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Etruria Centrale Itinerari sulle tracce degli Etruschi Musei e siti archeologici Artigianato locale e prodotti tipici Manifestazioni e festival

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EtruriaCentrale

Itinerari sulle tracce degli Etruschi

Musei e siti archeologici

Artigianato locale e prodotti tipici

Manifestazioni e festival

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Enrico Nannetti

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Gli Etruschi in Umbria

Etruschi

Umbri

Sabini

Necropoli

Musei

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Perugia4

I numerosi restiarcheologici ritrovati nelcentro della città e nellenecropoli del territoriocircostante testimonianol’importanza e laricchezza dell’anticoinsediamento in epocaetrusca.Perugia era infatti unadelle 12 città stato(Lucumonie) dell’Etruria,territorio checomprendeva l’EmiliaRomagna, tutta laToscana, partedell’Umbria, del Lazio edella Campania.

I primi insediamenti risalgono al XI - X sec. a.C. e sonoprobabilmente riferiti a popolazioni umbre.Successivamente, a partire dall’VIII sec. a.C., il colle sulquale sorge la città viene occupato dagli Etruschi permotivi strategici, militari e commerciali.Dal colle infatti si può dominare l’arteria fluviale del fiumeTevere e controllare i territori confinanti degli Umbri, con iquali si scatenarono aspre rivalità, ma anche proficuiscambi commerciali.Per questi motivi la città venne fortificata da imponentimura realizzate in travertino, talmente efficaci che furonoutilizzate persino nelle varie epoche successive.Ad oggi la cinta muraria è visibile ed integrata nel sistemadifensivo medievale.

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Perugia 5

L’imponente porta principale,chiamata Arco Etrusco o Arco diAugusto, è a testimonianzadell’importanza della città in quelperiodo ed è senza dubbio la piùgrande opera d’ingegneriaetrusca pervenuta ai giorni nostri.Vista la posizione della città gliEtruschi non costruirono soloimponenti mura, templi, ed ancheun sistema di cisterne perl’approvvigionamento dell’acqua.Gli edifici di culto sono statisostituiti, come accade infrequenti casi, dalle odiernechiese; infatti, proprio a unadecina di metri sotto il Duomo,gli archeologi stanno tutt’oggieseguendo una campagna discavi per rendere visitabili i restidel tempio principale.

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Perugia6

� Ipogeo di San MannoUtilizzato in passato come cantina, dispone all’in-gresso di un’incisione in lingua etrusca che attribui-sce il sepolcro alla famiglia Precu.Via San Manno, località Ferro di Cavallo - Per la visita: Comunità Magnificat, tel. 075 5057190 - Ingresso: libero

� Necropoli di StrozzacapponiLontana dalla città etrusca è stata scoperta casual-mente durante la realizzazione delle fondamenta diun edificio. Si tratta di una serie di piccole nicchiescavate nella roccia a testimonianza di un insedia-mento di un certo valore nella zona.Località Strozzacapponi - Per la visita: tel. 075 5140148/49 o chiedere al personale del Supermarket - Ingresso: libero

� Antiquarium di Corciano Il museo custodisce numerosi reperti provenienti dalla ne-

cropoli di Strozzacapponi e dagli scavi eseguiti nel terri-torio corcianese che hanno portato alla luce interes-santi testimonianze della civiltà etrusca. In particolaresono stati trasferiti dal museo di Perugia i resti del car-ro proveniente dalla località San Mariano e i repertitrovati sulle colline del lago Trasimeno che testimonia-

no la presenza di santuari e luoghi di culto.Corciano, via Cornaletto - tel. 075 5188256/5 - fax 075 5188237

� Necropoli dello SperandioAll’interno è stato ritrovato un bellissimo sarcofago custo-dito presso il Museo Archeologico Nazionale.Proprietà privataIngresso su prenotazione tramite IATtel. 075 5736458075 5772686

� Necropoli di Madonna AltaUna serie di tombe scoperte durante la realizzazione dellasuperstrada. Depredate e danneggiate nel corso dei secoli ri-mangono solo poche pietre di travertino ed alcune iscrizioniin lingua etrusca che indicano il nome delle famiglie sepolte.Uscita E45 Madonna Alta - Ingresso: libero

� Tomba del FaggetoImmersa in un bosco di faggi, da cui prende il nome, è sca-vata nell’arenaria ed è preceduta da un dromos a cieloaperto. La sua peculiarità consiste nella porta costituita daun unico blocco collocato su due cardini.Località San Giovanni del Pantano. Al momento non è segnalata fra i vari siti visitabili.

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� Ipogeo dei Volumni Conosciuto anche come “Necro-poli del Palazzone”, in uso dal VIal I sec. a.C., venne scoperto nel1840. Vi sono presenti numerosetombe a camera, la più importan-te è quella della famiglia dei Ve-limnas, l’ultimo discendente dellafamiglia risale al I sec. d.C., Pu-blius Volumnius Violens; il suo no-me, scritto in latino, testimonial’influenza della cultura etrusca suquella romana. La struttura ricor-da quella della casa: il sepolcro è formato da un atrio princi-pale e da varie stanze poste ai lati. All’interno è stato ritrova-to un ricco corredo, parte esposto al Museo Archeologico eparte all’Antiquarium. Suscitano particolare interesse i fram-menti di lampade ad olio rinvenute all’interno, probabilmen-te le stesse che venivano utilizzate nelle abitazioni. Nella par-te superiore, appena entrati nella tomba, è possibile ammira-re una testa di Gorgone che veglia sulle urne dei defunti.

