Ferrarotti Franco-La Strage Degli Innocenti_Sottolineature

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Citazioni e sottolineature dal libro di Franco Ferrarotti LA strage degli innocenti"

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La strage degli innocenti

Sottolineature

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La Strage Degli Innocenti

Autore :Franco Ferrarotti

Pagina : 10i giovani di oggi non vogliono pi cambiare il mondo,

Pagina : 11Si permesso alla TV di sostituirsi alle fondamentali istituzioni educative

Pagina : 11Nietzsche dellottobre-dicembre 1876, che cito a memoria: Non si trovano pi educatori; con questo termine si pagano individui che a loro volta non sono educati. Ci sono insegnanti, ma non educatori; stallieri, ma non cavalieri

Pagina : 13Le rivoluzioni sono spesso promosse dai giovani; giovani che per si attaccano al potere sino alla morte.

Pagina : 14il giovanilismo non dura. cos per forza, perch i giovani diventano vecchi.

Pagina : 14I giovani apportano un elemento lenergia che gli anziani non hanno pi, mentre gli anziani apportano lelemento che i giovani ancora non hanno, e cio esperienza e conoscenze. Insomma, giovent energia senza sapere, anzianit sapere senza energia

Pagina : 14famoso detto crociano: il problema vero dei giovani che invecchiano e che allora diventano pericolosi.

Pagina : 14quando tutti sono o si sentono giovani, la giovent scompare,

Pagina : 14oggi, anche luso sociale della letteratura giovanile non serve pi a far maturare e passare allet adulta, ma aiuta a restare in una condizione limbica,

Pagina : 15La giovent non vittima della grande trasformazione del capitalismo flessibile, ne lartefice

Pagina : 16si sta verificando un fatto storicamente inedito e inaudito

Pagina : 17unintera generazione viene azzerata. Ridotta al silenzio. Dapprima emarginata socialmente e politicamente; quindi, semplicemente decapitata. la nuova strage degli innocenti.

Pagina : 18 in corso una massiccia psicologizzazione della realt

Pagina : 18.La stessa societ e le sue responsabilit si riducono a effetti inintenzionali di comportamenti individuali.

Pagina : 19Si tende a scaricare sugli stessi giovani la responsabilit di una situazione certamente nuova, imprevista.

Pagina : 20un Paese soggettivista con un potere verticistico che deresponsabilizza il cittadino

Pagina : 21al Pil, in Italia dal 2000 ad oggi, questo cresce poco, appena l1,4 per cento, mentre cresce loccupazione dell8 per cento. Negli altri Paesi europei il rapporto inverso: significa che creiamo occupazione senza valore.

Pagina : 24questa societ appiattita vivrebbe di comportamenti e atteggiamenti spaesati, indifferenti, cinici, passivamente adattivi o arrangiatori.

Pagina : 24Siamo di fronte a un fenomeno di disinvestimento individuale dal lavoro

Pagina : 25Riguardano la latitanza dello Stato, la sindrome dinastica, la privatizzazione del pubblico.

Pagina : 26il precariato dei contratti a termine, conseguenza inevitabile dallavere adottato, come principio-guida, il progresso tecnico, senza rendersi conto che la tecnica una perfezione priva di scopo. Essa rende le categorie professionali obsolete e pu giungere, con la robotificazione produttiva, alla crescita senza posti di lavoro, soprattutto a scapito della giovane generazione

Pagina : 26Prevale una concezione del potere come appannaggio personale

Pagina : 27LHomo sentiens prevale nettamente sullHomo sapiens socratico. Al calcolo razionale subentra la manipolazione psicologica. Il sentire domina e sistematicamente prevale sul ragionare

Pagina : 28 una classe dirigente che mira a durare, non a dirigere

Pagina : 31Come un tempo i giullari alle corti principesche, i comici funzionano da portavoce politici in trasmissioni televisive di vario orientamento

Pagina : 32influenza indiretta intendo quellattivit comunicativa che si affida a strategie indotte, in cui domina il codice della colloquialit, della quotidianit artefatta, della finta democraticit

Pagina : 33quelle ondate di noia che rappresentano un tossico silenzioso della democrazia

Pagina : 34partito di massa, che con lefficacia delle sue reti effettive o sostitutive rappresentate da milioni di militanti e da imponenti canali di relazioni personali e comunitarie ha costituito per decenni un autentico sistema/controsistema di comunicazione sociale

Pagina : 35Sempre pi spesso, chi costruisce linformazione e limmagine del partito si colloca allesterno dellorganizzazione politica propriamente intesa.

Pagina : 35partito pigliatutto, interclassista, trasversale e perci obbligato a un dialogo con linsieme della societ e delle sue culture

Pagina : 38i politici somiglino sempre pi a truppe doccupazione in un paese straniero, che non conoscono

Pagina : 40la generazione che abbiamo davanti quella cresciuta con i mezzi di comunicazione di massa, con la televisione, con il computer, con Internet, con i telefoni cellulari

Pagina : 41La logica dellaudiovisivo invece esalta lemozione a scapito del ragionamento.

