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IBM Tivoli Storage Manager per Windows Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente Versione 5 Release 2 GC13-3034-03

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IBM Tivoli Storage Managerper Windows

Client di backup-archivio, Installazione eGuida per l’utenteVersione 5 Release 2

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Client di backup-archivio, Installazione eGuida per l’utenteVersione 5 Release 2

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NotaPrima di utilizzare questo prodotto e le relative informazioni, consultare la sezione “Informazioni particolari” a pagina 547.

Quarta edizione (Aprile 2003)

Questa edizione si riferisce alla versione 5, release 2, modifica 0 di Tivoli Storage Manager IBM (5698-ISM), TivoliStorage Manager IBM Extended Edition (5698-ISX) IBM Tivoli Storage Manager for Storage Area Networks(5698-SAN) e a tutti i successivi release e modifiche, se non diversamente indicato nelle nuove edizioni.

Richieste di ulteriori copie di questo prodotto o informazioni tecniche sullo stesso vanno indirizzate ad unrivenditore autorizzato o ad un rappresentante commerciale IBM.

I moduli compilati restituiti sono di fondamentale importanza per fornire informazioni più accurate e di elevataqualità. Per i commenti relativi a questo manuale o ad una qualsiasi documentazione Tivoli Storage Manager,consultare “Come contattare il supporto clienti” a pagina xvi.

© Copyright International Business Machines Corporation 1993, 2003. Tutti i diritti riservati.

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Indice

Tabelle . . . . . . . . . . . . . . . ix

Informazioni sul presente manuale . . . xiDestinatari del presente manuale . . . . . . . xiSito Web di IBM Tivoli Storage Manager . . . . xiiConvenzioni utilizzate in questo manuale . . . . xiiLettura dei diagrammi di sintassi . . . . . . . xiiPubblicazioni correlate . . . . . . . . . . xv

Come scaricare o ordinare le pubblicazioni . . xviCome contattare il supporto clienti . . . . . xviCome riportare un problema . . . . . . . xviiInternet . . . . . . . . . . . . . . xvii

Riepilogo delle modifiche apportate aTivoli Storage Manager . . . . . . . xixModifiche tecniche per la versione 5.2 - Aprile 2003 xixModifiche tecniche per la versione 5.1.5 -Settembre 2002 . . . . . . . . . . . . . xxiiModifiche tecniche per la versione 5.1 - Aprile2002 . . . . . . . . . . . . . . . . xxiv

Capitolo 1. Installazione di TivoliStorage Manager . . . . . . . . . . . 1Migrazione dalle versioni precedenti . . . . . . 1

Aggiornamento del percorso per i client e i server 1Migrazione al client compatibile Unicode . . . . 1Requisiti sul supporto NDMP (solo ExtendedEdition) . . . . . . . . . . . . . . . 4Informazioni aggiuntive sulla migrazione. . . . 4

Requisiti per l’ambiente client . . . . . . . . 5Componenti client . . . . . . . . . . . 5Requisiti hardware . . . . . . . . . . . 5Requisiti software. . . . . . . . . . . . 5Metodi di comunicazione . . . . . . . . . 6

Informazioni di pre-installazione. . . . . . . . 6Informazioni di avvio in linea . . . . . . . 6

Installazione del software sulla propria stazione dilavoro . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Installazione non presidiata . . . . . . . . 8Aggiornamento, modifica oppure reinstallazionedel client . . . . . . . . . . . . . . 10

Capitolo 2. Configurazione di TivoliStorage Manager . . . . . . . . . . 13Creazione e modifica del file delle opzioni del client(obbligatorio) . . . . . . . . . . . . . . 13

Impostazione delle opzioni nel file delle opzioniclient . . . . . . . . . . . . . . . 15

Configurazione del client Web . . . . . . . . 16Supporto firewall di Tivoli Storage Manager . . 18

Configurazione dello scheduler del client . . . . 20Configurazione del servizio motore journal . . . . 21Configurazione di LVSA (Logical Volume SnapshotAgent) per il backup immagine in linea . . . . . 21

Configurazione di LVSA per abilitare il supporto fileaperti (Windows 2000, Windows XP) . . . . . . 22Registrazione della stazione di lavoro con un server(obbligatoria) . . . . . . . . . . . . . . 22

Utilizzo della registrazione chiusa . . . . . . 23Utilizzo della registrazione aperta . . . . . . 23

Associazione del nodo client ad un sistema host . . 23Creazione di un elenco di inclusioni-esclusioni(attività facoltativa) . . . . . . . . . . . . 24

Considerazioni relative ai client Unicode . . . 26Utilizzare opzioni di inclusione-esclusione . . . 26Elaborazione delle opzioni include ed exclude . . 32Elaborazione delle regole con i nomi UNC . . . 34

Impostazione delle variabili di ambiente. . . . . 35Creazione di un file di opzioni di directorycondivise (facoltativo) . . . . . . . . . . . 36Creazione di più file delle opzioni . . . . . . . 36

Capitolo 3. Guida introduttiva . . . . . 39Considerazioni relative ai servizi client . . . . . 39Autorizzazioni richieste per ripristinare i file cheutilizzano il backup di file secondari dipersonalizzazione . . . . . . . . . . . . 40Autenticazione client di Tivoli Storage Manager . . 40Avvio di una sessione GUI . . . . . . . . . 41

ID utente e password . . . . . . . . . . 41Wizard di configurazione . . . . . . . . . 41

Avvio di una sessione di riga comandi . . . . . 42Utilizzo del modo batch . . . . . . . . . 42Utilizzo del modo interattivo . . . . . . . 42Visualizzazione dei caratteri Euro nel promptdella riga comandi (Windows 2000 Professional) . 43Utilizzo delle opzioni nel comando DSMC . . . 43

Avvio di una sessione del client Web . . . . . . 44Impostazione dei privilegi utente . . . . . . 46

Avvio automatico del programma di pianificazioneclient . . . . . . . . . . . . . . . . 46Modifica della password . . . . . . . . . . 47Ordinamento dell’elenco di file . . . . . . . . 47Visualizzazione della guida in linea . . . . . . 48Chiusura di una sessione . . . . . . . . . . 48Forum in linea . . . . . . . . . . . . . 48Altre fonti di guida in linea . . . . . . . . . 49

Capitolo 4. Esecuzione del backup deidati . . . . . . . . . . . . . . . . 51Pianificazione dei backup. . . . . . . . . . 51Si desidera eseguire il backup o l’archiviazione deifile? . . . . . . . . . . . . . . . . . 52Considerazioni prima di eseguire il backup. . . . 53

LAN-free data movement. . . . . . . . . 53Server-free data movement basato su SAN . . . 54Configurazione delle stazioni di lavoro conmemoria limitata per eseguire backupincrementali . . . . . . . . . . . . . 55

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 iii

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Esecuzione di un backup con larghezza di bandalimitata . . . . . . . . . . . . . . . 55Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni percontrollare l’elaborazione . . . . . . . . . 56

Esecuzione di un backup incrementale, selettivo oincrementale per data . . . . . . . . . . . 57

Backup incrementale completo o parziale . . . 57Backup incrementale per data . . . . . . . 61Confronto tra backup incrementale completo,incrementale parziale incrementale per data e subase journal . . . . . . . . . . . . . 61Backup selettivo . . . . . . . . . . . . 62Supporto file aperti per le operazioni di backup(Windows 2000, XP) . . . . . . . . . . 62Esecuzione del backup dei dati utilizzando laGUI . . . . . . . . . . . . . . . . 63Esecuzione del backup dei dati utilizzando lariga comandi . . . . . . . . . . . . . 64

Backup di un gruppo: il backup dei file da una opiù origini di spazi file . . . . . . . . . . 66Esecuzione del backup degli oggetti di sistema(Windows 2000, XP) . . . . . . . . . . . 67Esecuzione del backup dello stato del sistema e deiservizi di sistema Windows Server 2003 . . . . . 68Backup dei file ASR (Automated System Recovery)(Windows XP, Windows Server 2003) . . . . . . 70Esecuzione di un backup immagine (Windows 2000,XP) . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

Prima di eseguire un backup di immagine . . . 71Utilizzo del backup dell’immagine per eseguireun backup incrementale del filesystem . . . . 73Esecuzione di un backup di immagineutilizzando la GUI . . . . . . . . . . . 75Esecuzione di un backup di immagineutilizzando la riga comandi . . . . . . . . 76

Esecuzione del backup dei file system NAS . . . 76Esecuzione del backup dei file system NASutilizzando la GUI del client Web . . . . . . 77Esecuzione del backup dei file system NASutilizzando la riga comandi . . . . . . . . 78

Backup di WAS (WebSphere Application Server) . . 80Backup dei dati WAS mediante il client Web . . 81Esecuzione del backup dei dati WAS utilizzandola riga comandi . . . . . . . . . . . . 82

Visualizzazione dello stato di elaborazione delbackup . . . . . . . . . . . . . . . . 82Backup: ulteriori considerazioni . . . . . . . 84

Esecuzione del backup di file aperti . . . . . 84Modalità di assegnazione dei file alle classi digestione . . . . . . . . . . . . . . 85Esecuzione del backup del supporto rimovibile 85Esecuzione del backup delle unità fisse . . . . 86Esecuzione del backup degli spazi file NTFS . . 86Utilizzo dei nomi UNC (Universal NamingConvention) . . . . . . . . . . . . . 86Esecuzione del backup dei file Microsoft Dfs . . 88

Capitolo 5. Ripristino dei dati . . . . . 91Nomi file duplicati . . . . . . . . . . . . 92Ripristino dei file utilizzando i nomi UNC(Universal Naming Convention) . . . . . . . 92

Si desidera ripristinare un backup attivo o inattivo? 93Ripristino di file e directory . . . . . . . . . 93

Ripristino dei dati utilizzando la GUI. . . . . 93Ripristino dei dati utilizzando la riga comandi . 94

Ripristino degli oggetti di sistema (Windows 2000,Windows XP). . . . . . . . . . . . . . 98Ripristino dello stato del sistema e dei servizi disistema Windows Server 2003 . . . . . . . . 98

Esecuzione di un recupero del sistema WindowsXP o Windows Server 2003 . . . . . . . . 100

Ripristino dei file ASR (Automated SystemRecovery) (Windows XP, Windows Server 2003) . . 102

Creazione di un minidisco ASR (AutomatedSystem Recovery) . . . . . . . . . . . 102

Ripristino di strutture e file Dfs Microsoft . . . . 103Ripristino di un’immagine (Windows 2000, XP) . . 103

Esecuzione di un ripristino immagineutilizzando la GUI. . . . . . . . . . . 104Esecuzione del ripristino di un’immagineutilizzando la riga comandi . . . . . . . 106

Ripristino dei dati da una serie di backup . . . . 106Ripristino di una serie di backup completa oparziale . . . . . . . . . . . . . . 107Ripristino delle serie di backup utilizzando laGUI . . . . . . . . . . . . . . . 107

Esecuzione di ripristini con riferimento temporale 108Ripristino dei file system NAS. . . . . . . . 110

Ripristino dei file system NAS utilizzando ilclient Web . . . . . . . . . . . . . 110Ripristino dei file e delle directory NASmediante il client Web . . . . . . . . . 111Ripristino dei file system NAS utilizzando lariga comandi . . . . . . . . . . . . 113

Ripristino di WAS (WebSphere Application Server) 114Ripristino: Considerazioni aggiuntive . . . . . 115

Autorizzazione di un altro utente al ripristino oal richiamo dei file . . . . . . . . . . 115Ripristino o richiamo dei file di un altro utente 117Ripristino o richiamo dei file in un’altra stazionedi lavoro . . . . . . . . . . . . . . 117Ripristino e richiamo dei file in un altro tipo distazione di lavoro . . . . . . . . . . . 118Ripristino di un disco nel caso di una perditadei dati del disco . . . . . . . . . . . 118Cancellazione di spazi file . . . . . . . . 119

