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www.federgospelchoirs.com In questo numero La terza edizione del Conducting Workshop con la conduzione del M° Fred Sjöberg FederGospelChoirs promuove il 6° “B.L.A.C.K. Bologna” In questo numero tre interviste esclusive: al direttore del The Praising Project Gospel Ensemble, Maria Angela Cané, ai docenti del BLACK, Knagui e Deborah Kooperman alla Band del Black History Month e poi Marina Canova racconta che la musica è anche silenzio il Book dei cori Feder: 10 cori federati presentano la loro storia, il repertorio e l’idea Presto “Gospel Sotto le Stelle” a Beinasco Il “Tibur Summer Black” a Tivoli BLACK HISTORY MONTH FEDER Gospel NEWS Trimestrale n. 7, Aprile/Luglio 2012

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In questo numero•Laterzaedizionedel

ConductingWorkshopconlaconduzionedelM°FredSjöberg

•FederGospelChoirspromuoveil6°“B.L.A.C.K.Bologna”

In questo numero tre interviste esclusive:

•aldirettoredelThePraisingProjectGospelEnsemble,MariaAngelaCané,

•aidocentidelBLACK,KnaguieDeborahKooperman

•allaBanddelBlackHistoryMonth

e poi

•MarinaCanovaraccontachelamusicaèanchesilenzio

•ilBookdeicoriFeder:10corifederatipresentanolalorostoria,ilrepertorioel’idea

•Presto“GospelSottoleStelle”aBeinasco

•Il“TiburSummerBlack”aTivoli

BLACKHISTORYMONTH

FEDER Gospel NEWSTrimestrale n. 7, Aprile/Luglio 2012

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SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA

Il Conducting Worshop come momento peculiare della vita Feder e riflessioni sulla strada che stiamo e vorremmo continuare a percorrereEditoriale di Pietro Catanese - Direttore Artistico FederGospelChoirs

3° Conducting Workshop: la terza edizione del seminario Feder per Direttori con la conduzione del M° Fred Sjöberg

6° “B.L.A.C.K. Bologna” - Bologna GospeL and Afro-American Music Kermesse, da quest’anno promosso da FederGospelChoir

In attesa della grande kermesse di Bologna, la redazione di FederGospelNews ha intervistato i docenti che condurranno l’edizione del BLACK 2012, Knagui e Deborah Koopermandi Lucilla Sivelli - Caporedattore FederGospelNews

NOVITÀ E ANTICIPAZIONI FEDER

Dopo il successo della “Gospel in... Pictures” a Milano, la mostra parte per Beinasco. E sempre di Beinasco sono gli “attori” dell’ultima intervista delle “iene”, finalmente su Youtube!

FederGospelChoirs “Roma Agency” organizza “Tibur Summer Black”, un evento nella città di Tivoli che vedrà come vocal coach Joakim Arenius, già direttore della seconda edizione del Conducting Workshop 2011

L’INTERVISTA

Maria Angela Canè, Direttore dei The Praising Project Gospel Ensembledi Lucilla Sivelli - Caporedattore FederGospelNews

FEDER Gospel NEWSSOMMARIO

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Direttoreartistico:

Pietro Catanese Michele Marando

Chairman:

Lucilla Sivelli

Redazione:

Realizzazionegrafica:Sara [email protected]

Redazione:[email protected]

Sommario

FederGospelChoirswww.federgospelchoirs.com - [email protected]

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I CORI FEDER

Stato dell’arte, eventi passati, progetti futuri: la macchina Feder non si ferma mai, grazie a chi la sostiene da tempo e chi, con il suo ingresso, porta nuova benzina!di Michele Marando - Chairman FederGospelChoirs

FederGospelChoirs = Federazione di Cori Gospel: il primo gruppo di molecole che costituisce l’organismo più grande si racconta e descrive. Sono loro che danno vita e respiro a tutte le attività. La storia continua nel prossimo numero…

• Biella Gospel Choir

• Coro Incontrotempo

• Diesis & Bemolli

• Free Voices Gospel Choir

• Jazz Gosplel Alchemy

• Rejoicing Gospel Choir

• St. Jacob’s Choir

• Sweet Blues Choir

• The Praising Project Ensemble

RECENSIONI FEDER

Cesano Boscone – Gospel Mass - Domenica 12 Febbraio 2012: vivere l’atmosfera che nasce dalla vibrazione di voci e di cuori che si crea... ma per ascoltare serve il silenziodi Marina Canova - Mandala Centro Studi Tibetani

L’intervista alla banda BHM - la band “FederGospelChoirs” si racconta: un gruppo di persone eterogeneo, musicisti di estrazione e con esperienze diverse che ogni febbraio si incontrano per condividere l’evento del Black History Month, divenuto ormai una tappa importante e di grande riferimento per il mondo del Gospel Italianodi Lucilla Sivelli - Caporedattore FederGospelNews

LE VOCI DEI CORI

“Gospel Sotto le Stelle”: torna il grande evento dei Free Voices Gospel Choir, in edizione speciale “15 years old”! Workshop, Jam Session, Gospel Mass, Concert... e molto altro !

Un nuovo progetto per i Tibur Gospel Singers

Il coro Gospel albese ha raccolto offerte per gli alluvionati: il “RGC” per la Lunigiana

Gli Sweet Blues aprono la Settimana Santa contribuendo, con musica e voce, ad un momento di riflessione di Stefania Lampedecchia

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FEDER Gospel NEWSSOMMARIO

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pag 1SPECIALECONDUCTINGWORKSHOP–3aEDIZIONE–BLACKBOLOGNA

Il Conducting Workshop come momento peculiare della vita Feder e riflessioni sulla strada che stiamo e vorremmo continuare a percorreredi Pietro Catanese - Direttore Artistico FederGospelChoirs

Cari amiche ed amici,

dopo l’ultima“scorpacciata”dieventi,musica, riflessioni, emozionied impegnosocialecheanchequest’annola5aedizionedel“Black History Month Event”ciharegalato,eccocigiuntiadunodeimomentiim-portantiperlanostraAssociazione:la3aed.delConducting Workshop del21-22Aprile2012.Sitrattadell’ormaiconsuetoworkshopdedicatoaiDirettoriche,ancheperquestavolta,potrannoessereaccompagnatidaquattroco-risti.UnopersezionesecondoilclassicoschemaSATB.

IlConductingWorkshopsistasemprepiùdelineandocomeunmomentoimportante della vita della Federazione,maanchecomeuncrescentepuntodiriferimentoperlealtrecoraliNegro-SpiritualsoGospeldelterritorioitaliano.Dasempre,inpienospiritoFederGospelChoirs,l’evento è aperto a tutti,cioèancheainonsoci,eproprioperquestosiamofelicicheviaviasiaggiunganonuoviamicichecondividonoquestaimportantepassione,nonsolomusica-le:lacoralitàNegro-SpiritualseGospel.Quest’annoavremoinfatticinquenuovecoraliprovenientidalLazioedall’Emilia Romagna.Ciaspettiamo,comel’annoscorso,lapartecipazionediunampionumerodidirettoridellaFederGospelChoirseconloro,unafoltaschieradicoristi,chepotrannopartecipareattivamenteallarealizzazionedell’evento.

PerlaprimavoltainItaliaquest’estate,comeforsesaprete,siterràl’importantefestivalcoraleEuropa Cantat.Un’esperienzadicoralitàinternazionalecheriunirà,perunasettimana,oltre3.000coristiprovenientidatuttaEuropaedadiversenazionidelmondo.AverequindicomedirettorediquestaterzaedizionedelConducting WorkshopilMaestroFred Sjöberg,cheèproprioilvicepresidentediEuropa Cantat (dicuièmembrodeldirettivofindal2003),oltreadessereunabellaoccasione,credopossaessereinterpretatoanchecomeunriconoscimentoimportantechevaatuttiicoridellaFederGospelChoirsperillavorosvoltofinoadoggi.

FredSjöberg,oltreadessereunbravo tenore,èveramenteunpersonaggiopositivoecon lasua grande carica empaticasapràcatalizzarel’attenzioneditutti.Nellefasididefinizionedeicontenuti del Workshopcheabbiamoipotizzatoconlui,abbiamolavoratoaffinchéilweekenddedicatoalConductingWorkshopdiventiunmomentodiformazioneincuiciproporràlapropria visione personale del “ruolo” del direttore.Duegiornidilavoroincuiciforniràsuggerimentisucomegestireunaprova,motivareuncoro,scegliereunrepertorio,condurreunacanzone,gestireunconcerto,gestirelafasediriscaldamentodellevoci...sostanzialmente,inbaseallasuaimportanteespe-rienzadidirettoredicoriinternazionale,quellocheèimportantecurare.Semplificando:come diventare un “bravo” direttore.

ParafrasandoilcomicoCrozza,mioconterraneo,con“... viva e vibrante soddisfazione...”possiamodirechelasuapresenzapressolacasadellaFederGospelChoirsèsicuramenteancheunbeltraguardointerminidivisibilitàedirappresentanzanonsoloperl’Italia.

FEDER Gospel NEWSEDITORIALE DIRETTORE ARTISTICO

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pag 2SPECIALECONDUCTINGWORKSHOP–3aEDIZIONE–BLACKBOLOGNA

Però... tornandoserieaffrontandountemachemistaparticolarmenteacuore...credocheilConduc-ting Workshopsiaveramenteilmomento peculiare della vita associativa.Ilmomentoincuituttiidiretto-risiincontrano,studiano,chiacchierano,siconfron-tano...scherzano(perchéno?)masopratutto alimen-tano il motore della nostra associazione.Unincontroin pieno stile FederGospelChoirs, cioè semplice ediretto senza, lasciatemi dire, “stupide” presunzionidisuperiorità.Unweekenddoveèchiaroa tutticheladifferentepreparazionemusicalee ledifferenzedivisionesucomesiinterpretailrepertoriocheabbiamotuttinoi,èneifattiunvaloredadifenderecontro qual-siasi iniziativa di omologazione nazionale. LabellezzadeicoriItalianistaproprionelfattochesonodiversietalidevonorimanere.

Moltisonoicoricheaffrontanolamusicacoralesolodalpuntodivistadell’esecuzione tecnicaosolocomemomento di divertimento collettivo senza capirne laveraessenza,mamoltialtri stanno invece percorrendo l’importante cammino di condivisione soprattutto deimessaggi del Vangeloedeivalori umani universalichequestamusicasatrasmettereconsemplicità,ricchezzaeprofondità.

È proprioperquestomotivo–ecredosiated’accordoconme–che,conl’aiutodituttiicoriassociati,laFederGo-spelChoirs per la prima volta in Italia è riuscita a coagulare i pensieri e le energie in maniera veramente molto bella consolidandosemprepiùilnostromododiintendereepraticarelacoralitàNegro-SpiritualseGospel.

Il compito non è certo facile,qualcheamicocilascerà,altriarriveranno,maquellocheècertoèchecontinueremo a cercare l’importante equilibriotralapassioneperilnostrogenere,ildivertimento/coinvolgimentochelecoralisannoesprimere,el’importante valore del messaggio presente nei testi delle nostre canzoni.

ConcludoricordandoatutticheanchequestavoltaedinpienospiritoFederGospelChoirs,ilConcerto Pubblico finale,chesiterràpressol’Auditorirum di Via Vespucci n.9 a Cesano Boscone,saràdedicatoasupportareun’im-portanteONGONLUS...rettadatantissimivolontari.QuestaèlavoltadiEMERGENCY. Viaspettiamo!

God Bless you Pietro Catanese

FEDER Gospel NEWSEDITORIALE DIRETTORE ARTISTICO

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pag 3SPECIALECONDUCTINGWORKSHOP–3aEDIZIONE–BLACKBOLOGNA

Anche con questo evento continua la proposta di servizi di qualità ad un prezzo contenuto, che noi ormai confiden-zialmente chiamiamo lo stile “FederGospelChoirs”.

Per questa terza edizione, che si terrà il 21 e 22 Aprile 2012, abbiamo contattato uno dei direttori di corali più importante in Europa: Fred Sjömberg. Non è stato facile, sempre cosi impegnato con innumerevoli impegni in tutto il globo che Fred gestisce con grande energia e professio-nalità, ma ci siamo riusciti!

Avere Fred Sjöberg, cioè il Presidente della Commissione Artistica e Vice Presidente di Europa Cantat e dell’asso-ciazione IFCM, è sicuramente un’importantissima occa-sione per fornire spunti e un reale momento di formazione per tutti i direttori che parteciperanno al workshop. I Diret-tori partecipanti sono invitati a presentare un brano che verrà utilizzato durante il workshop e durante il concerto finale. In pieno spirito FederGospelChoirs il Concerto Pubblico finale, presso l’Auditorirum di Via Vespucci n.9 a Cesano Boscone, sarà dedicato a supportare l’organiz-zazione non governativa EMERGENCY:

PROGRAMMA E LOGISTICA

L’agenda del workshop:Il Sabato dalle ore 09:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00La domenica dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 16:00.

Concerto pubblico finale dalle ore 17:30 alle 18:30.

Anche quest’anno il workshop è indirizzato ai Direttori di Corali Spirituals e Gospel (appartenenti alla com-munity di GospelWeb ma non solo) che potranno essere accompagnati da un massimo di 4 coristi (uno per sezio-ne SATB) la cui partecipazione è compresa nella quota di iscrizione del Direttore: pari a 160 euro. L’iscrizione per i Direttori dei cori associati alla FederGospelChoirs è invece totalmente gratuita.

Per iscriversi inviate cortesemente un’email alla casella di posta [email protected] indicando il Coro, nome e cognome del Direttore, nome e cognome di ogni Corista e la sezione a cui appartiene, e copia del bonifico bancario.

Per il pagamento della quota, di seguito i dati per il bonifico bancario:

FEDERGOSPELCHOIRSIWBank Numero conto: 701000506IBAN IT52D0316501600000701000506CAUSALE: 3ed Conducting Workshop 20121 – Quota Par-tecipazione rif. [es. Mario Rossi]

3° Conducting Workshop:la terza edizione del seminario Feder per Direttori con la conduzione del M° Fred Sjöberg

FEDER Gospel NEWSCONDUCTING WORKSHOP

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SPECIALECONDUCTINGWORKSHOP–3aEDIZIONE–BLACKBOLOGNA

pag 46° “B.L.A.C.K. Bologna” - Bologna Gospel and Afro-American Music Kermesse, da quest’anno promosso da FederGospelChoirs

Workshop & Concerti GOSPELa Bologna 26 e 27 Maggio 2012Parrocchia di S. Savino in Crespellano (BO)Abbazia del Borgo Medievale di Monteveglio (BO)

La rassegna “B.L.A.C.K. Bologna” (Bologna gospeL and Afro-American musiC Kermesse) è un evento di importanza regionale e nazionale, aperto alla cittadinanza, da quest’anno promosso da FederGospelChoirs, AERCO e con il patrocinio del Comu-ne di Crespellano. Il workshop, tenuto da docenti americani di fama internazionale, è rivolto ad appassionati ma anche a “non esperti” o semplici curiosi della musica Gospel e viene svilup-pato per la prima volta in “formula weekend”; tutti i partecipanti saranno protagonisti di 2 concerti pubblici con finalità benefiche.

