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38 a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2017/2018 Comune di Piacenza

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38a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLAStagione Teatrale 2017/2018

Comune di Piacenza

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TEATRO GIOCO VITA

Direttore Diego Maj

Via San Siro, 9 - 29121 PiacenzaTel. 0523.315578 - 0523.332613Fax [email protected]

PUBBLICAZIONE 2017/2018

INDICE

Coordinamento editoriale Simona Rossi

Redazione Emma-Chiara Perotti, Simona RossiHa collaborato Marilisa Fiorani

Progetto grafico e realizzazione Matteo Maria Maj

Stampa settembre 2017

L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati

Cartellone....................................................................2Guida alla scelta degli spettacoli....................................6Guida alla scelta dei laboratori......................................8Informazioni...............................................................10SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITAIo e niente...................................................................13 Piccolo Asmodeo.........................................................14 Il cavaliere inesistente...................................................15 Il cielo degli orsi...........................................................16 Canto la storia dell’astuto Ulisse...................................17 Moun........................................................................18 Circoluna...................................................................19 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITIAccadueò...................................................................20Il gatto con gli stivali.....................................................21Come un romanzo........................................................22Ma che bella differenza................................................23(Non) Voglio andare a scuola......................................24Concerto in si be bolle.................................................25L’omino della pioggia..................................................26Girotondo del bosco.....................................................27Snow Play....................................................................28Marco Polo e il viaggio delle meraviglie.......................29Mani in pasta..............................................................30La bella e la bestia.......................................................31Cuore.......................................................................32Quelle ragazze ribelli....................................................33Mai grande.................................................................34Col naso all’insù..........................................................35Biancaneve.................................................................36Vita da gatto!.............................................................37Un treno di perché.......................................................38Controvento..............................................................39A cup of tea with Shakespeare.....................................40Alan e il mare...............................................................41Enrico e Quinto............................................................42 ALTRI SPETTACOLILa famosa invasione degli orsi in Sicilia.........................43Socrate il sopravvissuto................................................44Benji ...........................................................................45

LABORATORIPiccoli mondi d’ombra.................................................46Smascherando...........................................................47Tutti i colori dell’ombra................................................48Pina e i suoi amici vanno a scuola................................49Una giornata a teatro..................................................50Se l’ombra gioca a nascondino.....................................51Tutti sul palco!............................................................52Seguendo l’ombra di un piccolo re..............................53“Adagio, adagio, adagio” dice il bradipo......................54L’anima delle cose.......................................................55In compagnia di... Pina..................................................56Laboratori di teatro......................................................57A teatro, ragazzi!.........................................................58INCONTRI E PROGETTI FORMATIVIC’è un cavaliere in scena..............................................59Lo spazio del teatro.....................................................60SOS teatro...................................................................60Tutti a teatro..............................................................61Teatrando....................................................................62Conoscere il teatro......................................................63Il teatro e la mente.......................................................64Letteratura e teatro.....................................................65A teatro con Shakespeare.............................................66Le storie e i personaggi di William...............................67Carlo Goldoni e il suo teatro.......................................68Sguardi critici...............................................................69I classici del teatro.......................................................70Filosofia/Vita_Anima/Corpo.....................................71Marco Paolini: il racconto di un futuro probabile..........72ALTRI PROGETTIIl teatro nella lingua di Shakespeare.............................73 Alternanza scuola/lavoro..............................................74 E ancora......................................................................74 TEATRO PER LE FAMIGLIEA teatro con mamma e papà 2017/2018.......................75 FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEOL’altra scena 2017.......................................................76 STAGIONE DI PROSATre per Te 2017/2018.................................................78

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PROGRAMMA 2017/2018Teatro Gioco VitaIO E NIENTEDal niente si può fare tutto da 5 a 10 anni - primarieTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 6 novembre 2017 - ore 10martedì 7 novembre 2017 - ore 10mercoledì 8 novembre 2017 - ore 10giovedì 9 novembre 2017 - ore 10

Giallo Mare Minimal Teatro

ACCADUEÒ da 3 a 9 anni - scuole dell’infanzia, primarie TEATRO FILODRAMMATICIlunedì 27 novembre 2017 - ore 9 e ore 10.45**se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Accademia Perduta / Romagna TeatriIL GATTO CON GLI STIVALIda 3 a 10 anni - scuole dell’infanzia, primarie TEATRO FILODRAMMATICIgiovedì 30 novembre 2017 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 1 dicembre 2017 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Giorgio Scaramuzzino / Teatro dell’ArchivoltoCOME UN ROMANZODa Daniel Pennacda 12 anni - secondarie di 1° grado, superioriTEATRO FILODRAMMATICImartedì 5 dicembre 2017 - ore 9 e ore 10.45

Giorgio Scaramuzzino / Teatro dell’ArchivoltoMA CHE BELLA DIFFERENZALa diversità spiegata ai ragazzida 8 a 13 anni - primarie, secondarie di 1° gradoTEATRO FILODRAMMATICImercoledì 6 dicembre 2017 - ore 9 e ore 10.45

Giorgio Scaramuzzino / Teatro dell’Archivolto

(NON) VOGLIO ANDARE A SCUOLAOvvero Stai attento agli elefanti!da 8 a 14 anni - primarie, secondarie di 1° gradoTEATRO FILODRAMMATICIgiovedì 7 dicembre 2017 - ore 9 e ore 10.45

Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi

CONCERTO IN SI BE BOLLEda 3 a 10 anni - scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 11 dicembre 2017 - ore 9 e ore 10.45**se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi

L’OMINO DELLA PIOGGIAUna notte tra acqua, bolle e saponeda 3 a 10 anni - scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICImercoledì 13 dicembre 2017 - ore 9 e ore 10.45*giovedì 14 dicembre 2017 - ore 10*** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10** data che sarà programmata solamente qualora risulti esaurita la disponibilità di posti il 13 dicembre 2018

Teatro Gioco VitaPICCOLO ASMODEODa Lilla Asmodeus di Ulf Starkda 6 a 10 anni - PrimariaTEATRO FILODRAMMATICImercoledì 20 dicembre 2017 - ore 10giovedì 21 dicembre 2017 - ore 10

CARTELLONE2 La Piccionaia

GIROTONDO DEL BOSCORacconti di pelo, di piuma e di fogliada 5 a 10 anni - primarieTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 8 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45*martedì 9 gennaio 2018 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

SPETTACOLO IN LINGUA INGLESE Marcello Chiarenza/Carlo Rossi/David Remondini

SNOW PLAYda 8 a 16 anni - primarie, secondarie di 1° grado, superioriTEATRO FILODRAMMATICIgiovedì 11 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45venerdì 12 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani OnlusMARCO POLO E IL VIAGGIO DELLE MERAVIGLIEda 5 a 11 anni - primarieTEATRO FILODRAMMATICImartedì 16 gennaio 2018 - ore 10*mercoledì 17 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45**giovedì 18 gennaio 2018 - ore 10* in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Cà Luogo d’Arte MANI IN PASTAda 3 a 7 anni - scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 22 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45martedì 23 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45*** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Il Baule VolanteLA BELLA E LA BESTIAda 6 a 12 anni - primarie, secondarie di 1° gradoTEATRO FILODRAMMATICIgiovedì 25 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45venerdì 26 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Teatro Due MondiCUOREDi Edmondo De Amicisda 8 a 15 anni - primarie, secondarie di 1° gradoTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 29 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45

Teatro Due MondiQUELLE RAGAZZE RIBELLIStorie di coraggioper tutti, da 11 anni - secondarie di 1° grado, superioriTEATRO FILODRAMMATICImartedì 30 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45

Compagnia Arione De FalcoMAI GRANDEUn papà sopra le righeda 3 a 9 anni - scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 5 febbraio 2018 - ore 9 e ore 10.45martedì 6 febbraio 2018 - ore 9 e ore 10.45*** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Teatro Gioco VitaIL CAVALIERE INESISTENTEDi Italo Calvinoper tutti, da 11 anni - secondarie di 1° grado, superioriTEATRO FILODRAMMATICImercoledì 7 febbraio 2018 - ore 10

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Teatro Gioco VitaIL CIELO DEGLI ORSIDall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruchda 2 a 7 anni - scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICImercoledì 14 febbraio 2018 - ore 10giovedì 15 febbraio 2018 - ore 10

Associazione Sosta Palmizi COL NASO ALL’INSÙda 4 a 10 anni - scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 26 febbraio 2018 - ore 9 e ore 10.45martedì 27 febbraio 2018 - ore 10** data che sarà programmata solamente qualora risulti esau-rita la disponibilità di posti il 26 febbraio 2018

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa / Teatro Gioco Vita / Compagnia del SoleCANTO LA STORIA DELL’ASTUTO ULISSEda 8 a 16 anni - primarie, secondarie di 1° grado, superioriTEATRO FILODRAMMATICIgiovedì 1 marzo 2018 - ore 10venerdì 2 marzo 2018 - ore 10

La Baracca Testoni RagazziBIANCANEVEda 6 a 11 anni - primarie, secondarie di 1° gradoTEATRO FILODRAMMATICImercoledì 14 marzo 2018 - ore 10giovedì 15 marzo 2018 - ore 10venerdì 16 marzo 2018 - ore 10

Ferruccio FilipazziVITA DA GATTO!Le grandi avventure di un cuccioloda 3 a 7 anni - scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICImartedì 20 marzo 2018 - ore 9 e ore 10.45mercoledì 21 marzo 2018 - ore 10

Ferruccio FilipazziUN TRENO DI PERCHÉda 3 a 7 anni - scuole dell’infanzia, primarie TEATRO FILODRAMMATICIgiovedì 22 marzo 2018 - ore 9 e ore 10.45venerdì 23 marzo 2018 - ore 10

Teatro Gioco VitaMOUNPortata dalla schiuma e dalle ondeda 5 a 10 anni - primarieTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 26 marzo 2018 - ore 10 martedì 27 marzo 2018 - ore 10

Teatro Gioco VitaCIRCOLUNAL’unico circoteatro d’ombre al mondoda 2 a 5 anni - nidi d’infanzia, scuole dell’infanziaTEATRO GIOIAmercoledì 4 aprile 2018 - ore 10giovedì 5 aprile 2018 - ore 10venerdì 6 aprile 2018 - ore 10

Studio Ta-Daa! / Michele CafaggiCONTROVENTOStoria di aria, nuvole e bolle di saponeda 2 a 10 anni - nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia, primarieTEATRO FILODRAMMATICImartedì 10 aprile 2018 - ore 9 e ore 10.45*mercoledì 11 aprile 2018 - ore 10**giovedì 12 aprile 2018 - ore 9 e ore 10.45***venerdì 13 aprile 2018 - ore 10**** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10** in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45*** date che saranno programmate solamente qualora risulti esaurita la disponibilità di posti il 10 e 11 aprile 2018

SPETTACOLO IN LINGUA INGLESE Charioteer TheatreA CUP OF TEA WITH SHAKESPEAREda 12 anni - secondarie di 1° grado, superioriTEATRO FILODRAMMATICIlunedì 16 aprile 2018 - ore 9 e ore 10.45

CSS Teatro stabile di innovazione del FVGAccademia Perduta/Romagna TeatriALAN E IL MAREda 8 anni - primarie, secondarie di 1° grado, superioriTEATRO FILODRAMMATICImartedì 17 aprile 2018 - ore 10mercoledì 18 aprile 2018 - ore 10

FontemaggioreENRICO E QUINTOda 8 a 14 anni - primarie, secondarie di 1° gradoTEATRO FILODRAMMATICIgiovedì 19 aprile 2018 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 20 aprile 2018 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

E ANCORA...

Teatro Gioco VitaLA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIAUno spettacolo d’ombre dal racconto di Dino BuzzatiEsito del laboratorio teatrale triennale per insegnanti, educatori e animatori Dal racconto al teatro d’ombre da 6 a 10 anni - primarieTEATRO GIOIA / OFFICINA DELLE OMBRE / ALTRE SEDI DA DEFINIREdate da concordare con le classi interessate

FESTIVAL “L’ALTRA SCENA”AnagoorSOCRATE IL SOPRAVVISSUTOCome le foglieper tutti, da 15 anni - superioriTEATRO MUNICIPALEgiovedì 19 ottobre 2017 - ore 21

Paola Di MeglioBENJI(Adult child / Dead child)per tutti, da 13 anni - secondarie di 1° grado, superioriTEATRO GIOIAlunedì 19 marzo 2018 - ore 10martedì 20 marzo 2018 - ore 10mercoledì 21 marzo 2018 - ore 10

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GUIDA ALLA SCELTA6

SPETTACOLIDELLE

COMPAGNIEOSPITI

ACCADUEÒ Filodrammatici 2, 20

IL GATTO CON GLI STIVALI Filodrammatici 2, 21

COME UN ROMANZO Filodrammatici 2, 22

MA CHE BELLA DIFFERENZA Filodrammatici 2, 23

(NON) VOGLIO ANDARE A SCUOLA Filodrammatici 2, 24

CONCERTO IN SI BE BOLLE Filodrammatici 2, 25

L’OMINO DELLA PIOGGIA Filodrammatici 2, 26

GIROTONDO DEL BOSCO Filodrammatici 3, 27

SNOW PLAY Filodrammatici 3, 28MARCO POLO E IL VIAGGIO DELLE MERAVIGLIE Filodrammatici 3, 29MANI IN PASTA Filodrammatici 3, 30

LA BELLA E LA BESTIA Filodrammatici 3, 31

CUORE Filodrammatici 3, 32

QUELLE RAGAZZE RIBELLI Filodrammatici 3, 33

MAI GRANDE Filodrammatici 3, 34

TITOLO TEATRO

SPETTACOLI 7

ASILONIDO

SCUOLADELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

DI 1° GRADOSECONDARIASUPERIOREINFO alle PAGINE

COL NASO ALL’INSÙ Filodrammatici 4, 35

BIANCANEVE Filodrammatici 4, 36

VITA DA GATTO! Filodrammatici 4, 37

UN TRENO DI PERCHÉ Filodrammatici 4, 38

CONTROVENTO Filodrammatici 5, 39

SPETTACOLI DI

TEATRO GIOCO VITA

IO E NIENTE Filodrammatici 2, 13

IL CAVALIERE INESISTENTE Filodrammatici 3, 15

PICCOLO ASMODEO Filodrammatici 2, 14

IL CIELO DEGLI ORSI Filodrammatici 4, 16

CANTO LA STORIA DELL’ASTUTO ULISSE Filodrammatici 4, 17

A CUP OF TEA WITH SHAKESPEARE Filodrammatici 5, 40

ALTRI SPETTACOLI

LA FAMOSA INVASIONE DEGLIORSI IN SICILIA Da definire 5, 43

SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO Municipale 5, 44

CL. 1-2-3-4

CL. 3-4-5

CL. 3-4-5 CL. 1-2

CL. 2-3

CL. 1-2

4-5 ANNI

MOUN Filodrammatici 4, 18

CIRCOLUNA Gioia 4, 19

ALAN E IL MARE Filodrammatici 5, 41

ENRICO E QUINTO Filodrammatici 5, 42

CL. 3-4-5

CL. 1-2

CL. 1

CL. 3-4-5 CL. 1

CL. 1-2-3-4

CL. 1-2

CL. 2-3

CL. 3-4-5

CL. 3-4-5

CL. 3-4-5 CL. 1-2

5 ANNI CL. 1

CL. 1

CL. 1-2

BENJI Gioia 5, 45 CL. 3

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GUIDA ALLA SCELTA8

LABORATORI

INCONTRIE PROGETTIFORMATIVI

LABORATORI DI TEATRO Teatro Gioia 57

C’È UN CAVALIERE IN SCENA Scuole/ Teatro Filodrammatici 59

LO SPAZIO DEL TEATRO Teatro Filodrammatici 60

SOS TEATRO Scuole 60

CONOSCERE IL TEATRO Scuole 63

IL TEATRO E LA MENTE Scuole/Municipale/Gioia 64

LETTERATURA E TEATRO Scuole/Teatro Municipale 65

SGUARDI CRITICI Scuole/Filodrammatici/Gioia 69

IL TEATRO NELLA LINGUA DI SHAKESPEARE Teatro Filodrammatici 73

TITOLO DOVE

LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 9

PRIMARIA SECONDARIADI 1° GRADO

SECONDARIASUPERIOREINFO PAGINA INSEGNANTISCUOLA

DELL’INFANZIA

ALTRIPROGETTI

educatori, animatoriinsegnanti

SMASCHERANDO Scuole 47

PICCOLI MONDI D’OMBRA Officina delle Ombre 46

TUTTI I COLORI DELL’OMBRA Scuole 48

PINA E I SUOI AMICI VANNO A SCUOLA Scuole 49

TUTTI SUL PALCO! Scuole 52

SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO Scuole 51

“ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO” DICE IL BRADIPO Scuole 54

SEGUENDO L’OMBRA DI UN PICCOLO RE Scuole 53

UNA GIORNATA A TEATRO Officina delle Ombre 50

A TEATRO CON SHAKESPEARE Scuole/Teatro Filodrammatici 66

A TEATRO, RAGAZZI! Teatro Filodrammatici 58

TEATRANDO Scuole 62

LE STORIE E I PERSONAGGI DI WILLIAM Scuole/Teatro Filodrammatici 67

CARLO GOLDONI E IL SUO TEATRO Scuole/Teatro Municipale 68

L’ANIMA DELLE COSE Scuole 55

IN COMPAGNIA DI... PINA Scuole 56

FILOSOFIA/VITA_ANIMA/CORPO Scuole/Teatro Municipale 71

I CLASSICI DEL TEATRO Scuole/Teatro Municipale 70

CL. 1-2

MARCO PAOLINI: IL RACCONTO DI UN FUTURO PROBABILE Scuole/Teatro Municipale 72

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO Da definire 74

TUTTI A TEATRO Scuole 61

CL. 3-4-5

CL. 3-4-5

4-5 ANNI

CL. 3

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Salt’in Banco 38a edizioneTEATRO GIOCO VITAVia San Siro, 9 - 29121 PiacenzaTel. 0523.315578 - 0523.332613Fax 0523.338428

Direzione artistica Diego Maj

Ufficio ScuolaSimona Rossi, responsabile ([email protected])Emma Chiara Perotti, prenotazioni ([email protected])Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli, biglietteria ([email protected]; [email protected])

Orari di apertura dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita dal lunedì al giovedì ore 9.30-13 e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13

BIGLIETTI • Nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia euro 4• Primarie euro 4,50• Secondarie di 1° grado euro 5• Superiori euro 6Per lo spettacolo serale fuori rassegna al Teatro Muni-cipale Socrate il sopravvissuto (Festival di teatro con-temporaneo “L’altra scena”) il costo del biglietto per gli studenti è di euro 15.Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori. L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni di disabilità e/o in altri casi particolari. L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle famiglie residenti nel Comune di Piacenza, per i dettagli vedi pag. 11).La somma corrispondente ai biglietti necessari per la classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompa-gnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo. Altre modalità di pagamento potranno essere concorda-te con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

I TEATRI • Teatro FilodrammaticiVia Santa Franca, 33 - Tel. 0523.315578• Teatro GioiaVia Melchiorre Gioia, 20/a - Tel. 0523.1860191• Officina delle OmbreVia Fulgonio, 7 - Tel. 0523.711055La presenza nei teatri del personale dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita è limitata ai tempi di programmazione degli spettacoli negli spazi stessi.Per qualsiasi comunicazione si prega pertanto di fare sempre riferimento agli uffici.

Gli spettatori presenti agli spettacoli e ai laboratori accon-sentono e autorizzano qualsiasi uso presente e futuro delle eventuali riprese audio e video, nonché delle fotografie che potrebbero essere effettuate. Ricordiamo agli insegnanti e ai genitori che con l’adesione agli eventi rivolti ai bambini e ra-gazzi acconsentono e autorizzano qualsiasi uso presente e fu-turo, anche attraverso internet, delle eventuali riprese audio e video, nonché delle fotografie che potrebbero essere effettuate ai minori in quanto partecipanti a spettacoli e laboratori.

INFORMAZIONI INFORMAZIONI 11

PRENOTAZIONI I posti per tutti gli spettacoli di “Salt’in Banco” 2017/2018 si prenotano a partire da martedì 17 ottobre 2017.La prenotazione può essere effettuata telefonica-mente o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli operatori di Teatro Gioco Vita nella gior-nata di arrivo al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti l’Ufficio Scuola di Teatro Gio-co Vita contatterà il prima possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante referente per concor-dare l’eventualità di date, orari e/o spettacoli al-ternativi.Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti dispo-nibili. In alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spet-tacolo, compatibilmente con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro. In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà possibile optare per un titolo alternativo oppu-re scegliere l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa dà diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci sia ancora posto.All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare la presenza di alunni con difficoltà motorie, visive, o uditive, allo scopo di assegnare alla classe di ap-partenenza un’adeguata sistemazione in sala. I posti in teatro saranno assegnati dalla direzione tenendo conto di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine di arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni di-versamente abili, data di prenotazione, ecc.

ORARIO DEGLI SPETTACOLI• Unica rappresentazione: ore 10• Doppia rappresentazione: ore 9 e ore 10.45Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo.In caso di esubero di adesioni, per spettacoli pro-grammati alle ore 10, potranno essere introdotte doppie rappresentazioni suddividendo le classi pre-notate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di doppia recita già programmata in calendario, se non

sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle ore 10 (accorpando le classi in tale recita).

LABORATORI, INCONTRI, PROGETTI E PERCORSI FORMATIVILe prenotazioni si accettano a partire da lunedì 18 set-tembre 2017. Le modalità di partecipazione, il calen-dario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun percorso. Per la partecipazione ad alcuni laboratori potrà essere richiesta l’iscrizione all’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti, contattare l’Uf-ficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

COMUNICAZIONI La Direzione si riserva di apportare al programma, alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle rap-presentazioni le modifiche determinate da motivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause di forza maggiore. In tali casi sarà data comunicazione il prima possibile alle scuole interessate.Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli spettaco-li fa fede quanto indicato nella presente pubblicazio-ne, salvo diversa comunicazione telefonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richieste delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che non riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenotazione deve essere una scelta consapevole e ragionata. Dare disdetta di prenotazioni effettuate significa creare problemi organizzativi al Teatro e togliere l’opportu-nità ad altre scuole di poter assistere alle rappresen-tazioni.In teatro è vietato scattare fotografie ed effettuare regi-strazioni audio e video. I telefoni cellulari possono essere utilizzati soltanto nel foyer e durante gli spettacoli do-vranno essere spenti. Negli spazi del teatro potranno essere presenti video operatori e/o fotografi per effettuare riprese, anche del pubblico, a scopo di cronaca o di documentazione.

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TEATRO GIOCO VITA

da Moi et Rien di Kitty Crowther

con Valeria Barreca, Tiziano Ferrariadattamento, regia e scene Fabrizio Montecchisagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Kitty Crowther)musiche Paolo Codognolacostumi Tania Fedeli luci Alberto Marvisirealizzazione sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni coproduzione Teatro Gioco Vita / Segni New Generations Festival

NUOVA PRODUZIONE 2017

Dalla parte della Cultura.

via S. Eufemia, 12/13 - 29121 PiacenzaTel. 0523.311111 - Fax 0523.311190

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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

IO E NIENTEDal niente si può fare tutto

“Qui non c’è niente. Anzi, ci sono io. Niente e io. Niente si chiama Niente. Vive con me, intorno a me.” Così in-comincia la storia di Lilà, una bambina che dopo aver perso la mamma e con il papà affranto dal lutto, si crea un amico immaginario, Niente. Assieme a Niente Lilà passa le sue giornate a fare niente. Ma Niente, al con-trario di lei, è sempre di buonumore e risponde alla sua profonda indolenza con delicata e costruttiva positività. Al “non c’è niente da fare” di Lilà, Niente risponde che “dal niente si può fare tutto”. Ed è proprio grazie a questo importante insegnamento che Lilà si convince, dopo una lunga resistenza, ad uscire dal suo isolamento e a piantare i semi di papavero blu dell’Himalaya che la mamma aveva conservato nel grande ripostiglio. Quelli di cui, dice la leggenda, un pettazzurro aveva tenuto i semi nel becco durante un lungo periodo di gelo, per paura che quel fiore sparisse per sempre e che poi aveva piantato nel giardino di una principessa... La decisione di piantare i semi e di coltivare gli stupen-di fiori blu preferiti dalla madre fino a ricreare il me-raviglioso giardino di casa, consente a Lilà di attirare l’attenzione del padre e riguadagnare il suo amore. “La nostra primavera è stata bellissima. Papà è ridiventato il mio papà”, dice Lilà.Io e Niente è una piccola grande storia di straordinaria intensità e commozione. È narrata in prima persona, e questo consente allo spettatore di identificarsi in modo profondo con la protagonista, condividerne i sentimenti

e la tristezza e infine, riuscire a seguirla nel suo sforzo per superare le difficoltà e uscire dall’isolamento. La presenza però di una parte centrale narrata in terza per-sona permette allo spettatore anche di assumere quella distanza che la trasforma da vicenda intima e personale in storia universale.Io e Niente, con un linguaggio pieno di saggezza e poe-sia, insegna che anche la debolezza e la fragilità posso-no essere trasformate in forza. Il bizzarro amico di Lilà è proprio la testimonianza che anche dall’assenza, dalla mancanza, qualcosa di prezioso può nascere.Teatro Gioco Vita anche in questo spettacolo rimane fedele al suo personalissimo linguaggio teatrale. Grazie alla fusione di ombre e attori mira a creare un amal-gama scenico capace di tradurre non solo l’universo grafico pittorico dell’autrice ma anche il suo stile di nar-razione inconfondibile. Due soli attori in scena sono gli animatori e gli interpreti di tutti i personaggi della sto-ria. Fanno uso di ombre nere e colorate, manipolazioni a vista e schermi in movimento, per accompagnare i bam-bini, con delicatezza e partecipazione, in un viaggio alla scoperta di Lilà e del suo bellissimo giardino azzurro.

