qualche modo la coscienza

sospetta la loro inessenzialitagravehellip Che cioegrave sia la singolaritagrave sia lrsquouniversalitagrave prese per seacute siano

inessenziali Questo percheacute non bastano da sole devono essere insieme Ma per salvarle

dallrsquoimminente pericolo si mette a sofisticare e ciograve che testeacute essa stessa affermava come il non vero ora

afferma come il vero Mentre propriamente la natura di queste essenze non vere vuole spingere

lrsquointelletto a raccogliere insieme e quindi a togliere i pensieri di quella universalitagrave e singolaritagrave

dellrsquoanche e dellrsquouno di quella essenzialitagrave che egrave necessariamente congiunta con una inessenzialitagrave e di

un inessenziale che per altro egrave necessario - pensieri di inessenze - contro ciograve lrsquointelletto recalcitra e si

aiuta con i puntelli dellrsquoin quanto e dei diversi riguardi o col prendere su di seacute lrsquoun pensiero per

mantenere lrsquoaltro separato e come vero Ma egrave in seacute e per seacute la natura di queste astrazioni quella che le

raccoglie insieme il buon senso egrave preda di loro che lo travolgono nel loro gorgo In questa sorta di

circolo ermeneutico Se io non vedo che lrsquoessenziale sta nel cogliere questo movimento sono preso

e sballottato ora da un vero ora da un altro a seconda di quello che mi passa per la testa Esso

vorrebbe conferir loro il carattere della veritagrave ora prendendo su di seacute la loro non-veritagrave chiamando ora

lrsquoillusione una parvenza di cose infide e separando lrsquoessenziale da ciograve che a loro egrave necessario e che pur

deve essere inessenziale e mantenendo quello come lor veritagrave contro questo - mentre cosigrave lrsquointelletto

vuol conferir veritagrave a quelle astrazioni ad esse non mantiene la loro veritagrave ma a se stesso dagrave la non-

veritagrave Sempre nel voler mantenere distinti questi due aspetti manco la veritagrave dice Hegel ma che

cosa significa questo Egrave il discorso che faceva anche Severino volendo tener distinte quindi

astratte perdo il concreto cioegrave non tengo conto del modo in cui la cosa mi appare e lrsquointero mondo

allrsquointerno del quale questa cosa mi appare Egrave come se volessi sceverare distinguere ciograve che mi

appare dal mondo ma se io tolgo il mondo che egrave la condizione attraverso la quale mi appare ciograve

che mi appare scompare anche quella cosa Egrave questa la tragedia del pensiero occidentale Se tolgo

tutto ciograve che costituisce la condizione percheacute qualche cosa mi appaia cosa mi appare a questo

punto Qualcosa che risulta inessenziale Qui ci ricolleghiamo al discorso di prima al fatto che il

mio desiderio egrave rinviato a unrsquoaltra cosa percheacute questa risulta inessenziale e quindi cerco qualcosa

di essenziale ma trovo un altro inessenziale e cosigrave via allrsquoinfinito Percheacute il linguaggio risulta

invece essenziale Percheacute egrave nel linguaggio che tutte queste cose trovano la loro collocazione Il

linguaggio come lrsquointero intero senza il quale tutte queste cose non esisterebbero Egrave un altro modo

di formulare la cosa che diciamo da sempre qualunque cosa egrave qualcosa percheacute egrave nel linguaggio

quindi non crsquoegrave modo di astrarla dal linguaggio Questa egrave lrsquooperazione che si tenta sempre di fare

astrarre qualcosa dal linguaggio e allora scatta Hegel lo dice lrsquoillusione che qualcosa che egrave

strutturalmente inessenziale sia invece lrsquoessenziale ma non puograve essere essenziale per essere

essenziale occorre che abbia superato queste astrazioni Abbiamo finito il secondo capitolo il

prossimo il terzo si chiama Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Perograve egrave importante

che rimanga ben chiaro ciograve che ha detto fino a questo punto percheacute egrave proprio la base la base su

cui si muove tutta la Fenomenologia dello spirito anche quando parleragrave della dialettica servo-

67

padrone Dice che il servo si libera del padrone attraverso il suo lavoro percheacute il suo lavoro

modifica le cose mentre il padrone non modifica niente percheacute se ne sta ligrave in panciolle il lavoratore

modifica le cose e si ritrova anche lui modificato da ciograve stesso che ha modificato Hegel riprende

nel sociale ciograve che aveva detto nelle prime pagine In effetti potremmo dire che il significante

lavora il significato e ciograve che gli ritorna egrave se stesso cioegrave un significante ma in quanto altro in

quanto modificato dal significato Per dirla in un altro modo ancora il mio dire non egrave

semplicemente lrsquoespressione di un qualche che sta da qualche altra parte il mio dire costruisce il

ciograve di cui dico il mio fare e questo fare questo modificare ritorna nel mio dire e lo modifica Egrave

per questo che parlando mi trovo in un certo senso sempre spiazzato percheacute ogni volta che parlo

le cose che dico mi modificano continuamente Ciograve nonostante egrave necessaria una determinazione

egrave necessario che ciograve che dico sia quello che dico Quindi vedete che tornano esattamente i termini

di Hegel singolaritagrave e universalitagrave Ed egrave lrsquounica cosa come dicevo allrsquoinizio dalla quale egrave possibile

trarre una soddisfazione che non sia sempre spostata rinviata allrsquoinfinito su altre cose - oggi voglio

questo domani quellrsquoaltro dopodomani quellrsquoaltro ancora ecc ndash ma ogni cosa saragrave sempre in

vista di qualche cosrsquoaltro percheacute ogni singolo atto di parola egrave sempre in vista di qualche cosrsquoaltro

ma questo qualche cosrsquoaltro egrave il linguaggio La parola rinvia a se stessa il linguaggio non puograve

rinviare ad altro che non sia se stesso In questo caso il desiderio egrave soddisfatto soddisfatto percheacute

il ciograve che desidero non rinvia ad altro se non a se stesso Questo egrave un modo tra lrsquoaltro per costruire

unrsquoetica del linguaggio La soddisfazione viene da ligrave egrave lrsquounica soddisfazione praticabile possibile

non ce ne sono altre cioegrave una soddisfazione che rinvia a se stessa

Interventohellip

Non ci sarebbe piugrave la necessitagrave di imporre la propria volontagrave su altro o su altri La volontagrave di

potenza anche lei viene incanalata in ciograve stesso di cui egrave fatta cioegrave nel linguaggio quello che

chiamavo superpotenziamento intellettuale e cioegrave un continuo riflettere del linguaggio su se

stesso ininterrotto Come in uno specchio viene continuamente riflessa e quindi diventa lrsquounico

oggetto praticabile lrsquounico oggetto del desiderio lrsquounico che dia la soddisfazione che cioegrave non

sposti su altro Questrsquoapertura allrsquoetica del linguaggio in effetti pone le cose in un altro modo

ancora il linguaggio come il soddisfacimento come ciograve di cui si egrave soddisfatti Il desiderio egrave tale in

quanto rinvia sempre ad altro ma se a un certo punto questo altro non puograve che rinviare a se

stesso allora ecco che si inizia a praticare il linguaggio nel senso di riflettere il linguaggio

Riflettere il linguaggio significa fare ciograve che stiamo facendo pensare le cose pensare al fatto che

ciascuna cosa si offre non egrave un problema ma si offre come problema come qualcosa da interrogare

percheacute interrogandolo mostra altri rinvii altri aspetti altre questioni consente cioegrave di

praticare il linguaggio e di trarne soddisfazione

31 luglio 2019

Capitolo III pag 108 Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Questo universale

incondizionato il quale egrave ormai il vero oggetto della coscienzahellip Quindi lrsquooggetto della coscienza egrave un

universale egrave il significato hellipegrave tuttavia ancora oggetto della coscienza medesima che non ha compreso

peranco il suo concetto come concetto Non ha ancora inteso il concetto come concetto cioegrave in

quanto significato potremmo dire Le due cose sono essenzialmente da distinguere alla coscienza

lrsquooggetto dalla relazione verso un Altro egrave tornato in se stesso e quindi egrave divenuto in seacute concettohellip In

questo movimento egrave ritornato e la coscienza lo accoglie come concetto Mediante il movimento della

coscienza quellrsquooggetto egrave per noi cosigrave divenuto che quella egrave intrecciata nel divenire di questo cosiccheacute la

riflessione sui due lati egrave la medesima o egrave una riflessione sola hellip Cosigrave lrsquointelletto ha bensigrave tolto la sua

propria non veritagrave e la non veritagrave dellrsquooggettohellip Lrsquoha tolta nel senso che la non veritagrave dellrsquooggetto egrave

lrsquoopposizione opposizione in quanto lrsquooggetto cioegrave il significato potremmo dire che egrave differente

da seacute hellipe ciograve che cosigrave gli egrave resultato egrave il concetto del vero come vero che egrave in seacute che non egrave ancora concetto

68

o che manca dellrsquoesser-per-seacute della coscienza un vero cui lrsquointelletto senza in esso sapersi lascia fare a

suo modo Questo oggetto egrave lrsquooggetto della coscienza che egrave in seacute ma non egrave ancora per seacute cioegrave non

egrave ancora concetto egrave semplicemente un puro cogliere qualcosa A pag 110 Soltanto esser per seacute e

comportarsi verso altro in generale costituisce la natura e lrsquoessenza del contenuto la veritagrave delle quali

egrave di essere incondizionatamente Universale e il resultato egrave senzrsquoaltro universale Quindi lrsquoesser per seacute

egrave comportarsi verso altro Questione che ritorna continuamente A pag 111 il capitoletto si

intitola La forza e il gioco delle forze Qui il termine forza possiamo intenderlo come ciograve che i Greci

chiamavano ἐνέργεια cioegrave il lavoro il lavorare Lrsquoun momento appare dunque come lrsquoessenza trattasi

da parte come universale mezzo o come il sussistere di materie indipendenti Ma lrsquoindipendenza di

queste materie non egrave altro che questo mezzohellip Prima parlava di queste materie che sono tutte

presenti ma che non si compenetrano non si affegravettano lrsquouna con lrsquoaltra Faceva lrsquoesempio del sale

che sigrave ha un peso ma questo peso non affegravetta il fatto di essere cubico ecc Ma dire lrsquouniversale

in lui stesso sta in inseparata unitagrave con questa molteplicitagrave egrave come dire queste materie sono ciascuna

dove egrave lrsquoaltra esse si penetrano reciprocamente ma senza toccarsi percheacute viceversa il molteplicemente

distinto egrave altrettanto indipendente Ma con ciograve egrave anche in pari tempo posta la loro pura porositagrave o il

loro esser-tolto Quando io parlo del sale ci sono tutti questi aspetti ma il sale in quanto tale

comporta che tutti questi elementi vengano tolti non ci sono immediatamente A sua volta tale

esser-tolto o la riduzione di questa diversitagrave al puro esser-per-seacute non egrave altro che il mezzo stesso e questa

egrave lrsquoindipendenza delle differenze Ovverosia le differenze indipendentemente poste passano

immediatamente nella loro unitagrave e la loro unitagrave immediatamente nel dispiegamento e questo di nuovo

nella riduzione Come che per cogliere il sale in quanto tale io devo togliere tutte cose sennograve il sale

in quanto tale si disperde in infinite cose pur tuttavia il sale egrave queste cose- Ecco che sia sempre al

punto in cui diciamo che questo universale questo oggetto questa cosa egrave uno e molti

simultaneamente Poco piugrave sotto hellipecco che lrsquointelletto a cui il concetto della forza appartienehellip La

forza egrave il lavoro del movimento dialettico hellipegrave propriamente il concetto che sostiene i distinti momenti

come distintihellip Il concetto mantiene distinti questi momenti - gli aspetti del sale hellip giaccheacute essi

nella forza stessa non debbono essere distintihellip Percheacute in questo movimento dialettico di fatto

non sono distinti ma si distinguono nel concetto hellipla differenza sta quindi soltanto nel pensiero

Questo egrave un elemento importante Questa differenza che crsquoegrave allrsquointerno dellrsquooggetto sta solo nel

pensiero cioegrave egrave il pensiero che stabilisce tutti questi distinti Ossia in quel che sopra si egrave discorso egrave

stato posto soltanto il concetto della forza ma non la sua realtagrave Ma in effetto la forza egrave

lrsquoincondizionatamente universale che ciograve che egrave per un altro lo egrave anche in se stesso o che ha in lui la

differenza percheacute questa egrave solo lrsquoesser per un altro Questa egrave la forza egrave il movimento per cui ciascuna

cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per un altro Affincheacute dunque la forza sia nella sua veritagrave essa deve

venir lasciata interamente libera dal pensiero e posta come la sostanza di quelle differenzehellip quindi

la sostanza di quelle differenze non egrave che questo movimento Questa egrave la sostanza hellipprima essa

come quellrsquointera forza essenzialmente restante in seacute e per seacutehellip Quindi movimento che tuttavia resta

in seacute e per seacute hellippoi le sue differenze come momenti sussistenti sostanzialmente o sussistenti per seacute

Come dire che la forza questo movimento necessita di qualcosa di fermo Per potere dire che crsquoegrave

movimento occorre che ci sia qualcosa di fermo rispetto al movimento qualcosa che noi riteniamo

fermo rispetto al movimento sennograve come cogliamo il movimento A pag 113 Bisogna revocare la

posizione nella quale la forza si poneva come un Uno e la sua essenza quella di estrinsecarsi come un

Altro che le sopraggiunga dallrsquoesternohellip Questa egrave una questione che lui riprende continuamente

non dobbiamo pensare la forza come un qualche cosa che si aggiunge hellipla forza egrave piuttosto essa

stessa questo universale mezzo del sussistere dei momenti come materiehellip Sussistono in quanto

allrsquointerno del movimento hellipo essa si egrave estrinsecata e ciograve che avrebbe dovuto essere la sollecitazione

altra da lei lo egrave invece essa stessa Essa ora esiste dunque come il mezzo delle materie spiegate ma ha

anche essenzialmente la forma dellrsquoesser-tolto delle materie sussistenti o egrave essenzialmente Uno essendo

posta come il mezzo di materie questo esser-uno egrave ora un Altro da lei ed essa ha questa sua essenza

69

fuori di lei Sta dicendo che questa forza in quanto tale egrave Uno tuttavia essendo questa forza un

movimento un lavoro egrave sempre necessariamente presa fra seacute e qualche cosrsquoaltro che deve

muovere o dalla quale egrave mossa sollecitata Ma poicheacute essa deve essere necessariamente quale non egrave

stata ancora posta ecco che questo Altro sopravviene e la sollecita alla riflessione in se stessa o toglie

la sua estrinsecazione LrsquoAltro sopravviene rispetto a questa posta come Uno e la sollecita alla

riflessione su se stessa percheacute lrsquoAltro egrave sempre un Altro da seacute Quindi questo Altro da seacute comporta

il seacute e pertanto se poniamo questa forza come Uno non possiamo comunque togliere il fatto che

occorre che ci sia un Altro che la ldquocostringardquo a riflettere su di seacute cioegrave a ritornare in seacute Ma in effetto

essa stessa egrave questo esser-riflessa in seacute o questo esser-tolto della estrinsecazione lrsquoesser-uno dispare

comrsquoesso apparve ossia come un Altro essa lo egrave da seacute egrave forza ricompressa in seacute La forza questo

movimento prima si espande verso lrsquoatro poi in quanto altro da seacute ritorna su di seacute

ricomprimendosi Ciograve che sorge come altro e che la sollecita sia alla estrinsecazione sia al ritorno in se

stessa egrave quale immediatamente resulta esso stesso forza giaccheacute lrsquoaltro si mostra tanto come universale

mezzo che come uno e si mostra cosigrave che ciascuna di queste figure sorge in pari tempo solo come

momento dileguante Ciascuna delle due cose non crsquoegrave per seacute non crsquoegrave senza lrsquoaltra quindi dilegua

continuamente nellrsquoaltra la quale per essere quella che egrave deve dileguare nella precedente e cos igrave

via (Nel frattempo entra unrsquoaltra persona) Qui sta parlando della forza cioegrave il movimento

allrsquointerno del concetto Il concetto egrave fatto di un movimento continuo questo movimento Hegel

lo chiama ldquoforzardquo In greco energon egrave propriamente il lavoro quindi potremmo intendere la

forza come il lavoro che crsquoegrave nella parola Da prima la seconda forza come sollecitante e cioegrave come

universale mezzo si contrappone secondo il contenuto di questo mezzo stesso a quella che egrave determinata

come forza sollecitatahellip Quindi abbiamo una forza che sollecita e lrsquoaltra che egrave sollecitata hellipma

poicheacute quella egrave essenzialmente alternazione di questi due momenti ed egrave essa stessa forza ecco che in

effetto universale mezzo essa egrave soltanto quando venga a ciograve sollecitata e similmente anche soltanto

unitagrave negativa o ciograve che sollecita la forza al ritornare lo egrave mediante il proprio venir sollecitata Come

dire che questa forza che da una parte sollecita ma dallrsquoaltra viene sollecitata comporta sempre

che uno dei due elementi si imponga sullrsquoaltro e nel momento in cui si impone sullrsquoaltro

questrsquoaltro dilegua Poi una volta che egrave sollecitata questo essere sollecitata fa dileguare il

sollecitante Egrave sempre un movimento simultaneo ma continuo ininterrotto Il gioco di entrambe

le forse consiste dunque in questo opposto esser-determinato di entrambe nel loro esser-lrsquouna-per-lrsquoaltra

in questa determinazione e nellrsquoassoluto immediato scambio delle determinazionihellip Passiamo a pag

117 Parla dellrsquointerno dellrsquointerno come essenza qualcosa che egrave simile alla cosa in seacute di Kant In

quanto noi consideriamo il primo universale come il concetto dellrsquointellettohellip Il primo universale egrave

quello che appare hellipove la forza non egrave ancora per seacute ecco che ora il secondo universale egrave lrsquoessenza

della forza essenza quale si presenta come in seacute e per seacute Dapprima crsquoegrave il primo universale che il

concetto dellrsquointelletto dopodicheacute questa forza questo lavoro non egrave ancora per seacute non ha ancora

determinato lrsquoelemento che deve ritornare per definire il concetto per determinarlo O viceversa

se noi consideriamo il primo universale come lrsquoimmediato che per la coscienza dovrebbe essere un oggetto

effettuale ecco che questo secondo universale egrave determinato come il negativo della forza sensibilmente

oggettivahellip Se ciograve che io pongo come primo universale il concetto dellrsquointelletto egrave chiaro che ciograve

che interviene in un secondo momento saragrave un qualche cosa che non egrave questa cosa saragrave unrsquoaltra

cosa e quindi saragrave qualcosa che le si oppone un negativo A pag 118 (54) Il mondo ultrasensibile

Lrsquointerno lrsquoapparenza o fenomeno lrsquointelletto Tale verace essenza delle cose si egrave ora cosigrave determinata

che non immediatamente egrave per la coscienzahellip La coscienza non riesce a cogliere direttamente la

cosa in seacute crsquoegrave una mediazione Vedremo adesso di che cosa egrave fatta questa mediazione Il medio che

conchiude i due estremi (della forza) lrsquointelletto e lrsquointerno egrave lo sviluppato essere della forza essere che

per lrsquointelletto stesso egrave ormai un dileguare Tenete sempre conto che nella Fenomenologia dello

spirito si pone questo schema questo movimento dove si pongono due elementi e dove uno

dilegua per lrsquoaltro Il fatto egrave che questo altro a sua volta dilegua Prendiamo la questione del

70

significante e del significato Dico qualcosa dico un significante ma questo significante non egrave

significante senza il significato Chiaramente questo significato nel dire il significante dilegua

nel senso che ciograve che dico egrave il significante e non il significato tantrsquoegrave che de Saussure poneva la

barra tra significante e significato per indicare la non sovrapponibilitagrave delle due cose Quindi

questo significante muove verso il significato che lo fa diventare significante ma questo

significante di prima non egrave piugrave quel significante percheacute egrave stato trasformato dal significato ma

senza il significato non potrebbe essere significante quindi questa trasformazione continua egrave

inesorabile inevitabile Egrave la stessa cosa che poi riprese anche Heidegger parlando del mondo io

sono il mondo trasformo il mondo continuamente con il mio progetto ma una volta trasformato

questo mondo io stesso sono trasformato Crsquoegrave questo ritorno egrave il famoso circolo ermeneutico

Questo gioco delle forze egrave perciograve il negativo sviluppatohellip Il gioco delle forze vuole dire che uno egrave

positivo e lrsquoaltro egrave negativo dove il negativo egrave sempre necessariamente presente ovviamente

hellipma la veritagrave del negativo egrave il positivo vale a dire lrsquouniversale lrsquooggetto che egrave in seacute A pag 121 verso

la fine della pagina Ma di questo gioco delle forze noi abbiamo veduto che ha la seguente proprietagrave la

forza sollecitata da unrsquoaltra forza egrave a sua volta il sollecitante per questrsquoaltra la quale anche soltanto

cosigrave diviene sollecitante Ci sta dicendo che lrsquouno e lrsquoaltra sollecitante e sollecitata si scambiano

ininterrottamente la forza sollecitante diviene a sua volta sollecitata che sollecita poi quellrsquoaltra

Cosigrave qui egrave presente il solo scambio immediato o lrsquoassoluto scambiarsi della determinatezza costituente

lrsquounico contenuto di ciograve che sorge quello cioegrave di essere o universale mezzo o unitagrave negativa Esso nel

suo determinato sorgere cassa esso stesso immediatamente di essere cosigrave come esso sorgehellip Nel senso

che in questo movimento muta continuamente Questo movimento muta entrambe le cose sia

lrsquouna che lrsquoaltra hellipcon il suo determinato sorgere sollecita lrsquoaltro lato che cosigrave si estrinseca ossia

questo lato egrave ora immediatamente ciograve che doveva essere il primo Questo egrave il concetto fondamentale

in Hegel uno scambio ininterrotto Parlando crsquoegrave uno scambio ininterrotto il mio dire pone ciograve

che sto dicendo ciograve che sto dicendo modifica il mio dire modificando il mio dire di nuovo questo

dire modifica ciograve che sto dicendo e cosigrave via allrsquoinfinito Entrambi questi lati la relazione del

sollecitante e la relazione del contrapposto contenuto determinato sono ciascun per seacute lrsquoassoluto

invertirsi e scambiarsi Ma entrambe queste relazioni son di nuovo una medesima cosa e la differenza

di forma essere ciograve che sollecita e ciograve che egrave sollecitato egrave quella stessa che egrave la differenza di contenuto

vale a dire il sollecitato come tale il medio passivo il sollecitante invece il medio attivo lrsquounitagrave

negativa o lrsquouno Uno passivo e lrsquoaltro negativo ma si scambiano continuamente Con ciograve dilegua

ogni differenza di forze speciali che in questo movimento dovrebbero in generale esser presenti lrsquouna

contro lrsquoaltrahellip Una egrave sollecitante e lrsquoaltra egrave sollecitata sono una contro lrsquoaltra perograve non egrave cosigrave

ci sta dicendo hellipinfatti esse dipendono soltanto da quelle differenze e cosigrave anche insieme con quelle

due differenze la differenza delle forze viene a coincidere con una differenza sola In questo assoluto

scambio non crsquoegrave dunque neacute la forza neacute il sollecitare e venir sollecitato neacute la determinatezza di essere

mezzo sussistente e unitagrave riflessa in se stessa non crsquoegrave neacute qualcosa singolarmente per seacute neacute ci sono

opposizioni diverse - anzi quel che crsquoegrave in questo assoluto scambio egrave soltanto la differenza come

universale e come tale che ad essa si sono ridotte le molte opposizioni Tale differenza come differenza

universale egrave perciograve il Semplice nel gioco della forza stessa ed egrave il Vero di questo gioco la differenza egrave

la legge della forza Questa questione che ci sta dicendo egrave importante percheacute in effetti in questo

continuo movimento di fatto crsquoegrave una differenza continua la differenza tra sollecitante e

sollecitato Quindi quando io pongo unrsquoaffermazione e voglio sapere che cosrsquoegrave questa

affermazione se io guardo dentro questa affermazione che cosa trovo Qui crsquoegrave anche una critica

a Kant non egrave vero che la cosa in seacute non egrave reperibile egrave reperibile ma in quanto assoluta differenza

egrave unrsquoassoluta differenza nientrsquoaltro che questo Quando io voglio sapere la cosa in seacute che cosrsquoegrave

veramente la cosa mi trovo di fronte a unrsquoassoluta differenza Che egrave un porsquo ciograve che diceva de

Saussure se voglio sapere che cosrsquoegrave esattamente un significante che cosa ritrovo Trovo una

relazione differenziale con tutti gli altri significanti quindi questo significante non egrave che pura

71

differenza (60) Da prima lrsquointerno egrave soltanto lrsquouniversale in seacute Ma questo universale in seacute semplice egrave

in essenza altrettanto assolutamente la differenza universale esso egrave infatti il resultato stesso dello

scambio ovverossia lo scambio egrave sua essenzahellip La sua essenza egrave lo scambio non ha unrsquoaltra essenza

unrsquoaltra sostanza egrave solo scambio quindi pura differenza hellipma scambio come posto nellrsquointerno

qual esso in veritagrave egrave scambio quindi accolto nellrsquointerno come differenza altrettanto assolutamente

universale che quietata resta eguale a se stessa Questa pura differenza rimane ligrave crsquoegrave soltanto

differenza Crsquoegrave soltanto differenza nel momento in cui voglio trovare la cosa in seacute ovviamente

Ossia la negazione egrave momento essenziale dellrsquouniversalehellip Questo universale egrave fatto di negazione

Essendo nientrsquoaltro che differenza e chiaro che nella differenza ciascun elemento nega quellrsquoaltro

helliped essa o la mediazione sono dunque nellrsquouniversale una differenza universale Questa egrave espressa

nella legge come costate immagine della labile apparenza Poco piugrave avanti hellipla molteplicitagrave cioegrave

contraddice al principio dellrsquointelletto al quale come coscienza dellrsquointerno semplice il vero egrave lrsquounitagrave

in seacute universale La coscienza cerca lrsquooggetto in quanto unitagrave non in quanto differenza per in

quanto differenza non si conosceragrave mai quindi deve cercare qualcosa che sia seacute Esso deve quindi

piuttosto far coincidere le molte leggi in una legge cosigrave per es si son concepite come una legge la legge

secondo la quale una pietra cade e la legge secondo la quale muovonsi le sfere celesti Ma con questo

reciproco coincidere le leggi perdono la loro determinatezza la legge diviene sempre piugrave superficiale e

con ciograve si arriva in effetto a trovar non lrsquounitagrave di quelle leggi determinate ma una legge che tralascia la

loro determinatezza proprio come lrsquounica legge che unifica in se stessa la legge della caduta dei gravi

sulla terra e quella del movimento celeste che esprime in effetto queste due Lrsquounificazione di tutte le

leggi nellrsquoattrazione universale non esprime nessun ulteriore contenuto tranne il mero concetto stesso

della legge che ivi egrave posto come essente Lrsquoattrazione universale dice solamente che tutto ha una costante

differenza verso altro Se si attraggono egrave percheacute sono differenti Con ciograve lrsquointelletto ritiene di aver

trovato una legge universale in grado di esprimere lrsquouniversale effettualitagrave come tale ma nel fatto non

ha trovato che il concetto stesso della leggehellip Quando si stabilisce una legge con questa legge non egrave

che sappiamo come stanno le cose ma semplicemente abbiamo stabilito un concetto di legge

hellipogni realtagrave egrave in lei stessa conforme alla legge Da quel momento ogni realtagrave si conforma alla legge

Lrsquoespressione dellrsquoattrazione universale ha peraltro una grande importanza percheacute essa egrave diretta contro

quel rappresentare privo di pensiero cui tutto si offre nella forma dellrsquoaccidentalitagrave e per cui la

determinatezza ha la forma dellrsquoindipendenza sensibile Andiamo avanti a pag 128 Ciograve che dunque

lrsquointelletto esprime egrave soltanto la necessitagrave propria differenza che esso soltanto cosigrave istituisce esprimendo

in pari tempo che la differenza non egrave una differenza della cosa stessa Appartiene allrsquointelletto non

alla cosa Tale necessitagrave che sta soltanto nella parola egrave quindi il racconto dei momenti che ne

costituiscono il circolo essi vengono bensigrave distinti ma della loro differenza dicesi parimente non essere

differenza della cosa stessa e perciograve essa vien subito tolta di nuovo questo movimento dicesi dichiarare

o spiegare Quando si spiega qualche cosa che cosa fa lrsquointelletto Toglie tutto ciograve che considera

non vero e accoglie solo ciograve che considera vero Egrave una critica che Hegel sta facendo al pensare

comune alla scienza non alla scienza come la intende lui ovviamente Il singolo accadimento del

lampo per es viene assunto come un universale e questo universale viene espresso come la legge

dellrsquoelettricitagrave poi la spiegazione riassume la legge nella forza come essenza della legge Questa forza egrave

allora cosigrave costituita che quando si estrinseca sorgono elettricitagrave opposte le quali di nuovo dileguano

lrsquouna nellrsquoaltra cioegrave la forza egrave appunto costituita come la legge si dice che entrambe non siano per

nulla distinte In questo movimento tautologico lrsquointelletto come resulta rimane attaccato alla calma

unitagrave del suo oggetto e il movimento cade solo nellrsquointelletto e non nellrsquooggetto siffatto movimento egrave un

dichiarare che non solo non dichiara nulla ma che egrave a tal segno chiaro che mentre vorrebbe dire

qualcosa di differente dal giagrave detto non dice proprio niente anzi ripete soltanto la stessa cosa In questo

movimento tautologico egrave chiaro che non crsquoegrave la possibilitagrave di andare oltre nella tautologia si ripete

ciograve che si egrave giagrave detto Infatti dice Con questo movimento nella cosa stessa non sorge nulla di nuovo

anzi esso vien preso in considerazione soltanto come movimento dellrsquointelletto Pag 129 (67) Daccheacute

72

peraltro il concetto come concetto dellrsquointelletto egrave ciograve stesso che egrave lrsquointerno delle cose questo scambio come

legge dellrsquointerno diviene per lrsquointelletto Questo scambio di forze questo movimento dialettico

diviene ma diviene per lrsquointelletto non esiste di per seacute Esso sperimenta dunque come sia la legge

dellrsquoapparenza stessa che divengano delle differenze che non sono tali o che lrsquoomonimo si respinge da

se stesso e come anche le differenze siano solo tali da non essere differenze e quindi da togliersi impara

dunque come sia legge dellrsquoapparenza che il non omonimo si attrae I contrari si attraggono gli

identici si respingono E questa egrave una seconda legge il cui contenuto egrave opposto a ciograve che dianzi fu

chiamato legge cioegrave alla differenza che resta costantemente eguale a se stessahellip Afferma delle cose

ma poi le riprende e le riarticola in un altro modo Nel gioco delle forze tale legge resultograve proprio come

questo assoluto passare e come puro scambio lrsquoomonimo la forza si scompone in unrsquoopposizione che

dapprima appare come una differenza indipendente ma che in effetto dimostra di non esserlohellip

Prima scomponendosi questa forza appare come due cose indipendenti tra loro ma dice Hegel

non egrave proprio cosigrave hellipinfatti ciograve che si respinge da se stesso egrave lrsquoomonimo e ciograve che egrave respinto ha poi

essenzialmente la capacitagrave di attrarsi cheacute esso egrave il medesimo quindi la differenza istituita non essendo

differenza si toglie di nuovo Lui prende lrsquoomonimo che egrave lo stesso questo stesso si divide nello

stesso e in altro da seacute quindi questo stesso egrave anche differente ma una volta posto come

differente egrave il fatto di essere differente ciograve che in un certo senso lo rende identico percheacute la sua

specificitagrave egrave questa Essa si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza

assoluta e questa differenza della cosa non egrave dunque altro che lrsquoomonimo il quale si egrave respinto da seacute e

perciograve pone soltanto unrsquoopposizione che non egrave opposizione Mentre prima diceva che la differenza non

appartiene alla cosahellip dice si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza

assoluta Percheacute Percheacute questa differenza della cosa non egrave altro che la stessa cosa ma in quanto

altra cosa Ciascuna cosa egrave per seacute in quanto altro Egrave questo che egrave sempre presente in Hegel Anche

nella tautologia se io dico A egrave A questo A si sdoppia in due A e una si oppone allrsquoaltra non sono

la stessa cosa A pag 134 parla dellrsquoinfinitagrave che rappresenta questo movimento continuo

ininterrotto e che poi lui chiama lrsquoinfinitagrave della vita qualcosa che non puograve fermarsi su alcuncheacute

In effetti ciograve che ci sta dicendo egrave che lrsquoessere cosigrave come egrave stato pensato non crsquoegrave lrsquoessere egrave un

continuo dileguare e comparire un continuo dileguare e ristabilirsi per dileguare di nuovo in

altro Lui ha parlato dellrsquoinverso ciascuna cosa egrave in seacute ma anche altro da seacute e quindi crsquoegrave una sorta

di continua inversione dove il seacute medesimo si trasforma in altro da seacute e questo altro da seacute torna

nel seacute medesimo hellipnella differenza che egrave interna lrsquoopposto non egrave soltanto Uno di Due - altrimenti

esso sarebbe un essente e non un oppostohellip Non egrave soltanto Uno Se fosse soltanto Uno sarebbe un

qualcosa che egrave hellipanzi egrave lrsquoopposto di un opposto ossia lrsquoAltro egrave immediatamente esso stesso presente

in quellrsquoopposto LrsquoAltro non egrave qualcosa che si aggiunge da fuori ma egrave qualcosa che egrave sempre

presente nellrsquoin seacute in ciograve che appare ciograve che appare egrave sempre ciograve che appare in quanto egrave anche ciograve

che non appare in quanto egrave Altro Questo Altro ciograve di cui egrave fatto egrave ciograve che consente a quellrsquouno

di essere quello che egrave cosigrave come tutti i significanti che sono differenti da un significante sono

necessari percheacute quel significante esista Io posso ben porre qui il contrario e lagrave lrsquoaltro di cui esso egrave

il contrario dunque il contrario da un lato in seacute e per seacute senza lrsquoAltro ma appunto percheacute io ho qui il

contrario in seacute e per seacute esso egrave il contrario di se stesso o ha in effetto giagrave immediatamente presente in

lui lrsquoAltro Egrave chiaro che se di una cosa pongo il suo contrario e poi faccio il contrario di questo

contrario ritorno da dove sono partito Egrave questa lrsquoinfinitagrave di cui parla questo movimento

continuo ininterrotto A pag 135 (73) Questa infinitagrave semplice o il concetto assoluto egrave da dirsi

lrsquoessenza semplice della vita lrsquoanima del mondo il sangue universale che onnipresente non vien

turbato neacute interrotto da differenza alcuna e che egrave anzi tutte le differenze noncheacute il loro esser-toltohellip

Egrave tutte le differenze il significante egrave tutti gli altri significanti in quanto tolti sennograve non crsquoegrave Questa

infinitagrave semplice egrave eguale a se stessa percheacute le differenze sono tautologiche sono differenze che non sono

differenze Tale essenza eguale a se stessa si rapporta quindi soltanto a se stessa A se stessa e cosigrave ciograve

a cui tende il rapporto egrave un Altro e il rapportarsi a se stesso egrave piuttosto lo scindere ossia proprio quella

73

autoeguaglianza egrave differenza interna Se io mi rapporto soltanto a me stesso egrave chiaro che ci sono io

e me stesso siamo in due crsquoegrave quindi una scissione ne parleragrave a breve A pag 136 verso la metagrave

Lrsquoeguale a se stesso si scinde il che significa esso si toglie come qualcosa giagrave scisso si toglie come

esser-altro Lrsquounitagrave della quale si suol dire che da essa la differenza non puograve venir fuori egrave essa stessa

in effetto soltanto lrsquoun momento della scissione egrave lrsquoastrazione della semplicitagrave che sta di contro alla

differenza Lrsquouguale a se stesso si scinde A=A quindi questa A si egrave scissa in A=A il che significa

che esso lrsquouguale a se stesso si toglie come qualcosa di giagrave scisso Questa A che dovrebbe essere

uguale a se stessa si toglie in quanto tale percheacute abbiamo di fronte non piugrave la A ma una scissione

A=A Ma se lrsquounitagrave egrave proprio lrsquoastrazionehellip Qui crsquoegrave Severino lrsquounitagrave egrave lrsquoastrazione hellipse egrave solo lrsquoUno

degli opposti allora egrave giagrave detto chrsquoessa egrave lo scinderehellip Questa unitagrave egrave giagrave una scissione percheacute se io

voglio dire che A egrave A per confermarla per stabilirla devo scinderla Quindi anche le differenze

della scissione e del divenir eguale a se stesso non sono che questo movimento del togliersihellip Per dire

che A egrave se stessa devo scinderla A=A quindi la A in quanto tale non crsquoegrave si egrave tolta crsquoegrave soltanto

questa scissione tuttavia questa scissione egrave la condizione percheacute ci sia la A percheacute questa

scissione parla delle A hellippercheacute essendo lrsquoeguale a se stesso che deve ancor scindersi - ossia diventare

il proprio contrario - unrsquoastrazione o giagrave esso stesso qualcosa di scisso il suo scindere egrave un togliere ciograve

che esso egrave ed egrave dunque il togliere il suo stato di scissione Quindi crsquoegrave questa scissione la A che si

scinde in A=A ma per potere identificare la A devo togliere questa scissione percheacute sennograve la A

egrave anche il suo opposto quindi egrave anche non-A Pertanto devo porre questa scissione per poterla

togliere Vedete che qui crsquoegrave Severino Infatti lui come risolveva il problema Facendo quella sua

famosa formula (A=A)=(A=A) A pag 137 Ma questo divenir-eguale egrave altrettanto immediatamente

uno scindere cheacute lrsquointelletto toglie le differenze e pone lrsquoUno della forza soltanto istituendo una nuova

differenza di legge e forza la quale in pari tempo non egrave differenza e proprio percheacute questa differenza

non egrave tale procede esso stesso di nuovo a togliere questa differenza lasciando che la forza abbia proprio

la stessa costituzione della legge Questa differenza nella scissione deve togliere la scissione per

stabilire la A quindi prima crsquoegrave la scissione per potere stabilire che egrave una A ma poi devo togliere

questa scissione per tornare a stabilire che egrave una A percheacute se egrave scissa non egrave una A ma unrsquoaltra

cosa egrave una scissione di A A pag 138 Poicheacute lrsquooggetto della coscienza egrave questo concetto dellrsquoinfinitagravehellip

Lrsquooggetto della coscienza si occupa di questa infinitagrave cioegrave di questo movimento ininterrotto

hellipessa egrave cosigrave coscienza della differenza come differenza immediatamente altrettanto tolta la coscienza

egrave per se stessa egrave il distinguere dellrsquoindistinto o autocoscienza Io mi distinguo da me stesso e in

questrsquoatto egrave immediatamente per me che questo distinto non egrave distinto Io lrsquoomonimo mi respingo da

me stesso ma questo distinto ossia qualcosa che egrave inegualmente posto mentre egrave distinto

immediatamente piugrave non costituisce per me una differenza Per potere dire io devo scindere questo

io cioegrave devo dire io e poi porre lrsquoio come oggetto come oggetto di ciograve che sto dicendo perograve sono

sempre io e quindi ecco che questo distinto si scinde soltanto scindendosi posso dire io E qui si

avvicina alla questione dellrsquoautocoscienza La coscienza di un Altro di un oggetto in generale egrave

anchrsquoessa necessariamente autocoscienza esser-riflesso in se stesso coscienza di se stesso nel suo esser-

altro Egrave la coscienza che si accorgehellip Diciamola cosigrave partendo dallrsquoin seacute e il per seacute la coscienza

coglie lrsquooggetto lrsquooggetto con il per seacute diventa determinato ma questa determinazione questo

universale non egrave poi cosigrave determinato percheacute si scompone in infinite cose Quindi lrsquoin seacute si rivolge

al per seacute come il significante si rivolge al significato per determinarsi per sapere che cosrsquoegrave ma per

sapere che cosrsquoegrave si accorge che questo ldquoche cosrsquoegraverdquo lo rinvia continuamente ad altro A questo

punto ritorna su di seacute in quanto infinitagrave diciamola cosigrave e allora chi garantisce che questa cosa

egrave questa cosa Chi la percepisce questo io egrave lui che dovrebbe garantire questa identitagrave solo che

questo io a sua volta si scinde per potere dire ldquoiordquo devo scindere Risuona in questo caso la

battuta di Rimbaud che diceva ldquoIo egrave un altrordquo Ora la coscienza a questo punto diventa

autocoscienza ndash lo vedremo nel prossimo capitolo ndash nel momento in cui accoglie il fatto che il per

seacute a cui si rivolge in effetti egrave per lrsquoio per lrsquoin seacute che lrsquoha posto e che quindi in questo movimento

74

lrsquoin seacute scompare nel per seacute il significante scompare nel significato Tenete conto che queste

relazioni sono sempre alquanto problematiche ma usiamole lo stesso Il significante scompare nel

significato questo significato non puograve essere tuttavia determinato in alcun modo percheacute egrave

unrsquoinfinitagrave di elementi Tuttavia io devo determinarlo e quindi che cosa succede Succede che

questo significato questo per seacute torna nellrsquoin seacute ma tenendo conto di tutto ciograve che ha dovuto

togliere per potere fermare qualcosa Qualcosa deve essere fermato non crsquoegrave movimento se non si

parte da qualcosa di fermo ma percheacute qualcosa sia fermo devo determinarlo togliendo tutto ciograve

che questa cosa non egrave quindi identificandola in qualche cosa Il lavoro che fa la coscienza per

Hegel egrave questo cammino dallrsquoin seacute al per seacute dove la coscienza trova il per seacute cioegrave la cosa lrsquooggetto

il significato ma la trova sempre per un altro Ma chi egrave questo ldquoper un altrordquo Non egrave altro che per

seacute Quindi la coscienza che ritorna su se stessa dopo aver colto lrsquooggetto in quanto differente e

diventa autocosciente cioegrave si rende conto che quellrsquooggetto egrave differente per lei per la coscienza -

egrave la coscienza che ha fatto tutto questo lavoro questa forza Quindi lrsquoautocoscienza diviene per

seacute e si accorge che tutto questo lavoro non porta ad altro che a tenere conto del fatto che lrsquoin seacute egrave

per lrsquooggetto ma lrsquooggetto egrave per lrsquoin seacute percheacute egrave lrsquoin seacute che lo pone in quanto tale Il significato egrave

per il significante non esiste il significato da seacute Quindi in tutto questo movimento

lrsquoautocoscienza non egrave altro che lrsquoaccorgersi che ndash torniamo a usare i termini significante e

significato ndash che il significante necessita del significato che dovrebbe determinare il significante

ma non lo determina se non come infinito e quindi torna al significante ma questo significante

al quale torna come infinito rede il primo significante dal quale si era partiti un altro significante

per cui non egrave piugrave lo stesso di prima Ecco percheacute parlando ci si altera continuamente ciograve che si

dice modifica immediatamente e continuamente il mio dire il quale mio dire modifica il ciograve che io

dico e ciograve che dico modifica il mio dire incessantemente e ininterrottamente Ed egrave questo che

costituisce lrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza egrave rendersi conto di questo e cioegrave che quando dico

qualche cosa il ciograve che dico egrave per me che lo sto dicendo egrave questo io che sta dicendo questa cosa ciograve

per cui il per seacute egrave per me poi dice Hegel diventa il per noi cioegrave siamo noi che stabiliamo che la

cosa sta in un certo modo Il ldquoper noirdquo non egrave molto diverso da ciograve che Peirce chiamava ldquoveritagrave

pubblicardquo o che Heidegger chiamava la ldquochiacchierardquo siamo noi con le nostre conoscenze con le

nostre fantasie con le nostre storie con i nostri racconti che stabiliamo il significato di una certa

cosa che diventa per noi Ma questo significato di per seacute non egrave altro che un puro movimento Se

io voglio sapere esattamente che cosrsquoegrave quel significato cercando lrsquoessenza della cosa in seacute trovo

sempre e soltanto differenze nientrsquoaltro che questo La differenza egrave una relazione Lo diceva anche

Greimas A e B una volta che sono in relazione non sono piugrave A e B sono una relazione cioegrave una

differenza Quindi a questo punto come percepisco qualche cosa La percepisco sempre e soltanto

allrsquointerno di una serie di rinvii e quindi di differenze dove un qualche cosa si determina Viene

determinata sigrave in quanto io tolgo tutte le opposizioni ma togliendo queste opposizioni mi illudo

di determinare qualche cosa ma in realtagrave tutte queste opposizioni rimangono non vengono

eliminate sono sempre ligrave Quindi di fatto ciograve che io percepisco aveva ragione Hjelmslev egrave

lrsquooggetto che non egrave altro che lrsquointersezione di un fascio di relazioni Egrave questo che percepisco ed egrave

in questo modo che io ho esperienza della percezione attraverso differenze Differenze dove a un

certo punto qualche cosa si determina ma si determina unicamente togliendo le sue opposizioni

ma togliendole solo per poterla determinare Una volta determinata togliendo le opposizioni

questa cosa che dovevo determinare si egrave alterata non egrave piugrave quella di prima Esattamente come

dice Severino rispetto allrsquoessere e al non essere ho lrsquoessere ma se non tolgo il non essere questo

essere egrave autocontraddittorio allora devo porre il non essere ma come non non essere quindi come

tolto ma una volta tolto il non essere lrsquoessere da cui sono partito che prima era

autocontraddittorio egrave diventato incontraddittorio e quindi egrave cambiato egrave diventato unrsquoaltra

cosa Potremmo dire forzando un porsquo la cosa che ciograve che percepisco egrave sempre qualche cosrsquoaltro

A pag 139 (76) Noi vediamo che nellrsquointerno dellrsquoapparenza lrsquointelletto non egrave in veritagrave nientrsquoaltro

75

dallrsquoapparenza stessahellip Lrsquointelletto egrave ciograve che appare egrave quella cosa che mi appare hellipma non

comrsquoessa in quanto gioco di forze sigrave bene egrave questrsquoultimo nei suoi momenti assolutamente universali e

nel movimento di essi e in effetto fa esperienza solo di se stesso Di che fa esperienza lrsquointelletto Solo

di se stesso non fa lrsquoesperienza della cosa non puograve farla Elevata sopra la percezione la coscienza si

presenta conclusa con lrsquoultrasensibile attraverso il medio dellrsquoapparenza mediante il quale essa guarda

in quello sfondo I due estremi quello de puro interno e quello dellrsquointerno che guarda in questo puro

internohellip Abbiamo lrsquointerno lrsquoessenza e poi lrsquointelletto che guarda questo puro interno hellipsono

venuti ora a coinciderehellip Sono diventati la stessa cosa Crsquoegrave questo interno e io che lo guardo siamo

la stessa cosa Tale cortina egrave dunque caduta dinanzi allrsquointerno egrave presente cioegrave lrsquoatto per cui lrsquointerno

guarda nellrsquointerno egrave presente cioegrave il guardare dellrsquoomonimo indistinto il quale respinge se stesso e si

pone come interno indistinto ma pel quale egrave altrettanto immediatamente presente lrsquoindistinzione di

entrambi i termini Un guardare lrsquointerno e poi un guardare mentre si guarda lrsquointerno come dire

che lrsquointelletto vede la cosa ma in realtagrave vede soltanto se stesso Egrave questo che fa lrsquointelletto non

vede la cosa Per questo motivo dicevo vede sempre altro Questa egrave lrsquoautocoscienza questo

guardare lrsquointerno e questo guardare il guardare lrsquointerno Egrave chiaro allora che dietro la cosiddetta

cortina che dovrebbe occultare lrsquointerno non crsquoegrave niente da vedere a meno che noi stessi non ci rechiamo

lagrave dietro e percheacute si vegga e percheacute lagrave dietro ci sia qualcosa che possa esser veduto Quando io cerco di

andare dietro la cosa cosa vedo se non sempre me stesso cioegrave il mio intelletto che sta ponendo

quella cosa che io voglio vedere Lo ha detto chiaramente dietro a questa cosa non crsquoegrave niente ma

se io vado dietro allora vedo me che vado dietro Il prossimo capitolo egrave quello sullrsquoautocoscienza

Egrave uno dei capitoli piugrave importanti della Fenomenologia dello spirito percheacute egrave la questione essenziale

tutto ciograve che abbiamo detto fino adesso ci conduce allrsquoautocoscienza alla sintesi

7 agosto 2019

Questo IV Capitolo che si chiama La veritagrave della certezza di se stesso egrave un capitolo breve ma

decisivo Ci sono due aspetti importanti lrsquouno egrave il passaggio dalla coscienza allrsquoautocoscienza

lrsquoaltro invece egrave il porre lrsquoautocoscienza come un qualche cosa che si sdoppia e cioegrave

lrsquoautocoscienza si rivolge a unrsquoaltra autocoscienza Questa egrave la base del discorso che cominceragrave a

fare nel capitolo successivo intorno al servo e al padrone Infatti la sezione successiva si chiama

Indipendenza e dipendenza dellrsquoautocoscienza signoria e servitugrave Egrave unrsquoautocoscienza duplicata

Comincia quindi a dire come la coscienza si volge in autocoscienza Potete pensare cosigrave la

coscienza lrsquoenunciato ldquoIo sonordquo Giagrave ma sono che cosa Egrave qualcosa che rimane indeterminato

non egrave ancora per seacute egrave in seacute pura percezione Lrsquoautocoscienza invece dice ldquoIo sono Iordquo Vedete

giagrave in questa formulazione ldquoIo sono Iordquo una sorta di doppio Io e Io Ma vediamo cosa ci dice

Hegel Nelle forme della certezza finora incontrate alla coscienza il vero egrave qualcosrsquoaltro da essa stessa

Questo lo aveva giagrave detto il vero non posso trovarlo fuori dalla coscienza sennograve non lo

raggiungerograve mai Ma il concetto di questo vero dilegua nellrsquoesperienza che di esso vien fatta Sta

dicendo che lrsquoesperienza che io faccio del vero dilegua percheacute questa cosa che io credo vera si

mostra essere non vera Lrsquooggetto era in seacute immediatamente e costituiva lrsquoessente della certezza

sensibile la cosa concreta della percezione la forza dellrsquointelletto ma lrsquooggetto mostra piuttosto di non

essere in veritagrave cosigrave anzi risulta che tale in seacute costituisce un modo nel quale lrsquooggetto egrave solo per un Altro

il concetto di esso si supera nellrsquooggetto effettuale o la prima rappresentazione immediata si supera

nellrsquoesperienzahellip Prima crsquoegrave la percezione immediata e poi crsquoegrave lrsquoesperienza della cosa Ovviamente

lrsquoesperienza della cosa egrave giagrave un interrogare egrave giagrave un aggiungere elementi hellipe nella veritagrave andava

perduta la certezza Ero certo che la cosa era cosigrave ma una volta raggiunta la veritagrave la veritagrave egrave

unrsquoaltra dice che questa cosa non egrave cosigrave Quindi cerco la certezza immaginando che la certezza

corrisponda alla veritagrave ma quando trovo la veritagrave perdo la certezza Ma ormai egrave sorto ciograve che non

si attuava nelle precedenti relazioni vale a dire una certezza eguale alla sua veritagrave infatti la certezza egrave

76

il suo proprio oggetto a se stessa e la coscienza egrave a se stessa il vero La coscienza ha se stessa come

proprio oggetto percheacute io penso di una cosa che sia proprio quella e quindi questo oggetto lo

immagino lo suppongo essere quello che egrave Quindi egrave come se attribuissi allrsquooggetto la sua veritagrave

cioegrave egrave vero per conto suo mentre la veritagrave ci dice appartiene alla coscienza non allrsquooggetto La

coscienza quindi egrave bensigrave anche un esser-altro vale a dire la coscienza distingua ma distingue qualcosa

chrsquoegrave per essa in pari tempo un non-distinto La coscienza distingue qualche cosa per poterla

cogliere ma questo qualcosa che distingue in quanto tale egrave un indistinto in quanto egrave sempre per

altro non egrave altro che una serie di relazioni Se noi chiamiamo concetto il movimento del saperehellip

Movimento quindi che giunge alla cosa e si accorge che la cosa egrave nella coscienza hellipe oggetto il

sapere come unitagrave quieta o come Io vediamo allora che non solo per noi ma anche per il sapere stesso

lrsquooggetto corrisponde al concetto Quindi lrsquooggetto non ha una vita propria non esiste di per seacute

Porre lrsquooggetto come concetto comporta che lrsquooggetto egrave un risultato Le cose si pongono sempre

come risultato di un lavoro dialettico la cosa non egrave mai quella che egrave per seacute - ma anche il per seacute

come sappiamo egrave un risultato O nellrsquoaltra guisa chiamando concetto ciograve che lrsquooggetto egrave in seacutehellip

Lrsquooggetto che egrave in seacute cosigrave come si mostra egrave un concetto hellipe oggetto ciograve chrsquoesso egrave come oggetto o per

un Altrohellip Il concetto non egrave altro che lrsquooggetto in seacute Concetto o significato Potremo dire che

lrsquooggetto non egrave altro che un significato Poi dice piugrave o meno la stessa cosa ciograve chrsquoesso egrave come oggetto

o per un Altro quindi lrsquooggetto egrave una relazione in quanto egrave qualcosa che egrave per un Altro hellipegrave chiaro

allora che lrsquoesser-per-seacute e lrsquoesser-per-un-altro siano lo stessohellip Infatti questi due passaggi questi

due momenti sono gli stessi hellipinfatti lo in-seacute egrave la coscienza ma essa egrave anche ciograve per cui un altro (lo

in-seacute) egravehellip Quindi la coscienza egrave lrsquoin seacute ma non soltanto egrave ciograve per cui un altro (lo in seacute) egrave Lrsquoin seacute

egrave ciograve che mi appare ma egrave anche ciograve che mi appare qualche cosa che egrave per altro quindi egrave in seacute ma

anche per altro helliplrsquoIo egrave il contenuto del rapporto noncheacute il rapportare medesimohellip Vedete come

insiste a porre la questione anche se in termini mai diretti della relazione Ci sono sempre

relazioni in Hegel A pag 144 (2) Lrsquoautocoscienza in seacute Qui passiamo dalla coscienza

allrsquoautocoscienza dallrsquoldquoIo sonordquo allrsquoldquoIo sono Iordquo Mentre il primo lrsquoldquoIo sonordquo rimane

indeterminato ancora non so cosa sono Io cosa sono Sono una macchina da scrivere No sono

Io e quindi a questo punto lo determino questo ldquoIo sono Iordquo egrave lrsquoautocoscienza egrave il per seacute egrave la

determinazione Con lrsquoautocoscienza noi siamo entrati nel peculiare regno della veritagrave Percheacute ligrave crsquoegrave

la veritagrave Bisogna vedere come la figura dellrsquoautocoscienza sorge da prima Se noi consideriamo questa

nuova figura del sapere - il sapere di se stesso - in relazione al precedente - il sapere di un altro - ecco

che questrsquoultimo egrave bensigrave dileguatohellip Cioegrave il sapere di se stesso si puograve porre a condizione che dilegui

il sapere di un altro vale a dire per potere dire che qualcosa egrave se stesso devo eliminare ciograve che egrave

altro rispetto a lui Pensate sempre a quella cosa che faceva Severino e che abbiamo evocato mille

volte essere e non essere Io pongo lrsquoessere ma se non pongo anche il non essere per poi toglierlo

questo essere rimane adiacente al non essere e quindi egrave essere ma anche non essere e questa egrave

una contraddizione Quindi devo porre il non essere per toglierlo hellipma i suoi momenti si sono

tuttavia conservatihellip Ciograve che ho tolto si conserva se io tolgo il non essere dallrsquoessere sigrave certo non

crsquoegrave piugrave ma si conserva e si conserva percheacute egrave la condizione percheacute lrsquoessere sia esattamente quello

che egrave cioegrave incontraddittorio Qualche riga dopo Quel che sembra essere andato perduto egrave solo il

momento principale vale a dire il semplice indipendente sussistere per la coscienza Egrave questo che

sembra essere perduto quando parlo di essere non parlo di non essere ma per potere parlare di

essere in modo incontraddittorio ci deve essere il non essere Ma in effetto lrsquoautocoscienza egrave la

riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito ed egrave essenzialmente il ritorno dallrsquoesser-altro

Quindi la riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito e a seguire il ritorno dallrsquoesser-altro

cioegrave percheacute sia quello che egrave occorre che ci sia lrsquoaltro da seacute in quanto tolto Autocoscienza essa egrave

movimento ma poicheacute distingue da seacute solo se stessa come se stessa ecco che ad essa la differenza

immediatamente come un esser-altro egrave toltahellip Solo a questa condizione lrsquoautocoscienza egrave

determinata se tolgo tutto ciograve che non egrave A pag 145 Quindi per essa lrsquoesser-altro egrave come un essere

77

o come un momento distintohellip Questo essere altro non egrave che sia nulla egrave un essere crsquoegrave ma egrave distinto

hellipma come secondo momento distinto egrave per essa anche lrsquounitagrave di se stessa con questo distinto

Riprendiamo lrsquoesempio di Severino con il quale egrave piugrave facile intendere essere e non essere Anche

questo non essere egrave ed egrave distinto dallrsquoessere ma costituiscono una unitagrave soltanto se costituiscono

una unitagrave lrsquoessere egrave incontraddittorio soltanto se per usare le parole di Severino egrave il concreto

mentre i due momenti sono gli astratti il concreto egrave lrsquoessere in quanto ritornato dal non essere in

quanto tolto Introduce poi la questione della concupiscenza o appetito Per comporre questa

unitagrave egrave chiaro che io devo avere una sorta di appetito cioegrave lo inseguo lo desidero verso ciograve che

devo togliere Lo desidero in quanto egrave ciograve che egrave necessario che ci sia per essere tolto E conclude

dicendo Lrsquoautocoscienza si presenta qui come il movimento nel quale lrsquoopposizione viene tolta e a lei

ne diviene lrsquoeguaglianza si se stessa con seacute Togliere lrsquoopposizione chiaramente sappiamo che

questa egrave la condizione percheacute io possa determinare qualcosa togliere lrsquoopposto Tutta la dialettica

sta qua Una volta tolto lrsquoopposto non egrave che mi rimane solo uno dei due No mi rimane il primo

che perograve non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa Dopo crsquoegrave questrsquoaltro capitoletto La vita La

vita per Hegel non egrave altro che questo movimento Lrsquooggetto il quale per lrsquoautocoscienza egrave il

negativohellip Il negativo egrave ciograve che gli si oppone hellipda parte sua per noi o in seacute egrave tuttavia ritornato

altrettanto in se stesso quanto drsquoaltra parte ritornata in se stessa egrave anche la coscienza Questrsquooggetto

il negativo egrave tornato alla coscienza cioegrave egrave stato accolto in quanto quellrsquoelemento che devo negare

per potere affermare il primo Per tale riflessione in se stesso lrsquooggetto egrave divenuto vita Questa egrave una

nozione che posta cosigrave sembra abbastanza irrilevante ma invece per Hegel la lrsquooggetto le cose

sono la vita Sono la vita percheacute le cose sono prese in questo continuo movimento

dellrsquoautocoscienza cioegrave prese nel continuo movimento di porre e togliere Ciograve che lrsquoautocoscienza

distingue da seacute (considerandolo) come essentehellip Lrsquoautocoscienza distingue da seacute qualche cosa che

non egrave autocoscienza hellipin lui in quanto egrave posto come essente non ha meramente il modo della certezza

sensibile e della percezione anzi egrave un essere riflesso in se stessohellip Questa cosa che lrsquoautocoscienza

distingue da seacute non ha meramente il modo della certezza sensibile e della percezione egrave un essere

riflesso in se stesso cioegrave esiste in quanto preso nella coscienza hellipe dunque lrsquooggetto dellrsquoimmediato

appetitohellip Ciograve che io cerco per togliere hellipegrave un vivente Capite che qui si pone una distanza infinita

da tutta la filosofia che lo ha preceduto e che pensava lrsquooggetto come inerte caput mortuum

qualche cosa che egrave senza vita lrsquooggetto per antonomasia egrave ciograve che non ha vita E invece no per

Hegel egrave la vita lrsquooggetto egrave vivo Egrave vivo percheacute questo oggetto della percezione vive in quanto

preso nel movimento della mia coscienza Infatti lo in-seacute o lrsquouniversale resultato della relazione

dellrsquointelletto con lrsquointerno delle cose egrave il distinguere dellrsquoindistinguibile o lrsquounitagrave del distinto Egrave

sempre questo lavoro distinguo ciograve che egrave lrsquoindistinto o distinguo dallrsquoindistinto percheacute fincheacute

permane come indistinto non posso distinguere nulla non posso percepire nulla Devo distinguere

ma distinguo lrsquoindistinto Ma questa unitagravehellip Alla quale punta la coscienza per distinguere hellipcome

abbiamo visto egrave altrettanto il suo respingersi da se stessahellip In quanto si mostra differente hellipe questo

concetto si scinde nellrsquoopposizione dellrsquoautocoscienza e della vitahellip Lrsquoautocoscienza cioegrave questo

riflettersi della coscienza su di seacute egrave della vita la vita non egrave nientrsquoaltro ciograve con cui lrsquoautocoscienza

ha a che fare hellipquella egrave lrsquounitagrave per la quale egrave lrsquoinfinita unitagrave delle differenzehellip Queste differenze

formano una unitagrave Questa unitagrave egrave fatta di differenze hellipla vita peraltro egrave solo questa unitagrave stessa

per modo che tale unitagrave non egrave in pari tempo per se stessa Questa vita le cose che vivono egrave questa

unitagrave ma allo stesso tempo questa unitagrave non egrave per se stessa egrave sempre per altro Ricordate qui la

questione che poneva Heidegger egrave la stessa cosa ndash Heidegger ha preso tantissimo da qui lrsquoessere

sempre per altro la questione stessa del progetto egrave lrsquoesserci che egrave sempre rivolto ad altro

proiettato Quanto indipendente egrave dunque la coscienza altrettanto lo egrave in seacute il suo oggetto Egrave

indipendente in quanto si pone come unitagrave Quindi egrave apparentemente indipendente anche se

sappiamo che questa unitagrave egrave fatta di infinite differenze Tanto piugrave quindi lrsquoautocoscienza che egrave

senzrsquoaltro per seacute e che contrassegna immediatamente il suo oggetto con il carattere del negativo o che da

78

prima egrave concupiscenza faragrave esperienza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto medesimo Faccio uno

schemino lrsquooggetto esiste nella coscienza sennograve non alcuna esistenza la coscienza egrave unrsquounitagrave

percheacute egrave qualcosa di determinato ndash ldquoIo sonordquo anche se non ho ancora quella determinatezza che

verragrave dallrsquoautocoscienza la coscienza determina individua qualche cosa quindi essendo la

coscienza apparentemente qualche cosa di indipendente pone anche lrsquooggetto che egrave in seacute e nella

coscienza come qualcosa di indipendente Da qui viene la supposizione che lrsquooggetto sia qualcosa

di indipendente percheacute egrave nella coscienza la mia coscienza la avverto come qualcosa di

indipendente e quindi ciograve che le appartiene egrave altrettanto indipendente (4) poco piugrave avanti

Lrsquoessenza egrave lrsquoinfinitagrave come lrsquoesser-tolto di tutte le differenzehellip Questa egrave lrsquoessenza delle cose egrave lrsquoinfinitagrave

di cui egrave fatta e che io tolgo Se io tolgo questa infinitagrave di cui egrave fatta mi rimane lrsquoessenza hellipegrave il

puro movimento di rotazione egrave la quiete di lui stesso come infinitagrave assolutamente inquieta ed egrave anche

lrsquoindipendenza stessa nella quale son risolte le differenze del movimento egrave lrsquoessenza semplice del tempo

la quale in tale autoeguaglianza egrave la compatta figura dello spazio Sta dicendo soltanto che questa

infinitagrave di cui egrave fatta lrsquoessenza una volta tolta pone lrsquoessenza come un qualcosa di quieto pur

essendo una quantitagrave infinita di cose egrave qualcosa di quieto A pag 147 I membri indipendenti sono

per seacute ma questo esser-per-seacute egrave piuttosto immediatamente la loro riflessione nellrsquounitagrave proprio nello

stesso modo in cui questrsquounitagrave egrave la scissione delle figure indipendenti Questo essere per seacute non egrave altro

che la riflessione verso lrsquounitagrave Sappiamo che crsquoegrave lrsquounitagrave e poi lrsquoautocoscienza ma questo essere

per seacute da dove arriva Viene dalla coscienza lrsquoautocoscienza viene dalla coscienza egrave un

movimento partito dalla coscienza dallrsquoin seacute Quindi ci sta dicendo che questo essere per seacute egrave il

riflettersi di vari membri indipendenti di cui egrave fatto e che sono per seacute ma dice questo essere per

seacute egrave la loro riflessione nellrsquounitagrave Cioegrave tutti questi membri indipendenti si riflettono e si rivolgono

nellrsquounitagrave diventano una unitagrave ma questa unitagrave non egrave altro che la scissione nelle figure

indipendenti Questa unitagrave egrave fatta di infinite cose ma queste infinite cose prese tutte assieme

sono una unitagrave Ciograve che appare unitario di fatto egrave fatto di una infinitagrave di elementi e ciascuno di

questi elementi egrave fatta sua volta di una infinitagrave di elementi Il che egrave esattamente il funzionamento

del linguaggio ogni termine che interviene come dice giagrave de Saussure egrave in una relazione

differenziale con tutti gli altri quindi egrave tutta questa infinitagrave di cose Lrsquounitagrave egrave scissahellip Egrave la

scissione nelle figure indipendenti quindi egrave scissa di fatto percheacute non egrave fatta da altro che di

questi elementi indipendenti Lrsquounitagrave egrave scissa percheacute egrave unitagrave assolutamente negativa o unitagrave infinita

Ed essendo essa il sussisterehellip Lrsquounitagrave egrave il sussistere questo aggeggio qui egrave unrsquounitagrave Ed essendo

essa il sussistere ecco che anche la differenza ha indipendenza soltanto in essa Questa indipendenza

della figura appare come qualcosa di determinato qualcosa che egrave per Altro giaccheacute essa egrave uno scisso e

quindi il togliere la scissione avviene mediante un Altro Questa unitagrave egrave scissa in vari elementi Ora

questa unitagrave egrave ciograve che per noi egrave il sussistere di qualcosa una cosa sussiste in quanto unitagrave Dice

che allora anche questa differenza di cui egrave fatta lrsquounitagrave ha indipendenza soltanto in essa cioegrave

esiste soltanto in essa Soltanto qui appare come qualcosa di determinato e cioegrave appare come

qualcosa che egrave quello che egrave Questa indipendenza della figura appare come qualcosa di determinato

qualcosa che egrave per Altro percheacute qualcosa sia determinato se voglio determinarlo devo dire qualche

altra cosa La determinazione non egrave una semplice percezione ma egrave un processo quindi se qualcosa

egrave determinato egrave determinato per altro cioegrave crsquoegrave unrsquoaltra cosa che lo determina cosigrave come il

significato di una parola egrave per altro egrave per altri significanti per altre parole Possiamo andare

avanti Crsquoegrave una questione importante e cioegrave come tutto questo porti alla dialettica servo-padrone

A pag 149 (71) LrsquoIo e la concupiscenza o lrsquoappetito Questo egrave un aspetto che egrave fondamentale percheacute

se non ci fosse questo appetito questa concupiscenza questo qualcosa che poi verragrave chiamato

desiderio anche nella psicoanalisi questo tendere verso un qualche cosa di cui un elemento

necessita per potere determinarsi Vale a dire io ho bisogno che ci sia un qualche cosa che si

opponga a ciograve che io voglio porre per potere porre esattamente quella cosa Egrave sempre il discorso

dellrsquoessere e del non essere Potremmo dire che lrsquoappetito egrave verso il non essere come negazione del

79

non essere che ha bisogno di esserci percheacute lrsquoessere sia quello che egrave Giaccheacute dalla prima immediata

unitagrave si torna attraverso i momenti della figurazione e del processo allrsquounitagrave di entrambi e quindi

alla primitiva sostanza semplice ecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Si torna a questa

unitagrave di entrambi attraverso i momenti della figurazione e del processo ma una volta che si arriva

a questa unitagrave questi elementi non sono piugrave quelli di prima sono unrsquoaltra cosa E infatti dice

hellipecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Quella che appariva Crsquoegrave una prima unitagrave che

appare che egrave fatta di vari momenti differenti tra loro poi attraverso il processo dialettico questi

momenti si ricompongono in unitagrave attraverso lrsquoautocoscienza ma quando tornano a questa

unitagrave questa non egrave piugrave lrsquounitagrave di prima Di fronte a quellrsquounitagrave immediata ossia enunciata come un

essere la seconda egrave lrsquounitagrave universale che ha in lei tutti questi momenti come tolti I momenti della

figurazione e questo processo tutte queste cose ci sono devono esserci ma in quanto tolte Solo

a questa condizione allora ci appare qualche cosa come unitagrave universale che ha in lei tutti questi

momenti come tolti Parafrasando Severino si torna allrsquoessere come unitagrave universale ma percheacute

tutto ciograve che gli si oppone egrave stato posto e tolto A pag 150 (9) Il semplice Io egrave questo genere o

lrsquouniversale semplice per il quale le differenze sono nulle ma lo egrave soltanto quando esso stesso Io sia

lrsquoessenza negativa dei momenti indipendenti e figurati che si son venuti formando In questo caso

parla dellrsquoIo come oggetto ma egrave lo stesso discorso di prima lrsquoIo si pone come universale semplice

a condizione che tutte le sue figure tutto ciograve di cui egrave fatto e il processo per cui ciograve di cui egrave fatto

si ricompone in unrsquounitagrave tutto questo viene tolto percheacute tutte queste cose sono altro rispetto

allrsquoIo anche se sono ciograve di cui egrave fatto lrsquoIo e devono essere tolte E lrsquoautocoscienza quindi egrave certa di

se stessa soltanto percheacute toglie questa alteritagrave che le si presenta come vita indipendente essa egrave

concupiscenza o appetito Come fa lrsquoautocoscienza essere sicura di seacute come faccio a essere sicuro

che io sono io Come lo so Percheacute ho tolto tutto ciograve che egrave altro da me tutto ciograve che non sono io

Questa autocoscienza questo ldquoIo sono Iordquo per potere porsi deve togliere tutto ciograve che non sono

io ma come io posso stabilirmi se non in relazione ad altri Se io fossi solo al mondo sarei io A

questo punto io rispetto a che Io sono rispetto a qualche cosa Per potere dire che io sono io egrave

necessario che ci siano altre autocoscienze per le quali io sono io cioegrave che mi riconoscono come

io Egrave questo che avvia tutto il processo dialettico servo-padrone di cui parleragrave nel capitolo

successivo lrsquoautocoscienza per essere tale deve porsi ma deve togliere ciograve che le si oppone Che

cosa si oppone allrsquoautocoscienza Ciograve che non egrave autocoscienza ciograve che non sono io e che devo

togliere Ma se per potere dire che io sono io necessito di altri allora egrave come se io dovessi porre

degli altri per poterli togliere Quindi devo porre lrsquoaltro scritta in minuscolo ndash che Hegel distingue

lrsquoAltro che egrave lrsquoessere per altro lrsquoAltro radicale assoluto dallrsquoaltro come lrsquoaltrui ndash quindi devo

porre unrsquoaltra autocoscienza come opposizione a ciograve che io sono per poterla togliere Solo a questo

punto io posso stabilirmi con certezza in quanto ldquoIo sono Iordquo ma devo porla questa altra

autocoscienza Qui ci sarebbe tutto un discorso interessante da fare che Hegel naturalmente non

fa ma a parte il rinvio immediato alla questione della volontagrave di potenza qui si fa un passaggio

in piugrave per potere esplicarsi la volontagrave di potenza se seguiamo il discorso di Hegel deve porre

lrsquoaltro per poterlo eliminare per poterlo controllare per poterlo dominare Solo a questa

condizione puograve affermarsi come autocoscienza cioegrave puograve affermarsi in quanto tale come un

qualche cosa che egrave quello che egrave come veritagrave Posso affermarmi come veritagrave a condizione di porre

un altro da me ed eliminarlo controllarlo dominarlo ecc Questo dicevo egrave interessante percheacute

intanto ci dice a che cosa serve lrsquoaltro e anche percheacute in un certo senso egrave necessario inventarsi

lrsquoaltro costruirlo Certo diventa il nemico ma un nemico creato per esserlo percheacute soltanto se egrave

nemico se egrave in opposizione allora lrsquoautocoscienza diventa per seacute sennograve egrave sempre per un altro

Infatti poi lui distingueragrave tra il concetto dellrsquoautocoscienza per seacute che sarebbe il padrone e il

concetto di autocoscienza per altro che sarebbe il servo che sigrave autocosciente ma la sua

autocoscienza egrave sempre per altro non arriva a essere per seacute per una serie di motivi In questo caso

il servo dovragrave lavorare per potere eliminare questo altro da seacute che egrave il padrone

80

Intervento Questione dellrsquoidentitagravehellip

Certamente Identitagrave sempre in relazione ad una alteritagrave che deve esserci percheacute lrsquoidentitagrave sia

Tutta la lettura che fa Kojegraveve va abbastanza in questa direzione (10) Lrsquoautocoscienza dunque

mediante il suo rapporto negativo non egrave in grado di togliere lrsquooggetto anzi non fa che riprodurre

lrsquooggetto noncheacute lrsquoappetito In effetto qualcosrsquoaltro dallrsquoautocoscienza egrave lrsquoessenza dellrsquoappetito e con

tale esperienza alla stessa autocoscienza si egrave presentata una tale veritagrave In pari tempo tuttavia

lrsquoautocoscienza egrave altrettanto assolutamente per seacute e lo egrave soltanto mediante il toglier lrsquooggetto e gliene

deve derivare il suo appagamento percheacute essa egrave la veritagrave In forza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto

lrsquoautocoscienza puograve quindi giungere allrsquoappagamento sol quando lrsquooggetto stesso compia in lui la sua

negazionehellip Deve compiere in seacute questa negazione di se stesso percheacute in seacute il negativo ciograve che

esso egrave deve essere per lrsquoaltro come dire che lrsquoautocoscienza ha bisogno per potere porsi

dellrsquooggetto in quanto altro da seacute Tutto ciograve che egrave altro dallrsquoautocoscienza deve essere tolto ma il

problema egrave che per poterlo togliere prima deve porlo e quindi non puograve fare a meno dellrsquooggetto

non puograve fare a meno dellrsquoaltro Deve esserci questo altro per poterlo togliere percheacute soltanto se lo

tolgo allora io sono io soltanto e tolgo il non essere lrsquoessere egrave essere A pag 151 Nella vita che egrave

lrsquooggetto dellrsquoappetitohellip Lrsquoappetito si rivolge alle cose potremmo dire per poterle dominare hellipla

negazione egrave o in un altro vale a dire nellrsquoappetito o egrave come determinatezza verso unrsquoatra figura

indifferente o egrave come universale natura inorganica di quella vita Ma siffatta indipendente natura

universale nella quale la negazione sta come negazione assoluta egrave il genere come tale ossia egrave

lrsquoautocoscienza Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in unrsquoaltra autocoscienza Cioegrave

ha bisogno dellrsquooggetto per poterlo togliere cosigrave come lrsquoessere ha bisogno del non essere per potere

essere ldquoessererdquo Qui come vedete si incomincia a porre lrsquoautocoscienza e lrsquoaltra autocoscienza

Dice Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento toglie ciograve che le impedisce di essere quella che

egrave di essere per seacute solo in unrsquoaltra autocoscienza percheacute soltanto togliendo lrsquoaltra autocoscienza la

prima rimane quella che egrave ma questrsquoaltra deve esserci per potere essere tolta Lrsquoaltro lrsquoaltrui

devo costruirlo per poterlo togliere Il che egrave esattamente quello che Severino dice rispetto

allrsquoessere neacute piugrave neacute meno Individua tre momenti in cui viene a compiersi il concetto

dellrsquoautocoscienza a) puro Io indistinto egrave il suo primo immediato oggettohellip Lrsquoautocoscienza egrave

coscienza di seacute in prima istanza coscienza dellrsquoIo Infatti io sono io intanto b) Ma questa

immediatezza egrave anchrsquoessa assoluta mediazionehellip Ogni volta che qualcosa egrave immediatezza egrave anche

mediazione e ogni volta che egrave mediazione deve anche essere immediatezza Questo egrave il movimento

continuo hellipessa egrave solo come togliere lrsquooggetto indipendente o essa egrave lrsquoappetito Che cosa fa

lrsquoimmediatezza Toglie lrsquooggetto indipendente solo cosigrave egrave immediatezza solo cosigrave egrave percezione di

qualche cosa cioegrave toglie tutto ciograve che deve togliere Lrsquoappagamento dellrsquoappetito egrave bensigrave la

riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessahellip Appagamento dellrsquoappetito significa avere tolto ciograve che

si oppone Lrsquoappetito ndash da prendere nel senso latino ad petere volgersi verso qualche cosa - egrave verso

ciograve che si oppone hellipo egrave la certezza diventata veritagrave Riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessa ma per

riflettersi in se stessa e quindi determinarsi deve togliere tutto ciograve che autocoscienza non egrave tutto

ciograve che le si oppone c) ma la veritagrave di quella certezza egrave piuttosto la riflessione duplicata egrave la

duplicazione dellrsquoautocoscienza Se io devo togliere tutto ciograve che non egrave autocoscienza che cosa devo

porre Devo porre unrsquoaltra autocoscienza per poterla togliere e stabilire cosigrave la mia Questrsquooggetto

per lrsquoautocoscienza egrave unrsquoaltra autocoscienza cioegrave egrave un qualcosa che mi si oppone in quanto

autocoscienza lo diceva prima lrsquoautocoscienza pone se stessa come oggetto della coscienza Egrave

questo lrsquooggetto che deve togliere lrsquoautocoscienza deve togliere unrsquoaltra autocoscienza percheacute

lrsquoautocoscienza ha posto se stessa come oggetto della coscienza quindi questa coscienza si ritrova

di fronte un oggetto che egrave lrsquoautocoscienza che sigrave si egrave riflessa in se stessa ma per potersi riflettere

in se stessa cioegrave essere per seacute deve togliere questo oggetto che le si oppone Il fatto egrave che questo

oggetto che per la coscienza le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza (12) Questa egrave unrsquoautocoscienza

per una autocoscienzacedil e soltanto cosigrave essa in effetto egrave cheacute soltanto cosigrave divien per lei lrsquounitagrave di se stessa

81

nel suo esser-altro Io che egrave lrsquooggetto del suo concetto in effetto non egrave oggetto ma lrsquooggetto dellrsquoappetito

egrave soltanto indipendente esso egrave infatti lrsquoincancellabile sostanza universalehellip Conclude a pag 152

Quel che per la coscienza si viene istituendo egrave lrsquoesperienza di ciograve che lo spirito egrave questa sostanza assoluta

la quale nella perfetta libertagrave e indipendenza della propria opposizione ossia di autocoscienze diverse

per seacute essenti costituisce lrsquounitagrave loro Io che egrave Noi e Noi che egrave Io Lrsquoautocoscienza ha bisogno deve

creare altre autocoscienze per poterle togliere per potere compiere quel lavoro dialettico che

porteragrave lrsquoautocoscienza ad essere per seacute percheacute ha colto lrsquooggetto che le si oppone e lrsquooggetto che

le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave il lavoro che fa il lavoratore per acquisire la sua

coscienza ldquoeliminandordquo il padrone Il lavoro del popolo - questo egrave Marx ndash per giungere alla

coscienza di classe per Hegel per giungere allrsquoautocoscienza per seacute Ma questa autocoscienza per

seacute non egrave che puograve eliminare lrsquoaltra autocoscienza Certo deve toglierla per potersi porre come per

seacute ma alla fine come molti hanno inteso tutto ciograve che le si oppone e che toglie diventa Sapere

Assoluto per cui non ha piugrave nulla che le si oppone Questo come punto di arrivo E invece no

questo egrave solo il punto di partenza

14 agosto 2019

Questo capitolo che approcciamo egrave intenso egrave anche controverso percheacute ci sono interpretazioni

differenti sulla questione dellrsquoautocoscienza Come spesso accade le letture non sono mai

univoche In ogni caso vedrograve di porre la questione nei termini che a noi interessano di piugrave termini

linguistici semiotici Ciograve che Hegel sta facendo la scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave

altro che la scienza cioegrave un sapere di come si ha esperienza del linguaggio Senza linguaggio non

crsquoegrave nessuna coscienza di nessun tipo Quindi egrave un modo per intendere che gli umani sono parlanti

Hegel pone una questione importante mostra in modo ancora piugrave preciso il funzionamento del

linguaggio Pone la questione della coscienza la coscienza si volge in autocoscienza nel momento

in cui crsquoegrave un prendere atto che ciograve di cui si ha coscienza egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute cioegrave egrave per

seacute ma anche per altro e questo sarebbe lrsquoldquoIo sono Iordquo Ma possiamo pensarla anche in questo

modo e cioegrave la coscienza lrsquoin seacute come lrsquoaffermare qualcosa Lrsquoaffermare egrave qualcosa che egrave in seacute

sembra indipendente egrave ciograve che per Hegel sarebbe il signore ciograve che egrave in seacute e per seacute ma egrave identico

non egrave per altro almeno apparentemente Il ciograve che affermo invece egrave ciograve che egrave per altro egrave cioegrave

per ciograve che ho affermato egrave per la mia affermazione come dire che il ciograve che affermo egrave ciograve che

lavora Qui crsquoegrave lrsquoavvio per ciograve che affermeragrave Marx percheacute ciograve che affermo sarebbe il servo ciograve che

egrave per un altro Dunque dicevo il ciograve che affermo egrave ciograve che lavora per potere far sigrave che ciograve che

affermo sia effettivamente ciograve che affermo cosigrave come il significante ha un significato Il significato

ldquolavorardquo nel senso che crea produce costruisce ciograve che poi il significante alla fine risulta cioegrave

come qualcosa che significa qualcosa Per cui questa autocoscienza come dicevo egrave la coscienza

che prende atto del fatto che ciograve di cui egrave cosciente egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute Anche

lrsquoautocoscienza come la coscienza ha un oggetto cui si rivolge Giagrave nelle prime pagine Hegel

diceva che la coscienza egrave un muoversi verso qualcosa cioegrave verso llsquooggetto Lrsquooggetto come dice

lui egrave per la coscienza non egrave per seacute in quanto tale egrave per la coscienza che crsquoegrave lrsquooggetto Ora potete

pensare lrsquoautocoscienza - ciograve che risulta da questo lavoro della coscienza rispetto al suo oggetto

che egrave quello che egrave in quanto differisce da seacute cioegrave per seacute e per altro ndash lrsquoautocoscienza non egrave esente

dalla dialettica non egrave esente quindi da questo movimento Anche lrsquoautocoscienza pone un

oggetto solo che lrsquooggetto che pone lrsquoautocoscienza egrave sempre lrsquoautocoscienza A questo punto

Hegel dice che questo sdoppiarsi dellrsquoautocoscienza egrave ciograve che dagrave lrsquoavvio alla dialettica servo-

padrone La prima autocoscienza coglie questo oggetto che non egrave altro che se stessa cioegrave pone se

stessa come oggetto ma ponendosi come oggetto questo oggetto differisce dalla prima

autocoscienza e quindi egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave qui che ci sono le interpretazioni che

differiscono per es lrsquointerpretazione di De Negri il traduttore classico di Hegel pone queste due

82

autocoscienze come opponentesi si oppongono tra loro per Sini invece non crsquoegrave questa

opposizione nel senso che questa opposizione si risolve in unrsquounica autocoscienza non rimangono

due autocoscienze lrsquoautocoscienza egrave una Ma il problema che in Hegel in effetti non egrave molto

chiaro egrave se queste due autocoscienze appartengano alla struttura stessa dellrsquoautocoscienza cioegrave

del discorso in definitiva ndash lrsquoautocoscienza non egrave altro che un discorso ndash cosa che in effetti sembra

dire in alcuni punti ma in altri punti invece parla di queste due autocoscienze come di due

individui di due persone E allora egrave lrsquouna cosa o lrsquoaltra E se sono entrambe come avviene il

passaggio da una struttura dellrsquoautocoscienza che si sdoppia alla posizione di due individui come

servo e padrone Non egrave molto chiaro in Hegel La posizione di Sini egrave in effetti abbastanza

interessante percheacute pone la questione di unrsquounica autocoscienza e cioegrave lo sdoppiarsi

dellrsquoautocoscienza egrave uno sdoppiarsi che poi si risolve in unrsquounica autocoscienza percheacute la prima

autocoscienza vede nellrsquoaltra autocoscienza ponendo se stessa come oggetto questo oggetto si

confronta con questo oggetto Naturalmente questo oggetto egrave il negativo ciograve che deve essere tolto

percheacute la prima autocoscienza possa affermarsi in quanto per seacute Perograve dice giustamente Hegel se

toglie questa altra autocoscienza toglie se stessa percheacute egrave sempre lei Ora non si tratta tanto di

risolvere questo problema che non so neanche se sia risolvibile Hegel egrave abbastanza oscuro a

questo riguardo Rimane il fatto che sicuramente lrsquoautocoscienza prendendo se stessa come

oggetto si trova nella condizione dialettica per cui crsquoegrave un elemento che egrave il negativo che deve

essere tolto a vantaggio della sintesi Quindi tutto si svolgerebbe nella struttura

dellrsquoautocoscienza senza richiedere la presenza di altri Drsquoaltra parte crsquoegrave unrsquoaltra questione che

interroga e cioegrave il fatto che noi nasciamo nel linguaggio come ci ha detto Heidegger moltissime

volte nasciamo in un linguaggio che non abbiamo inventato noi ma che ci troviamo Quindi ci

troviamo immersi in discorsi che non sono il mio discorso ovviamente Ma questi altri discorsi

percheacute possano essere presi in quanto discorsi occorre che intervenga tutto quel lavoro che Hegel

descrive della coscienza che coglie un elemento coglie ciograve che in definitiva le appartiene Come

dice Hegel non crsquoegrave qualcosa fuori della coscienza se crsquoegrave qualcosa egrave percheacute egrave nella coscienza E

quindi che cosa accade Accade qualcosa per cui egrave come se il mio discorso ndash usiamo discorso al

posto di autocoscienza ndash si sdoppiasse cioegrave prendo il mio discorso come oggetto quindi ho il mio

discorso il mio dire e poi la consapevolezza del mio discorso per cui ecco egrave come se ci fossero

due discorsi che sono sempre il mio ma sono due percheacute il primo ha preso se stesso come oggetto

cioegrave lo ha considerato come oggetto

Intervento Crsquoentra qualcosa la questione del metalinguaggio

Non crsquoentra la questione del metalinguaggio siamo ancora al di qua nel senso che sarebbe il modo

in cui in effetti il discorso percepisce se stesso Percheacute la coscienza possa percepire se stessa porsi

cioegrave come oggetto deve percepirsi quindi non crsquoegrave ancora metalinguaggio Potragrave intervenire dopo

ovviamente ma egrave come se nel riconoscersi si sdoppiasse cioegrave per potere riconoscersi deve

sdoppiarsi deve porsi come seacute ma anche come altro da seacute Egrave questo punto che egrave complesso in

Hegel Come nellrsquoesempio che facevamo io sono io per potere dire che io sono io egrave come se mi

dovessi sdoppiare ci sono io e poi io che dico ldquoio sono iordquo Sono due cose diverse il primo io non

egrave il secondo io il secondo io egrave llsquooggetto del primo io Egrave come se Hegel dicesse che percheacute ci sia

questa autocoscienza cheacute mi renda conto delle cose queste cose si sdoppiano Egrave inevitabile

percheacute devo prendere il mio stesso dire come oggetto Ciograve che Hegel sta descrivendo appare come

qualcosa di strutturale cioegrave che non puograve non essere se crsquoegrave percezione crsquoegrave questa struttura se crsquoegrave

percezione crsquoegrave sdoppiamento per percepire me io devo sdoppiarmi Egrave come se non potessi non

farlo fa parte del modo in cui funziona il linguaggio Drsquoaltra parte quando affermo qualche cosa

questa mia affermazione in effetti si sdoppia in ciograve che affermo e in ciograve che egrave lrsquoaffermato

possiamo dire lrsquoaffermante e lrsquoaffermato Questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che il

linguaggio instaura e senza la quale distanza non crsquoegrave niente se non crsquoegrave questo sdoppiamento non

crsquoegrave la distanza e io non sono piugrave io cioegrave non sono niente Fuori dal linguaggio dove non crsquoegrave questa

83

distanza non ci sono neanche le cose percheacute ci siano le cose da percepire occorre che ci sia questa

distanza Hegel chiama sdoppiamento questa distanza sdoppiamento dellrsquoautocoscienza che egrave la

stessa cosa Per questo dicevo egrave qualcosa di assolutamente strutturale Come accennavo prima

se questa cosa appartiene unicamente alla struttura del discorso potremmo dire il linguaggio o

se si rileva tra individui ndash Hegel lo dice due individui uno di fronte allrsquoaltro Heidegger ci indica

una via e cioegrave il fatto che nasciamo nel linguaggio nella chiacchiera per essere piugrave precisi Quindi

nasciamo immersi in discorsi che di fatto sono giagrave tutti sdoppiati chiunque affermi qualche cosa

si sdoppia nellrsquoaffermante e nellrsquoaffermato Che sono due cose diverse cosigrave come lo sono il

significante e il significato lrsquoaffermato egrave il significato lrsquoaffermante egrave il significante ma percheacute

questo significante sia significante occorre che ci sia il significato e cioegrave che ci sia qualcosa di

affermato Ma allora questo qualcosa di affermato egrave ciograve che ritornando sul significante lo rende

quello che egrave cioegrave un significante Che tuttavia non egrave piugrave quello di prima percheacute crsquoegrave stato un lavoro

nel frattempo il lavoro di ciograve che Hegel chiama il servo vale a dire ciograve che egrave per altro Mentre

per il signore il godimento egrave immediato vuole la cosa e se la prende per il servo invece egrave mediato

mentre il signore egrave indipendente il servo egrave dipendente sarebbe il ldquoper altrordquo Egrave il per altro nel

senso che si pone come quellrsquoelemento che serve al padrone per ottenere lrsquooggetto che vuole Il

servo si occupa di fare questa operazione cioegrave fornire questo oggetto al signore Il signore si pone

come per seacute come qualche cosa che egrave indipendente ma che ha bisogno tuttavia del servo percheacute

il servo gli fornisce lrsquooggetto di cui ha bisogno che desidera che vuole Ora la cosa si puograve intendere

anche in termini strutturali e cioegrave se poniamo il servo il per altro come il significato ndash il

significato egrave sempre per altro egrave una relazione quindi egrave sempre uno spostamento Lrsquoaffermazione

invece no egrave uno egrave come se fosse lrsquouno io affermo qualcosa e questa affermazione certo egrave in

attesa che lrsquoaffermato confermi la mia affermazione Egrave in questo senso che lrsquoaffermato sarebbe la

figura del servo che egrave per altro cioegrave per lrsquoaffermante il signore In questi termini si semplifica un

porsquo la questione di Hegel ma non toglie questa difficoltagrave di cui dicevo prima anche se si puograve poi

intendere in effetti come funziona Il discorso pone se stesso come oggetto Quando fa questo

Quando ha bisogno di porsi come vero Allora il discorso cerca di stabilirsi ponendo se stesso come

oggetto quindi come opposizione da togliere in modo da rimanere identico a seacute Deve togliere

questo sdoppiamento Non puograve farlo naturalmente percheacute egrave la struttura stessa del linguaggio

che sdoppia Come dicevo questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che la parola stessa

dicendosi instaura e che consente di prendere le distanze tra soggetto e oggetto Sono poi la stessa

cosa ma questa distanza che si instaura egrave quella che mi consente di pensare un oggetto sennograve non

lo posso pensare percheacute non crsquoegrave Il tentativo dunque egrave quello di togliere lo sdoppiamento

Sembra che Hegel voglia andare in questa direzione da parte sia del signore che immagina che

servendosi del servo possa raggiungere lrsquooggetto e quindi goderne immediatamente come dire

che il significante ndash perdonate lrsquoantropomorfismo ndash come se il significante volesse raggiungere il

significato immediatamente che il significato sia identico a seacute che sia quello che vuole il

significante Ciograve che incontra egrave invece un significato che egrave il lavoro nel senso che egrave una relazione

continua con altre cose e quindi egrave come se non riuscisse a trovare la sua veritagrave E in effetti Hegel

lo dice la posizione del padrone egrave in un certo qual modo deficitaria rispetto a quella del servo

percheacute il padrone non raggiungeragrave mai lrsquoautocoscienza piena percheacute sempre debitore nei confronti

del servo il quale servo continua a lavorare ma lavorando continua a spostare la questione e

quindi non avragrave mai la certezza di seacute Egrave come se il significante cercasse nel significato la certezza

di seacute Cosa trova Trova un rinviare infinito Mentre dice sempre Hegel per il servo la situazione

egrave migliore il servo si trova a essere strutturalmente per altro e quindi si pone nei confronti

dellrsquooggetto non come qualcosa che deve essere immediatamente appetito e posseduto ma come

qualcosa che deve essere conosciuto manipolato elaborato percheacute egrave per altro egrave per il signore

cioegrave lavora per il signore Quindi la sua relazione con lrsquooggetto egrave sempre dipendente dal fatto di

dovere modificare lrsquooggetto Ciograve che fa il servo egrave elaborare continuamente la relazione percheacute egrave di

84

questo che egrave fatto egrave fatto di relazioni Ma compiendo questa operazione puograve raggiungere la

coscienza di seacute cioegrave lrsquoautocoscienza cosa che invece egrave negata al padrone per i motivi che dicevo

prima Per Hegel tra i due il servo egrave lrsquounico che possa raggiungere lrsquoautocoscienza nel senso che

il lavoro che compie egrave quel lavoro che gli consentiragrave di acquisire la consapevolezza di seacute cioegrave di

essere lavoro in atto In seguito Marx prenderagrave tutto da ligrave Essendo lavoro in atto il servo ha la

possibilitagrave di porsi come autocoscienza cioegrave autoconsapevolezza di seacute Egrave soltanto attraverso

questa fase dice Hegel di essere lavoro in atto che il servo mano a mano passo dopo passo puograve

acquisire lrsquoautocoscienza cioegrave la sua veritagrave Quella veritagrave che egrave inaccessibile al padrone diventa

accessibile al servo attraverso il lavoro Per tradurla in termini semiotici il lavoro del significato

che non egrave altro che la messa in atto di relazioni egrave ciograve che consente al significato di stabilire il

significante in quanto significante il quale perograve a quel punto non egrave piugrave padrone egrave il significato

che determina il significante egrave lui che lo determina Il significante non si determina da seacute mentre

il significato attraverso il suo lavoro puograve determinare il significante cioegrave lo fa essere quello che

egrave La questione del servo e del padrone non egrave altro che una descrizione teorica delle basi su cui si

fonda la volontagrave di potenza Tutta la dialettica servo-padrone cioegrave tutto ciograve che riguarda la

volontagrave di potenza egrave qualche cosa che appartiene alla struttura del linguaggio O si prende

coscienza di questo oppure se non si prende coscienza di questo se non si giunge cioegrave alla

autocoscienza se la coscienza non giunge a considerare che ogni volta egrave un atto linguistico e che

in quanto tale egrave sempre per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per altro i quanto egrave per seacute se non si

raggiunge questa consapevolezza questa autocoscienza allora si immagina che tutto questo

avvenga al di fuori del linguaggio e cioegrave che il servo e il padrone siano realmente due persone

Hegel lo dice a un certo punto due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro Ma percheacute sia possibile

pensare in questi termini a due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro egrave necessario che si sia giagrave

compiuto questo percorso dellrsquoautocoscienza In altri termini ancora egrave necessario che ci sia accorti

che si sta parlando e che per parafrasare Heidegger ci si sia fatti carico di questo problema e per

problema intendo il linguaggio Se non ci si fa carico di questo allora si immagina che tutto questo

avvenga fuori dal linguaggio e cioegrave che il signore e il servo siano due personaggi Possono esserlo

naturalmente nel momento in cui anche questi due personaggi si immaginano fuori dal

linguaggio Questa consapevolezza questa autocoscienza nellrsquoaccezione che sto indicando non egrave

altro che ciograve che Heidegger indica come lrsquoautentico Se non crsquoegrave questo allora crsquoegrave la chiacchiera il

servo e il padrone rappresentati sono nella chiacchiera Nellrsquoautocoscienza nellrsquoautentico il servo

e il padrone sono momenti dellrsquoatto linguistico indissolubili e inscindibili esattamente come lo

sono il significante e il significato Egrave una lettura di Hegel che autorizza a fare queste

considerazioni perograve non egrave esattamente in questa direzione che lui va Hegel non egrave interessato alla

semiotica Perograve il dire che lrsquoautocoscienza il discorso il dire - un dire consapevole - si sdoppia

che egrave necessariamente sdoppiato questo non egrave altro che ciograve che la semiotica un secolo dopo ha

detto Si sdoppia lrsquoautocoscienza cioegrave il dire dicendosi si sdoppia A pag 153 Lrsquoautocoscienza egrave

in seacute e per seacute in quanto e percheacute essa egrave in e per seacute per unrsquoaltra ossia essa egrave soltanto come un qualcosa

di riconosciuto Qualcosa di riconosciuto questo ci dice che egrave necessario questo sdoppiamento

questa distanza solo a questa condizione posso riconoscere qualcosa Se non crsquoegrave questo

sdoppiamento questa distanza non posso riconoscere niente percheacute non crsquoegrave nulla di determinato

non essendoci la distanza non ci sono neacute io neacute lrsquooggetto (14) Per lrsquoautocoscienza crsquoegrave unrsquoaltra

autocoscienza essa egrave uscita fuori di seacute Questa autocoscienza che egrave uscita fuori di seacute non egrave altro che

il discorso che vuole se stesso come oggetto A pag 154 (15) Essa deve togliere questo suo esser-altro

Pensate al significante e al significato Il significante egrave lrsquoaffermante dicevamo prima il significato

egrave lrsquoaffermato Il significante per porsi in quanto significante in quanto uno deve muovere verso

il significato che lo fa essere quello che egrave ma una volta che il significato lo ha determinato in

quanto significante egrave come se il significante avesse tolto il significato Questo percheacute il

significante a questo punto ndash ed egrave per questo che egrave differente dal primo significante ndash egrave un

85

significante che egrave diventato veramente significante cioegrave egrave tornato a essere quellrsquouno quellrsquointero

il quale naturalmente egrave tale percheacute crsquoegrave stato qualcosa che egrave per altro cioegrave il significato Dovete

tenere conto di questo movimento continuo anche percheacute lrsquoautocoscienza nel momento in cui il

significante ha tolto il significato per potersi stabilire come significante si trova nuovamente

preso nella dialettica continueragrave a porre se stesso come oggetto e quindi a estroflettersi in

qualche modo come autocoscienza saragrave comunque sempre di nuovo in questo movimento per cui

si pone di nuovo come identico ma questo identico egrave identico per avere tolto una differenza avere

tolto un altro significato e cosigrave via allrsquoinfinito A pag 158 (24) In questa esperienza si fa chiaro

allrsquoautocoscienza che a lei la vitahellip Cioegrave lrsquooggetto le cose hellipegrave cosigrave essenziale come lo egrave lrsquoautocoscienza

pura Nellrsquoautocoscienza immediata lrsquoIo semplice egrave lrsquooggetto assoluto che peraltro per noi o in seacute egrave

lrsquoassoluta mediazione e ha per momento essenziale lrsquoindipendenza sussistente LrsquoIo semplice egrave

lrsquooggetto assoluto che egrave assoluta mediazione Egrave mediazione percheacute comunque egrave sempre per seacute in

quanto egrave per altro Resultato della prima esperienza egrave la risoluzione di quellrsquounitagrave semplice mediante

quellrsquoesperienza son poste unrsquoautocoscienza pura e una coscienza la quale non egrave pura per se stessa ma

per un altro vale a dire che egrave come coscienza nellrsquoelemento dellrsquoessere o nella figura della cosalitagrave

Significante egrave diciamo questa coscienza pura la quale egrave tale sempre in relazione in vista di

direbbe Heidegger di qualche cosrsquoaltro di ciograve che ha tolto per potere essere quella che egrave Entrambi

i momenti sono essenziali poicheacute da prima essi sono ineguali ed oppostihellip Sono ancora tenuti come

astratti rispetto al concreto hellipessi sono come due opposte figure della coscienza lrsquouna egrave la coscienza

indipendente alla quale egrave essenza lrsquoesser-per-seacutehellip Egrave evidente che questa egrave la figura del padrone

helliplrsquoaltra egrave la coscienza dipendente alla quale egrave essenza la vita o lrsquoessere per un altro lrsquouno egrave il signore

lrsquoaltro il servo Egrave abbastanza chiaro se pensate al significante e al significato Lrsquouno egrave per seacute

lrsquoaffermante io affermo ed egrave chiaro che se affermo affermo qualcosa quindi lrsquoaffermante egrave

debitore del fatto che per esserci lrsquoaffermante deve esserci qualcosa che viene affermato Crsquoegrave

sempre un qualche cosa che viene affermato e io lo tolgo egrave il significato cui il significante si rivolge

per essere significante passa dal significato e torna al significante ma questo significante egrave sempre

affermante ha sempre un qualche cosa che afferma Per quanto lo tolga crsquoegrave sempre percheacute per

poterlo togliere ci deve essere e qualcosa si determina si stabilisce per seacute solo se toglie ciograve che

quella cosa non egrave Questo egrave il criterio fondamentale che poi Severino ha ripreso in tutta la sua

opera percheacute qualcosa sia quella che egrave occorre che abbia tolto ciograve che quella cosa non egrave Egrave questo

che sta dicendo Hegel ed egrave questo ciograve su cui Severino ha costruito il suo discorso Poi qui spiega

che il signore si rapporta allrsquooggetto come qualcosa di indipendente come un qualche cosa che sta

ligrave e che lui deve prendere Come lo prende Utilizza il servo per questo ha bisogno del servo il

quale si fa carico di lavorare per lui per modificare lrsquooggetto per renderlo usufruibile per rendere

lrsquooggetto dipendente anche percheacute fincheacute egrave indipendente gli si oppone e quindi non sa che cosa

farne Lrsquoopera del servo egrave quella di rendere lrsquooggetto dipendente e quindi fa in modo che il signore

se ne serva Tenete conto che tutto il discorso circa il significante e il significato - il significante

come il signore e il significato come servo - egrave esattamente la stessa cosa La cosa piugrave importante

qui da intendere egrave che tutto questo processo porta allrsquoautocoscienza alla consapevolezza al farsi

carico del problema a lavorare il problema Questa scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave

altro che un percorso che punta a fare in modo che chi lo percorre giunga a questa autocoscienza

Questa autocoscienza quindi non egrave altro che la consapevolezza di essere parlanti e di non potere

non esserne consapevoli con tutto ciograve che questo comporta La prima cosa egrave una delle prime che

ha detto che lrsquooggetto egrave per la coscienza non egrave per seacute e che per essere quello che egrave egrave necessario

che ci sia la sua negazione tolta ma egrave necessario che ci sia percheacute solo cosigrave e questo Severino lo

dice continuamente ho la certezza incontrovertibile che qualcosa egrave cosigrave solo che questo processo

egrave infinito viene rilanciato ininterrottamente in Hegel La consapevolezza di tutto questo processo

potremmo chiamarla autocoscienza o discorso consapevole di seacute Il prossimo capitolo egrave Libertagrave

dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e coscienza infelice Sono movimenti filosofici ma per Hegel

86

sono figure di come queste altre due figure il servo e il padrone si siano strutturate configurate

nella storia della filosofia nella storia del pensiero

21 agosto 2019

Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che la dialettica egrave un processo che procede per integrazione In

effetti la parola che lui usa Aufhebung letteralmente superamento il sollevarsi potrebbe

tradursi anche se non egrave la traduzione corretta integrazione forse rende bene il pensiero di Hegel

Integrazione vale a dire il procedere conservando ciograve che mano a mano fa parte del processo e

proseguire ma sempre conservandolo Qui in questo capitolo Hegel pone una questione che egrave

importante Il titolo egrave Libertagrave dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e la coscienza infelice

Sottotitolo Introduzione Il grado della coscienza fin qui raggiunto il pensare Quello che Hegel

intende con pensiero non egrave ciograve che per esempio intende Heidegger ma il pensiero per Hegel egrave uno

dei momenti che occorre considerare per giungere alla ragione Per Hegel egrave la ragione il punto di

arrivo non il pensiero Il percorso che abbiamo fatto muove dalla sensazione poi la percezione

poi lrsquointelletto e poi la ragione Il pensiero ha a che fare diciamola cosigrave con lrsquointelletto

Allrsquoautocoscienza indipendente sua essenza egrave da una parte soltanto la pura astrazione dellrsquoIo drsquoaltra

parte mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle differenze tale distinguere non diviene a

quellrsquoautocoscienza lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute questa autocoscienza dunque non diviene un Io

veramente capace di distinguersi nella sua semplicitagrave o un Io che in quellrsquoassoluta distinzione resti

uguale a se stesso Dice che questa autocoscienza indipendente ndash indipendente egrave un termine

importante percheacute vuol dire che non dipende da altro ndash la sua essenza da una parte egrave soltanto

pura astrazione dellrsquoIo ndash un Io astratto ndash dallrsquoaltra mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle

differenze cioegrave lrsquoIo si accorge di differenze tale distinguere non diviene a quellrsquoautocoscienza

lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute cioegrave non fa di queste differenze la propria differenza da seacute vale a

dire questo Io non si pone come risultato di un lavoro di estroflessione e ritorno in seacute ma

potremmo dire si pone come una specie di in seacute Questo in seacute egrave indipendente e questo fatto di

essere indipendente ci mostra che posto come non dipendente da altro e quindi egrave come se non

partecipasse della dialettica cioegrave non partecipasse di quella che prima chiamavo integrazione ma

ponesse la coscienza e lrsquoautocoscienza lrsquoin seacute e il per seacute come due distinti e sono certamente

distinti ma come separati non due distinti come momenti di unrsquounitagrave cioegrave momenti di una

sintesi come risultato hellippoicheacute nel concetto della coscienza indipendente lrsquoessere-in-seacute o della

cosalitagravehellip Lrsquoessere-in-seacute egrave la percezione la sensibilitagrave hellipche nel lavoro riceveva la forma non egrave per

nulla una sostanza diversa dalla coscienzahellip Cioegrave la coscienza non si pone come un qualche cosa

che ha un opposto vale a dire non si pone in un processo dialettico ma egrave come se rimanesse

separata separata dal suo opposto A pag 166 hellipnon essere oggetto a seacute come Io astratto ma come

Io che nello stesso tempo ha il valore dellrsquoessere-in-seacutehellip Questo Io ha il valore dellrsquoessere-in-seacute non egrave

il risultato di un processo ma egrave qualcosa che viene posto come separato dal suo opposto quindi

fuori dalla dialettica Ora dice che questo Io che ha valore dellrsquoessere-in-seacute hellipo il comportarsi

verso lrsquoessenza oggettiva in modo che essa abbia il valore dellrsquoessere-per-seacute di quella coscienza per la

quale essa egrave questo vuol dire pensare Questo pensare per Hegel intanto comporta un lavoro un

concetto egrave sempre un lavoro ma mettiamola cosigrave crsquoegrave lrsquoIo poi crsquoegrave lrsquooggetto ma questi due elementi

rimangono separati Il pensare per Hegel egrave cogliere sigrave questa oggettivitagrave ma coglierla come fuori

dellrsquoIo quindi coglierla sigrave ma fuori da un processo dialettico Come dicevo prima non siamo

ancora alla ragione che invece egrave il risultato del processo dialettico Al pensare lrsquooggetto si muove

non in rappresentazioni o in figure ma in concetti vale a dire in un distinto essere-in-seacute il quale

immediatamente per la coscienza non egrave da essa per nulla distinto Per la coscienza non egrave distinto non

egrave qualcosa di opposto qualcosa da integrare ma rimane qualcosa di separato hellipun concetto egrave in

pari tempo un essente e tale differenza in quanto egrave nella coscienza stessa egrave il suo contenuto

87

determinatohellip Questa differenza tra il rappresentato e il fatto che questo rappresentato sia un

oggetto ecco tutto ciograve rimane nellrsquoIo cioegrave il fatto che sia un oggetto non egrave posto come qualcosa

che si contrappone allrsquoIo cioegrave il non-Io ma rimane nellrsquoIo egrave come se il mondo esterno in qualche

modo venisse cancellato percheacute lrsquooggetto esterno viene tutto assorbito nel pensiero hellipma essendo

questo contenuto in pari tempo concettualmente concepito essa rimane immediatamente consapevole

della sua unitagrave con questo essente determinato e distintohellip Sa che non si tratta di un oggetto che

non egrave lrsquoIo ma lo assume nellrsquoIo hellipe ciograve non come nella rappresentazione dove la coscienza deve

ricordarsi in modo speciale che questa egrave una rappresentazione sua anzi a me il concetto egrave

immediatamente concetto mio Ciascuno sa che un suo concetto egrave suo Nel pensare Io sono libero

percheacute non sono in un Altro anzi rimango direttamente presso di me e lrsquooggetto che mi egrave lrsquoessenza egrave in

unitagrave inseparata il mio essere-per-seacute e il mio movimento in concetti egrave un movimento entro se stesso

Come dire che il movimento che egrave della dialettica rimane nellrsquoIo non esce fuori dellrsquoIo

Chiaramente per Hegel questo indica un problema nel senso che non tenendo conto

dellrsquoopposizione che crsquoegrave tra Io e non-Io si trova chiaramente di fronte a una difficoltagrave che

vedremo tra poco rispetto allo stoicismo allo scetticismo e alla coscienza infelice che sarebbe

questrsquoultima il discorso religioso Ma nella determinazione di questa figura dellrsquoautocoscienzahellip

Quella in cui questo movimento rimane in me stesso hellipoccorre soprattutto stabilire questo punto

che cioegrave tale figura egrave coscienza pensante in generale o che il suo oggetto egrave unitagrave immediata dellrsquoessere-

in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute Unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave non mediata

Sappiamo che questi due elementi sono mediati nella dialettica crsquoegrave un terzo elemento tra questi

due elementi che sono opposti terzo elemento che egrave la relazione Qui invece non crsquoegrave piugrave la

relazione il terzo elemento Infatti dice unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave

una specie di incollamento La coscienza a seacute omonima respingentesi da se stessa diviene un elemento

che egrave in seacutehellip Quindi rimane tutto nellrsquoin seacute non egrave piugrave un risultato Sappiamo che lrsquoin seacute va al per

seacute che il significante va al significato e che dal significato torna al significante e lo rende quello

che egrave quindi il secondo significante egrave il risultato di questo processo hellipma essa coscienza egrave tale

elemento soltanto come essenza universale in generale non giagrave come questrsquoessenza oggettiva nello

sviluppo e nel movimento del suo essere molteplice e vario Si egrave persa la molteplicitagrave la varietagrave la

possibilitagrave di distinguere Egrave come se il pensiero diventasse il tutto come poi ci spiegheragrave rispetto

allo stoicismo il mondo esterno non crsquoegrave crsquoegrave soltanto il mio pensiero A pag 167 Lo stoicismo

Questa libertagrave dellrsquoautocoscienzahellip Una finta libertagrave hellipsorta nella storia dello spirito come apparenza

consapevole di seacute si egrave - comrsquoegrave noto - chiamata Stoicismo Il suo principio egrave la coscienza egrave essenza

pensante e qualcosa ha per essa medesimo valore di essenzialitagrave o egrave per lei vero e buono solo in quanto

la coscienza ivi si comporti come essenza pensante Qualunque cosa egrave valutata in base allrsquoessere solo

pensiero In effetti se noi escludiamo il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione

diventa abbastanza chiaro che lrsquoin seacute la coscienza diventa il principio fondante di tutto perograve

avendo estromesso in un certo qual modo il per seacute ndash estromesso nel senso che lo ha assunto in seacute

senza averlo inserito nel processo cioegrave senza averlo considerato come tale ndash cosa fa lo stoicismo

Considera tutto il mondo esterno ma potremmo dire i concetti i significati come inessenziali egrave

come se non ci fossero piugrave come se i significati fossero in qualche modo inglobati nel significante

il quale egrave come se non avesse piugrave bisogno del significato come se vivesse per seacute e quindi non crsquoegrave

piugrave un rinvio Ovviamente questa operazione non puograve riuscire percheacute il significante senza il

significato non esiste Infatti qui Hegel sta cercando di definire una situazione particolare quella

dello stoicismo facendoci rendere conto di come sia una modalitagrave di pensiero insieme con lo

scetticismo e la coscienza infelice modalitagrave fallite del pensiero che dovrebbe giungere alla ragione

Se ci si arresta su questi punti non si raggiunge la ragione e quindi non si raggiunge per Hegel il

Sapere Assoluto Lrsquoespandersi molteplice e in seacute distinguentesi della vita il suo singolarizzarsi e

complicarsi egrave lrsquooggetto verso il quale lrsquoappetito e il lavoro esplicano la loro attivitagrave Lrsquoappetito cioegrave la

tensione verso lrsquooggetto Tale molteplice operare si egrave ora contratto nella distinzione semplice che egrave nel

88

puro movimento del pensare Non quella differenza che si presenta come cosa determinata o come

coscienza di un determinato esserci naturale come un sentimento o come appetito e come fine per

lrsquoappetito stesso hellip non quella differenza ha piugrave essenzahellip Come dovrebbe essere la differenza tra

coscienza e autocoscienza hellipma soltanto quella differenza che egrave pensata o immediatamente non

distinta da me quella soltanto ha piugrave essenza Non quindi la differenza che crsquoegrave tra un elemento e se

stesso ma soltanto quella che egrave pensata o immediatamente non distinta da me Solo questa ha

essenza cioegrave si pone come qualcosa che ha valore Lrsquounico valore egrave il pensiero pensiero che non

tiene assolutamente conto del fatto che per essere pensiero necessita del suo contrario che deve

essere tolto Se non si compie questa operazione questo contrario che deve essere tolto permane

ma come permane nello stoicismo Permane come qualcosa di inessenziale Egrave il modo che lo

stoicismo si inventa per eliminare lrsquoalteritagrave per eliminare lrsquoAltro vale a dire eliminare lrsquoalteritagrave

per cercare in qualche modo di poter stabilire con certezza che le cose stanno in un certo modo in

definitiva si tratta sempre di questo Tale coscienza egrave quindi negativa verso la relazione signoria-

servitugrave il suo operare non egrave neacute quello del signore che trova la propria veritagrave nel servo neacute quello del servo

che trova la propria veritagrave nella volontagrave del signore e nel servizio resogli anzi il suo operare egrave di esser

libera sul trono e in catenehellip Questa libertagrave egrave una parvenza di libertagrave Le catene sono quelle che lo

stoicismo stesso si crea e cioegrave una realtagrave inessenziale dalla quale deve tenersi lontano non puograve

confrontarcisi hellipegrave di riservarsi lrsquoinerzia che dal movimento dellrsquoesistenza cosigrave dallrsquoagire come dal

patire si rifugia sempre nellrsquoessenza semplice del pensiero Qualunque cosa tutto ciograve che riguarda

il non-Io il mondo esterno chiamiamolo cosigrave provvisoriamente deve scomparire a vantaggio

dellrsquoessenza semplice del pensiero In effetti essendo il mondo esterno totalmente inessenziale non

gli daragrave alcun peso e quindi qualunque cosa gli capiti non lo interessa La pervicacia egrave la libertagrave

che si fa baluardo della singolaritagrave e che sta nellrsquoambito della servitugrave mentre lo stoicismo egrave la libertagrave

che - uscendo sempre da lei stessa - ritorna nella pura universalitagrave del pensiero e che poteacute affiorare

come universale forma dello spirito del mondo soltanto in tempi di generale paura e servitugrave ma anche

di generale cultura che aveva elevato il formare allrsquoaltezza del pensare Per lo stoicismo la libertagrave esce

sempre da se stessa percheacute di fatto non la accoglie la libertagrave egrave in senso negativo in quanto si egrave

estromessa dal mondo esterno quindi pensa essendo solo pensiero di essersi liberata di tutte le

avversitagrave Sebbene ora a questa autocoscienza lrsquoessenza non sia neacute un altro a essa neacute la pura astrazione

dellrsquoIohellip Non egrave altro da se stessa cioegrave egrave fuori dal processo dialettico Sappiamo che ciascun

elemento egrave se stesso ma anche altro da seacute e non puograve non essere entrambe le cose hellipanzi Io che ha

in lui lrsquoesser-altro ma come differenza pensatahellip Questa differenza crsquoegrave anche lo stoicismo se ne

accorge ma egrave una differenza che egrave puramente pensata Non immagina che questa differenza sia

un processo che egrave necessario al pensare e che senza questa differenza non crsquoegrave pensiero possibile

Immagina che questa differenza sia puramente pensata hellipcosigrave che nel suo esser-altro egrave

immediatamente ritornato in seacutehellip Cioegrave cancella lrsquoesser-altro La libertagrave dellrsquoautocoscienza egrave

indifferente verso lrsquoesistenza naturale e quindi la ha alla sua volta liberamente dimessahellip La libertagrave

dellrsquoautocoscienza egrave indifferente verso lrsquoesistenza naturale lrsquoesistenza naturale per Hegel sappiamo

che sono le cose quindi sono i concetti in definitiva Egrave come se lo stoicismo si fosse in un certo

qual modo liberato dal lavoro del concetto Quindi se ne sta tutta bella leggera immaginando

che essendosi liberata dalla fatica come direbbe Hegel del concetto e abbia raggiunta questa

sorta di atarassia cioegrave questo benessere assoluto di cui parlavano gli stoici Si egrave liberata dalla

fatica del concetto ha eliminato il concetto facendolo suo - io sono il concetto - pensato solo

pensato non messo allrsquoopera mai fatto lavorare L libertagrave nel pensiero ha soltanto il pensiero puro

per sua veritagravehellip Sappiamo invece che per Hegel la veritagrave non egrave altro che il processo dialettico la

veritagrave egrave il risultato di un lavoro del concetto Come dicevamo la volta corsa il significato cioegrave il

concetto egrave ciograve che lavora ndash sarebbe il servo ndash a vantaggio del padrone cioegrave dellrsquoaffermante del

significante che afferma qualche cosa Il lavoro del concetto egrave dare al significante una sua identitagrave

una sua essenza come dire ldquotu significante sei questo che io ti dico che seirdquo percheacute io sono il

89

significato che tu sei Sarebbe il lavoro del servo che lavora per il padrone In questa allegoria il

padrone sarebbe il significante lrsquoaffermante hellipveritagrave che egrave senza il riempimento della vitahellip Per

Hegel la vita egrave il processo dialettico sono le cose sono ciograve che si incontra helliped egrave quindi soltanto il

concetto della libertagrave ma non proprio la libertagrave vitale giaccheacute a tale libertagrave essenza egrave soltanto il pensare

in generale egrave la forma come forma che distaccatasi dallrsquoindipendenza delle cose egrave ritornata in seacute Egrave

esattamente quello che vi dicevo cioegrave questa libertagrave egrave una libertagrave fittizia percheacute egrave fatta solo di

pensiero egrave distaccata dal concetto e immagina cosigrave di essersi liberata dalla fatica del concetto

Ma chiaramente questa libertagrave egrave solo pensata Infatti diceva prima che crede di essere libero

ma in realtagrave egrave in catene incatenato alla necessitagrave di cancellare in qualche modo il lavoro del

concetto di cancellare lrsquoautocoscienza in definitiva Solo distaccandosi qui il concetto come

astrazione dalla molteplice varietagrave delle cose esso non ha in lui contenuto alcuno ma ne ha uno che

gli egrave dato Gli egrave dato per la coscienza dalla sua sensibilitagrave da ciograve che vede da ciograve che pensa Invero

la coscienza pensando il contenuto lo cancella come un essere estraneohellip Il contenuto il concetto

diventa un essere estraneo hellipma il concetto egrave concetto determinato e tale sua determinatezza egrave

lrsquoestraneo chrsquoesso ha in lui Questo concetto in effetti egrave quella cosa che ha anche una

determinazione cosigrave come per il significante il significato egrave ciograve che lo determina se io tolgo il

significato il significante diventa indeterminato cioegrave non serve piugrave a niente Ecco percheacute a un

certo punto dice a pag 169 hellipsiccome esse tuttavia non possono effettivamente giungere ad alcuna

espansione di contenuto cominciano presto ad ingenerare tedio Ci si annoia a morte nel senso che le

cose non significano piugrave niente percheacute propriamente non ci sono non hanno una determinazione

Come ci arriva a questo Percheacute dice Alla domanda che cosa sia vero e buono offriva ancora una

volta in risposta il pensare stesso privo di contenutohellip Cioegrave sono niente Non sono niente appunto

percheacute al significante ho tolto il significato il significante senza significato egrave niente Tale coscienza

pensante cosigrave comrsquoessa si egrave determinata cioegrave come libertagrave astratta non egrave dunque che lrsquoimperfetta

negazione dellrsquoesser-altrohellip Egrave la negazione dellrsquoesser-altro dellrsquoalteritagrave ma egrave imperfetta percheacute

la negazione dellrsquoesser-altro ldquoperfettardquo sarebbe la negazione che consente di negare lrsquoaltro ma

accogliendolo in quanto negato Qui lo immagina soltanto come pensato come un prodotto del

suo pensiero che non ha nessuna essenza in seacute e che quindi non ha nessuna determinazione Crsquoegrave

il significato certo ma questo significato egrave soltanto nel mio pensiero non crsquoegrave propriamente ma

se non crsquoegrave in quanto determinazione questo mio pensiero lui stesso rimane indeterminato Infatti

Hegel diceva giustamente che per lo stoicismo non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire neacute il vero

neacute il buono neacute il bello cioegrave di determinare qualcosa in quanto tale E questo come giustamente

diceva comincia a generare tedio percheacute non essendoci nessuna determinazione non crsquoegrave nessuna

possibilitagrave di stabilire delle differenze e quindi di procedere si ferma ligrave Egrave un discorso che si

chiude in se stesso impedisce di procedere di andare oltre Lrsquoandare oltre egrave un andare oltre per

integrazione e nello stoicismo non crsquoegrave niente da integrare percheacute non egrave dunque che lrsquoimperfetta

negazione dellrsquoesser-altro non avendo fatto che ritrarsi entro seacute dallrsquoesserci essa non egrave giunta a

compiersi come assoluta negazione dellrsquoesserci in lui Lrsquoassoluta negazione cioegrave la negazione che

consente allrsquoesserci di essere ciograve che egrave Questa negazione dellrsquoesser-altro per cui io posso affermare

che la coscienza egrave in seacute Devo sempre negare ma per potere negare deve esserci questa

determinazione in quanto altro da me Se non crsquoegrave se immagino che sia soltanto nel mio pensiero

non ho niente da negare A lei il contenuto vale bensigrave soltanto come pensiero ma anche come

determinato e la determinatezza egualmente vale come la determinatezza ut sic Una determinatezza

che non egrave il risultato di un processo ma una determinatezza ut sic in quanto tale fine a se stessa

Un altro modo di non cogliere il processo dialettico dice Hegel egrave lo scetticismo che definisce come

la realizzazione di ciograve che per lo stoicismo egrave soltanto il concetto Lo stoicismo pone lrsquoesser-altro

come qualche cosa di inessenziale e si rivolge tutto al pensiero Lo scetticismo fa dellrsquoesser-altro

sigrave sempre qualcosa di inessenziale ma un qualcosa che egrave sempre in una opposizione continua con

lrsquoIo lrsquoio lrsquoAltro sempre in una opposizione continua Percheacute puograve fare questo Percheacute continua a

90

pensare i termini del processo dialettico non come momenti di una unitagrave quindi come il risultato

di un processo ma come sigrave distinti ma separati E allora succede quello che anche Severino

diceva e cioegrave o crsquoegrave lrsquouno o crsquoegrave lrsquoaltro se crsquoegrave lrsquouno si nega quellrsquoaltro se ci sono io non crsquoegrave il non-Io

se crsquoegrave il non-Io non ci sono io Si rimpalla continuamente tra questi due opposti senza accorgersi

che questi due opposti di fatto fanno parte di unrsquointegrazione di un risultato percheacute questi due

elementi sono in relazione tra loro Lo scetticismo cancella la relazione li mantiene come separati

e quindi sono continuamente in lotta tra loro percheacute o crsquoegrave il positivo o crsquoegrave il negativo se crsquoegrave il

negativo non crsquoegrave il positivo A pag 169 verso la fine Il pensiero diventa pensare perfetto che

annienta lrsquoessere del mondo molteplicemente determinato e la negativitagrave dellrsquoautocoscienza libera in

questo vario e diverso configurarsi della vita diventa la negativitagrave reale Cioegrave negare realmente del

positivo nei confronti del negativo e viceversa Egrave chiaro che come lo stoicismo corrisponde al concetto

della coscienza indipendentehellip Indipendente nel senso che la coscienza non egrave per altro ma solo per

seacute hellipgiagrave apparsa come relazione signoria-servitugrave cosigrave lo scetticismo corrisponde alla realizzazione di

quella coscienza come ad atteggiamento negativo verso lrsquoalteritagrave corrisponde cioegrave allrsquoappetito e al

lavoro Questo egrave il modo dello scetticismo di rispondere alla questione dellrsquoalteritagrave La pone in

termini realistici la pone quindi come la contrapposizione tra due elementi E qui crsquoegrave una

questione importante il servo e il padrone come dicevamo la volta scorsa in realtagrave sono due

figure che fanno parte del pensiero il servo e il padrone non sono disgiungibili non possono essere

separati cosigrave come non si puograve separare il significante dal significato Il servo egrave il pensiero vale a

dire il lavoro del concetto che dagrave al significante cioegrave al signore la sua veritagrave Qual egrave la veritagrave del

significante Il suo significato cosigrave come la veritagrave del significato egrave il significante che lo afferma

Pensata in questi termini la dialettica servo-padrone diventa piugrave intelligibile Non so percheacute sia

venuta in mente a Hegel questa storia del servo e del padrone ma va bene cosigrave La questione

importante egrave intendere come la negazione della integrazione cioegrave del processo dialettico porti

allrsquoimpossibilitagrave della ragione porti cioegrave allrsquoimpossibilitagrave di accogliere il lavoro che il linguaggio

compie mentre egrave in atto Questo lavoro che fa il linguaggio ndash significante e significato la relazione

tra i due il terzo elemento - egrave importantissimo percheacute se mantengo separati il significante dal

significato non capisco nulla di quello che succede Egrave questa relazione che fa dei due come giagrave

diceva de Saussure un segno cioegrave qualcosa di utilizzabile per dirla in modo spiccio sennograve non egrave

utilizzabile Cosigrave come infatti risulta non utilizzabile lo stoicismo percheacute a un certo punto si

ferma si chiude il discorso non va piugrave da nessuna parte allo stesso modo anche lo scetticismo

non va piugrave da nessuna parte percheacute in questa opposizione realisticamente intesa tra positivo e

negativo che si rimpallano continuamente anche in questo caso il pensiero diventa inutilizzabile

Sapete che lo scetticismo egrave quella corrente di pensiero che negava la possibilitagrave di stabilire

qualunque veritagrave Percheacute egrave impossibile affermare qualunque veritagrave Percheacute qualunque

affermazione della veritagrave puograve essere confutata A questo punto verrebbe da dire ma allora la

confutazione egrave la veritagrave No percheacute anche la confutazione viene confutata E infatti a un certo

punto Hegel dice che egrave come quei bambini dispettosi per cui se uno dice A lrsquoaltro dice B ma se il

primo dice A lrsquoaltro risponde B dice sempre il contrario Quindi lo scetticismo egrave quellrsquoaltra forma

di pensiero che eliminando il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione tenta in

modo fallimentare di eliminare lrsquoalteritagrave Come la elimina Rappresentandola realisticamente in

questa opposizione che diventa naturalmente irriducibile percheacute se non egrave pensata come relazione

tra i due crsquoegrave un aut-aut lrsquouno esclude lrsquoaltro e quindi se sostengo lrsquouno nego quellrsquoaltro e

viceversa Nello scetticismo crsquoegrave lrsquoimpossibilitagrave di fermare qualcosa Ecco percheacute egrave inutilizzabile

percheacute dice che nulla egrave affermabile e quindi nulla egrave utilizzabile se voglio utilizzare qualcosa devo

fermarla deve essere quello che egrave Ora sappiamo che egrave quello che egrave in relazione a una differenza

ma deve essere quello che egrave per essere utilizzabile sennograve che cosa utilizzo Lo scetticismo dice che

questa cosa egrave sempre differente da seacute e quindi non egrave utilizzabile Ecco percheacute dice Hegel egrave un

pensiero che egrave fallimentare percheacute non porta da nessuna parte non ha nessun utilizzo per il

91

pensiero Il pensiero per potere procedere ha bisogno di reperire qualcosa per poi da ligrave andare

oltre Per potere stabilire una differenza occorre che ci sia unrsquoidentitagrave occorre che sia identico a

seacute allora da quel punto posso procedere e stabilire delle differenze Se questa identitagrave non crsquoegrave

ma ci sono solo differenze non crsquoegrave neanche piugrave la differenza percheacute la differenza non egrave piugrave

differente da niente Questo egrave il problema dello scetticismo A pag 171 Ciograve che dilegua egrave il

determinato o la differenza che in un modo o nellrsquoaltro srsquoimpone come differenza solida e immutabile

Tale differenza non ha in lei nulla di permanente e deve dileguare al pensare appunto percheacute il distinto

consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere una propria essenza solo in un altro ma il pensare egrave il

rendersi conto di tale natura del distinto egrave lrsquoessenza negativa come essenza semplice Lo scettico

dilegua ogni differenza il distinto consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere la propria essenza

solo in un altro Questa distinzione dice non ce lrsquoha la cosa Questo egrave importante Come ha sempre

sostenuto questa differenza non egrave nella cosa in quanto tale ma egrave in un altro questo distinguersi

egrave un distinguersi da altro da ciograve che non egrave non egrave nella cosa stessa Se fosse nella cosa stessa questa

cosa stessa sarebbe strutturalmente altra da seacute e quindi sarebbe inutilizzabile allora non ci

sarebbe percheacute una differenza che muove non da una identitagrave ma da altre differenze non egrave

differenza percheacute non crsquoegrave piugrave nulla da cui differisce Egrave questa la questione principale per Hegel e

cioegrave che nello scettico il distinto egrave nella cosa egrave in lui stesso e non in altro Chiaramente essendo

in lui stesso non crsquoegrave quel processo di integrazione quel processo dialettico percheacute la differenza

non egrave piugrave tra un elemento e il suo opposto il suo esser-altro ma egrave nella cosa stessa egrave in lui stesso

ed essendo in lui stesso come vi dicevo non egrave utilizzabile egrave un discorso che non ha nessuna

possibilitagrave di andare da nessuna parte A pag 173 Se le viene indicata lrsquoeguaglianza essa mostreragrave

lrsquoineguaglianza se poi dinanzi a lei venga tenuta ferma lrsquoineguaglianza che essa ha testeacute profferito

allora passa oltre a indicare lrsquoeguaglianza In effetto il suo chiacchierare egrave un litigio da ragazzi testardi

dei quali lrsquouno dice A quando lrsquoaltro dice B per dire B quando lrsquoaltro dice A e cosigrave ciascuno restando

in contraddizione con se stesso si paga la soddisfazione di restare in contraddizione con gli altri Egrave in

contraddizione con se stesso e quindi egrave contraddizione anche con gli altri e si appaga di questo

Nello scetticismo la coscienza fa in veritagrave esperienza di seacute come di una coscienza contraddicentesi entro

se stessa da tale esperienza scaturisce una figura nuova la quale riconnette entrambi i pensieri tenuti

separati dallo scetticismo La mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stessohellip Notate la

mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stesso Lo scetticismo non pensa per parafrasare

Heidegger Se pensasse si renderebbe conto che percheacute possa fare le cose che fa non deve essere

quello che dice di essere Egrave sempre questa la questione La mancanza di pensiero dello scetticismo

verso se stesso dovragrave dileguare giaccheacute in effetto egrave pur sempre una sola coscienza a possedere in lei quei

due modi La nuova figura saragrave quindi per seacute la duplicata coscienza di seacutehellip Qui introduce la

questione del pensiero religioso hellipcome coscienza che si rende libera che non egrave soggetta a mutamento

ed egrave eguale a se stessa e saragrave coscienza di seacute come coscienza che si confonde e srsquoinverte in modo assoluto

e saragrave la coscienza di questa sua propria contraddizione Qui lo anticipa il discorso religioso non egrave

altro che prendere coscienza di questa situazione autocontraddittoria e viverla fino in fondo

28 agosto 2019

Pag 174 Questa coscienza infelice scissa entro se stessa egrave cosigrave costituita che essendo tale

contraddizione della sua essenza una coscienzahellip Cioegrave lo sa hellipla sua prima coscienza deve sempre

avere insieme anche lrsquoaltra e in tal modo mentre essa ritiene di aver conseguita la vittoria e la quiete

dellrsquounitagrave deve immediatamente venir cacciata da ciascuna (delle sue due coscienze) Questa egrave la

premessa che fa Hegel Ricordate il discorso che faceva rispetto allo scetticismo crsquoerano questi

due poli nei quali lrsquouno nega sempre quellrsquoaltro ndash se affermo uno allora questo affermare lrsquouno

immediatamente si sposta sulla sua negazione se ci si ferma sulla sua negazione di nuovo si ritorna

ad affermare il primo e cosigrave via Per Hegel questo egrave un modo di pensare inconcludente Ma anche

92

qui ci sono due momenti perograve qui il discorso egrave differente percheacute entrambe queste due coscienze

non vengono cacciate lrsquouna dallrsquoaltra ma tendono a comporsi in una unitagrave Cosa che poi avverragrave

nella Ragione ma questo lo vedremo nel capitolo successivo Egrave unrsquounitagrave a cui tendono queste due

coscienze quindi a essere qualcosa di unitario di intero per potersi affermare Egrave chiaro che se

una coscienza egrave la negazione dellrsquoaltra in questo processo una delle due deve scomparire Ma il

discorso religioso non riesce a fare questo non riesce cioegrave a integrare la sua negazione

nellrsquoaffermazione Questo lo faragrave la Ragione Dice che questa coscienza duplicata essa stessa egrave

lrsquointuirsi di unrsquoautocoscienza in unrsquoaltrahellip Questa autocoscienza si intuisce in quanto ce nrsquoegrave

unrsquoaltra hellipessa stessa egrave lrsquouna e lrsquoaltra autocoscienza e lrsquounitagrave di entrambe le egrave anche lrsquoessenzahellip

Percheacute egrave questo ciograve che cerca ciograve che vuole ciograve a cui tende hellipma essa per seacute non egrave ancora questa

essenza medesima essa per seacute non egrave ancora lrsquounitagrave di tutte e due le autocoscienze Permangono due in

quanto distinte e separate (43) La coscienza trasmutabile Essendo essa da prima solo lrsquounitagrave

immediata di entrambe le autocoscienze ma non essendo entrambe per lei lo stesso per lei anzi essendo

opposte lrsquouna quella semplice e intrasmutabile le egrave lrsquoessenza mentre lrsquoaltra quella che si trasmuta

per molte guise le egrave lrsquoInessenziale Ambedue sono per essa essenze reciprocamente estranee essa stessa

essendo la coscienza di questa contraddizione si pone dal lato della coscienza trasmutabile ed egrave a se

stessa lrsquoInessenziale ma come coscienza dellrsquointrasmutabilitagrave o dellrsquoessenza semplice deve in pari

tempo procedere a liberarsi dallrsquoInessenziale vale a dire a liberare seacute da se stessa Hegel introduce

questi termini lrsquointrasmutabile e il trasmutabile Si considera lrsquointrasmutabile come lrsquouniversale

il concetto lrsquointero ciograve che egrave necessariamente quello che egrave mentre il trasmutabile anzicheacute essere

lrsquouniversale egrave il singolare cioegrave lrsquoimmanente lrsquoaccadere che egrave sempre accidentale

Lrsquointrasmutabile interviene qui sigrave certo come lrsquointero come lrsquouniversale ma lo si intende meglio

se lo si pone anche come il divino Hegel non cita mai dio il nome dio non compare mai perograve

parlando dellrsquointrasmutabile allude a qualcosa del genere percheacute in effetti ciograve che egrave universale la

veritagrave lrsquointero nella religione ndash sta parlando della religione ndash egrave dio ovviamente Quindi da una

parte pone una coscienza intrasmutabile cioegrave quella consapevolezza di qualche cosa di divino di

qualcosa di universale qualche cosa che egrave da raggiungere dallrsquoaltra parte pone una coscienza

trasmutabile che egrave quella con cui ciascuno ha a che fare cioegrave limitata particolare singolare

immanente il qui e ora Piugrave avanti prosegue Ma mentre le due coscienze le sono egualmente

essenziali e contraddittorie essa egrave soltanto il movimento contraddittorio nel quale il contrario non

giunge alla quiete nel proprio contrario anzi si riproduce in quello nuovamente soltanto come contrario

Cerca di eliminare lrsquoaltro come contrario ma volendo fare questo si ritrova il contrario di

quellrsquoaltra e quindi non riesce a cavarsi drsquoimpiccio Noi assistiamo cosigrave alla lotta contro un

nemicohellip Il nemico sarebbe questa situazione di opposti che necessariamente insistono hellipcontro

il quale la vittoria egrave piuttosto una sottomissionehellip Percheacute per ciascuno dei due vincere sarebbe come

sottomettersi allrsquoaltro hellipaver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario

La coscienza della vita la coscienza dellrsquoesistere e dellrsquooperare della vita stessa egrave soltanto il dolore per

questo esistere e per questo operare quivi infatti come consapevolezza dellrsquoessenza ha soltanto la

consapevolezza del suo contrariohellip Consapevolezza dellrsquoessenza cioegrave di ciograve che egrave veramente non

ha altro che questo il sapere che egrave il suo contrario helliped egrave quindi conscia della propria nullitagrave

Vedete come comincia a prendere forma la figura della coscienza infelice cioegrave della coscienza

religiosa che considera se stessa una nullitagrave a fronte dellrsquointrasmutabile del divino Da questa

posizione essa inizia la sua ascesa verso lrsquointrasmutabile Ma tale ascesa non egrave che quella

consapevolezza medesima ed egrave quindi immediatamente la coscienza del contrariohellip Tale ascesa dice

non egrave altro che la propria consapevolezza di volere ascendere E quindi rivelandosi come

consapevolezza volontagrave di ascendere di fatto si pone nella condizione di non poterlo raggiungere

percheacute si pone proprio come coscienza esattamente come ciograve che non egrave intrasmutabile

Lrsquointrasmutabile che entra nella coscienza egrave quindi parimente toccato dalla singolaritagravehellip Cioegrave questo

intrasmutabile che entra nella coscienza e di cui la coscienza vuole impadronirsi egrave toccato dalla

93

singolaritagrave percheacute questo intrasmutabile appartiene in qualche modo alla mia coscienza che egrave

singolare egrave mia Quindi egrave come se viziassi lrsquointrasmutabile del fatto che in qualche modo egrave mio

helliped egrave presente soltanto insieme con questa che lungi dallrsquoessere stata cancellata nella coscienza

dellrsquointrasmutabile vi ricompare di continuo Io voglio raggiungere lrsquointrasmutabile ma in questo

volerlo raggiungere mi rendo conto che io non lo sono e quindi non posso che continuamente

prendere atto della limitatezza per cui piugrave voglio raggiungerlo piugrave mi rendo conto della mia

limitatezza (45) La figura dellrsquointrasmutabile Ma in questo movimento la coscienza duplicata fa

esperienza appunto di quello scaturire della singolaritagrave nellrsquointrasmutabile e dellrsquointrasmutabile nella

singolaritagrave La singolaritagrave ritrova lrsquointrasmutabile come suo obiettivo come ciograve a cui tende ma

questa consapevolezza dellrsquointrasmutabilitagrave non puograve che ritornare alla coscienza che vuole essere

ciograve che non egrave e quindi sempre limitata Si attua per essa la singolaritagrave in genere nellrsquoessenza

intrasmutabile e si attua in pari tempo la sua in lei Giaccheacute la veritagrave di siffatto movimento egrave appunto

lrsquoesser-uno di questa coscienza duplicata Ma da prima questa unitagrave le si attua in modo tale che

elemento dominante vi egrave tuttora la diversitagrave dei due membri Ciograve che la coscienza rileva egrave la

persistenza di questi due elementi la coscienza dellrsquointrasmutabile il divino e la coscienza di non

esserlo e quindi voler giungere al divino Ma non riesce a separare le due cose in modo definitivo

percheacute punta allrsquounitagrave non riesce a porle come distinte in modo definitivo in modo da lasciarle

per sempre separate percheacute sarebbe la rinuncia allrsquointrasmutabile al divino A pag 177 Ciograve che

qui si presenta come modo e relazione dellrsquointrasmutabile resultograve quale esperienza che lrsquoautocoscienza

scissa fa nella sua infelicitagrave Questo egrave un tema fondamentale la scissione dellrsquoautocoscienza

Sappiamo che lrsquoautocoscienza non egrave altro che la consapevolezza di seacute di essere pensanti ma

questa scissione dellrsquoautocoscienza che non riesce a trovare la propria unitagrave che invece troveragrave

con la ragione questa scissione egrave ciograve che produce la sofferenza Percheacute Infatti parla a un certo

punto anche di nostalgia e come sappiamo Hegel non solo conosceva perfettamente il greco ma

anche la filosofia greca Nostalgia viene da νόστος letteralmente il ritorno ma per ritornare

occorre una distanza ci vuole un qualche cosa a cui ritornare se ritorno egrave percheacute non sono lagrave

ovviamente Potremmo tradurla cosigrave forse in modo grammaticalmente meno corretto ma

concettualmente piugrave appropriato come dolore per la distanza distanza che come sappiamo

appartiene al linguaggio Il dolore per la distanza egrave ciograve che fa sigrave che la sofferenza e qui arriviamo

a un punto importante incominci ad avere valore In effetto avendo lrsquointrasmutabile assunto una

figura il momento dellrsquoal di lagrave non solo egrave rimasto anzi egrave addirittura rafforzato giaccheacute se da una

parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento sembra sia stato avvicinato alla

coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un impenetrabilehellip Cioegrave si egrave avvicinato

nel senso che io lo voglio questo intrasmutabile voglio possedere questo divino me lo figuro perograve

in questo figurarmelo non solo non riesco ad assumere questo intrasmutabile ma si rafforza

sempre di piugrave in quanto elemento irraggiungibile che deve come vedremo tra poco rimanere

irraggiungibile hellip giaccheacute se da una parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento

sembra sia stato avvicinato alla coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un

impenetrabile Uno sensibile con tutta la crudezza di una realtagrave effettualehellip Nonostante questo

questo mi sta di contro come un Uno che sta per conto suo che non riesco a raggiungere mai hellipla

speranza di potersi unificare con lrsquointrasmutabile deve rimanere speranza deve cioegrave restare senza

compimento e senza presenzialitagravehellip Non deve mai essere presente Dio devo sempre

rappresentarmelo ma non puograve neacute deve apparire Dovesse apparire sarebbe immediatamente

arrestato e giustiziato come drsquoaltra parte egrave accaduto hellipcheacute tra speranza e compimento spazia

appunto lrsquoaccidentalitagrave assoluta o lrsquoindifferenza immobile implicita nella figurazione stessa cioegrave nel

fondatore elemento della speranza Per via della natura dellrsquoUno nellrsquoelemento dellrsquoessere per via

dellrsquoeffettualitagrave di cui si egrave rivestito accade necessariamente chrsquoesso sia dileguato nel tempo e nello

spazio e che sia stato lungi e senzrsquoaltro lungi rimanga Questo Uno che diventa un essere in quanto

tale occorre che rimanga irraggiungibile (48) Mentre da prima il mero concetto della coscienza scissa

94

si determinava come il processo per cui essa toglievasi come singola per diventare coscienza

intrasmutabilehellip Che cosa fa questa coscienza scissa Cerca di togliere la coscienza singola per

diventare coscienza intrasmutabile Egrave questo che voleva fare togliermi di mezzo in quanto

animale in quanto persona in quanto peccatore ecc per arrivare allrsquointrasmutabile solo a

questo punto ho riunito in un tutto e quindi non piugrave questa distanza percheacute tutte queste

operazioni sono messe in atto per evitare la distanza Tutto ciograve senza rendersi conto che questa

distanza stessa cioegrave il funzionamento del linguaggio egrave ciograve che consente di costruire tutte queste

cose perograve egrave avvertita come lrsquoimpossibilitagrave della felicitagrave Infatti nella tradizione cristiana-

cattolica il paradiso egrave il luogo della veritagrave dove si contempla la veritagrave dove ogni cosa ha trovato

la sua veritagrave dove non crsquoegrave piugrave il falso dove cioegrave il significante e il significato hanno fatto un

tuttrsquouno non crsquoegrave piugrave nessuna distanza tra i due la cosa egrave quella che egrave e non egrave altro dicendosi Egrave

questa la veritagrave del paradiso hellipil suo travaglio la sua aspirazione hanno ormai questa

determinazione essa toglie piuttosto la sua relazione col puro intrasmutabile non figurato e si procura

il rapporto soltanto con lrsquouniversale figurato Cheacute a tale coscienza essenza e oggetto egrave ormai lrsquoesser-uno

del singolo con lrsquointrasmutabile cosigrave come nel concetto lrsquooggetto essenziale era soltanto lrsquointrasmutabile

astratto privo di figurazione e ciograve da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto

esser-scisso del concetto Prego di porre attenzione a questrsquoultima riga che egrave esplicativa di tutto ciograve

da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto esser-scisso del concetto La scissione

che crsquoegrave nel concetto la distanza che crsquoegrave nel concetto egrave questo che deve essere eliminato per arrivare

al divino allrsquointrasmutabile cioegrave al concetto universale al tutto allrsquointero alla veritagrave A pag

180 Tuttavia qualche cosa non egrave per lei (la coscienza) non egrave per lei che questo suo oggetto

lrsquointrasmutabile il quale a lei ha essenzialmente la figura della singolaritagrave sia lei stessa lei stessa cioegrave

la singolaritagrave della coscienza Non egrave per lei che questo intrasmutabile sia a lei alla coscienza non

lo puograve raggiungere non lo raggiungeragrave mai Si presenta cosigrave lrsquointeriore movimento del pur animo che

sente bensigrave se stesso ma si sente dolorosamente come scissione movimento di una infinita nostalgiahellip

Il dolore per la distanza hellip la quale ha la certezza di avere a propria essenza un siffatto puro animo

- puro pensare pensantesi come singolaritagrave - da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio

percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Rileggo percheacute egrave importante Questa coscienza

si sente dolorosamente come scissione hellip una infinita nostalgia hellip la quale ha la certezza di avere a

propria essenza un siffatto puro animo hellip da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio

percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Cioegrave la nostalgia riguarda il dolore per la

lontananza riguarda il non venir riconosciuti dallrsquointrasmutabile da dio Ci vuole un suo

riconoscimento che dia la certezza Se al posto di dio ci mettiamo il concetto cioegrave il significato egrave

chiaro che il significante si aspetta dal significato il proprio significato la propria essenza A pag

181 Come da una parte adoperandosi a raggiungere seacute nellrsquoessenza essa attinge soltanto la propria

separata effettualitagrave cosigrave drsquoaltra parte non puograve attingere lrsquoAltro come qualcosa di singolo e di

effettuale Non puograve attingere lrsquoAltro non puograve prenderselo Egrave questo il grossissimo problema Dove

questo vien cercato la non puograve venir trovato percheacute esso deve appunto essere un al di lagrave un qualcosa

siffatto da non poter venir trovato A questo punto si pone una questione interessante Che cosa fa

la sofferenza Mi dice che questo intrasmutabile il divino non egrave raggiungibile Quindi fincheacute

soffro io garantisco lrsquoesistenza dellrsquointrasmutabile percheacute se lo raggiungessi diventerebbe un

singolare Egrave un porsquo il discorso che faceva Heidegger rispetto allrsquoessere e allrsquoente se io pongo lrsquoessere

come un qualche cosa non sto piugrave parlando dellrsquoessere ma di un ente cioegrave di un qualche cosa E

cosigrave potete pensare anche tutta questa situazione cioegrave sono io che con tutta la mia sofferenza

con il dolore della distanza mantengo la distanza In un certo senso egrave un modo per farmi padrone

di questa distanza per gestirla se non posso eliminarla la padroneggio Se soffro allora vuol dire

che questa distanza crsquoegrave A un certo punto il cristianesimo ha posto la sofferenza come un valore

vale a dire come un qualche cosa che essendo un valore dagrave importanza Ancora oggi egrave cosigrave chi

soffre egrave importante chi soffre merita rispetto Se pensate a tutta la storia dellrsquoal di lagrave al soffrire

95

in terra per poi potere godere nellrsquoal di lagravehellip Sigrave anche ma occorre qualcosa anche nellrsquoal di qua

che dia un supporto Ciograve che viene dato nellrsquoal di qua egrave questo la tua sofferenza ha valore ti rende

rispettabile percheacute gli altri ti rispettano e quindi ti pone nel vero La sofferenza egrave il vero non si

mente nella sofferenza Percheacute si ritiene che Gesugrave Cristo abbia detto la veritagrave Percheacute ha sofferto

sulla croce per stabilire che quello che diceva era vero se soffro se mi sacrifico questo mio

sacrificarmi invera ciograve che affermo Come dire Tizio egrave morto per le proprie idee Egrave un esempio

abbastanza evidente di come il proprio sacrificio inveri il proprio pensiero lo rende vero La cosa

interessante egrave che questa modalitagrave cioegrave di nobilitare la sofferenza egrave ciograve che ha consentito di

sottomettere di soggiogare lrsquointera popolazione per duemila anni come dire tu soffri ma in

cambio io ti do potere il potere della sofferenza il potere della veritagrave il potere del rispetto Ecco

che cosrsquoha in cambio ed ecco percheacute le persone si assoggettano cosigrave facilmente Pensate a ciograve che

accade anche attualmente nel mondo un governo che proponga un periodo come si usa dire oggi

di lacrime e sangue Ora i cittadini che si sentissero proporre una cosa del genere rovescerebbero

allrsquoistante quel governo se non fosse che sono intrisi della religiositagrave e della sofferenza per cui

questa sofferenza che viene proposta loro ha un vantaggio un tornaconto Il mio soffrire egrave ciograve

che mi rende importante Importante percheacute Qui crsquoegrave un passaggio dove parla di un medio fra i

due estremi tra lrsquointrasmutabile e il singolare un medio che fa da tramite e che mette in

connessione me con lrsquointrasmutabile - in definitiva sarebbe il prete ma non solo anche lrsquouomo

politico Questrsquoultimo mette in connessione il cittadino con lrsquointrasmutabile in questo caso la

veritagrave assoluta nel senso dellrsquoideologia politica come un qualche cosa che si pone come il bene

assoluto che puograve essere dio o il bene assoluto per i cittadini per la societagrave per la civiltagrave Lrsquoidea egrave

che il politico costituisca quellrsquoelemento che fa da tramite che dicendo cosa si deve fare puograve

mettere in relazione il cittadino con lrsquointrasmutabile cioegrave con dio o con il bene assoluto della

societagrave della civiltagrave di quello che si vuole

Intervento I cittadini prendono di mira i politici percheacute attribuiscono loro una sorta di onnipotenza

Da qui il senso di tradimentohellip

Quando per qualche motivo non egrave supportata questa fantasia di non poter accedere

allrsquointrasmutabile questa cosa viene presa come un tradimento Quindi chiaramente il cittadino

se la prende con il politico che in questo caso ha fallito cioegrave lo ha tradito facendo quello che lui

mi dice mi aveva promesso il paradiso cioegrave il bene assoluto e invece non egrave cosigrave Con il prete egrave

piugrave facile sgattaiolare percheacute dio non crsquoegrave Quello che mi interessava sottolineare egrave questo aspetto

che in Hegel non crsquoegrave lrsquoho tratto io naturalmente non crsquoegrave neanche in Kojegraveve e neanche in Jean

Wahl che sono quelli che piugrave di altri hanno riflettuto su questo aspetto della coscienza infelice

del servo-padrone ecc e cioegrave questa nobilitazione della sofferenza La sofferenza egrave il dolore della

distanza Distanza potremmo dire semioticamente tra significante e significato ma soprattutto

tra me e lrsquointrasmutabile tra me e il divino tra me e il concetto tra me e ciograve che mi fa essere

quello che sono Egrave lrsquoessere potremmo dire comunemente inteso ciograve che fa essere me quello che

sono realmente Come dicevo questo rende conto della possibilitagrave di tenere sottomessa la

popolazione intera percheacute in cambio gli si dagrave questo non tanto lrsquoidea di un paradiso nellrsquoal di lagravehellip

sigrave anche ma non basta ci vuole qualche cosa qui adesso io ti do la mia vita ma in cambio dammi

qualche cosa cioegrave lrsquoidea di essere importante se faccio ciograve che tu mi dici io sono importante

percheacute sono nella via che porta come dice Hegel allrsquointrasmutabile al divino alla veritagrave o

allrsquoessere Egrave un modo che si puograve anche porre percheacute rende conto come dicevo prima di come sia

stato possibile come continui a essere possibile lrsquoassoggettamento della popolazione intera Cosa

che si chiede persino Luttwak come egrave possibile che tutti si sottomettano a malversazioni

estorsioni senza aprire bocca anzi contenti Certo la questione del potere di cui parla Nietzsche

egrave fondamentale anche quella di cui parla La Boeacutetie ma crsquoegrave un qualche cosa di piugrave crsquoegrave un qualche

cosa che viene dato qui e adesso io ti impongo di soffrirehellip anzi crsquoegrave giagrave questa sofferenza che egrave la

sofferenza che si instaura con la distanza cioegrave non riesci a essere quello che vuoi essere Ricordate

96

Freud lrsquoIo ideale e lrsquoideale dellrsquoIo lrsquoIo ideale egrave ciograve che vorrei essere lrsquoideale dellrsquoIo egrave ciograve che dovrei

essere Crsquoegrave sempre questo movimento questa spinta verso un intrasmutabile di cui si immagina

che finalmente raggiunto io sono quello che sono Solo che questo nel discorso religioso deve

rimanere come ci dice Hegel irraggiungibile percheacute se lo raggiungo istantaneamente cessa di

essere lrsquointrasmutabile

Intervento La promessa della politica egrave lrsquoeliminazione della distanzahellip

Sigrave ma non deve farlo Anche se lo potesse per assurdo non lo deve fare Il compito di un governo

non egrave quello di fare il bene dei cittadini ma di promettere il bene dei cittadini Deve rimanere una

promessa cosigrave come nel discorso religioso lrsquoal di lagrave deve rimanere una promessa questo

intrasmutabile deve rimanere una promessa mai raggiungibile A pag 184 (57) Che la coscienza

intrasmutabile rinunzi alla sua figura e la elargisca di ciograve appunto la coscienza singola rende graziehellip

La coscienza singola cioegrave la persona immagina che sia questo intrasmutabile a dare a lei questa

speranza Infatti la speranza egrave una delle virtugrave teologali viene data da dio non se la puograve dare

lrsquouomo viene data da dio come dono per raggiungere qualcosa che non deve raggiungere Questo

egrave lrsquoinganno incredibile che perograve ha funzionato e continua a funzionare percheacute il discorso religioso

non appartiene solo alla religione intesa come istituzione organizzata ecc ma in qualunque

discorso si trova la struttura religiosa cioegrave qualunque discorso vuole porsi come il vero quindi

eliminando facendo tuttrsquouno con ciograve che lo nega Non integrandolo o superandolo come dice

Hegel ma eliminandolo come falso cosigrave come fa la scienza come fa la logica hellipvale a dire essa

interdicesi lrsquoappagamento della consapevolezza della sua indipendenza e rinvia lrsquoessenza dellrsquooperare

lungi da seacute allrsquoal di lagrave A ogni modo mediante questi due momenti del reciproco abbandonarsi delle

due parti sorge alla coscienza la sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Solo tale unitagrave egrave in pari tempo affetta

da separazione egrave di nuovo infranta in se stessa e di nuovo ne scaturisce lrsquoopposizione dellrsquouniversale

e del singolo Qui sembra parli Parmenide non ci siamo mossi di una virgola Sigrave lrsquointrasmutabile

promette come dire ldquoci sei quasi perograve ci manca ancora un porsquordquo Egrave da duemila anni che ci manca

ancora un porsquo per raggiungere questo intrasmutabile cosigrave nella religione come nella politica che

a questo punto appaiono avere esattamente la stessa struttura A pag 186 (61) parla del

mediatore Col sentimento della sua infelicitagravehellip Abbiamo visto che la sua infelicitagrave egrave il dolore per

la distanza che la separa dal divino hellipe con la miseria dellrsquooperare di tale coscienzahellip Miseria percheacute

egrave sempre inadeguata insufficiente Per questo Freud aveva connesso il discorso ossessivo con il

discorso religioso questo sentimento di costante inadeguatezza incapacitagrave ecc per cui ldquonon sono

mai allrsquoaltezzardquo Col sentimento della sua infelicitagrave e con la miseria dellrsquooperare di tale coscienza si

congiunge tuttavia la consapevolezza della sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Crsquoegrave questa unitagrave percheacute io

so che crsquoegrave dio non chiedetemi come faccio a saperlo ma lo so quindi crsquoegrave unrsquounitagrave fra me e lui solo

che non riesco a raggiungerla Infatti il tentato annientamento immediato del suo effettuale esserehellip

Devo annientare il mio essere effettuale cioegrave ciograve che sono di fatto se voglio raggiungere dio devo

annientarmi in quanto animalitagrave hellipegrave mediato dal pensiero dellrsquointrasmutabile e avviene in questo

rapporto Comincia a esserci un mediatore il pensiero dellrsquointrasmutabile che mi dice che io devo

liberarmi del corpo - questo egrave un tema classico del cristianesimo sin dai tempi dei padri della

Chiesa Il rapporto mediato costituisce lrsquoessenza del movimento negativo nel quale la coscienza si dirige

contro la sua singolaritagrave che non di meno come rapporto egrave in seacute positiva e produrragrave per la coscienza

quella stessa sua unitagrave Questa coscienza egrave sigrave povera in seacute perograve contiene in seacute anche questo rapporto

che ha con lrsquointrasmutabile - che non egrave poco Questo rapporto mediato egrave quindi un sillogismo nel

quale la singolaritagrave che da prima si fissa come opposta allo in-seacute egrave conchiusa con questrsquoaltro estremo

solo mediante un terzo Rapporto mediato tra me e lrsquointrasmutabile questo rapportarsi avviene

dice Hegel attraverso un terzo che mi consente il passaggio che mi dice quello che devo fare per

raggiungere lrsquointrasmutabile Attraverso questo medio lrsquoestremo della coscienza intrasmutabile egrave per

la coscienza inessenziale in cui egrave parimente implicito di essere alla sua volta per quellrsquoestremo solo

attraverso questo medio Esso egrave quindi tale che rappresenta ed egrave reciprocamente il ministro dellrsquouno

97

presso lrsquoaltro Questo medio egrave esso stesso unrsquoessenza consapevole in quanto operare che media la

coscienza come tale il contenuto di questo operare egrave lrsquoestinzione che la coscienza imprende della sua

singolaritagrave Questo egrave sempre lrsquoobiettivo lrsquoestinzione della coscienza in quanto singolaritagrave in

quanto Io limitato devo eliminarmi devo cancellarmi ma attraverso questo medio questo

ministro che mi dice che cosa devo fare per raggiungere il divino Questo mediatorehellip Egrave il prete e

anche come abbiamo visto lrsquouomo politico hellipin quanto sta in immediato rapporto con lrsquoessenza

intrasmutabilehellip Lui sa il prete sa che cosa vuole dio da me il politico sa qual egrave il bene assoluto

del cittadino quindi dellrsquoumanitagrave della civiltagrave del progresso ecc hellipfunge da ministro

consigliando ciograve che egrave giusto Lrsquoazione essendo essa un seguire una risoluzione esternahellip Percheacute egrave lui

che me lrsquoha detto hellipcessa secondo un lato dellrsquooperare o del volere di essere la propria Non sono

piugrave io che decido ma egrave lui che mi dice quello che devo fare percheacute lui sa Ma alla coscienza

inessenziale resta ancora il lato oggettivo dellrsquoazione stessa vale a dire il frutto del proprio lavoro e il

godimento Io ho fatto delle cose ho rinunciato a me a una serie di cose mi sono sacrificato ho

fatto la comunione insomma ho fatto quello che mi si diceva di fare Questo godimento essa

respinge parimente via da seacute e rinuncia sigrave al suo volere sigrave a una effettualitagrave ottenuta nel lavoro e nel

godimento rinuncia allrsquoeffettualitagrave da una parte come alla raggiunta veritagrave della sua indipendenza

autocoscientehellip A questo deve rinunciare il fatto di rendersi conto di avere operato in un certo

modo instaura una coscienza che sa di avere fatto delle cose e quindi una sorta di indipendenza

sono io che ho fatto tutte queste cose hellipgiaccheacute la coscienza si mette a fare qualcosa di completamente

estraneo qualcosa che ad essa coscienza dagrave la rappresentazione e parla il linguaggio di una cosa priva

di sensohellip Tutti i cerimoniali ecclesiastici ecc hellipdrsquoaltra parte rinuncia alla effettualitagrave come

proprietagrave esterna - giaccheacute dimette qualcosa del possesso che si era guadagnato a forza di lavoro e

drsquoaltra parte ancora rinuncia al godimento conseguito - giaccheacute con il digiuno e con i castighi se lo

interdice di nuovo interamente Nonostante si sia dato da fare e quindi abbia raggiunto in qualche

modo e questo Hegel lo dice la possibilitagrave di una autocoscienza piena cioegrave della ragione ma

questo significherebbe togliere lrsquointrasmutabile significherebbe togliere dio togliere la promessa

togliere la possibilitagrave della promessa cioegrave togliere il valore della sofferenza e quindi ldquoio soffro

per nienterdquo Capite cosa succederebbe se io mi rendo conto che la mia sofferenza egrave per niente E

allora ecco i castighi il digiuno le flagellazioni solo per avere pensato una cosa del genere Alla

fine conclude cosigrave A pag 190 Ma per essa stessa lrsquooperare e il suo effettuale operare restano un

operare meschinohellip Egrave come se non potesse fare valere la propria opera il proprio pensiero il

proprio esistere percheacute avverte la minaccia mortale di eliminare dio Eliminando dio elimina il

valore della sofferenza Eliminando il valore della sofferenza mi ritrovo a dover ammettere che

soffro per niente hellipil suo godimento resta il dolore e lrsquoesser-tolto di essi resta nel significato positivo

un al di lagrave Nellrsquoal di lagrave si cesseragrave di soffrire quindi verragrave tolto il negativo ciograve che si oppone ciograve

che mi impedisce nella fantasia di essere quello che sono questo nellrsquoal di lagrave per il momento no

per il momento permane questa opposizione per cui io sono sempre in attesa di sapere cosa

veramente sono Ma questo oggetto dove a tale coscienza il suo operare e il suo essere come operare ed

essere di questa coscienza singola sono essere e operare in seacute le egrave sorta la rappresentazione della ragione

cioegrave la rappresentazione della certezza della coscienza di essere nella sua singolaritagrave assolutamente in

seacute o di essere ogni realtagrave Questa sarebbe la ragione a cui tutta lrsquoesperienza della coscienza punta

cioegrave non attendere piugrave di essere ciograve che sarograve in un al di lagrave ma di rendermi conto di essere qui e in

questo momento ciograve che sono di essere ciograve che dico in definitiva Mi egrave parso utile riflettere su

questa questione che Hegel sembra suggerire della sofferenza come valore assoluto

4 settembre 2019

Siamo pag 193 al Capitolo V che si chiama Certezza e veritagrave della ragione Leggiamo questa prima

pagina che egrave importante Nel pensiero chrsquoessa ha attinto che la coscienza singola egrave in seacute essenza

98

assoluta la coscienza ritorna in se medesima Quando si accorge di essere essenza di seacute ritorna su di

seacute e prende atto di questa cosa Per la coscienza infelice lrsquoesser-in-seacute egrave lrsquoal di lagrave di se stessa Ma il

movimento di tale coscienza ha compiuto in lei questo di aver posto la singolaritagrave nel suo completo

sviluppo o la singolaritagrave che egrave coscienza effettuale come il negativo di lei stessa vale a dire come

lrsquoestremo oggettivo di aver svincolato da se stesso il suo esser-per-seacute e di averne fatto un essere in tale

passaggio si egrave sviluppata per la coscienza anche lrsquounitagrave sua con questo universale - unitagrave che - il

Singolo tolto essendo lrsquouniversale - per noi non cade piugrave fuori della coscienza e che - mantenendosi la

coscienza in questa sua negativitagrave - costituisce nella coscienza come tale la sua essenza Mentre nella

coscienza infelice si mantenevano questi due opposti ben separati tantrsquoegrave che lrsquouno era lrsquoaspetto

animale lrsquoaltro invece era lrsquoal di lagrave il divino ma sempre distanti percheacute lrsquouomo non puograve essere

dio In questo processo ci dice Hegel la coscienza si egrave accorta in qualche modo di seacute

dellrsquouniversale che essa rappresenta come se lo stoicismo lo scetticismo la coscienza infelice cioegrave

il discorso religioso fossero stati tutti passaggi nella storia del pensiero dello spirito come dice

lui quasi necessari per fare in modo che la coscienza passo dopo passo acquisisse se stessa in

modo sempre piugrave preciso sempre piugrave determinato Ciograve che sta dicendo e lo vedremo anche nelle

pagine successive egrave il passaggio da tutto ciograve alla ragione che rappresenta il momento in cui la

coscienza diventa non solo autocoscienza che ritorna nella coscienza ma prende atto che questo

movimento egrave il suo che questo movimento egrave lei stessa non egrave un qualche cosa che acquisisce

dallrsquoesterno o che le accade ma che lei stessa egrave fatta di questo movimento continuo A pag 194

dove parla dellrsquoidealismo Ma come ragione lrsquoautocoscienza fatta sicura di se stessa ha assunto verso

quei due negativi un atteggiamento di quiete e li puograve sopportare essa egrave infatti certa di se stessa come

realtagrave ossia egrave certa che ogni realtagrave non egrave niente di diverso da leihellip Quindi non crsquoentra piugrave la realtagrave

assoluta dio lrsquoal di lagrave da qualche parte ma si rende conto che la realtagrave egrave tutta la realtagrave Kojegraveve

riporta la frase tedesca An sich alle Realitaumlt in seacute tutta la realtagrave usando il termine tedesco Realitaumlt

e non Wirklichkeit Realitaumlt egrave la realtagrave effettuale ciograve con cui ho a che fare continuamente Quindi

la ragione come tutta la realtagrave Intendendosi a questo modo quella autocoscienza viene a trovarsi in

tal condizione come se il mondo le si presentasse ora per la prima volta (3) La ragione egrave la certezza

della coscienza di essere ogni realtagravehellip Adesso qui occorrerebbe verificare lrsquooriginale tedesco ma

probabilmente parla di Realitaumlt e non di Wirklichkeit hellipcosigrave lrsquoidealismo esprime il concetto della

ragione Anche questo egrave come una sorta di passaggio Lui se la prende un porsquo con Fichte il quale

mantiene questi due opposti in modo tale che lrsquoIo diventa sigrave tutta la realtagrave ma questa realtagrave egrave

soltanto il prodotto dellrsquoIo Per Hegel invece la questione non egrave posta in questi termini percheacute

dicendo che la realtagrave intesa come Realitaumlt egrave qualche cosa che egrave prodotta e pensata dallrsquoIo e basta

mantiene questi due negativi come opposti mentre come dicevo per Hegel non egrave cosigrave questi due

opposti devono integrarsi in una sintesi per cui non crsquoegrave piugrave lrsquoIo e la realtagrave come pensava Fichte

ma crsquoegrave una nuova cosa un nuovo mondo una nuova cosa che appare e che dice che Io e la realtagrave

siamo lo stesso che egrave poi ciograve che Heidegger diragrave e cioegrave che ciascuno egrave il mondo in cui egrave inserito di

cui egrave fatto A quel modo che la coscienza sorgente come ragione ha in seacute immediatamente quella

certezzahellip Cioegrave di essere la realtagrave hellipin modo non diverso anche lrsquoidealismo immediatamente la

esprime Io sono Io nel senso che Io il quale mi egrave oggetto egrave oggetto proprio con la coscienza del non-

essere di qualsiasi altro oggettohellip Dicendo ldquoIo sono Iordquo sto dicendo che non sono unrsquoaltra cosa hellipegrave

oggetto unico egrave ogni realtagrave e presenzialitagrave - non dunque come nellrsquoautocoscienza in generale e neppure

come nellrsquoautocoscienza liberahellip hellip Ma lrsquoautocoscienza non egrave ogni realtagrave sol per seacute bensigrave anche in seacute

(an sich) tosto che divenga questa realtagrave o anzi come tale si dimostri Essa si dimostra cosigrave durante il

cammino dove da prima nel movimento dialettico dellrsquoopinione della percezione e dellrsquointelletto

dilegua lrsquoesser-altro come in seacute e poi cosigrave dimostrasi durante il cammino dove nel movimento attraverso

lrsquoindipendenza della coscienza in signoria e servitugrave attraverso il pensiero della libertagrave attraverso la

liberazione scettica e la lotta di liberazione assoluta della coscienza scissa in se stessa lrsquoesser-altro per

essa stessa dilegua in quanto egrave solo per essa La coscienza cioegrave si accorge di essere solo per se stessa

99

non egrave piugrave per altro questo per altro egrave dileguato nel senso che questo esser-per-altro viene

integrato nella coscienza che quindi egrave in seacute e per seacute non crsquoegrave piugrave la separazione Lui insiste in

questo cammino lo cita due o tre volte tutto questo egrave un cammino egrave un processo un procedere

Poi critica ancora Fichte Pag 196 (4) Lrsquoidealismo che invece di presentare quel cammino comincia

con quellrsquoaffermazione egrave dunque soltanto un puro asseverare che neacute riesce a concepire se stesso neacute puograve

rendersi concepibile ad altri Lrsquoidealismo enuncia una certezza immediata alla quale stanno di contro

altre immediate certezze che peraltro durante quel cammino sono andate perdute Lrsquoidealismo

enuncia sigrave una certezza perograve ci sono anche delle altre certezze Queste altre certezze che

dileguano nellrsquoidealismo sono state necessarie lungo questo cammino per potere giungere alla

certezza che afferma ldquoIo sono Iordquo La ragione fa appello allrsquoautocoscienza di ogni e qualunque

coscienza Io sono Io mio oggetto e mia essenza egrave Io e nessuna coscienza smentiragrave alla ragione questa

veritagrave Io sono Io ma questa veritagrave egrave una certezza che egrave il risultato di un cammino non egrave qualcosa

che si impone che piomba dal cielo egrave il risultato di un processo dialettico dove la coscienza egrave

ritornata in seacute e si egrave resa conto di essere se stessa di non dipendere piugrave dallrsquoaltro percheacute lrsquoaltro egrave

dileguato in seacute non egrave piugrave contrapposto Ma poicheacute la ragione fonda la veritagrave sopra questo suo appello

essa sanziona la veritagrave dellrsquoaltra certezza vale a dire di quella che suona crsquoegrave per me un Altro altro

dallrsquoIo mi egrave oggetto ed essenza ossia mentre Io mi sono oggetto ed essenza io lo sono soltanto in quanto

mi ritraggo dallrsquoaltro in generale e mi metto accanto a lui come unrsquoeffettualitagrave Se io mi metto accanto

a lui come unrsquoeffettualitagrave egrave chiaro che rimaniamo due oggetti contrapposti Soltanto quando la

ragione come riflessione si solleva da questa opposta certezza la sua affermazione di seacute si presenta

non solo come certezza e come asserzione ma anche come veritagrave e non accanto ad altre veritagrave ma come

lrsquounica veritagrave Lrsquoimmediato sorgere della veritagrave egrave lrsquoastrazione del suo esser-presente del quale essenza

ed essere-in-seacute sono assoluto concetto vale a dire il movimento del suo esser-divenuto Egrave sempre il

risultato di una integrazione Poi pone la questione delle categorie Crsquoegrave lrsquoIo che si pone come se

stesso perograve lrsquoIo vede anche molte altre cose molte altre categorie Tuttavia ciograve che interessa a

Hegel egrave che tutte queste altre categorie di fatto appartengono giagrave allrsquoIo sono giagrave nellrsquoIo Questa

egrave una questione importante in tutta la Fenomenologia non crsquoegrave un andamento un percorso

temporalmente lineare ma crsquoegrave sempre un ritornare su se stesso tale per cui ciograve che viene dopo egrave la

condizione di ciograve che viene prima Egrave questo che lo porta a dire che la ragione non egrave un qualche

cosa che interviene dopo ndash i passaggi che fa li fa a scopo descrittivo ndash ma la ragione viene prima

Percheacute ci siano tutti questi passaggi che abbiamo visti egrave necessario che ci sia la ragione cioegrave il

risultato la fine lrsquoultimo elemento lrsquoultimo elemento egrave la condizione percheacute ci sia il primo

Questo forse lo avevamo giagrave visto nella Prefazione Egrave questa la cosa importante da tenere

presente nella Fenomenologia ciograve che appare il fenomeno ha come condizione per Hegel la

ragione egrave percheacute crsquoegrave la ragione che possono avvenire tutti questi passaggi questo cammino

Questo ci rimanda in modo interessante a ciograve che diceva Severino Ricordate ldquola lampada che egrave

sul tavolordquo ldquoLa lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto Certo egrave fatto di astratti ma questo

concreto egrave ciograve che appare Egrave vero che io devo conoscere gli astratti ma in realtagrave quegli astratti

che io conosco e come condizione percheacute possa cogliere il concreto non sono quegli astratti che io

colgo nel concreto Ecco la questione della Fenomenologia da una parte egrave vero che io devo sapere

che cosrsquoegrave una lampada e che cosrsquoegrave un tavolo che in questo caso sono astratti ma dicendo ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo questi astratti la lampada e il tavolo non sono gli astratti di cui

parlavo prima sono unrsquoaltra cosa Egrave un concetto complesso ma fondamentale per intendere tutta

la questione della Fenomenologia che ci porta a considerare unrsquoaltra cosa ancora e cioegrave in che

modo mi appaiono le cose in che modo si manifestano Ciograve che fino ad ora ci ha raccontato Hegel

ndash si puograve leggere la Fenomenologia come un romanzo ndash ci dice che le cose che vediamo sono per noi

sono nella coscienza solo in questo modo le cogliamo in quanto sono nella coscienza in quanto

sono nel linguaggio Ora tenendo conto dellrsquoesempio di Severino ciograve che mi appare che cosrsquoegrave

ldquoQuesta lampada che egrave sul tavolordquo che cosrsquoegrave in realtagrave Egrave un racconto vale a dire tutti questi

100

elementi sono presi in una struttura in un concreto in cui si raccontano si dicono e dicendosi

pongono una questione e cioegrave che ogni cosa che appare in quanto racconto ldquoQuesta lampada che

egrave sul tavolordquo mi appare in quanto inserita in questo racconto di questa lampada che egrave sul tavolo

Egrave un raccontino piccolo ma pur sempre un racconto La questione ancor piugrave interessante da porsi

egrave questa e cioegrave lrsquoeventualitagrave che la condizione che qualunque cosa appaia egrave che sia un racconto

per cui solo a questa condizione qualcosa appare Questo egrave in accordo anche con ciograve che dicevo del

fenomeno il fenomeno appare ma appare in seguito a un percorso a un cammino egrave un risultato

il risultato di un cammino dove ciograve che mi appare fa sigrave che lrsquoinizio di tutto questo cammino sia

Derrida era andato vicino a questa questione ma lrsquoaveva svolta sino a un certo punto Ma ciograve che

interessa egrave proprio questo aspetto preciso quello del fenomeno e di come intendere tutta la

fenomenologia La fenomenologia egrave lrsquoapparire di qualcosa in quanto racconto in quanto si

racconta nel senso che egrave soltanto percheacute egrave un racconto che esiste per me Infatti parla di ldquoesiste

per merdquo ldquoesiste per noirdquo che come dicevo prima non egrave lontano da ciograve che diceva Heidegger

rispetto al mondo qualcosa esiste percheacute egrave nel mondo che io sono Drsquoaltra parte Heidegger

conosceva molto bene Hegel Quindi ogni cosa che mi appare mi appare percheacute egrave un racconto un

racconto che mi appartiene di cui io sono fatto In questo senso possiamo intendere ciograve che Hegel

diceva allrsquoinizio questa cosa egrave per me percheacute egrave nella mia coscienza quindi egrave per me qualcosa Egrave

la stessa questione A pag 198 (6) Ora siccome alla ragione appartengono e la pura essenza delle cose

e la loro differenzahellip Le cose sono in quanto tali percheacute differiscono da altro hellipnon si potrebbe

propriamente piugrave parlare di cosehellip Percheacute appartengono alla ragione Questa egrave una critica anche a

Kant hellipvale a dire di un alcuncheacute il quale per la coscienza sia soltanto il negativo di se stessa Egrave

importante che ci sia il negativo di se stessa ma questo negativo deve essere integrato nella cosa

non rimane come negativo a seacute stante Egrave il discorso che faceva Severino del soggetto e del

predicato se egrave soggetto non egrave predicato dove il predicato sarebbe il negativo del soggetto Che se

le molte categorie sono specie della categoria pura questa egrave il loro genere o la loro essenza e non egrave opposta

a loro Sta dicendo che tutte queste categorie che negherebbero lrsquounitagrave della cosa in realtagrave

appartengono giagrave alla cosa sono giagrave ligrave Cosa diceva Heidegger Diceva che noi siamo giagrave nel

linguaggio non egrave che a un certo punto ci siamo nasciamo nel linguaggio siamo giagrave ligrave Quindi

tutte queste differenze sono giagrave tutte ligrave A pag 199 Ma questo altro di tale categoriahellip Ogni

categoria ha sempre un altro che gli si oppone hellipsono soltanto le altre prime categorie vale a dire

lrsquoessenza pura e la differenza pura e in quella categoria cioegrave appunto nellrsquoesser-posto dellrsquoAltro o in

questo Altro stesso la coscienza egrave altrettanto lei stessa La coscienza egrave anche questo Altro e quindi

non gli si oppone piugrave ma diventa lei stessa La categoria pura rinvia alle specie le quali passano

nella categoria negativa o nella singolaritagrave ma questrsquoultima rinvia a quelle essa stessa egrave pura coscienza

che in ogni specie resta a seacute questa chiara unitagrave con seacute unitagrave la quale non di meno vien richiamata

ad un Altro che mentre egrave egrave dileguato e mentre egrave dileguato egrave di nuovo prodotto Egrave il movimento della

dialettica qualcosa dilegua ma viene integrata ma in questa integrazione qualcosa di nuovo si

pone come Altro e cosigrave via Ma non rimane mai come Altro separato sarebbe in questo caso la

coscienza infelice il discorso religioso A pag 199 (7) Qui noi vediamo la coscienza pura posta in

duplice modo posta cioegrave la prima volta come lrsquoinquieto va e vieni che percorre tutti i suoi momenti nei

quali le aleggia quellrsquoesser-altro che si toglie nellrsquoatto stesso dellrsquoattingerlo posta la seconda volta

piuttosto come lrsquounitagrave quieta e certa della sua veritagrave Per questa unitagrave quel movimento egrave lrsquoaltro mentre

per tale movimento lrsquoaltro egrave quella quiete unitagrave e coscienza e oggetto si alternano in queste reciproche

determinazioni Questa egrave una critica che fa allrsquoidealismo soggettivo llsquoidealismo vuoto come dire

che permangono entrambe queste due cose un porsquo come accadeva nello scetticismo che oscilla tra

i due estremi Ma la coscienza come essenza egrave proprio questo intero decorso uscire da seacute come categoria

semplice e passare nella singolaritagrave e nellrsquooggetto per contemplare in esso questo decorso togliere

lrsquooggetto come distinto per farlo proprio e per proclamarsi tale certezza di essere ogni realtagrave e se stessa

e il proprio oggetto Vedete che qui rimane se stessa e i il proprio oggetto non crsquoegrave integrazione ma

101

rimangono due cose distinte Infatti questa egrave la critica che fa a Fichte La sua prima enunciazione

egrave solo questa parola astratta e vuota che tutto egrave suo Il mio pensiero crea tutto Infatti la certezza di

essere ogni realtagrave egrave solo la pura categoria Questa prima ragione che conosce seacute nellrsquooggetto egrave espressa

dallrsquoidealismo vuoto il quale assume la ragione soltanto a quel modo in cui essa egrave da prima e poicheacute

tale idealismo indica in ogni essere questo puro mio della coscienza ed enuncia le cose come sensazioni

e percezioni vaneggia di aver mostrato quel puro mio come realtagrave compiuta Lrsquoidealismo perciograve deve

essere in pari tempo empirismo assoluto cheacute per riempire il vuoto miohellip Vuoto mio sigrave egrave mio ma egrave

vuoto percheacute tengo il significante separato dal significato Ecco percheacute egrave vuoto hellipossia per

indicarne la differenza lrsquointero sviluppo e lrsquointera figurazione la ragione di siffatto idealismo richiede

un urto esterno nel quale soltanto starebbe la molteplice varietagrave del sentire o del rappresentare Ha

bisogno di qualcosa di esterno per confermarsi Quellrsquoidealismo diviene quindi un contraddittorio

doppiosensohellip Qui parla di una cattiva infinitagrave Fichte parlava di infinitagrave della necessitagrave di un

infinito che si avvicina sempre Poco piugrave avanti hellipper cadere poi in braccio alla cattiva infinitagrave

ossia allrsquoinfinitagrave sensibile Sta dicendo che Fichte egrave come se rimanesse nellrsquoinfinito potenziale

Lrsquoinfinito potenziale egrave quellrsquoinfinito che egrave in potenza egrave sempre in attesa di arrivare allrsquoultimo

numero Egrave come chiedersi quanti numeri posso aggiungere al numero uno E incomincia a

contare Hegel anche se non ne parla in questi termini pone invece lrsquoinfinito attuale che non egrave

che questa infinitagrave che egrave qui e adesso non in potenza in un futuro che raggiungerograve che egrave il

discorso che fa in buona parte anche Popper la veritagrave non ce lrsquoabbiamo ancora perograve ci

avviciniamo sempre di piugrave ma non la raggiungeremo mai Egrave il discorso religioso neacute piugrave neacute meno

la veritagrave come lrsquoal di lagrave sempre da raggiungere ma mai raggiunta percheacute se la raggiungo non egrave

piugrave quella Poi incomincia a considerare i vari modi della ragione e in queste considerazioni fa

una critica abbastanza serrata allo scientismo Parlo di scientismo e non di scienza percheacute la

scienza nellrsquoaccezione di Hegel non egrave che il sapere mentre lo scientismo egrave tutta lrsquoideologia

scientista della scienza A pag 202 Ragione osservativa La prima cosa che fa la ragione egrave di

osservare Questa coscienza alla quale lrsquoessere ha il significato del suo noi la vediamo bensigrave di nuovo

abbassarsi allrsquoopinione e alla percezione ma non nel senso chrsquoessa si abbassi alla certezza di un Altro

puro e semplice anzi nel senso che essa ha la certezza di essere essa stessa questo medesimo Altro

Questo Altro non egrave un Altro puro e semplice sta da unrsquoaltra parte ma egrave lei stessa Precedentemente

alla coscienza era soltanto accaduto di percepire e di esperimentare nella cosa qualche circostanza ora

egrave lei che dispone le osservazioni e lrsquoesperienza Opinione e percezione che prima toglievansi per noi

vengono ora tolte dalla coscienza per lei stessa la ragione si accinge a sapere la veritagrave a trovare come

concetto ciograve che per la opinione e la percezione egrave solo una cosahellip Lrsquoopinione pensa di avere a che fare

con cose la ragione no sa di avere a che fare con concetti e non con cose Egrave ciograve che vi dicevo

prima ha a che fare con concetti racconti storie La ragione cerca il suo Altrohellip Lo cerca come

suo negativo hellipsapendo che in ciograve essa non possiederagrave nientrsquoaltro che se stessa essa cerca soltanto la

sua propria infinitagrave Ecco lrsquoinfinito attuale anzicheacute quello potenziale alla Fichte A pag 203 (12)

La coscienza osserva vale a dire la ragione vuole trovare e avere seacute quale oggetto nellrsquoelemento

dellrsquoessere quale modo effettuale e sensibilmente presente La coscienza osserva cioegrave cerca delle cose

degli oggetti La coscienza di questrsquoosservare ha un bellrsquoopinare e un bel dire di voler fare esperienza

non di se stessa ma al contrario dellrsquoessenza delle cose come cose Egrave questo che vorrebbe fare la

scienza Se la coscienza opina e dice ciograve la spiegazione si deve ricercare nel fatto che mentre la

coscienza egrave ragione la ragione come tale non egrave ancora oggetto della coscienza La ragione non egrave ancora

arrivata alla coscienza non ha ancora preso veramente coscienza di seacute Se la coscienza sapesse la

ragione come eguale essenza delle cose e di se stessa e se sapesse che la ragione nella sua figura piugrave

propria puograve essere presente soltanto nella coscienza allora la coscienza medesima si profonderebbe

assai piugrave in se stessa e cercherebbe la ragione piuttosto che nelle cose nel profondo di seacute Una volta

che egrave consapevole di questo la coscienza non cerca piugrave la veritagrave delle cose nelle cose ma in seacute A

pag 204 La ragione quindi come coscienza osservativa si accosta alle cose opinando di prenderle in

102

veritagrave come cose sensibili opposte allrsquoIo solo lrsquoeffettuale operare di questa ragione contraddice a tale

opinione essa infatti conosce le cose trasforma in concetti la loro sensibilitagrave ossia la trasforma

appunto in un essere che nello stesso tempo egrave Io trasforma quindi anche il pensare in un pensare che

egrave essere o lrsquoessere in un essere che egrave pensato e afferma in effetto che le cose hanno veritagrave soltanto come

concetti Egrave questo che fa la ragione le cose sono concetti o come vi dicevo prima sono narrazioni

racconti storie Prosegue con lrsquoOsservazione della natura La descrizione La descrizione ci dice che

vuole descrivere qualcosa minutamente come se cogliesse gli aspetti essenziali delle cose ma ciograve

che coglie egrave soltanto lrsquouniversale percheacute per potere pensare quella cosa deve prima pensarla come

universale dopo cominceragrave a coglierne i dettagli Ma questo universale egrave ciograve che rimane mentre

i dettagli sono quelli che di volta in volta cambiano Infatti a pag 205 dice Quella coscienza dovragrave

anche in pari tempo ammettere di non avere a che fare in generale soltanto con la percezione e non daragrave

per es alla percezione di un temperino che si trova accanto a questa tabacchiera il valore di

unrsquoosservazione Il percepito deve per lo meno avere il valore di un universale e non il valore di un

questo sensibile Ciograve che percepisco deve avere valore universale deve essere quello che egrave e non

per accidente deve essere quello che egrave necessariamente Cosigrave ora soltanto quellrsquouniversale egrave ciograve che

rimane eguale a se stessohellip E non il dettaglio Poicheacute nellrsquooggetto trova soltanto lrsquouniversalitagrave o

lrsquoastratto mio la coscienza deve prendere su di seacute il movimento caratteristico dellrsquooggetto e mentre non

egrave ancora lrsquointelletto di esso egrave per lo meno la sua memoriahellip hellip Questo superficiale trar fuori dalla

singolaritagravehellip Tirar fuori dalla descrizione Perograve rimane sempre debitore di un universale e quindi

non egrave mai soltanto quello Certo io descrivo quella cosa ma per poterla descrivere per potere

descrivere questo libro occorre che ci sia un universale che ci sia ldquoplatonicamenterdquo lrsquoidea di libro

e cioegrave che ci sia la ragione che la ragione sia giagrave allrsquoopera che questa sia giagrave un concetto un

racconto solo allora posso vedere tutti i vari dettagli A pag 206 passa a I segni caratteristici A

pag 207 dice Da una parte i segni caratteristici debbon servire soltanto al conoscere affincheacute questo

possa distinguere le cose lrsquouna da lrsquoaltra ma drsquoaltra parte non deve venir conosciuto ciograve che nelle cose egrave

inessenziale anzi ciograve per cui esse strappandosi dallrsquouniversale continuitagrave dellrsquoessere in generale si

distaccano dallrsquoAltro e sono per seacute I segni non devono soltanto avere un rapporto essenziale col

conoscere ma devono anche essere le determinatezze essenziali delle cose e un sistema artificiale

devrsquoessere conforme al sistema della natura stessa e deve esprimere soltanto questo sistema Eh giagrave ma

come Queste determinatezze essenziali delle cosehellip per stabilire che cosa egrave essenziale devo

stabilire un criterio e questo criterio chi me lo dagrave Quindi quando io descrivo le cose essenziali

in realtagrave descrivo il mio criterio per stabilire le cose essenziali A pag 208 (17) Solo questa

dispiegata ostensione delle determinatezze rimanenti egualihellip Cerca delle determinatezze che restino

eguali hellipciascuna delle quali descrive quieta la sequenza del suo processo e si fa largo per diportarsi a

suo modo per seacute passa essenzialmente a sua volta nel suo contrario nella confusione cioegrave di quelle

determinatezze cheacute il segno caratteristico la determinatezza generale egrave lrsquounitagrave dellrsquoopposto ossia unitagrave

del determinato e dellrsquouniversale in seacute questa unitagrave deve dunque scomporsi in tale opposizione Se io

determino qualche cosa la determino in relazione a ciograve che quella cosa non egrave Quindi questa

determinatezza egrave sempre debitrice di ciograve che le si oppone che deve esserci percheacute possa darsi

questa determinatezza Questo come dice giustamente Hegel crea confusione questa cosa egrave

determinata sigrave ma in base a una differenza con qualche altra ma siamo certi che egrave differente in

base a che cosa E queste differenze come le determino a loro volta precisamente Ci vuole di

nuovo un criterio ma allora di nuovo a questo punto non conosco la determinatezza di una certa

cosa ma il criterio che utilizzo per stabilire la determinatezza Che egrave la stessa cosa che giagrave

anticipava nella Introduzione quando diceva io voglio cercare la veritagrave ma se non sono giagrave nella

veritagrave non la reperirograve mai percheacute ciograve che reperisco egrave quel medio che mi consente di avvicinarmi

alla veritagrave e quindi egrave sempre e solo con questo ciograve con cui io ho a che fare con un criterio Se ora

secondo lrsquoun lato la determinatezza vince lrsquouniversale ovrsquoessa ha la propria essenzahellip Egrave determinato

quindi non ha piugrave a che fare con lrsquouniversale ma egrave lui in quanto tale Sarebbe lrsquoastratto rispetto

103

al concreto hellipquesto drsquoaltra parte conserva il proprio dominio sulla determinatezza la sospinge al

suo limite e lagrave ne mescola le differenze e le essenzialitagrave Lrsquouniversalitagrave egrave ciograve che permane ed egrave la

condizione per potere stabilire delle determinatezze Lrsquoosservare teneva in bellrsquoordine lrsquouna fuori

dallrsquoaltra queste differenze e queste essenzialitagrave e credeva di possedere in esse qualcosa di fisso ma ora

vede un principio accavallarsi sullrsquoaltro vede formarsi passaggi e confusioni vede congiunto ciograve che

prima teneva senzrsquoaltro per diviso e diviso ciograve che teneva per congiunto per conseguenza questo tenersi

saldo al quieto essere rimanente eguale a se stesso proprio qui nelle sue piugrave generali determinazioni -

quando per es si tratti di sapere quali segni caratteristici abbia lrsquoanimale o la pianta - deve vedersi

tormentato da mille istanze che lo derubano di ogni determinazione e che mettono a tacere lrsquouniversalitagrave

cui quello si era innalzato riabbassandolo a un osservare e a un descrivere privi di pensiero Il

dettaglio vorrebbe ergersi a universale ma non lo puograve fare e quindi si ritrova di nuovo con dei

dettagli che di fatto non dicono che cosrsquoegrave la cosa Dicono soltanto qualcosa di contingente

vorrebbero porsi come universali ma non riescono A pag 209 (18) Siccome il determinato per sua

natura deve perdersi nel suo contrariohellip Per determinare qualcosa devo distinguerlo da ciograve che

non egrave hellipquellrsquoosservare che si limita al semplice o che mediante lrsquouniversale delimita la dispersione

sensibile trova dunque nel proprio oggetto la confusione del suo principiohellip Poco dopo Da poi che

ora lrsquoistinto della ragione si mette in cerca della determinatezza conformemente alla natura crsquoessa

possiede e che essenzialmente consiste non nellrsquoessere per seacute anzi nel passare nellrsquoopposto esso si mette

in cerca della legge e del concetto di lei li cerca bensigrave come se anchrsquoessi fossero effettualitagrave essentehellip

Come se anche la legge fosse un fatto di naturahellip le famose leggi di natura hellipma questrsquoultima in

effetto gli si dilegueragrave e i lati della legge diventeranno puri momenti o pure astrazioni per modo che la

legge vien fuori nella natura del concetto il quale ha cancellato in seacute lrsquoindifferente sussistere

dellrsquoeffettualitagrave sensibile Quando io cerco di stabilire una legge una volta che ho pensato che la

legge egrave stabilita io ho stabilito solo un concetto un concetto che non ha nulla a che fare con ciograve

che la legge vorrebbe esprimere Egrave sempre la stessa cosa nel senso che ciograve che ho trovato che ho

stabilito egrave un criterio anche la legge egrave un criterio Egrave con quello che ho a che fare A pag 210 (20)

A questa coscienza che resta allrsquoosservare che la veritagrave della legge sia essenzialmente realtagrave ridiventa

bensigrave una opposizione verso il concetto e verso lrsquouniversale in seacute ovverosia un qualcosa di siffatto qual

egrave la legge sua alla coscienza non egrave unrsquoessenza della ragione la coscienza opina di ricevere ivi un

alcuncheacute di estraneohellip Pensa che sia unrsquoaltra cosa rispetto a seacute la ragione hellipma essa confuta

questa sua opinione in quanto in effetto non prende lrsquouniversalitagrave della legge nel senso che tutte le

singole cose sensibili avrebbero dovuto mostrarle lrsquoapparenza della legge medesima per poterne

affermare la veritagrave Egrave il problema dellrsquoinduzione egrave vero che il sole sorge tutte le mattine Possiamo

soltanto dire che fino ad oggi egrave successo cosigrave E domani Non lo sappiamo Quindi in che modo

possiamo assicurarci che questa affermazione sia vera Non lo possiamo fare quindi non egrave una

certezza non egrave una veritagrave Poco dopo dice hellipche le pietre sollevate da terra e lasciate andare cadono

essa non pretende che si faccia una simile prova con tutte le pietre essa diragrave certo che si deve almeno

provare con parecchie pietre dal che si potragrave poi concludere con la massima probabilitagrave o di pieno diritto

o per analogia alle pietre rimanenti Eppure non solo lrsquoanalogia non dagrave alcun pieno diritto ma anche

in forza della sua natura confuta cosigrave spesso se stessa che - se vogliamo anche noi concludere per

analogia - lrsquoanalogia stessa non permette di giungere a conclusione alcuna la probabilitagrave a cui si

ridurrebbe il resultato dellrsquoanalogia perde rispetto alla veritagrave ogni differenza di probabilitagrave maggiore

o minorehellip Percheacute tende allrsquoinfinito la probabilitagrave non puograve essere neacute maggiore neacute minore hellipper

quanto grande possa essere essa non egrave niente di fronte alla veritagrave Ma in effetto lrsquoistinto della ragione

accetta tali leggi come veritagrave e soltanto in rapporto alla loro necessitagrave chrsquoesso non conosce lrsquoistinto si

lascia andare a quella distinzione e abbassa a probabilitagrave anche la veritagrave della cosahellip A pag 213 (22)

La materia al contrario non egrave una cosa nellrsquoelemento dellrsquoessere sigrave bene lrsquoessere come universale o

lrsquoessere nella guisa del concetto La ragione che tuttora egrave istinto fa questa giusta differenza ma senza

sapere che mettendo la legge a prova in ogni essere sensibilehellip Dice verifichiamo se egrave cosigrave con tutte

104

le pietre presenti passate e future hellipproprio in questrsquoatto essa toglie quellrsquoessere della legge che egrave

soltanto lrsquoessere sensibile della leggehellip Toglie alla legge quellrsquoessere che dovrebbe essere quello che

la rende tale hellipe senza sapere che mentre essa ragione intende come materie i momenti della legge

lrsquoessenza di questi egrave giagrave diventata alla legge un universale ed egrave giagrave enunciata in tale espressione

come un sensibile non sensibile come un essere privo di corporeitagrave e tuttavia oggettivo Bisogna ora

vedere qual piega sia per prendere per quellrsquoistinto il suo resultato e quale nuova figura del suo osservare

stia cosigrave per sorgere Come veritagrave di questa coscienza sperimentativa noi vediamo la legge pura che si egrave

liberata dellrsquoessere sensibilehellip La legge pura egrave la legge che deve essere universale non puograve essere

soltanto di questa cosa hellipla vediamo come concetto il quale egrave presente nellrsquoessere sensibile movendosi

peraltro con perfetta indipendenza il quale calato nellrsquoessere ne resta libero ed egrave concetto semplice

Questo che in veritagrave egrave il resultato e lrsquoessenza sorge ora esso stesso per tale coscienza ma sorge come

oggetto e invero poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato ed egrave senza rapporto al movimento

precedente sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si

presenta come un osservare diverso Dice poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato cioegrave

non egrave il risultato di questo movimento dialettico non egrave nella ragione Questo oggetto egrave senza

rapporto al movimento precedente egrave fuori dal movimento dialettico egrave preso per se stesso quindi

sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si presenta come

un osservare diverso cioegrave la coscienza non lo riconosce piugrave come un qualcosa che egrave risultato della

ragione

11 settembre 2019

La ragione osservativa Qui Hegel fa un discorso interessante percheacute tutto ciograve che dice giunge a

mettere in discussione in buona parte il fondamento dellrsquooccidente e cioegrave lrsquoosservazione Ciograve che

dice anche se non lo dice espressamente egrave che chi osserva egrave la ragione Se egrave la ragione che osserva

allora lrsquoosservazione non egrave della cosa ma egrave della ragione stessa la ragione osserva se stessa mettere

in atto una serie di procedure che appartengono alla ragione non alla cosa

Intervento Non egrave il soggetto che osserva

In questo caso il termine ldquosoggettordquo egrave piuttosto vago Hegel parla di ragione di autocoscienza

parla molto poco di soggetto Dire che egrave la ragione che osserva egrave come dire che lrsquoosservazione

quindi ciograve che osservo egrave il risultato di un processo intellettuale Ciograve che osservo e questo lo diceva

giagrave nelle prime pagine appartiene alla coscienza Per questo non fa questa distinzione cartesiana

fra soggetto e oggetto per Hegel soggetto e oggetto sono lo stesso Sta qui lrsquoinnovazione di Hegel

rispetto a tutta la filosofia che lo ha preceduto soggetto e oggetto sono lo stesso cioegrave non sono

disgiungibili Soggetto e oggetto sarebbero i due astratti di un concreto dove il concreto egrave la

ragione egrave lrsquoautocoscienza Soggetto e oggetto sono due momenti dove lrsquooggetto dilegua nel

soggetto a questo punto questo il soggetto non egrave piugrave soggetto Tutto il discorso che sta facendo

qui va anche in questo senso a mostrare che lrsquoosservazione invece vuole proprio fare questo e

cioegrave cogliere lrsquoastratto astraendo dal concreto Ma questa operazione ci diragrave lui non egrave possibile

percheacute se io prendo lrsquoastratto astraendolo dal concreto tolgo da questo elemento separato il

negativo tolgo cioegrave quellrsquoaltro da seacute che fa esistere il seacute in quanto tale Egrave come se togliessi il per

seacute dallrsquoin seacute il significato dal significante per dirla in termini semiotici Quindi questa operazione

di astrazione per Hegel non porta a nulla egrave unrsquoastrazione che puograve farsi anzi si fa continuamente

tutta la dottrina dellrsquoosservazione su cui peraltro si fonda la scienza Scienza non nellrsquoaccezione

di Hegel dovremmo parlare di scientismo per distinguere la nozione di scienza in Hegel egrave unrsquoaltra

cosa Dunque lo scientismo si fonda sullrsquoosservazione cioegrave sulla possibilitagrave di astrarre un

elemento dal concreto ma astraendolo dal concreto questo elemento non egrave piugrave quellrsquoelemento di

cui mi sto occupando egrave unrsquoaltra cosa Per tornare allrsquoesempio ormai celebre ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo se mi metto ad analizzare la lampada questa lampada che io analizzo dopo

105

averla astratta dal concreto non egrave ldquolampada che egrave su tavolordquo non egrave piugrave quella ldquolampada che egrave

sul tavolordquo ma egrave unrsquoaltra cosa Questa egrave la difficoltagrave della scienza dello scientismo e cioegrave che

nellrsquooccuparsi di qualche cosa quindi nellrsquoastrarlo dal concreto trasforma questa cosa in unrsquoaltra

cosa da quella che vuole osservare cioegrave osserva altro da ciograve che vorrebbe osservare Siamo a pag

214 (24) Hegel tratta dellrsquoorganico Un oggetto che sia tale da avere in lui il processo della semplicitagrave

del concetto egrave lrsquoorganico Lrsquoorganico ha in seacute la semplicitagrave del concetto egrave un concetto semplice In

questrsquoassoluta fluiditagrave egrave risoltahellip Quando Hegel parla di fluiditagrave parla del movimento dialettico

hellipquella determinatezza ondrsquoesso sarebbe solamente per Altro La cosa inorganica ha a sua essenza la

determinatezza e quindi puograve costituire la pienezza dei momenti del concetto soltanto insieme con

unrsquoaltra cosa e va perciograve perduta tosto che entri nel movimentohellip Egrave sempre per qualche altra cosa

quindi la cosa si dilegua percheacute egrave per un altro hellipinvece nellrsquoessenza organica tutte quante le

determinatezze ondrsquoessa egrave aperta per un altro sono collegate sotto lrsquounitagrave organica (che egrave) semplice

nessuna che si rapporti liberamente ad altro sorge come essenziale e quindi lrsquoorganico si mantiene nel

suo stesso rapporto Lrsquoorganico egrave fatto di una serie di elementi dove ciascuno si rapporta a un altro

ma allrsquointerno di un tutto organico Un secolo dopo hanno chiamato questa cosa ldquostrutturardquo dove

un elemento non puograve essere tolto dalla struttura senza che questo elemento cambi diventando

unrsquoaltra cosa egrave quello che egrave soltanto allrsquointerno della struttura Questo per incominciare a dire

delle cose sul fatto che lrsquoosservazione di un elemento non porta a cogliere lrsquoessenza di

quellrsquoelemento A pag 216 (26) Il rapporto del quale si egrave qui sopra discorso dellrsquoorganico con la

natura degli elementi non esprime lrsquoessenza dellrsquoorganico stessohellip Questo rapporto dellrsquoorganico

con i vari elementi non esprime lrsquoorganico lrsquoorganico egrave unrsquoaltra cosa hellipquesta essenza egrave invece

contenuta nel concetto finalistico Invero a questa coscienza osservativahellip Lrsquoosservazione egrave uno dei

modi per esercitare la ragione anzi egrave il primo modo poi parleragrave di altri hellipquel concetto non egrave

lrsquoessenza propria dellrsquoorganico anzi a quella coscienza medesima il concetto cade fuori dellrsquoessenza e

quindi egrave poi soltanto quellrsquoestrinseco rapporto teleologico Sta dicendo che questa idea di porre

lrsquoessenza come il fine di qualche cosa non egrave che porti molto lontano percheacute questo finalismo cade

fuori dellrsquoessenza non egrave lrsquoessenza propriamente A pag 217 (27) Bisogna ora vedere piugrave da vicino

questa determinazione comrsquoessa egrave in seacute e come egrave per lrsquoistinto della ragione al fine di rendersi conto di

comrsquoesso vi si rinvenga senza perograve conoscersi nel suo rinvenirsi Il concetto finalistico adunque al

quale si innalza la ragione osservativa egrave altrettanto presente come un effettuale allo stesso modo che

lrsquoeffettuale egrave ad essa consaputo concettohellip Questo finalismo egrave un effetto egrave qualcosa che accade hellip

neacute egrave un rapporto esterno di questo effettuale anzi la sua essenza Non egrave questo rapporto esterno la

sua essenza Essendo effettuale si effettua quindi non egrave unrsquoessenza lrsquoessenza non egrave qualcosa che

si effettua egrave qualcosa che necessariamente egrave Che questo effettuale il quale egrave esso stesso un fine si

rapporti secondo un fine ad altro significa che il suo rapporto egrave un rapporto accidentale rispetto a ciograve

che i due termini sono nella loro immediatezza nella loro immediatezza sono entrambi indipendenti e

reciprocamente indifferenti Dice gli elementi non riusciamo a coglierli perograve proviamo a cogliere

questo tutto attraverso la finalitagrave Ma dice Hegel anche la finalitagrave egrave qualcosa di accidentale e

quindi non egrave unrsquoessenza Ma lrsquoessenza del loro rapportohellip Cioegrave il rapporto accidentale e i termini

nella loro immediatezza hellipegrave diversa da ciograve chrsquoessi sembrano essere e il loro operare ha un altro senso

da ciograve chrsquoesso egrave immediatamente per il percepire sensibile la necessitagrave in ciograve che accade egrave nascosta e si

mostra soltanto alla finehellip Questo nel finalismo la necessitagrave si mostra soltanto alla fine hellipma in

modo che la fine indica quella necessitagrave essere anche il primo Questo egrave ciograve che fa Hegel egrave ciograve che

interviene alla fine che fa essere lrsquoinizio quello che egrave Cosigrave anche nel finalismo non egrave propriamente

unrsquoessenza percheacute egrave soltanto qualche cosa che accade e quando accade allora e solo allora posso

giustificarne lrsquoesistenza Questo per il fatto che dalla fine posso stabilire lrsquoinizio helliprifacendoci dal

cominciamento questo nella sua fine o nel resultato del suo operare non fa altro che ritornare a se

stesso e quindi il cominciamento si mostra tale a se stesso da avere se stesso a sua fine Questo

cominciamento si mostra come cominciamento soltanto a ritroso soltanto alla fine egrave possibile

106

stabilire il cominciamento Che egrave esattamente lrsquoopposto di un processo per esempio scientista

quello empirico-deduttivo si parte da un elemento e poi attraverso una serie di passaggi si giunge

alla sua fine Hegel ci sta dicendo che non egrave cosigrave propriamente che funziona egrave soltanto dalla fine

che io posso intendere qualcosa del cominciamento percheacute fincheacute non sono arrivato alla fine non

posso sapere che cosa egrave il cominciamento posso immaginare ma soltanto alla fine io che veramente

egrave lrsquoinizio che quella cosa egrave il cominciamento Dunque ciograve chrsquoesso raggiunge mediante il movimento

del suo operare egrave lui stesso e che esso raggiunga soltanto se stesso egrave il suo sentimento di seacute Cosigrave egrave bensigrave

presente la differenza di ciograve chrsquoesso egrave e di ciograve chrsquoesso cerca ma si tratta solo della parvenza di una

differenza e cosigrave esso egrave concetto in lui stesso In questo modo dice egrave presente la differenza di ciograve

che esso egrave e di ciograve che esso cerca percheacute ciograve che egrave dice Hegel non egrave ciograve che cerca Ciograve che cerca egrave

la fine ma questa fine non egrave il cominciamento percheacute soltanto quando arrivo alla fine so qualcosa

del cominciamento Ma non diversamente egrave costituita lrsquoautocoscienzahellip Infatti si costituisce

esattamente cosigrave hellipanchrsquoessa consiste nel distinguersi da seacute in modo che nello stesso tempo non ne

derivi differenza alcuna Essa perciograve nellrsquoosservazione della natura organica non trova nientrsquoaltro che

tale essenzahellip Cioegrave lrsquoautocoscienza continua a trovare se stessa hellipessa trova seacute come una cosa

come una vita ma fa ancora una differenza tra ciograve chrsquoessa stessa egrave e ciograve che ha trovato - ma si tratta

di una differenza che non egrave tale Questo egrave forse il punto cruciale di tutto questo capitolo

lrsquoautocoscienza in questo processo in cui vuole cercare la cosa alla fine trova e puograve soltanto

trovare se stessa Percheacute Egrave semplice lrsquoha detto percheacute soltanto alla fine io posso trovare il

cominciamento ma questo fine che cosrsquoegrave se non qualcosa che io ho posto qualcosa che

lrsquoautocoscienza ha posto Quindi ciograve che io trovo egrave sempre e soltanto lrsquoautocoscienza nientrsquoaltro

che questo A pag 219 (29) Considerata piugrave da vicino questa determinazione che la cosa egrave fine in lei

stessa si trova anche nel concetto di essa La cosa conserva seacute il che significa anche la sua natura esser

tale da occultare la necessitagrave e da presentarla nella forma di rapporto accidentale infatti la sua libertagrave

o il suo esser-per-seacute consistono appunto nel comportarsi verso il necessario come se questo fosse qualcosa

drsquoindifferente la cosa si presenta quindi essa stessa come alcuncheacute siffatto il cui concetto cade fuori del

suo essere Questo egrave il modo in cui si mostra ma non egrave cosigrave percheacute dice Non diversamente la ragione

ha la necessitagrave drsquointuire il suo proprio concetto come se questo fosse qualcosa drsquoindifferentehellip Come

se dice ma non egrave cosigrave hellipdi intuirlo cioegrave come cosa come un alcuncheacute verso cui essa egrave indifferente

e che quindi da parte sua egrave indifferente verso di lei e verso il proprio concetto Tutto sta in questo

ldquocome serdquo cadesse fuori del concetto ma non cade fuori del concetto Non puograve cadere fuori del

concetto percheacute lrsquoincominciamento egrave sempre e comunque nella coscienza Questo lo avevamo visto

quando parlava allrsquoinizio dellrsquoin seacute che si muove verso il per seacute e poi torna allrsquoin seacute il

cominciamento egrave lrsquoin seacute egrave il significante egrave ciograve che si dice ligrave crsquoegrave il cominciamento Ora io posso

anche pensare che questo cominciamento ciograve che si dice il significante abbia come oggetto ciograve

che vuole dire e che quindi sia fuori ma ci dice Hegel non puograve essere fuori percheacute questo

oggetto che egrave ciograve di cui si dice in questo caso il fine ciograve che cerco che cosrsquoegrave propriamente Egrave

qualcosa che soltanto dagrave un significato al cominciamento Ha unrsquoaltra funzione il significato ha

unrsquoaltra funzione quella di dare al significante il suo significato cioegrave rendere il significante quello

che egrave A pag 221 (21) Ma questa unitagrave dellrsquouniversalitagrave e dellrsquoattivitagravehellip Cioegrave di ciograve che egrave fisso

universale per seacute hellipnon egrave per questa ragione osservativa La ragione osservativa non coglie questa

unitagrave non la coglie percheacute la ragione osservativa vuole cogliere lrsquoelemento separato astratto hellipe

ciograve percheacute quellrsquounitagrave egrave essenzialmente il movimento interno dellrsquoorganico e puograve venir intesa solo come

concetto Se non la intendo come movimento ma come due astratti fermi fissati bloccati

immobili non colgo niente hellipma lrsquoosservare cerca i momenti nella forma dellrsquoessere e del restare e

poicheacute lrsquoIntiero organico consiste nel non avere neacute far trovare in seacute i momenti in tal guisa la coscienza

trasforma lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista Questa

opposizione che si integra nella sintesi e che egrave ciograve che consente di vedere lrsquointero il concreto

questa unitagrave questo concreto non lo posso vedere se mi fisso su elementi che sono in opposizione

