ETNOMUSICOLOGIA Docente Serena Facci

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ETNOMUSICOLOGIA Docente Serena Facci 1) Approccio ai sistemi musicali nella storia dell’etnomusicologia

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ETNOMUSICOLOGIA Docente Serena Facci 1) Approccio ai sistemi musicali nella storia dell ’ etnomusicologia. ETNO-MUSICO-LOGIA. Discorsi Sulla musica, intesa genericamente come “ Suono umanamente organizzato ” (definizione di J. Blacking) In relazione a gruppi di uomini. - PowerPoint PPT Presentation

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ETNOMUSICOLOGIA

Docente Serena Facci

1) Approccio ai sistemi musicali nella storia dell’etnomusicologia

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ETNO-MUSICO-LOGIA

• Discorsi• Sulla musica, intesa genericamente come

“Suono umanamente organizzato” (definizione di J. Blacking)

• In relazione a gruppi di uomini

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Concetti e strumenti chiave

•Tradizione orale

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RIUSCITE A IMMAGINARE UN MONDO IN CUI SIA IMPOSSIBILE REGISTRARE I SUONI?

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Quanto la registrazione sonora, e successivamente la filmografia e Internet hanno aiutato la conoscenza reciproca delle musiche del mondo, permettendone anche lo studio?

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Il fonografo EdisonCharles Cross nel 1877 deposita il brevetto per un apparecchio di registrazione sonora

Thomas Edison nello stesso anno costruisce un fonografo, che incideva su un foglio di stagnola che fu brevettato nel 1888.

Chincester Bell e Sammer Tainter sostituirono la stagnola con la cera nel 1880.

Nel 1890 Emile Berliner brevetta il grammofono, sostituendo i rulli di cera con i dischi.

“A la Villette” di Aristide Bruant 1909

Voce e strumenti a fiato

British Library-Storia

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•1889 J. Walter Fewks effettua le prime incisioni di musiche degli Zuni del New Mexico.

ARCHIVI SONORI NATI NEI PRIMI ANNI DEL ‘900

• Phonogram Archiv di Berlino

• Archivi sonori del Musée de l’homme (Trocadero) di Parigi

• Archivi sonori di San Pietroburgo

• Archivi dell’Università di Vienna

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Francis Densmore EMountain Chief

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http://collections.si.edu/search/results.jsp?q=frances+densmore&tag.cstype=all

Scheda di inventario per un flauto

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IL PHONOGRAM ARCHIV DI BERLINO•Fondato da Carl Stumpf•In collaborazione con Otto Abraham e Eric von Hornbostel•I loro interessi spaziavano dalla filosofia, alla psicologia, all’acustica, alla musicologia comparata•Si formò intorno all’archivio un gruppo di studiosi che studiavano i documenti musicali registrati da ricercatori viaggiatori (ricordiamo Curt Sachs, autore di “Storia della danza”, “Storia degli strumenti musicali, “Le sorgenti della musica” e Marius Schneider, “Il significato della musica”)•Durante il nazismo molti studiosi emigrarono negli USA e l’archivio fu chiuso per la II guerra mondiale.•Attualmente l’archivio sta operando il recupero del patrimonio in parte disperso durante la guerra e la digitalizzazione dei documenti

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Canto per danza dei Thompson River Indians (British Columbia) Registrazione di Franz Boas 1897

“Da quando i canti degli indiani d’America sono stati registrati su cilindro dal Dr W. Fewkes nel 1890, il fonografo è diventato un importante strumento della ricerca etnomusicologica. Soprattutto gli studiosi americani hanno con successo raccolto un considerevole numero di esempi di musica primitiva dalle riserve indiane.

Il prof. Franz Boas … è stato così gentile da spedirci una grande collezione di materiali dalle registrazioni del Museo di Storia Naturale di New York, allo scopo di effettuare ricerche musicologiche. Siamo felici di esprimergli la nostra gratitudine attraverso questo studio, che, a causa della mancanza da parte nostra di precise conoscenze della cultura, deve essere limitato a considerazioni strettamente musicali.”

Da: O. Abraham, . E. von Hornbostel, 1906, “Phonographierte Indianermelodien aus Britisch Columbia”, in Boas Anniversary Volume. New York, Steckert & Co, p. 447-74.

