Esercizio -...
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Data una massa m = 8,8 mg di CO2, calcolare: 1) il numero di moli
2) il numero di molecole
Esercizio
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• volume occupato dalle molecole è trascurabile;
• forze di attrazione tra molecole sono trascurabili;
• gli urti tra molecole sono elastici:
urti elastici urti non elastici
In pratica:
ogni gas a temperatura elevata e molto rarefatto si comporta come un gas perfetto
GAS PERFETTO
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numero di moli
temperatura assoluta (K)
R è la costante dei gas perfetti
Sistema Internazionale
Unità pratiche: volume ⇒ litri pressione ⇒ atm
EQUAZIONE DI STATO DI UN GAS PERFETTO
pV = nRT
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Sia data una miscela di gas in un recipiente di volume V a temperatura T:
Pressione parziale del componente i-esimo è la pressione che eserciterebbe il costituente i se da solo occupasse tutto il volume
Legge di Dalton: la pressione totale di una miscela di gas è pari alla somma delle pressioni parziali di ciascun componente della miscela:
€
p = p1 + p2 + ...=
MISCELA DI GAS
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Sia data una miscela di gas in un recipiente di volume V a temperatura T:
Pressione parziale del componente i-esimo è la pressione che eserciterebbe il costituente i se da solo occupasse tutto il volume
Legge di Dalton: la pressione totale di una miscela di gas è pari alla somma delle pressioni parziali di ciascun componente della miscela:
€
p = p1 + p2 + ...= n1RTV
+ n2RTV
+ ...=
MISCELA DI GAS
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Sia data una miscela di gas in un recipiente di volume V a temperatura T:
Pressione parziale del componente i-esimo è la pressione che eserciterebbe il costituente i se da solo occupasse tutto il volume
Legge di Dalton: la pressione totale di una miscela di gas è pari alla somma delle pressioni parziali di ciascun componente della miscela:
€
p = p1 + p2 + ...= n1RTV
+ n2RTV
+ ...= (n1 + n2 +) RTV
=
MISCELA DI GAS
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Sia data una miscela di gas in un recipiente di volume V a temperatura T:
Pressione parziale del componente i-esimo è la pressione che eserciterebbe il costituente i se da solo occupasse tutto il volume
Legge di Dalton: la pressione totale di una miscela di gas è pari alla somma delle pressioni parziali di ciascun componente della miscela:
Si deduce che
€
p = p1 + p2 + ...= n1RTV
+ n2RTV
+ ...= (n1 + n2 +) RTV
= n RTV
MISCELA DI GAS
Frazione molare
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Componente fr. molare Componente fr. molare
Azoto (N2) 78,00 % Argon (Ar) 0,97 %
Ossigeno (O2) 20,93 % An. Carbonica (CO2) 0.03 %
Esempio: aria a 15 oC, p = 1 atm, al livello del mare:
In pratica, nota la pressione totale di una miscela di gas (se non e’ nota si puo’ misurare!), la pressione parziale di un qualsiasi componente della miscela e’ sempre calcolabile moltiplicando la pressione totale per la frazione percentuale di tale componente
+ vapore acqueo (0,1 % ÷ 2 %)
p(N2) = 0.78 x 1 atm = 0.78 atm = 593 mmHg P(02) = 0.21 atm x 1 atm = 0.21 atm = 160 mmHg p(Ar) = 0.001 x 1 atm = 0.001 atm = 0.76 mmHg p(CO2) = 0.0003 x 1 atm = 0.0003 atm = 0.23mmHg
PRESSIONE PARZIALE
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In una soluzione:
• ni moli di soluto
• no moli di solvente
Soluzione diluita: ni << no
SOLUZIONI DILUITE
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% (grammi soluto / 100 g di soluzione % vol. (ml di soluto / 100 ml soluzione
g/litro moli/litro (molarità)
Esempio:
Concentrazione di soluti nel plasma
totale
CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE
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DIFFUSIONE LIBERA Le molecole sia del soluto sia del solvente in una soluzione sono animate dai moti disordinati di agitazione termica si muovono in ogni direzione in modo casuale a causa dell’agitazione termica
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DIFFUSIONE LIBERA Le molecole sia del soluto sia del solvente in una soluzione sono animate dai moti disordinati di agitazione termica si muovono in ogni direzione in modo casuale a causa dell’agitazione termica
Si consideri una soluzione con iniziale gradiente di concentrazione tra due compartimenti
All’equilibrio le concentrazioni sono uguali
La migrazione di soluto fino a equilibrare le concentrazioni avviene per agitazione termica!
