Filodrammatici

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CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI PRIMA NAZIONALE 15/27 ottobre 2013 CHE CI FACCIO QUI regia e drammaturgia Marco Baliani scene e costumi Carlo Sala con Filippo Bedeschi, Federica Carra, Emanuela Caruso, Fonte Maria Fantasia, Matteo Ippolito, Sara Marconi, Paolo Mazzanti, Alberto Patriarca, Desirée Proietti Lupi,Marco Rizzo, Vincenzo Romano, Chiara Serangeli, Carla Valente, Simon Waldvogel produzione Accademia dei Filodrammatici 07 / 10 novembre 2013 FESTIVAL ILLECITE//VISIONI direzione artistica Mario Cervio Gualersi in collaborazione con CIG Centro d’Iniziativa Gay - Comitato Provinciale Arcigay di Milano PRIMA NAZIONALE 14 novembre/01 dicembre 2013 BRUTTO di Marius Von Mayenburg traduzione Umberto Gandini regia Bruno Fornasari con Tommaso Amadio, Mirko Ciotta, Eleonora Giovanardi, Michele Radice scene e costumi Erika Carretta produzione Teatro Filodrammatici Comic Collection 05/15 dicembre 2013 LA LETTERA regia Nullo Facchini con Paolo Nani Comic Collection 28/30 dicembre 2013 (serata speciale 31 dicembre) GIROTONDO.COM di Bruno Fornasari ispirato a Girotondo di Arthur Schnitzler con Tommaso Amadio e Alice Redini scene e costumi Erika Carretta regia Bruno Fornasari produzione Teatro Filodrammatici PROGETTO I, SHAKESPEARE 14/19 gennaio 2014 I, PEASEBLOSSOM di Tim Crouch ispirato a Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare regia Fabrizio Arcuri con Matteo Angius e Fabrizio Arcuri

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Gli spettacoli della stagione 2013/ 2014 del Teatro Filodrammatici di Milano.

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CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI PRIMA NAZIONALE15/27 ottobre 2013CHE CI FACCIO QUIregia e drammaturgia Marco Baliani scene e costumi Carlo Salacon Filippo Bedeschi, Federica Carra, Emanuela Caruso, Fonte Maria Fantasia, Matteo Ippolito, Sara Marconi, Paolo Mazzanti, Alberto Patriarca, Desirée Proietti Lupi,Marco Rizzo, Vincenzo Romano, Chiara Serangeli,Carla Valente, Simon Waldvogelproduzione Accademia dei Filodrammatici

07 / 10 novembre 2013

FESTIVAL ILLECITE//VISIONIdirezione artistica Mario Cervio Gualersiin collaborazione con CIG Centro d’Iniziativa Gay - Comitato Provinciale Arcigay di Milano

PRIMA NAZIONALE14 novembre/01 dicembre 2013 BRUTTOdi Marius Von Mayenburgtraduzione Umberto Gandiniregia Bruno Fornasaricon Tommaso Amadio, Mirko Ciotta,Eleonora Giovanardi, Michele Radicescene e costumi Erika Carrettaproduzione Teatro Filodrammatici

Comic Collection05/15 dicembre 2013 LA LETTERAregia Nullo Facchinicon Paolo Nani

Comic Collection28/30 dicembre 2013(serata speciale 31 dicembre) GIROTONDO.COMdi Bruno Fornasari ispirato a Girotondo di Arthur Schnitzlercon Tommaso Amadio e Alice Rediniscene e costumi Erika Carrettaregia Bruno Fornasariproduzione Teatro Filodrammatici

PROGETTO I, SHAKESPEARE14/19 gennaio 2014 I, PEASEBLOSSOMdi Tim Crouchispirato a Sogno di una notte di mezza estatedi William Shakespeareregia Fabrizio Arcuricon Matteo Angius e Fabrizio Arcuriproduzione Accademia degli Artefatti

21/26 gennaio 2014 I, CALIBANdi Tim Crouchispirato a La Tempesta di William Shakespeareregia Fabrizio Arcuricon Fabrizio Croci e Matteo Angiusco-produzione Accademia degli Artefatti eL’Uovo Teatro Stabile d’Innovazione Onlus

PRIMA NAZIONALE13 febbraio/09 marzo 2014 MATTIA: A LIFE-CHANGING

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EXPERIENCEispirato a Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandellodi Bruno Fornasaricon Tommaso Amadio (cast in via di definizione)scene e costumi Erika Carrettaregia Bruno Fornasariproduzione Teatro Filodrammatici

Comic Collection13/23 marzo 2014 DUEL, UNA LOTTA ALL’ULTIMA RISATAdi Laurent Cirade, Paul Staïcu,Agnès Bourycon Laurent Cirade e Paul Staïcuregia Agnès Boury

03/13 aprile 2014 LA SOCIETÀTre atti di umana commediaregia e drammaturgia Lino Musella e Paolo Mazzarellicon Laura Graziosi, Paolo Mazzarelli,Fabio Monti, Lino Musellascene Elisabetta Salvatoricostumi Stefania Cempinidisegno luci Mauro Marasàproduzione Teatro Stabile delle Marchein collaborazione conCompagnia MusellaMazzarelli

08/18 maggio 2014 NUVOLE BAROCCHEdrammaturgia e regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca Stanocon Fabrizia Boffelli, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca Stanodisegno luci Diego Sacchicollaborazione alla produzione

Centro RAT – Teatro dell’Acquarioco-produzione Carrozzeria Orfeo e Questa Nave

RESIDENZA ARTISTICACompagnia Òyescon il sostegno di Teatro Filodrammatici

22 / 25 maggio 2014

EFFETTO LUCIFEROdi Dario Merliniregia Umberto Terruso, Dario Merlini, Andrea Lapicon Stefano Cordella, Daniele Crasti, Massimiliano Mastroeni, Dario Sansalone, Fabio Zulliproduzione Compagnia Òyes

