Facolt a di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Anno Accademico 2008-09 Matematica ... · 2010....

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Facolt´ a di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Anno Accademico 2008-09 Matematica 1 (Corso di Laurea in Scienze Geologiche) Prova scritta del 27 Gennaio 2009 1. Studiare la seguente funzione f (x)= x -|x - 2| 2x + |x +1| e tracciarne il grafico qualitativo. (11) 2. Studiare il comportamento della serie X n=1 n +3 n 3 + 25 . (2) 3. Risolvere il sistema lineare x + y + z =0 x + y - z =0 x - y + z =2. (4) 4. Determinare i massimi ed i minimi relativi della funzione f (x, y)= x 2 y + xy 3 - xy. (8) 5. Determinare il valore dell’integrale Z e 1 x 3 log 2 xdx. (5) Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate. I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficolt` a, e quindi la valutazione massima, di ciascun esercizio. Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome e cognome e corso di laurea tutti i fogli consegnati (non pi` u di due). Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti. Non riconsegnare la traccia del compito. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE! 1

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  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica 1 (Corso di Laurea in Scienze Geologiche)Prova scritta del 27 Gennaio 2009

    1. Studiare la seguente funzione

    f(x) =x− |x− 2|2x+ |x+ 1|

    e tracciarne il grafico qualitativo. (11)

    2. Studiare il comportamento della serie

    ∞∑n=1

    n+ 3n3 + 25

    .

    (2)

    3. Risolvere il sistema lineare x+ y + z = 0x+ y − z = 0x− y + z = 2.

    (4)

    4. Determinare i massimi ed i minimi relativi della funzione

    f(x, y) = x2y + xy3 − xy.

    (8)

    5. Determinare il valore dell’integrale ∫ e1x3 log2 xdx.

    (5)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficoltà, e quindi la valutazione massima, di ciascunesercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome e cognomee corso di laurea tutti i fogli consegnati (non più di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    1

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica 1 (Corso di Laurea in Scienze Geologiche)Prova teorica del 27 Gennaio 2009

    Nome e Cognome .....................................................................................................

    Rispondere ai seguenti quesiti, completando la tabella in calce:

    1. log 2 e log12

    sono

    A. opposti

    B. simmetrici

    C. reciproci

    D. uguali.

    2. L’insieme (A \Bc) ∩ (A ∩B)c è uguale a

    A. A ∩BB. A ∪BC. A

    D. Ø

    3. Se (an)n è una successione con an > 0 per ogni n ∈ N, la succesione (−1)nan

    A. non può convergere

    B. non può divergere

    C. non può esere regolare

    D. non si può stabilire nulla

    4. Data una successione n 7→ an > 0 tale che limn→+∞

    an = 0, quale delle seguenti forme non è

    indeterminata?

    A. limn→+∞

    aa2nn

    B. limn→+∞

    log(1 + a4n)

    13an

    C. limn→+∞

    √an ·

    1log an

    D. limn→+∞

    a3n log(a2n +√an)

    5. Sia α ∈ R e sia n 7→ an una successione tale che

    1 + αn

    n≤ an

    per ogni n ∈ N. Sia bn =√an; quale freccia può inserirsi al posto dei puntini?n 7→ bn diverge a +∞ ............... α > 1

    2

  • A. =⇒ ma 6⇐=;B. ⇐= ma 6=⇒;C. ⇐⇒;D. nessuna delle precedenti.

    6. Quale freccia può essere inserita al posto dei puntini?∞∑n=1

    qn converge ....... limn→+∞

    qn = 0

    A. =⇒ ma 6⇐=;B. ⇐= ma 6=⇒;C. ⇐⇒;D. nessuna delle precedenti.

    7. Sia an il termine generale di una serie a termini positivi. Quale delle seguenti condizioni ésuffciente per la divergenza della serie?

    A. an ≥1n

    per infiniti valori di n;

    B. an ≥ 2−n per infiniti indici;

    C. an ≥1√n

    definitivamente

    D. nessuna delle precedenti

    8. Se f : [a, b]→ R è la funzione il cui grafico è rappresentato in figura, allora

    A. f ha più massimi che minimi

    B. f ha più minimi che massimi

    C. f ha lo stesso numero di massimi e di minimi

    D. non cè un numero, sono infiniti tutti e due

    3

  • 9. Sia f : [0, 1]→ R una funzione derivabile, e supponimao che f(0) = f(1) Allora

    A. f é costante

    B. l’equazione f ′(x) = 0 ammette soluzione

    C. f ha un minimo assoluto in ]0, 1[

    D. f non puó essere monotona

    10. Data una funzione f : [1,+∞)→ R quale affermazione è impossibile?

    A. il punto x = 1 è di massimo per f

    B. il punto x = 1 è di discontinuità per f

    C. il punto x = 1 è di flesso per f

    D. nessuna delle precedenti, possono accadere tutte e tre

    4

  • Svolgimento della prova scritta del 27 Gennaio 2009

    Esercizio 1. Conviene eliminare i valori assoluti a numeratore e a denominatore; poichè

    |x− 2| ={x− 2 se x ≥ 22− x se x < 2

    e

    |x+ 1| ={x+ 1 se x ≥ −1−(1 + x) se x < −1

    si ha

    f(x) =

    2(x− 1)x− 1

    = 2 se x < −1

    2(x− 1)3x+ 1

    se −1 ≤ x < 2

    23x+ 1

    se x ≥ 2

    Per il campo di esistenza quindi, occorre che 3x+ 1 6= 0 in [−1,+∞), cioè che x 6= −13

    . Quindi

    D =(−∞,−1

    3

    [∪]−1

    3,+∞

    )e la funzione è costante nella semiretta (−∞,−1).Per la ricerca degli asintoti calcoliamo

    limx→− 1

    3

    −f(x) = lim

    x→− 13

    2(x− 1)3x+ 1

    = +∞

    perchè il numeratore converge a −83

    , mentre il denominatore tende a 0 con valori negativi;analogamente

    limx→− 1

    3

    +f(x) == lim

    x→− 13

    +

    2(x− 1)3x+ 1

    = −∞.

    Quindi il grafico presenta un asintoto verticale per x→ −13

    .

    Ovviamente si ha limx→−∞

    f(x) = 2 e

    limx→+∞

    f(x) = limx→+∞

    23x+ 1

    = 0

    che è un altro asintoto orizzontale.Per la ricerca dei massimi e dei minimi passiamo allo studio della derivata prima.

    f ′(x) =

    0 se x < −12(3x+ 1)− 3(2x− 2)

    (3x+ 1)2=

    8(3x+ 1)2

    se x ∈]−1,−1

    3

    [∪]−1

    3, 2[

    − 6(3x+ 1)2

    se x > 2.

    5

  • Gli eventuali punti di massimo o di minimo si trovano negli insiemi C2 = {x ∈ D| 6 ∃f ′(x)},C3 = {x ∈ D : f ′(x) = 0}.Gli unici punti che possono appartenere a C2 sono i punti -1 e 2. Calcoliamo le derivate destre esinistre; ovviamente f ′−(−1) = 0 mentre risulta

    f ′+(−1) = limx→−1+

    f ′(x) = limx→−1+

    8(3x+ 1)2

    = 2

    e quindi f non è derivabile in x = −1; analogamente si trova

    f ′−(2) = limx→2−

    f ′(x) = limx→2−

    8(3x+ 1)2

    =849

    mentref ′+(2) = lim

    x→2+f ′(x) = lim

    x→2+−6

    (3x+ 1)2= − 6

    49

    e quindi anche x = 2 è un punto di non derivabilità; perciò C2 = {−1, 2}.Per quanto riguarda C3 è immediato osservare che esso è costituito dai soli punti della semiretta(−∞,−1[.Per determinare quali tra i punti individuati sono di massimo o di minimo, studiamo il segno della

    derivata prima. Immediatamente si osserva che f ′(x) > 0 per x ∈]−1,−1

    3

    [∪]−1

    3, 2[

    e quindi

    che f è crescente in[−1,−1

    3

    [ed in

    ]−1

    3, 2], e decrescente in [2,+∞); pertanto x = −1 è punto

    di minimo e x = 2 di massimo.Passiamo allo studio della derivata seconda.

    f ′′(x) =

    0 se x < −1

    − 48(3x+ 1)3

    se x ∈]−1,−1

    3

    [∪]−1

    3, 2[

    36(3x+ 1)3

    se x > 2.

    Poichè 3x + 1 > 0 per x > −13

    si trova che f ′′(x) > 0 per x ∈]−1,−1

    3

    [∪]2,+∞) e quindi f è

    convessa in[−1,−1

    3

    [ed in [2,+∞) mentre è concava in

    ]−1

    3, 2]. Dunque il punto x = 2 è un

    punto di flesso.In conclusione il grafico è

    6

  • Esercizio 2. Si riconosce immediatamente che la serie è a termini positivi; inoltre

    limn→+∞

    an1n2

    = limn→+∞

    n2(n+ 3)n3 + 25

    = 1

    perchè è il rapporto tra due polinomi di uguale grado; allora per il Criterio del Confronto As-

    intotico, la serie data ha lo stesso comportamento della serie∞∑n=1

    1n2

    che è una serie armonica

    generalizzata, con esponente α = 2 > 1 e pertanto entrambe le serie convergono.Esercizio 3. Calcoliamo il determinante del sistema∣∣∣∣∣∣

    1 1 11 1 -11 -1 1

    ∣∣∣∣∣∣ = −4 6= 0.Pertanto per il Teorema di Rouché-Capelli, il sistema ammette un’unica soluzione che è determi-nata tramite la Regola di Kramer:

    x = −14·

    ∣∣∣∣∣∣0 1 10 1 -12 -1 1

    ∣∣∣∣∣∣ = 1;

    y = −14·

    ∣∣∣∣∣∣1 0 11 0 -11 2 1

    ∣∣∣∣∣∣ = −1;z = −1

    ∣∣∣∣∣∣1 1 01 1 01 -1 2

    ∣∣∣∣∣∣ = 0.Esercizio 4. La funzione è un polinomio di due variabili e quindi è definita in tutto R2 ed èovunque differenziabile.Per determinare i punti di massimo e di minimo, occorre intanto trovare i punti in cui si annullail gradiente; si ha

    ∂f

    ∂x= 2xy + y3 − y, ∂f

    ∂y= x2 + 3xy2 − x.

    Si deve quindi risolvere il sistema {y(2x+ y2 − 1) = 0x((x+ 3y2 − 1) = 0.

    Il sistema intanto ammette la soluzione x = y = 0; inoltre il sistema è soddisfatto anche se x = 0e 2x+ y2 − 1 = 0, ovvero y2 = 1 e quindi si hanno anche le soluzioni (0, 1) e (0,−1).Ancora si hanno le soluzioni che soddisfano y = 0 e x+ 3y2 − 1 = 0, ovvero x = 1 e quindi anchenel punto (1, 0) il gradiente è nullo. Infine per determinare i punti in cui{

    2x+ y2 − 1 = 0x+ 3y2 − 1 = 0

    lo si può considerare un sistema lineare nelle incognite x e y2; in questo modo si ottiene facilmente

    la soluzione x =25, y2 =

    15

    che fornisce ancora i punti(

    25,

    1√5

    ),

    (25,− 1√

    5

    ).

    7

  • Per stabilire quali sono i punti di massimo o di minimo occorre calcolare l’hessiano della funzione:intanto

    ∂2f

    ∂x2= 2y,

    ∂2f

    ∂y2= 6xy,

    ∂2f

    ∂x∂y= 2x+ 3y2 − 1

    e quindiH(x, y) = 12xy2 − (2x+ 3y − 1)2.

    Cos̀ı H(0, 0) = −1, H(0, 1) = H(0,−1) = −4, H(1, 0) = −1 e quindi in questi quattro punti nonvi sono nè un massimi nè minimi.

    Invece H(

    25,± 1√

    5

    )=

    2025

    > 0 e∂2f

    ∂x2

    (25,

    1√5

    )=

    2√5> 0 e quindi si tratta di un minimo, mentre

    ∂2f

    ∂x2

    (25,− 1√

    5

    )= − 2√

    5< 0 e dunque in questo caso si tratta di un massimo locale.

