Esteri

CANTO GRECOLe recenti elezioni politiche in Grecia hanno dato fortisegnali, se non scossoni veri e propri, in varie direzioni, conricadute non solo nella stessa Grecia, ma in Europa, nelmondo ed anche in Italia.

In Grecia si è avuto un deciso cambiamento negli equilibri politici: partiti storici come il Pasok o NeaDemocratia sono stati scacciati dai centri di poteri, il primo in quanto incapace di far uscire la Grecia dallacrisi col suo approccio socialdemocratico sfumato, il secondo per aver fortemente contribuito a crearla. Èinvece “esplosa” SY.RI.ZA., un insieme di varie formazioni di sinistra che propone un’altra via di uscita dallacrisi rispetto a quella, tragica e inefficace, proposta dai precedenti governi su “suggerimento” di entieconomico-finanziari europei e internazionali, ovvero dalla famosa “Trojka” in cui il Fondo MonetarioInternazionale la fa da padrone insieme alle Banche europee, e continua a causare, come nel passato, piùdanni che benefici ai Paesi deboli del Mondo.

Per la prima volta, da tempo, un Paese in crisi economica sceglie di uscire “a sinistra”, evitando soluzioninazionaliste, o persino neofasciste, come purtroppo accade, e sta accadendo, molto spesso da più di unsecolo. Fa bene Tsipras, leader di SY.RI.ZA. e ora primo ministro greco, a rivendicare la necessità, l’urgenzae l’inevitabilità di una diversa politica economica europea, che si faccia carico dei problemi sociali generatiprima dalla crisi, e poi dagli inutili ed inefficaci strumenti proposti finora; l’Europa, nel suo insieme, deve

tornare ad essere quello che volevano i suoi padrifondatori: un insieme di popoli che ritrovano nello stareassieme le ragioni di un miglior futuro, di democrazia, dipace, di prosperità e di benessere, non certoquell’Europa delle élite economico-finanziarie e diIstituzioni europee che più sono elettedemocraticamente e meno contano, quell’Europa in cuinon si sa bene chi deve prendere decisioni e le sceltesono affidate a banchieri e figuri mai elettidemocraticamente, spesso portavoce di interessiprettamente speculativi o finanziari.

Fa bene Tsipras a indicare un modello di societàdifferente, anche se non ovviamente rivoluzionaria, mapiù vicina alle persone e più lontana dalle speculazionieconomico-finanziarie, dove il “Benessere InternoLordo” conta di più del PIL. Fa bene a denunciare gli

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Informazione a Senago – Febbraio 2015

Alle pagine 5, 6 e 7: i soggetti che compongono SinistraSenago (Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani e Senago bene Comune) presentano la loro storia, i loro traguardi, le loro idee.

accordi presi finora con la “Troika”, per almeno due motivi: sono risultati inutili per uscire dalla crisi ehanno colpito, spesso tragicamente, la struttura sociale di un intero Paese; continuare in questa direzionesarebbe un suicidio per la Grecia, gravido di conseguenze drammatiche per l’intera Europa.

Fa bene Tsipras a ricordare che l’Euro non è il toccasana, tanto meno così com’è ridotto ora, ma nondeve essere abbandonato solo perché dire “Dracma” o “Lira” suona meglio: le economie dei paesi Europeisono strettamente connesse e una separazione non farebbe altro che affondare i Paesi già in difficoltà.L’Euro è un passo in un percorso non ancora compiuto e purtroppo in stallo, all’interno di un equilibriomondiale in cui le maggiori potenze economiche non vogliono che l’Euro diventi forte e concorrenziale (eil FMI a guida soprattutto statunitense è pienamente coinvolto in questo progetto di affossamento).

Nella speranza che SY.RI.ZA. riesca a raggiungere la maggiorparte dei suoi obiettivi, rimane comunque il dubbio sincero seTsipras abbia fatto bene ad allearsi con un partito della destra(democratica comunque, non fascista), e non con il PartitoComunista Greco (KKE), ma ci sono particolari e complessevalutazioni legate al mondo greco che è impossibile dipanare ora inqueste pagine.

Veniamo all’Italia. La vittoria straordinaria di Tsipras ha almenodue valenze: dimostrare anche da noi che la soluzione della crisisocio-economica deve “partire da sinistra”, ma soprattuttodimostrare che è possibile una grande unità vincente di forze dellasinistra. In SY.RI.ZA. si ritrovano ben 13 componenti diverse (KKEancora escluso), che quando serve cantano ad una voce sola: unmiraggio in Italia dove gli ultimi tentativi di mettere assieme anche una -piccola- manciata di forze politiche(Federazione della Sinistra, L’Altra Europa, …) è fallita miseramente non nei voti (in Italia aspettiamo daanni una forza unitaria di sinistra e molti si fiderebbero di essa) ma nella continuità: vi sono stati negliesempi citati (ma non solo) veti, ostacoli, espulsioni, separazioni, esclusioni per motivi assolutamenteridicoli e risibili rispetto a quanto grande dovrebbe essere il progetto di ripartenza dell’Italia, basatoanch’esso su una sostanziale rivisitazione del modello economico e sociale, oltre che naturalmente asconfiggere culturalmente e materialmente due “cancri economici” tipicamente italiani come la

corruzione e la mafia.

SY.RI.ZA. può e deve diventareun modello anche per l’Italia, masolo se le forze ed i movimenti disinistra, aventi valori diriferimento sostanzialmentesimili, da quelli comunisti a quellidel vero socialismo democratico(non il PD per intenderci) epersino il mondo cattolicoprogressista, capiranno che ènecessario agire insieme e contenacia: c’è un grande Paese dafar risorgere, e la Storia nonaspetta.

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Editoriale

TIZIANA TOSI E' LA NUOVACOORDINATRICE DI SINISTRASENAGOMi inserisco brevemente in questo spazio per manifestare la mia

soddisfazione nel constatare che SinistraSenago è tutt'ora ben viva epresente nel contesto politico senaghese.

Diventata associazione poco dopo le elezioni amministrative del2012 che mi hanno visto candidato a sindaco per la nostra città,sebbene senza riuscire ad ottenere un ruolo istituzionale, è tutt'orasostenuta dalle tre forze politiche che avevano costituito la coalizioneed è promotrice di molteplici iniziative ed attività politiche nel paese.

Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie al vostro sostegno,alle vostre lettere, le vostre email, ai vostri interventi. SinistraSenagosta assumendo un ruolo sempre più importante nella vita cittadina enoi non vogliamo farvi mancare la nostra presenza, cercando sempredi rinnovarci e di rinforzarci.

Da poche settimane Tiziana Tosi, donna, madre ed insegnante, haassunto il ruolo di coordinatrice e referente del movimento. Sono certo che saprà continuare e migliorareil percorso che abbiamo attivato tutti insieme e che con la sua sensibilità saprà dare le giuste direttive perfare ancor di più un buon lavoro, sempre ed unicamente a favore del bene comune.

Stefano Palazzolo

http://www.sinistrasenago.org

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SOMMARIO DI QUESTO NUMEROCANTO GRECO.....................................................................................................................................................1TIZIANA TOSI E' LA NUOVA COORDINATRICE DI SINISTRASENAGO.....................................................3IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA E LE ANOMALIE........................................................5IL PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI: UN PERCORSO CHE PROSEGUE...............................................6CHE COS'È SENAGO BENE COMUNE..............................................................................................................7IL CORVO E LA VOLPE.......................................................................................................................................8CHE SENSO HA L'EXPO?....................................................................................................................................9UNA SCUOLA TUTT'ALTRO CHE BUONA.....................................................................................................11L'ASCESA DI PODEMOS...................................................................................................................................13SALVIAMO I MARÒ, MA DA CHE COSA?......................................................................................................15INTERVISTA A MAURA RIBOLI, PRESIDENTE DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI...........................17LA DEFINIZIONE DI “PARACULO”.................................................................................................................18CHE LAGNA!.......................................................................................................................................................19L'USO IPOCRITA DEL LINGUAGGIO..............................................................................................................20VASCHE DI LAMINAZIONE E PARTECIPAZIONE........................................................................................22RICETTE OLTRE PROVINCIA..........................................................................................................................24Fotonotizia.............................................................................................................................................................25pensieri..................................................................................................................................................................25

Senago, la città vista dal bass0

Via “alla Chiesa” palazzo ex Molteni, dove l'entropia ha avuto la meglio sul buon senso della politica.Al posto di inutili e vuoti capannoni appena costruiti in aree vergini di fronte alla palazzina, la politica

avrebbe dovuto obbligare la ristrutturazione ed il recupero dell'edificio.