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E`un fenomeno di diffusione selettiva attraverso una membrana semipermeabile (permeabile al solvente ma non al soluto).
H2O
C6H12O6
Membrana semipermeabile:
consente il passaggio di H20
ma non di C6H12O6 p π
OSMOSI
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E`un fenomeno di diffusione selettiva attraverso una membrana semipermeabile (permeabile al solvente ma non al soluto).
H2O
C6H12O6
Membrana semipermeabile:
consente il passaggio di H20
ma non di C6H12O6 p π
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E`un fenomeno di diffusione selettiva attraverso una membrana semipermeabile (permeabile al solvente ma non al soluto).
H2O
C6H12O6
Membrana semipermeabile:
consente il passaggio di H20
ma non di C6H12O6
All’equilibrio:
la pressione idrostatica p=dgΔh è
bilanciata dalla pressione osmotica
π
p π
π=dgΔh
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Se la soluzione e` diluita: π·V = δ·nRT (Van’t Hoff) • δ = coefficiente di dissociazione elettrolitica (δ=1 per soluto non dissociato)
• a T= costante, π è proporzionale a n/V ( = concentrazione moli/litro)
E`un fenomeno di diffusione selettiva attraverso una membrana semipermeabile (permeabile al solvente ma non al soluto).
H2O
C6H12O6
Membrana semipermeabile:
consente il passaggio di H20
ma non di C6H12O6
All’equilibrio:
la pressione idrostatica p=dgΔh è
bilanciata dalla pressione osmotica
π
p π
π=dgΔh
OSMOSI
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Molte membrane biologiche sono selettive:
• pareti capillari ed intestinali
• membrana alveolare
• membrana cellulare
• tubuli renali
La diffusione di sostanze dipende dalla differenza di
pressioni idraulica ed osmotica tra i due lati della
parete
OSMOSI NEI SISTEMI BIOLOGICI
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Le soluzioni iniettate per via endovenosa devono avere la medesima pressione osmotica del plasma
soluzioni ISOTONICHE
stessa concentrazione (moli/litro) del plasma
(se la temperatura e’ la medesima)
SOLUZIONI ISOTONICHE
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Le soluzioni iniettate per via endovenosa devono avere la medesima pressione osmotica del plasma
soluzioni ISOTONICHE
stessa concentrazione (moli/litro) del plasma
(se la temperatura e’ la medesima)
soluzione ipertonica ⇒
soluzione ipotonica ⇒
SOLUZIONI ISOTONICHE
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Le soluzioni iniettate per via endovenosa devono avere la medesima pressione osmotica del plasma
soluzioni ISOTONICHE
stessa concentrazione (moli/litro) del plasma
(se la temperatura e’ la medesima)
soluzione ipertonica ⇒ atrofizzazione dei globuli rossi
soluzione ipotonica ⇒ emolisi dei globuli rossi
SOLUZIONI ISOTONICHE
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Quanti grammi di glucosio (C6H12O6) vanno disciolti in un litro di acqua per avere una soluzione isotonica al sangue ?