Date e Luoghi:26 maggio 2012Parrocchia di S. Savino in Crespellano (BO), Piazza della Pace, Crespellano (BO): Workshop dell’intera giornata (presso la sala auditorium della “Casa Rossa”a fianco della Chiesa Parrocchia-le) (orari indicativi 10-13 e 14.30-17.30) Pranzo a buffet presso i locali parrocchiali e pausa di socializzazione presso il giardino pubblico parrocchiale.Ore 21.00: Grande Concerto – esibizione dei cori partecipanti al seminario, Piazza della Pace – Crespellano (in caso di maltem-po presso Chiesa Parrocchiale). Dopo il concerto, buffet-cena offerto ai partecipanti.Il ricavato del concerto (offerta libera) sarà devoluto totalmente in beneficenza alla Scuola Materna parroc-chiale “C. Garagnani” di Crespellano.

27 maggio 2012Workshop dell’intera mattinata a Crespellano. Pranzo conviviale della domenica in locale convenzionato. Dopo pranzo, il gruppo workshop si sposterà nel suggestivo, antichissimo borgo me-dievale di Monteveglio (BO) dove verrà ospitato presso il com-plesso abbaziale dei frati minori; qui si concluderà lo studio dei brani del seminario, e in Abbazia, dopo l’animazione della Messa pomeridiana di Pentecoste.Ore 17:00: si terrà il concerto conclusivo del workshop, con esibizione del grande coro di partecipanti. Il ricavato del concer-to (offerta libera) sarà devoluto totalmente ai confratelli cappuc-cini dell’Abbazia di Monteveglio.Docenti: KNAGUI e DEBORAH KOOPERMAN

Iscrizione e Quote:Intero workshop 2 giorni: 50,00 Euro a coristaPer cori FederGospelChoirs e/o di oltre 10 elementi: 40,00

Euro a coristaPer ragazzi under 16: 25,00 EuroSolo una giornata: 30,00 Euro (quota unica)ISCRIZIONI: entro il 30 Aprile contattando la Segreteria e forma-lizzando tramite il versamento delle quote richieste.La quota comprende:- FREQUENZA AL SEMINARIO- MATERIALE DIDATTICO- PARTECIPAZIONE AI CONCERTILa quota non comprende:CONTRIBUTO BUFFET (pranzo e cena) Sabato: 5 Euro a per-sona,PRANZO di Domenica, presso ristorante convenzionato,PERNOTTAMENTO: Hotel Alan ***S (tel. 051.733562)

Il workshop 2012 prevede l’accogliente ospitalità della Parroc-chia di Crespellano, popoloso paese dell’hinterland bolognese, posto a circa 15 km a ovest di Bologna e facilmente raggiun-gibile non solo tramite la superstrada “Nuova Bazzanese” ma anche tramite la ferrovia suburbana (30 minuti) e mezzi pubblici ATC diretti. Per i trasferimenti a Monteveglio sarà all’occorren-za disponibile un servizio navetta. Sono già attive convenzioni alberghiere di estremo favore sul territorio, per consentire ai par-tecipanti di pernottare presso HOTEL ALAN***S, nel comune di Anzola Emilia a circa 8 km da Crespellano (sito internet www.alanhotel.it).

INFOLINE SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:Roberta Sacchetti - cell. 346 7961561Francesca Morandi - cell. 347 4464006e-mail: [email protected]: www.blackbologna.it Crespellano dista 15 km da Bologna ed è collegata da un treno locale ogni ora dalla stazione centrale di Bologna. Associazioni promotrici:SPIRITUALS ENSEMBLE, associazione corale di Bologna, attiva da oltre 30 anni, attualmente composta da 25 coristi e 3 musicisti che si esibiscono dal vivo.THE PRAISING PROJECT Gospel Ensemble, coro gospel nato nel 2000 a Crespellano (BO) e attualmente composto da 22 coristi e una band professionista di 4 musicisti.Il comitato organizzativo include inoltre alcuni amici e appassio-nati di Gospel che a vario titolo collaborano alla realizzazione del progetto, e ringrazia della cooperazione le associazioni operanti nel settore a livello nazionale (Aerco, Feniarco, FederGospel-Choirs).

FEDER Gospel NEWSBLACK BOLOGNA

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SPECIALECONDUCTINGWORKSHOP–3aEDIZIONE–BLACKBOLOGNA

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Una rassegna storica…La prima rasse-gna BLACK, pa-trocinata dall’As-sociazione A.E.R.Co, da Co-mune di Bologna, Provincia e Regio-ne, si svolse nel 2006: 4 giorni di corsi con 3 docenti americani, un centi-naio di partecipanti da tutta Italia, 4 con-certi gratuiti in alcu-ne chiese nel centro di Bologna, gremite di pubblico, promos-so dall’associazione corale Spirituals En-semble, in collabora-zione con altri due cori di Bologna, Rhythm’n’Sound e On the Chariot. Negli anni 2007 e 2008 sono stati realizzati nuovi seminari di grande interesse e sugge-stivi concerti in di-verse prestigiose chiese bolognesi. Dopo una pausa, il BLACK Bologna ha ritrovato il suo corso nel 2011 con due nuove giornate di workshop e concer-ti. Il comitato direttivo ha deciso di apporta-re alcune modifiche al progetto del 2012 rendendolo più lungo e cambiandone la lo-cation.

Workshop &

Concerti

GOSPEL

a Bologna

26 e 27

Maggio 2012

Parrocchia di S. Savino in Crespellano (BO)

Abbazia del Borgo Medievale di Monteveglio (BO)

La rassegna B.L.A.C.K. (Bologna gospeL and

Afro-American musiC Kermesse) è un evento

di importanza regionale e nazionale, aperto

alla cittadinanza, da quest’anno promosso da

FederGospel Choir, AERCO e con il patrocinio del

Comune di Crespellano.

Il workshop, tenuto da docenti americani di fama

internazionale, è rivolto ad appassionati ma anche a

“non esperti” o semplici curiosi della musica Gospel

e viene sviluppato per la prima volta in “formula

weekend”; tutti i partecipanti saranno protagonisti di 2

concerti pubblici con finalità benefiche.

Associazioni promotrici:

SPIRITUALS ENSEMBLE,

associazione corale di Bologna,

attiva da oltre 30 anni, attualmente

composta da 25 coristi e 3 musicisti

che si esibiscono dal vivo.

THE PRAISING PROJECT Gospel

Ensemble, coro gospel nato nel 2000

a Crespellano (BO) e attualmente

composto da 22 coristi e una band

professionista di 4 musicisti.

Il comitato organizzativo include inoltre alcuni amici e appassionati di

Gospel che a vario titolo collaborano alla realizzazione del progetto,

e ringrazia della cooperazione le associazioni operanti nel settore a

livello nazionale (Aerco, Feniarco, Federgospel Choirs).

Sponsor e Amici:

Il workshop 2012 prevede l’accogliente

ospitalità della Parrocchia di Crespellano,

popoloso paese dell’hinterland bolognese,

posto a circa 15 km a ovest di Bologna e

facilmente raggiungibile non solo tramite la

superstrada “Nuova Bazzanese” ma anche

tramite la ferrovia suburbana (30 minuti) e

mezzi pubblici ATC diretti.

Per i trasferimenti a Monteveglio sarà

all’occorrenza disponibile un servizio

navetta.

Sono già attive convenzioni alberghiere di estremo

favore sul territorio, per consentire ai partecipanti

di pernottare presso HOTEL ALAN***S, nel comune di

Anzola Emilia a circa 8 km da Crespellano

(sito internet www.alanhotel.it)

INFOLINE

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:

Roberta Sacchetti cell. 346 7961561

Francesca Morandi cell. 347 4464006

e-mail: [email protected]

website: www.blackbologna.it

Una rassegna storica...

La prima rassegna BLACK, patrocinata dall’Associazione

A.E.R.Co, da Comune di Bologna, Provincia e Regione, si

svolse nel 2006: 4 giorni di corsi con 3 docenti americani,

un centinaio di partecipanti da tutta Italia, 4 concerti

gratuiti in alcune chiese nel centro di Bologna, gremite

di pubblico, promosso dall’associazione corale Spirituals

Ensemble, in collaborazione con altri due cori di Bologna,

Rhythm’n’Sound e On the Chariot.

Negli anni 2007 e 2008 sono stati realizzati nuovi seminari

di grande interesse e suggestivi concerti in diverse

prestigiose chiese bolognesi.

Dopo una pausa, il BLACK Bologna ha ritrovato il suo

corso nel 2011 con due nuove giornate di workshop e

concerti. Il comitato direttivo ha deciso di apportare alcune

modifiche al progetto del 2012 rendendolo più lungo e

cambiandone la location.

Crespellano dista 15 km da Bologna ed è collegata da un treno locale ogni

ora dalla stazione centrale di Bologna.

CRESPELLANO

MONTEVEGLIO

BOLOGNA

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ANZOLA

Docenti:

KNAGUI (che in italiano si

pronuncia “Nah-GAI”) è un giova-

ne artista indipendente, grande

docente e direttore corale, nato

e cresciuto a York (Pennsylvania,

USA) e sembra essere sempre sta-

to un musicista.

Come artista “di ispirazione”,

KNAGUI si è esibito davanti a au-

dience entusiaste sia in USA che

in Europa, apparendo sul palco

prima con la sua madrina, la leg-

genda gospel Twinkie Clark, e poi

con Hezekiah Walker, Fred Ham-

mond, Bob Singleton .

In Italia, con i Golden Gospel

Singers prima, e ora da artista

indipendente, ha colto e coglie

tuttora numerose occasioni per esprimere il proprio talento nel

campo della docenza e della musica, gospel e non solo.

L’ultima apparizione di KNAGUI a Bologna, dopo l’edizione di

BLACK 2011 è stata proprio sul palco di Piazza Maggiore, che lo

ha visto protagonista davanti a migliaia di persone come solista e

codirettore della grande Notte Gospel di San Silvestro

I suoi seminari sono dedicati a vari livelli di destinatari e spaziano

su diversi argomenti nell’ambito della tecnica musicale, conduzio-

ne corale e vocalità gospel. KNAGUI sostiene che il proprio essere

un “artista gospel” si esprime al meglio soprattutto quando può

insegnare a un coro e condividere con i partecipanti al workshop

non solo parti, canzoni e musica, ma soprattutto infondere la pas-

sione e la profondità del messaggio che il gospel porta con sé. E chi

lo ha conosciuto può testimoniare che riesce a farlo sempre, con

il bagaglio professionale di conoscenze e di tecnica , con l’approc-

cio entusiasta ed amichevole, lo spirito appassionato ed il carisma

che lo contraddistinguono e che già in migliaia di persone, facenti

parte del popolo di cori e di cantanti, professionisti o meno, ap-

passionati di gospel, hanno potuto apprezzare alle sue lezioni e

seminari in passato.

Date e Luoghi:

26 maggio 2012:

Parrocchia di S. Savino in Crespellano (BO),

Piazza della Pace, Crespellano (BO):

Workshop dell’intera giornata (presso la sala auditorium

della “Casa Rossa”a fianco della Chiesa Parrocchiale)

(orari indicativi 10-13 e 14.30-17.30)

Pranzo a buffet presso i locali parrocchiali e pausa di

socializzazione presso

il giardino pubblico

parrocchiale.

Ore 21.00:Grande Concerto -

esibizione dei cori partecipanti al seminario,

Piazza della Pace – Crespellano

(in caso di maltempo presso Chiesa Parrocchiale).

Dopo il concerto, buffet-cena offerto ai partecipanti.

Il ricavato del concerto (offerta libera) sarà devoluto totalmente

in beneficenza alla Scuola Materna parrocchiale “C. Garagnani” di

Crespellano.

27 maggio 2012:

Workshop dell’intera mattinata a Crespellano.

Pranzo conviviale della domenica in locale convenzionato.

Dopo pranzo, il gruppo workshop si sposterà nel suggestivo,

antichissimo borgo medievale di Monteveglio (BO) dove

verrà ospitato presso il complesso abbaziale dei frati minori;

qui si concluderà lo studio dei brani del seminario, e in Abbazia,

dopo l’animazione della Messa pomeridiana di Pentecoste ore

17, si terrà il concerto conclusivo del workshop, con

esibizione del grande coro di partecipanti.

Il ricavato del concerto (offerta libera) sarà devoluto totalmente ai

confratelli cappuccini dell’Abbazia di Monteveglio.Iscrizione e Quote:

Intero workshop 2 giorni: 50,00 Euro a corista

Per cori Federgospel

e/o di oltre 10 elementi: 40,00 Euro a corista

Per ragazzi Under 16: 25,00 Euro

Solo una giornata: 30,00 Euro (quota unica)

DEBORAH

KOOPERMANDeborah Koopermann è una cantante

nata nello stato di New York da una fa-

miglia di agricoltori amanti della mu-

sica e amici di Woody Guthrie, Cisco

Houston e Pete Seeger. Negli anni '60 si

trasferisce a Greenwich Village a New

York e canta accompagnandosi con la

chitarra con gli allora sconosciuti Bob

Dylan, Richie Hevans, José Feliciano e John Sebastian. Deborah è

legata a doppio filo a Bologna e dintorni fin dalla sua giovinezza.

Nel 1968 arriva in Italia con una borsa di studio per studiare al

Conservatorio di Bologna. Fonda con Francesco Guccini ed altri

musicisti "L'ostaria delle Dame" che diventerà un punto di parten-

za per molta gente dello spettacolo. Specialista del "fingerpicking"

(un tipo di arpeggio alla chitarra molto usato negli Stati Uniti),

partecipa a tutte le incisioni discografiche di Francesco Guccini

dal 1969 al 1975. Nel '71 si unisce in tourneé a Lucio Dalla come

cantante e chitarrista e comincia a scrivere le proprie canzoni,

una delle quali: "e Tornò la Primavera" viene incisa da Patty Pravo.

Nel 1981 partecipa alla rassegna del cantautore del Club Tenco.

Il suo repertorio va dal ragtime al folk-blues, dalle ballate alle

sonorità tipiche della tradizione bianca e nera americana. Attual-

mente, oltre a proporsi come cantante e chitarrista solista, dirige

il Coro Woodstock di Villafranca di Verona, dirige una scuola di

musica moderna e gestisce un negozio di strumenti musicali. Oggi,

grazie a Uberto Pieroni (che ha fatto conoscere alla Kooperman,

Sabino Mogavero (produttore discografico), ha realizzato e inciso

un Cd dal titolo "YESTERDAY.TOMORROW" pubblicato dalla Idyllium

Music Publishing di Milano.

ISCRIZIONI: entro il 30 Aprile contattando la Segreteria e

formalizzando tramite il versamento delle quote richieste.

La quota comprende:

- FREQUENZA AL SEMINARIO

- MATERIALE DIDATTICO

- PARTECIPAZIONE AI CONCERTI

La quota non comprende:

CONTRIBUTO BUFFET (pranzo e cena) Sabato: 5€ a persona

PRANZO di Domenica, presso ristorante convenzionato.