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Senago – politica

IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONECOMUNISTA E LE ANOMALIE

Di fronte alla crisi ed alle contraddizioni che attraversano il nostro tempo, il PRC può giocare un ruolo nella ricostruzione della sinistra italiana, guardando all'esperienza greca, ma non solo. In Italia, ma anche a Senago.

In Europa nel secolo scorso divenne popolare lacosiddetta “anomalia italiana”. Con questo terminesi descriveva la presenza del più grande partito co-munista organizzato e di massa dell’intero panora-ma occidentale: il Partito Comunista Italiano. Ano-malo perché, pur nello scenario di un paese a econo-mia di mercato si collocava vicino al nemico storicodel capitalismo, l’Unione Sovietica. A partire dal1991, quell’anomalia è venuta meno. Il veloce pas-saggio dal PCI al PDS ai DS ed infine al PD ha deter-minato una modificazione genetica profondaall’interno di quella comunità che Pa-solini amava definire “un paese nelpaese”. Oggi la cosiddetta “ditta”,come Pierluigi Bersani soprannominail Partito Democratico, è stata acquisi-ta da Silvio Berlusconi che ha messo acapo del nuovo Consiglio di Ammini-strazione uno dei suoi uomini più fida-ti: Matteo Renzi. Quest’ultimo è forsela scoperta e l’investimento piùazzeccato dell’ex cavaliere di Arcore.Insomma un “homo novus” che apre e chiude la sta-gione politica dell’era post-ideologica. Con Renzi,l’ex Cavaliere ha introdotto le politiche di Forza Italiain ciò che rimane del centrosinistra. Con buona pacedi chi ritiene ancora il PD una forza di sinistra, Berlu-sconi ha finalmente trovato il proprio erede. L’illu-stre pregiudicato sa che non avrà nulla da temere daRenzi. Forza Italia può permettersi di andare nel di-menticatoio della politica italiana mentre altre forzemoderate come Scelta Civica (o forse meglio ScioltaCivica) si apprestano al grande ingresso nel PD.

Ora l’Italia vive una seconda grande anomalia a li-vello continentale. Siamo il paese in Europa dove la

sinistra antagonista, reale discendente dellaprecedente anomalia, l’unica rimasta a difendere illavoro, la scuola pubblica, la sanità, come benicomuni inalienabili, sembra languire. La sinistravera, viva più che mai in tutto il vecchiocontinente, è residuale e quasi del tutto extra-parlamentare a casa nostra. Questa sinistra haappena vinto le elezioni in Grecia, con tutto ilcarico di speranza, di responsabilità e diinvestimento che possiamo associare al trionfo diSyriza in terra ellenica. In Italia purtroppo la

sinistra ha dominato negli ultimi annile cronache politiche per unarissosità ed una litigiositàdecisamente fuori dal comune. Loscissionismo nella sinistra italianalascia dietro sé le macerie ed ildeserto di un elettorato sempre piùfrustrato, demotivato ed ormai sullavia di fuga. Ma adesso anche in Italiaè venuto il tempo di ricostruire!! Lasinistra non può sentirsi

rappresentata dalle svolte populistiche delMovimento CinqueStelle.

Si può trarre un insegnamento vitale dallalezione greca. Dobbiamo avere la naturalefranchezza di guardare al tanto che ci unisceinvece che fossilizzarsi, come fatto finora, sulpoco che ci può separare e dividere. Qualchepiccolo segnale si era già visto con il rag-giungimento del 4% per nulla scontato alle recentielezioni europee dove l’elemento di traino e dicoesione era stato ancora il leader greco AlexisTsipras. Il PRC saluta con molte aspettative e spe-ranze il risultato greco. Recentemente si sono

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svolti incontri che nelle ultime settimane hannovisto le diverse e frammentate esperienze di sinistraconfrontarsi guardando al futuro per dare vitaanche in Italia ad un soggetto politico unitario. Conla riunione a Bologna del nucleo che ha dato vita aL’Altra Europa con Tsipras e nella tre giorni che SELha organizzato con Human Factor aprendo leproprie porte al contributo di altri soggetti disinistra, qualcosa ha iniziato a muoversi. Facciamol’inizio di una nuova stagione. L’impegno e la tenaciadei compagni del Partito della RifondazioneComunista non mancherà.

Passando dal panorama nazionale alla prospettivalocale del Comune di Senago, il Circolo del PRC è

convinto partecipe e cofondatore del processo diSinistra Senago, un progetto locale dove lasinistra alternativa può vivere e trovare nuovemodalità di governo anche nel panorama locale.Sinistra Senago vuole essere un progetto apertoa chi non si riconosce più nelle politiche condottefinora. Sinistra Senago può essere lo strumentoper un giusto modo di amministrare la cosapubblica del nostro comune. Mai come oggi valela frase pronunciata da Antonio Gramsci:“Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostroentusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisognodi tutta la vostra forza. Studiate, perché avremobisogno di tutta la vostra intelligenza”.

IL PARTITO DEICOMUNISTI ITALIANI:UN PERCORSO CHE

PROSEGUELa necessità dell'analisi marxista per interpretare la fasestorica e della lotta politica per mutarne la direzione, alivello globale come quello locale

Il PdCI sostiene attivamente findall'inizio l'esperienza di Sinistra-Senago, anzi la ritiene tuttora unodei migliori esempi di come si pos-sano riunire diverse anime della si-nistra e aree progressiste sanedella società. Il lavoro fatto in que-sti anni assieme ha dato grandifrutti, sia a Senago, sia come espe-rienza più generale ed impegnati-va per il futuro.

Anche all'interno di percorsiunitari di successo, come Sinistra-Senago, noi riteniamo sia correttoportare e mantenere viva l'espe-rienza, la storia e le capacità che il

movimento comunista ha sapu-to affermare in Italia fin dallasua nascita nel 1921. Molti dico-no che il comunismo è di unmondo passato, senza accorger-si che è invece il mondo attualeche sta regredendo, ed in Italiaancor peggio che da altre parti:si perdono i diritti, aumenta il di-vario sociale ed economico traclassi, il mondo del welfare stacrollando, il mondo del lavorosta regredendo a livelli inimma-ginabili solo dieci anni fa, si rive-dono dilaganti spinte xenofobe,neofasciste e razziste, l'antipoli-

tica rende difficile impegnarsi perla comunità in cui pur vive.

Ci vogliono far passare la crisi,ormai cronica, come "crisi del ca-pitalismo": invece si tratta propriodel brutale capitalismo che stavincendo nel mondo, accumulan-do ricchezze e potere, anchesfruttando o fomentando i ventidi guerra che soffiano sempre piùdovunque. Non è un caso che inquesta "guerra dei capitali" si stiavolutamente rendendo la maggiorparte dei paesi europei più poverie più deboli nel mercato mondia-le, in probabile preparazione del

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scontro tripolare USA-Russia-Cinaper determinare chi avrà il posses-so delle residue ricchezze mondia-li, acqua inclusa.

Per contrastare queste tenden-ze ci vuole proprio un comunismomoderno, aperto e forte, che dif-fonda e riapplichi con successol'analisi economica marxista, maicosì attuale, e riaffermi i principidei beni comuni inalienabili (am-biente e salute compresi), del ri-spetto dei popoli e a favore di be-nessere e garanzie diffuse. In que-sto schieramento e in questo per-corso, i comunisti non possonoessere solo una “tendenza cultu-rale”. Sarebbe davvero parados-sale se, di fronte a una crisi cosìgrave, rimanessero disorganizzati,frammentati, dispersi; o se affi-

dassero le loro speranze a espo-nenti del ceto politico di quel“centro-sinistra” divenuti piena-mente corresponsabili deldisastro attuale.

