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REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE RIETI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE DIREZIONE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE 1 ESTRATTO DEL PIANO DI EMERGENZA AZIENDALE AI FINI DELL’APPLICAZIONE DELL’ART. 26 - D.LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 CeCAD DI MAGLIANO SABINA

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REGIONE LAZIO

AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE RIETI

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE – DIREZIONE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

1

ESTRATTO DEL

PIANO DI EMERGENZA AZIENDALE

AI FINI DELL’APPLICAZIONE

DELL’ART. 26 - D.LGS. 9 APRILE

2008, N. 81

CeCAD DI MAGLIANO SABINA

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RIFERIMENTI NORMATIVI

D.lgs. 81 del 9.04.2008- nuovo testo Unico in materia di Salute e

Sicurezza;

Decreto Ministeriale 18 settembre 2002- Approvazione della

regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione la

costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private

(G.U. 27 settembre 2002, n. 227);

D.M. dell’Interno 10.03.2002- Criteri generali di sicurezza

antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro.

D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, riguardante lo Schema di regolamento

per la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi.

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INTRODUZIONE PER LA LETTURA DEL PIANO

L’Azienda USL di Rieti ha elaborato ai fini della gestione dell’emergenza un “Piano

Generale per la gestione dell’emergenza” pubblicato sul sito web aziendale

www.asl.ri.it/staff/prevenzione/prevenzione, che ha lo scopo di fornire al personale

dipendente le istruzioni per effettuare interventi coordinati ed efficaci in situazioni di

pericolo (o di potenziale pericolo) per le persone e per le cose.

Inoltre è stato aggiornato il “Piano di Emergenza Incendio”, anch’esso pubblicato sul

sito web aziendale, all’indirizzo di cui sopra, relativo al Presidio Ospedaliero di Rieti

ed ai CeCAD di Amatrice e Magliano S., il quale fornisce informazioni utili per una

gestione organizzata dell’emergenza incendio, che ha come obiettivo, garantire

l’incolumità delle persone prima dell’arrivo dei VVF.

Nell’attesa del completo adeguamento del CeCAD di Magliano Sabina, alle norme di

prevenzione incendi, (D.M. 18/09/2001, DPR 151/2011 ecc..), secondo il progetto in

via di approvazione presso il locale Comando dei Vigili del Fuoco, il presente

Estratto del Piano di Emergenza è stato elaborato tenendo presente la situazione

strutturale , impiantistica e la dotazione di attrezzature e di dispositivi attuale ed è

valido nelle more dell’acquisizione del CPI.

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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

DATORE DI

LAVORO

DIRETTORE

MEDICO

SERVIZIO PREVENZIONE

E PROTEZIONE

DIRETTORE

GENERALE

dott. Rodolfo Gianani

Direttore Distretto

Mirtense:

Dott.ssa Gabriella De

Matteis

Responsabile CeCAD:

dott. Gian Paolo Nocera

RSPP Erminio Pace

IL CENTRO È REALIZZATO DA UN :

PIANO TERRA

PIANO PRIMO

PIANO SECONDO

PIANO TERZO

PIANO INTERRATO

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ORGANIZZAZIONE C.E.C.A.D. MAGLIANO SABINA

ATTIVITÀ DI SERVIZIO E UBICAZIONE

ATTIVITÀ UBICAZIONE

Serv. Radiologia piano terra

P.P.I. piano terra

Direzione Cecad piano terra

Poliambulatori piano terra

Dialisi piano terra

Degenza infermieristica Piano secondo

Poliambulatori Piano secondo

Sala Operatoria Piano terzo

Ambulatorio gastroenterologia Piano terzo

Serv. F.K.T. Piano interrato

Armadio Farmacia Piano interrato

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ORGANIZZAZIONE C.E.C.A.D. MAGLIANO SABINA

ASSISTENZA SPECIALISTICA

POLIAMBULATORI CECAD

BRANCA BRANCA

Cardiologia Chirurgia Vascolare

Diabetologia Ginecologia

Pneumologia Fisiatria

Angiologia Terapia del dolore

Endocrinologia Centro prelievi

Nefrologia Urologia

Otorino Neurologia

Oculistica Dermatologia

Ambulatorio Infermieristico T.A.O.

