Verso il nuovoassetto urbanisticodi Este

MARZO 2018

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Emergenza abitativa:l’impegnodel Comune

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Videosorveglianzapresto potenziata

Este e Baone:sì al confrontosulla fusione

“Madre Teresa”:record didonazioni d’organi

Nuovo Disciplinaredei parcheggie della sosta

TabloidPeriodico di informazione, attualità, politica e cultura

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PRIMO PIANOVerso il nuovo assettourbanistico di Este 4Parola d’ordine “riqualificare” 4Videosorveglianzapresto potenziata 6Nuovo segretario generaleper il Comune 6Cura e decoro della città:prossimi a partiregli interventi di manutenzione ordinaria 8Comune in prima lineacontro la ludopatia 10Este e Baone:sì al confronto sulla fusione 12Emergenza abitativa:l’impegno del Comune 13

ATTUALITÀPienone di genteal Carnevale di Este 14Femminilità 2018:incontri, cinema, teatroper celebrare l’8 marzo 14Un regolamento per il mercatino dell’antiquariato 15Record di donazionid’organi per il“Madre Teresa di Calcutta” 16Guardia di finanza:pronta la nuova sede 16Piedibus e car poolingper gli alunni estensi 17Varato il disciplinaredei parcheggi e della sosta 18Il disciplinare dei parcheggiin sintesi 18

Verso il nuovoassetto urbanisticodi Este

MARZO 2018

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Emergenza abitativa:l’impegnodel Comune

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Videosorveglianzapresto potenziata

Este e Baone:sì al confrontosulla fusione

“Madre Teresa”:record didonazioni d’organi

Nuovo Disciplinaredei parcheggie della sosta

TabloidPeriodico di informazione, attualità, politica e cultura

Ospedale:il dr. Fabio Baratto è il nuovo direttore dell’UOC di Anestesiae Rianimazione 20Restaurati l’antica chiesae il campanile di Motta d’Este 22Piano del Verde per le aree pubbliche 22Teatrando approdaa Montecitori 24I primi quarant’annidel Filodrammatici 25Un pezzo di storia di Este 25Atestina Superbike:dopo la “Super” arriva la “Mini” 26L’Università del tempolibero incontra gli amministratori 26Giornata dell’Avvocaturaa Este 27

LETTEREDavvero ci sonotroppe piscine e il nuotonon sta a galla? 30

VIAGGI E TURISMOTokyo: cultura millenaria,futuro e suggestione insieme 29

SALUTEL’Istituto DiagnosticoAntoniano “si presenta”con la RisonanzaMagnetica 3Tesla 30

SOMMARIO

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Verso il nuovo assetto urbanistico di ESTEIl sindaco Roberta Gallana ha presentato le linee di indirizzo della variante n.2 al Piano degli Interventi, documentoche delinea l’idea di sviluppo urbano che l’amministrazione comunale intende dare a Este e che avvia la fase di con-fronto e concertazione con soggetti pubblici e privati sui vari interventi urbanistici da realizzare nel prossimo futuro.

dei carabinieri, ex Enel, excasa di riposo, ex officine Ne­grello, ex Frarica), oltre a ri­spondere alle richieste di in­teresse particolare o collet­tivo provenienti dai cittadini.“Abbiamo impostato questodocumento programmaticopreliminare – spiega il sin­daco Roberta Gallana – comeinizio di una procedura tec­nica e di concertazione con ilmondo privato e pubblico perquanto riguarda la riqualifica­zione di alcuni punti impor­tanti della città, che oggi sonoin degrado e di cui andremo a

grammazione urbanistica co­munale; prima fase cui se­guirà quella della consulta­zione, partecipazione e con­certazione con enti pubblici,associazioni economiche e so­ciali sugli obiettivi del Piano.

Con la variante al P.I., l’am­ministrazione comunale in­tende affrontare principal­mente la tematica della rige­nerazione del tessuto urbanodi Este e, in particolare, dellariqualificazione e riconver­sione di aree degradate o di­smesse (ex ospedale, ex ce­mentificio Zillo, ex caserma

L’amministrazione Gal­lana ha indicato quali sa­

ranno le direttrici del pros­simo futuro urbanistico diEste. Nella seduta consiliaredel 25 gennaio il primo citta­dino estense ha presentato ildocumento programmaticopreliminare alla variante n.2del Piano degli Interventi, ilcosiddetto Piano del Sindaco,che disciplina l'assetto edilizioe lo sviluppo del territorio co­munale. Si è trattato delprimo passaggio tecnico, chaha dato avvio alla fase infor­mativa e pubblica della pro­

cambiare l’assetto urbani­stico. Quando si parla di ri­qualificazione noi la vediamosotto tre aspetti: riqualifica­zione edilizia urbanistica,dove andremo ad incidere sulconcetto di consumo zero delsuolo pubblico; riqualifica­zione ambientale con il verdepubblico che diventa, laddoveci sono aree da riqualificare,un elemento importante; ri­qualificazione sociale attra­verso spazi pubblici comepiazze, aree verdi, piste cicla­bili, che trasformano zone orain degrado in zone vive. Il

più fare – spiega il sindacoGallana – dobbiamo aggan­ciarci ad un mercato che oggichiede maggiore qualità delvivere. Innanzitutto dob­biamo eliminare le cubatureinutili, penso a tutti i vani tec­nici dell’ex ospedale. Credoche nel vecchio monobloccosi possa proporre di fare unacittadella dei servizi, con in­torno un’area di centralitàper il quartiere Pilastro, doveritroviamo il verde e le con­nessioni. Da un attuale ‘nonluogo’ dobbiamo ricreare una

zona Meggiaro – dichiara ilsindaco Roberta Gallana –per quanto riguarda l’exospedale andremo a concer­tare con Regione Veneto eUlss 6 un accordo di pro­gramma di visione, ma ancheprogettuale”.

Ex Ospedale ­ Nelle inten­zioni dell’amministrazionecomunale, cosa dovrebbe di­ventare l’area dell’ex poloospedaliero estense? “Dob­biamo avere il coraggio diammettere che le specula­zioni edilizie non si devono

Il documento program­matico preliminare alla

variante n.2 del Piano degliInterventi pone l’accentosulla necessità di riqualificarealcune zone di Este abbando­nate e degradate: ex ospe­dale, cementificio Zillo, ex ca­serma dei carabinieri, exEnel, ex casa di riposo, ex of­ficine Negrello, ex Frarica.“Oltre ai luoghi già presentinel Pat come aree di riqualifi­cazione, ne abbiamo aggiuntialtri due per noi importanti:l’area Zillo e quella ex Enel in

centralità del quartiere. Allostesso tempo dobbiamo rea­lizzare un’area di piccolocommercio, oltre che resi­denziale che guardi alla qua­lità del vivere. Nell’area exospedale, così come in tuttigli altri luoghi di Este da ri­qualificare – prosegue ilprimo cittadino – dobbiamocreare un mix di funzionalità:sociale, ambientale ed edili­zio­urbanistico, dove si inte­grano la funzione commer­ciale dei negozi di vicinato,con la funzione residenziale edirezionale”.

Ex cementificio Zillo ­ Perquesta area estense quale ri­qualificazione è possibile? “Inquell’area, posta in un conte­

Parola d’ordine “riqualificare”

Città che cambia.Una veduta di Este.A lato, il sindacoRoberta Gallana.

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interventi di riqualificazione erigenerazione urbana, pro­muovendo nelle nuove co­struzioni o nelle ristruttura­zioni l’incentivazione dellabioedilizia e l’uso di fontienergetiche rinnovabili.“Questo processo apre unconfronto con proprietari pri­vati e pubblici – precisa il sin­daco Gallana – che porterà adaccordi di programma, su cuigià da tempo stiamo lavo­rando. Qualcosa si sta muo­vendo rispetto la grande crisiedilizia di questi ultimi anni.Piano piano comincia a defi­nirsi il mio pensiero su Este,città attenta all’ambiente ealla qualità della vita. Credoche entro la fine dell’annoriusciremo a impostare inte­ressanti accordi pubblici­pri­vati per dar corso alla riquali­ficazione di importanti areedi Este oggi degradate”.

primo esempio di zone da ri­qualificare è quello dell’areadell’ex ospedale”.

In sintesi l’amministrazioneintende favorire lo sviluppourbanistico di Este tramite in­terventi di riqualificazione, ri­strutturazione o di trasforma­zione del tessuto edilizio,senza prevedere nuove espan­sioni, il tutto in armonia conl'esistente. Il Comune punta arigenerare aree degradate odismesse, così da eliminare icosiddetti vuoti urbani, e a va­lorizzare il patrimonio immo­biliare già presente.

Il documento programma­tico pone un’attenzione par­ticolare a due concetti traloro connessi: la qualità delcostruito e la qualità del vi­vere, da ottenere attraversouna bassa densità edilizia,prevedendo la presenza delverde e di spazi pubblici negli

di Meggiaro? “Stiamo par­lando di un non luogo, ab­bandonato, che oggi è chiusodefinitivamente, perché fun­zionale al cementificio Zilloche ha cessato la sua attività– commenta il primo citta­dino – Questa area potrebbeassumere una centralità per ilquartiere di Meggiaro, che glidia un’apertura sociale, conparcheggi, piccole residenzia­lità, commercio, piazza. Io ri­tengo che il centro storico diEste sia bellissimo e impor­tante, però vorrei dare ai di­versi quartieri una loro cen­tralità, che si collega, attra­verso le connessioni rappre­sentate dalle piste ciclabili, alcentro storico”.

sto naturalistico molto bello,vedrei un mix di funzioni – di­chiara il sindaco – con unapresenza residenziale, maanche una proposta commer­ciale coraggiosa e direzio­nale, così da ricreare il con­cetto di borgo della città aipiedi dei colli. Non credo cheEste abbia una vocazionestrettamente industriale,anche se presenta delleaziende importanti di cui an­diamo fieri. La nostra città haun’identità più legata ai ser­vizi, al commercio, al turismoe proprio sul turismo sosteni­bile stiamo investendomolto”.

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VIDEOSORVEGLIANZA presto potenziataLa Polizia locale è stata dotata di “videotrappole” per contrastare comportamenti incivili, irrispettosi dell’ambiente edel decoro urbano. A questa nuova strumentazione sarà presto affiancato un nuovo sistema di videosorveglianza perun maggiore controllo del territorio.

tenzione e a rendere nuova­mente operative quelle già esi­stenti, ma non funzionanti”.

Nel frattempo il Saple (Servi­zio associato di polizia localeEuganea) che comprende, oltrea Este, i comuni di Vo', LozzoAtestino e Sant'Urbano, si è do­tato di tre telecamere mobili,dette in gergo tecnico “video­trappole”, per monitorare ilterritorio. Sono videocameresenza fili, che possono essereposizionate nei luoghi da sor­vegliare per contrastare l'ab­bandono di rifiuti, ma non solo.Le videotrappole consentono di

veglianza all’apposito bando digara regionale – dichiara il sin­daco Roberta Gallana ­ DallaRegione abbiamo ottenuto 50mila euro e noi ne abbiamo ag­giunti altrettanti. In questomodo andremo ad installarenuove telecamere e a sistemarela rete di videosorveglianza co­munale. Stiamo parlando di di­spositivi ad alta tecnologia, ilcui impiego inciderà non tantosul concetto di elevare multeper fare cassa, ma sulla sicu­rezza. Il Comune di Este si do­terà, infatti, di strumenti tecno­logici, come i dispositivi per lalettura delle targhe, adatti a sa­pere chi circola nel nostro terri­torio. Al momento del nostroinsediamento – prosegue ilprimo cittadino – abbiamo tro­vato un sistema di videosorve­glianza che necessitava di es­sere manutentato. Oltre ad in­stallare nuove telecamere,provvederemo a fare la manu­

Nel corso del mese dimarzo dovrebbe partire

l’intervento di installazione delnuovo sistema di videosorve­glianza. Si tratta in totale di 33nuovi punti di ripresa, di cui 13lettori targhe, 16 dispositivi di ri­presa dislocati in varie zonedella Città, più altri 4 punti di ri­presa (ciascuno dotato di 4 tele­camere) da posizionare nei luo­ghi più critici. Sono tutte teleca­mere ad alta definizione, che sa­ranno gestite da un softwareanalitico, che consentirà diavere dati determinanti ai finidel controllo del territorio.

