Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di...

14

Transcript of Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di...

Page 1: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.
Page 2: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

Filo conduttore quadro normativo

D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59. art 3: Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.

2000 - Memorandum di Lisbona (formazione permanente per tutti, costruzione di una cittadinanza consapevole, qualificazione della formazione e certificazione dei titoli, orientamento scolastico) Il 18 dicembre 2006, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato una Raccomandazione ‘relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente’. Lo sviluppo di competenze chiave, oggetto della Raccomandazione, è uno dei 5 obiettivi che sono stati individuati per ‘rafforzare l’efficacia e la qualità dei sistemi’.

D.M. del 31 luglio 2007: sperimentazione nuove Indicazioni per il curricolo

Atto d’indirizzo Ministro Gelmini - 8 settembre 2009

Page 3: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

“Cultura scuola e persona sono inscindibili e per questo è stato giusto definire con questi tre termini il documento culturale che fungerà da base per le INDICAZIONI NAZIONALI. Voglio apprendere a vivere: questa frase rimarca l’importanza vitale della formazione sia da un punto di vista di umanità che di cittadinanza” ( E. Morin 2007).

Page 4: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

SCUOLA• A misura di ciascun alunno:

individualizzazione e personalizzazione;

• Comunità educante: luogo di mediazione didattica e sociale;

• Ambiente per l’apprendimento che: valorizza l’esperienza e le conoscenze degli alunni; Attua interventi adeguati nei riguardi della diversità; Favorisce l’esplorazione e la ricerca; Incoraggia l’apprendimento collaborativo; Promuove la consapevolezza sul proprio modo di apprendere; Realizza percorsi in forma di laboratorio.

Page 5: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

PERSONA

Page 6: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

CURRICOLO E AUTONOMIA SCOLASTICA

“ Il cuore del Piano dell’Offerta Formativa è il curricolo, che viene predisposto dalla comunità professionale nel rispetto dei vincoli posti dalle Indicazioni: la sua elaborazione è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni scuola. Indicazioni nazionali e scelte della scuola si fondono in un unico progetto”.

Curricolo? Cosa è? Una strana bestia?

E’ la sintesi delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare efficaci forme di insegnamento nel rispetto degli obiettivi stabiliti nel quadro di riferimento nazionale. (MPI 2007)

Page 7: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

Il curricolo è il complesso dei percorsi di apprendimento organizzati da unascuola per gli allievi e da essi vissuti per essere formati; è il progetto mirato allo sviluppo delle competenze attraverso l’esplicitazione dei suoi traguardi(definiti nelle Indicazioni al termine di ciascun grado della scuola del I ciclo)

PROGETTARE PER COMPETENZE: cosa significa

a. Promuovere apprendimenti significativi, compiti autentici;b. Personalizzare i percorsi;c. Realizzare approcci multipli e pluriprospettici

QUALI COMPETENZE

tre tipologie

chiave trasversali

di base

Page 8: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

COMPETENZE CHIAVE

Insieme di conoscenze, saper fare, disposizioni

Sviluppo personale, inserimento nella vita sociale e all’impiego professionale

AMBITI DEFINITI DALL’EUROPA

COMPETENZE DI BASE area cognitiva scientifica

Saperi fondamentali

tecnologica storico-economicaCOMPETENZE TRASVERSALI

sapersi relazionare in modo adeguato con l’ambiente fisico, tecnico e sociale:

Saper identificare le caratteristiche di un ambiente, di un compito, di un ruolo;

Saper affrontare e gestire autonomamente un ambiente, un compito, un ruolo

Page 9: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

LE FASI DELLA PROGETTAZIONE SCOLASTICA

1. Elaborazione del curricolo di scuola all’interno del POF;2. Esame epistemologico delle discipline e delle aree (dei linguaggi,

matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) per individuarne i nuclei fondanti ;

3. Definizione dei traguardi di competenza disciplinari e di area alla fine della Scuola Secondaria (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) ;

4. Declinazione dei traguardi a livello annuale: I,II, III classe Scuola Secondaria di I grado;

5. Selezione di contenuti significativi di disciplina e di area per singola classe;6. Programmazione di interclasse (definizione del percorso formativo

curriculare, integrativo, extracurriculare, delle UDA per campi, aree e/o discipline, dei tempi e degli spazi, di metodi, mezzi e contenuti, delle prove di verifica e di valutazione);

7. Programmazione di classe (presentazione degli alunni, analisi della situazione di partenza, definizione delle UDA declinazione degli obiettivi di apprendimento per aree e/o discipline, dei tempi e degli spazi, di metodi, mezzi e contenuti, delle prove di verifica e di valutazione.

