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ESERCIZI SUI SISTEMI TRIFASE DISSIMMETRICI. (1)
20 February 2011
Presentazione
Ho pensato di pubblicare alcuni articoli con esercizi svolti sui sistemi trifase dissimmetrici.
In rete sembrano prevalere nettamente quelli da svolgere, anche se le richieste di "aiuto" che
arrivano nel nostro forum, permettono a RenzoDF di ridurre lo squilibrio, come in questo caso ad
esempio.
Come faccio di solito, ho preso in mano un'antica dispensa: Esercizi di Elettrotecnica di
Gaetano Malesani edizioni CLEUP. Ormai è completamente sfasciata, ed una rilegatura
virtuale potrebbe anche darle nuova vitalità.
Ogni esercizio sarà sviluppato in più modi: lo scopo è, infatti, non risolvere l'esercizio specifico, ma
imparare a risolvere gli esercizi, sapendo scegliere gli strumenti di analisi e calcolo disponibili.
Inevitabile la consultazione della mia personale "Bibbia Elettrotecnica" che ho citato più volte:
Elettrotecnica Generale di Giovanni Someda.
L'esercizio
che propongo in questo primo articolo è la classica stella non simmetrica, una stella di tre
impedenze non tutte uguali.
I valori delle impedenze sono . La stella è alimentata da una
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terna simmetrica di tensioni concatenate con . Si determinino le correnti di linea e le
indicazioni dei wattmetri
La prima soluzione proposta, è quella classica
con Millman
Il famoso corollario del metodo dei potenziali di nodo, calcola la tensione tra i nodi O' ed O con
una formula:
.
Quindi le correnti di linea si ricavano con
Posto
tensione della fase 1 sull'asse immaginario del piano di Gauss
operatore che fa ruotare un vettore di in senso antiorario
si ha
Ecco il
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Il grafico vettoriale
Le indicazioni dei wattmetri si calcolano con
oppure con
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come nel paragrafo che segue
Per i calcoli
si può usare
SpeQ
consigliato vivamente da RenzoDF.
Svolgimento dell'esercizio con SPeQ
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Ricordo anche che, su questo metodo, RenzoDF ha già scritto un articolo dove propone un
utilissimo script Scilab, facilmente modificabile per controllare quanto fin qui svolto, compreso il
tracciamento del grafico vettoriale.
Oppure si può usare l'applicazione EXCEL,
Circe2010
realizzata proprio dallo stesso Renzo, con la quale è possibile risolvere qualsiasi rete lineare a
regime, in continua od in alternata.
L'applicazione di Renzo Del Fabbro dimostra quali siano i fondamenti dell'analisi delle reti: i
principi di Kirchhoff, la cui importanza ha determinato perfino la scelta del suo avatar ;-)
Ma oltre le "semplici" ed eleganti soluzioni precedenti, c'è anche un
modo più complicato
per risolvere il problema.
"E allora perché usarlo?" ( diranno subito i classici miei venticinque lettori). Non è in effetti
il metodo da usare se lo scopo è risolvere il problema specifico, ma familiarizzarsi con esso è
consigliabile per l'importanza che riveste nello studio dei guasti nelle reti trifase (cortocircuiti netti
e non, ed interruzioni).
E' il metodo che si basa sulla scomposizione delle terne di vettori nelle tre terne: diretta (d),
inversa (i) ed omopolare (0).
Le equazioni per la stella dell'esercizio sono
Scomponiamo le tre tensioni e le tre correnti nelle componenti simmetriche e sostituiamone le
espressioni nelle equazioni della stella. Dopo qualche elaborazione, ponendo
Calcoli con Circe2010: nodo 1=O; 2=O'
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otteniamo
La stella dissimmetrica delle tensioni è una delle infinite stelle che si appoggiano ai vertici del
triangolo delle tensioni concatenate, e che differiscono solo per la terna omopolare. La stella il cui
centro coincide con il baricentro del triangolo, ha componente omopolare nulla. La componente
omopolare di tutte le altre stelle, coincide con l'unione del loro centro stella con il baricentro del
triangolo.
La scomposizione si può eseguire anche per le tensioni concatenate. Poiché la loro somma è sempre
nulla, anche se sono dissimmetriche, dopo alcuni passaggi matematici, tra le componenti dirette
ed inverse delle tensioni concatenate e stellate, si ricavano le relazioni seguenti
La componente omopolare è indefinita per quanto mostrato con il precedente grafico.