� Tomba BellaRisalente al III sec. a.C.è una piccola tomba acamera, decorata conincisioni di motivi flo-reali a lato delle nic-chie. Vi si accede trami-te una passerella in fer-ro posta all’ingresso.

� AntiquariumNel nuovo Antiquarium dell’Ipogeo sono esposti numerosi re-perti provenienti dalle tombe come vasi cinerari ed urne raf-figuranti scene mitologiche o di vita quotidiana. In particola-re il kottabos (gioco di abilità composto da un’asta di ramecon dischi inseriti al centro su varie altezze e di diverse di-mensioni che si dovevano centrare con le ultime gocce di vi-no rimaste nel calice) e un cofanet-to di prodotti di bellezza molto si-mile alle moderne trousse.Via Assisana, 53 Ponte San Giovanni tel. 075 393329 - Orario diapertura: settembre-giugno9.00-13.00/15.30-18.30;luglio-agosto 9.00-13.00/16.30-19.30 (chiuso il 25/12, 1/01 e 1/05)

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Parcheggio

Scala mobile

Minimetrò

Informazioni

Mura etrusche

Rocca Paolina

Musei

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Perugia 9

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Perugia10

� Arco EtruscoIngresso monumentale della città etrusca, costruito in tra-vertino intorno al III-II sec. a.C., fu restaurato in Età Augu-stea come testimoniano le incisioni nella parte superiore.

� Mura etruschePer visitare le mura è sufficientepercorrere a piedi il perimetrodella città.Sono facilmente riconoscibili igrandi blocchi di travertino chele compongono, a volte inglo-bati in edifici medioevali. Le se-zioni più importanti si trovano alato dell’Arco Etrusco prose-guendo per via Cesare Battisti eil tratto sopra la Galleria Ken-

nedy, sotto via della Cupa. Alla base di questo tratto fortifi-cato si apre un ingresso secondario della città.

� Porta MarziaParte della porta è stata inserita nella Rocca Paolina dall’ar-chitetto Antonio da Sangallo che nel 1540 la smontò e la ag-

giunse per decorare la nuova fortez-za. Nella parte superiore si notanovarie statue, consumate dal tempo,che probabilmente rappresentavanole divinità protettrici della città. In al-to l’incisione Colonia Vibia testimo-nia lo status di colonia concesso daAugusto e successivamente dal pe-rugino Gaio Vibio Treboniano Gallo,entrambi imperatori di Roma.

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Perugia 11

� Porta Sant’ErcolanoDi questa antica porta sono visibili solo i resti del basamen-to; l’arco acuto è chiaramente d’influenza medioevale.

� Porta Eburnea La porta è di origine etrusca; si nota il ba-samento costruito da grandi blocchi, men-tre l’arco è medievale. Al tempo attraver-sarla era considerato di buon auspicio, alpunto che i Baglioni, prima di ogni cam-pagna militare, vi uscivano con le milizie.

� Arco dei GigliOrientato a est verso il fiume Tevere. Sipossono riconoscere gli stessi blocchi ditravertino che costituivano l’intera cintamuraria.

� Porta TrasimenaUna delle 5 porte della città etrusca, l’ar-co a sesto, sorretto dalle antiche pietreetrusche risale al restauro avvenuto inepoca medioevale. In alto si può notare,scolpita nella roccia, una lasca, tipico pe-sce appartenente ad una specie presentenel Trasimeno. Questa porta infatti èorientata verso il lago Trasimeno, da cuiprende il nome.

� Pozzo EtruscoUn maestoso esempio d’ingegneria idraulica, testimonianzadelle tecniche di costruzione etrusche. Il problema di approvvigionamento dell’acqua è comune al-le città etrusche fortificate, poichè erano costruite in collinaper motivi di sicurezza. Le stesse tecniche idrauliche furonoadottate successivamente dai Romani. L‘acqua arrivava alle città attraverso una rete di acquedottie di qui conservata in ci-sterne e in pozzi. Uno di questi è il pozzoEtrusco, costruito nella se-conda metà del III secoloa.C., situato sotto piazzaPiccinino, di lato al Duomo.Tel. 075 5733669 - Orario diapertura: aprile-ottobre 10.00-13.30/14.30-18.00; novembre-marzo 11.00-13.30/14.30-18.30(aprile e agosto aperto tutti igiorni, chiuso il lunedì dei restanti giorni)

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� Museo Archeologico NazionaleAllestito nel convento di San Domeni-

co, a lato dell’omonima chiesa. Al-l’interno sono custoditi numerosi

reperti etruschi, provenientidalle varie necropoli umbre.

Al piano seminterrato vi è al-lestita la tomba completadei Cai Cutu, rinvenuta a

Monteluce e trasferita in se-guito al museo. All’interno ri-troviamo vari reperti del corre-do tra cui vasellame, un kotta-bos e delle armi, oltre che anumerose urne della famiglia.Al primo piano sulla destra,troviamo numerose urne intravertino provenienti dallacampagna umbra. Le più raf-finate mostrano il defuntoadagiato sopra l’urna, mentreai lati sono rappresentate sce-

ne mitologiche e di vita quotidiana.Alcune di esse mostrano ancora i segni delle va-rie tinture. Le urne tradizionali hanno formaquadrata con coperchio triangolare, prive didecorazioni, con l’iscrizione del nome del de-funto. Le sepolture erano contraddistin-te da cippi funerari.