Page 10: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

Una scuola per persone competentiTre componenti fanno una “scuola delle persone competenti”

•Il piano formativo comune;

•La micro-didattica( unità di apprendimento disciplinare e di area/asse);

•La macro didattica ( unità di apprendimento interdisciplinari: alternanza, progetti, concorsi, attività di valore sociale)

La Micro-Didattica (unità di apprendimento disciplinari e di asse/area)•Ogni attività formativa si svolge tramite UdA, ovvero per mezzo di lavori significativi, dotati di senso e di valore, che sollecitano lo studente ad “imparare facendo”.•Le UdA sono autoconsistenti, ovvero stanno in piedi da sole poiché aprono e chiudono un ambito del sapere, segnalato anche dalle realizzazioni degli studenti.•Occorre selezionare i nuclei essenziali del sapere intorno ad un numero essenziale di compiti-prodotti, tali da sollecitare gli studenti a divenire competenti.

La macro-didattica (Unità di apprendimento interdisciplinari: alternanza, progetti, concorsi, attività di valore sociale).Nei momenti importanti, si sviluppano unità di apprendimento più significative, che vedono tendenzialmente il contributo di tutte le discipline.Esse affermano visivamente l’unitarietà del sapere, l’esistenza di una comunità di insegnamento, la rilevanza sociale dell’apprendimento.Consentono di mettere a fuoco ed approfondire il cammino di sviluppo degli studenti, favorisce il confronto con compiti di realtà, sollecita la reciprocità sociale, permettono di saggiare la qualità del lavoro scolastico nel confronto con gli altri attori.

Page 11: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

Coinvolgimento esperienziale/emozionale

Percorso didattico

Collegamenti con altre discipline o aree

Contenuti/fonti:Rielaborazione/produzione.

L’insegnante pone attenzionealle domande di senso espresse dagli alunni; si fa attento all’evoluzione delle situazioni quotidiane collegate agli apprendimenti specifici.

Verifica conoscenze-abilità

Obiettivi i di Apprendimento

Conoscenze/Abilità

Questi obiettivi sono Questi obiettivi sono

istituzionalmente istituzionalmente

offerti e quindi offerti e quindi

vincolanti. vincolanti.

Traguardi di sviluppo delle competenze

Attenzione al saper fare, saper essere, saper stare con,

maturate attraverso esperienze specifiche e significative

Obiettivi di apprendimento:L’alunno:--

La formulazione di questi La formulazione di questi obiettivi è di competenza dei obiettivi è di competenza dei docenti, con riferimento aidocenti, con riferimento aitraguardi di sviluppo delle traguardi di sviluppo delle competenze. competenze.

Page 12: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

Conoscenze

Livello Progettuale

Scuola Sec. di I

gradoObiettivi di apprendimento

Connessioni possibili----

Approccio esperienziale Contenuti/fonti Rielaborazione/produzione

Verifica’: Osservazione/Valutazione/documentazione. Il singolo alunno:

Abilità

Percorso didattico:

OdA: Traguardi di sviluppo delle competenze

Page 13: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

13

MODELLO PER LA COSTRUZIONE DI UNA UdA

• Unità di apprendimento n. …………….• Area ………………………………• Disciplina ……………………….• TITOLO …………………………………………………………… (si rifereisce alle conoscenze dichiarative)• Periodo: ………………………………………….• Docente/i coinvolto/i ………………………………………………..• APPRENDIMENTI UNITARI DA PROMUOVERE ……………………………………………………………………….. ( afferiscono ai traguardi di competenza cioè alle conoscenze procedurali)• Compito di apprendimento unitario (prestazione autentica)

COMPETENZA DISCIPLINE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

CONTENUTI ED ATTIVITA’

• Metodi e strumenti• Modalità organizzative e didattiche• Controllo degli apprendimenti (verifica e valutazione)• Standards d’apprendimento

Page 14: Filo conduttore quadro normativo D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi.

Non limitare i tuoi figli a quello che tu stesso hai imparato perché loro sono nati in un’altra

epoca.(proverbio israeliano)