    Esercizio 5. Cominciamo con il calcolare l’integrale indefinito; applicando la Formula di inte-grazione per parti si ha∫

    x3 log2 xdx =x4

    4log2 x−

    ∫x4

    4· 2 log x · 1

    xdx =

    x4

    4log2 x− 1

    2

    ∫x3 log xdx;

    applicando ancora una volta la Formula di integrazione per parti si trova∫x3 log2 xdx =

    x4

    4log2 x− 1

    2

    {x4

    4−∫x4

    4· 1xdx

    }=x4

    4log2 x− 1

    8x4 log x+

    18

    ∫x3dx =

    x4

    4log2 x− 1

    8x4 log x+

    18· x

    4

    4+ c =

    x4

    4

    (log2 x− 1

    2log x+

    18

    )+ c, c ∈ R.

    Applicando la Formula di Newton-Leibnitz si ottiene∫ e1x3 log2 xdx =

    e4

    4·(

    1− 12

    +18

    )− 1

    4· 1

    8=

    5e4 − 132

    .

    Infine la tabella delle risposte corrette per il test a risposta multipla è la seguente:

    8

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica 1 (Corso di Laurea in Scienze Geologiche)Prova scritta del 19 Febbraio 2009

    1. Studiare la funzione f(x) = (x+ 1)ex

    x−1 e tracciarne il grafico (non è richiesto lo studio delladerivata seconda) (8)

    2. Studiare il comportamento della serie

    ∞∑n=1

    (12n

    +1n2

    ).

    (2)

    3. Risolvere il sistema lineare x+ y + z = 12x+ 3y − z = −13x+ 4y + z = 1.

    (3)

    4. Determinare il massimo ed il minimo assoluti della funzione

    f(x, y) = x2 + y2 − 3xy

    nel triangolo di vertici A=(-1,1), B=(2,2), C= (3,0). (12)

    5. Determinare il valore dell’integrale ∫ e21

    x log3 xdx.

    (5)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficoltà, e quindi la valutazione massima, di ciascunesercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome e cognomee corso di laurea tutti i fogli consegnati (non più di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    9

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica 1 (Corso di Laurea in Scienze Geologiche)Prova teorica del 19 Febbraio 2009

    Nome e Cognome .....................................................................................................

    Rispondere ai seguenti quesiti, completando la tabella in calce:

    1. L’equazione (x+ 1)(x2 − 2x− 4) = 0

    A. ammette solo soluzioni razionali

    B. ammette solo soluzioni irrazionali

    C. non ammette soluzioni

    D. nessuna delle precedenti risposte è corretta, perchè ammette sia soluzioni razionali cheirrazionali

    2. Sia E ={

    4,√

    2,−12, 0, 4,

    1√2,774, 3, 0

    }. Ad avere 3 punti è

    A. E ∩ NB. E ∩ ZC. E ∩QD. E ∩ (R \Q)

    3. Perchèlim

    n→+∞

    1 + αn

    n2 + 3n+ 2= 0

    deve accadere che

    A. α < 1

    B. α ≤ 1C. |α| ≤ 1D. va bene qualsiasi α ∈ R

    4. Se an 6= 0 per ogni n ∈ N e limn→+∞

    an = 0, la successione1an

    A. non può convergere

    B. non può divergere

    C. non può essere irregolare

    D. nessuna delle precedenti risposte è corretta

    5. Se f : A→ R+ è continua in ogni punto, quale delle seguenti funxzioni potrebbe non esserecontinua?

    A. f2(x) + 2f(x) + 3

    B. tan f(x)

    10

  • C. log f(x)

    D. nessuna delle precedenti, sono continue tutte e tre

    6. Se f : [a, b]→ R è la funzione il cui grafico è rappresentato in figura, allora

    A. f ha più massimi che minimi

    B. f ha più minimi che massimi

    C. f ha lo stesso numero di massimi e di minimi

    D. non cè un numero, sono infiniti tutti e due

    7. Data f : [0,+∞) → R derivabile, e tale che f ′(x) ≥ 0 per ogni x ∈]0,+∞), quale delleseguenti affermazioni è corretta?

    A. f è crescente in [0,+∞)B. f è crescente in ]0,+∞)C. f è non decrescente in [0,+∞)D. nessuna delle precedenti, sono corrette tutte e tre

    8. La condizione che xo sia di massimo o di minimo nel Teorema di Fermat fa parte

    A. dell’ipotesi

    B. della tesi

    C. sia delle ipotesi che della tesi

    D. nè delle ipotesi nè della tesi

    9. Se an ≥ 0 e limn→+∞

    n+1√an =

    12

    cosa fa la serie∞∑n=1

    (an)n?

    A. converge

    B. diverge

    C. non lo si può stabilire, perchè servirebbe conoscere limn→+∞

    n√an

    11

  • D. si può solo dire che non è indeterminata perchè è a termini non negativi.

    10. A quale di queste serie si può applicare il Criterio di Leibnitz?

    A.∞∑n=1

    (−1)n sin 1n

    B.∞∑n=1

    (−1)nsin

    1n

    1n

    C.∞∑n=1

    (−1)n sinn

    D.∞∑n=1

    (−1)n(−2)n

    12

  • Svolgimento della prova scritta del 19 Febbraio 2009

    Esercizio 1. Poichè nell’esponente vi è una frazione, occorre che il denominatore dell’esponentesia diverso da 0; pertanto il campo di esistenza è dato da D = (−∞, 1[∪]1,+∞).Risulta facilmente lim

    x→−∞f(x) = −∞ in quanto l’esponente tende a 1, perchè rapporto tra due

    polinomi dello stesso grado e con gli stessi coefficienti dominanti.Inoltre si riconosce immediatamente che

    limx→−∞

    f(x)x

    = limx→−∞

    x+ 1x

    ex

    x−1 = e,

    quindi la funzione potrebbe presentare un asintoto obliquo per x → −∞ di coefficiente angolaree. Per determinarne l’espressione occorre calcolare

    limx→−∞

    f(x)− ex = limx→−∞

    x(e

    xx−1 − e

    )+ e

    xx−1 ;

    il secondo addendo tende facilmente ad e sempre perchè l’esponente tende a 1. Per calcolare illimite del primo addendo conviene portarlo ad una forma indeterminata del quoziente

    limx→−∞

    ex

    x−1 − e1x

    e applicare il Teorema dell’Hospital, dato che tanto numeratore che denominatore sono funzioniderivabili per esempio in (−∞, 0[ e la derivata del denominatore non è mai nulla; il rapporto dellederivate vale

    −1(x− 1)2

    ex

    x−1

    −1x2

    =x2

    (x− 1)2e

    xx−1

    e tende quindi a e per x→ −∞. In conclusione limx→−∞

    f(x)− ex = 2e e quindi la retta di equazioney = ex+ 2e rappresenta un asintoto obliquo per x→ −∞.Considerazioni identiche valgonmo per x → +∞ e quindi la stessa retta rappresenta un asintotoobliquo anche per x→ +∞.Inoltre

    limx→1−

    f(x) = 0

    in quanto l’esponente tende a −∞, mentre il fattore (x+ 1) tende a 2, mentre

    limx→1+

    f(x) = +∞

    perchè da destra l’esponente tende a +∞; dunque vi è un asintoto verticale da destra in x = 1.Passiamo allo studio della derivata prima. Il calcolo della derivata prima fornisce

    f ′(x) = ex

    x+1 + (x+ 1) · −1(x− 1)2

    ex

    x−1 = ex

    x−1x(x− 3)(x− 1)2

    .

    Pertanto non vi sono punti di non derivabilità di f in D, e gli unici eventuali punti di massimo edi minimo locale si trovano tra gli zeri della derivata prima.L’equazione f ′(x) = 0 fornisce immediatamente le soluzioni x = 0 e x = 3, mentre la disequazionef ′(x) > 0 è verificata in (−∞, 0[∪]3,+∞); dunque, come conseguenza del Teorema di Lagrange,la funzione risulta crescente in (−∞, 0] ed in [3,+∞) e decrescente in [0, 1[ ed in ]1, 3]; pertanto

    13

  • in 0 vi è un massimo locale ed in 3 un minimo locale.In conclusione il grafico qualitativo della funzione è

    Esercizio 2. Si riconosce immediatamente che la serie è la somma di due serie convergenti; infatti

    il primo addendo del termine generale è il termine generale di una serie geometrica di ragione12< 1

    che quindi converge, ed il secondo addendo è il termine generale di una serie armonica generalizzatacon esponente 2 > 1; pertanto la serie è convergente.Esercizio 3. Calcoliamo il determinante del sistema∣∣∣∣∣∣

    1 1 12 3 -13 4 1

    ∣∣∣∣∣∣ = 1 6= 0.Pertanto per il Teorema di Rouché-Capelli, il sistema ammette un’unica soluzione. Osservandoche la colonna dei coefficienti di z coincide con la colonna dei termini noti, si verifica immedi-atemente che nei determinanti che intervengono nella Regola di Cramer per determinare x e y visaranno due colonne identiche, e quindi entrambi si annullano, mentre il determinante con cui sidetermina z coincide per lo stesso motivo con il determinante del sistema.Dunque si ha l’unica soluzione x = y = 0 e z = 1.

    Esercizio 4. La funzione è un polinomio di due variabili e quindi è definita in tutto R2 edè ovunque differenziabile.In virtù del Teorema di Weierstrass, la funzione ammette certamente massimo e minimo assolutinel triangolo T ; se essi sono interni, come è noto, debbono essre punti in cui si annulla il gradientedella funzione. Si ha

    ∂f

    ∂x= 2x− 3y, ∂f

    ∂y= 2y − 3x.

    14

  • Quindi il sistema {2x− 3y = 0−3x+ 2y = 0

    è un semplice sistema lineare omogeneo 2× 2 che ammette l’unica soluzione x = y = 0; tuttavia,poichè il punto (0,0) non appartiene al triangolo di vertici A,B e C, non occorre investigare ilcomportamento di f in (0,0).Ciò implica che il massimo ed il minimo assoluti appartengono necessariamente alla frontiera deltriangolo, che è l’unione di tre segmenti.Cominciamo a determinare il comportamento della funzione lungo il segmento AC, cioè nell’in-

    sieme{{(x, y) ∈ R2| − 1 ≤ x ≤ 3, y = 3− x

    4

    }. In questo insieme la funzione f diventa

    gAC(x) =116

    (29x2 − 42x+ 9)

    il cui grafico è una parabola convessa, avente vertice in x =2129∈ [−1, 3]; questo comporta che il

    minimo di f sul segmento AC è raggiunto nel punto P di coordinate

    P =(

    2129,3358

    )dove la funzione assume il valore

    f(P ) = gAC

    (2129

    )= − 45

    116.

    Invece il massimo sul lato AC sarà assunto in uno dei due estremi; si ha f(A) = 5 e f(C) = 9;pertanto il massimo sul lato AC è assunto in C.Passiamo a studiare il comportamento di f sul latoBC ovvero sull’insieme

    {(x, y) ∈ R2|2 ≤ x ≤ 3, y = 2(3− x)

    }.

    In questo insieme la funzione f diventa

    gCB(x) = 11x2 − 42x+ 36

    15

  • che rappresenta ancora l’equazione di una parabola convessa con vertice in x =2111

    < 2; poichè il

    vertice si trova a sinistra dell’estremo sinistra dell’intervallo [2, 3] (che è quello che si interessa),il ramo di parabola che si sta considerando è crescente in [2, 3]. Quindi il minimo è assunto perx = 2 che corrisponde al vertice B, ed il massimo nel vertice C.Abbiamo f(B) = −4 che è un valore minore di quello assunto in P .

    Infine sul lato AB, che corrisponde all’insieme{

    (x, y) ∈ R2| − 1 ≤ x ≤ 2, y = x+ 43

    }, la funzione

    diventa gAB(x) =x2 − 28x+ 16

    9. Anche in questo caso si tratta dell’equazione di una parabola

    convessa, che ha il vertice in x = 14 6∈ [−1, 2]. Poichè il vertice si trova a destra di 2, siamosul ramo decrescente della parabola, e quindi avremo un massimo in x = −1 che corrisponde alvertice A ed un minimo per x = 2 corrispondente al vertice B.In conclusione il minimo assoluto di f nel triangolo corrisponde ad uno dei punti B e P , e comegià osservato, il valore minimo è assunto in B, mentre il massimo assoluto è realizzato in C, inquanto i due candidati sono i vertici A e C, ma il valore assunto in C, come già visto, è maggiore.

