FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le...

32
FESTIVAL BAROCCO dal 7 agosto al 9 ottobre 2009 Luoghi e spettacoli PROVINCIA DI VITERBO Assessorato al Turismo REGIONE LAZIO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI VITERBO - LUGLIO 2009 COMUNE DI VITERBO

Transcript of FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le...

Page 1: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

FESTIVALBAROCCO

dal 7 agosto al 9 ottobre 2009

Luoghi e spettacoli

PROVINCIA DI VITERBO

Assessorato al Turismo

REGIONE LAZIO

MINISTERO PER I BENI

E LE ATTIVITÀ CULTURALI

VITERBO - LUGLIO 2009

COMUNE DI VITERBO

Page 2: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI

CAPRAROLA - Palazzo FarneseG.F. Händel, La ResurrezioneMOZART SINFONIETTA

diretta da Stefano Sabene

MONTEFIASCONE - Rocca dei PapiG. Paisiello, La finta amanteORCHESTRA DEL FESTIVAL BAROCCO

diretta da Erasmo Gaudiomonte(prima esecuzione moderna)

VITERBO - Abbazia di San Martino al CiminoHESPERION XXIdiretto da Jordi SavallMontserrat Figueras, sopranoMare Nostrum, spazio di dialogo e diversità

VITERBO - Chiesa di S. FrancescoViktoria Mullova, violinoOttavio Dantone, clavicembaloMusiche di J.S. Bach

VITERBO - Palazzo dei PapiIL COMPLESSO BAROCCO

diretto da Alan CurtisG. F. Händel, Agrippina, opera in tre atti

VITERBO - Palazzo dei PapiGustav Leonhardt, clavicembaloMusiche di Kerll, Purcell, D’Anglebert, BachConcerto a favore dell’AIRC

VITERBO - Chiesa di S. Maria della VeritàENSEMBLE 415Chiara Banchini, violino e direzioneConcerti Grossi di Corelli, Geminiani, Albinoni

VITERBO - Cattedrale di S. LorenzoEUROPEAN UNION CHAMBER ORCHESTRA

diretta da Hans Peter HofmanSir J. Galway e Lady J. Galway, flautoMusiche di J.S. Bach, Vivaldi, Händel

VITERBO - Palazzo dei PapiNatalia Gutman, violoncelloLe Suites di Bach

CASTEL S. ELIA - Basilica di Sant’EliaEPOCA BAROCCA

Musiche di Fasch, Händel, Purcell, Shaffrath

CANEPINA - Museo delle Tradizioni PopolariDomenico Nordio, violinoMusiche di J.S. Bach

TARQUINIA - Chiesa di S. Maria in CastelloLONDON BAROQUE

Emma Kirkby, sopranoG.F. Händel, Le cantate di Vignanello

VENERDÌ 7 AGOSTO 2009

SABATO 5 SETTEMBRE 2009

VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009

SABATO 8 AGOSTO 2009

GIOVEDÌ 13 AGOSTO 2009

VENERDÌ 28 AGOSTO 2009

SABATO 29 AGOSTO 2009

VENERDÌ 4 SETTEMBRE 2009

SABATO 19 SETTEMBRE 2009

MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE 2009

GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009

VENERDÌ 9 OTTOBRE 2009

Inizio spettacoli ore 21.00Biglietti: € 15,00 - concerti aperitivo € 10,00Abbonamenti: 12 concerti € 120,00

7 concerti a Viterbo € 70,00Prevendita: UNDERGROUND - Viterbo, Via dellaPalazzina, 1 - Tel. 0761 342987 (lunedì-sabato)Info e prenotazioni: INFORMAZIONI TURISTICHE

Viterbo, Via Ascenzi - Tel. 0761 325992

DOMENICA 13 e DOMENICA 20 settembre Sala Regia del Palazzo dei Prioriore 11.30 “Concerto aperitivo”

Page 3: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

PROVINCIA DI VITERBOAssessorato al Turismo

REGIONE LAZIOAssessorato alla Cultura

MINISTERO PER I BENIE LE ATTIVITÀ CULTURALI

Direzione generale per lo Spettacolo dal Vivo

FESTIVAL BAROCCO 2009a cura del Servizio Turismo della Provincia di Viterbo

Tel. 0761 313292 - http://www.provincia.vt.it/turismo - [email protected]

dirigente settore: Mara Ciambellaresponsabile progetto: Fernando Nobili

responsabile grafica ed editoria: Graziano Cericaresponsabile logistica concerti: Mario Imbastoni

responsabile contratti e biglietteria: Carlo Prugnoliresponsabile comunicazione e pubblicità: Daniela Di Paola

Consulenza fiscale e contratti: Claudio Barracchiaaddetto stampa: Annalisa Rinaldi

direttore artistico: Riccardo Marini

Luoghi e spettacoliRiduzione e adattamento testi

Graziano Cerica, Claudia Chiovelli, Luisa Mattioli, Daniela Stoppacciaro

Traduzione testi Roberta Evangelisti, M.Emilia Naglia

Grafica e impaginazioneGraziano Cerica, Micaela Ugolini

RedazioneNovella Brizi, Claudia Chiovelli, Roberta Evangelisti, Mario Imbastoni, Luisa Mattioli,

M.Emilia Naglia, Fernando Nobili, Carlo Prugnoli, Daniela Stoppacciaro, Micaela Ugolini

FotografieArchivio fotografico Provincia - Archivio artisti - Archivio fotografico Comuni

Coordinamento editoriale: Graziano Cerica

Foto di copertinaBagnoregio, Chiesa di San Francesco. M. BENEFIAL, San Francesco consolato dall’angelo musicante (part).

VITERBO - LUGLIO 2009

StampaTIPOGRAFIA AGNESOTTI - VITERBO

COMUNI DI CANEPINA - CAPRAROLA - CASTEL SANT’ELIA - MONTEFIASCONE - TARQUINIA - VITERBO

Page 4: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

Il Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia. Non a caso anche quella di quest’anno sarà un’edizione a livellointernazionale con i musicisti più famosi al mondo nel campo dellamusica barocca: da Jordi Savall a Victoria Mullova, da AlanCurtis, a Gustav Leonhardt, da Natalia Gutman a James Galway.Insomma una manifestazione che cresce ogni anno grazie anche aicontributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, direzionegenerale per lo Spettacolo dal vivo e della Regione Lazio e che

arricchisce notevolmente l'offerta culturale estiva della Tuscia. Il Festival Barocco, nondobbiamo dimenticarlo, è anche un grande richiamo turistico, dove i luoghi del viterbesefanno da sfondo alla grande musica in un connubio senza precedenti.Auguro agli organizzatori, ai musicisti e a tutti coloro che parteciperanno alle manifesta-zioni di trascorrere serate all’insegna della cultura musicale.

Angelo Cappelli(Assessore al Turismo Provincia di Viterbo)

4

Una manifestazione che da decenni rappresenta una delle perledell’offerta culturale della Tuscia, capace con il tempo di cresceree rinnovarsi. Il Festival Barocco, giunto alla 39esima edizione,quest’anno si svolgerà nel capoluogo e nella provincia dal 7 ago-sto al 9 ottobre offrendo un cartellone di livello che alla musica saconiugare location di pregio per spettacoli dal forte impatto sulpubblico.Saranno quattordici i concerti in calendario, che toccheranno alcu-ni dei posti più belli del Viterbese. Rispetto allo scorso anno, ci

saranno l'Abbazia cistercense di San Martino al Cimino, la Rocca dei Papi diMontefiascone e soprattutto il magnifico Palazzo Papale. E poi, abbiamo riconfermatospettacoli nel Palazzo Farnese di Caprarola, nella Chiesa di Santa Maria in Castello aTarquinia, nella Basilica di Sant’Elia a Castel Sant’Elia, nel chiostro del Museo delleTradizioni Popolari a Canepina e a Viterbo, oltre che nella Cattedrale di San Lorenzo,nella Chiesa di San Francesco e nella chiesa di Santa Maria della Verità, anche nellaSala Regia del Palazzo dei Priori e nel Palazzo dei Papi.Molte altre le novità di un cartellone che ogni anno si fa più interessante: i pacchettituristici collegati al festival, diffusi anche alla Borsa del Turismo di Berlino, i concertiaperitivo della domenica mattina nella Sala Regia del Comune di Viterbo, la diffusione alivello internazionale del programma del festival tramite gli uffici dell'Enit. Insomma, ungrande lavoro quello portato avanti dall’assessorato al Turismo della Provincia, chesarà sicuro richiamo per migliaia di visitatori e contribuirà a valorizzare il nostro splen-dido territorio.

Alessandro Mazzoli(Presidente Provincia di Viterbo)

Page 5: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

5

L’anno in corso è ricco di ricorrenze e centenari importanti, in particolare è quellodi Händel: da una lato ricorre il 250° della morte, ma dall’altro si ricorda il 300°del suo triennio di permanenza in Italia (1707-1709) e di presenza continuativa aRoma. Abbiamo inteso dare un largo spazio all’evento con la presentazione dialcuni capolavori appartenenti a quella stagione creativa del “Sassone”: LaResurrezione inaugura il Festival a Caprarola il 7 agosto, nella splendida cornicedel Palazzo Farnese, poi a Tarquinia Emma Kirkby e i London Baroque, in unattesissimo ritorno, presenteranno alcune delle Cantate composte durante il sog-

giorno estivo del 1707 nel Castello Ruspoli di Vignanello ed infine Alan Curtis riprenderà quest’anno illungo viaggio, intrapreso da anni con il Festival Barocco, nel repertorio operistico haendeliano presentan-do Agrippina, di cui ricorre il III centenario della prima rappresentazione avvenuta al Teatro di S. GiovanniGrisostomo a Venezia. Come è ormai consuetudine presentiamo quella che quest’anno può essere consi-derata una vera e propria «Parata di stelle», che in alcuni casi sono delle vere e proprie novità per noi, comeNatalia Gutman, straordinaria violoncellista, erede della scuola russa di Rostropovich, James Galway,uno dei più acclamati flautisti del mondo, a fianco di Lady Galway e dell’European Union ChamberOrchestra e Chiara Banchini che, a capo dell’ Ensemble 415 può essere considerata tra i “pionieri” dell’interpretazione filologica su strumenti originali.Ritorni importanti sono rapppresentati da Viktoria Mullova, che per la prima volta si presenta in veste diinterprete “filologica” a fianco di uno dei maggiori specialisti italiani quale è Ottavio Dantone, in un impe-gnativo programma bachiano ed ancora da Jordi Savall, quest’anno affiancato da Hesperion XXI. Inoltre,nel concerto di chiusura, avremo il ritorno del grande Gustav Leonhardt, punto di riferimento ormai irri-nunciabile di ogni percorso interpretativo e musicologico attraverso la musica barocca. Importante la pre-senza di un violinista italiano di nuova generazione, ma già affermato in campo internazionale, comeDomenico Nordio, che presenterà un programma di capolavori per violino solo di Bach.L’ormai tradizionale produzione di un inedito in prima esecuzione moderna è quest’anno nel nome diPaisiello che compose La Finta Amante su libretto di Giovanni Battista Casti, poeta e librettista nativo diAcquapendente e montefiasconese di adozione: l’opera viene presentata l’8 agosto proprio aMontefiascone con la direzione di Erasmo Gaudiomonte, nella revisione dello studioso DomenicoCarboni. Infine tornano, a corollario del Festival, in due domeniche di settembre i Concerti Aperitivo perdedicare uno spazio anche ai giovani esecutori.