107

tra loro e presi come astratti E allora la coscienza non potendo cogliere questa unitagrave trasforma

lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista cioegrave gli dagrave il significato

che le pare ma senza cogliere lrsquointero Qual egrave il significato che le pare Egrave quello che fa lo

scientismo cioegrave immagina che lrsquoelemento astratto separato sia lrsquouniversale che ciograve che trova

sia lrsquouniversale cioegrave sia la veritagrave mentre egrave soltanto il momento di un processo dove la veritagrave non

egrave altro che questo processo questo movimento Egrave chiaro che tutto ciograve lo scientismo lo deve

eliminare la veritagrave deve essere fissata su qualcosa che egrave separato astratto A pag 222 parla di

opposizione tra interno ed esterno Lrsquointerno sarebbe lrsquoessenza lrsquoesterno la forma quella che egrave in

relazione con il mondo helliplrsquoopposizione egrave quindi ormai unrsquoopposizione puramente formale i cui lati

reali hanno a loro essenza un medesimo in-seacute ma in pari tempo poicheacute interno ed esterno sono anche

realtagrave opposta e poicheacute essi per lrsquoosservare sono un diverso essere allrsquoosservare stesso pare che ciascuno

di essi abbia un contenuto peculiare Infatti Hegel giunge a dire che interno e esterno sono lo stesso

a ogni mutamento dellrsquouno corrisponde il mutamento dellrsquoaltro e cioegrave non crsquoegrave la possibilitagrave di

isolare lrsquouno dallrsquoaltro Questo ha delle implicazioni notevolissime Pensate per es in ambito

medico allrsquoanatomia dicendo Hegel che non crsquoegrave differenza tra interno e esterno che sono lo stesso

dice che ciascun mutamento dellrsquoesterno dellrsquoumore comporta un mutamento interno e che

queste cose vanno di pari passo Egrave chiaro che a questo punto non posso piugrave considerare lrsquointerno

come qualcosa di separato dallrsquoesterno ma sono costretto a considerarli come un processo

incessante in cui ciascuno muta mentre muta anche quellrsquoaltro La legge vorrebbe invece

stabilire un rapporto fisso tra interno ed esterno in questo caso A pag 223 La legge come rapporto

di quellrsquointerno a questo esterno esprime cosigrave il suo contenuto prima nella rappresentazione di momenti

universali o di essenze semplici poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale o della

figura Che cosa fa la legge Prima esprime questa relazione tra i due come un omento universale

poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale Da una parte egrave essenziale dallrsquoaltra egrave

inessenziale da una parte egrave necessaria dallrsquoaltra egrave contingente A pag 224 (37) Lrsquoaltro significato

di questi elementi organici in quanto essi cioegrave vengon presi come lrsquoesterno egrave il modo loro figurato

secondo il quale essi sono dati come parti effettuali ma in pari tempo anche universalihellip Come

dicevamo prima sono un effetto ma anche universali hellip ossia come sistemi organici e cioegrave la

sensibilitagrave intesa cosigrave allrsquoingrosso come sistema nervoso lrsquoirritabilitagrave intesa come sistema muscolare

e la riproduzione come organi della conservazione dellrsquoindividuo e della specie Le leggi caratteristiche

dellrsquoorganico riguardano quindi una relazione di momenti organici nel loro duplice significato che egrave

quello di essere ora una parte della figurazione organica ora fluida determinatezza universale

pervadente tutti quei sistemi Ci sta continuando a dire che non possiamo considerare un elemento

senza il suo altro Ciascun elemento tolto lrsquoaltro cessa anche lui di essere quello che egrave A pag 225

(40) Egrave resultato avere valore di legge la relazione che la proprietagrave organica universale in un sistema

organico si sia trasformata in una cosahellip Questo fa la legge trasforma una relazione in una cosa

quindi blocca la relazione hellipin modo da avere in questa la sua figurata impronta per tal modo quella

proprietagrave e quella cosa sarebbero entrambe la medesima essenza la quale una volta sarebbe presente

come momento universale e unrsquoaltra volta come cosa La legge vuole porre uno di questi due elementi

cancellando lrsquoopposizione cancellando il negativo cancellando il movimento Ma si ritrova questa

legge a essere continuamente rimbalzata da una parte allrsquoaltra da una parte considera la sua

proprietagrave come universale ma questa universalitagrave egrave data da che cosa Egrave data da momenti

particolari da elementi singoli Ora a un certo punto dice che lrsquounico elemento che sembra fissare

questa relazione egrave il numero il numero nella sua determinatezza Il problema egrave che il numero

risulta inessenziale per la relazione non cade nella relazione cioegrave nella legge ma egrave unrsquoaltra cosa

rispetto alla legge Questa inessenzialitagrave del numero fa sigrave che tutto ciograve che lo scientismo ha

immaginato di poter stabilire attraverso tutte le varie incursioni nellrsquoaritmetica sia vano percheacute

il numero rimane sempre inessenziale rispetto alla relazione di cui egrave fatta la legge legge che

vorrebbe togliere questa relazione questo movimento per renderla una cosa stabile fissa A pag

108

228 (43) Se infine invece di mettere in rapporto tra loro sensibilitagrave e irritabilitagrave si mette la

riproduzione in rapporto con lrsquouna o con lrsquoaltra di esse allora viene anche a mancare lrsquooccasione di

questo legiferarehellip Sta sempre parlano del tentativo di stabilire una legge che governi questo

movimento hellippercheacute la riproduzione non sta con quei momenti in una opposizione qual egrave quella

dellrsquouno verso lrsquoaltro e poicheacute tale legiferare si fonda su questa opposizione viene qui a mancare fin la

parvenza del suo aver luogo La legge stabilisce delle fissitagrave Per stabilire qualcosa di fisso deve

eliminare ciograve che le si oppone Questo egrave necessario per la legge deve essere cosigrave ma dice rispetto

alla sensibilitagrave e allrsquoirritabilitagrave dove lrsquouna appare in opposizione allrsquoaltra perograve aveva che

sollecitano lrsquouna si sollecita anche lrsquoaltra e quindi non sono in opposizione tanto piugrave non sono in

opposizione con la riproduzione che non crsquoentra niente Quindi ci sta dicendo che a maggio

ragione non egrave possibile stabilire nessuna legge intorno allrsquoorganico al corpo non esistono leggi

intorno al corpo o allrsquoorganico in generale A pag 230 (46) Ovvero mentre lrsquoidea astratta

dellrsquoorganismo egrave espressa veracemente in questi tre momentihellip Sensibilitagrave irritabilitagrave e riproduzione

hellipsolo in quanto essi non sono qualcosa drsquoimmoto essendo anzi soltanto momenti del concetto e del

movimento lrsquoorganismo stesso come figurazione non egrave invece inquadrato in tali tre distinti sistemi

come lrsquoanatomia li ha elencati In quanto tali sistemi debbono venir trovati nella loro effettualitagrave e

legittimati mediante questo trovare deve si anche rammentare che lrsquoanatomia non presenta soltanto tre

siffatti sistemi ma molti altri ancora Quindi a parte ciograve il sistema sensitivo deve avere in generale

un significato del tutto diverso da quello che vien chiamato sistema nervosohellip Percheacute il sistema

nervoso non egrave localizzabile nei nervi che trovano i medici hellipil sistema irritabile ne deve avere uno

del tutto diverso da quello del sistema muscolare e il sistema riproduttivo ne deve avere uno non meno

diverso da quello degli organi di riproduzione Nei sistemi della figura come tale lrsquoorganismo viene

inteso secondo il lato astratto della morta esistenza e i suoi momenti cosigrave presi appartengono

allrsquoanatomia e al cadavere non giagrave alla conoscenza neacute allrsquoorganismo vitale Come parti morte essi

hanno anzi cessato di essere percheacute cessano di essere dei processi Ci sta dicendo che non soltanto il

sistema nervoso cosigrave come egrave studiato dallrsquoanatomia non rende conto dei processi della sensibilitagrave

ma preso isolatamente nemmeno esiste percheacute esiste soltanto in relazione con gli altri elementi

esiste preso in questa dialettica Se egrave fuori da questa relazione anche il sistema nervoso non esiste

non crsquoegrave Poco piugrave avanti Lrsquoessenziale dellrsquoorganico dato che questo egrave in seacute lrsquouniversale consiste anzi

in generale nellrsquoavere i suoi momenti altrettanto universali nellrsquoeffettualitagrave di averli cioegrave come processi

penetranti per tutto ma non consiste nel dare in una cosa isolata unrsquoimmagine dellrsquouniversale Questo

egrave ciograve che tenta lo scientismo dare in una cosa isolata lrsquoimmagine dellrsquouniversale dare per es

nella fotografia dei nervetti lrsquoimmagine universale della sensibilitagrave oppure da una radiografia del

cervello lrsquoimmagine del pensiero (48) Per tal guisa nellrsquoorganico va senzrsquoaltro perduta la

rappresentazione di una legge Vale a dire tutte queste cose ci dicono che non egrave possibile stabilire

nessuna legge percheacute la legge muove da elementi astratti dal concreto e li fissa immaginando che

ciascuno di essi sia lrsquouniversale ma lrsquouniversale egrave lrsquointero egrave lrsquointero organico che egrave in continuo

movimento La legge vuol cogliere ed esprimere lrsquoopposizione come lati quieti e in essi la

determinatezza che egrave il rapporto reciproco Lrsquointerno cui appartiene lrsquouniversalitagrave apparente e

lrsquoesterno cui appartengono le parti della figura quiescente dovrebbero costituire i lati corrispondenti

della legge ma tenuti cosigrave reciprocamente separati perdono il loro significato organico e alla

rappresentazione della legge sta proprio a fondamento che i suoi due lati abbiano un indifferente

sussistere per seacute essentehellip Egrave contraddittorio la legge vuole che ciascuno di questi elementi sussista

per seacute mentre come abbiamo appena visto ciascun elemento preso per seacute fuori dal concreto

dallrsquointero non crsquoegrave Ma ogni lato dellrsquoorganico consiste anzi nellrsquoessere in lui stesso universalitagrave

semplice nella quale egrave risolta ogni determinatezza noncheacute nellrsquoessere il movimento di questa risoluzione

Ciascuno di questi elementi egrave in quanto egrave preso nel movimento A pag 233 Ma poicheacute appunto

lrsquooggetto unifica immediatamente lrsquounitagrave organica lrsquoinfinito togliere o lrsquoassoluta negazione dellrsquoessere

con il quieto esserehellip I due lati da una parte lrsquoelemento universale e dallrsquoaltra invece il

109

movimento Questi due lati vanno tenuti distinti nella scienza hellipe poicheacute i momenti sono

essenzialmente puro passare cosigrave non resulta nessuno di siffatti lati nellrsquoelemento dellrsquoessere quali per

la legge vengono richiesti La legge vuole che ciascuno di questi elementi sia per conto suo che

esista per seacute mentre ci sta che no non esiste per seacute A pag 241 (60) Se invece consideriamo

questrsquoaltro lato dellrsquoinorganico non come processo ma come quieto essere allora esso lato egrave la coesione

ordinaria egrave una proprietagrave sensibile semplice postasi da un lato di contro al momento dellrsquoesser-altro

che lasciato libero e scomposto in molte proprietagrave indifferenti rientra come il peso specifico in quelle

molte proprietagrave stessehellip Parla del peso specifico come uno degli elementi che dovrebbero essere

qualcosa di universale cioegrave dare lrsquoessenza della cosa cosa che non avviene ovviamente A pag

244 dice qualcosa che egrave un porsquo una summa di quanto detto prima Ma lrsquoorganico egrave una singolaritagrave

che egrave essa stessa pura negativitagrave e che perciograve in se stessa cancella la determinatezza fissa del numero la

quale conviene allrsquoessere indifferente Questo egrave importante Dice che lrsquoorganico egrave una singolaritagrave che

egrave pura negativitagrave Cosa vuol dire che egrave pura negativitagrave Vuol dire che egrave quella che egrave in quanto

negazione di ciograve che non egrave e quindi egrave in quanto pura negativitagrave E allora dice il numero che

funzione ha il numero che dovrebbe stabilire la proprietagrave particolare di qualche cosa Essendo

pura negativitagrave cancella la determinatezza fissa di qualche cosa nella negativitagrave non crsquoegrave piugrave

nessuna determinatezza fissa percheacute ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in relazione al

movimento dialettico Ma se ciascuna cosa egrave quella che egrave in relazione a un movimento dialettico

allora qualunque determinatezza fissa scompare quindi si perde anche lrsquoutilitagrave del numero A

pag 245 Il genere come organismo effettuale si fa semplicemente rappresentare da un sostituto

Sarebbe il numero in questo caso Ma il sostituto cioegrave il numero che sembra segnare il passaggio dal

genere alla figurazione individuale e offrire allrsquoosservazione entrambi i lati della necessitagrave intesa e

come determinatezza semplice e come figura sviluppata progredita fino alla varietagrave il numero designa

piuttosto lrsquoindifferenza e la libertagrave reciproca dellrsquouniversale e del singolo che dal genere viene

abbandonato a una differenza priva drsquoessenza qual egrave quella della grandezza ma che tuttavia essendo

qualcosa di vitale si dimostra altrettanto libero anche da questa differenza Qui ldquoliberordquo egrave da

intendersi nellrsquoaccezione per cui qualcosa non egrave vincolato a qualche altra cosa Quindi ci sta

dicendo che il numero designa lrsquoindifferenza dellrsquouniversale e del singolo mentre la legge voleva

invece bloccare questa relazione attraverso il numero ma questo numero egrave totalmente

indifferente a questa cosa non ha nulla a che fare con loro A pag 247 (65) Da ciograve consegue che

nellrsquoesserci il quale ha una figura allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in

generalehellip Lrsquoesserci nellrsquoaccezione heideggeriana del termine lrsquouomo cosigrave come accade

Allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in generale allrsquoosservazione si sviluppa

soltanto la ragione Egrave ciograve con cui ho esordito egrave la ragione che vede le cose (66) Oltre al fatto

dunque che nella natura organica la ragione osservativa giunge soltanto allrsquointuizione di lei stessahellip

La ragione osservativa cioegrave io voglio osservare e che cosa trovo Me che osservo Lrsquounica cosa

cui giunge non egrave altro che lrsquointuizione di me in quanto ragione che osserva hellipcome vita universale

in generale alla ragione medesima lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene

possibile soltanto secondo sistemi distinti in guisa del tutto universale la determinazione o essenza dei

quali non sta nellrsquoorganico come tale anzi nellrsquoindividuo universale e - subordinatamente a queste

differenze della terra - lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene possibile

soltanto secondo distribuzioni in serie che il genere tenta di fare Mentre dunque senza la vera

mediazione che egrave per seacute lrsquouniversalitagrave della vita organica nella sua effettualitagrave deve precipitare

immediatamente nellrsquoestremo della singolaritagrave la ragione osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto

lrsquoopinarehellip Se lo astraggo dallrsquointero dice precipita immediatamente nella singolaritagrave la ragione

osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto lrsquoopinare Questo percheacute come abbiamo visto

questo elemento astratto dallrsquointero non ha nessuna possibilitagrave di essere inserito in una legge

quindi posso soltanto opinare pensare che sia cosigrave hellipe se pur essa ragione possa avere lrsquoozioso

interesse di osservare questo opinare essa deve limitarsi alla descrizione e alla narrazione di opinioni

110

e di capricci della natura Quindi crsquoegrave il passaggio dallrsquoapparente scientificitagrave alla retorica

allrsquoopinare Tale libertagrave dellrsquoopinare che nulla ha di spiritualitagrave offriragrave invero embrioni svariatissimi

di leggi tracce di necessitagrave accenni a ordinamenti e a classificazioni rapporti buffi e appariscenti

Tuttavia nel rapporto dellrsquoorganico con le differenze dellrsquoinorganico differenze date come poste

nellrsquoessere elementi zone climi ecc lrsquoosservazione per quel che concerne la legge e la necessitagrave non

va oltre il grande influsso Non va oltre la chiacchiera Cosigrave dallrsquoaltro lato dove lrsquoindividualitagrave non

ha il significato della terrahellip La terra sarebbe lrsquouniversalitagrave hellipanzi dellrsquoUno immanente alla vita

organica hellip ndash dallrsquoaltro lato allrsquoosservazione non egrave possibile fare un passo oltre i garbati rilievi

glrsquointeressati rapporti le amabili offerte al concetto ma i garbati rilievi non sono per nulla sapere della

necessitagrave gli interessanti rapporti si arrestano allrsquointeresse mentre qui lrsquointeresse non egrave altro che

lrsquoopinione intorno alla ragione e lrsquoamabilitagrave con cui lrsquoindividuale accenna a un concetto egrave quella

amabilitagrave da bambini che quando in seacute e per seacute pretende di avere qualche valore egrave anche fanciullesca

Se quindi non vogliamo attenerci allrsquoopinare alla retorica non potremo fare altro che

considerare che tutto il mio osservare le cose non egrave nientrsquoaltro che la ragione che osserva Ma che

cosa osserva Osserva forse qualcosa che egrave fuori di seacute Se non puograve osservare nulla che sia fuori di

seacute allora la ragione osserva se stessa osservare Non puograve fare altro Osservandosi osservare non

fa che cogliere la sua essenza che egrave quella di essere ragione cioegrave movimento che va dallrsquoin seacute al

per seacute e ritorna allrsquoin seacute Fa questo e non puograve uscire da questo percheacute soltanto questo egrave lrsquointero

la veritagrave e cioegrave questo movimento dialettico in cui ciascun elemento egrave preso per cui ciograve che

osservo credendo di osservare la cosa non egrave altro che il mettere in atto la mia ragione che osserva

se stessa

18 settembre 2019

Siamo a pag 249 (69) Volgendosi ora in se medesimahellip Sta parlando dellrsquoautocoscienza hellipe

dirigendosi al concetto che egrave effettuale in quanto anche libero lrsquoosservazione trova anzi tutto le leggi del

pensare Questo egrave lrsquoobiettivo della scienza si accorge di pensare e vuole trovare le leggi di quel

pensiero Questa singolaritagrave che non egrave altro se non il pensare in lui stesso egrave lrsquoastratto movimento del

negativohellip Dicendo che egrave lrsquoastratto movimento del negativo Hegel ci dagrave a intendere che questa

singolaritagrave del pensare non egrave altro che unrsquoastrazione Qui ldquoastrattordquo potete intenderlo come lo

poneva Severino isolare un elemento dal racconto in cui egrave inserito e per cui esiste Per esempio

se io voglio trovare le leggi del pensiero mi trovo in una posizione particolare e cioegrave devo

considerare il pensiero come oggetto del pensiero Egrave come se in qualche modo dovessi astrarre il

pensiero e quindi questo astratto movimento del negativo non egrave altro che lrsquoastrazione di ciograve che

egrave negativo rispetto al mio pensiero cioegrave il pensiero del pensiero hellipmovimento riattratto interamente

nella semplicitagrave e le leggi sono al di fuori della realtagrave Si immagina che queste leggi siano al di fuori

della realtagrave Intanto la realtagrave per Hegel come sapete egrave il vero cioegrave il concreto lrsquointero Infatti

dice ldquoIl vero egrave lrsquointero e lrsquointero egrave verordquo La questione che interessa a Hegel in questo capitolo

sulla ragione osservativa egrave che cosa accade nellrsquoosservazione o meglio che cosa la rende possibile

Egrave chiaro che da tutto ciograve che ci ha detto fino adesso lrsquoosservazione comporta dei problemi Il

problema principalmente egrave che per osservare devo astrarre dal concreto quellrsquoelemento che

osservo Per osservare la lampada devo astrarla da quella proposizione che dice ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo devo considerare questa lampada per seacute Quindi che cosa accade per Hegel

Accade che in questa astrazione mi trovo a dovere stabilire delle leggi quindi un universale da

applicare poi al singolare allrsquoevento allrsquoimmanente a ciograve che accade Quindi da una parte una

legge un universale un estremo dallrsquoaltra parte lrsquoaltro estremo e cioegrave lrsquoimmanente ciograve che

accade Voglio che ciograve che accade rientri dentro una legge La domanda che si pone Hegel egrave se

questo sia possibile la risposta che dagrave egrave no Non egrave possibile nel senso che hegelianamente questi

due estremi questi due lati il singolare e lrsquouniversale devono rimanere separati percheacute la legge

111

egrave universale non puograve ovviamente essere il singolare si tengono separati proprio per questo

Adesso trascendo un porsquo Hegel ma il problema egrave che per trovare una legge devo mantenere

separati lrsquouniversale dal singolare nel tentativo di trovare una legge universale che renda conto

del movimento del singolare Ma sempre hegelianamente il movimento che Hegel chiama

dialettica e che consente lrsquoesistenza sia del singolare sia dellrsquouniversale egrave propriamente ciograve che

impedisce di mantenere separati i due elementi Questi due elementi questi due estremi sono in

una relazione tale per cui non puograve darsi lrsquouno senza lrsquoaltro Ma qui vedete subito che ciograve che dice

Hegel contrasta immediatamente con tutti i principi dellrsquoosservazione percheacute se non puograve darsi

lrsquouno senza lrsquoaltro non posso astrarre lrsquouno dallrsquoaltro non posso tenerli separati percheacute cosigrave

facendo nego il movimento dialettico cioegrave nego la possibilitagrave che un elemento possa essere se

stesso Cercando una legge che vincoli il singolare allrsquouniversale devo trovare un qualche cosa che

si applichi universalmente al singolare ma se si applica universalmente al singolare per Hegel

nel momento in cui io pongo il singolare pongo anche immediatamente il suo opposto che in

questo caso sarebbe lrsquouniversale Quindi percheacute ciograve che accade sia effettivamente qualcosa che

accade egrave necessario che il per seacute il significato di questa cosa ritorni sullrsquoaccadere modificandolo e

dando a questo accadere un significato Ma se tengo separate le due cose e sono costretto a farlo

se voglio porre una legge universale cheacute non posso sovrapporla allrsquoevento non possono essere la

stessa cosa non puograve lrsquouno ricadere sullrsquoaltro la legge universale deve rimanere separata

dallrsquoevento Egrave questo il problema dellrsquoosservazione che tenta proprio questo e cioegrave di mantenere

separate le due cose ma poi una volta tenute separate si trova nella condizione di non potere

attribuire una relazione necessaria tra le due e non crsquoegrave una relazione necessaria percheacute le ha tenute

separate A pag 256 (78) Viene allora a cadere quellrsquoessere che sarebbe in seacute e per seacute e che dovrebbe

costituire lrsquoun lato di una legge e precisamente il lato universale Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve che egrave il suo

mondo in quanto mondo suohellip Qui sta ponendo la differenza tra individualitagrave e universalitagrave hellipegrave

essa stessa il circolo del proprio operare circolo in cui essa si egrave rappresentata come effettualitagrave e

senzrsquoaltro egrave soltanto unitagrave dellrsquoessere in quanto giagrave dato e dellrsquoessere in quanto costruito unitagrave i cui

lati non cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltrohellip In questa unitagrave tra le due cose poste hegelianamente

chiaramente i due lati non cadono uno fuori dellrsquoaltro in quanto partecipano entrambi del

movimento dialettico hellipil che invece avveniva nella rappresentazione della legge psicologica - come

mondo dato in seacute e come individualitagrave essente per seacute ossia considerando questi lati ciascun per seacute

non sussiste necessitagrave neacute legge alcuna del loro rapporto reciproco Se li considero separati e devo farlo

non crsquoegrave nessuna necessitagrave del loro rapporto reciproco Pag 264 (89) Hegel considera tre aspetti

riguardo allrsquoosservazione le leggi psicologiche la fisiognomica e la frenologia Non le

considereremo separatamente in quanto la questione che si pone egrave la stessa Lrsquoindividualitagravehellip

Considera sempre lrsquoindividualitagrave contrapposta allrsquouniversalitagrave hellipLrsquoindividualitagrave abbandona

quellrsquoesser-riflesso in seacute che egrave espresso nei trattihellip Questa egrave la fisiognomica i tratti del viso ecc hellipe

pone la propria essenza nellrsquoopera Qui inserisce un elemento importante lrsquoopera il fare

Lrsquoindividualitagrave contraddice allora a quella relazione che viene stabilita dallrsquoistinto della religione

allorcheacute esso si mette a osservare lrsquoindividualitagrave autocosciente per ricercare ciograve che debba essere lrsquointerno

o lrsquoesterno di lei Sappiamo che pone lrsquointerno come lrsquoessenziale e lrsquoesterno come inessenziale pur

essendo ciograve che si mostra Questo punto di vista ci conduce al pensiero tipico che sta a base della

scienza fisiognomica - se pur di scienza si possa parlare Lrsquoopposizione alla quale questo osservare egrave

riuscito e secondo la forma lrsquoopposizione di pratica e di teoretica poste tuttavia entrambe entro la

pratica stessa - egrave lrsquoopposizione dellrsquoindividualitagrave attuantesi nellrsquoazionehellip Ciascuno agisce fa delle

cose e in questo crsquoegrave lrsquoindividualitagrave riguarda lrsquoindividuo non crsquoegrave una legge universale hellipe

dellrsquoindividualitagrave stessa a quel modo chrsquoessa svincolatasi in pari tempo dallrsquoazione si riflette in se

stessa in guisa che lrsquoazione le divenga oggetto Qui incomincia a porre una questione importante che

poi svilupperagrave ulteriormente nel corso di tutta la Fenomenologia lrsquoopera il fare Tutta la filosofia

di Hegel egrave una filosofia pragmatica non crsquoegrave nulla di intellettualistico nel pensiero di Hegel ma egrave

112

tutto volto a considerare il fare lrsquoagire percheacute egrave questo che conta Come dire che il vero che attiene

a una persona a una individualitagrave egrave nel suo fare nel suo operare A questo osservare lrsquooperazione

stessa e lrsquoopera - sia del linguaggio sia di unrsquoeffettualitagrave maggiormente consolidata - hanno il valore

dellrsquoesterno inessenzialehellip Questo osservare cerca tratti che permangono e quindi non puograve

propriamente fissarsi sullrsquoopera Lrsquoopera egrave qualcosa che si effettua qui e adesso mentre

lrsquoosservazione cerca ciograve che permane per poterne stabilire delle leggi universali hellipmentre lrsquoesser-

entro-seacute dellrsquoindividualitagrave ha quello dellrsquointerno essenziale Crsquoegrave sempre questo aspetto

nellrsquoosservazione lrsquointerno e lrsquoesterno dove lrsquoesterno dovrebbe rendere sempre conto dellrsquointerno

Tra i due lati che la coscienza pratica ha in lei (lrsquointenzione e lrsquooperazione lrsquoopinione circa la propria

azione e lrsquoazione stessa)hellip Crsquoegrave una differenza tra ciograve che penso di ciograve che faccio e ciograve che faccio

Questo anche Freud molti anni dopo lo aveva colto io dico di non volere fare una certa cosa ma

poi la faccio Ciograve che conta per Hegel cosigrave come anche per Freud non egrave tanto quello che dico ma

ciograve che faccio Se io dico di non volere fare una certa cosa e poi continuo a farla ininterrottamente

egrave questo mio fare che importa Non egrave lontano da ciograve che diceva Freud rispetto al diniego quando

diceva ldquoho sognato una donna ma non era mia madrerdquo Importa certo il fatto che lo neghi ma

ciograve che conta egrave la presenza della madre nel suo discorso Ciograve che dunque lrsquoosservazione ha a suoi

oggetti egrave unrsquoesistenza opinata ed ivi lrsquoosservazione trasceglie delle leggi Ciograve che lrsquoosservazione pone

come prioritario egrave qualcosa che ha unrsquoesistenza opinata cioegrave io penso che sia cosigrave ma siccome ho

scartato lrsquoopera il fare non mi resta che ciograve che penso del fare assumo quello che penso del fare

come la parte prioritaria cancellando quindi lrsquoopera A pag 268 Lrsquooperazione egrave questo e la

creatura umana individuale egrave ciograve che egrave lrsquooperazione nella semplicitagrave di tale essere lrsquouomo per altri

uomini egrave unrsquoessenza universale nellrsquoelemento dellrsquoessere e cessa di essere essenza puramente opinata

Diventa quello che egrave in base al fatto che fa certe cose quindi gli altri vedono che fa certe cose

indipendentemente da quello che dice Nellrsquooperazione lrsquouomo non egrave posto come spirito ma daccheacute

si tratta del suo essere come essere e daccheacute da una parte un essere duplicato - quello della figura e

quello dellrsquooperazione ciascuno dei quali deve essere lrsquoeffettualitagrave umana - si contrappone ecco che

come genuino essere dellrsquouomo devesi affermare solo lrsquooperazione - non la figura la quale dovrebbe

esprimere ciograve chrsquoegli opina rispetto alle proprie operazioni o ciograve che si opinerebbe chrsquoegli abbia la sola

possibilitagrave di fare Hegel sta dicendo che quello che importa egrave quello che la persona fa egrave il suo

agire Questo pone lrsquoaccento per Hegel sulla questione del fare dellrsquooperazione Lrsquooperazione egrave sigrave

qui posta come un operare in termini generali perograve ci sta anche dicendo tra le righe che questo

operare non egrave altro che lrsquooperare del linguaggio facendosi dicendosi Ciograve che importa egrave ciograve che il

linguaggio fa egrave con questo che ci si confronta continuamente Che cosa fa il linguaggio Lavora

il famoso passaggio dal significante al significato dove il significato egrave il lavoro che consente al

significante di essere quello che egrave Quindi questa opera questo lavoro ndash che poi Marx riprenderagrave

in tuttrsquoaltro modo naturalmente ndash egrave fondamentale per Hegel egrave il perno di tutta la sua filosofia

di tutto il suo pensiero dove si tratta di intendere per quanto ci riguarda come questo operare

non sia altro che lrsquooperare del linguaggio il lavoro del linguaggio Parlando di lavoro del

linguaggio parliamo del suo funzionamento ovviamente lrsquoopera del linguaggio egrave il suo

funzionamento egrave il modo in cui sta funzionando qui e adesso A pag 269 Lo smembramento di

questo essere in intenzioni e simili finezze per cui lrsquouomo effettuale ossia la sua operazione si dovrebbe

spiegare ritornando allrsquoopinato essere quali si siano le intenzioni chrsquoegli potragrave fabbricarsi a proposito

della sua effettualitagrave deve venir lasciato allrsquooziositagrave dellrsquoopinare oziositagrave la quale quando mettendo

in pratica la propria inerte saggezza neghi il carattere della razionalitagrave a chi agisce e lo maltratti

affannandosi a spiegare come llsquoessere di lui sia on lrsquooperazione ma la figura e i tratti merita di provare

lrsquoefficacia della replica giagrave rammentata che le dimostreragrave come qualmente la figura lungi dallrsquoessere

un in-seacute sia invece un oggetto da toccar con mano Sta dicendo che egrave inutile cercare nella intenzione

un qualche cosa che non ha a che fare con ciograve che una persona fa come dire ldquosigrave ha fatto questo

ma voleva fare unrsquoaltra cosardquo Anche Freud se ci pensate tiene propriamente conto di questo

113

Prendete lrsquoatto mancato non volevo fare questo ma lrsquoho fatto Hegel sta dicendo che egrave questo

che importa ciograve che io faccio Ciograve che io faccio egrave ciograve che io sono propriamente potremmo dire che

io sono ciograve che faccio Ma il fare precipuo egrave il dire quindi io sono ciograve che dico quindi ciograve che

penso sono questa effettualitagrave continua del mio dire questo effettuarsi ininterrotto della parola

Questa egrave la questione principale per Hegel su cui baseragrave anche tutta la sua etica e anche lrsquoestetica

Questa opera che egrave lrsquooperare del linguaggio egrave propriamente ciograve che a noi interessa di piugrave

Lrsquooperare del linguaggio vale a dire ponendo un elemento si pone anche il suo opposto cioegrave il

suo significato percheacute il significato nonostante sia ciograve che rende il significante quello che egrave

comunque si oppone al significante quindi il significante trae la propria essenza da ciograve che

propriamente il significante non egrave Il che rende conto bene del funzionamento del linguaggio

ciascuna cosa egrave quella che egrave in virtugrave del fatto che non egrave quella che egrave Questa opposizione se ci

pensate bene non egrave poi cosigrave lontana da ciograve che diceva Eraclito rispetto al πόλεμος (polemograves)

tradotto generalmente con guerra ma egrave lrsquoopposizione la contrapposizione lrsquoantitesi Eraclito

diceva che il πόλεμος egrave il padre di tutte le cose cioegrave questa contrapposizione tra ciograve che egrave e ciograve che

fa vale a dire ciograve che quella cosa non egrave egrave questa cosa che non egrave che fa della prima cosa quella che

egrave Questo egrave il πόλεμος lrsquoopposizione che poi non egrave altro che la distanza che il linguaggio instaura

Andiamo a pag 287 La questione egrave sempre la stessa e cioegrave il fatto che lrsquoosservazione tenta di

stabilire delle leggi universali tra due cose che per poterle considerare deve tenere separate ma

tenendole separate non puograve trovare nessuna legge che le metta in relazione percheacute ciograve che evita egrave

proprio la relazione ciograve che invece Hegel ha instaurato la relazione tra i due elementi egrave ciograve che fa

lrsquointero egrave ciograve che fa lrsquounitagrave ciograve in cui consiste il concreto e potremmo dire che il concreto egrave lrsquoopera

egrave il fare Quando io dico ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questo mio dire egrave lrsquointero nel senso

che metto in atto questo racconto questa cosa che funziona come unrsquounitagrave appunto come un

intero che poi io lo smembro nei vari elementi che lo compongono gli astratti

Intervento Non egrave possibile allora stabilire la legge universale di un fenomeno

Per Hegel propriamente no Per Hegel questa legge universale rimane sempre e comunque

qualcosa che egrave riferito a un elemento che sigrave puograve accadere certo ma potrebbe anche non accadere

ciograve che la legge universale stabilisce Questo lo aveva giagrave discusso precedentemente ogni legge

universale egrave posta per induzione tutte le mattine sorge il sole ma questo non offre certezza

domattina sorgeragrave il sole Sigrave lo speriamo tutti ma non possiamo stabilirlo come una certezza

Quindi la legge universale ha sempre questo limite egrave induttiva muove da elementi singoli dalla

singolaritagrave per imporre una universalitagrave Ma questa universalitagrave ndash egrave questo il discorso che fa

Hegel ndash non toglie mai la singolaritagrave non riesce a toglierla come invece accade nella dialettica

non riuscendo a toglierla rimane la singolaritagrave a fianco della universalitagrave cioegrave lrsquouniversalitagrave egrave

sempre debitrice della singolaritagrave quindi egrave una universalitagrave sui generis che non offre la certezza

assoluta

Intervento Mi pare da avere inteso che la scienza debba isolare lrsquooggetto dal mondo che lo fa esistere

Hegel dice che lrsquooggetto non egrave conoscibile se isolato separato dal mondo cioegrave dalla relazione che fa essere

quellrsquooggetto quello che egrave

Certo Quello che appare il fenomeno Egrave esattamente quello che diceva Severino il fatto che

ciascun elemento egrave quello che egrave in una relazione Per es ldquola lampada che egrave sul tavolordquo ldquola lampada

che egrave sul tavolordquo egrave ldquola lampada che egrave sul tavolordquo percheacute non egrave la lampada ma egrave ldquola lampada che egrave

sul tavolordquo cioegrave egrave inserita allrsquointerno di questa proposizione Allrsquointerno di questa proposizione

questa lampada egrave una certa cosa se io la astraggo come fa la scienzahellip

Intervento Se io la astraggo io non posso comunque considerarla percheacute va bene che non egrave ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo ma egrave comunque una lampada che egrave inserita in un altro intero

Esattamente Diciamola cosigrave egrave inserita in un altro racconto

Intervento Si potrebbe dire che lrsquoastrazione pura non esistehellip

114

Egrave quello che ci dice qui Hegel rispetto allrsquoosservazione Lrsquoosservazione vorrebbe lrsquoastrazione pura

io osservo quella cosa per quello che egrave quella cosa indipendentemente da tutto ciogravehellip La stessa

cosa fra cinque minuti non egrave piugrave la stessa cosa percheacute il mondo che la fa esistere nel frattempo egrave

cambiato io mi sono spostato da qui e mi sono messo qua il mondo egrave cambiato A pag 287 (11)

Da tal mutevole linguaggio ritornata alfine al saldo essere lrsquoosservazione secondo il proprio concetto

proclama che non come organo non come linguaggio e segno ma come morta cosa lrsquoesterioritagrave costituisce

lrsquoeffettualitagrave esterna e immediata dello spirito La cosa non egrave piugrave viva nel senso che non egrave piugrave inserita

allrsquointerno del racconto in cui questa cosa esiste che la fa vivere percheacute relazionata con infinite

altre cose Per osservare egrave come se si dovesse uccidere la cosa toglierle la vita Il che naturalmente

comporta nellrsquoosservazione la necessitagrave di sbarazzarsi di tutto ciograve che fa vivere una cosa ma la

cosa egrave viva nel senso in cui questa cosa partecipa di tutte le cose che la circondano e che la fanno

essere quella che egrave Egrave viva nel senso che muta continuamente come dicevo prima basta un

movimento e il mondo cambia

Intervento Lo aveva giagrave detto Hegel se stabilisco una cosa la faccio morire non si muove piugrave

No non ha piugrave relazione con niente Il che egrave vero percheacute se io isolo un elemento linguistico per

osservarlo - che egrave quello che poi fa la linguistica ndash questo elemento egrave morto non crsquoegrave piugrave Egrave quello

che trova Trubeckoj quando considera il fonema dice che ldquoprdquo esiste nella sua esecuzione cioegrave in

quanto viva ma ldquoprdquo in quanto tale non crsquoegrave non esiste non crsquoegrave da nessuna parte ldquoprdquo Dalla prima

osservazione della natura inorganica fu superata la posizione secondo la quale il concetto dovrebbe esser

dato come cosa ora invece lrsquoultimo modo dellrsquoosservazione ripristina quella posizione in quanto essa

riduce a cosa lrsquoeffettualitagrave stessa dello spiritohellip Lrsquoeffettualitagrave stessa dello spirito egrave quella che prima

vi indicavo come la vita della cosa che egrave viva in quanto inserita in un racconto in quanto

mutevole continuamente hellipo per esprimerci inversamente in quanto essa dagrave al morto esserci il

significato dello spirito Cosigrave lrsquoosservazione egrave giunta ad enunciare ciograve chrsquoera il nostro concetto di lei

che cioegrave la certezza della ragione cerca se stessa come effettualitagrave oggettiva Ciograve che la ragione

lrsquoosservazione cerca lo trova in se stessa cioegrave nella ragione che osserva ligrave trovo ciograve che cerco Io

voglio sapere tutto di questo aggeggio quindi lo osservo ma che cosa osservo In questo mio

osservare crsquoegrave il mio mondo come direbbe Heidegger Quindi in questa cosa che osservo se crsquoegrave il

mio mondo io mi trovo a osservare il mio mondo Osservando il mio mondo non faccio altro che

osservare me Siamo a pag 288 Qui riprende la questione dellrsquoautocoscienza infelice del discorso

religioso Lrsquoautocoscienza infelice alienava la sua indipendenza e lottava fino a tradurre il suo esser-

per-seacute in cosa Cosigrave essa da autocoscienza ritornava a coscienzahellip Rinunciava cioegrave

allrsquoautocoscienza alla consapevolezza di seacute offrendosi totalmente a Dio e quindi ritorna a

coscienza a qualcosa cioegrave che non ha coscienza di seacute hellipma ciograve che egrave cosa egrave lrsquoautocoscienza - essa

egrave dunque lrsquounitagrave dellrsquoIo e dellrsquoessere la categoria Essendo lrsquooggetto determinato cosigrave per la coscienza

questa ha razionalitagrave Se lrsquooggetto egrave determinato per la coscienza vuole dire che egrave razionale senza

la razionalitagrave la coscienza non determina niente La coscienza non meno dellrsquoautocoscienza egrave in seacute

propriamente ragionehellip Qui torniamo alla vecchia questione e cioegrave che sia la coscienza che

lrsquoautocoscienza sono in quanto giagrave inserite nella ragione la ragione non egrave lrsquoultimo elemento di un

percorso che porta dalla scemenza fino alla ragione no la ragione egrave giagrave da prima egrave la condizione

percheacute possa innescarsi tutto il processo Se volete dirla con Heidegger ciascuno nasce giagrave nel

linguaggio Percheacute qualunque cosa possa accadere io devo giagrave essere nel linguaggio o per dirla

con Hegel devo giagrave essere nella ragione sennograve non crsquoegrave coscienza neacute autocoscienza non crsquoegrave niente

hellipma soltanto di quella coscienza cui lrsquooggetto si egrave venuto determinando come categoria puograve dirsi che

sia fornita di ragionehellip Se egrave determinato allora egrave ragione ma se non egrave determinato non egrave niente

hellipciograve non pertanto resta ancora ben distinto il sapere che cosa sia ragione Occorre riflettere bene su

che cosa sia ragione La categoria che egrave lrsquounitagrave immediata dellrsquoessere e del Suohellip Qualcosa egrave ed egrave

quello che egrave per seacute hellipdeve percorrere entrambe queste forme e la coscienza osservativa egrave appunto ciograve

cui la categoria stessa si presenta nella forma dellrsquoessere Nel suo resultato questa coscienza esprime

115

come proposizione ciograve di cui essa egrave lrsquoinconsapevole certezza esprime quella proposizione che egrave insita nel

concetto della ragione La coscienza come dice lui esprime come proposizione ciograve di cui essa egrave

lrsquoinconsapevole certezza Qualunque cosa esprima una proposizione egrave ciograve che egrave giagrave certezza per la

coscienza nel senso che lrsquounica certezza che ha egrave quella di essere pensante di essere coscienza

Naturalmente sa di essere coscienza e questo la porta allrsquoautocoscienza ma tutti questi momenti

sono momenti di un intero non crsquoegrave prima uno e lrsquoaltro dopo Egrave chiaro che Hegel ha fatto un

percorso dove prima parla di una cosa e poi di unrsquoaltra percheacute non si puograve parlare di tutti

simultaneamente perograve ha mostrato come tutti questi elementi intervengano simultaneamente e

cioegrave che lrsquoultimo elemento lrsquoarrivo egrave il primo egrave la condizione percheacute tutto il percorso possa

avviarsi Tale proposizione egrave il giudizio infinito secondo il quale il Seacute egrave una cosa giudizio che toglie

se medesimo Questa proposizione dice egrave il giudizio infinito percheacute egrave continuamente mediato da

qualche cosa Non egrave immediato non ha immediatamente accesso alla cosa ma egrave mediato per

esempio dal linguaggio egrave mediato da una serie di altre proposizioni infatti egrave un giudizio infinito

percheacute non si ferma mai Questo giudizio infinito egrave un giudizio che toglie se medesimo per potere

giudicare qualche cosa questo giudizio deve togliersi a un certo punto sennograve non si ferma mai

quindi deve dire a un certo punto che egrave cosigrave sennograve si va avanti allrsquoinfinito Il momento di quel

giudizio infinito egrave il passaggio della immediatezza nella mediazione o negativitagrave Questo giudizio

infinito non egrave altro che il passaggio dellrsquoimmediatezza della sensibilitagrave - che coglie qualche cosa

ma che ancora non sa che sta cogliendo qualche cosa pur cogliendo qualche cosa - nella

mediazione o negativitagrave La negativitagrave non egrave altro che la mediazione stessa vale a dire il tenere

conto che una cosa egrave quella che egrave in virtugrave di altro mentre la immediatezza immagina che qualche

cosa sia quello che egrave in virtugrave di se stessa Lrsquooggetto dato egrave perciograve determinato come oggetto negativo

ma di contro ad esso la coscienza egrave determinata come autocoscienza Una volta che io pongo lrsquooggetto

pongo anche qualche cosa che si oppone allrsquooggetto ma a questo punto la coscienza si determina

come autocoscienza cioegrave sa che crsquoegrave del negativo nellrsquooggetto che va tolto ma facendo tutte queste

operazioni si rende conto di ciograve che egrave cioegrave autocoscienza sapere di seacute il famoso ldquoIo sono Iordquo

Ovverosia la categoria che nellrsquoosservare ha percorso la forma dellrsquoessere egrave posta ora nella forma

dellrsquoesser-per-seacutehellip Passa dallrsquoessere puro semplice allrsquoessere-per-seacute cioegrave dal significante al

significato hellipnon piugrave la coscienza si vuole immediatamente trovare anzi vuol produrre se stessa

mediante la sua attivitagrave Essa egrave a se stessa il fine del suo operare cosigrave come nellrsquoosservare era tutta

dedita soltanto alle cose Ciograve che ldquoalla finerdquo la coscienza trovahellip non egrave tanto se stessa che vuole

trovare per potersi definire per potersi osservare ma ciograve che trova egrave se stessa che sta facendo

tutte queste cose cioegrave trova se stessa in quanto fine del suo operare Tutte queste operazioni non

sono nientrsquoaltro che un operare continuo del linguaggio E allora potremmo dire che il

linguaggio se volessimo osservarlo con estrema attenzione come abbiamo fatto in questi anni

alla fine troveremmo come abbiamo trovato che ciograve che fa il linguaggio egrave produrre se stesso

allrsquoinfinito cioegrave linguaggio che si producendosi ininterrottamente Egrave questo che troviamo cosigrave

come ci dice Hegel la coscienza che si ritrova come autocoscienza a questo punto lrsquooggetto che

vuole indagare e cioegrave se stessa e la porta a prendere atto del fatto che in questa operazione non

fa altro che produrre se stessa Quindi potete vedere la stretta connessione fra ciograve che dice Hegel

e il funzionamento del linguaggio In effetti egrave come se avesse riassunto in un certo qual modo

anche se non era sua intenzione farlo il percorso che abbiamo fatto in questi anni quando

abbiamo incominciato a cogliere il linguaggio e il suo funzionamento cogliendo anche aspetti della

logica In tutto questo operare alla fine ciograve che si incontra egrave lrsquooperare stesso e cioegrave lrsquoautoprodursi

continuo del linguaggio il cui unico fine come sappiamo egrave produrre se stesso nientrsquoaltro che

questo Siamo arrivati al punto B Lrsquoattuazione dellrsquoautocoscienza razionale mediante se stessa

Potremmo dire lrsquoattuazione del linguaggio mediante se stesso

25 settembre 2019

116

A pag 292 Lrsquoautocoscienza ha trovato la cosa come seacute e seacute come cosa vale a dire egrave per lrsquoautocoscienza

chrsquoessa in seacute egrave lrsquoeffettualitagrave oggettiva Lrsquoautocoscienza non egrave piugrave la certezza immediata di essere ogni

realtagrave ma egrave una certezza tale per la quale lrsquoimmediato in genere ha la forma di un toltohellip Quindi egrave

universale hellipdi modo che la sua oggettivitagrave vale ancora soltanto come una superficie di cui interno ed

essenza egrave lrsquoautocoscienza medesima Lrsquooggetto al quale lrsquoautocoscienza si rapporta positivamente egrave

perciograve unrsquoautocoscienza essa egrave nella forma della cosalitagrave vale a dire egrave indipendente ma

lrsquoautocoscienza ha la certezza che questo oggetto indipendente non egrave per lei nulla di estraneo essa quindi

sa di essere da lui riconosciuta in seacute essa egrave lo spirito che nella duplicazione della sua autocoscienza e

nellrsquoindipendenza di entrambe le autocoscienze ha la certezza di avere la sua unitagrave con se stesso Tale

certezza le si deve ora elevare a veritagrave ciograve che per lrsquoautocoscienza ha il valore di un in-seacute e che egrave nella

sua interiore certezza deve entrare nella sua coscienza e divenire per lei Quello che Hegel sta dicendo

egrave notevole Sta dicendo che lrsquoautocoscienza non egrave soltanto la consapevolezza di seacute in quanto tale

anche certo ma anche la consapevolezza che tutto ciograve che incontra egrave sempre lei stessa Ora se

noi riflettiamo sulla questione in termini piugrave radicali qualunque cosa accada non egrave solo nel

linguaggio ma ldquoperrdquo il linguaggio Detta in un altro modo ciograve che si incontra egrave sempre ed

esclusivamente linguaggio il suo funzionamento la sua struttura Io incontro per esempio una

cosa un pensiero una persona Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che io in realtagrave egrave che non incontro

una cosa un pensiero una persona incontro sempre e soltanto linguaggio incontro sempre e

soltanto il suo funzionamento Egrave questo che sta dicendo rispetto allrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza

trova se stessa sempre ovunque si rivolga trova se stessa Egrave come dire che ovunque mi rivolgo

trovo sempre e soltanto linguaggio parlo con una persona guardo una cosa rifletto su una

considerazione tutte queste operazioni non sono altro che un modo per incontrare il linguaggio

nel suo funzionamento e la cosa importante che ci sta dicendo egrave che non crsquoegrave altro Dicendo che

lrsquoautocoscienza egrave per se stessa ha giagrave detto tutto Lrsquoautocoscienza non egrave che egrave per lrsquooggetto no

lrsquooggetto egrave qualche cosa che lrsquoautocoscienza incontra ma incontrandolo incontra sempre e

soltanto se stessa percheacute questo oggetto e lo diceva giagrave nelle prime pagine egrave sempre e comunque

per la coscienza Quindi il passo che fa qui Hegel egrave importante egrave chiaro che lui non lo porta alle

estreme conseguenze ma possiamo farlo noi intendendo come stavo dicendo che ogni cosa che io

faccio o che penso mi conduce sempre e soltanto a vedere ldquolinguaggiordquo nel modo in cui sta

funzionando non incontro altro non posso incontrare altro che questo Capite che egrave una

considerazione notevole Certo egrave un altro modo per dire che non crsquoegrave uscita dal linguaggio un

modo molto forte Guardando questo aggeggio io non faccio niente altro che esperire il

funzionamento del linguaggio Prosegue a pag 293 Da prima questa ragione attiva egrave consapevole di

se stessa soltanto come un individuo e come individuo deve promuovere e produrre la propria

effettualitagrave nellrsquoAltro ma poi elevandosi la sua coscienza allrsquouniversalitagrave questrsquoindividuo diviene

ragione universale ed egrave consapevole di seacute come ragione come di un qualcosa che egrave giagrave riconosciuto in

seacute e per seacute e che nella pura coscienza unifica ogni autocoscienza esso egrave lrsquoessenza spirituale pura che

pervenendo in pari tempo alla coscienza egrave la sostanza reale a cui come al loro fondamento ritornano

le forme precedentihellip Parla di sostanza reale lrsquounica sostanza reale egrave il linguaggio In effetti egrave

lrsquounica cosa come dicevamo prima con cui ho a che fare solo con questo Hegel ci arriva

muovendo dalla sua considerazione intorno alla coscienza a come si avvia la coscienza come

ciascuna cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per la coscienza cioegrave si accorge che la cosa non egrave per seacute

non ha in seacute la propria causa e la propria origine non egrave un oggetto metafisico tradizionalmente

inteso ma egrave per la coscienza cioegrave esiste in quanto crsquoegrave una coscienza che lo fa esistere Quindi se

questo oggetto egrave nel e ldquoperrdquo il linguaggio egrave ovvio che qualunque oggetto io veda egrave giagrave un elemento

linguistico e quindi ciograve che per la coscienza egrave oggetto egrave sempre un qualcosa che come per Hegel

egrave sempre coscienzahellip potremmo dire sempre linguaggio Questo egrave come dice Hegel lrsquoattuazione

della coscienza razionale cioegrave si attua in questo nel prendere atto che lrsquoautocoscienza egrave il

117

trovarsi sempre e comunque ad avere a che fare con lrsquoautocoscienza Viceversa la coscienza singolo

egrave solo questo Uno nellrsquoelemento dellrsquoessere poicheacute essa nella sua singolaritagrave si egrave consapevole della

coscienza universale come del suo proprio essere mentre il suo operare e il suo esserci sono lrsquouniversale

ethos In effetto il concetto dellrsquoattuazione della ragione autocosciente ha la sua perfetta realtagrave nella vita

di un popolo giaccheacute lrsquoattuazione della ragione consiste nellrsquointuire nellrsquoindipendenza dellrsquoaltro la

completa unitagrave con lui o nellrsquoavere a oggetto come mio esser-per-me questa libera cosalitagrave di un altro

da me trovata che egrave il negativo di me stesso La ragione egrave presente come la fluida sostanza universale

come lrsquointrasmutabile semplice cosalitagrave la quale si rifrange in tante essenze perfettamente

indipendenti a quel modo che la luce si rifrange in quegli innumerevoli punti per seacute lucenti che sono le

stelle nel loro assoluto esser-per-seacute quelle essenze non solo sono in seacute risolte nellrsquoindipendente sostanza

semplice ma lo sono anche per se stesse esse sono consapevoli di essere queste singole essenze

indipendenti per ciograve che sacrificano la loro singolaritagrave e per ciograve che quella universale sostanza egrave

lrsquoanima loro e la loro essenza - cosigrave come questo universale egrave alla sua volta lrsquooperare di esse come singole

o egrave lrsquoopera da loro prodotta Qui crsquoegrave un passaggio i dove considera che lrsquoautocoscienza posta come

singolo certo vuole universalizzarsi in quanto come singolo ha il suo opposto che deve integrare

ma questo opposto a questo punto egrave unrsquoaltra autocoscienza E allora dapprima questo altro egrave ciograve

che si oppone a me e quindi devo in qualche modo integrarlo solo che lrsquoaltro ha una sua

autocoscienza e non vuole essere integrato Ecco che allora per Hegel si fonda lo Stato Non egrave

casuale che alcuni abbiano considerato che Hegel abbia posto le basi per la nazione tedesca e poi

in seguito per il nazionalismo tedesco percheacute lui ha visto nello Stato questo processo di sintesi

dove ciascuno opera insieme con gli altri al fine di una unitagrave che sarebbe la sintesi Vale a dire

ci sono io che sono la tesi poi ci sono gli altri che sono lrsquoantitesi e poi crsquoegrave o Stato nel senso di un

lavorare di tutti e di ciascuno di tutti per questa unitagrave per una sintesi che comporterebbe come

poi vedremo il Sapere Assoluto A pag 295 Ma nella sostanza universale lrsquoindividuo non ha

soltanto questa forma del sussistere del suo operare in genere sigrave anche ha in essa il proprio contenuto

ciograve che lrsquoindividuo opera egrave lrsquouniversal genio e costume di tutti Questo contenuto in quanto si egrave

completamente singolarizzato egrave nella sua singolaritagrave incluso nellrsquooperare di tutti Il lavoro

dellrsquoindividuo per i suoi bisogni egrave un soddisfacimento tanto dei bisogni degli altri quanto dei suoi

propri e il soddisfacimento dei bisogni propri egli raggiunge soltanto mediante il lavoro degli altri

Come lrsquouomo singolo nel suo lavoro singolo compie giagrave inconsapevolmente un lavoro universale cosigrave

per converso compie il lavoro universale come suo oggetto di cui egli egrave consapevole lrsquointiero diviene

opera sua come intiero per il quale il singolo si sacrifica e proprio cosigrave ne riottiene se stesso Qui non

crsquoegrave niente che non sia reciproco niente in cui lrsquoindipendenza individuale nel dissolvimento del suo

esser-per-seacute nella negazione di se stessa non si conferisca il proprio significato positivo che egrave di essere

per seacute Questa unitagrave dellrsquoessere per altro o del farsi cosa e dellrsquoesser-per-seacute questa universale sostanza

parla il suo linguaggio universale nei costumi e nelle leggi di un popolohellip Qui crsquoegrave tutto il pensiero di

Hegel o almeno buona parte rispetto alla politica e cioegrave ci sta dicendo che lo Stato non egrave altro

che lrsquointegrazione della tesi e dellrsquoantitesi vale a dire il risultato dellrsquoopera di tutti e di ciascuno

al fine giungere alla felicitagrave che egrave poi sempre questo lrsquoobiettivo Ma noi possiamo intendere

qualcosa di piugrave oltre a questo Hegel certo parla in termini politici ma possiamo porre la cosa

anche in termini strutturali e cioegrave intendendo che questi ldquotuttirdquo questi ldquoaltrirdquo per porla come

Heidegger sono il mondo di cui io sono fatto La nozione di mondo in Heidegger e cioegrave la totalitagrave

degli enti egrave ciograve con cui ciascuno si confronta continuamente ed egrave vero anche in Heidegger che io

sono il risultato il prodotto di tutta una serie di cose che ho fatte ma anche di cose che altri hanno

fatte Come dicevamo tempo fa non ho inventata io la lingua in cui mi trovo lrsquoho trovata questa

lingua egrave il risultato del lavoro di migliaia e migliaia di anni e di milioni di persone che hanno

contribuito al farsi di questa lingua In questo senso si puograve intendere ciograve che sta dicendo qui Hegel

e cioegrave che io sono sigrave il prodotto di ciograve che ho fatto ma sono il prodotto anche di ciograve che altri

hanno fatto e che stanno facendo Il che poi comporta ovviamente il prendere atto che il trovarsi

118

a essere il risultato di un percorso millenario porta anche a intendere il motivo per cui io mi trovi

a fare certe cose a pensare certe cose non avrei potuto pensare certe cose senza per esempio

alcuni pensatori greci senza Heidegger o senza Hegel Quindi il loro lavoro in qualche modo egrave

anche il mio lavoro e il mio lavoro puograve dare un contributo almeno spero al lavoro che hanno

fatto loro Qui vedete allrsquoopera lrsquoautocoscienza che coglie altre autocoscienze potremmo dire altri

discorsi altre narrazioni e li integra nel proprio discorso arricchendolo ovviamente A pag 296

(122) Perciograve in un popolo libero la ragione egrave in veritagrave attuata essa egrave spirito presente e vivente nel

quale lrsquoindividuo non solo trova espressa e data come cosalitagrave la sua destinazione (cioegrave la sua essenza

universale e singola)hellip Singola percheacute sono io universale percheacute sono fatto del mondo hellipma egrave esso

stesso questa essenza ed ha anche raggiunto la sua destinazione Proprio per questo gli uomini piugrave

sapienti dellrsquoantichitagrave hanno trovato la sentenza sapienza e virtugrave consistono nel vivere conformemente

ai costumi del proprio popolo In termini piugrave semplici significa che ciascuno trova il proprio sapere

la propria virtugrave nel fatto di accogliere tutto ciograve di cui egrave fatto e ciograve di cui fatto egrave la sua tradizione

la sua esperienza buona o cattiva che sia naturalmente Si tratta di accoglierla accoglierla percheacute

io sono fatto anche di questo anzi sono fatto soprattutto di questo Ricordate il famoso motto di

Nietzsche ldquoCiograve che fu io volli che fosserdquo cioegrave io sono responsabile di tutto ciograve che ho fatto nel

bene e nel male e lo accolgo percheacute tutte queste cose sono me non sono altro da me A pag 297

(125) Inoltre la coscienza singola a quel modo chrsquoessa ha immediatamente la sua esistenza nellrsquoeticitagrave

reale o nel popolo egrave quindi una compatta fiducia alla quale o spirito non si egrave risolto nei suoi momenti

astratti e che non sa quindi neanche di essere per seacute come pura singolaritagrave Ma allorcheacute la coscienza

singola egrave arrivata come pur deve a questo pensiero allora tal sua unitagrave immediata con lo spirito o il

suo essere in esso la sua fiducia egrave perduta isolata per seacute la coscienza singola egrave ora a seacute lrsquoessenza

essenza non egrave piugrave lo spirito universale Il momento di questa singolaritagrave dellrsquoautocoscienza egrave bensigrave nello

spirito universale stesso ma soltanto come una grandezza dileguante la quale a quel modo che sorge

per seacute altrettanto immediatamente si risolve nello spirito e viene alla coscienza soltanto come fiducia

Poicheacute quel momento si egrave fissato - ed ogni momento essendo momento dellrsquoessenza deve giungere a

presentarsi come essenza - ecco che lrsquoindividuo si egrave posto di conto alle leggi e ai costumi essi sono

soltanto un pensiero senza essenzialitagrave assoluta unrsquoastratta teoria senza effettualitagrave - anzi

lrsquoindividuo come questo Io egrave a seacute la veritagrave vivente Sta dicendo che questa singolaritagrave per cui io

sono io diciamola cosigrave egrave qualcosa che egrave dileguante che scompare nello spirito Ora Hegel

considera lo spirito in varie accezioni ma lo spirito ha a che fare con un sapere di tutti che poi si

manifesta per esempio nel singolo lo spirito come veritagrave anche certo E questo rende conto del

fatto che tutto questo percorso che lui fa in effetti e lui lo dice egrave sigrave un percorso che si fa per

tappe ma egrave sempre lrsquoultimo il risultato che dagrave essenza al primo momento cioegrave allrsquoavvio Questo

spirito che egrave poi lo spirito del popolo lo spirito di tutti lrsquoessenza di un popolo il suo pensiero -

una volta con spirito si intendeva semplicemente il pensiero ndash egrave il pensiero che ha compiuto se

stesso Quandrsquoegrave che il pensiero ha compiuto se stesso cioegrave egrave spirito nellrsquoaccezione di Hegel

Quando ha preso atto di ciograve che veramente egrave e cioegrave quando ha preso atto che hegelianamente ha

integrato tutto ciograve che gli si oppone divenendo unrsquoaltra cosa Vale a dire non ha scartato ciograve che

egrave considerato come falso o come negativo ma lo ha accolto in seacute tutto ciograve che fui io volli che fosse

Questo sapere assoluto quindi egrave un sapere che egrave sempre presente Hegel in qualche modo lo

avverte anche se non egrave proprio cosigrave esplicito perograve egrave sempre presente Naturalmente accade di

non accorgersene cosigrave come la ragione ce lo ha detto a un certo punto egrave giagrave ligrave da sempre Lui la

descrive come un percorso certo ma il percorso che lui fa egrave per rendere conto di come la ragione

si compie ma questa ragione per potere porsi come risultato ci dice in modo esplicito deve giagrave

essere presente nel primo passo sennograve non si arriva da nessuna parte E quindi ecco che lo Spirito

assoluto il Sapere assoluto egrave giagrave presente Un altro modo per dire ciograve che dicevamo che lrsquointero

a proposito di Severino lrsquointero egrave giagrave qui adesso mentre ne parliamo Lrsquointero cioegrave il linguaggio

con tutte le sue opposizioni con tutte le sue differenze con i suoi rinvii il linguaggio deve essere

119

giagrave tutto qui percheacute io possa utilizzarlo Che sia tutto qui non significa che io conosca tutte le

singole parole dizionario non egrave questo ciograve di cui si tratta il linguaggio deve essere tutto presente

come possibilitagrave e cioegrave io posso costruire qualunque proposizione qualunque articolazione

qualunque pensiero percheacute ho giagrave il linguaggio percheacute egrave il linguaggio che mi offre questa

possibilitagrave egrave esso stesso questa possibilitagrave Hegel poi parla di necessitagrave che ascrive proprio a

questo alla necessitagrave che lrsquoautocoscienza si risolva in se stessa cioegrave abbia se stessa come oggetto

e non possa avere altro se non se stessa come oggetto Questa egrave la necessitagrave in Hegel che pone poi

come legge chiamandola legge del cuore Dice che questa legge del cuore questa necessitagrave si

scontra con quella altrui da qui lrsquoidea di dovermi sacrificare per il bene superiore percheacute il bene

di tutti egrave anche il mio e quindi io sacrifico la mia individualitagrave per il bene comune e qui gli umani

si inventano la virtugrave virtugrave che si mostra falsa percheacute questa virtugrave vuole imporre comunque la mia

legge del cuore su tutti gli altri cioegrave egrave la mia virtugrave egrave quella che io penso che sia la virtugrave egrave la mia

morale in definitiva Nel capitolo Il piacere e la necessitagrave non dice altro che questo e cioegrave che il

piacere viene sacrificato per via della necessitagrave necessitagrave che egrave sigrave lrsquoessere dellrsquoautocoscienza per

se stessa perograve il piacere dovrebbe essere proprio in questa necessitagrave Infatti a pag 301 dice Questo

primo fine consiste nel divenir consapevole di seacute come essenza singola nellrsquoaltra autocoscienza o nel

ridurre a seacute questrsquoaltro lrsquoautocoscienza ha giagrave la certezza che questrsquoaltro in seacute egrave giagrave lei stessa In quanto

essa dalla sostanza etica e dal quieto essere del pensare si egrave elevata al suo esser-per-seacute ha lasciato dietro

di seacute la legge dellrsquoethos e dellrsquoesserci le cognizioni dellrsquoosservazione e della teoria tutto ciograve ha dietro di

seacute come una grigia ombra che dilegua cheacute questo egrave piuttosto un sapere drsquoun qualcosa il sui essere-per-

seacute e la cui effettualitagrave son diversi da quelli dellrsquoautocoscienza Tutto quanto come lrsquoosservazione

ecc viene lasciato alle spalle di fronte allrsquoautocoscienza Scrive poi Hegel

Essa disprezza intelletto e scienza

doti supreme dellrsquouomo ndash

si egrave data al diavolo

e deve andare a fondo

Non vedo non posso cogliere nientrsquoaltro che questo sempre e soltanto questo linguaggio che sta

funzionando In qualunque emozione sensazione rabbia gioia ecc Tutte queste proposizioni che

costruiscono queste sensazioni non sono altro che il rilevare lrsquoessenza del linguaggio il suo

funzionamento Capite che una cosa del genere egrave quanto di piugrave sovversivo si possa immaginare

Per quanto mi risulta nessuno ha portato alle estreme conseguenze queste parole di Hegel che a

mio parere rendono piugrave che pertinente questa considerazione e cioegrave il piacere come il godere di

essere divenuto se stesso come autocoscienza oggettiva Qui crsquoegravehellip ovviamente lo vediamo noi egrave il

per noi di Hegelhellip dopo noi lo sappiamo Hegel non poteva saperlohellip Sto parlando della volontagrave

di potenza questo piacere nellrsquoessere divenuto a se stesso come autocoscienza oggettiva cioegrave

nellrsquoaccorgersi che qualunque oggetto egrave sempre un oggetto per me per la mia autocoscienza cioegrave

un oggetto del e per il linguaggio Questo egrave il piacere E in effetti qual egrave il piacere la soddisfazione

per gli umani se non quella di esercitare la volontagrave di potenza Volontagrave di potenza anche intesa

come volontagrave di sapere come raggiungimento di un sapere Questa egrave lrsquounica soddisfazione che gli

umani possono avere non ce ne sono altre A pag 302 Essa giunge dunque al godimento del piacere

alla consapevolezza della propria realizzazione di una coscienza che appare come indipendente ossia

giunge allrsquointuizione dellrsquounitagrave di entrambe le autocoscienze indipendenti Essa raggiunge il suo fine

ma appunto in tale conseguimento indipendente esperimenta qual sia la veritagrave di quel fine stesso

Concepisce seacute come questa singola essenza per seacute essentehellip Cioegrave si rende conto di seacute Il rendersi conto

di seacute egrave ciograve che soddisfa la volontagrave di potenza Non a caso abbiamo detto in varie occasioni che la

volontagrave di potenza non egrave altro che il linguaggio nel suo farsi nel suo dirsi non egrave altro da questo

A pag 302 (136) Parla dellrsquoautocoscienza helliplrsquoultimo momento della sua esistenza egrave il pensiero della

sua perdita nella necessitagrave o il pensiero di se stessa come essenza assolutamente estranea a seacute Ma in

seacute lrsquoautocoscienza egrave sopravvissuta a questa perdita cheacute tale necessitagrave o tale pura universalitagrave egrave lrsquoessenza

120

sua propria Questa riflessione della coscienza in se stessa consistente nel sapere la necessitagrave come seacute

egrave una nuova figura dellrsquoautocoscienza Quindi egrave un sapere della necessitagrave come seacute Necessitagrave sempre

intesa come la necessitagrave dellrsquoautocoscienza di sapersi se stessa In questo sta la necessitagrave egrave

necessario che la coscienza si accorga di essere ciograve che di fatto egrave cioegrave che un sapere di seacute un sapere

di seacute che non piugrave tornare indietro Ma questo sapere di seacute tiene anche conto del fatto che anche le

altre autocoscienze hanno questa consapevolezza di seacute E allora come si risolve il problema Con

lrsquoidea dello Stato dove tutte le autocoscienze si pongono come tesi e come antitesi e lo Stato ne egrave

la sintesi lrsquointegrazione che egrave fatta del lavoro di tutti e di ciascuno insieme e cioegrave lavoro del

singolo ma in quanto mondo percheacute egrave entrambe le cose Egrave singolo percheacute crsquoegrave il mondo e il mondo

egrave percheacute crsquoegrave il singolo percheacute se questo singolo non ci fosse il mondo cosigrave comrsquoegrave non ci sarebbe

sarebbe unrsquoaltra cosa quindi occorrono entrambi Questo egrave lrsquoaspetto politico e anche utopistico

dellrsquoopera di Hegel anche se egrave stato molto seguito per esempio dal marxismo Ma ciograve di cui Hegel

non ha tenuto conto in queste sue speculazioni politiche egrave invece proprio la presenza in ciascuno

della volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che fa cadere qualunque utopia percheacute

immaginando questo mondo questo Stato non si considera che le persone non sono quelle che si

immaginano che possano essere in questo Stato non si considera cioegrave che le persone sono parlanti

e che quindi essendo parlanti sono fatte di volontagrave di potenza Ora o questa volontagrave di potenza

direi quasi hegelianamente si pone come qualcosa che ha superato proprio nel senso

dellrsquoAufhebung la sua contraddizione cioegrave ciograve che pensa che gli si opponga e quindi non gli si

oppone piugrave ma lo accoglie come elemento costituente di seacute E allora questa volontagrave di potenza

non ha piugrave la necessitagrave di mettersi in atto di rappresentarsi attraverso guerre combattimenti

ecc ma diventa quello che tempo fa chiamavo il superpotenziamento intellettuale cioegrave

accorgendosi che tutto ciograve con cui ha a che fare egrave sempre e soltanto linguaggio si adopera a

lavorare sul linguaggio percheacute egrave lrsquounica cosa che gli rimane non crsquoegrave niente altro Lavorare sul

linguaggio sulla sua struttura sul suo funzionamento sulle sue finezze sulle sue astrazioni sulle

sue combinazioni ecc un porsquo come stiamo facendo drsquoaltra parte intendere sempre e sempre

meglio il funzionamento del linguaggio

Intervento Per trovare la sua essenza tutto sommato

Difficile a dirsi Non so se egrave finalizzato a questa cosa nel senso che la volontagrave di potenza certo egrave

sempre finalizzata al superpotenziamento e cioegrave ad acquisire sempre piugrave elementi ma

lrsquoacquisizione sempre maggiore di questi elementi non egrave il fine propriamente egrave lrsquoeffetto collaterale

del lavoro sul linguaggio

Intervento Lo intendevo piugrave come il raggiungimento della consapevolezza di ciograve di cui si egrave fatti

Sigrave certo E maggiore egrave la consapevolezza e minore egrave la necessitagrave di rappresentare di mettere in

scena la volontagrave di potenza percheacute viene tutta assorbita da quello che chiamo

superpotenziamento intellettuale e cioegrave dal continuo lavoro dalla continua opera del linguaggio

su se stesso che cerca non piugrave di modificare il mondo per poterlo dominare ma opera soltanto fine

a se stessa percheacute ormai si egrave accorta e non puograve piugrave non sapere che qualunque cosa immagini

pensi o faccia egrave sempre e comunque se stessa che egrave esattamente ciograve che diceva Hegel

dellrsquoautocoscienza qualunque cosa trovi trova sempre e soltanto se stessa

2 ottobre 2019

Siamo a pag 306 (137) Ciograve che la necessitagrave veramente egrave nellrsquoautocoscienza ciograve stesso essa egrave per la

nuova figura dellrsquoautocoscienza medesima Nella sua nuova figura lrsquoautocoscienza egrave se stessa come il

Necessariohellip Cioegrave ciograve che egrave necessario egrave soltanto lrsquoautocoscienza o potremmo dire lrsquounica cosa

necessaria egrave il linguaggio egrave lrsquounica cosa che non puograve non esserci percheacute se non ci fosse il linguaggio

o anche seguendo Hegel se non ci fosse lrsquoautocoscienza allora non ci sarebbe niente in questo

senso egrave necessario A pag 310 (143) Mediante il concetto del suo operare lrsquoindividuo ha determinato

121

piugrave precisamente il modo nel quale lrsquoeffettuale universalitagrave a cui egli si egrave reso appartenente si volge

contro di lui Come effettualitagrave la sua operazione appartiene allrsquouniversalehellip Cioegrave il suo fare hellipma

il contenuto dellrsquooperazione egrave la propria individualitagrave che vuol conservarsi come questa singola opposta

allrsquouniversale Quindi da una parte crsquoegrave lrsquoopera il fare che egrave universale che egrave qualche cosa che si

pone come il significato delle cose un fare che trascende la persona ma al tempo stesso ci sta

dicendo questo fare egrave opera del singolo egrave il particolare e questo crea un problema Non si tratta

di proporre eventualmente una legge determinata anzi lrsquoimmediata unitagrave del singolo cuore con

lrsquouniversalitagrave egrave il pensiero che elevato a legge deve aver validitagrave per cui si afferma come in ciograve che egrave

legge ogni cuore debba riconoscere se stesso Questa opposizione rimane sigrave opposizione ma per il

singolo cuore per la persona non basta che sia particolare ma deve elevarsi a universalitagrave cioegrave

ciascuno vuole porsi come qualcosa di universale Infatti quando una persona afferma qualche

cosa afferma qualche cosa che egrave particolare nel senso che appartiene a lui ma vorrebbe che fosse

inteso come un universale cioegrave una cosa che deve valere per tutti Ma solo il cuore di questo

individuo ha posto la sua effettualitagrave nella sua azione che gli esprime il suo essere-per-seacute o il suo

piacere Soltanto questa persona il cuore di questo individuo ha posto la sua effettualitagrave in questa

operazione cioegrave rimane il singolo Essa deve valere immediatamente come universale cioegrave a dire egrave

in veritagrave qualcosa di particolare e dellrsquouniversalitagrave non ha che la forma il particolare contenuto del

cuore deve come tale valere universalmente Cioegrave ciograve che io penso non deve valere come ciograve che

penso io ma deve valere per tutti Cosigrave pensano gli umani Perciograve in questo contenuto gli altri non

trovano compiuta la legge del cuore loro bensigrave quella di un altro e appunto secondo lrsquouniversale legge

per cui in ciograve che egrave legge ciascuno deve trovare il cuore suo gli altri si volgono altrettanto contro

lrsquoeffettualitagrave che esso proponeva proprio a quel modo chrsquoesso volgevasi contro la loro Come prima

soltanto la legge rigida cosigrave ora lrsquoindividuo trova abominevoli e avversi alle sue eccellenti intenzioni i

cuori stessi degli altri uomini Come egrave possibile che se dico una cosa questa non venga

immediatamente riconosciuta come veritagrave assoluta e incontrovertibile Quindi che cosa accade

Accade che questa persona ndash qui sta parlando della virtugrave del bene ndash pensa che il bene sia una

certa cosa e vuole che questa cosa che pensa sia riconosciuta universalmente come il bene

universale Chiaramente ciascuno lo pensa per seacute ma lrsquoidea egrave che tutto questo serva al bene

comune al bene dellrsquoumanitagrave come dire io so qual egrave il bene per lrsquoumanitagrave A pag 313 (147)

Perciograve il batticuore per il benessere dellrsquoumanitagrave passa nello smaniare della sconvolta presunzione

nella furia della coscienza per conservarsi contro la sua distruzionehellip Distruzione da parte degli

altri cioegrave mi oppongo contro tutti e tutti si oppongono contro tutti hellipe ciograve cosigrave che la coscienza

allontana da seacute lrsquoinversione che essa stessa egravehellip Egrave unrsquoinversione nel senso che questa coscienza come

diceva prima da una parte egrave il particolare e vuole essere universale ma vuole essere universale

proprio percheacute egrave particolare e allora deve allontanare questa inversione percheacute possa porsi

soltanto come universale hellipe si adopera a riguardarla e a esprimerla come un Altro Questo

problema lo mette al di fuori e lo pone come un altro cioegrave egrave un altro che si oppone non egrave un

problema intrinseco interno alla questione stessa che egrave autocontraddittoria ma egrave un altro che

mi crea dei problemi Allora la coscienza qualifica lrsquoordine universale come unrsquoinversione della legge

del cuore e della sua felicitagravehellip Lrsquouniversale cioegrave il come le cose di fatto stanno diventa

unrsquoinversione della legge del cuore diventa un qualche cosa che rovescia la legge del cuore e della

felicitagrave le si oppone in definitiva Quindi questo ordine universale diventa il nemico da piegare

hellippreti fanatici despoti corrotti aiutati dai loro ministri che umiliando e opprimendo cercano di rifarsi

dellrsquoumiliazione loro avrebbero inventata questa inversione manipolandola a indicibile miseria

dellrsquoumanitagrave ingannata Questa contraddizione viene posta allrsquoesterno come una minaccia e deve

essere tolta da tutti ecco che allora partono le crociate In questo suo sconvolgimento la coscienza

enuncia lrsquoindividualitagrave come principio di sconvolgimento e di inversionehellip Percheacute ovviamente

punta allrsquouniversalitagrave ciograve che io dico deve essere universale Lrsquoindividualitagrave altrui pertanto egrave

vista come una minaccia come un pericolo sempre hellipunrsquoindividualitagrave peraltro estranea e

122

accidentale Ma il cuore o la singolaritagrave della coscienza singolaritagrave che vuole essere immediatamente

universale egrave esso stesso tale principio di sconvolgimento e di inversionehellip La singolaritagrave della

coscienza che vuole essere universale sta qui dice Hegel il principio di sconvolgimento e di

inversione Usa questo termine ldquoinversionerdquo nel senso che la persona pensa ldquoo crsquoegrave lrsquouna o crsquoegrave

lrsquoaltrardquo la mia idea singolare egrave mia ma voglio che sia universale se diventa universale perograve cessa

la mia singolaritagrave hellipe il suo operare produce soltanto la conseguenza che questa contraddizione viene

portata alla sua coscienza Infatti al cuore il vero egrave la legge sua - qualcosa di meramente opinato che

ben diversamente dallrsquoordine costituito non ha sopportato la luce del giorno e che anzi appena esposto

a questa luce va a fondo Per ciascuno il vero egrave quello che pensa ma rimane un suo pensiero percheacute

possa rimanere un suo pensiero e pensarsi vero ci sta suggerendo Hegel egrave preferibile che non

venga messo alla prova infatti dice non ha sopportato la luce del giorno che rischiara Tal sua legge

dovrebbe avere effettualitagravehellip Cioegrave dovrebbe accadere hellipallora fine ed essenza gli egrave la legge in quanto

effettualitagrave Il fine egrave porre questa legge come qualcosa che si effettua davvero che accade hellipin

quanto valido ordine ma immediatamente lrsquoeffettualitagrave cioegrave proprio la legge in quanto valido ordine

gli rappresenta piuttosto la nullitagrave Vorrebbe che questa cosa che ha pensato fosse lrsquouniversale perograve

non puograve esporla metterla alla prova percheacute supportata da niente e allora se dovesse effettuarsi

questa cosa che cosa gli ritorna Gli ritorna la nullitagrave di ciograve che ha pensato A pag 315 (149)

Infatti essendo esso (lrsquoordine) la legge di ogni cuore e tutti gli individui essendo immediatamente

questo universale quellrsquoordine egrave unrsquoeffettualitagrave che egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per seacute

o del cuore Questo ordine che ciograve che io penso voglio che diventi appunto un ordine universale

egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma dice egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per

seacute o del cuore cioegrave egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma soltanto per me questa cosa egrave

versa soltanto per me La coscienza che propone la legge del suo cuore avverte dunque resistenza da

parte di altri percheacute essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro e questi nella loro

resistenza non fanno altro che proporre la legge propria e darle validitagrave Ciascuno fa questo

Lrsquouniversale ora presente egrave quindi solo una resistenza generale e un osteggiarsi reciproco di tutti

ciascuno vuol rendere valida la propria singolaritagrave senza perograve riuscirvi cheacute anche la singolaritagrave sua

prova la sua medesima resistenza e viene reciprocamente vanificata dalle altre singolaritagrave Questo egrave

ciograve che accade ciascuna volta in cui qualcuno vuole proporre la propria idea di bene che si scontra

con le altre idee che altri hanno ovviamente parte comunque dal presupposto che lrsquoidea che

questo qualcuno ha del bene sia qualcosa di universale che dice Hegel crea un problema percheacute

si scontra con il fatto che invece egrave prodotta da un particolare da una singolaritagrave Quindi percheacute

possa porsi effettivamente come un universale dovrebbe essere proposta da tutti ma ci sta

dicendo questo non accade A ag 318 (153) Ora mediante il togliere lrsquoindividualitagrave del principio

di inversionehellip Togliere lrsquoindividualitagrave se punto allrsquouniversalitagrave devo togliere lrsquoindividualitagrave

helliplrsquouniversale deve ricevere dalla virtugrave la sua verace effettualitagravehellip La virtugrave deve essere quella che

dice che cosrsquoegrave il vero hellipfine della virtugrave egrave quello di riinvertire lrsquoinvertito corso del mondo e di produrne

la vera essenza Sarebbe come dire che la virtugrave deve capovolgere questa situazione in cui

lrsquouniversale egrave prodotto dal singolo Che cosa succede capovolgendola Succede che questa virtugrave

torna al singolo ma questo singolo deve avere in seacute in qualche modo lrsquouniversalitagrave cioegrave la virtugrave

deve essere universale ma parte dal singolo e quindi non egrave universale percheacute per essere tale deve

partire da tutti quindi io tolgo lrsquoindividualitagrave e mi rimane lrsquouniversalitagrave che a questo punto si

riversa sulla singolaritagrave ponendosi come universale Da principio questa vera essenza egrave nel corso del

mondo solo come il suo in-seacute e non egrave ancora effettualitagravehellip Si pone solo come lrsquoin-seacute come lrsquoaccadere

il semplice darsi di qualcosa hellipperciograve la virtugrave crede soltanto a questa vera essenza Essa procede ad

elevare a visibilitagrave questa fede senza perograve godere dei frutti del proprio lavoro e del proprio sacrificio

Infatti in quanto la virtugrave egrave individualitagravehellip La virtugrave egrave ciograve che io ho posto come tale egrave il singolo che

la mette in atto hellipessa egrave lrsquooperare della lotta da lei ingaggiata con il corso del mondohellip Cioegrave la virtugrave

lotta contro il come vanno le cose La virtugrave dice come dovrebbero andare le cose e quindi

123

combatte contro il come vanno le cose hellipma il suo fine e vera essenza egrave il soggiogamento

dellrsquoeffettualitagrave di quel corsohellip La virtugrave vuole impadronirsi e imporsi sul corso del mondo

helliplrsquoesistenza cosigrave promossa del bene egrave quindi il cessare del di lei operare ossia il cessare della coscienza

dellrsquoindividualitagrave Quindi il progetto della virtugrave egrave il cessare del suo operare cioegrave il cessare di un

operare di una individualitagrave percheacute la virtugrave vuole essere universale A pag 323 Ma la coscienza

della virtugrave poggia su questa differenza dellrsquoin-seacute e dellrsquoessere la quale non ha veritagrave alcuna Questa

differenza dellrsquoin seacute e dellrsquoessere pone lrsquoin seacute come qualche cosa che egrave e lrsquoessere che egrave universale

Li pone come differenti ma questa differenza dice non ha veritagrave alcuna Il corso del mondo doveva

essere lrsquoinversione del buono cheacute esso aveva a suo principio lrsquoindividualitagravehellip Il corso del mondo cioegrave

il come vanno le cose doveva essere lrsquoinversione del buono cioegrave il buono deve convertire il corso

del mondo ma dice hellipsolo questa egrave il principio dellrsquoeffettualitagrave proprio essa egrave infatti la coscienza

mediante la quale ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile

ma in effetto lo inverte dal nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Dice che proprio essa la

effettualitagrave egrave ciograve che per me ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro Il fatto che per me qualcosa

sia in seacute cioegrave che sia cosigrave accade ugualmente per un altro anche per un altro succede la stessa

cosa Ora dice il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile cioegrave ciograve che egrave necessario e lo inverte dal

nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Cioegrave il corso del mondo che cosa fa Inverte capovolge

lrsquointrasmutabile ciograve che appare necessario dal nulla dellrsquoastrazione cioegrave dal mio pensiero alla

realtagrave cioegrave le cose stanno cosigrave Il corso del mondo egrave ciograve che si oppone alla virtugrave come sappiamo

Ora dicendo che il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile ma in effetto lo inverte dal nulla

dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave ci sta dicendo che si prende coscienza del fatto che le cose

vanno in un certo modo che anzicheacute essere posto come unrsquoastrazione percheacute in fondo egrave la mia

opinione si pone come realtagrave Cosigrave il corso del mondo ottiene vittoria su ciograve che in contrapposizione

a lui costituisce la virtugravehellip La virtugrave si contrappone al corso del mondo hellipottiene vittoria su di essa

alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza Dice che quellrsquooperazione di prima in realtagrave non

riesce percheacute il corso del mondo vince sulla virtugrave cioegrave molto banalmente il come vanno le cose

il come vedo le cose vince sulla mia idea di come dovrebbero andare Ma esso non trionfa di

alcuncheacute di reale sigrave bene della manipolazione di differenze che non sono differenzehellip Non egrave che

questo trionfo sia alcuncheacute di reale percheacute di fatto trionfa su niente diceva ottiene vittoria su di

essa alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza cioegrave prende come essenza qualcosa che non

ha nessuna essenza la mia idea la mia opinione helliptrionfa di tale pomposo discorrere del bene

supremo dellrsquoumanitagrave e dellrsquooppressione di questahellip Vedendo come vanno le cose mi accorgo che la

virtugrave non trionfa e allora non trionfando sul corso del mondo devo in qualche modo imporre

questa virtugrave e fare in modo che gli altri credano che questa virtugrave sia in condizione di modificare il

mondo hellipdi tale pomposo discorrere del sacrificio per il bene e dellrsquoabuso di doti - simili essenze e fini

ideali si accasciano come parole vuote che rendono elevato il cuore e vuota la ragione simili elevate

essenze edificano ma non costruiscono sono declamazioni che con qualche determinatezza esprimono

soltanto questo contenuto che lrsquoindividuo il quale dagrave ad intendere drsquoagire per tali nobili fini e ha sulla

bocca tali frasi eccellenti valle di fronte a se stesso come unrsquoeccellente essenza - ma egrave invece una

gonfiatura che fa grossa la testa propria e quella degli altri la fa grossa di vento Hegel se la sta

prendendo contro coloro che immaginano che la propria idea di virtugrave debba costituire un

universale assoluto Percheacute questo possa accadere occorre porre come fine il bene dellrsquoumanitagrave

ma come la sostengo questa mia idea che cioegrave sia proprio questo il bene dellrsquoumanitagrave Poco dopo

dice Ma la virtugrave da noi considerata egrave fuori della sostanza egrave priva di essenza egrave una virtugrave soltanto della

rappresentazione virtugrave di parole prive di qualunque contenuto Questa vuotaggine oratoria alle prese

col corso del mondo si paleserebbe subito qualora si dovesse dire che cosa le sue frasi significhino -

perciograve esse vengono allora presupposte come note Lrsquoesigenza di esprimere questo noto o verrebbe

soddisfatta con un nuovo diluvio di frasi o le verrebbe contrapposto lrsquoappello al cuore affincheacute nel suo

intimo esso dica che cosa quelle significano ossia verrebbe confessata lrsquoincapacitagrave a dirlo

124

effettivamente ndash La nullitagrave di quella chiacchiera sembra essere divenuta certa anche per la cultura del

nostro tempo sebbene in modo inconsapevole giaccheacute dallrsquointera massa di quelle frasi e dal vezzo di

farsene belli egrave dileguato ogni interesse il che trova la sua espressione nel fatto chrsquoesse producono soltanto

noia Quindi a questo punto che cosa succede Dice che la coscienza si sbarazza come di un vano

mantello della rappresentazione di un bene in seacute che non avrebbe ancora effettualitagrave alcuna Questo egrave

il problema il bene egrave in seacute perograve non ha ancora effettualitagrave percheacute si produca occorre sacrificarsi

bisogna sacrificare il bene personale per il bene comune per il bene ultimo per il bene assoluto

Nella sua lotta la coscienza ha sperimentato come il corso del mondo non sia tanto malvagio quanto

pareva la sua effettualitagrave egrave infatti la realtagrave dellrsquouniversale Questo corso del mondo che la mia idea

di virtugrave vedeva come un nemico da combattere da soggiogare questa realtagrave sta dicendo non egrave

poi cosigrave malvagia in effetti non egrave che la realtagrave universale le cose come sono Con questa esperienza

viene a cadere il mezzo di produrre il bene col sacrificio dellrsquoindividualitagravehellip Se non ho piugrave la necessitagrave

di contrapporre il bene mio al bene universale percheacute mi sono accorto che il corso del mondo non

egrave poi cosigrave malvagio - potremmo dire che le cose di per seacute non sono buone neacute cattive sono quelle

che sono ndash se prendo atto di questo allora non sono piugrave il nemico e pertanto non ho piugrave da

sacrificare niente non ho piugrave da sacrificare lrsquoindividualitagrave non devo piugrave cancellarmi a vantaggio

del bene comune possiamo esistere entrambi hellipcheacute lrsquoindividualitagrave egrave per lrsquoappunto lrsquoattuazione di

ciograve che egrave in seacutehellip Lrsquoindividualitagrave egrave il porre in atto egrave il mettere in opera ciograve che egrave in seacute hellipe

lrsquoinversione cessa di venir considerata come unrsquoinversione del bene percheacute egrave piuttosto lrsquoinversione del

bene stesso come mero fine nellrsquoeffettualitagravehellip A questo punto non crsquoegrave piugrave questa opposizione tra il

bene e le cose che vanno per i fatti loro percheacute hellipil movimento dellrsquoindividualitagrave egrave la realtagrave

dellrsquouniversale Egrave giagrave parte dellrsquouniversale non crsquoegrave piugrave ndash sta qui la questione centrale della

dialettica ndash la separazione tra lrsquoindividuale e lrsquouniversale lrsquoindividuale e lrsquouniversale si integrano

quindi il mio operare percheacute il bene si riduce a ciograve che io faccio egrave sigrave mio singolo ma egrave un operare

universale e cosigrave lrsquooperare di tutti modifica in qualche modo il mio operare Egrave esattamente ciograve

che Heidegger diragrave centrsquoanni dopo io modifico il mondo con il mio intervento modificandolo il

mondo modifica me egrave il circolo ermeneutico Ma in effetto cosigrave egrave anche vinto e sparito ciograve che come

corso del mondo stava di contro alla coscienza di ciograve che egrave in seacute Non crsquoegrave piugrave questo ldquostare di contrordquo

percheacute non egrave piugrave visto come il nemico Ivi lrsquoesser-per-seacute dellrsquoindividualitagrave era opposto allrsquoessenza o

allrsquouniversale e appariva come realtagrave separata dallrsquoesser-in-seacute Qui torniamo proprio alle origini crsquoegrave

lrsquoessere per seacute e lrsquoessere in seacute Ma poicheacute si egrave reso manifesto che lrsquoeffettualitagrave sta in separata unitagrave con

lrsquouniversale cosigrave anche lrsquoesser-per-seacute del corso del mondo dimostra di non esser piugrave proprio a quel modo

che lo in-seacute della virtugrave egrave soltanto un modo di vedere A questo punto lrsquoin seacute della virtugrave non egrave piugrave un

qualche cosa che si deve imporre sul mondo non aspira piugrave a diventare universale ma egrave soltanto

un modo di vedere unrsquoopinione un gioco Questa realtagrave di cui parlo egrave per me nel senso che sono

io che la instauro Il passaggio dialettico egrave lrsquointegrazione questa cosa che io immagino essere fuori

di me lrsquooggettivitagrave ritorna in qualche modo a me allrsquoin seacute che diventa ciograve per cui io posso vedere

questa cosa ma la vedo in quanto questa cosa egrave me che la vedo Egrave questo che Heidegger intende

quando parla del mondo quando dice che io sono il mondo tutte le cose sono io percheacute vedendole

osservandole ecc metto in atto questo processo di cui Hegel ci sta parlando per cui dallrsquoin seacute

volge al per seacute cioegrave m accorgo che egrave per seacute quindi egrave per me e quindi lrsquoin seacute a questo punto diventa

effettivamente il Seacute quando mi accorgo che ciograve che vedo non egrave altro che la mia autocoscienza

cioegrave linguaggio Ciograve con cui ho a che fare continuamente egrave sempre e solo e non puograve non essere

autocoscienza Lrsquoindividualitagrave del corso del mondo potragrave ben ritenere di agire soltanto per seacute o

egoisticamente ma egrave migliore di quello chrsquoessa stessa non credahellip Pone il corso del mondo come

unrsquoindividualitagrave rifacendosi al discorso di prima cioegrave come qualcosa che si oppone hellipil suo

operare egrave in pari tempo un operare in seacute essente un operare universale Quando essa agisce

egoisticamente non sa semplicemente quello che si fa e quando assicura che gli uomini tutti agiscono

egoisticamente asserisce soltanto che gli uomini tutti non hanno coscienza di quello che sia lrsquooperare

125

Quando essa agisce per seacute equivale allrsquoaddurre a effettualitagrave ciograve che egrave solo lrsquoin-seacute essente cosigrave il fine

dellrsquoesser-per-seacute fine il quale si ritiene opposto allrsquoin-seacute - la sua vuota scaltrezza noncheacute le sue sottili

spiegazioni che ovunque riescono a mettere in evidenza il tornaconto sono dileguate a quel modo che egrave

dileguato il fine dello in-seacute e il suo chiacchierare Lrsquooperare e lrsquointraprendere dellrsquoindividualitagrave sono

dunque fine in se stesso lrsquouso delle forze il gioco delle loro estrinsecazioni egrave ciograve che conferisce vita a

loro che sarebbero altrimenti il morto in-seacute e lo in-seacute non egrave un universale non messo in opera privo di

esistenza ed astratto anzi egrave esso stesso immediatamente la presenza ed effettualitagrave del processo

dellrsquoindividualitagrave Nel processo di integrazione di individualitagrave e di universalitagrave accade che tutto

ciograve che faccio il mio operare che fino a un certo punto se non mi accorgo egrave considerato

egoisticamente come il mio voler imporre la mia volontagrave sul mondo diventa un qualche cosa che

egrave un agire allrsquointerno del mondo egrave un agire mio insieme con quello di tutti gli altri che non si

oppone percheacute si integra Non crsquoegrave piugrave lrsquoopposizione tra lrsquoin seacute e il per seacute ma crsquoegrave integrazione il che

significa che tutto ciograve che ciascuno fa modifica il mondo Ma ciograve che anchrsquoio faccio modifica il

mondo e lrsquooperare di tutti modifica il mondo che modifica me Questo significa porre lrsquoaccento

non piugrave su singoli elementi ma sulla relazione fra elementi Hegel parla di dialettica certo ma la

dialettica a questo punto si puograve intendere come una relazione una relazione tra due o piugrave cose

Questa relazione egrave propriamente lrsquoapertura nel senso che lascia aperta questa apertura che non

puograve colmarsi Infatti la sintesi di cui parla Hegel non egrave che cancella uno dei due a vantaggio

dellrsquoaltro rimangono entrambi quindi questa apertura questo iato permane Questo iato non egrave

altro che la relazione la relazione potremmo dire pura se non fosse che parlando di relazione

pura egrave una contraddizione in termini percheacute una relazione che non egrave determinata che non ha

termini non egrave niente occorrono dei termini almeno due percheacute ci sia una relazione A questo

punto verrebbe anche da pensare che lrsquoessere di cui parla Heidegger non egrave altro che questa

relazione percheacute egrave dalla relazione dallrsquoessere che sorgono gli enti lrsquoessere egrave quellrsquoapertura

quellrsquoorizzonte dice Heidegger dal quale gli enti possono sorgere possono apparire Potremmo

dire che egrave nella relazione che gli enti possono apparire nella relazione cioegrave nel trovarsi questi

elementi connessi fra loro Dire che soltanto nella relazione gli enti appaiono egrave come dire che non

crsquoegrave ente che non sia in una relazione che egrave poi la nozione di segno in Peirce tra lrsquoaltro Si potrebbe

porre la questione in termini piugrave strutturali Hegel pone la questione in termini piugrave politici sociali

perograve egrave come se stesse dicendo che non crsquoegrave lrsquoindividualitagrave non crsquoegrave lrsquoente che non sia giagrave

nellrsquouniversale che non sia giagrave preso in questa relazione Lrsquouniversale egrave il significato dellrsquoente ndash

avevamo posto questa connessione con il segno di de Saussure ndash e il significante egrave lrsquoaccadere di

qualche cosa che fincheacute non ha significato egrave niente ma egrave la relazione tra i due che fa esistere i due

che non preesistono la relazione non la preesistono percheacute se non crsquoegrave la relazione non esiste neacute

lrsquouno neacute lrsquoaltro Quindi egrave una disanima precisa del funzionamento del linguaggio dove ci dice che

il singolare e lrsquouniversale non si danno se non in una relazione cioegrave se non in una integrazione tra

loro Tutto ciograve che raccontava prima del voler imporre la virtugrave sullrsquoandamento delle cose non egrave

altro che il tentativo da parte di ciascuno di piegare il linguaggio al proprio volere cioegrave fare in

modo che il linguaggio significhi quello che vuole lui Certo il linguaggio significa ma significa in

quanto egrave una continua relazione fra elementi in cui io stesso che voglio fare questa operazione di

controllo del linguaggio non sono che uno degli elementi Questa egrave anche la portata del testo di

Hegel mostrare come in effetti nellrsquooperare di tutti e di ciascuno ciascuno egrave un momento della

dialettica egrave un momento del farsi del linguaggio non egrave altro che questo In questo volere fare cose

non fa altro che mettere in atto il funzionamento del linguaggio solo questo

9 ottobre 2019

A pag 326 Lrsquoindividualitagrave che egrave a se stessa reale in seacute e per se stessa Lrsquoautocoscienza ha ora colto il

concetto di seacute che prima era soltanto quello che noi avevamo di essa il concetto cioegrave di essere nella

126

certezza di se stessa ogni realtagravehellip Piugrave avanti Ma daccheacute fine ed essere-in-seacute si son dati a dividere

come ciograve stesso che sono lrsquoessere per altro e lrsquoeffettualitagrave trovata la veritagrave non si separa piugrave dalla certezza

che ora il fine posto vien preso per la certezza di se stesso e lrsquoattuazione di esso presa per la veritagrave ma

anche che il fine vien preso per la veritagrave e lrsquoeffettualitagrave presa per la certezza anzi lrsquoessenza e il fine in

se e per se stessi sono la certezza della stessa realtagrave immediata sono la compenetrazione dellrsquoessere-in-

seacute e dellrsquoesser-per-seacute dellrsquouniversale e dellrsquoindividualitagrave lrsquooperare egrave in lui stesso la sua veritagrave e la sua

effettualitagravehellip Qui parla dellrsquoopera del fare ma occorre tenere conto che lrsquooperare propriamente egrave

il dire egrave il primo operare A pag 328 Lrsquooperare nulla muta e contro nulla si volge egrave la pura forma

della traduzione dal non-venir-veduto nel venir-veduto e il contenuto che vien messo in luce e che si

presenta non egrave niente altro da ciograve che questo operare egrave giagrave in seacute Esso egrave in seacute questa egrave la sua forma

come unitagrave pensata ed esso egrave effettualehellip Quindi questo operare non egrave nientrsquoaltro di ciograve che egrave giagrave

da sempre Questo naturalmente pone la questione dellrsquoinizio del come si comincia Egrave giagrave da

sempre o come diceva Heidegger siamo giagrave nel linguaggio non crsquoegrave un inizio A pag 332 Cosigrave

lrsquoindividuo che procede allrsquoazione sembra trovarsi in un circolo in cui ciascun momento giagrave presuppone

lrsquoaltrohellip Ecco qui si egrave giagrave nel linguaggio ci sono tuti gli elementi hellipe non sembra quindi poter

trovare cominciamento alcuno soltanto dallrsquooperazione lrsquoindividuo impara infatti a conoscere la sua

essenza originaria la quale deve essere il fine suo ma per operare deve precedentemente avere il fine

Se intendiamo tutto ciograve come il dire egrave chiaro che il dire egrave sempre incominciato ed egrave giagrave anche il

fine non crsquoegrave un fine oltre il fine per cui si egrave sempre irrimediabilmente nel linguaggio A pag 334

hellipniente egrave per lrsquoindividualitagrave che non sia mediante essahellip Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve attraverso cui le

cose sono hellipo non crsquoegrave effettualitagrave (lrsquoaccadere delle cose) alcuna che non sia la sua natura e il suo

operare e non crsquoegrave operare neacute in-seacute dellrsquoindividualitagrave che non sia effettuale e solo questi momenti sono

suscettibili di comparazione hellip Qualunque cosa egli operi qualunque cosa gli possa incontrare egrave lui

che lrsquoha fatta ed essa egrave lui stessohellip Piugrave chiaro di cosigrave A pag 335 Lrsquoindividuo puograve dunque provare

in seacute soltanto gioia daccheacute egli sa di non poter trovare nella propria effettualitagrave niente altro che lrsquounitagrave

dellrsquoeffettualitagrave medesima con lui ovvero soltanto la certezza di se stesso vista nella sua veritagrave e di

raggiungere perciograve sempre il proprio fine Ci sta dicendo in un certo qual modo che parlando crsquoegrave

giagrave la gioia ndash naturalmente se ci si accorge che si sta parlando ndash percheacute nel parlare crsquoegrave giagrave il

cominciamento e il fine egrave giagrave tutto ligrave non crsquoegrave da attendersi nulla A pag 335 (175) Lrsquooperahellip Che

a questo punto possiamo intendere come il dire Lrsquoopera egrave la realtagrave che la coscienza si dagrave egrave ciograve in

cui lrsquoindividuo egrave per essa coscienza quel chrsquoegli egrave in-seacute e in modo tale che la coscienza per la quale esso

diviene nellrsquoopera non egrave la coscienza particolare ma quella universale essa nellrsquoopera si egrave trasposta in

generale nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave nel spazio privo di determinatezza dellrsquoessere La coscienza

ritornante dalla propria opera egrave in effetto la coscienza universale - percheacute essa diviene la assoluta

negativitagrave o lrsquooperare in questa opposizione -hellip Qui crsquoegrave sempre la dialettica ovviamente Ci sta

dicendo che in questo operare cioegrave nel dire che cosa succede Io dico qualcosa e mi ritorna di

questo operare che egrave il mio dire come coscienza universale in quanto egrave il negativo assoluto cioegrave

egrave ciograve che si oppone sempre egrave ciograve che mi dice che ciograve che sto dicendo egrave in quanto non egrave ciograve che non

egrave non egrave altro A pag 336 Lrsquoopera egravehellip Come dire che il dire egrave hellipovverosia egrave per altre individualitagrave

ed egrave per esse una effettualitagrave estranea al cui posto esse debbon porre la propria per darsi mediante il

loro operare la coscienza della loro unitagrave con lrsquoeffettualitagravehellip Cioegrave qualcuno parla altri parlano

hellipoppure il loro interesse per quellrsquoopera posto dalla loro natura originaria egrave un interesse diverso da

quello peculiare di questrsquoopera la quale cosigrave vien mutata in qualcosa di diverso Egrave ciograve che accade

quando si discute Lrsquoopera egrave perciograve in generale qualcosa di effimero che si estingue per il controgioco

di altre forze e di altri interessi e che rappresenta la realtagrave dellrsquoindividualitagrave piuttosto come dileguante

che come compiuta Qui egrave interessante percheacute il dire in effetti in una discussione man mano che

si dice dilegua non crsquoegrave piugrave ci sono altre cose che intervengono altre cose che modificano

lrsquointerlocutore il quale modifica me egrave la questione del mondo di cui parla Heidegger A pag 338

(178) La necessitagrave dellrsquooperare consiste in ciograve che un fine egrave senzrsquoaltro riferito allrsquoeffettualitagravehellip Un

127

fine di qualche cosa il mio scopo egrave riferito a qualche cosa che si effettui che si produca hellipe questa

unitagrave egrave il concetto dellrsquooperare si agisce percheacute in seacute e per se stesso lrsquooperare egrave lrsquoessenza dellrsquoeffettualitagrave

Nellrsquoopera risulta bensigrave lrsquoaccidentalitagrave che lrsquoesser compiuto ha di contro al volere e al condurre a

compimentohellip Qui si intende bene di nuovo se ci si riferisce al dire il dire che ciascuna volta che

si dice egrave compiuto egrave compiuto ma dilegua di fronte ad altro che si diragrave A pag 339 hellipla veritagrave

consiste soltanto nellrsquounitagrave della coscienza con lrsquooperarehellip Cioegrave lrsquooperare egrave la consapevolezza di ciograve

che sto facendo il dire egrave la consapevolezza che sto dicendo questa egrave la veritagrave Potremmo dire che

la veritagrave sta nellrsquoessere consapevoli del fatto che si sta parlando hellipe lrsquoopera vera egrave soltanto

quellrsquounitagrave dellrsquooperare e dellrsquoessere del volere e del condurre a compimento Alla coscienza dunque

in forza della certezza che sta a fondamento dellrsquoagire di lei lrsquoeffettualitagrave opposta alla certezza egrave essa

stessa un qualcosa che egrave soltanto per la coscienzahellip Il mio volere Dunque voglio dire delle cose e

quindi le dico Le cose che dico egrave come se si opponessero a ciograve che volevo dire percheacute sono altro

da ciograve che volevo dire Si tratta quindi di trovare lrsquounitagrave di questo elemento e del suo opposto

di trovare lrsquointegrazione fra questi due elementi Lrsquointegrazione fra questi due elementi egrave

esattamente ciograve che diceva prima la veritagrave e cioegrave lrsquoaccorgersi che si sta parlando e che quindi se

sto parlando allora ciograve che voglio dire sigrave opera nel senso che si tramuta in un dire ma questo

dire non egrave mai il mio voler dire perograve sono in una unitagrave non li posso disgiungere non posso

separare il mio voler dire dal dire Questo percheacute se anche poi non lo pronuncio giagrave nel mio voler

dire io lo sto dicendo comunque hellipla coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave come momento

dileguantehellip La mia coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave cioegrave di ciograve che accade come un

dileguarsi di ciograve che volevo dire nel mio dire il quale mio dire a sua volta dilegua in ciograve che segue

hellipe quindi lrsquoeffettualitagrave medesima vale ad essa coscienza soltanto come un essere in generale la cui

universalitagrave egrave un unum atque idem (lo stesso) con lrsquooperare Il particolare e lrsquouniversale fanno uno

sono uno e questo uno che fanno dice a pag 340 hellipegrave lrsquoopera vera e questrsquoultima egrave la Cosa stessa

che senzrsquoaltro si afferma e che vien sperimentata come ciograve che ha forza di permanere indipendentemente

da quella Cosa che egrave lrsquoaccidentalitagrave dellrsquoopera individuale in quanto tale delle circostanze dei mezzi e

dellrsquoeffettualitagrave Questa Cosa stessa egrave la parola egrave lrsquoatto di parola che ha in seacute il particolare e

lrsquouniversale ma anche lrsquooperare cioegrave il dirsi il prodursi Ora ciograve che permane non egrave ciograve che io ho

detto per la cosa specifica ma egrave il fatto che io dico egrave il dire egrave la parola egrave questo che permane

Nella Cosa stessa dunque in quanto compenetrazione fattasi oggettiva dellrsquoindividualitagrave e

dellrsquooggettivitagrave stessa allrsquoautocoscienza egrave divenuto il suo vero concetto di seacute o essa egrave giunta alla

consapevolezza della sua sostanza Questa Cosa stessa la parola giunge alla consapevolezza della

sua sostanza cioegrave di ciograve che essa egrave veramente ed egrave fatta di universale e di particolare

compenetrati insieme indisgiungibili significante e significato A pag 341 (182) Onesta chiamasi

quella coscienza che da una parte egrave pervenuta a questo idealismo cui la cosa stessa esprime e che

dallrsquoaltra ha il vero nella cosa come questa universalitagrave formale - quella coscienza che sempre egrave intesa

alla Cosa che quindi si aggira nei diversi momenti o specie di questa e che non riuscendo a

raggiungerla in un solo di essi o in un solo significato proprio per questo se ne impossessa nellrsquoaltro

momento e cosigrave in effetto consegue sempre lrsquoappagamento del quale questa coscienza secondo il suo

concetto doveva divenire partecipe Vada come vuole andare essa ha sempre portato a compimento e

sempre raggiunto la Cosa stessa poicheacute questa essendo questo universale genere di quei momenti egrave

predicato di tutti Quindi la coscienza ha sempre raggiunto la Cosa stessa ha sempre raggiunto la

parola lrsquoatto di parola in quanto unitagrave dellrsquouniversale e del singolare in atto che si sta dicendo

hellipla Cosa stessa egrave appunto ad essa unitagrave della sua decisione e della realtagrave la coscienza afferma che

lrsquoeffettualitagrave non sarebbe se non il suo essere in grado A pag 345 (187) Unrsquoindividualitagrave (qualcuno)

si accinge dunque a realizzare qualcosa cosigrave sembra chrsquoessa abbia reso qualcosa una Cosa essa agisce

nellrsquoazione diviene per altri e le sembra di avere a che fare con lrsquoeffettualitagrave Gli altri prendono dunque

lrsquooperare di quellrsquoindividualitagrave per un interesse alla Cosa come tale e per il fine che la Cosa sia

realizzata in seacute non importa se ciograve sia promosso dalla prima individualitagrave o da loro Mentre essi cosigrave

128

mostrano questa Cosa giagrave da loro realizzata o se ciograve non sia mentre offrono il loro aiuto e giagrave vi si

impegnano ecco che quella coscienza egrave invece giagrave uscita fuori dal punto in cui essi ritengono chrsquoella

sia ciograve che nella Cosa le interessa egrave il suo operare e darsi da fare e mentre essi si accorgono che in ciograve

consisteva la Cosa stessa si trovano quindi raggirati Ma in effetto il loro accorrere in aiuto altro non

era se non chrsquoessi volevano vedere e mostrare lrsquooperare loro e non la Cosa stessahellip Qui Hegel sta

dicendo due secoli prima di noi ciograve che andiamo dicendo e cioegrave che si parla si opera non per la

Cosa che egrave in questione ammesso che ci sia ma unicamente per operare cioegrave per parlare

Qualunque cosa si voglia dire si voglia fare ecc non ha nessun altro fine se non lrsquooperare cioegrave il

dire se non continuare a dire a affermare cose Poicheacute ora egrave reso manifesto che il proprio darsi da

fare che il gioco delle sue forze vale per la Cosa stessa ecco che la coscienza sembra mettere in movimento

la sua essenza per seacute e non per gli altri e preoccupata dellrsquooperare in quanto suo e non in quanto operare

negli altri sembra anche lasciare costoro in pace nella Cosa loro Ma essi di nuovo si sbagliano la

coscienza egrave giagrave lungi dal luogo in cui opinavano chrsquoessa fosse Essa non si occupa della Cosa come

questa sua singola Cosa anzi di essa come lrsquouniversale che egrave per tutti Srsquoimmischia dunque nel loro

fare e nellrsquoopera loro e se non riesce piugrave a levargliela di mano se ne interessa tuttavia affaccendandosi

col dar giudizi se la coscienza imprime nellrsquoopera il segno della sua approvazione e della sua lode

questo egrave inteso nel senso che nellrsquoopera la coscienza non loda soltanto lrsquoopera stessa ma in pari tempo

la sua propria magnanimitagrave e discrezione consistente nel non aver guastato lrsquoopera come opera neppure

con il proprio biasimo Questo egrave interessante percheacute ci sta dicendo che non egrave la Cosa che importa

ma egrave lrsquooperare cioegrave il dire della Cosa egrave ciograve che si dice Qualunque cosa non egrave altro che un pretesto

unrsquooccasione per potere affermare qualcosa e il qualche cosa egrave assolutamente irrilevante A pag

347 helliped egrave Cosa soltanto come operare di tutti e di ciascuno egrave lrsquoessenza che egrave essenza di tutte le essenze

lrsquoessenza spirituale Lrsquooperare cioegrave il dire egrave di tutti e di ciascuno percheacute ciograve che sto dicendo lo sto

dicendo io sigrave certo ma egrave di tutti nel senso che intanto lo dico e altri possono ascoltarlo ma viene

dal discorso di infinite altre persone che ci sono e che mi hanno preceduto nei millenni precedenti

a me Quindi questo mio dire egrave tutte queste cose e non puograve farne a meno sta in questo la sua

universalitagrave Per questo motivo dice che egrave di tutti e di ciascuno ciascuno dice delle cose che sono

sue particolari ma queste cose che sono sue anche non lo sono fanno parte del mondo direbbe

Heidegger Con ciograve la Cosa stessa perde il comportamento di un predicato e la determinatezza di

unrsquoinerte universalitagrave astratta ed egrave piuttosto la sostanza permeata drsquoindividualitagrave egrave il soggetto dove

lrsquoindividualitagrave egrave tanto come se stessa o come questa individualitagrave quanto come gli individui tutti ed egrave

lrsquouniversale che egrave un essere soltanto come questo operare di tutti e di ciascuno egrave quindi unrsquoeffettualitagrave

giaccheacute questa coscienza la sa come effettualitagrave sua singola e come effettualitagrave di tutti Il mio dire egrave

mio e di tutti direi necessariamente Come abbiamo detto in altre occasioni il linguaggio in cui

mi trovo e di cui sono fatto non lrsquoho inventato io A pag 348 Capitolo b La ragione legislatrice

Lrsquoessenza spirituale (il pensiero) nel suo semplice essere egrave coscienza pura ed egrave questa autocoscienza La

natura originariamente determinata dellrsquoindividuo (le sue caratteristiche) ha perduto il suo

significato positivo di essere in seacute lrsquoelemento e il fine dellrsquoattivitagrave di lui essa egrave soltanto un momento

tolto e lrsquoindividuo egrave un Seacute come Seacute universale Questa individualitagrave crsquoegrave ma come elemento tolto

percheacute diventa lrsquouniversale diventa la parola diventa il linguaggio A pag 350 (194) Ora Hegel

considera la questione etica cioegrave ciograve che egrave bene e ciograve che egrave male ciograve che egrave giusto e ciograve che egrave

sbagliato e comincia a riflettere su quali sono queste leggi etiche se hanno un valore Fa un

esempio ldquoOgnuno ha il dovere di dire la veritagraverdquo In questo dovere enunciato come incondizionato viene

subito ammessa la condizione se egli sa la veritagrave Quindi il comando suoneragrave ora cosigrave ognuno deve

dire la veritagrave sempre a seconda della cognizione e della persuasione che egli ne ha hellip Ma cosigrave

lrsquouniversalmente necessario il valevole in seacute cui la proposizione voleva esprimere si egrave piuttosto

invertito in una completa accidentalitagrave Puograve capitare che dica la veritagrave come anche no A pag 351

hellip questa determinazione immediata della sostanza medesima egrave un contenuto tale che si mostrava

piuttosto come perfetta accidentalitagrave e che anzi una volta elevato alla universalitagrave e necessitagrave per

129

modo che il sapere venga espresso come legge dilegua Io voglio che sia lrsquouniversale ma una volta

che lo elevo a universalitagrave mi accorgo che egrave fatto di niente appunto percheacute egrave accidentale che io

dica la veritagrave egrave un fatto totalmente accidentale Un altro famoso comando egrave ldquoama il prossimo tuo

come te stessordquo Andiamo direttamente alle conclusioni a pag 352 Quellrsquoagire per la prosperitagrave degli

altri che viene enunciato come necessariohellip Qui sta riflettendo su quelle leggi etiche che si

configurano come necessarie universali e ci sta dicendo che non egrave affatto cosigrave hellipegrave dunque cosigrave

costituito che puograve forse esistere e forse no che puograve se lrsquooccasione eventualmente si offra essere unrsquoopera

forse buona e forse no Con ciograve questa legge egrave tanto poco un contenuto universale quanto la prima giagrave

considerata e non esprime - come invece in quanto assoluta legge etica dovrebbe - qualcosa di in seacute e

per seacute Ossia tali leggi si arrestano al dovere ma non hanno effettualitagrave alcuna esse non sono leggi

ma solo comandi A pag 353 Cosigrave lrsquoessenza etica non egrave essa stessa immediatamente un contenuto ma

solo una misura per stabilire se un contenuto sia capace di essere legge oppure no quandrsquoesso non

contraddica a se stesso La ragione legislatrice egrave abbassata a una ragione soltanto esaminatrice Ci dice

che considerato che di fatto queste leggi etiche non hanno nessun valore lrsquounica cosa che

possiamo considerare egrave se ciascuna di queste leggi egrave autocontraddittoria oppure no cioegrave se egrave

coerente oppure no Tutto qui Capitolo c La ragione esaminatrice delle leggi Andiamo a pag 355

Qui parla della proprietagrave e si chiede se la proprietagrave sussista oppure no deve cioegrave considerare se

questo concetto di proprietagrave egrave autocontraddittorio oppure no Siamo passati dalla legge che

voleva essere universale e la legge etica che voleva essere universale ma che universale non egrave al

considerare se una certa legge egrave almeno coerente cioegrave non egrave autocontraddittoria e considera la

questione della proprietagrave A pag 355 (200) Sia la questione se debba essere legge in seacute e per seacute che

la proprietagrave sussista in seacute e per seacute non percheacute giova ad altri fini lrsquoessenza etica consiste appunto in

questo che la legge sia eguale solo a se stessa e che per questa eguaglianza con seacute fondata quindi nella

sua propria essenza non sia condizionata A pag 356 Nella comunanza dei beni nella quale si

provveda a ciograve in modo universale e stabile o ciascuno diviene partecipe di tanto di quanto ha bisogno

e allora questa ineguaglianza e lrsquoessenza della coscienza a cui egrave principio lrsquoeguaglianza dei singoli si

contraddicono reciprocamentehellip In questa comunanza dei beni se noi provvediamo in modo

stabile unitario o ciascuno diviene partecipe di quanto ha bisogno oppure distribuiamo

egualmente ma se diamo a ciascuno secondo il suo bisogno allora non egrave piugrave eguale per tutti Se

invece facciamo per tutti allora ci troviamo di nuovo di fronte a una ineguaglianza percheacute crsquoegrave chi

ha piugrave bisogno e chi meno un conto egrave dare mille euro a un poveretto un conto egrave dare mille euro

a uno ricchissimo che non sa cosa farsene Quindi la proprietagrave secondo Hegel ci appare

contraddittoria A pag 357 (202) hellipil resultato sembra essere questo che non si possa far luogo neacute a

leggi determinate neacute a un sapere di esse Non ci sono leggi determinate percheacute abbiamo visto che

risultano vuote neacute un sapere di esse percheacute un sapere presuppone la non contraddittorietagrave cioegrave

la coerenza solo allora so di questa cosa se egrave coerente se non si contraddice da seacute Solo la sostanza

egrave la coscienza di seacute come essenzialitagrave assolutahellip La coscienza che sa di essere essenzialitagrave assoluta

cioegrave come la cosa piugrave importante hellipcoscienza la quale con ciograve non puograve spogliarsi neacute della differenza

(insita) nellrsquoessenzialitagrave assoluta neacute del sapere di questa differenza Che il legiferare e lrsquoesaminar

leggi si siano dimostrati come nulli significa che entrambi presi ciascuno singolarmente e isolatamente

sono soltanto momenti precari della coscienza etica e il movimento nel quale essi sorgono ha il senso

formale che la sostanza etica attraverso questo movimento si presenta come coscienza Ci sta dicendo

come spesso egrave accaduto in questo libro cose che poi Severino riprende che se tengo separate le

due cose i due momenti non vado da nessuna parte Le leggi poste come leggi etiche si rivelano

inconsistenti nulle non solo ma se cerco di appuntarmi alla loro coerenza mi accorgo che non

sono nemmeno coerenti E allora che fare A pag 358 La legge in quanto legge determinata ha

un contenuto accidentalehellip Lo abbiamo visto con lrsquoesempio ldquoDevi dire sempre la veritagraverdquo Egrave

accidentale cioegrave puograve capitare hellipil che vuol qui dire che essa egrave legge di una singola coscienza di

contenuto arbitrario Quellrsquoimmediato legiferare egrave cosigrave la temeritagrave tirannica che eleva a legge lrsquoarbitrio

130

e riduce lrsquoeticitagrave a unrsquoobbedienza ad esso cioegrave a leggi che sono soltanto leggi e non anche comandi

Questo per quanto riguarda le leggi etiche quello che io penso deve essere legge per tutti Egrave una

modalitagrave tirannica Allo stesso modo il secondo momento in quanto esso egrave isolato significa

lrsquoesaminar leggi il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere la quale a forza di raziocini si

svincola dalle leggi assolute e le prende per un arbitrio a lei estraneo Qui la questione se le leggi siano

autocontraddittorie oppure no dice Hegel pone un problema percheacute se mi metto a esaminare

queste leggihellip dice il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere come se avesse visto in queste

leggi in questa posizione etica qualcosa di inamovibile Adesso ci diragrave percheacute egrave inamovibile A

pag 358 (206) hellipin primo luogo lrsquoessenza spirituale (il sapere del popolo) egrave per lrsquoautocoscienza come

legge che egrave in seacute lrsquouniversalitagrave dellrsquoesaminare universalitagrave formale che non era in seacute essente egrave tolta

Questa universalitagrave formale che non egrave in seacute se io pongo una legge come non contraddittoria non

sto dicendo niente di quella legge pongo soltanto formalmente che egrave incontraddittoria Va bene

perograve che ne facciamo Quindi questa universalitagrave formale che non era in seacute non aveva valore in

seacute aveva valore soltanto allrsquointerno potremmo dire di quel gioco linguistico Quindi egrave tolta E

in secondo luogo egrave una legge eterna che non ha il suo fondamento nel volere di questo individuo anzi

egrave in e per seacute egrave lrsquoassoluto puro volere di tutti che ha la forma dellrsquoessere immediato Questo puro volere

non egrave affatto un comandamento che solo debba essere anzi esso egrave e vale egrave lrsquoIo universale della categoria

che egrave immediatamente lrsquoeffettualitagrave e il mondo egrave soltanto questa effettualitagrave Ma daccheacute questa legge

nellrsquoelemento dellrsquoessere vale senzrsquoaltro lrsquoubbidienza dellrsquoautocoscienza non egrave il servizio prestato a un

padrone i cui ordini sarebbero un arbitrio e dove lrsquoautocoscienza non si riconosca Anzi le leggi sono

pensieri della sua coscienza assoluta pensieri che essa stessa ha immediatamente non giagrave chrsquoessa creda

a loro percheacute la fede considera certo anche lrsquoessenza ma unrsquoessenza estranea Mediante lrsquouniversalitagrave

del suo Seacute lrsquoautocoscienza etica fa immediatamente uno con lrsquoessenza la fede al contrario comincia

dalla coscienza singola ed egrave il movimento di questa coscienza medesima tendente sempre ad andare verso

tale unitagrave senza raggiungere la presenzialitagrave di unrsquoessenza La fede non raggiunge mai la veritagrave il

suo obiettivo Quella coscienza invece ha tolto come seacute singola questa mediazione egrave compiuta e solo

percheacute egrave compiuta quella coscienza egrave immediata autocoscienza della sostanza etica Cita dallrsquoAntigone

di Sofocle

Non oggi neacute ieri ma sempre

Esso vive e nessuno sa quando sia apparso

Esse sono Le leggi etiche Ma che cosa vuol dire che esse sono Il discorso di Hegel egrave abbastanza

chiaro e cioegrave lrsquoetica non egrave altro che il mio sapere di tutto ciograve che egrave giusto da sempre per gli umani

Lrsquoetica non ha un valore al di fuori di questo processo che lrsquoha fatta diventare nel corso dei

millenni quella che egrave io mi trovo ad avere dietro alle spalle tutto il lavoro che egrave stato fatto da

parte di tutti coloro che mi hanno preceduto e che hanno mano a mano stabilito ciograve che egrave etico e

mi trovo ad avere a che fare con questo Egrave per questo che egrave immediato per me percheacute fa parte del

linguaggio quindi fa parte di me Anche questa etica egrave sempre il risultato dellrsquooperare di tutti e

di ciascuno che poi porta al sapere assoluto che egrave quel sapere che non puograve non sapere di tutto

ciograve che io sono il risultato non solo di millenni di storia ma anche di tutto ciograve che io dico Egrave il

singolare che esiste percheacute crsquoegrave lrsquouniversale e lrsquouniversale il tutti esiste percheacute esisto io Egrave questo

il pensiero innovativo di Hegel anche riguardo allrsquoetica cioegrave io contribuisco allrsquoetica nel senso

che affermando le cose che affermo quindi pensandole vere giuste ecc do in qualche modo un

contributo allrsquoetica di tutti Questi passaggi sono importanti percheacute mostrano il pensiero di Hegel

che non egrave un pensiero astratto ma egrave quanto di piugrave concreto possa pensarsi Io sono quello che

sono in virtugrave del fatto che ciograve che dico egrave il risultato di ciograve che egrave stato detto da migliaia di anni il

linguaggio non lrsquoho inventato io mi ci sono trovato E questo linguaggio egrave vecchio di quanto

Cosa egrave accaduto in queste migliaia decine forse centinaia di migliaia di anni Non lo sappiamo

Una continua evoluzione un continuo trasmutarsi quindi in ogni parola in ogni opera ndash la

parola egrave lrsquoopera per antonomasia ndash in ogni opera crsquoegrave il lavoro mio e di tutti simultaneamente La

131

sintesi lrsquointegrazione di questi due momenti cheacute non sono entitagrave separate egrave il sapere assoluto

quando so questo e non posso non saperlo ho il sapere assoluto cioegrave so tutto ciograve che egrave da sapere

non crsquoegrave altro da sapere Non crsquoegrave altro da sapere se non questo e cioegrave che io so lrsquoopera che faccio

Era questo che ci stava dicendo prima che tutta la realtagrave non egrave altro che lrsquoopera che io faccio Egrave

questa la realtagrave non ce nrsquoegrave unrsquoaltra E quindi a questo punto torno a dire io so tutto ciograve che egrave

da sapere il mio sapere assoluto non crsquoegrave altro fuori da questo non crsquoegrave altro fuori dal linguaggio

Se io so del linguaggio se io so che sono linguaggio con tutto ciograve che questo comporta io ho il

sapere assoluto percheacute fuori da questo non crsquoegrave altro non solo non crsquoegrave altro ma non crsquoegrave nemmeno

la possibilitagrave di un sapere al di fuori di questo

Intervento Questa ultima parte dagrave un senso a tante cose presedentihellip

Questa egrave la caratteristica di Hegel che alla fine si arriva a capire tutte quelle cose che prima

apparivano ostiche Lui lo dice in alcune occasioni che lrsquoultimo elemento egrave il primo che senza

questo primo non si arriva allrsquoultimo e che senza lrsquoultimo non crsquoegrave neanche il primo Questa egrave

proprio lrsquoarchitettura della Fenomenologia dello spirito lui nel suo scrivere ha messo in atto ciograve

stesso di cui stava parlando Tra lrsquoaltro egrave curioso il fatto che ha scritto la Fenomenologia nel 1807

e mentre le scriveva man mano dava le cose scritte da licenziare alla stampa Due secoli fa aveva

detto lrsquoessenziale e cioegrave che non crsquoegrave nessunrsquoaltra cosa al di fuori dellrsquoopera Lrsquoopera egrave la realtagrave egrave

il tutto egrave lrsquointero direbbe Severino egrave lrsquointero percheacute contiene in seacute tutti i momenti del particolare

e dellrsquouniversale e dellrsquooperare di questi simultaneamente per integrazione o per superamento

Aufhebung direbbe Hegel Due secoli fa diceva giagrave questo ma non egrave stato inteso grancheacute a questo

riguardo soprattutto non egrave stata intesa questa cosa che ho ritenuto importante e cioegrave il fatto

che si parla non per la cosa ma si parla per parlare Egrave questo che egrave in gioco soltanto il dire il

potere affermare cose la cosa in seacute non interessa a nessuno Egrave soltanto la necessitagrave di parlare di

affermare egrave questo che importa tutto il resto egrave irrilevante La cosa stessa come la chiama lui egrave

la parola descrive la cosa stessa esattamente come la parola cioegrave il singolare e lrsquouniversale che si

compenetrano in atto e che cosrsquoegrave tutto ciograve Egrave la parola

Page 2: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...

2

filosofia e la scienza cioegrave contrappongono il vero e il falso cercano di sapere qual egrave il vero e di

scartare il falso Questo egrave il modo di operare della filosofia fino a Hegel compreso anche Kant

Crsquoera sempre una sorta di dualismo anche in Kant che Hegel critica tra il fenomeno e il

noumeno tra ciograve che egrave possibile conoscere come fenomeno attraverso dei modelli di conoscenza

e lrsquoimpossibilitagrave di conoscere la cosa in seacute Non tanto lrsquoopinionehellip Sta incominciando a dire che la

questione del vero e del falso non egrave unrsquoopinione non egrave un giudizio Non tanto lrsquoopinione riesce a

farsi un concetto della diversitagrave dei sistemi filosofici quanto piuttosto nella diversitagrave scorge piugrave la

contraddizione che non il progressivo sviluppo della veritagrave Fino a Hegel crsquoegrave una contrapposizione tra

vero e falso Il boccio dispare nella fioritura e si potrebbe dire che quello vien confutato da questa

similmente allrsquoapparire del frutto il fiore vien dichiarato una falsa esistenza della pianta e il frutto

subentra al posto del fiore come sua veritagrave Tali forme non solo si distinguono ma ciascuna di esse

dilegua anche sotto la spinta dellrsquoaltra percheacute esse sono reciprocamente incompatibili Ma in pari

tempo la loro fluida natura ne fa momenti dellrsquounitagrave organica nella quale esse non solo non si

respingono ma sono anzi necessarie lrsquouna non meno dellrsquoaltra e questa eguale necessitagrave costituisce ora

la vita dellrsquointiero Con questo esempio con tutti i limiti che puograve avere un esempio Hegel descrive

il compito della filosofia abbandonare questa idea che crsquoegrave sempre stata nella filosofia di una

contrapposizione tra vero e falso per cogliere invece nel vero e nel falso un movimento un

movimento dove il falso non egrave piugrave eliminato come un inutile come uno scarto ma come necessario

allrsquoesistenza del vero Noi leggeremo questo testo tenendo conto di Heidegger di Severino e di

Peirce in modo particolare Avrete avuto modo di notare che giagrave qui la questione che si pone in

Severino come la necessitagrave per affermare qualche cosa di porre ciograve che quella cosa non egrave per poi

toglierla Quindi vedete che il negativo deve esserci percheacute possa darsi il positivo E questo egrave

Hegel Ma come da una parte la contraddizione verso un sistema filosofico non suole concepire se

stessa in tal modo cosigrave drsquoaltra parte la coscienza che accoglie in seacute questa contraddizione non la sa

liberare o mantenere libera dalla sua unilateralitagrave neacute in ciograve che appare sotto forma di lotta contro se

stesso sa riconoscere momenti reciprocamente necessari Questi momenti vero e falso positivo e

negativo sono necessari al movimento di cui Hegel incomincia a dire Dove meglio potrebbe trovarsi

espresso lrsquointimo significato di unrsquoopera filosofica che nei fini e nei risultati di essa E come questi

fini e questi resultati potrebbero venire piugrave determinatamente conosciuti che mediante la differenza loro

da ciograve che la cultura di unrsquoetagrave produce nello stesso campo Anche i fini che unrsquoopera filosofica vuole

perseguire comunque sono definiti dalla differenza da altre cose hellipla cosa stessa non egrave esaurita nel

suo fine bensigrave nella sua attuazionehellip Che egrave quello che diceva prima cioegrave ciograve che importa non egrave

soltanto il risultato ma il percorso che ha portato a quel risultato hellipneacute il risultato egrave lrsquoIntiero

effettuale Il semplice risultato non egrave lrsquointero Qui incomincia a parlare di intero (Intiero) Potete

intendete lrsquointero piugrave propriamente come ciograve che intende Severino con il concreto e cioegrave come il

porsi di un elemento e ciograve che quellrsquoelemento non egrave in quanto tolto Questo egrave il concreto egrave lrsquointero

Il risultato da solo non egrave il concreto non egrave lrsquointero cosa che invece la filosofia prima di Hegel

aveva sempre posto nel senso che ciograve che conta egrave il risultato Anche la scienza oggi fa questo

tutto ciograve che conta egrave il risultato tutto ciograve che ha condotto al risultato egrave un mero strumento un

mezzo per giungere al risultato una volta raggiunto il risultato tutto ciograve che ha consentito di

raggiungerlo scompare viene eliminato Hegel invece dice che non viene affatto eliminato e dice

hellipanzi questo egrave il resultato con il suo divenire per seacute il fine egrave lrsquouniversale non vitale cosigrave come la

tendenza egrave il mero slancio ancor privo della sua effettualitagrave e il nudo resultato egrave la morte spoglia che

ha lasciato dietro di seacute la tendenza Il nudo risultato non sarebbe altro che ciograve che si egrave lasciato dietro

ciograve che egrave morto non ha piugrave la vita ma che gli dagrave tutto il processo In questo senso parla di morte

Similmente la diversitagrave egrave piuttosto il limite della cosa essa egrave lagrave dove la cosa cessa o egrave ciograve che questa

non egrave Incomincia a dirci una cosa importante la diversitagrave egrave ciograve che quella cosa non egrave Dice ciograve

che egrave e ciograve che non egrave Un tale lavorio intorno al fine o ai risultati e intorno alla diversitagrave di questo e

di quello e ai giudizi che se ne fanno egrave una fatica piugrave lieve di quanto forse non sembri Infatti invece

3

di concentrarsi nella cosa un tale procedere non fa altro che scavalcarla invece di indugiare in essa e

di obliarsi in essa un tale sapere si attacca sempre a qualcosa di diverso e resta presso di seacute anzicheacute

essere presso di essa e abbandonarsi ad essa Vedete come echeggiano le questioni che molti anni

dopo affronteragrave Severino rispetto al concreto e allrsquoastratto Egrave come se Hegel ci stesse dicendo che

ci si affanna ad attaccarsi allrsquoastratto perdendo di vista il concreto lrsquointero Lrsquoinizio della cultura

e della liberazione dallrsquoimmediatezza della vita sostanzialehellip La vita sostanziale egrave lrsquoesperienza

hellipdovragrave sempre consistere nellrsquoacquistare cognizioni di principi e punti di vista generalihellip Quindi

parte da principi generali Sono solo i principi generali quelli che possono dare un punto di

partenza un punto di vista particolare non egrave un punto di partenza egrave soltanto qualcosa di

accidentale Per Hegel invece egrave fondamentale che il punto di partenza sia universale hellipnel

sollevarsi cosigrave fino al pensiero della cosa nella sua generalitagrave sostenendola o confutandola tuttavia

fondatamente nellrsquoaccoglierne secondo determinati modi la concreta e ricca pienezza e nel saperne

impartire unrsquoonesta informazione e un giudizio non avventato Ma questo inizio della cultura prima

di tutto faragrave posto al rigore della vita piena che introduce allrsquoesperienza della cosa stessahellip Questa

questione dellrsquoesperienza egrave molto importante in Hegel e la riprenderagrave molto spesso Lrsquoesperienza

della vita non crsquoegrave mai in Hegel un puro e astratto intellettualismo ma egrave sempre calato

nellrsquoesperienza nella prassi nel fare hellipe quando poi il rigore del concetto saragrave disceso nel profondo

della cosa allora quella cognizione e apprezzamento sapranno restare al posto che loro si conviene nella

conversazione Quindi calarsi nella cosa stessa In effetti Hegel aveva dato inizialmente un titolo

diverso alla Fenomenologia che era Scienza dellrsquoesperienza della coscienza Quindi scienza cioegrave la

conoscenza dellrsquoesperienza della coscienza fare cioegrave esperienza della propria coscienza Egrave questo

il principio portante Quindi calarsi nella propria coscienza La coscienza non egrave altro che un sapere

che riguarda lrsquoimmediato il presente tutto ciograve che egrave immanente La coscienza egrave ciograve che mi

consente di sapere che in questo momento sto parlando senza una riflessione intorno a questo ma

semplicemente cogliere il dato immanente La vera figura nella quale la veritagrave esiste puograve essere

soltanto il sistema scientifico di essa La veritagrave si coglie soltanto nel momento in cui si manifesta

questo percorso scientifico in questo calarsi nella coscienza In fondo ci si cala nella coscienza per

sapere come accade il sapere delle cose A pag 5 La vera forma della veritagrave viene dunque posta in

questa scientificitagrave ciograve che equivale ad affermare che solo nel concetto la veritagrave trova lrsquoelemento della

sua esistenzahellip Hegel dice queste cose anche per opporsi soprattutto allrsquoidealismo di Schelling

allrsquointuizione di Schelling che chiamava ldquocolpo di pistolardquo cioegrave allrsquoimprovviso ho questa

intuizione questo lampo che mi illumina dopodicheacute so come stanno le cose Ecco dice la veritagrave

non ha niente a che fare con questo la veritagrave egrave un percorso una fatica egrave una tragedia nel senso

che occorre passare attraverso la disperazione del negativo attraverso il continuo confronto con

ciograve che si pone e con ciograve che egrave altro rispetto a ciograve che si pone Questo egrave il percorso da fare A pag

8 Questo parlare da profeti crede di restarsene nel centro e nel profondo della cosa getta uno sguardo

sprezzante sulla determinatezza (il horos) e a bella posta si tiene a distanza dal concetto e dalla

necessitagrave come da quella riflessione che sta di casa soltanto nella finitezza Questa intuizione del colpo

di pistola si tiene a distanza dallrsquoargomentazione dice Hegel anzi non ne vuole sapere percheacute

verrebbe messa in discussione da unrsquoargomentazione stringente Ma come crsquoegrave una vuota estensione

cosigrave crsquoegrave una vuota profonditagrave come crsquoegrave unrsquoestensione della sostanza che si riversa in unrsquoinfinita varietagrave

senza aver forza di tenerla a freno cosigrave crsquoegrave unrsquointensitagrave priva di contenuto la quale comportandosi

come la forza senza espansione coincide con la superficialitagrave hellip Del resto non egrave difficile a vedersi

come la nostra etagrave sia unrsquoetagrave di gestazione e di trapasso a una nuova era lo spirito ha rotto i ponti col

mondo del suo esserci e rappresentare durato fino ad oggi esso sta per calare tutto ciograve nel passato e

versa in un travagliato periodo di trasformazione Invero lo spirito non si trova mai in condizione di

quiete preso comrsquoegrave in un movimento sempre progressivo Egrave per questo che apprezzava Napoleone

Per lui era lrsquoidea del progresso di qualcosa che stava cambiando di qualcosa che stava rompendo

con il passato Ma a quel modo che nella creatura dopo lungo placido nutrimento il primo respiro -

4

in salto qualitativo - interrompe quel lento processo di solo accrescimento quantitativo e il bambino egrave

nato cosigrave lo spirito che si forma matura lento e placido verso la sua nuova figura e dissolve brano a

brano lrsquoedificio del suo mondo precedente lo sgretolamento che sta cominciando egrave avvertibile solo per

sintomi sporadici la fatuitagrave e la noia che invadono ciograve che ancor sussiste lrsquoindeterminato

presentimento di un ignoto sono segni forieri di un qualche cosa di diverso che egrave in marcia Ciograve che

stava marciando in realtagrave era lrsquoesercito di Napoleone che stava occupando tutta lrsquoEuropa Solo

un cotal ldquonuovordquo ha tanto poco una piena effettualitagrave quanto il neonato ed egrave essenziale non lasciar

fuori di considerazione questo punto Il primo sorgere egrave inizialmente una immediatezza egrave in altri

termini il concetto di quel nuovo mondo Quanto poco un edificio egrave compiuto quando le sue fondamenta

sono gettate tanto poco il concetto dellrsquointiero che egrave stato raggiunto egrave lrsquointiero stesso Io ho un concetto

dellrsquointero ma se non so come ho costruito questo concetto allora questo concetto non egrave lrsquointero

Egrave lo stesso discorso che faceva prima rispetto alla conclusione la conclusione non egrave lrsquointero

Quando noi desideriamo vedere una quercia nella robustezza del suo tronco nellrsquointreccio dei suoi rami

e nel rigoglio delle sue fronde non siamo soddisfatti se al suo posto ci venga mostrata una ghiandahellip

Che contiene in potenza la quercia ma non egrave la quercia hellipsimilmente la scienza corona del mondo

dello spirito non egrave compiuta al suo inizio Occorre il percorso Vedete come la questione del

percorso il cammino che poi chiameragrave dialettica egrave sempre presente in Hegel fin dalle prime

pagine Lrsquoinizio del novello spirito egrave il prodotto di un vasto sovvertimento di molteplici forme di civiltagrave

egrave il premio di una via molto intricata e di una non meno grave fatica Tale cominciamento egrave lrsquointiero

che dalla successione noncheacute dalla sua estensione egrave tornato in se stesso egrave il concetto semplice di

quellrsquointiero ma divenuto Ecco qui crsquoegrave tutta la filosofia di Hegel Il cominciamento egrave quellrsquointero

che egrave tornato a se stesso Il concetto dellrsquointero non egrave lrsquointero il concetto dellrsquointero egrave il

cominciamento egrave un concetto che poi articola svolge Tutto ciograve a un certo punto ritorna al punto

di partenza e soltanto quando ritorna al punto di partenza il cominciamento egrave un cominciamento

Sembra paradossale ma non lo egrave Questo movimento egrave lo stesso movimento di cui parla Peirce la

Primitagrave lrsquoinizio il primo elemento non crsquoegrave senza il secondo Ricordate A egrave B la A non crsquoegrave fino a

quando non crsquoegrave la B percheacute la B egrave ciograve che mi dice che cosrsquoegrave la A fincheacute non crsquoegrave la B non crsquoegrave neanche

la A Ciograve nonostante occorre che ci sia la A per potere dire che A egrave B Egrave per questo che la triade

di Peirce egrave un circolo ermeneutico nel senso che il primo elemento egrave quello che egrave percheacute egrave il secondo

che fornisce al primo elemento la sua esistenza ma in questo movimento il primo e il secondo

diventano un qualche cosrsquoaltro per cui la A non egrave piugrave la A e la B non egrave piugrave solo la B diventano

una sintesi usando i termini di Hegel diventano unrsquoaltra cosa diventano la relazione tra i due

Questa relazione tra i due egrave necessaria percheacute ci sia la B e ci sia la A senza questa relazione tra i

due la A resta la A e B resta la B come se fossero degli astratti egrave soltanto il terzo elemento cioegrave

la relazione che li mostra in quanto concreto Vedete come tornano le cose che abbiamo

considerate in questi anni Peraltro lrsquoeffettualitagrave di questo intiero semplice consiste nel processo per

cui quelle precedenti figurazioni ora fattesi momentihellip Prima erano figure come la A e la B adesso

sono momenti di un tutto hellipsi risviluppano e si danno una nuova figurazione e ciograve nel nuovo

elemento nel senso che si egrave venuto sviluppando Questi due elementi queste due figure come le

chiama Hegel non sono piugrave due figure ma sono due momenti dellrsquointero e quindi per dirla in

modo spiccio acquistano un nuovo significato diventano unrsquoaltra cosa Poi Hegel applicheragrave

tutto ciograve a ogni cosa alla politica al diritto allrsquoestetica ogni cosa avragrave questo andamento Mentre

da una parte il primo apparire del nuovo mondohellip Potete intendere lrsquoapparire del nuovo mondo

come la Primitagrave di Peirce come lrsquoapparire di qualche cosa che di per seacute non egrave nulla fino a che non

crsquoegrave un altro elemento che dice che cosrsquoegrave il primo ma a questo punto i due elementi sono in relazione

e quindi ciascuno dei due elementi non egrave piugrave una figura ma diventa un momento dellrsquointero non

egrave piugrave lrsquoastratto ma egrave il concreto per dirla alla Severino Mentre da una parte il primo apparire del

nuovo mondo egrave solo lrsquointiero nellrsquoinvolucro della sua semplicitagrave o egrave il generale fondamento dellrsquointiero

medesimo drsquoaltra parte per la coscienza la ricchezza della precedente esistenza egrave presente ancora nel

5

ricordo Nella figura che novellamente appare la coscienza non trova espansione neacute specificazione di

contenuto ancor piugrave le manca quel raffinamento formale in virtugrave del quale le differenze vengono con

sicurezza determinate e ordinate nelle loro salde relazioni Parla di raffinamento della scienza cioegrave

occorre che questo primo elemento si articoli si trovi preso in un processo in unrsquoelaborazione in

un pensiero Senza tale raffinamento la scienza non puograve avere il carattere della universale

intelligibilitagrave e assume la parvenza di un esoterico possesso di alcuni individuihellip Esoterico cioegrave

misterioso Possiamo prendere come esempio lrsquoidea nellrsquoidealismo di Schelling il colpo di pistola

lrsquointuizione geniale che egrave appannaggio suo egrave lui che ha avuto questa idea non egrave un percorso che

possa essere esibito ad altri hellip- un esoterico possesso infatti in questo caso essa egrave data soltanto nel

suo concetto o egrave dato soltanto il suo interno - di alcuni individui singoli infatti la sua apparenza

senza espansione singolarizza la sua esistenza Appare senza estensione cioegrave senza articolazione

In questo modo la sua essenza sarebbe questa di apparire coigrave allrsquoimprovviso senza un percorso

Soltanto ciograve che egrave perfettamente determinato egrave anche essotericohellip Essoterico egrave il contrario di esoterico

quindi vuol dire conosciuto hellipda tutti concepibile e suscettibile di venir da tutti imparato e di essere

proprietagrave di tutti La via della scienza egrave la sua forma intelligibile vi aperta a tutti e per tutti eguale

arrivare mediante llsquointelletto al sapere razionale questa egrave la giusta esigenza della coscienza che si

accinge alla scienza giaccheacute lrsquointelletto egrave il pensare il puro Io in generalehellip Questo saragrave ripreso da

Gentile hellipe lrsquointelligibile egrave ciograve che egrave giagrave conosciuto ossia egrave lrsquoelemento comune della scienza e della

coscienza prescientifica che puograve cosigrave aprirsi immediatamente un varco entro la scienza Occorre

quindi che ci sia il movimento del pensiero mentre lrsquointuizione egrave come se bloccasse questa veritagrave

in qualcosa che non ha piugrave nessun movimento percheacute egrave giagrave raggiunta egrave ligrave egrave quella conclusione

oltre la quale non si va piugrave non soltanto nega tutto il percorso che lrsquoha prodotta percheacute questo

percorso non crsquoegrave proprio A pag 13 paragrafo 2 Prima di questo se la prende ancora con

Schelling con lrsquoAssoluto dove tutto egrave eguale e allora fa quel famoso esempio dove nella notte

tutte le vacche sono nere per cui non crsquoegrave piugrave distinzione alcuna non crsquoegrave piugrave questa analisi

laboriosa crsquoegrave soltanto lrsquoAssoluto messo ligravehellip Secondo il mio modo di vedere che dovragrave giustificarsi

soltanto merceacute lrsquoesposizione del sistema stesso tutto dipende dallrsquointendere e dallrsquoesprimere il vero non

come sostanza ma altrettanto decisamente come soggetto Il vero egrave sempre stato posto come sostanza

come qualcosa che egrave in seacute Lui invece dice che il vero egrave un soggetto Cosa vuol dire che egrave un

soggetto Per Hegel il soggetto egrave il pensiero stesso egrave qualche cosa che egrave in continuo divenire il

soggetto egrave un divenire stesso Quindi il vero non egrave altro che un divenire ponendolo come un

soggetto lo pone come se fosse un qualcuno che agisce ndash in genere il soggetto egrave anche

grammaticalmente colui che agisce quella cosa che il predicato descrive Qui egrave da notare che la

sostanzialitagrave racchiude in seacute non solo lrsquouniversale o lrsquoimmediatezza del sapere stesso ma anche

quellrsquoimmediatezza che per il sapere egrave essere o immediatezza A pag 14 (18) La sostanza viva egrave bensigrave

lrsquoessere il quale egrave in veritagrave Soggettohellip Soggetto quindi colui che agisce non egrave una cosa morta ma egrave

ciograve che agisce hellipo ciograve che egrave poi lo stesso egrave lrsquoessere che in veritagrave egrave effettuale ma soltanto in quanto la

sostanza egrave il movimento del porre se stesso o in quanto essa egrave la mediazione del divenire-altro-da-seacute con

se stesso Qui arriviamo in medias res Quindi il soggetto egrave ciograve che agisce ciograve che fa ma fa che

cosa Questo movimento egrave il movimento del porre se stesso la mediazione del porre se stesso in

quanto diviene altro da seacute Se il soggetto si pone come se stesso si pone come altro Pensate al

funzionamento del linguaggio molto banalmente quando io pongo qualche cosa per porre questo

qualche cosa devo dire che cosrsquoegrave questo qualche cosa ma per dire questa cosa devo dire altro da

seacute rispetto alla cosa Come soggetto essa egrave la pura negativitagrave semplicehellip In quanto soggetto

autoponentesi si pone come soggetto cioegrave deve porsi come un qualche cosa che non egrave piugrave se stesso

e quindi egrave negativitagrave Riprendendo Severino e il suo A=A queste due A non sono lo stesso ndash per

Severino sono lo stesso a condizione di fare quella formula famosa ndash la seconda egrave altra rispetto alla

prima e viceversa helliped egrave proprio per ciograve la scissione del semplice in due parti o la duplicazione

opponentehellip Il soggetto che potrebbe apparire semplice egrave in due parti come seacute e come altro da

6

seacute hellipquesta a sua volta egrave la negazione di questa diversitagrave indifferente e della sua opposizione soltanto

questa ricostituentesi eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso ndash non unrsquounitagrave

originaria come tale neacute unrsquounitagrave immediata come tale ndash egrave il vero Il vero egrave movimento del soggetto

che si pone come altro da seacute per potere porsi e che ritorna su se stesso Questa ricostituentesi

eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso questo riflettersi dellrsquoesser-altro in se stesso

questo movimento secondo Hegel egrave il vero movimento dellrsquoelemento che interviene che per

essere seacute deve riflettersi deve uscire da se stesso cioegrave diventare altro da seacute per poi riflettendosi

ricongiungersi a seacute Egrave il movimento della dialettica

Intervento Come se si riconoscesse solo attraverso questo divenire altro da seacutehellip

Esattamente Se non fa questo movimento il primo egrave nulla Questo Peirce lo diceva la A senza la

B egrave nulla egrave il solo cominciamento egrave il semplice apparire di qualcosa che se non significa qualcosa

egrave nulla ma se significa qualcosa si pone fuori da seacute per ritornare su di seacute Solo in questo caso la A

diventa la A soltanto se si estroflette verso la B e poi dalla B ritorna sulla A Questo egrave il

movimento dialettico Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio la

propria fine come proprio finehellip Questo circolo egrave il circolo ermeneutico che ha allrsquoinizio la propria

fine che ritorna al punto di partenza ma il tornare al punto di partenza egrave il suo fine Ecco che

come dice giustamente Hegel Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio

la propria fine come proprio fine e che solo mediante lrsquoattuazione e la propria fine egrave effettuale Cioegrave

diventa quello che egrave Percheacute qualcosa sia quello che egrave occorre che ci sia questo movimento sennograve

egrave nulla (19) stessa pagina La vita di Dio e il conoscere divino potranno bene venire espressi come un

gioco dellrsquoamore con se stesso questa idea degrada fino allrsquoedificazione e a dirittura allrsquoinsipidezza

quando mancano la serietagrave il dolore la pazienza e il travaglio del negativo Egrave con questo che occorre

confrontarsi dice Hegel Va bene lrsquoamore di Dio ma se non crsquoegrave questa disperazione del dubbio

del travaglio del negativo del confronto continuo con il fatto che ciograve che sto ponendo egrave altro da

seacute e con il fatto che sia altro da seacute egrave la condizione percheacute sia quello che egravehellip senza questo non si

intende niente In seacute quella vita egrave lrsquointatta eguaglianza e unitagrave con seacute che non egrave mai seriamente

impegnata nellrsquoesser-altro e nellrsquoestraneazione e neppure nel superamento di questa estraneazione Lrsquoin

seacute senza un per seacute che sarebbe questa retroflessione sullrsquoin seacute egrave nulla Ma siffatto in-seacute egrave

lrsquouniversalitagrave astrattahellip Riecheggia Severino se io isolo lrsquoin seacute se lo astraggo per Severino egrave

autocontraddittorio Hegel non pone la questione in questi termini la pone come universalitagrave

astratta hellipnella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacutehellip Cioegrave lrsquo in seacute egrave tale

solo per un per seacute solo in questo movimento di ritorno come dire che ciograve che dico egrave quello che egrave

nel movimento di ritorno in quanto ciograve che dico si estroflette attraverso qualche cosa che egrave altro

da seacute - il suo significato per esempio ndash per tornare e fare di ciograve che dico quello che egrave Ma siffatto

in-seacute egrave lrsquouniversalitagrave astratta nella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacute e

quindi in generale dallrsquoautomovimento della forma Qualora la forma venga espressa come eguale

allrsquoessenza si incorre poi in un malinteso se si pensa che il conoscere stia pago allrsquoin-seacute o allrsquoessenza

e possa invece fare a meno della forma - se si pensa che lrsquoassoluto principio fondamentale o lrsquointuizione

assoluta rendano superflua lrsquoattuazione progressiva della prima o lo sviluppo della seconda Appunto

percheacute la forma egrave essenziale allrsquoessenza quanto questa lo egrave a se stessahellip Non crsquoegrave la forma senza

contenuto hellipquestrsquoultima non egrave concepibile neacute esprimibile meramente come essenza ossia come

sostanza immediata o come pura autointuizione del divino anzi proprio altrettanto come forma e in

tutta la ricchezza della forma sviluppata solo cosigrave egrave concepita ed espressa come Effettuale Come io la

vedo come io la dico E qui crsquoegrave la famosissima e celeberrima affermazione di Hegel sulla quale i

commentatori di Hegel si sono impegnati Il vero egrave lrsquointiero Per noi egrave facile intenderla a questo

punto tenendo conto del lavoro che abbiamo fatto con Severino il vero egrave il concreto

semplicemente Non egrave una delle sue parti o qualcuna delle sue parti egrave lrsquointero Severino

aggiungeva che solo lrsquointero egrave lrsquoincontraddittorio cioegrave posso porlo Soltanto lrsquointero egrave

lrsquoincontraddittorio Per Hegel il vero egrave lrsquointero Vedete che egrave da qui che arrivano tutte le cose che

7

dice Severino Ma lrsquointiero egrave soltanto lrsquoessenza che si completa mediante il suo sviluppo Cioegrave lrsquointero

egrave questo percorso non egrave questa o quella cosa egrave tutto il percorso che ha condotto allrsquointero

DellrsquoAssolutohellip LrsquoAssoluto sarebbe il concreto hellipdevesi dire che esso egrave essenzialmente Resultato che

solo alla fine egrave ciograve che egrave in veritagravehellip Sta dicendo che lrsquoAssoluto lrsquointero il concreto non egrave qualcosa

che si dagrave nellrsquoimmediato ma egrave un risultato per Hegel egrave il risultato di questo percorso dialettico

che conduce dal cominciamento dallrsquoin seacute allrsquoestroflessione dellrsquoin seacute per tornare come il per seacute

Questo movimento egrave ciograve che consente allrsquoelemento di divenire se stesso Per quanto possa sembrare

contraddittorio che lrsquoAssoluto sia da concepire essenzialmente come resultato basta tuttavia riflettere

alquanto per rendersi capaci di questa parvenza di contraddizione Il cominciamento il principio o

lrsquoAssoluto come da prima e immediatamente viene enunciato egrave solo lrsquoUniversale Ogni volta che

affermo qualcosa affermo un universale ogni volta che parto con qualcosa questo qualcosa egrave

posto come universale Se io dico ldquotutti gli animalirdquo queste parole non potranno mai valere come

una zoologia con altrettanta evidenza balza agli occhi che le parole ldquodivinordquo ldquoassolutordquo ldquoeternordquo

ecc non esprimono ciograve che quivi egrave contenuto e tali parole in effetti non esprimono che lrsquointuizione

intesa come lrsquoimmediato Ciograve che egrave piugrave di tale parole e sia pure il passaggio a una sola proposizione

contiene un divenire-altro che deve venire ripreso ossia una mediazione Nel momento in cui io voglio

dire che cosrsquoegrave una cosa nel momento in cui voglio usare una parola ecco che questa parola diventa

necessariamente un divenire-altro La mediazione egrave una relazione egrave una relazione tra i due Ha

detto in modo molto preciso se io voglio dire qualcosa del divino o di qualunque altra cosa devo

dire qualche cosa che egrave altro da quello devo dire altre parole percheacute possa poi tornare al divino e

fare del divino ciograve che egrave A pag 16 (22) hellipla ragione egrave lrsquooperare conforme a un fine Egrave la definizione

mutatis mutandis che dagrave Heidegger alla tecnica tra lrsquoaltro costruzione di strumenti in vista di

scopi Lrsquoinnalzamento della presunta natura sopra il pensiero misconosciuto e anzitutto il bando dato

alla finalitagrave esteriore han gettato il discredito sulla forma del fine Ma a quel modo che anche Aristotele

determina la natura come lrsquooperare conforme a un fine essendo questo lrsquoimmediato il quieto lrsquoimmoto

che egrave esso stesso motore cosigrave tale immoto egrave il Soggetto la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-

per-seacute o la pura negativitagrave Egrave importante Questo immoto questo quieto di fatto egrave soggetto

soggetto nel senso che agisce e la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-per-se cioegrave

questa cosa vuole essere per seacute egrave lrsquoin seacute che vuole diventare per seacute E che egrave la pura negativitagrave

percheacute per diventare per seacute lrsquoin seacute deve estroflettersi deve uscire da seacute diventare altro egrave soltanto

diventando altro che puograve tornare in quanto diventato finalmente per seacute Lrsquoin seacute egrave nulla occorre

che diventi per seacute percheacute diventi qualche cosa di concreto E il resultato egrave ciograve stesso che egrave il

cominciamento soltanto percheacute il cominciamento egrave finehellip La fine egrave il cominciamento la fine di

questo percorso dellrsquoin seacute che diventa per seacute Egrave questo il fine che vuole raggiungere hellipoppure

lrsquoeffettuale egrave ciograve che egrave il suo concetto soltanto percheacute lrsquoimmediato come fine ha dentro di lui il Seacute o la

pura effettualitagrave Sta dicendo che dentro lrsquoimmediato nel cominciamento crsquoegrave giagrave questo fine non

egrave lui il cominciamento ma il percorso che ritorna a lui Il fine attuato o lrsquoeffettuale esistente egrave

movimento egrave divenire giunto al suo dispiegamento ma proprio questa inquietudine egrave il Seacutehellip Egrave questa

inquietudine egrave questo doversi estraniare dellrsquoin seacute per diventare per seacute e ritornare sullrsquoin seacute Egrave

questa lrsquoinquietudine per cui non sta mai fermo egrave sempre in movimento percheacute una cosa possa

essere quella che egrave deve operare questo movimento sennograve egrave nulla helliped esso egrave eguale a quella

immediatezza e a quella semplicitagrave del cominciamento percheacute egrave il resultato percheacute egrave ciograve che egrave tornato in

se stesso Non come voleva Aristotele la potenza e lrsquoatto Qui per Hegel non egrave piugrave in questo modo

crsquoegrave soltanto questo movimento hellipma ciograve che egrave tronato in se stesso egrave appunto il Seacute e il Seacute egrave

lrsquoeguaglianza e la semplicitagrave che si rapportano a seacute Lrsquoin seacute che si estroflette e torna indietro diventa

per seacute tutto questo egrave il Seacute questa cosa egrave Seacute a condizione che ci sia questo movimento sennograve egrave

nulla

15 maggio 2019

8

Per Hegel il soggetto egrave ciograve che agisce lrsquoagente non egrave fermo immobile Pag 17 (23) dice Il bisogno

di rappresentarsi lrsquoAssoluto come soggetto si egrave servito delle espressioni Dio egrave lrsquoeterno o lrsquoordine morale

del mondo o lrsquoamore ecc Come dire che lrsquoAssoluto egrave il soggetto Tenete conto che siamo nel 1807 e

che con Assoluto si intendeva ciograve che egrave immediatamente vero egrave ciograve che oggi chiamiamo la realtagrave

la realtagrave delle cose non nel senso folkloristico del termine ma come ciograve che si manifesta

immediatamente Ecco porre questa come soggetto egrave qualcosa che prima di Hegel non era mai

accaduto la realtagrave era quella che egrave lrsquoAssoluto non era il soggetto era la cosa Porre il soggetto

significa porre lrsquoAssoluto la realtagrave come agente come qualcosa che agisce continuamente E

infatti agisce nel mondo in cui ci ha mostrato nelle pagine precedenti In espressioni simili il vero

egrave bensigrave posto allrsquoincirca come Soggetto ma non egrave ancora rappresentato come il movimento del riflettersi

in se stesso Egrave questo il soggetto egrave questo movimento questo agire dellrsquoin seacute che si estroflette e

che diventa il per seacute e ritorna sullrsquoin seacute diventando a questo punto lrsquointero una volta che si egrave

completato questo movimento non egrave piugrave lrsquoin seacute ma lrsquoin seacute e per seacute Vale a dire lrsquoin seacute sarebbe

lrsquoimplicito che perograve non egrave ancora manifesto per cui non crsquoegrave ancora consapevolezza occorre che

diventi esplicito cioegrave che diventi il per seacute solo allora lrsquoautocoscienza se ne appropria e fa

esperienza di seacute attraverso lrsquoaltro da seacute attraverso questa estroflessione A pag 18 Il soggetto

vien preso come punto fermo al quale come a loro sostegno i predicati aderiscono mediante un

movimento che appartiene a chi sa di esso ma che non devesi riguardare come appartenente al punto

stesso eppure solo mediante quel movimento il contenuto sarebbe rappresentato come soggetto Sta

semplicemente dicendo che anche un significato si suppone che sia quello che egrave ma non egrave cosigrave

percheacute il significato egrave preso anche lui in questo movimento fincheacute non crsquoegrave questo ritorno non crsquoegrave

la consapevolezza non crsquoegrave lrsquoautocoscienza Tutto questo movimento egrave per Hegel il soggetto cioegrave

egrave agente egrave qualcosa che muove Dato il modo come quel movimento egrave costituito esso non puograve

appartenere al soggetto drsquoaltronde presupposto quel punto il movimento non puograve essere costituito

diversamente puograve essere soltanto esteriore Percheacute ci sia movimento occorre che ci sia qualcosa di

esterno se tutto egrave in seacute non si muove niente Quellrsquoanticipazione che lrsquoAssoluto egrave Soggetto non solo

non egrave quindi lrsquoeffettuale realtagrave di questo concetto ma la rende addirittura impossibile cheacute

lrsquoanticipazione lo pone come punto fermo e lrsquoeffettualitagrave egrave invece lrsquoautomovimento Dire che lrsquoassoluto

egrave soggetto non egrave soltanto lrsquoeffettuale realtagrave la realtagrave cosigrave come si effettua cosigrave come la vediamo

ma la rende addirittura impossibile La realtagrave cosigrave come egrave concepita dal pensare comune sarebbe

impossibile se questa realtagrave non fosse in un movimento cioegrave se la realtagrave non fosse soggetto Non

potrei conoscere se dallrsquoin seacute non ci fosse questo movimento attraverso il per seacute che ritorna sullrsquoin

seacute senza questo movimento non crsquoegrave conoscenza Tra le varie conseguenze che discendono da quello

che si egrave detto puograve venir messa in rilievo la seguente soltanto come scienza o come sistema il sapere egrave

effettuale e puograve venir presentato soltanto come scienza o come sistemahellip Quindi il sapere intanto

non egrave il prodotto di quella immediata intuizione il famoso colpo di pistolahellip no non egrave cosigrave il

sapere egrave un cammino egrave un percorso e si produce soltanto come scienza come sistema come quel

cammino che mano a mano pone ciascun elemento a fronte del suo negativo di ciograve che non egrave per

poi tornare su di seacute hellipinoltre un cosigrave detto principio fondamentale della filosofia se pur egrave vero egrave poi

giagrave falso in quanto esso egrave soltanto principio Il principio non egrave il tutto il principio egrave una parte del

tutto Il principio sarebbe lrsquoin seacute cioegrave lrsquoavviarsi di qualche cosa ma senza il movimento

potremmo dire senza la dialettica egrave falso esattamente come diceva Severino rispetto

allrsquoastrazione allrsquoastratto rispetto al concreto lrsquoastratto egrave falso se non crsquoegrave il concreto entro il

quale lrsquoastratto trova il suo compimento per cosigrave dire Questo sistema il sapere effettuale che egrave

principio fondamentale della filosofia egrave facile da confutare percheacute non egrave il tutto egrave soltanto lrsquoinizio

La confutazione consiste nellrsquoindicarne la deficienza ma deficiente esso egrave percheacute egrave solo lrsquouniversale o

percheacute egrave soltanto principio soltanto cominciamento Quando si dice qualche cosa questo qualche

cosa io lo pongo come lrsquoincominciamento ma incominciamento di che Incominciamento di un

9

movimento di questo qualcosa che dico verso il significato che ha Se non crsquoegrave questo movimento

verso il suo significato ciograve che dico egrave come direbbe Hegel deficiente cioegrave manca del concreto

Se la confutazione egrave esauriente essa lo egrave proprio percheacute tratta e sviluppata da quel principio stesso non

giagrave percheacute dal di fuori messa in opera mediante opposte gratuite asserzioni Cosigrave la confutazione sarebbe

propriamente lo sviluppo del principio e quindi il complemento di ciograve che gli manca se essa non si

misconoscesse badando soltanto al proprio operare negativo senza divenire consapevole del proprio

processo e del proprio resultato anche secondo il loro lato positivo Questa confutazione che dice che

ciograve che dico egrave solo il cominciamento che egrave mancante di qualche cosa ma ciograve che manca egrave proprio

la sua realizzazione cioegrave il suo sviluppo Quindi la confutazione che dice che egrave solo il principio e

non lrsquointero egrave vera ma egrave proprio questo che dice che egrave necessario uno sviluppo unrsquoarticolazione

un movimento percheacute si compia questo processo e quindi lrsquoincominciamento non si fermi ligrave ma

diventi un sistema un percorso che porta al concetto Egrave nel vero senso della parola positiva quella

realizzazione del cominciamentohellip Il cominciamento deve realizzarsi hellipla quale viceversa costituisca

nello stesso tempo verso di esso un comportamento altrettanto negativohellip Percheacute questa realizzazione

non egrave altro che il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e quindi il suo negativo hellipe piugrave precisamente

un comportamento negativo verso quella sua forma unilaterale per cui esso egrave soltanto immediatamente

o egrave il fine Ci sta dicendo che questa estroflessione questo movimento per cui il cominciamento si

realizza in unrsquoaltra cosa attraverso il suo negativo e ritorna su di seacute Si coglie la questione del

sistema quando il percorso rispetto al negativo torna sullrsquoin seacute quando il per seacute torna sullrsquoin seacute

solo a questo punto crsquoegrave la realizzazione del cominciamento per cui non egrave piugrave deficiente Se lo

prendiamo da seacute come astratto egrave deficiente ma come concreto non lo egrave piugrave percheacute il concreto egrave

sigrave il cominciamento ma allrsquointerno del movimento per cui lrsquoin seacute diventa per seacute e torna sullrsquoin seacute

come autocoscienza cioegrave cosciente di seacute Che il vero sia effettuale solo come sistemahellip Potremmo

dirla cosigrave che la veritagrave si effettui solo come sistema Questo lo aveva detto prima la veritagrave non egrave

qualcosa che mi viene in mente allrsquoimprovviso neacute egrave qualcosa che posso astrarre dal concreto come

fa la logica Tutta la Fenomenologia dello spirito egrave una critica alla logica formale che invece

stabilisce che da una parte crsquoegrave il vero e dallrsquoaltra il falso trattandoli come due astratti Che il vero

sia effettuale solo come sistema o che la sostanza sia essenzialmente Soggetto ciograve egrave espresso in quella

rappresentazione che enuncia lrsquoAssoluto come Spiritohellip Lo Spirito egrave il pensiero hellipelevatissimo

concetto appartenente allrsquoetagrave moderna e alla sua religione Soltanto lo spirituale egrave lrsquoeffettualehellip

Soltanto ciograve che comporta il pensiero ma il pensiero nel modo in cui lui ci sta incominciando a

indicare questo pensiero come autocoscienza Il pensiero egrave lrsquounica cosa che si effettua egrave lrsquounica

realtagrave hellipesso egrave - lrsquoessenza o ciograve che egrave in seacute ciograve che ha riferimento e determinatezza lrsquoesser-altro e

lrsquoesser-per-seacute - e ciograve che in quella determinatezza o nel suo esser fuori di seacute resta entro se stesso ossia e

in e per seacute Quindi lrsquoessenza ciograve che egrave in seacute che fa riferimento allrsquoimmediatezza non egrave altro che

lrsquoesser-altro da seacute che ritorna su di seacute Lrsquoesser-altro da seacute non egrave altro che lrsquouscire dellrsquoin seacute verso

qualche altra cosa cioegrave la necessitagrave che ha una parola per potere affermarsi di dire altre parole

Se io dico una parola un nome questo nome di per seacute non ci dice molto perograve ci dice molto se

questo significato agisce sul discorso cioegrave se ciograve che dico si sposta verso un significato Egrave questo

movimento questa relazione che importa Hegel egrave vero non pone la cosa come una relazione

parla di sintesi perograve di fatto si pone cosigrave Anche per Peirce si pone cosigrave come una relazione tra i

due questo terzo egrave una relazione tra i due anche Greimas la pone cosigrave ciascuno di questi elementi

egrave assoluto in seacute ma allo stesso tempo egrave assolutamente in relazione con gli altri due Per questo

motivo si puograve parlare di circolo ermeneutico dove ciascun elemento egrave quello che egrave ma egrave quello

che egrave in relazione agli altri due Questione che evoca ciograve che diceva de Saussure ciascun

significante egrave quello che egrave in quanto in relazione con tutti gli altri Ma questo essere in seacute e per seacute lo

egrave da prima per noi o in seacute egrave la sostanza spirituale Questo essere in seacute e per seacute quindi questo

movimento compiuto lo egrave dapprima per noi Siamo noi in quanto parlanti che possiamo valutare

questo percorso possiamo esserne coscienti e possiamo dopo sapere che questo in seacute egrave diventato

10

per seacute cioegrave crsquoegrave una consapevolezza Il per noi se volete porlo in termini semiotici egrave la veritagrave

pubblica di cui parla Peirce ciograve che egrave noto a tutti Egrave ciograve che egrave noto a tutti che consente lrsquoannodarsi

di questi elementi la Primitagrave la Seconditagrave la Terzietagrave La Terzitagrave questa sintesi non egrave altro che

la relazione tra i due Ma che cosa mette in relazione i due La veritagrave pubblica la chiacchiera

come direbbe Heidegger ciograve che costituisce comunque e sempre il cominciamento Non si

comincia se non dalla chiacchiera dalla veritagrave pubblica ed egrave questa veritagrave pubblica questo per

noi che consente il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute e il ritorno del per seacute allrsquoin seacute Se non ci fosse

questo per noi questi elementi rimanessero come sospesi senza significato ci vuole qualcuno noi

percheacute significhino qualcosa Qui si puograve porre la questione sia come la pone poi Hegel oppure porla

in termini semiotici Hegel la pone cosigrave tutto ciograve che egrave accaduto nella storia allrsquouomo quello che

lui chiama lo Spirito quindi la storia del pensiero tutto ciograve che egrave accaduto ha una ragione

drsquoessere cioegrave non poteva non accadere che cosigrave come egrave accaduto Per noi che lo vediamo oggi

sappiamo che la Rivoluzione Francese non poteva che portare a Napoleone ma chi stava vivendo

la Rivoluzione Francese di sicuro non pensava a Napoleone Per noi egrave chiaro ed ecco il per noi

questa cosa che soltanto dopo si puograve sapere Questo giagrave allude alla nozione di Sapere Assoluto in

Hegel che si compie nel momento in cui il per noi ha a disposizione tutto tutto il pensiero degli

umani nella sua storia In termini semiotici potremmo dire che questo per noi non egrave altro che il

luogo da cui ciascuno ricava il senso delle cose che accadono lo ricava dalla veritagrave pubblica come

voleva Peirce egrave quella che dagrave un senso Se volete porre la cosa in termini ancora piugrave appropriati

egrave la volontagrave di potenza che dagrave il significato a tutto quanto Potremmo anche dire che ciograve che per

Peirce egrave la veritagrave pubblica di fatto non egrave niente altro che la volontagrave di potenza che aveva ragione

Nietzsche egrave quella che dagrave un senso egrave quella che dagrave a ciascun ente quindi a ciascun pensiero la

sua enticitagrave Egrave un altro modo di porre a questione che ponevamo tempo fa cioegrave se non ci fosse la

volontagrave di potenza non ci sarebbe nessun motivo per parlare Percheacute si dovrebbe parlare O per

porla in termini semiotici percheacute un termine dovrebbe rinviare a un altro per costruirne poi un

terzo e andare avanti cosigrave allrsquoinfinito Non ci sarebbe se la volontagrave di potenza o la veritagrave pubblica

o il per noi non intervenisse a dare un significato a tutto quanto il processo Questo processo di

cui parla Hegel che ha cambiato il corso della storia della filosofia questo percorso noto come

dialettica hegeliana trae il suo senso dal per noi se non ci fosse il per noi non ci sarebbe niente di

tutto ciograve Dice Hegel che questo per noi egrave la sostanza spirituale cioegrave egrave ciograve che lo spirito la storia

del pensiero degli umani pone come sostanza o se volete come soggetto Esso deve essere ciograve anche

per se stesso deve essere il sapere dello spirituale e il saper di seacute come spirito ossia deve essere a seacute come

oggetto e nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come oggetto tolto riflesso in se stesso

Qui notiamo qualcosa che echeggia Severino Dice questo essere in seacute e per seacute deve essere ciograve anche

per se stesso Deve essere il sapere spirituale cioegrave deve essere il sapere di questo spirito del

pensiero di questo pensare in generale Deve essere il sapere di seacute come spirito come

autocoscienza ossia deve essere a seacute come oggetto nel senso che ha preso qualcosa al di fuori e

lrsquoha portato in seacute come oggetto E nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come

oggetto tolto riflesso in se stesso nel momento in cui io lo porto di nuovo nellrsquoin seacute questo oggetto

lo tolgo percheacute non egrave piugrave un oggetto estraneo diventa il per seacute diventa autocoscienza la mia

autocoscienza della cosa dicevo prima che echeggia vagamente Severino devo porlo come oggetto

e poi toglierlo Qui perograve il toglierlo egrave unrsquooperazione diversa da quella che fa Severino non egrave che lo

tolgo percheacute sennograve resta autocontraddittorio lo tolgo percheacute lo ripongo nellrsquoin seacute egrave in questo senso

che lo tolgo e quindi non piugrave un oggetto estraneo Questa realtagrave che egrave considerata come qualcosa

di estraneo il non-Io diceva Fichte viene accolta nellrsquoin seacute e diventa quel per seacute che egrave

lrsquoautocoscienza io sono cosciente di ciograve che mi accade sono cosciente del mio sapere del mio

pensiero non solo di ciograve che mi accade ma soprattutto del mio pensiero rispetto a ciograve che mi

accade Diventa la consapevolezza rispetto alla cosa stessa percheacute per Hegel questo oggetto egrave il

negativo assoluto egrave lrsquoassolutamente altro che diventa qualcosa nel momento in cui ritorna sullrsquoin

11

seacute che lo ha colto come assolutamente altro Egrave lrsquoin seacute che lo pone come assolutamente altro ma

ponendolo come assolutamente altro da seacute si avvia egrave il cominciamento di quel movimento che

riporta poi questo oggetto allrsquoin seacute e a questo punto ne egrave consapevole Egrave in questo modo che per

Hegel funziona il sapere la coscienza Egrave in questo modo che una parola acquisisce significato

acquisisce significato nel momento in cui egrave in relazione con unrsquoaltra parola con qualcosa che egrave

assolutamente altro da seacute Da quella posizione di assolutamente altro da seacute torna sulla parola e

dice che significa quella determinata cosa ligrave Questo oggetto egrave per seacute soltanto per noi in quanto

mediante lui stesso vien generato il suo spirituale contenutohellip Siamo noi che gli diamo il contenuto

il suo spirituale contenuto il contenuto di pensiero hellipma in quanto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute

anche per se stesso ecco che questa autogenerazione il puro concetto egrave a lui parimente lrsquoelemento

oggettivo dove esso ha il suo essere determinato per tal modo nel suo essere determinato esso egrave per se

stesso oggetto in seacute riflesso Che egrave ciograve che abbiamo sempre detto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute egrave

anche per se stesso non soltanto per noi Cosa vuol dire che egrave anche per se stesso Ve la spiego

cosigrave in modo molto semplice Dicendo una parola quella parola egrave non solo per noi ma anche per

seacute egrave determinata per se stessa egrave quella che egrave Ma teniamo sempre conto che crsquoegrave un per noi egrave

allrsquointerno di un per noi che egrave determinata ma questa determinazione egrave per seacute e quindi a questo

punto abbiamo la parola che egrave quella che egrave come condizione che sia per noi La condizione percheacute

possa essere quello che egrave egrave che sia per noi in questo movimento continuo che noi indicavamo

tempo fa come lrsquoassoluta determinazione di una parola che deve essere quella che egrave per poter essere

utilizzata Il suo muoversi continuamente il suo estroflettersi continuamente egrave per potere essere

quello che egrave si estroflette per essere quello che egrave percheacute senza questa estroflessione la parola non

avrebbe significato Egrave soltanto in questa relazione con unrsquoaltra parola che egrave altro da seacute che puograve

tornare su di seacute e quindi essere quella che egrave determinata Stiamo praticamente leggendo tutta la

Prefazione che egrave una summa di tutto il pensiero hegeliano non solo della Fenomenologia dello

spirito per cui merita una particolare attenzione Lui continua a chiedersi come faccio ad avere

esperienza della mia coscienza E allora ci dice se crsquoegrave solo il cominciamento non faccio esperienza

della mia coscienza non crsquoegrave ancora la coscienza crsquoegrave solo lrsquoin seacute lrsquoimplicito ma non egrave ancora posto

come tale Percheacute diventi esplicito occorre che diventi per seacute soltanto in questo ritorno io ho

coscienza di questa cosa e quindi faccio esperienza della conoscenza Lo spirito che si sa cosigrave

sviluppatohellip Cioegrave il pensiero che incomincia a questo punto a sapere come funziona hellipegrave la

scienza Quindi la scienza non egrave altro che un sapere che egrave consapevole non soltanto di seacute ma

anche del come egrave diventato consapevole di seacute cioegrave di come egrave diventato autocoscienza Questa ne egrave

la realtagrave effettuale ed egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Queste sono parole

impegnative Dice che la scienza egrave la realtagrave effettuale la realtagrave che si effettua quella con cui

abbiamo a che fare Dice egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Ecco qui si

intende bene la questione del soggetto di colui che agisce lrsquoagente che si costruisce da seacute la realtagrave

nel suo proprio elemento Occorre tenere conto che Hegel parla sempre di realtagravehellip Ci sono due

modi in tedesco per dire la realtagrave Wirklichkeit e Realitaumlt La Realitaumlt egrave la realtagrave materiale cioegrave il

particolare colore di questo tavolo per esempio la Wirklichkeit comporta un agire un fare

qualche cosa e quindi quando parla di realtagrave ne parla sempre in questa accezione di Wirklichkeit

quella che Freud chiamava la realtagrave psichica Il puro autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altrohellip

Cioegrave io mi riconosco dentro lrsquoassoluto esser-altro Mi pongo come positivo allrsquointerno dellrsquoassoluta

negativitagrave Egrave questo che mi dagrave la possibilitagrave di essere quello che sono hellipquesto etere come tale egrave il

fondamento il terreno della scienza o il sapere nella sua universalitagrave generale Rileggo Il puro

autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altro egrave ligrave che mi posso riconoscere entro lrsquoassoluto esser-altro

Se non crsquoegrave questo assoluto esser-altro io non mi riconosco ndash riconoscersi come autocoscienza Vale

a dire se una parola non rinvia a unrsquoaltra questa parola non significa niente egrave puro

cominciamento astratto ma in quanto puro cominciamento astratto egrave nulla Questo lo diceva

anche Severino il primo momento egrave nulla di per seacute Tra lrsquoaltro Severino ha preso molto da Hegel

12

come molti riconoscono Il cominciamento della filosofia presuppone o esige che la coscienza si trovi

in questo elemento Cioegrave nellrsquoassoluto esser-altro Ma questo elemento riceve anchrsquoesso la sua

perfezione e la sua trasparenza soltanto mediante il movimento del suo divenire Anche questo

movimento egrave preso nel movimento generale Esso egrave la spiritualitagrave pura come lrsquoUniversale che ha il

modo della semplice immediatezzahellip Spiritualitagrave pura egrave il pensiero puro Dice lrsquoUniversale che ha

il modo della semplice immediatezza sarebbe il cominciamento helliptale semplicitagrave quando ha

esistenza come tale egrave il terreno il pensiero che egrave soltanto nello spirito Poicheacute questo elemento questa

immediatezza dello spirito egrave la sostanza in generale dello spirito essa immediatezza egrave anche lrsquoessenza

trasfigurata la riflessione che a sua volta egrave semplice egrave lrsquoimmediatezza come tale per seacute egrave lrsquoessere che

egrave riflessione in se stesso Egrave sigrave immediatezza ma egrave unrsquoimmediatezza che ha giagrave compiuto il percorso

sennograve non sarebbe neanche immediatezza Da parte sua la scienza chiede che lrsquoautocoscienza si sia

elevata a tale etere percheacute questa possa vivere in lei e con lei e per vivere Viceversa lrsquoindividuo ha il

diritto di pretendere che la scienza gli fornisca almeno la scala che conduce a quella superiore posizione

indicandogliela in lui stesso La scienza cioegrave un pensiero che pensa se stesso e alle proprie

condizionihellip potremmo dire cosigrave egrave un pensiero che pensa alle proprie condizioni di pensiero Dice

che lrsquoindividuo ha la pretesa legittima che la scienza gli mostri almeno la scala cioegrave il percorso

che deve compiere Questo egrave ciograve che peraltro fa Hegel in tutta la Fenomenologia dello spirito

sapere qual egrave il percorso per arrivare a ciograve che lui chiama Sapere Assoluto A pag 21 (27) Un tal

divenire della scienza in generale o del sapere egrave appunto ciograve che questa fenomenologia dello spirito

presenta Il sapere come esso egrave da prima o lo spirito immediato egrave ciograve chrsquoegrave privo di spirito la coscienza

sensibile La coscienza sensibile egrave lrsquoin seacute Per giungere al sapere propriamente detto o per produrre

quellrsquoelemento della scienza che per la scienza medesima egrave anche il suo puro concetto il sapere deve

affaticarsi in un lungo itinerario Tale divenire come esso si porragrave nel suo contenuto e nelle forme che

in lui sorgono non saragrave ciograve che a tutta prima si immagina sotto il titolo di avviamento della coscienza

prescientifica alla scienza - e ben altro ancora da quellrsquoentusiasmo che come un colpo di pistola

comincia immediatamente dal sapere assoluto e che si egrave tratto drsquoimpiccio dinanzi a posizioni differenti

dichiarando di non volerne sapere Ci sta dicendo che il percorso che lui propone egrave un percorso

impegnativo

22 maggio 2019

Crsquoegrave qualche cosa che sta dicendo Hegel che mi ha fatto riflettere Riguarda la questione dellrsquointero

del concreto Dicevamo che in effetti egrave il linguaggio lrsquointero il concreto Perograve abbiamo anche

detto che il linguaggio egrave autocontraddittorio mentre se poniamo il linguaggio come lrsquointero lo

poniamo come incontraddittorio E allora egrave contraddittorio o incontraddittorio Possiamo porre

la questione in questo modo dicendo che il linguaggio egrave autocontraddittorio affermiamo questo

in seguito a una certa operazione che Severino ci direbbe di astrazione e cioegrave abbiamo astratto

un primo elemento ciograve che dico e poi ciograve a cui ciograve che dico si riferisce Abbiamo considerato questi

due elementi in quanto separati e a questa condizione direbbe giustamente Severino si produce

unrsquoautocontraddizione In effetti la si rileva immediatamente percheacute ciograve che sto dicendo per

potere dirsi deve dirsi in un altro modo cioegrave ha bisogno di altro per dirsi Perograve se dovessimo

invece considerare questi due elementi non in quanto separati astrattamente ma come il

concreto come ci suggerisce di fare Hegel allora in questo caso non sono piugrave due elementi astratti

ma sono due momenti dello stesso Questo comporta che il linguaggio a questo punto si pone come

incontraddittorio in quanto contiene il negativo ma come condizione del positivo ndash questo egrave Hegel

Quindi il linguaggio concretamente inteso egrave incontraddittorio astrattamente inteso egrave

autocontraddittorio Egrave cosigrave risolta la questione Perograve che cosa vuol dire che il linguaggio egrave

incontraddittorio Vuole dire che nel momento in cui pone qualcosa questo qualcosa egrave posto Egrave

questo che fa del linguaggio quella cosa incredibile che piugrave o meno conosciamo una volta che il

13

linguaggio pone qualche cosa questo qualche cosa egrave posto crsquoegrave ed egrave lrsquounica cosa che fa essere le

cose che le fa esserci percheacute le pone e puograve porle percheacute non egrave autocontraddittorio percheacute se fosse

autocontraddittorio allora non porrebbe ciograve che dice di porre cioegrave direbbe di porre qualche cosa

ma poi di fatto non egrave quello che sta ponendo E questo per il linguaggio sarebbe un problema

percheacute non potrebbe porre non potrebbe letteralmente fare esser le cose per cui le cose non ci

sarebbero Potremmo dire che se le cose in generale ci sono egrave percheacute il linguaggio egrave

incontraddittorio sapete che il termine cosa risponde alla massima generalizzazione pensabile

non egrave pensabile un elemento che sia al di sopra della cosa percheacute anche questo sarebbe una cosa

egrave proprio il termine che risponde alla massima universalizzazione pensabile

Lrsquoincontraddittorietagrave e qui torniamo a Severino non egrave soltanto un qualche cosa che si aggiunge

che rende piugrave interessante la cosa no egrave che egrave solo se egrave incontraddittorio il linguaggio pone

effettivamente le cose cioegrave le fa essere percheacute se rimanesse autocontraddittorio allora le farebbe

essere ma anche non essere simultaneamente cioegrave non sarebbero Il problema come sappiamo da

Heidegger egrave che a questo punto non sarebbero utilizzabili percheacute egrave quella cosa ma anche non lo

egrave e quindi come la uso Come quella cosa o come ciograve che non egrave quella cosa Ecco percheacute egrave

importante che il linguaggio si mostri come lrsquoincontraddittorio preso concretamente preso

astrattamente invece sappiamo che egrave autocontraddittorio percheacute i due momenti tesi e antitesi

rimangono separati e separatamente intesi egrave chiaro che ognuno dei due si oppone allrsquoaltro non

crsquoegrave la sintesi ma rimane unrsquoopposizione dove lrsquouno esclude lrsquoaltro Egrave la sintesi che li mette in

relazione che li volge in concreto proprio come diceva Severino rispetto a ldquoquesta lampada che

egrave sul tavolordquo percheacute sia ldquoquesta lampada che egrave su tavolordquo occorre che questi termini lampada

tavolo ecc non siano astratti cioegrave isolati separati percheacute se sono separati allora questa

lampada considerata astrattamente non egrave piugrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo e quindi non

potrei affermare ciograve che affermo cioegrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo Egrave un altro modo per dire

che lrsquoincontraddittorietagrave del linguaggio egrave una condizione del suo funzionamento Era solo una

cosa che mi era venuta in mente magari era venuta in mente anche a voi Siamo a pag 23 (29)

La scienzahellip Ricordo che il titolo che aveva dato Hegel era La scienza come esperienza della

coscienza il modo in cui si fa esperienza della coscienza egrave questa la scienza per Hegel La scienza

come presenta questo movimento formativo nel dettaglio del suo processo e nella sua necessitagrave cosigrave

presenta nella figurazione a lui propria ciograve che egrave giagrave disceso a momento e proprietagrave dello spirito La

scienza ci ha detto deve compiere una serie di analisi per potere procedere deve determinare

potremmo dire che deve muovere dallrsquoastratto per potere considerare qualche cosa deve

necessariamente considerarlo come astratto Meta egrave la chiara penetrazione dello spirito in ciograve che egrave

il sapere Cioegrave intendere bene come funziona il sapere rispetto al pensare come vengo a sapere le

cose che cosa mi consente di sapere Lrsquoinsofferenza pretende lrsquoimpossibile vale a dire il

raggiungimento della meta senza i mezzi Senza cioegrave questa analisi continua Da un lato bisogna

sopportare la lunghezza di questrsquoitinerario cheacute ciascun momento egrave necessariohellip Ciascun momento di

questo procedere dialettico egrave necessario al passo successivo Egrave un porsquo come diceva Heidegger

quando parlava del mondo di cui sono fatto tutto ciograve che egrave intervenuto egrave stato necessario percheacute

io sia oggi quello che sono non crsquoegrave niente da scartare tutto ciograve che egrave accaduto ha concorso a farmi

essere quello che sono hellip- dallrsquoaltro lato occorre soffermarsi presso ciascun momento giaccheacute ciascuno

di per seacute egrave unrsquoitera figura individualehellip Ciascun momento di questo movimento dialettico egrave di per

seacute qualcosa di individuale hellipcosigrave ciascun momento viene considerato assoluto proprio percheacute la sua

determinatezza vien riguardata come un intiero o come un concreto o come lrsquointiero nella peculiaritagrave

di questa determinazione Considerare dunque ciascuno di questi momenti di queste figure del

progressivo muoversi del pensiero come un intero percheacute da una parte ciascuno di questi

momenti ndash qui viene in soccorso Peirce per intendere bene la cosa quando parla di Primitagrave

Seconditagrave Terzietagrave ndash ciascuno di questi momenti egrave assoluto e determinato non si fonde con gli

altri cioegrave non scompare negli altri ma rimane assolutamente determinato dallrsquoaltra parte

14

rimane assolutamente in relazione con gli altri quindi egrave assolutamente determinato e

assolutamente in relazione Sottolineare il fatto che rimanga determinato che rimanga per usare

i termini di Hegel una figura significa che non scompare nellrsquoaltro non dilegua nellrsquoaltro ma

rimane quello che egrave sempre in relazione tuttavia con gli altri due a formare il circolo

ermeneutico Poicheacute non solo la sostanza dellrsquoindividuo ma addirittura lo Spirito del mondo ha avuta

la pazienza di percorrere queste forme in tutta lrsquoestensione del tempo e di prender su di seacute lrsquoimmane

fatica della storia universale per riplasmare quindi in ciascuna forma per quanto questa lo

comportasse il totale contenuto di se stessohellip Questa pazienza che ha avuto il progredire dello

Spirito umano nel corso dei millenni egrave quello che ha portato a ciograve che siamo oggi hellipe poicheacute lo

Spirito del mondo non avrebbe potuto attingere la coscienza di seacute con minore fatica egrave evidente che

secondo la cosa stessa lrsquoindividuo non potragrave arrivare a comprendere la sua sostanza attraverso un

cammino piugrave brevehellip Lo stesso cammino che ha fatto lrsquoumanitagrave per essere ciograve che egrave oggihellip anche

per lrsquoindividuo egrave la stessa cosa deve cioegrave mantenere tutti i momenti che lo hanno condotto

necessariamente a essere quello che egrave adesso helliptuttavia ha dinanzi a seacute una fatica piugrave lieve percheacute

tutto ciograve in seacute giagrave consummatum esthellip Tutto ciograve che egrave accaduto ormai egrave saputo tutto ciograve che ha

condotto a oggi il nostro passato egrave noto per cui questo ci allevia la fatica del percorso in quanto

una buona parte di questo percorso egrave conosciuta sappiamo che cosa egrave successo prima di noi e che

cosa egrave accaduto tale per cui oggi siamo nella condizione in cui ci troviamo Per esempio due guerre

mondiali hanno condotto a una situazione che egrave quella che viviamo oggi Essendo il contenuto di

giagrave un pensato esso egrave proprietagrave della sostanzahellip Egrave diventato sostanza cioegrave qualcosa di concreto

il nostro passato hellipnon piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma dellrsquoesser-in-seacute anzi egrave ciograve chrsquoegrave in seacute

che deve venir volto nella forma dellrsquoesser-per-seacute - ciograve chrsquoegrave in seacute non piugrave meramente originario neacute calato

nellrsquoesserci ma piuttosto ridotto giagrave a memoria Dice non piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma

dellrsquoesser-in-seacute questo percorso egrave giagrave stato fatto egrave giagrave passato allrsquoesser-per-seacute e tornato allrsquoin seacute egrave

giagrave coscienza noi abbiamo coscienza del nostro passato Nella posizione in cui noi qui cogliamo

quel movimento rispetto allrsquointiero si risparmia il togliere dellrsquoessercihellip Nel momento in cui

cogliamo questo movimento dialettico e lo conosciamo ci si risparmia la necessitagrave di togliere

lrsquoesserci cioegrave di togliere lrsquoimmediato percheacute sappiamo giagrave che lrsquoimmediato egrave stato questo e

questrsquoaltro hellipma quello che pur tuttavia rimane e che richiede piugrave alta trasformazione egrave la

rappresentazione e la nozione delle forme La rappresentazione e la nozione delle forme non sono

altro che concetti Lrsquoesserci ripreso indietro nella sostanza con questa prima negazione soltanto

immediatamente egrave trasferito nellrsquoelemento del Seacutehellip Llsquoesserci cioegrave lrsquoimmediatezza una volta che egrave

noto tutto ciograve che egrave accaduto egrave diventato qualcosa che egrave in seacute che egrave quella che egrave cioegrave egrave saputa

ne abbiamo coscienza hellipquesta proprietagrave a lui acquisita ha dunque ancora carattere di

immediatezza priva di concetto drsquoimmota indifferenza non altrimenti che lrsquoesserci il quale egrave per tal

modo passato soltanto nella rappresentazione Le cose accadute hanno ancora questa immediatezza

cioegrave sono quelle che sono diventano importanti per noi nel momento in cui ne prendiamo

coscienza percheacute anche le cose accadute possono rimanere in seacute implicite Ma quello che ci sta

dicendo egrave che egrave sempre necessario questo continuo lavoro dialettico per fare in modo che la

coscienza possa giungere a essere consapevole di seacute Con ciograve lrsquoesserci egrave in pari tempo un alcuncheacute di

noto qualcosa con cui lo spirito esistente ha chiuso la partitahellip Lrsquoesserci lrsquoimmediatezza egrave diventato

noto il passato egrave noto hellipe in cui quindi non ha piugrave neacute attivitagrave neacute interesse Se lrsquoattivitagrave che sta

chiudendo la partita con lrsquoesserci egrave essa stessa solo il movimento dello spirito particolare che non arriva

a concepirsi viceversa il sapere egrave rivolto contro la rappresentazione cosigrave costituitasi e contro siffatto

esser-noto il sapere egrave lrsquooperare del Seacute universale ed egrave lrsquointeresse del pensare Il noto sarebbe la

chiacchiera ciograve che egrave noto a tutti che tutti sanno ma che nessuno interroga Questo dice Hegel

non egrave il sapere anzi questo egrave ciograve contro cui tutta la Fenomenologia dello spirito si batte contro

questo esser noto e quindi non piugrave interrogato Il noto in genere appunto percheacute noto non egrave

conosciuto Quando nel conoscere si presuppone alcuncheacute come noto e lo si tollera come tale si finisce

15

con lrsquoilludere volgarmente seacute e gli altri allora il sapere senza nemmeno avvertire come ciograve avvenga non

fa un passo avanti nonostante il grande e incomposto discorrere che esso fa Senza ponderazione il

soggetto e lrsquooggetto ecc Dio la natura lrsquointelletto la sensibilitagrave ecc vengono posti a fondamento come

noti e come qualcosa che ha valore sicuro e costituiscono dei punti fissi per lrsquoandata e il ritorno il

movimento corre su e giugrave tra questi punti che restano immoti e ne sfiora soltanto la superficie Queste

cose note sono quelle cose non sono piugrave poste nel movimento di tesi e antitesi non crsquoegrave la possibilitagrave

di cogliere il movimento che crsquoegrave fra un elemento il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e il suo

ritornare verso lrsquointerno Ci sta dicendo che queste cose note sono come dei punti messi ligrave

immobili che non dicono piugrave niente e che soprattutto non consentono un sapere Cosigrave

lrsquoapprendere e lrsquoesaminare consiste soltanto nel vedere se ognuno trovi anche nella sua rappresentazione

quello che costoro hanno detto se proprio gli sembri cosigrave e se cosigrave gli sia noto o meno Lrsquoanalisi di una

rappresentazione come di solito era condotta non consisteva in altro che nel togliere la forma del suo

esser-nota Io prendo la forma di qualcosa che egrave noto - forma nel senso di concetto - lo tolgo e lo

tengo ligrave immobile Scomporre una rappresentazione nei suoi elementi originari egrave un ritornare ai suoi

momenti i quali per lo meno non hanno la forma della rappresentazione trovata ma costituiscono

lrsquoimmediata proprietagrave del Seacute Egrave questo che occorre reperire scomporre il noto il conosciuto la

chiacchiera interrogarla metterla alla prova e quindi cogliere quei momenti che hanno costituito

il movimento dialettico che hanno condotto al Seacute a quello che egrave Una tale analisi giunge bensigrave solo

a pensieri che anchrsquoessi sono determinazioni note salde e ferme Ma questo separato questo stesso

ineffettuale egrave un momento essenzialehellip Cioegrave quando io analizzo le cose le astraggo

necessariamente Dice Una tale analisi giunge bensigrave solo a pensieri che anchrsquoessi sono

determinazioni note salde e ferme percheacute egrave da ligrave che si parte Se una determinazione nota non egrave

salda e ferma non posso partire non posso muovermi Ma questo separato questo stesso ineffettuale

non egrave qualcosa che si effettua egrave qualcosa che io ho astratto hellipegrave un momento essenziale infatti sol

percheacute il concreto si separa e si fa ineffettuale esso egrave ciograve che muove seacute Percheacute ci sia questo movimento

questa dialettica ha la necessitagrave di considerare le cose come se fossero separate come se fossero

astratte rispetto al concreto Solo facendo cosigrave qualcosa si puograve muovere soltanto attraverso

questa astrazione Lrsquoattivitagrave del separare egrave la forza e il lavoro dellrsquointelletto della potenza piugrave mirabile

e piugrave grande o meglio della potenza assoluta Questa attivitagrave del separare egrave tutto ciograve di cui egrave fatta

la Fenomenologia dello spirito separare considerare ma per fare questo deve astrarre deve

togliere dal concreto Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come sostanza i suoi momenti egrave la

relazione immediata che non suscita quindi meraviglia alcuna Dire che il circolo evoca il circolo

ermeneutico sarebbe hegelianamente il per noi noi sappiamo che il circolo di cui sta parlando egrave il

circolo ermeneutico lui non lo poteva sapere percheacute lrsquoermeneutica non era ancora cosigrave

apprezzata esisteva sigrave si conosceva il testo di Aristotele il Περὶ Ἑρμηνείας ma non crsquoera

lrsquoermeneutica cosigrave come egrave pensata oggi Dice Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come

sostanza i suoi momenti egrave la relazione immediata Questo circolo conchiuso non egrave altro che la

relazione immediata che crsquoegrave tra i vari momenti ed egrave questa relazione immediata che li tiene

insieme Ma che lrsquoaccidentale ut sic (cosigrave comrsquoegrave) separato dal proprio ambito che ciograve che egrave legato

noncheacute reale solo nella sua connessione con altrohellip Io posso sigrave astrarre cosigrave comrsquoegrave perograve lo tiro fuori

dal suo ambito lo astraggo da ciograve che lo rende reale e ciograve che lo rende reale egrave la connessione la

relazione diceva prima con altri momenti hellipguadagni una propria esistenza determinata e una sua

distinta libertagrave tutto ciograve egrave lrsquoimmane potenza del negativohellip Cioegrave io pongo qualche cosa ma per

potere porre questa cosa devo porre anche il suo negativo Se non pongo anche il suo negativo a

fianco io non sto ponendo nulla Questo in Severino egrave molto evidente Pongo questa cosa ma

dice separato dal proprio ambito ma il proprio ambito qual egrave Il proprio ambito egrave fatto anche del

negativo se io lrsquoastraggo dal negativo non egrave piugrave niente Quando parla di immane potenza del

negativo ci sta dicendo che il negativo vale a dire ciograve che sto ponendo non egrave egrave la condizione per

potere porre ciograve che sto ponendo in quanto ciograve che egrave hellipesso egrave lrsquoenergia del pensare del puro Io Egrave

16

il negativo che mette in moto il movimento Per usare termini semiotici egrave la relazione con il

significatohellip Considerate la A egrave B di Peirce il negativo egrave la B egrave ciograve che la A non egrave ma se non ci

fosse la B non ci sarebbe neanche la A La morte se cosigrave vogliamo chiamare questa irrealtagrave egrave la piugrave

terribile cosa e tener fermo il mortuum questo egrave ciograve a cui si richiede a massima forza Mortuum egrave la

metafora del negativo La bellezza senza forza odia lrsquointelletto percheacute questo le attribuisce dei compiti

chrsquoessa non egrave in grado drsquoassolvere La bellezza senza forza dice la forza che gli dagrave il negativo Ma

non quella vita che inorridisce dinanzi alla morte schiva della distruzione anzi quella che sopporta la

morte e in essa si mantiene egrave la vita dello spirito Esso guadagna la sua veritagrave solo a patto di ritrovare

seacute nellrsquoassoluta devastazione Cioegrave nel negativo Nellrsquoassoluta devastazione io dico una cosa

questa cosa egrave quella che egrave ma per dire che egrave quella che egrave devo dire ciograve che quella cosa non egrave ecco

lrsquoassoluta devastazione che egrave la vita dello spirito egrave la vita stessa Esso egrave questa potenza ma non

alla maniera stessa del positivo che non si dagrave cura del negativo come quando di alcuncheacute noi diciamo

che non egrave niente o che egrave falso per passare molto sbrigativamente a qualche cosrsquoaltro anzi lo spirito egrave

questa forza sol percheacute sa guardare in faccia il negativo e soffermarsi presso di lui Che egrave un porsquo quello

che abbiamo fatto in questi anni Dicendo che per dire una devo dire ciograve che quella cosa non egrave egrave

come se usando le parole di Hegel avessimo guardato in faccia il negativo la sua devastazione

ma questa egrave la condizione per pensare Questo soffermarsi egrave la magica forza che volge il negativo

nellrsquoessere Il negativo sarebbe il nulla ma io lo faccio diventare essere lo faccio diventare

qualcosa di fondamentale lo faccio diventare la condizione percheacute ciograve che dico abbia un

significato Essa egrave quel medesimo che sopra fu detto il Soggetto il quale mentre nel proprio elemento

dagrave esistenza alla determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta e cioegrave in genere solo essente ed egrave

quindi la verace sostanza lrsquoessere e lrsquoimmediatezza che non ha la mediazione fuori di lei ma egrave questa

stessa Questa magica forza dice egrave soggetto cioegrave egrave lrsquoagire il fare Questo agire egrave lrsquoagire del

negativo sul positivo e del positivo sul negativo Dice nel proprio elemento dagrave esistenza alla

determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta lrsquoimmediatezza astratta egrave lrsquoimmediato quello che

io immagino separato dal concreto egrave la lampada che io immagino separata da ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo E cioegrave in genere solo essente non egrave solo essente ldquoquesta lampada che egrave sul

tavolordquo percheacute egrave il concreto non egrave qualcosa che si dagrave immediatamente e basta Il genere di studio

proprio dellrsquoantichitagrave si differenzia da quello dei tempi moderni percheacute era propriamente il processo di

formazione della coscienza naturale Lo studio della natura vede le cose cosigrave come appaiono ut sic

cosigrave come sono astraendole immaginandole completamente astratte da un concreto Allora

lrsquoindividuo esercitandosi dettagliatamente in ciascuna parte della sua esistenza e filosofando su ogni

accadimento si educograve a una universalitagrave intimamente concretata Nei tempi moderni egli trova invece

bella e preparata la forma astratta lo sforzo per giungere ad afferrarla e a farla sua egrave oggi piugrave

unrsquoesteriorizzazione dellrsquointerno improvvisa e priva di mediazione egrave piugrave una monca produzione

dellrsquouniversale che non un procedere di questo dalla concreta e molteplice varietagrave dellrsquoessere

determinato Si riferisce alla scienza che ha fatto questo percorso allrsquoinizio ha tratto lrsquoastratto dal

concreto perograve mantenendolo come qualcosa di concreto oggi dice non crsquoegrave piugrave questo concreto egrave

rimasto solo lrsquoastratto e la scienza ha a che fare solo con questa cosa Ora quindi il compito non

consiste tanto nel purificare lrsquoindividuo dal modo dellrsquoimmediata sensibilitagrave per renderlo una sostanza

pensata e pensante quanto piuttosto nellrsquoopposto nellrsquoattuare cioegrave lrsquouniversale e nellrsquoinfondergli

spirito togliendo i pensieri determinati e solidificati Il compito non egrave tanto il purificare lrsquoindividuo

dallrsquoimmediatezza quanto nellrsquoattuare lrsquouniversale nellrsquoinfondergli lo spirito Attuare

lrsquouniversale cioegrave pensare ciograve che accade come qualche cosa che deve giungere allrsquouniversale

Soltanto lrsquouniversale ha la forma della necessitagrave cioegrave egrave cosigrave percheacute deve essere cosigrave Andiamo

oltre Le essenze pure sono quelle che riguardano il puro pensare cioegrave lrsquoimmediatezza interiore

Questo movimento delle essenze pure costituisce in generale la natura della scientificitagrave Tale

movimento considerato come il nesso del contenuto che gli egrave proprio egrave la necessitagrave e il dispiegamento

del contenuto stesso a totalitagrave organica Egrave questo movimento che comporta la totalitagrave organica cioegrave

17

dellrsquoorganismo Hegel parla dellrsquoorganismo proprio nellrsquoaccezione biologica come qualcosa che

non egrave la somma delle parti ma unrsquoaltra cosa egrave un complesso di cose molto piugrave complesso della

somma delle sue parti Il cammino pel quale vien raggiunto il concetto del sapere diviene anchrsquoesso

per via di quel movimento un divenire necessario e perfetto cosiccheacute quella preparazione cessa di essere

un filosofare accidentale che si appoggia a questi o a quegli oggetti a queste o a quelle relazioni a questi

o a quei pensieri della coscienza imperfetta come lrsquoaccidentalitagrave lo consente e che cerca di fondare il

vero con ragionamenti che sbandano di qua e di lagrave con conclusioni e deduzioni da pensieri determinati

anzi questo cammino mediante quel movimento del concetto abbracceragrave nella sua necessitagrave lrsquointero

mondo della coscienza Cioegrave questo cammino deve abbracciare ogni momento del suo processo

Una tale presentazione esaurisce quindi la prima parte della scienza poicheacute lrsquoessere determinato dello

spirito come prima esistenza non egrave altro che lrsquoimmediato o il cominciamentohellip Quindi la prima parte

della scienza egrave il cominciamento lrsquoimmediato egrave il porre qualche cosa hellipma il cominciamento non

egrave ancora il suo ritorno in seacute Egrave solo il cominciamento Lrsquoelemento dellrsquoesistenza immediata egrave quindi

la determinatezza per la quale questa parte della scienza si distingue dalle altre Lrsquoaccenno a questa

differenza conduce a discutere alcuni pensieri irrigiditi che sogliono farsi avanti proprio a questo punto

