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INFERMIERISTICA PEDIATRICA E NEONATOLOGIA Facoltà di Farmacia e Medicina Corso di Laurea in Infermieristica “M” Azienda Ospedaliera S.Camillo-Forlanini Dott.ssa Francesca Plaja

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INFERMIERISTICA PEDIATRICA E

NEONATOLOGIA

Facoltà di Farmacia e Medicina

Corso di Laurea in Infermieristica “M”

Azienda Ospedaliera S.Camillo-Forlanini

Dott.ssa Francesca Plaja

UNITA’ DI DEGENZA DEL NEONATO

• ISOLA NEONATALE

• CULLA TERMICA

• LETTINO

CARATTERISTICHE ISOLA

NEONATALE

• COLLEGAMENTO CON UNA FONTE DI

O2

• COLLEGAMENTO CON UNA FONTE DI

ASPIRAZIONE

• FONTE DI LUCE

• FONTE RADIANTE

• MECCANISMI DI VENTILAZIONE

• OROLOGIO

CULLA TERMICA

La culla termica garantisce al neonato

un’ambiente termoneutrale.

L’ambiente dipende dalla temperatura e

dal grado di umidità.

La culla è costituita da pareti di plastica

trasparente, base di appoggio reclinabile

con materassino per il neonato.

All’interno circola aria umidificata e

filtrata.

CULLA TERMICA

LETTINO

Parametri vitali neonato

Temperatura:

36,5°-37°

Frequenza cardiaca:

120-140 batt/min

Frequenza respiratoria:

40-60 atti/min

Segni vitali del neonato

Colorito cutaneo:

Roseo – eritrosico (per 6-12 ore può

presentare acrocianosi)

Calo ponderale:

Fino al 10% del peso neonatale

(recupero in genere intorno al 7° giorno

di vita)

Cura moncone ombelicale

La cura del moncone ombelicale

inizia dalla sala parto e continua

nell’unità di degenza.

Il moncone deve essere pulito,

asciugato e avvolto in una garza

sterile.

Va esaminato ad ogni cambio di

pannolino.

OSSERVAZIONE TRANSIZIONALE

• COLORITO CUTANEO

• TEMPERATURA CORPOREA

• CONTROLLO FR – FC

• COMPORTAMENTO

• EMISSIONE MECONIO ED URINE

CURE IGIENICHE

• Per la pulizia della cute si utilizzano

acqua, lozioni, detergenti neutri.

• Nella femmina i genitali vanno puliti

dal davanti verso la regione anale

• Nel maschio i genitali vanno puliti

dall’orifizio urinario alla regione anale

CURE IGIENICHE

• Usare maggiore attenzione alle pieghe

del collo, cosce e ascelle.

• Iniziare dal viso(neonato supino) e

finire con la parte dietro(neonato

prono)

CURE IGIENICHE

• Gli occhi vanno detersi dall’angolo

interno a quello esterno.

• Il naso e le orecchie vanno puliti

esternamente usando garze o cotone

imbevuti di Sol.Fis. .

MECONIO

Rappresenta il primo materiale fecale

emesso dal neonato (normalmente nelle

prime 24 – 36 ore) ed è costituito da

liquido amniotico, secrezioni intestinali,

detriti di cellule della mucosa intestinale;

è inodore, ha colorito nero o verde e

consistenza viscosa

FECI DI TRANSIZIONE

Compaiono in genere dopo il 3° giorno di vita,

sono di colorito variabile (dal marrone

verdastro al marrone giallastro), meno viscose

del meconio e possono contenere traccie di

latte digerito

FECI DEFINITIVE

Vengono emesse dopo il 4° giorno

dall’inizio dell’alimentazione:

• Feci da latte umano (hanno

consistenza cremosa, odore acido e

colorito giallastro)

• Feci da latte artificiale (hanno

consistenza pastosa, odore

putrefattivo, colore giallo – grigiastro)

ACCESSI VENOSI PERIFERICI NEL

NEONATO

• Vene epicraniche

• Vene superficiali arti superiori

• Vene superficiali arti inferiori

VENA EPICRANICA

Materiale:

Ago butterfly

Cotone

Soluzione disinfettante

Materiale fissaggio

Rasoio

Siringa insulina

Soluzione fisiologica.

VENA EPICRANICA

Procedura:

1. Radere la zona del cranio da pungere

2. Disinfettare la cute

3. Riempire l’ago butterfly con sol.fis. e

deconnetterlo dalla siringa

4. Pungere la vena

5. Nel momento in cui il sangue

refluisce connettere la siringa

VENA EPICRANICA

6.Infondere un po’ di

soluzione per

provare la tenuta

della vena

7.Fissare l’ago con

l’applicazione di

una benda

gessata.

