FDS · Lasciatelo stare Baglioni, che quella censura la patì in silenzio, da grande uomo e grande...

29

Transcript of FDS · Lasciatelo stare Baglioni, che quella censura la patì in silenzio, da grande uomo e grande...

  • 6 FDS 267 • eDitoriALe

    UNI EN ISO 9001: 2000

    reDAzioNe CeNtrALeVia F. Mancini 23 - 05100 Terni (TR) T. +39 0744 44.13.39 - F. +39 0744 43.20.18 W. www.fedeltadelsuono.net E. [email protected]

    Collaboratori: Marco Bicelli, Valerio Maria Bonavia, Mauro Bragagna,Gabriele Brilli, Paolo Dameno, Riccardo Fazi, Paolo Fon-tana, Vincenzo Genovese, Alberto Guerrini, Paolo Lippe,Francesco Peluso, Roberto Pezzanera, Giacomo Pongel-li, Dimitri Santini, Martina Santini, Matteo Santini, Augu-sto Sarti, Antonio Scanferlato, Ivan Tancorre, CristianoUbaldi, Violetta Valèry, Giada Ventura, Lorenzo Zen

    Collaboratori tecnici: Italo Adami, Bartolomeo Aloia, Massimo Bianco, LucaComi, Mattia D’Antonio, Paolo Mattei, Diego Nardi

    Finito di stampare nel mese di: MArzo 2018

    AGeNziA PUBBLiCitÀ:INFO SERVICE - [email protected]. +39 0744 43.36.06 - F. +39 0744 43.20.18

    Servizio ABBoNAMeNti:T. +39 0744 44.13.39 - [email protected]

    StAMPA:ROTOPRESS INTERNATIONAL Srl (AN)

    DiStriBUtore Per L’itALiA:MEPE SPA (MI)

    PoSte itALiANe SPASpedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB TERNI

    BLU PreSS edita:Casa HI-TECH, Costruire HIFI, Fedeltà del Suono, Gusto Magazi-ne, Hi-Blog, Horror Show, I Quaderni di Costruire HiFi, L’Annuncio,Le Guide di Fedeltà del Suono, Le Guide di Fedeltà del SuonoUSATO, Nuova Hera, Scooter Facile, Secreta, Vinnie, XXX Tuning

    Copyright BLU PRESS. Tutti i diritti riservati. è vietata la riproduzione anche par-ziale di testi, documenti, marchi, loghi, fotografie, articoli e pagine web, se non die-tro autorizzazione scritta dell’Editore. Manoscritti, foto e originali inviati alla casaeditrice, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I progetti e gli schemi pub-blicati sono coperti da copyright e dalle vigenti leggi sul diritto d’autore. Qualsiasiforma di sfruttamento commerciale dei suddetti contenuti fa capo alla BLU PRESSed è quindi espressamente vietata. I contenuti offerti dalle riviste edite dalla BLUPRESS e dai portali ad esse collegati, sono redatti con la massima cura e diligenza.La BLU PRESS, tuttavia, declina ogni responsabilità, diretta e indiretta, nei confrontidi qualsiasi terzo, per eventuali ritardi, imprecisioni, errori, omissioni e/o, danni de-rivanti dai suddetti contenuti. Le redazioni assicurano di aver posto la massima at-tenzione nel rintracciare gli autori del materiale presentato e i fotografi aventidiritto sulle immagini e si dichiarano disponibili per quanti non fossero riuscite aidentificare o contattare. Tutti marchi, i loghi, i nomi, i prodotti o i materiali citatiin questa pubblicazione appartengono ai legittimi proprietari. Nel caso avessimoinavvertitamente violato un copyright per immagini, link o altro vogliate contattarcia [email protected] e provvederemo a risolvere tempestivamente l'inconveniente.

    FeDeLtÀ DeL SUoNo

    Fondata nel 1991Periodico mensile

    Reg. Trib. Terni n° 12/1992

    Casa Editrice BLU PreSSVia F. Mancini 23 - 05100 Terni (TR)

    Iscrizione R.O.C. n° 13.343W. www.blupress.it - E. [email protected]

    IL MIO CANTO LIBERO...

    I GIARDINI DI MARZO

    Il carretto passava e quell’uomogridava “gelati!”Al ventuno del mese i nostri soldierano già finitiIo pensavo a mia madre e rivede-vo i suoi vestitiIl più bello era nero e coi fiori nonancora appassitiAll’uscita di scuola i ragazzi ven-devano i libriIo restavo a guardarli cercando ilcoraggio per imitarliPoi sconfitto tornavo a giocar conla mente e i suoi tarliE la sera al telefono tu mi chiede-vi: “perché non parli?”

    Che anno è, che giorno è?Questo è il tempo di vivere con teLe mie mani, come vedi, non tre-mano piùE ho nell’anima...In fondo all’anima cieli immensi,e immenso amoreE poi ancora, ancora amore, amorper teFiumi azzurri e colline e praterieDove corrono dolcissime le miemalinconieL’universo trova spazio dentro me

    Ma il coraggio di vivere, quello, an-cora non c’è

    I giardini di marzo si vestono dinuovi coloriE le giovani donne in quel mese vi-vono nuovi amoriCamminavi al mio fianco ad untratto dicesti: “tu muori”Se mi aiuti son certa che io ne ver-rò fuori

    Ma non una parola chiarì i mieipensieriContinuai a camminare lasciandotiattrice di ieri

    Che anno è, che giorno è?Questo è il tempo di vivere con teLe mie mani, come vedi, non tre-mano piùE ho nell’anima...In fondo all’anima cieli immensi,e immenso amore

    E poi ancora, ancora amore, amorper teFiumi azzurri e colline e praterieDove corrono dolcissime le miemalinconieL’universo trova spazio dentro meMa il coraggio di vivere, quello, an-cora non c’è

    Autore: Giulio Rapetti, Lucio Bat-tisti, MogolCantante: Lucio Battisti

    L’editoriale di questo mese lo“cedo” virtualmente alla Si-gnora Paola Massari, mogliedi Claudio Baglioni, che ha indi-rizzato questa lettera alla rivista Rol-ling Stones Italia, dopo che su quel-le pagine si era provveduto ad unariabilitazione postuma, buonista efighetta del cantautore romano.Ne viene fuori un atto d’accusaper quaranta e passa anni di intel-lettualismo radical chic che mi hafatto sempre vomitare.Da leggere se siete stati come me fandi Lucio ma anche se volete farviun’idea di che cosa è stata ed è lacultura dominante in questi ultimisessant’anni in Italia… cultura ri-gorosamente a senso unico, conbuona pace di chi non si è mai omo-logato e di chi, ingiustamente comeLucio Battisti e molti altri, è stato vo-lutamente snobbato.