PERNOTTAMENTO: Hotel Alan ***S (tel. 051.733562)

FEDER Gospel NEWSBLACK BOLOGNA

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SPECIALECONDUCTINGWORKSHOP–3aEDIZIONE–BLACKBOLOGNA

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KNAGUI (che in italiano si pronuncia “Nah-GAI”) è un giovane artista indipendente, grande docen-te e direttore corale, nato e cresciuto a York (Pennsylvania, USA) e sembra essere sempre stato un musicista. Come artista “di ispirazione”, KNAGUI si è esibito davanti a audience entusiaste sia in USA che in Europa, apparendo sul palco prima con la sua madrina, la leggenda gospel Twinkie Clark, e poi con Hezekiah Walker, Fred Hammond, Bob Singleton. In Italia, con i Golden Gospel Singers prima, e ora da artista indipendente, ha colto e coglie tuttora numerose occasioni per esprimere il proprio talento nel campo della docenza e della musica, gospel e non solo. L’ultima apparizione di

KNAGUI a Bologna, dopo l’edizione di BLACK 2011 è stata proprio sul palco di Piazza Maggiore, che lo ha visto prota-gonista davanti a migliaia di persone come solista e codirettore della grande Notte Gospel di San Silvestro. I suoi semi-nari sono dedicati a vari livelli di destinatari e spaziano su diversi argomenti nell’ambito della tecnica musicale, condu-zione corale e vocalità gospel. KNAGUI sostiene che il proprio essere un “artista gospel” si esprime al meglio soprattutto quando può insegnare a un coro e condividere con i partecipanti al workshop non solo parti, canzoni e mu-sica, ma soprattutto infondere la passione e la profondità del messaggio che il gospel porta con sé. E chi lo ha cono-sciuto può testimoniare che riesce a farlo sempre, con il bagaglio professionale di conoscenze e di tecnica , con l’ap-proccio entusiasta ed amichevole, lo spirito appassionato ed il carisma che lo contraddistinguono e che già in migliaia di persone, facenti parte del popolo di cori e di cantanti, professionisti o meno, appassionati di gospel, hanno potuto apprezzare alle sue lezioni e seminari in passato.

DEBORAH KOOPERMAN è una cantante nata nello stato di New York da una famiglia di agri-coltori amanti della musica e amici di Woody Guthrie, Cisco Houston e Pete Seeger. Negli anni ’60 si trasferisce a Greenwich Village a New York e canta accompagnandosi con la chitarra con gli allora sconosciuti Bob Dylan, Richie Hevans, José Feliciano e John Sebastian. Deborah è legata a doppio filo a Bologna e dintorni fin dalla sua giovinezza. Nel 1968 arriva in Italia con una borsa di studio per studiare al Conservatorio di Bologna. Fonda con Francesco Guccini ed altri musicisti “L’ostaria delle Dame” che diventerà un punto di partenza per molta gente dello spettacolo. Specialista del “finger-

picking” (un tipo di arpeggio alla chitarra molto usato negli Stati Uniti), partecipa a tutte le incisioni discografiche di Francesco Guccini dal 1969 al 1975. Nel ’71 si unisce in tourneé a Lucio Dalla come cantante e chitarrista e comincia a scrivere le proprie canzoni, una delle quali: “e Tornò la Primavera” viene incisa da Patty Pravo. Nel 1981 partecipa alla rassegna del cantautore del Club Tenco. Il suo repertorio va dal ragtime al folk-blues, dalle ballate alle sonorità tipiche della tradizione bianca e nera americana. Attualmente, oltre a proporsi come cantante e chitarrista solista, dirige il Coro Woodstock di Villafranca di Verona, dirige una scuola di musica moderna e gestisce un negozio di strumenti musicali. Oggi, grazie a Uberto Pieroni (che ha fatto conoscere alla Kooperman, Sabino Mogavero (produttore discografico), ha realizzato e inciso un Cd dal titolo “YESTERDAY. TOMORROW” pubblicato dalla Idyllium Music Publishing di Milano.

In attesa della grande kermesse di Bologna,la redazione FederGospelNews ha intervistato i docenti che condurranno l’edizione del B.L.A.C.K. 2012, Knagui e Deborah KoopermanLe stesse domande a due persone diverse, con risposte che evidenzianola grande levatura di docenti che presteranno lo loro professionalità e didattica nel prossimo maggio. E scopriamo che sono mossi dagli stessi principi… la musica Gospel apre cuore e anima a ricevere!

di Lucilla Sivelli

FEDER Gospel NEWSBLACK BOLOGNA - INTERVISTA AI DOCENTI

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1. Come e quando nasce la tua idea di proporti come docente per i Gospel Workshop?

Qual è stata la molla che ha funzionato come mo-tore principale?

K: Andavo a tutti gli eventi organizzati da molti cori fin da quando ero bambino. Molti seminari cui ho partecipato erano condotti da Mattie Moss-Clark e siccome Twinkie era la mia madrina, sedevo con lei all’organo mentre aiutava “Mama” a insegnare le canzoni. Quando diven-tai un teenager e iniziai io stesso a lavorare nei cori, cominciai a fare io stesso seminari: fu un passo natura-le. Mi piaceva condividere nuovo materiale e portare un gruppo da un livello di perfezione ad un altro.

D: Sono sempre stata una “docente”. Ho insegnato chitarra, canto, didattica per bambini e canto co-rale. Amo molto il gospel- insegnarlo dà lo stesso piacere che cantare. Imparo sempre molto dai miei allievi.

2. Per molti la musica è il culmine di tutte le arti, secondo la tua esperienza personale quali sono le corde che tocca la musica Gospel per un cre-dente?

K: È vero, la musica è il top, e ciò è evidente fin dallo sco-po della creazione di Lucifero da parte di Dio (Eze-kiel 28:12-14) ed il lavoro che gli fu dato in Paradiso prima della caduta. Per me, quello che la musica gospel fa nei credenti e anche nei non cre-denti, è aprire l’anima a ricevere quel che viene dopo.

D: La musica di ispirazio-ne religiosa tocca tutti- credenti e non. Apre il cuore sia di chi ascolta sia di chi canta.

3. Far parte di una corale gospel è per molti un’espe-rienza indimenticabile, spesso molto ricca di gio-ia e di belle emozioni. Quanto spazio, secondo la tua visione, può essere lasciato al divertimento?

K: Tutto lo spazio possi-bile! Ascoltate, se non vi divertite, non può accadere nient’altro. Da quando lavoro come docente di semi-nari all’estero (soprat-tutto in Europa) ho spe-rimentato il puro divertimento di cantare e insegnare a un coro “e basta”, che sentivo quando ero un ragazzo. Queste cose sono importanti per me come docente quanto lo sono per i partecipanti. Ed è questo che apre alla bellezza delle “strade di Dio”. Non sono io a dover dire a qualcuno che cantare questo genere, il gospel, deve “per forza” portare a uno specifico risultato. È come se qualcuno, nel farmi sentire una musica della propria terra pretendesse che io sentissi o esprimessi, nel cantarla, le stesse emozioni! Semplicemente, non è giusto. L’apprezzamento e il divertimento sono la chiave per andare “oltre”. Ma non è obbligatorio…

D: I cori gospel di origini Africani o Afroamericani hanno un approccio diverso di un coro gospel italiano. La maggior parte degli italiani han-no imparato il gospel- non fa parte della loro cultura religiosa. No-nostante questo ven-gono trasportati dalla gioia di cantare- que-sto per me è diverti-mento! Ci deve essere il divertimento, se no, non avrebbe senso di cantare.

4. Qual è il tuo approccio interpretativo ad un reper-torio così vasto come il concertismo dei Negro-Spiritual, del Gospel e della Contemporary Chri-stian music e quali sono le tendenze musicali che preferiscono i coristi che partecipano ai tuoi workshop?

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K: Beh, anzitutto, penso di mettere una evidente etichet-ta “KNAGUI”su ogni cosa che faccio. Mi esercito e spe-rimento da anni questo mio “stile” di docenza. Per quanto riguarda gli spirituals, mi ispiro a due aspetti di me stesso. La mia educazione e la mia emozione. Penso sia per que-sto che i membri e i direttori dei cori ap-prezzano quello che insegno. Per quanto concerne il materiale più recente, cerco semplicemente di dargli un significato più pieno e profondo. Sono sempre rimasto sul confine tra il vec-chio e il giovane…

D: I coristi di un workshop sono sempre pronti alle novità. Il gospel si lascia andare spesso all’improvvisazione. Chi cresce nella chiesa afroamericana improvvisa dalla nascita. In Italia si comincia in genere con gli spartiti- l’improvvisazione non è facile e non è sempre possibile “impararlo”! Dov’è possibile mi piace lavorare con mol-ta flessibilità - con la dinamica, il colore, l’improvvisa-zione e il movimento - sempre nelle possibilità del grup-po che ho davanti. Il corista deve sapere bene il significato di quello che sta cantando per interpretare la canzone non solo con la voce ma con l’anima.

5. Il progetto della FederGospelChoirs vuole valo-rizzare la coralità Gospel amatoriale italiana e tutti i componenti del direttivo sono volontari che operano attività libera e gratuita. In base alla tua esperienza di docente, relativamente alla tue esperienze con i cori, quale potrebbe essere il valore di questa iniziativa?

K: la quasi totalità di coloro che cantano e lavorano nei cori in USA sono anch’essi volontari. La maggior parte dei po-polari artisti americani odierni, bianchi o neri, hanno preso le mosse dal canto gospel/cristia-no o comunque parten-do dalla musica di chie-sa. E se date un’occhiata al panorama di artisti del panorama anche italia-no, troverete che anche alcuni di loro hanno avuto a che fare con la musica gospel… Tiziano Ferro ad esempio, fu scoperto mentre cantava in un coro gospel e sta avendo una carriera non solo da solista ma anche da autore e cantante internazionale, vedi le molte collabo-razioni realizzate, ad es. quella con Mary J Blige. Da “volontario”, se fai quello che ami e ti diverte, questa passione e sensazione fluirà anche su coloro che ti ascoltano. E il sorriso, ed ogni altra sensazione che por-ti, è una benedizione extra da parte di Dio…

D: L’iniziativa della FederGospelChoirs è ottima! È impor-tante valorizzare la musica Gospel. Che continui così!!!

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Dal 6 all’8 luglio, in concomitanza dell’evento dei Free Voices Gospel Choir, sotto le stelle arriverà anche la mostra fotografica incentrata sulla musica Gospel praticata in Italia. Scene di vita delle corali associate alla Federazione, intrecciate con incontri con rappresentanti delle corali ed altre curiosità. Una musica Gospel da guardare, oltre che da sentire.

E i due coristi dei Free Voices, intervistati nello scorso numero dalla iena, sono finalmente in rete: cercateli su youtube, e divertitevi!

Dopo il successo della “Gospel in… Pictures”a Milano, la mostra parte per Beinasco

Alessandra Sergio

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pag 10ATTIVITàFEDERGOSPELCHOIRS

FederGospelChoirs “Roma Agency” organizza “Tibur Summer Black”, un evento nella città di Tivoli che vedrà come vocal coach Joakim Arenius, già direttore della seconda edizione del Conducting Workshop 2011

Per la prima volta nella città d’arte di Tivoli, a pochi passi da Roma avrà luogo la prima edizione del “Tibur Summer Black” (di seguito TSB). Il rappresentante della FederGospelChoirs Roma Agency, il Maestro Marco De Santis di Tivoli, realizza infatti l’evento,

che nasce dal desiderio di condividere la musica Gospel anche nel centro Italia con l’intento di “condividere la propria anima con gli altri”, indipendentemente dalla pro-pria razza e dal proprio orientamento reli-gioso, qualora quest’ultimo sia presente.

Il TSB si terrà durante il fine settimana e vedrà come vocal coach JOAKIM ARENIUS ex Direttore di Joybells il coro Gospel più antico d’Europa e attuale Di-rettore del coro Praise Unit, formato da cantanti e musici-sti di diverse origini e diverse località della Svezia, nonché direttore della seconda edizione del Conducting Workshop organizzato da FederGospeChoirs nello scorso aprile.

L’evento è di carattere nazionale, e così è a chiunque vo-glia partecipare. Coloro che ne prenderanno parte, avranno la possibilità di crescere, approfondendo le proprie conoscenze, attraver-so il canto, su questo genere musicale quale è il Gospel.

PROGRAMMATibur Summer Black - Tivoli Gospel Workshop dal 6 all’8 luglio 2012

Venerdì 6 luglio 2012

• dalle ore 14:00 alle ore 14:30 - apertura segreteria registrazione

• dalle ore 15:00 alle ore 20:00 - seminario J. Arenius• serata libera

Sabato 7 luglio 2012

• dalle ore 09:30 alle ore 13:00 seminario J. Arenius

• dalle ore 13:00 alle ore 14:00 pranzo libero

• dalle ore 14:30 alle ore 19:30 seminario J. Arenius

• alle ore 21:00 TSB Dinner & songs (cena gospel per rafforzare lo spirito d’insieme)

Domenica 8 luglio 2012

• dalle ore 12:00 alle ore 13:00 messa Gospel pres-so la Chiesa San Francesco oppure S. Pietro alla Carità animata dai partecipanti del TSB

• dalle ore 13:30 alle 14:30 pranzo libero

• dalle ore 15:00 alle ore 18:00 seminario J. Arenius e preparazione concerto serale

• dalle ore 19:00 alle ore 20:15 sound check pre con-certo

• alle ore 21:00 concerto finale all’aperto presso l’Anfi-teatro di Bleso di Tivoli oppure Teatro D’Ercole Vincitore oppure Villa D’Este.

Il seminario si terrà presso le Scuderie Estensi di Tivoli con il patrocinio del Comune ed il supporto dell’Associazione Musicale “Tibur Gospel Singers”.

Per i partecipanti è gradito l’utilizzo della maglietta offerta dall’organizzazione che sarà consegnata al momento della registrazione.

Verranno comunicati in tempi utili i costi e le modalità di partecipazione all’evento.

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1. Come e quando nasce la tua realtà co-rale? Qual è stata la molla che ha fun-zionato come motore principale per la vostra realtà?

La realtà dei Praising Project è nata nel gennaio del 2000, fondamentalmente come un gioco, come “naturale evoluzione” di un gruppo originariamente di cantori nell’ambito della li-turgia della parrocchia di Crespellano (Bo). Direi che il motore scatenante sia stata una forma di curiosità musica-le verso un genere nuovo e distante dalla “classica” mu-sica religiosa in Ita-lia.

2. Quali fatiche si incontrano nel gestire un sog-getto di “volontariato musicale” come la vostra realtà?

Al di là delle fatiche ordinarie legate alla gestione del grup-po, a volte siamo testimoni oculari di una forma di incon-scio sospetto delle realtà religiose presenti sul territo-rio, che spesso non sono completamente al corrente di ciò che il Gospel porta con sé. È vero che la matri-ce religiosa del gospel è nota, ma spesso purtroppo in Italia questo passa in secondo piano, come se il gospel fosse uno dei tanti tipi di musica folkloristica presente nel vario panorama internazionale. Spesso l’aspetto legato alla diffusione della Parola è quasi ina-spettata, ma colpisce molto piacevolmente.

3. Qual è il tuo approccio interpretativo ad un re-pertorio così vasto come il concertismo dei Ne-gro-Spiritual, del Gospel e della Contemporary

Christian music e quali sono le tendenze mu-sicali che preferiscono i tuoi coristi?

I Praising sono nati originariamente come coro tra-ditional, direi, ma in poco tempo siamo decisamente scivolati verso una matrice assolutamente contem-porary. Le tendenze musicali dei coristi, per quan-to varie, non possono in realtà discordarsi molto da

quelle del proprio direttore, qualsivoglia coro sia, per-ché l’appartenenza ad un coro si sceglie in primis per lo stile ed il repertorio. E onestamente parlando, certo è che nel nostro coro non vige una particolare demo-crazia.