Riccardo Marini (Direttore Artistico del Festival)

Tra le novità di questa edizione è particolarmente significativa quella di averpromosso il Festival nei più importanti appuntamenti fieristici internazionalidedicati al turismo. Anche quest’anno, infatti, all’altissima qualità artistica delprogramma abbiamo affiancato l’intento di offrire ai nostri ospiti lo splendore el’accoglienza della terra di Tuscia proponendo due nuove suggestive location diforte valenza culturale e turistica, l’Abbazia cistercense di San Martino alCimino e la Rocca dei Papi di Montefiascone, dove sarà ospitata la prima ese-cuzione in tempi moderni dell’opera “La finta amante” composta da GiovanniPaisiello su libretto di Giovan Battista Casti, celebrato poeta nato ad

Acquapendente e formatosi proprio a Montefiascone prima di partire per le corti europee che poi lo fre-giarono di allori.Grazie alla consueta, eccellente qualità organizzativa ed operativa del gruppo di lavoro del ServizioTurismo e alla sua perfetta sinergia con tutti i soggetti interessati, l’organizzazione del Festival Baroccoha proceduto nel migliore dei modi. Porgo a tutti un sentito ringraziamento che estendo particolarmentecaloroso a tutto il pubblico e a tutti gli artisti che ci faranno l’onore della loro presenza.

Mara Ciambella(Dirigente Servizio Turismo - Provincia di Viterbo)

Page 6: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

6

I LUOGHI DEL FESTIVAL: CAPRAROLA

Il Palazzo è uno dei più grandi capolavori del-l'architettura rinascimentale, creato per cele-brare i fasti della famiglia Farnese e di papaPaolo III, il suo esponente di maggior spicco.Intorno al 1520 venne affidata la progettazionedella residenza caprolatta ad Antonio daSangallo il Giovane e la struttura, a pianta pen-tagonale con bastioni angolari difensivi ed unfossato perimetrale, ha l’aspetto e la funzionedi una vera fortezza. I lavori vennero sospesiquando, nel 1534, il cardinale Alessandro salìal soglio pontificio con il nome di Paolo III.Nel 1559, i lavori ripresero con il nipote delpapa, anch’egli di nome Alessandro, che affidòl’incarico a Jacopo Barozzi detto il Vignola chetrasformò il palazzo da fortezza a residenza dinobile rappresentanza. Venne modificato anchel’assetto urbano del borgo con la realizzazionedella cosiddetta Via Dritta che aveva la duplicefunzione di raccordo e prospettica. Il Palazzopuò considerarsi terminato nel 1575.

PALAZZO FARNESE

Il Piano Rialzato, detto dei Prelati, con ambien-ti affrescati da Taddeo e Federico Zuccari, per-mette di raggiungere lo straordinario cortileprogettato dal Vignola in forma circolare, com-posto da due porticati sovrapposti le cui voltevennero magistralmente affrescate da AntonioTempesta, come pure le pareti della scala eli-coidale interna la cui originale interpretazioneusciva dalle regole dell'epoca tanto che vennechiamata Scala Regia. Sopra è il Piano Nobile,diviso in due appartamenti: quello estivo affre-scato da Taddeo e Federico Zuccari, e quelloinvernale dipinto dal Bertoja, da Raffaellino daReggio e da Giovanni De Vecchi. Qui si trovaanche la Stanza dei Fasti Farnesiani, che narranegli affreschi la storia della famiglia.Nello stesso piano si trova l'Anticamera delConcilio, dove l'attenzione è rivolta alla figuradi Paolo III e al Concilio di Trento. Segue laSala di Ercole in cui i pregevoli affreschi sirifanno alla leggenda di Ercole che diede origi-ne al Lago di Vico. Alla villa sono annessi gli “Orti farnesiani”,uno splendido esempio di giardino tardo-rina-scimentale realizzato con terrazzamenti colle-gati dal Vignola alla residenza attraverso deiponti.

Palazzo Farnese. La facciata e il giardino all’italia-na (foto F. Biganzoli)

Page 7: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

PALAZZO FARNESE - 7 AGOSTO 2009, ORE 21.00

L’Orchestra Mozart Sinfonietta nasce a Romanell'Aprile 2004 su iniziativa di Stefano Sabene,direttore musicale del complesso, e di MassimoFargnoli, già direttore artistico dell'Orchestra RAIAlessandro Scarlatti di Napoli e dell'OrchestraSinfonica RAI di Roma. La prima selezione degliartisti si è avvalsa di una commissione giudicatri-ce presieduta da Massimo Fargnoli e formata dapersonalità quali Franco Mannino, Luis Bacalov,Marcello Panni, Bruno Aprea, Georg Monch eAngelo Persichilli. All’audizione hanno parteci-pato strumentisti già famosi. L’Orchestra è stata finora diretta, tra gli altri, daAlberto Zedda, Donato Renzetti, Luìs Bacalov,Marcello Panni, Pietro Rizzo, Angelo Pagliuca,Cinzia Pennesi, con la partecipazione di solistiquali Domenico Nordio, Roberto Prosseda,Alessandro Carbonare, Luis Quintero, CarloBruno, Chiara Giordano, Raul Jimenez, LauraCherici, Jolanda Auyanet, Darina Takova,Giampiero Ruggeri, Francesca Sassu, MarinaConfalone e molti altri. L’orchestra debutta il 9maggio 2004, a Roma, con l'esecuzione delRequiem di Mozart in occasione del FestivalInternazionale Cori sull’Aventino. Viene succes-sivamente invitata in importanti rassegne quali ilTodi Arte Festival, nell’ambito del quale ha ese-

G.F. HÄNDEL - La Resurrezioneoratorio in due parti su libretto di Carlo Sigismondo Capece

PERSONAGGI INTERPRETI

Angelo Maria Laura MartoranaMaddalena Paola Alonzi

Cleofe Rasek François BitarSan Giovanni Franco Todde

Lucifero Massimo Di Stefano

MOZART SINFONIETTAdiretta da Stefano Sabene

Cecilia Montanaro, clavicembaloSimone Vallerotonda, tiorba - Luigi Polsini, viola da gamba

guito (in varie edizioni) lo “Stabat Mater” diRossini, con la partecipazione del Coro di Praga,sotto la direzione di Alberto Zedda, “LaCenerentola” di Rossini, con la direzione diPietro Rizzo e la regia di Simona Marchini, “LeMadri” di Marcello Panni, diretta dall'autore, lo“Stabat” di Boccherini diretto da Cinzia Pennesie un programma di arie mozartiane diretto daDonato Renzetti. Poi il Festival di Ravello, conun programma di musiche di Luis Bacalov ese-guite al pianoforte e dirette dall’autore, così comela prima esecuzione del brano “Don Giovanni &Monsieur Bacchus” al Mozart in Box di Portici.L’Orchestra Mozart Sinfonietta è stata, inoltre,invitata al Convegno Internazionale diMusicologia di Catanzaro ed ha partecipato alFestival Internazionale della Chitarra di Ischia.

7

Page 8: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

8

I LUOGHI DEL FESTIVAL: MONTEFIASCONE

Situata in cima ad un colle, in posi-zione strategica e dominante, la Roccadi Montefiascone fu scelta dai ponte-fici quale sede del Rettore delPatrimonio di S. Pietro in Tuscia e,successivamente, destinata a loro tem-poranea residenza, con ampliamenti efortificazioni che ne accrebbero il pre-stigio. Dal 1058 fin quasi alla fine del 1500qui si susseguirono papi, imperatori epersonaggi illustri che vi soggiornaro-no per periodi più o meno lunghi, viconvocarono parlamenti o vi si reca-rono in villeggiatura. Dell’originaria struttura purtropponon rimane che una parte esigua. Ilcomplesso presentava una pianta tra-pezoidale con gli angoli occupati daimponenti torri che evidenziavano l’a-spetto difensivo. Esse costituivano ipunti cardine dai quali si sviluppava-no altrettante ali di edifici residenzialiche si affacciavano su un cortile inter-no. Di queste oggi si conserva intattasolo quella di nord–ovest dalla qualesi diparte un corpo di fabbrica a formadi L che costituisce l’attuale Palazzo,strutturato su due piani ed un sotterra-neo. Alcune soluzioni architettonicheadottate nelle parti ancora conservatedel castello testimoniano la sua ade-renza alle tipologie proprie del lin-guaggio architettonico diffuso pertutto il XIII secolo in area viterbese.In particolare, le due sale del primo piano sonocaratterizzare dalla presenza di archi a tuttosesto emergenti dalle pareti, per i quali è possi-bile trovare confronti in molti edifici viterbesi,sia religiosi che civili. La bifora che, aprendosi sul cortile interno,illumina il salone al primo piano è quanto restadelle membrature architettoniche del nucleoprimitivo della struttura mentre non esiste più

ROCCA DEI PAPI

La Rocca (archivio fotografico Provincia di Viterbo)

alcun riscontro materiale della loggia a duepiani voluta da Leone X e realizzata daAntonio da Sangallo il Giovane.La Rocca, dopo un lungo periodo di abbando-no e degrado, è stata oggetto di un totalerestauro che, nel rispetto dell’antica forma, haconsentito di mutarne la destinazione in spaziideali per ospitare eventi, esposizioni e manife-stazioni culturali.

Page 9: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

ROCCA DEI PAPI - 8 AGOSTO 2009, ORE 21.00

ERASMO GAUDIOMONTE ha studiato composizio-ne con Giancarlo Bizzi, musica elettronica conFranco Evangelisti e direzione d’orchestra conNicola Hansalik Samale, Mario Gusella e FrancoFerrara. Nel 1974 è stato tra i fondatori delGruppo di Sperimentazione Musicale “EdgarVarèse”, con il quale ha svolto per molti anniun’intensa attività concertistica e compositiva. Findal 1981 collabora con l’Orchestra dell’IstituzioneSinfonica Abruzzese (oltre 300 concerti) dellaquale è stato direttore principale dal 1990 al 1992.Dal 1985 al 2003 è stato direttore musicale, con ilM° Petrassi, dell’Orchestra Giovanile da Camera“Goffredo Petrassi” e, nel 1996, direttore musica-le del Cantiere Internazionale d’Arte diMontepulciano.