Gastroenterologia

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STRUTTURA DEL PIANO DI EMERGENZA

INTERNO

L’Emergenza prevede oltre al Primo Intervento anche l’Evacuazione Parziale

finalizzata a trasferire le persone in luogo sicuro e a garantire ai degenti una efficace

continuità assistenziale.

Si ricorda che a tale riguardo verrà seguito il criterio generale per cui il reparto

interessato dall’evento sarà evacuato nella più vicina area più sicura dello stesso

piano o dei piani sottostanti.

Tutte le operazioni inerenti l’evacuazione saranno coordinate dal Responsabile

Medico del Distretto ecc…

PIANO GENERALE PER LA

GESTIONE DELL’EMERGENZA INDICAZIONI DI INTERVENTO/ PROCEDURE

OPERATIVE

EMERGENZA ALTRI RISCHI (incendio, terremoto

ecc…)

PIANO

EMERGENZA INCENDIO

PRIMO

INTERVENTO

EVACUAZIONE

PARZIALE EVACUAZIONE

TOTALE

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Con il Primo Intervento invece si prevede la chiamata della Squadra di Emergenza

per contenere l’evento anomalo, mentre con l’Evacuazione Parziale si affronta il

trasferimento in un luogo sicuro dei pazienti e di tutte le persone presenti.

GESTIONE INTERNA DEL PIANO

DI EMERGENZA

Il Responsabile Medico del Distretto provvede all’organizzazione per il controllo e la

gestione degli strumenti per l’emergenza:

La segnaletica indicante i percorsi che conducono alle uscite e quella relativa alle

norme comportamentali in caso di allarme incendio, con particolare attenzione al

costante aggiornamento dei numeri telefonici in essa riportati;

gli estintori e gli idranti;

le attrezzature e i DPI in dotazione della Squadra di Emergenza;

Provvede inoltre alla diffusione del Piano di Emergenza e di eventuali documenti di

informazione.

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ALLEGATO 1

LIVELLI DI EMERGENZA

INFORMAZIONI OPERATIVE

RILEVAZIONE INCIDENTE INCENDIO

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DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI EMERGENZA

L’attività operativa prevista per l’attuazione del P.E. è stata organizzata ipotizzando

due diverse situazioni:

1) DEFINIZIONE EMERGENZA LIMITATA: (INCIDENTI MINORI -

ALLARME LIMITATO): situazione di pericolo a carattere limitato che non

comporta estensione del rischio.

Incidenti che possono essere facilmente controllati dal solo personale del reparto

se ne è in grado e senza mettere a repentaglio la propria vita.

2) DEFINIZIONE EMERGENZA ESTESA: (ALLARME ESTESO ) incidenti

che necessitano dell’intervento di “Forze Esterne”, e che non possono essere

affrontati solo dalla Squadra di Emergenza.

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QUINDI COSA FARE

Chiunque rilevi un incendio, del fumo ecc….. e non è certo

di potervi far fronte con successo deve dare l’ allarme ai

VVF n. 115 e al CENTRALINO n. 2200-2247 notturno

(attivazione chiamando il numero di emergenza apposto

sui cartelli “Norme di Comportamento in caso di

Emergenza, presenti in tutto il presidio), inoltre deve

avvisare il Responsabile della U.O. o il Coordinatore

(Capo Sala), fornendo precise informazioni.

