ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

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ACCADEMIA NAVALE A.N. AN 51 Concorso Allievi Ufficiali 1Βͺ Classe Corsi Normali ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA utili alla preparazione dell’esame orale di matematica A cura della Direzione Studi POLIGRAFICO ACCADEMIA NAVALE LIVORNO – 1^ Edizione Febbraio 2021

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ACCADEMIA NAVALE

A.N. AN 51

Concorso Allievi Ufficiali

1Βͺ Classe Corsi Normali

ESERCIZI SVOLTI DI

ALGEBRA, GEOMETRIA E

TRIGONOMETRIA utili alla preparazione dell’esame orale di matematica

A cura della Direzione Studi

POLIGRAFICO ACCADEMIA NAVALE

LIVORNO – 1^ Edizione

Febbraio 2021

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Esercizi svolti di algebra, geometria e trigonometria

utili alla preparazione dell’esame orale di matematica

Introduzione

La presente raccolta di esercizi nasce con lo scopo di dotare di una guida gli

studenti che intendono partecipare al concorso per l’ammissione in Accademia

Navale.

Gli esercizi svolti fanno riferimento solo ad alcuni argomenti del programma di

concorso e non vogliono rappresentare esercizi tipo sui quale allenarsi.

La linea guida che un candidato deve seguire Γ¨ quella del ragionamento fondato

su buone conoscenze e capacitΓ  di sintesi (acquisiti nei primi quattro anni della

Scuola Media Superiore).

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Esercizi di algebra

1. Determinare due interi positivi a, b sapendo che

a + b=3000, a =17b + r con 0<r<b.

2. Determinare il MCD dei numeri aventi la forma

𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛

con n intero tale che n > 2.

3. a) Dimostrare che il numero 1+ √2 non è razionale.

b) Dimostrare che sommando, moltiplicando e dividendo numeri

della forma π‘₯ + π‘¦βˆš2 (con x e y razionali), si ottengono sempre numeri dello

stesso tipo.

4. Dimostrare che per ogni coppia a, b di numeri reali, non entrambi

nulli, risulta

π‘Ž2 + 𝑏2 > π‘Žπ‘.

5. Dimostrare che la media geometrica di due numeri x, y non supera la

media aritmetica.

6. Risolvere l’equazione

6π‘₯4 βˆ’ 31π‘₯3 + 60π‘₯2 βˆ’ 51π‘₯ + 14 = 0

sapendo che il prodotto di due soluzioni Γ¨ 1.

7. Determinare le soluzioni intere di

𝑦3 βˆ’ π‘₯3 = 91.

8. Risolvere l’equazione

π‘₯ + π‘Ž

π‘₯βˆ’

1

π‘₯ + π‘Ž= 1.

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9. Assegnato il polinomio

𝑃(π‘₯) = π‘₯4 + 3π‘₯3 + 4π‘₯2 + 𝛼π‘₯ + πœ‡

Determinare i numeri reali 𝛼 e πœ‡ in modo che 𝑃(π‘₯) risulti divisibile per π‘₯ βˆ’ 1

e per π‘₯ + 1. Risolvere, poi, la disequazione 𝑃(π‘₯)>0.

10. Eseguire la divisione del polinomio π‘₯4 per il polinomio π‘₯2 + 1 ed

esprimere con un’uguaglianza il significato della operazione eseguita.

11. Ridurre il seguente gruppo di radicali al medesimo indice, avendo

indicato con x un numero reale qualunque

√π‘₯2 βˆ’ π‘₯ , √π‘₯πŸ“

, √π‘₯𝟐𝟏𝟐

.

12. Eseguire le seguenti operazioni

√π‘₯3 + π‘₯2 βˆ’ π‘₯√π‘₯ + 1

√π‘₯πŸ‘ .

13. Risolvere la seguente disequazione

βˆšπ‘Ž + √π‘₯

βˆšπ‘Ž βˆ’ √π‘₯<π‘₯ βˆ’ 1

π‘₯ + 1.

14. Risolvere la seguente disequazione

(π‘₯ βˆ’ π‘Ž)√1 βˆ’|π‘₯|

π‘₯ βˆ’ π‘Ž> 0.

15. Risolvere la seguente disequazione

log2 (π‘Ž + √π‘₯2 βˆ’ π‘Žπ‘₯) > log2|π‘₯|.

16. Risolvere la disequazione

logβ„Ž(π‘₯2 βˆ’ 5π‘₯ + 6) > 1.

17. Risolvere la disequazione

2π‘₯ β‹… 31π‘₯βˆ’1 > 2.

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18. Risolvere la seguente equazione

22π‘₯ βˆ’ π‘Ž2π‘₯+1 + π‘Ž + 2 = 0.

19. Risolvere la seguente disequazione

β„Ž2π‘₯ βˆ’ β„Žπ‘₯ βˆ’ 6 > 0.

20. Risolvere il seguente sistema

{

π‘™π‘œπ‘”3π‘Ž4

βˆšπ‘Ž2βˆ’1π‘₯ > 1

π‘₯ >1

π‘™π‘œπ‘”3π‘Ž2

.

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Risoluzione degli esercizi di algebra

1. Se a =17b + r con 0<r<b, si ha π‘Ž

𝑏= 17 +

π‘Ÿ

𝑏 ; essendo

π‘Ÿ

𝑏< 1 risulta

17<π‘Ž

𝑏 <18. Pertanto il problema Γ¨ soddisfatto dagli interi a e b tali che

{π‘Ž + 𝑏 = 300017 𝑏 < π‘Ž < 18𝑏

.

Si ha

{π‘Ž + 𝑏 = 3000

17 𝑏 + 𝑏 < π‘Ž + 𝑏 < 18𝑏 + 𝑏 ⟹ {

π‘Ž + 𝑏 = 300018𝑏 < 3000 < 19𝑏

⟹ {π‘Ž + 𝑏 = 3000157 < 𝑏 < 167

.

