FEI La Cita Da Complesso Edilizio a Quartiere Urbano

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Comune di Venezia Direzione Politiche Sociali Partecipative e dellAccoglienza

Servizio Immigrazione e Promozione dei Diritti di Cittadinanza e dellAsilo

Fondo Europeo per lIntegrazione di Cittadini di Paesi Terzi Progetto ALTRIMENTI NELLA CITT

LA CITA: DA COMPLESSO EDILIZIO A QUARTIERE URBANO

Dott. Mirko Marzadro Responsabile scientifico prof. Marcello BalboCattedra UNESCO SSIIM Universit IUAV di Venezia www.unescochair-iuav.it

LACITA:DACOMPLESSOEDILIZIOAQUARTIEREURBANO Notametodologica LafabbricadiazotatidiAlessandroCita DalPRGdel1962allacostruzionedelcomplessoedilizio Glianni70:linsediamentodegliabitanti LaParrocchiadellaResurrezione LoStradone:unabarrierainterna Ildirittoallacasa IlComitatodiQuartiereCita

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Glianni80:daquartieredormitorioallidentitcollettivaLottecomuni:dallequocanoneaiservizidiprossimit Ilverdepubblico

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Glianni90:lottecollettiveecambiamentisocialiPreadolescentieadolescentiallaCita Spazicommercialieservizidiprossimit IprofughideibalcaniallaCita Noaipattiinderoga IlpassaggiodallaCPDELallINPDAP LacostruzionedellaChiesadellaResurrezioneedelPatronato IlnuovoarredourbanodellaCita

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Ilnuovosecolo:lavenditadegliappartamentiINPDAPIlnuovonegoziatosullespesecondominialiedaccessorie Lapropostadimantenerepubblichelecasepubbliche Latransizionedaconduttoriapadronidicasa

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Lepocaattuale:larrivodeglistranieri

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Ladisponbilitdialloggi,frainvecchiamentodellapopolazione, cartolarizzazioneespeculazioneimmobiliare Conflittiabitativiegestionedelquotidiano (Ri)abituarsiaconvivereinunnuovocontesto Lanuovamorosit Bangladeshimorosi,fraproblemieconomiciestrategiemigratorie Politchenazionalieproblemilocali

Appendicedemografica

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Appendicefotografica

Bibliografia

Notametodologica LaCita:dacomplessoedilizioaquartiereurbanoilrisultatodiunaricercapartecipante svolta fra ottobre 2010 e giugno 2011 nellambito del progetto Altrimenti nella Citt, coordinatodalServizioImmigrazioneePromozionedeiDirittidiCittadinanzaedellAsilo delComunediVenezia. Ilprogetto,FinanziatodalFondoEuropeoperlIntegrazionedeiCittadinideiPaesiTerzi (FEI)edalMinisterodellInterno,haavutocometemigeneralidiazionelamediazionedei conflittiabitativielosviluppodicomunit.Granpartedelleazionisisonoconcentratenel quartiereCitadiMarghera. La ricerca ha ricostruito la storia sociale del quartiere dalla sua realizzazione, fra la fine deglianni60eliniziodelladecadesuccessiva,finoaigiorninostri.Principalistrumentidi indagine sono state le interviste semistrutturate e la condivisione del quotidiano con gli abitantidelquartiere. Sono state condotte 38 interviste agli abitanti del quartiere e 5 a testimoni privilegiati esterni. Fra gli abitanti intervistati, con alcuni dei quali sono stati realizzati pi colloqui, sono presenti abitanti storici, nuovi arrivati e persone che un tempo risiedevano in quartiere e attualmente vivono altrove. Gli intervistati sono di nazionalit italiana, bangaldeshiecinese,membrideiduegruppidicittadiniattividelquartiere(laParrocchia dellaResurrezioneeilComitatodiQuartiereCita),referentidiscaladeidiversicondomini, piccolicommercianti,ConsiglieridiMunicipaliteDelegatidiZona. Lafrequentazioneassiduadelquartiereelapartecipazioneattivaatutteleiniziativechei partnerdiprogettohannopromossoerealizzatoinquestimesi,hapermessodistabilire uno stretto rapporto sia con gli intervistati che con le molte persone con cui si stato possibilestabiliredeicontatti. Con i membri del Comitato di Quartiere Cita stato svolto un lavoro approfondito, per rileggere le principali battaglie che hanno mobilitato collettivamente gran parte degli abitantidellaCita. Parallelamente a questo lavoro, basato su documenti orali, sono state consultate altre fonti,fracui: i dati dei censimenti 1981, 1991 e 2001 oltre che dati pi recenti, provenienti dallanagrafecomunale; visurecatastali; analisiditabulatirelativiallespeseaccessoriediuncondominiodelquartiere; analisididocumentidelComitatodiQuartiere; analisidellarassegnastampadelComitatodiQuartiere; analisidileggienorme; analisidialcunistudi(nonpubblicati)suaspettisocialidelquartiere; revisione bibliografica di studi e ricerca sia sullimmigrazione che su altri aspetti socialialivellolocale.

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LACITA:DACOMPLESSOEDILIZIOAQUARTIEREURBANO

LafabbricadiazotatidiAlessandroCita Nel 1897 lindustriale vicentino Alessandro Cita compra dal Conte Volpi un terreno agricolodicirca12ettari,adiacenteallalineaferroviaria.Allepocatuttalazonaeraaperta campagna.AlessandroCitasioccupavadellaproduzionedifertilizzantichimiciperiquali necessitava di scarti animali provenienti dai mattatoi, oltre che di prodotti minerali che arrivavanoaVeneziaviamare.Suquelterrenocostruisceunagrandefabbricacheassume prestounarilevanzasovralocale,conunbrevedeclinodurantelaIGuerraMondialeed unsuccessivoperiododigrandecrescitaduranteilVentennio,quandoassumeimportanza strategicaalivellonazionale. Alcuniannidopo,nellareacompresafraibinarielattualeviaPaolucci,sorgonoaltredue fabbriche: la Scarpa Legnami e la Pali Rossi (produzione di pali in cemento per lelettrificazione). Via Paolucci diventa il limite della Citt Giardino di Marghera, il Quartiere Nuovo previsto dal piano delling. Emmer, a fianco dellarea di insediamento industriale. Negli anni 30 la Cita viene assorbita dalla Montecatini per passare poi al Gruppo Montedison, mentre negli stessi anni la realizzazione dellautostrada PadovaVenezia trasformaviaPaolucciinunarteriadigrandetrafficolungolaqualesiinsedianonumerose nuoveattivitdiservizio. DurantelaIIGuerraMondialelafabbricadifertilizzantivienegravementedanneggiata.La produzioneconosceunacertaripresanegliannisuccessivimalestrategieaziendalidella nuovaproprietportaalladismissionedegliimpianti.

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DalPRGdel1962allacostruzionedelcomplessoedilizio Lapprovazione,nel1962,delPianoRegolatoreGenerale(PRG)diVenezia,chedestinaad uso residenziale la fascia di terra fra via Paolucci e lo snodo ferroviario, apre scenari completamentenuoviperlarea.Siprevedeinfattiuntipodiedificazioneincontinuitcon la Citt Giardino, fissando laltezza massima degli edifici a 14 m e indici di superficie copertapiuttostobassi. Tuttavia la Montedison presenta fin da subito una richiesta di variante per larea, che il ConsiglioComunaleaccoglienel1965,dopo4bocciature.Ilnuovoprogettoautorizzaun forte aumento degli indici di edificabilit senza porre particolari vincoli. La concessione ediliziaavvieneinfattiprimadellapprovazionedellaLegge765del1967cheintroducegli standard urbanistici. Il risultato un complesso residenziale di 400 mila mc, praticamente senza servizi e spazi collettivi di prossimit. Si tratta del pi grande interventodiediliziaabitativaprivatamairealizzatoallinternodelcomunediVenezia.Nel frattempolaproprietdellareapassaadArcangeloBelli,notopromotoreedilizioromano che,causailrallentamentodelmercatoimmobiliarecheinvestelItaliaametdeglianni 60,apreilcantieresolonel1968affidandoilavoriallaSocietVenetadiCostruzioniCita, impresacreataadhocperlacostruzionedelgrandecomplessoefacentepartedellaBelli CostruzioniEdilizie. Trail1964edil1968vienerealizzatalabretellacheconnettelosvincolodellautostrada MilanoVenezia con Mestre e il Ponte della Libert, infrastruttura che alleggerisce il traffico su via Paolucci. In questo modo la Cita si trova chiusa su tre lati: a nord dalla bretella, parallela e adiacente al parco ferroviario di Mestre, ad est dalla ex fabbrica ScarpaLegnami,eadovestdalmurodellaquedotto.Questoisolamentofisico,latipologia degliedificisviluppatiinaltezzaeconcentratiinununospazioesiguoedilfattodiavere ununicopuntodiaccessolincrociofraviaPaoluccieviaLonghena,connoterannola Cita come una parte di citt altra, rispetto a Marghera, condizione accentuata dalle vicendesocialichelhannocaratterizzatanelcorsodeglianni.

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Glianni70:linsediamentodegliabitanti IlcomplessoedilizioCitacostituitoda9palazziadusoresidenzialeperuntotaledicirca 940appartamenti,lamaggiorpartedeiqualiditagliomediogrande(5/7vani),inmisura minore di taglio medio (4 vani) e alcuni molto grandi (810 vani). Due sono le tipologie ediliziepresenti: il primo gruppo formato da 5 edifici in linea/a blocco, i condomini Sansovino, Brunelleschi, Andromeda, Stella e Palladio 2004, organizzati intorno a diversi blocchi scala che servono fino ad un massimo di 4 appartamenti per piano. Laltezzacompresafrai5edi13pianieilnumerodiappartamentiperedificio compresotra76e196appartamenti; il secondo gruppo composto dalle 4 torri cruciformi di 12 piani , la Torre 24 (condominio Sirio), la Torre 26 (condominio Venere), la Torre 25 (condominio Borromini) e la Torre 27, con 6 appartamenti per piano per un totale di circa 70 appartamentiperedificio. Lacostruzionedelcomplessoedilizioinizianel1968.Iprimiadessererealizzatisonoidue edifici prospicienti via Paolucci (condomini Sansovino e Brunelleschi). Gli appartamenti che si trovano fra via Paolucci e via Longhena unico accesso al complesso edilizio vengono immessi sul mercato residenziale privato, come pure quelli della Torre 25 (condominio Borromini) ultimata a met del decennio successivo, e acquistati da proprietari individuali. I primi appartamenti vengono consegnati gi alla fine del 1970. Questi tre edifici e, per estensione, i loro abitanti verranno identificati come gli abitanti delsettoreprivato. In questa fase la Belli Costruzioni Edilizie promuove il nuovo insediamento come un complesso residenziale per il settore sociale medioalto1, un segmento di mercato non particolarmentepresenteaMarghera,ragioneperlaqualelevenditevannoarilento.Fra il1972eil1973vengonoultimatiancheglialtridueedificiinlinea,suviaLonghenaevia Palladio,icondominiAndromedaeStella.Inquestocasogliappartamentivengonotutti comprati, ancora in fase di costruzione, dal Ministero del Tesoro che li offre in affitto quasi esclusivamente a dipendenti pubblici, gestendoli in forma diretta con un ufficio1

AVeneziasoloungrandecostruttorecomeBellipotevaarrivarecosinalto,IlGazzettino,23/11/1973

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appositamenteapertoinloco.Nelfrattempoinizialacostruzionedelle4torriedellultimo edificioinlinea,ilcondominioPalladio2004.Linterocomplessoediliziovieneultimatonel 1976. Nel marzo del 1974, alcune parti della Terraferma veneziana vengono colpite da unalluvione.AllestremitsuddiMargheralazonadiCaEmilianiasubireingentidanni: unarea caratterizzata da alloggi in cattive condizioni, abitati da famiglie indigenti, che vengonoimmediatamentesfollateeospitateinduescuolediMargheraenellasededel Consiglio di Quartiere. La necessit di trovare una sistemazione abitativa adeguata per queste famiglie, seppur temporanea, spinge il Comune a cercare alloggi liberi per fronteggiare lemergenza. La Torre 27 della Cita, la prima ad essere ultimata e ancora disabitata,vienerequisitaedusataperalloggiarebuonapartedeglisfollati.Taledecisione incontra il dissenso degli abitanti del settore privato e degli inquilini del Ministero del Tesoro,oltrechequellodellimpresadicostruzioniancoraprorietariadigranpartedegli appartamenti che teme una riduzione dei valori immobiliari e il rallentamento delle vendite. Soprattutto, tale decisione segner la storia del quartiere poich il Comune di VeneziacontinueradusarelaTorre27benoltrelemergenzaalluvione,destinandolaad alloggi pubblici per famiglie a basso reddito e casi particolari seguiti dai servizi sociali, dopoaverlaacquistatanel1990. Ultimata la realizzazione del complesso, nel 1977 la Belli Costruzioni Edilizie vende gli ultimi tre edifici, Torre 24 e 26 e condominio Palladio 2004, alla Cassa Pensioni dei DipendentidegliEntiLocali(CPDEL)laqualeaffidalagestioneanchediquestiimmobilial MinisterodelTesoro. Allafine deglianni 70dunque,ilcompessoediliziodellaCitaultimatoe praticamente tuttigliappartamentisonooccupati.Diquesti: 290appartamentiraggruppatineitrecondominiSansovino,BrunelleschieTorre25 sonostativendutiapiccoliproprietaridicetomedioemedioaltocheingranparte virisiedono; 68 appartamenti, quelli della Torre 27, sono gestiti dal Comune ed ospitano famiglie che vi abiteranno per lunghi periodi e altre in forma transitoria, alcune delle quali in situazione di vulnerabilit economica, altre di disagio sociale. LedificiovienespessodefinitoTorreParcheggio;

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altri580appartamenticirca,concentratineicondominiAndromeda,Stella,Palladio 2004, Torre 24 e Torre 26, sono abitati in gran parte da famiglie di dipendenti pubbliciinsegnanti,funzionari,forzedellordinetuttiinquiliniCPDEL.