Capitolo 6. Archiviazione e richiamodei dati . . . . . . . . . . . . . . 121Archiviazione dei file. . . . . . . . . . . 121

Supporto file aperti per le operazioni diarchiviazione (Windows 2000, XP) . . . . . 122Archiviazione dei dati utilizzando la GUI . . . 122Archiviazione dei dati utilizzando la rigacomandi . . . . . . . . . . . . . . 123Cancellazione dati di archivio . . . . . . . 124

Richiamo delle archiviazioni . . . . . . . . 125Richiamo degli archivi utilizzando la GUI . . . 125Richiamo degli archivi utilizzando la rigacomandi . . . . . . . . . . . . . . 125

iv IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 7. Automazione delle attività 127Configurazione dello scheduler del client . . . . 127Abilitazione del supporto firewall . . . . . . 127Specifica delle opzioni di pianificazione . . . . 127Avvio dello scheduler client . . . . . . . . 128Supporto composizione numero per utenti mobili 128Codici di ritorno dall’interfaccia riga comandi . . 128Visualizzazione delle informazioni sul lavoropianificato . . . . . . . . . . . . . . 130Visualizzazione delle informazioni sul lavorocompletato . . . . . . . . . . . . . . 130

Registrazione eventi . . . . . . . . . . 131Abilitazione o disabilitazione dei comandipianificati . . . . . . . . . . . . . . 133Accesso alle unità di rete Windows durante unbackup pianificato . . . . . . . . . . . . 133

Capitolo 8. Informazioni sulle politichedi gestione della memoria . . . . . . 135Utilizzo dei gruppi e dei domini di politiche . . . 135Utilizzo delle classi di gestione e dei gruppi dicopie . . . . . . . . . . . . . . . . 136Visualizzazione delle informazioni sulle classi digestione e i gruppi di copie. . . . . . . . . 137

Nome gruppo di copie . . . . . . . . . 138Tipo di copia . . . . . . . . . . . . 138Frequenza di copia . . . . . . . . . . 138Versioni dati esistenti . . . . . . . . . . 138Versioni dati cancellati . . . . . . . . . 138Conservazione di versioni supplementari . . . 139Conservazione di una singola versione . . . . 139Serializzazione copia . . . . . . . . . . 139Modo di copia . . . . . . . . . . . . 140Destinazione copia . . . . . . . . . . 141Conservazione versioni . . . . . . . . . 141

Selezione di una classe di gestione per i file . . . 141Assegnazione di una classe di gestione ai file. . . 142Sostituzione della classe di gestione per i filearchiviati . . . . . . . . . . . . . . . 142Selezione di una classe di gestione per le directory 143Collegamento e ricollegamento delle classi digestione ai file . . . . . . . . . . . . . 143Ricollegamento delle versioni di backup dei file 143Utilizzo di una proroga di conservazione . . . . 144

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni dielaborazione. . . . . . . . . . . . 145Panoramica sulle opzioni di elaborazione . . . . 145Opzioni di comunicazione . . . . . . . . . 145

Opzioni TCP/IP . . . . . . . . . . . 146Opzioni Named Pipes . . . . . . . . . 147

nodos . . . . . . . . . . . . . . . . 147Opzioni di elaborazione backup e archivio . . . 147Opzioni di elaborazione ripristino e richiamo. . . 155Opzioni di pianificazione . . . . . . . . . 158Opzioni di formato e lingua . . . . . . . . 159Opzioni di elaborazione comandi. . . . . . . 159Opzioni di autorizzazione . . . . . . . . . 160Opzioni di elaborazione errori . . . . . . . . 160Opzioni di elaborazione transazioni . . . . . . 160

Opzioni del client Web . . . . . . . . . . 161Opzioni di diagnostica . . . . . . . . . . 161Utilizzo delle opzioni con i comandi. . . . . . 162

Immissione delle opzioni con un comando . . 162Riferimenti alle opzioni client . . . . . . . . 169Activatekey . . . . . . . . . . . . . . 170Archmc . . . . . . . . . . . . . . . 171Asrmode . . . . . . . . . . . . . . . 172Autofsrename . . . . . . . . . . . . . 173Changingretries . . . . . . . . . . . . 176Class . . . . . . . . . . . . . . . . 177Clusternode . . . . . . . . . . . . . . 178Commmethod . . . . . . . . . . . . . 179Commrestartduration. . . . . . . . . . . 180Commrestartinterval . . . . . . . . . . . 181Compressalways . . . . . . . . . . . . 182Compressione . . . . . . . . . . . . . 183Console . . . . . . . . . . . . . . . 185Dateformat . . . . . . . . . . . . . . 186Deletefiles . . . . . . . . . . . . . . 188Description . . . . . . . . . . . . . . 189Detail . . . . . . . . . . . . . . . . 191Dfsbackupmntpnt . . . . . . . . . . . . 192Dirmc . . . . . . . . . . . . . . . . 193Dirsonly . . . . . . . . . . . . . . . 194Domain . . . . . . . . . . . . . . . 195Domain.image . . . . . . . . . . . . . 197Domain.nas . . . . . . . . . . . . . . 198Editor . . . . . . . . . . . . . . . . 200Enablelanfree . . . . . . . . . . . . . 201Enableserverfree . . . . . . . . . . . . 202Encryptkey . . . . . . . . . . . . . . 204Errorlogname . . . . . . . . . . . . . 206Errorlogretention . . . . . . . . . . . . 207Opzione exclude . . . . . . . . . . . . 209Fileleveltype. . . . . . . . . . . . . . 214Filelist . . . . . . . . . . . . . . . . 216Nome file . . . . . . . . . . . . . . 218Filesonly . . . . . . . . . . . . . . . 219Fromdate . . . . . . . . . . . . . . . 220Fromnode . . . . . . . . . . . . . . 221Fromtime. . . . . . . . . . . . . . . 222Groupname . . . . . . . . . . . . . . 223Guitreeviewafterbackup . . . . . . . . . . 224Httpport . . . . . . . . . . . . . . . 225Httpsport. . . . . . . . . . . . . . . 226Ifnewer . . . . . . . . . . . . . . . 227Imagegapsize . . . . . . . . . . . . . 228Imagetofile . . . . . . . . . . . . . . 230Imagetype . . . . . . . . . . . . . . 231Inactive . . . . . . . . . . . . . . . 232Inclexcl . . . . . . . . . . . . . . . 233Opzioni include . . . . . . . . . . . . 235Incrbydate . . . . . . . . . . . . . . 240Incremental . . . . . . . . . . . . . . 241Incrthreshold . . . . . . . . . . . . . 242Lanfreecommmethod . . . . . . . . . . . 244Lanfreetcpport . . . . . . . . . . . . . 245Language. . . . . . . . . . . . . . . 246Largecommbuffers. . . . . . . . . . . . 248Latest . . . . . . . . . . . . . . . . 249

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Localbackupset . . . . . . . . . . . . . 250Location . . . . . . . . . . . . . . . 251Managedservices . . . . . . . . . . . . 252Maxcmdretries . . . . . . . . . . . . . 254Memoryefficientbackup . . . . . . . . . . 255Mode . . . . . . . . . . . . . . . . 256Monitor . . . . . . . . . . . . . . . 258Namedpipename . . . . . . . . . . . . 259Nasnodename . . . . . . . . . . . . . 260Nodename . . . . . . . . . . . . . . 261Nojournal . . . . . . . . . . . . . . 262Noprompt . . . . . . . . . . . . . . 263Numberformat . . . . . . . . . . . . . 264Optfile . . . . . . . . . . . . . . . 266Password. . . . . . . . . . . . . . . 267Passwordaccess. . . . . . . . . . . . . 268Pick . . . . . . . . . . . . . . . . 270Pitdate . . . . . . . . . . . . . . . 271Pittime . . . . . . . . . . . . . . . 272Postschedulecmd/Postnschedulecmd . . . . . 273Postsnapshotcmd . . . . . . . . . . . . 275Preschedulecmd/Prenschedulecmd . . . . . . 277Preservelastaccessdate . . . . . . . . . . 279Preservepath . . . . . . . . . . . . . 281Presnapshotcmd . . . . . . . . . . . . 284Queryschedperiod . . . . . . . . . . . . 286Quiet . . . . . . . . . . . . . . . . 287Replace . . . . . . . . . . . . . . . 288Resetarchiveattribute . . . . . . . . . . . 290Resourceutilization . . . . . . . . . . . 292Retryperiod . . . . . . . . . . . . . . 294Revokeremoteaccess . . . . . . . . . . . 295Runasservice . . . . . . . . . . . . . 296Schedcmddisabled. . . . . . . . . . . . 297Schedlogname . . . . . . . . . . . . . 298Schedlogretention . . . . . . . . . . . . 299Schedmode . . . . . . . . . . . . . . 300Scrolllines . . . . . . . . . . . . . . 302Scrollprompt . . . . . . . . . . . . . 303Sessioninitiation . . . . . . . . . . . . 305Showmembers . . . . . . . . . . . . . 307Skipntpermissions . . . . . . . . . . . . 308Skipntsecuritycrc . . . . . . . . . . . . 309Snapshotcachelocation . . . . . . . . . . 310Snapshotcachesize . . . . . . . . . . . . 311Snapshotfsidleretries . . . . . . . . . . . 312Snapshotfsidlewait . . . . . . . . . . . 313Snapshotroot . . . . . . . . . . . . . 315Subdir . . . . . . . . . . . . . . . . 317Subfilebackup . . . . . . . . . . . . . 319Subfilecachepath . . . . . . . . . . . . 320Subfilecachesize . . . . . . . . . . . . 321Tapeprompt . . . . . . . . . . . . . . 322Tcpadminport . . . . . . . . . . . . . 324Tcpbuffsize . . . . . . . . . . . . . . 325Tcpclientaddress . . . . . . . . . . . . 326Tcpclientport . . . . . . . . . . . . . 327Tcpnodelay . . . . . . . . . . . . . . 328Tcpport . . . . . . . . . . . . . . . 329Tcpserveraddress . . . . . . . . . . . . 330Tcpwindowsize . . . . . . . . . . . . . 331

Timeformat . . . . . . . . . . . . . . 333Toc . . . . . . . . . . . . . . . . . 335Todate. . . . . . . . . . . . . . . . 337Totime. . . . . . . . . . . . . . . . 338Txnbytelimit. . . . . . . . . . . . . . 339Tipo . . . . . . . . . . . . . . . . 340Usedirectory. . . . . . . . . . . . . . 341V2archive . . . . . . . . . . . . . . 342Verbose . . . . . . . . . . . . . . . 343Verifyimage . . . . . . . . . . . . . . 344Virtualfsname . . . . . . . . . . . . . 345Virtualnodename . . . . . . . . . . . . 346Washome. . . . . . . . . . . . . . . 348Wasndhome . . . . . . . . . . . . . . 349Wastype . . . . . . . . . . . . . . . 350Webports . . . . . . . . . . . . . . . 351

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi . . . 353Avvio e arresto di una sessione comandi client . . 358

Elaborazione dei comandi in modo batch . . . 358Elaborazione dei comandi in modo interattivo 359

Immissione di comandi client . . . . . . . . 359Nome comando . . . . . . . . . . . 359Opzioni . . . . . . . . . . . . . . 359Parametri. . . . . . . . . . . . . . 360Sintassi della specifica file . . . . . . . . 360Dimensione massima file per attività . . . . 361