Si trova

(2842, 158), (2841, 159), (2840, 160), (2839, 161), (2838, 162),

(2837, 163), (2836, 164), (2835, 165), (2834, 166).

2. Se

n=2 si ha 𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛 = 2 βˆ™ 3 β‹… 5

n=3 si ha 𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛 = 3 β‹… 5 β‹… 17

n=4 si ha 𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛 = 22 β‹… 3 β‹… 89

pertanto, il MCD Γ¨ 1 oppure Γ¨ 3. Proviamo che Γ¨ 3.

Se n Γ¨ multiplo di 3 allora 𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛 Γ¨ divisibile per 3.

Se n non Γ¨ multiplo di 3, ossia

a) 𝑛 = 3π‘š + 1 , b) 𝑛 = 3π‘š + 2

si ha

- caso a)

𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛 = (3π‘š + 1)5 + (3π‘š + 1)3 βˆ’ 5(3π‘š + 1)

e i numeri

(3π‘š+ 1)5 , (3π‘š+ 1)3 , βˆ’5(3π‘š + 1)

divisi per 3 danno resto 1;

- caso b)

𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛 = (3π‘š + 2)5 + (3π‘š + 2)3 βˆ’ 5(3π‘š + 2)

e i numeri

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5

(3π‘š+ 2)5 , (3π‘š+ 2)3

divisi per 3 danno resto 2, mentre il numero βˆ’5(3π‘š + 2) = βˆ’5 β‹… 3π‘š βˆ’ 9 βˆ’ 1,

diviso per 3 , dΓ  resto -1. In ogni caso la somma dei resti Γ¨ uguale a 3,

pertanto, il numero 𝑛5 + 𝑛3 βˆ’ 5𝑛 Γ¨ divisibile per 3.

Concludendo il MCD Γ¨ 3.

3. a) Se 1+ √2 fosse un numero razionale π‘š

𝑛, si dovrebbe avere √2=

π‘š

𝑛 -1. Di

conseguenza √2 sarebbe razionale e questo è falso.

b) Si ha

(π‘₯ + π‘¦βˆš2 ) + (𝑧 + π‘€βˆš2 ) = (π‘₯ + 𝑧) + (y+w) √2

(π‘₯ + π‘¦βˆš2 ) β‹… (𝑧 + π‘€βˆš2 ) = (π‘₯𝑧 + 2𝑦𝑀) + (π‘₯𝑀 + 𝑦𝑧)√2

Infine, se z e w non sono entrambi nulli, si ha

(π‘₯+π‘¦βˆš2 )

(𝑧+π‘€βˆš2 )=

(π‘₯+π‘¦βˆš2 )β‹…(π‘§βˆ’π‘€βˆš2 )

(𝑧+π‘€βˆš2 )β‹…(π‘§βˆ’π‘€βˆš2 ) =

(π‘₯π‘§βˆ’2𝑦𝑀)

𝑧2βˆ’2𝑀2 + (βˆ’π‘₯𝑀+𝑦𝑧)

𝑧2βˆ’2𝑀2 √2 .

Pertanto, sommando, moltiplicando e dividendo numeri della forma π‘₯ + π‘¦βˆš2

(con x e y razionali), si ottengono sempre numeri dello stesso tipo.

4. Se π‘Žπ‘ < 0 , π‘Ž2 + 𝑏2 > π‘Žπ‘ Γ¨ verificata.

Se π‘Žπ‘ > 0, dividendo per ab si ha π‘Ž

𝑏+𝑏

π‘Ž> 1

relazione verificata giacchΓ© se π‘Ž

𝑏< 1 allora

𝑏

π‘Ž> 1 e se

𝑏

π‘Ž< 1 allora

π‘Ž

𝑏> 1.

5. Si deve provare che

√π‘₯𝑦 ≀ π‘₯+𝑦

2

per ogni coppia x, y di numeri reali non negativi. Si ha

4π‘₯𝑦 ≀ π‘₯2 + 2π‘₯𝑦 + π‘₯2

ossia

(π‘₯ βˆ’ 𝑦)2 β‰₯ 0

relazione senz’altro vera.

6. L’equazione Γ¨ equivalente a:

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6

π‘₯4 βˆ’31

6π‘₯3 + 10π‘₯2 βˆ’

17

3π‘₯ +

7

3= 0

Ora, se tale equazione ha due soluzioni il cui prodotto Γ¨ 1, si puΓ² scomporre

il polinomio al primo membro nel prodotto di due polinomi di secondo grado

uno dei quali avente per termine noto il numero 1. Si ha pertanto

π‘₯4 βˆ’31

6π‘₯3 + 10π‘₯2 βˆ’

17

3π‘₯ +

7

3= (π‘₯2 + π‘Žπ‘₯ + 1)(π‘₯2 + 𝑏π‘₯ + 𝑐) =

= π‘₯4 + (π‘Ž + 𝑏)π‘₯3 + (π‘Žπ‘ + 𝑐 + 1)π‘₯2 + (π‘Žπ‘ + 𝑏)π‘₯ + 𝑐

ossia

{

π‘Ž + 𝑏 = βˆ’

31

6 π‘Žπ‘ + 𝑐 + 1 = 10

π‘Žπ‘ + 𝑏 =17

3

𝑐 =7

3

Si trova π‘Ž = βˆ’5

2, b = βˆ’

8

3, c=

7

3 .

Dunque, l’equazione data Γ¨ equivalente a:

(π‘₯2 βˆ’5

2π‘₯ + 1) (π‘₯2 βˆ’

8

3π‘₯ +

7

3) =0

le cui soluzioni sono π‘₯ =1

2, π‘₯ = 2.

7. Le soluzioni intere dell’equazione assegnata sono le soluzioni intere

dell’equazione

(y-x) ( 𝑦2 + π‘₯𝑦 + π‘₯2) = 13 β‹… 7

e dell’equazione

(y-x) ( 𝑦2 + π‘₯𝑦 + π‘₯2) = 91 β‹… 1.