PRIMA NAZIONALE03 / 05 giugno 2014

VA TUTTO BENEda un'idea di Stefano Cordelladrammaturgia collettiva Compagnia Òyesregia Stefano Cordellacon Vanessa Korn, Dario Merlini, Alice Redini, Umberto Terruso, Fabio Zulliproduzione compagnia Òyes

EVENTI

24 novembre 2013

VERDI E LA SUA ITALIAomaggio al Patrio Maestro degli Ottavo Richter con Ira Rubinie la partecipazione straordinaria di Gianluigi Carlone della Banda OsirisSpettacolo inserito nell’iniziativa MILANO PER VERDI promossa dal Comune di Milano

21,28 febbraio e 7 marzo 2014

CABARET CHANTANTviaggio nella canzone d’autore francesedirezione artistica Giangilberto Monti

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9 giugno 2014

CON_TESTO Teatro in tempo reale / 3° edizioneideato da Bruno Fornasari in collaborazione con Tommaso Amadio

INFO E PRENOTAZIONI

PREZZIintero/ 19 €ridotto convenzionati/ 15 €ridotto under 25/ 13 €ridotto over 65/ 10 €ridotto scuole/ 8 €

COMIC COLLECTION (La Lettera, Girotondo.com, Duel)intero/ 24 €ridotto convenzionati/ 20 €ridotto under 25/ 18 €ridotto over 65/ 12 €ridotto scuole/ 8 €

ABBONAMENTIAbbonamento FIRST MINUTE

TRADIZIONE E TRADIMENTI 90 €tutti gli spettacoli della nuova stagione acquistabile fino al 30 settembre

Carnet Arancione 100 €8 ingressi liberi Carnet Rosso Coppia 140 € 6 ingressi liberi per due persone Carnet Giallo under 25 55€4 ingressi liberiCarta Regalo 28€2 ingressi liberi

FESTIVAL ILLECITE//VISIONIINTERO 15 € RIDOTTO UNICO 12 € (under 25 / over 65 / soci arcigay)

VERDI E LA SUA ITALIAINTERO 15 €RIDOTTO 12 €

CABARET CHANTANTINTERO 12 € (solo spettacolo seconda serata) RIDOTTO 8 € (con biglietto dello spettacolo in prima serata)

ORARI SPETTACOLI:lunedì/ CHIUSURAmartedì/ 21.00mercoledì/ 19.30giovedì/ 21.00venerdì/ 19.30sabato/ 21.00domenica/ 16.00

ORARI BIGLIETTERIA:Nei giorni di spettacolo/

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nei giorni feriali dalle 15.30nei giorni festivi dalle 15.00Nei giorni di riposo/dalle 15.30 alle 18.00 (weekend escluso)

CONTATTI BIGLIETTERIAVia Filodrammatici, 120121 MilanoTel. [email protected]

PRIMA NAZIONALE15/27 ottobre 2013

CHE CI FACCIO QUIregia e drammaturgia Marco Baliani scene e costumi Carlo Salacon Filippo Bedeschi, Federica Carra, Emanuela Caruso, Fonte Maria Fantasia, Matteo Ippolito, Sara Marconi, Paolo Mazzanti,Alberto Patriarca, Desirée Proietti Lupi,Marco Rizzo, Vincenzo Romano, Chiara Serangeli,Carla Valente, Simon Waldvogelproduzione Accademia dei Filodrammatici

Una nuova produzione in prima nazionale che vede protagonisti i ragazzi neodiplomati dell’Accademia dei Filodrammatici. Questo gruppo di giovani attori professionisti sarà guidato dalla straordinaria regia di Marco Baliani che, dopo aver lavorato con loro, ha deciso di mettere in scena uno spettacolo partendo proprio da questa sua esperienza formativa.Che ci faccio qui? È la domanda che dà origine allo spettacolo ed è stata “rubata” dal titolo di un libro di Bruce Chatwin, il grande viaggiatore. E’ la domanda che ogni gioventù si è fatta da quando è sorta la Modernità a sovvertire ruoli e identità tradizionalmente imposti, è una domanda sul senso di precarietà dell’esistenza, sulla giovinezza, sulle relazioni affettive, è una domanda fondamentale per un artista, quale che sia il linguaggio con cui ha deciso di comunicare le proprie pulsioni, visioni e poetiche. Il progetto nasce da questa domanda posta da Marco Baliani agli allievi dell’Accademia dei Filodrammatici che hanno iniziato un percorso di ricerca sulla risposta. Ognuno di loro ha cominciato ad accumulare suggestioni che sono via via maturate andando a costruire la base sulla quale sviluppare il testo dello spettacolo. Non sarà uno spettacolo “generazionale” e non c’è nessuna pretesa di trasformare gli attori in un’esemplificazione sociologica di un’età. Ciò che si crea è una mappa di declinazioni possibili di quella

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“maledetta” Gioventù che sempre segna il passo al Tempo dell’Adultanzia, circoscritta e relativizzata a questi corpi, memorie, vite, che hanno trascorso due anni e più della loro esistenza a cercare quotidianamente una loro arte della scena.

PRIMA NAZIONALE14 novembre/01 dicembre 2013

BRUTTOdi Marius Von Mayenburgtraduzione Umberto Gandiniregia Bruno Fornasaricon Tommaso Amadio, Mirko Ciotta,Eleonora Giovanardi, Michele Radicescene e costumi Erika Carrettaproduzione Teatro Filodrammatici

Nuova produzione del Teatro Filodrammatici in prima nazionale, BRUTTO di Marius Von Mayenburg è una satira feroce sullo straniamento che si vive oggi in rapporto al proprio aspetto e al proprio corpo.

Il Sig. Lette lavora per Scheffler come inventore. Sicuro di partecipare a una convention per la presentazione di un suo brevetto, scopre invece di essere stato sostituito da Karlmann, il suo assistente, per il semplice fatto di essere troppo brutto. Perché nessuno gliel’ha mai detto prima? Perfino sua moglie Fanny è costretta ad ammettere d’averlo sempre considerato orrendo, ma d’averlo amato comunque, nonostante questo.L’unica scelta possibile, per rimediare a un aspetto così disastroso, sembra essere quella di un radicale intervento chirurgico. L’operazione riesce, ed ecco che, inaspettatamente, Lette diventa bellissimo. Il chirurgo che l’ha operato lo usa come testimonial del proprio talento plastico e il suo capo ne fa un’icona aziendale per attrarre donne ricche e disposte a diventare solide azioniste. Ma la cosa non dura a lungo.

