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ASSISTENTE STUDI MEDICI AD PU DDETTO ALLA UERICULTURA OPERATORE BENESSERE BIO- PSICO-FISICO FAC DEL D'IN CILITATORE SOCIALE LLE DINAMICHE NTEGRAZIONE

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ASSISTENTE STUDI MEDICI

ADDETTO ALLA PUERICULTURA

ADDETTO ALLA PUERICULTURA

OPERATORE BENESSERE BIO-PSICO-FISICO

FACILITATORE SOCIALE DELLE DINAMICHE D'INTEGRAZIONE

FACILITATORE SOCIALE DELLE DINAMICHE D'INTEGRAZIONE

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Comitato di redazione:

- Prof.ssa Maria Caravella

- Prof.ssa Anna Di Pinto

- Ass. Tecnico Vincenza Santoro

Hanno collaborato:

Il Dirigente Scolastico:

- Prof.ssa Ester Gargano

docenti

Gabriella Labbe , Rosa Perrone, Madia

Zaccaria,

Gli alunni:

- Classi: 1B -2B - 2D – 2E - 3C –3D- 4D -

5A -5B

Alunni: Teresa Gernone, Valentina Napoletano, Ilaria De Tullio, Luana Araya, Monica Bianco, Paola Di Mario, Stefania Ceglie, Casalini Martina, Martina Auciello, Rita Caccavallo, Teresa Perrucci, Valentina Zaccaro, Johara Vitellaro, Mariantonietta Colasuonno, Francesco Zonno, Alessia Chiarappa, Grazia Stallone, Adina Climescu, Annarita Peconio, Martina Auricchio, Azzurra Fiore, Roberta Vitale, Emanuela De Santis, Rita Lippolis, Botta F., Cassano A., Cimino D., Coppolecchia F., Costanzo M., Fanelli L., Ferrante N., Guerra G., Lattanzi D., Lorusso E., Petrosillo B., Romano V., Salomone S., Valerio A., Valrosso A.

INDICE

I giovani e la crisi Pag. 3

I giovani e la sicurezza stradale Pag. 4-5

L’educazione alla salute Pag. 6-7

Esperienze di tirocinanti al Baby

Club di Bari

Pag. 8-9

31 gennaio 2015: eletto il

nuovo presidente della

Repubblica Italiana

Pag. 10

Safer Internet Day 2015 Pag. 11-

12

Abbiamo riflettuto …. Pag. 13-

17

Che bello riscoprire la lettura

delle favole

Pag. 18-

19

E …..delle fiabe Pag. 20-

22

I caratteri del DECADENTISMO

che ancora caratterizzano il

nostro presente

Pag. 23

Leggere: un mondo tutto da

scoprire

Pag. 24

Andare al cinema Pag.25-28

Pagine di storia

Giornata della memoria 2015

Pag. 29-

31

Il Brigantaggio

Pag.32-33

Pagina delle poesie Pag. 34-

35

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Negli ultimi tempi si

sente parlare sempre più

spesso di crisi

economica, che ha

colpito oltre l’Italia

anche L'Europa, gli Stati

Uniti e il resto del mondo.

Questa crisi ha fatto aumentare

di disoccupazione. In questa circostanza

ad essere penalizzati sono le nuove

generazioni che al termine degli studi

hanno difficoltà ad accedere al mondo del

lavoro.

Poiché , la riduzione dei consumi insieme

alle pressioni fiscali, rendono difficoltose

le assunzioni, in alcuni casi le aziende

tendono a ridurre il personale che v

visto solo come una spesa e non più come

una risorsa.

Questa crisi ha colpito vari settori tra cui

principalmente il settore dell’edilizia e

quello agricolo. Tutto ciò causa nei

giovani demotivazione nell’intraprendere

un’attività autonoma e imprend

le nuove generazioni sono preoccupate

soprattutto per gli investimenti iniziali che

potrebbero essere destinati ad un sicuro

fallimento vista la presenza di molte

attività simili sul mercato. Tra chi ha un

Editoriale

I Giovani e la crisi

Negli ultimi tempi si

parlare sempre più

spesso di crisi

economica, che ha

colpito oltre l’Italia

anche L'Europa, gli Stati

Questa crisi ha fatto aumentare il livello

di disoccupazione. In questa circostanza

ad essere penalizzati sono le nuove

enerazioni che al termine degli studi

hanno difficoltà ad accedere al mondo del

Poiché , la riduzione dei consumi insieme

alle pressioni fiscali, rendono difficoltose

le assunzioni, in alcuni casi le aziende

tendono a ridurre il personale che viene

visto solo come una spesa e non più come

Questa crisi ha colpito vari settori tra cui

principalmente il settore dell’edilizia e

quello agricolo. Tutto ciò causa nei

giovani demotivazione nell’intraprendere

un’attività autonoma e imprenditoriale ,

le nuove generazioni sono preoccupate

soprattutto per gli investimenti iniziali che

potrebbero essere destinati ad un sicuro

fallimento vista la presenza di molte

Tra chi ha un

lavoro solo il 20% è pienamente soddisfatto dell’attuale impiegooltre il 25% è poco, per nulla soddisfatto. Un giovane su quattro, quindi, pur di lavorare e non rimanere a casa a rigirarsi ipollici, accetta un impiego lontano dalle proprie aspettative.

I giovani per fortuna cercano di resistere e facendo dei corsi di riconversione professionale e spesso a malincuore si trasferiscono in altre città oppure all'estero dove ci sono maggiori opportunità lavorative.Nonostante gli alti tassi di disoccupazione e il deterioramento delle offerte di lavoro, le nuove generazioni non sono rassegnate, cercano di reagire come possono. Mettono in campo strategie per fronteggiare la crisi in attesa di tempi migliori.

Sono molti quelli che si adattano e accettano un lavoro anche non pienamente in linea con i propri desideri e le proprie aspettative. Molti come noi cercano di risolvere per quanto possibile il problema partendo da una scelta vincente, quella di un percorso di studi congeniale alle opportuni tà del mercato e possibilmente affine alle proprie inclinazioni.

I Giovani e la crisi

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IPSSSS “DE LILLA”

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solo il 20% è pienamente soddisfatto dell’attuale impiego, mentre oltre il 25% è poco, per nulla soddisfatto. Un giovane su quattro, quindi, pur di lavorare e non rimanere a casa a rigirarsi i pollici, accetta un impiego lontano dalle

I giovani per fortuna non demordono, di adattarsi, magari

facendo dei corsi di riconversione professionale e spesso a malincuore si trasferiscono in altre città oppure all'estero dove ci sono maggiori opportunità

Nonostante gli alti tassi di isoccupazione e il deterioramento delle

offerte di lavoro, le nuove generazioni non sono rassegnate, cercano di reagire come possono. Mettono in campo strategie

fronteggiare la crisi in attesa di tempi

Sono molti quelli che si adattano e ccettano un lavoro anche non

pienamente in linea con i propri desideri e le proprie aspettative. Molti come noi cercano di risolvere per quanto possibile il problema partendo da una scelta vincente, quella di un percorso di studi congeniale alle

tà del mercato e possibilmente affine alle proprie inclinazioni.

Teresa Gernone

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Dall’entrata in vigore del nuovo codice

della strada del 1992, è stata istituita

l’iniziativa del Ministero della Pubblica

Istruzione, dell’insegnamento nelle scuole

dell’Educazione stradale ossia di tutti quei

principi della sicurezza stradale, delle

norme generali che regolano il

comportamento degli utenti del

non solo come automobilisti e ciclisti, ma

anche come pedoni.

E’ dunque di buona norma far si che i

giovani in procinto di conseguire la

patente, conoscano oltre il codice della

strada, la relativa segnaletica e

quant’altro, anche i rischi in cui si può

Attività della nostra scuola

I giovani e la sicurezza stradale

Dall’entrata in vigore del nuovo codice

1992, è stata istituita

l’iniziativa del Ministero della Pubblica

Istruzione, dell’insegnamento nelle scuole

dell’Educazione stradale ossia di tutti quei

principi della sicurezza stradale, delle

norme generali che regolano il

comportamento degli utenti della strada,

non solo come automobilisti e ciclisti, ma

E’ dunque di buona norma far si che i

giovani in procinto di conseguire la

patente, conoscano oltre il codice della

strada, la relativa segnaletica e

quant’altro, anche i rischi in cui si può

incorrere non solo come guidatore ma

anche come pedone.

L’Educazione stradale deve impartire ai

più giovani i corretti comportamenti da

adottare, soprattutto la prudenza, il

rispetto di sé stessi, degli altri e

dell’ambiente affinché il numero degli

incidenti possa sempre più diminuire e si

possa ben comprendere i

“mobilità sostenibile” per la salvaguardia

e la tutela dell’ambiente. Educare alla

sicurezza significa anche implementare i

principi democratici e di legalità sui quali

deve fondarsi la convivenza civile. Il

nostro Istituto da anni svolge att

legate al tema con iniziative rivolte agli

alunni del 4° anno sia all’interno della

scuola, sia partecipando al progetto “Ciao

Vinny”, la cultura della vita. L’iniziativa a

cura del Comune di Bari, Polizia

Municipale e della fondazione “Ciao

Vinny” è finalizzata ad informare i giovani

sui gravi rischi che ne derivano dall’uso di

Attività della nostra scuola

I giovani e la sicurezza stradale

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incorrere non solo come guidatore ma

ducazione stradale deve impartire ai

più giovani i corretti comportamenti da

adottare, soprattutto la prudenza, il

rispetto di sé stessi, degli altri e

dell’ambiente affinché il numero degli

incidenti possa sempre più diminuire e si

possa ben comprendere il concetto di

“mobilità sostenibile” per la salvaguardia

e la tutela dell’ambiente. Educare alla

sicurezza significa anche implementare i

principi democratici e di legalità sui quali

deve fondarsi la convivenza civile. Il

nostro Istituto da anni svolge attività

legate al tema con iniziative rivolte agli

alunni del 4° anno sia all’interno della

scuola, sia partecipando al progetto “Ciao

Vinny”, la cultura della vita. L’iniziativa a

cura del Comune di Bari, Polizia

Municipale e della fondazione “Ciao

è finalizzata ad informare i giovani

sui gravi rischi che ne derivano dall’uso di

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alcool e droga alla guida di una

autovettura o di un ciclomotore.

Vengono proiettati filmati, documentari

riguardanti la sicurezza stradale e le

tragedie che ne conseguono. Vengono

organizzati dibattiti con persone coinvolte

in incidenti o con parenti delle vittime,

per lo più genitori. Inoltre gli operatori

presenti danno le prime nozioni di pronto

soccorso indispensabili per poter salvare

una vittima della strada.

Nell’incontro svoltosi a scuola dal tema “I

giovani e la sicurezza stradale” a cura di

Service Lions Club Bari Host sono

intervenuti istruttori

del Ministero dei

Trasporti nell’ottica di

dare un orientamento

per scelte

responsabili,

individuando esperienze concrete e

comportamenti coerenti con stili di vita

sostenibili. Si tratta di far conoscere ai

giovani strategie educative e culturali in

grado di insegnare come potersi divertire,

soprattutto nella movida notturna del

sabato sera, senza dover rischiare la vita

nella piena consapevolezza del rispetto

della dignità umana.

