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L’APPARATO SCHELETRICO Alla nascita lo scheletro umano presenta circa 270 ossa, da adulti le ossa si riducono a 206 legate tra loro da articolazioni. Lo scheletro può essere suddiviso in tre parti: ossa del capo ossa del tronco e ossa degli arti. E’ un’impalcatura leggera, costituisce il 20 % del peso del nostro corpo. Le funzioni dello scheletro sono: sostenere il corpo e permettere il movimento, assieme ai muscoli; proteggere gli organi delicati come: il cervello, polmoni, cuore, midollo spinale produrre le cellule del sangue . LE OSSA DEL CAPO E’ formato dalle ossa del cranio e della faccia. Il cranio è formato da 8 ossa piatte saldate tra loro dal articolazioni fisse e protegge il cervello. La faccia è formata da 14 ossa unite, tranne la mandibola che è mobile. LE OSSA DEL TRONCO La colonna vertebrale, detta anche spina dorsale, è lunga nell’adulto circa 70-75 cm, è costituita da 33 - 34 piccole ossa forate, chiamate vertebre . Nella colonna vertebrale le vertebre sono disposte l’una sull’altra in modo da formare una specie di canale le cui funzioni più importanti sono 2: sorregge il corpo e

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L’APPARATO SCHELETRICO

Alla nascita lo scheletro umano presenta circa 270 ossa, da adulti le ossa si riducono a 206

legate tra loro da articolazioni. Lo scheletro può essere suddiviso in tre parti:

ossa del capo ossa del tronco e ossa degli arti.

E’ un’impalcatura leggera, costituisce il 20 % del peso del

nostro corpo.

Le funzioni dello scheletro sono:

• sostenere il corpo e permettere il movimento,

assieme ai muscoli;

• proteggere gli organi delicati come: il cervello,

polmoni, cuore, midollo spinale

• produrre le cellule del sangue .

LE OSSA DEL CAPO

E’ formato dalle ossa del cranio e della faccia. Il

cranio è formato da 8 ossa piatte saldate tra loro dal

articolazioni fisse e protegge il cervello. La faccia

è formata da 14 ossa unite, tranne la mandibola che

è mobile.

LE OSSA DEL TRONCO

La colonna vertebrale, detta anche spina dorsale, è lunga

nell’adulto circa 70-75 cm, è costituita da 33 - 34 piccole

ossa forate, chiamate vertebre .

Nella colonna vertebrale le vertebre sono disposte l’una

sull’altra in modo da formare una specie di canale le cui

funzioni più importanti sono 2: sorregge il corpo e

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protegge il midollo spinale. Dodici paia di costole sono attaccate

alla parte superiore della colonna vertebrale formando la colonna

vertebrale Nella parte anteriore del tronco (davanti) le costole

sono attaccate allo sterno.

La colonna vertebrale è costituita da 33-34 vertebre ed è suddivisa

in parti : dorsale, cervicale, lombare, sacrale e coccigea.

LE OSSA DEGLI ARTI

L’osso della coscia si chiama femore ed è l’osso più lungo del corpo umano.

Le ossa delle braccia e delle gambe sono cave; esse contengono una sostanza che si chiama midollo osseo.

Le ossa sono formate da tessuto osseo e tessuto cartilagineo.

• Il tessuto osseo è formato dall’

• osseina che rende lo rendono elastico e dai

• sali minerali che lo rendono compatto e forte.

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E’ divisa a sua volta tra TESSUTO OSSEO SPUGNOSO, dove le

lamelle sono distanti tra di loro e il TESSUTO OSSEO COMPATTO,

dove le lamelle sono ammassate tra di loro. Nelle cavità presenti

nel tessuto spugnoso si trova il midollo osseo rosso, che ha il

compito di produrre le cellule del sangue:

• i globuli rossi che portano le sostanze nutritive e l’ossigeno

agli organi attraverso il sangue

• i globuli bianchi che si preoccupano di difebdere il nostro

corpo quando è ammalato

• le piastrine che ci “aggiustano” ogni ferita del nostro corpo

ricostruendo la pelle

• Il tessuto cartilagineo è senza sali minerali, ma ricco di una sostanza: il collagene, che rende il

tessuto robusto e flessibile.

Nei primi anni di vita abbiamo lo scheletro formato prevalentemente da tessuto cartilagineo, ma

nell’età adulta lo troviamo solo nel padiglione auricolare (orecchio) e nella punta del naso.

Ci sono vari tipi di ossa:

• OSSA PIATTE : si sviluppano maggiormente come

superficie, che come spessore (cranio, bacino,

sterno, spalla…).

• OSSA IRREGOLARI: sono sviluppate in lunghezza,

larghezza e spessore in modo uguale (vertebre,

tallone, polsi…).

• OSSA LUNGHE: si sviluppano maggiormente in

lunghezza (omero,femore,tibia…).

L’EPIFISI (formata da tessuto osseo spugnoso) sono le

estremità e la DIAFISI è la parte allungata ( formata da

midollo osseo giallo). Tutte le ossa sono rivestite da una

membrana detta PERIOSTIO.

Le ossa sono collegate tra loro tramite articolazioni, che si suddividono in ARTICOLAZIONI MOBILI (movimenti di gomito, ginocchia e spalle) ARTICOLAZIONI SEMIMOBILI (movimento di costole e vertebre) E ARTICOLAZIONI FISSE (nessun movimento, come la scatola cranica).

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Problemi e prevenzione nelle ossa • IL CALCIO E' un minerale

preziosissimo presente nel nostro

organismo, ed è l'elemento essenziale di

tutto l'apparato scheletrico.

La mancanza di calcio: se le percentuali

di calcio nel nostro organismo si riducono

oltre un certo livello, ci si può ammalare

di RACHITISMO un malattia infantile

generata da carenze nutrizionali con

conseguenti deformazioni ossee, carie

dentarie, crampi e spasmi muscolari,

irritabilità e disturbi del sonno.

La vitamina D: l'amica delle ossa.

Per un corretto sviluppo delle ossa è

molto importante questo apporto

vitaminico perche la vitamina D è

indispensabile per assimilare IL CALCIO.

Si trova in molti alimenti, come per

esempio uova, pesce e latticini, ma viene

assorbita dal nostro organismo solo

esponendo la pelle ai raggi solari. È

quindi fondamentale esporsi al sole

(prendere il sole almeno a braccia e

gambe).

Le DEFORMAZIONI interessano

soprattutto la colonna vertebrale e si manifestano principalmente nel periodo della crescita,

quando le ossa sono ancora molto elastiche.

Per evitare le deformazioni è fondamentale assumere sempre posizioni corrette, soprattutto

quando si sta seduti nel banco, praticare attività fisica, e non portare quotidianamente cartelle

e zaini troppo pesanti.

I TRAUMI (cioè urti e cadute) possono provocare lesioni, distorsioni e fratture, che si curano

mantenendo immobile la parte colpita per un periodo di tempo più o meno lungo, spesso con

l'aiuto di fasciature rigide o di ingessature. A volte, nei casi più gravi, sono necessari anche

interventi chirurgici.