Utilizzo dei caratteri jolly . . . . . . . . . 362Immissione dei comandi. . . . . . . . . . 362Riferimenti ai comandi del client . . . . . . . 362Archive . . . . . . . . . . . . . . . 363Backup Activedirectory . . . . . . . . . . 366Backup ASR . . . . . . . . . . . . . . 367Backup Certserverdb . . . . . . . . . . . 368Backup Clusterdb . . . . . . . . . . . . 369Backup Complusdb . . . . . . . . . . . 370Backup Eventlog . . . . . . . . . . . . 371Backup FRS . . . . . . . . . . . . . . 372Backup Group . . . . . . . . . . . . . 373Backup Image . . . . . . . . . . . . . 375Backup NAS . . . . . . . . . . . . . 381Backup del registro . . . . . . . . . . . 384Backup RSM . . . . . . . . . . . . . 385Backup Sysfiles . . . . . . . . . . . . . 386Backup Systemobject . . . . . . . . . . . 387Backup Systemservices . . . . . . . . . . 388Backup Systemstate . . . . . . . . . . . 390Backup Sysvol . . . . . . . . . . . . . 391Backup WAS . . . . . . . . . . . . . 392Backup WMI . . . . . . . . . . . . . 394Cancel Process . . . . . . . . . . . . . 395Cancel Restore . . . . . . . . . . . . . 396Delete Access . . . . . . . . . . . . . 397Delete Archive . . . . . . . . . . . . . 398Delete Filespace . . . . . . . . . . . . 400Delete Group . . . . . . . . . . . . . 402Expire . . . . . . . . . . . . . . . . 404Help . . . . . . . . . . . . . . . . 406Incremental . . . . . . . . . . . . . . 407Loop . . . . . . . . . . . . . . . . 414Macro . . . . . . . . . . . . . . . . 416

vi IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Monitor Process . . . . . . . . . . . . 417Query Access . . . . . . . . . . . . . 418Query Activedirectory . . . . . . . . . . 419Query Archive . . . . . . . . . . . . . 420Query Backup . . . . . . . . . . . . . 423Query Backupset . . . . . . . . . . . . 426Query Certserverdb . . . . . . . . . . . 427Query Clusterdb . . . . . . . . . . . . 428Query Complusdb. . . . . . . . . . . . 429Query Diskinfo . . . . . . . . . . . . . 430Query Eventlog . . . . . . . . . . . . 431Query Filespace . . . . . . . . . . . . 432Query FRS . . . . . . . . . . . . . . 434Query Group . . . . . . . . . . . . . 435Query Image . . . . . . . . . . . . . 437Query Inclexcl . . . . . . . . . . . . . 439Query Mgmtclass . . . . . . . . . . . . 440Query Node . . . . . . . . . . . . . . 441Query Options . . . . . . . . . . . . . 442Query Registry . . . . . . . . . . . . . 443Query Restore . . . . . . . . . . . . . 444Query RSM . . . . . . . . . . . . . . 445Query Schedule . . . . . . . . . . . . 446Query Session . . . . . . . . . . . . . 447Query Sysfiles . . . . . . . . . . . . . 448Query Systeminfo . . . . . . . . . . . . 449Query Systemobject . . . . . . . . . . . 451Query Systemservices . . . . . . . . . . 452Query Systemstate. . . . . . . . . . . . 453Query Sysvol . . . . . . . . . . . . . 454Query WAS . . . . . . . . . . . . . . 455Query WMI . . . . . . . . . . . . . . 457Restart Restore . . . . . . . . . . . . . 458Restore . . . . . . . . . . . . . . . 459Restore Activedirectory . . . . . . . . . . 465Restore ASR . . . . . . . . . . . . . . 466Restore Backupset . . . . . . . . . . . . 467Restore Certserverdb . . . . . . . . . . . 470Restore Clusterdb . . . . . . . . . . . . 471Restore Complusdb . . . . . . . . . . . 472Restore Eventlog . . . . . . . . . . . . 473Restore FRS . . . . . . . . . . . . . . 474Restore Group . . . . . . . . . . . . . 475Restore Image . . . . . . . . . . . . . 477Restore NAS . . . . . . . . . . . . . 481Restore Registry . . . . . . . . . . . . 483Restore RSM . . . . . . . . . . . . . 485Restore Sysfiles . . . . . . . . . . . . . 487Restore Systemobject . . . . . . . . . . . 488Restore Systemservices . . . . . . . . . . 489Restore Systemstate . . . . . . . . . . . 491Restore Sysvol . . . . . . . . . . . . . 492Restore WAS . . . . . . . . . . . . . 493Restore WMI . . . . . . . . . . . . . 496Retrieve . . . . . . . . . . . . . . . 497Schedule . . . . . . . . . . . . . . . 501Selective . . . . . . . . . . . . . . . 503Set Access . . . . . . . . . . . . . . 507Set Password . . . . . . . . . . . . . 510

Appendice A. Utilizzo del programmadi utilità per la configurazione deiservizi del client . . . . . . . . . . 511Installazione del servizio scheduler dibackup-archivio . . . . . . . . . . . . 511

Utilizzo del programma di utilità per laconfigurazione dei servizi del client . . . . . 511

Utilizzo del comando Dsmcutil . . . . . . . 515Comandi Dsmcutil . . . . . . . . . . 515Opzioni Dsmcutil . . . . . . . . . . . 523

Appendice B. Configurazione servizioJournal . . . . . . . . . . . . . . 527Stanza JournalSettings . . . . . . . . . . 528Sezione JournalExcludeList . . . . . . . . . 529Sezione JournaledFileSystemSettings. . . . . . 529Impostazione PreserveDbOnExit . . . . . . . 530Impostazione deferFSMonStart . . . . . . . 531Impostazione deferRetryInterval . . . . . . . 532Impostazione logFSErrors . . . . . . . . . 532Sezione di sostituzione . . . . . . . . . . 533

Appendice C. SSL (Secure SocketLayer) del client Web . . . . . . . . 535Configurazione delle comunicazioni SSL . . . . 535

Creazione di una coppia di chiavi . . . . . 535Richiesta di un certificato . . . . . . . . 536Ricezione del certificato nel file di chiavi . . . 536

Configurazione del client Web per SSL . . . . . 536

Appendice D. Configurazione delclient di backup-archivio in unambiente MCS (Microsoft ClusterServer) . . . . . . . . . . . . . . 539Installazione del client di backup-archivio sui nodicluster . . . . . . . . . . . . . . . . 539Configurazione del client di backup-archivio perelaborare i nodi locali . . . . . . . . . . 539Configurazione del client di backup-archivio perelaborare le risorse di disco cluster . . . . . . 540

Passo 1: identificare i gruppi cluster da gestire 540Passo 2: configurare il file delle opzioni client 540Passo 3: configurare il servizio scheduler . . . 541Passo 4: creazione di una risorsa serviziogenerico per l’esecuzione del failover . . . . 541

Configurazione del client Web in un ambienteMSCS . . . . . . . . . . . . . . . . 542

Configurazione del client Web per elaborare lerisorse di disco cluster . . . . . . . . . 542

Informazioni particolari . . . . . . . 547Marchi . . . . . . . . . . . . . . . 548

Glossario . . . . . . . . . . . . . 549

Indice analitico. . . . . . . . . . . 561

Indice vii

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Tabelle

1. Convenzioni tipografiche . . . . . . . . xii2. Pubblicazioni client e server IBM Tivoli

Storage Manager . . . . . . . . . . . xv3. Pubblicazioni Tivoli Storage Manager server

Quick Start. . . . . . . . . . . . . 104. Pubblicazioni client di Tivoli Storage Manager 195. comandi GUID . . . . . . . . . . . 246. Opzioni per escludere directory . . . . . . 277. Opzioni per il controllo dell’elaborazione del

backup, dell’archivio, dell’immagine edell’oggetto di sistema . . . . . . . . . 27

8. Opzioni per il controllo dell’elaborazione dellacompressione , della codificae dei filesecondari . . . . . . . . . . . . . 29

9. Caratteri jolly ed altri caratteri speciali . . . 3110. Utilizzo di caratteri jolly con i modelli di

inclusione ed esclusione . . . . . . . . 3211. Utilizzo dei nomi UNC con modelli di

inclusione ed esclusione . . . . . . . . 3412. Esecuzione del backup dei dati . . . . . . 5113. Operazioni preliminari per l’esecuzione del

backup dei file . . . . . . . . . . . 5114. Esempi di backup da riga comandi . . . . 6515. Confronto tra i metodi di backup di immagine

incrementale . . . . . . . . . . . . 7416. Comandi e opzioni NAS . . . . . . . . 7917. Comandi e opzioni WAS . . . . . . . . 8218. Esempi UNC . . . . . . . . . . . . 8719. Ripristino di file e directory . . . . . . . 9120. Esempi di ripristino da riga comandi . . . . 9421. Comandi e opzioni NAS . . . . . . . . 11322. Archiviazione e richiamo dei file . . . . . 12123. Esempi di archiviazione da riga comandi 12324. Esempi di riga comandi per richiamare gli

archivi . . . . . . . . . . . . . . 12625. Codici di ritorno e significati . . . . . . 12926. Valori predefiniti nella classe di gestione

standard . . . . . . . . . . . . . 13727. Opzioni TCP/IP . . . . . . . . . . 14628. Opzioni di comunicazione Named Pipes 14729. Opzioni nodo . . . . . . . . . . . 14730. Opzioni di elaborazione di backup-archivio 14731. Opzioni di elaborazione di ripristino e

richiamo . . . . . . . . . . . . . 15532. Opzioni di pianificazione . . . . . . . 15833. Opzioni di formato e lingua . . . . . . 15934. Opzioni di elaborazione comandi . . . . . 15935. Opzioni di autorizzazione . . . . . . . 16036. Opzioni di elaborazione errori . . . . . . 16037. Opzioni di elaborazione transazioni . . . . 16038. Opzioni del client Web . . . . . . . . 16139. Opzioni di diagnostica . . . . . . . . 16240. Opzioni comando Client . . . . . . . . 16341. Codifica o decodifica di dati . . . . . . 20442. Componenti dei servizi di sistema e relative

parole chiave . . . . . . . . . . . 212

43. Immissione dei comandi . . . . . . . . 35344. Comandi . . . . . . . . . . . . . 35345. Dimensione massima file. . . . . . . . 36146. Caratteri jolly . . . . . . . . . . . 36247. Comando Archive: opzioni correlate . . . . 36448. Comando Backup Group: opzioni correlate 37449. Comando Backup Image: opzioni correlate 37950. Comando Backup NAS: opzioni correlate 38251. Componenti dei servizi del sistema e parole

chiave corrispondenti . . . . . . . . . 38852. Comando Backup WAS: opzioni correlate 39253. Comando Delete Archive: opzioni correlate 39854. Comando Delete Filespace: opzioni correlate 40155. Comando Delete Group: opzioni correlate 40256. Comando Expire: opzioni correlate . . . . 40457. Comando Incremental: opzioni correlate 41258. Comando Query Activedirectory: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 41959. Comando Query Archive: opzioni correlate 42060. Comando Query Backup: opzioni correlate 42361. Comando Query Backupset: opzioni correlate 42662. Comando Query Certserverdb: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 42763. Comando Query Clusterdb: opzioni correlate 42864. Comando Query Complusdb: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 42965. Comando Query Eventlog: opzioni correlate 43166. Comando Query Filespace: opzioni correlate 43267. Comando Query FRS: opzioni correlate 43468. Comando Query Group: opzioni correlate 43569. Comando Query Image: opzioni correlate 43770. Comando Query Mgmtclass: opzioni correlate 44071. Comando Query Node: opzioni correlate 44172. Comando Query Options: opzioni correlate 44273. Comando Query Registry: opzioni correlate 44374. Comando Query RSM: opzioni correlate 44575. Comando Query Sysfiles: opzioni correlate 44876. Comando Query Systeminfo: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 45077. Comando Query Systemobject: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 45178. Comando Query Systemservices: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 45279. Comando Query Systemstate: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 45380. Comando Query Sysvol: opzioni correlate 45481. Comando Query WAS: opzioni correlate 45582. Comando Query WMI: opzioni correlate 45783. Comando Restore: opzioni correlate . . . . 46284. Comando Restore Activedirectory: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 46585. Comando Restore ASR: opzioni correlate 46686. Comando Restore Backupset: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 46887. Comando Restore Certserverdb: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 470

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 ix

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88. Comando Restore Clusterdb: opzioni correlate 47189. Comando Restore Complusdb: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 47290. Comando Restore Eventlog: opzioni correlate 47391. Comando Restore FRS: opzioni correlate 47492. Comando Restore Group: opzioni correlate 47593. Comando Restore Image: opzioni correlate 47994. Comando Restore NAS: opzioni correlate 48295. Comando Restore Registry: opzioni correlate 48496. Comando Restore RSM: opzioni correlate 48597. Comando Restore Sysfiles: opzioni correlate 48798. Comando Restore Systemobject: opzioni

correlate . . . . . . . . . . . . . 488

99. Componenti dei servizi del sistema e parolechiave corrispondenti . . . . . . . . . 489

100. Comando Restore Systemservices: opzionicorrelate . . . . . . . . . . . . . 489

101. Comando Restore Systemstate: opzionicorrelate . . . . . . . . . . . . . 491

102. Comando Restore Sysvol: opzioni correlate 492103. Comando Restore WAS: opzioni correlate 494104. Comando Restore WMI: opzioni correlate 496105. Comando Retrieve: opzioni correlate 498106. Comando Schedule: opzioni correlate 501107. Comando Selective: opzioni correlate 505

x IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Informazioni sul presente manuale

IBM Tivoli Storage Manager è un prodotto su licenza di tipo client-server che offreservizi per la gestione della memoria in un ambiente di computer composto da piùpiattaforme. Il programma client di backup-archivio consente di eseguire la copiadi backup e l’archiviazione di file dalle stazioni di lavoro o dai server diarchiviazione nella memoria e consente di ripristinare e richiamare le versioni dicopia di backup e le copie archiviate dei file nei file system locali.