Il Centralino attiverà la Squadra di Emergenza che

interverrà nell’immediato (S.Q.E Degenza Infermieristica)

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INFORMAZIONI DA FORNIRE

DA PARTE DI CHIUNQUE SCOPRA L’INCIDENTE

NOME COGNOME

RECAPITO

LOCALIZZAZIONE DELL’INCIDENTE

DESCRIZIONE DELL’INCIDENTE

SOSTANZE COINVOLTE

DANNI ALLE PERSONE

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COMUNICAZIONI SPOSTAMENTO DI PERSONALE ALLARME

ALLARME LIMITATO

REPARTO

IN EMERGENZA

1) VVF N. 115

2) CENTRALINO N.

2200-2247 notturno

SQUADRA DI EMERGENZA

DIRIGENTE MEDICO

DI PRESIDIO

EVACUAZIONE:

REPARTO ADIACENTE

O SOTTOSTANTE

1

2

COMITATO DI

EMERGENZA 118

DIAGRAMMA DI FLUSSO ATTIVAZIONE EMERGENZA

3

ALLARME ESTESO

SPP

EVACUAZIONE

PRESIDIO REPERIBILE D.T.P.

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ALLEGATO 2

COMUNICAZIONI TELEFONICHE IN EMERGENZA

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COMUNICAZIONI TELEFONICHE IN EMERGENZA

RECAPITI TELEFONICI DEI SERVIZI INTERNI DI EMERGENZA

CENTRALINO

PORTINERIA

2200-

2247notturno

Direttore Distrettuale Mirtense

DOTT.SSA

GABRIELLA DE

MATTEIS

15073

SQUADRA DI EMERGENZA-Degenza infermieristica

GUARDIOLA

2209

RESPONSABILE MEDICO DEL CENTRO CLINICO

DISTRETTUALE

DOTT.

GIAN PAOLO

NOCERA

2260

3356605701

DIREZIONE TECNICA

ING. M.

FIORENZA 9779-

cell. 13700

DIRIGENTE SAPS

DOTT.SSA A.

BARSACCHI

8001

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

RESP. ING.

ERMINIO PACE

15122

9786

3402725729

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RECAPITI TELEFONICI DEI SERVIZI ESTERNI DI EMERGENZA

VIGILI DEL FUOCO

115

EMERGENZA SANITARIA (ARES)

118

PREFETTURA

0746/2991

POLIZIA DI STATO

113

CARABINIERI PRONTO INTERVENTO

112

SISTEMI DI COMUNICAZIONE CON L’ESTERNO

TIPO NUMERO TEL.

DALL’ESTERNO

NUMERO TEL.

DALL’INTERNO

CENTRALINO

0746-272200

2200

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PRESIDI OSPEDALIERI PIU’ VICINI

PRESIDIO

N ° TELEFONO

PRESIDIO OSPEDALIERO DI RIETI –

PORTINERIA

CENTRALINO

278032

91

CENTRO CLINICO DISTRETTUALE DI

AMATRICE- PORTINERIA

274411-274499

OSPEDALE “S. MARIA” DI TERNI

Centralino 0744/2051

OSPEDALE “S. SALVATORE” AQUILA

Centralino 0862/3681

OSPEDALE “S. ANDREA” DI ROMA

Centralino 06/33771

OSPEDALE “CIVITA CASTELLANA”

Centralino 0761/5921

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ALLEGATO 3

IL COMITATO DI EMERGENZA

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IL COMITATO DI EMERGENZA

E’ COSTITUITO DA:

DIRETTORE SANITARIO DEL PRESIDIO

RESPONSABILE DEL P.P.I.

RESPONSABILE S.A.P.S.

RESPONSABILE DIREZIONE TECNICA E PATRIMONIALE

RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

RESPONSABILE S.I.C.O.

RESPONSABILE D.A.F.O.

IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA E’ IL RESPONSABILE MEDICO DI

PRESIDIO.

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IL COMITATO DI EMERGENZA

SQUADRE DI EMERGENZA-DEGENZA INFERMIERISTICA

COORDINATORE

DELL’EMERGENZA

Responsabile CeCAD

DIREZIONE TECNICA

Responsabile ing. Marcello

Fiorenza

COORDINATORE P.P.I

Dr Gian Paolo Nocera

SERV.