Pagina : 42Se non gi oggi, quasi certamente domani, saremo probabilmente messi di fronte ad un popolo di informatissimi idioti, se vera la definizione dellidiota come di colui qui sait tout et ne comprend rien e che, come tale, incarna il tipo dellidiot savant.

Pagina : 42Internet sta cambiando non solo la comunicazione politica, ma la fonte stessa dellobbligazione che lega e tiene insieme la societ, consentendo ad essa di funzionare come un insieme di parti distinte ed anche in contrasto, ma tendenzialmente congruenti

Pagina : 43Internet diretto dal singolo; il suo accesso strettamente individuale

Pagina : 43Il singolo chiamato e pretende di farsi le sue regole, in termini di spontaneit come autenticit, e di viverle

Pagina : 44Nessun dubbio che il 68 fosse una protesta generosa, ma non ha saputo trasformarsi in progetto

Pagina : 44Le rivoluzioni le propongono coloro che stanno relativamente bene; la miseria conservatrice.

Pagina : 46Il 68 non ha scalfito il potere. Per carenza analitica, forse non lo ha neppure sfiorato. Paradossalmente, con una di quelle conseguenze impreviste di cui ricca lesperienza storica, lo ha addirittura consolidato

Pagina : 46Il potere pi oppressivo il potere che si rifiuta di esercitarsi come potere, il potere burocratizzato e inerte, che non prende iniziative positive, che non mira a dirigere, ma solo a durare indefinitivamente, eternizzando la datit dellesistente, bloccando la societ, schiacciandone i membri giovani, pi dinamici, avventurosi, coraggiosi; frustrandoli fino allestinzione. leterno ritorno dellidentico.

Pagina : 47lidentificazione democratico-plebiscitaria tra la volont della maggioranza parlamentare, dominante nel governo e nel parlamento, e la volont del popolo in realt una identificazione fittizia

Pagina : 47Lopinione pubblica viene prodotta, non pi data

Pagina : 47La teoria critica di Horkheimer e Adorno era giunta a formulare il concetto di fabbricazione artificiale della natura; con Student und Politik abbiamo la formulazione del concetto di fabbricazione artificiale degli interessi e delle richieste dellopinione pubblica

Pagina : 49La pubblicit elettorale tende a somigliare sempre pi e ad usare le tecniche della pubblicit commerciale

Pagina : 49Chi vuole la democrazia deve contentarsene

Pagina : 51Non si controlla se non ci che si conosce

Pagina : 55Dovrei sentirmi meno precario, ed stato cos per un paio danni, ma ora non passano due mesi senza che lazienda minacci il fallimento per via della crisi. Lo scopo ottenere finanziamenti dallo Stato e la possibilit di chiedere sacrifici ai dipendenti. Ma questo significa vivere senza nessuna certezza, senza poter fare programmi a lunga scadenza, obbligati a vivere giorno per giorno. Sembra che ormai il lavoro sia un favore che ti viene concesso, e non puoi sapere per quanto

Pagina : 58Simone Weil si domandava come mai gli antichi Romani avevano potuto costruire un impero senza disporre di una filosofia. Si potrebbe rispondere che hanno potuto costruirlo perch non avevano una filosofia.

Pagina : 61in Inghilterra, dove lo Enclosure Act aveva spinto contadini, pastori e artigiani impoveriti, non pi in grado di valersi dei pascoli liberi, ad affollarsi nei bassifondi metropolitani, formalmente liberi, in realt schiavizzati, costretti a vendere la loro forza-lavoro al miglior offerente

Pagina : 67Lignoranza completa della macchina alla quale lavora frutto della parcellizzazione dellattivit produttiva e della specializzazione dei compiti.

Pagina : 68lavori ripetitivi e parcellari a ritmo obbligato sia individuali che collettivi, essendo spersonalizzati, inducono noia e disinteresse e promuovono forme di fatica pi pericolosa di quella meramente fisica. Si tratta della tristezza industriale, fatta di nevrosi e inquietudini.

Pagina : 69La struttura professionale aziendale, in questa fase dellevoluzione del macchinario industriale, notevolmente rigida e caratterizzata, ai livelli inferiori, da gerarchie non fondate sulla capacit e abilit professionale, bens sulla funzionalit meccanica della relazione macchina-uomo. Dal discepolo al lavorante, dalloperaio alloperatore: anche labilit e la capacit professionale andata mano a mano scomparendo

Pagina : 69Si in balia di un mercato del lavoro del tutto impersonale, nel quale le abilit personali non hanno un grande, decisivo valore. Addestrati in pochi giorni da una certa impresa, si pu da essa essere sostituiti nel medesimo tempo e non si neppure guadagnata, nel frattempo, unesperienza che possa essere utilizzata in altri luoghi, per altre imprese

Pagina : 73la tecnica una perfezione priva di scopo.