    “Eh no, cari polverosi pennaioli, coeviingloriosi dei gloriosi anni 70. Porta-bandiera dei detrattori, d’un colpo fol-gorati e redenti. Quelli per i quali la di-gnità del sentimento si riduceva a ba-nale sentimentalismo. Quelli che, o sitrombava nelle stanze fumose delleaule occupate, o si era mentecatti ro-mantici. Quelli per cui interpretare lavita senza l’ausilio di uno slogan pre-so in prestito dalla eco della piazza, re-legava la reputazione al marchio di unamosceria giuggiolona e disimpegnata.Non se la caveranno così quei campio-ni dell’ impegno politico confuso con lamateria inclassificabile dell’arte che vifece ridurre Baglioni ad un cazzone ina-deguato al suo tempo e alla sua stessa

    Direttore eDitoriALe(Editor-in-ChiEf)

    Andrea [email protected]

    Consulente editoriale

    Alberto [email protected]

    Coordinamento redazionale

    Giada [email protected]

    Direttore GeNerALe

    Andrea [email protected]

    Ufficio Amministrativo

    Daniele [email protected]

  • 7di Andrea Bassanelli • eDitoriALe •

         

    intelligenza.Non è con un’autoassoluzione improv-visata che si possono buttare in caciaraanni di ostilità estesa a buona parte del-la stampa, che tradì e offese, osteg-giandola, un’anima di raro spessore. Unprodigio che ancor oggi vi è ignoto e chenemmeno meritate di apprezzare, ag-grappati per imbarazzo e convenienza aduna postuma, tardiva revisione.Lasciatelo stare Baglioni, che quellacensura la patì in silenzio, da grandeuomo e grande artista, sufficientemen-te defilato e sicuro della sua cifra giac-ché, estraneo com’era al compiacimen-to, ben sapeva di aver semplicementeavuto in prestito il privilegio di un ta-lento da tradurre in sostanza destinataad un pubblico in ascolto. E ad esso con-segnata. Non è con questo tono pacifi-catore spolverato di paraculaggine chetutto si archivia in barba alla memoria.Fu puro bullismo ideologico. L’eserciziodi un vizio atavico e asservito alla po-chezza. Estraneo al pensiero libero.Li ricordo tutti, uno per uno, i giorna-listi che infierivano impietosi, mentre nelcontempo esibivano uno spudorato pre-

    giudizio favorevole riservato agli elettisdoganati da un battesimo politico,quando affermavano serenamente epubblicamente cose del tipo: “Del discodi De Gregori parlerò bene pur senzaaverlo ascoltato”, mentre quello di Ba-glioni veniva stroncato a scatola chiu-sa. Quelli che perfino anni dopo, a con-ferma della sclerotizzazione di uno ste-reotipo iniquo, intervistando me in oc-casione dell’uscita del mio disco, pur ve-rificando che anche i passerotti hanno uncervello pensante, mi dicevano: “mihai stupito, non credevo fossi una per-sona così interessante, ma sappi che nonparlerò bene di te, perché sei pur sem-pre la moglie di Baglioni.”Date retta, restate lì, a gravitare nei vo-stri mercenari, stantii incastri, oggi cheobbedienti alla pressione di un necessarioadeguamento, vi confessate come sem-plicemente frenati, allora, da un pudo-re innocente, che era invece pura, mirata,compiaciuta denigrazione.Non ci si sdogana con un mea culpa po-stumo pur di non restare fuori dal gi-rotondo di un consenso unanime che vicondannerebbe al silenzio.

    Ora che le cose si sono capovolte ( seb-bene non era necessario arrivare fin qui,se non per voi), non fate che reiterare lavostra opportunistica omologazione.Senza peraltro rinunciare a ricordarciche gli eletti erano e restano altri.A voi cui non è mai piaciuto, e che orafingete di aver occultato per pudore l’im-barazzo per quel malinteso mondo poe-tico, ignorato nelle velature di lucido rea-lismo, nello sguardo secco, acuto e pe-netrante sulle rughe della vita, è più con-sona la coerenza di quella discrimina-zione.Chi non capì Baglioni allora si accon-tenti di non capirlo oggi. Senza rimedidi comodo. La dimensione della creati-vità non conosce mode né tempo, salvoche per i ritardatari o i disonesti.Lo stesso fraintendimento che oggi vipredispone all’allineamento.Restate dunque a gravitare in quel pre-giudizio anacronistico e nel danno cau-sato all’arte prima che all’artista.Risparmiategli la riabilitazione e occu-patevi piuttosto della vostra.Restate lì, nella nicchia compiaciuta del-le menti eccelse, a crogiolarvi nellapresunzione settaria ed ottusa che diesclusivo ha solo il suo stesso limite.Del resto, se chi scrive, incontrandolo asedici anni, ebbe la netta sensazione diaver sfiorato un brandello d’infinito,qualcosa di straordinario doveva puraverlo, Baglioni.Il revisionismo è la costante metaforadell’opportunismo.L’arte è altro. Del tempo non tiene il con-to, ma governa sovrana la misura del-l’eterno”.

    Scrivetemi pure, come sempre, sen-za remore a

    [email protected]

    Buona musica e avanti tutta!

    [email protected]

    Andrea Bassanelli

    Fedeltà del Suono

    @

  • Nel nostro sito troverai anche - FDS Navigator - News - Foto Gallery Inedite - Archivio Arretrati - FDS su Facebook...