PREVENZIONE E

PROTEZIONE

Responsabile

ing. Erminio Pace

Dirigente

S.A.P.S

DOTT.SSA

Agnese

Barsacchi

DITTE MANUTENZ.

IMPIANTI

RESPONSABILE D.A.F.O.

Dott.ssa Barbara Proietti

RESPONSABILE S.I.C.O

ing. Roberto Campogiani

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I compiti di tutte le figure professionali contemplate nel Piano di Emergenza e che

sono parte attiva in caso di emergenza sono descritti puntualmente nel Piano di

Emergenza parte Generale .

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ALLEGATO 4

STRUMENTI PER L’EMERGENZA E PUNTI CHIAVE

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SISTEMI E MODALITA’ DI ALLARME

I sistemi di allarme presenti sono:

a) I TELEFONI: la rete telefonica è diffusa in tutta la struttura e tramite essa è

possibile in ogni momento il Centralino potrà lanciare l’allarme alla squadra di

emergenza.

b) I RILEVATORI DI FUMO: sono presenti i rilevatori di fumo che fanno capo

ad una centrale di raccolta allarme antincendio situata nell’ ATRIO principale

presso il PIANO RIALZATO.

c) PULSANTE DI EMERGENZA: I pulsanti di emergenza sono presenti in ogni

piano del Centro, gli stessi fanno capo ad una centrale di raccolta allarme che è

collocata presso l’ ATRIO principale presso il PIANO RIALZATO.

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I PUNTI CHIAVE DEL PRESIDIO OSPEDALIERO

IL CENTRO DI CONTROLLO DELL’EMERGENZA

Non essendo ancora disponibile un locale che risponde pienamente alle caratteristiche

di cui al Decreto Ministeriale 18 settembre 2002, il Centro di Gestione

dell’Emergenza è situato provvisoriamente presso i locali della Direzione Medica

al piano terra del centro fino a quando tale localizzazione verrà giudicata al riparo

dalle conseguenze dell’emergenza. Tale scelta è motivata dalle seguenti ragioni:

Facile raggiungibilità dall’esterno del presidio;

Facile disponibilità dei mezzi di comunicazione (telefoni, cellulari aziendali);

Buona capienza dei locali.

In caso la Direzione Medica venga giudicata non più al sicuro da eventuali

conseguenze dell’emergenza, sarà il Comitato di Emergenza ad individuare una

nuova localizzazione.

Nel Centro di Gestione dell’Emergenza, sono presenti i seguenti mezzi necessari

per la gestione dell’emergenza:

Numero adeguato di linee telefoniche;

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Il Centro di Gestione dell’emergenza, fungerà anche da centro informazioni per i

parenti dei ricoverati, per la stampa e per la televisione.

Le chiavi del Centro di Gestione dell’Emergenza – (aperta nei giorni feriali in orario

mediamente 8.00-14.00) – le chiavi sono depositate presso la Portineria e la

Direzione Medica.

EVACUAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE PROGRESSIVA

In attesa della realizzazione della compartimentazione antincendio per tutti i reparti

del Centro verrà considerato luogo di raduno sicuro (per il tempo nel quale si ritiene

al riparo dagli effetti dell’incendio), il reparto adiacente a quello evacuato o quello

ubicato al piano sottostante.

EVACUAZIONE TOTALE

I LUOGHI DI RADUNO SICURI

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Il personale, dopo aver provveduto al trasferimento dei pazienti, abbandona il Centro

allontanandosi dallo stesso per raggiungere un’area idonea a consentire un

movimento ordinato detta “LUOGO DI RADUNO SICURO”.