Marius von Mayenburg, spingendosi fino al grottesco, mette la società davanti ad uno specchio che ne mostra vanità e superficialità delle relazioni. Il tutto amplificato teatralmente dal fatto che quattro attori recitano otto ruoli diversi, senza sostanziali cambiamenti nei loro volti.Il risultato finale è quello di una brillante commedia degli equivoci, un’efficace satira sociale intorno a temi come quelli dell’identità, del conformismo e della relatività del successo.

Marius von Mayenburg, 41 anni, è uno degli autori tedeschi più rappresentati al momento, e non solo in Germania. Autore in residenza e dramaturg alla Schaubühne di Berlino, ha una modalità di scrittura poetica ma asciutta, permeata di un realismo portato alle sue estreme conseguenze, che gli ha assicurato un posto tra i drammaturghi più interessanti a livello europeo.

Comic Collection

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05/15 dicembre 2013

LA LETTERAregia Nullo Facchinicon Paolo Nani

Il Teatro Filodrammatici ospita, per il terzo anno consecutivo, Paolo Nani. Il comico italiano di origine ferrarese, è considerato uno dei pochissimi maestri contemporanei a livello mondiale del teatro fisico o non-verbale. Due anni non sono bastati ad accontentare tutte le richieste di pubblico e così torna per la terza volta con il suo spettacolo più celebre. La Lettera è un piccolo miracolo di precisione scenica e talento, un vero e proprio “Bignami” del teatro comico, è in tour da diciotto anni in tutto il mondo: l’hanno vista in Groenlandia, in Argentina, in Spagna, in Norvegia e in Italia. Lo spettacolo, realizzato da Nani del 1992, ha vinto il 1° Premio United Slapstick di Francoforte e il 1° Premio Roner SurPris 2005 di Carambolage, Bolzano. E’ un tema con 15 variazioni, ispirato a “Esercizi di stile” di Raymond Queneau. Solo sul palco, con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dare vita a delle microstorie tutte con la medesima trama ma interpretate ogni volta in modo diverso.

Comic Collection28/30 dicembre 2013(serata speciale 31 dicembre)

GIROTONDO.COMdi Bruno Fornasari ispirato a Girotondo di Arthur Schnitzlercon Tommaso Amadio e Alice Rediniscene e costumi Erika Carrettaregia Bruno Fornasariproduzione Teatro Filodrammatici

Per festeggiare il capodanno il Teatro Filodrammatici ha scelto il suo spettacolo più provocatorio: GIROTONDO.COM E’ una versione contemporanea del Girotondo di Schnitzler, testo vietato dalla censura imperiale tedesca perché ritenuto pornografico. Al posto dei soldati, delle dame e dei nobili della Vienna fin de siècle, troviamo icone della nostra attualità come il vincitore di un reality costretto a fare il gigolò, un’insegnante di liceo innamorata del suo allievo e ragazzine disposte a qualche sacrificio pur di far carriera.Lo spettacolo, diviso in sei scene, presenta una catena di incontri a due, in cui uno dei personaggi della scena precedente appare anche in quella successiva. Come in una danza ininterrotta, tutti passano da un corpo all’altro, nel tentativo di soddisfare il proprio desiderio.La vittima illustre è proprio il sesso, ridotto di questi tempi a semplice strumento per ottenere privilegi, soddisfare ambizioni, esercitare potere e mettersi in mostra. GIROTONDO.COM è il mondo visto con un po’ di sconforto e un bel po’ di ridicolo, il mondo che si vedrebbe facendo zapping in un hotel di lusso con pay per view in offerta speciale e la speranza che qualcun altro paghi il conto.

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PROGETTO I, SHAKESPEARE (Sogno di una notte di mezza estate e La Tempesta)In I, Shakespeare (edizione Oberon Books) Tim Crouch, affermato attore e drammaturgo britannico, raccoglie le sue opere ispirate a Shakespeare, scritte inizialmente per il festival di teatro per ragazzi di Brighton e diventate poi un successo internazionale.Riunendo celebri opere shakespeariane come La dodicesima notte, Macbeth, La Tempesta e Sogno di una notte di mezza estate, l’autore decide di cambiare il consueto punto di vista, andando a dare voce ai personaggi minori delle opere stesse. Ogni gioco in questa collezione combina la necessità di raccontare la storia principale di Shakespeare, con la possibilità per i personaggi secondari di poter finalmente dire la loro - Malvolio, Banquo, Calibano e Fiordipisello.Tim Crouch permette così di ripensare politicamente il teatro, riguardo ai meccanismi e alle geometrie relazionali che mette in campo: chi decide cosa è la verità? Chi è il vero soggetto del discorso? Chi ha il potere di raccontare ‘come vanno le cose’? Qual è il ruolo dello spettatore, di chi guarda? In che termini può sentirsi rappresentato? A cosa dobbiamo e possiamo credere?

