Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva,...

25
Fare clic sull'icona per inserire un'immagine La via all’obiettività nel giornalismo italiano: Indro Montanelli Michela Cattaneo Giussani

Transcript of Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva,...

Page 1: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Fare clic sull'icona per inserire un'immagineLa via all’obiettività nel

giornalismo italiano: Indro Montanelli

Michela Cattaneo Giussani

Page 2: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Il fine di questa tesi è dimostrare la via all'obiettività nel giornalismo italiano attraverso la figura del giornalista Indro Montanelli, che è stato osservatore ed attore per quasi un secolo della stampa italiana.

Lo scopo del lavoro

Page 3: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Il giornalismo esiste da quando gli individui hanno avvertito l'esigenza di condividere le informazioni con altri. Al giorno d'oggi si tratta di una professione con un'identità propria e propri miti.

L'obiettività è uno dei temi principali della sociologia del giornalismo e in quanto tale ha generato innumerevoli discussioni. Alcuni studiosi la definiscono come la più grande confusione che esista all'interno del mondo giornalistico, ma al contempo una delle poche certezze di questo mestiere.

Premessa

Page 4: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Prima di tutto, l'obiettività

OBIETTIVITÀ

tratto distintivo del modello di giornalismo anglosassone

“stick to facts”

dicotomia facts/values:

“to be cool in tone rather than emotional” → DISTACCO

surrogato del concetto di VERITÀ

Page 5: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Le due regole d'oro

La professione giornalistica si basa sull'esistenza di due regole d'oro, le quali si rivelano utili nell'indirizzare i giornalisti verso il modo corretto di praticare il mestiere:

1- “facts are sacred, opinions are free”

2- “Ogni informazione, ogni notizia, per meritare tale nome, deve rispondere ai seguenti quesiti: who, what, where, when, how”

La cosiddetta regola delle 5W

Page 6: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

I limiti del concetto

SOPRAVVALUTAZIONE DEL METODO EMPIRICO → solo le asserzioni ai fatti sono considerate valide, mentre le espressioni che riguardano questioni in cui i valori giocano un ruolo fondamentale sono ritenute subjective e per tanto non legittimate.

“THE NOTION OF A 'FACT' IS EMPTY”: è necessario avere un antecedente del termine per compiere una selezione. Per cui la dimensione personale del giornalista è irriducibile

LA SELEZIONE DEI FATTI AVVIENE SECONDO I VALORI DEL GIORNALISTA: ogni attività di selezione richiede l'impiego di valori del reporter per dare un senso alla notizia trasmessa

IL CONCETTO DI OBIETTIVITÀ NON È SUFFICIENTEMENTE CHIARO: i confini della nozione di obiettività sono piuttosto labili, per di più trattandosi di un concetto astratto, non ha un'unica configurazione; infine le premesse filosofiche da cui ha origine inducono facilmente in errore.

“Ask ten journalists what objectivity is and you'll get ten different answers”

Page 7: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

L'obiettività come norma

OBIETTIVITÀ COME NORMA

DEONTOLOGICA

1922 “The American Society of Newspaper Editors” →

prima associazione professionale di giornalisti

A partire dagli anni Venti del Novecento la norma di obiettività viene inserita nei codici e nei testi

della professione

A fine XIX secolo i giornali iniziano a rivendicare la loro indipendenza dalla politica

Page 8: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

L'obiettività come rituale strategico

Gaye Tuchman definisce il paradigma dell'obiettività come una misura di prevenzione da parte dei giornalisti per difendersi dagli attacchi e dalle critiche mosse dall'esterno.

L'obiettività viene così ricondotta alla dimensione di performance , ovvero come una prestazione che il giornalista compie

Response-ability: capacità del sistema giornalistico, dotato di un certo livello di autonomia, di replicare a critiche e accuse

FUNZIONE: AFFINARE LA CREDIBILITÀ

DELL'INTERO SISTEMA

Page 9: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

L'obiettività come rituale strategico

“Gli americani e gli inglesi sanno molto bene rendere un'apparenza di obiettività ai loro reportage, poiché non dicono mai 'è accaduto questo o quello'. Precisano sempre: 'secondo questa o quella fonte..' e di seguito citano le fonti che convengono loro, per difendere le loro tesi, perché essi hanno sempre una tesi”

Indro Montanelli definiva l'obiettività come una tattica dei giornalisti anglo-americani per illudere il lettore di avere a che fare con un giornalista obiettivo e per prendere le distanze da ciò che si è scritto.