Si tratta quindi di risolvere i sistemi

{𝑦 βˆ’ π‘₯ = 13

𝑦2 + π‘₯𝑦 + π‘₯2 = 7 , {

𝑦 βˆ’ π‘₯ = 7

𝑦2 + π‘₯𝑦 + π‘₯2 = 13 ,

{𝑦 βˆ’ π‘₯ = 91

𝑦2 + π‘₯𝑦 + π‘₯2 = 1 , {

𝑦 βˆ’ π‘₯ = 1

𝑦2 + π‘₯𝑦 + π‘₯2 = 91 .

Di questi solo l’ultimo ha soluzioni intere e sono

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y=6 , x=5 oppure y= -5 , x= -6.

8. L’equazione ha significato per qualunque valore di a ed Γ¨ equivalente

all’equazione

π‘₯(π‘Ž βˆ’ 1) + π‘Ž2

π‘₯(π‘₯ + π‘Ž)= 0

la quale Γ¨ equivalente al sistema

{π‘₯(π‘Ž βˆ’ 1) = βˆ’π‘Ž2

π‘₯ β‰  0π‘₯ β‰  βˆ’π‘Ž

.

i) Se a=1, l’equazione Γ¨ impossibile.

ii) Se π‘Ž β‰  1, la prima equazione del sistema ha la soluzione π‘₯ =π‘Ž2

1βˆ’π‘Ž che, per

essere soluzione del sistema, deve verificare le due condizioni

π‘Ž2

1 βˆ’ π‘Ž β‰  0 ,

π‘Ž2

1 βˆ’ π‘Ž β‰  βˆ’π‘Ž

le quali sono verificate solo se π‘Ž β‰  0.

Concludendo se a=1 oppure a=0 l’equazione Γ¨ impossibile, se π‘Ž β‰  0 e π‘Ž β‰  1

l’equazione ha l’unica soluzione data da π‘₯ =π‘Ž2

1βˆ’π‘Ž .

9. AffinchΓ© 𝑃(π‘₯) risulti divisibile per x-1 e per x+1 dovrΓ  essere 𝑃(1) = 0 e

𝑃(βˆ’1) = 0 ossia

{πœ† + πœ‡ = βˆ’8πœ† βˆ’ πœ‡ = 2

.

Si ha πœ† = βˆ’3 , πœ‡ = βˆ’5 e risulta 𝑃(π‘₯) = (π‘₯2 βˆ’ 1)(π‘₯2 + 3π‘₯ + 5). Pertanto

𝑃(π‘₯) > 0 se e solo se π‘₯2 βˆ’ 1 > 0

ossia x< -1, x>1 .

10. Il quoziente Q della divisione del polinomio 𝑀(π‘₯) = π‘₯4 per il polinomio 𝑁(π‘₯) =

π‘₯2 + 1 Γ¨ Q(x)= π‘₯2 βˆ’ 1 e il resto Γ¨ R(x)=1.

Pertanto, dall’essere 𝑀(π‘₯) = 𝑁(π‘₯)𝑄(π‘₯) + 𝑅(π‘₯) si ha

π‘₯4 = (π‘₯2 + 1) (π‘₯2 βˆ’ 1 )+1.

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11. I tre radicali sono definiti sia per π‘₯ ≀ 0 sia per π‘₯ β‰₯ 1. Osservato che

√π‘₯212

= √|π‘₯|6

,

si possono ridurre i radicali dati in radicali di indice 30. Quindi risulta:

√π‘₯2 βˆ’ π‘₯ = √(π‘₯2 βˆ’ π‘₯)1530

,

√π‘₯212

= √|π‘₯|530

,

√π‘₯5 =

π‘₯

|π‘₯| √π‘₯630

.

12. L’espressione Γ¨ definita per i valori di π‘₯ tali che βˆ’1 ≀ π‘₯ < 0 oppure π‘₯ > 0.

Essendo

√π‘₯3 + π‘₯2 = |π‘₯|√π‘₯ + 1

risulta

√π‘₯3 + π‘₯2 βˆ’ π‘₯√π‘₯ + 1

√π‘₯3 =

|π‘₯|√π‘₯ + 1 βˆ’ π‘₯√π‘₯ + 1

√π‘₯3

E quindi se π‘₯ > 0 la quantitΓ  Γ¨ nulla. Se invece βˆ’1 ≀ π‘₯ < 0, osservato che

√π‘₯3

=π‘₯

|π‘₯| √π‘₯26

,

si ha

|π‘₯|√π‘₯ + 1 βˆ’ π‘₯√π‘₯ + 1

√π‘₯3 =

βˆ’2π‘₯√π‘₯ + 1

√π‘₯3 = βˆ’2√(π‘₯ + 1)3π‘₯4.

6

13. La disequazione, che ha senso per π‘Ž β‰₯ 0 , Γ¨ definita per π‘₯ β‰₯ 0, ma π‘₯ β‰  π‘Ž.

Essa Γ¨ equivalente a

βˆšπ‘Ž + π‘₯√π‘₯

(βˆšπ‘Ž βˆ’ √π‘₯)(π‘₯ + 1)< 0.

Essendo π‘₯ β‰₯ 0, la disequazione Γ¨ equivalente a

βˆšπ‘Ž βˆ’ √π‘₯ < 0

E dunque a

π‘₯ > π‘Ž.

14. La disequazione Γ¨ equivalente al sistema

{π‘₯ βˆ’ π‘Ž > 0

1 βˆ’|π‘₯|

π‘₯ βˆ’ π‘Ž> 0

che Γ¨ equivalente, a sua volta, a

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{π‘₯ βˆ’ π‘Ž > 0π‘₯ βˆ’ π‘Ž > |π‘₯|

Si conclude che non esistono soluzioni se π‘Ž β‰₯ 0, mentre per π‘Ž < 0 le

soluzioni sono

π‘₯ >π‘Ž

2 .

15. Per ogni valore di a, disequazione Γ¨ equivalente a

{√π‘₯2 βˆ’ π‘Žπ‘₯ > |π‘₯| βˆ’ π‘Ž

π‘₯2 βˆ’ π‘Žπ‘₯ > 0.