MAURIZIO LEONI, baritono, si è diplomato conlode nella classe cantanti all’AccademiaFilarmonica Bolognese e al Conservatorio G. B.Martini della stessa città. Finalista al ConcorsoAs.Li.Co. e Menzione Speciale alla finale delConcorso Internazionale di Adria, vincitore dellaVI edizione del Concorso A. Lazzari di Genova eprimo premio assoluto alla rassegna di musica dacamera D. Caravita. Artista eclettico ha al suo atti-vo anche esperienze nell’operetta. È componentestabile del Divertimento Ensemble di Milano, delNotschibikitschi Ensemble

LUIGI PETRONI, laureato in Scienze Politiche conil massimo dei voti, ha compiuto privatamente lostudio del canto a Roma con la M° Gina MariaRebori.

PERSONAGGI INTERPRETI

Gelino Luigi Petroni,Camilletta Margherita Pace

don Girone Maurizio Leoni

ORCHESTRA DEL FESTIVAL BAROCCO

diretta da Erasmo Gaudiomonte

Dal suo debutto al Rossini Opera Festival nel1995, dove ha preso parte alla produzione di“Semiramide” diretta da Alberto Zedda, è statoregolarmente invitato nelle stagioni successivedove ha interpretato “Matilde di Shabran”,“Ricciardo e Zoraide” e “Moïse et Pharaon”. Costante è la sua presenza nei teatri di Zurigo e diHelsinki nel repertorio italiano e in special modonei ruoli rossiniani.

MARGHERITA PACE

ha iniziato la sua car-riera artistica comeattrice, lavorando inteatro con Lucia Poli,con il Gruppo Altrodiretto da AchillePerilli ed in seguitonel cinema, con MarioMonicelli, (“Bertoldo,Bertoldino e Caca-senno”) e MaurizioNichetti. Ha studiatopresso l’AccademiaNazionale di Danza aRoma e successivamente ha intrapreso privata-mente lo studio del canto con Maria TeresaPediconi. Ha debuttato nell’opera nel 1991, alFestival di Fermo.Ha in repertorio i principali ruoli delle opere diMozart, autore a cui si dedica particolarmenteanche nel repertorio cameristico, spaziando dallaliederistica alle arie da concerto sia in versioneorchestrale che accompagnata dal pianoforte.

G. PAISIELLO - La Finta amanteopera comica in due atti - rev. di D. Carboni (prima esecuzione moderna)

9

Page 10: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

10

I LUOGHI DEL FESTIVAL: TARQUINIA

La Chiesa di Santa Maria in Castello, l’edificioreligioso più importante del borgo medioevale,fu iniziata nel 1121 e consacrata nel 1208. Nel1566 venne affidata ai Carmelitani ma già nel1569 risulta sconsacrata. Nel 1875 il RealeGoverno Italiano riconobbe Santa Maria inCastello come monumento nazionale.La facciata a coronamento orizzontale, sormon-tata da un campaniletto a vela, è tripartita inbasso da lesene. Il portale centrale e la grandiosabifora sovrastante sono ornate da decorazionicosmatesche, opera di Pietro di Ranuccio roma-no (1143). Di schietta impronta romanica, l’interno è suddi-viso in tre navate, coperte da volte e coronate datre absidi. Degli otto altari di cui si è a conoscen-za è oggi sopravvissuto solamente quello mag-giore con ciborio sorretto da quattro colonne erisalente al 1168 ad opera dei romani Giovanni eGuittone figli di Nicola Ranucci. Il pavimentodella chiesa è costituito da preziosi mosaici ese-guiti da maestri marmorari romani ed è ricco diiscrizioni pagane e cristiane incise su materialedi reimpiego. La cupola, a pianta ellittica sor-montata da un cupolino di influenza araba, è oggisostituita da un semplice tiburio. A metà dellaquarta campata maggiore di sinistra è un ambo-ne del 1209 eseguito dalla mano di Giovanni diGuittone. Nella terza campata della navata destraè, infine, il fonte battesimale ad immersione diforma ottagonale, rivestito di marmi policromi.

CHIESA DI SANTA MARIA IN CASTELLO

MUSEO ARCHEOLOGICO

Santa Maria in Castello (foto E. Valerioti)

Museo Archeologico. Cavalli alati (arch. fot. APT)

Il Museo Archeologico Nazionale, tra i più impor-tanti d'Italia per la ricchezza e la varietà dei reper-ti esposti, è ospitato nel Palazzo Vitelleschi, auten-tico capolavoro architettonico rinascimentale conelementi in stile gotico e catalano. Conserva al suointerno un repertorio vascolare unico per forme edecorazioni figurative, sarcofagi notevolissimi difamiglie tra le più importanti d’Etruria, terrecottearchitettoniche di finissima esecuzione come l'ele-gante scultura fittile dei cavalli alati, famosa intutto il mondo

Page 11: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

Beaune, Innsbruck, Utrecht, York e Ansbach.Il gruppo registra per l’etichetta BIS ed ha allespalle una lunga collaborazione con l’etichettaHarmonia Mundi France. Le recenti produzionidiscografiche hanno riscosso ampi e lusinghiericonsensi dalla critica di settore. “Sympatheticand alert... with some finely poetic playing.These performances seem to me model.”(Gramophone, Sept 2001) e “È il loro discomigliore e io non ho mai ascoltato una perfor-mance migliore della loro del Trio Sonata diHaendel.” (Goldberg, July 2001), in riferimentoal disco di “Cantate Sacre” di Händel con EmmaKirkby; “I London Baroque mettono le loro con-suete virtù in queste performance, compreso illoro eccellente rapporto interno ben miscelato,una ricca sequenza di toni, passione e intensità.”(Gramophone, March 2001), in riferimento alle“Trio Sonate” di Vivaldi Op.1.

Il gruppo si è costituito nel 1978 affermandosicome uno dei più importanti ensemble di musicabarocca in ambito internazionale. L’attività rego-lare di oltre 50 concerti all’anno ha favorito ilsorgere tra i componenti del gruppo di un affia-tamento paragonabile a quello di un consolidatoquartetto d'archi.Il gruppo è stato invitato ai più importanti festi-val di musica antica in Europa ed è stato ospitedi trasmissioni televisive e radiofoniche in tuttoil mondo; frequenti le tournèe in Giappone enegli Stati Uniti.Il repertorio dell’Ensemble spazia nell’arco ditempo che va dalla fine del sedicesimo secoloall’epoca di Mozart e Haydn e affianca operesconosciute ai grandi capolavori della letteraturada camera del periodo barocco e classico.Nel corso della stagione 2008/2009 il gruppo si èesibito in Inghilterra, Spagna. Svezia, Svizzera,Germania, Olanda, Ungheria, Abu Dhabi,Canada e, assieme ad Emma Kirkby, anche inFrancia, Croazia, Slovenia, Italia, Cina, Turchiae Singapore. L’Ensemble è stato inoltre ospitedei festival di Edimburgo, Salisburgo, Bath,

CHIESA DI S. MARIA IN CASTELLO - 13 AGOSTO 2009, ORE 21.00

G.F. HÄNDEL - LE CANTATE DI VIGNANELLO

Emma Kirkby, soprano

Ingrid Seifert, violino (Jacobus Stainer, Absam 1661)

Hannah Medlam, violino (Anon Italy c. 1680)

Charles Medlam, viola da gamba (Barak Norman, London c.1680)

Steven Devine, clavicembalo

London Baroque - Emma Kirkby

11

Page 12: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

12

I LUOGHI DEL FESTIVAL: CASTEL SANT’ELIA

La Basilica di Sant’Elia, in stile romanico conelementi di origine lombarda, sorge su un ripia-no al centro della Valle Suppentonia, probabil-mente sulle rovine o nei pressi di struttureromane, data la presenza di marmi architettoni-ci di riutilizzo.Fondata tra l’VIII e il IX secolo e ricostruitaall’inizio dell’XI secolo, è caratterizzata da unafacciata affiancata da ali laterali e adorna di treportali due dei quali realizzati con frammentidi marmo, probabilmente appartenenti alla pri-mitiva basilica.L’impianto planimetrico è costituito da trenavate ed un transetto, sopraelevato di tre gra-dini. Nella navata centrale, le colonne, prove-nienti dallo spoglio di ville e monumenti roma-ni, sono ornate da capitelli corinzi. Il transettoe la navata centrale conservano parti del pavi-mento cosmatesco; l’altare maggiore è sor-montato da un elegante ciborio decorato da unacroce e sorretto da quattro pregevoli colonne.Particolarmente interessante è la decorazionepittorica del transetto che comprende scenetratte dall’Apocalisse di S. Giovanni, la mortee i funerali dell'abate Anastasio e, nell’abside,una teoria di vergini, mentre nel catino dominala figura del Redentore.

Nella navata destra sono conservati dipinti diartisti locali raffiguranti l’immagine dellaMadonna.La cripta, costituita da due ambienti, conservale tombe di S. Nonnoso e di S. Anastasio.

BASILICA DI SANT’ELIA

Ciborio ed abside (arch. fot. Provincia)

Interno (foto F. Biganzoli)Facciata (foto F. Biganzoli)

Page 13: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

13

BASILICA DI SANT’ELIA - 28 AGOSTO 2009, ORE 21.00

MUSICHE DI FASCH, HÄNDEL, PURCELL, SCHAFFRATH

Silvia Vajente, soprano

Alessandro Piqué, oboe

Lyndon Jeffrey Watts, fagotto

Harald Hoeren, clavicembalo

Epoca Barocca

I componenti dell’ensemble di musica da cameraEpoca Barocca hanno in comune la passione perla musica barocca eseguita con strumenti origina-li. Il fulcro del loro repertorio è la sonata per tre oquattro strumenti con basso continuo, general-mente appartenenti al periodo che va da AntonioCaldara a Jan Dismas Zelenka. Dal 1994 il gruppo si esibisce con grande succes-so di critica e di pubblico partecipando ad impor-tanti rassegne musicali fra cui Amici della Musicadi Firenze, Bodensee Festival, Festival MitteEuropa, Musica e Poesia a San Maurizio(Milano), Festival di Musica Antica di Praga,Accademia Bartolomeo Cristofori (Firenze),Fränkischer Sommer, Feste di Apollo (Parma),Associazione Musicale Romana, Festival vanFlaandern, Musikfest Bremen e Rheingau MusikFestival.Nei suoi programmi Epoca Barocca proponeregolarmente anche autori meno conosciuti ripor-tando alla luce brani musicali ingiustamentedimenticati; queste opere sono state inoltre regi-strate per trasmissioni radio e su CD. Collaboracon cantanti e altri strumentisti per l’esecuzione dimusica con una grande varietà di formazioni.