Madia Zaccaria

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Negli ultimi anni la nostra scuola si è fatta

promotrice di numerose attività di

Educazione alla Salute finalizzate a dare

risposte adeguate ai bisogni formativi

degli allievi con opportune conoscenze

utili a migliorare lo stile di vita e i valori

etico-sociali dei nostri ragazzi. Oggi più

che mai, si ritiene che accompagnare nel

loro percorso scolastico gli alunni con una

adeguata Educazione alla salute

svolgendo incontri tenuti da operatori

specializzati, medici e psicologi, servirà

raggiungere quella piena consapevolezza

dello “star bene”. L’Educazione alla Salute

può aiutare a vivere in modo più sano,

soddisfacente e produttivo contribuendo

a far acquisire le conoscenze e le abilità

necessarie ad evitare comportamenti a

rischio. La scuola dunque assume un

ruolo fondamentale e propone anche per

il corrente anno scolastico esperienze che

partono dal tema della “affettività e

sessualità” per i ragazzi delle prime classi,

con incontri tenuti da esperti in ambito

ginecologico e di oste

Consultorio ASL BA 4,

Attività della nostra scuola

L’educazione alla Salute

Negli ultimi anni la nostra scuola si è fatta

promotrice di numerose attività di

Educazione alla Salute finalizzate a dare

risposte adeguate ai bisogni formativi

degli allievi con opportune conoscenze

ita e i valori

sociali dei nostri ragazzi. Oggi più

che mai, si ritiene che accompagnare nel

loro percorso scolastico gli alunni con una

adeguata Educazione alla salute

svolgendo incontri tenuti da operatori

specializzati, medici e psicologi, servirà a

raggiungere quella piena consapevolezza

dello “star bene”. L’Educazione alla Salute

può aiutare a vivere in modo più sano,

soddisfacente e produttivo contribuendo

a far acquisire le conoscenze e le abilità

necessarie ad evitare comportamenti a

La scuola dunque assume un

ruolo fondamentale e propone anche per

il corrente anno scolastico esperienze che

partono dal tema della “affettività e

sessualità” per i ragazzi delle prime classi,

con incontri tenuti da esperti in ambito

ginecologico e di ostetricia del

fino ai temi relativi alla procreazione, alla

contraccezione, all’aborto nell’ambito del

progetto “La Vita è dono, è diritto”

trattati da esperti dell’Associazione di

Volontariato Vox Clamans.

La prevenzione e la diagnosi precoce

rappresentano di sicuro il tema più

sentito e trattato dalla LILT (Lega Italiana

per la Lotta contro i Tumori) sempre

presente con iniziative a favore di una

raccolta fondi per la ricerca

Una iniziativa molto signif

realizzata da “The International

Association of LIONS CLUBS” con il

progetto Martina che ha coinvolto gli

studenti delle classi terze e quarte. “La

Attività della nostra scuola

L’educazione alla Salute

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fino ai temi relativi alla procreazione, alla

contraccezione, all’aborto nell’ambito del

progetto “La Vita è dono, è diritto”

trattati da esperti dell’Associazione di

Volontariato Vox Clamans.

La prevenzione e la diagnosi precoce

rappresentano di sicuro il tema più

sentito e trattato dalla LILT (Lega Italiana

per la Lotta contro i Tumori) sempre

presente con iniziative a favore di una

raccolta fondi per la ricerca

Una iniziativa molto significativa è stata

realizzata da “The International

Association of LIONS CLUBS” con il

progetto Martina che ha coinvolto gli

studenti delle classi terze e quarte. “La

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lotta contro i tumori si vince con la

cultura”, questo è lo slogan che ha

accompagnato i ragazzi durante le lezioni

al termine delle quali hanno dato il loro

contributo nella compilazione di un

questionario on-line sui valori e gli

atteggiamenti dei giovani pugliesi nella

nostra società L’ADMO (Associazioni

Donatori Midollo Osseo) sezione di Bari,

in occasione della giornata di

sensibilizzazione per la donazione del

midollo osseo, ha organizzato alcune

manifestazioni alle quali hanno aderito,

sabato 27 settembre, anche gli alunni/e

dell’I.P.S.S.S. S. De Lilla delle quarte e

quinte classi.

E’ da ricordare anche l’iniziativa svolta dal

Dott. Vito Scarola, Dirigente del gruppo

A.I.D.O., che ha illustrato agli alunni delle

classi quinte il Progetto TVD (Ti Voglio

Donare), un elaborato grafico e visivo

preparato dal Ministero della Salute e

della Pubblica Istruzione finalizzato alla

promozione della Cultura della Donazione

degli Organi. Al termine degli incontri gli

studenti sono stati invitati a partecipare,

con un elaborato grafico o visivo, alla

“Borsa di Studio Gianmarco Bellini”.

Con la Dott.ssa Angela Guglielmi,

psicologa-psicoterapeuta, l’Istituto De

Lilla ha attivato uno sportello di ascolto

psicologico per aiutare alunni, genitori e

tutto il personale docente e ATA con una

consulenza psicologica all’interno della

scuola che ha riscontrato un grande

successo.

L’Educazione alla Salute svolta con

impegno può intervenire sulle variabili

psicologiche, relazionali, sociali, culturali

ed ambientali che influenzano i

comportamenti dei nostri giovani e

possono veramente aiutarli a raggiungere

una piena “consapevolezza del sé”.

Rosa Perrone

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Quest’anno, per

la prima volta, ci

siamo affacciate

al mondo del

lavoro con uno

stato d’animo

ricco di

entusiasmo ma allo stesso tempo di ansia.

Dal 9 al 24 febbraio ci siamo recate a

svolgere la nostra attività di tirocinio

presso la scuola materna “Baby

quotidianamente abbiamo seguito i

piccoli nelle loro attività ludiche e

didattiche secondo l’anno di

appartenenza. Normalmente i bambini

iniziano la loro giornata da “piccoli

studenti” facendo più o meno le stesse

attività; soltanto i bambini che

frequentano l’ultimo anno li abbiamo

seguiti anche negli esercizi di prescrittura.

Attività della nostra scuola

Esperienze di tirocinanti al

“Baby Club” di Bari

Quest’anno, per

la prima volta, ci

siamo affacciate

al mondo del

lavoro con uno

stato d’animo

ricco di

entusiasmo ma allo stesso tempo di ansia.

Dal 9 al 24 febbraio ci siamo recate a

svolgere la nostra attività di tirocinio

presso la scuola materna “Baby Club” e

quotidianamente abbiamo seguito i

piccoli nelle loro attività ludiche e

didattiche secondo l’anno di

Normalmente i bambini

iniziano la loro giornata da “piccoli

studenti” facendo più o meno le stesse

attività; soltanto i bambini che

requentano l’ultimo anno li abbiamo

seguiti anche negli esercizi di prescrittura.

I momenti più simpatici della giornata

sono stati quando i bambini avevano la

loro pausa di ricreazione:

che venivano aperti, merende scartate,

profumi, musetti sporchi, briciole sparse

dovunque

tra un

chiacchiericc

io di vocine e

canzoni dei

loro cartoni

animati

preferiti. Ogni gruppo, composto da tre

alunne, ha seguito questa esperienza

vivendo quei momenti con molta

responsabilità ben consapevoli che i

bambini possono essere imprevedibili

nelle loro azioni. Tra le attività didattiche

previste nella scuola dell’infanzia rientra

l’insegnamento dell’inglese con un

docente di madre lingua, il

l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi

delle immagini animate: animali, piante,

Attività della nostra scuola

di tirocinanti al

“Baby Club” di Bari

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I momenti più simpatici della giornata

sono stati quando i bambini avevano la

loro pausa di ricreazione: zainetti colorati

che venivano aperti, merende scartate,

profumi, musetti sporchi, briciole sparse

preferiti. Ogni gruppo, composto da tre

alunne, ha seguito questa esperienza

vendo quei momenti con molta

responsabilità ben consapevoli che i

bambini possono essere imprevedibili

nelle loro azioni. Tra le attività didattiche

previste nella scuola dell’infanzia rientra

l’insegnamento dell’inglese con un

docente di madre lingua, il quale con

l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi

delle immagini animate: animali, piante,

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fiori ed altro con le quali permetteva ai

bambini di imparare la parola

corrispondente in inglese in maniera

giocosa. Un’altra attività prevista è

l’insegnamento della musica

accompagnata da strumenti musicali,

canto e ritmo, il tutto mimato con i loro

gesti spontanei.

Tra le discipline quotidiane rientrava

l’attività motoria che si svolgeva nel

grande salone centrale dove i bimbi

seguivano gli esercizi che l’i

spiegava loro muovendo braccia e gambe

con grande agilità. Gli alunni delle classe

terza e quarta hanno partecipato ad un

piccolo progetto dal titolo il “Globalismo

affettivo” cioè temi legati ai valori

dell’amicizia e al rapporto con gli altri.

Il giorno di martedì grasso abbiamo

assistito con allegria alla festa organizzata

dalle insegnanti in occasione del

Carnevale.

fiori ed altro con le quali permetteva ai

bambini di imparare la parola

corrispondente in inglese in maniera

giocosa. Un’altra attività prevista è

della musica

accompagnata da strumenti musicali,

canto e ritmo, il tutto mimato con i loro

Tra le discipline quotidiane rientrava

l’attività motoria che si svolgeva nel

grande salone centrale dove i bimbi

seguivano gli esercizi che l’insegnante

spiegava loro muovendo braccia e gambe

con grande agilità. Gli alunni delle classe

terza e quarta hanno partecipato ad un

piccolo progetto dal titolo il “Globalismo

affettivo” cioè temi legati ai valori

dell’amicizia e al rapporto con gli altri.

Il giorno di martedì grasso abbiamo

assistito con allegria alla festa organizzata

dalle insegnanti in occasione del

Tutti i bambini sono arrivati a scuola con

vestiti e mascherine e tra coriandoli,

musica e balli abbiamo trascorso una

giornata davvero speciale con tanta

allegria e divertimento.

L’Esperienza vissuta è stata davvero

emozionante e ci ha arricchito molto

facendo nascere in noi ancor di più il

desiderio di terminare presto gli studi per

poter entrare in questo fantastico mondo

dei bambini.

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Tutti i bambini sono arrivati a scuola con

vestiti e mascherine e tra coriandoli,

musica e balli abbiamo trascorso una

giornata davvero speciale con tanta

allegria e divertimento.

L’Esperienza vissuta è stata davvero

emozionante e ci ha arricchito molto,

facendo nascere in noi ancor di più il

desiderio di terminare presto gli studi per

poter entrare in questo fantastico mondo

Valentina Napoletano

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E’ Sergio Mattarella il 12esimo Presidente

della Repubblica italiana; il neo-eletto, in

forma privata, si è recato alle Fosse

Ardeatine per rendere omaggio al

mausoleo dei caduti dell’eccidio compiuto

dai nazisti a Roma nel 1944.

Ma chi è il nostro nuovo Presidente?

Il 3 febbraio ha prestato giuramento di

fedeltà alla Repubblica e di osservanza

della Costituzione nell’Aula di

Montecitorio dinanzi al Parlamento e

successivamente, come primo atto

ufficiale si è recato all’Altare della Patria

per deporre una corona d’alloro sulla

Tomba del Milite Ignoto per rendere

omaggio ai caduti per la Patria. Dicono di

lui: “un uomo onesto, sensibile, generoso

con un altissimo senso dello Stato e delle

istituzioni”. Nasce a Palermo il 23 luglio

1941 in una famiglia dove ha ricevuto una

educazione cattolica e conservatrice

rivolta all’impegno politico e civile;

“democristiano, intransigente sui valori”,

ha iniziato ad esercitare la professione di

Docente di Diritto Parlamentare presso

l’Università della sua città; si è dedicato

alla carriera politica ricoprendo più volte

l’incarico di Parlamentare e di Ministro

nei vari governi e, dall’ottobre 2011 è

stato Giudice della Corte Costituzionale.

L’uomo politico non ha mai dimenticato il

sacrificio di suo fratello Piersanti,

Presidente della Regione Sicilia, ucciso in

un agguato dalla mafia il 6 gennaio 1980,

un dolore questo che ha segnato il suo

impegno ed il suo percorso politico

culturale e sociale contro la mafia e

l’illegalità. Diamo il benvenuto al neo-

Presidente con la speranza che un uomo

di così alto spessore possa restituirci la

speranza di vedere il nostro Paese

rinnovato con riforme adeguate e che

avvicinino i giovani alle istituzioni e li

conduca verso un futuro migliore.