Sono previsti come luoghi di raduno sicuri i PUNTI DI RACCOLTA individuati

nelle rispettive aree esterne antistanti gli accessi principali, sufficientemente distanti

dalla struttura per non ostacolare le operazioni degli eventuali mezzi di soccorso

(vedi allegate planimetrie).

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ALLEGATO 5

MISURE TECNICHE ED ORGANIZZATIVE

PRELIMINARI

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PERSONALE DI DITTE APPALTATRICI

Le ditte appaltatrici devono aver effettuato la valutazione del rischio incendio (ed

altri rischi) relativamente ai rischi specifici connessi con le attività svolte nel presidio,

ed aver elaborato il relativo Piano di Emergenza Incendio ed altri rischi.

Il personale dipendente di ditte appaltatrici che deve recarsi presso i locali del

Distretto , deve essere preventivamente informato sul contenuto del presente PE per

quanto di suo interesse, ed in particolare sui suoi doveri e sui divieti.

COMPITI PRINCIPALI:

• In caso di emergenza a seguito di un evento anomalo (incendio ecc…), inerente la

propria attività specifica, agire conseguentemente al proprio Piano di

Emergenza e avvisare immediatamente i VVF al 115 e il Centralino al n. 2200-2247

notturno, che attiverà la Squadra di Emergenza dell’Ente Appaltante interna al

Distretto (i numeri su indicati sono presenti sui cartelli “Norme di Comportamento in

caso di Emergenza” affissi presso tutti i reparti del Distretto).

Sospendere immediatamente ogni attività

Rimuovere immediatamente eventuali attrezzature che potrebbero costituire

intralcio agli interventi di soccorso (ES. CARRELLI, LAVAPAVIMENTI,

SCALE, MACCHINE ECC..)

Mettere in sicurezza tutte le attrezzature d’uso

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Recarsi all’esterno attraverso l’uscita più vicina

Non utilizzare gli ascensori

Il più alto in grado verifica che non vi siano propri collaboratori in pericolo ed

effettua il censimento dei propri colleghi

PORTARSI NEI PUNTI DI RACCOLTA SALVO disposizione del Coordinatore

dell’Emergenza (Direttore Medico)

Una volta raggiunti i Punti di Raccolta del Distretto. , prima di allontanarsi dal

presidio attendere indicazioni dal Coordinatore dell’Emergenza (Direttore

Medico)

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NORME DI PREVENZIONE GENERALI PER LE DITTE

APPALTATRICI

• non utilizzare fiamme libere - fonti di calore o di dispositivi elettrici, in prossimità

di luoghi con particolare rischio incendio (archivi, depositi, laboratori). se il lavoro ne

necessita l’utilizzo, adottare tutte le idonee misure di sicurezza.

• non depositare armadi, casse, apparecchiature vari nei corridoi o lungo le vie di

esodo, ed in special modo presso le uscite di sicurezza, le porte di emergenza e le

scale.

• non bloccare in modo forzatamente aperto le porte tagliafuoco.

• non manomettere o coprire estintori e idranti, lasciare ben visibili i presidi

antincendio.

• non rimuovere alcun cartello di emergenza, se necessario avvisare la direzione

medica di presidio.

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• non manomettere i sistemi di rilevazione , quali; rilevatori di fumo, sistemi di

allarme, sprinkler ecc…. qualsiasi lavoro in corrispondenza con tali sistemi deve

essere segnalato alla direzione medica di presidio.

• non sovraccaricare le prese di corrente con spine triple e presiere varie.

• non adoperare prese se non debitamente autorizzati.

• non fumare in luoghi ove vige il divieto.

A FINE GIORNATA LAVORATIVA

disattivare tutte le apparecchiature che sviluppano calore.

• chiudere le finestre.

• lasciare il luogo di lavoro pulito e in ordine.

• non accumulare scatole di cartone, carta e imballaggi vari, ma smaltire sempre in

modo idoneo qualsiasi materiale con potenziale rischio incendio.