Page 14: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

14

I LUOGHI DEL FESTIVAL: CANEPINA

Museo delle Tradizioni Popolari (ex convento deiCarmelitani). Santa Teresa attraversa il fiume di notte gui-data dagli angeli; in basso il Chiostro (foto F. Ceccarini)

Annesso alla Chiesa di San MicheleArcangelo, l’antico convento dei fratiCarmelitani che ospita oggi il Museo delleTradizioni Popolari, è una seicentesca strutturaornata di affreschi nel chiostro, nel salone alpiano terra e sulle pareti che fiancheggiano lescale che portano al primo piano dell’edificio.L’intero ciclo di pitture murali, che decorano lelunette e i pennacchi del chiostro, è databile trail 1610 e il 1627 e sono visibilmente tre i mae-stri attivi nei tre bracci del chiostro, tutti dellascuola di Giuseppe Sebastiani da Macerata,che operava per conto del cardinale OdoardoFarnese nell’omonimo Palazzo della vicinaCaprarola. L’espressione artistica e i contenutisono quelli dettati dal Concilio di Trento: sidovevano adornare i chiostri dei conventi e deimonasteri con le storie dei santi più rappresen-tativi dei rispettivi Ordini; alcune didascalieillustravano l’episodio che, comunque, doveva

MUSEO DELLE TRADIZIONI POPOLARI

essere di facile lettura; le singole scene dipintemostravano il santo vicino alla gente comune,immerso nei fatti del quotidiano. Altri dipintiemersi sono databili a metà del 1700 e sono delviterbese Domenico Corvi.

Page 15: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

l’Orchestra Sinfonica di Shanghai, l’Orchestra“Petrobras” di Rio de Janeiro, l’Orchestra“Enescu” di Bucarest, l’Orchestra Suk di Praga,l'Orchestra Sinfonica Ceca, l’OrchestraSinfonica di Budapest, l’Orchestra Borusan diIstanbul.Fra i direttori con i quali ha collaborato vi sonoPeter Maag, Isaac Karabtchevsky, PinchasSteinberg, Yehudy Menuhin, Claus Peter Flor,Gyorgy Gyorivanyi-Rath, Sergiu Commissiona,Stanislaw Skrowaczewski, Gürer Aykal, JeanClaude Casadesus, Alexander Lazarev, MichelTabachnik. In Italia si è esibito ovunque. Domenico Nordio si dedica con passione allamusica da camera e ama confrontarsi con presti-giosi musicisti ai Festival di Vicenza, Siena,Torino, Napoli, Parigi, Tokyo, Asolo, Ravello,Stresa, Praga, Arezzo, Brescia e Bergamo.Dal 2005 incide in esclusiva per DECCA.Dal 2006 è docente di Violino ai Corsi di AltoPerfezionamento dell’Accademia Nazionale diSanta Cecilia di Roma.

DOMENICO NORDIO è uno dei più grandi violini-sti della sua generazione. Allievo di CorradoRomano e di Michéle Auclair, ex bambino pro-digio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni),a sedici anni ha vinto il Concorso Internazionale“Viotti” di Vercelli con il leggendario YehudyMenuhin presidente di Giuria. Dopo le afferma-zioni ai Concorsi “Thibaud” di Parigi, “Sigall” diViña del Mar e “Francescatti” di Marsiglia, il“Gran Premio dell’Eurovisione” ottenuto nel1988 gli ha dato immediata popolarità grazieanche alla finale trasmessa in tutta Europa indiretta televisiva dal Concertgebow diAmsterdam. Da allora Nordio ha calcato le scenedi tutto il mondo.Ha suonato a Londra (Barbican Center), Parigi(Salle Pleyel), Tokyo (Suntory Hall), Ginevra(Victoria Hall), Madrid (Teatro Monumental),Dublino (National Concert Hall), Roma(Accademia di Santa Cecilia e Teatrodell'Opera), Mosca (ConservatorioTchaikovskij), New York (Carnegie Hall), Rio deJaneiro (Teatro Municipal), Vienna(Konzerthaus), Zurigo (Tonhalle), Istanbul(Ataturk Center), Praga (Festival dellaPrimavera), Milano (Teatro alla Scala), BuenosAires (Teatro Colon) e con l’Orchestra Sinfonicadi Londra, la Nazionale di Francia, l’Orchestradella Suisse Romande, la WienerKammerorkester, l’Orchestra dell’Accademia diSanta Cecilia di Roma, l’Orchestra Nazionaledella RAI, l’Orchestra di Stato Cilena, leOrchestre della Radio di Stoccarda, Madrid,Parigi, Dublino e Lugano, l’Orchestra Verdi diMilano, l’Orchestra del Festival dello SchleswigHolstein, l’Orchestra Nazionale Lituana,

15

CHIOSTRO DEL MUSEO - 29 AGOSTO 2009, ORE 21.00

Domenico Nordio, violino

JOHANN SEBASTIAN BACH

Seconda Sonata in la minoreTerza Partita in mi maggioreSeconda Partita in re minore

Page 16: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO - S. MARTINO AL CIMINO

Svettante tra i fitti castagneti dei MontiCimini, la splendida Abbazia di San Martinoal Cimino è documentata dall’anno 838 quan-do fu donata all’abate di Farfa. Nel 1145 ilpapa cistercense Eugenio III la affidò ai mona-ci del suo ordine sebbene solo con papaInnocenzo III, nel 1207, l’abbazia venne asse-gnata direttamente alla casa madre diPontigny.L’avvio della costruzione del complesso abba-ziale risale forse al 1150 anche se su unacolonna all’interno della chiesa è riportata ladata del 1225, da riferire probabilmente allasua consacrazione. Il complesso fu ultimatoverosimilmente, come si evince dai documen-ti cartacei, nel 1305. Oggi, dopo le trasformazioni subite tra il 1300e il 1600, dell’originario impianto resta solo lachiesa. L’edificio presenta una facciata solen-ne, ornata da un rosone e da una grande fine-stra gotica: ai lati si ergono due torri campana-rie, di aggiunta posteriore, sormontate dacuspidi piramidali. Sul fianco della chiesa sihanno i resti del chiostro costituiti da pochecolonne sobrie ed eleganti. L’interno, semplice ed austero, ricorda le gran-di cattedrali gotiche e le abbazie cistercensicon altissimo soffitto, volte a crociera costolo-nate, monofore e colonnato con pilastri acroce. Da ammirare il battistero, protetto daun’elegante cancellata barocca. Nella navatacentrale, è sepolta Donna Olimpia Maidalchini(Viterbo 1594 - San Martino al Cimino 1657),cognata di Innocenzo X, che trasformò radi-calmente il tessuto urbano di questo paese apartire dal 1645. Tale realizzazione si attribui-sce all’architetto Marcantonio De Rossi, forsecon una consulenza del Borromini, o forseanche del Bernini. Il centro urbano fu struttu-rato con case addossate le une alle altre eschierate in funzione della grande Abbazia e diPalazzo Doria Pamphilj usato originariamentedai monaci e trasformato in quest’occasione inun sontuoso palazzo signorile.

ABBAZIA CISTERCENSE

16

Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino (archiviofotografico della Provincia di Viterbo)

Page 17: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

ABBAZIA CISTERCENSE - 4 SETTEMBRE 2009, ORE 21.00

Hesperion XXI diretto da Jordi SavallMARE NOSTRUM, SPAZIO DI DIALOGO E DIVERSITÀ

Dialogo di musiche cristiane, sefardite, ottomane e arabo-andalusedell’area mediterranea (XVII-XVIII)

Montserrat Figueras - canto e cetraDimitri Psonis - santur e moresca

Pedro Estevan - percussioneJordi Savall - lira ad arco, viola soprano, rebab e direzione

Nell’antichità venivano chiamate Hesperia le duepenisole più occidentali dell’Europa: l’Iberica el’Italica (in greco, Hesperio significa originario diuna di queste penisole). Espero era anche il nomedato al pianeta Venere quando la sera appariva adOccidente. Riuniti da un intento comune - lo studio e l’esecu-zione della musica antica basandosi su premessenuove e moderne - ed affascinati dall'immensa ric-chezza del repertorio musicale ispanico ed europeoprima del 1800, Jordi Savall (archi), MontserratFigueras (voce), Lorenzo Alpert (fiati e percussioni)e Hopkinson Smith (strumenti a corde pizzicate)fondarono nel 1974 l’ensemble Hespèrion XX,dedicato all'esecuzione e rivalutazione di alcuniaspetti essenziali di questo repertorio. Per oltre 30anni, Hespèrion è rimasto fedele al suo intento ini-ziale, interpretando numerose opere inedite inun’intensa attività concertistica in Europa eAmerica. Il gruppo ha anche partecipato regolar-mente ai più importanti festival internazionali dimusica antica. Con il nuovo millennio, Hespèrioncontinua ad essere un valido strumento di ricerca e,come tale, ha aggiunto al proprio nome il numeroromano corrispondente al nuovo secolo appena ini-ziato. Il Gruppo si chiama ora Hespèrion XXI.Lo spirito che lo ha caratterizzato fino ad oggi èstato il modo eclettico in cui ha operato le sue scel-te artistiche. Questo ha permesso al gruppo di ese-guire molti brani medievali spagnoli, rinascimenta-li e barocchi inglesi di Dowland, Tye, Coprario... Ilgruppo esegue anche altri repertori europei, in mag-gior parte sconosciuti al grande pubblico, che peròhanno contribuito a rendere popolari i loro compo-sitori (J. Jenkins, J. Rosenmuller, S. Scheidt...). Iprogrammi come “La musica ai tempi di

Cervantes”, “Musica napoletana del Rinascimen-to”, “El Llibre Vermell de Montserrat”, “RomancesSefardíes”, “Cansós de Trobairitz”, “Il BaroccoSpagnolo”, così come produzioni monografiche diopere di compositori tanto diversi come DeCabezón, Gabrieli, Frescobaldi, E. du Caurroy,Scheidt, Hume, Brade, Gibbons, Couperin e Bach,testimoniano la ricchezza di possibilità che offreHespèrion XXI. Tra le sue produzioni meritano diessere sottolineati l’“Arte de la Fuga” di J.S. Bach,le “Lachrimae or Seaven Tears” di Dowland, le“Laudes Deo” di C. Tye, “Recercadas del Trattadode Glosas” di D. Ortiz, “Romances y Villancicos” diJ. del Enzina, le opere di J. Jenkins, “Symphonienund Sonaten” di J. Rosenmüller, così come una col-lezione di sette CD di musica del Secolo d’Oro spa-gnolo (“Cancionero de Palacio”, “Cancionero deMedinaceli”, “Cancionero de la Colombina” eopere sacre di C. de Morales, F. Guerrero e T.L. deVictoria), “Fantasie per Viola” di H. Purcell (pub-blicato nel 1995 per commemorare l’anniversariodel compositore) che ha ricevuto diversi premi dellacritica, il disco “Fantasies, Pavanes & Gallardes” diL. Milà, “Ludi Musici” di S. Scheidt e “PortraitMoyen Âge & Renaissance”.

