Festa della Comunità 2012

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Parrocchia Sant’Ignazio di A ntiochia

FESTA DELLA COMUNITÀ

PARROCCHIA S.IGNAZIO DI ANTIOCHIA

Lettera del Parroco 4-9

Anno Ignaziano: veglia di preghiera 2011 12-15 Mons. G. Attard:

40° di sacerdozio 16-20 Suore Elisabettine: 150 anni della Congregazione

43-46 Suore Vocazioniste: 50 anni allo Statuario 47-49 Statuario: Mostra fotografica

Sviluppo urbanistico

53 54-58

In evidenzaIn evidenzaIn evidenza

Festa della Comunità 2012

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Gruppi, servizi, attività della Parrocchia

Riepiloghiamo brevemente i gruppi, i servizi e le attività della Par-rocchia (illustrati nel libretto dello scorso anno) e rinnoviamo a tutti l’invito a contattare l’Ufficio Parrocchiale - o direttamente i responsabili dei vari gruppi - se siete interessati a partecipare.

Vi aspettiamo! 1. Catechesi sacramentale 2. Gruppo “Sposi novelli” 3. Comunità giovanili 4. Comunità eucaristiche 5. Gruppo catechesi per adulti 6. Lectio divina 7. Ordine Francescano Secolare 8. Gruppo San Pio da Pietrelcina 9. Coro parrocchiale 10. Gruppo ministranti 11. Gruppo ministri straordinari dell’Eucaristia 12. Gruppo Caritas 13. Gruppo volontariato pulizie Chiesa 14. Gruppo volontariato pulizie Sala Polivalente 15. Gruppo volontariato addobbo chiesa 16. Gruppo del presepe 17. Alcolisti anonimi 18. Statuario Band 19. Scuole di ballo 20. Circolo socio-ricreativo-culturale “Sant’Ignazio”:

corsi di informatica e Tai-chi-chuan 21. http://bibliostatuario.wordpress.com

Parrocchia Sant’Ignazio di Antiochia

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Sommario

Gruppi, servizi, attività della Parrocchia 2

Festa della Comunità 2012: Lettera del Parroco 4-9

Auguri dal CdQ Statuario-Capannelle 10-11

Anno Ignaziano: Veglia di Preghiera 2011 12-15

Mons. Giuseppe Attard: quarant’anni di sacerdozio 16-20

Premi della Lotteria 21

Sponsor 22-27

Programma 28-29

Sponsor 30-35

Dalla cucina di Assunta 36-37

Album di famiglia ...parrocchiale! 38-39

Dalle promesse alle ...prime messe! 40

Cartoline dallo Statuario 41

Metti una sera ...al “Cinema Statuario”! 42

Suore Elisabettine Bigie: centocinquant’anni di storia 43-46

Suore Vocazioniste: da cinquant’anni allo Statuario 47-49

Statuario in musica 50-52

Statuario: mostra fotografica 53-54

Statuario: sviluppo urbanistico 55-58

Anno Ignaziano: prossimi appuntamenti 60

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Cari Parrocchiani, la nostra realtà parrocchiale festeggia quest’anno i 60 anni della fondazione. Sessant’anni di vita non sono cer-to pochi! In questo lungo arco di tempo la parrocchia ha visto avvicendarsi tanti sacerdoti, suore che hanno pre-stato il loro generoso servizio e tanti laici impegnati che fanno della nostra comunità parrocchiale una realtà viva e che, in un quartiere isolato com’è lo Statuario, è vera-mente quella “fontana del villaggio” di cui parlava il Bea-to Papa Giovanni XXIII in un suo discorso. Si tratta di un anniversario importante, che stiamo celebrando mediante l’Anno Ignaziano, per far conoscere, riscoprire o approfondire gli insegnamenti del nostro Patrono, Sant’Ignazio di Antiochia, a 1900 anni circa del suo martirio qui a Roma. Abbiamo aperto questo anno celebrativo con una sentita e partecipata veglia di preghiera, svoltasi presso la Villa dei Quintili il 16 ottobre scorso, la solenne celebrazione

del 17 ottobre e il convegno “Ignazio, maestro di vita cristiana” del 22 ottobre. L’anno corrente ha poi visto la visita del Patriarca di An-tiochia Sua Beatitudine Gregorio III Laham il 21 e 22 gennaio, che ha presieduto una liturgia in rito greco-melchita, gli esercizi spiri-tuali guidati da Don Carmelo a marzo, e, il 22 aprile scorso, la visita pastorale del Card. Vallini che ci ha consentito di riflettere sull’importanza dell’iniziazione cristiana. Ulteriori momenti di ri-flessione e preghiera sono previsti per il resto dell’anno. Inoltre, alla figura e al messaggio di Ignazio è stato dedicato un concorso poeti-


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co e artistico riservato alle scuole primarie e medie. La nostra Parrocchia è piccola, ma ricca di gente generosa che la ama e vive il Vangelo in una realtà di periferia. Sin dal 1952, anno della fondazione, la Parrocchia ha cercato già con Don Giovanni Scorza, suo primo parroco (fino al 1985), di essere un punto di riferimento spiri-tuale e umano per il quartiere mediante l’oratorio, i gruppi di catechesi, l’Ordine Francescano Secolare ecc. Questo obiettivo è stato continuato e rafforzato con il secondo parroco, Mons. Giuseppe Attard, di Gozo (Malta) che ha guidato la par-rocchia dal 1985 al 2007, con la collaborazione, tra gli altri, di alcuni viceparroci romani, di diversi preti collaboratori di Gozo e di altri paesi, che si sono susseguiti negli anni. Don Giuseppe, che quest’anno fe-steggia 40 anni di sacerdozio, ha cercato di rendere la parrocchia luogo di preghiera, catechesi e anche di amicizia umana. Durante il suo ministero di parroco sono nate le Comunità Euca-ristiche, tuttora presenti, come cammino di fede per gli adulti, sono stati realizzati il gemellaggio con la parrocchia dei Padri Cistercensi di Mendi-da (Etiopia) con le adozioni a distanza, e diverse attività ricreative e cul-


