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FEDERICO II
DI SVEVIA
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Federico I detto Barbarossa,
Imperatore di Germania, scese in
Italia con tre obiettivi:
Riaffermare il primato
dell‟Impero sul Papato.
Assoggettare i Comuni del nord
Italia, la cui autonomia diventava
pericolosa.
Impadronirsi dell‟Italia
meridionale.
Riuscì solo in quest‟ultimo
obiettivo, ricorrendo alla
diplomazia, e cioè al matrimonio
tra figlio Enrico e Costanza
d‟Altavilla, a estendere la sovranità
imperiale sul Regno di Sicilia.
Federico I Barbarossa, miniatura del 1188
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Cronologia federiciana
1194
1211
1215
1220
1228
1229
1231
1237
1245
1249
1250
Nasce a Jesi il 26 dicembre
Viene eletto re di Germania
Viene incoronato re dei Romani
Viene incoronato imperatore
Gregorio IX lo scomunica
Si incorona re di Gerusalemme
Emanazione delle Costituzioni Melfitane
Vittoria di Cortenuova
Innocenzo IV lo scomunica
Sconfitta di Fossalta
Muore a Castel Fiorentino il 13 dicembre Testa in bronzo di federico II (1798) da un calco di statua
del XIII sec.
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Il matrimonio di Costanza d‟Altavilla con Enrico VI di Svevia,
miniatura tratta dal codice Chigi.
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• Nel dicembre del 1194 Costanza
d'Altavilla, ormai quarantenne,
in viaggio attraverso la Marca
d'Ancona per raggiungere in
Sicilia il marito Enrico IV, fece
sosta a Jesi, dove il giorno dopo
Natale, dava alla luce Federico II.
• Poiché Costanza non era più
giovanissima, per togliere ogni
sospetto d'inganno, leggenda
vuole che il parto avvenisse sotto
un padiglione innalzato
nell'attuale piazza del duomo,
presenti baroni e gentildonne.
• Quattro anni dopo, a Palermo, in
seguito all'improvvisa morte di
Enrico IV, Federico II veniva
incoronato re di Sicilia.
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Federico II (1220-1250)
• Nipote di Federico I
Barbarossa Hohestaufen
(1190)
• Figlio dell‟imperatore
tedesco Enrico VI (1191) e
re di Sicilia (1194).
• Figlio di Costanza
d‟Altavilla (francese)
ultima erede dei
Normanni.
• Nipote per parte di madre,
di Ruggero II re di Sicilia
(morto nel 1154)
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• Federico II regnò per 35
anni (1215-1250)
• Fu un monarca
“assoluto”, ossia lo stato
da lui creato era
unificato dalla propria
autorità.
• Ebbe la consapevolezza
di riunire sotto la propria
autorità, entità politiche
diverse (Germania,
Regno Italico, Regno di
Sicilia).
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• La corte imperiale di Federico
II, come era consuetudine già
con Carlo Magno, non risiedeva
in un luogo fisso.
• In essa vi era plurilinguismo
culturale: arabo, provenzale,
latino e volgare italiano
(siciliano).
• Si meditava sull‟amore cortese e
in particolare sulle sue
conseguenze sull‟animo del
poeta (scuola poetica siciliana).
• Vi operarono il letterato/notaio
Pier della Vigna (citato nel XIII
canto dell‟Inferno) e Jacopo da
Lentini, il padre del sonetto.
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• Matteo da Parigi (un colto
cronista dell'epoca) coniò per
Federico II, una definizione:
«Stupor mundi et immutator
mirabilis», lo stupore del mondo
e il miracoloso trasformatore.
• Questa definizione non è
necessariamente positiva: chi
nel Medioevo tentava di
cambiare l'ordine costituito, con
piglio rivoluzionario, poteva
provocare il panico, abbattendo
le certezze sulle quali poggiava
la grama esistenza di quei
tempi.
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• Pur essendo un sovrano
assoluto, Federico ebbe
conoscenza della
importanza delle leggi,
per la formulazione delle
quali si ispirò al diritto
romano.
• Nel 1224 fondò
l’Università di Napoli,
anche per favorire lo
studio del diritto stesso.
• Nel 1231 promulgò «Le
Costituzioni di Melfi».
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«Le Costituzioni di
Melfi»
• Così dette dalla città di Melfi in cui
vennero emanate nel 1231. Erano leggi
che limitavano il potere dei feudatari,
della Chiesa e delle singole città a
favore del potere assoluto di Federico
II.
• Lo scopo era soprattutto quello di
ricercare la pace nel regno, grazie alla
quale garantire un progresso
dell'economia che potesse
incrementare le risorse finanziarie
necessarie alla politica imperiale.
• Le Costituzioni affrontarono per la
prima volta il problema sanitario con la
regolamentazione delle attività di
pulizia delle città (butti) e delle
botteghe artigiane conciarie.