Page 10: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Piano morale Vs piano pratico

OBIETTIVITÀ

PIANO MORALE: principio guida a cui il buon giornalista deve ispirare i propri pezzi

PIANO PRATICO: situazioni e faccende in cui il reporter deve essere in grado di imbattersi e destreggiarsi nella vita di tutti i giorni

GAP: divario incolmabile

Page 11: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Il ruolo della formazione giornalistica

Da quando l'obiettività divenne norma deontologica della professione giornalistica necessariamente fu inserita anche nei testi di riferimento dell'istruzione degli aspiranti giornalisti

“Simply put, objectivity has long been a focal point of journalism education” → CENTRALITÀ DELLA NORMA DI OBIETTIVITÀ NELL'ISTRUZIONE GIORNALISTICA

Numerosi professionisti della comunicazione fecero leva sui testi scolastici per conferire un certo livello di autonomia e indipendenza alla professione giornalistica

La Missouri Press Association fu la prima associazione a promuovere

la scuola di giornalismo all'università

Joseph Pulitzer finanziò un corsodi giornalismo alla Columbia

University

Page 12: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Professionalizzazione

“One does not attempt to determine what a profession is in an absolute sense so much as to how people in society determine who is professional and who is not, how they 'make' or accomplish professions by their activities” → SOLO L'OPINIONE PUBBLICA, IN BASE AL CONTESTO SOCIALE, È IN GRADO DI ATTRIBUIRE IL CARATTERE “PROFESSIONALE” O “NON PROFESSIONALE” A UN'ATTIVITÀ;

L'obiettività rappresenta lo strato roccioso del giornalismo anglosassone, lo slancio vitale che ha dato avvio ad un processo di professionalizzazione senza fine alla categoria giornalistica → AVANZAMENTO DELLO STATUS SOCIALE, AUTONOMIA E INDIPENDENZA DAGLI ALTRI FULCRI SOCIALI

Walter Lippman: “Understanding the emergence of objectivity would, in short,

provide the key to understanding the emergence of professionalism”.

Page 13: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Indro Montanelli

(Fucecchio 1909- Milano 2001)

Page 14: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Gli esordi del giovane Montanelli

“Da quando ho cominciato a pensare, ho pensato che sarei stato un giornalista. Non è stata una scelta. Non ho deciso nulla. Il giornalismo ha deciso per me”.

Il primo vero incarico: Paris Soir

Corrispondente per la United Press

Universale: giornale di fronda che vedeva nel fascismo la possibilità di creare una coscienza nazionale, a cui Montanelli rimase fedele sino alla soppressione.

Page 15: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Il mestiere nell'età della giovinezza

Si arruolò come volontario nella guerra di Abissinia → Ventesimo battaglione eritreo: il diario di Montanelli fu pubblicato a sua insaputa dal direttore del Corriere Ugo Ojetti

'37 corrispondente del Messaggero in Spagna → esperienza che gli costò l'espulsione dall'albo dei giornalisti e dal partito fascista

'38 Montanelli fu convocato da Aldo Borelli, direttore del Corriere, il quale gli offrì un contratto di collaborazione a patto che il giornalista stesse alla larga dalle faccende politiche

Page 16: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Il divorzio dal Corriere

L'arrivo della “zarina”, ovvero l'editrice Giulia Maria Crespi, fu la causa di tutti i mali

RIVOLUZIONE: era la prima volta che un editore si intrometteva nella vita di un giornale

Piero Ottone, l'allora direttore, dietro ultimatum della “zarina” invitò Montanelli a scegliere tra licenziamento e dimissioni.

Il grande giornalista optò per le dimissioni, dopo quarant'anni trascorsi in via Solferino

Page 17: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

L'avventura del Giornale

Montanelli e i suoi, tra cui Enzo Bettiza, Guido Piovene e Marcello Staglieno fondano un nuovo giornale

Il Giornale si presentò come un quotidiano contro, a servizio del lettore, libero da ogni forma di servilismo nei confronti di altri se non dei lettori

Rubriche: Dicono di noi, La parola ai lettori, Turatevi il naso

Il 2 giugno 1977 Montanelli subisce un attentato rivendicato dalle Br.