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turali rivolte al quartiere: scuole di ballo, corsi di computer, una Bibliote-ca aperta ai cittadini, la Banda Musicale “Statuario Band”, il gruppo de-gli Alcolisti Anonimi. Infine ecco il sottoscritto, Don Gilberto Serpi, che si trova in que-sta parrocchia dal 2007 e, con l’aiuto dei sacerdoti, cerca di mantenere viva la preziosa eredità dei suoi predecessori, per rendere la parrocchia più aperta alle realtà non sempre facili della nostra società e alle situa-zioni di bisogno, con la presenza in particolare del gruppo Caritas, già operante negli anni passati, ma attualmente con un numero maggiore di volontari, che svolge la sua attività il martedì mattina con il centro di ascolto. In parrocchia si svolgono diversi cammini di catechesi. La cate-chesi in preparazione al Battesimo, con alcune coppie di sposi che fan-no la preparazione a casa dei genitori, la catechesi sacramentale, con un nutrito gruppo di catechisti, suore e laici, che seguono tredici gruppi di bambini che si preparano alla comunione e alla cresima. Abbiamo poi la comunità giovanile con tre gruppi post-cresima coordinati da Don Si-mon con alcuni catechisti, un gruppo di giovani adulti (universitari e


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non) guidato da Don Richard assieme a una coppia di catechisti, un gruppo di giovani coppie di spose, la catechesi per adulti guidata da Don Alex, un gruppo di Lectio Divina e infine le comunità eucaristiche, da cui provengono molti catechisti e volontari della parrocchia. Inoltre sono presenti un gruppo di donne dell’O.F.S. e un gruppo di San Pio da Pietrelcina, guidato dal nostro diacono permanente don Salvatore Mila-nese. Per quanto riguarda la liturgia è presente il coro parrocchiale che anima con impegno e cura le diverse celebrazioni della parrocchia e alcuni collaboratori e ministranti piccoli e grandi che offrono il loro servi-zio durante le SS. Messe per renderle più partecipate e armoniose. Ulte-riore realtà è il gruppo dei ministri straordinari della comunione che por-tano ogni settimana l’Eucarestia ai malati. Non vanno dimenticati i vari gruppi di volontariato, soprattutto di donne che prestano il loro servizio con generosità e costanza nella pulizia della Chiesa parrocchiale e dei locali della parrocchia, nella cura e nell’addobbo della Chiesa e nell’allestimento dell’annuale “Festa del-la Comunità” che ogni anno a giugno riunisce tanti abitanti del nostro quartiere per un’occasione di incontro e di amicizia.

Conferenza su S. Ignazio (22.10.2011)


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Ovviamente non mancano il Consiglio Pastorale, che si riunisce regolar-mente ogni due mesi, per affiancare il parroco e i sacerdoti nelle scelte pastorali della parrocchia, e il Consiglio per gli Affari Economici. Nel territorio della parrocchia sono anche presenti cinque istituti religiosi femminili, le Suore Compassioniste, le Suore Vocazioniste, le Suore Francescane di S. Elisabetta, le Suore di Gesù Redentore e le Figlie Eucaristiche di Cristo Re, che, con i loro carisma e la loro genero-sità aiutano la parrocchia nella liturgia, nella catechesi e nella carità. Due istituti - le Suore Vocazioniste e le Suore Francescane di S. Elisa-betta - gestiscono anche due scuole cattoliche, mentre le figlie Eucari-stiche di Cristo Re hanno una casa di riposo per donne anziane. Un'altra realtà significativa e operante nel territorio della parroc-chia è la Comunità di Capodarco, che oltre al centro di Via Lungro è pre-sente con diverse case famiglia, laboratori e cooperative per l’integrazione dei portatori di handicap. Con la comunità di Capodarco la parrocchia vive un’amicizia e una collaborazione ormai da diversi an-

S. Messa in piazza Mileto (19.05.2012)


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ni. La parrocchia poi collabora con il Comitato di Quartiere per la promo-zione civile e culturale dello Statuario. La “Festa della Comunità” che anche quest’anno ci apprestia-mo a vivere sia un’occasione lieta e concreta per rinforzare il legame tra la parrocchia e questo territorio e per proseguire insieme nel cammi-no di fede, speranza, carità, con spirito di unità e donazione, come ci ha insegnato il nostro patrono Sant’Ignazio di Antiochia.

Con affetto, il vostro Parroco

don Gilberto

Don Gilberto doppiamente festeggiato: compleanno e 4° anniversario come parroco (19.11.2011)

Auguri dal CdQ Statuario - Capannelle

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente messaggio augurale da parte del Comitato di Quartiere (CdQ) Statuario-Capannelle.

Sarà stato l’Anno Ignaziano, saranno state le nu-merose iniziative che negli ultimi tempi si pratica-no nel quartiere, oppure le nostre popolari pagine di Facebook, sarà la sincera amicizia tra staff par-rocchiale, i sacerdoti e tutti noi del Comitato, sarà infine pure una piacevole coincidenza, ma tra CdQ e Parrocchia possiamo dire che il rapporto è di buon livello, serio, amichevole, cooperativo,

affettuoso ed efficiente. Il fatto è che quando al centro dell’attenzione ci sono i cittadini, le persone, i bisogni dei meno avvantaggiati, allora il linguaggio è il me-desimo per cui ci si intende a meraviglia anche se i ruoli sono ovvia-mente diversi. Il CdQ Statuario-Capannelle è inserito attivamente nel quartiere e di conseguenza guarda ai credenti e a chi li rappresenta come a un coagulo di uomini e donne ai quali è essenziale dare ascolto. E dare risposte. A volte le istituzioni municipali e comunali non sono così reatti-ve come vorremmo, perciò non verrà mai meno la nostra spinta a farle impegnare anche verso questo territorio. Vi sono già state tante belle occasioni (documentate anche dai nostri video su youtube), in cui si sono svolte molte iniziative rilevanti, come il concerto con K. Ricciarelli, le cresime, le visite del Patriarca di Antiochia e del Card. Vallini, il carnevale e le processioni... La festa della parrocchia sia quindi una ulteriore occasione di confronto e di legame tra noi e i fedeli, certi che il rispetto reciproco sarà ora e nel futuro un cardine, un valore portante. Dal Presidente Latini al sottoscritto Pizzuti, dai consiglieri a tutti ai membri di Facebook, un caro saluto e

...e che la festa cominci!

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Visitate il CdQ su FACEBOOK! Iscrivetevi al gruppo; basta digi-tare “comitato di quartiere Statuario-Capannelle” nella casella “search”.