    Esercizio 5. Cominciamo con il calcolare l’integrale indefinito; applicando una prima volta laFormula di integrazione per parti si ha∫

    x log3 xdx =x2

    2log3 x−

    ∫x2

    2· 3 log2 x · 1

    xdx =

    x2

    2log3 x− 3

    2

    ∫x log2 xdx.

    Applicando ancora una volta la Formula di integrazione per parti si trova∫x log3 xdx =

    x2

    2log3 x−3

    2·x

    2

    2log2 x+

    32

    ∫x2

    22 log x·1

    xdx =

    x2

    2log3 x−3

    4·x2 log2 x+3

    2

    ∫x log xdx.

    Applicando un’ultima volta la medesima formula si giunge a∫x log3 xdx =

    x2

    2log3 x− 3

    4x2 log2 x+

    34· x2 log x− 3

    2

    ∫x2

    2· 1xdx =

    =x2

    2log3 x− 3

    4· x2 log2 x+ 3

    4· x2 log x− 3

    4x2

    2+ c =

    =x2

    2

    [log3 x− 3

    2log2 x+

    32

    log x− 34

    ]+ c,

    c ∈ R. Applicando la Formula di Newton-Leibnitz si ottiene infine∫ e21

    x log3 xdx =e4

    2

    (8− 6 + 3− 3

    4

    )+

    38

    =17e4 + 3

    8.

    Infine la tabella delle risposte corrette per il test a risposta multipla è la seguente:

    16

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica 1 (Corso di Laurea in Scienze Geologiche)Prova d’esonero del 23 Aprile 2009

    1. Considerata la funzione

    f(x, y) =(y + 1)(x2 + 3x+ 2)

    x− 2

    1. determinarne il campo d’esistenza (1);

    2. determinarne gli eventuali punti di massimo e di minimo relativo (3);

    3. determinarne il massimo ed il minimo assoluti nell’insieme Q = R ∪ T dove R è ilrettangolo [−1, 1] × [−1, 0] e T il triangolo di vertici O = (0, 0);A = (0, 1);B = (1, 0)(4);

    4. perchè non possono esserci punti P in cui f(P ) > 0 nel quadrato ]0, 1[×]− 1, 0[? (2)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficoltà, e quindi la valutazione massima, di ciascunesercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome e cognomee corso di laurea tutti i fogli consegnati (non più di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    17

  • Svolgimento della prova d’esonero del 23 Aprile 2009

    Intanto è immediato convincersi che il campo di esistenza è il piano privato della retta x = 2parallela all’asse y; in formule

    D = {(x, y) ∈ R2|x 6= 2}.

    Per la ricerca dei massimi e minimi relativi si procede innanzitutto al calcolo del gradiente, equindi delle derivate parziali; si riconosce immediatamente che la funzione è della forma

    f(x, y) = g(x) · h(y)

    e quindi le derivate parziali hanno a loro volta la forma

    f ′x(x, y) = g′(x) · h(y) = (y + 1)(x

    2 − 4x− 8)(x− 2)2

    f ′y(x, y) = g(x) · h′(y) =x2 + 3x+ 2

    x− 2.

    Pertanto la condizione ∇f(x, y) = 0 equivale al sistema{(y + 1)(x2 − 4x− 8) = 0x2 + 3x+ 2 = 0

    La seconda equazione fornisce i valori x = −1 e x = −2; sostituendo entrambe nella primaequazione si perviene alla condizione y = −1; pertanto i punti critici di f sono (−1,−1) e (−2,−1).Poichè f ′y(x, y) non dipende esplicitamente da y, è immediato accorgersi che f

    ′′yy(x, y) = 0’ e quindi

    che ’l’Hessiano ha la formaH(x, y) = −

    (f′′xy(x, y)

    )2≤ 0.

    Basta quindi determinare le derivate seconde miste, che per il Teorema di Schwartz coincidono.Conviene calcolare perciò

    f′′yx(x, y) = g

    ′(x) =x2 − 4x− 8

    (x− 2)2.

    Quindi H(−1,−1) = −19< 0 e H(−2,−1) = − 1

    16< 0 cioè entrambe i punti critici non sono nè

    di massimo nè di minimo relativo.Passiamo alla ricerca dei massimi e dei minimi assoluti in Q, la cui esistenza è assicurata dalTeorema di Weierstrass.

    18

  • Sul lato AB della figura, cioè sull’insieme

    AB = {(x, y) ∈ D : 0 ≤ x ≤ 1, y = 1− x}

    la funzione diventa gAB(x) = −(x2 + 3x+ 2) che rappresenta una parabola concava, che intersecal’asse delle ascisse nei punti x = −1 e x = −2, entrambe esterni all’intervallo in considerazione.Dunque gAB è decrescente nell’intervallo [0, 1], e pertanto massimo e minimo sono assunti agliestremi. Più precisamente

    MAB = gAB(0) = f(A) = −2, mAB = gAB(1) = f(B) = −6.

    Passiamo al latoBC = {(x, y) ∈ D|x = 1,−1 ≤ y ≤ 0}

    dove la funzione diventa gBC(y) = −6(y + 1) il cui grafico è una retta decrescente; dunque suquesto lato si ha

    MBC = gBC(−1) = f(C) = 0, mBC = gBC(0) = f(B) = −6.

    Occupiamoci ora del lato

    CD = {(x, y) ∈ D| − 1 ≤ x ≤ 1, y = 1}

    su cui la funzione diventa gCD(x) = 0 costante; quindi tutti i punti di questo lato sono di massimoe di minimo.Analogamente sul lato

    DE = {(x, y) ∈ D|x = −1,−1 ≤ y ≤ 0}si ha gDE(y) = 0 perchè x2 + 3x + 2 = 0 per x = −1; quindi anche in questo caso la funzione ècostante e nulla su questo lato.Sul lato

    EO = {(x, y) ∈ D| − 1 ≤ x ≤ 0, y = 0}la funzione diventa

    gEO(x) =x2 + 3x+ 2

    x− 2per la quale è necessario uno studio qualitativo ad hoc. La derivata prima è

    g′EO(x) =x2 − 4x− 8

    (x− 2)2

    ed il discriminante del polinomio a numeratore è ∆ = 16 + 32 > 0; quindi la derivata si annullanei punti x1 = 2− 2

    √3 e x2 = 2 + 2

    √3, che si trovano rispettivamente a sinistra di −1 e a destra

    di 0: quindi la derivata nell’intervallo [-1,0] è tutta negativa. Per il Teorema di Lagrange la gEOè decrescente nell’intervallo [−1, 0] e dunque

    MEO = gEO(−1) = f(E) = 0, mEO = gEO(0) = f(O) = −1.

    Rimane il latoOA = {(x, y) ∈ D|x = 0, 0 ≤ y ≤ 1}

    su cui si trova gOA(y) = −(y + 1) il cui grafico è di nuovo una retta decrescente; cos̀ı

    MOA = gOA(0) = f(O) = −1, mOA = gOA(1) = f(A) = −2.

    Dal confronto tra i valori ottenuti si trova per il minimo assoluto m = f(B) = −6 mentre ilmassimo assoluto è il valore 0, che è assunto costantemente sui lati CD e DE della figura.Questo ci dice che la funzione assume valori non positivi nella figura Q e quindi, a maggior ragione,nel quadrato aperto ]0, 1[×]− 1, 0[ che è contenuto in Q.

    19

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali - Anno Accademico 2008-09Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 12 CFU)

    Prova scritta del 18 Giugno 2009

    1. Studiare la seguente funzionef(x) = x2e−x

    e tracciarne il grafico qualitativo. (6)

    2. Considerata la funzione f(x, y) = log(x2 + 3xy + y2)

    i. determinarne il campo di esistenza;ii. determinare il massimo ed il minimo assoluti nel triangolo di vertici (1,0), (1,1), (2,0);iii. perchè f non ammette minimo assoluto nel triangolo di vertici (0,0), (1,1), (2,0)?(8)

    3. Si consideri la seguente funzione

    f(x) ={x2 − 2 |x| < 1;2e|x|−1 − 3 |x| ≥ 1.

    i. Tale funzione é di classe C1(R)?ii. localizzarne le radici;iii. determinare gli intervalli di convergenza a ciascuna radice del metodo delle tangenti;iv. determinare l’ordine di convergenza a ciascuna radice.

    (8)

    4. Data la seguente funzione

    f(x) =1

    x2 − 3x+ 2.

    i. determinarne l’integrale esatto dell’intervallo [−2, 0];ii. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante il polinomio interpolante, con

    nodi equispaziati, di quarto grado;iii. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante la formula dei trapezi con 4

    nodi;iv. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante la formala di Cavalieri–Simpson

    3 nodi; Quale metodo numerico commette l’errore piú piccolo?

    (8)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficoltà, e quindi la valutazione massima, di ciascunesercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome e cognomee corso di laurea tutti i fogli consegnati (non più di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    20

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliStudenti immatricolati precedentemente all’ AA 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 8 CFU)Prova scritta del 18 Giugno 2009

    1. Studiare la seguente funzionef(x) = x2e−x

    e tracciarne il grafico qualitativo. (8)

    2. Stabilire il comportamento della serie∞∑n=1

    n2 + 3n− 1n3 + 2

    .

    (4)

    3. Considerata la funzione f(x, y) = log(x2 + 3xy + y2)

    i. determinarne il campo di esistenza;

    ii. determinare il massimo ed il minimo assoluti nel triangolo di vertici (1,0), (1,1), (2,0).

    (8)

    4. Stabilire il segno dell’espressione(∫ π0

    sinxdx)2−∫ π

    0sin2 xdx.

    (5)

    5. Si consideri il sistema lineare αx+ y − z = 1x+ y − 2z = αx+ 3y − αz = 0

    i. provare che esso ammette un’unica soluzione per tutte le scelte di α ∈ N;ii. determinare la soluzione in corrispondenza di α = f

    ′x(1, 1) dove f è la funzione dell’eser-

    cizio 3.

    (5)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficoltà, e quindi la valutazione massima, diciascun esercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome ecognome e corso di laurea tutti i fogli consegnati (non più di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    21

  • Alla prova teorica di questo appello non erano presenti candidati immatricolati nel 2008-09Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

    Studenti immatricolati precedentemente all’ AA 2008-09Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 8 CFU)

    Prova teorica del 18 Giugno 2009

    Nome e Cognome .....................................................................................................

    Rispondere ai seguenti quesiti, completando la tabella in calce:

    1. Considerata l’applicazione

    f(x) ={

    10x se x ≥ 02x+ c se x < 0

    quale tra le seguenti affermazioni è falsa?

    A. se c ≤ 1 allora f è crescenteB. se f è crescente, allora c ≤ 1C. f è crescente se c ≤ 1D. sono tutte vere

    2. Se f(x) = x2 e g(x) =√x la funzione g ◦ f coincide con

    A. xB. |x|C. ±xD. perché non si possono comporre

    3. Se f : R → R è una funzione continua, e se (an)n è una successione convergentef(an) > 0 per ogni n ∈ N alloraA. lim

    n→+∞f(an) > 0

    B. limn→+∞

    f(an) ≥ 0

    C. limn→+∞

    f(an) > limn→+∞an

    D. non è detto che esista anche limn→+∞

    f(an)

    4. Se (an)n ⊂]0,+∞) é una successione regolare, e

    limn→+∞

    an1 + an

    01

    qual é l’affermazione impossibile?

    A. (an)n convergeB. (an)n divergeC. sono possibili entrambe le precedenti affermazioniD. le affrerazioni in a) e in B) sono impossibili entrambe

    5. Il limitelim

    x→+∞x+ 3− 3(log(ex + 1)

    22

  • A. fa +∞B. fa −∞C. è una forma indeterminata non risolvibileD. non esiste

    6. Quale tra le seguenti implicazioni si può inserire al posto dei puntini, tra le affermazionif ′ è continua ......... f è continua?

