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Mops Crescendo a passo di danza Dal progetto artistico e sociale ideato da Ela Franscella nasce un percorso di formazione Le lezioni sono pensate sia per i ballerini con sindrome di Down sia per i futuri insegnanti BARBARA GIANETTI LORENZETTI zxy A volte basta un passo di danza per aprire prospettive vaste e inattese. Chi l’avrebbe mai detto, nel 2008, che la compagnia Mops_DanceSyndrome sarebbe divenuta ciò che è oggi? Non più solo un terzetto di giovani danza- tori portatori di Trisomia 21, guidati – al loro esordio sul palco – dalla coreo- grafa ed artista pluridisciplinare Ela Franscella, ma un progetto artistico, culturale e sociale a tutto tondo. Pro- fessionale e sempre più orientato ver- so la formazione. Nella sua evoluzio- ne, poi, continua ad essere un uni- cum non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Se fin dall’inizio le potenzialità dell’i- niziativa pensata dall’artista locarne- se apparivano interessanti, negli ulti- mi anni gli sviluppi hanno registrato una decisa accelerazione. Per render- sene conto basta dare un’occhiata alle cifre: nel curriculum dei Mops si con- tano oggi sette produzioni originali di spettacoli di danza, trenta rappresen- tazioni, quattro cortometraggi (l’ulti- mo, «Sparkling Silence», in uscita a breve e in attesa di selezione presso vari festival cinematografici), sette proiezioni dei video precedenti, cin- que incontri e residenze artistiche con compagnie di danza professioni- ste (una è in corso proprio in questi giorni con i losannesi Le Marche- pied), cinque organizzazioni di even- ti, sei inviti a manifestazioni pubbli- che e quattro appuntamenti di sensi- bilizzazione e divulgazione artistica. Senza contare che il progetto è ormai riconosciuto e sostenuto, fra gli altri, dal Cantone Ticino, da Danse Suisse, da Pro Helvetia e da altre fondazioni private. Una crescita costante, insomma, an- che nei numeri. Attualmente sono sette i danzatori con sindrome di Down che partecipano alle attività dell’associazione. A settembre rag- giungeranno la decina, provenienti da tutto il cantone. Non solo. Visti i continui sviluppi, è stato pure neces- sario allargare il ventaglio dei collabo- ratori. Ela Franscella è ora affiancata SUL SET Ela Franscella e i Mops durante la lavorazione dell’ultimo cortometraggio «Sparkling Silence», in uscita a breve. (Foto Bomio) da vari assistenti (di formazione, di danza e di produzione) e da un re- sponsabile dell’amministrazione. Senza contare diversi stagisti che pure hanno preso parte al lavoro dei Mops. Lavoro che, come detto, verte sempre più sulla formazione. Prima di tutto quella dei danzatori, con sessioni di allenamento gratuite per persone fra i 15 e i 35 anni portatrici di Trisomia 21. I corsi – una quindicina di ore setti- manali – si svolgono sull’arco di nove mesi, nella sede dell’associazione (presso l’atelier del Teatro dei Fauni a Locarno). «In particolare – spiega Ela Franscella al CdT – ci si concentra sulla presa di coscienza del proprio corpo, sull’ascolto di sé e del gruppo, sullo studio dell’anatomia e della fi- siologia umane, su esercizi tecnici, sull’utilizzo di dispositivi specifici per stimolare l’esplorazione creativa e l’approfondimento del movimento danzato». Volendo, poi, i partecipanti alle lezioni possono, a determinate condizioni, entrare a far parte della compagnia vera e propria. Vi è poi la formazione per insegnanti, volta a trasmettere la metodologia te- orica e pratica di Mops_DanceSyn- drome, in modo da garantire la conti- nuità del progetto. A dipendenza de- gli ambiti di provenienza dei parteci- panti (dall’artistico, al sociale, al sani- tario) ci si concentrerà sugli aspetti che è necessario approfondire. Pure fondamentali sono i workshop con altre compagnie di danza professioni- ste, che permettono scambi e con- fronti. Punto d’arrivo di tutto il lavoro è poi la creazione degli spettacoli (l’ultimo in ordine di tempo è «Lo scintillio della brina»). Infine vi è il settore della sensibilizza- zione e della divulgazione artistica, culturale e sociale, che si concretizza, ad esempio, in lavori didattici e peda- gogici presso istituti di insegnamento e musei e nella diffusione dei corto- metraggi. Per saperne di più si posso- no consultare il sito internet o la pagi- na Facebook (www.facebook.com/ moposdancesyndrome), aperta due anni fa e seguita da numerosi appas- sionati di danza e fans del progetto. INTERPELLANZA «È vietato sostare davanti al Castello?» zxy Non ci si può fermare e sostare nella zona davanti al Castello Visconteo, dove si trova il prato con le rovine storiche? È quello che si chiedono, girando la domanda al Municipio, i consiglieri comunali del PS cittadino che hanno inoltrato un’interpellanza in merito. Il tutto si basa su una nota diramata dal Partito comunista (PC), secondo il quale giovedì 26 maggio alcuni agenti della polizia comunale avrebbero allontanato diversi gruppi di persone dall’area appena citata. E que- sto poiché, citando il comunicato del PC, «vi sarebbe una non meglio specificata ordinanza del comando di polizia che ne vieta la sosta». Considerando che l’Esecutivo non ha fornito smentite, il PS ritiene quindi «indispensabile chiarire cosa sia accaduto, quali siano le norme in vigore, ma soprattutto chi e perché le stabilisce». Quindi al Municipio chiede se è a conoscenza di questo «presunto divieto», sul quale si vorrebbero anche ulteriori dettagli, e, se i fatti fossero confermati, «quali sono le motivazioni che hanno portato a optare per questo divieto». Corriere del Ticino, 09.06.2016