Immagini da alcune assemblee pubbli-che convocate in Sala Polivalente dal Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle per discutere i problemi della zona.


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Il 16 ottobre scorso si è ripetuta — grazie anche alla cortese collabora-zione della Soprintendenza archeologica di Roma e alla Direzione della Villa dei Quintili — la veglia di preghiera, partecipata e suggestiva, quale preparazione al giorno della memoria di Sant’Ignazio di Antiochia, come già in precedenti importanti anniversari (per esempio, il 20° e il 50° della Parrocchia). Ecco per voi un breve resoconto da parte di Rita Col-lalti a nome del Comitato parrocchiale per l’Anno Ignaziano. Il 17 ottobre è la data della ricorrenza del martirio di Sant’Ignazio (avvenuto attorno agli anni 107-110 d.C.), il quale durante l’impero di Traiano fu condannato “ad bestias” nel Colosseo, dove arrivò dopo un penoso viaggio che da Antiochia (Siria) lo portò a Roma attraverso il ma-re e poi la Regina Viarum, l’attuale Appia Antica. Per prepararci a questa

“Anno Ignaziano”: veglia di preghiera 2011


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importante data, sabato 16 ottobre 2011 si è svolta una Veglia di Pre-ghiera con lo scopo di scaldare i cuori dei parrocchiani e di quanti han-no avuto il piacere di partecipare, riscoprire la figura del Santo Patrono, far risaltare il significato del martirio cioè donare la propria vita per Ge-sù, accarezzare la morte quale veicolo per la Resurrezione e la vita eter-na, non avere paura di professarsi cristiani. Alle ore 16 l’intera comunità parrocchiale è raccolta sul sagrato della Chiesa, mentre all’interno i celebranti si preparano a portare in trionfo la sacra Reliquia, una porzione del cranio di Sant’Ignazio di An-tiochia contenuta nella lucente urna. Il corteo attraversa la Via Appia Nuova e si dirige verso la Villa dei Quintili. Questo momento fa venire i brividi: la modernità, la tecnologia, la frenesia della vita, il consumismo, tutti fermi, in silenzioso rispetto della figura di Sant’Ignazio di Antiochia. In questo momento, chiunque abbia avuto la fortuna di trovarsi davanti la processione, ha certamente sentito la necessità di guardarsi dentro, di raccogliersi in meditazione e pensare alla propria vita e al senso delle proprie azioni, unendosi alle preghiere dei fedeli. Senza accorgersene e senza fatica, si arriva sull’Appia Antica, quella Regina Viarum che fu calpestata dai piedi di Sant’Ignazio mentre andava incontro al Martirio nel Colosseo. Fermiamoci un momento a pensare. Ci troviamo nel mezzo di una delle più importanti aree archeologiche del mondo; respiriamo la stessa aria che respirarono le guardie imperiali mentre compivano il loro dovere; guardia-mo le stesse cose che furono impresse negli occhi del nostro Marti-re; camminiamo sullo stesso lastricato che fu il pavimento di ric-che e potenti famiglie, di imperatori e sempli-ci romani; siamo cir-condati da templi pa-gani, tombe e resti di edifici sfarzosi ma, oggi, chi ha vinto è


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Sant’Ignazio di Antiochia. Vinse San Pietro facendo entrare Ignazio nel circolo dei Suoi fedeli e consacrandolo terzo Vescovo di Antiochia, vinsero le Chiese cat-toliche unendosi intorno al Vescovo Ignazio, vinsero i tanti fedeli non ribellandosi alla condanna inflitta al loro Pastore, vinsero perfino le bel-ve perché ignare, portarono a compimento il disegno Divino. Sbagliò l’Imperatore Traiano a condannare a morte il Vescovo di Antiochia per-ché il Suo gesto non fu un monito per i Cristiani ma diede loro una moti-vazione in più per difendere la propria Fede. Oggi, come 1900 anni fa, Ignazio di Antiochia cammina su que-sta strada seguito da un corteo e in entrambi i casi è un trionfo! Percorso un tratto della via Appia Antica, la processione fa il suo ingresso nell’area del ninfeo della Villa dei Quintili, una porzione dell’edificio archeologicamente intatta, nella quale è stato preparato l’altare sul quale viene disposta la Reliquia, mentre si da lettura di alcu-ni brani delle lettere scritte da Sant’Ignazio durante la Sua prigionia e


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del Vangelo. Non c’è segno di stanchezza nei volti dei tanti, non c’è sofferen-za negli occhi dei meno giovani, non c’è persona che non voglia essere d’aiuto ai diversamente abili che hanno voluto seguire la processione nonostante la presenza di un terreno non agevole. Anche i bambini, che sanno sempre come animare qualunque circostanza, si sono contraddistinti per la loro compostezza e partecipa-zione sincera. Chissà cosa staranno dicendo i “Quintili”, potente famiglia ro-mana, vedendo passare nella loro casa un Martire cristiano in trionfo... A quest’immagine vogliamo contrapporre quella di Sant’Ignazio mentre gioisce insieme al Padre nel Regno dei Cieli per i Suoi figli in festa, uniti nell’amore e nella fratellanza proprio come Lui ha comandato. La processione volge al termine e spetta ai Cavalieri del Sovra-no Militare Ordine di Malta far rientrare la Reliquia nella Sua Casa.

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Mons. Giuseppe Attard: 40 anni di sacerdozio

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa bella lettera che Mons. Attard, per tutti noi sempre Don Giuseppe, in occasione del suo 40° di sacerdozio, ha voluto indirizzare alla nostra comunità che ha guidato per ben 22 anni!