VENE SUPERFICIALI DEGLI ARTI

• Vene superficiali arti superiori

• Vene superficiali arti inferiori

CATETERE OMBELICALE

Posizionamento di un catetere nella

vena ombelicale

Catetere con foro terminale di 3,5F o

5F

Procedura sterile

CATETERE OMBELICALE

E’ un accesso centrale

Le indicazioni del Catetere Ombelicale

dipendono dalle condizioni del pz.

(som.re liquidi farmaci in emergenza,

difficoltà accesso venoso periferico,

necessaria più di una linea d’infusione)

CATETERE OMBELICALE

Requisiti ideali di un catetere:

• Trasparente

• Radiopaco

• Chimicamente inerte ed apirogeno

• Adattabilità a vari raccordi

• Costo contenuto

CATETERE OMBELICALE

ITTERO NEONATALE

Definizione: colorazione gialla della

cute, delle sclere e delle mucose che

compare 2 – 3 giorno di vita e che

scompare entro il 7 giorno.

Eziopatogenesi: aumento

concentrazione Bilirubina libera nel

sangue

Ittero patologico: comparsa precoce

(<24 h di vita)

aumento > 0,5mg/h

persistente oltre le due settimane

TRATTAMENTO

DELL’IPERBILIRUBINEMIA

Fototerapia: favorisce

l’eliminazione della Bilirubina

formando “fotoisomeri” che

vengono escreti senza

glicuroconiugazione epatica.

FOTOTERAPIA

• Spogliare il neonato, lasciare solo il

pannolino e porlo in culla termica

• Posizionare la lampada per fototerapia

al di sopra del neonato, esterna

all’incubatrice

• Coprire gli occhi del neonato con una

mascherina ed attivare la lampada

• Girare il bambino ogni 2 ore

• La durata del trattamento dipende dal

livello di Bilirubina sierica non

coniugata

FOTOTERAPIA

• Il personale infermieristico effettua

prelievi capillari dal tallone(luce

spenta)

• Controllare la temperatura corporea

• Aumentare la somministrazione di

liquidi

• Possono insorgere fenomeni di

letargia, irritabilità ed inappetenza

• Si possono manifestare arrossamenti a

carico della cute

• Non usare creme o lozioni sulla cute

Screenig neonatale

La procedura di screening neonatale

permette di evidenziare precocemente

l’esistenza di patologie metaboliche

congenite che devono essere trattate

fin dai primi giorni di vita(ipotiroidismo,

fenilchetonuria, fibrosi cistica).

In Italia l’esecuzione di queste indagini

è obbligatoria.

Screenig neonatale

Screenig neonatale

Screenig neonatale

Screenig neonatale

Screenig neonatale

Screenig neonatale

Materiale:

Lancette pungidito o sistema pungidito

Cartoncini assorbenti per screening

Batuffoli cotone

Soluzione disinfettante

Garze

Screenig neonatale

Procedura:

Eseguire non prima di 24 ore dalla

prima poppata e non oltre il 5° giorno.

a. Effettuare un massaggio delicato

dell’area da pungere

b. Disinfettare la cute

c. Lasciare asciugare completamente

d. Pungere la cute del tallone

Screenig neonatale

Procedura:

e. Raccogliere il sangue al centro del

cerchio

f. Riempire tutti i cerchi prestampati

g. Far asciugare a temperatura ambiente

h. Inviare il campione il più presto

possibile.

Prelievo capillare

Obiettivo: eseguire correttamente il

prelievo di sangue venoso periferico

dal tallone del neonato.

Materiale:

Lancette pungidito o sistema pungidito

Capillari

Prelievo capillare

Materiale:

Garze sterili

Soluzione disinfettante

Batuffoli cotone

Plastilina .

Prelievo capillare

Procedura :

a. Attuare la suzione consolatoria per

qualche minuto;

b. Individuare la zona da pungere;

c. Disinfettare il tallone;

d. Pungere la cute con la lancetta;

Prelievo capillare

Procedura:

e. Effettuare una leggera pressione;

f. Raccogliere il sangue necessario nel

capillare;

g. Verificare l’emostasi spontanea;

h. Applicare una garza sterile;

i. Attuare la suzione consolatoria per

qualche minuto.

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

Il neonato pretermine:

E’ il prodotto del concepimento, nato

vivo e vitale, prima della 37°settimana

gestazionale.

Pretermine moderati:

Nati tra la 32°-37°settimana, peso

1500-2500Gr.

Pretermine gravi:

Nati prima delle 32° settimana,

p.<1500.

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

Caratteristiche:

• La circonferenza cranica prevale sulla

circonferenza toracica;

• L’addome è ampio, gli arti sono corti e

sottili;

• La cute è sottile;

• La vernice caseosa è scarsa.

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

Atteggiamento:

Tende al decubito supino con gli arti

superiori ed inferiori in semiflessione o

in estensione completa.