Anna Di Pinto

Avvenimenti di cronaca

31 gennaio 2015: eletto il

nuovo Presidente della

Repubblica italiana

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E’ una iniziativa di Save the Children

nel 2004 dalla necessità di promuovere

una campagna per un uso adeguato e

consapevole del computer e dei nuovi

media da parte di giovani, adolescenti e

bambini. Da un’indagine IPSOS, è emersa

la necessità di sensibilizzare i genitori,

SAFER INTERNET DAY

2015 CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE :

“COSTRUIAMO INSIEME UNA RETE MIGLIORE

E’ una iniziativa di Save the Children nata

nel 2004 dalla necessità di promuovere

una campagna per un uso adeguato e

consapevole del computer e dei nuovi

media da parte di giovani, adolescenti e

bambini. Da un’indagine IPSOS, è emersa

la necessità di sensibilizzare i genitori,

educatori, politici ed operatori a seguire

con maggior attenzione i giovani che

ormai, già dalla tenera età, hanno un

facile accesso ad Internet e pertanto

possono navigare, inconsapevoli dei rischi

a cui vanno incontro, tra i numerosi siti di

vario genere. Basta un pc, un

ancor più

sempliceme

nte uno

smartphone

ed ecco che

i giovani si

trovano imbrigliati in una rete virtuale da

SAFER INTERNET DAY

SENSIBILIZZAZIONE :

“COSTRUIAMO INSIEME UNA RETE MIGLIORE

BARI

Anno XI

Numero 1

IPSSSS “DE

LILLA”

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educatori, politici ed operatori a seguire

con maggior attenzione i giovani che

ormai, già dalla tenera età, hanno un

facile accesso ad Internet e pertanto

possono navigare, inconsapevoli dei rischi

a cui vanno incontro, tra i numerosi siti di

. Basta un pc, un tablet o

trovano imbrigliati in una rete virtuale da

BARI

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cui non si sanno più distaccare convinti

che ogni loro azione deve essere

comunicata a quante più persone o

meglio “amici“ possibile.

Ma sappiamo bene che i problemi che

possono scaturire da un comportamento

simile sono innumerevoli. Si incomincia

con l’invio di semplici foto, messaggi e poi

si cade, incuriositi, in situazioni che

possono mettere a rischio l’incolu

nostri figli in quanto molto spesso

incontrano gente senza scrupoli.

Numerosi sono i social che i ragazzi

preferiscono utilizzare per questo loro

modo di comunicare, Facebook,

WhatsApp ecc. con i quali creano vari

gruppi con cui chattare in quals

momento, inconsapevoli e non preparati

ad un utilizzo giusto ed appropriato del

proprio cellulare. Google in tale giorno ha

organizzato eventi ed iniziative con una

cui non si sanno più distaccare convinti

che ogni loro azione deve essere

comunicata a quante più persone o

Ma sappiamo bene che i problemi che

possono scaturire da un comportamento

simile sono innumerevoli. Si incomincia

con l’invio di semplici foto, messaggi e poi

si cade, incuriositi, in situazioni che

possono mettere a rischio l’incolumità dei

nostri figli in quanto molto spesso

incontrano gente senza scrupoli.

Numerosi sono i social che i ragazzi

preferiscono utilizzare per questo loro

modo di comunicare, Facebook,

WhatsApp ecc. con i quali creano vari

gruppi con cui chattare in qualsiasi

momento, inconsapevoli e non preparati

ad un utilizzo giusto ed appropriato del

proprio cellulare. Google in tale giorno ha

organizzato eventi ed iniziative con una

serie di regole

da rispettare

per migliorare la

conoscenza del

Web per la

sicurezza di

tutti.

L’organizzazione

mondiale Save the children

diritti dei minori, denuncia la necessità,

allo stesso tempo, di diffondere l’utilizzo

dei media e delle nuove tecnologie nelle

scuole e nelle famiglie per eliminare

“l’analfabetismo digitale” che sembra

determinare una netta differenza sociale

tra i giovani che possono utilizzare ed

essere connessi alla rete e coloro che per

motivi

economici

familiari

non ne

hanno la

possibilità e

si sentono

discriminati

in questa società.

12

mondiale Save the children che tutela i

diritti dei minori, denuncia la necessità,

allo stesso tempo, di diffondere l’utilizzo

dei media e delle nuove tecnologie nelle

scuole e nelle famiglie per eliminare

itale” che sembra

determinare una netta differenza sociale

tra i giovani che possono utilizzare ed

essere connessi alla rete e coloro che per

Anna Di Pinto

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CRESCERE SIGNIFICA EMANCIPARSI

DALLA TUTELA E DALLA GUIDA DEI

GENITORI E CONQUISTARE UN’

AUTONOMIA DALLA FAMIGLIA. A TUO

PARERE LA SCUOLA, LA SOCIETA’, LA

FAMIGLIA STESSA AIUTANO I GIOVANI

A DIVENTARE ADULTI? RIPORTA LA

TUA ESPERIENZA E LE TUE

CONSIDERAZIONI.

età sia il momento esatto in cui una

persona smette definitivamente di

giocare, “mette” la testa a posto e dà

inizio alla propria nuova vita.

A 18 anni credi, o almeno così si spera, di

aver raggiunto una maturità e autonomia

tale da essere in grado di badare a te

stessa.

Nella mia vita questa fase non ha mai

avuto la giusta rilevanza.

Abbiamo riflettuto ……..

CRESCERE SIGNIFICA EMANCIPARSI

DALLA TUTELA E DALLA GUIDA DEI

GENITORI E CONQUISTARE UN’

AUTONOMIA DALLA FAMIGLIA. A TUO

PARERE LA SCUOLA, LA SOCIETA’, LA

AIUTANO I GIOVANI

A DIVENTARE ADULTI? RIPORTA LA

TUA ESPERIENZA E LE TUE

Dicono

che il

raggiungi

mento

della

maggiore

età sia il momento esatto in cui una

persona smette definitivamente di

giocare, “mette” la testa a posto e dà

A 18 anni credi, o almeno così si spera, di

aver raggiunto una maturità e autonomia

tale da essere in grado di badare a te

Nella mia vita questa fase non ha mai

Nella mia vita sono dovuta crescere più in

fretta del previsto imparando

velocemente a badare a me stessa,

perché nessuno (o quasi) si è mai curato

di farlo al posto mio.

I miei genitori si sono separati quando

avevo 5 anni, mia madre non è mai stata

brava nell’espressione d

quindi si potrebbe dire che son cresciuta

con un “pezzo di ghiaccio”.

Se crescere significa emanciparsi dalla

tutela e la guida dei propri genitori, si

potrebbe dire che tralasciando la parte

economica, la mia crescita è avvenuta più

di dieci anni fa.

Ricordo che

frequentavo le

elementari e

vedevo tutte le

mamme

accompagnare

alla fermata del

pulmino i loro figli, mentre io con la mia

cartella molto più grande di me, mi

ritrovavo li sola.

Allora ero orgogliosa di questo e mi

sentivo grande, mentre adesso se ci

penso provo solo un profondo senso di

solitudine.

Questo è un esempio, seppur

banalissimo, che mi fa riflettere su quanto

sia stata inutile la mia famiglia durante la

mia crescita.

Nonostante questo, mi ritengo una

ragazza sveglia, cora

grazie a Dio autonoma.

Mi son sentita dire tante, troppe volte

Abbiamo riflettuto …….. BARI

Anno XI

Numero 1

IPSSSS “DE

LILLA”

13

dovuta crescere più in

fretta del previsto imparando

velocemente a badare a me stessa,

perché nessuno (o quasi) si è mai curato

I miei genitori si sono separati quando

avevo 5 anni, mia madre non è mai stata

brava nell’espressione dei sentimenti,

quindi si potrebbe dire che son cresciuta

con un “pezzo di ghiaccio”.

Se crescere significa emanciparsi dalla

tutela e la guida dei propri genitori, si

potrebbe dire che tralasciando la parte

economica, la mia crescita è avvenuta più

pulmino i loro figli, mentre io con la mia

cartella molto più grande di me, mi

Allora ero orgogliosa di questo e mi

mentre adesso se ci

penso provo solo un profondo senso di

Questo è un esempio, seppur

banalissimo, che mi fa riflettere su quanto

sia stata inutile la mia famiglia durante la

Nonostante questo, mi ritengo una

ragazza sveglia, coraggiosa, caparbia e

grazie a Dio autonoma.

Mi son sentita dire tante, troppe volte

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

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«Sei piccolina, ma ragioni come

un’adulta!», anche questo a suo tempo lo

definivo come un complimento, ora

invece mi rendo conto della realtà degli

eventi e di come sarebbe dovuta essere la

mia infanzia.

Una bambina dovrebbe crescere

seguendo le giuste fasi, a 6/7/8 anni

dovrebbe poter giocare, mentre io a

quell’età ero

la pedina in

una partita

giocata dai

miei

genitori.

Una

bambina a

6/7/8 anni

non

dovrebbe preoccuparsi delle discussioni,

tanto meno quelle economiche dei propri

genitori, una bambina dovrebbe crescere

imparando il significato delle parole

serenità, tranquillità, spensieratezza…

«Sei piccolina, ma ragioni come

un’adulta!», anche questo a suo tempo lo

definivo come un complimento, ora

invece mi rendo conto della realtà degli

dovuta essere la

Una bambina dovrebbe crescere

seguendo le giuste fasi, a 6/7/8 anni

dovrebbe poter giocare, mentre io a

e discussioni,

tanto meno quelle economiche dei propri

genitori, una bambina dovrebbe crescere

imparando il significato delle parole

serenità, tranquillità, spensieratezza…

Importante rilevanza nella mia crescita è

stata data dalla scuola, che in qualche

modo alleviava la mia tristezza,

portandomi in una realtà

ero una bambina come tante altre e non

una con la famiglia che “non

famiglia”.

Nell’esatto

momento

in cui ho

compiuto

18 anni mi

sono resa

conto che

in fondo

non

sarebbe

cambiato

nulla:

l’infanzia è la fase più importante nella

vita di una bambina, necessaria per

diventare adulta e nonostante la mia non

possa essere definita tale, credo sarò

un’adulta eccezionale, poiché ho imparato che la

spinta nella propria crescita deve p

da se stessi, che per quanto tu possa

avere un’ ottima famiglia, ottimi

compagni di scuola, nessuno ti darà mai la

forza di cui necessiti per diventare

l’adulta che desideri essere!!

Ilaria De Tullio

14

Importante rilevanza nella mia crescita è

stata data dalla scuola, che in qualche

modo alleviava la mia tristezza,

portandomi in una realtà-parallela, in cui

ero una bambina come tante altre e non

una con la famiglia che “non-era-

l’infanzia è la fase più importante nella

vita di una bambina, necessaria per

diventare adulta e nonostante la mia non

possa essere definita tale, credo sarò

eccezionale, poiché ho imparato che la

spinta nella propria crescita deve partire

da se stessi, che per quanto tu possa

avere un’ ottima famiglia, ottimi

compagni di scuola, nessuno ti darà mai la

forza di cui necessiti per diventare

l’adulta che desideri essere!!

Ilaria De Tullio

Page 15: FACILITATORE SOCIALE OPERATORE DELLE DINAMICHE …. 2 maggio 2015.pdf · psicologa-psicoterapeuta, l’Istituto De ... l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi delle immagini animate:

Elenca gli oggetti che, nella tua

stanza, significano qualcosa per te;

Cercane il significato letterale, e poi

scrivine il significato che hanno per te

Credo che gli oggetti presenti nella mia

stanza che significano qualcosa per me,

nonché quelli a cui tengo maggiormente,

siano il mio computer ed il mio armadio.

Non passo molto tempo a casa e,

nonostante io mi rifugi nella mia stanza

ogni volta che sono presente, non mi

sono mai chiesta a cosa io tenessi di più.

Tuttavia, quando mi sono chiesta "Cosa

porteresti con te, se ci fosse un

incendio?",

le parole

"computer"

e "armadio"

sono state le

uniche ad

essermi

balzate in

testa. Certo, sarebbe difficile portarmi

dietro un armadio ad otto ante, e penso

anche che sarebbe una delle prime cose a

Abbiamo riflettuto ….