Il progetto di potenziamentodel sistema di videosorve­glianza, ha ottenuto un finan­ziamento regionale di 50 milaeuro. “Il primo impegno che siè preso il nuovo comandantedalla polizia locale, Gabriele Mi­ghela, quando è arrivato a Esteè stato di preparare la parteci­pazione del progetto videosor­

PRIMO PIANO

Nuovo segretariogenerale per il ComuneFrancesco Babetto è il

nuo vo segretario gene­rale del Comune di Este. Il diri­gente pubblico, laureatosiall’Università di Padova inScienze Politiche (indirizzo am­ministrativo), ha iniziato il suoincarico lo scorso 19 febbraio.Babetto si dividerà tra Este eRubano (comune in cui prestaservizio come segretario gene­rale dal 1998), in virtù di unaconvenzione per la condivi­sione della segreteria generalesottoscritta dalle amministra­zioni delle due municipalità.“Sono onorato di mettere lamia esperienza a disposizionedel Comune di Este – dichiara ilnuovo Segretario generale ­Una città bellissima, che giàconoscevo, e dove sarà un pia­cere recarsi per lavoro. Ringra­zio chi mi ha preceduto e chi,

con molta competenza, haretto la segreteria nella fase dipassaggio. Ho già conosciutodiversi collaboratori e sto viavia prendendo conoscenzadella struttura organizzativadell'ente. Penso che faremo in­sieme un ottimo lavoro”.

“La fase di riorganizzazionedel personale si sta comple­tando sia con ricollocazioni in­terne sia con il ricambio dicompetenze dirigenziali –spiega il sindaco Roberto Gal­lana ­ Il nuovo modello orga­nizzativo si basa sul concetto dilavorare per obiettivi con unavisione strategica. Sono qualitàche ho riscontrato anche neldottor Babetto che, con le suecompetenze ed esperienzequalificate, potrà improntare illavoro su criteri di efficienza espirito di squadra”.

identificare per poi sanzionarechi abbandona rifiuti, non rac­coglie le deiezioni del propriocane, o commette altri atti diinciviltà. “Grazie all'ausilio dellevideotrappole, installate nelterritorio, potremo contrastarechi non rispetta l'ambiente e ildecoro della città – commentail sindaco Gallana – Abbiamo lafortuna di vivere in un postobellissimo che è nostro doverevalorizzare e preservare. Altricomuni ci stanno chiedendo dientrare a far parte del Saple. Cistiamo confrontando con i sin­daci a questo proposito”.

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Cura e decoro della CITTÀ: prossimi a partiregli interventi di manutenzione ordinariaCon la bella stagione saranno avviati i lavori di sistemazione e messa in sicurezza di marciapiedi, attraversamenti pe-donali e manto stradale di varie vie di Este.

L’intervento, che partirà abreve, riguarderà l'installazionedi una quarantina di nuovi puntiluce in via Padana Inferiore enella nuova pista ciclo­pedonaleSan Giovanni Bosco. Nello spe­cifico, nel tratto compreso tra larotatoria con via Gambina equella con via Cesare Battisti sa­ranno installati nuovi lampionicon luce a led, utilizzando lapredisposizione realizzata in oc­casione del secondo stralcio deilavori di teleriscaldamento risa­lenti al 2014. Questo permet­terà di dismettere la vecchia il­luminazione danneggiata dalfortunale dello stesso anno.Lungo la pista ciclo­pedonale,nel tratto tra via Vicenza e la ro­tatoria del Ponte della Torre, sa­ranno installati una decina dipunti luce in continuità e a inte­grazione di quelli installati du­rante la costruzione del nuovotratto di pista ciclabile. L’inter­

soprattutto i marciapiedi e in­sieme effettueremo alcuni in­terventi sull’asfalto. Complessi­vamente andiamo ad investire200 mila euro, ai quali abbiamodi recente aggiunto altre ri­sorse per interventi di ripristinourgente sugli attraversamentipedonali di via Guido Negri. An­dremo a rifare completamentel’attraversamento alla rotondadi via Vigo di Torre, che è av­vallato, mentre gli altri sarannomessi in sicurezza. Via GuidoNegri sarà anche interessata daun intervento di potenzia­mento e messa a norma dell’il­luminazione pubblica – prose­gue l’assessore – con sostitu­zione delle attuali lampade conluci a Led”.

Restando in tema di pubblicailluminazione, la giunta comu­nale ha recentemente appro­vato il progetto di potenzia­mento della rete lungo la Sr10.

Non appena le condizioniclimatiche lo consenti­

ranno, partiranno gli interventiinseriti nel Piano straordinariodi manutenzione ordinaria, sti­lato da tempo dall’amministra­zione comunale. Nei prossimimesi le vie Bossi, Riva di Fiume,Pilastro, Deserto, Meggiaro,Principe Amedeo, Augustea,Salute/San Fermo, Mondin/Au­gustea, Vigo di Torre, Rana Ca'Mori, San Girolamo, Martiridella Libertà (marciapiede e at­traversamento pedonale), del­l'Atleta saranno interessate dailavori di messa in sicurezza dimarciapiedi e attraversamentipedonali o rifacimento di varitratti del manto stradale. “Ilpiano straordinario di manu­tenzione ordinaria partirà nonappena si alzeranno le tempe­rature – precisa l’assessore aiLavori pubblici, Serena Bian­cardi – Metteremo in sicurezza

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vento, realizzato dal Comunetramite la società cui è affidatoil servizio di gestione, manuten­zione e fornitura di energiadegli impianti di pubblica illumi­nazione, ha un costo di circa100 mila euro come opere com­pensative. “L'implementazionedell'illuminazione pubblica sullaSr10 – spiega l’assessore Bian­cardi – contribuirà a renderepiù sicura tutta la zona e la tec­nologia a led consentirà un rile­vante risparmio da un punto divista energetico. Sono in pro­gramma anche altri interventi dipotenziamento dell'illumina­zione sia nelle frazioni che incentro storico, nel 2018 e neiprossimi anni. Nella frazione diSchiavonia e nei quartieri sonoin progetto riqualificazioni dialtre aree verdi e di gioco cosìcome l'implementazione deipunti luce sulle zone più criti­che”.

Lavori annunciati. Foto di repertorio e l’assessore Serena Biancardi.

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Lo spirito d’iniziativa, la voglia di mettersi in gioco, il piglio imprenditoriale e un’i­dea innovativa non bastano se non si hanno a disposizione i fondi necessari per darevita al proprio progetto.

La FINANZA AGEVOLATA è l’insieme degli interventi disposti dal legislatore nazio­nale, regionale o comunitario, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle impresestrumenti finanziari a condizioni più vantaggiose del mercato, per favorire lo sviluppodi nuovi progetti, per realizzare nuovi investimenti o l’assunzione di nuovo personale.

Finanza agevolataUn’opportunità da cogliere al volo per la tua azienda

Questi alcuni numeri che valorizzano illavoro che sta svolgendo INVITALIA,Agenzia Nazionale per l’Attrazione degliInvestimenti e lo Sviluppo dell’Impresa, diproprietà del Ministero dell’Economia, re­sponsabile per la gestione di tutti gli in­centivi nazionali che favoriscono la na­scita di nuove imprese e le Startup inno­vative, sostenendo la ricerca di idee bril­lanti che hanno potenzialità di business.

Gli strumenti a disposizione sono mol­teplici, per citarne alcuni:

• SELFIEmployment con prestiti a tassozero finanzia l’avvio di iniziative impren­ditoriali promosse da giovani NEET;

• EASITALIA gestisce tutte le agevola­zioni per Startup innovative e Pmi con lacollaborazione di Confindustria;

• il progetto AUTOIMPIEGO per chi de­sidera mettersi in proprio o avviare unapiccola attività imprenditoriale;

• NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO èl’incentivo per i giovani tra i 18 e i 35 annie le donne che vogliono diventare im­prenditori, dove grazie ad un finanzia­mento a tasso zero vengono sostenutiprogetti con spese fino a 1,5 milioni dieuro, coprendo fino al 75% delle spese to­tali ammissibili.

Finanziamenti agevolati, contributi afondo perduto e credito d’imposta sonole forme di aiuto che lo Stato utilizza perincentivare lo sviluppo dell’imprenditorianazionale, talvolta in un “mix finanziario”che si traduce in un risparmio netto su in­teressi passivi e oneri finanziari anche co­spicui.

Non dimentichiamo poi la sfida Indu­stria 4.0 per la quale lo Stato ha previstoincentivi per gli investimenti privati sutecnologie e beni I.4.0 e sulla spesa pri­vata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Inparticolare sono previste agevolazionicome l'IPERAMMORTAMENTO, ovverol'incremento dell'aliquota di ammorta­mento su beni strumentali funzionali allatrasformazione in chiave 4.0, l'assegna­zione di un bonus (CREDITO D'IMPOSTA)

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nella misura del 50% della spesa incre­mentale sui costi di Ricerca e Sviluppo eper finire FINANZIAMENTI E CONTRIBUTIassistiti dal Fondo Garanzia per l'acquistodi macchinari e impianti.

Va però detto che vi sono dei requisitiche devono essere rispettati per ciascunprogetto e la mole dei documenti che de­vono essere presentati non è proprio dipoco conto, ma le opportunità che si pos­sono aprire partecipando ai bandi val­gono sicuramente il tempo e la fatica perrealizzare un piano a prova di finanzia­mento.

"Vi state chiedendo ... Chi può parteci­pare? Quali sono le iniziative finanziabili?Quale tipologia di agevolazione è previ­sta?..."

Se vuoi trovare una risposta a questedomande, se pensi che questa possa es­sere la strada giusta per poter realizzareun sogno nel cassetto o un progetto me­ditato da tempo e hai intenzione di par­tecipare con la presentazione del tuopiano di impresa, o se hai dei dubbi e bi­sogno di un aiuto professionale, contat­taci per una consulenza gratuita, laGRUPPO MAZZINI ti mette a disposi­zione la propria squadra di figure spe­cializzate in ambito legale, fiscale e tri­butario.

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Comune in prima linea contro la LUDOPATIAL’amministrazione comunale è impegnata a contrastare questa forma di dipendenza con una serie di interventi chemirano a ostacolare la diffusione del fenomeno, a recuperare i giocatori dipendenti e a sensibilizzare le giovani ge-nerazioni sui rischi connessi al gioco d’azzardo.

tre sarebbe truccata. Il testodell'ordinanza è stato fatto re­capitare a tutti i gestori di pub­blici esercizi interessati”.

A inizio dicembre sono co­minciati i controlli da partedella Polizia locale, che sinoalla fine di gennaio ha effet­tuato 11 accertamenti pressoaltrettanti pubblici esercizi. Diquesti, 6 sono apparsi in re­gola, mentre 5 sono risultatiinadempienti, in quanto gli ap­parecchi erano accesi fuoridagli orari previsti dall’appo­sita ordinanza. “I risultati diqueste prime verifiche a cam­pione evidenziano la necessitàdi continuare in questa dire­zione – puntualizza il consi­gliere comunale – Quella ap­pena iniziata non sarà unacampagna di prevenzione iso­lata, ma continueremo a te­nere alta la guardia sul ver­sante del gioco patologico.Dalle informazioni ricevute dalSerd dell’Asl 6, nell’anno 2017sono stati presi in carico perpatologie da gioco, nel territo­rio estense, 35 cittadini di cui6 residenti in Este. È probabileche questo dato tenda a sotto­stimare l’effettiva portata delproblema, presumendo chemolte persone per vergogna opudore non si prestino ai do­vuti trattamenti”.