All'indomani dell'atto terroristico tutti i quotidiani riportano la notizia

Silvio Berlusconi diviene l'editore

Il Corriere:“I GIORNALISTI NUOVO

BERSAGLIO DELLA VIOLENZA.LE BRIGATE ROSSE

RIVENDICANO GLI ATTENTATI”

Page 18: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

L'addio al Giornale

Nel '93 Berlusconi decide di entrare in politica → FINE DELL'IDILLIO

Dopo vent'anni Montanelli si ritrova davanti alla stessa scena → USCITA DI MONTANELLI

La situazione precipita quando Berlusconi l'8 gennaio 1994 si presenta a una riunione della redazione chiedendo di intervenire → AFFRONTO PER L'INTEGRITÀ MORALE DI MONTANELLI

12 gennaio Montanelli prende congedo dai suoi lettori → ULTIMO FONDO DEL GIORNALISTA

Page 19: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

L'ultimo tentativo: la Voce

Il 22 marzo 1994 debutta la nuova tesata montanelliana → ESORDIO FU UN SUCCESSO

La Voce si proponeva di essere un quotidiano di opposizione moderata

Solo sei mesi dopo i bilanci del nuovo quotidiano erano macchiati di rosso → INIZIO DELLE SVENTURE

La tecnica dei fotomontaggi in prima pagina → GRAFICA CHE SPESSO RISULTAVA PESANTE E AGGRESSIVA

Bacino di utenza elitario → NON SUFFICIENTE A SFAMARE UNA REDAZIONE DI 80 GIORNALISTI

12 aprile 1995

Page 20: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Lo stile, una questione morale

“Al pari di un racconto, sia negli Incontri sia in un fondo, una sola idea, secondo uno sviluppo organico, dove il finale si riallacci all'incipit. Tutto qui...” → MODO IN CUI SCRIVEVA UN ARTICOLO

LO STILE DI MONTANELLI

“Un parlare franco e netto, popolare, pane al pane e vino al vino, che sgrombri il terreno dai malintesi e dagli equivoci” → CHIAREZZA CONNATURATA

Lo stile e la morale di Montanelli viaggiano all'unisono: uno stile semplice è indice di coscienza pulita

Page 21: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Lo stile, una questione morale

“Io quando leggo una parola difficile in un pezzo mi sento a disagio, provo schifo, lo considero una cafonata. Bisogna scrivere nel modo più semplice, tutti hanno il diritto di capire: quando uno dei miei lettori non capisce la colpa è mia, non sua” → LINGUAGGIO COLLOQUIALE, SEMPLICE

LO STILE DI MONTANELLI

EPISODI ANEDDOTICI

“PERENNE PERSONALISMO”

SINTASSI PARATATTICA → RITMO INCALZANTE E FRENETICO “LIEVITÀ PICCANTE”

Page 22: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Montanelli e il rapporto con il lettore

IL LETTORE

RACCONTANDO IL VERO

IN CASO DI ERRORE CHIEDERE SCUSA E RETTIFICARE

SOTTOSTARE UNICAMENTE AL POTERE DEI LETTORI E A SERVIZIODELL'OPINIONE PUBBLICA

RISPETTARE OGNI LETTORE SCRIVENDO IN MANIERA ADEGUATA

CONQUISTA DELLA FIDUCIA DEL LETTORE

Page 23: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Montanelli e l'obiettività

OBIETTIVITÀ Impossibilità di fare informazione pura → CONDIZIONAMENTO ESERCITATO DA IDEE E CONVINZIONI MORALI

Non deve essere una tecnica per non prendere alcuna apposizione → APPIATTIMENTO DELL'INFORMAZIONE

Montanelli custodì sempre la passione per la verità → la sua → CARATTERE RELATIVO DELLA VERITÀ

Page 24: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

La soluzione di Montanelli

“L'obiettività è un ideale, è un traguardo. Chi ci si avvicina di più è più bravo, ma nessuno la raggiunge”.

La soluzione al dilemma dell'obiettività non si trova del tutto nell'esattezza e nella precisione dei fatti (a cui comunque il giornalista deve prestare una certa dose di attenzione)

La sincerità e la trasparenza sono le uniche armi a disposizione del buon giornalista, il quale se ne deve servire per instaurare un rapporto stabile e leale con il lettore, unico vero padrone

“Io racconto come vedo veramente, sinceramente. Come vedo io, si capisce, e per far questo mi servo di qualsiasi materiale”.

Page 25: Fare clic sull'icona per inserire un'immagine NOTA: Per modificare l'immagine su questa diapositiva, selezionarla ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona.

Grazie per l'attenzione!