Perugia12

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Perugia 13

La collezione prosegue con numerosioggetti provenienti dai corredi funeraridelle necropoli scoperte nella provinciadi Perugia.Si tratta di manufatti in oro, vetro e in

ceramica, oltre ad unaserie di armi, bron-

zetti votivi e spec-chi di bronzo deco-

rati.

La raccolta è ancora più interes-sante se si esaminano le testi-monianze scritte e figurative co-me il “sarcofago dello Speran-dio”: ritrovato nella necropoliomonima è da considerarsi il pri-mo documento archeologicodella storia cittadina. Ai suoi latisono illustrate scene di banchet-to e sul fronte vi è un grandefregio raffigurante una vittoriamilitare.

Ben più importanteè il cippo perugino,(nella foto in bassoa destra). È uno deipiù lunghi docu-

menti in lingua etruscapervenutoci.

Risalente tra il III e II secolo a.C. fu scrittoper delimitare un confine padronale tra iterritori delle due famiglie Velthina e Afu-na; e, proprio in uno di questi fu ritrovatala tomba dei Velthina. Grazie a questa lun-ga serie di parole in lingua etrusca si è ar-ricchita la conoscenza di questa misteriosaforma di scrittura.

Museo Archeologico Nazionale dell’UmbriaPiazza Giordano Bruno, 10 Per informazioni: tel. 075 5727141-142Orario di apertura: martedì-domenica 8.30-19.30; lunedì 10.30-19.30Chiuso il 1 maggio, 25 dicembre e 1 gennaio

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� BettonaDi origine etrusca, sorge su un colle da cui sipuò ammirare uno splendido panorama. Taleposizione dominante è strategica poichè dall’al-to si può difendere facilmente la città e control-larne meglio il territorio circostante. Dell’epocaetrusca rimangono poche testimonianze. Lemura etrusche si distinguono da quelle medie-vali poichè sono costituite da blocchi molto piùgrandi e sono visibili solo in alcuni tratti. Nel pa-lazzo del Podestà vi è una piccola raccolta di re-perti rinvenuti nella zona. Fuori le mura, in dire-zione di Torgiano, si trova una tomba a camerautilizzata dal III secolo a.C. al I secolo d.C.I vari corredi sono custoditi al Museo Archelogi-co di Perugia; rimangono in loco alcune urne.Pinacoteca Comunale, Piazza Cavour, 3 - tel. 075 987306Orario di apertura: novembre-febbraio (chiuso il lunedì)10.30-13.00/14.30-17.00; marzo-aprile-maggio-settembre-ottobre (tutti i giorni) 10.30-13.00/14.00-18.00; giugno-luglio-agosto (tutti i giorni) 10.30-13.00/15.00-19.00

� TorgianoMuseo del VinoOspita una raccolta diurne e vasellame etrusco rinve-nuto nel territorio, raffigurante sceneinerenti il vino. La collezione prose-gue con manufatti di varie epochestoriche che mostrano la lavorazione del vino e la sua con-servazione nel corso dei secoli fino ad oggi.

Museo dell’Olivo e dell’OlioLa coltivazione dell’olivo e le tecniche per la produzione diolio d’oliva furono trasmesse agli Etruschi dai Greci grazie ai

contatti tra le due civiltà in ambito commerciale. Il territo-rio dell’Etruria Centrale era così favorevole alla produzio-ne di olive che la qualità dell’olio prodotto era considera-ta eccellente e già in Età Imperiale divenne la produzioneagricola più importante e redditizia della regione. Il mu-seo, anch’esso didattico, non possiede reperti etruschi,ma presenta un itinerario di tutta la storia della produ-zione e degli scambi di questoprezioso prodotto nelle varieepoche storiche.

Tel. 075 9880200/300 - Orario diapertura: aperto tutti i giorni

dell’anno (chiuso il 25 dicembre)estate: 9.00-13.00/15.00-19.00;

inverno: 9.00-13.00/15.00-18.00

La valle del Tevere14

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� DerutaCittà famosa per la realizzazione di ceramiche artistiche.Ospita nel suo museo una vasta collezione di vasi eframmenti di varia provenienza tra cui alcuni esemplarietruschi.Museo Regionale della Ceramica: Deruta - Largo SanFrancesco,1; tel. 075 9711000 - Orario di apertura: aprile-giugno10.30-13.00/15.00-18.00; luglio-settembre 10.00-13.00/15.30-19.00; ottobre-marzo 10.30-13.00/14.30-17.00 (chiuso ilmartedì, il 25/12 e 1/01)

� MarscianoNel territorio, sin dai tempi più remoti, grazie all’abbondan-za di materie prime fornite dal fiume Tevere, si sono svilup-pati laboratori di lavorazione della terracotta. La storia delletecniche di lavorazione viene illu-strata all’interno del museo, attra-verso un itinerario didattico. Tra ilnumeroso materiale raccolto di va-rie epoche storiche è custodito an-che un corredo etrusco.Museo Dinamico del Laterizio e delleTerrecotte: Marsciano - PalazzoPietromarchi, piazzetta San Giovanni tel. 075 8741152 - Orario di apertura:novembre-marzo 10.30-13.00/15.00-17.30; aprile-ottobre 10.30-13.00/16.00-18.30 (chiuso 25\12 e 1\01)