Oltre al client di backup-archivio, Tivoli Storage Manager include i seguenticomponenti disponibili su più piattaforme:v Un programma server che consente ai sistemi di operare come server di

backup-archivio per stazioni di lavoro distribuite e per server di archiviazione.Vedere “Pubblicazioni correlate” a pagina xv, per le pubblicazioni serverdisponibili.

v Un programma client di gestione cui è possibile accedere da un browser Web odalla riga comandi. Il programma consente al responsabile di verificare econtrollare le attività del server, definire le impostazioni di gestione dellamemoria per l’esecuzione della copia di backup, dell’archivio e dei servizi digestione spazio ed impostare pianificazioni per eseguire quei servizi ad intervalliregolari. Per ulteriori informazioni sul client di gestione, vedere “Pubblicazionicorrelate” a pagina xv per le pubblicazioni disponibili in merito alla guida diriferimento dell’amministratore Tivoli Storage Manager.

v Un’API (Application Program Interface) che consente di ottimizzareun’applicazione esistente con i servizi di gestione della memoria. Quandoun’applicazione viene registrata con un server come nodo client, l’applicazionepotrà eseguire la copia di backup, il ripristino, l’archiviazione e il richiamo dioggetti dalla memoria. Per maggiori informazioni sull’API Tivoli StorageManager, vedere IBM Tivoli Storage Manager Using the Application ProgrammingInterface, GC32-0793.

v Sulle piattaforme Windows, è disponibile un programma di controllo ODBC checonsente di utilizzare un prodotto database relazionale quale Lotus Approachper l’interrogazione del database e la visualizzazione dei risultati. Per istruzionisull’installazione, consultare al file README.ODBC.TXT. Questo file èdisponibile nel pacchetto di installazione Tivoli Storage Manager ODBC Driver.Consultare inoltre IBM Tivoli Storage Manager for Windows Administrator’s Guide,GC32-0782.

v Un client Web di backup-archivio che consente ad un responsabile autorizzato, adun assistente o ad un utente finale di eseguire servizi di copia di backup,ripristino, archiviazione e richiamo utilizzando un browser Web su unamacchina remota. Consultare “Avvio di una sessione del client Web” a pagina 44,per maggiori informazioni.

Destinatari del presente manualeQuesto manuale fornisce le istruzioni per un utente finale per installare,configurare e utilizzare il client Tivoli Storage Manager. Per informazionisull’installazione e per i livelli del sistema operativo supportato, vedere Capitolo 1,“Installazione di Tivoli Storage Manager”, a pagina 1. Per informazioni sullaconfigurazione, vedere Capitolo 2, “Configurazione di Tivoli Storage Manager”, apagina 13.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 xi

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Questo manuale presuppone una certa esperienza con la stazione di lavoro, ilsistema operativo e la gestione di base del sistema.

Se non diversamente specificato, i riferimenti a Windows si riferiscono a tutti iclient Windows supportati.

Sito Web di IBM Tivoli Storage ManagerInformazioni sul supporto tecnico e pubblicazioni sono disponibili al seguenteindirizzo:http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

Dalla home page di Tivoli Storage Manager, è possibile accedere agli argomenti diinteresse. È possibile inoltre accedere a informazioni aggiornate sul prodotto TivoliStorage Manager.

Convenzioni utilizzate in questo manualeQuesto manuale utilizza le seguenti convenzioni tipografiche:

Tabella 1. Convenzioni tipografiche

Esempio Descrizione

dsmc.nlm Una serie di lettere minuscole con un’estensione indica nomi filedi programmi Tivoli Storage Manager.

archive Il grassetto indica un comando che si digita sulla stazione dilavoro, ad esempio un comando che si digita sulla riga comandi.

dateformat Il carattere corsivo grassetto indica un’opzione Tivoli StorageManager. Il grassetto viene utilizzato per introdurre l’opzione oin un esempio.

A volte, i nomi file vengono immessi in corsivo e grassetto perenfasi.

filespec Il corsivo indica il nome di un parametro, un nuovo termine o unsegnaposto per informazioni che vengono fornite.

Il corsivo viene utilizzato anche per enfatizzare il testo.

maxcmdretries Una spaziatura di tipo uniforme rappresenta frammenti di unprogramma o informazioni così come verrebbero visualizzatesullo schermo.

segno più (+) Un segno più tra due tasti indica che occorre premere entrambi itasti contemporaneamente.

Lettura dei diagrammi di sintassiQuesta sezione descrive le modalità di lettura dei diagrammi di sintassi utilizzatiin questo manuale. Per leggere un diagramma di sintassi, seguire il percorso dellalinea. Leggere da sinistra a destra e dall’alto verso il basso.v Il simbolo ��─── indica l’inizio di un diagramma di sintassi.v Il simbolo ───� alla fine di una riga indica che il diagramma di sintassi continua

alla riga successiva.v Il simbolo �─── all’inizio di una riga indica che un diagramma di sintassi

continua dalla riga precedente.v Il simbolo ───�� indica la fine di un diagramma di sintassi.

xii IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Gli elementi della sintassi, ad esempio una parola chiave o una variabile, possonoessere:v Sulla riga (elemento obbligatorio)v Sopra la riga (elemento predefinito)v Sotto la riga (elemento facoltativo).

Descrizione dei diagrammi di sintassi Esempio

Abbreviazioni:

Le lettere maiuscole indicano il troncamentominimo consentito. Se una voce vienevisualizzata completamente in letteremaiuscole, non può essere troncata.

È possibile immettere la voce in una qualsiasicombinazione di lettere maiuscole e lettereminuscole.

In questo esempio, è possibile immettereKEYWO, KEYWORD o KEYWOrd.

�� KEYWOrd ��

Simboli:

È necessario immettere questi simboliesattamente come appaiono nel diagrammadi sintassi.

* Asterisco{ } Parentesi graffe: Due punti, Virgola= Segno uguale- Trattino() Parentesi. Punto

Spazio

Variabili:

Gli elementi in lettere minuscole in corsivo(var_name) indicano le variabili.

In questo esempio, è possibile specificare unnome_variabile quando si immette il comandoKEYWORD.

�� KEYWOrd var_name ��

Ripetizione:

Una freccia rivolta verso sinistra indica che lavoce può essere ripetuta.

Un carattere o uno spazio all’interno dellafreccia indica che è necessario separare levoci ripetute utilizzando quel carattere oquello spazio.

Una nota in calce accanto alla freccia fariferimento al numero di volte che si puòripetere la voce.

�� � repeat ��

�� �

,

repeat ��

�� �(1)

repeat ��

Note:

1 Specificare repeat un massimo di 5volte.

Informazioni sul presente manuale xiii

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Descrizione dei diagrammi di sintassi Esempio

Scelte obbligatorie:

Quando due o più voci sono in uno stack euna di loro è sulla linea, è necessariospecificare una voce.

In questo esempio, occorre scegliere A, B o C.

�� ABC

��

Scelte facoltative:

Quando una voce è sotto la riga, la voce èfacoltativa. Nel primo esempio, è possibilescegliere A o niente.

Quando due o più voci sono in uno stacksotto la linea, sono tutte facoltative. Nelsecondo esempio, è possibile scegliere A, B,C o niente.

��A

��

��ABC

��

Valori predefiniti:

I valori predefiniti sono sopra la linea. Vieneselezionato il valore predefinito a meno chenon venga sostituito. È possibile sostituire ilvalore predefinito includendo un’opzionedallo stack sotto la riga.

In questo esempio, A è il valore predefinito.È possibile sostituire A scegliendo B o C. Èanche possibile specificare il valorepredefinito in modo esplicito.

��A

BC

��

Scelte ripetibili:

Uno stack di voci seguito da una frecciarivolta verso sinistra indica che è possibileselezionare più di una voce o, in alcuni casi,ripetere una singola voce.

In questo esempio, è possibile scegliere unaqualsiasi combinazione di A, B o C.

�� � ABC

��

xiv IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Descrizione dei diagrammi di sintassi Esempio

Frammenti di sintassi:

Alcuni diagrammi, a causa della lorolunghezza, devono frammentare la sintassi. Ilnome del frammento viene visualizzato neldiagramma fra barre verticali. Il frammentoespanso viene visualizzato tra le barreverticali del digramma dopo un’intestazionecon lo stesso nome di frammento.

�� Il nome frammento ��

Il nome frammento:

A

BC

Pubblicazioni correlateTabella 2 riporta le pubblicazioni client e server IBM Tivoli Storage Manager a cuisi fa riferimento in questo manuale.

Tabella 2. Pubblicazioni client e server IBM Tivoli Storage Manager

Titolo della pubblicazione Numero d’ordine

Pubblicazioni client

IBM Tivoli Storage Manager - Messaggi GC13-3015

IBM Tivoli Storage Manager for NetWare Backup-Archive ClientsInstallation and User’s Guide

GC13-3035

IBM Tivoli Storage Manager per UNIX - Client di backup-archivio,Installazione e guida per l’utente

GC13-3033

IBM Tivoli Storage Manager for Macintosh Backup-Archive ClientsInstallation and User’s Guide

GC32-0787

IBM Tivoli Storage Manager Using the Application ProgrammingInterface

GC32-0793

Deploying the Tivoli Storage Manager Client in a Windows 2000Environment

SG24-6141

IBM Tivoli Storage Manager for Application Servers 5.2: DataProtection for WebSphere Application Server Installation and User’sGuide

SC32-9075

Pubblicazioni server

IBM Tivoli Storage Manager for AIX Quick Start GC32-0770

IBM Tivoli Storage Manager for AIX Administrator’s Guide GC32-0768

IBM Tivoli Storage Manager for HP-UX Quick Start GC32-0774

IBM Tivoli Storage Manager for Linux Quick Start GC23-4692

IBM Tivoli Storage Manager for OS/390 and z/OS Quick Start GC32-0777

IBM Tivoli Storage Manager for OS/400 PASE Quick Start GC23-4696

IBM Tivoli Storage Manager for Sun Solaris Quick Start GC32-0780

IBM Tivoli Storage Manager for Sun Solaris Administrator’s Guide GC32-0778

IBM Tivoli Storage Manager Guida rapida GC13-3016

IBM Tivoli Storage Manager Guida di riferimento per il responsabile GC13-3017

IBM Tivoli Storage Manager for Windows Administrator’s Guide GC32-0782

IBM Tivoli Storage Manager for Windows Storage Agent User’s Guide GC32-0785

Informazioni sul presente manuale xv

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Come scaricare o ordinare le pubblicazioniÈ possibile scaricare o ordinare le pubblicazioni Tivoli all’IBM Publications Center:http://www.ibm.com/shop/publications/order/.