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Teatro Filodrammatici

6-7-8-9 novembre

da 5 a 10 anni

50’ circateatro d’ombree teatro d’attore

Page 9: 38a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale · PDF filePROGRAMMA 2017/2018 Teatro Gioco Vita IO E NIENTE Dal niente si può fare tutto da 5 a 10 anni - primarie TEATRO FILODRAMMATICI

Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli al-beri, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa; e questo, per la sua famiglia, è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e della Terra con una missione: “Dovrai convincere, entro questa sera, almeno una persona a darmi la sua ani-ma!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere mio figlio”.Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viag-gio sulla terra. Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: “Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi pro-metti di dare via la tua anima”. Alla fine della sconvol-gente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo. Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina…Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul male di Ulf Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per ragazzi. Con sottile ironia ma anche con delicata poe-

sia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta problematicità, l’autore ci racconta, senza mai cadere in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust.

Quello che ho capito è che ai bambini interessa che si parli di cose serie, di temi importanti. Magari con legge-rezza, o ironia, o con comicità, ma di cose serie. E sono soprattutto le grandi domande, quelle a cui l’umanità da sempre fatica a dare risposte, quelle che più li af-fascinano. Domande sulla vita, sulla morte, sull’amore. E l’anima? Quell’anima che con tanta insistenza vuole scambiare il nostro Asmodeo?Piccolo Asmodeo è una storia così. Che fa ridere, pensa-re e forse anche commuovere.

Fabrizio Montecchi

SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA14

PICCOLO ASMODEODa Lilla Asmodeus di Ulf Stark

TEATRO GIOCO VITA

con Tiziano Ferrariadattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchiregia e scene Fabrizio Montecchidisegni Nicoletta Garionimusiche Michele Fedrigottisagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari luci e fonica Alberto Marvisi

Premio “Eolo Awards 2013 - Miglior spettacolo di teatroragazzi e giovani”

SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

IL CAVALIERE INESISTENTEDi Italo Calvino

TEATRO GIOCO VITA

con Valeria Barreca, Tiziano Ferrarivoce registrata Mariangela Granellidrammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchiregia e scene Fabrizio Montecchidisegni e sagome Nicoletta Garionimusiche Alessandro Nidi costumi Tania Fedeliluci Davide Rigodanza assistente alla regia Lucia Menegazzocoproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione

Premio “The XXVII International Festival of Puppetry Art, Bielsko-Biala (Polonia) - Grand Prix della giuria come miglior spettacolo”

Il cavaliere inesistente è una gioiosa giostra di avventu-re. Inseguimenti a cavallo, sanguinose battaglie, grandi amori e gesta eroiche si susseguono senza interruzione, esattamente come nella migliore tradizione dei romanzi cavallereschi, ma qui tutti questi ingredienti sono rime-scolati e riproposti non solo con leggerezza e ironia, ma anche con ricchezza di sfumature e grande profondità di contenuti. Il cavaliere inesistente è anche un ambi-guo labirinto di passioni, pieno di luci e ombre, dove gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi sono senza macchia e senza peccato. Qui tutti si muovono maldestri, e ogni gesto tradisce il desiderio, l’insoddisfazione, l’inquietudine. Qui ognuno è alla ricerca di se stesso nell’ostinato tentativo d’esser-ci, di marcare un’impronta, di sapere quello che vuole e quello che è. Così, protagonista della storia, troviamo Agilulfo, l’insolito cavaliere che sotto le placche della propria armatura, semplicemente non esiste. Si muove grazie alla pura forza di volontà e ogni suo gesto è per-fetto e misurato, ogni sua parola è arguta e sensata, eppure non esiste. E troviamo anche il suo opposto, Gurdulù, il suo scudiero, il quale invece esiste, ma igno-ra del tutto cosa voglia dire “essere” e s’immedesima negli oggetti, negli animali e negli uomini che incontra.Intorno a loro due, assistiamo a una girandola di perso-naggi continuamente in bilico tra una condizione d’esi-stenza e d’inesistenza: il giovane Rambaldo, che cerca di assomigliare a un ideale di uomo pur sapendo che

non lo potrà mai eguagliare; l’amazzone Bradamante che combatte e vive come un uomo pur essendo più donna di una donna; il giovane Torrismondo, che cerca la verità su se stesso tra equivoci e bugie. Il cavaliere inesistente è un’autentica scuola di vita dove, come fa dire Calvino a uno dei personaggi del libro, “anche a essere s’impara”. Una sottile e arguta riflessione sul-la costruzione dell’identità che, seppur ambientata all’epoca di Carlomagno e dei paladini, parla a tutti noi, senza distinzioni di età o cultura. Teatro Gioco Vita porta in scena Il cavaliere inesistente affidandosi alle tante possibilità del proprio linguaggio teatrale dove la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica, nelle loro tante possi-bilità combinatorie, si prestano a tradurre i diversi piani dell’“essere” presenti in questo classico della letteratu-ra del Novecento.

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Teatro Filodrammatici

20-21 dicembre

da 6 a 10 anni

50’ circateatro d’ombree teatro d’attore

Teatro Filodrammatici7 febbraio

per tutti, da 11 anni

60’ circateatro d’ombree teatro d’attore

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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA16

IL CIELO DEGLI ORSIDall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch

TEATRO GIOCO VITA

con Deniz Azhar Azari, Andrea Copponeregia e scene Fabrizio Montecchisagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch)coreografie Valerio Longomusiche Alessandro Nidicostumi Tania Fedeliluci Anna Adornorealizzazione scene Sergio Bernasanispettacolo tratto da Hemel voor Beer (Un paradiso per piccolo Orso) di Dolf Verroen e Wolf Erlbruch

Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo, e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sareb-be bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco: “Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?” Dopo un lungo cercare sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda ci racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo de-gli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il mondo alla sua ricerca...Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sem-bra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri. Insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece trova la risposta nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familia-ri: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo.Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte

perché ci restituisce, con semplice e disarmante chia-rezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indif-ferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o grandi dolori. L’unico percorso possibile è sempre quello esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche se non è “la risposta”, è spesso la più vicina a noi, se non già dentro di noi.

SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA 17

CANTO LA STORIA DELL’ASTUTO ULISSE

PICCOLO TEATRO DI MILANO - TEATRO D’EUROPATEATRO GIOCO VITACOMPAGNIA DEL SOLE

scritto e diretto da Flavio Albanesescene e sagome Lele Luzzatianimazioni ombre Federica Ferraricon Flavio AlbanesePatrizia Labianca / Stella AddarioDomenico Piscopo / Dino Parrottacostumi realizzati dalla Sartoria del Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europafoto di scena Masiar Pasqualivideo realizzato da Pino Pipoli fonica e luci Vincenzo Lesci

Andiamo a fare un viaggio nella terra dei Giganti?Volete imparare dalla Maga Circe gli ingredienti per fare la pozione magica che trasforma gli uomini in animali?Sapete come si chiama l’indovino cieco che prevede il futuro? Sapete dove possiamo trovare Tiresia?Avete mai sentito il famoso canto delle Sirene?Lo vorreste sentire?Sapete quanti piedi ha il drago Scilla? Dodici!E quante teste? Sei!!!

Flavio Albanese inizia così il suo viaggio nel mondo di Ulisse, invitando i gio vani spettatori ad “entrare” nell’Odissea e nel suo immaginario, popolato da dei, eroi e creature magiche. Protagonista dello spettacolo è la parola, unita al fascino delle figure d’ombra, opera del grande scenografo Emanuele Luz zati e realizzate da Teatro Gioco Vita: immagini vivide, capaci di ricreare nello spazio teatrale la magia, ingrediente fondamen-tale del racconto omerico.In questo spazio senza tempo, semplici azioni ed evoca-zioni sceniche, bre vi accenni di interazione e gioco, mu-siche e suoni, sono le vie di ingresso all’Odissea scelte

da Flavio Albanese. Dalla vittoria dei Greci a Troia, fino al ritorno ad Itaca, il filo del racconto in scena passa attraverso gli episodi e i personaggi più noti: il ciclope Polifemo, il canto delle Sirene, la maga Circe, il cane Argo, Penelope e Telemaco. Una storia antica, capace di coinvolgere ed entusiasmare ancora oggi con il suo fascino potente.

Teatro Filodrammatici

14-15 febbraio

da 2 a 7 anni

50’ circa

teatro d’ombre,d’attore e danza

Teatro Filodrammatici1-2 marzo

da 8 a 16 anni

60’ circa

teatro d’attore e ombre

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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA 19

CIRCOLUNAL’unico circoteatro d’ombre al mondo

TEATRO GIOCO VITA

uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi

con Tiziano Ferrari, Valeria Barrecatesto Nicola Lusuardiregia e scene Fabrizio Montecchidisegni e sagome Nicoletta Garionimusiche Leif Hultqvistcostumi Inkan Aignerluci e fonica Alberto Marvisisi ringrazia Dockteatern Tittut

(spettacolo a pubblico limitato)

Benvenuti a CIRCOLUNA!!…l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo: Circoluna! Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie! Acrobazie! Trasformazioni!Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No??Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio picco-lo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella del nostro circo. Cosa aspettate a entrare? Venite?Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!! Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano!

Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che par-la dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i fili di una storia, allo stesso tempo semplice e dram-

matica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà im-provvisamente lo spettacolo... che potrà proseguire solo se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro aiuto…Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno spettacolo per la prima infanzia nato dalla collabora-zione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realiz-zato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento, adozione di superfici anomale di proiezione, grande rit-mo nella successione delle immagini spesso proiettate su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può accendere e spegnere una lampada con un soffio.

Il riso venne a mancare. Allora il padre decise di costruire una piccola scatola per inviare Moun sull’altro lato del grande oceano. Lui e la moglie deposero in quella cassettina il loro primo figlio e le loro ultime speranze...

Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia del-la guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con un atto disperato, decidono di abbandonare al mare l’u-nica figlia nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una vita migliore, una possibilità di salvezza.Moun attraversa così il vasto oceano dentro una scatola di bambù e, dopo un avventuroso viaggio, arriva “al di là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorel-le sempre più numerosi. Arriva però il giorno in cui a Moun, ormai bambina, sono rivelate le sue origini e da quel momento non può non fare i conti con la propria storia, le proprie origini. Dopo tanto soffrire finalmente Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano l’amavano” e per regolare i conti con il suo passato, decide di compiere un simbolico ritorno al paese nata-le. Affida al mare quello che di quel luogo possiede, la scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha amato nei suoi anni d’infanzia, un concentrato di ricordi di un “tempo dell’innocenza” in cui lei ignorava

le sue radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio, farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà anche lei stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore.” Moun è una storia che, nonostante tratti temi forti come l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di sé, trasmette un senso di grande serenità. La sua for-za consiste proprio nel contrasto tra la gravità dei temi trattati e la grande leggerezza con cui sono enunciati.Questa leggerezza poetica, indubbia qualità di questa storia, è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che do-nano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione scenica e anche la recitazione. In scena una sola attrice ci racconta la storia di Moun e il pensiero che attraversa lo spettatore è che sia lei stessa la protagonista. Que-sto non è mai esplicitato ma affiora dalla sua profon-da partecipazione al racconto. L’attrice evoca la storia di Moun aiutandosi con tutto il repertorio di tecniche d’ombra proprio del linguaggio teatrale di Teatro Gioco Vita. L’uso di personaggi sagoma e/o d’ombra favorisce quella “giusta distanza” dello spettatore dalla storia e nello stesso tempo un coinvolgimento emotivo senza il quale sarebbe impossibile condividere il percorso espe-rienziale di Moun.

SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA18

MOUNPortata dalla schiuma e dalle onde

TEATRO GIOCO VITA

da Moun di Rascal e dalle illustrazioni di Sophie

con Deniz Azhar Azariregia e scene Fabrizio Montecchisagome Nicoletta Garioni (dalle illustrazioni di Sophie)musiche Paolo Codognolacoreografie Valerio Longocostumi Tania Fedeliluci Anna Adornoproduzione Teatro Gioco Vita in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione

Premio “Festebà 2016”

Teatro Filodrammatici

26-27 marzo

da 5 a 10 anni

50’ circa

teatro d’ombre,d’attore e danza

Teatro Gioia4-5-6 aprile

da 2 a 5 anni

45’ circateatro d’ombree teatro d’attore

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Com’è il profumo del pane appena sfornato? Buono! Il profumo e anche il pane! Come si fa il pane ce lo spiega un mugnaio, perché è nel suo mulino che si produce la farina per fare il pane ed è in un mulino che prende il via la fiaba del Gatto con gli stivali.La storia è nota: un mugnaio, ormai vecchio, decide di lasciare mulino e asino ai due figli maggiori, e al più piccolo, non avendo altro, lascia il gatto che si rivelerà subito un gatto molto speciale perché capisce, parla e ragiona. Eccome se ragiona! Chiede subito al suo pa-droncino un sacco di farina vuoto - beh, al mulino ce ne sono tanti! - e un paio di stivali. Per farne cosa? Il giovane mugnaio decide di fidarsi del gatto e si ritroverà proprietario di un castello e sposo di una principessa!

Su una pedana inclinata che all’inizio è un mulino con pale a vento, e successivamente castello, campi coltiva-ti, giardini fioriti, si aprono piccole botole che svelano paesaggi inattesi: tane e altre trappole per la cattura di conigli e fagiani, specchi d’acqua in cui si getta una len-za per la pesca di carpe giganti, succulenta cacciagione che sarà dono per il Re da parte del Gatto con gli stivali e del suo ignaro padroncino.I due artisti in scena, alternando i ruoli di attori, narra-tori e animatori, rappresentano la storia in modo dolce e delicato, con semplicità, efficacia e situazioni comiche, punteggiate di piccole gag e momenti di stupore. Sono, infatti, moltissime le piccole e grandi magie che si alter-nano sulla scena: il gatto, la colomba bianca, la carpa e il delicato fenicottero rosa sembrano vivere di vita propria grazie alla particolare tecnica di realizzazione e animazione; la scena si trasforma continuamente rive-lando il forno acceso in cui il pane cuoce lentamente, il fiume in cui il protagonista cade e fa il bagno, lo stagno nel giardino delle principessa che si fa specchio per gli sguardi dei due innamorati, delicate piogge di petali di fiore e, naturalmente, il terribile orco signore del castel-lo, che si rivela in modo sorprendente ed emozionante.

Questa fiaba classica, nata nel 1500 e riproposta in di-verse versioni anche da Perrault e dai Fratelli Grimm, è giunta fino a noi senza mai sbiadire il proprio for-te ascendente sull’immaginario dei bambini di tutto il mondo. Si tratta infatti non solamente di un racconto picaresco in cui un giovane sfortunato la spunta sui ric-chi e i potenti, ma di una vicenda che suggerisce come la parte animale e istintiva che alberga in ognuno di noi abbia il potere di stupire, di emergere nei momenti di difficoltà e infine di cambiare il corso della vita. Nello spettacolo, tra le altre cose, è particolarmente in-dovinato il rapporto di amicizia fra il protagonista e il suo fidato amico animale: tale relazione di intimità e fiducia profonda è rappresentata in modo vivido, tenero e gentile, perché davvero chi abbia la fortuna di entrare in confidenza con un animale vive una condizione privi-legiata che dona maggior sicurezza verso se stessi e un atteggiamento maggiormente positivo verso il mondo circostante.

Il Gatto con gli stivali è uno spettacolo pensato per tutti i bambini nel quale i magnifici oggetti di scena di Mar-cello Chiarenza sono co-protagonisti di un lavoro in cui gli artisti - accompagnati da musiche completamente originali - narrano una storia e interpretano un testo in cui poesia e stupore si rincorrono senza tregua.

IL GATTO CON GLI STIVALIACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI

di Marcello Chiarenzacon Maurizio Casali e Mariolina Coppolascene Maurizio Casali e Mariolina Coppolamusiche originali Cialdo Capelliregia Claudio Casadio

Teatro Filodrammatici30 novembre

1 dicembre

da 3 a 10 anni

50’ circa

teatro d’attore,teatro di figura

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI20 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 21

ACCADUEÒ

L’acqua è un bene prezioso, è come l’oro, bisogna aver-ne cura! Dell’acqua ti puoi fidare... apri il rubinetto e lei riempie il bicchiere... apri il rubinetto e lei riempie la vasca... sembra non finire mai... un mare d’acqua !Ma l’acqua è anche la nostra memoria... L’acqua cono-sce tutte le storie del mondo perché l’acqua è l’origine del mondo.Si raccontano otto piccole storie originali sull’acqua... e così appare la colomba che cerca di scappare dall’ac-qua del diluvio universale... la balena che si ammala per aver mangiato un sacchetto di plastica... la goccia della sorgente imprigionata in una bottiglia... il deserto che sotto la sabbia nasconde il mare... l’iceberg che si scioglie...Accadueò vede in scena, oltre all’attrice Vania Pucci, l’artista Giulia Rubenni che utilizza una particolare mac-china scenografica: una video camera riprende un piano colmo di sabbia che le mani di Giulia scolpiscono, mo-dellano, disegnano con straordinaria abilità. Le forme, veri e propri quadri, tramite la videoproiezione diven-tano la scenografia dove l’attrice si muove e racconta.

Giallo Mare Minimal Teatro è una compagnia di tea-tro ragazzi di Empoli tra le più innovative del panorama nazionale. Fin dalla sua costituzione ha realizzato un costante percorso di ricerca drammaturgica e scenica incentrata sul recupero di alcuni particolari aspetti del-la tradizione teatrale e su una originale rilettura della tradizione con gli strumenti della contemporaneità. Pur essendo il nucleo artistico che ha fondato la compagnia tuttora presente alla guida della struttura, Renzo Boldri-ni e Vania Pucci, Giallo Mare Minimal Teatro si è sempre caratterizzato per la sua capacità di essere un punto di partenza o di coagulo di progetti (Teatro di Appunta-mento, Progetto Teleracconto) che hanno visto la com-pagnia essere scena d’incontro fra artisti che provengo-no sia dal mondo del teatro che da svariate discipline

GIALLO MARE MINIMAL TEATRO

autore e regia Vania Pucciimmagini dal vivo Giulia Rubenni

comunicative, quali le arti plastiche e visive, la scena elettronica, il mondo del video e della musica. Incontri, segni, stimoli, pratiche mai considerate come percorsi paralleli, ma tracce, idee che aiutassero la compagnia a moltiplicare le proprie capacità di visionari della scena: Multiscena è il neologismo con cui, ormai da alcuni anni la compagnia ha battezzato questo percorso di lavoro.

Teatro Filodrammatici27 novembre

da 3 a 9 anni

60’ circa

teatro d’attore,sand art

Page 13: 38a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale · PDF filePROGRAMMA 2017/2018 Teatro Gioco Vita IO E NIENTE Dal niente si può fare tutto da 5 a 10 anni - primarie TEATRO FILODRAMMATICI

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

COME UN ROMANZODa Daniel Pennac

TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

elaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzino regia Giorgio Gallionecon Giorgio Scaramuzzino

Perché leggere? Chi leggere? Dove leggere? A chi leg-gere? Leggere sottovoce? Leggere in silenzio? Raccon-tare ciò che si è letto? Disprezzare un autore? Adorarne un altro? Maledire l’insegnante che ti costringe alla let-tura o benedirlo, dieci anni dopo aver concluso la scuola per averti insegnato a sfogliare con piacere le pagine di un libro? E cos’è un libro? Un libro può essere un universo o un abisso, un pieno o un vuoto, un obbligo o un dovere o – forse- un amore. C’è chi ama annusare le pagine di un libro appena acquistato, chi lo usa per riempire un vuoto imbarazzante nella libreria in salotto, chi fa le “orecchie” per tenere il segno, chi non presterebbe mai un libro neppure al suo migliore amico: piuttosto preferirebbe comprarglielo! Quanti mondi, quanti vizi, quante ossessioni rivela il lettore e quante paure, quanti pregiudizi, quante ragioni il non-lettore! Tutto questo si può ritrovare nel divertente saggio di Daniel Pennac che, oltre ad essere uno degli autori più letti, non ha dimenticato di essere un insegnante e in Come un Romanzo (Ed. Feltrinelli) affronta dal punto di vista di scrittore e di educatore il problema di come si possano stimolare i giovani non tanto alla lettura in sé, quanto al piacere di essa, cercando di proporre i libri come complici, come amici attraverso i quali si amplia-no i propri orizzonti e si costruiscono mondi inediti. La conferenza/spettacolo che si propone è soprattutto un percorso teatrale nato a contatto diretto con i gio-vani lettori in modo particolare in relazione ad una lun-ga esperienza di promozione alla lettura seguita nelle Biblioteche modenesi. Attraverso il gioco, l’ironia e la diretta partecipazione degli spettatori ci vuole ricordare che … “Il piacere di leggere non è andato perduto. Si è solo un po’ smarrito. E lo si può ritrovare facilmente.”

Giorgio Scaramuzzino

Ritorna a Piacenza Giorgio Scaramuzzino con Come un romanzo da Daniel Pennac, una riflessione sul piace-re della lettura e sull’imprescindibile diritto alla libertà nell’approccio individuale ai libri, condotta con la mo-dalità della conferenza/spettacolo attraverso il gioco, l’ironia e la partecipazione dei ragazzi.

Note didattiche“Il gusto del leggere non è andato perduto, è nascosto da qualche parte. Basta solo saperlo tirare fuori”. Que-ste più o meno le parole di Pennac, tratte dal suo saggio Come un romanzo. Lo spettacolo tratta appunto della lettura. O meglio del piacere della lettura. Come fare a non fare odiare leggere ai ragazzi? Pennac ci suggeri-sce alcune strade. L’attore, nella conferenza spettacolo, interagendo con gli spettatori, cercherà di capire dove è nascosto il gusto e il piacere di stare in solitudine con il compagno libro. Per chi non lo avesse già fatto, si consiglia la lettura del libro di Daniel Pennac Come un romanzo.

Non riesco a togliermi dalla testa l’idea che la compa-gnia dei nostri autori favoriti ci renda più frequentabili a noi stessi, più capaci di preservare la nostra libertà di essere, di tenere sotto controllo il desiderio di possedere e consolarci della nostra solitudine.

Daniel Pennac

23SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI22

MA CHE BELLA DIFFERENZALa diversità spiegata ai ragazzi

TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

tratto da Una bella differenza dell’antropologo di Marco Aime

drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino con Giorgio Scaramuzzinoelaborazioni grafiche Loris Gualdi

Lo spettacolo ricalca fedelmente il libro di Marco Aime Una bella differenza. Si tratta in realtà di una confe-renza/spettacolo. Una modalità già sperimentata con successo con Come un romanzo di Daniel Pennac, che permette all’attore di avere una forte complicità con il pubblico. Lo spettacolo vuole riflettere sul fatto che le differenze, di qualsiasi genere e sorta, sono in realtà pic-cole differenze, e che hanno un’origine comune, come del resto è unica la radice della nascita dell’essere uma-no. Differenze fisiche, politiche, religiose. Nello spetta-colo si cercherà il perché di queste differenze, con l’o-biettivo della piena accettazione e della constatazione che esse sono in realtà le facce della stessa medaglia. Abbiamo i nasi diversi, perché? Abitiamo in case diver-se, perché? Preghiamo in modo diverso un dio diverso, perché? L’antropologia ci aiuta a trattare questo argo-mento con obbiettività, senza mai prevaricare in campi che sono condizionati da visioni distorte e partigiane. In questo senso lo spettatore può riconoscersi e ricono-scere nell’altro, nel diverso, quei particolari umani che possono aiutarlo nell’accettarsi e nell’accettare. In un mondo dove l’altro ci appare sempre diverso è necessario imprimere con forza un’educazione alla tolleranza e alla fiducia. Sconfiggere le paure innate e legittime, favorisce una più dolce integrazione. Ormai nella nostra società, e perciò nelle nostre scuole dobbia-mo quotidianamente confrontarci con queste proble-matiche. Il teatro può essere uno strumento, divertente e ludico, che aiuta l’educare, apre a nuove riflessioni e alimenta il dialogo. Queste le nostre aspirazioni e pen-siamo anche quelle dell’autore del testo di riferimento, una società diversa e perciò bella, un movimento di uo-mini e di idee diverse e perciò belle.

