EUROPA TRENTINO CALABRIA - LAP. Laboratorio Aperto … · su questioni chiave della trasformazione...

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EUROPA TRENTINO CALABRIA

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EUROPATRENTINOCALABRIA

ORIENTAMENTI

Su doppio binario teorico-pratico, la formazione nell’ambito del corso è fortemente orientata verso un percorso diretto alla professionalità della laurea quinquennale di Edile-Architettura. L’obiettivo è di tendere alla formazione di una figura professionale in grado di assumere, con le conoscenze di base fornite, i requisiti tecnici dell’ingegneria e le sensibilità progettuali dell’architettura. In tal senso l’idea di confrontarsi con realtà territoriali appositamente individuate, al fine di agire con concretezza sulle problematiche poste dal progetto urbanistico - ma più ampiamente dal pro-getto alle sue diverse scale e come strumento di indagine e trasformazione - significa anche misu-rarsi con temi reali, soprattutto attraverso un confronto diretto con le Amministrazioni pubbliche. Il corso, che si muove anche nell’ottica di aggiornare le conoscenze sulle nuove metodologie e sulle pratiche correnti del Piano Urbanistico (Piano Strutturale, Piano Strategico, Piano Territoriale), intende rafforzare - da un lato - la specificità di individuare nell’esperienza, un percorso di ricer-ca - dall’altro lato - tendere a diffondere tra gli allievi la dimestichezza e la pratica con il progetto: urbanistico, di territorio, strategico e di paesaggio, senza rinunciare a indicare strumenti innovativi per acquisire informazioni pre-progettuali e per la redazione di sintesi conoscitive e primi quadri strategici, alle differenti scale.

OBIETTIVI

• Apprendere, efficacemente, il percorso di costruzione di rapide e significative sintesi per i quadri conoscitivi idonei a verificare visioni e primi indirizzi progettuali.• Rafforzare la capacità di dimestichezza e controllo del progetto alle diverse scale.• Apprendere la condizione degli avanzamenti disciplinari italiani e in Europa.• Misurarsi, anche nel percorso didattico/ricerca, con realtà complesse e articolate e con i temi reali che essa pone, cercando soluzioni progettuali e operative, confrontandosi con Enti pubblici e privati come reali committenti.

CONTENUTI

Il corso pone attenzione alla dimensione progettuale dell’urbanistica contemporanea, alle diverse e interagenti scale del progetto: da quella urbana, a quella del territorio e del paesaggio attraver-so un attento sguardo conoscitivo e progettuale a temi emergenti nella disciplina e nella prassi. Il corso, come approccio didattico-formativo, propone la redazione di un percorso di conoscenza su questioni chiave della trasformazione del territorio e della rete dei centri urbani contemporanei, finalizzato alla lettura degli “strati” delle reti e dei sistemi nei differenti luoghi e contesti, ponendo attenzione sulle principali “figure della trasformazione”, soprattutto attraverso quadri di cono-scenza e ipotizzando, parallelamente, strategie di progetto da applicare e verificare in un preciso contesto di riferimento.Il corso si orienta soprattutto alla definizione di nuovi processi di piano e alle recenti trasformazio-ni, conseguenti i cambiamenti della città e dei territori. L’obiettivo è inoltre quello di introdurre gli allievi anche alla dimensione strategica dei piani, programmi e progetti, in relazione al contesto territoriale ampio e ad alcune scelte più mirate.Il percorso didattico si articola sui seguenti principali passaggi: osservazione diretta sul campo, costruzione di quadri conoscitivi con metodi cartografici, fotografici e video, procedendo a una ricognizione complessiva delle principali dinamiche delle aree oggetto di studio, definizione delle aree di lavoro, e relative prime elaborazioni di strategie progettuali. Il lavoro procederà dalla scala territoriale-strategica e del paesaggio a quella urbana. L’obiettivo è incrociare la conoscenza delle risorse, nonché delle principali modificazioni avvenute sul territorio, e gli interventi di valorizzazio-ne, riequilibrio, rigenerazione e riqualificazione con modelli innovativi attraverso progetti intersca-lari. Al lavoro di laboratorio e di prassi progettuale (workshop in aula), si affianca la parte teorica dedicata anche ad acquisire conoscenze nelle innovazioni recenti sul tema, così come ad una ricognizione ampia di buone esperienze urbanistico-progettuali, utili anche per confrontare i diffe-renti approcci al tema e in una rassegna su altri paesi, con lo sguardo attento al reticolo di base costituito da infrastrutture, paesaggio e città.La parte teorica di corso si struttura intorno alle lezioni del docente che avrà come filo conduttore il libro appena pubblicato “Cities in nature”. Oltre alle lezioni del docente si svolgeranno lezio-ni frontali curate da ricercatori e professionisti che si occuperanno nello specifico di illustrare le