Esercizio
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Meccanismo attraverso il quale miscele gassose (es. O2, N2, CO2) diffondono nei liquidi del corpo umano attraverso membrane
permeabili ai gas
membrana alveolare
membrana capillare
Legge di Henry: a temperatura costante, la quantità di gas disciolta in un liquido è proporzionale alla pressione parziale del gas sul liquido
DIFFUSIONE DI GAS NEI SISTEMI BIOLOGICI
alveoli aria
sangue
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Meccanismo attraverso il quale miscele gassose (es. O2, N2, CO2) diffondono nei liquidi del corpo umano attraverso membrane
permeabili ai gas
membrana alveolare
membrana capillare
Legge di Henry: a temperatura costante, la quantità di gas disciolta in un liquido è proporzionale alla pressione parziale del gas sul liquido.
gas s (0 oC)
(cm3/atm) s (40 oC)
(cm3/atm)
O2 4,9 2,3 N2 2,4 1,2 CO2 170 53
V = volume di gas disciolto in 100 ml;
p = pressione parziale del gas;
s = coefficiente di solubilità.
DIFFUSIONE DI GAS NEI SISTEMI BIOLOGICI
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aria alveolare gas frazione molare pressione parziale N2 80,4 % 573 mmHg
O2 14,0 % 100 mmHg CO2 5,6 % 40 mmHg
H2O vapor saturo 47 mmHg
Totale 760 mmHg
Esempio: diffusione attraverso la membrana alveolare
Il volume di N2 disciolto in 100 ml di sangue è
(legge di Henry):
Per un individuo di massa pari ad 80 kg
(67 % di H2O):
Nota: il volume di azoto disciolto nel sangue aumenta durante le immersioni subacquee e viene eliminato durante la risalita.
risalita veloce embolia gassosa
DIFFUSIONE DI GAS NEI SISTEMI BIOLOGICI
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FENOMENI ELETTRICI
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L'atmosfera è continuamente sede di fenomeni elettrici e magnetici che vanno dal semplice accumulo di cariche elettrostatiche alle scariche dei fulmini durante i temporali
Nelle giornate secche e ventose l'accumulo di cariche elettrostatiche sugli abiti o sugli oggetti può portare alla creazione di differenze di potenziale il cui effetto si sente sotto forma di piccole correnti
L’ipotesi e lo studio delle proprieta’ elettriche e magnetiche della materia si sviluppo’ a partire dall’osservazione di questi fenomeni che non trovavano spiegazione nella fisica allora nota (meccanica classica)
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CARICA ELETTRICA
Tutto ciò che ha a che fare con l’elettricità trae origine da una proprietà della materia chiamata carica elettrica (simbolo q)
In natura esistono due tipi di carica elettrica: positiva e negativa. Sperimentalmente si osserva che cariche uguali si respingono, cariche opposte si attraggono
>> Unita’ di misura nel S.I.: Coulomb [C]
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DOVE SI TROVA LA CARICA ELETTRICA?
Elettroni
Nucleo
NEGLI ATOMI
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DOVE SI TROVA LA CARICA ELETTRICA?