4. Bene: prima il tuo approccio, poi le preferenze dei coristi… Allarghiamo ora la visuale, sulla po-polazione della vostra realtà. Il pubblico, la città di Crespellano o comunque di Bologna, dove voi operate, come vive questa vostra esperienza?

L’interesse in termini generali è molto ampio, e ci da riscontri importanti. Ciò che mi lascia sempre sorpresa è che l’ambiente laico è mediamente molto più acco-gliente dell’ambiente religioso. E ancora più sorpren-dente è vedere come il pubblico reagisca stupenda-mente non solo all’aspetto musicale, ma anche alla piccola parte introduttiva che noi presentiamo per ogni brano, proprio perché sottolineiamo non solo l’aspetto musicale, ma anche il significato profondo della Parola.

5. Oggi si può comporre, o arrangiare, partendo dalla tradizione americana ricercando uno stile Gospel Italiano?

Il genere Gospel italiano è qualcosa a cui io credo poco. La tradizione musicale religiosa italiana esiste e, per quanto tenti di avvicinarsi allo stile Gospel in alcun casi, non credo potrà mai abbracciarlo comple-tamente. É proprio un fatto stilistico, culturale, persino il suono della lingua è difficile da adattare. Credo inve-ce sia assolutamente legittimo pensare che ogni coro italiano di un certo livello stia dando il proprio contri-

Maria Angela Canè, Direttore di The Praising Project Gospel EnsembleAppena entrata in Feder, racconta la sua esperienzae si esprime sulle aspettative che nutre verso la Federazione, annunciando “rivoluzioni” interessanti!di Lucilla Sivelli

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Il motore scatenantesia stata una forma di curiosità musicale verso un genere nuovo

e distante dalla “classica” musica religiosa

in Italia

Spesso l’aspetto legato alla diffusione della Parola è

quasi inaspettata, ma colpisce molto piacevolmente

FEDER Gospel NEWSL’INTERVISTA

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buto al panorama Gospel internazionale, ma sempre nell’ambito di un genere ed una cultura prettamente afro-americana.

6. Per molti la musica è il culmine di tutte le arti, se-condo la tua esperienza personale quali sono le cor-de che tocca la musica Gospel per un credente?

Il Gospel è fede. Il Gospel è un raccon-to tangibile della vita di Cristo e, in mol-tissime occasioni, mette in luce come la vita di Cristo si concretizzi nella vita quotidiana. Questo penso sia l’aspet-to più determinante del Gospel: unire stili musicali “riconoscibili” e coin-volgenti alla Parola resa concreta, viva, vitale, gioiosa. Questo è di grande aiuto, non solo ai credenti, ma an-che e soprattutto a chi è in ricerca. Tutti sono attratti dal Gospel, e Dio non perde mica occasione per sfrut-tare questa curiosità!

7. Far parte di una corale gospel è per molti un’esperienza indimenticabile spesso molto ric-ca di gioia e di belle emozioni. Quanto spazio, secondo la tua visione, può essere lasciato al divertimento?

Il divertimento è una componente essenziale. Tutto va in funzione del divertimento, anche il lavoro fatto con concentrazione, perché niente da gusto e gioia come il frutto del proprio lavoro.

8. Le corali Gospel sono associazioni molto vitali, quali sono i vostri progetti nel cassetto?

A Dio piacendo, moltissimi. Abbiamo un calendario che, come al solito, si prospetta fitto ed interessante anche per il 2012. Per citare impegni a breve, saremo coinvolti nell’evento B.L.A.C.K 2012, che quest’anno avverrà proprio nella parrocchia in cui il coro è nato. Poi chissà, abbiamo in mente il prossimo cd, speria-mo possa essere realizzato a breve.

9. Il tuo coro ha appena aderito alla FederGospelChoirs, il cui progetto è quello di valorizzare la coralità Gospel amatoriale italiana. Tutti i componenti del direttivo sono volontari che operano attività libera e gratuita. In base alla tua esperienza di direttore, relativamente alla tua corale, quale potrebbe essere il valore di questa iniziativa?

Penso che sarebbe molto importante po-ter creare una rete di comunicazione tra cori e soprattutto tra direttori, che in Italia manca quasi com-pletamente, per poter veramente cogliere l’occasione di scam-biarsi opionioni, ma-teriali, e poter davve-ro creare una rete collaborativa al massimo possibile. Nel bolognese questo aspetto manca quasi completamente.

10. Normalmente chiedo ai Direttori quale sia il bi-lancio rispetto alle iniziative e al progetto Fe-der… nei tuo caso, freschissima associata, non posso che chiederti un bilancio preventivo: cosa ti aspetti dall’Associazione, cosa ti piacerebbe ricevere e quale pensi possa essere il tuo ap-porto alla “casa del Go-spel?”

Il nostro coro è abbastan-za noto per essere “rivolu-zionario” – ammetto con gioia che abbiamo spesso delle trovare interessanti... sarebbe molto utile poter-le condividere, così come ricevere spunti favorevoli da altre realtà vicine e lon-tane.

Questo è di grande aiuto, non solo ai credenti, ma

anche e soprattutto a chi è in ricerca. Tutti sono attratti dal Gospel, e Dio non perde mica occasione per sfruttare

questa curiosità!

Penso che sarebbe molto importante poter creare

una rete di comunicazione tra cori e soprattutto tra

direttori, che in Italia manca quasi completamente, per poter veramente cogliere l’occasione di scambiarsi

opionioni

Il nostro coro è abbastanza noto per

essere “rivoluzionario” – ammetto con gioia che

abbiamo spesso delle trovare interessanti... sarebbe molto utile

poterle condividere, così come ricevere spunti

favorevoli da altre realtà vicine e lontane

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pag 13ATTIVITàFEDERGOSPELCHOIRSECORI

Stato dell’arte, eventi passati, progetti futuri: la macchina Feder non si ferma mai, grazie a chi la sostiene da tempo e chi, con il suo ingresso, porta nuova benzina!di Michele Marando - Chairman FederGospelChoirs

Siamo nella stagione calda della Feder, non già da un punto di vista climatico (anzi, questo aprile ci sta ri-servando un ottimo esempio di autunno) quanto da un punto di vista organizzativo.Ci siamo appena lasciati alle spalle il Black History Month: un evento che, anno dopo anno, si conferma rilevante ed entusiasmante, sia per chi lo prepara sia soprattutto per chi vi partecipa ed il cui apprezzamento è per noi benzina nel motore della Feder.Quest’anno poi il Black presenta un’originale quanto gra-devole coda: la mostra fotografica “Gospel in … Pictures” continuerà itinerante per l’Italia, ospite dei cori Feder che vorranno allestirla, magari in coincidenza con un loro evento.Ma la macchina operativa della Feder non si ferma. A parte un breve attimo di respiro si ricomincia con le attivi-tà della stagione che, come dicevo in apertura, in questo momento sono più intense.Tra pochi giorni avremo il consueto incontro annuale con i direttori, nel seminario denominato “Conducting Workshop”. Questo workshop è andato a colmare una bella lacuna nel panorama nazionale e, in effetti, fa anche piacere vedere che altri eventi simili stanno nascendo in Italia (basta un po’ di google) perché ci conferma che l’intuizione era esat-ta e che l’esigenza era reale.Abbiamo ospite un altro svedese, vera culla europea del gospel. Dirige il workshop infatti Fred Sjöberg, cantante prima e direttore poi. Un curriculum imbarazzantemente lungo, per chi deve comporre questo articolo nel ristretto alveo di una pagina A4. Limitiamoci dunque all’attuale po-sizione di Fred che è Vice Presidente dell’organizzazione Europa Cantat.Come ogni anno il workshop dei direttori si rinnova un po’, per venire incontro al processo di maturazione dei direttori che esprimono ogni anno un interesse diverso via via che nel loro cammino artistico esplorano nuove aree ed ai quali quindi intendiamo dare il massimo beneficio.Vogliamo poi aggiungere un elemento che sentivamo man-cante rispetto allo spirito Feder: come già al termine del BHM anche al Conducting vogliamo offrire il nostro con-tributo a chi ha bisogno. Nel pomeriggio di domenica, anziché il classico riepilogo in forma di esibizione, faremo un concerto in totale semplicità e spirito di solidarietà, a favore di Emergency, organizzazione non governativa ON-

LUS che da anni opera nella sanità, in zone devastate da conflitti bellici.A partire da questo numero pubblicheremo delle schede descrittive dei cori, dove essi si raccontano, presentano la loro storia, il loro repertorio, il loro stile: è un altro modo per conoscerci reciprocamente, per sapere cosa succede nel panorama gospel italiano e, perché no, anche per contri-buire a creare nuove relazioni e collaborazioni.In chiusura vorrei dare un benvenuto mio personale e di tutto lo staff segretariale della Feder a due nuovi cori: The Praising Project Gospel Ensemble di Crespellano (BO) e Spirituals Ensemble di Bologna che vanno a costituire il nucleo della agenzia regionale dell’ Emilia Romagna e che sono in piena fase organizzativa del Bologna gospeL and Afro-American musiC Kermesse (B.L.A.C.K.) giunto alla sesta edizione e da quest’anno promosso da FederGo-spelChoirs, previsto per il 26/27 maggio a Bologna. Ben-venuti e Buon Lavoro!E un benvenuto va anche a due collaboratrici: Eleonora Muollo che si occuperà di relazioni con i cori e Stefania Lampedecchia che seguirà il mondo del Web. Welcome on board!

Un caro salutoMichele

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• Il Biella Gospel Choir nasce da un progetto di canto in coro, diretto da Aurelio Pitino, e si costituisce nel 2006 come Associazione di volontariato iscritta al Registro Provin-ciale di Biella, all’Associazione Cori Piemontesi e alla Feder Gospel Choir (il Coro è iscritto dal 2010).

Il Coro vuole proporre la musica Gospel come ritmo, passione, energia ed emozione, un mezzo potente per esprimere in musica la spiritualità profonda dell’animo umano ed i valori universali che vanno oltre le differenze razziali e culturali.

Attraverso i suoi concerti, dunque, il BGC ha l’intento di condividere con il pubblico non solo la passione per la musica gospel, ma anche buoni propositi che si concretizzano nel tendere una mano verso coloro che necessitano di un aiuto pratico, devolvendo il ricavato a favore di progetti realizzati da Associazioni biellesi operanti in loco, ma anche su territorio internazionale: la pediatria dell’ospedale St. Luke di Wolisso (Etiopia), di Kimbondo e il Centro Maternità di Panzi (Congo), la Mensa del Pane Quotidiano e l’Associazione Vedo Voci (con la quale è stato promosso un progetto di canto con il coro Tra Le Mani, composto da ragazzi sordi ed udenti) in territorio biellese, sono alcuni esempi.

Dal 2009 il Biella Gospel Choir promuove la fortunata manifestazione “Biella ChiAma Gospel” in collaborazione con il Comune di Biella, il CSV, l’Ass.ne Cori Piemontesi, la “Feder Gospel Choirs” e, dallo scorso anno, con il Lions Club Biella Bugella Civitas.

Biella Gospel Choir

ATTIVITàFEDERGOSPELCHOIRSECORI

FederGospelChoirs = Federazione di Cori Gospel:

il primo gruppo di molecole che costituisce l’organismo più grande si racconta e descrive.Sono loro che danno vita e respiro a tutte le attività.La storia continua nel prossimo numero…

FEDER Gospel NEWSI CORI

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pag 15ATTIVITàFEDERGOSPELCHOIRSECORI

Vi prendono parte gruppi Gospel di fama internazionale. Quest’anno, il 13 ottobre, parteciperà il gruppo “Wake Up Gospel Project” di Martina Franca (Ta).

Le scorse edizioni hanno visto una sempre più crescente partecipazione da parte del pubblico (tanto che il teatro registra il “tutto esaurito” nel giro di pochi giorni) che, rispondendo generosamente con libere offerte (l’ingresso è gratuito), dimostra di apprezzare la trasparenza dei vari progetti presentati: viene, ad esempio, resa testimonianza, l’anno successivo, dell’avvenuta consegna della

somma raccolta, tramite filmati o interventi dei volontari che collaborano al progetto stesso.

Inoltre, partecipa a concerti organizzati da Enti Pubblici in occasione di feste patronali, anima funzioni religiose e feste private.

• Attualmente è composto da 27 elementi, accompagnati da una band di 5 musicisti (tastiere, percussioni, basso, chitarra e violino), diretti da Fausto Ramella Pajrin.

• Il repertorio spazia dal Gospel classico, con brani come “Amazing Grace” (Newton), “Give Yourself to Jesus”, “Wade in The Water”, “Do Not Pass Me By”, “Kumbaya”, “Happy Day”, “Get Away Jordan” (Traditionals), fino al Gospel contemporaneo con “Total Praise” (R. Smallwood), “I Will Wait” (M. Beswick), “My Sweet Lord” (G. Harrison), “Revelation” (J. La Valley), “Speak To Me” (R. Lynch, Sean Roberts)

Contatti:www.biellagospel.it - [email protected]. 339.5684228

• Il Coro nel contesto della “Feder Gospel Choir” si auspica, attraverso occasioni di incon-tro, quali workshop o concerti organizzati dall’Associazione, di confrontarsi con altri gruppi al fine di mettere in atto forme di collaborazione o scambi di esperienza in un clima di grande familiarità, condividendo la vera essenza della musica Gospel e crescendo qualitativamente.

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pag 16Coro Incontrotempo

La storia/l’ideaIl Coro INCONTROTEMPO nasce nel 2003 nell’ambito del-le attività culturali promosse dall’Associazione L.E.S. di Mi-lano, come naturale evoluzione dei Corsi di Canto Corale organizzati dall’Associazione stessa. La docente, M° Vale-ria Borgognoni e un gruppo affiatato di corsisti ebbero il desiderio di proseguire e approfondire l’esperienza di can-tare assieme brani tratti dal repertorio Spiritual. Allora non si sapeva dove avrebbe condotto questa passione, ma la grande determinazione e l’entusiasmo trasmessi dal mae-stro nel perseguire sempre nuovi obiettivi e l’impegno co-stante dei coristi, hanno permesso al coro un percorso evolutivo sempre crescente.

ll coro/la band/il Direttore La formazione è una corale mista costituita da un gruppo di circa 30 elementi suddivisi nelle sezioni di soprano, contral-to, tenore e basso. Tutti gli elementi che lo compongono, oltre ad avere una grande passione per il canto, sono giunti al Coro avendo alle spalle un minimo di preparazione vocale e musicale, in quanto il repertorio che viene affrontato è in grande prevalenza a cappella cioè senza l’ausilio di accompagnamento strumentale. I pochi brani ac-compagnati strumentalmente, vedono la sola presen-za della tastiera. Il Direttore Valeria Borgognoni, diplo-mata in canto presso il Conservatorio N. Paganini di Genova, ha svolto un’intensa attività come soprano solista. Esibitasi in Italia e all’estero, è stata interprete dei repertori lirico, cameristico e sacro dal barocco all’ultimo ‘900.Appassionatasi,successivamente alla direzione cora-le, ha seguito corsi di formazione e masterclass spe-cifici con direttori quali Jonathan Rathbone, Alberto Odone, Karen Gibson, Joakim Arenius, Fred Sjoberg e Stefan Berglund, alcuni dei quali organizzati in ambito Feder Gospel.Dal 1997 si dedica all’insegna-mento del canto corale e da nove anni è Direttore del Coro INCONTROTEMPO, del quale cura la direzione artistica.