Contestualmente all’emana­zione dell’ordinanza sugli oraridi utilizzo delle slot machine,gli uffici comunali hanno cen­sito la presenza di 114 appa­recchi attivi, distribuiti media­mente su 20 pubblici esercizi,e di altri 81 apparecchi attividistribuiti su 3 sale giochi au­torizzate dalla Questura. “Lanostra ordinanza a contrastodella ludopatia è abbastanza

deciso ludopatia e degrado, il9 ottobre 2017 il sindaco haemanato l'ordinanza che limital'uso di apparecchi e congegniautomatici per il gioco d'az­zardo lecito, regolamentandogli orari di funzionamento”.

L'ordinanza dispone che al­l’interno del territorio comu­nale di Este gli apparecchi convincita in denaro possano ri­manere in funzione durantel'orario di apertura dei pubbliciesercizi, ad eccezione di alcunefasce orarie in cui devono re­stare spenti, ovvero dalle 7 alle9, dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle21. “L’obiettivo è di tutelare iminori, le famiglie e gli anzianida patologie correlate al giocod’azzardo – prosegue Raffo –oltre a combattere l’usura e gliinteressi illeciti, consideratoche, secondo la CommissioneAntimafia, una slot machine su

La ludopatia, vale a dire ladipendenza dal gioco

d’azzardo, è un fenomeno so­ciale in crescita. Per contra­stare la sua diffusione il Co­mune di Este ha adottato deiprovvedimenti specifici, comeil regolamento sugli apparec­chi di trattenimento e svago ela recente ordinanza sugli oraridi sale giochi e slot machine.“Come amministrazione –spiega il consigliere comunalecon delega alla sicurezza Giu­seppe Raffo – siamo dotati diun regolamento sugli apparec­chi di trattenimento e svago esulle sale giochi, che limita lapresenza delle sale slot e dellesale scommesse in vicinanza dichiese, scuole, impianti spor­tivi, aree a vocazione residen­ziale, decentrandole dove nonpossano nuocere alla popola­zione. Per combattere in modo

restrittiva – commenta il vice­sindaco Aurelio Puato – a dif­ferenza di altri comuni ab­biamo esteso l’orario di spe­gnimento delle slot machineanche dalle 18 alle 21, che è unorario molto critico. Sarà no­stra cura attivarci con i comunilimitrofi, affinché si faccianopromotori di ordinanze, concui si adeguano ai nostri oraridi spegnimento delle slot ma­chine, in modo che i cittadininon si rechino nelle municipa­lità vicine per giocare nellefasce orarie nelle quali a Este èvietato”.

Il Comune estense, oltre acontrastare la ludopatia, è im­pegnato a scongiurare la diffu­sione di patologie e disagi con­nessi al gioco d’azzardo, cer­cando di recuperare i giocatoridipendenti e promuovendo in­terventi di sensibilizzazioneverso i rischi dello stesso giocod’azzardo. “La ludopatia è unfenomeno presente nel terri­torio, a cui si cerca di daredelle risposte – dichiara l’as­sessore alle Politiche sociali,Lucia Mulato – Insieme a varisoggetti del territorio, stiamocercando di sensibilizzare efare prevenzione a livello sco­lastico per mettere in guardiagli studenti sulle conseguenzee sui rischi delle diverse formedi dipendenza, tra cui il giocod’azzardo”.

“Il nostro impegno sarà ditenere alta l’attenzione sia perimpedire la diffusione dei cen­tri di gioco, che per salvaguar­dare i giocatori dipendenti –conclude il consigliere Raffo –L’obiettivo è di tutelare la sa­lute dei cittadini, dei giovani emigliorare la qualità della vitadei residenti”.

Fenomenoda contrastare.Foto di repertorio e il consigliere comunale Giuseppe Raffo.

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Este e Baone: sì al confronto sulla FUSIONEA breve le commissioni paritetiche dei due comuni dovrebbero incontrarsiper affrontare il tema dell’accorpamento delle due municipalità.

Nelle scorse settimane è stata for­malizzata l’istituzione della com­

missione paritetica estense per la fu­sione. L’organismo, presieduto dal pre­sidente del consiglio comunale RobertoTrevisan, è composto da otto consigliericomunali, ciascuno espressione di ungruppo consiliare. Ne fanno parte Gio­

tica estense dovrebbe incontrarsi uffi­cialmente con la corrispettiva commis­sione del Comune di Baone, per affron­tare l’argomento fusione. “Siamo in unafase di approccio – spiega il vicesindacoAurelio Puato – Il compito della com­missione paritetica è di entrare nel me­rito della fusione, di tastare il terreno,se così vogliamo dire. Abbiamo ricevutouna richiesta ufficiale da parte del sin­daco di Baone, di far incontrare le duecommissioni. Rispetto a qualche mesefa, c’è questa apertura da parte del Co­mune di Baone, quanto meno per af­frontare l’argomento”.

L’avvicinamento tra Este e Baone sultema dell’accorpamento delle due mu­nicipalità, giunge a distanza di alcunimesi dal primo approccio tra i due co­muni, che non aveva dato esiti. “A mag­gio proponemmo al Comune di Baonedi affrontare subito lo studio di fattibi­lità sulla fusione, anche per poter usu­fruire del finanziamento di dodici milaeuro, erogato a tale scopo dalla RegioneVeneto – ricorda il vicesindaco Puato –Baone con voto consiliare rispose in ma­niera negativa alla nostra proposta; pre­ferendo fare un passaggio obbligato,vale a dire interloquire sul tema fusionecon i comuni dell’Unione dei Colli Euga­nei: Arquà Petrarca e Cinto Euganeo.Dopo la risposta negativa di queste duemunicipalità, il Comune di Baone si èdetto disponibile a confrontarsi conEste”.

Le due commissioni paritetiche per lafusione dovrebbero incontrarsi a marzo,dopo le elezioni politiche.

vanna Fornasiero (lista Roberta GallanaSindaco), Enzo Ferro (Este Viva­Este conTe), Fernando Ongaro (Lega Nord), Giu­seppe Chiodarelli (Forza Italia), Gian­carlo Piva (PD), Stefano Agujari Stoppa(Civiche d'Este), Francesco Roin (Movi­mento 5 Stelle), Carlo Zaramella (EsteSicura). A breve la commissione parite­

Percorso impegnativo.Il presidente del Consiglio Roberto Trevisan e il vicesindaco Aurelio Puato. A lato, la sede municipale.

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EMERGENZA abitativa: l’impegno del ComuneLa gestione da parte del Comune di Este delle situazioni di sfratto esecutivodelle famiglie in difficoltà economica si concretizza in una serie di interventia supporto e a sostegno dei nuclei familiari.

Gli esperti sostengono che la crisi eco­nomica sia ormai alle spalle, tuttavia

la recessione ha lasciato molti strascichinella società. A tal proposito il Comune diEste è impegnato a far fronte ad una vera epropria emergenza abitativa. Il numerodelle famiglie, sia italiane sia straniere,sfrattate e in cerca di un nuovo domiciliocontinua ad essere consistente. “Tra di­cembre e la prima metà di febbraio ab­biamo dovuto gestire tredici casi di sfrattoesecutivo – precisa l’assessore alle Politi­che sociali Lucia Mulato – Sono situazionilegate alle condizioni economiche del pe­riodo che stiamo vivendo; infatti nella mag­gioranza dei casi si tratta di persone senzalavoro”.

Ma come affronta il Comune di Este leemergenze abitative dei suoi cittadini? “Lapolitica dell’amministrazione è che nes­suno resti senza un tetto sulla testa – pun­tualizza l’assessore – abbiamo sempre dellesituazioni di ripiego per gestire le emer­genze, come il cohousing negli apparta­menti sopra la stazione ferroviaria. Si trattadi una soluzione di passaggio, in quanto co­loro che vi entrano hanno a disposizioneuna camera, ma devono condividere conaltre persone nelle stesse condizioni deglispazi comuni, come i servizi e la cucina. Al­trimenti abbiamo l’ostello. Sono tutte so­luzioni attuate per tamponare le emer­genze abitative; nel frattempo provve­diamo a cercare di aiutarli a trovare unacasa. In questo nostro impegno abbiamoun valido aiuto dalle associazioni, in parti­colare dalle parrocchie e dalla Caritas”. Trale varie forme di sostegno alle famiglie incerca di nuova abitazione, perché sfrattate,il Comune prevede anche un aiuto econo­mico per il nuovo ingresso. “Nonostantetutto questo, però, permane la difficoltàdelle famiglie a trovare un’abitazione so­stitutiva – commenta Mulato – infatti senon sono in possesso di un certificato di im­piego a tempo indeterminato, le agenzie

sconti particolari e preventivi gratuiti

immobiliari non le prendono in considera­zione”.

Per aiutare le famiglie che faticano a pa­gare l’affitto o che sono sotto sfratto, il Co­mune ha destinato loro anche il fondo digaranzia, pari a circa 20 mila euro, alimen­tato dalle indennità di carica di quegli am­ministratori e consiglieri comunali che inmaniera volontaria hanno rinunciato, inparte o del tutto, ai loro emolumenti.

Viste le difficoltà a trovare un nuovo al­loggio, secondo gli amministratori locali i cit­tadini dovrebbero rivolgersi per tempo aiservizi sociali del Comune, cioè prima di ar­rivare allo sfratto esecutivo e alla conse­guente situazione di emergenza abitativa.“A causa della perdita del lavoro ci sono per­sone che smettono di pagare l’affitto – af­ferma l’assessore Mulato – sarebbe piùsemplice se si rivolgessero ai servizi socialiper ottenere dei contributi per altre cose,per esempio la spesa o l’acquisto dei libriscolastici per i figli, continuando a pagarel’affitto. In questo modo non rientrerebberonella condizione di essere sfrattati. Non èancora stato del tutto compreso che, in si­tuazione di difficoltà economica, forse è me­glio indirizzare le risorse a disposizione versol’affitto per tentare di mantenere la casa”.

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Casa: anchea Este una situazione di criticità.A lato, l’assessoreLucia Mulato.

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Pienone di gente al CARNEVALE di Este Nonostante la concorrenza delle concomitanti kermesse carnevalesche di Padova, Monselice, Casale di Scodosia, Len-dinara, la manifestazione estense ha fatto il pieno di pubblico.

è stato vinto dal carro “Burlima non bulli” dell'Allegra Bri­gata Deghejo di Bagnoli diSopra, il cui messaggio controtutte le forme di bullismo èstato premiato anche per l'at­tualità del tema e per la sensi­bilità con la quale è stato trat­tato. Al secondo posto si èclassificato il carro “Le meravi­glie del nostro Paese” delgruppo Amici del Zio, dedicatoalla bellezze dell’Italia, mentreal terzo posto si è piazzato “Ilcastello dei draghi” del gruppoFrazioni Unite.

Il premio per il gruppo piùnumeroso è stato assegnatoalla frazione Deserto, che hafatto sfilare ben 150 figuranti(32 famiglie coinvolte) trave­stiti da personaggi della saga diHarry Potter. I bambini di Casadelle Arti ­ Associazione Cultu­rale Fantalica, che hanno sfi­lato con originali copricapoispirati ai monumenti di Este,hanno vinto il premio per ilgruppo più caratteristico. Inol­

comunali. “Più che il Carnevaledi Este è diventato il carnevaledell’Estense – commenta l’as­sessore al Turismo SergioGobbo – abbiamo coinvolto icomuni del territorio, chehanno accolto il nostro invito.Alcuni, come Carceri, hannopartecipato con un carro alle­gorico, altri con gruppi ma­scherati che hanno sfilato peril centro di Este. Inoltre, siamoriusciti a coinvolgere i quartieridella città, le associazioni, lescuole, contribuendo a ritro­vare quello spirito di comunità,che dovrebbe caratterizzareuna città. Sono venute tantepersone, perché il Carnevale,che è un evento già bello di persé, nel contesto del nostrocentro storico, viene ancorapiù valorizzato”.