Carissimi Amici, è bello farmi vivo con tutti voi in una occasione significativa per me e per la vostra (o meglio la ...nostra!) Comunità Parrocchiale di Sant’Ignazio: i miei quarant’anni di sacerdozio e l’Anno Ignaziano! Gli anni trascorsi insieme sono stati per me un periodo faticoso e nello stesso tempo anche meraviglioso. Spero che sia stato fruttuoso anche spiritualmente per noi tutti. La maturità cristiana vissuta e trasmessa da Sant’Ignazio di An-tiochia agli albori della Chiesa primitiva ci deve illuminare nelle scelte e

nelle priorità dei valori nella nostra vita di oggi, e come cittadini e come cristia-ni. Il contenuto teologico del nostro Pa-trono lo troviamo nelle famose “sette lettere” che lui stesso ha scritto e invia-to alle diverse Chiese nel suo percorso - anche lungo la Via Appia - verso Roma per offrirsi al martirio al Colosseo. La Comunità Parrocchiale cre-sce se ci sono persone che si lasciano plasmare dalla grazia dello Spirito San-to, ciò passa attraverso la Parola tra-smessa dalla Chiesa, che è in comunio-ne con i pastori che il Signore mette sulla nostra strada. Questo ho creduto da quando ero appena ordinato Sacer-(17.10.2006)

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dote e ho poi vissuto e sperimentato lungo questo bellissimo periodo di quaranta anni, di cui ben ventidue con voi allo Statuario. La fatica, e non piccola, nel seguire il Signore attraverso e con una Comunità Parrocchiale, porta con sé grande serenità e anche bei frutti di amicizia e fratellanza. La vita del prete che vive fra la gente è ricca di molteplici espe-rienze che matura la propria personalità e la missione a cui è chiamato. Tutto ciò che mi ha riempito di grande e nobile motivazioni nella mia attività pastorale a Roma, e anche oggi mi incoraggia nel affrontare si-tuazione divisa, pur ricca di emozioni, alla Cattedrale di Gozo. Spesso mi capita nel ricordare tutti voi, che siete stati tantissi-mi, e sempre trovo un motivo di lodare il Signore per la grazia che mi ha concesso di incontrarvi sulla mia strada, pur nell’estrema varietà di situazioni che la vita presenta nella propria storia. La vita della comu-nità di Sant’Ignazio sicuramente ha segnato, anzi sigillato, una parte indimenticabile del mio sacerdozio! Voi tutti siete una “pagina bellissima” della mia vita, e mi vanto della

25° di sacerdozio (24.06.1997)

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vostra comprensione, collaborazione, amicizia, stima, rispetto, aiuto, affetto ecc. Riservo nel cuore una grande riconoscenza per tutto quello che voi tutti siete stati per me! Con voi ho condiviso gioie e dolori nelle vicende delle vostre fa-miglie. Sicuramente c’è qualcuno che potrebbe sentirsi non compreso dalla mia attenzione pastorale, e perciò gli chiedo scusa. Un ulteriore motivo per rendere grazie al Signore per la mia vo-cazione del Sacerdozio, che mi ha reso un “prete felice” nella mia dedi-cazione per gli altri, rendendomi un uomo realizzato su tanti lati. Mi sento prete per la Chiesa di oggi, anche se avverto il peso di tante debolezze. Una delle mie gioie nell’esperienza del prete è quella di vedere gente che si converte e si abbraccia un cammino di crescita nella maturità cristiana. Certamente, uno dei motivi di questa grazia siete molti di voi. Prego spesso il Signore affinché vi conservi in questo cammino, perché

Don Giuseppe, Don Carmelo e Don Gilberto concelebrano nella Basilica di Maria Bambina (Xaghra, Gozo-Malta, 8.12.2007)

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senza di Lui, noi non possiamo realizzare il suo piano che hai scelto per tutti noi. Alla fine un sentito e sincero saluto a fanciulli che non conosco e che ora frequentano la Parrocchia, ai giovani che ho visto nascere, agli adulti che sono cresciuti nella comunità parrocchiale, agli ammalati che erano vicini alla mia attività pastorale, alle persone che si sono al-lontanati dalla Comunità Ecclesiale, a tutti gli abitanti dello Statuario, e prego per quei parrocchiani che sono passati alla Casa del Padre. Il Signore faccia scendere su tutti voi la Sua benevolenza e vi conservi nella serenità che desiderate!

Un fraterno abbraccio a tutti e la pace sia con tutti voi!

Vostro

Don Giuseppe

Victoria (Gozo-Malta), Cattedrale S. Maria, 30 maggio 2012.

Cattedrale S. Maria (Victoria, Gozo, 9.12.2007)

Festa di commiato in Sala Polivalente (Roma, 11.11.2007)

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Se tra di voi c’è qualcuno/a che vo-glia affidarci il proprio ricordo di Don Giuseppe, oppure pensieri, aneddoti o momenti significativi che riguarda-no la realtà parrocchiale e dello Sta-tuario, non esiti a contattarci!

Verso la Cattedrale S. Maria (Victoria, Gozo-Malta, 9.12.2007)

Durante la S. Celebrazione per il possesso della Cattedrale: Don Giuseppe con il Vescovo Mons. M. Grech (9.12.2007)

Festeggiamenti per il Neo-Arciprete

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1° Televisore 3D LG1° Televisore 3D LG1° Televisore 3D LG 2° Computer portatile Toshiba2° Computer portatile Toshiba2° Computer portatile Toshiba 3° Cellulare touch3° Cellulare touch3° Cellulare touch---screenscreenscreen 4° Navigatore Garmin4° Navigatore Garmin4° Navigatore Garmin 5° iPod MP3 Sony5° iPod MP3 Sony5° iPod MP3 Sony 6° Batteria da cucina “Granceramica Max”6° Batteria da cucina “Granceramica Max”6° Batteria da cucina “Granceramica Max” 7° Regalo offerto da “La Murrina”7° Regalo offerto da “La Murrina”7° Regalo offerto da “La Murrina” 8° Vaso artistico 8° Vaso artistico 8° Vaso artistico 9° Macchina per caffè “Ariete”9° Macchina per caffè “Ariete”9° Macchina per caffè “Ariete” 10° Phon professionale “Remington”10° Phon professionale “Remington”10° Phon professionale “Remington” NB: i premi non si possono cambiare e vanno ritirati entro 30 gg dalla data dell’estrazione in programma il 24.06.12, alle ore 23.