Questo egrave il cominciamento il porre qualche cosa egrave il momento fondamentale percheacute se non crsquoegrave il

cominciamento non crsquoegrave neanche tutto il resto Perograve e sta la qui la questione in Hegel egrave vero che

se non crsquoegrave il cominciamento non crsquoegrave neanche il resto ma se non crsquoegrave il per seacute che ritorna sullrsquoin seacute

non crsquoegrave neppure lrsquoin seacute Egrave la stessa cosa che diceva Peirce questo movimento questa relazione tra

la A e la B fa essere sia la A che la B percheacute la A egrave il cominciamento - che di per seacute egrave nulla egrave

soltanto un porre qualche cosa ma non egrave neanche un porre qualche cosa percheacute questo qualche

cosa egrave qualche cosa percheacute crsquoegrave un rinvio Quindi ci si ritrova in questa situazione bizzarra per cui

per iniziare devo porre qualche cosa che di fatto non pongo che non pongo fincheacute non crsquoegrave un

ritorno Vale a dire il cominciamento egrave giagrave da sempre cominciato Egrave impossibile stabilire il punto

del cominciamento cosigrave come per Peirce egrave impossibile stabilire il primo segno non esiste il primo

segno ciascun segno egrave segno percheacute segno per un altro segno necessariamente Questo punto egrave

importante nel pensiero di Hegel Il problema che sta ponendo qui egrave quello del linguaggio se

proprio vogliamo dirla tutta Come comincia il linguaggio Qual egrave il primo suono che possiamo

considerare come parola Soltanto dopo potremo dire che quella egrave una parola ma sul momento

mentre si pone non egrave ancora niente non egrave niente fincheacute non trova un rinvio per cui allora crsquoegrave un

significato che tornando al punto di partenza dagrave la sua portata di punto di partenza Egrave il problema

stesso del linguaggio del suo cominciamento come comincia Quando In che modo Hegel la

svolge cosigrave qualche cosa si avvia ma noi diciamo che qualche cosa si avvia solo dopo Egrave per questo

che molti tra cui lo stesso Heidegger dicono che si egrave da sempre nel linguaggio non crsquoegrave un

momento in cui si entra nel linguaggio si egrave ligrave giagrave da sempre il cominciamento egrave qualcosa che egrave

tale soltanto alla fine percheacute questo cominciamento ha come fine il tornare su di seacute e quindi

porsi come cominciamento Egrave un porsquo complesso ma egrave cosigrave che lo sta ponendo Hegel Drsquoaltra parte

non crsquoegrave modo di stabilire dove comincia il linguaggio E cosigrave anche per il cominciamento per

stabilire dovrsquoegrave il cominciamento dovrei essere giagrave fuori dal cominciamento anche solo per

pensarlo Come posso porre il cominciamento cosigrave tout court senza nessun riferimento senza alcun

referente Come so che egrave un cominciamento Non lo posso sapere in nessun modo Per questo

dicevo che posso saperlo soltanto in un ritorno Sembra paradossale eppure lo stesso Peirce pone

la questione esattamente in questi termini non crsquoegrave il primo segno non esiste E allora da dove si

comincia Quando si pensa di cominciare in realtagrave si egrave giagrave cominciato si egrave giagrave oltre per pensare

il cominciamento io devo essere giagrave oltre il cominciamento

29 maggio 2019

18

Siamo a pag 28 Capitolo III Lrsquoimmediato sapere determinato dello spirito la coscienzahellip La

coscienza come lrsquoimmediato essere determinato dello spirito Io ho coscienza quando qualche cosa

mi si determina hellipha i due momenti del sapere e dellrsquooggettivitagrave negativa del sapere Che egrave un altro

modo per dire che crsquoegrave il sapere e il sapere che si rivolge allrsquooggettivitagrave negativa cioegrave al suo

negativo a ciograve che non egrave per tornare al sapere Mentre in questo elemento si sviluppa lo spirito ed

ostende i suoi momenti ecco che a loro sopravviene quella opposizione ed essi compaiono tutti quanti

come figure della coscienza La scienza di questo itinerario egrave scienza dellrsquoesperienza che la coscienza

fahellip La scienza dellrsquoesperienza egrave questo movimento che va dal sapere allrsquooggettivitagrave e che

dallrsquooggettivitagrave ritorna in seacute hellipla sostanza insieme col suo movimento vien considerata oggetto della

coscienza La sostanza non egrave una cosa ci sta dicendo ma egrave lrsquooggetto della coscienza Egrave un primo

modo per intendere una questione importante in Hegel Non che Hegel negasse la realtagrave delle cose

ma sicuramente ha avvertito che quella cosa che chiamiamo realtagrave di fatto appartiene alla

coscienza non crsquoegrave una realtagrave fuori dalla coscienza Essa non sa neacute comprende se non ciograve che egrave nella

sua esperienza infatti ciograve che egrave nellrsquoesperienza egrave solo la sua sostanza spirituale e invero come oggetto

del suo Seacute Ma lo spirito diviene oggetto poicheacute egrave questo movimento divenire a seacute un altro ossia oggetto

del suo Seacute e togliere questo esser-altro Per riprendere i suoi termini questo in seacute estroflettendosi si

fa oggetto oggetto a se stesso quindi altro da seacute Egrave come se in questo movimento lrsquoin seacute

diventasse lrsquooggetto di se stesso Ed esperienza vien detto appunto quel movimento dove lrsquoimmediato

il non sperimentato cioegrave lrsquoastratto appartenga allrsquoessere sensibile o al semplice solo pensato si viene

alienando e poi da questa alienazione torna a se stesso cosigrave soltanto ora daccheacute egrave anche proprietagrave della

coscienza lrsquoimmediato egrave presentato nella sua effettualitagrave e veritagrave Lrsquoimmediato da seacute non egrave nulla se

non crsquoegrave questo movimento se non torna a se stesso se non torna a se stesso come concetto quindi

come esperienza Infatti il suo titolo egrave La scienza della esperienza della coscienza per avere

esperienza di qualche cosa occorre che io concettualizzi qualche cosa Per concettualizzare occorre

che questo immediato sia un qualche cosa ma percheacute possa essere un qualche cosa deve uscire da

seacute e tornare su di seacute in quanto concetto Lrsquoineguaglianza che nella coscienza ha luogo tra lrsquoIo e la

sostanza che ne egrave lrsquooggettohellip Cioegrave fra lrsquoIo e quella sostanza che sappiamo essere lo spirito Quindi

crsquoegrave lrsquoIo e poi lrsquooggetto rispetto allrsquoIo il non-Io Si mantiene sempre e non puograve mai non esserci per

Hegel questa disuguaglianza tra ciograve che si pone e ciograve che egrave il ciograve che si pone in una sua riflessione

Riflessione che possiamo anche intendere nella sua accezione piugrave comune cioegrave come un

ripensamento un riflettere sulla cosa non soltanto come il riflettersi di qualcosa su se stesso ma

anche il pensarci vale a dire concettualizzare trasformare in concetto trasformare quindi in

esperienza Questa ineguaglianza egrave la loro differenza fra lrsquoIo e il suo oggetto che non egrave altro che

lrsquoIo reso oggetto e che poi torna sullrsquoIo che sarebbe il negativo in generale Il negativo puograve venir

riguardato come la manchevolezza di entrambihellip Cioegrave entrambi sia lrsquoIo che lrsquooggetto sono di per

seacute manchevoli egrave soltanto la relazione tra i due che li rende il concreto unrsquounitagrave hellipma egrave la loro

anima o ciograve che li muove entrambi ragion per cui alcuni antichi ebbero a concepire il vuoto come

motore concependo sigrave il motore come il negativo ma questo non ancora come il Seacute Come invece lrsquoha

concepito lui Quindi questo vuoto questa assenza di unitagrave fra i due elementihellip percheacute in effetti

questi due elementi - lui ha detto bene parlandone in termini di manchevolezza ndash mancano Se

uno dovesse prenderli come si egrave fatto sino a Kant come il vero e il falso il vero qui e il falso di lagrave

ecco in questo senso sia lrsquouno che lrsquoaltro sono manchevoli Questa relazione tra i due egrave la loro

anima egrave ciograve che li rende vivi egrave ciograve che li rende quello che sono Ora se da prima questo negativo

appare come ineguaglianza dellrsquoIo verso lrsquooggettohellip LrsquoIo verso lrsquooggetto quindi si nega in quanto

Io per farsi oggetto per poi ritornare su di seacute hellipesso egrave pure lrsquoineguaglianza della sostanza verso se

stessa Lrsquoineguaglianza del pensiero che si estroflette e che torna come pensato Ciograve che sembra

prodursi fuori di lei ed essere unrsquoattivitagrave contro di lei egrave il suo proprio operare ed essa mostra di essere

essenzialmente Soggetto Cioegrave colui che agisce Potremmo dire che egrave lrsquoagire stesso del linguaggio egrave

il linguaggio che agisce in questo modo dico qualche cosa questo qualche cosa per essere un

19

qualche cosa si estroflette sul suo significato una volta che egrave giunto al suo significato ritorna e

diventa quello che egrave cioegrave quello che intendevo dire Avendo la sostanza ciograve mostrato

compiutamente lo spirito ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere determinatohellip

Lrsquoessenza dellrsquoidea egrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato egrave unrsquoidea vaga Una volta che

viene determinata egrave come se dice bene qua ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere

determinato Qui in queste poche parole dice tutto percheacute lrsquoidea un qualche cosa di

indeterminato egrave quella che egrave solo se puograve essere determinata una volta determinata diventa

davvero unrsquoidea quella idea Egrave sempre il movimento di cui stiamo parlando un qualche cosa di

indeterminato un qualche cosa che dico diventa quello che egrave soltanto se lo determino se lo

concettualizzo se lo penso cioegrave se ritorna dallrsquoin seacute al per seacute soltanto in questo movimento

diventa il Seacute diventa se stesso helliplo spirito egrave allora termine oggettivo di se stesso proprio come esso egrave

e lrsquoastratto elemento dellrsquoimmediatezza e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato Lo

spirito lrsquoidea egrave termine oggettivo di se stesso cioegrave fa di se stesso il proprio oggetto in quanto lrsquoidea

non egrave piugrave unrsquoidea indeterminata ma diventa il pensiero dellrsquoidea Lrsquoastratto elemento

dellrsquoimmediatezza ciograve che appare nellrsquoimmediato che ancora non egrave stato posto come un per seacute hellip

e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato comunemente prima di Hegel si egrave sempre

pensato che lrsquoelemento astratto immediato fosse un elemento separato ndash questa cosa egrave vera e la

sua negazione egrave falsa Quindi questa separazione del sapere dalla veritagrave dice Hegel egrave sorpassata

non crsquoegrave piugrave questa separazione del sapere dalla veritagrave percheacute questa separazione comporta il

mantenere questi elementi in quanto astratti ndash la veritagrave egrave tenuta ben salda lontana dal falso ndash

mentre sorpassare questa posizione egrave ciograve che consente di cogliere il movimento potremmo dire

del linguaggio mentre si fa mentre si dice Hegel ci sta spiegando ovviamente a modo suo che

cosa succede mentre si parla che cosa succede mentre qualche cosa si dice ma percheacute possa essere

un qualche cosa ndash percheacute se dico dico qualche cosa ndash deve estroflettersi e tornare su di seacute in quanto

qualche cosa Egrave la stessa cosa che poneva Peirce la A egrave B la A deve estroflettersi sulla B per

essere A sennograve non egrave niente egrave la B che dice che cosrsquoegrave la A ma questa B se non ci fosse stata la A

non sarebbe mai esistita cosigrave come la A non sarebbe mai esistita senza la B Quindi vedete come

ciascuno rimane quello che egrave la A rimane la A e la B rimane la B non crsquoegrave mai la fusione tra i due

come dire per usare le parole di Hegel sono delle figure e rimangono delle figure ciascuna con la

sua caratteristica ndash la A non scompare mai nella B - ma anche momenti della relazione momenti

che appartengono a un intero Lrsquoessere egrave assolutamente mediatohellip Quando parla di mediazione

parla della coscienza egrave la coscienza che media hellipegrave sostanziale contenuto che altrettanto

immediatamente egrave proprietagrave dellrsquoIo egrave a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Quindi ci sta

dicendo lrsquoessere egrave una proprietagrave dellrsquoIo Lrsquoessere non egrave piugrave qualche cosa che egrave fuori dellrsquoIo ma

lrsquoessere a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Vedete qui come si pone la questione dellrsquooggetto

Lrsquooggetto non egrave qualche cosa che egrave fuori di me non egrave propriamente il non-Io nellrsquoaccezione

fichtiana del termine cioegrave un qualche cosa che egrave separato da me no lrsquooggetto non egrave altro che lrsquoIo

che si estroflette Verrebbe da dire che si estroflette sullrsquooggetto ma a questo punto non egrave neanche

corretto egrave lrsquoIo che estroflettendosi diventa oggetto e retroflettendosi fa dellrsquoIo quello che egrave cioegrave

un Io cosciente Senza questa estroflessione e retroflessione lrsquoIo non avrebbe possibilitagrave di

coscienza non avrebbe la possibilitagrave di sapere Infatti tutta la Fenomenologia dello spirito non egrave

altro che un modo per intendere come funziona il sapere come accade che si sappia qualche cosa

e lui ce lo sta spiegando in questo modo Il loro movimento che in tale elemento si organizza in un

intiero egrave la logica o filosofia speculativa La filosofia speculativa non egrave altro che lrsquoorganizzarsi dei

vari momenti nellrsquointero quando cioegrave cessano di essere astratti e vengono colti come lrsquointero come

il movimento intero Questo movimento intero colto nella sua totalitagrave egrave quello che poi diventeragrave

il Sapere Assoluto quando cioegrave tutto egrave saputo Il tutto saputo perograve non comporta la fine per

Hegel assolutamente no egrave un punto ideale certo dove tutto egrave saputo ma egrave il momento dellrsquoavvio

per un modo di pensare diverso Certo potremmo anche dire in termini linguistici ponendo la

20

questione in modo piugrave semplice questo sapere tutto non egrave altro che il concreto cioegrave il linguaggio

Quindi nel momento in cui il linguaggio si svolge si articola ci sono dei momenti che

corrispondono a un sapere che ogni volta egrave particolare ma sempre debitore di un sapere totale Il

linguaggio egrave il concreto in quanto ogni volta che apro bocca il linguaggio egrave ligrave tutto che io lo sappia

oppure no ma egrave ligrave tutto percheacute se non fosse cosigrave io non potrei parlare Ecco quindi che ogni volta

questo sapere assoluto appare per Hegel invece occorre attendere cosigrave come per Severino Anche

per Gentile ogni atto comporta un sapere assoluto ogni atto giunge a un sapere assoluto lo mette

in atto percheacute se non fosse cosigrave non ci sarebbe un atto e non ci sarebbe un altro atto dopo di lui

Poicheacute dunque quel sistema dellrsquoesperienza dello spirito ne comprende soltanto lrsquoapparirehellip

Lrsquoesperienza dello spirito ciograve che lo spirito esperisce egrave lrsquoapparire di qualche cosa hellip il processo

che conduce da esso alla scienza del vero che egrave nella forma del vero sembra meramente negativohellip Cioegrave

questo processo deve passare dal negativo da ciograve che quella cosa che io esperisco non egrave hellipe

potrebbe darsi che si volesse evitare di avere a che fare con il negativo (inteso) come il falso e si

pretendesse di venir condotti senzrsquoaltro alla veritagrave a che impacciarsi del falso Percheacute dobbiamo star

ligrave a perder tempo Se egrave falso egrave falso Sopra si egrave fatto cenno di quel modo che vorrebbe cominciare subito

con la scienza a ciograve si conviene ora rispondere piugrave particolarmente mostrando quale sia la natura del

negativo (inteso) come il falso Le rappresentazioni che si hanno circa questo punto costituiscono il

principale impedimento a penetrare nella veritagrave Sta dicendo che eliminare il falso egrave il piugrave grande

impedimento al conoscere la veritagrave Ciograve offriragrave lrsquooccasione di parlare della conoscenza matematica

che il sapere afilosofico considera come lrsquoideale che la filosofia dovrebbe cercare di raggiungere senza

esservi per altro riuscita nonostante ogni tentativo Il vero e il falso appartengono a quei pensieri

determinati che privi di movimentohellip Questo egrave importante per Hegel il vero e il falso sono fissi

non crsquoegrave nessun movimento fra di loro hellipvorrebbero valere come particolari essenze delle quali lrsquouna

sta di qua lrsquoaltra di lagrave rigidamente isolate e senza reciproca comunanza hellip Crsquoegrave un falso quanto poco

crsquoegrave un cattivo Il falso in assoluto cosigrave come il cattivo in assoluto Falso e cattivo non son mica

perfidi come il diavolo tantrsquoegrave vero che volendoli prendere per diavoli di essi si verrebbe a fare dei

soggetti particolari mentre essi in quanto falso e cattivo sono soltanto degli universali pur avendo

lrsquouno rispetto allrsquoaltro una propria natura Il falso (cheacute solo di esso qui si vuol parlare) sarebbe lrsquoaltro

il negativo della sostanza la quale in quanto contenuto del sapere egrave il vero Questo egrave il modo di

pensare comune ancora oggi peraltro Ma la sostanza stessa egrave essenzialmente il negativo vuoi come

semplice distinguere ossia come Seacute e sapere in genere La sostanza che non egrave altro che il contenuto

dellrsquoidea egrave giagrave essa stessa il negativo percheacute per avere un contenuto questa idea deve spostarsi su

unrsquoaltra cosa e cioegrave sul suo contenuto per esempio Il Seacute egrave giagrave la negativitagrave della sostanza se la

sostanza non fosse negativa a se stessa non ci sarebbe stato il movimento verso unrsquoaltra cosa Se

il vero e il falso sono fissi immobili identici a seacute che movimento crsquoegrave Una volta stabilito questo

abbiamo chiuso il discorso non si va piugrave da nessuna parte Si puograve ben sapere falsamente Alcuncheacute

vien saputo falsamente significa il sapere egrave in ineguaglianza con la sua sostanza Ma proprio tale

ineguaglianza egrave il distinguere in generale che egrave momento essenziale Cosa vuol dire che il sapere egrave in

ineguaglianza con la sua sostanza Qual egrave la sostanza del sapere Non egrave altro che lrsquoidea il concetto

che io mi faccio di qualche cosa ma per farmi questo concetto giagrave sono preso in una ineguaglianza

tra quello che ho detto e il concetto di ciograve che ho detto cioegrave il suo significato Quindi questa

ineguaglianza egrave giagrave presente egrave giagrave ligrave ogni volta che si parla Poco piugrave avanti Nellrsquoespressione in

ogni falso crsquoegrave qualcosa di vero quei due termini vengono presi come lrsquoolio e lrsquoacqua che senza

mescolarsi si trovano insieme solo esteriormente Proprio per riguardo al significato proprio per

indicare il momento del completo esser-altro le espressioni dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave

usate non appena il suo esser-altro sia tolto Qui crsquoegrave Severino Rileggo le espressioni

dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave usate non appena il suo esser-altro sia tolto Lrsquoineguaglianza

tra lrsquoimmediato apparire e il concetto questa ineguaglianza scompare se dovesse rimanere

lrsquoineguaglianza egrave come se dovessero rimanere separati usando i termini di Severino Questo suo

21

essere-altro viene tolto quindi non crsquoegrave piugrave ineguaglianza e diventa il concreto percheacute questo suo

essere-altro viene superato La cosa piugrave semplice da pensare egrave lrsquoin seacute che estroflettendosi diventa

per seacute e poi ritorna allrsquoin seacute Quindi questa ineguaglianza tra lrsquoin seacute e il per seacute scompare nel

momento in cui si ritorna allrsquoin seacute cioegrave si giunge al concreto non crsquoegrave piugrave nessuna ineguaglianza

nessuna separazione questa separazione questa ineguaglianza viene tolta Cosigrave le espressioni

unitagrave di soggetto e oggetto di finito e di infinito di essere e di penare ecc hanno lrsquoinconveniente che

i termini soggetto oggetto ecc significano ciograve che essi sono al di fuori della loro unitagrave e nellrsquounitagrave

quindi non sono da intendersi cosigrave come suona la loro espressione altrettanto il falso non piugrave come

falso egrave un momento della veritagrave Tutte queste dicotomie queste separazioni scompaiono

nellrsquoAufhebung nel superamento non crsquoegrave piugrave la distinzione questi elementi non sono piugrave distinti

Come faceva anche Peirce nel momento in cui A e B sono in relazione tra loro non sono piugrave

separati neacute separabili diventano unrsquounitagrave unitagrave che egrave fatta della relazione di questi due elementi

che rimangono figure ma momenti di questa unitagrave di questo concreto Il pensiero dogmatico nel

campo del sapere e nello studio della filosofia non egrave altro che lrsquoopinione secondo la quale il vero consiste

in una proposizione che egrave un resultato fissohellip Ci sta dicendo che il vero non egrave una proposizione non

egrave unrsquoasserzione ndash questo egrave il vero A egrave B hellipo in una proposizione che viene saputa immediatamente

A questioni come le seguenti quando sia nato Cesare quante tese facciano uno stadio e quale stadio

ecc si deve dare una risposta netta proprio come egrave esattamente vero che nel triangolo rettangolo il

quadrato dellrsquoipotenusa egrave eguale alla somma dei quadrati dei cateti Ma la natura di una tale cosigrave detta

veritagrave egrave diversa dalla natura di veritagrave filosofiche Questo percheacute certe veritagrave si attengono a un certo

gioco la veritagrave filosofica cosigrave come la pensa Hegel si interroga sulle condizioni di questi giochi

della matematica della geometria o di qualunque altro gioco vale a dire a quali condizioni io

posso costruire un gioco Egrave questo che fa la filosofia (42) Quanto alle veritagrave matematiche verrebbe

ancor meno ritenuto geometra colui che sappia a memoria i teoremi di Euclide estrinseca-mente senza

sapere la loro dimostrazione senza saperli per esprimerci per contrasto intrinseca-mente Nello stesso

modo potrebbe ritenersi come insoddisfacente la cognizione acquistata misurando parecchi triangoli

rettangoli che i loro lati stanno nel noto reciproco rapporto Tuttavia anche nella conoscenza

matematica lrsquoessenza della dimostrazione non ha ancora il significato e la natura di essere momento

del resultato stessohellip Nella matematica tutti i procedimenti che portano al risultato non contano

niente conta solo il risultato Che egrave esattamente di ciograve che pensa Hegel rispetto alla filosofia

Quando parla di filosofia intende il pensare il pensare autentico direbbe Heidegger In quanto

resultato il teorema si considera bensigrave come un teorema vero Ma questa sopraggiunta circostanza non

riguarda il suo contenuto sigrave bene soltanto la sua relazione al soggetto il movimento della dimostrazione

matematica non appartiene allrsquooggetto ma egrave un operare esteriore alla cosa Questo egrave importante La

dimostrazione non appartiene allrsquooggetto la dimostrazione non dice che cosa appartiene a

quellrsquooggetto non ci dice nulla dellrsquooggetto in quanto tale Questa dimostrazione egrave un operare

esterno alla cosa allrsquooggetto che vuole dimostrare non crsquoentra nulla con lrsquooggetto egrave un gioco che

si fa Come diceva Wittgenstein una volta che ho fatto la mia dimostrazione sono stato bravo ad

applicare tutte le regolette niente piugrave di questo Poco piugrave avanti Ma la conoscenza filosofica in

primo luogo contiene entrambi i tipi del divenire mentre la conoscenza matematica presenta nel

conoscere come tale soltanto il divenire dellrsquoessercihellip Il divenire dellrsquoesserci il divenire di ciograve che egrave

presente qui e adesso hellipovverossia il divenire dellrsquoessere della natura della cosa In secondo luogo

quella unifica anche entrambi questi movimenti particolari La nascita interna o il divenire della

sostanza egrave un passare senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci egrave un essere per altro e viceversa

il divenire dellrsquoesserci egrave il restituirsi allrsquoessenza La nascita interna cioegrave il conoscere qualche cosa il

sapere qualche cosa o il divenire della sostanza cioegrave il farsi sostanza egrave un passare in questo

movimento continuo senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci Questa conoscenza che passa

dallrsquoimmediato al mediato come direbbe Severino solo che per Hegel torna a ciograve che egrave immediato

facendolo diventare altro solo a questo punto egrave immediato il movimento egrave cosigrave il duplice processo

22

e divenire dellrsquointierohellip Quindi il movimento egrave questo duplice processo di andata e ritorno e

divenire dellrsquointero diviene percheacute diviene unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave questi due elementi egrave

unrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi egrave il superamento di questi due elementi per

unrsquoaltra cosa questrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi che una volta in relazione

non sono piugrave gli stessi di prima hellipvale a dire ciascun momento pone lrsquoaltro momento e ciascuno ha

poi in seacute entrambi i momenti come due aspetti Essi presi insieme costituiscono lrsquointiero in quanto

dissolvono se stessi e si fanno momenti suoi Che egrave esattamente quello che dicevo si dissolvono in

quanto se stessi in questa relazione non sono piugrave gli stessi diventano unrsquoaltra cosa si fanno

momenti di questa relazione rimangono anche come figure rimangono quello che sono ma si

fanno momenti della relazione che egrave lrsquointero Nel conoscere matematico la considerazione egrave un

operare che per la cosa viene da fuori ne segue quindi che la cosa vera viene alterata Sta dicendo che

considero gli elementi in quanto astratti Quindi la cosa vera che egrave vera allrsquointerno del concreto

quindi del tutto del movimento viene alterata non egrave piugrave vera Egrave esattamente lrsquoopposto di ciograve che

si pensa comunemente cioegrave che lrsquoastratto sia la cosa considerata per se stessa conduca al vero

considerata astrattamente mentre lui sta dicendo che no se la considero astrattamente questo

porta al falso soltanto se la inserisco nellrsquointero allora colgo il vero Ricordate ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo il vero egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo che non egrave una lampada percheacute se

io comincio a pensare alla lampada giagrave la astraggo Egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo una

proposizione che inserisce la lampada allrsquointerno di un intero di un mondo Se io astraggo la

lampada dal mondo questa lampada non egrave piugrave quella lampada di cui parlavo dicendo ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo (44) Ma la manchevolezza peculiare di tale conoscenza riguarda tanto la

conoscenza medesima quanto la sua materia in generale ndash Per quel che riguarda la conoscenza la

necessitagrave della costruzione anzitutto non viene intesa nei giusti termini Essa necessitagrave non scaturisce

dal concetto del teorema anzi viene imposta e si deve ciecamente ubbidire alla prescrizione di tirare

certe linee mentre se ne potrebbero tirare infinite altre tutto questo con una ignoranza pari soltanto alla

fede che ciograve andragrave a buon fine per la condotta della dimostrazione Poco piugrave avanti Cosigrave la

dimostrazione percorre una via che si fa cominciare a un punto qualunque senza sapere in che rapporto

stia con il resultato che deve venir fuori Una tale dimostrazione assume nel suo corso certe

determinazioni e certi rapporti e ne scarta altri senza che si possa immediatamente render conto della

necessitagrave per cui ciograve avviene una finalitagrave esteriore regge un tale movimento Cioegrave la necessitagrave di

arrivare al teorema tutto il resto non importa Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscere della

quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofia si basa sulla povertagrave

del fine e sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo

da parte della filosofia Si disprezzano entrambi lrsquoun con lrsquoaltro Fine o concetto della matematica egrave

la grandezza La misurabilitagrave la calcolabilitagrave egrave su questo che si fonda la matematica Ma questa

egrave appunto la relazione inessenziale e aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in

superficie non tocca la cosa stessahellip Come diceva prima la dimostrazione non tocca mai la cosa

non la raggiunge nemmeno helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla un atto concettivo O

come direbbe Heidegger la scienza non pensa non concettualizza ciograve che fa lo mette in atto lo

mette in pratica attraverso modelli La materia intorno alla quale la matematica garantisce il suo

consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto iscrive le sue

differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di vita Ma

lrsquoeffettuale non egrave un qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di una tale

ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta intuizione

sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero ineffettuale fatto

di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto la seguente

ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltra e senza che a questo

modo sorga una connessione necessaria attraverso la natura della cosa stessa Continua a ribadire lo

stesso concetto che egrave poi il modo con cui si pensa oggi le cose sono tenute astrattamente separate

23

senza accorgersi delle connessioni che ci sono tra le cose connessioni che emergono soltanto nel

concreto Si potrebbe fare un esempio molto semplice partendo da Freud le paure le angosce

ecc se non si considerano come momenti di un insieme di un intero non si intende nulla non

portano da nessuna parte Occorre intendere questi elementi che compaiono come momenti di un

tutto egrave soltanto questo intero che rende conto delle connessioni che consentono a questi elementi

di essere cosigrave spaventosi ecc Senza queste connessioni disconnettendo tutto questo egrave chiaro che

si continua ad avere paura percheacute non si sa nulla di questa paura per dirla in modo spiccio

5 giugno 2019

Siamo a pag 35 (45) Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscerehellip Si sta sempre riferendo alla

matematica hellipdella quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofiahellip

La matematica si ritiene evidente ma egrave un sapere manchevole hellipsi basa sulla povertagrave del fine e

sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo da parte

della filosofia Fine o concetto della matematica egrave la grandezza La matematica si occupa di

misurabilitagrave della calcolabilitagrave delle cose Ma questa egrave appunto la relazione inessenziale e

aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in superficie non tocca la cosa stessahellip Un

porsquo come diceva Heidegger la scienza non pensa helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla

un atto concettivo Non egrave un sapere non egrave scienza La materia intorno alla quale la matematica

garantisce il suo consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto

iscrive le sue differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di

vita Ma lrsquoeffettualehellip Con effettuale potremmo anche intendere il concreto nellrsquoaccezione

severiniana del termine hellipnon egrave qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di

una tale ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta

intuizione sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero

ineffettuale fatto di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto

la seguente ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltrahellip Ecco

la critica fondamentale di Hegel e cioegrave che non crsquoegrave un movimento di un elemento in un altro non

crsquoegrave movimento dialettico ciascuna cosa di cui la scienza matematica si occupa egrave immobile ferma

chiusa in se stessa non va da nessuna parte Inoltre in grazia di quel principio e di quellrsquoelemento

ndash e qui sta tutto il formalismo dellrsquoevidenza matematica ndash il sapere procede sulla linea dellrsquoeguaglianza

Tenete conto che la Fenomenologia dello spirito potrebbe anche essere letta come una critica al

formalismo logico al formalismo matematico al formalismo in generale Infatti il mortuumhellip Il

morto cioegrave la cosa chiusa in seacute hellippoicheacute esso non muove se medesimo non giunge alle differenze

dellrsquoessenza non allrsquoopposizione o ineguaglianza essenziale e quindi neanche al passaggio dellrsquoopposto

nellrsquoopposto e tanto meno al movimento qualitativo e immanente allrsquoautomovimento Andiamo a pag

37 (47) La filosofia al contrario non considera la determinazione inessenziale ma la considera in

quanto egrave essenziale Elemento e contenuto della filosofia non egrave lrsquoastratto o il non effettuale ma

lrsquoeffettualehellip Possiamo intendere lrsquoeffettuale come il concreto helliplrsquoautoponentesi ciograve che vive in seacute

lrsquoessere determinato che egrave nel proprio concetto Non egrave altro che lrsquoesempio che faceva Severino ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo egrave questo lrsquoeffettuale egrave questo lrsquoautoponentesi Lrsquoelemento della filosofia

egrave il processo che si crea e percorre i suoi momenti e questo intero movimento costituisce il positivo e la

veritagrave del positivo medesimo Dice questo intero movimento costituisce il positivo egrave ciograve che si pone il

movimento egrave questo che si pone Cosigrave la veritagrave racchiude in seacute anche il negativo ossia ciograve che si

chiamerebbe il falso qualora potesse venir considerato come alcuncheacute dal quale si debba fare astrazione

Ciograve che sta dileguando deve anzi venir considerato esso stesso come essenzialehellip Ciograve che sta

dileguando ciograve che si oppone allrsquoin seacute dilegua nel senso che viene superato Il dileguamento egrave il

superamento di qualcosa non llsquoeliminazione hellipesso cioegrave non egrave da considerare nella determinazione

di alcuncheacute di rigido che tagliato via dal vero debba venir abbandonato dove che sia al di fuori di

24

questo neacute drsquoaltronde il vero egrave da considerare come un alcuncheacute positivizzato e morto giacente inerte

dallrsquoaltra parte Qui crsquoegrave tutta la dialettica hegeliana Lrsquoapparenza egrave un sorgere e un passare che neacute

sorge neacute passa ma che egrave in seacute e costituisce lrsquoeffettualitagrave e il movimento della vita della veritagrave Non sorge

e non passa eppure egrave un continuo sorgere e passare Non sorge nel senso in cui ne parla Peirce

non possiamo stabilire dove incomincia non possiamo delimitarlo percheacute sarebbe astrarlo dal

concreto da questo movimento Per tal modo il vero egrave il trionfo bacchico dove non crsquoegrave membro che

non sia ebbro e poicheacute ogni membro nel mentre si isola altrettanto immediatamente si risolve - il trionfo

egrave altrettanto la quiete trasparente e semplice Nel Tribunale di tale movimento non sussistono neacute le

singole figure dello spirito neacute i pensieri determinati ma essi come sono momenti negativi e dileguanti

cosigrave anche sono positivi e necessari Vedete come continua indicarci questo movimento questa

Aufhebung questo passare da un momento allrsquoaltro dove perograve rimangono sempre figure

individuate determinate in quanto tali non scompaiono Per questo rimangono figure ciascuna

rimane quella che egrave ma diventa un momento dellrsquointero diventa un qualche cosa che egrave quello che

egrave allrsquointerno dellrsquointero Nellrsquointiero del movimento concependo lrsquointiero come quiete ciograve che nel

movimento medesimo vien distinguendosi e assumendo una particolare esistenza determinata egrave

conservato come qualcosa che ha reminiscenza di seacute come qualcosa il cui essere determinato egrave il sapere

di se stesso mentre tale sapere egrave altrettanto immediatamente un essere determinato Hegel parla anche

di quiete percheacute nellrsquointero del movimento nel concreto possiamo concepire questo intiero come

una quiete dove qualcosa dice viene determinato ma che cosa viene determinato Non lrsquooggetto

in quanto tale ma e ce lo dice in modo molto preciso egrave il sapere di se stesso e tale sapere egrave altrettanto

immediatamente un essere determinato egrave questo che egrave determinato Qui incomincia a porre la

questione che affronteragrave poco piugrave avanti quella famosa questione dove dice che ciograve che egrave reale egrave

razionale e ciograve che egrave razionale egrave reale Spesso questo viene inteso in modo molto banale

antropomorfizzando la realtagrave come se avesse una sua ragione La realtagrave sono le cose e quindi egrave

come se le cose avessero una loro ragione intrinseca No dice il reale egrave razionale percheacute solo il

razionale la coscienza il sapere determina il reale lo fa esistere in quanto tale Ciograve che egrave razionale

egrave reale percheacute la realtagrave non egrave altro che ciograve che egrave razionale non egrave altro che il pensiero che si

determina Adesso fa un accenno al metodo (48) Potrebbe sembrar necessario di esporre in

precedenza quanto egrave rilevante intorno al metodo di quel movimento o della scienza Di questo ne parleragrave

in modo piugrave specifico nellrsquoIntroduzione Ma il suo concetto sta giagrave in quel che si egrave discorso e la sua

piugrave vera presentazione appartiene alla logica o egrave piuttosto la logica stessa Sta dicendo che questo

metodo lo vuole mostrare in atto attraverso lrsquoesposizione del suo pensiero Ci sta dicendo il modo

in cui lo penso il metodo che io utilizzo lo trovate esposto nel modo in cui articolo le cose che

vado pensando Infatti il metodo non egrave altro che la struttura dellrsquointiero presentato nella sua piugrave pura

essenza Ma quanto alle idee che si sono avute fino ad oggi intorno a questo punto noi dobbiamo essere

consapevoli che anche il sistema delle rappresentazioni riferentesi al metodo filosofico appartiene ormai

ad una cultura sorpassata Ciograve potrebbe suonare alquanto reclamistico o rivoluzionario sebbene questo

sia un tono dal quale io mi so ben lontano si voglia pertanto ritenere che lrsquoapparato scientifico offerto

dalla matematicahellip Ce lrsquoha sempre con la matematica ma in realtagrave per tutto il testo ce lrsquoha con

il formalismo hellipndash fatto di chiarimenti di partizioni di assiomi di serie di teoremi e loro

dimostrazioni di principi e loro conseguenze e conclusioni - egrave esso stesso per lrsquoopinione a dir poco

antiquato Antiquato Funziona ancora oggi perfettamente Se anche la sua inutilitagrave non egrave

chiaramente riconosciuta non se ne fa tuttavia che poco o punto uso e se esso in seacute non viene

disapprovato non egrave tuttavia amato mentre noi dobbiamo fermamente ritenere che ciograve che ha un valore

vero si attui nella pratica e si renda amato Ciograve che appare o che consideriamo vero egrave qualcosa che

si attuta nella pratica nel fare La questione del fare egrave importante in Hegel e interverragrave

tantissimo lui riprende il termine aristotelico di ἔργον che viene tradotto spesso con energia ma

non egrave solo energia ma egrave lrsquoagire egrave il fare Non egrave perograve difficile a riconoscere che la maniera di porre un

principio di sostenerlo nei suoi fondamenti di confutarne con argomenti il principio opposto non egrave la

25

forma nella quale possa farsi avanti la veritagrave I principi della matematica funzionano cosigrave pongo

un principio esibisco i suoi fondamenti e confuto chiunque mi si opponga La veritagrave egrave il movimento

di lei in lei stessahellip Egrave questo movimento dallrsquoin seacute al per seacute e che ritorna nellrsquoin seacute che fonda il

conoscere il sapere la scienza hellipmentre quel metodo egrave un conoscere che rimane esteriore al contenuto

Cioegrave non indaga mai la cosa in seacute non si pone mai la questione di che cosa egrave ciograve che sta

maneggiando che sta manipolando egrave sempre un qualche cosa che dice cosa sta intorno a quella

cosa non va mai dritta alla questione chiedersi per esempio come sa che egrave cosigrave Perciograve esso egrave

peculiare della matematica ha per proprio principio la relazione aconcettuale della grandezza e per

proprio contenuto il morto spazio e il morto Uno Inoltre egrave bene che esso metodo in maniera piugrave sciolta

cioegrave piugrave misto di arbitrio e di accidentalitagrave permanga nellrsquoambito della vita comune della

conversazione o della divulgazione storica le quali soddisfano piugrave la curiositagrave che non la conoscenzahellip

A pag 40 (50) Qualche riga avanti Quel formalismo di cui giagrave si disse sopra e il cui modo di

procedere qui vogliamo segnalare piugrave da vicino ritiene di aver giagrave concepite ed espresse la natura e la

vita di una formazione quando ne abbia affermata come predicato una determinazione dello schema

ndash sia la soggettivitagrave o lrsquooggettivitagrave o anche il magnetismo lrsquoelettricitagrave ecc la contrazione o

lrsquoespansione lrsquooriente o lrsquooccidente e simili il che puograve venir moltiplicato allrsquoinfinito giaccheacute in questo

modo ogni determinazione o formazione puograve venire riadoperata in unrsquoaltrahellip Egrave quello che fa la

scienza la scienza opera con modelli Un modello scientifico viene utilizzato in questa cosa poi

lo si utilizza per lrsquoaltra egrave sempre lo stesso modello Si accettano allora dallrsquointuizione volgare delle

determinazioni sensibili le quali debbono indubbiamente significare altro da ciograve che esse dicono

drsquoaltronde anche quello che in seacute egrave significante come le pure determinazioni del pensiero per es

soggetto oggetto sostanza causa universale ecc viene usato con la stessa sconsideratezza acritica

della vita volgare e a quello stesso modo con cui si discorre di forza e debolezza e di espansione e

contrazione Di conseguenza quella metafisica egrave non meno antiscientifica di queste rappresentazioni

sensibili Vale a dire si utilizzano questi concetti come oggetti metafisici senza mai

problematizzarli A pag 43 (53) Alla scienza egrave lecito organizzarsi soltanto mediante la vita propria

del concetto Sta parlando della scienza cosigrave come la intende lui La determinatezza che tratta dallo

schema vien esteriormente apposta allrsquoesserci nella scienza egrave invece lrsquoanima automoventesi del

contenuto perfetto La determinatezza che si immagina come qualcosa di esteriore che viene

appiccicato alla cosa a ciograve che dico ma ciograve che dico egrave invece lrsquoanima del movimento percheacute ciograve

che dico comporta la sua negazione questa negazione ritorna superandosi e diventa il concreto

diventa il concetto Io posso appiccicare la determinatezza a qualche cosa e immaginare che

questo predicato descriva la cosa di cui sto parlando oppure come intende Hegel io dico di questa

cosa ma tengo conto di ciograve che nega questa cosa Al contrario lrsquoappiccicarla come unrsquoetichetta

non coglie nessun negativo semplicemente la incola ligrave e finito il discorso ma non crsquoegrave nessuna

interrogazione nessun domandarsi intorno a questa operazione Quello che fa Hegel invece egrave dire

qualche cosa e cominciare a interrogare ciograve che si sta dicendo accorgendosi quindi del negativo

cioegrave di tutti quegli elementi che non sono ciograve che sto dicendo Il movimento dellrsquoessente egrave da una

parte di divenire un altro a se stessohellip Io dico qualche cosa e questo qualche cosa diviene altro a se

stesso egrave unrsquoaltra cosa hellipe di farsi cosigrave immanente contenuto di se stessohellip Qui incomincia a porre

una questione importante Il movimento dellrsquoessente egrave questo diviene altro da seacute e a questo

punto divenendo altro da se stesso succede che diventa il contenuto Diciamola in un altro modo

soggetto ndash oggetto il soggetto conosce lrsquooggetto ndash questo tradizionalmente il soggetto sta di qua

e lrsquooggetto di lagrave Lui sta dicendo unrsquoaltra cosa molto fine questo soggetto si sposta verso lrsquooggetto

per conoscerlo e in questo movimento questo oggetto si fa immanente al soggetto cioegrave diventa

parte integrante del soggetto Egrave il movimento dellrsquoin seacute-per seacute-in seacute Ora questo oggetto la

cosiddetta realtagrave non puograve darsi neacute esistere senza questo movimento qualunque cosa io colga la

colgo percheacute crsquoegrave questo movimento che mi fa tornare lrsquooggetto nel soggetto e quindi questo

oggetto diventa oggetto posso quindi pensarlo fuori di me percheacute egrave diventato immanente al

26

soggetto Questo peraltro egrave il movimento del linguaggio stesso io posso pensare che esista una

realtagrave esterna percheacute crsquoegrave il linguaggio percheacute crsquoegrave questa distanza che il linguaggio pone tra ciograve

che dico e il ciograve di cui dico ma questa egrave una distanza che pone il linguaggio non esiste in natura

Proprio percheacute crsquoegrave questa distanza instaurata dal linguaggio io posso pensare che esista qualcosa

fuori di me sennograve non potrei pensarlo per un bruco non esistono le cose fuori di lui Quindi come

vi dicevo egrave importante questo aspetto egrave essenziale in tutta la filosofia hegeliana Non egrave che Hegel

non credesse nella realtagrave ma per lui la realtagrave egrave la coscienza per lui la realtagrave egrave questo ritornare

dellrsquooggetto nel soggetto solo quando egrave tornato nel soggetto egrave reale reale egrave razionale in quanto egrave

tornato nel soggetto inteso come ciograve che agisce lrsquoἔργον il fare

Intervento La realtagrave per Hegel egrave quindi una costruzione

Egrave un concetto quindi sigrave una costruzione Diventa realtagrave quando egrave concettualizzata Egrave in questo

modo che si intende che il reale egrave razionale egrave la realtagrave soltanto nel momento in cui egrave

concettualizzata sennograve non crsquoegrave Sarebbe come chiedersi se crsquoegrave qualcosa fuori del linguaggio egrave una

domanda che non ha nessun senso neacute logicamente alcuna risposta nel senso che per chiedermi

questa cosa deve esserci il linguaggio se non ci fosse non potrei nemmeno pensare a questa cosa

quindi non ha alcun senso porsi questa domanda La cosa importante torno a dirvi egrave che proprio

crsquoegrave il linguaggio che instaura questa distanza tra il mio dire e ciograve di cui dico che egrave possibile pensare

che esista qualche cosa fuori di me cioegrave fuori dalla mia parola In quel movimento la negativitagrave egrave

il distinguere e il porre lrsquoessercihellip In questo movimento la negativitagrave cioegrave lrsquoessere altro da seacute la

distanza fra il dire e ciograve di cui dico ndash ciograve di cui dico sarebbe la negativitagrave egrave altro da ciograve che dico ndash

egrave il distinguere e il porre lrsquoesserci Egrave in questo movimento in questa operazione che egrave prettamente

linguistica che si instaura lrsquoesserci e cioegrave che la cosa diventa seacute che la realtagrave diventa la realtagrave

ma lo diventa percheacute crsquoegrave il linguaggio che comporta questa distanza questo andirivieni hellipin

questo ritorno in se stesso la negativitagrave egrave il divenire della semplicitagrave determinata La semplicitagrave egrave

qualcosa che attiene allrsquoin seacute ma non egrave determinata fincheacute rimane in seacute egrave quando incontra il per

seacute che si determina e allora diventa una semplicitagrave determinata Per tal modo il contenuto non

mostra la sua determinatezza come ricevuta da un altro e su lui apposta anzi esso la dagrave a se stesso e da

se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero Questa egrave una frase fondamentale Il contenuto

il significato non riceve significato da chissagrave che cosrsquoaltro lo riceve da se stesso egrave il significato

che dagrave il significato a se stesso nel momento in cui ritorna allrsquoin seacute nel momento in cui viene

concettualizzato ma se non crsquoegrave questo ritorno se non crsquoegrave questo movimento dal per seacute allrsquoin seacute il

significato non egrave niente Dice la dagrave a se stesso e da se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero

questo significato diventa un momento dellrsquointero non egrave piugrave un qualche cosa cosigrave come la realtagrave

un qualche cosa che egrave al di fuori il significato diventa quello che egrave nel momento in cui ldquoritornardquo

nellrsquointero cioegrave diventa concreto Lrsquointelletto tabellesco trattiene per seacute la necessitagrave e il concetto del

contenuto ossia ciograve che costituisce la concretezza lrsquoeffettualitagrave e il vivente movimento della cosa sulla

quale esso manovrahellip La matematica fa le tabelline e immagina di avere catalogato un qualche

cosa che invece egrave vivo Egrave questa la questione per Hegel le cose sono vive Cosigrave come le parole

sono vive nel senso che agiscono la parola non egrave un caput mortuum cioegrave un qualche cosa che una

volta detta egrave quella che egrave e non si muove piugrave ma egrave viva continua a dire a muoversi continua a

connettersi con infinite altre cose Dice il vivente movimento della cosa sulla quale esso manovra egrave

di questo che non si accorge la scienza matematica hellipo piuttosto lungi dal tenere tutto ciograve per seacute

non lo conosce se avesse infatti quella capacitagrave di uscir di seacute e di penetrare nella cosa certamente la

mostrerebbe Cosa che la scienza non ha mai potuto neacute saputo fare non lo puograve fare non puograve entrare

nella cosa diventare la cosa cioegrave un qualche cosa che egrave fuori del linguaggio e poi da ligrave descriversi

con che cosa Ma di tutto ciograve quellrsquointelletto non prova neanche il bisognohellip La scienza non ha

questa necessitagrave non gliene importa niente la tecnica meno che mai hellipaltrimenti la smetterebbe

col suo schematizzare o per lo meno non lo prenderebbe per una indicazione di contenuto esso dagrave

soltanto lrsquoindicazione del contenuto ma il contenuto stesso non lo fornisce La scienza non pensa

27

torniamo sempre ligrave Se la determinazione e sia pure ndash ad esempio ndash quella del magnetismo egrave una

determinazione in seacute concreta o effettuale essa egrave tuttavia ridotta a qualcosa di morto percheacute soltanto

predicata ma non riconosciuta come immanente vita di un altro essere determinato neacute riconosciuta a

quel modo chrsquoessa in quello intimamente e peculiarmente si autoproduce e si rappresenta Ci sta

dicendo anche se non lo dice lui ma io che qualunque cosa non egrave fuori dal linguaggio Anche il

magnetismo egrave nella parola ed egrave in questo senso che egrave vivo percheacute egrave nel linguaggio percheacute egrave in

continuo movimento percheacute come direbbe Hegel egrave preso nella dialettica quindi in una

evoluzione continua Non crsquoegrave la parola morta non esiste per Hegel Il magnetismo dice si

autoproduce Chiaramente se consideriamo il magnetismo come un caput mortuum come

qualcosa che egrave quello che egrave non produce niente ma se lo consideriamo come qualcosa di vivo

allora diventa una parola diventa un qualche cosa che apre a infinite altre questioni Possiamo

certo utilizzarlo come determinatezza egrave chiaro che se mi serve una calamita per tirar su un pezzo

di ferro uso la calamita ma non egrave di questo che sta parlando Hegel Intendere il magnetismo come

una parola egrave il modo di accorgersi che il linguaggio egrave la vita stessa Nel momento in cui parlo di

magnetismo non egrave che questo magnetismo esiste di per seacute esiste nel momento in cui il soggetto si

rivolge allrsquooggetto al magnetismo ma egrave soltanto in quanto ritorna in quanto ne egrave cosciente in

quanto lo concettualizza che diventa reale A pag 45 Poicheacute la sostanza come sopra si ebbe a dire

egrave in lei stessa Soggettohellip Vedete che la sostanza egrave qualcosa di vivo che agisce la sostanza non egrave il

morto non egrave immobile hellipproprio per ciograve ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso Dice

ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso ogni significato egrave la riflessione di seacute in se stesso

cioegrave egrave un qualche cosa che riflettendosi in se stesso diventa quello che egrave Soltanto in questo

movimento diventa quello che egrave percheacute soltanto questo movimento di fatto lo concettualizza ne

coglie la vita il vivere di questo concetto La sussistenza o la sostanza di un essere determinato egrave

lrsquoeguaglianza con se stessohellip Cosa nota da sempre lrsquoessenza di qualche cosa egrave lrsquoessere quello che egrave

hellipgiaccheacute la sua ineguaglianza con seacute sarebbe il suo dissolvimento Aristotelicamente sarebbe la legge

del terzo escluso o egrave A oppure egrave non-A Nella logica aristotelica tradizionale il falso viene

eliminato non puograve sussistere a fianco del vero questo lo diceva anche Severino non puograve sussistere

a fianco e difatti lo tolgo percheacute se lascio lrsquoessere a fianco del non-essere allora lrsquoessere egrave anche

non-essere e si annulla diventa nulla Ma lrsquoeguaglianza con se stesso egrave la pura astrazione e questa egrave

il pensare Quando io dico qualitagrave dico la determinatezza semplice Quando dico la qualitagrave ndash questo

egrave di vetro ndash dico la sua determinazione semplice Per la qualitagrave un essere determinato egrave distinto da

un altro essere determinato o egrave appunto un essere determinato esso egrave per se stesso o esiste mediante

questa semplicitagrave con seacute Ma con ciograve esso egrave essenzialmente il pensiero Egrave il pensiero che decide

dellrsquoidentitagrave questa identitagrave non crsquoegrave fuori del pensiero Qui si comprende che lrsquoessere egrave pensarehellip

Non egrave una frase da poco lrsquoessere egrave pensare cioegrave lrsquoessere egrave qualcosa di vivo egrave qualcosa che si

autopone continuamente e autoponendosi si modifica e procede sempre in avanti Verrebbe quasi

da fare una postilla aggiungere una notarella che potrebbe fare Nietzsche lrsquoessere egrave sigrave pensare

ma un pensare al superpotenziamento hellipqui egrave a suo luogo quel modo di vedere che si studia di evitare

il consueto discorrere aconcettuale circa lrsquoidentitagrave del pensare e dellrsquoessere Aconcettuale vuol dire che

non pensa direbbe Heidegger non lo mette a tema e non lo problematizza lo pone come un

qualche cosa che egrave quello che egrave aconcettualmente Ora poicheacute il sussistere dellrsquoessere determinato egrave

lrsquoeguaglianza con seacute o la pura astrazione ecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da se stesso o egrave

esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzione egrave la sua propria interioritagrave noncheacute il

riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Qui precisa cosa intende dire Lrsquoeguaglianza con seacute egrave la

pura astrazione Percheacute Percheacute per potere dire che un elemento egrave se stesso devo astrarlo direbbe

Heidegger dal mondo e Severino direbbe astrarlo dal concreto come se parlassi da fuori della

proposizione ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo hellipecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da

se stesso Cioegrave io astraggo per potere determinare qualche cosahellip qui Severino egrave illuminante per

poterne parlare di quella lampada devo astrarla da se stessa per in se stessa egrave ldquoquesta lampada

28

che egrave sul tavolordquo egrave questo che egrave se stessa egrave nel concreto quindi devo astrarla ci sta dicendo

Hegel da se stessa percheacute se stessa egrave presa nel movimento Per astrarre egrave come se io dovessi

bloccare questo movimento egrave come se dovessi considerare qualche cosa fuori da questo

movimento hellipo egrave esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzionehellip Se io lo considero

astrattamente egrave ineguale rispetto a se stesso percheacute egrave unrsquoaltra cosa Come direbbe Severino

diventa autocontraddittorio se lo astraggo dal concreto Dice ineguaglianza con seacute ma questo seacute

non egrave altro che la sua risoluzione in quanto egrave passato da seacute a essere altro da seacute e poi tornato a seacute

hellipegrave la sua propria interioritagrave noncheacute il riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Il riprendersi in

seacute medesimo egrave il suo divenire in quanto diviene altro percheacute nel momento in cui dallrsquoin seacute

passiamo al per seacute e ritorna allrsquoin seacute questo in seacute non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa cosigrave

come esattamente ci dice Peirce nel momento in cui si instaura la relazione cioegrave interviene il terzo

fra A e B A e B non sono piugrave A e B in quanto tali non sono piugrave astratti sono un concreto e

questo concreto egrave la relazione tra A e B dove A e B sono unrsquoaltra cosa risetto a ciograve che erano

prima considerati astrattamente Mediante questa natura dellrsquoessente e in quanto lrsquoessente ha per il

sapere questa natura il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il contenuto come un alcuncheacute estraneohellip

Ancora insiste e precisa lrsquoessente ha questa natura cioegrave il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il

contenuto come se il contenuto fosse qualcosa che egrave fuori da questo sapere No il contenuto egrave nel

sapere ndash reale egrave razionale hellip non la riflessione in se stesso fuori dal contenutohellip Il contenuto non egrave

fuori dalla riflessione il contenuto la realtagrave egrave la mia riflessione Questo sempre per il motivo che

dicevo prima e che riguarda il linguaggio egrave percheacute crsquoegrave il linguaggio che il mio dire prende le

distanze cioegrave si distanzia da ciograve di cui dico inaugurando con questo la possibilitagrave di pensare che

le cose sono fuori di me hellipla scienza non egrave quellrsquoidealismo che subentrograve al dogmatismo dellrsquoasserzione

assumendo la veste del dogmatismo della rassicurazione o del dogmatismo della certezza di se stesso ndash

anzi il sapere vede tornare il contenuto nella sua propria interioritagrave e la sua attivitagrave egrave piuttosto immersa

nel contenuto ndash percheacute essa ne egrave lrsquoimmanente Seacute ndash a anche in pari tempo ritornata in seacute percheacute essa egrave

la pura eguaglianza con seacute nellrsquoesser-altrohellip Egrave in questo esser-altro che diventa uguale a seacute diventa

seacute cioegrave nel suo estroflettersi e poi tornare Egrave in questo tornare che diventa seacute helliplrsquoattivitagrave egrave cosigrave

lrsquoastuzia la quale pur sembrando sottrarsi allrsquoattivitagrave si accorge che la concreta vita della

determinatezzahellip Lui parla di vita della determinatezza Quando io determino qualche cosa penso

che questo qualche cosa che determino sia ligrave a mia disposizione mentre lui parla di vita della

determinatezza questa cosa egrave viva questa cosa agisce Non egrave oggetto ma soggetto percheacute io sono

soggetto che lo rendo soggetto hellipproprio mentre si illude di essere dedita alla conservazione di seacute al

particolare interesse egrave invece lrsquoinverso cioegrave un operare che si dissolve e si fa di seacute un momento

dellrsquointiero Io penso che quella cosa sia ligrave ferma immobile morta e invece no questa cosa sta

facendo sta lavorando agisce Anche Heidegger riprende non proprio pari pari ma riprende

questo dicendo che mentre io faccio delle cose ndash il progetto ndash queste cose che sto facendo mi

modificano percheacute io sono questa cosa che viene modificata io osservo una certa cosa e mentre

la osservo questa cosa viene modificata in quanto egrave viva direbbe Hegel Non egrave morta egrave viva e

quindi mi modifica e la modificazione che avviene in me interviene anche nel modo in cui io vedo

quella cosa ndash in questo circolo ermeneutico

12 giugno 2019

Crsquoegrave una cosa importante che Hegel sta dicendo qui verso la fine della Prefazione la questione

della dialettica Lui parla di soggetto-oggetto ma lui pone una questione importante cioegrave questo

oggetto di fatto egrave nella coscienza Egrave questa la realtagrave sarebbe il Seacute cioegrave la sintesi tra lrsquoin seacute e il

per seacute Noi perograve possiamo fare un passo in piugrave tenendo conto che questo movimento egrave il

movimento della parola egrave la parola che egrave divisa che apre unrsquoapertura uno spazio tra il dire e ciograve

di cui questo dire dice Ovviamente crsquoegrave una relazione tra questi due momenti Possiamo anche

29

usare le parole di Hegel considerare il dire e il ciograve sui cui dice come due figure che perograve diventano

momenti di un intero in cui il dire e il ciograve di cui si dice si compiono in una sintesi dico qualcosa e

questo qualche cosa ndash lrsquoin seacute il dire ndash non egrave altro che un movimento verso ciograve di cui il dire dice

Questo movimento porta il dire fuori da seacute cioegrave lo sposta verso qualche cosa che egrave altro da seacute

percheacute il dire non egrave ciograve di cui il dire dice sono due cose diverse sono due figure che diventano due

momenti ma rimangono due figure distinte non succede mai che lrsquouna trapassi nellrsquoaltra che si

annulli nellrsquoaltra ma rimangono Questa Aufhebung questo oltrepassamento di cui parla Hegel

non egrave altro che il rilevare questa distanza questa apertura prodotta dal funzionamento del

linguaggio e di condurla a qualche cosa che definisce il linguaggio percheacute il dire da seacute in quanto

tale cioegrave lrsquoin seacute senza un per seacute e senza tornare sullrsquoin seacute non egrave niente come dice Hegel egrave nulla

Occorre questo movimento ed egrave attraverso questo che io conosco le cose Ricordate il titolo La

scienza dellrsquoesperienza della coscienza rendersi conto di come funziona la coscienza che peraltro

deve passare dalla semplice coscienza alla scienza Questo ci mostra molto bene e in atto il

funzionamento del linguaggio ci mostra questo movimento il linguaggio egrave movimento se non

fosse movimento non esisterebbe Questo sembra che Hegel lrsquoabbia inteso anche se ovviamente

non parla mai di linguaggio allora non si poneva nemmeno la questione perograve di fatto quando

parla di coscienza di conoscenza parla di linguaggio percheacute senza linguaggio non crsquoegrave nessuna

coscienza nemmeno conoscenza Dicevo che rende conto di questo movimento ma in questo

movimento crsquoegrave lrsquoapertura crsquoegrave la distanza ed egrave questa apertura che consente al linguaggio di

funzionare cioegrave il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute Perograve se si fermasse al per seacutehellip proviamo a usare i

termini di de Saussure se il significante muovendosi verso il significato se non incontrasse un

ritorno su di seacute rimarrebbero due istanze separate Egrave chiaro che il significante egrave quello che egrave percheacute

ha un significato percheacute questo significato ritorna sul significante e lo rende significante

letteralmente nel senso di participio presente del verbo significare cioegrave che significa qualcosa

Come vedete questo movimento si incontra ovunque laddove crsquoegrave qualcuno che sia in condizione

di pensare si accorge che senza questo movimento cioegrave senza questo spostamento del dire verso il

ciograve di cui si dice non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di conoscenza percheacute non ci sarebbe il linguaggio

semplicemente il linguaggio egrave questo movimento Andiamo a pag 47 (56) La natura di ciograve che egrave

egrave di essere nel proprio essere il proprio concettohellip Piugrave chiaro di cosigrave La natura di ciograve che egravehellip Con ciograve

che egrave intende qualunque cosa Quello che egrave egrave in quanto concetto hellipe in ciograve sta in generale la

necessitagrave logica essa sola egrave il razionale il ritmo della totalitagrave organicahellip Hegel intende il termine

organica nel senso tradizionale del termine cioegrave come un intero cui tutte le parti concorrono oggi

si direbbe strutturali allrsquointero nel senso che se si modifica una si modifica tutto quanto hellipessa egrave

sapere del contenuto non meno di quello che il contenuto sia concetto ed essenza - ovverosia soltanto

essa egrave lrsquoelemento speculativo Questo tipo di conoscenza che egrave quella che procede dalla dialettica

da quel movimento di cui ha parlato in tutte queste pagine La concreta figura movendo se stessa

fa di seacute una determinatezza semplicehellip La figura che non egrave ancora momento dellrsquointero potete

intenderla come lrsquoastratto di Severino Non egrave esattamente cosigrave ma giusto per dare lrsquoidea hellipsi

eleva quindi a forma logica ed egrave nella propria essenzialitagrave il suo concreto esistere non egrave che questo

movimento ed egrave immediatamente esistenza logica Per usare i termini di de Saussure il concreto

esistere del significante egrave quello di essere significato quindi il significante si pone come significato

e essere significato lo fa essere significante Egrave questo il movimento Egrave perciograve inutile addossare

dallrsquoesterno il formalismo al contenuto concretohellip Cioegrave immaginare che sia possibile dallrsquoesterno

cioegrave dal di fuori di questo movimento quindi dal di fuori del linguaggio trovare un qualche cosa

che renda conto del linguaggio hellipquesto egrave in lui stesso il passare nel formalismo il quale perograve cessa

di essere formalismo esteriore giaccheacute la forma egrave essa stessa il connaturato divenire del contenuto

concreto Sta dicendo che egrave in questo movimento che il contenuto diventa il concreto Contro la

scienza dice ancora Tale natura del metodo scientifico per cui esso da una parte non egrave separato dal

contenuto dallrsquoaltra determina da se stesso il proprio ritmo ha come si egrave giagrave ricordato la sua peculiare

30

rappresentazione nella filosofia speculativa ndash Quello che qui si dice esprime invero il concetto ma non

ha maggior valore di una anticipata asseverazione La veritagrave di essa non sarebbe al suo posto in questa

esposizione che almeno in parte ha carattere narrativo Neacute alcuno potrebbe piugrave efficacemente

confutarla controasserendo che la cosa non sta cosigrave ma in questo e in quellrsquoaltro modo riesumando e

ricantando viete rappresentazioni presentate come veritagrave inconcusse e notorie o imbandendo e

asserendo qualche novitagrave tratta fuori dal reliquiario dellrsquointuizione divina Nel Capitolo IV (58) dice

Nello studio della scienza tutto sta quindi nel prendere su di seacute la fatica del concetto Prendere su di seacute

la fatica del concetto significa per dirla con Heidegger mettere a tema e problematizzare

qualcosa non soltanto enunciarlo ma interrogarlo Da qui la fatica del concetto quando io dico

qualche cosa occorre che io cominci a domandarmi di cosa sto parlando quando parlo di quella

cosa e percheacute sto parlando in quel modo che cosa mi supporta nel dire ciograve che sto dicendo quali

argomentazioni sto utilizzando Egrave questa la fatica del concetto La scienza richiede attenzione

intorno al concetto come tale e intorno alle determinazioni semplici come quelle per es dellrsquoessere-in-

seacute dellrsquoessere-per-seacute dellrsquoeguaglianza con se stesso ecc esse sono infatti puri automovimenti che si

potrebbero chiamare anime se il loro concetto non designasse qualcosa di piugrave elevato che non quelle

Parlando di essere in seacute di essere per seacute ecc si parla di un automovimento di qualcosa che egrave

sempre in movimento cioegrave non sono elementi statici lrsquoin seacute cosigrave come il per seacute non egrave immobile

egrave movimento Adesso parla del raziocinare Lui distingue tra ragione raziocinante e ragione

speculativa La ragione raziocinante egrave quella prettamente logica quella che vuole arrivare alla

veritagrave senza tenere conto della speculazione cioegrave senza tenere conto della fatica del concetto hellipil

raziocinare egrave la libertagrave staccata dal contenuto egrave un fatuo aggirarsi al di sopra di esso a questa fatuitagrave

si addossa il compito di abbandonare tale libertagrave il compito non giagrave di essere un arbitrario principio

motore del contenuto anzi di calare in esso quella libertagrave di farlo muovere mediante la sua propria

natura - ossia mediante il Seacute in quanto non gli appartiene - e di contemplare questo movimento Come

che si immagina che le cose siano quello che sono per virtugrave propria e non percheacute la coscienza le

rende quello che sono Poco piugrave avanti Lrsquointendere che il contenuto non sia cosigrave o cosigrave egrave il meramente

negativo egrave il punto supremo che non va oltre seacute verso un nuovo contenutohellip Se egrave meramente negativo

egrave ligrave egrave falso e sta ligrave e quindi non va oltre verso un nuovo contenuto che si produce come risultato

del movimento che dal negativo torna verso il positivo cioegrave ciograve che si egrave posto Il positivo va inteso

in questo modo come ciograve che si pone hellipanzi per avere ancora un contenuto si deve raccattare

qualche cosrsquoaltro donde che sia Cioegrave egrave costretto a pensare a un qualche che egrave fuori del linguaggio

fuori da questo movimento che non egrave altro che il movimento della parola Egrave la riflessione dellrsquoIo

vuoto la fatuitagrave del suo sapere Ma tale fatuitagrave non dice soltanto che egrave futile quel contenuto ma che lo

egrave anche un tal modo di intendere esso egrave infatti il negativo che non scorge in seacute il positivo Il negativo

in quanto staccato dal positivo da ciograve che si sta ponendo quindi egrave messo ligrave immobile il caput

mortuum di cui parlava Poicheacute questa riflessione non consegue la sua stessa negativitagrave a morsquo di

contenutohellip Non prende il negativo come il contenuto della parola hellipessa non egrave affatto nella cosa

ma sempre oltre con lrsquoaffermazione del vuoto essa srsquoimmagina quindi di esser sempre piugrave in lagrave che non

una riflessione ricca di contenuto Invece come si egrave mostrato sopra nel sapere concettivo il negativo

appartiene al contenuto stesso e sia come suo immanente movimento e determinazione sia come loro

intiero egrave esso stesso il positivo Il negativo egrave esso stesso il positivo percheacute la condizione affincheacute il

positivo possa essere quello che egrave Torniamo allrsquoesempio della parola Il dire non crsquoegrave senza il ciograve

che dico percheacute se dico dico necessariamente qualcosa il ciograve di cui dico egrave il negativo rispetto al

mio dire nel senso che egrave unrsquoaltra cosa si oppone ma senza questo altro senza il negativo senza

questa opposizione non crsquoegrave neanche il mio dire percheacute il mio dire deve tenere conto di questo

negativo per potere essere quello che egrave per potere essere qualcosa Preso come resultato ciograve che da

questo movimento sorge egrave il negativo determinato e quindi altrettanto un contenuto positivo Questo

negativo lo determino lo indico in quanto qualche cosa un qualche cosa di cui devo tenere conto

in quanto tale egrave un positivo qualcosa che si pone Ma se si considera che un tale pensare ha un

31

contenuto sia esso contenuto di rappresentazioni o di pensieri o della loro mescolanza si vedragrave come

esso abbia anche un altro lato che gli rende difficile lrsquoatto concettivo La natura caratteristica di questo

lato egrave in stretta interdipendenza con la sopra rilevata essenza dellrsquoidea o meglio esprime lrsquoidea stessa

in quanto essa appaia come movimento che egrave atto dellrsquoapprendere per pensieri Cosrsquoegrave lrsquoidea Sta

dicendo che lrsquoidea egrave questo movimento egrave lrsquoatto dellrsquoapprendere ma lrsquoatto dellrsquoapprendere non egrave

altro che lrsquoatto che compie il mio dire nella direzione del ciograve di cui dico egrave in questa direzione che

va In questo movimento ci sta dicendo Hegel egrave lrsquoidea lrsquoidea di qualcosa noi pensiamo attraverso

idee Come dunque nel suo comportamento negativo di cui si egrave testeacute discorso il pensiero raziocinante

egrave esso medesimo il Seacute nel quale il contenuto ritornahellip Il pensiero raziocinante immagina che il Seacute

sia un qualche cosa che non egrave il risultato di un movimento ma qualcosa per se stesso hellipcosigrave per

contro nel suo conoscere positivo il Seacute egrave un soggetto rappresentato al quale il contenuto si riferisce come

accidente e predicato Quindi il contenuto egrave qualche cosa che si riferisce a un accidente non a

qualcosa che egrave necessario percheacute il Seacute possa esistere egrave qualcosa che gli si appiccica Questo soggetto

costituisce la base alla quale il contenuto viene legato e sulla quale il movimento corre su e giugrave

Diversamente nel pensiero concettivo poicheacute il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come

il divenire di questrsquoultimo il Seacute non egrave un quieto soggetto che immoto sostenga gli accidentihellip Qui

Hegel egrave chiarissimo Il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come il divenire di

questrsquoultimo Cioegrave il soggetto non egrave altro che il divenire dellrsquooggetto Come diviene lrsquooggetto

Torniamo allrsquoesempio di prima questo oggetto cioegrave ciograve di cui dico diviene il mio dire Capite

benissimo che senza il mio dire non crsquoegrave ciograve di cui dico ma senza ciograve di cui dico non crsquoegrave neanche il

mio dire In questo modo dice il soggetto non egrave un soggetto quieto a cui possono capitare o no

delle cose ma egrave il risultato di un movimento hellipegrave anzi lrsquoautomoventesi concetto che riprende in seacute le

sue determinazioni Automoventesi si muove da seacute non crsquoegrave qualcosa che lo muova

Lrsquoautomoventesi del mio dire che si riprende in quanto diventa ciograve che sto dicendo a questo

punto diventa il Seacute percheacute a questo punto effettivamente il mio dire dice qualcosa In tale

movimento vien travolto anche quel quiescente soggetto questo penetra nelle differenze e nel contenuto

e invece di starsene immoto di fronte alla determinatezza la costituisce piuttostohellip Sta dicendo che

egrave il soggetto che costituisce la determinatezza Tenete conto che ha appena detto che il soggetto

non egrave qualcosa di immoto il soggetto egrave il fare il mio fare o per dirla alla Heidegger egrave il progetto

il mio essere sempre progettato Il saldo terreno che il raziocinare ha nel soggetto quiescentehellip

Soggetto quiescente io sono qua e conosco quella cosa lagrave hellipvacilla dunque e soltanto questo

movimento diviene lrsquooggetto Lrsquooggetto per Hegel egrave questo movimento non egrave la cosa in seacute un quid

lrsquooggetto egrave il movimento stesso Il soggetto che riempie il proprio contenuto cessa di scavalcarlo neacute

puograve avere altri predicati e accidenti Il soggetto riempie il proprio contenuto attraverso questo

movimento cioegrave il ciograve di cui dico riempie il mio dire In effetto quindi il contenuto non egrave piugrave predicato

del soggetto ma egrave la sostanza lrsquoessenza e il concetto di ciograve intorno a cui verte il discorso Si immagina

generalmente che il contenuto sia il predicato del soggetto Hegel dice no il contenuto anzicheacute

essere ciograve che se predica del soggetto egrave la sostanza egrave lrsquoessenza stessa dice egrave il concetto di ciograve intorno

a cui verte il discorso Egrave una nozione di sostanza che ovviamente non egrave quella che la filosofia

prima di lui ha sempre posto Qui la sostanza egrave pensata come movimento come il risultato di

questo movimento Il pensare per rappresentazioni si dirige per sua natura secondo accidenti o

predicati e a ragione va oltre di quelli percheacute non sono che predicati e accidentihellip Del soggetto si puograve

predicare quello che si vuole una volta che si egrave predicato egrave come se si andasse oltre il soggetto Ad

esempio Giuseppe mangia la marmellata Il fatto che ci sia un Giuseppe viene sorpassato

aggirato dal fatto che sta mangiando la marmellata a quel punto egrave questo che conta hellip ma esso

viene ora frenato nel suo corso giaccheacute ciograve che nella proposizione ha la forma di predicato egrave la sostanza

stessa Qui crsquoegrave una questione abbastanza complessa Dice che questo pensare viene frenato nel suo

correre sempre avanti immaginando che il soggetto abbia dei predicati che gli si appiccicano come

se fossero delle cose esterne a lui Dice che viene frenato in questa corsa percheacute dice il concetto di

32

ciograve intorno a cui verte il discorso Cosa vuol dire questo Che ciograve che si pone come il predicato egrave la

sostanza cioegrave il risultato di un movimento Dire che Giuseppe mangia la marmellata di per seacute non

sarebbe nulla se non fosse che il predicato ndash il suo mangiare la marmellata ndash diventa la stessa

sostanza diventa ciograve che rende sostanziale questa proposizione Vi faccio un esempio piugrave semplice

immaginate questa proposizione come il concreto di cui parla Severino Dire che la forma di

predicato egrave la sostanza stessa egrave come dire che questi elementi non sono piugrave isolabili in quanto

predicati di un soggetto per cui il predicato egrave lrsquoazione che fa il soggetto ma sono nel concreto e

cioegrave questo predicato egrave quello che egrave nel concreto Ricordate la proposizione ldquoquesta lampada che

egrave sul tavolordquo il fatto di stare sul tavolo non egrave qualche cosa che si appiccica alla lampada Egrave questo

che Hegel intende con sostanza egrave il concreto lrsquointero per cui ldquoquesta lampada che sul tavolordquo egrave

il concreto lrsquointero che non egrave quindi isolabile con soggetto e predicato Subisce esso per

raffigurarcelo cosigrave un contraccolpo comincia dal soggetto come se questo stesse a fondamento ma poi

dato che predicato egrave anzitutto la sostanza trova che il soggetto egrave passato a predicato e che con ciograve egrave tolto

e daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una massa totale e indipendente il pensiero non piugrave

errare liberamente qua e lagrave anzi egrave trattenuto da una tal pesantezza Sta dicendo che si pone il soggetto

come punto di inizio ndash io penso - come se dice Hegel stesse a fondamento Qui sta criticando

Cartesio Si passa quindi al predicato una volta che si egrave passati al predicato del soggetto che ne

egrave Egrave tolto percheacute in questo passaggio in questo andare dal soggetto al predicato una volta che egrave

arrivato al predicato toglie il soggetto Dice daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una

massa totale e indipendente il pensiero non piugrave errare liberamente qua e lagrave se il predicato mi dice che

cosrsquoegrave il soggetto a questo punto il soggetto diventa il predicato A egrave B una volta che sono arrivato

alla B so che cosrsquoegrave la A e a questo punto la A non mi interessa piugrave Altrimenti il soggetto egrave da prima

posto a fondamento come il Seacute oggettivo e fisso di qui il movimento necessario procede verso la

molteplice varietagrave delle determinazioni o dei predicatihellip Il soggetto fisso che predica sulle varie cose

hellipqui al posto di quel soggetto subentra lo stesso Io che sa ed egrave il vincolo dei predicati non che il soggetto

che li sostiene Se io pongo le cose in questa maniera il soggetto diventa lrsquoIo che sa percheacute conosco

il predicato percheacute predico di questa cosa certe determinazioni e quindi so sempre fuori della

dialettica naturalmente per cui di fatto secondo Hegel non so niente egrave solo qualche cosa che si

egrave appiccicato al soggetto ma che ha escluso la fatica del concetto Ma mentre quel primo soggetto

entra nelle determinazioni stesse e ne egrave lrsquoanima il secondo Soggetto quello che sa trova tuttora nel

predicato quel primo soggetto col quale vuole giagrave avere chiusa la partita e oltre il quale vuole essere

tornato in se stessohellip Crsquoegrave il primo soggetto quello immobile fisso che si rivolge al predicato ndash

soggetto che predica le varie determinazioni poi crsquoegrave lrsquoIo che sarebbe il soggetto che sa Quindi

crsquoegrave un primo soggetto che entra nelle determinazioni e poi un soggetto che sa a questo punto delle

varie determinazioni Ma dice il secondo soggetto quello che sa trova nel primo soggetto il

predicato Vediamo di rendere la cosa piugrave semplice utilizzando Peirce Il primo soggetto egrave la A

La A muove verso B in quanto suo predicato A questo punto il primo soggetto la A trova un

secondo soggetto che egrave quello che sa che la A egrave B e immagina a questo punto di avere confermato

il primo soggetto attraverso questo movimento che non egrave un vero e proprio movimento ma un

andare verso qualcosa e stabilirlo (61) Quanto sopra si egrave detto puograve venire formalmente riespresso

dicendo che la natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di

soggetto e predicato) viene distrutta dalla proposizione speculativa cosigrave la proposizione identica in cui

trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento Qui sta ponendo una questione

interessante percheacute in questo giudicare di cui parlava prima cosa accade esattamente Dice la

natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di soggetto e

predicato) viene distrutta dal fatto che soggetto e predicato non sono piugrave disgiunti non sono piugrave

figure ma momenti di un intero il soggetto che vorrebbe scindersi dal suo predicato si ritrova

invece cosigrave dice Hegel preso in un movimento che egrave quello del pensiero speculativo in cui il

predicato ritorna sul soggetto perograve modificandolo Lui parla di primo soggetto di secondo

33

soggetto ma in realtagrave potremmo dire che egrave lo stesso soggetto ma in quanto modificato dal fatto

che il secondo soggetto ritorna sul primo Questo sapere in effetti modifica percheacute se io dico che

A egrave B una volta stabilita la B cioegrave il predicato di A viene modificata anche la A la A diventa

cioegrave unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave isolabile ma esiste soltanto in questa relazione con B Ecco

percheacute dice che viene distrutta dalla proposizione speculativa La proposizione speculativa che egrave

quella che avanza Hegel distrugge questa idea che sia possibile scindere il soggetto dal predicato

Il soggetto va verso il predicato e il predicato torna nel soggetto il secondo soggetto torna indietro

e modifica il primo Quindi parlare di soggetto e predicato che se vi ricordate era la questione

che poneva Severinohellip non sono la stessa cosa percheacute uno egrave soggetto e lrsquoaltro predicato lui

utilizzava quel suo sistema (A=B)=(B=A) Hegel egrave piugrave semplice dice che questa idea di poter

separare soggetto e predicato viene distrutta dal fatto che una volta che ho stabilito la B questo

modifica la A la A non egrave piugrave la A di prima prima che ci fosse questa uguaglianza Egrave la stessa cosa

che dice Peirce quando dice A egrave B o A=B una volta che ho stabilito questa relazione A e B non

sono piugrave la stessa cosa di prima Dicendo che A egrave B la A non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave

isolabile da questa relazione la A egrave quella che egrave in quanto presa nella relazione hellipcosigrave la

proposizione identica in cui trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento La

proposizione identica quella che vorrebbe stabilire unrsquoidentitagrave tra soggetto e predicato contiene

questo contraccolpo questo ritorno per cui la A e la B non sono piugrave la stessa cosa Tutta la

Fenomenologia dello spirito vuole dire questo qual egrave il modo in cui facciamo esperienza della

coscienza Solo attraverso questo movimento ci rendiamo conto della coscienza ci rendiamo

conto che siamo linguaggio soltanto in questo movimento in cui viene distrutta lrsquoidea che il mio

dire sia altro da ciograve che dico oppure che il mio dire possa stabilire con certezza una certa cosa o

che le cose esistano fuori dal mio dire Ciograve che dico qualunque cosa sia fosse anche questo

posacenere egrave allrsquointerno di questo gioco in cui il mio dire trova il ciograve di cui dico ponendo quindi

unrsquoobiezione a tutto il realismohellip Egrave il linguaggio ciograve per cui qualcosa mi si dagrave per cui qualche

cosa mi appare indipendentemente dal modo in cui mi appare ma se mi appare egrave percheacute crsquoegrave il

linguaggio crsquoegrave questa distanza che la parola inaugura tra il dire e il ciograve di cui dico senza questa

distanza non crsquoegrave niente cessa il linguaggio e di conseguenza a seguire cessa tutto Un tale conflitto

della forma di una proposizione in genere e dellrsquounitagrave del concetto che distrugge quella formahellip Lrsquounitagrave

del concetto distrugge la forma percheacute la forma diventa un momento del concetto e quindi non

egrave piugrave la forma di prima hellipegrave simile a ciograve che nel ritmo ha luogo tra il metro e lrsquoaccento il ritmo risulta

dalla librantesi medietagrave e unificazione del metro e dellrsquoaccento Pensate a una poesia crsquoegrave il metro ma

poi crsquoegrave anche lrsquoaccento lrsquoaccento egrave il punto dove cade la battuta Similmente anche nella

proposizione filosofica lrsquoidentitagrave di soggetto e predicato non deve annientare la loro differenza espressa

nella forma della proposizione anzi la loro unitagrave deve risultare come armonia Rimangono figure ma

in quanto momenti di un intero cioegrave rimangono figure non egrave che svaniscono lrsquouna nellrsquoaltra La

forma della proposizione egrave il riapparire del senso determinato cioegrave lrsquoaccento che ne distingue il

contenutohellip Lui usa lrsquoaccento come metafora per indicare la determinatezza di qualche cosa

Lrsquoaccento sarebbe il determinare qualche cosa hellipche pertanto il predicato esprima la sostanza e che

il soggetto srsquoimmerga pur esso nellrsquouniversale ecco lrsquounitagrave in cui quellrsquoaccento si smorza Questo

accento cioegrave la determinatezza di un qualche cosa si smorza nel senso che non diventa caput

mortuum ma egrave viva fa parte di quellrsquounitagrave in cui lrsquoaccento si smorza cioegrave perde la sua rilevanza

percheacute allrsquointerno di un intero Cerchiamo di render chiaro il giagrave detto mediante qualche esempio

Nella proposizione Dio egrave lrsquoessere predicato egrave lrsquoessere ed ha un significato sostanziale nel quale il

soggetto si scioglie Cioegrave dicendo che Dio egrave lrsquoessere lrsquoessere diventa la sostanza della proposizione e

la parola Dio si scioglie in questa sostanza percheacute diventa lrsquoessere Come dire A egrave B B egrave ciograve che egrave

la A e la A si scioglie ma sappiamo che lui non parla mai di questo scioglimento percheacute le figure

rimangono figure anche se momenti di un tutto Qui ldquoessererdquo non devrsquoessere il predicato ma

lrsquoessenza con ciograve Dio sembra cessar di essere ciograve che egli egrave mediante la posizione della proposizione

34

ossia il soggetto fissato Il pensare anzicheacute progredire nel passaggio dal soggetto al predicato dato che

il soggetto va perduto si sente piuttosto frenato e risospinto al pensamento del soggetto sentendone la

mancanza Dio egrave lrsquoessere certo ma lrsquoessere egrave Dio Egrave come se volesse tornare indietro per salvare

questo Dio che sembrerebbe scioltosi nellrsquoessere hellipo daccheacute il predicato fu espresso esso stesso come

un soggetto come lrsquoessere come lrsquoessenza che esaurisce la natura del soggetto il pensare trova il soggetto

immediatamente anche nel predicato e ora invece di aver raggiunta la libera posizione del raziocinare

andando nel predicato in se stesso il pensare egrave ancora immerso nel contenuto o per lo meno egrave presente

lrsquoesigenza di essere immerso in esso Togliendo il movimento egrave come se si dovesse fissare ora lrsquouno e

ora lrsquoaltro solo che fissato uno scompare lrsquoaltro e viceversa devo trovare un modo per fare esistere

entrambi Egualmente se si dice lrsquoeffettuale egrave lrsquoUniversale anche qui lrsquoeffettuale in quanto soggetto

sfuma nel suo predicato LrsquoUniversale non deve avere soltanto la significazione del predicato quasi che

la proposizione venga a dire che lrsquoeffettuale egrave universale anzi lrsquoUniversale deve esprimere lrsquoessenza

dellrsquoeffettuale Quando dico che una cosa egrave quellrsquoaltra questrsquoaltra deve dire lrsquoessenza della prima

Il pensare quindi allorcheacute trovandosi nel predicato vien rinviato al soggetto perde la sua solidificata

base oggettiva che nel soggetto aveva e nel predicato non torna in dietro in se stesso bensigrave nel soggetto

del contenuto Il pensare quando si trova nel predicato quando A egrave B A si trova nella B ma viene

rinviata al soggetto alla A Quindi il predicato perde la sua solidificata base oggettiva che nel

soggetto aveva Qual egrave la sua solidificata base oggettiva Il dire che una cosa egrave questo cioegrave che A egrave

B Ma comrsquoegrave che perde questa sua soliditagrave oggettiva Percheacute il predicato non torna indietro in se

stesso ci dice bensigrave nel soggetto del contenuto Potremmo dirla cosigrave il pensare muove verso il

predicato ma andando verso il predicato non torna indietro in se stesso bensigrave nel soggetto del

contenuto cioegrave ritorna nella A Quando io dico che A egrave B passo dalla A alla B la B egrave il predicato

e questo predicato vorrebbe consolidarsi come qualcosa di oggettivo ma come fa a consolidarsi

come qualcosa di oggettivo se dipende dalla A che lo fa esistere Torniamo allrsquoesempio iniziale

del dire e del ciograve di cui dico Egrave come se il ciograve di cui dico volesse consolidarsi per conto suo senza il

mio dire come se il significato volesse porsi senza il significante Ovviamente non puograve non puograve

esistere il significato senza il significante non puograve la B esistere senza la A Questo per indicare

sempre il movimento tutte queste cose fanno parte di un movimento La cosa che sta continuando

a dirci egrave che egrave impossibile isolare gli astratti da concreto senza che questo concreto si disgreghi

ma non puograve disgregarsi percheacute gli astratti vivono di questo concreto Egrave questo lrsquoapparente

paradosso gli astratti non esistono senza il concreto Quindi ponendo la questione distinguendo

soggetto e predicatohellip il soggetto sigrave si muove nel predicato ma questo predicato non crsquoegrave senza il

soggetto una volta che ho posto il predicato non ho tolto il soggetto non si egrave dissolto Se io dico

che A egrave B la B non dissolve la A ma anzi si instaura a questo punto una relazione tra B e A che

rende questi due elementi indissolubili li pone cioegrave in un concreto li pone in un movimento

dialettico Egrave una parte complessa questa ma se pensate a tutto ciograve in effetti non fa altro che

continuare a dire egrave che devo tenere conto di questo movimento se voglio avere coscienza delle

cose sennograve non ne ho coscienza Coscienza nel senso di co-scienza cioegrave averne scienza

Semplicemente le percepisco ne ho coscienza nel senso in cui tutti siamo coscienti ma non

abbiamo scienza cioegrave non sappiamo che cosa sta accadendo non sappiamo percheacute pensiamo come

pensiamo non sappiamo percheacute diciamo le cose che diciamo ci accorgiamo che succede qualche

cosa ma egrave tutto ligravehellip e questa non egrave la filosofia per Hegel la filosofia egrave speculativa cioegrave deve

pensare farsi carico della fatica del concetto quindi interrogare il concetto Questo egrave lrsquoobiettivo

di Hegel

19 giugno 2019

Siamo a pag 54 (65) In effetto anche il pensare non speculativo ha il suo diritto che egrave bensigrave validohellip

Il pensiero speculativo sarebbe il pensare non filosofico hellipma non puograve venir preso in considerazione

35

in sede di proposizione speculativa Se si vuole fare filosofia occorre un pensare speculativo e non il

pensare comune Il superamento della forma della proposizione non puograve avvenire in guisa immediata

neacute in forza del suo mero contenuto Il superamento della forma della proposizione quindi andare

al di lagrave della forma per intenderne il contenuto non avviene in modo immediato cosigrave come spesso

si immagina la proposizione non dice come le cose stanno Questa sarebbe la forma immediata

No dice la cosa egrave piugrave complicata Infatti dice Deve anzi esprimersi il movimento oppostohellip

Opposto allrsquoimmediato lrsquoopposto di immediato egrave mediato naturalmente hellipesso non ha da essere

solamente quellrsquointeriore freno devesi invece presentare quel ritornare in seacute del concetto Egrave sempre

questa la questione il ritornare in seacute del concetto cioegrave questo movimento dialettico dove lrsquoin seacute egrave

lrsquoinizio del movimento verso il per seacute per seacute che deve ritornare allrsquoin seacute Per farla piugrave semplice egrave

come dire che il significante deve andare al significato e dal significato deve ritornare al

significante percheacute il significante sia un significante In questo movimento ambedue rimangono

come direbbe Hegel delle figure significante e significato non scompaiono non egrave che uno trapassa

dileguandosi nellrsquoaltro ma permangono come figure ma restando come figure diventano

momenti del segno cioegrave dellrsquointero non sono piugrave disgiungibili ma esistono entrambi in quanto

momenti del segno Questo movimento tra significate e significato egrave quel qualcosa che per usare

le parole di Hegel dagrave contezza della relazione inscindibile tra i due cioegrave non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro

Questo movimento costituente il compito della dimostrazione egrave il movimento dialettico della

proposizione stessa Solo esso egrave lrsquoelemento effettualmente speculativohellip Quando lui parla di

speculativo intende questo movimento hellipe solo lrsquoenunciazione del movimento medesimo egrave

rappresentazione speculativa Come proposizione lo speculativo egrave solamente il freno interiore egrave il

ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza determinata Dice che come proposizione lo

speculativo egrave solamente un freno nel senso che impedisce il precipitarsi a stabilire la veritagrave la

veritagrave come predicato del soggetto hellipegrave il ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza

determinata Speculativo in effetti non egrave altro che il ritorno dellrsquoin seacute al per seacute privo di esistenza

determinata cioegrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato in seacute Spesso perciograve noi ci vediamo

rinviati dalle esposizioni filosofiche a questa interiore intuizione venendoci cosigrave rifiutata lrsquoesposizione

da noi richiesta del movimento dialettico della proposizione Sta facendo una critica alle filosofie che

lo hanno preceduto dove anzicheacute esserci questo movimento speculativo di fatto riscontra una

intuizione interiore un intuito per cui egrave cosigrave La proposizione deve esprimere ciograve che il vero egrave ma

esso egrave essenzialmente Soggetto egrave solo il movimento dialettico ritmo autoproducentesi che si spinge oltre

e ritorna in se stesso Non ci sta dicendo altro che cosrsquoegrave il vero il vero egrave questo movimento

movimento dellrsquoin seacute che si spinge verso il per seacute e diventato il per seacute ritorna sullrsquoin seacute e fa dellrsquoin

seacute il Seacute (66) A questo proposito si puograve rammentare come anche esso il movimento dialettico abbia a sue

parti o elementi delle proposizioni sembra quindi che la segnalata difficoltagrave non faccia che ritornare

e sia una difficoltagrave della cosa stessa Anche il movimento dialettico egrave fatto di proposizioni non puograve

ovviamente non esserlo quindi ogni proposizione presenta la stessa difficoltagrave quella di dover

essere portata al concetto Ciograve assomiglia a quel che succede nella dimostrazione usuale quando i

fondamenti dei quali essa si vale abbisognano ancora di una fondazione e cosigrave allrsquoinfinito Peraltro

una tal forma della ricerca del fondamento e della condizione appartiene a quel dimostrare da cui

differisce il movimento dialettico appartiene quindi alla conoscenza esteriore Cioegrave lrsquoidea che la

conoscenza venga da fuori dalla coscienza Quanto a quel movimento il suo elemento egrave il concetto

puro cosigrave esso ha un contenuto che in lui stesso egrave giagrave in tutto e per tutto soggetto Cioegrave lrsquointero Questo

contenuto che egrave nel movimento diventa soggetto cioegrave qualche cosa che agisce e agisce nel senso

che muove lrsquoin seacute verso il per seacute e che ritorna allrsquoin seacute Egrave in questo senso che egrave soggetto nel senso

che agisce che fa che opera nel senso dellrsquoἔργον il fare quando parla di soggetto egrave colui che fa

Non si dagrave quindi contenuto alcuno comportantesi come quel soggetto che starebbe a fondamento e al

quale converrebbe il suo significato come un predicato presa nella sua immediatezza la proposizione egrave

una forma soltanto vuota Se non portiamo questa proposizione al concetto egrave una forma vuota

36

non dice niente Ma per portarla al concetto egrave necessario che ci facciamo carico di questo

movimento cioegrave del muoversi del mio dire verso il ciograve di cui dico del significante verso il

significato e viceversa Hegel dice che questo movimento non avveniva prima di lui Il problema

era sempre riprendendo i termini di de Saussure che il significante ha un significato ed egrave quel

significato il ciograve di cui si dice si perdeva quindi la relazione inscindibile tra i due nel senso che

il significante egrave quello che egrave per il significato ma anche il significato egrave quello che egrave percheacute crsquoegrave un

significante cioegrave il mio dire egrave tale percheacute crsquoegrave un ciograve di cui sto dicendo egrave viceversa (67) Non meno

del comportamento raziocinante allo studio della filosofia egrave drsquoimpaccio la non raziocinante presunzione

di veritagrave fatte Chi le possiede pensa che non sia piugrave necessario ritornare su di esse anzi postele a

fondamento stima non solo di poterle esprimere ma anche di potere con esse sentenziare e condannare

Qui sta parlando del modo di pensare comune ancora oggi non egrave cambiato niente Per questo

verso urge che con la filosofia si ricominci a fare sul serio (68) Quanto alla filosofia genuina noi

vediamo come lrsquoimmediata rivelazione del divino e il buon senso che non si egrave mai curato di coltivarsi

neacute con la filosofia neacute con altra forma del sapere si considerino senzrsquoaltro quale perfetto equivalente e

ottimo surrogato della lunga via della cultura di quel ricco e profondo movimento per cui lo spirito

giunge al sapere quasi come si decanta la cicoria quale surrogato del caffegrave Egrave penoso notare come

lrsquoinsipienza e il pacchianismo senza gusto neacute linea incapace di fermare il pensiero su proposizioni

astratte singolarmente prese e ancor meno sul loro nesso si atteggino ora a libertagrave e tolleranza del

pensiero ora a genialitagrave (69) Viceversa scorrendo tra i facili argini del buon senso il natural

filosofare riesce tuttrsquoal piugrave a fornire una retorica di veritagrave banali se gli si mostra che queste non dicono

nulla esso assicura per contro di averne in cuore il senso e il contenuto e che altrettanto deve avvenire

negli altri mentre presume di essere giunto merceacute lrsquoinnocenza del cuore e la purezza della coscienza e

simili a dire lrsquoultima parola su cui non si possa sollevare eccezione e oltre la quale non possa esigersi

progresso alcuno Si trattava peraltro di far sigrave che ogni miglior valore non rimanesse nei precordi anzi

da questo pozzo venisse tratto alla luce del giorno Ci si sarebbe potuto da un pezzo risparmiar la fatica

di mettere in mostra delle veritagrave di questo genere esse infatti si trovano da secoli nel catechismo nei

proverbi popolari ecc ndash Di tali veritagrave egrave facile cogliere lrsquoindeterminatezza e la stortura come egrave facile

mostrare alla loro e nella loro coscienza una veritagrave opposta Mentre una coscienza cosigrave ridotta tenta di

sottrarsi alla confusione ricadragrave in una nuova e protesteragrave che e cose stanno indiscutibilmente cosigrave e

cosigrave e che il resto sono sofisticherie espressione corrente del senso comune contro la ragione coltivata

allo stesso modo che lrsquoinsipienza filosofica pretende di definire una volta per sempre con la parola

fantasticherie la filosofia Poicheacute il senso comune fa appello allrsquooracolo interiore del sentimento rompe

ogni contatto con chi non egrave del suo parere esso egrave costretto a dichiarare di non aver altro da dire a colui

che non trovi e non senta in se stesso la medesima veritagrave - in atri termini esso calpesta la radice

dellrsquoumanitagrave Come dire se non lo senti anche tu non posso spiegartelo Frase che si sente spesso

dire in queste circostanze (70) Se si chiedesse di una via regia verso la scienza nessuna se ne potrebbe

indicare piugrave comoda di quella che consiste nellrsquoaffidarsi al buon senso e nel leggere per andar di pari

passo con la propria etagrave e con la filosofia recensioni di scritti filosofici o percheacute no le loro

introduzioni e i primi paragrafi questi forniscono infatti i principi generali dai quali tutto dipende e

le recensioni oltre la notizia storica danno anche un giudizio che appunto percheacute tale egrave giagrave al di lagrave

della materia giudicata Qui ce lrsquoha con quelli che anzicheacute leggere pensare riflettere sule cose

leggono la quarta di copertina e pensano di avere capito tutto Questa via ordinaria si fa in maniche

di camicia il sentimento eccelso dellrsquoEterno del Sacro dellrsquoInfinito percorre invece in parametri

sacerdotali un cammino che egrave piuttosto esso stesso lrsquoimmediato essere nel centro la genialitagrave drsquoidee

profonde e originali e di sublimi lampi del pensiero Come tuttavia una tale genialitagrave non rivela ancora

la scaturigine dellrsquoessenza similmente questi razzi non sono ancora lrsquoempireo Pensieri veri e

penetrazione scientifica si possono guadagnare solo nel lavoro del concetto Cioegrave nel portare una

proposizione al concetto Soltanto esso puograve produrre lrsquouniversalitagrave del sapere la quale egrave non giagrave la

solita indeterminatezza e meschinitagrave del senso comune ma conoscenza coltivata e compiutahellip (71) Io

37

pongo dunque nellrsquoautomovimento del concetto ciograve mediante cui la scienza esistehellip Lrsquoautomovimento

del concetto egrave ciograve che fa esistere la scienza il sapere Senza questo automovimento non crsquoegrave sapere

hellipal qual proposito si potragrave osservare che i giagrave toccati ed anche altri aspetti esteriori si discostano dal

modo col quale il nostro tempo si rappresenta la natura e il carattere della veritagrave e che anzi gli sono

decisamente opposti questa osservazione sembra non promettere favorevole accoglimento al tentativo di

rappresentare il sistema della scienza in quella determinazione Si rende conto che questo modo di

porre le cose andragrave incontro a una serie di ostacoli percheacute la gente non ha voglia di pensare al

concetto cioegrave di concettualizzare di problematizzare di interrogare di chiedersi che cosa sta

facendo preferisce come diceva prima dire ldquola veritagrave egrave questardquo e basta Intanto io penso che se

per esempio il miglior succo della filosofia di Platone si fece consistere talora in quei suoi miti che

scientificamente sono privi di valore vi sono poi stati dei tempi detti perfino tempi della fantasticheria

nei quali la filosofia aristotelica fu altamente apprezzata in virtugrave della sua profonditagrave speculativa e il

Parmenide di Platone senza dubbio la sua piugrave grande opera drsquoarte della dialettica antica fu tenuto

per una vera rivelazione e per la positiva espressione della vita divina tempi nei quali non ostante la

torbida oscuritagrave di tutto ciograve che lrsquoestasi produceva quella pretesa estasi non doveva essere in effetto

altro che il concetto puro Gli antichi ci sono arrivati alla questione Parla di Platone della dialettica

antica antica ma dialettica e cioegrave crsquoera giagrave la volontagrave di giungere al concetto puro Penso inoltre

che quanto nella filosofia del nostro tempo vrsquoha di buono pone il proprio valore nella scientificitagrave e se

anche non tutti ne convengono solo merceacute la scientificitagrave il buono si mette di fatto in valore Questo

egrave sigrave attualissimo Soltanto la scienza oggi dice come stanno le cose Questa egrave la bellezza anche la

virtugrave di testi come questo e di altri che abbiamo letto e cioegrave che le cose che dicono sono sempre

presenti non sono passate di moda sono sempre qui Affrontano problemi che sono presenti

sempre percheacute anche se non lo dicono anche se non se ne accorgono sono problemi legati al

funzionamento del linguaggio e quindi sono sempre in atto

Intervento A mio avviso ciograve che si ripete egrave questa dicotomia tra retorica e logica dicotomia che puograve

assumere varie configurazioni Apollo e Dioniso la razionalitagrave e lrsquoirrazionalitagrave la calcolabilitagrave la

misurabilitagrave delle cose e di contro la ricerca di qualcosa che vada oltre la mera calcolabilitagrave ecchellip

Questa dicotomia tra retorica e logica mostra molto bene qual egrave il tentativo degli umani dei

parlanti chiudere la distanza che si avvia con il linguaggio distanza senza la quale non esisterebbe

il linguaggio perograve lrsquoidea egrave quella di chiudere questa distanza in modo da cogliere la cosa coigrave comrsquoegrave

realmente Quindi non si tiene affatto in conto che i fondamenti della logica sono retorici non

possono essere logici il logico interviene dopo ma prima occorre porre delle istanze che

consentano di incominciare a pensare in modo logico ma queste istanze sono retoriche Anche

Heidegger lo intende quando dice che veniamo dalla chiacchiera che nasciamo nella chiacchierahellip

ma non dobbiamo necessariamente morirci egrave possibile uscirne Nasciamo nella chiacchiera

nasciamo in questo modo di parlare dove lrsquoin seacute non giunge mai al per seacute ma rimane un in seacute ha

sigrave coscienza delle cose che accadono ma senza alcuna speculazione senza alcun pensiero Io posso

quindi sperare che questo tentativo di rivendicare la scienza al concetto e di rappresentarla in questo suo

peculiare elemento si faragrave strada per lrsquointima veritagrave della cosa Dobbiamo persuaderci che la natura del

vero egrave quella di farsi largo quando egrave arrivato il suo tempo e che solo allora appare quando il tempo egrave

venuto e che quindi non appare mai troppo presto neacute trova un pubblico non maturohellip Qui crsquoegrave un

pensiero che svilupperagrave piugrave avanti nel testo e cioegrave il venire a sapere dopo solo adesso noi

sappiamo percheacute egrave accaduta quella certa cosa ma mentre stava accadendo non sapevano quali

fossero le ragioni non potevano saperlo non si potevano sapere le ragioni che stavano mettendo

in atto facendo quella certa cosa e dove avrebbero portato o che avrebbero condotto a fare noi

oggi guardando indietro le vediamo queste cose Quando Hegel parla dello Spiritohellip lo Spirito egrave

il lavoro di tutti e di ciascuno un lavoro che la comunitagrave umana porta avanti un lavoro che non

egrave altro che il lavoro del concetto questa fatica del concetto e cioegrave di porre la proposizione e

volgerla in quanto concetto Il lavoro sta nel fare in modo che dal per seacute torni allrsquoin seacute quindi nel

38

senso hegeliano del termine lrsquoAufhebung cioegrave il superamento il trapassare da una cosa allrsquoaltra

egrave questo il lavoro che poi egrave il lavoro che fa il linguaggio Torniamo a de Saussure un significante

che ha il suo significato e che dal significato trapassa al significante questo il lavoro che viene

compiuto Qual egrave la portata geniale di Hegel Generalmente si suppone che soggetto e predicato

di una proposizione costituiscano quegli elementi che indicano la cosa A egrave B quindi la B non egrave

niente altro che la A Ma se ci pensate bene non crsquoegrave mai una considerazione che dalla B torni

sulla A si prende la B come vera e da ligrave si parte per fare altre cose ma la A scompare La posizione

di Hegel dice invece che il lavoro del concetto egrave di riflettere sul fatto che la B egrave sigrave la A ma una

volta che io dico che A egrave B anche la A viene modificata e non scompare rimane in quanto

modificata in quanto altro da quella A astratta di cui parlavo prima Questo lavoro egrave quello di

ricondurre quindi tutto il ldquonegativordquo al positivo sarebbe questo il compito ultimo della

Fenomenologia dello Spirito cioegrave arrivare allrsquoAssoluto Per Hegel lrsquoAssoluto non egrave nientrsquoaltro

per dirla in modo semplice che la realtagrave Ma noi sappiamo come ci ha indicato Hegel la realtagrave egrave

la coscienza la co-scienza Quindi il bello di Hegel egrave che ci mostra in questo modo che non egrave che

una volta che abbiamo detto A egrave B ci dimentichiamo della A no a questo punto la A non egrave piugrave

la A di prima egrave diventata unrsquoaltra cosa si traspone nella relazione A e B non viene cancellata

Se A egrave B della A non me ne faccio piugrave nulla percheacute so che egrave B e quindi tengo solo la B e elimino

la A che non serve piugrave a nulla a questo punto Per Hegel non egrave affatto cosigrave non solo la A non

viene tolta ma permane egrave la condizione della B Potete tenere conto di Peirce rispetto alla

questione del negativo nella formula A egrave B una volta che io ho stabilito che egrave B la A egrave il suo

negativo cioegrave ciograve che non serve piugrave che non ha piugrave nessuna utilitagrave Invece per Hegel non egrave cosigrave

non solo non la toglie di mezzo ma dice che il negativo di B la A egrave la condizione percheacute esista la

B per cui se la tolgo non esiste nemmeno la B Entrambe esistono in virtugrave dellrsquoaltra Questo

movimento che Hegel indicheragrave come il lavoro Marx lo indicheragrave come superamento della figura

del padrone nel proletariato che a questo punto diventa lui il padrone dei propri mezzi di

produzione Il proletariato elimina il padrone e diventa lui il padrone questo fatto corrisponde al

raggiungimento del Sapere Assoluto per cui non crsquoegrave piugrave il negativo In Hegel non crsquoegrave piugrave il

negativo nel momento in cui si raggiunge il Sapere Assoluto Ciograve che noi sappiamo oggi di ciograve che

egrave passato delle ragioni che hanno condotto a una certa guerra a un certo evento per chi viveva

allora le cose non erano cosigrave semplici era un continuo conflitto tra il positivo e il negativo Oggi

tutto ciograve sapendo come sono andate le cose egrave trapassato egrave diventata unrsquoaltra cosa non ci sono

piugrave quel positivo e quel negativo sono diventati ciograve che noi sappiamo oggi In questo senso Hegel

immagina il Sapere Assoluto quando alla fine non ha piugrave da combattere contro il negativo percheacute

lo ha accolto assunto in seacute A questo punto non egrave che finisce il pensiero ovviamente ma puograve

muoversi in tuttrsquoaltro modo non ha piugrave modo di combattere contro il negativo cioegrave il nemico

non crsquoegrave piugrave il nemico ciograve che egrave pensato il nemico lrsquoostacolo egrave diventato parte integrante del

positivo totalmente Ma qui bisogna spesso distinguere tra il pubblico e coloro che si atteggiano a suoi

rappresentanti e interpreti Quello si comporta in piugrave di un rispetto diversamente da questi e anzi in

modo opposto Cioegrave le persone fanno tuttrsquoaltre cose da quello che immaginano coloro che si

ritengono loro interpreti Da qui le catastrofi economiche per esempio si pensa che le cose vadano

in un certo modo e invece vanno in tuttrsquoaltra direzione Egrave accaduto qualcosa che gli interpreti

del pubblico non avevano previsto Se quello preferisce bonariamente far colpa a se stesso che

unrsquoopera filosofica non gli si addica questi altri invece certi della loro competenza riversano la colpa

sullrsquoautore Alcuni dicono saragrave cosigravehellipperograve non capisco bene invece quegli altri dicono no egrave colpa

dellrsquoautore che non ha capito niente Nel pubblico lrsquoeffetto egrave piugrave discreto che non lrsquoagitarsi di quei

morti quando seppelliscono i loro morti Questa egrave una frase famosa di Hegel Se ora il generale

discernimento egrave in media piugrave elevato la sua curiositagrave egrave piugrave sollecita il suo giudizio piugrave rapidamente si

determina cosigrave che giagrave davanti allrsquouscio sono i piedi di coloro che ti porteranno al camposanto bisogna

tuttavia saper distinguere quel piugrave lento effetto che un porsquo alla volta rettifica lrsquoattenzione cattivata da

39

asserzioni roboanti e modera il biasimo della stroncatura Naturalmente qui allude sempre alla

speculazione il pensare alle cose Cosiccheacute questo lento effetto prepara agli uni solo dopo qualche

tempo un mondo che egrave il loro mentre gli altri dopo il plauso dellrsquoattimo fuggente non avranno posteritagrave

alcuna Del resto in unrsquoetagrave nella quale lrsquouniversalitagrave dello spirito egrave fortemente consolidata e la

singolaritagrave come si conviene egrave divenuta di tanto piugrave insignificante in unrsquoetagrave in cui lrsquouniversalitagrave fa

gran conto di tutta la sua comprensione e dellrsquoadunata ricchezza e la si esige soltanto minima puograve

essere la partecipazione allrsquoitera opera dello spirito assegnata allrsquoindividuohellip Dei grandi movimenti

si vede soltanto il movimento della massa ma quello che fa lrsquoindividuo non si vede hellipcosigrave questo

deve a maggior ragione obliare se stesso - il che del resto egrave giagrave una conseguenza della natura della

scienza - e divenire e fare quel che gli saragrave possibile ma da lui si deve pretendere tanto meno quanto

meno egli puograve aspettare da seacute e puograve per seacute esigere Anche se lrsquoindividuo viene cancellato nella massa

tuttavia lrsquoindividuo egrave ciograve che rende la massa quello che egrave Egrave un invito quindi alla speculazione

da parte di ciascuno a pensare da parte di ciascuno anche se a quel tempo il singolo sembrava

obliato nella massa dove in effetti il singolo sembrava scomparire di fronte a tanti avvenimenti

mondiali Hegel invece dice no il singolo deve pretendere da seacute il pensare e affrontare il proprio

pensiero E con questo abbiamo concluso la Prefazione NellrsquoIntroduzione si occuperagrave della

questione del metodo e ci diragrave che in effetti non esiste un metodo della filosofia esiste un metodo

della trattazione della filosofia ma non puograve esserci un metodo della filosofia Il compito della

filosofia egrave di giungere al vero ma come faccio a sapere che il metodo egrave vero se ancora non so cosrsquoegrave

il vero Questione banalissima ma sempre presente Ciograve che egrave importante egrave che sia chiaro questo

progetto In fondo nella Prefazione egrave come se Hegel mostrasse qual egrave il suo progetto che poi

sviluppa per tutte le seicento pagine Il metodo egrave questo la veritagrave non egrave il risultato di un giudizio

Io giudico che questa cosa egrave vera non egrave qualcosa che procede dallrsquoesperienza dallrsquoautoritagrave o da

qualunque altra cosa La veritagrave egrave un percorso egrave un processo egrave questo lungo cammino dove passo

dopo passo io affronto una proposizione la porto al concetto e cioegrave affermando qualche cosa

tengo conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave ma una parte della veritagrave percheacute per poter essere

la veritagrave occorre che contenga anche ciograve che quella cosa non egrave che egrave altro da seacute Egrave tenendo conto

di questo che la mia asserzione diventa vera percheacute non egrave piugrave un vero parziale Egrave come se usando

le parole di Severino a questo punto io cogliessi lrsquointero cioegrave ciograve che affermo egrave lrsquoaltro da ciograve che

affermo Ciograve che affermo lrsquoin seacute egrave come una proposizione vuota che attende di essere significata

cosigrave come il significante di per seacute in quanto tale egrave vuoto senza il significato Quindi il lavoro di

cui parla Hegel egrave questo tenere conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave a meno che non tenga

conto dellrsquoaltro rispetto a ciograve che io sto affermando e cioegrave che ciograve che sto affermando egrave soltanto

una veritagrave parziale Il qualche cosa che ciograve che affermo non egrave egrave ciograve che mi consente di cogliere

come dicevo lrsquointero e quindi di incominciare il cammino verso la veritagrave La veritagrave a questo

punto egrave il movimento egrave questo muoversi dallrsquoin seacute al per seacute e viceversa dove un qualche cosa

trova nel suo altro da seacute ciograve che lo fa esistere in seacute Ponendola nei termini di de Saussure egrave molto

piugrave semplice parlando di significante e significato egrave piugrave evidente il significante non egrave niente se

non crsquoegrave un significato e se questo significato non torna sul significante per renderlo significante

alla lettera come qualcosa che significa qualcosa Questo movimento egrave esattamente il movimento

di cui parla Hegel non egrave altro da questo il significato egrave altro dal significante e infatti de Saussure

ci mette una barra rimangono due figure distinte ma al tempo stesso due momenti della stessa

cosa cioegrave il segno Quindi queste due figure restano sono imprescindibili ma sono imprescindibili

in quanto momenti del segno ndash uno non crsquoegrave senza lrsquoaltro ndash ed egrave in questo movimento che il segno

si produce direbbe Hegel Ovviamente Hegel non parla di segno non era una cosa di cui si

occupava ma indirettamente se ne sta occupando dicendoci che egrave questo movimento che fa del

segno quello che egrave questo movimento dal significante al significato e di ritorno dal significato al

significante Il significato sarebbe il per seacute sarebbe lrsquoesplicito il significante sarebbe lrsquoin seacute il

qualche cosa che muove verso un per seacute che egrave il suo significato e dal quale per seacute ricava il Seacute e

40

diventa il segno che egrave Questo egrave il lavoro di cui parla Hegel Certo lui parla di moltissime altre

cose non solo di questo ovviamente comunque il suo intendimento egrave sempre quello e questo egrave

il fondamento del suo pensiero e cioegrave che affermare qualche cosa afferma sempre comunque e

necessariamente una veritagrave parziale Non sto dicendo come stanno veramente le cose percheacute le

cose stanno ma stanno anche in altri modi Io dico che le cose stanno cosigrave che A egrave B Bene ma

una volta che ho detto questo non mi accorgo che con questa affermazione io ho modificato anche

la A Quando affermo qualche cosa il lavoro di cui parla Hegel egrave quello che mi porta ad intendere

che ciograve che affermo va al di lagrave di ciograve che io credo di affermare crsquoegrave di piugrave Qui lrsquoevocazione a Freud

egrave inevitabile crsquoegrave di piugrave in ciograve che sto dicendo Si potrebbe fantasticare il per seacute come lrsquoaltro

lrsquoinconscio quello che vi pare ma sono analogie che lasciano il tempo che trovano

Intervento Io stesso vengo modificatohellip

Sigrave egrave la coscienza in effetti che si modifica la coscienza che si rivolge allrsquoaltro da seacute ponendo a

questo punto lrsquoaltro da seacute come parte di seacute ecco il movimento Questo altro da seacute egrave parte di seacute Ciograve

che escludo affermando una certa cosa non egrave che cessa di esistere Come dicevamo tempo fa egrave la

condizione per potere affermare una certa cosa Egrave lrsquoobiezione che ponevo a Severino lrsquointero deve

essere presente in ciascun atto di parola se posso affermare ciograve che affermo egrave percheacute lrsquointero crsquoegrave egrave

presente quindi non si dagrave la contraddizione C anche percheacute se si desse come dicevamo tutto ciograve

che Severino ha scritto ne La struttura originaria sarebbe nulla non ha risolto la contraddizione C

e fincheacute la contraddizione C non egrave risolta egrave autocontraddittoria Per lui lrsquoautocontraddittorio egrave

nulla quindi La struttura originaria egrave nulla ndash per usare un sistema logico a lui molto caro Quindi

questa Prefazione ci egrave servita per dare unrsquoidea di qual egrave il progetto di Hegel di cosa ci diragrave nel

prosieguo

23 giugno 2019

NellrsquoIntroduzione Hegel si pone due questioni la prima riguarda il metodo cioegrave se sia possibile

un metodo in filosofia la seconda questione riguarda il metodo della trattazione della filosofia Il

metodo sarebbe un qualche cosa che dagrave accesso alla veritagrave perograve egrave sempre un medium e questo

comporta anche se Hegel non lo dice lrsquoargomento di Aristotele del terzo uomo cioegrave un medium

ndash un qualcosa che sta in mezzo e che consente di raggiungere lrsquoobiettivo ndash ma che cosa ci garantisce

che dal mezzo allrsquoobiettivo ci sia la possibilitagrave di raggiungere la cosa Ci vuole un altro elemento

che si faccia garante e cosigrave via allrsquoinfinito Ma veniamo alle parole di Hegel A pag 65 Secondo

una rappresentazione naturale prima di affrontare la cosa stessa ossia la reale conoscenza di ciograve che

egrave in veritagrave nella filosofia ci si dovrebbe preliminarmente intendere circa quel conoscere che viene

considerato come strumento con cui ci si impadronisce dellrsquoAssoluto o come mezzo con cui si possa

scorgerlo Quindi ci sono io crsquoegrave la conoscenza e la cosa che devo conoscere Sembra giustificata la

preoccupazione che da una parte ci possano essere diverse specie di conoscenza delle quali lrsquouna sia

piugrave idonea dellrsquoaltra al raggiungimento di quel fine supremo - giustificata cioegrave dalla possibilitagrave di

una falsa scelta fra essehellip La conoscenza puograve essere corretta ma anche scorretta hellipdrsquoaltra parte

che essendo il conoscere una facoltagrave di specie e comprensione determinate si possa senza una piugrave precisa

determinazione della sua natura e del suo limite incappare nelle nubi dellrsquoerrore invece di raggiungere

il cielo della veritagrave Questa preoccupazione deve mutarsi fin nella convinzione che tutta lrsquoimpresa del

conquistare alla coscienza mediante il conoscere ciograve che egrave in seacute sia nel suo concetto un controsenso

e che tra il conoscere e lrsquoAssoluto interceda una netta linea di divisione Ci sono io crsquoegrave il conoscere e

la cosa Tutto egrave ben distinto Se infatti il conoscere egrave lo strumento per impadronirsi dellrsquoAssolutohellip

Potete intendere lrsquoAssoluto in Hegel come la realtagrave hellipvien fatto di pensare che lrsquoapplicazione di uno

strumento a una cosa anzicheacute lasciarla comrsquoessa egrave per seacute vi imprima una forma e inizi unrsquoalterazione

Questa cosa il mio conoscere come so che non modifica la cosa e anche me Oppure dato che il

conoscere non sia uno strumento della nostra attivitagrave ma un mezzo passivo attraverso il quale giunga

41

a noi la luce della veritagrave tuttavia nemmeno cosigrave riceviamo questrsquoultima comrsquoessa egrave in seacute anzi comrsquoessa

egrave in e mediante tale mezzo Questo egrave ciograve che accade con la scienza lo strumento consente di vedere

una certa cosa ma crsquoegrave di mezzo lo strumento e io vedo lrsquoimmagine nello strumento non vedo la

cosa Nei due casi noi facciamo uso di un mezzo che produce immediatamente il contrario del suo

scopohellip Anzicheacute farci vedere la veritagrave ce la impedisce ce la inibisce ce la nega hellipossia il

controsenso sta addirittura nel far uso di un mezzo Questo egrave importante A tuttrsquooggi crsquoegrave lrsquoidea che

il mezzo potremmo dire oggi la tecnica o meglio ancora la scienza sia quello strumento che

consente di conoscere come stanno le cose ma se egrave un mezzo noi conosciamo quello che facciamo

dire alla scienza non ciograve che vogliamo conoscere Questo egrave un argomento molto fine di Hegel che

a tuttrsquooggi non egrave stato inteso da molti Sembra bensigrave che a questo inconveniente si possa ovviare con

la conoscenza nel modo come lo strumento agisce infatti tale conoscenza renderebbe possibile di detrarre

dal resultato lrsquoapporto dovuto nella rappresentazione che noi con lo strumento ci facciamo

dellrsquoAssoluto allo strumento stesso ottenendo cosigrave il vero al suo stato di purezza Cioegrave io ho quello

strumento che mi dagrave una certa immagine poi da quella certa immagine detraggo la deformazione

dello strumento ma sono daccapo Infatti dice Se non che questa correzione ci riporterebbe in

effetto al punto di prima Ho di nuovo questa cosa che devo conoscere O la conosco attraverso il

mezzo e allora conosco il mezzo e non la cosa oppure se tolgo il mezzo sono daccapo cioegrave non

conosco niente Se da una cosa formata togliamo lrsquoapporto dovuto allo strumento essa allora - nel

nostro caso lrsquoAssoluto - e di nuovo ciograve che giagrave era avanti questa fatica la quale dunque egrave superflua

Se mediante lo strumento lrsquoAssoluto come un uccello preso alla pania dovesse solo venirci avvicinato

alquanto senza che nulla vi si mutasse qualora in seacute e per seacute non fosse e non volesse essere giagrave presso

di noi esso si farebbe beffe di questa astuziahellip Qui dice la questione egrave giagrave presso di noi Qui sta

tutta la questione e cioegrave se voglio conoscere la veritagrave e mi ingegno a trovare uno strumento che

mi consenta di conoscere o anche solo di avvicinarmi alla veritagrave giagrave me la nego in questo stesso

operare Percheacute Percheacute noi siamo giagrave nella veritagrave O siamo giagrave nella veritagrave o non la troveremo

mai e non la troveremo mai per i motivi che ci sta dicendo saragrave sempre unrsquoaltra cosa rispetto ai

mezzi e agli strumenti che mi ingegno di trovare per raggiungerla Quindi se crsquoegrave la veritagrave egrave percheacute

noi siamo giagrave dentro siamo giagrave da sempre nel concreto il concreto come la veritagrave dellrsquoessente cioegrave

come il manifestarsi dellrsquoesser seacute dellrsquoessente per usare le parole di Severino Sono giagrave da sempre

nel concreto non devo adoperarmi per raggiungerlo anzi se mi adopero vuol dire che devo

astrarre dal concreto delle cose e quindi non sono piugrave nel concreto Per cogliere il concreto

lrsquoAssoluto lrsquointero se io mi adopero ad astrarre delle cose perdo il concreto Io sono giagrave da sempre

nel concreto ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave giagrave da sempre ldquoquesta lampada che egrave sul

tavolordquo questo egrave il concreto lrsquointero cioegrave la veritagrave (2) Frattanto se la tema di cadere in errore

insinua sfiducia nella scienza che senza preoccupazioni di questo genere si accinge da seacute allrsquoopera e

realmente conosce bisogna vedere come mai per contro in questa diffidenza non si debba insinuare

una diffidenza e non srsquoabbia a temere che una tale paura di errare non sia giagrave essa stessa lrsquoerrore La

scienza non puograve e allora diffido della scienza ma questo diffidare delle cose dice egrave giagrave un errore

di per seacute In effetto quella paura presuppone come veritagrave qualcosa anzi molto e ne fa base delle sue

apprensioni e delle loro conseguenzehellip Questa paura presuppone che la veritagrave sia qualche cosa di

conoscibile e che devo conoscere attraverso un mezzo uno strumento Una tale paura presuppone

cioegrave rappresentazioni del conoscere inteso come strumento e mezzo presuppone anche una differenza

di noi stessi da questo conoscerehellip Ecco qui crsquoegrave il conoscere e qua ci sono io senza tenere conto che

questo conoscere sono io Immagino il conoscere come unrsquoaltra cosa come se astraessi il conoscere

per cui ci sono io crsquoegrave il conoscere e la cosa da conoscere Ma sopra tutto presuppone che lrsquoAssoluto

se ne stia da una parte e il conoscere dallrsquoaltra per seacute e separato dallrsquoAssoluto pur essendo qualcosa di

realehellip Se egrave qualcosa di reale io la conoscenza e lrsquoAssoluto siamo la stessa cosa cioegrave io sono giagrave

nellrsquoAssoluto nella realtagrave ndash realtagrave nel senso in cui la intende Hegel ovviamente hellipovverossia

presuppone che il conoscere il quale fuori dellrsquoAssoluto egrave indubbiamente anche fuori della veritagrave sia

42

poi tuttavia veridicohellip Il conoscere se lo metto fuori della realtagrave lo metto allo stesso tempo fuori

dalla veritagrave non posso dire che una cosa egrave reale ma non egrave vera se egrave reale egrave anche vera ndash nella

tradizione funziona cosigrave E quindi compio questa operazione in cui dico che il conoscere egrave fuori

della realtagrave ma poi indicandolo come vero dico che questo conoscere egrave nella realtagrave hellipassunzione

per cui ciograve che si chiama paura dellrsquoerrore si fa invece piuttosto conoscere come paura della veritagrave La

paura della veritagrave cioegrave la paura connessa con lrsquoaccogliere il fatto che siamo giagrave nella veritagrave La

veritagrave come dicevo prima non egrave altro che lrsquoapparire dellrsquoesser seacute dellrsquoessente lrsquoapparire delle cose

cosigrave come mi appaiono Questa conseguenza risulta dal fatto che lrsquoAssoluto solo egrave vero o il Vero solo egrave

assoluto Contro tale conseguenza si potrebbe sollevar lrsquoeccezione che un conoscere il quale non conosca

- come la scienza invece richiede - lrsquoAssoluto egrave tuttavia anche verohellip Si potrebbe sollevare questa

eccezione e cioegrave che ci sia un Assoluto che non si conosce ma che egrave vero hellipe che il conoscere in

generale quando pur fosse incapace di attingere lrsquoAssoluto potrebbe tuttavia esser capace di altra

veritagrave Ma noi vediamo appunto che un tale dibattito va a finire in unrsquooscura differenza tra un Vero

assoluto e un Vero comune e che lrsquoAssoluto il conoscere ecc sono termini i quali presuppongono un

significato che occorre da prima industriarsi di attingere Si parla di vero assoluto di vero comune

ma di che cosa stiamo parlando si chiede Invece di rompersi il capo con simili inutili

immaginazioni e chiacchiere intorno al conoscere come strumento per impossessarsi dellrsquoAssoluto o

come mezzo attraverso il quale ci sia dato scorgere la veritagrave ecc hellip invece di ricorrere a quelle scappatoie

che lrsquoincapacitagrave di lavorare secondo criteri scientifici trae dal presupposto di quelle posizioni medesime

a scansare la fatica della scienza dandosi nello stesso tempo lrsquoaria di una operositagrave rigorosa e

scrupolosa e invece di rompersi il capo per trovare delle risposte a tutto ciograve sarebbe meglio rifiutarle

senzrsquoaltro come immaginazioni accidentali e arbitrarie e lrsquouso a ciograve congiunto di termini - come qui

lrsquoAssoluto o anche lrsquooggettivo il soggettivo e innumerevoli altri il significato dei quali si presuppone

comunemente noto - potrebbe essere considerato a dirittura un inganno Utilizzare dei termini

presupponendo di sapere che cosa significhino ecco questo lrsquoerrore piugrave comune il non farsi carico

del concetto il non farsi carico del pensare il concetto Quando dicevo tempo fa che intendo il

pensiero come il farsi carico del problema che egrave il linguaggio intendevo praticamente questo e

cioegrave il farsi carico del problema che per es ciascun termine comporta la sua storia i significati

che puograve assumere a seconda dellrsquoimpiego che ne viene fatto e che quindi quando dico una cosa

quella cosa egrave evanescente e se non la determino cioegrave se non do una definizione resta tutto

assolutamente vago e quindi si puograve dire tutto e il contrario di tutto ma se do una definizione

devo anche mostrare precisare percheacute do quella definizione anzicheacute una qualunque altra Questo

ha a che fare in qualche modo con la fatica del concetto Infatti il simulare e che il loro significato

egrave comunemente noto e che se ne ha perfino il concetto sembra piuttosto un modo per esimersi dal

compito principale che egrave di dare il concetto A maggior ragione si potrebbe per contro evitare la fatica

di prender atto di tali immaginazioni e chiacchiere mediante le quali si vuole tenere in scacco proprio

la scienza Scienza intesa qui come la intende lui naturalmente Esse infatti costituiscono solo una

vuota apparenza del sapere che dilegua immediatamente dinanzi al sorgere della scienza Io credo di

sapere una certa cosa ma questa dilegua immediatamente di fronte alla scienza di fronte al farsi

carico del concetto Se io sono ldquosicurordquo che il termine Assoluto significhi una certa cosa se non mi

faccio carico se non interrogo quel termine continuerograve a usarlo immaginando di sapere che cosa

vuol dire in veritagrave per cui significa esattamente questo Se me ne faccio carico mi rendo conto che

lrsquouso che sto facendo di questo termine egrave assolutamente personale utilizzato allrsquointerno di un

sistema che io ho deciso di usare per cui in definitiva il significato che do a un certo termine egrave

qualcosa di cui devo assumermi la responsabilitagrave mentre se suppongo che quella cosa significhi

ldquonaturalmenterdquo quella cosa ligrave io non devo assumermi nessuna responsabilitagrave egrave quella e basta

Assumersi la responsabilitagrave potete intenderla come il farsi carico come la fatica del concetto cosigrave

come ne parla Hegel Ma nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza il suo sorgere

non egrave ancora essa attuata e dispiegata nella sua veritagrave Ecco da dove Heidegger ha preso la sua

43

questione della chiacchiera Quando dice che nasciamo nella chiacchiera non fa altro che ripetere

le parole di Hegel Dice Hegel che nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza non

crsquoegrave nessun concetto ancora Noi nasciamo ligrave nella chiacchiera Rappresentarsi la scienza come

apparenza percheacute compare accanto ad altro oppure chiamare sua apparenza quellrsquoaltro non vero sapere

egrave qui indifferente Ma la scienza deve liberarsi da tale parvenza e lo puograve fare soltanto col volgersi contro

quella parvenza medesima Cioegrave uscire dalla chiacchiera egrave puntare allrsquoautentico direbbe

Heidegger Per uscire dalla chiacchiera come primo passo occorre rilevare la chiacchiera in

quanto tale accorgersi della chiacchiera Se io suppongo di usare un certo termine con un certo

significato percheacute quello egrave ldquoilrdquo significato questa egrave chiacchiera La scienza infatti non puograve neacute

gettare via un sapere che non egrave verace considerandolo soltanto come una visione volgare delle cose

assicurando se stessa essere una conoscenza di tuttrsquoaltro tipo e dichiarando che per lei un tale sapere egrave

assolutamente nullohellip Egrave chiaro che tutto il suo lavoro consiste in questo non crsquoegrave il negativo da

eliminare hellipneacute puograve appellarsi a quel barlume di un miglior sapere che aleggia nel sapere non verace

Dice sigrave questo sapere non egrave del tutto vero perograve crsquoegrave un barlume di veritagrave anche ligrave Sta dicendo che

non egrave questo che ci interessa Con tale assicurazione essa affermerebbe come propria forza il proprio

esserehellip La propria forza che sono sono nel senso che sono una veritagrave magari anche parziale

irrilevante ma ci sono hellipma anche il sapere non verace fa altrettanto appello al fatto che esso egrave ed

assicurare che la scienza per lui non egrave niente ma una secca assicurazione non conta piugrave dellrsquoaltra (5)

Ora poicheacute questa presentazione ha per oggetto soltanto il sapere apparente o fenomenicohellip Qui

apparente sta per ciograve che appare hellipsembra chrsquoessa stessa non sia la libera scienza moventesi nella

sua figura peculiare anzi da questo punto di vista puograve venir considerata come lrsquoitinerario della

coscienza naturale la quale urge verso il vero sapere o come lrsquoitinerario dellrsquoanima percorrente la serie

delle sue figurazioni quali stazioni prescrittele dalla sua natura percheacute si rischiari a spirito e mediante

la piena esperienza di se stessa giunga alla conoscenza di ciograve che essa egrave in se stessa Questo egrave ciograve che

vuole fare nella sua Introduzione cioegrave la piena esperienza della coscienza Come si fa esperienza

della coscienza Come so di essere cosciente Come vengo a sapere le cose Queste sono le domande

da cui egrave partito Hegel La coscienza naturalehellip Quella non filosofica quella non speculativa la

chiacchiera in definitiva hellipmostreragrave di essere soltanto concetto del sapere ossia sapere non reale La

chiacchiera ha a che fare con un sapere non reale Ma giaccheacute quella ritiene seacute immediatamente il

sapere reale questo itinerario ha per lei significato negativo e rispetto a lei ciograve che egrave realizzazione del

concetto vale piugrave tosto come perdita di se stessa La chiacchiera fa esattamente questo considera seacute

come il sapere assoluto un sapere vero reale accertato e quindi teme lo speculativo percheacute lo

speculativo la mette in discussione quindi lo teme come il maggiore dei mali Infatti dice In

questo itinerario infatti tale coscienza perde la sua veritagrave Perde cioegrave le sue superstizioni Adesso

crsquoegrave una frase che vi leggo percheacute molto famosa Puograve quindi venir considerato come la via del dubbio

o piugrave propriamente la via della disperazione Via della disperazione percheacute scompiglia la

chiacchiera la butta per aria Ci sta dicendo che il dubbio non egrave qualcosa da togliere e poi tornare

alla certezza di prima Anzi il dubbio egrave il consapevole discernimento della non veritagrave del sapere

apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto non

realizzato Il dubbio egrave il consapevole discernimento cioegrave la consapevolezza della non veritagrave del

sapere apparente Sta dicendo che questo dubbio ci serve intanto per indicare la non veritagrave del

sapere apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto

non realizzato Cioegrave per questo sapere la veritagrave piugrave piena egrave il concetto non realizzato Cosrsquoegrave il

concetto non realizzato Egrave il concetto che non ha passato la fatica del concetto cioegrave dellrsquoin seacute che

va verso il per seacute e torna nellrsquoin seacute come dire che non si egrave posto in termini dialettici Prosegue

dicendo che egrave inutile appoggiarsi al sapere altrui quanto enfatizzare il proprio entrambi non

garantiscono nulla Piugrave avanti verso la fine di pag 70 Invece soltanto lo scetticismo rivolgentesi

allrsquointero ambito della coscienza apparente rende capace lo spirito di esaminare che cosa la veritagrave

inducendo a disperare delle cosigrave dette rappresentazioni pensieri e opinioni naturalihellip Quindi occorre

44

rivolgere questo scetticismo questo dubbio di cui parlava prima allrsquointero ambito della coscienza

apparente hellipegrave indifferente chiamarle rappresentazioni proprie o altrui di esse egrave ancora grossa e

inficiata la coscienza che senza preamboli si accinga allrsquoesame ma per questo appunto egrave davvero

incapace di ciograve che vuole intraprendere Egrave irrilevante che io prenda dagli altri o sia convinto delle

mie asserzioni (7) Il ciclo completo delle forme della coscienza non reale resulteragrave dalla necessitagrave stessa

del processo e della concatenazione Per accorgersi della non realtagrave del mio sapere occorre la

dialettica Per render ciograve concepibile si puograve preliminarmente notare in generale che la presentazione

della coscienza non verace nella sua non veritagrave non egrave un movimento meramente negativo qual egrave invece

secondo il modo di vedere unilaterale della coscienza naturale e un sapere che di tale unilateralitagrave

faccia la propria essenza egrave una delle figure della coscienza imperfetta e come tale rientra a sua volta

nel corso di tale itinerario e ivi verragrave a mostrarsi La coscienza naturale considera il negativo come

qualcosa da scartare Questa figura non egrave che lo scetticismohellip Sappiamo che questo negativo che

sarebbe da scartare per Hegel egrave invece fondamentale hellipil quale nel resultato vede sempre soltanto

il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qui prende di

mira anche lo scetticismo nel senso filosofico del termine scettiscismo che giunge a considerare il

nulla come ciograve cui tutto converge cioegrave non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire la veritagrave la veritagrave

egrave nulla Il nulla dello scetticismo non egrave il nulla di cui parla Hegel Rileggo Questa figura non egrave che

lo scetticismo il quale nel resultato vede sempre soltanto il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla

egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qualcosa quindi che giunge al nulla ma che egrave fatto di nulla

che viene dal nulla percheacute il nulla egrave tutto ciograve con cui abbiamo a che fare Egrave questo che dice lo

scetticismo non si puograve stabilire niente con certezza Ma il nulla preso come il nulla di ciograve da cui

resulta non egrave in effetto se non il resultato veracehellip Ci sta dicendo che il nulla preso come il nulla di

ciograve da cui resultahellip ecco questo egrave un altro discorso percheacute questo nulla dice Hegel risulta invece

da un processo dialettico dove ho messo ciograve che pongo il positivo a fianco del negativo dove

cioegrave tengo conto del fatto che qualche cosa egrave quello che egrave in relazione a ciograve che non egrave hellipquindi egrave

esso stesso un nulla determinato e ha un contenuto Non egrave il nulla dello scetticismo antico il puro

nulla quel nihil absolutum di cui parla anche Severino di cui non si puograve dire niente se ne parlo egrave

giagrave qualche cosa Egrave quello che sta dicendo Hegel egrave un nulla determinato ha un contenuto egrave una

negazione si pone come una negazione e non come il puro nulla Lo scetticismo che termina con

lrsquoastrazione del nulla o con la vacuitagrave non puograve da questa procedere oltre ma deve aspettare se gli si

possa mostrare un che di nuovo per gettarlo nel medesimo vuoto abisso Lo scetticismo si installa in

questo nulla e da ligrave non puograve piugrave fare niente Una volta che ha stabilito che nulla ha senso che

nulla esiste dove vado Non resta come dice Hegel che spettare che sorga un qualche cosa di

nuovo per ricondurre anchrsquoesso nel nulla Se invece il resultato viene inteso come in veritagrave esso egrave

come negazione determinata ecco che allora egrave immediatamente sbocciata una nuova forma e nella

negazione egrave stato aperto il passaggio pel quale avviene lo spontaneo processo attuantesi attraverso la

completa serie delle figure Cioegrave pongo il nulla non come fa lo scetticismo ma come una negazione

determinata una negazione che dice qualche cosa che nega qualche cosa di preciso nega

precisamente ciograve che egrave stato affermato nega il positivo ciograve che egrave stato posto quindi egrave una

negazione determinata non egrave il nulla assoluto Ma al sapere egrave di necessitagrave inerente non meno la meta

che la serie del processo la meta egrave lagrave dove il sapere non ha piugrave bisogno di andare oltre se stesso dove

trova se stesso dove il concetto corrisponde allrsquooggetto e lrsquooggetto al concetto Dove cioegrave si egrave attuata la

sintesi totale e quindi non crsquoegrave piugrave nulla che non sia la sintesi di positivo e negativo Il processo

verso questa meta non puograve quindi subire arresti neacute appagarsi di alcuna precedente sosta Ciograve che egrave

ristretto a una vita naturale non ha il potere di andare oltre il proprio essercihellip Lrsquoindividuo non puograve

andare oltre il proprio esserci non egrave immortale hellipma ne egrave tratto fuori da un Altro e questo esserne

tratto fuori egrave la sua morte Ma la coscienza egrave per se stessa il suo concetto ed egrave quindi immediatamente

lrsquoarte del sorpassare il limitato e poicheacute questo limitato le appartiene del sorpassare se stessa Quindi

la coscienza egrave il suo stesso concetto non crsquoegrave la coscienza e poi il concetto della coscienza Quando

45

io parlo di concetto della coscienza egrave giagrave coscienza cioegrave la coscienza egrave coscienza di seacute ha giagrave in seacute

il proprio concetto Dice lrsquoarte del sorpassare il limitato egrave ciograve che egrave la coscienza immediatamente egrave

questo atto del sorpassare il limitato In che modo la coscienza sorpassa il limitato Il limitato egrave

ciograve che qualunque concetto pone egrave limitato in quanto non egrave lrsquoAssoluto non egrave la realtagrave ma un

aspetto della realtagrave Ci dice perograve che la coscienza sorpassa questo limite percheacute punta

allrsquouniversale Ogni concetto che riguarda un qualche cosa egrave limitato a quella cosa ma la coscienza

egrave invece qualcosa che sorpassa il suo limite Il concetto della coscienza non egrave un concetto al pari

di altri ma egrave un concetto particolare Nel momento in cui si pone la coscienza in quanto concetto

questo concetto egrave reso possibile dal fatto che crsquoegrave la coscienza Qui sarebbe piugrave semplice se noi

intendessimo la coscienza come il linguaggio A questo punto diventa molto piugrave chiaro accorgersi

del linguaggio egrave un qualche cosa che consente sigrave di pensare le cose ma consente anche di pensare

il linguaggio cioegrave di accorgersi di essere nel linguaggio ed egrave il linguaggio stesso che ce lo consente

Egrave questo che Hegel sta dicendo anche se non parla di linguaggio ovviamente perograve la questione

egrave questa Il linguaggio egrave giagrave di per seacute il suo contenuto non egrave che il linguaggio abbia un contenuto

fuori di seacute il linguaggio egrave il suo stesso contenuto Egrave ciograve che mi consente di pensare il linguaggio

di pensare al concetto al contenuto Quindi cosa fa Sorpassa il limitato cioegrave il qualche cosa il

quid lo sorpassa nel senso che egrave sempre al di lagrave percheacute ciograve che sta ponendo il linguaggio lo pone

sempre al di lagrave della singola cosa che sta dicendo Potremmo anche dirla cosigrave il linguaggio egrave

sempre lrsquointero in questo senso sorpassa il limite della cosa Sorpassando questo limite

chiaramente sorpassa se stesso percheacute il linguaggio egrave sempre un sorpassarsi egrave un andare sempre

oltre Ma non egrave che sorpassi se stesso non puograve andare oltre seacute Prosegue parlando dellrsquoangoscia

La coscienza subisce quindi da lei medesima la violenza del guastarsi ogni appagamento limitato Ogni

appagamento di una singola cosa non egrave mai sufficiente alla coscienza la coscienza egrave come se

volesse sempre di piugrave percheacute il pensiero non puograve fermarsi alla cosa limitata va sempre oltre il

pensiero speculativo non si accontenta mai della cosa limitata Lo dicevo prima se io pongo un

certo significato una certa cosa non sono appagato dal fatto di usare questo significato nel modo

che io credo sia necessariamente quello ma devo andare oltre devo interrogare questa cosa devo

portarla al concetto alla fine accorgermi che lrsquouso di questo significato egrave qualcosa che decido io

Nel sentimento di tale violenza lrsquoangoscia avragrave un bellrsquoarretrare di fronte alla veritagrave per tentare di

salvare a seacute ciograve la cui perdita incombehellip Egrave chiaro che se io incomincio a pensare molte cose a cui

credevo vanno perdute scompaiono hellipma lrsquoangoscia non potragrave trovare pace sia che essa voglia

adagiarsi in unrsquoobliosa inerzia - il pensiero guasta la festa al torpore mentale e la sua inquietudine

guasta lrsquoinerziahellip Se uno incomincia a pensare tutte le cose su cui si era adagiato non reggono

piugrave non tengono piugrave hellipsia chrsquoessa si corrobori in una sensitivitagrave la quale assicura di trovare che tutto

egrave buono a modo suohellip Questa egrave la chiacchiera hellipma tale assicurazione viene inficiata dalla ragione

la quale intanto trova che qualcosa non egrave buono in quanto esso egrave un modo Ossia la paura della veritagrave

potragrave ben occultarsi a seacute e agli altri dietro la finzione che lrsquoardente zelo per la veritagrave stessa la rende

difficile anzi impossibile trovare unrsquoaltra veritagrave al di fuori di quellrsquounica della vanitagrave drsquoesser sempre

piugrave intelligente di qualsivoglia pensiero provenga esso da se stesso o da altri questa vanitagrave che egrave capace

di vanificare ogni veritagrave per tornarsene poi in se stessa e che si pasce del suo proprio intelletto il quale

dissolvendo ogni pensiero non sa ritrovare un contenuto ma soltanto lrsquoarido Io questa vanitagrave egrave una

soddisfazione che deve venire lasciata sola a se stessa essa infatti fugge lrsquouniversale e cerca soltanto

lrsquoesser-per-seacute La vanitagrave egrave quella di pensare di sapere come stanno le cose Questa vanitagrave fugge per

dirla con Hegel fugge il pensiero fugge qualunque cosa possa metterla in discussione A questo

punto inizia la seconda parte quella sul metodo della trattazione Ci ha detto finora che non crsquoegrave

nessun metodo in filosofia percheacute questo metodo ci impedisce per principio di trovare la veritagrave

che egrave comunque un mezzo tra me e la cosa Invece per la trattazione crsquoegrave un metodo che altro non

egrave che la dialettica

46

3 luglio 2019

Siamo alla seconda parte di questa breve introduzione che fa Hegel alla Fenomenologia dello

Spirito A pag 73 (9) Ciograve detto provvisoriamente e in generale circa il modo e la necessitagrave del processo

potragrave essere utile spendere due parole ancora sul metodo della trattazione Ci ha appena detto che non

crsquoegrave il metodo in filosofia che non possiamo pensare a un medium per raggiungere la veritagrave Se

dobbiamo raggiungere la veritagrave ciograve vuole dire che siamo fuori dalla veritagrave e non la raggiungeremo

mai quindi siamo giagrave nella veritagrave Questa egrave la sua conclusione Per quanto riguarda invece la

trattazione allora sigrave crsquoegrave un metodo Se questa esposizione viene rappresentata come un

comportamento della scienza verso il sapere apparente e fenomenico e come ricerca ed esame della realtagrave

del conoscere sembreragrave che lrsquoesposizione stessa non possa aver luogo senza un qualche presupposto che

venga stabilito come unitagrave di misura Lrsquoesame consiste infatti nellrsquoapplicare alla cosa che viene

esaminata una certa misura per decidere dalla resultate eguaglianza o ineguaglianza se la cosa sia

giusta o nohellip Ogni volta che bisogna stabilire se una cosa egrave giusta oppure no se va bene oppure

no si compara non crsquoegrave un altro modo hellipe la misura in genere e quindi anche la scienza se fosse la

misura sono prese in tal caso come lrsquoessenza o come lrsquoin seacute Cioegrave come lrsquoapparenza lrsquoapparire delle

cose Ma qui dove la scienza sta soltanto sorgendo neacute essa neacute alcunrsquoaltra cosa si sono giustificate come

lrsquoessenza o come lrsquoin seacute senza di che non sembra poter avere luogo esame alcuno Siamo ancora al di

qua non abbiamo ancora questo parametro per sapere se stiamo procedendo bene oppure no

dobbiamo ancora trovarlo Prima ancora di incominciare non possiamo prendere questa cosa da

fuori ma deve essere qualche cosa che appartiene alla cosa stessa Se prendessimo qualcosa che

viene da fuori ci ritroveremmo come nel caso del medium a vedere se poi questo medium egrave vero

e cosigrave via allrsquoinfinito Quindi deve essere nella cosa perograve ci sta dicendo che ancora deve avviarsi

questa questione e quindi si trova in una contraddizione Infatti dice Questa contraddizione e la

sua rimozione risulteranno in modo piugrave determinato se prima si richiamano alla memoria le astratte

determinazioni del sapere e della veritagrave come esse trovansi nella coscienza Cominciamo a vedere che

cosa nella coscienza si pone come veritagrave come essenza che cosa noi pensiamo che siano queste

cose Questa cioegrave distingue da seacute un alcuncheacute al quale in pari tempo si rapportahellip Questo fa la

coscienza io mi rapporto a qualche cosa rapportandomi a qualche cosa mi distinguo da questo

qualche cosa non sono quel qualche cosa Quindi ci si distingue ma allo stesso temo ci si

rapporta Questo appare inevitabile Che poi egrave anche il funzionamento del linguaggio e cioegrave il mio

dire egrave necessariamente un dire di qualcosa - se dico dico qualcosa - ma questo qualcosa non egrave il

mio dire egrave unrsquoaltra cosa per cui si distingue ma al tempo stesso sono in un rapporto indissolubile

percheacute se dico dico necessariamente qualcosa hellipo in altri termini quellrsquoalcuncheacute egrave qualcosa per la

coscienza e il lato determinato di questo rapportare o dellrsquoessere di un alcuncheacute per una coscienza egrave il

sapere Il sapere non egrave niente altro che questo rapportarsi continuamente a qualcosa Il sapere

non egrave altro che una relazione se io chiedo ldquoche cosrsquoegrave questordquo ecco che rispondo dicendo altre

cose rispetto a quella cosa ma in ogni caso egrave sempre in questo rapportarmi che il sapere si fonda

Ma da questo essere per un altrohellip Siamo sempre per un altro hellipnoi distinguiamo lrsquoessere-in-seacute il

rapportato al sapere viene altrettanto distinto da esso e posto come essente anche fuori di questo rapporto

il lato di tale in-seacute dicesi veritagrave In questo rapportarsi sempre a qualche cosrsquoaltro noi distinguiamo

lrsquoin seacute la cosa che egrave in se stessa Prima ancora di essere per seacute e tornare allrsquoin seacute crsquoegrave questo in seacute

che possiamo chiamare conoscenza immediata la conoscenza del qualche cosa che qualche cosa egrave

ancora non sappiamo che cosrsquoegrave ma sappiamo che egrave Quindi la veritagrave per Hegel egrave questo e cioegrave il

fatto che dicendo dico qualcosa non posso dire se non dicendo qualcosa (11) Indagando ora la

veritagrave del sapere sembra che noi indaghiamo ciograve che egrave in seacute Solo in tale indagine esso egrave nostro oggetto

egrave per noihellip Questo in seacute lo indaghiamo sigrave certo ma lo rendiamo nostro oggetto ma questo

oggetto egrave per noi che lo stiamo indagando non egrave per seacute non esiste da seacute hellip e lo in seacute di esso quale

risultasse sarebbe piuttosto il suo essere per noi ciograve che noi affermeremmo quale sua essenza non

47

sarebbe giagrave sua veritagrave ma soltanto il nostro sapere di esso Lrsquoessenza e la misura cadrebbero in noi e

ciograve che alla misura dovrebbe venir comparato e intorno a cui in questa comparazione si dovrebbe

decidere non sarebbe tenuto necessariamente a riconoscerla Egrave ciograve che diceva prima dove troviamo

questo metro se non nella coscienza Nella coscienza che comunque sigrave rileva lrsquooggetto ma lo

rileva per noi che lo osserviamo per noi che lo consideriamo Senza questo ldquoper noirdquo non crsquoegrave nessun

oggetto Ma la natura dellrsquooggetto da noi esaminato rende vana questa separazione o questa parvenza

di separazione e di presupposizione Non crsquoegrave questa distinzione di soggetto e oggetto La coscienza

dagrave in lei stessa la propria misura e la ricerca saragrave perciograve una comparazione di seacute con se stessahellip

Tutto si svolge nella coscienza Non crsquoegrave soggetto inteso cartesianamente non crsquoegrave oggetto separato

dal soggetto No lrsquooggetto egrave oggetto per noi che lo consideriamo non crsquoegrave per seacute Questo non egrave

stato ancora inteso per lo piugrave Essa egrave in lei uno per un altro ossia ha in lei in generale la

determinatezza del momento del saperehellip Egrave la coscienza che stabilisce il sapere non egrave qualche cosa

che viene dallrsquooggetto viene dalla coscienza o potremmo dire viene dal linguaggio hellipin pari

tempo questo altro egrave a noi nel soltanto per leihellip Cioegrave questo oggetto egrave sigrave per noi ma per noi in

quanto coscienza quindi egrave per noi in quanto egrave per lei la coscienza Se non ci fosse la coscienza

non ci sarebbe neanche il ldquoper noirdquo Dunque in ciograve che la coscienza dentro di seacute designa come lo in

seacute o come il vero noi abbiamo la misura da lei stessa stabilita per commisurarvi il suo sapere

Chiamando il sapere concetto e lrsquoessenza o il vero lrsquoessente o lrsquooggetto lrsquoesame consiste nel vedere se il

concetto corrisponda allrsquooggetto Come potete vedere qui oggetto e concetto non sono piugrave cose

distinte separate Certo sono distinte nel senso che non sono la stessa cosa ma questo oggetto

non egrave fuori non egrave in una realtagrave Ben si vede che le due cose sono lo stessohellip Lrsquooggetto e il concetto

che ne ho sono lo stesso hellipma lrsquoessenziale sta nel far sigrave che durante lrsquointera ricerca entrambi i

momenti concetto e oggetto esser-per-altro ed essere-in-se stesso cadano essi stessi nel sapere da noi

indagato e nel far sigrave che quindi noi non abbiamo bisogno di portar con noi altre misure neacute di

applicare nel corso dellrsquoindagine le nostre trovate e i nostri pensamenti anzi lasciandoli in disparte

noi otteniamo di considerare la cosa come essa egrave in e per se stessa Lasciamo in disparte tutte le

considerazioni tutte le misure che possiamo trovare da qualche parte Tutto si svolge ligrave tutto si

svolge potremmo dire oggi allrsquointerno del linguaggio non crsquoegrave qualcosa al di fuori (13 poco piugrave

avanti Infatti da una arte la coscienza egrave coscienza dellrsquooggetto e dallrsquoaltra coscienza di se stessahellip

La coscienza ci sta dicendo Hegel ha questa proprietagrave egrave coscienza dellrsquooggetto nel senso che lo

percepisco ma al tempo stesso egrave anche coscienza di seacute che percepisce coscienza di seacute in quanto

percipiente hellipcoscienza di ciograve che ad essa egrave il vero e coscienza del suo sapere ciograve Egrave cosciente di ciograve

che per la coscienza egrave vero ma egrave anche cosciente di sapere che egrave vero Mentre entrambi questi

momenti sono per la coscienza essa stessa egrave la loro comparazione diviene per la coscienza se il suo

sapere lrsquooggetto corrisponda a questrsquoultimo o no Egrave la coscienza che decide se lrsquooggetto corrisponde a

questo oppure no Chiaramente questo oggetto egrave qualche cosa che la mia coscienza ha ldquoconcessordquo

di vedere ndash parlo di coscienza ma potremmo intendere come linguaggio Quindi come so che

corrisponde Adesso vediamo se ce lo dice Pare bensigrave che per essa lrsquooggetto sia soltanto cosigrave comrsquoessa

lo sa par quasi che essa non possa rintracciare come llsquooggetto sia non per lei stessa ma in seacutehellip Qui crsquoegrave

una critica a Kant ovviamente hellipe pare che non le sia possibile mettere alla prova in quello il

proprio sapere Se non che proprio percheacute la coscienza sa in generale un oggettohellip Cioegrave ha nozione

di un certo oggetto hellipegrave giagrave data la differenza che qualche cosa le egrave lo in-seacutehellip Il fatto di pensare a

un oggetto anche se questo oggetto mi egrave dato dalla coscienza comunque mi si pone una differenza

tra lrsquoin seacute lrsquoIo e questo oggetto hellipma che peraltro il secondo momento egrave il sapere o lrsquoessere

dellrsquooggetto per la coscienza Lrsquoessere in seacute dellrsquooggetto egrave tale solo per la coscienza Su questa

distinzione la quale egrave data si basa lrsquoesame Distinzione tra lrsquoIo e lrsquooggetto per dirla in modo spiccio

Se in questo raffronto entrambi i membri non si corrispondono allora la coscienza sembra dover mutare

il proprio sapere per renderlo adeguato allrsquooggetto ma nel mutarsi del sapere le si muta in effetto anche

lrsquooggetto stessohellip Sta incominciando a dire qualcosa di straordinario Se non si corrispondono

48

cioegrave se crsquoegrave disparitagrave tra ciograve che so e lrsquooggetto allora devo mutare il mio modo di vedere lrsquooggetto

ma mutando questo muta il mio modo di sapere intorno allrsquooggetto hellipinfatti quel dato sapere era

essenzialmente sapere un oggetto il quale poicheacute al sapere essenzialmente apparteneva insieme con il

sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto Egrave come se in un certo senso avesse anticipato la semiotica

Anche Heidegger ha preso molto da qui io progetto qualcosa ma nel progettare io modifico

questa cosa e la cosa modifica me egrave esattamente il circolo ermeneutico Lo rileggo insieme con il

sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto in seguito al mio sapere io so una cosa ma questa cosa egrave

inadeguata allora modifico il concetto che ho dellrsquooggetto modificando il concetto modifico il

mio sapere e quindi modifico me Diviene quindi alla coscienza che ciograve che prima le era lo in-seacute non

egrave in seacute ma era in seacute solo per lei Egrave ciograve che Freud chiamerebbe la fantasia cioegrave diviene alla coscienza

cioegrave ci si rende conto che ciograve che prima era considerato lrsquoin seacute lrsquoessenza non egrave in seacute non egrave qualcosa

che appartiene alla cosa per se stessa ma lo egrave per me egrave cosigrave per me Mentre essa dunque nel proprio

oggetto trova che il proprio sapere non gli corrisponde neanche lrsquooggetto stesso sta saldo vale a dire la

misura dellrsquoesame si muta se ciograve di cui essa dovrebbe esser misura non permane nellrsquoesame e lrsquoesame

non egrave soltanto un esame del sapere ma anche dellrsquounitagrave di misura dellrsquoesame stesso Come dire che

lrsquounitagrave di misura sono io Questo movimento dialettico che la coscienza esercita in lei stessa - e nel suo

sapere e nel suo oggetto - in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto egrave propriamente ciograve che dicesi

esperienza Qui dice una cosa importante Dice in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto Qual egrave il

nuovo vero oggetto Egrave quello che io ho mutato a seconda del mio sapere il quale viene a sua volta

mutato dal nuovo oggetto Egrave quello il vero oggetto cioegrave quellrsquooggetto che egrave per la mia coscienza

Egrave lrsquoesempio di ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questa lampada che egrave sul tavolo egrave quello che egrave

egrave ciograve che appare egrave la veritagrave egrave il concreto La coscienza sa qualcosa questo oggetto egrave lrsquoessenza o lo in-

seacute ma esso egrave lo in-seacute anche per la coscienza e con ciograve entra in gioco lrsquoambiguitagrave di quel vero Sigrave egrave vero

in seacute ma egrave vero per me Lui si egrave trovato di fronte a questo problema sigrave egrave vero che questo egrave questo

ma lo egrave per me per la mia coscienza Quindi questo vero egrave ambiguo non egrave un vero autentico

puro certo Noi vediamo che la coscienza ha ora due oggetti lrsquouno egrave il primo in-seacute lrsquoaltro egrave lrsquoesser-per-

lei di questo in seacute Il primo egrave lrsquoin seacute ndash vedo la cosa in seacute - il secondo egrave il fatto che questo in seacute egrave per

me per la coscienza non egrave per seacute La questione fondamentale in Hegel egrave che ha divelto tutta la

superstizione dellrsquoesistenza della realtagrave in quanto tale per se stessa che ha in seacute la propria causa

e il proprio fine Questrsquoultimo oggetto sembra essere da prima soltanto la riflessione della coscienza

entro se stessahellip Questrsquoultimo oggetto cioegrave lrsquooggetto per la coscienza helliprappresentazione non giagrave

di un oggetto ma soltanto del sapere che essa coscienza ha di quel primo oggetto Cioegrave dellrsquooggetto in

seacute Se non che ed egrave stato mostrato ora le si muta il primo oggetto esso cessa di essere lo in-seacute e le

diviene un oggetto siffatto che egrave lo in-seacute solo per leihellip La coscienza si accorge che lrsquoin seacute di questo

oggetto non egrave per seacute per lrsquooggetto stesso ma per lei stessa per la coscienza hellipma cosigrave ciograve lrsquoesser-

per-lei di questo in-seacute egrave poi il verohellip In effetti cosrsquoegrave il vero Ciograve che egrave per me ciograve che egrave per la

coscienza Questo egrave vero egrave il concetto che la coscienza ha costruito hellipil che significa peraltro che

questa egrave lrsquoessenza o il suo oggetto Lrsquoessenza quindi non appartiene allrsquooggetto lrsquoessenza ciograve che

egrave indicato come il vero cioegrave il fatto che questo in seacute della cosa egrave un essere-per-lei In questa

presentazione del corso dellrsquoesperienza crsquoegrave un momento pel quale essa sembra non concordare con ciograve

che si suole intendere come esperienza Ossia il passaggio dal primo oggetto e dal sapere di esso stesso

allrsquoaltro oggetto nel quale si dice essere stata fatta lrsquoesperienza fu accennato cosigrave che il sapere del primo

oggetto o il per-la-coscienza del primo in-seacute debba divenire il secondo oggetto Il primo oggetto egrave ciograve

che la coscienza percepisce nellrsquoimmediato che diventa secondo oggetto quando lrsquoin seacute

dellrsquooggetto egrave per me egrave per la coscienza Sembra invece comunemente che in un altro oggetto noi

facciamo esperienza della non-veritagrave del nostro primo concettohellip Comunemente egrave cosigrave egrave in un

oggetto che noi facciamo esperienza della non-veritagrave del primo cioegrave credo che sia in un certo

modo e poi guardando meglio mi accorgo che non egrave cosigrave In quel modo di vedere invece il nuovo

oggetto si mostra come divenuto mediante un rovesciamento della coscienza stessa Rovesciamento

49

della coscienza la quale si accorge dellrsquoerrore e quindi deve rimediare allrsquoerrore Nostra aggiunta

egrave una tale considerazione della cosa per cui la serie delle esperienze della coscienza si elevi ad andatura

scientifica considerazione che non egrave per la coscienza da noi considerata Ma ciograve non egrave in effetto se non

quella circostanza di cui giagrave sopra parlammo a proposito della relazione di questa presentazione con lo

scetticismo che cioegrave ciascun resultato come si dagrave in un sapere non verace non debba sfociare in un

vuoto nulla ma debba necessariamente venir riguardati come il nulla di ciograve di cui egrave resultato - resultato

contenente quel che il precedente sapere ha in seacute di vero Questa egrave la critica che fa Hegel Se mi

accorgo riferendomi a una certa cosa che questa cosa egrave falsa lui dice che sigrave generalmente questa

cosa si elimina ma ndash e qui crsquoegrave tutta una anticipazione nei confronti della psicoanalisi ndash tutto ciograve

che viene detto di ldquofalsordquo in realtagrave egrave vero nel senso che sta dicendo qualche cosa che ha un suo

contenuto Vi ricordate la celeberrima frase di Freud ldquoho sognato una donna ma non era mia

madrerdquo cioegrave nega che la donna presente nel sogno fosse sua madre Questa negazione per la

comunitagrave scientifica sarebbe un semplice annullare quella certa cosa e quindi non egrave sua madre

Invece no giagrave per Hegel la questione egrave molto piugrave complessa e anche piugrave interessante Ciograve che

viene scartato come falso potremmo dirla cosigrave ha molto da dire Ciograve ora qui si presenta cosigrave che

quanto per lo innanzi appariva come llsquooggetto si abbassa per la coscienza a sapere di esso e lo in-seacute

diviene un esser-per-la-coscienza dello in-seacutehellip Sta dicendo che generalmente lrsquooggetto ha una sua

proprietagrave una sua virtugrave mentre lui parla di concetto dellrsquooggetto toglie questa prerogativa di

assolutezza dellrsquooggetto hellipquesto egrave il nuovo oggetto con il quale compare anche una nuova figura

della coscienza figura alla quale lrsquoessenza egrave qualche cosrsquoaltro che non alla figura precedente Questa egrave

la circostanza che conduce nella sua necessitagrave lrsquointera successione delle figure della coscienza Qual egrave

la nuova figura che compare La figura che compare ndash adesso ve la dico in modo molto rapido ndash egrave

la sintesi sintesi tra il positivo e il negativo Se io non scarto piugrave il falso come qualche cosa che

deve essere eliminato questo falso rimane come qualcosa che ha un suo contenuto e che egrave in

relazione con ciograve che ho posto con il positivo Solo questa necessitagrave stessa e il sorgere del nuovo oggetto

che senza che essa sappia come le accade si offre alla coscienza egrave ciograve che per noi si muove per cosigrave

dire dietro le spalle di essa Cioegrave noi non sappiamo bene cosa sta succedendo mentre parliamo ma

qualcosa si muove dietro alle spalle del nostro dire soltanto dopo sapremo cosa abbiamo voluto

dire quado confrontandoci con ciograve che abbiamo detto ndash qui crsquoegrave la psicoanalisi ndash teniamo conto

anche di ciograve che non egrave stato detto o che il dire voleva eliminare per inserirlo nel positivo in ciograve

che egrave stato affermato rendendo in un certo senso ciograve che egrave stato affermato in un concreto Questo

percheacute nellrsquoisolare il positivo e il negativo egrave come se ponessi due astratti anzicheacute il concreto come

due figure separate tra loro prese astrattamente Ciograve che Hegel avanza ndash Severino ha poi preso

anche lui da qui ndash egrave lrsquoidea di un concreto che egrave fatto sigrave di questi due astratti ma anche di una

relazione tra loro che egrave indissolubile Nel movimento della coscienza si produce quindi un momento

dellrsquoessere-in-seacute o essere-per-noi momento che non si presenta per essa la quale egrave essa medesima

immersa nellrsquoesperienza ma il contenuto di ciograve che a noi vien sorgendo egrave per la coscienza e noi di esso

comprendiamo soltanto il lato formale o il suo puro sorgere per quella ciograve che egrave sorto egrave solo come oggetto

per noi egrave in pari tempo come movimento e divenire Questa cosa che sorge questa nuova figura

questa sintesi potremmo indicarla come un nuovo oggetto ma il contenuto di questo nuovo

oggetto ci dice egrave per la coscienza Dire che egrave per la coscienza egrave come dire che egrave per noi Nel

momento in cui sorge noi comprendiamo solo il sorgere di questa nuova figura cioegrave per la

coscienza si pone come nuovo oggetto per noi sigrave come nuovo oggetto ma anche come movimento

e divenire la coscienza si accorge di questo movimento che produce continuamente nuovi oggetti

che si producono nel momento in cui anzicheacute prendere il negativo e il positivo come due astratti

li prende insieme come il concreto il concreto che ne viene egrave un nuovo oggetto Questo o aveva

inteso anche Greimas quando diceva che nella relazione tra A e B non ci sono piugrave A e B ma crsquoegrave la

relazione tra A e B che egrave unrsquoaltra cosa A e B non sono piugrave la stessa cosa percheacute crsquoegrave una relazione

tra i due egrave questa relazione il terzo elemento il concreto (17) Lrsquoesperienza che la coscienza fa di seacute

50

non puograve secondo il concetto dellrsquoesperienza stessa comprendere in seacute meno dellrsquointero sistema della

coscienza ossia lrsquointero regno della veritagrave dello spiritohellip Sta parlando del concreto Lrsquoesperienza

che la coscienza fa di seacute non puograve comprendere di seacute meno del concreto Lrsquoesperienza che la

coscienza fa di seacute egrave il concreto egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto egrave lrsquointero hellipcosigrave

che i momenti della veritagrave si presentano in questa peculiare determinatezza non essere puri momenti

astratti si presentano anzi cosigrave come essi sono per la coscienza o come questa stessa compare nel suo

rapporto con quelli per modo che i momenti dellrsquointiero sono figurazioni della coscienza Quindi

momenti dellrsquointero Sono figure della coscienza cioegrave permangono come figure ma sono momenti

dellrsquointero per cui non sono piugrave A e B ma A e B sono momenti della relazione Poi annuncia ciograve

che appariragrave alla fine della sua opera Sospingendo la coscienza se stessa verso la sua esistenza vera

raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata di un alcuncheacute estraneo che

egrave solo per lei ed egrave come un altro o dove lrsquoapparenza diviene eguale allrsquoessenza dove quindi la

presentazione della coscienza coincide proprio con questo punto della scienza dello spirito propriamente

detta e dove infine nel cogliere questa sua essenza la coscienza medesima segneragrave la natura dello stesso

sapere assoluto Diciamola in unrsquoaltra maniera Lrsquoobiettivo la direzione egrave questa giungere a

potere in ciascun atto di parola cogliere questo atto come il concreto come lrsquointero come il tutto

cioegrave in ciascun atto di parola egrave presente il tutto egrave presente lrsquointero Questo lo dicevamo anche a

proposito di Severino Il sapere assoluto parafrasando Hegel ciograve cui punta tutta la

Fenomenologia dello spirito potremmo dire che non egrave altro che il rilevare che parlando egrave presente

il tutto ogni cosa che dico comporta il tutto cioegrave il linguaggio comporta lrsquointero comporta il

concreto Poi parlando mi trovo preso in mille frammentazioni in mille astrazioni ma ciograve che

dagrave la veritagrave in ciograve che si dice egrave il concreto egrave lrsquointero Hegel lo ha detto il vero egrave lrsquointero e lrsquointero

egrave il vero cioegrave il concreto la consapevolezza la coscienza che ciascun atto di parola comporta

ciascun altro atto di parola Meglio ancora ogni atto di parola egrave anche ciascun altro atto di parola

cioegrave lo rinvia Dice Hegel raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata

di un alcuncheacute estraneo cioegrave non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo al dire Ciascun atto di parola egrave il tutto

comprende tutto il linguaggio linguaggio in quanto lrsquointero che deve essere presente in ciascun

atto di parola Quindi non gli egrave piugrave estraneo in qualche altra cosa percheacute questrsquoaltra cosa egrave

comunque giagrave presente fa parte dellrsquointero non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo E siamo arrivati alla

Coscienza Il capito primo si intitola La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione In questa

Introduzione ci ha detto e questa egrave la cosa forse piugrave importante che lrsquooggetto egrave per la coscienza

cioegrave egrave quello che egrave per lei Tenete perograve sempre conto per ciograve che sappiamo oltre Hegel che

lrsquooggetto non egrave che un significato e che se non fosse un significato sarebbe niente Quindi questo

movimento non egrave altro che il movimento di cui parla de Saussure movimento del significante

verso il significato come lrsquooggetto per dirla cosigrave del significante Il significante sarebbe lrsquoin seacute egrave

ciograve che egrave immediatamente evidente La coscienza lo pone come lrsquoin seacute certo ma se non ci fosse un

per seacute se non ci fosse un significato verso il quale rinvia questo in seacute rimarrebbe ligrave appeso e non

significherebbe nulla Un significante senza significato non significa niente ma questo non

significa che non esista La coscienza lo rileva lo rileva in quanto in seacute in quanto vuoto in quanto

nulla potremmo giungere a dire Quindi ecco che questo movimento non egrave altro che il movimento

che avviene necessariamente nel linguaggio se dico dico necessariamente qualcosa Questo

potrebbe in realtagrave riassumere tutto ciograve che ha detto Hegel Questo qualcosa egrave indissolubilmente

legato al mio dire non esiste da solo Questo fa intendere molto bene come non puograve esistere

lrsquooggetto da solo il ciograve di cui dico non puograve esistere da solo esiste in ciograve che sto dicendo e cioegrave

nellrsquoatto di parola

8 luglio 2019

51

A pag 81 La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione Il sapere che da prima o immediatamente egrave

nostro oggetto non puograve essere niente altro da quello che esso stesso sapere immediato sapere

dellrsquoimmediato o dellrsquoessente Il nostro comportamento dovragrave essere non meno immediato dovremo

quindi apprendere questo sapere come si offre senza alterare niente in esso e dal nostro assumere

dovremo tener lungi il concepire Questa non egrave niente altro che la definizione di fenomenologia

guardare le cose cosigrave come appaiono cosigrave come sono Il contenuto concreto della certezza sensibile fa

sigrave che essa appaia immediatamente come la conoscenza piugrave ricca come una conoscenza drsquoinfinita

ricchezza per la quale non egrave dato trovare un limite sia che noi trascorriamo fuori nello spazio e nel

tempo dovrsquoessa si espandehellip Questa conoscenza appare inoltre come la piugrave verace infatti niente

ancora dellrsquooggetto essa ha tralasciato anzi lo ha in tutta la sua pienezza dinanzi a seacute Egrave cosigrave come

appare In effetto perograve tale certezza si dagrave a divedere essa stessa come la veritagrave piugrave astratta e piugrave povera

Divedere egrave un verbo poco usato Riguarda ovviamente il vedere e il ldquodirdquo anteposto egrave un intensivo

un vedere con esattezza Dice dunque che questa certezza si mostra come la veritagrave piugrave astratta

e piugrave povera Di ciograve che essa sa non enuncia che questo esso egrave e la sua veritagrave non contiene che llsquoessere

della cosa Quindi qualcosa egrave Egrave in questo senso che dice che egrave la piugrave povera dice soltanto che egrave

Da parte sua in questa certezza la coscienza egrave soltanto come puro Io o Io vi sono soltanto come puro

questi e lrsquooggetto similmente soltanto come puro questo Chiama lrsquoIo il questi per distinguerlo

dallrsquooggetto che chiama il questo Io questi son certo di questa cosa non giagrave percheacute Io mi sia

sviluppato come coscienza o abbia mosso variamente il pensiero E neppure percheacute secondo una

moltitudine di caratteri distinti la cosa di cui son certo sia un ricco rapporto in lei stessa o una

molteplice relazione verso altre Tutto ciograve non riguarda la veritagrave della certezza sensibile Neacute Io neacute la

cosa ha qui il significato di una varia e molteplice mediazione Io non ha il significato di un

rappresentare o di un pensare molteplice e vario neacute la cosa ha il significato di molteplicitagrave di caratteri

hellip Altrettanto in quanto rapporto la certezza egrave immediato puro rapporto la coscienza egrave Io e niente

altro un puro questi il singolo sa il puro questo ossia sa il singolo Io so che cosa So il singolo cioegrave

lrsquooggetto ciograve che mi appare Ma nel puro esserehellip Il puro essere non egrave niente altro che il primo

approccio a ciograve che appare In quel momento so solo questo che egrave hellipche costituendo lrsquoessenza di

questa certezza egrave da lei profferito come veritagrave di lei stessa vi egrave in gioco se noi ben guardiamo molto

altro ancora Una reale certezza sensibile non egrave solamente una siffatta pura immediatezza ma egrave anche

un esempio di essa e di quanto vi ha in gioco Sta dicendo che ciograve che appare che ciograve che si mostra

come comunemente si pensa cosigrave come egrave e di cui abbiamo la certezza percheacute lrsquooggetto egrave quello

lo vediamo ecc beh ci sta dicendo che dobbiamo andarci piugrave cauti percheacute in effetti ci sono in

gioco molte piugrave cose Sembra di sentire parlare Freud quando evocava questioni del genere Tra

le innumerevoli differenze che ivi vengono in evidenza noi troviamo ovunque la differenza principale

che cioegrave in tale certezza escono tosto fuori dal puro essere i due giagrave ricordati questi un questi come Io

e un questo come oggetto Se noi riflettiamo su tale differenza resulteragrave che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro sono nella

certezza sensibile soltanto immediati ma vi sono in pari tempo come mediati io ho la certezza mediante

qualche cosrsquoaltro ossia mediante la cosa e anche questa egrave nella certezza mediante qualche cosrsquoaltro

ossia mediante Io LrsquoIo ha la certezza attraverso lrsquooggetto della conoscenza ma questo oggetto

della conoscenza trae la sua certezza dal fatto che Io gliela attribuisco A pag 83 Questa differenza

dellrsquoessenza e dellrsquoesempio della immediatezza e della mediazione non la facciamo soltanto noi ma la

troviamo nella stessa certezza sensibile tale differenza egrave da intendersi in quella fora in cui essa egrave nella

certezza sensibile e non giagrave in quella in cui testeacute la determinammo noi Nella certezza sensibile cioegrave

lrsquoun momento egrave posto come ciograve che semplicemente e immediatamente egrave o come essenza lrsquooggettohellip

Nella certezza sensibile ci dice un momento egrave posto come llsquoessenza Lrsquoidea egrave che vedendo

lrsquooggetto questi mostri lrsquoessenza mostri quello che realmente egrave hellip lrsquoaltro momento egrave posto come

lrsquoinessenziale il mediato che qui non egrave in seacute ma mediante qualcosrsquoaltro lrsquoIo un sapere che sa lrsquooggetto

soltanto percheacute lrsquooggetto egravehellip In questo caso lrsquoIo diventa irrilevante non egrave determinante ciograve che

importa egrave lrsquooggetto lrsquooggetto egrave quello che egrave io lo conosco sigrave ma egrave lrsquooggetto che conduce il gioco

52

Ma lrsquooggetto egrave egrave il vero e lrsquoessenza esso egrave indifferentemente dal suo venir saputo o no esso rimane

anche e non vien saputo mentre il sapere non egrave se non egrave lrsquooggetto Questa egrave la tesi che lui vuole

confutare lrsquooggetto egrave quello che egrave Quante volte lo abbiamo sentito le cose sono cosigrave come le vedo

anche se io non ci sono le cose sono quelle Quindi lrsquooggetto egrave essenziale lrsquoIo egrave inessenziale LrsquoIo

in questo caso non egrave altro che un rilevatore di oggetti Si dovragrave dunque considerare lrsquooggetto per

vedere se nella certezza sensibile stessa esso sia in effetto come unrsquoessenza tale quale dalla certezza

sensibile vien fatto passarehellip Dice ma egrave proprio cosigrave hellipsi dovragrave considerare se questo concetto

dellrsquooggetto di essere cioegrave essenza corrisponda al modo secondo il quale lrsquooggetto medesimo si trova nella

certezza sensibile A questo scopo noi non abbiamo da riflettere sullrsquooggetto neacute da indagare che cosa

esso in veritagrave possa essere ma solo da considerarlo come la certezza sensibile lo ha in lei Egrave lrsquounica cosa

che possiamo fare Tra poco lo diragrave ma non possiamo isolare la cosa in seacute avrebbe detto Kant

possiamo soltanto indagare cosigrave come lrsquooggetto si mostra alla coscienza Proprio a lei devesi

chiedere che cosa egrave il questo Se noi lo prendiamo nel doppio aspetto del suo essere come lrsquoora e il quihellip

Come ciograve che mi appare qui e ora hic et nunc La dialettica che esso ha in lui avragrave una forma tanto

intelligibile quanto esso stesso lo egrave Quindi considera rispetto al questo allrsquooggetto il suo qui e il

suo ora percheacute lrsquooggetto mi appare qui e ora Anzi egrave proprio il fatto di essere qui e ora a

determinarlo in un certo qual modo come oggetto Alla domanda che cosrsquoegrave lrsquoora rispondiamo

dunque per es lrsquoora egrave la notte Per esaminare la veritagrave di questa certezza sensibile egrave sufficiente un

esperimento semplice Noi appuntiamo per iscritto questa veritagrave una veritagrave non perde niente per essere

scritta e altrettanto poco per essere conservata Se ora a mezzogiorno noi ritorniamo a quella veritagrave

scritta dovremo dire che essa sa ormai di stantio Quellrsquoora che egrave la notte vien conservato ossia vien

trattato come ciograve per cui egrave stato spacciato come un essentehellip Questo ldquoorardquo viene spacciato come un

essente come qualcosa che egrave quello che egrave e basta hellipma esso si dimostra piuttosto come un non

essente Senza dubbio lrsquoora si conserva ma come tale ora che non egrave notte similmente rispetto al giorno

che adesso egrave lrsquoora si conserva come tale ora che neppure egrave giorno o si conserva come un negativo in

generale Tale ora che si conserva non egrave quindi immediato bensigrave mediato infatti lrsquoora come ora che

resta e si conserva egrave determinato per via che altro ossia il giorno e la notte non egrave Se dico che egrave giorno

vuol dire che non egrave notte Il giorno egrave determinato dal fatto che non egrave notte e viceversa Ma con

ciograve lrsquoora non egrave meno semplice di prima egrave ora e in questa semplicitagrave egrave indifferente verso tutto ciograve che gli

gioca da presso quanto poco la notte e il giorno sono il suo esserehellip Questo ldquoorardquo non egrave fatto dal

giorno o dalla notte questi sono indifferenti Lrsquoldquoorardquo egrave lrsquoora egrave adessohellip ma adesso quando

hellipaltrettanto poco esso egrave anche giorno e notte esso non egrave per niente affetto da questo suo esser-altro Sta

dicendo che questo ldquoorardquo egrave ora ma anche non-ora egrave se stesso ma anche altro Un alcuncheacute di cosigrave

semplice che egrave per via di negazione e che egrave neacute questo neacute quello un non-questo e che egrave altrettanto

indifferente ad essere sia questo che quello noi lo chiamiamo un universale lrsquouniversale egrave dunque in

effetto il vero della certezza sensibile Questa frase che sta dicendo egrave impegnativa Dice lrsquouniversale

egrave dunque in effetto il vero della certezza sensibile ma lrsquouniversale egrave un concetto unrsquoastrazione un

concetto astrattoma se noi diciamo che lrsquouniversale egrave il vero della certezza sensibile vuol dire che

ciograve che noi vediamo sensibilmente cioegrave lrsquooggetto che vediamo tocchiamo ecc questo egrave un

universale cioegrave un concetto Noi vediamo tocchiamo utilizziamo concetti cioegrave significati Ci

sta dicendo questo che la certezza sensibile quella che allrsquoinizio indicava come il sapere

dellrsquoimmediato di ciograve che appare immediatamente questo non egrave altro che un significato Ciograve che

ci appare ciograve che tocchiamo ciograve che mangiamo che respiriamo tutto questo egrave un significato Sta

dicendo questo e non egrave poco Anche il sensibile noi lo enunciamo come un universale Non possiamo

enunciare la cosa stessa enunciamo sempre un universale Ciograve che noi diciamo egrave questo ossia

lrsquouniversale questo oppure egrave ossia lrsquoessere in generale Certo con ciograve non ci rappresentiamo di questo

universale o lrsquoessere in generale ma enunciamo lrsquouniversale ossia non lo enunciamo senzrsquoaltro a quel

modo che in quella certezza sensibile noi lo opiniamo Cioegrave lo vediamo lo pensiamo Noi ci troviamo

sempre a dovere avere a che fare con un universale ciascuna affermazione egrave unrsquoaffermazione

53

universale Questa egrave una questione straordinaria Se egrave un concetto se egrave un significato egrave

unrsquoaffermazione universale cioegrave questo significato egrave sempre quel significato percheacute sia quel

significato occorre che quel significato non muti sia sempre lo stesso indifferentemente da cosa

significa Questo in effetti porta a dire che ciograve con cui abbiamo a che fare la nostra certezza

sensibile egrave riferita a significati a nientrsquoaltro che significati Ma come si vede il piugrave verace egrave il

linguaggio in esso noi confutiamo immediatamente perfino la nostra opinione e poicheacute lrsquouniversale egrave

il vero della certezza sensibile e il linguaggio esprime solo questo vero cosigrave egrave escluso che si possa dire

quellrsquoessere sensibile che noi opiniamo Siccome lrsquouniversale egrave lrsquounico vero della certezza sensibile

il linguaggio non puograve esprimere le cose che in quel modo cioegrave come universali come significati

Cogliere la cosa in seacute per usare un termine kantiano equivarrebbe a porsi fuori dal linguaggio Se

siamo nel linguaggio il linguaggio puograve soltanto parlare di significati cioegrave di universali Lrsquoidea egrave

che se soltanto si uscisse dal linguaggio allora si potrebbe dire la cosa Questo lo avevamo giagrave

inteso tempo fa ma qui egrave espresso in modo molto preciso A pag 85 Fino ad adesso ha posto la

questione dellrsquoldquoorardquo ldquoorardquo che egrave ma anche non lo egrave percheacute lrsquoldquoorardquo egrave un universale un significato

un concetto Lo stesso saragrave anche dellrsquoaltra forma del questo cioegrave del qui Ricordiamo che sta

considerando ciograve che determina lrsquooggetto della certezza sensibile il qui e ora Lrsquoldquoorardquo lrsquoabbiamo

visto adesso tratta il ldquoquirdquo Per es il qui egrave lrsquoalbero Io mi volto e questa veritagrave egrave dileguata

convertendosi nellrsquoopposta il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Sta facendo un discorso che

porteragrave ovviamente alla stessa conclusione dellrsquoldquoorardquo cioegrave che il ldquoquirdquo egrave un universale un

concetto un significato (11) Se noi raffrontiamo la relazione nella quale il sapere e lrsquooggetto da prima

sorgevano con la relazione loro comrsquoessi si vengono a trovare nel presente resultato si vede che la

relazione stessa si egrave rovesciata A questo punto non egrave piugrave lrsquooggetto cosigrave come appariva prima per

cui crsquoegrave lrsquooggetto ci sono Io ma Io sono inessenziale egrave lrsquooggetto che importa lrsquooggetto che egrave quello

che egrave adesso sembra il contrario percheacute lrsquooggetto sembra dileguarsi per cui come faccio a stabilire

il ldquoquirdquo se diventa unrsquoaltra cosa Questo ldquoquirdquo cambia continuamente appunto si dilegua e

quindi a questo punto la cosa essenziale diventa lrsquoIo egrave per questo motivo che parla di

rovesciamento Lrsquooggetto che doveva essere lrsquoessenziale egrave ora lrsquoinessenziale della certezza sensibile esso

infatti egrave divenuto un universale ma tale universale non egrave piugrave ciograve che lrsquooggetto avrebbe dovuto

essenzialmente essere per la certezza sensibile anzi questa adesso consiste nellrsquoopposto vale a dire nel

sapere e il sapere prima era lrsquoinessenziale Il sapere dellrsquoIo della coscienza La veritagrave di questa

certezza egrave nellrsquooggetto come oggetto mio o egrave nellrsquoopinare lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso Queste

affermazioni sono interessanti Lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso se non so non egrave La certezza sensibile

dunque egrave invero espulsa dallrsquooggetto ma con ciograve non egrave ancora tolta anzi soltanto ricacciata indietro

nellrsquoIo ora egrave da vedersi che cosa ci mostri lrsquoesperienza di tale realtagrave della certezza sensibile Qui il

ldquotoltardquo richiama Severino In effetti Hegel lo usa in un modo che poi Severino riprende non dico

pari pari ma quasi A pag 86 (12) La forza della sua veritagrave ormai sta dunque nellrsquoIohellip Sta sempre

indagando sulla veritagrave della certezza sensibile La mia certezza da dove viene DallrsquoIo

Dallrsquooggetto A questo punto dice la forza della veritagrave sta nellrsquoIo hellipnella immediatezza del mio

vedere udire ecc il dileguare del singolo ora e del singolo qui da noi opinati viene evitato percheacute ci

sono io che li trattengo Sono io che trattengo questo ldquoquirdquo lo trattengo nella memoria lo trattengo

percheacute mi fa comodo ma di fatto non egrave piugrave qui non egrave piugrave ora adesso lo diragrave in modo piugrave preciso

Ma in questa relazione proprio come nella precedente la certezza sensibile fa esperienza in lei della

medesima dialettica Io questi vedo lrsquoalbero e lo affermo come il qui ma un altro Io vede la casa e

afferma che il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Entrambe le veritagrave hanno una medesima

autenticazione ossia lrsquoimmediatezza del vedere e la sicurezza e lrsquoaffermazione di entrambi gli Io circa

il loro sapere ma nellrsquoaltra lrsquouna dilegua Comincia a mettere in gioco anche il fatto che lrsquoIo sia

garante della veritagrave percheacute dovrebbe sigrave garantire che nellrsquoimmediatezza del vedere che questo

il qui indichi effettivamente questo ma egrave soltanto lrsquoimmediatezza egrave ciograve che vedo in questo

momento ciograve che mi garantisce che il ldquoquirdquo egrave lrsquoalbero Ciograve che ivi non dilegua egrave lrsquoIo come universale

54

il cui vedere non egrave un vedere neacute dellrsquoalbero neacute di questa casa ma egrave un vedere semplice che mediato dalla

negazione di questa casa ecc egrave altrettanto semplice e indifferente verso ciograve che vi egrave in gioco verso la

casa verso llsquoalbero ecc Un vedere semplice che egrave mediato dalla negazione della casa cioegrave io vedo

lrsquoalbero e quindi nego la casa vedo la casa e quindi nego lrsquoalbero Io non egrave che universale come

lo sono ora qui questo in generale Un altro universale un altro concetto un significato Porre lrsquoIo

come un significato pone moltissime obiezioni anche alla psicoanalisi per es alla psicoanalisi

dellrsquoIo Certo io intendo dire un Io singolo ma quanto poco io posso dire ciograve che intendo per ora e per

quihellip Come diceva prima svaniscono si dileguano hellipaltrettanto poco posso dire ciograve che intendo per

Io Cosa intendo per Io Quando incomincio a parlarne si dilegua pure lui Egrave un universale non

egrave determinabile da qualche cosa Dicendo questo qui questo ora o un singolo io dico ogni questo ogni

qui ogni ora ogni singolo similmente dicendo Io questo singolo Io dico ogni Io in generale ciascuno

egrave quello che io dico Io questo singolo Io Ciascuno egrave quello che io dico che egrave non quello che egrave egrave

questo lrsquoIo ciascuna volta Cosigrave come lrsquouniversale egrave un concetto un significato Che cosa dice

Dice ciograve che io dico che dica non ha esistenza in seacute Poco piugrave avanti hellipuna cosigrave detta questa cosa

o un questo essere umano allora egrave anche giusto che tale esigenza dica qual questa cosa qual questo Io

essa opini ma ciograve dire egrave impossibile Percheacute egrave impossibile Percheacute dilegua continuamente A pag

87 (14) La certezza sensibile fa dunque esperienza che la sua essenza non sta neacute nellrsquooggetto neacute nellrsquoIo

e che lrsquoimmediatezza non egrave unrsquoimmediatezza neacute dellrsquouno neacute dellrsquoaltrohellip La certezza immediata

prima sembrava che venisse dallrsquooggetto che egrave quello che egrave poi dallrsquoIo che lo percepisce hellipin

quei due ciograve che io opino egrave infatti un inessenziale e lrsquooggetto e lrsquoIo sono universali nei quali lrsquoora e il

qui e lrsquoIo che io opino non sussistono o non sono Ciograve che io penso che una certa cosa sia non egrave cosigrave

Certo io posso dire che egrave cosigrave difatti egrave quello che accade ma questo Io questa cosa ecc sono

universali sono concetti sono significati Con ciograve noi arriviamo a porre lrsquointiero della certezza

sensibile stessa come sua essenzahellip Lrsquoessenza sta nellrsquointero Cosa direbbe Severino Sta nel

concreto hellipe non piugrave soltanto come un momento di essa il che succedeva nei due casi dove prima

lrsquooggetto opposto allrsquoIo e poi Io dovevano essere la sua realtagrave Egrave dunque soltanto la stessa intera certezza

sensibile che persistendo in lei come immediatezza esclude da seacute ogni opposizione che aveva luogo

precedentemente Lrsquoopposizione tra Io e lrsquooggetto non crsquoegrave piugrave Ovviamente questo avviene nel

processo dialettico attraverso la sintesi tra lrsquoIo e lrsquooggetto Vale a dire la certezza sensibile

riguarda la sintesi di questi due Cosigrave a questa pura immediatezza non interessa piugrave lrsquoesser-altro del

qui come albero il quale passa in un qui che egrave non-albero non piugrave interessa lrsquoesser-altro dellrsquoora come

giorno che passa in unrsquoora che egrave notte neacute interessa un altro Io a cui egrave oggetto qualche cosrsquoaltro La veritagrave

di tale immediatezza si mantiene come rapporto che resta uguale a se stessohellip Badate bene veritagrave

come rapporto Un rapporto egrave un atto linguistico helliprapporto che tra lrsquoIo e lrsquooggetto non fa nessuna

distinzione di essenzialitagrave e di inessenzialitagravehellip Non crsquoegrave piugrave lrsquoidea che lrsquoIo sia essenziale e che

lrsquooggetto sia inessenziale e viceversa tutto questo scompare Io questi affermo dunque il qui come

albero e non mi volto per modo che il qui mi divenga un non-albero Io non voglio saperne niente che

un altro Io veda il qui come non-albero o che io stesso altra volta abbia potuto prendere il qui come non-

albero e lrsquoora come non-giorno ma io sono puro intuire io quanto a me resto a questo lrsquoora egrave giorno

o il qui egrave lrsquoalbero nemmeno raffronto tra loro il qui e lrsquoora ma mi attengo a una relazione immediata

lrsquoora egrave giorno Questo egrave il modo di pensare comune cioegrave ci si attiene a una relazione immediata

ora egrave notte questa egrave una certezza immediata questo egrave il vero Ma Hegel pone unrsquoobiezione Poicheacute

cosigrave questa certezza piugrave non vuol venir fuori quando noi la rendiamo attenta a unrsquoora che egrave notte o a un

Io a cui egrave notte rechiamoci allora noi da lei e facciamoci indicare quellrsquoora che viene affermato

Rivolgiamoci direttamente a questa certezza interroghiamola e vediamo cosa succede Noi

dobbiamo bene farcelo indicare giaccheacute la veritagrave di quel rapporto immediato egrave la veritagrave di questo Io che

si limita a unrsquoora e a un qui Per lui si tratta di un ldquoorardquo che egrave tutti gli ldquoorardquo di un ldquoquirdquo che sono

tutti i ldquoquirdquo percheacute egrave un universale Se noi questa veritagrave prendessimo in esame dopo o ne stessimo

lontani essa non avrebbe nessunissimo significato percheacute toglieremmo lrsquoimmediatezza che le egrave

55

essenziale Se a questa veritagrave noi togliamo lrsquoimmediatezza dellrsquoessere indicata adesso in questo

momento cioegrave la sua determinazionehellip Tenete sempre conto che una determinazione in questo

modo esclude la dialettica percheacute immagina la certezza sensibile come lrsquoimmediato che io vedo

senza che questo immediato che io vedo ritorni in un percorso dialettico come adesso Hegel ci sta

indicando (17) Vien mostrato lrsquoora questo ora Ora mentre esso vien mostrato ha giagrave cessato di essere

Se noi chiedessimo a chi sostiene questa veritagrave a questa certezza sensibile dellrsquoora per cui dice

ldquoadessordquo sigrave ma quale ora Cosa intendi con ora Ce lo dice qui mentre esso vien mostrato ha giagrave

cessato di essere Lrsquoora che egrave egrave diverso da quello mostrato e noi vediamo che lrsquoora consiste proprio in

questo nel non essere piugrave mentre esso egravehellip Mentre lo dico non egrave piugrave helliplrsquoora come ci vien mostrato egrave

un giagrave stato e questa egrave la sua veritagrave esso non ha la veritagrave dellrsquoessere Non crsquoegrave piugrave e quindi non ha la

veritagrave dellrsquoessere Che tipo di veritagrave ha Egrave dunque vero che esso egrave giagrave stato Ma in effetto ciograve che egrave giagrave

stato non egrave unrsquoessenza esso non egrave e invece si trattava dellrsquoessere Si immaginava che indicando il qui

e lrsquoora si mostrasse lrsquoessere dellrsquooggetto come egrave realmente Perograve di fatto Hegel ci sta dicendo che

ciograve che mostriamo nel momento in cui lo mostriamo non mostriamo ciograve che egrave mostriamo unrsquoaltra

cosa Cosa che avviene parlando ininterrottamente quando io voglio fermare una parola egrave chiaro

che giagrave solo lrsquoidea di fermarla comporta altre parole In questo indicare noi scorgiamo dunque

soltanto un movimento con il seguente decorso 1) Io indico lrsquoora ed esso egrave affermato come il vero ma

io lo indico come il giagrave stato o come un tolto io tolgo la prima veritagravehellip La prima veritagrave egrave che lrsquoora sia

questa perograve mentre io lo dico non egrave giagrave piugrave quello che io indicavo quindi io tolgo la prima veritagrave

percheacute non egrave piugrave vero hellip2) adesso come seconda veritagrave affermo che egrave giagrave stato egrave toltohellip La prima

veritagrave lrsquoabbiamo tolta la seconda dice che egrave giagrave stato cioegrave egrave tolto 3)Ma il giagrave stato non egrave io tolgo

lrsquoesser-giagrave-stato o lrsquoesser-tolto tolgo la seconda veritagrave nego quindi la negazione dellrsquoora e torno cosigrave alla

prima affermazione che lrsquoora egrave Abbiamo compiuto il percorso dialettico tesi antitesi e sintesi

Indico lrsquoora ma indicando lrsquoora non dico la veritagrave Quale sarebbe la seconda veritagrave Affermo che

egrave stato quellrsquoldquoorardquo ligrave egrave stato cioegrave egrave tolto non crsquoegrave piugrave e questa egrave lrsquoantitesi la negazione della prima

veritagrave Sintesi ma il giagrave stato non egrave indubbiamente se egrave giagrave stato vuol dire che non egrave Io tolgo

lrsquoessere giagrave stato cioegrave tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave e nego quindi la negazione

dellrsquoldquoorardquo La prima e la seconda veritagrave sono il positivo e il negativo - il negativo nega che lrsquoldquoorardquo

sia proprio questa La prima veritagrave il positivo ci dice che pongo lrsquoldquoorardquo che perograve non egrave non egrave

piugrave questa la seconda veritagrave il negativo nega che la prima sia una veritagrave e questa appare come

unrsquoaltra veritagrave quindi se tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave cosa succede Che nego la

negazione dellrsquoldquoorardquo nel senso che la prima e la seconda veritagrave di fatto negano lrsquoldquoorardquo mostrano

che non egrave Ma a questo punto di questi due momenti la prima e la seconda veritagrave ci troviamo di

fronte al fatto che se io nego la negazione affermo percheacute egrave questo che sta accadendo ci dice

Hegel negare una negazione comporta unrsquoaffermazione e infatti dice torno cosigrave alla prima

affermazione che lrsquoora egrave Lrsquoora e lrsquoindicare lrsquoora son dunque cosigrave costituiti che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro egrave un

semplice immediato ma un movimento che ha in lui diversi momenti Vien posto questo ma piuttosto

posto un altro o il questo vien tolto e tale esser-altro o togliere del primo viene anchrsquoesso di nuovo tolto

e cosigrave ricondotto al primo Pensate a Severino lrsquoessere egrave questa la posizione perograve diceva se non

gli metto a fianco che il non essere non egrave questa prima affermazione rimane insostenibile percheacute

continua a prevedere lrsquoeventualitagrave che il non essere sia e allora il non non-essere deve essere

tolto togliendo il non non-essere mi ritrovo nuovamente allrsquoessere Egrave questo il movimento di

ritorno a questo punto ritorno allrsquoessere Ma questo primo riflesso in se stesso non egrave precisamente

ciograve che era per lo innanzi ossia un immediatohellip Quando io torno indietro questo ldquoorardquo non egrave

lrsquoldquoorardquo di prima egrave un altro Cosigrave lrsquoessere di Severino lrsquoessere non egrave piugrave quello di prima egrave un altro

che egrave diventato positivo egrave diventato incontrovertibile per usare i suoi termini hellipma egrave appunto

un qualcosa di riflesso in se stesso o di semplice che nellrsquoesser-altro resta ciograve che esso egravehellip Egrave nellrsquoessere

altro che lui rimane quello che egrave Tornando a Severino soltanto in questo altro in questo non

non-essere lrsquoessere egrave effettivamente essere Lrsquoindicare egrave dunque esso stesso il movimento esprimente

56

ciograve che lrsquoora egrave in veritagrave ossia un resultato o una molteplicitagrave di ora nel suo insieme raccolta e lrsquoindicare

egrave lrsquoimparare per esperienza che ora egrave un universale Siamo passati dalla certezza sensibile come la

certezza di ciograve che appare qualcosa di immediato a qualcosa che invece ci appare come un

risultato Cambia tutto Ciograve che mi appare egrave il risultato diciamola cosigrave di un movimento che dal

significante va al significato e torna al significante per renderlo significante nel senso che ciograve che

io vedo egrave un significato Egrave soltanto percheacute egrave un significato che io lo vedo mi ritorna come

significante cioegrave significa qualcosa egrave qualcosa sennograve egrave niente (20) Egrave chiaro che la dialettica della

certezza sensibile altro non egrave se non la semplice storia del movimento di questa certezza medesima o della

sua esperienzahellip La questione storica egrave qualcosa di cui Hegel parleragrave a lungo Si tratta sempre di

una storia come dire che le cose che sono significati sono significati percheacute hanno una storia

sono significati per via della loro storia helliped egrave pur chiaro che anche la certezza sensibile altro non egrave

se non quella storia La certezza sensibile egrave una storia un racconto se volete dirla cosigrave Ciograve che mi

appare come certezza sensibile egrave un significato quindi egrave storia un racconto Le cose che io tocco

mangio ecc sono racconti Prosegue poi facendo una critica ai suoi oppositori perogravehellip A pag 91

(21) Se realmente volessero dire questo pezzo di carta cui essi opinano e se proprio lo volessero dire ciograve

riuscirebbe impossibile percheacute il questo sensibile che viene opinato egrave inattingibile al linguaggio che

appartiene alla coscienza a ciograve che egrave in seacute universale Se egrave universale appartiene al linguaggio egrave un

concetto un significato Non sarebbe possibile dirlo percheacute sarebbe fuori dal linguaggio Nel reale

tentativo di pronunziare la cosa essa si disintegrerebbe coloro che ne iniziassero una descrizione non

la potrebbero condurre a termine ma dovrebbero lasciarla ad altri i quali poi alla loro volta finirebbero

col confessare di discorrere di una cosa che non egrave Questo accade quando si prende rigorosamente la

questione la si elabora si comincia a pensare e ci si accorge che ciograve di cui si sta parlando

propriamente non egrave Essi dunque opinano questo pezzo di carta questo qui che egrave tuttrsquoaltro da quello

lagrave ma discorrono di ldquocose effettuali di oggetti esterni o sensibili di essenze assolutamente singolerdquo

ecc ossia essi dicon di tutto ciograve soltanto lrsquouniversale quindi ciograve che vien chiamato lrsquoineffabile non egrave

altro che il non-vero il non-razionale ciograve che vien meramente opinato Se di una cosa niente altro vien

detto tranne che essa egrave una cosa effettuale un oggetto esteriore allora essa egrave soltanto un alcuncheacute di

molto comune e si enuncia piuttosto la sua eguaglianza con tutto che non la sua differenza Se io lo

pongo come qualcosa di effettuale cioegrave qualcosa che vedo che tocco ecc qualcosa di reale come

si suole dire allora questo oggetto esteriore dice Hegel egrave qualcosa di molto comune e quindi si

enuncia la sua eguaglianza con il tutto cioegrave egrave una cosa fra le cose Quando io dico una singola cosa

io la esprimo piuttosto come un del tutto universale giaccheacute ogni cosa egrave una singola cosa e ugualmente

questa egrave tutto ciograve che si vuole Se la cosa noi la determiniamo piugrave esattamente come questo pezzo di

carta ecco che ogni e qualsivoglia carta egrave un questo pezzo di carta e io ho pur sempre detto lrsquouniversale

Come dire che ciascuna volta che io parlo dico un universale cioegrave dico altre parole concetti

significati percheacute non ho accesso alla cosa in seacute kantianamente Questa mi si dilegua

continuamente ma si dilegua in quanto non egrave altro che un pensiero Questa cosa che io immagino

esistere fuori dal linguaggio egrave qualche cosa che io ho costruito con il linguaggio e quindi egrave un

altro universale Anche se voglio pensarla come qualcosa che egrave quella che egrave quindi come un

particolare assoluto singolare ecc rimane un universale percheacute rimane un significato e se egrave un

significato rimane un universale un concetto in definitiva un atto linguistico hellipcosigrave indico quel

pezzo di carta come un qui che egrave un qui di altri qui o che egrave in lui stesso un insieme semplice di molti

qui ossia un universale io lo prendo come esso in veritagrave egrave e anzicheacute sapere un qualche cosa di

immediato io lo prendo per vero io percepisco E il Secondo Capitolo si chiama appunto La

percezione in cui ci diragrave che cosa intende lui con percezione

17 luglio 2019

57

Siamo al Capitolo II La percezione o la cosa e lrsquoillusione Egrave un capitolo interessante complesso La

certezza immediata non prende il vero percheacute sua veritagrave egrave lrsquouniversale Invece tutto ciograve che per lei egrave

lrsquoessente la percezione lo prende come Universale Nel senso che non ha altro modo Daccheacute suo

principio in generale egrave lrsquouniversalitagrave i momenti di essa immediatamente distinguentesi sono Io come

Io universale e lrsquooggetto come oggetto universale Quel principio egrave sorto a noihellip Egrave sorto a noi cioegrave ci

egrave apparso inequivocabilmente diciamola cosigrave hellipe quindi il nostro apprendere la percezione non egrave

piugrave un apprendere apparente come era quello della certezza sensibile ma necessario Sta dicendo che

questa cosa ci egrave apparsa come inequivocabile come incontrovertibile e cioegrave il fatto che ci sia e ci

sia lrsquooggetto e che io colga lrsquooggetto non come singolaritagrave ma come universalitagrave Nellrsquoatto in cui

il principio sorge son giagrave contemporaneamente divenuti i due momenti i quali al loro apparire soltanto

vengon fuorihellip Cioegrave nel momento della percezione compaiono queste cose helliplrsquouno il momento

dellrsquoindicare lrsquoaltro il movimento medesimo ma come alcuncheacute di semplice lrsquouno il percepire lrsquoaltro

lrsquooggetto In Hegel si tratta sempre di due movimenti hellipil movimento il dispiegamento e la

distinzione dei momenti lrsquooggetto il loro essere raccolti insieme Tutti questi momenti nella

percezione vengono chiaramente raccolti insieme sennograve non si percepisce Per noi o in seacute

lrsquouniversale come principio egrave lrsquoessenza della percezione e di contro a questa astrazione i due distinti il

percipiente e il percepito sono lrsquoinessenziale Questo egrave importante Lrsquouniversale egrave lrsquoessenza della

percezione cioegrave la percezione egrave percezione dellrsquouniversale potremmo dire percezione del

significato per cui ciograve che percepisco sono significati Ciograve che importa ciograve che egrave essenziale dice

Hegel egrave questa relazione Il significato lrsquouniversale egrave una relazione poicheacute una cosa egrave quella che

egrave in relazione a unrsquoaltra Rispetto a questa relazione che egrave lrsquoessenziale io che percepisco e la cosa

che egrave percepita diventano inessenziali Egrave la relazione ciograve che conta che egrave in prima istanza A pag

94 hellipsoltanto la percezione ha nella sua essenza la negazione la differenza o la varietagrave molteplice

Quindi dice che la percezione egrave comprensiva della negazione ciograve che percepisco non puograve darsi

sena la negazione (24) Il questo egrave dunque posto come non questo o come toltohellip Nellrsquouniversale non

crsquoegrave questo in quanto tale il questo egrave tolto se crsquoegrave lsquouniversale non crsquoegrave il singolare il particolare hellipe

quindi non come un nulla anzi come un nulla determinato o come un nulla di un contenuto cioegrave del

questo Il questo egrave un nulla di contenuto quindi la cosa egrave un nulla di contenuto Perciograve il sensibile

egrave esso stesso ancora presentehellip Il sensibile cioegrave ciograve che percepisco che mi viene incontro Ma non

come dovrebbe essere nella certezza immediata ossia come il singolo dellrsquoopinione bensigrave come

universale o come ciograve che si determineragrave come proprietagrave Ciograve che mi appare dunque egrave sempre

lrsquouniversale percheacute il questo egrave nullo crsquoegrave ma egrave nullo di contenuto lrsquooggetto la cosa egrave nulla di

contenuto crsquoegrave solo lrsquouniversale Il superare presenta il suo vero duplice significato che noi abbiamo

visto nel negativo egrave un negare e parimenti un conservare Il superare egrave questo mantenere conservare

il negativo ma superarlo Piugrave avanti Ma anche lrsquouniversalitagrave semplice ed eguale a se stessa egrave essa

stessa distinta e libera da quelle determinatezzehellip Lrsquouniversale egrave determinato da una serie di cose

Se egrave universale ci dice che tutte quelle cose che comprende hanno certe proprietagrave hellipessa egrave il puro

rapportarsi a se stesso o egrave il mezzo dove quelle determinatezze tutte quante sono dove tutte quante

dunque si compenetrano in essa come in unrsquounitagrave semplice ma senza toccarsihellip Ecco che ritorna

sempre alla stessa cosa lrsquouno e i molti Lrsquouno lrsquouniversalitagrave egrave uno unrsquounitagrave ma egrave fatta di molti

hellipgiaccheacute esse sono indifferentemente per seacute proprio per via della partecipazione a questa universalitagrave

Tale astratto mezzo universale che puograve venir detto la cosalitagrave in generale o lrsquoessenza pura non egrave altro

dal qui e dallrsquoora comrsquoessi si sono mostrati cioegrave come un insieme semplice di moltihellip Il ldquoquirdquo per

esempio egrave uno quando dico ldquoquirdquo dico qualcosa che egrave singolare apparentemente ma egrave un

universale percheacute questo ldquoquirdquo egrave tutti i ldquoquirdquo possibili Fa poi un esempio Questo egrave un qui semplice

ed egrave in pari tempo molteplice egrave bianco ed egrave anche sapido ed egrave anche cubico di forma e anche di un

peso determinato ecc Egrave anche tutte queste cose Tutte queste molte proprietagrave sono in qui semplicehellip

Percheacute sono il sale hellipdovrsquoesse dunque si compenetrano nessuna ha un qui diverso da quello

dellrsquoaltrahellip Difatti il sapido egrave qui il cubico egrave qui sono tutti qui hanno tutti in comune questo

58

ldquoquirdquo hellipe in pari tempo senza essere staccate per via di qui diversi in questa compenetrazione esse

non si affegravettanohellip Non si affegravettano cioegrave non si contaminano non si influenzano non si alterano

hellipil bianco non affegravetta neacute altera il cubico entrambi non toccano il sapido ecc anzi ciascuna poicheacute

egrave un semplice rapportarsi a se stessahellip Ciascuna di queste determinazioni si rapporta a se stessa il

sapido egrave il sapido non egrave il cubico helliplascia in pace le altre e loro si rapporta solo mediante un

indifferente anche Questo ldquoancherdquo egrave lrsquounica cosa che le connette il sale egrave sapido ma anche cubico

ma ha anche un peso ma anchehellip Questo ldquoancherdquo egrave dunque proprio il puro universale o il mezzo egrave

la cosalitagrave che raccoglie insieme quelle proprietagrave Vedete come qui cerca di risolvere il problema

dellrsquouno e dei molti e che alla fine dovragrave risolvere in qualche modo si puograve intuire come In questa

relazione che egrave resultata per la prima volta il carattere dellrsquouniversalitagrave positiva egrave sviluppato e lo si puograve

osservarehellip Questa universalitagrave egrave fatta di molti ma questi molti rimangono allrsquointerno

dellrsquouniversalitagrave come elementi determinati e identici a seacute non si affettano gli uni con gli altri

non si modificano a vicenda rimangono quelle che sono quindi sono tante cose dentro lrsquouno E

allora la domanda di Parmenide egrave uno o molti Risponderagrave poi qui a questa domanda Ossia

dato che le molte determinate proprietagrave fossero senzrsquoaltro indifferenti e si rapportassero solamente

ciascuna a se stessa non sarebbero proprietagrave determinatehellip se ognuna stesse per i fatti suoi da

unrsquoaltra parte invece dice hellipesse infatti lo sono in quanto si distinguono e si rapportano ad altre

proprietagrave come opposte Questa egrave lrsquounica cosa che le distingue come qualunque cosa il fatto di

essere in opposizione a tutto ciograve che non egrave quella cosa ligrave il sapido non egrave il peso non egrave il cubico