17

Page 18: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

18

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO

L’edificio, unitamente all’adiacente complessomonastico, nasce agli inizi del XIII secolo artico-lato su una icnografia a croce latina coperta da unsemplice tetto a capriate decorato da pianelledipinte. La fondazione fu opera dei monaci pre-mostratensi, ma pochi decenni dopo il complessoera occupato dall’ordine dei Servi di Maria cheimposero la nuova dedicazione alla Madonna conil titolo di S. Maria della Verità. La facciata esterna, ricostruita nel secondo dopo-guerra, si propone in forme semplici, con una cor-tina di lastre di peperino su cui si apre un portalecinquecentesco, sormontato da lunetta vuota tradue statue in pietra.L’interno, di una grandiosità essenziale intonata airifacimenti della seconda metà del Quattrocento,mostra il transetto aperto da un grande arco ogi-vale che poggia su esili colonnine pensili. Gioiello della chiesa è la splendida cappellaMazzatosta che, a pianta quadrata in forme tardo-gotiche, conserva ancora l’originale cancellata inferro battuto e parte del pavimento a piastrelle dimaiolica. La cappella, fatta edificare nella metàdel Quattrocento da Nardo Mazzatosta, aristocra-tico viterbese, fu dipinta da Lorenzo da Viterboche terminò la sua opera nel 1469. Le scene, disoggetto mariano, distrutte dai bombardamentiaerei, vennero sottoposte ad un intervento di rico-struzione e restauro innovativo e rivoluzionario:ventitremila frammenti furono recuperati e ricol-locati in situ. Nella parete sinistra si articola ilcapolavoro cui Lorenzo deve la sua fama: nellalunetta superiore la “Presentazione di Maria alTempio”, nel fascione sottostante lo “Sposalizio di

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VERITÀ

Maria”. L’affresco ha anche un grande valoredocumentaristico, “…sono molti giovani cavatidal naturale” scriverà il cronista viterbese Nicolòdella Tuccia raffigurato anch’egli tra la folla. La chiesa di S. Maria della Verità ancora conser-va, inoltre, frammenti della decorazione pittoricache tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secoloornavano le cappelle precedenti ai rifacimentirinascimentali

S. Maria della Verita. Interno e particolare dellavolta della Cappella Mazzatosta (foto G. Cerica)

In basso: Cappella Mazzatosta. Lo sposalizio dellaVergine (foto arch. fot. APT)

Page 19: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

Chiara Banchini è nata aLugano, in Svizzera, ed è unadelle interpreti di maggiorrilievo sul violino barocco alivello internazionale. Ha ter-minato i suoi studi con unpremio di virtuosismo alConservatorio di Ginevra e siè perfezionata con SandorVegh. Si è dedicata, per qual-che anno, alla creazione diopere contemporanee comemembro dell’Ensemble Contrechamps. Il suoincontro con Harnoncourt e Sigiswald Kuijken l’haportata ad appassionarsi all’esecuzione della musicadei secoli XVII e XVIII con strumenti originali.Dopo il diploma di solista di violino barocco alConservatorio dell’Aia, è stata invitata a far parte digruppi come “La Petite Bande”, “Hesperion XX”,“La Chapelle Royale” e ha iniziato la sua carrierainternazionale da solista.Chiara Banchini ha insegnato al “Centre de MusiqueAncienne” di Ginevra, poi è diventata titolare dellaCattedra di Violino Barocco alla Schola Cantorum diBasilea. Per completare la sua attività pedagogica hafrequentato corsi d’interpretazione in diversi paesid’Europa, Australia e USA. Nel 1981 ha fondatol’Ensemble 415 che deve il suo nome al diapasonpiù comunemente usato nel XVIII secolo. Il grup-po è ormai considerato uno dei più prestigiosi per ilrepertorio sei-settecentesco e la sua notorietà inter-nazionale lo porta ad essere invitato nei maggiori

Concerti grossi di CORELLI, ALBINONI, GEMINIANI

Peter Barczi - Eva Borhi - Mechtild Karkow - Renata Spotti - Stephanie Pfister, violinoPatricia Gagnon - Martine Schnorhk, viola

Gaetano Nasillo - Hendrike Ter Brugge, violoncelloEvangelina Mascardi, tiorbaMichael Chanu, contrabbassoMichele Barchi, clavicembalo

CHIESA DI S. MARIA DELLA VERITÀ - 5 SETTEMBRE 2009, ORE 21.00

Ensemble 415diretto da Chiara Banchini

festival e stagioni concertistiche del mondo. Si pre-senta in formazione orchestrale che varia dai 13 ai40 elementi.Oltre all’intensa attività concertistica, l’Ensemble415 si è dedicato alla produzione discografica realiz-zando titoli di alta rilevanza (Corelli, Boccherini,Sammartini, Muffat...), tutti con Harmonia MundiFrance, vincitori dei più importanti premi discogra-fici. Dal 2002 collabora con la casa discografica Zig-Zag Territoires. Nel 2007 sono uscite due nuoveregistrazioni dedicate ai “Concerti per 4 violini” diVivaldi e alle “Sonate per violino senza basso” diGiuseppe Tartini. Chiara Banchini ha, inoltre, ese-guito e inciso numerose opere di repertorio cameri-stico fra le quali si ricordano le “Sonate op.V” di A.Corelli, tutte le sonate per pianoforte e violino diMozart, e le “Invenzioni a violino solo” diBonporti. Dal 2003 presiede il concorso Bonporti.Nella sua carriera musicale ha prodotto discografiaimportante, che conta più di cinquanta CD.

19

Page 20: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

20

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO

PALAZZO DEI PRIORI

Bartolomeo Cavarozzi (1622).La Sala dell’Aurora prende il nome dal dipinto sulsoffitto rifatto nel dopoguerra. La Sala Rossa pre-senta mobili di notevole pregio e due quadri cherappresentano il “Sacrificio di Polissena” diDomenico Corvi (fine XVIII sec.) e lo “Sposaliziodella Vergine” (copia) di Pietro Vanni ( sec. XIX).Nella Sala della Madonna gli affreschi sono dedi-cati alla Vergine, con particolare riferimento aimiracoli della Madonna della Quercia, veneratadai Viterbesi nel santuario omonimo.Il corridoio di collegamento tra il Palazzo dei Prioried il Palazzo del Podestà costituisce la Pinacoteca,in cui sono conservate opere dell’artista viterbeseRolando di Gaetani che riproducono la necropolidi Castel d’Asso, la storia leggendaria di Viterbo(Ercole che lotta contro il leone Nemeo) e l’em-blema con la scritta FAVL, le iniziali dei 4 villaggietruschi (Fanum, Arbanum, Vetulonia e Longula)che la leggenda vuole uniti da re Desiderio nellacinta muraria dell’antica Castrum Viterbii.

Iniziato alla metà del XIII secolo, il Palazzo deiPriori subì molte trasformazioni e fu completatonell’aspetto attuale verso la metà del XVI secolo.L’esterno è caratterizzato da un portico a novearchi e un’imponente facciata rinascimentale condue ordini di finestre: a croce guelfa al primopiano, ad arco al secondo mentre al centro cam-peggia lo stemma del papa Sisto IV Della Rovere(1481). Dall’ingresso al centro del porticato siaccede al giardino interno delimitato verso la valledi Faul da una balaustra in peperino e ornato daun’elegante fontana (1626), scolpita su disegno delviterbese Filippo Caparozzi. Il portico interno èdatabile al 1541 mentre il sovrastante loggiato èdel 1632. Uno scalone interno conduce al pianonobile. Qui, la Sala Regia (o Erculea), grande saladi rappresentanza, venne affrescata sul finire del1500 dal bolognese Baldassarre Croce. Nel bellis-simo soffitto il viterbese Tarquinio Ligustri dipinsecastelli e terre assoggettati a Viterbo. I riquadri cheornano le pareti raffigurano le origini mitiche efantastiche della città e avvenimenti storici locali;due grandi pannelli topografici raffigurano le terredella Tuscia romana donate dalla contessa Matildedi Toscana alla Chiesa e le terre dell’attuale Tusciaviterbese con i nomi dei paesi e delle città dell’e-poca.La Sala del Consiglio esibisce pareti, dipinte nel1558 da Teodoro Siciliano, che raffigurano perso-naggi mitologici e storici fantasticamente collegatialle origini di Viterbo. Il soffitto a cassettoni è quel-lo originale del XV secolo. Di epoca più recente glistemmi dipinti in onore di alcuni pontefici le cuifamiglie godevano della cittadinanza viterbese.La Sala dei Paesaggi (Sala delle Bandiere) ha allepareti dipinti che raffigutano paesaggi della Tuscia,attribuiti a Giuseppe Torriani (1789). Nella Cappella Palatina, iniziata nel 1599 e dipin-ta dopo il 1610, gli affreschi dedicati a storie dellaVergine sono di Filippo Cavarozzi e del romanoMarzio Ganassino; gli stucchi e l’altare sono operadell’artista romano Giovanni Antonio Spinzio.Nella parete d’ingresso sono dipinti santi e beativiterbesi tra cui San Lorenzo, protettore della città.La pala d’altare con la “Visitazione” è opera di

Palazzo dei Priori. Esterno e particolare della SalaRegia (foto G. Cerica)

Page 21: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

PALAZZO DEI PRIORI - 13 E 20 SETTEMBRE 2009

13 settembre 2009 - ore 11.30Gianluigi Durando, flauto

Sonia Maurer, mandolino barocco e napoletanoFrancesca Bonessi, clavicembalo

MUSICHE DI BACH, SCARLATTI, ARRIGONI

21

20 settembre 2009 - ore 11.30Complesso Barocco del Conservatorio di Frosinone

MUSICHE DI CORELLI, HÄNDEL, VIVALDI

Francesco Divito, sopranistaFrancesca Vicari e Alessandro Marini, violini

Davide Leboffe, violaStefano Di Rienzo, violoncello

Catia Rocci, clavicembalo

Aperitivo a base di prodotti tradizionali della Tuscia e a Marchio Tuscia Viterbese