condizioni dei contesti di lavoro e di fornire gli strumenti tecnici per l’elaborazione delle informazioni cartografiche attraverso seminari dedicati che si svolgeranno in maniera parallela durante il corso del semestre.Il corso si compone, inoltre, di cicli di incontri con protagonisti dell’architettura e dell’urbanistica locali e nazionali che contribuiscono a delineare un quadro più ampio, anche retrospettivo, delle principali dinamiche e tendenze nei contesti d’interesse.

TEMI E QUESTIONI

Il Laboratorio si articola su alcuni temi di base - che si considerano emergenti e urgenti rispetto alle trasformazioni che stanno investendo il territorio non solo nazionale - e che possono essere rag-gruppati sotto il nome di Nuove “ecologie”. Per chiarire il concetto di Nuove “ecologie” prendiamo a prestito una definizione di E. Morin: “L’ecologia, in quanto scienza naturale, è giunta a questo con-cetto che include l’ambiente fisico (biotopo) e l’insieme delle specie viventi (biocenosi) in uno spazio o una determinata “nicchia”. (...) Diciamo in modo schematico che l’insieme degli esseri viventi in una “nicchia” costituisce un sistema che si organizza da solo.” Provando a semplificare e riportando la definizione al rapporto dell’uomo con il luogo e il paesaggio le Nuove “ecologie”, nell’accezione che è stata scelta per il lavoro del corso, sono le rinnovate o reinventate relazioni che si istaurano tra i soggetti e quei territori di “nuova” formazione, ossia il prodotto delle attuali dinamiche che inve-stono il territorio e che riguardano sempre più le questioni ambientali.I temi che, nell’ambito del corso, declinano questa definizione sono provvisori e troveranno una maggiore specificazione durante lo svolgimento del lavoro ma quello che segue può costituire un primo elenco indicativo seppur non esaustivo: riciclo territoriale, urbano, architettonico, energetico; rifiuti in reti e sistemi ambientali, scarti urbani; infrastrutture, connettività, mobilità.I temi costituiranno l’approccio critico con il quale gli studenti dovranno lavorare per la costruzione dei quadri conoscitivi per arrivare a elaborare strategie di intervento che possano essere generaliz-zabili e applicabili in altri contesti. Parallelamente gli studenti dovranno elaborare un progetto alla scala urbana su uno dei ventotto casi (aree da 1 Km x 1 Km) tra quelli individuati, sui quali declinare progettualmente i temi di base e arrivare a individuarne di potenziali nuovi. I casi di studio sono stati selezionati sulla base della ricchezza ed eterogeneità degli elementi presenti e della complessità/conflittualità delle relazioni tra gli stessi.Alla prima fase di ricognizione, di elaborazione di strategie e di sperimentazione progettuale segue il momento della messa a verifica, una fase, quindi, applicativa in un contesto diverso da quello dal quale si è partiti con le riflessioni: la Calabria. Nello specifico, attraverso un workshop della durata di una settimana che si svolgerà ad Acri (CS), gli studenti avranno la possibilità di verificare sul campo le strategie ipotizzate come valide per il contesto di partenza. L’esperienza del workshop ha l’obiet-tivo di far confrontare gli studenti con realtà che hanno condizioni e caratteristiche profondamente diverse e soprattutto di dare la possibilità agli stessi di partecipare, con contributi e proposte all’ela-borazione delle strategie progettuali del Piano Strutturale del Comune.