Pagina : 73le direzioni aziendali, dovendo fare i conti con una tecnica in continuo e rapido cambiamento e tempi di ammortamento degli investimenti sempre pi brevi, non possono permettersi di firmare contratti di lavoro a tempo indeterminato. In una parola, hanno bisogno di una manodopera non solo docile, ma malleabile, mobile, precaria, fungibile.

Pagina : 75Il nostro welfare, centrato proprio sulla famiglia, non regger limpatto con linvecchiamento della popolazione.

Pagina : 77Si sta verificando una massiccia psicologizzazione dei fatti e delle contraddizioni sociali.

Pagina : 77I giovani sono inermi e fotogenici. Si prestano alloperazione, per lo pi senza saperlo, forse sperando nella visibilit. Vittime consenzienti e inconsapevoli. Sono stati dapprima ipnotizzati dalle comunicazioni elettroniche in mano ai tenutari del postribolo planetario. Quindi, proletarizzati, precarizzati a vita, azzerati. Siamo entrati nellepoca della societ saturnina: i giovani si procreano, li si fanno studiare, magari fino al master e al dottorato, e poi si divorano, dando loro la colpa, perch sono stanchi, demotivati, apatici, senza desideri.

Pagina : 79la tecnologia sia un contenitore privo di scopo o, se si vuole, una perfezione puramente auto-referenziale

Pagina : 80nei giovani si creata una preferenza, a volte imposta dalle circostanze, a volte scelta pi o meno deliberatamente, dellemozione e dellimmagine rispetto al raziocinio e alla riflessione interiore.

Pagina : 80C una spinta competitiva selvaggia, che annulla completamente lesigenza di solidariet e il senso della comunit interindividuale.

Pagina : 81 una societ che ha formalizzato talmente le relazioni in un sistema codificato da aver reso quasi impossibili i rapporti comunitari

Pagina : 81mai si pongono dei problemi allumanit senza che, allinterno delle tendenze evolutive in atto, sorgano degli anticorpi, dei movimenti, che a poco a poco si rafforzano, impedendo alle tendenze evolutive di arrivare alle conseguenze estreme.

Pagina : 82il volontariato non unazione volontaria, ma necessaria

Pagina : 82 troppo facile condannare il consumismo da parte di chi ha gi consumato

Pagina : 84Cultura vuol dire lingua, religione, sistemi di significato: se le varie culture non comunicano, se restano completamente separate le une dalle altre, prima o poi avviene lo scontro

Pagina : 85Si voleva limmaginazione al potere, ma del potere si intratteneva infantilmente unidea immaginaria, grossolanamente antropomorfica.

Pagina : 87il 68 nato morto

Pagina : 88La produzione di massa, e quindi il consumo di massa, erano gi possibili nellantichit classica greco-romana.

Pagina : 89Individuo e identit sono concetti correlativi. Un individuo si costituisce come tale, ossia come soggetto o come attore sociale relativamente autonomo, nella misura in cui pu contare su una sua identit specifica.

Pagina : 89La nozione di individuo si fonda sulla sua identit.

Pagina : 89Ma, contrariamente a ci che pu suggerire letimologia, lindividuo non lindividuum, ossia lindivisibile. In ogni individuo convive una molteplicit di individui.

Pagina : 89La stessa identit, di cui lindividuo tradizionalmente geloso, non un dato, ma un processo.

Pagina : 90Se lidentit non un dato fisso, acquisito una volta per tutte, bens un punto di riferimento mobile, relativamente fluido, sottoposto a continue verifiche e a mutamenti indotti dallesterno, lindividuo non nulla in senso assoluto.

Pagina : 90Lindividuo, in questo senso, ci che stato. Pi precisamente: ci che ricorda di essere stato. Lindividuo dunque figlio delle sue esperienze di vita, ma queste esperienze non si accumulano in lui a caso n alla rinfusa e neppure danno luogo a un coacervo di nozioni, impressioni, sensazioni puramente caotiche. Queste esperienze sono filtrate, pi o meno criticamente, organizzate, ricordate in un ordine particolare e secondo il filo rosso di una coerenza interiore riflessa, in modo da costituire la persona o, anzi, la personalit della persona

Pagina : 90In una persona vi sono e interagiscono pi persone

Pagina : 90tranciare le radici tradizionali significava non emancipare, ma condannare lo stesso individuo allirrilevanza

Pagina : 91citando Goethe: Ogni essere vivente non un singolo, ma una molteplicit, anche quando ci appare come individuo, resta sempre una riunione di esseri viventi autonomi. E poi ancora Ogni individuo ha in s uninfinit di individui viventi. solo un modo di vedere grossolano, ricavato forse inizialmente dal corpo umano2

