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AVANTI UN ALTRO!!! Febbraio 2015 www.lulecce.it

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AVANTI

UN ALTRO!!!

Febbraio 2015

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FLAVIO DE MARCO Direttore Canale 8 Pugliawww.canale8tv.netdgt 92 e 699 su tutta la Puglia

DIRETTORE RESPONSABILE: Flavio De Marco HANNO COLLABORATO: Umberto Verri, Bruno Conte, Piergiorgio FiorentinoStefano GiammarrutoPROGETTO GRAFICO: Adriana Greco Supplemento Quotidiano Sportivo Onlinewww.lulecce.it Aut. Trib. di Lecce n. 1064, 8/07/2010 Per questa pubblicità: 389/1819733

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AVANTI UN ALTRO... TESORO

Chissà se l’eterno ritorno all’identico possa essere valido anche nello sport. Forse, nel caso Lecce, rivivremo i trascorsi scenari. Tesoro dice di voler andarsene, dice che vuole lasciare la società, disse di voler fare contratti “atipici” a tempo indeterminato, disse che senza la B sarebbe andato via, disse e dice molte cose. La conferenza vulcanica con fogli volanti ci ha fatto sorridere, non più originale in realtà. Dicitur che il “patron” abbia voluto dichiarare l’abdicazione solo per acquietare gli animi, tanto, poi, se a giugno dovesse restare in sella ci sarà sempre qualche striscione della serie “Je suis Tesoro” a sostenerlo. Ma dal nostro modesto giornale diciamo al Presidentissimo: resti a Lecce se andiamo in serie B, soprattutto per l’ambito e raggiunto traguardo.Le proposte per acquisire il Lecce ci sono, alcune sembrano interessanti, altre inverosimili, ma, alla base bisogna comprendere le reali intenzioni degli imprenditori di Spinazzola.Questa fidejussione da cinquecentomila euro, presso un istituto di credito di fiducia dell’attuale proprietà, non è uno scoglio insormontabile per chi è realmente intenzionato, lo scoglio insormontabile è la reale volontà dei Tesoro, al di là delle dichiarazioni nelle conferenze fiume.Che vi sia disarmonia tra molte componenti dell’ambiente leccese e l’attuale proprietà giallorossa non è un mistero e ciò si è acuito con la contestazione della curva. Da parte nostra, che seguiamo da vicono, come primo giornale on-line monotematico sul Lecce calcio, l’auspicio è di vedere correre i giocatori in campo, così come gli uomini di Bollini fanno oggi.

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Lega Pro Girone C Dopo il mercato di riparazione, un Lecce finalmente adatto alla Lega Pro?Le tre vittorie consecutive con Mister Bollini in panchina inducono all’ottimismo di Piergiorgio Fiorentino

Ci sono voluti tre anni, ma forse finalmente il Lecce ha intrapreso la via giusta sul mercato. Infatti, dopo la clamorosa sconfitta di Reggio Calabria che è costata la panchina al neo tecnico Pagliari, a sua volta subentrato a Lerda, è stata la volta di Bollini, allenatore noto nei settori giovanili e non in Lega Pro, che è subentrato proprio all’ex allenatore di Ravenna e Pisa.Con l’avvento del neo Mister, quindi, la dirigenza giallorossa ha dato vita ad una fase di ringiovanimento della rosa che era già iniziata con l’arrivo di Herrera, Di Chiara, Beduschi e Scuffia e che è proseguita con gli innesti di Menconi, Gustavo, Embalo e Pino, proprio sul filo di lana della chiusura del mercato. Non manca chi sostiene che tale cambio di direzione sia solo la conseguenza della necessità di ridurre il monte ingaggi, lasciando andare calciatori costosi come Carrozza, Martinez e D’Ambrosio (tanto per fare un esempio) ed acquisendo le prestazioni di giovani di belle speranze ma comunque con ingaggi meno pesanti. Tra l’altro nelle ultime settimane non si può ignorare che la proprietà giallorossa, ossia il Patron Savino Tesoro ed il Direttore Sportivo Antonio Tesoro abbiano chiarito in tutti i modi di volere lasciare al termine di questa stagione la guida della Società e che quindi in città abbiano tenuto banco più le voci sulle cordate interessate all’acquisto del Lecce che quelle sulle prestazioni sportive dei giocatori in campo. Paradossalmente, tuttavia, in questo caos che regna sovrano, il Lecce blindato da Mister Bollini, cui va il merito di aver isolato la squadra da tutti i rumores che nulla hanno a che vedere col calcio giocato, ha intrapreso una marcia al momento trionfale con 3 vittorie consecutive contro Savoia, Paganese e Messina che hanno riportato la formazione giallorossa al terzo posto in classifica, quindi in piena zona playoff, ma soprattutto hanno ridato gioco e morale ad una squadra che sembrava in piena crisi fisica, tecnica e mentale. A questo punto, non sembra folle pensare che lasciando lavorare il nuovo allenatore con questi ragazzi vogliosi di emergere in un campionato comunque difficile, non si possa raggiungere almeno quel traguardo minimo dell’approdo agli spareggi promozione, dopo aver dilapidato in due mesi quanto di buono si era costruito nella prima fase del campionato. Le prossime gare che vedranno i giallorossi impegnati con le varie Casertana, Juve Stabia, Salerintana Benevento e compagnia cantante, ci diranno se anche questo è l’ennesimo fuoco di paglia o se finalmente si va nella giusta direzione.

