Fabbretti 13 14 18 19 20 25 · PERIODICO TRIMESTRALE DELL'ASSOCIAZIONE DI CULTURA TRADIZIONALE...

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PERIODICO TRIMESTRALE DELL'ASSOCIAZIONE DI CULTURA TRADIZIONALE GIAPPONESE . SEZIONE AIKIKAI D'ITALIA Direttore Responsabile, Aurelio Tommaso Prete Consiglio di Redazione, H. Tada, C. Bosello,G. Cesaratto, G. Paudice Collaboratori, P. Fllippani-Ronconi, G. Granone, H. Hosokawa, O. Lilliu, M. Pipitone, C. Vitrano Redazione a cura della Segreteria' Nazionale 5 Direzione e Redazione, Via Elenlana 2, Roma - Tel 75.73.512 Autorizzazlone del Tribunale di Roma n. 14332 del 29-12-1972 Stampa: Tipolitografia M. SPADA Memorandum di Morihei Ueshiba 2 I Castelli giapponesi del periodo Momoyama di Maria Grazia Vinardi 4 I principi dell'Aikido di Claudio Plpltone 10 Comprendere gli altri di Kisshomaru Ueshlba 12 Raduno di Aikido a Genova di Hober Fabbretti 13 Il 10° Raduno Internazionale di Coverciano di Mariella Pipitone 14 Lo stage di Torino 18 " H grande Si di Carla Vitrano 19 Un genio militare del Giappone: Oda Nobunaga di Giovanni 'Granone 20 Emilio Ambron di Aurelio Tommaso Prete 25 Notiziario di Redazione - Esami 25

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PERIODICO TRIMESTRALE DELL'ASSOCIAZIONE DI CULTURA TRADIZIONALE GIAPPONESE . SEZIONE AIKIKAI D'ITALIA

Direttore Responsabile, Aurelio Tommaso PreteConsiglio di Redazione, H. Tada, C. Bosello,G. Cesaratto, G. PaudiceCollaboratori, P. Fllippani-Ronconi, G. Granone, H. Hosokawa, O. Lilliu, M. Pipitone, C. VitranoRedazione a cura della Segreteria' Nazionale 5Direzione e Redazione, Via Elenlana 2, Roma - Tel 75.73.512Autorizzazlone del Tribunale di Roma n. 14332 del 29-12-1972

Stampa: Tipolitografia M. SPADA

Memorandum di Morihei Ueshiba 2

I Castelli giapponesi del periodo Momoyama di Maria Grazia Vinardi 4

I principi dell'Aikido di Claudio Plpltone 10

Comprendere gli altri di Kisshomaru Ueshlba 12

Raduno di Aikido a Genova di Hober Fabbretti 13

Il 10° Raduno Internazionale di Coverciano di Mariella Pipitone 14

Lo stage di Torino 18"

H grande Si di Carla Vitrano 19

Un genio militare del Giappone: Oda Nobunaga di Giovanni 'Granone 20

Emilio Ambron di Aurelio Tommaso Prete 25

Notiziario di Redazione - Esami 25

10Claudio Pipitone

I. PRINCIP'/DELL'AII(IDO

Lo studio dell'Aikido, oltreche il necessario, quotidiano alle-namento, richiede altresì, per ilparallelo sviluppo della mente,le mediazione e l'approfondimen-to di quei principi che costitui-scono le pietre miliari della Viaintrapresa.

Tali principi vengono costan-. .temente ripetuti da maestri ed

istruttori durante la pratica delletecniche, ma non ve ne erano fi-nora . pubblicazioni nella linguaitaliana che sarebbero state neces-sarie a quella più assorta medita-zione che la pagina scritta rendepossibile.

Un nostro validissimo 20 daned apprezzato istruttore del dojodi Torino, Claudio Pipitone, haelaborato i principi dell'Aikidorendendo li pregevolmente nellalingua italiana con l'attenta curaed il profondo acume di chi amae professa questa arte marzialenel suo più alto significato.

. L'AIKIDOL'Aikido anela sinceramente a

comprendere la Natura, ad espri-mere la gratitudine per i suoi do-ni meravigliosi, ad immedesima-re l'individuo con la Natura.