Le pubblicazioni Tivoli Storage Manager sono disponibili sul seguente CD-ROM:

Tivoli Storage Manager Publications Versione 5.2, SK3T-8176

Le pubblicazioni sono in formato PDF e HTML.

L’ITCS International Technical Support Center pubblica i redbook, cioè manuali suargomenti specializzati come ad esempio l’utilizzo di Tivoli Storage Manager pereseguire la copia di backup dei database. Richieste di ulteriori copie di questapubblicazione vanno indirizzate a un rivenditore autorizzato o a un rappresentantecommerciale IBM. È anche possibile ricercare e ordinare i manuali al sito Web IBMRedbooks , al seguente indirizzo:http://www.ibm.com/redbooks/

Come contattare il supporto clientiPer informazioni su questo o su qualsiasi prodotto Tivoli, è possibile contattare ilsupporto clienti Tivoli nei seguenti modi:v Visitare il sito web di supporto tecnico Tivoli Storage Manager all’indirizzo:

http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

v Inviare elettronicamente un PMR (Problem Management Record) aIBMSERV/IBMLINK. È possibile accedere a IBMLINK da sito Web IBM,all’indirizzo:http://www.ibm.com/ibmlink/

v Inviare elettronicamente un PMR (Problem Management Record) dal sito WebTivoli all’indirizzo:http://www.ibm.com/software/support/probsub.html.

I clienti negli Stati Uniti possono telefonare al numero 1-800-IBM-SERV(1-800-426-7378).

Per i numeri di telefono in altri paesi, consultare il sito Web per il supporto clienti.

I clienti con problemi di udito possono visitare il sito Web di TDD/TTY VoiceRelay Services and Accessibility Centerall’indirizzo:http://www.ibm.com/able/voicerelay.html.

È possibile anche consultare l’IBM Software Support Guide, disponibile al sito Weball’indirizzo http://techsupport.services.ibm.com/guides/handbook.html.

Quando si contatta l’IBM Software Support, fornire tutte le informazioni diidentificazione relative alla propria società per velocizzare il servizio di assistenza.È necessario registrare le informazioni di identificazione della società per ilsupporto in linea disponibile sul sito Web.

Questo sito Web offre informazioni aggiuntive, incluso una guida ai servizi disupporto, (IBM Software Support Guide), FAQ, le documentazioni su tutti iprodotti IBM Software, le note sui release, i redbook, i whitepaper, gli errori(APAR) e le soluzioni. La documentazioni per alcuni release del prodotto sonodisponibili in formato PDF e HTML. Sono inoltre disponibili documentazionitradotte di alcuni release.

xvi IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Siamo lieti di ricevere eventuali commenti e suggerimenti relativi ai prodotti e alledocumentazioni Tivoli per consentirne il miglioramento. Se si hanno commenti osuggerimenti relativi alle nostre documentazioni, completare il sondaggio rivolto aiclienti all’indirizzo:http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

selezionando il link Feedback nella barra di navigazione di sinistra.

Come riportare un problemaPreparare le seguenti informazioni quando si rileva un problema:v Il numero della versione, di release, della modifica e del livello di servizio del

server Tivoli Storage Manager. È possibile ottenere queste informazioniimmettendo il comando query status nella riga comandi di Tivoli StorageManager.

v Il numero della versione, di release, della modifica e del livello di servizio delclient Tivoli Storage Manager. È possibile ottenere queste informazioniimmettendo il comando dsmc nella riga comandi.

v Il protocollo di comunicazione (ad esempio, TCP/IP), la versione e il rilascio chesi sta utilizzando.

v L’attività che si stava eseguendo nel momento in cui è stato rilevato il problema,elencando i passaggi effettuati prima che si verificasse l’errore.

v Il testo esatto dei messaggi di errore visualizzati.

InternetÈ possibile ottenere informazioni aggiuntive utilizzando un server FTP anonimo,ftp://ftp.software.ibm.com. Le informazioni su IBM Tivoli Storage Manager sonocontenute nella directory /storage/tivoli-storage-management.

Un newsgroup, [email protected], viene implementato da una terza emittente. IBMsupporta questo newsgroup solo su basi di efficienza massima. Consultare “Forumin linea” a pagina 48 per ulteriori informazioni.

Informazioni sul presente manuale xvii

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Riepilogo delle modifiche apportate a Tivoli Storage Manager

In questa sezione vengono riepilogate le modifiche apportate al prodotto TivoliStorage Manager e alla relativa pubblicazione. Le modifiche tecniche al testo sonoindicate da righe verticali a sinistra della modifica.

Modifiche tecniche per la versione 5.2 - Aprile 2003Di seguito sono riportate le modifiche apportate a questa edizione del prodotto:

Supporto per il backup dei file da una o più origini di spazi fileÈ possibile utilizzare il client della riga comandi Tivoli Storage Managerper creare ed eseguire il backup di un gruppo contenente un elenco di fileda una o più origini di spazi file ad uno spazio file virtuale sul serverTivoli Storage Manager. Il backup di un gruppo consente di creare un backupcon riferimento temporale di un gruppo di file gestito come entità logicasingola. Per ulteriori informazioni consultare l’“Backup di un gruppo: ilbackup dei file da una o più origini di spazi file” a pagina 66.

Aprire il supporto file per operazioni di backup e archiviazione su Windows2000 e Windows XP

Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato peraprire il supporto file tramite un wizard di impostazione, per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager esegue un backup istantanea oun’archiviazione di file che vengono aperti (o bloccati) da altreapplicazioni. L’istantanea consente di eseguire il backup o l’archiviazioneda una copia con riferimento temporale che corrisponde al filesystem nelmomento in cui viene eseguita l’istantanea. Le modifiche successive alfilesystem non sono comprese nell’operazione di backup o archiviazione. Èpossibile utilizzare l’opzione include.fs per specificare se un’unità utilizza ilsupporto per file aperti. Per ulteriori informazioni consultare “Supporto fileaperti per le operazioni di backup (Windows 2000, XP)” a pagina 62 e“Supporto file aperti per le operazioni di archiviazione (Windows 2000,XP)” a pagina 122.

Ripristino del livello file NDMPIl supporto NDMP è migliorato per consentire di ripristinare singoli file dabackup dell’immagine del filesystem NAS. Utilizzare l’opzione toc conl’opzione include.fs.nas nel file delle opzioni client (dsm.opt) perspecificare se Tivoli Storage Manager salva le informazioni dell’indicedurante un backup dell’immagine di un filesystem NAS. Se le informazionidell’indice vengono salvate, è possibile utilizzare il comando restore nodeo il client Web per ripristinare singoli file o strutture di directorydall’immagine del filesystem NAS specificata. Consultare “Toc” apagina 335 per ulteriori informazioni.

Il supporto NDMP è disponibile solo per Tivoli Storage Manager ExtendedEdition IBM .

Supporto per immagini di filesystem EMC Celerra NAS (Network AttachedStorage)

Con il supporto NDMP (Network Data Management Protocol), i serverTivoli Storage Manager per Windows, AIX e Solaris possono eseguire inmodo efficiente il backup e il ripristino delle immagini di filesystem NAS(network attached storage) su unità nastro o librerie collegate localmente a

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 xix

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server per file Network Appliance ed EMC Celerra NAS. Il supporto NDMPè disponibile solo per Tivoli Storage Manager Extended Edition IBM . Consultare“Requisiti sul supporto NDMP (solo Extended Edition)” a pagina 4 per irequisiti di supporto NDMP. Consultare “Esecuzione del backup dei filesystem NAS” a pagina 76 per istruzioni sul backup e sul ripristino delleimmagini di filesystem NAS utilizzando il client Web e il client della rigacomandi.

Supporto per backup e ripristino di WAS (WebSphere Application Server)Se è stato installato Data Protection per WebSphere Application Server, èpossibile utilizzare Tivoli Storage Manager per eseguire il backup di WAS(WebSphere Application Server) Network Deployment Manager versione5.0 (che contiene informazioni sull’impostazione, file di applicazione econfigurazione) oppure di Application Server sul server Tivoli StorageManager. È possibile ripristinare queste informazioni dal server TivoliStorage Manager e utilizzarle per recuperare un’applicazione di nodo o unintero nodo danneggiato in caso di incidente o emergenza.

Data Protection per WebSphere Application Server è un prodotto fornitoseparatamente con licenza propria. Data Protection per WebSphere ApplicationServer è supportato solo con un server e un client Tivoli Storage Managerversione 5.2. Data Protection per WebSphere Application Server èsupportato su Windows 2000 Server e Advanced Server Per ulterioriinformazioni vedere gli “Backup di WAS (WebSphere Application Server)”a pagina 80.

Miglioramenti delle operazioni di ripristino dell’immagine della riga comandiÈ possibile utilizzare l’opzione verifyimage con il comando restore imageper specificare che si desidera abilitare il rilevamento di settori danneggiatisul volume di destinazione. Se nel volume di destinazione vengono rilevatidei settori danneggiati, Tivoli Storage Manager invia un messaggio diavvertenza alla console e alla registrazione errori. Per ulteriori informazioniconsultare l’“Verifyimage” a pagina 344.

Se sono presenti settori difettosi sul volume di destinazione, è possibileutilizzare l’opzione imagetofile con il comando restore image perspecificare che si desidera ripristinare l’immagine di origine ad un file. Inseguito sarà possibile utilizzare un’utilità ’dd’ (disponibile su Unix) oequivalente per copiare i dati da questo file su un volume logico. Perulteriori informazioni consultare l’“Imagetofile” a pagina 230.

Supporto per un provider esterno di istantanee nei client di backup-archivioUtilizzare l’opzione snapshotroot con i comandi incremental, selective oarchive insieme a un’applicazione di terzi che fornisce un’istantanea di unvolume logico, per associare i dati su un’istantanea locale con i datieffettivi dello spazio file memorizzati sul server Tivoli Storage Manager.L’opzione snapshotroot non fornisce funzioni per eseguire un’istantanea diun volume, ma solo per gestire dati creati da un’istantanea di volume. Perulteriori informazioni consultare l’“Snapshotroot” a pagina 315.

Miglioramenti dell’interfaccia client WebLe seguenti funzioni sono ora supportate nell’interfaccia client Web diTivoli Storage Manager:Accedere ad altro nodo

Visualizza le versioni di backup e le copie di archivio di un altronodo. È quindi possibile ripristinare le versioni di backup orichiamare gli archivi dall’altro utente alla stazione di lavoro. Ènecessario avere l’autorizzazione per accedere ai dati memorizzati di unaltro nodo.

xx IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Elenco accesso nodoConsente di autorizzare altri utenti ad accedere alle versioni dibackup e alle copie di archivio.

Visualizzare informazioni sulle politicheVisualizza informazioni sulle politiche di gestione della memoriaper il nodo.

Sicurezza firewall migliorataLa sicurezza nelle operazioni di backup e ripristino e le funzioniamministrative di Tivoli Storage Manager sono migliorate per consentire alserver Tivoli Storage Manager di controllare se il server o il client puòavviare sessioni attraverso un firewall. Per ulteriori informazioni consultarel’“Sessioninitiation” a pagina 305.

Il server e il client possono inoltre specificare un numero di porta TCP/IPa parte su cui il server resta in attesa di richieste di sessioni client digestione, rendendo così possibili sessioni di gestione su una rete privata.Per ulteriori informazioni consultare l’“Tcpadminport” a pagina 324.

Supporto per Microsoft VSS (Volume Shadowcopy Service) su Windows Server2003 Tivoli Storage Manager supporta il servizio Microsoft VSS (Volume

Shadowcopy Service) su Windows Server 2003. VSS viene utilizzato daTivoli Storage Manager per il backup di tutti i componenti dello stato disistema di Windows Server 2003 in forma di oggetto singolo, per fornireun’istantanea coerente con riferimento temporale sullo stato di sistema. Èpossibile eseguire backup individuali dei componenti di servizi di sistema.Per ulteriori informazioni consultare “Esecuzione del backup dello statodel sistema e dei servizi di sistema Windows Server 2003” a pagina 68.