Giorgio Scaramuzzino

Urgenze: produzioni e occasioni di teatro civile per le nuove generazioniUrgenze è un progetto nato nel 2009 che vuole riflet-tere, attraverso la produzione di spettacoli teatrale, su alcune precise tematica che attraversano l’attualità e che secondo noi hanno appunto un carattere di urgen-za. Noi crediamo che l’uso del linguaggio teatrale, più diretto e più libero, favorisca l’ascolto e la compren-sione di tematiche che spesso in ambito istituzionale risultano ostiche. Urgenze desidera perciò essere uno strumento utile e duttile nell’ambito del percorso edu-cativo, un luogo di discussione e scambio con il mondo della scuola. Rientrano in questo progetto gli spettacoli: Dentro gli spari, Ma che bella differenza!, (Non) Voglio andare a scuola!, Questa zebra non è un asino, Razza di italiani!, Senza sponda.

Marco Aime è docente di Antropologia culturale all’U-niversità di Genova. Ha pubblicato numerosi libri tra i quali Eccessi di culture (Einaudi 2004), Il primo libro di antropologia (Einaudi 2008), Il lato selvatico del tempo (Ponte alle grazie 2008) e Una bella differenza. Alla sco-perta delle diversità nel mondo (Einaudi 2009).

Teatro Filodrammatici5 dicembre

per tutti, da 12 anni

60’ circa

conferenza/spettacolo Teatro Filodrammatici6 dicembre

da 8 a 13 anni

60’ circa

conferenza/spettacolo

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

(NON) VOGLIO ANDARE A SCUOLAOvvero stai attento agli elefanti

TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

di e con Giorgio Scaramuzzinoin voce Lisa Galantini e Fabrizio Matteiniin video gli allievi del CFA Genova

Ci sono bambini e ragazzi nel mondo che ogni giorno affrontano sacrifici inimmaginabili per andare a scuo-la: Jackson attraversa la savana facendo attenzione a leoni ed elefanti; Viki raggiunge a piedi la periferia di una metropoli attraverso distese fangose; Xiao Quiang deve essere trasportato tutte le mattine per chilometri dentro una cesta dal padre perché è disabile; altri fanno lezione all’aperto nel deserto, o in strutture pericolanti. Storie drammatiche ma affrontate con il sorriso, a cui fanno da ironico contrasto i video in cui i nostri ragazzi raccontano i mille motivi per cui loro, invece, sono stufi di andare a scuola. Spesso non riflettiamo su come l’ac-cesso all’istruzione rappresenti per molti l’unica possi-bilità di riscatto da situazioni sociali difficili. La scuola pubblica è un rifugio, un trampolino, una scommessa, per tutti. Per questo va tutelata e sostenuta.

In un contesto sociale dove la scuola pubblica è privata da finanziamenti fondamentali ed è considerata, soprat-tutto dalla politica, come un aggravio di spesa e non un potenziale di riscatto sociale, ci sembra necessario una riflessione sull’importanza dell’istituzione scolastica nella vita privata e sociale di ogni individuo.La dispersione scolastica, la sfiducia, gli edifici che ca-dono a pezzi non favoriscono certo un sentimento di attrazione nei confronti del percorso educativo.D’altro canto nel mondo, “andare a scuola” può diven-tare l’unico elemento per un futuro sostenibile. Quali e quante sono le difficoltà che hanno i ragazzi nel mondo che ostacolano il viaggio verso la scuola? Quali sono gli ostacoli logistici e politici che privano di un diritto fondamentale sancito dalla convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e della gioventù dell’uomo?Il teatro forse, essendo espressione e comunicazione

interpersonale, può arrivare a far scaturire momenti di riflessione:1. Cosa significa per i nostri alunni andare a scuola?2. Quali aspettative hanno rispetto al loro percorso sco-lastico?3. Quali ostacoli si hanno nel viaggio verso la scuola?4. In che cosa può migliorare la nostra scuola?5. Perché è necessaria e fondamentale in una società avanzata l’esistenza di una istituzione pubblica ed ef-ficiente?6. Cosa spinge l’uomo ad aver sete di istruzione?7. Che differenza c’è oggi con la scuola del passato?8. Quale scuola immaginiamo nel nostro futuro?Questi ed altri punti di riflessione lo spettacolo in ogget-to cerca di far scaturire.

Giorgio Scaramuzzino

25SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI24

CONCERTO IN SI BE BOLLEAssolo con trio per pianoforte e bolle di sapone

STUDIO TA - DAAA!/MICHELE CAFAGGI

di Michele Cafaggicon Michele Cafaggie i musicisti Davide Baldi e Federico Caruso musiche originali di Davide Baldi e Federico Carusoluci e audio Claudio Morandoregia Ted Luminarc

Un eccentrico pianista si presenta sul palco con l’emo-zione e la tensione delle grandi occasioni. Finalmente dopo anni di studi potrà esibirsi davanti ad un pubbli-co in un vero teatro. Ma l’imprevisto è in agguato e tra improbabili incidenti, incontri fortuiti e veri e propri colpi di scena le cose non andranno proprio come da programma... Un vero e proprio concerto che accom-pagna sognanti danze di bolle di sapone di ogni forma e dimensione. Uno spettacolo di teatro visuale adatto al pubblico di qualsiasi età. Davide Baldi e Federico Caruso hanno composto i brani che verranno suonati nello spettacolo, musica contemporanea con ispirazioni jazz. Dal vivo suoneranno pianoforte e clarinetto, ma essendo polistrumentisti non esiteranno ad utilizzare fisarmonica, chitarra percussioni e se necessario alcuni passaggi di musica elettronica.

Primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero de-dicato alle bolle di sapone, Michele Cafaggi, “il mago delle bolle”, presenta per la prima volta a Piacenza Concerto in Si Be bolle, spettacolo che ha debuttato nel 2012 al Festival Mito SettembreMusica, al Piccolo Teatro di Milano. Ancora una volta, dopo Ouverture des saponettes, la magia delle bolle di sapone si fonde con quella della musica, creata appositamente per questo spettacolo ed eseguita dal vivo dai musicisti Davide Bal-di e Federico Caruso. Michele Cafaggi ha studiato tra Milano e Parigi recita-zione, arti circensi, mimo, clownerie ed improvvisazione, sulle orme di grandi maestri tra cui Jango Edwards, Mar-

cel Marceau, Jos Huben, l’Ecole Nationale du Cirque di Annie Fratellini, Philippe Radice, Philippe Gaulier. Dal 1993 si esibisce come artista di strada e di teatro in Italia ed in molti altri paesi del mondo passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle fe-ste di paese, scuole, ospedali, case di riposo, carceri e ovunque ci sia l’occasione e il piacere di incontrarsi con il pubblico. Ospite di teatri e festival nazionali e inter-nazionali, ha portato i suoi spettacoli in Italia, Svizzera, Francia, Grecia, Canarie, Spagna, Brasile, Nepal, Corea del Sud, Cina e Giappone.Ha al suo attivo numerose partecipazioni a spettacoli di varietà, trasmissioni televisive, concerti ed eventi. Dal 2003 lavora come Dottore Clown con la Fondazione Theodora Onlus, nei reparti pediatrici di alcuni ospedali italiani.Michele Cafaggi ha ricevuto il Premio Nazionale Franco Enriquez 2016 - sezione Mimi e Clown. Tra i premia-ti Marco Baliani, Maria Maglietta, Alfio Antico, Mario Martone, Antonio Calbi, Marco Tullio Giordana, Ivan Cotroneo, Fabrizio De Giovanni, Antonio Ferrara, Gian-carlo Dettori e tanti altri personaggi della cultura e dello spettacolo italiano.

Teatro Filodrammatici7 dicembre

da 8 a 14 anni

60’ circa

teatro d’attore, videoTeatro Filodrammatici

11 dicembre

da 3 a 10 anni

75’ circa

clownerie, pantomima,

bolle di sapone,musica dal vivo

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

L’OMINO DELLA PIOGGIAUna notte tra acqua, bolle e sapone

STUDIO TA - DAAA!/MICHELE CAFAGGI

di e con Michele Cafaggimusiche originali Davide Baldiregia Ted Luminarc

La fantasia è un posto dove ci piove dentroItalo Calvino

Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrel-lo. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà pure la neve. Ecciù! Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e visuale accompagnato dalla magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone.

Michele Cafaggi ritorna a Piacenza a grande richiesta con quello che può ormai essere considerato uno dei suoi “classici”. L’artista, conosciuto dal suo pubblico come il “mago delle bolle”, sperimenta continuamente attrezzi, materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso l’uso delle bolle di sapone, appro-fondendo il rapporto tra la comicità del gesto, l’utilizzo della magia e delle arti circensi, il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro trasformazione in “attrezzo magi-co”, per un teatro che non sia solo stupore ma anche racconto emotivo.Michele Cafaggi ha ricevuto il Premio Nazionale “Fran-co Enriquez” 2016 - sezione Mimi e Clown. Tra i pre-miati Marco Baliani, Maria Maglietta, Alfio Antico, Ma-rio Martone, Antonio Calbi, Marco Tullio Giordana, Ivan Cotroneo, Fabrizio De Giovanni, Antonio Ferrara, Gian-carlo Dettori e tanti altri personaggi della cultura e dello spettacolo italiano. Ecco la motivazione della Giuria che ha assegnato a Cafaggi il prestigioso riconoscimento:

«Il suo teatro e le sue bolle piene di poesia catturano gli occhi e il cuore di grandi e bambini, i suoi spettacoli (L’omino della pioggia, Ouverture des saponettes, Con-certo in Si Be Bolle), sempre raffinati, estasianti, coin-volgenti, ricchi di clownerie, sono il frutto di una ricerca profonda e di una maturità, mimico-attoriale, raggiunta. La sua arte è spesso a disposizione di eventi benefici a favore dei bambini, ricordiamo la sua opera presso la Fondazione Theodora Onlus, per la quale veste presso i reparti pediatrici i panni del dott. Sogno, un grande esempio di impegno sociale e civile».

27SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI26

GIROTONDO DEL BOSCORacconti di piuma, di pelo e di foglia

LA PICCIONAIA

liberamente ispirato a Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati, Storie del bosco antico di Mauro Corona, Uomini boschi e api di Mario Rigoni Stern, Il linguaggio degli uccelli di Farid al-Din ‘Attar

testo e regia di Carlo Presottoscenografia di Mauro Zocchettacon Matteo Balbo, Valentina Dal Mas, Carlo Presottocarte dipinte Carla Albieroaudio e luci Martina Ambrosinifoto di scena di Eleonora Cavallo

Lo spettacolo nasce da un laboratorio con i ragazzi dai 6 ai 10 anni, che dopo aver letto Corona e Rigoni Stern, Buzzati ed Attar, insieme agli attori, hanno giocato con gesti e narrazioni, suoni e visioni, scegliendo ognuno una propria guida animale. Animali in disparte, che di solito non sono protagonisti di film di cassetta, animali del bosco. Ognuno di loro custodisce ed accompagna una trasformazione. Il ghiro affronterà la paura della solitudine, il riccio imparerà a proteggersi senza perdere la sua tenerezza, la gazza scoprirà che chi vuol bene non imprigiona il suo amore, la lumaca troverà il modo di non arrivare sempre in ritardo. E con loro il merlo, il picchio e la puzzola popoleranno un bosco narrato da una gazza ragazza, un genio degli alberi, ed un vento dispettoso. Il percorso di narrazione e di immagini di Carlo Presotto si lega al teatro fisico di Matteo Balbo e della nuova collaborazione con la danzatrice Valentina Dal Mas, per condurre piccoli e grandi spettatori a cer-care il segreto del bosco, a ricordare la lingua degli uc-celli, quella lingua segreta che parlavamo prima di na-scere al mondo. Ci sono narrazioni che attingono la loro forza da elementi così arcaici e profondi dell’esistenza umana da avere una capacità di rispecchiamento che accomuna adulti e bambini. Come le fiabe, si tratta di territori nei quali l’adulto rinnova la propria dimensione dello stupore, sospendendo il tempo, in una esperienza del momento presente che contiene passato e futuro in un unico misterioso attimo. Ci si trova “nel principio” e l’assuefazione alla quotidianità di chi è diventato gran-

de retrocede, permettendo di intravedere bagliori di bel-lezza. Ma c’è un momento in cui, crescendo si inizia a dimenticare la loro voce, semplice come l’erba che cre-sce o come la pioggia che cade. Si diventa adulti e non si sentono più le voci degli alberi. Allora servono dei nar-ratori in grado di risvegliare in noi quegli echi. I racconti di Mauro Corona hanno della fiaba lo sfondo naturale e parlano, attraverso una lingua antica come l’uomo, sia ai bambini che agli adulti. Animali ed alberi hanno una loro voce, persino le rocce ed i venti hanno nome e personalità, in una natura che vede l’uomo condividere la consapevolezza dell’esistenza con una infinità di altri esseri. Dalla lettura delle fiabe di Mauro Corona, e dagli echi di atmosfere care a Mario Rigoni Stern come a Dino Buzzati nasce una narrazione teatrale semplice e poe-tica, dedicata alla capacità della natura di rispecchiare l’esperienza umana, di accompagnarne gioie e fatiche. Il bosco diventa quindi un luogo simbolico da incontrare ed attraversare per portare con sé.

Teatro Filodrammatici13-14 dicembre

da 3 a 10 anni

60’ circa

clownerie, magia, bolle di sapone,

Teatro Filodrammatici8-9 gennaio

da 5 a 10 anni

55’ circateatro d’attore

e video-proiezioni

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 29

MARCO POLO E IL VIAGGIO DELLE MERAVIGLIE

FONDAZIONE TEATRO RAGAZZI E GIOVANI ONLUS

tratto da Il Milione di Marco Polo

regia e drammaturgia Luigina Dagostinocon Daniel Lascar, Claudio Dughera, Claudia Martoreelementi scenografici Dino Arru, Claudia Martoreideazione costumi Georgia Dea Duranticreazione luci Agostino Nardellatecnico audio e luci Mattia Montispettacolo realizzato in collaborazione con Fondazione Bottari Lattes in occasione del progetto Il villaggio di Marco Polo, Monforte d’Alba (Cn)

Marco Polo ha diciassette anni, una famiglia che ammi-ra e un tormento: la passione per i viaggi, quelli raccon-tati dal padre Niccolò e dallo zio Matteo, ricchi mercanti che commerciavano con l’Oriente. È un luminoso po-meriggio veneziano del 1271 e da una grande piazza adiacente al porto brulicante di colori, suoni e odori, parte la nostra vicenda: un percorso teatrale sul tema dell’esplorazione, della conoscenza e del meraviglioso. Ildiario di viaggio è la cornice dentro la quale scoprire gli usi e i costumi, i diversi linguaggi, i cibi, i profumi e le musiche di chi vive in luoghi lontani dai nostri. La messa in scena è realizzata sotto forma di gioco, in cui gli og-getti scenici si trasformano negli elementi del racconto.

Le tematiche principaliIl grande valore del Milione non consiste solo nel per-mettere, anche ai ragazzi di oggi, di conoscere l’Oriente, ma soprattutto nello sguardo adottato da Marco Polo, nel suo grande desiderio di conoscenza e nella sua ca-pacità di accettare e accogliere l’Altro in tutta la sua complessità e la sua differenza...

Tecniche teatrali e scenografieScatole di cartone, drappi di stoffe colorate, maschere costruite con materiali semplici e di recupero… la Com-pagnia gioca con la scenografia e gli oggetti scenici si

trasformano via via in vari elementi del racconto in un ritmo vorticoso e affascinante in cui ogni scena è evo-cata da pochi oggetti significanti e caratterizzata da un cambio cromatico evidente. I tre giovani attori giocano sul palcoscenico la scoperta del mondo di Marco Polo e interpretano un caleidosco-pio di personaggi cambiandosi i costumi direttamente in scena, mostrando al pubblico - oltre a un’inesauribile energia - il gioco del teatro... Per l’ideazione delle scenografie e dei costumi si sono colte le suggestioni de La gioia della Creazione di Cristi-na Làstrego Testa (Ed. Fondazione Bottari Lattes).

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI28

SNOW PLAYMARCELLO CHIARENZACARLO ROSSI

di Marcello Chiarenzacon Carlo Rossi e David Remondinimusiche originali di Carlo ‘Cialdo’ Capelli

Cosa fareste se l’inverno anziché andarsene al nord e cedere il passo alla primavera decidesse di rimanere? E magari si trasferisse in casa vostra? Questo è ciò che accade in Snow Play, uno show spettacolare e pieno di neve, dove vi assicuriamo un Bianco Natale anche se fossimo già quasi a Pasqua.Snow Play è lo scontro titanico e senza esclusione di colpi tra inverno e primavera: su chi deve rimanere e chi deve andarsene via. Ed il pubblico non può certo assi-stere e basta, è chiamato in continuazione in causa dal povero Mr Green nel tentativo di cacciare di casa il per-fido Mr White... Insomma, come si dice, uno spettacolo altamente interattivo, nel corso del quale vedrete in azione un pupazzo di neve vivente, arriverete a ricoprire tutta la casa di neve, giocherete a tennis con le palle di neve e ne fabbricheremo una veramente gigante! Ma soprattutto farete scorta di neve, e di inglese, per i prossimi dieci inverni.Guaranteed.

Prodotto in collaborazione con Lyric Hammersmith a Londra nel 2010, Snow Play ha girato in lungo e in lar-go Inghilterra, Scozia ed Irlanda: una lunga tournèe con più di 500 repliche per questo spettacolo per bambini e famiglie che ha colto al Fringe Festival of Edimbourgh , nel 2011, il suo più grande successo.La versione per le scuole italiane di Snow Play, pronta dal novembre 2016, è stata pensata per le esigenze del pubblico scolastico che affronta lo studio della lingua ma non snatura assolutamente l’impianto scenico dello spettacolo inglese, che vive del contrasto apparente-mente insanabile tra i due personaggi, Mr Green e Mr White. Da un lato Green, il padrone di casa, reduce da una vacanza ai tropici, è in fondo un po’ abitudinario ed ama la sua “casa dolce casa”. Dall’altra il vecchio White, l’invasore, incurante delle legittime proteste del proprietario, vorrebbe riempirne la casetta di neve. Un confronto quasi mitologico, quello tra Primavera ed Inverno che avviene però sul terreno della commedia,

utilizzando le armi antiche ma sempre attuali della co-micità di situazione e della clownerie surreale.Il pubblico degli studenti viene quindi coinvolto fin dai primi momenti dello show e se da una parte non può non prendere le difese del povero Green, dall’altra pro-va simpatia per le invernali trovate del perfido White. Una scelta tra i due contendenti solo apparentemente difficile perché lo stesso padrone di casa, nei suoi tenta-tivi di liberarsi dell’intruso, incorre spesso in incidenti e situazioni di comicità involontaria.La stessa differenza linguistica, l’inglese rozzo ed ele-mentare di White e quello “fiorito” di Green, sottolinea il conflitto tra i due personaggi ed obbliga i ragazzi ad adeguarsi alle loro diverse esigenze.Come finirà? Riuscirà Green a riappropriarsi della sua tranquillità? La nostra casa sarà liberata dall’inopportu-no invasore? Come si scioglierà questo terribile conflit-to? Semplice: come neve al sole.

Teatro Filodrammatici11-12 gennaio

da 8 a 16 anni

60’ circateatro d’attore

in lingua inglese

Teatro Filodrammatici16-17-18 gennaio

da 5 a 11 anni

60’ circateatro d’attore

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 31

LA BELLA E LA BESTIAIL BAULE VOLANTE

con Liliana Letteresee Andrea Lugliregia Roberto Anglisanidrammaturgia del movimento Caterina Tavoliniproduzione Accademia Perduta/Romagna Teatriin collaborazione con Il Baule Volante

Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco, di ritorno da uno sfortunato viaggio d’affari. Trova ri-fugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile, metà uomo e metà belva. Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte. L’unica sua possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto. La più bella delle tre figlie accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad un altro destino. Con La bella e la bestia prosegue un percorso sulla narrazione a due voci e contestualmente un lavoro di ricerca sul tema della diversità. Attraverso l’avvincente intreccio di questa fiaba classica intendia-mo parlare di alcuni aspetti di questo tema quanto mai attuale, in particolare, in questo caso, del “diverso” che sta dentro di noi. I protagonisti della storia hanno entrambi caratteristi-che che li rendono particolari, ma al tempo stesso affini ad ognuno di noi. Il nostro lavoro si incentra soprattutto sull’approfondimento e sulla ricerca dei loro aspetti più umani, che più ci appartengono: perché l’essere umano a volte diventa bestia? Forse c’è una “bestia” dentro ognuno di noi? Cosa ci spinge ad essere cattivi, a con-tinuare ad esserlo? Il personaggio di Bella invece sembra inverosimile nella sua apparente aspirazione al sacrificio, ma finisce per essere l’elemento vincente della storia. Ma qual è la sua forza? Qual è la forza che abbiamo dentro di noi che ci può consentire di vincere la brutalità? Nasce così una storia ricca di fascino e di emozione, in cui cerchiamo di mostrare i significati nascosti attra-verso la parola ed il movimento. Lo spettacolo utilizza, infatti, principalmente la tecnica del racconto orale, con la sua essenzialità ed immediatezza. Ma spesso la parola si fonde al movimento espressivo

o lascia completamente lo spazio a sequenze di “gesti-sintesi”, nel tentativo di cogliere l’essenza più profonda del racconto, con pochi oggetti e costumi, lasciando alla voce e al corpo tutta la loro forza evocativa.

La trama e i suoi significatiSono molte le versioni de La bella e la bestia che sono giunte a noi per giungere fino alle svariate rivisitazio-ni cinematografiche, tra cui, splendida, quella di Jean Cocteau del 1946 e, notissima, quella a cartoni animati prodotta in anni più recenti dalla Walt Disney. Si tratta, dunque, di un racconto che ha riscosso e riscuote an-cora oggi un grande successo ed un grande interesse. Ma a cosa si deve una tale fortuna attraverso i secoli? Senza dubbio ai molti significati che la fiaba contiene e nasconde, significati quasi atavici e dalle profonde ra-dici, tanto profonde da risultare senza tempo e dunque immediatamente reperibili nell’esperienza quotidiana di ognuno di noi. Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che supera ogni barriera, La bella e la bestia ci parla innanzitutto del tema della diversità, ed in parti-colare dell’accettazione del diverso e dell’”altro da sé”. Una storia che parla con delicatezza al nostro cuore, anche per insegnarci a ricercare la bellezza delle cose e delle persone al di là delle apparenze.

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

MANI IN PASTANutrirsi di cibo

CÀ LUOGO D’ARTE

testo Marina Allegri regia Maurizio Bercini con Francesca Grisenti e Donatello Galloni scene Maurizio Bercini, Donatello Galloni decorate da Serena De Gierproduzione Accademia Perduta/Romagna Teatri, Cà Luogo d’Arte

“Io sto bene qui, con le cose che ho, non ho mica bi-sogno d’altro io: ho l’acqua che scorre; il fuoco che non si spegne mai; l’aria per respirare. Il resto me lo dà la terra, io devo solo metterli insieme. Impastarli. E so bene che cosa faccio e so bene che cosa dico: dico farina ed è il fiore del mio grano dico zucchero ed è il succo delle mie barbabietole se dico burro è la panna del mio latte se dico uova è il regalo della mia gallina l’acqua è quella del mio pozzo. E il resto è la danza delle mie mani, il mio respiro e le mie storie. E allora dentro ci impasto Biancaneve, Hansel e Gretel, la paura, quello che so, quello che non so. Ci impasto il mio nome, quello della mia mamma, quello della mia nonna, ci impasto anche il tuo nome il nome delle cose a cui voglio bene. Nomi di latte, nomi di uomo, nomi di tenerezza e lo

cullo e lo liscio e son contenta, perché so da dove viene e dove vanno a finire: un po’ nella pancia e un po’ nel cuore… È la mia vita… è la vita”.