La musica/il repertorio/ area di attività Il repertorio del coro INCONTROTEMPO é preva-lentemente dedicato all’interpretazione dei più fa-mosi e tradizionali Gospel e Spirituals, rivisitati secondo la tradizione compositiva vocale europea con originali arrangiamenti dallo spiccato conte-nuto ritmico e soluzioni armoniche complesse, il tutto eseguito a cappella ossia senza accompa-gnamento strumentale.Nel corso della sua storia il Coro ha sempre più al-largato i propri interessi musicali, partecipato a wor-

kshop e seminari tenuti da insegnanti di calibro internazio-nale, vivendo in questo modo nuove e stimolanti esperienze che lo hanno portato ad arricchire il repertorio con brani ap-partenenti ai generi Contemporary Gospel, Standard Jazz e Pop.Finalista al Teatro Dal Verme di Milano per due anni conse-cutivi, alla Rassegna Provinciale USCI 2008 e alla Rassegna Corale USCI “Natale in Cori” 2009, il Coro ha all’attivo nu-merosi concerti per il Comune di Milano e provincia, Fonda-zioni e Associazioni Culturali. Costante è l’attività concerti-stica finalizzata al sostegno di Onlus che si occupano di progetti umanitari. Ha partecipato a importanti rassegne Gospel quali, Bergamo Gospel Fest, le Rassegne Feder Go-spel Choirs ”Go, Go Gospel” a Rivanazzano Terme e “Mila-no da Gospel” edizione 2011 e 2012 a Milano. Nel 2011 è stato presente alla finale della 5° Edizione di Solevoci A Cappella International Contest.La partecipazione del Coro a eventi quali “Moment For Morricone - Williams vs Morricone” per Orchestra di Fiati, Percussioni e Coro all’Auditorium di Rho (MI) e

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“This Time Is For You” Serata Tributo a Michael Jackson al Teatro Fraschini di Pavia, testimoniano l’interesse da parte del Maestro Borgognoni di accogliere sempre nuovi pro-getti in ambiti musicali differenti.

Sito web e contatti Coro INCONTROTEMPOWeb www.coroincontrotempo.itE-mail [email protected] - Valeria Borgognoni - Cell 348 4406023Responsabile Contatti - Roberta Briganti - Cell 329 8979882

Il coro nel contesto FederIl Coro INCONTROTEMPO è iscritto alla FederGospelChoirs dal 2009. Durante questi quattro anni di frequentazione ab-biamo avuto l’occasione di conoscere molte altre realtà corali, ognuna unica nel suo genere ma tutte accumunate dal desiderio di trasmettere con entusiasmo e partecipa-zione la parola del Signore attraverso il linguaggio univer-sale della musica. Con questo spirito e con le nostre pecu-liarità ci siamo inseriti in questa realtà partecipando, a diverse attività proposte dalla Feder Gospel. Nei mesi, la Feder Gospel si è sempre più arricchita di nuove iniziative

grazie a chi da subito ha creduto in questo pro-getto e a chi successivamente ha voluto dare il proprio contributo. La qualità rimane una costan-te; prova ne è la presenza di grandi maestri di musica gospel che si sono avvicendati nel con-durre i seminari Black History Month, Comduc-ting Workshop e Masterclass per Solisti nelle varie edizioni, eventi che rappresentano per chi vi partecipa un grande momento di crescita e condivisione. Ultima iniziativa nata in casa Feder è la mostra fotografica “Gospel In Pictures” che con la 5° edizione del BHM e la rassegna corale “ La Milano da Gospel” hanno reso il mese di febbraio denso di appuntamenti. Le foto del Coro INCONTROTEMPO sono state appese assieme a quelle di molti altri cori associati alla Feder Gospel per far capire ai visitatori, attra-verso le immagini e con qualche intervento ca-noro, l’emozione di cantare in un coro Gospel.

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La storia/l’idea/area di attività Un gruppo poliedrico, amante di ogni influenza del Gospel moderno comunque radicato nelle tradizioni della musica Spiritual. Nato nel 1995, nel corso degli anni ha migliorato il livello musicale e perfezionato il proprio stile, partecipando attivamente ad importanti festival sulla musica gospel, come il Varese Gospel Festival, la Gospel Connection di Assisi, il Novara Gospel Festival, il Gospel Festival in Opole (Polonia) e a numerosi seminari tenuti da grandi personaggi della musica afro-americana quali: Richard Smallwood, il Rev. Keith Moncrief, Wayne Ellington, Karen Gibson, Jason Thomson, Rod Hubbard, Kirk Franklin, Donnie McClurkin e molti altri. In questi anni non sono mancati importanti riconoscimenti: primi posti a Concorsi, concerti in piazze prestigiose tra cui quella del Duomo di Milano, di Monza e di Desio; esibizioni in rinomati Teatri di Brescia, Bergamo, il Teatro Manzoni ed il Teatro Villoresi di Monza, il Teatro San Babila, Orione e Osoppo di Milano ed altri non meno importanti. E’ in distribuzione il cd “Thank You”, una raccolta di brani gospel e spiritual che vengono proposti nel corso dei concerti, accolti sempre con caloroso entusiasmo dal pubblico.

Il coroSoprani: Grazia, Antonietta, Roberta, Mara, Marta, Silvia, Cristina, Valentina, Giada, Maura, ClaudiaContralti: Miriam, Chiara, Angela, Maddalena, Rita, Delia, Fabiana, StefaniaTenori: Mauro, Maurizio, Lorena, MarcoBassi: Francesco, Claudio, Riccardo, Simone, Guido

La bandMirko Mignone (pianoforte e tastiere) Diego Galbiati (chitarra) Ivo Barbieri (basso) Umberto cassano (batteria)

Il direttoreMaestro Vittorio Teruzzi

La musica/il repertorioIl repertorio nato dall’evoluzione e dalla tradizione del gruppo, si è costituito in due decenni.Nell’arco di una serata si può passare dai primi spirituals ai brani gospel più moderni.Si fonde quindi la tradizione e la ricerca dei suoni e dei ritmi afroamericani alla modernità del rock, del blues e del funk, la spiritualità di un traditional a cappella all’allegria di un groove disco.

Sito web e contatti www.diesisebemolli.orgInformazioni e preventivi per serate, concerti ed eventi privati:Francesco: +39.347.7616120Miriam: [email protected]

Informazioni per matrimoni:Mara: [email protected]

Il coro nel contesto federIl Coro accetta con piacere ed entusiasmo il primo invito giunto dalla Feder Gospel, e partecipa attivamente al primo stage di direzione, che da allora è diventato un appuntamento annuale irrinunciabile.Decide di aderire tra i primi alla neo costituita associazione credendo nei principi e nelle persone che l’anno promossa.Partecipa nell’ultimo anno come coro ospite a più eventi organizzati da Feder.

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La StoriaLa storia del Free Voices ha origine nel 1997 presso la piccola comunità religiosa di di Beinasco, comune sito in provincia di Torino con un gruppo di circa 30 persone. La passione per la musica e la fede hanno trovato un giusto connubio nell’esperienza del coro gospel, che nel tempo si è ampliato fino a raggiungere gli 80 iscritti, ispirandosi ai mass choir americani. Un cammino lungo 15 anni che consta più di 500 concerti in tutta Italia e in svariati contesti, laici e religiosi a sostegno di molte iniziative benefiche nonchè la promozione sul territorio della cultura afro americana attraverso l’associazione no profit Voci Libere ,con l’organizzazione di seminari ed incontri. In particolare la manifestazione “ Gospel sotto le Stelle”, giunta quest’anno alla XIII edizione, che ha visto la partecipazione di artisti e gruppi gospel di fama internazionale, i concerti “Free and Friends” e i “Gospel Meeting” momenti di formazione e scambio organizzati con formazioni corali gospel italiane. Un’intensa attività che ha inoltre previsto la realizzazione di 5 cd autoprodotti, la partecipazione a due compilation - Gospel Jubilee 2000 e Milano Gospel Festival 2006 - e la produzione di due video.

Il coro/ band/direttoreIl coro attualmente è composto da circa 80 iscritti suddivisi in 4 sezioni vocali. L’ispirazione nasce dalle grandi formazioni corali americane nelle quali i coristi si differenziano tra di loro sia per età che background musicale. Si tratta di una vera e propria comunità in cammino, sia a livello musicale attraverso lo studio, il perfezionamento, le esperienze, sia a livello umano e personale. La band comprende 4 musicisti: pianoforte e tastiere a cura di Paolo Meinardi, direttore musicale e pianista storico del Free, chitarra GianPaolo Aprile, basso elettrico Federico Maffei, batteria e percussioni Antonio Burzotta. I musicisti del Free accompagnano il coro in ogni performance e ne costituiscono l’asse portante sotto l’aspetto strumentale. In

alcune occasioni questa formazione è stata implementata con una sezione di archi. Il direttore nonché fondatore del Free é Laura Robuschi.

La musica/ il repertorioLa scelta del repertorio spazia notevolmente dai brani considerati “traditional” a composizioni decisamente di impronta contemporanea per dare la maggiore visibilità delle variegate contaminazioni di quello che impropriamente viene considerato un “genere musicale”. La musica Gospel è strettamente legata al messaggio che propone ed è, ora con la sua energia ritmica, ora con la sua intensità emozionale, che questo messaggio passa al pubblico nella sua forza. Nei concerti del Free cerchiamo di proporre l’aspetto musicale e spirituale della Musica Gospel attraverso strumenti differenti, la voce, il corpo, l’immagine, il coinvolgimento del pubblico.

Il coro nel contesto FederIl desiderio di appartenere ad una “federazione di cori gospel” che sia rappresentativa del proprio spirito nasce dalla necessità di condividere la propria esperienza e tutto cio’ che comporta con altre realtà corali ed associative del settore. Lo scambio reciproco di ricchezze e diversità tra direttori, gruppi è una potenzialità importante per una realtà come la Feder. Allo stesso tempo l’opportunità di essere rappresentati in unica Federazione crea importanti chance di visibilità per il mondo che ancora non conosce il Gospel. Visibilità intesa come opportunità di crescita, di attenzioni verso il mondo della musica Gospel nel suo aspetto più reale.

Sito Web/Contattiwww.freevoicesgospel.com [email protected]. 329 95 92 253

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Jazz Gospel Alchemy

L’ideaIn un periodo dove sono in molti a sottolineare in maniera strumentale le differenze tra i popoli, la nostra associazio-ne ritiene per contro centrale diffondere messaggi positivi tramite l’utilizzo della musica come media.L’Associazione si pone come scopo principale non solo il raggiungimento di risultati legati all’esecuzione musicale ma anche l’attivazione d’iniziative volte a caratterizzarla come forza positiva nel tessuto sociale nel quale vive.Ci proponiamo quindi di effettuare sia un’operazione a ca-rattere sociale, raggiungendo un buon radicamento nel ter-ritorio tramite iniziative a carattere umanitario, sia un’ope-razione a carattere intellettuale diffondendo la cultura della musica come importante aspetto del vivere quotidiano.

La storia“Può sembrare strano ma… tutto iniziò una mattina a colazione e da due chiac-chiere scambiate per un appuntamento sbagliato… da allora è passato molto tem-po e molte cose sono accadute. Sono nati nuovi amori, qualcuno è finito; la nascita di bimbi ha fatto cantare di gioia il nostro cuore che ha pianto quando qualche no-stro caro ci ha lasciato per sempre. Qual-che amico è andato via, ma mentre stava uscendo un altro entrava nelle nostre vite. Come qualsiasi altro coro, come non pen-sare alle emozioni vissute durante i concerti indimenticabili ma con più simpatia la men-te va ai concerti da dimenticare…Come tutti siamo molto presi dagli impegni che la vita ci mette davanti tutti i giorni, spesso ci chiedo-no che cosa ci spinge a uscire la sera per le prove o per organizzare i concerti. Cantiamo perché così ci sentiamo liberi, perché così ci sentiamo felici, perché vogliamo regala-re emozioni, perché crediamo nei messaggi e nei valori universali che questa musica sa trasmettere con semplicità, ricchezza e pro-fondità. È proprio forse questo il motivo che un gruppo di persone così diverso – Laici, Cattolici ed Evangelici hanno intrapreso un cammino comune nella consapevolezza che la diversità è un valore per tutti da difendere e non da combattere”.

La Musica e il RepertorioL’Associazione “Jazz Gospel Alchemy il Coro” rappresenta nel panorama delle corali lombar-de un interessante progetto culturale proprio

per la qualità dello studio filologico sul repertorio della mu-sica degli afro-americani fin qui realizzato. Il repertorio è caratterizzato da uno studio monografico dedicato all’ana-lisi dei vari aspetti culturali di questa musica, molto spesso caratterizzati da sonorità provenienti sia da continenti lon-tani come l’Africa sia dalla musica classica di matrice pret-tamente europea. Il concerto si articola quindi in una sorta di viaggio tra varie culture musicali dove i brani finiscono per costituire le tappe di questo percorso immaginario che lo spettatore visita insieme al coro durante il concerto.La formazione J.G.A. ha al suo attivo oltre 160 concerti, tra cui solo negli ultimi anni possiamo segnalare per importan-za gli interventi presso la sala Grechetto della Biblioteca Soriani, Sant’Ambrogio a Milano, l’Abbazia di Morimondo, la Certosa di Garegnano a Milano, lo stand della Regio-ne Lombardia durante -

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- L’Artigiano in Fiera -, la Sala delle Carrozze di Cesano Boscone ma anche per aver accompagnato artisti di valore come Cheryl Porter Parrocchia nella chiesa di S.Ambrogio a Trezzano Sul Naviglio e le Sorelle Marinetti al Palasport di Legnano. Oltre a questi interventi, in accordo con i principi previsti dall’associazione J.G.A., ci proponiamo di effettuare an-che operazioni a carattere sociale e umanitario con con-certi presso le case degli anziani della provincia di Milano o supportando attivamente iniziative a carattere benefico.Il coro è diretto dalla sua costituzione da Pietro Catane-se, nato a Genova ma ormai Milanese di adozione, che ha iniziato la sua attività come chitarrista in varie formazioni dello scenario Jazz genovese. Oggi opera nell’ambito della musica corale con importanti collaborazioni con direttori

di cori americani come Bob Singleton, Carole Ber-nard, Andrée Thomas, Rosephanie Powell, Robert Ray ma anche attivando relazioni a livello europeo come nel caso di Fred Sjöberg Vice-Presidente dell’associazione corale della Comunità Europea Europa Cantat.L’Associazione è composta da 28 coristi, suddi-visi in 4 sezioni (Soprano, Alto, Tenor, Base), da alcuni soci sostenitori, da un mixerista, Ettore Tommasini e da una jazz band di sei elementi di grande valore: Roberto Rubino al piano è un jazzista siciliano di fama nazionale da poco tra-sferito a Milano, vanta collaborazioni importanti come Roberto Ciotti e Saturnino; Giovanni Spel-ta, tastierista che accompagna il coro da oltre cinque anni, è stato allievo del M° Gabriele Co-meglio direttore della Montecarlo Nights Jazz Big Band; la sezione ritmica è curata dai giovani ma molto promettenti fratelli Diego e Nicolò Maria-ni rispettivamente al basso e alla batteria e da Mario Bianchi percussionista che accompagna il coro da oltre sette anni.

www.jazzgospelalchemy.com [email protected]

Presidente: Giuseppe PedullàDirettore Artistico: Pietro Catanese Segreteria: Laura Silvi Manager della Felicità: Gabriella TocciManager delle Pubbliche Relazioni: Alfredo Lazzari

I contatti:Direttore Artistico:

Pietro Catanese [email protected]:Laura Silvi: [email protected] internet: www.jazzgospelalchemy.com

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La storia/l’idea/area di attivitàIl Rejoicing Gospel Choir nasce ad Alba (CN) nel 1998, compiendo ben presto la scelta originale di dedicarsi ad un genere musicale diverso da quelli che si ascoltano ed eseguono abitualmente in Europa. Il coro ha infatti rivolto la propria attenzione al di là dell’oceano, affascinato dal ritmo travolgente e dal messaggio profondo che caratte-rizzano il gospel, musica nata ed evolutasi nelle comunità religiose afroamericane. Un percorso impegnativo quindi, che ha portato il Rejoicing ad accostarsi a un mondo mu-sicale nuovo, da scoprire e da esplorare piacevolmente in tutte le sue declinazioni vivendone ogni esperienza sempre con nuovo entusiasmo e con la voglia di rinnovarsi e perfe-zionarsi. Proprio dal desiderio di condividere un’esperien-za particolare come questa sono stati ideati due progetti: “GospeLive in Alba”, manifestazione che si svolge nel mese di giugno coinvolgendo cori gospel italiani in uno spettacolo volto ad offrire al pubblico un contatto diretto e piacevolissimo con la realtà della musica gospel autocto-na. Il “Corso di avvicinamento alla Musica Gospel” che si svolge da gennaio a giugno con cadenza biennale ed è rivolto a tutti coloro che desiderano appunto av-vicinarsi al Gospel vivendolo da protagonisti.Oltre ai consueti tour natalizi, concerti e la partecipa-zione a rassegne, il coro opera in numerose iniziative di beneficenza a favore di associazioni, istituti e ON-LUS incontrati in questi 14 anni di attività.