LaCitapresentaquindiunamorfologiasocialepiuttostocomplessaedeterogeneachein parte si spazializza a causa della divisione proprietaria degli edifici, elemento di fatto centrale nelle vicende sociali del quartiere e nella costruzione dellimmagine identitaria legata alle tre trib, (proprietari, affittuari CPDEL e inquilini del Comune) che fino a pochiannifahacaratterizzatogliabitantidelcomplessoresidenziale. Per comprendere le attuali caratteristiche socioculturali della Cita necessario fare riferimento anche ai movimenti migratori interni che hanno caratterizzato lItalia negli anni 60 e 70, Venezia compresa. Le famiglie che si stabiliscono alla Cita hanno varie provenienze, sia geografiche che culturali. Ci sono famiglie di veneziani espulsi dalla laguna2, ma anche veneti e friulani, di provenienza sia urbana che rurale, che trovano lavoronelleindustriediPortoMargheraancorainespansione,onelsettoredeiservizi,sia pubblici che privati, insieme ad immigrati da varie regioni del sud, istriani e dalmati che hanno abbandonato i propri luoghi di origine, e un ristretto numero di studenti greci e mediorientali,alcunideiqualidiventerannoresidentinelcomplesso. LaCita,insediamentodelimitatodalimitifisiciedabarrieresimboliche,diventatacos nellimmaginario collettivo degli abitanti diMarghera eMestre, una specie di roccaforte percepita come un territorio altro. Un quartiere, dal concentrato sociale particolarmente eterogeneo, che solo verso la fine degli anni 80 acquisir una qualche identitcollettivaeunsensodiappartenenza,fruttoprincipalmentediduefattori. IlprimohaachefareconilciclodivitadellegiovanifamigliechearrivanoallaCita,con figlipiccolichecrescerannoinquartiere.Allafinedeglianni70,inposizioneesternama attigua alla Cita, viene inaugurata la scuola materna Giovanni Paolo I. Fino al 1986, in quartierefunzionerancheunascuolamediainferiore(distaccamentodellavicinascuola media Einaudi), al primo piano del condominio Sansovino. La presenza di numerosi bambiniedadolescentichevivonointensamenteinquartierecomplessificadaunlatola morfologia sociale della Cita e dallaltro rende sempre pi necessari alcuni servizi di prossimitchegliabitantichiederannoinsistentementealleautoritcittadine.Limmagine che spesso verr veicolata dagli stessi residenti della Cita quella di un quartiere dormitorio,abbandonatoasestesso,chenecessitadiservizidiprossimit.Lapresenzadi2

Apartiredal1951siassiteinfattiadunforteesododaVeneziaversolaterraferma.

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una popolazione residente sostanzialmente stabile, che si confronta con questioni che interessanotutti(lascuola,iservizi,iltrasportopubblico,ilverde),portainevitabilmente allacostruzionediunsensodiappartenenzaalquartiereeallacondivisionediobiettiviper ilmiglioramentodellecondizionidivitanellarea. Il secondo fattore rinvia alla presenza di due attori collettivi che hanno segnato la formazione e il consolidamento sociale della Cita: la Parrocchia della Resurrezione e il ComitatodiQuartiere. LaParrocchiadellaResurrezione LaParrocchiadellaResurrezionevieneistituitadallaDiocesiadicembredel1970quando le famiglie residenti erano circa una decina (Barizza 2008). Gli accordi fra impresa costruttrice, Comune e Curia avevano previsto unarea destinata alla realizzazione della chiesa3.Neiprimianniperlanuovacomunitcristianasistabilisceinunospazioapiano terradiviaLonghena(assecentraledelquartiere),mentreivariparrociabiterannofinoal 1996 (anno di inaugurazione della nuova chiesa e patronato) in un appartamento del condominio Brunelleschi, in via Massari, acquistato dalla Curia. Tuttavia, quando in occasionedellinsediamentodeglisfollatidiCaEmilianinellaTorre27ilparrocoprende posizione a favore degli alluvionati, la societ costruttrice chiede immediatamente la rescissioneditaleaccordo,tantocheperalcunimesilamessavienecelebrataallapertoe successivamente in una chiesetta prefabbricata, sul terreno dove solo 20 anni pi tardi sorgerlanuovachiesa. Negli anni 70 e primi 80 la comunit parrocchiale, in sintonia con uno spirito post conciliareediprofondorinnovamento4,accoglieuncertonumerodilaiciparticolarmente attivi che non vivono in quartiere ma vengono incorporati stabilmente nella comunit cristiana. Lo spirito innovatore non trova una generale accettazione da parte di tutti gli abitanti della CITA, credenti e praticanti, una porzione dei quali, proveniente da vari contestisocioculturalipiconservatori,preferiscefrequentarealtreparrocchie. La localizzazione dellarea destinata alla chiesa, in posizione eccentrica, viene concordementeindicatacomeunodeglielementicheharesopidifficileemenoefficace la funzione aggregatrice della parrocchia. Per comprendere come una questione fisica (lubicazione) abbia avuto un influsso su questioni sociali come la funzione aggregatrice3

Sistrattadiunterrenotriangolaredelimitatoanorddallabretellaautostradale,adestdallarecizionedella exfabbricaScarpaLegnami,eadovestdaviaPalladio,parallelainqueltrattoalcondomioStellacheasua voltasitrovaseparatodalrestodelquartieredalcosdettoStradone. 4 Pretioperai,omeliedialogate,ruoloattivodeilaicinellaconduzionedellaparrocchia,ecc.

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della comunit necessario ritornare brevemente al progetto dellinsediamento e ai cambiamentiavvenutiinsededirealizzazione. LoStradone:unabarrierainterna Ilprogettoinizialedelcomplessoresidenzialeprevedevaduepartidistine,separatedauna stradadigrandescorrimentocheattraversavalaCitadasudanord,inpartearasoedin parteinquota,connettendoviaPaoluccidiMargheraeviaGiustiziadiMestre.Suquesta arteriasiaffacciavanotredeipigrandicondominidelcomplesso5.Gialliniziodeglianni 70questalungafasciadiproprietcomunale,chegliabitantidellaCitachiamanoanche oggiStradone,vieneasfaltataerecintata,costituendounabarrierachedividelareaindue parti:adovestottocondominielamaggiorpartedeiservizidiprossimit,adestlultimo grande condominio e la chiesa. Per connettere le due porzioni del quartiere, nel 1974 vieneapertaunabreccianelmurodicintadelloStradone:sostanzialmenteunpassaggio pedonale,chedaviaLonghenapassainunospaziodestinatoaparcheggiodelcondominio Andromeda.Questofatto,comevedremo,ritornercomequestionedicontestazionefra abitanti che vogliono che il passaggio venga chiuso ed altri che invece chiedono che rimangaapertoevalorizzato. Ildirittoallacasa Per capire le molte battaglie sostenute dal Comitato di Quartiere Cita, secondo attore collettivo del quartiere, necessario inquadrare la sua storia nel panorama politico e socialechecaratterizzalItaliaelepolitichedellacasaneglianniincuisiforma.Letensioni sociali del 196869 studentesco ed operaio si sviluppano attraverso crisi politiche e rivendicazioni nelle quali il tema della casa una delle questioni centrali. Lo sciopero generaledel19novembre1969avevaavutoperoggettounaseriediquestioniche,perla prima volta nella storia del sindacato, esulavano dal terreno della contrattazione: casa, servizi,trasporti.Unprimorisultatosiraggiungenellautunnodel1971,conlanuovalegge per la casa (865/1971), che affronta, tra gli altri, i temi della programmazione e del coordinamento delledilizia pubblica, dellesproprio, e del finanziamento di alcuni primi programmidintervento. Negli stessi anni lIstituto Autonomo Case Popolari viene trasformato in Agenzia TerritorialeperlEdiliziaResidenziale,dicompetenzaregionale.Parallelamente,nel1975 gliEntiPrevidenzialisonochiamatiadinvestirepartedelloropatrimonionellacquistodiLarealizzazionedellasopraelevataavrebbecompromessolaqualitdivitadegliabitanti,costringendolia convivereconunabarrierainfrastrutturaledinotevolidimensioni.5

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beni immobili da cedere in locazione come forma di garanzia della valorizzazione delle quotecontributivedeilavoratori.IntuttaItaliasonocirca62.000glialloggichevengono aquistatiemessiinaffittodaEntiPrevidenziali. Anche alla Cita, il Ministero del Tesoro direttamente (1972) e poi la CIPDEL (1977) acquistanocirca580appartamenti,sostanzialmentecinquedeinovecondomini. IlComitatodiQuartiereCita IlComitatodiQuartiereCitasicostituiscenel1976grazieadunprimonucleodiabitanti, inquilini del Ministero del Tesoro, attivi nei movimenti sociali di estrema sinistra, che si trovano a dover affrontare un problema contingente e locale: la scarsa efficienza del sistemadiriscaldamentoedilsuoelevatocosto.Ilproblemariguardapraticamentetutti gliappartamentidelMinistero,cheperrifiutadifornireagliinquiliniunarendicontazione analiticasia dellespese di riscaldamentochedituttelealtrespeseaccessorie, chepure risultano particolarmente onerose. Gli inquilini iniziano una strategia di protesta che porteranno avanti per trentanni e che consiste nellautoriduzione delle spese condominiali.Pernonfarcadereinprescrizioneleinsolvenze,ilMinisterodelTesoroinvia periodicamente solleciti di pagamento a tutti gli inquilini, anche a quelli che pagano regolarmente.Suquestabaseallafinedel1976ilComitato di Quartiereapreunacausa contro il Ministero, appoggiata anche dal neonato SUNIACGIL (Sindacato Unitario NazionaleInquiliniedAssegnatari),perunsollecitodipagamentoinviatoadunainquilina cheavevasemprepagatopuntualmente. A met degli anni 70 la Cita si trova quindi in una situazione che la caratterizzer fino allinizio del nuovo secolo. Il quartiere, nel corso dei suoi primi 30 anni di vita, vede un certo turn over di abitanti, processo sicuramente facilitato dalla presenza di un cos elevato numero di appartamenti in affitto. Su questo ricambio di popolazione non sono disponibilidati,tuttavia,dalleintervisterealizzatepossibileaffermarecheilprocessosia stato piuttosto lento, legato pi al ciclo di vita familiare, con luscita dei figli adulti dai nuclei di appartenenza o a trasferimenti per motivi di lavoro, pi che alla scelta di cambiarecasa.UnacaratteristicafortechehaconnotatolaCitastataquindilastabilit deisuoiresidenti,fattorechehagiocaunruolofondamentalenellosviluppareunsensodi appartenza, che le rivendicazioni avanzate nel corso degli anni hanno contribuito a rinsaldare.