Pane casereccio viterbese con salsa di olive nere e di olive verdi(prodotto dall’Azienda Tavola Etruria di Canepina)

Pane casereccio viterbese con olio extravergine di oliva DOP(prodotto dall’Antico Frantoio della Tuscia di Bolsena)

Pane dolce da agricoltura biologica con miele, uva sultanina e nocciole(prodotto dalla Soc. Coop. Il Sambuco di Celleno)

Salame cotto tradizionale viterbese(prodotto dall’Azienda Agricola F.lli Stefanoni)

Formaggio “Il Falisco” con miele(primo sale prodotto del Caseificio Chiodetti di Civitacastellana)

(miele dell’Azienda Agricola Ceccarelli di Viterbo)

Tozzetti alla nocciolaCiambelline al vino

(prodotti da Specialità del forno di Bagnaia)

VINIBianco Superiore o Grechetto Doc

Rosso Santa Bruna Doc(prodotti della Cantina Sociale di Vignanello)

Concerti aperitivo

Page 22: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO

22

La chiesa sorge sul colle del Duomo, già abita-to fin dal tempo degli Etruschi, dove sembrafosse un tempio pagano dedicato ad Ercole ilcui ricordo è oggi emblematicamente presentenel leone nemeo da lui ucciso che, insieme allapalma (conquistata a Ferento nel 1172), è lostemma della città. I primi dati sulla chiesarisalgono all’anno 805 in un documento delRegesto di Farfa. Il 1192 è l’anno della consa-crazione. Di originario impianto romanico, ha piantabasilicale divisa in tre navate da due file dicolonne che sostengono archi a tutto sesto;nella navata centrale si conserva ancora l’origi-nale pavimento cosmatesco.Alla seconda metà del XIV sec. si fa risalire laricostruzione del campanile in forme gotiche,scandito da quattro livelli di bifore e vivacizza-to dalla bicromia bianca e grigia di ascendenzatoscana. I lavori di ristrutturazione eseguiti nelXV-XVI sec. vedono il rifacimento dell’anticafacciata romanica mentre, nella seconda metàdel Seicento, verranno occultate le ultime testi-monianze della chiesa medioevale.Danneggiata dalle incursioni aeree del 1944, lacattedrale è stata restaurata ripristinando le anti-che forme romaniche, e conserva numerosetestimonianze artistiche come un pregevoleciclo affrescato attribuibile ad Antonio delMassaro detto “Il Pastura”; la CappellaBonaparte; il monumentale fonte battesimale inmarmo realizzato da Francescod’Ancona (1470); una tela con la raffi-gurazione della “Decollazione di S.Giovanni Battista”, opera di AntonAngelo Bonifazi; la “Sacra Famiglia eS. Bernardino” di Giovan FrancescoRomanelli (1612-1662); la cappella deiSS. Ilario e Valentino, progettata nel1696 dall’architetto Giovan BattistaContini e decorata da LudovicoMazzanti; una tela di Marco Benefialraffigurante S. Lorenzo.

CATTEDRALE DI SAN LORENZO

Cattedrale di San Lorenzo (foto G. Cerica)

Page 23: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

EUROPEAN UNION CHAMBER ORCHESTRA

(EUCO) ha tenuto il suo primo concerto nel 1981e da allora si è guadagnata la reputazione mon-diale di ambasciatrice della musica per l’UnioneEuropea. Le sue tournée toccano tutti gli angolidella mondo e le sue performance sono stateomaggiate dalla presenza di illustri personalità,tra le quali vanno ricordate la regina Noor diGiordania, il re e la regina del Belgio e la reginaSofia di Spagna che è la sua benefattrice. Nel1999 la EUCO ha tenuto un concerto per festeg-giare il 77° compleanno del re Sihanouk diCambogia nel Palazzo Reale a Phnom Penh e nel2000 si è esibita per il compleanno della pricipes-sa Galyani di Bangkok.L’attività dell’orchestra include 60 concertiall’anno e comprende l’esibizione in alcune tra lepiù prestigiose sale tra cui l’AmsterdamConcertgebouw, il Frankfurter Alte Oper, ilBrussels Palais des Beaux Arts, il Teatro Colon diBuenos Aires, l’Hanoi Opera House in Vietnam,il Leeds Town Hall e la Sym-phony Hall di Birmingham.L’orchestra, inoltre, parteciparegolarmente ad importantifestival europei ed internazio-nali come il “Flanders Fes-tival”, “Echternach, Boden-see”, “Mecklenburg Vorpom-mern”, il “Festival della Musi-ca di primavera e d’autunno” diPraga e il “Glasperlenspiel” inEstonia.Grazie all’aiuto della Commis-sione Europea, la EUCO è stata

23

CATTEDRALE DI SAN LORENZO - 18 SETTEMBRE 2009, ORE 21.00

European Union Chamber Orchestradiretta da Hans Peter Hofman

Sir James Galway - Lady Jeanne Galway, flauto

MUSICHE DI J.S. BACH, VIVALDI, HÄNDEL

in tournée anche in Asia, Ame-rica, Caraibi,Medio Oriente, India, Sri Lanka e Africa. Si è esi-bita in ben 71 paesi nel mondo. I tour più recentidella EUCO, nel 2006 e 2007, hanno toccatoMessico, Giordania, Germania, Spagna, Italia,Irlanda, Svezia, Turchia, Estonia, Latvia,Lituania, Belgio e Olanda.Tra le collaborazioni l’orchestra annovera quellecon alcuni tra i più importanti artisti: YehudiMenuhin, James Galway, Lazar Berman, MischaMaisky, Severino Gazzeloni e Igor Oistrakh. Conregolarità commissiona lavori ai più importanticompositori europei e ha già inciso 18 cd per leetichette ASV, Carlton, Hyperion, Koch e Regent. EUCO ha ricevuto fondi dal British Council, dalGoethe-Institut, dal Ministero per la Cultura spa-gnola, dal Ministero degli Affari Esteri italiano eil Cultural Relations Committee d’Irlanda. La città di residenza dell’ EUCO per il 2009 èForlì. L’associazione European Union ChamberOrchestra Trust è un ente di beneficenza.

Page 24: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

24

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO

PALAZZO DEI PAPI

Il Palazzo è un complesso imponente caratteriz-zato da massicci contrafforti che lo identificanopiù come una fortezza che non come una resi-denza. Vi si accede da un’ampia scala, sormon-tata da due colonne e terminante in un vastoripiano, con parapetti ad avancorpo, sostenutoda un arco. Nella sobria facciata, coronata damerli guelfi, si aprono sei finestre a feritoia e seifinestre a bifore trilobate che danno luce allaSala del Conclave, di gran lunga la più famosadi tutto il monumento. I due archetti trilobati diciascuna finestra poggiano sulla colonnina dimezzo e sulle due mezze colonnine dei lati,adorne di capitelli a caulicoli, con le basiunghiate ai quattro angoli. Sulla facciata sidistinguono gli stemmi dei Gatti. La Loggia fufatta costruire, infatti, da Andrea di BeraldoGatti nipote di Raniero e a lui succeduto nellacarica di Capitano del Popolo nel 1267. Fuaggiunta probabilmente per sopperire alla man-canza di un verone da cui il pontefice potesseaffacciarsi per benedire le folle e colpisce unacerta differenza di stile con il palazzo, sebbenela cornice che collega i due prospetti crei unasintesi architettonica di non comune genialità. Instile gotico, ha sette arcate con un doppio ordinedi otto colonnine sostenenti archi a tutto sestoche formano archi a sesto acuto: suggestivafusione della forma ogivale con la romanica. Ilcolonnato è sormontato da una trabeazione ametope in cui sono raffigurati, in origine anima-ti da una vivace policromia, il leone di Viterbocon la lancia trifida simulante la palma diFerento, lo stemma della famiglia Gatti (scudicon quattro barre orizzontali), l’aquila ad alispiegate simbolo dell’Impero e le doppie infuleinsieme alle chiavi papali. Un identico disegnoera sull’altro lato raccordato al primo da untetto: l’eccessivo peso della trabeazione, sovrap-posta all’esile teoria delle colonnine, aumentatodalla spinta dei due spioventi della coperturagravò talmente su queste che già poco dopo il1325 crollò il prospetto a valle ed il tetto. L’altroprospetto fu salvato frapponendo agli archi unasolida muratura rimasta fino agli inizi di questo

secolo quando vennero effettuati lavori direstauro all’intero edificio, eliminando anchel’avancorpo che nella seconda metà delCinquecento era stato costruito lungo l’interafacciata del palazzo. La loggia poggia su ungrande arco con un sottostante pilastro ottagona-le al cui interno è la tromba di una cisterna checonteneva l’acqua portata fino al Palazzo Papaledalla sorgente della Mazzetta. Parti di questo fonspapalis, la tazza a scannellature ornata da teste dianimali e il sostegno centrale, pare costituiscanola fontana che si trova al centro della loggia com-posta nell’insieme da varie parti di epoche diver-se. Ebbero come dimora il Palazzo di Viterbomolti papi tra cui Giovanni XXI, eletto nel 1276e morto nello stesso anno, il cui sepolcro è nellaCattedrale; Martino IV eletto nel 1280 lasciò lacittà scagliando su di essa l’interdetto.Condannata a diroccare una buona parte dellemura cittadine, Viterbo vide cadere nell’abbando-no il superbo palazzo che divenne infine la dimo-ra dei vescovi diocesani.

Palazzo dei Papi (foto F. Biganzoli)

Page 25: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

ultimo continente dove l’Ar-tista non era ancora apparsa.Natalia ha eseguito l'integraledelle Suites di Bach per vio-loncello solo a Mosca,Berlino, Monaco, Madrid,Barcellona, in Francia, inItalia, Olanda e Svizzera. AManchester ha partecipato alfestival di violoncello e nell’e-state del 2000 ha suonato alFestival di Berlino, di Lucernae Salzburg e a Londra (PromsConcerts) insieme ai BerlinerPhilharmoniker diretti da

Bernard Haitink, che sostituì il M° ClaudioAbbado, allora malato. Sempre nella stagione2000/2001 ha suonato con l’orchestra aMünchen, Berna, Helsinki, Birmingham e SanPaolo in Brasile. Nel marzo 2002 ha suonato aMilano con la Filarmonica della Scala diretta dalM° G. Bertini. Nella stagione 2002/2003 ha effet-tuato concerti con la New York Philharmonicdiretta dal M° Kurt Masur ed a Baltimore con ilM° Yuri Temirkanov. Nel 2003 è stata protagoni-sta di una lunga ed acclamata tournée inGiappone. Nel 2006 Natalia Gutman ha dedicatoa Robert Schumann il suo concerto per violoncel-lo eseguito a Milano, Valencia, Colonia, Londra,Taipei e Firenze. Natalia Gutman suona un pre-zioso Guarneri del Gesù datato 1731 generosa-mente affidatole da Seacross Management Ltd.Strings Unlimited.