I comunisti hanno bisogno diuna loro organizzazione per an-dare avanti nella lotta, e oggicome in altre fasi della storia ita-liana il loro ruolo, insieme ad al-tre forze sane della sinistra concui è essenziale trovare validi eleali modi di collaborazione(vedi SinistraSenago), è più chemai necessario.

Il Partito dei Comunisti Italianiè assolutamente consapevole dinon essere sufficiente, di nonbastare da solo e così com’è, si èmesso però a disposizione diquesto processo, aderendo

all’appello per la ricostruzione erifondazione del Partito Comu-nista Italiano promosso da varispezzoni di tante forze e movi-menti politici, che sta racco-gliendo numerose e significativeadesioni. Da quest'anno il nomedel PdCI diverrà "Partito Comu-nista d'Italia" e il suo simbolocambierà per dare il senso di unanuova più larga ed accoglienteentità che riprenda il percorsointerrotto con la dissoluzione delPCI nel ‘91, per ridare una speran-za a chi si identifica ancora con lastoria di chi lotta contro le ingiu-stizie e non solo contro i loro ef-fetti, a chi cerca una casa comuni-sta, a chi vuole cambiare in me-glio lo stato delle cose esistenti.

CHE COS'È SENAGO BENE COMUNEÈ una Lista Civica che si presentò, in coalizione con laFederazione della Sinistra, alle elezioni amministrative del2012, ottenendo 171 voti, pari al 2%.

Dopo le elezioni, Senago Bene Comune (SBC)decise di non sciogliersi, ma di proseguire la pro-pria azione politica, pur consapevole di essere unsoggetto di piccole dimensioni. Infatti una demo-crazia si riconosce anche dalla possibilità che tuttipossano far udire la propria voce e incidere sulle

scelte collettive.In seguito, la Li-

sta Civica SBC hadato vita, insiemecon il Partito dellaRifondazione Co-

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munista ed il Partito dei Comunisti Italiani, algruppo di Sinistra Senago.

All'interno di Sinistra Senago, SBC ha deciso dicontinuare a mantenere la propria fisionomia e lapropria identità, qualificandosi come unaaggregazione di cittadini che vogliono parteciparealla cosa pubblica ed alla politica locale.

La partecipazione democratica è dunque laprima ragion d'essere di SBC. Il suo impegno ha unpunto centrale: la città di Senago è un benecomune a tutti coloro che la abitano.

L'idea di partecipazione di Senago Bene Comu-ne prende le mosse anche dalla crisi della politicae della democrazia. La maggioranza dei cittadiniappare a ragione disgustata dal modo di fare poli-tica in uso oggi e sovente dai politici stessi. La con-seguenza è il rifiuto della politica, che si traducenella disaffezione al voto, nel populismo, nell'affi-damento a questo o quel condottiero.

SBC pensa che non sia obbligatorio scegliere trail rifiuto della politica e l'allineamento con l'aberra-zione della “moderna” pratica politica. Si può an-che scegliere di essere presenti e fare proposte,non come professionisti della politica, ma comecittadini. O, se si può usare di nuovo un termineappena riabilitato dal nuovo Presidente della Re-pubblica, come popolo.

SBC pensa che il popolo di Senago possa e debbaprendere la parola . E SBC fa parte del popolo diSenago, pur senza millantare di esserne il solo egenuino rappresentante, come taluno fa nellanostra città.

L'idea di “popolo” non corrisponde, in questocaso, ad una identità mitica collettiva, etnica o raz-ziale. A presunti, o totemici, antenati autoctoni. Ilpopolo è costituito da tutti coloro che condividonola vita della comunità, indipendentemente da reli-gione, provenienza, lingua, età, genere.

SBC è contraria ad ogni tipo di discriminazione efavorevole al dialogo tra diversi, ai diritti di tutti. Apartire da quelli dei soggetti più fragili.

Tutti hanno diritto alla salute, ad un territoriosalubre, in cui sia bello vivere insieme agli altri. Tuttihanno diritto alla cultura ed alla formazione. Chi èin difficoltà ha diritto ad essere aiutato, senza dovermostrare il pedigree. SBC crede al diritto alla casa, allavoro; alla necessità della trasparenza, dellalegalità.

Soprattutto crede che possa esistere un modo difare politica che rispetti l'umanità che è in tutti.

Perché tutti abbiamo il diritto di poter goderedella vita nel territorio che condividiamo, che è ilnostro bene comune.

Poesia

IL CORVO E LA VOLPEIl corvo è appollaiato su un albero, Con un formaggio nel becco. La volpe, allettata dall'odore, Gli si rivolge con questo linguaggio: Oh! Buongiorno, signor corvo. Come mi sembri bello! In verità, se la tua voce è pari al tuo piumaggio, Tu sei la “fenice” degli ospiti di questo bosco. A queste parole il corvo va in estasi;

E, per mostrare la sua bella voce, Apre il suo ampio becco e lascia cadere il formaggio. La volpe lo prende e dice: Mio caro, Impara che ogni adulatore Vive a spese di chi lo ascolta. Non c'è dubbio, che la lezione vale almeno un formaggio. Il corvo, vergognoso e confuso, Giura, anche se con un certo ritardo, che non ci ricascherà più!

Liberamente tradotto dalla poesia “Le corbeau et le renard” dI Jean de La Fontaine.

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Interni

CHE SENSO HA L'EXPO?La grande esposizione milanese che avrà come tema l'alimentazionesarà una vetrina delle multinazionali e non toccherà argomenti“scomodi” come il diritto all'acqua e l'autodeterminazione dei popolia coltivare la terra.

Scriveva Vandana Shiva: “Expo avrà un senso solose parteciperà chi s'impegna per la democrazia delcibo, per la tutela della biodiversità, per la difesa de-gli interessi degli agricoltori e delle loro famiglie e dichi il cibo lo mette in tavola. Solo allora Expo avrà unsenso che vada oltre a quello di grande vetrina dellospreco o, peggio ancora, occasione per vicende dicorruzione e di cemen-tificazione del territo-rio.”

Il 7 febbraio, in occa-sione dell'avvicinarsi diExpo, è stato presenta-to a Milano il Protocol-lo mondiale sul Cibo lacui regia è stata affida-ta alla Fondazione Ba-rilla Center for Food &Nutrition, multinazio-nale ben inserita neimercati e nella finanzaglobale, ma che nullaha da spartire con le politiche di sovranità alimen-tare essenziali per poter sfamare con cibo sano tut-to il pianeta.

EXPO ha anche siglato una partnership con Nestlèattraverso la sua controllata S.Pellegrino per diffon-dere 150 milioni di bottiglie di acqua con la siglaEXPO in tutto il mondo, ed il presidente già da qual-che anno sostiene l’istituzione di una borsa per

l’acqua così come avviene per il petrolio, trasfor-mandola quindi in una merce a disposizione solo dichi ha le risorse per acquistarla.

Questi sono solo due esempi di quanto sta avve-nendo in preparazione dell’EXPO. “Nutrire il Piane-ta, Energia per la vita”, recita il logo di Expo. MaExpo è diventata una delle tante vetrine per nutrire

le multinazionali, noncerto il pianeta.

Come si può pensareinfatti di garantire ciboe acqua a sette miliardidi persone affidandosi acoloro che del cibo edell’acqua hanno fattola ragione del loro pro-fitto senza prestare laminima attenzione aibisogni primari di milio-ni di persone ?

Expo si presentacome la passerella delle

multinazionali agroalimentari, proprio quelle chedetengono il controllo dell'alimentazione di tuttoil mondo, che producono quel cibo globalizzato ospazzatura e che determina contemporaneamenteun miliardo di affamati e un miliardo di obesi. Duefacce dello stesso problema che abitano questo no-stro tempo: la povertà.