Elenca gli oggetti che, nella tua

stanza, significano qualcosa per te;

Cercane il significato letterale, e poi

scrivine il significato che hanno per te.

presenti nella mia

stanza che significano qualcosa per me,

nonché quelli a cui tengo maggiormente,

siano il mio computer ed il mio armadio.

Non passo molto tempo a casa e,

nonostante io mi rifugi nella mia stanza

ogni volta che sono presente, non mi

ai chiesta a cosa io tenessi di più.

Tuttavia, quando mi sono chiesta "Cosa

porteresti con te, se ci fosse un

testa. Certo, sarebbe difficile portarmi

ad otto ante, e penso

anche che sarebbe una delle prime cose a

bruciare ma, alla fine, non è l'armadio in

se ad interessarmi; sarei piuttosto

angosciata se non riuscissi a recuperare le

fotografie attaccate sopra.

Al mio undicesimo compleanno, mia zia

(da parte di padre), nel vano tentativo di

comportarsi da persona per bene, mi

regalò una cornice contenente una

fotografia di mio padre, scattata poco

dopo il mio battesimo. Lui mi teneva in

braccio, mentre io stringe

molto probabilmente, consideravo un

dito enorme, e guardavo stordita verso la

fotocamera. Quella è una delle mie foto

preferite; Il modo un po' impacciato in cui

mi teneva mio padre, unito alla mia

evidente curiosità per l'affare luminoso, e

al modo in cui gli stringevo il dito, la

rendono, ai miei occhi, una foto

fantastica. Con quel regalo (che è stato

probabilmente l'unica cosa positiva che

Abbiamo riflettuto …. BARI

Anno XI

Numero 1

“DE LILLA”

15

bruciare ma, alla fine, non è l'armadio in

se ad interessarmi; sarei piuttosto

angosciata se non riuscissi a recuperare le

fotografie attaccate sopra.

Al mio undicesimo compleanno, mia zia

(da parte di padre), nel vano tentativo di

comportarsi da persona per bene, mi

regalò una cornice contenente una

fotografia di mio padre, scattata poco

dopo il mio battesimo. Lui mi teneva in

braccio, mentre io stringevo quello che,

molto probabilmente, consideravo un

dito enorme, e guardavo stordita verso la

fotocamera. Quella è una delle mie foto

preferite; Il modo un po' impacciato in cui

mi teneva mio padre, unito alla mia

evidente curiosità per l'affare luminoso, e

al modo in cui gli stringevo il dito, la

rendono, ai miei occhi, una foto

fantastica. Con quel regalo (che è stato

probabilmente l'unica cosa positiva che

BARI

Anno XI

Numero 15 IPSSSS

“DE LILLA”

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mia zia abbia mai fatto), ho compreso il

valore che può avere una fotografia.

Considero le foto una delle poche costanti

che un uomo possa avere nella vita; una

volta immortalato un momento, un

oggetto, una persona, o qualsiasi altra

cosa, si è certi che quel ricordo resterà,

perché impresso indelebilmente su

carta.

Così, decisi di raccattare le foto che

consideravo più importanti, e di

attaccarle alle ante del mio armadio, per

poterle vedere ogni

qualvolta volessi

fare una passeggiata

nel viale dei ricordi,

partendo dalle

pettinature anni

'70/'80 di mia madre, e finendo con me e

mia cugina, vestite di tutto punto per il

suo diciottesimo compleanno.

Il computer, invece, è tutta un'altra storia.

E' un piccolo notebook pronto ad esalare

il suo ultimo respiro, che mi costringe,

quindi, a copiare i miei file su una

chiavetta USB,

almeno ogni settimana.

Anche in questo caso, non è il computer

in se ciò a cui tengo, ma le storie che ci ho

scritto sopra. Secondo l'ultimo conteggio,

ho 21 storie salvate. Non ne ho terminata

neanche una e, devo ammetterlo, alcuni

di questi miei scritti, non hanno neanche

capitoli, fatta eccezione del prologo. Mi

vengono in mente sempre tantissime idee

su nuove storie, ma non riesco a

svilupparle per carenza di tempo.

Credo che la cosa che io ami di più al

mondo sia scrivere storie. Creo, più che

altro, fan fiction, anche se sto lavorando

ad un paio di storie con personaggi

totalmente inventati, in ambito

sovrannaturale. Fino ad ora, sono riuscita a pubblicarne solo due, di cui una

completa, l'altra, invece, la aggiorno ogni

mercoledì, ed è probabilmente la storia a

cui tengo maggiormente, dato che è stata

la prima che io abbia mai scritto. Pubblico

le mie storie su un sito chiamato

"Wattpad", che permette di scrivere e/o

leggere storie, e di lasciare pareri o

recensioni complete.

Per concludere, sono convinta che, alla

fine, il mio amore per le fotografie si

fonda alla

mia passione

di scrivere.

Quindi, sì; ciò

che la gente

considera un

semplice

apparecchio elettronico, in grado di

memorizzare e trasmettere dati, ed una

qualsiasi immagine fissata su una

pellicola, sono le cose a cui tengo di più.

Luana Araya

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Fino ad oggi non mi ero mai chiesta quali

dei tanti oggetti e delle tante cianfrusaglie

presenti nella mia camera, porterei con

me se mai dovesse succedere qualcosa.

Mi sono guardata intorno e il mio sguardo

si è posato su un peluche appoggiato sul

mio letto. Quel pupazzo,più nel

dettaglio,un piccolo panda dal musetto

buffo è la cosa più importante che c’è

nella mia camera.

No,non sono una bambina,quel peluche

mi è stato fatto arrivare per posta,aveva

un piccolo biglietto

vicino l’orecchio,su

cui,c’era scritto: ‘’

Sono in ospedale e

non posso esserti

vicino, ma guarda lui

e saremo insieme. ‘’ Quella calligrafia da

bambino di quarta elementare,quella

calligrafia che solo una persona

avere. Mio cugino, 9 anni e tanta voglia di

vivere. Ho stretto quel peluche quando

non contenevo più il dolore ed anche la

mancanza, per me, riceverlo,

tanto, mi ha fatto sentire accanto a lui

anche con la distanza,anche se lui era in

un ospedale a Roma e io nella mia

camera, a Valenzano. Distolgo lo sguardo

da quest’oggetto altrimenti le lacrime mi

bagnerebbero il volto e mi ricordo della

mia lavagnetta bianca dov’è incollata una

Fino ad oggi non mi ero mai chiesta quali

dei tanti oggetti e delle tante cianfrusaglie

presenti nella mia camera, porterei con

me se mai dovesse succedere qualcosa.

intorno e il mio sguardo

si è posato su un peluche appoggiato sul

mio letto. Quel pupazzo,più nel

dettaglio,un piccolo panda dal musetto

buffo è la cosa più importante che c’è

No,non sono una bambina,quel peluche

per posta,aveva

Quella calligrafia da

bambino di quarta elementare,quella

calligrafia che solo una persona poteva

9 anni e tanta voglia di

vivere. Ho stretto quel peluche quando

non contenevo più il dolore ed anche la

riceverlo, è stato

mi ha fatto sentire accanto a lui

anche con la distanza,anche se lui era in

edale a Roma e io nella mia

Distolgo lo sguardo

da quest’oggetto altrimenti le lacrime mi

bagnerebbero il volto e mi ricordo della

mia lavagnetta bianca dov’è incollata una

foto col mio papà. Sono in braccio a lui e

mi tiene stretta forte,

fossi la cosa più bella che c’è al mondo.

Un padre, ha una voce,

speranza, elementi tutti separati all’inizio

da un piccolo strato. Un padre nel

rapporto con suo figlio ha da ridurre lo

spazio e da costruire piano pi

ponte con la nuova vita,

dell’amore, della fiducia,

sempre stabile e indistruttibile.

Mio padre è quell’uomo che a pochi

mesi,mi teneva sul suo petto,mio padre è

quell’uomo che mi ha insegnati ad andare

in bicicletta tenendomi il

per non farmi cadere,mio padre è

quell’uomo che tante volte mando via con

brutte risposte anche quando la colpa

non è sua,mio padre è quell’uomo con cui

potrò litigare una quantità infinita di

volte,ma so che se un giorno dovessi

sentirmi sola,come non mai,potrò

voltarmi e troverò un solo uomo,LUI.

Sarebbero queste le cose che porterei con

me,non per il loro valore economico ma

per ciò che mi trasmettono solo quando

le osservo,perché ogni volta che il sole

nella mia vita non splenderà più,

guardare quella foto e stringere il mio

peluche per riaccenderlo.

17

foto col mio papà. Sono in braccio a lui e

rte, mi guarda come se

fossi la cosa più bella che c’è al mondo.

ha una voce, una carezza, una

elementi tutti separati all’inizio

da un piccolo strato. Un padre nel

rapporto con suo figlio ha da ridurre lo

spazio e da costruire piano piano, un

ponte con la nuova vita, il ponte

della fiducia, un ponte

sempre stabile e indistruttibile.

Mio padre è quell’uomo che a pochi

mesi,mi teneva sul suo petto,mio padre è

quell’uomo che mi ha insegnati ad andare

in bicicletta tenendomi il sellino da dietro

per non farmi cadere,mio padre è

quell’uomo che tante volte mando via con

brutte risposte anche quando la colpa

non è sua,mio padre è quell’uomo con cui

potrò litigare una quantità infinita di

volte,ma so che se un giorno dovessi

sola,come non mai,potrò

voltarmi e troverò un solo uomo,LUI.

Sarebbero queste le cose che porterei con

me,non per il loro valore economico ma

per ciò che mi trasmettono solo quando

le osservo,perché ogni volta che il sole

nella mia vita non splenderà più,potrò

guardare quella foto e stringere il mio

peluche per riaccenderlo.

Ilaria De Tullio

Page 18: FACILITATORE SOCIALE OPERATORE DELLE DINAMICHE …. 2 maggio 2015.pdf · psicologa-psicoterapeuta, l’Istituto De ... l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi delle immagini animate:

La favola ha

intenti morali,

ossia contiene

insegnamento

relativo a un

comportamento

La parola favola deriva dal latino “Fari”

che vuol dire “raccontare”.

Questo genere ha continuato ad avere nel

corso del tempo, illustri scrittori "per

bambini e per adulti" che hanno dato

origine ad una ricca produzione.

Per favola si intende una narrazione breve

in prosa o in versi che mette in scena

animali, i quali rappresentano

simbolicamente la quotidianità dell’uomo

con i suoi difetti e con le sue virtù.

La morale di una Favola può essere

esplicita oppure sottintesa.

Prima di diventare un genere letterario, la

Favola è stata vissuta come mezzo di

trasmissione orale di principi e valori.

Tutti insieme ci siamo divertiti a scrivere

favole:

Che bello riscoprire la lettura delle

Favole ……

La favola ha

intenti morali,

ossia contiene

un

insegnamento

relativo a un

comportamento

corretto.

La parola favola deriva dal latino “Fari”

che vuol dire “raccontare”.

Questo genere ha continuato ad avere nel

corso del tempo, illustri scrittori "per

bambini e per adulti" che hanno dato

origine ad una ricca produzione.

si intende una narrazione breve

in prosa o in versi che mette in scena

animali, i quali rappresentano

simbolicamente la quotidianità dell’uomo

con i suoi difetti e con le sue virtù.

La morale di una Favola può essere

esplicita oppure sottintesa.

Prima di diventare un genere letterario, la

Favola è stata vissuta come mezzo di

e di principi e valori.

Tutti insieme ci siamo divertiti a scrivere

LA FALSA TREGUA.

Personaggi: Pecora(Susy),

Pony(Pedro), Coniglio(Rebecca).

In una fattoria

vivono Susy,una

pecora, Pedro un

pony e il coniglio

Rebecca .

Susy e Rebecca

sono molto legate tra loro, mentre Pedro

è il loro peggior nemico.