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

A livello fisiologico:

• Il calo ponderale è superiore rispetto a

quello del neonato a termine;

• L’ittero è più intenso e più protratto;

• Apparato respiratorio: insufficienza

respiratoria, apnee del pretermine, Mip;

• Apparato cardiocircolatorio: bassa

pressione sistemica, scarsa

contrattilità del dotto;

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

A livello fisiologico:

• Apparato urinario: difficile

mantenimento dell’equilibrio idro

elettrolitico;

• Sistema immunitario: maggior rischio

di infezioni enteriche, respiratorie e

tegumentarie;

• Apparato emopoietico: anemia

fisiologica del pretermine;

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

A livello fisiologico:

• Sistema nervoso: rischi di deficit

neurologici, mentali, sensoriali;

• Termoregolazione: tendenza

all’ipotermia;

• Metabolismo: ipoglicemia,

ipocalcemia,iperbilirubinemia;

• Alimentazione: carenze

funzionali(assunzione, digestione….).

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

Preparazione posto in T.I.N. :

Preparare culla termica;

Preparare ventilatore meccanico;

Preparare saturimetro;

Predisporre pompa infusionale;

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

Preparazione posto in T.I.N. :

Allestire materiale per accesso venoso

e per prelievo ematico;

Cartella infermieristica e altra

documentazione pronta su culla

termica.

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

Accettazione in T.I.N. :

1. Rilevare il peso corporeo;

2. Mettere il neonato in culla termica;

3. Collegarlo a ventilatore meccanico;

4. Monitorare parametri vitali;

5. Eseguire profilassi neonatale;

Assistenza infermieristica al

neonato pretermine

Accettazione in T.I.N. :

6. Inserimento catetere ombelicale;

7. Esecuzione prelievi ematici;

8. Somministrazione di farmaci e liquidi

in base alla prescrizione medica;

9. Compilazione documentazione

infermieristica.

Care del neonato prematuro

• Riduzione dell’intensità degli stimoli

• Uso di materiali a basso impatto

cutaneo(materassino ad acqua o in

gel,………)

• Manovre analgesiche.

Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di comportamento

Disorganizzato :

Correlato a prematurità

Rischio di aspirazione:

Correlato a ritardato svuotamento

gastrico

Termoregolazione inefficace:

Diagnosi Infermieristiche:

Termoregolazione inefficace:

Correlata ad età neonatale

Allattamento al seno inefficace:

Correlato a debole riflesso di suzione, a

prematurità

Ansia:

Correlata a prognosi imprevedibile

Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di Infezione:

Correlato a vulnerabilità, mancanza di

una normale flora commensale,

aumento dell’esposizione ambientale

ad agenti patogeni, procedure invasive,

discontinuità della cute

Processi familiari interrotti:

Correlati agli effeffetti di un

ospedalizzazione prolungata sul nucleo

Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di ruolo genitoriale

compromesso :

Correlato a separazione del bambino

dalla madre, a incapacità di questa di

accettare un bambino con

compromissioni

Protezione inefficace:

Correlata a prematurità

Diagnosi Infermieristiche:

Tensione nel ruolo di caregiver:

Correlata a imprevedibilità della

situazione del neonato, a mancanza di

esperienza, a impegni di ruolo

contrastanti

Inefficace modello di respirazione:

Correlato a immaturità neurologica

Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di crescita sproporzionata:

Correlata a prematurità

Gestione/attuazione:

• Controllare le funzioni vitali,

monitorando la FR, FC e osservando i

segni di distress respiratorio:

alitamento delle pinne nasali, aumento

FR, apnea, cianosi, tachicardia,

retrazioni intercostali, stridore laringeo

• Se è prescritta la som.ne di O2,

segnalare il flusso, la concentrazione e

la saturazione

Gestione/attuazione:

• Porre il neonato in posizione prona o

con il capo un po’ elevato se in

posizione supina, per facilitare

l’espansione toracica e la ventilazione

• Per ridurre al minimo il consumo di O2

e la perdita di calore, mantenere il

neonato in ambiente termoneutro. La

temperatura della termoculla tra 32-

35°C, umidità 40-50%(80%......

Gestione/attuazione:

• Porre il neonato in posizione prona o

con il capo un po’ elevato se in

posizione supina, per facilitare

l’espansione toracica e la ventilazione

• Per ridurre al minimo il consumo di O2

e la perdita di calore, mantenere il

neonato in ambiente termoneutro. La

temperatura della termoculla tra 32-

35°C,umidità 40-50%(80%......

Gestione/attuazione:

• (80% neonato prematurità estrema)

Utilizzare O2 umidificato e riscaldato.

• Non porre mai l’incubatrice vicino

pareti fredde e o finestre

• Mantenere la cute asciutta. Controllare

il peso ed il bilancio idrico

Gestione/attuazione:

• Manipolare il neonato prematuro il

meno possibile per ridurre lo stress a

cui è sottoposto. Incoraggiare il

contatto con i genitori e la

stimolazione vocale.