    A. =⇒ ma 6⇐=;B. ⇐= ma 6=⇒;C. ⇐⇒;D. nessuna delle precedenti.

    7. Se la funzione f : R→ R definuta da

    f(x) +{x2 se x ≥ 0x se x < 0

    è derivabile in tutto R alloraA. necessariamente xo = 0B. necessariamente xo = 1C. non è possibile che una funzione di questo tipo sia derivabile in xoD. non si può stablire nulla su xo

    8. Se f : R → R+ è derivabile, e se f ′(xo) = 0 per quale di queste funzioni xo non è unpunto critico?

    A. f(x)(xo + 1)B. f(xo)(x+ 1)C. f2(x)D. per nessuna delle precedenti

    9. Posto q = tan−π4

    la serie∞∑n=1

    qn

    A. geometrica a termini positiviB. geometrica a termini negativiC. geometrica a termini di segno alternoD. geometrica a termini di segno qualunque

    10. Considerate le serie∞∑n=1

    (sin(π + 1))n e∞∑n=1

    (log

    )n, quale delle due converge?

    A. solo la primaB. solo la secondaC. entrambeD. nessuna delle due

    23

  • 24

  • Correzione della prova scritta del 18 Giugno 2009

    Esercizio 1. Il campo di esistenza è tutto R.Si ha

    limx→+∞

    x2e−x = limx→+∞

    x2

    ex= 0

    perchè ex è un infinito di ordine superiore a x2. Pertanto vi è un asintoto arizzontale perx→ +∞. Invece

    limx→−∞

    x2e−x = +∞

    perchè è il prodotto di due funzioni entrambe divergenti a +∞. Poichè anche

    limx→−∞

    f(x)x

    = limx→−∞

    xe−x = +∞

    il grafico non presenta nessun tipo di asintoto per x→ −∞.Passiamo allo studio della derivata prima. Si ha

    f ′(x) = 2xe−x − x2e−x = e−x(2x− x2) = xe−x(2− x).

    La funzione è dunque ovunque derivabile, e quindi gli unici possibili punti di massimo o diminimo sono gli zeri della derivata prima, e cioè i punti x = 0 e x = 2.Inoltre f ′(x) > 0 per x ∈]0, 2[ e quindi f è crescente in [0, 2], mentre è decrescente in (−∞, 0]ed in [2,+∞). Di conseguenza x = 0 è un punto di minimo e x = 2 un punto di massimo.Passiamo allo studio della derivata seconda, che vale

    f ′′(x) = e−x(2− 2x)− e−x(2x− x2) = e−x(x2 − 4x+ 2).

    Quindi f ′′(x) = 0 per x = 2 ±√

    2, e f ′′(x) > 0 per x < 2 −√

    2, e x > 2 +√

    2, mentref ′′(x) < 0 per x ∈]2−

    √2, 2 +

    √2[; in conclusione x = 2−

    √2 e x = 2 +

    √2 sono due punti

    di flesso.Il grafico della funzione è

    Esercizio 2. Occorre porre la condizione x2 + 3xy + y2 > 0. Cominciamo quindi adeterminare l’insieme

    {(x, y) ∈ R2|x2 + 3xy + y2 = 0}che rappresenta un’equazione di secondo grado in y, il cui discriminante è dato da (3x)2 − 4x2 = 5x2;pertanto l’equazione ammette sempre soluzione/i data/e da

    y =−3x±

    √5x2

    2=−3x± |x|

    √5

    2.

    Per risolvere la disequazione occorre considerare quindi le due funzioni

    f1(x) =−3x+

    √5|x|

    2=

    −3−

    √5

    2x se x ≥ 0

    −3 +√

    52

    x se x < 0;

    25

  • f2(x) =−3x−

    √5|x|

    2=

    −3 +

    √5

    2x se x ≥ 0

    −3−√

    52

    x se x < 0.

    I garfici di entrambe le funzioni si ricavano tracciando innanzitutto le rette di pendenza−3−

    √5

    2e−3 +

    √5

    2, che sono entrambe negative

    La figura seguente rappresenta simultaneamente i grafici delle funzioni f1 e f2.

    Poichè il coefficiente di y2 è positivo, le soluzioni della disequazione iniziale sono rappresen-tate dall’insieme

    D = {(x, y) ∈ R2|yf2(x)} ∪ {(x, y) ∈ R2|y > f1(x)}

    che rappresenta la zona tratteggiata nella seguente figura

    26

  • Passiamo alla ricerca dei massimi e minimi assoluti nel triangolo assegnato, osservandoinnanzitutto che si tratta di un insieme chiuso e limitato contenuto nel dominio D, e quindil’esistenza del massimo e del minimo assoluti è garantita dal Teorema di Weierstrass.Cominciamo ad individuare gli eventuali punti critici. Si ha

    f′x(x, y) =

    2x+ 3yx2 + 3xy + y2

    ,

    f′y(x, y) =

    3x+ 2yx2 + 3xy + y2

    .

    Pertanto ∇f(x, y) = (0, 0) se e solo se{2x+ 3y = 03x+ 2y = 0.

    Quest’ultimo è un sistema lineare omogeneo 2×2 che ammette l’ unica soluzione x = y = 0;poichè (0, 0) 6∈ D, la funzione non ammette punti critici.Dunque il massimo ed il minimo sono assunti necessariamente sul bordo del triangolo T ,rappresentato nella figura seguente.

    Sul lato AB si ha costantemente x = 1 e quindi la funzione si riduce a

    fAB(y) = log(y2 + 3y + 1),

    0 ≤ y ≤ 1. Pertanto si haf′AB(y) =

    2y + 3y2 + 3y + 1

    > 0

    in [0, 1] e quindi la funzione è crescente; perciò il minimo è assunto in y = 0 che corrispondeal punto A del disegno, ed il valore è dato da log 1 = 0, mentre il massimo è assunto per

    27

  • y = 1 che corrisponde al punto B e vale log 5.Sul lato AC invece si ha y = 0 e quindi la funzione diventa fAC(x) = log x2 = 2 log xin quanto 1 ≤ x ≤ 2 (in realtà sarebbe 2 log |x|). Questa è una funzione elementare, edè crescente nell’intervallo che si sta considerando, cioè [1, 2]; pertanto il minimo si ha incorrispondenza di x = 1, cioè del punto A, su cui già abbiamo calcolato f(A) = 0, mentre ilmassimo è assunto in x = 1 che corrisponde al punto C, dove si ha f(C) = 2 log 2.Infine il lato BC è rappresentato dai punti del piano

    BC = {(x, y) ∈ D : 1 ≤ x ≤ 2, y = 2− x}

    e quindi qui la funzione da studiare diviene fBC(x) = log(−x2 + 2x+ 4), per x ∈ [1, 2]. Laderivata prima è data da

    f′BC(x) =

    2(x− 1)x2 − 2x− 4

    che si annulla in x = 1; inoltre il denominatore si annulla nei punti 1 ±√

    5 entrambeesterni all’intervallo [1, 2]. Lo studio dei segni del numeratore e del denominatore mostrache f

    ′BC(x) > 0 in [1, 2]. Pertanto anche su questo lato si ha una funzione crescente.

    Ancora il minimo è assunto nell’estremo sinistro, x = 1 corrispondente al punto B, edin cui f(B) = log 5 (ma che rappresentava invece un massimo per la funzione sul lato ABe quindi non può essere nè di massimo nè di minimo), ed il massimo nell’estremo destro,corrispondente al punto C, in cui come già visto la funzione assume il valore 2 log 2.In conclusione gli unici due punti in cui si possono avere il massimo ed il minimo assolutisono i punti A e C.Per quanto riguarda il quesito iii. basta osservare che il triangolo in questo caso non è tuttocontenuto in D, in quanto l’origine non ne fa parte; quindi si sta considerando un insiemeche è limitato ma non chiuso, e di conseguenza non è più necessariamente soddisfatta la tesidel Teorema di Weierstrass.Esercizio 3 . La funzione è pari, e quindi lo studio può essere condotto solo per le x ≥ 0;verifichiamo la continuità della funzione; l’unico punto di discontinuità in [0,+∞) può esserex = 1 dove si ha

    limx→1+

    f(x) = limx→1−+

    2ex−1 − 3 = −1

    elimx→1−

    f(x) = limx→1−

    x2 − 2 = −1

    dunque la funzione è continua in x = −1.Il calcolo della derivata prima fornisce

    f ′(x) ={

    2x se x < 12ex−1 se x > 1.

    Per essere di classe C1(R) occorre provare la derivabilità in x = 1 e la continuità delladerivata; poichè stiamo utilizzando la simmetria della funzone, la continuità in 0 va verificataseparatamente.Si ha

    limx→1−

    f ′(x) = 2 = f ′−(1), limx→1+

    f ′(x) = 2 = f ′+(1)

    e quindi la derivata esiste ed è continua in x = 1; inoltre la derivata è certamente continuada destra in x = 0 e vale f ′+(0) = 2 ·0 = 0; allora per la simmetria anche f ′−(0) = 0, e quindila derivata è continua in tutto R.Dallo studio della derivata prima abbiamo che f ′(x) > 0 per x > 0, f ′(x) < 0 per x < 0 e

    28

  • f ′(x) = 0 per x = 0.Pertanto la funzione è decrescente in (−∞, 0], crescente in [0,+∞) e presenta un minimo inx = 0.Inoltre

    limx→−∞

    f(x) = limx→+∞

    f(x) = +∞

    mentre il calcolo della derivata seconda fornisce intanto

    f ′′(x) ={

    2 se 0 ≤ x < 12ex−1 se x > 1.

    Poichè f ′′−(1) = 2 e f′′+(2) = lim

    x→1+f ′′(x) = 2 · 1 = 2 la f ammette derivata seconda positiva

    in ]0,+∞), ed è dunque convessa in [0,+∞), e per simmetria in (−∞, 0], quindi globalmenteè una funzione convessa.Il grafico è dato da

    Essendo f(1) = −1 dal grafico si evince che esiste una radice α1 localizzata nella semiretta]1,+∞) e per simmetria anche α2 = −α1 è una radice. Andando a risolvere l’equazionef(x) = 0 in [1,+∞) si deve risolvere

    2ex−1 = 3

    che conduce aex−1 =

    32

    e quindi α1 = 1 + log(

    32

    )e naturalmente α2 = −1− log

    (32

    ).

    Passiamo al punto iii. Se consideriamo xo > α1 abbiamo che

    f(x)f ′′(x) > 0

    per ogni x ∈ (α1, xo], essendo la funzione positiva e convessa in questo intervallo; inoltref ′(x) > 0 in tale intervallo, perchè la funzione è crescente e la derivata prima, come si èvisto, si annulla solo per x = 0.Allora da un noto Teorema abbiamo che la successione

    xi = xi−1 −f(xi−1)f ′(xi−1)

    29

  • creata dal metodo delle tangenti è monotona e convergente a α1.Se invece partiamo da un punto xo < α1 la retta tangente al grafico nel punto (xo, f(xo))è sempre inferiore alla funzione proprio in virtù della convessità; questo fà s̀ı che il puntodi intersezione di questa tangente con l’asse delle ascisse è sicuramente maggiore di α1; perconvincersene basta utilizzare il grafico di f .Quindi x1 > α1 e a questo punto si può riapplicare il teorema precedentemente menzionatoper ottenere anche in questo caso la convergenza al punto α1 della successione xi determi-nata col metodo delle tangenti.Ovviamente se xo = α1 abbiamo già trovato la radice senza dover applicare il meotodo.La convergenza del metodo delle tangenti per i punti a sinistra di 0 segue invece immedi-atamente dalla simmetria della funzione.Se invece si parte da xo = 0, il metodo delle tangenti non è applicabile, perchè la derivataprima si annulla.Per rispondere al quesito iv. osserviamo che f ′(α1) > 0 e quindi, in particolare f ′(α1) 6= 0.Per un noto Teorema abbiamo che l’ordine di convergenza del metodo delle tangenti è alloraalmeno 2. In particolare, essendo f ′′(α1) = 3 6= 0 l’ordine di convergenza del metodo delletangenti è precisamente 2. Le stesse considerazioni, per simmetria, valgono per il punto α2.Esercizio 4 . Il trinomio x2 − 3x + 2 si scompone in (x − 2)(x − 1). Per determinare icoefficienti della decomposizione

    1(x− 1)(x− 2)

    =A

    x− 2+

    B

    x− 1

    si eguagliano i polinomi 1 e (A+B)x+ (−A− 2B) e si ottiene il sistema{A+B = 0−A− 2B = 1

    che fornisce le soluzioni A = 1 e B = −1. Pertanto∫ 0−2

    1x2 − 3x+ 2

    dx =∫ 0−2

    1x− 2

    dx−∫ 0−2

    1x− 1

    dx.