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Glianni80:daquartieredormitorioallidentitcollettiva Durante tutti gli anni settanta la popolazione della Cita aumenta di pari passo con lultimazione degli edifici e la vendita e/o locazione dei quasi mille appartamenti che costituiscono il complesso edilizio, arrivando a quasi 3.500 abitanti6. Si tratta di una popolazioneparticolarmentegiovane,con1.116personeinetcompresafrai0 edi19 anni,dicuiben637frai0ei9anni,lamaggiorpartedeiqualisicuramentenatiallaCita, mentreglianziani(oltre65anni)sonosolo123. I dati del Censimento del 1981 mettono in risalto anche notevoli differenze della Cita rispetto a Marghera, di cui fa parte, caratteristiche che non hanno a che fare con la tipologia edilizia o con lisolamento fisico dal contesto circostante. Sono differenze riconducibiliprincipalmenteallivellodiistruzioneeallinserimentonelmercatodellavoro cheallontanano,inuncertosenso,gliabitantidellaCitadalcontestosocialedellintorno. Ildatoinassolutopisignificativosicuramenteilnumerodilaureati,allaCitail3,3%dei residenti, rispetto all1,1% di Marghera. Anche per quanto riguarda il tipo di attivit si possono evidenziare differenze piuttosto marcate fra la Cita ed il resto di Marghera. I residentidellaCitalavoranoprevalentementenellapubblicaamministrazioneeneiservizi, (35,7%), e nellindustria (24,1%). A Marghera invece il 39,6% della popolazione attiva lavora nellindustria e solo il 21,1% nella pubblica amministrazione. Ma non sono solamenteipialtilivellidiistruzionedellaCitaedilsettorediinserimentonelmercato del lavoro a segnare una certa differenza sociale del quartiere rispetto a Marghera ma anche la posizione nel mercato del lavoro. Alla Cita il 46,1% degli attivi occupa posti di lavorocomedirigente,quadrooimpiegato,mentreaMargheralapercentualescendeal 28,9%. I lavoratori con contratti da operai sono il 43,7% alla Cita contro il 58,2% di Marghera.Neglianni80laCitaquindiunquartierediclassemedia,conunbuonlivello di istruzione e un inserimento occupazionale diversificato. Come sostiene don Aldo Marangoni, parroco alla Cita dal 1970 al 1986, nel quartiere le famiglie che avevano problemieconomicieranocasipuntuali. Tuttavia,giallafinedeglianni70nellimmaginariocollettivolaCitadiventaunquartiere malfamato e pericoloso, inmagine che non la lascer fino alla fine degli anni 90.

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IlCensimentodel1981registra3.324abitanti.

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Ricostruire la genesi e lo sviluppo di questo processo non operazione semplice, ma si pusostenerecheallabasediquestapercezionevisianosoprattuttoquattrofattori: 1. lastrutturaechiusuradellinsediamentoedeipalazzonichenelpanoramaurbano localehannouncaratteresingolareepossonosuscitareunsensodialterit; 2. le molte battaglie, capeggiate dal Comitato di Quartiere, che portano gli abitanti dellaCitaadorganizzarenumerosemanifestazionipubbliche,bloccandodivoltain volta via Paolucci, la bretella autostradale o a recarsi in massa alle riunioni del Consiglio Comunale. Questi fattori, uniti ai numerosi articoli apparsi sui giornali localichehannodenuciatoildegradodegliedificipermancanzadimanutenzione, hanno sicuramente influito nel creare una immagine collettiva di un quartiere turbolento; 3. lamicrocriminalitelospacciodidroga.LapizzeriaBellaNapoli,suviaPaolucci allincrociodiviaLonghena,al pianoterradelcondominioSansovino,stataper uncertoperiodoluogodiincrociodidomandaedoffertadisostanzestupefacenti perunampiobacinodiutenza.Conlachiusuradellocalenel1985laquestionesi risolve; 4. il quarto fattore ancora legato alla questione dipendenze. La presenza di un numerodicasidimarginalitsocialelegatoallusodidrogheeallabusodialcool undatochehacaratterizzatolapopolazionedellaCitafinoallafinedeglianni90. InsiemealVillaggioLaguna,exCepdiCampalto,allaCITAsiconcetravaunnumero significativo di casi seguiti dal Ser.D. (Servizio Dipendenze7). Non facile capire quanto la presenza di una certa quantit di tossicodipendenti abbia creato problemi di ordine collettivo. Alcuni abitanti affermano di essersi pi volte imbattuti, in passato, in sirighe abbandonate nei pochi spazi verdi, ma altri non menzionano minimamente questo aspetto. Uno ricorda molto bene che nel condominio e nella scala dove abita ha risieduto per anni un tossicodipendente conilqualeluiedaltricondominisonoentratiinconflittoacausadiusianomali, noncuranza degli spazi comuni e rumori, tutti problemi per, che anche a detta dellintervistato, sono riconducibili a questioni di carattere condominiale.

Il Ser.D. viene istitutito in ambito locale alla fine degli anni 70 con il nome di SMAST (Servizio tossicodipendenze). Si occupa solo di tossicodipendenti fino al 1985, anno a partire dal quale si occupa anchedialcologia.Ilserviziocambianomenel2002chiamandosiSer.Tediniziandoadoccuparsianchedichi dipendentedalgiocodazzardo.Attualmente,senzacambiamentidicarattereorganizzativo,haassuntoil nomediSer.D.7

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UnassitentesocialeedabitanteallaCitadal1996,affermachequandosioccupava ditossicodipendenzenonsisonomaiverificatequestionidiordinepubblico. Secondodon Basso, parrocodellaCitadal1994al2009eprecedentemente parrocodel quartiereCEPdiCampalto,allaCitalamarginalitlegataallusodisostanzestupefacenti, seppur esistente, era un fenomeno ovattato, che difficilmente superava le mura domesticheodellasferacondominialeperdiventareunfattopubblicoecollettivocome inveceavvvenivaaCampalto.Analogamente,secondoildott.Felisati,sociologodelSER.D, la marginalit che si viveva alla Cita negli anni 80 e 90 attualmente (2011) rientrata nella norma, sostanzialmente a seguito dellinvecchiamento della popolazione e il conseguente possibile abbandono delluso di droghe da parte di un certo numero di tossicodipendenti, ma soprattutto grazie al ricambio di popolazione che ha investito la Cita negli ultimi anni, con larrivo di giovani famiglie immigrate in cui, per ora, non si registraunnumeroallarmantedicasidiabusodisostenzestupefacenti. Lottecomuni:dallequocanoneaiservizidiprossimit PeriresidentidellaCitaglianni80sonoilperiododimaggioremobilitazione,soprattutto intorno alla questione dei servizi di prossimit, cui si aggiungono, le rivendicazioni specifichedellinquilinatoCPDEL. Nel1984ilMinisterodelTesorodecidediapplicareallaCitalequocanone(L.392/1978), a sei anni di distanza dallentrata in vigore della legge8. La notizia provoca immediatamente una mobilitazione, a causa dei coefficienti usati dal Ministero per il calcolo del nuovo canone di locazione, coefficienti che in parte non rispettavano i parametri specificati dalla legge, fra cui la localizzazione nel territorio comunale, la vetust,eilgradodimanutenzionedegliedifici.DifattoilMinisterodelTesoroimponeun aumentomediodelcanonedilocazionedel90%circa9,mentresecondouncalcolofatto dalComitatodiQuartiere,rivedendoicoefficienti,laumentodelcanoneavrebbedovuto essere molto basso. La vicenda particolarmente significativa per la storia della Cita. Almenoquattrosonogliaspettisalientidaricordare:Alladatadientratainvigoredellaleggesullequocanone,nel1978,allaCitagliappartamentidipropriet dellaCPDEL,amministratidalMinisterodelTesoro,eranogiinmassimaparteaffittati,quindisoloinuovi contrattistipulatifrail1978eil1984eranostatisottoscrittisecondolanuovanormativavigente. 9 Guerra aperta alla Cita tra inquilini e ministero. Il tesoro, proprietario degli appartamenti chiede limmediata applicazione dellequo canone con aumento dei fitti superiore al 90%. I cittadini rifiutano: viviamonelfreddoemancaognimanutenzione,LaNuovaVenezia,6/12/1984.8

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1. unrafforzamentodelComitatodiQuartiereche,oltreaportareavantidal1977la vertenzasullespeseaccessorie,sioccupadorainavantianchedelcostocasa.Il Comitato di Quartiere gi a dicembre del 1984 prepara una piattaforma rivendicativaneiconfrontidelMinisterodelTesorochevienesubitopresentatae discussainunaassembleanellaquale400famigliedellinquilinatoCPDELdellaCita deleganoalComitatolafacoltdirappresentarle10; 2. la messa in rete del Comitato di Quartiere con altri soggetti per decidere e coordinare strategie ed azioni comuni legate al diritto alla casa ed al costo casa. Il Comitato di Quartiere, e di riflesso la Cita, assumeranno ben presto un ruoloedunavisibilitchevaaldildellambitolocale.Inoccasionediunincontro a Roma (23 novembre 1985) del Comitato di Quartiere con la CPDEL, per le due vertenzelegateallequocanoneedallespeseaccessorieemancatemanutenzioni aicondomini,ilComitatoallargalapropriasferadiazionecoinvolgendoicomitati di complessiediliziCPDELdiPadova, Treviso,VeronaedelLidodiVenezia.Nello stessoperiodovengonopresiancheiprimicontatticonilcomitatodiRho(Milano) perarrivareaduncoordinamentointerregionale11; 3. lafratturaconilSUNIA.IlComitatodiQuartieredecidediportareavantiinforma diretta la piattaforma rivendicativa contro il Ministero, forte della delega degli inquiliniCPDEL.QuestofattoprovocaundistanziamentodelSUNIAchevorrebbe gestire direttamente la vertenza, e che non approva la proposta del Comitato, ampiamentecondivisadallinquilinatoCPDEL,diautodeterminazionedelcanonedi locazione12; 4. lentrata in scena del Comune, ed in particolare dellAssessore alla Casa, per mediaretraComitatoeMinistero13.IlComitatochiedeedottienecheilComunedi Venezia si ponga come soggetto terzo. Il Comune riconosce la legittimit delle richiestedegliinquiliniCPDELelafondatezzadelleloroargomentazioniprendendoLavicendadellaCitasiinseriscenellapiampiavertenza,sempreperlapplicazionedellequocanone,che i comitati di inquilini e le unioni inquilini stanno portando avanti in numerose citt dItalia dove esistono immobilidellaCPDEL. 11 SabatoladelegazionedelComitatoinquiliniincontraifunzionaridelCipdel.LaCitaaRomadbattaglia sullaffitto,LaNuovaVenezia,21/11/1985. 12 IlComitatodiQuartiereinquestaoccasioneribadiscelapropriaposizionediautonomiamentreentraafar partedelComitatoperildirittoallaCasacheriuniscevarisoggettisociali. AbbiamofattounasceltaquelladiessereindipendentidiceilComitatoperlacasa,LaNuovaVenezia, 6/3/1986 CitaeGoriaancoraaiferricorti.MaSUNIAeComitatodidividono,LaNuovaVenezia,12/12/1984 13 TrainquiliniCitaeministero.MediazionedelComune,IlGazzettino,19/12/198510

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atto del fatto che alcuni parametri di applicazione dellequo canone, fra cui il coefficiente di localizzazione stabilito dal Comune, stato maggiorato dal MinisterodelTesoro. La vicenda dellequo canone porta allorganizzazione di assemblee di condominio dellinquilinatoCPDELapartiredal1985. Le assembleediinquilini,puressendopreviste per legge, non erano mai state convocate dal Ministero del Tesoro. Ma la vertenza e la necessit di riunioni che permettano una informazione capillare, porta il Comitato di Quartiereapromuoverle14.Questofattorestimolalincontroelaconoscenzareciprocadi unnumerosempremaggiorediabitanti. ParallelamenteallelottedegliinquilinidelCPDEL,ilComitatodiQuartieresioccupaanche di questioni pi generali, legate ai servizi e alla qualit di vita. Su questi temi si raggiungono importanti risultati, fra cui la partecipazione alle azioni da parte di tutti i residenti, superando per la prima volta la divisione delle tre trib: inquilini CPDEL, inquilinidelComune(Torre27)eproprietari/inquilinidelsettoreprivato. Le questioni al centro delle rivendicazioni riguardavano principalmente: lapertura di un ufficio postale, la farmacia, il ridisegno del percorso della linea di autobus urbani che collegaMargheraaPiazzaleRoma,conlavvicinamentodellafermataallaCita,lamessain sicurezza dellincrocio fra via Paolucci e via Longhena (unico punto di ingresso al quartiere),oltrecheilverdeespaziperattivitsociali. Nel 1986 la farmacia diventa una questione complicata. Grazie allo spostamento di una licenzadalcentrostoricoaMarghera,neilocalioccupatiprecedentementedallapizzeria BellaNapolivieneapertalafarmaciaAidueAngeli,cheverrchiusanelgirodipochigiorni perch troppo vicina alla farmacia di Piazzale Giovannacci. Gli abitanti della Cita danno avvio a una serie di proteste chiedendo lintervento di Comune, ASL e Regione (le tre isituzioni che hanno competenza in materia) fino alla riapertura della farmacia, che diventa non solo un importante servizio di prossimit ma anche il simbolo di una prima vittoria della mobilitazione dei residenti. Anche lapertura dellufficio postale e lo spostamento dellautobus, per quanto frutto di manifestazioni meno appariscenti, sono lesitodibattagliecollettive. 14