Una sera Pedro ferma Susy e Rebecca e

con fare aggressivo gli dice: “Ciao

cornacchie”; di rimando Susy e Rebecca

gli rispondono: “Ciao puzzone.” A

questo punto i tre incominciano a litigare.

Dopo un lungo vociare, Susy e Rebecca

propongono: “Ora basta, facciamo una

tregua!”

Pedro con le zampe incrociate dietro la

schiena dichiara: “Va bene da ora sarò

vostro amico.”

Dopo qualche giorno Pedro in

Che bello riscoprire la lettura delle BARI

Anno XI

Numero 1

IPSSSS “DE

LILLA”

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LA FALSA TREGUA.

Personaggi: Pecora(Susy),

Pony(Pedro), Coniglio(Rebecca).

Rebecca .

sono molto legate tra loro, mentre Pedro

è il loro peggior nemico.

Una sera Pedro ferma Susy e Rebecca e

con fare aggressivo gli dice: “Ciao

cornacchie”; di rimando Susy e Rebecca

gli rispondono: “Ciao puzzone.” A

questo punto i tre incominciano a litigare.

Dopo un lungo vociare, Susy e Rebecca

propongono: “Ora basta, facciamo una

Pedro con le zampe incrociate dietro la

schiena dichiara: “Va bene da ora sarò

vostro amico.”

Dopo qualche giorno Pedro incontra di

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

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nuovo Susy e Rebecca che cordialmente

lo salutano, ma lui a questo punto

contraccambia con un saluto arrogante,

così Susy e Rebecca replicano: “Il lupo

perde il pelo ma non il vizio.”

Realizzato da: Monica Bianco, Paola Di

Mario, Stefania Ceglie, Francesca Casalini e

Martina Auciello.

Il cigno e il coniglio

Personaggi: Coniglio (Rabby),

Unicorno (Spetty), Cigno(Odette).

Un giorno il coniglio Rabby passeggiando

sulla riva di un lago,incontrò un cigno.

Si presentò dicendo: “Ciao, mi chiamo

Rabby, e tu?”

Il cigno rispose: “Ciao,io mi chiamo

Odette”.

Odette e Rabby fecero subito amicizia,

Rabby chiese ad Odette: “Per caso hai del

cibo?”

Odette gli rispose: “No non ho

niente,andiamo a cercare nel bosco.”

I due si incamminarono lungo il sentiero

che portava al bosco.

Lungo il tragitto non trovarono niente, ma

incontrarono un unicorno che

camminava, il

quale gli chiese:

“Che ci fate

qui?”

Rabby gli

rispose:

“Stavamo

cercando del

cibo, ma non

abbiamo trovato niente.”

L’unicorno disse: “Aggrappatevi a me, vi

porto in un posto meraviglioso”.

Lungo il cammino il cigno disse

all’unicorno: “Come ti chiami?”

“Mi chiamo Spetty” rispose, “voi come vi

chiamate?”

“Odette e Rabby” risposero.

Spetty li portò in un posto bellissimo

pieno di cibo con tanta frutta e tanti dolci.

La morale di questa favola è che pur

essendo diversi ci si può aiutare.

Realizzato da:

Rita Caccavallo, Teresa Perrucci, Valentina

Zaccaro, Mariantonietta Colasuonno e

Francesco Zonno.

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e …………. delle FIABE

La fiaba è un breve racconto fantastico

che ha lo scopo di divertire e insegnare,

anticamente veniva tramandato

oralmente. La fiaba è più complessa

della favola e si divide in varie fasi:

-La situazione iniziale di equilibrio;

-Imprevisto;

-Prove;

-Nuovo equilibrio;

-Lieto fine.

I personaggi sono fantastici, affiancati da

animali che parlano.

Il protagonista deve superare le prove,

l’antagonista cerca di ostacolare il

protagonista e allora compare l’aiutante

che fornisce strumenti magici di

supporto.

I personaggi interpretano l’intera lotta tra

i l bene e il male.

Il tempo è

indeterminato, lo

spazio è

genericamente

astratto e a volte

si sovrappongono

mondi paralleli.

delle FIABE

La fiaba è un breve racconto fantastico

che ha lo scopo di divertire e insegnare,

anticamente veniva tramandato

fiaba è più complessa

della favola e si divide in varie fasi:

La situazione iniziale di equilibrio;

Imprevisto;

Prove;

Nuovo equilibrio;

Lieto fine.

I personaggi sono fantastici, affiancati da

animali che parlano.

Il protagonista deve superare le prove,

tacolare il

protagonista e allora compare l’aiutante

che fornisce strumenti magici di

supporto.

I personaggi interpretano l’intera lotta tra

l bene e il male.

Il tempo è

indeterminato, lo

spazio è

genericamente

astratto e a volte

si sovrappongono

Poi ci siamo divertiti anche noi a

scrivere:

La bella Esmeralda

In una città vive una ragazza di nome

Esmeralda.

E’ una ragazza bellissima: capelli lunghi

castani, occhi verde smeraldo e carattere

solare.

Esmeralda passeggia fra le vie della città

con il telefonino in mano, come ogni

giorno visto che ne è dipendente.

“Scusa, non ti ho visto!” si scusa la

ragazza dopo essersi scontrata con un

ragazzo.

“Non ti preoccupare, piacere Marco!”

La ragazza, vedendo il volto di Marco, si

rende conto che si conoscevano già

tramite Facebook.

I due salgono sul pullman, diretti a scuola.

Marco nota

che

Esmeralda è

seduta in un

angolo con il

cellulare in

mano; così

decide di raggiungerla e provare a

parlarle: “Bhè, Esmeralda, cosa c’è di

interessante da vedere?” dice Marco

cercando di guardare il display.

Esmeralda, per la prima volta, quasi come

per magia, non è più attratta dal cellulare

20

della favola e si divide in varie fasi:

Imprevisto;

Prove;

Lieto fine.

Poi ci siamo divertiti anche noi a

La bella Esmeralda

In una città vive una ragazza di nome

Esmeralda.

E’ una ragazza bellissima: capelli lunghi

castani, occhi verde smeraldo e carattere

solare.

Esmeralda passeggia fra le vie della città

in mano, come ogni

giorno visto che ne è dipendente.

“Scusa, non ti ho visto!” si scusa la

ragazza dopo essersi scontrata con un

ragazzo.

“Non ti preoccupare, piacere Marco!”

La ragazza, vedendo il volto di Marco, si

rende conto che si conoscevano già

I due salgono sul pullman, diretti a scuola.

decide di raggiungerla e provare a

, Esmeralda, cosa c’è di

interessante da vedere?” dice Marco

cercando di guardare il display.

Esmeralda, per la prima volta, quasi come

per magia, non è più attratta dal cellulare

Page 21: FACILITATORE SOCIALE OPERATORE DELLE DINAMICHE …. 2 maggio 2015.pdf · psicologa-psicoterapeuta, l’Istituto De ... l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi delle immagini animate:

e comincia a parlare con Marco.

Passate due settimane, Marco ed

Esmeralda si conoscono sempre di più e

lei riesce, grazie a lui, ad allontanarsi dal

cellulare.

“Esmeralda hai sentito del ballo

scolastico?”

“Si, ne ho sentito parlare …”

“Ti andrebbe di venire con me?”

“Ok, ci vediamo stasera alle otto!”

Esmeralda

inizia a

prepararsi per

il grande

ballo, a

sceglie di

indossare un

abito lungo.

Marco suona

il campanello

ed entrambi

rimangono colpiti l’uno dell’altra: “Sei

bellissima stasera!”

“Grazie, anche tu!”

Arrivati al ballo, i due si divertono molto.

A fine serata il DJ mette una musica lenta,

Marco prende Esmeralda per i fianchi

avvicina a se.

I due si guardano e si rendono conto di

essere innamorati.

Realizzato da:

Alessia Vivace, Teresa Valerio, Maria

Genco, Rossana Natilla e Alessia

e comincia a parlare con Marco.

Passate due settimane, Marco ed Esmeralda si conoscono sempre di più e

i, ad allontanarsi dal

cellulare.

l ballo

scolastico?”

“Si, ne ho sentito parlare …”

“Ti andrebbe di venire con me?”

“Ok, ci vediamo stasera alle otto!”

rimangono colpiti l’uno dell’altra: “Sei

bellissima stasera!”

“Grazie, anche tu!”

Arrivati al ballo, i due si divertono molto.

A fine serata il DJ mette una musica lenta,

Marco prende Esmeralda per i fianchi e la

avvicina a se.

I due si guardano e si rendono conto di

essere innamorati.

Realizzato da:

sia Vivace, Teresa Valerio, Maria

Genco, Rossana Natilla e Alessia

Quitadamo.

LE BRUTTE COMPAGNIE

C’era una volta, una ragazza di 15 anni di

nome Marika che andava in discoteca

tutti i sabati con i suoi amici.

Il 28 febbraio 2015 la ragazza litigò con i

suoi amici e decise di andarsene di casa .

Il giorno dopo la madre la mandò a fare

una commissione vicino al parco

abbandonato, ma le vietò di entrarci però

incuriosita e testarda lei ci entrò lo stesso.

Appena entrata, vide un gruppo di ragazzi

che scherzavano. Lei, entusiasta dell’idea

di avere nuovi amici si avvicinò a loro e

disse: “Ciao, sono Marika! Posso

aggiungermi a voi?” Un ragazzo rispose:

“Certo! Io sono Gianluca, e lui è Matteo.”

Da lontano videro arrivare una ragazza.

Quest'ultima si avvicina, saluta i due

ragazzi e poi, rivolgendosi a Marika dice:

“Ciao, sono Giulia, tu chi sei?” “Sono

Marika,

piacere di

conoscerti”

La comitiva

ormai quasi

al completo,

iniziava a divertirsi. Ad un tratto Gianluca

disse: “Ragà, chi vuole un po’ di erba?”

Giulia gli rispose: “Io! Marika tu

favorisci?” inizialmente rispose con u

21

cellulare.

scolastico?”

“Ti andrebbe di venire con me?”

“Ok, ci vediamo stasera alle otto!”

“Grazie, anche tu!”

Arrivati al ballo, i due si divertono molto.

essere innamorati.

.

LE BRUTTE COMPAGNIE

volta, una ragazza di 15 anni di

nome Marika che andava in discoteca

tutti i sabati con i suoi amici.

Il 28 febbraio 2015 la ragazza litigò con i

suoi amici e decise di andarsene di casa .

Il giorno dopo la madre la mandò a fare

una commissione vicino al parco

abbandonato, ma le vietò di entrarci però

incuriosita e testarda lei ci entrò lo stesso.

Appena entrata, vide un gruppo di ragazzi

che scherzavano. Lei, entusiasta dell’idea

di avere nuovi amici si avvicinò a loro e

disse: “Ciao, sono Marika! Posso

aggiungermi a voi?” Un ragazzo rispose:

“Certo! Io sono Gianluca, e lui è Matteo.”

Da lontano videro arrivare una ragazza.

Quest'ultima si avvicina, saluta i due

ragazzi e poi, rivolgendosi a Marika dice:

“Ciao, sono Giulia, tu chi sei?” “Sono

conoscerti”

iniziava a divertirsi. Ad un tratto Gianluca

disse: “Ragà, chi vuole un po’ di erba?”

Giulia gli rispose: “Io! Marika tu

favorisci?” inizialmente rispose con un no

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secco, ma poi si lasciò convincere dai suoi

amici e iniziò a fumare.

Man mano che il tempo passava,

diventava sempre più dipendente dal

fumo e iniziava a sperare che la madre

non la scoprisse.

Un giorno però, la madre passando per il

parco abbandonato la vide fumare l’erba

insieme ai suoi amici e decise di

intervenire riprendendola davanti alla

comitiva.

La madre di Marika disperata le disse:

“Come hai potuto farmi questo?

disgraziata!” Così la portò in ospedale per

curarla.