Nel corso della manifesta­zione un’apposita giuria ha va­lutato i carri allegorici e igruppi mascherati, che hannosfilato per vie e piazze dellacittà. Il Carnevale di Este 2018

Incredibile bagno di follaper l'edizione 2018 del Car­

nevale di Este, che nei numeriha superato persino la parteci­patissima kermesse carnevale­sca dell’anno prima. La manife­stazione dell’11 febbraio, orga­nizzata da Comune e Club Igno­ranti, ha richiamato in centrostorico migliaia e migliaia dipersone, provenienti da Este edai comuni vicini. Quest’annohanno sfilato per le vie centralidella città nove carri allegoricie undici gruppi mascherati, perun totale di circa mille figu­ranti. Per completare la pano­ramica numerica, sono statioltre un centinaio i volontariche hanno contributo allabuona riuscita della manifesta­zione. Nonostante le tantis­sime presenze, la macchina or­ganizzativa, molto attentaanche all’aspetto della sicu­rezza, ha funzionato al meglio.

Musica, colori, divertimentosono stati gli ingredienti di unevento che ha varcato i confini

tre, le mascherine più bellesono state premiate con degliomaggi, offerti dai negozi delcentro storico.

“Il Carnevale non è solo unafesta e un bel modo per stareinsieme in allegria – dichiara ilsindaco Roberta Gallana – èanche occasione per creare co­munità e per veicolare mes­saggi positivi come quello delcarro vincitore di questa edi­zione. Ho seguito la manifesta­zione dall'inizio alla fine e fac­cio i miei complimenti a tutticoloro che hanno dato il pro­prio contributo. Le frazioni, lescuole e i gruppi presentihanno testimoniato un sensocivico e di comunità che è diesempio e ci incoraggia a pro­seguire su questa strada. Afesta finita sono entrati inazione dieci operatori con tremacchine operatrici e diecisoffioni per ripulire completa­mente le vie e le piazze, chel’indomani erano completa­mente sgombre”.

Femminilità 2018: incontri, cinema,teatro per celebrare l'8 MARZO

teatrale dell'istituto superioreCalvi di Padova. Il 7 marzo alle21 al Teatro dei Filodrammaticila Compagnia della ‘Nguria pre­senterà “Donne…e…”, braniletterari e musicali dedicati alladonna per la regia di PaolaCiocchetta. L’8 marzo, giornatainternazionale della donna, alle17 sarà proposto un percorsotra le sale del Museo NazionaleAtestino con filo conduttore iltema “Protagoniste del loro

brare la donna nella storia, nelcinema, nel teatro, nell'arte eper rendere omaggio alledonne di oggi.

Il calendario delle iniziative siaprirà il 4 marzo alle 16 alMuseo Nazionale Atestino conil Percorso tematico a curadelle archeologhe del ServizioCivile Nazionale, con a seguirela messa in scena di “FilumenaMarturano” di Edoardo De Fi­lippo da parte del Laboratorio

Il Comune di Este intendecommemorare la giornata

internazionale della Donna conuna serie di appuntamenti, rac­colti nel programma “Femmi­nilità 2018”. Dal 4 marzo al 21aprile si susseguiranno incon­tri, spettacoli teatrali, visioni difilm. Un fitto cartellone dieventi, promossi in collabora­zione con associazioni culturali,compagnie teatrali e MuseoNazionale Atestino per cele­

tempo: Nerka e le altre” a curadi Cinzia Tagliaferro.

Nel programma di “Femmi­nilità 2018” sono inseriti anche4 appuntamenti con il cinema,ospitati all’Aula Magna SanFrancesco con inizio alle 21.15e ad ingresso libero: il 9 marzosarà proiettato il film “Histe­ria”, una settimana dopo “Se­raphine”, il 23 marzo “La re­gina del deserto“ e il 13 aprile“La notte che mia madre uccisemio padre”.

Il programma completo edettagliato di “Femminilità2018” è disponibile nel sito in­ternet comunale (www.co­mune.este.pd.it) e alla paginafacebook “Este Notizie CulturaEventi”.

Appuntamentodi successo.Due primi pianidel recente carnevale di Este.

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materiale e dei vari articoli,per evitare esposizioni nonconsone alla collocazione.Uno degli obiettivi è di riqua­lificare il mercatino dal puntodi vista estetico, affinché siarmonizzi con il contesto delcentro storico di Este. Con ilregolamento – proseguePuato – entreremo nel me­rito dell’organizzazione del

daco e assessore alle Attivitàeconomiche, Aurelio Puato –inoltre, determinerà gli spazida assegnare, che sono di 12metri quadri. Le assegnazionisaranno quasi definitiveanche per dare una conti­nuità visiva e di presenza almercatino. Il regolamento di­sciplinerà anche la disposi­zione e la presentazione del

Dovrebbe essere prontoper aprile il regola­

mento del mercatino dell’an­tiquariato, che si tiene nelcentro di Este ogni terza do­menica del mese. “Comeprevisto dal dispositivo re­gionale, il regolamento stabi­lirà una divisione equa tra gliespositori professionali e glihobbisti – spiega il vicesin­

mercatino, lo riordineremo elo riqualificheremo”.

Alcune novità per riorga­nizzare e rendere più attrat­tivo il mercatino dell’anti­quariato estense sono giàstate introdotte. A gennaio,per esempio, sono stati rias­segnati alcuni spazi espositivied è stata modificata la col­locazione degli stand. “Li ab­biamo collocati in una posi­zione centrale e di maggiorpassaggio, eliminando al con­tempo alcune situazioni criti­che – precisa Puato – questanuova collocazione è statamolto apprezzata, tant’èvero che abbiamo ricevutouna decina di richieste daparte di nuovi espositori. Conqueste nuove presenze ilmercatino raggiungerà latrentina di spazi espositivi, adimostrazione che è un ap­puntamento attrattivo per ilmondo dell’antiquariato edel vintage. Il mercatinoadesso si tiene da piazzaMaggiore lungo tutta viaMatteotti sin quasi alla TorreCivica – conclude il vicesin­daco – la nostra intenzione,una volta raggiunto il nu­mero adeguato di espositori,è di svilupparlo fino alle piaz­zette”.

Un regolamento per il mercatino dell’ANTIQUARIATO

ATTUALITÀ

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Guardia di Finanza: pronta la nuova sede

cardi – Alla Guardia di Finanzaè stata assegnata la porzionedell’edificio più esterna, i cuispazi interni sono stati ade­guati alle esigenze delleFiamme Gialle. Come ammini­strazione siamo soddisfatti,perché abbiamo recuperatoun immobile comunale e allostesso tempo abbiamo scon­giurato il trasferimento dellaGuardia di Finanza in un altrocomune. Nell’altra parte dellostabile – continua l’assessoreBiancardi – verrà collocatol’archivio storico del Comune,ora situato nel palazzettodello sport. Anche in questocaso il trasloco dell’archiviosarà effettuato nei prossimimesi”.

della nuova sede, la Guardia diFinanza pagherà all’ente lo­cale un canone di affitto.

Lo stabile di via Brunelli èstato diviso in due parti: unariservata alle Fiamme Gialle,l’altra, invece, destinata ad ac­cogliere l’archivio storico co­munale, attualmente collo­cato nel palazzetto dello sport.“L’immobile è stato diviso indue – conferma l’assessore aiLavori pubblici Serena Bian­

Afine gennaio si sonoconclusi i lavori di siste­

mazione e adeguamentodell’ex tribunale. Adesso l’edi­ficio è pronto ad ospitare laCompagnia atestina dellaGuardia di Finanza, il cui tra­sferimento dal presidio di viaSabina è atteso a breve. Ilcosto dell’intervento, dell’am­montare di 140 mila euro, èstato sostenuto dal Comune diEste. Una volta preso possesso

Record di DONAZIONI d’organi per il “Madre Teresa di Calcutta”Nel 2017 il gesto di solidarietà e altruismo di 16 persone (soprattutto anziani over 70) hapoi permesso di effettuare 28 trapianti di rene, 2 di cuore, 11 di fegato, 1 di pancreas. Inun solo giorno ben 3 sono stati i donatori: un caso unico in Italia! Il Direttore generale del-l’Ulss 6, Domenico Scibetta: “Donando, anche chi non è padre o madre può trasmetterela vita, interrompendo il fluire della clessidra e capovolgendo destini segnati”.

23 di tessuto cardiaco e 8 ditessuto cutaneo.

Si tratta di un traguardo diindubbia soddisfazione nonsolo per gli operatori che di­rettamente partecipano aqueste attività, ma per l’o­spedale di Monselice e l’Ulss6 Euganea perché si tratta diun impegno che richiede ele­vate capacità professionali,organizzative e di coordina­mento.

Il trend positivo è confer­mato dall’assenza di opposi­zioni alla donazione di organie dal mantenimento dellapercentuale di non opposi­zione alla donazione di cor­

poi permesso di realizzare ingiro per l’Italia 2 trapianti dicuore, 11 di fegato, 1 di pan­creas e 28 di rene.

Il “Madre Teresa di Cal­cutta” di Schiavonia si ponedunque, tra gli ospedali delVeneto, al quinto posto perdonatori utilizzati. Da segna­lare 3 donatori di organinello stesso giorno, casounico in Italia. Inoltre il di­stretto dell’ex Ulss 17 restaai primi posti nel Veneto perla donazione di tessuti da do­natore deceduto con 368cornee donate, 30 donazionidi tessuto muscolo­schele­trico, 17 di tessuto vascolare,

Per gli “Ospedali RiunitiPadova Sud Madre Te­

resa di Calcutta” il 2017 si èdistinto per una crescita mairegistrata prima nelle dona­zioni di organi. Nel corso del­l’anno, 16 pazienti hannodetto “sì” autorizzando alprelievo; la maggior partesono stati anziani o grandianziani, età media oltre i 70anni, diversi gli ottantenni atestimonianza che non è maitroppo tardi per trasmetterela vita. Nel 2016 i donatorierano stati 6, nel 2015, 7.L’attività di donazione e pre­lievo effettuata nelle saleoperatorie monselicensi ha

nee (71%), tessuto muscolo­scheletrico (74%), tessutocardio­vascolare (72%), tes­suto cutaneo (80%). Da se­gnalare che il distretto del­l’ex Ulss 17 con il suo 96,9%di consensi alla donazioneregistrati presso il SistemaInformativo Trapianti, risultaessere nel Veneto quello conla più alta percentuale diconsensi alla donazione.

“Donando, anche chi non èpadre o madre può trasmet­tere la vita, gratuitamente eincondizionatamente, bloc­cando così il fluire della cles­sidra e capovolgendo destinisegnati. Esprimiamo per­tanto il nostro più sentitoringraziamento – dichiara ilDirettore generale dell’Ulss 6Euganea, Domenico Scibetta­ a tutti i donatori e alle lorofamiglie che, pur nel dolorepiù lancinante, hanno per­messo il miracolo del tra­pianto dando prova digrande umanità e senso ci­vico. Il trapianto rappresental’unica vera cura per un nu­mero crescente di insuffi­cienze d’organo resistentialle terapie convenzionali,ma senza la generosità deidonatori non esisterebbe laprofessionalità, la compe­tenza e l’efficienza della tra­piantologia, in un sistemavirtuoso che continuamente,senza orario e senza sosta,riceve e dà. Grazie natural­mente anche ai nostri opera­tori che contribuiscono allabuona resa di un settoremolto delicato, capace di co­niugare grande sofferenzada una parte, per una vitache finisce, e grande meravi­glia dall’altra, per una vitadata per spacciata, che in­vece continua”.