Pergliaffittiprestounaassembleadituttigliabitanti.DicasaincasaallaCitasidiscutelautoriduzione. Allavicendasonointeressate500famiglie,LaNuovaVenezia,2/2/1985

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Nel 1986 il Comitato di Quartiere, ormai impegnato in lotte e relazioni extralocali, si costituisce in associazione formale, mantenendo come sede uno spazio concesso in comodatogratuitodalCPDEL,inviaLonghenan42.IlComitatodiventacoslinterlocutore ufficiale del Ministero del Tesoro e successivamente dellINPDAP (Istituto Nazionale di PrevidenzadeiDipendentiPubblici). Negli stessianni il numero crescente di bambini eadolescentifa emergere il tema dello spazio collettivo dove poter organizzare attivit formative, ricreative ed informative. A partiredal1984efinoaiprimianni90ilComitatodiQuartiere,ospitanellapropriasede lAssociazione Culturale Fatagaga che organizza attivit di vario tipo, da corsi di fotografiasocialeecinemaaincontrisutemidipolitica,economia,ambienteecultura, finoaprodurreunfilmatosullostatodidegradodegliimmobiliasostegnodelComitatodi QuartierenellavertenzaconilMinistero. Nel 1988 un gruppo di giovani occupa lo spazio di via Longhena 30, spazio che aveva ospitatolaprimachiesadellaCitadal1970al1974.Ilgruppochiedealleautoritcittadine cheillocale,ancoradiproprietdellaSocietVenetadiCostruzioniCita,vengaadibitoa centro sociale autogestito, dove abitanti di tutte le et possano organizzare attivit collettive.Lospazioerarimastoinutilizzatoper14anni.Loccupazionedurerpocoedil localeverrdinuovochiuso,finoallacquisizionedellostessodapartedelComunepochi annidopo,chelodaringestionealConsigliodiQuartiere(poiMunicipalit)diMarghera per attivit culturali, ricreative, ed educative. Lo spazio utilizzato fino al 2006 per sporadiche attivit sociali, assemblee condominiali, feste di compleanno di bambini, ed assembleedelComitatodiQuartiere,nonmaidiventatoperuncentrodiaggregazione sociale15. Ilverdepubblico Fino a met degli anni 80 le aree verdi sono praticamente inesistenti. Gli unici spazi disponibili sono loStradone,il campo dove sorger la nuova chiesaed il Patronato,e le Montagnole, che verranno attrezzati negli anni 90, il primo, e solo nel 2000, lultimo. Ognunodeitrespazihaunastoriainteressantedaraccontare: nellasecondametdeglianni80unprogettodiadeguamentodellaretecittadina dismaltimentoidricoportaalloscavodelloStradoneperlistallazioneditubature di grande portata. Questo spazio, che come raccontano alcuni intervistati gi veniva usato per giocare a pallone, viene successivamente risistemato a prato e, nel corso degli anni 90, grazie anche allintervento di alcuni residenti15

Apartiredal2006,ospitalanuovasededelComitatodiQuartiereCita.

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politicamente impegnati, viene attrezzato nella parte limitrofa a via Paolucci con unapiastrapolifuzionale(campodapallacanestro)edunareagiochiperbambini. Le opere di adeguamento funzionale lo hanno reso un luogo utilizzato piuttosto intensamente, anche oggi, a costo di qualche tensione e rimostranza da parte di alcuni residenti del condominio Sansovino, unico grande immobile prospicente larea. Lo Stradone, in realt mai diventato una strada percorribile, e pur essendo stato trasformatodallAmministrazionecomunaleinverdeattrezzato,rimanecomunque un elemento che divide in due il quartiere, a causa del muro che lo perimetra e dellunico passaggio che lo attraversa, frutto di un atto di adeguamento dello spazio alle esigenze della collettivit la breccia nel muretto che permette il passaggiodaviaLonghenaattochepernonhatrovatounasoluzionedalpunto divistanormativo; il campo giochi (calcio) della parrocchia viene allestito nel 1986 a fianco della chiesetta prefabbricata16. Appena nominato, il nuovo parroco istituisce un ConsiglioPastoraleParrocchialeecominciaadorganizzareattivitricreativeperi giovani,cuicontribuiscemoltolatrasformazionedelpratoincampodacalcio; le Montagnole hanno una storia piuttosto complessa che vede come attori chiamati in causa il Ministero del Tesoro (poi lINPDAP), il Comune di Venezia, il Comitato di Quartiere, ma anche i residenti della Torre 25 (settore privato). La mobilitazionedeiresidentisullaquestionediparticolareinteresse. IlparcodelleMontagnoleunospazioaperto,delimitatoanorddalleTorri24,26 e 27, ad est dalla Torre 25, a sud dal muro perimetrale del supermercato Al (ex concesionariaFiat)eadovestdallascuolamaternaGiovanniPaoloI.Daunpunto di vista spaziale le Montagnole si possono dividere in 3 aree: un parcheggio, sostanzialmente un piazzale asfaltato destinato a questo uso gi in fase di costruzionedegliedifici,unareaverderialzatadiquiilnomediMontagnolee uno spazio vuoto quadrangolare, chiuso da alti muri che lo rendevano inaccessibile. Nel1986ilComitatodiQuartiereorganizzaunamanifestazionepubblicaeapreun varco in uno dei muri di cinta, compie alcuni semplici lavori di ripulitura e rende cos fruibile lo spazio, organizzando per loccasione anche una performance

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DonGiancarloIannotta,parrocodellaCitadal1986al1994.

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musicale e di arti plastiche17. A questo punto il Comitato propone al Comune un progetto di risistemazione generale dei tre spazi, che prevede la demolizione del muro. La proposta, presentata e ripresentata negli anni successivi, viene parzialmente accolta dal Comune che inizia la demolizione del muro. Lintervento per viene subitobloccatodaalcunicondominidellaTorre25chefannonotarecomenellatto di acquisto si menzionava uno spazio di compropriet delle Torri (e solo delle Torri), che avrebbe dovuto essere gestito dal Consorzio 4 Torri, di fatto mai istituito.LaTorre25iniziaquindiunazionelegaleneiconfrontidelComuneperla demolizione del muro in compropriet con il condominio, senza aver chiesto lautorizzazione, ed avvia listituzione del Consorzio, composto di 6 membri: 3 piccoli proprietari residenti nella Torre 25, che ricevono la delega per rappresentaretuttiiproprietari,2delegatidelMinisterodelTesoro,cheperconto della CPDEL amministra le Torri 24 e 26, ed un rappresentante del Comune che, avendoacquistatonel1990laTorre27,sitrovaadessereoracomproprietariodi tuttietreglispazichecompongonolareadelleMontagnole.Lapropostaavanzata dairappresentantidelCondominioBrunelleschiprevedelarisistemazionedellarea e la divisione delle spese secondo quote proporzionali allapropriet. Il Ministero delTesosochecontrollail51%delConsorziononintendepermetterelasua parte e continua a bocciare le proposte. La questione provoca alcuni attriti fra il Comitato di Quartiere ed i rappresentati dei condomini della Torre 25. Contemporaneamente,lamancanzadimanutenzioneepulizia,oltrechelassenza dielementidiarredodellospaziointerclusofraglialtimurideicondomini(acui possibile accedere attraverso il varco creato nel 1986) lo rendono scarsamente utilizzato,vanificandoingranpartelattodipubblicizzazionedellostessoportato avantidalComitato.Comesidirpoi,laquestionetroverunasoluzionesoltanto allafinedeglianni90.

Eventi di cui rimasta documentazione video grazie allassociazione culturale Fatagaga e che vengono riportatiinarticolideiquotidianilocali. AcolpidipicconeconquistanolunicopezzodiverdedellaCita,La NuovaVenezia,28/05/198617

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Glianni90:lottecollettiveecambiamentisociali Gli anni 90registrano una diminuzione della popolazioneresidente, che passa da 3.324 abitantidel1981a3.082del1991,mentreilnumeromediodeicomponentiperfamigliasi riduceleggermente(da3,2a3,0).Lindicedivecchiaiadi62,4%epuressendocresciuto dimoltorispettoal1981(quandoeradel13,8%)simantienemoltoaldisottodellemedie di Marghera e dellintera popolazione comunale (147% e 180% rispettivamente). Questi dati mostrano che la Cita in un periodo di transizione che continuer per tutto il decennio: il numero di bambini ed adolescenti ancora piuttosto alto, ma in calo, e la popolazionediminuisceperchmoltigiovanilascianolefamiglieesitrasferisconoaltrove, comeindicanoancheidatisullivellodiistruzioneche,purrimanendopielevatorispetto a Marghera18, tende a livellarsi, conseguenza non tanto di un minor interesse verso lo studiomadellafuoriuscitadeineodiplomatieneolaureatidalquartiere. I dati sulloccupazione non evidenziano particolari cambiamenti della popolazione economicamente attiva, rispetto al decennio precedente. I due settori di massimo inserimentosonolapubblicaamministrazioneediservizi(pubblicieprivati)elindustria, cheassorbonoil34,2%edil23,8%,rispettivamente.Perquantoriguardalaposizionenel mercato del lavoro, il numero di dirigenti, quadri ed impiegati in evidente calo (39%; 46,1%), mentre i lavoratori dipendenti con contratto da operai sono in leggera crescita (46,2%; 43,7%). A queste due categorie dobbiamo aggiungere per gli imprenditori e i liberiprofessionisticheaumentanosensibilmente(5%;1,8%)eilavoratoriinproprio(9%; 6,9%) che anche aumentano, ma meno rispetto ai primi. Negli anni 90 la Cita continua dunqueadessereunareadicetomediodovepermangonosensibilidifferenzerispettoa Marghera nel suo insieme, anche se in diminuzione rispetto a dieci anni prima. In altre parole, nel decennio 19811991, la Cita sembra cambiare poco rispetto a Marghera. Questo fatto si pu leggere come il risultato di un ciclo di vita intermedio delle giovani coppiechesisonotrasferiteallaCitaneglianni70,chemanoamanoesconodalmercato del lavoro, mentre i figli, con livelli di istruzione superiori a quelli dei genitori, si trasferiscono altrove, per scelta ma anche per necessit dato che la Cita un hortus coclususchenonpuespandersi. 18

Secondoilcensimentodel1991,il3,6%dellapopolazionedellaCitahaconseguitoundiplomadilaureaed il22%undiplomadimaturit,mentreperMargheralepercentualisonodel1,8%e17,6%rispettivamente.