I dottori appena videro Marika, dissero

alla madre che era troppo grave e poteva

morire da un momento all’altro.

La donna mentre piangeva, prese la

collana speciale che le aveva regalato la

madre e iniziò a sperare per la vita di sua

dicendo: “Signora non deve più

preoccuparsi, Marika è salva! Solo che

non sappiamo come abbia fatto.” La

madre capì subito che era merito della

collana e andò subito dalla figlia per

parlarle.

Marika dopo questo episodio decise di

abbandonare quella comitiva e chiedere

secco, ma poi si lasciò convincere dai suoi

amici e iniziò a fumare.

Man mano che il tempo passava, Marika

diventava sempre più dipendente dal

fumo e iniziava a sperare che la madre

non la scoprisse.

Un giorno però, la madre passando per il

parco abbandonato la vide fumare l’erba

insieme ai suoi amici e decise di

intervenire riprendendola davanti alla

comitiva.

La madre di Marika disperata le disse:

“Come hai potuto farmi questo?

disgraziata!” Così la portò in ospedale per

curarla.

I dottori appena videro Marika, dissero

alla madre che era troppo grave e poteva

e da un momento all’altro.

a donna mentre piangeva, prese la

collana speciale che le aveva regalato la

madre e iniziò a sperare per la vita di sua

figlia con

la collana

stretta tra

le mani.

Mentre

piangeva,

il dottore

uscì dalla

stanza di

Marika

dicendo: “Signora non deve più

preoccuparsi, Marika è salva! Solo che

non sappiamo come abbia fatto.” La

bito che era merito della

collana e andò subito dalla figlia per

parlarle.

o episodio decise di

abbandonare quella comitiva e chiedere

scusa ai suoi vecchi amici.

Rientrò nella sua vecchia comitiva e

decise che non si sarebbe lasciata

condizionare di nuovo da sconosciuti ma

bensì avrebbe imparato a ragionare con la

proprio testa.

Viviana Perrulli, Chiara Lorusso, Sabrina

Cellamare e Alessia Chiarappa

22

amici e iniziò a fumare.

non la scoprisse.

e da un momento all’altro.

le mani.

parlarle.

scusa ai suoi vecchi amici.

Rientrò nella sua vecchia comitiva e

decise che non si sarebbe lasciata

condizionare di nuovo da sconosciuti ma

bensì avrebbe imparato a ragionare con la

Realizzato da:

Viviana Perrulli, Chiara Lorusso, Sabrina

Cellamare e Alessia Chiarappa.

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Il termine Decadentismo indica un

movimento di pensiero che fonda la

propria concezione esistenziale su dubbi

e incertezze e sostanzialmente su un'idea

pessimista.

Tale concezione determina nuovi

atteggiamenti nei confronti della realtà,

subentra la disillusione, l’angoscia, la

sensazione del vuoto e del nulla. Si

diffonde, in tal modo, la sfiducia nella

scienza e nella ragione e quindi, nella

capacità dell’uomo di comprendere la

realtà.

Il mondo esterno appare senza nessuna

oggettività, può essere rappresentato

solo da un punto di vista soggettivo. tutto

ciò, conduce l'artista decadente in una

situazione di disagio, di noia esistenziale,

di malcontento, di isolamento spirituale.

Ancora oggi possiamo affermare di

trovarci a vivere il Decadentismo. C’è

gente nella nostra società che ancora si

fa condizionare dalle finzioni e molti

I caratteri del DECADENTISMOche ancora caratterizzano il nostro presente

Il termine Decadentismo indica un

movimento di pensiero che fonda la

propria concezione esistenziale su dubbi

e incertezze e sostanzialmente su un'idea

Tale concezione determina nuovi

atteggiamenti nei confronti della realtà,

subentra la disillusione, l’angoscia, la

sensazione del vuoto e del nulla. Si

diffonde, in tal modo, la sfiducia nella

scienza e nella ragione e quindi, nella

comprendere la

Il mondo esterno appare senza nessuna

oggettività, può essere rappresentato

solo da un punto di vista soggettivo. tutto

ciò, conduce l'artista decadente in una

situazione di disagio, di noia esistenziale,

nto spirituale.

Ancora oggi possiamo affermare di

trovarci a vivere il Decadentismo. C’è

gente nella nostra società che ancora si

fa condizionare dalle finzioni e molti

poeti moderni utilizzano ancora lo stile

decadente.

Il Decadentismo moderno si

anche dalla crisi economica che ci ha

travolti e che tutt’ora ci rende la vita

difficile.

Anche oggi stiamo vivendo una crisi di

valori, come è facile notare non siamo

riusciti ad abbandonare lo stile di vita

consumistico che ci porta inevitab

a spendere e consumare. Il motto

pertanto diviene "Bisogna spendere e

consumare per essere felici".

Chi non cambia modello e mentalità non

potrà fare altro che essere triste per tutto

ciò che vorrebbe ma che non può

comprare e rimanere così vittim

Decadentismo moderno" e di una

perenne angoscia esistenziale.

I caratteri del DECADENTISMO ancora caratterizzano il nostro presente

BARI

Anno XI

Numero 1

IPSSSS “DE LILLA”

23

poeti moderni utilizzano ancora lo stile

Il Decadentismo moderno si perpetua

anche dalla crisi economica che ci ha

travolti e che tutt’ora ci rende la vita

Anche oggi stiamo vivendo una crisi di

valori, come è facile notare non siamo

riusciti ad abbandonare lo stile di vita

consumistico che ci porta inevitabilmente

a spendere e consumare. Il motto

pertanto diviene "Bisogna spendere e

consumare per essere felici".

Chi non cambia modello e mentalità non

potrà fare altro che essere triste per tutto

ciò che vorrebbe ma che non può

comprare e rimanere così vittima del

Decadentismo moderno" e di una

perenne angoscia esistenziale.

Grazia Stallone

BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE LILLA”

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La lettura è fondamentale per noi ragazzi

perché ci mostra un mondo tutto nostro,

con delusioni e affetti che solo noi

possediamo. Può essere considerato

anche un passatempo piacevole, dato che

non ha effetti nocivi e neanche fa male

alla salute. Purtroppo oggi leggere è

meno frequente rispetto al passato. La

lettura è un mondo tutto da scoprire,

dalla prima all’ultima parola. Tra le letture

LEGGERE: un mondo tutto da

scoprire

La lettura è fondamentale per noi ragazzi

perché ci mostra un mondo tutto nostro,

con delusioni e affetti che solo noi

possediamo. Può essere considerato

anche un passatempo piacevole, dato che

non ha effetti nocivi e neanche fa male

oggi leggere è

meno frequente rispetto al passato. La

lettura è un mondo tutto da scoprire,

dalla prima all’ultima parola. Tra le letture

che ci

hanno

colpita

c’è “uno

splendido

disastro”

di Jamie

Mcguire.

Racconta

di una

tormenta

ta storia

d’amore

tra Abby, una ragazza che fugge dal suo

passato e Travis , un ragazzo dal cuore

tenero e dall’apparenza dura. Abby si

trasferisce con la sua migliore amica

America in un’altra città dato che nella

sua città natale viene incolpata della

sfortuna sulle tavole da

causa di una marea di debiti. Alla Eastern

University durante le ore di biologia

conoscerà Travis, i due faranno una

scommessa che durerà trenta giorni, in

cui conosceranno la parte migliore

dell’altro, venendo a conoscenza così di

paure e insicurezze che cercheranno di

superare insieme e lasciarsi alle spalle il

loro passato. Questo libro ci racconta

quanto è difficile per un adolescente

crearsi un proprio spazio sicuro dal

mondo e soprattutto quanto la fiducia e

l’amore cambino le perso

: un mondo tutto da BARI

Anno XI

Numero 1

IPSSSS “DE

LILLA”

24

Abby, una ragazza che fugge dal suo

passato e Travis , un ragazzo dal cuore

tenero e dall’apparenza dura. Abby si

trasferisce con la sua migliore amica

America in un’altra città dato che nella

sua città natale viene incolpata della

sfortuna sulle tavole da gioco del padre,

causa di una marea di debiti. Alla Eastern

University durante le ore di biologia

conoscerà Travis, i due faranno una

scommessa che durerà trenta giorni, in

cui conosceranno la parte migliore

dell’altro, venendo a conoscenza così di

e insicurezze che cercheranno di

superare insieme e lasciarsi alle spalle il

loro passato. Questo libro ci racconta

quanto è difficile per un adolescente

crearsi un proprio spazio sicuro dal

mondo e soprattutto quanto la fiducia e

l’amore cambino le persone.

Adina Climescu

Annarita Peconio

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

Page 25: FACILITATORE SOCIALE OPERATORE DELLE DINAMICHE …. 2 maggio 2015.pdf · psicologa-psicoterapeuta, l’Istituto De ... l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi delle immagini animate:

25

I nostri tre appuntamenti con il cinema,

sono stati per noi studenti molto

interessanti , sopratutto educativi.

Ci hanno diretti nel modo giusto a

svolgere lezioni alternative alle

tradizionali e programmare attività di

gruppo, a stare insieme serenamente e in

modo adeguato in un luogo pubblico.

La visione dei tre film, è stata molto

interessante , hanno trasmesso messaggi

positivi e riflessivi.

La classe , ne è rimasta soddisfatta ,

pertanto spera di svolgere in futuro altre

attività di questo tipo.

Come erroneamente pensano alcuni che

sono al di fuori del mondo della scuola,

queste attività non sono solo un passa

tempo , tutto questo ci ha permesso di

trarre dei vantaggi, soprattutto quello di

essere responsabili nel fare qualcosa .

Lucia Maggi

IL RAGAZZO

INVISIBILE

Michele è un tredicenne introverso e

timido, impopolare a scuola, preso molte

volte in giro dai suoi compagni di scuola, è

innamorato della compagna

di classe Stella che sembra non accorgersi

di lui. La monotonia di tutti i giorni, verrà

sconvolta da un avvenimento

straordinario. Un giorno, per una festa di

Halloween, Michele indossa un vestito di

un supereroe cinese, ma dopo l'ennesima

presa in giro dai suoi compagni, Michele

ANDARE AL CINEMA

BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

Page 26: FACILITATORE SOCIALE OPERATORE DELLE DINAMICHE …. 2 maggio 2015.pdf · psicologa-psicoterapeuta, l’Istituto De ... l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi delle immagini animate:

desidera di diventare invisibile. La

mattina

seguente guardandosi allo specchio,

scopre di essere diventato invisibile per

davvero. Così usa il suo potere per

vendicarsi degli atti di bullismo subiti.

Deve però essere nudo per essere

completamente invisibile. Scopre, anche,

che dopo un certo lasso di tempo, ritorna

visibile.

Con la scusa di portare a spasso il cane,

Michele si reca in palestra per vedere gli

allenamenti di Stella, ma un uomo la

rapisce, venendo però ferito al polso da

un morso del suo cane. Successivamente

Michele scopre di essere stato adottato,

gli viene svelato dall'incontro col suo vero

padre. Scopre così che i suoi veri genitori

erano prigionieri di un gruppo para

militare russo, che volevano fare degli

esperimenti su di loro, la madre di

Michele muore durante la fuga dalla

prigione, e suo padre lo abbandona

davanti alla porta di casa dei suoi genitori

adottivi. Il padre, prima di andarsene

consegna a Michele una tuta che gli

permetterà di essere invisibile ma senza

essere nudo. Purtroppo viene scoperto

desidera di diventare invisibile. La

seguente guardandosi allo specchio,

scopre di essere diventato invisibile per

davvero. Così usa il suo potere per

vendicarsi degli atti di bullismo subiti.