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VIA LEQUILE, 163 LECCE 0832/351002 [email protected]

Ultimo esempio? La partita contro il Melfi, vinta in extremis con un gol del solito Eusepi. Ma pure in altre gare il Benevento ha avuto una grossa mano dalla fortuna, anche se c’è da dire che “ la fortuna aiuta gli audaci” ed il Benevento sta confermando, buttando in ogni gara il cuore oltre l’ostacolo, di meritare questi aiuti extra. Aiuti che, sotto l’aspetto del cammino verso la serie B diretta, si stanno rivelando determinanti e significativi di una superiorità sulle altre squadre in lotta per la conquista della promozione nella serie Cadetta. Abbiamo detto prima: Caro Lecce, vediamo se sei davvero guarito dalla quella strana malattia chiamata discontinuità di rendimento. Difatti, tanto sotto la guida di Lerda, quanto sotto la direzione di Pagliari, il Lecce ha avuto un andamento balbettante. Una- due partite buone, poi a terza disastrosa. Con la conseguenza di aver accumulato notevoli - ed ormai incolmabili- ritardi sulla capolista Benevento, oggi distante dai salentini ben 11 punti: vale a dire che ha acquisito un margine di sicurezza che nessuno dei tifosi o degli addetti ai lavori giallorossi avrebbe immaginato, ad inizio stagione, che potesse essere, a questo punto del campionato, così vistoso. L’avvento di mister Bollini, un tecnico giovane con idee giovani, sembra aver cancellato parte dei difetti evidenziati da Moscardelli e soci per lunghi periodi di questa stagione. La squadra, tanto per fare qualche esempio pratico, ha mostrato una maggiore resistenza alla fatica, lasciando intendere di aver recuperato una buona condizione atletica, fino a qualche settimana addietro alquanto lacunosa. E c’è dell’altro. E’ stato possibile notare, infatti, anche una più sollecita manovra corale ed una discreta velocità nelle azioni sulle due corsie esterne, sia pure con qualche lacuna e con alcune pause che, in avvenire, dovranno assolutamente essere cancellate. Insomma, sia con il Savoia, sia ancora a Pagani, ma anche contro il Messina, si è presentato al cospetto dei tifosi un Lecce voglioso di far bene a tutti i costi, dimostrando – in ogni fase della gara – di essere presente, sviluppando azioni che potevano sfociare in gol. Purtroppo, anche sotto la guida di Bollini, abbiamo assistito ad una serie di macroscopici errori in fase offensiva con la negativa conseguenza di non riuscire a realizzare diverse reti, frutto anche di buone trame di gioco. Contro il Messina, tanto per non andare lontano, Moscardelli e compagni si sono “divorati” almeno tre gol, finendo per farci soffrire fino alla fine. Avessero concretizzato le numerose azioni da gol sviluppate, al termine dei 95’ di gara avremmo raccontato di un Lecce in gran spolvero e con i suoi bomber attivi al centro per cento. Invece, abbiamo dovuto registrare un Lecce sprecone che ci ha fatto restare – come detto - con il fiato sospeso nella speranza che il Messina – così come aveva fatto dopo il gol di Moscardelli – non riuscisse a segnare ancora e quindi pareggiasse nuovamente la bella rete di Salvi. Dunque, da circa un mese il Lecce ha cambiato vita, evidenziando segnali di guarigione che, però, avranno i loro collaudi ufficiali a partire dalle prossime sfide. A marzo si affronteranno, tra le altre, Salernitana e Juve Stabia, due “corazzate” del nostro girone. Ebbene, se il Lecce è davvero guarito, saprà superare questi ostacoli senza subire danno. Diversamente. Ma, credeteci, non ci vogliamo neppure pensare.