    8 FDS 267

    pag. 34

    pag. 50

    eDitoriALe06 il mio canto libero...

    di Andrea Bassanelli

    iN CoPertiNA10 Fabrizio di De Andrè & PFM

    La leggenda del santo bevitoredi Mauro Bragagna

    iL CAPPeLLo A CiLiNDro18 Lettere al Direttore

    di Andrea Bassanelli

    20 Notizie dalle Aziendea cura di Giada Ventura

    iL reGNo DeGLi ASCoLti30 Amplificatore integrato

    PS AUDio SproutLe colpe dei padri ricadono sui figli...di Dimitri Santini

    34 Giradischi a cinghiaCLeArAUDio Concept Wood MC TP054il piccolo brivido della teutonica compostezzadi Gabriele Brilli

    40 Cavo di potenzateLLUriUM Q Black IIBlack Mamba, aka...di Dimitri Santini

    44 Cuffia over-ear chiusaDeNoN AH-MM400eleganza con gli occhi a mandorladi Roberto Pezzanera

    50 Cavi di segnaleQUALitY AUDio Arioso bilanciato e sbilanciatoAria di casa mia (L’impero colpisce ancora)di Dimitri Santini

    i DeCALoGHi54 di Lorenzo Zen

    Hi-eND MAGAziNe®56 Diffusori elettrostatici da pavimento

    KiNGSoUND King III - Dio benedica il re! il ritorno dell’elettrostatico purodi Alberto Guerrini

    pag. 66

    Sommariopag. 40

  • 9www.fedeltadelsuono.net

    pag. 10

    pag. 56

    66 TESTINA MC

    iKeDA SoUND LABS 9 TS

    Galeotta fu la pianta del tè

    di Gabriele Brilli

    iL CLUB BLU PreSS72 Accessori – Modulo Iscrizione e Abbonamenti

    LA BACCHettA MAGiCA79 FDS MUSiCA a cura della Redazione

    80 Notizie DAL MoNDo DeLLA MUSiCA a cura di Giada Ventura

    84 DiSCo DeL MeSe di Mauro Bragagna

    85 JAzz DiSCHi di Francesco Peluso

    86 roCK e i SUoi FrAteLLi AUDioFiLi di Mauro Bragagna

    88 NovitÀ AUDioFiLe MUSiCALi a cura di Maurizio Vecchi

    92 APPUNtAMeNti D’ASCoLto a cura di Giada Ventura

    ANNUNCi CoMPro/veNDo96 a cura della Redazione

    pag. 44

    pag. 30

    pag. 20

  • La foto di copertina, firmata daGuido Harari, riprende la sediadi Fabrizio di De Andrè, vuota,mentre il pubblico attende l’inevita-bile uscita per il bis. Simboleggia ladiversità di un artista che ha trovatoil coraggio di affrontare il pubblicosolo nel 1975, quando la sua carrieraera talmente avviata che qualcunopensava fosse arrivata ai titoli dicoda. Tornato sul palco con la PFM,ha continuato ad esibirsi da seduto.Lo avrebbero bocciato in tutti i talentshow. La sedia rappresenta la nega-zione dello spettacolo rock, genere

    musicale nei confronti del quale nu-triva una diffidenza non troppo lon-tana dall’ostilità di un Frank Sinatra.Faceva altro, semplicemente. Poesiein forma di musica. E in concerto sipresentava statico, appunto, come siaddice ad un cantautore che non eradi nicchia ma non si rivolgeva nep-pure alla pazza folla: i suoi albumvendevano cento/centocinquanta-mila copie, non poche neppure per glistandard di un’epoca in cui i dischisi vendevano per davvero, ma lo la-sciavano in una posizione relativa-mente defilata. Come era naturale per

    chi cantava i Vangeli Apocrifi (Labuona novella), i morti di Spoon Ri-ver (Non al denaro, non all’amore néal cielo), le ambizioni da bombarolodi un colletto bianco (Storia di un im-piegato) e, in generale, i tormenti e lecontraddizioni di un borghese che tifaAnarchia. Influenzato da Brassenspiù che da Bob Dylan e Leonard Co-hen, soprattutto all’inizio la sua mu-sica aveva un forte accento francese.Piaceva a pochi. Se Mina non avessecantato La canzone di Marinella,per vivere avrebbe fatto un altro me-stiere, la musica sarebbe rimasta un

    10 FDS 267 ▼ In Copertina • di Mauro Bragagna

    Ritornano in vinile i live di Faber con la PFM: la Poesia riabbraccia il Rock

    LA LEGGENDA DELSANTO BEVITORE

  • hobby di lusso. Dopo qualche de-cennio la storia ha rimescolato lecarte e questo aristocratico cantore deiperdenti e degli emarginati è diven-tato il trionfatore della scena italiana:il racconto della sua vita è diventatauna fiction da vedere al cinema e intv, i suoi dischi sono ristampati concura, e volendo li potete comprare an-che in edicola. Solo la pubblicazionedegli album registrati con la PFM dalvivo a Firenze e Bologna, il 13-14-15-16 gennaio 1979, è passata sottotono.Vediamo di rimediare.

    “Molti di questi arrangiamenti li homantenuti nei tour successivi, per-ché hanno dato alla mia musica unvolto nuovo e vivace.” (Fabrizio deAndrè)

    La discografia di Faber in vinile è pro-posta dalla Sony sotto il logo “Ar-chivio del suono”, utilizzando masterad alta risoluzione 24/192, come è ac-caduto con Lucio Battisti. Anche perDe Andrè si è realizzato un box an-tologico di otto LP o quattro CD, Tuche m’ascolti insegnami, ma peruna volta non si è seguito il criteriocronologico ma quello a tema, ren-dendo l’ascolto un po’ spiazzante. Ilsuono è stato aggiornato asciugan-dolo un po’, scegliendo di eviden-ziare il dettaglio ed il medio-alto. Siè persa così la matericità e la consi-stenza degli originali AAA a favoredella precisione, un approccio “mo-derno” e discutibile fin che si vuole,ma sicuramente di qualità: siamolontani dalla sciatteria di tanti re-master che umiliano le qualità dei di-schi italiani. I due volumi de Fabri-zio de Andrè in concerto - Arran-