Supporto per Microsoft ASR (Automated System Recovery) su Windows Server2003 e Windows XP

Microsoft ASR (Automated System Recovery) è una funzione di ripristinodei sistemi operativi Windows XP Professional e Windows Server 2003 chefornisce una struttura per salvare e recuperare lo stato operativo diWindows XP o di Windows Server 2003, in caso di errore gravissimo disistema o di errore hardware. Tivoli Storage Manager supporta il ripristinodi bare metal partecipando alla struttura di ripristino ASR. Tivoli StorageManager crea i file necessari per il ripristino ASR e li memorizza sul serverTivoli Storage Manager. È possibile ripristinare questi file su un dischettoper utilizzarli durante il ripristino ASR. Per ulteriori informazioniconsultare “Backup dei file ASR (Automated System Recovery) (WindowsXP, Windows Server 2003)” a pagina 70.

Supporto per la visualizzazione di opzioni e delle relative impostazioni tramitela riga comandi

Utilizzare il comando query options per visualizzare tutte o parte delleopzioni e le relative impostazioni correnti. Questo comando accetta unargomento per specificare un sottoinsieme di opzioni. L’impostazionepredefinita prevede di visualizzare tutte le opzioni. Consultare l’argomento“Query Options” a pagina 442 per ulteriori informazioni.

Supporto per la raccolta di informazioni sul sistema Tivoli Storage ManagerUtilizzare il comando query systeminfo per raccogliere informazioni suuno o più elementi riportati di seguito e per trasmettere tali informazioniin un nome file specificato:v DSMOPTFILE - Il contenuto del file dsm.opt.v ENV - Variabili di ambiente.v ERRORLOG - Il file della registrazione errori di Tivoli Storage Manager.

Riepilogo delle modifiche apportate a Tivoli Storage Manager xxi

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v FILE - Attributi per il nome file da specificare.v INCLEXCL - Crea un elenco di istruzioni include-exclude nell’ordine in

cui sono state elaborate durante operazioni di backup e di archiviazione.v OPTIONS - Opzioni compilate.v OSINFO - Nome e versione del sistema operativo del clientv POLICY - Dump di gruppi di politiche.v MSINFO - Informazioni su Windows (emesse da MSINFO32.EXE).v REGISTRY - Voci di registro Windows relative a Tivoli Storage Manager.v SYSTEMOBJECT - Informazioni su oggetti di sistema Windows.v CLUSTER - Informazioni su cluster Windows.

Consultare l’argomento “Query Systeminfo” a pagina 449 per ulterioriinformazioni.

Alla riga comandi e nella GUI di Tivoli Storage Manager viene visualizzata ladimensione immagine reale memorizzata sul server Tivoli Storage Manager

Poiché il backup dell’immagine consente di eseguire il backup solo deiblocchi utilizzati in un file-system, la dimensione dell’immaginememorizzata sul server Tivoli Storage Manager potrebbe essere più piccoladella dimensione del volume. Per backup dell’immagine in linea,l’immagine memorizzata può essere più grande rispetto al filesystembasato sulla dimensione OBF (Old Blocks File). Alla riga comandi e nellaGUI di Tivoli Storage Manager viene visualizzata la dimensione immaginereale memorizzata sul server Tivoli Storage Manager. Per ulterioriinformazioni consultare “Query Image” a pagina 437, “Restore Image” apagina 477 e gli argomenti “Ripristino di un’immagine (Windows 2000,XP)” a pagina 103.

Miglioramenti del comando query filespaceIl comando query filespace viene migliorato per consentire all’utente diinterrogare uno spazio file singolo sul server Tivoli Storage Manager.Consultare l’argomento “Query Filespace” a pagina 432 per ulterioriinformazioni.

Disponibili pacchetti lingua installabili separatamenteI pacchetti lingua sono pacchetti installabili separatamente che contengonosolo file specifici per lingua (ad esempio catalogo messaggi, file dellerisorse, file della guida e così via). A questo punto è possibile installarequesti pacchetti lingua aggiuntivi all’inizio dell’installazione base del clientTivoli Storage Manager. Per modificare le preferenze di lingua, specificarel’opzione language nel file delle opzioni client (dsm.opt) oppure utilizzarel’editor delle preferenze. Per ulteriori informazioni consultare l’“Language”a pagina 246.

Modifiche tecniche per la versione 5.1.5 - Settembre 2002Di seguito sono riportate le modifiche apportate a questa edizione del prodotto:

Nuova opzione di backup-archivio per conservare l’ultima data di accesso ai filePer operazioni di backup e archivio, è possibile utilizzare l’opzionepreservelastaccessdate per specificare se il client deve riportare al valoreoriginale le ultime date di accesso dei file archiviati o di backup. Ilcomportamento predefinito prevede di non reimpostare la data dell’ultimoaccesso. Per ulteriori informazioni consultare l’“Preservelastaccessdate” apagina 279.

xxii IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Elaborazione dominio avanzataL’elaborazione del dominio è potenziata per inserire ed escludere elementidal dominio. Con le versioni precedenti di Storage Manager era possibilesolo inserire voci nel dominio. Per ulteriori informazioni consultarel’“Domain” a pagina 195.

Supporto per escludere oggetti specifici di sistema dal backupÈ possibile utilizzare l’opzione exclude.systemobject nel file delle opzionidel client (dsm.opt) per escludere dal backup oggetti specifici di sistema.Per ulteriori informazioni, consultare l’argomento “Opzione exclude” apagina 209.

Ignorare l’attributo di compressione NTFSDurante un backup incrementale, se l’unica modifica apportata in un fileriguarda l’attributo di compressione, il client invierà l’aggiornamentodell’attributo alla porta Tivoli Storage Manager senza eseguire il backupdell’intero file. Questo miglioramento non viene applicato ai file che sitrovano su JFS (journaled file system). Per ulteriori informazioni consultare“Backup incrementale completo o parziale” a pagina 57.

Elaborazione avanzata di backup e ripristino immagini (solo Windows 2000)Se sull’unità di origine vengono individuati settori di disco danneggiatidurante un backup dell’immagine LAN-free o basato su LAN, anche i datipotrebbero essere danneggiati. In questo caso, i settori danneggiati nonvengono considerati durante l’invio di dati immagine al server TivoliStorage Manager. Se questi settori danneggiati vengono individuati duranteil backup dell’immagine, verrà visualizzato un messaggio di avvertenze altermine del backup. Consultare l’argomento “Esecuzione di un backupimmagine (Windows 2000, XP)” a pagina 71 per ulteriori informazioni.

Supporto per il controllo o l’annullamento delle operazioni server-free(Windows 2000)

È possibile utilizzare i seguenti comandi per controllare o annullare unprocesso di backup archivio immagine server-free:

monitor processVisualizza un elenco di processi di backup e ripristino immaginiserver-free correnti per i quali l’utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindi selezionare unprocesso da controllare. Per ulteriori informazioni consultarel’“Monitor Process” a pagina 417.

cancel processVisualizza un elenco di processi di backup e ripristino immaginiserver-free correnti per i quali l’utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindi selezionare unprocesso da annullare. Per ulteriori informazioni consultarel’“Cancel Process” a pagina 395.

Supporto per GUID (globally unique identifier)Il GUID associa un nodo client a un sistema host. Quando si installa ilsoftware Tivoli, viene eseguito il programma tivguid.exe per generare unGUID che viene memorizzato nel registro su un sistema Windows NT. Èpossibile modificare il GUID per un nodo client sul server se la macchinahost è danneggiata, se la voce registry è andata persa o se un utenteutilizza lo stesso nome nodo da altri sistemi host. È possibile eseguire leseguenti funzioni dalla riga comandi:v Creare un nuovo GUIDv Visualizzare il GUID corrente

Riepilogo delle modifiche apportate a Tivoli Storage Manager xxiii

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v Scrivere un valore specificov Creare un altro GUID anche se ne esiste già uno.

Per ulteriori informazioni consultare “Associazione del nodo client ad unsistema host” a pagina 23.

Supporto per il percorso di installazione di DBCS su client abilitati UnicodeÈ possibile installare i seguenti servizi di Tivoli Storage Manager nelpercorso DBCS (double-byte character set) sui client Windows NT, 2000 eXP abilitati Unicode:v Servizio scheduler di backup-archiviov Servizio CAD (Client Acceptor Service)v Servizio Remote Client Agentv Journal Engine Service

Comandi avanzati query backup e query archiveSe si utilizza l’opzione detail con i comandi query archive o querybackup, il client visualizzerà le seguenti informazioni aggiuntive:v Data ultima modificav Data creazione

Per ulteriori informazioni consultare “Query Archive” a pagina 420 e“Query Backup” a pagina 423.

Modifiche tecniche per la versione 5.1 - Aprile 2002Di seguito sono riportate le modifiche apportate a questa edizione del prodotto:

Supporto per CRC (Cyclical Redundancy Checking)Tivoli Storage Manager supporta la funzione CRC (Cyclical RedundancyChecking) per verificare che i dati non vengano danneggiati nel corso deltrasferimento durante una sessione di backup o di ripristino.

Supporto per l’elaborazione di immagini di filesystem NAS (Network AttachedStorage)

Con il supporto NDMP (Network Data Management Protocol), i serverTivoli Storage Manager per Windows NT, 2000, XP, AIX, e Solaris possonoeseguire in modo efficiente il backup e il ripristino delle immagini difilesystem NAS (network attached storage) su unità nastro o libreriecollegate localmente per server di file NAS da Network Appliance. Ilsupporto NDMP è disponibile solo per Tivoli Storage Manager Extended EditionIBM . Consultare“Requisiti sul supporto NDMP (solo Extended Edition)” apagina 4 per i requisiti di supporto NDMP. Consultare “Esecuzione delbackup dei file system NAS” a pagina 76 per istruzioni sul backup e sulripristino delle immagini di filesystem NAS utilizzando il client Web e ilclient della riga comandi.

Supporto per il backup di volumi logici come oggetto singolo (backupdell’immagine) su client Windows 2000

Il client Windows 2000 è stato potenziato per supportare il backupdell’immagine del volume logico dei filesystem e dei volumi nonformattati. È possibile utilizzare la GUI nativa, l’interfaccia di rigacomandi, e la GUI del client Web per creare un’immagine dei filesystem edei volumi logici non formattati sul server Tivoli Storage Manager. Sonosupportati i filesystem NTFS, FAT, e FAT32. Il server Tivoli StorageManager non esegue la traccia di file singoli nell’immagine del filesystem.La traccia delle immagini dei filesystem viene eseguita come se si trattassedi singoli oggetti e vengono applicate le impostazioni della classe digestione all’immagine del filesystem come se si trattasse di un’unica entità.

xxiv IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Consultare l’argomento “Esecuzione di un backup immagine (Windows2000, XP)” a pagina 71 per ulteriori informazioni.

Supporto per il backup dell’immagine in linea di filesystem o di volumi logicidi base su client Windows 2000

Il backup dell’immagine in linea tradizionale non consente ad altreapplicazioni di sistema di accedere al volume durante l’operazione. Soloper Windows 2000: Se l’agente LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) èstato installato e configurato, Tivoli Storage Manager può eseguire unbackup dell’immagine in linea dei ; durante questa operazione il volumenon sarà disponibile per le altre applicazioni del sistema. Consultarel’argomento “Esecuzione di un backup immagine (Windows 2000, XP)” apagina 71 per ulteriori informazioni.

Supporto per server-free data movement basato su SANIl client Windows 2000 supporta Server-Free Data Movement basato suSAN che non consente l’elaborazione di trasferimenti di dati dal processoreclient al server e da LAN durante le operazioni di backup e ripristino. Idati vengono trasferiti direttamente dai dischi client ai dispositivi dimemoria collegati alla SAN da una funzione di copia di terze parti avviatadal server Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni, consultarel’argomento “Enableserverfree” a pagina 202.