Deve però essere nudo per essere

completamente invisibile. Scopre, anche,

i tempo, ritorna

Con la scusa di portare a spasso il cane,

Michele si reca in palestra per vedere gli

allenamenti di Stella, ma un uomo la

rapisce, venendo però ferito al polso da

un morso del suo cane. Successivamente

ato adottato,

gli viene svelato dall'incontro col suo vero

padre. Scopre così che i suoi veri genitori

erano prigionieri di un gruppo para

militare russo, che volevano fare degli

esperimenti su di loro, la madre di

Michele muore durante la fuga dalla

one, e suo padre lo abbandona

davanti alla porta di casa dei suoi genitori

adottivi. Il padre, prima di andarsene

consegna a Michele una tuta che gli

permetterà di essere invisibile ma senza

essere nudo. Purtroppo viene scoperto

dallo psicologo della pol

grazie al suo segno sul braccio che è il

rapitore di Stella.

Decide allora di andare a salvare Stella,

che riesce a mandare un segnale per

avvisare Michele che lei è li insieme ai

suoi compagni di scuola, i ragazzi molto

presto scoprono il potere di Michele.

Artiglio invita Michele a seguirlo in Russia

da sua madre, ma Michele non cade

nell'inganno e fugge con Stella dal

sottomarino. Riemerso dall'acqua viene

preso in disparte dal padre, che gli

riferisce di dover cancellare la memoria d

tutte le persone presenti all'accaduto,

compresa Stella. Il giorno dopo c'è una

festa in onore dei tre ragazzi ritrovati e

nessuno sembra ricordarsi del

superpotere di Michele. Al di fuori dalla

festa, Michele incontra Stella, che lo

invita a fare la strada con lei. Questo film

mi è piaciuto molto, Il mio parere

riguardo alla trama è che la vita ci può

riservarci tante sorprese, che possono

cambiare la nostra esistenza.

26

dallo psicologo della polizia, che capisce

grazie al suo segno sul braccio che è il

Decide allora di andare a salvare Stella,

che riesce a mandare un segnale per

avvisare Michele che lei è li insieme ai

suoi compagni di scuola, i ragazzi molto

il potere di Michele.

Artiglio invita Michele a seguirlo in Russia

da sua madre, ma Michele non cade

nell'inganno e fugge con Stella dal

sottomarino. Riemerso dall'acqua viene

preso in disparte dal padre, che gli

riferisce di dover cancellare la memoria di

tutte le persone presenti all'accaduto,

compresa Stella. Il giorno dopo c'è una

festa in onore dei tre ragazzi ritrovati e

nessuno sembra ricordarsi del

superpotere di Michele. Al di fuori dalla

festa, Michele incontra Stella, che lo

trada con lei. Questo film

mi è piaciuto molto, Il mio parere

riguardo alla trama è che la vita ci può

riservarci tante sorprese, che possono

cambiare la nostra esistenza.

Auricchio Martina

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E’ la toccante storia di Liesel

abbandonata dalla madre a causa delle

persecuzioni politiche antecedenti la

Seconda guerra mondiale. Scossa dalla

tragica morte de fratellino, la giovane fa

fatica ad ambientarsi nella nuova famiglia

e a scuola, ma grazie alla sua

determinazione e all'aiuto del padre

adottivo, impara a leggere, così Liesel

coltiva l'amore per la lettura e la scrittura,

che saranno in grado di salvarle la vita.

Brian Percival focalizza l'attenzione su un

ambito crudele della storia, dove la

violenza e la cattiveria dei nazisti portano

la giovane ed innocente Liesel ad

abbandonare la superficialità tipica della

sua età, e a capire attraverso i libri i

misteri della vita. Il tema non scontato,

viene narrato attraverso immagini e

interpretazioni che costituiscono senza

dubbio uno dei punti di forza del film,

rendendo la storia bella, reale e

commovente.

"STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI"

E’ la toccante storia di Liesel, bambina

abbandonata dalla madre a causa delle

persecuzioni politiche antecedenti la

Seconda guerra mondiale. Scossa dalla

tragica morte de fratellino, la giovane fa

fatica ad ambientarsi nella nuova famiglia

e a scuola, ma grazie alla sua

e all'aiuto del padre

adottivo, impara a leggere, così Liesel

coltiva l'amore per la lettura e la scrittura,

che saranno in grado di salvarle la vita.

Brian Percival focalizza l'attenzione su un

ambito crudele della storia, dove la

dei nazisti portano

la giovane ed innocente Liesel ad

abbandonare la superficialità tipica della

sua età, e a capire attraverso i libri i

misteri della vita. Il tema non scontato,

viene narrato attraverso immagini e

interpretazioni che costituiscono senza

dubbio uno dei punti di forza del film,

rendendo la storia bella, reale e

Assolutamente indimenticabile il papà

adottivo di Liesel, Hans, interpretato da

un eccezionale attore Geoffry Rusch,

con grande spirito di sacrificio e altruism

affronta la situazione. Penso si tratti di

una bella storia, soprattutto per il tema

trattato con grande umiltà e rispetto,

narrando di coloro che hanno vissuto i

momenti più cruenti di quel periodo,

addolcendo proprio questa dura realtà

della guerra attraverso la giovane

protagonista, dando al film poeticità, e

capacità di emozionare e coinvolgere il

pubblico nel susseguirsi degli eventi.

"STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI" BARI

Anno XI

Numero 1

IPSSSS “DE

LILLA”

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Assolutamente indimenticabile il papà

Hans, interpretato da

un eccezionale attore Geoffry Rusch, che

con grande spirito di sacrificio e altruismo

affronta la situazione. Penso si tratti di

una bella storia, soprattutto per il tema

trattato con grande umiltà e rispetto,

narrando di coloro che hanno vissuto i

momenti più cruenti di quel periodo,

addolcendo proprio questa dura realtà

traverso la giovane

protagonista, dando al film poeticità, e

capacità di emozionare e coinvolgere il

pubblico nel susseguirsi degli eventi.

Azzurra Fiore

BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

Page 28: FACILITATORE SOCIALE OPERATORE DELLE DINAMICHE …. 2 maggio 2015.pdf · psicologa-psicoterapeuta, l’Istituto De ... l’ausilio di un tablet mostrava ai bimbi delle immagini animate:

Nel film di Josh Boone si narra della

giovane Hazel Grace è sopravvissuta ad

un cancro alla tiroide, grazie ad un

farmaco sperimentale. Viene in un certo

senso costretta dalla madre a frequentare

un gruppo di supporto per i malati di

cancro perchè quest'ultima teme che

questa malattia le possa portare scarso

interesse per la vita. Hazel pur di farla

contenta partecipa a questo incontro e

rimane sorpresa da un ragazzo; Augustus,

soprannominato Gus, ha diciotto anni , un

solo anno più grande di lei ed è un ex

giocatore di basket a cui è stata amputata

una gamba a causa di un incidente. Hazel

e Gus condividono la stessa passione per

il romanzo. Col passare del tempo i

ragazzi si innamorano e lui risveglia in lei

la voglia di vivere e sorridere . Ma quando

la loro relazione inizia a diventar più

profonda, Hazel vuole allontanare Gus

per paura di farlo soffrire se la sua

malattia si fosse ripresentata; ma a lui

non importa minimamente della malattia

“COLPA DELLE STELLE”

Nel film di Josh Boone si narra della

giovane Hazel Grace è sopravvissuta ad

un cancro alla tiroide, grazie ad un

farmaco sperimentale. Viene in un certo

retta dalla madre a frequentare

un gruppo di supporto per i malati di

cancro perchè quest'ultima teme che

questa malattia le possa portare scarso

interesse per la vita. Hazel pur di farla

contenta partecipa a questo incontro e

o; Augustus,

soprannominato Gus, ha diciotto anni , un

solo anno più grande di lei ed è un ex

giocatore di basket a cui è stata amputata

una gamba a causa di un incidente. Hazel

e Gus condividono la stessa passione per

il romanzo. Col passare del tempo i

agazzi si innamorano e lui risveglia in lei

la voglia di vivere e sorridere . Ma quando

la loro relazione inizia a diventar più

profonda, Hazel vuole allontanare Gus

per paura di farlo soffrire se la sua

malattia si fosse ripresentata; ma a lui

minimamente della malattia

perché la ama ed è convinto che guarirà.

A causa di una polmonite Hazel viene

ricoverata, ma appena dimessa va con

Gus ad Amsterdam per incontrare Petre

Van, l’autore del loro romanzo preferito .

Solo nelle stelle c’è scritto il destino dei

due ragazzi. Gus ha nascosto ad Hazel di

essere anche lui malato di cancro e dopo

averla salutata e vista per l’ultima volta

muore. Penso che le problematiche di

questo film sono concentrate soprattutto

intorno alla malattia, la p

affezionarsi ad una persona che sai che

andrà via tra poco e superare le difficoltà

che si presentano nella vita. Vederlo mi

ha emozionata e commossa, perché la

regia mette in evidenzia il vero significato

della vita e dell’amore. I due protagonis

sorridono e prendono la situazione come

viene, ma soprattutto sanno amare,

donandosi l’uno all’altra senza pensare

alla paura di morire.

“COLPA DELLE STELLE” BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

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perché la ama ed è convinto che guarirà.

A causa di una polmonite Hazel viene

ricoverata, ma appena dimessa va con

Gus ad Amsterdam per incontrare Petre

Van, l’autore del loro romanzo preferito .

scritto il destino dei

due ragazzi. Gus ha nascosto ad Hazel di

essere anche lui malato di cancro e dopo

averla salutata e vista per l’ultima volta

muore. Penso che le problematiche di

questo film sono concentrate soprattutto

intorno alla malattia, la paura di

affezionarsi ad una persona che sai che

andrà via tra poco e superare le difficoltà

che si presentano nella vita. Vederlo mi

ha emozionata e commossa, perché la

regia mette in evidenzia il vero significato

della vita e dell’amore. I due protagonisti

sorridono e prendono la situazione come

viene, ma soprattutto sanno amare,

donandosi l’uno all’altra senza pensare

alla paura di morire.

Roberta Vitale

BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

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29

Quest’ anno per la Giornata della

Memoria il nostro Istituto è stato

coinvolto nel progetto intitolato : “ Tracce

della memoria… graphic-novel”.

Ripercorrendo l’olocausto, noi, alunne

della classe 3^ D, abbiamo creato una

storia dal titolo “ La porta misteriosa” che

è stata sviluppata graficamente

attraverso la tecnica della graphic-novel

grazie alla collaborazione di esperti

dell’Accademia delle Belle Arti di Bari.

Attraverso questa tecnica abbiamo avuto

l’opportunità di scoprire un sistema

conoscitivo innovativo e intrigante per

avvicinarsi al mondo della storia e

dell’arte creando un momento di

apprendimento alternativo. Il progetto

completato è stato presentato in

anteprima presso la Sala Consigliare della

Regione Puglia il 27 Gennaio 2015,

mentre il 20 Marzo 2015 presso

l’Auditorium “ Lenoci”, in occasione della

manifestazione conclusiva del progetto, è

stato premiato per la migliore ricerca

iconografica.

LA PORTA MISTERIOSA

Tutto ha inizio nel 1944 in una mattina

fredda e insolita, il cielo esprimeva

sensazioni di tristezza, paura e

inquietudine, le strade erano ancora buie

e il sole non era ancora sorto. La gente

circolava: gli adulti accompagnavano i

propri figli a scuola e poi si dirigevano

verso i luoghi di lavoro. Sui loro visi

traspariva lo stato d' ansia e di timore;

tutti erano della stessa idea cioè che

sarebbe stata una giornata "diversa" e

non facile da trascorrere. Durante questa

giornata, apparentemente normale, in

una scuola elementare i bambini, distratti

da alcuni rumori, si affacciarono alla

armati, aerei che volavano a bassa quota,

bombe che esplodevano, gente disperata

che scappava urlando. I bambini,

terrorizzati, iniziarono a correre per la

Pagine di storia

“Giornata della memoria 2015”

BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

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30

scuola cercando un nascondiglio. Durante

la corsa, quattro di loro, Alex, Fabio,

Marco e Luca di classi e di origini diverse,

si scontrarono e all' improvviso davanti a

loro apparve una porta aperta verso cui

vennero spinti da un vento calamitoso

che li attirò in un corridoio misterioso e

oscuro verso una discesa profonda che li

fece sprofondare in un luogo chiuso.