Poco piugrave avanti E perciograve questo non egrave soltanto un anche unitagrave indifferente ma altresigrave un Uno

unrsquounitagrave esclusiva Questa universalitagrave egrave un uno unrsquounitagrave esclusiva LrsquoUno egrave il momento della

negazione in quanto esso si rapporta a se stesso in modo semplice ed esclude altro cosiccheacute la cosalitagrave

egrave determinata come cosa Per determinare una cosa devo stabilire che quella cosa non egrave unrsquoaltra

cosa Determinare qualcosa come dice la parola stessa de-terminare cioegrave termine qualcosa in un

certo modo lo termine percheacute ligrave finisce la cosa e ne incomincia unrsquoaltra questa ldquoegraverdquo e finisce qui

quindi egrave in opposizione Nella proprietagrave la negazione egrave come determinatezza che fa immediatamente

uno con lrsquoimmediatezza dellrsquoesserehellip La negazione egrave la determinatezza nel senso che per

determinare qualcosa devo negare che questa cosa sia unrsquoaltra cosa e quindi si ritrova ad essere

in questa sorta di immediatezza con lrsquoessere questa cosa ldquoegraverdquo egrave se stessa hellipma la negazione egrave come

Uno quando egrave liberata da questrsquounitagrave con il contrario ed egrave in se e per se stessa Questa negazione egrave

Uno Noi possiamo dire che questa cosa egrave uno percheacute non crsquoegrave niente altro che le si opponga quindi

deve essere liberata da tutto ciograve che le si oppone da tutto ciograve che egrave altro In questi momenti presi

insieme egrave compiuta la cosa come il vero della percezionehellip Quindi la percezione non sarebbe altro

che il cogliere che la determinatezza di qualche cosa egrave tale in quanto esclude unrsquoaltra cosa si libera

da ciograve che non egrave Essa egrave α) lrsquouniversalitagrave indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave o

piuttosto materiehellip Quindi universalitagrave indifferente e passiva egrave lrsquouniversalitagrave per se stessa che

non fa nulla semplicemente si mostra come universale β) la negazione non meno semplice o lrsquoUno

lrsquoesclusione di proprietagrave oppostehellip Quindi abbiamo lrsquouniversalitagrave e poi il fatto che lrsquouniversalitagrave

nega di avere determinazioni che si oppongono a lei Per essere uno occorre che sia quella e non

altro γ ) le molte proprietagrave stesse il rapporto dei due primi momenti la negazione comrsquoessa rapportasi

allrsquoelemento indifferente ed ivi si espande come una copiositagrave di differenzehellip Il rapporto tra questi

due momenti ci dice che questa negazione permane non viene cancellata viene tolta ma non

cancellata Dice ed ivi si espande come una copiositagrave di differenze come se si moltiplicasse percheacute

se io dico che questa egrave quella che egrave e che non egrave quellrsquoaltra questa cosa poi mi si moltiplica ma non

egrave neanche poi questrsquoaltra ma non egrave neanche questrsquoaltra ecc hellipil punto della singolaritagrave che nel

mezzo del sussistere si irradia nella molteplicitagrave Il punto della singolaritagrave cioegrave il fatto di essere uno

in effetti potremmo dirla cosigrave fa fatica a rimanere uno percheacute si irradia in una molteplicitagrave cioegrave

non egrave questo non egrave questrsquoaltro non egrave questrsquoaltro ecc E allora che uno egrave Secondo quel lato per

cui queste differenze appartengono allrsquoindifferente mezzo anchrsquoesse sono universali si rapportano solo

59

a seacute e non si affettano tra di loro hellip ma questo rapporto di opposizione esse lo hanno necessariamente

in proprietagrave che sono lontane dal loro anche Lrsquouniversalitagrave sensibile ossia lrsquounitagrave immediata

dellrsquoessere e del negativohellip Sappiamo che lrsquouniversalitagrave egrave lrsquounitagrave immediata di una cosa e del suo

negativo percheacute lrsquouniversalitagrave contiene anche il negativo hellipegrave proprietagrave soltanto ora in quanto da

tale universalitagrave sono sviluppati e distinti lrsquouno dallrsquoaltra lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura ed essa li

conchiude entrambi soltanto questo rapporto di essa con i puri momenti essenziali compie la cosa

Vediamo che crsquoegrave una direzione che poi ci porteragrave alla sintesi e cioegrave in questa universalitagrave per il

momento vediamo come distinti lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura Lrsquouniversalitagrave pura egrave fatta di molti

elementi ma egrave uno la cosa egrave fatta di questo rapporto tra i due A pag 97 Cosigrave egrave ora costituita la

cosa della percezione e la coscienza in quanto suo oggetto egrave la cosa egrave determinata come Percipiente A

questo punto dice la coscienza puograve percepire percheacute egrave in condizione di cogliere nella cosa il suo

contrario quindi distinguere la cosa dal suo contrario e coglierla quindi in quanto singolaritagrave

ma una singolaritagrave come vedremo tra poco che di fatto egrave anche molteplicitagrave Quindi il percepire

egrave rendersi conto che la cosa egrave una e molti Essa ha solo da prendere lrsquooggetto e da comportarsi come

puro assumere ciograve che cosigrave le risulta egrave il vero Se in questo prendere essa esplicasse una qualche attivitagrave

con un simile atto dellrsquoattribuire o del tralasciare altererebbe la veritagrave La coscienza deve soltanto

assumere su di seacute soltanto passivamente la veritagrave della cosa non deve entrarci in mezzo percheacute

se ci entra altera la cosa e quindi quella cosa non egrave piugrave il vero Poicheacute lrsquooggetto egrave il vero e lrsquouniversale

lrsquoeguale a se stesso e la coscienza si egrave il mutevole e lrsquoinessenziale le puograve accadere di assumere lrsquooggetto

in guisa non giusta le puograve accadere di illudersi Egrave chiaro che se la coscienza interviene nella

percezione dellrsquooggetto modifica lrsquooggetto Egrave quello che voleva fare Husserl arrivare alla cosa

stessa in carne e ossa senza mediazione Lrsquoattivitagrave percettiva ha la consapevolezza della possibilitagrave

dellrsquoillusione giaccheacute nellrsquouniversalitagrave che egrave il Principio lrsquoesser-altro egrave anchrsquoesso immediatamente per

lrsquoattivitagrave percettiva ma come il nullo come il tolto Per ciascuno in questa attivitagrave percettiva

lrsquoessere altro di qualche cosa viene escluso viene considerato come niente deve essere tolto percheacute

o egrave vero o egrave falso Perciograve il suo criterio della veritagrave egrave lrsquoeguaglianza con se stesso e il suo comportamento

egrave di assumere lrsquoeguale a seacute Essendo in pari tempo il diverso per essa essa egrave un rapportare gli uni a gli

altri i diversi momenti del suo assumere Se peraltro in questo confronto scaturisca una ineguaglianza

questa non egrave una non-veritagrave dellrsquooggetto (cheacute esso egrave lrsquoeguale a se stesso) ma del percepire Questo egrave il

discorso comune non ho capito bene non ho visto bene non inteso bene comrsquoera veramente la

cosa Poco piugrave avanti Lrsquooggetto che io apprendo si presenta come puramente uno inoltre io mi accorgo

della proprietagrave che egrave in esso e che egrave universale ma che perciograve va oltre la singolaritagrave Questo aggeggio

il posacenere egrave singolare ma crsquoegrave unrsquouniversalitagrave che va oltre Egrave universale in quanto questo

posacenere egrave un posacenere Il posacenere egrave un universale percheacute non egrave questo il posacenere egrave

tutti i posaceneri Dunque il primo essere dellrsquoessenza oggettiva in quanto questa era un Uno non era

il suo vero esserehellip Quello che ci appariva inizialmente come lrsquouno lrsquooggetto la cosa dice non egrave

lrsquooggetto vero hellippoicheacute lrsquooggetto egrave il vero in me cade la non-veritagrave e lrsquoapprendere non era giusto

Anzi in forza dellrsquouniversalitagrave della proprietagrave io devo prendere lrsquoessenza oggettiva piuttosto come una

comunanza in generale Inoltre ora io percepisco la proprietagrave come determinata come opposta ad altro

ed escludente questo altro Nella percezione crsquoegrave questo aspetto io percepisco questa cosa in quanto

non egrave questrsquoaltra cosa In effetto dunque io non ho rettamente appreso lrsquoessenza oggettiva

determinandola come una comunanza con altre o come la continuitagrave e in forza della determinatezza

della proprietagrave io devo anzi separare la continuitagrave e porre lrsquoessenza oggettiva come un Uno esclusivo

Devo distinguere lrsquoUno cioegrave questo da ciograve che non egrave In questrsquoUno quandrsquoesso egrave stato separato io

trovo molte di tali proprietagrave le quali non affettandosi reciprocamente sono reciprocamente indifferenti

quindi io non ho percepito rettamente lrsquooggetto quando lo ho appreso come un alcuncheacute di esclusivo

anzi come prima esso era soltanto continuitagrave in generale cosigrave egrave ora un universale mezzo a comune

dove ciascuna delle molte proprietagrave - intese come universalitagrave sensibili - egrave per seacute e come determinata

esclude le altre Dice che non egrave vero che io apprendo un qualche cosa come un alcuncheacute di esclusivo

60

ma ciograve che io sto vedendo ciograve che sto prendendo egrave determinata in relazione al fatto che lo escludo

delle altre cose Poco piugrave avanti E la coscienza per la quale ora un essere sensibile egrave egrave soltanto un

opinare ossia egrave completamente fuori dal percepire e ritornata in se stessa Questo mio percepire

muove sigrave dalla certezza sensibile da ciograve che mi appare perograve deve compiere tutte queste

operazioni Compiendo tutte queste operazioni cosa succede Mi riporta al punto di partenza

cioegrave torna a dirmi di fatto che questa cosa egrave questa cosa Dopo aver compiuto una serie di

operazioni dopo aver escluso che questo egrave altro da seacute dopo avere inteso che le sue determinazioni

non sono altre determinazioni ma sono quelle a questo punto ecco che questo aggeggio qui

diventa quello che egrave Ma lrsquoessere e lrsquoopinare sensibili passano anchrsquoessi nel percepirehellip Io dico che

egrave lo vedo lo giudico lo valuto ma dicendo questo sono giagrave nella percezione non ne sono fuori

non sono nella pura e immediata assunzione della cosa in seacute ma sono nella percezione ho giagrave

dovuto compiere una serie di operazioni di esclusione di negazione ho dovuto negare delle cose

per potere dire che questo egrave questo hellipio sono ancora respinto allrsquoinizio e trascinato nel medesimo

circolo che in ogni momento e come totalitagrave toglie se stesso Dopo tutte queste operazioni sono

rigettato al punto di partenza e cioegrave tutte queste operazioni vengono tolte per potere dire che

questo egrave questo ci devono essere state ma non ci sono piugrave percheacute mi appare soltanto questo in

quanto questo Egrave questa la percezione io percepisco a partire da una serie di operazioni che tolgo

ndash queste operazioni di fatto non sono nientrsquoaltro che la negazione ndash e che mi riconduce al punto

di partenza Quindi la coscienza necessariamente lo ripercorre ma ora non come la prima volta Esso

cioegrave quanto al percepire ha fatto esperienza che il resultato e il vero del percepire ne sono anche la

risoluzione o sono la riflessione del vero in se stesso La riflessione io rifletto questa cosa nel senso

che attraverso la negazione la ldquoidentificordquo ma - nel momento in cui la identifico questa cosa

diventa quella che egrave e quindi la percepisco cosigrave comrsquoegrave - non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave quella

da cui era partito il movimento quella dellrsquoinizio quella che descriveva al punto α ) lrsquouniversalitagrave

indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave Non egrave piugrave quella cosa ligrave non egrave piugrave

lrsquoincominciamento Cosigrave per la coscienza si egrave determinata lrsquoessenziale costituzione del suo percepire

non di essere un semplice puro assumere ma nel suo assumere di essere parimenti riflessa dal vero

in se stessa Questo ritorno della coscienza in se stessa - ritorno che essendosi mostrato essenziale al

percepire si mischia immediatamente nel puro assumere - altera il vero A causa del fatto che la

coscienza ha riflettuto su di seacute o piugrave propriamente che ho riflettuto su questa cosa questa cosa

non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave il vero dice Hegel percheacute la cosa stessa si egrave mischiata al mio

percepire Adesso lo diragrave molto precisamente la cosa egrave quella che egrave non per se stessa ma per me

Cosigrave come prima nella certezza sensibile ora egrave qui presente nel percepire il lato per cui la coscienza

viene risospinta in se stessa ma anzitutto non nel senso in cui ciograve avveravasi nella certezza sensibile

come se la veritagrave del percepire cadesse nella coscienza anzi ora conosce che in lei cade la non-veritagrave che

qui si presenta Si accorge che in seguito a tutto questo procedimento ciograve che mi accade addosso

egrave la non veritagrave di questa cosa quella non veritagrave che inizialmente appariva alla certezza sensibile

Ma con questo conoscimento la coscienza egrave anche capace di superare la non-veritagrave essa distingue la

propria apprensione del vero dalla non-veritagrave del proprio percepire la corregge e in quanto egrave essa che

intraprende questa rettifica in lei cadragrave anche la veritagrave come veritagrave del percepire Sta dicendo che sigrave

io mi accorgo che il mio percepire altera questa veritagrave ma il criterio di veritagrave che sto utilizzando

egrave il mio sono sempre io che stabilisco questa veritagrave Se ora come si deve si considera il

comportamento della coscienza si vedragrave chrsquoesso egrave cosigrave costituito che la coscienza non piugrave meramente

percepisce anzi egrave anche consapevole della sua riflessione in seacute e separa inoltre la riflessione dalla

semplice assunzione stessa Questo egrave ciograve che Hegel vuole Dapprima io mi accorgo della cosa come

un uno e ho da tenerla ferma in questa determinazione vera egrave cosigrave egrave quella che mi appare egrave la

prima percezione Se nel movimento del percepire si presenta qualcosa di contraddittorio alla cosa ciograve

egrave da riconoscere come mia pura riflessione Se le cose non stanno cosigrave come io le vedo o se penso che

non stiano cosigrave dice egrave un problema della mia percezione Ma badate bene Ora nella percezione

61

si presentano anche diverse proprietagrave che sembrano essere proprietagrave della cosa ma la cosa egrave uno e noi

siamo consapevoli che quella diversitagrave per cui la cosa cessava di essere uno cade in noi Siamo noi

che stabiliamo che la cosa egrave Uno Dunque in effetto questa cosa egrave bianca soltanto al nostro occhio

sapida anche alla nostra lingua cubica anche al nostro tatto ecc Tutta la diversitagrave di questi lati noi

non la prendiamo dalla cosa ma da noi stessi cosigrave per noi essi lati cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltro per

es al nostro occhio che egrave del tutto separato dalla nostra lingua ecc Quindi noi siamo lrsquouniversale

mezzo del quale tali momenti sceverandosi lrsquouno dallrsquoaltro sono per seacute Siamo noi che distinguendo

una cosa dallrsquoaltra diciamo che questa cosa egrave quella che egrave per seacute Siamo noi a dirlo Poicheacute dunque

consideriamo come riflessione nostra la determinatezza di essere universale mezzo conserviamo con ciograve

lrsquoautoeguaglianza e la veritagrave della cosa di essere uno Noi consideriamo teniamo ferma questa cosa

il fatto che io sono lrsquouniversale mezzo che sono io che decido Che cosa decido Lrsquoautoeguaglianza

della veritagrave della cosa Ma questi lati diversi che la coscienza prende su di seacute considerati ciascuno per

seacute come trovantesi nellrsquouniversale mezzo sono determinati il bianco egrave soltanto in opposizione al nero

ecc e la cosa egrave uno proprio percheacute si oppone ad altre La coscienza prende su di seacute tutte queste cose

ma le prende su di segrave in quanto determinate questo aggeggio egrave di vetro e il vetro non egrave il peso e

il peso non egrave la trasparenza e la trasparenza non egrave il colore Tutte queste cose sono determinate

ma la coscienza le prende tutte in seacute per dire che egrave Uno deve prenderle tutte in seacute In quanto

peraltro egrave uno essa non esclude da seacute altre cose (giaccheacute essere Uno significa essere lrsquouniversale

rapportarsi a se stessohellip In quanto uno dice essa non esclude da seacute altre cose Non le esclude per

principio le esclude per via delle determinatezze Lrsquouno non esclude le altre cose che sono presenti

dentro ma si escludono lrsquouna con lrsquoaltra Lrsquouno cioegrave questo aggeggio qui non esclude di essere

trasparente di essere pesante di essere solido ecc ma ciascuna di queste cose esclude lrsquoaltra

percheacute egrave determinata Se non si escludessero sarebbero indeterminate se fossero indeterminate

non essendoci piugrave determinazione non avrei piugrave percezione quindi queste determinatezze sono

necessarie Poicheacute la proprietagrave egrave la proprietagrave propria della cosa o egrave una determinatezza nella cosa stessa

questa ha parecchie proprietagrave Infatti in primo luogo la cosa egrave il vero essa egrave in se stessa e ciograve che egrave in

lei vi egrave come sua propria essenzahellip Ciograve che egrave in lei vi come sua essenza propria hellipe non egrave dunque

in virtugrave di altre cose quindi in secondo luogo le proprietagrave determinate non sono in virtugrave di altre cose

soltanto e per altre cose anzi sono in lei stessahellip Tenete conto che questa cosa perograve egrave per noi hellipma

queste sono proprietagrave determinate in lei soltanto in quanto son molte e reciprocamente distinguentesi

e in terzo luogo mentre le proprietagrave sono cosigrave nella cosalitagrave esse sono in seacute e per seacute e reciprocamente

indifferenti Infatti che questo aggeggio sia di vetro egrave indifferente al fatto che sia trasparente che

sia pesante che sia solido Egrave dunque in veritagrave la cosa stessa che egrave bianca e anche cubica e anche

sapida ecc ossia la cosa egrave lrsquoanche o lrsquouniversale mezzo nel quale le molte proprietagrave sussistono lrsquouna

fuori dellrsquoaltra senza toccarsi e senza togliersi E presa cosigrave essa vien presa come il vero Tutte queste

sono le condizioni ci sta dicendo Hegel della percezione cioegrave che tutte queste determinazioni

permangano ma permangano in opposizione alle altre Quindi permane il negativo allrsquointerno

dellrsquoUno percheacute ciascuna cosa nega di essere le altre il sapido nega di essere cubico per esempio

In tale percepire la coscienza egrave ora in pari tempo consapevole che essa si riflette anche in se stessa e che

nel percepire si presenta il momento opposto allrsquoanche Il momento opposto allrsquoanche egrave lrsquounitagrave lrsquouno

Ma questo momento egrave unitagrave della cosa con se stessa unitagrave che esclude da seacute la differenza Dice unitagrave

della cosa con se stessa hellip che esclude da seacute la differenza perograve abbiamo visto che questo ldquoancherdquo egrave

ineliminabile percheacute una cosa egrave questo ma anche questo ma anche questrsquoaltro ecc queste cose

sono determinazioni che non possono essere tolte Ciograve nonostante rimane uno e molti Egrave dunque

lrsquounitagrave che la coscienza dovragrave prendere su di seacute poicheacute la cosa egrave il sussistere delle molte proprietagrave diverse

e indipendenti Da tutte queste determinazioni che sono indispensabili e che sono il negativo

percheacute ciascuna si oppone allrsquoaltra la coscienza deve prendere lrsquounitagrave lrsquouno altrimenti non

percepisce altrimenti percepirebbe uno sterminio di cose senza mai soffermarsi su una cosa

Lrsquounificare queste proprietagrave tocca soltanto alla coscienza nella cosa quindi essa non deve lasciarle

62

confluire in un uno Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin quanto e con ciograve mantiene le proprietagrave

lrsquouna fuori delle altre e la cosa come un anche Cioegrave Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin

quanto cioegrave questa cosa egrave in quanto di vetro e in quanto di vetro non egrave di plastica Questo ldquoin

quantordquo egrave una determinazione Per lrsquoesattezza lrsquoesser-uno viene anzitutto preso su di seacute dalla

coscienza in un modo tale per cui ciograve che veniva chiamato proprietagrave viene ora presentato come materia

libera Per tal modo la cosa egrave elevata al vero anche divenendo una raccolta di materie e invece di esser

uno diviene una superficie soltanto circoscrivente Questa cosa che io percepisco egrave come una

superficie che circoscrive una serie di determinazioni Poco piugrave avanti hellipresulteragrave che la coscienza

fa di seacute noncheacute della cosa alternativamente e un puro uno privo di molteplicitagrave e un anche disgregato

in tante materie ciascuna delle quali fa parte per se stessa Mediante questo confronto la coscienza

trova dunque non solo che il suo prendere il vero ha in lui la diversitagrave dellrsquoassumere e del ritornare in

se stesso ma trova anche che proprio il vero proprio la cosa si mostra in questa duplice guisa Egrave lrsquouna

cosa e lrsquoaltra egrave il percipiens e il perceptum egrave lrsquoIo del movimento e lrsquooggetto Dunque egrave qui presente

lrsquoesperienza che la cosa per la coscienza che la accoglie si presenta in modo determinato ma in pari

tempo esce fuori dal modo in cui si offre per riflettersi in seacute ossia ha in lei stessa una veritagrave opposta

Qualunque cosa che si determini riflettendosi in seacute ha in seacute lrsquoopposto Cosa vuol dire riflettendosi

in seacute Vuol dire che riflettendosi stabilisce che questa cosa non egrave altro (34) La coscienza egrave dunque

essa stessa fuori anche da quel secondo modo di comportarsi nel percepire il quale consiste nel prendere

la cosa come il verohellip Dice che la coscienza non egrave neanche lrsquoaccogliere la cosa come il vero non egrave

questo hellipcome il vero Eguale a se stesso e seacute come il non-eguale come ciograve che fuori dellrsquoeguaglianza

sta ritornando in se stessohellip Deve prendere il vero non percheacute immagina che la cosa sia eguale a

se stesso ma si accorge che per prenderla come il vero ci deve essere una riflessione ci deve essere

un movimento ma se crsquoegrave questo movimento allora non egrave il vero La cosa egrave uno riflessa in se stessa

essa egrave per seacute ma egrave anche per un altro e invero egrave un Altro per seacute quantrsquoessa egrave per un altro cosigrave la cosa

egrave per seacute e anche per un altro egrave un duplice diverso essere ma egrave anche Uno ma lrsquoesser-uno contraddice

a questa sua diversitagrave per conseguenza la coscienza dovrebbe ancora una volta prender su di seacute quel

riunire e tenerlo lungi dalla cosa Sta dicendo che la cosa egrave quella ma anche non lo egrave ma anche il

suo contrario La coscienza dovrebbe dire che la cosa in quanto egrave per seacute non egrave per altro Soltanto alla

cosa stessa conviene anche lrsquoesser-uno e la coscienza ne ha avuto esperienza la cosa egrave essenzialmente

riflessa in seacute Lrsquoanche ossia la differenza indifferente cade nella cosa non meno di quel che vi cada

lrsquoesser-unohellip Come dire che questa differenza sigrave certo crsquoegrave lrsquouno rispetto alle altre cose che non

sono questo ma anche allrsquointerno dellrsquouno percheacute lrsquouno egrave per altro (36) Ora tale determinatezza

che costituisce il carattere essenziale della cosa e che la distingue da ogni altra egrave cosigrave determinata che

mediante essa la cosa egrave in opposizione alle altrehellip Una determinazione non egrave altro che questo come

abbiamo visto anche etimologicamente de-terminare qualcosa la faccio terminare qui hellippur

dovendosi anche in questa opposizione mantenere per seacute Per mantenere se stessa deve essere in

opposizione alle altre Quindi vedete che si mantiene per seacute ma se non negasse di essere altro non

sarebbe neanche seacute Vedete che tutta la questione di Severino rispetto allrsquoessere e al non non-

essere egrave tutta qui Ma la cosa egrave cosa o egrave un uno che egrave per seacute solo in quanto essa non sta in questo

rapporto verso altrehellip Se una cosa egrave per seacute non puograve dipendere da altro questo egrave il problema dellrsquouno

e dei molti hellipin questo rapporto egrave infatti di giagrave posto il nesso con unrsquoaltra cosahellip Se egrave uno che egrave per

seacute ma egrave per seacute percheacute non egrave altro crsquoegrave giagrave questo rapporto con quellrsquoaltro e quindi egrave giagrave per

unrsquoaltra cosa e non piugrave per seacute Proprio mediante il suo carattere assoluto e mediante la sua

opposizione la cosa egrave in relazione verso altre ed egrave essenzialmente soltanto questa relazionehellip Rileggo

la cosa hellip egrave essenzialmente soltanto questa relazione Non sta dicendo una cosa indifferente questa

cosa non ha niente di materiale di naturale ecc egrave una relazione egrave un significato hellipma la

relazione egrave la negazione dellrsquoindipendenza della cosahellip Se egrave in relazione egrave chiaro che non egrave

indipendente da questa relazione hellipe la cosa va anzi a fondo per via della sua proprietagrave essenziale

Cioegrave di essere una relazione e non unrsquounitagrave distinta e avulsa da tutte le altre Per la coscienza egrave

63

dunque necessaria lrsquoesperienza di come la cosa proprio mediante la determinatezza che costituisce la

sua essenza e il suo esser-per-seacute vada a fondohellip Proprio quelle cose che la determinano e che la

fanno essere per seacute sono quelle che la mandano a fondo percheacute per essere determinata per essere

per seacute per essere quella che egrave deve essere per altro percheacute senza la negazione - un essere per altro

un rapporto o una relazione con altro - non egrave neanche se stessa hellipla cosa egrave posta come esser-per-seacute

o come assoluta negazione di ogni esser-altro e quindi come negazione assoluta che si rapporta solo con

seacute perograve la negazione che si rapporta solo con seacute egrave toglier se stesso ossia egrave avere la propria essenza entro

un altro La negazione assoluta che si rapporta solo con seacute egrave negazione di che Se egrave negazione egrave

negazione di qualcosa quindi egrave negazione in quanto si rapporta con qualcosrsquoaltro per cui se tolgo

questo rapporto tolgo anche la negazione In effetto la determinazione dellrsquooggetto come esso egrave

resultato non contiene nientrsquoaltro Ricordatevi delle sue parole circa lrsquooggetto riportate qui sopra

dove dice che la cosa egrave soltanto la relazione Lrsquouno e i molti il fatto di essere una e di essere molti

Questo rapporto la cosa egrave questo egrave questo ciograve che si percepisce Esso deve avere in se stesso una

proprietagrave essenziale che ne costituisce il suo semplice esser-per-seacute ma pur nella semplicitagrave esso deve

avere in lui anche la diversitagrave la quale deve essere necessaria ma non deve perograve costituire la

determinatezza essenziale Eh giagrave certo percheacute la determinazione essenziale egrave sia lrsquouna cosa che

lrsquoaltra sia lrsquoessere uno sia essere molti Ma questa egrave una distinzione la quale egrave ora soltanto nelle

parole lrsquoinessenziale che in pari tempo deve essere necessario toglie se stesso ossia egrave ciograve che testeacute venne

chiamato la negazione di se stesso Cosrsquoegrave che egrave inessenziale Sono i due termini della cosa il

percipiens e il perceptum Queste due cose inessenziali vengono tolte Ciograve che invece egrave essenziale

egrave la relazione che fa esistere la cosa e dunque la percezione Quindi si percepisce una relazione

un significato Un significato non egrave niente altro che una relazione Con ciograve cade lrsquoultimo in quanto

che separava lrsquoesser-per-seacute e lrsquoessere per altro Non crsquoegrave piugrave una cosa che egrave in quanto una in quanto

molti lrsquoin quanto non crsquoegrave piugrave percheacute egrave entrambe le cose simultaneamente Sotto un unico e

medesimo riguardo lrsquooggetto egrave piuttosto il contrario di se stesso egrave per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per

altro in quanto egrave per seacute Esso egrave per seacute egrave riflesso in se stesso egrave Uno ma questo essere per seacute essere riflesso

in se stesso ed essere Uno egrave in unitagrave esso il contrario lrsquoesser-per-altro ed egrave posto quindi solo come un

toltohellipPer usare i termini di Severino questi due astratti vengono tolti per via del concreto e

rimane il concreto cioegrave la sintesi hellipo questo esser-per-seacute egrave tanto inessenziale vale a dire quanto la

relazione verso lrsquoaltro Questi momenti per seacute diventano inessenziali Ciograve che rimane di essenziale egrave

la relazione Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze o nelle determinatezze che dovevano

costituire la sua essenza non meno di quel chrsquoesso diventasse un tolto nel suo essere sensibile Le

determinazioni dellrsquooggetto scompaiono percheacute lrsquooggetto in quanto astratto scompare e ce lo

ritroviamo come sintesi cioegrave come il concreto Movendo dallrsquoessere sensibile lrsquooggetto diviene un

universale ma questo universale poicheacute deriva dal sensibile egrave da questo essenzialmente condizionato

e perciograve non si tratta davvero di universalitagrave eguale a se stessa ma di universalitagrave che affetta da

unrsquoopposizione si separa perciograve negli estremi della singolaritagrave e della universalitagrave dellrsquouno delle

proprietagrave e dellrsquoanche delle materie libere Questo movimento parte dalla percezione Si percepisce

sigrave lrsquoUno la come unitagrave ma appena riflette su di seacute si accorge che questo uno egrave fatto di molti egrave

fatto di una serie di determinazioni quindi ritorna sulla percezione sensibile ma a questo punto

la percezione sensibile diventa unrsquoaltra cosa diventa la percezione che tiene conto che questa

cosa egrave quella che egrave per via di negazione e che questa cosa ha in seacute la sua opposizione che questa

cosa egrave seacute ma anche non lo egrave ma anche il suo contrario Cosa che sarebbe interessante da praticare

parlando Queste pure determinatezze sembrano esprimere lrsquoessenziale stesso ma esse sono soltanto un

esser-per-seacute che egrave affetto dallrsquoesser per un altrohellip Ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in quanto

egrave per un altro in quanto egrave quella che egrave per via del fatto che non egrave unrsquoaltra cosa quindi egrave quella

che egrave per via di altro che la fa essere quella che egrave hellipperaltro daccheacute entrambi sono essenzialmente

in una unitagrave egrave ora presente lrsquouniversalitagrave incondizionata e assoluta soltanto qui la coscienza entra

veramente nel regno dellrsquointelletto Soltanto quando mi rendo conto che parlando ciascuna cosa che

64

mi appare egrave quella che egrave per via del suo contrario Quindi mantiene il suo contrario percheacute se lo

perdesse non sarebbe piugrave quella cosa semplicemente non sarebbe piugrave Egrave il discorso che facevamo

rispetto al tutto allrsquointero percheacute un significante sia quello che egrave occorre che ci siano tutti gli altri

significanti ma che tutti gli altri significanti non siano quel significante che quel significante li

comporti tutti ma che non lo sia altrimenti non sarebbe possibile parlare

24 luglio 2019

Prima di iniziare volevo dire di una questione quando si cerca qualche cosa o come si suole dire

si desidera una certa cosa accade che questa cosa che si desidera sia quella che egrave in virtugrave di unrsquoaltra

cosa egrave sempre in virtugrave di altro percheacute questo egrave il funzionamento del linguaggio Quindi

qualunque cosa io desideri voglia attenda ecc questa cosa mi rinvieragrave sempre a unrsquoaltra Da

qui lrsquoidea che il desiderio sia senza fine Non egrave che il desiderio non abbia lrsquooggetto che sarebbe una

contraddizione in termini ma questa cosa che il desiderio desidera si mostra in quanto rinviante

ad altro per cui si sposta letteralmente su unrsquoaltra cosa Ora invece se lrsquooggetto dellrsquointeresse

fosse il linguaggio allora che succederebbe Questo oggetto a che cosa rinvierebbe Rinvierebbe

a se stesso Rinviando a se stesso non avrebbe piugrave bisogno di andare a cercare altre cose percheacute egrave

arrivato lagrave dove egrave sempre stato Come dire che occupandosi del linguaggio cioegrave ponendo il

linguaggio come oggetto della ricerca dellrsquointeresse ecc a questo punto il desiderio non ha piugrave

la necessitagrave di cercare altre cose percheacute si egrave attestato a questo punto su se stesso e non crsquoegrave altro

fuori da se stesso Il linguaggio non puograve rinviare a unrsquoaltra cosa che non sia linguaggio e quindi

ritorna sempre su se stesso Se io mi occupo del linguaggio lrsquooggetto rimane il linguaggio nelle

sue infinite varianti

Intervento Allora occorre togliere lrsquooggetto

No non egrave che tolgo lrsquooggetto Sto dicendo che lrsquounica ricerca dalla quale si possa trarre

soddisfazione egrave la ricerca intorno al linguaggio Il desiderio cerca la soddisfazione nel suo

raggiungimento cioegrave nel raggiungere il suo oggetto ma sappiamo che questo oggetto del desiderio

egrave quello che egrave in virtugrave di altro e quindi devo spostarmi su altro la soddisfazione egrave sempre rinviata

ad altro Nel caso del linguaggio la soddisfazione egrave raggiunta in quanto il linguaggio non puograve che

lavorare su se stesso Quindi egrave ciograve che non illude egrave ciograve che non tradisce percheacute si egrave sempre ligrave e

quindi la soddisfazione egrave in un certo senso sempre garantita percheacute questo lavoro sul linguaggio

non rinvia ad altro che non sia linguaggio Detto questo vediamo di concludere il capitolo Siamo

a pag 105 Con ciogravehellip Il ldquociograverdquo sarebbe il fatto che crsquoegrave questo movimento tra lrsquoin seacute e il per seacute per

cui lrsquooggetto in quanto tale perde la sua essenzialitagrave Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze

o nelle determinatezze che dovevano costituire la sua essenzahellip In questo movimento lrsquooggetto non egrave

piugrave essenziale Prima era lrsquoIo e poi lrsquoIo egrave diventato inessenziale in quanto soggettivo ma anche

lrsquooggetto percheacute lrsquooggetto egrave quello che egrave rispetto a un qui e a un ora ma abbiamo visto che il qui

e lrsquoora che fanno dellrsquooggetto quello che egrave sono propriamente indeterminabili e quindi anche

lrsquooggetto diventa inessenziale (41) Dunque la singolaritagrave sensibilehellip La singolaritagrave sensibile egrave ciograve

che mi appare nellrsquoimmediato hellipdilegua bensigrave nel movimento dialettico della certezza immediata e

diviene universalitagrave ma universalitagrave soltanto sensibile Qualche cosa mi diviene sensibile nel

momento in questo qualcosa mi diventa un significato Lrsquoopinare egrave dileguato e il percepire prende

lrsquooggetto comrsquoesso egrave in seacute o come Universale in generale in esso quindi la singolaritagrave sorge come

singolaritagrave vera come esse-in-seacute dellrsquouno o come esser-riflesso in se stesso Soltanto quando crsquoegrave questo

riflettersi su seacute allora lrsquoin seacute diventa il seacute Ma si tratta ancora di un esser-per-seacute condizionato accanto

al quale viene a trovarsi un altro esser-per-seacute cioegrave lrsquouniversalitagrave che opposta alla singolaritagrave egrave da

questa condizionata Quindi abbiamo la singolaritagrave dellrsquooggetto della percezione ma

lrsquouniversalitagrave cioegrave il significato che ci consente di sapere che questo qualcosa egrave qualcosa Siamo

sempre alla questione di Parmenide lrsquouno e i molti La singolaritagrave per cui questa cosa mi si

65

presenta come uno ma per il solo fatto di percepirla non egrave piugrave uno percheacute per percepirla deve

essere posta come un universale come un significato e in quanto significato non egrave giagrave piugrave uno ma

una moltitudine Questi due estremihellip La singolaritagrave e lrsquouniversalitagrave hellip che si contraddicono non

stanno soltanto lrsquouno accanto allrsquoaltro ma sono in unrsquounitagrave o il che egrave lo stesso ciograve che quei due hanno

a comune lrsquoesser-per-seacute egrave affetto dallrsquoopposizione in generale ossia neppure egrave un esser-per-seacute Non egrave

un esser-per-seacute percheacute egrave anche un singolare egrave universale ma anche singolare Ci sono queste due

cose che sono simultanee La sofisticheria del percepire cerca di salvare questi momenti dalla loro

contraddizione e di tenerli fissi mediante la distinzione dei riguardi mediante lrsquoanche e lrsquoin quanto

cosigrave come cerca infine di cogliere il vero mediante la distinzione dellrsquoinessenziale e di unrsquoessenza a

questo opposta Da sempre gli umani cercano lrsquoessenziale che cosa egrave proprio di una certa cosa

eliminando lrsquoinessenziale cioegrave tutto ciograve che non egrave proprio di questa cosa deve essere tolto per

esempio ciograve che io penso di questa cosa deve essere cancellato Solo tali espedienti anzicheacute tenere

in scacco lrsquoillusione possibile nellrsquoassumere si dimostrano essi stessi nulli e il vero che deve venir

guadagnato con questa logica della percezione dimostra sotto un medesimo e identico riguardo di

essere il contrario e di aver quindi a propria essenza lrsquouniversalitagrave priva di distinzioni e di

determinazioni Questa operazione non riesce percheacute a questo punto se tengo distinto lrsquouniversale

dal singolare perdo le determinazioni particolari perograve se mi appunto sul singolare mi perdo

lrsquouniversalitagrave Queste vuote astrazioni della singolaritagrave e della ad essa opposta universalitagravehellip Questo

accade se si vogliono tenere separate astratte direbbe Severino hellipcosigrave come dellrsquoessenza che egrave

congiunta con un inessenziale di un inessenziale che egrave nello stesso tempo tuttavia necessario sono le

potenze nel gioco delle quali consiste lrsquointelletto percettivo non di rado chiamato il sano intelletto umano

o buon senso esso che si spaccia per una solida e reale coscienza egrave nel percepire soltanto il gioco di

queste astrazioni e laddove esso opina di trovarsi nella condizione piugrave ricca trovasi invece nella piugrave

povera Sbattuto qua e lagrave da queste essenze nulle dallrsquouna vien gettato nelle braccia dellrsquoaltra con la

sua sofisticheria esso si dagrave cura di tener saldo e di affermare ora lrsquouno ora proprio lrsquoaltro opposto ma

cosigrave si mette contro la veritagrave e la sua opinione della filosofia consiste nel credere chrsquoessa abbia a che

fare soltanto con enti di ragione In effetti la filosofia ha anche a che fare con simili enti e li riconosce

per le pure essenze per gli elementi e le potenze assolute ma cosigrave essa li conosce in pari tempo nella loro

determinatezza e quindi li dominahellip Non li conosce soltanto in quanto significati universali

generali ma anche nella determinazione particolare singolare e universale helliplrsquointelletto percettivo

li prende invece per il vero e da essi vien gettato da un errore nellrsquoaltro Sia che si appunti su una cosa

sia che si appunti sullrsquoaltra comunque perde di vista il vero il vero non egrave altro che la sintesi

lrsquoaccadere di queste due cose simultaneamente Che poi non sono altro che il mio dire e il ciograve che

dico Le due cose sono sempre queste il mio dire egrave il singolare percheacute io dico una cosa ben precisa

il ciograve di cui dico egrave lrsquouniversale percheacute si riferisce a cose che per essere cose devono essere

significati Quindi questo singolare il mio dire viene affetto dallrsquouniversale ma questo universale

affetta il singolare percheacute una volta che questo significato si egrave posto modifica anche la

singolaritagrave Questrsquointelletto non giunge alla consapevolezza che tali essenze semplici sono quelle che

dominano in lui anzi opina di avere sempre a che fare con un contenuto e con una materia compatti

cosigrave come la certezza sensibile non sa che la vuota astrazione del puro essere egrave la sua propria essenzahellip

La vuota astrazione del puro essere cioegrave lrsquoessere egrave nulla Vedete da dove arriva Heidegger Lrsquoessere

egrave nulla egrave vuoto percheacute non crsquoegrave materia non crsquoegrave sostanza egrave la condizione percheacute ci sia qualche

cosa come un universale lrsquouniversale egrave vuoto in seacute non definisce nessuna cosa Ha la necessitagrave

che ci sia la singolaritagrave e la singolaritagrave ha la necessitagrave che ci sia lrsquouniversalitagrave sennograve egrave singolaritagrave

di che hellipesse sono lrsquointelaiatura e la potenza dominatrice dellrsquointelletto medesimo sono soltanto ciograve

che egrave il sensibile come essenza per la coscienza ciograve che determina le relazioni della coscienza con il

sensibile e ciograve in cui decorre il movimento del percepire e del suo vero Continua a insistere sulla

necessitagrave di questo movimento Sta dicendo che la singolaritagrave senza la universalitagrave egrave niente cosigrave

come lrsquouniversalitagrave senza una singolaritagrave egrave vuota egrave senza contenuto non egrave determinata da

66

alcuncheacute Tale decorso - determinazione del vero e toglimento di questo determinare ininterrottamente

alternati - hellip Quindi determino il vero determino che cosrsquoegrave questo ma questa determinazione

viene tolta viene tolta nel senso che questa determinazione si mostra falsa si mostra non il vero

percheacute contiene il suo opposto e quindi deve essere tolta Mi trovo quindi a dovere determinare

e a dovere togliere questa determinazione e avere a questo punto una sintesi nel senso che neacute la

singolaritagrave neacute lrsquouniversalitagrave da sole possono sussistere Tale decorso hellip costituisce propriamente la

vita di tutti i giorni e il costante lavorio della coscienza percettiva la quale opina di muoversi nella

veritagrave Qui la coscienza non fa che procedere senza posa verso il resultato onde tutte queste veritagrave o

determinazioni essenziali vengono egualmente toltehellip Qui fa un discorso intorno alla chiacchiera

dove vengono sigrave tolte volta per volta o la singolaritagrave o lrsquouniversalitagrave ma a vantaggio ora

dellrsquouna ora dellrsquoaltra non viene superata in una sintesi non viene conservata non permane lrsquouna

cosa o lrsquoaltra helliptuttavia in ogni singolo momento essa egrave consapevole di questrsquouna determinatezza come

del vero quindi di nuovo dellrsquoopposta Questo egrave vero questo egrave falso In qualche modo la coscienza

sospetta la loro inessenzialitagravehellip Che cioegrave sia la singolaritagrave sia lrsquouniversalitagrave prese per seacute siano

inessenziali Questo percheacute non bastano da sole devono essere insieme Ma per salvarle

dallrsquoimminente pericolo si mette a sofisticare e ciograve che testeacute essa stessa affermava come il non vero ora

afferma come il vero Mentre propriamente la natura di queste essenze non vere vuole spingere

lrsquointelletto a raccogliere insieme e quindi a togliere i pensieri di quella universalitagrave e singolaritagrave

dellrsquoanche e dellrsquouno di quella essenzialitagrave che egrave necessariamente congiunta con una inessenzialitagrave e di

un inessenziale che per altro egrave necessario - pensieri di inessenze - contro ciograve lrsquointelletto recalcitra e si

aiuta con i puntelli dellrsquoin quanto e dei diversi riguardi o col prendere su di seacute lrsquoun pensiero per

mantenere lrsquoaltro separato e come vero Ma egrave in seacute e per seacute la natura di queste astrazioni quella che le

raccoglie insieme il buon senso egrave preda di loro che lo travolgono nel loro gorgo In questa sorta di

circolo ermeneutico Se io non vedo che lrsquoessenziale sta nel cogliere questo movimento sono preso

e sballottato ora da un vero ora da un altro a seconda di quello che mi passa per la testa Esso

vorrebbe conferir loro il carattere della veritagrave ora prendendo su di seacute la loro non-veritagrave chiamando ora

lrsquoillusione una parvenza di cose infide e separando lrsquoessenziale da ciograve che a loro egrave necessario e che pur

deve essere inessenziale e mantenendo quello come lor veritagrave contro questo - mentre cosigrave lrsquointelletto

vuol conferir veritagrave a quelle astrazioni ad esse non mantiene la loro veritagrave ma a se stesso dagrave la non-

veritagrave Sempre nel voler mantenere distinti questi due aspetti manco la veritagrave dice Hegel ma che

cosa significa questo Egrave il discorso che faceva anche Severino volendo tener distinte quindi

astratte perdo il concreto cioegrave non tengo conto del modo in cui la cosa mi appare e lrsquointero mondo

allrsquointerno del quale questa cosa mi appare Egrave come se volessi sceverare distinguere ciograve che mi

appare dal mondo ma se io tolgo il mondo che egrave la condizione attraverso la quale mi appare ciograve

che mi appare scompare anche quella cosa Egrave questa la tragedia del pensiero occidentale Se tolgo

tutto ciograve che costituisce la condizione percheacute qualche cosa mi appaia cosa mi appare a questo

punto Qualcosa che risulta inessenziale Qui ci ricolleghiamo al discorso di prima al fatto che il

mio desiderio egrave rinviato a unrsquoaltra cosa percheacute questa risulta inessenziale e quindi cerco qualcosa

di essenziale ma trovo un altro inessenziale e cosigrave via allrsquoinfinito Percheacute il linguaggio risulta

invece essenziale Percheacute egrave nel linguaggio che tutte queste cose trovano la loro collocazione Il

linguaggio come lrsquointero intero senza il quale tutte queste cose non esisterebbero Egrave un altro modo

di formulare la cosa che diciamo da sempre qualunque cosa egrave qualcosa percheacute egrave nel linguaggio

quindi non crsquoegrave modo di astrarla dal linguaggio Questa egrave lrsquooperazione che si tenta sempre di fare

astrarre qualcosa dal linguaggio e allora scatta Hegel lo dice lrsquoillusione che qualcosa che egrave

strutturalmente inessenziale sia invece lrsquoessenziale ma non puograve essere essenziale per essere

essenziale occorre che abbia superato queste astrazioni Abbiamo finito il secondo capitolo il

prossimo il terzo si chiama Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Perograve egrave importante

che rimanga ben chiaro ciograve che ha detto fino a questo punto percheacute egrave proprio la base la base su

cui si muove tutta la Fenomenologia dello spirito anche quando parleragrave della dialettica servo-

67

padrone Dice che il servo si libera del padrone attraverso il suo lavoro percheacute il suo lavoro

modifica le cose mentre il padrone non modifica niente percheacute se ne sta ligrave in panciolle il lavoratore

modifica le cose e si ritrova anche lui modificato da ciograve stesso che ha modificato Hegel riprende

nel sociale ciograve che aveva detto nelle prime pagine In effetti potremmo dire che il significante

lavora il significato e ciograve che gli ritorna egrave se stesso cioegrave un significante ma in quanto altro in

quanto modificato dal significato Per dirla in un altro modo ancora il mio dire non egrave

semplicemente lrsquoespressione di un qualche che sta da qualche altra parte il mio dire costruisce il

ciograve di cui dico il mio fare e questo fare questo modificare ritorna nel mio dire e lo modifica Egrave

per questo che parlando mi trovo in un certo senso sempre spiazzato percheacute ogni volta che parlo

le cose che dico mi modificano continuamente Ciograve nonostante egrave necessaria una determinazione

egrave necessario che ciograve che dico sia quello che dico Quindi vedete che tornano esattamente i termini

di Hegel singolaritagrave e universalitagrave Ed egrave lrsquounica cosa come dicevo allrsquoinizio dalla quale egrave possibile

trarre una soddisfazione che non sia sempre spostata rinviata allrsquoinfinito su altre cose - oggi voglio

questo domani quellrsquoaltro dopodomani quellrsquoaltro ancora ecc ndash ma ogni cosa saragrave sempre in

vista di qualche cosrsquoaltro percheacute ogni singolo atto di parola egrave sempre in vista di qualche cosrsquoaltro

ma questo qualche cosrsquoaltro egrave il linguaggio La parola rinvia a se stessa il linguaggio non puograve

rinviare ad altro che non sia se stesso In questo caso il desiderio egrave soddisfatto soddisfatto percheacute

il ciograve che desidero non rinvia ad altro se non a se stesso Questo egrave un modo tra lrsquoaltro per costruire

unrsquoetica del linguaggio La soddisfazione viene da ligrave egrave lrsquounica soddisfazione praticabile possibile

non ce ne sono altre cioegrave una soddisfazione che rinvia a se stessa

Interventohellip

Non ci sarebbe piugrave la necessitagrave di imporre la propria volontagrave su altro o su altri La volontagrave di

potenza anche lei viene incanalata in ciograve stesso di cui egrave fatta cioegrave nel linguaggio quello che

chiamavo superpotenziamento intellettuale e cioegrave un continuo riflettere del linguaggio su se

stesso ininterrotto Come in uno specchio viene continuamente riflessa e quindi diventa lrsquounico

oggetto praticabile lrsquounico oggetto del desiderio lrsquounico che dia la soddisfazione che cioegrave non

sposti su altro Questrsquoapertura allrsquoetica del linguaggio in effetti pone le cose in un altro modo

ancora il linguaggio come il soddisfacimento come ciograve di cui si egrave soddisfatti Il desiderio egrave tale in

quanto rinvia sempre ad altro ma se a un certo punto questo altro non puograve che rinviare a se

stesso allora ecco che si inizia a praticare il linguaggio nel senso di riflettere il linguaggio

Riflettere il linguaggio significa fare ciograve che stiamo facendo pensare le cose pensare al fatto che

ciascuna cosa si offre non egrave un problema ma si offre come problema come qualcosa da interrogare

percheacute interrogandolo mostra altri rinvii altri aspetti altre questioni consente cioegrave di

praticare il linguaggio e di trarne soddisfazione

31 luglio 2019

Capitolo III pag 108 Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Questo universale

incondizionato il quale egrave ormai il vero oggetto della coscienzahellip Quindi lrsquooggetto della coscienza egrave un

universale egrave il significato hellipegrave tuttavia ancora oggetto della coscienza medesima che non ha compreso

peranco il suo concetto come concetto Non ha ancora inteso il concetto come concetto cioegrave in

quanto significato potremmo dire Le due cose sono essenzialmente da distinguere alla coscienza

lrsquooggetto dalla relazione verso un Altro egrave tornato in se stesso e quindi egrave divenuto in seacute concettohellip In

questo movimento egrave ritornato e la coscienza lo accoglie come concetto Mediante il movimento della

coscienza quellrsquooggetto egrave per noi cosigrave divenuto che quella egrave intrecciata nel divenire di questo cosiccheacute la

riflessione sui due lati egrave la medesima o egrave una riflessione sola hellip Cosigrave lrsquointelletto ha bensigrave tolto la sua

propria non veritagrave e la non veritagrave dellrsquooggettohellip Lrsquoha tolta nel senso che la non veritagrave dellrsquooggetto egrave

lrsquoopposizione opposizione in quanto lrsquooggetto cioegrave il significato potremmo dire che egrave differente

da seacute hellipe ciograve che cosigrave gli egrave resultato egrave il concetto del vero come vero che egrave in seacute che non egrave ancora concetto

68

o che manca dellrsquoesser-per-seacute della coscienza un vero cui lrsquointelletto senza in esso sapersi lascia fare a

suo modo Questo oggetto egrave lrsquooggetto della coscienza che egrave in seacute ma non egrave ancora per seacute cioegrave non

egrave ancora concetto egrave semplicemente un puro cogliere qualcosa A pag 110 Soltanto esser per seacute e

comportarsi verso altro in generale costituisce la natura e lrsquoessenza del contenuto la veritagrave delle quali

egrave di essere incondizionatamente Universale e il resultato egrave senzrsquoaltro universale Quindi lrsquoesser per seacute

egrave comportarsi verso altro Questione che ritorna continuamente A pag 111 il capitoletto si

intitola La forza e il gioco delle forze Qui il termine forza possiamo intenderlo come ciograve che i Greci

chiamavano ἐνέργεια cioegrave il lavoro il lavorare Lrsquoun momento appare dunque come lrsquoessenza trattasi

da parte come universale mezzo o come il sussistere di materie indipendenti Ma lrsquoindipendenza di

queste materie non egrave altro che questo mezzohellip Prima parlava di queste materie che sono tutte

presenti ma che non si compenetrano non si affegravettano lrsquouna con lrsquoaltra Faceva lrsquoesempio del sale

che sigrave ha un peso ma questo peso non affegravetta il fatto di essere cubico ecc Ma dire lrsquouniversale

in lui stesso sta in inseparata unitagrave con questa molteplicitagrave egrave come dire queste materie sono ciascuna

dove egrave lrsquoaltra esse si penetrano reciprocamente ma senza toccarsi percheacute viceversa il molteplicemente

distinto egrave altrettanto indipendente Ma con ciograve egrave anche in pari tempo posta la loro pura porositagrave o il

loro esser-tolto Quando io parlo del sale ci sono tutti questi aspetti ma il sale in quanto tale

comporta che tutti questi elementi vengano tolti non ci sono immediatamente A sua volta tale

esser-tolto o la riduzione di questa diversitagrave al puro esser-per-seacute non egrave altro che il mezzo stesso e questa

egrave lrsquoindipendenza delle differenze Ovverosia le differenze indipendentemente poste passano

immediatamente nella loro unitagrave e la loro unitagrave immediatamente nel dispiegamento e questo di nuovo

nella riduzione Come che per cogliere il sale in quanto tale io devo togliere tutte cose sennograve il sale

in quanto tale si disperde in infinite cose pur tuttavia il sale egrave queste cose- Ecco che sia sempre al

punto in cui diciamo che questo universale questo oggetto questa cosa egrave uno e molti

simultaneamente Poco piugrave sotto hellipecco che lrsquointelletto a cui il concetto della forza appartienehellip La

forza egrave il lavoro del movimento dialettico hellipegrave propriamente il concetto che sostiene i distinti momenti

come distintihellip Il concetto mantiene distinti questi momenti - gli aspetti del sale hellip giaccheacute essi

nella forza stessa non debbono essere distintihellip Percheacute in questo movimento dialettico di fatto

non sono distinti ma si distinguono nel concetto hellipla differenza sta quindi soltanto nel pensiero

Questo egrave un elemento importante Questa differenza che crsquoegrave allrsquointerno dellrsquooggetto sta solo nel

pensiero cioegrave egrave il pensiero che stabilisce tutti questi distinti Ossia in quel che sopra si egrave discorso egrave

stato posto soltanto il concetto della forza ma non la sua realtagrave Ma in effetto la forza egrave

lrsquoincondizionatamente universale che ciograve che egrave per un altro lo egrave anche in se stesso o che ha in lui la

differenza percheacute questa egrave solo lrsquoesser per un altro Questa egrave la forza egrave il movimento per cui ciascuna

cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per un altro Affincheacute dunque la forza sia nella sua veritagrave essa deve

venir lasciata interamente libera dal pensiero e posta come la sostanza di quelle differenzehellip quindi

la sostanza di quelle differenze non egrave che questo movimento Questa egrave la sostanza hellipprima essa

come quellrsquointera forza essenzialmente restante in seacute e per seacutehellip Quindi movimento che tuttavia resta

in seacute e per seacute hellippoi le sue differenze come momenti sussistenti sostanzialmente o sussistenti per seacute

Come dire che la forza questo movimento necessita di qualcosa di fermo Per potere dire che crsquoegrave

movimento occorre che ci sia qualcosa di fermo rispetto al movimento qualcosa che noi riteniamo

fermo rispetto al movimento sennograve come cogliamo il movimento A pag 113 Bisogna revocare la

posizione nella quale la forza si poneva come un Uno e la sua essenza quella di estrinsecarsi come un

Altro che le sopraggiunga dallrsquoesternohellip Questa egrave una questione che lui riprende continuamente

non dobbiamo pensare la forza come un qualche cosa che si aggiunge hellipla forza egrave piuttosto essa

stessa questo universale mezzo del sussistere dei momenti come materiehellip Sussistono in quanto

allrsquointerno del movimento hellipo essa si egrave estrinsecata e ciograve che avrebbe dovuto essere la sollecitazione

altra da lei lo egrave invece essa stessa Essa ora esiste dunque come il mezzo delle materie spiegate ma ha

anche essenzialmente la forma dellrsquoesser-tolto delle materie sussistenti o egrave essenzialmente Uno essendo

posta come il mezzo di materie questo esser-uno egrave ora un Altro da lei ed essa ha questa sua essenza

69

fuori di lei Sta dicendo che questa forza in quanto tale egrave Uno tuttavia essendo questa forza un

movimento un lavoro egrave sempre necessariamente presa fra seacute e qualche cosrsquoaltro che deve

muovere o dalla quale egrave mossa sollecitata Ma poicheacute essa deve essere necessariamente quale non egrave

stata ancora posta ecco che questo Altro sopravviene e la sollecita alla riflessione in se stessa o toglie

la sua estrinsecazione LrsquoAltro sopravviene rispetto a questa posta come Uno e la sollecita alla

riflessione su se stessa percheacute lrsquoAltro egrave sempre un Altro da seacute Quindi questo Altro da seacute comporta

il seacute e pertanto se poniamo questa forza come Uno non possiamo comunque togliere il fatto che

occorre che ci sia un Altro che la ldquocostringardquo a riflettere su di seacute cioegrave a ritornare in seacute Ma in effetto

essa stessa egrave questo esser-riflessa in seacute o questo esser-tolto della estrinsecazione lrsquoesser-uno dispare

comrsquoesso apparve ossia come un Altro essa lo egrave da seacute egrave forza ricompressa in seacute La forza questo

movimento prima si espande verso lrsquoatro poi in quanto altro da seacute ritorna su di seacute

ricomprimendosi Ciograve che sorge come altro e che la sollecita sia alla estrinsecazione sia al ritorno in se

stessa egrave quale immediatamente resulta esso stesso forza giaccheacute lrsquoaltro si mostra tanto come universale

mezzo che come uno e si mostra cosigrave che ciascuna di queste figure sorge in pari tempo solo come

momento dileguante Ciascuna delle due cose non crsquoegrave per seacute non crsquoegrave senza lrsquoaltra quindi dilegua

continuamente nellrsquoaltra la quale per essere quella che egrave deve dileguare nella precedente e cos igrave

via (Nel frattempo entra unrsquoaltra persona) Qui sta parlando della forza cioegrave il movimento

allrsquointerno del concetto Il concetto egrave fatto di un movimento continuo questo movimento Hegel

lo chiama ldquoforzardquo In greco energon egrave propriamente il lavoro quindi potremmo intendere la

forza come il lavoro che crsquoegrave nella parola Da prima la seconda forza come sollecitante e cioegrave come

universale mezzo si contrappone secondo il contenuto di questo mezzo stesso a quella che egrave determinata

come forza sollecitatahellip Quindi abbiamo una forza che sollecita e lrsquoaltra che egrave sollecitata hellipma

poicheacute quella egrave essenzialmente alternazione di questi due momenti ed egrave essa stessa forza ecco che in

effetto universale mezzo essa egrave soltanto quando venga a ciograve sollecitata e similmente anche soltanto

unitagrave negativa o ciograve che sollecita la forza al ritornare lo egrave mediante il proprio venir sollecitata Come

dire che questa forza che da una parte sollecita ma dallrsquoaltra viene sollecitata comporta sempre

che uno dei due elementi si imponga sullrsquoaltro e nel momento in cui si impone sullrsquoaltro

questrsquoaltro dilegua Poi una volta che egrave sollecitata questo essere sollecitata fa dileguare il

sollecitante Egrave sempre un movimento simultaneo ma continuo ininterrotto Il gioco di entrambe

le forse consiste dunque in questo opposto esser-determinato di entrambe nel loro esser-lrsquouna-per-lrsquoaltra

in questa determinazione e nellrsquoassoluto immediato scambio delle determinazionihellip Passiamo a pag

117 Parla dellrsquointerno dellrsquointerno come essenza qualcosa che egrave simile alla cosa in seacute di Kant In

quanto noi consideriamo il primo universale come il concetto dellrsquointellettohellip Il primo universale egrave

quello che appare hellipove la forza non egrave ancora per seacute ecco che ora il secondo universale egrave lrsquoessenza

della forza essenza quale si presenta come in seacute e per seacute Dapprima crsquoegrave il primo universale che il

concetto dellrsquointelletto dopodicheacute questa forza questo lavoro non egrave ancora per seacute non ha ancora

determinato lrsquoelemento che deve ritornare per definire il concetto per determinarlo O viceversa

se noi consideriamo il primo universale come lrsquoimmediato che per la coscienza dovrebbe essere un oggetto

effettuale ecco che questo secondo universale egrave determinato come il negativo della forza sensibilmente

oggettivahellip Se ciograve che io pongo come primo universale il concetto dellrsquointelletto egrave chiaro che ciograve

che interviene in un secondo momento saragrave un qualche cosa che non egrave questa cosa saragrave unrsquoaltra

cosa e quindi saragrave qualcosa che le si oppone un negativo A pag 118 (54) Il mondo ultrasensibile

Lrsquointerno lrsquoapparenza o fenomeno lrsquointelletto Tale verace essenza delle cose si egrave ora cosigrave determinata

che non immediatamente egrave per la coscienzahellip La coscienza non riesce a cogliere direttamente la

cosa in seacute crsquoegrave una mediazione Vedremo adesso di che cosa egrave fatta questa mediazione Il medio che

conchiude i due estremi (della forza) lrsquointelletto e lrsquointerno egrave lo sviluppato essere della forza essere che

per lrsquointelletto stesso egrave ormai un dileguare Tenete sempre conto che nella Fenomenologia dello

spirito si pone questo schema questo movimento dove si pongono due elementi e dove uno

dilegua per lrsquoaltro Il fatto egrave che questo altro a sua volta dilegua Prendiamo la questione del

70

significante e del significato Dico qualcosa dico un significante ma questo significante non egrave

significante senza il significato Chiaramente questo significato nel dire il significante dilegua

nel senso che ciograve che dico egrave il significante e non il significato tantrsquoegrave che de Saussure poneva la

barra tra significante e significato per indicare la non sovrapponibilitagrave delle due cose Quindi

questo significante muove verso il significato che lo fa diventare significante ma questo

significante di prima non egrave piugrave quel significante percheacute egrave stato trasformato dal significato ma

senza il significato non potrebbe essere significante quindi questa trasformazione continua egrave

inesorabile inevitabile Egrave la stessa cosa che poi riprese anche Heidegger parlando del mondo io

sono il mondo trasformo il mondo continuamente con il mio progetto ma una volta trasformato

questo mondo io stesso sono trasformato Crsquoegrave questo ritorno egrave il famoso circolo ermeneutico

Questo gioco delle forze egrave perciograve il negativo sviluppatohellip Il gioco delle forze vuole dire che uno egrave

positivo e lrsquoaltro egrave negativo dove il negativo egrave sempre necessariamente presente ovviamente

hellipma la veritagrave del negativo egrave il positivo vale a dire lrsquouniversale lrsquooggetto che egrave in seacute A pag 121 verso

la fine della pagina Ma di questo gioco delle forze noi abbiamo veduto che ha la seguente proprietagrave la

forza sollecitata da unrsquoaltra forza egrave a sua volta il sollecitante per questrsquoaltra la quale anche soltanto

cosigrave diviene sollecitante Ci sta dicendo che lrsquouno e lrsquoaltra sollecitante e sollecitata si scambiano

ininterrottamente la forza sollecitante diviene a sua volta sollecitata che sollecita poi quellrsquoaltra

Cosigrave qui egrave presente il solo scambio immediato o lrsquoassoluto scambiarsi della determinatezza costituente

lrsquounico contenuto di ciograve che sorge quello cioegrave di essere o universale mezzo o unitagrave negativa Esso nel

suo determinato sorgere cassa esso stesso immediatamente di essere cosigrave come esso sorgehellip Nel senso

che in questo movimento muta continuamente Questo movimento muta entrambe le cose sia

lrsquouna che lrsquoaltra hellipcon il suo determinato sorgere sollecita lrsquoaltro lato che cosigrave si estrinseca ossia

questo lato egrave ora immediatamente ciograve che doveva essere il primo Questo egrave il concetto fondamentale

in Hegel uno scambio ininterrotto Parlando crsquoegrave uno scambio ininterrotto il mio dire pone ciograve

che sto dicendo ciograve che sto dicendo modifica il mio dire modificando il mio dire di nuovo questo

dire modifica ciograve che sto dicendo e cosigrave via allrsquoinfinito Entrambi questi lati la relazione del

sollecitante e la relazione del contrapposto contenuto determinato sono ciascun per seacute lrsquoassoluto

invertirsi e scambiarsi Ma entrambe queste relazioni son di nuovo una medesima cosa e la differenza

di forma essere ciograve che sollecita e ciograve che egrave sollecitato egrave quella stessa che egrave la differenza di contenuto

vale a dire il sollecitato come tale il medio passivo il sollecitante invece il medio attivo lrsquounitagrave

negativa o lrsquouno Uno passivo e lrsquoaltro negativo ma si scambiano continuamente Con ciograve dilegua

ogni differenza di forze speciali che in questo movimento dovrebbero in generale esser presenti lrsquouna

contro lrsquoaltrahellip Una egrave sollecitante e lrsquoaltra egrave sollecitata sono una contro lrsquoaltra perograve non egrave cosigrave

ci sta dicendo hellipinfatti esse dipendono soltanto da quelle differenze e cosigrave anche insieme con quelle

due differenze la differenza delle forze viene a coincidere con una differenza sola In questo assoluto

scambio non crsquoegrave dunque neacute la forza neacute il sollecitare e venir sollecitato neacute la determinatezza di essere

mezzo sussistente e unitagrave riflessa in se stessa non crsquoegrave neacute qualcosa singolarmente per seacute neacute ci sono

opposizioni diverse - anzi quel che crsquoegrave in questo assoluto scambio egrave soltanto la differenza come

universale e come tale che ad essa si sono ridotte le molte opposizioni Tale differenza come differenza

universale egrave perciograve il Semplice nel gioco della forza stessa ed egrave il Vero di questo gioco la differenza egrave

la legge della forza Questa questione che ci sta dicendo egrave importante percheacute in effetti in questo

continuo movimento di fatto crsquoegrave una differenza continua la differenza tra sollecitante e

sollecitato Quindi quando io pongo unrsquoaffermazione e voglio sapere che cosrsquoegrave questa

affermazione se io guardo dentro questa affermazione che cosa trovo Qui crsquoegrave anche una critica

a Kant non egrave vero che la cosa in seacute non egrave reperibile egrave reperibile ma in quanto assoluta differenza

egrave unrsquoassoluta differenza nientrsquoaltro che questo Quando io voglio sapere la cosa in seacute che cosrsquoegrave

veramente la cosa mi trovo di fronte a unrsquoassoluta differenza Che egrave un porsquo ciograve che diceva de

Saussure se voglio sapere che cosrsquoegrave esattamente un significante che cosa ritrovo Trovo una

relazione differenziale con tutti gli altri significanti quindi questo significante non egrave che pura

71

differenza (60) Da prima lrsquointerno egrave soltanto lrsquouniversale in seacute Ma questo universale in seacute semplice egrave

in essenza altrettanto assolutamente la differenza universale esso egrave infatti il resultato stesso dello

scambio ovverossia lo scambio egrave sua essenzahellip La sua essenza egrave lo scambio non ha unrsquoaltra essenza

unrsquoaltra sostanza egrave solo scambio quindi pura differenza hellipma scambio come posto nellrsquointerno

qual esso in veritagrave egrave scambio quindi accolto nellrsquointerno come differenza altrettanto assolutamente

universale che quietata resta eguale a se stessa Questa pura differenza rimane ligrave crsquoegrave soltanto

differenza Crsquoegrave soltanto differenza nel momento in cui voglio trovare la cosa in seacute ovviamente

Ossia la negazione egrave momento essenziale dellrsquouniversalehellip Questo universale egrave fatto di negazione

Essendo nientrsquoaltro che differenza e chiaro che nella differenza ciascun elemento nega quellrsquoaltro

helliped essa o la mediazione sono dunque nellrsquouniversale una differenza universale Questa egrave espressa

nella legge come costate immagine della labile apparenza Poco piugrave avanti hellipla molteplicitagrave cioegrave

contraddice al principio dellrsquointelletto al quale come coscienza dellrsquointerno semplice il vero egrave lrsquounitagrave

in seacute universale La coscienza cerca lrsquooggetto in quanto unitagrave non in quanto differenza per in

quanto differenza non si conosceragrave mai quindi deve cercare qualcosa che sia seacute Esso deve quindi

piuttosto far coincidere le molte leggi in una legge cosigrave per es si son concepite come una legge la legge

secondo la quale una pietra cade e la legge secondo la quale muovonsi le sfere celesti Ma con questo

reciproco coincidere le leggi perdono la loro determinatezza la legge diviene sempre piugrave superficiale e

con ciograve si arriva in effetto a trovar non lrsquounitagrave di quelle leggi determinate ma una legge che tralascia la

loro determinatezza proprio come lrsquounica legge che unifica in se stessa la legge della caduta dei gravi

sulla terra e quella del movimento celeste che esprime in effetto queste due Lrsquounificazione di tutte le

leggi nellrsquoattrazione universale non esprime nessun ulteriore contenuto tranne il mero concetto stesso

della legge che ivi egrave posto come essente Lrsquoattrazione universale dice solamente che tutto ha una costante

differenza verso altro Se si attraggono egrave percheacute sono differenti Con ciograve lrsquointelletto ritiene di aver

trovato una legge universale in grado di esprimere lrsquouniversale effettualitagrave come tale ma nel fatto non

ha trovato che il concetto stesso della leggehellip Quando si stabilisce una legge con questa legge non egrave

che sappiamo come stanno le cose ma semplicemente abbiamo stabilito un concetto di legge

hellipogni realtagrave egrave in lei stessa conforme alla legge Da quel momento ogni realtagrave si conforma alla legge

Lrsquoespressione dellrsquoattrazione universale ha peraltro una grande importanza percheacute essa egrave diretta contro

quel rappresentare privo di pensiero cui tutto si offre nella forma dellrsquoaccidentalitagrave e per cui la

determinatezza ha la forma dellrsquoindipendenza sensibile Andiamo avanti a pag 128 Ciograve che dunque

lrsquointelletto esprime egrave soltanto la necessitagrave propria differenza che esso soltanto cosigrave istituisce esprimendo

in pari tempo che la differenza non egrave una differenza della cosa stessa Appartiene allrsquointelletto non

alla cosa Tale necessitagrave che sta soltanto nella parola egrave quindi il racconto dei momenti che ne

costituiscono il circolo essi vengono bensigrave distinti ma della loro differenza dicesi parimente non essere

differenza della cosa stessa e perciograve essa vien subito tolta di nuovo questo movimento dicesi dichiarare

o spiegare Quando si spiega qualche cosa che cosa fa lrsquointelletto Toglie tutto ciograve che considera

non vero e accoglie solo ciograve che considera vero Egrave una critica che Hegel sta facendo al pensare

comune alla scienza non alla scienza come la intende lui ovviamente Il singolo accadimento del

lampo per es viene assunto come un universale e questo universale viene espresso come la legge

dellrsquoelettricitagrave poi la spiegazione riassume la legge nella forza come essenza della legge Questa forza egrave

allora cosigrave costituita che quando si estrinseca sorgono elettricitagrave opposte le quali di nuovo dileguano

lrsquouna nellrsquoaltra cioegrave la forza egrave appunto costituita come la legge si dice che entrambe non siano per

nulla distinte In questo movimento tautologico lrsquointelletto come resulta rimane attaccato alla calma

unitagrave del suo oggetto e il movimento cade solo nellrsquointelletto e non nellrsquooggetto siffatto movimento egrave un

dichiarare che non solo non dichiara nulla ma che egrave a tal segno chiaro che mentre vorrebbe dire

qualcosa di differente dal giagrave detto non dice proprio niente anzi ripete soltanto la stessa cosa In questo

movimento tautologico egrave chiaro che non crsquoegrave la possibilitagrave di andare oltre nella tautologia si ripete

ciograve che si egrave giagrave detto Infatti dice Con questo movimento nella cosa stessa non sorge nulla di nuovo

anzi esso vien preso in considerazione soltanto come movimento dellrsquointelletto Pag 129 (67) Daccheacute

72

peraltro il concetto come concetto dellrsquointelletto egrave ciograve stesso che egrave lrsquointerno delle cose questo scambio come

legge dellrsquointerno diviene per lrsquointelletto Questo scambio di forze questo movimento dialettico

diviene ma diviene per lrsquointelletto non esiste di per seacute Esso sperimenta dunque come sia la legge

dellrsquoapparenza stessa che divengano delle differenze che non sono tali o che lrsquoomonimo si respinge da

se stesso e come anche le differenze siano solo tali da non essere differenze e quindi da togliersi impara

dunque come sia legge dellrsquoapparenza che il non omonimo si attrae I contrari si attraggono gli

identici si respingono E questa egrave una seconda legge il cui contenuto egrave opposto a ciograve che dianzi fu

chiamato legge cioegrave alla differenza che resta costantemente eguale a se stessahellip Afferma delle cose

ma poi le riprende e le riarticola in un altro modo Nel gioco delle forze tale legge resultograve proprio come

questo assoluto passare e come puro scambio lrsquoomonimo la forza si scompone in unrsquoopposizione che

dapprima appare come una differenza indipendente ma che in effetto dimostra di non esserlohellip

Prima scomponendosi questa forza appare come due cose indipendenti tra loro ma dice Hegel

non egrave proprio cosigrave hellipinfatti ciograve che si respinge da se stesso egrave lrsquoomonimo e ciograve che egrave respinto ha poi

essenzialmente la capacitagrave di attrarsi cheacute esso egrave il medesimo quindi la differenza istituita non essendo

differenza si toglie di nuovo Lui prende lrsquoomonimo che egrave lo stesso questo stesso si divide nello

stesso e in altro da seacute quindi questo stesso egrave anche differente ma una volta posto come

differente egrave il fatto di essere differente ciograve che in un certo senso lo rende identico percheacute la sua

specificitagrave egrave questa Essa si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza

assoluta e questa differenza della cosa non egrave dunque altro che lrsquoomonimo il quale si egrave respinto da seacute e

perciograve pone soltanto unrsquoopposizione che non egrave opposizione Mentre prima diceva che la differenza non

appartiene alla cosahellip dice si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza

assoluta Percheacute Percheacute questa differenza della cosa non egrave altro che la stessa cosa ma in quanto

altra cosa Ciascuna cosa egrave per seacute in quanto altro Egrave questo che egrave sempre presente in Hegel Anche

nella tautologia se io dico A egrave A questo A si sdoppia in due A e una si oppone allrsquoaltra non sono

la stessa cosa A pag 134 parla dellrsquoinfinitagrave che rappresenta questo movimento continuo

ininterrotto e che poi lui chiama lrsquoinfinitagrave della vita qualcosa che non puograve fermarsi su alcuncheacute

In effetti ciograve che ci sta dicendo egrave che lrsquoessere cosigrave come egrave stato pensato non crsquoegrave lrsquoessere egrave un

continuo dileguare e comparire un continuo dileguare e ristabilirsi per dileguare di nuovo in

altro Lui ha parlato dellrsquoinverso ciascuna cosa egrave in seacute ma anche altro da seacute e quindi crsquoegrave una sorta

di continua inversione dove il seacute medesimo si trasforma in altro da seacute e questo altro da seacute torna

nel seacute medesimo hellipnella differenza che egrave interna lrsquoopposto non egrave soltanto Uno di Due - altrimenti

esso sarebbe un essente e non un oppostohellip Non egrave soltanto Uno Se fosse soltanto Uno sarebbe un

qualcosa che egrave hellipanzi egrave lrsquoopposto di un opposto ossia lrsquoAltro egrave immediatamente esso stesso presente

in quellrsquoopposto LrsquoAltro non egrave qualcosa che si aggiunge da fuori ma egrave qualcosa che egrave sempre

presente nellrsquoin seacute in ciograve che appare ciograve che appare egrave sempre ciograve che appare in quanto egrave anche ciograve

che non appare in quanto egrave Altro Questo Altro ciograve di cui egrave fatto egrave ciograve che consente a quellrsquouno

di essere quello che egrave cosigrave come tutti i significanti che sono differenti da un significante sono

necessari percheacute quel significante esista Io posso ben porre qui il contrario e lagrave lrsquoaltro di cui esso egrave

il contrario dunque il contrario da un lato in seacute e per seacute senza lrsquoAltro ma appunto percheacute io ho qui il

contrario in seacute e per seacute esso egrave il contrario di se stesso o ha in effetto giagrave immediatamente presente in

lui lrsquoAltro Egrave chiaro che se di una cosa pongo il suo contrario e poi faccio il contrario di questo

contrario ritorno da dove sono partito Egrave questa lrsquoinfinitagrave di cui parla questo movimento

continuo ininterrotto A pag 135 (73) Questa infinitagrave semplice o il concetto assoluto egrave da dirsi

lrsquoessenza semplice della vita lrsquoanima del mondo il sangue universale che onnipresente non vien

turbato neacute interrotto da differenza alcuna e che egrave anzi tutte le differenze noncheacute il loro esser-toltohellip

Egrave tutte le differenze il significante egrave tutti gli altri significanti in quanto tolti sennograve non crsquoegrave Questa

infinitagrave semplice egrave eguale a se stessa percheacute le differenze sono tautologiche sono differenze che non sono

differenze Tale essenza eguale a se stessa si rapporta quindi soltanto a se stessa A se stessa e cosigrave ciograve

a cui tende il rapporto egrave un Altro e il rapportarsi a se stesso egrave piuttosto lo scindere ossia proprio quella

73

autoeguaglianza egrave differenza interna Se io mi rapporto soltanto a me stesso egrave chiaro che ci sono io

e me stesso siamo in due crsquoegrave quindi una scissione ne parleragrave a breve A pag 136 verso la metagrave

Lrsquoeguale a se stesso si scinde il che significa esso si toglie come qualcosa giagrave scisso si toglie come

esser-altro Lrsquounitagrave della quale si suol dire che da essa la differenza non puograve venir fuori egrave essa stessa

in effetto soltanto lrsquoun momento della scissione egrave lrsquoastrazione della semplicitagrave che sta di contro alla

differenza Lrsquouguale a se stesso si scinde A=A quindi questa A si egrave scissa in A=A il che significa

che esso lrsquouguale a se stesso si toglie come qualcosa di giagrave scisso Questa A che dovrebbe essere

uguale a se stessa si toglie in quanto tale percheacute abbiamo di fronte non piugrave la A ma una scissione

A=A Ma se lrsquounitagrave egrave proprio lrsquoastrazionehellip Qui crsquoegrave Severino lrsquounitagrave egrave lrsquoastrazione hellipse egrave solo lrsquoUno

degli opposti allora egrave giagrave detto chrsquoessa egrave lo scinderehellip Questa unitagrave egrave giagrave una scissione percheacute se io

voglio dire che A egrave A per confermarla per stabilirla devo scinderla Quindi anche le differenze

della scissione e del divenir eguale a se stesso non sono che questo movimento del togliersihellip Per dire

che A egrave se stessa devo scinderla A=A quindi la A in quanto tale non crsquoegrave si egrave tolta crsquoegrave soltanto

questa scissione tuttavia questa scissione egrave la condizione percheacute ci sia la A percheacute questa

scissione parla delle A hellippercheacute essendo lrsquoeguale a se stesso che deve ancor scindersi - ossia diventare

il proprio contrario - unrsquoastrazione o giagrave esso stesso qualcosa di scisso il suo scindere egrave un togliere ciograve

che esso egrave ed egrave dunque il togliere il suo stato di scissione Quindi crsquoegrave questa scissione la A che si

scinde in A=A ma per potere identificare la A devo togliere questa scissione percheacute sennograve la A

egrave anche il suo opposto quindi egrave anche non-A Pertanto devo porre questa scissione per poterla

togliere Vedete che qui crsquoegrave Severino Infatti lui come risolveva il problema Facendo quella sua

famosa formula (A=A)=(A=A) A pag 137 Ma questo divenir-eguale egrave altrettanto immediatamente

uno scindere cheacute lrsquointelletto toglie le differenze e pone lrsquoUno della forza soltanto istituendo una nuova

differenza di legge e forza la quale in pari tempo non egrave differenza e proprio percheacute questa differenza

non egrave tale procede esso stesso di nuovo a togliere questa differenza lasciando che la forza abbia proprio

la stessa costituzione della legge Questa differenza nella scissione deve togliere la scissione per

stabilire la A quindi prima crsquoegrave la scissione per potere stabilire che egrave una A ma poi devo togliere

questa scissione per tornare a stabilire che egrave una A percheacute se egrave scissa non egrave una A ma unrsquoaltra

cosa egrave una scissione di A A pag 138 Poicheacute lrsquooggetto della coscienza egrave questo concetto dellrsquoinfinitagravehellip

Lrsquooggetto della coscienza si occupa di questa infinitagrave cioegrave di questo movimento ininterrotto

hellipessa egrave cosigrave coscienza della differenza come differenza immediatamente altrettanto tolta la coscienza

egrave per se stessa egrave il distinguere dellrsquoindistinto o autocoscienza Io mi distinguo da me stesso e in

questrsquoatto egrave immediatamente per me che questo distinto non egrave distinto Io lrsquoomonimo mi respingo da

me stesso ma questo distinto ossia qualcosa che egrave inegualmente posto mentre egrave distinto

immediatamente piugrave non costituisce per me una differenza Per potere dire io devo scindere questo

io cioegrave devo dire io e poi porre lrsquoio come oggetto come oggetto di ciograve che sto dicendo perograve sono

sempre io e quindi ecco che questo distinto si scinde soltanto scindendosi posso dire io E qui si

avvicina alla questione dellrsquoautocoscienza La coscienza di un Altro di un oggetto in generale egrave

anchrsquoessa necessariamente autocoscienza esser-riflesso in se stesso coscienza di se stesso nel suo esser-

altro Egrave la coscienza che si accorgehellip Diciamola cosigrave partendo dallrsquoin seacute e il per seacute la coscienza

coglie lrsquooggetto lrsquooggetto con il per seacute diventa determinato ma questa determinazione questo

universale non egrave poi cosigrave determinato percheacute si scompone in infinite cose Quindi lrsquoin seacute si rivolge

al per seacute come il significante si rivolge al significato per determinarsi per sapere che cosrsquoegrave ma per

sapere che cosrsquoegrave si accorge che questo ldquoche cosrsquoegraverdquo lo rinvia continuamente ad altro A questo

punto ritorna su di seacute in quanto infinitagrave diciamola cosigrave e allora chi garantisce che questa cosa

egrave questa cosa Chi la percepisce questo io egrave lui che dovrebbe garantire questa identitagrave solo che

questo io a sua volta si scinde per potere dire ldquoiordquo devo scindere Risuona in questo caso la

battuta di Rimbaud che diceva ldquoIo egrave un altrordquo Ora la coscienza a questo punto diventa

autocoscienza ndash lo vedremo nel prossimo capitolo ndash nel momento in cui accoglie il fatto che il per

seacute a cui si rivolge in effetti egrave per lrsquoio per lrsquoin seacute che lrsquoha posto e che quindi in questo movimento

74

lrsquoin seacute scompare nel per seacute il significante scompare nel significato Tenete conto che queste

relazioni sono sempre alquanto problematiche ma usiamole lo stesso Il significante scompare nel

significato questo significato non puograve essere tuttavia determinato in alcun modo percheacute egrave

unrsquoinfinitagrave di elementi Tuttavia io devo determinarlo e quindi che cosa succede Succede che

questo significato questo per seacute torna nellrsquoin seacute ma tenendo conto di tutto ciograve che ha dovuto

togliere per potere fermare qualcosa Qualcosa deve essere fermato non crsquoegrave movimento se non si

parte da qualcosa di fermo ma percheacute qualcosa sia fermo devo determinarlo togliendo tutto ciograve

che questa cosa non egrave quindi identificandola in qualche cosa Il lavoro che fa la coscienza per

Hegel egrave questo cammino dallrsquoin seacute al per seacute dove la coscienza trova il per seacute cioegrave la cosa lrsquooggetto

il significato ma la trova sempre per un altro Ma chi egrave questo ldquoper un altrordquo Non egrave altro che per

seacute Quindi la coscienza che ritorna su se stessa dopo aver colto lrsquooggetto in quanto differente e

diventa autocosciente cioegrave si rende conto che quellrsquooggetto egrave differente per lei per la coscienza -

egrave la coscienza che ha fatto tutto questo lavoro questa forza Quindi lrsquoautocoscienza diviene per

seacute e si accorge che tutto questo lavoro non porta ad altro che a tenere conto del fatto che lrsquoin seacute egrave

per lrsquooggetto ma lrsquooggetto egrave per lrsquoin seacute percheacute egrave lrsquoin seacute che lo pone in quanto tale Il significato egrave

per il significante non esiste il significato da seacute Quindi in tutto questo movimento

lrsquoautocoscienza non egrave altro che lrsquoaccorgersi che ndash torniamo a usare i termini significante e

significato ndash che il significante necessita del significato che dovrebbe determinare il significante

ma non lo determina se non come infinito e quindi torna al significante ma questo significante

al quale torna come infinito rede il primo significante dal quale si era partiti un altro significante

per cui non egrave piugrave lo stesso di prima Ecco percheacute parlando ci si altera continuamente ciograve che si

dice modifica immediatamente e continuamente il mio dire il quale mio dire modifica il ciograve che io

dico e ciograve che dico modifica il mio dire incessantemente e ininterrottamente Ed egrave questo che

costituisce lrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza egrave rendersi conto di questo e cioegrave che quando dico

qualche cosa il ciograve che dico egrave per me che lo sto dicendo egrave questo io che sta dicendo questa cosa ciograve

per cui il per seacute egrave per me poi dice Hegel diventa il per noi cioegrave siamo noi che stabiliamo che la

cosa sta in un certo modo Il ldquoper noirdquo non egrave molto diverso da ciograve che Peirce chiamava ldquoveritagrave

pubblicardquo o che Heidegger chiamava la ldquochiacchierardquo siamo noi con le nostre conoscenze con le

nostre fantasie con le nostre storie con i nostri racconti che stabiliamo il significato di una certa

cosa che diventa per noi Ma questo significato di per seacute non egrave altro che un puro movimento Se

io voglio sapere esattamente che cosrsquoegrave quel significato cercando lrsquoessenza della cosa in seacute trovo

sempre e soltanto differenze nientrsquoaltro che questo La differenza egrave una relazione Lo diceva anche

Greimas A e B una volta che sono in relazione non sono piugrave A e B sono una relazione cioegrave una

differenza Quindi a questo punto come percepisco qualche cosa La percepisco sempre e soltanto

allrsquointerno di una serie di rinvii e quindi di differenze dove un qualche cosa si determina Viene

determinata sigrave in quanto io tolgo tutte le opposizioni ma togliendo queste opposizioni mi illudo

di determinare qualche cosa ma in realtagrave tutte queste opposizioni rimangono non vengono

eliminate sono sempre ligrave Quindi di fatto ciograve che io percepisco aveva ragione Hjelmslev egrave

lrsquooggetto che non egrave altro che lrsquointersezione di un fascio di relazioni Egrave questo che percepisco ed egrave

in questo modo che io ho esperienza della percezione attraverso differenze Differenze dove a un

certo punto qualche cosa si determina ma si determina unicamente togliendo le sue opposizioni

ma togliendole solo per poterla determinare Una volta determinata togliendo le opposizioni

questa cosa che dovevo determinare si egrave alterata non egrave piugrave quella di prima Esattamente come

dice Severino rispetto allrsquoessere e al non essere ho lrsquoessere ma se non tolgo il non essere questo

essere egrave autocontraddittorio allora devo porre il non essere ma come non non essere quindi come

tolto ma una volta tolto il non essere lrsquoessere da cui sono partito che prima era

autocontraddittorio egrave diventato incontraddittorio e quindi egrave cambiato egrave diventato unrsquoaltra

cosa Potremmo dire forzando un porsquo la cosa che ciograve che percepisco egrave sempre qualche cosrsquoaltro

A pag 139 (76) Noi vediamo che nellrsquointerno dellrsquoapparenza lrsquointelletto non egrave in veritagrave nientrsquoaltro

75

dallrsquoapparenza stessahellip Lrsquointelletto egrave ciograve che appare egrave quella cosa che mi appare hellipma non

comrsquoessa in quanto gioco di forze sigrave bene egrave questrsquoultimo nei suoi momenti assolutamente universali e

nel movimento di essi e in effetto fa esperienza solo di se stesso Di che fa esperienza lrsquointelletto Solo

di se stesso non fa lrsquoesperienza della cosa non puograve farla Elevata sopra la percezione la coscienza si

presenta conclusa con lrsquoultrasensibile attraverso il medio dellrsquoapparenza mediante il quale essa guarda

in quello sfondo I due estremi quello de puro interno e quello dellrsquointerno che guarda in questo puro

internohellip Abbiamo lrsquointerno lrsquoessenza e poi lrsquointelletto che guarda questo puro interno hellipsono

venuti ora a coinciderehellip Sono diventati la stessa cosa Crsquoegrave questo interno e io che lo guardo siamo

la stessa cosa Tale cortina egrave dunque caduta dinanzi allrsquointerno egrave presente cioegrave lrsquoatto per cui lrsquointerno

guarda nellrsquointerno egrave presente cioegrave il guardare dellrsquoomonimo indistinto il quale respinge se stesso e si

pone come interno indistinto ma pel quale egrave altrettanto immediatamente presente lrsquoindistinzione di

entrambi i termini Un guardare lrsquointerno e poi un guardare mentre si guarda lrsquointerno come dire

che lrsquointelletto vede la cosa ma in realtagrave vede soltanto se stesso Egrave questo che fa lrsquointelletto non

vede la cosa Per questo motivo dicevo vede sempre altro Questa egrave lrsquoautocoscienza questo

guardare lrsquointerno e questo guardare il guardare lrsquointerno Egrave chiaro allora che dietro la cosiddetta

cortina che dovrebbe occultare lrsquointerno non crsquoegrave niente da vedere a meno che noi stessi non ci rechiamo

lagrave dietro e percheacute si vegga e percheacute lagrave dietro ci sia qualcosa che possa esser veduto Quando io cerco di

andare dietro la cosa cosa vedo se non sempre me stesso cioegrave il mio intelletto che sta ponendo

quella cosa che io voglio vedere Lo ha detto chiaramente dietro a questa cosa non crsquoegrave niente ma

se io vado dietro allora vedo me che vado dietro Il prossimo capitolo egrave quello sullrsquoautocoscienza

Egrave uno dei capitoli piugrave importanti della Fenomenologia dello spirito percheacute egrave la questione essenziale

tutto ciograve che abbiamo detto fino adesso ci conduce allrsquoautocoscienza alla sintesi

7 agosto 2019

Questo IV Capitolo che si chiama La veritagrave della certezza di se stesso egrave un capitolo breve ma

decisivo Ci sono due aspetti importanti lrsquouno egrave il passaggio dalla coscienza allrsquoautocoscienza

lrsquoaltro invece egrave il porre lrsquoautocoscienza come un qualche cosa che si sdoppia e cioegrave

lrsquoautocoscienza si rivolge a unrsquoaltra autocoscienza Questa egrave la base del discorso che cominceragrave a

fare nel capitolo successivo intorno al servo e al padrone Infatti la sezione successiva si chiama

Indipendenza e dipendenza dellrsquoautocoscienza signoria e servitugrave Egrave unrsquoautocoscienza duplicata

Comincia quindi a dire come la coscienza si volge in autocoscienza Potete pensare cosigrave la

coscienza lrsquoenunciato ldquoIo sonordquo Giagrave ma sono che cosa Egrave qualcosa che rimane indeterminato

non egrave ancora per seacute egrave in seacute pura percezione Lrsquoautocoscienza invece dice ldquoIo sono Iordquo Vedete

giagrave in questa formulazione ldquoIo sono Iordquo una sorta di doppio Io e Io Ma vediamo cosa ci dice

Hegel Nelle forme della certezza finora incontrate alla coscienza il vero egrave qualcosrsquoaltro da essa stessa

Questo lo aveva giagrave detto il vero non posso trovarlo fuori dalla coscienza sennograve non lo

raggiungerograve mai Ma il concetto di questo vero dilegua nellrsquoesperienza che di esso vien fatta Sta

dicendo che lrsquoesperienza che io faccio del vero dilegua percheacute questa cosa che io credo vera si

mostra essere non vera Lrsquooggetto era in seacute immediatamente e costituiva lrsquoessente della certezza

sensibile la cosa concreta della percezione la forza dellrsquointelletto ma lrsquooggetto mostra piuttosto di non

essere in veritagrave cosigrave anzi risulta che tale in seacute costituisce un modo nel quale lrsquooggetto egrave solo per un Altro

il concetto di esso si supera nellrsquooggetto effettuale o la prima rappresentazione immediata si supera

nellrsquoesperienzahellip Prima crsquoegrave la percezione immediata e poi crsquoegrave lrsquoesperienza della cosa Ovviamente

lrsquoesperienza della cosa egrave giagrave un interrogare egrave giagrave un aggiungere elementi hellipe nella veritagrave andava

perduta la certezza Ero certo che la cosa era cosigrave ma una volta raggiunta la veritagrave la veritagrave egrave

unrsquoaltra dice che questa cosa non egrave cosigrave Quindi cerco la certezza immaginando che la certezza

corrisponda alla veritagrave ma quando trovo la veritagrave perdo la certezza Ma ormai egrave sorto ciograve che non

si attuava nelle precedenti relazioni vale a dire una certezza eguale alla sua veritagrave infatti la certezza egrave

76

il suo proprio oggetto a se stessa e la coscienza egrave a se stessa il vero La coscienza ha se stessa come

proprio oggetto percheacute io penso di una cosa che sia proprio quella e quindi questo oggetto lo

immagino lo suppongo essere quello che egrave Quindi egrave come se attribuissi allrsquooggetto la sua veritagrave

cioegrave egrave vero per conto suo mentre la veritagrave ci dice appartiene alla coscienza non allrsquooggetto La

coscienza quindi egrave bensigrave anche un esser-altro vale a dire la coscienza distingua ma distingue qualcosa

chrsquoegrave per essa in pari tempo un non-distinto La coscienza distingue qualche cosa per poterla

cogliere ma questo qualcosa che distingue in quanto tale egrave un indistinto in quanto egrave sempre per

altro non egrave altro che una serie di relazioni Se noi chiamiamo concetto il movimento del saperehellip

Movimento quindi che giunge alla cosa e si accorge che la cosa egrave nella coscienza hellipe oggetto il

sapere come unitagrave quieta o come Io vediamo allora che non solo per noi ma anche per il sapere stesso

lrsquooggetto corrisponde al concetto Quindi lrsquooggetto non ha una vita propria non esiste di per seacute

Porre lrsquooggetto come concetto comporta che lrsquooggetto egrave un risultato Le cose si pongono sempre

come risultato di un lavoro dialettico la cosa non egrave mai quella che egrave per seacute - ma anche il per seacute

come sappiamo egrave un risultato O nellrsquoaltra guisa chiamando concetto ciograve che lrsquooggetto egrave in seacutehellip

Lrsquooggetto che egrave in seacute cosigrave come si mostra egrave un concetto hellipe oggetto ciograve chrsquoesso egrave come oggetto o per

un Altrohellip Il concetto non egrave altro che lrsquooggetto in seacute Concetto o significato Potremo dire che

lrsquooggetto non egrave altro che un significato Poi dice piugrave o meno la stessa cosa ciograve chrsquoesso egrave come oggetto

o per un Altro quindi lrsquooggetto egrave una relazione in quanto egrave qualcosa che egrave per un Altro hellipegrave chiaro

allora che lrsquoesser-per-seacute e lrsquoesser-per-un-altro siano lo stessohellip Infatti questi due passaggi questi

due momenti sono gli stessi hellipinfatti lo in-seacute egrave la coscienza ma essa egrave anche ciograve per cui un altro (lo

in-seacute) egravehellip Quindi la coscienza egrave lrsquoin seacute ma non soltanto egrave ciograve per cui un altro (lo in seacute) egrave Lrsquoin seacute

egrave ciograve che mi appare ma egrave anche ciograve che mi appare qualche cosa che egrave per altro quindi egrave in seacute ma

anche per altro helliplrsquoIo egrave il contenuto del rapporto noncheacute il rapportare medesimohellip Vedete come

insiste a porre la questione anche se in termini mai diretti della relazione Ci sono sempre

relazioni in Hegel A pag 144 (2) Lrsquoautocoscienza in seacute Qui passiamo dalla coscienza

allrsquoautocoscienza dallrsquoldquoIo sonordquo allrsquoldquoIo sono Iordquo Mentre il primo lrsquoldquoIo sonordquo rimane

indeterminato ancora non so cosa sono Io cosa sono Sono una macchina da scrivere No sono

Io e quindi a questo punto lo determino questo ldquoIo sono Iordquo egrave lrsquoautocoscienza egrave il per seacute egrave la

determinazione Con lrsquoautocoscienza noi siamo entrati nel peculiare regno della veritagrave Percheacute ligrave crsquoegrave

la veritagrave Bisogna vedere come la figura dellrsquoautocoscienza sorge da prima Se noi consideriamo questa

nuova figura del sapere - il sapere di se stesso - in relazione al precedente - il sapere di un altro - ecco

che questrsquoultimo egrave bensigrave dileguatohellip Cioegrave il sapere di se stesso si puograve porre a condizione che dilegui

il sapere di un altro vale a dire per potere dire che qualcosa egrave se stesso devo eliminare ciograve che egrave

altro rispetto a lui Pensate sempre a quella cosa che faceva Severino e che abbiamo evocato mille

volte essere e non essere Io pongo lrsquoessere ma se non pongo anche il non essere per poi toglierlo

questo essere rimane adiacente al non essere e quindi egrave essere ma anche non essere e questa egrave

una contraddizione Quindi devo porre il non essere per toglierlo hellipma i suoi momenti si sono

tuttavia conservatihellip Ciograve che ho tolto si conserva se io tolgo il non essere dallrsquoessere sigrave certo non

crsquoegrave piugrave ma si conserva e si conserva percheacute egrave la condizione percheacute lrsquoessere sia esattamente quello

che egrave cioegrave incontraddittorio Qualche riga dopo Quel che sembra essere andato perduto egrave solo il

momento principale vale a dire il semplice indipendente sussistere per la coscienza Egrave questo che

sembra essere perduto quando parlo di essere non parlo di non essere ma per potere parlare di

essere in modo incontraddittorio ci deve essere il non essere Ma in effetto lrsquoautocoscienza egrave la

riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito ed egrave essenzialmente il ritorno dallrsquoesser-altro

Quindi la riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito e a seguire il ritorno dallrsquoesser-altro

cioegrave percheacute sia quello che egrave occorre che ci sia lrsquoaltro da seacute in quanto tolto Autocoscienza essa egrave

movimento ma poicheacute distingue da seacute solo se stessa come se stessa ecco che ad essa la differenza

immediatamente come un esser-altro egrave toltahellip Solo a questa condizione lrsquoautocoscienza egrave

determinata se tolgo tutto ciograve che non egrave A pag 145 Quindi per essa lrsquoesser-altro egrave come un essere

77

o come un momento distintohellip Questo essere altro non egrave che sia nulla egrave un essere crsquoegrave ma egrave distinto

hellipma come secondo momento distinto egrave per essa anche lrsquounitagrave di se stessa con questo distinto

Riprendiamo lrsquoesempio di Severino con il quale egrave piugrave facile intendere essere e non essere Anche

questo non essere egrave ed egrave distinto dallrsquoessere ma costituiscono una unitagrave soltanto se costituiscono

una unitagrave lrsquoessere egrave incontraddittorio soltanto se per usare le parole di Severino egrave il concreto

mentre i due momenti sono gli astratti il concreto egrave lrsquoessere in quanto ritornato dal non essere in

quanto tolto Introduce poi la questione della concupiscenza o appetito Per comporre questa

unitagrave egrave chiaro che io devo avere una sorta di appetito cioegrave lo inseguo lo desidero verso ciograve che

devo togliere Lo desidero in quanto egrave ciograve che egrave necessario che ci sia per essere tolto E conclude

dicendo Lrsquoautocoscienza si presenta qui come il movimento nel quale lrsquoopposizione viene tolta e a lei

ne diviene lrsquoeguaglianza si se stessa con seacute Togliere lrsquoopposizione chiaramente sappiamo che

questa egrave la condizione percheacute io possa determinare qualcosa togliere lrsquoopposto Tutta la dialettica

sta qua Una volta tolto lrsquoopposto non egrave che mi rimane solo uno dei due No mi rimane il primo

che perograve non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa Dopo crsquoegrave questrsquoaltro capitoletto La vita La

vita per Hegel non egrave altro che questo movimento Lrsquooggetto il quale per lrsquoautocoscienza egrave il

negativohellip Il negativo egrave ciograve che gli si oppone hellipda parte sua per noi o in seacute egrave tuttavia ritornato

altrettanto in se stesso quanto drsquoaltra parte ritornata in se stessa egrave anche la coscienza Questrsquooggetto

il negativo egrave tornato alla coscienza cioegrave egrave stato accolto in quanto quellrsquoelemento che devo negare

per potere affermare il primo Per tale riflessione in se stesso lrsquooggetto egrave divenuto vita Questa egrave una

nozione che posta cosigrave sembra abbastanza irrilevante ma invece per Hegel la lrsquooggetto le cose

sono la vita Sono la vita percheacute le cose sono prese in questo continuo movimento

dellrsquoautocoscienza cioegrave prese nel continuo movimento di porre e togliere Ciograve che lrsquoautocoscienza

distingue da seacute (considerandolo) come essentehellip Lrsquoautocoscienza distingue da seacute qualche cosa che

non egrave autocoscienza hellipin lui in quanto egrave posto come essente non ha meramente il modo della certezza

sensibile e della percezione anzi egrave un essere riflesso in se stessohellip Questa cosa che lrsquoautocoscienza

distingue da seacute non ha meramente il modo della certezza sensibile e della percezione egrave un essere

riflesso in se stesso cioegrave esiste in quanto preso nella coscienza hellipe dunque lrsquooggetto dellrsquoimmediato

appetitohellip Ciograve che io cerco per togliere hellipegrave un vivente Capite che qui si pone una distanza infinita

da tutta la filosofia che lo ha preceduto e che pensava lrsquooggetto come inerte caput mortuum

qualche cosa che egrave senza vita lrsquooggetto per antonomasia egrave ciograve che non ha vita E invece no per

Hegel egrave la vita lrsquooggetto egrave vivo Egrave vivo percheacute questo oggetto della percezione vive in quanto

preso nel movimento della mia coscienza Infatti lo in-seacute o lrsquouniversale resultato della relazione

dellrsquointelletto con lrsquointerno delle cose egrave il distinguere dellrsquoindistinguibile o lrsquounitagrave del distinto Egrave

sempre questo lavoro distinguo ciograve che egrave lrsquoindistinto o distinguo dallrsquoindistinto percheacute fincheacute

permane come indistinto non posso distinguere nulla non posso percepire nulla Devo distinguere

ma distinguo lrsquoindistinto Ma questa unitagravehellip Alla quale punta la coscienza per distinguere hellipcome

abbiamo visto egrave altrettanto il suo respingersi da se stessahellip In quanto si mostra differente hellipe questo

concetto si scinde nellrsquoopposizione dellrsquoautocoscienza e della vitahellip Lrsquoautocoscienza cioegrave questo

riflettersi della coscienza su di seacute egrave della vita la vita non egrave nientrsquoaltro ciograve con cui lrsquoautocoscienza

ha a che fare hellipquella egrave lrsquounitagrave per la quale egrave lrsquoinfinita unitagrave delle differenzehellip Queste differenze

formano una unitagrave Questa unitagrave egrave fatta di differenze hellipla vita peraltro egrave solo questa unitagrave stessa

per modo che tale unitagrave non egrave in pari tempo per se stessa Questa vita le cose che vivono egrave questa

unitagrave ma allo stesso tempo questa unitagrave non egrave per se stessa egrave sempre per altro Ricordate qui la

questione che poneva Heidegger egrave la stessa cosa ndash Heidegger ha preso tantissimo da qui lrsquoessere

sempre per altro la questione stessa del progetto egrave lrsquoesserci che egrave sempre rivolto ad altro

proiettato Quanto indipendente egrave dunque la coscienza altrettanto lo egrave in seacute il suo oggetto Egrave

indipendente in quanto si pone come unitagrave Quindi egrave apparentemente indipendente anche se

sappiamo che questa unitagrave egrave fatta di infinite differenze Tanto piugrave quindi lrsquoautocoscienza che egrave

senzrsquoaltro per seacute e che contrassegna immediatamente il suo oggetto con il carattere del negativo o che da

78

prima egrave concupiscenza faragrave esperienza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto medesimo Faccio uno

schemino lrsquooggetto esiste nella coscienza sennograve non alcuna esistenza la coscienza egrave unrsquounitagrave

percheacute egrave qualcosa di determinato ndash ldquoIo sonordquo anche se non ho ancora quella determinatezza che

verragrave dallrsquoautocoscienza la coscienza determina individua qualche cosa quindi essendo la

coscienza apparentemente qualche cosa di indipendente pone anche lrsquooggetto che egrave in seacute e nella

coscienza come qualcosa di indipendente Da qui viene la supposizione che lrsquooggetto sia qualcosa

di indipendente percheacute egrave nella coscienza la mia coscienza la avverto come qualcosa di

indipendente e quindi ciograve che le appartiene egrave altrettanto indipendente (4) poco piugrave avanti

Lrsquoessenza egrave lrsquoinfinitagrave come lrsquoesser-tolto di tutte le differenzehellip Questa egrave lrsquoessenza delle cose egrave lrsquoinfinitagrave

di cui egrave fatta e che io tolgo Se io tolgo questa infinitagrave di cui egrave fatta mi rimane lrsquoessenza hellipegrave il

puro movimento di rotazione egrave la quiete di lui stesso come infinitagrave assolutamente inquieta ed egrave anche

lrsquoindipendenza stessa nella quale son risolte le differenze del movimento egrave lrsquoessenza semplice del tempo

la quale in tale autoeguaglianza egrave la compatta figura dello spazio Sta dicendo soltanto che questa

infinitagrave di cui egrave fatta lrsquoessenza una volta tolta pone lrsquoessenza come un qualcosa di quieto pur

essendo una quantitagrave infinita di cose egrave qualcosa di quieto A pag 147 I membri indipendenti sono

per seacute ma questo esser-per-seacute egrave piuttosto immediatamente la loro riflessione nellrsquounitagrave proprio nello

stesso modo in cui questrsquounitagrave egrave la scissione delle figure indipendenti Questo essere per seacute non egrave altro

che la riflessione verso lrsquounitagrave Sappiamo che crsquoegrave lrsquounitagrave e poi lrsquoautocoscienza ma questo essere

per seacute da dove arriva Viene dalla coscienza lrsquoautocoscienza viene dalla coscienza egrave un

movimento partito dalla coscienza dallrsquoin seacute Quindi ci sta dicendo che questo essere per seacute egrave il

riflettersi di vari membri indipendenti di cui egrave fatto e che sono per seacute ma dice questo essere per

seacute egrave la loro riflessione nellrsquounitagrave Cioegrave tutti questi membri indipendenti si riflettono e si rivolgono

nellrsquounitagrave diventano una unitagrave ma questa unitagrave non egrave altro che la scissione nelle figure

indipendenti Questa unitagrave egrave fatta di infinite cose ma queste infinite cose prese tutte assieme

sono una unitagrave Ciograve che appare unitario di fatto egrave fatto di una infinitagrave di elementi e ciascuno di

questi elementi egrave fatta sua volta di una infinitagrave di elementi Il che egrave esattamente il funzionamento

del linguaggio ogni termine che interviene come dice giagrave de Saussure egrave in una relazione

differenziale con tutti gli altri quindi egrave tutta questa infinitagrave di cose Lrsquounitagrave egrave scissahellip Egrave la

scissione nelle figure indipendenti quindi egrave scissa di fatto percheacute non egrave fatta da altro che di

questi elementi indipendenti Lrsquounitagrave egrave scissa percheacute egrave unitagrave assolutamente negativa o unitagrave infinita

Ed essendo essa il sussisterehellip Lrsquounitagrave egrave il sussistere questo aggeggio qui egrave unrsquounitagrave Ed essendo

essa il sussistere ecco che anche la differenza ha indipendenza soltanto in essa Questa indipendenza

della figura appare come qualcosa di determinato qualcosa che egrave per Altro giaccheacute essa egrave uno scisso e

quindi il togliere la scissione avviene mediante un Altro Questa unitagrave egrave scissa in vari elementi Ora

questa unitagrave egrave ciograve che per noi egrave il sussistere di qualcosa una cosa sussiste in quanto unitagrave Dice

che allora anche questa differenza di cui egrave fatta lrsquounitagrave ha indipendenza soltanto in essa cioegrave

esiste soltanto in essa Soltanto qui appare come qualcosa di determinato e cioegrave appare come

qualcosa che egrave quello che egrave Questa indipendenza della figura appare come qualcosa di determinato

qualcosa che egrave per Altro percheacute qualcosa sia determinato se voglio determinarlo devo dire qualche

altra cosa La determinazione non egrave una semplice percezione ma egrave un processo quindi se qualcosa

egrave determinato egrave determinato per altro cioegrave crsquoegrave unrsquoaltra cosa che lo determina cosigrave come il

significato di una parola egrave per altro egrave per altri significanti per altre parole Possiamo andare

avanti Crsquoegrave una questione importante e cioegrave come tutto questo porti alla dialettica servo-padrone

A pag 149 (71) LrsquoIo e la concupiscenza o lrsquoappetito Questo egrave un aspetto che egrave fondamentale percheacute

se non ci fosse questo appetito questa concupiscenza questo qualcosa che poi verragrave chiamato

desiderio anche nella psicoanalisi questo tendere verso un qualche cosa di cui un elemento

necessita per potere determinarsi Vale a dire io ho bisogno che ci sia un qualche cosa che si

opponga a ciograve che io voglio porre per potere porre esattamente quella cosa Egrave sempre il discorso

dellrsquoessere e del non essere Potremmo dire che lrsquoappetito egrave verso il non essere come negazione del

79

non essere che ha bisogno di esserci percheacute lrsquoessere sia quello che egrave Giaccheacute dalla prima immediata

unitagrave si torna attraverso i momenti della figurazione e del processo allrsquounitagrave di entrambi e quindi

alla primitiva sostanza semplice ecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Si torna a questa

unitagrave di entrambi attraverso i momenti della figurazione e del processo ma una volta che si arriva

a questa unitagrave questi elementi non sono piugrave quelli di prima sono unrsquoaltra cosa E infatti dice

hellipecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Quella che appariva Crsquoegrave una prima unitagrave che

appare che egrave fatta di vari momenti differenti tra loro poi attraverso il processo dialettico questi

momenti si ricompongono in unitagrave attraverso lrsquoautocoscienza ma quando tornano a questa

unitagrave questa non egrave piugrave lrsquounitagrave di prima Di fronte a quellrsquounitagrave immediata ossia enunciata come un

essere la seconda egrave lrsquounitagrave universale che ha in lei tutti questi momenti come tolti I momenti della

figurazione e questo processo tutte queste cose ci sono devono esserci ma in quanto tolte Solo

a questa condizione allora ci appare qualche cosa come unitagrave universale che ha in lei tutti questi

momenti come tolti Parafrasando Severino si torna allrsquoessere come unitagrave universale ma percheacute

tutto ciograve che gli si oppone egrave stato posto e tolto A pag 150 (9) Il semplice Io egrave questo genere o

lrsquouniversale semplice per il quale le differenze sono nulle ma lo egrave soltanto quando esso stesso Io sia

lrsquoessenza negativa dei momenti indipendenti e figurati che si son venuti formando In questo caso

parla dellrsquoIo come oggetto ma egrave lo stesso discorso di prima lrsquoIo si pone come universale semplice

a condizione che tutte le sue figure tutto ciograve di cui egrave fatto e il processo per cui ciograve di cui egrave fatto

si ricompone in unrsquounitagrave tutto questo viene tolto percheacute tutte queste cose sono altro rispetto

allrsquoIo anche se sono ciograve di cui egrave fatto lrsquoIo e devono essere tolte E lrsquoautocoscienza quindi egrave certa di

se stessa soltanto percheacute toglie questa alteritagrave che le si presenta come vita indipendente essa egrave

concupiscenza o appetito Come fa lrsquoautocoscienza essere sicura di seacute come faccio a essere sicuro

che io sono io Come lo so Percheacute ho tolto tutto ciograve che egrave altro da me tutto ciograve che non sono io

Questa autocoscienza questo ldquoIo sono Iordquo per potere porsi deve togliere tutto ciograve che non sono

io ma come io posso stabilirmi se non in relazione ad altri Se io fossi solo al mondo sarei io A

questo punto io rispetto a che Io sono rispetto a qualche cosa Per potere dire che io sono io egrave

necessario che ci siano altre autocoscienze per le quali io sono io cioegrave che mi riconoscono come

io Egrave questo che avvia tutto il processo dialettico servo-padrone di cui parleragrave nel capitolo

successivo lrsquoautocoscienza per essere tale deve porsi ma deve togliere ciograve che le si oppone Che

cosa si oppone allrsquoautocoscienza Ciograve che non egrave autocoscienza ciograve che non sono io e che devo

togliere Ma se per potere dire che io sono io necessito di altri allora egrave come se io dovessi porre

degli altri per poterli togliere Quindi devo porre lrsquoaltro scritta in minuscolo ndash che Hegel distingue

lrsquoAltro che egrave lrsquoessere per altro lrsquoAltro radicale assoluto dallrsquoaltro come lrsquoaltrui ndash quindi devo

porre unrsquoaltra autocoscienza come opposizione a ciograve che io sono per poterla togliere Solo a questo

punto io posso stabilirmi con certezza in quanto ldquoIo sono Iordquo ma devo porla questa altra

autocoscienza Qui ci sarebbe tutto un discorso interessante da fare che Hegel naturalmente non

fa ma a parte il rinvio immediato alla questione della volontagrave di potenza qui si fa un passaggio

in piugrave per potere esplicarsi la volontagrave di potenza se seguiamo il discorso di Hegel deve porre

lrsquoaltro per poterlo eliminare per poterlo controllare per poterlo dominare Solo a questa

condizione puograve affermarsi come autocoscienza cioegrave puograve affermarsi in quanto tale come un

qualche cosa che egrave quello che egrave come veritagrave Posso affermarmi come veritagrave a condizione di porre

un altro da me ed eliminarlo controllarlo dominarlo ecc Questo dicevo egrave interessante percheacute

intanto ci dice a che cosa serve lrsquoaltro e anche percheacute in un certo senso egrave necessario inventarsi

lrsquoaltro costruirlo Certo diventa il nemico ma un nemico creato per esserlo percheacute soltanto se egrave

nemico se egrave in opposizione allora lrsquoautocoscienza diventa per seacute sennograve egrave sempre per un altro

Infatti poi lui distingueragrave tra il concetto dellrsquoautocoscienza per seacute che sarebbe il padrone e il

concetto di autocoscienza per altro che sarebbe il servo che sigrave autocosciente ma la sua

autocoscienza egrave sempre per altro non arriva a essere per seacute per una serie di motivi In questo caso

il servo dovragrave lavorare per potere eliminare questo altro da seacute che egrave il padrone

80

Intervento Questione dellrsquoidentitagravehellip

Certamente Identitagrave sempre in relazione ad una alteritagrave che deve esserci percheacute lrsquoidentitagrave sia

Tutta la lettura che fa Kojegraveve va abbastanza in questa direzione (10) Lrsquoautocoscienza dunque

mediante il suo rapporto negativo non egrave in grado di togliere lrsquooggetto anzi non fa che riprodurre

lrsquooggetto noncheacute lrsquoappetito In effetto qualcosrsquoaltro dallrsquoautocoscienza egrave lrsquoessenza dellrsquoappetito e con

tale esperienza alla stessa autocoscienza si egrave presentata una tale veritagrave In pari tempo tuttavia

lrsquoautocoscienza egrave altrettanto assolutamente per seacute e lo egrave soltanto mediante il toglier lrsquooggetto e gliene

deve derivare il suo appagamento percheacute essa egrave la veritagrave In forza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto

lrsquoautocoscienza puograve quindi giungere allrsquoappagamento sol quando lrsquooggetto stesso compia in lui la sua

negazionehellip Deve compiere in seacute questa negazione di se stesso percheacute in seacute il negativo ciograve che

esso egrave deve essere per lrsquoaltro come dire che lrsquoautocoscienza ha bisogno per potere porsi

dellrsquooggetto in quanto altro da seacute Tutto ciograve che egrave altro dallrsquoautocoscienza deve essere tolto ma il

problema egrave che per poterlo togliere prima deve porlo e quindi non puograve fare a meno dellrsquooggetto

non puograve fare a meno dellrsquoaltro Deve esserci questo altro per poterlo togliere percheacute soltanto se lo

tolgo allora io sono io soltanto e tolgo il non essere lrsquoessere egrave essere A pag 151 Nella vita che egrave

lrsquooggetto dellrsquoappetitohellip Lrsquoappetito si rivolge alle cose potremmo dire per poterle dominare hellipla

negazione egrave o in un altro vale a dire nellrsquoappetito o egrave come determinatezza verso unrsquoatra figura

indifferente o egrave come universale natura inorganica di quella vita Ma siffatta indipendente natura

universale nella quale la negazione sta come negazione assoluta egrave il genere come tale ossia egrave

lrsquoautocoscienza Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in unrsquoaltra autocoscienza Cioegrave

ha bisogno dellrsquooggetto per poterlo togliere cosigrave come lrsquoessere ha bisogno del non essere per potere

essere ldquoessererdquo Qui come vedete si incomincia a porre lrsquoautocoscienza e lrsquoaltra autocoscienza

Dice Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento toglie ciograve che le impedisce di essere quella che

egrave di essere per seacute solo in unrsquoaltra autocoscienza percheacute soltanto togliendo lrsquoaltra autocoscienza la

prima rimane quella che egrave ma questrsquoaltra deve esserci per potere essere tolta Lrsquoaltro lrsquoaltrui

devo costruirlo per poterlo togliere Il che egrave esattamente quello che Severino dice rispetto

allrsquoessere neacute piugrave neacute meno Individua tre momenti in cui viene a compiersi il concetto

dellrsquoautocoscienza a) puro Io indistinto egrave il suo primo immediato oggettohellip Lrsquoautocoscienza egrave

coscienza di seacute in prima istanza coscienza dellrsquoIo Infatti io sono io intanto b) Ma questa

immediatezza egrave anchrsquoessa assoluta mediazionehellip Ogni volta che qualcosa egrave immediatezza egrave anche

mediazione e ogni volta che egrave mediazione deve anche essere immediatezza Questo egrave il movimento

continuo hellipessa egrave solo come togliere lrsquooggetto indipendente o essa egrave lrsquoappetito Che cosa fa

lrsquoimmediatezza Toglie lrsquooggetto indipendente solo cosigrave egrave immediatezza solo cosigrave egrave percezione di

qualche cosa cioegrave toglie tutto ciograve che deve togliere Lrsquoappagamento dellrsquoappetito egrave bensigrave la

riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessahellip Appagamento dellrsquoappetito significa avere tolto ciograve che

si oppone Lrsquoappetito ndash da prendere nel senso latino ad petere volgersi verso qualche cosa - egrave verso

ciograve che si oppone hellipo egrave la certezza diventata veritagrave Riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessa ma per

riflettersi in se stessa e quindi determinarsi deve togliere tutto ciograve che autocoscienza non egrave tutto

ciograve che le si oppone c) ma la veritagrave di quella certezza egrave piuttosto la riflessione duplicata egrave la

duplicazione dellrsquoautocoscienza Se io devo togliere tutto ciograve che non egrave autocoscienza che cosa devo

porre Devo porre unrsquoaltra autocoscienza per poterla togliere e stabilire cosigrave la mia Questrsquooggetto

per lrsquoautocoscienza egrave unrsquoaltra autocoscienza cioegrave egrave un qualcosa che mi si oppone in quanto

autocoscienza lo diceva prima lrsquoautocoscienza pone se stessa come oggetto della coscienza Egrave

questo lrsquooggetto che deve togliere lrsquoautocoscienza deve togliere unrsquoaltra autocoscienza percheacute

lrsquoautocoscienza ha posto se stessa come oggetto della coscienza quindi questa coscienza si ritrova

di fronte un oggetto che egrave lrsquoautocoscienza che sigrave si egrave riflessa in se stessa ma per potersi riflettere

in se stessa cioegrave essere per seacute deve togliere questo oggetto che le si oppone Il fatto egrave che questo

oggetto che per la coscienza le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza (12) Questa egrave unrsquoautocoscienza

per una autocoscienzacedil e soltanto cosigrave essa in effetto egrave cheacute soltanto cosigrave divien per lei lrsquounitagrave di se stessa

81

nel suo esser-altro Io che egrave lrsquooggetto del suo concetto in effetto non egrave oggetto ma lrsquooggetto dellrsquoappetito

egrave soltanto indipendente esso egrave infatti lrsquoincancellabile sostanza universalehellip Conclude a pag 152

Quel che per la coscienza si viene istituendo egrave lrsquoesperienza di ciograve che lo spirito egrave questa sostanza assoluta

la quale nella perfetta libertagrave e indipendenza della propria opposizione ossia di autocoscienze diverse

per seacute essenti costituisce lrsquounitagrave loro Io che egrave Noi e Noi che egrave Io Lrsquoautocoscienza ha bisogno deve

creare altre autocoscienze per poterle togliere per potere compiere quel lavoro dialettico che

porteragrave lrsquoautocoscienza ad essere per seacute percheacute ha colto lrsquooggetto che le si oppone e lrsquooggetto che

le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave il lavoro che fa il lavoratore per acquisire la sua

coscienza ldquoeliminandordquo il padrone Il lavoro del popolo - questo egrave Marx ndash per giungere alla

coscienza di classe per Hegel per giungere allrsquoautocoscienza per seacute Ma questa autocoscienza per

seacute non egrave che puograve eliminare lrsquoaltra autocoscienza Certo deve toglierla per potersi porre come per

seacute ma alla fine come molti hanno inteso tutto ciograve che le si oppone e che toglie diventa Sapere

Assoluto per cui non ha piugrave nulla che le si oppone Questo come punto di arrivo E invece no

questo egrave solo il punto di partenza

14 agosto 2019

Questo capitolo che approcciamo egrave intenso egrave anche controverso percheacute ci sono interpretazioni

differenti sulla questione dellrsquoautocoscienza Come spesso accade le letture non sono mai

univoche In ogni caso vedrograve di porre la questione nei termini che a noi interessano di piugrave termini

linguistici semiotici Ciograve che Hegel sta facendo la scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave

altro che la scienza cioegrave un sapere di come si ha esperienza del linguaggio Senza linguaggio non

crsquoegrave nessuna coscienza di nessun tipo Quindi egrave un modo per intendere che gli umani sono parlanti

Hegel pone una questione importante mostra in modo ancora piugrave preciso il funzionamento del

linguaggio Pone la questione della coscienza la coscienza si volge in autocoscienza nel momento

in cui crsquoegrave un prendere atto che ciograve di cui si ha coscienza egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute cioegrave egrave per

seacute ma anche per altro e questo sarebbe lrsquoldquoIo sono Iordquo Ma possiamo pensarla anche in questo

modo e cioegrave la coscienza lrsquoin seacute come lrsquoaffermare qualcosa Lrsquoaffermare egrave qualcosa che egrave in seacute

sembra indipendente egrave ciograve che per Hegel sarebbe il signore ciograve che egrave in seacute e per seacute ma egrave identico

non egrave per altro almeno apparentemente Il ciograve che affermo invece egrave ciograve che egrave per altro egrave cioegrave

per ciograve che ho affermato egrave per la mia affermazione come dire che il ciograve che affermo egrave ciograve che

lavora Qui crsquoegrave lrsquoavvio per ciograve che affermeragrave Marx percheacute ciograve che affermo sarebbe il servo ciograve che

egrave per un altro Dunque dicevo il ciograve che affermo egrave ciograve che lavora per potere far sigrave che ciograve che

affermo sia effettivamente ciograve che affermo cosigrave come il significante ha un significato Il significato

ldquolavorardquo nel senso che crea produce costruisce ciograve che poi il significante alla fine risulta cioegrave

come qualcosa che significa qualcosa Per cui questa autocoscienza come dicevo egrave la coscienza

che prende atto del fatto che ciograve di cui egrave cosciente egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute Anche

lrsquoautocoscienza come la coscienza ha un oggetto cui si rivolge Giagrave nelle prime pagine Hegel

diceva che la coscienza egrave un muoversi verso qualcosa cioegrave verso llsquooggetto Lrsquooggetto come dice

lui egrave per la coscienza non egrave per seacute in quanto tale egrave per la coscienza che crsquoegrave lrsquooggetto Ora potete

pensare lrsquoautocoscienza - ciograve che risulta da questo lavoro della coscienza rispetto al suo oggetto

che egrave quello che egrave in quanto differisce da seacute cioegrave per seacute e per altro ndash lrsquoautocoscienza non egrave esente

dalla dialettica non egrave esente quindi da questo movimento Anche lrsquoautocoscienza pone un

oggetto solo che lrsquooggetto che pone lrsquoautocoscienza egrave sempre lrsquoautocoscienza A questo punto

Hegel dice che questo sdoppiarsi dellrsquoautocoscienza egrave ciograve che dagrave lrsquoavvio alla dialettica servo-

padrone La prima autocoscienza coglie questo oggetto che non egrave altro che se stessa cioegrave pone se

stessa come oggetto ma ponendosi come oggetto questo oggetto differisce dalla prima

autocoscienza e quindi egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave qui che ci sono le interpretazioni che

differiscono per es lrsquointerpretazione di De Negri il traduttore classico di Hegel pone queste due

82

autocoscienze come opponentesi si oppongono tra loro per Sini invece non crsquoegrave questa

opposizione nel senso che questa opposizione si risolve in unrsquounica autocoscienza non rimangono

due autocoscienze lrsquoautocoscienza egrave una Ma il problema che in Hegel in effetti non egrave molto

chiaro egrave se queste due autocoscienze appartengano alla struttura stessa dellrsquoautocoscienza cioegrave

del discorso in definitiva ndash lrsquoautocoscienza non egrave altro che un discorso ndash cosa che in effetti sembra

dire in alcuni punti ma in altri punti invece parla di queste due autocoscienze come di due

individui di due persone E allora egrave lrsquouna cosa o lrsquoaltra E se sono entrambe come avviene il

passaggio da una struttura dellrsquoautocoscienza che si sdoppia alla posizione di due individui come

servo e padrone Non egrave molto chiaro in Hegel La posizione di Sini egrave in effetti abbastanza

interessante percheacute pone la questione di unrsquounica autocoscienza e cioegrave lo sdoppiarsi

dellrsquoautocoscienza egrave uno sdoppiarsi che poi si risolve in unrsquounica autocoscienza percheacute la prima

autocoscienza vede nellrsquoaltra autocoscienza ponendo se stessa come oggetto questo oggetto si

confronta con questo oggetto Naturalmente questo oggetto egrave il negativo ciograve che deve essere tolto

percheacute la prima autocoscienza possa affermarsi in quanto per seacute Perograve dice giustamente Hegel se

toglie questa altra autocoscienza toglie se stessa percheacute egrave sempre lei Ora non si tratta tanto di

risolvere questo problema che non so neanche se sia risolvibile Hegel egrave abbastanza oscuro a

questo riguardo Rimane il fatto che sicuramente lrsquoautocoscienza prendendo se stessa come

oggetto si trova nella condizione dialettica per cui crsquoegrave un elemento che egrave il negativo che deve

essere tolto a vantaggio della sintesi Quindi tutto si svolgerebbe nella struttura

dellrsquoautocoscienza senza richiedere la presenza di altri Drsquoaltra parte crsquoegrave unrsquoaltra questione che

interroga e cioegrave il fatto che noi nasciamo nel linguaggio come ci ha detto Heidegger moltissime

volte nasciamo in un linguaggio che non abbiamo inventato noi ma che ci troviamo Quindi ci

troviamo immersi in discorsi che non sono il mio discorso ovviamente Ma questi altri discorsi

percheacute possano essere presi in quanto discorsi occorre che intervenga tutto quel lavoro che Hegel

descrive della coscienza che coglie un elemento coglie ciograve che in definitiva le appartiene Come

dice Hegel non crsquoegrave qualcosa fuori della coscienza se crsquoegrave qualcosa egrave percheacute egrave nella coscienza E

quindi che cosa accade Accade qualcosa per cui egrave come se il mio discorso ndash usiamo discorso al

posto di autocoscienza ndash si sdoppiasse cioegrave prendo il mio discorso come oggetto quindi ho il mio

discorso il mio dire e poi la consapevolezza del mio discorso per cui ecco egrave come se ci fossero

due discorsi che sono sempre il mio ma sono due percheacute il primo ha preso se stesso come oggetto

cioegrave lo ha considerato come oggetto

Intervento Crsquoentra qualcosa la questione del metalinguaggio

Non crsquoentra la questione del metalinguaggio siamo ancora al di qua nel senso che sarebbe il modo

in cui in effetti il discorso percepisce se stesso Percheacute la coscienza possa percepire se stessa porsi

cioegrave come oggetto deve percepirsi quindi non crsquoegrave ancora metalinguaggio Potragrave intervenire dopo

ovviamente ma egrave come se nel riconoscersi si sdoppiasse cioegrave per potere riconoscersi deve

sdoppiarsi deve porsi come seacute ma anche come altro da seacute Egrave questo punto che egrave complesso in

Hegel Come nellrsquoesempio che facevamo io sono io per potere dire che io sono io egrave come se mi

dovessi sdoppiare ci sono io e poi io che dico ldquoio sono iordquo Sono due cose diverse il primo io non

egrave il secondo io il secondo io egrave llsquooggetto del primo io Egrave come se Hegel dicesse che percheacute ci sia

questa autocoscienza cheacute mi renda conto delle cose queste cose si sdoppiano Egrave inevitabile

percheacute devo prendere il mio stesso dire come oggetto Ciograve che Hegel sta descrivendo appare come

qualcosa di strutturale cioegrave che non puograve non essere se crsquoegrave percezione crsquoegrave questa struttura se crsquoegrave

percezione crsquoegrave sdoppiamento per percepire me io devo sdoppiarmi Egrave come se non potessi non

farlo fa parte del modo in cui funziona il linguaggio Drsquoaltra parte quando affermo qualche cosa

questa mia affermazione in effetti si sdoppia in ciograve che affermo e in ciograve che egrave lrsquoaffermato

possiamo dire lrsquoaffermante e lrsquoaffermato Questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che il

linguaggio instaura e senza la quale distanza non crsquoegrave niente se non crsquoegrave questo sdoppiamento non

crsquoegrave la distanza e io non sono piugrave io cioegrave non sono niente Fuori dal linguaggio dove non crsquoegrave questa

83

distanza non ci sono neanche le cose percheacute ci siano le cose da percepire occorre che ci sia questa

distanza Hegel chiama sdoppiamento questa distanza sdoppiamento dellrsquoautocoscienza che egrave la

stessa cosa Per questo dicevo egrave qualcosa di assolutamente strutturale Come accennavo prima

se questa cosa appartiene unicamente alla struttura del discorso potremmo dire il linguaggio o

se si rileva tra individui ndash Hegel lo dice due individui uno di fronte allrsquoaltro Heidegger ci indica

una via e cioegrave il fatto che nasciamo nel linguaggio nella chiacchiera per essere piugrave precisi Quindi

nasciamo immersi in discorsi che di fatto sono giagrave tutti sdoppiati chiunque affermi qualche cosa

si sdoppia nellrsquoaffermante e nellrsquoaffermato Che sono due cose diverse cosigrave come lo sono il

significante e il significato lrsquoaffermato egrave il significato lrsquoaffermante egrave il significante ma percheacute

questo significante sia significante occorre che ci sia il significato e cioegrave che ci sia qualcosa di

affermato Ma allora questo qualcosa di affermato egrave ciograve che ritornando sul significante lo rende

quello che egrave cioegrave un significante Che tuttavia non egrave piugrave quello di prima percheacute crsquoegrave stato un lavoro

nel frattempo il lavoro di ciograve che Hegel chiama il servo vale a dire ciograve che egrave per altro Mentre

per il signore il godimento egrave immediato vuole la cosa e se la prende per il servo invece egrave mediato

mentre il signore egrave indipendente il servo egrave dipendente sarebbe il ldquoper altrordquo Egrave il per altro nel

senso che si pone come quellrsquoelemento che serve al padrone per ottenere lrsquooggetto che vuole Il

servo si occupa di fare questa operazione cioegrave fornire questo oggetto al signore Il signore si pone

come per seacute come qualche cosa che egrave indipendente ma che ha bisogno tuttavia del servo percheacute

il servo gli fornisce lrsquooggetto di cui ha bisogno che desidera che vuole Ora la cosa si puograve intendere

anche in termini strutturali e cioegrave se poniamo il servo il per altro come il significato ndash il

significato egrave sempre per altro egrave una relazione quindi egrave sempre uno spostamento Lrsquoaffermazione

invece no egrave uno egrave come se fosse lrsquouno io affermo qualcosa e questa affermazione certo egrave in

attesa che lrsquoaffermato confermi la mia affermazione Egrave in questo senso che lrsquoaffermato sarebbe la

figura del servo che egrave per altro cioegrave per lrsquoaffermante il signore In questi termini si semplifica un

porsquo la questione di Hegel ma non toglie questa difficoltagrave di cui dicevo prima anche se si puograve poi

intendere in effetti come funziona Il discorso pone se stesso come oggetto Quando fa questo

Quando ha bisogno di porsi come vero Allora il discorso cerca di stabilirsi ponendo se stesso come

oggetto quindi come opposizione da togliere in modo da rimanere identico a seacute Deve togliere

questo sdoppiamento Non puograve farlo naturalmente percheacute egrave la struttura stessa del linguaggio

che sdoppia Come dicevo questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che la parola stessa

dicendosi instaura e che consente di prendere le distanze tra soggetto e oggetto Sono poi la stessa

cosa ma questa distanza che si instaura egrave quella che mi consente di pensare un oggetto sennograve non

lo posso pensare percheacute non crsquoegrave Il tentativo dunque egrave quello di togliere lo sdoppiamento

Sembra che Hegel voglia andare in questa direzione da parte sia del signore che immagina che

servendosi del servo possa raggiungere lrsquooggetto e quindi goderne immediatamente come dire

che il significante ndash perdonate lrsquoantropomorfismo ndash come se il significante volesse raggiungere il

significato immediatamente che il significato sia identico a seacute che sia quello che vuole il

significante Ciograve che incontra egrave invece un significato che egrave il lavoro nel senso che egrave una relazione

continua con altre cose e quindi egrave come se non riuscisse a trovare la sua veritagrave E in effetti Hegel

lo dice la posizione del padrone egrave in un certo qual modo deficitaria rispetto a quella del servo

percheacute il padrone non raggiungeragrave mai lrsquoautocoscienza piena percheacute sempre debitore nei confronti

del servo il quale servo continua a lavorare ma lavorando continua a spostare la questione e

quindi non avragrave mai la certezza di seacute Egrave come se il significante cercasse nel significato la certezza

di seacute Cosa trova Trova un rinviare infinito Mentre dice sempre Hegel per il servo la situazione

egrave migliore il servo si trova a essere strutturalmente per altro e quindi si pone nei confronti

dellrsquooggetto non come qualcosa che deve essere immediatamente appetito e posseduto ma come

qualcosa che deve essere conosciuto manipolato elaborato percheacute egrave per altro egrave per il signore

cioegrave lavora per il signore Quindi la sua relazione con lrsquooggetto egrave sempre dipendente dal fatto di

dovere modificare lrsquooggetto Ciograve che fa il servo egrave elaborare continuamente la relazione percheacute egrave di

84

questo che egrave fatto egrave fatto di relazioni Ma compiendo questa operazione puograve raggiungere la

coscienza di seacute cioegrave lrsquoautocoscienza cosa che invece egrave negata al padrone per i motivi che dicevo

prima Per Hegel tra i due il servo egrave lrsquounico che possa raggiungere lrsquoautocoscienza nel senso che

il lavoro che compie egrave quel lavoro che gli consentiragrave di acquisire la consapevolezza di seacute cioegrave di

essere lavoro in atto In seguito Marx prenderagrave tutto da ligrave Essendo lavoro in atto il servo ha la

possibilitagrave di porsi come autocoscienza cioegrave autoconsapevolezza di seacute Egrave soltanto attraverso

questa fase dice Hegel di essere lavoro in atto che il servo mano a mano passo dopo passo puograve

acquisire lrsquoautocoscienza cioegrave la sua veritagrave Quella veritagrave che egrave inaccessibile al padrone diventa

accessibile al servo attraverso il lavoro Per tradurla in termini semiotici il lavoro del significato

che non egrave altro che la messa in atto di relazioni egrave ciograve che consente al significato di stabilire il

significante in quanto significante il quale perograve a quel punto non egrave piugrave padrone egrave il significato

che determina il significante egrave lui che lo determina Il significante non si determina da seacute mentre

il significato attraverso il suo lavoro puograve determinare il significante cioegrave lo fa essere quello che

egrave La questione del servo e del padrone non egrave altro che una descrizione teorica delle basi su cui si

fonda la volontagrave di potenza Tutta la dialettica servo-padrone cioegrave tutto ciograve che riguarda la

volontagrave di potenza egrave qualche cosa che appartiene alla struttura del linguaggio O si prende

coscienza di questo oppure se non si prende coscienza di questo se non si giunge cioegrave alla

autocoscienza se la coscienza non giunge a considerare che ogni volta egrave un atto linguistico e che

in quanto tale egrave sempre per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per altro i quanto egrave per seacute se non si

raggiunge questa consapevolezza questa autocoscienza allora si immagina che tutto questo

avvenga al di fuori del linguaggio e cioegrave che il servo e il padrone siano realmente due persone

Hegel lo dice a un certo punto due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro Ma percheacute sia possibile

pensare in questi termini a due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro egrave necessario che si sia giagrave

compiuto questo percorso dellrsquoautocoscienza In altri termini ancora egrave necessario che ci sia accorti

che si sta parlando e che per parafrasare Heidegger ci si sia fatti carico di questo problema e per

problema intendo il linguaggio Se non ci si fa carico di questo allora si immagina che tutto questo

avvenga fuori dal linguaggio e cioegrave che il signore e il servo siano due personaggi Possono esserlo

naturalmente nel momento in cui anche questi due personaggi si immaginano fuori dal

linguaggio Questa consapevolezza questa autocoscienza nellrsquoaccezione che sto indicando non egrave

altro che ciograve che Heidegger indica come lrsquoautentico Se non crsquoegrave questo allora crsquoegrave la chiacchiera il

servo e il padrone rappresentati sono nella chiacchiera Nellrsquoautocoscienza nellrsquoautentico il servo

e il padrone sono momenti dellrsquoatto linguistico indissolubili e inscindibili esattamente come lo

sono il significante e il significato Egrave una lettura di Hegel che autorizza a fare queste

considerazioni perograve non egrave esattamente in questa direzione che lui va Hegel non egrave interessato alla

semiotica Perograve il dire che lrsquoautocoscienza il discorso il dire - un dire consapevole - si sdoppia

che egrave necessariamente sdoppiato questo non egrave altro che ciograve che la semiotica un secolo dopo ha

detto Si sdoppia lrsquoautocoscienza cioegrave il dire dicendosi si sdoppia A pag 153 Lrsquoautocoscienza egrave

in seacute e per seacute in quanto e percheacute essa egrave in e per seacute per unrsquoaltra ossia essa egrave soltanto come un qualcosa

di riconosciuto Qualcosa di riconosciuto questo ci dice che egrave necessario questo sdoppiamento

questa distanza solo a questa condizione posso riconoscere qualcosa Se non crsquoegrave questo

sdoppiamento questa distanza non posso riconoscere niente percheacute non crsquoegrave nulla di determinato

non essendoci la distanza non ci sono neacute io neacute lrsquooggetto (14) Per lrsquoautocoscienza crsquoegrave unrsquoaltra

autocoscienza essa egrave uscita fuori di seacute Questa autocoscienza che egrave uscita fuori di seacute non egrave altro che

il discorso che vuole se stesso come oggetto A pag 154 (15) Essa deve togliere questo suo esser-altro

Pensate al significante e al significato Il significante egrave lrsquoaffermante dicevamo prima il significato

egrave lrsquoaffermato Il significante per porsi in quanto significante in quanto uno deve muovere verso

il significato che lo fa essere quello che egrave ma una volta che il significato lo ha determinato in

quanto significante egrave come se il significante avesse tolto il significato Questo percheacute il

significante a questo punto ndash ed egrave per questo che egrave differente dal primo significante ndash egrave un

85

significante che egrave diventato veramente significante cioegrave egrave tornato a essere quellrsquouno quellrsquointero

il quale naturalmente egrave tale percheacute crsquoegrave stato qualcosa che egrave per altro cioegrave il significato Dovete

tenere conto di questo movimento continuo anche percheacute lrsquoautocoscienza nel momento in cui il

significante ha tolto il significato per potersi stabilire come significante si trova nuovamente

preso nella dialettica continueragrave a porre se stesso come oggetto e quindi a estroflettersi in

qualche modo come autocoscienza saragrave comunque sempre di nuovo in questo movimento per cui

si pone di nuovo come identico ma questo identico egrave identico per avere tolto una differenza avere

tolto un altro significato e cosigrave via allrsquoinfinito A pag 158 (24) In questa esperienza si fa chiaro

allrsquoautocoscienza che a lei la vitahellip Cioegrave lrsquooggetto le cose hellipegrave cosigrave essenziale come lo egrave lrsquoautocoscienza

pura Nellrsquoautocoscienza immediata lrsquoIo semplice egrave lrsquooggetto assoluto che peraltro per noi o in seacute egrave

lrsquoassoluta mediazione e ha per momento essenziale lrsquoindipendenza sussistente LrsquoIo semplice egrave

lrsquooggetto assoluto che egrave assoluta mediazione Egrave mediazione percheacute comunque egrave sempre per seacute in

quanto egrave per altro Resultato della prima esperienza egrave la risoluzione di quellrsquounitagrave semplice mediante

quellrsquoesperienza son poste unrsquoautocoscienza pura e una coscienza la quale non egrave pura per se stessa ma

per un altro vale a dire che egrave come coscienza nellrsquoelemento dellrsquoessere o nella figura della cosalitagrave

Significante egrave diciamo questa coscienza pura la quale egrave tale sempre in relazione in vista di

direbbe Heidegger di qualche cosrsquoaltro di ciograve che ha tolto per potere essere quella che egrave Entrambi

i momenti sono essenziali poicheacute da prima essi sono ineguali ed oppostihellip Sono ancora tenuti come

astratti rispetto al concreto hellipessi sono come due opposte figure della coscienza lrsquouna egrave la coscienza

indipendente alla quale egrave essenza lrsquoesser-per-seacutehellip Egrave evidente che questa egrave la figura del padrone

helliplrsquoaltra egrave la coscienza dipendente alla quale egrave essenza la vita o lrsquoessere per un altro lrsquouno egrave il signore

lrsquoaltro il servo Egrave abbastanza chiaro se pensate al significante e al significato Lrsquouno egrave per seacute

lrsquoaffermante io affermo ed egrave chiaro che se affermo affermo qualcosa quindi lrsquoaffermante egrave

debitore del fatto che per esserci lrsquoaffermante deve esserci qualcosa che viene affermato Crsquoegrave

sempre un qualche cosa che viene affermato e io lo tolgo egrave il significato cui il significante si rivolge

per essere significante passa dal significato e torna al significante ma questo significante egrave sempre

affermante ha sempre un qualche cosa che afferma Per quanto lo tolga crsquoegrave sempre percheacute per

poterlo togliere ci deve essere e qualcosa si determina si stabilisce per seacute solo se toglie ciograve che

quella cosa non egrave Questo egrave il criterio fondamentale che poi Severino ha ripreso in tutta la sua

opera percheacute qualcosa sia quella che egrave occorre che abbia tolto ciograve che quella cosa non egrave Egrave questo

che sta dicendo Hegel ed egrave questo ciograve su cui Severino ha costruito il suo discorso Poi qui spiega

che il signore si rapporta allrsquooggetto come qualcosa di indipendente come un qualche cosa che sta

ligrave e che lui deve prendere Come lo prende Utilizza il servo per questo ha bisogno del servo il

quale si fa carico di lavorare per lui per modificare lrsquooggetto per renderlo usufruibile per rendere

lrsquooggetto dipendente anche percheacute fincheacute egrave indipendente gli si oppone e quindi non sa che cosa

farne Lrsquoopera del servo egrave quella di rendere lrsquooggetto dipendente e quindi fa in modo che il signore

se ne serva Tenete conto che tutto il discorso circa il significante e il significato - il significante

come il signore e il significato come servo - egrave esattamente la stessa cosa La cosa piugrave importante

qui da intendere egrave che tutto questo processo porta allrsquoautocoscienza alla consapevolezza al farsi

carico del problema a lavorare il problema Questa scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave

altro che un percorso che punta a fare in modo che chi lo percorre giunga a questa autocoscienza

Questa autocoscienza quindi non egrave altro che la consapevolezza di essere parlanti e di non potere

non esserne consapevoli con tutto ciograve che questo comporta La prima cosa egrave una delle prime che

ha detto che lrsquooggetto egrave per la coscienza non egrave per seacute e che per essere quello che egrave egrave necessario

che ci sia la sua negazione tolta ma egrave necessario che ci sia percheacute solo cosigrave e questo Severino lo

dice continuamente ho la certezza incontrovertibile che qualcosa egrave cosigrave solo che questo processo

egrave infinito viene rilanciato ininterrottamente in Hegel La consapevolezza di tutto questo processo

potremmo chiamarla autocoscienza o discorso consapevole di seacute Il prossimo capitolo egrave Libertagrave

dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e coscienza infelice Sono movimenti filosofici ma per Hegel

86

sono figure di come queste altre due figure il servo e il padrone si siano strutturate configurate

nella storia della filosofia nella storia del pensiero

21 agosto 2019

Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che la dialettica egrave un processo che procede per integrazione In

effetti la parola che lui usa Aufhebung letteralmente superamento il sollevarsi potrebbe

tradursi anche se non egrave la traduzione corretta integrazione forse rende bene il pensiero di Hegel

Integrazione vale a dire il procedere conservando ciograve che mano a mano fa parte del processo e

proseguire ma sempre conservandolo Qui in questo capitolo Hegel pone una questione che egrave

importante Il titolo egrave Libertagrave dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e la coscienza infelice

Sottotitolo Introduzione Il grado della coscienza fin qui raggiunto il pensare Quello che Hegel

intende con pensiero non egrave ciograve che per esempio intende Heidegger ma il pensiero per Hegel egrave uno

dei momenti che occorre considerare per giungere alla ragione Per Hegel egrave la ragione il punto di

arrivo non il pensiero Il percorso che abbiamo fatto muove dalla sensazione poi la percezione

poi lrsquointelletto e poi la ragione Il pensiero ha a che fare diciamola cosigrave con lrsquointelletto

Allrsquoautocoscienza indipendente sua essenza egrave da una parte soltanto la pura astrazione dellrsquoIo drsquoaltra

parte mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle differenze tale distinguere non diviene a

quellrsquoautocoscienza lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute questa autocoscienza dunque non diviene un Io

veramente capace di distinguersi nella sua semplicitagrave o un Io che in quellrsquoassoluta distinzione resti

uguale a se stesso Dice che questa autocoscienza indipendente ndash indipendente egrave un termine

importante percheacute vuol dire che non dipende da altro ndash la sua essenza da una parte egrave soltanto

pura astrazione dellrsquoIo ndash un Io astratto ndash dallrsquoaltra mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle

differenze cioegrave lrsquoIo si accorge di differenze tale distinguere non diviene a quellrsquoautocoscienza

lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute cioegrave non fa di queste differenze la propria differenza da seacute vale a

dire questo Io non si pone come risultato di un lavoro di estroflessione e ritorno in seacute ma

potremmo dire si pone come una specie di in seacute Questo in seacute egrave indipendente e questo fatto di

essere indipendente ci mostra che posto come non dipendente da altro e quindi egrave come se non

partecipasse della dialettica cioegrave non partecipasse di quella che prima chiamavo integrazione ma

ponesse la coscienza e lrsquoautocoscienza lrsquoin seacute e il per seacute come due distinti e sono certamente

distinti ma come separati non due distinti come momenti di unrsquounitagrave cioegrave momenti di una

sintesi come risultato hellippoicheacute nel concetto della coscienza indipendente lrsquoessere-in-seacute o della

cosalitagravehellip Lrsquoessere-in-seacute egrave la percezione la sensibilitagrave hellipche nel lavoro riceveva la forma non egrave per

nulla una sostanza diversa dalla coscienzahellip Cioegrave la coscienza non si pone come un qualche cosa

che ha un opposto vale a dire non si pone in un processo dialettico ma egrave come se rimanesse

separata separata dal suo opposto A pag 166 hellipnon essere oggetto a seacute come Io astratto ma come

Io che nello stesso tempo ha il valore dellrsquoessere-in-seacutehellip Questo Io ha il valore dellrsquoessere-in-seacute non egrave

il risultato di un processo ma egrave qualcosa che viene posto come separato dal suo opposto quindi

fuori dalla dialettica Ora dice che questo Io che ha valore dellrsquoessere-in-seacute hellipo il comportarsi

verso lrsquoessenza oggettiva in modo che essa abbia il valore dellrsquoessere-per-seacute di quella coscienza per la

quale essa egrave questo vuol dire pensare Questo pensare per Hegel intanto comporta un lavoro un

concetto egrave sempre un lavoro ma mettiamola cosigrave crsquoegrave lrsquoIo poi crsquoegrave lrsquooggetto ma questi due elementi

rimangono separati Il pensare per Hegel egrave cogliere sigrave questa oggettivitagrave ma coglierla come fuori

dellrsquoIo quindi coglierla sigrave ma fuori da un processo dialettico Come dicevo prima non siamo

ancora alla ragione che invece egrave il risultato del processo dialettico Al pensare lrsquooggetto si muove

non in rappresentazioni o in figure ma in concetti vale a dire in un distinto essere-in-seacute il quale

immediatamente per la coscienza non egrave da essa per nulla distinto Per la coscienza non egrave distinto non

egrave qualcosa di opposto qualcosa da integrare ma rimane qualcosa di separato hellipun concetto egrave in

pari tempo un essente e tale differenza in quanto egrave nella coscienza stessa egrave il suo contenuto

87

determinatohellip Questa differenza tra il rappresentato e il fatto che questo rappresentato sia un

oggetto ecco tutto ciograve rimane nellrsquoIo cioegrave il fatto che sia un oggetto non egrave posto come qualcosa

che si contrappone allrsquoIo cioegrave il non-Io ma rimane nellrsquoIo egrave come se il mondo esterno in qualche

modo venisse cancellato percheacute lrsquooggetto esterno viene tutto assorbito nel pensiero hellipma essendo

questo contenuto in pari tempo concettualmente concepito essa rimane immediatamente consapevole

della sua unitagrave con questo essente determinato e distintohellip Sa che non si tratta di un oggetto che

non egrave lrsquoIo ma lo assume nellrsquoIo hellipe ciograve non come nella rappresentazione dove la coscienza deve

ricordarsi in modo speciale che questa egrave una rappresentazione sua anzi a me il concetto egrave

immediatamente concetto mio Ciascuno sa che un suo concetto egrave suo Nel pensare Io sono libero

percheacute non sono in un Altro anzi rimango direttamente presso di me e lrsquooggetto che mi egrave lrsquoessenza egrave in

unitagrave inseparata il mio essere-per-seacute e il mio movimento in concetti egrave un movimento entro se stesso

Come dire che il movimento che egrave della dialettica rimane nellrsquoIo non esce fuori dellrsquoIo

Chiaramente per Hegel questo indica un problema nel senso che non tenendo conto

dellrsquoopposizione che crsquoegrave tra Io e non-Io si trova chiaramente di fronte a una difficoltagrave che

vedremo tra poco rispetto allo stoicismo allo scetticismo e alla coscienza infelice che sarebbe

questrsquoultima il discorso religioso Ma nella determinazione di questa figura dellrsquoautocoscienzahellip

Quella in cui questo movimento rimane in me stesso hellipoccorre soprattutto stabilire questo punto

che cioegrave tale figura egrave coscienza pensante in generale o che il suo oggetto egrave unitagrave immediata dellrsquoessere-

in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute Unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave non mediata

Sappiamo che questi due elementi sono mediati nella dialettica crsquoegrave un terzo elemento tra questi

due elementi che sono opposti terzo elemento che egrave la relazione Qui invece non crsquoegrave piugrave la

relazione il terzo elemento Infatti dice unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave

una specie di incollamento La coscienza a seacute omonima respingentesi da se stessa diviene un elemento

che egrave in seacutehellip Quindi rimane tutto nellrsquoin seacute non egrave piugrave un risultato Sappiamo che lrsquoin seacute va al per

seacute che il significante va al significato e che dal significato torna al significante e lo rende quello

che egrave quindi il secondo significante egrave il risultato di questo processo hellipma essa coscienza egrave tale

elemento soltanto come essenza universale in generale non giagrave come questrsquoessenza oggettiva nello

sviluppo e nel movimento del suo essere molteplice e vario Si egrave persa la molteplicitagrave la varietagrave la

possibilitagrave di distinguere Egrave come se il pensiero diventasse il tutto come poi ci spiegheragrave rispetto

allo stoicismo il mondo esterno non crsquoegrave crsquoegrave soltanto il mio pensiero A pag 167 Lo stoicismo

Questa libertagrave dellrsquoautocoscienzahellip Una finta libertagrave hellipsorta nella storia dello spirito come apparenza

consapevole di seacute si egrave - comrsquoegrave noto - chiamata Stoicismo Il suo principio egrave la coscienza egrave essenza

pensante e qualcosa ha per essa medesimo valore di essenzialitagrave o egrave per lei vero e buono solo in quanto

la coscienza ivi si comporti come essenza pensante Qualunque cosa egrave valutata in base allrsquoessere solo

pensiero In effetti se noi escludiamo il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione

diventa abbastanza chiaro che lrsquoin seacute la coscienza diventa il principio fondante di tutto perograve

avendo estromesso in un certo qual modo il per seacute ndash estromesso nel senso che lo ha assunto in seacute

senza averlo inserito nel processo cioegrave senza averlo considerato come tale ndash cosa fa lo stoicismo

Considera tutto il mondo esterno ma potremmo dire i concetti i significati come inessenziali egrave

come se non ci fossero piugrave come se i significati fossero in qualche modo inglobati nel significante

il quale egrave come se non avesse piugrave bisogno del significato come se vivesse per seacute e quindi non crsquoegrave

piugrave un rinvio Ovviamente questa operazione non puograve riuscire percheacute il significante senza il

significato non esiste Infatti qui Hegel sta cercando di definire una situazione particolare quella

dello stoicismo facendoci rendere conto di come sia una modalitagrave di pensiero insieme con lo

scetticismo e la coscienza infelice modalitagrave fallite del pensiero che dovrebbe giungere alla ragione

Se ci si arresta su questi punti non si raggiunge la ragione e quindi non si raggiunge per Hegel il

Sapere Assoluto Lrsquoespandersi molteplice e in seacute distinguentesi della vita il suo singolarizzarsi e

complicarsi egrave lrsquooggetto verso il quale lrsquoappetito e il lavoro esplicano la loro attivitagrave Lrsquoappetito cioegrave la

tensione verso lrsquooggetto Tale molteplice operare si egrave ora contratto nella distinzione semplice che egrave nel

88

puro movimento del pensare Non quella differenza che si presenta come cosa determinata o come

coscienza di un determinato esserci naturale come un sentimento o come appetito e come fine per

lrsquoappetito stesso hellip non quella differenza ha piugrave essenzahellip Come dovrebbe essere la differenza tra

coscienza e autocoscienza hellipma soltanto quella differenza che egrave pensata o immediatamente non

distinta da me quella soltanto ha piugrave essenza Non quindi la differenza che crsquoegrave tra un elemento e se

stesso ma soltanto quella che egrave pensata o immediatamente non distinta da me Solo questa ha

essenza cioegrave si pone come qualcosa che ha valore Lrsquounico valore egrave il pensiero pensiero che non

tiene assolutamente conto del fatto che per essere pensiero necessita del suo contrario che deve

essere tolto Se non si compie questa operazione questo contrario che deve essere tolto permane

ma come permane nello stoicismo Permane come qualcosa di inessenziale Egrave il modo che lo

stoicismo si inventa per eliminare lrsquoalteritagrave per eliminare lrsquoAltro vale a dire eliminare lrsquoalteritagrave

per cercare in qualche modo di poter stabilire con certezza che le cose stanno in un certo modo in

definitiva si tratta sempre di questo Tale coscienza egrave quindi negativa verso la relazione signoria-

servitugrave il suo operare non egrave neacute quello del signore che trova la propria veritagrave nel servo neacute quello del servo

che trova la propria veritagrave nella volontagrave del signore e nel servizio resogli anzi il suo operare egrave di esser

libera sul trono e in catenehellip Questa libertagrave egrave una parvenza di libertagrave Le catene sono quelle che lo

stoicismo stesso si crea e cioegrave una realtagrave inessenziale dalla quale deve tenersi lontano non puograve

confrontarcisi hellipegrave di riservarsi lrsquoinerzia che dal movimento dellrsquoesistenza cosigrave dallrsquoagire come dal

patire si rifugia sempre nellrsquoessenza semplice del pensiero Qualunque cosa tutto ciograve che riguarda

il non-Io il mondo esterno chiamiamolo cosigrave provvisoriamente deve scomparire a vantaggio

dellrsquoessenza semplice del pensiero In effetti essendo il mondo esterno totalmente inessenziale non

gli daragrave alcun peso e quindi qualunque cosa gli capiti non lo interessa La pervicacia egrave la libertagrave

che si fa baluardo della singolaritagrave e che sta nellrsquoambito della servitugrave mentre lo stoicismo egrave la libertagrave

che - uscendo sempre da lei stessa - ritorna nella pura universalitagrave del pensiero e che poteacute affiorare

come universale forma dello spirito del mondo soltanto in tempi di generale paura e servitugrave ma anche

di generale cultura che aveva elevato il formare allrsquoaltezza del pensare Per lo stoicismo la libertagrave esce

sempre da se stessa percheacute di fatto non la accoglie la libertagrave egrave in senso negativo in quanto si egrave

estromessa dal mondo esterno quindi pensa essendo solo pensiero di essersi liberata di tutte le

avversitagrave Sebbene ora a questa autocoscienza lrsquoessenza non sia neacute un altro a essa neacute la pura astrazione

dellrsquoIohellip Non egrave altro da se stessa cioegrave egrave fuori dal processo dialettico Sappiamo che ciascun

elemento egrave se stesso ma anche altro da seacute e non puograve non essere entrambe le cose hellipanzi Io che ha

in lui lrsquoesser-altro ma come differenza pensatahellip Questa differenza crsquoegrave anche lo stoicismo se ne

accorge ma egrave una differenza che egrave puramente pensata Non immagina che questa differenza sia

un processo che egrave necessario al pensare e che senza questa differenza non crsquoegrave pensiero possibile

Immagina che questa differenza sia puramente pensata hellipcosigrave che nel suo esser-altro egrave

immediatamente ritornato in seacutehellip Cioegrave cancella lrsquoesser-altro La libertagrave dellrsquoautocoscienza egrave

indifferente verso lrsquoesistenza naturale e quindi la ha alla sua volta liberamente dimessahellip La libertagrave

dellrsquoautocoscienza egrave indifferente verso lrsquoesistenza naturale lrsquoesistenza naturale per Hegel sappiamo

che sono le cose quindi sono i concetti in definitiva Egrave come se lo stoicismo si fosse in un certo

qual modo liberato dal lavoro del concetto Quindi se ne sta tutta bella leggera immaginando

che essendosi liberata dalla fatica come direbbe Hegel del concetto e abbia raggiunta questa

sorta di atarassia cioegrave questo benessere assoluto di cui parlavano gli stoici Si egrave liberata dalla

fatica del concetto ha eliminato il concetto facendolo suo - io sono il concetto - pensato solo

pensato non messo allrsquoopera mai fatto lavorare L libertagrave nel pensiero ha soltanto il pensiero puro

per sua veritagravehellip Sappiamo invece che per Hegel la veritagrave non egrave altro che il processo dialettico la

veritagrave egrave il risultato di un lavoro del concetto Come dicevamo la volta corsa il significato cioegrave il

concetto egrave ciograve che lavora ndash sarebbe il servo ndash a vantaggio del padrone cioegrave dellrsquoaffermante del

significante che afferma qualche cosa Il lavoro del concetto egrave dare al significante una sua identitagrave

una sua essenza come dire ldquotu significante sei questo che io ti dico che seirdquo percheacute io sono il

89

significato che tu sei Sarebbe il lavoro del servo che lavora per il padrone In questa allegoria il

padrone sarebbe il significante lrsquoaffermante hellipveritagrave che egrave senza il riempimento della vitahellip Per

Hegel la vita egrave il processo dialettico sono le cose sono ciograve che si incontra helliped egrave quindi soltanto il

concetto della libertagrave ma non proprio la libertagrave vitale giaccheacute a tale libertagrave essenza egrave soltanto il pensare

in generale egrave la forma come forma che distaccatasi dallrsquoindipendenza delle cose egrave ritornata in seacute Egrave

esattamente quello che vi dicevo cioegrave questa libertagrave egrave una libertagrave fittizia percheacute egrave fatta solo di

pensiero egrave distaccata dal concetto e immagina cosigrave di essersi liberata dalla fatica del concetto

Ma chiaramente questa libertagrave egrave solo pensata Infatti diceva prima che crede di essere libero

ma in realtagrave egrave in catene incatenato alla necessitagrave di cancellare in qualche modo il lavoro del

concetto di cancellare lrsquoautocoscienza in definitiva Solo distaccandosi qui il concetto come

astrazione dalla molteplice varietagrave delle cose esso non ha in lui contenuto alcuno ma ne ha uno che

gli egrave dato Gli egrave dato per la coscienza dalla sua sensibilitagrave da ciograve che vede da ciograve che pensa Invero

la coscienza pensando il contenuto lo cancella come un essere estraneohellip Il contenuto il concetto

diventa un essere estraneo hellipma il concetto egrave concetto determinato e tale sua determinatezza egrave

lrsquoestraneo chrsquoesso ha in lui Questo concetto in effetti egrave quella cosa che ha anche una

determinazione cosigrave come per il significante il significato egrave ciograve che lo determina se io tolgo il

significato il significante diventa indeterminato cioegrave non serve piugrave a niente Ecco percheacute a un

certo punto dice a pag 169 hellipsiccome esse tuttavia non possono effettivamente giungere ad alcuna

espansione di contenuto cominciano presto ad ingenerare tedio Ci si annoia a morte nel senso che le

cose non significano piugrave niente percheacute propriamente non ci sono non hanno una determinazione

Come ci arriva a questo Percheacute dice Alla domanda che cosa sia vero e buono offriva ancora una

volta in risposta il pensare stesso privo di contenutohellip Cioegrave sono niente Non sono niente appunto

percheacute al significante ho tolto il significato il significante senza significato egrave niente Tale coscienza

pensante cosigrave comrsquoessa si egrave determinata cioegrave come libertagrave astratta non egrave dunque che lrsquoimperfetta

negazione dellrsquoesser-altrohellip Egrave la negazione dellrsquoesser-altro dellrsquoalteritagrave ma egrave imperfetta percheacute

la negazione dellrsquoesser-altro ldquoperfettardquo sarebbe la negazione che consente di negare lrsquoaltro ma

accogliendolo in quanto negato Qui lo immagina soltanto come pensato come un prodotto del

suo pensiero che non ha nessuna essenza in seacute e che quindi non ha nessuna determinazione Crsquoegrave

il significato certo ma questo significato egrave soltanto nel mio pensiero non crsquoegrave propriamente ma

se non crsquoegrave in quanto determinazione questo mio pensiero lui stesso rimane indeterminato Infatti

Hegel diceva giustamente che per lo stoicismo non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire neacute il vero

neacute il buono neacute il bello cioegrave di determinare qualcosa in quanto tale E questo come giustamente

diceva comincia a generare tedio percheacute non essendoci nessuna determinazione non crsquoegrave nessuna

possibilitagrave di stabilire delle differenze e quindi di procedere si ferma ligrave Egrave un discorso che si

chiude in se stesso impedisce di procedere di andare oltre Lrsquoandare oltre egrave un andare oltre per

integrazione e nello stoicismo non crsquoegrave niente da integrare percheacute non egrave dunque che lrsquoimperfetta

negazione dellrsquoesser-altro non avendo fatto che ritrarsi entro seacute dallrsquoesserci essa non egrave giunta a

compiersi come assoluta negazione dellrsquoesserci in lui Lrsquoassoluta negazione cioegrave la negazione che

consente allrsquoesserci di essere ciograve che egrave Questa negazione dellrsquoesser-altro per cui io posso affermare

che la coscienza egrave in seacute Devo sempre negare ma per potere negare deve esserci questa

determinazione in quanto altro da me Se non crsquoegrave se immagino che sia soltanto nel mio pensiero

non ho niente da negare A lei il contenuto vale bensigrave soltanto come pensiero ma anche come

determinato e la determinatezza egualmente vale come la determinatezza ut sic Una determinatezza

che non egrave il risultato di un processo ma una determinatezza ut sic in quanto tale fine a se stessa

Un altro modo di non cogliere il processo dialettico dice Hegel egrave lo scetticismo che definisce come

la realizzazione di ciograve che per lo stoicismo egrave soltanto il concetto Lo stoicismo pone lrsquoesser-altro

come qualche cosa di inessenziale e si rivolge tutto al pensiero Lo scetticismo fa dellrsquoesser-altro

sigrave sempre qualcosa di inessenziale ma un qualcosa che egrave sempre in una opposizione continua con

lrsquoIo lrsquoio lrsquoAltro sempre in una opposizione continua Percheacute puograve fare questo Percheacute continua a

90

pensare i termini del processo dialettico non come momenti di una unitagrave quindi come il risultato

di un processo ma come sigrave distinti ma separati E allora succede quello che anche Severino

diceva e cioegrave o crsquoegrave lrsquouno o crsquoegrave lrsquoaltro se crsquoegrave lrsquouno si nega quellrsquoaltro se ci sono io non crsquoegrave il non-Io

se crsquoegrave il non-Io non ci sono io Si rimpalla continuamente tra questi due opposti senza accorgersi

che questi due opposti di fatto fanno parte di unrsquointegrazione di un risultato percheacute questi due

elementi sono in relazione tra loro Lo scetticismo cancella la relazione li mantiene come separati

e quindi sono continuamente in lotta tra loro percheacute o crsquoegrave il positivo o crsquoegrave il negativo se crsquoegrave il

negativo non crsquoegrave il positivo A pag 169 verso la fine Il pensiero diventa pensare perfetto che

annienta lrsquoessere del mondo molteplicemente determinato e la negativitagrave dellrsquoautocoscienza libera in

questo vario e diverso configurarsi della vita diventa la negativitagrave reale Cioegrave negare realmente del

positivo nei confronti del negativo e viceversa Egrave chiaro che come lo stoicismo corrisponde al concetto

della coscienza indipendentehellip Indipendente nel senso che la coscienza non egrave per altro ma solo per

seacute hellipgiagrave apparsa come relazione signoria-servitugrave cosigrave lo scetticismo corrisponde alla realizzazione di

quella coscienza come ad atteggiamento negativo verso lrsquoalteritagrave corrisponde cioegrave allrsquoappetito e al

lavoro Questo egrave il modo dello scetticismo di rispondere alla questione dellrsquoalteritagrave La pone in

termini realistici la pone quindi come la contrapposizione tra due elementi E qui crsquoegrave una

questione importante il servo e il padrone come dicevamo la volta scorsa in realtagrave sono due

figure che fanno parte del pensiero il servo e il padrone non sono disgiungibili non possono essere

separati cosigrave come non si puograve separare il significante dal significato Il servo egrave il pensiero vale a

dire il lavoro del concetto che dagrave al significante cioegrave al signore la sua veritagrave Qual egrave la veritagrave del

significante Il suo significato cosigrave come la veritagrave del significato egrave il significante che lo afferma

Pensata in questi termini la dialettica servo-padrone diventa piugrave intelligibile Non so percheacute sia

venuta in mente a Hegel questa storia del servo e del padrone ma va bene cosigrave La questione

importante egrave intendere come la negazione della integrazione cioegrave del processo dialettico porti

allrsquoimpossibilitagrave della ragione porti cioegrave allrsquoimpossibilitagrave di accogliere il lavoro che il linguaggio

compie mentre egrave in atto Questo lavoro che fa il linguaggio ndash significante e significato la relazione

tra i due il terzo elemento - egrave importantissimo percheacute se mantengo separati il significante dal

significato non capisco nulla di quello che succede Egrave questa relazione che fa dei due come giagrave

diceva de Saussure un segno cioegrave qualcosa di utilizzabile per dirla in modo spiccio sennograve non egrave

utilizzabile Cosigrave come infatti risulta non utilizzabile lo stoicismo percheacute a un certo punto si

ferma si chiude il discorso non va piugrave da nessuna parte allo stesso modo anche lo scetticismo

non va piugrave da nessuna parte percheacute in questa opposizione realisticamente intesa tra positivo e

negativo che si rimpallano continuamente anche in questo caso il pensiero diventa inutilizzabile

Sapete che lo scetticismo egrave quella corrente di pensiero che negava la possibilitagrave di stabilire

qualunque veritagrave Percheacute egrave impossibile affermare qualunque veritagrave Percheacute qualunque

affermazione della veritagrave puograve essere confutata A questo punto verrebbe da dire ma allora la

confutazione egrave la veritagrave No percheacute anche la confutazione viene confutata E infatti a un certo

punto Hegel dice che egrave come quei bambini dispettosi per cui se uno dice A lrsquoaltro dice B ma se il

primo dice A lrsquoaltro risponde B dice sempre il contrario Quindi lo scetticismo egrave quellrsquoaltra forma

di pensiero che eliminando il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione tenta in

modo fallimentare di eliminare lrsquoalteritagrave Come la elimina Rappresentandola realisticamente in

questa opposizione che diventa naturalmente irriducibile percheacute se non egrave pensata come relazione

tra i due crsquoegrave un aut-aut lrsquouno esclude lrsquoaltro e quindi se sostengo lrsquouno nego quellrsquoaltro e

viceversa Nello scetticismo crsquoegrave lrsquoimpossibilitagrave di fermare qualcosa Ecco percheacute egrave inutilizzabile

percheacute dice che nulla egrave affermabile e quindi nulla egrave utilizzabile se voglio utilizzare qualcosa devo

fermarla deve essere quello che egrave Ora sappiamo che egrave quello che egrave in relazione a una differenza

ma deve essere quello che egrave per essere utilizzabile sennograve che cosa utilizzo Lo scetticismo dice che

questa cosa egrave sempre differente da seacute e quindi non egrave utilizzabile Ecco percheacute dice Hegel egrave un

pensiero che egrave fallimentare percheacute non porta da nessuna parte non ha nessun utilizzo per il

91

pensiero Il pensiero per potere procedere ha bisogno di reperire qualcosa per poi da ligrave andare

oltre Per potere stabilire una differenza occorre che ci sia unrsquoidentitagrave occorre che sia identico a

seacute allora da quel punto posso procedere e stabilire delle differenze Se questa identitagrave non crsquoegrave

ma ci sono solo differenze non crsquoegrave neanche piugrave la differenza percheacute la differenza non egrave piugrave

differente da niente Questo egrave il problema dello scetticismo A pag 171 Ciograve che dilegua egrave il

determinato o la differenza che in un modo o nellrsquoaltro srsquoimpone come differenza solida e immutabile

Tale differenza non ha in lei nulla di permanente e deve dileguare al pensare appunto percheacute il distinto

consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere una propria essenza solo in un altro ma il pensare egrave il

rendersi conto di tale natura del distinto egrave lrsquoessenza negativa come essenza semplice Lo scettico

dilegua ogni differenza il distinto consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere la propria essenza

solo in un altro Questa distinzione dice non ce lrsquoha la cosa Questo egrave importante Come ha sempre

sostenuto questa differenza non egrave nella cosa in quanto tale ma egrave in un altro questo distinguersi

egrave un distinguersi da altro da ciograve che non egrave non egrave nella cosa stessa Se fosse nella cosa stessa questa

cosa stessa sarebbe strutturalmente altra da seacute e quindi sarebbe inutilizzabile allora non ci

sarebbe percheacute una differenza che muove non da una identitagrave ma da altre differenze non egrave

differenza percheacute non crsquoegrave piugrave nulla da cui differisce Egrave questa la questione principale per Hegel e

cioegrave che nello scettico il distinto egrave nella cosa egrave in lui stesso e non in altro Chiaramente essendo

in lui stesso non crsquoegrave quel processo di integrazione quel processo dialettico percheacute la differenza

non egrave piugrave tra un elemento e il suo opposto il suo esser-altro ma egrave nella cosa stessa egrave in lui stesso

ed essendo in lui stesso come vi dicevo non egrave utilizzabile egrave un discorso che non ha nessuna

possibilitagrave di andare da nessuna parte A pag 173 Se le viene indicata lrsquoeguaglianza essa mostreragrave

lrsquoineguaglianza se poi dinanzi a lei venga tenuta ferma lrsquoineguaglianza che essa ha testeacute profferito

allora passa oltre a indicare lrsquoeguaglianza In effetto il suo chiacchierare egrave un litigio da ragazzi testardi

dei quali lrsquouno dice A quando lrsquoaltro dice B per dire B quando lrsquoaltro dice A e cosigrave ciascuno restando

in contraddizione con se stesso si paga la soddisfazione di restare in contraddizione con gli altri Egrave in

contraddizione con se stesso e quindi egrave contraddizione anche con gli altri e si appaga di questo

Nello scetticismo la coscienza fa in veritagrave esperienza di seacute come di una coscienza contraddicentesi entro

se stessa da tale esperienza scaturisce una figura nuova la quale riconnette entrambi i pensieri tenuti

separati dallo scetticismo La mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stessohellip Notate la

mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stesso Lo scetticismo non pensa per parafrasare

Heidegger Se pensasse si renderebbe conto che percheacute possa fare le cose che fa non deve essere

quello che dice di essere Egrave sempre questa la questione La mancanza di pensiero dello scetticismo

verso se stesso dovragrave dileguare giaccheacute in effetto egrave pur sempre una sola coscienza a possedere in lei quei

due modi La nuova figura saragrave quindi per seacute la duplicata coscienza di seacutehellip Qui introduce la

questione del pensiero religioso hellipcome coscienza che si rende libera che non egrave soggetta a mutamento

ed egrave eguale a se stessa e saragrave coscienza di seacute come coscienza che si confonde e srsquoinverte in modo assoluto

e saragrave la coscienza di questa sua propria contraddizione Qui lo anticipa il discorso religioso non egrave

altro che prendere coscienza di questa situazione autocontraddittoria e viverla fino in fondo

28 agosto 2019

Pag 174 Questa coscienza infelice scissa entro se stessa egrave cosigrave costituita che essendo tale

contraddizione della sua essenza una coscienzahellip Cioegrave lo sa hellipla sua prima coscienza deve sempre

avere insieme anche lrsquoaltra e in tal modo mentre essa ritiene di aver conseguita la vittoria e la quiete

dellrsquounitagrave deve immediatamente venir cacciata da ciascuna (delle sue due coscienze) Questa egrave la

premessa che fa Hegel Ricordate il discorso che faceva rispetto allo scetticismo crsquoerano questi

due poli nei quali lrsquouno nega sempre quellrsquoaltro ndash se affermo uno allora questo affermare lrsquouno

immediatamente si sposta sulla sua negazione se ci si ferma sulla sua negazione di nuovo si ritorna

ad affermare il primo e cosigrave via Per Hegel questo egrave un modo di pensare inconcludente Ma anche

92

qui ci sono due momenti perograve qui il discorso egrave differente percheacute entrambe queste due coscienze

non vengono cacciate lrsquouna dallrsquoaltra ma tendono a comporsi in una unitagrave Cosa che poi avverragrave

nella Ragione ma questo lo vedremo nel capitolo successivo Egrave unrsquounitagrave a cui tendono queste due

coscienze quindi a essere qualcosa di unitario di intero per potersi affermare Egrave chiaro che se

una coscienza egrave la negazione dellrsquoaltra in questo processo una delle due deve scomparire Ma il

discorso religioso non riesce a fare questo non riesce cioegrave a integrare la sua negazione

nellrsquoaffermazione Questo lo faragrave la Ragione Dice che questa coscienza duplicata essa stessa egrave

lrsquointuirsi di unrsquoautocoscienza in unrsquoaltrahellip Questa autocoscienza si intuisce in quanto ce nrsquoegrave

unrsquoaltra hellipessa stessa egrave lrsquouna e lrsquoaltra autocoscienza e lrsquounitagrave di entrambe le egrave anche lrsquoessenzahellip

Percheacute egrave questo ciograve che cerca ciograve che vuole ciograve a cui tende hellipma essa per seacute non egrave ancora questa

essenza medesima essa per seacute non egrave ancora lrsquounitagrave di tutte e due le autocoscienze Permangono due in

quanto distinte e separate (43) La coscienza trasmutabile Essendo essa da prima solo lrsquounitagrave

immediata di entrambe le autocoscienze ma non essendo entrambe per lei lo stesso per lei anzi essendo

opposte lrsquouna quella semplice e intrasmutabile le egrave lrsquoessenza mentre lrsquoaltra quella che si trasmuta

per molte guise le egrave lrsquoInessenziale Ambedue sono per essa essenze reciprocamente estranee essa stessa

essendo la coscienza di questa contraddizione si pone dal lato della coscienza trasmutabile ed egrave a se

stessa lrsquoInessenziale ma come coscienza dellrsquointrasmutabilitagrave o dellrsquoessenza semplice deve in pari

tempo procedere a liberarsi dallrsquoInessenziale vale a dire a liberare seacute da se stessa Hegel introduce

questi termini lrsquointrasmutabile e il trasmutabile Si considera lrsquointrasmutabile come lrsquouniversale

il concetto lrsquointero ciograve che egrave necessariamente quello che egrave mentre il trasmutabile anzicheacute essere

lrsquouniversale egrave il singolare cioegrave lrsquoimmanente lrsquoaccadere che egrave sempre accidentale

Lrsquointrasmutabile interviene qui sigrave certo come lrsquointero come lrsquouniversale ma lo si intende meglio

se lo si pone anche come il divino Hegel non cita mai dio il nome dio non compare mai perograve

parlando dellrsquointrasmutabile allude a qualcosa del genere percheacute in effetti ciograve che egrave universale la

veritagrave lrsquointero nella religione ndash sta parlando della religione ndash egrave dio ovviamente Quindi da una

parte pone una coscienza intrasmutabile cioegrave quella consapevolezza di qualche cosa di divino di

qualcosa di universale qualche cosa che egrave da raggiungere dallrsquoaltra parte pone una coscienza

trasmutabile che egrave quella con cui ciascuno ha a che fare cioegrave limitata particolare singolare

immanente il qui e ora Piugrave avanti prosegue Ma mentre le due coscienze le sono egualmente

essenziali e contraddittorie essa egrave soltanto il movimento contraddittorio nel quale il contrario non

giunge alla quiete nel proprio contrario anzi si riproduce in quello nuovamente soltanto come contrario

Cerca di eliminare lrsquoaltro come contrario ma volendo fare questo si ritrova il contrario di

quellrsquoaltra e quindi non riesce a cavarsi drsquoimpiccio Noi assistiamo cosigrave alla lotta contro un

nemicohellip Il nemico sarebbe questa situazione di opposti che necessariamente insistono hellipcontro

il quale la vittoria egrave piuttosto una sottomissionehellip Percheacute per ciascuno dei due vincere sarebbe come

sottomettersi allrsquoaltro hellipaver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario

La coscienza della vita la coscienza dellrsquoesistere e dellrsquooperare della vita stessa egrave soltanto il dolore per

questo esistere e per questo operare quivi infatti come consapevolezza dellrsquoessenza ha soltanto la

consapevolezza del suo contrariohellip Consapevolezza dellrsquoessenza cioegrave di ciograve che egrave veramente non

ha altro che questo il sapere che egrave il suo contrario helliped egrave quindi conscia della propria nullitagrave

Vedete come comincia a prendere forma la figura della coscienza infelice cioegrave della coscienza

religiosa che considera se stessa una nullitagrave a fronte dellrsquointrasmutabile del divino Da questa

posizione essa inizia la sua ascesa verso lrsquointrasmutabile Ma tale ascesa non egrave che quella

consapevolezza medesima ed egrave quindi immediatamente la coscienza del contrariohellip Tale ascesa dice

non egrave altro che la propria consapevolezza di volere ascendere E quindi rivelandosi come

consapevolezza volontagrave di ascendere di fatto si pone nella condizione di non poterlo raggiungere

percheacute si pone proprio come coscienza esattamente come ciograve che non egrave intrasmutabile

Lrsquointrasmutabile che entra nella coscienza egrave quindi parimente toccato dalla singolaritagravehellip Cioegrave questo

intrasmutabile che entra nella coscienza e di cui la coscienza vuole impadronirsi egrave toccato dalla

93

singolaritagrave percheacute questo intrasmutabile appartiene in qualche modo alla mia coscienza che egrave

singolare egrave mia Quindi egrave come se viziassi lrsquointrasmutabile del fatto che in qualche modo egrave mio

helliped egrave presente soltanto insieme con questa che lungi dallrsquoessere stata cancellata nella coscienza

dellrsquointrasmutabile vi ricompare di continuo Io voglio raggiungere lrsquointrasmutabile ma in questo

volerlo raggiungere mi rendo conto che io non lo sono e quindi non posso che continuamente

prendere atto della limitatezza per cui piugrave voglio raggiungerlo piugrave mi rendo conto della mia

limitatezza (45) La figura dellrsquointrasmutabile Ma in questo movimento la coscienza duplicata fa

esperienza appunto di quello scaturire della singolaritagrave nellrsquointrasmutabile e dellrsquointrasmutabile nella

singolaritagrave La singolaritagrave ritrova lrsquointrasmutabile come suo obiettivo come ciograve a cui tende ma

questa consapevolezza dellrsquointrasmutabilitagrave non puograve che ritornare alla coscienza che vuole essere

ciograve che non egrave e quindi sempre limitata Si attua per essa la singolaritagrave in genere nellrsquoessenza

intrasmutabile e si attua in pari tempo la sua in lei Giaccheacute la veritagrave di siffatto movimento egrave appunto

lrsquoesser-uno di questa coscienza duplicata Ma da prima questa unitagrave le si attua in modo tale che

elemento dominante vi egrave tuttora la diversitagrave dei due membri Ciograve che la coscienza rileva egrave la

persistenza di questi due elementi la coscienza dellrsquointrasmutabile il divino e la coscienza di non

esserlo e quindi voler giungere al divino Ma non riesce a separare le due cose in modo definitivo

percheacute punta allrsquounitagrave non riesce a porle come distinte in modo definitivo in modo da lasciarle

per sempre separate percheacute sarebbe la rinuncia allrsquointrasmutabile al divino A pag 177 Ciograve che

qui si presenta come modo e relazione dellrsquointrasmutabile resultograve quale esperienza che lrsquoautocoscienza

scissa fa nella sua infelicitagrave Questo egrave un tema fondamentale la scissione dellrsquoautocoscienza

Sappiamo che lrsquoautocoscienza non egrave altro che la consapevolezza di seacute di essere pensanti ma

questa scissione dellrsquoautocoscienza che non riesce a trovare la propria unitagrave che invece troveragrave

con la ragione questa scissione egrave ciograve che produce la sofferenza Percheacute Infatti parla a un certo

punto anche di nostalgia e come sappiamo Hegel non solo conosceva perfettamente il greco ma

anche la filosofia greca Nostalgia viene da νόστος letteralmente il ritorno ma per ritornare

occorre una distanza ci vuole un qualche cosa a cui ritornare se ritorno egrave percheacute non sono lagrave

ovviamente Potremmo tradurla cosigrave forse in modo grammaticalmente meno corretto ma

concettualmente piugrave appropriato come dolore per la distanza distanza che come sappiamo

appartiene al linguaggio Il dolore per la distanza egrave ciograve che fa sigrave che la sofferenza e qui arriviamo

a un punto importante incominci ad avere valore In effetto avendo lrsquointrasmutabile assunto una

figura il momento dellrsquoal di lagrave non solo egrave rimasto anzi egrave addirittura rafforzato giaccheacute se da una

parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento sembra sia stato avvicinato alla

coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un impenetrabilehellip Cioegrave si egrave avvicinato

nel senso che io lo voglio questo intrasmutabile voglio possedere questo divino me lo figuro perograve

in questo figurarmelo non solo non riesco ad assumere questo intrasmutabile ma si rafforza

sempre di piugrave in quanto elemento irraggiungibile che deve come vedremo tra poco rimanere

irraggiungibile hellip giaccheacute se da una parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento

sembra sia stato avvicinato alla coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un

impenetrabile Uno sensibile con tutta la crudezza di una realtagrave effettualehellip Nonostante questo

questo mi sta di contro come un Uno che sta per conto suo che non riesco a raggiungere mai hellipla

speranza di potersi unificare con lrsquointrasmutabile deve rimanere speranza deve cioegrave restare senza

compimento e senza presenzialitagravehellip Non deve mai essere presente Dio devo sempre

rappresentarmelo ma non puograve neacute deve apparire Dovesse apparire sarebbe immediatamente

arrestato e giustiziato come drsquoaltra parte egrave accaduto hellipcheacute tra speranza e compimento spazia

appunto lrsquoaccidentalitagrave assoluta o lrsquoindifferenza immobile implicita nella figurazione stessa cioegrave nel

fondatore elemento della speranza Per via della natura dellrsquoUno nellrsquoelemento dellrsquoessere per via

dellrsquoeffettualitagrave di cui si egrave rivestito accade necessariamente chrsquoesso sia dileguato nel tempo e nello

spazio e che sia stato lungi e senzrsquoaltro lungi rimanga Questo Uno che diventa un essere in quanto

tale occorre che rimanga irraggiungibile (48) Mentre da prima il mero concetto della coscienza scissa

94

si determinava come il processo per cui essa toglievasi come singola per diventare coscienza

intrasmutabilehellip Che cosa fa questa coscienza scissa Cerca di togliere la coscienza singola per

diventare coscienza intrasmutabile Egrave questo che voleva fare togliermi di mezzo in quanto

animale in quanto persona in quanto peccatore ecc per arrivare allrsquointrasmutabile solo a

questo punto ho riunito in un tutto e quindi non piugrave questa distanza percheacute tutte queste

operazioni sono messe in atto per evitare la distanza Tutto ciograve senza rendersi conto che questa

distanza stessa cioegrave il funzionamento del linguaggio egrave ciograve che consente di costruire tutte queste

cose perograve egrave avvertita come lrsquoimpossibilitagrave della felicitagrave Infatti nella tradizione cristiana-

cattolica il paradiso egrave il luogo della veritagrave dove si contempla la veritagrave dove ogni cosa ha trovato

la sua veritagrave dove non crsquoegrave piugrave il falso dove cioegrave il significante e il significato hanno fatto un

tuttrsquouno non crsquoegrave piugrave nessuna distanza tra i due la cosa egrave quella che egrave e non egrave altro dicendosi Egrave

questa la veritagrave del paradiso hellipil suo travaglio la sua aspirazione hanno ormai questa

determinazione essa toglie piuttosto la sua relazione col puro intrasmutabile non figurato e si procura

il rapporto soltanto con lrsquouniversale figurato Cheacute a tale coscienza essenza e oggetto egrave ormai lrsquoesser-uno

del singolo con lrsquointrasmutabile cosigrave come nel concetto lrsquooggetto essenziale era soltanto lrsquointrasmutabile

astratto privo di figurazione e ciograve da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto

esser-scisso del concetto Prego di porre attenzione a questrsquoultima riga che egrave esplicativa di tutto ciograve

da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto esser-scisso del concetto La scissione

che crsquoegrave nel concetto la distanza che crsquoegrave nel concetto egrave questo che deve essere eliminato per arrivare

al divino allrsquointrasmutabile cioegrave al concetto universale al tutto allrsquointero alla veritagrave A pag

180 Tuttavia qualche cosa non egrave per lei (la coscienza) non egrave per lei che questo suo oggetto

lrsquointrasmutabile il quale a lei ha essenzialmente la figura della singolaritagrave sia lei stessa lei stessa cioegrave

la singolaritagrave della coscienza Non egrave per lei che questo intrasmutabile sia a lei alla coscienza non

lo puograve raggiungere non lo raggiungeragrave mai Si presenta cosigrave lrsquointeriore movimento del pur animo che

sente bensigrave se stesso ma si sente dolorosamente come scissione movimento di una infinita nostalgiahellip

Il dolore per la distanza hellip la quale ha la certezza di avere a propria essenza un siffatto puro animo

- puro pensare pensantesi come singolaritagrave - da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio

percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Rileggo percheacute egrave importante Questa coscienza

si sente dolorosamente come scissione hellip una infinita nostalgia hellip la quale ha la certezza di avere a

propria essenza un siffatto puro animo hellip da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio

percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Cioegrave la nostalgia riguarda il dolore per la

lontananza riguarda il non venir riconosciuti dallrsquointrasmutabile da dio Ci vuole un suo

riconoscimento che dia la certezza Se al posto di dio ci mettiamo il concetto cioegrave il significato egrave

chiaro che il significante si aspetta dal significato il proprio significato la propria essenza A pag

181 Come da una parte adoperandosi a raggiungere seacute nellrsquoessenza essa attinge soltanto la propria

separata effettualitagrave cosigrave drsquoaltra parte non puograve attingere lrsquoAltro come qualcosa di singolo e di

effettuale Non puograve attingere lrsquoAltro non puograve prenderselo Egrave questo il grossissimo problema Dove

questo vien cercato la non puograve venir trovato percheacute esso deve appunto essere un al di lagrave un qualcosa

siffatto da non poter venir trovato A questo punto si pone una questione interessante Che cosa fa

la sofferenza Mi dice che questo intrasmutabile il divino non egrave raggiungibile Quindi fincheacute

soffro io garantisco lrsquoesistenza dellrsquointrasmutabile percheacute se lo raggiungessi diventerebbe un

singolare Egrave un porsquo il discorso che faceva Heidegger rispetto allrsquoessere e allrsquoente se io pongo lrsquoessere

come un qualche cosa non sto piugrave parlando dellrsquoessere ma di un ente cioegrave di un qualche cosa E

cosigrave potete pensare anche tutta questa situazione cioegrave sono io che con tutta la mia sofferenza

con il dolore della distanza mantengo la distanza In un certo senso egrave un modo per farmi padrone

di questa distanza per gestirla se non posso eliminarla la padroneggio Se soffro allora vuol dire

che questa distanza crsquoegrave A un certo punto il cristianesimo ha posto la sofferenza come un valore

vale a dire come un qualche cosa che essendo un valore dagrave importanza Ancora oggi egrave cosigrave chi

soffre egrave importante chi soffre merita rispetto Se pensate a tutta la storia dellrsquoal di lagrave al soffrire

95

in terra per poi potere godere nellrsquoal di lagravehellip Sigrave anche ma occorre qualcosa anche nellrsquoal di qua

che dia un supporto Ciograve che viene dato nellrsquoal di qua egrave questo la tua sofferenza ha valore ti rende

rispettabile percheacute gli altri ti rispettano e quindi ti pone nel vero La sofferenza egrave il vero non si

mente nella sofferenza Percheacute si ritiene che Gesugrave Cristo abbia detto la veritagrave Percheacute ha sofferto

sulla croce per stabilire che quello che diceva era vero se soffro se mi sacrifico questo mio

sacrificarmi invera ciograve che affermo Come dire Tizio egrave morto per le proprie idee Egrave un esempio

abbastanza evidente di come il proprio sacrificio inveri il proprio pensiero lo rende vero La cosa

interessante egrave che questa modalitagrave cioegrave di nobilitare la sofferenza egrave ciograve che ha consentito di

sottomettere di soggiogare lrsquointera popolazione per duemila anni come dire tu soffri ma in

cambio io ti do potere il potere della sofferenza il potere della veritagrave il potere del rispetto Ecco

che cosrsquoha in cambio ed ecco percheacute le persone si assoggettano cosigrave facilmente Pensate a ciograve che

accade anche attualmente nel mondo un governo che proponga un periodo come si usa dire oggi

di lacrime e sangue Ora i cittadini che si sentissero proporre una cosa del genere rovescerebbero

allrsquoistante quel governo se non fosse che sono intrisi della religiositagrave e della sofferenza per cui

questa sofferenza che viene proposta loro ha un vantaggio un tornaconto Il mio soffrire egrave ciograve

che mi rende importante Importante percheacute Qui crsquoegrave un passaggio dove parla di un medio fra i

due estremi tra lrsquointrasmutabile e il singolare un medio che fa da tramite e che mette in

connessione me con lrsquointrasmutabile - in definitiva sarebbe il prete ma non solo anche lrsquouomo

politico Questrsquoultimo mette in connessione il cittadino con lrsquointrasmutabile in questo caso la

veritagrave assoluta nel senso dellrsquoideologia politica come un qualche cosa che si pone come il bene

assoluto che puograve essere dio o il bene assoluto per i cittadini per la societagrave per la civiltagrave Lrsquoidea egrave

che il politico costituisca quellrsquoelemento che fa da tramite che dicendo cosa si deve fare puograve

mettere in relazione il cittadino con lrsquointrasmutabile cioegrave con dio o con il bene assoluto della

societagrave della civiltagrave di quello che si vuole

Intervento I cittadini prendono di mira i politici percheacute attribuiscono loro una sorta di onnipotenza

Da qui il senso di tradimentohellip

Quando per qualche motivo non egrave supportata questa fantasia di non poter accedere

allrsquointrasmutabile questa cosa viene presa come un tradimento Quindi chiaramente il cittadino

se la prende con il politico che in questo caso ha fallito cioegrave lo ha tradito facendo quello che lui

mi dice mi aveva promesso il paradiso cioegrave il bene assoluto e invece non egrave cosigrave Con il prete egrave

piugrave facile sgattaiolare percheacute dio non crsquoegrave Quello che mi interessava sottolineare egrave questo aspetto

che in Hegel non crsquoegrave lrsquoho tratto io naturalmente non crsquoegrave neanche in Kojegraveve e neanche in Jean

Wahl che sono quelli che piugrave di altri hanno riflettuto su questo aspetto della coscienza infelice

del servo-padrone ecc e cioegrave questa nobilitazione della sofferenza La sofferenza egrave il dolore della

distanza Distanza potremmo dire semioticamente tra significante e significato ma soprattutto

tra me e lrsquointrasmutabile tra me e il divino tra me e il concetto tra me e ciograve che mi fa essere

quello che sono Egrave lrsquoessere potremmo dire comunemente inteso ciograve che fa essere me quello che

sono realmente Come dicevo questo rende conto della possibilitagrave di tenere sottomessa la

popolazione intera percheacute in cambio gli si dagrave questo non tanto lrsquoidea di un paradiso nellrsquoal di lagravehellip

sigrave anche ma non basta ci vuole qualche cosa qui adesso io ti do la mia vita ma in cambio dammi

qualche cosa cioegrave lrsquoidea di essere importante se faccio ciograve che tu mi dici io sono importante

percheacute sono nella via che porta come dice Hegel allrsquointrasmutabile al divino alla veritagrave o

allrsquoessere Egrave un modo che si puograve anche porre percheacute rende conto come dicevo prima di come sia

stato possibile come continui a essere possibile lrsquoassoggettamento della popolazione intera Cosa

che si chiede persino Luttwak come egrave possibile che tutti si sottomettano a malversazioni

estorsioni senza aprire bocca anzi contenti Certo la questione del potere di cui parla Nietzsche

egrave fondamentale anche quella di cui parla La Boeacutetie ma crsquoegrave un qualche cosa di piugrave crsquoegrave un qualche

cosa che viene dato qui e adesso io ti impongo di soffrirehellip anzi crsquoegrave giagrave questa sofferenza che egrave la

sofferenza che si instaura con la distanza cioegrave non riesci a essere quello che vuoi essere Ricordate

96

Freud lrsquoIo ideale e lrsquoideale dellrsquoIo lrsquoIo ideale egrave ciograve che vorrei essere lrsquoideale dellrsquoIo egrave ciograve che dovrei

essere Crsquoegrave sempre questo movimento questa spinta verso un intrasmutabile di cui si immagina

che finalmente raggiunto io sono quello che sono Solo che questo nel discorso religioso deve

rimanere come ci dice Hegel irraggiungibile percheacute se lo raggiungo istantaneamente cessa di

essere lrsquointrasmutabile

Intervento La promessa della politica egrave lrsquoeliminazione della distanzahellip

Sigrave ma non deve farlo Anche se lo potesse per assurdo non lo deve fare Il compito di un governo

non egrave quello di fare il bene dei cittadini ma di promettere il bene dei cittadini Deve rimanere una

promessa cosigrave come nel discorso religioso lrsquoal di lagrave deve rimanere una promessa questo

intrasmutabile deve rimanere una promessa mai raggiungibile A pag 184 (57) Che la coscienza

intrasmutabile rinunzi alla sua figura e la elargisca di ciograve appunto la coscienza singola rende graziehellip

La coscienza singola cioegrave la persona immagina che sia questo intrasmutabile a dare a lei questa

speranza Infatti la speranza egrave una delle virtugrave teologali viene data da dio non se la puograve dare

lrsquouomo viene data da dio come dono per raggiungere qualcosa che non deve raggiungere Questo

egrave lrsquoinganno incredibile che perograve ha funzionato e continua a funzionare percheacute il discorso religioso

non appartiene solo alla religione intesa come istituzione organizzata ecc ma in qualunque

discorso si trova la struttura religiosa cioegrave qualunque discorso vuole porsi come il vero quindi

eliminando facendo tuttrsquouno con ciograve che lo nega Non integrandolo o superandolo come dice

Hegel ma eliminandolo come falso cosigrave come fa la scienza come fa la logica hellipvale a dire essa

interdicesi lrsquoappagamento della consapevolezza della sua indipendenza e rinvia lrsquoessenza dellrsquooperare

lungi da seacute allrsquoal di lagrave A ogni modo mediante questi due momenti del reciproco abbandonarsi delle

due parti sorge alla coscienza la sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Solo tale unitagrave egrave in pari tempo affetta

da separazione egrave di nuovo infranta in se stessa e di nuovo ne scaturisce lrsquoopposizione dellrsquouniversale

e del singolo Qui sembra parli Parmenide non ci siamo mossi di una virgola Sigrave lrsquointrasmutabile

promette come dire ldquoci sei quasi perograve ci manca ancora un porsquordquo Egrave da duemila anni che ci manca

ancora un porsquo per raggiungere questo intrasmutabile cosigrave nella religione come nella politica che

a questo punto appaiono avere esattamente la stessa struttura A pag 186 (61) parla del

mediatore Col sentimento della sua infelicitagravehellip Abbiamo visto che la sua infelicitagrave egrave il dolore per

la distanza che la separa dal divino hellipe con la miseria dellrsquooperare di tale coscienzahellip Miseria percheacute

egrave sempre inadeguata insufficiente Per questo Freud aveva connesso il discorso ossessivo con il

discorso religioso questo sentimento di costante inadeguatezza incapacitagrave ecc per cui ldquonon sono

mai allrsquoaltezzardquo Col sentimento della sua infelicitagrave e con la miseria dellrsquooperare di tale coscienza si

congiunge tuttavia la consapevolezza della sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Crsquoegrave questa unitagrave percheacute io

so che crsquoegrave dio non chiedetemi come faccio a saperlo ma lo so quindi crsquoegrave unrsquounitagrave fra me e lui solo

che non riesco a raggiungerla Infatti il tentato annientamento immediato del suo effettuale esserehellip

Devo annientare il mio essere effettuale cioegrave ciograve che sono di fatto se voglio raggiungere dio devo

annientarmi in quanto animalitagrave hellipegrave mediato dal pensiero dellrsquointrasmutabile e avviene in questo

rapporto Comincia a esserci un mediatore il pensiero dellrsquointrasmutabile che mi dice che io devo

liberarmi del corpo - questo egrave un tema classico del cristianesimo sin dai tempi dei padri della

Chiesa Il rapporto mediato costituisce lrsquoessenza del movimento negativo nel quale la coscienza si dirige

contro la sua singolaritagrave che non di meno come rapporto egrave in seacute positiva e produrragrave per la coscienza

quella stessa sua unitagrave Questa coscienza egrave sigrave povera in seacute perograve contiene in seacute anche questo rapporto

che ha con lrsquointrasmutabile - che non egrave poco Questo rapporto mediato egrave quindi un sillogismo nel

quale la singolaritagrave che da prima si fissa come opposta allo in-seacute egrave conchiusa con questrsquoaltro estremo

solo mediante un terzo Rapporto mediato tra me e lrsquointrasmutabile questo rapportarsi avviene

dice Hegel attraverso un terzo che mi consente il passaggio che mi dice quello che devo fare per

raggiungere lrsquointrasmutabile Attraverso questo medio lrsquoestremo della coscienza intrasmutabile egrave per

la coscienza inessenziale in cui egrave parimente implicito di essere alla sua volta per quellrsquoestremo solo

attraverso questo medio Esso egrave quindi tale che rappresenta ed egrave reciprocamente il ministro dellrsquouno

97

presso lrsquoaltro Questo medio egrave esso stesso unrsquoessenza consapevole in quanto operare che media la

coscienza come tale il contenuto di questo operare egrave lrsquoestinzione che la coscienza imprende della sua

singolaritagrave Questo egrave sempre lrsquoobiettivo lrsquoestinzione della coscienza in quanto singolaritagrave in

quanto Io limitato devo eliminarmi devo cancellarmi ma attraverso questo medio questo

ministro che mi dice che cosa devo fare per raggiungere il divino Questo mediatorehellip Egrave il prete e

anche come abbiamo visto lrsquouomo politico hellipin quanto sta in immediato rapporto con lrsquoessenza

intrasmutabilehellip Lui sa il prete sa che cosa vuole dio da me il politico sa qual egrave il bene assoluto

del cittadino quindi dellrsquoumanitagrave della civiltagrave del progresso ecc hellipfunge da ministro

consigliando ciograve che egrave giusto Lrsquoazione essendo essa un seguire una risoluzione esternahellip Percheacute egrave lui

che me lrsquoha detto hellipcessa secondo un lato dellrsquooperare o del volere di essere la propria Non sono

piugrave io che decido ma egrave lui che mi dice quello che devo fare percheacute lui sa Ma alla coscienza

inessenziale resta ancora il lato oggettivo dellrsquoazione stessa vale a dire il frutto del proprio lavoro e il

godimento Io ho fatto delle cose ho rinunciato a me a una serie di cose mi sono sacrificato ho

fatto la comunione insomma ho fatto quello che mi si diceva di fare Questo godimento essa

respinge parimente via da seacute e rinuncia sigrave al suo volere sigrave a una effettualitagrave ottenuta nel lavoro e nel

godimento rinuncia allrsquoeffettualitagrave da una parte come alla raggiunta veritagrave della sua indipendenza

autocoscientehellip A questo deve rinunciare il fatto di rendersi conto di avere operato in un certo

modo instaura una coscienza che sa di avere fatto delle cose e quindi una sorta di indipendenza

sono io che ho fatto tutte queste cose hellipgiaccheacute la coscienza si mette a fare qualcosa di completamente

estraneo qualcosa che ad essa coscienza dagrave la rappresentazione e parla il linguaggio di una cosa priva

di sensohellip Tutti i cerimoniali ecclesiastici ecc hellipdrsquoaltra parte rinuncia alla effettualitagrave come

proprietagrave esterna - giaccheacute dimette qualcosa del possesso che si era guadagnato a forza di lavoro e

drsquoaltra parte ancora rinuncia al godimento conseguito - giaccheacute con il digiuno e con i castighi se lo

interdice di nuovo interamente Nonostante si sia dato da fare e quindi abbia raggiunto in qualche

modo e questo Hegel lo dice la possibilitagrave di una autocoscienza piena cioegrave della ragione ma

questo significherebbe togliere lrsquointrasmutabile significherebbe togliere dio togliere la promessa

togliere la possibilitagrave della promessa cioegrave togliere il valore della sofferenza e quindi ldquoio soffro

per nienterdquo Capite cosa succederebbe se io mi rendo conto che la mia sofferenza egrave per niente E

allora ecco i castighi il digiuno le flagellazioni solo per avere pensato una cosa del genere Alla

fine conclude cosigrave A pag 190 Ma per essa stessa lrsquooperare e il suo effettuale operare restano un

operare meschinohellip Egrave come se non potesse fare valere la propria opera il proprio pensiero il

proprio esistere percheacute avverte la minaccia mortale di eliminare dio Eliminando dio elimina il

valore della sofferenza Eliminando il valore della sofferenza mi ritrovo a dover ammettere che

soffro per niente hellipil suo godimento resta il dolore e lrsquoesser-tolto di essi resta nel significato positivo

un al di lagrave Nellrsquoal di lagrave si cesseragrave di soffrire quindi verragrave tolto il negativo ciograve che si oppone ciograve

che mi impedisce nella fantasia di essere quello che sono questo nellrsquoal di lagrave per il momento no

per il momento permane questa opposizione per cui io sono sempre in attesa di sapere cosa

veramente sono Ma questo oggetto dove a tale coscienza il suo operare e il suo essere come operare ed

essere di questa coscienza singola sono essere e operare in seacute le egrave sorta la rappresentazione della ragione

cioegrave la rappresentazione della certezza della coscienza di essere nella sua singolaritagrave assolutamente in

seacute o di essere ogni realtagrave Questa sarebbe la ragione a cui tutta lrsquoesperienza della coscienza punta

cioegrave non attendere piugrave di essere ciograve che sarograve in un al di lagrave ma di rendermi conto di essere qui e in

questo momento ciograve che sono di essere ciograve che dico in definitiva Mi egrave parso utile riflettere su

questa questione che Hegel sembra suggerire della sofferenza come valore assoluto

4 settembre 2019

Siamo pag 193 al Capitolo V che si chiama Certezza e veritagrave della ragione Leggiamo questa prima

pagina che egrave importante Nel pensiero chrsquoessa ha attinto che la coscienza singola egrave in seacute essenza

98

assoluta la coscienza ritorna in se medesima Quando si accorge di essere essenza di seacute ritorna su di

seacute e prende atto di questa cosa Per la coscienza infelice lrsquoesser-in-seacute egrave lrsquoal di lagrave di se stessa Ma il

movimento di tale coscienza ha compiuto in lei questo di aver posto la singolaritagrave nel suo completo

sviluppo o la singolaritagrave che egrave coscienza effettuale come il negativo di lei stessa vale a dire come

lrsquoestremo oggettivo di aver svincolato da se stesso il suo esser-per-seacute e di averne fatto un essere in tale

passaggio si egrave sviluppata per la coscienza anche lrsquounitagrave sua con questo universale - unitagrave che - il

Singolo tolto essendo lrsquouniversale - per noi non cade piugrave fuori della coscienza e che - mantenendosi la

coscienza in questa sua negativitagrave - costituisce nella coscienza come tale la sua essenza Mentre nella

coscienza infelice si mantenevano questi due opposti ben separati tantrsquoegrave che lrsquouno era lrsquoaspetto

animale lrsquoaltro invece era lrsquoal di lagrave il divino ma sempre distanti percheacute lrsquouomo non puograve essere

dio In questo processo ci dice Hegel la coscienza si egrave accorta in qualche modo di seacute

dellrsquouniversale che essa rappresenta come se lo stoicismo lo scetticismo la coscienza infelice cioegrave

il discorso religioso fossero stati tutti passaggi nella storia del pensiero dello spirito come dice

lui quasi necessari per fare in modo che la coscienza passo dopo passo acquisisse se stessa in

modo sempre piugrave preciso sempre piugrave determinato Ciograve che sta dicendo e lo vedremo anche nelle

pagine successive egrave il passaggio da tutto ciograve alla ragione che rappresenta il momento in cui la

coscienza diventa non solo autocoscienza che ritorna nella coscienza ma prende atto che questo

movimento egrave il suo che questo movimento egrave lei stessa non egrave un qualche cosa che acquisisce

dallrsquoesterno o che le accade ma che lei stessa egrave fatta di questo movimento continuo A pag 194

dove parla dellrsquoidealismo Ma come ragione lrsquoautocoscienza fatta sicura di se stessa ha assunto verso

quei due negativi un atteggiamento di quiete e li puograve sopportare essa egrave infatti certa di se stessa come

realtagrave ossia egrave certa che ogni realtagrave non egrave niente di diverso da leihellip Quindi non crsquoentra piugrave la realtagrave

assoluta dio lrsquoal di lagrave da qualche parte ma si rende conto che la realtagrave egrave tutta la realtagrave Kojegraveve

riporta la frase tedesca An sich alle Realitaumlt in seacute tutta la realtagrave usando il termine tedesco Realitaumlt

e non Wirklichkeit Realitaumlt egrave la realtagrave effettuale ciograve con cui ho a che fare continuamente Quindi

la ragione come tutta la realtagrave Intendendosi a questo modo quella autocoscienza viene a trovarsi in

tal condizione come se il mondo le si presentasse ora per la prima volta (3) La ragione egrave la certezza

della coscienza di essere ogni realtagravehellip Adesso qui occorrerebbe verificare lrsquooriginale tedesco ma

probabilmente parla di Realitaumlt e non di Wirklichkeit hellipcosigrave lrsquoidealismo esprime il concetto della

ragione Anche questo egrave come una sorta di passaggio Lui se la prende un porsquo con Fichte il quale

mantiene questi due opposti in modo tale che lrsquoIo diventa sigrave tutta la realtagrave ma questa realtagrave egrave

soltanto il prodotto dellrsquoIo Per Hegel invece la questione non egrave posta in questi termini percheacute

dicendo che la realtagrave intesa come Realitaumlt egrave qualche cosa che egrave prodotta e pensata dallrsquoIo e basta

mantiene questi due negativi come opposti mentre come dicevo per Hegel non egrave cosigrave questi due

opposti devono integrarsi in una sintesi per cui non crsquoegrave piugrave lrsquoIo e la realtagrave come pensava Fichte

ma crsquoegrave una nuova cosa un nuovo mondo una nuova cosa che appare e che dice che Io e la realtagrave

siamo lo stesso che egrave poi ciograve che Heidegger diragrave e cioegrave che ciascuno egrave il mondo in cui egrave inserito di

cui egrave fatto A quel modo che la coscienza sorgente come ragione ha in seacute immediatamente quella

certezzahellip Cioegrave di essere la realtagrave hellipin modo non diverso anche lrsquoidealismo immediatamente la

esprime Io sono Io nel senso che Io il quale mi egrave oggetto egrave oggetto proprio con la coscienza del non-

essere di qualsiasi altro oggettohellip Dicendo ldquoIo sono Iordquo sto dicendo che non sono unrsquoaltra cosa hellipegrave

oggetto unico egrave ogni realtagrave e presenzialitagrave - non dunque come nellrsquoautocoscienza in generale e neppure

come nellrsquoautocoscienza liberahellip hellip Ma lrsquoautocoscienza non egrave ogni realtagrave sol per seacute bensigrave anche in seacute