    Questi ultimi sono due integrali immediati; gli integrali indefiniti forniscono quindi rispetti-vamente log |x− 2|+ c, c ∈ R e log |x− 1|+ c, c ∈ R, e la Formula fondamentale del CalcoloIntegrale conduce a∫ 0−2

    1x2 − 3x+ 2

    dx = log |−2|− log |−4|− log |−1|+log |−3| = log 2+log 3− log 4 ∼= 0, 4054

    Per il quesito ii. si ha la formula generale

    S5 =4∑

    1=0

    f(xi)ωi

    con xo = −2, x1 = −1, 5, x2 = −1, x3 = −0, 5, x4 = 0 mentre

    ωo = ω4−0 = ω4 = h∫ 4

    0

    (t− 1)(t− 2)(t− 3)(t− 4)(0− 1)(0− 2)(0− 3)(0− 4)

    dt =1445h

    ω1 = ω4−1 = ω3 = h∫ 4

    0

    (t− 0)(t− 2)(t− 3)(t− 4)(1− 0)(1− 2)(1− 3)(1− 4)

    dt =6445h

    30

  • ω2 = h∫ 4

    0

    (t− 0)(t− 1)(t− 3)(t− 4)(2− 0)(2− 1)(2− 3)(2− 4)

    dt =2445h

    con h = 0, 5. Pertanto svolgendo i calcoli si trova S5 ∼= 0, 4061.Per il punto iii. partiamo dalla formula generale (dove N rappresenta il numero di sottoin-tervalli, e quindi il numero dei nodi -1)

    J(4)2 =

    b− a2N

    N−1∑k=0

    [f(zk) + f(zk+1)]

    che nel caso in esame diventa (dato che N = 3)

    J(4)2 =

    0− (−2)2 · 3

    2∑k=0

    [f(zk) + f(zk+1)] =13

    2∑k=0

    [f(zk) + f(zk+1)] =13

    [f(zo) + 2f(z1) + 2f(z2) + f(z3)]

    con zo = −2, z1 = −2 +23

    = −43

    , z2 = −2 +43

    = −23

    e z3 = 0.Svolgendo i calcoli si trova

    J(4)2∼= 0, 4256

    Infine per il punto iv. si ricorda la formula generale (dove N ha lo stesso significato diprima)

    J(3)3 =

    b− a6N

    N−1∑k=0

    [f(zk) + 4f

    (zk + zk+1

    2

    )+ f(zk+1)

    ]che nel caso in esame diviene (N = 2)

    J(3)3 =

    0− (−2)6 · 2

    1∑k=0

    [f(zk) + 4f

    (zk + zk+1

    2

    )+ f(zk+1)

    ]=

    16

    1∑k=0

    [f(zk) + 4f

    (zk + zk+1

    2

    )+ f(zk+1)

    ]con zo = −2, z1 = −1, z2 = 0. Svolgendo i calcoli si trova

    J(3)3 = 0, 4067.

    Infine per confrontare i tre risultati ottenuti si trova∣∣∣∣∫ 0−2f(x)dx− S5

    ∣∣∣∣ ∼= 0, 0007∣∣∣∣∫ 0−2f(x)dx− J (4)2

    ∣∣∣∣ ∼= 0, 0202∣∣∣∣∫ 0−2f(x)dx− J (3)3

    ∣∣∣∣ ∼= 0, 0013e quindi l’integrale calcolato con il polinomio interpolante di quarto grado è quello checommette l’errore più piccolo.

    31

  • Correzione della prova scritta del 18 Giugno 2009(studenti immatricolati prima dell’AA 2008-09)

    Esercizio 1. Il campo di esistenza è tutto R.Si ha

    limx→+∞

    x2e−x = limx→+∞

    x2

    ex= 0

    perchè ex è un infinito di ordine superiore a x2. Pertanto vi è un asintoto arizzontale perx→ +∞. Invece

    limx→−∞

    x2e−x = +∞

    perchè è il prodotto di due funzioni entrambe divergenti a +∞. Poichè anche

    limx→−∞

    f(x)x

    = limx→−∞

    xe−x = +∞

    il grafico non presenta nessun tipo di asintoto per x→ −∞.Passiamo allo studio della derivata prima. Si ha

    f ′(x) = 2xe−x − x2e−x = e−x(2x− x2) = xe−x(2− x).

    La funzione è dunque ovunque derivabile, e quindi gli unici possibili punti di massimo o diminimo sono gli zeri della derivata prima, e cioè i punti x = 0 e x = 2.Inoltre f ′(x) > 0 per x ∈]0, 2[ e quindi f è crescente in [0, 2], mentre è decrescente in (−∞, 0]ed in [2,+∞). Di conseguenza x = 0 è un punto di minimo e x = 2 un punto di massimo.Passiamo allo studio della derivata seconda, che vale

    f ′′(x) = e−x(2− 2x)− e−x(2x− x2) = e−x(x2 − 4x+ 2).

    Quindi f ′′(x) = 0 per x = 2 ±√

    2, e f ′′(x) > 0 per x < 2 −√

    2, e x > 2 +√

    2, mentref ′′(x) < 0 per x ∈]2−

    √2, 2 +

    √2[; in conclusione x = 2−

    √2 e x = 2 +

    √2 sono due punti

    di flesso.Il grafico della funzione è

    Esercizio 2. Si tratta di una serie a termini positivi, il cui termine generale è rappresentatoda un rapporto tra polinomi.Poichè l’ordine di infinito del numeratore è inferiore di 1 rispetto al grado del denominatore,si ha facilmente che

    limn→+∞

    n2 + 3n− 1n3 + 2

    1n

    = limn→+∞

    n(n2 + 3n− 1)n3 + 2

    = 1

    sempre per considerazioni elementari sul grado dei due polinomi. Allora per il Criterio del

    Confronto asintotico la serie assegnata e la serie∞∑n=1

    1n

    hanno lo stesso comportamento, e

    32

  • poichè quest’ultima è la serie armonica che diverge, anche la serie assegnata diverge.Esercizio 3. Occorre porre la condizione x2 + 3xy + y2 > 0. Cominciamo quindi adeterminare l’insieme

    {(x, y) ∈ R2|x2 + 3xy + y2 = 0}

    che rappresenta un’equazione di secondo grado in y, il cui discriminante è dato da (3x)2 − 4x2 = 5x2;pertanto l’equazione ammette sempre soluzione/i data/e da

    y =−3x±

    √5x2

    2=−3x± |x|

    √5

    2.

    Per risolvere la disequazione occorre considerare quindi le due funzioni

    f1(x) =−3x+

    √5|x|

    2=

    −3−

    √5

    2x se x ≥ 0

    −3 +√

    52

    x se x < 0;

    f2(x) =−3x−

    √5|x|

    2=

    −3 +

    √5

    2x se x ≥ 0

    −3−√

    52

    x se x < 0.

    I garfici di entrambe le funzioni si ricavano tracciando innanzitutto le rette di pendenza−3−

    √5

    2e−3 +

    √5

    2, che sono entrambe negative

    33

  • La figura seguente rappresenta simultaneamente i grafici delle funzioni f1 e f2.

    Poichè il coefficiente di y2 è positivo, le soluzioni della disequazione iniziale sono rappresen-tate dall’insieme

    D = {(x, y) ∈ R2|yf2(x)} ∪ {(x, y) ∈ R2|y > f1(x)}

    che rappresenta la zona tratteggiata nella seguente figura

    Passiamo alla ricerca dei massimi e minimi assoluti nel triangolo assegnato, osservandoinnanzitutto che si tratta di un insieme chiuso e limitato contenuto nel dominio D, e quindil’esistenza del massimo e del minimo assoluti è garantita dal Teorema di Weierstrass.Cominciamo ad individuare gli eventuali punti critici. Si ha

    f′x(x, y) =

    2x+ 3yx2 + 3xy + y2

    ,

    f′y(x, y) =

    3x+ 2yx2 + 3xy + y2

    .

    Pertanto ∇f(x, y) = (0, 0) se e solo se{2x+ 3y = 03x+ 2y = 0.

    Quest’ultimo è un sistema lineare omogeneo 2×2 che ammette l’ unica soluzione x = y = 0;poichè (0, 0) 6∈ D, la funzione non ammette punti critici.Dunque il massimo ed il minimo sono assunti necessariamente sul bordo del triangolo T ,rappresentato nella figura seguente.

    34

  • Sul lato AB si ha costantemente x = 1 e quindi la funzione si riduce a

    fAB(y) = log(y2 + 3y + 1),

    0 ≤ y ≤ 1. Pertanto si haf′AB(y) =

    2y + 3y2 + 3y + 1

    > 0

    in [0, 1] e quindi la funzione è crescente; perciò il minimo è assunto in y = 0 che corrispondeal punto A del disegno, ed il valore è dato da log 1 = 0, mentre il massimo è assunto pery = 1 che corrisponde al punto B e vale log 5.Sul lato AC invece si ha y = 0 e quindi la funzione diventa fAC(x) = log x2 = 2 log xin quanto 1 ≤ x ≤ 2 (in realtà sarebbe 2 log |x|). Questa è una funzione elementare, edè crescente nell’intervallo che si sta considerando, cioè [1, 2]; pertanto il minimo si ha incorrispondenza di x = 1, cioè del punto A, su cui già abbiamo calcolato f(A) = 0, mentre ilmassimo è assunto in x = 1 che corrisponde al punto C, dove si ha f(C) = 2 log 2.Infine il lato BC è rappresentato dai punti del piano

    BC = {(x, y) ∈ D : 1 ≤ x ≤ 2, y = 2− x}

    e quindi qui la funzione da studiare diviene fBC(x) = log(−x2 + 2x+ 4), per x ∈ [1, 2]. Laderivata prima è data da

    f′BC(x) =

    2(x− 1)x2 − 2x− 4

    che si annulla in x = 1; inoltre il denominatore si annulla nei punti 1 ±√

    5 entrambeesterni all’intervallo [1, 2]. Lo studio dei segni del numeratore e del denominatore mostrache f

    ′BC(x) > 0 in [1, 2]. Pertanto anche su questo lato si ha una funzione crescente.

    Ancora il minimo è assunto nell’estremo sinistro, x = 1 corrispondente al punto B, edin cui f(B) = log 5 (ma che rappresentava invece un massimo per la funzione sul lato ABe quindi non può essere nè di massimo nè di minimo), ed il massimo nell’estremo destro,corrispondente al punto C, in cui come già visto la funzione assume il valore 2 log 2.In conclusione gli unici due punti in cui si possono avere il massimo ed il minimo assolutisono i punti A e C.Per quanto riguarda il quesito iii. basta osservare che il triangolo in questo caso non è tuttocontenuto in D, in quanto l’origine non ne fa parte; quindi si sta considerando un insiemeche è limitato ma non chiuso, e di conseguenza non è più necessariamente soddisfatta la tesidel Teorema di Weierstrass.

    35

  • Esercizio 4. Si ha immediatamente∫sinxdx = − cosx+ c

    e quindi, applicando la Formula di Newton Leibnitz(∫ π0

    sinxdx)2

    = (1− cosπ)2 = 4.