� TodiCittà etrusca, fondata tra l’VIII ed il VII secolo a.C., si svilup-pò fra il V e il IV secolo a.C. quando, nel 340 a.C. divenneromana acquistando poi il nome di colonia Julia Fida Tuder (Isecolo a.C.). Sorge in cima ad una collina che supera di po-co i 400 m e si affaccia sulla media valle del Tevere. In epo-ca etrusca era l’avamposto di confine tra l’Etruria ed il po-polo degli Umbri che occupava la parte occidentale del Te-vere. Il suo nome deriva da Tuder che in lingua umbra signi-fica “terra di confine”; e proprio per questo assunse un’im-portanza strategica negli scambi commerciali tra Umbri edEtruschi. Di quell’epoca la città conserva poche testimonian-ze: le mura etrusche furono ristrutturate ed ampliate nellevarie epoche, tanto che oggi si possono osservare brevi trat-ti nella zona di porta Marzia. Nel Museo Civico, al secondopiano dei palazzi comunali, vengono esposti numerosi re-perti che testimoniano il ruolo chiave della città con gliscambi commerciali tra Etruschi, Umbri e Romani.Museo Civico: Todi - Piazza del Popolo 29/30; tel. 075 8944148 -Orario di apertura: novembre-marzo 10.30-13.00/14.30-17.00; aprile-ottobre 10.00-13.30/15.00-18.00; chiuso i lunedì non festivi ed il25/12, 1/01 (aperto solo nel pomeriggio)

La valle del Tevere 15

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Orvieto16

La storia di questacittà è alquantodifficile da ricostruirein quanto è stata piùvolte distrutta edabbandonata dai suoiabitanti. Per questo èdiventato il luogo

preferito dagli archeologi per condurre significativecampagne di scavo. Non è chiaro se originariamente lacittà etrusca di Velzna o Volsinii Veteres sorgeva sulla rupeo alle sue pendici. Nonostante questi interrogativitroviamo reperti sia sulla rupe, sia nel territorio circostante,a testimonianza che l’area era ricca di insediamenti.Essendo in posizione centrale del territorio occupato dagliEtruschi, l’antica Orvieto era la città più importante; non acaso si può definire come una moderna capitale politica ereligiosa: lo testimoniano i numerosi edifici sacri situatisulla rupe e nel territorio circostante.L’Etruria non era né un regno né un impero, ma una legadi città-stato, ciascuna amministrata da un Lucumone. Le 12 Lucumonie erano indipendenti, ma all’occorrenzaera consuetudine unirsi per affrontare i momenti piùdifficili. Per tessere importanti alleanze tutti e 12 iLucumoni si riunivano una volta all’anno in un unicopunto, in occasione dei riti religiosi, e decidevano lepolitiche da adottare. Questo avveniva in un complessoreligioso chiamato Fanum Voltumnae. L’importanza dellesue cerimonie era così grande che anche i Romani furonocostretti a tollerare gli antichi rituali religiosi, anche se laloro funzione politica era stata cancellata.Successivamente, con l’avvento del Cristianesimo, ilFanum fu dimenticato per sempre, ma nelle vicinanzevenne edificata una piccola chiesa. Oggi tutta l’area èinteressata da una importante campagna di scavo.

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� Necropoli del ValloneA circa 30 km da Orvieto si tro-va la città di Montecchio dove inpassato, nelle campagne limi-trofe, sorgeva un insediamento.Dell’esistenza di tale postazioneabbiamo testimonianze di stori-ci romani, considerata rilevantedal punto di vista militare ecommerciale. Gli scavi hannoconfermato tale ipotesi dandoalla luce una vasta necropolipre-romana e un successivo in-sediamento rurale della primaEtà Imperiale. In località Tenaglie si trova un Antiquariumche custodisce i materiali rinvenuti nel corso degli scavi.Necropoli del Vallone: località San Lorenzo; ingresso gratuitoAntiquarium di Tenaglie: via del Barracano, 1 - Tenaglie; tel. 0744 951698; [email protected] - Orario di apertura:11.00-12.00/16.30-17.30

� Tomba degli HescanaLa tomba, del IV secolo a.C., è la sola adavere ancora le pitture alle pareti. I dipin-ti rappresentano il viaggio del defuntoverso l’aldilà ed i preparativi dei banchettie dei riti cerimoniali connessi. Sempre aPorano è possibile visitare le tombe GoliniI e II, le quali sono prive di decorazioni pit-toriche poichè vennero staccate dalle pa-reti ed oggi si trovano conservate al Mu-seo Archeologico Nazionale di Orvieto.Località Settecamini - PoranoVisite su richiesta 338 2929520; ingresso gratuito

� Necropoli di CaldaneLa necropoli, risalente al VI secolo a.C., è composta da circa40 tombe. Le sepolture presenti sono scavate nel terreno esono costituite da una camera a forma quadratacon banchine lungo i lati ed una fossetta centralealla quale si accede da un corridoio esterno. Note-vole il corredo funerario qui recuperato, tra cui unprezioso specchio. Alcuni di questi reperti sono vi-sibili presso il Museo Archeologico Nazionale diOrvieto. Il percorso che dà accesso alla necropoli,con molta probabilità, era una strada di collega-mento tra vari insediamenti etruschi e romani si-tuati tra la via Cassia e la via Traiana Nova.Località Caldane - Castel ViscardoInfo: 0763 361010; ingresso gratuito