(an sich) tosto che divenga questa realtagrave o anzi come tale si dimostri Essa si dimostra cosigrave durante il

cammino dove da prima nel movimento dialettico dellrsquoopinione della percezione e dellrsquointelletto

dilegua lrsquoesser-altro come in seacute e poi cosigrave dimostrasi durante il cammino dove nel movimento attraverso

lrsquoindipendenza della coscienza in signoria e servitugrave attraverso il pensiero della libertagrave attraverso la

liberazione scettica e la lotta di liberazione assoluta della coscienza scissa in se stessa lrsquoesser-altro per

essa stessa dilegua in quanto egrave solo per essa La coscienza cioegrave si accorge di essere solo per se stessa

99

non egrave piugrave per altro questo per altro egrave dileguato nel senso che questo esser-per-altro viene

integrato nella coscienza che quindi egrave in seacute e per seacute non crsquoegrave piugrave la separazione Lui insiste in

questo cammino lo cita due o tre volte tutto questo egrave un cammino egrave un processo un procedere

Poi critica ancora Fichte Pag 196 (4) Lrsquoidealismo che invece di presentare quel cammino comincia

con quellrsquoaffermazione egrave dunque soltanto un puro asseverare che neacute riesce a concepire se stesso neacute puograve

rendersi concepibile ad altri Lrsquoidealismo enuncia una certezza immediata alla quale stanno di contro

altre immediate certezze che peraltro durante quel cammino sono andate perdute Lrsquoidealismo

enuncia sigrave una certezza perograve ci sono anche delle altre certezze Queste altre certezze che

dileguano nellrsquoidealismo sono state necessarie lungo questo cammino per potere giungere alla

certezza che afferma ldquoIo sono Iordquo La ragione fa appello allrsquoautocoscienza di ogni e qualunque

coscienza Io sono Io mio oggetto e mia essenza egrave Io e nessuna coscienza smentiragrave alla ragione questa

veritagrave Io sono Io ma questa veritagrave egrave una certezza che egrave il risultato di un cammino non egrave qualcosa

che si impone che piomba dal cielo egrave il risultato di un processo dialettico dove la coscienza egrave

ritornata in seacute e si egrave resa conto di essere se stessa di non dipendere piugrave dallrsquoaltro percheacute lrsquoaltro egrave

dileguato in seacute non egrave piugrave contrapposto Ma poicheacute la ragione fonda la veritagrave sopra questo suo appello

essa sanziona la veritagrave dellrsquoaltra certezza vale a dire di quella che suona crsquoegrave per me un Altro altro

dallrsquoIo mi egrave oggetto ed essenza ossia mentre Io mi sono oggetto ed essenza io lo sono soltanto in quanto

mi ritraggo dallrsquoaltro in generale e mi metto accanto a lui come unrsquoeffettualitagrave Se io mi metto accanto

a lui come unrsquoeffettualitagrave egrave chiaro che rimaniamo due oggetti contrapposti Soltanto quando la

ragione come riflessione si solleva da questa opposta certezza la sua affermazione di seacute si presenta

non solo come certezza e come asserzione ma anche come veritagrave e non accanto ad altre veritagrave ma come

lrsquounica veritagrave Lrsquoimmediato sorgere della veritagrave egrave lrsquoastrazione del suo esser-presente del quale essenza

ed essere-in-seacute sono assoluto concetto vale a dire il movimento del suo esser-divenuto Egrave sempre il

risultato di una integrazione Poi pone la questione delle categorie Crsquoegrave lrsquoIo che si pone come se

stesso perograve lrsquoIo vede anche molte altre cose molte altre categorie Tuttavia ciograve che interessa a

Hegel egrave che tutte queste altre categorie di fatto appartengono giagrave allrsquoIo sono giagrave nellrsquoIo Questa

egrave una questione importante in tutta la Fenomenologia non crsquoegrave un andamento un percorso

temporalmente lineare ma crsquoegrave sempre un ritornare su se stesso tale per cui ciograve che viene dopo egrave la

condizione di ciograve che viene prima Egrave questo che lo porta a dire che la ragione non egrave un qualche

cosa che interviene dopo ndash i passaggi che fa li fa a scopo descrittivo ndash ma la ragione viene prima

Percheacute ci siano tutti questi passaggi che abbiamo visti egrave necessario che ci sia la ragione cioegrave il

risultato la fine lrsquoultimo elemento lrsquoultimo elemento egrave la condizione percheacute ci sia il primo

Questo forse lo avevamo giagrave visto nella Prefazione Egrave questa la cosa importante da tenere

presente nella Fenomenologia ciograve che appare il fenomeno ha come condizione per Hegel la

ragione egrave percheacute crsquoegrave la ragione che possono avvenire tutti questi passaggi questo cammino

Questo ci rimanda in modo interessante a ciograve che diceva Severino Ricordate ldquola lampada che egrave

sul tavolordquo ldquoLa lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto Certo egrave fatto di astratti ma questo

concreto egrave ciograve che appare Egrave vero che io devo conoscere gli astratti ma in realtagrave quegli astratti

che io conosco e come condizione percheacute possa cogliere il concreto non sono quegli astratti che io

colgo nel concreto Ecco la questione della Fenomenologia da una parte egrave vero che io devo sapere

che cosrsquoegrave una lampada e che cosrsquoegrave un tavolo che in questo caso sono astratti ma dicendo ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo questi astratti la lampada e il tavolo non sono gli astratti di cui

parlavo prima sono unrsquoaltra cosa Egrave un concetto complesso ma fondamentale per intendere tutta

la questione della Fenomenologia che ci porta a considerare unrsquoaltra cosa ancora e cioegrave in che

modo mi appaiono le cose in che modo si manifestano Ciograve che fino ad ora ci ha raccontato Hegel

ndash si puograve leggere la Fenomenologia come un romanzo ndash ci dice che le cose che vediamo sono per noi

sono nella coscienza solo in questo modo le cogliamo in quanto sono nella coscienza in quanto

sono nel linguaggio Ora tenendo conto dellrsquoesempio di Severino ciograve che mi appare che cosrsquoegrave

ldquoQuesta lampada che egrave sul tavolordquo che cosrsquoegrave in realtagrave Egrave un racconto vale a dire tutti questi

100

elementi sono presi in una struttura in un concreto in cui si raccontano si dicono e dicendosi

pongono una questione e cioegrave che ogni cosa che appare in quanto racconto ldquoQuesta lampada che

egrave sul tavolordquo mi appare in quanto inserita in questo racconto di questa lampada che egrave sul tavolo

Egrave un raccontino piccolo ma pur sempre un racconto La questione ancor piugrave interessante da porsi

egrave questa e cioegrave lrsquoeventualitagrave che la condizione che qualunque cosa appaia egrave che sia un racconto

per cui solo a questa condizione qualcosa appare Questo egrave in accordo anche con ciograve che dicevo del

fenomeno il fenomeno appare ma appare in seguito a un percorso a un cammino egrave un risultato

il risultato di un cammino dove ciograve che mi appare fa sigrave che lrsquoinizio di tutto questo cammino sia

Derrida era andato vicino a questa questione ma lrsquoaveva svolta sino a un certo punto Ma ciograve che

interessa egrave proprio questo aspetto preciso quello del fenomeno e di come intendere tutta la

fenomenologia La fenomenologia egrave lrsquoapparire di qualcosa in quanto racconto in quanto si

racconta nel senso che egrave soltanto percheacute egrave un racconto che esiste per me Infatti parla di ldquoesiste

per merdquo ldquoesiste per noirdquo che come dicevo prima non egrave lontano da ciograve che diceva Heidegger

rispetto al mondo qualcosa esiste percheacute egrave nel mondo che io sono Drsquoaltra parte Heidegger

conosceva molto bene Hegel Quindi ogni cosa che mi appare mi appare percheacute egrave un racconto un

racconto che mi appartiene di cui io sono fatto In questo senso possiamo intendere ciograve che Hegel

diceva allrsquoinizio questa cosa egrave per me percheacute egrave nella mia coscienza quindi egrave per me qualcosa Egrave

la stessa questione A pag 198 (6) Ora siccome alla ragione appartengono e la pura essenza delle cose

e la loro differenzahellip Le cose sono in quanto tali percheacute differiscono da altro hellipnon si potrebbe

propriamente piugrave parlare di cosehellip Percheacute appartengono alla ragione Questa egrave una critica anche a

Kant hellipvale a dire di un alcuncheacute il quale per la coscienza sia soltanto il negativo di se stessa Egrave

importante che ci sia il negativo di se stessa ma questo negativo deve essere integrato nella cosa

non rimane come negativo a seacute stante Egrave il discorso che faceva Severino del soggetto e del

predicato se egrave soggetto non egrave predicato dove il predicato sarebbe il negativo del soggetto Che se

le molte categorie sono specie della categoria pura questa egrave il loro genere o la loro essenza e non egrave opposta

a loro Sta dicendo che tutte queste categorie che negherebbero lrsquounitagrave della cosa in realtagrave

appartengono giagrave alla cosa sono giagrave ligrave Cosa diceva Heidegger Diceva che noi siamo giagrave nel

linguaggio non egrave che a un certo punto ci siamo nasciamo nel linguaggio siamo giagrave ligrave Quindi

tutte queste differenze sono giagrave tutte ligrave A pag 199 Ma questo altro di tale categoriahellip Ogni

categoria ha sempre un altro che gli si oppone hellipsono soltanto le altre prime categorie vale a dire

lrsquoessenza pura e la differenza pura e in quella categoria cioegrave appunto nellrsquoesser-posto dellrsquoAltro o in

questo Altro stesso la coscienza egrave altrettanto lei stessa La coscienza egrave anche questo Altro e quindi

non gli si oppone piugrave ma diventa lei stessa La categoria pura rinvia alle specie le quali passano

nella categoria negativa o nella singolaritagrave ma questrsquoultima rinvia a quelle essa stessa egrave pura coscienza

che in ogni specie resta a seacute questa chiara unitagrave con seacute unitagrave la quale non di meno vien richiamata

ad un Altro che mentre egrave egrave dileguato e mentre egrave dileguato egrave di nuovo prodotto Egrave il movimento della

dialettica qualcosa dilegua ma viene integrata ma in questa integrazione qualcosa di nuovo si

pone come Altro e cosigrave via Ma non rimane mai come Altro separato sarebbe in questo caso la

coscienza infelice il discorso religioso A pag 199 (7) Qui noi vediamo la coscienza pura posta in

duplice modo posta cioegrave la prima volta come lrsquoinquieto va e vieni che percorre tutti i suoi momenti nei

quali le aleggia quellrsquoesser-altro che si toglie nellrsquoatto stesso dellrsquoattingerlo posta la seconda volta

piuttosto come lrsquounitagrave quieta e certa della sua veritagrave Per questa unitagrave quel movimento egrave lrsquoaltro mentre

per tale movimento lrsquoaltro egrave quella quiete unitagrave e coscienza e oggetto si alternano in queste reciproche

determinazioni Questa egrave una critica che fa allrsquoidealismo soggettivo llsquoidealismo vuoto come dire

che permangono entrambe queste due cose un porsquo come accadeva nello scetticismo che oscilla tra

i due estremi Ma la coscienza come essenza egrave proprio questo intero decorso uscire da seacute come categoria

semplice e passare nella singolaritagrave e nellrsquooggetto per contemplare in esso questo decorso togliere

lrsquooggetto come distinto per farlo proprio e per proclamarsi tale certezza di essere ogni realtagrave e se stessa

e il proprio oggetto Vedete che qui rimane se stessa e i il proprio oggetto non crsquoegrave integrazione ma

101

rimangono due cose distinte Infatti questa egrave la critica che fa a Fichte La sua prima enunciazione

egrave solo questa parola astratta e vuota che tutto egrave suo Il mio pensiero crea tutto Infatti la certezza di

essere ogni realtagrave egrave solo la pura categoria Questa prima ragione che conosce seacute nellrsquooggetto egrave espressa

dallrsquoidealismo vuoto il quale assume la ragione soltanto a quel modo in cui essa egrave da prima e poicheacute

tale idealismo indica in ogni essere questo puro mio della coscienza ed enuncia le cose come sensazioni

e percezioni vaneggia di aver mostrato quel puro mio come realtagrave compiuta Lrsquoidealismo perciograve deve

essere in pari tempo empirismo assoluto cheacute per riempire il vuoto miohellip Vuoto mio sigrave egrave mio ma egrave

vuoto percheacute tengo il significante separato dal significato Ecco percheacute egrave vuoto hellipossia per

indicarne la differenza lrsquointero sviluppo e lrsquointera figurazione la ragione di siffatto idealismo richiede

un urto esterno nel quale soltanto starebbe la molteplice varietagrave del sentire o del rappresentare Ha

bisogno di qualcosa di esterno per confermarsi Quellrsquoidealismo diviene quindi un contraddittorio

doppiosensohellip Qui parla di una cattiva infinitagrave Fichte parlava di infinitagrave della necessitagrave di un

infinito che si avvicina sempre Poco piugrave avanti hellipper cadere poi in braccio alla cattiva infinitagrave

ossia allrsquoinfinitagrave sensibile Sta dicendo che Fichte egrave come se rimanesse nellrsquoinfinito potenziale

Lrsquoinfinito potenziale egrave quellrsquoinfinito che egrave in potenza egrave sempre in attesa di arrivare allrsquoultimo

numero Egrave come chiedersi quanti numeri posso aggiungere al numero uno E incomincia a

contare Hegel anche se non ne parla in questi termini pone invece lrsquoinfinito attuale che non egrave

che questa infinitagrave che egrave qui e adesso non in potenza in un futuro che raggiungerograve che egrave il

discorso che fa in buona parte anche Popper la veritagrave non ce lrsquoabbiamo ancora perograve ci

avviciniamo sempre di piugrave ma non la raggiungeremo mai Egrave il discorso religioso neacute piugrave neacute meno

la veritagrave come lrsquoal di lagrave sempre da raggiungere ma mai raggiunta percheacute se la raggiungo non egrave

piugrave quella Poi incomincia a considerare i vari modi della ragione e in queste considerazioni fa

una critica abbastanza serrata allo scientismo Parlo di scientismo e non di scienza percheacute la

scienza nellrsquoaccezione di Hegel non egrave che il sapere mentre lo scientismo egrave tutta lrsquoideologia

scientista della scienza A pag 202 Ragione osservativa La prima cosa che fa la ragione egrave di

osservare Questa coscienza alla quale lrsquoessere ha il significato del suo noi la vediamo bensigrave di nuovo

abbassarsi allrsquoopinione e alla percezione ma non nel senso chrsquoessa si abbassi alla certezza di un Altro

puro e semplice anzi nel senso che essa ha la certezza di essere essa stessa questo medesimo Altro

Questo Altro non egrave un Altro puro e semplice sta da unrsquoaltra parte ma egrave lei stessa Precedentemente

alla coscienza era soltanto accaduto di percepire e di esperimentare nella cosa qualche circostanza ora

egrave lei che dispone le osservazioni e lrsquoesperienza Opinione e percezione che prima toglievansi per noi

vengono ora tolte dalla coscienza per lei stessa la ragione si accinge a sapere la veritagrave a trovare come

concetto ciograve che per la opinione e la percezione egrave solo una cosahellip Lrsquoopinione pensa di avere a che fare

con cose la ragione no sa di avere a che fare con concetti e non con cose Egrave ciograve che vi dicevo

prima ha a che fare con concetti racconti storie La ragione cerca il suo Altrohellip Lo cerca come

suo negativo hellipsapendo che in ciograve essa non possiederagrave nientrsquoaltro che se stessa essa cerca soltanto la

sua propria infinitagrave Ecco lrsquoinfinito attuale anzicheacute quello potenziale alla Fichte A pag 203 (12)

La coscienza osserva vale a dire la ragione vuole trovare e avere seacute quale oggetto nellrsquoelemento

dellrsquoessere quale modo effettuale e sensibilmente presente La coscienza osserva cioegrave cerca delle cose

degli oggetti La coscienza di questrsquoosservare ha un bellrsquoopinare e un bel dire di voler fare esperienza

non di se stessa ma al contrario dellrsquoessenza delle cose come cose Egrave questo che vorrebbe fare la

scienza Se la coscienza opina e dice ciograve la spiegazione si deve ricercare nel fatto che mentre la

coscienza egrave ragione la ragione come tale non egrave ancora oggetto della coscienza La ragione non egrave ancora

arrivata alla coscienza non ha ancora preso veramente coscienza di seacute Se la coscienza sapesse la

ragione come eguale essenza delle cose e di se stessa e se sapesse che la ragione nella sua figura piugrave

propria puograve essere presente soltanto nella coscienza allora la coscienza medesima si profonderebbe

assai piugrave in se stessa e cercherebbe la ragione piuttosto che nelle cose nel profondo di seacute Una volta

che egrave consapevole di questo la coscienza non cerca piugrave la veritagrave delle cose nelle cose ma in seacute A

pag 204 La ragione quindi come coscienza osservativa si accosta alle cose opinando di prenderle in

102

veritagrave come cose sensibili opposte allrsquoIo solo lrsquoeffettuale operare di questa ragione contraddice a tale

opinione essa infatti conosce le cose trasforma in concetti la loro sensibilitagrave ossia la trasforma

appunto in un essere che nello stesso tempo egrave Io trasforma quindi anche il pensare in un pensare che

egrave essere o lrsquoessere in un essere che egrave pensato e afferma in effetto che le cose hanno veritagrave soltanto come

concetti Egrave questo che fa la ragione le cose sono concetti o come vi dicevo prima sono narrazioni

racconti storie Prosegue con lrsquoOsservazione della natura La descrizione La descrizione ci dice che

vuole descrivere qualcosa minutamente come se cogliesse gli aspetti essenziali delle cose ma ciograve

che coglie egrave soltanto lrsquouniversale percheacute per potere pensare quella cosa deve prima pensarla come

universale dopo cominceragrave a coglierne i dettagli Ma questo universale egrave ciograve che rimane mentre

i dettagli sono quelli che di volta in volta cambiano Infatti a pag 205 dice Quella coscienza dovragrave

anche in pari tempo ammettere di non avere a che fare in generale soltanto con la percezione e non daragrave

per es alla percezione di un temperino che si trova accanto a questa tabacchiera il valore di

unrsquoosservazione Il percepito deve per lo meno avere il valore di un universale e non il valore di un

questo sensibile Ciograve che percepisco deve avere valore universale deve essere quello che egrave e non

per accidente deve essere quello che egrave necessariamente Cosigrave ora soltanto quellrsquouniversale egrave ciograve che

rimane eguale a se stessohellip E non il dettaglio Poicheacute nellrsquooggetto trova soltanto lrsquouniversalitagrave o

lrsquoastratto mio la coscienza deve prendere su di seacute il movimento caratteristico dellrsquooggetto e mentre non

egrave ancora lrsquointelletto di esso egrave per lo meno la sua memoriahellip hellip Questo superficiale trar fuori dalla

singolaritagravehellip Tirar fuori dalla descrizione Perograve rimane sempre debitore di un universale e quindi

non egrave mai soltanto quello Certo io descrivo quella cosa ma per poterla descrivere per potere

descrivere questo libro occorre che ci sia un universale che ci sia ldquoplatonicamenterdquo lrsquoidea di libro

e cioegrave che ci sia la ragione che la ragione sia giagrave allrsquoopera che questa sia giagrave un concetto un

racconto solo allora posso vedere tutti i vari dettagli A pag 206 passa a I segni caratteristici A

pag 207 dice Da una parte i segni caratteristici debbon servire soltanto al conoscere affincheacute questo

possa distinguere le cose lrsquouna da lrsquoaltra ma drsquoaltra parte non deve venir conosciuto ciograve che nelle cose egrave

inessenziale anzi ciograve per cui esse strappandosi dallrsquouniversale continuitagrave dellrsquoessere in generale si

distaccano dallrsquoAltro e sono per seacute I segni non devono soltanto avere un rapporto essenziale col

conoscere ma devono anche essere le determinatezze essenziali delle cose e un sistema artificiale

devrsquoessere conforme al sistema della natura stessa e deve esprimere soltanto questo sistema Eh giagrave ma

come Queste determinatezze essenziali delle cosehellip per stabilire che cosa egrave essenziale devo

stabilire un criterio e questo criterio chi me lo dagrave Quindi quando io descrivo le cose essenziali

in realtagrave descrivo il mio criterio per stabilire le cose essenziali A pag 208 (17) Solo questa

dispiegata ostensione delle determinatezze rimanenti egualihellip Cerca delle determinatezze che restino

eguali hellipciascuna delle quali descrive quieta la sequenza del suo processo e si fa largo per diportarsi a

suo modo per seacute passa essenzialmente a sua volta nel suo contrario nella confusione cioegrave di quelle

determinatezze cheacute il segno caratteristico la determinatezza generale egrave lrsquounitagrave dellrsquoopposto ossia unitagrave

del determinato e dellrsquouniversale in seacute questa unitagrave deve dunque scomporsi in tale opposizione Se io

determino qualche cosa la determino in relazione a ciograve che quella cosa non egrave Quindi questa

determinatezza egrave sempre debitrice di ciograve che le si oppone che deve esserci percheacute possa darsi

questa determinatezza Questo come dice giustamente Hegel crea confusione questa cosa egrave

determinata sigrave ma in base a una differenza con qualche altra ma siamo certi che egrave differente in

base a che cosa E queste differenze come le determino a loro volta precisamente Ci vuole di

nuovo un criterio ma allora di nuovo a questo punto non conosco la determinatezza di una certa

cosa ma il criterio che utilizzo per stabilire la determinatezza Che egrave la stessa cosa che giagrave

anticipava nella Introduzione quando diceva io voglio cercare la veritagrave ma se non sono giagrave nella

veritagrave non la reperirograve mai percheacute ciograve che reperisco egrave quel medio che mi consente di avvicinarmi

alla veritagrave e quindi egrave sempre e solo con questo ciograve con cui io ho a che fare con un criterio Se ora

secondo lrsquoun lato la determinatezza vince lrsquouniversale ovrsquoessa ha la propria essenzahellip Egrave determinato

quindi non ha piugrave a che fare con lrsquouniversale ma egrave lui in quanto tale Sarebbe lrsquoastratto rispetto

103

al concreto hellipquesto drsquoaltra parte conserva il proprio dominio sulla determinatezza la sospinge al

suo limite e lagrave ne mescola le differenze e le essenzialitagrave Lrsquouniversalitagrave egrave ciograve che permane ed egrave la

condizione per potere stabilire delle determinatezze Lrsquoosservare teneva in bellrsquoordine lrsquouna fuori

dallrsquoaltra queste differenze e queste essenzialitagrave e credeva di possedere in esse qualcosa di fisso ma ora

vede un principio accavallarsi sullrsquoaltro vede formarsi passaggi e confusioni vede congiunto ciograve che

prima teneva senzrsquoaltro per diviso e diviso ciograve che teneva per congiunto per conseguenza questo tenersi

saldo al quieto essere rimanente eguale a se stesso proprio qui nelle sue piugrave generali determinazioni -

quando per es si tratti di sapere quali segni caratteristici abbia lrsquoanimale o la pianta - deve vedersi

tormentato da mille istanze che lo derubano di ogni determinazione e che mettono a tacere lrsquouniversalitagrave

cui quello si era innalzato riabbassandolo a un osservare e a un descrivere privi di pensiero Il

dettaglio vorrebbe ergersi a universale ma non lo puograve fare e quindi si ritrova di nuovo con dei

dettagli che di fatto non dicono che cosrsquoegrave la cosa Dicono soltanto qualcosa di contingente

vorrebbero porsi come universali ma non riescono A pag 209 (18) Siccome il determinato per sua

natura deve perdersi nel suo contrariohellip Per determinare qualcosa devo distinguerlo da ciograve che

non egrave hellipquellrsquoosservare che si limita al semplice o che mediante lrsquouniversale delimita la dispersione

sensibile trova dunque nel proprio oggetto la confusione del suo principiohellip Poco dopo Da poi che

ora lrsquoistinto della ragione si mette in cerca della determinatezza conformemente alla natura crsquoessa

possiede e che essenzialmente consiste non nellrsquoessere per seacute anzi nel passare nellrsquoopposto esso si mette

in cerca della legge e del concetto di lei li cerca bensigrave come se anchrsquoessi fossero effettualitagrave essentehellip

Come se anche la legge fosse un fatto di naturahellip le famose leggi di natura hellipma questrsquoultima in

effetto gli si dilegueragrave e i lati della legge diventeranno puri momenti o pure astrazioni per modo che la

legge vien fuori nella natura del concetto il quale ha cancellato in seacute lrsquoindifferente sussistere

dellrsquoeffettualitagrave sensibile Quando io cerco di stabilire una legge una volta che ho pensato che la

legge egrave stabilita io ho stabilito solo un concetto un concetto che non ha nulla a che fare con ciograve

che la legge vorrebbe esprimere Egrave sempre la stessa cosa nel senso che ciograve che ho trovato che ho

stabilito egrave un criterio anche la legge egrave un criterio Egrave con quello che ho a che fare A pag 210 (20)

A questa coscienza che resta allrsquoosservare che la veritagrave della legge sia essenzialmente realtagrave ridiventa

bensigrave una opposizione verso il concetto e verso lrsquouniversale in seacute ovverosia un qualcosa di siffatto qual

egrave la legge sua alla coscienza non egrave unrsquoessenza della ragione la coscienza opina di ricevere ivi un

alcuncheacute di estraneohellip Pensa che sia unrsquoaltra cosa rispetto a seacute la ragione hellipma essa confuta

questa sua opinione in quanto in effetto non prende lrsquouniversalitagrave della legge nel senso che tutte le

singole cose sensibili avrebbero dovuto mostrarle lrsquoapparenza della legge medesima per poterne

affermare la veritagrave Egrave il problema dellrsquoinduzione egrave vero che il sole sorge tutte le mattine Possiamo

soltanto dire che fino ad oggi egrave successo cosigrave E domani Non lo sappiamo Quindi in che modo

possiamo assicurarci che questa affermazione sia vera Non lo possiamo fare quindi non egrave una

certezza non egrave una veritagrave Poco dopo dice hellipche le pietre sollevate da terra e lasciate andare cadono

essa non pretende che si faccia una simile prova con tutte le pietre essa diragrave certo che si deve almeno

provare con parecchie pietre dal che si potragrave poi concludere con la massima probabilitagrave o di pieno diritto

o per analogia alle pietre rimanenti Eppure non solo lrsquoanalogia non dagrave alcun pieno diritto ma anche

in forza della sua natura confuta cosigrave spesso se stessa che - se vogliamo anche noi concludere per

analogia - lrsquoanalogia stessa non permette di giungere a conclusione alcuna la probabilitagrave a cui si

ridurrebbe il resultato dellrsquoanalogia perde rispetto alla veritagrave ogni differenza di probabilitagrave maggiore

o minorehellip Percheacute tende allrsquoinfinito la probabilitagrave non puograve essere neacute maggiore neacute minore hellipper

quanto grande possa essere essa non egrave niente di fronte alla veritagrave Ma in effetto lrsquoistinto della ragione

accetta tali leggi come veritagrave e soltanto in rapporto alla loro necessitagrave chrsquoesso non conosce lrsquoistinto si

lascia andare a quella distinzione e abbassa a probabilitagrave anche la veritagrave della cosahellip A pag 213 (22)

La materia al contrario non egrave una cosa nellrsquoelemento dellrsquoessere sigrave bene lrsquoessere come universale o

lrsquoessere nella guisa del concetto La ragione che tuttora egrave istinto fa questa giusta differenza ma senza

sapere che mettendo la legge a prova in ogni essere sensibilehellip Dice verifichiamo se egrave cosigrave con tutte

104

le pietre presenti passate e future hellipproprio in questrsquoatto essa toglie quellrsquoessere della legge che egrave

soltanto lrsquoessere sensibile della leggehellip Toglie alla legge quellrsquoessere che dovrebbe essere quello che

la rende tale hellipe senza sapere che mentre essa ragione intende come materie i momenti della legge

lrsquoessenza di questi egrave giagrave diventata alla legge un universale ed egrave giagrave enunciata in tale espressione

come un sensibile non sensibile come un essere privo di corporeitagrave e tuttavia oggettivo Bisogna ora

vedere qual piega sia per prendere per quellrsquoistinto il suo resultato e quale nuova figura del suo osservare

stia cosigrave per sorgere Come veritagrave di questa coscienza sperimentativa noi vediamo la legge pura che si egrave

liberata dellrsquoessere sensibilehellip La legge pura egrave la legge che deve essere universale non puograve essere

soltanto di questa cosa hellipla vediamo come concetto il quale egrave presente nellrsquoessere sensibile movendosi

peraltro con perfetta indipendenza il quale calato nellrsquoessere ne resta libero ed egrave concetto semplice

Questo che in veritagrave egrave il resultato e lrsquoessenza sorge ora esso stesso per tale coscienza ma sorge come

oggetto e invero poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato ed egrave senza rapporto al movimento

precedente sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si

presenta come un osservare diverso Dice poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato cioegrave

non egrave il risultato di questo movimento dialettico non egrave nella ragione Questo oggetto egrave senza

rapporto al movimento precedente egrave fuori dal movimento dialettico egrave preso per se stesso quindi

sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si presenta come

un osservare diverso cioegrave la coscienza non lo riconosce piugrave come un qualcosa che egrave risultato della

ragione

11 settembre 2019

La ragione osservativa Qui Hegel fa un discorso interessante percheacute tutto ciograve che dice giunge a

mettere in discussione in buona parte il fondamento dellrsquooccidente e cioegrave lrsquoosservazione Ciograve che

dice anche se non lo dice espressamente egrave che chi osserva egrave la ragione Se egrave la ragione che osserva

allora lrsquoosservazione non egrave della cosa ma egrave della ragione stessa la ragione osserva se stessa mettere

in atto una serie di procedure che appartengono alla ragione non alla cosa

Intervento Non egrave il soggetto che osserva

In questo caso il termine ldquosoggettordquo egrave piuttosto vago Hegel parla di ragione di autocoscienza

parla molto poco di soggetto Dire che egrave la ragione che osserva egrave come dire che lrsquoosservazione

quindi ciograve che osservo egrave il risultato di un processo intellettuale Ciograve che osservo e questo lo diceva

giagrave nelle prime pagine appartiene alla coscienza Per questo non fa questa distinzione cartesiana

fra soggetto e oggetto per Hegel soggetto e oggetto sono lo stesso Sta qui lrsquoinnovazione di Hegel

rispetto a tutta la filosofia che lo ha preceduto soggetto e oggetto sono lo stesso cioegrave non sono

disgiungibili Soggetto e oggetto sarebbero i due astratti di un concreto dove il concreto egrave la

ragione egrave lrsquoautocoscienza Soggetto e oggetto sono due momenti dove lrsquooggetto dilegua nel

soggetto a questo punto questo il soggetto non egrave piugrave soggetto Tutto il discorso che sta facendo

qui va anche in questo senso a mostrare che lrsquoosservazione invece vuole proprio fare questo e

cioegrave cogliere lrsquoastratto astraendo dal concreto Ma questa operazione ci diragrave lui non egrave possibile

percheacute se io prendo lrsquoastratto astraendolo dal concreto tolgo da questo elemento separato il

negativo tolgo cioegrave quellrsquoaltro da seacute che fa esistere il seacute in quanto tale Egrave come se togliessi il per

seacute dallrsquoin seacute il significato dal significante per dirla in termini semiotici Quindi questa operazione

di astrazione per Hegel non porta a nulla egrave unrsquoastrazione che puograve farsi anzi si fa continuamente

tutta la dottrina dellrsquoosservazione su cui peraltro si fonda la scienza Scienza non nellrsquoaccezione

di Hegel dovremmo parlare di scientismo per distinguere la nozione di scienza in Hegel egrave unrsquoaltra

cosa Dunque lo scientismo si fonda sullrsquoosservazione cioegrave sulla possibilitagrave di astrarre un

elemento dal concreto ma astraendolo dal concreto questo elemento non egrave piugrave quellrsquoelemento di

cui mi sto occupando egrave unrsquoaltra cosa Per tornare allrsquoesempio ormai celebre ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo se mi metto ad analizzare la lampada questa lampada che io analizzo dopo

105

averla astratta dal concreto non egrave ldquolampada che egrave su tavolordquo non egrave piugrave quella ldquolampada che egrave

sul tavolordquo ma egrave unrsquoaltra cosa Questa egrave la difficoltagrave della scienza dello scientismo e cioegrave che

nellrsquooccuparsi di qualche cosa quindi nellrsquoastrarlo dal concreto trasforma questa cosa in unrsquoaltra

cosa da quella che vuole osservare cioegrave osserva altro da ciograve che vorrebbe osservare Siamo a pag

214 (24) Hegel tratta dellrsquoorganico Un oggetto che sia tale da avere in lui il processo della semplicitagrave

del concetto egrave lrsquoorganico Lrsquoorganico ha in seacute la semplicitagrave del concetto egrave un concetto semplice In

questrsquoassoluta fluiditagrave egrave risoltahellip Quando Hegel parla di fluiditagrave parla del movimento dialettico

hellipquella determinatezza ondrsquoesso sarebbe solamente per Altro La cosa inorganica ha a sua essenza la

determinatezza e quindi puograve costituire la pienezza dei momenti del concetto soltanto insieme con

unrsquoaltra cosa e va perciograve perduta tosto che entri nel movimentohellip Egrave sempre per qualche altra cosa

quindi la cosa si dilegua percheacute egrave per un altro hellipinvece nellrsquoessenza organica tutte quante le

determinatezze ondrsquoessa egrave aperta per un altro sono collegate sotto lrsquounitagrave organica (che egrave) semplice

nessuna che si rapporti liberamente ad altro sorge come essenziale e quindi lrsquoorganico si mantiene nel

suo stesso rapporto Lrsquoorganico egrave fatto di una serie di elementi dove ciascuno si rapporta a un altro

ma allrsquointerno di un tutto organico Un secolo dopo hanno chiamato questa cosa ldquostrutturardquo dove

un elemento non puograve essere tolto dalla struttura senza che questo elemento cambi diventando

unrsquoaltra cosa egrave quello che egrave soltanto allrsquointerno della struttura Questo per incominciare a dire

delle cose sul fatto che lrsquoosservazione di un elemento non porta a cogliere lrsquoessenza di

quellrsquoelemento A pag 216 (26) Il rapporto del quale si egrave qui sopra discorso dellrsquoorganico con la

natura degli elementi non esprime lrsquoessenza dellrsquoorganico stessohellip Questo rapporto dellrsquoorganico

con i vari elementi non esprime lrsquoorganico lrsquoorganico egrave unrsquoaltra cosa hellipquesta essenza egrave invece

contenuta nel concetto finalistico Invero a questa coscienza osservativahellip Lrsquoosservazione egrave uno dei

modi per esercitare la ragione anzi egrave il primo modo poi parleragrave di altri hellipquel concetto non egrave

lrsquoessenza propria dellrsquoorganico anzi a quella coscienza medesima il concetto cade fuori dellrsquoessenza e

quindi egrave poi soltanto quellrsquoestrinseco rapporto teleologico Sta dicendo che questa idea di porre

lrsquoessenza come il fine di qualche cosa non egrave che porti molto lontano percheacute questo finalismo cade

fuori dellrsquoessenza non egrave lrsquoessenza propriamente A pag 217 (27) Bisogna ora vedere piugrave da vicino

questa determinazione comrsquoessa egrave in seacute e come egrave per lrsquoistinto della ragione al fine di rendersi conto di

comrsquoesso vi si rinvenga senza perograve conoscersi nel suo rinvenirsi Il concetto finalistico adunque al

quale si innalza la ragione osservativa egrave altrettanto presente come un effettuale allo stesso modo che

lrsquoeffettuale egrave ad essa consaputo concettohellip Questo finalismo egrave un effetto egrave qualcosa che accade hellip

neacute egrave un rapporto esterno di questo effettuale anzi la sua essenza Non egrave questo rapporto esterno la

sua essenza Essendo effettuale si effettua quindi non egrave unrsquoessenza lrsquoessenza non egrave qualcosa che

si effettua egrave qualcosa che necessariamente egrave Che questo effettuale il quale egrave esso stesso un fine si

rapporti secondo un fine ad altro significa che il suo rapporto egrave un rapporto accidentale rispetto a ciograve

che i due termini sono nella loro immediatezza nella loro immediatezza sono entrambi indipendenti e

reciprocamente indifferenti Dice gli elementi non riusciamo a coglierli perograve proviamo a cogliere

questo tutto attraverso la finalitagrave Ma dice Hegel anche la finalitagrave egrave qualcosa di accidentale e

quindi non egrave unrsquoessenza Ma lrsquoessenza del loro rapportohellip Cioegrave il rapporto accidentale e i termini

nella loro immediatezza hellipegrave diversa da ciograve chrsquoessi sembrano essere e il loro operare ha un altro senso

da ciograve chrsquoesso egrave immediatamente per il percepire sensibile la necessitagrave in ciograve che accade egrave nascosta e si

mostra soltanto alla finehellip Questo nel finalismo la necessitagrave si mostra soltanto alla fine hellipma in

modo che la fine indica quella necessitagrave essere anche il primo Questo egrave ciograve che fa Hegel egrave ciograve che

interviene alla fine che fa essere lrsquoinizio quello che egrave Cosigrave anche nel finalismo non egrave propriamente

unrsquoessenza percheacute egrave soltanto qualche cosa che accade e quando accade allora e solo allora posso

giustificarne lrsquoesistenza Questo per il fatto che dalla fine posso stabilire lrsquoinizio helliprifacendoci dal

cominciamento questo nella sua fine o nel resultato del suo operare non fa altro che ritornare a se

stesso e quindi il cominciamento si mostra tale a se stesso da avere se stesso a sua fine Questo

cominciamento si mostra come cominciamento soltanto a ritroso soltanto alla fine egrave possibile

106

stabilire il cominciamento Che egrave esattamente lrsquoopposto di un processo per esempio scientista

quello empirico-deduttivo si parte da un elemento e poi attraverso una serie di passaggi si giunge

alla sua fine Hegel ci sta dicendo che non egrave cosigrave propriamente che funziona egrave soltanto dalla fine

che io posso intendere qualcosa del cominciamento percheacute fincheacute non sono arrivato alla fine non

posso sapere che cosa egrave il cominciamento posso immaginare ma soltanto alla fine io che veramente

egrave lrsquoinizio che quella cosa egrave il cominciamento Dunque ciograve chrsquoesso raggiunge mediante il movimento

del suo operare egrave lui stesso e che esso raggiunga soltanto se stesso egrave il suo sentimento di seacute Cosigrave egrave bensigrave

presente la differenza di ciograve chrsquoesso egrave e di ciograve chrsquoesso cerca ma si tratta solo della parvenza di una

differenza e cosigrave esso egrave concetto in lui stesso In questo modo dice egrave presente la differenza di ciograve

che esso egrave e di ciograve che esso cerca percheacute ciograve che egrave dice Hegel non egrave ciograve che cerca Ciograve che cerca egrave

la fine ma questa fine non egrave il cominciamento percheacute soltanto quando arrivo alla fine so qualcosa

del cominciamento Ma non diversamente egrave costituita lrsquoautocoscienzahellip Infatti si costituisce

esattamente cosigrave hellipanchrsquoessa consiste nel distinguersi da seacute in modo che nello stesso tempo non ne

derivi differenza alcuna Essa perciograve nellrsquoosservazione della natura organica non trova nientrsquoaltro che

tale essenzahellip Cioegrave lrsquoautocoscienza continua a trovare se stessa hellipessa trova seacute come una cosa

come una vita ma fa ancora una differenza tra ciograve chrsquoessa stessa egrave e ciograve che ha trovato - ma si tratta

di una differenza che non egrave tale Questo egrave forse il punto cruciale di tutto questo capitolo

lrsquoautocoscienza in questo processo in cui vuole cercare la cosa alla fine trova e puograve soltanto

trovare se stessa Percheacute Egrave semplice lrsquoha detto percheacute soltanto alla fine io posso trovare il

cominciamento ma questo fine che cosrsquoegrave se non qualcosa che io ho posto qualcosa che

lrsquoautocoscienza ha posto Quindi ciograve che io trovo egrave sempre e soltanto lrsquoautocoscienza nientrsquoaltro

che questo A pag 219 (29) Considerata piugrave da vicino questa determinazione che la cosa egrave fine in lei

stessa si trova anche nel concetto di essa La cosa conserva seacute il che significa anche la sua natura esser

tale da occultare la necessitagrave e da presentarla nella forma di rapporto accidentale infatti la sua libertagrave

o il suo esser-per-seacute consistono appunto nel comportarsi verso il necessario come se questo fosse qualcosa

drsquoindifferente la cosa si presenta quindi essa stessa come alcuncheacute siffatto il cui concetto cade fuori del

suo essere Questo egrave il modo in cui si mostra ma non egrave cosigrave percheacute dice Non diversamente la ragione

ha la necessitagrave drsquointuire il suo proprio concetto come se questo fosse qualcosa drsquoindifferentehellip Come

se dice ma non egrave cosigrave hellipdi intuirlo cioegrave come cosa come un alcuncheacute verso cui essa egrave indifferente

e che quindi da parte sua egrave indifferente verso di lei e verso il proprio concetto Tutto sta in questo

ldquocome serdquo cadesse fuori del concetto ma non cade fuori del concetto Non puograve cadere fuori del

concetto percheacute lrsquoincominciamento egrave sempre e comunque nella coscienza Questo lo avevamo visto

quando parlava allrsquoinizio dellrsquoin seacute che si muove verso il per seacute e poi torna allrsquoin seacute il

cominciamento egrave lrsquoin seacute egrave il significante egrave ciograve che si dice ligrave crsquoegrave il cominciamento Ora io posso

anche pensare che questo cominciamento ciograve che si dice il significante abbia come oggetto ciograve

che vuole dire e che quindi sia fuori ma ci dice Hegel non puograve essere fuori percheacute questo

oggetto che egrave ciograve di cui si dice in questo caso il fine ciograve che cerco che cosrsquoegrave propriamente Egrave

qualcosa che soltanto dagrave un significato al cominciamento Ha unrsquoaltra funzione il significato ha

unrsquoaltra funzione quella di dare al significante il suo significato cioegrave rendere il significante quello

che egrave A pag 221 (21) Ma questa unitagrave dellrsquouniversalitagrave e dellrsquoattivitagravehellip Cioegrave di ciograve che egrave fisso

universale per seacute hellipnon egrave per questa ragione osservativa La ragione osservativa non coglie questa

unitagrave non la coglie percheacute la ragione osservativa vuole cogliere lrsquoelemento separato astratto hellipe

ciograve percheacute quellrsquounitagrave egrave essenzialmente il movimento interno dellrsquoorganico e puograve venir intesa solo come

concetto Se non la intendo come movimento ma come due astratti fermi fissati bloccati

immobili non colgo niente hellipma lrsquoosservare cerca i momenti nella forma dellrsquoessere e del restare e

poicheacute lrsquoIntiero organico consiste nel non avere neacute far trovare in seacute i momenti in tal guisa la coscienza

trasforma lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista Questa

opposizione che si integra nella sintesi e che egrave ciograve che consente di vedere lrsquointero il concreto

questa unitagrave questo concreto non lo posso vedere se mi fisso su elementi che sono in opposizione

107

tra loro e presi come astratti E allora la coscienza non potendo cogliere questa unitagrave trasforma

lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista cioegrave gli dagrave il significato

che le pare ma senza cogliere lrsquointero Qual egrave il significato che le pare Egrave quello che fa lo

scientismo cioegrave immagina che lrsquoelemento astratto separato sia lrsquouniversale che ciograve che trova

sia lrsquouniversale cioegrave sia la veritagrave mentre egrave soltanto il momento di un processo dove la veritagrave non

egrave altro che questo processo questo movimento Egrave chiaro che tutto ciograve lo scientismo lo deve

eliminare la veritagrave deve essere fissata su qualcosa che egrave separato astratto A pag 222 parla di

opposizione tra interno ed esterno Lrsquointerno sarebbe lrsquoessenza lrsquoesterno la forma quella che egrave in

relazione con il mondo helliplrsquoopposizione egrave quindi ormai unrsquoopposizione puramente formale i cui lati

reali hanno a loro essenza un medesimo in-seacute ma in pari tempo poicheacute interno ed esterno sono anche

realtagrave opposta e poicheacute essi per lrsquoosservare sono un diverso essere allrsquoosservare stesso pare che ciascuno

di essi abbia un contenuto peculiare Infatti Hegel giunge a dire che interno e esterno sono lo stesso

a ogni mutamento dellrsquouno corrisponde il mutamento dellrsquoaltro e cioegrave non crsquoegrave la possibilitagrave di

isolare lrsquouno dallrsquoaltro Questo ha delle implicazioni notevolissime Pensate per es in ambito

medico allrsquoanatomia dicendo Hegel che non crsquoegrave differenza tra interno e esterno che sono lo stesso

dice che ciascun mutamento dellrsquoesterno dellrsquoumore comporta un mutamento interno e che

queste cose vanno di pari passo Egrave chiaro che a questo punto non posso piugrave considerare lrsquointerno

come qualcosa di separato dallrsquoesterno ma sono costretto a considerarli come un processo

incessante in cui ciascuno muta mentre muta anche quellrsquoaltro La legge vorrebbe invece

stabilire un rapporto fisso tra interno ed esterno in questo caso A pag 223 La legge come rapporto

di quellrsquointerno a questo esterno esprime cosigrave il suo contenuto prima nella rappresentazione di momenti

universali o di essenze semplici poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale o della

figura Che cosa fa la legge Prima esprime questa relazione tra i due come un omento universale

poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale Da una parte egrave essenziale dallrsquoaltra egrave

inessenziale da una parte egrave necessaria dallrsquoaltra egrave contingente A pag 224 (37) Lrsquoaltro significato

di questi elementi organici in quanto essi cioegrave vengon presi come lrsquoesterno egrave il modo loro figurato

secondo il quale essi sono dati come parti effettuali ma in pari tempo anche universalihellip Come

dicevamo prima sono un effetto ma anche universali hellip ossia come sistemi organici e cioegrave la

sensibilitagrave intesa cosigrave allrsquoingrosso come sistema nervoso lrsquoirritabilitagrave intesa come sistema muscolare

e la riproduzione come organi della conservazione dellrsquoindividuo e della specie Le leggi caratteristiche

dellrsquoorganico riguardano quindi una relazione di momenti organici nel loro duplice significato che egrave

quello di essere ora una parte della figurazione organica ora fluida determinatezza universale

pervadente tutti quei sistemi Ci sta continuando a dire che non possiamo considerare un elemento

senza il suo altro Ciascun elemento tolto lrsquoaltro cessa anche lui di essere quello che egrave A pag 225

(40) Egrave resultato avere valore di legge la relazione che la proprietagrave organica universale in un sistema

organico si sia trasformata in una cosahellip Questo fa la legge trasforma una relazione in una cosa

quindi blocca la relazione hellipin modo da avere in questa la sua figurata impronta per tal modo quella

proprietagrave e quella cosa sarebbero entrambe la medesima essenza la quale una volta sarebbe presente

come momento universale e unrsquoaltra volta come cosa La legge vuole porre uno di questi due elementi

cancellando lrsquoopposizione cancellando il negativo cancellando il movimento Ma si ritrova questa

legge a essere continuamente rimbalzata da una parte allrsquoaltra da una parte considera la sua

proprietagrave come universale ma questa universalitagrave egrave data da che cosa Egrave data da momenti

particolari da elementi singoli Ora a un certo punto dice che lrsquounico elemento che sembra fissare

questa relazione egrave il numero il numero nella sua determinatezza Il problema egrave che il numero

risulta inessenziale per la relazione non cade nella relazione cioegrave nella legge ma egrave unrsquoaltra cosa

rispetto alla legge Questa inessenzialitagrave del numero fa sigrave che tutto ciograve che lo scientismo ha

immaginato di poter stabilire attraverso tutte le varie incursioni nellrsquoaritmetica sia vano percheacute

il numero rimane sempre inessenziale rispetto alla relazione di cui egrave fatta la legge legge che

vorrebbe togliere questa relazione questo movimento per renderla una cosa stabile fissa A pag

108

228 (43) Se infine invece di mettere in rapporto tra loro sensibilitagrave e irritabilitagrave si mette la

riproduzione in rapporto con lrsquouna o con lrsquoaltra di esse allora viene anche a mancare lrsquooccasione di

questo legiferarehellip Sta sempre parlano del tentativo di stabilire una legge che governi questo

movimento hellippercheacute la riproduzione non sta con quei momenti in una opposizione qual egrave quella

dellrsquouno verso lrsquoaltro e poicheacute tale legiferare si fonda su questa opposizione viene qui a mancare fin la

parvenza del suo aver luogo La legge stabilisce delle fissitagrave Per stabilire qualcosa di fisso deve

eliminare ciograve che le si oppone Questo egrave necessario per la legge deve essere cosigrave ma dice rispetto

alla sensibilitagrave e allrsquoirritabilitagrave dove lrsquouna appare in opposizione allrsquoaltra perograve aveva che

sollecitano lrsquouna si sollecita anche lrsquoaltra e quindi non sono in opposizione tanto piugrave non sono in

opposizione con la riproduzione che non crsquoentra niente Quindi ci sta dicendo che a maggio

ragione non egrave possibile stabilire nessuna legge intorno allrsquoorganico al corpo non esistono leggi

intorno al corpo o allrsquoorganico in generale A pag 230 (46) Ovvero mentre lrsquoidea astratta

dellrsquoorganismo egrave espressa veracemente in questi tre momentihellip Sensibilitagrave irritabilitagrave e riproduzione

hellipsolo in quanto essi non sono qualcosa drsquoimmoto essendo anzi soltanto momenti del concetto e del

movimento lrsquoorganismo stesso come figurazione non egrave invece inquadrato in tali tre distinti sistemi

come lrsquoanatomia li ha elencati In quanto tali sistemi debbono venir trovati nella loro effettualitagrave e

legittimati mediante questo trovare deve si anche rammentare che lrsquoanatomia non presenta soltanto tre

siffatti sistemi ma molti altri ancora Quindi a parte ciograve il sistema sensitivo deve avere in generale

un significato del tutto diverso da quello che vien chiamato sistema nervosohellip Percheacute il sistema

nervoso non egrave localizzabile nei nervi che trovano i medici hellipil sistema irritabile ne deve avere uno

del tutto diverso da quello del sistema muscolare e il sistema riproduttivo ne deve avere uno non meno

diverso da quello degli organi di riproduzione Nei sistemi della figura come tale lrsquoorganismo viene

inteso secondo il lato astratto della morta esistenza e i suoi momenti cosigrave presi appartengono

allrsquoanatomia e al cadavere non giagrave alla conoscenza neacute allrsquoorganismo vitale Come parti morte essi

hanno anzi cessato di essere percheacute cessano di essere dei processi Ci sta dicendo che non soltanto il

sistema nervoso cosigrave come egrave studiato dallrsquoanatomia non rende conto dei processi della sensibilitagrave

ma preso isolatamente nemmeno esiste percheacute esiste soltanto in relazione con gli altri elementi

esiste preso in questa dialettica Se egrave fuori da questa relazione anche il sistema nervoso non esiste

non crsquoegrave Poco piugrave avanti Lrsquoessenziale dellrsquoorganico dato che questo egrave in seacute lrsquouniversale consiste anzi

in generale nellrsquoavere i suoi momenti altrettanto universali nellrsquoeffettualitagrave di averli cioegrave come processi

penetranti per tutto ma non consiste nel dare in una cosa isolata unrsquoimmagine dellrsquouniversale Questo

egrave ciograve che tenta lo scientismo dare in una cosa isolata lrsquoimmagine dellrsquouniversale dare per es

nella fotografia dei nervetti lrsquoimmagine universale della sensibilitagrave oppure da una radiografia del

cervello lrsquoimmagine del pensiero (48) Per tal guisa nellrsquoorganico va senzrsquoaltro perduta la

rappresentazione di una legge Vale a dire tutte queste cose ci dicono che non egrave possibile stabilire

nessuna legge percheacute la legge muove da elementi astratti dal concreto e li fissa immaginando che

ciascuno di essi sia lrsquouniversale ma lrsquouniversale egrave lrsquointero egrave lrsquointero organico che egrave in continuo

movimento La legge vuol cogliere ed esprimere lrsquoopposizione come lati quieti e in essi la

determinatezza che egrave il rapporto reciproco Lrsquointerno cui appartiene lrsquouniversalitagrave apparente e

lrsquoesterno cui appartengono le parti della figura quiescente dovrebbero costituire i lati corrispondenti

della legge ma tenuti cosigrave reciprocamente separati perdono il loro significato organico e alla

rappresentazione della legge sta proprio a fondamento che i suoi due lati abbiano un indifferente

sussistere per seacute essentehellip Egrave contraddittorio la legge vuole che ciascuno di questi elementi sussista

per seacute mentre come abbiamo appena visto ciascun elemento preso per seacute fuori dal concreto

dallrsquointero non crsquoegrave Ma ogni lato dellrsquoorganico consiste anzi nellrsquoessere in lui stesso universalitagrave

semplice nella quale egrave risolta ogni determinatezza noncheacute nellrsquoessere il movimento di questa risoluzione

Ciascuno di questi elementi egrave in quanto egrave preso nel movimento A pag 233 Ma poicheacute appunto

lrsquooggetto unifica immediatamente lrsquounitagrave organica lrsquoinfinito togliere o lrsquoassoluta negazione dellrsquoessere

con il quieto esserehellip I due lati da una parte lrsquoelemento universale e dallrsquoaltra invece il

109

movimento Questi due lati vanno tenuti distinti nella scienza hellipe poicheacute i momenti sono

essenzialmente puro passare cosigrave non resulta nessuno di siffatti lati nellrsquoelemento dellrsquoessere quali per

la legge vengono richiesti La legge vuole che ciascuno di questi elementi sia per conto suo che

esista per seacute mentre ci sta che no non esiste per seacute A pag 241 (60) Se invece consideriamo

questrsquoaltro lato dellrsquoinorganico non come processo ma come quieto essere allora esso lato egrave la coesione

ordinaria egrave una proprietagrave sensibile semplice postasi da un lato di contro al momento dellrsquoesser-altro

che lasciato libero e scomposto in molte proprietagrave indifferenti rientra come il peso specifico in quelle

molte proprietagrave stessehellip Parla del peso specifico come uno degli elementi che dovrebbero essere

qualcosa di universale cioegrave dare lrsquoessenza della cosa cosa che non avviene ovviamente A pag

244 dice qualcosa che egrave un porsquo una summa di quanto detto prima Ma lrsquoorganico egrave una singolaritagrave

che egrave essa stessa pura negativitagrave e che perciograve in se stessa cancella la determinatezza fissa del numero la

quale conviene allrsquoessere indifferente Questo egrave importante Dice che lrsquoorganico egrave una singolaritagrave che

egrave pura negativitagrave Cosa vuol dire che egrave pura negativitagrave Vuol dire che egrave quella che egrave in quanto

negazione di ciograve che non egrave e quindi egrave in quanto pura negativitagrave E allora dice il numero che

funzione ha il numero che dovrebbe stabilire la proprietagrave particolare di qualche cosa Essendo

pura negativitagrave cancella la determinatezza fissa di qualche cosa nella negativitagrave non crsquoegrave piugrave

nessuna determinatezza fissa percheacute ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in relazione al

movimento dialettico Ma se ciascuna cosa egrave quella che egrave in relazione a un movimento dialettico

allora qualunque determinatezza fissa scompare quindi si perde anche lrsquoutilitagrave del numero A

pag 245 Il genere come organismo effettuale si fa semplicemente rappresentare da un sostituto

Sarebbe il numero in questo caso Ma il sostituto cioegrave il numero che sembra segnare il passaggio dal

genere alla figurazione individuale e offrire allrsquoosservazione entrambi i lati della necessitagrave intesa e

come determinatezza semplice e come figura sviluppata progredita fino alla varietagrave il numero designa

piuttosto lrsquoindifferenza e la libertagrave reciproca dellrsquouniversale e del singolo che dal genere viene

abbandonato a una differenza priva drsquoessenza qual egrave quella della grandezza ma che tuttavia essendo

qualcosa di vitale si dimostra altrettanto libero anche da questa differenza Qui ldquoliberordquo egrave da

intendersi nellrsquoaccezione per cui qualcosa non egrave vincolato a qualche altra cosa Quindi ci sta

dicendo che il numero designa lrsquoindifferenza dellrsquouniversale e del singolo mentre la legge voleva

invece bloccare questa relazione attraverso il numero ma questo numero egrave totalmente

indifferente a questa cosa non ha nulla a che fare con loro A pag 247 (65) Da ciograve consegue che

nellrsquoesserci il quale ha una figura allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in

generalehellip Lrsquoesserci nellrsquoaccezione heideggeriana del termine lrsquouomo cosigrave come accade

Allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in generale allrsquoosservazione si sviluppa

soltanto la ragione Egrave ciograve con cui ho esordito egrave la ragione che vede le cose (66) Oltre al fatto

dunque che nella natura organica la ragione osservativa giunge soltanto allrsquointuizione di lei stessahellip

La ragione osservativa cioegrave io voglio osservare e che cosa trovo Me che osservo Lrsquounica cosa

cui giunge non egrave altro che lrsquointuizione di me in quanto ragione che osserva hellipcome vita universale

in generale alla ragione medesima lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene

possibile soltanto secondo sistemi distinti in guisa del tutto universale la determinazione o essenza dei

quali non sta nellrsquoorganico come tale anzi nellrsquoindividuo universale e - subordinatamente a queste

differenze della terra - lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene possibile

soltanto secondo distribuzioni in serie che il genere tenta di fare Mentre dunque senza la vera

mediazione che egrave per seacute lrsquouniversalitagrave della vita organica nella sua effettualitagrave deve precipitare

immediatamente nellrsquoestremo della singolaritagrave la ragione osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto

lrsquoopinarehellip Se lo astraggo dallrsquointero dice precipita immediatamente nella singolaritagrave la ragione

osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto lrsquoopinare Questo percheacute come abbiamo visto

questo elemento astratto dallrsquointero non ha nessuna possibilitagrave di essere inserito in una legge

quindi posso soltanto opinare pensare che sia cosigrave hellipe se pur essa ragione possa avere lrsquoozioso

interesse di osservare questo opinare essa deve limitarsi alla descrizione e alla narrazione di opinioni

110

e di capricci della natura Quindi crsquoegrave il passaggio dallrsquoapparente scientificitagrave alla retorica

allrsquoopinare Tale libertagrave dellrsquoopinare che nulla ha di spiritualitagrave offriragrave invero embrioni svariatissimi

di leggi tracce di necessitagrave accenni a ordinamenti e a classificazioni rapporti buffi e appariscenti

Tuttavia nel rapporto dellrsquoorganico con le differenze dellrsquoinorganico differenze date come poste

nellrsquoessere elementi zone climi ecc lrsquoosservazione per quel che concerne la legge e la necessitagrave non

va oltre il grande influsso Non va oltre la chiacchiera Cosigrave dallrsquoaltro lato dove lrsquoindividualitagrave non

ha il significato della terrahellip La terra sarebbe lrsquouniversalitagrave hellipanzi dellrsquoUno immanente alla vita

organica hellip ndash dallrsquoaltro lato allrsquoosservazione non egrave possibile fare un passo oltre i garbati rilievi

glrsquointeressati rapporti le amabili offerte al concetto ma i garbati rilievi non sono per nulla sapere della

necessitagrave gli interessanti rapporti si arrestano allrsquointeresse mentre qui lrsquointeresse non egrave altro che

lrsquoopinione intorno alla ragione e lrsquoamabilitagrave con cui lrsquoindividuale accenna a un concetto egrave quella

amabilitagrave da bambini che quando in seacute e per seacute pretende di avere qualche valore egrave anche fanciullesca

Se quindi non vogliamo attenerci allrsquoopinare alla retorica non potremo fare altro che

considerare che tutto il mio osservare le cose non egrave nientrsquoaltro che la ragione che osserva Ma che

cosa osserva Osserva forse qualcosa che egrave fuori di seacute Se non puograve osservare nulla che sia fuori di

seacute allora la ragione osserva se stessa osservare Non puograve fare altro Osservandosi osservare non

fa che cogliere la sua essenza che egrave quella di essere ragione cioegrave movimento che va dallrsquoin seacute al

per seacute e ritorna allrsquoin seacute Fa questo e non puograve uscire da questo percheacute soltanto questo egrave lrsquointero

la veritagrave e cioegrave questo movimento dialettico in cui ciascun elemento egrave preso per cui ciograve che

osservo credendo di osservare la cosa non egrave altro che il mettere in atto la mia ragione che osserva

se stessa

18 settembre 2019

Siamo a pag 249 (69) Volgendosi ora in se medesimahellip Sta parlando dellrsquoautocoscienza hellipe

dirigendosi al concetto che egrave effettuale in quanto anche libero lrsquoosservazione trova anzi tutto le leggi del

pensare Questo egrave lrsquoobiettivo della scienza si accorge di pensare e vuole trovare le leggi di quel

pensiero Questa singolaritagrave che non egrave altro se non il pensare in lui stesso egrave lrsquoastratto movimento del

negativohellip Dicendo che egrave lrsquoastratto movimento del negativo Hegel ci dagrave a intendere che questa

singolaritagrave del pensare non egrave altro che unrsquoastrazione Qui ldquoastrattordquo potete intenderlo come lo

poneva Severino isolare un elemento dal racconto in cui egrave inserito e per cui esiste Per esempio

se io voglio trovare le leggi del pensiero mi trovo in una posizione particolare e cioegrave devo

considerare il pensiero come oggetto del pensiero Egrave come se in qualche modo dovessi astrarre il

pensiero e quindi questo astratto movimento del negativo non egrave altro che lrsquoastrazione di ciograve che

egrave negativo rispetto al mio pensiero cioegrave il pensiero del pensiero hellipmovimento riattratto interamente

nella semplicitagrave e le leggi sono al di fuori della realtagrave Si immagina che queste leggi siano al di fuori

della realtagrave Intanto la realtagrave per Hegel come sapete egrave il vero cioegrave il concreto lrsquointero Infatti

dice ldquoIl vero egrave lrsquointero e lrsquointero egrave verordquo La questione che interessa a Hegel in questo capitolo

sulla ragione osservativa egrave che cosa accade nellrsquoosservazione o meglio che cosa la rende possibile

Egrave chiaro che da tutto ciograve che ci ha detto fino adesso lrsquoosservazione comporta dei problemi Il

problema principalmente egrave che per osservare devo astrarre dal concreto quellrsquoelemento che

osservo Per osservare la lampada devo astrarla da quella proposizione che dice ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo devo considerare questa lampada per seacute Quindi che cosa accade per Hegel

Accade che in questa astrazione mi trovo a dovere stabilire delle leggi quindi un universale da

applicare poi al singolare allrsquoevento allrsquoimmanente a ciograve che accade Quindi da una parte una

legge un universale un estremo dallrsquoaltra parte lrsquoaltro estremo e cioegrave lrsquoimmanente ciograve che

accade Voglio che ciograve che accade rientri dentro una legge La domanda che si pone Hegel egrave se

questo sia possibile la risposta che dagrave egrave no Non egrave possibile nel senso che hegelianamente questi

due estremi questi due lati il singolare e lrsquouniversale devono rimanere separati percheacute la legge

111

egrave universale non puograve ovviamente essere il singolare si tengono separati proprio per questo

Adesso trascendo un porsquo Hegel ma il problema egrave che per trovare una legge devo mantenere

separati lrsquouniversale dal singolare nel tentativo di trovare una legge universale che renda conto

del movimento del singolare Ma sempre hegelianamente il movimento che Hegel chiama

dialettica e che consente lrsquoesistenza sia del singolare sia dellrsquouniversale egrave propriamente ciograve che

impedisce di mantenere separati i due elementi Questi due elementi questi due estremi sono in

una relazione tale per cui non puograve darsi lrsquouno senza lrsquoaltro Ma qui vedete subito che ciograve che dice

Hegel contrasta immediatamente con tutti i principi dellrsquoosservazione percheacute se non puograve darsi

lrsquouno senza lrsquoaltro non posso astrarre lrsquouno dallrsquoaltro non posso tenerli separati percheacute cosigrave

facendo nego il movimento dialettico cioegrave nego la possibilitagrave che un elemento possa essere se

stesso Cercando una legge che vincoli il singolare allrsquouniversale devo trovare un qualche cosa che

si applichi universalmente al singolare ma se si applica universalmente al singolare per Hegel

nel momento in cui io pongo il singolare pongo anche immediatamente il suo opposto che in

questo caso sarebbe lrsquouniversale Quindi percheacute ciograve che accade sia effettivamente qualcosa che

accade egrave necessario che il per seacute il significato di questa cosa ritorni sullrsquoaccadere modificandolo e

dando a questo accadere un significato Ma se tengo separate le due cose e sono costretto a farlo

se voglio porre una legge universale cheacute non posso sovrapporla allrsquoevento non possono essere la

stessa cosa non puograve lrsquouno ricadere sullrsquoaltro la legge universale deve rimanere separata

dallrsquoevento Egrave questo il problema dellrsquoosservazione che tenta proprio questo e cioegrave di mantenere

separate le due cose ma poi una volta tenute separate si trova nella condizione di non potere

attribuire una relazione necessaria tra le due e non crsquoegrave una relazione necessaria percheacute le ha tenute

separate A pag 256 (78) Viene allora a cadere quellrsquoessere che sarebbe in seacute e per seacute e che dovrebbe

costituire lrsquoun lato di una legge e precisamente il lato universale Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve che egrave il suo

mondo in quanto mondo suohellip Qui sta ponendo la differenza tra individualitagrave e universalitagrave hellipegrave

essa stessa il circolo del proprio operare circolo in cui essa si egrave rappresentata come effettualitagrave e

senzrsquoaltro egrave soltanto unitagrave dellrsquoessere in quanto giagrave dato e dellrsquoessere in quanto costruito unitagrave i cui

lati non cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltrohellip In questa unitagrave tra le due cose poste hegelianamente

chiaramente i due lati non cadono uno fuori dellrsquoaltro in quanto partecipano entrambi del

movimento dialettico hellipil che invece avveniva nella rappresentazione della legge psicologica - come

mondo dato in seacute e come individualitagrave essente per seacute ossia considerando questi lati ciascun per seacute

non sussiste necessitagrave neacute legge alcuna del loro rapporto reciproco Se li considero separati e devo farlo

non crsquoegrave nessuna necessitagrave del loro rapporto reciproco Pag 264 (89) Hegel considera tre aspetti

riguardo allrsquoosservazione le leggi psicologiche la fisiognomica e la frenologia Non le

considereremo separatamente in quanto la questione che si pone egrave la stessa Lrsquoindividualitagravehellip

Considera sempre lrsquoindividualitagrave contrapposta allrsquouniversalitagrave hellipLrsquoindividualitagrave abbandona

quellrsquoesser-riflesso in seacute che egrave espresso nei trattihellip Questa egrave la fisiognomica i tratti del viso ecc hellipe

pone la propria essenza nellrsquoopera Qui inserisce un elemento importante lrsquoopera il fare

Lrsquoindividualitagrave contraddice allora a quella relazione che viene stabilita dallrsquoistinto della religione

allorcheacute esso si mette a osservare lrsquoindividualitagrave autocosciente per ricercare ciograve che debba essere lrsquointerno

o lrsquoesterno di lei Sappiamo che pone lrsquointerno come lrsquoessenziale e lrsquoesterno come inessenziale pur

essendo ciograve che si mostra Questo punto di vista ci conduce al pensiero tipico che sta a base della

scienza fisiognomica - se pur di scienza si possa parlare Lrsquoopposizione alla quale questo osservare egrave

riuscito e secondo la forma lrsquoopposizione di pratica e di teoretica poste tuttavia entrambe entro la

pratica stessa - egrave lrsquoopposizione dellrsquoindividualitagrave attuantesi nellrsquoazionehellip Ciascuno agisce fa delle

cose e in questo crsquoegrave lrsquoindividualitagrave riguarda lrsquoindividuo non crsquoegrave una legge universale hellipe

dellrsquoindividualitagrave stessa a quel modo chrsquoessa svincolatasi in pari tempo dallrsquoazione si riflette in se

stessa in guisa che lrsquoazione le divenga oggetto Qui incomincia a porre una questione importante che

poi svilupperagrave ulteriormente nel corso di tutta la Fenomenologia lrsquoopera il fare Tutta la filosofia

di Hegel egrave una filosofia pragmatica non crsquoegrave nulla di intellettualistico nel pensiero di Hegel ma egrave

112

tutto volto a considerare il fare lrsquoagire percheacute egrave questo che conta Come dire che il vero che attiene

a una persona a una individualitagrave egrave nel suo fare nel suo operare A questo osservare lrsquooperazione

stessa e lrsquoopera - sia del linguaggio sia di unrsquoeffettualitagrave maggiormente consolidata - hanno il valore

dellrsquoesterno inessenzialehellip Questo osservare cerca tratti che permangono e quindi non puograve

propriamente fissarsi sullrsquoopera Lrsquoopera egrave qualcosa che si effettua qui e adesso mentre

lrsquoosservazione cerca ciograve che permane per poterne stabilire delle leggi universali hellipmentre lrsquoesser-

entro-seacute dellrsquoindividualitagrave ha quello dellrsquointerno essenziale Crsquoegrave sempre questo aspetto

nellrsquoosservazione lrsquointerno e lrsquoesterno dove lrsquoesterno dovrebbe rendere sempre conto dellrsquointerno

Tra i due lati che la coscienza pratica ha in lei (lrsquointenzione e lrsquooperazione lrsquoopinione circa la propria

azione e lrsquoazione stessa)hellip Crsquoegrave una differenza tra ciograve che penso di ciograve che faccio e ciograve che faccio

Questo anche Freud molti anni dopo lo aveva colto io dico di non volere fare una certa cosa ma

poi la faccio Ciograve che conta per Hegel cosigrave come anche per Freud non egrave tanto quello che dico ma

ciograve che faccio Se io dico di non volere fare una certa cosa e poi continuo a farla ininterrottamente

egrave questo mio fare che importa Non egrave lontano da ciograve che diceva Freud rispetto al diniego quando

diceva ldquoho sognato una donna ma non era mia madrerdquo Importa certo il fatto che lo neghi ma

ciograve che conta egrave la presenza della madre nel suo discorso Ciograve che dunque lrsquoosservazione ha a suoi

oggetti egrave unrsquoesistenza opinata ed ivi lrsquoosservazione trasceglie delle leggi Ciograve che lrsquoosservazione pone

come prioritario egrave qualcosa che ha unrsquoesistenza opinata cioegrave io penso che sia cosigrave ma siccome ho

scartato lrsquoopera il fare non mi resta che ciograve che penso del fare assumo quello che penso del fare

come la parte prioritaria cancellando quindi lrsquoopera A pag 268 Lrsquooperazione egrave questo e la

creatura umana individuale egrave ciograve che egrave lrsquooperazione nella semplicitagrave di tale essere lrsquouomo per altri

uomini egrave unrsquoessenza universale nellrsquoelemento dellrsquoessere e cessa di essere essenza puramente opinata

Diventa quello che egrave in base al fatto che fa certe cose quindi gli altri vedono che fa certe cose

indipendentemente da quello che dice Nellrsquooperazione lrsquouomo non egrave posto come spirito ma daccheacute

si tratta del suo essere come essere e daccheacute da una parte un essere duplicato - quello della figura e

quello dellrsquooperazione ciascuno dei quali deve essere lrsquoeffettualitagrave umana - si contrappone ecco che

come genuino essere dellrsquouomo devesi affermare solo lrsquooperazione - non la figura la quale dovrebbe

esprimere ciograve chrsquoegli opina rispetto alle proprie operazioni o ciograve che si opinerebbe chrsquoegli abbia la sola

possibilitagrave di fare Hegel sta dicendo che quello che importa egrave quello che la persona fa egrave il suo

agire Questo pone lrsquoaccento per Hegel sulla questione del fare dellrsquooperazione Lrsquooperazione egrave sigrave

qui posta come un operare in termini generali perograve ci sta anche dicendo tra le righe che questo

operare non egrave altro che lrsquooperare del linguaggio facendosi dicendosi Ciograve che importa egrave ciograve che il

linguaggio fa egrave con questo che ci si confronta continuamente Che cosa fa il linguaggio Lavora

il famoso passaggio dal significante al significato dove il significato egrave il lavoro che consente al

significante di essere quello che egrave Quindi questa opera questo lavoro ndash che poi Marx riprenderagrave

in tuttrsquoaltro modo naturalmente ndash egrave fondamentale per Hegel egrave il perno di tutta la sua filosofia

di tutto il suo pensiero dove si tratta di intendere per quanto ci riguarda come questo operare

non sia altro che lrsquooperare del linguaggio il lavoro del linguaggio Parlando di lavoro del

linguaggio parliamo del suo funzionamento ovviamente lrsquoopera del linguaggio egrave il suo

funzionamento egrave il modo in cui sta funzionando qui e adesso A pag 269 Lo smembramento di

questo essere in intenzioni e simili finezze per cui lrsquouomo effettuale ossia la sua operazione si dovrebbe

spiegare ritornando allrsquoopinato essere quali si siano le intenzioni chrsquoegli potragrave fabbricarsi a proposito

della sua effettualitagrave deve venir lasciato allrsquooziositagrave dellrsquoopinare oziositagrave la quale quando mettendo

in pratica la propria inerte saggezza neghi il carattere della razionalitagrave a chi agisce e lo maltratti

affannandosi a spiegare come llsquoessere di lui sia on lrsquooperazione ma la figura e i tratti merita di provare

lrsquoefficacia della replica giagrave rammentata che le dimostreragrave come qualmente la figura lungi dallrsquoessere

un in-seacute sia invece un oggetto da toccar con mano Sta dicendo che egrave inutile cercare nella intenzione

un qualche cosa che non ha a che fare con ciograve che una persona fa come dire ldquosigrave ha fatto questo

ma voleva fare unrsquoaltra cosardquo Anche Freud se ci pensate tiene propriamente conto di questo

113

Prendete lrsquoatto mancato non volevo fare questo ma lrsquoho fatto Hegel sta dicendo che egrave questo

che importa ciograve che io faccio Ciograve che io faccio egrave ciograve che io sono propriamente potremmo dire che

io sono ciograve che faccio Ma il fare precipuo egrave il dire quindi io sono ciograve che dico quindi ciograve che

penso sono questa effettualitagrave continua del mio dire questo effettuarsi ininterrotto della parola

Questa egrave la questione principale per Hegel su cui baseragrave anche tutta la sua etica e anche lrsquoestetica

Questa opera che egrave lrsquooperare del linguaggio egrave propriamente ciograve che a noi interessa di piugrave

Lrsquooperare del linguaggio vale a dire ponendo un elemento si pone anche il suo opposto cioegrave il

suo significato percheacute il significato nonostante sia ciograve che rende il significante quello che egrave

comunque si oppone al significante quindi il significante trae la propria essenza da ciograve che

propriamente il significante non egrave Il che rende conto bene del funzionamento del linguaggio

ciascuna cosa egrave quella che egrave in virtugrave del fatto che non egrave quella che egrave Questa opposizione se ci

pensate bene non egrave poi cosigrave lontana da ciograve che diceva Eraclito rispetto al πόλεμος (polemograves)

tradotto generalmente con guerra ma egrave lrsquoopposizione la contrapposizione lrsquoantitesi Eraclito

diceva che il πόλεμος egrave il padre di tutte le cose cioegrave questa contrapposizione tra ciograve che egrave e ciograve che

fa vale a dire ciograve che quella cosa non egrave egrave questa cosa che non egrave che fa della prima cosa quella che

egrave Questo egrave il πόλεμος lrsquoopposizione che poi non egrave altro che la distanza che il linguaggio instaura

Andiamo a pag 287 La questione egrave sempre la stessa e cioegrave il fatto che lrsquoosservazione tenta di

stabilire delle leggi universali tra due cose che per poterle considerare deve tenere separate ma

tenendole separate non puograve trovare nessuna legge che le metta in relazione percheacute ciograve che evita egrave

proprio la relazione ciograve che invece Hegel ha instaurato la relazione tra i due elementi egrave ciograve che fa

lrsquointero egrave ciograve che fa lrsquounitagrave ciograve in cui consiste il concreto e potremmo dire che il concreto egrave lrsquoopera

egrave il fare Quando io dico ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questo mio dire egrave lrsquointero nel senso

che metto in atto questo racconto questa cosa che funziona come unrsquounitagrave appunto come un

intero che poi io lo smembro nei vari elementi che lo compongono gli astratti

Intervento Non egrave possibile allora stabilire la legge universale di un fenomeno

Per Hegel propriamente no Per Hegel questa legge universale rimane sempre e comunque

qualcosa che egrave riferito a un elemento che sigrave puograve accadere certo ma potrebbe anche non accadere

ciograve che la legge universale stabilisce Questo lo aveva giagrave discusso precedentemente ogni legge

universale egrave posta per induzione tutte le mattine sorge il sole ma questo non offre certezza

domattina sorgeragrave il sole Sigrave lo speriamo tutti ma non possiamo stabilirlo come una certezza

Quindi la legge universale ha sempre questo limite egrave induttiva muove da elementi singoli dalla

singolaritagrave per imporre una universalitagrave Ma questa universalitagrave ndash egrave questo il discorso che fa

Hegel ndash non toglie mai la singolaritagrave non riesce a toglierla come invece accade nella dialettica

non riuscendo a toglierla rimane la singolaritagrave a fianco della universalitagrave cioegrave lrsquouniversalitagrave egrave

sempre debitrice della singolaritagrave quindi egrave una universalitagrave sui generis che non offre la certezza

assoluta

Intervento Mi pare da avere inteso che la scienza debba isolare lrsquooggetto dal mondo che lo fa esistere

Hegel dice che lrsquooggetto non egrave conoscibile se isolato separato dal mondo cioegrave dalla relazione che fa essere

quellrsquooggetto quello che egrave

Certo Quello che appare il fenomeno Egrave esattamente quello che diceva Severino il fatto che

ciascun elemento egrave quello che egrave in una relazione Per es ldquola lampada che egrave sul tavolordquo ldquola lampada

che egrave sul tavolordquo egrave ldquola lampada che egrave sul tavolordquo percheacute non egrave la lampada ma egrave ldquola lampada che egrave

sul tavolordquo cioegrave egrave inserita allrsquointerno di questa proposizione Allrsquointerno di questa proposizione

questa lampada egrave una certa cosa se io la astraggo come fa la scienzahellip

Intervento Se io la astraggo io non posso comunque considerarla percheacute va bene che non egrave ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo ma egrave comunque una lampada che egrave inserita in un altro intero

Esattamente Diciamola cosigrave egrave inserita in un altro racconto

Intervento Si potrebbe dire che lrsquoastrazione pura non esistehellip

114

Egrave quello che ci dice qui Hegel rispetto allrsquoosservazione Lrsquoosservazione vorrebbe lrsquoastrazione pura

io osservo quella cosa per quello che egrave quella cosa indipendentemente da tutto ciogravehellip La stessa

cosa fra cinque minuti non egrave piugrave la stessa cosa percheacute il mondo che la fa esistere nel frattempo egrave

cambiato io mi sono spostato da qui e mi sono messo qua il mondo egrave cambiato A pag 287 (11)

Da tal mutevole linguaggio ritornata alfine al saldo essere lrsquoosservazione secondo il proprio concetto

proclama che non come organo non come linguaggio e segno ma come morta cosa lrsquoesterioritagrave costituisce

lrsquoeffettualitagrave esterna e immediata dello spirito La cosa non egrave piugrave viva nel senso che non egrave piugrave inserita

allrsquointerno del racconto in cui questa cosa esiste che la fa vivere percheacute relazionata con infinite

altre cose Per osservare egrave come se si dovesse uccidere la cosa toglierle la vita Il che naturalmente

comporta nellrsquoosservazione la necessitagrave di sbarazzarsi di tutto ciograve che fa vivere una cosa ma la

cosa egrave viva nel senso in cui questa cosa partecipa di tutte le cose che la circondano e che la fanno

essere quella che egrave Egrave viva nel senso che muta continuamente come dicevo prima basta un

movimento e il mondo cambia

Intervento Lo aveva giagrave detto Hegel se stabilisco una cosa la faccio morire non si muove piugrave

No non ha piugrave relazione con niente Il che egrave vero percheacute se io isolo un elemento linguistico per

osservarlo - che egrave quello che poi fa la linguistica ndash questo elemento egrave morto non crsquoegrave piugrave Egrave quello

che trova Trubeckoj quando considera il fonema dice che ldquoprdquo esiste nella sua esecuzione cioegrave in

quanto viva ma ldquoprdquo in quanto tale non crsquoegrave non esiste non crsquoegrave da nessuna parte ldquoprdquo Dalla prima

osservazione della natura inorganica fu superata la posizione secondo la quale il concetto dovrebbe esser

dato come cosa ora invece lrsquoultimo modo dellrsquoosservazione ripristina quella posizione in quanto essa

riduce a cosa lrsquoeffettualitagrave stessa dello spiritohellip Lrsquoeffettualitagrave stessa dello spirito egrave quella che prima

vi indicavo come la vita della cosa che egrave viva in quanto inserita in un racconto in quanto

mutevole continuamente hellipo per esprimerci inversamente in quanto essa dagrave al morto esserci il

significato dello spirito Cosigrave lrsquoosservazione egrave giunta ad enunciare ciograve chrsquoera il nostro concetto di lei

che cioegrave la certezza della ragione cerca se stessa come effettualitagrave oggettiva Ciograve che la ragione

lrsquoosservazione cerca lo trova in se stessa cioegrave nella ragione che osserva ligrave trovo ciograve che cerco Io

voglio sapere tutto di questo aggeggio quindi lo osservo ma che cosa osservo In questo mio

osservare crsquoegrave il mio mondo come direbbe Heidegger Quindi in questa cosa che osservo se crsquoegrave il

mio mondo io mi trovo a osservare il mio mondo Osservando il mio mondo non faccio altro che

osservare me Siamo a pag 288 Qui riprende la questione dellrsquoautocoscienza infelice del discorso

religioso Lrsquoautocoscienza infelice alienava la sua indipendenza e lottava fino a tradurre il suo esser-

per-seacute in cosa Cosigrave essa da autocoscienza ritornava a coscienzahellip Rinunciava cioegrave

allrsquoautocoscienza alla consapevolezza di seacute offrendosi totalmente a Dio e quindi ritorna a

coscienza a qualcosa cioegrave che non ha coscienza di seacute hellipma ciograve che egrave cosa egrave lrsquoautocoscienza - essa

egrave dunque lrsquounitagrave dellrsquoIo e dellrsquoessere la categoria Essendo lrsquooggetto determinato cosigrave per la coscienza

questa ha razionalitagrave Se lrsquooggetto egrave determinato per la coscienza vuole dire che egrave razionale senza

la razionalitagrave la coscienza non determina niente La coscienza non meno dellrsquoautocoscienza egrave in seacute

propriamente ragionehellip Qui torniamo alla vecchia questione e cioegrave che sia la coscienza che

lrsquoautocoscienza sono in quanto giagrave inserite nella ragione la ragione non egrave lrsquoultimo elemento di un

percorso che porta dalla scemenza fino alla ragione no la ragione egrave giagrave da prima egrave la condizione

percheacute possa innescarsi tutto il processo Se volete dirla con Heidegger ciascuno nasce giagrave nel

linguaggio Percheacute qualunque cosa possa accadere io devo giagrave essere nel linguaggio o per dirla

con Hegel devo giagrave essere nella ragione sennograve non crsquoegrave coscienza neacute autocoscienza non crsquoegrave niente

hellipma soltanto di quella coscienza cui lrsquooggetto si egrave venuto determinando come categoria puograve dirsi che

sia fornita di ragionehellip Se egrave determinato allora egrave ragione ma se non egrave determinato non egrave niente

hellipciograve non pertanto resta ancora ben distinto il sapere che cosa sia ragione Occorre riflettere bene su

che cosa sia ragione La categoria che egrave lrsquounitagrave immediata dellrsquoessere e del Suohellip Qualcosa egrave ed egrave

quello che egrave per seacute hellipdeve percorrere entrambe queste forme e la coscienza osservativa egrave appunto ciograve

cui la categoria stessa si presenta nella forma dellrsquoessere Nel suo resultato questa coscienza esprime

115

come proposizione ciograve di cui essa egrave lrsquoinconsapevole certezza esprime quella proposizione che egrave insita nel

concetto della ragione La coscienza come dice lui esprime come proposizione ciograve di cui essa egrave

lrsquoinconsapevole certezza Qualunque cosa esprima una proposizione egrave ciograve che egrave giagrave certezza per la

coscienza nel senso che lrsquounica certezza che ha egrave quella di essere pensante di essere coscienza

Naturalmente sa di essere coscienza e questo la porta allrsquoautocoscienza ma tutti questi momenti

sono momenti di un intero non crsquoegrave prima uno e lrsquoaltro dopo Egrave chiaro che Hegel ha fatto un

percorso dove prima parla di una cosa e poi di unrsquoaltra percheacute non si puograve parlare di tutti

simultaneamente perograve ha mostrato come tutti questi elementi intervengano simultaneamente e

cioegrave che lrsquoultimo elemento lrsquoarrivo egrave il primo egrave la condizione percheacute tutto il percorso possa

avviarsi Tale proposizione egrave il giudizio infinito secondo il quale il Seacute egrave una cosa giudizio che toglie

se medesimo Questa proposizione dice egrave il giudizio infinito percheacute egrave continuamente mediato da

qualche cosa Non egrave immediato non ha immediatamente accesso alla cosa ma egrave mediato per

esempio dal linguaggio egrave mediato da una serie di altre proposizioni infatti egrave un giudizio infinito

percheacute non si ferma mai Questo giudizio infinito egrave un giudizio che toglie se medesimo per potere

giudicare qualche cosa questo giudizio deve togliersi a un certo punto sennograve non si ferma mai

quindi deve dire a un certo punto che egrave cosigrave sennograve si va avanti allrsquoinfinito Il momento di quel

giudizio infinito egrave il passaggio della immediatezza nella mediazione o negativitagrave Questo giudizio

infinito non egrave altro che il passaggio dellrsquoimmediatezza della sensibilitagrave - che coglie qualche cosa

ma che ancora non sa che sta cogliendo qualche cosa pur cogliendo qualche cosa - nella

mediazione o negativitagrave La negativitagrave non egrave altro che la mediazione stessa vale a dire il tenere

conto che una cosa egrave quella che egrave in virtugrave di altro mentre la immediatezza immagina che qualche

cosa sia quello che egrave in virtugrave di se stessa Lrsquooggetto dato egrave perciograve determinato come oggetto negativo

ma di contro ad esso la coscienza egrave determinata come autocoscienza Una volta che io pongo lrsquooggetto

pongo anche qualche cosa che si oppone allrsquooggetto ma a questo punto la coscienza si determina

come autocoscienza cioegrave sa che crsquoegrave del negativo nellrsquooggetto che va tolto ma facendo tutte queste

operazioni si rende conto di ciograve che egrave cioegrave autocoscienza sapere di seacute il famoso ldquoIo sono Iordquo

Ovverosia la categoria che nellrsquoosservare ha percorso la forma dellrsquoessere egrave posta ora nella forma

dellrsquoesser-per-seacutehellip Passa dallrsquoessere puro semplice allrsquoessere-per-seacute cioegrave dal significante al

significato hellipnon piugrave la coscienza si vuole immediatamente trovare anzi vuol produrre se stessa

mediante la sua attivitagrave Essa egrave a se stessa il fine del suo operare cosigrave come nellrsquoosservare era tutta

dedita soltanto alle cose Ciograve che ldquoalla finerdquo la coscienza trovahellip non egrave tanto se stessa che vuole

trovare per potersi definire per potersi osservare ma ciograve che trova egrave se stessa che sta facendo

tutte queste cose cioegrave trova se stessa in quanto fine del suo operare Tutte queste operazioni non

sono nientrsquoaltro che un operare continuo del linguaggio E allora potremmo dire che il

linguaggio se volessimo osservarlo con estrema attenzione come abbiamo fatto in questi anni

alla fine troveremmo come abbiamo trovato che ciograve che fa il linguaggio egrave produrre se stesso

allrsquoinfinito cioegrave linguaggio che si producendosi ininterrottamente Egrave questo che troviamo cosigrave

come ci dice Hegel la coscienza che si ritrova come autocoscienza a questo punto lrsquooggetto che

vuole indagare e cioegrave se stessa e la porta a prendere atto del fatto che in questa operazione non

fa altro che produrre se stessa Quindi potete vedere la stretta connessione fra ciograve che dice Hegel

e il funzionamento del linguaggio In effetti egrave come se avesse riassunto in un certo qual modo

anche se non era sua intenzione farlo il percorso che abbiamo fatto in questi anni quando

abbiamo incominciato a cogliere il linguaggio e il suo funzionamento cogliendo anche aspetti della

logica In tutto questo operare alla fine ciograve che si incontra egrave lrsquooperare stesso e cioegrave lrsquoautoprodursi

continuo del linguaggio il cui unico fine come sappiamo egrave produrre se stesso nientrsquoaltro che

questo Siamo arrivati al punto B Lrsquoattuazione dellrsquoautocoscienza razionale mediante se stessa

Potremmo dire lrsquoattuazione del linguaggio mediante se stesso

25 settembre 2019

116

A pag 292 Lrsquoautocoscienza ha trovato la cosa come seacute e seacute come cosa vale a dire egrave per lrsquoautocoscienza

chrsquoessa in seacute egrave lrsquoeffettualitagrave oggettiva Lrsquoautocoscienza non egrave piugrave la certezza immediata di essere ogni

realtagrave ma egrave una certezza tale per la quale lrsquoimmediato in genere ha la forma di un toltohellip Quindi egrave

universale hellipdi modo che la sua oggettivitagrave vale ancora soltanto come una superficie di cui interno ed

essenza egrave lrsquoautocoscienza medesima Lrsquooggetto al quale lrsquoautocoscienza si rapporta positivamente egrave

perciograve unrsquoautocoscienza essa egrave nella forma della cosalitagrave vale a dire egrave indipendente ma

lrsquoautocoscienza ha la certezza che questo oggetto indipendente non egrave per lei nulla di estraneo essa quindi

sa di essere da lui riconosciuta in seacute essa egrave lo spirito che nella duplicazione della sua autocoscienza e

nellrsquoindipendenza di entrambe le autocoscienze ha la certezza di avere la sua unitagrave con se stesso Tale

certezza le si deve ora elevare a veritagrave ciograve che per lrsquoautocoscienza ha il valore di un in-seacute e che egrave nella

sua interiore certezza deve entrare nella sua coscienza e divenire per lei Quello che Hegel sta dicendo

egrave notevole Sta dicendo che lrsquoautocoscienza non egrave soltanto la consapevolezza di seacute in quanto tale

anche certo ma anche la consapevolezza che tutto ciograve che incontra egrave sempre lei stessa Ora se

noi riflettiamo sulla questione in termini piugrave radicali qualunque cosa accada non egrave solo nel

linguaggio ma ldquoperrdquo il linguaggio Detta in un altro modo ciograve che si incontra egrave sempre ed

esclusivamente linguaggio il suo funzionamento la sua struttura Io incontro per esempio una

cosa un pensiero una persona Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che io in realtagrave egrave che non incontro

una cosa un pensiero una persona incontro sempre e soltanto linguaggio incontro sempre e

soltanto il suo funzionamento Egrave questo che sta dicendo rispetto allrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza

trova se stessa sempre ovunque si rivolga trova se stessa Egrave come dire che ovunque mi rivolgo

trovo sempre e soltanto linguaggio parlo con una persona guardo una cosa rifletto su una

considerazione tutte queste operazioni non sono altro che un modo per incontrare il linguaggio

nel suo funzionamento e la cosa importante che ci sta dicendo egrave che non crsquoegrave altro Dicendo che

lrsquoautocoscienza egrave per se stessa ha giagrave detto tutto Lrsquoautocoscienza non egrave che egrave per lrsquooggetto no

lrsquooggetto egrave qualche cosa che lrsquoautocoscienza incontra ma incontrandolo incontra sempre e

soltanto se stessa percheacute questo oggetto e lo diceva giagrave nelle prime pagine egrave sempre e comunque

per la coscienza Quindi il passo che fa qui Hegel egrave importante egrave chiaro che lui non lo porta alle

estreme conseguenze ma possiamo farlo noi intendendo come stavo dicendo che ogni cosa che io

faccio o che penso mi conduce sempre e soltanto a vedere ldquolinguaggiordquo nel modo in cui sta

funzionando non incontro altro non posso incontrare altro che questo Capite che egrave una

considerazione notevole Certo egrave un altro modo per dire che non crsquoegrave uscita dal linguaggio un

modo molto forte Guardando questo aggeggio io non faccio niente altro che esperire il

funzionamento del linguaggio Prosegue a pag 293 Da prima questa ragione attiva egrave consapevole di

se stessa soltanto come un individuo e come individuo deve promuovere e produrre la propria

effettualitagrave nellrsquoAltro ma poi elevandosi la sua coscienza allrsquouniversalitagrave questrsquoindividuo diviene

ragione universale ed egrave consapevole di seacute come ragione come di un qualcosa che egrave giagrave riconosciuto in

seacute e per seacute e che nella pura coscienza unifica ogni autocoscienza esso egrave lrsquoessenza spirituale pura che

pervenendo in pari tempo alla coscienza egrave la sostanza reale a cui come al loro fondamento ritornano

le forme precedentihellip Parla di sostanza reale lrsquounica sostanza reale egrave il linguaggio In effetti egrave

lrsquounica cosa come dicevamo prima con cui ho a che fare solo con questo Hegel ci arriva

muovendo dalla sua considerazione intorno alla coscienza a come si avvia la coscienza come

ciascuna cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per la coscienza cioegrave si accorge che la cosa non egrave per seacute

non ha in seacute la propria causa e la propria origine non egrave un oggetto metafisico tradizionalmente

inteso ma egrave per la coscienza cioegrave esiste in quanto crsquoegrave una coscienza che lo fa esistere Quindi se

questo oggetto egrave nel e ldquoperrdquo il linguaggio egrave ovvio che qualunque oggetto io veda egrave giagrave un elemento

linguistico e quindi ciograve che per la coscienza egrave oggetto egrave sempre un qualcosa che come per Hegel

egrave sempre coscienzahellip potremmo dire sempre linguaggio Questo egrave come dice Hegel lrsquoattuazione

della coscienza razionale cioegrave si attua in questo nel prendere atto che lrsquoautocoscienza egrave il

117

trovarsi sempre e comunque ad avere a che fare con lrsquoautocoscienza Viceversa la coscienza singolo

egrave solo questo Uno nellrsquoelemento dellrsquoessere poicheacute essa nella sua singolaritagrave si egrave consapevole della

coscienza universale come del suo proprio essere mentre il suo operare e il suo esserci sono lrsquouniversale

ethos In effetto il concetto dellrsquoattuazione della ragione autocosciente ha la sua perfetta realtagrave nella vita

di un popolo giaccheacute lrsquoattuazione della ragione consiste nellrsquointuire nellrsquoindipendenza dellrsquoaltro la

completa unitagrave con lui o nellrsquoavere a oggetto come mio esser-per-me questa libera cosalitagrave di un altro

da me trovata che egrave il negativo di me stesso La ragione egrave presente come la fluida sostanza universale

come lrsquointrasmutabile semplice cosalitagrave la quale si rifrange in tante essenze perfettamente

indipendenti a quel modo che la luce si rifrange in quegli innumerevoli punti per seacute lucenti che sono le

stelle nel loro assoluto esser-per-seacute quelle essenze non solo sono in seacute risolte nellrsquoindipendente sostanza

semplice ma lo sono anche per se stesse esse sono consapevoli di essere queste singole essenze

indipendenti per ciograve che sacrificano la loro singolaritagrave e per ciograve che quella universale sostanza egrave

lrsquoanima loro e la loro essenza - cosigrave come questo universale egrave alla sua volta lrsquooperare di esse come singole

o egrave lrsquoopera da loro prodotta Qui crsquoegrave un passaggio i dove considera che lrsquoautocoscienza posta come

singolo certo vuole universalizzarsi in quanto come singolo ha il suo opposto che deve integrare

ma questo opposto a questo punto egrave unrsquoaltra autocoscienza E allora dapprima questo altro egrave ciograve

che si oppone a me e quindi devo in qualche modo integrarlo solo che lrsquoaltro ha una sua

autocoscienza e non vuole essere integrato Ecco che allora per Hegel si fonda lo Stato Non egrave

casuale che alcuni abbiano considerato che Hegel abbia posto le basi per la nazione tedesca e poi

in seguito per il nazionalismo tedesco percheacute lui ha visto nello Stato questo processo di sintesi

dove ciascuno opera insieme con gli altri al fine di una unitagrave che sarebbe la sintesi Vale a dire

ci sono io che sono la tesi poi ci sono gli altri che sono lrsquoantitesi e poi crsquoegrave o Stato nel senso di un

lavorare di tutti e di ciascuno di tutti per questa unitagrave per una sintesi che comporterebbe come

poi vedremo il Sapere Assoluto A pag 295 Ma nella sostanza universale lrsquoindividuo non ha

soltanto questa forma del sussistere del suo operare in genere sigrave anche ha in essa il proprio contenuto

ciograve che lrsquoindividuo opera egrave lrsquouniversal genio e costume di tutti Questo contenuto in quanto si egrave

completamente singolarizzato egrave nella sua singolaritagrave incluso nellrsquooperare di tutti Il lavoro

dellrsquoindividuo per i suoi bisogni egrave un soddisfacimento tanto dei bisogni degli altri quanto dei suoi

propri e il soddisfacimento dei bisogni propri egli raggiunge soltanto mediante il lavoro degli altri

Come lrsquouomo singolo nel suo lavoro singolo compie giagrave inconsapevolmente un lavoro universale cosigrave

per converso compie il lavoro universale come suo oggetto di cui egli egrave consapevole lrsquointiero diviene

opera sua come intiero per il quale il singolo si sacrifica e proprio cosigrave ne riottiene se stesso Qui non

crsquoegrave niente che non sia reciproco niente in cui lrsquoindipendenza individuale nel dissolvimento del suo

esser-per-seacute nella negazione di se stessa non si conferisca il proprio significato positivo che egrave di essere

per seacute Questa unitagrave dellrsquoessere per altro o del farsi cosa e dellrsquoesser-per-seacute questa universale sostanza

parla il suo linguaggio universale nei costumi e nelle leggi di un popolohellip Qui crsquoegrave tutto il pensiero di

Hegel o almeno buona parte rispetto alla politica e cioegrave ci sta dicendo che lo Stato non egrave altro

che lrsquointegrazione della tesi e dellrsquoantitesi vale a dire il risultato dellrsquoopera di tutti e di ciascuno

al fine giungere alla felicitagrave che egrave poi sempre questo lrsquoobiettivo Ma noi possiamo intendere

qualcosa di piugrave oltre a questo Hegel certo parla in termini politici ma possiamo porre la cosa

anche in termini strutturali e cioegrave intendendo che questi ldquotuttirdquo questi ldquoaltrirdquo per porla come

Heidegger sono il mondo di cui io sono fatto La nozione di mondo in Heidegger e cioegrave la totalitagrave

degli enti egrave ciograve con cui ciascuno si confronta continuamente ed egrave vero anche in Heidegger che io

sono il risultato il prodotto di tutta una serie di cose che ho fatte ma anche di cose che altri hanno

fatte Come dicevamo tempo fa non ho inventata io la lingua in cui mi trovo lrsquoho trovata questa

lingua egrave il risultato del lavoro di migliaia e migliaia di anni e di milioni di persone che hanno

contribuito al farsi di questa lingua In questo senso si puograve intendere ciograve che sta dicendo qui Hegel

e cioegrave che io sono sigrave il prodotto di ciograve che ho fatto ma sono il prodotto anche di ciograve che altri

hanno fatto e che stanno facendo Il che poi comporta ovviamente il prendere atto che il trovarsi

118

a essere il risultato di un percorso millenario porta anche a intendere il motivo per cui io mi trovi

a fare certe cose a pensare certe cose non avrei potuto pensare certe cose senza per esempio

alcuni pensatori greci senza Heidegger o senza Hegel Quindi il loro lavoro in qualche modo egrave

anche il mio lavoro e il mio lavoro puograve dare un contributo almeno spero al lavoro che hanno

fatto loro Qui vedete allrsquoopera lrsquoautocoscienza che coglie altre autocoscienze potremmo dire altri

discorsi altre narrazioni e li integra nel proprio discorso arricchendolo ovviamente A pag 296

(122) Perciograve in un popolo libero la ragione egrave in veritagrave attuata essa egrave spirito presente e vivente nel

quale lrsquoindividuo non solo trova espressa e data come cosalitagrave la sua destinazione (cioegrave la sua essenza

universale e singola)hellip Singola percheacute sono io universale percheacute sono fatto del mondo hellipma egrave esso

stesso questa essenza ed ha anche raggiunto la sua destinazione Proprio per questo gli uomini piugrave

sapienti dellrsquoantichitagrave hanno trovato la sentenza sapienza e virtugrave consistono nel vivere conformemente

ai costumi del proprio popolo In termini piugrave semplici significa che ciascuno trova il proprio sapere

la propria virtugrave nel fatto di accogliere tutto ciograve di cui egrave fatto e ciograve di cui fatto egrave la sua tradizione

la sua esperienza buona o cattiva che sia naturalmente Si tratta di accoglierla accoglierla percheacute

io sono fatto anche di questo anzi sono fatto soprattutto di questo Ricordate il famoso motto di

Nietzsche ldquoCiograve che fu io volli che fosserdquo cioegrave io sono responsabile di tutto ciograve che ho fatto nel

bene e nel male e lo accolgo percheacute tutte queste cose sono me non sono altro da me A pag 297

(125) Inoltre la coscienza singola a quel modo chrsquoessa ha immediatamente la sua esistenza nellrsquoeticitagrave

reale o nel popolo egrave quindi una compatta fiducia alla quale o spirito non si egrave risolto nei suoi momenti

astratti e che non sa quindi neanche di essere per seacute come pura singolaritagrave Ma allorcheacute la coscienza

singola egrave arrivata come pur deve a questo pensiero allora tal sua unitagrave immediata con lo spirito o il

suo essere in esso la sua fiducia egrave perduta isolata per seacute la coscienza singola egrave ora a seacute lrsquoessenza

essenza non egrave piugrave lo spirito universale Il momento di questa singolaritagrave dellrsquoautocoscienza egrave bensigrave nello

spirito universale stesso ma soltanto come una grandezza dileguante la quale a quel modo che sorge

per seacute altrettanto immediatamente si risolve nello spirito e viene alla coscienza soltanto come fiducia

Poicheacute quel momento si egrave fissato - ed ogni momento essendo momento dellrsquoessenza deve giungere a

presentarsi come essenza - ecco che lrsquoindividuo si egrave posto di conto alle leggi e ai costumi essi sono

soltanto un pensiero senza essenzialitagrave assoluta unrsquoastratta teoria senza effettualitagrave - anzi

lrsquoindividuo come questo Io egrave a seacute la veritagrave vivente Sta dicendo che questa singolaritagrave per cui io

sono io diciamola cosigrave egrave qualcosa che egrave dileguante che scompare nello spirito Ora Hegel

considera lo spirito in varie accezioni ma lo spirito ha a che fare con un sapere di tutti che poi si

manifesta per esempio nel singolo lo spirito come veritagrave anche certo E questo rende conto del

fatto che tutto questo percorso che lui fa in effetti e lui lo dice egrave sigrave un percorso che si fa per

tappe ma egrave sempre lrsquoultimo il risultato che dagrave essenza al primo momento cioegrave allrsquoavvio Questo

spirito che egrave poi lo spirito del popolo lo spirito di tutti lrsquoessenza di un popolo il suo pensiero -

una volta con spirito si intendeva semplicemente il pensiero ndash egrave il pensiero che ha compiuto se

stesso Quandrsquoegrave che il pensiero ha compiuto se stesso cioegrave egrave spirito nellrsquoaccezione di Hegel

Quando ha preso atto di ciograve che veramente egrave e cioegrave quando ha preso atto che hegelianamente ha

integrato tutto ciograve che gli si oppone divenendo unrsquoaltra cosa Vale a dire non ha scartato ciograve che

egrave considerato come falso o come negativo ma lo ha accolto in seacute tutto ciograve che fui io volli che fosse

Questo sapere assoluto quindi egrave un sapere che egrave sempre presente Hegel in qualche modo lo

avverte anche se non egrave proprio cosigrave esplicito perograve egrave sempre presente Naturalmente accade di

non accorgersene cosigrave come la ragione ce lo ha detto a un certo punto egrave giagrave ligrave da sempre Lui la

descrive come un percorso certo ma il percorso che lui fa egrave per rendere conto di come la ragione

si compie ma questa ragione per potere porsi come risultato ci dice in modo esplicito deve giagrave

essere presente nel primo passo sennograve non si arriva da nessuna parte E quindi ecco che lo Spirito

assoluto il Sapere assoluto egrave giagrave presente Un altro modo per dire ciograve che dicevamo che lrsquointero

a proposito di Severino lrsquointero egrave giagrave qui adesso mentre ne parliamo Lrsquointero cioegrave il linguaggio

con tutte le sue opposizioni con tutte le sue differenze con i suoi rinvii il linguaggio deve essere

119

giagrave tutto qui percheacute io possa utilizzarlo Che sia tutto qui non significa che io conosca tutte le

singole parole dizionario non egrave questo ciograve di cui si tratta il linguaggio deve essere tutto presente

come possibilitagrave e cioegrave io posso costruire qualunque proposizione qualunque articolazione

qualunque pensiero percheacute ho giagrave il linguaggio percheacute egrave il linguaggio che mi offre questa

possibilitagrave egrave esso stesso questa possibilitagrave Hegel poi parla di necessitagrave che ascrive proprio a

questo alla necessitagrave che lrsquoautocoscienza si risolva in se stessa cioegrave abbia se stessa come oggetto

e non possa avere altro se non se stessa come oggetto Questa egrave la necessitagrave in Hegel che pone poi

come legge chiamandola legge del cuore Dice che questa legge del cuore questa necessitagrave si

scontra con quella altrui da qui lrsquoidea di dovermi sacrificare per il bene superiore percheacute il bene

di tutti egrave anche il mio e quindi io sacrifico la mia individualitagrave per il bene comune e qui gli umani

si inventano la virtugrave virtugrave che si mostra falsa percheacute questa virtugrave vuole imporre comunque la mia

legge del cuore su tutti gli altri cioegrave egrave la mia virtugrave egrave quella che io penso che sia la virtugrave egrave la mia

morale in definitiva Nel capitolo Il piacere e la necessitagrave non dice altro che questo e cioegrave che il

piacere viene sacrificato per via della necessitagrave necessitagrave che egrave sigrave lrsquoessere dellrsquoautocoscienza per

se stessa perograve il piacere dovrebbe essere proprio in questa necessitagrave Infatti a pag 301 dice Questo

primo fine consiste nel divenir consapevole di seacute come essenza singola nellrsquoaltra autocoscienza o nel

ridurre a seacute questrsquoaltro lrsquoautocoscienza ha giagrave la certezza che questrsquoaltro in seacute egrave giagrave lei stessa In quanto

essa dalla sostanza etica e dal quieto essere del pensare si egrave elevata al suo esser-per-seacute ha lasciato dietro

di seacute la legge dellrsquoethos e dellrsquoesserci le cognizioni dellrsquoosservazione e della teoria tutto ciograve ha dietro di

seacute come una grigia ombra che dilegua cheacute questo egrave piuttosto un sapere drsquoun qualcosa il sui essere-per-

seacute e la cui effettualitagrave son diversi da quelli dellrsquoautocoscienza Tutto quanto come lrsquoosservazione

ecc viene lasciato alle spalle di fronte allrsquoautocoscienza Scrive poi Hegel

Essa disprezza intelletto e scienza

doti supreme dellrsquouomo ndash

si egrave data al diavolo

e deve andare a fondo

Non vedo non posso cogliere nientrsquoaltro che questo sempre e soltanto questo linguaggio che sta

funzionando In qualunque emozione sensazione rabbia gioia ecc Tutte queste proposizioni che

costruiscono queste sensazioni non sono altro che il rilevare lrsquoessenza del linguaggio il suo

funzionamento Capite che una cosa del genere egrave quanto di piugrave sovversivo si possa immaginare

Per quanto mi risulta nessuno ha portato alle estreme conseguenze queste parole di Hegel che a

mio parere rendono piugrave che pertinente questa considerazione e cioegrave il piacere come il godere di

essere divenuto se stesso come autocoscienza oggettiva Qui crsquoegravehellip ovviamente lo vediamo noi egrave il

per noi di Hegelhellip dopo noi lo sappiamo Hegel non poteva saperlohellip Sto parlando della volontagrave

di potenza questo piacere nellrsquoessere divenuto a se stesso come autocoscienza oggettiva cioegrave

nellrsquoaccorgersi che qualunque oggetto egrave sempre un oggetto per me per la mia autocoscienza cioegrave

un oggetto del e per il linguaggio Questo egrave il piacere E in effetti qual egrave il piacere la soddisfazione

per gli umani se non quella di esercitare la volontagrave di potenza Volontagrave di potenza anche intesa

come volontagrave di sapere come raggiungimento di un sapere Questa egrave lrsquounica soddisfazione che gli

umani possono avere non ce ne sono altre A pag 302 Essa giunge dunque al godimento del piacere

alla consapevolezza della propria realizzazione di una coscienza che appare come indipendente ossia

giunge allrsquointuizione dellrsquounitagrave di entrambe le autocoscienze indipendenti Essa raggiunge il suo fine

ma appunto in tale conseguimento indipendente esperimenta qual sia la veritagrave di quel fine stesso

Concepisce seacute come questa singola essenza per seacute essentehellip Cioegrave si rende conto di seacute Il rendersi conto

di seacute egrave ciograve che soddisfa la volontagrave di potenza Non a caso abbiamo detto in varie occasioni che la

volontagrave di potenza non egrave altro che il linguaggio nel suo farsi nel suo dirsi non egrave altro da questo

A pag 302 (136) Parla dellrsquoautocoscienza helliplrsquoultimo momento della sua esistenza egrave il pensiero della

sua perdita nella necessitagrave o il pensiero di se stessa come essenza assolutamente estranea a seacute Ma in

seacute lrsquoautocoscienza egrave sopravvissuta a questa perdita cheacute tale necessitagrave o tale pura universalitagrave egrave lrsquoessenza

120

sua propria Questa riflessione della coscienza in se stessa consistente nel sapere la necessitagrave come seacute

egrave una nuova figura dellrsquoautocoscienza Quindi egrave un sapere della necessitagrave come seacute Necessitagrave sempre

intesa come la necessitagrave dellrsquoautocoscienza di sapersi se stessa In questo sta la necessitagrave egrave

necessario che la coscienza si accorga di essere ciograve che di fatto egrave cioegrave che un sapere di seacute un sapere

di seacute che non piugrave tornare indietro Ma questo sapere di seacute tiene anche conto del fatto che anche le

altre autocoscienze hanno questa consapevolezza di seacute E allora come si risolve il problema Con

lrsquoidea dello Stato dove tutte le autocoscienze si pongono come tesi e come antitesi e lo Stato ne egrave

la sintesi lrsquointegrazione che egrave fatta del lavoro di tutti e di ciascuno insieme e cioegrave lavoro del

singolo ma in quanto mondo percheacute egrave entrambe le cose Egrave singolo percheacute crsquoegrave il mondo e il mondo

egrave percheacute crsquoegrave il singolo percheacute se questo singolo non ci fosse il mondo cosigrave comrsquoegrave non ci sarebbe

sarebbe unrsquoaltra cosa quindi occorrono entrambi Questo egrave lrsquoaspetto politico e anche utopistico

dellrsquoopera di Hegel anche se egrave stato molto seguito per esempio dal marxismo Ma ciograve di cui Hegel

non ha tenuto conto in queste sue speculazioni politiche egrave invece proprio la presenza in ciascuno

della volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che fa cadere qualunque utopia percheacute

immaginando questo mondo questo Stato non si considera che le persone non sono quelle che si

immaginano che possano essere in questo Stato non si considera cioegrave che le persone sono parlanti

e che quindi essendo parlanti sono fatte di volontagrave di potenza Ora o questa volontagrave di potenza

direi quasi hegelianamente si pone come qualcosa che ha superato proprio nel senso

dellrsquoAufhebung la sua contraddizione cioegrave ciograve che pensa che gli si opponga e quindi non gli si

oppone piugrave ma lo accoglie come elemento costituente di seacute E allora questa volontagrave di potenza

non ha piugrave la necessitagrave di mettersi in atto di rappresentarsi attraverso guerre combattimenti

ecc ma diventa quello che tempo fa chiamavo il superpotenziamento intellettuale cioegrave

accorgendosi che tutto ciograve con cui ha a che fare egrave sempre e soltanto linguaggio si adopera a

lavorare sul linguaggio percheacute egrave lrsquounica cosa che gli rimane non crsquoegrave niente altro Lavorare sul

linguaggio sulla sua struttura sul suo funzionamento sulle sue finezze sulle sue astrazioni sulle

sue combinazioni ecc un porsquo come stiamo facendo drsquoaltra parte intendere sempre e sempre

meglio il funzionamento del linguaggio

Intervento Per trovare la sua essenza tutto sommato

Difficile a dirsi Non so se egrave finalizzato a questa cosa nel senso che la volontagrave di potenza certo egrave

sempre finalizzata al superpotenziamento e cioegrave ad acquisire sempre piugrave elementi ma

lrsquoacquisizione sempre maggiore di questi elementi non egrave il fine propriamente egrave lrsquoeffetto collaterale

del lavoro sul linguaggio

Intervento Lo intendevo piugrave come il raggiungimento della consapevolezza di ciograve di cui si egrave fatti

Sigrave certo E maggiore egrave la consapevolezza e minore egrave la necessitagrave di rappresentare di mettere in

scena la volontagrave di potenza percheacute viene tutta assorbita da quello che chiamo

superpotenziamento intellettuale e cioegrave dal continuo lavoro dalla continua opera del linguaggio

su se stesso che cerca non piugrave di modificare il mondo per poterlo dominare ma opera soltanto fine

a se stessa percheacute ormai si egrave accorta e non puograve piugrave non sapere che qualunque cosa immagini

pensi o faccia egrave sempre e comunque se stessa che egrave esattamente ciograve che diceva Hegel

dellrsquoautocoscienza qualunque cosa trovi trova sempre e soltanto se stessa

2 ottobre 2019

Siamo a pag 306 (137) Ciograve che la necessitagrave veramente egrave nellrsquoautocoscienza ciograve stesso essa egrave per la

nuova figura dellrsquoautocoscienza medesima Nella sua nuova figura lrsquoautocoscienza egrave se stessa come il

Necessariohellip Cioegrave ciograve che egrave necessario egrave soltanto lrsquoautocoscienza o potremmo dire lrsquounica cosa

necessaria egrave il linguaggio egrave lrsquounica cosa che non puograve non esserci percheacute se non ci fosse il linguaggio

o anche seguendo Hegel se non ci fosse lrsquoautocoscienza allora non ci sarebbe niente in questo

senso egrave necessario A pag 310 (143) Mediante il concetto del suo operare lrsquoindividuo ha determinato

121

piugrave precisamente il modo nel quale lrsquoeffettuale universalitagrave a cui egli si egrave reso appartenente si volge

contro di lui Come effettualitagrave la sua operazione appartiene allrsquouniversalehellip Cioegrave il suo fare hellipma

il contenuto dellrsquooperazione egrave la propria individualitagrave che vuol conservarsi come questa singola opposta

allrsquouniversale Quindi da una parte crsquoegrave lrsquoopera il fare che egrave universale che egrave qualche cosa che si

pone come il significato delle cose un fare che trascende la persona ma al tempo stesso ci sta

dicendo questo fare egrave opera del singolo egrave il particolare e questo crea un problema Non si tratta

di proporre eventualmente una legge determinata anzi lrsquoimmediata unitagrave del singolo cuore con

lrsquouniversalitagrave egrave il pensiero che elevato a legge deve aver validitagrave per cui si afferma come in ciograve che egrave

legge ogni cuore debba riconoscere se stesso Questa opposizione rimane sigrave opposizione ma per il

singolo cuore per la persona non basta che sia particolare ma deve elevarsi a universalitagrave cioegrave

ciascuno vuole porsi come qualcosa di universale Infatti quando una persona afferma qualche

cosa afferma qualche cosa che egrave particolare nel senso che appartiene a lui ma vorrebbe che fosse

inteso come un universale cioegrave una cosa che deve valere per tutti Ma solo il cuore di questo

individuo ha posto la sua effettualitagrave nella sua azione che gli esprime il suo essere-per-seacute o il suo

piacere Soltanto questa persona il cuore di questo individuo ha posto la sua effettualitagrave in questa

operazione cioegrave rimane il singolo Essa deve valere immediatamente come universale cioegrave a dire egrave

in veritagrave qualcosa di particolare e dellrsquouniversalitagrave non ha che la forma il particolare contenuto del

cuore deve come tale valere universalmente Cioegrave ciograve che io penso non deve valere come ciograve che

penso io ma deve valere per tutti Cosigrave pensano gli umani Perciograve in questo contenuto gli altri non

trovano compiuta la legge del cuore loro bensigrave quella di un altro e appunto secondo lrsquouniversale legge

per cui in ciograve che egrave legge ciascuno deve trovare il cuore suo gli altri si volgono altrettanto contro

lrsquoeffettualitagrave che esso proponeva proprio a quel modo chrsquoesso volgevasi contro la loro Come prima

soltanto la legge rigida cosigrave ora lrsquoindividuo trova abominevoli e avversi alle sue eccellenti intenzioni i

cuori stessi degli altri uomini Come egrave possibile che se dico una cosa questa non venga

immediatamente riconosciuta come veritagrave assoluta e incontrovertibile Quindi che cosa accade

Accade che questa persona ndash qui sta parlando della virtugrave del bene ndash pensa che il bene sia una

certa cosa e vuole che questa cosa che pensa sia riconosciuta universalmente come il bene

universale Chiaramente ciascuno lo pensa per seacute ma lrsquoidea egrave che tutto questo serva al bene

comune al bene dellrsquoumanitagrave come dire io so qual egrave il bene per lrsquoumanitagrave A pag 313 (147)

Perciograve il batticuore per il benessere dellrsquoumanitagrave passa nello smaniare della sconvolta presunzione

nella furia della coscienza per conservarsi contro la sua distruzionehellip Distruzione da parte degli

altri cioegrave mi oppongo contro tutti e tutti si oppongono contro tutti hellipe ciograve cosigrave che la coscienza

allontana da seacute lrsquoinversione che essa stessa egravehellip Egrave unrsquoinversione nel senso che questa coscienza come

diceva prima da una parte egrave il particolare e vuole essere universale ma vuole essere universale

proprio percheacute egrave particolare e allora deve allontanare questa inversione percheacute possa porsi

soltanto come universale hellipe si adopera a riguardarla e a esprimerla come un Altro Questo

problema lo mette al di fuori e lo pone come un altro cioegrave egrave un altro che si oppone non egrave un

problema intrinseco interno alla questione stessa che egrave autocontraddittoria ma egrave un altro che

mi crea dei problemi Allora la coscienza qualifica lrsquoordine universale come unrsquoinversione della legge

del cuore e della sua felicitagravehellip Lrsquouniversale cioegrave il come le cose di fatto stanno diventa

unrsquoinversione della legge del cuore diventa un qualche cosa che rovescia la legge del cuore e della

felicitagrave le si oppone in definitiva Quindi questo ordine universale diventa il nemico da piegare

hellippreti fanatici despoti corrotti aiutati dai loro ministri che umiliando e opprimendo cercano di rifarsi

dellrsquoumiliazione loro avrebbero inventata questa inversione manipolandola a indicibile miseria

dellrsquoumanitagrave ingannata Questa contraddizione viene posta allrsquoesterno come una minaccia e deve

essere tolta da tutti ecco che allora partono le crociate In questo suo sconvolgimento la coscienza

enuncia lrsquoindividualitagrave come principio di sconvolgimento e di inversionehellip Percheacute ovviamente

punta allrsquouniversalitagrave ciograve che io dico deve essere universale Lrsquoindividualitagrave altrui pertanto egrave

vista come una minaccia come un pericolo sempre hellipunrsquoindividualitagrave peraltro estranea e

122

accidentale Ma il cuore o la singolaritagrave della coscienza singolaritagrave che vuole essere immediatamente

universale egrave esso stesso tale principio di sconvolgimento e di inversionehellip La singolaritagrave della

coscienza che vuole essere universale sta qui dice Hegel il principio di sconvolgimento e di

inversione Usa questo termine ldquoinversionerdquo nel senso che la persona pensa ldquoo crsquoegrave lrsquouna o crsquoegrave

lrsquoaltrardquo la mia idea singolare egrave mia ma voglio che sia universale se diventa universale perograve cessa

la mia singolaritagrave hellipe il suo operare produce soltanto la conseguenza che questa contraddizione viene

portata alla sua coscienza Infatti al cuore il vero egrave la legge sua - qualcosa di meramente opinato che

ben diversamente dallrsquoordine costituito non ha sopportato la luce del giorno e che anzi appena esposto

a questa luce va a fondo Per ciascuno il vero egrave quello che pensa ma rimane un suo pensiero percheacute

possa rimanere un suo pensiero e pensarsi vero ci sta suggerendo Hegel egrave preferibile che non

venga messo alla prova infatti dice non ha sopportato la luce del giorno che rischiara Tal sua legge

dovrebbe avere effettualitagravehellip Cioegrave dovrebbe accadere hellipallora fine ed essenza gli egrave la legge in quanto

effettualitagrave Il fine egrave porre questa legge come qualcosa che si effettua davvero che accade hellipin

quanto valido ordine ma immediatamente lrsquoeffettualitagrave cioegrave proprio la legge in quanto valido ordine

gli rappresenta piuttosto la nullitagrave Vorrebbe che questa cosa che ha pensato fosse lrsquouniversale perograve

non puograve esporla metterla alla prova percheacute supportata da niente e allora se dovesse effettuarsi

questa cosa che cosa gli ritorna Gli ritorna la nullitagrave di ciograve che ha pensato A pag 315 (149)

Infatti essendo esso (lrsquoordine) la legge di ogni cuore e tutti gli individui essendo immediatamente

questo universale quellrsquoordine egrave unrsquoeffettualitagrave che egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per seacute

o del cuore Questo ordine che ciograve che io penso voglio che diventi appunto un ordine universale

egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma dice egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per

seacute o del cuore cioegrave egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma soltanto per me questa cosa egrave

versa soltanto per me La coscienza che propone la legge del suo cuore avverte dunque resistenza da

parte di altri percheacute essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro e questi nella loro

resistenza non fanno altro che proporre la legge propria e darle validitagrave Ciascuno fa questo

Lrsquouniversale ora presente egrave quindi solo una resistenza generale e un osteggiarsi reciproco di tutti

ciascuno vuol rendere valida la propria singolaritagrave senza perograve riuscirvi cheacute anche la singolaritagrave sua

prova la sua medesima resistenza e viene reciprocamente vanificata dalle altre singolaritagrave Questo egrave

ciograve che accade ciascuna volta in cui qualcuno vuole proporre la propria idea di bene che si scontra

con le altre idee che altri hanno ovviamente parte comunque dal presupposto che lrsquoidea che

questo qualcuno ha del bene sia qualcosa di universale che dice Hegel crea un problema percheacute

si scontra con il fatto che invece egrave prodotta da un particolare da una singolaritagrave Quindi percheacute

possa porsi effettivamente come un universale dovrebbe essere proposta da tutti ma ci sta

dicendo questo non accade A ag 318 (153) Ora mediante il togliere lrsquoindividualitagrave del principio

di inversionehellip Togliere lrsquoindividualitagrave se punto allrsquouniversalitagrave devo togliere lrsquoindividualitagrave

helliplrsquouniversale deve ricevere dalla virtugrave la sua verace effettualitagravehellip La virtugrave deve essere quella che

dice che cosrsquoegrave il vero hellipfine della virtugrave egrave quello di riinvertire lrsquoinvertito corso del mondo e di produrne

la vera essenza Sarebbe come dire che la virtugrave deve capovolgere questa situazione in cui

lrsquouniversale egrave prodotto dal singolo Che cosa succede capovolgendola Succede che questa virtugrave

torna al singolo ma questo singolo deve avere in seacute in qualche modo lrsquouniversalitagrave cioegrave la virtugrave

deve essere universale ma parte dal singolo e quindi non egrave universale percheacute per essere tale deve

partire da tutti quindi io tolgo lrsquoindividualitagrave e mi rimane lrsquouniversalitagrave che a questo punto si

riversa sulla singolaritagrave ponendosi come universale Da principio questa vera essenza egrave nel corso del

mondo solo come il suo in-seacute e non egrave ancora effettualitagravehellip Si pone solo come lrsquoin-seacute come lrsquoaccadere

il semplice darsi di qualcosa hellipperciograve la virtugrave crede soltanto a questa vera essenza Essa procede ad

elevare a visibilitagrave questa fede senza perograve godere dei frutti del proprio lavoro e del proprio sacrificio

Infatti in quanto la virtugrave egrave individualitagravehellip La virtugrave egrave ciograve che io ho posto come tale egrave il singolo che

la mette in atto hellipessa egrave lrsquooperare della lotta da lei ingaggiata con il corso del mondohellip Cioegrave la virtugrave

lotta contro il come vanno le cose La virtugrave dice come dovrebbero andare le cose e quindi

123

combatte contro il come vanno le cose hellipma il suo fine e vera essenza egrave il soggiogamento

dellrsquoeffettualitagrave di quel corsohellip La virtugrave vuole impadronirsi e imporsi sul corso del mondo

helliplrsquoesistenza cosigrave promossa del bene egrave quindi il cessare del di lei operare ossia il cessare della coscienza

dellrsquoindividualitagrave Quindi il progetto della virtugrave egrave il cessare del suo operare cioegrave il cessare di un

operare di una individualitagrave percheacute la virtugrave vuole essere universale A pag 323 Ma la coscienza

della virtugrave poggia su questa differenza dellrsquoin-seacute e dellrsquoessere la quale non ha veritagrave alcuna Questa

differenza dellrsquoin seacute e dellrsquoessere pone lrsquoin seacute come qualche cosa che egrave e lrsquoessere che egrave universale

Li pone come differenti ma questa differenza dice non ha veritagrave alcuna Il corso del mondo doveva

essere lrsquoinversione del buono cheacute esso aveva a suo principio lrsquoindividualitagravehellip Il corso del mondo cioegrave

il come vanno le cose doveva essere lrsquoinversione del buono cioegrave il buono deve convertire il corso

del mondo ma dice hellipsolo questa egrave il principio dellrsquoeffettualitagrave proprio essa egrave infatti la coscienza

mediante la quale ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile

ma in effetto lo inverte dal nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Dice che proprio essa la

effettualitagrave egrave ciograve che per me ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro Il fatto che per me qualcosa

sia in seacute cioegrave che sia cosigrave accade ugualmente per un altro anche per un altro succede la stessa

cosa Ora dice il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile cioegrave ciograve che egrave necessario e lo inverte dal

nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Cioegrave il corso del mondo che cosa fa Inverte capovolge

lrsquointrasmutabile ciograve che appare necessario dal nulla dellrsquoastrazione cioegrave dal mio pensiero alla

realtagrave cioegrave le cose stanno cosigrave Il corso del mondo egrave ciograve che si oppone alla virtugrave come sappiamo

Ora dicendo che il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile ma in effetto lo inverte dal nulla

dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave ci sta dicendo che si prende coscienza del fatto che le cose

vanno in un certo modo che anzicheacute essere posto come unrsquoastrazione percheacute in fondo egrave la mia

opinione si pone come realtagrave Cosigrave il corso del mondo ottiene vittoria su ciograve che in contrapposizione

a lui costituisce la virtugravehellip La virtugrave si contrappone al corso del mondo hellipottiene vittoria su di essa

alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza Dice che quellrsquooperazione di prima in realtagrave non

riesce percheacute il corso del mondo vince sulla virtugrave cioegrave molto banalmente il come vanno le cose

il come vedo le cose vince sulla mia idea di come dovrebbero andare Ma esso non trionfa di

alcuncheacute di reale sigrave bene della manipolazione di differenze che non sono differenzehellip Non egrave che

questo trionfo sia alcuncheacute di reale percheacute di fatto trionfa su niente diceva ottiene vittoria su di

essa alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza cioegrave prende come essenza qualcosa che non

ha nessuna essenza la mia idea la mia opinione helliptrionfa di tale pomposo discorrere del bene

supremo dellrsquoumanitagrave e dellrsquooppressione di questahellip Vedendo come vanno le cose mi accorgo che la

virtugrave non trionfa e allora non trionfando sul corso del mondo devo in qualche modo imporre

questa virtugrave e fare in modo che gli altri credano che questa virtugrave sia in condizione di modificare il

mondo hellipdi tale pomposo discorrere del sacrificio per il bene e dellrsquoabuso di doti - simili essenze e fini

ideali si accasciano come parole vuote che rendono elevato il cuore e vuota la ragione simili elevate

essenze edificano ma non costruiscono sono declamazioni che con qualche determinatezza esprimono

soltanto questo contenuto che lrsquoindividuo il quale dagrave ad intendere drsquoagire per tali nobili fini e ha sulla

bocca tali frasi eccellenti valle di fronte a se stesso come unrsquoeccellente essenza - ma egrave invece una

gonfiatura che fa grossa la testa propria e quella degli altri la fa grossa di vento Hegel se la sta

prendendo contro coloro che immaginano che la propria idea di virtugrave debba costituire un

universale assoluto Percheacute questo possa accadere occorre porre come fine il bene dellrsquoumanitagrave

ma come la sostengo questa mia idea che cioegrave sia proprio questo il bene dellrsquoumanitagrave Poco dopo

dice Ma la virtugrave da noi considerata egrave fuori della sostanza egrave priva di essenza egrave una virtugrave soltanto della

rappresentazione virtugrave di parole prive di qualunque contenuto Questa vuotaggine oratoria alle prese

col corso del mondo si paleserebbe subito qualora si dovesse dire che cosa le sue frasi significhino -

perciograve esse vengono allora presupposte come note Lrsquoesigenza di esprimere questo noto o verrebbe

soddisfatta con un nuovo diluvio di frasi o le verrebbe contrapposto lrsquoappello al cuore affincheacute nel suo

intimo esso dica che cosa quelle significano ossia verrebbe confessata lrsquoincapacitagrave a dirlo

124

effettivamente ndash La nullitagrave di quella chiacchiera sembra essere divenuta certa anche per la cultura del

nostro tempo sebbene in modo inconsapevole giaccheacute dallrsquointera massa di quelle frasi e dal vezzo di

farsene belli egrave dileguato ogni interesse il che trova la sua espressione nel fatto chrsquoesse producono soltanto

noia Quindi a questo punto che cosa succede Dice che la coscienza si sbarazza come di un vano

mantello della rappresentazione di un bene in seacute che non avrebbe ancora effettualitagrave alcuna Questo egrave

il problema il bene egrave in seacute perograve non ha ancora effettualitagrave percheacute si produca occorre sacrificarsi

bisogna sacrificare il bene personale per il bene comune per il bene ultimo per il bene assoluto

Nella sua lotta la coscienza ha sperimentato come il corso del mondo non sia tanto malvagio quanto

pareva la sua effettualitagrave egrave infatti la realtagrave dellrsquouniversale Questo corso del mondo che la mia idea

di virtugrave vedeva come un nemico da combattere da soggiogare questa realtagrave sta dicendo non egrave

poi cosigrave malvagia in effetti non egrave che la realtagrave universale le cose come sono Con questa esperienza

viene a cadere il mezzo di produrre il bene col sacrificio dellrsquoindividualitagravehellip Se non ho piugrave la necessitagrave

di contrapporre il bene mio al bene universale percheacute mi sono accorto che il corso del mondo non

egrave poi cosigrave malvagio - potremmo dire che le cose di per seacute non sono buone neacute cattive sono quelle

che sono ndash se prendo atto di questo allora non sono piugrave il nemico e pertanto non ho piugrave da

sacrificare niente non ho piugrave da sacrificare lrsquoindividualitagrave non devo piugrave cancellarmi a vantaggio

del bene comune possiamo esistere entrambi hellipcheacute lrsquoindividualitagrave egrave per lrsquoappunto lrsquoattuazione di

ciograve che egrave in seacutehellip Lrsquoindividualitagrave egrave il porre in atto egrave il mettere in opera ciograve che egrave in seacute hellipe

lrsquoinversione cessa di venir considerata come unrsquoinversione del bene percheacute egrave piuttosto lrsquoinversione del

bene stesso come mero fine nellrsquoeffettualitagravehellip A questo punto non crsquoegrave piugrave questa opposizione tra il

bene e le cose che vanno per i fatti loro percheacute hellipil movimento dellrsquoindividualitagrave egrave la realtagrave

dellrsquouniversale Egrave giagrave parte dellrsquouniversale non crsquoegrave piugrave ndash sta qui la questione centrale della

dialettica ndash la separazione tra lrsquoindividuale e lrsquouniversale lrsquoindividuale e lrsquouniversale si integrano

quindi il mio operare percheacute il bene si riduce a ciograve che io faccio egrave sigrave mio singolo ma egrave un operare

universale e cosigrave lrsquooperare di tutti modifica in qualche modo il mio operare Egrave esattamente ciograve

che Heidegger diragrave centrsquoanni dopo io modifico il mondo con il mio intervento modificandolo il

mondo modifica me egrave il circolo ermeneutico Ma in effetto cosigrave egrave anche vinto e sparito ciograve che come

corso del mondo stava di contro alla coscienza di ciograve che egrave in seacute Non crsquoegrave piugrave questo ldquostare di contrordquo

percheacute non egrave piugrave visto come il nemico Ivi lrsquoesser-per-seacute dellrsquoindividualitagrave era opposto allrsquoessenza o

allrsquouniversale e appariva come realtagrave separata dallrsquoesser-in-seacute Qui torniamo proprio alle origini crsquoegrave

lrsquoessere per seacute e lrsquoessere in seacute Ma poicheacute si egrave reso manifesto che lrsquoeffettualitagrave sta in separata unitagrave con

lrsquouniversale cosigrave anche lrsquoesser-per-seacute del corso del mondo dimostra di non esser piugrave proprio a quel modo

che lo in-seacute della virtugrave egrave soltanto un modo di vedere A questo punto lrsquoin seacute della virtugrave non egrave piugrave un

qualche cosa che si deve imporre sul mondo non aspira piugrave a diventare universale ma egrave soltanto

un modo di vedere unrsquoopinione un gioco Questa realtagrave di cui parlo egrave per me nel senso che sono

io che la instauro Il passaggio dialettico egrave lrsquointegrazione questa cosa che io immagino essere fuori

di me lrsquooggettivitagrave ritorna in qualche modo a me allrsquoin seacute che diventa ciograve per cui io posso vedere

questa cosa ma la vedo in quanto questa cosa egrave me che la vedo Egrave questo che Heidegger intende

quando parla del mondo quando dice che io sono il mondo tutte le cose sono io percheacute vedendole

osservandole ecc metto in atto questo processo di cui Hegel ci sta parlando per cui dallrsquoin seacute

volge al per seacute cioegrave m accorgo che egrave per seacute quindi egrave per me e quindi lrsquoin seacute a questo punto diventa

effettivamente il Seacute quando mi accorgo che ciograve che vedo non egrave altro che la mia autocoscienza

cioegrave linguaggio Ciograve con cui ho a che fare continuamente egrave sempre e solo e non puograve non essere

autocoscienza Lrsquoindividualitagrave del corso del mondo potragrave ben ritenere di agire soltanto per seacute o

egoisticamente ma egrave migliore di quello chrsquoessa stessa non credahellip Pone il corso del mondo come

unrsquoindividualitagrave rifacendosi al discorso di prima cioegrave come qualcosa che si oppone hellipil suo

operare egrave in pari tempo un operare in seacute essente un operare universale Quando essa agisce

egoisticamente non sa semplicemente quello che si fa e quando assicura che gli uomini tutti agiscono

egoisticamente asserisce soltanto che gli uomini tutti non hanno coscienza di quello che sia lrsquooperare

125

Quando essa agisce per seacute equivale allrsquoaddurre a effettualitagrave ciograve che egrave solo lrsquoin-seacute essente cosigrave il fine

dellrsquoesser-per-seacute fine il quale si ritiene opposto allrsquoin-seacute - la sua vuota scaltrezza noncheacute le sue sottili

spiegazioni che ovunque riescono a mettere in evidenza il tornaconto sono dileguate a quel modo che egrave

dileguato il fine dello in-seacute e il suo chiacchierare Lrsquooperare e lrsquointraprendere dellrsquoindividualitagrave sono

dunque fine in se stesso lrsquouso delle forze il gioco delle loro estrinsecazioni egrave ciograve che conferisce vita a

loro che sarebbero altrimenti il morto in-seacute e lo in-seacute non egrave un universale non messo in opera privo di

esistenza ed astratto anzi egrave esso stesso immediatamente la presenza ed effettualitagrave del processo

dellrsquoindividualitagrave Nel processo di integrazione di individualitagrave e di universalitagrave accade che tutto

ciograve che faccio il mio operare che fino a un certo punto se non mi accorgo egrave considerato

egoisticamente come il mio voler imporre la mia volontagrave sul mondo diventa un qualche cosa che

egrave un agire allrsquointerno del mondo egrave un agire mio insieme con quello di tutti gli altri che non si

oppone percheacute si integra Non crsquoegrave piugrave lrsquoopposizione tra lrsquoin seacute e il per seacute ma crsquoegrave integrazione il che

significa che tutto ciograve che ciascuno fa modifica il mondo Ma ciograve che anchrsquoio faccio modifica il

mondo e lrsquooperare di tutti modifica il mondo che modifica me Questo significa porre lrsquoaccento

non piugrave su singoli elementi ma sulla relazione fra elementi Hegel parla di dialettica certo ma la

dialettica a questo punto si puograve intendere come una relazione una relazione tra due o piugrave cose

Questa relazione egrave propriamente lrsquoapertura nel senso che lascia aperta questa apertura che non

puograve colmarsi Infatti la sintesi di cui parla Hegel non egrave che cancella uno dei due a vantaggio

dellrsquoaltro rimangono entrambi quindi questa apertura questo iato permane Questo iato non egrave

altro che la relazione la relazione potremmo dire pura se non fosse che parlando di relazione

pura egrave una contraddizione in termini percheacute una relazione che non egrave determinata che non ha

termini non egrave niente occorrono dei termini almeno due percheacute ci sia una relazione A questo

punto verrebbe anche da pensare che lrsquoessere di cui parla Heidegger non egrave altro che questa

relazione percheacute egrave dalla relazione dallrsquoessere che sorgono gli enti lrsquoessere egrave quellrsquoapertura

quellrsquoorizzonte dice Heidegger dal quale gli enti possono sorgere possono apparire Potremmo

dire che egrave nella relazione che gli enti possono apparire nella relazione cioegrave nel trovarsi questi

elementi connessi fra loro Dire che soltanto nella relazione gli enti appaiono egrave come dire che non

crsquoegrave ente che non sia in una relazione che egrave poi la nozione di segno in Peirce tra lrsquoaltro Si potrebbe

porre la questione in termini piugrave strutturali Hegel pone la questione in termini piugrave politici sociali

perograve egrave come se stesse dicendo che non crsquoegrave lrsquoindividualitagrave non crsquoegrave lrsquoente che non sia giagrave

nellrsquouniversale che non sia giagrave preso in questa relazione Lrsquouniversale egrave il significato dellrsquoente ndash

avevamo posto questa connessione con il segno di de Saussure ndash e il significante egrave lrsquoaccadere di

qualche cosa che fincheacute non ha significato egrave niente ma egrave la relazione tra i due che fa esistere i due

che non preesistono la relazione non la preesistono percheacute se non crsquoegrave la relazione non esiste neacute

lrsquouno neacute lrsquoaltro Quindi egrave una disanima precisa del funzionamento del linguaggio dove ci dice che

il singolare e lrsquouniversale non si danno se non in una relazione cioegrave se non in una integrazione tra

loro Tutto ciograve che raccontava prima del voler imporre la virtugrave sullrsquoandamento delle cose non egrave

altro che il tentativo da parte di ciascuno di piegare il linguaggio al proprio volere cioegrave fare in

modo che il linguaggio significhi quello che vuole lui Certo il linguaggio significa ma significa in

quanto egrave una continua relazione fra elementi in cui io stesso che voglio fare questa operazione di

controllo del linguaggio non sono che uno degli elementi Questa egrave anche la portata del testo di

Hegel mostrare come in effetti nellrsquooperare di tutti e di ciascuno ciascuno egrave un momento della

dialettica egrave un momento del farsi del linguaggio non egrave altro che questo In questo volere fare cose

non fa altro che mettere in atto il funzionamento del linguaggio solo questo

9 ottobre 2019

A pag 326 Lrsquoindividualitagrave che egrave a se stessa reale in seacute e per se stessa Lrsquoautocoscienza ha ora colto il

concetto di seacute che prima era soltanto quello che noi avevamo di essa il concetto cioegrave di essere nella

126

certezza di se stessa ogni realtagravehellip Piugrave avanti Ma daccheacute fine ed essere-in-seacute si son dati a dividere

come ciograve stesso che sono lrsquoessere per altro e lrsquoeffettualitagrave trovata la veritagrave non si separa piugrave dalla certezza

che ora il fine posto vien preso per la certezza di se stesso e lrsquoattuazione di esso presa per la veritagrave ma

anche che il fine vien preso per la veritagrave e lrsquoeffettualitagrave presa per la certezza anzi lrsquoessenza e il fine in

se e per se stessi sono la certezza della stessa realtagrave immediata sono la compenetrazione dellrsquoessere-in-

seacute e dellrsquoesser-per-seacute dellrsquouniversale e dellrsquoindividualitagrave lrsquooperare egrave in lui stesso la sua veritagrave e la sua

effettualitagravehellip Qui parla dellrsquoopera del fare ma occorre tenere conto che lrsquooperare propriamente egrave

il dire egrave il primo operare A pag 328 Lrsquooperare nulla muta e contro nulla si volge egrave la pura forma

della traduzione dal non-venir-veduto nel venir-veduto e il contenuto che vien messo in luce e che si

presenta non egrave niente altro da ciograve che questo operare egrave giagrave in seacute Esso egrave in seacute questa egrave la sua forma

come unitagrave pensata ed esso egrave effettualehellip Quindi questo operare non egrave nientrsquoaltro di ciograve che egrave giagrave

da sempre Questo naturalmente pone la questione dellrsquoinizio del come si comincia Egrave giagrave da

sempre o come diceva Heidegger siamo giagrave nel linguaggio non crsquoegrave un inizio A pag 332 Cosigrave

lrsquoindividuo che procede allrsquoazione sembra trovarsi in un circolo in cui ciascun momento giagrave presuppone

lrsquoaltrohellip Ecco qui si egrave giagrave nel linguaggio ci sono tuti gli elementi hellipe non sembra quindi poter

trovare cominciamento alcuno soltanto dallrsquooperazione lrsquoindividuo impara infatti a conoscere la sua

essenza originaria la quale deve essere il fine suo ma per operare deve precedentemente avere il fine

Se intendiamo tutto ciograve come il dire egrave chiaro che il dire egrave sempre incominciato ed egrave giagrave anche il

fine non crsquoegrave un fine oltre il fine per cui si egrave sempre irrimediabilmente nel linguaggio A pag 334

hellipniente egrave per lrsquoindividualitagrave che non sia mediante essahellip Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve attraverso cui le

cose sono hellipo non crsquoegrave effettualitagrave (lrsquoaccadere delle cose) alcuna che non sia la sua natura e il suo

operare e non crsquoegrave operare neacute in-seacute dellrsquoindividualitagrave che non sia effettuale e solo questi momenti sono

suscettibili di comparazione hellip Qualunque cosa egli operi qualunque cosa gli possa incontrare egrave lui

che lrsquoha fatta ed essa egrave lui stessohellip Piugrave chiaro di cosigrave A pag 335 Lrsquoindividuo puograve dunque provare

in seacute soltanto gioia daccheacute egli sa di non poter trovare nella propria effettualitagrave niente altro che lrsquounitagrave

dellrsquoeffettualitagrave medesima con lui ovvero soltanto la certezza di se stesso vista nella sua veritagrave e di

raggiungere perciograve sempre il proprio fine Ci sta dicendo in un certo qual modo che parlando crsquoegrave

giagrave la gioia ndash naturalmente se ci si accorge che si sta parlando ndash percheacute nel parlare crsquoegrave giagrave il

cominciamento e il fine egrave giagrave tutto ligrave non crsquoegrave da attendersi nulla A pag 335 (175) Lrsquooperahellip Che

a questo punto possiamo intendere come il dire Lrsquoopera egrave la realtagrave che la coscienza si dagrave egrave ciograve in

cui lrsquoindividuo egrave per essa coscienza quel chrsquoegli egrave in-seacute e in modo tale che la coscienza per la quale esso

diviene nellrsquoopera non egrave la coscienza particolare ma quella universale essa nellrsquoopera si egrave trasposta in

generale nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave nel spazio privo di determinatezza dellrsquoessere La coscienza

ritornante dalla propria opera egrave in effetto la coscienza universale - percheacute essa diviene la assoluta

negativitagrave o lrsquooperare in questa opposizione -hellip Qui crsquoegrave sempre la dialettica ovviamente Ci sta

dicendo che in questo operare cioegrave nel dire che cosa succede Io dico qualcosa e mi ritorna di

questo operare che egrave il mio dire come coscienza universale in quanto egrave il negativo assoluto cioegrave

egrave ciograve che si oppone sempre egrave ciograve che mi dice che ciograve che sto dicendo egrave in quanto non egrave ciograve che non

egrave non egrave altro A pag 336 Lrsquoopera egravehellip Come dire che il dire egrave hellipovverosia egrave per altre individualitagrave

ed egrave per esse una effettualitagrave estranea al cui posto esse debbon porre la propria per darsi mediante il

loro operare la coscienza della loro unitagrave con lrsquoeffettualitagravehellip Cioegrave qualcuno parla altri parlano

hellipoppure il loro interesse per quellrsquoopera posto dalla loro natura originaria egrave un interesse diverso da

quello peculiare di questrsquoopera la quale cosigrave vien mutata in qualcosa di diverso Egrave ciograve che accade

quando si discute Lrsquoopera egrave perciograve in generale qualcosa di effimero che si estingue per il controgioco

di altre forze e di altri interessi e che rappresenta la realtagrave dellrsquoindividualitagrave piuttosto come dileguante

che come compiuta Qui egrave interessante percheacute il dire in effetti in una discussione man mano che

si dice dilegua non crsquoegrave piugrave ci sono altre cose che intervengono altre cose che modificano

lrsquointerlocutore il quale modifica me egrave la questione del mondo di cui parla Heidegger A pag 338

(178) La necessitagrave dellrsquooperare consiste in ciograve che un fine egrave senzrsquoaltro riferito allrsquoeffettualitagravehellip Un

127

fine di qualche cosa il mio scopo egrave riferito a qualche cosa che si effettui che si produca hellipe questa

unitagrave egrave il concetto dellrsquooperare si agisce percheacute in seacute e per se stesso lrsquooperare egrave lrsquoessenza dellrsquoeffettualitagrave

Nellrsquoopera risulta bensigrave lrsquoaccidentalitagrave che lrsquoesser compiuto ha di contro al volere e al condurre a

compimentohellip Qui si intende bene di nuovo se ci si riferisce al dire il dire che ciascuna volta che

si dice egrave compiuto egrave compiuto ma dilegua di fronte ad altro che si diragrave A pag 339 hellipla veritagrave

consiste soltanto nellrsquounitagrave della coscienza con lrsquooperarehellip Cioegrave lrsquooperare egrave la consapevolezza di ciograve

che sto facendo il dire egrave la consapevolezza che sto dicendo questa egrave la veritagrave Potremmo dire che

la veritagrave sta nellrsquoessere consapevoli del fatto che si sta parlando hellipe lrsquoopera vera egrave soltanto

quellrsquounitagrave dellrsquooperare e dellrsquoessere del volere e del condurre a compimento Alla coscienza dunque

in forza della certezza che sta a fondamento dellrsquoagire di lei lrsquoeffettualitagrave opposta alla certezza egrave essa

stessa un qualcosa che egrave soltanto per la coscienzahellip Il mio volere Dunque voglio dire delle cose e

quindi le dico Le cose che dico egrave come se si opponessero a ciograve che volevo dire percheacute sono altro

da ciograve che volevo dire Si tratta quindi di trovare lrsquounitagrave di questo elemento e del suo opposto

di trovare lrsquointegrazione fra questi due elementi Lrsquointegrazione fra questi due elementi egrave

esattamente ciograve che diceva prima la veritagrave e cioegrave lrsquoaccorgersi che si sta parlando e che quindi se

sto parlando allora ciograve che voglio dire sigrave opera nel senso che si tramuta in un dire ma questo

dire non egrave mai il mio voler dire perograve sono in una unitagrave non li posso disgiungere non posso

separare il mio voler dire dal dire Questo percheacute se anche poi non lo pronuncio giagrave nel mio voler

dire io lo sto dicendo comunque hellipla coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave come momento

dileguantehellip La mia coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave cioegrave di ciograve che accade come un

dileguarsi di ciograve che volevo dire nel mio dire il quale mio dire a sua volta dilegua in ciograve che segue

hellipe quindi lrsquoeffettualitagrave medesima vale ad essa coscienza soltanto come un essere in generale la cui

universalitagrave egrave un unum atque idem (lo stesso) con lrsquooperare Il particolare e lrsquouniversale fanno uno

sono uno e questo uno che fanno dice a pag 340 hellipegrave lrsquoopera vera e questrsquoultima egrave la Cosa stessa

che senzrsquoaltro si afferma e che vien sperimentata come ciograve che ha forza di permanere indipendentemente

da quella Cosa che egrave lrsquoaccidentalitagrave dellrsquoopera individuale in quanto tale delle circostanze dei mezzi e

dellrsquoeffettualitagrave Questa Cosa stessa egrave la parola egrave lrsquoatto di parola che ha in seacute il particolare e

lrsquouniversale ma anche lrsquooperare cioegrave il dirsi il prodursi Ora ciograve che permane non egrave ciograve che io ho

detto per la cosa specifica ma egrave il fatto che io dico egrave il dire egrave la parola egrave questo che permane

Nella Cosa stessa dunque in quanto compenetrazione fattasi oggettiva dellrsquoindividualitagrave e

dellrsquooggettivitagrave stessa allrsquoautocoscienza egrave divenuto il suo vero concetto di seacute o essa egrave giunta alla

consapevolezza della sua sostanza Questa Cosa stessa la parola giunge alla consapevolezza della

sua sostanza cioegrave di ciograve che essa egrave veramente ed egrave fatta di universale e di particolare

compenetrati insieme indisgiungibili significante e significato A pag 341 (182) Onesta chiamasi

quella coscienza che da una parte egrave pervenuta a questo idealismo cui la cosa stessa esprime e che

dallrsquoaltra ha il vero nella cosa come questa universalitagrave formale - quella coscienza che sempre egrave intesa

alla Cosa che quindi si aggira nei diversi momenti o specie di questa e che non riuscendo a

raggiungerla in un solo di essi o in un solo significato proprio per questo se ne impossessa nellrsquoaltro

momento e cosigrave in effetto consegue sempre lrsquoappagamento del quale questa coscienza secondo il suo

concetto doveva divenire partecipe Vada come vuole andare essa ha sempre portato a compimento e

sempre raggiunto la Cosa stessa poicheacute questa essendo questo universale genere di quei momenti egrave

predicato di tutti Quindi la coscienza ha sempre raggiunto la Cosa stessa ha sempre raggiunto la

parola lrsquoatto di parola in quanto unitagrave dellrsquouniversale e del singolare in atto che si sta dicendo

hellipla Cosa stessa egrave appunto ad essa unitagrave della sua decisione e della realtagrave la coscienza afferma che

lrsquoeffettualitagrave non sarebbe se non il suo essere in grado A pag 345 (187) Unrsquoindividualitagrave (qualcuno)

si accinge dunque a realizzare qualcosa cosigrave sembra chrsquoessa abbia reso qualcosa una Cosa essa agisce

nellrsquoazione diviene per altri e le sembra di avere a che fare con lrsquoeffettualitagrave Gli altri prendono dunque

lrsquooperare di quellrsquoindividualitagrave per un interesse alla Cosa come tale e per il fine che la Cosa sia

realizzata in seacute non importa se ciograve sia promosso dalla prima individualitagrave o da loro Mentre essi cosigrave

128

mostrano questa Cosa giagrave da loro realizzata o se ciograve non sia mentre offrono il loro aiuto e giagrave vi si

impegnano ecco che quella coscienza egrave invece giagrave uscita fuori dal punto in cui essi ritengono chrsquoella

sia ciograve che nella Cosa le interessa egrave il suo operare e darsi da fare e mentre essi si accorgono che in ciograve

consisteva la Cosa stessa si trovano quindi raggirati Ma in effetto il loro accorrere in aiuto altro non

era se non chrsquoessi volevano vedere e mostrare lrsquooperare loro e non la Cosa stessahellip Qui Hegel sta

dicendo due secoli prima di noi ciograve che andiamo dicendo e cioegrave che si parla si opera non per la

Cosa che egrave in questione ammesso che ci sia ma unicamente per operare cioegrave per parlare

Qualunque cosa si voglia dire si voglia fare ecc non ha nessun altro fine se non lrsquooperare cioegrave il

dire se non continuare a dire a affermare cose Poicheacute ora egrave reso manifesto che il proprio darsi da

fare che il gioco delle sue forze vale per la Cosa stessa ecco che la coscienza sembra mettere in movimento

la sua essenza per seacute e non per gli altri e preoccupata dellrsquooperare in quanto suo e non in quanto operare

negli altri sembra anche lasciare costoro in pace nella Cosa loro Ma essi di nuovo si sbagliano la

coscienza egrave giagrave lungi dal luogo in cui opinavano chrsquoessa fosse Essa non si occupa della Cosa come

questa sua singola Cosa anzi di essa come lrsquouniversale che egrave per tutti Srsquoimmischia dunque nel loro

fare e nellrsquoopera loro e se non riesce piugrave a levargliela di mano se ne interessa tuttavia affaccendandosi

col dar giudizi se la coscienza imprime nellrsquoopera il segno della sua approvazione e della sua lode

questo egrave inteso nel senso che nellrsquoopera la coscienza non loda soltanto lrsquoopera stessa ma in pari tempo

la sua propria magnanimitagrave e discrezione consistente nel non aver guastato lrsquoopera come opera neppure

con il proprio biasimo Questo egrave interessante percheacute ci sta dicendo che non egrave la Cosa che importa

ma egrave lrsquooperare cioegrave il dire della Cosa egrave ciograve che si dice Qualunque cosa non egrave altro che un pretesto

unrsquooccasione per potere affermare qualcosa e il qualche cosa egrave assolutamente irrilevante A pag

347 helliped egrave Cosa soltanto come operare di tutti e di ciascuno egrave lrsquoessenza che egrave essenza di tutte le essenze

lrsquoessenza spirituale Lrsquooperare cioegrave il dire egrave di tutti e di ciascuno percheacute ciograve che sto dicendo lo sto

dicendo io sigrave certo ma egrave di tutti nel senso che intanto lo dico e altri possono ascoltarlo ma viene

dal discorso di infinite altre persone che ci sono e che mi hanno preceduto nei millenni precedenti

a me Quindi questo mio dire egrave tutte queste cose e non puograve farne a meno sta in questo la sua

universalitagrave Per questo motivo dice che egrave di tutti e di ciascuno ciascuno dice delle cose che sono

sue particolari ma queste cose che sono sue anche non lo sono fanno parte del mondo direbbe

Heidegger Con ciograve la Cosa stessa perde il comportamento di un predicato e la determinatezza di

unrsquoinerte universalitagrave astratta ed egrave piuttosto la sostanza permeata drsquoindividualitagrave egrave il soggetto dove

lrsquoindividualitagrave egrave tanto come se stessa o come questa individualitagrave quanto come gli individui tutti ed egrave

lrsquouniversale che egrave un essere soltanto come questo operare di tutti e di ciascuno egrave quindi unrsquoeffettualitagrave

giaccheacute questa coscienza la sa come effettualitagrave sua singola e come effettualitagrave di tutti Il mio dire egrave

mio e di tutti direi necessariamente Come abbiamo detto in altre occasioni il linguaggio in cui

mi trovo e di cui sono fatto non lrsquoho inventato io A pag 348 Capitolo b La ragione legislatrice

Lrsquoessenza spirituale (il pensiero) nel suo semplice essere egrave coscienza pura ed egrave questa autocoscienza La

natura originariamente determinata dellrsquoindividuo (le sue caratteristiche) ha perduto il suo

significato positivo di essere in seacute lrsquoelemento e il fine dellrsquoattivitagrave di lui essa egrave soltanto un momento

tolto e lrsquoindividuo egrave un Seacute come Seacute universale Questa individualitagrave crsquoegrave ma come elemento tolto

percheacute diventa lrsquouniversale diventa la parola diventa il linguaggio A pag 350 (194) Ora Hegel

considera la questione etica cioegrave ciograve che egrave bene e ciograve che egrave male ciograve che egrave giusto e ciograve che egrave

sbagliato e comincia a riflettere su quali sono queste leggi etiche se hanno un valore Fa un

esempio ldquoOgnuno ha il dovere di dire la veritagraverdquo In questo dovere enunciato come incondizionato viene

subito ammessa la condizione se egli sa la veritagrave Quindi il comando suoneragrave ora cosigrave ognuno deve

dire la veritagrave sempre a seconda della cognizione e della persuasione che egli ne ha hellip Ma cosigrave

lrsquouniversalmente necessario il valevole in seacute cui la proposizione voleva esprimere si egrave piuttosto

invertito in una completa accidentalitagrave Puograve capitare che dica la veritagrave come anche no A pag 351

hellip questa determinazione immediata della sostanza medesima egrave un contenuto tale che si mostrava

piuttosto come perfetta accidentalitagrave e che anzi una volta elevato alla universalitagrave e necessitagrave per

129

modo che il sapere venga espresso come legge dilegua Io voglio che sia lrsquouniversale ma una volta

che lo elevo a universalitagrave mi accorgo che egrave fatto di niente appunto percheacute egrave accidentale che io

dica la veritagrave egrave un fatto totalmente accidentale Un altro famoso comando egrave ldquoama il prossimo tuo

come te stessordquo Andiamo direttamente alle conclusioni a pag 352 Quellrsquoagire per la prosperitagrave degli

altri che viene enunciato come necessariohellip Qui sta riflettendo su quelle leggi etiche che si

configurano come necessarie universali e ci sta dicendo che non egrave affatto cosigrave hellipegrave dunque cosigrave

costituito che puograve forse esistere e forse no che puograve se lrsquooccasione eventualmente si offra essere unrsquoopera

forse buona e forse no Con ciograve questa legge egrave tanto poco un contenuto universale quanto la prima giagrave

considerata e non esprime - come invece in quanto assoluta legge etica dovrebbe - qualcosa di in seacute e

per seacute Ossia tali leggi si arrestano al dovere ma non hanno effettualitagrave alcuna esse non sono leggi

ma solo comandi A pag 353 Cosigrave lrsquoessenza etica non egrave essa stessa immediatamente un contenuto ma

solo una misura per stabilire se un contenuto sia capace di essere legge oppure no quandrsquoesso non

contraddica a se stesso La ragione legislatrice egrave abbassata a una ragione soltanto esaminatrice Ci dice

che considerato che di fatto queste leggi etiche non hanno nessun valore lrsquounica cosa che

possiamo considerare egrave se ciascuna di queste leggi egrave autocontraddittoria oppure no cioegrave se egrave

coerente oppure no Tutto qui Capitolo c La ragione esaminatrice delle leggi Andiamo a pag 355

Qui parla della proprietagrave e si chiede se la proprietagrave sussista oppure no deve cioegrave considerare se

questo concetto di proprietagrave egrave autocontraddittorio oppure no Siamo passati dalla legge che

voleva essere universale e la legge etica che voleva essere universale ma che universale non egrave al

considerare se una certa legge egrave almeno coerente cioegrave non egrave autocontraddittoria e considera la

questione della proprietagrave A pag 355 (200) Sia la questione se debba essere legge in seacute e per seacute che

la proprietagrave sussista in seacute e per seacute non percheacute giova ad altri fini lrsquoessenza etica consiste appunto in

questo che la legge sia eguale solo a se stessa e che per questa eguaglianza con seacute fondata quindi nella

sua propria essenza non sia condizionata A pag 356 Nella comunanza dei beni nella quale si

provveda a ciograve in modo universale e stabile o ciascuno diviene partecipe di tanto di quanto ha bisogno

e allora questa ineguaglianza e lrsquoessenza della coscienza a cui egrave principio lrsquoeguaglianza dei singoli si

contraddicono reciprocamentehellip In questa comunanza dei beni se noi provvediamo in modo

stabile unitario o ciascuno diviene partecipe di quanto ha bisogno oppure distribuiamo

egualmente ma se diamo a ciascuno secondo il suo bisogno allora non egrave piugrave eguale per tutti Se

invece facciamo per tutti allora ci troviamo di nuovo di fronte a una ineguaglianza percheacute crsquoegrave chi

ha piugrave bisogno e chi meno un conto egrave dare mille euro a un poveretto un conto egrave dare mille euro

a uno ricchissimo che non sa cosa farsene Quindi la proprietagrave secondo Hegel ci appare

contraddittoria A pag 357 (202) hellipil resultato sembra essere questo che non si possa far luogo neacute a

leggi determinate neacute a un sapere di esse Non ci sono leggi determinate percheacute abbiamo visto che

risultano vuote neacute un sapere di esse percheacute un sapere presuppone la non contraddittorietagrave cioegrave

la coerenza solo allora so di questa cosa se egrave coerente se non si contraddice da seacute Solo la sostanza

egrave la coscienza di seacute come essenzialitagrave assolutahellip La coscienza che sa di essere essenzialitagrave assoluta

cioegrave come la cosa piugrave importante hellipcoscienza la quale con ciograve non puograve spogliarsi neacute della differenza

(insita) nellrsquoessenzialitagrave assoluta neacute del sapere di questa differenza Che il legiferare e lrsquoesaminar

leggi si siano dimostrati come nulli significa che entrambi presi ciascuno singolarmente e isolatamente

sono soltanto momenti precari della coscienza etica e il movimento nel quale essi sorgono ha il senso

formale che la sostanza etica attraverso questo movimento si presenta come coscienza Ci sta dicendo

come spesso egrave accaduto in questo libro cose che poi Severino riprende che se tengo separate le

due cose i due momenti non vado da nessuna parte Le leggi poste come leggi etiche si rivelano

inconsistenti nulle non solo ma se cerco di appuntarmi alla loro coerenza mi accorgo che non

sono nemmeno coerenti E allora che fare A pag 358 La legge in quanto legge determinata ha

un contenuto accidentalehellip Lo abbiamo visto con lrsquoesempio ldquoDevi dire sempre la veritagraverdquo Egrave

accidentale cioegrave puograve capitare hellipil che vuol qui dire che essa egrave legge di una singola coscienza di

contenuto arbitrario Quellrsquoimmediato legiferare egrave cosigrave la temeritagrave tirannica che eleva a legge lrsquoarbitrio

130

e riduce lrsquoeticitagrave a unrsquoobbedienza ad esso cioegrave a leggi che sono soltanto leggi e non anche comandi

Questo per quanto riguarda le leggi etiche quello che io penso deve essere legge per tutti Egrave una

modalitagrave tirannica Allo stesso modo il secondo momento in quanto esso egrave isolato significa

lrsquoesaminar leggi il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere la quale a forza di raziocini si

svincola dalle leggi assolute e le prende per un arbitrio a lei estraneo Qui la questione se le leggi siano

autocontraddittorie oppure no dice Hegel pone un problema percheacute se mi metto a esaminare

queste leggihellip dice il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere come se avesse visto in queste

leggi in questa posizione etica qualcosa di inamovibile Adesso ci diragrave percheacute egrave inamovibile A

pag 358 (206) hellipin primo luogo lrsquoessenza spirituale (il sapere del popolo) egrave per lrsquoautocoscienza come

legge che egrave in seacute lrsquouniversalitagrave dellrsquoesaminare universalitagrave formale che non era in seacute essente egrave tolta

Questa universalitagrave formale che non egrave in seacute se io pongo una legge come non contraddittoria non

sto dicendo niente di quella legge pongo soltanto formalmente che egrave incontraddittoria Va bene

perograve che ne facciamo Quindi questa universalitagrave formale che non era in seacute non aveva valore in

seacute aveva valore soltanto allrsquointerno potremmo dire di quel gioco linguistico Quindi egrave tolta E

in secondo luogo egrave una legge eterna che non ha il suo fondamento nel volere di questo individuo anzi

egrave in e per seacute egrave lrsquoassoluto puro volere di tutti che ha la forma dellrsquoessere immediato Questo puro volere

non egrave affatto un comandamento che solo debba essere anzi esso egrave e vale egrave lrsquoIo universale della categoria

che egrave immediatamente lrsquoeffettualitagrave e il mondo egrave soltanto questa effettualitagrave Ma daccheacute questa legge

nellrsquoelemento dellrsquoessere vale senzrsquoaltro lrsquoubbidienza dellrsquoautocoscienza non egrave il servizio prestato a un

padrone i cui ordini sarebbero un arbitrio e dove lrsquoautocoscienza non si riconosca Anzi le leggi sono

pensieri della sua coscienza assoluta pensieri che essa stessa ha immediatamente non giagrave chrsquoessa creda

a loro percheacute la fede considera certo anche lrsquoessenza ma unrsquoessenza estranea Mediante lrsquouniversalitagrave

del suo Seacute lrsquoautocoscienza etica fa immediatamente uno con lrsquoessenza la fede al contrario comincia

dalla coscienza singola ed egrave il movimento di questa coscienza medesima tendente sempre ad andare verso

tale unitagrave senza raggiungere la presenzialitagrave di unrsquoessenza La fede non raggiunge mai la veritagrave il

suo obiettivo Quella coscienza invece ha tolto come seacute singola questa mediazione egrave compiuta e solo

percheacute egrave compiuta quella coscienza egrave immediata autocoscienza della sostanza etica Cita dallrsquoAntigone

di Sofocle

Non oggi neacute ieri ma sempre

Esso vive e nessuno sa quando sia apparso

Esse sono Le leggi etiche Ma che cosa vuol dire che esse sono Il discorso di Hegel egrave abbastanza

chiaro e cioegrave lrsquoetica non egrave altro che il mio sapere di tutto ciograve che egrave giusto da sempre per gli umani

Lrsquoetica non ha un valore al di fuori di questo processo che lrsquoha fatta diventare nel corso dei

millenni quella che egrave io mi trovo ad avere dietro alle spalle tutto il lavoro che egrave stato fatto da

parte di tutti coloro che mi hanno preceduto e che hanno mano a mano stabilito ciograve che egrave etico e

mi trovo ad avere a che fare con questo Egrave per questo che egrave immediato per me percheacute fa parte del

linguaggio quindi fa parte di me Anche questa etica egrave sempre il risultato dellrsquooperare di tutti e

di ciascuno che poi porta al sapere assoluto che egrave quel sapere che non puograve non sapere di tutto

ciograve che io sono il risultato non solo di millenni di storia ma anche di tutto ciograve che io dico Egrave il

singolare che esiste percheacute crsquoegrave lrsquouniversale e lrsquouniversale il tutti esiste percheacute esisto io Egrave questo

il pensiero innovativo di Hegel anche riguardo allrsquoetica cioegrave io contribuisco allrsquoetica nel senso

che affermando le cose che affermo quindi pensandole vere giuste ecc do in qualche modo un

contributo allrsquoetica di tutti Questi passaggi sono importanti percheacute mostrano il pensiero di Hegel

che non egrave un pensiero astratto ma egrave quanto di piugrave concreto possa pensarsi Io sono quello che

sono in virtugrave del fatto che ciograve che dico egrave il risultato di ciograve che egrave stato detto da migliaia di anni il

linguaggio non lrsquoho inventato io mi ci sono trovato E questo linguaggio egrave vecchio di quanto

Cosa egrave accaduto in queste migliaia decine forse centinaia di migliaia di anni Non lo sappiamo

Una continua evoluzione un continuo trasmutarsi quindi in ogni parola in ogni opera ndash la

parola egrave lrsquoopera per antonomasia ndash in ogni opera crsquoegrave il lavoro mio e di tutti simultaneamente La

131

sintesi lrsquointegrazione di questi due momenti cheacute non sono entitagrave separate egrave il sapere assoluto

quando so questo e non posso non saperlo ho il sapere assoluto cioegrave so tutto ciograve che egrave da sapere

non crsquoegrave altro da sapere Non crsquoegrave altro da sapere se non questo e cioegrave che io so lrsquoopera che faccio

Era questo che ci stava dicendo prima che tutta la realtagrave non egrave altro che lrsquoopera che io faccio Egrave

questa la realtagrave non ce nrsquoegrave unrsquoaltra E quindi a questo punto torno a dire io so tutto ciograve che egrave

da sapere il mio sapere assoluto non crsquoegrave altro fuori da questo non crsquoegrave altro fuori dal linguaggio

Se io so del linguaggio se io so che sono linguaggio con tutto ciograve che questo comporta io ho il

sapere assoluto percheacute fuori da questo non crsquoegrave altro non solo non crsquoegrave altro ma non crsquoegrave nemmeno

la possibilitagrave di un sapere al di fuori di questo

Intervento Questa ultima parte dagrave un senso a tante cose presedentihellip

Questa egrave la caratteristica di Hegel che alla fine si arriva a capire tutte quelle cose che prima

apparivano ostiche Lui lo dice in alcune occasioni che lrsquoultimo elemento egrave il primo che senza

questo primo non si arriva allrsquoultimo e che senza lrsquoultimo non crsquoegrave neanche il primo Questa egrave

proprio lrsquoarchitettura della Fenomenologia dello spirito lui nel suo scrivere ha messo in atto ciograve

stesso di cui stava parlando Tra lrsquoaltro egrave curioso il fatto che ha scritto la Fenomenologia nel 1807

e mentre le scriveva man mano dava le cose scritte da licenziare alla stampa Due secoli fa aveva

detto lrsquoessenziale e cioegrave che non crsquoegrave nessunrsquoaltra cosa al di fuori dellrsquoopera Lrsquoopera egrave la realtagrave egrave

il tutto egrave lrsquointero direbbe Severino egrave lrsquointero percheacute contiene in seacute tutti i momenti del particolare

e dellrsquouniversale e dellrsquooperare di questi simultaneamente per integrazione o per superamento

Aufhebung direbbe Hegel Due secoli fa diceva giagrave questo ma non egrave stato inteso grancheacute a questo

riguardo soprattutto non egrave stata intesa questa cosa che ho ritenuto importante e cioegrave il fatto

che si parla non per la cosa ma si parla per parlare Egrave questo che egrave in gioco soltanto il dire il

potere affermare cose la cosa in seacute non interessa a nessuno Egrave soltanto la necessitagrave di parlare di

affermare egrave questo che importa tutto il resto egrave irrilevante La cosa stessa come la chiama lui egrave

la parola descrive la cosa stessa esattamente come la parola cioegrave il singolare e lrsquouniversale che si

compenetrano in atto e che cosrsquoegrave tutto ciograve Egrave la parola

Page 3: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...

3

di concentrarsi nella cosa un tale procedere non fa altro che scavalcarla invece di indugiare in essa e

di obliarsi in essa un tale sapere si attacca sempre a qualcosa di diverso e resta presso di seacute anzicheacute

essere presso di essa e abbandonarsi ad essa Vedete come echeggiano le questioni che molti anni

dopo affronteragrave Severino rispetto al concreto e allrsquoastratto Egrave come se Hegel ci stesse dicendo che

ci si affanna ad attaccarsi allrsquoastratto perdendo di vista il concreto lrsquointero Lrsquoinizio della cultura

e della liberazione dallrsquoimmediatezza della vita sostanzialehellip La vita sostanziale egrave lrsquoesperienza

hellipdovragrave sempre consistere nellrsquoacquistare cognizioni di principi e punti di vista generalihellip Quindi

parte da principi generali Sono solo i principi generali quelli che possono dare un punto di

partenza un punto di vista particolare non egrave un punto di partenza egrave soltanto qualcosa di

accidentale Per Hegel invece egrave fondamentale che il punto di partenza sia universale hellipnel

sollevarsi cosigrave fino al pensiero della cosa nella sua generalitagrave sostenendola o confutandola tuttavia

fondatamente nellrsquoaccoglierne secondo determinati modi la concreta e ricca pienezza e nel saperne

impartire unrsquoonesta informazione e un giudizio non avventato Ma questo inizio della cultura prima

di tutto faragrave posto al rigore della vita piena che introduce allrsquoesperienza della cosa stessahellip Questa

questione dellrsquoesperienza egrave molto importante in Hegel e la riprenderagrave molto spesso Lrsquoesperienza

della vita non crsquoegrave mai in Hegel un puro e astratto intellettualismo ma egrave sempre calato

nellrsquoesperienza nella prassi nel fare hellipe quando poi il rigore del concetto saragrave disceso nel profondo

della cosa allora quella cognizione e apprezzamento sapranno restare al posto che loro si conviene nella

conversazione Quindi calarsi nella cosa stessa In effetti Hegel aveva dato inizialmente un titolo

diverso alla Fenomenologia che era Scienza dellrsquoesperienza della coscienza Quindi scienza cioegrave la

conoscenza dellrsquoesperienza della coscienza fare cioegrave esperienza della propria coscienza Egrave questo

il principio portante Quindi calarsi nella propria coscienza La coscienza non egrave altro che un sapere

che riguarda lrsquoimmediato il presente tutto ciograve che egrave immanente La coscienza egrave ciograve che mi

consente di sapere che in questo momento sto parlando senza una riflessione intorno a questo ma

semplicemente cogliere il dato immanente La vera figura nella quale la veritagrave esiste puograve essere

soltanto il sistema scientifico di essa La veritagrave si coglie soltanto nel momento in cui si manifesta

questo percorso scientifico in questo calarsi nella coscienza In fondo ci si cala nella coscienza per

sapere come accade il sapere delle cose A pag 5 La vera forma della veritagrave viene dunque posta in

questa scientificitagrave ciograve che equivale ad affermare che solo nel concetto la veritagrave trova lrsquoelemento della

sua esistenzahellip Hegel dice queste cose anche per opporsi soprattutto allrsquoidealismo di Schelling

allrsquointuizione di Schelling che chiamava ldquocolpo di pistolardquo cioegrave allrsquoimprovviso ho questa

intuizione questo lampo che mi illumina dopodicheacute so come stanno le cose Ecco dice la veritagrave

non ha niente a che fare con questo la veritagrave egrave un percorso una fatica egrave una tragedia nel senso

che occorre passare attraverso la disperazione del negativo attraverso il continuo confronto con

ciograve che si pone e con ciograve che egrave altro rispetto a ciograve che si pone Questo egrave il percorso da fare A pag

8 Questo parlare da profeti crede di restarsene nel centro e nel profondo della cosa getta uno sguardo

sprezzante sulla determinatezza (il horos) e a bella posta si tiene a distanza dal concetto e dalla

necessitagrave come da quella riflessione che sta di casa soltanto nella finitezza Questa intuizione del colpo

di pistola si tiene a distanza dallrsquoargomentazione dice Hegel anzi non ne vuole sapere percheacute

verrebbe messa in discussione da unrsquoargomentazione stringente Ma come crsquoegrave una vuota estensione

cosigrave crsquoegrave una vuota profonditagrave come crsquoegrave unrsquoestensione della sostanza che si riversa in unrsquoinfinita varietagrave

senza aver forza di tenerla a freno cosigrave crsquoegrave unrsquointensitagrave priva di contenuto la quale comportandosi

come la forza senza espansione coincide con la superficialitagrave hellip Del resto non egrave difficile a vedersi

come la nostra etagrave sia unrsquoetagrave di gestazione e di trapasso a una nuova era lo spirito ha rotto i ponti col

mondo del suo esserci e rappresentare durato fino ad oggi esso sta per calare tutto ciograve nel passato e

versa in un travagliato periodo di trasformazione Invero lo spirito non si trova mai in condizione di

quiete preso comrsquoegrave in un movimento sempre progressivo Egrave per questo che apprezzava Napoleone

Per lui era lrsquoidea del progresso di qualcosa che stava cambiando di qualcosa che stava rompendo

con il passato Ma a quel modo che nella creatura dopo lungo placido nutrimento il primo respiro -

4

in salto qualitativo - interrompe quel lento processo di solo accrescimento quantitativo e il bambino egrave

nato cosigrave lo spirito che si forma matura lento e placido verso la sua nuova figura e dissolve brano a

brano lrsquoedificio del suo mondo precedente lo sgretolamento che sta cominciando egrave avvertibile solo per

sintomi sporadici la fatuitagrave e la noia che invadono ciograve che ancor sussiste lrsquoindeterminato

presentimento di un ignoto sono segni forieri di un qualche cosa di diverso che egrave in marcia Ciograve che

stava marciando in realtagrave era lrsquoesercito di Napoleone che stava occupando tutta lrsquoEuropa Solo

un cotal ldquonuovordquo ha tanto poco una piena effettualitagrave quanto il neonato ed egrave essenziale non lasciar

fuori di considerazione questo punto Il primo sorgere egrave inizialmente una immediatezza egrave in altri

termini il concetto di quel nuovo mondo Quanto poco un edificio egrave compiuto quando le sue fondamenta

sono gettate tanto poco il concetto dellrsquointiero che egrave stato raggiunto egrave lrsquointiero stesso Io ho un concetto

dellrsquointero ma se non so come ho costruito questo concetto allora questo concetto non egrave lrsquointero

Egrave lo stesso discorso che faceva prima rispetto alla conclusione la conclusione non egrave lrsquointero

Quando noi desideriamo vedere una quercia nella robustezza del suo tronco nellrsquointreccio dei suoi rami

e nel rigoglio delle sue fronde non siamo soddisfatti se al suo posto ci venga mostrata una ghiandahellip

Che contiene in potenza la quercia ma non egrave la quercia hellipsimilmente la scienza corona del mondo

dello spirito non egrave compiuta al suo inizio Occorre il percorso Vedete come la questione del

percorso il cammino che poi chiameragrave dialettica egrave sempre presente in Hegel fin dalle prime

pagine Lrsquoinizio del novello spirito egrave il prodotto di un vasto sovvertimento di molteplici forme di civiltagrave

egrave il premio di una via molto intricata e di una non meno grave fatica Tale cominciamento egrave lrsquointiero

che dalla successione noncheacute dalla sua estensione egrave tornato in se stesso egrave il concetto semplice di

quellrsquointiero ma divenuto Ecco qui crsquoegrave tutta la filosofia di Hegel Il cominciamento egrave quellrsquointero

che egrave tornato a se stesso Il concetto dellrsquointero non egrave lrsquointero il concetto dellrsquointero egrave il

cominciamento egrave un concetto che poi articola svolge Tutto ciograve a un certo punto ritorna al punto

di partenza e soltanto quando ritorna al punto di partenza il cominciamento egrave un cominciamento

Sembra paradossale ma non lo egrave Questo movimento egrave lo stesso movimento di cui parla Peirce la

Primitagrave lrsquoinizio il primo elemento non crsquoegrave senza il secondo Ricordate A egrave B la A non crsquoegrave fino a

quando non crsquoegrave la B percheacute la B egrave ciograve che mi dice che cosrsquoegrave la A fincheacute non crsquoegrave la B non crsquoegrave neanche

la A Ciograve nonostante occorre che ci sia la A per potere dire che A egrave B Egrave per questo che la triade

di Peirce egrave un circolo ermeneutico nel senso che il primo elemento egrave quello che egrave percheacute egrave il secondo

che fornisce al primo elemento la sua esistenza ma in questo movimento il primo e il secondo

diventano un qualche cosrsquoaltro per cui la A non egrave piugrave la A e la B non egrave piugrave solo la B diventano

una sintesi usando i termini di Hegel diventano unrsquoaltra cosa diventano la relazione tra i due

Questa relazione tra i due egrave necessaria percheacute ci sia la B e ci sia la A senza questa relazione tra i

due la A resta la A e B resta la B come se fossero degli astratti egrave soltanto il terzo elemento cioegrave

la relazione che li mostra in quanto concreto Vedete come tornano le cose che abbiamo

considerate in questi anni Peraltro lrsquoeffettualitagrave di questo intiero semplice consiste nel processo per

cui quelle precedenti figurazioni ora fattesi momentihellip Prima erano figure come la A e la B adesso

sono momenti di un tutto hellipsi risviluppano e si danno una nuova figurazione e ciograve nel nuovo

elemento nel senso che si egrave venuto sviluppando Questi due elementi queste due figure come le

chiama Hegel non sono piugrave due figure ma sono due momenti dellrsquointero e quindi per dirla in

modo spiccio acquistano un nuovo significato diventano unrsquoaltra cosa Poi Hegel applicheragrave

tutto ciograve a ogni cosa alla politica al diritto allrsquoestetica ogni cosa avragrave questo andamento Mentre

da una parte il primo apparire del nuovo mondohellip Potete intendere lrsquoapparire del nuovo mondo

come la Primitagrave di Peirce come lrsquoapparire di qualche cosa che di per seacute non egrave nulla fino a che non

crsquoegrave un altro elemento che dice che cosrsquoegrave il primo ma a questo punto i due elementi sono in relazione

e quindi ciascuno dei due elementi non egrave piugrave una figura ma diventa un momento dellrsquointero non

egrave piugrave lrsquoastratto ma egrave il concreto per dirla alla Severino Mentre da una parte il primo apparire del

nuovo mondo egrave solo lrsquointiero nellrsquoinvolucro della sua semplicitagrave o egrave il generale fondamento dellrsquointiero

medesimo drsquoaltra parte per la coscienza la ricchezza della precedente esistenza egrave presente ancora nel

5

ricordo Nella figura che novellamente appare la coscienza non trova espansione neacute specificazione di

contenuto ancor piugrave le manca quel raffinamento formale in virtugrave del quale le differenze vengono con

sicurezza determinate e ordinate nelle loro salde relazioni Parla di raffinamento della scienza cioegrave

occorre che questo primo elemento si articoli si trovi preso in un processo in unrsquoelaborazione in

un pensiero Senza tale raffinamento la scienza non puograve avere il carattere della universale

intelligibilitagrave e assume la parvenza di un esoterico possesso di alcuni individuihellip Esoterico cioegrave

misterioso Possiamo prendere come esempio lrsquoidea nellrsquoidealismo di Schelling il colpo di pistola

lrsquointuizione geniale che egrave appannaggio suo egrave lui che ha avuto questa idea non egrave un percorso che

possa essere esibito ad altri hellip- un esoterico possesso infatti in questo caso essa egrave data soltanto nel

suo concetto o egrave dato soltanto il suo interno - di alcuni individui singoli infatti la sua apparenza

senza espansione singolarizza la sua esistenza Appare senza estensione cioegrave senza articolazione

In questo modo la sua essenza sarebbe questa di apparire coigrave allrsquoimprovviso senza un percorso

Soltanto ciograve che egrave perfettamente determinato egrave anche essotericohellip Essoterico egrave il contrario di esoterico

quindi vuol dire conosciuto hellipda tutti concepibile e suscettibile di venir da tutti imparato e di essere

proprietagrave di tutti La via della scienza egrave la sua forma intelligibile vi aperta a tutti e per tutti eguale

arrivare mediante llsquointelletto al sapere razionale questa egrave la giusta esigenza della coscienza che si

accinge alla scienza giaccheacute lrsquointelletto egrave il pensare il puro Io in generalehellip Questo saragrave ripreso da

Gentile hellipe lrsquointelligibile egrave ciograve che egrave giagrave conosciuto ossia egrave lrsquoelemento comune della scienza e della

coscienza prescientifica che puograve cosigrave aprirsi immediatamente un varco entro la scienza Occorre

quindi che ci sia il movimento del pensiero mentre lrsquointuizione egrave come se bloccasse questa veritagrave

in qualcosa che non ha piugrave nessun movimento percheacute egrave giagrave raggiunta egrave ligrave egrave quella conclusione

oltre la quale non si va piugrave non soltanto nega tutto il percorso che lrsquoha prodotta percheacute questo

percorso non crsquoegrave proprio A pag 13 paragrafo 2 Prima di questo se la prende ancora con

Schelling con lrsquoAssoluto dove tutto egrave eguale e allora fa quel famoso esempio dove nella notte

tutte le vacche sono nere per cui non crsquoegrave piugrave distinzione alcuna non crsquoegrave piugrave questa analisi

laboriosa crsquoegrave soltanto lrsquoAssoluto messo ligravehellip Secondo il mio modo di vedere che dovragrave giustificarsi

soltanto merceacute lrsquoesposizione del sistema stesso tutto dipende dallrsquointendere e dallrsquoesprimere il vero non

come sostanza ma altrettanto decisamente come soggetto Il vero egrave sempre stato posto come sostanza

come qualcosa che egrave in seacute Lui invece dice che il vero egrave un soggetto Cosa vuol dire che egrave un

soggetto Per Hegel il soggetto egrave il pensiero stesso egrave qualche cosa che egrave in continuo divenire il

soggetto egrave un divenire stesso Quindi il vero non egrave altro che un divenire ponendolo come un

soggetto lo pone come se fosse un qualcuno che agisce ndash in genere il soggetto egrave anche

grammaticalmente colui che agisce quella cosa che il predicato descrive Qui egrave da notare che la

sostanzialitagrave racchiude in seacute non solo lrsquouniversale o lrsquoimmediatezza del sapere stesso ma anche

quellrsquoimmediatezza che per il sapere egrave essere o immediatezza A pag 14 (18) La sostanza viva egrave bensigrave

lrsquoessere il quale egrave in veritagrave Soggettohellip Soggetto quindi colui che agisce non egrave una cosa morta ma egrave

ciograve che agisce hellipo ciograve che egrave poi lo stesso egrave lrsquoessere che in veritagrave egrave effettuale ma soltanto in quanto la

sostanza egrave il movimento del porre se stesso o in quanto essa egrave la mediazione del divenire-altro-da-seacute con

se stesso Qui arriviamo in medias res Quindi il soggetto egrave ciograve che agisce ciograve che fa ma fa che

cosa Questo movimento egrave il movimento del porre se stesso la mediazione del porre se stesso in

quanto diviene altro da seacute Se il soggetto si pone come se stesso si pone come altro Pensate al

funzionamento del linguaggio molto banalmente quando io pongo qualche cosa per porre questo

qualche cosa devo dire che cosrsquoegrave questo qualche cosa ma per dire questa cosa devo dire altro da

seacute rispetto alla cosa Come soggetto essa egrave la pura negativitagrave semplicehellip In quanto soggetto

autoponentesi si pone come soggetto cioegrave deve porsi come un qualche cosa che non egrave piugrave se stesso

e quindi egrave negativitagrave Riprendendo Severino e il suo A=A queste due A non sono lo stesso ndash per

Severino sono lo stesso a condizione di fare quella formula famosa ndash la seconda egrave altra rispetto alla

prima e viceversa helliped egrave proprio per ciograve la scissione del semplice in due parti o la duplicazione

opponentehellip Il soggetto che potrebbe apparire semplice egrave in due parti come seacute e come altro da

6

seacute hellipquesta a sua volta egrave la negazione di questa diversitagrave indifferente e della sua opposizione soltanto

questa ricostituentesi eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso ndash non unrsquounitagrave

originaria come tale neacute unrsquounitagrave immediata come tale ndash egrave il vero Il vero egrave movimento del soggetto

che si pone come altro da seacute per potere porsi e che ritorna su se stesso Questa ricostituentesi

eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso questo riflettersi dellrsquoesser-altro in se stesso

questo movimento secondo Hegel egrave il vero movimento dellrsquoelemento che interviene che per

essere seacute deve riflettersi deve uscire da se stesso cioegrave diventare altro da seacute per poi riflettendosi

ricongiungersi a seacute Egrave il movimento della dialettica

Intervento Come se si riconoscesse solo attraverso questo divenire altro da seacutehellip

Esattamente Se non fa questo movimento il primo egrave nulla Questo Peirce lo diceva la A senza la

B egrave nulla egrave il solo cominciamento egrave il semplice apparire di qualcosa che se non significa qualcosa

egrave nulla ma se significa qualcosa si pone fuori da seacute per ritornare su di seacute Solo in questo caso la A

diventa la A soltanto se si estroflette verso la B e poi dalla B ritorna sulla A Questo egrave il

movimento dialettico Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio la

propria fine come proprio finehellip Questo circolo egrave il circolo ermeneutico che ha allrsquoinizio la propria

fine che ritorna al punto di partenza ma il tornare al punto di partenza egrave il suo fine Ecco che

come dice giustamente Hegel Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio

la propria fine come proprio fine e che solo mediante lrsquoattuazione e la propria fine egrave effettuale Cioegrave

diventa quello che egrave Percheacute qualcosa sia quello che egrave occorre che ci sia questo movimento sennograve

egrave nulla (19) stessa pagina La vita di Dio e il conoscere divino potranno bene venire espressi come un

gioco dellrsquoamore con se stesso questa idea degrada fino allrsquoedificazione e a dirittura allrsquoinsipidezza

quando mancano la serietagrave il dolore la pazienza e il travaglio del negativo Egrave con questo che occorre

confrontarsi dice Hegel Va bene lrsquoamore di Dio ma se non crsquoegrave questa disperazione del dubbio

del travaglio del negativo del confronto continuo con il fatto che ciograve che sto ponendo egrave altro da

seacute e con il fatto che sia altro da seacute egrave la condizione percheacute sia quello che egravehellip senza questo non si

intende niente In seacute quella vita egrave lrsquointatta eguaglianza e unitagrave con seacute che non egrave mai seriamente

impegnata nellrsquoesser-altro e nellrsquoestraneazione e neppure nel superamento di questa estraneazione Lrsquoin

seacute senza un per seacute che sarebbe questa retroflessione sullrsquoin seacute egrave nulla Ma siffatto in-seacute egrave

lrsquouniversalitagrave astrattahellip Riecheggia Severino se io isolo lrsquoin seacute se lo astraggo per Severino egrave

autocontraddittorio Hegel non pone la questione in questi termini la pone come universalitagrave

astratta hellipnella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacutehellip Cioegrave lrsquo in seacute egrave tale

solo per un per seacute solo in questo movimento di ritorno come dire che ciograve che dico egrave quello che egrave

nel movimento di ritorno in quanto ciograve che dico si estroflette attraverso qualche cosa che egrave altro

da seacute - il suo significato per esempio ndash per tornare e fare di ciograve che dico quello che egrave Ma siffatto

in-seacute egrave lrsquouniversalitagrave astratta nella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacute e

quindi in generale dallrsquoautomovimento della forma Qualora la forma venga espressa come eguale

allrsquoessenza si incorre poi in un malinteso se si pensa che il conoscere stia pago allrsquoin-seacute o allrsquoessenza

e possa invece fare a meno della forma - se si pensa che lrsquoassoluto principio fondamentale o lrsquointuizione

assoluta rendano superflua lrsquoattuazione progressiva della prima o lo sviluppo della seconda Appunto

percheacute la forma egrave essenziale allrsquoessenza quanto questa lo egrave a se stessahellip Non crsquoegrave la forma senza

contenuto hellipquestrsquoultima non egrave concepibile neacute esprimibile meramente come essenza ossia come

sostanza immediata o come pura autointuizione del divino anzi proprio altrettanto come forma e in

tutta la ricchezza della forma sviluppata solo cosigrave egrave concepita ed espressa come Effettuale Come io la

vedo come io la dico E qui crsquoegrave la famosissima e celeberrima affermazione di Hegel sulla quale i

commentatori di Hegel si sono impegnati Il vero egrave lrsquointiero Per noi egrave facile intenderla a questo

punto tenendo conto del lavoro che abbiamo fatto con Severino il vero egrave il concreto

semplicemente Non egrave una delle sue parti o qualcuna delle sue parti egrave lrsquointero Severino

aggiungeva che solo lrsquointero egrave lrsquoincontraddittorio cioegrave posso porlo Soltanto lrsquointero egrave

lrsquoincontraddittorio Per Hegel il vero egrave lrsquointero Vedete che egrave da qui che arrivano tutte le cose che

7

dice Severino Ma lrsquointiero egrave soltanto lrsquoessenza che si completa mediante il suo sviluppo Cioegrave lrsquointero

egrave questo percorso non egrave questa o quella cosa egrave tutto il percorso che ha condotto allrsquointero

DellrsquoAssolutohellip LrsquoAssoluto sarebbe il concreto hellipdevesi dire che esso egrave essenzialmente Resultato che

solo alla fine egrave ciograve che egrave in veritagravehellip Sta dicendo che lrsquoAssoluto lrsquointero il concreto non egrave qualcosa

che si dagrave nellrsquoimmediato ma egrave un risultato per Hegel egrave il risultato di questo percorso dialettico

che conduce dal cominciamento dallrsquoin seacute allrsquoestroflessione dellrsquoin seacute per tornare come il per seacute

Questo movimento egrave ciograve che consente allrsquoelemento di divenire se stesso Per quanto possa sembrare

contraddittorio che lrsquoAssoluto sia da concepire essenzialmente come resultato basta tuttavia riflettere

alquanto per rendersi capaci di questa parvenza di contraddizione Il cominciamento il principio o

lrsquoAssoluto come da prima e immediatamente viene enunciato egrave solo lrsquoUniversale Ogni volta che

affermo qualcosa affermo un universale ogni volta che parto con qualcosa questo qualcosa egrave

posto come universale Se io dico ldquotutti gli animalirdquo queste parole non potranno mai valere come

una zoologia con altrettanta evidenza balza agli occhi che le parole ldquodivinordquo ldquoassolutordquo ldquoeternordquo

ecc non esprimono ciograve che quivi egrave contenuto e tali parole in effetti non esprimono che lrsquointuizione

intesa come lrsquoimmediato Ciograve che egrave piugrave di tale parole e sia pure il passaggio a una sola proposizione

contiene un divenire-altro che deve venire ripreso ossia una mediazione Nel momento in cui io voglio

dire che cosrsquoegrave una cosa nel momento in cui voglio usare una parola ecco che questa parola diventa

necessariamente un divenire-altro La mediazione egrave una relazione egrave una relazione tra i due Ha

detto in modo molto preciso se io voglio dire qualcosa del divino o di qualunque altra cosa devo

dire qualche cosa che egrave altro da quello devo dire altre parole percheacute possa poi tornare al divino e

fare del divino ciograve che egrave A pag 16 (22) hellipla ragione egrave lrsquooperare conforme a un fine Egrave la definizione

mutatis mutandis che dagrave Heidegger alla tecnica tra lrsquoaltro costruzione di strumenti in vista di

scopi Lrsquoinnalzamento della presunta natura sopra il pensiero misconosciuto e anzitutto il bando dato

alla finalitagrave esteriore han gettato il discredito sulla forma del fine Ma a quel modo che anche Aristotele

determina la natura come lrsquooperare conforme a un fine essendo questo lrsquoimmediato il quieto lrsquoimmoto

che egrave esso stesso motore cosigrave tale immoto egrave il Soggetto la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-

per-seacute o la pura negativitagrave Egrave importante Questo immoto questo quieto di fatto egrave soggetto

soggetto nel senso che agisce e la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-per-se cioegrave

questa cosa vuole essere per seacute egrave lrsquoin seacute che vuole diventare per seacute E che egrave la pura negativitagrave

percheacute per diventare per seacute lrsquoin seacute deve estroflettersi deve uscire da seacute diventare altro egrave soltanto

diventando altro che puograve tornare in quanto diventato finalmente per seacute Lrsquoin seacute egrave nulla occorre

che diventi per seacute percheacute diventi qualche cosa di concreto E il resultato egrave ciograve stesso che egrave il

cominciamento soltanto percheacute il cominciamento egrave finehellip La fine egrave il cominciamento la fine di

questo percorso dellrsquoin seacute che diventa per seacute Egrave questo il fine che vuole raggiungere hellipoppure

lrsquoeffettuale egrave ciograve che egrave il suo concetto soltanto percheacute lrsquoimmediato come fine ha dentro di lui il Seacute o la

pura effettualitagrave Sta dicendo che dentro lrsquoimmediato nel cominciamento crsquoegrave giagrave questo fine non

egrave lui il cominciamento ma il percorso che ritorna a lui Il fine attuato o lrsquoeffettuale esistente egrave

movimento egrave divenire giunto al suo dispiegamento ma proprio questa inquietudine egrave il Seacutehellip Egrave questa

inquietudine egrave questo doversi estraniare dellrsquoin seacute per diventare per seacute e ritornare sullrsquoin seacute Egrave

questa lrsquoinquietudine per cui non sta mai fermo egrave sempre in movimento percheacute una cosa possa

essere quella che egrave deve operare questo movimento sennograve egrave nulla helliped esso egrave eguale a quella

immediatezza e a quella semplicitagrave del cominciamento percheacute egrave il resultato percheacute egrave ciograve che egrave tornato in

se stesso Non come voleva Aristotele la potenza e lrsquoatto Qui per Hegel non egrave piugrave in questo modo

crsquoegrave soltanto questo movimento hellipma ciograve che egrave tronato in se stesso egrave appunto il Seacute e il Seacute egrave

lrsquoeguaglianza e la semplicitagrave che si rapportano a seacute Lrsquoin seacute che si estroflette e torna indietro diventa

per seacute tutto questo egrave il Seacute questa cosa egrave Seacute a condizione che ci sia questo movimento sennograve egrave

nulla

15 maggio 2019

8

Per Hegel il soggetto egrave ciograve che agisce lrsquoagente non egrave fermo immobile Pag 17 (23) dice Il bisogno

di rappresentarsi lrsquoAssoluto come soggetto si egrave servito delle espressioni Dio egrave lrsquoeterno o lrsquoordine morale

del mondo o lrsquoamore ecc Come dire che lrsquoAssoluto egrave il soggetto Tenete conto che siamo nel 1807 e

che con Assoluto si intendeva ciograve che egrave immediatamente vero egrave ciograve che oggi chiamiamo la realtagrave

la realtagrave delle cose non nel senso folkloristico del termine ma come ciograve che si manifesta

immediatamente Ecco porre questa come soggetto egrave qualcosa che prima di Hegel non era mai

accaduto la realtagrave era quella che egrave lrsquoAssoluto non era il soggetto era la cosa Porre il soggetto

significa porre lrsquoAssoluto la realtagrave come agente come qualcosa che agisce continuamente E

infatti agisce nel mondo in cui ci ha mostrato nelle pagine precedenti In espressioni simili il vero

egrave bensigrave posto allrsquoincirca come Soggetto ma non egrave ancora rappresentato come il movimento del riflettersi

in se stesso Egrave questo il soggetto egrave questo movimento questo agire dellrsquoin seacute che si estroflette e

che diventa il per seacute e ritorna sullrsquoin seacute diventando a questo punto lrsquointero una volta che si egrave

completato questo movimento non egrave piugrave lrsquoin seacute ma lrsquoin seacute e per seacute Vale a dire lrsquoin seacute sarebbe

lrsquoimplicito che perograve non egrave ancora manifesto per cui non crsquoegrave ancora consapevolezza occorre che

diventi esplicito cioegrave che diventi il per seacute solo allora lrsquoautocoscienza se ne appropria e fa

esperienza di seacute attraverso lrsquoaltro da seacute attraverso questa estroflessione A pag 18 Il soggetto

vien preso come punto fermo al quale come a loro sostegno i predicati aderiscono mediante un

movimento che appartiene a chi sa di esso ma che non devesi riguardare come appartenente al punto

stesso eppure solo mediante quel movimento il contenuto sarebbe rappresentato come soggetto Sta

semplicemente dicendo che anche un significato si suppone che sia quello che egrave ma non egrave cosigrave

percheacute il significato egrave preso anche lui in questo movimento fincheacute non crsquoegrave questo ritorno non crsquoegrave

la consapevolezza non crsquoegrave lrsquoautocoscienza Tutto questo movimento egrave per Hegel il soggetto cioegrave

egrave agente egrave qualcosa che muove Dato il modo come quel movimento egrave costituito esso non puograve

appartenere al soggetto drsquoaltronde presupposto quel punto il movimento non puograve essere costituito

diversamente puograve essere soltanto esteriore Percheacute ci sia movimento occorre che ci sia qualcosa di

esterno se tutto egrave in seacute non si muove niente Quellrsquoanticipazione che lrsquoAssoluto egrave Soggetto non solo

non egrave quindi lrsquoeffettuale realtagrave di questo concetto ma la rende addirittura impossibile cheacute

lrsquoanticipazione lo pone come punto fermo e lrsquoeffettualitagrave egrave invece lrsquoautomovimento Dire che lrsquoassoluto

egrave soggetto non egrave soltanto lrsquoeffettuale realtagrave la realtagrave cosigrave come si effettua cosigrave come la vediamo

ma la rende addirittura impossibile La realtagrave cosigrave come egrave concepita dal pensare comune sarebbe

impossibile se questa realtagrave non fosse in un movimento cioegrave se la realtagrave non fosse soggetto Non

potrei conoscere se dallrsquoin seacute non ci fosse questo movimento attraverso il per seacute che ritorna sullrsquoin

seacute senza questo movimento non crsquoegrave conoscenza Tra le varie conseguenze che discendono da quello

che si egrave detto puograve venir messa in rilievo la seguente soltanto come scienza o come sistema il sapere egrave

effettuale e puograve venir presentato soltanto come scienza o come sistemahellip Quindi il sapere intanto

non egrave il prodotto di quella immediata intuizione il famoso colpo di pistolahellip no non egrave cosigrave il

sapere egrave un cammino egrave un percorso e si produce soltanto come scienza come sistema come quel

cammino che mano a mano pone ciascun elemento a fronte del suo negativo di ciograve che non egrave per

poi tornare su di seacute hellipinoltre un cosigrave detto principio fondamentale della filosofia se pur egrave vero egrave poi

giagrave falso in quanto esso egrave soltanto principio Il principio non egrave il tutto il principio egrave una parte del

tutto Il principio sarebbe lrsquoin seacute cioegrave lrsquoavviarsi di qualche cosa ma senza il movimento

potremmo dire senza la dialettica egrave falso esattamente come diceva Severino rispetto

allrsquoastrazione allrsquoastratto rispetto al concreto lrsquoastratto egrave falso se non crsquoegrave il concreto entro il

quale lrsquoastratto trova il suo compimento per cosigrave dire Questo sistema il sapere effettuale che egrave

principio fondamentale della filosofia egrave facile da confutare percheacute non egrave il tutto egrave soltanto lrsquoinizio

La confutazione consiste nellrsquoindicarne la deficienza ma deficiente esso egrave percheacute egrave solo lrsquouniversale o

percheacute egrave soltanto principio soltanto cominciamento Quando si dice qualche cosa questo qualche

cosa io lo pongo come lrsquoincominciamento ma incominciamento di che Incominciamento di un

9

movimento di questo qualcosa che dico verso il significato che ha Se non crsquoegrave questo movimento

verso il suo significato ciograve che dico egrave come direbbe Hegel deficiente cioegrave manca del concreto

Se la confutazione egrave esauriente essa lo egrave proprio percheacute tratta e sviluppata da quel principio stesso non

giagrave percheacute dal di fuori messa in opera mediante opposte gratuite asserzioni Cosigrave la confutazione sarebbe

propriamente lo sviluppo del principio e quindi il complemento di ciograve che gli manca se essa non si

misconoscesse badando soltanto al proprio operare negativo senza divenire consapevole del proprio

processo e del proprio resultato anche secondo il loro lato positivo Questa confutazione che dice che

ciograve che dico egrave solo il cominciamento che egrave mancante di qualche cosa ma ciograve che manca egrave proprio

la sua realizzazione cioegrave il suo sviluppo Quindi la confutazione che dice che egrave solo il principio e

non lrsquointero egrave vera ma egrave proprio questo che dice che egrave necessario uno sviluppo unrsquoarticolazione

un movimento percheacute si compia questo processo e quindi lrsquoincominciamento non si fermi ligrave ma

diventi un sistema un percorso che porta al concetto Egrave nel vero senso della parola positiva quella

realizzazione del cominciamentohellip Il cominciamento deve realizzarsi hellipla quale viceversa costituisca

nello stesso tempo verso di esso un comportamento altrettanto negativohellip Percheacute questa realizzazione

non egrave altro che il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e quindi il suo negativo hellipe piugrave precisamente

un comportamento negativo verso quella sua forma unilaterale per cui esso egrave soltanto immediatamente

o egrave il fine Ci sta dicendo che questa estroflessione questo movimento per cui il cominciamento si

realizza in unrsquoaltra cosa attraverso il suo negativo e ritorna su di seacute Si coglie la questione del

sistema quando il percorso rispetto al negativo torna sullrsquoin seacute quando il per seacute torna sullrsquoin seacute

solo a questo punto crsquoegrave la realizzazione del cominciamento per cui non egrave piugrave deficiente Se lo

prendiamo da seacute come astratto egrave deficiente ma come concreto non lo egrave piugrave percheacute il concreto egrave

sigrave il cominciamento ma allrsquointerno del movimento per cui lrsquoin seacute diventa per seacute e torna sullrsquoin seacute

come autocoscienza cioegrave cosciente di seacute Che il vero sia effettuale solo come sistemahellip Potremmo

dirla cosigrave che la veritagrave si effettui solo come sistema Questo lo aveva detto prima la veritagrave non egrave

qualcosa che mi viene in mente allrsquoimprovviso neacute egrave qualcosa che posso astrarre dal concreto come

fa la logica Tutta la Fenomenologia dello spirito egrave una critica alla logica formale che invece

stabilisce che da una parte crsquoegrave il vero e dallrsquoaltra il falso trattandoli come due astratti Che il vero

sia effettuale solo come sistema o che la sostanza sia essenzialmente Soggetto ciograve egrave espresso in quella

rappresentazione che enuncia lrsquoAssoluto come Spiritohellip Lo Spirito egrave il pensiero hellipelevatissimo

concetto appartenente allrsquoetagrave moderna e alla sua religione Soltanto lo spirituale egrave lrsquoeffettualehellip

Soltanto ciograve che comporta il pensiero ma il pensiero nel modo in cui lui ci sta incominciando a

indicare questo pensiero come autocoscienza Il pensiero egrave lrsquounica cosa che si effettua egrave lrsquounica

realtagrave hellipesso egrave - lrsquoessenza o ciograve che egrave in seacute ciograve che ha riferimento e determinatezza lrsquoesser-altro e

lrsquoesser-per-seacute - e ciograve che in quella determinatezza o nel suo esser fuori di seacute resta entro se stesso ossia e

in e per seacute Quindi lrsquoessenza ciograve che egrave in seacute che fa riferimento allrsquoimmediatezza non egrave altro che

lrsquoesser-altro da seacute che ritorna su di seacute Lrsquoesser-altro da seacute non egrave altro che lrsquouscire dellrsquoin seacute verso

qualche altra cosa cioegrave la necessitagrave che ha una parola per potere affermarsi di dire altre parole

Se io dico una parola un nome questo nome di per seacute non ci dice molto perograve ci dice molto se

questo significato agisce sul discorso cioegrave se ciograve che dico si sposta verso un significato Egrave questo

movimento questa relazione che importa Hegel egrave vero non pone la cosa come una relazione

parla di sintesi perograve di fatto si pone cosigrave Anche per Peirce si pone cosigrave come una relazione tra i

due questo terzo egrave una relazione tra i due anche Greimas la pone cosigrave ciascuno di questi elementi

egrave assoluto in seacute ma allo stesso tempo egrave assolutamente in relazione con gli altri due Per questo

motivo si puograve parlare di circolo ermeneutico dove ciascun elemento egrave quello che egrave ma egrave quello

che egrave in relazione agli altri due Questione che evoca ciograve che diceva de Saussure ciascun

significante egrave quello che egrave in quanto in relazione con tutti gli altri Ma questo essere in seacute e per seacute lo

egrave da prima per noi o in seacute egrave la sostanza spirituale Questo essere in seacute e per seacute quindi questo

movimento compiuto lo egrave dapprima per noi Siamo noi in quanto parlanti che possiamo valutare

questo percorso possiamo esserne coscienti e possiamo dopo sapere che questo in seacute egrave diventato

10

per seacute cioegrave crsquoegrave una consapevolezza Il per noi se volete porlo in termini semiotici egrave la veritagrave

pubblica di cui parla Peirce ciograve che egrave noto a tutti Egrave ciograve che egrave noto a tutti che consente lrsquoannodarsi

di questi elementi la Primitagrave la Seconditagrave la Terzietagrave La Terzitagrave questa sintesi non egrave altro che

la relazione tra i due Ma che cosa mette in relazione i due La veritagrave pubblica la chiacchiera

come direbbe Heidegger ciograve che costituisce comunque e sempre il cominciamento Non si

comincia se non dalla chiacchiera dalla veritagrave pubblica ed egrave questa veritagrave pubblica questo per

noi che consente il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute e il ritorno del per seacute allrsquoin seacute Se non ci fosse

questo per noi questi elementi rimanessero come sospesi senza significato ci vuole qualcuno noi

percheacute significhino qualcosa Qui si puograve porre la questione sia come la pone poi Hegel oppure porla

in termini semiotici Hegel la pone cosigrave tutto ciograve che egrave accaduto nella storia allrsquouomo quello che

lui chiama lo Spirito quindi la storia del pensiero tutto ciograve che egrave accaduto ha una ragione

drsquoessere cioegrave non poteva non accadere che cosigrave come egrave accaduto Per noi che lo vediamo oggi

sappiamo che la Rivoluzione Francese non poteva che portare a Napoleone ma chi stava vivendo

la Rivoluzione Francese di sicuro non pensava a Napoleone Per noi egrave chiaro ed ecco il per noi

questa cosa che soltanto dopo si puograve sapere Questo giagrave allude alla nozione di Sapere Assoluto in