ATTUALITÀ

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PEDIBUS e car pooling per gli alunni estensiIl Comune di Este sta promuovendo un progetto di incen-tivazione della mobilità sostenibile, rivolto ai bambini fre-quentanti le scuole atestine, la cui sperimentazione par-tirà in primavera.

altri volontari, che raggiungonoa piedi la propria scuola lungoun percorso segnalato. L'idea sirivolge alle famiglie che abitanofino a 800/1000 metri dallascuola. Il pedibus ha molti van­taggi: innanzitutto permette airagazzi di fare movimento, maanche di conoscere il proprioterritorio, di fare nuovi amici edi aumentare la propria auto­nomia e senso civico. Il car poo­ling si concretizza, invece, nellacostituzione di equipaggi tra 2 o3 famiglie che raggiungono unaccordo per effettuare il per­corso casa­scuola, scuola­casacon un’unica auto. Gli equipaggipossono funzionare “a rota­zione”, con una famiglia che fal’andata e l’altra il ritorno, o adautista fisso. L’organizzazionedel car pooling segue un precisosistema di gestione e permettedi risparmiare tempo, chilome­tri e risorse economiche e di ri­durre le emissioni di gas inqui­nanti.

menti casa­scuola scuola­casa,mediante l’utilizzo del car poo­ling (auto di gruppo) e del pedi­bus. Il progetto è gestito daAgenda 21 consulting srl, societàche realizza servizi che coniu­gano ambiente e sviluppo inun’ottica di sostenibilità e mi­glioramento della qualità dellavita.

Il pedibus consiste nell’orga­nizzare gruppi di studenti ac­compagnati da genitori o da

Nelle scorse settimanel’amministrazione comu­

nale ha tenuto una serie di in­contri con i genitori degli alunnidelle scuole primarie Pascoli,Sartori Borotto, Unità d’Italia edella secondaria di secondogrado “Carducci” per illustrareloro il progetto “Scuol@BIS”(Bambini Insieme a Scuola). Sitratta di un’iniziativa di incenti­vazione della mobilità sosteni­bile, che interessa gli sposta­

Il progetto “Scuol@BIS” pre­vede per le scuole primarie laproposta del “pedibus” e per lascuola secondaria e la primariaPascoli quella del “car pooling”.“Abbiamo avuto alcuni incontri,prima con l’Istituto comprensivoe poi con i genitori, per spiegarein cosa consistono queste dueiniziative e i vantaggi che ne de­rivano – spiega l’assessore allePolitiche sociali, Lucia Mulato –adesso stiamo raccogliendo iquestionari somministrati allefamiglie per vedere il loro livellodi interesse e di disponibilitàverso questa iniziativa. Seavremo abbastanza adesionicontiamo già in primavera dipartire con il pedibus e poi, conl’inizio del prossimo anno scola­stico, con il car pooling. È unaeccellente iniziativa, che spe­riamo abbia il seguito che me­rita, perché riduce il traffico,consente agli alunni di socializ­zare, di fare attività fisica e di co­noscere meglio la propria città”.

Per maggiori informazioni sulprogetto “Scuol@BIS” ci si puòrivolgere alla società Agenda 21consulting srl (telefono049.8079570, sito internetwww.scuolabis.it) o all’Ufficiopubblica istruzione del Comunedi Este (tel. 0429.617573.4­6, e­mail: pubbl.istruzione@co­mune.istruzione.pd.it).

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Varato il disciplinare dei PARCHEGGI e della sostaIl Comune di Este si è dotato di un nuovo piano parcheggi. Tra i criteri seguiti nella sua stesura figurano il ga-rantire maggiore rotazione delle aree di sosta in centro storico e l’applicazione di tariffe commisurate all’ef-fettivo utilizzo dei posteggi.

degli stalli dei residenti quandonon occupati, differenziazionedell’utilizzo delle aree in basealla tipologia degli utenti. “Dal­l’analisi dell’esistente – prose­gue l’assessore Biancardi ­sono emerse le proposte di in­tervento relative principal­mente la modifica della tariffa­zione in centro storico, l’istitu­zione di gratuità per i veicolidelle persone invalide, l’istitu­zione di soste brevi in corri­spondenza di attività commer­ciali. Con il nuovo Disciplinareverrà, inoltre, data attuazionea modifiche viarie relative azone specifiche al fine di mi­gliorarne la viabilità”.

Secondo il vicesindaco Aure­lio Puato il Disciplinare com­porterà “una migliore qualitàdi vita dei cittadini e, al con­tempo, l’incentivo agli utenti aservirsi delle aree di sosta incentro solo per brevi commis­sioni, riservando aree gratuite,come il parcheggio di via SanGirolamo (sempre) e quello divia Principe Umberto (il sabatopomeriggio), per le soste piùprolungate o per chi si reca allavoro. Ci è sembrato interes­sante avviare una sperimenta­zione riguardo l’utilizzo deglistalli, concessi ai privati nelleore nelle quali non vengonoutilizzati, a favore dei clientidei negozi delle vie corrispon­denti”.

Approvato dalla giuntacomunale a fine 2017,

sarà a breve operativo il nuovoDisciplinare sui parcheggi esulla sosta. Il documento è ilfrutto di un’analisi della situa­zione parcheggi, aree di sosta,mobilità urbana di Este. Tra isuoi obiettivi primari rientranoil consolidamento e la diffu­sione della mobilità ciclo­pe­donale e la disincentivazionedell’uso dei veicoli a motore incentro storico. “L’analisi dellasituazione presente ha eviden­ziato alcune criticità, come lascarsa rotazione della sosta oil pericolo e l’intralcio che de­riva dall’occupazione dellasede stradale da parte delleauto parcheggiate – spiegal’assessore alla Viabilità, Se­rena Biancardi – si tratta di unlavoro di riordino del sistemadi accessibilità al centro sto­rico, attraverso il quale l’of­ferta è stata ri­articolata perqualità e quantità distin­guendo, ad esempio, tra le esi­genze di chi si reca in centroper acquisti e di coloro che quivengono per lavoro”.

Nella definizione del nuovopiano parcheggi l’amministra­zione comunale ha applicatovari criteri al fine di garantiremaggiore rotazione nei par­cheggi in centro storico, tariffecommisurate all’effettivo im­piego delle aree di sosta, uso

Il Disciplinare dei parcheggi in sintesiIl nuovo piano parcheggi ha

introdotto varie novità, inparticolare per quanto con­cerne le tariffe dei posteggi. Aquesto proposito la tariffadelle aree di sosta delle vieVigo di Torre, Ca’ Mori, San Gi­rolamo e Principe Umberto èstata portata a 0,50 euro l’ora(gratis dalle 13 alle 15) rispettoal precedente 1,50 euro permezza giornata. L’abbona­mento mensile è passato da 15euro a 10 euro (agli abbonati èriservato il parcheggio di viaPrincipe Umberto). Il parcheg­gio di via San Girolamo (areaex stazione degli autobus) è di­ventato gratuito. La tariffa peri posteggi di via Cavour epiazza Trieste è diventata di1,20 euro la prima ora, che di­vengono 1,80 dalla secondaora (gratis dalle 13 alle 15). Perla sosta in via Principe Um­berto sono richiesti 1,20 eurol’ora, mentre il sabato dalle 15alle 19 si può parcheggiare gra­tis. Infine, anche la tariffa in viaMassimo d’Azeglio è stata por­tata a 1,20 euro l’ora, con

sosta gratuita dalle 13 alle 15.In tutti i posteggi a pagamentoviene consentita la sosta gra­tuita alle persone invalide mu­nite di apposito contrassegno.

In via Cavour, sul lato portici,saranno istituiti 5 nuovi stalliper la sosta breve regolamen­tata da disco orario, così comein viale Fiume lato tra via Do­gana Vecchia e il ponte dellaPorta Vecchia. Un’altra novitàintrodotta dal Disciplinare èrelativa agli stalli di sosta a ti­tolo oneroso assegnati ai resi­denti. Questi spazi potrannoessere utilizzati, nei momentidi non occupazione da partedei residenti, dai clienti delleattività commerciali, presentinella via, previa esposizione diun apposito tagliando rila­sciato agli assegnatari deglistalli.

Per l’avvio delle nuove ta­riffe previste dal Disciplinarebisognerà attendere i tempitecnici di aggiornamento e ri­programmazione dei parco­metri e di sostituzione dellacartellonistica.

ATTUALITÀ

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Il Centro Veterinario Monseli-cense – CVM – nasce nel 1999 daun’idea del dott. Roberto Bonato.

Le nuove tecnologie diagnostichee chirurgiche offerte dal CVM ga-rantiscono oggi un servizio com-pleto e d’eccellenza per la salutedegli animali d’affezione.

Con l’apertura della nuova sede ilCVN è diventato Clinica Veterinariacon 300 etri di struttura e un’equipefissa di 7 veterinari.

Numerosi Specialisti nelle diversebranche della Medicina Veterinariahanno scelto la nostra Clinica comeloro base operativa nel Monseli-cense, riconoscendo la qualità dellastruttura e delle attrezzature e com-pletando di fatto l’offerta di cure peri nostri piccoli amici.

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EndocrinologiaOncologia

CardiologiaMedicina preventiva pediatrica

DIAGNOSTICARadiologiaEcografia

EcocardiografiaEndoscopia

Analisi cliniche

CHIRURGIAAnestesia e terapia del dolore

Chirurgia dei tessuti molliChirurgia ortopedica

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CVM ha creato un servizio veteri-nario per animali d’affezione il piùcompleto possibile.

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Centro Veterinario MonselicenseClinica Veterinaria Privata

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NATIVA: il test prenatale non invasivo Da oggi disponibile in Domus MedicaNATIVA è un test di screening che fornisce una risposta sulla possibile presenza dianomalie cromosomiche del feto. Ne parliamo con il Dr. Flavio Rossetti, direttore sa-nitario di Domus Medica.

del nascituro”.A chi è rivolto il test?“NATIVA è ideale per tutte le

donne in attesa poiché noncomporta i rischi degli esamidiagnostici invasivi tradizionali.Analizza i frammenti di DNA delbambino rilasciati dalla pla­centa che circolano libera­mente nel sangue materno. Puòessere effettuato dalla 10a alla18a settimana di gravidanza. Èindicato per gravidanze singoleo gemellari che derivano daconcepimento naturale o da fe­condazione assistita”.

Come si esegue il test?“Prima di sottoporsi al test di

screening prenatale NATIVA, lapaziente riceverà una consu­lenza ginecologica da parte deinostri specialisti che effettue­ranno un’ecografia fetale e le il­lustreranno nel dettaglio le ca­ratteristiche e le potenzialitàdel test. Successivamente, lapaziente effettuerà un normaleprelievo di sangue, che verràanalizzato nei laboratori Biorep.

Il procedimento è semplice eil risultato sarà comunicato allapaziente dallo specialista cheha effettuato la consulenza gi­

stic) ai sensi della Direttiva98/79/CE.

Cosa analizza?“Alcune malattie genetiche

sono ereditarie, altre, come laSindrome di Down non lo sono,e possono insorgere in ognigravidanza. NATIVA è capace dirilevare le trisomie 21 o Sin­drome di Down, 18 o Sindromedi Edwards e 13 o Sindrome diPatau, le aneuploidie dei cro­mosomi sessuali ossia le varia­zioni nel numero dei cromo­somi X e Y come la sindrome diKlinefelter, la sindrome di Tur­ner o monosomia del cromo­soma X, la sindrome della triplaX o la sindrome di Jacobs e, se igenitori lo desiderano, il sesso

Dr. Rossetti, come fun­ziona il test NATIVA?

“Il test analizza i frammentidi DNA fetale che circolano li­beramente nel sangue maternoattraverso i quali è possibile in­dividuare quali siano i soggettia rischio per determinate ano­malie cromosomiche, per iquali è consigliabile un ulte­riore approfondimento con tec­niche diagnostiche invasive,come l’amniocentesi o la villo­centesi.

NATIVA è effettuato nei la­boratori di BioRep nella sede diMilano all’interno del ParcoScientifico San Raffaele e l’in­tero flusso di analisi è certifi­cato CE­IVD (In­Vitro Diagno­

necologica nel giro di massimo7/10 giorni. In caso di positività,sarà possibile effettuare l’am­niocentesi o la villocentesi gra­tuitamente presso i centri con­venzionati Biorep”.

Si tratta di un test affida­bile?