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Sabato 16 giugno 17:00 Inaugurazione della Festa, apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 18:00 S. Messa 19:00 Concerto della “Statuario Band” 20:30 Spettacolo “Gli Stornellatori Romani”

Domenica 17 giugno 8:00 — 10:00 S. Messe 11:30 S. Messa presieduta da Mons. Giuseppe Attard per i suoi 40 anni di sacerdozio. A seguire agape fraterna in Sala Polivalente 17:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 19:00 S. Messa 20:30 Spettacolo folkloristico con “I Malicanti”

Lunedì 18 giugno 17:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00-19:00 Torneo di calcetto 16:30 Incontro su “Il Presepe tra devozione e artigianato” con l’Ass. Ital. “Amici del Presepe” - Sezione di Roma “Mario Mattia” 19:00 S. Messa 20:30 Musica dal vivo

Martedì 19 giugno 17:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 18:00 Conferenza con Don Marco Gnavi su “I nuovi martiri” 19:00 S. Messa 20:30 Musica dal vivo

Mercoledì 20 giugno 17:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00-19:00 Torneo di calcetto 19:00 S. Messa 20:30 Serata musicale con Claudio Subiaco e a seguire musica dal vivo

Programma

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Giovedì 21 giugno Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00

Performance del Laboratorio teatrale dell’Unità residenziale Comunità di Capodarco 18:00

S. Messa 19:00 Concerto per i giovani del Gruppo Sonix 20:30

Venerdì 22 giugno

Incontro di tutti “Gli amici dello Statuario” 16:00-19:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00

Torneo di burraco 17:00 Concorso “Anno Ignaziano” - Cerimonia di premiazione dei lavori eseguiti dai

ragazzi 17:00 S. Messa 19:00

Saggi delle Scuole di ballo della Parrocchia e musica dal vivo 20:30

Sabato 23 giugno Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00

Torneo di calcetto 17:00-19:00 Finale del Torneo di burraco 17:00

S. Messa 19:00 Spettacolo musicale con “La Voglia Matta” 20:30

Domenica 24 giugno

S. Messa 8:00 —10:00 —11:30 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca

di beneficenza 17:00 Finale di calcetto (pulcini) 17:00

S. Messa 19:00 Musica dal vivo 20:30

Estrazione dei premi della lotteria 23:00

Programma

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Dalla cucina di Assunta


Ovviamente vi aspettiamo agli stand gastronomici, ma se vole-te, cimentatevi in queste dolci ricette suggeriteci da Assunta! Crostata con ricotta

Ingredienti: Pasta frolla: 1 uovo intero + 1 tuorlo, circa 150 gr burro ammorbidito a temperatura ambiente, un pizzico di sale, 3 cucchiai di zucchero, mezzo cuc-chiaino di lievito per dolci, 200 gr farina. Ripieno: 500 gr di ricotta di pecora, 6 cucchiai di zucche-ro, 1 uovo, cannella a piacere, gocce di cioccolato fondente.

Preparare la pasta frolla (impastando i vari ingredienti assieme alla farina) e farla ripo-sare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Nel frattempo preparare il ripie-no, amalgamando gli ingredienti. Foderare una teglia oliata con la pasta frolla, lasciando il bordo un po’ alto. Farcire con la ricotta lavorata. Rifinire con strisce di

pasta frolla intrec-ciate. Infornare la crostata per almeno 50 minuti a 160° in forno ventilato oppure a 180° in forno normale.

Crostata con pere e cioccolato

Ingredienti: Pasta: 200 gr farina gialla, 100 gr farina bianca, 80 gr burro ammorbidito a temperatura ambiente, 2 uova, scorza di un limone grattugiata. Ripieno: 5 pere Kaiser, succo di 1 limone, 150 gr cioccolato fondente.

Preparare la pasta e farla riposa-re in frigorifero, coperta da pelli-cola, per almeno 30’.

Sbucciare le pere e irrorarle con il succo di un limone. Tagliare a schegge il cubetto di cioccolato. Stendere la pasta su una forma da crostata dal bordo basso e b u c h e r e l l a r e con una for-chetta. Stende-re le pere e so-

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pra coprirle con il cioccolato. Mettere le strisce di pasta sulla crostata e infornare in forno già caldo a 200° C

Torta di mele Golden

Ingredienti: 3 uova, 200 gr di zucchero, 200 gr di farina, 50 gr di burro, 1/2 bustina di lievito, 5 mele Golden mature, cannella.

Tagliare le mele a fettine sottili e unirvi lo zucchero, aromatizzan-do con limoncello o succo di li-mone o liquore dolce. Montare a crema le uova con lo zucchero e aggiungere piano piano la farina, il lievito, infine il burro fuso. Foderare con la carta da forno una teglia da 30 cm circa, ver-sarvi l’impasto e disporre a rag-giera le mele in senso verticale dentro l’impasto. Spolve-rizzare con cannella, zucchero e pinoli. Infornare nel forno caldo a 180° per 25 minuti. Spolverizzare con zuc-chero a velo prima di servire.

Torta di mele ...bis

Ingredienti: 2 uova, 150 gr di zucchero, latte, 200 gr di farina, 1 bustina di lievito sciolto nel lat-te, limone o arancia grattugiata, vaniglia, 3 mele (1 a pezzetti nell’impasto e 2 a fettine per de-corare), qualche cucchiaio di zucchero e qualche pezzetto di burro.

Tagliare a fettine sottili le 2 mele destinate alla decorazione, spol-verizzandole con un po’ di zuc-chero e irrorandole con del suc-co di limone o arancia. Lavorare il resto degli ingredienti come nella ricetta precedente. Imbur-rare e infarinare una tortiera dai bordi alti con cerniera (per facili-tare l’estrazione della torta). Ver-sare l’impasto e infine guarnire con le fettine di mela disposte a

raggiera in senso oriz-zontale. Cuocere a 180°. Dopo 30/35 minu-ti controllare la cottura e, se cotta spegnere il forno e lasciarvi la torta fino al completo raffred-damento.

Album di famiglia ...parrocchiale

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Proseguiamo la galleria fotografica avviata lo scorso anno e vi propo-niamo alcune immagini scattate in varie occasioni.

Campo post-cresima con Don Richard e catechisti (Parco Nazionale d’Abruzzo, 26-29 giugno 2011)

Il Gruppo del Post-Cresima prepara il presepe con Don Simon e catechisti

Ritiro di avvento con Don Simon e catechisti(20.11.2011)

Mercatino artigianale di beneficenza delle catechiste (dicembre 2011)

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Gita parrocchiale a Gozo (Foto: a Malta nella grotta di San Paolo, luglio 2011)

Sfilata di maschere (Carnevale 2012)

Gita a Viterbo

(marzo 2012)

Lo scorso anno avevamo segnalato tre ordinazioni imminenti: ecco ora alcune foto delle prime mes-se celebrate lo scorso anno dai n e o - p r e sb i t e r i Don Simon Ca-chia, Don Krystoff Buttigieg e Don Rinaldo Alias nel-la nostra parroc-chia.