LECCE, FACCI VEDERE SE SEI GUARITO

di Umberto Verri

E adesso, caro Lecce, facci vedere se sei veramente guarito! Il percorso intrapreso con il tecnico Bollini hanno riacceso forti speranze di un finale di campionato ad alto rendimento. Speranze indirizzate, ovviamente, verso la conquista del terzo o al massimo secondo posto, a danno – quest’ultimo piazzamento – della Salernitana, ultimamente apparsa in lieve difficoltà tanto da perdere quattro punti dalla capolista Benevento che, al contrario, sta continuando a viaggiare con il vento in poppa, sia pure con l’ aiuto della dea fortuna.

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Via Taranto 175 LECCE0832 279475

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Oggi un allenatore deve essere soprattutto un fine psicologo se vuole tenere saldo uno spogliatoio, e questo vale in tutte le categorie, deve essere un catalizzatore delle energie di una squadra, e questo lo si ottiene attraverso l’autorevolezza e attraverso la psicologia. Bollini è riuscito a compiere un mezzo miracolo riuscendo a far giocare al calcio una squadra che al calcio aveva dato solo l’illusione di saper giocare ed è riuscito di colpo a creare fiducia e armonia tra i giocatori e l’ambiente al punto che tutte le tensioni e le insoddisfazioni sono svanite come neve a primavera, al punto che anche Miccoli, ormai deciso a lasciare, si è sentito coinvolto dal nuovo corso ed ha capito che con Bollini si può essere protagonisti anche a mezzo servizio perchè il clima è quello della condivisione e non più quello della contrapposizione Prozac-Bollini ha ridato fiducia ad una squadra in depressione riordinando i reparti, curando gli allenamenti, studiando un modulo , il 4.3.3 con le due turbine sulle fasce, capace di ottimizzare le prestazioni e le potenzialità del suo parco giocatori. Molti sono quindi i meriti dell’allenatore in questa mini-resurrezione del Lecce ma molti sono anche i meriti dei nuovi arrivati, gente giovane e motivata ma soprattutto valida. Di Chiara, Herrera, Gustavo ed Embalo hanno dato una scossa notevolissima sul piano della tecnica, della corsa e delle motivazioni e ancora non abbiamo visto Manconi, Scuffia e Beduschi... Bravo il ds Antonio Tesoro a prenderli quando è apparso chiaro che i nomi altisonanti di cui è zeppo il Lecce non sarebbero bastati ad arrivare in fondo. Una nota a parte merita Embalo, cresciuto in una sorta di cantera di proprietà di Mouriño. Da tempo a Lecce non si vedeva un giocatore così, dai tempi di Cuadrado e di Valdes non si vedeva un’ala forte nell’uno contro uno, in grado di crossare in velocità da entrambe le fasce. Se non è una meteora Embalo potrebbe diventare il Cuadrado della serie C.Dopo le 3 vittorie ora però è giunto il momento degli esami di maturità, Casertana, Juve Stabia e Salernitana saranno tre interrogazioni difficili ma stimolanti.. in palio c’è l’esito della stagione e forse del futuro societario. E mentre le cordate di spasimanti-acquirenti sembrano in aumento il Lecce biturbo va agli esami con una buona preparazione e con ottimismo, al punto che giovedì scorso a Tribuna Sport su Canale 8 qualcuno sosteneva che se il Lecce riuscisse a vincere le prossime 3 partite anche il primo posto potrebbe tornare ad essere un obiettivo ancora possibile. Come vedete siamo davvero al Top dell’ottimismo.

BOLLINI, EMBALO E L’OTTIMISMO

di Bruno Conte

“Se tre indizi fanno una prova il Lecce è finalmente una squadra” Ho detto questo a Bollini al termine della convincente vittoria contro il Messina. Savoia, Paganese e Messina, tre vittorie su tre per il nuovo allenatore del Lecce che ha portato la squadra giallorossa dal quinto al terzo posto. I meriti di questo mister mi sembrano evidenti ed indiscutibili, è preparato tecnicamente, ha una mentalità calcistica evoluta per le lunghe frequentazioni ai massimi livelli e, soprattutto, ha un carattere coadiuvante, serenizzante, armonizzante sembra essere dunque molto diverso dall’isterico carattere di Lerda e da quello guascone e un pò presuntuoso di Pagliari.