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Federico II conosceva diverse lingue…
– Francese
– Tedesco
– Provenzale
– Latino
– Arabo
– Greco
– Volgare
siciliano
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Federico II si
occupava di diverse
discipline:
Filosofia
Astrologia
Matematica
Algebra
Medicina
Scienze naturali
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La concezione politica di Federico
II, fu influenzata da tre culture:
Araba
Romana
Cristiana
Sigillo di Federico II
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• Federico II si circondò di dignitari di fede musulmana
• Prese dall‟Islam il rifiuto del ceto sacerdotale
• Fece sua l‟idea islamica secondo cui l‟imperatore è vero
rappresentante di Dio, suprema autorità politica e religiosa a cui
qualunque sacerdozio è subordinato
Spada da cerimonia di Federico II. Impugnatura ed elsa di
legno rivestito di pergamena d’oro; il fodero è di lino (era
una spada da cerimonia, non da combattimento, quindi si
è scelto forse un materiale leggero per non impacciare i
movimenti del sovrano durante la cerimonia), con
applicazioni di placche smaltate, perle e pietre preziose.
Componente araba
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Componente
Romana
• Federico II si ritenne
erede degli imperatori
romani.
• Secondo le indicazioni
del Codice di
Giustiniano, considerò
se medesimo come “lex
animata”, cioè legge
vivente, detentore
supremo del diritto di
fare le leggi (fonte del
diritto).
La terza moglie di Federico di Svevia, Isabella
d'Inghilterra (1214 -1 dicenbre 1241), era sorella del re
d'Inghilterra Enrico III e morì di parto a Foggia nella
domus federiciana a soli ventisette anni. Isabella è sepolta nella cripta della cattedrale di Andria
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Componente
Cristiana
• Condivide il pensiero di Agostino: lo Stato è voluto da Dio per correggere i
peccatori
• Lo Stato è però anche strumento di redenzione
• A capo dello Stato vi è l’imperatore, un nuovo Adamo senza peccato, che
non ha bisogno della disciplina delle leggi
• Inoltre l‟imperatore è come Cristo, una specie di nuovo Messia
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Germania
• Federico II fece ampie concessioni ai principi tedeschi, indebolendo la corona e accelerando il processo di disgregazione dello Stato.
• Combattè per 15 anni suo figlio Enrico, che non era in accordo con la politica di concessioni del padre.
Sorse nel 1233 sulla collina di Lucera, il
Palazzo Imperiale
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Alla fine del 1234 Enrico si alleò
con la Lega Lombarda.
Enrico fu richiamato a Wimpfen,
dove nel luglio del 1235 fu deposto
e condannato a morte dopo un
processo sommario. Solo in un
secondo tempo Federico fece
commutare la condanna in carcere
a vita. Enrico, che nel frattempo
aveva contratto la lebbra
lepromatosa, iniziò un lungo
peregrinare per varie fortezze del
Regno di Sicilia. Morì il 10 febbraio
1242 a Martirano, in Calabria,
durante un trasferimento da
prigione a prigione, cadendo da un
dirupo a seguito di un probabile
suicidio, e fu sepolto in un
sarcofago romano nel Duomo di
Cosenza. Federico nominò il
proprio figlio di 7 anni, Corrado
“re dei romani” nel 1236.
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Regno di Sicilia
• Riaffermò l’autorità regia contro
privilegi feudali e autonomie
cittadine.
• Riprende la politica accentratrice
dello stato normanno.
• Limita le autonomie comunali ed
esercita un decisivo controllo
sulla feudalità.
• Limita il potere della chiesa.
• Esercita un rigido fiscalismo
attraverso i suoi funzionari, e la
sua burocrazia , realizzando
alcuni dei caratteri dello stato
moderno accentrato e non più
dipendente dalla feudalità spesso
insicura e infedele.
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Al fine di superare la mancanza di oro nella monetazione, Federico II fece
circolare pezzetti di cuoio con il proprio timbro, dando loro un valore
corrispondente agli aurei già coniati dalla sua zecca: una vera e propria
anticipazione della nostra carta moneta. La miniatura mostra alcuni militi
imperiali intenti a riscuotere la paga in monete di cuoio ( codice Chigi, Biblioteca
Apostolica Vaticana )
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Regno italico
• Nel resto d‟Italia, Federico II tentò l‟accentramento amministrativo. ma si scontrò con i Comuni e il Papato.
• Nel 26 convocò una Dieta a Cremona, filo-imperiale, per riaffermare autorità sulla Lombardia.
• La Lega Lombarda impedì tale riunione.
• Gli alleati dell’imperatore sono
quei ghibellini che si erano
sempre appoggiati alla potenza
sveva, ma non certo per
cederle parti di potere.
• A Cortenuova (1237) Federico
II ottiene la sua maggior
vittoria.
Battaglia di Parma del 1248
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Contro i Comuni
• Altri Comuni (Milano, Brescia)
preparavano la riscossa, sotto la
protezione dal Papa.
• Quando Federico II conferì al figlio Enzio il titolo di Re di Sardegna, Gregorio IX lo scomunicò (1239). Federico II reagì con le armi ottenendo una vittoria navale all’Isola del Giglio (1241).