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Dalle promesse alle ...prime messe!


Don Krystoff (25.09.2011)

Don Simon (12.06.2011)

Don Rinaldo (23.10.2011)

Cartoline dallo Statuario

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Metti una sera al ...“Cinema Statuario”!

Nella stagione 2011-2012, grazie all’impegno dell’Ass. Polis, si sono sussegui-te diverse e molto gra-dite proiezioni cinema-tografiche, ma non tutti sanno che il “Nuovo Cinema Statuario” ha alle spalle una lunga storia e tanti ricordi che risalgono al primo

Un articolo da “Statuario Oggi”


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Suore Elisabettine Bigie: 150 anni di storia

Si svolgono nel 2012 le celebrazioni per il 150° della fondazione della Congregazione delle Suore Francescane Elisabettine Bigie. Ecco una sintesi della loro storia.

La Congregazione delle Suore Francescane Elisabettine Bigie fu fondata a Napoli nel maggio del 1862 dal Beato P. Ludovico da Casoria (Arcangelo Palmentieri, nato a Caso-ria, Napoli, 11 marzo 1814 – Napoli, 30 marzo 1885), chiamato, per le sue virtù e il suo zelo, il “San Francesco del secolo XIX”. I Sommi Pontefici Pio IX e Leone XIII benedis-sero l’Istituzione, alla cui origine troviamo Margherita Saladino e Maria Concetta Durel-li. A queste due insegnanti del Real Collegio di San Marcellino di Napoli, divenute con altre quattro colleghe Terziarie Francescane, alle quali affidò l’educazione di alcune orfa-

nelle. Furono il primo seme di una grande pianta. Le Suore del nuovo Istituto furono dette Elisabettine per il riferi-mento alla Regina Santa Elisabetta d’Ungheria (1207-1231), una delle prime terziarie della storia francescana, e Bigie per il colore dell’abito. In una importantissima lettera, scritta dall’Africa il 17 dicembre dell’anno precedente e considerata dal Capecelatro, suo biografo, “fin troppo bella per essere uscita dalla sua penna”, P. Ludovico da Casoria aveva dettato alcuni punti fermi per la loro vita religiosa: “Sorelle, a Dio piacque ispirare a me, povero frate, l’istituzione

delle Suore Elisabettine, dette Bigie del Terz’ordine serafico. Il Santo Padre di questo Istituto è San Francesco e la Santa Madre è Sant’Elisabetta d’Ungheria. (…) La povertà altissima del serafico

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Padre e la carità Regina della Serafica Madre sono le norme e le regole generali dell’Istituto delle Elisabettine. Come volete fare il bene agli altri, se non vi volete bene fra voi? Come potete avere la carità per gli altri, se non vi sapete sopportare e compatire l’una l’altra nelle vostre debolezze? (…) Questo vincolo di carità fra voi, opera miracoli di carità verso i poverelli di Gesù Cristo. Come si possono a-mare i poverelli, se le Madri dei poverelli non si amano?”. La nuova istituzione apparve a taluni una spe-cie di licenziamento delle Stimmatine, cui ave-va affidato orfanelle e bambine di colore. Ma quando Pio IX gli chiese amichevolmente come mai avesse fatto questo, con serafico candore rispose: “Santità, dobbiamo allargare

le opere di carità. Le Stimmatine si occupano di alcune opere, le Elisa-bettine di altre”. E il 5 febbraio 1876, pian-gendo la morte di margherita Sala-dino, prima loro responsabile, “ho perduto il mio braccio destro”, dis-s e , r a l l e g r a n d o s i t u t t a v i a “assaissimo” del nobile elogio scrit-to da P. Bonaventura Maresca: “Madre di ogni classe di persone, suore e frati, orfanelle e bambine nobili, uomini e donne, sacerdoti e laici, ricchi e miserabili”. Le Elisabettine Bigie, fedeli testimoni del carisma del loro Fon-datore, ne continuano l’azione cari-tativa nella multiforme realizzazio-ne: scuole primarie e dell’infanzia, asili nido, case di cure e per ragazzi

La statua del Beato Ludovico da Casoria nel giardino della Casa in via Marsico Nuovo

(Libro di Vittorio Peri sul Beato)


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diversamente abili, case-famiglia e di riposo, assistenza diurna ai mino-ri, missioni al popolo, mense per i poveri, pastorale giovanile e vocazio-nale nelle Parrocchie, attraverso una quarantina di case e istituzioni in Italia, USA, Panama, India, Indonesia e nelle Filippine. I visitatori di Assisi, per esempio, possono tuttora vedere, a po-chi metri dalla Basilica di San Francesco, un loro moderno istituto, per-sonalmente fondato dal Padre Ludovico, nel 1871, ove bambine pluri-minorate ricevono dalle suore e da altro personale specializzato, in un clima di vera famiglia, un’accuratissima azione educativa e riabilitativa. La famiglia delle Elisabettine - come scriveva la Superiora Generale, Suor Enrichetta Casa - è cresciuta, ha intensificato i servizi di carità e li ha estesi pure geograficamente e si può ben dire che abbia avuto il pri-vilegio di fiorire e produrre frutti nella linea tracciata dal Beato Fondato-re.

Casa e Istituto “Sant’Elisabetta” in via Marsico Nuovo a Roma (22-05-2012)

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In occasione del 150° di fondazione, la Casa di Roma, in via Mar-sico Nuovo 32 (Roma-Statuario), ha organizzato una mostra foto-grafica celebrativa che ripercorre anche la presenza delle Suore e della loro opera caritativa ed educativa nel quartiere dagli anni ‘40 in poi. Ecco alcune immagini.

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Il 2012 rappresenta un anniversario importante anche per le SUORE DELLE DIVINE VOCAZIONI (Vocazioniste) da ben cinquant’anni allo Sta-tuario. Suor Giovanna Di Francia (per noi “Madre Giannina”), attuale superiora della comunità, ripercorre sinteticamente gli anni di presenza nella nostra Parrocchia. Le Suore delle Divine Vocazioni (comunemente chiamate Suore Vocazioni-ste) sono state fondate dal beato Don Giu-stino Russolillo in Pianura di Napoli il 2 ottobre 1921, cioè poco più di 90 anni fa. Il loro carisma particolare è quello della ricerca e della coltura delle vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale, lavoro aposto-lico che svolgono in tre campi di azione: parrocchie, collegi o scuole e missioni. Collaborano con i Padri Vocazionisti nei Vocazionari ove si raccolgono gli aspiranti alla vita sacerdotale. Loro modello è la santa Famiglia di Nazareth. Le Suore rappresentano Ma-ria e i Padri Giuseppe nel crescere i “piccoli Gesù” (le vocazioni al sacer-dozio), Da qui il loro saluto particolare: “Gesù, Maria e Giuseppe”.