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PSEUDOACQUIRENTI O PSEUDOVENDITA?

La vicenda è abbastanza nitida, visti i precedenti, una lettera di capacità finanziaria non interessa ai Tesoro. Interessa una fidejussione: inutile scomodare la giurisprudenza per evidenziare che essa è possibile ottenerla in base ad un oggetto ed a garanzia di un contratto, per fare questo ci vuole anche una REALE volontà di vendita senza tentativi di speculazione.

1) ANGELO BISCONTI

In arte il re del pasticciotto Obama, vorrebbe dare vita ad un azionariato popolare sul modello spagnolo, come a Barcellona: «Non nascondo di essere fortemente preoccupato per il futuro della squadra per la quale ho sempre tifato sin da bambino - ammette Bisconti - ho avuto una serie di incontri con piccoli imprenditori del territorio e gruppi di supporters non appartenenti al tifo organizzato. Dal confronto è emersa la volontà comune di lanciare un azionariato popolare».

2) MILANIEcco le dichiarazioni dell’avvocato Massimiliano Lippolis per conto dell’imprenditore edile Gianni Milani: “Premettiamo una cosa, altrimenti si da adito a differenti interpretazioni. C’è stata una volontà da parte della proprietà di cedere l’Us Lecce. Una volontà chiara, manifestata in conferenza stampa; il sottoscritto, quindi, ha iniziato a muoversi per conto del dottor Milani. Ovviamente, per poter intavolare una trattativa, bisogna conoscere prima i termini: se uno non li stabilisce, allora bisogna incontrarsi per chiarire. Tesoro ha spiegato in maniera chiara ed evidente quali sono le condizioni per intavolare la trattativa e le modalità necessarie per poterla portare a buon fine; è riduttivo dire «ci vuole una fideiussione perché non so neanche con chi parlo». Ma se noi faremo la fideiussione e poi ci verrano poste delle condizioni che sono irricevibili, la trattativa finisce. Sono andato, ho capito quali sono i termini, ho riferito a chi di dovere e sicuramente ci muoveremo. Poi bisogna vedere come verrà intavolata questa trattativa sia da parte nostra che di Tesoro. “Gianni Milani è un imprenditore edile che da anni è stato nel mondo del calcio: è un appassionato altrimenti queste operazioni di compravendita non le fai se non c’è una passione di fondo. Ha portato una squadra in Serie D anni fa ed è un mio carissimo amico. Lui sposerebbe il progetto Us Lecce e cercherà di riportarlo in quelle categorie che li competono come la Serie B; non sarebbe possibile promettere che il Lecce torni quello che è stato anni fa, sarei poco credibile”

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BAR COSTA

3) FATTIZZO - MORABITO Ludovic Fattizzo conferma il suo interesse per il Lecce, ma senza la regia di uno sceicco. Al mio fianco non ci sono sceicchi o altri partner - afferma l’intermediario francese di origini salentine -. Voglio smentire queste voci che fanno solo male ai tifosi del Lecce. Al mio fianco non c’è nessuno se non il socio”. Il socio è Vincenzo Morabito, noto agente Fifa, che presto dovrebbe incontrare il presidente del Lecce Savino Tesoro. “Intanto il presidente Tesoro l’ho già incontrato io e in questo week end attendo il ritorno in Italia di Morabito per potergli riferire i contenuti dell’incontro - continua Fattizzo -. Vi confermo che il nostro interesse è reale, ma devo prima confrontarmi con Morabito. Al momento non c’è stata nessuna offerta. E’ ancora molto presto, un’operazione del genere non si fa così a cuor leggero, non è uno scherzo. Vedremo se la strada è percorribile, ma in questo momento bisogna stare attenti a non illudere i tifosi del Lecce”.

4) GIOVANNI AMORINO INGROSSO - FATANO - BARONE - GIOVANNI TUNDO

Compagine interessante quella guidata da Giovanni Amorino Ingrosso, il quale, da solo, avrebbe la capacità economica di portare il Lecce ad alti traguardi. Imprenditore di vasta esperienza nel settore agroalimentare, immobiliare ed anche automobilistico, vanta dei gloriosi trascorsi con la gestione Iurlano. Accanto a lui alcuni imprenditori come Fatano, Barone e Tundo disposti a costruire una potente cordata. Ma non è tutto: altri sono i soggetti capaci ad accompagnare Amorino Ingrosso in questa avventura salentina.

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