Expo non parla di tutto ciò. Non parla di diritto

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all'acqua potabile e di acqua per l'agricoltura fami-liare. Non parla di diritto alla terra e all'autodeter-minazione a coltivarla.

Non si rivolge e non coinvolge i poveri delle me-galopoli di tutto il mondo, non si interroga su cosamangiano.

Il Protocollo mondiale sulla nutrizione, pur dicen-do anche alcune cose condivisibili, evitando i nodidi fondo, rimane tutto all’interno dei meccanismiiniqui che hanno generato l’attuale situazione . Noivorremmo che venissero posti al centro la sovrani-tà alimentare e il diritto alla terra, negati dallo stra-potere e dal controllo delle multinazionali in parti-colare quelle dei semi.

Vorremmo che venisse affermato il dirittoall'acqua potabile per tutti attraverso l’approvazio-

ne di un Protocollo Mondiale dell’acqua, con il qua-le si concretizzi il diritto umano all’acqua e ai serviziigienico sanitari sancito dalla risoluzione dell’ONUdel 2011.

Vorremmo che venissero rimessi in discussione gliaccordi di Partnership tra Expo e le grandi multina-zionali, che, lungi dal rappresentare una soluzione,costituiscono una delle ragioni che impediscono lapiena realizzazione del diritto al cibo e all’acqua.

Vorremmo infine che si decida fin d'ora il destinodelle aree di Expo non lasciandole unicamente inmano alla speculazione e agli appetiti della crimina-lità organizzata.

"La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, manon per l'avidità di alcune persone” affermava Gan-dhi.

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Per maggiori informazionisu ciò che accade per EXPO:http://www.noexpo.org/

I tagli mascherati di Renzi

UNA SCUOLA TUTT'ALTRO CHE BUONA

Nei mesi scorsi il Governo di Matteo Renzi si è impe-gnato al lancio mediatico di una (ennesima) riformadella scuola, denominata “Buona Scuola”. Si tratta diun'operazione propagandistica che cela, sotto la pa-tina di slogan accattivanti, il disegno di un definitivostravolgimento della scuola pubblica, cioè la scuoladello Stato.

Ecco in sintesi quello che c'è nel documento “Buona Scuola”di Renzi:

• Viene rimandata ad un successivo provvedimento di leggela revisione dello stato giuridico dei dipendenti, in modo dadefinire nuovamente regole, orario e carichi di lavoro. Il Con-tratto Nazionale Collettivo verrà superato con una legge. Allafaccia dei diritti dei lavoratori.

•Viene promossa la stabilizzazione di quasi 150 mila precari storici. Peccato che la “Buona Scuola” manchidi precisare che il Governo è stato costretto a farlo dalla Corte di Giustizia Europea.

•La scuola si prepara a divenire un'azienda: viene istituito un registro nazionale dei docenti in previsionedella chiamata diretta da parte dei Dirigenti Scolastici, che potranno così costruirsi la propria scuola, comedei manager che assumono e licenziano. Questo mette fine ad una scuola unitaria sul territorio della Re -pubblica.

•La meritocrazia entra a scuola. Ogni istituto Scolastico dovrà stabilire quali sono gli insegnanti buoni equali quelli cattivi. Il che non non sarà utile in alcun modo per migliorare la scuola, ma servirà per costruireun modello organizzativo aziendale all'interno dell'Istituto.

•Rimangono i test Invalsi, assurdi quiz che “fanno media” nella scuola secondaria di primo grado, che nonsono utili ad esprimere una valutazione formativa degli allievi, ma serviranno per far funzionare la merito-crazia tra insegnanti ed Istituti.

•Il Governo ammette che non investirà sulla scuola e prevede finanziamenti “creativi”: affidati ai genitori,che se vorranno qualcosa in più dovranno pagarselo, o ai privati, che avranno voce in capitolo per decideregli indirizzi dell'Istituto che finanzieranno.

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Ecco invece quello che non c'è nel documento “Buona Scuola” diRenzi:

• Per l'edilizia scolastica, vera emergenza per un Paese in cui le scuolecadono letteralmente in testa ad alunni, insegnanti e bidelli, non c'ènulla di più delle promesse fatte in passato: uno stanziamento di un mi-liardo in due anni, che è una goccia nell'oceano.

•Non sono presenti idee strategiche che potrebbero risollevare lascuola pubblica dalla profonda sofferenza che dieci anni di tagli hannoprodotto. Non vengono affrontati in modo efficace temi nodali come lageneralizzazione della scuola dell'infanzia, la riduzione della dispersio-ne scolastica o l'elevamento dell'obbligo scolastico a 18 anni.

• Non viene rappresentata alcuna idea connessa al miglioramentodell'azione educativa della scuola. Temi come quello della valutazionedegli alunni, dell'educazione dei soggetti più deboli, della formazione inservizio dei docenti sono inchiodati alle riforme regressive dei precedenti ministri, soprattutto Gelmini eProfumo. Tutto a costo zero.

•Non è presente l'idea di rilancio degli Organi Collegiali della scuola (Consiglio d'Istituto, Rappresentantidei genitori, degli studenti). La prospettiva è invece quella di deregolamentare e ridurre la partecipazionenonché aziendalizzare la gestione.

•Non sono previste valorizzazione, riqualificazione, formazione di bidelli ed impiegati: il Governo vuolesolo ridurne il numero.• Tutti i cambiamenti, anche cruciali, pensati per la scuola pubblica, escludono l'idea di un confronto con isindacati e le associazioni di categoria. Si tratta di una tendenza autoritaria.

• Non è previsto alcun impegno di spesa. Nella “Buona Scuola” si promette un investimento di 4 miliardidi euro nei prossimi anni, ma questi fondi dovranno originare da risparmi sul sistema: tutto dovrà avvenirea costo zero. E Renzi omette accuratamente di specificare che ha previsto un taglio di quasi un miliardo emezzo di euro in tre anni. E che non assumerà il personale che si renderà necessario a causa dell'aumentodegli alunni.

Proclami, annunci, shows televisivi sono serviti a presentare questa manovracome il miglioramento della scuola. Invece è un ennesimo colpo che le viene in-flitto. Forse Renzi riuscirà a proseguire il disegno, tutto di destra, che i precedentigoverni hanno iniziato e non compiuto del tutto: far scomparire la scuola dellaRepubblica.

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Esteri - Spagna

L'ASCESA DI PODEMOS La Spagna potrebbe essere il primo paese europeo a seguire l'esempio greco.Il cambiamento si chiama Podemos (“Possiamo”): un nuovo partito di sinistrache colleziona un successo dietro l'altro.

Lo straordinario risultato po-litico di Syriza nelle recenti ele-zioni politiche in Grecia può in-terrompere le politiche austereimposte dalla Merkel e da Junc-ker a tutta la comunità euro-pea. In mezzo a mille timori, maad altrettante speranze, un al-tro spettro torna ad aggirarsiper l’Europa. C’è una speranzain più per chi lotta control’austerità e ha in mente un al-tro modello di politiche econo-miche e sociali. Il primo paeseche potrebbe “subire il conta-gio” è la Spagna, prossima alleelezioni nel mese di novembre.

Qui, Podemos, il partitopolitico erede della rivolta degliIndignados, si trova in testa aisondaggi con una popolarità incontinua ascesa. Podemos èstato fondato il 17 gennaio 2014da alcuni attivisti di sinistra le-gati al Movimiento 15-M (notocome movimento degli Indigna-dos, legato alla data del 15 mag-gio 2011, inizio della protestache portò alla pacifica occupa-zione di piazze e strade in mol-te città spagnole).

Anche in Spagna può concre-tizzarsi la possibilità che una si-nistra alternativa, dichiarata-mente e radicalmente anticapi-

talista, possa prendere le redinidel governo per combattereuna linea politica che si traducesolo e soltanto in sacrifici.