    Calcoliamo ora il secondo integrale; iniziamo dall’integrale indefinito, che si calcola perricorrenza; infatti ∫

    sin2 xdx =∫

    sinx sinxdx

    e si può interpretare uno dei fattori come la derivata di u = − cosx; applicando la Formuladi Integrazione per Parti, con v = sinx si perviene allora a∫

    sin2 xdx = − cosx sinx−∫

    (− cosx) cosxdx = − cosx sinx+∫cos2xdx =

    − cosx sinx+∫

    (1− sin2 x)dx = − cosx sinx+ x−∫

    sin2 xdx

    che può allora scriversi come

    2∫

    sin2 xdx = − cosx sinx+ x+ c

    per c ∈ R; allora ∫sin2 xdx =

    x− cosx sinx2

    + c

    c ∈ R e, sempre grazie alla Formula di Newton-Leibnitz, poichè sin 0 = sinπ = 0∫ π0

    sin2 xdx =π

    2< 4

    dunque l’espressione è positiva.Esercizio 5. Il determinante del sistema è dato da

    ∆ =

    ∣∣∣∣∣∣α 1 -11 1 -21 3 −α

    ∣∣∣∣∣∣ = −α2 + 7α− 4.Ora noi sappiamo dal teorema di Rouchè-Capelli che un sistema lineare ammette un’unicasoluzione se e solo se ha determinante non nullo, e l’espressione −α2 + 7α − 4 si annulla

    solo per i valori7±√

    332

    nessuno dei quali appartiene all’insieme N; perciò se α ∈ N ildeterminante del sistema è non nullo, e quindi il sistema ammette un unica soluzione.

    Nel punto (1, 1) si ha f′x(1, 1) =

    2 + 31 + 3 + 1

    = 1, e quindi il determinante diviene ∆ = 2;

    applicando la Regola di Cramer

    x =12·

    ∣∣∣∣∣∣1 1 -11 1 -20 3 -1

    ∣∣∣∣∣∣ = 3236

  • y =12·

    ∣∣∣∣∣∣1 1 -11 1 -21 0 -1

    ∣∣∣∣∣∣ = −12z =

    12·

    ∣∣∣∣∣∣1 1 -11 1 11 3 0

    ∣∣∣∣∣∣ = 0.Infine la tabella delle risposte al test a risposta multipla è la seguente

    37

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 12 CFU)Prova scritta del 9 Luglio

    1. Studiare la funzione

    f(x) =x2 + 2log x

    e tracciarne il grafico qualitativo (non è richiesto lo studio della derivata seconda). (10)

    2. Data la funzione

    f(x, y) =x2 + nxy + y2

    x+ y

    dove n è il numero delle lettere che formano il nome proprio, determinarne il massimoed il minimo assoluti nel triangolo di vertici (0,1), (1,1), (1,0). (7)

    3. Si consideri la funzione f(x) = (x− 8)3

    i. localizzarne le radici;ii. determinare gli intervalli di convergenza a ciascuna radice del metodo delle tangenti;iii. determinare l’ordine di convergenza a ciascuna radice.

    (6)

    4. Data la seguente funzionef(x) = x2 log x

    i. determinarne l’integrale esatto dell’intervallo [1, 4];ii. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante il polinomio interpolante,

    con nodi equispaziati, di quarto grado;iii. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante la formula dei trapezi

    con 4 nodi;iv. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante la formala di Cavalieri–

    Simpson 3 nodi; Quale metodo numerico commette l’errore piú piccolo?

    (7)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano la valutazione massima di ciascun esercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome ecognome e corso di laurea tutti i fogli consegnati (non pi di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    38

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliStudenti immatricolati precedentemente all’ AA 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 8 CFU)Prova scritta del 9 Luglio

    1. Studiare la funzione

    f(x) =x2 + 2log x

    e tracciarne il grafico qualitativo (non è richiesto lo studio della derivata seconda).(punti 10)

    2. Determinare il comportamento della serie∞∑n=1

    en2

    + n3

    arctann.(punti 2)

    3. Data la funzione

    f(x, y) =x2 + nxy + y2

    x+ y

    dove n è il numero delle lettere che formano il nome proprio, determinarne il massimoed il minimo assoluti nel triangolo di vertici (0,1), (1,1), (1,0).(punti 10)

    4. Calcolare ∫ 31x2 log xdx.

    (punti 3)

    5. Si consideri, al variare di n ∈ N+ il sistema linearenx+ y − z = 22x+ n2y = 3y − z = 4

    i. provare che ammette un’unica soluzione (x(n), y(n), z(n)) per ogni n ∈ N+;ii. determinare tale soluzione;iii. posto an = x(n) + y(n) + z(n) determinare lim

    n→+∞an.

    (punti 5)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano la valutazione massima di ciascun esercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome ecognome e corso di laurea tutti i fogli consegnati (non pi di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    39

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 12 CFU)Prova teorica del 9 Luglio 2009

    Nome e Cognome .....................................................................................................

    Rispondere ai seguenti quesiti, completando la tabella in calce:

    1. Se l’equazione biquadratica ax4 +bx2 +c = 0 ammette quattro soluzioni reali e distinte,qual é l’unica affermazione possibile?

    A. a = 0B. b = 0C. c = 0D. nessuna delle precedenti

    2. Se la disequazione ax+ b > 0 ha come soluzioni x > 3 e la disequazione αx+ β > 0 é

    soddisfatta per x < −5 e se in x = 0 la frazione ax+ bαx+ β

    é definita, qual é l’affermazione

    falsa?

    A. a · α < 0B. a · b < 0C. β = 0D. nessuna delle precedenti, sono corrette tutte e tre

    3. La funzione f(x) = ax2 + 2x+ 1

    A. monotòna solo se a > 0B. monotòna solo se a = 0C. monotòna solo se a < 0D. non mai monotòna

    4. Quale dei seguenti insiemi é contenuto nel dominio della funzione

    f(x) =1√

    log(x2 − 1)?

    A. NB. ZC. QD. nessuno dei precedenti

    5. Data una successione (an)n quale di queste affermazione é vera, in virtú del Teoremadella Permanennza del segno?

    A. Se limn→+∞

    an = ` > 0 allora an > 0 per n sufficientemente grande

    B. se an > 0 per n sufficientemente grande, allora limn→+∞

    an = ` > 0

    C. se limn→+∞

    an = ` >≥ 0 allora an ≥ 0 per n sufficientemente grande

    D. se an ≥ 0 per n sufficientemente grande, allora limn→+∞

    an = ` ≥ 0

    40

  • 6. Qual è il più grande tra i seguenti limiti?

    limn→+∞

    n sin1n, lim

    n→+∞n loge

    (1 +

    1n

    ).

    A. il primoB. il secondoC. sono ugualiD. nessuno dei due perchè sono entrambe forme indeterminate

    7. Se f : D → R è continua ed ammette un asintoto verticale, qual è l’affermazioneimpossibile?

    A. D è illimitato superiormenteB. D è illimitato inferiormenteC. D è limitatoD. D = R

    8. La funzione f(x) = | cos |x|| è derivabile

    A. in R privato dei puntiπ

    2+ kπ, k ∈ Z

    B. in R privato dei multpli interi diπ

    2C. in R privato dell 0D. in R+

    9. La successione n 7→(

    1n

    )nA. è limitata perchè è convergenteB. è limitata perchè è un infinitesimoC. è illimitata perchè è divergenteD. non si può stabilire se è o no limitata perchè non è regolare

    10. Sia f : D → R con D ⊂ R, e xo ∈ D. Quale tra le seguenti affermazioni é impossibile?A. xo é simultaneamente di massimo e di minimoB. xo é simultaneamente di massimo e di flessoC. xo é simultaneamente di massimo, di minimo e di flessoD. nessuna, sono possibili tutte e tre

    11. Quale dei seguenti grafici rappresenta correttamente la funzione f(x) = |x2 − 2x|ex?12. La funzione f(x, y) = log(x+ y) nel proprio dominio viola le ipotesi

    A. del teorema di WeierstrassB. del Teorema di SchwartzC. di entrambe i teoremi precedentiD. di nessuno dei due teoremi citati in A) e in B)

    13. Se D ⊂ Rn e Po è un punto critico per una funzione f : D → R Qual è l’affermazionecorretta?

    A. ∇f(Po) = 0B. Duf(Po) = 0 in ogni direzione u∈ Rn

    C. df(Po) = 0D. Po è un massimo, o un minimo relativo per f

    41

  • 14. La funzione f(x, y) =x2 − y2

    log(x+ y)A. non ammette punti criticiB. ammette un solo punto criticoC. ammette solo due punti criticiD. ammette infiniti punti critici

    15. Se f : A → R con A ⊂ R2 ammette derivate parziali prime e seconde continue, e seP = (xo, yo) ∈ A é un punto critico con f

    ′′xx(xo, yo) = 0 allora

    A. P é per forza un punto di massimoB. P é per forza un punto di minimoC. P é per forza un punto di sellaD. nessuna delle precedenti alternative é corretta, P puó essere qualsiasi cosa

    16. Siano g ∈ C1(R) e α ∈ R un suo punto fisso. Consideriamo la successione xi = g(xi−1)e supponiamo che g′(α) = −4

    7, allora

    A. esiste un intorno U di α tale che per ogni x0 ∈ U la succesione xi risulti convergentecon ordine 2

    B. non esiste nessun intorno U di α tale che per ogni x0 ∈ U la succesione xi risulticonvergente

    C. esiste un intorno U di α tale che per ogni x0 ∈ U la succesione xi risulti convergentecon ordine 1

    D. esiste un intorno U di α tale che ∀x0 ∈ U la succesione x1 = α17. Supponiamo di voler trovare le radice della funzione f(x) = ex − 3 tramite il metodo

    delle tangenti. Allora

    A. il metodo non converge perché la funzione non ha alcuna radiceB. il metodo non converge per nessun punto iniziale all’unica radice dell’equazioneC. il metodo converge per tutti i punti iniziali all’unica radice dell’equazione

    42

  • D. esiste un unico punto iniziale per cui il metodo converge all’unica radice dell’e-quazione

    18. ∀f ∈ C(R),∫ baf(x)dx, con a 6= b, è equivalente a

    A.∫ aaf(x)dx+

    ∫ bbf(x)dx

    B.∫ baf(x)dx+

    ∫ abf(x)dx

    C.∫ ba−f(x)dx

    D. −∫ abf(x)dx

    19. Sia f ∈ C(R), una funzione dispari, cioè tale che f(x) = −f(−x). Allora, ∀a ∈ R

    abbiamo che, indipendentemente da f ,∫ a−af(x)dx

    A. è uguale a 2∫ a

    0f(x)dx

    B. è uguale a 0C. è uguale a 1

    D. è uguale a∫ a

    0f(x)dx

    20. Siano x0 = 0, x1 = 1, x2 = 2 e y0 = 1, y1 = 3, y2 = 7. Allora il polinomio interpolantein tali punti di grado al piú 2 é dato da p2(x) = x2 + x+ 1. Siano ora x0 = 2, x1 = 1,x2 = 0 e y0 = 7, y1 = 3, y2 = 1. Allora il polinomio interpolante in tali punti di gradoal piú 2 é dato da

    A. p2(x) = x2 + x+ 1.B. p2(x) = −x2 − x− 1.C. p2(x) = x2 + x+ 7.D. p2(x) = 7x2 + 3x+ 1.

    21. Siano x0 = 0, x1 = 1, x2 = 2 x3 = 3, x4 = 4, x5 = 5 e y0 = 0, y1 = 1, y2 = 2 y3 = 3,y4 = 4, y5 = 5. Allora il polinomio interpolante in tali punti di grado al piú 5 é datoda

    A. p5(x) = x5 + x4 + x3 + 1.B. p5(x) = x5.C. p5(x) = x5 + x3 + 1.D. p5(x) = x.

    22. Sia f = x2. Supponiamo di approssimare il calcolo di∫ 10

    0f(x)dx con la formula di

    Cavalieri-Simpson con 10 nodi. Allora l’errore commesso in modulo è pari a

    A. 1.68768998B. 2.808097070C. 0.010809009D. 0

    23. Sia A =(

    1 2−1 0

    ). Allora

    43

  • A. A−1 =(

    1 2−1 0

    )B. A−1 =

    (0 −1

    0.5 0.5

    )C. A−1 =

    (2 2−1 1

    )D. A−1 =

    (1 00 1

    )24. Sia O ∈ Rn×n la matrice che ha tutte le entrate nulle. Quale tra le seguenti implicazioni

    si può inserire al posto dei puntini, tra le affermazioniA2 = O ......... A = O

    A. =⇒ ma 6⇐=;B. ⇐= ma 6=⇒;C. ⇐⇒;D. nessuna delle precedenti.

    25. Sia A ∈ Rn×n e k ∈ R. Allora è sempre vero cheA. det(kA) = k det(A)B. det(kA) = 2k det(A)C. det(kA) = k2 det(A)D. det(kA) = k + det(A)

    44

  • 45

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliStudenti immatricolati precedentemente all’ AA 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 8 CFU)Prova teorica del 9 Luglio 2009

    Nome e Cognome .....................................................................................................