Hegel che si compie nel momento in cui il per noi ha a disposizione tutto tutto il pensiero degli

umani nella sua storia In termini semiotici potremmo dire che questo per noi non egrave altro che il

luogo da cui ciascuno ricava il senso delle cose che accadono lo ricava dalla veritagrave pubblica come

voleva Peirce egrave quella che dagrave un senso Se volete porre la cosa in termini ancora piugrave appropriati

egrave la volontagrave di potenza che dagrave il significato a tutto quanto Potremmo anche dire che ciograve che per

Peirce egrave la veritagrave pubblica di fatto non egrave niente altro che la volontagrave di potenza che aveva ragione

Nietzsche egrave quella che dagrave un senso egrave quella che dagrave a ciascun ente quindi a ciascun pensiero la

sua enticitagrave Egrave un altro modo di porre a questione che ponevamo tempo fa cioegrave se non ci fosse la

volontagrave di potenza non ci sarebbe nessun motivo per parlare Percheacute si dovrebbe parlare O per

porla in termini semiotici percheacute un termine dovrebbe rinviare a un altro per costruirne poi un

terzo e andare avanti cosigrave allrsquoinfinito Non ci sarebbe se la volontagrave di potenza o la veritagrave pubblica

o il per noi non intervenisse a dare un significato a tutto quanto il processo Questo processo di

cui parla Hegel che ha cambiato il corso della storia della filosofia questo percorso noto come

dialettica hegeliana trae il suo senso dal per noi se non ci fosse il per noi non ci sarebbe niente di

tutto ciograve Dice Hegel che questo per noi egrave la sostanza spirituale cioegrave egrave ciograve che lo spirito la storia

del pensiero degli umani pone come sostanza o se volete come soggetto Esso deve essere ciograve anche

per se stesso deve essere il sapere dello spirituale e il saper di seacute come spirito ossia deve essere a seacute come

oggetto e nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come oggetto tolto riflesso in se stesso

Qui notiamo qualcosa che echeggia Severino Dice questo essere in seacute e per seacute deve essere ciograve anche

per se stesso Deve essere il sapere spirituale cioegrave deve essere il sapere di questo spirito del

pensiero di questo pensare in generale Deve essere il sapere di seacute come spirito come

autocoscienza ossia deve essere a seacute come oggetto nel senso che ha preso qualcosa al di fuori e

lrsquoha portato in seacute come oggetto E nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come

oggetto tolto riflesso in se stesso nel momento in cui io lo porto di nuovo nellrsquoin seacute questo oggetto

lo tolgo percheacute non egrave piugrave un oggetto estraneo diventa il per seacute diventa autocoscienza la mia

autocoscienza della cosa dicevo prima che echeggia vagamente Severino devo porlo come oggetto

e poi toglierlo Qui perograve il toglierlo egrave unrsquooperazione diversa da quella che fa Severino non egrave che lo

tolgo percheacute sennograve resta autocontraddittorio lo tolgo percheacute lo ripongo nellrsquoin seacute egrave in questo senso

che lo tolgo e quindi non piugrave un oggetto estraneo Questa realtagrave che egrave considerata come qualcosa

di estraneo il non-Io diceva Fichte viene accolta nellrsquoin seacute e diventa quel per seacute che egrave

lrsquoautocoscienza io sono cosciente di ciograve che mi accade sono cosciente del mio sapere del mio

pensiero non solo di ciograve che mi accade ma soprattutto del mio pensiero rispetto a ciograve che mi

accade Diventa la consapevolezza rispetto alla cosa stessa percheacute per Hegel questo oggetto egrave il

negativo assoluto egrave lrsquoassolutamente altro che diventa qualcosa nel momento in cui ritorna sullrsquoin

11

seacute che lo ha colto come assolutamente altro Egrave lrsquoin seacute che lo pone come assolutamente altro ma

ponendolo come assolutamente altro da seacute si avvia egrave il cominciamento di quel movimento che

riporta poi questo oggetto allrsquoin seacute e a questo punto ne egrave consapevole Egrave in questo modo che per

Hegel funziona il sapere la coscienza Egrave in questo modo che una parola acquisisce significato

acquisisce significato nel momento in cui egrave in relazione con unrsquoaltra parola con qualcosa che egrave

assolutamente altro da seacute Da quella posizione di assolutamente altro da seacute torna sulla parola e

dice che significa quella determinata cosa ligrave Questo oggetto egrave per seacute soltanto per noi in quanto

mediante lui stesso vien generato il suo spirituale contenutohellip Siamo noi che gli diamo il contenuto

il suo spirituale contenuto il contenuto di pensiero hellipma in quanto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute

anche per se stesso ecco che questa autogenerazione il puro concetto egrave a lui parimente lrsquoelemento

oggettivo dove esso ha il suo essere determinato per tal modo nel suo essere determinato esso egrave per se

stesso oggetto in seacute riflesso Che egrave ciograve che abbiamo sempre detto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute egrave

anche per se stesso non soltanto per noi Cosa vuol dire che egrave anche per se stesso Ve la spiego

cosigrave in modo molto semplice Dicendo una parola quella parola egrave non solo per noi ma anche per

seacute egrave determinata per se stessa egrave quella che egrave Ma teniamo sempre conto che crsquoegrave un per noi egrave

allrsquointerno di un per noi che egrave determinata ma questa determinazione egrave per seacute e quindi a questo

punto abbiamo la parola che egrave quella che egrave come condizione che sia per noi La condizione percheacute

possa essere quello che egrave egrave che sia per noi in questo movimento continuo che noi indicavamo

tempo fa come lrsquoassoluta determinazione di una parola che deve essere quella che egrave per poter essere

utilizzata Il suo muoversi continuamente il suo estroflettersi continuamente egrave per potere essere

quello che egrave si estroflette per essere quello che egrave percheacute senza questa estroflessione la parola non

avrebbe significato Egrave soltanto in questa relazione con unrsquoaltra parola che egrave altro da seacute che puograve

tornare su di seacute e quindi essere quella che egrave determinata Stiamo praticamente leggendo tutta la

Prefazione che egrave una summa di tutto il pensiero hegeliano non solo della Fenomenologia dello

spirito per cui merita una particolare attenzione Lui continua a chiedersi come faccio ad avere

esperienza della mia coscienza E allora ci dice se crsquoegrave solo il cominciamento non faccio esperienza

della mia coscienza non crsquoegrave ancora la coscienza crsquoegrave solo lrsquoin seacute lrsquoimplicito ma non egrave ancora posto

come tale Percheacute diventi esplicito occorre che diventi per seacute soltanto in questo ritorno io ho

coscienza di questa cosa e quindi faccio esperienza della conoscenza Lo spirito che si sa cosigrave

sviluppatohellip Cioegrave il pensiero che incomincia a questo punto a sapere come funziona hellipegrave la

scienza Quindi la scienza non egrave altro che un sapere che egrave consapevole non soltanto di seacute ma

anche del come egrave diventato consapevole di seacute cioegrave di come egrave diventato autocoscienza Questa ne egrave

la realtagrave effettuale ed egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Queste sono parole

impegnative Dice che la scienza egrave la realtagrave effettuale la realtagrave che si effettua quella con cui

abbiamo a che fare Dice egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Ecco qui si

intende bene la questione del soggetto di colui che agisce lrsquoagente che si costruisce da seacute la realtagrave

nel suo proprio elemento Occorre tenere conto che Hegel parla sempre di realtagravehellip Ci sono due

modi in tedesco per dire la realtagrave Wirklichkeit e Realitaumlt La Realitaumlt egrave la realtagrave materiale cioegrave il

particolare colore di questo tavolo per esempio la Wirklichkeit comporta un agire un fare

qualche cosa e quindi quando parla di realtagrave ne parla sempre in questa accezione di Wirklichkeit

quella che Freud chiamava la realtagrave psichica Il puro autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altrohellip

Cioegrave io mi riconosco dentro lrsquoassoluto esser-altro Mi pongo come positivo allrsquointerno dellrsquoassoluta

negativitagrave Egrave questo che mi dagrave la possibilitagrave di essere quello che sono hellipquesto etere come tale egrave il

fondamento il terreno della scienza o il sapere nella sua universalitagrave generale Rileggo Il puro

autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altro egrave ligrave che mi posso riconoscere entro lrsquoassoluto esser-altro

Se non crsquoegrave questo assoluto esser-altro io non mi riconosco ndash riconoscersi come autocoscienza Vale

a dire se una parola non rinvia a unrsquoaltra questa parola non significa niente egrave puro

cominciamento astratto ma in quanto puro cominciamento astratto egrave nulla Questo lo diceva

anche Severino il primo momento egrave nulla di per seacute Tra lrsquoaltro Severino ha preso molto da Hegel

12

come molti riconoscono Il cominciamento della filosofia presuppone o esige che la coscienza si trovi

in questo elemento Cioegrave nellrsquoassoluto esser-altro Ma questo elemento riceve anchrsquoesso la sua

perfezione e la sua trasparenza soltanto mediante il movimento del suo divenire Anche questo

movimento egrave preso nel movimento generale Esso egrave la spiritualitagrave pura come lrsquoUniversale che ha il

modo della semplice immediatezzahellip Spiritualitagrave pura egrave il pensiero puro Dice lrsquoUniversale che ha

il modo della semplice immediatezza sarebbe il cominciamento helliptale semplicitagrave quando ha

esistenza come tale egrave il terreno il pensiero che egrave soltanto nello spirito Poicheacute questo elemento questa

immediatezza dello spirito egrave la sostanza in generale dello spirito essa immediatezza egrave anche lrsquoessenza

trasfigurata la riflessione che a sua volta egrave semplice egrave lrsquoimmediatezza come tale per seacute egrave lrsquoessere che

egrave riflessione in se stesso Egrave sigrave immediatezza ma egrave unrsquoimmediatezza che ha giagrave compiuto il percorso

sennograve non sarebbe neanche immediatezza Da parte sua la scienza chiede che lrsquoautocoscienza si sia

elevata a tale etere percheacute questa possa vivere in lei e con lei e per vivere Viceversa lrsquoindividuo ha il

diritto di pretendere che la scienza gli fornisca almeno la scala che conduce a quella superiore posizione

indicandogliela in lui stesso La scienza cioegrave un pensiero che pensa se stesso e alle proprie

condizionihellip potremmo dire cosigrave egrave un pensiero che pensa alle proprie condizioni di pensiero Dice

che lrsquoindividuo ha la pretesa legittima che la scienza gli mostri almeno la scala cioegrave il percorso

che deve compiere Questo egrave ciograve che peraltro fa Hegel in tutta la Fenomenologia dello spirito

sapere qual egrave il percorso per arrivare a ciograve che lui chiama Sapere Assoluto A pag 21 (27) Un tal

divenire della scienza in generale o del sapere egrave appunto ciograve che questa fenomenologia dello spirito

presenta Il sapere come esso egrave da prima o lo spirito immediato egrave ciograve chrsquoegrave privo di spirito la coscienza

sensibile La coscienza sensibile egrave lrsquoin seacute Per giungere al sapere propriamente detto o per produrre

quellrsquoelemento della scienza che per la scienza medesima egrave anche il suo puro concetto il sapere deve

affaticarsi in un lungo itinerario Tale divenire come esso si porragrave nel suo contenuto e nelle forme che

in lui sorgono non saragrave ciograve che a tutta prima si immagina sotto il titolo di avviamento della coscienza

prescientifica alla scienza - e ben altro ancora da quellrsquoentusiasmo che come un colpo di pistola

comincia immediatamente dal sapere assoluto e che si egrave tratto drsquoimpiccio dinanzi a posizioni differenti

dichiarando di non volerne sapere Ci sta dicendo che il percorso che lui propone egrave un percorso

impegnativo

22 maggio 2019

Crsquoegrave qualche cosa che sta dicendo Hegel che mi ha fatto riflettere Riguarda la questione dellrsquointero

del concreto Dicevamo che in effetti egrave il linguaggio lrsquointero il concreto Perograve abbiamo anche

detto che il linguaggio egrave autocontraddittorio mentre se poniamo il linguaggio come lrsquointero lo

poniamo come incontraddittorio E allora egrave contraddittorio o incontraddittorio Possiamo porre

la questione in questo modo dicendo che il linguaggio egrave autocontraddittorio affermiamo questo

in seguito a una certa operazione che Severino ci direbbe di astrazione e cioegrave abbiamo astratto

un primo elemento ciograve che dico e poi ciograve a cui ciograve che dico si riferisce Abbiamo considerato questi

due elementi in quanto separati e a questa condizione direbbe giustamente Severino si produce

unrsquoautocontraddizione In effetti la si rileva immediatamente percheacute ciograve che sto dicendo per

potere dirsi deve dirsi in un altro modo cioegrave ha bisogno di altro per dirsi Perograve se dovessimo

invece considerare questi due elementi non in quanto separati astrattamente ma come il

concreto come ci suggerisce di fare Hegel allora in questo caso non sono piugrave due elementi astratti

ma sono due momenti dello stesso Questo comporta che il linguaggio a questo punto si pone come

incontraddittorio in quanto contiene il negativo ma come condizione del positivo ndash questo egrave Hegel

Quindi il linguaggio concretamente inteso egrave incontraddittorio astrattamente inteso egrave

autocontraddittorio Egrave cosigrave risolta la questione Perograve che cosa vuol dire che il linguaggio egrave

incontraddittorio Vuole dire che nel momento in cui pone qualcosa questo qualcosa egrave posto Egrave

questo che fa del linguaggio quella cosa incredibile che piugrave o meno conosciamo una volta che il

13

linguaggio pone qualche cosa questo qualche cosa egrave posto crsquoegrave ed egrave lrsquounica cosa che fa essere le

cose che le fa esserci percheacute le pone e puograve porle percheacute non egrave autocontraddittorio percheacute se fosse

autocontraddittorio allora non porrebbe ciograve che dice di porre cioegrave direbbe di porre qualche cosa

ma poi di fatto non egrave quello che sta ponendo E questo per il linguaggio sarebbe un problema

percheacute non potrebbe porre non potrebbe letteralmente fare esser le cose per cui le cose non ci

sarebbero Potremmo dire che se le cose in generale ci sono egrave percheacute il linguaggio egrave

incontraddittorio sapete che il termine cosa risponde alla massima generalizzazione pensabile

non egrave pensabile un elemento che sia al di sopra della cosa percheacute anche questo sarebbe una cosa

egrave proprio il termine che risponde alla massima universalizzazione pensabile

Lrsquoincontraddittorietagrave e qui torniamo a Severino non egrave soltanto un qualche cosa che si aggiunge

che rende piugrave interessante la cosa no egrave che egrave solo se egrave incontraddittorio il linguaggio pone

effettivamente le cose cioegrave le fa essere percheacute se rimanesse autocontraddittorio allora le farebbe

essere ma anche non essere simultaneamente cioegrave non sarebbero Il problema come sappiamo da

Heidegger egrave che a questo punto non sarebbero utilizzabili percheacute egrave quella cosa ma anche non lo

egrave e quindi come la uso Come quella cosa o come ciograve che non egrave quella cosa Ecco percheacute egrave

importante che il linguaggio si mostri come lrsquoincontraddittorio preso concretamente preso

astrattamente invece sappiamo che egrave autocontraddittorio percheacute i due momenti tesi e antitesi

rimangono separati e separatamente intesi egrave chiaro che ognuno dei due si oppone allrsquoaltro non

crsquoegrave la sintesi ma rimane unrsquoopposizione dove lrsquouno esclude lrsquoaltro Egrave la sintesi che li mette in

relazione che li volge in concreto proprio come diceva Severino rispetto a ldquoquesta lampada che

egrave sul tavolordquo percheacute sia ldquoquesta lampada che egrave su tavolordquo occorre che questi termini lampada

tavolo ecc non siano astratti cioegrave isolati separati percheacute se sono separati allora questa

lampada considerata astrattamente non egrave piugrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo e quindi non

potrei affermare ciograve che affermo cioegrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo Egrave un altro modo per dire

che lrsquoincontraddittorietagrave del linguaggio egrave una condizione del suo funzionamento Era solo una

cosa che mi era venuta in mente magari era venuta in mente anche a voi Siamo a pag 23 (29)

La scienzahellip Ricordo che il titolo che aveva dato Hegel era La scienza come esperienza della

coscienza il modo in cui si fa esperienza della coscienza egrave questa la scienza per Hegel La scienza

come presenta questo movimento formativo nel dettaglio del suo processo e nella sua necessitagrave cosigrave

presenta nella figurazione a lui propria ciograve che egrave giagrave disceso a momento e proprietagrave dello spirito La

scienza ci ha detto deve compiere una serie di analisi per potere procedere deve determinare

potremmo dire che deve muovere dallrsquoastratto per potere considerare qualche cosa deve

necessariamente considerarlo come astratto Meta egrave la chiara penetrazione dello spirito in ciograve che egrave

il sapere Cioegrave intendere bene come funziona il sapere rispetto al pensare come vengo a sapere le

cose che cosa mi consente di sapere Lrsquoinsofferenza pretende lrsquoimpossibile vale a dire il

raggiungimento della meta senza i mezzi Senza cioegrave questa analisi continua Da un lato bisogna

sopportare la lunghezza di questrsquoitinerario cheacute ciascun momento egrave necessariohellip Ciascun momento di

questo procedere dialettico egrave necessario al passo successivo Egrave un porsquo come diceva Heidegger

quando parlava del mondo di cui sono fatto tutto ciograve che egrave intervenuto egrave stato necessario percheacute

io sia oggi quello che sono non crsquoegrave niente da scartare tutto ciograve che egrave accaduto ha concorso a farmi

essere quello che sono hellip- dallrsquoaltro lato occorre soffermarsi presso ciascun momento giaccheacute ciascuno

di per seacute egrave unrsquoitera figura individualehellip Ciascun momento di questo movimento dialettico egrave di per

seacute qualcosa di individuale hellipcosigrave ciascun momento viene considerato assoluto proprio percheacute la sua

determinatezza vien riguardata come un intiero o come un concreto o come lrsquointiero nella peculiaritagrave

di questa determinazione Considerare dunque ciascuno di questi momenti di queste figure del

progressivo muoversi del pensiero come un intero percheacute da una parte ciascuno di questi

momenti ndash qui viene in soccorso Peirce per intendere bene la cosa quando parla di Primitagrave

Seconditagrave Terzietagrave ndash ciascuno di questi momenti egrave assoluto e determinato non si fonde con gli

altri cioegrave non scompare negli altri ma rimane assolutamente determinato dallrsquoaltra parte

14

rimane assolutamente in relazione con gli altri quindi egrave assolutamente determinato e

assolutamente in relazione Sottolineare il fatto che rimanga determinato che rimanga per usare

i termini di Hegel una figura significa che non scompare nellrsquoaltro non dilegua nellrsquoaltro ma

rimane quello che egrave sempre in relazione tuttavia con gli altri due a formare il circolo

ermeneutico Poicheacute non solo la sostanza dellrsquoindividuo ma addirittura lo Spirito del mondo ha avuta

la pazienza di percorrere queste forme in tutta lrsquoestensione del tempo e di prender su di seacute lrsquoimmane

fatica della storia universale per riplasmare quindi in ciascuna forma per quanto questa lo

comportasse il totale contenuto di se stessohellip Questa pazienza che ha avuto il progredire dello

Spirito umano nel corso dei millenni egrave quello che ha portato a ciograve che siamo oggi hellipe poicheacute lo

Spirito del mondo non avrebbe potuto attingere la coscienza di seacute con minore fatica egrave evidente che

secondo la cosa stessa lrsquoindividuo non potragrave arrivare a comprendere la sua sostanza attraverso un

cammino piugrave brevehellip Lo stesso cammino che ha fatto lrsquoumanitagrave per essere ciograve che egrave oggihellip anche

per lrsquoindividuo egrave la stessa cosa deve cioegrave mantenere tutti i momenti che lo hanno condotto

necessariamente a essere quello che egrave adesso helliptuttavia ha dinanzi a seacute una fatica piugrave lieve percheacute

tutto ciograve in seacute giagrave consummatum esthellip Tutto ciograve che egrave accaduto ormai egrave saputo tutto ciograve che ha

condotto a oggi il nostro passato egrave noto per cui questo ci allevia la fatica del percorso in quanto

una buona parte di questo percorso egrave conosciuta sappiamo che cosa egrave successo prima di noi e che

cosa egrave accaduto tale per cui oggi siamo nella condizione in cui ci troviamo Per esempio due guerre

mondiali hanno condotto a una situazione che egrave quella che viviamo oggi Essendo il contenuto di

giagrave un pensato esso egrave proprietagrave della sostanzahellip Egrave diventato sostanza cioegrave qualcosa di concreto

il nostro passato hellipnon piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma dellrsquoesser-in-seacute anzi egrave ciograve chrsquoegrave in seacute

che deve venir volto nella forma dellrsquoesser-per-seacute - ciograve chrsquoegrave in seacute non piugrave meramente originario neacute calato

nellrsquoesserci ma piuttosto ridotto giagrave a memoria Dice non piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma

dellrsquoesser-in-seacute questo percorso egrave giagrave stato fatto egrave giagrave passato allrsquoesser-per-seacute e tornato allrsquoin seacute egrave

giagrave coscienza noi abbiamo coscienza del nostro passato Nella posizione in cui noi qui cogliamo

quel movimento rispetto allrsquointiero si risparmia il togliere dellrsquoessercihellip Nel momento in cui

cogliamo questo movimento dialettico e lo conosciamo ci si risparmia la necessitagrave di togliere

lrsquoesserci cioegrave di togliere lrsquoimmediato percheacute sappiamo giagrave che lrsquoimmediato egrave stato questo e

questrsquoaltro hellipma quello che pur tuttavia rimane e che richiede piugrave alta trasformazione egrave la

rappresentazione e la nozione delle forme La rappresentazione e la nozione delle forme non sono

altro che concetti Lrsquoesserci ripreso indietro nella sostanza con questa prima negazione soltanto

immediatamente egrave trasferito nellrsquoelemento del Seacutehellip Llsquoesserci cioegrave lrsquoimmediatezza una volta che egrave

noto tutto ciograve che egrave accaduto egrave diventato qualcosa che egrave in seacute che egrave quella che egrave cioegrave egrave saputa

ne abbiamo coscienza hellipquesta proprietagrave a lui acquisita ha dunque ancora carattere di

immediatezza priva di concetto drsquoimmota indifferenza non altrimenti che lrsquoesserci il quale egrave per tal

modo passato soltanto nella rappresentazione Le cose accadute hanno ancora questa immediatezza

cioegrave sono quelle che sono diventano importanti per noi nel momento in cui ne prendiamo

coscienza percheacute anche le cose accadute possono rimanere in seacute implicite Ma quello che ci sta

dicendo egrave che egrave sempre necessario questo continuo lavoro dialettico per fare in modo che la

coscienza possa giungere a essere consapevole di seacute Con ciograve lrsquoesserci egrave in pari tempo un alcuncheacute di

noto qualcosa con cui lo spirito esistente ha chiuso la partitahellip Lrsquoesserci lrsquoimmediatezza egrave diventato

noto il passato egrave noto hellipe in cui quindi non ha piugrave neacute attivitagrave neacute interesse Se lrsquoattivitagrave che sta

chiudendo la partita con lrsquoesserci egrave essa stessa solo il movimento dello spirito particolare che non arriva

a concepirsi viceversa il sapere egrave rivolto contro la rappresentazione cosigrave costituitasi e contro siffatto

esser-noto il sapere egrave lrsquooperare del Seacute universale ed egrave lrsquointeresse del pensare Il noto sarebbe la

chiacchiera ciograve che egrave noto a tutti che tutti sanno ma che nessuno interroga Questo dice Hegel

non egrave il sapere anzi questo egrave ciograve contro cui tutta la Fenomenologia dello spirito si batte contro

questo esser noto e quindi non piugrave interrogato Il noto in genere appunto percheacute noto non egrave

conosciuto Quando nel conoscere si presuppone alcuncheacute come noto e lo si tollera come tale si finisce

15

con lrsquoilludere volgarmente seacute e gli altri allora il sapere senza nemmeno avvertire come ciograve avvenga non

fa un passo avanti nonostante il grande e incomposto discorrere che esso fa Senza ponderazione il

soggetto e lrsquooggetto ecc Dio la natura lrsquointelletto la sensibilitagrave ecc vengono posti a fondamento come

noti e come qualcosa che ha valore sicuro e costituiscono dei punti fissi per lrsquoandata e il ritorno il

movimento corre su e giugrave tra questi punti che restano immoti e ne sfiora soltanto la superficie Queste

cose note sono quelle cose non sono piugrave poste nel movimento di tesi e antitesi non crsquoegrave la possibilitagrave

di cogliere il movimento che crsquoegrave fra un elemento il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e il suo

ritornare verso lrsquointerno Ci sta dicendo che queste cose note sono come dei punti messi ligrave

immobili che non dicono piugrave niente e che soprattutto non consentono un sapere Cosigrave

lrsquoapprendere e lrsquoesaminare consiste soltanto nel vedere se ognuno trovi anche nella sua rappresentazione

quello che costoro hanno detto se proprio gli sembri cosigrave e se cosigrave gli sia noto o meno Lrsquoanalisi di una

rappresentazione come di solito era condotta non consisteva in altro che nel togliere la forma del suo

esser-nota Io prendo la forma di qualcosa che egrave noto - forma nel senso di concetto - lo tolgo e lo

tengo ligrave immobile Scomporre una rappresentazione nei suoi elementi originari egrave un ritornare ai suoi

momenti i quali per lo meno non hanno la forma della rappresentazione trovata ma costituiscono

lrsquoimmediata proprietagrave del Seacute Egrave questo che occorre reperire scomporre il noto il conosciuto la

chiacchiera interrogarla metterla alla prova e quindi cogliere quei momenti che hanno costituito

il movimento dialettico che hanno condotto al Seacute a quello che egrave Una tale analisi giunge bensigrave solo

a pensieri che anchrsquoessi sono determinazioni note salde e ferme Ma questo separato questo stesso

ineffettuale egrave un momento essenzialehellip Cioegrave quando io analizzo le cose le astraggo

necessariamente Dice Una tale analisi giunge bensigrave solo a pensieri che anchrsquoessi sono

determinazioni note salde e ferme percheacute egrave da ligrave che si parte Se una determinazione nota non egrave

salda e ferma non posso partire non posso muovermi Ma questo separato questo stesso ineffettuale

non egrave qualcosa che si effettua egrave qualcosa che io ho astratto hellipegrave un momento essenziale infatti sol

percheacute il concreto si separa e si fa ineffettuale esso egrave ciograve che muove seacute Percheacute ci sia questo movimento

questa dialettica ha la necessitagrave di considerare le cose come se fossero separate come se fossero

astratte rispetto al concreto Solo facendo cosigrave qualcosa si puograve muovere soltanto attraverso

questa astrazione Lrsquoattivitagrave del separare egrave la forza e il lavoro dellrsquointelletto della potenza piugrave mirabile

e piugrave grande o meglio della potenza assoluta Questa attivitagrave del separare egrave tutto ciograve di cui egrave fatta

la Fenomenologia dello spirito separare considerare ma per fare questo deve astrarre deve

togliere dal concreto Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come sostanza i suoi momenti egrave la

relazione immediata che non suscita quindi meraviglia alcuna Dire che il circolo evoca il circolo

ermeneutico sarebbe hegelianamente il per noi noi sappiamo che il circolo di cui sta parlando egrave il

circolo ermeneutico lui non lo poteva sapere percheacute lrsquoermeneutica non era ancora cosigrave

apprezzata esisteva sigrave si conosceva il testo di Aristotele il Περὶ Ἑρμηνείας ma non crsquoera

lrsquoermeneutica cosigrave come egrave pensata oggi Dice Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come

sostanza i suoi momenti egrave la relazione immediata Questo circolo conchiuso non egrave altro che la

relazione immediata che crsquoegrave tra i vari momenti ed egrave questa relazione immediata che li tiene

insieme Ma che lrsquoaccidentale ut sic (cosigrave comrsquoegrave) separato dal proprio ambito che ciograve che egrave legato

noncheacute reale solo nella sua connessione con altrohellip Io posso sigrave astrarre cosigrave comrsquoegrave perograve lo tiro fuori

dal suo ambito lo astraggo da ciograve che lo rende reale e ciograve che lo rende reale egrave la connessione la

relazione diceva prima con altri momenti hellipguadagni una propria esistenza determinata e una sua

distinta libertagrave tutto ciograve egrave lrsquoimmane potenza del negativohellip Cioegrave io pongo qualche cosa ma per

potere porre questa cosa devo porre anche il suo negativo Se non pongo anche il suo negativo a

fianco io non sto ponendo nulla Questo in Severino egrave molto evidente Pongo questa cosa ma

dice separato dal proprio ambito ma il proprio ambito qual egrave Il proprio ambito egrave fatto anche del

negativo se io lrsquoastraggo dal negativo non egrave piugrave niente Quando parla di immane potenza del

negativo ci sta dicendo che il negativo vale a dire ciograve che sto ponendo non egrave egrave la condizione per

potere porre ciograve che sto ponendo in quanto ciograve che egrave hellipesso egrave lrsquoenergia del pensare del puro Io Egrave

16

il negativo che mette in moto il movimento Per usare termini semiotici egrave la relazione con il

significatohellip Considerate la A egrave B di Peirce il negativo egrave la B egrave ciograve che la A non egrave ma se non ci

fosse la B non ci sarebbe neanche la A La morte se cosigrave vogliamo chiamare questa irrealtagrave egrave la piugrave

terribile cosa e tener fermo il mortuum questo egrave ciograve a cui si richiede a massima forza Mortuum egrave la

metafora del negativo La bellezza senza forza odia lrsquointelletto percheacute questo le attribuisce dei compiti

chrsquoessa non egrave in grado drsquoassolvere La bellezza senza forza dice la forza che gli dagrave il negativo Ma

non quella vita che inorridisce dinanzi alla morte schiva della distruzione anzi quella che sopporta la

morte e in essa si mantiene egrave la vita dello spirito Esso guadagna la sua veritagrave solo a patto di ritrovare

seacute nellrsquoassoluta devastazione Cioegrave nel negativo Nellrsquoassoluta devastazione io dico una cosa

questa cosa egrave quella che egrave ma per dire che egrave quella che egrave devo dire ciograve che quella cosa non egrave ecco

lrsquoassoluta devastazione che egrave la vita dello spirito egrave la vita stessa Esso egrave questa potenza ma non

alla maniera stessa del positivo che non si dagrave cura del negativo come quando di alcuncheacute noi diciamo

che non egrave niente o che egrave falso per passare molto sbrigativamente a qualche cosrsquoaltro anzi lo spirito egrave

questa forza sol percheacute sa guardare in faccia il negativo e soffermarsi presso di lui Che egrave un porsquo quello

che abbiamo fatto in questi anni Dicendo che per dire una devo dire ciograve che quella cosa non egrave egrave

come se usando le parole di Hegel avessimo guardato in faccia il negativo la sua devastazione

ma questa egrave la condizione per pensare Questo soffermarsi egrave la magica forza che volge il negativo

nellrsquoessere Il negativo sarebbe il nulla ma io lo faccio diventare essere lo faccio diventare

qualcosa di fondamentale lo faccio diventare la condizione percheacute ciograve che dico abbia un

significato Essa egrave quel medesimo che sopra fu detto il Soggetto il quale mentre nel proprio elemento

dagrave esistenza alla determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta e cioegrave in genere solo essente ed egrave

quindi la verace sostanza lrsquoessere e lrsquoimmediatezza che non ha la mediazione fuori di lei ma egrave questa

stessa Questa magica forza dice egrave soggetto cioegrave egrave lrsquoagire il fare Questo agire egrave lrsquoagire del

negativo sul positivo e del positivo sul negativo Dice nel proprio elemento dagrave esistenza alla

determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta lrsquoimmediatezza astratta egrave lrsquoimmediato quello che

io immagino separato dal concreto egrave la lampada che io immagino separata da ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo E cioegrave in genere solo essente non egrave solo essente ldquoquesta lampada che egrave sul

tavolordquo percheacute egrave il concreto non egrave qualcosa che si dagrave immediatamente e basta Il genere di studio

proprio dellrsquoantichitagrave si differenzia da quello dei tempi moderni percheacute era propriamente il processo di

formazione della coscienza naturale Lo studio della natura vede le cose cosigrave come appaiono ut sic

cosigrave come sono astraendole immaginandole completamente astratte da un concreto Allora

lrsquoindividuo esercitandosi dettagliatamente in ciascuna parte della sua esistenza e filosofando su ogni

accadimento si educograve a una universalitagrave intimamente concretata Nei tempi moderni egli trova invece

bella e preparata la forma astratta lo sforzo per giungere ad afferrarla e a farla sua egrave oggi piugrave

unrsquoesteriorizzazione dellrsquointerno improvvisa e priva di mediazione egrave piugrave una monca produzione

dellrsquouniversale che non un procedere di questo dalla concreta e molteplice varietagrave dellrsquoessere

determinato Si riferisce alla scienza che ha fatto questo percorso allrsquoinizio ha tratto lrsquoastratto dal

concreto perograve mantenendolo come qualcosa di concreto oggi dice non crsquoegrave piugrave questo concreto egrave

rimasto solo lrsquoastratto e la scienza ha a che fare solo con questa cosa Ora quindi il compito non

consiste tanto nel purificare lrsquoindividuo dal modo dellrsquoimmediata sensibilitagrave per renderlo una sostanza

pensata e pensante quanto piuttosto nellrsquoopposto nellrsquoattuare cioegrave lrsquouniversale e nellrsquoinfondergli

spirito togliendo i pensieri determinati e solidificati Il compito non egrave tanto il purificare lrsquoindividuo

dallrsquoimmediatezza quanto nellrsquoattuare lrsquouniversale nellrsquoinfondergli lo spirito Attuare

lrsquouniversale cioegrave pensare ciograve che accade come qualche cosa che deve giungere allrsquouniversale

Soltanto lrsquouniversale ha la forma della necessitagrave cioegrave egrave cosigrave percheacute deve essere cosigrave Andiamo

oltre Le essenze pure sono quelle che riguardano il puro pensare cioegrave lrsquoimmediatezza interiore

Questo movimento delle essenze pure costituisce in generale la natura della scientificitagrave Tale

movimento considerato come il nesso del contenuto che gli egrave proprio egrave la necessitagrave e il dispiegamento

del contenuto stesso a totalitagrave organica Egrave questo movimento che comporta la totalitagrave organica cioegrave

17

dellrsquoorganismo Hegel parla dellrsquoorganismo proprio nellrsquoaccezione biologica come qualcosa che

non egrave la somma delle parti ma unrsquoaltra cosa egrave un complesso di cose molto piugrave complesso della

somma delle sue parti Il cammino pel quale vien raggiunto il concetto del sapere diviene anchrsquoesso

per via di quel movimento un divenire necessario e perfetto cosiccheacute quella preparazione cessa di essere

un filosofare accidentale che si appoggia a questi o a quegli oggetti a queste o a quelle relazioni a questi

o a quei pensieri della coscienza imperfetta come lrsquoaccidentalitagrave lo consente e che cerca di fondare il

vero con ragionamenti che sbandano di qua e di lagrave con conclusioni e deduzioni da pensieri determinati

anzi questo cammino mediante quel movimento del concetto abbracceragrave nella sua necessitagrave lrsquointero

mondo della coscienza Cioegrave questo cammino deve abbracciare ogni momento del suo processo

Una tale presentazione esaurisce quindi la prima parte della scienza poicheacute lrsquoessere determinato dello

spirito come prima esistenza non egrave altro che lrsquoimmediato o il cominciamentohellip Quindi la prima parte

della scienza egrave il cominciamento lrsquoimmediato egrave il porre qualche cosa hellipma il cominciamento non

egrave ancora il suo ritorno in seacute Egrave solo il cominciamento Lrsquoelemento dellrsquoesistenza immediata egrave quindi

la determinatezza per la quale questa parte della scienza si distingue dalle altre Lrsquoaccenno a questa

differenza conduce a discutere alcuni pensieri irrigiditi che sogliono farsi avanti proprio a questo punto

Questo egrave il cominciamento il porre qualche cosa egrave il momento fondamentale percheacute se non crsquoegrave il

cominciamento non crsquoegrave neanche tutto il resto Perograve e sta la qui la questione in Hegel egrave vero che

se non crsquoegrave il cominciamento non crsquoegrave neanche il resto ma se non crsquoegrave il per seacute che ritorna sullrsquoin seacute

non crsquoegrave neppure lrsquoin seacute Egrave la stessa cosa che diceva Peirce questo movimento questa relazione tra

la A e la B fa essere sia la A che la B percheacute la A egrave il cominciamento - che di per seacute egrave nulla egrave

soltanto un porre qualche cosa ma non egrave neanche un porre qualche cosa percheacute questo qualche

cosa egrave qualche cosa percheacute crsquoegrave un rinvio Quindi ci si ritrova in questa situazione bizzarra per cui

per iniziare devo porre qualche cosa che di fatto non pongo che non pongo fincheacute non crsquoegrave un

ritorno Vale a dire il cominciamento egrave giagrave da sempre cominciato Egrave impossibile stabilire il punto

del cominciamento cosigrave come per Peirce egrave impossibile stabilire il primo segno non esiste il primo

segno ciascun segno egrave segno percheacute segno per un altro segno necessariamente Questo punto egrave

importante nel pensiero di Hegel Il problema che sta ponendo qui egrave quello del linguaggio se

proprio vogliamo dirla tutta Come comincia il linguaggio Qual egrave il primo suono che possiamo

considerare come parola Soltanto dopo potremo dire che quella egrave una parola ma sul momento

mentre si pone non egrave ancora niente non egrave niente fincheacute non trova un rinvio per cui allora crsquoegrave un

significato che tornando al punto di partenza dagrave la sua portata di punto di partenza Egrave il problema

stesso del linguaggio del suo cominciamento come comincia Quando In che modo Hegel la

svolge cosigrave qualche cosa si avvia ma noi diciamo che qualche cosa si avvia solo dopo Egrave per questo

che molti tra cui lo stesso Heidegger dicono che si egrave da sempre nel linguaggio non crsquoegrave un

momento in cui si entra nel linguaggio si egrave ligrave giagrave da sempre il cominciamento egrave qualcosa che egrave

tale soltanto alla fine percheacute questo cominciamento ha come fine il tornare su di seacute e quindi

porsi come cominciamento Egrave un porsquo complesso ma egrave cosigrave che lo sta ponendo Hegel Drsquoaltra parte

non crsquoegrave modo di stabilire dove comincia il linguaggio E cosigrave anche per il cominciamento per

stabilire dovrsquoegrave il cominciamento dovrei essere giagrave fuori dal cominciamento anche solo per

pensarlo Come posso porre il cominciamento cosigrave tout court senza nessun riferimento senza alcun

referente Come so che egrave un cominciamento Non lo posso sapere in nessun modo Per questo

dicevo che posso saperlo soltanto in un ritorno Sembra paradossale eppure lo stesso Peirce pone

la questione esattamente in questi termini non crsquoegrave il primo segno non esiste E allora da dove si

comincia Quando si pensa di cominciare in realtagrave si egrave giagrave cominciato si egrave giagrave oltre per pensare

il cominciamento io devo essere giagrave oltre il cominciamento

29 maggio 2019

18

Siamo a pag 28 Capitolo III Lrsquoimmediato sapere determinato dello spirito la coscienzahellip La

coscienza come lrsquoimmediato essere determinato dello spirito Io ho coscienza quando qualche cosa

mi si determina hellipha i due momenti del sapere e dellrsquooggettivitagrave negativa del sapere Che egrave un altro

modo per dire che crsquoegrave il sapere e il sapere che si rivolge allrsquooggettivitagrave negativa cioegrave al suo

negativo a ciograve che non egrave per tornare al sapere Mentre in questo elemento si sviluppa lo spirito ed

ostende i suoi momenti ecco che a loro sopravviene quella opposizione ed essi compaiono tutti quanti

come figure della coscienza La scienza di questo itinerario egrave scienza dellrsquoesperienza che la coscienza

fahellip La scienza dellrsquoesperienza egrave questo movimento che va dal sapere allrsquooggettivitagrave e che

dallrsquooggettivitagrave ritorna in seacute hellipla sostanza insieme col suo movimento vien considerata oggetto della

coscienza La sostanza non egrave una cosa ci sta dicendo ma egrave lrsquooggetto della coscienza Egrave un primo

modo per intendere una questione importante in Hegel Non che Hegel negasse la realtagrave delle cose

ma sicuramente ha avvertito che quella cosa che chiamiamo realtagrave di fatto appartiene alla

coscienza non crsquoegrave una realtagrave fuori dalla coscienza Essa non sa neacute comprende se non ciograve che egrave nella

sua esperienza infatti ciograve che egrave nellrsquoesperienza egrave solo la sua sostanza spirituale e invero come oggetto

del suo Seacute Ma lo spirito diviene oggetto poicheacute egrave questo movimento divenire a seacute un altro ossia oggetto

del suo Seacute e togliere questo esser-altro Per riprendere i suoi termini questo in seacute estroflettendosi si

fa oggetto oggetto a se stesso quindi altro da seacute Egrave come se in questo movimento lrsquoin seacute

diventasse lrsquooggetto di se stesso Ed esperienza vien detto appunto quel movimento dove lrsquoimmediato

il non sperimentato cioegrave lrsquoastratto appartenga allrsquoessere sensibile o al semplice solo pensato si viene

alienando e poi da questa alienazione torna a se stesso cosigrave soltanto ora daccheacute egrave anche proprietagrave della

coscienza lrsquoimmediato egrave presentato nella sua effettualitagrave e veritagrave Lrsquoimmediato da seacute non egrave nulla se

non crsquoegrave questo movimento se non torna a se stesso se non torna a se stesso come concetto quindi

come esperienza Infatti il suo titolo egrave La scienza della esperienza della coscienza per avere

esperienza di qualche cosa occorre che io concettualizzi qualche cosa Per concettualizzare occorre

che questo immediato sia un qualche cosa ma percheacute possa essere un qualche cosa deve uscire da

seacute e tornare su di seacute in quanto concetto Lrsquoineguaglianza che nella coscienza ha luogo tra lrsquoIo e la

sostanza che ne egrave lrsquooggettohellip Cioegrave fra lrsquoIo e quella sostanza che sappiamo essere lo spirito Quindi

crsquoegrave lrsquoIo e poi lrsquooggetto rispetto allrsquoIo il non-Io Si mantiene sempre e non puograve mai non esserci per

Hegel questa disuguaglianza tra ciograve che si pone e ciograve che egrave il ciograve che si pone in una sua riflessione

Riflessione che possiamo anche intendere nella sua accezione piugrave comune cioegrave come un

ripensamento un riflettere sulla cosa non soltanto come il riflettersi di qualcosa su se stesso ma

anche il pensarci vale a dire concettualizzare trasformare in concetto trasformare quindi in

esperienza Questa ineguaglianza egrave la loro differenza fra lrsquoIo e il suo oggetto che non egrave altro che

lrsquoIo reso oggetto e che poi torna sullrsquoIo che sarebbe il negativo in generale Il negativo puograve venir

riguardato come la manchevolezza di entrambihellip Cioegrave entrambi sia lrsquoIo che lrsquooggetto sono di per

seacute manchevoli egrave soltanto la relazione tra i due che li rende il concreto unrsquounitagrave hellipma egrave la loro

anima o ciograve che li muove entrambi ragion per cui alcuni antichi ebbero a concepire il vuoto come

motore concependo sigrave il motore come il negativo ma questo non ancora come il Seacute Come invece lrsquoha

concepito lui Quindi questo vuoto questa assenza di unitagrave fra i due elementihellip percheacute in effetti

questi due elementi - lui ha detto bene parlandone in termini di manchevolezza ndash mancano Se

uno dovesse prenderli come si egrave fatto sino a Kant come il vero e il falso il vero qui e il falso di lagrave

ecco in questo senso sia lrsquouno che lrsquoaltro sono manchevoli Questa relazione tra i due egrave la loro

anima egrave ciograve che li rende vivi egrave ciograve che li rende quello che sono Ora se da prima questo negativo

appare come ineguaglianza dellrsquoIo verso lrsquooggettohellip LrsquoIo verso lrsquooggetto quindi si nega in quanto

Io per farsi oggetto per poi ritornare su di seacute hellipesso egrave pure lrsquoineguaglianza della sostanza verso se

stessa Lrsquoineguaglianza del pensiero che si estroflette e che torna come pensato Ciograve che sembra

prodursi fuori di lei ed essere unrsquoattivitagrave contro di lei egrave il suo proprio operare ed essa mostra di essere

essenzialmente Soggetto Cioegrave colui che agisce Potremmo dire che egrave lrsquoagire stesso del linguaggio egrave

il linguaggio che agisce in questo modo dico qualche cosa questo qualche cosa per essere un

19

qualche cosa si estroflette sul suo significato una volta che egrave giunto al suo significato ritorna e

diventa quello che egrave cioegrave quello che intendevo dire Avendo la sostanza ciograve mostrato

compiutamente lo spirito ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere determinatohellip

Lrsquoessenza dellrsquoidea egrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato egrave unrsquoidea vaga Una volta che

viene determinata egrave come se dice bene qua ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere

determinato Qui in queste poche parole dice tutto percheacute lrsquoidea un qualche cosa di

indeterminato egrave quella che egrave solo se puograve essere determinata una volta determinata diventa

davvero unrsquoidea quella idea Egrave sempre il movimento di cui stiamo parlando un qualche cosa di

indeterminato un qualche cosa che dico diventa quello che egrave soltanto se lo determino se lo

concettualizzo se lo penso cioegrave se ritorna dallrsquoin seacute al per seacute soltanto in questo movimento

diventa il Seacute diventa se stesso helliplo spirito egrave allora termine oggettivo di se stesso proprio come esso egrave

e lrsquoastratto elemento dellrsquoimmediatezza e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato Lo

spirito lrsquoidea egrave termine oggettivo di se stesso cioegrave fa di se stesso il proprio oggetto in quanto lrsquoidea

non egrave piugrave unrsquoidea indeterminata ma diventa il pensiero dellrsquoidea Lrsquoastratto elemento

dellrsquoimmediatezza ciograve che appare nellrsquoimmediato che ancora non egrave stato posto come un per seacute hellip

e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato comunemente prima di Hegel si egrave sempre

pensato che lrsquoelemento astratto immediato fosse un elemento separato ndash questa cosa egrave vera e la

sua negazione egrave falsa Quindi questa separazione del sapere dalla veritagrave dice Hegel egrave sorpassata

non crsquoegrave piugrave questa separazione del sapere dalla veritagrave percheacute questa separazione comporta il

mantenere questi elementi in quanto astratti ndash la veritagrave egrave tenuta ben salda lontana dal falso ndash

mentre sorpassare questa posizione egrave ciograve che consente di cogliere il movimento potremmo dire

del linguaggio mentre si fa mentre si dice Hegel ci sta spiegando ovviamente a modo suo che

cosa succede mentre si parla che cosa succede mentre qualche cosa si dice ma percheacute possa essere

un qualche cosa ndash percheacute se dico dico qualche cosa ndash deve estroflettersi e tornare su di seacute in quanto

qualche cosa Egrave la stessa cosa che poneva Peirce la A egrave B la A deve estroflettersi sulla B per

essere A sennograve non egrave niente egrave la B che dice che cosrsquoegrave la A ma questa B se non ci fosse stata la A

non sarebbe mai esistita cosigrave come la A non sarebbe mai esistita senza la B Quindi vedete come

ciascuno rimane quello che egrave la A rimane la A e la B rimane la B non crsquoegrave mai la fusione tra i due

come dire per usare le parole di Hegel sono delle figure e rimangono delle figure ciascuna con la

sua caratteristica ndash la A non scompare mai nella B - ma anche momenti della relazione momenti

che appartengono a un intero Lrsquoessere egrave assolutamente mediatohellip Quando parla di mediazione

parla della coscienza egrave la coscienza che media hellipegrave sostanziale contenuto che altrettanto

immediatamente egrave proprietagrave dellrsquoIo egrave a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Quindi ci sta

dicendo lrsquoessere egrave una proprietagrave dellrsquoIo Lrsquoessere non egrave piugrave qualche cosa che egrave fuori dellrsquoIo ma

lrsquoessere a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Vedete qui come si pone la questione dellrsquooggetto

Lrsquooggetto non egrave qualche cosa che egrave fuori di me non egrave propriamente il non-Io nellrsquoaccezione

fichtiana del termine cioegrave un qualche cosa che egrave separato da me no lrsquooggetto non egrave altro che lrsquoIo

che si estroflette Verrebbe da dire che si estroflette sullrsquooggetto ma a questo punto non egrave neanche

corretto egrave lrsquoIo che estroflettendosi diventa oggetto e retroflettendosi fa dellrsquoIo quello che egrave cioegrave

un Io cosciente Senza questa estroflessione e retroflessione lrsquoIo non avrebbe possibilitagrave di

coscienza non avrebbe la possibilitagrave di sapere Infatti tutta la Fenomenologia dello spirito non egrave

altro che un modo per intendere come funziona il sapere come accade che si sappia qualche cosa

e lui ce lo sta spiegando in questo modo Il loro movimento che in tale elemento si organizza in un

intiero egrave la logica o filosofia speculativa La filosofia speculativa non egrave altro che lrsquoorganizzarsi dei

vari momenti nellrsquointero quando cioegrave cessano di essere astratti e vengono colti come lrsquointero come

il movimento intero Questo movimento intero colto nella sua totalitagrave egrave quello che poi diventeragrave

il Sapere Assoluto quando cioegrave tutto egrave saputo Il tutto saputo perograve non comporta la fine per

Hegel assolutamente no egrave un punto ideale certo dove tutto egrave saputo ma egrave il momento dellrsquoavvio

per un modo di pensare diverso Certo potremmo anche dire in termini linguistici ponendo la

20

questione in modo piugrave semplice questo sapere tutto non egrave altro che il concreto cioegrave il linguaggio

Quindi nel momento in cui il linguaggio si svolge si articola ci sono dei momenti che

corrispondono a un sapere che ogni volta egrave particolare ma sempre debitore di un sapere totale Il

linguaggio egrave il concreto in quanto ogni volta che apro bocca il linguaggio egrave ligrave tutto che io lo sappia

oppure no ma egrave ligrave tutto percheacute se non fosse cosigrave io non potrei parlare Ecco quindi che ogni volta

questo sapere assoluto appare per Hegel invece occorre attendere cosigrave come per Severino Anche

per Gentile ogni atto comporta un sapere assoluto ogni atto giunge a un sapere assoluto lo mette

in atto percheacute se non fosse cosigrave non ci sarebbe un atto e non ci sarebbe un altro atto dopo di lui

Poicheacute dunque quel sistema dellrsquoesperienza dello spirito ne comprende soltanto lrsquoapparirehellip

Lrsquoesperienza dello spirito ciograve che lo spirito esperisce egrave lrsquoapparire di qualche cosa hellip il processo

che conduce da esso alla scienza del vero che egrave nella forma del vero sembra meramente negativohellip Cioegrave

questo processo deve passare dal negativo da ciograve che quella cosa che io esperisco non egrave hellipe

potrebbe darsi che si volesse evitare di avere a che fare con il negativo (inteso) come il falso e si

pretendesse di venir condotti senzrsquoaltro alla veritagrave a che impacciarsi del falso Percheacute dobbiamo star

ligrave a perder tempo Se egrave falso egrave falso Sopra si egrave fatto cenno di quel modo che vorrebbe cominciare subito

con la scienza a ciograve si conviene ora rispondere piugrave particolarmente mostrando quale sia la natura del

negativo (inteso) come il falso Le rappresentazioni che si hanno circa questo punto costituiscono il

principale impedimento a penetrare nella veritagrave Sta dicendo che eliminare il falso egrave il piugrave grande

impedimento al conoscere la veritagrave Ciograve offriragrave lrsquooccasione di parlare della conoscenza matematica

che il sapere afilosofico considera come lrsquoideale che la filosofia dovrebbe cercare di raggiungere senza

esservi per altro riuscita nonostante ogni tentativo Il vero e il falso appartengono a quei pensieri

determinati che privi di movimentohellip Questo egrave importante per Hegel il vero e il falso sono fissi

non crsquoegrave nessun movimento fra di loro hellipvorrebbero valere come particolari essenze delle quali lrsquouna

sta di qua lrsquoaltra di lagrave rigidamente isolate e senza reciproca comunanza hellip Crsquoegrave un falso quanto poco

crsquoegrave un cattivo Il falso in assoluto cosigrave come il cattivo in assoluto Falso e cattivo non son mica

perfidi come il diavolo tantrsquoegrave vero che volendoli prendere per diavoli di essi si verrebbe a fare dei

soggetti particolari mentre essi in quanto falso e cattivo sono soltanto degli universali pur avendo

lrsquouno rispetto allrsquoaltro una propria natura Il falso (cheacute solo di esso qui si vuol parlare) sarebbe lrsquoaltro

il negativo della sostanza la quale in quanto contenuto del sapere egrave il vero Questo egrave il modo di

pensare comune ancora oggi peraltro Ma la sostanza stessa egrave essenzialmente il negativo vuoi come

semplice distinguere ossia come Seacute e sapere in genere La sostanza che non egrave altro che il contenuto

dellrsquoidea egrave giagrave essa stessa il negativo percheacute per avere un contenuto questa idea deve spostarsi su

unrsquoaltra cosa e cioegrave sul suo contenuto per esempio Il Seacute egrave giagrave la negativitagrave della sostanza se la

sostanza non fosse negativa a se stessa non ci sarebbe stato il movimento verso unrsquoaltra cosa Se

il vero e il falso sono fissi immobili identici a seacute che movimento crsquoegrave Una volta stabilito questo

abbiamo chiuso il discorso non si va piugrave da nessuna parte Si puograve ben sapere falsamente Alcuncheacute

vien saputo falsamente significa il sapere egrave in ineguaglianza con la sua sostanza Ma proprio tale

ineguaglianza egrave il distinguere in generale che egrave momento essenziale Cosa vuol dire che il sapere egrave in

ineguaglianza con la sua sostanza Qual egrave la sostanza del sapere Non egrave altro che lrsquoidea il concetto

che io mi faccio di qualche cosa ma per farmi questo concetto giagrave sono preso in una ineguaglianza

tra quello che ho detto e il concetto di ciograve che ho detto cioegrave il suo significato Quindi questa

ineguaglianza egrave giagrave presente egrave giagrave ligrave ogni volta che si parla Poco piugrave avanti Nellrsquoespressione in

ogni falso crsquoegrave qualcosa di vero quei due termini vengono presi come lrsquoolio e lrsquoacqua che senza

mescolarsi si trovano insieme solo esteriormente Proprio per riguardo al significato proprio per

indicare il momento del completo esser-altro le espressioni dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave

usate non appena il suo esser-altro sia tolto Qui crsquoegrave Severino Rileggo le espressioni

dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave usate non appena il suo esser-altro sia tolto Lrsquoineguaglianza

tra lrsquoimmediato apparire e il concetto questa ineguaglianza scompare se dovesse rimanere

lrsquoineguaglianza egrave come se dovessero rimanere separati usando i termini di Severino Questo suo

21

essere-altro viene tolto quindi non crsquoegrave piugrave ineguaglianza e diventa il concreto percheacute questo suo

essere-altro viene superato La cosa piugrave semplice da pensare egrave lrsquoin seacute che estroflettendosi diventa

per seacute e poi ritorna allrsquoin seacute Quindi questa ineguaglianza tra lrsquoin seacute e il per seacute scompare nel

momento in cui si ritorna allrsquoin seacute cioegrave si giunge al concreto non crsquoegrave piugrave nessuna ineguaglianza

nessuna separazione questa separazione questa ineguaglianza viene tolta Cosigrave le espressioni

unitagrave di soggetto e oggetto di finito e di infinito di essere e di penare ecc hanno lrsquoinconveniente che

i termini soggetto oggetto ecc significano ciograve che essi sono al di fuori della loro unitagrave e nellrsquounitagrave

quindi non sono da intendersi cosigrave come suona la loro espressione altrettanto il falso non piugrave come

falso egrave un momento della veritagrave Tutte queste dicotomie queste separazioni scompaiono

nellrsquoAufhebung nel superamento non crsquoegrave piugrave la distinzione questi elementi non sono piugrave distinti

Come faceva anche Peirce nel momento in cui A e B sono in relazione tra loro non sono piugrave

separati neacute separabili diventano unrsquounitagrave unitagrave che egrave fatta della relazione di questi due elementi

che rimangono figure ma momenti di questa unitagrave di questo concreto Il pensiero dogmatico nel

campo del sapere e nello studio della filosofia non egrave altro che lrsquoopinione secondo la quale il vero consiste

in una proposizione che egrave un resultato fissohellip Ci sta dicendo che il vero non egrave una proposizione non

egrave unrsquoasserzione ndash questo egrave il vero A egrave B hellipo in una proposizione che viene saputa immediatamente

A questioni come le seguenti quando sia nato Cesare quante tese facciano uno stadio e quale stadio

ecc si deve dare una risposta netta proprio come egrave esattamente vero che nel triangolo rettangolo il

quadrato dellrsquoipotenusa egrave eguale alla somma dei quadrati dei cateti Ma la natura di una tale cosigrave detta

veritagrave egrave diversa dalla natura di veritagrave filosofiche Questo percheacute certe veritagrave si attengono a un certo

gioco la veritagrave filosofica cosigrave come la pensa Hegel si interroga sulle condizioni di questi giochi

della matematica della geometria o di qualunque altro gioco vale a dire a quali condizioni io

posso costruire un gioco Egrave questo che fa la filosofia (42) Quanto alle veritagrave matematiche verrebbe

ancor meno ritenuto geometra colui che sappia a memoria i teoremi di Euclide estrinseca-mente senza

sapere la loro dimostrazione senza saperli per esprimerci per contrasto intrinseca-mente Nello stesso

modo potrebbe ritenersi come insoddisfacente la cognizione acquistata misurando parecchi triangoli

rettangoli che i loro lati stanno nel noto reciproco rapporto Tuttavia anche nella conoscenza

matematica lrsquoessenza della dimostrazione non ha ancora il significato e la natura di essere momento

del resultato stessohellip Nella matematica tutti i procedimenti che portano al risultato non contano

niente conta solo il risultato Che egrave esattamente di ciograve che pensa Hegel rispetto alla filosofia

Quando parla di filosofia intende il pensare il pensare autentico direbbe Heidegger In quanto

resultato il teorema si considera bensigrave come un teorema vero Ma questa sopraggiunta circostanza non

riguarda il suo contenuto sigrave bene soltanto la sua relazione al soggetto il movimento della dimostrazione

matematica non appartiene allrsquooggetto ma egrave un operare esteriore alla cosa Questo egrave importante La

dimostrazione non appartiene allrsquooggetto la dimostrazione non dice che cosa appartiene a

quellrsquooggetto non ci dice nulla dellrsquooggetto in quanto tale Questa dimostrazione egrave un operare

esterno alla cosa allrsquooggetto che vuole dimostrare non crsquoentra nulla con lrsquooggetto egrave un gioco che

si fa Come diceva Wittgenstein una volta che ho fatto la mia dimostrazione sono stato bravo ad

applicare tutte le regolette niente piugrave di questo Poco piugrave avanti Ma la conoscenza filosofica in

primo luogo contiene entrambi i tipi del divenire mentre la conoscenza matematica presenta nel

conoscere come tale soltanto il divenire dellrsquoessercihellip Il divenire dellrsquoesserci il divenire di ciograve che egrave

presente qui e adesso hellipovverossia il divenire dellrsquoessere della natura della cosa In secondo luogo

quella unifica anche entrambi questi movimenti particolari La nascita interna o il divenire della

sostanza egrave un passare senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci egrave un essere per altro e viceversa

il divenire dellrsquoesserci egrave il restituirsi allrsquoessenza La nascita interna cioegrave il conoscere qualche cosa il

sapere qualche cosa o il divenire della sostanza cioegrave il farsi sostanza egrave un passare in questo

movimento continuo senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci Questa conoscenza che passa

dallrsquoimmediato al mediato come direbbe Severino solo che per Hegel torna a ciograve che egrave immediato

facendolo diventare altro solo a questo punto egrave immediato il movimento egrave cosigrave il duplice processo

22

e divenire dellrsquointierohellip Quindi il movimento egrave questo duplice processo di andata e ritorno e

divenire dellrsquointero diviene percheacute diviene unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave questi due elementi egrave

unrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi egrave il superamento di questi due elementi per

unrsquoaltra cosa questrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi che una volta in relazione

non sono piugrave gli stessi di prima hellipvale a dire ciascun momento pone lrsquoaltro momento e ciascuno ha

poi in seacute entrambi i momenti come due aspetti Essi presi insieme costituiscono lrsquointiero in quanto

dissolvono se stessi e si fanno momenti suoi Che egrave esattamente quello che dicevo si dissolvono in

quanto se stessi in questa relazione non sono piugrave gli stessi diventano unrsquoaltra cosa si fanno

momenti di questa relazione rimangono anche come figure rimangono quello che sono ma si

fanno momenti della relazione che egrave lrsquointero Nel conoscere matematico la considerazione egrave un

operare che per la cosa viene da fuori ne segue quindi che la cosa vera viene alterata Sta dicendo che

considero gli elementi in quanto astratti Quindi la cosa vera che egrave vera allrsquointerno del concreto

quindi del tutto del movimento viene alterata non egrave piugrave vera Egrave esattamente lrsquoopposto di ciograve che

si pensa comunemente cioegrave che lrsquoastratto sia la cosa considerata per se stessa conduca al vero

considerata astrattamente mentre lui sta dicendo che no se la considero astrattamente questo

porta al falso soltanto se la inserisco nellrsquointero allora colgo il vero Ricordate ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo il vero egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo che non egrave una lampada percheacute se

io comincio a pensare alla lampada giagrave la astraggo Egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo una

proposizione che inserisce la lampada allrsquointerno di un intero di un mondo Se io astraggo la

lampada dal mondo questa lampada non egrave piugrave quella lampada di cui parlavo dicendo ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo (44) Ma la manchevolezza peculiare di tale conoscenza riguarda tanto la

conoscenza medesima quanto la sua materia in generale ndash Per quel che riguarda la conoscenza la

necessitagrave della costruzione anzitutto non viene intesa nei giusti termini Essa necessitagrave non scaturisce

dal concetto del teorema anzi viene imposta e si deve ciecamente ubbidire alla prescrizione di tirare

certe linee mentre se ne potrebbero tirare infinite altre tutto questo con una ignoranza pari soltanto alla

fede che ciograve andragrave a buon fine per la condotta della dimostrazione Poco piugrave avanti Cosigrave la

dimostrazione percorre una via che si fa cominciare a un punto qualunque senza sapere in che rapporto

stia con il resultato che deve venir fuori Una tale dimostrazione assume nel suo corso certe

determinazioni e certi rapporti e ne scarta altri senza che si possa immediatamente render conto della

necessitagrave per cui ciograve avviene una finalitagrave esteriore regge un tale movimento Cioegrave la necessitagrave di

arrivare al teorema tutto il resto non importa Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscere della

quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofia si basa sulla povertagrave

del fine e sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo

da parte della filosofia Si disprezzano entrambi lrsquoun con lrsquoaltro Fine o concetto della matematica egrave

la grandezza La misurabilitagrave la calcolabilitagrave egrave su questo che si fonda la matematica Ma questa

egrave appunto la relazione inessenziale e aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in

superficie non tocca la cosa stessahellip Come diceva prima la dimostrazione non tocca mai la cosa

non la raggiunge nemmeno helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla un atto concettivo O

come direbbe Heidegger la scienza non pensa non concettualizza ciograve che fa lo mette in atto lo

mette in pratica attraverso modelli La materia intorno alla quale la matematica garantisce il suo

consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto iscrive le sue

differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di vita Ma

lrsquoeffettuale non egrave un qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di una tale

ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta intuizione

sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero ineffettuale fatto

di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto la seguente

ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltra e senza che a questo

modo sorga una connessione necessaria attraverso la natura della cosa stessa Continua a ribadire lo

stesso concetto che egrave poi il modo con cui si pensa oggi le cose sono tenute astrattamente separate

23

senza accorgersi delle connessioni che ci sono tra le cose connessioni che emergono soltanto nel

concreto Si potrebbe fare un esempio molto semplice partendo da Freud le paure le angosce

ecc se non si considerano come momenti di un insieme di un intero non si intende nulla non

portano da nessuna parte Occorre intendere questi elementi che compaiono come momenti di un

tutto egrave soltanto questo intero che rende conto delle connessioni che consentono a questi elementi

di essere cosigrave spaventosi ecc Senza queste connessioni disconnettendo tutto questo egrave chiaro che

si continua ad avere paura percheacute non si sa nulla di questa paura per dirla in modo spiccio

5 giugno 2019

Siamo a pag 35 (45) Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscerehellip Si sta sempre riferendo alla

matematica hellipdella quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofiahellip

La matematica si ritiene evidente ma egrave un sapere manchevole hellipsi basa sulla povertagrave del fine e

sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo da parte

della filosofia Fine o concetto della matematica egrave la grandezza La matematica si occupa di

misurabilitagrave della calcolabilitagrave delle cose Ma questa egrave appunto la relazione inessenziale e

aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in superficie non tocca la cosa stessahellip Un

porsquo come diceva Heidegger la scienza non pensa helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla

un atto concettivo Non egrave un sapere non egrave scienza La materia intorno alla quale la matematica

garantisce il suo consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto

iscrive le sue differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di

vita Ma lrsquoeffettualehellip Con effettuale potremmo anche intendere il concreto nellrsquoaccezione

severiniana del termine hellipnon egrave qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di

una tale ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta

intuizione sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero

ineffettuale fatto di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto

la seguente ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltrahellip Ecco

la critica fondamentale di Hegel e cioegrave che non crsquoegrave un movimento di un elemento in un altro non

crsquoegrave movimento dialettico ciascuna cosa di cui la scienza matematica si occupa egrave immobile ferma

chiusa in se stessa non va da nessuna parte Inoltre in grazia di quel principio e di quellrsquoelemento

ndash e qui sta tutto il formalismo dellrsquoevidenza matematica ndash il sapere procede sulla linea dellrsquoeguaglianza

Tenete conto che la Fenomenologia dello spirito potrebbe anche essere letta come una critica al

formalismo logico al formalismo matematico al formalismo in generale Infatti il mortuumhellip Il

morto cioegrave la cosa chiusa in seacute hellippoicheacute esso non muove se medesimo non giunge alle differenze

dellrsquoessenza non allrsquoopposizione o ineguaglianza essenziale e quindi neanche al passaggio dellrsquoopposto

nellrsquoopposto e tanto meno al movimento qualitativo e immanente allrsquoautomovimento Andiamo a pag

37 (47) La filosofia al contrario non considera la determinazione inessenziale ma la considera in

quanto egrave essenziale Elemento e contenuto della filosofia non egrave lrsquoastratto o il non effettuale ma

lrsquoeffettualehellip Possiamo intendere lrsquoeffettuale come il concreto helliplrsquoautoponentesi ciograve che vive in seacute

lrsquoessere determinato che egrave nel proprio concetto Non egrave altro che lrsquoesempio che faceva Severino ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo egrave questo lrsquoeffettuale egrave questo lrsquoautoponentesi Lrsquoelemento della filosofia

egrave il processo che si crea e percorre i suoi momenti e questo intero movimento costituisce il positivo e la

veritagrave del positivo medesimo Dice questo intero movimento costituisce il positivo egrave ciograve che si pone il

movimento egrave questo che si pone Cosigrave la veritagrave racchiude in seacute anche il negativo ossia ciograve che si

chiamerebbe il falso qualora potesse venir considerato come alcuncheacute dal quale si debba fare astrazione

Ciograve che sta dileguando deve anzi venir considerato esso stesso come essenzialehellip Ciograve che sta

dileguando ciograve che si oppone allrsquoin seacute dilegua nel senso che viene superato Il dileguamento egrave il

superamento di qualcosa non llsquoeliminazione hellipesso cioegrave non egrave da considerare nella determinazione

di alcuncheacute di rigido che tagliato via dal vero debba venir abbandonato dove che sia al di fuori di

24

questo neacute drsquoaltronde il vero egrave da considerare come un alcuncheacute positivizzato e morto giacente inerte

dallrsquoaltra parte Qui crsquoegrave tutta la dialettica hegeliana Lrsquoapparenza egrave un sorgere e un passare che neacute

sorge neacute passa ma che egrave in seacute e costituisce lrsquoeffettualitagrave e il movimento della vita della veritagrave Non sorge

e non passa eppure egrave un continuo sorgere e passare Non sorge nel senso in cui ne parla Peirce

non possiamo stabilire dove incomincia non possiamo delimitarlo percheacute sarebbe astrarlo dal

concreto da questo movimento Per tal modo il vero egrave il trionfo bacchico dove non crsquoegrave membro che

non sia ebbro e poicheacute ogni membro nel mentre si isola altrettanto immediatamente si risolve - il trionfo

egrave altrettanto la quiete trasparente e semplice Nel Tribunale di tale movimento non sussistono neacute le

singole figure dello spirito neacute i pensieri determinati ma essi come sono momenti negativi e dileguanti

cosigrave anche sono positivi e necessari Vedete come continua indicarci questo movimento questa

Aufhebung questo passare da un momento allrsquoaltro dove perograve rimangono sempre figure

individuate determinate in quanto tali non scompaiono Per questo rimangono figure ciascuna

rimane quella che egrave ma diventa un momento dellrsquointero diventa un qualche cosa che egrave quello che

egrave allrsquointerno dellrsquointero Nellrsquointiero del movimento concependo lrsquointiero come quiete ciograve che nel

movimento medesimo vien distinguendosi e assumendo una particolare esistenza determinata egrave

conservato come qualcosa che ha reminiscenza di seacute come qualcosa il cui essere determinato egrave il sapere

di se stesso mentre tale sapere egrave altrettanto immediatamente un essere determinato Hegel parla anche

di quiete percheacute nellrsquointero del movimento nel concreto possiamo concepire questo intiero come

una quiete dove qualcosa dice viene determinato ma che cosa viene determinato Non lrsquooggetto

in quanto tale ma e ce lo dice in modo molto preciso egrave il sapere di se stesso e tale sapere egrave altrettanto

immediatamente un essere determinato egrave questo che egrave determinato Qui incomincia a porre la

questione che affronteragrave poco piugrave avanti quella famosa questione dove dice che ciograve che egrave reale egrave

razionale e ciograve che egrave razionale egrave reale Spesso questo viene inteso in modo molto banale

antropomorfizzando la realtagrave come se avesse una sua ragione La realtagrave sono le cose e quindi egrave

come se le cose avessero una loro ragione intrinseca No dice il reale egrave razionale percheacute solo il

razionale la coscienza il sapere determina il reale lo fa esistere in quanto tale Ciograve che egrave razionale

egrave reale percheacute la realtagrave non egrave altro che ciograve che egrave razionale non egrave altro che il pensiero che si

determina Adesso fa un accenno al metodo (48) Potrebbe sembrar necessario di esporre in

precedenza quanto egrave rilevante intorno al metodo di quel movimento o della scienza Di questo ne parleragrave

in modo piugrave specifico nellrsquoIntroduzione Ma il suo concetto sta giagrave in quel che si egrave discorso e la sua

piugrave vera presentazione appartiene alla logica o egrave piuttosto la logica stessa Sta dicendo che questo

metodo lo vuole mostrare in atto attraverso lrsquoesposizione del suo pensiero Ci sta dicendo il modo

in cui lo penso il metodo che io utilizzo lo trovate esposto nel modo in cui articolo le cose che

vado pensando Infatti il metodo non egrave altro che la struttura dellrsquointiero presentato nella sua piugrave pura

essenza Ma quanto alle idee che si sono avute fino ad oggi intorno a questo punto noi dobbiamo essere

consapevoli che anche il sistema delle rappresentazioni riferentesi al metodo filosofico appartiene ormai

ad una cultura sorpassata Ciograve potrebbe suonare alquanto reclamistico o rivoluzionario sebbene questo

sia un tono dal quale io mi so ben lontano si voglia pertanto ritenere che lrsquoapparato scientifico offerto

dalla matematicahellip Ce lrsquoha sempre con la matematica ma in realtagrave per tutto il testo ce lrsquoha con

il formalismo hellipndash fatto di chiarimenti di partizioni di assiomi di serie di teoremi e loro

dimostrazioni di principi e loro conseguenze e conclusioni - egrave esso stesso per lrsquoopinione a dir poco

antiquato Antiquato Funziona ancora oggi perfettamente Se anche la sua inutilitagrave non egrave

chiaramente riconosciuta non se ne fa tuttavia che poco o punto uso e se esso in seacute non viene

disapprovato non egrave tuttavia amato mentre noi dobbiamo fermamente ritenere che ciograve che ha un valore

vero si attui nella pratica e si renda amato Ciograve che appare o che consideriamo vero egrave qualcosa che

si attuta nella pratica nel fare La questione del fare egrave importante in Hegel e interverragrave

tantissimo lui riprende il termine aristotelico di ἔργον che viene tradotto spesso con energia ma

non egrave solo energia ma egrave lrsquoagire egrave il fare Non egrave perograve difficile a riconoscere che la maniera di porre un

principio di sostenerlo nei suoi fondamenti di confutarne con argomenti il principio opposto non egrave la

25

forma nella quale possa farsi avanti la veritagrave I principi della matematica funzionano cosigrave pongo

un principio esibisco i suoi fondamenti e confuto chiunque mi si opponga La veritagrave egrave il movimento

di lei in lei stessahellip Egrave questo movimento dallrsquoin seacute al per seacute e che ritorna nellrsquoin seacute che fonda il

conoscere il sapere la scienza hellipmentre quel metodo egrave un conoscere che rimane esteriore al contenuto

Cioegrave non indaga mai la cosa in seacute non si pone mai la questione di che cosa egrave ciograve che sta

maneggiando che sta manipolando egrave sempre un qualche cosa che dice cosa sta intorno a quella

cosa non va mai dritta alla questione chiedersi per esempio come sa che egrave cosigrave Perciograve esso egrave

peculiare della matematica ha per proprio principio la relazione aconcettuale della grandezza e per

proprio contenuto il morto spazio e il morto Uno Inoltre egrave bene che esso metodo in maniera piugrave sciolta

cioegrave piugrave misto di arbitrio e di accidentalitagrave permanga nellrsquoambito della vita comune della

conversazione o della divulgazione storica le quali soddisfano piugrave la curiositagrave che non la conoscenzahellip

A pag 40 (50) Qualche riga avanti Quel formalismo di cui giagrave si disse sopra e il cui modo di

procedere qui vogliamo segnalare piugrave da vicino ritiene di aver giagrave concepite ed espresse la natura e la

vita di una formazione quando ne abbia affermata come predicato una determinazione dello schema

ndash sia la soggettivitagrave o lrsquooggettivitagrave o anche il magnetismo lrsquoelettricitagrave ecc la contrazione o

lrsquoespansione lrsquooriente o lrsquooccidente e simili il che puograve venir moltiplicato allrsquoinfinito giaccheacute in questo

modo ogni determinazione o formazione puograve venire riadoperata in unrsquoaltrahellip Egrave quello che fa la

scienza la scienza opera con modelli Un modello scientifico viene utilizzato in questa cosa poi

lo si utilizza per lrsquoaltra egrave sempre lo stesso modello Si accettano allora dallrsquointuizione volgare delle

determinazioni sensibili le quali debbono indubbiamente significare altro da ciograve che esse dicono

drsquoaltronde anche quello che in seacute egrave significante come le pure determinazioni del pensiero per es

soggetto oggetto sostanza causa universale ecc viene usato con la stessa sconsideratezza acritica

della vita volgare e a quello stesso modo con cui si discorre di forza e debolezza e di espansione e

contrazione Di conseguenza quella metafisica egrave non meno antiscientifica di queste rappresentazioni

sensibili Vale a dire si utilizzano questi concetti come oggetti metafisici senza mai

problematizzarli A pag 43 (53) Alla scienza egrave lecito organizzarsi soltanto mediante la vita propria

del concetto Sta parlando della scienza cosigrave come la intende lui La determinatezza che tratta dallo

schema vien esteriormente apposta allrsquoesserci nella scienza egrave invece lrsquoanima automoventesi del

contenuto perfetto La determinatezza che si immagina come qualcosa di esteriore che viene

appiccicato alla cosa a ciograve che dico ma ciograve che dico egrave invece lrsquoanima del movimento percheacute ciograve

che dico comporta la sua negazione questa negazione ritorna superandosi e diventa il concreto

diventa il concetto Io posso appiccicare la determinatezza a qualche cosa e immaginare che

questo predicato descriva la cosa di cui sto parlando oppure come intende Hegel io dico di questa

cosa ma tengo conto di ciograve che nega questa cosa Al contrario lrsquoappiccicarla come unrsquoetichetta

non coglie nessun negativo semplicemente la incola ligrave e finito il discorso ma non crsquoegrave nessuna

interrogazione nessun domandarsi intorno a questa operazione Quello che fa Hegel invece egrave dire

qualche cosa e cominciare a interrogare ciograve che si sta dicendo accorgendosi quindi del negativo

cioegrave di tutti quegli elementi che non sono ciograve che sto dicendo Il movimento dellrsquoessente egrave da una

parte di divenire un altro a se stessohellip Io dico qualche cosa e questo qualche cosa diviene altro a se

stesso egrave unrsquoaltra cosa hellipe di farsi cosigrave immanente contenuto di se stessohellip Qui incomincia a porre

una questione importante Il movimento dellrsquoessente egrave questo diviene altro da seacute e a questo

punto divenendo altro da se stesso succede che diventa il contenuto Diciamola in un altro modo

soggetto ndash oggetto il soggetto conosce lrsquooggetto ndash questo tradizionalmente il soggetto sta di qua

e lrsquooggetto di lagrave Lui sta dicendo unrsquoaltra cosa molto fine questo soggetto si sposta verso lrsquooggetto

per conoscerlo e in questo movimento questo oggetto si fa immanente al soggetto cioegrave diventa

parte integrante del soggetto Egrave il movimento dellrsquoin seacute-per seacute-in seacute Ora questo oggetto la

cosiddetta realtagrave non puograve darsi neacute esistere senza questo movimento qualunque cosa io colga la

colgo percheacute crsquoegrave questo movimento che mi fa tornare lrsquooggetto nel soggetto e quindi questo

oggetto diventa oggetto posso quindi pensarlo fuori di me percheacute egrave diventato immanente al

26

soggetto Questo peraltro egrave il movimento del linguaggio stesso io posso pensare che esista una

realtagrave esterna percheacute crsquoegrave il linguaggio percheacute crsquoegrave questa distanza che il linguaggio pone tra ciograve

che dico e il ciograve di cui dico ma questa egrave una distanza che pone il linguaggio non esiste in natura

Proprio percheacute crsquoegrave questa distanza instaurata dal linguaggio io posso pensare che esista qualcosa

fuori di me sennograve non potrei pensarlo per un bruco non esistono le cose fuori di lui Quindi come

vi dicevo egrave importante questo aspetto egrave essenziale in tutta la filosofia hegeliana Non egrave che Hegel

non credesse nella realtagrave ma per lui la realtagrave egrave la coscienza per lui la realtagrave egrave questo ritornare

dellrsquooggetto nel soggetto solo quando egrave tornato nel soggetto egrave reale reale egrave razionale in quanto egrave

tornato nel soggetto inteso come ciograve che agisce lrsquoἔργον il fare

Intervento La realtagrave per Hegel egrave quindi una costruzione

Egrave un concetto quindi sigrave una costruzione Diventa realtagrave quando egrave concettualizzata Egrave in questo

modo che si intende che il reale egrave razionale egrave la realtagrave soltanto nel momento in cui egrave

concettualizzata sennograve non crsquoegrave Sarebbe come chiedersi se crsquoegrave qualcosa fuori del linguaggio egrave una

domanda che non ha nessun senso neacute logicamente alcuna risposta nel senso che per chiedermi

questa cosa deve esserci il linguaggio se non ci fosse non potrei nemmeno pensare a questa cosa

quindi non ha alcun senso porsi questa domanda La cosa importante torno a dirvi egrave che proprio

crsquoegrave il linguaggio che instaura questa distanza tra il mio dire e ciograve di cui dico che egrave possibile pensare

che esista qualche cosa fuori di me cioegrave fuori dalla mia parola In quel movimento la negativitagrave egrave

il distinguere e il porre lrsquoessercihellip In questo movimento la negativitagrave cioegrave lrsquoessere altro da seacute la

distanza fra il dire e ciograve di cui dico ndash ciograve di cui dico sarebbe la negativitagrave egrave altro da ciograve che dico ndash

egrave il distinguere e il porre lrsquoesserci Egrave in questo movimento in questa operazione che egrave prettamente

linguistica che si instaura lrsquoesserci e cioegrave che la cosa diventa seacute che la realtagrave diventa la realtagrave

ma lo diventa percheacute crsquoegrave il linguaggio che comporta questa distanza questo andirivieni hellipin

questo ritorno in se stesso la negativitagrave egrave il divenire della semplicitagrave determinata La semplicitagrave egrave

qualcosa che attiene allrsquoin seacute ma non egrave determinata fincheacute rimane in seacute egrave quando incontra il per

seacute che si determina e allora diventa una semplicitagrave determinata Per tal modo il contenuto non

mostra la sua determinatezza come ricevuta da un altro e su lui apposta anzi esso la dagrave a se stesso e da

se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero Questa egrave una frase fondamentale Il contenuto

il significato non riceve significato da chissagrave che cosrsquoaltro lo riceve da se stesso egrave il significato

che dagrave il significato a se stesso nel momento in cui ritorna allrsquoin seacute nel momento in cui viene

concettualizzato ma se non crsquoegrave questo ritorno se non crsquoegrave questo movimento dal per seacute allrsquoin seacute il

significato non egrave niente Dice la dagrave a se stesso e da se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero

questo significato diventa un momento dellrsquointero non egrave piugrave un qualche cosa cosigrave come la realtagrave

un qualche cosa che egrave al di fuori il significato diventa quello che egrave nel momento in cui ldquoritornardquo

nellrsquointero cioegrave diventa concreto Lrsquointelletto tabellesco trattiene per seacute la necessitagrave e il concetto del

contenuto ossia ciograve che costituisce la concretezza lrsquoeffettualitagrave e il vivente movimento della cosa sulla

quale esso manovrahellip La matematica fa le tabelline e immagina di avere catalogato un qualche

cosa che invece egrave vivo Egrave questa la questione per Hegel le cose sono vive Cosigrave come le parole

sono vive nel senso che agiscono la parola non egrave un caput mortuum cioegrave un qualche cosa che una

volta detta egrave quella che egrave e non si muove piugrave ma egrave viva continua a dire a muoversi continua a

connettersi con infinite altre cose Dice il vivente movimento della cosa sulla quale esso manovra egrave

di questo che non si accorge la scienza matematica hellipo piuttosto lungi dal tenere tutto ciograve per seacute

non lo conosce se avesse infatti quella capacitagrave di uscir di seacute e di penetrare nella cosa certamente la

mostrerebbe Cosa che la scienza non ha mai potuto neacute saputo fare non lo puograve fare non puograve entrare

nella cosa diventare la cosa cioegrave un qualche cosa che egrave fuori del linguaggio e poi da ligrave descriversi

con che cosa Ma di tutto ciograve quellrsquointelletto non prova neanche il bisognohellip La scienza non ha

questa necessitagrave non gliene importa niente la tecnica meno che mai hellipaltrimenti la smetterebbe

col suo schematizzare o per lo meno non lo prenderebbe per una indicazione di contenuto esso dagrave

soltanto lrsquoindicazione del contenuto ma il contenuto stesso non lo fornisce La scienza non pensa

27

torniamo sempre ligrave Se la determinazione e sia pure ndash ad esempio ndash quella del magnetismo egrave una

determinazione in seacute concreta o effettuale essa egrave tuttavia ridotta a qualcosa di morto percheacute soltanto

predicata ma non riconosciuta come immanente vita di un altro essere determinato neacute riconosciuta a

quel modo chrsquoessa in quello intimamente e peculiarmente si autoproduce e si rappresenta Ci sta

dicendo anche se non lo dice lui ma io che qualunque cosa non egrave fuori dal linguaggio Anche il

magnetismo egrave nella parola ed egrave in questo senso che egrave vivo percheacute egrave nel linguaggio percheacute egrave in

continuo movimento percheacute come direbbe Hegel egrave preso nella dialettica quindi in una

evoluzione continua Non crsquoegrave la parola morta non esiste per Hegel Il magnetismo dice si

autoproduce Chiaramente se consideriamo il magnetismo come un caput mortuum come

qualcosa che egrave quello che egrave non produce niente ma se lo consideriamo come qualcosa di vivo

allora diventa una parola diventa un qualche cosa che apre a infinite altre questioni Possiamo

certo utilizzarlo come determinatezza egrave chiaro che se mi serve una calamita per tirar su un pezzo

di ferro uso la calamita ma non egrave di questo che sta parlando Hegel Intendere il magnetismo come

una parola egrave il modo di accorgersi che il linguaggio egrave la vita stessa Nel momento in cui parlo di

magnetismo non egrave che questo magnetismo esiste di per seacute esiste nel momento in cui il soggetto si

rivolge allrsquooggetto al magnetismo ma egrave soltanto in quanto ritorna in quanto ne egrave cosciente in

quanto lo concettualizza che diventa reale A pag 45 Poicheacute la sostanza come sopra si ebbe a dire

egrave in lei stessa Soggettohellip Vedete che la sostanza egrave qualcosa di vivo che agisce la sostanza non egrave il

morto non egrave immobile hellipproprio per ciograve ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso Dice

ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso ogni significato egrave la riflessione di seacute in se stesso

cioegrave egrave un qualche cosa che riflettendosi in se stesso diventa quello che egrave Soltanto in questo

movimento diventa quello che egrave percheacute soltanto questo movimento di fatto lo concettualizza ne

coglie la vita il vivere di questo concetto La sussistenza o la sostanza di un essere determinato egrave

lrsquoeguaglianza con se stessohellip Cosa nota da sempre lrsquoessenza di qualche cosa egrave lrsquoessere quello che egrave

hellipgiaccheacute la sua ineguaglianza con seacute sarebbe il suo dissolvimento Aristotelicamente sarebbe la legge

del terzo escluso o egrave A oppure egrave non-A Nella logica aristotelica tradizionale il falso viene

eliminato non puograve sussistere a fianco del vero questo lo diceva anche Severino non puograve sussistere

a fianco e difatti lo tolgo percheacute se lascio lrsquoessere a fianco del non-essere allora lrsquoessere egrave anche

non-essere e si annulla diventa nulla Ma lrsquoeguaglianza con se stesso egrave la pura astrazione e questa egrave

il pensare Quando io dico qualitagrave dico la determinatezza semplice Quando dico la qualitagrave ndash questo

egrave di vetro ndash dico la sua determinazione semplice Per la qualitagrave un essere determinato egrave distinto da

un altro essere determinato o egrave appunto un essere determinato esso egrave per se stesso o esiste mediante

questa semplicitagrave con seacute Ma con ciograve esso egrave essenzialmente il pensiero Egrave il pensiero che decide

dellrsquoidentitagrave questa identitagrave non crsquoegrave fuori del pensiero Qui si comprende che lrsquoessere egrave pensarehellip

Non egrave una frase da poco lrsquoessere egrave pensare cioegrave lrsquoessere egrave qualcosa di vivo egrave qualcosa che si

autopone continuamente e autoponendosi si modifica e procede sempre in avanti Verrebbe quasi

da fare una postilla aggiungere una notarella che potrebbe fare Nietzsche lrsquoessere egrave sigrave pensare

ma un pensare al superpotenziamento hellipqui egrave a suo luogo quel modo di vedere che si studia di evitare

il consueto discorrere aconcettuale circa lrsquoidentitagrave del pensare e dellrsquoessere Aconcettuale vuol dire che

non pensa direbbe Heidegger non lo mette a tema e non lo problematizza lo pone come un

qualche cosa che egrave quello che egrave aconcettualmente Ora poicheacute il sussistere dellrsquoessere determinato egrave

lrsquoeguaglianza con seacute o la pura astrazione ecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da se stesso o egrave

esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzione egrave la sua propria interioritagrave noncheacute il

riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Qui precisa cosa intende dire Lrsquoeguaglianza con seacute egrave la

pura astrazione Percheacute Percheacute per potere dire che un elemento egrave se stesso devo astrarlo direbbe

Heidegger dal mondo e Severino direbbe astrarlo dal concreto come se parlassi da fuori della

proposizione ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo hellipecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da

se stesso Cioegrave io astraggo per potere determinare qualche cosahellip qui Severino egrave illuminante per

poterne parlare di quella lampada devo astrarla da se stessa per in se stessa egrave ldquoquesta lampada

28

che egrave sul tavolordquo egrave questo che egrave se stessa egrave nel concreto quindi devo astrarla ci sta dicendo

Hegel da se stessa percheacute se stessa egrave presa nel movimento Per astrarre egrave come se io dovessi

bloccare questo movimento egrave come se dovessi considerare qualche cosa fuori da questo

movimento hellipo egrave esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzionehellip Se io lo considero

astrattamente egrave ineguale rispetto a se stesso percheacute egrave unrsquoaltra cosa Come direbbe Severino

diventa autocontraddittorio se lo astraggo dal concreto Dice ineguaglianza con seacute ma questo seacute

non egrave altro che la sua risoluzione in quanto egrave passato da seacute a essere altro da seacute e poi tornato a seacute

hellipegrave la sua propria interioritagrave noncheacute il riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Il riprendersi in

seacute medesimo egrave il suo divenire in quanto diviene altro percheacute nel momento in cui dallrsquoin seacute

passiamo al per seacute e ritorna allrsquoin seacute questo in seacute non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa cosigrave

come esattamente ci dice Peirce nel momento in cui si instaura la relazione cioegrave interviene il terzo

fra A e B A e B non sono piugrave A e B in quanto tali non sono piugrave astratti sono un concreto e

questo concreto egrave la relazione tra A e B dove A e B sono unrsquoaltra cosa risetto a ciograve che erano

prima considerati astrattamente Mediante questa natura dellrsquoessente e in quanto lrsquoessente ha per il

sapere questa natura il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il contenuto come un alcuncheacute estraneohellip

Ancora insiste e precisa lrsquoessente ha questa natura cioegrave il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il

contenuto come se il contenuto fosse qualcosa che egrave fuori da questo sapere No il contenuto egrave nel

sapere ndash reale egrave razionale hellip non la riflessione in se stesso fuori dal contenutohellip Il contenuto non egrave

fuori dalla riflessione il contenuto la realtagrave egrave la mia riflessione Questo sempre per il motivo che

dicevo prima e che riguarda il linguaggio egrave percheacute crsquoegrave il linguaggio che il mio dire prende le

distanze cioegrave si distanzia da ciograve di cui dico inaugurando con questo la possibilitagrave di pensare che

le cose sono fuori di me hellipla scienza non egrave quellrsquoidealismo che subentrograve al dogmatismo dellrsquoasserzione

assumendo la veste del dogmatismo della rassicurazione o del dogmatismo della certezza di se stesso ndash

anzi il sapere vede tornare il contenuto nella sua propria interioritagrave e la sua attivitagrave egrave piuttosto immersa

nel contenuto ndash percheacute essa ne egrave lrsquoimmanente Seacute ndash a anche in pari tempo ritornata in seacute percheacute essa egrave

la pura eguaglianza con seacute nellrsquoesser-altrohellip Egrave in questo esser-altro che diventa uguale a seacute diventa

seacute cioegrave nel suo estroflettersi e poi tornare Egrave in questo tornare che diventa seacute helliplrsquoattivitagrave egrave cosigrave

lrsquoastuzia la quale pur sembrando sottrarsi allrsquoattivitagrave si accorge che la concreta vita della

determinatezzahellip Lui parla di vita della determinatezza Quando io determino qualche cosa penso

che questo qualche cosa che determino sia ligrave a mia disposizione mentre lui parla di vita della

determinatezza questa cosa egrave viva questa cosa agisce Non egrave oggetto ma soggetto percheacute io sono

soggetto che lo rendo soggetto hellipproprio mentre si illude di essere dedita alla conservazione di seacute al

particolare interesse egrave invece lrsquoinverso cioegrave un operare che si dissolve e si fa di seacute un momento

dellrsquointiero Io penso che quella cosa sia ligrave ferma immobile morta e invece no questa cosa sta

facendo sta lavorando agisce Anche Heidegger riprende non proprio pari pari ma riprende

questo dicendo che mentre io faccio delle cose ndash il progetto ndash queste cose che sto facendo mi

modificano percheacute io sono questa cosa che viene modificata io osservo una certa cosa e mentre

la osservo questa cosa viene modificata in quanto egrave viva direbbe Hegel Non egrave morta egrave viva e

quindi mi modifica e la modificazione che avviene in me interviene anche nel modo in cui io vedo

quella cosa ndash in questo circolo ermeneutico

12 giugno 2019

Crsquoegrave una cosa importante che Hegel sta dicendo qui verso la fine della Prefazione la questione

della dialettica Lui parla di soggetto-oggetto ma lui pone una questione importante cioegrave questo

oggetto di fatto egrave nella coscienza Egrave questa la realtagrave sarebbe il Seacute cioegrave la sintesi tra lrsquoin seacute e il

per seacute Noi perograve possiamo fare un passo in piugrave tenendo conto che questo movimento egrave il

movimento della parola egrave la parola che egrave divisa che apre unrsquoapertura uno spazio tra il dire e ciograve

di cui questo dire dice Ovviamente crsquoegrave una relazione tra questi due momenti Possiamo anche

29

usare le parole di Hegel considerare il dire e il ciograve sui cui dice come due figure che perograve diventano

momenti di un intero in cui il dire e il ciograve di cui si dice si compiono in una sintesi dico qualcosa e

questo qualche cosa ndash lrsquoin seacute il dire ndash non egrave altro che un movimento verso ciograve di cui il dire dice

Questo movimento porta il dire fuori da seacute cioegrave lo sposta verso qualche cosa che egrave altro da seacute

percheacute il dire non egrave ciograve di cui il dire dice sono due cose diverse sono due figure che diventano due

momenti ma rimangono due figure distinte non succede mai che lrsquouna trapassi nellrsquoaltra che si

annulli nellrsquoaltra ma rimangono Questa Aufhebung questo oltrepassamento di cui parla Hegel

non egrave altro che il rilevare questa distanza questa apertura prodotta dal funzionamento del

linguaggio e di condurla a qualche cosa che definisce il linguaggio percheacute il dire da seacute in quanto

tale cioegrave lrsquoin seacute senza un per seacute e senza tornare sullrsquoin seacute non egrave niente come dice Hegel egrave nulla

Occorre questo movimento ed egrave attraverso questo che io conosco le cose Ricordate il titolo La

scienza dellrsquoesperienza della coscienza rendersi conto di come funziona la coscienza che peraltro

deve passare dalla semplice coscienza alla scienza Questo ci mostra molto bene e in atto il

funzionamento del linguaggio ci mostra questo movimento il linguaggio egrave movimento se non

fosse movimento non esisterebbe Questo sembra che Hegel lrsquoabbia inteso anche se ovviamente

non parla mai di linguaggio allora non si poneva nemmeno la questione perograve di fatto quando

parla di coscienza di conoscenza parla di linguaggio percheacute senza linguaggio non crsquoegrave nessuna

coscienza nemmeno conoscenza Dicevo che rende conto di questo movimento ma in questo

movimento crsquoegrave lrsquoapertura crsquoegrave la distanza ed egrave questa apertura che consente al linguaggio di

funzionare cioegrave il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute Perograve se si fermasse al per seacutehellip proviamo a usare i

termini di de Saussure se il significante muovendosi verso il significato se non incontrasse un

ritorno su di seacute rimarrebbero due istanze separate Egrave chiaro che il significante egrave quello che egrave percheacute

ha un significato percheacute questo significato ritorna sul significante e lo rende significante

letteralmente nel senso di participio presente del verbo significare cioegrave che significa qualcosa

Come vedete questo movimento si incontra ovunque laddove crsquoegrave qualcuno che sia in condizione

di pensare si accorge che senza questo movimento cioegrave senza questo spostamento del dire verso il

ciograve di cui si dice non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di conoscenza percheacute non ci sarebbe il linguaggio

semplicemente il linguaggio egrave questo movimento Andiamo a pag 47 (56) La natura di ciograve che egrave

egrave di essere nel proprio essere il proprio concettohellip Piugrave chiaro di cosigrave La natura di ciograve che egravehellip Con ciograve

che egrave intende qualunque cosa Quello che egrave egrave in quanto concetto hellipe in ciograve sta in generale la

necessitagrave logica essa sola egrave il razionale il ritmo della totalitagrave organicahellip Hegel intende il termine

organica nel senso tradizionale del termine cioegrave come un intero cui tutte le parti concorrono oggi

si direbbe strutturali allrsquointero nel senso che se si modifica una si modifica tutto quanto hellipessa egrave

sapere del contenuto non meno di quello che il contenuto sia concetto ed essenza - ovverosia soltanto

essa egrave lrsquoelemento speculativo Questo tipo di conoscenza che egrave quella che procede dalla dialettica

da quel movimento di cui ha parlato in tutte queste pagine La concreta figura movendo se stessa

fa di seacute una determinatezza semplicehellip La figura che non egrave ancora momento dellrsquointero potete

intenderla come lrsquoastratto di Severino Non egrave esattamente cosigrave ma giusto per dare lrsquoidea hellipsi

eleva quindi a forma logica ed egrave nella propria essenzialitagrave il suo concreto esistere non egrave che questo

movimento ed egrave immediatamente esistenza logica Per usare i termini di de Saussure il concreto

esistere del significante egrave quello di essere significato quindi il significante si pone come significato

e essere significato lo fa essere significante Egrave questo il movimento Egrave perciograve inutile addossare

dallrsquoesterno il formalismo al contenuto concretohellip Cioegrave immaginare che sia possibile dallrsquoesterno

cioegrave dal di fuori di questo movimento quindi dal di fuori del linguaggio trovare un qualche cosa

che renda conto del linguaggio hellipquesto egrave in lui stesso il passare nel formalismo il quale perograve cessa

di essere formalismo esteriore giaccheacute la forma egrave essa stessa il connaturato divenire del contenuto

concreto Sta dicendo che egrave in questo movimento che il contenuto diventa il concreto Contro la

scienza dice ancora Tale natura del metodo scientifico per cui esso da una parte non egrave separato dal

contenuto dallrsquoaltra determina da se stesso il proprio ritmo ha come si egrave giagrave ricordato la sua peculiare

30

rappresentazione nella filosofia speculativa ndash Quello che qui si dice esprime invero il concetto ma non

ha maggior valore di una anticipata asseverazione La veritagrave di essa non sarebbe al suo posto in questa

esposizione che almeno in parte ha carattere narrativo Neacute alcuno potrebbe piugrave efficacemente

confutarla controasserendo che la cosa non sta cosigrave ma in questo e in quellrsquoaltro modo riesumando e

ricantando viete rappresentazioni presentate come veritagrave inconcusse e notorie o imbandendo e

asserendo qualche novitagrave tratta fuori dal reliquiario dellrsquointuizione divina Nel Capitolo IV (58) dice

Nello studio della scienza tutto sta quindi nel prendere su di seacute la fatica del concetto Prendere su di seacute

la fatica del concetto significa per dirla con Heidegger mettere a tema e problematizzare

qualcosa non soltanto enunciarlo ma interrogarlo Da qui la fatica del concetto quando io dico

qualche cosa occorre che io cominci a domandarmi di cosa sto parlando quando parlo di quella

cosa e percheacute sto parlando in quel modo che cosa mi supporta nel dire ciograve che sto dicendo quali

argomentazioni sto utilizzando Egrave questa la fatica del concetto La scienza richiede attenzione

intorno al concetto come tale e intorno alle determinazioni semplici come quelle per es dellrsquoessere-in-

seacute dellrsquoessere-per-seacute dellrsquoeguaglianza con se stesso ecc esse sono infatti puri automovimenti che si

potrebbero chiamare anime se il loro concetto non designasse qualcosa di piugrave elevato che non quelle

Parlando di essere in seacute di essere per seacute ecc si parla di un automovimento di qualcosa che egrave

sempre in movimento cioegrave non sono elementi statici lrsquoin seacute cosigrave come il per seacute non egrave immobile

egrave movimento Adesso parla del raziocinare Lui distingue tra ragione raziocinante e ragione

speculativa La ragione raziocinante egrave quella prettamente logica quella che vuole arrivare alla

veritagrave senza tenere conto della speculazione cioegrave senza tenere conto della fatica del concetto hellipil

raziocinare egrave la libertagrave staccata dal contenuto egrave un fatuo aggirarsi al di sopra di esso a questa fatuitagrave

si addossa il compito di abbandonare tale libertagrave il compito non giagrave di essere un arbitrario principio

motore del contenuto anzi di calare in esso quella libertagrave di farlo muovere mediante la sua propria

natura - ossia mediante il Seacute in quanto non gli appartiene - e di contemplare questo movimento Come

che si immagina che le cose siano quello che sono per virtugrave propria e non percheacute la coscienza le

rende quello che sono Poco piugrave avanti Lrsquointendere che il contenuto non sia cosigrave o cosigrave egrave il meramente

negativo egrave il punto supremo che non va oltre seacute verso un nuovo contenutohellip Se egrave meramente negativo

egrave ligrave egrave falso e sta ligrave e quindi non va oltre verso un nuovo contenuto che si produce come risultato

del movimento che dal negativo torna verso il positivo cioegrave ciograve che si egrave posto Il positivo va inteso

in questo modo come ciograve che si pone hellipanzi per avere ancora un contenuto si deve raccattare

qualche cosrsquoaltro donde che sia Cioegrave egrave costretto a pensare a un qualche che egrave fuori del linguaggio

fuori da questo movimento che non egrave altro che il movimento della parola Egrave la riflessione dellrsquoIo

vuoto la fatuitagrave del suo sapere Ma tale fatuitagrave non dice soltanto che egrave futile quel contenuto ma che lo

egrave anche un tal modo di intendere esso egrave infatti il negativo che non scorge in seacute il positivo Il negativo

in quanto staccato dal positivo da ciograve che si sta ponendo quindi egrave messo ligrave immobile il caput

mortuum di cui parlava Poicheacute questa riflessione non consegue la sua stessa negativitagrave a morsquo di

contenutohellip Non prende il negativo come il contenuto della parola hellipessa non egrave affatto nella cosa

ma sempre oltre con lrsquoaffermazione del vuoto essa srsquoimmagina quindi di esser sempre piugrave in lagrave che non

una riflessione ricca di contenuto Invece come si egrave mostrato sopra nel sapere concettivo il negativo

appartiene al contenuto stesso e sia come suo immanente movimento e determinazione sia come loro

intiero egrave esso stesso il positivo Il negativo egrave esso stesso il positivo percheacute la condizione affincheacute il

positivo possa essere quello che egrave Torniamo allrsquoesempio della parola Il dire non crsquoegrave senza il ciograve

che dico percheacute se dico dico necessariamente qualcosa il ciograve di cui dico egrave il negativo rispetto al

mio dire nel senso che egrave unrsquoaltra cosa si oppone ma senza questo altro senza il negativo senza

questa opposizione non crsquoegrave neanche il mio dire percheacute il mio dire deve tenere conto di questo

negativo per potere essere quello che egrave per potere essere qualcosa Preso come resultato ciograve che da

questo movimento sorge egrave il negativo determinato e quindi altrettanto un contenuto positivo Questo

negativo lo determino lo indico in quanto qualche cosa un qualche cosa di cui devo tenere conto

in quanto tale egrave un positivo qualcosa che si pone Ma se si considera che un tale pensare ha un

31

contenuto sia esso contenuto di rappresentazioni o di pensieri o della loro mescolanza si vedragrave come

esso abbia anche un altro lato che gli rende difficile lrsquoatto concettivo La natura caratteristica di questo

lato egrave in stretta interdipendenza con la sopra rilevata essenza dellrsquoidea o meglio esprime lrsquoidea stessa

in quanto essa appaia come movimento che egrave atto dellrsquoapprendere per pensieri Cosrsquoegrave lrsquoidea Sta

dicendo che lrsquoidea egrave questo movimento egrave lrsquoatto dellrsquoapprendere ma lrsquoatto dellrsquoapprendere non egrave

altro che lrsquoatto che compie il mio dire nella direzione del ciograve di cui dico egrave in questa direzione che

va In questo movimento ci sta dicendo Hegel egrave lrsquoidea lrsquoidea di qualcosa noi pensiamo attraverso

idee Come dunque nel suo comportamento negativo di cui si egrave testeacute discorso il pensiero raziocinante

egrave esso medesimo il Seacute nel quale il contenuto ritornahellip Il pensiero raziocinante immagina che il Seacute

sia un qualche cosa che non egrave il risultato di un movimento ma qualcosa per se stesso hellipcosigrave per

contro nel suo conoscere positivo il Seacute egrave un soggetto rappresentato al quale il contenuto si riferisce come

accidente e predicato Quindi il contenuto egrave qualche cosa che si riferisce a un accidente non a

qualcosa che egrave necessario percheacute il Seacute possa esistere egrave qualcosa che gli si appiccica Questo soggetto

costituisce la base alla quale il contenuto viene legato e sulla quale il movimento corre su e giugrave

Diversamente nel pensiero concettivo poicheacute il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come

il divenire di questrsquoultimo il Seacute non egrave un quieto soggetto che immoto sostenga gli accidentihellip Qui

Hegel egrave chiarissimo Il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come il divenire di

questrsquoultimo Cioegrave il soggetto non egrave altro che il divenire dellrsquooggetto Come diviene lrsquooggetto

Torniamo allrsquoesempio di prima questo oggetto cioegrave ciograve di cui dico diviene il mio dire Capite

benissimo che senza il mio dire non crsquoegrave ciograve di cui dico ma senza ciograve di cui dico non crsquoegrave neanche il

mio dire In questo modo dice il soggetto non egrave un soggetto quieto a cui possono capitare o no

delle cose ma egrave il risultato di un movimento hellipegrave anzi lrsquoautomoventesi concetto che riprende in seacute le

sue determinazioni Automoventesi si muove da seacute non crsquoegrave qualcosa che lo muova

Lrsquoautomoventesi del mio dire che si riprende in quanto diventa ciograve che sto dicendo a questo

punto diventa il Seacute percheacute a questo punto effettivamente il mio dire dice qualcosa In tale

movimento vien travolto anche quel quiescente soggetto questo penetra nelle differenze e nel contenuto

e invece di starsene immoto di fronte alla determinatezza la costituisce piuttostohellip Sta dicendo che

egrave il soggetto che costituisce la determinatezza Tenete conto che ha appena detto che il soggetto

non egrave qualcosa di immoto il soggetto egrave il fare il mio fare o per dirla alla Heidegger egrave il progetto

il mio essere sempre progettato Il saldo terreno che il raziocinare ha nel soggetto quiescentehellip

Soggetto quiescente io sono qua e conosco quella cosa lagrave hellipvacilla dunque e soltanto questo

movimento diviene lrsquooggetto Lrsquooggetto per Hegel egrave questo movimento non egrave la cosa in seacute un quid

lrsquooggetto egrave il movimento stesso Il soggetto che riempie il proprio contenuto cessa di scavalcarlo neacute

puograve avere altri predicati e accidenti Il soggetto riempie il proprio contenuto attraverso questo

movimento cioegrave il ciograve di cui dico riempie il mio dire In effetto quindi il contenuto non egrave piugrave predicato

del soggetto ma egrave la sostanza lrsquoessenza e il concetto di ciograve intorno a cui verte il discorso Si immagina

generalmente che il contenuto sia il predicato del soggetto Hegel dice no il contenuto anzicheacute

essere ciograve che se predica del soggetto egrave la sostanza egrave lrsquoessenza stessa dice egrave il concetto di ciograve intorno

a cui verte il discorso Egrave una nozione di sostanza che ovviamente non egrave quella che la filosofia

prima di lui ha sempre posto Qui la sostanza egrave pensata come movimento come il risultato di

questo movimento Il pensare per rappresentazioni si dirige per sua natura secondo accidenti o

predicati e a ragione va oltre di quelli percheacute non sono che predicati e accidentihellip Del soggetto si puograve

predicare quello che si vuole una volta che si egrave predicato egrave come se si andasse oltre il soggetto Ad

esempio Giuseppe mangia la marmellata Il fatto che ci sia un Giuseppe viene sorpassato

aggirato dal fatto che sta mangiando la marmellata a quel punto egrave questo che conta hellip ma esso

viene ora frenato nel suo corso giaccheacute ciograve che nella proposizione ha la forma di predicato egrave la sostanza

stessa Qui crsquoegrave una questione abbastanza complessa Dice che questo pensare viene frenato nel suo

correre sempre avanti immaginando che il soggetto abbia dei predicati che gli si appiccicano come

se fossero delle cose esterne a lui Dice che viene frenato in questa corsa percheacute dice il concetto di

32

ciograve intorno a cui verte il discorso Cosa vuol dire questo Che ciograve che si pone come il predicato egrave la

sostanza cioegrave il risultato di un movimento Dire che Giuseppe mangia la marmellata di per seacute non

sarebbe nulla se non fosse che il predicato ndash il suo mangiare la marmellata ndash diventa la stessa

sostanza diventa ciograve che rende sostanziale questa proposizione Vi faccio un esempio piugrave semplice

immaginate questa proposizione come il concreto di cui parla Severino Dire che la forma di

predicato egrave la sostanza stessa egrave come dire che questi elementi non sono piugrave isolabili in quanto

predicati di un soggetto per cui il predicato egrave lrsquoazione che fa il soggetto ma sono nel concreto e

cioegrave questo predicato egrave quello che egrave nel concreto Ricordate la proposizione ldquoquesta lampada che

egrave sul tavolordquo il fatto di stare sul tavolo non egrave qualche cosa che si appiccica alla lampada Egrave questo

che Hegel intende con sostanza egrave il concreto lrsquointero per cui ldquoquesta lampada che sul tavolordquo egrave

il concreto lrsquointero che non egrave quindi isolabile con soggetto e predicato Subisce esso per

raffigurarcelo cosigrave un contraccolpo comincia dal soggetto come se questo stesse a fondamento ma poi

dato che predicato egrave anzitutto la sostanza trova che il soggetto egrave passato a predicato e che con ciograve egrave tolto

e daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una massa totale e indipendente il pensiero non piugrave

errare liberamente qua e lagrave anzi egrave trattenuto da una tal pesantezza Sta dicendo che si pone il soggetto

come punto di inizio ndash io penso - come se dice Hegel stesse a fondamento Qui sta criticando

Cartesio Si passa quindi al predicato una volta che si egrave passati al predicato del soggetto che ne

egrave Egrave tolto percheacute in questo passaggio in questo andare dal soggetto al predicato una volta che egrave

arrivato al predicato toglie il soggetto Dice daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una

massa totale e indipendente il pensiero non piugrave errare liberamente qua e lagrave se il predicato mi dice che

cosrsquoegrave il soggetto a questo punto il soggetto diventa il predicato A egrave B una volta che sono arrivato

alla B so che cosrsquoegrave la A e a questo punto la A non mi interessa piugrave Altrimenti il soggetto egrave da prima

posto a fondamento come il Seacute oggettivo e fisso di qui il movimento necessario procede verso la

molteplice varietagrave delle determinazioni o dei predicatihellip Il soggetto fisso che predica sulle varie cose

hellipqui al posto di quel soggetto subentra lo stesso Io che sa ed egrave il vincolo dei predicati non che il soggetto

che li sostiene Se io pongo le cose in questa maniera il soggetto diventa lrsquoIo che sa percheacute conosco

il predicato percheacute predico di questa cosa certe determinazioni e quindi so sempre fuori della

dialettica naturalmente per cui di fatto secondo Hegel non so niente egrave solo qualche cosa che si

egrave appiccicato al soggetto ma che ha escluso la fatica del concetto Ma mentre quel primo soggetto

entra nelle determinazioni stesse e ne egrave lrsquoanima il secondo Soggetto quello che sa trova tuttora nel

predicato quel primo soggetto col quale vuole giagrave avere chiusa la partita e oltre il quale vuole essere

tornato in se stessohellip Crsquoegrave il primo soggetto quello immobile fisso che si rivolge al predicato ndash

soggetto che predica le varie determinazioni poi crsquoegrave lrsquoIo che sarebbe il soggetto che sa Quindi

crsquoegrave un primo soggetto che entra nelle determinazioni e poi un soggetto che sa a questo punto delle

varie determinazioni Ma dice il secondo soggetto quello che sa trova nel primo soggetto il

predicato Vediamo di rendere la cosa piugrave semplice utilizzando Peirce Il primo soggetto egrave la A

La A muove verso B in quanto suo predicato A questo punto il primo soggetto la A trova un

secondo soggetto che egrave quello che sa che la A egrave B e immagina a questo punto di avere confermato

il primo soggetto attraverso questo movimento che non egrave un vero e proprio movimento ma un

andare verso qualcosa e stabilirlo (61) Quanto sopra si egrave detto puograve venire formalmente riespresso

dicendo che la natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di

soggetto e predicato) viene distrutta dalla proposizione speculativa cosigrave la proposizione identica in cui

trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento Qui sta ponendo una questione

interessante percheacute in questo giudicare di cui parlava prima cosa accade esattamente Dice la

natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di soggetto e

predicato) viene distrutta dal fatto che soggetto e predicato non sono piugrave disgiunti non sono piugrave

figure ma momenti di un intero il soggetto che vorrebbe scindersi dal suo predicato si ritrova

invece cosigrave dice Hegel preso in un movimento che egrave quello del pensiero speculativo in cui il

predicato ritorna sul soggetto perograve modificandolo Lui parla di primo soggetto di secondo

33

soggetto ma in realtagrave potremmo dire che egrave lo stesso soggetto ma in quanto modificato dal fatto

che il secondo soggetto ritorna sul primo Questo sapere in effetti modifica percheacute se io dico che

A egrave B una volta stabilita la B cioegrave il predicato di A viene modificata anche la A la A diventa

cioegrave unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave isolabile ma esiste soltanto in questa relazione con B Ecco

percheacute dice che viene distrutta dalla proposizione speculativa La proposizione speculativa che egrave

quella che avanza Hegel distrugge questa idea che sia possibile scindere il soggetto dal predicato

Il soggetto va verso il predicato e il predicato torna nel soggetto il secondo soggetto torna indietro

e modifica il primo Quindi parlare di soggetto e predicato che se vi ricordate era la questione

che poneva Severinohellip non sono la stessa cosa percheacute uno egrave soggetto e lrsquoaltro predicato lui

utilizzava quel suo sistema (A=B)=(B=A) Hegel egrave piugrave semplice dice che questa idea di poter

separare soggetto e predicato viene distrutta dal fatto che una volta che ho stabilito la B questo

modifica la A la A non egrave piugrave la A di prima prima che ci fosse questa uguaglianza Egrave la stessa cosa

che dice Peirce quando dice A egrave B o A=B una volta che ho stabilito questa relazione A e B non

sono piugrave la stessa cosa di prima Dicendo che A egrave B la A non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave

isolabile da questa relazione la A egrave quella che egrave in quanto presa nella relazione hellipcosigrave la

proposizione identica in cui trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento La

proposizione identica quella che vorrebbe stabilire unrsquoidentitagrave tra soggetto e predicato contiene

questo contraccolpo questo ritorno per cui la A e la B non sono piugrave la stessa cosa Tutta la

Fenomenologia dello spirito vuole dire questo qual egrave il modo in cui facciamo esperienza della

coscienza Solo attraverso questo movimento ci rendiamo conto della coscienza ci rendiamo

conto che siamo linguaggio soltanto in questo movimento in cui viene distrutta lrsquoidea che il mio

dire sia altro da ciograve che dico oppure che il mio dire possa stabilire con certezza una certa cosa o

che le cose esistano fuori dal mio dire Ciograve che dico qualunque cosa sia fosse anche questo

posacenere egrave allrsquointerno di questo gioco in cui il mio dire trova il ciograve di cui dico ponendo quindi

unrsquoobiezione a tutto il realismohellip Egrave il linguaggio ciograve per cui qualcosa mi si dagrave per cui qualche

cosa mi appare indipendentemente dal modo in cui mi appare ma se mi appare egrave percheacute crsquoegrave il

linguaggio crsquoegrave questa distanza che la parola inaugura tra il dire e il ciograve di cui dico senza questa

distanza non crsquoegrave niente cessa il linguaggio e di conseguenza a seguire cessa tutto Un tale conflitto

della forma di una proposizione in genere e dellrsquounitagrave del concetto che distrugge quella formahellip Lrsquounitagrave

del concetto distrugge la forma percheacute la forma diventa un momento del concetto e quindi non

egrave piugrave la forma di prima hellipegrave simile a ciograve che nel ritmo ha luogo tra il metro e lrsquoaccento il ritmo risulta

dalla librantesi medietagrave e unificazione del metro e dellrsquoaccento Pensate a una poesia crsquoegrave il metro ma

poi crsquoegrave anche lrsquoaccento lrsquoaccento egrave il punto dove cade la battuta Similmente anche nella

proposizione filosofica lrsquoidentitagrave di soggetto e predicato non deve annientare la loro differenza espressa

nella forma della proposizione anzi la loro unitagrave deve risultare come armonia Rimangono figure ma

in quanto momenti di un intero cioegrave rimangono figure non egrave che svaniscono lrsquouna nellrsquoaltra La

forma della proposizione egrave il riapparire del senso determinato cioegrave lrsquoaccento che ne distingue il

contenutohellip Lui usa lrsquoaccento come metafora per indicare la determinatezza di qualche cosa

Lrsquoaccento sarebbe il determinare qualche cosa hellipche pertanto il predicato esprima la sostanza e che

il soggetto srsquoimmerga pur esso nellrsquouniversale ecco lrsquounitagrave in cui quellrsquoaccento si smorza Questo

accento cioegrave la determinatezza di un qualche cosa si smorza nel senso che non diventa caput

mortuum ma egrave viva fa parte di quellrsquounitagrave in cui lrsquoaccento si smorza cioegrave perde la sua rilevanza

percheacute allrsquointerno di un intero Cerchiamo di render chiaro il giagrave detto mediante qualche esempio

Nella proposizione Dio egrave lrsquoessere predicato egrave lrsquoessere ed ha un significato sostanziale nel quale il

soggetto si scioglie Cioegrave dicendo che Dio egrave lrsquoessere lrsquoessere diventa la sostanza della proposizione e

la parola Dio si scioglie in questa sostanza percheacute diventa lrsquoessere Come dire A egrave B B egrave ciograve che egrave

la A e la A si scioglie ma sappiamo che lui non parla mai di questo scioglimento percheacute le figure

rimangono figure anche se momenti di un tutto Qui ldquoessererdquo non devrsquoessere il predicato ma

lrsquoessenza con ciograve Dio sembra cessar di essere ciograve che egli egrave mediante la posizione della proposizione

34

ossia il soggetto fissato Il pensare anzicheacute progredire nel passaggio dal soggetto al predicato dato che

il soggetto va perduto si sente piuttosto frenato e risospinto al pensamento del soggetto sentendone la

mancanza Dio egrave lrsquoessere certo ma lrsquoessere egrave Dio Egrave come se volesse tornare indietro per salvare

questo Dio che sembrerebbe scioltosi nellrsquoessere hellipo daccheacute il predicato fu espresso esso stesso come

un soggetto come lrsquoessere come lrsquoessenza che esaurisce la natura del soggetto il pensare trova il soggetto

immediatamente anche nel predicato e ora invece di aver raggiunta la libera posizione del raziocinare

andando nel predicato in se stesso il pensare egrave ancora immerso nel contenuto o per lo meno egrave presente

lrsquoesigenza di essere immerso in esso Togliendo il movimento egrave come se si dovesse fissare ora lrsquouno e

ora lrsquoaltro solo che fissato uno scompare lrsquoaltro e viceversa devo trovare un modo per fare esistere

entrambi Egualmente se si dice lrsquoeffettuale egrave lrsquoUniversale anche qui lrsquoeffettuale in quanto soggetto

sfuma nel suo predicato LrsquoUniversale non deve avere soltanto la significazione del predicato quasi che

la proposizione venga a dire che lrsquoeffettuale egrave universale anzi lrsquoUniversale deve esprimere lrsquoessenza

dellrsquoeffettuale Quando dico che una cosa egrave quellrsquoaltra questrsquoaltra deve dire lrsquoessenza della prima

Il pensare quindi allorcheacute trovandosi nel predicato vien rinviato al soggetto perde la sua solidificata

base oggettiva che nel soggetto aveva e nel predicato non torna in dietro in se stesso bensigrave nel soggetto

del contenuto Il pensare quando si trova nel predicato quando A egrave B A si trova nella B ma viene

rinviata al soggetto alla A Quindi il predicato perde la sua solidificata base oggettiva che nel

soggetto aveva Qual egrave la sua solidificata base oggettiva Il dire che una cosa egrave questo cioegrave che A egrave

B Ma comrsquoegrave che perde questa sua soliditagrave oggettiva Percheacute il predicato non torna indietro in se

stesso ci dice bensigrave nel soggetto del contenuto Potremmo dirla cosigrave il pensare muove verso il

predicato ma andando verso il predicato non torna indietro in se stesso bensigrave nel soggetto del

contenuto cioegrave ritorna nella A Quando io dico che A egrave B passo dalla A alla B la B egrave il predicato

e questo predicato vorrebbe consolidarsi come qualcosa di oggettivo ma come fa a consolidarsi

come qualcosa di oggettivo se dipende dalla A che lo fa esistere Torniamo allrsquoesempio iniziale

del dire e del ciograve di cui dico Egrave come se il ciograve di cui dico volesse consolidarsi per conto suo senza il

mio dire come se il significato volesse porsi senza il significante Ovviamente non puograve non puograve

esistere il significato senza il significante non puograve la B esistere senza la A Questo per indicare

sempre il movimento tutte queste cose fanno parte di un movimento La cosa che sta continuando

a dirci egrave che egrave impossibile isolare gli astratti da concreto senza che questo concreto si disgreghi

ma non puograve disgregarsi percheacute gli astratti vivono di questo concreto Egrave questo lrsquoapparente

paradosso gli astratti non esistono senza il concreto Quindi ponendo la questione distinguendo

soggetto e predicatohellip il soggetto sigrave si muove nel predicato ma questo predicato non crsquoegrave senza il

soggetto una volta che ho posto il predicato non ho tolto il soggetto non si egrave dissolto Se io dico

che A egrave B la B non dissolve la A ma anzi si instaura a questo punto una relazione tra B e A che

rende questi due elementi indissolubili li pone cioegrave in un concreto li pone in un movimento

dialettico Egrave una parte complessa questa ma se pensate a tutto ciograve in effetti non fa altro che

continuare a dire egrave che devo tenere conto di questo movimento se voglio avere coscienza delle

cose sennograve non ne ho coscienza Coscienza nel senso di co-scienza cioegrave averne scienza

Semplicemente le percepisco ne ho coscienza nel senso in cui tutti siamo coscienti ma non

abbiamo scienza cioegrave non sappiamo che cosa sta accadendo non sappiamo percheacute pensiamo come

pensiamo non sappiamo percheacute diciamo le cose che diciamo ci accorgiamo che succede qualche

cosa ma egrave tutto ligravehellip e questa non egrave la filosofia per Hegel la filosofia egrave speculativa cioegrave deve

pensare farsi carico della fatica del concetto quindi interrogare il concetto Questo egrave lrsquoobiettivo

di Hegel

19 giugno 2019

Siamo a pag 54 (65) In effetto anche il pensare non speculativo ha il suo diritto che egrave bensigrave validohellip

Il pensiero speculativo sarebbe il pensare non filosofico hellipma non puograve venir preso in considerazione

35

in sede di proposizione speculativa Se si vuole fare filosofia occorre un pensare speculativo e non il

pensare comune Il superamento della forma della proposizione non puograve avvenire in guisa immediata

neacute in forza del suo mero contenuto Il superamento della forma della proposizione quindi andare

al di lagrave della forma per intenderne il contenuto non avviene in modo immediato cosigrave come spesso

si immagina la proposizione non dice come le cose stanno Questa sarebbe la forma immediata

No dice la cosa egrave piugrave complicata Infatti dice Deve anzi esprimersi il movimento oppostohellip

Opposto allrsquoimmediato lrsquoopposto di immediato egrave mediato naturalmente hellipesso non ha da essere

solamente quellrsquointeriore freno devesi invece presentare quel ritornare in seacute del concetto Egrave sempre

questa la questione il ritornare in seacute del concetto cioegrave questo movimento dialettico dove lrsquoin seacute egrave

lrsquoinizio del movimento verso il per seacute per seacute che deve ritornare allrsquoin seacute Per farla piugrave semplice egrave

come dire che il significante deve andare al significato e dal significato deve ritornare al

significante percheacute il significante sia un significante In questo movimento ambedue rimangono

come direbbe Hegel delle figure significante e significato non scompaiono non egrave che uno trapassa

dileguandosi nellrsquoaltro ma permangono come figure ma restando come figure diventano

momenti del segno cioegrave dellrsquointero non sono piugrave disgiungibili ma esistono entrambi in quanto

momenti del segno Questo movimento tra significate e significato egrave quel qualcosa che per usare

le parole di Hegel dagrave contezza della relazione inscindibile tra i due cioegrave non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro

Questo movimento costituente il compito della dimostrazione egrave il movimento dialettico della

proposizione stessa Solo esso egrave lrsquoelemento effettualmente speculativohellip Quando lui parla di

speculativo intende questo movimento hellipe solo lrsquoenunciazione del movimento medesimo egrave

rappresentazione speculativa Come proposizione lo speculativo egrave solamente il freno interiore egrave il

ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza determinata Dice che come proposizione lo

speculativo egrave solamente un freno nel senso che impedisce il precipitarsi a stabilire la veritagrave la

veritagrave come predicato del soggetto hellipegrave il ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza

determinata Speculativo in effetti non egrave altro che il ritorno dellrsquoin seacute al per seacute privo di esistenza

determinata cioegrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato in seacute Spesso perciograve noi ci vediamo

rinviati dalle esposizioni filosofiche a questa interiore intuizione venendoci cosigrave rifiutata lrsquoesposizione

da noi richiesta del movimento dialettico della proposizione Sta facendo una critica alle filosofie che

lo hanno preceduto dove anzicheacute esserci questo movimento speculativo di fatto riscontra una

intuizione interiore un intuito per cui egrave cosigrave La proposizione deve esprimere ciograve che il vero egrave ma

esso egrave essenzialmente Soggetto egrave solo il movimento dialettico ritmo autoproducentesi che si spinge oltre

e ritorna in se stesso Non ci sta dicendo altro che cosrsquoegrave il vero il vero egrave questo movimento

movimento dellrsquoin seacute che si spinge verso il per seacute e diventato il per seacute ritorna sullrsquoin seacute e fa dellrsquoin

seacute il Seacute (66) A questo proposito si puograve rammentare come anche esso il movimento dialettico abbia a sue

parti o elementi delle proposizioni sembra quindi che la segnalata difficoltagrave non faccia che ritornare

e sia una difficoltagrave della cosa stessa Anche il movimento dialettico egrave fatto di proposizioni non puograve

ovviamente non esserlo quindi ogni proposizione presenta la stessa difficoltagrave quella di dover

essere portata al concetto Ciograve assomiglia a quel che succede nella dimostrazione usuale quando i

fondamenti dei quali essa si vale abbisognano ancora di una fondazione e cosigrave allrsquoinfinito Peraltro

una tal forma della ricerca del fondamento e della condizione appartiene a quel dimostrare da cui

differisce il movimento dialettico appartiene quindi alla conoscenza esteriore Cioegrave lrsquoidea che la

conoscenza venga da fuori dalla coscienza Quanto a quel movimento il suo elemento egrave il concetto

puro cosigrave esso ha un contenuto che in lui stesso egrave giagrave in tutto e per tutto soggetto Cioegrave lrsquointero Questo

contenuto che egrave nel movimento diventa soggetto cioegrave qualche cosa che agisce e agisce nel senso

che muove lrsquoin seacute verso il per seacute e che ritorna allrsquoin seacute Egrave in questo senso che egrave soggetto nel senso

che agisce che fa che opera nel senso dellrsquoἔργον il fare quando parla di soggetto egrave colui che fa

Non si dagrave quindi contenuto alcuno comportantesi come quel soggetto che starebbe a fondamento e al

quale converrebbe il suo significato come un predicato presa nella sua immediatezza la proposizione egrave

una forma soltanto vuota Se non portiamo questa proposizione al concetto egrave una forma vuota

36

non dice niente Ma per portarla al concetto egrave necessario che ci facciamo carico di questo

movimento cioegrave del muoversi del mio dire verso il ciograve di cui dico del significante verso il

significato e viceversa Hegel dice che questo movimento non avveniva prima di lui Il problema

era sempre riprendendo i termini di de Saussure che il significante ha un significato ed egrave quel

significato il ciograve di cui si dice si perdeva quindi la relazione inscindibile tra i due nel senso che

il significante egrave quello che egrave per il significato ma anche il significato egrave quello che egrave percheacute crsquoegrave un

significante cioegrave il mio dire egrave tale percheacute crsquoegrave un ciograve di cui sto dicendo egrave viceversa (67) Non meno

del comportamento raziocinante allo studio della filosofia egrave drsquoimpaccio la non raziocinante presunzione

di veritagrave fatte Chi le possiede pensa che non sia piugrave necessario ritornare su di esse anzi postele a

fondamento stima non solo di poterle esprimere ma anche di potere con esse sentenziare e condannare

Qui sta parlando del modo di pensare comune ancora oggi non egrave cambiato niente Per questo

verso urge che con la filosofia si ricominci a fare sul serio (68) Quanto alla filosofia genuina noi

vediamo come lrsquoimmediata rivelazione del divino e il buon senso che non si egrave mai curato di coltivarsi

neacute con la filosofia neacute con altra forma del sapere si considerino senzrsquoaltro quale perfetto equivalente e

ottimo surrogato della lunga via della cultura di quel ricco e profondo movimento per cui lo spirito

giunge al sapere quasi come si decanta la cicoria quale surrogato del caffegrave Egrave penoso notare come

lrsquoinsipienza e il pacchianismo senza gusto neacute linea incapace di fermare il pensiero su proposizioni

astratte singolarmente prese e ancor meno sul loro nesso si atteggino ora a libertagrave e tolleranza del

pensiero ora a genialitagrave (69) Viceversa scorrendo tra i facili argini del buon senso il natural

filosofare riesce tuttrsquoal piugrave a fornire una retorica di veritagrave banali se gli si mostra che queste non dicono

nulla esso assicura per contro di averne in cuore il senso e il contenuto e che altrettanto deve avvenire

negli altri mentre presume di essere giunto merceacute lrsquoinnocenza del cuore e la purezza della coscienza e

simili a dire lrsquoultima parola su cui non si possa sollevare eccezione e oltre la quale non possa esigersi

progresso alcuno Si trattava peraltro di far sigrave che ogni miglior valore non rimanesse nei precordi anzi

da questo pozzo venisse tratto alla luce del giorno Ci si sarebbe potuto da un pezzo risparmiar la fatica

di mettere in mostra delle veritagrave di questo genere esse infatti si trovano da secoli nel catechismo nei

proverbi popolari ecc ndash Di tali veritagrave egrave facile cogliere lrsquoindeterminatezza e la stortura come egrave facile

mostrare alla loro e nella loro coscienza una veritagrave opposta Mentre una coscienza cosigrave ridotta tenta di

sottrarsi alla confusione ricadragrave in una nuova e protesteragrave che e cose stanno indiscutibilmente cosigrave e

cosigrave e che il resto sono sofisticherie espressione corrente del senso comune contro la ragione coltivata

allo stesso modo che lrsquoinsipienza filosofica pretende di definire una volta per sempre con la parola

fantasticherie la filosofia Poicheacute il senso comune fa appello allrsquooracolo interiore del sentimento rompe

ogni contatto con chi non egrave del suo parere esso egrave costretto a dichiarare di non aver altro da dire a colui

che non trovi e non senta in se stesso la medesima veritagrave - in atri termini esso calpesta la radice

dellrsquoumanitagrave Come dire se non lo senti anche tu non posso spiegartelo Frase che si sente spesso

dire in queste circostanze (70) Se si chiedesse di una via regia verso la scienza nessuna se ne potrebbe

indicare piugrave comoda di quella che consiste nellrsquoaffidarsi al buon senso e nel leggere per andar di pari

passo con la propria etagrave e con la filosofia recensioni di scritti filosofici o percheacute no le loro

introduzioni e i primi paragrafi questi forniscono infatti i principi generali dai quali tutto dipende e

le recensioni oltre la notizia storica danno anche un giudizio che appunto percheacute tale egrave giagrave al di lagrave

della materia giudicata Qui ce lrsquoha con quelli che anzicheacute leggere pensare riflettere sule cose

leggono la quarta di copertina e pensano di avere capito tutto Questa via ordinaria si fa in maniche

di camicia il sentimento eccelso dellrsquoEterno del Sacro dellrsquoInfinito percorre invece in parametri

sacerdotali un cammino che egrave piuttosto esso stesso lrsquoimmediato essere nel centro la genialitagrave drsquoidee

profonde e originali e di sublimi lampi del pensiero Come tuttavia una tale genialitagrave non rivela ancora

la scaturigine dellrsquoessenza similmente questi razzi non sono ancora lrsquoempireo Pensieri veri e

penetrazione scientifica si possono guadagnare solo nel lavoro del concetto Cioegrave nel portare una

proposizione al concetto Soltanto esso puograve produrre lrsquouniversalitagrave del sapere la quale egrave non giagrave la

solita indeterminatezza e meschinitagrave del senso comune ma conoscenza coltivata e compiutahellip (71) Io

37

pongo dunque nellrsquoautomovimento del concetto ciograve mediante cui la scienza esistehellip Lrsquoautomovimento

del concetto egrave ciograve che fa esistere la scienza il sapere Senza questo automovimento non crsquoegrave sapere

hellipal qual proposito si potragrave osservare che i giagrave toccati ed anche altri aspetti esteriori si discostano dal

modo col quale il nostro tempo si rappresenta la natura e il carattere della veritagrave e che anzi gli sono

decisamente opposti questa osservazione sembra non promettere favorevole accoglimento al tentativo di

rappresentare il sistema della scienza in quella determinazione Si rende conto che questo modo di

porre le cose andragrave incontro a una serie di ostacoli percheacute la gente non ha voglia di pensare al

concetto cioegrave di concettualizzare di problematizzare di interrogare di chiedersi che cosa sta

facendo preferisce come diceva prima dire ldquola veritagrave egrave questardquo e basta Intanto io penso che se

per esempio il miglior succo della filosofia di Platone si fece consistere talora in quei suoi miti che

scientificamente sono privi di valore vi sono poi stati dei tempi detti perfino tempi della fantasticheria

nei quali la filosofia aristotelica fu altamente apprezzata in virtugrave della sua profonditagrave speculativa e il

Parmenide di Platone senza dubbio la sua piugrave grande opera drsquoarte della dialettica antica fu tenuto

per una vera rivelazione e per la positiva espressione della vita divina tempi nei quali non ostante la

torbida oscuritagrave di tutto ciograve che lrsquoestasi produceva quella pretesa estasi non doveva essere in effetto

altro che il concetto puro Gli antichi ci sono arrivati alla questione Parla di Platone della dialettica

antica antica ma dialettica e cioegrave crsquoera giagrave la volontagrave di giungere al concetto puro Penso inoltre

che quanto nella filosofia del nostro tempo vrsquoha di buono pone il proprio valore nella scientificitagrave e se

anche non tutti ne convengono solo merceacute la scientificitagrave il buono si mette di fatto in valore Questo

egrave sigrave attualissimo Soltanto la scienza oggi dice come stanno le cose Questa egrave la bellezza anche la

virtugrave di testi come questo e di altri che abbiamo letto e cioegrave che le cose che dicono sono sempre

presenti non sono passate di moda sono sempre qui Affrontano problemi che sono presenti

sempre percheacute anche se non lo dicono anche se non se ne accorgono sono problemi legati al

funzionamento del linguaggio e quindi sono sempre in atto

Intervento A mio avviso ciograve che si ripete egrave questa dicotomia tra retorica e logica dicotomia che puograve

assumere varie configurazioni Apollo e Dioniso la razionalitagrave e lrsquoirrazionalitagrave la calcolabilitagrave la

misurabilitagrave delle cose e di contro la ricerca di qualcosa che vada oltre la mera calcolabilitagrave ecchellip

Questa dicotomia tra retorica e logica mostra molto bene qual egrave il tentativo degli umani dei

parlanti chiudere la distanza che si avvia con il linguaggio distanza senza la quale non esisterebbe

il linguaggio perograve lrsquoidea egrave quella di chiudere questa distanza in modo da cogliere la cosa coigrave comrsquoegrave

realmente Quindi non si tiene affatto in conto che i fondamenti della logica sono retorici non

possono essere logici il logico interviene dopo ma prima occorre porre delle istanze che

consentano di incominciare a pensare in modo logico ma queste istanze sono retoriche Anche

Heidegger lo intende quando dice che veniamo dalla chiacchiera che nasciamo nella chiacchierahellip

ma non dobbiamo necessariamente morirci egrave possibile uscirne Nasciamo nella chiacchiera

nasciamo in questo modo di parlare dove lrsquoin seacute non giunge mai al per seacute ma rimane un in seacute ha

sigrave coscienza delle cose che accadono ma senza alcuna speculazione senza alcun pensiero Io posso

quindi sperare che questo tentativo di rivendicare la scienza al concetto e di rappresentarla in questo suo

peculiare elemento si faragrave strada per lrsquointima veritagrave della cosa Dobbiamo persuaderci che la natura del

vero egrave quella di farsi largo quando egrave arrivato il suo tempo e che solo allora appare quando il tempo egrave

venuto e che quindi non appare mai troppo presto neacute trova un pubblico non maturohellip Qui crsquoegrave un

pensiero che svilupperagrave piugrave avanti nel testo e cioegrave il venire a sapere dopo solo adesso noi

sappiamo percheacute egrave accaduta quella certa cosa ma mentre stava accadendo non sapevano quali

fossero le ragioni non potevano saperlo non si potevano sapere le ragioni che stavano mettendo

in atto facendo quella certa cosa e dove avrebbero portato o che avrebbero condotto a fare noi

oggi guardando indietro le vediamo queste cose Quando Hegel parla dello Spiritohellip lo Spirito egrave

il lavoro di tutti e di ciascuno un lavoro che la comunitagrave umana porta avanti un lavoro che non

egrave altro che il lavoro del concetto questa fatica del concetto e cioegrave di porre la proposizione e

volgerla in quanto concetto Il lavoro sta nel fare in modo che dal per seacute torni allrsquoin seacute quindi nel

38

senso hegeliano del termine lrsquoAufhebung cioegrave il superamento il trapassare da una cosa allrsquoaltra

egrave questo il lavoro che poi egrave il lavoro che fa il linguaggio Torniamo a de Saussure un significante

che ha il suo significato e che dal significato trapassa al significante questo il lavoro che viene

compiuto Qual egrave la portata geniale di Hegel Generalmente si suppone che soggetto e predicato

di una proposizione costituiscano quegli elementi che indicano la cosa A egrave B quindi la B non egrave

niente altro che la A Ma se ci pensate bene non crsquoegrave mai una considerazione che dalla B torni

sulla A si prende la B come vera e da ligrave si parte per fare altre cose ma la A scompare La posizione

di Hegel dice invece che il lavoro del concetto egrave di riflettere sul fatto che la B egrave sigrave la A ma una

volta che io dico che A egrave B anche la A viene modificata e non scompare rimane in quanto

modificata in quanto altro da quella A astratta di cui parlavo prima Questo lavoro egrave quello di

ricondurre quindi tutto il ldquonegativordquo al positivo sarebbe questo il compito ultimo della

Fenomenologia dello Spirito cioegrave arrivare allrsquoAssoluto Per Hegel lrsquoAssoluto non egrave nientrsquoaltro

per dirla in modo semplice che la realtagrave Ma noi sappiamo come ci ha indicato Hegel la realtagrave egrave

la coscienza la co-scienza Quindi il bello di Hegel egrave che ci mostra in questo modo che non egrave che

una volta che abbiamo detto A egrave B ci dimentichiamo della A no a questo punto la A non egrave piugrave

la A di prima egrave diventata unrsquoaltra cosa si traspone nella relazione A e B non viene cancellata

Se A egrave B della A non me ne faccio piugrave nulla percheacute so che egrave B e quindi tengo solo la B e elimino

la A che non serve piugrave a nulla a questo punto Per Hegel non egrave affatto cosigrave non solo la A non

viene tolta ma permane egrave la condizione della B Potete tenere conto di Peirce rispetto alla

questione del negativo nella formula A egrave B una volta che io ho stabilito che egrave B la A egrave il suo

negativo cioegrave ciograve che non serve piugrave che non ha piugrave nessuna utilitagrave Invece per Hegel non egrave cosigrave

non solo non la toglie di mezzo ma dice che il negativo di B la A egrave la condizione percheacute esista la

B per cui se la tolgo non esiste nemmeno la B Entrambe esistono in virtugrave dellrsquoaltra Questo

movimento che Hegel indicheragrave come il lavoro Marx lo indicheragrave come superamento della figura

del padrone nel proletariato che a questo punto diventa lui il padrone dei propri mezzi di

produzione Il proletariato elimina il padrone e diventa lui il padrone questo fatto corrisponde al

raggiungimento del Sapere Assoluto per cui non crsquoegrave piugrave il negativo In Hegel non crsquoegrave piugrave il

negativo nel momento in cui si raggiunge il Sapere Assoluto Ciograve che noi sappiamo oggi di ciograve che

egrave passato delle ragioni che hanno condotto a una certa guerra a un certo evento per chi viveva

allora le cose non erano cosigrave semplici era un continuo conflitto tra il positivo e il negativo Oggi

tutto ciograve sapendo come sono andate le cose egrave trapassato egrave diventata unrsquoaltra cosa non ci sono

piugrave quel positivo e quel negativo sono diventati ciograve che noi sappiamo oggi In questo senso Hegel

immagina il Sapere Assoluto quando alla fine non ha piugrave da combattere contro il negativo percheacute

lo ha accolto assunto in seacute A questo punto non egrave che finisce il pensiero ovviamente ma puograve

muoversi in tuttrsquoaltro modo non ha piugrave modo di combattere contro il negativo cioegrave il nemico

non crsquoegrave piugrave il nemico ciograve che egrave pensato il nemico lrsquoostacolo egrave diventato parte integrante del

positivo totalmente Ma qui bisogna spesso distinguere tra il pubblico e coloro che si atteggiano a suoi

rappresentanti e interpreti Quello si comporta in piugrave di un rispetto diversamente da questi e anzi in

modo opposto Cioegrave le persone fanno tuttrsquoaltre cose da quello che immaginano coloro che si

ritengono loro interpreti Da qui le catastrofi economiche per esempio si pensa che le cose vadano

in un certo modo e invece vanno in tuttrsquoaltra direzione Egrave accaduto qualcosa che gli interpreti

del pubblico non avevano previsto Se quello preferisce bonariamente far colpa a se stesso che

unrsquoopera filosofica non gli si addica questi altri invece certi della loro competenza riversano la colpa

sullrsquoautore Alcuni dicono saragrave cosigravehellipperograve non capisco bene invece quegli altri dicono no egrave colpa

dellrsquoautore che non ha capito niente Nel pubblico lrsquoeffetto egrave piugrave discreto che non lrsquoagitarsi di quei

morti quando seppelliscono i loro morti Questa egrave una frase famosa di Hegel Se ora il generale

discernimento egrave in media piugrave elevato la sua curiositagrave egrave piugrave sollecita il suo giudizio piugrave rapidamente si

determina cosigrave che giagrave davanti allrsquouscio sono i piedi di coloro che ti porteranno al camposanto bisogna

tuttavia saper distinguere quel piugrave lento effetto che un porsquo alla volta rettifica lrsquoattenzione cattivata da

39

asserzioni roboanti e modera il biasimo della stroncatura Naturalmente qui allude sempre alla

speculazione il pensare alle cose Cosiccheacute questo lento effetto prepara agli uni solo dopo qualche

tempo un mondo che egrave il loro mentre gli altri dopo il plauso dellrsquoattimo fuggente non avranno posteritagrave

alcuna Del resto in unrsquoetagrave nella quale lrsquouniversalitagrave dello spirito egrave fortemente consolidata e la

singolaritagrave come si conviene egrave divenuta di tanto piugrave insignificante in unrsquoetagrave in cui lrsquouniversalitagrave fa

gran conto di tutta la sua comprensione e dellrsquoadunata ricchezza e la si esige soltanto minima puograve

essere la partecipazione allrsquoitera opera dello spirito assegnata allrsquoindividuohellip Dei grandi movimenti

si vede soltanto il movimento della massa ma quello che fa lrsquoindividuo non si vede hellipcosigrave questo

deve a maggior ragione obliare se stesso - il che del resto egrave giagrave una conseguenza della natura della

scienza - e divenire e fare quel che gli saragrave possibile ma da lui si deve pretendere tanto meno quanto

meno egli puograve aspettare da seacute e puograve per seacute esigere Anche se lrsquoindividuo viene cancellato nella massa

tuttavia lrsquoindividuo egrave ciograve che rende la massa quello che egrave Egrave un invito quindi alla speculazione

da parte di ciascuno a pensare da parte di ciascuno anche se a quel tempo il singolo sembrava

obliato nella massa dove in effetti il singolo sembrava scomparire di fronte a tanti avvenimenti

mondiali Hegel invece dice no il singolo deve pretendere da seacute il pensare e affrontare il proprio

pensiero E con questo abbiamo concluso la Prefazione NellrsquoIntroduzione si occuperagrave della

questione del metodo e ci diragrave che in effetti non esiste un metodo della filosofia esiste un metodo

della trattazione della filosofia ma non puograve esserci un metodo della filosofia Il compito della

filosofia egrave di giungere al vero ma come faccio a sapere che il metodo egrave vero se ancora non so cosrsquoegrave

il vero Questione banalissima ma sempre presente Ciograve che egrave importante egrave che sia chiaro questo

progetto In fondo nella Prefazione egrave come se Hegel mostrasse qual egrave il suo progetto che poi

sviluppa per tutte le seicento pagine Il metodo egrave questo la veritagrave non egrave il risultato di un giudizio

Io giudico che questa cosa egrave vera non egrave qualcosa che procede dallrsquoesperienza dallrsquoautoritagrave o da

qualunque altra cosa La veritagrave egrave un percorso egrave un processo egrave questo lungo cammino dove passo

dopo passo io affronto una proposizione la porto al concetto e cioegrave affermando qualche cosa

tengo conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave ma una parte della veritagrave percheacute per poter essere

la veritagrave occorre che contenga anche ciograve che quella cosa non egrave che egrave altro da seacute Egrave tenendo conto

di questo che la mia asserzione diventa vera percheacute non egrave piugrave un vero parziale Egrave come se usando

le parole di Severino a questo punto io cogliessi lrsquointero cioegrave ciograve che affermo egrave lrsquoaltro da ciograve che

affermo Ciograve che affermo lrsquoin seacute egrave come una proposizione vuota che attende di essere significata

cosigrave come il significante di per seacute in quanto tale egrave vuoto senza il significato Quindi il lavoro di

cui parla Hegel egrave questo tenere conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave a meno che non tenga

conto dellrsquoaltro rispetto a ciograve che io sto affermando e cioegrave che ciograve che sto affermando egrave soltanto

una veritagrave parziale Il qualche cosa che ciograve che affermo non egrave egrave ciograve che mi consente di cogliere

come dicevo lrsquointero e quindi di incominciare il cammino verso la veritagrave La veritagrave a questo

punto egrave il movimento egrave questo muoversi dallrsquoin seacute al per seacute e viceversa dove un qualche cosa

trova nel suo altro da seacute ciograve che lo fa esistere in seacute Ponendola nei termini di de Saussure egrave molto

piugrave semplice parlando di significante e significato egrave piugrave evidente il significante non egrave niente se

non crsquoegrave un significato e se questo significato non torna sul significante per renderlo significante

alla lettera come qualcosa che significa qualcosa Questo movimento egrave esattamente il movimento

di cui parla Hegel non egrave altro da questo il significato egrave altro dal significante e infatti de Saussure

ci mette una barra rimangono due figure distinte ma al tempo stesso due momenti della stessa

cosa cioegrave il segno Quindi queste due figure restano sono imprescindibili ma sono imprescindibili

in quanto momenti del segno ndash uno non crsquoegrave senza lrsquoaltro ndash ed egrave in questo movimento che il segno

si produce direbbe Hegel Ovviamente Hegel non parla di segno non era una cosa di cui si

occupava ma indirettamente se ne sta occupando dicendoci che egrave questo movimento che fa del

segno quello che egrave questo movimento dal significante al significato e di ritorno dal significato al

significante Il significato sarebbe il per seacute sarebbe lrsquoesplicito il significante sarebbe lrsquoin seacute il

qualche cosa che muove verso un per seacute che egrave il suo significato e dal quale per seacute ricava il Seacute e

40

diventa il segno che egrave Questo egrave il lavoro di cui parla Hegel Certo lui parla di moltissime altre

cose non solo di questo ovviamente comunque il suo intendimento egrave sempre quello e questo egrave

il fondamento del suo pensiero e cioegrave che affermare qualche cosa afferma sempre comunque e

necessariamente una veritagrave parziale Non sto dicendo come stanno veramente le cose percheacute le

cose stanno ma stanno anche in altri modi Io dico che le cose stanno cosigrave che A egrave B Bene ma

una volta che ho detto questo non mi accorgo che con questa affermazione io ho modificato anche

la A Quando affermo qualche cosa il lavoro di cui parla Hegel egrave quello che mi porta ad intendere

che ciograve che affermo va al di lagrave di ciograve che io credo di affermare crsquoegrave di piugrave Qui lrsquoevocazione a Freud

egrave inevitabile crsquoegrave di piugrave in ciograve che sto dicendo Si potrebbe fantasticare il per seacute come lrsquoaltro

lrsquoinconscio quello che vi pare ma sono analogie che lasciano il tempo che trovano

Intervento Io stesso vengo modificatohellip

Sigrave egrave la coscienza in effetti che si modifica la coscienza che si rivolge allrsquoaltro da seacute ponendo a

questo punto lrsquoaltro da seacute come parte di seacute ecco il movimento Questo altro da seacute egrave parte di seacute Ciograve

che escludo affermando una certa cosa non egrave che cessa di esistere Come dicevamo tempo fa egrave la

condizione per potere affermare una certa cosa Egrave lrsquoobiezione che ponevo a Severino lrsquointero deve

essere presente in ciascun atto di parola se posso affermare ciograve che affermo egrave percheacute lrsquointero crsquoegrave egrave

presente quindi non si dagrave la contraddizione C anche percheacute se si desse come dicevamo tutto ciograve

che Severino ha scritto ne La struttura originaria sarebbe nulla non ha risolto la contraddizione C

e fincheacute la contraddizione C non egrave risolta egrave autocontraddittoria Per lui lrsquoautocontraddittorio egrave

nulla quindi La struttura originaria egrave nulla ndash per usare un sistema logico a lui molto caro Quindi

questa Prefazione ci egrave servita per dare unrsquoidea di qual egrave il progetto di Hegel di cosa ci diragrave nel

prosieguo

23 giugno 2019

NellrsquoIntroduzione Hegel si pone due questioni la prima riguarda il metodo cioegrave se sia possibile

un metodo in filosofia la seconda questione riguarda il metodo della trattazione della filosofia Il

metodo sarebbe un qualche cosa che dagrave accesso alla veritagrave perograve egrave sempre un medium e questo

comporta anche se Hegel non lo dice lrsquoargomento di Aristotele del terzo uomo cioegrave un medium

ndash un qualcosa che sta in mezzo e che consente di raggiungere lrsquoobiettivo ndash ma che cosa ci garantisce

che dal mezzo allrsquoobiettivo ci sia la possibilitagrave di raggiungere la cosa Ci vuole un altro elemento

che si faccia garante e cosigrave via allrsquoinfinito Ma veniamo alle parole di Hegel A pag 65 Secondo

una rappresentazione naturale prima di affrontare la cosa stessa ossia la reale conoscenza di ciograve che

egrave in veritagrave nella filosofia ci si dovrebbe preliminarmente intendere circa quel conoscere che viene

considerato come strumento con cui ci si impadronisce dellrsquoAssoluto o come mezzo con cui si possa

scorgerlo Quindi ci sono io crsquoegrave la conoscenza e la cosa che devo conoscere Sembra giustificata la

preoccupazione che da una parte ci possano essere diverse specie di conoscenza delle quali lrsquouna sia

piugrave idonea dellrsquoaltra al raggiungimento di quel fine supremo - giustificata cioegrave dalla possibilitagrave di

una falsa scelta fra essehellip La conoscenza puograve essere corretta ma anche scorretta hellipdrsquoaltra parte

che essendo il conoscere una facoltagrave di specie e comprensione determinate si possa senza una piugrave precisa

determinazione della sua natura e del suo limite incappare nelle nubi dellrsquoerrore invece di raggiungere

il cielo della veritagrave Questa preoccupazione deve mutarsi fin nella convinzione che tutta lrsquoimpresa del

conquistare alla coscienza mediante il conoscere ciograve che egrave in seacute sia nel suo concetto un controsenso

e che tra il conoscere e lrsquoAssoluto interceda una netta linea di divisione Ci sono io crsquoegrave il conoscere e

la cosa Tutto egrave ben distinto Se infatti il conoscere egrave lo strumento per impadronirsi dellrsquoAssolutohellip

Potete intendere lrsquoAssoluto in Hegel come la realtagrave hellipvien fatto di pensare che lrsquoapplicazione di uno

strumento a una cosa anzicheacute lasciarla comrsquoessa egrave per seacute vi imprima una forma e inizi unrsquoalterazione

Questa cosa il mio conoscere come so che non modifica la cosa e anche me Oppure dato che il

conoscere non sia uno strumento della nostra attivitagrave ma un mezzo passivo attraverso il quale giunga

41

a noi la luce della veritagrave tuttavia nemmeno cosigrave riceviamo questrsquoultima comrsquoessa egrave in seacute anzi comrsquoessa

egrave in e mediante tale mezzo Questo egrave ciograve che accade con la scienza lo strumento consente di vedere

una certa cosa ma crsquoegrave di mezzo lo strumento e io vedo lrsquoimmagine nello strumento non vedo la

cosa Nei due casi noi facciamo uso di un mezzo che produce immediatamente il contrario del suo

scopohellip Anzicheacute farci vedere la veritagrave ce la impedisce ce la inibisce ce la nega hellipossia il

controsenso sta addirittura nel far uso di un mezzo Questo egrave importante A tuttrsquooggi crsquoegrave lrsquoidea che

il mezzo potremmo dire oggi la tecnica o meglio ancora la scienza sia quello strumento che

consente di conoscere come stanno le cose ma se egrave un mezzo noi conosciamo quello che facciamo

dire alla scienza non ciograve che vogliamo conoscere Questo egrave un argomento molto fine di Hegel che

a tuttrsquooggi non egrave stato inteso da molti Sembra bensigrave che a questo inconveniente si possa ovviare con

la conoscenza nel modo come lo strumento agisce infatti tale conoscenza renderebbe possibile di detrarre

dal resultato lrsquoapporto dovuto nella rappresentazione che noi con lo strumento ci facciamo

dellrsquoAssoluto allo strumento stesso ottenendo cosigrave il vero al suo stato di purezza Cioegrave io ho quello

strumento che mi dagrave una certa immagine poi da quella certa immagine detraggo la deformazione

dello strumento ma sono daccapo Infatti dice Se non che questa correzione ci riporterebbe in

effetto al punto di prima Ho di nuovo questa cosa che devo conoscere O la conosco attraverso il

mezzo e allora conosco il mezzo e non la cosa oppure se tolgo il mezzo sono daccapo cioegrave non

conosco niente Se da una cosa formata togliamo lrsquoapporto dovuto allo strumento essa allora - nel

nostro caso lrsquoAssoluto - e di nuovo ciograve che giagrave era avanti questa fatica la quale dunque egrave superflua

Se mediante lo strumento lrsquoAssoluto come un uccello preso alla pania dovesse solo venirci avvicinato

alquanto senza che nulla vi si mutasse qualora in seacute e per seacute non fosse e non volesse essere giagrave presso

di noi esso si farebbe beffe di questa astuziahellip Qui dice la questione egrave giagrave presso di noi Qui sta

tutta la questione e cioegrave se voglio conoscere la veritagrave e mi ingegno a trovare uno strumento che

mi consenta di conoscere o anche solo di avvicinarmi alla veritagrave giagrave me la nego in questo stesso

operare Percheacute Percheacute noi siamo giagrave nella veritagrave O siamo giagrave nella veritagrave o non la troveremo

mai e non la troveremo mai per i motivi che ci sta dicendo saragrave sempre unrsquoaltra cosa rispetto ai

mezzi e agli strumenti che mi ingegno di trovare per raggiungerla Quindi se crsquoegrave la veritagrave egrave percheacute

noi siamo giagrave dentro siamo giagrave da sempre nel concreto il concreto come la veritagrave dellrsquoessente cioegrave

come il manifestarsi dellrsquoesser seacute dellrsquoessente per usare le parole di Severino Sono giagrave da sempre

nel concreto non devo adoperarmi per raggiungerlo anzi se mi adopero vuol dire che devo

astrarre dal concreto delle cose e quindi non sono piugrave nel concreto Per cogliere il concreto

lrsquoAssoluto lrsquointero se io mi adopero ad astrarre delle cose perdo il concreto Io sono giagrave da sempre

nel concreto ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave giagrave da sempre ldquoquesta lampada che egrave sul

tavolordquo questo egrave il concreto lrsquointero cioegrave la veritagrave (2) Frattanto se la tema di cadere in errore

insinua sfiducia nella scienza che senza preoccupazioni di questo genere si accinge da seacute allrsquoopera e

realmente conosce bisogna vedere come mai per contro in questa diffidenza non si debba insinuare

una diffidenza e non srsquoabbia a temere che una tale paura di errare non sia giagrave essa stessa lrsquoerrore La

scienza non puograve e allora diffido della scienza ma questo diffidare delle cose dice egrave giagrave un errore

di per seacute In effetto quella paura presuppone come veritagrave qualcosa anzi molto e ne fa base delle sue

apprensioni e delle loro conseguenzehellip Questa paura presuppone che la veritagrave sia qualche cosa di

conoscibile e che devo conoscere attraverso un mezzo uno strumento Una tale paura presuppone

cioegrave rappresentazioni del conoscere inteso come strumento e mezzo presuppone anche una differenza

di noi stessi da questo conoscerehellip Ecco qui crsquoegrave il conoscere e qua ci sono io senza tenere conto che

questo conoscere sono io Immagino il conoscere come unrsquoaltra cosa come se astraessi il conoscere

per cui ci sono io crsquoegrave il conoscere e la cosa da conoscere Ma sopra tutto presuppone che lrsquoAssoluto

se ne stia da una parte e il conoscere dallrsquoaltra per seacute e separato dallrsquoAssoluto pur essendo qualcosa di

realehellip Se egrave qualcosa di reale io la conoscenza e lrsquoAssoluto siamo la stessa cosa cioegrave io sono giagrave

nellrsquoAssoluto nella realtagrave ndash realtagrave nel senso in cui la intende Hegel ovviamente hellipovverossia

presuppone che il conoscere il quale fuori dellrsquoAssoluto egrave indubbiamente anche fuori della veritagrave sia

42

poi tuttavia veridicohellip Il conoscere se lo metto fuori della realtagrave lo metto allo stesso tempo fuori

dalla veritagrave non posso dire che una cosa egrave reale ma non egrave vera se egrave reale egrave anche vera ndash nella

tradizione funziona cosigrave E quindi compio questa operazione in cui dico che il conoscere egrave fuori

della realtagrave ma poi indicandolo come vero dico che questo conoscere egrave nella realtagrave hellipassunzione

per cui ciograve che si chiama paura dellrsquoerrore si fa invece piuttosto conoscere come paura della veritagrave La

paura della veritagrave cioegrave la paura connessa con lrsquoaccogliere il fatto che siamo giagrave nella veritagrave La

veritagrave come dicevo prima non egrave altro che lrsquoapparire dellrsquoesser seacute dellrsquoessente lrsquoapparire delle cose

cosigrave come mi appaiono Questa conseguenza risulta dal fatto che lrsquoAssoluto solo egrave vero o il Vero solo egrave

assoluto Contro tale conseguenza si potrebbe sollevar lrsquoeccezione che un conoscere il quale non conosca

- come la scienza invece richiede - lrsquoAssoluto egrave tuttavia anche verohellip Si potrebbe sollevare questa

eccezione e cioegrave che ci sia un Assoluto che non si conosce ma che egrave vero hellipe che il conoscere in

generale quando pur fosse incapace di attingere lrsquoAssoluto potrebbe tuttavia esser capace di altra

veritagrave Ma noi vediamo appunto che un tale dibattito va a finire in unrsquooscura differenza tra un Vero

assoluto e un Vero comune e che lrsquoAssoluto il conoscere ecc sono termini i quali presuppongono un

significato che occorre da prima industriarsi di attingere Si parla di vero assoluto di vero comune

ma di che cosa stiamo parlando si chiede Invece di rompersi il capo con simili inutili

immaginazioni e chiacchiere intorno al conoscere come strumento per impossessarsi dellrsquoAssoluto o

come mezzo attraverso il quale ci sia dato scorgere la veritagrave ecc hellip invece di ricorrere a quelle scappatoie

che lrsquoincapacitagrave di lavorare secondo criteri scientifici trae dal presupposto di quelle posizioni medesime

a scansare la fatica della scienza dandosi nello stesso tempo lrsquoaria di una operositagrave rigorosa e

scrupolosa e invece di rompersi il capo per trovare delle risposte a tutto ciograve sarebbe meglio rifiutarle

senzrsquoaltro come immaginazioni accidentali e arbitrarie e lrsquouso a ciograve congiunto di termini - come qui

lrsquoAssoluto o anche lrsquooggettivo il soggettivo e innumerevoli altri il significato dei quali si presuppone

comunemente noto - potrebbe essere considerato a dirittura un inganno Utilizzare dei termini

presupponendo di sapere che cosa significhino ecco questo lrsquoerrore piugrave comune il non farsi carico

del concetto il non farsi carico del pensare il concetto Quando dicevo tempo fa che intendo il

pensiero come il farsi carico del problema che egrave il linguaggio intendevo praticamente questo e

cioegrave il farsi carico del problema che per es ciascun termine comporta la sua storia i significati

che puograve assumere a seconda dellrsquoimpiego che ne viene fatto e che quindi quando dico una cosa

quella cosa egrave evanescente e se non la determino cioegrave se non do una definizione resta tutto

assolutamente vago e quindi si puograve dire tutto e il contrario di tutto ma se do una definizione

devo anche mostrare precisare percheacute do quella definizione anzicheacute una qualunque altra Questo

ha a che fare in qualche modo con la fatica del concetto Infatti il simulare e che il loro significato

egrave comunemente noto e che se ne ha perfino il concetto sembra piuttosto un modo per esimersi dal

compito principale che egrave di dare il concetto A maggior ragione si potrebbe per contro evitare la fatica

di prender atto di tali immaginazioni e chiacchiere mediante le quali si vuole tenere in scacco proprio

la scienza Scienza intesa qui come la intende lui naturalmente Esse infatti costituiscono solo una

vuota apparenza del sapere che dilegua immediatamente dinanzi al sorgere della scienza Io credo di

sapere una certa cosa ma questa dilegua immediatamente di fronte alla scienza di fronte al farsi

carico del concetto Se io sono ldquosicurordquo che il termine Assoluto significhi una certa cosa se non mi

faccio carico se non interrogo quel termine continuerograve a usarlo immaginando di sapere che cosa

vuol dire in veritagrave per cui significa esattamente questo Se me ne faccio carico mi rendo conto che

lrsquouso che sto facendo di questo termine egrave assolutamente personale utilizzato allrsquointerno di un

sistema che io ho deciso di usare per cui in definitiva il significato che do a un certo termine egrave

qualcosa di cui devo assumermi la responsabilitagrave mentre se suppongo che quella cosa significhi

ldquonaturalmenterdquo quella cosa ligrave io non devo assumermi nessuna responsabilitagrave egrave quella e basta

Assumersi la responsabilitagrave potete intenderla come il farsi carico come la fatica del concetto cosigrave

come ne parla Hegel Ma nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza il suo sorgere

non egrave ancora essa attuata e dispiegata nella sua veritagrave Ecco da dove Heidegger ha preso la sua

43

questione della chiacchiera Quando dice che nasciamo nella chiacchiera non fa altro che ripetere

le parole di Hegel Dice Hegel che nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza non

crsquoegrave nessun concetto ancora Noi nasciamo ligrave nella chiacchiera Rappresentarsi la scienza come

apparenza percheacute compare accanto ad altro oppure chiamare sua apparenza quellrsquoaltro non vero sapere

egrave qui indifferente Ma la scienza deve liberarsi da tale parvenza e lo puograve fare soltanto col volgersi contro

quella parvenza medesima Cioegrave uscire dalla chiacchiera egrave puntare allrsquoautentico direbbe

Heidegger Per uscire dalla chiacchiera come primo passo occorre rilevare la chiacchiera in

quanto tale accorgersi della chiacchiera Se io suppongo di usare un certo termine con un certo

significato percheacute quello egrave ldquoilrdquo significato questa egrave chiacchiera La scienza infatti non puograve neacute

gettare via un sapere che non egrave verace considerandolo soltanto come una visione volgare delle cose

assicurando se stessa essere una conoscenza di tuttrsquoaltro tipo e dichiarando che per lei un tale sapere egrave

assolutamente nullohellip Egrave chiaro che tutto il suo lavoro consiste in questo non crsquoegrave il negativo da

eliminare hellipneacute puograve appellarsi a quel barlume di un miglior sapere che aleggia nel sapere non verace

Dice sigrave questo sapere non egrave del tutto vero perograve crsquoegrave un barlume di veritagrave anche ligrave Sta dicendo che

non egrave questo che ci interessa Con tale assicurazione essa affermerebbe come propria forza il proprio

esserehellip La propria forza che sono sono nel senso che sono una veritagrave magari anche parziale

irrilevante ma ci sono hellipma anche il sapere non verace fa altrettanto appello al fatto che esso egrave ed

assicurare che la scienza per lui non egrave niente ma una secca assicurazione non conta piugrave dellrsquoaltra (5)

Ora poicheacute questa presentazione ha per oggetto soltanto il sapere apparente o fenomenicohellip Qui

apparente sta per ciograve che appare hellipsembra chrsquoessa stessa non sia la libera scienza moventesi nella

sua figura peculiare anzi da questo punto di vista puograve venir considerata come lrsquoitinerario della

coscienza naturale la quale urge verso il vero sapere o come lrsquoitinerario dellrsquoanima percorrente la serie

delle sue figurazioni quali stazioni prescrittele dalla sua natura percheacute si rischiari a spirito e mediante

la piena esperienza di se stessa giunga alla conoscenza di ciograve che essa egrave in se stessa Questo egrave ciograve che

vuole fare nella sua Introduzione cioegrave la piena esperienza della coscienza Come si fa esperienza

della coscienza Come so di essere cosciente Come vengo a sapere le cose Queste sono le domande

da cui egrave partito Hegel La coscienza naturalehellip Quella non filosofica quella non speculativa la

chiacchiera in definitiva hellipmostreragrave di essere soltanto concetto del sapere ossia sapere non reale La

chiacchiera ha a che fare con un sapere non reale Ma giaccheacute quella ritiene seacute immediatamente il

sapere reale questo itinerario ha per lei significato negativo e rispetto a lei ciograve che egrave realizzazione del

concetto vale piugrave tosto come perdita di se stessa La chiacchiera fa esattamente questo considera seacute

come il sapere assoluto un sapere vero reale accertato e quindi teme lo speculativo percheacute lo

speculativo la mette in discussione quindi lo teme come il maggiore dei mali Infatti dice In

questo itinerario infatti tale coscienza perde la sua veritagrave Perde cioegrave le sue superstizioni Adesso

crsquoegrave una frase che vi leggo percheacute molto famosa Puograve quindi venir considerato come la via del dubbio

o piugrave propriamente la via della disperazione Via della disperazione percheacute scompiglia la

chiacchiera la butta per aria Ci sta dicendo che il dubbio non egrave qualcosa da togliere e poi tornare

alla certezza di prima Anzi il dubbio egrave il consapevole discernimento della non veritagrave del sapere

apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto non

realizzato Il dubbio egrave il consapevole discernimento cioegrave la consapevolezza della non veritagrave del

sapere apparente Sta dicendo che questo dubbio ci serve intanto per indicare la non veritagrave del

sapere apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto

non realizzato Cioegrave per questo sapere la veritagrave piugrave piena egrave il concetto non realizzato Cosrsquoegrave il

concetto non realizzato Egrave il concetto che non ha passato la fatica del concetto cioegrave dellrsquoin seacute che

va verso il per seacute e torna nellrsquoin seacute come dire che non si egrave posto in termini dialettici Prosegue

dicendo che egrave inutile appoggiarsi al sapere altrui quanto enfatizzare il proprio entrambi non

garantiscono nulla Piugrave avanti verso la fine di pag 70 Invece soltanto lo scetticismo rivolgentesi

allrsquointero ambito della coscienza apparente rende capace lo spirito di esaminare che cosa la veritagrave

inducendo a disperare delle cosigrave dette rappresentazioni pensieri e opinioni naturalihellip Quindi occorre

44

rivolgere questo scetticismo questo dubbio di cui parlava prima allrsquointero ambito della coscienza

apparente hellipegrave indifferente chiamarle rappresentazioni proprie o altrui di esse egrave ancora grossa e

inficiata la coscienza che senza preamboli si accinga allrsquoesame ma per questo appunto egrave davvero

incapace di ciograve che vuole intraprendere Egrave irrilevante che io prenda dagli altri o sia convinto delle

mie asserzioni (7) Il ciclo completo delle forme della coscienza non reale resulteragrave dalla necessitagrave stessa

del processo e della concatenazione Per accorgersi della non realtagrave del mio sapere occorre la

dialettica Per render ciograve concepibile si puograve preliminarmente notare in generale che la presentazione

della coscienza non verace nella sua non veritagrave non egrave un movimento meramente negativo qual egrave invece

secondo il modo di vedere unilaterale della coscienza naturale e un sapere che di tale unilateralitagrave

faccia la propria essenza egrave una delle figure della coscienza imperfetta e come tale rientra a sua volta

nel corso di tale itinerario e ivi verragrave a mostrarsi La coscienza naturale considera il negativo come

qualcosa da scartare Questa figura non egrave che lo scetticismohellip Sappiamo che questo negativo che

sarebbe da scartare per Hegel egrave invece fondamentale hellipil quale nel resultato vede sempre soltanto

il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qui prende di

mira anche lo scetticismo nel senso filosofico del termine scettiscismo che giunge a considerare il

nulla come ciograve cui tutto converge cioegrave non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire la veritagrave la veritagrave

egrave nulla Il nulla dello scetticismo non egrave il nulla di cui parla Hegel Rileggo Questa figura non egrave che

lo scetticismo il quale nel resultato vede sempre soltanto il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla

egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qualcosa quindi che giunge al nulla ma che egrave fatto di nulla

che viene dal nulla percheacute il nulla egrave tutto ciograve con cui abbiamo a che fare Egrave questo che dice lo

scetticismo non si puograve stabilire niente con certezza Ma il nulla preso come il nulla di ciograve da cui

resulta non egrave in effetto se non il resultato veracehellip Ci sta dicendo che il nulla preso come il nulla di

ciograve da cui resultahellip ecco questo egrave un altro discorso percheacute questo nulla dice Hegel risulta invece

da un processo dialettico dove ho messo ciograve che pongo il positivo a fianco del negativo dove

cioegrave tengo conto del fatto che qualche cosa egrave quello che egrave in relazione a ciograve che non egrave hellipquindi egrave

esso stesso un nulla determinato e ha un contenuto Non egrave il nulla dello scetticismo antico il puro

nulla quel nihil absolutum di cui parla anche Severino di cui non si puograve dire niente se ne parlo egrave

giagrave qualche cosa Egrave quello che sta dicendo Hegel egrave un nulla determinato ha un contenuto egrave una

negazione si pone come una negazione e non come il puro nulla Lo scetticismo che termina con

lrsquoastrazione del nulla o con la vacuitagrave non puograve da questa procedere oltre ma deve aspettare se gli si

possa mostrare un che di nuovo per gettarlo nel medesimo vuoto abisso Lo scetticismo si installa in

questo nulla e da ligrave non puograve piugrave fare niente Una volta che ha stabilito che nulla ha senso che

nulla esiste dove vado Non resta come dice Hegel che spettare che sorga un qualche cosa di

nuovo per ricondurre anchrsquoesso nel nulla Se invece il resultato viene inteso come in veritagrave esso egrave

come negazione determinata ecco che allora egrave immediatamente sbocciata una nuova forma e nella

negazione egrave stato aperto il passaggio pel quale avviene lo spontaneo processo attuantesi attraverso la

completa serie delle figure Cioegrave pongo il nulla non come fa lo scetticismo ma come una negazione

determinata una negazione che dice qualche cosa che nega qualche cosa di preciso nega

precisamente ciograve che egrave stato affermato nega il positivo ciograve che egrave stato posto quindi egrave una

negazione determinata non egrave il nulla assoluto Ma al sapere egrave di necessitagrave inerente non meno la meta

che la serie del processo la meta egrave lagrave dove il sapere non ha piugrave bisogno di andare oltre se stesso dove

trova se stesso dove il concetto corrisponde allrsquooggetto e lrsquooggetto al concetto Dove cioegrave si egrave attuata la

sintesi totale e quindi non crsquoegrave piugrave nulla che non sia la sintesi di positivo e negativo Il processo

verso questa meta non puograve quindi subire arresti neacute appagarsi di alcuna precedente sosta Ciograve che egrave

ristretto a una vita naturale non ha il potere di andare oltre il proprio essercihellip Lrsquoindividuo non puograve

andare oltre il proprio esserci non egrave immortale hellipma ne egrave tratto fuori da un Altro e questo esserne

tratto fuori egrave la sua morte Ma la coscienza egrave per se stessa il suo concetto ed egrave quindi immediatamente

lrsquoarte del sorpassare il limitato e poicheacute questo limitato le appartiene del sorpassare se stessa Quindi

la coscienza egrave il suo stesso concetto non crsquoegrave la coscienza e poi il concetto della coscienza Quando

45

io parlo di concetto della coscienza egrave giagrave coscienza cioegrave la coscienza egrave coscienza di seacute ha giagrave in seacute

il proprio concetto Dice lrsquoarte del sorpassare il limitato egrave ciograve che egrave la coscienza immediatamente egrave

questo atto del sorpassare il limitato In che modo la coscienza sorpassa il limitato Il limitato egrave

ciograve che qualunque concetto pone egrave limitato in quanto non egrave lrsquoAssoluto non egrave la realtagrave ma un

aspetto della realtagrave Ci dice perograve che la coscienza sorpassa questo limite percheacute punta

allrsquouniversale Ogni concetto che riguarda un qualche cosa egrave limitato a quella cosa ma la coscienza

egrave invece qualcosa che sorpassa il suo limite Il concetto della coscienza non egrave un concetto al pari

di altri ma egrave un concetto particolare Nel momento in cui si pone la coscienza in quanto concetto

questo concetto egrave reso possibile dal fatto che crsquoegrave la coscienza Qui sarebbe piugrave semplice se noi

intendessimo la coscienza come il linguaggio A questo punto diventa molto piugrave chiaro accorgersi

del linguaggio egrave un qualche cosa che consente sigrave di pensare le cose ma consente anche di pensare

il linguaggio cioegrave di accorgersi di essere nel linguaggio ed egrave il linguaggio stesso che ce lo consente

Egrave questo che Hegel sta dicendo anche se non parla di linguaggio ovviamente perograve la questione

egrave questa Il linguaggio egrave giagrave di per seacute il suo contenuto non egrave che il linguaggio abbia un contenuto

fuori di seacute il linguaggio egrave il suo stesso contenuto Egrave ciograve che mi consente di pensare il linguaggio

di pensare al concetto al contenuto Quindi cosa fa Sorpassa il limitato cioegrave il qualche cosa il

quid lo sorpassa nel senso che egrave sempre al di lagrave percheacute ciograve che sta ponendo il linguaggio lo pone

sempre al di lagrave della singola cosa che sta dicendo Potremmo anche dirla cosigrave il linguaggio egrave

sempre lrsquointero in questo senso sorpassa il limite della cosa Sorpassando questo limite

chiaramente sorpassa se stesso percheacute il linguaggio egrave sempre un sorpassarsi egrave un andare sempre

oltre Ma non egrave che sorpassi se stesso non puograve andare oltre seacute Prosegue parlando dellrsquoangoscia

La coscienza subisce quindi da lei medesima la violenza del guastarsi ogni appagamento limitato Ogni

appagamento di una singola cosa non egrave mai sufficiente alla coscienza la coscienza egrave come se

volesse sempre di piugrave percheacute il pensiero non puograve fermarsi alla cosa limitata va sempre oltre il

pensiero speculativo non si accontenta mai della cosa limitata Lo dicevo prima se io pongo un

certo significato una certa cosa non sono appagato dal fatto di usare questo significato nel modo

che io credo sia necessariamente quello ma devo andare oltre devo interrogare questa cosa devo

portarla al concetto alla fine accorgermi che lrsquouso di questo significato egrave qualcosa che decido io

Nel sentimento di tale violenza lrsquoangoscia avragrave un bellrsquoarretrare di fronte alla veritagrave per tentare di

salvare a seacute ciograve la cui perdita incombehellip Egrave chiaro che se io incomincio a pensare molte cose a cui

credevo vanno perdute scompaiono hellipma lrsquoangoscia non potragrave trovare pace sia che essa voglia

adagiarsi in unrsquoobliosa inerzia - il pensiero guasta la festa al torpore mentale e la sua inquietudine

guasta lrsquoinerziahellip Se uno incomincia a pensare tutte le cose su cui si era adagiato non reggono

piugrave non tengono piugrave hellipsia chrsquoessa si corrobori in una sensitivitagrave la quale assicura di trovare che tutto

egrave buono a modo suohellip Questa egrave la chiacchiera hellipma tale assicurazione viene inficiata dalla ragione

la quale intanto trova che qualcosa non egrave buono in quanto esso egrave un modo Ossia la paura della veritagrave

potragrave ben occultarsi a seacute e agli altri dietro la finzione che lrsquoardente zelo per la veritagrave stessa la rende

difficile anzi impossibile trovare unrsquoaltra veritagrave al di fuori di quellrsquounica della vanitagrave drsquoesser sempre

piugrave intelligente di qualsivoglia pensiero provenga esso da se stesso o da altri questa vanitagrave che egrave capace

di vanificare ogni veritagrave per tornarsene poi in se stessa e che si pasce del suo proprio intelletto il quale

dissolvendo ogni pensiero non sa ritrovare un contenuto ma soltanto lrsquoarido Io questa vanitagrave egrave una

soddisfazione che deve venire lasciata sola a se stessa essa infatti fugge lrsquouniversale e cerca soltanto

lrsquoesser-per-seacute La vanitagrave egrave quella di pensare di sapere come stanno le cose Questa vanitagrave fugge per

dirla con Hegel fugge il pensiero fugge qualunque cosa possa metterla in discussione A questo

punto inizia la seconda parte quella sul metodo della trattazione Ci ha detto finora che non crsquoegrave

nessun metodo in filosofia percheacute questo metodo ci impedisce per principio di trovare la veritagrave

che egrave comunque un mezzo tra me e la cosa Invece per la trattazione crsquoegrave un metodo che altro non

egrave che la dialettica

46

3 luglio 2019

Siamo alla seconda parte di questa breve introduzione che fa Hegel alla Fenomenologia dello

Spirito A pag 73 (9) Ciograve detto provvisoriamente e in generale circa il modo e la necessitagrave del processo

potragrave essere utile spendere due parole ancora sul metodo della trattazione Ci ha appena detto che non

crsquoegrave il metodo in filosofia che non possiamo pensare a un medium per raggiungere la veritagrave Se

dobbiamo raggiungere la veritagrave ciograve vuole dire che siamo fuori dalla veritagrave e non la raggiungeremo

mai quindi siamo giagrave nella veritagrave Questa egrave la sua conclusione Per quanto riguarda invece la

trattazione allora sigrave crsquoegrave un metodo Se questa esposizione viene rappresentata come un

comportamento della scienza verso il sapere apparente e fenomenico e come ricerca ed esame della realtagrave

del conoscere sembreragrave che lrsquoesposizione stessa non possa aver luogo senza un qualche presupposto che

venga stabilito come unitagrave di misura Lrsquoesame consiste infatti nellrsquoapplicare alla cosa che viene

esaminata una certa misura per decidere dalla resultate eguaglianza o ineguaglianza se la cosa sia

giusta o nohellip Ogni volta che bisogna stabilire se una cosa egrave giusta oppure no se va bene oppure

no si compara non crsquoegrave un altro modo hellipe la misura in genere e quindi anche la scienza se fosse la

misura sono prese in tal caso come lrsquoessenza o come lrsquoin seacute Cioegrave come lrsquoapparenza lrsquoapparire delle

cose Ma qui dove la scienza sta soltanto sorgendo neacute essa neacute alcunrsquoaltra cosa si sono giustificate come

lrsquoessenza o come lrsquoin seacute senza di che non sembra poter avere luogo esame alcuno Siamo ancora al di

qua non abbiamo ancora questo parametro per sapere se stiamo procedendo bene oppure no

dobbiamo ancora trovarlo Prima ancora di incominciare non possiamo prendere questa cosa da

fuori ma deve essere qualche cosa che appartiene alla cosa stessa Se prendessimo qualcosa che

viene da fuori ci ritroveremmo come nel caso del medium a vedere se poi questo medium egrave vero

e cosigrave via allrsquoinfinito Quindi deve essere nella cosa perograve ci sta dicendo che ancora deve avviarsi

questa questione e quindi si trova in una contraddizione Infatti dice Questa contraddizione e la

sua rimozione risulteranno in modo piugrave determinato se prima si richiamano alla memoria le astratte

determinazioni del sapere e della veritagrave come esse trovansi nella coscienza Cominciamo a vedere che

cosa nella coscienza si pone come veritagrave come essenza che cosa noi pensiamo che siano queste

cose Questa cioegrave distingue da seacute un alcuncheacute al quale in pari tempo si rapportahellip Questo fa la

coscienza io mi rapporto a qualche cosa rapportandomi a qualche cosa mi distinguo da questo

qualche cosa non sono quel qualche cosa Quindi ci si distingue ma allo stesso temo ci si

rapporta Questo appare inevitabile Che poi egrave anche il funzionamento del linguaggio e cioegrave il mio

dire egrave necessariamente un dire di qualcosa - se dico dico qualcosa - ma questo qualcosa non egrave il

mio dire egrave unrsquoaltra cosa per cui si distingue ma al tempo stesso sono in un rapporto indissolubile

percheacute se dico dico necessariamente qualcosa hellipo in altri termini quellrsquoalcuncheacute egrave qualcosa per la

coscienza e il lato determinato di questo rapportare o dellrsquoessere di un alcuncheacute per una coscienza egrave il

sapere Il sapere non egrave niente altro che questo rapportarsi continuamente a qualcosa Il sapere

non egrave altro che una relazione se io chiedo ldquoche cosrsquoegrave questordquo ecco che rispondo dicendo altre

cose rispetto a quella cosa ma in ogni caso egrave sempre in questo rapportarmi che il sapere si fonda

Ma da questo essere per un altrohellip Siamo sempre per un altro hellipnoi distinguiamo lrsquoessere-in-seacute il

rapportato al sapere viene altrettanto distinto da esso e posto come essente anche fuori di questo rapporto

il lato di tale in-seacute dicesi veritagrave In questo rapportarsi sempre a qualche cosrsquoaltro noi distinguiamo

lrsquoin seacute la cosa che egrave in se stessa Prima ancora di essere per seacute e tornare allrsquoin seacute crsquoegrave questo in seacute

che possiamo chiamare conoscenza immediata la conoscenza del qualche cosa che qualche cosa egrave

ancora non sappiamo che cosrsquoegrave ma sappiamo che egrave Quindi la veritagrave per Hegel egrave questo e cioegrave il

fatto che dicendo dico qualcosa non posso dire se non dicendo qualcosa (11) Indagando ora la

veritagrave del sapere sembra che noi indaghiamo ciograve che egrave in seacute Solo in tale indagine esso egrave nostro oggetto

egrave per noihellip Questo in seacute lo indaghiamo sigrave certo ma lo rendiamo nostro oggetto ma questo

oggetto egrave per noi che lo stiamo indagando non egrave per seacute non esiste da seacute hellip e lo in seacute di esso quale

risultasse sarebbe piuttosto il suo essere per noi ciograve che noi affermeremmo quale sua essenza non

47

sarebbe giagrave sua veritagrave ma soltanto il nostro sapere di esso Lrsquoessenza e la misura cadrebbero in noi e

ciograve che alla misura dovrebbe venir comparato e intorno a cui in questa comparazione si dovrebbe

decidere non sarebbe tenuto necessariamente a riconoscerla Egrave ciograve che diceva prima dove troviamo

questo metro se non nella coscienza Nella coscienza che comunque sigrave rileva lrsquooggetto ma lo

rileva per noi che lo osserviamo per noi che lo consideriamo Senza questo ldquoper noirdquo non crsquoegrave nessun

oggetto Ma la natura dellrsquooggetto da noi esaminato rende vana questa separazione o questa parvenza

di separazione e di presupposizione Non crsquoegrave questa distinzione di soggetto e oggetto La coscienza

dagrave in lei stessa la propria misura e la ricerca saragrave perciograve una comparazione di seacute con se stessahellip

Tutto si svolge nella coscienza Non crsquoegrave soggetto inteso cartesianamente non crsquoegrave oggetto separato

dal soggetto No lrsquooggetto egrave oggetto per noi che lo consideriamo non crsquoegrave per seacute Questo non egrave

stato ancora inteso per lo piugrave Essa egrave in lei uno per un altro ossia ha in lei in generale la

determinatezza del momento del saperehellip Egrave la coscienza che stabilisce il sapere non egrave qualche cosa

che viene dallrsquooggetto viene dalla coscienza o potremmo dire viene dal linguaggio hellipin pari

tempo questo altro egrave a noi nel soltanto per leihellip Cioegrave questo oggetto egrave sigrave per noi ma per noi in

quanto coscienza quindi egrave per noi in quanto egrave per lei la coscienza Se non ci fosse la coscienza

non ci sarebbe neanche il ldquoper noirdquo Dunque in ciograve che la coscienza dentro di seacute designa come lo in

seacute o come il vero noi abbiamo la misura da lei stessa stabilita per commisurarvi il suo sapere

Chiamando il sapere concetto e lrsquoessenza o il vero lrsquoessente o lrsquooggetto lrsquoesame consiste nel vedere se il

concetto corrisponda allrsquooggetto Come potete vedere qui oggetto e concetto non sono piugrave cose

distinte separate Certo sono distinte nel senso che non sono la stessa cosa ma questo oggetto

non egrave fuori non egrave in una realtagrave Ben si vede che le due cose sono lo stessohellip Lrsquooggetto e il concetto

che ne ho sono lo stesso hellipma lrsquoessenziale sta nel far sigrave che durante lrsquointera ricerca entrambi i

momenti concetto e oggetto esser-per-altro ed essere-in-se stesso cadano essi stessi nel sapere da noi

indagato e nel far sigrave che quindi noi non abbiamo bisogno di portar con noi altre misure neacute di

applicare nel corso dellrsquoindagine le nostre trovate e i nostri pensamenti anzi lasciandoli in disparte

noi otteniamo di considerare la cosa come essa egrave in e per se stessa Lasciamo in disparte tutte le

considerazioni tutte le misure che possiamo trovare da qualche parte Tutto si svolge ligrave tutto si

svolge potremmo dire oggi allrsquointerno del linguaggio non crsquoegrave qualcosa al di fuori (13 poco piugrave

avanti Infatti da una arte la coscienza egrave coscienza dellrsquooggetto e dallrsquoaltra coscienza di se stessahellip

La coscienza ci sta dicendo Hegel ha questa proprietagrave egrave coscienza dellrsquooggetto nel senso che lo

percepisco ma al tempo stesso egrave anche coscienza di seacute che percepisce coscienza di seacute in quanto

percipiente hellipcoscienza di ciograve che ad essa egrave il vero e coscienza del suo sapere ciograve Egrave cosciente di ciograve

che per la coscienza egrave vero ma egrave anche cosciente di sapere che egrave vero Mentre entrambi questi

momenti sono per la coscienza essa stessa egrave la loro comparazione diviene per la coscienza se il suo

sapere lrsquooggetto corrisponda a questrsquoultimo o no Egrave la coscienza che decide se lrsquooggetto corrisponde a

questo oppure no Chiaramente questo oggetto egrave qualche cosa che la mia coscienza ha ldquoconcessordquo

di vedere ndash parlo di coscienza ma potremmo intendere come linguaggio Quindi come so che

corrisponde Adesso vediamo se ce lo dice Pare bensigrave che per essa lrsquooggetto sia soltanto cosigrave comrsquoessa

lo sa par quasi che essa non possa rintracciare come llsquooggetto sia non per lei stessa ma in seacutehellip Qui crsquoegrave

una critica a Kant ovviamente hellipe pare che non le sia possibile mettere alla prova in quello il

proprio sapere Se non che proprio percheacute la coscienza sa in generale un oggettohellip Cioegrave ha nozione

di un certo oggetto hellipegrave giagrave data la differenza che qualche cosa le egrave lo in-seacutehellip Il fatto di pensare a

un oggetto anche se questo oggetto mi egrave dato dalla coscienza comunque mi si pone una differenza

tra lrsquoin seacute lrsquoIo e questo oggetto hellipma che peraltro il secondo momento egrave il sapere o lrsquoessere

dellrsquooggetto per la coscienza Lrsquoessere in seacute dellrsquooggetto egrave tale solo per la coscienza Su questa

distinzione la quale egrave data si basa lrsquoesame Distinzione tra lrsquoIo e lrsquooggetto per dirla in modo spiccio

Se in questo raffronto entrambi i membri non si corrispondono allora la coscienza sembra dover mutare

il proprio sapere per renderlo adeguato allrsquooggetto ma nel mutarsi del sapere le si muta in effetto anche

lrsquooggetto stessohellip Sta incominciando a dire qualcosa di straordinario Se non si corrispondono

48

cioegrave se crsquoegrave disparitagrave tra ciograve che so e lrsquooggetto allora devo mutare il mio modo di vedere lrsquooggetto

ma mutando questo muta il mio modo di sapere intorno allrsquooggetto hellipinfatti quel dato sapere era

essenzialmente sapere un oggetto il quale poicheacute al sapere essenzialmente apparteneva insieme con il

sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto Egrave come se in un certo senso avesse anticipato la semiotica

Anche Heidegger ha preso molto da qui io progetto qualcosa ma nel progettare io modifico

questa cosa e la cosa modifica me egrave esattamente il circolo ermeneutico Lo rileggo insieme con il

sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto in seguito al mio sapere io so una cosa ma questa cosa egrave

inadeguata allora modifico il concetto che ho dellrsquooggetto modificando il concetto modifico il

mio sapere e quindi modifico me Diviene quindi alla coscienza che ciograve che prima le era lo in-seacute non

egrave in seacute ma era in seacute solo per lei Egrave ciograve che Freud chiamerebbe la fantasia cioegrave diviene alla coscienza

cioegrave ci si rende conto che ciograve che prima era considerato lrsquoin seacute lrsquoessenza non egrave in seacute non egrave qualcosa

che appartiene alla cosa per se stessa ma lo egrave per me egrave cosigrave per me Mentre essa dunque nel proprio

oggetto trova che il proprio sapere non gli corrisponde neanche lrsquooggetto stesso sta saldo vale a dire la

misura dellrsquoesame si muta se ciograve di cui essa dovrebbe esser misura non permane nellrsquoesame e lrsquoesame

non egrave soltanto un esame del sapere ma anche dellrsquounitagrave di misura dellrsquoesame stesso Come dire che

lrsquounitagrave di misura sono io Questo movimento dialettico che la coscienza esercita in lei stessa - e nel suo

sapere e nel suo oggetto - in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto egrave propriamente ciograve che dicesi

esperienza Qui dice una cosa importante Dice in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto Qual egrave il

nuovo vero oggetto Egrave quello che io ho mutato a seconda del mio sapere il quale viene a sua volta

mutato dal nuovo oggetto Egrave quello il vero oggetto cioegrave quellrsquooggetto che egrave per la mia coscienza

Egrave lrsquoesempio di ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questa lampada che egrave sul tavolo egrave quello che egrave

egrave ciograve che appare egrave la veritagrave egrave il concreto La coscienza sa qualcosa questo oggetto egrave lrsquoessenza o lo in-

seacute ma esso egrave lo in-seacute anche per la coscienza e con ciograve entra in gioco lrsquoambiguitagrave di quel vero Sigrave egrave vero

in seacute ma egrave vero per me Lui si egrave trovato di fronte a questo problema sigrave egrave vero che questo egrave questo

ma lo egrave per me per la mia coscienza Quindi questo vero egrave ambiguo non egrave un vero autentico

puro certo Noi vediamo che la coscienza ha ora due oggetti lrsquouno egrave il primo in-seacute lrsquoaltro egrave lrsquoesser-per-

lei di questo in seacute Il primo egrave lrsquoin seacute ndash vedo la cosa in seacute - il secondo egrave il fatto che questo in seacute egrave per

me per la coscienza non egrave per seacute La questione fondamentale in Hegel egrave che ha divelto tutta la

superstizione dellrsquoesistenza della realtagrave in quanto tale per se stessa che ha in seacute la propria causa

e il proprio fine Questrsquoultimo oggetto sembra essere da prima soltanto la riflessione della coscienza

entro se stessahellip Questrsquoultimo oggetto cioegrave lrsquooggetto per la coscienza helliprappresentazione non giagrave

di un oggetto ma soltanto del sapere che essa coscienza ha di quel primo oggetto Cioegrave dellrsquooggetto in

seacute Se non che ed egrave stato mostrato ora le si muta il primo oggetto esso cessa di essere lo in-seacute e le

diviene un oggetto siffatto che egrave lo in-seacute solo per leihellip La coscienza si accorge che lrsquoin seacute di questo

oggetto non egrave per seacute per lrsquooggetto stesso ma per lei stessa per la coscienza hellipma cosigrave ciograve lrsquoesser-

per-lei di questo in-seacute egrave poi il verohellip In effetti cosrsquoegrave il vero Ciograve che egrave per me ciograve che egrave per la

coscienza Questo egrave vero egrave il concetto che la coscienza ha costruito hellipil che significa peraltro che

questa egrave lrsquoessenza o il suo oggetto Lrsquoessenza quindi non appartiene allrsquooggetto lrsquoessenza ciograve che

egrave indicato come il vero cioegrave il fatto che questo in seacute della cosa egrave un essere-per-lei In questa

presentazione del corso dellrsquoesperienza crsquoegrave un momento pel quale essa sembra non concordare con ciograve

che si suole intendere come esperienza Ossia il passaggio dal primo oggetto e dal sapere di esso stesso

allrsquoaltro oggetto nel quale si dice essere stata fatta lrsquoesperienza fu accennato cosigrave che il sapere del primo

oggetto o il per-la-coscienza del primo in-seacute debba divenire il secondo oggetto Il primo oggetto egrave ciograve

che la coscienza percepisce nellrsquoimmediato che diventa secondo oggetto quando lrsquoin seacute

dellrsquooggetto egrave per me egrave per la coscienza Sembra invece comunemente che in un altro oggetto noi

facciamo esperienza della non-veritagrave del nostro primo concettohellip Comunemente egrave cosigrave egrave in un

oggetto che noi facciamo esperienza della non-veritagrave del primo cioegrave credo che sia in un certo

modo e poi guardando meglio mi accorgo che non egrave cosigrave In quel modo di vedere invece il nuovo

oggetto si mostra come divenuto mediante un rovesciamento della coscienza stessa Rovesciamento

49

della coscienza la quale si accorge dellrsquoerrore e quindi deve rimediare allrsquoerrore Nostra aggiunta

egrave una tale considerazione della cosa per cui la serie delle esperienze della coscienza si elevi ad andatura

scientifica considerazione che non egrave per la coscienza da noi considerata Ma ciograve non egrave in effetto se non

quella circostanza di cui giagrave sopra parlammo a proposito della relazione di questa presentazione con lo

scetticismo che cioegrave ciascun resultato come si dagrave in un sapere non verace non debba sfociare in un

vuoto nulla ma debba necessariamente venir riguardati come il nulla di ciograve di cui egrave resultato - resultato

contenente quel che il precedente sapere ha in seacute di vero Questa egrave la critica che fa Hegel Se mi

accorgo riferendomi a una certa cosa che questa cosa egrave falsa lui dice che sigrave generalmente questa

cosa si elimina ma ndash e qui crsquoegrave tutta una anticipazione nei confronti della psicoanalisi ndash tutto ciograve

che viene detto di ldquofalsordquo in realtagrave egrave vero nel senso che sta dicendo qualche cosa che ha un suo

contenuto Vi ricordate la celeberrima frase di Freud ldquoho sognato una donna ma non era mia

madrerdquo cioegrave nega che la donna presente nel sogno fosse sua madre Questa negazione per la

comunitagrave scientifica sarebbe un semplice annullare quella certa cosa e quindi non egrave sua madre

Invece no giagrave per Hegel la questione egrave molto piugrave complessa e anche piugrave interessante Ciograve che

viene scartato come falso potremmo dirla cosigrave ha molto da dire Ciograve ora qui si presenta cosigrave che

quanto per lo innanzi appariva come llsquooggetto si abbassa per la coscienza a sapere di esso e lo in-seacute

diviene un esser-per-la-coscienza dello in-seacutehellip Sta dicendo che generalmente lrsquooggetto ha una sua

proprietagrave una sua virtugrave mentre lui parla di concetto dellrsquooggetto toglie questa prerogativa di

assolutezza dellrsquooggetto hellipquesto egrave il nuovo oggetto con il quale compare anche una nuova figura

della coscienza figura alla quale lrsquoessenza egrave qualche cosrsquoaltro che non alla figura precedente Questa egrave

la circostanza che conduce nella sua necessitagrave lrsquointera successione delle figure della coscienza Qual egrave

la nuova figura che compare La figura che compare ndash adesso ve la dico in modo molto rapido ndash egrave

la sintesi sintesi tra il positivo e il negativo Se io non scarto piugrave il falso come qualche cosa che

deve essere eliminato questo falso rimane come qualcosa che ha un suo contenuto e che egrave in

relazione con ciograve che ho posto con il positivo Solo questa necessitagrave stessa e il sorgere del nuovo oggetto

che senza che essa sappia come le accade si offre alla coscienza egrave ciograve che per noi si muove per cosigrave

dire dietro le spalle di essa Cioegrave noi non sappiamo bene cosa sta succedendo mentre parliamo ma

qualcosa si muove dietro alle spalle del nostro dire soltanto dopo sapremo cosa abbiamo voluto

dire quado confrontandoci con ciograve che abbiamo detto ndash qui crsquoegrave la psicoanalisi ndash teniamo conto

anche di ciograve che non egrave stato detto o che il dire voleva eliminare per inserirlo nel positivo in ciograve

che egrave stato affermato rendendo in un certo senso ciograve che egrave stato affermato in un concreto Questo

percheacute nellrsquoisolare il positivo e il negativo egrave come se ponessi due astratti anzicheacute il concreto come

due figure separate tra loro prese astrattamente Ciograve che Hegel avanza ndash Severino ha poi preso

anche lui da qui ndash egrave lrsquoidea di un concreto che egrave fatto sigrave di questi due astratti ma anche di una

relazione tra loro che egrave indissolubile Nel movimento della coscienza si produce quindi un momento

dellrsquoessere-in-seacute o essere-per-noi momento che non si presenta per essa la quale egrave essa medesima

immersa nellrsquoesperienza ma il contenuto di ciograve che a noi vien sorgendo egrave per la coscienza e noi di esso

comprendiamo soltanto il lato formale o il suo puro sorgere per quella ciograve che egrave sorto egrave solo come oggetto

per noi egrave in pari tempo come movimento e divenire Questa cosa che sorge questa nuova figura

questa sintesi potremmo indicarla come un nuovo oggetto ma il contenuto di questo nuovo

oggetto ci dice egrave per la coscienza Dire che egrave per la coscienza egrave come dire che egrave per noi Nel

momento in cui sorge noi comprendiamo solo il sorgere di questa nuova figura cioegrave per la

coscienza si pone come nuovo oggetto per noi sigrave come nuovo oggetto ma anche come movimento

e divenire la coscienza si accorge di questo movimento che produce continuamente nuovi oggetti

che si producono nel momento in cui anzicheacute prendere il negativo e il positivo come due astratti

li prende insieme come il concreto il concreto che ne viene egrave un nuovo oggetto Questo o aveva

inteso anche Greimas quando diceva che nella relazione tra A e B non ci sono piugrave A e B ma crsquoegrave la

relazione tra A e B che egrave unrsquoaltra cosa A e B non sono piugrave la stessa cosa percheacute crsquoegrave una relazione

tra i due egrave questa relazione il terzo elemento il concreto (17) Lrsquoesperienza che la coscienza fa di seacute

50

non puograve secondo il concetto dellrsquoesperienza stessa comprendere in seacute meno dellrsquointero sistema della

coscienza ossia lrsquointero regno della veritagrave dello spiritohellip Sta parlando del concreto Lrsquoesperienza

che la coscienza fa di seacute non puograve comprendere di seacute meno del concreto Lrsquoesperienza che la

coscienza fa di seacute egrave il concreto egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto egrave lrsquointero hellipcosigrave

che i momenti della veritagrave si presentano in questa peculiare determinatezza non essere puri momenti

astratti si presentano anzi cosigrave come essi sono per la coscienza o come questa stessa compare nel suo

rapporto con quelli per modo che i momenti dellrsquointiero sono figurazioni della coscienza Quindi

momenti dellrsquointero Sono figure della coscienza cioegrave permangono come figure ma sono momenti

dellrsquointero per cui non sono piugrave A e B ma A e B sono momenti della relazione Poi annuncia ciograve

che appariragrave alla fine della sua opera Sospingendo la coscienza se stessa verso la sua esistenza vera

raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata di un alcuncheacute estraneo che

egrave solo per lei ed egrave come un altro o dove lrsquoapparenza diviene eguale allrsquoessenza dove quindi la

presentazione della coscienza coincide proprio con questo punto della scienza dello spirito propriamente

detta e dove infine nel cogliere questa sua essenza la coscienza medesima segneragrave la natura dello stesso

sapere assoluto Diciamola in unrsquoaltra maniera Lrsquoobiettivo la direzione egrave questa giungere a

potere in ciascun atto di parola cogliere questo atto come il concreto come lrsquointero come il tutto

cioegrave in ciascun atto di parola egrave presente il tutto egrave presente lrsquointero Questo lo dicevamo anche a

proposito di Severino Il sapere assoluto parafrasando Hegel ciograve cui punta tutta la

Fenomenologia dello spirito potremmo dire che non egrave altro che il rilevare che parlando egrave presente

il tutto ogni cosa che dico comporta il tutto cioegrave il linguaggio comporta lrsquointero comporta il

concreto Poi parlando mi trovo preso in mille frammentazioni in mille astrazioni ma ciograve che

dagrave la veritagrave in ciograve che si dice egrave il concreto egrave lrsquointero Hegel lo ha detto il vero egrave lrsquointero e lrsquointero

egrave il vero cioegrave il concreto la consapevolezza la coscienza che ciascun atto di parola comporta

ciascun altro atto di parola Meglio ancora ogni atto di parola egrave anche ciascun altro atto di parola

cioegrave lo rinvia Dice Hegel raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata

di un alcuncheacute estraneo cioegrave non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo al dire Ciascun atto di parola egrave il tutto

comprende tutto il linguaggio linguaggio in quanto lrsquointero che deve essere presente in ciascun

atto di parola Quindi non gli egrave piugrave estraneo in qualche altra cosa percheacute questrsquoaltra cosa egrave

comunque giagrave presente fa parte dellrsquointero non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo E siamo arrivati alla

Coscienza Il capito primo si intitola La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione In questa

Introduzione ci ha detto e questa egrave la cosa forse piugrave importante che lrsquooggetto egrave per la coscienza

cioegrave egrave quello che egrave per lei Tenete perograve sempre conto per ciograve che sappiamo oltre Hegel che

lrsquooggetto non egrave che un significato e che se non fosse un significato sarebbe niente Quindi questo

movimento non egrave altro che il movimento di cui parla de Saussure movimento del significante

verso il significato come lrsquooggetto per dirla cosigrave del significante Il significante sarebbe lrsquoin seacute egrave

ciograve che egrave immediatamente evidente La coscienza lo pone come lrsquoin seacute certo ma se non ci fosse un

per seacute se non ci fosse un significato verso il quale rinvia questo in seacute rimarrebbe ligrave appeso e non

significherebbe nulla Un significante senza significato non significa niente ma questo non

significa che non esista La coscienza lo rileva lo rileva in quanto in seacute in quanto vuoto in quanto

nulla potremmo giungere a dire Quindi ecco che questo movimento non egrave altro che il movimento

che avviene necessariamente nel linguaggio se dico dico necessariamente qualcosa Questo

potrebbe in realtagrave riassumere tutto ciograve che ha detto Hegel Questo qualcosa egrave indissolubilmente

legato al mio dire non esiste da solo Questo fa intendere molto bene come non puograve esistere

lrsquooggetto da solo il ciograve di cui dico non puograve esistere da solo esiste in ciograve che sto dicendo e cioegrave

nellrsquoatto di parola

8 luglio 2019

51

A pag 81 La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione Il sapere che da prima o immediatamente egrave

nostro oggetto non puograve essere niente altro da quello che esso stesso sapere immediato sapere

dellrsquoimmediato o dellrsquoessente Il nostro comportamento dovragrave essere non meno immediato dovremo

quindi apprendere questo sapere come si offre senza alterare niente in esso e dal nostro assumere

dovremo tener lungi il concepire Questa non egrave niente altro che la definizione di fenomenologia

guardare le cose cosigrave come appaiono cosigrave come sono Il contenuto concreto della certezza sensibile fa

sigrave che essa appaia immediatamente come la conoscenza piugrave ricca come una conoscenza drsquoinfinita

ricchezza per la quale non egrave dato trovare un limite sia che noi trascorriamo fuori nello spazio e nel

tempo dovrsquoessa si espandehellip Questa conoscenza appare inoltre come la piugrave verace infatti niente

ancora dellrsquooggetto essa ha tralasciato anzi lo ha in tutta la sua pienezza dinanzi a seacute Egrave cosigrave come

appare In effetto perograve tale certezza si dagrave a divedere essa stessa come la veritagrave piugrave astratta e piugrave povera

Divedere egrave un verbo poco usato Riguarda ovviamente il vedere e il ldquodirdquo anteposto egrave un intensivo

un vedere con esattezza Dice dunque che questa certezza si mostra come la veritagrave piugrave astratta

e piugrave povera Di ciograve che essa sa non enuncia che questo esso egrave e la sua veritagrave non contiene che llsquoessere

della cosa Quindi qualcosa egrave Egrave in questo senso che dice che egrave la piugrave povera dice soltanto che egrave

Da parte sua in questa certezza la coscienza egrave soltanto come puro Io o Io vi sono soltanto come puro

questi e lrsquooggetto similmente soltanto come puro questo Chiama lrsquoIo il questi per distinguerlo

dallrsquooggetto che chiama il questo Io questi son certo di questa cosa non giagrave percheacute Io mi sia

sviluppato come coscienza o abbia mosso variamente il pensiero E neppure percheacute secondo una

moltitudine di caratteri distinti la cosa di cui son certo sia un ricco rapporto in lei stessa o una

molteplice relazione verso altre Tutto ciograve non riguarda la veritagrave della certezza sensibile Neacute Io neacute la

cosa ha qui il significato di una varia e molteplice mediazione Io non ha il significato di un

rappresentare o di un pensare molteplice e vario neacute la cosa ha il significato di molteplicitagrave di caratteri

hellip Altrettanto in quanto rapporto la certezza egrave immediato puro rapporto la coscienza egrave Io e niente

altro un puro questi il singolo sa il puro questo ossia sa il singolo Io so che cosa So il singolo cioegrave

lrsquooggetto ciograve che mi appare Ma nel puro esserehellip Il puro essere non egrave niente altro che il primo

approccio a ciograve che appare In quel momento so solo questo che egrave hellipche costituendo lrsquoessenza di

questa certezza egrave da lei profferito come veritagrave di lei stessa vi egrave in gioco se noi ben guardiamo molto

altro ancora Una reale certezza sensibile non egrave solamente una siffatta pura immediatezza ma egrave anche

un esempio di essa e di quanto vi ha in gioco Sta dicendo che ciograve che appare che ciograve che si mostra

come comunemente si pensa cosigrave come egrave e di cui abbiamo la certezza percheacute lrsquooggetto egrave quello

lo vediamo ecc beh ci sta dicendo che dobbiamo andarci piugrave cauti percheacute in effetti ci sono in

gioco molte piugrave cose Sembra di sentire parlare Freud quando evocava questioni del genere Tra

le innumerevoli differenze che ivi vengono in evidenza noi troviamo ovunque la differenza principale

che cioegrave in tale certezza escono tosto fuori dal puro essere i due giagrave ricordati questi un questi come Io

e un questo come oggetto Se noi riflettiamo su tale differenza resulteragrave che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro sono nella

certezza sensibile soltanto immediati ma vi sono in pari tempo come mediati io ho la certezza mediante

qualche cosrsquoaltro ossia mediante la cosa e anche questa egrave nella certezza mediante qualche cosrsquoaltro

ossia mediante Io LrsquoIo ha la certezza attraverso lrsquooggetto della conoscenza ma questo oggetto

della conoscenza trae la sua certezza dal fatto che Io gliela attribuisco A pag 83 Questa differenza

dellrsquoessenza e dellrsquoesempio della immediatezza e della mediazione non la facciamo soltanto noi ma la

troviamo nella stessa certezza sensibile tale differenza egrave da intendersi in quella fora in cui essa egrave nella

certezza sensibile e non giagrave in quella in cui testeacute la determinammo noi Nella certezza sensibile cioegrave

lrsquoun momento egrave posto come ciograve che semplicemente e immediatamente egrave o come essenza lrsquooggettohellip