Se π‘Ž > 0, il sistema Γ¨ equivalente alla unione dei seguenti

{π‘₯2 βˆ’ π‘Žπ‘₯ > (π‘₯ βˆ’ π‘Ž)2

π‘₯ > π‘Ž , βˆ’π‘Ž < π‘₯ < 0 , {π‘₯

2 βˆ’ π‘Žπ‘₯ > (βˆ’π‘₯ βˆ’ π‘Ž)2

π‘₯ ≀ βˆ’π‘Ž ,

unione che Γ¨ verificata sia dalle x tali che π‘₯ > π‘Ž, sia dalle x tali che π‘₯ < 0.

Per π‘Ž ≀ 0, il sistema Γ¨ invece equivalente all’unione

{π‘₯2 βˆ’ π‘Žπ‘₯ > (βˆ’π‘₯ βˆ’ π‘Ž)2

π‘₯ < π‘Ž , {π‘₯

2 βˆ’ π‘Žπ‘₯ > (π‘₯ βˆ’ π‘Ž)2

π‘₯ > 0

che ha non ha soluzioni.

16. Occorre distinguere due casi:

i) se 0 < β„Ž < 1 , la disequazione proposta Γ¨ equivalente a

{π‘₯ < 2, π‘₯ > 3

π‘₯2 βˆ’ 5π‘₯ + 6 βˆ’ β„Ž < 0 ,

ossia

{π‘₯ < 2, π‘₯ > 3π‘₯1 < π‘₯ < π‘₯2

,

dove π‘₯1 =5βˆ’βˆš1+4β„Ž

2 e π‘₯2 =

5+√1+4β„Ž

2.

PoichΓ© il polinomio 𝑃(π‘₯) = π‘₯2 βˆ’ 5π‘₯ + 6 assume valori negativi in 2 e in 3,

le soluzioni della disequazione sono le x tali che

π‘₯1 < π‘₯ < 2, 3 < π‘₯ < π‘₯2;

ii) se β„Ž > 1, la disequazione data Γ¨ invece equivalente a

π‘₯2 βˆ’ 5π‘₯ + 6 > β„Ž ,

che ha per soluzioni i valori di x tali che

π‘₯ < π‘₯1, π‘₯ > π‘₯2.

17. Osservato che

31π‘₯βˆ’1 = 2

log2 3π‘₯βˆ’1

La disequazione puΓ² scriversi nella forma equivalente

2π‘₯+log2 3π‘₯βˆ’1 > 2

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e pertanto la disequazione diventa

π‘₯ +log2 3

π‘₯ βˆ’ 1> 1.

Le uniche soluzioni sono le x tali che π‘₯ > 1: Γ¨ ovvio che tali x risolvono

perchΓ©, se π‘₯ > 1 il primo addendo Γ¨ una quantitΓ  superiore ad 1; a questo si

aggiunge una quantitΓ  positiva e quindi la somma supera 1. Se invece x<1, il

primo membro risulta la somma di una quantitΓ  minore di 1 con una quantitΓ 

negativa, quindi non puΓ² superare 1.

18. Posto 𝑑 = 2π‘₯, l’equazione Γ¨ equivalente al sistema

{𝑑2 βˆ’ 2π‘Žπ‘‘ + π‘Ž + 2 = 0

𝑑 = 2π‘₯

Il trinomio ha radici se e solo se π‘Ž ≀ βˆ’1 oppure π‘Ž β‰₯ 2. Le radici sono

𝑑1 = π‘Ž βˆ’ βˆšπ‘Ž2 βˆ’ π‘Ž βˆ’ 2, 𝑑2 = π‘Ž + βˆšπ‘Ž2 βˆ’ π‘Ž βˆ’ 2.

Se π‘Ž = βˆ’2 il trinomio ha una radice nulla e una negativa, quindi il sistema Γ¨

impossibile; se π‘Ž < βˆ’2 si ha una sola radice positiva e quindi l’unica

soluzione

π‘₯ = log2(π‘Ž + βˆšπ‘Ž2 βˆ’ π‘Ž βˆ’ 2).

Se invece βˆ’2 < π‘Ž ≀ βˆ’1 si hanno una o due radici negative e quindi nessuna

soluzione per l’equazione data. Se π‘Ž > 2 ci sono due radici positive e quindi

due soluzioni:

π‘₯1 = log2(π‘Ž βˆ’ βˆšπ‘Ž2 βˆ’ π‘Ž βˆ’ 2), π‘₯2 = log2(π‘Ž + βˆšπ‘Ž2 βˆ’ π‘Ž βˆ’ 2).

Per π‘Ž = 2, l’unica soluzione Γ¨ π‘₯ = 1.

19. La disequazione ha significato se β„Ž > 0. Se β„Ž = 1 la disequazione Γ¨

impossibile. Dunque, se β„Ž β‰  1, si pone β„Žπ‘₯ = 𝑑 e si studia la disequazione

𝑑2 βˆ’ 𝑑 βˆ’ 6 > 0,

che conduce a β„Žπ‘₯ < βˆ’2 oppure a β„Žπ‘₯ > 3. Osservato che la prima di queste Γ¨

impossibile, si ha che , per 0 < β„Ž < 1, l’insieme delle soluzioni Γ¨

rappresentato dalle π‘₯ tali che

π‘₯ < logβ„Ž 3.

Invece se β„Ž > 1, l’insieme Γ¨ dato dalle x tali che

π‘₯ > logβ„Ž 3 .

20. La disequazione ha significato per |π‘Ž| > 1. Dovendo essere

{

π‘₯ >

βˆšπ‘Ž2 βˆ’ 1

4log3 |π‘Ž|

π‘₯ >1

2log3 |π‘Ž|

Page 15: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

11

Se βˆšπ‘Ž2 βˆ’ 1 β‰₯ 2, ovvero se |π‘Ž| β‰₯ √5, il sistema Γ¨ verificato per le x tali che

π‘₯ >βˆšπ‘Ž2 βˆ’ 1

4log3 |π‘Ž|

Se invece 1 < |π‘Ž| < √5, il sistema Γ¨ verificato per le x tali che

π‘₯ >1

2log3 |π‘Ž|

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Esercizi di geometria e trigonometria

1. Dimostrare che in ogni triangolo la bisettrice di un angolo interno e l’asse

del lato opposto si intersecano in un punto della circonferenza circoscritta.