JOHANN SEBASTIAN BACH

SUITES PER VIOLONCELLO SOLO

(Primo concerto dell’esecuzione integrale*)

Suite per violoncello solo N. 3 in do maggiore BWV 1009Suite per violoncello solo N. 4 in mi b maggiore BWV 1010

Suite per violoncello solo N. 5 in do minore BWV 1011

25

PALAZZO DEI PAPI - 19 SETTEMBRE 2009, ORE 21.00

Natalia Gutman, violoncello

Nata a Kazan in Russia, ha ini-ziato lo studio del violoncelloall'età di cinque anni e all'età dinove anni eseguiva il suoprimo concerto. Allieva predi-letta di Mstislav Rostropovichal Conservatorio di Mosca dal1964, nel 1967 ha vinto ilConcorso della ARD diMonaco di Baviera. Da alloraha avuto inizio la sua brillantecarriera internazionale che l'havista ospite delle più famosesale europee e delle più presti-giose orchestre: BerlinerPhilharmoniker, Wiener Philharmoniker, LondonSymphony Orchestra, Münchner Philharmoniker,Filarmonica di San Pietroburgo e l'OrchestreNational de France. Ospite regolare dei più pre-stigiosi Festival (Salzburger Sommerfestspiele,Berliner Festspiele, Wiener Festwochen) ha col-laborato e collabora con i più grandi direttorid’Orchestra quali Claudio Abbado, WolfgangSawallisch, Riccardo Muti, Bernard Haitink,Guennady Rozhdestwenskij, Yuri Temirkanov,Kurt Masur e Sergiu Celibidache. Gran parte del-l'attività concertistica di Natalia Gutman è dedi-cata alla musica da camera: tra i suoi partnerusuali ricordiamo Svjatoslav Richter, Isaac Stern,Martha Argerich, Yuri Bashmet, ElissoVirsaladze. Con suo marito, il compianto violini-sta Oleg Kagan, ha suonato dal 1969 al 1990. Nel1998 Natalia Gutman ha suonato in Sudafrica,

*Il secondo concerto dell’integrale è previsto nell’edizione 2010 del Festival

Page 26: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

26

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO

L’attuale edificio, frutto della ricostruzione deldopoguerra, è il risultato di una fase costruttivafrancescana iniziata nel 1236 e di una successiva diampliamento in pure forme gotiche realizzataquando Viterbo era sede della corte pontificia.La facciata è caratterizzata da un’apertura ad arcoin stile romanico con colonnine tortili, tre monofo-re ed un semplice oculo. Sull’angolo destro è col-locato un pulpito eretto nel 1429, mentre dietro siscorge il campanile a vela con due fornici.La grandiosa navata unica è chiusa da un’absidequadrata, nella quale si apre una grande quadrifo-

CHIESA DI SAN FRANCESCO

ra gotica con rosoni. Le capriate del tetto, rimessein luce dai restauri che hanno eliminato le voltebarocche, sono sostenute da archi a sesto acuto;l’abside ed il transetto sono coperti da volte ogiva-li profilate da costoloni che ricadono su pilastricompositi, decorati con motivi floreali di schiettostile gotico.Nel transetto destro si conservano i resti del monu-mento funebre di Pietro di Vico, realizzato daPietro di Oderisio nel 1269, raffinata creazione instile gotico impreziosita da stemmi e mosaici.Un arco a sesto acuto, strombato e ornato da colon-nine tortili immette nella cappella del SS.Sacramento, eretta dai Gatti, potente famiglia diorigine brettone protagonista della vita civile epolitica di Viterbo. A fianco emerge in tutto il suosplendore il Mausoleo di Adriano V attribuito adArnolfo di Cambio, monumento gotico-cosmate-sco, autentico gioiello d’arte medievale; la statuacoricata, vestita con abiti pontificali, è posta su unduplice basamento intarsiato con splendidi marmipolicromi. In simmetria, nel transetto sinistro, è il Mausoleodi Clemente IV di Pietro Oderisio (1270), un taber-nacolo in stile gotico con la statua distesa su unsarcofago romanocon bassorilievo col-locato su un basa-mento marmoreodecorato con intarsidi suggestiva policro-mia. Sempre neltransetto sinistro è ilportale d’accesso allacappella Botonti (sec.XVI), per la quale erastata dipinta, tra il1515 e il 1516, lacelebre “Pietà” diSebastiano DelPiombo, attualmenteconservata al MuseoCivico.

Chiesa di San Francesco. Facciata, interno e monu-mento a papa Adriano V (foto G. Cerica)

Page 27: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

Romantique. Lavora assiduamente al repertoriobachiano con il clavicembalista Ottavio Dantone.Ha suonato con le migliori orchestre e i più pre-stigiosi direttori e ha partecipato ai più importan-ti festival internazionali. Possiede due violini: loStradivari Jules Falk del 1723 e un Guadagnini.

MUSICHE DI J.S. BACH

Sonata in sol minore N. 1 per violino soloSonata in si minore per violino e cembaloSonata in do minore per violino e cembaloPartita in re minore N.2 per violino solo

27

CHIESA DI SAN FRANCESCO - 23 SETTEMBRE 2009, ORE 21.00

Viktoria Mullova, violinoOttavio Dantone, clavicembalo

OTTAVIO DANTONE si è diplomato in organo eclavicembalo presso il Conservatorio “G. Verdi”di Milano. Nel 1985 ha ottenuto il premio dibasso continuo al Concorso Internazionale diParigi e nel 1986 è stato premiato al ConcorsoInternazionale di Bruges (due dei concorsi di cla-vicembalo più importanti del mondo). Dal 1996 èil direttore musicale dell’Accademia Bizantina diRavenna, con la quale collabora già dal 1989.Negli ultimi anni ha gradualmente affiancato allasua abituale attività di solista e leader di gruppi dacamera quella ormai intensa di direttore d’orche-stra, estendendo il suo repertorio all’opera e alperiodo classico e romantico. Nell’autunno dellostesso anno è stato scelto dal M° Riccardo Mutiper dirigere, dopo di lui, le repliche dell’opera diG. Paisiello “Nina, ossia la pazza per amore”(produzione del Teatro alla Scala, Piccolo Teatrodi Milano e Ravenna Festival).

VIKTORIA MULLOVA “è forse la più elegante, raf-finata e soavemente espressiva violinista delmondo” (The Chicago Tribune, agosto 2005).È famosa per la sua eccezionale versatilità epurezza musicale: i suoi interessi spaziano dalbarocco al classico, fino alle tendenze e improv-visazioni più all’avanguardia.La passione per il repertorio barocco eseguitosecondo la prassi del tempo l’ha portata a colla-borare con l’Orchestra of the Age ofEnlightenment, il Giardino Armonico, VeneziaBarocca e Orchestre Révolutionnaire et

Page 28: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO

28

Dominata dalla Torre dell’Orologio con due leoniin nenfro agli angoli, Piazza del Plebiscito è ilcentro della città. Fu creata verso la metà del XIIIsecolo ed è chiusa su tre lati dalle facciate deipalazzi che appartennero nei secoli passati aiPriori, al Podestà e al Capitano del Popolo. Sulquarto lato della piazza è la Chiesa di S. Angeloin Spatha e lo sbocco di Via Cavour (la ViaFarnesiana, aperta nel 1573 ) che taglia in duel’ex Palazzo delle Carceri. La Torre dell’Orologio, dettaanche Torre dei Priori e più tardiTorre dei Monaldeschi, bella eslanciata, è alta 44 metri e fu rico-struita nel 1487 sulle fondamentadi una precedente che fin dal 1424aveva un orologio pubblico.L’elegante ornamento in ferro cheè sulla sua cima fu messo all’iniziodel 1800 quando vi fu collocataanche 1’attuale campana del 1452che proveniva dalla chiesa di S.Maria della Verità.Il Palazzo dei Priori, insieme alPalazzo del Podestà sede dell’am-ministrazione comunale, fu realiz-zato tra XIII e XVII secolo, con ilbel colonnato duecentesco e ilpiano nobile affrescato nel XVIsecolo (Sala Regia e Sala delConsiglio) con temi riguardanti leorigini mitologiche di Viterbo. Il Palazzo del Podestà, collegato aquesto tramite la Pinacoteca,venne eretto nel 1264 e subì numerosi rifacimen-ti in epoche successive come l’inserimento nel1700 del grande balcone al primo piano.Dell’antico prospetto rimangono un residuo difinestra duecentesca, qualche tratto di muro peri-metrale e tracce della merlatura che coronava l’e-dificio.Di fronte è il Palazzo del Capitano del Popolooggi sede della Prefettura. Nel 1466, quando tuttala piazza fu oggetto di rifacimenti in base a nuovicriteri rinascimentali, il Palazzo fu dotato di un

portico di cui però non rimane traccia. Sul lato che chiude la piazza è la Chiesa diSant’Angelo in Spatha, dedicata a San MicheleArcangelo, così chiamata dal nome della famigliache dall’XI secolo la ebbe in patronato. Il pro-spetto fu rifatto nel 1560 e nel 1746 fu avviato ilcompleto rifacimento della chiesa. La facciata acapanna si presenta intonacata e vi si aprono unportale in peperino con una lunetta sopra l’archi-

trave e tre finestre. Sul lato destrodella facciata si trovava la copia(l’originale è presso il MuseoCivico di Viterbo) di un pregevolesarcofago romano con scena dicaccia al cinghiale che fungeva damonumento funebre della “BellaGaliana” protagonista di una leg-gendaria vicenda. Donna di straor-dinaria bellezza, se ne innamoròun barone romano che la pretese insposa ma, rifiutato, pose Viterbosotto assedio e la città si mobilitòin difesa della giovane, resistendofino a indurre l’assediante a desi-stere; questi prima di andarsenechiese di poter vedere un’ultimavolta Galiana che affacciatasi sullemura di una torre fu colpita amorte con una freccia dallo spasi-mante respinto. La chiesa, a navata unica e coper-ta con volta a botte, compare comeil frutto di linee tardo-barocche eneoclassiche. Sono conservati al

suo interno una pala del viterbese BartolomeoCavarozzi che raffigura S. Isidoro agricoltore(sec. XVII), la mensa dell’altare maggiore sorret-ta da un grande capitello romanico in pietra pro-veniente dall’antica chiesa, una grande pala delmaestro viterbese Filippo Caparozzi (primodecennio del ’600) raffigurante la Madonna introno col Bambino con Angeli che la incoronanoe santi. Nella sagrestia è una tavola con l’imma-gine di S. Rocco, opera di Antonio del Massarodetto il Pastura (sec. XV-XVI).