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Locarno18 corriere del TicinoGiovedì 9 GiuGno 2016

Sabato 11 giugno 2016a Tesserete

CORRI ALLO STAND

Sabato 11 giugno 201Sabato 11 giugno 201 Buvette, fornitissima griglia, partitadella nazionale su maxi schermoe ancora giochi, concorsi, diretteradiofoniche e tanto divertimento.

Vi aspettiamo numerosi!

Mops crescendo a passo di danzaDalprogettoartisticoe sociale ideatodaElaFranscellanasceunpercorsodi formazioneLe lezioni sonopensate siaper iballerini consindromediDownsiaper i futuri insegnanti

barbara gianeTTi LorenzeTTi

zxyAvoltebastaunpassodidanzaperaprireprospettivevastee inattese.Chil’avrebbe mai detto, nel 2008, che lacompagnia Mops_DanceSyndromesarebbedivenuta ciò che è oggi?Nonpiù solo un terzetto di giovani danza-tori portatori di Trisomia21, guidati –al loroesordiosulpalco–dallacoreo-grafa ed artista pluridisciplinare ElaFranscella, ma un progetto artistico,culturale e sociale a tutto tondo. Pro-fessionaleesemprepiùorientatover-so la formazione. Nella sua evoluzio-ne, poi, continua ad essere un uni-cum non solo a livello nazionale, maancheeuropeo.Se fin dall’inizio le potenzialità dell’i-niziativa pensata dall’artista locarne-se apparivano interessanti, negli ulti-mi anni gli sviluppi hanno registratounadecisaaccelerazione.Per render-senecontobastadareun’occhiataallecifre: nel curriculumdeiMops si con-tanooggi setteproduzionioriginali dispettacoli di danza, trenta rappresen-tazioni, quattro cortometraggi (l’ulti-mo, «Sparkling Silence», in uscita abreve e in attesa di selezione pressovari festival cinematografici), setteproiezioni dei video precedenti, cin-que incontri e residenze artistichecon compagnie di danzaprofessioni-ste (una è in corso proprio in questigiorni con i losannesi Le Marche-pied), cinqueorganizzazioni di even-ti, sei inviti a manifestazioni pubbli-che e quattro appuntamenti di sensi-bilizzazione e divulgazione artistica.Senza contare che il progetto è ormairiconosciuto e sostenuto, fra gli altri,dal Cantone Ticino, da Danse Suisse,da Pro Helvetia e da altre fondazioniprivate.Una crescita costante, insomma, an-che nei numeri. Attualmente sonosette i danzatori con sindrome diDown che partecipano alle attivitàdell’associazione. A settembre rag-giungeranno la decina, provenientida tutto il cantone. Non solo. Visti icontinui sviluppi, è stato pure neces-sarioallargare ilventagliodeicollabo-ratori. Ela Franscella è ora affiancata