• A Parma (1248) con la sconfitta ad opera della coalizione tra Papa, Comuni e città marinare, cade definitivamente il potere degli Svevi.
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Fu pupillo e poi rivale di
Innocenzo III.
Venne scomunicato da
Gregorio IX e da
Innocenzo IV.
Fu punto di riferimento
della opposizione anti-
papale in Italia.
Conflitto col Papato
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• Scomparso Innocenzo
III, promise al piu‟
cedevole Onorio III di
non unire Impero
Germanico e Regno di
Sicilia.
• Nel 2017 non partì per la
promessa crociata .
• Nel 1220 riuscì a farsi
incoronare dal Papa in
cambio della promessa
di partire per la Crociata
e di un aiuto contro gli
eretici. Onorio III approva la Regola di San Francesco - Particolare (Illustrazione di Giotto - Chiesa
Superiore - Assisi - Italia)
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Pergamena, mm 294/305x425/444, munita di sigillo d'oro ASV, A. A., Arm. I-XVIII, 26
Giuramento di Federico II al papa Onorio III, con il quale il sovrano promette di
proteggere e conservare alla Chiesa i suoi possedimenti, di difendere il regno di Sicilia e
di confermare tali impegni appena ottenuta la corona imperiale.(Haguenau, settembre
1219 + sigillo d'oro)
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Federico II, mirava in
quanto re di Sicilia, a
mantenere rapporti di
buon vicinato con i
sultanati islamici, data
anche la turbolenta
inaffidabilità dei baroni
franco-siriaci che
controllavano quel che
ancora restava del regno
“crociato” di
Gerusalemme.
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• Nel 1227 fu eletto Papa
Gregorio IX, apertamente
ostile al sovrano svevo.
• Federico II esitava a guidare
una nuova crociata,
contrariamente a quanto
avrebbe voluto papa Gregorio
IX il cui vero intento era
allontanarlo dalla politica
italiana.
• L‟imperatore sapeva bene che
un attacco all'Egitto gli
avrebbe alienato al-Malik al-
Kamil, cosa che non poteva in
nessun modo corrispondere ai
suoi interessi.
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• Federico II nel 1228 partì per la crociata ma concluse un accordo col Sultano
d’Egitto che restituisce ai cristiani Gerusalemme, Nazareth, Betlemme ed
altre località importanti
• Federico II si proclamò sovrano di Gerusalemme
• Prima di partire era stato scomunicato e solo nel 1230 venne perdonato.
• Al Papa l'accordo diplomatico con i mussulmani, che risparmiò moltissime
vite, apparve un‟infamia!
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• Il conflitto tra il papato e Federico, cessò a causa della morte di Gregorio IX.
• Il nuovo papa, Innocenzo IV, al Concilio di Lione (1245) lo processò e condannò come spergiuro, nemico della Chiesa, sospetto di eresia e lo depose quale imperatore.
• Le forze anti-imperiali rialzarono la testa: fu sconfitto a Parma (48) e a Fossalta (49), ove suo figlio Enzio venne fatto prigioniero.
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Nel 1250 Federico morì a Castel Fiorentino, in Puglia, per una grave forma di peritonite.
Una versione della sua morte di parte guelfa, afferma che il figlio Manfredi, lo soffocò.
Corrado era il suo successore, ma il Papa non riconobbe il testamento e lo scomunicò.
Anche Corrado morì, quattro anni dopo, di malaria. Federico venne sepolto in un
sarcofago di porfido rosso, come la tradizione vuole si faccia per gli imperatori,
conservato all‟interno della Cattedrale di Palermo, dedicata alla Vergine Maria Santissima
Assunta. Dante lo condanna all’Inferno perché miscredente (canto X, cerchio degli
eretici)
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Il pensiero della morte non pare di
quelli che frequentassero la mente
di Federico di Svevia.
Eppure quest‟uomo, che per tutta
la vita si comportò come se non
dovesse morire mai, si era
preparata la tomba da qualche
tempo: un sarcofago di porfido
rosso fatto venire a Palermo da
Cefalù dove l‟aveva trovato vuoto,
con le tombe che il nonno
Ruggero II aveva dato a sé e ai
suoi, quando vi aveva eretto quel
duomo, in scioglimento di un
voto.
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In Germania vince il particolarismo dei vari principi, sempre in lotta gli uni
contro gli altri, tanto, che dopo la morte di Federico II, seguirà un periodo di
20 anni di disordini interni e di lotte (il grande interregno). Solo con la Bolla
d„Oro, ben più tardi, si sancirà l'elettività dell'imperatore, ormai solo un
signore di terre tedesche.
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Melfi, Affresco della
Cripta
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De arte venandi cum avibus
Il trattato sulla caccia con il
falcone che fu la bibbia dei
falconieri, ha grande
importanza per l’intento con
il quale Federico lo redasse:
un pò manuale pratico e un
pò opera di divulgazione
scientifica che mostrasse le
cose che sono, come sono.
Un segno della modernità
culturale dell’imperatore.