Elettroni
Nucleo
NEGLI ATOMI
DI CHE COSA SIAMO FATTI? DI ATOMI
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Nei sistemi biologici la forza elettrica interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella contrazione delle fibre muscolari, nei meccanismi di trasferimento cellulare
FENOMENI ELETTRICI ALLA BASE DELLA MATERIA VIVENTE E NON
Forze elettriche tengono legati gli elettroni in un atomo e gli atomi in una molecola determinando le proprieta’ chimiche di tutte le sostanze
Elettroni
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L’ATOMO
Nel suo stato normale, un atomo contiene lo stesso numero di protoni e di elettroni, ed è quindi elettricamente neutro
Un atomo di ossigeno è costituito da un nucleo con 8 protoni e 8 neutroni intorno a cui orbitano 8 elettroni. La carica sua totale è quindi
Q = 8x(1.6 10-19 C) + 8x(-1.6 10-19 C) + 8x0 C = 12.8 10-19 C - 12.8 10-19 C = 0 C
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CARICA ELETTRICA
Tutto ciò che ha a che fare con l’elettricità trae origine da una proprietà della materia chiamata carica elettrica (simbolo q)
In natura esistono due tipi di carica elettrica: positiva e negativa Sperimentalmente si osserva che cariche uguali si respingono, cariche opposte si attraggono
>> Unita’ di misura nel S.I.: Coulomb [C]
La carica elettrica non si crea ne’ si distrugge ma si trasferisce da un corpo all’altro
Corpi carichi: negativamente ⇒ eccesso di elettroni
positivamente ⇒ carenza di elettroni
Corpi neutri: equilibrio tra cariche positive e cariche negative
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ELETTRIZZAZIONE DEI CORPI
Tale separazione di carica avviene per esempio quando sostanze dissimili vengono strofinate una contro l’altra: se si strofina una bacchetta di vetro con un tessuto di seta, alcuni elettroni si trasferiscono dal vetro alla seta lasciando il vetro carico positivamente e la seta negativamente
Altri esempi osservabili nella vita quotidiana: se si fa scorrere vigorosamente un pettine tra i capelli asciutti questi ultimi si elettrizzano se strofiniamo su della lana un oggetto di plastica, esso si carica elettricamente ed attira o respinge piccoli frammenti di carta
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CARICA ELETTRICA DI UN CORPO
Poiché la carica elettrica Q di un corpo rappresenta un eccesso o un difetto di elettroni, Q sarà sempre uguale ad un multiplo intero (positivo o negativo) della carica dell’elettrone (qe)
Esercizio
Una bacchetta di vetro strofinata con un panno acquista una carica elettrica Q=3.2·10-10 C. Quanti elettroni si trasferiscono dal vetro al panno?
(3.2 · 10-10 C)/(1.6 · 10-19 C) = 3.2/1.6 · 10-10+19 = 2 · 109
|qe| = 1.6 · 10-19 C
N= Q/|qe| =
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INTERAZIONE TRA CARICHE
Questo vuol dire che oggetti carichi esercitano una forza l’uno sull’altro
+ q2
- q1
- q2
- q1 Oggetti con carica dello stesso segno si respingono
Oggetti con carica di segno opposto si attraggono
+q2
+q1
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FORZA DI COULOMB In analogia con la forza di gravitazione universale
MA
• la forza che agisce tra due cariche elettriche e’ molto piu’ intensa la costante deve essere molto piu’ grande di G
• la forza che agisce tra due cariche elettriche e sia attiva sia repulsiva (attiva se le cariche hanno segno opposto, repulsiva se le cariche hanno lo stesso segno)
€
Fg =G m1m2
r 2
€
FCoulomb = k0q1q2r 2
con
€
k0 = 9 ⋅109N ⋅m 2 /C 2 nel vuoto
nella materia k < k0, la materia, essendo fatta di cariche elettriche, la materia scherma la forza di Coulomb
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IONI La perdita di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni positivi L’acquisizione di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni negativi
Na Cl
e-
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IONI
Sodio cede un elettrone al Cloro
La perdita di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni positivi L’acquisizione di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni negativi
Si formano così gli ioni Na+ e Cl-
Na Cl
e-
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IONI
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Na+ Cl-
Sodio cede un elettrone al Cloro
La perdita di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni positivi L’acquisizione di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni negativi
Si formano così gli ioni Na+ e Cl- Avendo carica opposta tali ioni si attraggono
Si forma così un composto ionico detto Cloruro di sodio (sale da cucina) Na Cl
e-
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IONI
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Na+ Cl-
Sodio cede un elettrone al Cloro
La perdita di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni positivi L’acquisizione di uno o più e+ trasforma gli atomi in ioni negativi
Si formano così gli ioni Na+ e Cl- Avendo carica opposta tali ioni si attraggono
Si forma così un composto ionico detto Cloruro di sodio (sale da cucina)
• Ioni Na+ e Cl- si trovano anche nel plasma sanguigno • Ioni Na+ e K+ giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione dell’impulso nervoso
Na Cl
e-