A Dina piacciono le storie, le racconta da sempre. E alla fine che lavoro fa? La contaDina. Perché tutto quello che si mangia nelle storie lo prepara e lo coltiva lei: i piselli per la Principessa, la zucca per la carrozza di Ce-nerentola, l’albero di mele rosse varietà Biancaneve, le pere di Pinocchio, i fagioli magici di Giacomino, l’avena per la pappa dei tre orsi… E poi grano per la farina del-la focaccia da mettere nel cestino di Cappuccetto Rosso, per il pane di Pollicino e per l’Omino di Pan Pepato… Mani in pasta parla alla pancia ed al cuore, parla di cibo per vivere ed è una piccola proposta per educare a non spalancare la bocca ed ingurgitare senza pensare ma a scegliere il nostro cibo.

30

Teatro Filodrammatici

22-23 gennaio

da 3 a 7 anni

50’ circa

teatro d’attore,teatro di figura

Teatro Filodrammatici

25-26 gennaio

da 6 a 12 anni

60’ circateatro d’attore

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 33

QUELLE RAGAZZE RIBELLIStorie di coraggio

TEATRO DUE MONDI

di Gigi Bertonicon Tanja Horstmann, Maria Regosaregia Alberto Grilliscene e costumi Maria Donata Papadia, Angela Pezzi, Loretta Ingannatoluci Marcello D’Agostinodirezione musicale Antonella Talamontifoto Stefano Tediolivideo Andrea Pednagrafica Marilena Beniniproduzione Teatro Due Mondicol sostegno di Regione Emilia Romagna

Le due attrici in scena ci raccontano le storie di donne che hanno vissuto o vivono con coraggio il loro tempo e sono esempio di ribellione contro convenzioni, discrimi-nazioni, stereotipi culturali.Paula, Malala, Rosa, Giulia, Teresa, Shymaa hanno re-alizzato grazie ad una strenua resistenza il loro sogno di libertà, rompendo gli schemi che la società, regolata dagli uomini, ha loro imposto.Le due relatrici di questa delicata conferenza spettacolo danno il via al racconto in cui si snodano e prendono vita, tra un siparietto e l’altro, le vicende di donne stra-ordinarie, giovani o meno giovani, che hanno avuto la forza di far valere la loro personalità e le loro idee, le loro passioni e le loro aspirazioni.Giochi di ombre, coreografie e un ricco commento mu-sicale che spazia dal jazz al pop di Jovanotti, accompa-gnano questo viaggio nella storia dalla fine del dician-novesimo secolo fino ad oggi, in un sali e scendi ritmico che cattura l’attenzione dello spettatore, porta il pathos, stempera il dramma, strappa sorrisi e fa emozionare. Il tono leggero, talvolta quasi irriverente, con cui “queste ragazze ribelli” si raccontano, fa esplodere sulla scena tutta la loro forza e la loro eccezionale umanità, ma allo stesso tempo le fa sentire anche più vicine a noi. Le paro-le accorate e il linguaggio semplice in una messa in sce-na essenziale, in cui i gesti si caricano di senso e i pochi oggetti dicono tutto, si rivelano di grande intensità e po-

tenza. Ecco che la staffetta partigiana Teresa ci sembra familiare, Rosa Parks non ci appare poi così lontana nel tempo, la dolcezza di Malala subito ci conquista, la storia di Giulia, vittima del bullismo, ci risulta così vicina. Discri-minazioni di genere e di razza, il dramma della guerra, i soprusi verso i più deboli, il bullismo, la mancanza di libertà di espressione: questi sono i campi di battaglia su cui le nostre “ragazze” devono combattere, territori di paura purtroppo sempre attuali e che ci toccano più o meno da vicino. Sono donne di grande generosità perché si sono spese e hanno lottato, affrontando mille difficoltà e mettendo a rischio anche la loro vita, a difesa di diritti umani fondamentali, non solo per se stesse, ma perché fossero garantiti ad ogni individuo.Nel tentativo di superare il cliché del maschio come forza e della donna come fragilità, questo spettacolo vuole es-sere un contributo affinché i ragazzi crescano consape-voli di essere una parte importante di un tutto che vede ogni “genere” uguale tra uguali.

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI32

CUOREDi Edmondo de Amicis

TEATRO DUE MONDI

drammaturgia Gigi Bertoni con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Renato Valmoridirezione musicale Antonella Talamonticonsulenza alle scene e costumi Lucia Baldiniprogetto luci Marcello D’Agostinofoto Stefano Tedioliprogetto grafico Marilena Beniniregia Alberto Grilli

Cuore di Edmondo De Amicis è un libro che ha accom-pagnato l’infanzia di intere generazioni con la forza che hanno tutti i prodotti culturali dotati di una connota-zione precisa: in questo caso, la manifestazione di un orgoglio. Nazionale. Il Risorgimento si è concluso, fatta l’unità politica occorre fare quella economica e occorre fare, soprattutto, chi trasporterà questa unità nel futuro, l’Italiano.Il libro racconta, nella forma ingenua del diario di uno degli studenti, Enrico Bottini, un anno di scuola: tut-to ciò che entra nell’aula da fuori (la Storia, le vicende familiari, la società del tempo) e tutto ciò che dall’aula spinge per uscire (l’educazione di quelli che saranno gli italiani del futuro). Una educazione di cui si fa carico - al fianco delle famiglie - la scuola pubblica che dovrà dare una lingua e una coscienza a tutti i ragazzi, uguale perché gratuita e obbligatoria per tutti, ricchi e poveri, cattolici e non, settentrionali e meridionali.Per precisare questo modello di riferimento De Amicis inventaria tutti i caratteri positivi di quello che per lui è il carattere italiano: l’altruismo, la generosità, il coraggio, l’onestà. È l’Italia giovine della fine dell’Ottocento, è il sogno e la speranza di chi aveva creduto e combattuto per realizzarli.Nella scuola di oggi, nelle antologie su cui i ragazzi stu-diano non c’è più spazio per Cuore. Noi lo riproponia-mo perché sentiamo l’esigenza di riflettere - come si fa in teatro, facendo uno spettacolo che va incontro alla mente e alla sensibilità delle persone - sulle possibili risposte alla domanda: è nato l’italiano?Quante differenze e quante somiglianze ci sono nelle aule di oggi con la classe di Enrico Bottini? I meridionali di ieri sono forse gli immigrati di oggi?

Lo spettacolo è una sorta di lettera ai ragazzi di oggi che si trovano in un’epoca di cambiamento.Cambia la composizione della popolazione e cambiano i valori - almeno questo è quello che appare - che attra-versano l’istruzione e l’educazione.Non abbiamo la pretesa che i ragazzi a cui è dedicato questo spettacolo, gli alunni delle scuole elementari e medie inferiori, possano comprendere tutte le implica-zioni di un ragionamento complesso, ma ci auguriamo che siano colpiti dai racconti come è successo a noi quando eravamo bambini, racconti che ci siamo portati dentro e che hanno contribuito a formare in noi una coscienza civile e nazionale.Per questa ragione lo spettacolo si rivolge anche agli educatori, per sollecitarli a cercare di non perdere di vi-sta la centralità del loro compito nello sforzo di creare una Nazione adulta, aperta al naturale cambiamento, solidale verso i più deboli. E, comunque la pensino, a non confondere valori e politica.

Teatro Filodrammatici29 gennaio

da 8 a 15 anni

60’ circateatro d’attore

Teatro Filodrammatici30 gennaio

per tutti, da 11 anni

60’ circateatro d’attore

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Qual è la storia?Che cosa serve per essere un genitore perfetto? Alber-to non ha dubbi: per prima cosa ci vuole un bambino. Quindi se ne inventa uno e lo chiama Tobia. Poi servono miliardi di kg di divertimento, un sacco di risate, qualche battuta irresistibile, delle idee brillanti come sfrecciare su una moto a tutta birra o fare le immersioni nell’Oce-ano per scoprire se è proprio lì che vivono i bastoncini di pesce. Aggiungiamoci anche delle merende succulente e delle giornate incredibili e uniche in cui non ci si ac-corge del passare delle ore perché sono così piene di cose da fare che non si ha nemmeno il tempo di pren-dere fiato. Questo serve. O almeno, questo è quello che pensa Alberto. Perché Tobia, invece, vorrebbe una storia piccina prima di dormire, un giro al parco, una visita al laghetto delle papere, un po’ di pennarelli con cui colo-rare dentro ma anche fuori dai bordi e dei respiri grandi come il mare. Tobia non cerca un genitore perfetto ma un genitore che non smetta mai di provare a fare la cosagiusta anche dopo avere sbagliato, che sappia chie-dere scusa, cantare una ninna nanna, rimproverare e poi abbracciare. Questa è la storia di quanto è difficile capirsi, e di come, per farlo, sia necessario affrontare la cosa più bella e complicata del mondo: stare insieme, semplicemente.

Perché è stata scelta?Nelle fiabe più conosciute la figura del papà è solita-mente bistrattata. Il papà detta regole e punizioni, op-pure si risposa e lascia la figlia in balia di una matrignacrudele senza difenderla mai. La figura più carica emoti-vamente era sicuramente quella femminile. È per questo che il personaggio che incarna la tematica chiave del nostro lavoro è invece maschile, perché i tempi sono cambiati e i contesti famigliari sono oggi complessi e

variegati. Ci sono papà che cambiano pannolini e por-tano i figli al parchetto o che li possono vedere solo due volte a settimana ma ci sono anche mamme pasticcione o con l’agenda fitta di impegni e poco tempo da dedica-re ai bambini. Partire da un papà significa semplicemen-te percorrere una strada più attuale e, forse, assumere un punto di vista più originale per arrivare comunque alla tematica chiave di questo lavoro: nessun genitore è perfetto, sia esso padre o madre. Anzi, nessuno è per-fetto in generale: tutti sbagliano ma la delusione e le difficoltà possono essere affrontate tramite la compren-sione. In Mai grande, un papà sopra le righe i bambini fanno esperienza in chiave comica, ironica e divertente dei fallimenti e delle difficoltà dei loro genitori, tifando per loro e provando a mettersi nei loro panni.

MAI GRANDEUn papà sopra le righe

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI34

COMPAGNIA ARIONE DE FALCO

di Annalisa Arione e Dario De Falcocon Annalisa Arione e Dario De Falcoin collaborazione con Annalisa Cima

Teatro Filodrammatici5-6 febbraio

da 3 a 9 anni

60’ circateatro d’attore

COL NASO ALL’INSÙASSOCIAZIONE SOSTA PALMIZI

da un’idea di Giorgio Rossiuna creazione di Giorgio Rossi, Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manentipercorso drammaturgico Nadia Terranovainterpreti Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenticostumi Roberta Vacchettaillustrazioni e scenografie Francesco Manentiproduzione Associazione Sosta Palmizi con il sostegno di Armunia

Siamo a Kronos, un luogo senza tempo dove lavorano tre bizzarri figuri in camice medico. Precisione, efficien-za, natalità: qui si decide il destino di ogni nascituro, qui lo si spedisce ai futuri genitori secondo rigide, imper-scrutabili regole che nessuno, fin dai tempi di Adamo ed Eva, ha mai messo in discussione. Finché un giorno un futuro bambino si ribella: proprio non gli va che qual-cuno decida per lui. Vuole scegliere da solo. Ma non si possono scegliere i propri genitori. O forse sì… Nel corso dello spettacolo vengono mostrati, raccontati e danzati diversi tipi di mamme e papà: buffi, giocosi, teneri ma anche arrabbiati, nervosi, assenti. Infinito è il catalogo dei candidati, e infinite le sfumature che cia-scuno di loro nasconde, perché dietro le apparenze c’è sempre qualcosa di inaspettato. Su chi cadrà la scelta?Col naso all’insù è un libero gioco in cui le emozioni e i comportamenti diventano spunto per la creazione di un momento spettacolare tra parola, danze, clownerie e musica. È un inno al potere dell’immaginazione e della libertà. Un’occasione per divertire, stupire, e delicata-mente far riflettere.

Nota degli autoriUna delle ispirazioni viene dal Catalogo dei genitori, un libro di Claude Ponti in cui i bambini possono osservare un’esilarante carrellata di tipologie di genitori fantastici e surreali. Altre letture fondamentali sono state gli scrit-ti di Jorge Luis Borges e Stefano Benni, in cui animali immaginifici popolano mondi paralleli e la fantasia non ha confini.

Ma non sono forse anche le mamme e i papà, per i loro bambini, degli esseri straordinari, meravigliosi, ir-resistibili e buffi? Questi esseri che li hanno procreati sono il loro riflesso, tutto da scoprire ed immaginare. Saranno loro che li accompagneranno nella loro forma-zione e per tutta la vita. L’amore che lega un genitore al proprio figlio è per sempre. Ed è l’amore più bello… ma anche quello più complicato! Col naso all’insù è il pretesto per giocare con leggerezza proprio su questo; dare libero sfogo alla fantasia e creare genitori bizzarri, stupefacenti, terribili e magici. Genitori albero e genitori selvaggi. Affascinanti e impossibili. Per poi scoprire, alla fine, che un po’ di magia i nostri genitori ce l’hanno davvero. Basta solo saperla riconoscere…L’ispirazione più profonda che riconosciamo come au-tori per la creazione dello spettacolo è quella di essere stati figli, ancora prima di genitori perché come scriveva Antoine De Saint-Exupéry ne Il Piccolo Principe: «Dedi-cherò questo libro a tutti i grandi che sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)».

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 35

Teatro Filodrammatici

26-27 febbraio

da 4 a 10 anni

50’ circa

teatro d’attore, musica, danza

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI36

BIANCANEVELA BARACCA - TESTONI RAGAZZI

di Bruno Cappagli e Fabio Galanticon Bruno Cappagli, Fabio Galanti e Andrea Aristidiregia di Bruno Cappagliluci Andrea Aristidiscene Fabio Galanti, Tanja Eickcostumi Tanja Eickvoce narrante Giovanni Boccominoricerca musicale Bruno Cappagli

Cosa succederebbe se una compagnia teatrale non ri-uscisse ad arrivare in tempo a teatro per fare lo spet-tacolo? Per raccontare Biancaneve, poi! Sarebbe un vero problema spiegarlo al pubblico ... Ma il direttore del teatro potrebbe avere un’idea geniale. Chiedere a qualcun altro di recitare, “tanto è una storia che tutti conoscono”, figuriamoci chi da anni monta le scene di questo spettacolo! Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quinte, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica fiaba, improvvisandosi attori. Nonostante le prime reticenze però, con l’aiuto del loro collega in regia, i due scopriranno il piacere di vivere l’immaginario fantastico del racconto indossando i pan-ni dei vari personaggi della storia. Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per assecondare la narrazione.Una metamorfosi, proprio come quella che vive la pro-tagonista della fiaba nel suo viaggio iniziatico ... e come quella dell’individuo durante la crescita.

L’idea, le tematicheUna fiaba nota, forse la fiaba più famosa e amata di tutte, raccontata con estrema fedeltà, questa volta at-traverso occhi adulti che scoprono nell’atto del narrare il proprio mondo incantato.Raccontare Biancaneve per scoprirne lati magari dimen-ticati, amplificando momenti che a un primo sguardo sembrano secondari, ma che in realtà vanno nel cuore della storia.Raccontare Biancaneve per parlare di metamorfosi, di trasformazione dell’individuo, per esplorare il momento della crescita da bambina a adolescente, fino a scoprire

che il proprio essere adulto è fortemente influenzato proprio da quel tempo di passaggio.La matrigna, nella storia, condiziona il futuro, mentre l’invidia per la gioventù e la bellezza di Biancaneve creano il conflitto. È da qui che la nostra protagonista inizierà a crescere e a trasformarsi, affrontando boschi selvaggi, vivendo in una casa sconosciuta e passando addirittura attraverso uno stato di morte apparente, per poi incontrare l’amore e ritrovarsi naturalmente donna.

VITA DA GATTO!Le grandi avventure di un cucciolo

FERRUCCIO FILIPAZZI

scritto, musicato ed interpretato da Ferruccio Filipazzioggetti scenici di Natale Panaroscene e costumi di Tinin Mantegazza

Lui si chiama Bianco ed è un gatto.Insieme con il papà, che gli insegna le cose fonda-mentali della vita come il colore ed il ritmo, vive in un brandello d’orto scampato non si sa come al devastante abbraccio di cemento della città. L’orto è di proprietà di un signore chiamato “il Capitano”, che lo cura con passione e vi alleva le sue galline.Ma tutte le cose belle, prima o poi, hanno una fine: l’orto del Capitano viene fagocitato ed inglobato nellacittà e così Bianco si trova senza casa. Subito dopo si trova anche senza famiglia, perché decide di andarsene solo soletto per il mondo e diventare grande. Cosa che, a volte, può essere dolorosa e pericolosa. Ferito in una battaglia fra bande rivali, Bianco ha la fortuna di incon-trare Ferrù, un uomo, ma soprattutto un amico.Grazie a lui, Bianco capisce che cosa significa essere amati e, confortato da questa esperienza che lo ha resopiù forte e sicuro di fronte alla vita, continua il suo viag-gio per il mondo. Da solo.«È l’avventura randagia - spiega Filipazzi - di un amico che si porta in giro la sua fiera ed indomita solitudine. In lui gli spettatori bambini si identificano spontaneamen-te, soprattutto per quella sorta di iniziazione alla vita e al mondo, inevitabile ed esaltante per ogni “cucciolo”, rappresentata dal rapporto col padre e dal successivo distacco».Lo spettacolo si svolge attorno a scenografie essenziali, quasi macchie di colore vivo, sorrette da una colonna sonora realizzata in diretta.

Le tematicheRapporto tra genitori e figli.Richieste di autonomia dei figli (posso andare? posso fare? voglio fare...).

Come si diventa grandi? Chi ti aiuta a diventare grande?Rapporto tra città e campagna; il verde da salvare.Ci vuole un posto...: i luoghi per giocare, i luoghi per mangiare, i luoghi per lavorare...La banda come sopravvivenza (l’unione fa la forza).Gli amici.La solidarietà.I colori: rosso/giallo come...; tonalità di colore (uso del bianco); i colori con le mani/i pennelli/le spugne/gli stracci...Il ritmo nella musica, nelle parole, nel contare...

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 37

Teatro Filodrammatici

14-15-16 marzo

da 6 a 11 anni

60’ circateatro d’attore

Teatro Filodrammatici20-21 marzo

da 3 a 7 anni

50’ circa

teatro d’attore, canzoni dal

vivo, teatro di figura,narrazione

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI38

UN TRENO DI PERCHÉ

Un’ infinita curiosità spinge sempre i bambini verso il perché di ogni cosa.Con la loro mente veloce, libera e curiosa, ci riporta-no quesiti dall’apparenza bizzarra, a volte raggelanti; pongono domande e attendono risposte significative; hanno necessità di orientarsi per dare significato alle sensazioni che provano e lo fanno rivolgendosi a noi. Se per qualsiasi ragione l’adulto si sottrae al compito di risolvere l’ansia contenuta nella domanda del bambino - o si affida solamente alla correttezza scientifica della risposta - avviene un restringimento della comunicazio-ne e dei rapporti; il bambino cercherebbe altrove le ri-sposte su ciò che gli sta a cuore trasformando i genitori in dispensatori di cose (di servizi) e non di significati. La risposta, la via d’uscita per l’adulto, passa tra verità vi-sibile e immaginazione e il gioco della rappresentazione può essere il luogo in cui avviene una tale sintesi. Ho voluto riaccostarmi alle modalità semplici e immediate del teatro; una sorta di iniziazione che, partendo dai perché, perché, perché dei piccoli, sappia mostrare come dal gioco di tutti i giorni si possa giungere al racconto, alla rappresentazione, al teatro; dal gioco dei piccoli a quello degli adulti, in un percorso circolare che il teatro può trasformare in esperienza. Un padre ed il suo picco-lo stanno giocando con un trenino. Il padre è sommerso dai tanti perché del suo bambino. Un po’ negandosi, un po’ stando al gioco affiora il ricordo di Rocco, amico d’infanzia e del suo papà ferroviere. Un papà ferroviere, forse capotreno, che aveva sempre voglia di regalare storie a grandi e piccini. Il paese di Rocco erano poche case tra un pascolo e un campo di grano: la scuola, la chiesa, la piccola piazza e la stazione. Tutta la vita era lì. E così la sera, prima di andare a letto, ci si trovava tutti insieme con le famiglie a commentare la giornata, quello che era successo, ... a volte le sere erano più spe-

ciali quando arrivava il papà di Rocco, che era l’unico abitante di quel paese che viaggiando in treno, vedeva un mondo agli altri sconosciuto. E lui era in grado si ri-spondere a domande e curiosità di tutti, grandi e piccoli. Ma il momento più speciale per Rocco arrivava quando, entrato a letto, il papà era tutto per lui. In una notte, più magica delle altre, Rocco, che era un bimbo un po’ cicciotto, attraverso le storie del suo papà, impara ad accettarsi ed a capire anche “chi nasce un po’ più in là”.

Le tematicheRapporto tra genitori e figli.Stare bene a scuola: il gruppo, le regole e l’autonomia personale.Relazioni con i compagni di scuola.Il “diverso” nel gruppo: come e perché? Soluzioni dei conflitti.Un viaggio in treno sul territorio italiano.Il paese e la città.L’ambiente marino.Vacanze estive: luoghi, esperienze, conoscenze.La magia e i giochi di prestigio.

CONTROVENTOStoria di aria, nuvole e bolle di sapone

STUDIO TA-DAAA!/MICHELE CAFAGGI

di e con Michele Cafaggiregia Ted Luminarcmusiche originali Marco Castelliluci Claudio Morandoscenografie Officine Cervinografica e decorazioni Izumi Fujiwara, Stefano Turconicostumi e sartoria Franca Brenda, Letizia Di Blasiringraziamenti speciali per collaborazione artistica, creativa, logistica e tecnica Sandro Cafaggi, Giovanni Garbagnati, Ivano Pavanello, Hiroshi Takamori

Difficile non è partire contro il vento, ma casomai senza un saluto.

Ivano Fossati, Lindbergh

Oggi è grande festa in teatro! È il 15 luglio del 1913 e sul palco c’è un bellissimo Biplano interamente costruito dal nostro Aviatore in persona che dopo un breve discorso partirà per la Grande Avventura!Tra lo scetticismo di alcuni e l’entusiasmo di altri il no-stro Eroe si alzerà presto in volo e ci porterà in mondi sconosciuti, meravigliosi e lontani, forse troppo lon-tani... Raffiche di vento, morbide e schiumose nuvole, gigantesche bolle di sapone ci accompagneranno in un viaggio al di là dei confini terrestri, in compagnia del nostro Eroe Aviatore. Un moderno Icaro, spaventato e coraggioso, spericolato e pasticcione, ma determinato a realizzare i suoi propositi a costo di dover sacrificare le cose a lui più care.

Dedicato a tutti i sognatori, più o meno eroici, che non hanno mai lasciato nulla di intentato.

Controvento è il nuovo spettacolo in “solo” di Michele Cafaggi, clown e attore che da molti anni lavora con la tecnica delle bolle di sapone. Ogni suo creazione nasce

da una ricerca sulle tecniche, gli oggetti e le storie da raccontare. Spettacoli senza parole dove magia, clow-nerie, bolle di sapone e arti circensi si fondono per dare vita a spettacoli di raffinato divertimento adatto ad un pubblico di ogni età.

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 39

FERRUCCIO FILIPAZZI

di Ferruccio Filipazzi e Luciano Giuriola

da una idea scenica di Tinin Mantegazzacon Ferruccio Filipazziscena e oggetti realizzati da Graziano Venturuzzopittura a cura di Giulia Bonaldi

Teatro Filodrammatici22-23 marzo

da 3 a 7 anni

50’ circa

teatro d’attore, canzoni dal

vivo, teatro di figura,narrazione Teatro Filodrammatici

10-11-12-13 aprile

da 2 a 10 anni

50’ circa

clownerie, pantomima,bolle di sapone

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI40

A CUP OF TEA WITH SHAKESPEARE

CHARIOTEER THEATRE

di Laura Pasettiregia Laura Pasetticon Stefano Guizzi

L’ora del tè è scoccata! Quale migliore compagno di conversazione si può desiderare per questo rito tipica-mente british, se non il drammaturgo inglese più famo-so al mondo? A cup of tea with Shakespeare, ideato e diretto da Laura Pasetti, produzione Charioteer Theatre (Scozia), porta sul palcoscenico tutta l’ironia e la saga-cia del teatro d’oltremanica in lingua originale. Stefano Guizzi,  attore perfettamente bilingue, solo sul palco, dà vita a un ritratto accattivante del Bardo, raccontan-do, sia in inglese sia in italiano, aneddoti curiosi della sua vita, citando e interpretando alcuni versi delle sue opere più celebri. Il teatro e le emozioni vissute da un artista geniale del XVII secolo sono narrate con gusto e leggerezza, suggerendo nuovi approcci per indagare, anche con un sorriso, le molteplici forme della sensibi-lità umana.