• non lasciare in modo disordinato dopo l’uso, contenitori di liquidi o di sostanze

infiammabili, bombole, gas ecc…

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• ricordarsi sempre di staccare qualsiasi apparecchio alle prese .

• disattivare eventuali impianti elettrici.

Nel caso di sia necessaria una evacuazione “parziale” o “totale”, l’esodo avverrà

secondo le “Procedure Operative” interne, elaborate dal Servizio di Prevenzione e

Protezione Aziendale.

PROCEDURE OPERATIVE

EVACUAZIONE DI UN PADIGLIONE/FABBRICATO

Responsabili :

Responsabile Medico del Centro suo Referente Medico

Addetti al Centralino (Portineria, se fuori orario)

Pronto Soccorso

Soggetti coinvolti

Responsabile del Reparto/Servizio dei singoli Reparti

Squadra di Emergenza

Comitato di Emergenza

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Personale in servizio

Visitatori e dipendenti di altre Aziende occasionalmente presente

Attivazione : il Responsabile Medico verificata, in base alla gravità della situazione,

la necessità di dover allontanare tutte le persone presenti:

Comunicherà al Centralino (o alla Portineria, in caso di fuori orario) di mettersi in

contatto con tutti i Reparti e i Servizi presenti nel fabbricato in cui si è verificato

l’incidente, ordinando di attivare la propria procedura di evacuazione.

Procedura : Qualora si ritenesse opportuno far evacuare il reparto l’esodo avverrà

secondo i seguenti modi:

il Responsabile Medico Medico

comunica all’addetto al Centralino (o alla Portineria , se fuori orario) di mettersi in

contatto con tutti i Reparti e i Servizi presenti nel fabbricato in cui si è verificato

l’incidente, ordinando di attivare la propria procedura di evacuazione.

Chiede al Pronto Soccorso del Presidio di dare tutta la disponibilità possibile.

Individua i Reparti in cui possono essere ospitati le persone evacuate se ritenuti

non sicuri.

Avverte, attraverso il Centralino (o portineria se fuori orario) tali Reparti

dell’arrivo delle persone evacuate;

Comunica, in base a sua valutazione della situazione, alla Prefettura e alla

Protezione Civile la situazione di pericolo e lo stato di evacuazione del fabbricato.

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Coordina il soccorso dei degenti evacuati, supportato dalla Squadra di Emergenza.

Responsabile del Reparto/Servizio, Squadra di Emergenza

Attivano la procedura di evacuazione del loro Reparto portandosi presso il Punto

di Raccolta esterno o presso i Reparti indicati dal presente Piano o dal

Responsabile Medico del Centro.

Forniscono informazioni e collaborano per soccorrere i degenti evacuati con il

Responsabile Medico ed i soccorsi esterni.

Una volta indicato il reparto ricevente allerta tale reparto e lo avvisa di facilitare

l’accoglienza dei degenti.

ADDETTI AL CENTRALINO TELEFONICO (PORTINERIA, SE FUORI

ORARIO)

Ricevuta la comunicazione di inizio evacuazione del fabbricato da parte del

Responsabile Medico, provvederà ad avvertire:

i Responsabili o i Coordinatori dei singoli Reparti situati nel fabbricato da

evacuare.

Rimarrà a disposizione per le successive comunicazioni.

COMUNICAZIONE DI INIZIO EVACUAZIONE E RICHIESTA DI

SOCCORSO

Responsabili :

Responsabile del Reparto/Servizio

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Persone coinvolte :

Centralino (o Portineria se fuori orario)

Attivazione : Valutazione della impossibilità, da parte della Squadra di Emergenza di

far fronte adeguatamente alla emergenza verificatasi.