2. Indicati con M, N, P, Q i punti medi dei lati di un quadrilatero convesso di

vertici A, B, C, D dimostrare che il quadrilatero MNPQ Γ¨ un parallelogramma.

3. Descrivere il luogo geometrico dei centri delle circonferenze passanti

per un punto F e tangenti ad una retta d non passante per F.

4. Dimostrare che ogni trapezio inscrivibile in una circonferenza Γ¨

isoscele.

5. Dati tre punti A, B, F non allineati, determinare le direttrici delle

parabole passanti per A e B ed aventi fuoco in F.

6. Considerati i punti

𝐴 = (βˆ’1 , 2) , 𝐡 = (3 , 0) , 𝐢 = (π‘˜ , π‘˜ βˆ’ 1) per quali valori del parametro k i tre punti sono allineati? Per quali valori di k

la retta AB Γ¨ perpendicolare alla retta BC?

7. Calcolare l’area di un quadrato che ha un vertice nel punto 𝐴 = (5 , 3) ed un lato contenuto nella retta π‘Ÿ ∢ 2π‘₯ + 3𝑦 = 6 .

8. Determinare il baricentro, l’ortocentro ed il circocentro del triangolo

di vertici

𝐴 = (3 , 2) , 𝐡 = (βˆ’2 , 5) , 𝐢 = (0 , βˆ’4) .

9. Determinare le equazioni delle circonferenze tangenti alle rette di

equazione

π‘₯ = 2 , π‘₯ = 6 e tangenti alla circonferenza di equazione

π‘₯2 + 𝑦2 βˆ’ 16π‘₯ βˆ’ 6𝑦 + 64 = 0 .

10. Dati il punto 𝐴 = (1 , 1) e la retta 𝑑 ∢ 2π‘₯ + 𝑦 = 0, determinare

l’equazione della circonferenza di centro A che individua sulla retta t una

corda di lunghezza 2.

Page 17: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

13

11. Dati i punti 𝐴 = (0 , βˆ’2) e 𝐡 = (4 , 0) determinare i punti P della

retta π‘Ÿ ∢ π‘₯ + 𝑦 + 1 = 0 tali che il triangolo APB sia rettangolo con ipotenusa

AB.

12. Dato il fascio di parabole di equazione 𝑦 = π‘₯2 βˆ’ 2π‘˜π‘₯ , scrivere le

equazioni del luogo geometrico dei vertici e del luogo geometrico dei fuochi

di tale fascio.

13. Assegnati i punti

𝐴 = (2 , 3) , 𝐹1 = (βˆ’2 , 0) , 𝐹2 = (2 , 0) determinare le equazioni dell’ellisse e dell’iperbole di fuochi 𝐹1 , 𝐹2 e

passanti per A.

14. Determinare, al variare del parametro reale π‘˜ β‰  0 , 4 , che cosa

rappresenta l’equazione

π‘₯2

π‘˜+

𝑦2

4 βˆ’ π‘˜= 1

15. Assegnate le circonferenze

𝛾1 ∢ (π‘₯ + 4)2 + 𝑦2 = 4 ; 𝛾2 ∢ (π‘₯ βˆ’ 4)

2 + 𝑦2 = 16

determinare il luogo geometrico dei centri delle circonferenze tangenti a 𝛾1 e

𝛾2 esternamente od internamente.

16. Studiare, mediante interpretazione geometrica, la risolubilitΓ  al

variare del parametro reale k, dei seguenti sistemi:

a) : {

𝑦 = 2π‘₯ + π‘˜

𝑦 = π‘₯2

0 ≀ 𝑦 ≀ 3 b) : {

π‘₯2 + (𝑦 + π‘˜)2 = 1 + π‘˜2

3π‘₯ + 𝑦 = 1

17. Considerato un triangolo rettangolo di ipotenusa a, cateti b , c , angoli

opposti ad a , b , c , rispettivamente, 𝛼 = πœ‹ 2⁄ , 𝛽 , 𝛾 ed area A, risolvere

il triangolo nei seguenti casi:

𝑖) 𝑏 = 3 , 𝑐 = 4

𝑖𝑖) 𝑐 = 2 , 𝛽 = πœ‹ 3⁄

𝑖𝑖𝑖) 𝑏 = 2 , 𝐴 = 1 18. Considerato un triangolo di lati a, b, c ed angoli opposti,

rispettivamente, 𝛼 , 𝛽 , 𝛾 , risolvere il triangolo nei seguenti casi:

𝑖) π‘Ž = 5 , 𝛼 =2

3πœ‹ , 𝛽 =

πœ‹

6

𝑖𝑖) π‘Ž = 3 , 𝑏 = 2 , 𝛾 =πœ‹

3

19. Risolvere la seguente equazione:

Page 18: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

14

sin (2π‘₯ +πœ‹

3) = sin(π‘₯ βˆ’ 1) .

20. Risolvere la seguente equazione:

cos x βˆ’ √3sin π‘₯ + 1 = 0 .

21. Risolvere la seguente equazione:

sin2 π‘₯ βˆ’(1 + √3) cos π‘₯ sin π‘₯ + √3 cos2 π‘₯ = 0 .

22. Risolvere la seguente disequazione:

sin π‘₯ βˆ™ tan π‘₯ > 2 sin π‘₯ βˆ’ cos π‘₯ .

23. Risolvere la seguente disequazione:

sin 3π‘₯ + sin π‘₯ β‰₯ sin 2π‘₯ .

24. Risolvere la seguente disequazione:

|2sinπ‘₯ βˆ’ 4sinπ‘₯| <1

2 .