Il 19 marzo 1962 la Madre Generale, Madre Giovanna Russo-lillo, sorella di sangue del Fondato-re (beatificato il 7 maggio 2011), aprì una nuova comunità in Roma, nella zona dello Statuario, per la collaborazione apostolica alla vici-na parrocchia di Sant’Ignazio di Antiochia, per la scuola d’infanzia e

Suore Vocazioniste: da 50 anni allo Statuario


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primaria e per lo studentato vocazionista. Nel giorno dedicato a San Giuseppe, la prima comunità si recò in parrocchia per partecipare alla santa messa e fu accolta dal benvenuto del parroco, Don Giovanni Scorza, che si congratulò della denomi-nazione data alla casa (ubicata in via Squillace): “Istituto Casa San Giuseppe”.

Nel mese di agosto arrivarono le prime studenti vocazioniste (tra le quali l’attuale supe-riora) e nel mese di ottobre iniziò la scuola materna. Le suore furono inserite nella catechesi parrocchiale, in modo particolare nella pre-parazione ai sacramenti della iniziazione cristiana. Formarono un’ottima comu-nione anche con gli altri Istituti Religiosi presenti in zona come le Suore Elisa-bettine, le Suore Compas-sioniste, le Suore di S. Giuseppe. Poiché vi erano diverse suore giovani in tutte le comunità, le suore Compassioniste invitarono Padre Ermanno

Toniolo, Servo di Maria, a tenere un incon-tro spirituale mensile alle comunità nella sala della parrocchia. Ciò favorì non solo la formazione religiosa, ma anche la comunio-ne tra i diversi Istituti. Dal 20 al 26 maggio 1968 ci fu una settimana liturgica in parrocchia diretta da Padre Pesente, Passionista, alla quale par-teciparono tutti gli Istituti religiosi presenti in zona e un elevato numero di fedeli. Lo stesso Padre presiedette la cele-brazione del 31 maggio, a chiusura del me-se dedicato alla Madonna, alle ore 20. Se-guì la processione della Madonna di Fatima


Istituto Casa San Giuseppe - Roma

per le vie del quar-tiere e si concluse nella Casa di Cura “Villa Fiorenza”. Poiché la casa delle Suore Vocazioniste era piccola, gli incontri con le famiglie dei bambini della scuola e le principali feste si tenevano nella sala parrocchiale (ora Sala Polivalen-te, ex Cinema Statu-ario). In seguito la casa si è ampliata e alla scuola d’infanzia si è aggiun-ta la scuola primaria. Principale compito delle suore è quello di formare non soltanto ottimi cittadini, ma soprattutto cristiani secondo il cuore di Dio e scoprire quelli nei quali il Signore pianta qualche germe di voca-zione. Molte suore si sono succedute in questi 50 anni, diverse sono partite per la patria beata, ma il lavoro apostolico in parrocchia perma-ne, come pure un’ottima comunione con il Parroco e i con i suoi collabo-

ratori e con gli Istituti Religiosi. Ci auguriamo che pre-sto possa nascere qualche vocazione alla vita religiosa o sacerdotale come frut-to di questo albero ecclesiale piantato nella zona Statuario!

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Cappella dell’Istituto Casa San Giuseppe - Via Squillace - Roma

Istituto Casa San Giuseppe - Roma

“Musica ...che passione!” È proprio il caso di dirlo. Dalla precedente fe-sta è trascorso un anno, duran-te il quale si so-no tenuti vari concerti grazie all’impegno e alla generosità del Coro parroc-

chiale e della Statuario Band, nonché di altri cori e gruppi. In particolare, il program-ma del “Dicembre musicale @llo Statuario” è stato fitto di appun-tamenti musicali, tra i quali ricor-diamo il concerto del 17 offerto dal M.° Stefano Vasselli a favore della Scuola elementare di Mon-terosso, in Liguria, danneggiata dall’alluvione, e quello del 21 - offerto da “Roma Capitale” - con Katia Ricciarelli, il tenore France-sco Zingariello e il coro gospel The White Nymphs.

Statuario in musica

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Il M.° Stefano Vassellli all’organo (17.12.2011)

(Foto: la Statuario Band accoglie il Card. Vallini domenica 22 aprile 2012)

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Il Coro parrocchiale

Statuario Band (Dic. 2011)


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K. Ricciarelli, F. Zingariello e “The White Nymphs”

Dal 25 al 27 maggio 2012 si è svolta, nella Sala Polivalente di via Squil-lace, la mostra fotografica “Statuario: nascita, trasformazione e vita del quartiere”, realizzata dal Comitato parrocchiale per l’Anno Ignaziano, con la fattiva collaborazione del gruppo “Amici dello Statuario”, promos-so e coordinato da Giuseppe Tonsini (nella foto con Don Gilberto). Vi proponiamo alcune immagini dell’inaugurazione.