    giamenti PFM non hanno il logoArchivio del Suono, manca la rassi-curante etichetta che ci ricorda che ilmaster è ad alta risoluzione 24/192,né portano alcuna indicazione sulmastering. Possiamo solo fidarci del-le nostre orecchie ma poco male, sesuona meglio è migliore, recitava lapubblicità di un marchio Hi-Fi scoz-zese. Non abbiamo trovato delle co-pie in buono stato dei vinili origina-li, come riferimento abbiamo usato iCD BMG Ricordi del 2002. L’ascoltoha confermato quello che ricordava-mo: il suono dei dischetti digitali ètutt’altro che esemplare, la dinamicaè buona ma sembrano lavorati conuna certa fretta, o se preferite con l’ac-cetta, come direbbe il sempre misu-rato Gene Gnocchi. Sono così ruvidiche non si capisce perché all’epoca sisia andati a Londra alla corte di Ri-chard Branson, il Boss della Virgin,per poter utilizzare il miglior studiomobile di registrazione disponibile,il Manor. Cioè un camion zeppo diapparecchi il cui noleggio era tantocostoso da mettere in dubbio la so-stenibilità economica di tutta l’ope-razione, considerate le tirature altema non altissime degli album di Fa-brizio. Ascoltando il vinile si capiscefinalmente che è stato giusto rivol-gersi a Branson. Intendiamoci, non èun live audiophile come il recenteDreams and Daggers di CecileMcLorin Salvant, che ci trasportaletteralmente sul palco insieme al-l’artista, anche perché le registrazio-ni sono state effettuate nel Teatro Ten-da di Bologna e nel Palazzetto delloSport di Firenze, non in un piccoloClub o nell’Anfiteatro di Pompeicaro a David Gilmour. Con il vinile gli

    strumenti trovano però una colloca-zione più realistica nello spazio, ildettaglio c’è tutto ma la fatica d’ascol-to è minore. Lo avrete letto centina-ia di volte, magari a sproposito, maè proprio vero: è come se un velo,anzi due, fossero tolti fra noi e la mu-sica, che risulta anche più “organica”.È migliorato altrettanto il senso delritmo, il cosiddetto PRAT, che con-tribuisce a rendere l’ascolto com-plessivamente più piacevole. Ascol-tando il lavoro di Franco Mussida almix, Fabrizio de André fu talmentesoddisfatto da delegargli tutto il la-voro “audio”. Si poteva fare di più edi meglio? Probabilmente sì, madopo tanti anni questi dischi si pos-sono riascoltare decentemente an-che dal punto di vista tecnico, men-tre da quello artistico non serve essereemuli di Barnum per considerarlifra i migliori live italiani di sempre.

    “Ho sempre avuto la fortuna di la-vorare con musicisti di alto livello,ma non credo di essere ingenerosocon tutti gli altri se dico che quellacon la PFM è stata un’esperienza ir-ripetibile.” (Fabrizio de Andrè)

    Si erano già incontrati in studioquando i musicisti della PFM si fa-cevano ancora chiamare “Quelli”,per le registrazioni de La Buona No-vella (1970), rivisitazione delle vita diGesù sulle orme dei Vangeli Apocri-fi. Otto anni dopo è cambiato quasitutto. Fabrizio aveva collaborato conDe Gregori e Massimo Bubola, Ri-mini era ancora fresco di stampa, e iQuelli, diventati Premiata ForneriaMarconi e poi PFM per farsi pro-nunciare facilmente anche all’estero,avevano conquistato il mondo conuna serie infinita di concerti e un paiodi dischi in lingua inglese. Anche ilpubblico anglo-sassone, sempre dif-fidente nei confronti dello “spaghet-

    12 FDS 267 ▼ In Copertina • FABrizio Di De ANDrè & PFM

  • ti rock”, aveva dovuto inchinarsi difronte alla bravura della Premiata -ogni musicista era un virtuoso delsuo strumento - e, soprattutto, allafantasia di arrangiamenti che me-scolavano i profumi mediterranei e leescursioni strumentali tipiche delProg. L’incontro fra il più riservatodei cantautori e il più spumeggiantedei “complessi” sulla carta pareva im-probabile, se non impossibile. C’erail precedente illustre dell’incontroartistico fra Bob Dylan e The Band,ma il futuro Premio Nobel avevagià realizzato alcuni album rock dasolista, peraltro memorabili, come Hi-ghway 61 Revisited. L’apporto del-la Premiata Forneria Marconi è ri-spettoso ma non rigido, tanto che Fa-brizio ha voluto mantenere gli ar-rangiamenti del gruppo anche neglianni successivi, considerandoli mi-gliori degli originali. Il basso di Pa-trick Djivas in Giugno 1973, o la fi-sarmonica di Flavio Premoli ne ilGiudice, aggiungono qualcosa sen-

    za togliere nulla al fascino dei versi.L’acme si raggiunge nei nove minu-ti carichi di tensione di Amico Fra-gile, dove Mussida esibisce uno deisuoi migliori assolo. Fra il primo e ilsecondo album c’è di mezzo il rapi-mento di Fabrizio e Dori Ghezzi daparte dell’Anonima Sequestri ma leregistrazioni sono tratte dagli stessiconcerti ed è solo un luogo comuneche Vol. 2 (1980) sia una raccolta diserie B. Canzoni come Avventura aDurango e Rimini non hanno nullada invidiare ai classici del primo el-lepì, lo sono pure loro.