Una terna simmetrica fornisce la sola terna diretta. Quindi, nel nostro caso, essendo simmetrica la
terna delle tensioni concatenate, avremo
Posto
si ha
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quindi
Essendo il collegamento delle impedenze a stella, non può circolare la corrente omopolare, per cui
Sostituendo
Le incognite del sistema sono la tensione omopolare , la componente della terna di correnti
diretta, , e quella della terna inversa
Risolvendo il sistema si ottiene
Quindi si ricavano le correnti
Nota: ho risolto il sistema ricorrendo allo
script Scilab
del riquadro che basta copiare ed incollare nella finestra del famoso programma di calcolo freeware
j=%i; // unità immaginariaa=%e^(j*2*%pi/3); // rotazione antioraria di +120°A=[7.67+j*0.833, -1+j*0.833, -1; 3.33-j*1.66, 7.67+j*0.833,...0;-1+j*0.833, 3.33-j*1.66, 0]; // matrice dei coefficientib=-[0;j*231;0]; //termini notiI=linsolve(A,b); // risoluzione sistema lineareE0=I(3)// componente omopolare delle tensioniId=I(1)// componente sequenza diretta correntiIi=I(2) // componente di sequenza inversaI1=Id+Ii // corrente di linea 1
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I2=a^2*Id+a*Ii //corrente di linea 2I3=a*Id+a^2*Ii //corrente di linea 3
Calcoliamo ora le correnti di linea con una
trasformazione stella-triangolo
Eseguendo la trasformazione della stella in un triangolo equivalente, si possono immediatamente
ricavare le correnti nei lati del triangolo; quindi, applicando la LKI ai vertici, possiamo ricavare le
correnti di linea
Le formule di trasformazione possiamo trovarle qui. Sono per le resistenze, ma valgono anche per
le impedenze:basta usare i numeri complessi. Applicandole otteniamo
Con una bella sorpresa: una resistenza negativa! Formalmente non c'è problema, ma nella pratica
il ramo che la contiene è irrealizzabile. (Sulle resistenze negative, consiglio leggere il bel articolo
di IsidoroKZ)
Per i calcoli, il solito script che basta copiare ed incollare nella finestra Scilab
j=%i;//unità immaginariaa=%e^(2*%pi*%i/3);//rotazione di 120* antiorariaZ1=10;//stellaZ2=j*5;Z3=-j*10;U23=400; //tensioni concatenateU31=a^2*U23;U12=a*U23;Z12=Z1+Z2+Z1*Z2/Z3//triangoloZ23=Z2+Z3+Z2*Z3/Z1Z31=Z3+Z1+Z1*Z3/Z2
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IZ1=U12/Z12//correnti di fase del triangoloIZ2=U23/Z23IZ3=U31/Z31Il1=IZ1-IZ3//correnti di lineaIL2=IZ2-IZ1IL3=IZ3-IZ2
Concludiamo con un'appendice teorica
Reti trifasi simmetriche
Una rete trifase con neutro accessibile, può essere schematizzata come il triplo bipolo di figura. La
tensione applicata tra il terminale i ed il comuneO, inietta nella rete la corrente
Le relazioni che legano correnti e tensioni sono
Le sono le auto (i = j) e mutue ( ) ammettenze del triplo bipolo.
Si determinano alimentando un terminale e cortocircuitando gli altri due
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La rete è simmetrica se sono uguali tra loro autoammettenze e mutue ammettenze, quindi se
In una rete simmetrica le componenti simmetriche delle tensioni danno luogo solo a correnti della
stessa sequenza.
Tenendo infatti presenti le relazioni di simmetria, scomponendo le correnti e le tensioni nelle loro
componenti simmetriche nel sistema [r.1] si ottiene
con
Questo permette di definire, per ogni rete simmetrica
Che sono misurabili applicando separatamente alla rete una terna di sequenza zero, una terna di
sequenza diretta, un terna di sequenza inversa.
Le impedenze alla sequenza inversa e diretta sono uguali se . In particolare questo si
verifica per per tutte le reti che non contengono parti in movimento
. Se per ogni si ha la rete è detta reciproca e, per quanto detto, lo può essere solo
se non esistono parti in movimento.
E' immediato constatare che una stella con tre impedenze identiche costituisce una rete
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simmetrica. L'autoammettenza comune è l'ammettenza di un ramo. Le mutue ammettenze sono
nulle se non vi è accoppiamento.
Quando il terminale comune O non esiste od è inaccessibile, l'impedenza alla sequenza zero è
infinita ( )
Se non esistono accoppiamenti cioè se per , le impedenza alle sequenze sono tutte
uguali all'inverso dell'unica autoammettenza
La rete in tal caso è riconducibile ad una stella di tre impedenze uguali. Vale ovviamente il
viceversa: tre impedenze uguali a stella costituiscono una rete simmetrica e le tre impedenze di
sequenza sono uguali all'impedenza di un ramo.
Nello studio degli impianti elettrici le normali linee trifase, nonché trasformatori ed alternatori,
sono considerati elementi simmetrici, come pure i carichi come i motori asincroni. Si assume
anche in genere che le tre fasi siano in condizioni di simmetria rispetto al terreno e rispetto al
neutro, sia che ci siano effettivi collegamenti a centri stella di componenti della rete, sia che il
collegamento sia dovuto alle capacità parassite d'esercizio.
Bibliografia
Esercizi di Elettrotecnica - Gaetano Malesani CLEUP
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