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Concetti e strumenti chiave

•Tradizione orale•Ricerca sul campo•Etnografia musicale•Musicologia comparata

•Documento sonoro•Cilindro/disco/cassetta/disco compatto•Scheda da campo•Archivio sonoro•Scheda di catalogazione

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Nomi

•Frances Densmore•Carl Stumpf•Erich von Hornbostel•Phonogrammarchiv di Berlino

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Franz Boas

Di origine tedesca, ebreo, dopo aver compiuto alcune spedizioni tra i nativi americani si trasferisce negli USA.Antropologo anti-evoluzionista pone al centro delle sue teorie la rilevanza della “cultura” e non della “natura” nelle scelte degli uomini.Fu uno dei pochi etnologi a occuparsi costantemente di musica.

“It will be seen from the foregoing that song and dance accompany all the events of Kwakiutl life, and that they are an essential part in the culture of the people. Song and dance are inseparable here. Although there are expert performers, everyone is obligated to take part in the singing and dancing, so that the separation between performer and audience that we find in our modern society does not occur in more primitive societies such as that represented by the Kwakiutl Indians.” (On Certain Songs and Dances of the Kwakiutl of British Columbia, 1888)

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Concetti da Boas

• Canto e danza accompagnano tutti gli eventi della vita.•Canto e danza sono inseparabili.•Anche se ci sono performer più esperti, tutti sanno cantare e danzare. •Non ci sono differenze tra pubblico e musicisti.

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I Kwakiutl (Kwakwaka’wakw), Danza dell’inverno in un documentario del 1951

http://www.youtube.com/watch?v=p5NSKRc07Fo&feature=related

I Kwakwaka’wakw in Wikipediahttp://en.wikipedia.org/wiki/Kwakwaka%27wakw

I Kwakwaka’wakw in un video recentehttp://www.youtube.com/watch?v=U3l3GVgoPvs&feature=related

Un documentario su Boas (1981)http://www.der.org/films/franz-boas-preview.html

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Ballerine Siamesi a Berlino (1900)

“Kham Hom” (Parole dolci), eseguito da un orchestra del teatro di Bangkok. Registrazione di C. Stumpf nel Zoological Garden di Berlino (1900)

“ L’idea di questo studio mi è venuta grazie alla presenza di un gruppo del teatro Siamese a Berlino, nel Settembre del 1901. Il direttore, Bossra Mahin, un nativo europeo, mi ha permesso di studiare gli strumenti dell’orchestra e di fare alcune registrazioni fonografiche, e, in più, ha inviato uno dei musicisti migliori a casa mia.

Inoltre, ero di frequente presente agli spettacoli (nel Giardino Zoologico di Berlino), durante i quali venivano regolarmente replicati gli stessi pezzi , e così ho potuto in qualche modo abituarmi alle particolarità della musica siamese così come prendere nota di quello che accadeva.”

Da: C. Stumpf, 1901, “Tonysistem und der Musik der Siamesen”, Beiträge zurr Acustik und Musikwissenschaft 3, 69-138.

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Thailandia nel data-base di Smithsonian-Folkways

http://www.folkways.si.edu/

Note al disco

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Musica classica thailandese oggi

Thai Piphat Orchestra

Con ranad ek, ranad tum, gong wong yaihttp://www.youtube.com/watch?v=ZhNoTzhzYHg&feature=related

Scuola di Nang Yaihttp://www.youtube.com/watch?v=ILxCCVkL_pA&feature=related

Spettacolo di tratro delle ombre con tamburi modernihttp://www.youtube.com/watch?v=b-YtRgAOf0E&feature=related

Nang Yai vincitore dell’Unesco Award

When Nang Yai is staged, one or more shadow figures are held by performers before the white screen. All performers are male as they must be strong enough to hold shadow figures, some of which weigh up to 7 kg, during the time they are on stage. The figures have no moving parts but they are changed as the plot develops. The ones in motion are the performers who, while lifting the figures high, must move their body in unison in accordance with the plot and the rhythm of the music. http://www.unescobkk.org/fr/culture/

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Una registrazione di

P. Marie-Jules Celis

“Prima di ripartire per il Congo belga, dove ho già passato cinque anni presso i wanade presso il Lago Edoardo, ho l’onore di offrirvi i miei servigi per fornirvi registrazioni di musica indigena” (Celis 4 settembre 1935)

“Un insieme di circostanze difficoltose: febbri malariche, viaggi di ispezione nelle scuole … mi hanno impedito di fare le sedute di registrazione prima di adesso. Vi mando due cilindri, ma sfortunatamente sono deluso dai risultati ottenuti […]. I canti che vi invio sono due canti di matrimonio dei Wanande, popolazione bantu a Est del Congo Belga. Sono stati registrati da due donne al chiuso con cori di donne e ragazze.”(Celis 18 giugno 1936)