Interfaccia avanzata del client WebMiglioramenti sono stati apportati all’interfaccia del client Web persupportare un browser abilitato per JRE 1.3.1 Swing. Il client Web agevolal’utilizzo dei dispositivi di assistenza per utenti disabili e contiene funzionidi spostamento avanzate disponibili su tastiera. Viene conservato l’aspettodella piattaforma che esegue il browser. Per ulteriori informazioni,consultare “Avvio di una sessione del client Web” a pagina 44.

Ripristino no query su più sessioniI client di backup-archiviazione possono ora utilizzare più sessioni peroperazioni di ripristino senza interrogazioni, aumentando così la velocitàdei ripristini. Ciò è molto simile al supporto per più sessioni di backup;viene sfruttato il punto di montaggio disponibile sul server. Se si esegue ilbackup dei dati su più nastri e il server dispone di più punti di montaggio,il ripristino avvia una sessione per ciascun nastro configurato dalresponsabile. Per ulteriori informazioni, consultare “Resourceutilization” apagina 292.

Codici di ritorno client coerentiCodici di ritorno documentati, coerenti e affidabili sono stati aggiunti allariga comandi e allo scheduler. Ciò agevola le operazioni client diautomatizzazione mediante script scritti dagli utenti. Utilizzando ilcomando QUERY EVENT con l’opzione FORMAT=DETAILED, iresponsabili possono ora distinguere tra backup pianificati eseguiticorrettamente con nessun file ignorato e backup pianificati eseguiticorrettamente con uno o più file ignorati. Inoltre, se si utilizza l’opzione dielaborazione preschedulecmd per eseguire un comando e questo comandorestituisce un codice di ritorno diverso da zero, l’evento pianificato nonverrà eseguito. In tal modo, è possibile assicurare che gli eventi pianificatinon avranno luogo qualora i comandi necessari non vengano eseguiticorrettamente. Per ulteriori informazioni, consultare “Codici di ritornodall’interfaccia riga comandi” a pagina 128,“Preschedulecmd/Prenschedulecmd” a pagina 277 e“Postschedulecmd/Postnschedulecmd” a pagina 273.

Riepilogo delle modifiche apportate a Tivoli Storage Manager xxv

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xxvi IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 1. Installazione di Tivoli Storage Manager

Il client backup/archivio Tivoli Storage Manager consente di proteggere leinformazioni della stazione di lavoro.Utilizzando Tivoli Storage Manager, èpossibile conservare le versioni backup dei file della stazione di lavoro che possonoessere ripristinati nel caso in cui i file originali vengano danneggiati o persi.Èanche possibile archiviare i file della stazione di lavoro non necessari, conservarlinello stato corrente e richiamarli in un secondo momento.

È possibile accedere alle funzioni di backup e archiviazione di Tivoli StorageManager:v Localmente mediante Graphical User Interface nativa(GUI)v Localmente mediante l’interfaccia riga comandi client nativav In remoto o localmente mediante l’interfaccia client Web

Migrazione dalle versioni precedenti

Aggiornamento del percorso per i client e i serverDurante l’operazione di migrazione dalla versione 5.1 di Tivoli Storage Manageralla versione 5.2 di Tivoli Storage Manager, i client e i server Tivoli StorageManager possono essere aggiornati in momenti diversi. Per accertarsi che le attivitàdi backup e archivio continuino durante la migrazione, verificare le seguenticondizioni:v Un client Tivoli Storage Manager versione 5.1 può eseguire funzioni di backup,

ripristino, archiviazione e richiamo su un server Tivoli Storage Manager versione5.2.

v Un client Tivoli Storage Manager versione 5.2 può eseguire funzioni di backup,ripristino, archiviazione, richiamo e interrogazione su un server Tivoli StorageManager versione 5.1.

v Un client Tivoli Storage Manager V5.1 può eseguire le funzioni backup,ripristino, archiviazione e richiamo al livello funzionale della V3.1 su un serverTivoli Storage Manager della versione 3.1 su VM.

v I dati di cui è stato eseguito il backup o l’archiviazione da un client TivoliStorage Manager versione 5.2 a un server Tivoli Storage Manager possono essereripristinati o richiamati utilizzando un client Tivoli Storage Manager versione 5.1.

v I dati di cui è stato eseguito il backup o l’archiviazione da un client TivoliStorage Manager versione 5.1 a un server Tivoli Storage Manager non possonoessere ripristinati o richiamati utilizzando un client Tivoli Storage Managerversione 5.2.

v Tutti i client di gestione riga comandi possono gestire i server Tivoli StorageManager versione 5.1 e versione 5.2 ed il server VM V3.1.

v Gli agenti di memoria SAN ed i server devono essere allo stesso livello dicodice. Quando il server viene aggiornato, devono essere aggiornati anche gliagenti di memoria che utilizzano quel particolare server.

Migrazione al client compatibile UnicodeUnicode è uno standard di codifica caratteri universale che supportal’interscambio, l’elaborazione e la visualizzazione di testo scritto in una qualsiasi

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 1

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delle lingue moderne. Gli spazi file Unicode forniscono il supporto per stazioni dilavoro multi-lingue, indipendentemente dalla locale corrente. A partire da TivoliStorage Manager versione 4.2, i client Windows sono compatibili Unicode. I clientcompatibili Unicode supportano Unicode per nomi di file, directory, e spazi file.

Vantaggi dell’utilizzo del client compatibile Unicodev Se si esegue il backup o l’archiviazione di oggetti con un client Unicode, è

possibile ripristinare o richiamare questi oggetti con un client Unicode in unaltro ambiente linguistico supportato. Ad esempio, un client Unicode giapponesepuò ripristinare i file di cui è stato eseguito il backup da un client Unicodetedesco.

v Il client Unicode si basa su un ambiente di lingua incrociata che funziona con ifile che utilizzano codepage differenti. Il client Unicode può gestire file condifferenti codepage o locale nello stesso spazio file.

v Senza il supporto per la memorizzazione degli spazi file compatibili Unicode,alcuni client Windows NT e Windows 2000 client precedenti hanno presentatoerrori di backup. Questo si verifica quando gli spazi file contengono nomi didirectory o file di varie lingue o nomi che non possono essere convertiti nellacodepage corrente del client.

Come eseguire la migrazione al client compatibile UnicodePer eseguire la migrazione al client Unicode versione 5.2, il server deve essere unserver versione 4.2.0 o di livello successivo. I nuovi client che memorizzano i datisul server per la prima volta non richiedono alcuna impostazione particolare. In talcaso, il server automaticamente memorizzerà i dati negli spazi file Unicode.Tuttavia, se il client ha già memorizzato i dati sul server, sarà necessario pianificarela migrazione degli spazi file negli spazi file Unicode. Ciò comporta laridenominazione degli spazi file sul server e la creazione di nuovi spazi fileUnicode sul server che utilizza l’opzione autofsrename.

Il responsabile può specificare tre valori possibili utilizzando l’opzioneautofsrename del server: yes, no o client. Si osservi che l’impostazione serverrelativa a questa opzione sovrascrive l’impostazione sul client:v Se il server specifica no, gli spazi file esistenti relativi al proprio nodo non

vengono ridenominati e non sono Unicode, anche se è stato installato un clientUnicode.

v Se sul server è specificato yes e il client esegue un backup incrementale condomain=all-local,vengono ridenominati tutti gli spazi file specificatinell’operazione corrente che non sono Unicode. Il client Unicode quindi creanuovi spazi file Unicode.Se il client esegue un backup selettivo, solo gli spazi file specificatinell’operazione corrente vengono ridenominati e diventano abilitati Unicode.

v Se sul server è specificato client, il client può impostare l’opzione autofsrenamenel file delle opzioni client (dsm.opt) su prompt, yes o no. Se il client impostal’opzione su no, gli spazi file non compatibili Unicode non verranno rinominatie, quindi, non saranno compatibili Unicode. Se il client specifica prompt, il clientrichiede se si desidera ridenominare gli spazi file. Il client visualizza una solavolta la richiesta per ridenominare un determinato spazio file.

Facoltativamente, sul server il responsabile può ridenominare gli spazi file nonUnicode.

Per le opzioni e i risultati relativi all’utilizzo dell’opzione autofsrename , consultarela tabella riportata di seguito.

2 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Opzione server Opzione client Risultato

Yes Prompt, Yes, No Ridenominato

No Prompt, Yes, No Non ridenominato

Client No Non ridenominato

Client Yes Ridenominato

Client Prompt In base alla rispostadell’utente

Per informazioni dettagliate relative all’opzione autofsrename, consultare“Autofsrename” a pagina 173. Per ulteriori informazioni sulla migrazione,consultare IBM Tivoli Storage Manager for Windows Administrator’s Guide. Perulteriori informazioni sull’utilizzo dei client Windows 2000, XP e dei clientWindows Server 2003, consultare:v “Considerazioni relative ai client Unicode” a pagina 26v “Detail” a pagina 191v “Inclexcl” a pagina 233v “Archive” a pagina 363v “Incremental” a pagina 407v “Query Filespace” a pagina 432v “Restore” a pagina 459v “Retrieve” a pagina 497v “Selective” a pagina 503

Considerazioni sulla migrazione al client compatibile UnicodePer la migrazione ai client Windows compatibili Unicode Tivoli Storage Manager,tenere presente quanto segue:1. Per supportare le funzionalità Unicode, è necessario collegare i client

compatibili Unicode ad un server versione 4.2.0 o successiva.2. Accertarsi di installare i font delle lingue che si desidera utilizzare. Se non si

dispone dei font necessari installati, è possibile che i nomi file e le descrizionidi archivio non vengano visualizzate in modo appropriato. Tuttavia, i clientUnicode possono sempre eseguire il backup, il ripristino, l’archiviazione e ilrichiamo dei file e delle directory.

3. Se il server non supporta la visualizzazione del nome Unicode, è possibile cheil nome dello spazio file compatibile Unicode non sia leggibile. In tal caso,utilizzare l’ID spazio file per identificare tali spazi file del server. Utilizzare ilcomando query filespace con l’opzione detail per visualizzare l’ID di unospazio file. L’ID spazio file viene visualizzato anche nella finestra di dialogodelle informazioni sul file nella GUI nativa e del client Web.

4. Una volta installato un client abilitato per Unicode, si consiglia di eseguire lacopia di backup incrementale completa e ridenominare tutti gli spazi fileesistenti che non sono abilitati per Unicode ed eseguire la copia di backup deirelativi file e directory nei nuovi spazi file abilitati per Unicode.

5. Gli spazi file ridenominati rimarranno sul server e verranno gestiti come spazifile stabili. Questi spazi file contengono tutti i dati originali che possono essereripristinati a meno che gli spazi file non vengano cancellati. Per ulterioriinformazioni, consultare IBM Tivoli Storage Manager for Windows Administrator’sGuide.

6. Quando uno spazio file esistente viene ridenominato durante una conversioneUnicode, ogni regola d’accesso definita per lo spazio file resta applicabile allospazio file di origine. Tuttavia, devono essere definite nuove regole di accessoda applicare al nuovo spazio file Unicode, se necessario.

Capitolo 1. Installazione di Tivoli Storage Manager 3

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7. Il server memorizza le informazioni relative a ciascun nodo e se il nodo vienecollegato ad un server utilizzando un client compatibile Unicode, non puòessere collegato a una versione client che non supporta Unicode. Il serverconsente solo al client Unicode di ripristinare i file da uno spazio file Unicode.

8. Quando si esegue il backup di uno spazio file non abilitato per Unicode, ilclient Unicode ignorerà i file e le directory con nomi contenenti i caratteri diuna codepage differente dalla locale corrente.

9. Se i file e le directory con nomi contenenti i caratteri di una codepagedifferente dalla locale corrente sono stati precedentemente sottoposti a backupcon un client non Unicode, Tivoli Storage Manager considererà scaduti quellicontenuti nello spazio file non Unicode. Tuttavia, il client Unicode puòeseguire il backup o l’archiviazione di questi file in uno spazio file Unicode.