    Rispondere ai seguenti quesiti, completando la tabella in calce:

    1. Se l’equazione biquadratica ax4 +bx2 +c = 0 ammette quattro soluzioni reali e distinte,qual é l’unica affermazione possibile?

    A. a = 0B. b = 0C. c = 0D. nessuna delle precedenti

    2. La funzione f(x) = ax2 + 2x+ 1

    A. monotòna solo se a > 0B. monotòna solo se a = 0C. monotòna solo se a < 0D. non mai monotòna

    3. Qual è il più grande tra i seguenti limiti?

    limn→+∞

    n sin1n, lim

    n→+∞n loge

    (1 +

    1n

    ).

    A. il primoB. il secondoC. sono ugualiD. nessuno dei due perchè sono entrambe forme indeterminate

    4. Se f : D → R è continua ed ammette un asintoto verticale, qual è l’affermazioneimpossibile?

    A. D è illimitato superiormenteB. D è illimitato inferiormenteC. D è limitatoD. D = R

    5. La successione n 7→(

    1n

    )nA. è limitata perchè è convergenteB. è limitata perchè è un infinitesimoC. è illimitata perchè è divergenteD. non si può stabilire se è o no limitata perchè non è regolare

    6. La funzione f(x) + | cos |x|| è derivabile

    A. in R privato dei puntiπ

    2+ kπ, k ∈ Z

    46

  • B. in R privato dei multpli interi diπ

    2C. in R privato dell 0D. in R+

    7. Sia f : D → R con D ⊂ R, e xo ∈ D. Quale tra le seguenti affermazioni é impossibile?A. xo é simultaneamente di massimo e di minimoB. xo é simultaneamente di massimo e di flessoC. xo é simultaneamente di massimo, di minimo e di flessoD. nessuna, sono possibili tutte e tre

    8. Quale dei seguenti grafici rappresenta correttamente la funzione f(x) = |x2 − 2x|ex?

    9. Se an ≥ 0 tale che∞∑n=1

    an converge, qual il comportamento della serie

    ∞∑n=15

    (−1)nan?

    A. converge semplicemente ma non assolutamenteB. converge assolutamente e quindi semplicementeC. divergeD. indeterminata

    10. Data (an)n ⊂]0,+∞) con an < qn, se∞∑n=1

    an converge significa che

    A. q < 1B. |q| < 1C. q > 1D. nessuna delle precedenti alternative é corretta

    47

  • 48

  • Svolgimento della prova d’esame del 9 Luglio 2009Esercizio 1. Perché la funzione risulti definita occorre che x > 0 e che log x 6= 0 e quindiche x 6= 1. Quindi D =]0, 1[∪]1,+∞).Passiamo al calcolo dei limiti: si ha

    limx→0+

    f(x) = 0

    in quanto il denominatore della frazione diverge a −∞ mentre il numeratore tende a 2;quindi non ci sono asintoti in prossimitá di 0. Invece risulta

    limx→1−

    f(x) = −∞

    limx→1+

    f(x) = +∞

    poiché il numeratore tende a 3, mentre il denominatore tende a 0, ma mantenendosi negativo(rispettivamente positivo) per valori minori (rispettivamente maggiori) di 1. Quindi il graficopresenta in 1 un asintoto verticale.Infine

    limx→+∞

    f(x) = +∞

    in quanto l’infinito a numeratore é piú veloce di quello a denominatore; lo stesso accadedividendo per x, ovvero anche

    limx→+∞

    f(x)x

    = +∞

    e quindi non ci sono né asintoti orizzontali né asintoti obliqui.Passiamo allo studio della derivata prima: si ha

    f ′(x) =2x log x− x

    2 + 2x

    log2 x=

    2x2 log x− x2 − 2x log x

    .

    Osserviamo che la derivata esiste in tutto D, ovvero che C2 =Ø. Inoltre non vi sono estremidi D che appartengano anche a D quindi anche C3 =Ø.Per determinare C1 risolviamo l’equazione f ′(x) = 0 che equivale a risolvere l’equazione

    log x =x2 + 2x2

    = 1 +2x2.

    49

  • Si tratta quindi di tracciare sinotticamente due grafici elementari, per convincersi immedi-atamente dell’esistenza di un unico punto xo > e in cui essi si intersecano; in tale puntole due funzioni coincidono, ovvero esso é soluzione dell’equazione cioé f ′(xo) = 0; sempre

    attraverso il metodo grafico si riconosce immediatamente che log x é al di sopra di 1 +2x2

    a destra di xo e al di sotto a sinistra di esso. Quindi f ′(x) > 0 se x > xo e f ′(x) < 0 per0 < x < xo e x 6= 1. Quindi f é crescente in [xo,+∞) e decrescente in ]0, 1[ ed in ]1, xo].Perció la funzione presenta un minimo in xo ed il grafico é dato da

    50

  • Esercizio 2. Intanto il campo di esistenza é dato da D = R2 \ {(x,−x), x ∈ R} cioé é ilcomplementare della bisettrice del II e IV quadrante (dove il numeratore della frazione siannulla); quindi il triangolo in considerazione é tutto incluso in D.L’esistenza di un massimo e di un minimo assoluti in T é quindi assicurata dal teorema diWeierstrass, perché T é compatto, e f é definita in tutto T .Cominciamo con il verificare se all’interno di T cade qualche punto critico; a questo scopodeterminiamo il gradiente, cioé calcoliamo innanzitutto le derivate parziali prime f ′x(x, y) ef ′y(x, y): data la simmetria ripsetto alle due variabili, basta calcolare la prima e ottenere laseconda sostituendovi x con y.

    f ′x(x, y) =(2x+ ny)(x+ y)− x2 − nxy − y2

    (x+ y)2=x2 + 2xy + (n− 1)y2

    (x+ y)2

    f ′y(x, y) =y2 + 2xy + (n− 1)x2

    (x+ y)2.

    Allora i punti critici si ottengono risolvendo il sistema{x2 + 2xy + (n− 1)y2 = 0(n− 1)x2 + 2xy + y2 = 0.

    Passando a risolvere la prima delel due equazioni, interpretatta come un’equazione di secondogrado in x con parametro y, si trova l’espressione del discriminante ∆ = 4y2− 4(n− 1)y2 =4y2(2 − n) ≤ 0 in quanto si è già osservato che n > 2. Quindi l’equyazione ammetterebbesoluzione solo con ∆ = 0 ovvero y = 0; ma con y = 0, la seconda equazione fornisce lasoluzione x = 0. Quindi il sistema ha l’unica soluzione 90, 0) che non è accettabile perchèl’origine non fa parte del dominio. Dunque non ci sono punti critici in D (e pertanto neanchein T ), e la ricerca del massimo e del minimo assoluti si limita allo studio del bordo.Posto A = (0, 1), B = (1, 1), C = (1, 0) cominciamo con lo studiare f sul lato AB dove y = 1

    e la funzione diviene gAB(x) =x2 + nx+ 1

    x+ 1, x ∈ [0, 1].

    Il calcolo della derivata prima fornisce

    g′AB(x) =x2 + 2x+ n− 1

    (x+ 1)2

    e quindi si avrebbe g′AB(x) = 0 se e solo se x2 + 2x + n − 1 = 0; ma questa equazione di

    secondo grado ha come discriminante ∆ = 4− 4(n− 1) = 4(2−n) che per come si é scelto nrisulta certamente negativo; quindi l’equazione non ha soluzioni, e poiché certamente n > 1la g′AB é tutta positiva. Quindi gAB é crescente in [0, 1] e dunque assume minimo in x = 0(che corrisponde al vertice A) e massimo in x = 1 (cioé nel vertice B).Osservando nuovamente la simmetria della funzione rispetto alle variabili x e y si constataimmediatamente che sul lato BC, dove x = 1 la gBC assumerá il proprio massimo in y = 0(cioé nel vertice C) e il minimo in corrispondenza di y = 1 ovvero del vertice B).Rimane da studiare la restrizione di f al lato AC, dove si ha y = 1− x.La funzione diviene quindi

    gAC(x) =x2 + nx(1− x) + 1 + x2 − 2x

    1= (2− n)x2 + (n− 2)x+ 1,

    x ∈ [0, 1]. Come si é giá osservato, n > 2 e quindi la funzione ha come grafico una parabolaconcava, che assume quindi il proprio minimo nel vertice, e massimo in uno dei due estremi.

    51

  • Per determinare l’ascissa del vertice basta annullare la derivata, che é 2(2− n)x+ (n− 2) esi trova immediatamente x =

    12

    . Gli estremi dell’intervallo su questo lato corrispondono aivertici A e C del triangolo, che sono stati giá individuati come candidati punti di minimonello studio dei lati AB e BC. Pertanto nessuno dei due puó essere di massimo né di minimo:infatti, se per esempio consideriamo il punto A, abbiamo che in ogni suo intorno cadono siapunti del lato AB che punti del lato AC. I valori di f sui punti del lato AB sono piú alti dif(A), perché su questo lato é un minimo, mentre i valori di f sul lato AC sono piú bassi,perché su questo lato f(A) é invece un massimo.Quindi gli unici due candidati sono il punto B, dove la f assume il valore massimo, ed ilpunto

    V =(

    12,12

    )dove si ha un minimo.Esercizio 2 - compito da 8 CFU.La serie è a termini positivi, quindi o converge o diverge; poichè si ha

    limn→+∞

    en2

    + n3

    arctann= +∞

    dato che il numeratore diverge a +∞ (è somma di due successioni divergenti a +∞) e ildenominatore converge a

    π

    2.

    Esercizio 4 - compito da 8 CFUCalcoliamo innanzitutto l’integrale indefinito; applicando la Formula di Integrazione perParti si ha ∫

    x2 log xdx =x3

    3log x−

    ∫x3

    3· 1xdx =

    x3

    3log x− x

    3

    9+ c

    con c ∈ R; ora, tramite la Formula di Newton-Leibnitz∫ 31x2 log xdx =

    [x3

    3log x− x

    3

    9+ c]3

    1

    = 9(

    log 3− 13

    )− 1

    3·(−1

    3

    )= 9 log 3− 8

    9.

    Esercizio 5 - compito da 8 CFU.Applichiamo il teorema di Ruchè-Capelli; il determinante del sistema è dato da∣∣∣∣∣∣

    n 1 -12 n2 00 1 -1

    ∣∣∣∣∣∣ = −n3 − 2 + 2 = −n3 6= 0per ogni n ∈ N+.Per determinare le soluzioni del sistema, applichiamo la Regola di Cramer:

    x(n) = − 1n3

    ∣∣∣∣∣∣2 1 -13 n2 04 1 -1

    ∣∣∣∣∣∣ = 6(n2 − 1)n3

    y(n) = − 1n3

    ∣∣∣∣∣∣n 2 -12 3 00 4 -1

    ∣∣∣∣∣∣ = 3n+ 4n3z(n) = − 1

    n3

    ∣∣∣∣∣∣n 1 22 n2 30 1 4

    ∣∣∣∣∣∣ = −4n3 + 4 + 3nn3

    52

  • Quindi sommando si trova

    an = x(n) + y(n) + z(n) =−4n3 + 6n2 + 6n+ 2

    n3

    che è il rapporto tra due polinomi di terzo grado in n; dunque facilmente

    limn→+∞

    an = −4.