Sarcofago della Bella Galiana(foto G. Cerica)

PIAZZA DEL PLEBISCITO

Page 29: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

PALAZZO DEI PAPI - 24 SETTEMBRE 2009, ORE 21.00

d’India, Monteverdi e Marenzio e l’integrale del“Libro Sesto delli madrigali” di Carlo Gesualdo,questi ultimi editi da Symphonía. Accanto a que-sto repertorio, si è delineato un ampio interesseper l’oratorio, documentato dalla “Susanna” diAlessandro Stradella (EMI), dal “Sansone” diBenedetto Ferrari (pubblicato da Virgin Classics evincitore del Diapason d’or 2000),dall’“Assalonne punito” di Pietro Andrea Ziani edal “David” di Francesco Bartolomeo Conti, e perla cantata italiana con le “Lettere amorose” diDomenico Scarlatti registrate sempre per VirginClassics. Il Complesso Barocco, sotto la guida diAlan Curtis, ha anche rivestito un ruolo fonda-mentale nella restituzione delle opere di GeorgeFrideric Händel con strumenti originali nell’ambi-to del revival di cui questo autore ha beneficiatodagli anni Settanta del Novecento ad oggi.Nell’immediato futuro sono previste le registra-zioni di altre due opere di Händel, “Giove inArgo” e “Berenice”, la prima esecuzione in tempimoderni dell’“Ezio” di Niccolò Jommelli.

Fondato nel 1979 ad Amsterdam daAlan Curtis, uno dei più affermati spe-cialisti nell'interpretazione della musicapreromantica, il Complesso Baroccoha cominciato la sua attività comeorchestra internazionale barocca conparticolare interesse per la musica italia-na. Dal 1992 l’ensemble, formato dagiovani solisti, ha preso sede in Italia esi è rivolto anche verso la musica voca-le del tardo Rinascimento e del Barocco, a partiredall’ultima fioritura del madrigale fino all’operadel XVIII secolo. Considerato una delle più pre-stigiose orchestre europee con strumenti originali,il Complesso Barocco è ospite nelle più importan-ti rassegne concertistiche e Festival in Europa eStati Uniti. L’eccezionale qualità interpretativa hafavorito l'incontro con il regista Werner Herzogche ha scelto l’ensemble come protagonista delfilm “Morte a cinque voci” (Prix Italia 1996 ePremio Rembrandt, Amsterdam 1996) dedicatoalla figura di Carlo Gesualdo. Molto ricca è la dis-cografia che ha inizialmente interessato il reperto-rio madrigalistico con le registrazioni, per VirginClassics, del “Primo Libro di Madrigali” diMichelangelo Rossi (Preis der DeutschenSchallplattenkritik 1997 e Premio Internazionaledel Disco “Antonio Vivaldi” 1998), dei madrigalidi Antonio Lotti, dell'integrale dei duetti da came-ra di Claudio Monteverdi in due CD, “Zefirotorna” (Diapason d'or de l'eté 1998) e “Amordicea”, dei cicli del “Pastor Fido” di Sigismondo

Il Complesso Baroccodiretto da Alan Curtis

G.F. HÄNDEL, AGRIPPINAopera in tre atti

Tuva Semmingsen, mezzosoprano - Umberto Chiummo, basso, baritonoRaffaele Costantini, voce di basso - Iestyn Davies, controtenore

Svetlana Doneva, soprano - Matteo Ferrara, basso, baritonoAntonio Giovannini, controtenore - Klara Ek, soprano

29

Page 30: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

30

I LUOGHI DEL FESTIVAL: VITERBO

San Pellegrino è un esempio di contrada duecen-tesca perfettamente conservata, dall’elevato valo-re urbanistico, con le torri, le case, i cavalcavia, iprofferli (scale esterne), le bifore romaniche. Le case che si affacciano sulla Via San Pellegrinosono costruite direttamente sul tufo con muri rea-lizzati con blocchi di pietra squadrati, composte dauno o più piani. L’accesso dalla strada al primopiano della casa era garantito dal profferlo, mentreil locale a piano terra era adibito a bottega; alcuneabitazioni non si affacciavano direttamente sullastrada, ma avevano una corte, a volte in comunecon altre abitazioni, che in dialetto viterbese pren-de il nome di “richiastro”. Caratteristica di questoquartiere è anche la “casa a ponte” tipo di abita-zione che unisce due fabbricati, separati dalla stra-da, all’altezza del primo o del secondo piano,creando suggestivi passaggi coperti.Al centro del quartiere si apre l’omonima piazzacon il Palazzo degli Alessandri e sul retro l’impo-nente Torre Scacciaricci e la Chiesa di S.Pellegrino. Nel complesso l’aspetto della piazza,nonostante i vari rifacimenti succeduti nel tempo,è unitario e ciò è dovuto anche all'impiego, sia pergli edifici che per la pavimentazione, di peperinoe basaltina, pietre locali di origine vulcanica diuniforme colore grigio scuro. La chiesa di SanPellegrino, insieme al Palazzo, è la costruzionepiù importante e antica della piazza omonima,menzionata nei documenti di archivio già nel1045. Il suo aspetto dopo numerosi rimaneggia-menti si presenta oggi con un tetto a capanna, unrosone ed un portale sormontato da un arco a tuttosesto e sorretto a sua volta da due esili colonne concapitelli fogliati mentre della costruzione origina-ria si conservano alcuni tratti delle mura esterne eun arco a tutto sesto formato da conci a cuneo chesormonta il portale laterale. Il Palazzo degliAlessandri, unitamente allo stabile con il portico,congiunto a questo attraverso un passaggio aereosorretto da un mezz’arco, inteso come il comples-so della dimora nobiliare e degli alloggi dei dome-stici, fu costruito verso la prima metà del XIIIsecolo, in un momento fiorente per la città diViterbo. Il modello della dimora, di estensione

QUARTIERE SAN PELLEGRINO

limitata, fu dovuto alla mancanza di grandi spaziedificabili all'interno delle mura urbane e talesituazione consentì a più immobili di essere forni-ti di un affaccio sulla via principale, ma allo stes-so tempo produsse un più intenso sviluppo inaltezza, l’utilizzazione dei piani sotterranei e lanascita delle “case-ponte”, o almeno la realizza-zione di una porzione del palazzo sulla via pub-blica. L’ordinamento della parte interna delPalazzo degli Alessandri mostra, infatti, aspettianaloghi a quelli di altre abitazioni della città,essendo formato da un piano interrato, un pianter-reno, un primo ed un secondo piano, sebbene inquesta circostanza al pianterreno non si aprano leclassiche botteghe o negozi, giacché il casato eradi estrazione aristocratica. L’esterno è caratteriz-zato da un ampio balcone che si prolunga sotto ungrandioso arcone ribassato; di fronte, un semiarcoed un portico a due campate su massicce colonne,dietro il quale si eleva la Torre Scacciaricci.

San Pellegrino in fiore. Sullo sfondo Palazzo degliAlessandri (foto F. Biganzoli)

Page 31: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

31

PALAZZO DEI PAPI - 9 OTTOBRE 2009, ORE 21.00

Gustav Leonhardt, clavicembalo

MUSICHE DI KERLL, PURCELL, D’ANGLEBERT, BACH

Il Patriarca della musica barocca nel mondo:così è stato definito Gustav Leonhardt, uno deipiù straordinari artisti della scena musicalecontemporanea ed uno dei più raffinati inter-preti della letteratura per strumento a tastieracomposta tra il Seicento e il Settecento. Nato in Olanda, ha intrapreso lo studio dell’or-gano e del clavicembalo presso la ScholaCantorum di Basilea con Eduard Müller. È stato in seguito nominato professoreall’Accademia di Vienna (1952-1955) e alReale Conservatorio di Amsterdam (1954).Leonhardt si è esibito in tutti i maggiori centrimusicali d’Europa ed ha compiuto numerosetournées negli Stati Uniti, in Giappone e inAustralia. Ha pubblicato vari studi di carattere musicolo-gico che comprendono importanti saggi su“L’Arte della Fuga” di Bach esulle opere di Froberger; ha inol-tre curato l’edizione della musicaper strumenti a tastiera di JanPeterszon Sweelinck. Professoreospite all’ Università di Harwardnel 1969, ha ricevuto, insieme aNikolaus Harnoncourt, il PremioEuropeo Erasmus. Ha inoltrericevuto cinque dottorati Honoriscausa, l’ultimo dei qualidall’Università di Padova ed èstato nominato, nel 1999, in con-temporanea con la sua primaapparizione al Festival Barocco,Accademico Onorario di SantaCecilia. Il suo catalogo discogra-fico comprende oltre 180 titoli.

Page 32: FESTIVAL BAROCCOIl Festival Barocco giunge alla 39esima edizione mantenendo inal-terate le caratteristiche che lo hanno fatto diventare una manifesta-zione d’eccellenza della Tuscia.

Benvenuti nella Tuscia ViterbeseBenvenuti in una terra dal cuore antico, pun-teggiata da laghi e boschi secolari, da areearcheologiche, da ville e palazzi rinascimen-tali, da miracolose sorgenti termali ...

Benvenuti in provincia di ViterboQui i borghi medievali, appollaiati sulle rupitufacee, sfidano le leggi della fisica; qui par-chi e riserve naturali sanno ancora racconta-re natura e ambienti incontaminati;qui gli itinerari culturali e turistici attraver-sano quattro millenni di storia...Benvenuti nelle strade del vino e dell’olio,tra prodotti tipici e tradizionali alla risco-perta di una cucina dal sapore unico ...

Benvenuti in Tusciainformadove è possibile scegliere la localizzazionedel soggiorno, i percorsi turistici da fruire ei servizi da prenotare.

www.tusciainforma.it

Bomarzo. Parco dei mostri (Foto Mattioli)

Tarquinia. Ara della Regina(Foto Biganzoli)

Viterbo. Il Bulicame (Foto arch. APT)

Soriano nel Cimino. La faggeta(Foto F. Biganzoli)