14/19 gennaio 2014

I, PEASEBLOSSOMdi Tim Crouchispirato a Sogno di una notte di mezza estatedi William Shakespeareregia Fabrizio Arcuricon Matteo Angius e Fabrizio Arcuriproduzione Accademia degli Artefatti

FIORDIPISELLO è un folletto di Sogno di una notte di mezza estate. Appare due volte nel testo di Shakespeare, che gli affida una sola battuta: ‘Sono pronto’. IO FIORDIPISELLO- la mia ribellione silenziosa.‘Avevo qualcosa da dirvi di importante…ecco adesso l’ho dimenticata…tornerà.’Un personaggio non può dire quello che vuole. E se l’autore non gli fa dire niente, anche se lui avrebbe un sacco di cose da dire? Tim Crouch dà un’altra, unica e ultima, possibilità a Fiordipisello, rimettendo in gioco il rapporto tra quest’ultimo e Shakespeare.Ecco allora i sogni dell’ultimo dei folletti per raccontare la storia di un sogno. Quello di una notte di mezza estate. Il tormento e il divertimento di una condizione fantastica, ma anche così tanto reale, di chi forse avrebbe qualcosa da dire, se qualcuno gli dicesse cosa. Questa volta a Fiordipisello non mancano le parole ma gli attori della storia di cui è autore ulteriore. Non resta che coinvolgere gli spettatori in un gioco moltiplicato di legittimità  rappresentativa: chi può dire cosa e come? Gli spettatori, invitati inconsapevoli di un Sogno, diventano ora protagonisti della sua rappresentazione. Tutto è quello che era, ma è già qualcos’altro. Quel che resta di una festa e amori, consumati o inconsumabili, disegnano la vertigine in cui cade Fiordipisello, nel tentativo ultimo di essere se stesso (o quello che lui crede di essere). Un tentativo che è quello di tutti, testimoni silenziati di una storia a cui non possiamo rinunciare di partecipare.

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21/26 gennaio 2014

I, CALIBANdi Tim Crouchispirato a La Tempesta di William Shakespeareregia Fabrizio Arcuricon Fabrizio Croci e Matteo Angiusco-produzione Accademia degli Artefatti -L’Uovo Teatro Stabile d’Innovazione Onlus

CALIBANO: unico abitante dell’isola da cui Prospero, che lo fa suo schiavo, scatena la Tempesta. Figlio della strega Sicorace, ‘non onorato di forma umana’. IO CALIBANO- alla conquista dell’altro mondo.L’isola è ora questo palcoscenico in cui il selvaggio Calibano è lasciato solo a rivivere la Tempesta shakespeariana. L’isola torna così, con Crouch, di proprietà legittima del suo unico abitante mortale: il mostro Calibano, illuminato dall’idea di dare vita ad una nuova razza che nascerebbe dal suo incontro carnale con Miranda. Calibano è il Nuovo Mondo, ma anche l’Ultimo. E’ il rappresentante barbaro di un’altra idea di natura e anche di civiltà, e delle sue possibili (e impossibili) rivoluzioni. Crouch ne fa l’occhio e la voce di una nuova tragica possibilità di vita, o per lo meno di un suo racconto. Calibano ricostruisce sull’isola-palcoscenico la sua personalissima tragedia: in suo aiuto ci sono occasionali marionette con cui Calibano, marionetta mostruosa anch’esso, può riaffogare nelle sue memorie, riemergere dai postumi dei suoi giochi magici e delle sue bottiglie di vino. La violenza dei giusti contro la giustizia (ingiusta) della storia e della sua letteratura. Uno squarcio intimissimo sul colonialismo culturale. Una ribellione dolcissima e già sconfitta. Una struggente ballata sulla nostalgia e sull’abbandono.

PRIMA NAZIONALE13 febbraio/09 marzo 2014

MATTIA: A LIFE-CHANGING EXPERIENCEispirato a Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandellodi Bruno Fornasaricon Tommaso Amadio (cast in via di definizione)scene e costumi Erika Carrettaregia Bruno Fornasariproduzione Teatro Filodrammatici

Se all'inizio del secolo scorso Pirandello ci raccontava la storia di un uomo che, grazie a una serie di coincidenze, ritrovava una nuova identità e una nuova vita, oggi le cose sembrano molto diverse. Il tema del ricostruirsi un'esistenza nuova di zecca resta attuale come allora, ma i Mattia Pascal di oggi scompaiono senza lasciare tracce, pianificando con cura la propria fuga e creandosi una nuova identità. Gli esperti li chiamano runaway, un fenomeno in crescita anche nel nostro paese. Nel 2012 il Commissario Straordinario del

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Governo per le persone scomparse dichiarava che “Gli allontanamenti volontari acclarati, legati ai più disparati motivi, costituiscono tuttora la categoria di scomparsa più ricorrente”.

Perchè qualcuno decide di scomparire? Forse i MATTIA sentono la propria vita come una gabbia soffocante in cui la loro identità, fragile a causa delle etichette cui deve sottostare, decide di ribellarsi e reagire con un’azione radicale. Ma come fare a scomparire e crearsi una nuova vita nell’era digitale? Per Mattia Pascal, oggi, le cose sarebbero un po’ più complicate: programmi televisivi, social network, acquisti online, dati fiscali, bancomat, anche le carte punti al supermercato dicono tutto di noi e la nostra tracciabilità diventa totale nell’era del mercato delle identità. Se un MATTIA volesse cambiare vita oggi, sapendo che qualcuno potrebbe mettersi a dargli la caccia, sparire diventerebbe un’impresa da preparare con cura.

MATTIA: A LIFE CHANGING EXPERIENCE ci racconta il tentativo di questa impresa, un viaggio di sola andata, una sfida epica in cui la posta in palio è cercare di trasformare chi siamo in chi vorremmo essere.

Comic Collection13/23 marzo 2014

DUEL, UNA LOTTA ALL’ULTIMA RISATAdi Laurent Cirade, Paul Staïcu e Agnès Bourycon Laurent Cirade e Paul Staïcuregia Agnès Boury

Dopo il tutto esaurito della scorsa stagione, torna al Teatro Filodrammatici il talentuoso e divertente duo musicale formato da Laurent Cirade e Paul Staïcu. Armati di pianoforte, violoncello, grimaldello, sedia a sdraio e barbecue, questi affabulatori dall’animo delicato e suadente fanno saltare in aria ad uno ad uno gli stereotipi musicali d’ogni tempo, dalle più classiche melodie di pregiata fattura, alle più bieche melodie da supermercato. Grazie all’imperturbabilità del loro talento, giocano con situazioni stravaganti in un turbinio di avvenimenti e di effetti scenici lasciando il pubblico estasiato, imprigionato e affascinato dalla vertigine dei loro deliri poetici accompagnati da un umorismo di estrema classe. Prima “tragedia” musicale mai scritta, Duel è senza dubbio la più pregnante testimonianza di ciò che Desnos diceva a proposito del burlesco: “la forma più sconvolgente del lirismo”. Ginnopedia dell’Incubo Cannibale, Ballata per una Piccinina Abbandonata, Concerto per Carta di credito, Toccata per un sequestro, Rap della depressione sociale, Minuetto del sadismo militare, Canto zigano per un momento di nostalgia scout, Scat per Stentor muggente. Qual era dunque il filosofo che affermò che la musica è in grado di rigenerare gli animi? Due eccezionali musicisti si abbandonano ad esilaranti regolamenti di conti, e finiranno per essere irrevocabilmente convincenti per tutti.