sul set ela Franscella e i Mops durante la lavorazione dell’ultimo cortometraggio«Sparkling Silence», in uscita a breve. (Foto Bomio)

città

Si chiude l’annopastoraleMomenti festivi inParrocchiazxy In chiusura dell’anno pastorale la Parroc-chia di Locarno propone due momenti diincontro. Il primo sabato, alle 19, al CentroSant’Antonio, dove è prevista una cena(ognuno è invitato a portare qualcosa dacondividere)conmomenti ricreativi.Dome-nica, dopo lamessa delle 10.30, sono in pro-grammainpiazzaunaperitivoeuna lotteria.

biGnaSco

Con lafinedelle scuoleriapre lapiscina comunalezxy Con la fine dell’anno scolastico riaprirà,venerdì 17 giugno, la piscina comunale diBignasco. Per l’occasione l’entrata all’im-pianto sarà gratuita. Fino al 28 agosto lastruttura sarà poi aperta tutti i giorni (salvoin caso di brutto tempo) dalle 10 alle 18.30.Per i bambini sotto i 6 anni entrata gratuita etariffa ridottadopo le 16.

parco robinSon

Ci sonoancoraposti liberiper la coloniadiurnazxy Ci sono ancora posti liberi per la coloniadiurna al ParcoRobinsondi Locarno. I turnisi svolgerannodal 4 al 15 e dal 18 al 29 luglioe dal 2 al 12 agosto. Gli interessati possonorivolgersi alla Cancelleria comunale (sotto iportici in piazza Grande), telefonare allo079/264.63.31oconsultare il sito internetdelComuneall’indirizzowww.locarno.ch.

tenero-contra

Domenica laprimamessadi donGiustinoPetrezxy Giornata di festa, domenica, a Tenero-Contra, per la prima messa di don GiustinoPetre, che sarà ordinato sacerdote sabato aLugano. La celebrazione nella chiesa par-rocchiale inizierà alle 10. Seguiranno unaperitivo sul sagrato e un pranzo con la Fi-larmonica e la Corale verzaschesi. Alle 16 èpoi prevista la lode vespertina.n

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da vari assistenti (di formazione, didanza e di produzione) e da un re-sponsabile dell’amministrazione.Senzacontarediversistagistichepurehannopresoparteal lavorodeiMops.Lavoroche, comedetto, verte semprepiù sulla formazione. Prima di tuttoquella dei danzatori, con sessioni diallenamentogratuiteperpersonefra i15e i35anniportatricidiTrisomia21.I corsi – una quindicina di ore setti-manali – si svolgono sull’arco di novemesi, nella sede dell’associazione(presso l’atelier del Teatro dei Fauni aLocarno). «In particolare – spiega ElaFranscella al CdT – ci si concentrasulla presa di coscienza del propriocorpo, sull’ascolto di sé e del gruppo,sullo studio dell’anatomia e della fi-siologia umane, su esercizi tecnici,sull’utilizzodi dispositivi specifici perstimolare l’esplorazione creativa el’approfondimento del movimentodanzato». Volendo, poi, i partecipantialle lezioni possono, a determinatecondizioni, entrare a far parte dellacompagniaveraepropria.Vi èpoi la formazioneper insegnanti,volta a trasmettere lametodologia te-orica e pratica di Mops_DanceSyn-drome, inmododagarantire la conti-nuità del progetto. A dipendenza de-gli ambiti di provenienza dei parteci-panti (dall’artistico, al sociale, al sani-tario) ci si concentrerà sugli aspettiche è necessario approfondire. Purefondamentali sono i workshop conaltrecompagniedidanzaprofessioni-ste, che permettono scambi e con-fronti. Punto d’arrivo di tutto il lavoroè poi la creazione degli spettacoli(l’ultimo in ordine di tempo è «Loscintilliodellabrina»).Infine vi è il settore della sensibilizza-zione e della divulgazione artistica,culturale e sociale, che si concretizza,adesempio, in lavorididattici epeda-gogici presso istituti di insegnamentoe musei e nella diffusione dei corto-metraggi. Per sapernedipiù si posso-noconsultare il sito interneto lapagi-na Facebook (www.facebook.com/moposdancesyndrome), aperta dueanni fa e seguita da numerosi appas-sionatididanzae fansdelprogetto.