Pagina : 91Anche i fautori pi radicali dellindividualismo estremo e dellautorefenzialit, al limite dellegotismo e dellegolatria, devono ammettere che lo stesso processo di individuazione un processo sociale

Pagina : 91 infatti nella scelta che il soggetto si costituisce nella sua individualit unica, irripetibile, irriducibile ad altro, e nello stesso tempo condizionata dalle circostanze ambientali

Pagina : 92anche lessere umano pi solitario ha il suo Tu: appunto il se stesso, lalter ego, lego superior e lego inferior, lincessante confabulazione del S con se stesso, per cui si danno straordinarie convergenze fra mondi di pensiero diversi e fin contrapposti

Pagina : 93La costruzione del S , in certi limiti, unauto-costruzione.

Pagina : 93Il monologo anchesso un dialogo o, comunque, lo prepara.

Pagina : 93vivendo, noi non viviamo in realt mai soli, ma conviviamo, ossia interdipendiamo

Pagina : 93lidentit presenta una capacit evolutiva che si viene sviluppando nel tempo;

Pagina : 93lidentit comporta un atteggiamento tendente alla padronanza relativa delle esperienze in senso unitario e coerente;

Pagina : 94lidentit, in quanto processo, consiste essenzialmente nella capacit di padroneggiare, interpretare e riordinare razionalmente, rispetto ai propri scopi, la molteplicit degli stimoli ricevuti dallambiente

Pagina : 94se questa azione di riordino razionale non ha luogo o non sufficiente, lindividuo rischia quel tipo di comportamento che si pu definire come un relativistico lasciarsi andare oppure, di fronte a pulsioni contraddittorie, lindividuo si vede e si sente condannato alla stasi, pi o meno nevrotica; la personalit nevrotica definibile, infatti, come quella personalit che avverte in s due tendenze, simultanee e contrarie, tanto da esserne intimamente lacerata e quindi paralizzata

Pagina : 94lidentit si viene formando e affermando in base ad una triplice operazione: 1. la separazione dal gruppo sociale o familiare originario; 2. la conquista di una relativa autonomia; 3. lauto-affermazione del soggetto

Pagina : 94lindividuo come soggetto e attore sociale relativamente autonomo una conquisa recente

Pagina : 95Lindividuo una conquista piuttosto recente della tradizione culturale europea

Pagina : 95soggettivo; luomo diviene individuo spirituale e acquista la coscienza di questa nuova condizione3

Pagina : 96Con la caduta della consapevolezza problematica e il predominio della mentalit tecnica e dellesprit polytechnicien, lindividuo e le sue libert, consacrate negli immortali principi dell89, hanno potuto essere considerati come scontati nei termini di una acquisizione perenne.

Pagina : 97con Goethe Alles Vergngliche / ist nur ein Gleichnis (Ogni cosa apparente / soltanto una similitudine

Pagina : 97Il venir meno di questa potenza simbologica, quotidianamente vissuta, probabilmente alla base del disincanto che sembra definire il mondo moderno

Pagina : 97si apre la questione di come educare lindividuo, ossia di come rendere possibile ladattamento dellindividuo alle esigenze funzionali di una societ che ha rinunciato allautorit delleterno ieri. Essa si trova costretta a processi innovativi che comportano per gli individui uneducazione permanente. Riemerge qui la funzione fondamentale della socializzazione.

Pagina : 98La socializzazione pu definirsi come linsieme delle tecniche di adattamento e di assimilazione degli individui nei confronti della loro societ.

Pagina : 98Vivere in societ significa convivere. La convivenza possibile solo in base a regole certe e a una lucidit condivisa.

Pagina : 99La sottosocializzazione genera disadattati e devianti; la sovrasocializzazione d luogo allappiattimento conformistico e allottundimento del senso morale

Pagina : 99tendono a scomparire le vecchie carriere, stabili, che consentivano o facevano sperare in un avanzamento da fattorino ad amministratore delegato. Si affermano invece carriere spezzate, lavori interinali, occupazioni precarie, che richiedono agli individui prontezza di riflessi nelladattarsi ai cambiamenti, flessibilit, rinuncia alla coerenza dei vecchi mestieri e ai vantaggi della specializzazione.

Pagina : 100Pu anche essere che il lavoro precario non induca nellindividuo solo un senso di incertezza e precariet, ma al contrario enfatizzi lesilarante sensazione di libert collegata con il legame con un lavoro che non sia sostanzialmente sempre lo stesso

Pagina : 100Ci che poteva apparire come una grande ricchezza di opzioni e di possibilit aperte allindividuo rischia ora di porsi come unoccasione non facilmente evitabile di scissione e frammentazione psicologica, deconcentrazione, confusione esistenziale.