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03/13 aprile 2014

LA SOCIETÀTre atti di umana commediaregia e drammaturgia Lino Musella e Paolo Mazzarellicon Laura Graziosi, Paolo Mazzarelli,Fabio Monti, Lino Musellascene Elisabetta Salvatoricostumi Stefania Cempiniproduzione Teatro Stabile delle Marchein collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli

Una commedia in tre atti scritta e pensata per 4 attori e 4 personaggi. Protagonisti della vicenda sono tre amici ed una donna straniera, che si trovano a dover gestire, in SOCIETÀ, un locale lasciato loro in eredità. I migliori ideali, l'amicizia, il sogno di una gestione condivisa, non basteranno però ad evitare che SOCIETÀ finisca nel peggiore dei modi, assieme ai rapporti e agli ideali coltivati dai quattro per l'intera vita. L'aspetto tragico e quello comico saranno, come nei precedenti lavori del gruppo, in costante equilibrio fra loro e sveleranno il volto infido e beffardo di un nemico intimo e invisibile, quel seme della discordia che si nasconde in ogni tentativo di SOCIETÀ e prima ancora in ogni uomo che dica “io”.

08/18 maggio 2014

NUVOLE BAROCCHEdrammaturgia e regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca stanocon Fabrizia Boffelli, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca Stanocollaborazione alla produzione Centro RAT – Teatro dell’Acquarioco-produzione Carrozzeria Orfeo e Questa Nave

1979: l’estate dei grandi sequestri e del rapimento di Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi. Nello stesso periodo tre ragazzi si ritrovano in uno scantinato per rapire un bambino. Hanno un disperato bisogno di denaro. La periferia: luogo border-line, luogo di confine tra il lecito ed illecito, tra l’illusione e la disillusione, tra sogno e realtà. L’anarchia (Nico), l’alcolismo (Beppe) e l’emarginazione (Pier) come punti di contatto tra i tre protagonisti ed il cantautore genovese. La vicenda come simbolo della crisi sociale all’interno del proletariato e come culmine dei tormentati anni ‘70 con un occhio di speranza ai vicini ’80. Questo spettacolo non vuole essere una celebrazione del cantautore genovese ma un’indagine sulla sua poetica, le sue debolezze di uomo, le fragilità e i limiti ispirandosi a ciò che lui stesso faceva attraverso la propria poesia: dar voce alle diversità e all’emarginazione. Il titolo si ispira all’omonimo album e alla canzone Le nuvole di Fabrizio De André. Proprio come quelle nuvole in cielo pronte ad esplodere da un momento all’altro, anche all’interno dell’anima di Beppe, Nico e Pier qualcosa sta per scoppiare. Tre ragazzi che hanno perduto il contatto con il mondo, con le

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istituzioni e soprattutto con se stessi: perdenti nella vita, eroi dei propri sogni, uomini, loro malgrado.Tutto ciò ci ha portato a fare delle riflessioni sul ruolo del sequestrato e del sequestratore e di come, in fondo, queste due esperienze di miseria umana si assomiglino e si avvicinino.

RESIDENZA ARTISTICA Compagnia Òyescon il sostegno di Teatro Filodrammatici

Per il terzo anno consecutivo il Teatro Filodrammatici ospiterà in residenza la giovane Compagnia Òyes che, per la nuova stagione, metterà in scena due spettacoli.Il primo, Effetto Lucifero, in scena dal 22 al 25 maggio 2014, è il loro spettacolo di maggior successo. Debuttato in prima nazionale nella stagione 2011/2012, ha ottenuto un grande successo da pubblico e critica oltre a diversi riconoscimenti (Progetto vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2010, Testo finalista Premio Riccione-Tondelli 2011, Spettacolo Finalista al Play Festival del Teatro Ringhiera in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano). Dal 3 al 5 giugno 2014, metteranno in scena la nuova produzione Va tutto bene, anch’essa realizzata con il sostegno del Teatro Filodrammatici.

22 / 25 maggio 2014

EFFETTO LUCIFEROdi Dario Merliniregia Umberto Terruso, Dario Merlini, Andrea Lapicon Stefano Cordella, Daniele Crasti, Massimiliano Mastroeni, Dario Sansalone, Fabio Zulliproduzione Compagnia Òyes

Sei uomini qualunque, sei sconosciuti, trovano rifugio in una casa isolata.I Padroni di Casa danno loro tutto ciò di cui hanno bisogno: un tetto, un lavoro, del cibo e sei tute pulite: solo a tre di queste sono abbinate le chiavi di tre stanze. Sei persone qualunque diventano così due gruppi, due “popoli” e una casa isolata diviene il territorio da conquistare e difendere in attesa del ritorno dei Padroni, mentre “quello che c’è fuori” continua a imperversare. Capita che i buoni debbano difendersi dai cattivi. Che debbano imprigionarli, per non vivere nella paura. Capita che i buoni, dopo averli imprigionati, umilino e torturino i cattivi. Che li eliminino, fisicamente o moralmente. Capita spesso. Capita ovunque. Sicuramente tra i buoni ci saranno delle “mele marce” che hanno provocato la violenza, persone malate che l’Autorità isolerà e punirà. Oppure è l’Autorità stessa che, creando arbitrariamente una distinzione tra buoni e cattivi, creando un “nemico”, permette alla violenza di esplodere?