Preparatevi dunque a una lezione-spettacolo unica nel suo genere, capace di presentare Shakespeare in modo avvincente e coinvolgente, avvicinando il pubblico gio-vane alla lingua del Bardo e stimolando la conoscenza dei versi e del linguaggio di uno dei più grandi autori teatrali di tutti i tempi.

Charioteer Theatre È una compagnia teatrale internazionale oltre che un centro di formazione fondato nel 2005. Il suo obietti-vo è quello di costruire ponti interculturali e di fornire esperienze teatrali uniche, consentendo così ad attori provenienti da tutta Europa di collaborare su progetti comuni. Lavorando in questo modo offre opportunità uniche e costruttive in termini di sviluppo professionale per tutti gli interessati, oltre a creare esperienze teatrali intriganti, piacevolmente diverse e molto divertenti.Propone laboratori e workshop su varie discipline, gui-dati da docenti di fama internazionale; inoltre, offre ad attori e studenti di diverse nazionalità e background la possibilità di lavorare insieme. Spesso i partecipanti continuano a sviluppare il loro lavoro nelle produzioni che solitamente seguono i laboratori e i workshop.Le produzioni mirano a promuovere i classici, renden-doli accessibili a una vasta gamma di persone prove-nienti da diverse culture e backgrounds differenti, sia in sede che all’estero. Laura Pasetti, direttore artistico della compagnia, ha stabilito importanti collaborazioni con i più prestigiosi teatri italiani, concentrandosi sullo sviluppo di un repertorio per i giovani.

ALAN E IL MARECSS Teatro stabile di innovazione del FVGACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI

testo e regia Giuliano Scarpinatoassistente alla drammaturgia Gioia Salvatoricon Federico Brugnone e Michele Degirolamoin video Elena Aimonescene Diana Ciufoluci Danilo Faccoconsulenza ai movimenti di scena Gaia Clotilde Chernetichvideo proiezione Daniele Salariscostumi Giuliano Scarpinatoprogetto grafico Rooy Charlie Lana

Alan e suo padre Abdullah lasciano una notte il loro paese, in Siria, dove la guerra sta portando via le scuole, le case, gli alberi; salgono su una barchetta sgangherata e colma d’anime, per arrivare molto lontano. Ma quel-la notte una grande onda rovescia la barchetta, come fosse di carta: Alan scivola via dalle braccia forti di suo padre, cade giù dentro il mare profondo. Lì diventa fratello delle alghe, dei coralli, dell’anemone colorato: un bambino - pesce, che da quel momento appartiene all’acqua, per sempre. Da quel giorno, Abdullah torna sempre alla stessa ora davanti al mare che ha preso Alan, per portargli i fiori più belli. Prega per il suo bimbo, prega forte: e così un mattino, all’alba, Alan lo sente, ed esce fuori dalle onde per abbracciare il babbo. Solo per pochi minuti però: quando il mare scandisce il suo rintocco, Alan deve tor-nare indietro. Così il giorno dopo, e poi ancora l’altro; ma ad Abdullah non bastano pochi minuti, non vuole vivere senza il suo bambino. Decide di andare da lui, entrare nel mare; Alan lo prende per mano e lo guida nella sua nuova casa. Lì, ancora una volta, Abdullah po-trà restare solo per poco tempo; lui non appartiene al mare, ma alla terra, ed è là, gli sussurra all’orecchio il suo bimbo speciale, che dovrà continuare a vivere ed essere felice.

La storia di Alan Kurdi, il piccolo profugo siriano an-negato nel settembre 2015 sulla spiaggia di Bodrum, è una storia quasi indicibile, dolorosissima. Proveremo

comunque a  raccontarla ai suoi coetanei più fortunati, non solo attraverso i fatti, le testimonianze e il ricordo del padre, ma anche aprendo un varco al sogno, a una sua vita ancora possibile, immaginata in un domani che non è stato.

(…) Il teatro ha delle possibilità in più rispetto a quelle della cronaca: sono quelle del sogno, della trasfigura-zione, che rendono possibile far lievitare il cuore do-loroso delle cose, amplificare la vicenda di uno e farla diventare quella di molti. Se la storia di Alan rimanesse solo sua, raccontarla sarebbe inutile.

Giuliano Scarpinato

SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 41

Teatro Filodrammatici16 aprile

per tutti, da 12 anni

60’ circateatro d’attore

(spettacolo in inglese e italiano)

Teatro Filodrammatici17-18 aprile

per tutti, da 8 anni

60’ circa

teatro d’attore, proiezioni

in video mapping

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI42

ENRICO E QUINTOFONTEMAGGIORE

con Stefano Cipicianidrammaturgia Massimiliano Burinidisegno luci Pedro Pablo Pulido Roblestecnico di scena Lanfranco Di Marioregia Massimiliano Civica

Enrico e Quinto è un piccolo spettacolo. Un uomo in scena racconta il teatro attraverso la sua vita, e la sua vita attraverso il teatro. L’Enrico V di Shakespeare, la passione per il tiro con l’arco, gli inizi in teatro come macchinista, le passeggiate lungo la spiaggia per racco-gliere pezzi di legno da intagliare, l’“obbligo” alla po-vertà, al sacrificio e al ricorso alla fantasia per chiunque voglia fare della propria passione un lavoro: Stefano Ci-piciani gioca con la sua piccola vita, piccola come la vita di chiunque altro. Un piccolo spettacolo, per raccontare il dovere di essere felici.

La storia prende spunto dalle vicende di Enrico V, re inglese che diventò famoso per aver conquistato la Francia con la famosa battaglia di Azincourt. Nello spet-tacolo a raccontare la storia è un arciere del re: un fatto storico raccontato dal “basso”, da un uomo, uno dei tanti, che si trova ad esserne attore suo malgrado.La storia di Quinto l’arciere che, con le sue paure e la sua ingenua schiettezza, combatte a fianco del suo re si interseca con la storia dell’attore, Stefano, che ci rac-conta il suo lavoro in teatro fatto di cantinelle, chiodi, sudore e passione.Shakespeare nel prologo di Enrico V fa esplicitare al coro il mistero della finzione teatrale: “supplite, signori, con la vostra immaginazione alle nostre imperfezioni... può questa ristretta pedana contenere la sterminata campagna di Francia? dovrete ora equipaggiare i nostri re, e condensare le imprese di molti anni nel volgere di una clessidra...”. È quello che presenta lo spettacolo, proposto con i mezzi “poveri” del teatro popolare, che stuzzicando la nostra immaginazione ci riporta nel tempo e nello spazio del racconto. Nello spettacolo, per la regia di Massimiliano Civica, Premio Ubu 2015 per l’Alcesti, ritroviamo anche

il discorso di San Crispino reso famoso da Kenneth Bra-nagh nel suo Enrico V. Ecco dunque intrecciarsi sopra “questo O di legno”, le narrazioni di vita di persone e personaggi che con il loro cuore compongono la trama e ci invitano a giocare con le loro storie.

Dalla rassegna stampaRaccontare la guerra dei cent’anni attraverso la passio-ne per il teatro, per Shakespeare e per il tiro con l’ar-co. Questo fa Stefano Cipiciani in Enrico e Quinto, uno spettacolo semplice nella sua più bella accezione: un uomo di teatro che ci racconta, colloquialmente, l’im-portanza che gli arcieri hanno avuto nel lungo conflitto che impegnò Francia e Inghilterra tra XIV e XV secolo, Plantageneti contro monarchi francesi. Selve di frecce che oscuravano il cielo, scoccate per annientare il ne-mico. (…) La regia di Massimiliano Civica è leggera, giusta per uno spettacolo nel quale si segue la sponta-neità di un testo senza fronzoli, sincero nel narrare una personale ricerca di felicità, che accomuna però tutti noi, ognuno intorno al proprio fuoco, bivacchi di pas-sioni che allungano la vita, sto originale di Shakespeare Enrico V è presente brevemente, si fonde con i cenni di vita del protagonista, è l’ispirazione per parlare della lotta quotidiana che attori e teatranti devono ingaggia-re per continuare a seguire la propria rotta: raccontare storie, davanti a qualcuno che le voglia ascoltare. Il no-stro regno è la scena, il nostro re è il teatro.

Elena Scolari (www.eolo-ragazzi.it)

LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIAUno spettacolo d’ombre dal racconto di Dino Buzzati

TEATRO GIOCO VITA

esito del laboratorio teatrale triennale(stagioni 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017) per insegnanti, educatori e animatori Dal racconto al teatro d’ombre a cura di Nicoletta Garioni

ideato e realizzato da Chiara Bazzani, Enrica Carini, Lorenza Magnani,Cristina Martini, Sara Marzani, Daniela Romanini, Barbara Rossi, Daniela Silvacon l’aiuto di Silvia Dati, Antonella Romanoa cura di Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchiuna produzione Teatro Gioco Vitain collaborazione con Associazione Amici del Teatro Gioco Vitacon il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”

La famosa invasione degli orsi in Sicilia racconta le vi-cende di un gruppo di orsi che vivono sulle montagne della Sicilia sotto il comando di Re Leonzio. Durante un inverno particolarmente rigido, gli orsi si trovano sen-za cibo e decidono di invadere il Granducato di Sicilia per sopravvivere e Leonzio spera anche di ritrovare il figlio Tonio rapito dai cacciatori alcuni anni prima. Dopo diverse vicissitudini gli orsi giungono alla capitale del Granducato, dove sperano di trovare cibo in quantità. Dopo una guerra gli animali hanno la meglio e conqui-stano la città dove Leonzio ritrova Tonio, che viene però ucciso dal Granduca, a sua volta freddato dai compagni di Leonzio. Comincia così il regno di Leonzio sulla città, governo che sarà improntato alla pacifica convivenza tra orsi e uomini. Col passare degli anni però gli orsi cominciano a corrompersi, assumendo le peggiori abi-tudini umane. Sul letto di morte Re Leonzio chiede agli orsi di lasciare la città e le ricchezze e di tornare alle montagne dove ritroveranno la pace dell’animo. Gli animali rispetteranno la sua volontà abbandonando per sempre gli uomini.

La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati, romanzo per ragazzi illustrato dallo stesso autore, è un ottimo oggetto di confronto con l’arte del teatro d’om-bre. La narrazione è ambientata in un mondo fantastico popolato da personaggi fortemente caratterizzati: uma-ni, orsi, figure fantastiche, che ben si prestano a diven-tare personaggi teatrali. La storia di un gruppo di orsi, portati dalla fame ad invadere la città, è un racconto carico di ironia e farcito di considerazioni sui compor-tamenti umani. Le vicende degli orsi si articolano nel tempo in una carambola di avventure che offrono occa-sioni di riflessione sui temi cari a Buzzati come la morte, l’attesa, l’identità. Per raccontare questa storia con il linguaggio delle ombre si è intrapreso un viaggio che, in compagnia degli orsi di Buzzati, ha toccato le varie componenti che danno vita ad uno spettacolo d’ombre. Uno spettacolo ideato per essere a misura di “scuola”, cioè per poter essere rappresentato negli spazi scolasti-ci dove saranno le stesse insegnanti che hanno parteci-pato al laboratorio a metterlo in scena.

ALTRI SPETTACOLI 43

Teatro Filodrammatici19-20 aprile

da 8 a 14 anni

50’ circateatro d’attore

sedi e date da concordare

da 6 a 10 anni

40’ circateatro d’ombree narrazione

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ALTRI SPETTACOLI44

SOCRATE IL SOPRAVVISSUTOCome le foglie

ANAGOOR

dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieffcon Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello/Viviana Callegari/Eliza Oancamaschere Silvia Bragagnolo e Simone Deraicostumi Serena Bussolaro e Simone Deraimusiche e sound design Mauro Martinuzvideo Simone Derai e Giulio Favottodrammaturgia Simone Derai e Patrizia Vercesiregia Simone Deraiproduzione Anagoor 2016coproduzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies realizzato con il sostegno del Bando ORA! della Compagnia di San Paolo

In un tempo, il nostro, che porta con sé vorticosi mu-tamenti, la questione educativa sembra diventata un tema marginale e insieme una montagna inaffrontabile, sempre aggirata per mezzo di riforme scolastiche danna-tamente parziali che mortificano insegnanti e ragazzi e il processo stesso della conoscenza.Stiamo accumulando un ritardo colpevole. Serve che si levi un pensiero alto ed articolato attorno all’educare oggi, alla cura delle coscienze in formazione. Un pen-siero che rilevi la stretta connessione tra processo della conoscenza e ricerca della giustizia, tra strumenti del co-noscere (che è riconoscere e saper distinguere la verità dall’opinione) e pratica politica. Un pensiero che smetta di separare la filosofia dalla vita, che ricucia lo strappo tra anima e corpo e inviti all’eterna e mai perfetta ricer-ca della verità unico baluardo contro l’assenza di senso della storia e dell’esistenza. Con Socrate il sopravvissuto Anagoor entra all’interno di una classe, in una scuola come tante. Lo fa inseguendo alcune pagine del roman-zo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto, e assumendo il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani incaricato della loro educazione. Non un adatta-mento teatrale del romanzo, ma, come di consueto nelle creazioni di Anagoor, alcune tra le pagine più emblemati-che del libro si intrecciano come un fiume carsico ad altre vicende, altre parole, altre dimensioni temporali: in que-

sto caso gli ultimi momenti di vita di Socrate attorniato dai suoi discepoli prima della condanna a morte. Tra le ore che precedono la morte di Socrate per ingiunzione della città, così come sono raccontate da Platone nel Fedone, e l’ora in cui lo studente Vitaliano Caccia mas-sacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, così come è dipinta con lucida ferocia nel romanzo di Antonio Scurati, si consuma tutta la battaglia, una vera e propria Gigantomachia, al pensiero occidentale dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici. Ma non solo, si rinnovano infatti anche due eterni interrogativi: la domanda di senso, ingombrante punto di domanda rivolto al maestro, e la questione stessa della posizione del maestro rispetto al sapere e ai discepoli.Dopo il successo ottenuto nell’ottobre 2016 con lo spet-tacolo Virgilio Brucia, la compagnia Anagoor ritorna a Piacenza, sempre al Teatro Municipale nella program-mazione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”. Collegate all’ospitalità dello spettacolo, attività educational per le scuole superiori.

FESTIVAL “L’ALTRA SCENA”

Teatro Municipale19 ottobre

per tutti, da 15 anni

100’ circa

teatro d’attore, video,maschere

BENJI(Adult child / Dead child)

PAOLA DI MEGLIO

di Claire Dowietraduzione Anna Parnanzini, Maggie Roseregia Cesare Lieviproduzione Teatro Gioco Vita

Spettacolo prodotto nel 2003 da ERT - Emilia Romagna Teatro con la regia di Cesare Lievi

Quando il dolore non ha parole per dirsi… Quando tutti sembrano lontani e il mondo ce l’ha con noi…Benji è la storia di una sofferenza molto profonda.Benji è un po’ la storia di ognuno di noi alla ricerca di un ascolto vero.I ragazzi lo sanno e lo sanno quelli che si ricordano di essere stati ragazzi.

Vilde Mailli (psicologa psicoterapeuta)

Scrittrice, attrice, poetessa e pioniera dello stand-up theatre, Claire Dowie ha iniziato operando nel circuito dei teatri alternativi di Londra.La stand-up comedy è un genere tipicamente anglosas-sone di performance comica ed è rappresentato da una nutrita serie di autori-attori che scrivono e interpretano monologhi (in genere legati al costume) e li provano a loro rischio e pericolo sugli spettatori in luoghi diversi come pub, piccoli teatri, sale alternative.In questo ambito Claire Dowie ha una voce assoluta-mente riconoscibile e unica perché indaga, a volte in maniera autobiografica, uno dei temi chiave di questi tempi, il tema dell’identità, mettendo in luce tutte le ipocrisie e i condizionamenti che il mondo dei consumi esercita sull’esplosione dei nostri desideri.La scrittura a volte è poesia, a volte è ritmata come un rap, ma in ogni modo esplosiva, penetrante, leggera ed ironica.In Benji la Dowie racconta la storia di un grave disagio psichico mettendo in scena una personalità scissa che per esistere in una collettività oppressiva deve crearsi un amico immaginario. È la storia di una ragazza, unaragazza comune, che ripercorre episodi della sua infan-zia, della sua famiglia, della scuola, mettendo in luce

la sua inadeguatezza, il suo essere diversa rispetto ai modelli imposti dalla società, il suo chiudersi in se stes-sa e il suo esplodere nella schizofrenia per manifestare quello che ha dentro che ha tenuto per troppo tempo compresso.

Anni fa, per caso, ho comprato questo testo, l’ho letto e poi ogni volta che sono passata davanti a una libre-ria ho chiesto se avevano copie di questo libro e le ho comprate. Non volevo che altri scoprissero questa sto-ria, volevo essere io a raccontarla. Ora ci sono riuscita e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutata.La protagonista è una ragazza comune che ha subito una serie di violenze e nessuno si è accorto del suo do-lore. Vorrei, nel raccontare la sua storia, sensibilizzare tutti noi ad essere più attenti nel leggere il dolore negli occhi di chi ci è vicino, e vorrei che tutti noi imparassimo da questa ragazza ad essere più ironici verso noi stes-si e ad accontentarci con gioia dei piccoli passi avanti della vita.

Paola Di Meglio

ALTRI SPETTACOLI 45

Teatro Gioia19-20-21 marzo

per tutti, da 13 anni

65’ circa

teatro d’attore

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LABORATORI

SMASCHERANDOLaboratorio teatrale intensivo di Commedia dell’Arte

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole secondarie superiori

Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e le sue maschere insieme a Nicola Cavallari, uno degli artisti oggi maggiormente conosciuti del settore. Una giornata in cui attraverso la pratica, l’uso delle masche-re, il gioco e l’improvvisazione, gli studenti potranno avvicinarsi a questo genere teatrale oggi patrimonio UNESCO. Il progettoLa Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristi-che più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvi-sazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque è celato e non può più servire per definire i vari stati d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento scenico”.La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tes-suto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, ri-manendo in stretto contatto con il pubblico, sempre di-verso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare, di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la specificità di “vagabondare” costantemente e agli atto-ri di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi.Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al pote-re, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi; non esistono scenografie, è abilità delle maschere far vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte, che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comuni-cazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro per-formance, nella miscela e nell’uso di forme espressive

diverse. Basta prendere un personaggio della Comme-dia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pan-tomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona, colta o non colta, anche se non conosce il valore seman-tico delle parole che vengono pronunciate.Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le masche-re, un modo anche per potersi esprimere liberamente e protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto del proprio mondo con il sorriso sulle labbra.Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stes-si e gli altri!

Programma e informazioniIl laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche.

LABORATORI

PICCOLI MONDI D’OMBRACorso di formazione sul teatro d’ombre

a cura di Nicoletta Garioni

per insegnanti, educatori e animatori

Piccoli mondi d’ombra è un tuffo nel teatro d’ombre: si propone come laboratorio base per insegnanti, educa-tori e animatori che abbiano la curiosità di scoprire e ac-quisire nuove conoscenze in questo ambito, attraverso la poetica propria della compagnia di Teatro Gioco Vita.Il laboratorio si articola in due momenti di avvicinamen-to al teatro d’ombre e alle tecniche proprie di questa forma teatrale, attraversando l’esperienza della scoper-ta dell’ombra del corpo e delle cose.La prima parte è incentrata, attraverso giochi, confronti, prove pratiche e teoria, sulla conoscenza degli elementi del teatro d’ombre e sui possibili percorsi ludico-teatrali da attuare con i bambini legati all’ombra corporea. La seconda parte affronta il teatro d’ombre e le sue tec-niche (animazione, sagome, spazio, schermo, luci) e la loro relazione in funzione del racconto.Si entra così nella pratica teatrale, attraversando possi-bili dispositivi scenici e i corrispondenti mondi d’ombra. Uno fra questi è il piccolo teatro d’ombra.L’attenzione si concentra su piccoli spazi d’ombra dove poter sperimentare questo linguaggio teatrale metten-do in relazione i suoi elementi fondanti.I piccoli teatri d’ombra diventano occasioni di riflessio-ne sulle possibili combinazioni fra spazio, schermo, luce, sagome, corpo, in funzione di una micro-storia.

Il laboratorio proposto prevede l’alternarsi di momenti teorici e pratici al fine di trasmettere e far sperimentare agli insegnanti, agli educatori e agli animatori situazioni e applicazioni pratiche dell’ombra che potranno essere utilizzate ed esplorate all’interno del proprio percorso didattico ed educativo per favorire lo sviluppo delle capa-cità percettive, cognitive, comunicative ed espressive dei bambini. Si prevedono momenti di verifica, di confronto e di discussione con i partecipanti sui contenuti del la-boratorio.

ContenutiLa scoperta dell’ombra e i giochi d’ombra.Figure d’ombra, costruzione delle sagome.I teatrini.

Programma e informazioniLa durata del laboratorio è di cinque incontri della durata di circa 3 ore, che si terranno all’Officina delle Ombre in orario pomeridiano (il calendario sarà comunicato agli in-teressati a partire da ottobre). Il laboratorio è condotto da un operatore di Teatro Gioco Vita. La partecipazione è gratuita.

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LABORATORI

PINA E I SUOI AMICI VANNO A SCUOLALaboratorio sull’ombra per la prima infanzia

a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni

per le scuole dell’infanzia

Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare della quotidianità. La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bambini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali normalmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e andrà nelle scuole dell’infanzia per pren-dere vita sullo schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre, un viag-gio nello spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai compagni. Un percorso per far nascere storie, avven-ture, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasfe-riranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare.

Il progetto• Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici.• Costruzione delle casette/teatrini.• Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici.• Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie nel villaggio di Pina.Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infan-zia che ben conoscono i personaggi delle storie propo-ste. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro ma-nuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi in sagoma sia delle casette/ teatrini.Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amiciL’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto

degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quin-di la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte del laboratorio. Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amiciArriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’even-to conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoper-ta del magico mondo del teatro delle ombre.Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddi-visa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i bambini.

Programma e informazioniIl laboratorio è articolato su tre incontri della durata di 60/90 minuti ciascuno a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole inte-ressate. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale im-portanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appuntamenti. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.

49LABORATORI

TUTTI I COLORI DELL’OMBRAUna giornata di laboratorio sull’ombra che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico

a cura di Nicoletta Garioni

per le scuole dell’infanzia e primarie

Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di gio-chi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i colori dell’ombra?E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diven-tare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocat-toli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra...

Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso lu-dico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia, ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il “raccontare” una forma, una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati, ecc.).In concreto si metteranno i bambini a contatto con si-tuazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e gio-chi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive, cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità espressive e creative dell’ombra stessa.

I giochi proposti faranno riferimento a:• il buio, la luce, la penombra, l’ombra;• immagini d’ombra corporea;• immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse e mobili;

• comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate, ecc.;• drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate.

La caratteristica principale di questo laboratorio è quel-la di essere concepito per adattarsi alle situazioni am-bientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti dell’intervento saranno modellati sulla situazione scola-stica in cui il laboratorio è previsto.

Programma e informazioniDate e orari da concordare con le scuole interessate.Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario sco-lastico.Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo).

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LABORATORI

UNA GIORNATA A TEATROPiccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare

Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno spettacolo teatrale

a cura di Nicoletta Garioni

per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori

Piccoli incontri con l’ombraper le scuole primarie Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma, dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludi-co che permette ai bambini di familiarizzare con un elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro la-boratorio e li invitano a condividere, per una giornata, quello strano mondo che è un laboratorio teatrale. Questo è dunque il significato primo, più importante, di Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza al-tri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è molto più facile in quello strano luogo che è un labo-ratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’im-possibile.

Il mestiere del teatroper le scuole secondarie di I° grado e superiori Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole? Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai?Queste sono alcune delle tante domande che alla fine di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tec-niche, dai perché ai come, dall’artistico al personale.

Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosa-mente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver ri-sposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di bat-tute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita.Il laboratorio è dunque concepito come momento di in-contro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della compagnia di Teatro Gioco Vita.Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragaz-zi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio teatrale.

Programma e informazioniOfficina delle Ombredalle ore 9 (orari e date da definire con i partecipanti)Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino (quota comprensiva di preparazione, allestimento e ma-teriali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al sacco all’Officina delle Ombre).