SToria deLL’arTe

i monumentidelle nostre vallisi fanno digitalizxy Dedicato alla Valle Verzasca, alleTerre di Pedemonte, alle Centovalli ealla Valle Onsernone, il quarto volu-me ticinese dei «Monumenti d’arte edi storiadellaSvizzera», curatodaElfiRüsch, èoradisponibileanche inver-sioneelettronica. L’eBook, che rientranellacollanaavviatanel1927ededitadallaSocietàdi storiadell’arte inSviz-zera (SSAS), conferisce un indubbiovalore aggiunto al volumepubblicatonel 2013.Il librodigitale, infatti, coniugalaqua-lità scientifica che contraddistinguel’intera collana con i vantaggi offertidella moderne tecnologie. V’è dun-quelapossibilitàdiaccedere integral-mente al testo, di leggerlo su uno opiù terminali, effettuare ricerche (an-chedidefinizioni)ecosìvia.Manonètutto. Le illustrazioni e lemappesonodisponibili in alta definizione e pos-sono essere ingrandite per una con-sultazione più dettagliata. Inoltre, 52nomi di artisti e altre personalità sto-riche sono collegati con le banchedati del Dizionario sull’arte in Svizze-ra e del Dizionario storico della Sviz-zera, consentendo così un accessodirettoa informazionicomplementa-riaffidabili.Diparticolarerilievoèpoiil fatto che ben 472 degli oggetti inesamesonostati localizzati egeorefe-renziati: conunsemplice toccoèpos-sibile identificare un oggetto su unamappa o su un’immagine satellitare.Non occorre quindi più compiere ri-cerche estenuanti: anche la cappellapiù isolata diventa reperibile senzaproblemi.Il quarto volume ticinese della colla-na, lo ricordiamo, documenta unaregionemultiformeedipregevole in-teresse storico-artistico, in cui ognu-na delle valli descritte – appunto Ver-zasca,TerrediPedemonte,CentovallieOnsernone – si distingueper l’origi-nalitàdel suocarattere. La considere-vole varietà è stata sapientementecolta dall’autrice che esamina da unlato ponti, fontane, edifici rustici e la-vatoi e dall’altro lo straordinario pae-saggio sacro delle chiese, delle cap-pelleedei loro ricchi interni.Ulterioriinformazioni suwww.gsk.ch.

interpellanza

«È vietato sostare davanti al castello?»zxy Non ci si può fermare e sostare nella zona davanti al Castello Visconteo, dove si trova il pratocon le rovine storiche? È quello che si chiedono, girando la domanda al Municipio, i consigliericomunali del PS cittadino che hanno inoltrato un’interpellanza in merito. Il tutto si basa su unanota diramata dal Partito comunista (PC), secondo il quale giovedì 26 maggio alcuni agenti dellapolizia comunale avrebbero allontanato diversi gruppi di persone dall’area appena citata. E que-sto poiché, citando il comunicato del PC, «vi sarebbe una non meglio specificata ordinanza delcomando di polizia che ne vieta la sosta». Considerando che l’Esecutivo non ha fornito smentite,il PS ritiene quindi «indispensabile chiarire cosa sia accaduto, quali siano le norme in vigore, masoprattutto chi e perché le stabilisce». Quindi al Municipio chiede se è a conoscenza di questo«presunto divieto», sul quale si vorrebbero anche ulteriori dettagli, e, se i fatti fossero confermati,«quali sono le motivazioni che hanno portato a optare per questo divieto».

Corriere del Ticino, 09.06.2016