L’EFFETTO LUCIFERO E L’ESPERIMENTO CARCERARIO DI STANFORDNegli anni ’70, il prof. Philip Zimbardo, docente e ricercatore presso l’Università di Stanford, negli USA, conduce un esperimento di psicologia sociale che diventerà un caso: suddivide un gruppo di normali studenti arbitrariamente in “guardie” e “carcerati”, i ragazzi, volontari, dovranno simulare per due settimane la vita carceraria. L’esperimento, successivamente noto come l’ ”Esperimento Carcerario di

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Stanford”, dovrà essere interrotto dopo soli cinque giorni: i partecipanti avevano preso talmente seriamente i rispettivi ruoli, pur sapendo di far parte di un “gioco” che poteva essere fatto cessare da chiunque in qualunque momento, da obbligare lo scienziato a fermarli per salvaguardarne l’incolumità fisica e mentale. Zimbardo elabora quindi la teoria analitica dell’ “approccio situazionale” ai fenomeni umani: l’uomo è estremamente vulnerabile di fronte al potere dell’Autorità, sotto qualsiasi forma essa si manifesti. Le pressioni esercitate da una struttura autoritaria su gruppi di individui, hanno il potere di indebolirne le capacità critiche e di trasformare persone miti e solitamente ritenute “morali”, in efferati carnefici privi di scrupoli e rimorsi, perché psicologicamente indotti, con la somministrazione di stimoli corretti, a delegare le responsabilità degli atti compiuti a qualcosa di più grande di loro, un’invisibile e potente Autorità.

PRIMA NAZIONALE03 / 05 giugno 2014

VA TUTTO BENEda un'idea di Stefano Cordelladrammaturgia collettiva Compagnia Òyesregia Stefano Cordellacon Vanessa Korn, Dario Merlini, Alice Redini, Umberto Terruso, Fabio Zulliproduzione compagnia Òyes

Una famiglia come tante. Un padre come tanti, che da un giorno all'altro lascia moglie e figlio per cercare la felicità altrove. E a casa? Va tutto bene. Deve andare tutto bene. La cena è pronta e il computer è sempre acceso. Non ci pensare Andrea. Ridi. Alza la musica a tutto volume, fino a sentire finalmente qualcosa. Al di là della paura; al di là della rabbia. Al di là dell'amore.Una famiglia come tante e le persone che vi gravitano intorno che da un giorno all'altro vedono cambiare gli equilibri, le prospettive, le sicurezze. Cinque personaggi che si barcamenano in una danza buffa e disperata, quella della ricerca della felicità. “Abbiamo deciso di partire da una struttura base per fare un lavoro di ricerca e approfondimento usando come principale materiale il vissuto dei componenti del gruppo. I testi, le scene e i personaggi nascono da improvvisazioni e riflessioni condivise, dalla messa in comune di spunti, letture e suggestioni da parte di tutti, come ad una cena di famiglia, dove, per mangiare insieme alla stessa tavola, ognuno porta la sua specialità.” Compagnia Òyes

PROGETTO SCUOLEAnche quest’anno il Teatro Filodrammatici ripropone le sue due produzioni dedicate alle scuole: Antigone - non solo una tragedia e Iliade - cronache di una guerra.

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Due spettacoli che fondano la loro forza sull’alternanza tra le parole dei due grandi poeti classici (Omero e Sofocle) e l’interazione diretta degli attori con i ragazzi.

ANTIGONE – non solo una tragedia tratto da Antigone di Sofocle adattamento e regia di Tommaso Amadiocon Riccardo Buffonini e Giuseppe Salmettiproduzione Teatro Filodrammatici

Capolavoro indiscusso della cultura greca e oggetto di sconfinata ammirazione in tutti i tempi, l’Antigone di Sofocle è indubbiamente una bella tragedia, la più umana che forse il teatro antico abbia prodotto. La molteplicità degli spunti che la tragedia offre ha fatto sì che poeti e scrittori di tutte le epoche l’abbiano rielaborata, cercando di metterne in evidenza di volta in volta aspetti diversi. È da questo stesso desiderio di rimeditazione del classico che prende spunto Antigone, non solo una tragedia, con la differenza però di voler far partire il nostro viaggio proprio dall’epoca in cui Sofocle la concepì. Il contesto storico politico dell’Atene del V secolo diventerà per noi uno spunto essenziale per capire affinità e distanze tra la nostra epoca e quella periclea. Un viaggio per cercare di comprendere come mai una società tanto lontana dalla nostra abbia saputo condensare in una storia come quella della giovane protagonista la lotta tra valori, quali libertà individuale e dovere sociale, a noi così intimamente vicini. Antigone, con la sua immediatezza e forza linguistica, sembra ancora oggi in grado di parlarci per la sua straordinaria capacità di mettere al centro del suo racconto l’uomo in quanto uomo, che fatica a vivere e a essere uomo e tuttavia combatte per vivere e per essere uomo. Una fatica questa, che risuona come contemporanea in tutte le epoche e a tutte le latitudini di questo nostro controverso, contradditorio mondo.

ILIADE - cronache di una guerrada un' idea di Tommaso Amadiotesto Nicola Baldonicon Daniele Crastiproduzione Teatro Filodrammatici

Nata dall’esigenza di dare forma alla parola omerica e alle sue immagini, la riduzione teatrale dell’Iliade proposta da Tommaso Amadio si nutre di suggestioni ed evocazioni forti, affidate tanto al gesto e alla parola quanto alla musica. Eccoci dunque al centro della guerra di Troia, terribile madre dell’Occidente e metafora di tutte le guerre che hanno segnato e ancora segnano la storia dell’umanità, proiettati in una continuità che, dalla dimensione bellica dell’epopea omerica, ci trasferisce nell’analogo mondo devastato e devastante della più stretta attualità.Cinque sono le giornate oggetto della “cronaca” di questa messinscena, cinque giornate cruciali raccontate dal punto di vista di un uomo comune, lo storpio Tersite, l’uomo più brutto che venne a Troia, la vox populi, esemplare rappresentante di quelle immense masse di soldati semplici che, pur protagonisti e artefici della Storia, non trovano spazio nella memoria dei libri, perché sopra di loro camminano i giganti. Achille, Ettore, Agamennone, Ulisse, a cui i secoli a venire chiederanno di essere simboli e angeli custodi dell’eroismo, del comando, dell’astuzia. Per ora c’è chi beve, chi piange e chi scappa. E ancora all’assurdo tributo di dolore e di morte di due popoli che si combattono va ad aggiungersi, all’interno dei due schieramenti, lo scontro tra le generazioni. Gli affetti, l'amicizia, la famiglia incontrano l’osceno spettacolo della guerra e provano a resistergli, ma vengono schiacciati da quell’incomprensibile meccanismo di orrore e irragionevolezza che in ogni epoca sa tirare fuori dall’essere umano la peggiore e più avvilente parte di sé.