Fino ad oggi ha dominatol’idea che si debba proseguire aconsegnare denaro e liquiditàin aiuto alle banche, che hannocreato la crisi, e lasciare i sacri-fici a tutti i lavoratori e i pen-sionati, tra cui molti hanno per-so la casa per i mutui impossibilida sopportare e per la soprag-giunta disoccupazione. L’Euro-pa impone di cancellare il wel-fare, la scuola e la sanità pubbli-ca investendo nelle privatizza-zioni. Inutile sottolineare comela Banca Centrale Europea vo-glia eliminare alla prima occa-

sione la scommessa greca edevitare che altri paesi ne segua-no l’esempio.

Si potrebbe cogliere al volol’analogia che è stata fatta conil Sudamerica in cui nell’ultimodecennio coalizioni progressi-ste e di stampo decisamenteantiliberista hanno conquistatoil governo dei loro paesi con li-bere elezioni. C’è chi ha subitobattezzato il nuovo partito ibe-rico come una riedizione delMovimento CinqueStelle dicasa nostra. In realtà, al di là diqualche analogia, vi sono moltedifferenze con il movimentofondato e capitanato da Grillo eCasaleggio. Se la partenza suposizioni di netto contrasto aiprivilegi di chi fa politica, allacosiddetta “casta”, crea un ele-mento di connessione con lapolitica di M5S, ciò che diffe-renzia particolarmente Pode-mos è il fatto che il partito gui-dato da Pablo Iglesias non famistero di una sua collocazionea sinistra e all’interno di una si-nistra antagonista che nulla hamai avuto a che fare con Faragee qualche altro movimento na-zionalista dichiaratamente raz-zista con cui Cinquestelle hacreato un comune gruppo inParlamento Europeo.

QSL 13

Podemos si è presentatoquindi per la prima volta alleelezioni europee del 2014, otte-nendo a sorpresa l'8% dei voti(quarto partito spagnolo) edeleggendo cinque eurodeputatiall’interno del gruppoGUE/NGL.

Tra le sue proposte ci sono ilcontrollo pubblico dellebanche, l'introduzione di unaTobin tax sulle transazioni fi-nanziarie, l'inasprimento dellepene per i reati fiscali, un tettomassimo alle rate dei mutui, unreferendum obbligatorio sututti i temi importanti el'introduzione del reddito dicittadinanza.

La sinistra con Podemos in

Spagna e forse insieme con Iz-quierda Unida, altra formazio-ne politica della sinistra antago-nista (stabilmente al di sopradel 5% nelle intenzioni di voto),potrebbe creare tra breve tem-po le condizioni per un governodi sinistra, finora nemmenolontanamente immaginabile an-che in terra iberica.

Altrove, in Francia, inGermania, in Portogallo, inIrlanda questa sinistra, trovaconsensi importanti e prova adisegnare nuovi confini perdivenire, anche fuori dai varicontesti di alleanze con forzemoderate, un soggetto per ungoverno dell’alternativa ed innetta discontinuità con ilpassato rappresentato ed incar-

nato dalle sterili e timide politi-che adottate dalle socialdemo-crazie del vecchio continente.

C’è forse la possibilità per ria-prire i giochi per quell’Europadei popoli che mai è stata dise-gnata e che sempre ha dovutolasciare spazio alle logiche diMaastricht, del Fiscal Compacte della sciagurata scelta di casanostra di introdurre il pareggiodi bilancio in Costituzione.

Dopo la Grecia, la Spagna epoi il contagio può ancoradiffondersi.

Facciamoci contagiare !

QSL 14

Guerra o Pace

SALVIAMO I MARÒ, MA DA CHE COSA?

Nel novembre 2014, su di un muro esterno del Municipio di Senago è stato affisso untelone di plastica che reca la scritta “Salviamo i nostri marò” e l'immagine dei due ormaifamosi militari italiani implicati nella nota vicenda dell'uccisione di due pescatori indiani,Valentine Jelastine e Ajesh Binki, avvenuta nel febbraio 2012 al largo della costaoccidentale del Kerala, uno degli Stati federati della Repubblica indiana.La decisione è stata presa in seguito ad una decisione del Consiglio Comunale di Senago.

Ma la decisione è quanto meno imprudente: unprocesso è ancora in corso e l'India non è uno Statocanaglia, ma una democrazia riconosciuta dalla nostraRepubblica. E che i due pescatori siano stati uccisi daarmi appartenenti ai militari italiani non c'è il minimodubbio: alla perizia balistica hanno partecipato ancheRos e Ris dei Carabinieri (fonte: Wikipedia). Restano da provare numerose altre circostanze,visto che la versione dei fatti italiana e quella indianadifferiscono molto tra loro. Rimane da chiedersi alloraperché i Consiglieri Comunali senaghesi abbianosentito così forte l'esigenza di richiamare l'attenzionesui militari sospettati di essere responsabili di dupliceomicidio e che sono tra l'altro indagati dalla procuramilitare italiana di Roma per violata consegna, inrelazione ai fatti per i quali essi sono sotto processo inIndia (fonte: Il Messaggero).

“Salviamo i marò” da che cosa? Nel 2013 e nel 2014 il governo indiano fa sapere più volte che esclude in ogni caso la pena di morte per ifucilieri italiani (fonte: Wikipedia). Inoltre, nell'udienza del 18 febbraio 2014, la Corte Suprema Indianastabilisce che deve essere il governo a chiarire se i militari italiani devono essere giudicati secondo unalegge antiterrorismo, che prevede anche la pena di morte, oppure secondo la legge ordinaria. Ed il governo indiano, nella successiva udienza tenutasi sei giorni dopo, produce, per il tramite delprocuratore generale, una memoria in cui l'applicabilità della legge antiterrorismo viene esclusa (fonte: laRepubblica). Si procederà dunque in un processo con la legge ordinaria indiana che, date le circostanze, potràinfliggere ai militari, se ritenuti responsabili di omicidio, al massimo sette anni di detenzione. La Corte ha anche disposto che la NIA (agenzia investigativa antiterrorismo) formulasse i capi d'accusa,ma i difensori dei militari si sono opposti ed hanno anche vinto il ricorso (fonte: il Fatto Quotidiano).

QSL 15

Lo striscione affisso sul Municipio di Senago

I pescatori indiani uccisi nella vicenda in cui sono implicati i soldati italiani

“Salviamo i marò” da che cosa? Se paragoniamo i tempi del processo che si svolge inIndia con quelli di un qualsiasi processo penale cheavviene in Italia (dai cinque ai sette anni), possiamo soloprendere esempio dal Paese asiatico. E le lungaggini chesono state lamentate dai sostenitori della causa deifucilieri è dovuta alle continue eccezioni procedurali deidifensori degli italiani. Legittime, s'intende. Ma poi nonbisogna lamentarsi dei tempi.

“Salviamo i marò” da che cosa? Il processo è equo e prosegue secondo giustizia. LaCorte Suprema Indiana ha più volte dato ragione aidifensori degli imputati, contraddicendo sia le tesi delprocuratore generale che voleva l'applicazione dellalegge antiterrorismo, sia quelle del governo quandocontraddittoriamente affidava alla agenzia investigativaantiterrorismo la formulazione dei capi d'accusa.

“Salviamo i marò” da che cosa? I diritti umani degli imputati sono stati sempre garantiti. I due militari hanno trascorso in cella soloqualche giorno. Sono stati quasi sempre ospiti di alberghi ed ambasciata italiana e per decisione dellaCorte Suprema dal 2012 hanno libera circolazione sul territorio indiano. Hanno potuto fare rientro piùvolte in Italia. Hanno avuto la possibilità di curarsi in Italia. Forse non a tutti i detenuti italiani è garantito unuguale trattamento.