Questa aspirazione a compren-dere e ad applicare praticamentele leggi della Natura, espressanelle parole « AI » e « KI », formail concetto fondamentale dell'Ar-te dell'Aikido.

IL « KI»E' molto difficile definire il vo-

cabolo « KI", ed ancor più ar-duo tradurlo in Italiano. Pertan-to nell'insegnamento dell'Aikidoviene conservato il vocabolo Giap-ponese « KI » a cui si può far cor-rispondere il concetto di «Ener-gia Vitale dell'universo »,

I! «KI » è 1'energia che sostie-ne le cose: l'essere umano esisteed è vivo finché è permeato dal

« KI », privato di esso cessa di esi-stere e si dissolve. Finché il suocorpo è riempito di KI e lo river-sa fuori in abbondanza, l'essereumano è vigoroso e pieno di co-raggio, quando invece ilsuo corpoha esaurito il KI l'essere umano èdebole, codardo e rinunciatario.

Nell'allenamento di Aikido fac-ciamo ogni sforzo per .impara-re a riempire il nostro corpo conil XI e ad usarlo energicamente;pertanto è necessario comprende-re bene la profonda natura del KIed imparare a riconoscerne lemanifestazioni e gli effetti.

ALLENARE IL TUO «KI»Allenare il tuo KI significa riem-

pire il tuo corpo del KI dell'Uni-verso mantenendo il punto centra-le della parte inferiore dell'addo-me (tandern) come centro, e ver-sare fuori il KI da tutto il tuocorpo. Devi fare questo allena-mento in ogni tecnica, in ogni mo-vimento dell'Aikido: senza ciòla pratica diventa sterile ginna-stica. "l'

PREPARARE IL TUO « KI »

Fissa latua concentrazione men-tale sul punto centrale (tandem),lascia che la tua respirazione pro-ceda con naturalezza e senza sfor-zo e mantieni rilassata la partesuperiore del corpo, pronto amuovere rapido in qualunqueistante.

IL BRACCIO CHE NON PUO'VENIR PIEGATO

Quando butti fuori il tuo KI,ìncanalando ad esempio il flussoattraverso il braccio, questo nonpuò venir piegato, anche se noneserciti alcuna forza muscolare.Nessuno può esercitare una forzamuscolare nel braccio costante-mente. Se sei forte soltanto men-tre eserciti la forza, sarà inutilequando ti capita qualcosa all'im-provviso. Stai rilassato in ognimomento ed anche forte in qual-siasi istante tu scelga mantenen-do il flusso del tuo KI attraverso il corpo, costante.

U braccio che non può venirepiegato non dipende da'Ha suaangolazione. Se continui a buttarfuori il tuo KI, il tuo braccio èsempre non piegatbile.

VERSARE FUORI IL « KI»Nel caso del braccio che non

. può venire piegato, se tu pensiche la tua energia fluisca fuori at-traverso il tuo braccio, questo di-venta malto forte e difficile dapiegare. Questo uso della tuamente dicesi « versare fuori ilKI ». Se tu credi al fatto che il

tuo KI sgorga fuori, il tuo KIsgorga fuori davvero.Supponiamo che tu stia cam-

minando, per esempjo, e chequalcuno ti dia uno spintone con-tro la spalla. Se ritiri il tuo KIin te stesso e se il tuo spirito sitrascina dietro al tuo corpo, l'at-tacoante sarà in grado di spingertiall'indietro o di atterrarti. Se in-vece versi fuori il tuo KI, e il tuospirito sopravanza il tuo corpo,l'attaccante non potrà atterrarti,ma sarà a sua volta respinto all'indietro nell'impatto poiché lasua forza si ripercuoterà su dilui.Pensiamo ad un getto di acqua

limpida che sprizza fuori da unasorgente in un torrente fangoso.Finché quest'acqua zampilla fuori,l'acqua fangosa non può entrarenella sorgente; ma se l'acqua I'im-pida smette di zampillare anchesoltanto per un attimo, l'acquafangosa entrerà immediatamentenella sorgente. Il KI è come que-sta acqua sorgiva. Fin tanto cheil tuo KI è versato fuori, il KIdel tuo antagonista non può so-verchiarti. Smetti di buttar fuo-ri il tuo KI, o ritiralo per un at-timo in te stesso, e l'energia deltuo avversario ti impegnerà al-l'istante. Se vuoi acquisire questoconcetto e farlo tuo, devi prati-care con diligenza l'Arte di inca-nalare verso l'esterno il flusso co-stante del tuo KI.Impadronisciti di quest'Arte, e