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07 / 10 novembre 2013

FESTIVAL ILLECITE//VISIONIdirezione artistica Mario Cervio Gualersiin collaborazione con CIG Centro d’Iniziativa Gay - Comitato Provinciale Arcigay di Milanocon il sostegno di Comune di Milano

Dopo il grande successo della scorsa stagione, torna il FESTIVAL ILLECITE//VISIONI con la direzione artistica di Mario Cervio Gualersi, giornalista, critico e studioso di teatro omosessuale.I 5 spettacoli a tematica LGBT verranno presentati in quattro serate tra il 7 e il 10 novembre 2013, con uno speciale double-bill, una serata con doppio spettacolo: due monologhi che metteranno a confronto il diverso approccio di un uomo e una donna alla propria omosessualità. Agli spettacoli verranno affiancate, come lo scorso anno, alcune proposte di taglio culturale e d’intrattenimento programmate nel pomeriggio prima degli spettacoli, durante le quali le tematiche LGBT verranno trattate con dei focus diversi da quello teatrale. Anche quest’anno un punto bar potrà prolungare la permanenza degli ospiti del festival con aperitivo e dj set.

Giovedì 7 novembre Benedetto Sicca // Frateme Frateme è la storia di una famiglia che vive nella periferia di Napoli, in uno scenario desolato di immondizia non raccolta che brucia. La famiglia è composta da madre, padre e da tre figli: il primogenito Primo e Secondo e Seconda che sono gemelli. Nelle vicende della famiglia entrano una serie di altri personaggi tra cui Antonio, detto Frateme, amico e compagno di lavoro di Secondo, come lui fantino. In questa “famiglia tutt’ o ‘ccuntrario” come la definisce Primo nel secondo atto, si sviluppano tutti i meccanismi solidali e morbosi fatti di super protezione e di non detti, che covano in seno ad ogni nucleo sociale.

Venerdì 8 novembre Filippo Luna // You know di Dio e del sesso You know… è uno spettacolo che si interroga su Dio e sul Sesso. Su come possono, e se possono, convivere queste due realtà che a volte paiono inconciliabili, talmente sono polarizzate. Bill, il protagonista del monologo, racconta ‐ in un crescendo di colpi di scena - il suo rapporto con questi mondi che hanno segnato la sua vita.

Sabato 9 novembreDodi Conti // Bevabbè Cosa può accadere ad una donna che decide di abbandonare la sua vita omosessuale, soddisfacente ma ormai troppo trendy, per provare invece una nuova esistenza eterosessuale? La faccenda assume i toni e i colori di una originale, divertente, maldestra iniziazione. Più che una scoperta del variegato, confuso e conosciuto per sentito dire.. universo maschile, si trasformerà in una vera e propria educazione sentimentale senza esclusioni di colpi, sorprese, ripensamenti, incidenti di percorso. A seguireMassimo Verdastro // La divina di Palermo Lo spettacolo Una divina di Palermo prende il titolo da uno dei venti brani che compongono il tessuto drammaturgico concepito da Nino Gennaro poeta e autore teatrale, "politico di strada"

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in prima linea per la difesa dei diritti omosessuali nella Palermo degli anni ‘70 e ‘80. Venti testi rivisitati da Massimo Verdastro sugli argomenti più disparati, con i modi e i registri più diversi, ma con una comune matrice: “l’urgenza di essere detti”.

Domenica 10 novembreFabio Grossi // L’enigma dell’amore – Prima NazionaleL’enigma dell’amore tratta della storia di Karl Heinrich Ulrichs, giurista, scrittore, poeta e fine latinista che nell’Hannover della seconda metà dell’800 viene licenziato dal suo posto di consulente legale ufficiale presso la corte distrettuale di Hildesheim a causa della sua omosessualità nonostante tale condizione non fosse considerata un reato. Questo atto unico teatrale vuole rendere omaggio e ricordare, per la prima volta in Italia su un palcoscenico, uno studioso coraggioso che, in un’epoca lontana, dedicò la sua vita e le sue energie alla sconfitta dei pregiudizi e delle persecuzioni verso i differenti in genere e le persone omosessuali in particolare.

24 novembre 2013

VERDI E LA SUA ITALIA Spettacolo inserito nell’iniziativa MILANO PER VERDI promossa dal Comune di Milano

Omaggio degli OTTAVO RICHTER (Domenico Mamone, sax baritono - Luciano Macchia, trombone Raffaele Kohler, tromba - Alessandro Sicardi, chitarra - Marco Xeres, basso Paolo Xeres, basso) e Ira Rubini, voce narrante, al Patrio Maestro.Con la partecipazione straordinaria di Gianluigi Carlone della Banda Osiris