    Infine le tabelle delle risposte corrette per i quesiti a risposta multipla sono

    53

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 12 CFU)Prova scritta dell’ 8 Settembre 2009

    1. Studiare il grafico della funzione

    f(x) =x(x+ 1)

    log x

    (non è richiesto lo studio della derivata seconda). (7)

    2. Determinare il massimo ed il minimo assoluti della funzione f(x, y) =x2 + y2

    x+ ynel

    quadrato di vertici A = (1,0), B = (2,1), C = (3,0), D = (2, -1). (7)3. Si consideri la seguente funzione

    f(x) =

    (x+ 5)2 − 1 x < −5;−1 |x| < 5;(x− 5)2 − 1 x > 5;

    i. Tale funzione é di classe C1(R)?ii. localizzarne le radici;iii. determinare gli intervalli di convergenza a ciascuna radice del metodo delle tangenti;iv. determinare l’ordine di convergenza a ciascuna radice.(8)

    4. Data la seguente funzione

    f(x) =5x− 9

    x2 − 4x+ 3.

    i. determinarne l’integrale esatto dell’intervallo [−1, 0];ii. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante il polinomio interpolante,

    con nodi equispaziati, di terzo grado;iii. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante la formula dei trapezi

    con 4 nodi;iv. determinarne l’integrale numerico approssimato mediante la formala di Cavalieri–

    Simpson 3 nodi; Quale metodo numerico commette l’errore piú piccolo?(8)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficoltà, e quindi la valutazione massima, diciascun esercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome ecognome e corso di laurea tutti i fogli consegnati (non più di due).Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    54

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliStudenti immatricolati precedentemente all’ AA 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 8 CFU)Prova scritta dell’ 8 Settembre 2009

    1. Studiare il grafico della funzione

    f(x) =x(x+ 1)

    log x(non è richiesto lo studio della derivata seconda). (8)

    2. Determinare il valore dell’integrale ∫ π0

    sin2 xdx.

    (5)

    3. Determinare il massimo ed il minimo assoluti della funzione f(x, y) =x2 + y2

    x+ ynel

    quadrato di vertici A = (1,0), B = (2,1), C = (3,0), D = (2, -1). (8)4. Determinare il comportamento della serie

    ∞∑n=1

    (n2 +

    √n

    n2 + 1

    )n2.

    (4)5. Determinare quanto vale

    limn→+∞

    xn + yn + zn

    dove (xn, yn, zn) è la soluzione del sistema linearenx+ y +

    z

    n= 1

    −x+√n · z = 2

    z

    n2= 3

    (5)

    Motivare tutte le risposte, altrimenti esse non verranno valutate.I punteggi tra parentesi indicano il grado di difficoltà, e quindi la valutazione massima, diciascun esercizio.Consegnare una sola copia, ordinata, numerando e contrassegnando col proprio nome ecognome e corso di laurea tutti i fogli consegnati (non più di due).Gli studenti che debbono sotenere solo l’Esame di Matematica 2 (3 CFU) possono svolgeresolamente gli esercizi 3 e 5 e l’esercizio 2 o l’esercizio 4, a seconda del programma presentatoper sostenere l’esame di Matematica 1.Compiti privi degli estremi di identificazione non verranno corretti.Non riconsegnare la traccia del compito.

    E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO COPIARE!

    55

  • Facoltá di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliAnno Accademico 2008-09

    Matematica (Corso di Laurea in Scienze Geologiche - 12 CFU)Prova teorica dell’ 8 Settembre 2009

    Nome e Cognome .....................................................................................................

    Rispondere ai seguenti quesiti, completando la tabella in calce:

    1. Se sinα = 0, 3, quale di queste relazioni impossibile?

    A. tgα =√

    22

    B. cosα =√

    23

    C. sin 2α =4√

    29

    D. nessuna delle precedenti, sono tutte possibili

    2. Quale dei seguenti insiemi é contenuto nel dominio della funzione

    f(x) = log(x+√x)?

    A. NB. ZC. QD. nessuno dei precedenti

    3. (10√x − 1)(10

    √x + 1) =

    A. 102√x − 1

    B. 10x − 1C. 10

    √2x − 1

    D. (10√x − 1)2

    4. La funzione f : [0,+∞)→ [0,+∞) definita da f(x) = [x] (parte intera di x)A. positiva e crescenteB. non negativa e crescenteC. positiva e non decrescenteD. non negativa e non decrescente

    5. Quale è l’implicazione corretta?

    A. se (an)n è regolare, è definitivamente monotònaB. se (an)n è convergente, è definitivamente monotònaC. se (an)n è definitivamente monotòna, è regolareD. se (an)n è è definitivamente monotòna, è convergente

    6. Qale tra queste funzioni non ammette asintoti verticali?

    A. xB.

    cosxx

    56

  • C. tanxD. log x

    7. Se (an)n e (bn)n sono due successioni, con (bn)n divergente, e

    limn→+∞

    an · bn = 3

    allora

    A. limn→+∞

    an = +∞

    B. limn→+∞

    an = 3

    C. limn→+∞

    an = 0

    D. nessuna delle precedenti risposte è corretta, perchè non è detto che (an)n sia regolare

    8. Siano a, b ∈ R tali che 2a+ b > 0. Qual è l’affermazione corretta?A. la funzione f(x) = ax2 + bx+ c è crescente in [1,+∞)B. la funzione f(x) = ax2 + bx+ c è non decrescente in [1,+∞)C. la funzione f(x) = ax2 + bx+ c è monotòna in [1,+∞)D. nessuNA delLE precedenti, dipende dal segno di a e di b.

    9. Di quale di questi insiemi non fa parte xo?

    A. dell’insieme dei punti di massimo o di minimo per fB. dell’insieme dei punti di discontinuit di fC. dell’insieme dei punti di non derivabilit di fD. dell’insieme dei punti di flesso di f

    10. Sia f : [a, b]→ R derivabile e f ′(x) ≥ 0 in tutto [a, b]. Quale delle seguenti affermazioniè impossibile?

    A. f(a) = f(b)B. f(a) > f(b)C. f(a) < f(b)D. nessuna delle precedenti, possono verificarsi tutte e tre

    11. L’applicazione f : [−1, 3] → R definita da f(x) = x2 non soddisfa le ipotesi di qualetra i seguenti Teoremi?

    57

  • A. del Teorema di WeierstrassB. del Teorema di LagrangeC. di entrambeD. di nessuno dei due

    12. Il dominio della funzione f(x, y) = x log y + y√x è

    A. il primo quadrante del pianoB. il primo quadrante aperto, cioè privato degli assiC. un sottoinsieme del primo quadrante che non è nè aperto nè chiusoD. tutto il piano R2

    13. Sia A ⊂ R e sia f : A → R una funzione derivabile con derivata continua. Postoϕ(x, y) = f(x) · f ′(y) il prodotto f ′(x) · f ′′(y) rappresentaA. la derivata seconda ϕ

    ′′xx(x, y)

    B. la derivata seconda ϕ′′yy(x, y)

    C. la derivata seconda ϕ′′xy(x, y)

    D. la derivata prima ϕ′(x, y)

    14. Sia A ⊂ R e siano f, g : A→ R due funzioni entrambe con derivata seconda continua.Posto ϕ(x, y) = f(x) · g′(y) + g(x) · f ′(y) a cosa corrisponde l’espressione

    f′′(x)g′(y) + g

    ′′(x)f(y)?

    A. a ϕ′′xx

    B. a ϕ′′xy

    C. a ϕ′′yx

    D. a ϕ′′yy

    15. Sia A ⊂ R e siano f, g : A → R due funzioni derivabili, e con derivate continue.Considerata l’applicazione

    ϕ(x, y) = f(x) · g(y)

    quale tra le seguenti affermazioni è sbagliata?

    A. ϕ è differenziabile in A×AB. ϕ ammette massimo e minimo assoluti in ogni chiuso contenuto in A×AC. ϕ

    ′′xy(x, y) è il prodotto delle derivate prime di f e g

    D. nessuna delle precedenti, sono giuste tutte e tre

    16. Siano g ∈ C1(R) e α ∈ R un suo punto fisso. Consideriamo la successione xi = g(xi−1)e supponiamo che g′(α) = 0, allora

    A. esiste un intorno U di α tale che per ogni x0 ∈ U la succesione xi risulti convergentecon ordine almeno 2

    B. non esiste nessun intorno U di α tale che per ogni x0 ∈ U la succesione xi risulticonvergente

    C. esiste un intorno U di α tale che per ogni x0 ∈ U la succesione xi risulti convergentecon ordine 1

    D. esiste un intorno U di α tale che ∀x0 ∈ U la succesione x1 = α17. Supponiamo di voler trovare le radice della funzione f(x) = x − 3 tramite il metodo

    delle tangenti. Allora

    58

  • A. il metodo non converge perché la funzione non ha alcuna radiceB. il metodo non converge per nessun punto iniziale all’unica radice dell’equazioneC. il metodo converge per tutti i punti iniziali all’unica radice dell’equazioneD. esiste un unico punto iniziale per cui il metodo converge all’unica radice dell’e-

    quazione

    18. ∀f ∈ C(R),∫ ba −f(x)dx, con a 6= b, è equivalente a

    A.∫ aa −f(x)dx+

    ∫ bb f(x)dx

    B.∫ ba f(x)dx+

    ∫ ab −f(x)dx

    C.∫ ba f(x)dx

    D.∫ ab f(x)dx

    19. Sia f ∈ C(R), una funzione pari, cioè tale che f(x) = f(−x). Allora, ∀a ∈ R abbiamoche, indipendentemente da f ,

    ∫ a−a f(x)dx

    A. è uguale a 2∫ a0 f(x)dx

    B. è uguale a 0C. è uguale a 1D. è uguale a

    ∫ a0 f(x)dx

    20. Siano x0 = 0, x1 = 1, x2 = 2 e y0 = 1, y1 = 1, y2 = 3. Allora il polinomio interpolantein tali punti di grado al piú 2 é dato da p2(x) = x2 − x+ 1. Siano ora x0 = 2, x1 = 1,x2 = 0 e y0 = 3, y1 = 1, y2 = 1. Allora il polinomio interpolante in tali punti di gradoal piú 2 é dato da

    A. p2(x) = x2 + x+ 1.B. p2(x) = x2 − x+ 1.C. p2(x) = 3x2 + x+ 1.D. p2(x) = x2 − 3x+ 1.

    21. Siano x0 = 0, x1 = 1, x2 = 2 x3 = 3, x4 = 4, x5 = 5 e y0 = 0, y1 = 1, y2 = 4 y3 = 9,y4 = 16, y5 = 25. Allora il polinomio interpolante in tali punti di grado al piú 5 é datoda

    A. p5(x) = x5 + 3x4 + 2x3 − 1.B. p5(x) = x2.C. p5(x) = x5 + 1.D. p5(x) = x+ 3.

    22. Sia f = x+ 6. Supponiamo di approssimare il calcolo di∫ 100 f(x)dx con la formula dei

    trapezi con 7 nodi. Allora l’errore commesso in modulo è pari a

    A. 2.38798001B. 0.5C. 0D. 0.10199191

    23. Sia A =(

    2 21 1/2

    ). Allora

    A. A−1 =(−1/2 −1/2−1 −2

    )B. A−1 =

    (1/2 1/21 2

    )59

  • C. A−1 =(−1/2 2

    1 −2

    )D. A−1 =

    (−2 −2−1 −1/2

    )24. Sia O ∈ Rn×n la matrice che ha tutte le entrate nulle. Quale tra le seguenti implicazioni

    si può inserire al posto dei puntini, tra le affermazioniA3 = O ......... A = O

    A. =⇒ ma 6⇐=;B. ⇐= ma 6=⇒;C. ⇐⇒;D. nessuna delle precedenti.

    25. Sia A ∈ Rn×n e ai,j = 1 per i, j = 1, . . . , n. Allora, indipendentemente da n, è vero cheA. det(A) = nB. det(A) = −det2(A)C. det(A) = 0D. det(A) = n+ det(A)

    60

  • 61

  • Svolgimento della prova scritta dell’ 8 Settembre 2009 (12 CFU)Esercizio 1. Per definire la funzione occorre porre x > 0 dato che compare il logaritmo, einoltre occorre escludere che log x = 0 in quanto è al denominatore; qundi deve aversi x > 0e x 6= 1, cioè D =]0, 1[∪]1,+∞).Per la ricerca degli asintoti si comincia a calcolare

    limx→0+

    f(x) = limx→0+

    x(x+ 1)1

    log x= 0

    in quanto per x→ 0 l’ultimo fattore è un infinitesimo, ed ovviamente anche il primo, quinditutto il prodotto tende a 0. Pertanto non vi sono asintoti verticali in prossimità di 0.Per x→ 1 si ha che log x tende a 0, con valori positivi, rispettivamente negativi, a secondache ci si avvicini da destra, rispettivamente da sinistra; il numeratore della funzione invecetende a 2. Allora la frazione diverge sia da destra che da sinistra, ovvero

    limx→1−

    f(x) = −∞, limx→1+