50 LABORATORI

SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINOLaboratorio sull’ombra per la prima infanzia

a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni

per le scuole dell’infanzia

Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra…Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’om-bra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Per-ché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente codificati, sia particolarmente difficile per i bambini piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra sia invece un elemento ricco di potenzialità espressi-ve straordinariamente adatte ad esprimere l’universo emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti che occorra pertanto esplorare il potenziale primario dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte in grado di darsi come reali strumenti di espressione nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capaci-tà percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche, classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative (semantiche); potenzialità espressive (creative). E que-sto sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico - affettive globali. Delle ombre si indagheranno le carat-teristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza, ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’ una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.).I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penom-bra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om-

bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili; comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di una storia. Il progetto • 1° incontro: il buio.• 2° incontro: la luce e le ombre. • 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo.• 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre.• 5° incontro: caratterizzazione delle sagome, animazioni.Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

InformazioniIl laboratorio è articolato su cinque incontri della durata di 60/90 minuti ciascuno a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole inte-ressate. Per permettere ai bambini continuità nell’espe-rienza si propone un incontro alla settimana per circa due mesi.L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che in-tervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la crea-zione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appuntamenti.Il progetto può essere strutturato anche in tre incontri. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.

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LABORATORI

TUTTI SUL PALCO!Una mattinata di “giochi teatrali”

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole primarie e secondarie di 1° grado

Una mattinata di “giochi teatrali”, un’attività creativa grazie alla quale i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado potranno esplorare e sperimentare la propria sensibilità, le pro-prie attitudini e le dinamiche di gruppo.

Per le scuole primarieIl laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bam-bini di dare sfogo in modo sano e protetto alla pro-pria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la propria capacità di associazione e di concentrazione e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di ragionamento.Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fan-tasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite alcune regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio imma-ginario.Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a in-canalare nel giusto modo la loro energia, una giornata da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”.

Per le scuole secondarie di 1° gradoIl laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisi-ca, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si svi-luppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il

movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di in-ventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fanta-sia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.È un gioco di squadra in cui le diversità individuali ri-sultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione delle attitudini di ciascuno.Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende tale. (William Shakespeare)

Programma e informazioniIl laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche.

52 LABORATORI

SEGUENDO L’OMBRA DI UN PICCOLO RE

Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia

a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni

per le scuole dell’infanzia

A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il pic-colo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeran-no situazioni che condurranno i bambini alla scoperta degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio, la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma). Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fon-damentale del percorso sarà la continua creazione di situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva la curiosità e la partecipazione dei bambini. Il progetto • 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bian-ca”...• 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uc-cellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera.• 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i personaggi della corte del Re.• 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratte-rizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli pezzi di colore fanno parte di noi.• 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; ripren-diamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi drammatizzazioni.

InformazioniDate e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro

Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che inter-vallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appunta-menti. La durata prevista è di 60/90 minuti circa per ogni incontro a seconda della fascia d’età. Durante il percorso può essere richiesto l’aiuto di qualche insegnante o di qualche genitore per le fasi di lavoro legate alle sagome (ritaglio dei profili e trasformazione in personaggi).

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LABORATORI

“ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO” DICE IL BRADIPO

Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato da Eric Carle

a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni

per le scuole dell’infanzia

Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli dal loro contesto originario per farli vivere sullo scher-mo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi attori e protagonisti di questo processo?

Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo gra-fico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di animazione per una breve drammatizzazione della sto-ria in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro, accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le in-segnanti avranno la possibilità di conoscere la storia con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice. Il progetto • 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del bradipo, giochi. • 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure.• 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; gio-chiamo con il nostro animale e il bradipo.• 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere

come quelli di Eric Carle.• 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la storia del bradipo in ombra.

InformazioniIl laboratorio è articolato in incontri della durata di 60/90 minuti ciascuno per sezione a seconda della fa-scia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le sezioni numerose saranno suddivise in due gruppi).Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone un incontro alla settimana per circa due mesi. Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Tea-tro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che in-tervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la crea-zione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appuntamenti.

54 LABORATORI

L’ANIMA DELLE COSEL’ombra nelle arti visive e plastiche

Laboratorio tra teatro ed arte

a cura di Nicoletta Garioni

per le scuole secondarie di 1°grado e secondarie superiori

L’alternarsi di zone di luce e zone in ombra sulla super-ficie degli oggetti ci permette di identificarne la forma, il tipo di riflessione sulla loro superficie ce ne indica la struttura e la reazione alle diverse lunghezze d’onda dello spettro determina il loro colore.

Ernst E. Gombrich

La luce e l’ombra sono due elementi “fisici” e “immate-riali” che permettono ai nostri occhi di vedere il mondo, di delinearne lo spazio, i contenuti e le distanze, svelan-do la materia delle cose: in una parola quello che perce-piamo della realtà. Sono elementi intangibili che rendo-no concreto quello che ci circonda. Si rivelano quando incontrano una superficie. Non possiamo prenderli in mano, non possiamo contenerli eppure combinandosi ci permettono di assistere allo spettacolo della realtà, capaci di infinite varianti e sfumature. Sono una l’anta-gonista dell’altra, in continua dialettica e responsabili del significato espressivo delle cose.La nostra percezione del mondo non è mai uguale ma cambia in continuazione anche grazie alla combinazio-ne di questi elementi. Gli artisti di tutti i tempi, con il loro sguardo sensibile a queste ‘materie creatrici’ ne hanno saputo cogliere il potenziale espressivo: come registi hanno studiato, scelto e controllato la luce e l’ombra come elementi integranti della propria rappre-sentazione visiva facendo così vivere lo spettacolo delle proprie opere.

Il progettoIl laboratorio, teorico-pratico, prevede momenti di osservazione e di lavoro attivo sul tema della luce e dell’ombra, delle loro modalità di creazione e funziona-mento in rapporto alle arti visive e plastiche. Partendo

dall’osservazione di alcune opere d’arte verranno pro-poste ai ragazzi una serie di attività e di situazioni che, attraverso giochi di luce e ombra, permetteranno loro di confrontarsi in modo diretto sul tema, come esploratori, attivando la propria fantasia e curiosità.

InformazioniIl laboratorio si rivolge al gruppo classe. La struttura potrà essere articolata con forme e modi differenti in funzione delle esigenze degli insegnanti, anche in base alle tematiche affrontate nel corso dell’anno scolastico.Per lo svolgimento del laboratorio è necessaria un’am-pia stanza oscurata e attrezzata con tavoli e sedie. La sede e la durata, che potrà variare da 1 incontro di 3 ore a tre incontri di 2 ore, sono da concordare con gli insegnanti della classe interessata.Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa.

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LABORATORI

IN COMPAGNIA DI... PINALaboratorio intensivo di teatro

a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni

per le scuole dell’infanzia

Ehi! Bambino! Vieni… Coraggio… Entra… Pina ti sta aspettando e con lui tutti i suoi amici… Ci sono Cocco Nilo, Piò Piò, Lillo e Tino. Vogliono giocare con te. A cosa? Non lo sai? A raccontare storie, al teatro delle ombre, insomma, al gioco del teatro. Allora, vieni?In compagnia di... Pina è un laboratorio intensivo che vuole essere occasione per partecipare fin da piccoli e giocare in prima persona, e non solo come spettatori, “al teatro”. Pina, l’allegra Topina nata dalla fantasia di Lucy Cousins, con tutto il suo mondo fatto di oggetti e ambienti che il bambino riconosce come familiari, si stacca dalle pagine del libro sulle quali normalmente vive, e dove il bambino l’ha conosciuta, per prendere vita sullo schermo del teatro d’ombre, in un teatrino che è la sua casa. Dopo essersi presentata, Pina invita i bambini a giocare con lei… inizia così un percorso che condurrà i bambini alla scoperta e conoscenza delle tecniche basilari del teatro d’ombre fino alla costruzione di una o più sago-

me che rappresentano gli amici del personaggio. Nello spazio della scena i piccoli saranno coinvolti in una gi-randola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove sarà possibile giocare con Pina, i suoi amici, e gli altri bambini. E così nasceranno storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine di un libro si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare senza altri fini che il pia-cere dello stare insieme.

Programma e informazioniIl laboratorio intensivo ha una durata di circa 90 minuti ed è concepito per un gruppo massimo di 15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le sezioni nu-merose saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). I bambini avranno in omaggio le sagome costruite nel corso del laboratorio.

56 LABORATORI 57

LABORATORI DI TEATROa cura di Nicola Cavallari

per le scuole superiori

Da alcuni anni scolastici con alcune classi di scuola su-periore sono realizzati laboratori teatrali curati dall’at-tore e regista Nicola Cavallari. L’esperienza, valutata positivamente sia dai docenti sia dai ragazzi e dalle loro famiglie, sarà riproposta nell’an-no scolastico 2017/2018, nella consapevolezza che il teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può essere occasione, per insegnanti e studenti, per approfondire in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si af-frontano nell’attività didattica. I contenuti e le modalità di realizzazione di ogni singolo laboratorio saranno con-cordati con gli insegnanti delle classi interessate, legan-

do il progetto alle esigenze e alla ricettività delle classi stesse e cercando di esaltare le capacità e le conoscenze già in possesso dei partecipanti.

I progettiDue le tipologie di laboratorio che sono proposte. Una con una struttura più articolata: il percorso sarà orga-nizzato in dodici giornate di lavoro. La seconda tipo-logia di laboratorio è invece di carattere più intensivo: sono previste tre giornate di lavoro, calendarizzate di preferenza consecutivamente.Al termine di ogni progetto laboratoriale sarà allestita una performance, dimostrazione del lavoro fatto insie-me e occasione per comunicare l’esperienza al pubbli-co, con gli studenti direttamente impegnati in ogni fase della messa in scena.

Programma e informazioniIl laboratorio si rivolge al gruppo classe. Il numero e il calendario degli incontri per ciascun laboratorio saran-no definiti con gli insegnanti delle classi interessate. Le performance finali di ciascun percorso saranno inserite nel cartellone Pre/Visioni della Stagione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza. Sede di tut-te le attività laboratoriali sarà principalmente il Teatro Gioia.

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LABORATORI58

A TEATRO, RAGAZZI!Il teatro dietro le quinteLaboratorio/spettacolo

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole primarie

Una divertente visita a teatro per scoprire tutto quello che c’è, ma non si vede. Il teatro, un luogo magico che aiuta a far sognare grandi e bambini. Ma cosa succede quando non c’è lo spettacolo? Il tea-tro dorme? Ci abita qualche strano essere? Un momento... cominciamo dall’inizio... dal foyer... No!!! Non si mangia, il foyer... E lasciate stare i tiri, altrimenti vien giù il cielo o forse l’arlecchino... Fermi, chi ha preso quel par e dov’è il sagomatore? Non si sale sulla graticcia! Ma non c’è una maschera in galleria? Che confusione! Sarà meglio cercare il regista in regia... No! Perché in regia ovviamente c’è il luciaio... E in pla-tea? Basta! Adesso chiamo il direttore!Se come noi ci avete capito poco o niente, è il caso di venirci a trovare e insieme scopriremo tutti i segreti del teatro.

Programma e informazioni Una visita al Teatro Comunale Filodrammatici che è strutturata come un incontro/laboratorio alla scoperta dello spazio teatrale e dei suoi segreti. Le date e gli orari sono da concordare con le scuole interessate. Il progetto è gratuito per le classi che assistono ad al-meno uno spettacolo della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”.

INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

C’È UN CAVALIERE IN SCENAIl cavaliere inesistente di Italo Calvino dal testo al palcoscenico a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni

per le scuole secondarie di 1° grado e superiori

Ne Il cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano. Si cercano tra di loro ma, soprattutto, cercano se stessi. L’uomo si muove dentro un mondo labirintico e ambi-guo, pieno di luci e ombre, e soggiace alla passione, all’amore, fino a dimenticarsi persino della guerra. Gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi, nell’epica nostrana, sono senza mac-chia e tantomeno senza peccato. Ne Il cavaliere inesi-stente tutto questo c’è, e c’è anche qualcosa in più, che ci parla in maniera ancora più stringente della nostra contemporaneità: l’uomo privo d’individualità fisica o d’individualità di coscienza.

Fabrizio Montecchi

Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le scelte dramma-turgiche, registiche e sceniche che hanno portato alla creazione del nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita. La scrittura di Calvino si dà per archetipi, figure, immagini che suggeriscono immediatamente visioni e rimandano continuamente ad altro, in un lucido gioco di rispecchia-mento tra fantasia e verità, come l’ombra.Nel teatro d’ombre di Teatro Gioco Vita la presenza im-materiale e incorporea dell’ombra si fonde con la pre-senza materiale e corporea dell’attore. Queste due qua-lità di presenza scenica possono rendere molto bene, nelle loro tante possibilità combinatorie, i diversi piani dell’ “essere” presenti ne Il cavaliere inesistente. Inoltre l’alto potenziale rappresentativo dell’ombra, capace di farci viaggiare facilmente nel tempo e nello spazio, si presta a tradurre il ricco immaginario storico-favolistico di questo classico della letteratura del Novecento.

Programma e informazioni Il percorso può essere strutturato in uno o due incontri. L’incontro singolo sarà calendarizzato prima o dopo la visione della rappresentazione, a seconda che si voglia-no introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di svi-

luppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione stessa. L’insegnante può scegliere anche di proporre entrambi gli incontri alla classe, sia quel-lo propedeutico sia quello successivo alla visione dello spettacolo. Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche (previa verifica della disponibilità degli operatori, l’incontro suc-cessivo alla visione dello spettacolo potrà essere svolto in teatro al termine della rappresentazione).

Lo spettacoloTeatro Gioco VitaIL CAVALIERE INESISTENTEdi Italo Calvinocon Valeria Barreca, Tiziano Ferrarivoce registrata Mariangela Granellidrammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchiregia e scene Fabrizio Montecchidisegni e sagome Nicoletta Garionimusiche Alessandro Nidi - costumi Tania Fedeliluci Davide Rigodanzaassistente alla regia Lucia Menegazzocoproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conven-tionnée - in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazioneper tutti, da 11 anniTeatro Filodrammaticimercoledì 7 febbraio 2018 - ore 10(Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)

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NUMERO 24

Periodico di informazione - Stagione di Prosa 2017/18

TEATROmagazine

TRE PER TE 2017/2018Prosa - Altri Percorsi - Teatro Danza

L’altra scenaFestival di teatro contemporaneo

InFormazione Teatrale

Fondazione Teatri di PiacenzaTeatro Gioco Vita

INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

TUTTI A TEATROIncontri di presentazione dei contenuti della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2017/2018

Incontri propedeutici alla visione degli spettacolidella Stagione di Prosa “Tre per Te” 2017/2018

Incontri di approfondimento sugli spettacoli dellaStagione di Prosa “Tre per Te” 2017/2018 a cura di Nicola Cavallari

per le scuole superiori

Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli studenti di migliorare gli strumenti in proprio possesso da una parte per fruire meglio della visione dello spettacolo, dall’altra per disporre di chiavi di lettura adeguate e per approfondire l’esperienza della visione dello spettaco-lo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a sviluppare il senso critico, per una fruizione più consa-pevole dello spettacolo teatrale. Un progetto basilare nel percorso di educazione al teatro che Gioco Vita offre agli studenti di tutti i livelli, finalizzato ad istituire un dialogo continuativo e uno scambio reciproco con le nuove generazioni di spettatori, nella prospettiva del-la “costruzione” del pubblico di domani. Tre le parti in cui si articola il percorso, con tre tipologie di incontri a seconda delle esigenze delle classi. I contenuti e le mo-dalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti.

Incontri di promozione e formazione del pubblico sui contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te”L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2017/2018 diventa occasione per avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in modo consapevole dell’esperienza teatrale.

Incontri propedeutici alla visionedegli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spetta-colo e facilitarne la comprensione.

Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfon-dire l’esperienza della visione.

Programma e informazioniGli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente. Il percorso intende accompagnare gli studenti nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno prose-guire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.

61INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

LO SPAZIO DEL TEATROVisita guidata ai luoghi di spettacolo a cura dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita

per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e superiori

Una visita guidata agli spazi teatrali in cui opera Teatro Gioco Vita, accompagnati dagli operatori dell’ufficio scuola e dello staff tecnico e artistico. Un breve viaggio alla scoperta delle vicende storiche e degli aspetti arti-stici e architettonici dei principali edifici piacentini dedi-cati allo spettacolo dal vivo, anche in rapporto all’evo-luzione storica degli spazi teatrali in Italia e in Europa. In più, uno sguardo speciale sul palcoscenico e su tutto ciò che accade dietro le quinte: dai segreti dei macchinisti e degli illuminotecnici, all’organizzazione e alla comunicazione. Un primo approccio per conoscere il complesso lavoro e le molteplici professionalità che ruotano attorno a una rappresentazione teatrale e che

contribuisce a creare quella speciale atmosfera che solo uno spettacolo dal vivo può regalare.

Programma e informazioniDate e orari da concordare con le scuole interessate, compatibilmente con la programmazione del/dei teatro/teatri. La partecipazione è gratuita. A seconda degli in-teressi degli studenti, l’incontro può privilegiare aspetti particolari: le caratteristiche storico/architettoniche del-lo spazio, i mestieri del teatro (artistici, tecnici, organiz-zativi), le testimonianze dei professionisti che lavorano nel settore teatrale, ecc.

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SOS TEATROConsulenze artistiche su progetti teatrali scolastici a cura di Nicola Cavallari/Nicoletta Garioni

per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e superiori

Spesso nelle scuole gli insegnanti con i loro studenti scelgono di inscenare una piccola drammaturgia, di giocare a realizzare un saggio teatrale, di fare un rea-ding poetico. Si trovano ad utilizzare, anche per motivi didattici, contenuti e tecniche molto diverse: narrazione, recitazione, movimento corporeo, musica, teatro d’om-bre, teatro di figura ecc. Il progetto vuole dare la possibilità a queste classi e/o gruppi di studenti di mostrare ad un occhio esterno il lavoro fatto (in divenire o terminato), per ottenere un piccolo aiuto professionale.

I contenuti, le tempistiche e le modalità della consulen-za saranno decise in accordo con l’insegnante referente, vista la diversità del tipo di lavoro e per tenere conto delle diverse esigenze.

Programma e informazioniIn linea di massima il progetto si articola in due incontri. Date e orari da concordare con le scuole interessate. La partecipazione è gratuita. A seconda del tipo di consu-lenza richiesta, gli interventi potranno essere tenuti da Nicola Cavallari o Nicoletta Garioni.

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

CONOSCERE IL TEATROIncontri di introduzione ai linguaggi della scena

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e superiori

Un percorso tra il teorico e il pratico alla scoperta del teatro. Perché è vero che l’esperienza della scena è dif-ficile da “spiegare”, ma possiamo provare a conoscere meglio le componenti che danno vita ad uno spettacolo teatrale: parole, gestualità, musica, scene, luci… Un progetto che vuole essere un incontro con il “me-stiere del teatro” e offrire spunti, suggestioni, curiosità nei confronti dell’esperienza teatrale. Con l’obiettivo di aiutare i ragazzi e i giovani ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo della scena e a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di lettura e strumenti di lavoro da utilizzare in occasione della visione di spetta-coli a teatro o in altre esperienze di educazione teatrale, soprattutto nella scuola. Un percorso per crescere come pubblico consapevole.

Il gioco del teatro per le scuole primarie e secondarie di 1° gradoGiocare al teatro per conoscerlo, avvicinarsi o approfon-dirlo. Tre incontri teorico-pratici: quali sono i lavori del teatro, fantasia e realizzazione, i personaggi, le emozio-ni... Il percorso terminerà con delle brevi improvvisazio-ni, in cui si proverà a interpretare le conoscenze apprese e durante le quali i ragazzi saranno attori e registi di loro stessi.

Scoprire il teatroper le scuole primarie e secondarie di 1° gradoPer le classi che hanno già affrontato il primo livello due incontri per provare a costruire su carta uno spettacolo partendo da un testo già noto alla classe o proposto dal formatore. I dialoghi, il luogo, i costumi, la regia. I due incontri saranno divisi in momenti teorici e pratici dove ci sarà un continuo confronto tra gli alunni e il formatore. Sarà necessario anche un ulteriore lavoro in classe tra un appuntamento e l’altro con il formatore

teatrale. Il numero degli incontri potrà subire variazioni a seconda delle esigenze dei partecipanti. L’arte del teatroper le scuole secondarie superioriTre incontri in cui i giovani spettatori impareranno le prime nozioni per leggere lo spettacolo teatrale. I segni teatrali, i linguaggi, la strategia, la messa in scena, la scrittura e altro ancora. Sarà valorizzata anche la capa-cità di critica teatrale dei ragazzi attraverso la visione di uno spettacolo proposto dal formatore o che la classe ha visto durante la stagione. A discrezione del formato-re potrà esserci un momento di confronto su eventuali ipotesi di messa in scena. Il numero degli incontri po-trà cambiare a seconda delle esigenze e della reattività della classe.

Programma e informazioniIn linea di massima il progetto si articola in tre incontri della durata di un’ora circa ciascuno. I temi proposti e gli argomenti varieranno a seconda dell’età degli stu-denti.Il numero degli incontri potrà anche cambiare a secon-da delle esigenze e della reattività della classe.Gli appuntamenti si svolgeranno presso le sedi scola-stiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da con-cordare con gli insegnanti delle scuole interessate). La partecipazione è gratuita.

Per le classi che hanno già partecipato al pro-getto negli anni scorsiPotrà essere proposta un’annualità aggiuntiva, per ap-profondire ulteriormente il percorso avviato. I contenuti e le modalità di realizzazione saranno concordati diret-tamente con gli insegnanti delle classi interessate.

63INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

TEATRANDOIncontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2017/2018

Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2017/2018 a cura di Nicola Cavallari

per le scuole primarie e secondarie di 1° grado

L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettato-ri, che dimostrano di partecipare più direttamente, e con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della rappresentazione, della stessa magia del teatro.Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno seguire incontri di approfondimento, da concordarsi direttamente con i docenti di riferimento delle classi interessate. Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti.

Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spetta-colo e facilitarne la comprensione.

Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfon-dire l’esperienza della visione.

Programma e informazioniGli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita.Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente.Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella vi-sione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfon-dimento di temi e argomenti connessi alle rappresen-tazioni stesse.

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

IL TEATRO E LA MENTEPercorso tra teatro e psichiatria collegato alla visione degli spettacoli Vetri rotti di Arthur Miller e Benji di Claire Dowie

a cura di Nicola Cavallari, Paola Di Meglio e Giovanni Smerieri

per le scuole secondarie di 1° grado e superiori

In Vetri rotti siamo a Brooklyn, novembre 1938. Sylvia Gellburg, ebrea, casalinga, viene improvvisamente col-pita da un’inspiegabile paralisi agli arti inferiori. Il medi-co, Herry Hyman, suo coetaneo e conoscente, è convinto della natura psicosomatica del male e, al tempo stesso, è sentimentalmente attratto dalla donna, mentre il ma-rito di Sylvia, Phillip, non riesce ad accettare quanto sta accadendo. Ben presto emerge che Sylvia è ossessio-nata dalle notizie delle persecuzioni contro gli ebrei in Germania. Sono gli echi della Kristallnacht, ma forse l’angoscia della protagonista per quegli avvenimenti si somma ad altre fonti di frustrazione ed inquietudine... Benji racconta la storia di un grave disagio psichico mettendo in scena una personalità scissa che per esiste-re in una collettività oppressiva deve crearsi un amico immaginario. È la storia di una ragazza, una ragazza comune, che ripercorre episodi della sua infanzia, della sua famiglia, della scuola, mettendo in luce la sua inadeguatezza, il suo essere diversa rispetto ai modelli imposti dalla so-cietà, il suo chiudersi in se stessa e il suo esplodere nella schizofrenia per manifestare quello che ha dentro che ha tenuto per troppo tempo compresso. Gli spettacoli vengono affrontati da una duplice pro-spettiva: quella psichiatrica e psicoanalitica, con l’inter-vento di Giovanni Smerieri, psichiatra e psicoterapeuta, e quella teatrale, con l’intervento di Nicola Cavallari, attore, regista e formatore per Vetri rotti e di Paola Di Meglio, attrice protagonista, per Benji.Le caratteristiche psicologiche dei personaggi, le vicen-de narrate e gli eventuali parallelismi con la vita dell’au-tore diventano occasione per individuare aspetti della mente, delle relazioni e in generale della condizione umana.

Gli spettacoli

Elena Sofia Ricci GianMarco TognazziVETRI ROTTIdi Arthur Millercon Maurizio Donadoniregia Armando Puglieseproduzione ErreTiTeatro30Teatro Municipale martedì 20 marzo 2018 - ore 21mercoledì 21 marzo 2018 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per te” - Prosa)

Paola Di MeglioBENJI (Adult child / Dead child)di Claire Dowietraduzione Anna Parnanzini, Maggie Roseregia Cesare LieviTeatro Gioia lunedì 19 marzo 2018 - ore 10martedì 20 marzo 2018 - ore 10mercoledì 21 marzo 2018 - ore 10(Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”)

Programma e informazioniPer Vetri rotti (scuole superiori) dopo la visione dello spet-tacolo sono previsti due incontri della durata di un’ora da svolgersi presso le sedi scolastiche, uno con Giovanni Smerieri sugli aspetti legati alla psiche, l’altro con Nicola Cavallari sull’analisi della messa in scena. Gli incontri pos-sono essere rivolti anche a più classi contemporaneamen-te. Per Benji (scuole superiori e classi terze delle scuole secondarie di 1° grado) è previsto un unico incontro in te-atro al termine della rappresentazione con l’attrice Paola Di Meglio e l’intervento di uno psichiatra/psicoterapeuta.

64INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 65

LETTERATURA E TEATROProgetto collegato alla visione degli spettacoli Il nome della rosa di Umberto Eco, Il casellante di Andrea Camilleri e Pinocchio di Carlo Collodi

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole superiori

Dal testo letterario a quello teatrale: quali sono le tecni-che drammaturgiche alla base di questa trasformazione? La parola teatrale ha un’enorme responsabilità: scrivere per il teatro comporta un impegno in più, perché le pa-role, i pensieri, non sono destinati solo alla carta, ma già devono prevedere l’interpretazione delle proprie parole, l’ascolto da parte di un pubblico dei propri pensieri. La scrittura da leggere, meditare, su cui riflettere con calma è completamente diversa dalla scrittura scenica che im-mediatamente deve far arrivare i propri messaggi tramite l’azione, il suono, le immagini che evoca. La presenza in cartellone di spettacoli tratti da opere letterarie è occa-sione per riflettere su questi temi. Si porrà anche atten-zione a quello che le diverse regie hanno voluto raccon-tare, su che cosa hanno tralasciato e per quale ragione. Si analizzerà inoltre lo scontro-incontro tra la fantasia e la visualizzazione del lettore con il risultato scenico. Ci si confronterà sulla fedeltà letteraria e sull’allontanamento della lettura registica. Scopriremo come fanno a coesi-stere il nostro essere lettore col nostro essere spettatore.

Programma e informazioni Il progetto può essere seguito interamente nella sua ar-ticolazione oppure gli insegnanti possono scegliere uno o due degli spettacoli proposti. È previsto un incontro, che può essere rivolto anche a più classi contempora-neamente, dopo la visione della rappresentazione. Si consiglia la conoscenza, anche minima, dei testi letterari di partenza.

Gli spettacoli

PINOCCHIOda Carlo Collodidrammaturgia Antonio Latella, Federico Bellini, Linda Dalisiregia Antonio Latellacon (in ordine alfabetico) Michele Andrei, Anna Coppola,

Stefano Laguni, Christian La Rosa, Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, Massimiliano Spezianiproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Municipalemartedì 21 novembre 2017 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)

IL NOME DELLA ROSAdi Umberto Ecoversione teatrale di Stefano Massini (© 2015)regia e adattamento Leo Muscatocon (in ordine alfabetico) Eugenio Allegri, Giovanni Anzaldo, Renato Carpentieri, Luigi Diberti, Luca Lazzareschiproduzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto - Teatro NazionaleTeatro Municipalemartedì 16 gennaio 2018 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)

Moni OvadiaValeria Contadino Mario IncudineIL CASELLANTE di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasqualedal romanzo di Andrea Camilleri, Sellerio Editore - Palermocon Sergio Seminara, Giampaolo Romania musiche dal vivo con Antonio Vasta, Antonio Putzumusiche originali Mario Incudinecon la collaborazione di Antonio Vastaregia Giuseppe Dipasqualeproduzione Corvino Produzioni, Centro d’Arte Contempo-ranea Teatro Carcano, Comune di Caltanissetta Teatro Municipalemartedì 23 gennaio 2018 - ore 21mercoledì 24 gennaio 2018 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

A TEATRO CON SHAKESPEAREProgetto collegato alla visione degli spettacoli A cup of tea with Shakespeare e Enrico e Quinto a cura di Nicola Cavallari

per le scuole secondarie di 1° grado e superiori

Un tuffo nel mondo del più grande drammaturgo di tut-ti i tempi: William Shakespeare. Un sunto della vita e dell’opera del “Bardo”. Questo grazie alla presenza nel cartellone di “Salt’in Banco” 2017/2018 di due spetta-coli “shakespeariani”. A cup of tea with Shakespeare dà vita a un ritratto ac-cattivante del Bardo, raccontando, sia in inglese sia in italiano, aneddoti curiosi della sua vita, citando e inter-pretando alcuni versi delle sue opere più celebri, avvici-nando il pubblico giovane alla lingua di Shakespeare e stimolando la conoscenza del linguaggio di uno dei più grandi autori teatrali di tutti i tempi.In Enrico e Quinto un uomo in scena racconta il teatro attraverso la sua vita, e la sua vita attraverso il teatro prendendo spunto dall’Enrico V di Shakespeare. È un arciere a narrare le vicende del re inglese che diventò famoso per aver conquistato la Francia con la famosa battaglia di Azincourt. Il progetto si articola in due incontri, uno prima e uno dopo la visione dello/i spettacolo/i. Durante il primo incontro gli studenti potranno ottenere tutte le informazioni sulle opere shakespeariane per po-ter apprezzare al meglio la visione dello/i spettacolo/i. Il secondo incontro sarà un confronto sullo spettacolo visto: la critica, i dubbi, i “mi è piaciuto perché” e i “non mi è piaciuto perché”. Un passo ulteriore verso la ma-turità da spettatori.

Programma e informazioni Il progetto intende accompagnare gli studenti nella vi-sione dello/degli spettacolo/i e allo stesso tempo appro-fondire un autore fondamentale nella storia del teatro. Il percorso si articola in due incontri, uno propedeutico e uno successivo alla/e rappresentazione/i in cartellone, con l’obiettivo di conoscere meglio l’opera di William Shakespeare e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale nei suoi molteplici aspetti. Gli incontri sono gratuiti.

Gli spettacoli

Charioteer TheatreA CUP OF TEA WITH SHAKESPEAREdi Laura Pasettiregia Laura Pasetticon Stefano Guizziper tutti, da 12 anni Teatro Filodrammaticilunedì 16 aprile 2018 - ore 10(Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”)

Fontemaggiore ENRICO E QUINTOcon Stefano Cipicianidrammaturgia Massimiliano Burinidisegno luci Pedro Pablo Pulido Roblestecnico di scena Stefano Spellucciregia Massimiliano Civicada 8 a 14 anni Teatro Filodrammaticigiovedì 19 aprile 2018 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 20 aprile 2018 - ore 10(Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”)*se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesio-ni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

66 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

LE STORIE E I PERSONAGGI DI WILLIAM

Progetto collegato alla visione dello spettacolo Enrico e Quinto a cura di Nicola Cavallari

per le scuole primarie e secondarie di 1° grado

La visione dello spettacolo Enrico e Quinto vuole essere occasione per avvicinare i giovani spettatori al mondo e all’opera di William Shakespeare in modo piacevole e consono alla loro età. Grazie al progetto Le storie e i personaggi di William i ragazzi dagli 8 ai 12 anni po-tranno conoscere il più grande drammaturgo di tutti i tempi attraverso una carrellata dei suoi personaggi e delle sue storie. Il re e la regina, gli innamorati, il catti-vo, il fool, ma anche i personaggi che appartengono al mondo dei sogni (le fate, gli elfi, le streghe, i fantasmi e i maghi). A seconda delle esigenze e della didattica della classe si potrà decidere insieme agli insegnanti se affrontare un solo testo e i suoi protagonisti, o spaziare attraverso più drammaturgie. Ovviamente le storie verranno affrontate tenendo conto dell’età dei partecipanti. I ragazzi potranno mettere in pratica brevemente le conoscenze acquisite con delle micro messe in scena dei personaggi e delle storie. Al-cuni esempi di opere di William Shakespeare su cui si potrebbe lavorare: Romeo e Giulietta, Otello, Il mercan-te di Venezia, Macbeth, Sogno di una notte di mezza estate, Riccardo III, Amleto.

Programma e informazioni Il percorso si articola in due incontri, uno propedeuti-co e uno successivo alla rappresentazione in cartellone. Si alterneranno momenti più pratici e di “gioco teatra-le” a momenti di confronto sullo spettacolo visto e sulle caratteristiche drammaturgiche dei personaggi e delle sto-rie di William Shakespeare. Gli incontri sono gratuiti.

Lo spettacoloFontemaggioreENRICO E QUINTOcon Stefano Cipicianidrammaturgia Massimiliano Burinidisegno luci Pedro Pablo Pulido Roblestecnico di scena Stefano Spellucciregia Massimiliano Civicada 8 a 14 anniTeatro Filodrammaticigiovedì 19 aprile 2018 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 20 aprile 2018 - ore 10(Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”)* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

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SGUARDI CRITICIProgetto di critica teatrale per le giovani generazioni

Percorso educational collegato al 7° Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”

a cura di Nicola Arrigoni

si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival

per le scuole superiori

Facendo tesoro della positiva esperienza del percorso di introduzione alla recensione teatrale SCS/Studenti-Criti-ci-Spettatori realizzato dal 2012 al 2014 nell’ambito del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la partecipazione alla rassegna delle scuole superiori piacentine, prosegue con la terza edizione di Sguardi critici, un nuovo proget-to di critica teatrale per le giovani generazioni curato da Nicola Arrigoni. Critico teatrale e redattore del quo-tidiano “La Provincia” di Cremona, Arrigoni collabora anche ai periodici “Sipario”, “Il giornale dello spettaco-lo”, “Il Grande fiume”, alle testate on line “Paneacqua Culture” e “Il Giudizio universale”. Critico militante di teatro e danza e saggista, si occupa di teatro educa-zione e della drammaturgia della festa, con particolare attenzione al contesto cremonese. Ha pubblicato: Alle origini del Piccolo Teatro. Gli articoli di Paolo Grassi e Giorgio Strehler su “Eccoci”, in “La Scuola Classica di Cremona” del 2010, sempre nel 2010 ha firmato il sag-gio Incipit vita nova, inserito nel programma di sala de Il vecchio e il cielo di Cesare Lievi, coproduzione Teatro nuovo Giovanni da Udine e Css, stagione 2010/2011, al Teatro nuovo Giovanni da Udine. Fra le altre pubbli-cazioni si ricordano: Passaggi e paesaggi Testoriani, La Scuola Classica di Cremona (2005). Lo sguardo dell’al-tro sul nulla che opprime saggio sulla trilogia dello stra-niero di Cesare Lievi, ne La badante, Brescia 2008; Le attese incrociate: il teatro visto dai banchi, dalla catte-dra e dal palcoscenico in Il giullare nel curriculo, Franco Angeli, 2006; Il piacere della scena, nel volume sui 200 anni del Teatro Filo, Cremonabooks, 2001.

Il progetto Il percorso si concentrerà su alcuni spettacoli del Fe-stival (l’elenco dei titoli sarà comunicato direttamente alle scuole interessate). Ogni classe potrà sceglierne uno o due, compatibilmente con le richieste di adesio-ne che perverranno dalle scuole. Nei giorni precedenti l’avvio del progetto Nicola Arrigoni terrà un incontro introduttivo sulla critica teatrale, allo scopo di guida-re i ragazzi alla visione dello spettacolo scelto. Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno allo spettacolo e al termine parteciperanno ad un in-contro con gli artisti, sempre a cura di Nicola Arrigoni. Una volta tornati a scuola, quindi, potranno cimentarsi singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. Su richiesta potrà essere organizzato anche un incontro successivo con Nicola Arrigoni, per un confronto e un’eventuale va-lutazione intermedia del lavoro svolto. Il progetto potrà essere modificato e/o integrato su richiesta degli inse-gnanti, anche allo scopo di essere inserito in esperienze di alternanza scuola/lavoro.

Programma e informazioniLe date e gli orari degli incontri saranno comunicate agli insegnanti interessati. La partecipazione è gratuita e per ogni spettacolo compreso nel progetto potranno essere accettate una o due classi compatibilmente con la disponibilità di posti.

Il FestivalPer il programma dettagliato vedi alle pagine 76-77.

INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 69INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

CARLO GOLDONI E IL SUO TEATROPercorso collegato alla visione dello spettacolo La locandiera

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole superiori

Un progetto completo di educazione al teatro che si rivolga alle giovani generazioni non può certo prescin-dere da Goldoni, autore fondamentale nella storia del teatro italiano ma non solo, riformatore del teatro dal punto di vista della drammaturgia come della messin-scena, artefice di un teatro umano, che si propone di essere specchio della società contemporanea, riflesso del mondo di cui è espressione e fotografia dell’uomo nel suo tempo. L’occasione per la proposta di un per-corso “attorno a Goldoni” è offerta dallo spettacolo in cartellone per la Stagione di Prosa “Tre per Te” La locandiera, nell’interessante versione di Proxima Res con la regia di Andrea Chiodi. Partendo dai Memoires goldoniani in cui lo stesso Goldoni afferma di avere preso le mosse da bambino giocando con delle piccole poupettes a costruire i suoi testi e a pensare che non bastava più un canovaccio ma era necessario un testo, il regista ha immaginato che gli attori potessero proprio interagire con questo mondo dell’infanzia di Goldoni e dialogare di volta in volta con delle piccole bambole che rappresentano i rapporti tra i personaggi e la straordi-naria macchina teatrale che è La locandiera. In un gioco teatrale che coinvolge i protagonisti nel mondo caro a Goldoni, dalle maschere che se ne vanno, ai costumi del repertorio fino alle sue amate poupettes dell’infanzia.

Programma e informazioni Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella visione dello spettacolo in cartellone e al contempo approfondire l’opera di un autore fondamentale nella storia della letteratura. Il percorso si articola in due incontri, propedeutici e/o successivi alla visione dello spettacolo, nel corso dei quali verranno approfondite tematiche inerenti il testo goldoniano mediante il raf-fronto con altri capolavori dell’autore, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dell’opera di Goldoni e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale nei suoi molteplici linguaggi. Gli incontri sono gratuiti.

Lo spettacoloLA LOCANDIERAdi Carlo Goldoniregia Andrea Chiodicon (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emiliano Masala, Francesca Porriniscene e costumi Margherita Baldoniassistente alla regia Maria Laura Palmeridisegno luci Marco Grisamusiche Daniele D’Angeloproduzione Proxima ResTeatro Municipalemartedì 9 gennaio 2018 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

FILOSOFIA/VITA_ANIMA/CORPOEducazione e scuola tra passato e presente

Progetto collegato alla visione dello spettacolo Socrate il sopravvissuto nell’ambito del 7° Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” a cura di Nicola Arrigoni con la partecipazione della compagnia Anagoor

per le scuole superiori

Serve che si levi un pensiero alto ed articolato attorno all’educare oggi, alla cura delle coscienze in formazio-ne. Un pensiero che rilevi la stretta connessione tra processo della conoscenza e ricerca della giustizia, tra strumenti del conoscere (che è riconoscere e saper di-stinguere la verità dall’opinione) e pratica politica. Un pensiero che smetta di separare la filosofia dalla vita, che ricucia lo strappo tra anima e corpo e inviti all’e-terna e mai perfetta ricerca della verità, unico baluardo contro l’assenza di senso della storia e dell’esistenza.

Anagoor

La scuola, l’educazione e il loro rapporto con la stretta attualità, tra la filosofia antica e gli echi di cronache violente che hanno avuto come palcoscenico le scuole.Con Socrate il sopravvissuto/come le foglie la compa-gnia Anagoor entra in una classe come tante. Parten-do da alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il Sopravvissuto, l’opera assume il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani, essendo incaricato della loro educazione.Anagoor, uno dei gruppi leader del teatro d’innovazione italiano contemporaneo, attraverso un sistema di codici espressivi affascinante e fuori dagli schemi, affronta in un tema di cui è particolarmente sentita l’urgenza, quel-lo della questione educativa.

Programma e informazioni Prima della visione dello spettacolo, venerdì 13 ottobre 2017 (sede da definire) in orario scolastico, sarà orga-nizzato un incontro con la compagnia Anagoor. Al ter-mine della rappresentazione, in teatro, si terrà un breve confronto tra il pubblico e gli artisti della compagnia. Gli incontri sono curati e moderati da Nicola Arrigoni, giorna-lista e critico teatrale.

Lo spettacoloSOCRATE IL SOPRAVVISSUTO Come le fogliedal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scuraticon innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieffcon Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo,Matteo D’Amore, Piero Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello/Viviana Callegari/Eliza Oancamaschere Silvia Bragagnolo e Simone Deraicostumi Serena Bussolaro e Simone Deraimusiche e sound design Mauro Martinuzvideo di Simone Derai e Giulio Favottodrammaturgia Simone Derai e Patrizia Vercesiregia Simone Deraiproduzione Anagoor 2016coproduzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fiesrealizzato con il sostegno del Bando ORA! della Compagnia di San PaoloTeatro Municipalegiovedì 19 ottobre 2017 - ore 21(Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”)

71INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

I CLASSICI DEL TEATROProgetto collegato alla visione degli spettacoli Non ti pago di Eduardo De Filippo, Il borghese gentiluomo di Molière e La locandiera di Carlo Goldoni

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole superiori

Quando possiamo considerare un testo teatrale un clas-sico? Quali alchimie drammaturgiche si sviluppano nei testi classici? Perché, seppur distanti nel tempo, vengo-no rappresentati e trovano ampio consenso di pubbli-co? E perché lo spettatore è generalmente affascinato e coinvolto da queste rappresentazioni? Sono alcune delle domande a cui si cercherà di dare insieme una risposta.

Gli spettacoli

NON TI PAGOdi Eduardo De Filippocon (in ordine di apparizione) Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura,Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Alloccaregia Luca De Filipposcene Gianmaurizio Fercioni - costumi Silvia Polidorimusiche Nicola Piovani - luci Stefano Stacchiniproduzione Elledieffe - La Compagnia di Teatro di Luca De FilippoTeatro Municipalemartedì 7 novembre 2017 - ore 21mercoledì 8 novembre 2017 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)

Emilio SolfrizziIL BORGHESE GENTILUOMOdi Molièreregia Armando Pugliesetraduzione e adattamento Annarosa Pedolcon (in ordine alfabetico) Viviana Altieri, Anita Bartoluc-ci, Fabrizio Contri, Nico Di Crescenzo, Cristiano Dessì,Lisa Galantini, Lydia Giordano, Simone Luglio,

Elisabetta Mandalari, Roberto Turchettascena Andrea Taddei - costumi Sandra Cardinimusiche Antonio Sinagra - luci Gaetano La Melauno spettacolo prodotto da Roberto Toni per ErreTiTeatro30Teatro Municipalemartedì 5 dicembre 2017 - ore 21mercoledì 6 dicembre 2017 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)

LA LOCANDIERAdi Carlo Goldoniregia Andrea Chiodicon (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emiliano Masala, Francesca Porriniscene e costumi Margherita Baldoniassistente alla regia Maria Laura Palmeridisegno luci Marco Grisamusiche Daniele D’Angelorealizzazione costumi Maria Barbara de Marcoproduzione Proxima ResTeatro Municipalemartedì 9 gennaio 2018 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)

Programma e informazioni Il progetto può essere seguito interamente nella sua artico-lazione oppure gli insegnanti possono scegliere uno o due degli spettacoli proposti. Due gli incontri, che possono es-sere rivolti anche a più classi contemporaneamente. Prima della visione dello/degli spettacolo/i, oltre ad approfondire il tema dei classici a teatro, si affronteranno le vite e la poetica degli autori: De Filippo, Molière e Goldoni. Dopo la visione dello spettacolo si affronteranno il confronto e la critica del lavoro visto a teatro, con particolare attenzione al tipo di messa in scena.

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ALTRI PROGETTI

IL TEATRO NELLA LINGUA DI SHAKESPEARE

Spettacoli e incontri laboratoriali in ingleseProgetto collegato all’ospitalità di Snow Play e A cup of tea with Shakespeare

per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e superiori

La fruizione del teatro in lingua può essere un valido strumento per agevolare l’apprendimento di una lingua straniera, in quando permette l’elaborazione sensoriale del sapere acquisito e tiene conto dell’importanza delle emozioni come parte integrante dell’apprendimento. Per i ragazzi delle primarie a partire dagli 8 anni e per gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado e su-periori sono stati inseriti in cartellone due spettacoli in lingua inglese: Snow Play per i giovanissimi dagli 8 ai 14 anni e A cup of tea with Shakespeare per gli studenti a partire dai 12 anni. Rappresentazioni improntate all’i-ronia, piacevoli e divertenti, con l’obiettivo di aiutare i giovani spettatori ad affinare le abilità linguistiche e allo stesso tempo ad avvicinarsi al teatro come strumento di conoscenza letteraria, storica e culturale.Il primo è pensato per le esigenze del pubblico scolasti-co che affronta lo studio della lingua ed è basato su un impianto scenico che vive del contrasto apparentemen-te insanabile tra due personaggi, antitetici per carattere e anche per differenza linguistica (inglese rozzo ed ele-mentare di uno, inglese “fiorito” dell’altro). Nel secondo spettacolo William Shakespeare in persona intrattiene il giovane pubblico raccontando aneddoti curiosi della sua vita, citando e interpretando alcuni versi dalle opere più famose da lui scritte: il tutto rac-contato con gusto e ironia, preparandosi una tazza di tè “all’inglese” sul palcoscenico.

Gli spettacoli

Marcello Chiarenza / Carlo Rossi / David RemondiniSNOW PLAYdi Marcello Chiarenzacon Carlo Rossi e David Remondinimusiche originali di Carlo ‘Cialdo’ Capellida 8 a 16 anniTeatro Filodrammaticigiovedì 11 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45venerdì 12 gennaio 2018 - ore 9 e ore 10.45*(Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”)* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Charioteer Theatre A CUP OF TEA WITH SHAKESPEAREdi Laura Pasettiregia Laura Pasetticon Stefano Guizziper tutti, da 12 anniTeatro Filodrammaticilunedì 16 aprile 2018 - ore 9 e ore 10.45(Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”)

73INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

MARCO PAOLINI: IL RACCONTO DI UN FUTURO PROBABILE

Progetto collegato alla visione dello spettacolo Le avventure di Numero Primo

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole superiori

Ho un’età in cui non sento il bisogno di guardare indie-tro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, così farò un Album con nuovi personaggi. Parle-rò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica. Parlerò dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro ma-nuale come resistenza al digitale. Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo farò seguendo il filo di una storia più lunga che forse racconterò a puntate come ho fatto con i primi Album.

Marco Paolini

Possiamo considerare Marco Paolini una sorta di mo-derno cantastorie. Le avventure di Numero Primo è una nuova tappa nel suo percorso di narrazione. Una tappa che strizza l’occhio ai suoi primi spettacoli: gli Album, quasi una sorta di biografia collettiva, composta tra il 1987 e il 2003, nella quale Paolini racconta non la sto-ria d’Italia, ma “una” storia italiana, il racconto di una generazione, ma anche un punto di vista su un periodo su cui conti e ferite sono ancora aperti. Nati come spet-tacoli per i giovani, gli Album sono poi diventati lavori per il pubblico di ogni età, grazie alla capacità di affa-bulazione dell’artista e ai temi umani trattati, in cui tutti si sentono coinvolti. Una produzione che ha preceduto e convissuto con i suoi spettacoli più conosciuti, come le narrazioni di forte impatto civile grazie alle quali ha ottenuto notorietà presso il grande pubblico. Con Le avventure di Numero Primo Marco Paolini si pone e ci pone domande sull’oggi e sul futuro, portan-doci a vivere con lui questa nuova avventura teatrale.

Programma e informazioni È previsto un incontro, che può essere rivolto anche a più classi contemporaneamente, dopo la visione dello spettacolo. I dettagli dei contenuti e le modalità di rea-lizzazione saranno definiti in accordo con gli insegnanti interessati, secondo livelli di apprendimento adeguati alle esigenze delle classi.

Lo spettacoloMarco PaoliniLE AVVENTURE DI NUMERO PRIMOdi Marco Paolini e Gianfranco Bettintavole illustrate Roberto Abbiatimusiche originali Stefano Nanniassistente alla regia Angelo De Matteiscollaborazione alla messain scena Roberto Abbiatiaudiovisivi e luci Michele Mescalchinfonica Tiziano Vecchiatodirezione tecnica Marco Busettovoci campionate Beatrice Gallo, Emanuele Wiltschproduzione Michela Signori, Jolefilm Teatro Municipalegiovedì 5 aprile 2018 - ore 21venerdì 6 aprile 2018 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)

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Teatro Gioco Vita è disponibile a prestare la sua colla-borazione agli istituti superiori della città per progetti di alternanza scuola/lavoro previsti dal Ministero dell’I-struzione, allo scopo di favorire l’integrazione tra mon-do della scuola e del lavoro e ampliare e diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell’apprendimento.Si propone il coinvolgimento degli studenti in attività laboratoriali e formative, esperienze di inserimento in stage, affiancamento ad attività creative, produttive e organizzative. Con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle professionalità, alle modalità e ai tempi di lavoro di un’impresa teatrale professionale (Teatro Gioco Vita è riconosciuto come Centro nazionale di produzione teatrale). I progetti sono concordati con i docenti di riferimento nei contenuti, nelle modalità di realizzazione, nei pro-

grammi. Possono coinvolgere singoli o piccoli gruppi di studenti o anche intere classi, a seconda dell’area di inte-resse. Gli studenti possono collaborare, per le competenze del loro indirizzo di studi, alle attività del teatro e, dopo una serie di incontri preliminari e conoscitivi, affiancarsi allo staff artistico, tecnico e organizzativo per sperimen-tare come funziona la macchina teatrale.