Ma allora perché a Senago c'è quel telone di plastica che recita “Salviamo i nostri marò”? In Italia è in atto da tempo una campagna mediatica a favore dei militari, guidata e orchestrata anche daelementi dell'estrema destra di Casapound (fonte: Il Fatto Quotidiano). A questa campagna si sonoallineati tutti. Anche le più alte personalità dello Stato: Presidenti del Consiglio, ministri, Presidente dellaRepubblica l'hanno suffragata ricevendo i due militarti e trattandoli come eroi. Il Consiglio Comunale diSenago non ha fatto altro, tristemente, che allinearsi con questo pensiero unico. Forse senza nemmeno curarsi di informarsi, giusto per partito preso, perché lo fanno tutti, perché i duevestono un'uniforme e perciò hanno ragione “a prescindere”, come diceva Totò. O forse perché “queglialtri” sono indiani.Non sarebbe stato meglio augurarsi invece che vengano accertate le responsabilità e che venga fattagiustizia?

QSL 16

Il 30 settembre 2014, il Consiglio Comunale, con voto diviso, approva la mozione in solidarietà ai due Marò e delibera di affiggere sulla facciata del Comune il

telone di plastica che recita “Salviamo i nostri Marò”.

A questo link potete leggere la discussione ed i risultati di voto del consiglio citato:Consiglio comunale del 30 settembre 2014 (clicca qui)

Senago – associazioni

INTERVISTA A MAURA RIBOLI,PRESIDENTE DEL FORUM

DELLE ASSOCIAZIONINel novembre 2014 la parrocchia di Senago ha creato, con l'appoggio dell'Amministrazio-ne Comunale, un coordinamento di Associazioni. Ma una cosa analoga esisteva già: era ilForum delle Associazioni, di cui Maura Riboli fu eletta presidente nel settembre 2013. AQui Senago Libera la cosa è sembrata anomala. Perciò siamo andati a sentire la presiden-te.

Che cos'è il Forum delle Associazioni?Il Forum è un organismo istituzionale previsto dal

Regolamento degli Istituti di Partecipazione delComune di Senago; raccoglie tutte le associazioniiscritte all'albo comunale, che sono aggregate in treConsulte: volontariato, cultura e sport. OgniConsulta ha un coordinatore.

Che progetti avevi come Presidente? Qual èstato il tuo ruolo?

Il mio sogno era quello di riuscire a fare rete tratutte le associazioni entro la fine di quest'annosociale. Ho cominciato a lavorare con i coordinatoridelle consulte. Abbiamo cercato un obiettivocomune sul quale lavorare e non è stato semplicetrovare un punto comune tra cultura, volontariatoe sport.

Siamo al corrente del fatto che la ComunitàPastorale vuole creare un Consorzio diAssociazioni che ci sembra in concorrenza con ilForum. Che cosa ne sai?

La Comunità Pastorale ha proposto lacostituzione di un Consorzio di Associazioni, nonesclusivamente cattoliche. L'Amministrazione harecepito la proposta ed ha convocato leassociazioni ad un prima riunione esplorativa. E' poiseguito un secondo incontro nel quale si è decisoche le associazioni aderiranno alle iniziative postein essere dal Comune per la celebrazione del 70°della Liberazione e per il centenario della GrandeGuerra.

Sei stata invitata a partecipare alle riunioni del

Consorzio?Certamente.Non ti sei sentita scavalcata? Il Consorzio ha

sostituito il Forum?Inizialmente sono rimasta perplessa perché il

Consorzio sarebbe stato il doppione diun'Istituzione già esistente, avrebbe lavorato inparallelo con esso disperdendo forze e idee. Ma hopartecipato agli incontri e credo che il ruolo delForum sia stato riconosciuto.

Bene, quale è, allora?Quello di coordinamento delle Consulte. Infatti, in

seguito al mio coinvolgimento, anche i coordinatoridelle Consulte hanno partecipato al secondoincontro.

Che cosa pensi che possa fare il Forum delleAssociazioni?Continuare insieme alla Comunità Pastorale ilprogetto di animare culturalmente la comunitàsenaghese con il coinvolgimento del maggiornumero possibile di associazioni. Il promotore deveessere il Forum, tramite le Consulte, non ilConsorzio.

QSL 17

Senago – vita politica

LA DEFINIZIONE DI “PARACULO”Il partito della “Lega Nord” di Senago “sa abilmente e con disinvoltura volgere a proprio

favore una situazione, o fare comunque il proprio interesse”. Questa è la definizione datadall'Enciclopedia Treccani per il lemma “paraculo”.

Infatti sarebbe ora che i leghisti la piantassero di volgere a proprio favore la questione delle vasche dilaminazione e di nascondere la loro responsabilità dietro a quelle di altri soggetti coinvolti.

Se dicessero il vero, avrebbero il coraggio e l'onestà di ammettere che già ai tempi dei leghisti Boni e Belottila Lega ha lavorato per destinare al territorio senaghese due vasche di laminazione.

Boni e Belotti hanno ricoperto importanti cariche in Regione Lombardia sotto il regno di Formigoni. E oggiche governa Maroni, sempre leghista, il progetto è diventato operativo: così ci ritroveremo a fare i conti conun'opera di scavo imponente al termine della quale stagneranno sul nostro territorio milioni di metri cubi diacque luride e velenose provenienti dal fiume Seveso.

Recentemente i Consiglieri Comunali senaghesi della Lega hanno opposto una fiera reazione contro l'attocon il quale la Giunta del sindaco Fois ha inserito all'interno del PGT le vasche di laminazione.

Questa posizione oggi non serve a nessuno. Servirebbe invece che essi si rechino, insieme con il sindaco, dal Presidente Maroni per fermare un

disastro ambientale le cui conseguenze saranno pagate in termini di salute dai cittadini di Senago.

QSL 18

Informazione e social media

CHE LAGNA!Nei social network ci lamentiamo sempre. Ma è un atteggiamento che non aiuta a capire ilmondo.

Quando si parla con dei conoscenti o si da uno sguardo ai social ètutto un lamentarsi! Da chi sogna il ritorno alla lira - ma ricordo che ilamenti erano tanti anche allora - a chi si duole delle strade innevate edavanti all'uscio di casa non spala, a chi posta vignette che raffigurano ilneonato al momento del parto e affermano che deve piangere perché ènato in Italia … basta! Che visione del mondo limitata!

E provare invece un minimo interesse a ciò che accade nel resto delmondo?

Stanno accadendo molte cose, le dobbiamo capire, io stessa faticomolto, dovrei leggere con calma informazioni e valutazioni e c'è semprequalcos'altro da fare, per certi aspetti meno impegnativo. Il mondointorno a noi è in fermento, grandi tragedie si stanno compiendo, siuccidono, imprigionano, si trasformano in soldati e in boia dei bambini, si è tornati a far ardere sul rogodelle persone come accadeva nelle nostre piazze qualche secolo fa, si gettano gli omosessuali giù dalletorri, si lapidano donne …. e noi guardiamo sempre il nostro ombelico.

"Siamo in Italia!" è l'osservazione più comune; ti vorrei vederealtrove… schiavitù sessuale, per il lavoro, nessuna sicurezza, terreagricole in mano a multinazionali o addirittura a stati stranieri, prodottitradizionali per l'alimentazione eliminati per far posto a prodotti checonsumiamo noi lamentoni, niente scuola o sanità pubblica, levaccinazioni per tuo figlio le devi pagare e non hai la nostra possibilitàdi storcere il naso di fronte a quelle che lo stato paga per te, con laprospettiva di far tornare malattie che si credevano debellate.

L'informazione seria, non il cazzeggio, ci guiderebbe a scelte piùresponsabili, a fare pressioni su governo e multinazionali, ciaiuterebbe ad avere una visione globale, una guida, prima di tuttointeriore, verso gli equilibri del mondo.

T.T.

QSL 19

CHI L'HA VISTA?Che fine ha fatto la casa della salute a Senago?

Se lo sai o pensi di saperlo scrivici: sinistrasenago@gmail.com

Le parole curiose

L'USO IPOCRITA DEL LINGUAGGIOPiù che analizzare parole curiose, forse è tempo di ragionare su quanto è cambiato o

quanto è stato stravolto l'uso delle parole nel nostro tempo.