Il coro/il DirettoreIl RGC, diretto sin dalla sua origine da Carlo Bianco, si presenta attualmente come composto da circa ven-ticinque elementi e mantiene propria la caratteristica originale di essere formato unicamente da voci fem-minili, ripartite nelle sezioni di soprani, mezzosoprani e contralti.

La musica /il repertorioDai classici Spirituals e Work Songs, punto di partenza imprescindibile per comprendere appie-no il genere ed entrare in sintonia con una musica-lità estranea alla nostra cultura, il coro si è orien-tato sempre più verso il Contemporary Gospel e la Worship music, inserendo nel repertorio alcuni tra i maggiori successi della nuova musica gospel e con alcune occasionali escursioni in altri generi musicali. La testimonianza di quest’avventura nella musica gospel è stata raccolta nel 2010 in un cd live con-tenente 16 brani che esplorano il mondo del gospel ma non solo. Uniti dal medesimo intento di innal-zare canti di lode e di gioia sono gli immancabili

“Oh happy day” e “Total praise”, ma anche pezzi scritti da musicisti quali John Lennon e gli U2 o dai grandi del gospel contemporaneo come K. Franklin F. Hammond e I. Houghton. Lo spirito con cui quest’opera è stata concepita è quello suggerito nel titolo “My soul is Rejoicing – Can-tare Gospel… cantare la gioia della mia anima” ossia cogliere l’entusiasmo e le nostre emozioni e trasmetterle a chiunque scelga di ascoltare questo musica davvero spe-ciale.

Il coro nel contesto FederEntrato a far parte della Feder Gospel Choir nel 2009, il coro ha sostenuto eventi e progetti organizzati dalla stessa par-tecipando attivamente a iniziative quali “La Gospel in Pic-tures” e “la Milano.. da Gospel”. Dal 2011 il Direttore Carlo Bianco ricopre l’incarico di vice presidente della FGC.

Sito web e contatti:www.rejoicingospel.org - [email protected]: Carlo Bianco - Tel. 338 [email protected]

Rejoicing Gospel Choir

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• La storia/l’idea/area di attivitàIl St. Jacob’s Choir nasce nel 1991 su iniziativa dell’attuale direttore Massimo Bracci. Concerti polifonici, dal reperto-rio composto per la maggior parte da musiche inedite per l’Italia di famosi autori americani ed inglesi di musica sacra, con particolare riguardo ai Gospel e agli Spirituals, infor-mano la storia pluri decennale del Coro. Il repertorio, oltre ad essere inedito ed originale permette l’ascolto di sonori-tà attuali contemplando nuove modalità di espressione dei compositori di musica sacra. Il Coro, facendosi portavoce di un importante arricchimento culturale di musica sacra di altre nazioni, ha al suo attivo innumerevoli partecipazioni a concerti e rassegne in varie regioni d’Italia e all’estero, riportando ovunque preziosi successi e ampi consensi. Tra i più recenti un indimenticabile concerto con la filarmonica G. Luporini e la cantante americana Amii Stewart.Nel 2003 ha ricevuto il prestigioso premio “Pergamo d’Oro” per l’attività svolta in ambito corale. Tra le altre ini-ziative meritano memoria l’organizzazione di seminari sulla musica Gospel con la cantante americana Cheryl Porter e l’esecuzione di vari concerti con la stessa Porter ed altre artiste come Lynda Wesley e Andrea Celeste. Il St. Jacob’s Choir inoltre intrattiene continuate collaborazioni artistiche con la Sunrise Jazz Orchestra, le filarmoniche G. Luporini e G. Rossini e i compositori americani Paul Halley e Howard Helvey.“Everything” è la terza incisione del coro dopo ”Moods” e “Joyful ”, tutti ottimamente accolti dal pubblico sia entro i confini nazionali che all’estero. Recentemente la distribu-zione ha interessato anche gli USA, avvenimento dai rari precedenti, vista la forte tradizione anglosassone della mu-sica corale.

• ll coro/la band/il DirettoreCoro 50 elementiClarinetto: Fabiana PieroniFlauto Sabina: BettariniPianoforte: Elisa CiulliDirettore: Massimo Bracci

• La musica/il repertorioEssenzialmente Gospel Contemporaneo e Spirituals anche se non disdegniamo autori contemporanei di ispirazione più classicheggiante. Amiamo mescolare i due generi ai nostri concertiEcco alcuni titoli:Who is Like the Lord We Have a Mission He Will Never Stop Loving Me Real Love Pray for Rain Mary Did You Know Have You Heard About Jesus I’m Gonna Praise Anyway Renew Me We All Declare Come Unto Me Always Rain is Over and Gone Sence You Went Away Sometimes I Feel His Eye is on the Sparrow O Sifuni Mungu Betelehemu Ezekiel Saw the Wheel African Noel In the Midts of It All Joyful, Joyful Psalm 150 Oh Happy Day Joy, Joy, Joy New Season Brighter Day Stranger In the Sanctuary Send It On Down Ain’t No Mountain Enough

• Il coro nel contesto Federil coro è iscritto all’associazione

Sito web e [email protected], [email protected] Bracci: tel: 335 5350588, 0587 53343, 0587 749003St. Jacob’s Choir:Casella Postale 368 - 56025 PONTEDERA PI

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St. Jacob’s Choir

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La storiaIl coro è stato costituito nel 2002 da un gruppo di amici accomunati dalla voglia di fare musica insieme e coniugare questa passione a qualco-sa che facesse bene agli altri: la beneficenza. Fin dall’inizio si è data molta importanza all’impegno nel sociale. Ogni anno il coro decide di appoggia-re un progetto con i propri introiti. Inoltre nel 2006 ha adottato a distanza una bambina e la sostiene annualmente negli studi. È nello spirito di ogni can-tore del coro cercare di comunicare con entusia-smo a chi ascolta la gioia di un abbraccio solidale, trasmettendo le proprie emozioni con la consape-volezza che anche attraverso il canto si può fare del bene a qualcuno meno fortunato.

Il coroIl coro è polifonico ed è composto da 38 cantori circa divisi nelle quattro sezioni: soprani, contralti, bassi e tenori.

Il DirettoreÉ diretto dal 2007 da Graziano Defilippi che sa es-sere un’ottima guida per il coro; la sua passione per la musica lo porta a ricercare e a trovare sem-pre brani accattivanti realizzando arrangiamenti sempre curiosi e motivanti.

La bandDall’inizio del 2012 il coro ha una new entry: un pia-nista che supporta il coro nell’esecuzione dei brani accompagnandolo con la tastiera.

Il repertorio/contesto FederIl repertorio degli Sweet Blues è costituito da bra-ni gospel e negro-spiritual. Dalla prima edizione partecipa al Black History Month ed ogni anno vi prende parte con grande entusiasmo. Dal 2010 il coro è iscritto alla FederGospelChoirs e collabo-ra con l’associazione in alcuni eventi particolari organizzando concerti comuni con lo stesso fine benefico.

ContattiSito Internet: www.sweetblues.itMail: [email protected],è anche presente un gruppo in facebook:Coro Gospel Sweet BluesCoro Gospel Sweet Blues - via Madonna, 1420037 Paderno Dugnano (MI)tel. +39.392.32.62.657.

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The Praising Project Gospel Ensemble

La storiaUn progetto di lode senza fine… C’era una volta… un piccolo gruppo di amici, innamorati della musica e delle sue armonie, che passava il sabato pomeriggio al pianoforte, cercando qualcosa… ed esplo-rava con le proprie voci gli orizzonti apparentemente lonta-ni dello spiritual e del canto gospel.C’era una volta… e c’è anche un “oggi”, in cui si incontra-no parole antiche e ritmi e linguaggi musicali più attuali; un un ioncontro emozionante, coinvolgente, per incontrare e diffondere la Buona Notizia di un Amore che può cambiare il mondo, in un “Progetto di Lode” mai finito…

Il coroOggi noi siamo “The Praising Project Gospel Ensem-ble”, un gruppo nato nel contesto parrocchiale di Crespel-lano (BO) che dopo 11 anni di attività, impegno e trasfor-mazioni anche profonde, attualmente è composto da 25 persone tra coristi e musicisti, diverse per età, interessi e provenienza, che si ritrovano ogni settimana per cantare e “vivere” il Gospel, in un clima di amicizia, impegno ed ener-gia, sempre aperto a nuovi ingressi ed esperienze. Ad oggi possiamo vantare buone conoscenze e compe-tenze musicali, grazie alle molteplici occasioni formative e di scambio con docenti e direttori americani di fama nazionale e internazionale; una struttura direttiva solida e stabile, un repertorio ed un’esperienza ormai consolidati ed una vera pas-sione per la musica Gospel.

Area di attivitàNegli ultimi anni, grazie alla collaborazione con amministrazioni comunali, enti cattolici e non, as-sociazioni e fondazioni con finalità benefiche o mu-sicali, abbiamo tenuto numerosi concerti in chiese, piazze, centri culturali, teatri grandi e piccoli, locali di ritrovo, in provincia di Bologna ma non solo, fino ad esibirci a Malta in occasione di un gemellaggio istituzionale tra il comune di Crespellano e la città di Kalkara.

Il repertorioDa alcuni anni, senza rinunciare a brani della più conosciuta tradizione Gospel e Spiritual come “Oh happy day” e “When the Saints go marchin” in, il Praising Project ha preso la direzione esplicita del Contemporary Gospel, declinandolo spesso e volentieri in maniera propia e originale.

Il Direttore e la band.I responsabili di questa continua ricerca di una

chiave di lettura originale sono in primo luogo il diretto-re artistico Maria Angela Canè e spalleggiata con gioia e competenza dagli arrangiamenti della band formata da Max Messina alla batteria, Antonello D’urso alle chitarre, il M° Marcello Claudio Cassanelli al pianoforte e Simone Tardini al basso.

Il coro nel contesto FederLa nostra maniera variegata, movimentata ed entusiasta di dare lode al Signore “incarnata” una volta di più nel primo album “Eternal Praise” pubblicato nel 2010, ci porta sem-pre a confrontarci con al tre realtà, a tessere relazioni, a cercare collaborazioni che non potevano certo escludere la realtà di FederGospel, alla quale il coro ha aderito all’ini-zio di questo 2012.

Contatti e Info:Direzione Artistica: Maria Angela CanèPresidente: Federica BruniSito web: www.thepraisingproject.comE-mail: [email protected] Segreteria organizzativa: Luca Crisafulli - cell. 334 8228045.

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L’incontro in questo luogo con la musica e il canto gospel è ormai un appuntamento importante per vivere insieme l’atmosfera che nasce dalla vibrazione di voci e di cuori che qui si crea, atmosfera in cui tutti insieme siamo uno.

Mi chiedevo come arriviamo a sentire questa unità, questa vicinanza che ci commuove e al tempo stesso ci alimenta dentro, ci fa sentire vivi, sospendendo momentaneamente tutto il rumore che di solito accompagna la nostra vita. E non penso solo al rumore fisico, che pure tanto riempie e in modo invasivo le giornate, ma soprattutto al rumore che ci portiamo dentro, al continuo chiacchiericcio mentale, al turbinio di pensieri e di emozioni che senza posa rumoreg-gia nelle nostre orecchie anche se non lo esprimiamo con dei suoni esterni.

Per ascoltare la musica tutto ciò deve tacere. Dobbiamo fare silenzio, In un certo senso è come nella meditazione - noi buddhisti pratichiamo la meditazione proprio come strumento per entrare dentro di noi e far decantare tut-to il superfluo, e perciò giungere ad uno stato mentale di serenità e di pace. Se parlo, non posso ascoltare, quindi per meditare taccio. E, in silenzio, ascolto: cioè mi pongo in apertura senza preconcetti. Via i pensieri, via le parole, via i movimenti: sono solo con il mio stato mentale, e che questo stato di beatitudine sia piccolo o grande dipende da quanto riesco a lasciarmi dietro ciò che vibra in modo discordante, stridente, che mi porta lontano dal mio centro interiore.

É quello che facciamo quando ascoltiamo una musica che “ci conduce” appunto a questo centro interiore, ma anche quando questa stessa musica la andiamo a cercare den-tro di noi per esternarla, per produrla, per donarla agli altri condividendone il “silenzio” sottostante. Perché la musica, la vibrazione, in realtà nasce dal silenzio, inteso come po-tenzialità infinita di spazio in cui essa sorge. Il silenzio fra le note è il modo per ricordarci che sotto la superficie è lo spazio, la creatività potenziale, l’infinito. Il silenzio – come il cielo per le nuvole- è il grande contenitore entro cui si manifesta la musica nelle sue varietà espressive; ma pro-prio perché il silenzio è spazio, non fa differenze ed è unico infinito manifestarsi nelle vibrazioni che noi siamo.

Le diverse tradizioni religiose che pregano usano modi e parole che in qualche modo dividono, perché sono diver-se. Al massimo, preghiamo insieme. Ma nel silenzio, se noi ci affidiamo al silenzio per pregare, tutto è naturalmente uno, perchè tutti condividiamo questo spazio interiore pro-fondo in cui ciascuno vibra dentro di sé, insieme e come gli altri anche se ciascuno alla sua maniera, ugualmente alla ricerca della felicità.

Grazie, ancora una volta, a chi crea occasioni di esperien-za come questa. Esperienza non solo culturale, ma anche spirituale nel senso che, se sappiamo viverla fino in fondo, ci conduce in quel luogo spesso negato che è il nostro cuore profondo, dove tutti siamo uguali nel vibrare, nell’ essere in pace con noi e con ciò che è altro da noi, il mon-do, il tutto.