    “Fortemente autoironico, mio pa-dre era anche famoso per certe ver-sioni porno delle sue canzoni, una sututte Marinella.” (Cristiano De An-drè)

    Solo i tre minuti di presentazione del-la band avrebbero potuto essere me-glio occupati con altra musica, masono quisquilie. I due album sono

    venduti separatamente ma sono unacosa sola, vanno ascoltati insieme.Spinto in classifica dalla travolgenteinterpretazione de Il Pescatore, chespopola in tutte le radio nonostantele sue metafore piuttosto misteriose,Fabrizio de Andrè in concerto - Ar-rangiamenti PFM unisce due mondiche sino allora si erano guardati in ca-gnesco, soprattutto in Italia, quellodella canzone d’autore e del rock, am-pliando di molto il pubblico di Faber.Complessivamente, considerandoanche il Vol. 2, vennero venduti800.000 vinili: la poesia (sonora) eraarrivata alle masse, senza scorciato-ie. Anzi. Questi live sono invecchia-ti bene come lo scotch con il quale hacombattuto a lungo, e ci fanno ri-flettere: un nuovo De Andrè nonpotrebbe nascere, oggi, anche perchésarebbe meno libero dell’originale, sitroverebbe avvinghiato da lacci elacciuoli. Alcune canzoni passereb-bero indenni, come Bocca di Rosa, lapreferita di Bill Clinton, oppure An-drea. “Call Me by Your Name” diLuca Guadagnino rischia di vincerel’Oscar descrivendo un amore gaycon delicatezza, Fabrizio e MassimoBubola hanno affrontato l’argomen-to con la storia che si conclude con lamitraglia che falcia Andrea – dai ric-cioli neri - sui monti di Trento, du-rante la Prima Guerra Mondiale. Maaltre canzoni farebbero partire le car-te bollate o almeno le condanne sen-za processo che si sono diffuse dalcaso Weinstein in poi. Va’ a spiegare,ai benpensanti, l’interpretazione au-tentica di versi come “Via del Cam-po c’è una bambina/ con le labbra co-lor rugiada/ gli occhi grigi come lastrada/ nascon fiori dove cammina”(Via del Campo). Che ci fa una bim-ba fra i travestiti e le prostitute del-

    14 FDS 267 ▼ In Copertina • FABrizio Di De ANDrè & PFM

  • le altre strofe? De Andrè non sareb-be De Andrè se non amasse la pro-vocazione. Il Giudice riporta la mal-dicenza secondo la quale “un nano èuna carogna di sicuro, perché ha ilcuore troppo, troppo vicino al bucodel culo”, ne Il Testamento di Titoun ladro che viene messo in crocepronuncia un terribile “quando amio padre si fermò il cuore, non hoprovato dolore”. Chi potrebbe evita-re gli strali di movimenti come #Me-Too, oggi, cantando “di toccare ipantaloni di una sconosciuta fino avederle spalancare la bocca” (AmicoFragile)? Nella musicalmente genia-le Creuza de ma a un certo punto sidescrivono alcune prelibatezze culi-narie, fra le quali c’è anche il pastic-cio di gatto (paciûgu in aegruduse de lé-vre de cuppi). Ma l’avrebbe scritta al-cuni anni dopo e quindi non è fra ibrani in scaletta, così questi live po-trebbe ascoltarli anche la Brambilla,se non si scandalizza per il resto. Can-zoni incompatibili con il politica-mente corretto, nate misteriosamen-te, come fiori, nell’Italia che faticavaad accettare il divorzio. Un po’ percaso un po’ per fortuna, come era suc-cesso a Luis Bunuel che riusciva a gi-rare “Viridiana” nella Spagna fran-chista.

    “Fabrizio de Andrè in concerto- Ar-rangiamenti PFM”, vinile Rca/SonyMusic 19075805171

    Lato ABocca di Rosa (Fabrizio De André) -4’39”Andrea (Fabrizio De André e Massi-mo Bubola) - 5’29Giugno ‘73 (Fabrizio De André) -4’31”

    Un giudice (Fabrizio De André, Giu-seppe Bentivoglio e Nicola Piovani)- 3’36”La guerra di Piero (Fabrizio De An-dré) - 3’30”

    LATO BIl pescatore (Fabrizio De André) -4’16”Zirichiltaggia (Fabrizio De André eMassimo Bubola) - 2’36”La canzone di Marinella (Fabrizio DeAndré) - 4’03”Volta la carta (Fabrizio De André eMassimo Bubola) - 4’02”Amico fragile (Fabrizio De André) -9’27”

    “Fabrizio de Andrè in concerto- Ar-rangiamenti PFM vol. 2”, vinileRca/Sony Music Entertainment19075805181

    Lato AAvventura a Durango (Bob Dylan,Jacques Levy - testo italiano di Fa-brizio De André e Massimo Bubola)- 5’30”Presentazione - 3’33”Sally (Fabrizio De André, Massimo

    Bubola) - 5’06”Verranno a chiederti del nostro amo-re (Fabrizio De André, GiuseppeBentivoglio, Nicola Piovani) - 5’06”

    Lato BRimini (Fabrizio De André, MassimoBubola) - 5’14”Via del Campo (Fabrizio De André,Enzo Jannacci) - 2’46”Maria nella bottega del falegname(Fabrizio De André) - 4’09”Il testamento di Tito (Fabrizio De An-dré) - 7’01”

    Fabrizio De André - voce, chitarraacusticaFranz Di Cioccio - batteria, percus-sioni, marimba, crotaliPatrick Djivas - bassoFranco Mussida - chitarra elettrica,chitarra classica, chitarra acustica, chi-tarra 6 corde, chitarra 12 corde, voceFlavio Premoli - tastiere, sintetizza-tore, chitarra acustica, chitarra 12corde, voce, fisarmonicaLucio Fabbri - violino, percussioniRoberto Colombo - tastiera, sintetiz-zatore, chitarra acustica, voce. per-cussioni

    16 FDS 267 ▼ In Copertina • FABrizio Di De ANDrè & PFM

  • ERRATA CORRIGE

    DML AUDIO

    Nel numero 265 di FDS abbiamo pro-vato e recensito, tra l’altro, il cavoPlatinum Starlight 7 USB Wireworldin versione da 1 metro.

    Il cavo è distribuito da DML AUDIOe il prezzo al pubblico è di

    € 715,00 e non € 1.020,00 come invece abbiamoscritto, Riferendoci per errore al cavodi lunghezza “doppia”!

    Per ogni informazione potete consul-tare il sito www.dmlaudio.it.

    Mi scuso personalmente con voi let-tori e con l’importatore italiano, DMLAUDIO, che ha dovuto far fronte adalcune telefonate “di troppo”!!!