“Sono costretto a costatare che il vostro apparecchio deve avere avuto un incidente irreparabile sul posto. Ma gli inizi delle registrazioni sono così ben fatti e la musica è in modo così rimarchevole indigena che sarebbe una perdida troppo grande se voi non poteste continuare a lavorare”. (Schneider 13 agosto 1936)

“Mi farebbe un piacere immenso inviarvi registrazioni fatte con il nuovo apparecchio […]. Trovandomi sul punto di partire da Beni per stabilirmi nella Missione di Mulo (Lubero) cercherò di registrare lì qualche canto indigeno e, se avrò l’occasione di recarmi nella foresta, qualche canto pigmeo, perché a Lubero non ne tropverò dello stesso tipo. […] Una volta istallato a Lubero avrò l’occasione di registrare la musica dello xilofono” (Celis 26 maggio 1937).

Nato nel 1907, Padre Assunzionista, arriva in Congo nel 1929.

Tra il 1935 e il 1937 ha una corrispondenza con Marius Schneider, in quegli anni direttore del Phonogram Archiv di Berlino.

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(Solo. Melodia A) Kahumira , kahumira [Camminare senza sapere dove (2)](Coro Refrain) Eriyakwa ngawetsera [Morire dormendo  (rif. al sesso)]Kahumira , kahumira [Camminare senza sapere dove (2)] (B) Kahumira ly’obakahula mw’eherukare [Camminare , questo è essere sposati]Kahumira , kahumira [Camminare,senza sapere dove (2)] Kahumira ly’obakahula mw’eherukare [Camminare , questo è sposarsi] (A) Kahumira , kahumira [Camminare senza sapere dove (2)] (B) Kahumira ly’obakahula mw’eherukare[ [Camminare , questo è sposarsi](A) Kahumira , kahumira [Camminare senza sapere dove (2)](B) Kahumira ly’obakahula mw’eherukare [Camminare , questo è sposarsi](B) Kahumira Baghenda [Camminare, quelli che vanno in casa w’abene babeghera d’altri devono adattarsi](A) Kahumira , kahumira [Camminare senza sapere dove (2)] (B) Kahumira ly’obakahula mw’eherukare [Camminare , questo è sposarsi](A) Kahumira , kahumira [Camminare senza sapere dove (2)](Finale) Eriyakwa ngawetsera [Morire dormendo  ly’obakahula mw’eherukare. Eriyakwa questo è essere sposati]

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Ethnologisches Museum, Dahlem- Berlino

http://dismarc.ait.co.at/

La collezione di dischi in DISMARC(inserire la chiave EMEM)

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Etnofonia, musica popolare, folklore musicale in Europa

“Il termine popolo si deve intendere nei diversi modi nei quali è stato visto: dalla popolarità cosiddetta «campagnola», derivata dall’Illuminismo e dall’osservazione razionalistica della natura, al generico popolo [...] «ideale», sotto l’influenza di alcune correnti di idee del Risorgimento. Fino al popolo «verista» d’importazione letteraria francese, per arrivare al popolo arcaico e folklorico della generazione dell’ottanta e di quella successiva, e per approdare infine a un misto di neorealismo e di avanguardia che hanno caratterizzato il secondo dopoguerra” (D. Carpitella 1991, Conversazioni sulla musica, Ponte alle Grazie, p. 82).

“Contadini in festa”- Cannamasca-Cianciana (AG)

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Béla Bartók

Josef Szigeti, Béla Bartok e Benny Goodman durante la registrazione di "Contrasts” - 1940

“La musica popolare è come un essere vivente che cambia di minuto in minuto: non si può perciò dire ‘questa o quella melodia è come io l’ho notata’, ma soltanto che essa era così nell’occasione, nel minuto in cui è stata notata” (B. Bartók, Come e perché raccogliere musica popolare, in Scritti sulla musica popolare, Boringhieri, 1977, (e.o. 1955) p.49)

Biografia di Béla Bartók

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Bartok e le trascrizioni “L’unico mezzo per fissare e riprodurre perfettamente un suono è quello dell’incisione … Ora un solco può essere, con opportuni accorgimenti, ingrandito, riprodotto graficamente e quindi stampato a fianco della normale notazione o addirittura al suo posto. Ma ovviamente questo complicato sistema non può divenire comune: la mente umana non sarebbe in grado di tradurre quei segni in suoni. A noi occorrono simboli convenzionali di grande semplicità, che ci consentano di studiare e organizzare i diversi fenomeni sonori. Questi simboli sono appunto ciò che chiamiamo <<notazione>> e usandoli nella trascrizione di musica popolare possiamo integrarli in misura più o meno notevole con altri segni diacritici.” B. Bartok, “Sul metodo di trascrizione”, in “Scritti sulla musica popolare”, Boringhieri, Torino 1977 (e.o. 1951), p. 245

“Riassumendo, le trascrizioni dei dischi di musica popolare devono essere, nei limiti del possibile, dei veri e propri Urtextausgabe, cioè un’edizione criticamente condotta, nella quale i testi sono presentati in accordo con la presunta intenzione dell’autore e compositore” Idem p.249.