“Il test NATIVA è stato vali­dato su oltre 3.000 gestanti e,grazie alla maggiore sensibilitàrispetto al test combinato o Bi­test, può diminuire il ricorso aesami diagnostici invasivi, ridu­cendo il rischio di aborto adessi correlato. L’attendibilità el’accuratezza dei risultati di NA­TIVA sono elevatissimi con unafrequenza di falsi positivi o falsinegativi minore dello 0,1%”.

Nativa è l’unico test di que­sto tipo disponibile presso ilpoliambulatorio DOMUS ME­DICA?

“Oltre al test NATIVA, sonodisponibili i test NATIVA PLUS eNATIVA KARYION: si effettuanocon le medesime modalità de­scritte per il test NATIVA maeseguono uno screening piùapprofondito. Oltre alle triso­mie 21,18,13 e alle aneuploidiedei cromosomi sessuali, il testNATIVA PLUS è in grado di rile­vare le microdelezioni (anoma­lie strutturali) a carico dei cro­mosomi 15 (Sindrome di PraderWilli), 5 (Sindrome di Cri­du­Chat), 1 (Delezione 1p36), 22(Sindrome di George), 4 (Sin­drome di Wolf­Hirschhorn).

Il test NATIVA KARYON ana­lizza le aneuploidie a carico diTUTTI i cromosomi del bam­bino e le microdelezioni elen­cate per il test NATIVA Plus”.

OSPEDALE: il dr. Fabio Baratto è il nuovo direttore dell’UOC di Anestesia e Rianimazione

Merano, Adria e negli ultimi 20anni ha lavorato nell’Istituto diAnestesiologia e Rianimazionedell’Azienda ospedaliera di Pa­dova dove è stato dirigente me­dico di primo livello, anche inqualità di responsabile delleUnità di Terapia intensiva Istar1 e Istar 2, specializzate nell’as­sistenza di pazienti con com­promissione acuta e riacutizza­zione di problemi cronici di tipocardiaco, neurologico e meta­bolico, insufficienze respirato­rie acute e multiorgano, traumie politraumi, ustioni gravi. Ildottor Baratto ha inoltre con­tribuito a sviluppare protocollioperativi per la gestione dei pa­zienti critici.

L’ospedale di Schiavoniaha un nuovo primario. E’

il dottor Fabio Baratto, nomi­nato dal Direttore Generaledell’Ulss 6 Euganea DomenicoScibetta, nuovo direttore del­l’Unità operativa complessa diAnestesia e Rianimazione.

Nato a Montagnana nel1962, il dottor Baratto si è lau­reato in Medicina e Chirurgiaall’Università di Padova nel1987 con il massimo dei voti,lode e pubblicazione della tesi,quindi si è specializzato in Ane­stesia e Rianimazione sempreal Bo e sempre con il punteggiopiù alto. Ha quindi esercitatonegli ospedali di Treviso, Porto­gruaro, San Candido, Brunico,

dell’Ulss 6 Euganea, DomenicoScibetta – la politica aziendaledi copertura di posizioni di api­calità con figure di lungo corsoche contribuiscono a portarel’Ospedale di Monselice a livellidi sempre più alta professiona­lità”.

ATTUALITÀ

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“Diamo il benvenuto a que­sto professionista di prim’or­dine che con la sua notevolecompetenza e forte esperienzaviene a guidare un reparto stra­tegico per complessità e delica­tezza. Continua così – com­menta il Direttore Generale

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Piano del Verde per le aree pubblichetogliere, come curare, cosa so­stituire”.

Per redigere il piano delverde, ciascuna pianta presentenelle aree pubbliche estensi èstata mappata e schedata. Tuttii dati relativi agli alberi sonostati inseriti nel sistema Gis, checonsente di immagazzinare,elaborare, analizzare, gestire erappresentare ogni informa­zione geografica ricevuta, ren­dendo il tutto disponibile al frui­

lana – Con il Piano del verdeogni albero avrà una propriascheda fitosanitaria, che ci per­metterà di conoscerne la posi­zione, lo stato di salute, le qua­lità e le criticità. Il piano saràuno strumento pianificatorioper tutte le manutenzioni delverde, nonché per la riqualifi­cazione di aiuole e aree pubbli­che. Sulla base di dati tecnici ilpiano indicherà anche comepotare ogni singola pianta, cosa

Abreve il Comune di Estesi doterà del Piano del

Verde, strumento che nelle in­tenzioni degli amministratorilocali permetterà una gestioneottimale dei giardini e dellearee pubbliche. Il documentodovrebbe essere pronto abreve, per poi essere presen­tato alla cittadinanza. “È statamappata ogni singola pianta ditutte le aree verdi pubbliche –afferma il sindaco Roberta Gal­

tore del servizio. “Con questopiano è stato effettuato un cen­simento dettagliato e precisodel verde pubblico – spiega l’as­sessore ai Lavori pubblici, Se­rena Biancardi – abbiamo inanimo di rafforzare la macchiaverde, con nuove piantuma­zioni e di riqualificare le areeche lo necessitino. Per farlo se­guiremo le indicazioni fornitedal consulente, che ha redattoil piano del verde”.

RESTAURATI l’antica chiesa e il campanile di Motta d’Este

murarie. I lavori non erano piùdifferibili tanto che la parroc­chia, ottenuta l'autorizzazionedalla Soprintendenza Archeo­logica, ha deciso di investire lapropria disponibilità di cassaper dar seguito ai lavori. “Dopoun percorso durato vent'anniviene restituita alla città l'exchiesa parrocchiale dellaMotta con il suo campanile –ha affermato il sindaco Ro­berta Gallana – Grazie alla col­

riscontrati. Con il passare deglianni e in assenza di interventidi ripristino, gli immobili ave­vano subito ulteriori lesioni ecedimenti. Uno studio com­missionato dalla parrocchiaaveva evidenziato lo stato diforte degrado in cui versavanole strutture con porzioni di co­pertura crollate o in condi­zione di equilibrio instabile,fessure della muratura, di­stacco di intonaci e porzioni

Dopo oltre vent’anni dichiusura al pubblico,

l’antica chiesa parrocchiale e ilcampanile di Motta d’Estesono stati restituiti allo loro co­munità. Lo scorso 7 gennaio èstata festeggiata la fine dei la­vori di restauro dei due storiciedifici, lavori intrapresi circa unanno fa. Chiesa e torre campa­naria erano state imbragatecon tubi innocenti nel 1995 acausa dei problemi di staticità

laborazione e al lavoro di squa­dra tra Soprintendenza ar­cheologica, parrocchia e Curiavescovile si sono realizzati i la­vori di consolidamento e re­stauro conservativo dei dueedifici, nonché il restyling dellafacciata dell'attuale chiesa par­rocchiale. Il Comune ha svoltoun supporto tecnico e di me­diazione facilitando l'iter tra ivari soggetti coinvolti. L'impe­gno esemplare del Consigliopastorale, di don FrancescoGallo e dei parrocchiani hacontribuito in maniera deter­minante, affinché la situazionedi degrado che perdurava daanni venisse finalmente ri­solta”.

All'interno dell'ex chiesa po­trebbe essere ricavata unasala parrocchiale, punto di ag­gregazione per i cittadini, so­prattutto per i giovani. Re­stano da completare alcuni la­vori di ripristino del marcia­piede e dell'attraversamentopedonale, che il Comune si èimpegnato a effettuare.“Grande è la nostra soddisfa­zione nel ridare dignità ad unadelle porte di accesso alla città– ha commentato il consiglierecomunale Fernando Ongaro –È stato fatto un lavoro di squa­dra importante, che ha per­messo di riportare alla lucedue edifici storici che qualifi­cano la nostra frazione”.

Bentornata!La chiesa e ilcampanile diMotta d’Este.

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TEATRANDO approda a MontecitorioContinua a raccogliere frutti la felice esperienza del progetto “Teatrando: giovanie scuola in scena”, che valorizza le abilità e i talenti attoriali degli allievi dei labo-ratori teatrali scolastici degli istituti superiori.

tagnana Este e Tipografia Apo­stoli di Este.

Gli allievi del progetto Tea­trando, che si sono esibiti difronte ad una platea compo­sta da figure istituzionali, diri­genti del Miur, dirigenti scola­stici, docenti universitari e li­ceali, studenti, hanno otte­nuto numerosi apprezzamentida parte del pubblico e delleistituzioni, che hanno graditol’iniziativa. “Nel dibattito postspettacolo sono emersi spuntidi riflessione, percorsi proget­tuali interessanti e forieri di

nell’aula dei Gruppi parlamen­tari lo spettacolo sul temadella violenza sulle donne“Ogni 8 minuti”. L’iniziativa èstata patrocinata dalla Presi­denza del Consiglio dei Mini­stri, dalla Presidenza della Ca­mera dei Deputati, dal Mini­stero dell’Istruzione dell’Uni­versità e della Ricerca (Miur),dalla Regione Veneto, dallaProvincia di Padova e dallaCittà di Este, in collaborazionecon i comuni di Padova eArquà Petrarca, Lions PadovaProgetto Martina, Lions Mon­

Ennesimo riconoscimentoper “Teatrando”, il pro­

getto più che decennale di va­lorizzazione dei laboratori sco­lastici degli istituti superioridella provincia di Padova enon solo, promosso dal vica­riato di Este e coordinato daManuelita Masia. Lo scorso 16gennaio gli allievi del labora­torio teatrale del liceo scienti­fico “Alvise Cornaro” di Pa­dova sono stati ospiti della Ca­mera dei Deputati a Monteci­torio. Per l’occasione gli stu­denti hanno messo in scena

sviluppi e collaborazioni interregionale – commenta Ma­nuelita Masia referente diTeatrando – bravissimi gli stu­denti, nell’ennesima replicadello spettacolo ‘Ogni 8 mi­nuti’, applaudito dai presentitutti in piedi. Con questa ini­ziativa abbiamo avvalorato lefinalità del progetto Tea­trando, che sono portare al­l’attenzione delle istituzioni ipercorsi formativi in esserenei laboratori teatrali scola­stici; sottolineare l’impegnodei giovani studenti sulla te­matica della violenza di ge­nere di quotidiana emergenza;far cogliere la forte valenza co­municativa del linguaggio tea­trale”.

L’intensa attività di Tea­trando non si ferma. Il pros­simo 17 marzo al teatro Mpxdi Padova sarà proposto lospettacolo “Alice, dove ti seismarrita”, del liceo artisticoFerrari di Este, imperniato sulviaggio di perdizione delle gio­vani generazioni nel mondodel web. L’appuntamento tea­trale, rivolto agli studenti degliistituti superiori di Padova, in­tende veicolare spunti di ri­flessione attraverso il teatro,modalità espressiva di imme­diato impatto comunicativo.

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I primi quarant’anni del FILODRAMMATICItando in scena "L'imbriago de sesto"e "La scorzeta de limon" di GinoRocca, per la regia di Pino Zamana.Sono passati quarant’anni da allora,un anniversario che il Comuneestense e la stessa Compagnia TeatroVeneto "Città di Este", in collabora­zione con Arteven­Regione del Ve­neto, hanno voluto celebrare con unappuntamento speciale. Nell’occa­sione, proprio il 28 gennaio, EleonoraFuser, attrice di fama del teatro ve­neto professionale, ha reso omaggioal Filodrammatici con un raccontosulla tradizione delle maschere vene­ziane dal titolo “Pantalone impazzito,ovvero fuga da Venezia”. A seguire, ildirettore del circuito teatrale Arteven,Pierluca Donin, ha ricordato il criticoe giornalista Gian Antonio Cibotto(1925­2017), cittadino onorario diEste. “Sono particolarmente orgo­gliosa che il 40° anniversario del Filo­drammatici sia dedicato a Gian Anto­nio Cibotto, che tanto ha fatto per ilteatro della nostra città – è il com­mento del sindaco Roberta Gallana –Orgogliosa della Compagnia teatraleCittà di Este che porta avanti la tradi­

Lo scorso 28 gennaio il teatro deiFilodrammatici ha compiuto 40

anni. Era il 1978 allorquando, in quellastessa data, la Compagnia Teatro Ve­neto "Città di Este" lo inaugurava, por­

zione del teatro veneto e alla quale vatutta la nostra stima. L'amministra­zione ringrazia attori, registi, autori,assistenti, tecnici, amici e tutti coloroche in questi 40 anni hanno contri­buito, non solo a portare il nome diEste nei teatri di tutto il Triveneto, maanche a fare del Filodrammatici ilpunto di riferimento del teatro perEste e il territorio”.