25. Dato un trapezio isoscele ABCD inscritto in una semicirconferenza di

diametro 𝐴𝐡 = 2π‘Ÿ , per quale valore dell’angolo π‘₯ = 𝐴𝐡𝐢 il perimetro del

trapezio vale 5r ?

Page 19: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

15

Risoluzione degli esercizi di geometria e trigonometria

1. Sia ABC un triangolo e sia K il punto di intersezione della bisettrice

dell’angolo interno in A con la circonferenza circoscritta. Essendo uguali gli

archi BK e CK (su di essi insistono uguali angoli alla circonferenza) sono

uguali anche le corde BK e CK e quindi il punto K Γ¨ equidistante da B e C,

ovvero appartiene all’asse del lato BC.

2. Considerata la diagonale AC del quadrilatero ed i due triangoli ABC e MBN,

per un corollario del teorema di Talete il segmento MN Γ¨ parallelo ad AC ed

uguale alla sua metΓ . Analogamente anche il segmento PQ Γ¨ parallelo ad AC

ed uguale alla sua metΓ  e quindi per la proprietΓ  transitiva il quadrilatero

MNPQ ha i due lati opposti MN e PQ uguali e paralleli. Dimostrando

analogamente tale proprietΓ  dei lati NP e QM si conclude che MNPQ Γ¨ un

parallelogramma.

3. Il centro C di una tale circonferenza Γ¨ equidistante dal punto F e dalla retta d

e quindi il luogo geometrico richiesto Γ¨ la parabola di fuoco F e direttrice d.

4. Essendo la condizione necessaria e sufficiente per l’inscrivibilitΓ  di un

quadrilatero in una circonferenza che gli angoli opposti siano supplementari,

se ABCD Γ¨ il trapezio inscrivibile con base maggiore AB, l’angolo in C,

opposto a quello in A, Γ¨ supplementare dell’angolo in A. Per il parallelismo

delle basi AB e CD anche gli angoli in B e in C sono supplementari e quindi i

due angoli in A e in B sono uguali e quindi il trapezio Γ¨ isoscele.

5. Per definizione di parabola, la distanza a del punto A dal fuoco F Γ¨ uguale

alla distanza del punto A dalla direttrice d e quindi la retta d Γ¨ tangente alla

circonferenza di centro A e raggio a. Analogamente, detta b la distanza del

punto B dal fuoco F, la direttrice d Γ¨ tangente alla circonferenza di centro B e

raggio b. Le direttrici richieste sono quindi le tangenti comuni a tali due

circonferenze.

6. I coefficienti angolari delle rette AB e BC sono rispettivamente:

π‘š1 = βˆ’1

2 , π‘š2 =

π‘˜ βˆ’ 1

π‘˜ βˆ’ 3 (se π‘˜ β‰  3)

pertanto le due rette coincidono (e quindi i punti A, B, C sono allineati) se e

solo se: π‘˜ βˆ’ 1

π‘˜ βˆ’ 3= βˆ’

1

2 β‡’ π‘˜ =

5

3

e le due rette AB e BC sono perpendicolari se e solo se:

π‘š2 = βˆ’1

π‘š1 ,

π‘˜ βˆ’ 1

π‘˜ βˆ’ 3= 2 β‡’ π‘˜ = 5 .

Page 20: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

16

7. Applicando la formula distanza punto-retta, il punto A ha distanza √13 dalla

retta r e pertanto l’area del quadrato Γ¨ 13.

8. Il baricentro si puΓ² ricavare come intersezione delle mediane 𝐴𝑀1 e 𝐡𝑀2,

essendo 𝑀1 e 𝑀2 i punti medi dei lati BC e CA. Risolvendo il sistema tra le

equazioni di tali mediane si ricavano le coordinate del baricentro:

{3π‘₯ βˆ’ 8𝑦 + 7 = 012π‘₯ + 7𝑦 βˆ’ 11 = 0

β‡’ (1

3 , 1) .

L’ortocentro (punto di incontro delle altezze del triangolo) si puΓ² determinare

effettuando l’intersezione tra la retta passante per A e perpendicolare al lato

BC e la retta passante per B e perpendicolare al lato AC; si ottiene:

{2π‘₯ βˆ’ 9𝑦 + 12 = 0π‘₯ + 2𝑦 βˆ’ 8 = 0

β‡’ (48

13 ,28

13) .

Il circocentro (punto di incontro degli assi dei lati del triangolo) si puΓ²

determinare effettuando l’intersezione degli assi dei lati BC e AC; si ottiene:

{4π‘₯ βˆ’ 18𝑦 + 13 = 02π‘₯ + 4𝑦 + 1 = 0

β‡’ (βˆ’35

26 ,1

26) .

9. I centri di tali circonferenze appartengono alla retta π‘₯ = 4 ed il raggio Γ¨

uguale a 2. Imponendo la tangenza con la circonferenza assegnata di centro

𝐢 = (8 , 3) e raggio 3 i centri delle circonferenze richieste hanno coordinate

(4 , 0) e (4 , 6) e quindi le circonferenze richieste sono:

π‘₯2 + 𝑦2 βˆ’ 8π‘₯ + 12 = 0 , π‘₯2 + 𝑦2 βˆ’ 8π‘₯ βˆ’ 12𝑦 + 48 = 0 .

10. Il raggio r della circonferenza richiesta Γ¨ l’ipotenusa di un triangolo

rettangolo i cui cateti sono la metΓ  della corda data e la distanza del punto A

dalla retta t :

π‘Ÿ = √1 +9

5= √

14

5

e quindi l’equazione della circonferenza richiesta Γ¨:

(π‘₯ βˆ’ 1)2 + (𝑦 βˆ’ 1)2 =14

5 .

11. Essendo il luogo geometrico dei punti del piano, che vedono un segmento

assegnato secondo un angolo retto, la circonferenza avente tale segmento

come diametro, i punti che risolvono il problema proposto sono quelli di

intersezione tra la retta r e la circonferenza π‘₯2 + 𝑦2 βˆ’ 4π‘₯ + 2𝑦 = 0 di

diametro AB :

𝑃1 = (1 +√6

2 , βˆ’2 βˆ’

√6

2) , 𝑃2 = (1 βˆ’

√6

2 , βˆ’2 +

√6

2) .