In questa rubrica abbiamo ana-lizzato alcune parole che, al di làdel loro significato, in sostanzasono state usate ed abusatedall'ipocrisia del potere, in basealla convenienza.

Spesso nella storia l'uso del lin-guaggio è stato “addomesticato”alle necessità del momento e agliinteressi del potere, che ha usatotermini enfatici come onore, pa-tria, famiglia, Dio (o qualsivoglianome), per compiere i massacripiù orrendi che l'umanità abbiaconosciuto. Ma con lo sviluppodelle tecnologie, dell'informazio-ne, del sapere e della conoscenza,si è pensato e si pensa di essere al“riparo” dalle mistificazioni e dal-le bugie.

Eppure nel 2015 siamo di frontea una crisi planetaria i cui effetticome al solito colpiscono e conti-nuano a colpire popolazioni interee soprattutto i più deboli. La no-stra così detta civiltà si trova adaffrontare enormi problemi le cuisoluzioni finora adottate dai no-stri governanti, condite con altret-

tante pompose parole, si rivela-no nei fatti peggiori dei mali. Inpoche parole il potere e chi lo de-tiene, mass media e lacchèd'ogni genere, continuano nelloro sporco lavoro di disinforma-zione e ipocrisia con il quale mol-to spesso si tenta di “addormen-tare” le masse.

Siamo passati dalle guerre diconquista o di “civiltà” alle guer-re “preventive e/o umanitarie”(da quando le guerre sono uma-nitarie?) aggredendo e bombar-dando interi paesi per combatte-re il terrorismo o l'oppressore diturno e poi ci ritroviamo con ilfondamentalismo - fascismo incasa. E così riscopriamo una sot-tocultura del razzismo e xenofo-bia che ci dovevamo lasciare allespalle, cancellare dal nostro vo-cabolario e dal nostro conviverecivile, che rischia di dare fiato a

una destra che sempre più trovahumus in un'Europa che ha giàconosciuto tragedie in nome diuna “razza o civiltà superiore”.

Ed è emblematico che ad unSalvini che grida all'invasionedell'islamismo fondamentalista,risponda un Cicchitto accusando-lo di fare proprio il gioco dei ter-roristi. Sarà che l'Italia è semprein prima fila in questo “gioco”; difatto non possiamo certo dire chei nostri governanti brillino per“chiarezza e trasparenza” (e nelcorso di questi anni si è visto chenon brillano nemmeno percultura).

Così, in questi anni abbiamosopportato e supportato sceltepassate come “riforme”: e que-sto la dice già lunga sull'uso delleparole. Per esempio, ci hanno vo-luto far credere per anni che, alloscopo di assicurare una pensionesicura ai giovani, si doveva innal-zare l'età pensionabile. Ma gli au-tori di quest'inganno sapevanobenissimo che la pensione agli an-ziani viene pagata da giovani cheentrano nel mondo del lavoro, edil loro ingresso diventa difficilese gli anziani non ne escono.

Ma con l'affabulatore Renzi sia-mo arrivati all'apice del parolame:

QSL 20

ipocrisia dal gr. YPÒKRISIS propr. rappresentazione, il porgere di un attore, d'onde finzione (v. Ipocrita). Simulazione di virtù allo scopo d'ingannare.

non sappiamo se ci potrà essereun altro “meglio” di lui. Egli haspacciato per riforma un Jobs actche ha cancellato l'articolo 18,come se l'occupazione si creassetogliendo diritti e rendendo pre-cario il lavoro. Purtroppo, comehanno dimostrato i fatti di questianni, e gli ultimi dati statisticisono a confermarlo, è successoesattamente il contrario.

Ma nella sua delirante sfaccia-taggine, proseguendo ciò chehanno fatto i precedenti governi,continua nei tagli alla sanità e allascuola (sopratutto quella pubbli-ca, mentre quella privata continuaad essere sovvenzionata),all'amministrazione pubblica, aicomuni ed alle regioni per... ren-

derli più efficienti. Difatti sono alcollasso e non riescono più a ga-rantire il minimo di servizi essen-ziali e così via disfacendo.

E tutto ciò in nome della ne-cessità “di dare una svolta al Pae-se”, il quale però sta affondandosempre più nella melma del disa-stro ambientale grazie alla scrite-riata cementificazione, alle gran-di opere e ai tagli alla prevenzio-ne e alla manutenzione del terri-torio.

Ma come disse Voltaire: “Colo-ro che possono farvi credere as-surdità, possono farvi commette-re atrocità”.

Tuttavia la sua leadership gode

ancora di una certa consistenza,per cui noi aspettiamo un nuovomessia che ci venga a salvare dal-le acque dell'oblio in cui navi-ghiamo.

Nessuno vede o vuole vedereciò che disse a suo tempo un cer-to Carletto: “la borghesia ha toltol'aureola alle azioni finora creduteonorevoli e considerate con pioterrore...... la borghesia ha strap-pato il velo di tenero sentimentali-smo che avvolgeva i rapporti, li haridotti a un semplice rapporto diquattrini.....il gerarchico e lo stabi-lito se ne vanno, il sacro è sconsa-crato, e gli uomini sono finalmentecostretti a guardare, spoglie diogni velo, le loro condizioni di esi-stenza.”

QSL 21

Sei stufo/a della solita politica? Ami vedere le situazioni da lati differenti? Cerchi chi può rappresentare il tuo pensiero?

Stai leggendo “Qui Senago Libera” e ti trovi a sorridere?Forse hai trovato ciò che cercavi. SinistraSenago, le tue idee si muovono con noi!

www.sinistrasenago.org

Senago – Ultimi tentativi di contrastare lo scavo delle vasche

VASCHE DI LAMINAZIONE E PARTECIPAZIONE

L'Amministrazione Comunale di Senago sta provando a reagire, anche sollecitando la partecipa-zione dei cittadini, al progetto di escavazione delle vasche di laminazione, i cui cantieri stannoper aprire. Il Comune si è anche attivato richiedendo ad esperti di sua fiducia la redazione delleosservazioni allo Studio di Impatto Ambientale. Le osservazioni danno un quadro molto preoccu-pante.

Alle varie Associazioni presenti inSenago è giunta dall'amministra-zione comunale una sollecitazionea portare alla coscienza dei cittadi-ni la prossima realizzazione di va-sche di laminazione nel territorio asud dell'abitato. E' sotto forma diquestionario, un po’ ironico, dalmomento che prevede varierisposte ad ogni domanda, alcunedelle quali troppo belle per esserevere.

Le risposte peggiori perl'ambiente e la salute sono quelleesatte. Peggiori anche dal punto divista economico generale, in quan-to la realizzazione degli invasi è co-stosa, con spese di manutenzioneprotratte nel tempo. E' costoso an-che mantenere inquinato il torren-te Seveso: dovremmo pagare lesanzioni europee; a noi risulta daquest'anno, nel documento delcomune risulta invece dalprossimo, il 2016.

Il nostro Comune intende fa-vorire la partecipazione dei cit-tadini a future iniziative in con-trasto con le decisioni assuntedalla Regione Lombardia.

Non abbiamo idea di quali sipotranno realizzare; fino a que-sto momento è stata fatta unamanifestazione - passeggiatanella zona interessata (circadue anni fa), in seguito sonostati svolti due Forum aperti aicittadini e sono stati affissi deimanifesti sulle strade e uno stri-scione sull'edificio comunale.

Il Consiglio Comunale si èespresso ben quattro volteall'unanimità contro larealizzazione delle vasche enelle sedi sovracomunali si èsempre dichiarato contrario adesse. Certo, per approvaresenza ritardi il proprio PGT haaccettato di inserire ladestinazione a vasche di lami-nazione del proprio territorio asud: una scelta che noi diSinistra Senago non avremmoattuato.

In seguito la nostraamministrazione si è rivolta alla

società Progepiter per redigere leproprie osservazioni allo Studio diImpatto Ambientale predispostoda AIPO, l'ente incaricato delprogetto vasche.