Cesano Boscone – Gospel MassDomenica 12 Febbraio 2012:vivere l’atmosfera che nasce dalla vibrazione di voci e di cuori che si crea... ma per ascoltare serve il silenzio!di Marina Canova - Mandala Centro Studi Tibetani

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La Band “FederGospelChoirs” si racconta:Un gruppo di persone eterogeneo, musicisti di estrazione e con esperienze diverse, con passioni musicali differenti, uniti però da un’esperienza comune: accompagnare, ormai da diversi anni, con i propri strumenti e le proprie sapienze musicali, cori di oltre duecento persone, provenienti da diverse parti di Italia, anch’esse con esperienze corali molto varie e che ogni febbraio si incontrano per condividere l’evento del Black History Month, divenuto ormai una tappa importante e di grande riferimento per il mondo del Gospel italiano.

di Lucilla Sivelli

La band “FederGospelChoirs” si racconta in questa intervista: Roberto Rubino (pianista), Giovanni Spel-ta (tastiere), Diego Mariani (batterista), Mario Bian-chi (percussionista), Nicolò Mariani (bassista), Ettore Tommasini (fonico).

Roberto Rubino, musicista autodidat-ta, inizia a suonare il pianoforte a soli cin-que anni e fin da subito si sente attratto dalla musica blues, che si trasformerà presto in passione per il jazz, genere che influenzerà fortemente il suo stile musicale. Musicista polivalente, esplora

diverse esperienze strumentali dimostrandosi abile con la chitarra, l’armonica, la batteria e le percussioni. Collabora con alcuni musicisti del panorama jazz catanese suonando nei più famosi jazz club prima di Catania e poi di Milano, dove da vita alla band funky FUNKING, con la quale vince importanti premi. Dal 2007 si avvicina all’esperienza cora-le, abbracciando il repertorio Spiritual e Gospel con il coro Jazz Gospel Alchemy.

D: La tua storia di musicista evidenzia chiaramen-te una predisposizione all’improvvisazione, ele-mento cardine della musica Jazz. Quanto que-sta tua inclinazione si realizza nel repertorio Gospel Spiritual e soprattutto nelle esperienze vissute nei Workshop dei Black?

R: La mia inclinazione al jazz mi aiuta molto a suonare il Gospel. Del resto la radice musicale è la stessa: il Go-spel nasce dalla fusione dei temi religiosi con le tecni-che del blues e del boogie woogie, e all’introduzione nelle messe di strumenti tipici del jazz come percus-sioni, hammond e fiati.

Tuttavia, non mi ritengo un jazzista, offenderei i “veri jazzisti” se mi ritenessi tale. Un jazzista studia per anni… io non l’ho mai fatto. Mi definirei semplice-mente un “innamorato” della musica jazz, uno che cerca a suo modo di suonarla. E’ vero però che mi piace molto improvvisare… sento di avere la musi-ca dentro e riesco a trasmetterla quasi sempre come vorrei, dal cervello alla mano e dal cuore al piano-forte. Non riesco a eseguire un brano sempre allo stesso modo, ogni esecuzione è unica e irripetibile (nel bene e nel male), dipende dal momento, da una precisa circostanza, dal mio stato d’animo, dalle mie sensazioni. Quando suono lo Spiritual o il Gospel questo mix di sensazioni si amplifica notevolmente. Perché, oltre il brano che si sta eseguendo, c’è qual-cos’altro che non riesci a descrivere, ma percepisci e riesci a trasmettere. Certo, non è semplice improv-visare quando hai 30 elementi che “pendono dalle tue labbra”, che si aspettano quel preciso accordo, quella precisa nota, in quel preciso istante. É ancora più difficile nei workshop, dove oltre ad avere un coro di oltre 100 persone ci sono dei maestri che si aspet-tano un certo tipo di interpretazione e, devo essere sincero faccio sempre molta fatica a “farmi guidare” nell’esecuzione. Solo adesso sono riuscito a trovare il giusto compromesso tra quello che DEVO fare e le “mie improvvisazioni”.

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D: Il tuo ruolo di pianista ti chiama necessariamente a “duettare” con il coro e i solisti, in una struttu-ra musicale antifonale, di chiamata e di risposta, permettendoti di interpretare in prima persona la struttura stessa della musica che i cori Gospel ese-guono, ripercorrendo con le note, unite alle voci, le radici del blues, il tuo primo amore, che trovano origine nei canti degli schiavi afroamericani. In-somma, possiamo dire che il viaggio dei repertori che hai imparato ed eseguito, ripercorrono anche la tua crescita musicale e forse di vita? E quanto e in che modo i direttori che hai conosciuto durante i workshop ti hanno permesso di crescere?

R: Vedi, la musica ha un grande potere! Senza volerlo ho percorso anche io nel mio piccolo la storia della black music. Ho iniziato ascoltando il blues, il boogie, poi lo swing, il jazz passando per la bossa e la fusion… poi il funky e la soul music e adesso il Gospel. Credo che si riesca a suonare e a godere nel suonare uno stile solo quando si riesce a comprenderlo in tutte le sue sfaccettature. Credo che, fino ad oggi, il Gospel sia lo stile che ho compreso meglio.

Suonare la musica Gospel mi ha fatto e mi sta facen-do crescere, soprattutto perché grazie ai Black History Month ho la fortuna di collaborare con artisti di fama mondiale, che hanno sempre una storia da raccon-tare, che ti fanno viaggiare con la mente e che ogni volta ti danno quel tassello che vai ad aggiungere per completare il quadro. Mi riempie di gioia e di orgoglio sentir dire da quei Maestri che sono stato bravo ad interpretare. Ti fa capire …che stai capendo! Che stai interpretando la musica cosi come loro vorrebbero, cosi come la musica deve essere interpretata.

C’è ancora tanto da imparare, soprattutto per uno come me che la musica non l’ha mai studiata, e allora ne approfitto…Durante i workshop, ma non solo, ogni singolo momento è utile per imparare.

Giovanni Spelta ha iniziato a studiare musica e pianoforte a nove anni presso scuole civiche. Ha imparato a suonare il clarinetto nella banda del proprio paese e ha frequentato un corso di sassofono che gli ha consentito di suonare in una big band jazz. Data la sua passione per la musica liturgica, ha studiato organo

presso la SALM (scuola animatori liturgici musica-li) della Curia Arcivescovile di Milano, conseguendo nel 2000

l’abilitazione di organista. Partecipa come animatore musicale nella corale “Jubilate Deo” della Parrocchia Santo Stefano di Rosate. Suona come pianista con il coro Jazz Gospel Alchemy e dal 2008 è il tastierista della Band che accompagna i seminari del Black History Month organizzati dalla Feder.

D: Una formazione musicale che inizia in giovane età, multi disciplinare e diversificata. Quali sono le peculiarità che hanno stimolato la tua sensi-bilità a scegliere di seguire e coltivare il genere musicale Gospel? Cosa più di tutto ha “pizzica-to” le corde della tua anima?

R: Il Gospel è entrato a far parte della mia vita grazie a due amici, Pietro e Giancarlo, i quali mi hanno aiuta-to a comprendere nel tempo la spiritualità e l’umanità che questa musica può donare. In seconda battuta il richiamo al jazz, genere che ho scoperto poco prima; successivamente ho imparato ad apprezzare sempre più questo genere per le emozioni positive che susci-ta, grazie alla passione con la quale vengono interpre-tati i brani e al significato dei testi che sono spesso una lode a Dio per i doni ricevuti. E poi... perché con-divido questa passione con Laura, la donna che ho conosciuto nei Jga e che da 4 anni è mia moglie!

D: Cinque importanti Direttori provenienti dagli Stati Uniti d’America, cinque BHM, cinque espe-rienze musicali e di vita diverse. Dal tuo punto di vista, cosa più le accomuna e in cosa più si discostano? Quanto la tua fede cristiana rap-presenta un anello di congiunzione tra le cinque esperienze e quella del tuo percorso di vita?

R: Quello che più accomuna le cinque esperienze è la dimensione spirituale: ogni direttore non si è limitato ad insegnare dei nuovi brani, ma ha cercato di farli vivere, dando anche una testimonianza della propria fede. Ciò che più si differenzia invece credo sia il me-todo con cui i direttori insegnano i brani, il taglio che danno alla direzione, le nozioni alla band e il numero dei partecipanti alla rassegna.

La mia fede cristiana rappresenta un anello di con-giunzione con tutte le esperienze che vivo, non solo quella della musica! Per ogni BHM ho cercato di tra-sformare il mio impegno in preghiera, non so quanto ci sia riuscito, ma ho in mente questa frase del mitico Bob Singleton: ... you do your best and let God do the rest! (tu fai il tuo meglio e lascia a Dio fare il resto).Grazie Lucilla! Gio

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Diego Mariani è un giovane musici-sta che dal 2007 partecipa in qualità di batterista all’evento “Black History Month – Gospel Workshop”. Inizia a studiare teoria e tecnica della batte-ria in giovane età, presso una delle Scuole Civiche di Milano. Ha suo-nato con diverse band in molti locali

dell’hinterland milanese, di Varese, Pavia e Svizzera. Ha collaborato con Aurora Meccanica per la re-alizzazione della colonna sonora di un cortometraggio in concorso all’Internatioanl Video Festival di Piombino e nel 2009 vince, insieme al gruppo Funking il primo premio per votazione della giuria del concorso per cover band.

D: Un ragazzo di 30 anni con un esperienza musi-cale veramente interessante, ma soprattutto con un talento artistico assai spiccato. Infatti non è solo la musica “il mestiere” con il quale ti esprimi ma anche la pittura e la scultura.

Come la ricchezza delle tue emozioni artistiche trova conforto e soddisfazione nelle genere mu-sicale Gospel & Spiritual? E quanto “l’interdisci-plinarietà” di questo genere musicale, fatto di voci, a volte di silenzi e sempre corpi e ritmi in movimento, si sposa con il tuo modo di essere?

R: La risposta è già nella domanda che mi hai posto: il fatto di suonare generi molto diversi fra loro e portare avanti discorsi di arte visuale al contempo mi dà tan-tissimi stimoli che si traducono in grandi soddisfazio-ni. La musica gospel fa parte di queste soddisfazioni già intrinsecamente, come accennavi, proprio per il fatto di essere al suo interno multiforme poiché parte da radici blues-spiritual per trasformarsi in musica di aggregazione. Come nelle mie attività, il gospel con-tiene momenti di raccoglimento, molto simili a quando incomincio un disegno, e passaggi molto ritmati e gio-iosi, come la mia mano che delinea forme all’interno di uno spazio apparentemente astratto.

D: Come si colloca il ruolo del batterista in una band che accompagna un coro di oltre 200 per-sone dirette da maestri di altissima levatura? E tra le esperienze vissute con loro, quale ti è ri-masta più impressa, lasciando magari un segno importante nel tuo percorso di musicista e/o di vita?

R: Stranamente la mia collocazione, pur essendo la bat-teria lo strumento più rumoroso, non è mai stata un

grosso problema, ho sempre cercato di adattarmi e stare al mio posto e ho sempre ricevuto molti compli-menti per questo (anche dai direttori d’oltreoceano!). Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile se mi fosse mancato l’affetto del coro (grazie a tutti i coristi, JGA soprattutto!) e la grande pazienza unita all’umiltà dei miei colleghi musici.

Devo dire che tutte le esperienze di workshop durante i vari BHM sono state in un modo o nell’altro memora-bili: se devo proprio scegliere allora metto un asterisco in più a quello fatto con Carol Bernard e la straordi-naria partecipazione di Ray, Loedie e Rex (a cui sarò rimasto impresso soprattutto per la mia battuta in finto inglese “You take your age very well!”). Mi sono pia-ciuti tantissimo i brani studiati con loro e soprattutto mi sono trovato a mio completo agio con i ragazzi che accompagnavano Carol…davvero delle persone gio-viali e squisite.

Mario Bianchi suona come percus-sionista dal 2005 con il coro Jazz Go-spel Alchemy e nella band che suppor-ta da cinque anni i workshop del Black History Month. Ha studiato i primi rudi-menti della batteria e delle percussioni con il maestro Tulio Angelini. Ha suonato con diversi gruppi-cover e svariati generi musicali: anni 60/70, liscio, latino Americano. Accompa-gna, sempre come percussionista la cantante Gabriella Tocci.

D: Della band sei l’unico musicista che di wor-kshop non ne ha perso uno. Quale tra tutti ti ha lasciato il segno più forte e quali, dei diversi aspetti musicali, ti hanno colpito e insegnato di più?

R: Ciao Lucilla, sarò breve “se ci riesco”. In effetti mi sono accorto di aver fatto l’en plein dei Black Histo-ry Month che si sono succeduti in questi anni e tutti hanno lasciato un segno e insegnato qualcosa nella mia crescita personale e musicale. Io provengo da altri generi e se un giorno mi avessero detto che avrei sup-portato musicalmente degli artisti Gospel non ci avrei creduto, eppure eccomi qua a far parte di questo Stu-pendo mondo e ad aver goduto della conoscenza sia personale che artistica dei Maestri che ho incontrato in questi cinque anni di BHM. Certo, il primo ha un posticino riservato nel mio cuore, ma credo lo abbia

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nel cuore di tutti quanti lo hanno vissuto, sia perché era il primo e tutto era nuovo, eccitante e coinvolgente per ognuno di noi, sia per il grande Bob che ha gettato il seme Gospel nei nostri cuori. Ogni Maestro che lo ha succeduto mi ha insegnato e colpito in qualcosa ognuno per la propria peculiarità, come certamente faranno quelli che incontrerò in futuro, per me è un mondo che ad ogni BHM mi si rivela… sai, è come sfogliare le pagine di un grande libro, ogni pagina un capitolo tutto nuovo da scoprire e se dentro hai abba-stanza curiosità... forse potrai leggerlo tutto!

D: Le percussioni, nei canti Gospel, sono spesso l’unico accompagnamento per voci che cantano nude, a cappella. E, come nella musica africa-na, i tamburi sono la parte viva, pulsante, che marca i movimenti, le voci, la timbrica. Quanto e in che modo, in quei momenti, ti senti il “cuore pulsante” del coro?

R: Devo dirti sinceramente che ogni volta che devo ac-compagnare i coristi nelle parti Africane cantate a cap-pella, ancora adesso mi tremano i polsi come la prima volta, le paure (Sarò all’altezza? Darò tempo e suono nel modo giusto? Sarò un supporto valido e non moti-vo di errore per il coro?) si palesano, poi tutto si com-bina, mani e percussioni si animano di vita propria e la musica si amalgama alle voci e il pulsare del Dejambè fa da contrappunto al battito del cuore e del tempo musicale dei coristi. Certo, l’essere l’unico strumento a far sentire la propria voce è una grande responsabi-lità per la riuscita di quanto stiamo trasmettendo dal palco a quanti ci ascoltano, ma sono contento di es-sere li con i miei amici e colleghi musicisti a lasciarmi compenetrare dal ritmo, dalle voci e a bearmi di ogni nota che esce da quell’Alchemy.