Canto ungherese

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Concetti da Bartok

•La musica di tradizione orale è “viva”, ovvero soggetta a cambiamenti•I brani di musica orale rispondono a “modelli” che ogni individuo può interpretare differentemente all’interno di certi limiti.

n.b. Il concetto di “modello” e variazione è fondamentale nella linguistica strutturalista (de Saussure, Jacobson, ecc.). La distinzione tra Langue e Parole è stata utilizzata anche in ambito etnomusicologico.

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Popolaresco – folkloristico – di consumo

“nelle modalità folkloriche creative, il triangolo creatore-mediatore-fruitore si svolge in un tessuto organico compatto e secondo delle leggi intercambiabili. […] quando questa triangolazione non c’è più, allora forse non si può più parlare neanche di creatività folklorica”. (Carpitella, 1991, p. 44)

“Mi permetto di entrare senz’altro in medias res e di affermare esplicitamente che ciò che loro chiamano musica zigana, non è musica zigana […] perché è musica ungherese: musica colta popolaresca ungherese, piuttosto recente che, per denaro, viene eseguita dagli zigani (perché – secondo la tradizione – suonare per denaro non è da signori); questa musica è ungherese, perché composta senza alcuna eccezione da signori ungheresi” (B- Bartok, 1977, p. 128)

La musica popolare non ha mai un inizio e una fine ben precisati; le intonazioni hanno sempre un carattere “naturale” […], i suoi ritmi non sono sempre regolari [...], la musica popolare comporta una serie di tecniche espressive particolari [...] quando tutti questi elementi della musica popolare si «consumano», tutto si uniforma, si pulisce, si aggiusta”. (Id. p. 57)

TarantellaFlamenco

Tzigani anni 30

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Folk revival

Cecil Sharp (1859-1924) – Folk revival in UKPrimo libro: Morris Books – 1907 è una raccolta di trascrizioni di danze tradizionali inglesi, raccolte presso Oxford da un suonatore di concertina.Le raccolte di Cecil Sharp furono usate ampiamente, anche nelle scuole, dando vita a una forma diu Folk revival.Il termine Folk Revival caratterizzò a partire dagli anni Quarantaun genere musicale completamente diverso, sviluppatosi a partire dagli anni Quaranta negli USA.The Weavers e Pete Seeger/John e Alan Lomax – Folk revival in USA

Dal New Grove Morris Dance The Weavers

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Un canto di mondine

Vedo spuntar tra gli alberiLa bianca mia casetta Dove c’è là sull’uscioLa mamma che m’aspetta

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Mondine di Quinto Vercellese, 1970 (reg. Liberovici)

Ex mondina Andreina Fortunati e altre, 1975 (reg. Pianta)

Mondine, Costabona RE 1954 (reg. Lomax)

Giovanna Daffini, 1964, spettacolo Bella CiaoDaffini

ScuolaMadia Gramsci Roma , 2011

Le mondine Festa del Lardo (2011?) Arnad AO

Riso amaro Regia G- De Santis, 1949 – Scena iniziale “Mondarisi”

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Concetti e strumenti chiave

•Folklore musicale•Musica popolare•Musica popolaresca•Folklorismo•Folk Revival

•Trascrizione musicale in etnomusicologia•Modello e variazione

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NOMI

•Bela Bartok•Diego Carpitella•Cecil Sharp•Pete Seeger•John e Alan Lomax

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LE TAPPE DURANTE IL ‘900

1951 Etnomusicology Jaap Kunst

1964 Antropology of music Alan Merriam

• Urgent ethnomusicology (necessità di documentare culture musicali di tradizione orale che rischiavano di estinguersi)

• Ricostruzione monografica delle singole culture musicali e conseguente accantonamento del metodo comparativo e e della ricerca di universali musicali.

• Studio dei contesti in cui si situa la musica, che sono rilevanti per comprendere il linguaggio musicale stesso

• Approccio emico>etico

• Recupero della camparazione e del concetto di universale applicato ai comportamenti musicali e non alle forme della musica.