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PreadolescentiedadolescentiallaCita Nel1993lUnitLocaleSocioSanitaria36(Terrafermaveneziana)incollaborazioneconla Parrocchia della Resurrezione conduce la ricerca Indagine conoscitiva sulla condizione giovanile(1114e1518anni)allazonaCitadiMarghera19.Laricercaoffreunafotografia dei preadolescenti e degli adolescenti che abitano nel complesso residenziale in tale periodo,confermandochenonsitrattandiunquartieredormitoriontantomenodi un quartiere difficile20. Il 93% dei ragazzi vive in un nucleo familiare completo (con la madreedilpadre),il10%abitaancheconaltriparenti,fracuiprincipalmenteinonni.Il 29%figliounico.Lapresenzadimadrilavoratircimoltoelevataesuperail50%,mentre alivellocomunaledel26%.Undatosignificativoriguardalattivitprincipaledelgruppo degliadolescenti(1518): l89%studiaediquestiil76% hasceltounistitutosecondario superiore(il40%frequentaunliceo).Datichepermettonodiipotizzareunacontinuazione del percorso educativo a livello terziario21. I luoghi di socializzazione ed incontro sono prevalentemente interni al quartiere, dato che denota una grande prossimit fra spazio domestico e della sfera familiare con lo spazio relazionale ed amicale. Anche il gruppo degli adolescenti, dotati di maggiore autonomia rispetto ai preadolescenti e che frequantano scuole che si trovano tutte a Mestre, tendono a trascorrere il loro tempo libero alla Cita, frequentando coetanei del quartiere. La ricerca mette poi in rilievo la sostanzialeassenzadiquestionididevianzasociale. Ilfortelegameconilquartieredegliadolescentieraunelementocaratteristicoanchedegli anni 80. Dai racconti di abitanti nati e/o cresciuti alla Cita che oggi hanno una et compresafrai35edi40annisipumegliointerpretareilquartierecometerritoriodi socializzazione. La presenza di molti gruppetti informali, ognuno dotato di un proprio luogodiincontrounpezzodimarciapiede,igradiniesternidellandronediunpalazzo,un pino marittimo delle Montagnole, o un pezzo del muretto dello Stradone era un elemento distintivo. Alcuni residenti, adolescenti fra la fine degli anni 70 e linizio degli anni80,ricodanopoicomeallepocamoltidiquestigruppettifosserofrequentatidaaltri coetanei di Mestre e Marghera. I vari gruppetti, ciascuno con un certo grado diLaricerca,curatadaFelisatieVanzo,fapartediunprogettopiampiocheinteressaancheCarpenedo BissuolaeZelarino. 20 Laricercasibasasullelaborazionedeirisultatiottenutida140questionarisomministratiapreadolescenti e181adadolescenti.Perapprofondimentisirimandaalrapportodiricerca:FelisatieVanzo,1993. 21 Don Alfredo Basso, parroco della Resurrezione dal 1994 al 2009, ricorda come anche nel suo lungo periododivitaelavoroallaCitaabbiapotutoapprezzarelimportanzaattribuitaallostudiodallefamilgiee dairagazzidellaparrocchia.19

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indipendenza,rientravanopoiinduesferediinfluenza:chierapivicinoallaParrocchia echiinvecealcentrosociale,perquantoabbiaavutovitabreve. Allinternodelpresentelavorodiricercasonostatiintervistatianchealcuniragazzifrai23 ed i 26 anni, natie cresciuti alla Cita, attualmente studenti universitari. Persone che nei primiannidel2000avevanolastessaetdelcampionediadolescenti(1518)dellaricerca svolta dalla ULSS 36. Dalle interviste emerso che questi ragazzi nella loro fase adolescenziale non riconoscevano pi il quartiere come il luogo principale delle loro relazioni sociali ed amicali. Luogo che hanno frequentato assiduamente solo fino al completamento del ciclo scolastico secondario inferiore. Lo spazio divita ed i modelli di comportamentoappaionoradicalmentecambiatineldecennio19912001. Spazicommercialieservizidiprossimit Nel1990,suviaPaolucci,inposizioneesternamaattiguaallaCita,apreunsupermercato che di fatto diventa il supermercato del quartiere22. Lapertura di questo spazio commercialeprovocaalcunicambiamenti,percertiversituttiinternialquartiere,peraltri leggibiliinbaseapigeneralicambiamentidistilidivitaemodellidiconsumocheiniziano afarsipivisibiliapartiredaglianni90. Perdescriverelasituazioneoccorreritornareallimpiantourbanisticoedalleduetipologie edilizie della Cita. Lasse centrale di traffico e distribuzione sia automobilistico che pedonalechestrutturailcomplessoviaLonghena,ilcuitracciatoiniziadaviaPaolucci, haunabrevediramazioneintermediachiusa,viaMassari,esiconcludeincrociandoaTvia Palladio(parallelaedattiguaallabretellaautostradale).Itreedificiabloccoedinlineache gi in fase di progettazione erano stati pensati per ospitare a piano terra spazi commerciali sono i condomini Brunelleschi, Sansovino ed Andromeda. I primi due, prospicientiviaPaolucci,sonostatidisegnaticomedueLcontrappostee,accompagnando il tracciato curvo di via Longhena allinnesto di via Paolucci, impongono da un lato una riduzionedellavelocitdeiveicoliedallaltracreanoattornoalprimotrattodellaviauna specie di corte con ampli marciapiedi dove trovano sede la maggior parte degli esercizi commercialiedeiservizidelquartiere.LungotuttoillatoestdiviaLonghenavisonopoi altreattivitcommercialiediservizioospitateneglispaziapianoterradellultimotratto delcondominioSansovinoelungotuttoilcondominoAndromeda. Dalleintervisteemergonotreaspetti,legatiallaperturadelsupermercato:22

SullostessospazioinprecedenzatrovavasedeunaautoconcessionariaFiat.

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secondo alcuni metter in crisi leconomia del commercio al dettaglio, fino alla chiusura di alcune attivit, con la conseguente diminuzione delle opportunit di socializzazione; secondo altri il supermercato, direttamente accessibile dallinterno del quartiere grazie ad un passaggio pedonale di collegamento con via Massari, costituisce un buonservizio,oltre cheunluogodovegliincontricasualifraabitantisonomolto frequenti; altri ricordano che gi nella seconda met degli anni 80, con lapertura della farmacia e dellufficio postale, si raggiunge il numero massimo di negozi, che successivamente cambieranno semplicemente di propriet/gestore e/o il tipo di prodotti/servizi offerti23, processo in parte imputabile allapertura del grande supermercato. La questione per non solo da ricondurre a dinamiche microlocali. Lapertura degli ipermercati nei primi anni 90, fra cui il Panorama a Marghera, ha sicuramente influito anchesullemodalitdiacquistodellapopolazione. IprofughideibalcaniallaCita Fra la fine del 1992 ed il 1993 la Cita, ed in particolare la sua comunit parrochiale, vivonounesperienzainqualchemodostraordinaria.Laguerraneibalcaniavvicinaanche Venezia ad una emergenza di tipo umanitario. Un gruppo numeroso di profughi trova riparo nei capannoni abbandonati della ex Scarpa Legnami, fabbrica confinante con la chiesettaprefabbricatanellangolonordorientaledellaCita.Perquantoquestogruppodi persone cerchino di rendesi il meno possibile visibili, la loro presenza non passa inosservata.IlCentrodiPrimoAscoltoeCoordinamento(CPAC)ed ilConsiglioPastorale Parrocchialecercanodiorganizzareunpiano.Sarannodueleazionimesseinatto: il coinvolgimento attivo di molte persone e famiglie del quartiere che per alcuni mesisioccupanodiraccoglierevestiti,coperteedoggettidiusoquotidianooltre cheprestareserviziperassistereneonatiebambini; lamediazioneoffertadalparroco,traleforzedellordineeiservizisociali,finoallo spostamentodiquestogruppoinuncampoprofughi. 23

Oggi(2011)glispazicommercialivuotiallaCitasonopochi,mentrecontinuauncambiamantodigestione ediprodotti/serviziofferti.Nelcorsodel2008sonostatiaperti,adesempio,unphonecenteredunnegozio dialimentaridadueimprenditoribangladeshichevivonoinquartiere.

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La vicenda piuttosto complessa e meriterebbe una trattazione a s. Ci che possiamo dire,informasintetica,chementreilparrocoealcuniparrocchianichehannoavutoun ruolo attivo nella gestione dellemergenza la descrivono come unesperienza positiva, anche per il rafforzamento delle relazioni fra abitanti della Cita, altri hanno visto negativamentesialapresenzadiprofughichelaiutooffertoloro. Noaipattiinderoga Nel1992vieneemanatalaLegge359/1992,notacomePattiinDerogaallEquoCanone. IlMinisterodelTesoroiniziaadinviarelettereagliinquilinidellaCitaperavvisarechein occasione delle future scadenze dei contratti di locazione questi non verranno pi rinnovatitacitamentemaverrannoconvertitiinnuovicontrattiinderogaallequocanone, esplicitandocheildirittodiaccederealnuovocontrattoverrdatosoloachiinregola con il pagamento del canone di locazione e delle spese accessorie24. In questi anni, alla Cita inizia ad aumentare il rischio/emergenza sfratti per morosit, situazione legata alla mairisoltavertenzasullespeseaccessorieedimanutenzionedegliimmobiliealfattoche moltissimefamigliepagavanosoloparzialmentelespeseaccessorieadottandolastrategia dellautoriduzione. Il Comitato di Quartiere organizza manifestazioni per chiedere lintervento del Comune e per denunciare che i patti in deroga allequo canone provocheranno un generale aumento del costo casa, oltre che la crescita del numero di casididisagioabitativo.Proponeinoltreagliinquilinidinonaccettareilcambiamentodi contratto,ancheperribadirelaproprianonaccettazionedelladerogaallequocanone.La questione poi si risolver con il rinnovo tacito dei contratti ex lege 392/1978 (equo canone)econunaumentodeglistessisecondogliadeguamentiISTAT. IPattiinDerogamarcanoperunprimaeundopoallinternodelComitatodiQuartiere. La legge 359/1992 viene sottoscritta sia dalle principali rappresentazioni sindacali degli inquilini SUNIACGIL, SICETCISL, UNIATUIL, che dallUnione Inquilini. Da questo momentoilComitatoprendedefinitivamenteledistanzenonsolodaisindacatimaanche dallUnione Inquilini. Allinterno del Comitato stesso si configurano due gruppi in contrapposizione, uno pi prossimo alle posizioni del sindacato, laltro pi di tipo movimentista che, dopo alcuni mesi di discussione, prevale sul primo. Tale svolta rafforza ulteriormente il ruolo del Comitato come gruppo di coordinamento locale di gruppichechiedonodiesserericonosciuticomecontroparteedinonfarsirappresentare dalle parti sociali. Un esempio fra tutti quello della legge regionale 10/1996 sulla Ieri assemblea, venerd manifestazione contro il Ministero del Tesoro. La Cita scende in piazza contro laumentodegliaffitti,IlGazzettino,30/11/199224

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Disciplinaperlassegnazioneelafissazionedeicanonideglialloggidiediliziaresidenziale pubblica. Lopposizione che provocher tale legge vedr mobilitarsi sia gli assegnatari deglialloggi,siaqueigruppicomeilComitatodiQuartiereche,purnonvedendolesigli interessi dellinquilinato della Cita, di fatto diventa il gruppo che coordina le azioni di contrastoallanuovanormativaregionale. LaCitaassumequindidueconnotazioni: 1. molti, che non vivono in quartiere, la definiscono un alveare spersonalizzante, quartieredormitorioepericoloso; 2. altri, sempre esterni al quartiere, la riconoscono come un importante centro di coordinamentoelottachetravalicanonsoloilimitidelquartieremaanchequelli locali,veneziani,attornoadunelementoaggregante,ildirittoallacasa. IlpassaggiodallaCPDELallINPDAP Nel 1994 tramite il DL 479/1994 avviene una unificazione degli Enti Previdenziali, e la CPDELvieneassorbitadalneonatoINPDAP,fattocheportergliinquiliniCPDELadavere unnuovopadronedicasa,eduncambiodigestione,senzaalcunrealemiglioramento. Dal1996al2004lagestionedeibenidiproprietdegliEntiPrevidenzialivieneaffidataad alcune grandi societ mandatarie, secondo una distribuzione geografica che vede lItalia ripartita in nordest, nordovest, centro e sud. La Cita verr amministrata dalla CSC, poi GE.FI,infineGE.FICiemme. Nonostante tali cambiamenti, le spese accessorie continueranno ad avere costi particolarmente alti, tanto che oltre la met degli inquilini si rifiuteranno di pagare, mentre il degrado degli edifici aumenta a causa della mancanza di interventi di manutenzione straordinaria. Gli articoli che denunciano il blocco delle caldaie, con la conseguente assenza di riscaldamento ed acqua calda, le fughe di gas, il mal funzionamento degli ascensori riempiono i quotidiani locali. Il degrado dei balconi e dei cornicioniincementoarmato,conpotenzialirischiperlincolumitdegliabitanti,porter allinterventodelSindacoche chiederallINPDAPunpianodimanutenzioneemessa in sicurezzadegliedifici. La situazione diventa ancora pi tesa quando alcune famiglie ricevono lingiunzione di sfrattopoichildebitoaccumulatoacausadiannidiautoriduzionedellespeseaccessorie impedisceilrinnovodeilorocontrattidilocazione.IlComitatodiQuartiereoltreacercare di bloccare lesecuzione degli sfratti fa pressione sullAmministrazione comunale perch intervenga.