    Andrea Bassanelli

    PREZIOSE INFO/CONSIGLI…

    Spettabile Redazione,Innanzitutto complimenti per accen-dere sempre la passione musicale coni Vostri articoli con ecoenfasi!E poi, la presente per cercare infor-mazioni sulla coppia di amplifica-zione di segnale Onkyo hi end P5000R(Finale di potenza 80 watt su 8 ohm)+ P3000R  (Prefinale) associata allecasse come da riferimento:1. Scansonic MB5  - Scansonic MB3.5- Scansonic MB22. Dynaudio Contour 30 - Contour 203. Piega Classic o modelli equivalen-ti.Attualmente ho un Onkyo integra807 associato a casse AudioPro 2-25in prepensionamento.Mi piace un suono dettagliato e pre-ciso ricco di sfumature anche a volu-me medio-basso. Ho ascoltato velo-cemente le Dynaudio Contour 20 e leScansonic MB1 mi piacciono entrambima  sono differenti per molti aspetti...In attesa di un Vostro gentile riscon-tro per preziosi consigli, cordialisaluti

    Matteo Mottin

    Caro MatteoGrazie per i complimenti “ecoenfatici” eper esserti rivolto a noi per un consiglio.In prima battuta devo dirti che l’accoppiataM-5000R e P-3000R non sono più a listinoOnkyo, come ci ha gentilmente comunicatoanche Mauro Battilana di Tecnofuturo, im-portatore italiano di Onkyo:

    “Ciao Andrea, ben volentieri rispondo ed è una rispostaalquanto rapida. Il lettore ha purtroppo volto la propria at-tenzione su due modelli che ci è stato re-centemente comunicato da Onkyo essereusciti di produzione e dei quali non sonoprevisti eventuali sostituti. Non ci è sta-to spiegato il motivo per cui due apparec-chi dalle notevoli qualità musicali ed an-

    che raffinata costruzione siano stati eli-minati, ma immagino siano logiche cheesulano dalla pura passione per il suonoriprodotto e sulle quali non entro nel me-rito.Saluti.

    Mauro Battilana”.

    Capisci quindi che qui già si crea un pri-mo problema, non da poco.Nuovi non se ne trovano se non come ri-manenze di magazzino (che eventual-mente dovresti farti di molto scontare!) mami sorge una domanda: se neanche l’im-portatore italiano conosce il motivo di taleuscita di produzione, sei proprio sicuro divolerti avventurare comunque nel loro ac-

    quisto?Se inveceli hai tro-vati usatiin buonostato evuoi pro-cedere al-l’acquistoe alla so-stituzionesia del tuo807 chedelle book-shelf Au-dioPro, tiposso direche i mo-

    delli da te segnalati sono tutti validi.Probabilmente il passaggio con le Dy-naudio Contour 20 sarà più semplice emeni indolore dal punto di vista sonico ma,

    18 FDS 267 ▼ Il Cappello a Cilindro • Lettere al Direttore

    Lettere alDirettore

  • 19Lettere al Direttore • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 267

    sempre parlando in linea generale, leMB1 potrebbero regalarti più soddisfazionivisto il tweeter a nastro che le contraddi-stingue. Se sono solo lontanamente parentidelle Raidho che abbiamo adesso in prova…CORRI E NON FARTELE SCAPPARE!

    A parte li scherzi, quello che ci chiedi è ve-ramentemolto dif-ficile dasuggerirti,visto chesono deci-samentetroppe levariabiliche entra-no in gio-co.

    Se possodarti unconsiglio,ti direi diandare adascoltare i due ONKYO e, magari, ascol-tarli con più di un diffusore.Poi torna ad ascoltare le Contour 20 e leMB1 e alla fine decidi…ad occhi chiusi.Fatti consigliare dalle emozioni e dalla pia-cevolezza d’ascolto. Dedicati e dedica loroun po’ di tempo all’ascolto e poi scegli quel-le che sono più piacevoli e meno affaticanti.

    Tienici aggiornati.

    Buona musica e avanti tutta!Andrea Bassanelli

    QUALE TESTINA?!?

    Devo cambiare testina del giradischi.Ho letto l’articolo sul giornale dellaDynavector XX2, dato che possedevouna XX1 , mi chiedevo che differenzeci potevano essere.X sentito dire... mi piacerebbero anchele Shelter, sempre nel budget del costodella Dynavector o un po’ di più.Ho un Goldmund Studio con braccioLurné mod. 4.Un pre phono esterno a SS autoco-struito che si infila in un ConvergentSL1.Un finale a SS costruito dalla stessamano del pre phono.Due Vandersteen 2CE e cavetteriatutta White Gold tranne per quelli dialimentazione.Ora ascolto quasi sempre Jazz oJazz/Rock , Soft Machine et similia.

    Qualche ritorno nel Rock, che co-munque compone ancora la maggiorparte della mia collezione.Comunque ora la direzione è verso ilJazz.Dopo tutto questo, chiedevo quale del-le due testine potrebbe piacermi di più,visto che non ne ho ascoltato neancheuna, o se c’è e ci sarà sicuramente unache può fare al mio caso.Grazie anticipatamente e scusate peril mio fraintendimento.

    Silvano

    Caro SilvanoNessun problema e grazie per averci chia-mato.Come ti dicevamo non forniamo mai ai no-stri lettori i riferimenti email o telefonicidei nostri collaboratori, per garantire loroun po’ di sana “privacy”!Tanto noi siamo sempre qui a risponderea voi e alle vostre richieste.

    Anche nel tuo caso, come in quello di Mat-teo la risposta “principale” non può che es-sere la stessa: se ne avete la possibilità pro-vate le due testine sul vostro impianto escegliete poi liberamente. Ma capisco checiò possa essere “oggi” molto difficile… In prima battuta ti consiglierei di rimaneresu Dynavector, che già conosci e apprez-zi. La XX-2 MKII ha un voltaggio di usci-ta leggermente maggiore della tua (ades-so 0,25 mV (at 1 KHz, 5 cm/sec.) e anchela resistenza è cambiata, passando da 5 a6 ohm. Dettagli, ma che devi tenere in con-

    siderazione infunzionamentodell’accoppia-mento con il tuopre phono. Perquanto riguardail peso, la nuovaè decisamentepiù leggera (più

    di 3 gr in meno!) ma questo non compor-terà alcun problema con il tuo giradischi…Io, al tuo posto, rimarrei “nel solco” del giàsperimentato e resterei su Dynavector conuna XX2 che è anche coerente con il tuoConvergent. Magari farei una telefonataalla Sound and Music (0583 581327 op-pure [email protected]) chie-dendo consiglio anche a loro che, prima diessere gli importatori italiani, sono deiGRANDI APPASSIONATI!