Nella certezza sensibile ci dice un momento egrave posto come llsquoessenza Lrsquoidea egrave che vedendo

lrsquooggetto questi mostri lrsquoessenza mostri quello che realmente egrave hellip lrsquoaltro momento egrave posto come

lrsquoinessenziale il mediato che qui non egrave in seacute ma mediante qualcosrsquoaltro lrsquoIo un sapere che sa lrsquooggetto

soltanto percheacute lrsquooggetto egravehellip In questo caso lrsquoIo diventa irrilevante non egrave determinante ciograve che

importa egrave lrsquooggetto lrsquooggetto egrave quello che egrave io lo conosco sigrave ma egrave lrsquooggetto che conduce il gioco

52

Ma lrsquooggetto egrave egrave il vero e lrsquoessenza esso egrave indifferentemente dal suo venir saputo o no esso rimane

anche e non vien saputo mentre il sapere non egrave se non egrave lrsquooggetto Questa egrave la tesi che lui vuole

confutare lrsquooggetto egrave quello che egrave Quante volte lo abbiamo sentito le cose sono cosigrave come le vedo

anche se io non ci sono le cose sono quelle Quindi lrsquooggetto egrave essenziale lrsquoIo egrave inessenziale LrsquoIo

in questo caso non egrave altro che un rilevatore di oggetti Si dovragrave dunque considerare lrsquooggetto per

vedere se nella certezza sensibile stessa esso sia in effetto come unrsquoessenza tale quale dalla certezza

sensibile vien fatto passarehellip Dice ma egrave proprio cosigrave hellipsi dovragrave considerare se questo concetto

dellrsquooggetto di essere cioegrave essenza corrisponda al modo secondo il quale lrsquooggetto medesimo si trova nella

certezza sensibile A questo scopo noi non abbiamo da riflettere sullrsquooggetto neacute da indagare che cosa

esso in veritagrave possa essere ma solo da considerarlo come la certezza sensibile lo ha in lei Egrave lrsquounica cosa

che possiamo fare Tra poco lo diragrave ma non possiamo isolare la cosa in seacute avrebbe detto Kant

possiamo soltanto indagare cosigrave come lrsquooggetto si mostra alla coscienza Proprio a lei devesi

chiedere che cosa egrave il questo Se noi lo prendiamo nel doppio aspetto del suo essere come lrsquoora e il quihellip

Come ciograve che mi appare qui e ora hic et nunc La dialettica che esso ha in lui avragrave una forma tanto

intelligibile quanto esso stesso lo egrave Quindi considera rispetto al questo allrsquooggetto il suo qui e il

suo ora percheacute lrsquooggetto mi appare qui e ora Anzi egrave proprio il fatto di essere qui e ora a

determinarlo in un certo qual modo come oggetto Alla domanda che cosrsquoegrave lrsquoora rispondiamo

dunque per es lrsquoora egrave la notte Per esaminare la veritagrave di questa certezza sensibile egrave sufficiente un

esperimento semplice Noi appuntiamo per iscritto questa veritagrave una veritagrave non perde niente per essere

scritta e altrettanto poco per essere conservata Se ora a mezzogiorno noi ritorniamo a quella veritagrave

scritta dovremo dire che essa sa ormai di stantio Quellrsquoora che egrave la notte vien conservato ossia vien

trattato come ciograve per cui egrave stato spacciato come un essentehellip Questo ldquoorardquo viene spacciato come un

essente come qualcosa che egrave quello che egrave e basta hellipma esso si dimostra piuttosto come un non

essente Senza dubbio lrsquoora si conserva ma come tale ora che non egrave notte similmente rispetto al giorno

che adesso egrave lrsquoora si conserva come tale ora che neppure egrave giorno o si conserva come un negativo in

generale Tale ora che si conserva non egrave quindi immediato bensigrave mediato infatti lrsquoora come ora che

resta e si conserva egrave determinato per via che altro ossia il giorno e la notte non egrave Se dico che egrave giorno

vuol dire che non egrave notte Il giorno egrave determinato dal fatto che non egrave notte e viceversa Ma con

ciograve lrsquoora non egrave meno semplice di prima egrave ora e in questa semplicitagrave egrave indifferente verso tutto ciograve che gli

gioca da presso quanto poco la notte e il giorno sono il suo esserehellip Questo ldquoorardquo non egrave fatto dal

giorno o dalla notte questi sono indifferenti Lrsquoldquoorardquo egrave lrsquoora egrave adessohellip ma adesso quando

hellipaltrettanto poco esso egrave anche giorno e notte esso non egrave per niente affetto da questo suo esser-altro Sta

dicendo che questo ldquoorardquo egrave ora ma anche non-ora egrave se stesso ma anche altro Un alcuncheacute di cosigrave

semplice che egrave per via di negazione e che egrave neacute questo neacute quello un non-questo e che egrave altrettanto

indifferente ad essere sia questo che quello noi lo chiamiamo un universale lrsquouniversale egrave dunque in

effetto il vero della certezza sensibile Questa frase che sta dicendo egrave impegnativa Dice lrsquouniversale

egrave dunque in effetto il vero della certezza sensibile ma lrsquouniversale egrave un concetto unrsquoastrazione un

concetto astrattoma se noi diciamo che lrsquouniversale egrave il vero della certezza sensibile vuol dire che

ciograve che noi vediamo sensibilmente cioegrave lrsquooggetto che vediamo tocchiamo ecc questo egrave un

universale cioegrave un concetto Noi vediamo tocchiamo utilizziamo concetti cioegrave significati Ci

sta dicendo questo che la certezza sensibile quella che allrsquoinizio indicava come il sapere

dellrsquoimmediato di ciograve che appare immediatamente questo non egrave altro che un significato Ciograve che

ci appare ciograve che tocchiamo ciograve che mangiamo che respiriamo tutto questo egrave un significato Sta

dicendo questo e non egrave poco Anche il sensibile noi lo enunciamo come un universale Non possiamo

enunciare la cosa stessa enunciamo sempre un universale Ciograve che noi diciamo egrave questo ossia

lrsquouniversale questo oppure egrave ossia lrsquoessere in generale Certo con ciograve non ci rappresentiamo di questo

universale o lrsquoessere in generale ma enunciamo lrsquouniversale ossia non lo enunciamo senzrsquoaltro a quel

modo che in quella certezza sensibile noi lo opiniamo Cioegrave lo vediamo lo pensiamo Noi ci troviamo

sempre a dovere avere a che fare con un universale ciascuna affermazione egrave unrsquoaffermazione

53

universale Questa egrave una questione straordinaria Se egrave un concetto se egrave un significato egrave

unrsquoaffermazione universale cioegrave questo significato egrave sempre quel significato percheacute sia quel

significato occorre che quel significato non muti sia sempre lo stesso indifferentemente da cosa

significa Questo in effetti porta a dire che ciograve con cui abbiamo a che fare la nostra certezza

sensibile egrave riferita a significati a nientrsquoaltro che significati Ma come si vede il piugrave verace egrave il

linguaggio in esso noi confutiamo immediatamente perfino la nostra opinione e poicheacute lrsquouniversale egrave

il vero della certezza sensibile e il linguaggio esprime solo questo vero cosigrave egrave escluso che si possa dire

quellrsquoessere sensibile che noi opiniamo Siccome lrsquouniversale egrave lrsquounico vero della certezza sensibile

il linguaggio non puograve esprimere le cose che in quel modo cioegrave come universali come significati

Cogliere la cosa in seacute per usare un termine kantiano equivarrebbe a porsi fuori dal linguaggio Se

siamo nel linguaggio il linguaggio puograve soltanto parlare di significati cioegrave di universali Lrsquoidea egrave

che se soltanto si uscisse dal linguaggio allora si potrebbe dire la cosa Questo lo avevamo giagrave

inteso tempo fa ma qui egrave espresso in modo molto preciso A pag 85 Fino ad adesso ha posto la

questione dellrsquoldquoorardquo ldquoorardquo che egrave ma anche non lo egrave percheacute lrsquoldquoorardquo egrave un universale un significato

un concetto Lo stesso saragrave anche dellrsquoaltra forma del questo cioegrave del qui Ricordiamo che sta

considerando ciograve che determina lrsquooggetto della certezza sensibile il qui e ora Lrsquoldquoorardquo lrsquoabbiamo

visto adesso tratta il ldquoquirdquo Per es il qui egrave lrsquoalbero Io mi volto e questa veritagrave egrave dileguata

convertendosi nellrsquoopposta il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Sta facendo un discorso che

porteragrave ovviamente alla stessa conclusione dellrsquoldquoorardquo cioegrave che il ldquoquirdquo egrave un universale un

concetto un significato (11) Se noi raffrontiamo la relazione nella quale il sapere e lrsquooggetto da prima

sorgevano con la relazione loro comrsquoessi si vengono a trovare nel presente resultato si vede che la

relazione stessa si egrave rovesciata A questo punto non egrave piugrave lrsquooggetto cosigrave come appariva prima per

cui crsquoegrave lrsquooggetto ci sono Io ma Io sono inessenziale egrave lrsquooggetto che importa lrsquooggetto che egrave quello

che egrave adesso sembra il contrario percheacute lrsquooggetto sembra dileguarsi per cui come faccio a stabilire

il ldquoquirdquo se diventa unrsquoaltra cosa Questo ldquoquirdquo cambia continuamente appunto si dilegua e

quindi a questo punto la cosa essenziale diventa lrsquoIo egrave per questo motivo che parla di

rovesciamento Lrsquooggetto che doveva essere lrsquoessenziale egrave ora lrsquoinessenziale della certezza sensibile esso

infatti egrave divenuto un universale ma tale universale non egrave piugrave ciograve che lrsquooggetto avrebbe dovuto

essenzialmente essere per la certezza sensibile anzi questa adesso consiste nellrsquoopposto vale a dire nel

sapere e il sapere prima era lrsquoinessenziale Il sapere dellrsquoIo della coscienza La veritagrave di questa

certezza egrave nellrsquooggetto come oggetto mio o egrave nellrsquoopinare lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso Queste

affermazioni sono interessanti Lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso se non so non egrave La certezza sensibile

dunque egrave invero espulsa dallrsquooggetto ma con ciograve non egrave ancora tolta anzi soltanto ricacciata indietro

nellrsquoIo ora egrave da vedersi che cosa ci mostri lrsquoesperienza di tale realtagrave della certezza sensibile Qui il

ldquotoltardquo richiama Severino In effetti Hegel lo usa in un modo che poi Severino riprende non dico

pari pari ma quasi A pag 86 (12) La forza della sua veritagrave ormai sta dunque nellrsquoIohellip Sta sempre

indagando sulla veritagrave della certezza sensibile La mia certezza da dove viene DallrsquoIo

Dallrsquooggetto A questo punto dice la forza della veritagrave sta nellrsquoIo hellipnella immediatezza del mio

vedere udire ecc il dileguare del singolo ora e del singolo qui da noi opinati viene evitato percheacute ci

sono io che li trattengo Sono io che trattengo questo ldquoquirdquo lo trattengo nella memoria lo trattengo

percheacute mi fa comodo ma di fatto non egrave piugrave qui non egrave piugrave ora adesso lo diragrave in modo piugrave preciso

Ma in questa relazione proprio come nella precedente la certezza sensibile fa esperienza in lei della

medesima dialettica Io questi vedo lrsquoalbero e lo affermo come il qui ma un altro Io vede la casa e

afferma che il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Entrambe le veritagrave hanno una medesima

autenticazione ossia lrsquoimmediatezza del vedere e la sicurezza e lrsquoaffermazione di entrambi gli Io circa

il loro sapere ma nellrsquoaltra lrsquouna dilegua Comincia a mettere in gioco anche il fatto che lrsquoIo sia

garante della veritagrave percheacute dovrebbe sigrave garantire che nellrsquoimmediatezza del vedere che questo

il qui indichi effettivamente questo ma egrave soltanto lrsquoimmediatezza egrave ciograve che vedo in questo

momento ciograve che mi garantisce che il ldquoquirdquo egrave lrsquoalbero Ciograve che ivi non dilegua egrave lrsquoIo come universale

54

il cui vedere non egrave un vedere neacute dellrsquoalbero neacute di questa casa ma egrave un vedere semplice che mediato dalla

negazione di questa casa ecc egrave altrettanto semplice e indifferente verso ciograve che vi egrave in gioco verso la

casa verso llsquoalbero ecc Un vedere semplice che egrave mediato dalla negazione della casa cioegrave io vedo

lrsquoalbero e quindi nego la casa vedo la casa e quindi nego lrsquoalbero Io non egrave che universale come

lo sono ora qui questo in generale Un altro universale un altro concetto un significato Porre lrsquoIo

come un significato pone moltissime obiezioni anche alla psicoanalisi per es alla psicoanalisi

dellrsquoIo Certo io intendo dire un Io singolo ma quanto poco io posso dire ciograve che intendo per ora e per

quihellip Come diceva prima svaniscono si dileguano hellipaltrettanto poco posso dire ciograve che intendo per

Io Cosa intendo per Io Quando incomincio a parlarne si dilegua pure lui Egrave un universale non

egrave determinabile da qualche cosa Dicendo questo qui questo ora o un singolo io dico ogni questo ogni

qui ogni ora ogni singolo similmente dicendo Io questo singolo Io dico ogni Io in generale ciascuno

egrave quello che io dico Io questo singolo Io Ciascuno egrave quello che io dico che egrave non quello che egrave egrave

questo lrsquoIo ciascuna volta Cosigrave come lrsquouniversale egrave un concetto un significato Che cosa dice

Dice ciograve che io dico che dica non ha esistenza in seacute Poco piugrave avanti hellipuna cosigrave detta questa cosa

o un questo essere umano allora egrave anche giusto che tale esigenza dica qual questa cosa qual questo Io

essa opini ma ciograve dire egrave impossibile Percheacute egrave impossibile Percheacute dilegua continuamente A pag

87 (14) La certezza sensibile fa dunque esperienza che la sua essenza non sta neacute nellrsquooggetto neacute nellrsquoIo

e che lrsquoimmediatezza non egrave unrsquoimmediatezza neacute dellrsquouno neacute dellrsquoaltrohellip La certezza immediata

prima sembrava che venisse dallrsquooggetto che egrave quello che egrave poi dallrsquoIo che lo percepisce hellipin

quei due ciograve che io opino egrave infatti un inessenziale e lrsquooggetto e lrsquoIo sono universali nei quali lrsquoora e il

qui e lrsquoIo che io opino non sussistono o non sono Ciograve che io penso che una certa cosa sia non egrave cosigrave

Certo io posso dire che egrave cosigrave difatti egrave quello che accade ma questo Io questa cosa ecc sono

universali sono concetti sono significati Con ciograve noi arriviamo a porre lrsquointiero della certezza

sensibile stessa come sua essenzahellip Lrsquoessenza sta nellrsquointero Cosa direbbe Severino Sta nel

concreto hellipe non piugrave soltanto come un momento di essa il che succedeva nei due casi dove prima

lrsquooggetto opposto allrsquoIo e poi Io dovevano essere la sua realtagrave Egrave dunque soltanto la stessa intera certezza

sensibile che persistendo in lei come immediatezza esclude da seacute ogni opposizione che aveva luogo

precedentemente Lrsquoopposizione tra Io e lrsquooggetto non crsquoegrave piugrave Ovviamente questo avviene nel

processo dialettico attraverso la sintesi tra lrsquoIo e lrsquooggetto Vale a dire la certezza sensibile

riguarda la sintesi di questi due Cosigrave a questa pura immediatezza non interessa piugrave lrsquoesser-altro del

qui come albero il quale passa in un qui che egrave non-albero non piugrave interessa lrsquoesser-altro dellrsquoora come

giorno che passa in unrsquoora che egrave notte neacute interessa un altro Io a cui egrave oggetto qualche cosrsquoaltro La veritagrave

di tale immediatezza si mantiene come rapporto che resta uguale a se stessohellip Badate bene veritagrave

come rapporto Un rapporto egrave un atto linguistico helliprapporto che tra lrsquoIo e lrsquooggetto non fa nessuna

distinzione di essenzialitagrave e di inessenzialitagravehellip Non crsquoegrave piugrave lrsquoidea che lrsquoIo sia essenziale e che

lrsquooggetto sia inessenziale e viceversa tutto questo scompare Io questi affermo dunque il qui come

albero e non mi volto per modo che il qui mi divenga un non-albero Io non voglio saperne niente che

un altro Io veda il qui come non-albero o che io stesso altra volta abbia potuto prendere il qui come non-

albero e lrsquoora come non-giorno ma io sono puro intuire io quanto a me resto a questo lrsquoora egrave giorno

o il qui egrave lrsquoalbero nemmeno raffronto tra loro il qui e lrsquoora ma mi attengo a una relazione immediata

lrsquoora egrave giorno Questo egrave il modo di pensare comune cioegrave ci si attiene a una relazione immediata

ora egrave notte questa egrave una certezza immediata questo egrave il vero Ma Hegel pone unrsquoobiezione Poicheacute

cosigrave questa certezza piugrave non vuol venir fuori quando noi la rendiamo attenta a unrsquoora che egrave notte o a un

Io a cui egrave notte rechiamoci allora noi da lei e facciamoci indicare quellrsquoora che viene affermato

Rivolgiamoci direttamente a questa certezza interroghiamola e vediamo cosa succede Noi

dobbiamo bene farcelo indicare giaccheacute la veritagrave di quel rapporto immediato egrave la veritagrave di questo Io che

si limita a unrsquoora e a un qui Per lui si tratta di un ldquoorardquo che egrave tutti gli ldquoorardquo di un ldquoquirdquo che sono

tutti i ldquoquirdquo percheacute egrave un universale Se noi questa veritagrave prendessimo in esame dopo o ne stessimo

lontani essa non avrebbe nessunissimo significato percheacute toglieremmo lrsquoimmediatezza che le egrave

55

essenziale Se a questa veritagrave noi togliamo lrsquoimmediatezza dellrsquoessere indicata adesso in questo

momento cioegrave la sua determinazionehellip Tenete sempre conto che una determinazione in questo

modo esclude la dialettica percheacute immagina la certezza sensibile come lrsquoimmediato che io vedo

senza che questo immediato che io vedo ritorni in un percorso dialettico come adesso Hegel ci sta

indicando (17) Vien mostrato lrsquoora questo ora Ora mentre esso vien mostrato ha giagrave cessato di essere

Se noi chiedessimo a chi sostiene questa veritagrave a questa certezza sensibile dellrsquoora per cui dice

ldquoadessordquo sigrave ma quale ora Cosa intendi con ora Ce lo dice qui mentre esso vien mostrato ha giagrave

cessato di essere Lrsquoora che egrave egrave diverso da quello mostrato e noi vediamo che lrsquoora consiste proprio in

questo nel non essere piugrave mentre esso egravehellip Mentre lo dico non egrave piugrave helliplrsquoora come ci vien mostrato egrave

un giagrave stato e questa egrave la sua veritagrave esso non ha la veritagrave dellrsquoessere Non crsquoegrave piugrave e quindi non ha la

veritagrave dellrsquoessere Che tipo di veritagrave ha Egrave dunque vero che esso egrave giagrave stato Ma in effetto ciograve che egrave giagrave

stato non egrave unrsquoessenza esso non egrave e invece si trattava dellrsquoessere Si immaginava che indicando il qui

e lrsquoora si mostrasse lrsquoessere dellrsquooggetto come egrave realmente Perograve di fatto Hegel ci sta dicendo che

ciograve che mostriamo nel momento in cui lo mostriamo non mostriamo ciograve che egrave mostriamo unrsquoaltra

cosa Cosa che avviene parlando ininterrottamente quando io voglio fermare una parola egrave chiaro

che giagrave solo lrsquoidea di fermarla comporta altre parole In questo indicare noi scorgiamo dunque

soltanto un movimento con il seguente decorso 1) Io indico lrsquoora ed esso egrave affermato come il vero ma

io lo indico come il giagrave stato o come un tolto io tolgo la prima veritagravehellip La prima veritagrave egrave che lrsquoora sia

questa perograve mentre io lo dico non egrave giagrave piugrave quello che io indicavo quindi io tolgo la prima veritagrave

percheacute non egrave piugrave vero hellip2) adesso come seconda veritagrave affermo che egrave giagrave stato egrave toltohellip La prima

veritagrave lrsquoabbiamo tolta la seconda dice che egrave giagrave stato cioegrave egrave tolto 3)Ma il giagrave stato non egrave io tolgo

lrsquoesser-giagrave-stato o lrsquoesser-tolto tolgo la seconda veritagrave nego quindi la negazione dellrsquoora e torno cosigrave alla

prima affermazione che lrsquoora egrave Abbiamo compiuto il percorso dialettico tesi antitesi e sintesi

Indico lrsquoora ma indicando lrsquoora non dico la veritagrave Quale sarebbe la seconda veritagrave Affermo che

egrave stato quellrsquoldquoorardquo ligrave egrave stato cioegrave egrave tolto non crsquoegrave piugrave e questa egrave lrsquoantitesi la negazione della prima

veritagrave Sintesi ma il giagrave stato non egrave indubbiamente se egrave giagrave stato vuol dire che non egrave Io tolgo

lrsquoessere giagrave stato cioegrave tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave e nego quindi la negazione

dellrsquoldquoorardquo La prima e la seconda veritagrave sono il positivo e il negativo - il negativo nega che lrsquoldquoorardquo

sia proprio questa La prima veritagrave il positivo ci dice che pongo lrsquoldquoorardquo che perograve non egrave non egrave

piugrave questa la seconda veritagrave il negativo nega che la prima sia una veritagrave e questa appare come

unrsquoaltra veritagrave quindi se tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave cosa succede Che nego la

negazione dellrsquoldquoorardquo nel senso che la prima e la seconda veritagrave di fatto negano lrsquoldquoorardquo mostrano

che non egrave Ma a questo punto di questi due momenti la prima e la seconda veritagrave ci troviamo di

fronte al fatto che se io nego la negazione affermo percheacute egrave questo che sta accadendo ci dice

Hegel negare una negazione comporta unrsquoaffermazione e infatti dice torno cosigrave alla prima

affermazione che lrsquoora egrave Lrsquoora e lrsquoindicare lrsquoora son dunque cosigrave costituiti che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro egrave un

semplice immediato ma un movimento che ha in lui diversi momenti Vien posto questo ma piuttosto

posto un altro o il questo vien tolto e tale esser-altro o togliere del primo viene anchrsquoesso di nuovo tolto

e cosigrave ricondotto al primo Pensate a Severino lrsquoessere egrave questa la posizione perograve diceva se non

gli metto a fianco che il non essere non egrave questa prima affermazione rimane insostenibile percheacute

continua a prevedere lrsquoeventualitagrave che il non essere sia e allora il non non-essere deve essere

tolto togliendo il non non-essere mi ritrovo nuovamente allrsquoessere Egrave questo il movimento di

ritorno a questo punto ritorno allrsquoessere Ma questo primo riflesso in se stesso non egrave precisamente

ciograve che era per lo innanzi ossia un immediatohellip Quando io torno indietro questo ldquoorardquo non egrave

lrsquoldquoorardquo di prima egrave un altro Cosigrave lrsquoessere di Severino lrsquoessere non egrave piugrave quello di prima egrave un altro

che egrave diventato positivo egrave diventato incontrovertibile per usare i suoi termini hellipma egrave appunto

un qualcosa di riflesso in se stesso o di semplice che nellrsquoesser-altro resta ciograve che esso egravehellip Egrave nellrsquoessere

altro che lui rimane quello che egrave Tornando a Severino soltanto in questo altro in questo non

non-essere lrsquoessere egrave effettivamente essere Lrsquoindicare egrave dunque esso stesso il movimento esprimente

56

ciograve che lrsquoora egrave in veritagrave ossia un resultato o una molteplicitagrave di ora nel suo insieme raccolta e lrsquoindicare

egrave lrsquoimparare per esperienza che ora egrave un universale Siamo passati dalla certezza sensibile come la

certezza di ciograve che appare qualcosa di immediato a qualcosa che invece ci appare come un

risultato Cambia tutto Ciograve che mi appare egrave il risultato diciamola cosigrave di un movimento che dal

significante va al significato e torna al significante per renderlo significante nel senso che ciograve che

io vedo egrave un significato Egrave soltanto percheacute egrave un significato che io lo vedo mi ritorna come

significante cioegrave significa qualcosa egrave qualcosa sennograve egrave niente (20) Egrave chiaro che la dialettica della

certezza sensibile altro non egrave se non la semplice storia del movimento di questa certezza medesima o della

sua esperienzahellip La questione storica egrave qualcosa di cui Hegel parleragrave a lungo Si tratta sempre di

una storia come dire che le cose che sono significati sono significati percheacute hanno una storia

sono significati per via della loro storia helliped egrave pur chiaro che anche la certezza sensibile altro non egrave

se non quella storia La certezza sensibile egrave una storia un racconto se volete dirla cosigrave Ciograve che mi

appare come certezza sensibile egrave un significato quindi egrave storia un racconto Le cose che io tocco

mangio ecc sono racconti Prosegue poi facendo una critica ai suoi oppositori perogravehellip A pag 91

(21) Se realmente volessero dire questo pezzo di carta cui essi opinano e se proprio lo volessero dire ciograve

riuscirebbe impossibile percheacute il questo sensibile che viene opinato egrave inattingibile al linguaggio che

appartiene alla coscienza a ciograve che egrave in seacute universale Se egrave universale appartiene al linguaggio egrave un

concetto un significato Non sarebbe possibile dirlo percheacute sarebbe fuori dal linguaggio Nel reale

tentativo di pronunziare la cosa essa si disintegrerebbe coloro che ne iniziassero una descrizione non

la potrebbero condurre a termine ma dovrebbero lasciarla ad altri i quali poi alla loro volta finirebbero

col confessare di discorrere di una cosa che non egrave Questo accade quando si prende rigorosamente la

questione la si elabora si comincia a pensare e ci si accorge che ciograve di cui si sta parlando

propriamente non egrave Essi dunque opinano questo pezzo di carta questo qui che egrave tuttrsquoaltro da quello

lagrave ma discorrono di ldquocose effettuali di oggetti esterni o sensibili di essenze assolutamente singolerdquo

ecc ossia essi dicon di tutto ciograve soltanto lrsquouniversale quindi ciograve che vien chiamato lrsquoineffabile non egrave

altro che il non-vero il non-razionale ciograve che vien meramente opinato Se di una cosa niente altro vien

detto tranne che essa egrave una cosa effettuale un oggetto esteriore allora essa egrave soltanto un alcuncheacute di

molto comune e si enuncia piuttosto la sua eguaglianza con tutto che non la sua differenza Se io lo

pongo come qualcosa di effettuale cioegrave qualcosa che vedo che tocco ecc qualcosa di reale come

si suole dire allora questo oggetto esteriore dice Hegel egrave qualcosa di molto comune e quindi si

enuncia la sua eguaglianza con il tutto cioegrave egrave una cosa fra le cose Quando io dico una singola cosa

io la esprimo piuttosto come un del tutto universale giaccheacute ogni cosa egrave una singola cosa e ugualmente

questa egrave tutto ciograve che si vuole Se la cosa noi la determiniamo piugrave esattamente come questo pezzo di

carta ecco che ogni e qualsivoglia carta egrave un questo pezzo di carta e io ho pur sempre detto lrsquouniversale

Come dire che ciascuna volta che io parlo dico un universale cioegrave dico altre parole concetti

significati percheacute non ho accesso alla cosa in seacute kantianamente Questa mi si dilegua

continuamente ma si dilegua in quanto non egrave altro che un pensiero Questa cosa che io immagino

esistere fuori dal linguaggio egrave qualche cosa che io ho costruito con il linguaggio e quindi egrave un

altro universale Anche se voglio pensarla come qualcosa che egrave quella che egrave quindi come un

particolare assoluto singolare ecc rimane un universale percheacute rimane un significato e se egrave un

significato rimane un universale un concetto in definitiva un atto linguistico hellipcosigrave indico quel

pezzo di carta come un qui che egrave un qui di altri qui o che egrave in lui stesso un insieme semplice di molti

qui ossia un universale io lo prendo come esso in veritagrave egrave e anzicheacute sapere un qualche cosa di

immediato io lo prendo per vero io percepisco E il Secondo Capitolo si chiama appunto La

percezione in cui ci diragrave che cosa intende lui con percezione

17 luglio 2019

57

Siamo al Capitolo II La percezione o la cosa e lrsquoillusione Egrave un capitolo interessante complesso La

certezza immediata non prende il vero percheacute sua veritagrave egrave lrsquouniversale Invece tutto ciograve che per lei egrave

lrsquoessente la percezione lo prende come Universale Nel senso che non ha altro modo Daccheacute suo

principio in generale egrave lrsquouniversalitagrave i momenti di essa immediatamente distinguentesi sono Io come

Io universale e lrsquooggetto come oggetto universale Quel principio egrave sorto a noihellip Egrave sorto a noi cioegrave ci

egrave apparso inequivocabilmente diciamola cosigrave hellipe quindi il nostro apprendere la percezione non egrave

piugrave un apprendere apparente come era quello della certezza sensibile ma necessario Sta dicendo che

questa cosa ci egrave apparsa come inequivocabile come incontrovertibile e cioegrave il fatto che ci sia e ci

sia lrsquooggetto e che io colga lrsquooggetto non come singolaritagrave ma come universalitagrave Nellrsquoatto in cui

il principio sorge son giagrave contemporaneamente divenuti i due momenti i quali al loro apparire soltanto

vengon fuorihellip Cioegrave nel momento della percezione compaiono queste cose helliplrsquouno il momento

dellrsquoindicare lrsquoaltro il movimento medesimo ma come alcuncheacute di semplice lrsquouno il percepire lrsquoaltro

lrsquooggetto In Hegel si tratta sempre di due movimenti hellipil movimento il dispiegamento e la

distinzione dei momenti lrsquooggetto il loro essere raccolti insieme Tutti questi momenti nella

percezione vengono chiaramente raccolti insieme sennograve non si percepisce Per noi o in seacute

lrsquouniversale come principio egrave lrsquoessenza della percezione e di contro a questa astrazione i due distinti il

percipiente e il percepito sono lrsquoinessenziale Questo egrave importante Lrsquouniversale egrave lrsquoessenza della

percezione cioegrave la percezione egrave percezione dellrsquouniversale potremmo dire percezione del

significato per cui ciograve che percepisco sono significati Ciograve che importa ciograve che egrave essenziale dice

Hegel egrave questa relazione Il significato lrsquouniversale egrave una relazione poicheacute una cosa egrave quella che

egrave in relazione a unrsquoaltra Rispetto a questa relazione che egrave lrsquoessenziale io che percepisco e la cosa

che egrave percepita diventano inessenziali Egrave la relazione ciograve che conta che egrave in prima istanza A pag

94 hellipsoltanto la percezione ha nella sua essenza la negazione la differenza o la varietagrave molteplice

Quindi dice che la percezione egrave comprensiva della negazione ciograve che percepisco non puograve darsi

sena la negazione (24) Il questo egrave dunque posto come non questo o come toltohellip Nellrsquouniversale non

crsquoegrave questo in quanto tale il questo egrave tolto se crsquoegrave lsquouniversale non crsquoegrave il singolare il particolare hellipe

quindi non come un nulla anzi come un nulla determinato o come un nulla di un contenuto cioegrave del

questo Il questo egrave un nulla di contenuto quindi la cosa egrave un nulla di contenuto Perciograve il sensibile

egrave esso stesso ancora presentehellip Il sensibile cioegrave ciograve che percepisco che mi viene incontro Ma non

come dovrebbe essere nella certezza immediata ossia come il singolo dellrsquoopinione bensigrave come

universale o come ciograve che si determineragrave come proprietagrave Ciograve che mi appare dunque egrave sempre

lrsquouniversale percheacute il questo egrave nullo crsquoegrave ma egrave nullo di contenuto lrsquooggetto la cosa egrave nulla di

contenuto crsquoegrave solo lrsquouniversale Il superare presenta il suo vero duplice significato che noi abbiamo

visto nel negativo egrave un negare e parimenti un conservare Il superare egrave questo mantenere conservare

il negativo ma superarlo Piugrave avanti Ma anche lrsquouniversalitagrave semplice ed eguale a se stessa egrave essa

stessa distinta e libera da quelle determinatezzehellip Lrsquouniversale egrave determinato da una serie di cose

Se egrave universale ci dice che tutte quelle cose che comprende hanno certe proprietagrave hellipessa egrave il puro

rapportarsi a se stesso o egrave il mezzo dove quelle determinatezze tutte quante sono dove tutte quante

dunque si compenetrano in essa come in unrsquounitagrave semplice ma senza toccarsihellip Ecco che ritorna

sempre alla stessa cosa lrsquouno e i molti Lrsquouno lrsquouniversalitagrave egrave uno unrsquounitagrave ma egrave fatta di molti

hellipgiaccheacute esse sono indifferentemente per seacute proprio per via della partecipazione a questa universalitagrave

Tale astratto mezzo universale che puograve venir detto la cosalitagrave in generale o lrsquoessenza pura non egrave altro

dal qui e dallrsquoora comrsquoessi si sono mostrati cioegrave come un insieme semplice di moltihellip Il ldquoquirdquo per

esempio egrave uno quando dico ldquoquirdquo dico qualcosa che egrave singolare apparentemente ma egrave un

universale percheacute questo ldquoquirdquo egrave tutti i ldquoquirdquo possibili Fa poi un esempio Questo egrave un qui semplice

ed egrave in pari tempo molteplice egrave bianco ed egrave anche sapido ed egrave anche cubico di forma e anche di un

peso determinato ecc Egrave anche tutte queste cose Tutte queste molte proprietagrave sono in qui semplicehellip

Percheacute sono il sale hellipdovrsquoesse dunque si compenetrano nessuna ha un qui diverso da quello

dellrsquoaltrahellip Difatti il sapido egrave qui il cubico egrave qui sono tutti qui hanno tutti in comune questo

58

ldquoquirdquo hellipe in pari tempo senza essere staccate per via di qui diversi in questa compenetrazione esse

non si affegravettanohellip Non si affegravettano cioegrave non si contaminano non si influenzano non si alterano

hellipil bianco non affegravetta neacute altera il cubico entrambi non toccano il sapido ecc anzi ciascuna poicheacute

egrave un semplice rapportarsi a se stessahellip Ciascuna di queste determinazioni si rapporta a se stessa il

sapido egrave il sapido non egrave il cubico helliplascia in pace le altre e loro si rapporta solo mediante un

indifferente anche Questo ldquoancherdquo egrave lrsquounica cosa che le connette il sale egrave sapido ma anche cubico

ma ha anche un peso ma anchehellip Questo ldquoancherdquo egrave dunque proprio il puro universale o il mezzo egrave

la cosalitagrave che raccoglie insieme quelle proprietagrave Vedete come qui cerca di risolvere il problema

dellrsquouno e dei molti e che alla fine dovragrave risolvere in qualche modo si puograve intuire come In questa

relazione che egrave resultata per la prima volta il carattere dellrsquouniversalitagrave positiva egrave sviluppato e lo si puograve

osservarehellip Questa universalitagrave egrave fatta di molti ma questi molti rimangono allrsquointerno

dellrsquouniversalitagrave come elementi determinati e identici a seacute non si affettano gli uni con gli altri

non si modificano a vicenda rimangono quelle che sono quindi sono tante cose dentro lrsquouno E

allora la domanda di Parmenide egrave uno o molti Risponderagrave poi qui a questa domanda Ossia

dato che le molte determinate proprietagrave fossero senzrsquoaltro indifferenti e si rapportassero solamente

ciascuna a se stessa non sarebbero proprietagrave determinatehellip se ognuna stesse per i fatti suoi da

unrsquoaltra parte invece dice hellipesse infatti lo sono in quanto si distinguono e si rapportano ad altre

proprietagrave come opposte Questa egrave lrsquounica cosa che le distingue come qualunque cosa il fatto di

essere in opposizione a tutto ciograve che non egrave quella cosa ligrave il sapido non egrave il peso non egrave il cubico

Poco piugrave avanti E perciograve questo non egrave soltanto un anche unitagrave indifferente ma altresigrave un Uno

unrsquounitagrave esclusiva Questa universalitagrave egrave un uno unrsquounitagrave esclusiva LrsquoUno egrave il momento della

negazione in quanto esso si rapporta a se stesso in modo semplice ed esclude altro cosiccheacute la cosalitagrave

egrave determinata come cosa Per determinare una cosa devo stabilire che quella cosa non egrave unrsquoaltra

cosa Determinare qualcosa come dice la parola stessa de-terminare cioegrave termine qualcosa in un

certo modo lo termine percheacute ligrave finisce la cosa e ne incomincia unrsquoaltra questa ldquoegraverdquo e finisce qui

quindi egrave in opposizione Nella proprietagrave la negazione egrave come determinatezza che fa immediatamente

uno con lrsquoimmediatezza dellrsquoesserehellip La negazione egrave la determinatezza nel senso che per

determinare qualcosa devo negare che questa cosa sia unrsquoaltra cosa e quindi si ritrova ad essere

in questa sorta di immediatezza con lrsquoessere questa cosa ldquoegraverdquo egrave se stessa hellipma la negazione egrave come

Uno quando egrave liberata da questrsquounitagrave con il contrario ed egrave in se e per se stessa Questa negazione egrave

Uno Noi possiamo dire che questa cosa egrave uno percheacute non crsquoegrave niente altro che le si opponga quindi

deve essere liberata da tutto ciograve che le si oppone da tutto ciograve che egrave altro In questi momenti presi

insieme egrave compiuta la cosa come il vero della percezionehellip Quindi la percezione non sarebbe altro

che il cogliere che la determinatezza di qualche cosa egrave tale in quanto esclude unrsquoaltra cosa si libera

da ciograve che non egrave Essa egrave α) lrsquouniversalitagrave indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave o

piuttosto materiehellip Quindi universalitagrave indifferente e passiva egrave lrsquouniversalitagrave per se stessa che

non fa nulla semplicemente si mostra come universale β) la negazione non meno semplice o lrsquoUno

lrsquoesclusione di proprietagrave oppostehellip Quindi abbiamo lrsquouniversalitagrave e poi il fatto che lrsquouniversalitagrave

nega di avere determinazioni che si oppongono a lei Per essere uno occorre che sia quella e non

altro γ ) le molte proprietagrave stesse il rapporto dei due primi momenti la negazione comrsquoessa rapportasi

allrsquoelemento indifferente ed ivi si espande come una copiositagrave di differenzehellip Il rapporto tra questi

due momenti ci dice che questa negazione permane non viene cancellata viene tolta ma non

cancellata Dice ed ivi si espande come una copiositagrave di differenze come se si moltiplicasse percheacute

se io dico che questa egrave quella che egrave e che non egrave quellrsquoaltra questa cosa poi mi si moltiplica ma non

egrave neanche poi questrsquoaltra ma non egrave neanche questrsquoaltra ecc hellipil punto della singolaritagrave che nel

mezzo del sussistere si irradia nella molteplicitagrave Il punto della singolaritagrave cioegrave il fatto di essere uno

in effetti potremmo dirla cosigrave fa fatica a rimanere uno percheacute si irradia in una molteplicitagrave cioegrave

non egrave questo non egrave questrsquoaltro non egrave questrsquoaltro ecc E allora che uno egrave Secondo quel lato per

cui queste differenze appartengono allrsquoindifferente mezzo anchrsquoesse sono universali si rapportano solo

59

a seacute e non si affettano tra di loro hellip ma questo rapporto di opposizione esse lo hanno necessariamente

in proprietagrave che sono lontane dal loro anche Lrsquouniversalitagrave sensibile ossia lrsquounitagrave immediata

dellrsquoessere e del negativohellip Sappiamo che lrsquouniversalitagrave egrave lrsquounitagrave immediata di una cosa e del suo

negativo percheacute lrsquouniversalitagrave contiene anche il negativo hellipegrave proprietagrave soltanto ora in quanto da

tale universalitagrave sono sviluppati e distinti lrsquouno dallrsquoaltra lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura ed essa li

conchiude entrambi soltanto questo rapporto di essa con i puri momenti essenziali compie la cosa

Vediamo che crsquoegrave una direzione che poi ci porteragrave alla sintesi e cioegrave in questa universalitagrave per il

momento vediamo come distinti lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura Lrsquouniversalitagrave pura egrave fatta di molti

elementi ma egrave uno la cosa egrave fatta di questo rapporto tra i due A pag 97 Cosigrave egrave ora costituita la

cosa della percezione e la coscienza in quanto suo oggetto egrave la cosa egrave determinata come Percipiente A

questo punto dice la coscienza puograve percepire percheacute egrave in condizione di cogliere nella cosa il suo

contrario quindi distinguere la cosa dal suo contrario e coglierla quindi in quanto singolaritagrave

ma una singolaritagrave come vedremo tra poco che di fatto egrave anche molteplicitagrave Quindi il percepire

egrave rendersi conto che la cosa egrave una e molti Essa ha solo da prendere lrsquooggetto e da comportarsi come

puro assumere ciograve che cosigrave le risulta egrave il vero Se in questo prendere essa esplicasse una qualche attivitagrave

con un simile atto dellrsquoattribuire o del tralasciare altererebbe la veritagrave La coscienza deve soltanto

assumere su di seacute soltanto passivamente la veritagrave della cosa non deve entrarci in mezzo percheacute

se ci entra altera la cosa e quindi quella cosa non egrave piugrave il vero Poicheacute lrsquooggetto egrave il vero e lrsquouniversale

lrsquoeguale a se stesso e la coscienza si egrave il mutevole e lrsquoinessenziale le puograve accadere di assumere lrsquooggetto

in guisa non giusta le puograve accadere di illudersi Egrave chiaro che se la coscienza interviene nella

percezione dellrsquooggetto modifica lrsquooggetto Egrave quello che voleva fare Husserl arrivare alla cosa

stessa in carne e ossa senza mediazione Lrsquoattivitagrave percettiva ha la consapevolezza della possibilitagrave

dellrsquoillusione giaccheacute nellrsquouniversalitagrave che egrave il Principio lrsquoesser-altro egrave anchrsquoesso immediatamente per

lrsquoattivitagrave percettiva ma come il nullo come il tolto Per ciascuno in questa attivitagrave percettiva

lrsquoessere altro di qualche cosa viene escluso viene considerato come niente deve essere tolto percheacute

o egrave vero o egrave falso Perciograve il suo criterio della veritagrave egrave lrsquoeguaglianza con se stesso e il suo comportamento

egrave di assumere lrsquoeguale a seacute Essendo in pari tempo il diverso per essa essa egrave un rapportare gli uni a gli

altri i diversi momenti del suo assumere Se peraltro in questo confronto scaturisca una ineguaglianza

questa non egrave una non-veritagrave dellrsquooggetto (cheacute esso egrave lrsquoeguale a se stesso) ma del percepire Questo egrave il

discorso comune non ho capito bene non ho visto bene non inteso bene comrsquoera veramente la

cosa Poco piugrave avanti Lrsquooggetto che io apprendo si presenta come puramente uno inoltre io mi accorgo

della proprietagrave che egrave in esso e che egrave universale ma che perciograve va oltre la singolaritagrave Questo aggeggio

il posacenere egrave singolare ma crsquoegrave unrsquouniversalitagrave che va oltre Egrave universale in quanto questo

posacenere egrave un posacenere Il posacenere egrave un universale percheacute non egrave questo il posacenere egrave

tutti i posaceneri Dunque il primo essere dellrsquoessenza oggettiva in quanto questa era un Uno non era

il suo vero esserehellip Quello che ci appariva inizialmente come lrsquouno lrsquooggetto la cosa dice non egrave

lrsquooggetto vero hellippoicheacute lrsquooggetto egrave il vero in me cade la non-veritagrave e lrsquoapprendere non era giusto

Anzi in forza dellrsquouniversalitagrave della proprietagrave io devo prendere lrsquoessenza oggettiva piuttosto come una

comunanza in generale Inoltre ora io percepisco la proprietagrave come determinata come opposta ad altro

ed escludente questo altro Nella percezione crsquoegrave questo aspetto io percepisco questa cosa in quanto

non egrave questrsquoaltra cosa In effetto dunque io non ho rettamente appreso lrsquoessenza oggettiva

determinandola come una comunanza con altre o come la continuitagrave e in forza della determinatezza

della proprietagrave io devo anzi separare la continuitagrave e porre lrsquoessenza oggettiva come un Uno esclusivo

Devo distinguere lrsquoUno cioegrave questo da ciograve che non egrave In questrsquoUno quandrsquoesso egrave stato separato io

trovo molte di tali proprietagrave le quali non affettandosi reciprocamente sono reciprocamente indifferenti

quindi io non ho percepito rettamente lrsquooggetto quando lo ho appreso come un alcuncheacute di esclusivo

anzi come prima esso era soltanto continuitagrave in generale cosigrave egrave ora un universale mezzo a comune

dove ciascuna delle molte proprietagrave - intese come universalitagrave sensibili - egrave per seacute e come determinata

esclude le altre Dice che non egrave vero che io apprendo un qualche cosa come un alcuncheacute di esclusivo

60

ma ciograve che io sto vedendo ciograve che sto prendendo egrave determinata in relazione al fatto che lo escludo

delle altre cose Poco piugrave avanti E la coscienza per la quale ora un essere sensibile egrave egrave soltanto un

opinare ossia egrave completamente fuori dal percepire e ritornata in se stessa Questo mio percepire

muove sigrave dalla certezza sensibile da ciograve che mi appare perograve deve compiere tutte queste

operazioni Compiendo tutte queste operazioni cosa succede Mi riporta al punto di partenza

cioegrave torna a dirmi di fatto che questa cosa egrave questa cosa Dopo aver compiuto una serie di

operazioni dopo aver escluso che questo egrave altro da seacute dopo avere inteso che le sue determinazioni

non sono altre determinazioni ma sono quelle a questo punto ecco che questo aggeggio qui

diventa quello che egrave Ma lrsquoessere e lrsquoopinare sensibili passano anchrsquoessi nel percepirehellip Io dico che

egrave lo vedo lo giudico lo valuto ma dicendo questo sono giagrave nella percezione non ne sono fuori

non sono nella pura e immediata assunzione della cosa in seacute ma sono nella percezione ho giagrave

dovuto compiere una serie di operazioni di esclusione di negazione ho dovuto negare delle cose

per potere dire che questo egrave questo hellipio sono ancora respinto allrsquoinizio e trascinato nel medesimo

circolo che in ogni momento e come totalitagrave toglie se stesso Dopo tutte queste operazioni sono

rigettato al punto di partenza e cioegrave tutte queste operazioni vengono tolte per potere dire che

questo egrave questo ci devono essere state ma non ci sono piugrave percheacute mi appare soltanto questo in

quanto questo Egrave questa la percezione io percepisco a partire da una serie di operazioni che tolgo

ndash queste operazioni di fatto non sono nientrsquoaltro che la negazione ndash e che mi riconduce al punto

di partenza Quindi la coscienza necessariamente lo ripercorre ma ora non come la prima volta Esso

cioegrave quanto al percepire ha fatto esperienza che il resultato e il vero del percepire ne sono anche la

risoluzione o sono la riflessione del vero in se stesso La riflessione io rifletto questa cosa nel senso

che attraverso la negazione la ldquoidentificordquo ma - nel momento in cui la identifico questa cosa

diventa quella che egrave e quindi la percepisco cosigrave comrsquoegrave - non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave quella

da cui era partito il movimento quella dellrsquoinizio quella che descriveva al punto α ) lrsquouniversalitagrave

indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave Non egrave piugrave quella cosa ligrave non egrave piugrave

lrsquoincominciamento Cosigrave per la coscienza si egrave determinata lrsquoessenziale costituzione del suo percepire

non di essere un semplice puro assumere ma nel suo assumere di essere parimenti riflessa dal vero

in se stessa Questo ritorno della coscienza in se stessa - ritorno che essendosi mostrato essenziale al

percepire si mischia immediatamente nel puro assumere - altera il vero A causa del fatto che la

coscienza ha riflettuto su di seacute o piugrave propriamente che ho riflettuto su questa cosa questa cosa

non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave il vero dice Hegel percheacute la cosa stessa si egrave mischiata al mio

percepire Adesso lo diragrave molto precisamente la cosa egrave quella che egrave non per se stessa ma per me

Cosigrave come prima nella certezza sensibile ora egrave qui presente nel percepire il lato per cui la coscienza

viene risospinta in se stessa ma anzitutto non nel senso in cui ciograve avveravasi nella certezza sensibile

come se la veritagrave del percepire cadesse nella coscienza anzi ora conosce che in lei cade la non-veritagrave che

qui si presenta Si accorge che in seguito a tutto questo procedimento ciograve che mi accade addosso

egrave la non veritagrave di questa cosa quella non veritagrave che inizialmente appariva alla certezza sensibile

Ma con questo conoscimento la coscienza egrave anche capace di superare la non-veritagrave essa distingue la

propria apprensione del vero dalla non-veritagrave del proprio percepire la corregge e in quanto egrave essa che

intraprende questa rettifica in lei cadragrave anche la veritagrave come veritagrave del percepire Sta dicendo che sigrave

io mi accorgo che il mio percepire altera questa veritagrave ma il criterio di veritagrave che sto utilizzando

egrave il mio sono sempre io che stabilisco questa veritagrave Se ora come si deve si considera il

comportamento della coscienza si vedragrave chrsquoesso egrave cosigrave costituito che la coscienza non piugrave meramente

percepisce anzi egrave anche consapevole della sua riflessione in seacute e separa inoltre la riflessione dalla

semplice assunzione stessa Questo egrave ciograve che Hegel vuole Dapprima io mi accorgo della cosa come

un uno e ho da tenerla ferma in questa determinazione vera egrave cosigrave egrave quella che mi appare egrave la

prima percezione Se nel movimento del percepire si presenta qualcosa di contraddittorio alla cosa ciograve

egrave da riconoscere come mia pura riflessione Se le cose non stanno cosigrave come io le vedo o se penso che

non stiano cosigrave dice egrave un problema della mia percezione Ma badate bene Ora nella percezione

61

si presentano anche diverse proprietagrave che sembrano essere proprietagrave della cosa ma la cosa egrave uno e noi

siamo consapevoli che quella diversitagrave per cui la cosa cessava di essere uno cade in noi Siamo noi

che stabiliamo che la cosa egrave Uno Dunque in effetto questa cosa egrave bianca soltanto al nostro occhio

sapida anche alla nostra lingua cubica anche al nostro tatto ecc Tutta la diversitagrave di questi lati noi

non la prendiamo dalla cosa ma da noi stessi cosigrave per noi essi lati cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltro per

es al nostro occhio che egrave del tutto separato dalla nostra lingua ecc Quindi noi siamo lrsquouniversale

mezzo del quale tali momenti sceverandosi lrsquouno dallrsquoaltro sono per seacute Siamo noi che distinguendo

una cosa dallrsquoaltra diciamo che questa cosa egrave quella che egrave per seacute Siamo noi a dirlo Poicheacute dunque

consideriamo come riflessione nostra la determinatezza di essere universale mezzo conserviamo con ciograve

lrsquoautoeguaglianza e la veritagrave della cosa di essere uno Noi consideriamo teniamo ferma questa cosa

il fatto che io sono lrsquouniversale mezzo che sono io che decido Che cosa decido Lrsquoautoeguaglianza

della veritagrave della cosa Ma questi lati diversi che la coscienza prende su di seacute considerati ciascuno per

seacute come trovantesi nellrsquouniversale mezzo sono determinati il bianco egrave soltanto in opposizione al nero

ecc e la cosa egrave uno proprio percheacute si oppone ad altre La coscienza prende su di seacute tutte queste cose

ma le prende su di segrave in quanto determinate questo aggeggio egrave di vetro e il vetro non egrave il peso e

il peso non egrave la trasparenza e la trasparenza non egrave il colore Tutte queste cose sono determinate

ma la coscienza le prende tutte in seacute per dire che egrave Uno deve prenderle tutte in seacute In quanto

peraltro egrave uno essa non esclude da seacute altre cose (giaccheacute essere Uno significa essere lrsquouniversale

rapportarsi a se stessohellip In quanto uno dice essa non esclude da seacute altre cose Non le esclude per

principio le esclude per via delle determinatezze Lrsquouno non esclude le altre cose che sono presenti

dentro ma si escludono lrsquouna con lrsquoaltra Lrsquouno cioegrave questo aggeggio qui non esclude di essere

trasparente di essere pesante di essere solido ecc ma ciascuna di queste cose esclude lrsquoaltra

percheacute egrave determinata Se non si escludessero sarebbero indeterminate se fossero indeterminate

non essendoci piugrave determinazione non avrei piugrave percezione quindi queste determinatezze sono

necessarie Poicheacute la proprietagrave egrave la proprietagrave propria della cosa o egrave una determinatezza nella cosa stessa

questa ha parecchie proprietagrave Infatti in primo luogo la cosa egrave il vero essa egrave in se stessa e ciograve che egrave in

lei vi egrave come sua propria essenzahellip Ciograve che egrave in lei vi come sua essenza propria hellipe non egrave dunque

in virtugrave di altre cose quindi in secondo luogo le proprietagrave determinate non sono in virtugrave di altre cose

soltanto e per altre cose anzi sono in lei stessahellip Tenete conto che questa cosa perograve egrave per noi hellipma

queste sono proprietagrave determinate in lei soltanto in quanto son molte e reciprocamente distinguentesi

e in terzo luogo mentre le proprietagrave sono cosigrave nella cosalitagrave esse sono in seacute e per seacute e reciprocamente

indifferenti Infatti che questo aggeggio sia di vetro egrave indifferente al fatto che sia trasparente che

sia pesante che sia solido Egrave dunque in veritagrave la cosa stessa che egrave bianca e anche cubica e anche

sapida ecc ossia la cosa egrave lrsquoanche o lrsquouniversale mezzo nel quale le molte proprietagrave sussistono lrsquouna

fuori dellrsquoaltra senza toccarsi e senza togliersi E presa cosigrave essa vien presa come il vero Tutte queste

sono le condizioni ci sta dicendo Hegel della percezione cioegrave che tutte queste determinazioni

permangano ma permangano in opposizione alle altre Quindi permane il negativo allrsquointerno

dellrsquoUno percheacute ciascuna cosa nega di essere le altre il sapido nega di essere cubico per esempio

In tale percepire la coscienza egrave ora in pari tempo consapevole che essa si riflette anche in se stessa e che

nel percepire si presenta il momento opposto allrsquoanche Il momento opposto allrsquoanche egrave lrsquounitagrave lrsquouno

Ma questo momento egrave unitagrave della cosa con se stessa unitagrave che esclude da seacute la differenza Dice unitagrave

della cosa con se stessa hellip che esclude da seacute la differenza perograve abbiamo visto che questo ldquoancherdquo egrave

ineliminabile percheacute una cosa egrave questo ma anche questo ma anche questrsquoaltro ecc queste cose

sono determinazioni che non possono essere tolte Ciograve nonostante rimane uno e molti Egrave dunque

lrsquounitagrave che la coscienza dovragrave prendere su di seacute poicheacute la cosa egrave il sussistere delle molte proprietagrave diverse

e indipendenti Da tutte queste determinazioni che sono indispensabili e che sono il negativo

percheacute ciascuna si oppone allrsquoaltra la coscienza deve prendere lrsquounitagrave lrsquouno altrimenti non

percepisce altrimenti percepirebbe uno sterminio di cose senza mai soffermarsi su una cosa

Lrsquounificare queste proprietagrave tocca soltanto alla coscienza nella cosa quindi essa non deve lasciarle

62

confluire in un uno Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin quanto e con ciograve mantiene le proprietagrave

lrsquouna fuori delle altre e la cosa come un anche Cioegrave Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin

quanto cioegrave questa cosa egrave in quanto di vetro e in quanto di vetro non egrave di plastica Questo ldquoin

quantordquo egrave una determinazione Per lrsquoesattezza lrsquoesser-uno viene anzitutto preso su di seacute dalla

coscienza in un modo tale per cui ciograve che veniva chiamato proprietagrave viene ora presentato come materia

libera Per tal modo la cosa egrave elevata al vero anche divenendo una raccolta di materie e invece di esser

uno diviene una superficie soltanto circoscrivente Questa cosa che io percepisco egrave come una

superficie che circoscrive una serie di determinazioni Poco piugrave avanti hellipresulteragrave che la coscienza

fa di seacute noncheacute della cosa alternativamente e un puro uno privo di molteplicitagrave e un anche disgregato

in tante materie ciascuna delle quali fa parte per se stessa Mediante questo confronto la coscienza

trova dunque non solo che il suo prendere il vero ha in lui la diversitagrave dellrsquoassumere e del ritornare in

se stesso ma trova anche che proprio il vero proprio la cosa si mostra in questa duplice guisa Egrave lrsquouna

cosa e lrsquoaltra egrave il percipiens e il perceptum egrave lrsquoIo del movimento e lrsquooggetto Dunque egrave qui presente

lrsquoesperienza che la cosa per la coscienza che la accoglie si presenta in modo determinato ma in pari

tempo esce fuori dal modo in cui si offre per riflettersi in seacute ossia ha in lei stessa una veritagrave opposta

Qualunque cosa che si determini riflettendosi in seacute ha in seacute lrsquoopposto Cosa vuol dire riflettendosi

in seacute Vuol dire che riflettendosi stabilisce che questa cosa non egrave altro (34) La coscienza egrave dunque

essa stessa fuori anche da quel secondo modo di comportarsi nel percepire il quale consiste nel prendere

la cosa come il verohellip Dice che la coscienza non egrave neanche lrsquoaccogliere la cosa come il vero non egrave

questo hellipcome il vero Eguale a se stesso e seacute come il non-eguale come ciograve che fuori dellrsquoeguaglianza

sta ritornando in se stessohellip Deve prendere il vero non percheacute immagina che la cosa sia eguale a

se stesso ma si accorge che per prenderla come il vero ci deve essere una riflessione ci deve essere

un movimento ma se crsquoegrave questo movimento allora non egrave il vero La cosa egrave uno riflessa in se stessa

essa egrave per seacute ma egrave anche per un altro e invero egrave un Altro per seacute quantrsquoessa egrave per un altro cosigrave la cosa

egrave per seacute e anche per un altro egrave un duplice diverso essere ma egrave anche Uno ma lrsquoesser-uno contraddice

a questa sua diversitagrave per conseguenza la coscienza dovrebbe ancora una volta prender su di seacute quel

riunire e tenerlo lungi dalla cosa Sta dicendo che la cosa egrave quella ma anche non lo egrave ma anche il

suo contrario La coscienza dovrebbe dire che la cosa in quanto egrave per seacute non egrave per altro Soltanto alla

cosa stessa conviene anche lrsquoesser-uno e la coscienza ne ha avuto esperienza la cosa egrave essenzialmente

riflessa in seacute Lrsquoanche ossia la differenza indifferente cade nella cosa non meno di quel che vi cada

lrsquoesser-unohellip Come dire che questa differenza sigrave certo crsquoegrave lrsquouno rispetto alle altre cose che non

sono questo ma anche allrsquointerno dellrsquouno percheacute lrsquouno egrave per altro (36) Ora tale determinatezza

che costituisce il carattere essenziale della cosa e che la distingue da ogni altra egrave cosigrave determinata che

mediante essa la cosa egrave in opposizione alle altrehellip Una determinazione non egrave altro che questo come

abbiamo visto anche etimologicamente de-terminare qualcosa la faccio terminare qui hellippur

dovendosi anche in questa opposizione mantenere per seacute Per mantenere se stessa deve essere in

opposizione alle altre Quindi vedete che si mantiene per seacute ma se non negasse di essere altro non

sarebbe neanche seacute Vedete che tutta la questione di Severino rispetto allrsquoessere e al non non-

essere egrave tutta qui Ma la cosa egrave cosa o egrave un uno che egrave per seacute solo in quanto essa non sta in questo

rapporto verso altrehellip Se una cosa egrave per seacute non puograve dipendere da altro questo egrave il problema dellrsquouno

e dei molti hellipin questo rapporto egrave infatti di giagrave posto il nesso con unrsquoaltra cosahellip Se egrave uno che egrave per

seacute ma egrave per seacute percheacute non egrave altro crsquoegrave giagrave questo rapporto con quellrsquoaltro e quindi egrave giagrave per

unrsquoaltra cosa e non piugrave per seacute Proprio mediante il suo carattere assoluto e mediante la sua

opposizione la cosa egrave in relazione verso altre ed egrave essenzialmente soltanto questa relazionehellip Rileggo

la cosa hellip egrave essenzialmente soltanto questa relazione Non sta dicendo una cosa indifferente questa

cosa non ha niente di materiale di naturale ecc egrave una relazione egrave un significato hellipma la

relazione egrave la negazione dellrsquoindipendenza della cosahellip Se egrave in relazione egrave chiaro che non egrave

indipendente da questa relazione hellipe la cosa va anzi a fondo per via della sua proprietagrave essenziale

Cioegrave di essere una relazione e non unrsquounitagrave distinta e avulsa da tutte le altre Per la coscienza egrave

63

dunque necessaria lrsquoesperienza di come la cosa proprio mediante la determinatezza che costituisce la

sua essenza e il suo esser-per-seacute vada a fondohellip Proprio quelle cose che la determinano e che la

fanno essere per seacute sono quelle che la mandano a fondo percheacute per essere determinata per essere

per seacute per essere quella che egrave deve essere per altro percheacute senza la negazione - un essere per altro

un rapporto o una relazione con altro - non egrave neanche se stessa hellipla cosa egrave posta come esser-per-seacute

o come assoluta negazione di ogni esser-altro e quindi come negazione assoluta che si rapporta solo con

seacute perograve la negazione che si rapporta solo con seacute egrave toglier se stesso ossia egrave avere la propria essenza entro

un altro La negazione assoluta che si rapporta solo con seacute egrave negazione di che Se egrave negazione egrave

negazione di qualcosa quindi egrave negazione in quanto si rapporta con qualcosrsquoaltro per cui se tolgo

questo rapporto tolgo anche la negazione In effetto la determinazione dellrsquooggetto come esso egrave

resultato non contiene nientrsquoaltro Ricordatevi delle sue parole circa lrsquooggetto riportate qui sopra

dove dice che la cosa egrave soltanto la relazione Lrsquouno e i molti il fatto di essere una e di essere molti

Questo rapporto la cosa egrave questo egrave questo ciograve che si percepisce Esso deve avere in se stesso una

proprietagrave essenziale che ne costituisce il suo semplice esser-per-seacute ma pur nella semplicitagrave esso deve

avere in lui anche la diversitagrave la quale deve essere necessaria ma non deve perograve costituire la

determinatezza essenziale Eh giagrave certo percheacute la determinazione essenziale egrave sia lrsquouna cosa che

lrsquoaltra sia lrsquoessere uno sia essere molti Ma questa egrave una distinzione la quale egrave ora soltanto nelle

parole lrsquoinessenziale che in pari tempo deve essere necessario toglie se stesso ossia egrave ciograve che testeacute venne

chiamato la negazione di se stesso Cosrsquoegrave che egrave inessenziale Sono i due termini della cosa il

percipiens e il perceptum Queste due cose inessenziali vengono tolte Ciograve che invece egrave essenziale

egrave la relazione che fa esistere la cosa e dunque la percezione Quindi si percepisce una relazione

un significato Un significato non egrave niente altro che una relazione Con ciograve cade lrsquoultimo in quanto

che separava lrsquoesser-per-seacute e lrsquoessere per altro Non crsquoegrave piugrave una cosa che egrave in quanto una in quanto

molti lrsquoin quanto non crsquoegrave piugrave percheacute egrave entrambe le cose simultaneamente Sotto un unico e

medesimo riguardo lrsquooggetto egrave piuttosto il contrario di se stesso egrave per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per

altro in quanto egrave per seacute Esso egrave per seacute egrave riflesso in se stesso egrave Uno ma questo essere per seacute essere riflesso

in se stesso ed essere Uno egrave in unitagrave esso il contrario lrsquoesser-per-altro ed egrave posto quindi solo come un

toltohellipPer usare i termini di Severino questi due astratti vengono tolti per via del concreto e

rimane il concreto cioegrave la sintesi hellipo questo esser-per-seacute egrave tanto inessenziale vale a dire quanto la

relazione verso lrsquoaltro Questi momenti per seacute diventano inessenziali Ciograve che rimane di essenziale egrave

la relazione Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze o nelle determinatezze che dovevano

costituire la sua essenza non meno di quel chrsquoesso diventasse un tolto nel suo essere sensibile Le

determinazioni dellrsquooggetto scompaiono percheacute lrsquooggetto in quanto astratto scompare e ce lo

ritroviamo come sintesi cioegrave come il concreto Movendo dallrsquoessere sensibile lrsquooggetto diviene un

universale ma questo universale poicheacute deriva dal sensibile egrave da questo essenzialmente condizionato

e perciograve non si tratta davvero di universalitagrave eguale a se stessa ma di universalitagrave che affetta da

unrsquoopposizione si separa perciograve negli estremi della singolaritagrave e della universalitagrave dellrsquouno delle

proprietagrave e dellrsquoanche delle materie libere Questo movimento parte dalla percezione Si percepisce

sigrave lrsquoUno la come unitagrave ma appena riflette su di seacute si accorge che questo uno egrave fatto di molti egrave

fatto di una serie di determinazioni quindi ritorna sulla percezione sensibile ma a questo punto

la percezione sensibile diventa unrsquoaltra cosa diventa la percezione che tiene conto che questa

cosa egrave quella che egrave per via di negazione e che questa cosa ha in seacute la sua opposizione che questa

cosa egrave seacute ma anche non lo egrave ma anche il suo contrario Cosa che sarebbe interessante da praticare

parlando Queste pure determinatezze sembrano esprimere lrsquoessenziale stesso ma esse sono soltanto un

esser-per-seacute che egrave affetto dallrsquoesser per un altrohellip Ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in quanto

egrave per un altro in quanto egrave quella che egrave per via del fatto che non egrave unrsquoaltra cosa quindi egrave quella

che egrave per via di altro che la fa essere quella che egrave hellipperaltro daccheacute entrambi sono essenzialmente

in una unitagrave egrave ora presente lrsquouniversalitagrave incondizionata e assoluta soltanto qui la coscienza entra

veramente nel regno dellrsquointelletto Soltanto quando mi rendo conto che parlando ciascuna cosa che

64

mi appare egrave quella che egrave per via del suo contrario Quindi mantiene il suo contrario percheacute se lo

perdesse non sarebbe piugrave quella cosa semplicemente non sarebbe piugrave Egrave il discorso che facevamo

rispetto al tutto allrsquointero percheacute un significante sia quello che egrave occorre che ci siano tutti gli altri

significanti ma che tutti gli altri significanti non siano quel significante che quel significante li

comporti tutti ma che non lo sia altrimenti non sarebbe possibile parlare

24 luglio 2019

Prima di iniziare volevo dire di una questione quando si cerca qualche cosa o come si suole dire

si desidera una certa cosa accade che questa cosa che si desidera sia quella che egrave in virtugrave di unrsquoaltra

cosa egrave sempre in virtugrave di altro percheacute questo egrave il funzionamento del linguaggio Quindi

qualunque cosa io desideri voglia attenda ecc questa cosa mi rinvieragrave sempre a unrsquoaltra Da

qui lrsquoidea che il desiderio sia senza fine Non egrave che il desiderio non abbia lrsquooggetto che sarebbe una

contraddizione in termini ma questa cosa che il desiderio desidera si mostra in quanto rinviante

ad altro per cui si sposta letteralmente su unrsquoaltra cosa Ora invece se lrsquooggetto dellrsquointeresse

fosse il linguaggio allora che succederebbe Questo oggetto a che cosa rinvierebbe Rinvierebbe

a se stesso Rinviando a se stesso non avrebbe piugrave bisogno di andare a cercare altre cose percheacute egrave

arrivato lagrave dove egrave sempre stato Come dire che occupandosi del linguaggio cioegrave ponendo il

linguaggio come oggetto della ricerca dellrsquointeresse ecc a questo punto il desiderio non ha piugrave

la necessitagrave di cercare altre cose percheacute si egrave attestato a questo punto su se stesso e non crsquoegrave altro

fuori da se stesso Il linguaggio non puograve rinviare a unrsquoaltra cosa che non sia linguaggio e quindi

ritorna sempre su se stesso Se io mi occupo del linguaggio lrsquooggetto rimane il linguaggio nelle

sue infinite varianti

Intervento Allora occorre togliere lrsquooggetto

No non egrave che tolgo lrsquooggetto Sto dicendo che lrsquounica ricerca dalla quale si possa trarre

soddisfazione egrave la ricerca intorno al linguaggio Il desiderio cerca la soddisfazione nel suo

raggiungimento cioegrave nel raggiungere il suo oggetto ma sappiamo che questo oggetto del desiderio

egrave quello che egrave in virtugrave di altro e quindi devo spostarmi su altro la soddisfazione egrave sempre rinviata

ad altro Nel caso del linguaggio la soddisfazione egrave raggiunta in quanto il linguaggio non puograve che

lavorare su se stesso Quindi egrave ciograve che non illude egrave ciograve che non tradisce percheacute si egrave sempre ligrave e

quindi la soddisfazione egrave in un certo senso sempre garantita percheacute questo lavoro sul linguaggio

non rinvia ad altro che non sia linguaggio Detto questo vediamo di concludere il capitolo Siamo

a pag 105 Con ciogravehellip Il ldquociograverdquo sarebbe il fatto che crsquoegrave questo movimento tra lrsquoin seacute e il per seacute per

cui lrsquooggetto in quanto tale perde la sua essenzialitagrave Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze

o nelle determinatezze che dovevano costituire la sua essenzahellip In questo movimento lrsquooggetto non egrave

piugrave essenziale Prima era lrsquoIo e poi lrsquoIo egrave diventato inessenziale in quanto soggettivo ma anche

lrsquooggetto percheacute lrsquooggetto egrave quello che egrave rispetto a un qui e a un ora ma abbiamo visto che il qui

e lrsquoora che fanno dellrsquooggetto quello che egrave sono propriamente indeterminabili e quindi anche

lrsquooggetto diventa inessenziale (41) Dunque la singolaritagrave sensibilehellip La singolaritagrave sensibile egrave ciograve

che mi appare nellrsquoimmediato hellipdilegua bensigrave nel movimento dialettico della certezza immediata e

diviene universalitagrave ma universalitagrave soltanto sensibile Qualche cosa mi diviene sensibile nel

momento in questo qualcosa mi diventa un significato Lrsquoopinare egrave dileguato e il percepire prende

lrsquooggetto comrsquoesso egrave in seacute o come Universale in generale in esso quindi la singolaritagrave sorge come

singolaritagrave vera come esse-in-seacute dellrsquouno o come esser-riflesso in se stesso Soltanto quando crsquoegrave questo

riflettersi su seacute allora lrsquoin seacute diventa il seacute Ma si tratta ancora di un esser-per-seacute condizionato accanto

al quale viene a trovarsi un altro esser-per-seacute cioegrave lrsquouniversalitagrave che opposta alla singolaritagrave egrave da

questa condizionata Quindi abbiamo la singolaritagrave dellrsquooggetto della percezione ma

lrsquouniversalitagrave cioegrave il significato che ci consente di sapere che questo qualcosa egrave qualcosa Siamo

sempre alla questione di Parmenide lrsquouno e i molti La singolaritagrave per cui questa cosa mi si

65

presenta come uno ma per il solo fatto di percepirla non egrave piugrave uno percheacute per percepirla deve

essere posta come un universale come un significato e in quanto significato non egrave giagrave piugrave uno ma

una moltitudine Questi due estremihellip La singolaritagrave e lrsquouniversalitagrave hellip che si contraddicono non

stanno soltanto lrsquouno accanto allrsquoaltro ma sono in unrsquounitagrave o il che egrave lo stesso ciograve che quei due hanno

a comune lrsquoesser-per-seacute egrave affetto dallrsquoopposizione in generale ossia neppure egrave un esser-per-seacute Non egrave

un esser-per-seacute percheacute egrave anche un singolare egrave universale ma anche singolare Ci sono queste due

cose che sono simultanee La sofisticheria del percepire cerca di salvare questi momenti dalla loro

contraddizione e di tenerli fissi mediante la distinzione dei riguardi mediante lrsquoanche e lrsquoin quanto

cosigrave come cerca infine di cogliere il vero mediante la distinzione dellrsquoinessenziale e di unrsquoessenza a

questo opposta Da sempre gli umani cercano lrsquoessenziale che cosa egrave proprio di una certa cosa

eliminando lrsquoinessenziale cioegrave tutto ciograve che non egrave proprio di questa cosa deve essere tolto per

esempio ciograve che io penso di questa cosa deve essere cancellato Solo tali espedienti anzicheacute tenere

in scacco lrsquoillusione possibile nellrsquoassumere si dimostrano essi stessi nulli e il vero che deve venir

guadagnato con questa logica della percezione dimostra sotto un medesimo e identico riguardo di

essere il contrario e di aver quindi a propria essenza lrsquouniversalitagrave priva di distinzioni e di

determinazioni Questa operazione non riesce percheacute a questo punto se tengo distinto lrsquouniversale

dal singolare perdo le determinazioni particolari perograve se mi appunto sul singolare mi perdo

lrsquouniversalitagrave Queste vuote astrazioni della singolaritagrave e della ad essa opposta universalitagravehellip Questo

accade se si vogliono tenere separate astratte direbbe Severino hellipcosigrave come dellrsquoessenza che egrave

congiunta con un inessenziale di un inessenziale che egrave nello stesso tempo tuttavia necessario sono le

potenze nel gioco delle quali consiste lrsquointelletto percettivo non di rado chiamato il sano intelletto umano

o buon senso esso che si spaccia per una solida e reale coscienza egrave nel percepire soltanto il gioco di

queste astrazioni e laddove esso opina di trovarsi nella condizione piugrave ricca trovasi invece nella piugrave

povera Sbattuto qua e lagrave da queste essenze nulle dallrsquouna vien gettato nelle braccia dellrsquoaltra con la

sua sofisticheria esso si dagrave cura di tener saldo e di affermare ora lrsquouno ora proprio lrsquoaltro opposto ma

cosigrave si mette contro la veritagrave e la sua opinione della filosofia consiste nel credere chrsquoessa abbia a che

fare soltanto con enti di ragione In effetti la filosofia ha anche a che fare con simili enti e li riconosce

per le pure essenze per gli elementi e le potenze assolute ma cosigrave essa li conosce in pari tempo nella loro

determinatezza e quindi li dominahellip Non li conosce soltanto in quanto significati universali

generali ma anche nella determinazione particolare singolare e universale helliplrsquointelletto percettivo

li prende invece per il vero e da essi vien gettato da un errore nellrsquoaltro Sia che si appunti su una cosa

sia che si appunti sullrsquoaltra comunque perde di vista il vero il vero non egrave altro che la sintesi

lrsquoaccadere di queste due cose simultaneamente Che poi non sono altro che il mio dire e il ciograve che

dico Le due cose sono sempre queste il mio dire egrave il singolare percheacute io dico una cosa ben precisa

il ciograve di cui dico egrave lrsquouniversale percheacute si riferisce a cose che per essere cose devono essere

significati Quindi questo singolare il mio dire viene affetto dallrsquouniversale ma questo universale

affetta il singolare percheacute una volta che questo significato si egrave posto modifica anche la

singolaritagrave Questrsquointelletto non giunge alla consapevolezza che tali essenze semplici sono quelle che

dominano in lui anzi opina di avere sempre a che fare con un contenuto e con una materia compatti

cosigrave come la certezza sensibile non sa che la vuota astrazione del puro essere egrave la sua propria essenzahellip

La vuota astrazione del puro essere cioegrave lrsquoessere egrave nulla Vedete da dove arriva Heidegger Lrsquoessere

egrave nulla egrave vuoto percheacute non crsquoegrave materia non crsquoegrave sostanza egrave la condizione percheacute ci sia qualche

cosa come un universale lrsquouniversale egrave vuoto in seacute non definisce nessuna cosa Ha la necessitagrave

che ci sia la singolaritagrave e la singolaritagrave ha la necessitagrave che ci sia lrsquouniversalitagrave sennograve egrave singolaritagrave

di che hellipesse sono lrsquointelaiatura e la potenza dominatrice dellrsquointelletto medesimo sono soltanto ciograve

che egrave il sensibile come essenza per la coscienza ciograve che determina le relazioni della coscienza con il

sensibile e ciograve in cui decorre il movimento del percepire e del suo vero Continua a insistere sulla

necessitagrave di questo movimento Sta dicendo che la singolaritagrave senza la universalitagrave egrave niente cosigrave

come lrsquouniversalitagrave senza una singolaritagrave egrave vuota egrave senza contenuto non egrave determinata da

66

alcuncheacute Tale decorso - determinazione del vero e toglimento di questo determinare ininterrottamente

alternati - hellip Quindi determino il vero determino che cosrsquoegrave questo ma questa determinazione

viene tolta viene tolta nel senso che questa determinazione si mostra falsa si mostra non il vero

percheacute contiene il suo opposto e quindi deve essere tolta Mi trovo quindi a dovere determinare

e a dovere togliere questa determinazione e avere a questo punto una sintesi nel senso che neacute la

singolaritagrave neacute lrsquouniversalitagrave da sole possono sussistere Tale decorso hellip costituisce propriamente la

vita di tutti i giorni e il costante lavorio della coscienza percettiva la quale opina di muoversi nella

veritagrave Qui la coscienza non fa che procedere senza posa verso il resultato onde tutte queste veritagrave o

determinazioni essenziali vengono egualmente toltehellip Qui fa un discorso intorno alla chiacchiera

dove vengono sigrave tolte volta per volta o la singolaritagrave o lrsquouniversalitagrave ma a vantaggio ora

dellrsquouna ora dellrsquoaltra non viene superata in una sintesi non viene conservata non permane lrsquouna

cosa o lrsquoaltra helliptuttavia in ogni singolo momento essa egrave consapevole di questrsquouna determinatezza come

del vero quindi di nuovo dellrsquoopposta Questo egrave vero questo egrave falso In qualche modo la coscienza

sospetta la loro inessenzialitagravehellip Che cioegrave sia la singolaritagrave sia lrsquouniversalitagrave prese per seacute siano

inessenziali Questo percheacute non bastano da sole devono essere insieme Ma per salvarle

dallrsquoimminente pericolo si mette a sofisticare e ciograve che testeacute essa stessa affermava come il non vero ora

afferma come il vero Mentre propriamente la natura di queste essenze non vere vuole spingere

lrsquointelletto a raccogliere insieme e quindi a togliere i pensieri di quella universalitagrave e singolaritagrave

dellrsquoanche e dellrsquouno di quella essenzialitagrave che egrave necessariamente congiunta con una inessenzialitagrave e di

un inessenziale che per altro egrave necessario - pensieri di inessenze - contro ciograve lrsquointelletto recalcitra e si

aiuta con i puntelli dellrsquoin quanto e dei diversi riguardi o col prendere su di seacute lrsquoun pensiero per

mantenere lrsquoaltro separato e come vero Ma egrave in seacute e per seacute la natura di queste astrazioni quella che le

raccoglie insieme il buon senso egrave preda di loro che lo travolgono nel loro gorgo In questa sorta di

circolo ermeneutico Se io non vedo che lrsquoessenziale sta nel cogliere questo movimento sono preso

e sballottato ora da un vero ora da un altro a seconda di quello che mi passa per la testa Esso

vorrebbe conferir loro il carattere della veritagrave ora prendendo su di seacute la loro non-veritagrave chiamando ora

lrsquoillusione una parvenza di cose infide e separando lrsquoessenziale da ciograve che a loro egrave necessario e che pur

deve essere inessenziale e mantenendo quello come lor veritagrave contro questo - mentre cosigrave lrsquointelletto

vuol conferir veritagrave a quelle astrazioni ad esse non mantiene la loro veritagrave ma a se stesso dagrave la non-

veritagrave Sempre nel voler mantenere distinti questi due aspetti manco la veritagrave dice Hegel ma che

cosa significa questo Egrave il discorso che faceva anche Severino volendo tener distinte quindi

astratte perdo il concreto cioegrave non tengo conto del modo in cui la cosa mi appare e lrsquointero mondo

allrsquointerno del quale questa cosa mi appare Egrave come se volessi sceverare distinguere ciograve che mi

appare dal mondo ma se io tolgo il mondo che egrave la condizione attraverso la quale mi appare ciograve

che mi appare scompare anche quella cosa Egrave questa la tragedia del pensiero occidentale Se tolgo

tutto ciograve che costituisce la condizione percheacute qualche cosa mi appaia cosa mi appare a questo

punto Qualcosa che risulta inessenziale Qui ci ricolleghiamo al discorso di prima al fatto che il

mio desiderio egrave rinviato a unrsquoaltra cosa percheacute questa risulta inessenziale e quindi cerco qualcosa

di essenziale ma trovo un altro inessenziale e cosigrave via allrsquoinfinito Percheacute il linguaggio risulta

invece essenziale Percheacute egrave nel linguaggio che tutte queste cose trovano la loro collocazione Il

linguaggio come lrsquointero intero senza il quale tutte queste cose non esisterebbero Egrave un altro modo

di formulare la cosa che diciamo da sempre qualunque cosa egrave qualcosa percheacute egrave nel linguaggio

quindi non crsquoegrave modo di astrarla dal linguaggio Questa egrave lrsquooperazione che si tenta sempre di fare

astrarre qualcosa dal linguaggio e allora scatta Hegel lo dice lrsquoillusione che qualcosa che egrave

strutturalmente inessenziale sia invece lrsquoessenziale ma non puograve essere essenziale per essere

essenziale occorre che abbia superato queste astrazioni Abbiamo finito il secondo capitolo il

prossimo il terzo si chiama Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Perograve egrave importante

che rimanga ben chiaro ciograve che ha detto fino a questo punto percheacute egrave proprio la base la base su

cui si muove tutta la Fenomenologia dello spirito anche quando parleragrave della dialettica servo-

67

padrone Dice che il servo si libera del padrone attraverso il suo lavoro percheacute il suo lavoro

modifica le cose mentre il padrone non modifica niente percheacute se ne sta ligrave in panciolle il lavoratore

modifica le cose e si ritrova anche lui modificato da ciograve stesso che ha modificato Hegel riprende

nel sociale ciograve che aveva detto nelle prime pagine In effetti potremmo dire che il significante

lavora il significato e ciograve che gli ritorna egrave se stesso cioegrave un significante ma in quanto altro in

quanto modificato dal significato Per dirla in un altro modo ancora il mio dire non egrave

semplicemente lrsquoespressione di un qualche che sta da qualche altra parte il mio dire costruisce il

ciograve di cui dico il mio fare e questo fare questo modificare ritorna nel mio dire e lo modifica Egrave

per questo che parlando mi trovo in un certo senso sempre spiazzato percheacute ogni volta che parlo

le cose che dico mi modificano continuamente Ciograve nonostante egrave necessaria una determinazione

egrave necessario che ciograve che dico sia quello che dico Quindi vedete che tornano esattamente i termini

di Hegel singolaritagrave e universalitagrave Ed egrave lrsquounica cosa come dicevo allrsquoinizio dalla quale egrave possibile

trarre una soddisfazione che non sia sempre spostata rinviata allrsquoinfinito su altre cose - oggi voglio

questo domani quellrsquoaltro dopodomani quellrsquoaltro ancora ecc ndash ma ogni cosa saragrave sempre in

vista di qualche cosrsquoaltro percheacute ogni singolo atto di parola egrave sempre in vista di qualche cosrsquoaltro

ma questo qualche cosrsquoaltro egrave il linguaggio La parola rinvia a se stessa il linguaggio non puograve

rinviare ad altro che non sia se stesso In questo caso il desiderio egrave soddisfatto soddisfatto percheacute

il ciograve che desidero non rinvia ad altro se non a se stesso Questo egrave un modo tra lrsquoaltro per costruire

unrsquoetica del linguaggio La soddisfazione viene da ligrave egrave lrsquounica soddisfazione praticabile possibile

non ce ne sono altre cioegrave una soddisfazione che rinvia a se stessa

Interventohellip

Non ci sarebbe piugrave la necessitagrave di imporre la propria volontagrave su altro o su altri La volontagrave di

potenza anche lei viene incanalata in ciograve stesso di cui egrave fatta cioegrave nel linguaggio quello che

chiamavo superpotenziamento intellettuale e cioegrave un continuo riflettere del linguaggio su se

stesso ininterrotto Come in uno specchio viene continuamente riflessa e quindi diventa lrsquounico

oggetto praticabile lrsquounico oggetto del desiderio lrsquounico che dia la soddisfazione che cioegrave non

sposti su altro Questrsquoapertura allrsquoetica del linguaggio in effetti pone le cose in un altro modo

ancora il linguaggio come il soddisfacimento come ciograve di cui si egrave soddisfatti Il desiderio egrave tale in

quanto rinvia sempre ad altro ma se a un certo punto questo altro non puograve che rinviare a se

stesso allora ecco che si inizia a praticare il linguaggio nel senso di riflettere il linguaggio

Riflettere il linguaggio significa fare ciograve che stiamo facendo pensare le cose pensare al fatto che

ciascuna cosa si offre non egrave un problema ma si offre come problema come qualcosa da interrogare

percheacute interrogandolo mostra altri rinvii altri aspetti altre questioni consente cioegrave di

praticare il linguaggio e di trarne soddisfazione

31 luglio 2019

Capitolo III pag 108 Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Questo universale

incondizionato il quale egrave ormai il vero oggetto della coscienzahellip Quindi lrsquooggetto della coscienza egrave un

universale egrave il significato hellipegrave tuttavia ancora oggetto della coscienza medesima che non ha compreso

peranco il suo concetto come concetto Non ha ancora inteso il concetto come concetto cioegrave in

quanto significato potremmo dire Le due cose sono essenzialmente da distinguere alla coscienza

lrsquooggetto dalla relazione verso un Altro egrave tornato in se stesso e quindi egrave divenuto in seacute concettohellip In

questo movimento egrave ritornato e la coscienza lo accoglie come concetto Mediante il movimento della

coscienza quellrsquooggetto egrave per noi cosigrave divenuto che quella egrave intrecciata nel divenire di questo cosiccheacute la

riflessione sui due lati egrave la medesima o egrave una riflessione sola hellip Cosigrave lrsquointelletto ha bensigrave tolto la sua

propria non veritagrave e la non veritagrave dellrsquooggettohellip Lrsquoha tolta nel senso che la non veritagrave dellrsquooggetto egrave

lrsquoopposizione opposizione in quanto lrsquooggetto cioegrave il significato potremmo dire che egrave differente

da seacute hellipe ciograve che cosigrave gli egrave resultato egrave il concetto del vero come vero che egrave in seacute che non egrave ancora concetto

68

o che manca dellrsquoesser-per-seacute della coscienza un vero cui lrsquointelletto senza in esso sapersi lascia fare a

suo modo Questo oggetto egrave lrsquooggetto della coscienza che egrave in seacute ma non egrave ancora per seacute cioegrave non

egrave ancora concetto egrave semplicemente un puro cogliere qualcosa A pag 110 Soltanto esser per seacute e

comportarsi verso altro in generale costituisce la natura e lrsquoessenza del contenuto la veritagrave delle quali

egrave di essere incondizionatamente Universale e il resultato egrave senzrsquoaltro universale Quindi lrsquoesser per seacute

egrave comportarsi verso altro Questione che ritorna continuamente A pag 111 il capitoletto si

intitola La forza e il gioco delle forze Qui il termine forza possiamo intenderlo come ciograve che i Greci

chiamavano ἐνέργεια cioegrave il lavoro il lavorare Lrsquoun momento appare dunque come lrsquoessenza trattasi

da parte come universale mezzo o come il sussistere di materie indipendenti Ma lrsquoindipendenza di

queste materie non egrave altro che questo mezzohellip Prima parlava di queste materie che sono tutte

presenti ma che non si compenetrano non si affegravettano lrsquouna con lrsquoaltra Faceva lrsquoesempio del sale

che sigrave ha un peso ma questo peso non affegravetta il fatto di essere cubico ecc Ma dire lrsquouniversale

in lui stesso sta in inseparata unitagrave con questa molteplicitagrave egrave come dire queste materie sono ciascuna

dove egrave lrsquoaltra esse si penetrano reciprocamente ma senza toccarsi percheacute viceversa il molteplicemente

distinto egrave altrettanto indipendente Ma con ciograve egrave anche in pari tempo posta la loro pura porositagrave o il

loro esser-tolto Quando io parlo del sale ci sono tutti questi aspetti ma il sale in quanto tale

comporta che tutti questi elementi vengano tolti non ci sono immediatamente A sua volta tale

esser-tolto o la riduzione di questa diversitagrave al puro esser-per-seacute non egrave altro che il mezzo stesso e questa

egrave lrsquoindipendenza delle differenze Ovverosia le differenze indipendentemente poste passano

immediatamente nella loro unitagrave e la loro unitagrave immediatamente nel dispiegamento e questo di nuovo

nella riduzione Come che per cogliere il sale in quanto tale io devo togliere tutte cose sennograve il sale

in quanto tale si disperde in infinite cose pur tuttavia il sale egrave queste cose- Ecco che sia sempre al

punto in cui diciamo che questo universale questo oggetto questa cosa egrave uno e molti

simultaneamente Poco piugrave sotto hellipecco che lrsquointelletto a cui il concetto della forza appartienehellip La

forza egrave il lavoro del movimento dialettico hellipegrave propriamente il concetto che sostiene i distinti momenti

come distintihellip Il concetto mantiene distinti questi momenti - gli aspetti del sale hellip giaccheacute essi

nella forza stessa non debbono essere distintihellip Percheacute in questo movimento dialettico di fatto

non sono distinti ma si distinguono nel concetto hellipla differenza sta quindi soltanto nel pensiero

Questo egrave un elemento importante Questa differenza che crsquoegrave allrsquointerno dellrsquooggetto sta solo nel

pensiero cioegrave egrave il pensiero che stabilisce tutti questi distinti Ossia in quel che sopra si egrave discorso egrave

stato posto soltanto il concetto della forza ma non la sua realtagrave Ma in effetto la forza egrave

lrsquoincondizionatamente universale che ciograve che egrave per un altro lo egrave anche in se stesso o che ha in lui la

differenza percheacute questa egrave solo lrsquoesser per un altro Questa egrave la forza egrave il movimento per cui ciascuna

cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per un altro Affincheacute dunque la forza sia nella sua veritagrave essa deve

venir lasciata interamente libera dal pensiero e posta come la sostanza di quelle differenzehellip quindi

la sostanza di quelle differenze non egrave che questo movimento Questa egrave la sostanza hellipprima essa

come quellrsquointera forza essenzialmente restante in seacute e per seacutehellip Quindi movimento che tuttavia resta

in seacute e per seacute hellippoi le sue differenze come momenti sussistenti sostanzialmente o sussistenti per seacute

Come dire che la forza questo movimento necessita di qualcosa di fermo Per potere dire che crsquoegrave

movimento occorre che ci sia qualcosa di fermo rispetto al movimento qualcosa che noi riteniamo

fermo rispetto al movimento sennograve come cogliamo il movimento A pag 113 Bisogna revocare la

posizione nella quale la forza si poneva come un Uno e la sua essenza quella di estrinsecarsi come un

Altro che le sopraggiunga dallrsquoesternohellip Questa egrave una questione che lui riprende continuamente

non dobbiamo pensare la forza come un qualche cosa che si aggiunge hellipla forza egrave piuttosto essa

stessa questo universale mezzo del sussistere dei momenti come materiehellip Sussistono in quanto

allrsquointerno del movimento hellipo essa si egrave estrinsecata e ciograve che avrebbe dovuto essere la sollecitazione

altra da lei lo egrave invece essa stessa Essa ora esiste dunque come il mezzo delle materie spiegate ma ha

anche essenzialmente la forma dellrsquoesser-tolto delle materie sussistenti o egrave essenzialmente Uno essendo

posta come il mezzo di materie questo esser-uno egrave ora un Altro da lei ed essa ha questa sua essenza

69

fuori di lei Sta dicendo che questa forza in quanto tale egrave Uno tuttavia essendo questa forza un

movimento un lavoro egrave sempre necessariamente presa fra seacute e qualche cosrsquoaltro che deve

muovere o dalla quale egrave mossa sollecitata Ma poicheacute essa deve essere necessariamente quale non egrave

stata ancora posta ecco che questo Altro sopravviene e la sollecita alla riflessione in se stessa o toglie

la sua estrinsecazione LrsquoAltro sopravviene rispetto a questa posta come Uno e la sollecita alla

riflessione su se stessa percheacute lrsquoAltro egrave sempre un Altro da seacute Quindi questo Altro da seacute comporta

il seacute e pertanto se poniamo questa forza come Uno non possiamo comunque togliere il fatto che

occorre che ci sia un Altro che la ldquocostringardquo a riflettere su di seacute cioegrave a ritornare in seacute Ma in effetto

essa stessa egrave questo esser-riflessa in seacute o questo esser-tolto della estrinsecazione lrsquoesser-uno dispare

comrsquoesso apparve ossia come un Altro essa lo egrave da seacute egrave forza ricompressa in seacute La forza questo

movimento prima si espande verso lrsquoatro poi in quanto altro da seacute ritorna su di seacute

ricomprimendosi Ciograve che sorge come altro e che la sollecita sia alla estrinsecazione sia al ritorno in se

stessa egrave quale immediatamente resulta esso stesso forza giaccheacute lrsquoaltro si mostra tanto come universale

mezzo che come uno e si mostra cosigrave che ciascuna di queste figure sorge in pari tempo solo come

momento dileguante Ciascuna delle due cose non crsquoegrave per seacute non crsquoegrave senza lrsquoaltra quindi dilegua

continuamente nellrsquoaltra la quale per essere quella che egrave deve dileguare nella precedente e cos igrave

via (Nel frattempo entra unrsquoaltra persona) Qui sta parlando della forza cioegrave il movimento

allrsquointerno del concetto Il concetto egrave fatto di un movimento continuo questo movimento Hegel

lo chiama ldquoforzardquo In greco energon egrave propriamente il lavoro quindi potremmo intendere la

forza come il lavoro che crsquoegrave nella parola Da prima la seconda forza come sollecitante e cioegrave come

universale mezzo si contrappone secondo il contenuto di questo mezzo stesso a quella che egrave determinata

come forza sollecitatahellip Quindi abbiamo una forza che sollecita e lrsquoaltra che egrave sollecitata hellipma

poicheacute quella egrave essenzialmente alternazione di questi due momenti ed egrave essa stessa forza ecco che in

effetto universale mezzo essa egrave soltanto quando venga a ciograve sollecitata e similmente anche soltanto

unitagrave negativa o ciograve che sollecita la forza al ritornare lo egrave mediante il proprio venir sollecitata Come

dire che questa forza che da una parte sollecita ma dallrsquoaltra viene sollecitata comporta sempre

che uno dei due elementi si imponga sullrsquoaltro e nel momento in cui si impone sullrsquoaltro

questrsquoaltro dilegua Poi una volta che egrave sollecitata questo essere sollecitata fa dileguare il

sollecitante Egrave sempre un movimento simultaneo ma continuo ininterrotto Il gioco di entrambe

le forse consiste dunque in questo opposto esser-determinato di entrambe nel loro esser-lrsquouna-per-lrsquoaltra

in questa determinazione e nellrsquoassoluto immediato scambio delle determinazionihellip Passiamo a pag

117 Parla dellrsquointerno dellrsquointerno come essenza qualcosa che egrave simile alla cosa in seacute di Kant In

quanto noi consideriamo il primo universale come il concetto dellrsquointellettohellip Il primo universale egrave

quello che appare hellipove la forza non egrave ancora per seacute ecco che ora il secondo universale egrave lrsquoessenza

della forza essenza quale si presenta come in seacute e per seacute Dapprima crsquoegrave il primo universale che il

concetto dellrsquointelletto dopodicheacute questa forza questo lavoro non egrave ancora per seacute non ha ancora

determinato lrsquoelemento che deve ritornare per definire il concetto per determinarlo O viceversa

se noi consideriamo il primo universale come lrsquoimmediato che per la coscienza dovrebbe essere un oggetto

effettuale ecco che questo secondo universale egrave determinato come il negativo della forza sensibilmente

oggettivahellip Se ciograve che io pongo come primo universale il concetto dellrsquointelletto egrave chiaro che ciograve

che interviene in un secondo momento saragrave un qualche cosa che non egrave questa cosa saragrave unrsquoaltra

cosa e quindi saragrave qualcosa che le si oppone un negativo A pag 118 (54) Il mondo ultrasensibile

Lrsquointerno lrsquoapparenza o fenomeno lrsquointelletto Tale verace essenza delle cose si egrave ora cosigrave determinata

che non immediatamente egrave per la coscienzahellip La coscienza non riesce a cogliere direttamente la

cosa in seacute crsquoegrave una mediazione Vedremo adesso di che cosa egrave fatta questa mediazione Il medio che

conchiude i due estremi (della forza) lrsquointelletto e lrsquointerno egrave lo sviluppato essere della forza essere che

per lrsquointelletto stesso egrave ormai un dileguare Tenete sempre conto che nella Fenomenologia dello

spirito si pone questo schema questo movimento dove si pongono due elementi e dove uno

dilegua per lrsquoaltro Il fatto egrave che questo altro a sua volta dilegua Prendiamo la questione del

70

significante e del significato Dico qualcosa dico un significante ma questo significante non egrave

significante senza il significato Chiaramente questo significato nel dire il significante dilegua

nel senso che ciograve che dico egrave il significante e non il significato tantrsquoegrave che de Saussure poneva la

barra tra significante e significato per indicare la non sovrapponibilitagrave delle due cose Quindi

questo significante muove verso il significato che lo fa diventare significante ma questo

significante di prima non egrave piugrave quel significante percheacute egrave stato trasformato dal significato ma

senza il significato non potrebbe essere significante quindi questa trasformazione continua egrave

inesorabile inevitabile Egrave la stessa cosa che poi riprese anche Heidegger parlando del mondo io

sono il mondo trasformo il mondo continuamente con il mio progetto ma una volta trasformato

questo mondo io stesso sono trasformato Crsquoegrave questo ritorno egrave il famoso circolo ermeneutico

Questo gioco delle forze egrave perciograve il negativo sviluppatohellip Il gioco delle forze vuole dire che uno egrave

positivo e lrsquoaltro egrave negativo dove il negativo egrave sempre necessariamente presente ovviamente

hellipma la veritagrave del negativo egrave il positivo vale a dire lrsquouniversale lrsquooggetto che egrave in seacute A pag 121 verso

la fine della pagina Ma di questo gioco delle forze noi abbiamo veduto che ha la seguente proprietagrave la

forza sollecitata da unrsquoaltra forza egrave a sua volta il sollecitante per questrsquoaltra la quale anche soltanto

cosigrave diviene sollecitante Ci sta dicendo che lrsquouno e lrsquoaltra sollecitante e sollecitata si scambiano

ininterrottamente la forza sollecitante diviene a sua volta sollecitata che sollecita poi quellrsquoaltra

Cosigrave qui egrave presente il solo scambio immediato o lrsquoassoluto scambiarsi della determinatezza costituente

lrsquounico contenuto di ciograve che sorge quello cioegrave di essere o universale mezzo o unitagrave negativa Esso nel

suo determinato sorgere cassa esso stesso immediatamente di essere cosigrave come esso sorgehellip Nel senso

che in questo movimento muta continuamente Questo movimento muta entrambe le cose sia

lrsquouna che lrsquoaltra hellipcon il suo determinato sorgere sollecita lrsquoaltro lato che cosigrave si estrinseca ossia

questo lato egrave ora immediatamente ciograve che doveva essere il primo Questo egrave il concetto fondamentale

in Hegel uno scambio ininterrotto Parlando crsquoegrave uno scambio ininterrotto il mio dire pone ciograve

che sto dicendo ciograve che sto dicendo modifica il mio dire modificando il mio dire di nuovo questo

dire modifica ciograve che sto dicendo e cosigrave via allrsquoinfinito Entrambi questi lati la relazione del

sollecitante e la relazione del contrapposto contenuto determinato sono ciascun per seacute lrsquoassoluto

invertirsi e scambiarsi Ma entrambe queste relazioni son di nuovo una medesima cosa e la differenza

di forma essere ciograve che sollecita e ciograve che egrave sollecitato egrave quella stessa che egrave la differenza di contenuto

vale a dire il sollecitato come tale il medio passivo il sollecitante invece il medio attivo lrsquounitagrave

negativa o lrsquouno Uno passivo e lrsquoaltro negativo ma si scambiano continuamente Con ciograve dilegua

ogni differenza di forze speciali che in questo movimento dovrebbero in generale esser presenti lrsquouna

contro lrsquoaltrahellip Una egrave sollecitante e lrsquoaltra egrave sollecitata sono una contro lrsquoaltra perograve non egrave cosigrave

ci sta dicendo hellipinfatti esse dipendono soltanto da quelle differenze e cosigrave anche insieme con quelle

due differenze la differenza delle forze viene a coincidere con una differenza sola In questo assoluto

scambio non crsquoegrave dunque neacute la forza neacute il sollecitare e venir sollecitato neacute la determinatezza di essere

mezzo sussistente e unitagrave riflessa in se stessa non crsquoegrave neacute qualcosa singolarmente per seacute neacute ci sono

opposizioni diverse - anzi quel che crsquoegrave in questo assoluto scambio egrave soltanto la differenza come

universale e come tale che ad essa si sono ridotte le molte opposizioni Tale differenza come differenza

universale egrave perciograve il Semplice nel gioco della forza stessa ed egrave il Vero di questo gioco la differenza egrave

la legge della forza Questa questione che ci sta dicendo egrave importante percheacute in effetti in questo

continuo movimento di fatto crsquoegrave una differenza continua la differenza tra sollecitante e

sollecitato Quindi quando io pongo unrsquoaffermazione e voglio sapere che cosrsquoegrave questa

affermazione se io guardo dentro questa affermazione che cosa trovo Qui crsquoegrave anche una critica

a Kant non egrave vero che la cosa in seacute non egrave reperibile egrave reperibile ma in quanto assoluta differenza

egrave unrsquoassoluta differenza nientrsquoaltro che questo Quando io voglio sapere la cosa in seacute che cosrsquoegrave

veramente la cosa mi trovo di fronte a unrsquoassoluta differenza Che egrave un porsquo ciograve che diceva de

Saussure se voglio sapere che cosrsquoegrave esattamente un significante che cosa ritrovo Trovo una

relazione differenziale con tutti gli altri significanti quindi questo significante non egrave che pura

71

differenza (60) Da prima lrsquointerno egrave soltanto lrsquouniversale in seacute Ma questo universale in seacute semplice egrave

in essenza altrettanto assolutamente la differenza universale esso egrave infatti il resultato stesso dello

scambio ovverossia lo scambio egrave sua essenzahellip La sua essenza egrave lo scambio non ha unrsquoaltra essenza

unrsquoaltra sostanza egrave solo scambio quindi pura differenza hellipma scambio come posto nellrsquointerno

qual esso in veritagrave egrave scambio quindi accolto nellrsquointerno come differenza altrettanto assolutamente

universale che quietata resta eguale a se stessa Questa pura differenza rimane ligrave crsquoegrave soltanto

differenza Crsquoegrave soltanto differenza nel momento in cui voglio trovare la cosa in seacute ovviamente

Ossia la negazione egrave momento essenziale dellrsquouniversalehellip Questo universale egrave fatto di negazione

Essendo nientrsquoaltro che differenza e chiaro che nella differenza ciascun elemento nega quellrsquoaltro

helliped essa o la mediazione sono dunque nellrsquouniversale una differenza universale Questa egrave espressa

nella legge come costate immagine della labile apparenza Poco piugrave avanti hellipla molteplicitagrave cioegrave

contraddice al principio dellrsquointelletto al quale come coscienza dellrsquointerno semplice il vero egrave lrsquounitagrave

in seacute universale La coscienza cerca lrsquooggetto in quanto unitagrave non in quanto differenza per in

quanto differenza non si conosceragrave mai quindi deve cercare qualcosa che sia seacute Esso deve quindi

piuttosto far coincidere le molte leggi in una legge cosigrave per es si son concepite come una legge la legge

secondo la quale una pietra cade e la legge secondo la quale muovonsi le sfere celesti Ma con questo

reciproco coincidere le leggi perdono la loro determinatezza la legge diviene sempre piugrave superficiale e

con ciograve si arriva in effetto a trovar non lrsquounitagrave di quelle leggi determinate ma una legge che tralascia la

loro determinatezza proprio come lrsquounica legge che unifica in se stessa la legge della caduta dei gravi

sulla terra e quella del movimento celeste che esprime in effetto queste due Lrsquounificazione di tutte le

leggi nellrsquoattrazione universale non esprime nessun ulteriore contenuto tranne il mero concetto stesso

della legge che ivi egrave posto come essente Lrsquoattrazione universale dice solamente che tutto ha una costante

differenza verso altro Se si attraggono egrave percheacute sono differenti Con ciograve lrsquointelletto ritiene di aver

trovato una legge universale in grado di esprimere lrsquouniversale effettualitagrave come tale ma nel fatto non

ha trovato che il concetto stesso della leggehellip Quando si stabilisce una legge con questa legge non egrave

che sappiamo come stanno le cose ma semplicemente abbiamo stabilito un concetto di legge

hellipogni realtagrave egrave in lei stessa conforme alla legge Da quel momento ogni realtagrave si conforma alla legge

Lrsquoespressione dellrsquoattrazione universale ha peraltro una grande importanza percheacute essa egrave diretta contro

quel rappresentare privo di pensiero cui tutto si offre nella forma dellrsquoaccidentalitagrave e per cui la

determinatezza ha la forma dellrsquoindipendenza sensibile Andiamo avanti a pag 128 Ciograve che dunque

lrsquointelletto esprime egrave soltanto la necessitagrave propria differenza che esso soltanto cosigrave istituisce esprimendo

in pari tempo che la differenza non egrave una differenza della cosa stessa Appartiene allrsquointelletto non

alla cosa Tale necessitagrave che sta soltanto nella parola egrave quindi il racconto dei momenti che ne

costituiscono il circolo essi vengono bensigrave distinti ma della loro differenza dicesi parimente non essere

differenza della cosa stessa e perciograve essa vien subito tolta di nuovo questo movimento dicesi dichiarare

o spiegare Quando si spiega qualche cosa che cosa fa lrsquointelletto Toglie tutto ciograve che considera

non vero e accoglie solo ciograve che considera vero Egrave una critica che Hegel sta facendo al pensare

comune alla scienza non alla scienza come la intende lui ovviamente Il singolo accadimento del

lampo per es viene assunto come un universale e questo universale viene espresso come la legge

dellrsquoelettricitagrave poi la spiegazione riassume la legge nella forza come essenza della legge Questa forza egrave

allora cosigrave costituita che quando si estrinseca sorgono elettricitagrave opposte le quali di nuovo dileguano

lrsquouna nellrsquoaltra cioegrave la forza egrave appunto costituita come la legge si dice che entrambe non siano per

nulla distinte In questo movimento tautologico lrsquointelletto come resulta rimane attaccato alla calma

unitagrave del suo oggetto e il movimento cade solo nellrsquointelletto e non nellrsquooggetto siffatto movimento egrave un

dichiarare che non solo non dichiara nulla ma che egrave a tal segno chiaro che mentre vorrebbe dire

qualcosa di differente dal giagrave detto non dice proprio niente anzi ripete soltanto la stessa cosa In questo

movimento tautologico egrave chiaro che non crsquoegrave la possibilitagrave di andare oltre nella tautologia si ripete

ciograve che si egrave giagrave detto Infatti dice Con questo movimento nella cosa stessa non sorge nulla di nuovo

anzi esso vien preso in considerazione soltanto come movimento dellrsquointelletto Pag 129 (67) Daccheacute

72

peraltro il concetto come concetto dellrsquointelletto egrave ciograve stesso che egrave lrsquointerno delle cose questo scambio come

legge dellrsquointerno diviene per lrsquointelletto Questo scambio di forze questo movimento dialettico

diviene ma diviene per lrsquointelletto non esiste di per seacute Esso sperimenta dunque come sia la legge

dellrsquoapparenza stessa che divengano delle differenze che non sono tali o che lrsquoomonimo si respinge da

se stesso e come anche le differenze siano solo tali da non essere differenze e quindi da togliersi impara

dunque come sia legge dellrsquoapparenza che il non omonimo si attrae I contrari si attraggono gli

identici si respingono E questa egrave una seconda legge il cui contenuto egrave opposto a ciograve che dianzi fu

chiamato legge cioegrave alla differenza che resta costantemente eguale a se stessahellip Afferma delle cose

ma poi le riprende e le riarticola in un altro modo Nel gioco delle forze tale legge resultograve proprio come

questo assoluto passare e come puro scambio lrsquoomonimo la forza si scompone in unrsquoopposizione che

dapprima appare come una differenza indipendente ma che in effetto dimostra di non esserlohellip

Prima scomponendosi questa forza appare come due cose indipendenti tra loro ma dice Hegel

non egrave proprio cosigrave hellipinfatti ciograve che si respinge da se stesso egrave lrsquoomonimo e ciograve che egrave respinto ha poi

essenzialmente la capacitagrave di attrarsi cheacute esso egrave il medesimo quindi la differenza istituita non essendo

differenza si toglie di nuovo Lui prende lrsquoomonimo che egrave lo stesso questo stesso si divide nello

stesso e in altro da seacute quindi questo stesso egrave anche differente ma una volta posto come

differente egrave il fatto di essere differente ciograve che in un certo senso lo rende identico percheacute la sua

specificitagrave egrave questa Essa si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza

assoluta e questa differenza della cosa non egrave dunque altro che lrsquoomonimo il quale si egrave respinto da seacute e

perciograve pone soltanto unrsquoopposizione che non egrave opposizione Mentre prima diceva che la differenza non

appartiene alla cosahellip dice si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza

assoluta Percheacute Percheacute questa differenza della cosa non egrave altro che la stessa cosa ma in quanto

altra cosa Ciascuna cosa egrave per seacute in quanto altro Egrave questo che egrave sempre presente in Hegel Anche

nella tautologia se io dico A egrave A questo A si sdoppia in due A e una si oppone allrsquoaltra non sono

la stessa cosa A pag 134 parla dellrsquoinfinitagrave che rappresenta questo movimento continuo

ininterrotto e che poi lui chiama lrsquoinfinitagrave della vita qualcosa che non puograve fermarsi su alcuncheacute

In effetti ciograve che ci sta dicendo egrave che lrsquoessere cosigrave come egrave stato pensato non crsquoegrave lrsquoessere egrave un

continuo dileguare e comparire un continuo dileguare e ristabilirsi per dileguare di nuovo in

altro Lui ha parlato dellrsquoinverso ciascuna cosa egrave in seacute ma anche altro da seacute e quindi crsquoegrave una sorta

di continua inversione dove il seacute medesimo si trasforma in altro da seacute e questo altro da seacute torna

nel seacute medesimo hellipnella differenza che egrave interna lrsquoopposto non egrave soltanto Uno di Due - altrimenti

esso sarebbe un essente e non un oppostohellip Non egrave soltanto Uno Se fosse soltanto Uno sarebbe un

qualcosa che egrave hellipanzi egrave lrsquoopposto di un opposto ossia lrsquoAltro egrave immediatamente esso stesso presente

in quellrsquoopposto LrsquoAltro non egrave qualcosa che si aggiunge da fuori ma egrave qualcosa che egrave sempre

presente nellrsquoin seacute in ciograve che appare ciograve che appare egrave sempre ciograve che appare in quanto egrave anche ciograve

che non appare in quanto egrave Altro Questo Altro ciograve di cui egrave fatto egrave ciograve che consente a quellrsquouno

di essere quello che egrave cosigrave come tutti i significanti che sono differenti da un significante sono

necessari percheacute quel significante esista Io posso ben porre qui il contrario e lagrave lrsquoaltro di cui esso egrave

il contrario dunque il contrario da un lato in seacute e per seacute senza lrsquoAltro ma appunto percheacute io ho qui il

contrario in seacute e per seacute esso egrave il contrario di se stesso o ha in effetto giagrave immediatamente presente in

lui lrsquoAltro Egrave chiaro che se di una cosa pongo il suo contrario e poi faccio il contrario di questo

contrario ritorno da dove sono partito Egrave questa lrsquoinfinitagrave di cui parla questo movimento

continuo ininterrotto A pag 135 (73) Questa infinitagrave semplice o il concetto assoluto egrave da dirsi

lrsquoessenza semplice della vita lrsquoanima del mondo il sangue universale che onnipresente non vien

turbato neacute interrotto da differenza alcuna e che egrave anzi tutte le differenze noncheacute il loro esser-toltohellip

Egrave tutte le differenze il significante egrave tutti gli altri significanti in quanto tolti sennograve non crsquoegrave Questa

infinitagrave semplice egrave eguale a se stessa percheacute le differenze sono tautologiche sono differenze che non sono

differenze Tale essenza eguale a se stessa si rapporta quindi soltanto a se stessa A se stessa e cosigrave ciograve

a cui tende il rapporto egrave un Altro e il rapportarsi a se stesso egrave piuttosto lo scindere ossia proprio quella

73

autoeguaglianza egrave differenza interna Se io mi rapporto soltanto a me stesso egrave chiaro che ci sono io

e me stesso siamo in due crsquoegrave quindi una scissione ne parleragrave a breve A pag 136 verso la metagrave

Lrsquoeguale a se stesso si scinde il che significa esso si toglie come qualcosa giagrave scisso si toglie come

esser-altro Lrsquounitagrave della quale si suol dire che da essa la differenza non puograve venir fuori egrave essa stessa

in effetto soltanto lrsquoun momento della scissione egrave lrsquoastrazione della semplicitagrave che sta di contro alla

differenza Lrsquouguale a se stesso si scinde A=A quindi questa A si egrave scissa in A=A il che significa

che esso lrsquouguale a se stesso si toglie come qualcosa di giagrave scisso Questa A che dovrebbe essere

uguale a se stessa si toglie in quanto tale percheacute abbiamo di fronte non piugrave la A ma una scissione

A=A Ma se lrsquounitagrave egrave proprio lrsquoastrazionehellip Qui crsquoegrave Severino lrsquounitagrave egrave lrsquoastrazione hellipse egrave solo lrsquoUno

degli opposti allora egrave giagrave detto chrsquoessa egrave lo scinderehellip Questa unitagrave egrave giagrave una scissione percheacute se io

voglio dire che A egrave A per confermarla per stabilirla devo scinderla Quindi anche le differenze

della scissione e del divenir eguale a se stesso non sono che questo movimento del togliersihellip Per dire

che A egrave se stessa devo scinderla A=A quindi la A in quanto tale non crsquoegrave si egrave tolta crsquoegrave soltanto

questa scissione tuttavia questa scissione egrave la condizione percheacute ci sia la A percheacute questa

scissione parla delle A hellippercheacute essendo lrsquoeguale a se stesso che deve ancor scindersi - ossia diventare

il proprio contrario - unrsquoastrazione o giagrave esso stesso qualcosa di scisso il suo scindere egrave un togliere ciograve

che esso egrave ed egrave dunque il togliere il suo stato di scissione Quindi crsquoegrave questa scissione la A che si

scinde in A=A ma per potere identificare la A devo togliere questa scissione percheacute sennograve la A

egrave anche il suo opposto quindi egrave anche non-A Pertanto devo porre questa scissione per poterla

togliere Vedete che qui crsquoegrave Severino Infatti lui come risolveva il problema Facendo quella sua

famosa formula (A=A)=(A=A) A pag 137 Ma questo divenir-eguale egrave altrettanto immediatamente

uno scindere cheacute lrsquointelletto toglie le differenze e pone lrsquoUno della forza soltanto istituendo una nuova

differenza di legge e forza la quale in pari tempo non egrave differenza e proprio percheacute questa differenza

non egrave tale procede esso stesso di nuovo a togliere questa differenza lasciando che la forza abbia proprio

la stessa costituzione della legge Questa differenza nella scissione deve togliere la scissione per

stabilire la A quindi prima crsquoegrave la scissione per potere stabilire che egrave una A ma poi devo togliere

questa scissione per tornare a stabilire che egrave una A percheacute se egrave scissa non egrave una A ma unrsquoaltra

cosa egrave una scissione di A A pag 138 Poicheacute lrsquooggetto della coscienza egrave questo concetto dellrsquoinfinitagravehellip

Lrsquooggetto della coscienza si occupa di questa infinitagrave cioegrave di questo movimento ininterrotto

hellipessa egrave cosigrave coscienza della differenza come differenza immediatamente altrettanto tolta la coscienza

egrave per se stessa egrave il distinguere dellrsquoindistinto o autocoscienza Io mi distinguo da me stesso e in

questrsquoatto egrave immediatamente per me che questo distinto non egrave distinto Io lrsquoomonimo mi respingo da

me stesso ma questo distinto ossia qualcosa che egrave inegualmente posto mentre egrave distinto

immediatamente piugrave non costituisce per me una differenza Per potere dire io devo scindere questo

io cioegrave devo dire io e poi porre lrsquoio come oggetto come oggetto di ciograve che sto dicendo perograve sono

sempre io e quindi ecco che questo distinto si scinde soltanto scindendosi posso dire io E qui si

avvicina alla questione dellrsquoautocoscienza La coscienza di un Altro di un oggetto in generale egrave

anchrsquoessa necessariamente autocoscienza esser-riflesso in se stesso coscienza di se stesso nel suo esser-

altro Egrave la coscienza che si accorgehellip Diciamola cosigrave partendo dallrsquoin seacute e il per seacute la coscienza

coglie lrsquooggetto lrsquooggetto con il per seacute diventa determinato ma questa determinazione questo

universale non egrave poi cosigrave determinato percheacute si scompone in infinite cose Quindi lrsquoin seacute si rivolge

al per seacute come il significante si rivolge al significato per determinarsi per sapere che cosrsquoegrave ma per

sapere che cosrsquoegrave si accorge che questo ldquoche cosrsquoegraverdquo lo rinvia continuamente ad altro A questo

punto ritorna su di seacute in quanto infinitagrave diciamola cosigrave e allora chi garantisce che questa cosa

egrave questa cosa Chi la percepisce questo io egrave lui che dovrebbe garantire questa identitagrave solo che

questo io a sua volta si scinde per potere dire ldquoiordquo devo scindere Risuona in questo caso la

battuta di Rimbaud che diceva ldquoIo egrave un altrordquo Ora la coscienza a questo punto diventa

autocoscienza ndash lo vedremo nel prossimo capitolo ndash nel momento in cui accoglie il fatto che il per

seacute a cui si rivolge in effetti egrave per lrsquoio per lrsquoin seacute che lrsquoha posto e che quindi in questo movimento

74

lrsquoin seacute scompare nel per seacute il significante scompare nel significato Tenete conto che queste

relazioni sono sempre alquanto problematiche ma usiamole lo stesso Il significante scompare nel

significato questo significato non puograve essere tuttavia determinato in alcun modo percheacute egrave

unrsquoinfinitagrave di elementi Tuttavia io devo determinarlo e quindi che cosa succede Succede che

questo significato questo per seacute torna nellrsquoin seacute ma tenendo conto di tutto ciograve che ha dovuto

togliere per potere fermare qualcosa Qualcosa deve essere fermato non crsquoegrave movimento se non si

parte da qualcosa di fermo ma percheacute qualcosa sia fermo devo determinarlo togliendo tutto ciograve

che questa cosa non egrave quindi identificandola in qualche cosa Il lavoro che fa la coscienza per

Hegel egrave questo cammino dallrsquoin seacute al per seacute dove la coscienza trova il per seacute cioegrave la cosa lrsquooggetto

il significato ma la trova sempre per un altro Ma chi egrave questo ldquoper un altrordquo Non egrave altro che per

seacute Quindi la coscienza che ritorna su se stessa dopo aver colto lrsquooggetto in quanto differente e

diventa autocosciente cioegrave si rende conto che quellrsquooggetto egrave differente per lei per la coscienza -

egrave la coscienza che ha fatto tutto questo lavoro questa forza Quindi lrsquoautocoscienza diviene per

seacute e si accorge che tutto questo lavoro non porta ad altro che a tenere conto del fatto che lrsquoin seacute egrave

per lrsquooggetto ma lrsquooggetto egrave per lrsquoin seacute percheacute egrave lrsquoin seacute che lo pone in quanto tale Il significato egrave

per il significante non esiste il significato da seacute Quindi in tutto questo movimento

lrsquoautocoscienza non egrave altro che lrsquoaccorgersi che ndash torniamo a usare i termini significante e

significato ndash che il significante necessita del significato che dovrebbe determinare il significante

ma non lo determina se non come infinito e quindi torna al significante ma questo significante

al quale torna come infinito rede il primo significante dal quale si era partiti un altro significante

per cui non egrave piugrave lo stesso di prima Ecco percheacute parlando ci si altera continuamente ciograve che si

dice modifica immediatamente e continuamente il mio dire il quale mio dire modifica il ciograve che io

dico e ciograve che dico modifica il mio dire incessantemente e ininterrottamente Ed egrave questo che

costituisce lrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza egrave rendersi conto di questo e cioegrave che quando dico

qualche cosa il ciograve che dico egrave per me che lo sto dicendo egrave questo io che sta dicendo questa cosa ciograve

per cui il per seacute egrave per me poi dice Hegel diventa il per noi cioegrave siamo noi che stabiliamo che la

cosa sta in un certo modo Il ldquoper noirdquo non egrave molto diverso da ciograve che Peirce chiamava ldquoveritagrave

pubblicardquo o che Heidegger chiamava la ldquochiacchierardquo siamo noi con le nostre conoscenze con le

nostre fantasie con le nostre storie con i nostri racconti che stabiliamo il significato di una certa

cosa che diventa per noi Ma questo significato di per seacute non egrave altro che un puro movimento Se

io voglio sapere esattamente che cosrsquoegrave quel significato cercando lrsquoessenza della cosa in seacute trovo

sempre e soltanto differenze nientrsquoaltro che questo La differenza egrave una relazione Lo diceva anche

Greimas A e B una volta che sono in relazione non sono piugrave A e B sono una relazione cioegrave una

differenza Quindi a questo punto come percepisco qualche cosa La percepisco sempre e soltanto

allrsquointerno di una serie di rinvii e quindi di differenze dove un qualche cosa si determina Viene

determinata sigrave in quanto io tolgo tutte le opposizioni ma togliendo queste opposizioni mi illudo

di determinare qualche cosa ma in realtagrave tutte queste opposizioni rimangono non vengono

eliminate sono sempre ligrave Quindi di fatto ciograve che io percepisco aveva ragione Hjelmslev egrave

lrsquooggetto che non egrave altro che lrsquointersezione di un fascio di relazioni Egrave questo che percepisco ed egrave

in questo modo che io ho esperienza della percezione attraverso differenze Differenze dove a un

certo punto qualche cosa si determina ma si determina unicamente togliendo le sue opposizioni

ma togliendole solo per poterla determinare Una volta determinata togliendo le opposizioni

questa cosa che dovevo determinare si egrave alterata non egrave piugrave quella di prima Esattamente come

dice Severino rispetto allrsquoessere e al non essere ho lrsquoessere ma se non tolgo il non essere questo

essere egrave autocontraddittorio allora devo porre il non essere ma come non non essere quindi come

tolto ma una volta tolto il non essere lrsquoessere da cui sono partito che prima era

autocontraddittorio egrave diventato incontraddittorio e quindi egrave cambiato egrave diventato unrsquoaltra

cosa Potremmo dire forzando un porsquo la cosa che ciograve che percepisco egrave sempre qualche cosrsquoaltro

A pag 139 (76) Noi vediamo che nellrsquointerno dellrsquoapparenza lrsquointelletto non egrave in veritagrave nientrsquoaltro

75

dallrsquoapparenza stessahellip Lrsquointelletto egrave ciograve che appare egrave quella cosa che mi appare hellipma non

comrsquoessa in quanto gioco di forze sigrave bene egrave questrsquoultimo nei suoi momenti assolutamente universali e

nel movimento di essi e in effetto fa esperienza solo di se stesso Di che fa esperienza lrsquointelletto Solo

di se stesso non fa lrsquoesperienza della cosa non puograve farla Elevata sopra la percezione la coscienza si

presenta conclusa con lrsquoultrasensibile attraverso il medio dellrsquoapparenza mediante il quale essa guarda

in quello sfondo I due estremi quello de puro interno e quello dellrsquointerno che guarda in questo puro

internohellip Abbiamo lrsquointerno lrsquoessenza e poi lrsquointelletto che guarda questo puro interno hellipsono

venuti ora a coinciderehellip Sono diventati la stessa cosa Crsquoegrave questo interno e io che lo guardo siamo

la stessa cosa Tale cortina egrave dunque caduta dinanzi allrsquointerno egrave presente cioegrave lrsquoatto per cui lrsquointerno

guarda nellrsquointerno egrave presente cioegrave il guardare dellrsquoomonimo indistinto il quale respinge se stesso e si

pone come interno indistinto ma pel quale egrave altrettanto immediatamente presente lrsquoindistinzione di

entrambi i termini Un guardare lrsquointerno e poi un guardare mentre si guarda lrsquointerno come dire

che lrsquointelletto vede la cosa ma in realtagrave vede soltanto se stesso Egrave questo che fa lrsquointelletto non

vede la cosa Per questo motivo dicevo vede sempre altro Questa egrave lrsquoautocoscienza questo

guardare lrsquointerno e questo guardare il guardare lrsquointerno Egrave chiaro allora che dietro la cosiddetta

cortina che dovrebbe occultare lrsquointerno non crsquoegrave niente da vedere a meno che noi stessi non ci rechiamo

lagrave dietro e percheacute si vegga e percheacute lagrave dietro ci sia qualcosa che possa esser veduto Quando io cerco di

andare dietro la cosa cosa vedo se non sempre me stesso cioegrave il mio intelletto che sta ponendo

quella cosa che io voglio vedere Lo ha detto chiaramente dietro a questa cosa non crsquoegrave niente ma

se io vado dietro allora vedo me che vado dietro Il prossimo capitolo egrave quello sullrsquoautocoscienza

Egrave uno dei capitoli piugrave importanti della Fenomenologia dello spirito percheacute egrave la questione essenziale

tutto ciograve che abbiamo detto fino adesso ci conduce allrsquoautocoscienza alla sintesi

7 agosto 2019

Questo IV Capitolo che si chiama La veritagrave della certezza di se stesso egrave un capitolo breve ma

decisivo Ci sono due aspetti importanti lrsquouno egrave il passaggio dalla coscienza allrsquoautocoscienza

lrsquoaltro invece egrave il porre lrsquoautocoscienza come un qualche cosa che si sdoppia e cioegrave

lrsquoautocoscienza si rivolge a unrsquoaltra autocoscienza Questa egrave la base del discorso che cominceragrave a

fare nel capitolo successivo intorno al servo e al padrone Infatti la sezione successiva si chiama

Indipendenza e dipendenza dellrsquoautocoscienza signoria e servitugrave Egrave unrsquoautocoscienza duplicata

Comincia quindi a dire come la coscienza si volge in autocoscienza Potete pensare cosigrave la

coscienza lrsquoenunciato ldquoIo sonordquo Giagrave ma sono che cosa Egrave qualcosa che rimane indeterminato

non egrave ancora per seacute egrave in seacute pura percezione Lrsquoautocoscienza invece dice ldquoIo sono Iordquo Vedete

giagrave in questa formulazione ldquoIo sono Iordquo una sorta di doppio Io e Io Ma vediamo cosa ci dice

Hegel Nelle forme della certezza finora incontrate alla coscienza il vero egrave qualcosrsquoaltro da essa stessa

Questo lo aveva giagrave detto il vero non posso trovarlo fuori dalla coscienza sennograve non lo

raggiungerograve mai Ma il concetto di questo vero dilegua nellrsquoesperienza che di esso vien fatta Sta

dicendo che lrsquoesperienza che io faccio del vero dilegua percheacute questa cosa che io credo vera si

mostra essere non vera Lrsquooggetto era in seacute immediatamente e costituiva lrsquoessente della certezza

sensibile la cosa concreta della percezione la forza dellrsquointelletto ma lrsquooggetto mostra piuttosto di non

essere in veritagrave cosigrave anzi risulta che tale in seacute costituisce un modo nel quale lrsquooggetto egrave solo per un Altro

il concetto di esso si supera nellrsquooggetto effettuale o la prima rappresentazione immediata si supera

nellrsquoesperienzahellip Prima crsquoegrave la percezione immediata e poi crsquoegrave lrsquoesperienza della cosa Ovviamente

lrsquoesperienza della cosa egrave giagrave un interrogare egrave giagrave un aggiungere elementi hellipe nella veritagrave andava

perduta la certezza Ero certo che la cosa era cosigrave ma una volta raggiunta la veritagrave la veritagrave egrave

unrsquoaltra dice che questa cosa non egrave cosigrave Quindi cerco la certezza immaginando che la certezza

corrisponda alla veritagrave ma quando trovo la veritagrave perdo la certezza Ma ormai egrave sorto ciograve che non

si attuava nelle precedenti relazioni vale a dire una certezza eguale alla sua veritagrave infatti la certezza egrave

76

il suo proprio oggetto a se stessa e la coscienza egrave a se stessa il vero La coscienza ha se stessa come

proprio oggetto percheacute io penso di una cosa che sia proprio quella e quindi questo oggetto lo

immagino lo suppongo essere quello che egrave Quindi egrave come se attribuissi allrsquooggetto la sua veritagrave

cioegrave egrave vero per conto suo mentre la veritagrave ci dice appartiene alla coscienza non allrsquooggetto La

coscienza quindi egrave bensigrave anche un esser-altro vale a dire la coscienza distingua ma distingue qualcosa

chrsquoegrave per essa in pari tempo un non-distinto La coscienza distingue qualche cosa per poterla

cogliere ma questo qualcosa che distingue in quanto tale egrave un indistinto in quanto egrave sempre per

altro non egrave altro che una serie di relazioni Se noi chiamiamo concetto il movimento del saperehellip

Movimento quindi che giunge alla cosa e si accorge che la cosa egrave nella coscienza hellipe oggetto il

sapere come unitagrave quieta o come Io vediamo allora che non solo per noi ma anche per il sapere stesso

lrsquooggetto corrisponde al concetto Quindi lrsquooggetto non ha una vita propria non esiste di per seacute

Porre lrsquooggetto come concetto comporta che lrsquooggetto egrave un risultato Le cose si pongono sempre

come risultato di un lavoro dialettico la cosa non egrave mai quella che egrave per seacute - ma anche il per seacute

come sappiamo egrave un risultato O nellrsquoaltra guisa chiamando concetto ciograve che lrsquooggetto egrave in seacutehellip

Lrsquooggetto che egrave in seacute cosigrave come si mostra egrave un concetto hellipe oggetto ciograve chrsquoesso egrave come oggetto o per

un Altrohellip Il concetto non egrave altro che lrsquooggetto in seacute Concetto o significato Potremo dire che

lrsquooggetto non egrave altro che un significato Poi dice piugrave o meno la stessa cosa ciograve chrsquoesso egrave come oggetto

o per un Altro quindi lrsquooggetto egrave una relazione in quanto egrave qualcosa che egrave per un Altro hellipegrave chiaro

allora che lrsquoesser-per-seacute e lrsquoesser-per-un-altro siano lo stessohellip Infatti questi due passaggi questi

due momenti sono gli stessi hellipinfatti lo in-seacute egrave la coscienza ma essa egrave anche ciograve per cui un altro (lo

in-seacute) egravehellip Quindi la coscienza egrave lrsquoin seacute ma non soltanto egrave ciograve per cui un altro (lo in seacute) egrave Lrsquoin seacute

egrave ciograve che mi appare ma egrave anche ciograve che mi appare qualche cosa che egrave per altro quindi egrave in seacute ma

anche per altro helliplrsquoIo egrave il contenuto del rapporto noncheacute il rapportare medesimohellip Vedete come

insiste a porre la questione anche se in termini mai diretti della relazione Ci sono sempre

relazioni in Hegel A pag 144 (2) Lrsquoautocoscienza in seacute Qui passiamo dalla coscienza

allrsquoautocoscienza dallrsquoldquoIo sonordquo allrsquoldquoIo sono Iordquo Mentre il primo lrsquoldquoIo sonordquo rimane

indeterminato ancora non so cosa sono Io cosa sono Sono una macchina da scrivere No sono

Io e quindi a questo punto lo determino questo ldquoIo sono Iordquo egrave lrsquoautocoscienza egrave il per seacute egrave la

determinazione Con lrsquoautocoscienza noi siamo entrati nel peculiare regno della veritagrave Percheacute ligrave crsquoegrave

la veritagrave Bisogna vedere come la figura dellrsquoautocoscienza sorge da prima Se noi consideriamo questa

nuova figura del sapere - il sapere di se stesso - in relazione al precedente - il sapere di un altro - ecco

che questrsquoultimo egrave bensigrave dileguatohellip Cioegrave il sapere di se stesso si puograve porre a condizione che dilegui

il sapere di un altro vale a dire per potere dire che qualcosa egrave se stesso devo eliminare ciograve che egrave

altro rispetto a lui Pensate sempre a quella cosa che faceva Severino e che abbiamo evocato mille

volte essere e non essere Io pongo lrsquoessere ma se non pongo anche il non essere per poi toglierlo

questo essere rimane adiacente al non essere e quindi egrave essere ma anche non essere e questa egrave

una contraddizione Quindi devo porre il non essere per toglierlo hellipma i suoi momenti si sono

tuttavia conservatihellip Ciograve che ho tolto si conserva se io tolgo il non essere dallrsquoessere sigrave certo non

crsquoegrave piugrave ma si conserva e si conserva percheacute egrave la condizione percheacute lrsquoessere sia esattamente quello

che egrave cioegrave incontraddittorio Qualche riga dopo Quel che sembra essere andato perduto egrave solo il

momento principale vale a dire il semplice indipendente sussistere per la coscienza Egrave questo che

sembra essere perduto quando parlo di essere non parlo di non essere ma per potere parlare di

essere in modo incontraddittorio ci deve essere il non essere Ma in effetto lrsquoautocoscienza egrave la

riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito ed egrave essenzialmente il ritorno dallrsquoesser-altro

Quindi la riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito e a seguire il ritorno dallrsquoesser-altro

cioegrave percheacute sia quello che egrave occorre che ci sia lrsquoaltro da seacute in quanto tolto Autocoscienza essa egrave

movimento ma poicheacute distingue da seacute solo se stessa come se stessa ecco che ad essa la differenza

immediatamente come un esser-altro egrave toltahellip Solo a questa condizione lrsquoautocoscienza egrave

determinata se tolgo tutto ciograve che non egrave A pag 145 Quindi per essa lrsquoesser-altro egrave come un essere

77

o come un momento distintohellip Questo essere altro non egrave che sia nulla egrave un essere crsquoegrave ma egrave distinto

hellipma come secondo momento distinto egrave per essa anche lrsquounitagrave di se stessa con questo distinto

Riprendiamo lrsquoesempio di Severino con il quale egrave piugrave facile intendere essere e non essere Anche

questo non essere egrave ed egrave distinto dallrsquoessere ma costituiscono una unitagrave soltanto se costituiscono

una unitagrave lrsquoessere egrave incontraddittorio soltanto se per usare le parole di Severino egrave il concreto

mentre i due momenti sono gli astratti il concreto egrave lrsquoessere in quanto ritornato dal non essere in

quanto tolto Introduce poi la questione della concupiscenza o appetito Per comporre questa

unitagrave egrave chiaro che io devo avere una sorta di appetito cioegrave lo inseguo lo desidero verso ciograve che

devo togliere Lo desidero in quanto egrave ciograve che egrave necessario che ci sia per essere tolto E conclude

dicendo Lrsquoautocoscienza si presenta qui come il movimento nel quale lrsquoopposizione viene tolta e a lei

ne diviene lrsquoeguaglianza si se stessa con seacute Togliere lrsquoopposizione chiaramente sappiamo che

questa egrave la condizione percheacute io possa determinare qualcosa togliere lrsquoopposto Tutta la dialettica

sta qua Una volta tolto lrsquoopposto non egrave che mi rimane solo uno dei due No mi rimane il primo

che perograve non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa Dopo crsquoegrave questrsquoaltro capitoletto La vita La

vita per Hegel non egrave altro che questo movimento Lrsquooggetto il quale per lrsquoautocoscienza egrave il

negativohellip Il negativo egrave ciograve che gli si oppone hellipda parte sua per noi o in seacute egrave tuttavia ritornato

altrettanto in se stesso quanto drsquoaltra parte ritornata in se stessa egrave anche la coscienza Questrsquooggetto

il negativo egrave tornato alla coscienza cioegrave egrave stato accolto in quanto quellrsquoelemento che devo negare

per potere affermare il primo Per tale riflessione in se stesso lrsquooggetto egrave divenuto vita Questa egrave una

nozione che posta cosigrave sembra abbastanza irrilevante ma invece per Hegel la lrsquooggetto le cose

sono la vita Sono la vita percheacute le cose sono prese in questo continuo movimento

dellrsquoautocoscienza cioegrave prese nel continuo movimento di porre e togliere Ciograve che lrsquoautocoscienza

distingue da seacute (considerandolo) come essentehellip Lrsquoautocoscienza distingue da seacute qualche cosa che

non egrave autocoscienza hellipin lui in quanto egrave posto come essente non ha meramente il modo della certezza

sensibile e della percezione anzi egrave un essere riflesso in se stessohellip Questa cosa che lrsquoautocoscienza

distingue da seacute non ha meramente il modo della certezza sensibile e della percezione egrave un essere

riflesso in se stesso cioegrave esiste in quanto preso nella coscienza hellipe dunque lrsquooggetto dellrsquoimmediato

appetitohellip Ciograve che io cerco per togliere hellipegrave un vivente Capite che qui si pone una distanza infinita

da tutta la filosofia che lo ha preceduto e che pensava lrsquooggetto come inerte caput mortuum

qualche cosa che egrave senza vita lrsquooggetto per antonomasia egrave ciograve che non ha vita E invece no per

Hegel egrave la vita lrsquooggetto egrave vivo Egrave vivo percheacute questo oggetto della percezione vive in quanto

preso nel movimento della mia coscienza Infatti lo in-seacute o lrsquouniversale resultato della relazione

dellrsquointelletto con lrsquointerno delle cose egrave il distinguere dellrsquoindistinguibile o lrsquounitagrave del distinto Egrave

sempre questo lavoro distinguo ciograve che egrave lrsquoindistinto o distinguo dallrsquoindistinto percheacute fincheacute

permane come indistinto non posso distinguere nulla non posso percepire nulla Devo distinguere

ma distinguo lrsquoindistinto Ma questa unitagravehellip Alla quale punta la coscienza per distinguere hellipcome

abbiamo visto egrave altrettanto il suo respingersi da se stessahellip In quanto si mostra differente hellipe questo

concetto si scinde nellrsquoopposizione dellrsquoautocoscienza e della vitahellip Lrsquoautocoscienza cioegrave questo

riflettersi della coscienza su di seacute egrave della vita la vita non egrave nientrsquoaltro ciograve con cui lrsquoautocoscienza

ha a che fare hellipquella egrave lrsquounitagrave per la quale egrave lrsquoinfinita unitagrave delle differenzehellip Queste differenze

formano una unitagrave Questa unitagrave egrave fatta di differenze hellipla vita peraltro egrave solo questa unitagrave stessa

per modo che tale unitagrave non egrave in pari tempo per se stessa Questa vita le cose che vivono egrave questa

unitagrave ma allo stesso tempo questa unitagrave non egrave per se stessa egrave sempre per altro Ricordate qui la

questione che poneva Heidegger egrave la stessa cosa ndash Heidegger ha preso tantissimo da qui lrsquoessere

sempre per altro la questione stessa del progetto egrave lrsquoesserci che egrave sempre rivolto ad altro

proiettato Quanto indipendente egrave dunque la coscienza altrettanto lo egrave in seacute il suo oggetto Egrave

indipendente in quanto si pone come unitagrave Quindi egrave apparentemente indipendente anche se

sappiamo che questa unitagrave egrave fatta di infinite differenze Tanto piugrave quindi lrsquoautocoscienza che egrave

senzrsquoaltro per seacute e che contrassegna immediatamente il suo oggetto con il carattere del negativo o che da

78

prima egrave concupiscenza faragrave esperienza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto medesimo Faccio uno

schemino lrsquooggetto esiste nella coscienza sennograve non alcuna esistenza la coscienza egrave unrsquounitagrave

percheacute egrave qualcosa di determinato ndash ldquoIo sonordquo anche se non ho ancora quella determinatezza che

verragrave dallrsquoautocoscienza la coscienza determina individua qualche cosa quindi essendo la

coscienza apparentemente qualche cosa di indipendente pone anche lrsquooggetto che egrave in seacute e nella

coscienza come qualcosa di indipendente Da qui viene la supposizione che lrsquooggetto sia qualcosa

di indipendente percheacute egrave nella coscienza la mia coscienza la avverto come qualcosa di

indipendente e quindi ciograve che le appartiene egrave altrettanto indipendente (4) poco piugrave avanti

Lrsquoessenza egrave lrsquoinfinitagrave come lrsquoesser-tolto di tutte le differenzehellip Questa egrave lrsquoessenza delle cose egrave lrsquoinfinitagrave

di cui egrave fatta e che io tolgo Se io tolgo questa infinitagrave di cui egrave fatta mi rimane lrsquoessenza hellipegrave il

puro movimento di rotazione egrave la quiete di lui stesso come infinitagrave assolutamente inquieta ed egrave anche

lrsquoindipendenza stessa nella quale son risolte le differenze del movimento egrave lrsquoessenza semplice del tempo

la quale in tale autoeguaglianza egrave la compatta figura dello spazio Sta dicendo soltanto che questa

infinitagrave di cui egrave fatta lrsquoessenza una volta tolta pone lrsquoessenza come un qualcosa di quieto pur

essendo una quantitagrave infinita di cose egrave qualcosa di quieto A pag 147 I membri indipendenti sono

per seacute ma questo esser-per-seacute egrave piuttosto immediatamente la loro riflessione nellrsquounitagrave proprio nello

stesso modo in cui questrsquounitagrave egrave la scissione delle figure indipendenti Questo essere per seacute non egrave altro

che la riflessione verso lrsquounitagrave Sappiamo che crsquoegrave lrsquounitagrave e poi lrsquoautocoscienza ma questo essere

per seacute da dove arriva Viene dalla coscienza lrsquoautocoscienza viene dalla coscienza egrave un

movimento partito dalla coscienza dallrsquoin seacute Quindi ci sta dicendo che questo essere per seacute egrave il

riflettersi di vari membri indipendenti di cui egrave fatto e che sono per seacute ma dice questo essere per

seacute egrave la loro riflessione nellrsquounitagrave Cioegrave tutti questi membri indipendenti si riflettono e si rivolgono

nellrsquounitagrave diventano una unitagrave ma questa unitagrave non egrave altro che la scissione nelle figure

indipendenti Questa unitagrave egrave fatta di infinite cose ma queste infinite cose prese tutte assieme

sono una unitagrave Ciograve che appare unitario di fatto egrave fatto di una infinitagrave di elementi e ciascuno di

questi elementi egrave fatta sua volta di una infinitagrave di elementi Il che egrave esattamente il funzionamento

del linguaggio ogni termine che interviene come dice giagrave de Saussure egrave in una relazione

differenziale con tutti gli altri quindi egrave tutta questa infinitagrave di cose Lrsquounitagrave egrave scissahellip Egrave la

scissione nelle figure indipendenti quindi egrave scissa di fatto percheacute non egrave fatta da altro che di

questi elementi indipendenti Lrsquounitagrave egrave scissa percheacute egrave unitagrave assolutamente negativa o unitagrave infinita

Ed essendo essa il sussisterehellip Lrsquounitagrave egrave il sussistere questo aggeggio qui egrave unrsquounitagrave Ed essendo

essa il sussistere ecco che anche la differenza ha indipendenza soltanto in essa Questa indipendenza

della figura appare come qualcosa di determinato qualcosa che egrave per Altro giaccheacute essa egrave uno scisso e

quindi il togliere la scissione avviene mediante un Altro Questa unitagrave egrave scissa in vari elementi Ora

questa unitagrave egrave ciograve che per noi egrave il sussistere di qualcosa una cosa sussiste in quanto unitagrave Dice

che allora anche questa differenza di cui egrave fatta lrsquounitagrave ha indipendenza soltanto in essa cioegrave

esiste soltanto in essa Soltanto qui appare come qualcosa di determinato e cioegrave appare come

qualcosa che egrave quello che egrave Questa indipendenza della figura appare come qualcosa di determinato

qualcosa che egrave per Altro percheacute qualcosa sia determinato se voglio determinarlo devo dire qualche

altra cosa La determinazione non egrave una semplice percezione ma egrave un processo quindi se qualcosa

egrave determinato egrave determinato per altro cioegrave crsquoegrave unrsquoaltra cosa che lo determina cosigrave come il

significato di una parola egrave per altro egrave per altri significanti per altre parole Possiamo andare

avanti Crsquoegrave una questione importante e cioegrave come tutto questo porti alla dialettica servo-padrone

A pag 149 (71) LrsquoIo e la concupiscenza o lrsquoappetito Questo egrave un aspetto che egrave fondamentale percheacute

se non ci fosse questo appetito questa concupiscenza questo qualcosa che poi verragrave chiamato

desiderio anche nella psicoanalisi questo tendere verso un qualche cosa di cui un elemento

necessita per potere determinarsi Vale a dire io ho bisogno che ci sia un qualche cosa che si

opponga a ciograve che io voglio porre per potere porre esattamente quella cosa Egrave sempre il discorso

dellrsquoessere e del non essere Potremmo dire che lrsquoappetito egrave verso il non essere come negazione del

79

non essere che ha bisogno di esserci percheacute lrsquoessere sia quello che egrave Giaccheacute dalla prima immediata

unitagrave si torna attraverso i momenti della figurazione e del processo allrsquounitagrave di entrambi e quindi

alla primitiva sostanza semplice ecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Si torna a questa

unitagrave di entrambi attraverso i momenti della figurazione e del processo ma una volta che si arriva

a questa unitagrave questi elementi non sono piugrave quelli di prima sono unrsquoaltra cosa E infatti dice

hellipecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Quella che appariva Crsquoegrave una prima unitagrave che

appare che egrave fatta di vari momenti differenti tra loro poi attraverso il processo dialettico questi

momenti si ricompongono in unitagrave attraverso lrsquoautocoscienza ma quando tornano a questa

unitagrave questa non egrave piugrave lrsquounitagrave di prima Di fronte a quellrsquounitagrave immediata ossia enunciata come un

essere la seconda egrave lrsquounitagrave universale che ha in lei tutti questi momenti come tolti I momenti della

figurazione e questo processo tutte queste cose ci sono devono esserci ma in quanto tolte Solo

a questa condizione allora ci appare qualche cosa come unitagrave universale che ha in lei tutti questi

momenti come tolti Parafrasando Severino si torna allrsquoessere come unitagrave universale ma percheacute

tutto ciograve che gli si oppone egrave stato posto e tolto A pag 150 (9) Il semplice Io egrave questo genere o

lrsquouniversale semplice per il quale le differenze sono nulle ma lo egrave soltanto quando esso stesso Io sia

lrsquoessenza negativa dei momenti indipendenti e figurati che si son venuti formando In questo caso

parla dellrsquoIo come oggetto ma egrave lo stesso discorso di prima lrsquoIo si pone come universale semplice

a condizione che tutte le sue figure tutto ciograve di cui egrave fatto e il processo per cui ciograve di cui egrave fatto

si ricompone in unrsquounitagrave tutto questo viene tolto percheacute tutte queste cose sono altro rispetto

allrsquoIo anche se sono ciograve di cui egrave fatto lrsquoIo e devono essere tolte E lrsquoautocoscienza quindi egrave certa di

se stessa soltanto percheacute toglie questa alteritagrave che le si presenta come vita indipendente essa egrave

concupiscenza o appetito Come fa lrsquoautocoscienza essere sicura di seacute come faccio a essere sicuro

che io sono io Come lo so Percheacute ho tolto tutto ciograve che egrave altro da me tutto ciograve che non sono io

Questa autocoscienza questo ldquoIo sono Iordquo per potere porsi deve togliere tutto ciograve che non sono

io ma come io posso stabilirmi se non in relazione ad altri Se io fossi solo al mondo sarei io A

questo punto io rispetto a che Io sono rispetto a qualche cosa Per potere dire che io sono io egrave

necessario che ci siano altre autocoscienze per le quali io sono io cioegrave che mi riconoscono come

io Egrave questo che avvia tutto il processo dialettico servo-padrone di cui parleragrave nel capitolo

successivo lrsquoautocoscienza per essere tale deve porsi ma deve togliere ciograve che le si oppone Che

cosa si oppone allrsquoautocoscienza Ciograve che non egrave autocoscienza ciograve che non sono io e che devo

togliere Ma se per potere dire che io sono io necessito di altri allora egrave come se io dovessi porre

degli altri per poterli togliere Quindi devo porre lrsquoaltro scritta in minuscolo ndash che Hegel distingue

lrsquoAltro che egrave lrsquoessere per altro lrsquoAltro radicale assoluto dallrsquoaltro come lrsquoaltrui ndash quindi devo

porre unrsquoaltra autocoscienza come opposizione a ciograve che io sono per poterla togliere Solo a questo

punto io posso stabilirmi con certezza in quanto ldquoIo sono Iordquo ma devo porla questa altra

autocoscienza Qui ci sarebbe tutto un discorso interessante da fare che Hegel naturalmente non

fa ma a parte il rinvio immediato alla questione della volontagrave di potenza qui si fa un passaggio

in piugrave per potere esplicarsi la volontagrave di potenza se seguiamo il discorso di Hegel deve porre

lrsquoaltro per poterlo eliminare per poterlo controllare per poterlo dominare Solo a questa

condizione puograve affermarsi come autocoscienza cioegrave puograve affermarsi in quanto tale come un

qualche cosa che egrave quello che egrave come veritagrave Posso affermarmi come veritagrave a condizione di porre

un altro da me ed eliminarlo controllarlo dominarlo ecc Questo dicevo egrave interessante percheacute

intanto ci dice a che cosa serve lrsquoaltro e anche percheacute in un certo senso egrave necessario inventarsi

lrsquoaltro costruirlo Certo diventa il nemico ma un nemico creato per esserlo percheacute soltanto se egrave

nemico se egrave in opposizione allora lrsquoautocoscienza diventa per seacute sennograve egrave sempre per un altro

Infatti poi lui distingueragrave tra il concetto dellrsquoautocoscienza per seacute che sarebbe il padrone e il

concetto di autocoscienza per altro che sarebbe il servo che sigrave autocosciente ma la sua

autocoscienza egrave sempre per altro non arriva a essere per seacute per una serie di motivi In questo caso

il servo dovragrave lavorare per potere eliminare questo altro da seacute che egrave il padrone

80

Intervento Questione dellrsquoidentitagravehellip

Certamente Identitagrave sempre in relazione ad una alteritagrave che deve esserci percheacute lrsquoidentitagrave sia

Tutta la lettura che fa Kojegraveve va abbastanza in questa direzione (10) Lrsquoautocoscienza dunque

mediante il suo rapporto negativo non egrave in grado di togliere lrsquooggetto anzi non fa che riprodurre

lrsquooggetto noncheacute lrsquoappetito In effetto qualcosrsquoaltro dallrsquoautocoscienza egrave lrsquoessenza dellrsquoappetito e con

tale esperienza alla stessa autocoscienza si egrave presentata una tale veritagrave In pari tempo tuttavia

lrsquoautocoscienza egrave altrettanto assolutamente per seacute e lo egrave soltanto mediante il toglier lrsquooggetto e gliene

deve derivare il suo appagamento percheacute essa egrave la veritagrave In forza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto

lrsquoautocoscienza puograve quindi giungere allrsquoappagamento sol quando lrsquooggetto stesso compia in lui la sua

negazionehellip Deve compiere in seacute questa negazione di se stesso percheacute in seacute il negativo ciograve che

esso egrave deve essere per lrsquoaltro come dire che lrsquoautocoscienza ha bisogno per potere porsi

dellrsquooggetto in quanto altro da seacute Tutto ciograve che egrave altro dallrsquoautocoscienza deve essere tolto ma il

problema egrave che per poterlo togliere prima deve porlo e quindi non puograve fare a meno dellrsquooggetto

non puograve fare a meno dellrsquoaltro Deve esserci questo altro per poterlo togliere percheacute soltanto se lo

tolgo allora io sono io soltanto e tolgo il non essere lrsquoessere egrave essere A pag 151 Nella vita che egrave

lrsquooggetto dellrsquoappetitohellip Lrsquoappetito si rivolge alle cose potremmo dire per poterle dominare hellipla

negazione egrave o in un altro vale a dire nellrsquoappetito o egrave come determinatezza verso unrsquoatra figura

indifferente o egrave come universale natura inorganica di quella vita Ma siffatta indipendente natura

universale nella quale la negazione sta come negazione assoluta egrave il genere come tale ossia egrave

lrsquoautocoscienza Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in unrsquoaltra autocoscienza Cioegrave

ha bisogno dellrsquooggetto per poterlo togliere cosigrave come lrsquoessere ha bisogno del non essere per potere

essere ldquoessererdquo Qui come vedete si incomincia a porre lrsquoautocoscienza e lrsquoaltra autocoscienza

Dice Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento toglie ciograve che le impedisce di essere quella che

egrave di essere per seacute solo in unrsquoaltra autocoscienza percheacute soltanto togliendo lrsquoaltra autocoscienza la

prima rimane quella che egrave ma questrsquoaltra deve esserci per potere essere tolta Lrsquoaltro lrsquoaltrui

devo costruirlo per poterlo togliere Il che egrave esattamente quello che Severino dice rispetto

allrsquoessere neacute piugrave neacute meno Individua tre momenti in cui viene a compiersi il concetto

dellrsquoautocoscienza a) puro Io indistinto egrave il suo primo immediato oggettohellip Lrsquoautocoscienza egrave

coscienza di seacute in prima istanza coscienza dellrsquoIo Infatti io sono io intanto b) Ma questa

immediatezza egrave anchrsquoessa assoluta mediazionehellip Ogni volta che qualcosa egrave immediatezza egrave anche

mediazione e ogni volta che egrave mediazione deve anche essere immediatezza Questo egrave il movimento

continuo hellipessa egrave solo come togliere lrsquooggetto indipendente o essa egrave lrsquoappetito Che cosa fa

lrsquoimmediatezza Toglie lrsquooggetto indipendente solo cosigrave egrave immediatezza solo cosigrave egrave percezione di

qualche cosa cioegrave toglie tutto ciograve che deve togliere Lrsquoappagamento dellrsquoappetito egrave bensigrave la

riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessahellip Appagamento dellrsquoappetito significa avere tolto ciograve che

si oppone Lrsquoappetito ndash da prendere nel senso latino ad petere volgersi verso qualche cosa - egrave verso

ciograve che si oppone hellipo egrave la certezza diventata veritagrave Riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessa ma per

riflettersi in se stessa e quindi determinarsi deve togliere tutto ciograve che autocoscienza non egrave tutto

ciograve che le si oppone c) ma la veritagrave di quella certezza egrave piuttosto la riflessione duplicata egrave la

duplicazione dellrsquoautocoscienza Se io devo togliere tutto ciograve che non egrave autocoscienza che cosa devo

porre Devo porre unrsquoaltra autocoscienza per poterla togliere e stabilire cosigrave la mia Questrsquooggetto

per lrsquoautocoscienza egrave unrsquoaltra autocoscienza cioegrave egrave un qualcosa che mi si oppone in quanto

autocoscienza lo diceva prima lrsquoautocoscienza pone se stessa come oggetto della coscienza Egrave

questo lrsquooggetto che deve togliere lrsquoautocoscienza deve togliere unrsquoaltra autocoscienza percheacute

lrsquoautocoscienza ha posto se stessa come oggetto della coscienza quindi questa coscienza si ritrova

di fronte un oggetto che egrave lrsquoautocoscienza che sigrave si egrave riflessa in se stessa ma per potersi riflettere

in se stessa cioegrave essere per seacute deve togliere questo oggetto che le si oppone Il fatto egrave che questo

oggetto che per la coscienza le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza (12) Questa egrave unrsquoautocoscienza

per una autocoscienzacedil e soltanto cosigrave essa in effetto egrave cheacute soltanto cosigrave divien per lei lrsquounitagrave di se stessa

81

nel suo esser-altro Io che egrave lrsquooggetto del suo concetto in effetto non egrave oggetto ma lrsquooggetto dellrsquoappetito

egrave soltanto indipendente esso egrave infatti lrsquoincancellabile sostanza universalehellip Conclude a pag 152

Quel che per la coscienza si viene istituendo egrave lrsquoesperienza di ciograve che lo spirito egrave questa sostanza assoluta

la quale nella perfetta libertagrave e indipendenza della propria opposizione ossia di autocoscienze diverse

per seacute essenti costituisce lrsquounitagrave loro Io che egrave Noi e Noi che egrave Io Lrsquoautocoscienza ha bisogno deve

creare altre autocoscienze per poterle togliere per potere compiere quel lavoro dialettico che

porteragrave lrsquoautocoscienza ad essere per seacute percheacute ha colto lrsquooggetto che le si oppone e lrsquooggetto che

le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave il lavoro che fa il lavoratore per acquisire la sua

coscienza ldquoeliminandordquo il padrone Il lavoro del popolo - questo egrave Marx ndash per giungere alla

coscienza di classe per Hegel per giungere allrsquoautocoscienza per seacute Ma questa autocoscienza per

seacute non egrave che puograve eliminare lrsquoaltra autocoscienza Certo deve toglierla per potersi porre come per

seacute ma alla fine come molti hanno inteso tutto ciograve che le si oppone e che toglie diventa Sapere

Assoluto per cui non ha piugrave nulla che le si oppone Questo come punto di arrivo E invece no

questo egrave solo il punto di partenza

14 agosto 2019

Questo capitolo che approcciamo egrave intenso egrave anche controverso percheacute ci sono interpretazioni

differenti sulla questione dellrsquoautocoscienza Come spesso accade le letture non sono mai

univoche In ogni caso vedrograve di porre la questione nei termini che a noi interessano di piugrave termini

linguistici semiotici Ciograve che Hegel sta facendo la scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave

altro che la scienza cioegrave un sapere di come si ha esperienza del linguaggio Senza linguaggio non

crsquoegrave nessuna coscienza di nessun tipo Quindi egrave un modo per intendere che gli umani sono parlanti

Hegel pone una questione importante mostra in modo ancora piugrave preciso il funzionamento del

linguaggio Pone la questione della coscienza la coscienza si volge in autocoscienza nel momento

in cui crsquoegrave un prendere atto che ciograve di cui si ha coscienza egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute cioegrave egrave per

seacute ma anche per altro e questo sarebbe lrsquoldquoIo sono Iordquo Ma possiamo pensarla anche in questo

modo e cioegrave la coscienza lrsquoin seacute come lrsquoaffermare qualcosa Lrsquoaffermare egrave qualcosa che egrave in seacute

sembra indipendente egrave ciograve che per Hegel sarebbe il signore ciograve che egrave in seacute e per seacute ma egrave identico

non egrave per altro almeno apparentemente Il ciograve che affermo invece egrave ciograve che egrave per altro egrave cioegrave

per ciograve che ho affermato egrave per la mia affermazione come dire che il ciograve che affermo egrave ciograve che

lavora Qui crsquoegrave lrsquoavvio per ciograve che affermeragrave Marx percheacute ciograve che affermo sarebbe il servo ciograve che

egrave per un altro Dunque dicevo il ciograve che affermo egrave ciograve che lavora per potere far sigrave che ciograve che

affermo sia effettivamente ciograve che affermo cosigrave come il significante ha un significato Il significato

ldquolavorardquo nel senso che crea produce costruisce ciograve che poi il significante alla fine risulta cioegrave

come qualcosa che significa qualcosa Per cui questa autocoscienza come dicevo egrave la coscienza

che prende atto del fatto che ciograve di cui egrave cosciente egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute Anche

lrsquoautocoscienza come la coscienza ha un oggetto cui si rivolge Giagrave nelle prime pagine Hegel

diceva che la coscienza egrave un muoversi verso qualcosa cioegrave verso llsquooggetto Lrsquooggetto come dice

lui egrave per la coscienza non egrave per seacute in quanto tale egrave per la coscienza che crsquoegrave lrsquooggetto Ora potete

pensare lrsquoautocoscienza - ciograve che risulta da questo lavoro della coscienza rispetto al suo oggetto

che egrave quello che egrave in quanto differisce da seacute cioegrave per seacute e per altro ndash lrsquoautocoscienza non egrave esente

dalla dialettica non egrave esente quindi da questo movimento Anche lrsquoautocoscienza pone un

oggetto solo che lrsquooggetto che pone lrsquoautocoscienza egrave sempre lrsquoautocoscienza A questo punto

Hegel dice che questo sdoppiarsi dellrsquoautocoscienza egrave ciograve che dagrave lrsquoavvio alla dialettica servo-

padrone La prima autocoscienza coglie questo oggetto che non egrave altro che se stessa cioegrave pone se

stessa come oggetto ma ponendosi come oggetto questo oggetto differisce dalla prima

autocoscienza e quindi egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave qui che ci sono le interpretazioni che

differiscono per es lrsquointerpretazione di De Negri il traduttore classico di Hegel pone queste due

82

autocoscienze come opponentesi si oppongono tra loro per Sini invece non crsquoegrave questa

opposizione nel senso che questa opposizione si risolve in unrsquounica autocoscienza non rimangono

due autocoscienze lrsquoautocoscienza egrave una Ma il problema che in Hegel in effetti non egrave molto

chiaro egrave se queste due autocoscienze appartengano alla struttura stessa dellrsquoautocoscienza cioegrave

del discorso in definitiva ndash lrsquoautocoscienza non egrave altro che un discorso ndash cosa che in effetti sembra

dire in alcuni punti ma in altri punti invece parla di queste due autocoscienze come di due

individui di due persone E allora egrave lrsquouna cosa o lrsquoaltra E se sono entrambe come avviene il

passaggio da una struttura dellrsquoautocoscienza che si sdoppia alla posizione di due individui come

servo e padrone Non egrave molto chiaro in Hegel La posizione di Sini egrave in effetti abbastanza

interessante percheacute pone la questione di unrsquounica autocoscienza e cioegrave lo sdoppiarsi

dellrsquoautocoscienza egrave uno sdoppiarsi che poi si risolve in unrsquounica autocoscienza percheacute la prima

autocoscienza vede nellrsquoaltra autocoscienza ponendo se stessa come oggetto questo oggetto si

confronta con questo oggetto Naturalmente questo oggetto egrave il negativo ciograve che deve essere tolto

percheacute la prima autocoscienza possa affermarsi in quanto per seacute Perograve dice giustamente Hegel se

toglie questa altra autocoscienza toglie se stessa percheacute egrave sempre lei Ora non si tratta tanto di

risolvere questo problema che non so neanche se sia risolvibile Hegel egrave abbastanza oscuro a

questo riguardo Rimane il fatto che sicuramente lrsquoautocoscienza prendendo se stessa come

oggetto si trova nella condizione dialettica per cui crsquoegrave un elemento che egrave il negativo che deve

essere tolto a vantaggio della sintesi Quindi tutto si svolgerebbe nella struttura

dellrsquoautocoscienza senza richiedere la presenza di altri Drsquoaltra parte crsquoegrave unrsquoaltra questione che

interroga e cioegrave il fatto che noi nasciamo nel linguaggio come ci ha detto Heidegger moltissime

volte nasciamo in un linguaggio che non abbiamo inventato noi ma che ci troviamo Quindi ci

troviamo immersi in discorsi che non sono il mio discorso ovviamente Ma questi altri discorsi

percheacute possano essere presi in quanto discorsi occorre che intervenga tutto quel lavoro che Hegel

descrive della coscienza che coglie un elemento coglie ciograve che in definitiva le appartiene Come

dice Hegel non crsquoegrave qualcosa fuori della coscienza se crsquoegrave qualcosa egrave percheacute egrave nella coscienza E

quindi che cosa accade Accade qualcosa per cui egrave come se il mio discorso ndash usiamo discorso al

posto di autocoscienza ndash si sdoppiasse cioegrave prendo il mio discorso come oggetto quindi ho il mio

discorso il mio dire e poi la consapevolezza del mio discorso per cui ecco egrave come se ci fossero

due discorsi che sono sempre il mio ma sono due percheacute il primo ha preso se stesso come oggetto

cioegrave lo ha considerato come oggetto

Intervento Crsquoentra qualcosa la questione del metalinguaggio

Non crsquoentra la questione del metalinguaggio siamo ancora al di qua nel senso che sarebbe il modo

in cui in effetti il discorso percepisce se stesso Percheacute la coscienza possa percepire se stessa porsi

cioegrave come oggetto deve percepirsi quindi non crsquoegrave ancora metalinguaggio Potragrave intervenire dopo

ovviamente ma egrave come se nel riconoscersi si sdoppiasse cioegrave per potere riconoscersi deve

sdoppiarsi deve porsi come seacute ma anche come altro da seacute Egrave questo punto che egrave complesso in

Hegel Come nellrsquoesempio che facevamo io sono io per potere dire che io sono io egrave come se mi

dovessi sdoppiare ci sono io e poi io che dico ldquoio sono iordquo Sono due cose diverse il primo io non

egrave il secondo io il secondo io egrave llsquooggetto del primo io Egrave come se Hegel dicesse che percheacute ci sia

questa autocoscienza cheacute mi renda conto delle cose queste cose si sdoppiano Egrave inevitabile

percheacute devo prendere il mio stesso dire come oggetto Ciograve che Hegel sta descrivendo appare come

qualcosa di strutturale cioegrave che non puograve non essere se crsquoegrave percezione crsquoegrave questa struttura se crsquoegrave

percezione crsquoegrave sdoppiamento per percepire me io devo sdoppiarmi Egrave come se non potessi non

farlo fa parte del modo in cui funziona il linguaggio Drsquoaltra parte quando affermo qualche cosa

questa mia affermazione in effetti si sdoppia in ciograve che affermo e in ciograve che egrave lrsquoaffermato

possiamo dire lrsquoaffermante e lrsquoaffermato Questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che il

linguaggio instaura e senza la quale distanza non crsquoegrave niente se non crsquoegrave questo sdoppiamento non

crsquoegrave la distanza e io non sono piugrave io cioegrave non sono niente Fuori dal linguaggio dove non crsquoegrave questa

83

distanza non ci sono neanche le cose percheacute ci siano le cose da percepire occorre che ci sia questa

distanza Hegel chiama sdoppiamento questa distanza sdoppiamento dellrsquoautocoscienza che egrave la

stessa cosa Per questo dicevo egrave qualcosa di assolutamente strutturale Come accennavo prima

se questa cosa appartiene unicamente alla struttura del discorso potremmo dire il linguaggio o

se si rileva tra individui ndash Hegel lo dice due individui uno di fronte allrsquoaltro Heidegger ci indica

una via e cioegrave il fatto che nasciamo nel linguaggio nella chiacchiera per essere piugrave precisi Quindi

nasciamo immersi in discorsi che di fatto sono giagrave tutti sdoppiati chiunque affermi qualche cosa

si sdoppia nellrsquoaffermante e nellrsquoaffermato Che sono due cose diverse cosigrave come lo sono il

significante e il significato lrsquoaffermato egrave il significato lrsquoaffermante egrave il significante ma percheacute

questo significante sia significante occorre che ci sia il significato e cioegrave che ci sia qualcosa di

affermato Ma allora questo qualcosa di affermato egrave ciograve che ritornando sul significante lo rende

quello che egrave cioegrave un significante Che tuttavia non egrave piugrave quello di prima percheacute crsquoegrave stato un lavoro

nel frattempo il lavoro di ciograve che Hegel chiama il servo vale a dire ciograve che egrave per altro Mentre

per il signore il godimento egrave immediato vuole la cosa e se la prende per il servo invece egrave mediato

mentre il signore egrave indipendente il servo egrave dipendente sarebbe il ldquoper altrordquo Egrave il per altro nel

senso che si pone come quellrsquoelemento che serve al padrone per ottenere lrsquooggetto che vuole Il

servo si occupa di fare questa operazione cioegrave fornire questo oggetto al signore Il signore si pone

come per seacute come qualche cosa che egrave indipendente ma che ha bisogno tuttavia del servo percheacute

il servo gli fornisce lrsquooggetto di cui ha bisogno che desidera che vuole Ora la cosa si puograve intendere

anche in termini strutturali e cioegrave se poniamo il servo il per altro come il significato ndash il

significato egrave sempre per altro egrave una relazione quindi egrave sempre uno spostamento Lrsquoaffermazione

invece no egrave uno egrave come se fosse lrsquouno io affermo qualcosa e questa affermazione certo egrave in

attesa che lrsquoaffermato confermi la mia affermazione Egrave in questo senso che lrsquoaffermato sarebbe la

figura del servo che egrave per altro cioegrave per lrsquoaffermante il signore In questi termini si semplifica un

porsquo la questione di Hegel ma non toglie questa difficoltagrave di cui dicevo prima anche se si puograve poi

intendere in effetti come funziona Il discorso pone se stesso come oggetto Quando fa questo

Quando ha bisogno di porsi come vero Allora il discorso cerca di stabilirsi ponendo se stesso come

oggetto quindi come opposizione da togliere in modo da rimanere identico a seacute Deve togliere

questo sdoppiamento Non puograve farlo naturalmente percheacute egrave la struttura stessa del linguaggio

che sdoppia Come dicevo questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che la parola stessa

dicendosi instaura e che consente di prendere le distanze tra soggetto e oggetto Sono poi la stessa

cosa ma questa distanza che si instaura egrave quella che mi consente di pensare un oggetto sennograve non

lo posso pensare percheacute non crsquoegrave Il tentativo dunque egrave quello di togliere lo sdoppiamento

Sembra che Hegel voglia andare in questa direzione da parte sia del signore che immagina che

servendosi del servo possa raggiungere lrsquooggetto e quindi goderne immediatamente come dire

che il significante ndash perdonate lrsquoantropomorfismo ndash come se il significante volesse raggiungere il

significato immediatamente che il significato sia identico a seacute che sia quello che vuole il

significante Ciograve che incontra egrave invece un significato che egrave il lavoro nel senso che egrave una relazione

continua con altre cose e quindi egrave come se non riuscisse a trovare la sua veritagrave E in effetti Hegel

lo dice la posizione del padrone egrave in un certo qual modo deficitaria rispetto a quella del servo

percheacute il padrone non raggiungeragrave mai lrsquoautocoscienza piena percheacute sempre debitore nei confronti

del servo il quale servo continua a lavorare ma lavorando continua a spostare la questione e

quindi non avragrave mai la certezza di seacute Egrave come se il significante cercasse nel significato la certezza

di seacute Cosa trova Trova un rinviare infinito Mentre dice sempre Hegel per il servo la situazione

egrave migliore il servo si trova a essere strutturalmente per altro e quindi si pone nei confronti

dellrsquooggetto non come qualcosa che deve essere immediatamente appetito e posseduto ma come

qualcosa che deve essere conosciuto manipolato elaborato percheacute egrave per altro egrave per il signore

cioegrave lavora per il signore Quindi la sua relazione con lrsquooggetto egrave sempre dipendente dal fatto di

dovere modificare lrsquooggetto Ciograve che fa il servo egrave elaborare continuamente la relazione percheacute egrave di

84

questo che egrave fatto egrave fatto di relazioni Ma compiendo questa operazione puograve raggiungere la

coscienza di seacute cioegrave lrsquoautocoscienza cosa che invece egrave negata al padrone per i motivi che dicevo

prima Per Hegel tra i due il servo egrave lrsquounico che possa raggiungere lrsquoautocoscienza nel senso che

il lavoro che compie egrave quel lavoro che gli consentiragrave di acquisire la consapevolezza di seacute cioegrave di

essere lavoro in atto In seguito Marx prenderagrave tutto da ligrave Essendo lavoro in atto il servo ha la

possibilitagrave di porsi come autocoscienza cioegrave autoconsapevolezza di seacute Egrave soltanto attraverso

questa fase dice Hegel di essere lavoro in atto che il servo mano a mano passo dopo passo puograve

acquisire lrsquoautocoscienza cioegrave la sua veritagrave Quella veritagrave che egrave inaccessibile al padrone diventa

accessibile al servo attraverso il lavoro Per tradurla in termini semiotici il lavoro del significato

che non egrave altro che la messa in atto di relazioni egrave ciograve che consente al significato di stabilire il

significante in quanto significante il quale perograve a quel punto non egrave piugrave padrone egrave il significato

che determina il significante egrave lui che lo determina Il significante non si determina da seacute mentre

il significato attraverso il suo lavoro puograve determinare il significante cioegrave lo fa essere quello che

egrave La questione del servo e del padrone non egrave altro che una descrizione teorica delle basi su cui si

fonda la volontagrave di potenza Tutta la dialettica servo-padrone cioegrave tutto ciograve che riguarda la

volontagrave di potenza egrave qualche cosa che appartiene alla struttura del linguaggio O si prende

coscienza di questo oppure se non si prende coscienza di questo se non si giunge cioegrave alla

autocoscienza se la coscienza non giunge a considerare che ogni volta egrave un atto linguistico e che

in quanto tale egrave sempre per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per altro i quanto egrave per seacute se non si

raggiunge questa consapevolezza questa autocoscienza allora si immagina che tutto questo

avvenga al di fuori del linguaggio e cioegrave che il servo e il padrone siano realmente due persone

Hegel lo dice a un certo punto due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro Ma percheacute sia possibile

pensare in questi termini a due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro egrave necessario che si sia giagrave

compiuto questo percorso dellrsquoautocoscienza In altri termini ancora egrave necessario che ci sia accorti

che si sta parlando e che per parafrasare Heidegger ci si sia fatti carico di questo problema e per

problema intendo il linguaggio Se non ci si fa carico di questo allora si immagina che tutto questo

avvenga fuori dal linguaggio e cioegrave che il signore e il servo siano due personaggi Possono esserlo

naturalmente nel momento in cui anche questi due personaggi si immaginano fuori dal

linguaggio Questa consapevolezza questa autocoscienza nellrsquoaccezione che sto indicando non egrave

altro che ciograve che Heidegger indica come lrsquoautentico Se non crsquoegrave questo allora crsquoegrave la chiacchiera il

servo e il padrone rappresentati sono nella chiacchiera Nellrsquoautocoscienza nellrsquoautentico il servo

e il padrone sono momenti dellrsquoatto linguistico indissolubili e inscindibili esattamente come lo

sono il significante e il significato Egrave una lettura di Hegel che autorizza a fare queste

considerazioni perograve non egrave esattamente in questa direzione che lui va Hegel non egrave interessato alla

semiotica Perograve il dire che lrsquoautocoscienza il discorso il dire - un dire consapevole - si sdoppia

che egrave necessariamente sdoppiato questo non egrave altro che ciograve che la semiotica un secolo dopo ha

detto Si sdoppia lrsquoautocoscienza cioegrave il dire dicendosi si sdoppia A pag 153 Lrsquoautocoscienza egrave

in seacute e per seacute in quanto e percheacute essa egrave in e per seacute per unrsquoaltra ossia essa egrave soltanto come un qualcosa

di riconosciuto Qualcosa di riconosciuto questo ci dice che egrave necessario questo sdoppiamento

questa distanza solo a questa condizione posso riconoscere qualcosa Se non crsquoegrave questo

sdoppiamento questa distanza non posso riconoscere niente percheacute non crsquoegrave nulla di determinato

non essendoci la distanza non ci sono neacute io neacute lrsquooggetto (14) Per lrsquoautocoscienza crsquoegrave unrsquoaltra

autocoscienza essa egrave uscita fuori di seacute Questa autocoscienza che egrave uscita fuori di seacute non egrave altro che

il discorso che vuole se stesso come oggetto A pag 154 (15) Essa deve togliere questo suo esser-altro

Pensate al significante e al significato Il significante egrave lrsquoaffermante dicevamo prima il significato

egrave lrsquoaffermato Il significante per porsi in quanto significante in quanto uno deve muovere verso

il significato che lo fa essere quello che egrave ma una volta che il significato lo ha determinato in

quanto significante egrave come se il significante avesse tolto il significato Questo percheacute il

significante a questo punto ndash ed egrave per questo che egrave differente dal primo significante ndash egrave un

85

significante che egrave diventato veramente significante cioegrave egrave tornato a essere quellrsquouno quellrsquointero

il quale naturalmente egrave tale percheacute crsquoegrave stato qualcosa che egrave per altro cioegrave il significato Dovete

tenere conto di questo movimento continuo anche percheacute lrsquoautocoscienza nel momento in cui il

significante ha tolto il significato per potersi stabilire come significante si trova nuovamente

preso nella dialettica continueragrave a porre se stesso come oggetto e quindi a estroflettersi in

qualche modo come autocoscienza saragrave comunque sempre di nuovo in questo movimento per cui

si pone di nuovo come identico ma questo identico egrave identico per avere tolto una differenza avere

tolto un altro significato e cosigrave via allrsquoinfinito A pag 158 (24) In questa esperienza si fa chiaro

allrsquoautocoscienza che a lei la vitahellip Cioegrave lrsquooggetto le cose hellipegrave cosigrave essenziale come lo egrave lrsquoautocoscienza

pura Nellrsquoautocoscienza immediata lrsquoIo semplice egrave lrsquooggetto assoluto che peraltro per noi o in seacute egrave

lrsquoassoluta mediazione e ha per momento essenziale lrsquoindipendenza sussistente LrsquoIo semplice egrave

lrsquooggetto assoluto che egrave assoluta mediazione Egrave mediazione percheacute comunque egrave sempre per seacute in

quanto egrave per altro Resultato della prima esperienza egrave la risoluzione di quellrsquounitagrave semplice mediante

quellrsquoesperienza son poste unrsquoautocoscienza pura e una coscienza la quale non egrave pura per se stessa ma

per un altro vale a dire che egrave come coscienza nellrsquoelemento dellrsquoessere o nella figura della cosalitagrave

Significante egrave diciamo questa coscienza pura la quale egrave tale sempre in relazione in vista di

direbbe Heidegger di qualche cosrsquoaltro di ciograve che ha tolto per potere essere quella che egrave Entrambi

i momenti sono essenziali poicheacute da prima essi sono ineguali ed oppostihellip Sono ancora tenuti come

astratti rispetto al concreto hellipessi sono come due opposte figure della coscienza lrsquouna egrave la coscienza

indipendente alla quale egrave essenza lrsquoesser-per-seacutehellip Egrave evidente che questa egrave la figura del padrone

helliplrsquoaltra egrave la coscienza dipendente alla quale egrave essenza la vita o lrsquoessere per un altro lrsquouno egrave il signore

lrsquoaltro il servo Egrave abbastanza chiaro se pensate al significante e al significato Lrsquouno egrave per seacute

lrsquoaffermante io affermo ed egrave chiaro che se affermo affermo qualcosa quindi lrsquoaffermante egrave

debitore del fatto che per esserci lrsquoaffermante deve esserci qualcosa che viene affermato Crsquoegrave

sempre un qualche cosa che viene affermato e io lo tolgo egrave il significato cui il significante si rivolge

per essere significante passa dal significato e torna al significante ma questo significante egrave sempre

affermante ha sempre un qualche cosa che afferma Per quanto lo tolga crsquoegrave sempre percheacute per

poterlo togliere ci deve essere e qualcosa si determina si stabilisce per seacute solo se toglie ciograve che

quella cosa non egrave Questo egrave il criterio fondamentale che poi Severino ha ripreso in tutta la sua

opera percheacute qualcosa sia quella che egrave occorre che abbia tolto ciograve che quella cosa non egrave Egrave questo

che sta dicendo Hegel ed egrave questo ciograve su cui Severino ha costruito il suo discorso Poi qui spiega

che il signore si rapporta allrsquooggetto come qualcosa di indipendente come un qualche cosa che sta

ligrave e che lui deve prendere Come lo prende Utilizza il servo per questo ha bisogno del servo il

quale si fa carico di lavorare per lui per modificare lrsquooggetto per renderlo usufruibile per rendere

lrsquooggetto dipendente anche percheacute fincheacute egrave indipendente gli si oppone e quindi non sa che cosa

farne Lrsquoopera del servo egrave quella di rendere lrsquooggetto dipendente e quindi fa in modo che il signore

se ne serva Tenete conto che tutto il discorso circa il significante e il significato - il significante

come il signore e il significato come servo - egrave esattamente la stessa cosa La cosa piugrave importante

qui da intendere egrave che tutto questo processo porta allrsquoautocoscienza alla consapevolezza al farsi

carico del problema a lavorare il problema Questa scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave

altro che un percorso che punta a fare in modo che chi lo percorre giunga a questa autocoscienza

Questa autocoscienza quindi non egrave altro che la consapevolezza di essere parlanti e di non potere

non esserne consapevoli con tutto ciograve che questo comporta La prima cosa egrave una delle prime che

ha detto che lrsquooggetto egrave per la coscienza non egrave per seacute e che per essere quello che egrave egrave necessario

che ci sia la sua negazione tolta ma egrave necessario che ci sia percheacute solo cosigrave e questo Severino lo

dice continuamente ho la certezza incontrovertibile che qualcosa egrave cosigrave solo che questo processo

egrave infinito viene rilanciato ininterrottamente in Hegel La consapevolezza di tutto questo processo

potremmo chiamarla autocoscienza o discorso consapevole di seacute Il prossimo capitolo egrave Libertagrave

dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e coscienza infelice Sono movimenti filosofici ma per Hegel

86

sono figure di come queste altre due figure il servo e il padrone si siano strutturate configurate

nella storia della filosofia nella storia del pensiero

21 agosto 2019

Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che la dialettica egrave un processo che procede per integrazione In

effetti la parola che lui usa Aufhebung letteralmente superamento il sollevarsi potrebbe

tradursi anche se non egrave la traduzione corretta integrazione forse rende bene il pensiero di Hegel

Integrazione vale a dire il procedere conservando ciograve che mano a mano fa parte del processo e

proseguire ma sempre conservandolo Qui in questo capitolo Hegel pone una questione che egrave

importante Il titolo egrave Libertagrave dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e la coscienza infelice

Sottotitolo Introduzione Il grado della coscienza fin qui raggiunto il pensare Quello che Hegel

intende con pensiero non egrave ciograve che per esempio intende Heidegger ma il pensiero per Hegel egrave uno

dei momenti che occorre considerare per giungere alla ragione Per Hegel egrave la ragione il punto di

arrivo non il pensiero Il percorso che abbiamo fatto muove dalla sensazione poi la percezione

poi lrsquointelletto e poi la ragione Il pensiero ha a che fare diciamola cosigrave con lrsquointelletto

Allrsquoautocoscienza indipendente sua essenza egrave da una parte soltanto la pura astrazione dellrsquoIo drsquoaltra

parte mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle differenze tale distinguere non diviene a

quellrsquoautocoscienza lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute questa autocoscienza dunque non diviene un Io

veramente capace di distinguersi nella sua semplicitagrave o un Io che in quellrsquoassoluta distinzione resti

uguale a se stesso Dice che questa autocoscienza indipendente ndash indipendente egrave un termine

importante percheacute vuol dire che non dipende da altro ndash la sua essenza da una parte egrave soltanto

pura astrazione dellrsquoIo ndash un Io astratto ndash dallrsquoaltra mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle

differenze cioegrave lrsquoIo si accorge di differenze tale distinguere non diviene a quellrsquoautocoscienza

lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute cioegrave non fa di queste differenze la propria differenza da seacute vale a

dire questo Io non si pone come risultato di un lavoro di estroflessione e ritorno in seacute ma

potremmo dire si pone come una specie di in seacute Questo in seacute egrave indipendente e questo fatto di

essere indipendente ci mostra che posto come non dipendente da altro e quindi egrave come se non

partecipasse della dialettica cioegrave non partecipasse di quella che prima chiamavo integrazione ma

ponesse la coscienza e lrsquoautocoscienza lrsquoin seacute e il per seacute come due distinti e sono certamente

distinti ma come separati non due distinti come momenti di unrsquounitagrave cioegrave momenti di una

sintesi come risultato hellippoicheacute nel concetto della coscienza indipendente lrsquoessere-in-seacute o della

cosalitagravehellip Lrsquoessere-in-seacute egrave la percezione la sensibilitagrave hellipche nel lavoro riceveva la forma non egrave per

nulla una sostanza diversa dalla coscienzahellip Cioegrave la coscienza non si pone come un qualche cosa

che ha un opposto vale a dire non si pone in un processo dialettico ma egrave come se rimanesse

separata separata dal suo opposto A pag 166 hellipnon essere oggetto a seacute come Io astratto ma come

Io che nello stesso tempo ha il valore dellrsquoessere-in-seacutehellip Questo Io ha il valore dellrsquoessere-in-seacute non egrave

il risultato di un processo ma egrave qualcosa che viene posto come separato dal suo opposto quindi

fuori dalla dialettica Ora dice che questo Io che ha valore dellrsquoessere-in-seacute hellipo il comportarsi

verso lrsquoessenza oggettiva in modo che essa abbia il valore dellrsquoessere-per-seacute di quella coscienza per la

quale essa egrave questo vuol dire pensare Questo pensare per Hegel intanto comporta un lavoro un

concetto egrave sempre un lavoro ma mettiamola cosigrave crsquoegrave lrsquoIo poi crsquoegrave lrsquooggetto ma questi due elementi

rimangono separati Il pensare per Hegel egrave cogliere sigrave questa oggettivitagrave ma coglierla come fuori

dellrsquoIo quindi coglierla sigrave ma fuori da un processo dialettico Come dicevo prima non siamo

ancora alla ragione che invece egrave il risultato del processo dialettico Al pensare lrsquooggetto si muove

non in rappresentazioni o in figure ma in concetti vale a dire in un distinto essere-in-seacute il quale

immediatamente per la coscienza non egrave da essa per nulla distinto Per la coscienza non egrave distinto non

egrave qualcosa di opposto qualcosa da integrare ma rimane qualcosa di separato hellipun concetto egrave in

pari tempo un essente e tale differenza in quanto egrave nella coscienza stessa egrave il suo contenuto

87

determinatohellip Questa differenza tra il rappresentato e il fatto che questo rappresentato sia un

oggetto ecco tutto ciograve rimane nellrsquoIo cioegrave il fatto che sia un oggetto non egrave posto come qualcosa

che si contrappone allrsquoIo cioegrave il non-Io ma rimane nellrsquoIo egrave come se il mondo esterno in qualche

modo venisse cancellato percheacute lrsquooggetto esterno viene tutto assorbito nel pensiero hellipma essendo

questo contenuto in pari tempo concettualmente concepito essa rimane immediatamente consapevole

della sua unitagrave con questo essente determinato e distintohellip Sa che non si tratta di un oggetto che

non egrave lrsquoIo ma lo assume nellrsquoIo hellipe ciograve non come nella rappresentazione dove la coscienza deve

ricordarsi in modo speciale che questa egrave una rappresentazione sua anzi a me il concetto egrave

immediatamente concetto mio Ciascuno sa che un suo concetto egrave suo Nel pensare Io sono libero

percheacute non sono in un Altro anzi rimango direttamente presso di me e lrsquooggetto che mi egrave lrsquoessenza egrave in

unitagrave inseparata il mio essere-per-seacute e il mio movimento in concetti egrave un movimento entro se stesso

Come dire che il movimento che egrave della dialettica rimane nellrsquoIo non esce fuori dellrsquoIo

Chiaramente per Hegel questo indica un problema nel senso che non tenendo conto

dellrsquoopposizione che crsquoegrave tra Io e non-Io si trova chiaramente di fronte a una difficoltagrave che

vedremo tra poco rispetto allo stoicismo allo scetticismo e alla coscienza infelice che sarebbe

questrsquoultima il discorso religioso Ma nella determinazione di questa figura dellrsquoautocoscienzahellip

Quella in cui questo movimento rimane in me stesso hellipoccorre soprattutto stabilire questo punto

che cioegrave tale figura egrave coscienza pensante in generale o che il suo oggetto egrave unitagrave immediata dellrsquoessere-

in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute Unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave non mediata

Sappiamo che questi due elementi sono mediati nella dialettica crsquoegrave un terzo elemento tra questi

due elementi che sono opposti terzo elemento che egrave la relazione Qui invece non crsquoegrave piugrave la

relazione il terzo elemento Infatti dice unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave

una specie di incollamento La coscienza a seacute omonima respingentesi da se stessa diviene un elemento

che egrave in seacutehellip Quindi rimane tutto nellrsquoin seacute non egrave piugrave un risultato Sappiamo che lrsquoin seacute va al per

seacute che il significante va al significato e che dal significato torna al significante e lo rende quello

che egrave quindi il secondo significante egrave il risultato di questo processo hellipma essa coscienza egrave tale

elemento soltanto come essenza universale in generale non giagrave come questrsquoessenza oggettiva nello

sviluppo e nel movimento del suo essere molteplice e vario Si egrave persa la molteplicitagrave la varietagrave la

possibilitagrave di distinguere Egrave come se il pensiero diventasse il tutto come poi ci spiegheragrave rispetto

allo stoicismo il mondo esterno non crsquoegrave crsquoegrave soltanto il mio pensiero A pag 167 Lo stoicismo

Questa libertagrave dellrsquoautocoscienzahellip Una finta libertagrave hellipsorta nella storia dello spirito come apparenza

consapevole di seacute si egrave - comrsquoegrave noto - chiamata Stoicismo Il suo principio egrave la coscienza egrave essenza

pensante e qualcosa ha per essa medesimo valore di essenzialitagrave o egrave per lei vero e buono solo in quanto

la coscienza ivi si comporti come essenza pensante Qualunque cosa egrave valutata in base allrsquoessere solo

pensiero In effetti se noi escludiamo il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione

diventa abbastanza chiaro che lrsquoin seacute la coscienza diventa il principio fondante di tutto perograve

avendo estromesso in un certo qual modo il per seacute ndash estromesso nel senso che lo ha assunto in seacute

senza averlo inserito nel processo cioegrave senza averlo considerato come tale ndash cosa fa lo stoicismo

Considera tutto il mondo esterno ma potremmo dire i concetti i significati come inessenziali egrave

come se non ci fossero piugrave come se i significati fossero in qualche modo inglobati nel significante

il quale egrave come se non avesse piugrave bisogno del significato come se vivesse per seacute e quindi non crsquoegrave

piugrave un rinvio Ovviamente questa operazione non puograve riuscire percheacute il significante senza il

significato non esiste Infatti qui Hegel sta cercando di definire una situazione particolare quella

dello stoicismo facendoci rendere conto di come sia una modalitagrave di pensiero insieme con lo

scetticismo e la coscienza infelice modalitagrave fallite del pensiero che dovrebbe giungere alla ragione

Se ci si arresta su questi punti non si raggiunge la ragione e quindi non si raggiunge per Hegel il

Sapere Assoluto Lrsquoespandersi molteplice e in seacute distinguentesi della vita il suo singolarizzarsi e

complicarsi egrave lrsquooggetto verso il quale lrsquoappetito e il lavoro esplicano la loro attivitagrave Lrsquoappetito cioegrave la

tensione verso lrsquooggetto Tale molteplice operare si egrave ora contratto nella distinzione semplice che egrave nel

88

puro movimento del pensare Non quella differenza che si presenta come cosa determinata o come

coscienza di un determinato esserci naturale come un sentimento o come appetito e come fine per

lrsquoappetito stesso hellip non quella differenza ha piugrave essenzahellip Come dovrebbe essere la differenza tra

coscienza e autocoscienza hellipma soltanto quella differenza che egrave pensata o immediatamente non

distinta da me quella soltanto ha piugrave essenza Non quindi la differenza che crsquoegrave tra un elemento e se

stesso ma soltanto quella che egrave pensata o immediatamente non distinta da me Solo questa ha

essenza cioegrave si pone come qualcosa che ha valore Lrsquounico valore egrave il pensiero pensiero che non

tiene assolutamente conto del fatto che per essere pensiero necessita del suo contrario che deve

essere tolto Se non si compie questa operazione questo contrario che deve essere tolto permane

ma come permane nello stoicismo Permane come qualcosa di inessenziale Egrave il modo che lo

stoicismo si inventa per eliminare lrsquoalteritagrave per eliminare lrsquoAltro vale a dire eliminare lrsquoalteritagrave

per cercare in qualche modo di poter stabilire con certezza che le cose stanno in un certo modo in

definitiva si tratta sempre di questo Tale coscienza egrave quindi negativa verso la relazione signoria-

servitugrave il suo operare non egrave neacute quello del signore che trova la propria veritagrave nel servo neacute quello del servo

che trova la propria veritagrave nella volontagrave del signore e nel servizio resogli anzi il suo operare egrave di esser

libera sul trono e in catenehellip Questa libertagrave egrave una parvenza di libertagrave Le catene sono quelle che lo

stoicismo stesso si crea e cioegrave una realtagrave inessenziale dalla quale deve tenersi lontano non puograve

confrontarcisi hellipegrave di riservarsi lrsquoinerzia che dal movimento dellrsquoesistenza cosigrave dallrsquoagire come dal

patire si rifugia sempre nellrsquoessenza semplice del pensiero Qualunque cosa tutto ciograve che riguarda

il non-Io il mondo esterno chiamiamolo cosigrave provvisoriamente deve scomparire a vantaggio

dellrsquoessenza semplice del pensiero In effetti essendo il mondo esterno totalmente inessenziale non

gli daragrave alcun peso e quindi qualunque cosa gli capiti non lo interessa La pervicacia egrave la libertagrave

che si fa baluardo della singolaritagrave e che sta nellrsquoambito della servitugrave mentre lo stoicismo egrave la libertagrave

che - uscendo sempre da lei stessa - ritorna nella pura universalitagrave del pensiero e che poteacute affiorare

come universale forma dello spirito del mondo soltanto in tempi di generale paura e servitugrave ma anche

di generale cultura che aveva elevato il formare allrsquoaltezza del pensare Per lo stoicismo la libertagrave esce

sempre da se stessa percheacute di fatto non la accoglie la libertagrave egrave in senso negativo in quanto si egrave

estromessa dal mondo esterno quindi pensa essendo solo pensiero di essersi liberata di tutte le

avversitagrave Sebbene ora a questa autocoscienza lrsquoessenza non sia neacute un altro a essa neacute la pura astrazione

dellrsquoIohellip Non egrave altro da se stessa cioegrave egrave fuori dal processo dialettico Sappiamo che ciascun

elemento egrave se stesso ma anche altro da seacute e non puograve non essere entrambe le cose hellipanzi Io che ha

in lui lrsquoesser-altro ma come differenza pensatahellip Questa differenza crsquoegrave anche lo stoicismo se ne

accorge ma egrave una differenza che egrave puramente pensata Non immagina che questa differenza sia

un processo che egrave necessario al pensare e che senza questa differenza non crsquoegrave pensiero possibile

Immagina che questa differenza sia puramente pensata hellipcosigrave che nel suo esser-altro egrave

immediatamente ritornato in seacutehellip Cioegrave cancella lrsquoesser-altro La libertagrave dellrsquoautocoscienza egrave

indifferente verso lrsquoesistenza naturale e quindi la ha alla sua volta liberamente dimessahellip La libertagrave

dellrsquoautocoscienza egrave indifferente verso lrsquoesistenza naturale lrsquoesistenza naturale per Hegel sappiamo

che sono le cose quindi sono i concetti in definitiva Egrave come se lo stoicismo si fosse in un certo

qual modo liberato dal lavoro del concetto Quindi se ne sta tutta bella leggera immaginando

che essendosi liberata dalla fatica come direbbe Hegel del concetto e abbia raggiunta questa

sorta di atarassia cioegrave questo benessere assoluto di cui parlavano gli stoici Si egrave liberata dalla

fatica del concetto ha eliminato il concetto facendolo suo - io sono il concetto - pensato solo

pensato non messo allrsquoopera mai fatto lavorare L libertagrave nel pensiero ha soltanto il pensiero puro

per sua veritagravehellip Sappiamo invece che per Hegel la veritagrave non egrave altro che il processo dialettico la

veritagrave egrave il risultato di un lavoro del concetto Come dicevamo la volta corsa il significato cioegrave il

concetto egrave ciograve che lavora ndash sarebbe il servo ndash a vantaggio del padrone cioegrave dellrsquoaffermante del

significante che afferma qualche cosa Il lavoro del concetto egrave dare al significante una sua identitagrave

una sua essenza come dire ldquotu significante sei questo che io ti dico che seirdquo percheacute io sono il

89

significato che tu sei Sarebbe il lavoro del servo che lavora per il padrone In questa allegoria il

padrone sarebbe il significante lrsquoaffermante hellipveritagrave che egrave senza il riempimento della vitahellip Per

Hegel la vita egrave il processo dialettico sono le cose sono ciograve che si incontra helliped egrave quindi soltanto il

concetto della libertagrave ma non proprio la libertagrave vitale giaccheacute a tale libertagrave essenza egrave soltanto il pensare

in generale egrave la forma come forma che distaccatasi dallrsquoindipendenza delle cose egrave ritornata in seacute Egrave

esattamente quello che vi dicevo cioegrave questa libertagrave egrave una libertagrave fittizia percheacute egrave fatta solo di

pensiero egrave distaccata dal concetto e immagina cosigrave di essersi liberata dalla fatica del concetto

Ma chiaramente questa libertagrave egrave solo pensata Infatti diceva prima che crede di essere libero

ma in realtagrave egrave in catene incatenato alla necessitagrave di cancellare in qualche modo il lavoro del

concetto di cancellare lrsquoautocoscienza in definitiva Solo distaccandosi qui il concetto come

astrazione dalla molteplice varietagrave delle cose esso non ha in lui contenuto alcuno ma ne ha uno che

gli egrave dato Gli egrave dato per la coscienza dalla sua sensibilitagrave da ciograve che vede da ciograve che pensa Invero

la coscienza pensando il contenuto lo cancella come un essere estraneohellip Il contenuto il concetto

diventa un essere estraneo hellipma il concetto egrave concetto determinato e tale sua determinatezza egrave

lrsquoestraneo chrsquoesso ha in lui Questo concetto in effetti egrave quella cosa che ha anche una

determinazione cosigrave come per il significante il significato egrave ciograve che lo determina se io tolgo il

significato il significante diventa indeterminato cioegrave non serve piugrave a niente Ecco percheacute a un

certo punto dice a pag 169 hellipsiccome esse tuttavia non possono effettivamente giungere ad alcuna

espansione di contenuto cominciano presto ad ingenerare tedio Ci si annoia a morte nel senso che le

cose non significano piugrave niente percheacute propriamente non ci sono non hanno una determinazione

Come ci arriva a questo Percheacute dice Alla domanda che cosa sia vero e buono offriva ancora una

volta in risposta il pensare stesso privo di contenutohellip Cioegrave sono niente Non sono niente appunto

percheacute al significante ho tolto il significato il significante senza significato egrave niente Tale coscienza

pensante cosigrave comrsquoessa si egrave determinata cioegrave come libertagrave astratta non egrave dunque che lrsquoimperfetta

negazione dellrsquoesser-altrohellip Egrave la negazione dellrsquoesser-altro dellrsquoalteritagrave ma egrave imperfetta percheacute

la negazione dellrsquoesser-altro ldquoperfettardquo sarebbe la negazione che consente di negare lrsquoaltro ma

accogliendolo in quanto negato Qui lo immagina soltanto come pensato come un prodotto del

suo pensiero che non ha nessuna essenza in seacute e che quindi non ha nessuna determinazione Crsquoegrave

il significato certo ma questo significato egrave soltanto nel mio pensiero non crsquoegrave propriamente ma

se non crsquoegrave in quanto determinazione questo mio pensiero lui stesso rimane indeterminato Infatti

Hegel diceva giustamente che per lo stoicismo non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire neacute il vero

neacute il buono neacute il bello cioegrave di determinare qualcosa in quanto tale E questo come giustamente

diceva comincia a generare tedio percheacute non essendoci nessuna determinazione non crsquoegrave nessuna

possibilitagrave di stabilire delle differenze e quindi di procedere si ferma ligrave Egrave un discorso che si

chiude in se stesso impedisce di procedere di andare oltre Lrsquoandare oltre egrave un andare oltre per

integrazione e nello stoicismo non crsquoegrave niente da integrare percheacute non egrave dunque che lrsquoimperfetta

negazione dellrsquoesser-altro non avendo fatto che ritrarsi entro seacute dallrsquoesserci essa non egrave giunta a

compiersi come assoluta negazione dellrsquoesserci in lui Lrsquoassoluta negazione cioegrave la negazione che

consente allrsquoesserci di essere ciograve che egrave Questa negazione dellrsquoesser-altro per cui io posso affermare

che la coscienza egrave in seacute Devo sempre negare ma per potere negare deve esserci questa

determinazione in quanto altro da me Se non crsquoegrave se immagino che sia soltanto nel mio pensiero

non ho niente da negare A lei il contenuto vale bensigrave soltanto come pensiero ma anche come

determinato e la determinatezza egualmente vale come la determinatezza ut sic Una determinatezza

che non egrave il risultato di un processo ma una determinatezza ut sic in quanto tale fine a se stessa

Un altro modo di non cogliere il processo dialettico dice Hegel egrave lo scetticismo che definisce come

la realizzazione di ciograve che per lo stoicismo egrave soltanto il concetto Lo stoicismo pone lrsquoesser-altro

come qualche cosa di inessenziale e si rivolge tutto al pensiero Lo scetticismo fa dellrsquoesser-altro

sigrave sempre qualcosa di inessenziale ma un qualcosa che egrave sempre in una opposizione continua con

lrsquoIo lrsquoio lrsquoAltro sempre in una opposizione continua Percheacute puograve fare questo Percheacute continua a

90

pensare i termini del processo dialettico non come momenti di una unitagrave quindi come il risultato

di un processo ma come sigrave distinti ma separati E allora succede quello che anche Severino

diceva e cioegrave o crsquoegrave lrsquouno o crsquoegrave lrsquoaltro se crsquoegrave lrsquouno si nega quellrsquoaltro se ci sono io non crsquoegrave il non-Io

se crsquoegrave il non-Io non ci sono io Si rimpalla continuamente tra questi due opposti senza accorgersi

che questi due opposti di fatto fanno parte di unrsquointegrazione di un risultato percheacute questi due

elementi sono in relazione tra loro Lo scetticismo cancella la relazione li mantiene come separati

e quindi sono continuamente in lotta tra loro percheacute o crsquoegrave il positivo o crsquoegrave il negativo se crsquoegrave il

negativo non crsquoegrave il positivo A pag 169 verso la fine Il pensiero diventa pensare perfetto che

annienta lrsquoessere del mondo molteplicemente determinato e la negativitagrave dellrsquoautocoscienza libera in

questo vario e diverso configurarsi della vita diventa la negativitagrave reale Cioegrave negare realmente del

positivo nei confronti del negativo e viceversa Egrave chiaro che come lo stoicismo corrisponde al concetto

della coscienza indipendentehellip Indipendente nel senso che la coscienza non egrave per altro ma solo per

seacute hellipgiagrave apparsa come relazione signoria-servitugrave cosigrave lo scetticismo corrisponde alla realizzazione di

quella coscienza come ad atteggiamento negativo verso lrsquoalteritagrave corrisponde cioegrave allrsquoappetito e al

lavoro Questo egrave il modo dello scetticismo di rispondere alla questione dellrsquoalteritagrave La pone in

termini realistici la pone quindi come la contrapposizione tra due elementi E qui crsquoegrave una

questione importante il servo e il padrone come dicevamo la volta scorsa in realtagrave sono due

figure che fanno parte del pensiero il servo e il padrone non sono disgiungibili non possono essere

separati cosigrave come non si puograve separare il significante dal significato Il servo egrave il pensiero vale a

dire il lavoro del concetto che dagrave al significante cioegrave al signore la sua veritagrave Qual egrave la veritagrave del

significante Il suo significato cosigrave come la veritagrave del significato egrave il significante che lo afferma

Pensata in questi termini la dialettica servo-padrone diventa piugrave intelligibile Non so percheacute sia

venuta in mente a Hegel questa storia del servo e del padrone ma va bene cosigrave La questione

importante egrave intendere come la negazione della integrazione cioegrave del processo dialettico porti

allrsquoimpossibilitagrave della ragione porti cioegrave allrsquoimpossibilitagrave di accogliere il lavoro che il linguaggio

compie mentre egrave in atto Questo lavoro che fa il linguaggio ndash significante e significato la relazione

tra i due il terzo elemento - egrave importantissimo percheacute se mantengo separati il significante dal

significato non capisco nulla di quello che succede Egrave questa relazione che fa dei due come giagrave

diceva de Saussure un segno cioegrave qualcosa di utilizzabile per dirla in modo spiccio sennograve non egrave

utilizzabile Cosigrave come infatti risulta non utilizzabile lo stoicismo percheacute a un certo punto si

ferma si chiude il discorso non va piugrave da nessuna parte allo stesso modo anche lo scetticismo

non va piugrave da nessuna parte percheacute in questa opposizione realisticamente intesa tra positivo e

negativo che si rimpallano continuamente anche in questo caso il pensiero diventa inutilizzabile

Sapete che lo scetticismo egrave quella corrente di pensiero che negava la possibilitagrave di stabilire

qualunque veritagrave Percheacute egrave impossibile affermare qualunque veritagrave Percheacute qualunque

affermazione della veritagrave puograve essere confutata A questo punto verrebbe da dire ma allora la

confutazione egrave la veritagrave No percheacute anche la confutazione viene confutata E infatti a un certo

punto Hegel dice che egrave come quei bambini dispettosi per cui se uno dice A lrsquoaltro dice B ma se il

primo dice A lrsquoaltro risponde B dice sempre il contrario Quindi lo scetticismo egrave quellrsquoaltra forma

di pensiero che eliminando il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione tenta in

modo fallimentare di eliminare lrsquoalteritagrave Come la elimina Rappresentandola realisticamente in

questa opposizione che diventa naturalmente irriducibile percheacute se non egrave pensata come relazione

tra i due crsquoegrave un aut-aut lrsquouno esclude lrsquoaltro e quindi se sostengo lrsquouno nego quellrsquoaltro e

viceversa Nello scetticismo crsquoegrave lrsquoimpossibilitagrave di fermare qualcosa Ecco percheacute egrave inutilizzabile

percheacute dice che nulla egrave affermabile e quindi nulla egrave utilizzabile se voglio utilizzare qualcosa devo

fermarla deve essere quello che egrave Ora sappiamo che egrave quello che egrave in relazione a una differenza

ma deve essere quello che egrave per essere utilizzabile sennograve che cosa utilizzo Lo scetticismo dice che

questa cosa egrave sempre differente da seacute e quindi non egrave utilizzabile Ecco percheacute dice Hegel egrave un

pensiero che egrave fallimentare percheacute non porta da nessuna parte non ha nessun utilizzo per il

91

pensiero Il pensiero per potere procedere ha bisogno di reperire qualcosa per poi da ligrave andare

oltre Per potere stabilire una differenza occorre che ci sia unrsquoidentitagrave occorre che sia identico a

seacute allora da quel punto posso procedere e stabilire delle differenze Se questa identitagrave non crsquoegrave

ma ci sono solo differenze non crsquoegrave neanche piugrave la differenza percheacute la differenza non egrave piugrave

differente da niente Questo egrave il problema dello scetticismo A pag 171 Ciograve che dilegua egrave il

determinato o la differenza che in un modo o nellrsquoaltro srsquoimpone come differenza solida e immutabile

Tale differenza non ha in lei nulla di permanente e deve dileguare al pensare appunto percheacute il distinto

consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere una propria essenza solo in un altro ma il pensare egrave il

rendersi conto di tale natura del distinto egrave lrsquoessenza negativa come essenza semplice Lo scettico

dilegua ogni differenza il distinto consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere la propria essenza

solo in un altro Questa distinzione dice non ce lrsquoha la cosa Questo egrave importante Come ha sempre

sostenuto questa differenza non egrave nella cosa in quanto tale ma egrave in un altro questo distinguersi

egrave un distinguersi da altro da ciograve che non egrave non egrave nella cosa stessa Se fosse nella cosa stessa questa

cosa stessa sarebbe strutturalmente altra da seacute e quindi sarebbe inutilizzabile allora non ci

sarebbe percheacute una differenza che muove non da una identitagrave ma da altre differenze non egrave

differenza percheacute non crsquoegrave piugrave nulla da cui differisce Egrave questa la questione principale per Hegel e

cioegrave che nello scettico il distinto egrave nella cosa egrave in lui stesso e non in altro Chiaramente essendo

in lui stesso non crsquoegrave quel processo di integrazione quel processo dialettico percheacute la differenza

non egrave piugrave tra un elemento e il suo opposto il suo esser-altro ma egrave nella cosa stessa egrave in lui stesso

ed essendo in lui stesso come vi dicevo non egrave utilizzabile egrave un discorso che non ha nessuna

possibilitagrave di andare da nessuna parte A pag 173 Se le viene indicata lrsquoeguaglianza essa mostreragrave

lrsquoineguaglianza se poi dinanzi a lei venga tenuta ferma lrsquoineguaglianza che essa ha testeacute profferito

allora passa oltre a indicare lrsquoeguaglianza In effetto il suo chiacchierare egrave un litigio da ragazzi testardi

dei quali lrsquouno dice A quando lrsquoaltro dice B per dire B quando lrsquoaltro dice A e cosigrave ciascuno restando

in contraddizione con se stesso si paga la soddisfazione di restare in contraddizione con gli altri Egrave in

contraddizione con se stesso e quindi egrave contraddizione anche con gli altri e si appaga di questo