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Il1997sembraunannodisvoltagrazieallamediazionedellAssessoratoallaCasa,chein quegli anni si trova a gestire in tutto il territorio comunale una crescente situazione di emergenzaabitativa25,legataallosbloccodiqueicanonidilocazione(exlege359/1992) che,conloscadereprogressivodeicontrattidiaffittostipulatiinregimediequocanone, provocanouninnalzamentogeneralizzatodelcostocasa.Dopounalungatrattativafra Comitato di Quartiere, INPDAP e Comune, il Sindaco firma un Protocollo dIntesa con il presidente dellINPDAP del Triveneto che sembra chiudere la vicenda e risolvere lemergenzaabitativa.DiseguitoalcunipassaggidelProtocollodIntesacherimarrnella storiadellaCitacomelAccordoCacciari. IlComunediVeneziaelINPDAPconvengonodiutilizzareilpatrimonioabitativodisponibileinmodo da soddisfare, per quanto possibile, le esigenze delle categorie di cittadini con problemi abitativi tutelate dalla legge. Conseguentemente il Comune di Venezia e lINPDAP assumono gli impegni sottoscritti: lINPDAP soddisfattele riserve di legge,in particolarequelleprevista pergli appartamenti alle forze dellordine, comunicher allAmministrazione comunale di Venezia gli alloggi disponibili e successivamenteassegnerglialloggisuddettiallefamigliesegnalatedallAmministrazionecomunale sullabasedeicriteridiprioritstabilitidalComunediVeneziasullemergenza(sfrattiesecutiviecasi diemergenzaabitativa); il Comune di Venezia si impegna a segnalare allINPDAP, nellambito dellemergenza cittadina, nucleifamigliariconcaratteristicheeconomicheadeguateaiconseguentionerichegravanoaseguito dellastipuladelcontrattodilocazionesecondonormativevigenti; lINPDAP, in concomitanza con unazione per la soluzione positiva del contenzioso pregresso, promuoverinterventidiriqualificazionedelpatrimoniosecondoprogrammicherisultanodivoltain voltaprioritaripernecessitedurgenza; il Comune di Venezia, a fronte del presente protocollo, del programma dellINPDAP per la riqualificazionedelpatrimonioimmobiliareedellasoluzionedelcontenzioso,promuoverunpiano di valorizzazione della residenza e recupero della vivibilit del quartiere Cita, intervenendo per quantodipropriacompetenza; il Comune di Venezia e lINPDAP si impegnano, in esame congiunto con i rappresentanti degli inquilini, a risolvere il contenzioso pregresso relativo a sfratti, morosit, manutenzioni e rinnovi contrattuali esistenti nel quartiere Cita. LAmministrazione Comunale di Venezia, nellambito di un accordotraleparti,siimpegnaadintervenireasostegnodellinquilinatodeboleattraversoleproprie politichesocialiabitative; il Comune di Venezia e lINPDAP stabiliscono che tale Protocollo dIntesa sar sottoposto a verificaannualedallepartisottoscriventi.Ilprotocollovacomunquerivistoquandosarapprovatoil nuovoregolamentogeneraleperleassegnazionidegliEntiPubblici.

Conlaleggesuipattiinderogaallequocanone(359/1992)elaliberalizzazionedeicanonidilocazione iniziaamanifestarsiunasituazionediaumentodeldisagioabitativoacuilAmministrazionecomunalesi trovainqualchemodoadoverdarerisposta.25

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LafirmadellAccordoCacciarinonsartotalegaranziadiadempimentodegliimpegnitra leparti.PiepivolteilComitatodiQuartieredovrricordareiterminidellaccordoalle istituzioni,maneifattileazioniindicateverrannosoloparzialmenteeseguite. Fralafinedeglianni90eliniziodelnuovosecolo,conlamministrazioneCSCGE.FI,le spese condominiali (riscaldamento, acqua fredda, ecc.) continuano ad aumentare, senza chevengafornitaagliinquiliniunarendicontazionedeicosti26.Lasocietdigestioneavvia deilavoridimanutenzionestraordinariadegliimmobilimadifattositrattadioperazioni chenonrisolvonoiproblemiallaradice.NelfrattempolINPDAPcontinuaunacampagna voltaalrecuperointegraledeicrediticausatidallautoriduzionedellespesecondominiali. Nel 1999, a due anni dalla firma dellAccordo Cacciari, la paura degli sfratti continua ad agitareglianimimentresidiscutedellariaperturadiuntavolodinegoziazione. DaltrapartelINPDAPnontrasferirmaialComuneilcompitodiassegnareglialloggiper contrastarelemergenzaabitativa.Difattoapartiredallafinedeglianni90lenteadotta la calcolata strategia di mantenere sfitti gli alloggi che si liberano, questione che sar oggettodidenuciadapartedelComitatoedialtrigruppiorganizzatilocalichesioccupano dellemergenza e del costo casa. La mancata valorizzazione degli alloggi sfitti da parte dellINPDAPvaperlettaallalucedellepolitichedelGovernoinmateriadiriduzionedel deficit pubblico. Gi nel 1996, quindi prima della firma dellAccordo Cacciari, viene emanato il DL 104/1996 sulla dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti Previdenziali27, che di fatto rappresenta il primo passo verso il processo di cartolarizzazionedicuisiiniziaaparlareanchefragliinquiliniINPDAPdellaCita. Nel1998lINPDAPfacircolareunavvisofraisuoiconduttori: LINPDAP,alfinedipredisporreiprogrammiordinaridicessionedegliimmobilidisuapropriet,nel rispetto delle direttive contenute nel DL 104/1996, intende accertare la propensione allacquisto delle unit immobiliari da parte degli inquilini assegnatari o dei loro familiari conviventi che ne abbianodirittoechesianoinregolaconipagamentideicanoniedeglioneriaccessori. Lisituto intende procedere alla vendita di interi edifici ad uso residenziale, prendendo in considerazione,prioritariamente,lerichiestediacquistosottoscrittedatuttiiconduttori,ovveroda una sua consistente maggioranza, preferibilmente riuniti in una cooperativa e in altra forma associativasocietaria. La vendita avverr alle condizioni fissate dalla legge 662/1996 (prezzo di mercatodeglialloggiliberidiminuitodel30%).

LanuovagestionecontinuaadusareilBTZoliopesantealtamenteinquinantemapococostosoalposto delgasolioperlaproduzionedellacquacaldatermosanitaria.LusodelBTZcomematerialecombustibileera statodenunciatopivoltedalComitatodiQuartiereedoggettodiarticolisuiquotidianilocali,siaquandola gestionedegliimmobilieradelMinisterodelTesorocheconlanuovagestione. 27 IlDL104/1996rappresentalattuazionedelladelegaconferitadallart.3,comma27dellaL335/1995.26

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Sarannofattisalviidirittielegaranziecheleleggiinvigoreriservanoagliinquilinichenonintendono procedere allacquisto. (...) Le richieste suddette devono essere inviate allINPDAP Direzione Centraledelpatrimonio,ViaS.CroceinGerusalemme55,00185Roma.28

La pubblicazione dellavviso rende ancora pi urgente la risoluzione della vertenza sulle spese condominiali. LINPDAP invia una quantit di stratti per morosit che rischia di innescare una vera emergenza sociale non solo per la Cita ma per il comune nel suo complesso.Nellestatedel1999siarrivaadunatreguagrazieallaqualevengonosospesi 359sfrattipermorosit29.Lasituazioneperrimanecritica. LacostruzionedellaChiesadellaResurrezioneedelPatronato Nel1994allaguidadellaParrocchiadellaResurrezionevienenominatounnuovoparroco. Nello stesso anno si arriver ad un accordo fra il curatore fallimentare della Societ VenetaCostruzioniCita,laCuriaedilComuneriguardolaproprietdelterrenosucuinel 1974 era stata realizzata la chiesa prefabbricata. Come si menzionato in precedenza, negli accordi iniziali il terreno era stato destinato ad usi culturali e sociali e la propriet doveva passare dallimpresa al Comune che lavrebbe poi ceduta alla Curia. La Societ VenetaCostruzioniCitaperfallisceprimacheavvengailpassaggiodipropriet,fattoche congelalasituazione.Nel1994laCuriaacquistailterrenorisolvendolasituazione.Sida avvio cos alla Costruzione della nuova chiesa e del patronato, inaugurati nel 1997. La disponibilit di spazio per attivit sociali permette la moltiplicazione delle attivit destinateprincipalmentearagazzi,maancheadadultiedanzianisemprepinumerosi.Il cambio di guida pastorale porta ad una svolta, con lorganizzazione diattivit di diverso tipodurantetuttolanno,elusononsolodeglispazidelpatronatomadituttoilquartiere inunotticachecercadisuperareladivisionefraidiversigruppidibambinieadolescenti. Leattivit,nonostanteilcaloprogressivodiminori,continuanofinoal2009,annoincuiil parrocovienedestinatoallaguidadiunaltracomunit. IlnuovoarredourbanodellaCita Nel1998,unannodopolasottoscrizionedellAccordoCacciari,nelComunediVenezia vengono istituite le Delegazioni di Zona. Questo nuovo organismo prevede la divisione delle6Municipalitinzone,eperciascunavengonostabilititempiesemplicimeccanismiAvvisoaconduttoridiimmobiliINPDAP,IlSole24ore,16/03/1998 Cita,sospesiglistratti.Lavicendadelle300famigliemorose,per,tuttaltrocherisolta,IlGazzettino, 7/07/1999; Sfratti, lINPDAP fa marcia indietro sospese le 359 procedure alla Cita, La Nuova Venezia, 13/07/199929 28

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dielezionedicittadinichedovrebberofungeredaanellodicongiunzionefragliabitantie gliorganismipipropriamenteistituzionali,comeilConsigliodiMunicipalit.Ilterritorio della municipalit di Marghera viene diviso in 5 aree, e la Cita entra a far parte di Marghera Nord, delimitata a nord e ad ovest dal tracciato della bretella autostradale, a suddaviaRizzardieviaPaoluccieadestdaviaCalviedalprimotrattodiviaTrieste.In questarea, relativamente grande, pi del 50% dei cittadini residente alla Cita. Nella nuovadelegazioneentranoafarpartealcuniresidentidelsettoreprivatodellaCita,fracui alcunirappresentatidellaTorre25chefacevanogipartedelConsorzio4Torri.Saranno loroafarsipromotoridelprogettointegraleperlareadelleMontagnole,conunanuova illuminazioneperviaLonghenaeviaPalladioelarisistemazionedelmantostradaleedei marciapiedi. cos che, con lAccordo Cacciari da un lato promosso dal Comitato di Quartiere con un impegno concreto del Comune in termini di valorizzazione della residenzaelacostituzionediquestonuovoorganoconsultivodallaltrocheperlaprima voltadvoceagliabitantidelquartierechenonfannopartedellostoricoComitato30,si riesce ad ottenere che il Comune stanzi, per la prima volta, dei fondi da impiegare alla Cita. Si trova anche un accordo sullannosa questione delle Montagnole: il Consorzio 4 TorricedetuttoilterrenoalComuneper99annimentrelEntelocale,chefapartedel Consorzio, realizza i lavori di risistemazione dellarea gi adibita a parcheggio, e realizza importanti lavori che connettono in un unico giardino attrezzato le Montagnole con lo spazio quadrangolare ricavato dallabbattimento del muro della contesa. Il Comune si impegnaancheadassicurarelapuliziaedilmantenimentodituttalarea.

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Lintroduzionediquestoorganoconsultivoepartecipativocreaalcunetensioniacausadelfattochefino ad allora era stato il Comitato a dar voce agli abitanti della Cita, e non si era mai formato nessun altro gruppodicittadiniattivi,adesclusionedellaparrocchia.