    Spero di esserti stato di aiuto e, ovvia-mente, TIENICI AGGIORNATI!

    Buona musica e avanti tutta!Andrea Bassanelli

  • 20 FDS 267 ▼ Il Cappello a Cilindro • Notizie dalle Aziende • a cura di Giada Ventura

    Acustica Applicata è orgo-gliosa di annunciare la Pre-mière Europea delle nuoveprestigiose Avalon SAGA: lapresentazione avverrà ve-nerdì e sabato 23 e 24 mar-zo a Ravenna, presso la salacertificata Musica e Video diMaurizio Vecchi.La presentazione per lastampa è prevista venerdì23 marzo, mentre sabato 24sarà dedicato alla presenta-zione al pubblico.

    Per ulteriori informazioni:Acustica [email protected]. 0583 730322Musica e Video di Maurizio [email protected]. 0544 419138

    PREMIÈRE EUROPEA DELLE NUOVEPRESTIGIOSE AVALON SAGA

  • Lo storico negozio di Roma, che ha appena festeg-giato i suoi cinquant’anni di attività, dal mese di feb-braio ha arricchito la propria offerta, diventando ri-venditore esclusivo per il Lazio dei prodotti Lebene Graham Audio: professionalità, esperienza e di-sponibilità per questa realtà, frutto della passione didue generazioni per la musica e l’alta fedeltà.

    www.hifid’agostini.it, www.audiopoint.it

    Comar Leghe produceleghe in argento da oltre25 anni, utilizzandoesclusivamente metallipuri a titolo 999,9/1000,certificati “good delive-ry”, che non abbiano maisubito lavorazioni pre-cedenti. L’esperienza ac-quisita in tutti questi annie la passione per la buo-

    na musica, hanno spinto l’azienda veneta in una nuova impresa produttivae commerciale che vede la nascita di LA SOUND, il nuovo marchio registratodella Comar per il settore audio. Gli impianti di cui sono dotati consentonodi produrre conduttori di diametro 0,07 mm. Da questa tecnologia prendo-no vita i cavi destinati ai settori Hi-fi, Hi-end e professionale-musicale. La pro-duzione dei cavi è effettuata artigianalmente all’interno dello stabilimento,applicando le migliori soluzioni tecnico-costruttive: metalli puri, fili solid-core,isolamenti in teflon, twistature e schermature realizzate con calza e nastrinodi alluminio-mylar; tuttii connettori in rame puroo argento puro realizzaticon l’uso di macchinariCNC e finiti a mano perottenere altissimi stan-dard qualitativi ed al fineultimo di offrire prodot-ti destinati al consegui-mento del migliore risul-tato audio possibile.

    www.lasound.itwww.comarleghe.it

    21Notizie dalle Aziende • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 267

    LEBEN E GRAHAM AUDIO DA HI FI D’AGOSTINI

    LA SOUND: QUALITÀED ESPERIENZA MADE IN ITALY

  • Balanced AudioTechnology deveil suo nome allaconvinzione deisuoi progettistidella superiori-tà della configu-razione in bilan-

    ciato per le sue elettroniche. Per quanto riguarda invece la tipologia dei di-spositivi attivi dei suoi amplificatori non c’è alcun pregiudizio tra stato so-lido, valvole o soluzioni miste. Una perfetta sintesi di questa filosofia è rap-presentata dall’integrato ibrido, sezione pre a valvole e finale da 150/300 Wa stato solido, VK-3000SE: un vero Top of the Line raggiungibile.

    www.balanced.com, www.iltempioesoterico.it

    McIntosh annuncia il nuovo giradischi di precisione McIntosh MT2 che uni-sce la più recente tecnologia e design per offrire prestazioni eccellenti e ri-produzione accurata, caratterizzata da un realismo impeccabile. Il suo designelettronico e meccanico avanzato garantirà anni di funzionamento fluido esenza problemi. L’MT2 riproduce entrambi i record 33-1 / 3 e 45 giri / min. È praticamentepronto per l’uso fuoridalla scatola in quantoforza di inseguimento,forza anti-pattinamento,sporgenza della cartucciae altezza del braccio sonotutti preimpostati dallafabbrica per le massimeprestazioni. I passaggi diconfigurazione rimanen-ti sono semplici.

    www.mcintoshlabs.com

    23Notizie dalle Aziende • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 267

    BAT VK-3000SE,L’EROE DEI DUE MONDI

    MCINTOSH LANCIAIL GIRADISCHI MT2

  • Il marchio californiano MSB Te-chnology presenta due nuovi DACdenominati Discrete e Premier pergli appassionati di musica e gli au-diofili: entrambi montano circuitiche sfruttano il modulo DAC Pri-me sviluppato di recente da MSB.Un modulo che è stato concepitoutilizzando la tecnologia a cascata

    dei moduli ibridi DAC usati nel Reference DAC di MSB e Select DAC.Quindi gli acquirenti ottengono molte delle prestazioni e della qualità del suo-no di questi due DAC di pedigree senza i prezzi elevati dei modelli di pun-ta. L’arrivo dei DAC Discrete e Premier espande la gamma di MSB a quattromodelli in punti di prezzo ben posizionati, e ciascuno può pilotare diretta-mente le uscite analogiche. Il guadagno netto, secondo MSB, è l’audio più na-turale, realistico e ad alta risoluzione disponibile da qualsiasi fonte digitale.

    www.msbtechnology.com, www.mondoaudio.it

    Bryston ha annunciato l’introduzione della linea Active Loudspeaker, con tremodelli di diffusori di diverse dimensioni (Model T Active, Middle T Acti-ve e Mini T Active) abbinati a un sofisticato crossover attivo abilitato DSP (BAX-1) e amplificatori Bryston della serie Cubed. Due nuovi modelli di amplifi-catori, il 21B3 a 3 canali e il 24B3 a 6 canali sono stati creati appositamente peri sistemi Bryston Active. Il sistema Bryston Active Loudspeaker System sfrut-ta decenni di ricerca nella scienza dell’acustica e nell’arte del design di com-ponenti audio per ricreare ogni registrazione con un realismo sorprendente.