Orvieto 17

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Orvieto18

Parcheggio

Funicolare

Informazioni

Musei

Necropoli

Sito archeologico

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Orvieto 19

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Orvieto20

� La Rupe OrvietanaSi tratta di un gigantesco bancodi tufo che s’innalza verticalmen-te fino all’altezza di 50 m. Al disopra sorge la città di Orvieto,che, da millenni, utilizza la rupecome roccaforte. Alla base diquesta è stato allestito un per-corso che circoscrive tutto il trac-ciato attorno alla pendici dellarupe, con possibilità di accessoalla città.

� Tempio BelvedereScoperto nel 1828 a seguito deilavori di realizzazione della viaCassia Nuova, rimane ben pocodella struttura originale. I restidelle decorazioni sono custoditinel Museo Archeologico Nazio-nale di Orvieto. Nel sito si notachiaramente la base del tempio,probabilmente dedicato a Tinia,corrispondente al Giove romano.

Sono evidenti anche i segni delle varie distruzioni a causa diincendi avvenuti più volte nel corso della storia.

� Pozzo della CavaInteramente scavato nel tufo che costituisce la rupeorvietana ha una profondità di 36 m, gli ultimi deiquali occupati da acqua sorgiva. Opera d’ingegneriaidraulica etrusca è stata riutilizzata nelle epoche suc-cessive come testimoniano i vari reperti rinvenuti al-l’interno e esposti nel piccolo Antiquarium.Via della Cava 28 - tel. 0763 342373 - Orario continuato dalle9.00 alle 20.00; lunedì chiuso (se non festivo)

� Area Archeologica in via della Cava

Nell’estate del 1965, a segui-to del crollo di un tratto dimura medievali, è venuta allaluce una grande muraglia,considerata come struttura di-fensiva di epoca etrusca. Èprobabile che la struttura siadatata tra il VI e V secolo a.C.Via della Cava; info: 0763 341234 -339 2489666; visite suprenotazione; ingresso libero

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Orvieto 21

� Museo Archeologico NazionaleAll’interno sono esposti molti materialirecuperati durante gli scavi effettuati nel-le aree archeologiche e nelle necropoliorvietane ed anche manufatti ritrovatidurante i lavori edili eseguiti nel centro

storico della città. Vi so-no custoditi all’interno icorredi delle varie tombedella Necropoli del Cro-cifisso, della tomba degliHescana e delle tombeGolini. Di quest’ultime è stato allestito unospazio espositivo per mostrarne gli affreschioriginali staccati dalle pareti.Palazzo Papale, piazza del Duomo - tel. 0763341039; aperto tutti i giorni 08.30-19.30 (chiuso il1/05, 25/12 e 1/01)

� Museo Claudio Faina e Museo CivicoIl palazzo Faina ospita al pian terreno il Museo Civico checustodisce i reperti provenienti dal santuario della Canni-cella, dal Tempio Belvedere, dalla Necropoli del Crocifissoe da vari scavi eseguiti nel comprensorio orvietano. Alprimo piano si trova esposta la collezione dei conti Fai-na: comprensiva di oltre tremila opere tra cui buccheri,vasi e bronzi etruschi. Tra le numerose opere esposte ri-

cordiamo il foculo di bronzo, decorato ai laticon quattro cavalli marini, la Venere della Canni-cella ed il sarcofago di Torre San Severo, comple-

tamente decorato con scene mitologiche trattedai poemi omerici.

Palazzo Faina, piazza Duomo 29 - tel. 0763 341216,341511; www.museofaina.it; [email protected]; aperto31 marzo - 28 settembre 9.30-18.00; 29 settembre -30 marzo 10.00-17.00 (chiuso il lunedì)

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Orvieto22

� Fanum VoltumnaeNon lontano da Orvieto sono statiscoperti i resti del santuario federa-le etrusco, conosciuto dalle fontiantiche come Fanum Voltumnae. Ilsantuario era dedicato al dio Vol-tumna o Vertumno, probabilmentericonducibile al dio Tinia (in sostan-

za il Giove dei Romani). Ogni anno a primavera siriunivano i Lucumoni, i capi delle 12 città etruschepiù importanti: si tenevano feste religiose e si pren-devano decisioni politiche. L’area è ancora in fasedi scavo, quindi, per visitarla, è necessario rivolger-si a Discovery Orvieto-Intrageo (cfr. pag. 26). Que-sta organizzazione offre la possibilità, una volta fi-nita la stagione degli scavi, di entrare nell’area ar-cheologica di questo importantissimo sito.

� Santuario e Necropoli della CannicellaAi piedi della rupe di Orvieto, verso sud, si trovano gli scavidella Necropoli della Cannicella il cui nome deriva dalla omo-nima località. Questa area archeologica è stata depredata più

volte in passato con la conseguenteviolazione di tombe e sottrazione direperti. Una nuova fase di scavo haportato alla luce i resti di un anticosantuario probabilmente legato alculto di una divinità femminile, unadea della fertilità o dell’acqua, datoche sono stati ritrovati una statua didonna (la Venere della Cannicella) e

un sistema di pozzi e canali per il deflusso delle acque. Comeper il Fanum anche per la visita di questo sito è necessario ri-correre a Discovery Orvieto-Intrageo (cfr. pag. 26).