I percorsi possibili Produzione teatrale.Laboratorio e nuovo spettacolo Diurni e Notturni.Laboratori di teatro d’ombre.Laboratori di teatro.Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”: critica teatrale.Promozione, comunicazione e ufficio stampa.

E ANCORA...DITELO ALL’ATTOREIncontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti

RESIDENZA ARTISTICA DELLA COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI Nuova produzione e laboratorio teatralea cura di Nicola Cavallari

PRE/VISIONIGiovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica

TEATRO SOCIALE Interventi di promozione per realtà a rischio culturale

LA DANZA E LA COMUNITÀLaboratori di movimento corporeo a cura di Enzo Cosimi e Silvia Gribaudiin collaborazione con Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio e Palestra LeClub

L’ARTE IMMATERIALEVII edizione - L’alfabeto delle ombreIl teatro d’ombre contemporaneo e la poesia: corri-spondenze e suggestioni Laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombrea cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni

GIARDINI SEGRETIRassegna estiva di burattini, teatro di strada e clownerie

ALTRI PROGETTI

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO74 TEATRO PER LE FAMIGLIE

A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ75

2017/2018 - XXII RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE

domenica 5 novembre 2017 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICITeatro Gioco Vita IO E NIENTEDal niente si può fare tuttonuova produzioneteatro d’ombre e teatro d’attore - da 5 anni

domenica 26 novembre 2017 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIGiallomare Minimal Teatro

ACCADUEÒteatro d’attore, sand art - da 3 anni

domenica 3 dicembre 2017- ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICITeatro Gioco Vita

CIRCOLUNA L’unico circoteatro d’ombre al mondoteatro d’ombre e d’attore - da 2 a 5 anni spettacolo a pubblico limitato, posti non numerati, prenotazione obbligatoria - in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una seconda recita alle ore 18

domenica 10 dicembre 2017- ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Studio Ta-Daa!/Michele Cafaggi

CONCERTO IN SI BE BOLLEclownerie, pantomima, bolle di sapone giganti e musica dal vivoper tutti, da 3 anniin caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una seconda recita alle ore 18

domenica 7 gennaio 2018 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICILa Piccionaia

GIROTONDO DEL BOSCO Racconti di piuma, di pelo e di fogliateatro d’attore, videoproiezioni - da 5 anni

domenica 21 gennaio 2018 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICICà Luogo d’Arte

MANI IN PASTANutrirsi di fiabeuno spettacolo teatrale per bambini, ragazzi e adulti per un progetto di educazione alimentareteatro d’attore e animazione - da 3 anni

domenica 4 febbraio 2018 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Compagnia Arione De Falco

MAI GRANDE Un papà sopra le righeteatro d’attore - da 3 anni

domenica 25 febbraio 2018 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIAssociazione Sosta Palmizi

COL NASO ALL’INSÙteatro d’attore, musica, danza - da 4 anni

Abbonamenti/carnet a 4 spettacoliBambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto fratelli/sorelleGiovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonneBigliettiBambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15 anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelle Giovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonnePrevendita da giovedì 26 ottobre 2017

per le scuole superiori

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L’altra scena7a ediz ione - P iacenza , o t tobre 2017

Festival di teatrocontemporaneo

Apertura Festival lunedì 2 ottobre dalle ore 18

lunedì 2 ottobre 2017

Teatro Filodrammatici - ore 20.30Fratelli Dalla Via DRAMMATICA ELEMENTAREdi e con Marta Dalla Via e Diego Dalla Via g direzione tecnica Roberto Di Fresco g produzione Fratelli Dalla Via g in collaborazione con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale g e il sostegno di B-Motion Bassano Opera Festival

giovedì 5, venerdì 6, sabato 7 ottobre 2017

Teatro Gioia - ore 21Nuova produzione - Prima nazionaleTeatro Gioco VitaNELL’OMBRA DI UNA LUCEstudio su Dialoghi con Leucò di Cesare Pavesecon Letizia Bravi, Andrea Coppone g voci registrate Valeria Barreca, Vera Di Marco, Tiziano Ferrari g regia e scene Fabrizio Montecchi g sagome e figure Nicoletta Garioni g musiche Paolo Codognola g luci Anna Adorno g costumi Tania Fedeli g assistenti alla regia Enrica Carini, Vera Di Marco g produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” g (pubblico limitato, max 80 spettatori)

lunedì 9 ottobre 2017

Teatro Filodrammatici - ore 21Anteprima ESSERE BUGIARDOdi Carlo Guasconi g regia Emiliano Masala g con Mariangela Granelli, Carlo Guasconi, Massimiliano Speziani g scene Giuseppe Stellato g disegno luci Omar Scala g elaborazioni sonore Zeno Gabaglio g assistenti alla regia Marta Cagliani, Enrico Ravano g produzione La Corte Ospitale, Proxima Res, Premio Riccione

venerdì 13 ottobre 2017

Teatro Filodrammatici - ore 21HOMICIDE HOUSEdi Emanuele Aldrovandi g testo vincitore del 10° Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli g con Luca Cattani, Cecilia di Donato, Marco Maccieri, Valeria Perdonò g regia di Marco Maccieri g scene Antonio Panzuto g disegno luci Fabio Bozzetta g costumi Francesca Dell’Orto g assistente alla regia Pablo Solari g direzione tecnica Paolo Betta g produzione BAM Teatro /MaMiMò g con il contributo del Premio Riccione per il Teatro g in collaborazione con Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria 2014 g in collaborazione con il Comune di Correggio - Centro di documentazione Pier Vittorio Tondelli / Giornate Tondelliane 2014

lunedì 16 ottobre 2017

Teatro Filodrammatici - ore 21Punta Corsara / 369GRADIHAMLET TRAVESTIE da John Poole e Antonio Petito a William Shakespearedi Emanuele Valenti e Gianni Vastarella g con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella g regia e spazio scenico Emanuele Valenti g aiuto regia Gianni Vastarella g disegno luci Giuseppe Di Lorenzo g collaborazione artistica Mirko Calemme g dramaturg e organizzazione Marina Dammacco g una produzione 369gradi in collaborazione con Teatro Franco Parenti g con il sostegno di Olinda, Armunia /Inequilibrio Festival, Fuori Luogo - La Spezia

giovedì 19 ottobre 2017

Teatro Municipale - ore 21AnagoorSOCRATE IL SOPRAVVISSUTO / come le fogliedal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati g con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieff g con Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello/Viviana Callegari/Eliza Oanca g maschere Silvia Bragagnolo e Simone Derai g costumi Serena Bussolaro e Simone Derai g musiche e sound design Mauro Martinuz g video di Simone Derai e Giulio Favotto g drammaturgia Simone Derai e Patrizia Vercesi regia Simone Derai g produzione Anagoor 2016 g co-produzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies g realizzato con il sostegno del Bando ORA! della Compagnia di San Paolo

lunedì 23 ottobre 2017

Teatro Municipale - ore 21Fuori abbonamentoCompagnia Finzi PascaLA VERITÀ scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca g fondatori e creatori Daniele Finzi Pasca (autore regista, co-design luci e coreografie), Julie Hamelin Finzi (direttrice di creazione, produttrice e partecipazione alla scrittura), Maria Bonzanigo (musica, sound design e co-design coreografie), Hugo Gargiulo (scenografia e accessori), Antonio Vergamini (produttore esecutivo e consulente artistico) g partner alla creazione Cornèrcard, Grand Hotel Villa Castagnola, Fidinam, Caffè Chicco d’Oro, Helsinn - Partner internazionale

E ancora…

L’altra scena EDUCATIONAL progetti per le scuole superioriSguardi critici percorso di critica teatrale per le giovani generazioni, a cura di Nicola ArrigoniFilosofia/Vita_Anima/Corpo: educazione e scuola tra passato e presente progetto collegato alla visione dello spettacolo Socrate il sopravvissuto, a cura di Nicola Arrigoni in collaborazione con la Compagnia AnagoorPercorsi di alternanza scuola/lavoroIncontri con gli artistiProgramma OFF

Speciale Studenti - Biglietti e Pass

Biglietti Spettacoli al Teatro Filodrammatici e al Teatro Gioia* euro 5Spettacolo Socrate il sopravvissuto al Teatro Municipale** euro 15 Spettacolo La Verità al Teatro Municipale euro 15* posto unico non numerato ** posto unico numerato Pass 6 spettacoli (4 al Teatro Filodrammatici, 1 al Teatro Gioia e 1 al Teatro Municipale)* euro 33* al Teatro Filodrammatici e al Teatro Gioia i posti non sono nu-merati; al Teatro Municipale verrà assegnato il posto numerato

ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA

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STAGIONE DI PROSA

TRE PER TE 2017/201878

7-8 novembre 2017NON TI PAGOdi Eduardo De Filippocon (in ordine di apparizione) Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Alloccaregia Luca De Filippo scene Gianmaurizio Fercioni costumi Silvia Polidorimusiche Nicola Piovani luci Stefano Stacchiniproduzione Elledieffe - La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

5-6 dicembre 2017Emilio SolfrizziIL BORGHESE GENTILUOMOdi Molièreregia Armando Pugliesetraduzione e adattamento Annarosa Pedolcon (in ordine alfabetico) Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Fabrizio Contri, Nico Di Crescenzo, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Lydia Giordano, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari, Roberto Turchettascena Andrea Taddei costumi Sandra Cardinimusiche Antonio Sinagra luci Gaetano La Melaproduzione ErreTiTeatro30

19-20 dicembre 2017Teatro Stabile dell’Umbria L’ORA DI RICEVIMENTO (banlieue)di Stefano Massini regia Michele Placidocon Fabrizio Bentivoglioe Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, Arianna Ancarani, Carolina Balucani, Rabii Brahim, Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, Balkissa Maiga, Giulia Zeetti, Marouane Zottiscena Marco Rossicostumi Andrea Cavallettomusiche originali Luca D’Alberto - voce cantante Federica Vincentiluci Simone De Angelis

23-24 gennaio 2018Moni Ovadia Valeria Contadino Mario IncudineIL CASELLANTEdi Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasqualedal romanzo di Andrea Camilleri, Sellerio Editore - Palermocon Sergio Seminara, Giampaolo Romaniamusiche dal vivo con Antonio Vasta, Antonio Putzumusiche originali Mario Incudine con la collaborazione di Antonio Vastascene Giuseppe Dipasquale costumi Elisa Savi luci Gianni Grassoregia Giuseppe Dipasqualeproduzione Corvino Produzioni, Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, Comune di Caltanissetta

PROSA - Teatro Municipale ore 21

5-6 febbraio 2018Claudio BisioFATHER AND SONispirato a Gli Sdraiati e Breviario comico di Michele Serracon Claudio Bisioe con i musicisti Laura Masotto (violino), Marco Bianchi (chitarra)regia Giorgio Gallionescene e costumi Guido Fioratomusiche Paolo Silvestriluci Aldo Mantovaniproduzione Teatro dell’Archivolto

20-21 febbraio 2018Vincenzo SalemmeUNA FESTA ESAGERATA!una nuova commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemmecon (in ordine alfabetico) Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò, Mirea Flavia Stellatoscene Alessandro Chiti costumi Francesca Romana Scudieromusiche Antonio Boccia disegno luci Francesco Adinolfiproduzione Diana Or.I.S.

20-21 marzo 2018Elena Sofia Ricci GianMarco TognazziVETRI ROTTIdi Arthur Millercon Maurizio Donadoniregia Armando Puglieseproduzione ErreTiTeatro30

5-6 aprile 2018Marco PaoliniLE AVVENTURE DI NUMERO PRIMOdi Marco Paolini e Gianfranco Bettintavole illustrate Roberto Abbiatimusiche originali Stefano Nanniassistente alla regia Angelo De Matteiscollaborazione alla messa in scena Roberto Abbiati audiovisivi e luci Michele Mescalchin fonica Tiziano Vecchiatodirezione tecnica Marco Busettovoci campionate Beatrice Gallo, Emanuele Wiltschproduzione Michela Signori, Jolefilm

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ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21

23 ottobre 2017Compagnia Finzi Pascapresenta LA VERITÀscritto e diretto da Daniele Finzi Pascafondatori e creatori  Daniele Finzi Pasca autore regista, co-design luci e coreografie, Julie Hamelin Finzi direttrice di creazione, produttrice e partecipazione alla scrittura, Maria Bonzanigo musica, sound design e co-design coreografie, Hugo Gargiulo scenografia e accessori,Antonio Vergamini produttore esecutivo e consulente artisticopartner alla creazione Cornèrcard, Grand Hotel Villa Castagnola, Fidinam, Caffè Chicco d’Oro, Helsinn - Partner internazionale

21 novembre 2017PINOCCHIOda Carlo Collodidrammaturgia Antonio Latella, Federico Bellini, Linda Dalisiregia Antonio Latellascene Giuseppe Stellatocostumi Graziella Pepeluci Simone De Angelismusiche e suono Franco Visiolicon (in ordine alfabetico) Michele Andrei, Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian La Rosa, Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, Massimiliano Spezianiproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

9 gennaio 2018LA LOCANDIERAdi Carlo Goldoniregia Andrea Chiodicon (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emiliano Masala, Francesca Porriniscene e costumi Margherita Baldoniassistente alla regia Maria Laura Palmeridisegno luci Marco Grisamusiche Daniele D’Angeloproduzione Proxima Res

16 gennaio 2018IL NOME DELLA ROSAdi Umberto Ecoversione teatrale di Stefano Massini (© 2015)regia e adattamento Leo Muscato con (in ordine alfabetico) Eugenio Allegri, Giovanni Anzaldo, Renato Carpentieri, Luigi Diberti, Luca Lazzareschiproduzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionalein accordo con Gianluca Ramazzotti per Artù e con Alessandro Longobardi per Viola Produzionicon il sostegno di FIDEURAM

TEATRO DANZA - Teatro Filodrammatici, Teatro Gioia ore 21

Teatro Filodrammatici 19 gennaio 2018QUINTETTOdi e con Marco Chenevierproduzione TIDA - Théâtre Dansecon il sostegno di MiBACT – Ministero Beni e Attività Culturali, Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Valle d’Aosta

Teatro Gioia 23-24 febbraio 2018Compagnia Enzo Cosimi LA BELLEZZA TI STUPIRÀperformance/installazionedi Enzo Cosimiregia, video, coreografia Enzo Cosimicostumi Antonio Marrasdisegno luci Gianni Staropolidisegno luci - Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015 Loic Hamelinvioloncello Flavia Passiglicon la partecipazione dei cittadiniorganizzazione Anita Bartoliniproduzione Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT, Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015si ringrazia la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio

Teatro Filodrammatici 30 marzo 2018#OGGIÈILMIOGIORNOprogetto Ex Aequoperformance comunità e artedi Silvia Gribaudicon Silvia Gribaudi, Rosaria Vendittelli e partecipanti al workshop comunità ideato da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti progetto Ex Aequocreato con Anticorpi ResiDanceXL2017, Malmo Dansstationen, Associazione Culturale Zebrasi ringrazia Le Club Piacenza

Teatro Gioia 20-21 aprile 2018Riccardo BuscariniIO VORREI CHE QUESTO BALLO NON FINISSE MAItesti/regia Riccardo Buscariniinterpreti Riccardo Buscarini, Sabrina Fontanella, Vincenzo Verdescasuono, dj set e allestimento scenico Davide Giacobbi / Santafab-brica con musiche di Nino Rota, Rosemary Clooney e altriluci e proiezioni Alessandro Gelmini costumi e trucco Vincenzo Verdescaproduzione Teatro Gioco Vita, Riccardo Buscarini/TIR Danza (Modena)

Teatro Comunale Filodrammatici6-7-8 marzo 2018Compagnia Scimone SframeliAMORE di Spiro Scimonecon Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weberregia Francesco Sframeliscena Lino Fioritodisegno luci Beatrice Ficalbiregista assistente Roberto Bonaventuraproduzione Compagnia Scimone Sframeli in collaborazione con Théâtre Garonne Toulouse

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SPECIALE STUDENTI - ABBONAMENTI E BIGLIETTI82

STAGIONE DI PROSA “TRE PER TE”

ABBONAMENTI

PASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di Prosa* + 1 spettacolo di Teatro Danza* (8 spetta-coli tra Teatro Municipale, Teatro Filodrammatici e Teatro Gioia) - Galleria euro 75, Loggione euro 45*spettacoli a scelta tra quelli in abbonamento, fatta ecce-zione per Father and son

PASS STUDENTI MUNICIPALE - 5 spettacoli di Prosa e Altri Percorsi (5 spettacoli al Teatro Munici-pale: L’ora di ricevimento, Le avventure di Numero Primo, Pinocchio, La locandiera, Il nome della rosa) - Galleria euro 50 (posto assegnato la sera stessa dello spetta-colo)

ALTRI PERCORSI (4 spettacoli al Teatro Municipale e 1 al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 48, Loggione euro 23

TEATRO DANZA (2 spettacoli al Teatro Filodrammatici e 2 al Teatro Gioia) - Posto unico Euro 25

2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (12 spettacoli al Teatro Municipale e 1 al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 120, Loggione euro 80

2 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (4 spettacoli al Teatro Municipale, 3 al Teatro Filodrammati-ci e 2 al Teatro Gioia) - Galleria euro 60

3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (12 spettacoli al Teatro Municipale, 3 al Teatro Filodram-matici e 2 al Teatro Gioia) - Galleria euro 150, Loggione euro 100

Gli abbonamenti sono in vendita da mercoledì 27 set-tembre 2017.

BIGLIETTI

Prosa e Altri Percorsi al Teatro Municipale - Galleria euro 13 (per gli spettacoli La Verità e Father and son euro 15)Altri Percorsi e Teatro Danza al Teatro Filodrammatici - Euro 10Prevendita da martedì 17 ottobre 2017.

ABBONATIA tutti i giovani che hanno sottoscritto uno degli abbonamen-ti Speciale/Studenti viene offerta la visione gratuita di due spettacoli a scelta del cartellone Pre/Visioni. La prenotazione dei posti omaggio dovrà essere richiesta alla biglietteria di Teatro Gioco Vita almeno 3 giorni prima della recita prescelta. La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti dispo-nibili.

PROMOZIONI SPECIALILa direzione di Teatro Gioco Vita si riserva di comunicare nel corso della Stagione eventuali ulteriori promozioni rivolte agli studenti e/o alle scuole.

GLI ABBONATI DI “TRE PER TE”IN PALESTRA A LECLUB GRATUITAMENTEGrazie ad una convenzione sottoscritta da Teatro Gioco Vita e la Società Sportiva Dilettantistica LeClub, gli studenti abbona-ti a “Tre per Te” 2017/2018 e a “L’altra scena” 2017 possono usufruire di un ulteriore vantaggio: la Palestra LeClub offre una settimana di prova gratuita. L’offerta può essere fruita da chi non è socio di LeClub da almeno un anno, chi è già socio o lo è stato nell’ultimo anno può comunque regalarla (a una persona che comunque non deve essere stata iscritta o avere usufruito di particolari promozioni nell’ultimo anno).

OFFERTE E PROMOZIONI

Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i gruppi scolastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per gli insegnanti/accompagnatori.

CHI SIAMOCONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEDiego Maj presidenteJacopo Maj vicepresidenteMaddalena Maj consigliere

STAFF DIRIGENZIALE Diego Maj direttore artisticoRoberto De Lellis responsabile personale | produzione | teatro danzaJacopo Maj responsabile tecnico | festival “L’altra scena”Simona Rossi responsabile stampa | comunicazione | teatro ragazzi | scuola e formazione Ivana Ziliani responsabile amministrazione

STAFF ORGANIZZATIVOFederica Imberti amministrazione | organizzazione Emma-Chiara Perotti stampa | comunicazione | scuola e formazione | promozione pubblicoMatteo Maria Maj grafica | design | area web Maddalena Maj logistica e sicurezza | distribuzione spettacoli Marilisa Fiorani biglietteria | scuola e formazione | promozione pubblico Nadia Quadrelli biglietteriaRubin Alex Silmo assistente

STAFF TECNICOAlessandro Gelmini elettricista | fonicoDavide Giacobbi macchinistaTania Fedeli costumistaBarbara Afareti, Matilde Astorri, Alberica Barattieri di San Pietro, Bianca Bersani, Silvia Bertonati, Francesca Bonilini, Francesca Carini, Carlotta Cattadori, Alisea Dosi, Nicola Garibaldi, Elena Sofia Marcoccia, Beatrice Mazzoni, Anna Perotti, Cassandra Poggioli, Alice Rossi, Maria Saitta, Ilaria Salerno, Rebecca Sola, Cecilia Tirelli, Anna Vullo, Clara Vullo personale di salaZamira Hoxha addetta alle pulizie

COMPAGNIA TEATRO D’OMBREFabrizio Montecchi responsabile artistico Helena Tirén produzione e distribuzione spettacoliNicoletta Garioni responsabile laboratorio Federica Ferrari, Agnese Meroni assistente laboratorioTania Fedeli sartoria e costumi Deniz Azhar Azari, Valeria Barreca, Letizia Bravi, Andrea Coppone, Tiziano Ferrari attori Anna Adorno, Sergio Bernasani, Alessandro Gelmini, Davide Giacobbi, Alberto Marvisi, Davide Rigodanza tecnici Inkan Aigner, Paolo Codognola, Isabelle Detrez, Gloria Dorliguzzo, Michele Fedrigotti, Julien Gaillard, Mariangela Granelli, Cristina Grazioli, Leif Hultqvist, Valerio Longo, Nicola Lusuardi, Lucia Menegazzo, Alessandro Nidi, Anne Rauturier collaboratori artistici

LABORATORI TEATRALI E ATTIVITÀ EDUCATIONAL Nicola Cavallari

COLLABORAZIONI Nicola Arrigoni, Michele Cafaggi, Kathryn Graham, Enrico Marcotti, Debora Migliavacca Bossi, Umberto Petranca

CONSULENZE AMMINISTRATIVE Federlavoro Piacenza, Filippo Perotti commercialista-revisore contabile

CONSULENZE PER LA SICUREZZA Centro Medicina e Sicurezza srl, Fiamma

SISTEMI DI BIGLIETTERIA Best Union Company S.p.A.

SISTEMI INFORMATICI, WEB E TELEFONIA Giancarlo Betta, Gedinfo, Team Memores Computer, Tem Telematica

SERVIZI TECNICI, FACCHINAGGI, PULIZIE Andrea Morarelli, Cosepi, San Martino, Consorzio Servizi per lo Spettacolo, Doc Servizi Teatrali

Teatro Gioco Vita 2017/2018

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CORRIPer correre dietro ai sogni ci vuole un grande fisico (Stefano Benni)

PEDALALa vita è come andare in bicicletta, per mantenere l’equilibrio devi muoverti (Albert Einstein)

NUOTAL’acqua ci è amica, condividi il suo spirito e lei ti aiuterà nel movimento (Alexander Popov)

VIVIvia cantarana 53 - 29121 piacenzatel. 0523.490648 - [email protected]

Sei abbonato/a alla Stagione di Prosadel Teatro Municipale di Piacenza?

LeClub ti regala un mese di prova in palestra.

Sei socio/a di LeClub?Teatro Gioco Vita ti offre sconti speciali

su abbonamenti e biglietti della Stagione di Prosa.

ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA

Dalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.Teatro Gioco Vita è una realtà primaria a livello nazionale e internazionale: tra i fondatori

del movimento dell’animazione teatrale prima e del teatro ragazzi poi, conosciuto in tutto il mondo per il linguaggio delle ombre, ha stretto collaborazioni con importanti enti e istituzioni teatrali in Italia e all’estero. E l’Associazione intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere questa importante attività svolta a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie, produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione figurano: la promozione di iniziative di ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni, concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro, di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero, per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza.

TESSERAMENTO 2017/2018

20 EURO - Socio ordinario

5 EURO - Socio studente

INFO

Associazione Amici del Teatro Gioco Vita

Presidente Stefano ParetiVia San Siro, 9 - 29121 Piacenza

Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428

[email protected]

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38a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA

Stagione Teatrale 2017/2018

ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA

DIREZIONE GENERALE

SPETTACOLODAL VIVO