    www.bryston.com, www.audioreference.it

    25Notizie dalle Aziende • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 267

    DUE NUOVI DAC PERMSB TECHNOLOGY

    BRYSTON E LA NUOVALINEA ACTIVE LOUDSPEAKER

  • 26 FDS 267 ▼ Il Cappello a Cilindro • Notizie dalle Aziende

    Heed Audio presenta duenuovi prodotti: il Thesisdelta CD Transport e CDPlayer.Disponibili anche le nuo-ve Top di gamma Magne-pan MG 30.7, un sistemaultra Hi-End che offre unamigliore risposta in po-tenza e migliore riprodu-zione dei bassi rispetto atutti i precedenti.Le nuove Spendor Classic1/2 promettono una qua-lità audio unica, accura-tezza tonale ed elevata

    precisione in un prodotto lavorato amano , diretto discendente delle Spen-dor BC 1.

    www.dmlaudio.it

    DML AUDIO: NOVITÀ PER HEED,MAGNEPAN E SPENDOR

  • NAD Electronics, leadernella produzione di pro-dotti audio e video pre-mium per la casa, ha an-nunciato due nuovi mo-duli audio di prestazioni per il proprio portfolio di Modular Design Con-struction. Il modulo audio MD 17 AMC è progettato come aggiornamento peril Masters M17 PrePro dell’azienda mentre il MDC AM 230 si associa al NADT 758 , T 777, T 787 AVR e processori del preamplificatore AV T 187 e M15HD.Con Modular Design Construction (MDC) di NAD, l’aggiunta della più re-cente tecnologia all’avanguardia può essere semplice come un aggiornamentosoftware e aggiungere un nuovo modulo hardware in un amplificatore ste-reo o AVR. Sia MDC AM 17 che MDC AM 230 saranno disponibili a prima-vera 2018.

    www.nadelectronics.com, www.pixelengineering.it

    Il monoblocco MC611Quad Balanced PowerAmplifier produce 600W di potenza, suffi-cienti a soddisfare qua-si tutti i diffusori.L’MC611 ha ricevutonumerosi aggiorna-menti e miglioramentirispetto al precedentemodello MC601. Ilprincipale tra questi èche la capacità del filtroè stata raddoppiata, ilche ha comportato un aumento del 55% del dynamic headroom da 1,8 dB a2,8 dB. Questo duplice aumento della capacità del filtro aiuta anche a migliorarele prestazioni delle frequenze dei bassi. Altri miglioramenti includono il ca-blaggio interno a scartamento più pesante, i componenti del circuito aggiornatie l’aggiunta del nostro sistema di gestione dell’energia eco-compatibile.Oltre a tutti questi miglioramenti, l’MC611 rimane pieno di altre esclusive tec-nologie McIntosh tra cui Power Guard, Sentry Monitor, un design Quad Ba-lanced e Power Control.

    www.mcintoshlabs.com, www.mpielectronic.com

    27Notizie dalle Aziende • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 267

    NAD ANNUNCIA DUENUOVI MODULI AUDIOMDC

    MCINTOSH ANNUNCIAL’AMPLIFICATORE DIPOTENZA QUAD BILANCIATO MC611

  • Una buona notizia per tutti quegli stu-denti appassionati sia di scienza e tec-nologia, che di suono e musica. A par-tire dall’anno accademico 2018-19 na-sce al Politecnico di Milano la nuo-vissima Laurea Magistrale in “Musicand Acoustic Engineering”, la primaitaliana interamente dedicata allascienza e alle tecnologie della musica,del suono e dell’acustica.È un momento particolarmente im-portante per chi vuole intraprendereuna professione nell’ingegneria del-l’audio, dell’acustica e della musica.Le tecnologie in questo settore, infat-ti, stanno evolvendo a velocità verti-ginose. Ogni giorno vengono proposte nuove soluzioni per catturare e rivivereesperienze acustiche in modo immersivo (audio 3D), per personalizzare gli stre-am audio ed estrarre da questi informazioni musicali ricche e articolate, perprogettare strumenti musicali di pregio e spazi di ascolto prestigiosi. Tutte queste soluzioni nascono dalla convergenza e la sinergia di discipline mol-to diverse (elaborazione di segnali audio e acustici, acustica applicata, intel-ligenza artificiale, ecc.), anche se tutte condividono un solido background ininformatica e trattamento dei segnali. La laurea magistrale in “Music and Acoustic Engineering” punta a prepara-re i futuri ingegneri chiamati ad affrontare le sfide che il mondo audio e mu-sicale ci pone oggi e ci porrà nel prossimo futuro. Questa laurea magistrale rappresenta la naturale evoluzione e espansione del“track” di Ingegneria Informatica chiamato Sound and Music Engineering, at-tivo presso il Politecnico sin dal 2005, che ad oggi ha già laureato più di 300ingegneri altamente qualificati, che oggi occupano posizioni di responsabili-tà in aziende prestigiose nazionali e internazionali come Google, Apple, Fa-cebook, Oculus Rift, nVidia, ecc. In questi 12 anni, gli studenti hanno contri-buito, prima come tesisti e poi spesso anche come dottorandi di ricerca e ri-cercatori post-dottorali, a progetti internazionali importanti, e sono entrati inuna rete estesa di collaborazioni che ha permesso loro di inserirsi in un mer-cato del lavoro globale.Oggi questo percorso finalmente diventa una laurea magistrale a sé stante, conle sue regole di ammissione e di conseguimento del titolo. Così facendo uffi-cializziamo una professione fino ad oggi definita in modo spesso confuso e im-preciso, e le restituiamo la dignità che si merita.La laurea prevede due percorsi didattici: Acoustic Engineering e Music Engi-neering.

    Tutte le informazioni sono disponibili ai seguenti link: http://suono.polimi.it/https://www.facebook.com/musicalacoustics/

    29Notizie dalle Aziende • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 267

    IL POLITECNICO DI MILANO LANCIA LANUOVA LAUREA MAGISTRALE IN“MUSIC AND ACOUSTICENGINEERING”