� Necropoli del CrocifissoAlla base della rupe di Orvieto si trova una cappella scavatanel tufo in cui è stato inciso un crocifisso. Da questo prendenome la “Necropoli del Crocifisso”, composta da varie tom-

be costruite con blocchi di tufo. I se-polcri sono come piccole case, in cui,sopra l’architrave, vi è iscritto in lin-gua etrusca il nome della famigliaproprietaria. Le tombe più antiche ri-salgono alla prima metà del IV secoloa.C. fino al V secolo a.C. Parte dei reperti è visibile nell’Antiqua-rium e parte si trova esposta al MuseoArcheologico Nazionale di Orvieto.

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Cucina etrusca 23

� VinoAlimento energetico e complemen-tare, il vino era elemento integran-te della dieta mediterranea, spessopresente in cerimonie e banchetti,come mostrano diversi reperti ar-cheologici. Sebbene la tecnica vini-cola sia rimasta immutata, il pro-dotto ha subito molteplici trasfor-mazioni a tal punto che il vino mo-derno è differente da quello bevu-to dagli Etruschi.

� Olio d’olivaIn antichità l’olio era una sostanzamolto utilizzato, gli Etruschi lo usa-vano non solo in cucina, ma anchecome combustibile per l’illumina-zione e come medicamento.

� Torta al testoFocaccia di farina e acqua cotta suuna lastra di pietra detta “testo”,da cui prende il nome. Si può con-sumare come semplice pane o farci-ta con salumi, formaggi e verdure.

� StrangozziIl primo tipo di pasta che fu creatodagli Etruschi. Gli strangozzi sonofatti con acqua e farina, tirata unasfoglia alta e tagliata a strisce; suc-cessivamente viene creato un gros-so spaghetto rotolando ogni strisciadi pasta con il palmo della mano.

� AgnelloGli Etruschi lo consumavano in umi-do o arrosto. La carne veniva frolla-ta con vino rosso e nella cottura siimpiegavano erbe aromatiche me-diterranee, proprio come oggi.

� CacciagioneAll’epoca era molto difficile da cattu-rare, visti i mezzi a disposizione. Lacaccia al cinghiale, ad esempio, eracondotta in gruppo con l’aiuto di ca-ni da caccia e l’animale veniva ab-battuto con lance. La carne, comeoggi, veniva frollata, per ridurne il sa-pore selvatico.I volatili, invece, venivano cacciatinei boschi con archi e frecce e lecarni erano consumate arrosto.

� CastagneEra uno degli elementi base dell’ali-mentazione etrusca. Il castagno, ol-tre a fornire il prezioso cibo, fornivalegname per realizzare manufatti. Ifrutti venivano lessati o consumatiarrosto; macinandoli si ricava unafarina per realizzare dolci o focacce.

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� LegumiNell’alimentazione del passato rico-privano un ruolo fondamentale. Ol-tre ad essere gustosi prodotti dellaterra erano anche una fonte di car-boidrati e proteine. Quest’ultimenon erano molto presenti nell’ali-mentazione dei ceti sociali più po-veri, poichè il consumo di carne eraconsiderato un lusso. Si è accertatoche gli Etruschi consumavano rego-larmente ceci, fave e fagioli sottoforma di zuppe o focacce prepara-te con farine, proprio come oggi.

� FarroIl farro è una graminacea. Gli Etru-schi lo utilizzavano nella preparazio-

ne di zuppe e contorni.

Cucina etrusca24

� Frutta secca, formaggi e miele

Non si hanno testimonianze direttenell’utilizzo di questi ingredientinella cucina etrusca. Si possono so-lo ipotizzare vari impieghi in riferi-mento alle tradizioni gastronomi-che umbre e toscane. Infatti, ilconsumo di frutta secca insieme amiele e formaggi è molto frequen-te ed apprezzato. Il miele in quelperiodo era un bene molto prezio-so, poichè si trattava dell’unico in-grediente in grado di dolcificare glialimenti; infatti il comune zucche-ro, estratto dalla barbabietola, fuintrodotto in Europa solo dopo lascoperta dell’America.

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Oro degli Etruschidi Pettirossi Ulderico GiuseppeCorso Vittorio Emanuele II, 10Torgiano (PG)

Orogamidi Massimo & Tiziana AloisioVia del Duomo, 14/16 Orvieto (TR)

Orificeria TrequattriniCorso Cavour, 47Orvieto (TR)

L‘Arte del Vasaiodi Paolo GoliaRiproduzioni Greche ed EtruscheVia Pedota, 3/a Orvieto (TR)

Fischietti o Chuchi in Terracottadi Napoletti EdeRipabianca Deruta (PG)

Orvietannadi Anna SpallacciaVicolo dei Dolci, 2 Orvieto (TR)

Ceramiche Rollidi Calandrini CesareRiproduzioni di vasivillanoviani, greci edetruschi.Via Tiberina, 86Deruta (PG)

Tradizioni e artigianato 25

� TerracottaSin dagli albori della civiltà etrusca,l’abbondanza d’acqua e d’argillapresente nella valle fluviale del Te-vere ha consentito la realizzazionedi manufatti e materiali per l’edili-zia. Ancora oggi molti artigiani ri-propongono copie di vasi ritrovatinel territorio, altri invece utilizzanole tecniche per creazioni artistiche.