Mentre si riprendevano dalla caduta si

resero conto di essere all' interno di una

grande anfora. I bambini, in un primo

momento, erano molto spaventati e

piangevano per la paura. Ma Alex che era

il bambino più grande e più coraggioso,

per rimediare tentò di consolare i suoi

compagni di disavventura e per

tranquillizzarli cominciò a presentarsi.

Alex: "Allora ragazzi, mi presento: io sono

Alessandro detto Alex e ho nove anni.

Voi?".

Fabio:" Io, invece, mi chiamo Fabio e ho

sette anni e tu, bimbo?".

Marco:" Io sono Marco, ho otto anni e

sono molto ansioso".

Luca:" Io sono Luca e ho sei anni e sono il

più piccolo!".

Alex, il più forte, dopo aver finito la sua

presentazione, iniziò a pensare come

rimediare a questa situazione e decise di

isolarsi dal gruppo perché pensava di

essere il più coraggioso e voleva prevalere

su gli altri. Fabio chiese ad Alex:" Alex,

perché ti stai allontanando ? Non vuoi

stare con noi?". Alex alzò la voce e rispose

in tono prepotente come se volesse

intimidire e allontanare:"Non mi

disturbate! Qui il più grande sono io,

quindi comando io! Al rimedio per uscire

ci sto pensando e riuscirò a trovarlo".

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I bambini alla risposta di Alex si

allontanarono e cercarono di pensare ad

un'altra via d' uscita perchè videro che

Alex non dava l' aiuto di cui i bambini

avevano bisogno. Alex, con la sua

prepotenza, aveva pensato di poter

rompere le pareti dell' anfora, ma dopo

vari tentativi si accorse che la sua forza

non bastava a distruggere le pareti che li

circondavano. Alex, ragionando un pò e

mettendo l' orgoglio da parte, capì che "l'

unione fa la forza" e si avvicinò al resto

del gruppo tentando di aprire un dialogo

con gli altri. Alex:"Ragazzi, scusate la mia

prepotenza ho capito che stando solo non

potrò mai uscire da qui, ho deciso di

unirmi a voi, quindi, per favore,

perdonatemi." Dopo un lungo abbraccio

fra i bimbi apparve una fitta luce bianca

dall' apice dell' anfora. I bambini

iniziarono a saltellare, ad abbracciarsi e a

sorridere. Grazie alla loro unione avevano

distrutto tutto ciò che li imprigionava. I

bambini si presero per mano ed uscirono

dall' anfora, videro apparire le scale e in

fondo una porta luccicante, quasi fosse

magica. Decisero di percorrere le scale e

di aprire la porta ritrovandosi di nuovo all'

interno della loro amata scuola, dove

tutto era tornato alla normalità.

Raggiunsero l' uscita della scuola e come

per magia videro il sole sorgere, le armi

dei soldati cancellarsi nel cielo azzurro, i

carri armati trasformarsi in elefanti, le

bombe invece di distruggere tutto ciò che

incontravano, sprigionavano colombe e

coriandoli, i soldati volavano nel cielo e i

palazzi si ricomponevano. I bambini,

incantati e increduli dell' accaduto,

ritornarono a scuola ognuno nelle proprie

classi, attendendo il termine delle lezioni

per raccontare ai propri genitori l'

avventura che avevano vissuto e l'

amicizia che era nata tra loro.

Botta F., Cassano A., Cimino D.,

Coppolecchia F., Costanzo M., Fanelli L.,

Ferrante N., Guerra G., Lattanzi D.,

Lorusso E., Petrosillo B., Romano V.,

Salomone S., Valerio A., Valrosso A.

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Chi scrive di storia del sud Italia, non

può omettere una pagina dedicata al

Brigantaggio, visto però con gli occhi

degli uomini del meridione, che hanno

dovuto lottare per rivendicare la

propria dignità ed essere elevati al

ruolo di esseri umani e non restare

relegati in quello di bestie da soma.

Il Brigantaggio è una forma di

banditismo caratterizzata da azioni

violente , a scopo di rapina ed

estorsione mentre, in altre circostanze

esso assume risvolti insurrezionalisti su

sfondo politico e sociale . Nella

storiografia italiana questo termine si

riferisce alle bande presenti nel

mezzogiorno tra la fine del

diciottesimo secolo e il primo decennio

successivo alla proclamazione del

Regno d’Italia.

Il Brigantaggio ha come causa di fondo

la miseria; oltre a forme di banditismo

il fenomeno ha spesso assunto

connotati di vera e propria rivolta

popolare. Accanto alla miseria, alcuni

identificano il Brigantaggio come un

fenomeno di resistenza soprattutto in

epoca Risorgimentale. Si inizia a

parlare di brigantaggio già nell’ antica

Roma quando a Taranto intorno al 185

a.c avvenne un’ insurrezione sociale

da parte di alcuni pastori che

arrivarono a formare delle vere e

proprie bande. In età Medievale il

fenomeno si sviluppò in particolar

modo nell’ Italia centro settentrionale.

Si formarono bande composte non

solo da comuni banditi ma anche da

avversari politici o persone agiate che

venivano cacciati dalla loro residenza

in seguito alla confisca dei loro

patrimoni. Per sopravvivere queste

persone furono costrette a darsi alla

macchia, aggredendosi a Mercanti e

Viaggiatori.

Nell’Italia meridionale si diffusero

gruppi di fuorilegge costituiti

particolarmente da soldati disertori,

contadini ridotti alla fame e pastori

che si dettero alla macchia rubando

capi di bestiame ai latifondisti.

IL BRIGANTAGGIO”

Fenomeno sociale che ha

caratterizzato il Sud Italia

BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE

LILLA”

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La Storia d’Italia è anche ricca di figure

femminili, che si sono date al

Brigantaggio, lottando senza timore,

vivendo lunghi periodi di latitanza e

mettendo in pericolo le loro

raggiungere i loro obiettivi di libertà e

di indipendenza.

Erano donne che miravano ad

assicurarsi l’autonomia dei loro

territori e molto spesso la libertà dei

loro figli e dei loro mariti. La maggior

parte di esse erano donne del sud ,

abili anche ad usare il coltello e il

fucile.

Tra le più famose Brigantesse della

storia ricordiamo Michelina De Cesare,

Arcangela Cotugno, Elisabetta Blasucci.

Michelina De Cesare fu sicuramente la

più famosa Brigantessa Italiana nata

nel Regno delle due Sicilie . Si rese

protagonista sin da piccola di piccoli

furti nel circondario di Caspoli .

Conobbe Francesco Guerra ex soldato

borbonico con il quale si diede alla

macchia aggregandosi alla Banda di

Raffaniello. Michelina divenne la sua

La Storia d’Italia è anche ricca di figure

femminili, che si sono date al

Brigantaggio, lottando senza timore,

vivendo lunghi periodi di latitanza e

mettendo in pericolo le loro vite pur di

raggiungere i loro obiettivi di libertà e

Erano donne che miravano ad

assicurarsi l’autonomia dei loro

territori e molto spesso la libertà dei

loro figli e dei loro mariti. La maggior

parte di esse erano donne del sud ,

anche ad usare il coltello e il

Tra le più famose Brigantesse della

na De Cesare,

, Elisabetta Blasucci.

Michelina De Cesare fu sicuramente la

più famosa Brigantessa Italiana nata

Sicilie . Si rese

protagonista sin da piccola di piccoli

furti nel circondario di Caspoli .

Conobbe Francesco Guerra ex soldato

borbonico con il quale si diede alla

macchia aggregandosi alla Banda di

Raffaniello. Michelina divenne la sua

donna che lo raggi

clandestinità, diventando così un

elemento di spicco nella banda e

stretta collaboratrice del suo uomo e

capobanda.

Per più di un secolo il fenomeno del

Brigantaggio è stato raccontato solo

dai vincitori, cioè i “nordisti” solo da

pochi decenni

meridionalisti hanno monitorato il

fenomeno cercando di dargli un volto

più umano, parlando di quelle che

furono le vere motivazioni che diedero

origine a quello che invece fu un vero e

proprio movimento di riscatto delle

popolazioni del sud che

all’altro si videro “colonizzate” dai

Piemontesi.

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donna che lo raggiunse in

clandestinità, diventando così un

elemento di spicco nella banda e

stretta collaboratrice del suo uomo e

Per più di un secolo il fenomeno del

Brigantaggio è stato raccontato solo

dai vincitori, cioè i “nordisti” solo da

pochi decenni movimenti

meridionalisti hanno monitorato il

fenomeno cercando di dargli un volto

più umano, parlando di quelle che

furono le vere motivazioni che diedero

origine a quello che invece fu un vero e

proprio movimento di riscatto delle

popolazioni del sud che da un giorno

all’altro si videro “colonizzate” dai

Costanza Neglia

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Donna di sempre

Maria, donna di sempre,

nei nostri cuori leggi desideri e

dolori,

A te, fonte d'amore, il nostro

sguardo

per trovare l'origine della

speranza.

nel tuo amore forte e immenso,

noi speriamo.

Tu, donna dei nostri giorni,

accompagnaci per mano della

nostra storia

per credere ancora nella vita.

PAGINA DELLE POESIE

Donna di sempre

donna di sempre,

nei nostri cuori leggi desideri e

A te, fonte d'amore, il nostro

per trovare l'origine della

nel tuo amore forte e immenso,

Tu, donna dei nostri giorni,

accompagnaci per mano della

per credere ancora nella vita.

Sorgente d’amore Maria, sorgente della vita,

vieni in nostro soccorso,

diffondi tra noi comprensione e

rispetto,

colmaci di amore e gioie

infinite.

A te affidiamo le nostre

speranze e i nostri progetti,

a te confidiamo incertezze e

dolori.

Imprimi in noi le tue virtù,

per affrontare le tempeste

minacciose della vita,

per portare la

pace ai più

lontani,

per diffondere il

tuo infinito

amore per tuo

figlio Gesù.

Emanuela dE San

PAGINA DELLE POESIE BARI

Anno XI

Numero 15

IPSSSS “DE LILLA”

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Sorgente d’amore

Maria, sorgente della vita,

vieni in nostro soccorso,

diffondi tra noi comprensione e

colmaci di amore e gioie

A te affidiamo le nostre

speranze e i nostri progetti,

a te confidiamo incertezze e

Imprimi in noi le tue virtù,

per affrontare le tempeste

minacciose della vita,

per diffondere il

Emanuela dE Santis

Numero 15

IPSSSS “DE LILLA”

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SEMPRE MARIA

Maria, fanciulla bella, che assomigliava ad una stella, candida come la neve posata dolcemente sui tetti delle case. Con quel sorriso conquistava tutti, con la sua semplicità amava tutti. Maria, fanciulla terrena, nei cuori scatenava amore e fervore. Sempre Maria, la più bella resterà, il mondo cambierà e all’amore condurrà.

Lippolis Rita

Credo in te amico mio Credo in te, amico mio Credo nel tuo sorriso, finestra aperta nel tuo essere. Credo nel tuo sguardo, specchio della tua onestà. Credo nella tua mano, sempre tesa per dare.

Credo nel tuo abbraccio, accoglienza sincera del tuo cuore. Credo nella tua parola, espressione di quel che ami. Credo in te amico mio, semplicemente per come sei.

Rita Caccavallo, Teresa Perrucci, Valentina Zaccaro, Johara

Vutellaro

Ho scelto te

Nel silenzio della notte, io ho scelto te. Nello splendore del sole, io ho scelto te. Nelle bufere più tormentose, io ho scelto te. Nel freddo più arido, io ho scelto te. Nella buona e nella cattiva sorte, io ho scelto te. Nella gioia e nel dolore Io ho scelto te. Dal profondo del mio cuore, io ho scelto te.

Rita Caccavallo,

Teresa Perrucci,

Valentina Zaccaro,

Johara Vitellaro

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Dove può lavorare il

Tecnico dei Servizi Socio Sanitari