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Ilnuovosecolo:lavenditadegliappartamentiINPDAP Nel 2001, con la legge 410 che prevede la vendita di parte del patrimonio immobiliare pubblico fra cui quello abitativo degli Enti Previdenziali, la necessit di arrivare ad una soluzione dellannosa vertenza con lINPDAP si fa sempre pi urgente. In questi anni il Comitato di Quartiere si muove ancora su due fronti: da un lato c chi vorrebbe che il Comitatosioccupassesolodellavertenzadellespesecondominialielamanutezionedegli edifici, in modo da permettere ad ogni inquilino moroso di sanare il proprio debito con una spesa ritenuta congrua e poter esercitare cos il diritto di prelazione sullappartamento che abita; dallaltro, come si dir pi oltre, c chi chiede che le case pubblicherimanganopubbliche. Ilnuovonegoziatosullespesecondominialiedaccessorie Il 14 dicembre del 2001 nella sede dellINPDAP di Venezia si tiene una riunione sulla questione delle spese cui partecipano rappresentanti del Comitato di Quartiere e del Comune.Itemidiscussisonocinque,diseguitoriportiamoampistralcidelverbale: PresainesamelaannosavicendarelativaalquartiereCita,avutoriguardoallevarieproblematiche derivanti dalle condizioni degli immobili e dalle morosit maturate sia per capitale che per oneri accessori, le parti hanno convenuto di sottoporre lINPDAP ai propri organi deliberatori ed ai rappresentanti del Comitato di Quartiere Cita allassemblea degli aderenti la seguente ipotesi di accordo,allaluceenelrispettodellanormativadisciplinareletransazionidicuiallafinanziari2000, conparticolareriferimentoallart.43commi12e13(L388/2000). Tantopremesso,lepartihannoraggiuntounsostanzialeaccordosuipunticheseguono: siterrcontodelleprescrizioniintervenuteedeccepite; ogniconduttoreverserquantodovutopercanoneedoneriaccessori,perquestiultimidetratto il20%,ilsoloimportodovutoinpuralineacapitale,dedottoogniinteresse,intendendosicomunque cosridottiicreditipereffettodellecondizionidifattoincuitrovavasiilquartiereedellanaturadei serviziforniti; il pagamento dovr essere effettuato quanto al 50% allatto stesso della sottoscrizione dellaccordo e quanto al 50% in rate mensili in numero non superiore a 12. Nel caso il conduttore intenda procedere allacquisto dellimmobile tramite la procedura di dismissione, il debito dovr essere comunque estinto al momento del rogito, indipendentemente dalla rateizzazione in precedenzaistituita.Sulladilatazionesarannocorrispostiinteressilegali; lINPDAPrinuncerallazioneesecutivaedallosfrattoalmomentostessoincuisarultimatoil pagamento;stessacosaperlacausadiopposizionechesarpoiestinta; irappresentatidelComitatodiQuartiereCitavalutanoinsufficientelapercentualediriduzione delle spese per oneri accessori del 20% e propongono la percentuale di riduzione del 40% in considerazionedelledisfunzioninellerogazionedeiservizieinparticolarediquellipicostosi;invia

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subordinata chiedono che vengano integralmente compensate le spese legali, che parte INPDAP insistearichiederesiapureconlaprevisionecheessesianolimitateaiminimitariffari.

Il 24 aprile del 2002, previa consultazione del Dirigente Generale per il Triveneto dellINPDAP con i rappresentanti dei Sindacati provinciali degli inquilini (SUNIA, SICET e UNIAT),finalizzataadacquisireilconsensodeglistessirispettoaiterminiconclusividella vertenza,vienefirmatolaccordofraINPDAP,ComitatodiQuartiereePresidentedellaVII CommissioneCasadelComunediVenezia.Laccordoilseguente: Conlapresentescritturaleparti: presoatto dellipotesidiaccordosottoscrittaindata 14 dicembre 2001,ilcuicontenuto qui integralmenterichiamato; preso atto della nota prot n. 2473 del 17/04/2002 a firma del Dirigente Generale del Compartimento Triveneto Dr. Salvatore Candore, con la quale lINPDAP dichiara di condividere che siaincrementataal40%lapercentualediriduzioneperspeseedoneriaccessoriprevistaneltestodel citatoaccordo; preso atto che stata presentata la lista dei lavori manutentivi realizzati e/o in fase di realizzazionepressoilQuartiereCita; preso atto dellimpegno assunto dallINPDAP di sostituire in via definitiva e per tutto il complessoilcombustibiledariscaldamentoaBTZagasmetano; dichiarano conclusa la lunga e complessa controversia in corso che ha visto lintervento attivo di tutte le isituzionilocaliedegliorganisminazionalidellINPDAPedstataoggettodiunospecificoProtocollo dIntesasottoscrittonelmesediluglio1997trailPresidentedellINPDAPedilSindacodivenezia; convengono di offrire agli inquilini del Complesso Cita che utilizzeranno i termini del presente accordo lopportunitdiconcluderepositivamenteognicontroversiaindividualeconlINPDAP; concordano che allo scadere di 90 giorni dal presente atto, le parti si riuniranno per valutare lefficacia del presenteaccordo.

LaccordovienevalutatoinmodopositivodallinquilinatoINPDAPdellaCitachesperadi porrerapidamentefineallavertenzasullespeseaccessoriemaanchedivedererealizzati integralmente i lavori di manutenzione ed adeguamento. Viene ritenuto un buon traguardoanchedalComunechesitrovaadoveraffrontareunemergenzasfrattisempre pi consistente in tutto il suo territorio e vede nella Cita una potenziale emergenza sociale. Sulla bont dellaccordo, ancora una volta gestito direttamente dal Comitato in rappresentanza di buona parte dellinquilinato, si pronuncia il SUNIA della Provincia di

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Venezia,osservandocomelaccordoprivilegiachiinpassatononhapagatoinformapi consitenteglioneriaccessori,creandodisparitfrachihasemprepagatoechiinveceha adottatolastrategiadellautoriduzione31. Perchiarirequestoproblemaecomprenderelereazionicheneseguiranno,torniamoalla leggefinaziaria2001,menzionatanelverbaledellariunionedel14dicembre.Iduecommi richiamati(commi12e13dellart.43,L.338/2000)affermano: 12. Al fine di favorire lattuazione dei piani di dismissione dei rispettivi patrimoni immobiliari e la realizzazionedeinuovimodelligestionalidicuialdecretolegislativo16febbraio1996,n.104,glienti previdenziali pubblici di cui allarticolo 1, comma 1, del citato decreto legislativo promuovono la definizione del contenzioso in materia immobiliare privilegiando soluzioni transattive o di bonario componimentochecomportinolimmediatoconseguimento di un apprezzabile risultato economico in relazione al rischio implicito del giudizio, allo stato ed al presumibile costo di esso, nonch alla possibilit di effettiva riscossione del credito. 13. Gli enti di cui al comma 12, al fine di accelerare la realizzazione dei piani di dismissione, sono autorizzatiadefinirebonariamentelaposizionedebitoriadeiconduttoridiimmobiliadusoabitativo maturataalladatadel30settembre2000purchquesti,previaformalerinunciaaqualsiasiazione, eccezioneopretesa,versinoinunicasoluzioneesenzainteressil80percentodellesommerisultanti alorodebitodallescritturecontabiliatitolodimorositlocativapercanoneedoneriaccessori,oltre alleeventualispeselegali.

SostazialmenteloStatohabisognodirisolvereunaseriediproblemichemettonoaforte rischiolalienazionedelpatrimoniopubblicointuttaItaliaeconseguentementeilpianodi rientro finaziario. La storica vertenza della Cita solo una delle tante che inceppano il meccanismo della cartolarizzazione messo a punto per portare a compimento la dismissione. IlParlamentoproponedichiudereletantevertenzeconlaviaindicatanelcomma13che inaltreparolesignificascontaredel20%soloedesclusivamenteidebitiaccumulatidagli inquilinimorosi,chedovrebberofarsicaricoanchedellespeselegali,seesistenti. Il Comitato di Quartiere invece interpreta laccordo come la soluzione finale di una vertenza iniziata 25 anni prima e che ha interessato la Cita in forme diverse in questo lunghissimoperiodo,proponendocheloscontodel40%siasututtelespeseaccessorie, non solo sulle morosit, garantendo cos un principio di equit nei confronti di tutti gli inquiliniINPDAP. Allatto di sanare le morosit linterpretazione data dallINPDAP sar proprio quella denunciatadalSUNIAeciolabbattimentodel40%solosullemorosit,cosachecreer nuovedivisionietensionifralinquilinatodellaCita.31

AccordoINPDAPCita.Sunia:Castigatochihasemprepagato,LaNuovaVenezia,28/04/2002

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NonostatecilaccordoraggiuntoalivellolocalefraladirigenzaINPDAPdelTrivenetoedil Comitato di Quartiere di fatto migliorativo rispetto a quanto stabilito dal Parlamento. Occorrerebbeanalizzarequalesiastatoilruolodeisindacatidegliinquilininelprocessodi approvazionedellaLeggeFinaziaria2001,vistochelart.43,comma13dellaL338/2000, pu essere letto come lelemento di innesco del trattamento sperequativo, che con un colpodispugnacercadicancellareletantevertenzeirrisolteintuttaItaliafrainquilinied EntiPrevidenzialiadottandolafilosofianondellagiustiziaetrasparenzamadelcondono, masitrattadiuntemacheesuladallefinalitdiquestocontributo. Nonostante la firma dellaccordo, la concreta possibilit da parte degli inquilini di concludere individualmente le rispettive vertenze diventa complicata. A novembre del 2002laproprietdegliimmobiliINPDAPdellaCitapassaallaSocietdiCartolarizzazione SCIPs.r.l.,mentrelagestionedeglistessirimaneallaGE.FICiemmefinoaiprimimesidel 2004, quando torner allINPDAP, per essere subito trasferita ad amministratori locali a seguitodellavviodelleastedegliappartamentinonoptati. FraleformedicontestazionemesseinattodabuonapartedellinquilinatoINPDAPcontro i disservizi della societ di gestione32 vi il pagamento del canone di locazione e delle spese accessorie non alla societ stessa ma su un conto corrente dellINPDAP, fatto che crea non poche difficolt agli inquilini che, pur avendo un riscontro di ci che hanno pagatonelcorsodeglianni,almomentodisaldareildebitositrovanocontidifformi. Iprimicasidiconflittualitscoppianoadicembredel2003quandosiconcludelatrattativa per i rogiti relativi al condominio Palladio 2004. Su 76 appartamenti, alcuni dei quali lasciati sfitti dallINPDAP in previsione di venderli agevolmente a prezzo di mercato, 45 inquilini concludono la procedura di rientro delle morosit e vengono convocati pochi giorniprimadelladatastabilitaperlafirmadelrogitodallaGE.FICiemmeperritirareuna liberatoriacheattestalavvenutopagamento.Aquestopuntoacinqueinquilinivengono chiestespeseaggiuntivecheoscillanotrai5ei15milaeuro33. Nelfrattempo,pertuttoil2002edil2003,laGE.FI.Ciemmecontinuaadinviareelevate richiestedipagamentoperspeseaccessorie,ilcheportamoltiinquiliniaproseguirecon lautoriduzionedellespesecondominiali. Ricordiamo che lINPDAP appaltala gestione deisuoi immobili, dal 1996al2003,allaCSC, poiGEFI,poi GEFICiemme. 33 Cita, primi acquisti nella bufera. Ieri una quarantina di inquilini riuscita a firmare il rogito tra mille problemi,IlGazzettino,16/12/200332