� Lavorazioni orafeL’oro è sempre stato considerato ilmetallo degli dei, data la sua parti-colare proprietà di essere inossida-bile. Dopo millenni, gli ori degliEtruschi sono arrivati ai giorni no-stri grazie all’usanza di seppellire ildefunto con il proprio corredo. Sisono potute analizzare tali tecni-che e riprodurle, suscitando stupo-re nelle qualità e abilità di questoantico popolo.

Ceramiche di Cesare Calandrini

Gioielli di Ulderico Giuseppe Pettirossi

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� Velimna: gli Etruschi del fiume

Questa manifestazione, presenteed affermata già da molti anni nelterritorio perugino, rievoca le tradi-zioni, i costumi e la cultura del po-polo etrusco, dando anche spazioa giochi, musica, gastronomia edantichi cerimoniali.Ogni edizione di Velimna è caratte-

Manifestazioni ed eventi26

rizzata da una specifica tematicasulla cultura etrusca, dando cosìl’opportunità di vivere un’esperien-za unica e originale.

Inizio manifestazione: primi giorni disettembre; Ponte San Giovanni - PerugiaPer informazioni: Pro Ponte, tel. 075 396803 (segr. e fax) email:[email protected]; http:\\velimna.com

� Discovery Orvieto-IntrageoNormalmente non è consentito visi-tare alcuni siti archeologici in fase discavo. Grazie all’assistenza di taleassociazione, è possibile accederealle aree archeologiche non ancoraaperte al pubblico. Inoltre DiscoveryOrvieto-Intrageo organizza una se-rie di eventi ed attività culturali.

Per consultare il programma di visite guidatee degli eventi: www.discoveryorvieto.it;[email protected]; ww.intrageo.com;[email protected]

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Manifestazioni ed eventi 27

� Orvieto UndergroundGuide specializzate propongonouna visita ai sotterranei della cittàdi Orvieto. I cunicoli, scavati inizial-mente dagli Etruschi, vennero poiriutilizzati ed ampliati nelle epochestoriche successive.

La visita guidata ad Orvieto Undergroundsi effettua con partenza dall’ufficioInformazioni Turistiche, Piazza Duomo n. 24; dal 1°marzo al 31 gennaio: tutti igiorni alle ore 11.00; 12.15; 16.00; 17.15(nei periodi di maggiore affluenzaturistica, ogni 15 minuti). Nel mese difebbraio agli stessi orari, solo nei giornidi sabato e domenica; chiuso il 25dicembre; www.orvietounderground.it; tel: 0763 344891 - cell: 347 3831472.

� Orvieto con GustoSi tratta di una manifestazioneenogastronomica che ha luogo adOrvieto verso i primi di ottobre. Siriscoprono le tradizioni alimentaridel territorio attraverso appositispazi dove si possono assaggiare leprelibatezze offerte. Inoltre, con-sultando il programma, si può par-tecipare alle numerose cene a te-ma nei vari luoghi della città, as-saggiando anche alcuni prodottidella terra che erano in uso sin daltempo degli Etruschi.

Per informazioni sul programma e suglieventi della manifestazione consultare lapagina web: www.orvietocongusto.it; indirizzo e mail: [email protected]; sede: Comune di Orvieto, via Garibaldi 1.

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Etruschi in bicicletta28

PARTENZA E ARRIVO: TorgianoDISTANZA: 27,5 kmDISLIVELLO: 250 metriDIFFICOLTÀ: facileFONDO STRADALE: asfalto+sterratoBICI CONSIGLIATA: ibrida, mtb

� TORGIANO E DERUTA TRA VINO E MAIO

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Etruschi in bicicletta 29

KM 0 Partenza da Torre Baglioni,dove è possibile parcheggiare,a pochi passi dal centrostorico. Dalla Torre uscire dalpaese scendendo in direzionedi Deruta, Bettona.

KM 0,5 Al semaforo girare a destra indirezione di Bettona, Deruta,Bevagna.

KM 1,5 Superato il ponte sul Chiasciogirare a destra seguendo leindicazioni per Deruta.

KM 3,5 Località Pontenuovo,all’incrocio proseguire versoDeruta.

KM 6,5 Deruta. Usciti dalla parte bassadel paese, seguire leindicazioni per Casalina eaffrontare un breve tratto dicirca 200 metri.

KM 11 Casalina, all’incrocio girare adestra seguendo le indicazioniper Papiano.

KM 13,5 Girare a destra in direzione diPapiano stazione. Prima delpassaggio a livello che riportasulla strada principale, girare adestra sulla strada secondariache costeggia la ferrovia.

KM 14,8 Inizio tratto sterrato.Proseguire lungo la ferrovia.

KM 15,6 Fine tratto sterrato, all’incrociocon la strada asfaltataprendere la seconda a destraed imboccare una strettastrada tra i campi.

KM 16,8 Proseguire tenendo la destra.KM 17,6 All’incrocio con la SP377

prendere a sinistra ed entrare aFanciullata. Al successivoincrocio girare a destra indirezione Perugia, San Nicolòdi Celle.

KM 18,7 Tenere sempre la destra.KM 20,4 All’incrocio con la SP375

girare a destra e poiproseguire fino a San Martinoin Campo.