MODALITÀ

Il laboratorio prevede l’esplorazione e lo sviluppo di progetti urbanistici fortemente orientati ai princi-pi della sostenibilità nelle diverse fasi.A partire dalle problematiche concrete poste dalla specificità dei temi di lavoro il laboratorio intende sviluppare le questioni relative alla lettura e all’interpretazione del contesto di riferimento, all’elabo-razione di strategie e tattiche contestuali ma generalizzabili e alla verifica di validità delle stesse su un caso concreto di studio.Il lavoro delle sessioni di esercitazione progettuale viene sviluppato attraverso le fasi descritte a seguire.1. INTERPRETARE OSSERVANDO - COSTRUZIONE DEI QUADRI CONOSCITIVIInterpretazione del senso dei luoghi e dei fenomeni di trasformazione in atto (contesti fisico-morfo-logici, paesaggi economici e sociali, flussi di mobilità, etc.) con taglio critico dato dai temi di base del corso e fatta anche rispetto al contesto nazionale e internazionale. Si tratta della costruzione dei quadri conoscitivi, di una fase istruttoria, di indagine necessaria per acquisire informazioni utili a definire le possibilità e le modalità di intervento. Questa prima tappa costituisce l’interpretazione del territorio e del paesaggio fatta attraverso la lettura degli strati e delle trame che li compongono (idro-geomorfologia dei luoghi, sistema ecologico-ambientale, sistemi della residenza, della mobilità, delle

centralità, della produzione, ecc) e sui quali si sceglie di porre l’attenzione; si tratta di osservare gli usi, di rilevare gli spazi, analizzare come questi soddisfano lo svolgimento degli usi, per compren-dere il funzionamento nel suo insieme.2. ESPLORAZIONI PROGETTUALI - PORZIONI DI CONTESTO 1 KM x 1 KMParallelamente alla costruzione dei quadri conoscitivi sul territorio e dentro i paesaggi, si avvierà un progetto alla scala urbana su uno dei 28 casi selezionati in cui verranno sviluppati i temi di base del corso e per l’elaborazione del quale sarà di supporto la fase istruttoria che verrà.Questa fase include anche la definizione delle condizioni di trasformabilità attraverso la lettura e mosaicatura dei piani e dei progetti in corso, la lettura delle condizioni di degrado, dello stato delle aree, della sostenibilità delle trasformazioni proposte in relazione al valore storico, culturale e am-bientale dei luoghi e al significato che rivestono nelle aspirazioni dei potenziali abitanti o frequenta-tori/utenti.3. NUOVE FIGURE - STRATEGIEDalla sintesi delle due fasi precedenti dovrà scaturire e discendere l’elaborazione di strumenti ope-rativi che a partire da condizioni concrete riescano a dedurre regole generali, le quali, declinate in tattiche progettuali possono adeguarsi a contesti anche molto diversi. La definizione delle strategie operative prevede anche la definizione delle modalità attuative delle stesse, sarà necessario, quin-di, determinare tempi e successioni rispetto alla fattibilità e ai modi di costruzione del paesaggio e del territorio, attraverso le proposte elaborate.4. WORKSHOP - PROGETTOIl workshop che si svolgerà ad Acri servirà ad applicare e testare le strategie operative immaginate nella fase precedente; questa fase di lavoro porterà all’elaborazione di progetti pilota che saranno adeguati ai casi concreti. Il materiale progettuale prodotto costituirà un contributo per l’elaborazio-ne del Piano Strutturale.

ELABORATI

• Un “Atlante” in formato A3+ orizzontale che raccolga il materiale prodotto durante le 4 fasi di lavoro. L’Atlante deve, inoltre, contenere 4 relazioni descrittive, ognuna di 3000 battute spazi inclusi - conteggio Word -, per ciascuna delle suddette fasi.• Un CD/DVD contenente l’impaginazione dell’Atlante A3 in formato pdf e tutti gli elaborati presenti nello stesso come immagini ri-editabili ad alta risoluzione (minimo 300 dpi). • Un piccolo album di appunti, note, immagini di percorso (Atlante personale/Diario di bordo, in formato 13x21 cm, del tipo quaderno Moleskine o simili) in cui saranno raccolte tutte le riflessioni personali dell’allievo nel corso del lavoro (immagini e suggestioni viste, pensieri critici, spunti, riflessioni, difficoltà, e quanto altro).• Presentazione finale in formato PowerPoint o simili della durata massima di 7 minuti.

SVOLGIMENTO DELL’ESAME

L’esame consisterà, oltre che nella discussione degli elaborati progettuali prodotti, in un colloquio che verterà sui contenuti teorico progettuali di uno - a scelta dello studente - dei volumi indicati tra i testi fondamentali nella bibliografia assegnata, con alcune domande mirate a indagare la cono-scenza e la formazione teorica di ogni singolo allievo.