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Lasituazionepercertiversiparadossale.Laccordodel2002permetteformalmentead ogni singolo inquilino di pagare gli arretrati con lapplicazione di uno sconto del 40%, misura che lINPDAP considerer valida solo per gli arretrati fino a dicembre 2001, applicandodal2002inpoi,unoscontoparial20%(exlege338/2000art.43,Comma13). Oltre a ci, nel 2004, con la nuova gestione degli immobili, le spese condominiali miracolosamente si dimezzano. Per denunciare la persistenza della situazione, resa ancora pi evidente dalla diminuzione delle spese accessorie dal 2004, il Comitato di QuartiereproduceundossierincuivengonocomparatelespesecondominialidelleTorri 24e26conquellediedificisimili,fracuilaTorre25(dasempreprivata)34,alloscopodi dimostrare che le spese pagate dallinquilinato INPDAP non possono essere imputabili a maggioriconsumi(suiqualilasocietdigestionenonfornirmairendicontazionechiara edesaustiva,nonostanteletanterichieste)maalmodellodigestione,chesembraessere poco trasparente. Nel primo quinquennio del 2000 molte cause di sfratto per morosit avviate dallINPDAP arrivano alla conclusione dei processi, nei quali puntualmente il Tribunale di Venezia d ragione allEnte Previdenziale. Labbattimento delle spese accessoriedel40%accettatodallINPDAPnellaccordo2002,limprovvisocalodellespese conlanuovagestione,apartiredal2004,eildossierdelComitatononvengonoritenute provevalide. Come verr sottolineato pi avanti, la morosit precedente al 2002, come quella pi recente,costituisceunlimitealdirittodiprelazioneperlacquistomaancheperilrinnovo delcontrattodilocazione.Gliinquilini,fracuimoltepersoneormaianziane,sitrovanoin unasituazionedifficile,fracontinuiordinidisfratto,cheallultimovengonobloccatigrazie allemobilitazionieallinterventodelComune,elobbligodiaccettareilpagamentodegli arretratisecondoleregolestabilitedalpadronedicasa,penalimpossibilitdiaccedere atempodebitoaldirittodiprelazione. Fra il 2005 e il 2006 lAssessorato alla casa del Comune, davanti ad una situazione che sembra aver superato il limite dellintrattabilit, con la consegunte probabilit di trasformarsiinunaemergenzageneralizzata,cercadisalvarelasituazionefrainquilinato edINPDAPconunanuovafasedimediazioneallaqualepartecipaanchelaPrefettura.La dirigenzadellINPDAPaccettadiestenderelavaliditdellaccordodel2002applicandoloLetretorrihannounaunicadifferenzachestanelnumerocomplessivodegliappartamentichesono70 (Torri24e26)e66(Torre25)mentregliappartamentisonoidentici. 34

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scontodel40%anchealperiodosuccessivo,fattochepermetteadognisingoloinquilino morosodisaldarelasuaposizionedebitoriainvistadeirogiticollettivicheavvengonofra il2006edil2007. InquestofrangenteilComitatodiQuartiereportaavantiunasecondabattagliacheper nondarilrisultatosperato. Lapropostadimantenerepubblichelecasepubbliche Lo storicoComitato diQuartiere non cambia la sua missione difronte al nuovo quadro legislativo che prevede lalienazione, in tutta Italia, di immobili comprati con gli accantonamenti pensionistici dei lavoratori e che dovrebbero servire per garantire la pensioneailavoratoristessi,oltrechesvolgereunaimportantefunzionediriduzionedelle speculazioniimmobiliariedellacorrosionedeiredditideicetimedidovutealcostocasa chelaleggesuipattiinderoga(L359/1992)avevacontribuitoadaumentare. Frail2000edil2001,quindiinunperiodointermediofralaccordodel1997equellodel 2002,lINPDAPconduceunapoliticadirientrofinanziarioaffermandodaunlatodivoler procedereallosfrattoe,dallaltro,attuandounastrategiapivelata,perfaraumentareil valoredegliappartamentiinprevisionediunalorovenditaallasta,lasciandolivuotimano amanochesiliberano.Entrambelestrategienonpassanoperinosservate.IlComitato chiedeagranvocecheipuntielencatinellAccordoCacciarivenganorispettati.Inquesto clima la Cita diventa ancora una volta il centro delle lotte e delle rivendicazioni per il diritto alla casa, con manifestazioni a cui partecipano anche il Comitato di lotta per il dirittoallacasadiTrevisoelaReteAntirazzistadiVenezia.Inquestianni,amanifestaree bloccareglisfrattiallaCitanonvisonoquindisolocittadiniitaliani,maancheimmigrati chevivonoquotidianamentetutteledifficoltdiunmercatodellelocazionidistorto,cheli discrimina e rende loro particolarmente difficile trovare casa35. Lanno successivo tre immigratisenegalesi,conlappoggiodiReteAntirazzistaeComitato,occupanounodegli appartamentisfittidellINPDAPdiviaLonghena.Questaedaltreazioni,comeuntorneodi pallavolo mutietinico organizzato nello stesso anno alla Cita ed una certa presenza di immigratialleriunionidelComitato,daunlatotendeasolidarizzareinquiliniINPDAPcon immigrati,dallaltroprovocareazionidapartedichinonvededibuonocchiolemergere diquestanuovadiversit. Lapropostadimantenerepubblichelecasepubbliche35

Casa,unacrisimultietnica.SfrattatidellaCitaincorteocongliimmigrati,LaNuovaVenezia,8/11/2000.

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Finoal2005ilComitatotentaditrovareunasoluzionealternativaepraticabileallavendita deglialloggidellaCita,muovendosisuduepiani. 1. Ilprimo capireseunentepubblicosiainteressatoe possaacquistareinblocco tutti gli appartamenti INPDAP della Cita. Su questa pista gi nel 2001, grazie alla mediazione dellAssessore alla Casa del Comune, viene fatto un tentativo con la RegioneVenetochepernonportaanulladifatto36. Nel2003,qualchemeseprimadellavviodellevenditeconilprimorogitocollettivo del condominio Palladio 2004, il Comitato di Quartiere promuove il Coordinamento regionale veneto degli inquilini degli istituti di previdenza, sollevando il problema di un meccanismo di speculazione immobiliare che va ad aumentareildisagioabitativoelavulnerabilitditantefamigliecomeconseguenza della cartolarizzazione. Questi tentativi creano per anche divisioni e tensioni fra gliinquilini,moltideiqualisonofortementeinteressatiadiventareproprietari. 2. Il secondo verificare lipotesi che un ente pubblico acquisisca in blocco tutte le abitazioni non optate e quelle che negli anni sono rimaste libere. Un numero consistente di inquilini INPDAP della Cita non pu infatti esercitare il diritto di prelazione.IlComitatodiQuartieresifapromotorediunazionevoltaperlomeno a tutelare linquilinato debole e chiede insistentemente al Comune di Venezia di acquistareinbloccotuttigliappartamentinonoptatidellaCita. Il 23 marzo del 2005, in un periodo quindi in cui sono ancora in corso le negoziazioni per estendere laccordo del 2002 sulla decurtazione delle spese condominiali, una delegazione del Comitato e di inquilini INPDAP della Cita consegnano al Comune di Venezia il Dossier contenente una analisi comparativa dellespeseaccessoriedeicondominiINPDAPdellaCita(dicuisidetto)maanche 95letteredebitamentefirmatedaaltrettanticonduttoriincuiquestitrasferiscono simbolicamenteillorodirittodiprelazionesuglialloggiincuiabitantoalComunedi Venezia.Questaproposta,sullaqualepivoltealcunipoliticilocalisisonomostrati favorevoli, non viene per accolta dal Comune, che per chiudere la questione acquisizioni afferma che acquisterebbe solo uno o pi interi edifici, cosa ormai impossibile alla Cita dato lavvio delle negoziazioni con i singoli conduttori e non unasommatoriadiappartamentinonoptati. LentepotrebbeacquistareiseicentoappartamentidellevieLonghenaePalladiodipropriet dellINPDAP.LaRegioneguardaaipalazzidellaCita,IlGazzettino,8/05/200136

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Latransizionedaconduttoriapadronidicasa Il Comitato continua imperterrito a denunciare che la Cartolarizzazione mette molti inquiliniconlespallealmuro.Cerchiamodicapireledifficoltnellequalisitrovano,non certotutti,maunaparteimportantedellinquilinatoINPDAPdellaCita. Nella L. 410/2001 sono contenute le modalit per la cessione degli immobili soggetti a cartolarizzazione.InparticolareiCommi4e6dellArt.3stabilisconomisureditutelaperi conduttori che dichiarano di non voler esercitare il diritto di prelazione. Riportiamo di seguitoalcunipassaggi. Comma 4: riconosciuto il diritto dei conduttori delle unit immobiliari ad uso residenziale, con reddito familiare complessivo annuo lordo (...) inferiore a 19.000 euro, al rinnovo del contratto di locazioneperunperiododinoveanni,adecorreredallaprimascadenzadelcontrattosuccessivaal trasferimentodell'unitimmobiliareallesociet(SCIPsrl)conapplicazionedelmedesimocanonedi locazione in atto alla data di scadenza del contratto. Per le famiglie con componenti ultrasessantacinquennioconcomponentidisabiliillimitedelredditofamiliarecomplessivolordo(...) paria22.000euro. Comma6:idirittideiconduttorisonoriconosciutiseessisonoinregolaconilpagamentodeicanoni edeglioneriaccessoriesemprechenonsiastataaccertatal'irregolaritdellalocazione.(...)

Standoaiduecommi,unafamigliachenonesercitaildirittodiprelazione,chesitrovaal disottodei22o19milaeurodiredditolordoannuoechehaprovvedutoalpagamentodi tuttiicanoniedoneriaccessoriarretrati,halapossibilitdirinnovareilpropriocontratto di locazione per un periodo di 9 anni che vanno conteggiati per non dalla data delleventuale vendita allasta ma dalla prima scadenza contrattuale, successiva al trasferimentodellimmobileallaSCIPsrl,chenelcasodellaCitaavventuonel200237. Cisichiedecomefarunnuceofamiliareconunlivellodiredditocosbasso,alloscadere delcontrattoditutela,atrovarenelliberomercatounasoluzioneabitativaalternativa. Probabilmente dovr affidarsi ai servizi sociali ed abitativi del Comune, andando ad allungarelalistadiquantisoffronodiunacondizionedidisagioabitativo. Facendoriferimentoaglistessicommi,proviamoapensareanucleifamiliari,quasisempre composti da pensionati che superano di poche migliaia di euro le due soglie di reddito indicateequindinonpossonousufruirenemmenodei9annidicontrattoditutela.Cisi chiede: quale banca dar a questi nuclei familiari a basso redditto un mutuo per poter comprare lappartamento dove abitano e nel caso lo ottengano, quanto peser sul loro37

ilcasodiunnucleofamiliarecompostada2coniugianzianicherisiedononelcondominioSiriodal1978 echenel2013dovrannorinegoziareilcontrattodilocazioneepagarealnuovoproprietariouncanoneche probabilmentesardimercato,olasciarelappartamentoincuihannovissutogranpartedellalorovita.

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budget familiare il nuovo costo casa? Un caso incontrato nel corso dellindagine rispecchiaquestasituazione.SitrattadiunsignoraabitanteallaCitadal1972,madre di duefigli,oggisposati,chehacresciutodasola,acausadellaseparazionedalmaritoche nonhamaipagatoglialimenti,echeriuscitaadaquistareilsuoappartamentograzieda unprestitofamiliarecheorafaticaapagare. Lamaggiorpartediquelle95famigliecheil23marzo2005cedesimbolicamenteilproprio diritto di prelazione al Comune di Venezia si trova in situazioni simili a quelle descritte sopra. Tali famiglie lasceranno il quartiere, mentre lentamente la speculazione immobiliarearrivaancheallaCita.NellostessodossierdelComitatosidenunciacomela cartolarizzazionestiamettendoinmotoilmeccanismo. Ad oggi, al Comitato, risultano liberi 39 alloggi. Altri 4 risultano da poco venduti allasta. Dei 39 appartamenti (alcuni di questi andranno battuti alle aste nei primi giorni di aprile 2005), numerosi sonostatilasciativuotidamoltianni(finoapidi10anni). Deglialloggigivendutiallasta,alcunisonosulmercatoadunprezzoquasidoppiodelvalorestimato dallex UTE (ma triplo rispetto al prezzo pagato con lacquisto allasta). Risulta evidente, a questo punto, che il meccanismo della speculazione immobiliare e la molteplicit dei soggetti coinvolti, potrebberoscatenarenelnostroquartiereunasituazionediemergenzasociale38. Nelfrattemposonoattivipidi40sfrattiesecutivi,per6diquestilINPDAPhachiestolesecuzione cheavvenutaintrecasi(casiassuntidallinterventodelComune).

Fra il 2006 e il 2007, con la chiusura delle vertenze individuali degli inquilini con lINPDAP, si arriva ai rogiti che avvengono in forma collettiva per poter usufruire dellulteriorescontoprevistodallalegge39. Riuscire ad avere un panorama chiaro e quantificabile sulla speculazione immobiliare alla Cita causata dallacartolarizzazionemoltodifficileedesuladallefinalitdiquestocontributo.Incrociaredatidellevisure catastali rispetto ai passaggi di propriet degli immobili negli ultimi anni, con dati delle aste SCIP e di l riuscire a risalire al valore degli immobili rivenduti in seguito alle aste particolarmente complicato e andrebbefattocasopercaso.Unaspettogeneraleemergeperinmodochiaroeleggibileanalizzandogli esiti delle aste. Per quel che riguarda appartamenti dei Condomini Andromeda e Stella troviamo