KM 23,5 San Martino in Campo, allarotonda girare a destra indirezione di Torgiano eBevagna.

KM 25,3 Superato il ponte sulla E45tenere la destra in direzione diTorgiano.

KM 26,5 Cantine Lungarotti, inizio salitaTorgiano.

KM 27,5 Fine salita, girare a destra eritornare al punto di partenza.

LICHE

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KM 0 Partenza dal parcheggio difronte alla chiesa di Ciconia,appena sotto la rupe diOrvieto. Prendere a sinistra ealla rotonda proseguire ancoraa sinistra in direzione di Todi,Monte Peglia.

KM 1,5 Proseguire in direzione Todi,inizio salita di Prodo. Siamosulla Strada dell’OlioExtravergine d’Oliva DOPUmbria.

Etruschi in bicicletta30

PARTENZA E ARRIVO: CiconiaDISTANZA: 87 kmDISLIVELLO: 2.000 metriDIFFICOLTÀ: difficileFONDO STRADALE: asfaltoBICI CONSIGLIATA: strada, ibridaDA VEDERE IN ZONA: Orvieto,Todi, Civitella del Lago, Baschi,Lago di Corbara

� DA ORVIETO A TODI INTORNO AL LAGO

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Etruschi in bicicletta 31

DI CORBARA

KM 10 Colonnetta, proseguire indirezione di Todi. Fine salita.

KM 16,5 Prodo, proseguire ancora sullaSS79bis in direzione di Todi.

KM 20,7 Poggio Torrone, continuareseguendo le indicazioni perTodi.

KM 28,5 Quadro.KM 37,5 Fine discesa, all’incrocio con la

SS448 girare a sinistra versoTodi.

KM 37,8 Svoltare a destra in direzione di

Todi superando il ponte sulfiume Tevere. Inizio salita versoTodi.

KM 40,5 Girare a destra in direzione diFiore e Izzalini. Fine salita.Proseguendo per un altrochilometro si può arrivare alcentro storico di Todi.

KM 43 All’incrocio proseguire versoIzzalini e Fiore. Inizio salita diFiore.

KM 46,5 Fiore, proseguire sulla SP380.KM 49 Bivio Camerata, proseguire

sulla SP34 in direzione diIzzalini. Fine salita.

KM 50 Izzalini.KM 52 Inizio salita verso Civitella del

Lago.KM 52,5 Proseguire in direzione

Montecchio.KM 55,5 Morre, proseguire ancora

verso Montecchio.KM 56,5 Proseguire in direzione di

Montecchio e Civitella delLago. Siamo sulla Strada deiVini Etrusco-Romani.

KM 61 Girare a destra verso Civitelladel Lago. Fine salita.

KM 65 All’incrocio per Orvietoproseguire diritti ed entrare nelcentro medioevale di Civitelladel Lago da dove si puòammirare uno splendidopanorama sul lago di Corbara.Fontanella.

KM 66 Visitato il borgo tornareindietro fino all’incrocio perOrvieto. Qui girare a destra indirezione di Orvieto e Baschi.

KM 69 Proseguire in direzione diBaschi.

KM 72 All’incrocio con la SS448prendere a sinistra versoOrvieto.

KM 75 Superata la diga, lasciare lastatale e girare a destra indirezione di Corbara.Suggestivo passaggio ai piedidella diga.

KM 75,8 Corbara, girare a sinistra versoOrvieto.

KM 86 Ciconia, all’incrocio con laSS79bis svoltare a sinistraverso Orvieto. Alla successivarotonda girare a destra indirezione Arezzo, Ficulle.

KM 87 Girare a destra verso la chiesa,fine itinerario.

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Finito di stampare nel mese di novembre 2008

Immagini e fotografie

Proprietà Fototeca Regione Umbria:Sandro Bellu, Fabio Menghi, Anna Raccuja,M. Roncella (1994)

Archivio fotografico Soprintendenza deiBeni Archeologici dell’Umbria

Archivio digitale Biblioteca Augusta

Archivio fotografico FondazioneLungarotti

Archivio fotografico Pozzo della Cava

Sviluppumbria: Enrico Nannetti

Bottega Orafa Oro degli Etruschi:Pettirossi Ulderico

Ceramiche Rolli: Calandrini Cesare

Cartografia

Futura Soc. Coop.

Itinerari ciclistici

a cura di Nicola Checcarelli; per le cartineIter Edizioni

Stampa

Tipolitografia Petruzzi (Città di Castello)

Si ringraziano per la collaborazione

Soprintendenza dei Beni Archeologicidell’Umbria

Biblioteca Augusta

Biblioteca dell’Accademia delle Belle ArtiPietro Vannucci

Museo Archeologico di Perugia

Antiquarium del Palazzone

Museo dell’olio e del vino dellaFondazione Lungarotti

Discovery-Orvieto / Intrageo

Pro-Ponte - Velimna

Pozzo della Cava

Fondazione Claudio Faina

Museo Archeologico Nazionale di Orvieto

Necropoli del Crocifisso

APT dell’Umbria

Museo di Marciano

Museo di Deruta

Pinacoteca di Todi

Pinacoteca di Bettona

Coordinamento, progetto grafico e prestampa

Futura Soc. Coop., Perugia

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Progetto cofinanziato con i fondi della L135/01

Soprintendenzaper i Beni Archeologicidell’Umbria