Chi era Verdi? Come sarebbe stato il suo profilo Facebook? E quali video avrebbe caricato su YouTube? Certamente, quello della serata del febbraio del 1843 alla Scala, quando debuttarono "I lombardi alla prima crociata", l'opera che, dopo il trionfo del Nabucco, lo proietta fra i grandissimi del suo tempo, a soli 30 anni! Che notte quella notte! Ma c'era anche Buscaglione? O è solo uno scherzo della memoria?Nel bicentenario della nascita del più pop dei compositori d'opera, gli Ottavo Richter rivisitano con la consueta disinvoltura arie e cabalette che hanno fatto la storia d'Italia, accompagnati dalla voce narrante di Ira Rubini, inedita melomane dal piglio risorgimentale. Gianlugi Carlone, voce dellaBanda Osiris, completa il gruppo con la sua partecipazione davvero "straordinaria". Con un testo originale, scritto in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, lo spettacolo attraversa le vicende della vita di Verdi e dell'Italia a passo di marcetta, svelando curiosità ed estratti (perfino inediti) da stupefacenti epistolari e andando in cerca degli eredi contemporanei del grande Peppino. I pezzi più celebri da "Nabucco", "Ernani", "Macbeth", "Traviata", "Rigoletto" e molti altri sono riproposti in versioni inconsuete e scanzonate. Incursioni fra il pubblico, rivelazioni inattese, grandi soprani e grandi tenori che si esibiscono a sorpresa, per un omaggio affettuoso e ironico, mai convenzionale, a un genio popolare che nel 1848 aveva già scritto l'inno d'Italia, anche se nessuno se n'è accorto!

21,28 febbraio e 7 marzo 2014

CABARET CHANTANT

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racconti da chansonnierviaggio nella canzone d’autore francesedirezione artistica Giangilberto Monti

Reduce dal successo della scorsa stagione, anche quest’anno il Teatro Filodrammatici ospiterà, in seconda serata, gli spettacoli di Giangilberto Monti che, insieme a numerosi artisti accompagnerà il pubblico in un percorso tra storia, musica e poesia lungo il Novecento. Tre spettacoli di narrazione musicale ispirati agli chansonnier francesi da seguire in una suggestiva atmosfera, degustando un buon calice di vino d’autore di Contadi Castaldi offerto all’ingresso.

“Se il cafè chantant è divertimento allo stato puro, all’insegna della musica, il cabaret chantant è ironia graffiante e musica d’autore. Fusione tra umorismo, poesia e narrazione. In Italia il primo diventa avanspettacolo e varietà, il secondo rimane sospeso tra canzone satirica e risata intelligente. Alle origini, in Europa, lo chansonnier raccontava il suo tempo, agendo sul palco come un cantastorie divertito o un poeta maledetto, contaminando generi e modalità artistiche. Oggi è un animale da palcoscenico e usa i mezzi del suo tempo, dal teatro alla piazza, dai club alla rete.”

Giangilberto Monti

venerdì 21 febbraio 2014 ore 21.30LA BELLE ÉQUIPE

con Andrea Mirò, Giangilberto Monti,Alberto Patrucco,Daniele Caldarini (tastiere)

regia di Vito Molinari

venerdì 28 febbraio 2014 ore 21.30PATRUCCO INCONTRA BRASSENS

con Alberto Patrucco Daniele Caldarini (tastiere),Francesco Gaffuri (bassi)

venerdì 7 marzo 2014 ore 21.30LA BANDA BONNOTsu canzoni di Boris Vian

con Giangilberto Monti, Roberto Carlotti (fisarmonica), Matteo Negrin (chitarre), Susanna “Suso” Colorni (voce)

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9 giugno 2014

CON_TESTOTeatro in tempo reale / 3° edizioneideato da Bruno Fornasari in collaborazione con Tommaso Amadio

Per il terzo anno consecutivo, anche grazie alla calorosa partecipazione di pubblico e operatori dello spettacolo, il Teatro Filodrammatici è orgoglioso di riproporre il suo format di teatro in tempo reale. I Drammaturghi, i registi e gli attori che parteciperanno dovranno, nell’arco di 24 ore, creare uno spettacolo originale, ispirato a notizie e fatti scelti sulla base di un tema d’attualità, individuato dalla direzione artistica del Teatro Filodrammatici. Anche quest’anno l’Accademia dei Filodrammatici e Quelli di Grock ospiteranno le attività notturne dei gruppi che, il giorno seguente, torneranno in teatro per mettere in scena un’insolita pagine teatrale.Un gran finale di stagione, pensato come una festa aperta a tutta la città, che si svolgerà al Teatro Filodrammatici nella serata del lunedì, con la messa in scena delle drammaturgie elaborate nel corso delle 24 ore precedenti.

WORKSHOP PER ATTORIcurati dalle compagnie in stagione

Dalla stagione 2013/2014 il Teatro Filodrammatici mette a disposizione dei giovani attori la possibilità di conoscere a livello pratico il lavoro delle compagnie che si susseguiranno sul palco del teatro. Un’occasione unica per sperimentare nuove tecniche di approccio all’arte scenica e per conoscere da vicino compagnie in tournée sui maggiori palchi italiani e stranieri.

dicembre 2013Workshop con Paolo Nani

Paolo Nani ha imparato a stupire il pubblico del nostro teatro con la sua arte quasi magica e in grado di strappare risate a chiunque. In questa stagione l’artista modenese torna con un workshop sulle tecniche della clownerie e del teatro muto.

gennaio 2014

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Workshop con Accademia degli Artefatti Per la prima volta sul palco del Teatro Filodrammatici, la compagnia Accademia degli Artefatti propone il suo progetto in più tappe dal titolo I, Shakespeare. Durante il workshop i partecipanti avranno modo di prendere parte ad un lavoro serrato sulla messa in scena legata alla drammaturgia contemporanea.

aprile 2014Workshop con Lino Musella e Paolo Mazzarelli

Lino Musella e Paolo Mazzarelli al Teatro Filodrammatici con la loro ultima produzione La Società. La compagnia che sta raccogliendo sempre più consensi per la sua originale forma di drammaturgia, lavorerà con i partecipanti al workshop parallelamente sulla scrittura e la messa in scena di un testo.

maggio 2014Workshop con Carrozzeria Orfeo

La compagnia Carrozzeria Orfeo è una delle realtà giovani che negli ultimi anni ha avuto più attenzione da parte di critica e operatori culturali. Nel corso del workshop approfondiranno le tecniche del loro lavoro teatrale attraverso il confronto con pezzi di repertorio e con nuovi progetti in cantiere.