sarai in grado di valutare come ese il tuo avversario butta fuori ilsuo KI anche soltanto guardandoil suo assetto e la sua posizione.Il significato di «non-resisten-

za », non è quello di fuggire laforza del tuo antagonista, ma dimanovrare in maniera che il suoKI non ti impegni; fai in modoche il tuo avversario perda la vo-lontà aggressiva. Questa è la veravittoria. Tu puoi atterrare il tuoantagonista, ma finché gli lasce-rai la voglia di attaccare, potràarrivare il giorno in cui sarai vin-to da lui. La vera vittoria la con-quisterai quando avrai cancellatodal suo spirito questa voglia di at-taccare.

IL MOVIMENTO DEL « KI»Le parole KOKYU-HO e KO-

KYU-NAGE ricorrono molto so-vente in Aikido. Vi sono moltetecniche, specialmente nel KO-KYU-NAGE.Il KOKYU è il movimento del

tuo KI che si manifesta esterior-mente attraverso il movimentodel tuo corpo che segue il tuo KI.Avere un forte KOKYU, signi-

fica controllare il movimento delKI e padroneggiarlo, per cui iltuo corpo è pieno di energico KI,e tu ti muovi e proietti il tuo av-versario senza la più piccola fa-tica e con estrema naturalezza edefficacia.KOKYU-HO è la «Via» che

porta al dominio sugli altri me-diante il KOKYU, e KOKYU-NA-GE è la tecnica di proiettare glialtri mediante il KOKYU.

LA GIUSTA DISTANZAFRA I DUE AVVERSARI

In un combattimento reale ladistanza fra te ed i tuoi avversariè molto importante. Se ti avvicinitroppo, non puoi manovrare perevitare un subitaneo attacco. Sed'altro canto rimarrai troppo lon-tano, ti riuscirà difficile applicarele tecniche contro di loro.Devi mantenere una distanza,

in modo da non essere né troppovicino né troppo lontano dal tuoavversario. Mantenere la giustadistanza fra te' ed il tuo avversa-rio si dice «MA-AI ».Se butti sempre fuori il tuo KI,

capirai facilmente come prendereuna corretta MA-AI, a secondadell'altezza del tuo corpo. Se lri-tirerai il tuo KI in te stesso, per-derai MA-AI. Per aver dimenti-cato di prendere MA-AI, ti puòaccadere di esporti all'attacco, e.di venire atterrato.Viene considerato in generale

un buon MA-AI la distanza dallaquale il tuo avversario deve farun passo avanti per attaccarti, edalla quale tu devi fare un pas-so avanti per attaccare il tuo av-versario. Quando ti trovi più vici-

no del MA-AI al tuo avversariodevi tenerlo già con la tua pres~o averlo già atterrato.

IRIMI = MOVIMENTOIN AVANTI CONTRO

L'AVVERSARIOQuando l'energia di due avver-

sari sono dirette l'una contro l'al-tra, normalmente vi sarà una col-lisione frontale, ed il più fortevincerà.L'IRIMI è la via per avanzare

contro il tuo avversario anchequando questi è già slanciato ver-so di te, non per apporti al suoimpeto ed al suo movimento maper controllare la sua energia edominarla. L'IRIMI è una tecnicaspeciale che si trova solamentenell'Aikido. Per. comprenderel'IRIMI, occorre concentrarsi sulpunto centrale, e sul braccio chenon si può piegare, altrimenti nonsi potrà far lavorare l'IRIMI aproprio vantaggio.

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TENKAN = ROTAZIONEDELL'ANCA

Il TENKAN è il modo di inca-nalare l'energia del tuo avversa-rio senza bloccarla, ruotando iltuo corpo quando la sua energiaviene verso di te.Con l'IRIMI devi muovere in

avanti andando incontro al tuoavversario e passando oltre ilsuo corpo, mentre con il TEN-KAN devi unire la tua energiaa quella dell'avversario con unmovimento circolare in modo dacontrollare il suo corpo attra-verso il movimento del tuo e po-terlo successivamente atterrare.