L'evento del 28 gennaio era statopreceduto dalla riproposizione delfortunato allestimento "I ciassetti delCarneval", ossia "Chi la fa l'aspetta",di Carlo Goldoni per la regia di StefanoBaccini.

Un pezzo distoria di EsteL’edificio del Teatro dei Filo­

drammatici, ristrutturato conpassione e sacrificio dalla CompagniaTeatro Veneto "Città di Este", è l'exoratorio dello Spirito Santo (1692),prospiciente il Convento di San Fran­cesco. Ridotto ad usi profani dal 1771,fu successivamente “tana della ca­napa”, macello, Istituto Musicale"Giuseppe Farinelli" (è per questo cheil vicolo che raggiunge l'edificio, già viadel Macello, dal dopoguerra si chiamaCalle della Musica), quindi, palestra,deposito, garage.

La Compagnia "Città di Este", cui ilComune aveva affidato dai primi anni'70 la sede sociale nell'ex studio delloscultore Vascon, contiguo all'exchiesa, propose ed ottenne dall'enteun comodato per trasformare lo spa­zio in un teatro per la città: com'è av­venuto, perché il Filodrammatici rap­presenta da quarant'anni un punto diriferimento obbligato nella propostadi teatro, per Este e il suo hinterland.

Dal 1978 la Compagnia "Città diEste" gestisce la sala con annuali sta­gioni di prosa, offrendo una vetrinapressoché completa dell'attività ama­toriale del Triveneto, e talvolta pro­fessionale, con un repertorio amplis­simo, che privilegia soprattutto il tea­tro veneto, e da qualche anno il tea­tro ragazzi: in sintesi, centinaia e cen­tinaia di manifestazioni, con la parte­cipazione di migliaia di spettatori. Pa­rallelamente all'attività di spettacolo,il teatro di Calle della Musica ospitaaltre iniziative artistiche e socio­cul­turali: dai numerosi concerti, alle con­ferenze, alle presentazioni e proie­zioni, ai saggi scolastici.

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L’Università del tempo liberoincontra gli amministratori

stina dell'Età Libera" di Este,prosegue con i suoi appunta­menti a tema culturale conl'obiettivo di facilitare e ar­monizzare i rapporti sociali edi soddisfare la necessità diapprendere della cosiddetta“età libera”. Gli incontri, par­titi lo scorso 23 ottobre, sitengono il lunedì e il giovedì,dalle 15 alle 17.30 presso ilchiostro di Santa Maria delleConsolazioni. Gli iscritti a que­

dimento – commenta l’asses­sore alle Politiche sociali,Lucia Mulato – è stata un’oc­casione per avvicinare l’atti­vità dell’amministrazione allacittà ed è stata un’esperienzainteressante anche per noi”.

Intanto l’Università deltempo libero, organizzata dal­l'amministrazione comunalee da Auser Provinciale Padovain collaborazione con il Cir­colo "Nuova Università Ate­

Tra gennaio e febbraiol’Università del tempo

libero, apprezzata e frequen­tatissima iniziativa culturaleatestina, ha proposto nel suoprogramma una serie di in­contri con l’amministrazionecomunale estense. Per l’oc­casione gli amministratorihanno presentato agli iscrittiall’Università le attività deisingoli assessorati. “L’inizia­tiva ha riscosso un certo gra­

sto anno accademico dell’U­niversità del tempo liberosono ben 240; i corsi e i labo­ratori proposti sono tenuti dainsegnanti di comprovataprofessionalità ed esperienza.

Le lezioni dell’Universitàdel tempo libero spazianodalla storia delle RepubblicheMarinare all'astronomia,dalla storia dell'arte alla let­teratura italiana. Il pro­gramma prevede anche labo­ratori (teatro, archeologia,informatica, lingue straniere,musica, ascolto dell'opera li­rica, arte­terapia), incontrisull'attualità e visite culturalilegate ai temi trattati nel­l'anno accademico, che sichiuderà a maggio.

ATESTINA SUPERBIKE: dopo la “Super” arriva la “Mini”Il 10 giugno Atestina Superbike transiterà nelle segrete del Monte Fasolo. Il 21 lugliola grande novità: sarà un'invasione di mini bikers con la Tek Series Atestina Minibike.

importante novità riguarda la“Flower Cerimony”: i primi trecampioni uomini e le prime trecampionesse donne, sul palcoin piazza, riceveranno degliorologi Tissot, messi in paliodalla gioielleria­orologeriaFerro Gioielli di Este. Un inter­vento, questo, che assime e aquello della Fattoria MonteFasolo, fa sì che una manife­stazione di grande livellocome Atestina Superbike,possa presentarsi nel pano­rama delle gare nazionali condegli assi nelle maniche prontiper essere giocati con l'obiet­

genitori”, afferma GianlucaBarbieri, organizzatore delledue Atestine. “La gara si terràa luglio – prosegue – ma nonc'è alcun problema: chi corree segue un circuito improntala sua stagione sportiva inbase al calendario gare. Sitenga poi conto che la dome­nica successiva ce ne saràun'altra… Per quanto riguardal'uso del Castello – concludeBarbieri – non abbiamo tro­vato alcun ostacolo, perchél'esperienza ci ha suggerito difare il percorso inverso, cioè:prima chiedere il parere agliuffici e poi proporre all'Am­ministrazione un evento delgenere, prontamente accor­dato. Sarà una grande festa".

Per quanto riguarda la Su­perbike, molte sono le novità,ma due su tutte: la gara tran­siterà all'interno delle cantinedella Fattoria Monte Fasolo;sarà un passaggio unico nelsuo genere, che prevedeanche il transito su scalini e al­l'interno di una grotta. Altra

Sarà proprio questa lagrande novità del 2018:

Atestina Minibike, la gara dimountain bike dedicata aibambini dai 5 ai 12 anni checorreranno su di un percorsoche verrà ricavato sulla collinaall'interno delle mura del Ca­stello di Este. La gara sarà uffi­cialmente iscritta nel calenda­rio delle gare della Federa­zione Ciclistica Italiana, maprevede alcune "batterie" pro­mozionali, aperte ai bimbi chevorranno provare l'esperienzadelle ruote grasse.

Verranno montate tran­senne, archi, e strutture vicinoal parco giochi. Arriverannobikers da tutto il triveneto edall'Emilia Romagna, poichéquesta gara è già stata inseritanei due circuiti: Veneto CupKids ed Emilia Romagna Kids.

"Sarà un'ulteriore occasionedi far conoscere la nostra cittàgrazie alla MTB, poiché arrive­ranno centinaia di bimbi datutto il nord Italia e saranno aloro volta accompagnati dai

tivo di far arrivare centinaia diappassionati da tutta Italia equindi fare "vera" promozionedel territorio.

Sia Atestina Superbike cheAtestina Minibike, verrannoseguite dalle telecamere dellatrasmissione MTB Granfondo,ma soprattutto la Super avràbuone possibilità di avere unpassaggio in RAI. Tutte le infosu www.atestinasuperbike.it.

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Giornata dell’AVVOCATURA a EsteUna cinquantina di avvocati del territorio si sono messi a disposizione della citta-dinanza per un’intera giornata, per fornire consulenza orientativa gratuita nel-l’ambito di tutte le aree del diritto.

avvocati del territorio si sonomessi a disposizione della cit­tadinanza, offrendo presta­zioni di consulenza orientativagratuita nell’ambito di tutte learee del diritto. In totale sonostate fornite circa 60 consu­lenze gratuite. “I cittadinihanno dimostrato di averegradito l’iniziativa – com­menta Gianluca Greggio, pre­sidente della Camera degli Av­vocati di Este, Monselice eMontagnana – In un’epocanella quale l’accesso alla giu­stizia può risultare in qualchemisura problematico, gli avvo­

Montagnana è una associa­zione alla quale aderisconocirca 140 avvocati del territo­rio, che si prefigge, tra l’altro,di farsi interprete e rappre­sentante delle istanze e delleproblematiche locali che inte­ressano gli avvocati e i citta­dini.

L’evento, che si ispirava alpiù vasto ambito del progettodenominato “L’Avvocatura in­contra la Città”, mirava a riav­vicinare i cittadini all’avvoca­tura e a riaffermare l’impegnosociale degli avvocati. Nelcorso della giornata, circa 50

Lo scorso 25 novembre laCamera degli Avvocati di

Este, Monselice e Monta­gnana, di concerto con l’Or­dine degli Avvocati di Padova,ha promosso un’intera gior­nata dedicata alla consulenzalegale gratuita. L’iniziativa, pa­trocinata dai Comuni di Este,Monselice e Montagnana,dalla Provincia di Padova edalla Cassa Forense, e con lapartecipazione dell’Ordinedegli Avvocati di Rovigo, si ètenuta nella sede municipaleestense. La Camera degli Av­vocati di Este, Monselice e

cati di Este, Monselice e Mon­tagnana hanno inteso offrireai cittadini un’opportunità diconoscenza delle dinamicherelative alle consulenze legali.Attraverso la giornata di con­sulenza gratuita si è, inoltre,voluto ricordare che il ruolosociale dell’avvocato, spesso,per vero, dimenticato, è la tu­tela degli interessi e dei dirittidei cittadini, a partire dai sog­getti più deboli”.

Il successo dell’evento ha in­dotto la Camera a program­mare la ripetizione della gior­nata anche per il 2018.

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DAVVERO ci sono troppe piscine e il nuoto non sta a galla?

non gestisce bene, dove peranni ha goduto di privilegi e dicontributi e monopoli senzamettersi sul mercato , dovenon si è mai guardato alla qua­lità e a investimenti per rispar­miare energia.

DA GESTORE ci dispiace leg­gere simili articoli che GENE­RALIZZANO, senza intervistareinvece le singole realtà chespesso sono diverse dai grandicentri!

Come gestori della Piscinacomunale di Monselice, purcondividendo parte dei conte­nuti dell'intervista resa dal pre­sidente della Fin Veneto (costielevati, troppe piscine, pochicontributi), vogliamo sottoli­neare come la Struttura Comu­nale di Monselice in questi 4anni di nostra GESTIONE siatornata ai fasti di un tempo,creando un ambiente familiaree sportivo e ricreativo di eccel­

acqua e gas ) sono quadrupli­cate, soprattutto l'acqua chevede un unico fornitore chedovrebbe scontate le tariffealle strutture sportive pubbli­che (tutte, dai campi di calcioalle palestre comunali).

Vero che i comuni hanno ta­gliato i fondi (però in alcuni co­muni si versano ancora ai ge­stori importi di 100.000 euro!),e che i comuni chiedono in­vece ai NUOVI GESTORI inve­stimenti sempre più alti esenza dare né aiuti finanziari,né garanzie per accedere alcredito: perché ai gestori di pi­scina si chiede di ristrutturaree migliorare gli impianti spor­tivi comunali a loro spese, adifferenza di ciò che succedeper altri impianti (calcio,rugby, palestre), dove è il co­mune che investe.

FALSO DIRE CHE C' E' CRISI!La crisi è laddove il gestore

Troppe piscine nel territo­rio, impianti natatori in

difficoltà, società sportive cheper i costi di gestione rischianodi andare a fondo e nuotatoriappassionati che scappanocausa il quadro d’incuria. Neigiorni scorsi un’inchiesta (Mat­tino di Padova del 26 febbraio2018) ha dipinto a tinte foscheil presente di piscine e impiantinatatori del Veneto. Perquanto ci riguarda, alcune pre­cisazioni si impongono.