Procedura: Responsabile del Reparto/Servizio avviserà dell’inizio della evacuazione

del Reparto il Centralino (la Portineria se fuori orario) specificando:

Il proprio nome e cognome;

Il Reparto;

Il tipo di evento in atto ed il luogo esatto;

Il tipo ed il numero di feriti bisognosi di soccorso;

Il numero delle persone non deambulanti ed il tipo di ausilio necessario per

l’evacuazione;

Si assicura che l’interlocutore abbia ben compreso il messaggio;

Richiede il nome del suo interlocutore;

Comunica che da quel momento in poi non potrà assicurare la comunicazione

con l’esterno.

COMUNICAZIONE DEL CENTRALINO PER EVACUAZIONE IN ATTO

Responsabili :

Addetti al Centralino (o alla Portineria se fuori orario)

Persone coinvolte :

Squadra di Emergenza

Pronto Soccorso

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Vigili del Fuoco

Responsabile Medico del Centro

Reparti vicini al Reparto in evacuazione

Attivazione : Dopo la segnalazione del Responsabile del Reparto/Servizio in

evacuazione, e su disposizione del Responsabile Medico del Centro, avverte i

Soccorsi interni ed esterni.

PROCEDURA: l’Addetto al Centralino si metterà in contatto con i soccorsi interni

ed esterni:

Comunicando al Pronto Soccorso le informazioni ricevute dal Reparto in

evacuazione, circa la necessità di soccorso;

Attivando le Squadre di Emergenza;

Richiedendo l’intervento dei tecnici in servizio o in pronta reperibilità.

Informando il Responsabile Medico o il Referente sull’evento in atto;

Su richiesta del Responsabile Medico o del Referente terrà i contatti con i Vigili

del Fuoco, informandoli sull’evento in atto, sul luogo esatto su cui convergere,

(portineria o ingresso ove ci sarà ad accoglierli l’addetto alla Portineria);

Informando i Reparti vicini dell’evento e della evacuazione in atto nell’altro

Reparto.

RICHIESTA DI INTERVENTO AI VIGILI DEL FUOCO

Responsabili :

Responsabile del Reparto/ Coordinatore-Capo Sala-Infermiere più anziano in servizio

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Persone coinvolte :

Vigili del Fuoco

Attivazione : il Responsabile del Reparto/Servizio, valutata la situazione di

Emergenza e attiva i VVF

PROCEDURA: chiamata ai Vigili del Fuoco, mediante il 115:

o Comunicando il proprio nome e da quale struttura sta chiamando;

o specificando il tipo di emergenza e la sua entità.

NORME DI COMPORTAMENTO EVACUAZIONE

EVACUAZIONE DEI REPARTI

L'evacuazione deve essere ordinata solo in situazioni di reale pericolo per

l'incolumità delle persone.

Un ordine di evacuazione prematuro può esporre a gravi rischi sia i dipendenti che gli

ospiti dell'ospedale soprattutto per le possibili situazioni di panico che si possono

creare. Inoltre alcuni degenti necessitano di apparecchiature medicali e assistenza

specifica che non può essere sempre garantita durante le operazioni di evacuazione.

Il segnale di evacuazione viene dato dal Responsabile di Reparto o in assenza dal

Coordinatore/Capo Sala o dall’infermiere più anziano in servizio, tramite il sistema di

altoparlanti interni, ovvero a voce, in mancanza di tale sistema.

REGIONE LAZIO

AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE RIETI

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE – DIREZIONE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

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PUNTO DI RACCOLTA

I punti di raccolta, i luoghi sicuri e le uscite di emergenza, sono riportati nelle

planimetrie allegate al Piano Emergenza consultabili sul sito internet ASL Rieti.

Nei luoghi che si possono considerare sicuri convergono i percorsi di emergenza e le

relative uscite di sicurezza.

In tali punti convergono i visitatori e il personale dipendente da Ditte esterne

eventualmente presenti, se l’evacuazione è limitata al Reparto/Servizio.

In caso di evacuazione di un padiglione, in tali punti si dovranno necessariamente

raccogliere i degenti che hanno bisogno di assistenza continua.

REGIONE LAZIO

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SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE – DIREZIONE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

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