Nicolò Mariani, il più giovane della band, partecipa dal 2007 all’evento “Black History Month – Gospel Wor-kshop” in qualità di bassista. Ha stu-diato teoria e tecnica di batteria e percussioni con Carlo Boccadoro e Elio Marchesini e tecnica del basso elettrico con Nicola Angileri presso

l’istituto “M.A.S. Music Arts and Show”. Attualmente, pres-so lo stesso istituto studia con Massimo Palermo teoria e solfeggio e tecnica del basso elettrico.

D: Giovanissimo e molto determinato perché “fare il musicista” diventi il “mestiere” della tua vita. Quanto le esperienze che hai vissuto con i diret-tori dei workshop del BHM hanno nutrito e aiuta-to nella realizzazione del il tuo desiderio, che stai coltivando con così tanto studio e impegno?

R: Penso che il “mestiere” del musicista riguardi princi-palmente lo scambio di conoscenze e esperienze più di qualsiasi altro mestiere perché il musicista trasfor-ma quello che sta suonando in quello che vuole espri-mere. Per fare questo deve avere un bagaglio perso-nale sempre pieno e aperto al nuovo. Se il bagaglio è vuoto e non hai voglia di riempirlo, non vai da nes-suna parte. Perlomeno questo è quello che penso. Il BHM certamente mi avvicina ogni anno a quello che vorrei che fosse il mio di bagaglio. Infatti i Direttori dei workshop, insieme alle persone che compongono e or-ganizzano l’evento, mi danno ogni anno la possibilità di arricchirmi come persona e come musicista. I Direttori che ho avuto l’onore di conoscere mi hanno insegnato l’Umiltà, l’Energia, la Determinazione, la Spiritualità, la Forza che solo la magia della musica riesce a farci pro-vare. Per questo non smetterò mai di ringraziare la FGC.

D: Il basso ha un ruolo di primaria importanza, quasi come fosse la spina dorsale della musica: pare quasi non si senta, ma se lo togli non sta più in piedi niente. Nello studio delle partiture dei brani e nell’esecuzione degli stessi diretti dai grandi maestri che hai incontrato durante i seminari, quanto hai riscontrato questo aspet-to, quanto ti sei sentito “centrale”?

R: Il basso nella musica ha un ruolo fondamentale (non per niente sostiene l’armonia della canzone). Nella musica gospel in particolare lo ha ancora di più. Ti cir-conda nei lenti spirituals, ti fa alzare nel praise break. Io spesso ho sentito il peso della canzone su di me. La mia centralità nella maggior parte delle canzoni mi ha messo di fronte alle mie capacità e limiti e non c’è “palestra” migliore per un bassista. Chi suona il basso deve farsi le ossa e i muscoli per reggere tale pressio-ne. L’unico aiuto che si può ricevere, anche se solo dal punto di vista ritmico e non melodico, è dal batterista. Ma di certo non può sostituirti.

Ogni anno sento il peso del coro sulle spalle, quindi ogni anno spero che il numero dei partecipanti non aumenti troppo... scherzo.

È sempre un onore sostenere in tutti i sensi un tale evento.

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Ettore Tommasini collabora come fonico dal 2006 con il coro Jazz Go-spel Alchemy. Ha partecipato a tutti gli eventi del ““Black History Month – Gospel Workshop” come fonico e come addetto alle riprese video, per la produzione di materiale didattico per le corali partecipanti. Nel 2008

ha collaborato con la RAI TG2 Dossier di Michele Bovi per lo speciale Beatles e Rolling Stones intitolato “Scarafaggi e Pietre Rotolanti” . Ha studiato teoria e pratica per chitarra Fingerstyle e FlatPicking.

D: Non è un caso che ti abbia intervistato in coda ai musicisti, i quali non potrebbero rendere al pubblico la loro arte se non esistesse la tua figura. Gestisci l’audio attraverso microfoni, mixer, operando “missaggio” dei segnali che provengono dal palco, “equalizzazione” perché il pubblico goda di un ascolto ottimale, spie e cuffie per gli ascolti dei musicisti… insomma, per usare termini meno tecnici, crei i collettori perché la musica e le voci, e con loro le emozio-ni, arrivino agli spettatori. Come riesci a gestire tutti i particolari che serve avere sotto controllo in eventi di grande portata come quelli vissuti in questi anni con la Feder, sapendo di avere una così grande responsabilità?

R: Caspita uno non fa mai caso al tempo che passa, ora leggendo il cappello introduttivo alle domande un leg-gero brivido alla schiena mi scorre.

Già, era il 2006 l’inizio di questa collaborazione con i JGA. Ricordo perfettamente il primo giorno alle prove a Zelo presentato a Pietro da un mio collega di lavoro e facente parte della band certo Mario “vieni a darci una mano col mixer c’è solo da regolare un po’ il vo-lume” pur non sapendo ancora cosa mi aspettasse… qualche preoccupazione me l’ero già presa.

La buona accoglienza mi ha aiutato a superare. Da allora di cose se ne sono fatte parecchie: ho visto

la crescita negli anni del coro, graduale e costante, non solo col passaggio di molte persone ma anche da un’evoluzione tecnica, dalla gestione con un piccolo mixer e basi a mixer più complessi con diversi acces-sori e una band in carne ed ossa da supportare.

In ogni caso che siano tante o poche persone, usando un impianto semplice o complesso, quello che serve alla fine è far giungere un suono il più possibile coretto ed equilibrato al pubblico, per trasmettere quelle emo-zioni che gli artisti sul palco riescono a dare.

Avere un minimo di cognizione tecnica è certo neces-sario, ma molto si impara sul campo, cercando di ca-pire e ascoltare le esigenze di chi ho di fronte, aspetti determinanti alla buona riuscita, poi l’esperienza aiuta molto per cui col tempo cominci ad inquadrare cosa non ha funzionato e porre rimedio per il concerto suc-cessivo. Certo, le difficoltà non mancano mai: diverse location chiese, teatri etc. con acustiche completa-mente differenti, tempi di check-sound sempre stret-ti… il batticuore è sempre in agguato!

Ai coordinatori della Feder le idee non vengono mai a mancare, la nascita stessa della Federazione ha allar-gato di molto il panorama Corale ad altre interessanti esperienze anche con cori e situazioni diverse.

Gli eventi sono aumentati di anno in anno, la mia par-tecipazione, in questo caso, non è solo al mixer ma comprende altri aspetti, come la fotografia e le video riprese.

Per concludere, il motore di tutto è la passione per ciò che si fa, se poi tutto questo ha come fine il poter dare una mano ad associazioni benefiche che hanno bisogno di sostegno…. che vuoi di più.

D: Un ruolo, il tuo, più da backstage ma centrale, fondamentale. Come un sarto imbastisci le tra-me dei suoni e delle voci e catturi le immagini, lasciando traccia nel tempo delle emozioni che tutti i partecipanti vivono in queste esperienze. Come hai vissuto dalla tua posizione i diversi Black, qual è i livello di coinvolgimento emozio-nale, cosa riesci, ogni volta, a portare a casa? Sei anche un musicista, cosa pensi dei gran-di Direttori che hanno condotto i seminari del BHM?

R: Che dire, ho vissuto tutti i 5 BHM piuttosto intensa-mente ed ognuno con diverse particolarità e pur non vivendoli direttamente come corista ma come tecnico, dietro le quinte, confermo un coinvolgimento emozio-nale pari a chi partecipa direttamente col canto.

In questi ultimi due anni prima dei seminari nell’am-bito del BHM l’impegno si è allargato alla rassegna corale “la Milano da… Gospel”: sei giorni coinvolgenti che quest’anno ha visto la partecipazione di 10 corali a sostegno di 6 associazioni benefiche che mi ha vi-sto partecipe per sopralluoghi, contatti tra corali as-sociazioni e service audio, poi durante i concerti per la documentazione video-fotografica dove ho potuto apprezzare la grande professionalità e l’impegno dei partecipanti e la partecipazione del pubblico molto buona malgrado una media di -13 gradi a Milano!

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Tornando al seminario, tre giorni, un concentrato di cose da fare dal mixaggio alle riprese e foto per fissa-re in ricordo questi eventi, cogliere lo stato d’animo degli insegnanti e dei partecipanti, le emozioni, l’entu-siasmo, le difficoltà, il divertimento.

Insieme al materiale video, mi porto a casa soprattutto il piacere di incontrare tante persone così diverse e unite da questa passione per il canto Gospel che sono disposte a fare tanta tanta strada pur di partecipare a questo lavoro-incontro, un evento annuale che raf-forza di volta in volta vecchie amicizie e ne procura di nuove.

Dei Direttori che dire, una fortuna poter esserci ed in-contrare questi personaggi veramente unici, speciali, di uno spessore estremamente elevato, sia musical-mente che umano.

Vederli all’opera è straordinario, ti devo confessare che quando ricevo gli mp3 da ascoltare prima dei la-vori ho talvolta la sensazione che non siano pezzi par-ticolarmente efficaci, ma vengo regolarmente smenti-to: all’atto pratico, sul campo, quelle registrazioni un po’ piatte prendono, dalla voce e l’insegnamento di questi straordinari personaggi, for-

ma profonda e colore… non rimane che imparare. Non dimenticherò mai le emozioni e l’umanità che ci

ha dato Bob, la precisione di Carol e le magnifiche voci del team Ray e Loedì, la simpatia e lo spirito di Thomas, l’anima e il ritmo di Rosephanye e William, il cuore e l’unione di Robert e Sylvia, chissà il prossimo..

Ricordo anche la preparazione data alla band (già bra-va di suo) dagli stessi direttori e con l’aiuto in alcuni casi da altrettanti bravi professionisti quali Von e Ralph

Quando tutto è finito, le luci sono spente, nei giorni successivi ho in testa i brani ascoltati... rivivo un po’ tutto rimettendo insieme il materiale raccolto, cerco di condividere su i social network il ricordo, comincio a pensare alla copertina del DVD del concerto finale con un po’ di didattica da editare dei giorni precedenti e, nel frattempo, la mail ti avvisa che è già ora di pensare al prossimo... Conducting Workshop di Aprile… ok si ricomincia, elenco del materiale che serve... la stagio-ne non è finita... è così che funziona!!!

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Un’edizione particolare per festeggiare un anniversario im-portante: i nostri primi 15 anni!Una “ tre giorni di festa” che vi coinvolgerà a 360 gradi.Il Workshop: momenti di studio attraverso il laboratorio corale gospel.La jam session: una serata in cui musica e convivialità sapranno aiutarci per conoscerci meglio vicendevolmente. La Gospel Mass: per vivere il Gospel nel suo primario aspetto spirituale .Il Concerto: l’occasione per finalizzare le emozioni, lo studio, il divertimento e la spiritualità che questi giorni ci sapranno regalare.Giovani e straordinariamente talentuosi i docen-ti che abbiamo scelto e voluto per questo importan-te anniversario. In esclusiva per noi dagli Atlanta, tre

“nomi” del Gospel americano che si stanno guadagnando larghi consensi nelle comunità e tra il pubblico per loro intensa attività di insegnanti, musicisti e cantanti.Il talento e l’energia di VAUGHAN PHOENIX (VON) – OWEN NIXON – BRIGHTNIE JONES, insieme alla ormai nota accogliente ospitalità del Free Voices Gospel Choir vi aspettano a luglio per vivere insieme un’esperienza idi-menticabile!

Info – costi e prenotazioni: [email protected]. 329 95 92 253A breve tutti i dettagli su www.freevoicesgospel.com

“Gospel Sotto le Stelle”: torna il grande evento dei Free Voices Gospel Choir, in edizione speciale “15 years old”! Workshop, Jam Session, Gospel Mass, Concert... e molto altro!Beinasco to 6-7-8 luglio 2012

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ÈunpòditempocheiTiburGospelSingerssembranomisteriosamentescomparsinelnulla,ineffettiècosì:nientepiùconcertidaqualchemese,maunlavoroattentoedimpegnativoperrealizzareunnuovoprogetto.InquestiultimimesiiTGSsisonogettatinellarealizzazionedelloroprimoCDe,conqualcheraraeccezione,nonsisonoimpegnatiineventi;adesso,terminatalaregistrazione,siamofelici(direientusiasti)diessereprontiperdedicarcianuoviprogetticonmaggioreenergiadiprimaenellapienadisponibilitàneiconfrontidieventiindirizzatiallasoli-darietà.

Mainsommacosaabbiamofattoinquestotempo?Icoristihannostudiato,hannoprovatoinnumerevolivolteprimadiregistrareesonocresciuticomegrupposcoprendochec’èsemprebisognodiqualcunocheconoscalalinguaincuisicanta,diunbuonmaestro,diqualcunochenonperdamaiilsorriso,diun’agendaallamano,dimusicistipronti,diqualcunochesiasempredisponibile.Insomma,comesempre,ognunohafattodelsuomeglioesperiamochepervoiilrisultatosiapiacevoleedentusiasmantequantoloèstatopernoi.

NelfrattempoabbiamoavutomododiapprofondirealcunitemicaratteristicidelgospeleabbiamopensatochesarebbestatointeressantescoprirecosasignificasseperilgospellaPasqua.Perungenerecheènatocomepreghie-radiunpopoloschiavoinfatti,questafestasignificavaprimadituttoliberazione:icantipiùantichiparlanodiunpopolochesiidentificaconquelloebraico(schiavoinEgittoeinBabilonia)echenonsmettedisperareinunDiocheèpresentenellalorosofferenzaecheungiornolilibererà;avoltequestaliberazionecoincideconlamortecheliavrebbeliberatidaipadroni,altrevolteconlaliberazionedalpeccato,altreconlapossibilitàdifuggiredallalorocondizionedischiavitùetornareinunaterralibera.Èbellopensareche,attraversoilcanto,anchenoiabbiamol’occasionedipregarecontroogniformadischiavitùfisicaemorale;maforseancorapiùimportanteèscoprirsiconsapevolichedavveroquesticantipossanotradursiinsperanzaeconsolazionepercolorocheancoraogginonsonoliberi.

Arianna RomaniUfficiostampaTiburGospelSingers

www.tiburgospelsingers.it

Un nuovo progetto per i Tibur Gospel SingersI TGS presentano il loro nuovo progetto

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FEDER Gospel NEWSLE VOCI DEI CORI

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Il coro Gospel albese ha raccolto offerte per gli alluvionati: il “RGC” per la Lunigiana

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Il giorno lunedì 2 Aprile il coro Sweet Blues è stato invitato ad esibirsi a Busse-ro, nella chiesa di Ss. Nazaro e Celso.È stata un’esperienza particolare e pro-fonda. Il coro con la sua musica e le sue voci ha contribuito ad un momento di ri-flessione spirituale, aprendo così le varie celebrazioni della Settimana Santa.Ci siamo trovanti in un ambiente accoglien-te, molto raccolto. Essendo un momento di preghiera, ci è stato detto che non ci avreb-bero applaudito se non alla fine. Graziano ha saputo coniugare le voci del coro, le parole dei canti a parole profonde di pre-sentazione. Il coro ha cantato diversi brani del suo repertorio quali Go down Moses, We pray, The storm is passing over, Holy city.L’emozione era palpabile, si avvertiva os-servando gli occhi delle persone che erano lì ad ascoltarci e che pre-gavano con noi. Quel silenzio dapprima scon-certante alla fine ha ri-empito il cuore di ognuno di noi. Un grande applau-so finale ci ha congedati lasciandoci nel cuore il ricordo di una bellissima esperienza.

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Gli Sweet Blues aprono la Settimana Santa contribuendo, con musica e voce, ad un momento di riflessionedi Stefania Lampedecchia

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