Nel sito web del nostro Comu-ne è presente il documento, mol-to interessante anche perché, peruna volta, si leggono osservazioninegative di esperti.

In estrema sintesi le osservazio-ni riguardano:

1) Il consumo di risorse ambien-tali, in particolare il consumo disuolo con l'alterazione delle suecapacità rigenerative, e in un'areadi interesse strategico, il parcodelle Groane.

2) La mancata valutazione delleinterazioni tra i vari aspetti, comead esempio il progressivo accu-mulo di sedimenti sul fondo dellevasche con accumulo di sostanzeinquinanti con conseguentedispersione di particelle fini asedimento essiccato. Ricordiamoche il nostro comune si trova trale zone del pianeta a più altaconcentrazione di Pm 10.

3) Nel progetto manca una va-lutazione di una "opzione zero",

QSL 22

ovvero cosa si farebbe in caso dimancata realizzazione delle vaschea Senago, in quanto tale interventorisulta non adeguatamentegiustificato e non prioritario sevalutato nel proprio bacino idrogra-fico.

4) L'impianto dovrebbe essereassoggettato alla disciplina delPiano Cave Provinciale, il quale tral'altro prevede che la profonditàmassima d'escavazione debbamantenersi almeno a 2 metri sopraal massimo livello noto della faldafreatica. In considerazione del fattoche le acque che dovrebberoessere accolte nelle vasche sono dipessima qualità, esse andrebberoad interagire con il fondo e con lacopertura vegetale presente, e conesiti non valutati. Le acque di faldahanno una tendenza pluriennale ad

innalzare il loro livello e di con-seguenza dovrebbero esseretenute lontane da quelle del Se-veso con l'impiego di pompeutilizzanti energia elettrica,anch'essa costosa.

La considerazione più allar-mante però è che si andrebbe aimpoverire una risorsa preziosa,acqua che potrebbe essere de-finita potabile, per costituiredei laghetti che accoglierannoanche acqua inquinata.

5) Si dovrebbe fare riferimen-to anche alla normativa per gliimpianti stoccaggio e/o smalti-mento dei rifiuti, invece non ri-spettata.

6) Manca uno studio precisosul traffico veicolare e sui mez-zi pesanti interessati allo scavo.

7) Manca uno studio sul rumo-re, prodotto anche dalle pompe.

8) Manca una valutazione suglieffetti sulla salute del ristagnoidrico, anche dal punto di vistadella proliferazione di zanzare e dialtri organismi.

9) L'impianto di fitodepurazio-ne previsto è di scarso valore eco-logico/naturalistico come pureviene ritenuta scarsa o nulla lapossibilità di usufruire dei percorsiper le passeggiate e la didatticaambientale.

Si tratta di un documento "for-te", che potrebbe svolgere unruolo decisivo nella Valutazione diImpatto Ambientale, che è deter-minante per l'effettiva realizzazio-ne dell'opera.

Siamo entrati fortunosamente in possesso delle domande che sono state omesse dal Questionario comunale sulle vasche di laminazione. Eccole

Quale strumento sarà utilizzato x la pulizia delle vasche ?a) Droni in licenza premio dopo la missione in Iraq e/o in Afghanistan e/o in Libiab) Il Mago David Copperfield che trasporterà le vasche altrove c) Alì Babà e qualche altro ladrone che non mancherà di far avere il proprio contributod) La Fatina di Cenerentola che userà scarpette di cristallo per svuotare le tre vasche

Cosa è il Seveso ?a) Una miscela di streptococchi e stafilococchi fecalib) Una fogna a cielo apertoc) Una sospensione contenente acqua come contaminanted) Tutte le precedenti risposte

Cosa indica il codice acronimo CSNO ?a) Comitato Suicida Neoautolesionisti d’Oltralpeb) Cerchio Sindacale Nocivamente Oltranzistac) Canale Scolmatore Nord Ovest (meglio noto come Canale Sostanze Nocive Olezzose)d) Che Stronzata Nuocere Oltretevere

La decisione/proposta di allargamento del CSNO si è rivelata …a) Proposta suicida collettiva a cui hanno aderito praticamente tutti (fatti salvi pochi utopisti)b) Un suggerimento simile alla scelta dell’albero a cui impiccarsic) L’idea di stabilire un canale fluviale in quel di Senago ove potesse sorgere qualche nuova civiltàd) Una proposta simile al materiale (streptococchi fecali di cui sopra) di cui si compone il Seveso

(vai sul sito di sinistrasenago per nuove ed importati rivelazioni)

QSL 23

SCOOP!

Alimentazione

RICETTE OLTRE PROVINCIAPerché riscoprire i legumi. Brevissimo viaggio nell'alimentazione povera del secolo scorso

Una delle mie nonne era pugliese, di Molfetta, una città portuale sull'Adriatico.Vi sono nati Gaetano Salvemini, Michele Salvemini (Caparezza), il maestroRiccardo Muti.

Quando mi trovavo insieme a lei, a Sesto San Giovanni, allora città industrialedetta la "Stalingrado d'Italia", dove con la sua famiglia si era trasferita ancorprima dell'inizio della seconda guerra mondiale, una delle cose che più mi piacevamangiare era la "favetta". Bastava mettere a bagno per qualche ora le favesecche, meglio spezzate, e poi lasciarle bollire un'oretta con dell'acqua salata.

Si veniva a formare una crema granulosa, alla quale veniva aggiunta qualchegoccia d'olio. A volte veniva cotta anche della verdura a foglia verde, da metterenello stesso piatto.

Io vivevo a Foligno, nel centro dell'Umbria e dell'Italia. Vi nacque GiuseppePiermarini, l'architetto del Teatro alla Scala di Milano. In questi anni storiscoprendo il valore dei legumi; vengono coltivati da sempre nelle zone montane dell'Appennino centrale,in particolare Colfiorito e Castelluccio di Norcia. Quest'ultima località è famosa per la fioritura dellelenticchie in primavera.

Scopro legumi altrove scomparsi, come la roveja, rari come le cicerchie. Trovo ceci piccoli e buonissimiche mi piace lessare e condire, come si fa nel Salento, con i gamberi rosolati nell'olio con pezzetti di cipolla,trovo ceci secchi spezzati che tratto come per la favetta, ma con l'aggiunta finale di qualche goccia disucco di limone, olio extravergine di oliva, prezzemolo, aglio schiacciato, pochissimo pepe e peperoncinoin polvere. Ottengo qualcosa di gustoso e simile all'hummus di ceci delle coste del Mediterraneo di fronteall'Italia.

Base dell'alimentazione povera delle nostre origini, i legumi godono di una particolarità rispetto agli altrivegetali: sono ricchi di aminoacidi, componenti delle proteine. E questo grazie a dei batteri, gli

azotobacter, che formano dei granuli in simbiosi con le radicidelle leguminose, cedendo loro parte dell'azoto che catturanodall'atmosfera. Sono questi batteri che ci permettono didisporre di proteine; se ci nutriamo di prodotti animali questi sisono alimentati con leguminose, come anche l'erba medica.

Un pasto completo e economico può essere costituito dalla"mia" crema di ceci, verdura a foglia verde lessata e condita,crostini di pane, un mezzo bicchiere di vino rosso, unamanciata di frutta secca che ci dona anche il Calcio, arance omandarini.

Buon appetito e buona vita curiosa e attenta!

T. T.

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Newsletter prodotta e redatta da SinistraSenago Federazione della Sinistra Senago Bene Comune

C/o PRC – via Risorgimento 47 - 20030 SenagoEmail: sinistrasenago@gmail.com

Fotonotizia

pensieri

QSL 25

I nostri siti web:www.sinistrasenago.org - senagobenecomune.wordpress.com - www.rifondazionesenago.org

Altri link utili:www.comune.senago.mi.it - anpisenago.wordpress.com - fb: rete antifascista nord ovest milano

“Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.”

Albert Einstein

Lavori di ampliamento del Canale Scolmatore Nord Ovest in corso, preliminari allo scavo delle vasche