Statuario: mostra fotografica


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Da qualche mese vive in zona un ...“neo-statuariano”, l’arch. Alessan-dro Pallottini, che abbiamo coinvolto in una ricerca, svoltasi presso l’Archivio Storico Capitolino, inerente a:

Lo sviluppo urbanistico dello Statuario: dai lotti della Borgata Capannelle” a oggi, passando per la “Borgata Caroni”

La zona è un’area ricca di resti archeologici: già dal nome - “Statuario”, comparso in un atto di compravendita del 1393 - si evince chiaramente la sua peculiarità, legata alla presenza delle numerose statue della villa dei Quintili. Soffermiamoci però sulla storia dell’impianto urbano: 58 ettari, dei quali 38 dell’ing. Caroni, 10 dell’Opera Pia Protettorato San Giuseppe e 10 dell’ing. Newton. Il 9 giugno 1941 viene stipulata la co-siddetta “Convenzione Caroni 1” tra l’allora Governatorato di Roma (poi

Statuario: cenni sullo sviluppo urbanistico


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Comune) con il proprietario della maggior parte dei terreni con la Deli-berazione n. 1823 dal titolo “Convenzione con l’ing. comm. Italo Caroni per la costruzione di una borgata in località “Capannelle”. In sostanza, due borgate urbano-rurali di sua proprietà, denomi-nate “Appia Nuova” (Statuario Nord) e “Tempio della Salute” (Statuario Sud), vengono interessate da un unico Piano di Lottizzazione che pren-derà il nome di “Località Capannelle”. Negli allegati alla convenzione vi sono le prescrizioni riguardanti l’altezza dei fabbricati e la loro tipologia, l’indice di copertura del lotto, le distanze del costruito da strade e altri confini, gli accessori (autorimesse, magazzini ecc.), le coperture a tetto. I lotti non potranno essere ulteriormente suddivisi e sulla via Appia Nuova è prevista una striscia di terreno di larghezza 4 metri che dovrà essere destinata a giardino pubblico. Tutti i progetti dovranno es-sere preventivamente approvati dalla Regia Sovrintendenza ai Monu-menti del Lazio. Si indicano poi gli obblighi da parte del Caroni, quali la costruzio-

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ne della rete interna di fognatura, la sistemazione delle strade, i relativi im-pianti di illuminazione pubblica nonché la regolare fornitura di acqua potabile, il tutto da realizzarsi mediante un con-sorzio. La cosiddetta “Borgata Capan-nelle” si sarebbe dovuta presentare più o meno così: fontane artistiche, laghet-ti, statue e marmi intorno a tipi edilizi abitativi a due piani, previsti per 40 dei 52 lotti costituenti la borgata, tutti dota-ti di terreno coltivabile non inferiore a mezzo ettaro. Dopo la seconda guerra mondiale i cittadini si rendono conto che l’ing. Caroni non ha portato a compimento quanto stipulato nella convenzione, tanto che vi sono diverse interrogazioni al Senato della Repubblica tra gli anni 1948-50. Nel 1948 finalmente il Ministero dell’Agricoltura rinuncia all’ingerenza sulla borgata riconoscendole i ca-ratteri del quartiere residenziale. Il 2 luglio 1953 ecco la svolta: viene stipulata un’altra convenzione (la cosiddetta “Caroni 2”) secondo la quale cessano gli effetti della convenzione del ’41, “in quanto ora que-sti luoghi hanno cessato la loro funzione di borgate rurali”. Così l’ing. Caroni cede gratuitamente impianti idrici, pozzi e ser-batoi, cabine elettriche, fogne, illuminazione pubblica finora realizzati e tutti i terreni compreso il lotto di 5000 mq in viale Appio Claudio per la costruzione di una scuola. Si concede maggior sfruttamento edilizio dei lotti nella zona “Appia Nuova” e la costruzione di accessori e si riducono

i distacchi dai confini. Da questa se-conda convenzione sono esclusi i lotti lungo via Appio Claudio e via Appia Nuova nella zona “Appia Nuo-va”. Tra gli anni ‘50 e ‘60 avven-gono le principali migliorie: strade, luce, scuole, mercato, marciapiedi. Negli anni ‘70 si rimette mano alla viabilità: nel 1972 viene aperta via

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del Calice e via del Calicetto per collegare il quartiere con via di Capan-nelle mentre su via Appia Nuova si realizzano due piazzole di sosta per le fermate delle line extraurbane e per l’ex linea tramviaria Termini-Capannelle, dismessa dal 1978. Infine un accenno ai terreni dell’ing. Newton tra via Appia Nuo-va, via Tropea e via Cariati: il piano regolatore prevede qui un parco pubblico, ma il Comune ne concede una parte per la costruzione di pa-lazzine e per la restante parte (2 ettari accanto alla chiesa) avvia la si-stemazione a parco.

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18 settembre: 60° anniversario della Parrocchia con S. Messa solenne (ore 19) e mostra sulla Parrocchia in Sala Polivalente 29 settembre: S. Messa all’aperto in via Acerenza (ore 19) 6 ottobre: S. Messa all’aperto nei giardini di via Squillace (ore 18) 12 ottobre: S. Messa per il 60° anniversario della Dedicazione della Chiesa (ore 18) 17 ottobre: chiusura dell’Anno Ignaziano con S. Messa (ore 18)presieduta da Mons. Mario Grech, Vescovo di Gozo (Malta)

Anno Ignaziano: prossimi appuntamenti

Preghiera a Sant’Ignazio di Antiochia

O Martire Sant’Ignazio, Ti ringraziamo per l’ardente testimonianza di fede che ci hai dato e per la Tua intercessione per noi. Aiuta il nostro Quartiere a riscoprire la dignità di essere cristiano e a custo dire gli insegnamenti del Vangelo. Resta vicino a chi soffre, a chi si sente solo, al povero, al disoccupato. Consola i malati, illumina gli atei, riscalda i cuori degli indifferenti, abbi cura degli anziani, prega per le famiglie, custodisci i giovani, proteggi i bambini. Intercedi presso Gesù, nostro Signore, per la nostra Parrocchia ‐ identità e cuore dello Statuario ‐ dalla quale riceviamo il Suo amore infinito tramite la Sua Parola e i Suoi Sacramenti. Prega perché Dio conceda la grazia ai sacerdoti, alle suore e alle famiglie di rinnovarsi nella fede, nella speranza e nella carità affinché questa comunità cristiana sia sempre testimone credibile di Suo Figlio nella nostra città e nella nostra società. Amen.


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Presbiterio Parrocchiale Don Gilberto Serpi Don Alex Chileshe Don Richard N. Farrugia Don Simon M. Cachia Diacono Permanente Don Salvatore Milanese

Immagine tratta da: LIDIA FERRARI CAMPO, Le chiese di Roma, Roma, Comune di Roma, 2000, p. 159.

Parrocchia S. Ignazio di Antiochia allo Statuario

Via Squillace, 3

00178 ROMA

Tel./Fax: 06 718 7093

E-mail: [email protected] http://signaziodiantiochia.wordpress.com/

Ufficio Parrocchiale Mercoledì e Venerdì : 9.30 - 12.00 dal Lunedì al Venerdì : 16.30 - 19.00

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Festa della Comunità 2012

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