12. Le coordinate dei vertici sono 𝑉 = (π‘˜ , βˆ’π‘˜2) e quindi l’equazione del luogo

geometrico dei vertici Γ¨ 𝑦 = βˆ’π‘₯2 .

Page 21: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

17

Le coordinate dei fuochi sono 𝐹 = (π‘˜ , βˆ’π‘˜2 +1

4) e quindi l’equazione del

luogo geometrico dei fuochi Γ¨ 𝑦 = βˆ’π‘₯2 +1

4 .

13. L’ellisse richiesta ha equazione canonica

π‘₯2

π‘Ž2+𝑦2

𝑏2= 1

con la costante 2a che Γ¨ la somma delle distanze del punto A dai due fuochi:

2π‘Ž = 𝐴𝐹1 + 𝐴𝐹2 = 8 .

Essendo la semidistanza focale 𝑐 = 2 , risulta

𝑏2 = π‘Ž2 βˆ’ 𝑐2 = 12 e quindi l’equazione dell’ellisse Γ¨

π‘₯2

16+𝑦2

12= 1 .

L’equazione dell’iperbole richiesta Γ¨ del tipo

π‘₯2

π‘Ž2βˆ’π‘¦2

𝑏2= 1

2π‘Ž = |𝐴𝐹1 βˆ’ 𝐴𝐹2| = 2 , 𝑐 = 2 , 𝑏2 = 𝑐2 βˆ’ π‘Ž2 = 3 . E quindi l’equazione dell’iperbole Γ¨

π‘₯2 βˆ’π‘¦2

3= 1 .

14. Per 0 < π‘˜ < 4 si ottengono equazioni canoniche di ellissi di semiassi

π‘Ž = βˆšπ‘˜ , 𝑏 = √4 βˆ’ π‘˜ .

Nel caso particolare π‘˜ = 2 risulta π‘Ž = 𝑏 e quindi l’equazione rappresenta la

circonferenza di centro O e raggio √2 .

Per π‘˜ < 0 si ottengono equazioni canoniche di iperboli con i fuochi sull’asse

y.

Infine per π‘˜ > 4 si ottengono equazioni canoniche di iperboli con i fuochi

sull’asse x.

15. Una circonferenza 𝛾 di centro 𝐢 = (π‘₯ , 𝑦) e raggio r Γ¨ tangente esternamente

a 𝛾1 e 𝛾2 se e solo se risulta

𝐢𝐢1 = π‘Ÿ + 2 , 𝐢𝐢2 = π‘Ÿ + 4

ed Γ¨ tangente internamente a 𝛾1 e 𝛾2 se e solo se risulta

𝐢𝐢1 = π‘Ÿ βˆ’ 2 , 𝐢𝐢2 = π‘Ÿ βˆ’ 4 .

Risultando quindi in entrambi i casi |𝐢𝐢1 βˆ’ 𝐢𝐢2| = 2 si deduce che il luogo

geometrico richiesto Γ¨ l’iperbole di fuochi 𝐢1 e 𝐢2 e costante 2, ovvero:

π‘₯2 βˆ’π‘¦2

15= 1 .

16. a) L’intersezione della parabola assegnata con la condizione 0 ≀ 𝑦 ≀ 3 determina l’arco di estremi

𝐴 = (βˆ’βˆš3 , 3) , 𝐡 = (√3 , 3) .

Page 22: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

18

Nel fascio improprio di rette di equazione 𝑦 = 2π‘₯ + π‘˜ quella passante per A

corrisponde a π‘˜ = 3 + 2√3 , quella passante per B corrisponde a π‘˜ = 3 βˆ’

2√3 e quella tangente alla parabola corrisponde a π‘˜ = βˆ’1.

Pertanto il sistema a) ammette:

due soluzioni coincidenti per π‘˜ = βˆ’1 ,

due soluzioni per βˆ’1 < π‘˜ ≀ 3 βˆ’ 2√3 ,

una soluzione per 3 βˆ’ 2√3 < π‘˜ ≀ 3 + 2√3 ,

nessuna soluzione per π‘˜ < βˆ’1 e per π‘˜ > 3 + 2√3 .

b) La generica circonferenza del fascio ha centro il punto 𝐢 = (0 , βˆ’π‘˜) e

raggio π‘Ÿ = √1 + π‘˜2 . Risultando la distanza d tra il punto C e la retta 3π‘₯ +𝑦 = 1 uguale a

𝑑 =|1 + π‘˜|

√10

e risultando 𝑑 < π‘Ÿ per ogni k si conclude che la retta assegnata risulta secante

la circonferenza per ogni valore di k e quindi il sistema b) ammette due

soluzioni per ogni valore di k.

17. Risulta:

𝑖) π‘Ž = 5 , 𝛽 = π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘ π‘–π‘›3

5 , 𝛾 = π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘ π‘–π‘›

4

5

𝑖𝑖) π‘Ž =𝑐

cos𝛽= 4 , 𝑏 = 2√3 , 𝛾 =

πœ‹

6

𝑖𝑖𝑖) 𝑐 =2𝐴

𝑏= 1 , π‘Ž = √5 , 𝛽 = π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘π‘œπ‘ 

√5

5 , 𝛾 =

πœ‹

2βˆ’ 𝛽 .

18. i) Essendo 𝛾 = πœ‹ βˆ’ 𝛼 βˆ’ 𝛽 = πœ‹ 6⁄ risulta 𝑏 = 𝑐 (ovvero il triangolo risulta

isoscele) e quindi per il teorema dei seni si ricava:

𝑐 = 𝑏 =π‘Ž βˆ™ sin 𝛽

sin 𝛼=5√3

3 .

ii) Applicando il teorema di Carnot risulta

𝑐 = βˆšπ‘Ž2 + 𝑏2 βˆ’ 2π‘Žπ‘ cos 𝛾 = √7

e per il teorema dei seni si ricava:

sin 𝛼 =π‘Ž

π‘βˆ™ sin 𝛾 =

3

14√21 , sin 𝛽 =

𝑏

π‘βˆ™ sin 𝛾 =

1

7√21 .