Nello scetticismo la coscienza fa in veritagrave esperienza di seacute come di una coscienza contraddicentesi entro

se stessa da tale esperienza scaturisce una figura nuova la quale riconnette entrambi i pensieri tenuti

separati dallo scetticismo La mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stessohellip Notate la

mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stesso Lo scetticismo non pensa per parafrasare

Heidegger Se pensasse si renderebbe conto che percheacute possa fare le cose che fa non deve essere

quello che dice di essere Egrave sempre questa la questione La mancanza di pensiero dello scetticismo

verso se stesso dovragrave dileguare giaccheacute in effetto egrave pur sempre una sola coscienza a possedere in lei quei

due modi La nuova figura saragrave quindi per seacute la duplicata coscienza di seacutehellip Qui introduce la

questione del pensiero religioso hellipcome coscienza che si rende libera che non egrave soggetta a mutamento

ed egrave eguale a se stessa e saragrave coscienza di seacute come coscienza che si confonde e srsquoinverte in modo assoluto

e saragrave la coscienza di questa sua propria contraddizione Qui lo anticipa il discorso religioso non egrave

altro che prendere coscienza di questa situazione autocontraddittoria e viverla fino in fondo

28 agosto 2019

Pag 174 Questa coscienza infelice scissa entro se stessa egrave cosigrave costituita che essendo tale

contraddizione della sua essenza una coscienzahellip Cioegrave lo sa hellipla sua prima coscienza deve sempre

avere insieme anche lrsquoaltra e in tal modo mentre essa ritiene di aver conseguita la vittoria e la quiete

dellrsquounitagrave deve immediatamente venir cacciata da ciascuna (delle sue due coscienze) Questa egrave la

premessa che fa Hegel Ricordate il discorso che faceva rispetto allo scetticismo crsquoerano questi

due poli nei quali lrsquouno nega sempre quellrsquoaltro ndash se affermo uno allora questo affermare lrsquouno

immediatamente si sposta sulla sua negazione se ci si ferma sulla sua negazione di nuovo si ritorna

ad affermare il primo e cosigrave via Per Hegel questo egrave un modo di pensare inconcludente Ma anche

92

qui ci sono due momenti perograve qui il discorso egrave differente percheacute entrambe queste due coscienze

non vengono cacciate lrsquouna dallrsquoaltra ma tendono a comporsi in una unitagrave Cosa che poi avverragrave

nella Ragione ma questo lo vedremo nel capitolo successivo Egrave unrsquounitagrave a cui tendono queste due

coscienze quindi a essere qualcosa di unitario di intero per potersi affermare Egrave chiaro che se

una coscienza egrave la negazione dellrsquoaltra in questo processo una delle due deve scomparire Ma il

discorso religioso non riesce a fare questo non riesce cioegrave a integrare la sua negazione

nellrsquoaffermazione Questo lo faragrave la Ragione Dice che questa coscienza duplicata essa stessa egrave

lrsquointuirsi di unrsquoautocoscienza in unrsquoaltrahellip Questa autocoscienza si intuisce in quanto ce nrsquoegrave

unrsquoaltra hellipessa stessa egrave lrsquouna e lrsquoaltra autocoscienza e lrsquounitagrave di entrambe le egrave anche lrsquoessenzahellip

Percheacute egrave questo ciograve che cerca ciograve che vuole ciograve a cui tende hellipma essa per seacute non egrave ancora questa

essenza medesima essa per seacute non egrave ancora lrsquounitagrave di tutte e due le autocoscienze Permangono due in

quanto distinte e separate (43) La coscienza trasmutabile Essendo essa da prima solo lrsquounitagrave

immediata di entrambe le autocoscienze ma non essendo entrambe per lei lo stesso per lei anzi essendo

opposte lrsquouna quella semplice e intrasmutabile le egrave lrsquoessenza mentre lrsquoaltra quella che si trasmuta

per molte guise le egrave lrsquoInessenziale Ambedue sono per essa essenze reciprocamente estranee essa stessa

essendo la coscienza di questa contraddizione si pone dal lato della coscienza trasmutabile ed egrave a se

stessa lrsquoInessenziale ma come coscienza dellrsquointrasmutabilitagrave o dellrsquoessenza semplice deve in pari

tempo procedere a liberarsi dallrsquoInessenziale vale a dire a liberare seacute da se stessa Hegel introduce

questi termini lrsquointrasmutabile e il trasmutabile Si considera lrsquointrasmutabile come lrsquouniversale

il concetto lrsquointero ciograve che egrave necessariamente quello che egrave mentre il trasmutabile anzicheacute essere

lrsquouniversale egrave il singolare cioegrave lrsquoimmanente lrsquoaccadere che egrave sempre accidentale

Lrsquointrasmutabile interviene qui sigrave certo come lrsquointero come lrsquouniversale ma lo si intende meglio

se lo si pone anche come il divino Hegel non cita mai dio il nome dio non compare mai perograve

parlando dellrsquointrasmutabile allude a qualcosa del genere percheacute in effetti ciograve che egrave universale la

veritagrave lrsquointero nella religione ndash sta parlando della religione ndash egrave dio ovviamente Quindi da una

parte pone una coscienza intrasmutabile cioegrave quella consapevolezza di qualche cosa di divino di

qualcosa di universale qualche cosa che egrave da raggiungere dallrsquoaltra parte pone una coscienza

trasmutabile che egrave quella con cui ciascuno ha a che fare cioegrave limitata particolare singolare

immanente il qui e ora Piugrave avanti prosegue Ma mentre le due coscienze le sono egualmente

essenziali e contraddittorie essa egrave soltanto il movimento contraddittorio nel quale il contrario non

giunge alla quiete nel proprio contrario anzi si riproduce in quello nuovamente soltanto come contrario

Cerca di eliminare lrsquoaltro come contrario ma volendo fare questo si ritrova il contrario di

quellrsquoaltra e quindi non riesce a cavarsi drsquoimpiccio Noi assistiamo cosigrave alla lotta contro un

nemicohellip Il nemico sarebbe questa situazione di opposti che necessariamente insistono hellipcontro

il quale la vittoria egrave piuttosto una sottomissionehellip Percheacute per ciascuno dei due vincere sarebbe come

sottomettersi allrsquoaltro hellipaver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario

La coscienza della vita la coscienza dellrsquoesistere e dellrsquooperare della vita stessa egrave soltanto il dolore per

questo esistere e per questo operare quivi infatti come consapevolezza dellrsquoessenza ha soltanto la

consapevolezza del suo contrariohellip Consapevolezza dellrsquoessenza cioegrave di ciograve che egrave veramente non

ha altro che questo il sapere che egrave il suo contrario helliped egrave quindi conscia della propria nullitagrave

Vedete come comincia a prendere forma la figura della coscienza infelice cioegrave della coscienza

religiosa che considera se stessa una nullitagrave a fronte dellrsquointrasmutabile del divino Da questa

posizione essa inizia la sua ascesa verso lrsquointrasmutabile Ma tale ascesa non egrave che quella

consapevolezza medesima ed egrave quindi immediatamente la coscienza del contrariohellip Tale ascesa dice

non egrave altro che la propria consapevolezza di volere ascendere E quindi rivelandosi come

consapevolezza volontagrave di ascendere di fatto si pone nella condizione di non poterlo raggiungere

percheacute si pone proprio come coscienza esattamente come ciograve che non egrave intrasmutabile

Lrsquointrasmutabile che entra nella coscienza egrave quindi parimente toccato dalla singolaritagravehellip Cioegrave questo

intrasmutabile che entra nella coscienza e di cui la coscienza vuole impadronirsi egrave toccato dalla

93

singolaritagrave percheacute questo intrasmutabile appartiene in qualche modo alla mia coscienza che egrave

singolare egrave mia Quindi egrave come se viziassi lrsquointrasmutabile del fatto che in qualche modo egrave mio

helliped egrave presente soltanto insieme con questa che lungi dallrsquoessere stata cancellata nella coscienza

dellrsquointrasmutabile vi ricompare di continuo Io voglio raggiungere lrsquointrasmutabile ma in questo

volerlo raggiungere mi rendo conto che io non lo sono e quindi non posso che continuamente

prendere atto della limitatezza per cui piugrave voglio raggiungerlo piugrave mi rendo conto della mia

limitatezza (45) La figura dellrsquointrasmutabile Ma in questo movimento la coscienza duplicata fa

esperienza appunto di quello scaturire della singolaritagrave nellrsquointrasmutabile e dellrsquointrasmutabile nella

singolaritagrave La singolaritagrave ritrova lrsquointrasmutabile come suo obiettivo come ciograve a cui tende ma

questa consapevolezza dellrsquointrasmutabilitagrave non puograve che ritornare alla coscienza che vuole essere

ciograve che non egrave e quindi sempre limitata Si attua per essa la singolaritagrave in genere nellrsquoessenza

intrasmutabile e si attua in pari tempo la sua in lei Giaccheacute la veritagrave di siffatto movimento egrave appunto

lrsquoesser-uno di questa coscienza duplicata Ma da prima questa unitagrave le si attua in modo tale che

elemento dominante vi egrave tuttora la diversitagrave dei due membri Ciograve che la coscienza rileva egrave la

persistenza di questi due elementi la coscienza dellrsquointrasmutabile il divino e la coscienza di non

esserlo e quindi voler giungere al divino Ma non riesce a separare le due cose in modo definitivo

percheacute punta allrsquounitagrave non riesce a porle come distinte in modo definitivo in modo da lasciarle

per sempre separate percheacute sarebbe la rinuncia allrsquointrasmutabile al divino A pag 177 Ciograve che

qui si presenta come modo e relazione dellrsquointrasmutabile resultograve quale esperienza che lrsquoautocoscienza

scissa fa nella sua infelicitagrave Questo egrave un tema fondamentale la scissione dellrsquoautocoscienza

Sappiamo che lrsquoautocoscienza non egrave altro che la consapevolezza di seacute di essere pensanti ma

questa scissione dellrsquoautocoscienza che non riesce a trovare la propria unitagrave che invece troveragrave

con la ragione questa scissione egrave ciograve che produce la sofferenza Percheacute Infatti parla a un certo

punto anche di nostalgia e come sappiamo Hegel non solo conosceva perfettamente il greco ma

anche la filosofia greca Nostalgia viene da νόστος letteralmente il ritorno ma per ritornare

occorre una distanza ci vuole un qualche cosa a cui ritornare se ritorno egrave percheacute non sono lagrave

ovviamente Potremmo tradurla cosigrave forse in modo grammaticalmente meno corretto ma

concettualmente piugrave appropriato come dolore per la distanza distanza che come sappiamo

appartiene al linguaggio Il dolore per la distanza egrave ciograve che fa sigrave che la sofferenza e qui arriviamo

a un punto importante incominci ad avere valore In effetto avendo lrsquointrasmutabile assunto una

figura il momento dellrsquoal di lagrave non solo egrave rimasto anzi egrave addirittura rafforzato giaccheacute se da una

parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento sembra sia stato avvicinato alla

coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un impenetrabilehellip Cioegrave si egrave avvicinato

nel senso che io lo voglio questo intrasmutabile voglio possedere questo divino me lo figuro perograve

in questo figurarmelo non solo non riesco ad assumere questo intrasmutabile ma si rafforza

sempre di piugrave in quanto elemento irraggiungibile che deve come vedremo tra poco rimanere

irraggiungibile hellip giaccheacute se da una parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento

sembra sia stato avvicinato alla coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un

impenetrabile Uno sensibile con tutta la crudezza di una realtagrave effettualehellip Nonostante questo

questo mi sta di contro come un Uno che sta per conto suo che non riesco a raggiungere mai hellipla

speranza di potersi unificare con lrsquointrasmutabile deve rimanere speranza deve cioegrave restare senza

compimento e senza presenzialitagravehellip Non deve mai essere presente Dio devo sempre

rappresentarmelo ma non puograve neacute deve apparire Dovesse apparire sarebbe immediatamente

arrestato e giustiziato come drsquoaltra parte egrave accaduto hellipcheacute tra speranza e compimento spazia

appunto lrsquoaccidentalitagrave assoluta o lrsquoindifferenza immobile implicita nella figurazione stessa cioegrave nel

fondatore elemento della speranza Per via della natura dellrsquoUno nellrsquoelemento dellrsquoessere per via

dellrsquoeffettualitagrave di cui si egrave rivestito accade necessariamente chrsquoesso sia dileguato nel tempo e nello

spazio e che sia stato lungi e senzrsquoaltro lungi rimanga Questo Uno che diventa un essere in quanto

tale occorre che rimanga irraggiungibile (48) Mentre da prima il mero concetto della coscienza scissa

94

si determinava come il processo per cui essa toglievasi come singola per diventare coscienza

intrasmutabilehellip Che cosa fa questa coscienza scissa Cerca di togliere la coscienza singola per

diventare coscienza intrasmutabile Egrave questo che voleva fare togliermi di mezzo in quanto

animale in quanto persona in quanto peccatore ecc per arrivare allrsquointrasmutabile solo a

questo punto ho riunito in un tutto e quindi non piugrave questa distanza percheacute tutte queste

operazioni sono messe in atto per evitare la distanza Tutto ciograve senza rendersi conto che questa

distanza stessa cioegrave il funzionamento del linguaggio egrave ciograve che consente di costruire tutte queste

cose perograve egrave avvertita come lrsquoimpossibilitagrave della felicitagrave Infatti nella tradizione cristiana-

cattolica il paradiso egrave il luogo della veritagrave dove si contempla la veritagrave dove ogni cosa ha trovato

la sua veritagrave dove non crsquoegrave piugrave il falso dove cioegrave il significante e il significato hanno fatto un

tuttrsquouno non crsquoegrave piugrave nessuna distanza tra i due la cosa egrave quella che egrave e non egrave altro dicendosi Egrave

questa la veritagrave del paradiso hellipil suo travaglio la sua aspirazione hanno ormai questa

determinazione essa toglie piuttosto la sua relazione col puro intrasmutabile non figurato e si procura

il rapporto soltanto con lrsquouniversale figurato Cheacute a tale coscienza essenza e oggetto egrave ormai lrsquoesser-uno

del singolo con lrsquointrasmutabile cosigrave come nel concetto lrsquooggetto essenziale era soltanto lrsquointrasmutabile

astratto privo di figurazione e ciograve da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto

esser-scisso del concetto Prego di porre attenzione a questrsquoultima riga che egrave esplicativa di tutto ciograve

da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto esser-scisso del concetto La scissione

che crsquoegrave nel concetto la distanza che crsquoegrave nel concetto egrave questo che deve essere eliminato per arrivare

al divino allrsquointrasmutabile cioegrave al concetto universale al tutto allrsquointero alla veritagrave A pag

180 Tuttavia qualche cosa non egrave per lei (la coscienza) non egrave per lei che questo suo oggetto

lrsquointrasmutabile il quale a lei ha essenzialmente la figura della singolaritagrave sia lei stessa lei stessa cioegrave

la singolaritagrave della coscienza Non egrave per lei che questo intrasmutabile sia a lei alla coscienza non

lo puograve raggiungere non lo raggiungeragrave mai Si presenta cosigrave lrsquointeriore movimento del pur animo che

sente bensigrave se stesso ma si sente dolorosamente come scissione movimento di una infinita nostalgiahellip

Il dolore per la distanza hellip la quale ha la certezza di avere a propria essenza un siffatto puro animo

- puro pensare pensantesi come singolaritagrave - da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio

percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Rileggo percheacute egrave importante Questa coscienza

si sente dolorosamente come scissione hellip una infinita nostalgia hellip la quale ha la certezza di avere a

propria essenza un siffatto puro animo hellip da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio

percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Cioegrave la nostalgia riguarda il dolore per la

lontananza riguarda il non venir riconosciuti dallrsquointrasmutabile da dio Ci vuole un suo

riconoscimento che dia la certezza Se al posto di dio ci mettiamo il concetto cioegrave il significato egrave

chiaro che il significante si aspetta dal significato il proprio significato la propria essenza A pag

181 Come da una parte adoperandosi a raggiungere seacute nellrsquoessenza essa attinge soltanto la propria

separata effettualitagrave cosigrave drsquoaltra parte non puograve attingere lrsquoAltro come qualcosa di singolo e di

effettuale Non puograve attingere lrsquoAltro non puograve prenderselo Egrave questo il grossissimo problema Dove

questo vien cercato la non puograve venir trovato percheacute esso deve appunto essere un al di lagrave un qualcosa

siffatto da non poter venir trovato A questo punto si pone una questione interessante Che cosa fa

la sofferenza Mi dice che questo intrasmutabile il divino non egrave raggiungibile Quindi fincheacute

soffro io garantisco lrsquoesistenza dellrsquointrasmutabile percheacute se lo raggiungessi diventerebbe un

singolare Egrave un porsquo il discorso che faceva Heidegger rispetto allrsquoessere e allrsquoente se io pongo lrsquoessere

come un qualche cosa non sto piugrave parlando dellrsquoessere ma di un ente cioegrave di un qualche cosa E

cosigrave potete pensare anche tutta questa situazione cioegrave sono io che con tutta la mia sofferenza

con il dolore della distanza mantengo la distanza In un certo senso egrave un modo per farmi padrone

di questa distanza per gestirla se non posso eliminarla la padroneggio Se soffro allora vuol dire

che questa distanza crsquoegrave A un certo punto il cristianesimo ha posto la sofferenza come un valore

vale a dire come un qualche cosa che essendo un valore dagrave importanza Ancora oggi egrave cosigrave chi

soffre egrave importante chi soffre merita rispetto Se pensate a tutta la storia dellrsquoal di lagrave al soffrire

95

in terra per poi potere godere nellrsquoal di lagravehellip Sigrave anche ma occorre qualcosa anche nellrsquoal di qua

che dia un supporto Ciograve che viene dato nellrsquoal di qua egrave questo la tua sofferenza ha valore ti rende

rispettabile percheacute gli altri ti rispettano e quindi ti pone nel vero La sofferenza egrave il vero non si

mente nella sofferenza Percheacute si ritiene che Gesugrave Cristo abbia detto la veritagrave Percheacute ha sofferto

sulla croce per stabilire che quello che diceva era vero se soffro se mi sacrifico questo mio

sacrificarmi invera ciograve che affermo Come dire Tizio egrave morto per le proprie idee Egrave un esempio

abbastanza evidente di come il proprio sacrificio inveri il proprio pensiero lo rende vero La cosa

interessante egrave che questa modalitagrave cioegrave di nobilitare la sofferenza egrave ciograve che ha consentito di

sottomettere di soggiogare lrsquointera popolazione per duemila anni come dire tu soffri ma in

cambio io ti do potere il potere della sofferenza il potere della veritagrave il potere del rispetto Ecco

che cosrsquoha in cambio ed ecco percheacute le persone si assoggettano cosigrave facilmente Pensate a ciograve che

accade anche attualmente nel mondo un governo che proponga un periodo come si usa dire oggi

di lacrime e sangue Ora i cittadini che si sentissero proporre una cosa del genere rovescerebbero

allrsquoistante quel governo se non fosse che sono intrisi della religiositagrave e della sofferenza per cui

questa sofferenza che viene proposta loro ha un vantaggio un tornaconto Il mio soffrire egrave ciograve

che mi rende importante Importante percheacute Qui crsquoegrave un passaggio dove parla di un medio fra i

due estremi tra lrsquointrasmutabile e il singolare un medio che fa da tramite e che mette in

connessione me con lrsquointrasmutabile - in definitiva sarebbe il prete ma non solo anche lrsquouomo

politico Questrsquoultimo mette in connessione il cittadino con lrsquointrasmutabile in questo caso la

veritagrave assoluta nel senso dellrsquoideologia politica come un qualche cosa che si pone come il bene

assoluto che puograve essere dio o il bene assoluto per i cittadini per la societagrave per la civiltagrave Lrsquoidea egrave

che il politico costituisca quellrsquoelemento che fa da tramite che dicendo cosa si deve fare puograve

mettere in relazione il cittadino con lrsquointrasmutabile cioegrave con dio o con il bene assoluto della

societagrave della civiltagrave di quello che si vuole

Intervento I cittadini prendono di mira i politici percheacute attribuiscono loro una sorta di onnipotenza

Da qui il senso di tradimentohellip

Quando per qualche motivo non egrave supportata questa fantasia di non poter accedere

allrsquointrasmutabile questa cosa viene presa come un tradimento Quindi chiaramente il cittadino

se la prende con il politico che in questo caso ha fallito cioegrave lo ha tradito facendo quello che lui

mi dice mi aveva promesso il paradiso cioegrave il bene assoluto e invece non egrave cosigrave Con il prete egrave

piugrave facile sgattaiolare percheacute dio non crsquoegrave Quello che mi interessava sottolineare egrave questo aspetto

che in Hegel non crsquoegrave lrsquoho tratto io naturalmente non crsquoegrave neanche in Kojegraveve e neanche in Jean

Wahl che sono quelli che piugrave di altri hanno riflettuto su questo aspetto della coscienza infelice

del servo-padrone ecc e cioegrave questa nobilitazione della sofferenza La sofferenza egrave il dolore della

distanza Distanza potremmo dire semioticamente tra significante e significato ma soprattutto

tra me e lrsquointrasmutabile tra me e il divino tra me e il concetto tra me e ciograve che mi fa essere

quello che sono Egrave lrsquoessere potremmo dire comunemente inteso ciograve che fa essere me quello che

sono realmente Come dicevo questo rende conto della possibilitagrave di tenere sottomessa la

popolazione intera percheacute in cambio gli si dagrave questo non tanto lrsquoidea di un paradiso nellrsquoal di lagravehellip

sigrave anche ma non basta ci vuole qualche cosa qui adesso io ti do la mia vita ma in cambio dammi

qualche cosa cioegrave lrsquoidea di essere importante se faccio ciograve che tu mi dici io sono importante

percheacute sono nella via che porta come dice Hegel allrsquointrasmutabile al divino alla veritagrave o

allrsquoessere Egrave un modo che si puograve anche porre percheacute rende conto come dicevo prima di come sia

stato possibile come continui a essere possibile lrsquoassoggettamento della popolazione intera Cosa

che si chiede persino Luttwak come egrave possibile che tutti si sottomettano a malversazioni

estorsioni senza aprire bocca anzi contenti Certo la questione del potere di cui parla Nietzsche

egrave fondamentale anche quella di cui parla La Boeacutetie ma crsquoegrave un qualche cosa di piugrave crsquoegrave un qualche

cosa che viene dato qui e adesso io ti impongo di soffrirehellip anzi crsquoegrave giagrave questa sofferenza che egrave la

sofferenza che si instaura con la distanza cioegrave non riesci a essere quello che vuoi essere Ricordate

96

Freud lrsquoIo ideale e lrsquoideale dellrsquoIo lrsquoIo ideale egrave ciograve che vorrei essere lrsquoideale dellrsquoIo egrave ciograve che dovrei

essere Crsquoegrave sempre questo movimento questa spinta verso un intrasmutabile di cui si immagina

che finalmente raggiunto io sono quello che sono Solo che questo nel discorso religioso deve

rimanere come ci dice Hegel irraggiungibile percheacute se lo raggiungo istantaneamente cessa di

essere lrsquointrasmutabile

Intervento La promessa della politica egrave lrsquoeliminazione della distanzahellip

Sigrave ma non deve farlo Anche se lo potesse per assurdo non lo deve fare Il compito di un governo

non egrave quello di fare il bene dei cittadini ma di promettere il bene dei cittadini Deve rimanere una

promessa cosigrave come nel discorso religioso lrsquoal di lagrave deve rimanere una promessa questo

intrasmutabile deve rimanere una promessa mai raggiungibile A pag 184 (57) Che la coscienza

intrasmutabile rinunzi alla sua figura e la elargisca di ciograve appunto la coscienza singola rende graziehellip

La coscienza singola cioegrave la persona immagina che sia questo intrasmutabile a dare a lei questa

speranza Infatti la speranza egrave una delle virtugrave teologali viene data da dio non se la puograve dare

lrsquouomo viene data da dio come dono per raggiungere qualcosa che non deve raggiungere Questo

egrave lrsquoinganno incredibile che perograve ha funzionato e continua a funzionare percheacute il discorso religioso

non appartiene solo alla religione intesa come istituzione organizzata ecc ma in qualunque

discorso si trova la struttura religiosa cioegrave qualunque discorso vuole porsi come il vero quindi

eliminando facendo tuttrsquouno con ciograve che lo nega Non integrandolo o superandolo come dice

Hegel ma eliminandolo come falso cosigrave come fa la scienza come fa la logica hellipvale a dire essa

interdicesi lrsquoappagamento della consapevolezza della sua indipendenza e rinvia lrsquoessenza dellrsquooperare

lungi da seacute allrsquoal di lagrave A ogni modo mediante questi due momenti del reciproco abbandonarsi delle

due parti sorge alla coscienza la sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Solo tale unitagrave egrave in pari tempo affetta

da separazione egrave di nuovo infranta in se stessa e di nuovo ne scaturisce lrsquoopposizione dellrsquouniversale

e del singolo Qui sembra parli Parmenide non ci siamo mossi di una virgola Sigrave lrsquointrasmutabile

promette come dire ldquoci sei quasi perograve ci manca ancora un porsquordquo Egrave da duemila anni che ci manca

ancora un porsquo per raggiungere questo intrasmutabile cosigrave nella religione come nella politica che

a questo punto appaiono avere esattamente la stessa struttura A pag 186 (61) parla del

mediatore Col sentimento della sua infelicitagravehellip Abbiamo visto che la sua infelicitagrave egrave il dolore per

la distanza che la separa dal divino hellipe con la miseria dellrsquooperare di tale coscienzahellip Miseria percheacute

egrave sempre inadeguata insufficiente Per questo Freud aveva connesso il discorso ossessivo con il

discorso religioso questo sentimento di costante inadeguatezza incapacitagrave ecc per cui ldquonon sono

mai allrsquoaltezzardquo Col sentimento della sua infelicitagrave e con la miseria dellrsquooperare di tale coscienza si

congiunge tuttavia la consapevolezza della sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Crsquoegrave questa unitagrave percheacute io

so che crsquoegrave dio non chiedetemi come faccio a saperlo ma lo so quindi crsquoegrave unrsquounitagrave fra me e lui solo

che non riesco a raggiungerla Infatti il tentato annientamento immediato del suo effettuale esserehellip

Devo annientare il mio essere effettuale cioegrave ciograve che sono di fatto se voglio raggiungere dio devo

annientarmi in quanto animalitagrave hellipegrave mediato dal pensiero dellrsquointrasmutabile e avviene in questo

rapporto Comincia a esserci un mediatore il pensiero dellrsquointrasmutabile che mi dice che io devo

liberarmi del corpo - questo egrave un tema classico del cristianesimo sin dai tempi dei padri della

Chiesa Il rapporto mediato costituisce lrsquoessenza del movimento negativo nel quale la coscienza si dirige

contro la sua singolaritagrave che non di meno come rapporto egrave in seacute positiva e produrragrave per la coscienza

quella stessa sua unitagrave Questa coscienza egrave sigrave povera in seacute perograve contiene in seacute anche questo rapporto

che ha con lrsquointrasmutabile - che non egrave poco Questo rapporto mediato egrave quindi un sillogismo nel

quale la singolaritagrave che da prima si fissa come opposta allo in-seacute egrave conchiusa con questrsquoaltro estremo

solo mediante un terzo Rapporto mediato tra me e lrsquointrasmutabile questo rapportarsi avviene

dice Hegel attraverso un terzo che mi consente il passaggio che mi dice quello che devo fare per

raggiungere lrsquointrasmutabile Attraverso questo medio lrsquoestremo della coscienza intrasmutabile egrave per

la coscienza inessenziale in cui egrave parimente implicito di essere alla sua volta per quellrsquoestremo solo

attraverso questo medio Esso egrave quindi tale che rappresenta ed egrave reciprocamente il ministro dellrsquouno

97

presso lrsquoaltro Questo medio egrave esso stesso unrsquoessenza consapevole in quanto operare che media la

coscienza come tale il contenuto di questo operare egrave lrsquoestinzione che la coscienza imprende della sua

singolaritagrave Questo egrave sempre lrsquoobiettivo lrsquoestinzione della coscienza in quanto singolaritagrave in

quanto Io limitato devo eliminarmi devo cancellarmi ma attraverso questo medio questo

ministro che mi dice che cosa devo fare per raggiungere il divino Questo mediatorehellip Egrave il prete e

anche come abbiamo visto lrsquouomo politico hellipin quanto sta in immediato rapporto con lrsquoessenza

intrasmutabilehellip Lui sa il prete sa che cosa vuole dio da me il politico sa qual egrave il bene assoluto

del cittadino quindi dellrsquoumanitagrave della civiltagrave del progresso ecc hellipfunge da ministro

consigliando ciograve che egrave giusto Lrsquoazione essendo essa un seguire una risoluzione esternahellip Percheacute egrave lui

che me lrsquoha detto hellipcessa secondo un lato dellrsquooperare o del volere di essere la propria Non sono

piugrave io che decido ma egrave lui che mi dice quello che devo fare percheacute lui sa Ma alla coscienza

inessenziale resta ancora il lato oggettivo dellrsquoazione stessa vale a dire il frutto del proprio lavoro e il

godimento Io ho fatto delle cose ho rinunciato a me a una serie di cose mi sono sacrificato ho

fatto la comunione insomma ho fatto quello che mi si diceva di fare Questo godimento essa

respinge parimente via da seacute e rinuncia sigrave al suo volere sigrave a una effettualitagrave ottenuta nel lavoro e nel

godimento rinuncia allrsquoeffettualitagrave da una parte come alla raggiunta veritagrave della sua indipendenza

autocoscientehellip A questo deve rinunciare il fatto di rendersi conto di avere operato in un certo

modo instaura una coscienza che sa di avere fatto delle cose e quindi una sorta di indipendenza

sono io che ho fatto tutte queste cose hellipgiaccheacute la coscienza si mette a fare qualcosa di completamente

estraneo qualcosa che ad essa coscienza dagrave la rappresentazione e parla il linguaggio di una cosa priva

di sensohellip Tutti i cerimoniali ecclesiastici ecc hellipdrsquoaltra parte rinuncia alla effettualitagrave come

proprietagrave esterna - giaccheacute dimette qualcosa del possesso che si era guadagnato a forza di lavoro e

drsquoaltra parte ancora rinuncia al godimento conseguito - giaccheacute con il digiuno e con i castighi se lo

interdice di nuovo interamente Nonostante si sia dato da fare e quindi abbia raggiunto in qualche

modo e questo Hegel lo dice la possibilitagrave di una autocoscienza piena cioegrave della ragione ma

questo significherebbe togliere lrsquointrasmutabile significherebbe togliere dio togliere la promessa

togliere la possibilitagrave della promessa cioegrave togliere il valore della sofferenza e quindi ldquoio soffro

per nienterdquo Capite cosa succederebbe se io mi rendo conto che la mia sofferenza egrave per niente E

allora ecco i castighi il digiuno le flagellazioni solo per avere pensato una cosa del genere Alla

fine conclude cosigrave A pag 190 Ma per essa stessa lrsquooperare e il suo effettuale operare restano un

operare meschinohellip Egrave come se non potesse fare valere la propria opera il proprio pensiero il

proprio esistere percheacute avverte la minaccia mortale di eliminare dio Eliminando dio elimina il

valore della sofferenza Eliminando il valore della sofferenza mi ritrovo a dover ammettere che

soffro per niente hellipil suo godimento resta il dolore e lrsquoesser-tolto di essi resta nel significato positivo

un al di lagrave Nellrsquoal di lagrave si cesseragrave di soffrire quindi verragrave tolto il negativo ciograve che si oppone ciograve

che mi impedisce nella fantasia di essere quello che sono questo nellrsquoal di lagrave per il momento no

per il momento permane questa opposizione per cui io sono sempre in attesa di sapere cosa

veramente sono Ma questo oggetto dove a tale coscienza il suo operare e il suo essere come operare ed

essere di questa coscienza singola sono essere e operare in seacute le egrave sorta la rappresentazione della ragione

cioegrave la rappresentazione della certezza della coscienza di essere nella sua singolaritagrave assolutamente in

seacute o di essere ogni realtagrave Questa sarebbe la ragione a cui tutta lrsquoesperienza della coscienza punta

cioegrave non attendere piugrave di essere ciograve che sarograve in un al di lagrave ma di rendermi conto di essere qui e in

questo momento ciograve che sono di essere ciograve che dico in definitiva Mi egrave parso utile riflettere su

questa questione che Hegel sembra suggerire della sofferenza come valore assoluto

4 settembre 2019

Siamo pag 193 al Capitolo V che si chiama Certezza e veritagrave della ragione Leggiamo questa prima

pagina che egrave importante Nel pensiero chrsquoessa ha attinto che la coscienza singola egrave in seacute essenza

98

assoluta la coscienza ritorna in se medesima Quando si accorge di essere essenza di seacute ritorna su di

seacute e prende atto di questa cosa Per la coscienza infelice lrsquoesser-in-seacute egrave lrsquoal di lagrave di se stessa Ma il

movimento di tale coscienza ha compiuto in lei questo di aver posto la singolaritagrave nel suo completo

sviluppo o la singolaritagrave che egrave coscienza effettuale come il negativo di lei stessa vale a dire come

lrsquoestremo oggettivo di aver svincolato da se stesso il suo esser-per-seacute e di averne fatto un essere in tale

passaggio si egrave sviluppata per la coscienza anche lrsquounitagrave sua con questo universale - unitagrave che - il

Singolo tolto essendo lrsquouniversale - per noi non cade piugrave fuori della coscienza e che - mantenendosi la

coscienza in questa sua negativitagrave - costituisce nella coscienza come tale la sua essenza Mentre nella

coscienza infelice si mantenevano questi due opposti ben separati tantrsquoegrave che lrsquouno era lrsquoaspetto

animale lrsquoaltro invece era lrsquoal di lagrave il divino ma sempre distanti percheacute lrsquouomo non puograve essere

dio In questo processo ci dice Hegel la coscienza si egrave accorta in qualche modo di seacute

dellrsquouniversale che essa rappresenta come se lo stoicismo lo scetticismo la coscienza infelice cioegrave

il discorso religioso fossero stati tutti passaggi nella storia del pensiero dello spirito come dice

lui quasi necessari per fare in modo che la coscienza passo dopo passo acquisisse se stessa in

modo sempre piugrave preciso sempre piugrave determinato Ciograve che sta dicendo e lo vedremo anche nelle

pagine successive egrave il passaggio da tutto ciograve alla ragione che rappresenta il momento in cui la

coscienza diventa non solo autocoscienza che ritorna nella coscienza ma prende atto che questo

movimento egrave il suo che questo movimento egrave lei stessa non egrave un qualche cosa che acquisisce

dallrsquoesterno o che le accade ma che lei stessa egrave fatta di questo movimento continuo A pag 194

dove parla dellrsquoidealismo Ma come ragione lrsquoautocoscienza fatta sicura di se stessa ha assunto verso

quei due negativi un atteggiamento di quiete e li puograve sopportare essa egrave infatti certa di se stessa come

realtagrave ossia egrave certa che ogni realtagrave non egrave niente di diverso da leihellip Quindi non crsquoentra piugrave la realtagrave

assoluta dio lrsquoal di lagrave da qualche parte ma si rende conto che la realtagrave egrave tutta la realtagrave Kojegraveve

riporta la frase tedesca An sich alle Realitaumlt in seacute tutta la realtagrave usando il termine tedesco Realitaumlt

e non Wirklichkeit Realitaumlt egrave la realtagrave effettuale ciograve con cui ho a che fare continuamente Quindi

la ragione come tutta la realtagrave Intendendosi a questo modo quella autocoscienza viene a trovarsi in

tal condizione come se il mondo le si presentasse ora per la prima volta (3) La ragione egrave la certezza

della coscienza di essere ogni realtagravehellip Adesso qui occorrerebbe verificare lrsquooriginale tedesco ma

probabilmente parla di Realitaumlt e non di Wirklichkeit hellipcosigrave lrsquoidealismo esprime il concetto della

ragione Anche questo egrave come una sorta di passaggio Lui se la prende un porsquo con Fichte il quale

mantiene questi due opposti in modo tale che lrsquoIo diventa sigrave tutta la realtagrave ma questa realtagrave egrave

soltanto il prodotto dellrsquoIo Per Hegel invece la questione non egrave posta in questi termini percheacute

dicendo che la realtagrave intesa come Realitaumlt egrave qualche cosa che egrave prodotta e pensata dallrsquoIo e basta

mantiene questi due negativi come opposti mentre come dicevo per Hegel non egrave cosigrave questi due

opposti devono integrarsi in una sintesi per cui non crsquoegrave piugrave lrsquoIo e la realtagrave come pensava Fichte

ma crsquoegrave una nuova cosa un nuovo mondo una nuova cosa che appare e che dice che Io e la realtagrave

siamo lo stesso che egrave poi ciograve che Heidegger diragrave e cioegrave che ciascuno egrave il mondo in cui egrave inserito di

cui egrave fatto A quel modo che la coscienza sorgente come ragione ha in seacute immediatamente quella

certezzahellip Cioegrave di essere la realtagrave hellipin modo non diverso anche lrsquoidealismo immediatamente la

esprime Io sono Io nel senso che Io il quale mi egrave oggetto egrave oggetto proprio con la coscienza del non-

essere di qualsiasi altro oggettohellip Dicendo ldquoIo sono Iordquo sto dicendo che non sono unrsquoaltra cosa hellipegrave

oggetto unico egrave ogni realtagrave e presenzialitagrave - non dunque come nellrsquoautocoscienza in generale e neppure

come nellrsquoautocoscienza liberahellip hellip Ma lrsquoautocoscienza non egrave ogni realtagrave sol per seacute bensigrave anche in seacute

(an sich) tosto che divenga questa realtagrave o anzi come tale si dimostri Essa si dimostra cosigrave durante il

cammino dove da prima nel movimento dialettico dellrsquoopinione della percezione e dellrsquointelletto

dilegua lrsquoesser-altro come in seacute e poi cosigrave dimostrasi durante il cammino dove nel movimento attraverso

lrsquoindipendenza della coscienza in signoria e servitugrave attraverso il pensiero della libertagrave attraverso la

liberazione scettica e la lotta di liberazione assoluta della coscienza scissa in se stessa lrsquoesser-altro per

essa stessa dilegua in quanto egrave solo per essa La coscienza cioegrave si accorge di essere solo per se stessa

99

non egrave piugrave per altro questo per altro egrave dileguato nel senso che questo esser-per-altro viene

integrato nella coscienza che quindi egrave in seacute e per seacute non crsquoegrave piugrave la separazione Lui insiste in

questo cammino lo cita due o tre volte tutto questo egrave un cammino egrave un processo un procedere

Poi critica ancora Fichte Pag 196 (4) Lrsquoidealismo che invece di presentare quel cammino comincia

con quellrsquoaffermazione egrave dunque soltanto un puro asseverare che neacute riesce a concepire se stesso neacute puograve

rendersi concepibile ad altri Lrsquoidealismo enuncia una certezza immediata alla quale stanno di contro

altre immediate certezze che peraltro durante quel cammino sono andate perdute Lrsquoidealismo

enuncia sigrave una certezza perograve ci sono anche delle altre certezze Queste altre certezze che

dileguano nellrsquoidealismo sono state necessarie lungo questo cammino per potere giungere alla

certezza che afferma ldquoIo sono Iordquo La ragione fa appello allrsquoautocoscienza di ogni e qualunque

coscienza Io sono Io mio oggetto e mia essenza egrave Io e nessuna coscienza smentiragrave alla ragione questa

veritagrave Io sono Io ma questa veritagrave egrave una certezza che egrave il risultato di un cammino non egrave qualcosa

che si impone che piomba dal cielo egrave il risultato di un processo dialettico dove la coscienza egrave

ritornata in seacute e si egrave resa conto di essere se stessa di non dipendere piugrave dallrsquoaltro percheacute lrsquoaltro egrave

dileguato in seacute non egrave piugrave contrapposto Ma poicheacute la ragione fonda la veritagrave sopra questo suo appello

essa sanziona la veritagrave dellrsquoaltra certezza vale a dire di quella che suona crsquoegrave per me un Altro altro

dallrsquoIo mi egrave oggetto ed essenza ossia mentre Io mi sono oggetto ed essenza io lo sono soltanto in quanto

mi ritraggo dallrsquoaltro in generale e mi metto accanto a lui come unrsquoeffettualitagrave Se io mi metto accanto

a lui come unrsquoeffettualitagrave egrave chiaro che rimaniamo due oggetti contrapposti Soltanto quando la

ragione come riflessione si solleva da questa opposta certezza la sua affermazione di seacute si presenta

non solo come certezza e come asserzione ma anche come veritagrave e non accanto ad altre veritagrave ma come

lrsquounica veritagrave Lrsquoimmediato sorgere della veritagrave egrave lrsquoastrazione del suo esser-presente del quale essenza

ed essere-in-seacute sono assoluto concetto vale a dire il movimento del suo esser-divenuto Egrave sempre il

risultato di una integrazione Poi pone la questione delle categorie Crsquoegrave lrsquoIo che si pone come se

stesso perograve lrsquoIo vede anche molte altre cose molte altre categorie Tuttavia ciograve che interessa a

Hegel egrave che tutte queste altre categorie di fatto appartengono giagrave allrsquoIo sono giagrave nellrsquoIo Questa

egrave una questione importante in tutta la Fenomenologia non crsquoegrave un andamento un percorso

temporalmente lineare ma crsquoegrave sempre un ritornare su se stesso tale per cui ciograve che viene dopo egrave la

condizione di ciograve che viene prima Egrave questo che lo porta a dire che la ragione non egrave un qualche

cosa che interviene dopo ndash i passaggi che fa li fa a scopo descrittivo ndash ma la ragione viene prima

Percheacute ci siano tutti questi passaggi che abbiamo visti egrave necessario che ci sia la ragione cioegrave il

risultato la fine lrsquoultimo elemento lrsquoultimo elemento egrave la condizione percheacute ci sia il primo

Questo forse lo avevamo giagrave visto nella Prefazione Egrave questa la cosa importante da tenere

presente nella Fenomenologia ciograve che appare il fenomeno ha come condizione per Hegel la

ragione egrave percheacute crsquoegrave la ragione che possono avvenire tutti questi passaggi questo cammino

Questo ci rimanda in modo interessante a ciograve che diceva Severino Ricordate ldquola lampada che egrave

sul tavolordquo ldquoLa lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto Certo egrave fatto di astratti ma questo

concreto egrave ciograve che appare Egrave vero che io devo conoscere gli astratti ma in realtagrave quegli astratti

che io conosco e come condizione percheacute possa cogliere il concreto non sono quegli astratti che io

colgo nel concreto Ecco la questione della Fenomenologia da una parte egrave vero che io devo sapere

che cosrsquoegrave una lampada e che cosrsquoegrave un tavolo che in questo caso sono astratti ma dicendo ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo questi astratti la lampada e il tavolo non sono gli astratti di cui

parlavo prima sono unrsquoaltra cosa Egrave un concetto complesso ma fondamentale per intendere tutta

la questione della Fenomenologia che ci porta a considerare unrsquoaltra cosa ancora e cioegrave in che

modo mi appaiono le cose in che modo si manifestano Ciograve che fino ad ora ci ha raccontato Hegel

ndash si puograve leggere la Fenomenologia come un romanzo ndash ci dice che le cose che vediamo sono per noi

sono nella coscienza solo in questo modo le cogliamo in quanto sono nella coscienza in quanto

sono nel linguaggio Ora tenendo conto dellrsquoesempio di Severino ciograve che mi appare che cosrsquoegrave

ldquoQuesta lampada che egrave sul tavolordquo che cosrsquoegrave in realtagrave Egrave un racconto vale a dire tutti questi

100

elementi sono presi in una struttura in un concreto in cui si raccontano si dicono e dicendosi

pongono una questione e cioegrave che ogni cosa che appare in quanto racconto ldquoQuesta lampada che

egrave sul tavolordquo mi appare in quanto inserita in questo racconto di questa lampada che egrave sul tavolo

Egrave un raccontino piccolo ma pur sempre un racconto La questione ancor piugrave interessante da porsi

egrave questa e cioegrave lrsquoeventualitagrave che la condizione che qualunque cosa appaia egrave che sia un racconto

per cui solo a questa condizione qualcosa appare Questo egrave in accordo anche con ciograve che dicevo del

fenomeno il fenomeno appare ma appare in seguito a un percorso a un cammino egrave un risultato

il risultato di un cammino dove ciograve che mi appare fa sigrave che lrsquoinizio di tutto questo cammino sia

Derrida era andato vicino a questa questione ma lrsquoaveva svolta sino a un certo punto Ma ciograve che

interessa egrave proprio questo aspetto preciso quello del fenomeno e di come intendere tutta la

fenomenologia La fenomenologia egrave lrsquoapparire di qualcosa in quanto racconto in quanto si

racconta nel senso che egrave soltanto percheacute egrave un racconto che esiste per me Infatti parla di ldquoesiste

per merdquo ldquoesiste per noirdquo che come dicevo prima non egrave lontano da ciograve che diceva Heidegger

rispetto al mondo qualcosa esiste percheacute egrave nel mondo che io sono Drsquoaltra parte Heidegger

conosceva molto bene Hegel Quindi ogni cosa che mi appare mi appare percheacute egrave un racconto un

racconto che mi appartiene di cui io sono fatto In questo senso possiamo intendere ciograve che Hegel

diceva allrsquoinizio questa cosa egrave per me percheacute egrave nella mia coscienza quindi egrave per me qualcosa Egrave

la stessa questione A pag 198 (6) Ora siccome alla ragione appartengono e la pura essenza delle cose

e la loro differenzahellip Le cose sono in quanto tali percheacute differiscono da altro hellipnon si potrebbe

propriamente piugrave parlare di cosehellip Percheacute appartengono alla ragione Questa egrave una critica anche a

Kant hellipvale a dire di un alcuncheacute il quale per la coscienza sia soltanto il negativo di se stessa Egrave

importante che ci sia il negativo di se stessa ma questo negativo deve essere integrato nella cosa

non rimane come negativo a seacute stante Egrave il discorso che faceva Severino del soggetto e del

predicato se egrave soggetto non egrave predicato dove il predicato sarebbe il negativo del soggetto Che se

le molte categorie sono specie della categoria pura questa egrave il loro genere o la loro essenza e non egrave opposta

a loro Sta dicendo che tutte queste categorie che negherebbero lrsquounitagrave della cosa in realtagrave

appartengono giagrave alla cosa sono giagrave ligrave Cosa diceva Heidegger Diceva che noi siamo giagrave nel

linguaggio non egrave che a un certo punto ci siamo nasciamo nel linguaggio siamo giagrave ligrave Quindi

tutte queste differenze sono giagrave tutte ligrave A pag 199 Ma questo altro di tale categoriahellip Ogni

categoria ha sempre un altro che gli si oppone hellipsono soltanto le altre prime categorie vale a dire

lrsquoessenza pura e la differenza pura e in quella categoria cioegrave appunto nellrsquoesser-posto dellrsquoAltro o in

questo Altro stesso la coscienza egrave altrettanto lei stessa La coscienza egrave anche questo Altro e quindi

non gli si oppone piugrave ma diventa lei stessa La categoria pura rinvia alle specie le quali passano

nella categoria negativa o nella singolaritagrave ma questrsquoultima rinvia a quelle essa stessa egrave pura coscienza

che in ogni specie resta a seacute questa chiara unitagrave con seacute unitagrave la quale non di meno vien richiamata

ad un Altro che mentre egrave egrave dileguato e mentre egrave dileguato egrave di nuovo prodotto Egrave il movimento della

dialettica qualcosa dilegua ma viene integrata ma in questa integrazione qualcosa di nuovo si

pone come Altro e cosigrave via Ma non rimane mai come Altro separato sarebbe in questo caso la

coscienza infelice il discorso religioso A pag 199 (7) Qui noi vediamo la coscienza pura posta in

duplice modo posta cioegrave la prima volta come lrsquoinquieto va e vieni che percorre tutti i suoi momenti nei

quali le aleggia quellrsquoesser-altro che si toglie nellrsquoatto stesso dellrsquoattingerlo posta la seconda volta

piuttosto come lrsquounitagrave quieta e certa della sua veritagrave Per questa unitagrave quel movimento egrave lrsquoaltro mentre

per tale movimento lrsquoaltro egrave quella quiete unitagrave e coscienza e oggetto si alternano in queste reciproche

determinazioni Questa egrave una critica che fa allrsquoidealismo soggettivo llsquoidealismo vuoto come dire

che permangono entrambe queste due cose un porsquo come accadeva nello scetticismo che oscilla tra

i due estremi Ma la coscienza come essenza egrave proprio questo intero decorso uscire da seacute come categoria

semplice e passare nella singolaritagrave e nellrsquooggetto per contemplare in esso questo decorso togliere

lrsquooggetto come distinto per farlo proprio e per proclamarsi tale certezza di essere ogni realtagrave e se stessa

e il proprio oggetto Vedete che qui rimane se stessa e i il proprio oggetto non crsquoegrave integrazione ma

101

rimangono due cose distinte Infatti questa egrave la critica che fa a Fichte La sua prima enunciazione

egrave solo questa parola astratta e vuota che tutto egrave suo Il mio pensiero crea tutto Infatti la certezza di

essere ogni realtagrave egrave solo la pura categoria Questa prima ragione che conosce seacute nellrsquooggetto egrave espressa

dallrsquoidealismo vuoto il quale assume la ragione soltanto a quel modo in cui essa egrave da prima e poicheacute

tale idealismo indica in ogni essere questo puro mio della coscienza ed enuncia le cose come sensazioni

e percezioni vaneggia di aver mostrato quel puro mio come realtagrave compiuta Lrsquoidealismo perciograve deve

essere in pari tempo empirismo assoluto cheacute per riempire il vuoto miohellip Vuoto mio sigrave egrave mio ma egrave

vuoto percheacute tengo il significante separato dal significato Ecco percheacute egrave vuoto hellipossia per

indicarne la differenza lrsquointero sviluppo e lrsquointera figurazione la ragione di siffatto idealismo richiede

un urto esterno nel quale soltanto starebbe la molteplice varietagrave del sentire o del rappresentare Ha

bisogno di qualcosa di esterno per confermarsi Quellrsquoidealismo diviene quindi un contraddittorio

doppiosensohellip Qui parla di una cattiva infinitagrave Fichte parlava di infinitagrave della necessitagrave di un

infinito che si avvicina sempre Poco piugrave avanti hellipper cadere poi in braccio alla cattiva infinitagrave

ossia allrsquoinfinitagrave sensibile Sta dicendo che Fichte egrave come se rimanesse nellrsquoinfinito potenziale

Lrsquoinfinito potenziale egrave quellrsquoinfinito che egrave in potenza egrave sempre in attesa di arrivare allrsquoultimo

numero Egrave come chiedersi quanti numeri posso aggiungere al numero uno E incomincia a

contare Hegel anche se non ne parla in questi termini pone invece lrsquoinfinito attuale che non egrave

che questa infinitagrave che egrave qui e adesso non in potenza in un futuro che raggiungerograve che egrave il

discorso che fa in buona parte anche Popper la veritagrave non ce lrsquoabbiamo ancora perograve ci

avviciniamo sempre di piugrave ma non la raggiungeremo mai Egrave il discorso religioso neacute piugrave neacute meno

la veritagrave come lrsquoal di lagrave sempre da raggiungere ma mai raggiunta percheacute se la raggiungo non egrave

piugrave quella Poi incomincia a considerare i vari modi della ragione e in queste considerazioni fa

una critica abbastanza serrata allo scientismo Parlo di scientismo e non di scienza percheacute la

scienza nellrsquoaccezione di Hegel non egrave che il sapere mentre lo scientismo egrave tutta lrsquoideologia

scientista della scienza A pag 202 Ragione osservativa La prima cosa che fa la ragione egrave di

osservare Questa coscienza alla quale lrsquoessere ha il significato del suo noi la vediamo bensigrave di nuovo

abbassarsi allrsquoopinione e alla percezione ma non nel senso chrsquoessa si abbassi alla certezza di un Altro

puro e semplice anzi nel senso che essa ha la certezza di essere essa stessa questo medesimo Altro

Questo Altro non egrave un Altro puro e semplice sta da unrsquoaltra parte ma egrave lei stessa Precedentemente

alla coscienza era soltanto accaduto di percepire e di esperimentare nella cosa qualche circostanza ora

egrave lei che dispone le osservazioni e lrsquoesperienza Opinione e percezione che prima toglievansi per noi

vengono ora tolte dalla coscienza per lei stessa la ragione si accinge a sapere la veritagrave a trovare come

concetto ciograve che per la opinione e la percezione egrave solo una cosahellip Lrsquoopinione pensa di avere a che fare

con cose la ragione no sa di avere a che fare con concetti e non con cose Egrave ciograve che vi dicevo

prima ha a che fare con concetti racconti storie La ragione cerca il suo Altrohellip Lo cerca come

suo negativo hellipsapendo che in ciograve essa non possiederagrave nientrsquoaltro che se stessa essa cerca soltanto la

sua propria infinitagrave Ecco lrsquoinfinito attuale anzicheacute quello potenziale alla Fichte A pag 203 (12)

La coscienza osserva vale a dire la ragione vuole trovare e avere seacute quale oggetto nellrsquoelemento

dellrsquoessere quale modo effettuale e sensibilmente presente La coscienza osserva cioegrave cerca delle cose

degli oggetti La coscienza di questrsquoosservare ha un bellrsquoopinare e un bel dire di voler fare esperienza

non di se stessa ma al contrario dellrsquoessenza delle cose come cose Egrave questo che vorrebbe fare la

scienza Se la coscienza opina e dice ciograve la spiegazione si deve ricercare nel fatto che mentre la

coscienza egrave ragione la ragione come tale non egrave ancora oggetto della coscienza La ragione non egrave ancora

arrivata alla coscienza non ha ancora preso veramente coscienza di seacute Se la coscienza sapesse la

ragione come eguale essenza delle cose e di se stessa e se sapesse che la ragione nella sua figura piugrave

propria puograve essere presente soltanto nella coscienza allora la coscienza medesima si profonderebbe

assai piugrave in se stessa e cercherebbe la ragione piuttosto che nelle cose nel profondo di seacute Una volta

che egrave consapevole di questo la coscienza non cerca piugrave la veritagrave delle cose nelle cose ma in seacute A

pag 204 La ragione quindi come coscienza osservativa si accosta alle cose opinando di prenderle in

102

veritagrave come cose sensibili opposte allrsquoIo solo lrsquoeffettuale operare di questa ragione contraddice a tale

opinione essa infatti conosce le cose trasforma in concetti la loro sensibilitagrave ossia la trasforma

appunto in un essere che nello stesso tempo egrave Io trasforma quindi anche il pensare in un pensare che

egrave essere o lrsquoessere in un essere che egrave pensato e afferma in effetto che le cose hanno veritagrave soltanto come

concetti Egrave questo che fa la ragione le cose sono concetti o come vi dicevo prima sono narrazioni

racconti storie Prosegue con lrsquoOsservazione della natura La descrizione La descrizione ci dice che

vuole descrivere qualcosa minutamente come se cogliesse gli aspetti essenziali delle cose ma ciograve

che coglie egrave soltanto lrsquouniversale percheacute per potere pensare quella cosa deve prima pensarla come

universale dopo cominceragrave a coglierne i dettagli Ma questo universale egrave ciograve che rimane mentre

i dettagli sono quelli che di volta in volta cambiano Infatti a pag 205 dice Quella coscienza dovragrave

anche in pari tempo ammettere di non avere a che fare in generale soltanto con la percezione e non daragrave

per es alla percezione di un temperino che si trova accanto a questa tabacchiera il valore di

unrsquoosservazione Il percepito deve per lo meno avere il valore di un universale e non il valore di un

questo sensibile Ciograve che percepisco deve avere valore universale deve essere quello che egrave e non

per accidente deve essere quello che egrave necessariamente Cosigrave ora soltanto quellrsquouniversale egrave ciograve che

rimane eguale a se stessohellip E non il dettaglio Poicheacute nellrsquooggetto trova soltanto lrsquouniversalitagrave o

lrsquoastratto mio la coscienza deve prendere su di seacute il movimento caratteristico dellrsquooggetto e mentre non

egrave ancora lrsquointelletto di esso egrave per lo meno la sua memoriahellip hellip Questo superficiale trar fuori dalla

singolaritagravehellip Tirar fuori dalla descrizione Perograve rimane sempre debitore di un universale e quindi

non egrave mai soltanto quello Certo io descrivo quella cosa ma per poterla descrivere per potere

descrivere questo libro occorre che ci sia un universale che ci sia ldquoplatonicamenterdquo lrsquoidea di libro

e cioegrave che ci sia la ragione che la ragione sia giagrave allrsquoopera che questa sia giagrave un concetto un

racconto solo allora posso vedere tutti i vari dettagli A pag 206 passa a I segni caratteristici A

pag 207 dice Da una parte i segni caratteristici debbon servire soltanto al conoscere affincheacute questo

possa distinguere le cose lrsquouna da lrsquoaltra ma drsquoaltra parte non deve venir conosciuto ciograve che nelle cose egrave

inessenziale anzi ciograve per cui esse strappandosi dallrsquouniversale continuitagrave dellrsquoessere in generale si

distaccano dallrsquoAltro e sono per seacute I segni non devono soltanto avere un rapporto essenziale col

conoscere ma devono anche essere le determinatezze essenziali delle cose e un sistema artificiale

devrsquoessere conforme al sistema della natura stessa e deve esprimere soltanto questo sistema Eh giagrave ma

come Queste determinatezze essenziali delle cosehellip per stabilire che cosa egrave essenziale devo

stabilire un criterio e questo criterio chi me lo dagrave Quindi quando io descrivo le cose essenziali

in realtagrave descrivo il mio criterio per stabilire le cose essenziali A pag 208 (17) Solo questa

dispiegata ostensione delle determinatezze rimanenti egualihellip Cerca delle determinatezze che restino

eguali hellipciascuna delle quali descrive quieta la sequenza del suo processo e si fa largo per diportarsi a

suo modo per seacute passa essenzialmente a sua volta nel suo contrario nella confusione cioegrave di quelle

determinatezze cheacute il segno caratteristico la determinatezza generale egrave lrsquounitagrave dellrsquoopposto ossia unitagrave

del determinato e dellrsquouniversale in seacute questa unitagrave deve dunque scomporsi in tale opposizione Se io

determino qualche cosa la determino in relazione a ciograve che quella cosa non egrave Quindi questa

determinatezza egrave sempre debitrice di ciograve che le si oppone che deve esserci percheacute possa darsi

questa determinatezza Questo come dice giustamente Hegel crea confusione questa cosa egrave

determinata sigrave ma in base a una differenza con qualche altra ma siamo certi che egrave differente in

base a che cosa E queste differenze come le determino a loro volta precisamente Ci vuole di

nuovo un criterio ma allora di nuovo a questo punto non conosco la determinatezza di una certa

cosa ma il criterio che utilizzo per stabilire la determinatezza Che egrave la stessa cosa che giagrave

anticipava nella Introduzione quando diceva io voglio cercare la veritagrave ma se non sono giagrave nella

veritagrave non la reperirograve mai percheacute ciograve che reperisco egrave quel medio che mi consente di avvicinarmi

alla veritagrave e quindi egrave sempre e solo con questo ciograve con cui io ho a che fare con un criterio Se ora

secondo lrsquoun lato la determinatezza vince lrsquouniversale ovrsquoessa ha la propria essenzahellip Egrave determinato

quindi non ha piugrave a che fare con lrsquouniversale ma egrave lui in quanto tale Sarebbe lrsquoastratto rispetto

103

al concreto hellipquesto drsquoaltra parte conserva il proprio dominio sulla determinatezza la sospinge al

suo limite e lagrave ne mescola le differenze e le essenzialitagrave Lrsquouniversalitagrave egrave ciograve che permane ed egrave la

condizione per potere stabilire delle determinatezze Lrsquoosservare teneva in bellrsquoordine lrsquouna fuori

dallrsquoaltra queste differenze e queste essenzialitagrave e credeva di possedere in esse qualcosa di fisso ma ora

vede un principio accavallarsi sullrsquoaltro vede formarsi passaggi e confusioni vede congiunto ciograve che

prima teneva senzrsquoaltro per diviso e diviso ciograve che teneva per congiunto per conseguenza questo tenersi

saldo al quieto essere rimanente eguale a se stesso proprio qui nelle sue piugrave generali determinazioni -

quando per es si tratti di sapere quali segni caratteristici abbia lrsquoanimale o la pianta - deve vedersi

tormentato da mille istanze che lo derubano di ogni determinazione e che mettono a tacere lrsquouniversalitagrave

cui quello si era innalzato riabbassandolo a un osservare e a un descrivere privi di pensiero Il

dettaglio vorrebbe ergersi a universale ma non lo puograve fare e quindi si ritrova di nuovo con dei

dettagli che di fatto non dicono che cosrsquoegrave la cosa Dicono soltanto qualcosa di contingente

vorrebbero porsi come universali ma non riescono A pag 209 (18) Siccome il determinato per sua

natura deve perdersi nel suo contrariohellip Per determinare qualcosa devo distinguerlo da ciograve che

non egrave hellipquellrsquoosservare che si limita al semplice o che mediante lrsquouniversale delimita la dispersione

sensibile trova dunque nel proprio oggetto la confusione del suo principiohellip Poco dopo Da poi che

ora lrsquoistinto della ragione si mette in cerca della determinatezza conformemente alla natura crsquoessa

possiede e che essenzialmente consiste non nellrsquoessere per seacute anzi nel passare nellrsquoopposto esso si mette

in cerca della legge e del concetto di lei li cerca bensigrave come se anchrsquoessi fossero effettualitagrave essentehellip

Come se anche la legge fosse un fatto di naturahellip le famose leggi di natura hellipma questrsquoultima in

effetto gli si dilegueragrave e i lati della legge diventeranno puri momenti o pure astrazioni per modo che la

legge vien fuori nella natura del concetto il quale ha cancellato in seacute lrsquoindifferente sussistere

dellrsquoeffettualitagrave sensibile Quando io cerco di stabilire una legge una volta che ho pensato che la

legge egrave stabilita io ho stabilito solo un concetto un concetto che non ha nulla a che fare con ciograve

che la legge vorrebbe esprimere Egrave sempre la stessa cosa nel senso che ciograve che ho trovato che ho

stabilito egrave un criterio anche la legge egrave un criterio Egrave con quello che ho a che fare A pag 210 (20)

A questa coscienza che resta allrsquoosservare che la veritagrave della legge sia essenzialmente realtagrave ridiventa

bensigrave una opposizione verso il concetto e verso lrsquouniversale in seacute ovverosia un qualcosa di siffatto qual

egrave la legge sua alla coscienza non egrave unrsquoessenza della ragione la coscienza opina di ricevere ivi un

alcuncheacute di estraneohellip Pensa che sia unrsquoaltra cosa rispetto a seacute la ragione hellipma essa confuta

questa sua opinione in quanto in effetto non prende lrsquouniversalitagrave della legge nel senso che tutte le

singole cose sensibili avrebbero dovuto mostrarle lrsquoapparenza della legge medesima per poterne

affermare la veritagrave Egrave il problema dellrsquoinduzione egrave vero che il sole sorge tutte le mattine Possiamo

soltanto dire che fino ad oggi egrave successo cosigrave E domani Non lo sappiamo Quindi in che modo

possiamo assicurarci che questa affermazione sia vera Non lo possiamo fare quindi non egrave una

certezza non egrave una veritagrave Poco dopo dice hellipche le pietre sollevate da terra e lasciate andare cadono

essa non pretende che si faccia una simile prova con tutte le pietre essa diragrave certo che si deve almeno

provare con parecchie pietre dal che si potragrave poi concludere con la massima probabilitagrave o di pieno diritto

o per analogia alle pietre rimanenti Eppure non solo lrsquoanalogia non dagrave alcun pieno diritto ma anche

in forza della sua natura confuta cosigrave spesso se stessa che - se vogliamo anche noi concludere per

analogia - lrsquoanalogia stessa non permette di giungere a conclusione alcuna la probabilitagrave a cui si

ridurrebbe il resultato dellrsquoanalogia perde rispetto alla veritagrave ogni differenza di probabilitagrave maggiore

o minorehellip Percheacute tende allrsquoinfinito la probabilitagrave non puograve essere neacute maggiore neacute minore hellipper

quanto grande possa essere essa non egrave niente di fronte alla veritagrave Ma in effetto lrsquoistinto della ragione

accetta tali leggi come veritagrave e soltanto in rapporto alla loro necessitagrave chrsquoesso non conosce lrsquoistinto si

lascia andare a quella distinzione e abbassa a probabilitagrave anche la veritagrave della cosahellip A pag 213 (22)

La materia al contrario non egrave una cosa nellrsquoelemento dellrsquoessere sigrave bene lrsquoessere come universale o

lrsquoessere nella guisa del concetto La ragione che tuttora egrave istinto fa questa giusta differenza ma senza

sapere che mettendo la legge a prova in ogni essere sensibilehellip Dice verifichiamo se egrave cosigrave con tutte

104

le pietre presenti passate e future hellipproprio in questrsquoatto essa toglie quellrsquoessere della legge che egrave

soltanto lrsquoessere sensibile della leggehellip Toglie alla legge quellrsquoessere che dovrebbe essere quello che

la rende tale hellipe senza sapere che mentre essa ragione intende come materie i momenti della legge

lrsquoessenza di questi egrave giagrave diventata alla legge un universale ed egrave giagrave enunciata in tale espressione

come un sensibile non sensibile come un essere privo di corporeitagrave e tuttavia oggettivo Bisogna ora

vedere qual piega sia per prendere per quellrsquoistinto il suo resultato e quale nuova figura del suo osservare

stia cosigrave per sorgere Come veritagrave di questa coscienza sperimentativa noi vediamo la legge pura che si egrave

liberata dellrsquoessere sensibilehellip La legge pura egrave la legge che deve essere universale non puograve essere

soltanto di questa cosa hellipla vediamo come concetto il quale egrave presente nellrsquoessere sensibile movendosi

peraltro con perfetta indipendenza il quale calato nellrsquoessere ne resta libero ed egrave concetto semplice

Questo che in veritagrave egrave il resultato e lrsquoessenza sorge ora esso stesso per tale coscienza ma sorge come

oggetto e invero poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato ed egrave senza rapporto al movimento

precedente sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si

presenta come un osservare diverso Dice poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato cioegrave

non egrave il risultato di questo movimento dialettico non egrave nella ragione Questo oggetto egrave senza

rapporto al movimento precedente egrave fuori dal movimento dialettico egrave preso per se stesso quindi

sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si presenta come

un osservare diverso cioegrave la coscienza non lo riconosce piugrave come un qualcosa che egrave risultato della

ragione

11 settembre 2019

La ragione osservativa Qui Hegel fa un discorso interessante percheacute tutto ciograve che dice giunge a

mettere in discussione in buona parte il fondamento dellrsquooccidente e cioegrave lrsquoosservazione Ciograve che

dice anche se non lo dice espressamente egrave che chi osserva egrave la ragione Se egrave la ragione che osserva

allora lrsquoosservazione non egrave della cosa ma egrave della ragione stessa la ragione osserva se stessa mettere

in atto una serie di procedure che appartengono alla ragione non alla cosa

Intervento Non egrave il soggetto che osserva

In questo caso il termine ldquosoggettordquo egrave piuttosto vago Hegel parla di ragione di autocoscienza

parla molto poco di soggetto Dire che egrave la ragione che osserva egrave come dire che lrsquoosservazione

quindi ciograve che osservo egrave il risultato di un processo intellettuale Ciograve che osservo e questo lo diceva

giagrave nelle prime pagine appartiene alla coscienza Per questo non fa questa distinzione cartesiana

fra soggetto e oggetto per Hegel soggetto e oggetto sono lo stesso Sta qui lrsquoinnovazione di Hegel

rispetto a tutta la filosofia che lo ha preceduto soggetto e oggetto sono lo stesso cioegrave non sono

disgiungibili Soggetto e oggetto sarebbero i due astratti di un concreto dove il concreto egrave la

ragione egrave lrsquoautocoscienza Soggetto e oggetto sono due momenti dove lrsquooggetto dilegua nel

soggetto a questo punto questo il soggetto non egrave piugrave soggetto Tutto il discorso che sta facendo

qui va anche in questo senso a mostrare che lrsquoosservazione invece vuole proprio fare questo e

cioegrave cogliere lrsquoastratto astraendo dal concreto Ma questa operazione ci diragrave lui non egrave possibile

percheacute se io prendo lrsquoastratto astraendolo dal concreto tolgo da questo elemento separato il

negativo tolgo cioegrave quellrsquoaltro da seacute che fa esistere il seacute in quanto tale Egrave come se togliessi il per

seacute dallrsquoin seacute il significato dal significante per dirla in termini semiotici Quindi questa operazione

di astrazione per Hegel non porta a nulla egrave unrsquoastrazione che puograve farsi anzi si fa continuamente

tutta la dottrina dellrsquoosservazione su cui peraltro si fonda la scienza Scienza non nellrsquoaccezione

di Hegel dovremmo parlare di scientismo per distinguere la nozione di scienza in Hegel egrave unrsquoaltra

cosa Dunque lo scientismo si fonda sullrsquoosservazione cioegrave sulla possibilitagrave di astrarre un

elemento dal concreto ma astraendolo dal concreto questo elemento non egrave piugrave quellrsquoelemento di

cui mi sto occupando egrave unrsquoaltra cosa Per tornare allrsquoesempio ormai celebre ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo se mi metto ad analizzare la lampada questa lampada che io analizzo dopo

105

averla astratta dal concreto non egrave ldquolampada che egrave su tavolordquo non egrave piugrave quella ldquolampada che egrave

sul tavolordquo ma egrave unrsquoaltra cosa Questa egrave la difficoltagrave della scienza dello scientismo e cioegrave che

nellrsquooccuparsi di qualche cosa quindi nellrsquoastrarlo dal concreto trasforma questa cosa in unrsquoaltra

cosa da quella che vuole osservare cioegrave osserva altro da ciograve che vorrebbe osservare Siamo a pag

214 (24) Hegel tratta dellrsquoorganico Un oggetto che sia tale da avere in lui il processo della semplicitagrave

del concetto egrave lrsquoorganico Lrsquoorganico ha in seacute la semplicitagrave del concetto egrave un concetto semplice In

questrsquoassoluta fluiditagrave egrave risoltahellip Quando Hegel parla di fluiditagrave parla del movimento dialettico

hellipquella determinatezza ondrsquoesso sarebbe solamente per Altro La cosa inorganica ha a sua essenza la

determinatezza e quindi puograve costituire la pienezza dei momenti del concetto soltanto insieme con

unrsquoaltra cosa e va perciograve perduta tosto che entri nel movimentohellip Egrave sempre per qualche altra cosa

quindi la cosa si dilegua percheacute egrave per un altro hellipinvece nellrsquoessenza organica tutte quante le

determinatezze ondrsquoessa egrave aperta per un altro sono collegate sotto lrsquounitagrave organica (che egrave) semplice

nessuna che si rapporti liberamente ad altro sorge come essenziale e quindi lrsquoorganico si mantiene nel

suo stesso rapporto Lrsquoorganico egrave fatto di una serie di elementi dove ciascuno si rapporta a un altro

ma allrsquointerno di un tutto organico Un secolo dopo hanno chiamato questa cosa ldquostrutturardquo dove

un elemento non puograve essere tolto dalla struttura senza che questo elemento cambi diventando

unrsquoaltra cosa egrave quello che egrave soltanto allrsquointerno della struttura Questo per incominciare a dire

delle cose sul fatto che lrsquoosservazione di un elemento non porta a cogliere lrsquoessenza di

quellrsquoelemento A pag 216 (26) Il rapporto del quale si egrave qui sopra discorso dellrsquoorganico con la

natura degli elementi non esprime lrsquoessenza dellrsquoorganico stessohellip Questo rapporto dellrsquoorganico

con i vari elementi non esprime lrsquoorganico lrsquoorganico egrave unrsquoaltra cosa hellipquesta essenza egrave invece

contenuta nel concetto finalistico Invero a questa coscienza osservativahellip Lrsquoosservazione egrave uno dei

modi per esercitare la ragione anzi egrave il primo modo poi parleragrave di altri hellipquel concetto non egrave

lrsquoessenza propria dellrsquoorganico anzi a quella coscienza medesima il concetto cade fuori dellrsquoessenza e

quindi egrave poi soltanto quellrsquoestrinseco rapporto teleologico Sta dicendo che questa idea di porre

lrsquoessenza come il fine di qualche cosa non egrave che porti molto lontano percheacute questo finalismo cade

fuori dellrsquoessenza non egrave lrsquoessenza propriamente A pag 217 (27) Bisogna ora vedere piugrave da vicino

questa determinazione comrsquoessa egrave in seacute e come egrave per lrsquoistinto della ragione al fine di rendersi conto di

comrsquoesso vi si rinvenga senza perograve conoscersi nel suo rinvenirsi Il concetto finalistico adunque al

quale si innalza la ragione osservativa egrave altrettanto presente come un effettuale allo stesso modo che

lrsquoeffettuale egrave ad essa consaputo concettohellip Questo finalismo egrave un effetto egrave qualcosa che accade hellip

neacute egrave un rapporto esterno di questo effettuale anzi la sua essenza Non egrave questo rapporto esterno la

sua essenza Essendo effettuale si effettua quindi non egrave unrsquoessenza lrsquoessenza non egrave qualcosa che

si effettua egrave qualcosa che necessariamente egrave Che questo effettuale il quale egrave esso stesso un fine si

rapporti secondo un fine ad altro significa che il suo rapporto egrave un rapporto accidentale rispetto a ciograve

che i due termini sono nella loro immediatezza nella loro immediatezza sono entrambi indipendenti e

reciprocamente indifferenti Dice gli elementi non riusciamo a coglierli perograve proviamo a cogliere

questo tutto attraverso la finalitagrave Ma dice Hegel anche la finalitagrave egrave qualcosa di accidentale e

quindi non egrave unrsquoessenza Ma lrsquoessenza del loro rapportohellip Cioegrave il rapporto accidentale e i termini

nella loro immediatezza hellipegrave diversa da ciograve chrsquoessi sembrano essere e il loro operare ha un altro senso

da ciograve chrsquoesso egrave immediatamente per il percepire sensibile la necessitagrave in ciograve che accade egrave nascosta e si

mostra soltanto alla finehellip Questo nel finalismo la necessitagrave si mostra soltanto alla fine hellipma in

modo che la fine indica quella necessitagrave essere anche il primo Questo egrave ciograve che fa Hegel egrave ciograve che

interviene alla fine che fa essere lrsquoinizio quello che egrave Cosigrave anche nel finalismo non egrave propriamente

unrsquoessenza percheacute egrave soltanto qualche cosa che accade e quando accade allora e solo allora posso

giustificarne lrsquoesistenza Questo per il fatto che dalla fine posso stabilire lrsquoinizio helliprifacendoci dal

cominciamento questo nella sua fine o nel resultato del suo operare non fa altro che ritornare a se

stesso e quindi il cominciamento si mostra tale a se stesso da avere se stesso a sua fine Questo

cominciamento si mostra come cominciamento soltanto a ritroso soltanto alla fine egrave possibile

106

stabilire il cominciamento Che egrave esattamente lrsquoopposto di un processo per esempio scientista

quello empirico-deduttivo si parte da un elemento e poi attraverso una serie di passaggi si giunge

alla sua fine Hegel ci sta dicendo che non egrave cosigrave propriamente che funziona egrave soltanto dalla fine

che io posso intendere qualcosa del cominciamento percheacute fincheacute non sono arrivato alla fine non

posso sapere che cosa egrave il cominciamento posso immaginare ma soltanto alla fine io che veramente

egrave lrsquoinizio che quella cosa egrave il cominciamento Dunque ciograve chrsquoesso raggiunge mediante il movimento

del suo operare egrave lui stesso e che esso raggiunga soltanto se stesso egrave il suo sentimento di seacute Cosigrave egrave bensigrave

presente la differenza di ciograve chrsquoesso egrave e di ciograve chrsquoesso cerca ma si tratta solo della parvenza di una

differenza e cosigrave esso egrave concetto in lui stesso In questo modo dice egrave presente la differenza di ciograve

che esso egrave e di ciograve che esso cerca percheacute ciograve che egrave dice Hegel non egrave ciograve che cerca Ciograve che cerca egrave

la fine ma questa fine non egrave il cominciamento percheacute soltanto quando arrivo alla fine so qualcosa

del cominciamento Ma non diversamente egrave costituita lrsquoautocoscienzahellip Infatti si costituisce

esattamente cosigrave hellipanchrsquoessa consiste nel distinguersi da seacute in modo che nello stesso tempo non ne

derivi differenza alcuna Essa perciograve nellrsquoosservazione della natura organica non trova nientrsquoaltro che

tale essenzahellip Cioegrave lrsquoautocoscienza continua a trovare se stessa hellipessa trova seacute come una cosa

come una vita ma fa ancora una differenza tra ciograve chrsquoessa stessa egrave e ciograve che ha trovato - ma si tratta

di una differenza che non egrave tale Questo egrave forse il punto cruciale di tutto questo capitolo

lrsquoautocoscienza in questo processo in cui vuole cercare la cosa alla fine trova e puograve soltanto

trovare se stessa Percheacute Egrave semplice lrsquoha detto percheacute soltanto alla fine io posso trovare il

cominciamento ma questo fine che cosrsquoegrave se non qualcosa che io ho posto qualcosa che

lrsquoautocoscienza ha posto Quindi ciograve che io trovo egrave sempre e soltanto lrsquoautocoscienza nientrsquoaltro

che questo A pag 219 (29) Considerata piugrave da vicino questa determinazione che la cosa egrave fine in lei

stessa si trova anche nel concetto di essa La cosa conserva seacute il che significa anche la sua natura esser

tale da occultare la necessitagrave e da presentarla nella forma di rapporto accidentale infatti la sua libertagrave

o il suo esser-per-seacute consistono appunto nel comportarsi verso il necessario come se questo fosse qualcosa

drsquoindifferente la cosa si presenta quindi essa stessa come alcuncheacute siffatto il cui concetto cade fuori del

suo essere Questo egrave il modo in cui si mostra ma non egrave cosigrave percheacute dice Non diversamente la ragione

ha la necessitagrave drsquointuire il suo proprio concetto come se questo fosse qualcosa drsquoindifferentehellip Come

se dice ma non egrave cosigrave hellipdi intuirlo cioegrave come cosa come un alcuncheacute verso cui essa egrave indifferente

e che quindi da parte sua egrave indifferente verso di lei e verso il proprio concetto Tutto sta in questo

ldquocome serdquo cadesse fuori del concetto ma non cade fuori del concetto Non puograve cadere fuori del

concetto percheacute lrsquoincominciamento egrave sempre e comunque nella coscienza Questo lo avevamo visto

quando parlava allrsquoinizio dellrsquoin seacute che si muove verso il per seacute e poi torna allrsquoin seacute il

cominciamento egrave lrsquoin seacute egrave il significante egrave ciograve che si dice ligrave crsquoegrave il cominciamento Ora io posso

anche pensare che questo cominciamento ciograve che si dice il significante abbia come oggetto ciograve

che vuole dire e che quindi sia fuori ma ci dice Hegel non puograve essere fuori percheacute questo

oggetto che egrave ciograve di cui si dice in questo caso il fine ciograve che cerco che cosrsquoegrave propriamente Egrave

qualcosa che soltanto dagrave un significato al cominciamento Ha unrsquoaltra funzione il significato ha

unrsquoaltra funzione quella di dare al significante il suo significato cioegrave rendere il significante quello

che egrave A pag 221 (21) Ma questa unitagrave dellrsquouniversalitagrave e dellrsquoattivitagravehellip Cioegrave di ciograve che egrave fisso

universale per seacute hellipnon egrave per questa ragione osservativa La ragione osservativa non coglie questa

unitagrave non la coglie percheacute la ragione osservativa vuole cogliere lrsquoelemento separato astratto hellipe

ciograve percheacute quellrsquounitagrave egrave essenzialmente il movimento interno dellrsquoorganico e puograve venir intesa solo come

concetto Se non la intendo come movimento ma come due astratti fermi fissati bloccati

immobili non colgo niente hellipma lrsquoosservare cerca i momenti nella forma dellrsquoessere e del restare e

poicheacute lrsquoIntiero organico consiste nel non avere neacute far trovare in seacute i momenti in tal guisa la coscienza

trasforma lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista Questa

opposizione che si integra nella sintesi e che egrave ciograve che consente di vedere lrsquointero il concreto

questa unitagrave questo concreto non lo posso vedere se mi fisso su elementi che sono in opposizione

107

tra loro e presi come astratti E allora la coscienza non potendo cogliere questa unitagrave trasforma

lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista cioegrave gli dagrave il significato

che le pare ma senza cogliere lrsquointero Qual egrave il significato che le pare Egrave quello che fa lo

scientismo cioegrave immagina che lrsquoelemento astratto separato sia lrsquouniversale che ciograve che trova

sia lrsquouniversale cioegrave sia la veritagrave mentre egrave soltanto il momento di un processo dove la veritagrave non

egrave altro che questo processo questo movimento Egrave chiaro che tutto ciograve lo scientismo lo deve

eliminare la veritagrave deve essere fissata su qualcosa che egrave separato astratto A pag 222 parla di

opposizione tra interno ed esterno Lrsquointerno sarebbe lrsquoessenza lrsquoesterno la forma quella che egrave in

relazione con il mondo helliplrsquoopposizione egrave quindi ormai unrsquoopposizione puramente formale i cui lati

reali hanno a loro essenza un medesimo in-seacute ma in pari tempo poicheacute interno ed esterno sono anche

realtagrave opposta e poicheacute essi per lrsquoosservare sono un diverso essere allrsquoosservare stesso pare che ciascuno

di essi abbia un contenuto peculiare Infatti Hegel giunge a dire che interno e esterno sono lo stesso

a ogni mutamento dellrsquouno corrisponde il mutamento dellrsquoaltro e cioegrave non crsquoegrave la possibilitagrave di

isolare lrsquouno dallrsquoaltro Questo ha delle implicazioni notevolissime Pensate per es in ambito

medico allrsquoanatomia dicendo Hegel che non crsquoegrave differenza tra interno e esterno che sono lo stesso

dice che ciascun mutamento dellrsquoesterno dellrsquoumore comporta un mutamento interno e che

queste cose vanno di pari passo Egrave chiaro che a questo punto non posso piugrave considerare lrsquointerno

come qualcosa di separato dallrsquoesterno ma sono costretto a considerarli come un processo

incessante in cui ciascuno muta mentre muta anche quellrsquoaltro La legge vorrebbe invece

stabilire un rapporto fisso tra interno ed esterno in questo caso A pag 223 La legge come rapporto

di quellrsquointerno a questo esterno esprime cosigrave il suo contenuto prima nella rappresentazione di momenti

universali o di essenze semplici poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale o della

figura Che cosa fa la legge Prima esprime questa relazione tra i due come un omento universale

poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale Da una parte egrave essenziale dallrsquoaltra egrave

inessenziale da una parte egrave necessaria dallrsquoaltra egrave contingente A pag 224 (37) Lrsquoaltro significato

di questi elementi organici in quanto essi cioegrave vengon presi come lrsquoesterno egrave il modo loro figurato

secondo il quale essi sono dati come parti effettuali ma in pari tempo anche universalihellip Come

dicevamo prima sono un effetto ma anche universali hellip ossia come sistemi organici e cioegrave la

sensibilitagrave intesa cosigrave allrsquoingrosso come sistema nervoso lrsquoirritabilitagrave intesa come sistema muscolare

e la riproduzione come organi della conservazione dellrsquoindividuo e della specie Le leggi caratteristiche

dellrsquoorganico riguardano quindi una relazione di momenti organici nel loro duplice significato che egrave

quello di essere ora una parte della figurazione organica ora fluida determinatezza universale

pervadente tutti quei sistemi Ci sta continuando a dire che non possiamo considerare un elemento

senza il suo altro Ciascun elemento tolto lrsquoaltro cessa anche lui di essere quello che egrave A pag 225

(40) Egrave resultato avere valore di legge la relazione che la proprietagrave organica universale in un sistema

organico si sia trasformata in una cosahellip Questo fa la legge trasforma una relazione in una cosa

quindi blocca la relazione hellipin modo da avere in questa la sua figurata impronta per tal modo quella

proprietagrave e quella cosa sarebbero entrambe la medesima essenza la quale una volta sarebbe presente

come momento universale e unrsquoaltra volta come cosa La legge vuole porre uno di questi due elementi

cancellando lrsquoopposizione cancellando il negativo cancellando il movimento Ma si ritrova questa

legge a essere continuamente rimbalzata da una parte allrsquoaltra da una parte considera la sua

proprietagrave come universale ma questa universalitagrave egrave data da che cosa Egrave data da momenti

particolari da elementi singoli Ora a un certo punto dice che lrsquounico elemento che sembra fissare

questa relazione egrave il numero il numero nella sua determinatezza Il problema egrave che il numero

risulta inessenziale per la relazione non cade nella relazione cioegrave nella legge ma egrave unrsquoaltra cosa

rispetto alla legge Questa inessenzialitagrave del numero fa sigrave che tutto ciograve che lo scientismo ha

immaginato di poter stabilire attraverso tutte le varie incursioni nellrsquoaritmetica sia vano percheacute

il numero rimane sempre inessenziale rispetto alla relazione di cui egrave fatta la legge legge che

vorrebbe togliere questa relazione questo movimento per renderla una cosa stabile fissa A pag

108

228 (43) Se infine invece di mettere in rapporto tra loro sensibilitagrave e irritabilitagrave si mette la

riproduzione in rapporto con lrsquouna o con lrsquoaltra di esse allora viene anche a mancare lrsquooccasione di

questo legiferarehellip Sta sempre parlano del tentativo di stabilire una legge che governi questo

movimento hellippercheacute la riproduzione non sta con quei momenti in una opposizione qual egrave quella

dellrsquouno verso lrsquoaltro e poicheacute tale legiferare si fonda su questa opposizione viene qui a mancare fin la

parvenza del suo aver luogo La legge stabilisce delle fissitagrave Per stabilire qualcosa di fisso deve

eliminare ciograve che le si oppone Questo egrave necessario per la legge deve essere cosigrave ma dice rispetto

alla sensibilitagrave e allrsquoirritabilitagrave dove lrsquouna appare in opposizione allrsquoaltra perograve aveva che

sollecitano lrsquouna si sollecita anche lrsquoaltra e quindi non sono in opposizione tanto piugrave non sono in

opposizione con la riproduzione che non crsquoentra niente Quindi ci sta dicendo che a maggio

ragione non egrave possibile stabilire nessuna legge intorno allrsquoorganico al corpo non esistono leggi

intorno al corpo o allrsquoorganico in generale A pag 230 (46) Ovvero mentre lrsquoidea astratta

dellrsquoorganismo egrave espressa veracemente in questi tre momentihellip Sensibilitagrave irritabilitagrave e riproduzione

hellipsolo in quanto essi non sono qualcosa drsquoimmoto essendo anzi soltanto momenti del concetto e del

movimento lrsquoorganismo stesso come figurazione non egrave invece inquadrato in tali tre distinti sistemi

come lrsquoanatomia li ha elencati In quanto tali sistemi debbono venir trovati nella loro effettualitagrave e

legittimati mediante questo trovare deve si anche rammentare che lrsquoanatomia non presenta soltanto tre

siffatti sistemi ma molti altri ancora Quindi a parte ciograve il sistema sensitivo deve avere in generale

un significato del tutto diverso da quello che vien chiamato sistema nervosohellip Percheacute il sistema

nervoso non egrave localizzabile nei nervi che trovano i medici hellipil sistema irritabile ne deve avere uno

del tutto diverso da quello del sistema muscolare e il sistema riproduttivo ne deve avere uno non meno

diverso da quello degli organi di riproduzione Nei sistemi della figura come tale lrsquoorganismo viene

inteso secondo il lato astratto della morta esistenza e i suoi momenti cosigrave presi appartengono

allrsquoanatomia e al cadavere non giagrave alla conoscenza neacute allrsquoorganismo vitale Come parti morte essi

hanno anzi cessato di essere percheacute cessano di essere dei processi Ci sta dicendo che non soltanto il

sistema nervoso cosigrave come egrave studiato dallrsquoanatomia non rende conto dei processi della sensibilitagrave

ma preso isolatamente nemmeno esiste percheacute esiste soltanto in relazione con gli altri elementi

esiste preso in questa dialettica Se egrave fuori da questa relazione anche il sistema nervoso non esiste

non crsquoegrave Poco piugrave avanti Lrsquoessenziale dellrsquoorganico dato che questo egrave in seacute lrsquouniversale consiste anzi

in generale nellrsquoavere i suoi momenti altrettanto universali nellrsquoeffettualitagrave di averli cioegrave come processi

penetranti per tutto ma non consiste nel dare in una cosa isolata unrsquoimmagine dellrsquouniversale Questo

egrave ciograve che tenta lo scientismo dare in una cosa isolata lrsquoimmagine dellrsquouniversale dare per es

nella fotografia dei nervetti lrsquoimmagine universale della sensibilitagrave oppure da una radiografia del

cervello lrsquoimmagine del pensiero (48) Per tal guisa nellrsquoorganico va senzrsquoaltro perduta la

rappresentazione di una legge Vale a dire tutte queste cose ci dicono che non egrave possibile stabilire

nessuna legge percheacute la legge muove da elementi astratti dal concreto e li fissa immaginando che

ciascuno di essi sia lrsquouniversale ma lrsquouniversale egrave lrsquointero egrave lrsquointero organico che egrave in continuo

movimento La legge vuol cogliere ed esprimere lrsquoopposizione come lati quieti e in essi la

determinatezza che egrave il rapporto reciproco Lrsquointerno cui appartiene lrsquouniversalitagrave apparente e

lrsquoesterno cui appartengono le parti della figura quiescente dovrebbero costituire i lati corrispondenti

della legge ma tenuti cosigrave reciprocamente separati perdono il loro significato organico e alla

rappresentazione della legge sta proprio a fondamento che i suoi due lati abbiano un indifferente

sussistere per seacute essentehellip Egrave contraddittorio la legge vuole che ciascuno di questi elementi sussista

per seacute mentre come abbiamo appena visto ciascun elemento preso per seacute fuori dal concreto

dallrsquointero non crsquoegrave Ma ogni lato dellrsquoorganico consiste anzi nellrsquoessere in lui stesso universalitagrave

semplice nella quale egrave risolta ogni determinatezza noncheacute nellrsquoessere il movimento di questa risoluzione

Ciascuno di questi elementi egrave in quanto egrave preso nel movimento A pag 233 Ma poicheacute appunto

lrsquooggetto unifica immediatamente lrsquounitagrave organica lrsquoinfinito togliere o lrsquoassoluta negazione dellrsquoessere

con il quieto esserehellip I due lati da una parte lrsquoelemento universale e dallrsquoaltra invece il

109

movimento Questi due lati vanno tenuti distinti nella scienza hellipe poicheacute i momenti sono

essenzialmente puro passare cosigrave non resulta nessuno di siffatti lati nellrsquoelemento dellrsquoessere quali per

la legge vengono richiesti La legge vuole che ciascuno di questi elementi sia per conto suo che

esista per seacute mentre ci sta che no non esiste per seacute A pag 241 (60) Se invece consideriamo

questrsquoaltro lato dellrsquoinorganico non come processo ma come quieto essere allora esso lato egrave la coesione

ordinaria egrave una proprietagrave sensibile semplice postasi da un lato di contro al momento dellrsquoesser-altro

che lasciato libero e scomposto in molte proprietagrave indifferenti rientra come il peso specifico in quelle

molte proprietagrave stessehellip Parla del peso specifico come uno degli elementi che dovrebbero essere

qualcosa di universale cioegrave dare lrsquoessenza della cosa cosa che non avviene ovviamente A pag

244 dice qualcosa che egrave un porsquo una summa di quanto detto prima Ma lrsquoorganico egrave una singolaritagrave

che egrave essa stessa pura negativitagrave e che perciograve in se stessa cancella la determinatezza fissa del numero la

quale conviene allrsquoessere indifferente Questo egrave importante Dice che lrsquoorganico egrave una singolaritagrave che

egrave pura negativitagrave Cosa vuol dire che egrave pura negativitagrave Vuol dire che egrave quella che egrave in quanto

negazione di ciograve che non egrave e quindi egrave in quanto pura negativitagrave E allora dice il numero che

funzione ha il numero che dovrebbe stabilire la proprietagrave particolare di qualche cosa Essendo

pura negativitagrave cancella la determinatezza fissa di qualche cosa nella negativitagrave non crsquoegrave piugrave

nessuna determinatezza fissa percheacute ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in relazione al

movimento dialettico Ma se ciascuna cosa egrave quella che egrave in relazione a un movimento dialettico

allora qualunque determinatezza fissa scompare quindi si perde anche lrsquoutilitagrave del numero A

pag 245 Il genere come organismo effettuale si fa semplicemente rappresentare da un sostituto

Sarebbe il numero in questo caso Ma il sostituto cioegrave il numero che sembra segnare il passaggio dal

genere alla figurazione individuale e offrire allrsquoosservazione entrambi i lati della necessitagrave intesa e

come determinatezza semplice e come figura sviluppata progredita fino alla varietagrave il numero designa

piuttosto lrsquoindifferenza e la libertagrave reciproca dellrsquouniversale e del singolo che dal genere viene

abbandonato a una differenza priva drsquoessenza qual egrave quella della grandezza ma che tuttavia essendo

qualcosa di vitale si dimostra altrettanto libero anche da questa differenza Qui ldquoliberordquo egrave da

intendersi nellrsquoaccezione per cui qualcosa non egrave vincolato a qualche altra cosa Quindi ci sta

dicendo che il numero designa lrsquoindifferenza dellrsquouniversale e del singolo mentre la legge voleva

invece bloccare questa relazione attraverso il numero ma questo numero egrave totalmente

indifferente a questa cosa non ha nulla a che fare con loro A pag 247 (65) Da ciograve consegue che

nellrsquoesserci il quale ha una figura allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in

generalehellip Lrsquoesserci nellrsquoaccezione heideggeriana del termine lrsquouomo cosigrave come accade

Allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in generale allrsquoosservazione si sviluppa

soltanto la ragione Egrave ciograve con cui ho esordito egrave la ragione che vede le cose (66) Oltre al fatto

dunque che nella natura organica la ragione osservativa giunge soltanto allrsquointuizione di lei stessahellip

La ragione osservativa cioegrave io voglio osservare e che cosa trovo Me che osservo Lrsquounica cosa

cui giunge non egrave altro che lrsquointuizione di me in quanto ragione che osserva hellipcome vita universale

in generale alla ragione medesima lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene

possibile soltanto secondo sistemi distinti in guisa del tutto universale la determinazione o essenza dei

quali non sta nellrsquoorganico come tale anzi nellrsquoindividuo universale e - subordinatamente a queste

differenze della terra - lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene possibile

soltanto secondo distribuzioni in serie che il genere tenta di fare Mentre dunque senza la vera

mediazione che egrave per seacute lrsquouniversalitagrave della vita organica nella sua effettualitagrave deve precipitare

immediatamente nellrsquoestremo della singolaritagrave la ragione osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto

lrsquoopinarehellip Se lo astraggo dallrsquointero dice precipita immediatamente nella singolaritagrave la ragione

osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto lrsquoopinare Questo percheacute come abbiamo visto

questo elemento astratto dallrsquointero non ha nessuna possibilitagrave di essere inserito in una legge

quindi posso soltanto opinare pensare che sia cosigrave hellipe se pur essa ragione possa avere lrsquoozioso

interesse di osservare questo opinare essa deve limitarsi alla descrizione e alla narrazione di opinioni

110

e di capricci della natura Quindi crsquoegrave il passaggio dallrsquoapparente scientificitagrave alla retorica

allrsquoopinare Tale libertagrave dellrsquoopinare che nulla ha di spiritualitagrave offriragrave invero embrioni svariatissimi

di leggi tracce di necessitagrave accenni a ordinamenti e a classificazioni rapporti buffi e appariscenti

Tuttavia nel rapporto dellrsquoorganico con le differenze dellrsquoinorganico differenze date come poste

nellrsquoessere elementi zone climi ecc lrsquoosservazione per quel che concerne la legge e la necessitagrave non

va oltre il grande influsso Non va oltre la chiacchiera Cosigrave dallrsquoaltro lato dove lrsquoindividualitagrave non

ha il significato della terrahellip La terra sarebbe lrsquouniversalitagrave hellipanzi dellrsquoUno immanente alla vita

organica hellip ndash dallrsquoaltro lato allrsquoosservazione non egrave possibile fare un passo oltre i garbati rilievi

glrsquointeressati rapporti le amabili offerte al concetto ma i garbati rilievi non sono per nulla sapere della

necessitagrave gli interessanti rapporti si arrestano allrsquointeresse mentre qui lrsquointeresse non egrave altro che

lrsquoopinione intorno alla ragione e lrsquoamabilitagrave con cui lrsquoindividuale accenna a un concetto egrave quella

amabilitagrave da bambini che quando in seacute e per seacute pretende di avere qualche valore egrave anche fanciullesca

Se quindi non vogliamo attenerci allrsquoopinare alla retorica non potremo fare altro che

considerare che tutto il mio osservare le cose non egrave nientrsquoaltro che la ragione che osserva Ma che

cosa osserva Osserva forse qualcosa che egrave fuori di seacute Se non puograve osservare nulla che sia fuori di

seacute allora la ragione osserva se stessa osservare Non puograve fare altro Osservandosi osservare non

fa che cogliere la sua essenza che egrave quella di essere ragione cioegrave movimento che va dallrsquoin seacute al

per seacute e ritorna allrsquoin seacute Fa questo e non puograve uscire da questo percheacute soltanto questo egrave lrsquointero

la veritagrave e cioegrave questo movimento dialettico in cui ciascun elemento egrave preso per cui ciograve che

osservo credendo di osservare la cosa non egrave altro che il mettere in atto la mia ragione che osserva

se stessa

18 settembre 2019

Siamo a pag 249 (69) Volgendosi ora in se medesimahellip Sta parlando dellrsquoautocoscienza hellipe

dirigendosi al concetto che egrave effettuale in quanto anche libero lrsquoosservazione trova anzi tutto le leggi del

pensare Questo egrave lrsquoobiettivo della scienza si accorge di pensare e vuole trovare le leggi di quel

pensiero Questa singolaritagrave che non egrave altro se non il pensare in lui stesso egrave lrsquoastratto movimento del

negativohellip Dicendo che egrave lrsquoastratto movimento del negativo Hegel ci dagrave a intendere che questa

singolaritagrave del pensare non egrave altro che unrsquoastrazione Qui ldquoastrattordquo potete intenderlo come lo

poneva Severino isolare un elemento dal racconto in cui egrave inserito e per cui esiste Per esempio

se io voglio trovare le leggi del pensiero mi trovo in una posizione particolare e cioegrave devo

considerare il pensiero come oggetto del pensiero Egrave come se in qualche modo dovessi astrarre il

pensiero e quindi questo astratto movimento del negativo non egrave altro che lrsquoastrazione di ciograve che

egrave negativo rispetto al mio pensiero cioegrave il pensiero del pensiero hellipmovimento riattratto interamente

nella semplicitagrave e le leggi sono al di fuori della realtagrave Si immagina che queste leggi siano al di fuori

della realtagrave Intanto la realtagrave per Hegel come sapete egrave il vero cioegrave il concreto lrsquointero Infatti

dice ldquoIl vero egrave lrsquointero e lrsquointero egrave verordquo La questione che interessa a Hegel in questo capitolo

sulla ragione osservativa egrave che cosa accade nellrsquoosservazione o meglio che cosa la rende possibile

Egrave chiaro che da tutto ciograve che ci ha detto fino adesso lrsquoosservazione comporta dei problemi Il

problema principalmente egrave che per osservare devo astrarre dal concreto quellrsquoelemento che

osservo Per osservare la lampada devo astrarla da quella proposizione che dice ldquoquesta lampada

che egrave sul tavolordquo devo considerare questa lampada per seacute Quindi che cosa accade per Hegel

Accade che in questa astrazione mi trovo a dovere stabilire delle leggi quindi un universale da

applicare poi al singolare allrsquoevento allrsquoimmanente a ciograve che accade Quindi da una parte una

legge un universale un estremo dallrsquoaltra parte lrsquoaltro estremo e cioegrave lrsquoimmanente ciograve che

accade Voglio che ciograve che accade rientri dentro una legge La domanda che si pone Hegel egrave se

questo sia possibile la risposta che dagrave egrave no Non egrave possibile nel senso che hegelianamente questi

due estremi questi due lati il singolare e lrsquouniversale devono rimanere separati percheacute la legge

111

egrave universale non puograve ovviamente essere il singolare si tengono separati proprio per questo

Adesso trascendo un porsquo Hegel ma il problema egrave che per trovare una legge devo mantenere

separati lrsquouniversale dal singolare nel tentativo di trovare una legge universale che renda conto

del movimento del singolare Ma sempre hegelianamente il movimento che Hegel chiama

dialettica e che consente lrsquoesistenza sia del singolare sia dellrsquouniversale egrave propriamente ciograve che

impedisce di mantenere separati i due elementi Questi due elementi questi due estremi sono in

una relazione tale per cui non puograve darsi lrsquouno senza lrsquoaltro Ma qui vedete subito che ciograve che dice

Hegel contrasta immediatamente con tutti i principi dellrsquoosservazione percheacute se non puograve darsi

lrsquouno senza lrsquoaltro non posso astrarre lrsquouno dallrsquoaltro non posso tenerli separati percheacute cosigrave

facendo nego il movimento dialettico cioegrave nego la possibilitagrave che un elemento possa essere se

stesso Cercando una legge che vincoli il singolare allrsquouniversale devo trovare un qualche cosa che

si applichi universalmente al singolare ma se si applica universalmente al singolare per Hegel

nel momento in cui io pongo il singolare pongo anche immediatamente il suo opposto che in

questo caso sarebbe lrsquouniversale Quindi percheacute ciograve che accade sia effettivamente qualcosa che

accade egrave necessario che il per seacute il significato di questa cosa ritorni sullrsquoaccadere modificandolo e

dando a questo accadere un significato Ma se tengo separate le due cose e sono costretto a farlo

se voglio porre una legge universale cheacute non posso sovrapporla allrsquoevento non possono essere la

stessa cosa non puograve lrsquouno ricadere sullrsquoaltro la legge universale deve rimanere separata

dallrsquoevento Egrave questo il problema dellrsquoosservazione che tenta proprio questo e cioegrave di mantenere

separate le due cose ma poi una volta tenute separate si trova nella condizione di non potere

attribuire una relazione necessaria tra le due e non crsquoegrave una relazione necessaria percheacute le ha tenute

separate A pag 256 (78) Viene allora a cadere quellrsquoessere che sarebbe in seacute e per seacute e che dovrebbe

costituire lrsquoun lato di una legge e precisamente il lato universale Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve che egrave il suo

mondo in quanto mondo suohellip Qui sta ponendo la differenza tra individualitagrave e universalitagrave hellipegrave

essa stessa il circolo del proprio operare circolo in cui essa si egrave rappresentata come effettualitagrave e

senzrsquoaltro egrave soltanto unitagrave dellrsquoessere in quanto giagrave dato e dellrsquoessere in quanto costruito unitagrave i cui

lati non cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltrohellip In questa unitagrave tra le due cose poste hegelianamente

chiaramente i due lati non cadono uno fuori dellrsquoaltro in quanto partecipano entrambi del

movimento dialettico hellipil che invece avveniva nella rappresentazione della legge psicologica - come

mondo dato in seacute e come individualitagrave essente per seacute ossia considerando questi lati ciascun per seacute

non sussiste necessitagrave neacute legge alcuna del loro rapporto reciproco Se li considero separati e devo farlo

non crsquoegrave nessuna necessitagrave del loro rapporto reciproco Pag 264 (89) Hegel considera tre aspetti

riguardo allrsquoosservazione le leggi psicologiche la fisiognomica e la frenologia Non le

considereremo separatamente in quanto la questione che si pone egrave la stessa Lrsquoindividualitagravehellip

Considera sempre lrsquoindividualitagrave contrapposta allrsquouniversalitagrave hellipLrsquoindividualitagrave abbandona

quellrsquoesser-riflesso in seacute che egrave espresso nei trattihellip Questa egrave la fisiognomica i tratti del viso ecc hellipe

pone la propria essenza nellrsquoopera Qui inserisce un elemento importante lrsquoopera il fare

Lrsquoindividualitagrave contraddice allora a quella relazione che viene stabilita dallrsquoistinto della religione

allorcheacute esso si mette a osservare lrsquoindividualitagrave autocosciente per ricercare ciograve che debba essere lrsquointerno

o lrsquoesterno di lei Sappiamo che pone lrsquointerno come lrsquoessenziale e lrsquoesterno come inessenziale pur

essendo ciograve che si mostra Questo punto di vista ci conduce al pensiero tipico che sta a base della

scienza fisiognomica - se pur di scienza si possa parlare Lrsquoopposizione alla quale questo osservare egrave

riuscito e secondo la forma lrsquoopposizione di pratica e di teoretica poste tuttavia entrambe entro la

pratica stessa - egrave lrsquoopposizione dellrsquoindividualitagrave attuantesi nellrsquoazionehellip Ciascuno agisce fa delle

cose e in questo crsquoegrave lrsquoindividualitagrave riguarda lrsquoindividuo non crsquoegrave una legge universale hellipe

dellrsquoindividualitagrave stessa a quel modo chrsquoessa svincolatasi in pari tempo dallrsquoazione si riflette in se

stessa in guisa che lrsquoazione le divenga oggetto Qui incomincia a porre una questione importante che

poi svilupperagrave ulteriormente nel corso di tutta la Fenomenologia lrsquoopera il fare Tutta la filosofia

di Hegel egrave una filosofia pragmatica non crsquoegrave nulla di intellettualistico nel pensiero di Hegel ma egrave

112

tutto volto a considerare il fare lrsquoagire percheacute egrave questo che conta Come dire che il vero che attiene

a una persona a una individualitagrave egrave nel suo fare nel suo operare A questo osservare lrsquooperazione

stessa e lrsquoopera - sia del linguaggio sia di unrsquoeffettualitagrave maggiormente consolidata - hanno il valore

dellrsquoesterno inessenzialehellip Questo osservare cerca tratti che permangono e quindi non puograve

propriamente fissarsi sullrsquoopera Lrsquoopera egrave qualcosa che si effettua qui e adesso mentre

lrsquoosservazione cerca ciograve che permane per poterne stabilire delle leggi universali hellipmentre lrsquoesser-

entro-seacute dellrsquoindividualitagrave ha quello dellrsquointerno essenziale Crsquoegrave sempre questo aspetto

nellrsquoosservazione lrsquointerno e lrsquoesterno dove lrsquoesterno dovrebbe rendere sempre conto dellrsquointerno

Tra i due lati che la coscienza pratica ha in lei (lrsquointenzione e lrsquooperazione lrsquoopinione circa la propria

azione e lrsquoazione stessa)hellip Crsquoegrave una differenza tra ciograve che penso di ciograve che faccio e ciograve che faccio

Questo anche Freud molti anni dopo lo aveva colto io dico di non volere fare una certa cosa ma

poi la faccio Ciograve che conta per Hegel cosigrave come anche per Freud non egrave tanto quello che dico ma

ciograve che faccio Se io dico di non volere fare una certa cosa e poi continuo a farla ininterrottamente

egrave questo mio fare che importa Non egrave lontano da ciograve che diceva Freud rispetto al diniego quando

diceva ldquoho sognato una donna ma non era mia madrerdquo Importa certo il fatto che lo neghi ma

ciograve che conta egrave la presenza della madre nel suo discorso Ciograve che dunque lrsquoosservazione ha a suoi

oggetti egrave unrsquoesistenza opinata ed ivi lrsquoosservazione trasceglie delle leggi Ciograve che lrsquoosservazione pone

come prioritario egrave qualcosa che ha unrsquoesistenza opinata cioegrave io penso che sia cosigrave ma siccome ho

scartato lrsquoopera il fare non mi resta che ciograve che penso del fare assumo quello che penso del fare

come la parte prioritaria cancellando quindi lrsquoopera A pag 268 Lrsquooperazione egrave questo e la

creatura umana individuale egrave ciograve che egrave lrsquooperazione nella semplicitagrave di tale essere lrsquouomo per altri

uomini egrave unrsquoessenza universale nellrsquoelemento dellrsquoessere e cessa di essere essenza puramente opinata

Diventa quello che egrave in base al fatto che fa certe cose quindi gli altri vedono che fa certe cose

indipendentemente da quello che dice Nellrsquooperazione lrsquouomo non egrave posto come spirito ma daccheacute

si tratta del suo essere come essere e daccheacute da una parte un essere duplicato - quello della figura e

quello dellrsquooperazione ciascuno dei quali deve essere lrsquoeffettualitagrave umana - si contrappone ecco che

come genuino essere dellrsquouomo devesi affermare solo lrsquooperazione - non la figura la quale dovrebbe

esprimere ciograve chrsquoegli opina rispetto alle proprie operazioni o ciograve che si opinerebbe chrsquoegli abbia la sola

possibilitagrave di fare Hegel sta dicendo che quello che importa egrave quello che la persona fa egrave il suo

agire Questo pone lrsquoaccento per Hegel sulla questione del fare dellrsquooperazione Lrsquooperazione egrave sigrave

qui posta come un operare in termini generali perograve ci sta anche dicendo tra le righe che questo

operare non egrave altro che lrsquooperare del linguaggio facendosi dicendosi Ciograve che importa egrave ciograve che il

linguaggio fa egrave con questo che ci si confronta continuamente Che cosa fa il linguaggio Lavora

il famoso passaggio dal significante al significato dove il significato egrave il lavoro che consente al

significante di essere quello che egrave Quindi questa opera questo lavoro ndash che poi Marx riprenderagrave

in tuttrsquoaltro modo naturalmente ndash egrave fondamentale per Hegel egrave il perno di tutta la sua filosofia

di tutto il suo pensiero dove si tratta di intendere per quanto ci riguarda come questo operare

non sia altro che lrsquooperare del linguaggio il lavoro del linguaggio Parlando di lavoro del

linguaggio parliamo del suo funzionamento ovviamente lrsquoopera del linguaggio egrave il suo

funzionamento egrave il modo in cui sta funzionando qui e adesso A pag 269 Lo smembramento di

questo essere in intenzioni e simili finezze per cui lrsquouomo effettuale ossia la sua operazione si dovrebbe

spiegare ritornando allrsquoopinato essere quali si siano le intenzioni chrsquoegli potragrave fabbricarsi a proposito

della sua effettualitagrave deve venir lasciato allrsquooziositagrave dellrsquoopinare oziositagrave la quale quando mettendo

in pratica la propria inerte saggezza neghi il carattere della razionalitagrave a chi agisce e lo maltratti

affannandosi a spiegare come llsquoessere di lui sia on lrsquooperazione ma la figura e i tratti merita di provare

lrsquoefficacia della replica giagrave rammentata che le dimostreragrave come qualmente la figura lungi dallrsquoessere

un in-seacute sia invece un oggetto da toccar con mano Sta dicendo che egrave inutile cercare nella intenzione

un qualche cosa che non ha a che fare con ciograve che una persona fa come dire ldquosigrave ha fatto questo

ma voleva fare unrsquoaltra cosardquo Anche Freud se ci pensate tiene propriamente conto di questo

113

Prendete lrsquoatto mancato non volevo fare questo ma lrsquoho fatto Hegel sta dicendo che egrave questo

che importa ciograve che io faccio Ciograve che io faccio egrave ciograve che io sono propriamente potremmo dire che

io sono ciograve che faccio Ma il fare precipuo egrave il dire quindi io sono ciograve che dico quindi ciograve che

penso sono questa effettualitagrave continua del mio dire questo effettuarsi ininterrotto della parola

Questa egrave la questione principale per Hegel su cui baseragrave anche tutta la sua etica e anche lrsquoestetica

Questa opera che egrave lrsquooperare del linguaggio egrave propriamente ciograve che a noi interessa di piugrave

Lrsquooperare del linguaggio vale a dire ponendo un elemento si pone anche il suo opposto cioegrave il

suo significato percheacute il significato nonostante sia ciograve che rende il significante quello che egrave

comunque si oppone al significante quindi il significante trae la propria essenza da ciograve che

propriamente il significante non egrave Il che rende conto bene del funzionamento del linguaggio

ciascuna cosa egrave quella che egrave in virtugrave del fatto che non egrave quella che egrave Questa opposizione se ci

pensate bene non egrave poi cosigrave lontana da ciograve che diceva Eraclito rispetto al πόλεμος (polemograves)

tradotto generalmente con guerra ma egrave lrsquoopposizione la contrapposizione lrsquoantitesi Eraclito

diceva che il πόλεμος egrave il padre di tutte le cose cioegrave questa contrapposizione tra ciograve che egrave e ciograve che

fa vale a dire ciograve che quella cosa non egrave egrave questa cosa che non egrave che fa della prima cosa quella che

egrave Questo egrave il πόλεμος lrsquoopposizione che poi non egrave altro che la distanza che il linguaggio instaura

Andiamo a pag 287 La questione egrave sempre la stessa e cioegrave il fatto che lrsquoosservazione tenta di

stabilire delle leggi universali tra due cose che per poterle considerare deve tenere separate ma

tenendole separate non puograve trovare nessuna legge che le metta in relazione percheacute ciograve che evita egrave

proprio la relazione ciograve che invece Hegel ha instaurato la relazione tra i due elementi egrave ciograve che fa

lrsquointero egrave ciograve che fa lrsquounitagrave ciograve in cui consiste il concreto e potremmo dire che il concreto egrave lrsquoopera

egrave il fare Quando io dico ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questo mio dire egrave lrsquointero nel senso

che metto in atto questo racconto questa cosa che funziona come unrsquounitagrave appunto come un

intero che poi io lo smembro nei vari elementi che lo compongono gli astratti

Intervento Non egrave possibile allora stabilire la legge universale di un fenomeno

Per Hegel propriamente no Per Hegel questa legge universale rimane sempre e comunque

qualcosa che egrave riferito a un elemento che sigrave puograve accadere certo ma potrebbe anche non accadere

ciograve che la legge universale stabilisce Questo lo aveva giagrave discusso precedentemente ogni legge

universale egrave posta per induzione tutte le mattine sorge il sole ma questo non offre certezza

domattina sorgeragrave il sole Sigrave lo speriamo tutti ma non possiamo stabilirlo come una certezza

Quindi la legge universale ha sempre questo limite egrave induttiva muove da elementi singoli dalla

singolaritagrave per imporre una universalitagrave Ma questa universalitagrave ndash egrave questo il discorso che fa

Hegel ndash non toglie mai la singolaritagrave non riesce a toglierla come invece accade nella dialettica

non riuscendo a toglierla rimane la singolaritagrave a fianco della universalitagrave cioegrave lrsquouniversalitagrave egrave

sempre debitrice della singolaritagrave quindi egrave una universalitagrave sui generis che non offre la certezza

assoluta

Intervento Mi pare da avere inteso che la scienza debba isolare lrsquooggetto dal mondo che lo fa esistere

Hegel dice che lrsquooggetto non egrave conoscibile se isolato separato dal mondo cioegrave dalla relazione che fa essere

quellrsquooggetto quello che egrave

Certo Quello che appare il fenomeno Egrave esattamente quello che diceva Severino il fatto che

ciascun elemento egrave quello che egrave in una relazione Per es ldquola lampada che egrave sul tavolordquo ldquola lampada

che egrave sul tavolordquo egrave ldquola lampada che egrave sul tavolordquo percheacute non egrave la lampada ma egrave ldquola lampada che egrave

sul tavolordquo cioegrave egrave inserita allrsquointerno di questa proposizione Allrsquointerno di questa proposizione

questa lampada egrave una certa cosa se io la astraggo come fa la scienzahellip

Intervento Se io la astraggo io non posso comunque considerarla percheacute va bene che non egrave ldquoquesta

lampada che egrave sul tavolordquo ma egrave comunque una lampada che egrave inserita in un altro intero

Esattamente Diciamola cosigrave egrave inserita in un altro racconto

Intervento Si potrebbe dire che lrsquoastrazione pura non esistehellip

114

Egrave quello che ci dice qui Hegel rispetto allrsquoosservazione Lrsquoosservazione vorrebbe lrsquoastrazione pura

io osservo quella cosa per quello che egrave quella cosa indipendentemente da tutto ciogravehellip La stessa

cosa fra cinque minuti non egrave piugrave la stessa cosa percheacute il mondo che la fa esistere nel frattempo egrave

cambiato io mi sono spostato da qui e mi sono messo qua il mondo egrave cambiato A pag 287 (11)

Da tal mutevole linguaggio ritornata alfine al saldo essere lrsquoosservazione secondo il proprio concetto

proclama che non come organo non come linguaggio e segno ma come morta cosa lrsquoesterioritagrave costituisce

lrsquoeffettualitagrave esterna e immediata dello spirito La cosa non egrave piugrave viva nel senso che non egrave piugrave inserita

allrsquointerno del racconto in cui questa cosa esiste che la fa vivere percheacute relazionata con infinite

altre cose Per osservare egrave come se si dovesse uccidere la cosa toglierle la vita Il che naturalmente

comporta nellrsquoosservazione la necessitagrave di sbarazzarsi di tutto ciograve che fa vivere una cosa ma la

cosa egrave viva nel senso in cui questa cosa partecipa di tutte le cose che la circondano e che la fanno

essere quella che egrave Egrave viva nel senso che muta continuamente come dicevo prima basta un

movimento e il mondo cambia

Intervento Lo aveva giagrave detto Hegel se stabilisco una cosa la faccio morire non si muove piugrave

No non ha piugrave relazione con niente Il che egrave vero percheacute se io isolo un elemento linguistico per

osservarlo - che egrave quello che poi fa la linguistica ndash questo elemento egrave morto non crsquoegrave piugrave Egrave quello

che trova Trubeckoj quando considera il fonema dice che ldquoprdquo esiste nella sua esecuzione cioegrave in

quanto viva ma ldquoprdquo in quanto tale non crsquoegrave non esiste non crsquoegrave da nessuna parte ldquoprdquo Dalla prima

osservazione della natura inorganica fu superata la posizione secondo la quale il concetto dovrebbe esser

dato come cosa ora invece lrsquoultimo modo dellrsquoosservazione ripristina quella posizione in quanto essa

riduce a cosa lrsquoeffettualitagrave stessa dello spiritohellip Lrsquoeffettualitagrave stessa dello spirito egrave quella che prima

vi indicavo come la vita della cosa che egrave viva in quanto inserita in un racconto in quanto

mutevole continuamente hellipo per esprimerci inversamente in quanto essa dagrave al morto esserci il

significato dello spirito Cosigrave lrsquoosservazione egrave giunta ad enunciare ciograve chrsquoera il nostro concetto di lei

che cioegrave la certezza della ragione cerca se stessa come effettualitagrave oggettiva Ciograve che la ragione

lrsquoosservazione cerca lo trova in se stessa cioegrave nella ragione che osserva ligrave trovo ciograve che cerco Io

voglio sapere tutto di questo aggeggio quindi lo osservo ma che cosa osservo In questo mio

osservare crsquoegrave il mio mondo come direbbe Heidegger Quindi in questa cosa che osservo se crsquoegrave il

mio mondo io mi trovo a osservare il mio mondo Osservando il mio mondo non faccio altro che

osservare me Siamo a pag 288 Qui riprende la questione dellrsquoautocoscienza infelice del discorso

religioso Lrsquoautocoscienza infelice alienava la sua indipendenza e lottava fino a tradurre il suo esser-

per-seacute in cosa Cosigrave essa da autocoscienza ritornava a coscienzahellip Rinunciava cioegrave

allrsquoautocoscienza alla consapevolezza di seacute offrendosi totalmente a Dio e quindi ritorna a

coscienza a qualcosa cioegrave che non ha coscienza di seacute hellipma ciograve che egrave cosa egrave lrsquoautocoscienza - essa

egrave dunque lrsquounitagrave dellrsquoIo e dellrsquoessere la categoria Essendo lrsquooggetto determinato cosigrave per la coscienza

questa ha razionalitagrave Se lrsquooggetto egrave determinato per la coscienza vuole dire che egrave razionale senza

la razionalitagrave la coscienza non determina niente La coscienza non meno dellrsquoautocoscienza egrave in seacute

propriamente ragionehellip Qui torniamo alla vecchia questione e cioegrave che sia la coscienza che

lrsquoautocoscienza sono in quanto giagrave inserite nella ragione la ragione non egrave lrsquoultimo elemento di un

percorso che porta dalla scemenza fino alla ragione no la ragione egrave giagrave da prima egrave la condizione

percheacute possa innescarsi tutto il processo Se volete dirla con Heidegger ciascuno nasce giagrave nel

linguaggio Percheacute qualunque cosa possa accadere io devo giagrave essere nel linguaggio o per dirla

con Hegel devo giagrave essere nella ragione sennograve non crsquoegrave coscienza neacute autocoscienza non crsquoegrave niente

hellipma soltanto di quella coscienza cui lrsquooggetto si egrave venuto determinando come categoria puograve dirsi che

sia fornita di ragionehellip Se egrave determinato allora egrave ragione ma se non egrave determinato non egrave niente

hellipciograve non pertanto resta ancora ben distinto il sapere che cosa sia ragione Occorre riflettere bene su

che cosa sia ragione La categoria che egrave lrsquounitagrave immediata dellrsquoessere e del Suohellip Qualcosa egrave ed egrave

quello che egrave per seacute hellipdeve percorrere entrambe queste forme e la coscienza osservativa egrave appunto ciograve

cui la categoria stessa si presenta nella forma dellrsquoessere Nel suo resultato questa coscienza esprime

115

come proposizione ciograve di cui essa egrave lrsquoinconsapevole certezza esprime quella proposizione che egrave insita nel

concetto della ragione La coscienza come dice lui esprime come proposizione ciograve di cui essa egrave

lrsquoinconsapevole certezza Qualunque cosa esprima una proposizione egrave ciograve che egrave giagrave certezza per la

coscienza nel senso che lrsquounica certezza che ha egrave quella di essere pensante di essere coscienza

Naturalmente sa di essere coscienza e questo la porta allrsquoautocoscienza ma tutti questi momenti

sono momenti di un intero non crsquoegrave prima uno e lrsquoaltro dopo Egrave chiaro che Hegel ha fatto un

percorso dove prima parla di una cosa e poi di unrsquoaltra percheacute non si puograve parlare di tutti

simultaneamente perograve ha mostrato come tutti questi elementi intervengano simultaneamente e

cioegrave che lrsquoultimo elemento lrsquoarrivo egrave il primo egrave la condizione percheacute tutto il percorso possa

avviarsi Tale proposizione egrave il giudizio infinito secondo il quale il Seacute egrave una cosa giudizio che toglie

se medesimo Questa proposizione dice egrave il giudizio infinito percheacute egrave continuamente mediato da

qualche cosa Non egrave immediato non ha immediatamente accesso alla cosa ma egrave mediato per

esempio dal linguaggio egrave mediato da una serie di altre proposizioni infatti egrave un giudizio infinito

percheacute non si ferma mai Questo giudizio infinito egrave un giudizio che toglie se medesimo per potere

giudicare qualche cosa questo giudizio deve togliersi a un certo punto sennograve non si ferma mai

quindi deve dire a un certo punto che egrave cosigrave sennograve si va avanti allrsquoinfinito Il momento di quel

giudizio infinito egrave il passaggio della immediatezza nella mediazione o negativitagrave Questo giudizio

infinito non egrave altro che il passaggio dellrsquoimmediatezza della sensibilitagrave - che coglie qualche cosa

ma che ancora non sa che sta cogliendo qualche cosa pur cogliendo qualche cosa - nella

mediazione o negativitagrave La negativitagrave non egrave altro che la mediazione stessa vale a dire il tenere

conto che una cosa egrave quella che egrave in virtugrave di altro mentre la immediatezza immagina che qualche

cosa sia quello che egrave in virtugrave di se stessa Lrsquooggetto dato egrave perciograve determinato come oggetto negativo

ma di contro ad esso la coscienza egrave determinata come autocoscienza Una volta che io pongo lrsquooggetto

pongo anche qualche cosa che si oppone allrsquooggetto ma a questo punto la coscienza si determina

come autocoscienza cioegrave sa che crsquoegrave del negativo nellrsquooggetto che va tolto ma facendo tutte queste

operazioni si rende conto di ciograve che egrave cioegrave autocoscienza sapere di seacute il famoso ldquoIo sono Iordquo

Ovverosia la categoria che nellrsquoosservare ha percorso la forma dellrsquoessere egrave posta ora nella forma

dellrsquoesser-per-seacutehellip Passa dallrsquoessere puro semplice allrsquoessere-per-seacute cioegrave dal significante al

significato hellipnon piugrave la coscienza si vuole immediatamente trovare anzi vuol produrre se stessa

mediante la sua attivitagrave Essa egrave a se stessa il fine del suo operare cosigrave come nellrsquoosservare era tutta

dedita soltanto alle cose Ciograve che ldquoalla finerdquo la coscienza trovahellip non egrave tanto se stessa che vuole

trovare per potersi definire per potersi osservare ma ciograve che trova egrave se stessa che sta facendo

tutte queste cose cioegrave trova se stessa in quanto fine del suo operare Tutte queste operazioni non

sono nientrsquoaltro che un operare continuo del linguaggio E allora potremmo dire che il

linguaggio se volessimo osservarlo con estrema attenzione come abbiamo fatto in questi anni

alla fine troveremmo come abbiamo trovato che ciograve che fa il linguaggio egrave produrre se stesso

allrsquoinfinito cioegrave linguaggio che si producendosi ininterrottamente Egrave questo che troviamo cosigrave

come ci dice Hegel la coscienza che si ritrova come autocoscienza a questo punto lrsquooggetto che

vuole indagare e cioegrave se stessa e la porta a prendere atto del fatto che in questa operazione non

fa altro che produrre se stessa Quindi potete vedere la stretta connessione fra ciograve che dice Hegel

e il funzionamento del linguaggio In effetti egrave come se avesse riassunto in un certo qual modo

anche se non era sua intenzione farlo il percorso che abbiamo fatto in questi anni quando

abbiamo incominciato a cogliere il linguaggio e il suo funzionamento cogliendo anche aspetti della

logica In tutto questo operare alla fine ciograve che si incontra egrave lrsquooperare stesso e cioegrave lrsquoautoprodursi

continuo del linguaggio il cui unico fine come sappiamo egrave produrre se stesso nientrsquoaltro che

questo Siamo arrivati al punto B Lrsquoattuazione dellrsquoautocoscienza razionale mediante se stessa

Potremmo dire lrsquoattuazione del linguaggio mediante se stesso

25 settembre 2019

116

A pag 292 Lrsquoautocoscienza ha trovato la cosa come seacute e seacute come cosa vale a dire egrave per lrsquoautocoscienza

chrsquoessa in seacute egrave lrsquoeffettualitagrave oggettiva Lrsquoautocoscienza non egrave piugrave la certezza immediata di essere ogni

realtagrave ma egrave una certezza tale per la quale lrsquoimmediato in genere ha la forma di un toltohellip Quindi egrave

universale hellipdi modo che la sua oggettivitagrave vale ancora soltanto come una superficie di cui interno ed

essenza egrave lrsquoautocoscienza medesima Lrsquooggetto al quale lrsquoautocoscienza si rapporta positivamente egrave

perciograve unrsquoautocoscienza essa egrave nella forma della cosalitagrave vale a dire egrave indipendente ma

lrsquoautocoscienza ha la certezza che questo oggetto indipendente non egrave per lei nulla di estraneo essa quindi

sa di essere da lui riconosciuta in seacute essa egrave lo spirito che nella duplicazione della sua autocoscienza e

nellrsquoindipendenza di entrambe le autocoscienze ha la certezza di avere la sua unitagrave con se stesso Tale

certezza le si deve ora elevare a veritagrave ciograve che per lrsquoautocoscienza ha il valore di un in-seacute e che egrave nella

sua interiore certezza deve entrare nella sua coscienza e divenire per lei Quello che Hegel sta dicendo

egrave notevole Sta dicendo che lrsquoautocoscienza non egrave soltanto la consapevolezza di seacute in quanto tale

anche certo ma anche la consapevolezza che tutto ciograve che incontra egrave sempre lei stessa Ora se

noi riflettiamo sulla questione in termini piugrave radicali qualunque cosa accada non egrave solo nel

linguaggio ma ldquoperrdquo il linguaggio Detta in un altro modo ciograve che si incontra egrave sempre ed

esclusivamente linguaggio il suo funzionamento la sua struttura Io incontro per esempio una

cosa un pensiero una persona Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che io in realtagrave egrave che non incontro

una cosa un pensiero una persona incontro sempre e soltanto linguaggio incontro sempre e

soltanto il suo funzionamento Egrave questo che sta dicendo rispetto allrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza

trova se stessa sempre ovunque si rivolga trova se stessa Egrave come dire che ovunque mi rivolgo

trovo sempre e soltanto linguaggio parlo con una persona guardo una cosa rifletto su una

considerazione tutte queste operazioni non sono altro che un modo per incontrare il linguaggio

nel suo funzionamento e la cosa importante che ci sta dicendo egrave che non crsquoegrave altro Dicendo che

lrsquoautocoscienza egrave per se stessa ha giagrave detto tutto Lrsquoautocoscienza non egrave che egrave per lrsquooggetto no

lrsquooggetto egrave qualche cosa che lrsquoautocoscienza incontra ma incontrandolo incontra sempre e

soltanto se stessa percheacute questo oggetto e lo diceva giagrave nelle prime pagine egrave sempre e comunque

per la coscienza Quindi il passo che fa qui Hegel egrave importante egrave chiaro che lui non lo porta alle

estreme conseguenze ma possiamo farlo noi intendendo come stavo dicendo che ogni cosa che io

faccio o che penso mi conduce sempre e soltanto a vedere ldquolinguaggiordquo nel modo in cui sta

funzionando non incontro altro non posso incontrare altro che questo Capite che egrave una

considerazione notevole Certo egrave un altro modo per dire che non crsquoegrave uscita dal linguaggio un

modo molto forte Guardando questo aggeggio io non faccio niente altro che esperire il

funzionamento del linguaggio Prosegue a pag 293 Da prima questa ragione attiva egrave consapevole di

se stessa soltanto come un individuo e come individuo deve promuovere e produrre la propria

effettualitagrave nellrsquoAltro ma poi elevandosi la sua coscienza allrsquouniversalitagrave questrsquoindividuo diviene

ragione universale ed egrave consapevole di seacute come ragione come di un qualcosa che egrave giagrave riconosciuto in

seacute e per seacute e che nella pura coscienza unifica ogni autocoscienza esso egrave lrsquoessenza spirituale pura che

pervenendo in pari tempo alla coscienza egrave la sostanza reale a cui come al loro fondamento ritornano

le forme precedentihellip Parla di sostanza reale lrsquounica sostanza reale egrave il linguaggio In effetti egrave

lrsquounica cosa come dicevamo prima con cui ho a che fare solo con questo Hegel ci arriva

muovendo dalla sua considerazione intorno alla coscienza a come si avvia la coscienza come

ciascuna cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per la coscienza cioegrave si accorge che la cosa non egrave per seacute

non ha in seacute la propria causa e la propria origine non egrave un oggetto metafisico tradizionalmente

inteso ma egrave per la coscienza cioegrave esiste in quanto crsquoegrave una coscienza che lo fa esistere Quindi se

questo oggetto egrave nel e ldquoperrdquo il linguaggio egrave ovvio che qualunque oggetto io veda egrave giagrave un elemento

linguistico e quindi ciograve che per la coscienza egrave oggetto egrave sempre un qualcosa che come per Hegel

egrave sempre coscienzahellip potremmo dire sempre linguaggio Questo egrave come dice Hegel lrsquoattuazione

della coscienza razionale cioegrave si attua in questo nel prendere atto che lrsquoautocoscienza egrave il

117

trovarsi sempre e comunque ad avere a che fare con lrsquoautocoscienza Viceversa la coscienza singolo

egrave solo questo Uno nellrsquoelemento dellrsquoessere poicheacute essa nella sua singolaritagrave si egrave consapevole della

coscienza universale come del suo proprio essere mentre il suo operare e il suo esserci sono lrsquouniversale

ethos In effetto il concetto dellrsquoattuazione della ragione autocosciente ha la sua perfetta realtagrave nella vita

di un popolo giaccheacute lrsquoattuazione della ragione consiste nellrsquointuire nellrsquoindipendenza dellrsquoaltro la

completa unitagrave con lui o nellrsquoavere a oggetto come mio esser-per-me questa libera cosalitagrave di un altro

da me trovata che egrave il negativo di me stesso La ragione egrave presente come la fluida sostanza universale

come lrsquointrasmutabile semplice cosalitagrave la quale si rifrange in tante essenze perfettamente

indipendenti a quel modo che la luce si rifrange in quegli innumerevoli punti per seacute lucenti che sono le

stelle nel loro assoluto esser-per-seacute quelle essenze non solo sono in seacute risolte nellrsquoindipendente sostanza

semplice ma lo sono anche per se stesse esse sono consapevoli di essere queste singole essenze

indipendenti per ciograve che sacrificano la loro singolaritagrave e per ciograve che quella universale sostanza egrave

lrsquoanima loro e la loro essenza - cosigrave come questo universale egrave alla sua volta lrsquooperare di esse come singole

o egrave lrsquoopera da loro prodotta Qui crsquoegrave un passaggio i dove considera che lrsquoautocoscienza posta come

singolo certo vuole universalizzarsi in quanto come singolo ha il suo opposto che deve integrare

ma questo opposto a questo punto egrave unrsquoaltra autocoscienza E allora dapprima questo altro egrave ciograve

che si oppone a me e quindi devo in qualche modo integrarlo solo che lrsquoaltro ha una sua

autocoscienza e non vuole essere integrato Ecco che allora per Hegel si fonda lo Stato Non egrave

casuale che alcuni abbiano considerato che Hegel abbia posto le basi per la nazione tedesca e poi

in seguito per il nazionalismo tedesco percheacute lui ha visto nello Stato questo processo di sintesi

dove ciascuno opera insieme con gli altri al fine di una unitagrave che sarebbe la sintesi Vale a dire

ci sono io che sono la tesi poi ci sono gli altri che sono lrsquoantitesi e poi crsquoegrave o Stato nel senso di un

lavorare di tutti e di ciascuno di tutti per questa unitagrave per una sintesi che comporterebbe come

poi vedremo il Sapere Assoluto A pag 295 Ma nella sostanza universale lrsquoindividuo non ha

soltanto questa forma del sussistere del suo operare in genere sigrave anche ha in essa il proprio contenuto

ciograve che lrsquoindividuo opera egrave lrsquouniversal genio e costume di tutti Questo contenuto in quanto si egrave

completamente singolarizzato egrave nella sua singolaritagrave incluso nellrsquooperare di tutti Il lavoro

dellrsquoindividuo per i suoi bisogni egrave un soddisfacimento tanto dei bisogni degli altri quanto dei suoi

propri e il soddisfacimento dei bisogni propri egli raggiunge soltanto mediante il lavoro degli altri

Come lrsquouomo singolo nel suo lavoro singolo compie giagrave inconsapevolmente un lavoro universale cosigrave

per converso compie il lavoro universale come suo oggetto di cui egli egrave consapevole lrsquointiero diviene

opera sua come intiero per il quale il singolo si sacrifica e proprio cosigrave ne riottiene se stesso Qui non

crsquoegrave niente che non sia reciproco niente in cui lrsquoindipendenza individuale nel dissolvimento del suo

esser-per-seacute nella negazione di se stessa non si conferisca il proprio significato positivo che egrave di essere

per seacute Questa unitagrave dellrsquoessere per altro o del farsi cosa e dellrsquoesser-per-seacute questa universale sostanza

parla il suo linguaggio universale nei costumi e nelle leggi di un popolohellip Qui crsquoegrave tutto il pensiero di

Hegel o almeno buona parte rispetto alla politica e cioegrave ci sta dicendo che lo Stato non egrave altro

che lrsquointegrazione della tesi e dellrsquoantitesi vale a dire il risultato dellrsquoopera di tutti e di ciascuno

al fine giungere alla felicitagrave che egrave poi sempre questo lrsquoobiettivo Ma noi possiamo intendere

qualcosa di piugrave oltre a questo Hegel certo parla in termini politici ma possiamo porre la cosa

anche in termini strutturali e cioegrave intendendo che questi ldquotuttirdquo questi ldquoaltrirdquo per porla come

Heidegger sono il mondo di cui io sono fatto La nozione di mondo in Heidegger e cioegrave la totalitagrave

degli enti egrave ciograve con cui ciascuno si confronta continuamente ed egrave vero anche in Heidegger che io

sono il risultato il prodotto di tutta una serie di cose che ho fatte ma anche di cose che altri hanno

fatte Come dicevamo tempo fa non ho inventata io la lingua in cui mi trovo lrsquoho trovata questa

lingua egrave il risultato del lavoro di migliaia e migliaia di anni e di milioni di persone che hanno

contribuito al farsi di questa lingua In questo senso si puograve intendere ciograve che sta dicendo qui Hegel

e cioegrave che io sono sigrave il prodotto di ciograve che ho fatto ma sono il prodotto anche di ciograve che altri

hanno fatto e che stanno facendo Il che poi comporta ovviamente il prendere atto che il trovarsi

118

a essere il risultato di un percorso millenario porta anche a intendere il motivo per cui io mi trovi

a fare certe cose a pensare certe cose non avrei potuto pensare certe cose senza per esempio

alcuni pensatori greci senza Heidegger o senza Hegel Quindi il loro lavoro in qualche modo egrave

anche il mio lavoro e il mio lavoro puograve dare un contributo almeno spero al lavoro che hanno

fatto loro Qui vedete allrsquoopera lrsquoautocoscienza che coglie altre autocoscienze potremmo dire altri

discorsi altre narrazioni e li integra nel proprio discorso arricchendolo ovviamente A pag 296

(122) Perciograve in un popolo libero la ragione egrave in veritagrave attuata essa egrave spirito presente e vivente nel

quale lrsquoindividuo non solo trova espressa e data come cosalitagrave la sua destinazione (cioegrave la sua essenza

universale e singola)hellip Singola percheacute sono io universale percheacute sono fatto del mondo hellipma egrave esso

stesso questa essenza ed ha anche raggiunto la sua destinazione Proprio per questo gli uomini piugrave

sapienti dellrsquoantichitagrave hanno trovato la sentenza sapienza e virtugrave consistono nel vivere conformemente

ai costumi del proprio popolo In termini piugrave semplici significa che ciascuno trova il proprio sapere

la propria virtugrave nel fatto di accogliere tutto ciograve di cui egrave fatto e ciograve di cui fatto egrave la sua tradizione

la sua esperienza buona o cattiva che sia naturalmente Si tratta di accoglierla accoglierla percheacute

io sono fatto anche di questo anzi sono fatto soprattutto di questo Ricordate il famoso motto di

Nietzsche ldquoCiograve che fu io volli che fosserdquo cioegrave io sono responsabile di tutto ciograve che ho fatto nel

bene e nel male e lo accolgo percheacute tutte queste cose sono me non sono altro da me A pag 297

(125) Inoltre la coscienza singola a quel modo chrsquoessa ha immediatamente la sua esistenza nellrsquoeticitagrave

reale o nel popolo egrave quindi una compatta fiducia alla quale o spirito non si egrave risolto nei suoi momenti

astratti e che non sa quindi neanche di essere per seacute come pura singolaritagrave Ma allorcheacute la coscienza

singola egrave arrivata come pur deve a questo pensiero allora tal sua unitagrave immediata con lo spirito o il

suo essere in esso la sua fiducia egrave perduta isolata per seacute la coscienza singola egrave ora a seacute lrsquoessenza

essenza non egrave piugrave lo spirito universale Il momento di questa singolaritagrave dellrsquoautocoscienza egrave bensigrave nello

spirito universale stesso ma soltanto come una grandezza dileguante la quale a quel modo che sorge

per seacute altrettanto immediatamente si risolve nello spirito e viene alla coscienza soltanto come fiducia

Poicheacute quel momento si egrave fissato - ed ogni momento essendo momento dellrsquoessenza deve giungere a

presentarsi come essenza - ecco che lrsquoindividuo si egrave posto di conto alle leggi e ai costumi essi sono

soltanto un pensiero senza essenzialitagrave assoluta unrsquoastratta teoria senza effettualitagrave - anzi

lrsquoindividuo come questo Io egrave a seacute la veritagrave vivente Sta dicendo che questa singolaritagrave per cui io

sono io diciamola cosigrave egrave qualcosa che egrave dileguante che scompare nello spirito Ora Hegel

considera lo spirito in varie accezioni ma lo spirito ha a che fare con un sapere di tutti che poi si

manifesta per esempio nel singolo lo spirito come veritagrave anche certo E questo rende conto del

fatto che tutto questo percorso che lui fa in effetti e lui lo dice egrave sigrave un percorso che si fa per

tappe ma egrave sempre lrsquoultimo il risultato che dagrave essenza al primo momento cioegrave allrsquoavvio Questo

spirito che egrave poi lo spirito del popolo lo spirito di tutti lrsquoessenza di un popolo il suo pensiero -

una volta con spirito si intendeva semplicemente il pensiero ndash egrave il pensiero che ha compiuto se

stesso Quandrsquoegrave che il pensiero ha compiuto se stesso cioegrave egrave spirito nellrsquoaccezione di Hegel

Quando ha preso atto di ciograve che veramente egrave e cioegrave quando ha preso atto che hegelianamente ha

integrato tutto ciograve che gli si oppone divenendo unrsquoaltra cosa Vale a dire non ha scartato ciograve che

egrave considerato come falso o come negativo ma lo ha accolto in seacute tutto ciograve che fui io volli che fosse

Questo sapere assoluto quindi egrave un sapere che egrave sempre presente Hegel in qualche modo lo

avverte anche se non egrave proprio cosigrave esplicito perograve egrave sempre presente Naturalmente accade di

non accorgersene cosigrave come la ragione ce lo ha detto a un certo punto egrave giagrave ligrave da sempre Lui la

descrive come un percorso certo ma il percorso che lui fa egrave per rendere conto di come la ragione

si compie ma questa ragione per potere porsi come risultato ci dice in modo esplicito deve giagrave

essere presente nel primo passo sennograve non si arriva da nessuna parte E quindi ecco che lo Spirito

assoluto il Sapere assoluto egrave giagrave presente Un altro modo per dire ciograve che dicevamo che lrsquointero

a proposito di Severino lrsquointero egrave giagrave qui adesso mentre ne parliamo Lrsquointero cioegrave il linguaggio

con tutte le sue opposizioni con tutte le sue differenze con i suoi rinvii il linguaggio deve essere

119

giagrave tutto qui percheacute io possa utilizzarlo Che sia tutto qui non significa che io conosca tutte le

singole parole dizionario non egrave questo ciograve di cui si tratta il linguaggio deve essere tutto presente

come possibilitagrave e cioegrave io posso costruire qualunque proposizione qualunque articolazione

qualunque pensiero percheacute ho giagrave il linguaggio percheacute egrave il linguaggio che mi offre questa

possibilitagrave egrave esso stesso questa possibilitagrave Hegel poi parla di necessitagrave che ascrive proprio a

questo alla necessitagrave che lrsquoautocoscienza si risolva in se stessa cioegrave abbia se stessa come oggetto

e non possa avere altro se non se stessa come oggetto Questa egrave la necessitagrave in Hegel che pone poi

come legge chiamandola legge del cuore Dice che questa legge del cuore questa necessitagrave si

scontra con quella altrui da qui lrsquoidea di dovermi sacrificare per il bene superiore percheacute il bene

di tutti egrave anche il mio e quindi io sacrifico la mia individualitagrave per il bene comune e qui gli umani

si inventano la virtugrave virtugrave che si mostra falsa percheacute questa virtugrave vuole imporre comunque la mia

legge del cuore su tutti gli altri cioegrave egrave la mia virtugrave egrave quella che io penso che sia la virtugrave egrave la mia

morale in definitiva Nel capitolo Il piacere e la necessitagrave non dice altro che questo e cioegrave che il

piacere viene sacrificato per via della necessitagrave necessitagrave che egrave sigrave lrsquoessere dellrsquoautocoscienza per

se stessa perograve il piacere dovrebbe essere proprio in questa necessitagrave Infatti a pag 301 dice Questo

primo fine consiste nel divenir consapevole di seacute come essenza singola nellrsquoaltra autocoscienza o nel

ridurre a seacute questrsquoaltro lrsquoautocoscienza ha giagrave la certezza che questrsquoaltro in seacute egrave giagrave lei stessa In quanto

essa dalla sostanza etica e dal quieto essere del pensare si egrave elevata al suo esser-per-seacute ha lasciato dietro

di seacute la legge dellrsquoethos e dellrsquoesserci le cognizioni dellrsquoosservazione e della teoria tutto ciograve ha dietro di

seacute come una grigia ombra che dilegua cheacute questo egrave piuttosto un sapere drsquoun qualcosa il sui essere-per-

seacute e la cui effettualitagrave son diversi da quelli dellrsquoautocoscienza Tutto quanto come lrsquoosservazione

ecc viene lasciato alle spalle di fronte allrsquoautocoscienza Scrive poi Hegel

Essa disprezza intelletto e scienza

doti supreme dellrsquouomo ndash

si egrave data al diavolo

e deve andare a fondo

Non vedo non posso cogliere nientrsquoaltro che questo sempre e soltanto questo linguaggio che sta

funzionando In qualunque emozione sensazione rabbia gioia ecc Tutte queste proposizioni che

costruiscono queste sensazioni non sono altro che il rilevare lrsquoessenza del linguaggio il suo

funzionamento Capite che una cosa del genere egrave quanto di piugrave sovversivo si possa immaginare

Per quanto mi risulta nessuno ha portato alle estreme conseguenze queste parole di Hegel che a

mio parere rendono piugrave che pertinente questa considerazione e cioegrave il piacere come il godere di

essere divenuto se stesso come autocoscienza oggettiva Qui crsquoegravehellip ovviamente lo vediamo noi egrave il

per noi di Hegelhellip dopo noi lo sappiamo Hegel non poteva saperlohellip Sto parlando della volontagrave

di potenza questo piacere nellrsquoessere divenuto a se stesso come autocoscienza oggettiva cioegrave

nellrsquoaccorgersi che qualunque oggetto egrave sempre un oggetto per me per la mia autocoscienza cioegrave

un oggetto del e per il linguaggio Questo egrave il piacere E in effetti qual egrave il piacere la soddisfazione

per gli umani se non quella di esercitare la volontagrave di potenza Volontagrave di potenza anche intesa

come volontagrave di sapere come raggiungimento di un sapere Questa egrave lrsquounica soddisfazione che gli

umani possono avere non ce ne sono altre A pag 302 Essa giunge dunque al godimento del piacere

alla consapevolezza della propria realizzazione di una coscienza che appare come indipendente ossia

giunge allrsquointuizione dellrsquounitagrave di entrambe le autocoscienze indipendenti Essa raggiunge il suo fine

ma appunto in tale conseguimento indipendente esperimenta qual sia la veritagrave di quel fine stesso

Concepisce seacute come questa singola essenza per seacute essentehellip Cioegrave si rende conto di seacute Il rendersi conto

di seacute egrave ciograve che soddisfa la volontagrave di potenza Non a caso abbiamo detto in varie occasioni che la

volontagrave di potenza non egrave altro che il linguaggio nel suo farsi nel suo dirsi non egrave altro da questo

A pag 302 (136) Parla dellrsquoautocoscienza helliplrsquoultimo momento della sua esistenza egrave il pensiero della

sua perdita nella necessitagrave o il pensiero di se stessa come essenza assolutamente estranea a seacute Ma in

seacute lrsquoautocoscienza egrave sopravvissuta a questa perdita cheacute tale necessitagrave o tale pura universalitagrave egrave lrsquoessenza

120

sua propria Questa riflessione della coscienza in se stessa consistente nel sapere la necessitagrave come seacute

egrave una nuova figura dellrsquoautocoscienza Quindi egrave un sapere della necessitagrave come seacute Necessitagrave sempre

intesa come la necessitagrave dellrsquoautocoscienza di sapersi se stessa In questo sta la necessitagrave egrave

necessario che la coscienza si accorga di essere ciograve che di fatto egrave cioegrave che un sapere di seacute un sapere

di seacute che non piugrave tornare indietro Ma questo sapere di seacute tiene anche conto del fatto che anche le

altre autocoscienze hanno questa consapevolezza di seacute E allora come si risolve il problema Con

lrsquoidea dello Stato dove tutte le autocoscienze si pongono come tesi e come antitesi e lo Stato ne egrave

la sintesi lrsquointegrazione che egrave fatta del lavoro di tutti e di ciascuno insieme e cioegrave lavoro del

singolo ma in quanto mondo percheacute egrave entrambe le cose Egrave singolo percheacute crsquoegrave il mondo e il mondo

egrave percheacute crsquoegrave il singolo percheacute se questo singolo non ci fosse il mondo cosigrave comrsquoegrave non ci sarebbe

sarebbe unrsquoaltra cosa quindi occorrono entrambi Questo egrave lrsquoaspetto politico e anche utopistico

dellrsquoopera di Hegel anche se egrave stato molto seguito per esempio dal marxismo Ma ciograve di cui Hegel

non ha tenuto conto in queste sue speculazioni politiche egrave invece proprio la presenza in ciascuno

della volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che fa cadere qualunque utopia percheacute

immaginando questo mondo questo Stato non si considera che le persone non sono quelle che si

immaginano che possano essere in questo Stato non si considera cioegrave che le persone sono parlanti

e che quindi essendo parlanti sono fatte di volontagrave di potenza Ora o questa volontagrave di potenza

direi quasi hegelianamente si pone come qualcosa che ha superato proprio nel senso

dellrsquoAufhebung la sua contraddizione cioegrave ciograve che pensa che gli si opponga e quindi non gli si

oppone piugrave ma lo accoglie come elemento costituente di seacute E allora questa volontagrave di potenza

non ha piugrave la necessitagrave di mettersi in atto di rappresentarsi attraverso guerre combattimenti

ecc ma diventa quello che tempo fa chiamavo il superpotenziamento intellettuale cioegrave

accorgendosi che tutto ciograve con cui ha a che fare egrave sempre e soltanto linguaggio si adopera a

lavorare sul linguaggio percheacute egrave lrsquounica cosa che gli rimane non crsquoegrave niente altro Lavorare sul

linguaggio sulla sua struttura sul suo funzionamento sulle sue finezze sulle sue astrazioni sulle

sue combinazioni ecc un porsquo come stiamo facendo drsquoaltra parte intendere sempre e sempre

meglio il funzionamento del linguaggio

Intervento Per trovare la sua essenza tutto sommato

Difficile a dirsi Non so se egrave finalizzato a questa cosa nel senso che la volontagrave di potenza certo egrave

sempre finalizzata al superpotenziamento e cioegrave ad acquisire sempre piugrave elementi ma

lrsquoacquisizione sempre maggiore di questi elementi non egrave il fine propriamente egrave lrsquoeffetto collaterale

del lavoro sul linguaggio

Intervento Lo intendevo piugrave come il raggiungimento della consapevolezza di ciograve di cui si egrave fatti

Sigrave certo E maggiore egrave la consapevolezza e minore egrave la necessitagrave di rappresentare di mettere in

scena la volontagrave di potenza percheacute viene tutta assorbita da quello che chiamo

superpotenziamento intellettuale e cioegrave dal continuo lavoro dalla continua opera del linguaggio

su se stesso che cerca non piugrave di modificare il mondo per poterlo dominare ma opera soltanto fine

a se stessa percheacute ormai si egrave accorta e non puograve piugrave non sapere che qualunque cosa immagini

pensi o faccia egrave sempre e comunque se stessa che egrave esattamente ciograve che diceva Hegel

dellrsquoautocoscienza qualunque cosa trovi trova sempre e soltanto se stessa

2 ottobre 2019

Siamo a pag 306 (137) Ciograve che la necessitagrave veramente egrave nellrsquoautocoscienza ciograve stesso essa egrave per la

nuova figura dellrsquoautocoscienza medesima Nella sua nuova figura lrsquoautocoscienza egrave se stessa come il

Necessariohellip Cioegrave ciograve che egrave necessario egrave soltanto lrsquoautocoscienza o potremmo dire lrsquounica cosa

necessaria egrave il linguaggio egrave lrsquounica cosa che non puograve non esserci percheacute se non ci fosse il linguaggio

o anche seguendo Hegel se non ci fosse lrsquoautocoscienza allora non ci sarebbe niente in questo

senso egrave necessario A pag 310 (143) Mediante il concetto del suo operare lrsquoindividuo ha determinato

121

piugrave precisamente il modo nel quale lrsquoeffettuale universalitagrave a cui egli si egrave reso appartenente si volge

contro di lui Come effettualitagrave la sua operazione appartiene allrsquouniversalehellip Cioegrave il suo fare hellipma

il contenuto dellrsquooperazione egrave la propria individualitagrave che vuol conservarsi come questa singola opposta

allrsquouniversale Quindi da una parte crsquoegrave lrsquoopera il fare che egrave universale che egrave qualche cosa che si

pone come il significato delle cose un fare che trascende la persona ma al tempo stesso ci sta

dicendo questo fare egrave opera del singolo egrave il particolare e questo crea un problema Non si tratta

di proporre eventualmente una legge determinata anzi lrsquoimmediata unitagrave del singolo cuore con

lrsquouniversalitagrave egrave il pensiero che elevato a legge deve aver validitagrave per cui si afferma come in ciograve che egrave

legge ogni cuore debba riconoscere se stesso Questa opposizione rimane sigrave opposizione ma per il

singolo cuore per la persona non basta che sia particolare ma deve elevarsi a universalitagrave cioegrave

ciascuno vuole porsi come qualcosa di universale Infatti quando una persona afferma qualche

cosa afferma qualche cosa che egrave particolare nel senso che appartiene a lui ma vorrebbe che fosse

inteso come un universale cioegrave una cosa che deve valere per tutti Ma solo il cuore di questo

individuo ha posto la sua effettualitagrave nella sua azione che gli esprime il suo essere-per-seacute o il suo

piacere Soltanto questa persona il cuore di questo individuo ha posto la sua effettualitagrave in questa

operazione cioegrave rimane il singolo Essa deve valere immediatamente come universale cioegrave a dire egrave

in veritagrave qualcosa di particolare e dellrsquouniversalitagrave non ha che la forma il particolare contenuto del

cuore deve come tale valere universalmente Cioegrave ciograve che io penso non deve valere come ciograve che

penso io ma deve valere per tutti Cosigrave pensano gli umani Perciograve in questo contenuto gli altri non

trovano compiuta la legge del cuore loro bensigrave quella di un altro e appunto secondo lrsquouniversale legge

per cui in ciograve che egrave legge ciascuno deve trovare il cuore suo gli altri si volgono altrettanto contro

lrsquoeffettualitagrave che esso proponeva proprio a quel modo chrsquoesso volgevasi contro la loro Come prima

soltanto la legge rigida cosigrave ora lrsquoindividuo trova abominevoli e avversi alle sue eccellenti intenzioni i

cuori stessi degli altri uomini Come egrave possibile che se dico una cosa questa non venga

immediatamente riconosciuta come veritagrave assoluta e incontrovertibile Quindi che cosa accade

Accade che questa persona ndash qui sta parlando della virtugrave del bene ndash pensa che il bene sia una

certa cosa e vuole che questa cosa che pensa sia riconosciuta universalmente come il bene

universale Chiaramente ciascuno lo pensa per seacute ma lrsquoidea egrave che tutto questo serva al bene

comune al bene dellrsquoumanitagrave come dire io so qual egrave il bene per lrsquoumanitagrave A pag 313 (147)

Perciograve il batticuore per il benessere dellrsquoumanitagrave passa nello smaniare della sconvolta presunzione

nella furia della coscienza per conservarsi contro la sua distruzionehellip Distruzione da parte degli

altri cioegrave mi oppongo contro tutti e tutti si oppongono contro tutti hellipe ciograve cosigrave che la coscienza

allontana da seacute lrsquoinversione che essa stessa egravehellip Egrave unrsquoinversione nel senso che questa coscienza come

diceva prima da una parte egrave il particolare e vuole essere universale ma vuole essere universale

proprio percheacute egrave particolare e allora deve allontanare questa inversione percheacute possa porsi

soltanto come universale hellipe si adopera a riguardarla e a esprimerla come un Altro Questo

problema lo mette al di fuori e lo pone come un altro cioegrave egrave un altro che si oppone non egrave un

problema intrinseco interno alla questione stessa che egrave autocontraddittoria ma egrave un altro che

mi crea dei problemi Allora la coscienza qualifica lrsquoordine universale come unrsquoinversione della legge

del cuore e della sua felicitagravehellip Lrsquouniversale cioegrave il come le cose di fatto stanno diventa

unrsquoinversione della legge del cuore diventa un qualche cosa che rovescia la legge del cuore e della

felicitagrave le si oppone in definitiva Quindi questo ordine universale diventa il nemico da piegare

hellippreti fanatici despoti corrotti aiutati dai loro ministri che umiliando e opprimendo cercano di rifarsi

dellrsquoumiliazione loro avrebbero inventata questa inversione manipolandola a indicibile miseria

dellrsquoumanitagrave ingannata Questa contraddizione viene posta allrsquoesterno come una minaccia e deve

essere tolta da tutti ecco che allora partono le crociate In questo suo sconvolgimento la coscienza

enuncia lrsquoindividualitagrave come principio di sconvolgimento e di inversionehellip Percheacute ovviamente

punta allrsquouniversalitagrave ciograve che io dico deve essere universale Lrsquoindividualitagrave altrui pertanto egrave

vista come una minaccia come un pericolo sempre hellipunrsquoindividualitagrave peraltro estranea e

122

accidentale Ma il cuore o la singolaritagrave della coscienza singolaritagrave che vuole essere immediatamente

universale egrave esso stesso tale principio di sconvolgimento e di inversionehellip La singolaritagrave della

coscienza che vuole essere universale sta qui dice Hegel il principio di sconvolgimento e di

inversione Usa questo termine ldquoinversionerdquo nel senso che la persona pensa ldquoo crsquoegrave lrsquouna o crsquoegrave

lrsquoaltrardquo la mia idea singolare egrave mia ma voglio che sia universale se diventa universale perograve cessa

la mia singolaritagrave hellipe il suo operare produce soltanto la conseguenza che questa contraddizione viene

portata alla sua coscienza Infatti al cuore il vero egrave la legge sua - qualcosa di meramente opinato che

ben diversamente dallrsquoordine costituito non ha sopportato la luce del giorno e che anzi appena esposto

a questa luce va a fondo Per ciascuno il vero egrave quello che pensa ma rimane un suo pensiero percheacute

possa rimanere un suo pensiero e pensarsi vero ci sta suggerendo Hegel egrave preferibile che non

venga messo alla prova infatti dice non ha sopportato la luce del giorno che rischiara Tal sua legge

dovrebbe avere effettualitagravehellip Cioegrave dovrebbe accadere hellipallora fine ed essenza gli egrave la legge in quanto

effettualitagrave Il fine egrave porre questa legge come qualcosa che si effettua davvero che accade hellipin

quanto valido ordine ma immediatamente lrsquoeffettualitagrave cioegrave proprio la legge in quanto valido ordine

gli rappresenta piuttosto la nullitagrave Vorrebbe che questa cosa che ha pensato fosse lrsquouniversale perograve

non puograve esporla metterla alla prova percheacute supportata da niente e allora se dovesse effettuarsi

questa cosa che cosa gli ritorna Gli ritorna la nullitagrave di ciograve che ha pensato A pag 315 (149)

Infatti essendo esso (lrsquoordine) la legge di ogni cuore e tutti gli individui essendo immediatamente

questo universale quellrsquoordine egrave unrsquoeffettualitagrave che egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per seacute

o del cuore Questo ordine che ciograve che io penso voglio che diventi appunto un ordine universale

egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma dice egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per

seacute o del cuore cioegrave egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma soltanto per me questa cosa egrave

versa soltanto per me La coscienza che propone la legge del suo cuore avverte dunque resistenza da

parte di altri percheacute essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro e questi nella loro

resistenza non fanno altro che proporre la legge propria e darle validitagrave Ciascuno fa questo

Lrsquouniversale ora presente egrave quindi solo una resistenza generale e un osteggiarsi reciproco di tutti

ciascuno vuol rendere valida la propria singolaritagrave senza perograve riuscirvi cheacute anche la singolaritagrave sua

prova la sua medesima resistenza e viene reciprocamente vanificata dalle altre singolaritagrave Questo egrave

ciograve che accade ciascuna volta in cui qualcuno vuole proporre la propria idea di bene che si scontra

con le altre idee che altri hanno ovviamente parte comunque dal presupposto che lrsquoidea che

questo qualcuno ha del bene sia qualcosa di universale che dice Hegel crea un problema percheacute

si scontra con il fatto che invece egrave prodotta da un particolare da una singolaritagrave Quindi percheacute

possa porsi effettivamente come un universale dovrebbe essere proposta da tutti ma ci sta

dicendo questo non accade A ag 318 (153) Ora mediante il togliere lrsquoindividualitagrave del principio

di inversionehellip Togliere lrsquoindividualitagrave se punto allrsquouniversalitagrave devo togliere lrsquoindividualitagrave

helliplrsquouniversale deve ricevere dalla virtugrave la sua verace effettualitagravehellip La virtugrave deve essere quella che

dice che cosrsquoegrave il vero hellipfine della virtugrave egrave quello di riinvertire lrsquoinvertito corso del mondo e di produrne

la vera essenza Sarebbe come dire che la virtugrave deve capovolgere questa situazione in cui

lrsquouniversale egrave prodotto dal singolo Che cosa succede capovolgendola Succede che questa virtugrave

torna al singolo ma questo singolo deve avere in seacute in qualche modo lrsquouniversalitagrave cioegrave la virtugrave

deve essere universale ma parte dal singolo e quindi non egrave universale percheacute per essere tale deve

partire da tutti quindi io tolgo lrsquoindividualitagrave e mi rimane lrsquouniversalitagrave che a questo punto si

riversa sulla singolaritagrave ponendosi come universale Da principio questa vera essenza egrave nel corso del

mondo solo come il suo in-seacute e non egrave ancora effettualitagravehellip Si pone solo come lrsquoin-seacute come lrsquoaccadere

il semplice darsi di qualcosa hellipperciograve la virtugrave crede soltanto a questa vera essenza Essa procede ad

elevare a visibilitagrave questa fede senza perograve godere dei frutti del proprio lavoro e del proprio sacrificio

Infatti in quanto la virtugrave egrave individualitagravehellip La virtugrave egrave ciograve che io ho posto come tale egrave il singolo che

la mette in atto hellipessa egrave lrsquooperare della lotta da lei ingaggiata con il corso del mondohellip Cioegrave la virtugrave

lotta contro il come vanno le cose La virtugrave dice come dovrebbero andare le cose e quindi

123

combatte contro il come vanno le cose hellipma il suo fine e vera essenza egrave il soggiogamento

dellrsquoeffettualitagrave di quel corsohellip La virtugrave vuole impadronirsi e imporsi sul corso del mondo

helliplrsquoesistenza cosigrave promossa del bene egrave quindi il cessare del di lei operare ossia il cessare della coscienza

dellrsquoindividualitagrave Quindi il progetto della virtugrave egrave il cessare del suo operare cioegrave il cessare di un

operare di una individualitagrave percheacute la virtugrave vuole essere universale A pag 323 Ma la coscienza

della virtugrave poggia su questa differenza dellrsquoin-seacute e dellrsquoessere la quale non ha veritagrave alcuna Questa

differenza dellrsquoin seacute e dellrsquoessere pone lrsquoin seacute come qualche cosa che egrave e lrsquoessere che egrave universale

Li pone come differenti ma questa differenza dice non ha veritagrave alcuna Il corso del mondo doveva

essere lrsquoinversione del buono cheacute esso aveva a suo principio lrsquoindividualitagravehellip Il corso del mondo cioegrave

il come vanno le cose doveva essere lrsquoinversione del buono cioegrave il buono deve convertire il corso

del mondo ma dice hellipsolo questa egrave il principio dellrsquoeffettualitagrave proprio essa egrave infatti la coscienza

mediante la quale ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile

ma in effetto lo inverte dal nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Dice che proprio essa la

effettualitagrave egrave ciograve che per me ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro Il fatto che per me qualcosa

sia in seacute cioegrave che sia cosigrave accade ugualmente per un altro anche per un altro succede la stessa

cosa Ora dice il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile cioegrave ciograve che egrave necessario e lo inverte dal

nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Cioegrave il corso del mondo che cosa fa Inverte capovolge

lrsquointrasmutabile ciograve che appare necessario dal nulla dellrsquoastrazione cioegrave dal mio pensiero alla

realtagrave cioegrave le cose stanno cosigrave Il corso del mondo egrave ciograve che si oppone alla virtugrave come sappiamo

Ora dicendo che il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile ma in effetto lo inverte dal nulla

dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave ci sta dicendo che si prende coscienza del fatto che le cose

vanno in un certo modo che anzicheacute essere posto come unrsquoastrazione percheacute in fondo egrave la mia

opinione si pone come realtagrave Cosigrave il corso del mondo ottiene vittoria su ciograve che in contrapposizione

a lui costituisce la virtugravehellip La virtugrave si contrappone al corso del mondo hellipottiene vittoria su di essa

alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza Dice che quellrsquooperazione di prima in realtagrave non

riesce percheacute il corso del mondo vince sulla virtugrave cioegrave molto banalmente il come vanno le cose

il come vedo le cose vince sulla mia idea di come dovrebbero andare Ma esso non trionfa di

alcuncheacute di reale sigrave bene della manipolazione di differenze che non sono differenzehellip Non egrave che

questo trionfo sia alcuncheacute di reale percheacute di fatto trionfa su niente diceva ottiene vittoria su di

essa alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza cioegrave prende come essenza qualcosa che non

ha nessuna essenza la mia idea la mia opinione helliptrionfa di tale pomposo discorrere del bene

supremo dellrsquoumanitagrave e dellrsquooppressione di questahellip Vedendo come vanno le cose mi accorgo che la

virtugrave non trionfa e allora non trionfando sul corso del mondo devo in qualche modo imporre

questa virtugrave e fare in modo che gli altri credano che questa virtugrave sia in condizione di modificare il

mondo hellipdi tale pomposo discorrere del sacrificio per il bene e dellrsquoabuso di doti - simili essenze e fini

ideali si accasciano come parole vuote che rendono elevato il cuore e vuota la ragione simili elevate

essenze edificano ma non costruiscono sono declamazioni che con qualche determinatezza esprimono

soltanto questo contenuto che lrsquoindividuo il quale dagrave ad intendere drsquoagire per tali nobili fini e ha sulla

bocca tali frasi eccellenti valle di fronte a se stesso come unrsquoeccellente essenza - ma egrave invece una

gonfiatura che fa grossa la testa propria e quella degli altri la fa grossa di vento Hegel se la sta

prendendo contro coloro che immaginano che la propria idea di virtugrave debba costituire un

universale assoluto Percheacute questo possa accadere occorre porre come fine il bene dellrsquoumanitagrave

ma come la sostengo questa mia idea che cioegrave sia proprio questo il bene dellrsquoumanitagrave Poco dopo

dice Ma la virtugrave da noi considerata egrave fuori della sostanza egrave priva di essenza egrave una virtugrave soltanto della

rappresentazione virtugrave di parole prive di qualunque contenuto Questa vuotaggine oratoria alle prese

col corso del mondo si paleserebbe subito qualora si dovesse dire che cosa le sue frasi significhino -

perciograve esse vengono allora presupposte come note Lrsquoesigenza di esprimere questo noto o verrebbe

soddisfatta con un nuovo diluvio di frasi o le verrebbe contrapposto lrsquoappello al cuore affincheacute nel suo

intimo esso dica che cosa quelle significano ossia verrebbe confessata lrsquoincapacitagrave a dirlo

124

effettivamente ndash La nullitagrave di quella chiacchiera sembra essere divenuta certa anche per la cultura del

nostro tempo sebbene in modo inconsapevole giaccheacute dallrsquointera massa di quelle frasi e dal vezzo di

farsene belli egrave dileguato ogni interesse il che trova la sua espressione nel fatto chrsquoesse producono soltanto

noia Quindi a questo punto che cosa succede Dice che la coscienza si sbarazza come di un vano

mantello della rappresentazione di un bene in seacute che non avrebbe ancora effettualitagrave alcuna Questo egrave

il problema il bene egrave in seacute perograve non ha ancora effettualitagrave percheacute si produca occorre sacrificarsi

bisogna sacrificare il bene personale per il bene comune per il bene ultimo per il bene assoluto

Nella sua lotta la coscienza ha sperimentato come il corso del mondo non sia tanto malvagio quanto

pareva la sua effettualitagrave egrave infatti la realtagrave dellrsquouniversale Questo corso del mondo che la mia idea

di virtugrave vedeva come un nemico da combattere da soggiogare questa realtagrave sta dicendo non egrave

poi cosigrave malvagia in effetti non egrave che la realtagrave universale le cose come sono Con questa esperienza

viene a cadere il mezzo di produrre il bene col sacrificio dellrsquoindividualitagravehellip Se non ho piugrave la necessitagrave

di contrapporre il bene mio al bene universale percheacute mi sono accorto che il corso del mondo non

egrave poi cosigrave malvagio - potremmo dire che le cose di per seacute non sono buone neacute cattive sono quelle

che sono ndash se prendo atto di questo allora non sono piugrave il nemico e pertanto non ho piugrave da

sacrificare niente non ho piugrave da sacrificare lrsquoindividualitagrave non devo piugrave cancellarmi a vantaggio

del bene comune possiamo esistere entrambi hellipcheacute lrsquoindividualitagrave egrave per lrsquoappunto lrsquoattuazione di

ciograve che egrave in seacutehellip Lrsquoindividualitagrave egrave il porre in atto egrave il mettere in opera ciograve che egrave in seacute hellipe

lrsquoinversione cessa di venir considerata come unrsquoinversione del bene percheacute egrave piuttosto lrsquoinversione del

bene stesso come mero fine nellrsquoeffettualitagravehellip A questo punto non crsquoegrave piugrave questa opposizione tra il

bene e le cose che vanno per i fatti loro percheacute hellipil movimento dellrsquoindividualitagrave egrave la realtagrave

dellrsquouniversale Egrave giagrave parte dellrsquouniversale non crsquoegrave piugrave ndash sta qui la questione centrale della

dialettica ndash la separazione tra lrsquoindividuale e lrsquouniversale lrsquoindividuale e lrsquouniversale si integrano

quindi il mio operare percheacute il bene si riduce a ciograve che io faccio egrave sigrave mio singolo ma egrave un operare

universale e cosigrave lrsquooperare di tutti modifica in qualche modo il mio operare Egrave esattamente ciograve

che Heidegger diragrave centrsquoanni dopo io modifico il mondo con il mio intervento modificandolo il

mondo modifica me egrave il circolo ermeneutico Ma in effetto cosigrave egrave anche vinto e sparito ciograve che come

corso del mondo stava di contro alla coscienza di ciograve che egrave in seacute Non crsquoegrave piugrave questo ldquostare di contrordquo

percheacute non egrave piugrave visto come il nemico Ivi lrsquoesser-per-seacute dellrsquoindividualitagrave era opposto allrsquoessenza o

allrsquouniversale e appariva come realtagrave separata dallrsquoesser-in-seacute Qui torniamo proprio alle origini crsquoegrave

lrsquoessere per seacute e lrsquoessere in seacute Ma poicheacute si egrave reso manifesto che lrsquoeffettualitagrave sta in separata unitagrave con

lrsquouniversale cosigrave anche lrsquoesser-per-seacute del corso del mondo dimostra di non esser piugrave proprio a quel modo

che lo in-seacute della virtugrave egrave soltanto un modo di vedere A questo punto lrsquoin seacute della virtugrave non egrave piugrave un

qualche cosa che si deve imporre sul mondo non aspira piugrave a diventare universale ma egrave soltanto

un modo di vedere unrsquoopinione un gioco Questa realtagrave di cui parlo egrave per me nel senso che sono

io che la instauro Il passaggio dialettico egrave lrsquointegrazione questa cosa che io immagino essere fuori

di me lrsquooggettivitagrave ritorna in qualche modo a me allrsquoin seacute che diventa ciograve per cui io posso vedere

questa cosa ma la vedo in quanto questa cosa egrave me che la vedo Egrave questo che Heidegger intende

quando parla del mondo quando dice che io sono il mondo tutte le cose sono io percheacute vedendole

osservandole ecc metto in atto questo processo di cui Hegel ci sta parlando per cui dallrsquoin seacute

volge al per seacute cioegrave m accorgo che egrave per seacute quindi egrave per me e quindi lrsquoin seacute a questo punto diventa

effettivamente il Seacute quando mi accorgo che ciograve che vedo non egrave altro che la mia autocoscienza

cioegrave linguaggio Ciograve con cui ho a che fare continuamente egrave sempre e solo e non puograve non essere

autocoscienza Lrsquoindividualitagrave del corso del mondo potragrave ben ritenere di agire soltanto per seacute o

egoisticamente ma egrave migliore di quello chrsquoessa stessa non credahellip Pone il corso del mondo come

unrsquoindividualitagrave rifacendosi al discorso di prima cioegrave come qualcosa che si oppone hellipil suo

operare egrave in pari tempo un operare in seacute essente un operare universale Quando essa agisce

egoisticamente non sa semplicemente quello che si fa e quando assicura che gli uomini tutti agiscono

egoisticamente asserisce soltanto che gli uomini tutti non hanno coscienza di quello che sia lrsquooperare

125

Quando essa agisce per seacute equivale allrsquoaddurre a effettualitagrave ciograve che egrave solo lrsquoin-seacute essente cosigrave il fine

dellrsquoesser-per-seacute fine il quale si ritiene opposto allrsquoin-seacute - la sua vuota scaltrezza noncheacute le sue sottili

spiegazioni che ovunque riescono a mettere in evidenza il tornaconto sono dileguate a quel modo che egrave

dileguato il fine dello in-seacute e il suo chiacchierare Lrsquooperare e lrsquointraprendere dellrsquoindividualitagrave sono

dunque fine in se stesso lrsquouso delle forze il gioco delle loro estrinsecazioni egrave ciograve che conferisce vita a

loro che sarebbero altrimenti il morto in-seacute e lo in-seacute non egrave un universale non messo in opera privo di

esistenza ed astratto anzi egrave esso stesso immediatamente la presenza ed effettualitagrave del processo

dellrsquoindividualitagrave Nel processo di integrazione di individualitagrave e di universalitagrave accade che tutto

ciograve che faccio il mio operare che fino a un certo punto se non mi accorgo egrave considerato

egoisticamente come il mio voler imporre la mia volontagrave sul mondo diventa un qualche cosa che

egrave un agire allrsquointerno del mondo egrave un agire mio insieme con quello di tutti gli altri che non si

oppone percheacute si integra Non crsquoegrave piugrave lrsquoopposizione tra lrsquoin seacute e il per seacute ma crsquoegrave integrazione il che

significa che tutto ciograve che ciascuno fa modifica il mondo Ma ciograve che anchrsquoio faccio modifica il

mondo e lrsquooperare di tutti modifica il mondo che modifica me Questo significa porre lrsquoaccento

non piugrave su singoli elementi ma sulla relazione fra elementi Hegel parla di dialettica certo ma la

dialettica a questo punto si puograve intendere come una relazione una relazione tra due o piugrave cose

Questa relazione egrave propriamente lrsquoapertura nel senso che lascia aperta questa apertura che non

puograve colmarsi Infatti la sintesi di cui parla Hegel non egrave che cancella uno dei due a vantaggio

dellrsquoaltro rimangono entrambi quindi questa apertura questo iato permane Questo iato non egrave

altro che la relazione la relazione potremmo dire pura se non fosse che parlando di relazione

pura egrave una contraddizione in termini percheacute una relazione che non egrave determinata che non ha

termini non egrave niente occorrono dei termini almeno due percheacute ci sia una relazione A questo

punto verrebbe anche da pensare che lrsquoessere di cui parla Heidegger non egrave altro che questa

relazione percheacute egrave dalla relazione dallrsquoessere che sorgono gli enti lrsquoessere egrave quellrsquoapertura

quellrsquoorizzonte dice Heidegger dal quale gli enti possono sorgere possono apparire Potremmo

dire che egrave nella relazione che gli enti possono apparire nella relazione cioegrave nel trovarsi questi

elementi connessi fra loro Dire che soltanto nella relazione gli enti appaiono egrave come dire che non

crsquoegrave ente che non sia in una relazione che egrave poi la nozione di segno in Peirce tra lrsquoaltro Si potrebbe

porre la questione in termini piugrave strutturali Hegel pone la questione in termini piugrave politici sociali

perograve egrave come se stesse dicendo che non crsquoegrave lrsquoindividualitagrave non crsquoegrave lrsquoente che non sia giagrave

nellrsquouniversale che non sia giagrave preso in questa relazione Lrsquouniversale egrave il significato dellrsquoente ndash

avevamo posto questa connessione con il segno di de Saussure ndash e il significante egrave lrsquoaccadere di

qualche cosa che fincheacute non ha significato egrave niente ma egrave la relazione tra i due che fa esistere i due

che non preesistono la relazione non la preesistono percheacute se non crsquoegrave la relazione non esiste neacute

lrsquouno neacute lrsquoaltro Quindi egrave una disanima precisa del funzionamento del linguaggio dove ci dice che

il singolare e lrsquouniversale non si danno se non in una relazione cioegrave se non in una integrazione tra

loro Tutto ciograve che raccontava prima del voler imporre la virtugrave sullrsquoandamento delle cose non egrave

altro che il tentativo da parte di ciascuno di piegare il linguaggio al proprio volere cioegrave fare in

modo che il linguaggio significhi quello che vuole lui Certo il linguaggio significa ma significa in

quanto egrave una continua relazione fra elementi in cui io stesso che voglio fare questa operazione di

controllo del linguaggio non sono che uno degli elementi Questa egrave anche la portata del testo di

Hegel mostrare come in effetti nellrsquooperare di tutti e di ciascuno ciascuno egrave un momento della

dialettica egrave un momento del farsi del linguaggio non egrave altro che questo In questo volere fare cose

non fa altro che mettere in atto il funzionamento del linguaggio solo questo

9 ottobre 2019

A pag 326 Lrsquoindividualitagrave che egrave a se stessa reale in seacute e per se stessa Lrsquoautocoscienza ha ora colto il

concetto di seacute che prima era soltanto quello che noi avevamo di essa il concetto cioegrave di essere nella

126

certezza di se stessa ogni realtagravehellip Piugrave avanti Ma daccheacute fine ed essere-in-seacute si son dati a dividere

come ciograve stesso che sono lrsquoessere per altro e lrsquoeffettualitagrave trovata la veritagrave non si separa piugrave dalla certezza

che ora il fine posto vien preso per la certezza di se stesso e lrsquoattuazione di esso presa per la veritagrave ma

anche che il fine vien preso per la veritagrave e lrsquoeffettualitagrave presa per la certezza anzi lrsquoessenza e il fine in

se e per se stessi sono la certezza della stessa realtagrave immediata sono la compenetrazione dellrsquoessere-in-

seacute e dellrsquoesser-per-seacute dellrsquouniversale e dellrsquoindividualitagrave lrsquooperare egrave in lui stesso la sua veritagrave e la sua

effettualitagravehellip Qui parla dellrsquoopera del fare ma occorre tenere conto che lrsquooperare propriamente egrave

il dire egrave il primo operare A pag 328 Lrsquooperare nulla muta e contro nulla si volge egrave la pura forma

della traduzione dal non-venir-veduto nel venir-veduto e il contenuto che vien messo in luce e che si

presenta non egrave niente altro da ciograve che questo operare egrave giagrave in seacute Esso egrave in seacute questa egrave la sua forma

come unitagrave pensata ed esso egrave effettualehellip Quindi questo operare non egrave nientrsquoaltro di ciograve che egrave giagrave

da sempre Questo naturalmente pone la questione dellrsquoinizio del come si comincia Egrave giagrave da

sempre o come diceva Heidegger siamo giagrave nel linguaggio non crsquoegrave un inizio A pag 332 Cosigrave

lrsquoindividuo che procede allrsquoazione sembra trovarsi in un circolo in cui ciascun momento giagrave presuppone

lrsquoaltrohellip Ecco qui si egrave giagrave nel linguaggio ci sono tuti gli elementi hellipe non sembra quindi poter

trovare cominciamento alcuno soltanto dallrsquooperazione lrsquoindividuo impara infatti a conoscere la sua

essenza originaria la quale deve essere il fine suo ma per operare deve precedentemente avere il fine

Se intendiamo tutto ciograve come il dire egrave chiaro che il dire egrave sempre incominciato ed egrave giagrave anche il

fine non crsquoegrave un fine oltre il fine per cui si egrave sempre irrimediabilmente nel linguaggio A pag 334

hellipniente egrave per lrsquoindividualitagrave che non sia mediante essahellip Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve attraverso cui le

cose sono hellipo non crsquoegrave effettualitagrave (lrsquoaccadere delle cose) alcuna che non sia la sua natura e il suo

operare e non crsquoegrave operare neacute in-seacute dellrsquoindividualitagrave che non sia effettuale e solo questi momenti sono

suscettibili di comparazione hellip Qualunque cosa egli operi qualunque cosa gli possa incontrare egrave lui

che lrsquoha fatta ed essa egrave lui stessohellip Piugrave chiaro di cosigrave A pag 335 Lrsquoindividuo puograve dunque provare

in seacute soltanto gioia daccheacute egli sa di non poter trovare nella propria effettualitagrave niente altro che lrsquounitagrave

dellrsquoeffettualitagrave medesima con lui ovvero soltanto la certezza di se stesso vista nella sua veritagrave e di

raggiungere perciograve sempre il proprio fine Ci sta dicendo in un certo qual modo che parlando crsquoegrave

giagrave la gioia ndash naturalmente se ci si accorge che si sta parlando ndash percheacute nel parlare crsquoegrave giagrave il

cominciamento e il fine egrave giagrave tutto ligrave non crsquoegrave da attendersi nulla A pag 335 (175) Lrsquooperahellip Che

a questo punto possiamo intendere come il dire Lrsquoopera egrave la realtagrave che la coscienza si dagrave egrave ciograve in

cui lrsquoindividuo egrave per essa coscienza quel chrsquoegli egrave in-seacute e in modo tale che la coscienza per la quale esso

diviene nellrsquoopera non egrave la coscienza particolare ma quella universale essa nellrsquoopera si egrave trasposta in

generale nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave nel spazio privo di determinatezza dellrsquoessere La coscienza

ritornante dalla propria opera egrave in effetto la coscienza universale - percheacute essa diviene la assoluta

negativitagrave o lrsquooperare in questa opposizione -hellip Qui crsquoegrave sempre la dialettica ovviamente Ci sta

dicendo che in questo operare cioegrave nel dire che cosa succede Io dico qualcosa e mi ritorna di

questo operare che egrave il mio dire come coscienza universale in quanto egrave il negativo assoluto cioegrave

egrave ciograve che si oppone sempre egrave ciograve che mi dice che ciograve che sto dicendo egrave in quanto non egrave ciograve che non

egrave non egrave altro A pag 336 Lrsquoopera egravehellip Come dire che il dire egrave hellipovverosia egrave per altre individualitagrave

ed egrave per esse una effettualitagrave estranea al cui posto esse debbon porre la propria per darsi mediante il

loro operare la coscienza della loro unitagrave con lrsquoeffettualitagravehellip Cioegrave qualcuno parla altri parlano

hellipoppure il loro interesse per quellrsquoopera posto dalla loro natura originaria egrave un interesse diverso da

quello peculiare di questrsquoopera la quale cosigrave vien mutata in qualcosa di diverso Egrave ciograve che accade

quando si discute Lrsquoopera egrave perciograve in generale qualcosa di effimero che si estingue per il controgioco

di altre forze e di altri interessi e che rappresenta la realtagrave dellrsquoindividualitagrave piuttosto come dileguante

che come compiuta Qui egrave interessante percheacute il dire in effetti in una discussione man mano che

si dice dilegua non crsquoegrave piugrave ci sono altre cose che intervengono altre cose che modificano

lrsquointerlocutore il quale modifica me egrave la questione del mondo di cui parla Heidegger A pag 338

(178) La necessitagrave dellrsquooperare consiste in ciograve che un fine egrave senzrsquoaltro riferito allrsquoeffettualitagravehellip Un

127

fine di qualche cosa il mio scopo egrave riferito a qualche cosa che si effettui che si produca hellipe questa

unitagrave egrave il concetto dellrsquooperare si agisce percheacute in seacute e per se stesso lrsquooperare egrave lrsquoessenza dellrsquoeffettualitagrave

Nellrsquoopera risulta bensigrave lrsquoaccidentalitagrave che lrsquoesser compiuto ha di contro al volere e al condurre a

compimentohellip Qui si intende bene di nuovo se ci si riferisce al dire il dire che ciascuna volta che

si dice egrave compiuto egrave compiuto ma dilegua di fronte ad altro che si diragrave A pag 339 hellipla veritagrave

consiste soltanto nellrsquounitagrave della coscienza con lrsquooperarehellip Cioegrave lrsquooperare egrave la consapevolezza di ciograve

che sto facendo il dire egrave la consapevolezza che sto dicendo questa egrave la veritagrave Potremmo dire che

la veritagrave sta nellrsquoessere consapevoli del fatto che si sta parlando hellipe lrsquoopera vera egrave soltanto

quellrsquounitagrave dellrsquooperare e dellrsquoessere del volere e del condurre a compimento Alla coscienza dunque

in forza della certezza che sta a fondamento dellrsquoagire di lei lrsquoeffettualitagrave opposta alla certezza egrave essa

stessa un qualcosa che egrave soltanto per la coscienzahellip Il mio volere Dunque voglio dire delle cose e

quindi le dico Le cose che dico egrave come se si opponessero a ciograve che volevo dire percheacute sono altro

da ciograve che volevo dire Si tratta quindi di trovare lrsquounitagrave di questo elemento e del suo opposto

di trovare lrsquointegrazione fra questi due elementi Lrsquointegrazione fra questi due elementi egrave

esattamente ciograve che diceva prima la veritagrave e cioegrave lrsquoaccorgersi che si sta parlando e che quindi se

sto parlando allora ciograve che voglio dire sigrave opera nel senso che si tramuta in un dire ma questo

dire non egrave mai il mio voler dire perograve sono in una unitagrave non li posso disgiungere non posso

separare il mio voler dire dal dire Questo percheacute se anche poi non lo pronuncio giagrave nel mio voler

dire io lo sto dicendo comunque hellipla coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave come momento

dileguantehellip La mia coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave cioegrave di ciograve che accade come un

dileguarsi di ciograve che volevo dire nel mio dire il quale mio dire a sua volta dilegua in ciograve che segue

hellipe quindi lrsquoeffettualitagrave medesima vale ad essa coscienza soltanto come un essere in generale la cui

universalitagrave egrave un unum atque idem (lo stesso) con lrsquooperare Il particolare e lrsquouniversale fanno uno

sono uno e questo uno che fanno dice a pag 340 hellipegrave lrsquoopera vera e questrsquoultima egrave la Cosa stessa

che senzrsquoaltro si afferma e che vien sperimentata come ciograve che ha forza di permanere indipendentemente

da quella Cosa che egrave lrsquoaccidentalitagrave dellrsquoopera individuale in quanto tale delle circostanze dei mezzi e

dellrsquoeffettualitagrave Questa Cosa stessa egrave la parola egrave lrsquoatto di parola che ha in seacute il particolare e

lrsquouniversale ma anche lrsquooperare cioegrave il dirsi il prodursi Ora ciograve che permane non egrave ciograve che io ho

detto per la cosa specifica ma egrave il fatto che io dico egrave il dire egrave la parola egrave questo che permane

Nella Cosa stessa dunque in quanto compenetrazione fattasi oggettiva dellrsquoindividualitagrave e

dellrsquooggettivitagrave stessa allrsquoautocoscienza egrave divenuto il suo vero concetto di seacute o essa egrave giunta alla

consapevolezza della sua sostanza Questa Cosa stessa la parola giunge alla consapevolezza della

sua sostanza cioegrave di ciograve che essa egrave veramente ed egrave fatta di universale e di particolare

compenetrati insieme indisgiungibili significante e significato A pag 341 (182) Onesta chiamasi

quella coscienza che da una parte egrave pervenuta a questo idealismo cui la cosa stessa esprime e che

dallrsquoaltra ha il vero nella cosa come questa universalitagrave formale - quella coscienza che sempre egrave intesa

alla Cosa che quindi si aggira nei diversi momenti o specie di questa e che non riuscendo a

raggiungerla in un solo di essi o in un solo significato proprio per questo se ne impossessa nellrsquoaltro

momento e cosigrave in effetto consegue sempre lrsquoappagamento del quale questa coscienza secondo il suo

concetto doveva divenire partecipe Vada come vuole andare essa ha sempre portato a compimento e

sempre raggiunto la Cosa stessa poicheacute questa essendo questo universale genere di quei momenti egrave

predicato di tutti Quindi la coscienza ha sempre raggiunto la Cosa stessa ha sempre raggiunto la

parola lrsquoatto di parola in quanto unitagrave dellrsquouniversale e del singolare in atto che si sta dicendo

hellipla Cosa stessa egrave appunto ad essa unitagrave della sua decisione e della realtagrave la coscienza afferma che

lrsquoeffettualitagrave non sarebbe se non il suo essere in grado A pag 345 (187) Unrsquoindividualitagrave (qualcuno)

si accinge dunque a realizzare qualcosa cosigrave sembra chrsquoessa abbia reso qualcosa una Cosa essa agisce

nellrsquoazione diviene per altri e le sembra di avere a che fare con lrsquoeffettualitagrave Gli altri prendono dunque

lrsquooperare di quellrsquoindividualitagrave per un interesse alla Cosa come tale e per il fine che la Cosa sia

realizzata in seacute non importa se ciograve sia promosso dalla prima individualitagrave o da loro Mentre essi cosigrave

128

mostrano questa Cosa giagrave da loro realizzata o se ciograve non sia mentre offrono il loro aiuto e giagrave vi si

impegnano ecco che quella coscienza egrave invece giagrave uscita fuori dal punto in cui essi ritengono chrsquoella

sia ciograve che nella Cosa le interessa egrave il suo operare e darsi da fare e mentre essi si accorgono che in ciograve

consisteva la Cosa stessa si trovano quindi raggirati Ma in effetto il loro accorrere in aiuto altro non

era se non chrsquoessi volevano vedere e mostrare lrsquooperare loro e non la Cosa stessahellip Qui Hegel sta

dicendo due secoli prima di noi ciograve che andiamo dicendo e cioegrave che si parla si opera non per la

Cosa che egrave in questione ammesso che ci sia ma unicamente per operare cioegrave per parlare

Qualunque cosa si voglia dire si voglia fare ecc non ha nessun altro fine se non lrsquooperare cioegrave il

dire se non continuare a dire a affermare cose Poicheacute ora egrave reso manifesto che il proprio darsi da

fare che il gioco delle sue forze vale per la Cosa stessa ecco che la coscienza sembra mettere in movimento

la sua essenza per seacute e non per gli altri e preoccupata dellrsquooperare in quanto suo e non in quanto operare

negli altri sembra anche lasciare costoro in pace nella Cosa loro Ma essi di nuovo si sbagliano la

coscienza egrave giagrave lungi dal luogo in cui opinavano chrsquoessa fosse Essa non si occupa della Cosa come

questa sua singola Cosa anzi di essa come lrsquouniversale che egrave per tutti Srsquoimmischia dunque nel loro

fare e nellrsquoopera loro e se non riesce piugrave a levargliela di mano se ne interessa tuttavia affaccendandosi

col dar giudizi se la coscienza imprime nellrsquoopera il segno della sua approvazione e della sua lode

questo egrave inteso nel senso che nellrsquoopera la coscienza non loda soltanto lrsquoopera stessa ma in pari tempo

la sua propria magnanimitagrave e discrezione consistente nel non aver guastato lrsquoopera come opera neppure

con il proprio biasimo Questo egrave interessante percheacute ci sta dicendo che non egrave la Cosa che importa

ma egrave lrsquooperare cioegrave il dire della Cosa egrave ciograve che si dice Qualunque cosa non egrave altro che un pretesto

unrsquooccasione per potere affermare qualcosa e il qualche cosa egrave assolutamente irrilevante A pag

347 helliped egrave Cosa soltanto come operare di tutti e di ciascuno egrave lrsquoessenza che egrave essenza di tutte le essenze

lrsquoessenza spirituale Lrsquooperare cioegrave il dire egrave di tutti e di ciascuno percheacute ciograve che sto dicendo lo sto

dicendo io sigrave certo ma egrave di tutti nel senso che intanto lo dico e altri possono ascoltarlo ma viene

dal discorso di infinite altre persone che ci sono e che mi hanno preceduto nei millenni precedenti

a me Quindi questo mio dire egrave tutte queste cose e non puograve farne a meno sta in questo la sua

universalitagrave Per questo motivo dice che egrave di tutti e di ciascuno ciascuno dice delle cose che sono

sue particolari ma queste cose che sono sue anche non lo sono fanno parte del mondo direbbe

Heidegger Con ciograve la Cosa stessa perde il comportamento di un predicato e la determinatezza di

unrsquoinerte universalitagrave astratta ed egrave piuttosto la sostanza permeata drsquoindividualitagrave egrave il soggetto dove

lrsquoindividualitagrave egrave tanto come se stessa o come questa individualitagrave quanto come gli individui tutti ed egrave

lrsquouniversale che egrave un essere soltanto come questo operare di tutti e di ciascuno egrave quindi unrsquoeffettualitagrave

giaccheacute questa coscienza la sa come effettualitagrave sua singola e come effettualitagrave di tutti Il mio dire egrave

mio e di tutti direi necessariamente Come abbiamo detto in altre occasioni il linguaggio in cui

mi trovo e di cui sono fatto non lrsquoho inventato io A pag 348 Capitolo b La ragione legislatrice

Lrsquoessenza spirituale (il pensiero) nel suo semplice essere egrave coscienza pura ed egrave questa autocoscienza La

natura originariamente determinata dellrsquoindividuo (le sue caratteristiche) ha perduto il suo

significato positivo di essere in seacute lrsquoelemento e il fine dellrsquoattivitagrave di lui essa egrave soltanto un momento

tolto e lrsquoindividuo egrave un Seacute come Seacute universale Questa individualitagrave crsquoegrave ma come elemento tolto

percheacute diventa lrsquouniversale diventa la parola diventa il linguaggio A pag 350 (194) Ora Hegel

considera la questione etica cioegrave ciograve che egrave bene e ciograve che egrave male ciograve che egrave giusto e ciograve che egrave

sbagliato e comincia a riflettere su quali sono queste leggi etiche se hanno un valore Fa un

esempio ldquoOgnuno ha il dovere di dire la veritagraverdquo In questo dovere enunciato come incondizionato viene

subito ammessa la condizione se egli sa la veritagrave Quindi il comando suoneragrave ora cosigrave ognuno deve

dire la veritagrave sempre a seconda della cognizione e della persuasione che egli ne ha hellip Ma cosigrave

lrsquouniversalmente necessario il valevole in seacute cui la proposizione voleva esprimere si egrave piuttosto

invertito in una completa accidentalitagrave Puograve capitare che dica la veritagrave come anche no A pag 351

hellip questa determinazione immediata della sostanza medesima egrave un contenuto tale che si mostrava

piuttosto come perfetta accidentalitagrave e che anzi una volta elevato alla universalitagrave e necessitagrave per

129

modo che il sapere venga espresso come legge dilegua Io voglio che sia lrsquouniversale ma una volta

che lo elevo a universalitagrave mi accorgo che egrave fatto di niente appunto percheacute egrave accidentale che io

dica la veritagrave egrave un fatto totalmente accidentale Un altro famoso comando egrave ldquoama il prossimo tuo

come te stessordquo Andiamo direttamente alle conclusioni a pag 352 Quellrsquoagire per la prosperitagrave degli

altri che viene enunciato come necessariohellip Qui sta riflettendo su quelle leggi etiche che si

configurano come necessarie universali e ci sta dicendo che non egrave affatto cosigrave hellipegrave dunque cosigrave

costituito che puograve forse esistere e forse no che puograve se lrsquooccasione eventualmente si offra essere unrsquoopera

forse buona e forse no Con ciograve questa legge egrave tanto poco un contenuto universale quanto la prima giagrave

considerata e non esprime - come invece in quanto assoluta legge etica dovrebbe - qualcosa di in seacute e

per seacute Ossia tali leggi si arrestano al dovere ma non hanno effettualitagrave alcuna esse non sono leggi

ma solo comandi A pag 353 Cosigrave lrsquoessenza etica non egrave essa stessa immediatamente un contenuto ma

solo una misura per stabilire se un contenuto sia capace di essere legge oppure no quandrsquoesso non

contraddica a se stesso La ragione legislatrice egrave abbassata a una ragione soltanto esaminatrice Ci dice

che considerato che di fatto queste leggi etiche non hanno nessun valore lrsquounica cosa che

possiamo considerare egrave se ciascuna di queste leggi egrave autocontraddittoria oppure no cioegrave se egrave

coerente oppure no Tutto qui Capitolo c La ragione esaminatrice delle leggi Andiamo a pag 355

Qui parla della proprietagrave e si chiede se la proprietagrave sussista oppure no deve cioegrave considerare se

questo concetto di proprietagrave egrave autocontraddittorio oppure no Siamo passati dalla legge che

voleva essere universale e la legge etica che voleva essere universale ma che universale non egrave al

considerare se una certa legge egrave almeno coerente cioegrave non egrave autocontraddittoria e considera la

questione della proprietagrave A pag 355 (200) Sia la questione se debba essere legge in seacute e per seacute che

la proprietagrave sussista in seacute e per seacute non percheacute giova ad altri fini lrsquoessenza etica consiste appunto in

questo che la legge sia eguale solo a se stessa e che per questa eguaglianza con seacute fondata quindi nella

sua propria essenza non sia condizionata A pag 356 Nella comunanza dei beni nella quale si

provveda a ciograve in modo universale e stabile o ciascuno diviene partecipe di tanto di quanto ha bisogno

e allora questa ineguaglianza e lrsquoessenza della coscienza a cui egrave principio lrsquoeguaglianza dei singoli si

contraddicono reciprocamentehellip In questa comunanza dei beni se noi provvediamo in modo

stabile unitario o ciascuno diviene partecipe di quanto ha bisogno oppure distribuiamo

egualmente ma se diamo a ciascuno secondo il suo bisogno allora non egrave piugrave eguale per tutti Se

invece facciamo per tutti allora ci troviamo di nuovo di fronte a una ineguaglianza percheacute crsquoegrave chi

ha piugrave bisogno e chi meno un conto egrave dare mille euro a un poveretto un conto egrave dare mille euro

a uno ricchissimo che non sa cosa farsene Quindi la proprietagrave secondo Hegel ci appare

contraddittoria A pag 357 (202) hellipil resultato sembra essere questo che non si possa far luogo neacute a

leggi determinate neacute a un sapere di esse Non ci sono leggi determinate percheacute abbiamo visto che

risultano vuote neacute un sapere di esse percheacute un sapere presuppone la non contraddittorietagrave cioegrave

la coerenza solo allora so di questa cosa se egrave coerente se non si contraddice da seacute Solo la sostanza

egrave la coscienza di seacute come essenzialitagrave assolutahellip La coscienza che sa di essere essenzialitagrave assoluta

cioegrave come la cosa piugrave importante hellipcoscienza la quale con ciograve non puograve spogliarsi neacute della differenza

(insita) nellrsquoessenzialitagrave assoluta neacute del sapere di questa differenza Che il legiferare e lrsquoesaminar

leggi si siano dimostrati come nulli significa che entrambi presi ciascuno singolarmente e isolatamente

sono soltanto momenti precari della coscienza etica e il movimento nel quale essi sorgono ha il senso

formale che la sostanza etica attraverso questo movimento si presenta come coscienza Ci sta dicendo

come spesso egrave accaduto in questo libro cose che poi Severino riprende che se tengo separate le

due cose i due momenti non vado da nessuna parte Le leggi poste come leggi etiche si rivelano

inconsistenti nulle non solo ma se cerco di appuntarmi alla loro coerenza mi accorgo che non

sono nemmeno coerenti E allora che fare A pag 358 La legge in quanto legge determinata ha

un contenuto accidentalehellip Lo abbiamo visto con lrsquoesempio ldquoDevi dire sempre la veritagraverdquo Egrave

accidentale cioegrave puograve capitare hellipil che vuol qui dire che essa egrave legge di una singola coscienza di

contenuto arbitrario Quellrsquoimmediato legiferare egrave cosigrave la temeritagrave tirannica che eleva a legge lrsquoarbitrio

130

e riduce lrsquoeticitagrave a unrsquoobbedienza ad esso cioegrave a leggi che sono soltanto leggi e non anche comandi

Questo per quanto riguarda le leggi etiche quello che io penso deve essere legge per tutti Egrave una

modalitagrave tirannica Allo stesso modo il secondo momento in quanto esso egrave isolato significa

lrsquoesaminar leggi il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere la quale a forza di raziocini si

svincola dalle leggi assolute e le prende per un arbitrio a lei estraneo Qui la questione se le leggi siano

autocontraddittorie oppure no dice Hegel pone un problema percheacute se mi metto a esaminare

queste leggihellip dice il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere come se avesse visto in queste

leggi in questa posizione etica qualcosa di inamovibile Adesso ci diragrave percheacute egrave inamovibile A

pag 358 (206) hellipin primo luogo lrsquoessenza spirituale (il sapere del popolo) egrave per lrsquoautocoscienza come

legge che egrave in seacute lrsquouniversalitagrave dellrsquoesaminare universalitagrave formale che non era in seacute essente egrave tolta

Questa universalitagrave formale che non egrave in seacute se io pongo una legge come non contraddittoria non

sto dicendo niente di quella legge pongo soltanto formalmente che egrave incontraddittoria Va bene

perograve che ne facciamo Quindi questa universalitagrave formale che non era in seacute non aveva valore in

seacute aveva valore soltanto allrsquointerno potremmo dire di quel gioco linguistico Quindi egrave tolta E

in secondo luogo egrave una legge eterna che non ha il suo fondamento nel volere di questo individuo anzi

egrave in e per seacute egrave lrsquoassoluto puro volere di tutti che ha la forma dellrsquoessere immediato Questo puro volere

non egrave affatto un comandamento che solo debba essere anzi esso egrave e vale egrave lrsquoIo universale della categoria

che egrave immediatamente lrsquoeffettualitagrave e il mondo egrave soltanto questa effettualitagrave Ma daccheacute questa legge

nellrsquoelemento dellrsquoessere vale senzrsquoaltro lrsquoubbidienza dellrsquoautocoscienza non egrave il servizio prestato a un

padrone i cui ordini sarebbero un arbitrio e dove lrsquoautocoscienza non si riconosca Anzi le leggi sono

pensieri della sua coscienza assoluta pensieri che essa stessa ha immediatamente non giagrave chrsquoessa creda

a loro percheacute la fede considera certo anche lrsquoessenza ma unrsquoessenza estranea Mediante lrsquouniversalitagrave

del suo Seacute lrsquoautocoscienza etica fa immediatamente uno con lrsquoessenza la fede al contrario comincia

dalla coscienza singola ed egrave il movimento di questa coscienza medesima tendente sempre ad andare verso

tale unitagrave senza raggiungere la presenzialitagrave di unrsquoessenza La fede non raggiunge mai la veritagrave il

suo obiettivo Quella coscienza invece ha tolto come seacute singola questa mediazione egrave compiuta e solo

percheacute egrave compiuta quella coscienza egrave immediata autocoscienza della sostanza etica Cita dallrsquoAntigone

di Sofocle

Non oggi neacute ieri ma sempre

Esso vive e nessuno sa quando sia apparso

Esse sono Le leggi etiche Ma che cosa vuol dire che esse sono Il discorso di Hegel egrave abbastanza

chiaro e cioegrave lrsquoetica non egrave altro che il mio sapere di tutto ciograve che egrave giusto da sempre per gli umani

Lrsquoetica non ha un valore al di fuori di questo processo che lrsquoha fatta diventare nel corso dei

millenni quella che egrave io mi trovo ad avere dietro alle spalle tutto il lavoro che egrave stato fatto da

parte di tutti coloro che mi hanno preceduto e che hanno mano a mano stabilito ciograve che egrave etico e

mi trovo ad avere a che fare con questo Egrave per questo che egrave immediato per me percheacute fa parte del

linguaggio quindi fa parte di me Anche questa etica egrave sempre il risultato dellrsquooperare di tutti e

di ciascuno che poi porta al sapere assoluto che egrave quel sapere che non puograve non sapere di tutto

ciograve che io sono il risultato non solo di millenni di storia ma anche di tutto ciograve che io dico Egrave il

singolare che esiste percheacute crsquoegrave lrsquouniversale e lrsquouniversale il tutti esiste percheacute esisto io Egrave questo

il pensiero innovativo di Hegel anche riguardo allrsquoetica cioegrave io contribuisco allrsquoetica nel senso

che affermando le cose che affermo quindi pensandole vere giuste ecc do in qualche modo un

contributo allrsquoetica di tutti Questi passaggi sono importanti percheacute mostrano il pensiero di Hegel

che non egrave un pensiero astratto ma egrave quanto di piugrave concreto possa pensarsi Io sono quello che

sono in virtugrave del fatto che ciograve che dico egrave il risultato di ciograve che egrave stato detto da migliaia di anni il

linguaggio non lrsquoho inventato io mi ci sono trovato E questo linguaggio egrave vecchio di quanto

Cosa egrave accaduto in queste migliaia decine forse centinaia di migliaia di anni Non lo sappiamo

Una continua evoluzione un continuo trasmutarsi quindi in ogni parola in ogni opera ndash la

parola egrave lrsquoopera per antonomasia ndash in ogni opera crsquoegrave il lavoro mio e di tutti simultaneamente La

131

sintesi lrsquointegrazione di questi due momenti cheacute non sono entitagrave separate egrave il sapere assoluto

quando so questo e non posso non saperlo ho il sapere assoluto cioegrave so tutto ciograve che egrave da sapere

non crsquoegrave altro da sapere Non crsquoegrave altro da sapere se non questo e cioegrave che io so lrsquoopera che faccio

Era questo che ci stava dicendo prima che tutta la realtagrave non egrave altro che lrsquoopera che io faccio Egrave

questa la realtagrave non ce nrsquoegrave unrsquoaltra E quindi a questo punto torno a dire io so tutto ciograve che egrave

da sapere il mio sapere assoluto non crsquoegrave altro fuori da questo non crsquoegrave altro fuori dal linguaggio

Se io so del linguaggio se io so che sono linguaggio con tutto ciograve che questo comporta io ho il

sapere assoluto percheacute fuori da questo non crsquoegrave altro non solo non crsquoegrave altro ma non crsquoegrave nemmeno

la possibilitagrave di un sapere al di fuori di questo

Intervento Questa ultima parte dagrave un senso a tante cose presedentihellip

Questa egrave la caratteristica di Hegel che alla fine si arriva a capire tutte quelle cose che prima

apparivano ostiche Lui lo dice in alcune occasioni che lrsquoultimo elemento egrave il primo che senza

questo primo non si arriva allrsquoultimo e che senza lrsquoultimo non crsquoegrave neanche il primo Questa egrave

proprio lrsquoarchitettura della Fenomenologia dello spirito lui nel suo scrivere ha messo in atto ciograve

stesso di cui stava parlando Tra lrsquoaltro egrave curioso il fatto che ha scritto la Fenomenologia nel 1807

e mentre le scriveva man mano dava le cose scritte da licenziare alla stampa Due secoli fa aveva

detto lrsquoessenziale e cioegrave che non crsquoegrave nessunrsquoaltra cosa al di fuori dellrsquoopera Lrsquoopera egrave la realtagrave egrave

il tutto egrave lrsquointero direbbe Severino egrave lrsquointero percheacute contiene in seacute tutti i momenti del particolare

e dellrsquouniversale e dellrsquooperare di questi simultaneamente per integrazione o per superamento

Aufhebung direbbe Hegel Due secoli fa diceva giagrave questo ma non egrave stato inteso grancheacute a questo

riguardo soprattutto non egrave stata intesa questa cosa che ho ritenuto importante e cioegrave il fatto

che si parla non per la cosa ma si parla per parlare Egrave questo che egrave in gioco soltanto il dire il

potere affermare cose la cosa in seacute non interessa a nessuno Egrave soltanto la necessitagrave di parlare di

affermare egrave questo che importa tutto il resto egrave irrilevante La cosa stessa come la chiama lui egrave

la parola descrive la cosa stessa esattamente come la parola cioegrave il singolare e lrsquouniversale che si

compenetrano in atto e che cosrsquoegrave tutto ciograve Egrave la parola

Page 4: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 5: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 6: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 7: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 8: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 9: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 10: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 11: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 12: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 13: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 14: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 15: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 16: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 17: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 18: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 19: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 20: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 21: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 22: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 23: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 24: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 25: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 26: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 27: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 28: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 29: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 30: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 31: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 32: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 33: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 34: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 35: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 36: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 37: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 38: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 39: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 40: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 41: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 42: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 43: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 44: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 45: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 46: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 47: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 48: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 49: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 50: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 51: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 52: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 53: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 54: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 55: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 56: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 57: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 58: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 59: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 60: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 61: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 62: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 63: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 64: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 65: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 66: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 67: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 68: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 69: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 70: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 71: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 72: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 73: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 74: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 75: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 76: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 77: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 78: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 79: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 80: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 81: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 82: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 83: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 84: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 85: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 86: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 87: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 88: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 89: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 90: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 91: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 92: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 93: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 94: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 95: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 96: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 97: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 98: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 99: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 100: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 101: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 102: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 103: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 104: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 105: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 106: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 107: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 108: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 109: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 110: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 111: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 112: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 113: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 114: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 115: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 116: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 117: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 118: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 119: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 120: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 121: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 122: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 123: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 124: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 125: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 126: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 127: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 128: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 129: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 130: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...
Page 131: filosofia e la scienza, cioè, contrappongono il vero e il ...