BIBLIOGRAFIA

TESTI FONDAMENTALIP. Scaglione, “Cities in nature”, Trento-Barcellona: LISt Lab, 2012P. Scaglione (a cura di), “Cosengeles - Piccole metropoli spontanee”, Trento-Barcellona: LISt Lab, 2010P. Scaglione, “Nuovi territori del progetto urbanistico”, UNITN, 2012 - DispensaM. Jakob, “Il paesaggio”, Bologna: il Mulino, 2009L. Benevolo, “Le origini dell’urbanistica moderna”, Bari: Laterza, 1998

TESTI DA CONSULTAREAA. VV., “Comuni polvere e polvere di Comunità”, mensile communitas n. 3/4 giugno 2005AA. VV., “Switzerland an Urban Portrait”, Basel: Birkhäuser, 2001

A. Calori, “Coltivare la città”, Milano: Terre di mezzo-Altreconomia, 2009L. Caravaggi, “Paesaggi di paesaggi”, Roma: Meltemi, 2005M. Carta, “Creative City”, Trento-Barcellona: LISt Lab, 2008F. Cassano, “Il pensiero meridiano”, Bari: Laterza, 2001A. Cianciullo, E. Realacci, “Soft Economy”, Milano: BUR, 2005G. Clément, “Manifesto del terzo paesaggio”, Macerata: Quodlibet, 2005G. Clément, “Il giardiniere planetario”, Milano: 22 Publishing, 2008G. Clément, “Elogio delle vagabonde”, Roma: DeriveApprodi, 2010G. Clément, “Il giardino in movimento”, Macerata: Quodlibet, 2011A. Clementi (a cura di), “Ecogeotown”, Trento-Barcellona: LISt Lab, 2010A. De Rossi (a cura di), “Grande Scala - Architettura politica e forma”, Trento-Barcellona: LISt Lab, 2010W. Dramstad, J. O. Olson, R. T.T. Forman (eds), “Landscape Ecology Principles in Landscape Architecture and Land-Use Planning”, Washington: Island Press, 1996E. Morin, “L’anno I dell’era ecologica”, Roma: Armando Editore, 2007M. Mostafavi, C. Najle, “Landscape Urbanism : A Manual for the Machinic Landscape”, London: Architectural Association, 2003M. Mostafavi, G. Doherty, “Ecological Urbanism”, Zürich: Lars Müller Publishers, 2010MVRDV, “Km3”, Actar edicionesF. Nigrelli (a cura di), “Il senso del vuoto”, Roma: Manifestolibri, 2005E. Realacci, “Green Italy. Perchè ce la possiamo fare”, Milano: Chiarelettere, 2012M. Ricci (a cura di), “Rischiopaesaggio”, Roma: Meltemi, 2003P. Scaglione, “Alt(r)i paesaggi”, Roma: edizioni Kappa, 2005B. Secchi, “Prima lezione di urbanistica”, Bari: Laterza, 2000E. Turri, “Antropologia del paesaggio”, Venezia: Marsilio, 2008A. Ulisse, “EnergyCity”, Trento-Barcellona: LISt Lab, 2011P. Viganò (a cura di), “New territories”, Roma: Officina, 2004C. Waldheim, “The Landscape Urbanism Reader”, New York, N.Y.: Princeton Architectural Press, 2006E. Zanchini (a cura di), “Paesaggi del vento”, Roma: Meltemi, 2002E. Zazzero, “Progettare Green Cities”, Trento-Barcellona: LISt Lab, 2010

RIFERIMENTI PER IL PROGETTORivista “monograph.it”Rivista “ALPS”Rivista “Lotus International”Rivista “Topos”Rivista “Architettura del Paesaggio”

Si consiglia a tutti gli allievi la lettura del romanzo di J. Brodskji, “Fondamenta degli incurabili”, edito da Adelphi.

DOCUMENTI LEGISLATIVI E DI PROGRAMMAZIONE (reperibili in Internet)Convenzione europea del PaesaggioSchema di Sviluppo dello Spazio EuropeoDocumento di indirizzo per la Pianificazione strategica delle città e dei centri (UE-Ministero Infrastrutture-Dicoter) Legge Urbanistica del Trentino e PUP del 2007Legge Urbanistica dell’Alto AdigeLegge Urbanistica della Regione Calabria