19. Risultando sin 𝛼 = sin 𝛽 se e solo se:

𝛼 = 𝛽 + 2π‘˜πœ‹ oppure 𝛼 = πœ‹ βˆ’ 𝛽 + 2π‘˜πœ‹ (π‘˜ ∈ Z)

le soluzioni sono:

2π‘₯ +πœ‹

3= π‘₯ βˆ’ 1 + 2π‘˜πœ‹ β‡’ π‘₯ = βˆ’

πœ‹

3βˆ’ 1 + 2π‘˜πœ‹

2π‘₯ +πœ‹

3= πœ‹ βˆ’ π‘₯ + 1 + 2π‘˜πœ‹ β‡’ π‘₯ =

2

9πœ‹ +

1

3+ 2π‘˜πœ‹

Page 23: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

19

20. Essendo l’equazione lineare in seno e coseno, posto 𝑋 = cos π‘₯ e π‘Œ = sin π‘₯ si

ottiene il sistema tra una retta e una circonferenza:

{𝑋2 + π‘Œ2 = 1

𝑋 βˆ’ √3π‘Œ + 1 = 0

le cui soluzioni sono i punti

𝐴 = (βˆ’1 , 0) , 𝐡 = (1

2 ,√3

2)

che corrispondono, rispettivamente, al variare di π‘˜ ∈ Z agli angoli

π‘₯ = πœ‹ + 2π‘˜πœ‹ , π‘₯ =πœ‹

3+ 2π‘˜πœ‹ .

21. Dopo aver controllato che i valori

π‘₯ =πœ‹

2+ π‘˜πœ‹ (π‘˜ ∈ 𝐙)

non sono soluzioni di tale equazione, dividendo ambo i membri per cos2π‘₯ si

ottiene l’equazione

tan2 π‘₯ βˆ’(1 + √3) tan π‘₯ + √3 = 0

verificata se e solo se tan π‘₯ = 1 o tan π‘₯ = √3 e quindi le soluzioni

dell’equazione sono:

π‘₯ =πœ‹

4+ π‘˜πœ‹ , π‘₯ =

πœ‹

3+ π‘˜πœ‹ (π‘˜ ∈ 𝐙)

22. La disequazione assegnata Γ¨ equivalente a:

sin2π‘₯

cos π‘₯> 2 sin π‘₯ βˆ’ cos π‘₯ β‡’

(sin π‘₯ βˆ’ cos π‘₯)2

cos π‘₯> 0

Essendo il numeratore maggiore di zero per ogni valore

π‘₯ β‰ πœ‹

4+ π‘˜πœ‹ (π‘˜ ∈ 𝐙)

le soluzioni si ottengono imponendo che il denominatore sia positivo.

Limitatamente all’intervallo [0 , 2πœ‹[ le soluzioni sono:

[0 ,πœ‹

4) βˆͺ (

πœ‹

4 ,πœ‹

2) βˆͺ (

3

2πœ‹ , 2πœ‹) .

23. Utilizzando le formule di prostaferesi si ottiene la disequazione

2 sin 2π‘₯ βˆ™ cos π‘₯ β‰₯ sin 2π‘₯ β‡’ sin 2π‘₯ βˆ™ (2 cos π‘₯ βˆ’ 1) β‰₯ 0

Confrontando il segno dei due fattori, limitatamente all’intervallo [0 , 2πœ‹[ le

soluzioni sono:

[0 ,πœ‹

3] βˆͺ [

πœ‹

2 , πœ‹] βˆͺ [

3

2πœ‹ ,5

3πœ‹] .

24. Effettuando la sostituzione 𝑦 = 2sinπ‘₯ si ottiene la disequazione :

|𝑦 βˆ’ 𝑦2| <1

2 ⇔ βˆ’

1

2< 𝑦2 βˆ’ 𝑦 <

1

2

le cui soluzioni sono

Page 24: ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA, GEOMETRIA E TRIGONOMETRIA

20

1 βˆ’ √3

2< 𝑦 <

1 + √3

2 β‡’

1 βˆ’ √3

2< 2sinπ‘₯ <

1 + √3

2

da cui si ricava

sin π‘₯ < log21 + √3

2 .

Posto

𝛼 = arcsin log21 + √3

2

le soluzioni della disequazione sono:

2π‘˜πœ‹ ≀ π‘₯ < 𝛼 + 2π‘˜πœ‹ , πœ‹ βˆ’ 𝛼 + 2π‘˜πœ‹ < π‘₯ ≀ (2π‘˜ + 2)πœ‹ (π‘˜ ∈ 𝐙) .

25. Essendo il triangolo ABC un triangolo rettangolo, si ricavano le misure dei

due lati obliqui 𝐡𝐢 = 𝐷𝐴 = 2π‘Ÿ cos π‘₯. Indicata con H la proiezione di C sul

diametro AB della semicirconferenza, risulta 𝐻𝐡 = 2π‘Ÿcos2π‘₯ e quindi la base

minore del trapezio Γ¨ 𝐢𝐷 = 2π‘Ÿ(1 βˆ’ 2cos2π‘₯). Il perimetro del trapezio Γ¨ pertanto:

2𝑝 = 2π‘Ÿ + 2 βˆ™ 2π‘Ÿ cos π‘₯ + 2π‘Ÿ(1 βˆ’ 2cos2π‘₯) = 4π‘Ÿ(1 + cos π‘₯ βˆ’ cos2π‘₯) e quindi risulta 2𝑝 = 5π‘Ÿ se e solo se:

1 + cos π‘₯ βˆ’ cos2π‘₯ =5

4 ⇔ (cos π‘₯ βˆ’

1

2)2

= 0 ⇔ π‘₯ =πœ‹

3 .