E’ VERO: ci sono troppe pi­scine (anche in paesi con menodi 5.000 abitanti!), a 10 km l'una dall' altra; questo portaperò ad essere più efficienti ecompetitivi.

Vero che 10 anni fa c' eranole “liste d’attesa”, spesso fruttodi poche piscine (e quindi pocaofferta) e non della grande ri­chiesta di fare nuoto.

Vero che le utenze (luce,

lenza , con file di attesa in al­cuni orari e un gradimento po­sitivo sulla popolazione locale,riportando anche gare a livelloregionale e corsi federalipresso il nostro impianto nata­torio.

Tale obiettivo è stato rag­giunto portando ESCLUSIVA­MENTE qualità del servizio,ambiente familiare, rivalu­tando e privilegiando il settoreAgonistico (che oggi contavarie discipline con 150 tesse­rati agonisti e spazi acqua diassoluto prestigio e impor­tanza), elasticità verso i pro­blemi dell' utenza, abbassandoin alcuni corsi le tariffe e altriaccorgimenti come gli investi­menti annuali sulla StrutturaComunale e, non ultimo, unapianificazione e organizzazionedei corsi anche in base le esi­genze degli utenti.

A FRONTE di quanto sopra,la nostra società ha presentatoda mesi all'Amministrazionecomunale un progetto di inve­stimenti sia sulla piscina co­munale che sul palazzetto co­munale (investimenti a caricodella nostra società e non dellacomunità!) per oltre 1 milionedi euro , in controtendenza aciò che l'articolo descrive.

NONOSTANTE CIÒ (investi­menti a costo zero per l'Ammi­nistrazione, dal progetto allarealizzazione e delle opere! ­con GARA PUBBLICA), nessunarisposta.

QUESTO È UN PUNTO CHEDOVREBBE FAR MEDITARE: c'ècrisi e c'è chi vuole investire (eviene “fermato da burocrati!").

Infine, non si capisce poiperché ad ogni gara pubblicaper la gestione delle piscine cisia una corsa a gareggiare, so­prattutto da parte di alcunesocietà che gestiscono già variimpianti e lamentano le pro­blematiche citate nell' arti­colo! Mah…

Ci piacerebbe che il giornaleche ha pubblicato il prece­dente articolo ci concedesseun’intervista ufficiale utile a fo­tografare la vera situazione erealtà della Bassa Padovana.

Amatori Nuoto SSD

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di Tokyo. Utilizzo i mezzi pubblici, effi­cienti e puntuali. La mia attenzione è ra­pita dal Palazzo del Governo metropoli­tano, la piazza del Palazzo Imperiale, ilsantuario shintoista Meiji nei pressidella stazione di Harajuku, dedicato alleanime dell'Imperatore Mutsuhito e disua moglie, l'imperatrice Shōken. (LoShintō o Shintoismo è una religione na­tiva del Giappone: prevede l'adorazionedei Kami, divinità, spiriti naturali o sem­plicemente presenze spirituali).

Prendo coraggio e mi tuffo in unamarea di gente che come un fiume inpiena mi porta al complesso templareSensō­ji, nel quartiere di Asakusa, dovevedo tre geishe con splendidi kimono, le

Il volo Venezia­Dubai­Tokyo mi staportando nella città nipponica, a

lungo nella mia mente una meta impor­tante; fremo dalla voglia di atterrare ecapire questo mondo cosi moderno maallo stesso modo pieno di cultura e tra­dizione.

Il cielo è minaccioso, ma sincera­mente non mi faccio problemi, voglioper un attimo entrare nella vita quoti­diana di Tokyo, certo di perdermi, macosciente che chi si perde entra a farparte di questa meravigliosa città…prendo la metro in mezzo ad una mareadi gente frenetica, tra palazzi e gratta­cieli che mi lasciano senza parole.

Eccomi immerso nell’atmosfera unica

TOKYO: cultura millenaria, futuro e suggestione insieme

Programma coordinato e sviluppatoda 3V VENETO VIAGGI VACANZE chetrovi in esclusiva presso le agenzieMetapoint Este ­ 0429/604051(este@metapoint.it) e Noventa Vi­centina ­ 0444 760580 (noventavi­centina@metapoint.it).

fotografo, è più forte di me… Fulcro delcomplesso è il tempio Sensōji, dedicatoa Kannon Sama, la dea buddista dellamisericordia, il luogo di venerazione piùantico di Tokyo… cammino, ma non mirendo ancora conto della meraviglia chemi circonda, donne in abiti tradizionalimi sfiorano camminando, regalandomiun immagine del Giappone unica e in­delebile.

Ma il Giappone non è solo megalo­poli, fiumi di gente, luci colorate e inse­gne luminose che illuminano la notte diTokyo… Decido in pochi istanti di pas­sare dal moderno e luminoso mondogiapponese alle tradizioni dei boschi eluoghi rurali di questo splendido paese.

Il treno corre veloce e lascio la caoticacittà di Tokyo alle spalle. Un breve viag­gio che mi porta nei luoghi dove iltempo si ferma e il senso della naturavive nel popolo giapponese.

Per trovare questa armonia bisognaandare nei boschi giganteschi che cir­condano i santuari, nei giardini e nellecampagne.

Entro nel mondo reale e tradizionalegiapponese, dove la bellezza dei templie degli alberi mi fa chiedere se la naturasia più bella dell’arte di costruire del­l’uomo. Piante, pietre, ciottoli sferici,templi, formano un quadro coloratodove linee e giochi di colori, compon­gono un’ opera di rara bellezza.

Entro in questo fantastico mondodove piccole botteghe vendono oggettisacri, anticaglie di chissà quale padrone,ricordi di un tempo che osservo ancoraessere reale e vivo… mi giro a destra esinistra e vengo colpito, da un lato dalverde cupo delle conifere e dall’altrodal colore rosseggiante di aceri per l’au­tunno che incede, un armonia di coloriche lasciano spazio all’immaginazione,un fotogramma, un attimo e tutto èfermo e immobile, una fotografia men­tale che mai sarà cancellata.

Mi muovo con la lentezza di un gattoin piena caccia, non voglio disturbarequesto fantastico luogo cosi reale… mifermo e osservo il gioiello più celebre diNikko: il tempio di Yakushi dedicato aIeyasu dove i colori rossi, bianchi, gialli,verdi e oro esprimono il grande lavorodegli artisti giapponesi. Soffitti tempe­stati di decorazioni e, alle pareti, grandiquadri di uccelli fantastici racchiusientro le loro lunghe piume cadenti.

La cultura e la tradizione si sposano inun unico mondo: il pennello dell’artistache ha creato questo spettacolo eraconscio che la sua opera avrebbe riem­pito il cuore delle persone che hanno lafortuna di visitare questo paese… Entrotra quelli che sono lì… dissociati dalmondo reale per fantasticare altremete, altri popoli, altre tradizioni.

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“Niente è più impor­tante della salute”. Il

leit motiv dei Centri Affidea –leader europei nella diagno­stica per immagini – da qualchemese nella provincia di Padova,trova un riscontro ancora più ri­goroso. Presso l’Istituto Dia­gnostico Antoniano di Padova(IDA) è a regime quella che oggiè l’apparecchiatura di Riso­nanza Magnetica più avanzataal mondo, uno strumento chesul fronte della diagnostica“vede” anche dove le altre ap­parecchiature si fermano. In­somma, una specie di “SantoGraal” nella diagnosi di ogni pa­tologia. Tumori in primis.

Nella fattispecie stiamo par­lando di una RM 3T. E’ il caso diricordare che sino a ieri in Ita­lia, a differenza di quanto av­viene in Europa e nel resto delmondo, tali apparecchiatureche generano un campo ma­gnetico, non potevano supe­rare la soglia dei 2 tesla, e il su­peramento di questo limite eraconsentito solo nell’ambitodella ricerca. Oggi, però, le cosesono finalmente cambiate eper pazienti e personale me­dico preposto alla diagnosticasi aprono nuove grandi pro­spettive. Ne parliamo con ladottoressa Milena Calderone,consulente in neuroradiologiapresso l’Istituto DiagnosticoAntoniano di Padova.

Dottoressa Calderone, qualiprospettive consente una RM3T?

E’ esatto dire che siamo difronte a un’apparecchiaturache rende ancora più stretto ilrapporto paziente­medico dia­gnosta?

“Penso che l’affermazione siaesatta. Però mi soffermo an­cora sul dettaglio tecnico dellanuova apparecchiatura in usoall’Istituto Diagnostico Anto­niano. L’alta intensità di campooltre ad un’eccellente qualità diimmagine, rende possibile ap­plicare nuove metodiche di ac­quisizione del segnale di riso­nanza, che consentono studi dicarattere biochimico e funzio­nale che permettono l’analisimolecolare delle lesioni, la lorocaratterizzazione e la rispostaalla terapia”.

Rimaniamo nell’ambitodegli studi riferiti alla sua spe­cializzazione: quali quelli chetraggono i maggiori beneficidalla RM 3 Tesla?

“In special modo sono glistudi di Spettroscopia, Perfu­sione e Diffusione che traggonograndi benefici dall’alto campomagnetico. Per i medici c’è lapossibilità di studiare la com­posizione dell’encefalo e delleeventuali lesioni. Ciò permettedi studiare e visualizzare, conmappe a colori, i fasci di so­stanza bianca che interconnet­tono le varie parti dell’encefaloe del midollo spinale”.

Andando oltre il suo settored’elezione, è evidente che taleapparecchiatura sul fronte

della diagnostica offre una ri­sposta a 360 gradi…

“Certo. Anche gli altri di­stretti anatomici beneficianodell’alta risoluzione che è pos­sibile ottenere con la RM 3Tesla. In particolare, per lo stu­dio della prostata e della mam­mella”.

Riferendoci ancora al pa­ziente, oltre a una diagnosimolto più scrupolosa, la RM 3Tesla consente altri vantaggi?

“Posso dire che questa appa­recchiatura oltre a mostrare idettagli anatomici con elevatis­sima qualità, consente di ese­guire esami in tempi media­mente più rapidi e con minordisagio per il paziente”.

“Con queste apparecchiature– finalmente approvate per usoclinico anche in Italia – i pa­zienti potranno trarre grandibenefici. Grazie a queste appa­recchiature di ultimissima ge­nerazione, che sfruttano alticampi magnetici e tecnologiaavanzata, lo studio e la diagnosidi moltissime patologie potràessere assai più preciso”.

…Volendo entrare squisita­mente nel dettaglio tecnico?

“La potenza del campo ma­gnetico di una RM 3T può es­sere sfruttata per aumentare lacapacità di risoluzione spazialedell’immagine. Ciò si traduce inimmagini di elevata qualitàanatomica che permettono divisualizzare e studiare struttureanatomiche o lesioni molto pic­cole. E sappiamo che quantoprima viene individuata una pa­tologia, tanto più alte sono leprobabilità di successo e dicompleta guarigione”.

Nel suo settore d’elezione,l’ambito neuroradiologico,cosa consente la RM 3T?

“In ambito neuroradiologico,il grande vantaggio di una taleapparecchiatura è rivolto allostudio di regioni di piccolo vo­lume. Quali: ipofisi, ippocampo,nuclei del tronco, nervi cranici,orecchio interno, corteccia ce­rebrale. Più in generale, tutte lepatologie neurologiche trag­gono vantaggio dallo studiocon RM 3 Tesla. In particolarela sclerosi multipla, l’epilessia,la patologia neoplastica”.

SALUTE

L’Istituto Diagnostico Antoniano “si presenta”con la RISONANZA MAGNETICA 3 TeslaL’apparecchiatura, riferimento assoluto nella diagnostica per immagini, è in funzione all’Istituto Diagnostico Anto-niano (IDA) di Padova. La dottoressa Milena Calderone, consulente in neuroradiologia dei Centri Affidea, presenta igrandi vantaggi (per paziente e diagnosta) consentiti dalla RM ad alto campo magnetico.

Strumento diagnosticodi grande avanguardia.Nelle foto, la nuovaapparecchiatura. Sopra, la dottoressa Milena Calderone.

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