10. Quando si esegue la migrazione da un client non Unicode ad un clientUnicode, i nomi file con caratteri a doppio byte misti a caratteri a singolo byteverranno ripristinati in un formato SBCS misto. Questo a solo scopo divisualizzazione.

11. Quando un client esegue un backup selettivo di un oggetto e lo spazio fileoriginale viene ridenominato, il nuovo spazio file Unicode contiene soloquell’oggetto. Durante il successivo backup incrementale completo, TivoliStorage Manager eseguirà il backup di tutte le altre directory e spazi file.

Requisiti sul supporto NDMP (solo Extended Edition)Con il supporto NDMP (Network Data Management Protocol), Tivoli StorageManager può eseguire in modo efficiente il backup e il ripristino dei filesystemNAS su unità nastro o librerie che sono collegate in locale ai server di file NASNetwork Appliance e EMC Celerra. Il supporto NDMP è disponibile solo su IBMTivoli Storage Manager Extended Edition .

Il supporto NDMP richiede i seguenti requisiti hardware e software :v Server Tivoli Storage Manager Versione 4.2.1 Windows o successiva.v Client Tivoli Storage Manager Versione 4.2.1 Windows o successiva.v Server di file NAS Network Appliance o EMC Celerra. I server di file EMC

Celerra sono supportati solo su client e server Tivoli Storage Manager Versione5.2. Per modelli e sistemi operativi supportati, fare riferimento a:http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

v Unità nastro e libreria a nastro. Per le combinazioni supportate, fare riferimentoa:http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

Consultare “Esecuzione del backup dei file system NAS” a pagina 76 per ulterioriinformazioni, incluse quelle su come eseguire il backup e ripristino delle immaginidel file system NAS utilizzando il client Web e il client riga comandi.

Informazioni aggiuntive sulla migrazioneQuando si installa il client Web, è necessario installare i file della lingua del clientWeb che corrisponde alle lingue che si desidera utilizzare.

Un client di gestione riga comandi è disponibile su tutte le piattaforme client.L’interfaccia principale prevista per il server è l’interfaccia di gestione Web erichiede un browser Web. L’interfaccia di gestione Web viene fornita e installatacon il server.

4 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Requisiti per l’ambiente clientQuesta sezione contiene informazioni sull’ambiente client, sui componenti clientTivoli Storage Manager, sui requisiti hardware e software per le piattaformeWindows 2000, Windows XP e Windows Server 2003.

Attenzione: Per informazioni aggiornate relative ai prerequisiti dell’ambienteclient per tutte le piattaforme client Tivoli Storage Manager supportate, fareriferimento al file README contenuto nel supporto di installazione del prodotto oandare al sito Web al seguente indirizzo:http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

Componenti clientv Client di backup-archivio (riga comandi e GUI)v Riga comandi del client di gestionev Tivoli Storage Manager APIv Client di copia di backup-archivio Webv Programma di controllo ODBC (Open Database Connectivity)

Note:

1. Il driver ODBC viene installato attraverso un pacchetto a parte. Per istruzionisull’installazione, consultare al file README.ODBC.TXT. Questo file èdisponibile nel pacchetto di installazione Tivoli Storage Manager ODBC Driver.Consultare inoltre IBM Tivoli Storage Manager for Windows Administrator’s Guide,GC32-0782.

2. Per maggiori informazioni sull’API Tivoli Storage Manager, vedere IBM TivoliStorage Manager Using the Application Programming Interface, GC32-0793.

3. Per ulteriori informazioni sul client di gestione, consultare IBM Tivoli StorageManager Guida di riferimento per il responsabile, GC13-3017

Requisiti hardwarev Un processore Intel Pentium o compatibile o un computer basato su

multiprocessorev Spazio su disco: consultare il file README contenuto nel supporto di

installazione del prodotto.v Memoria: 128 MB

Le istruzioni di installazione in linea visualizzano la quantità di spazio richiestoper le opzioni di installazione selezionate e la quantità di spazio richiesto sul discofisso.

Requisiti softwareWindows 2000 Professional, Windows 2000 Server, Windows 2000 AdvancedServer, Windows 2000 Datacenter Server, Windows XP Professional, WindowsServer 2003 (tutte le edizioni, 32 e 64 bit).

Nota: Service Pack 2 o Service Pack 3 è richiesto per tutte le macchine Windows2000.

Capitolo 1. Installazione di Tivoli Storage Manager 5

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Metodi di comunicazione

Per utilizzare questometodo dicomunicazione:

Installare il software: Per connettersi aiseguenti server TivoliStorage Manager:

TCP/IP TCP/IP (Standard con tutte le piattaformeWindows supportate)

AIX, HP-UX, Linux,OS/390, OS/400PASE, Solaris, VM,Windows, z/OS

Named Pipes Named Pipes (Standard con tutte lepiattaforme Windows supportate)

Windows

Informazioni di pre-installazioneIl client Tivoli Storage Manager Windows è incluso nel CD-ROM di installazionedel client desktop nella struttura di directory setup.È possibile installare i client utilizzando uno dei seguenti metodi:v Installare direttamente dal CD-ROM.v Creare le immagini client da installare.v Trasferire i file installati dal CD-ROM su una stazione di lavoro di destinazione.

È possibile copiare tutti i client sulla stazione di lavoro server in modo che lestazioni di lavoro client richiamino i file dalla directory x:\tsmcli. Un comando diesempio per Windows è il seguente:v xcopy h:\setup\* x:\ /s

Nota: In tutti gli esempi contenuti in questo capitolo si indica con h l’unitàCD-ROM o l’unità montata. Sostituire h con l’unità CD-ROM del propriosistema.

Informazioni di avvio in lineaÈ possibile visualizzare le informazioni di avvio in linea, i manuali del prodotto e ifile README. Sul browser Web:1. Fare clic su File e su Apri file.2. Selezionare l’unità CD-ROM.3. Selezionare il file START.HTM.

Installazione del software sulla propria stazione di lavoro

Attenzione: Per informazioni aggiornate sull’installazione, fare riferimento al fileREADME contenuto nel supporto di installazione del prodotto.Per informazioniaggiornate relative a Tivoli Storage Manager, alle piattaforme supportate e alladocumentazione, fare riferimento al sito Web all’indirizzo:http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

Per installare il software sulle stazioni di lavoro Windows 2000, Windows XP oWindows Server 2003, completare la procedura riportata di seguito:1. Inserire il CD-ROM che contiene il client Windows Tivoli Storage Manager

nell’apposita unità. Se la funzione per l’esecuzione automatica è stata abilitata,la finestra di dialogo viene avviata al momento del caricamento del CD. Se lafinestra di installazione di dialogo non viene avviata automaticamente, èpossibile avviarla manualmente. Selezionare Esegui dal menu Start e al promptdigitare:

6 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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x:\setup

Dove x è l’unità CD-ROM. Scegliere OK.2. Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo.

Nota: Se i file di una versione precedente si trovano nella directory diinstallazione, il programma di installazione di Windows presenta questeopzioni: Modifica, Ripristina e Rimuovi. Per installare una nuovaversione del prodotto, eliminare prima quella presente utilizzandol’opzione Rimuovi. Per aggiungere un componente non installatoinizialmente, selezionare l’opzione Modifica.

Tipi di impostazione di installazione:Sono disponibili due tipi di impostazione:v L’opzione Tipica consente di installare le funzionalità minime

necessarie per eseguire le normali operazioni di backup e diarchiviazione. In caso di aggiornamento da un client versione 4.1 o4.2, vengono aggiornati i componenti correntemente installati. In casocontrario, sono inclusi il client di backup-archivio, i file API e il clientWeb.

v Se si sceglie l’opzione Personalizzata, viene visualizza la finestrarelativa all’installazione personalizzata. Da questa finestra, è possibilefare clic sull’icona di una qualsiasi funzione di programma permodificare questa funzione, se non è obbligatoria per l’installazione.Di seguito vengono elencate le funzioni di programma disponibili:– Client backup/archivio

- File della GUI del client di backup-archivio (obbligatori; nonpossono essere deselezionati)

- File Web del client di backup-archivio (obbligatori; non possonoessere deselezionati)

- File API SDK del client (facoltativi)- File della riga comandi del client di gestione

– Informazioni in linea- README e Guida per l’installazione e per l’utente - Guida

HTML (obbligatori; non possono essere deselezionati)- Guida per l’installazione e per l’utente - PDF (facoltativo)

– Supporto linguaAttenzione: Il client Tivoli Storage Manager utilizza ora ipacchetti di lingue per il supporto lingue diverse dall’inglese.Ciascuna lingua supportata presenta il proprio pacchetto diinstallazione, che deve essere installato per poter utilizzare TivoliStorage Manager in una lingua supportata diversa dall’inglese. Ilclient Tivoli Storage Manager è un prerequisito per l’installazionedi un pacchetto lingua del client Tivoli Storage Manager.

Note:a. Il client di backup-archivio, l’API e il client Web sono

interdipendenti. Se si seleziona il client di copia dibackup-archivio, è necessario selezionare anche il client API. Allostesso modo, se si seleziona il client Web, è necessario selezionareanche il client di backup-archivio e l’API.

b. Il componente client di copia di backup-archivio include i filedello scheduler client. Consultare “Avvio dello scheduler client” apagina 128 per ulteriori informazioni sullo scheduler client.

c. Il programma di installazione visualizza la quantità esatta dispazio su disco necessario per ciascuna funzione di programma.Assicurarsi che nell’unità di destinazione vi sia una quantità di

Capitolo 1. Installazione di Tivoli Storage Manager 7

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spazio sufficiente per i file che si è scelto di installare. Ilprogramma di installazione non eseguirà l’installazione suun’unità di destinazione con spazio su disco insufficiente.

d. Se non si dispone di un file dsm.opt, viene avviatoautomaticamente un wizard di configurazione quando si avvia laGUI. Questo wizard agevola la configurazione di un file delleopzioni iniziali. Per informazioni dettagliate sulla configurazionedi un file delle opzioni iniziale, consultare “Creazione e modificadel file delle opzioni del client (obbligatorio)” a pagina 13.

e. Se è installato il client Web, consultare “Avvio di una sessione delclient Web” a pagina 44 per informazioni sulla configurazione.

f. Per ulteriori informazioni sul programma di controllo ODBC,consultare il file README.ODBC.TXT fornito con il pacchetto delprogramma di controllo ODBC. Per ulteriori informazioni sulclient di gestione, consultare IBM Tivoli Storage Manager forWindows Administrator’s Reference, GC32–0783.

Installazione non presidiata

Nota: A partire da Tivoli Storage Manager Versione 4.1, il file delle risposteSETUP.ISS non viene più installato.

Il programma di installazione del client di backup-archiviazione di Tivoli Storagesupporta installazioni automatiche, non presidiate. Inserendo una versionepersonalizzata del comando msiexec (che richiama il programma di installazionedel software Microsoft) in un file batch o script, è possibile eseguire facilmenteinstallazioni su più macchine Windows. Di seguito viene riportato un esempio dicomando per installare il client riga comandi di backup-archivio, il client Web, ilclient GUI, le API, il client riga comandi di gestione e i file HTML della guida. Puòessere necessario personalizzare questo esempio per un’esecuzione corretta sulsistema. Inoltre, in questo caso il comando viene riportato su più righe permaggiore comodità.Questo esempio deve essere modificato quando si installa unpacchetto lingua del client di backup-archivio di Tivoli Storage Manager.msiexec /i "Z:\tsm_images\TSM_BA_Client\baclient\Tivoli Storage Manager Client.msi"RebootYesNo="No" REBOOT="Suppress" ALLUSERS=1 INSTALLDIR="d:\program files\tivoli\tsm" ADDLOCAL="BackupArchiveGUI,BackupArchiveWeb,ApiRuntime,AdministrativeCmd,Readmes" TRANSFORMS=1033.mst /qn /l*v "c:\log.txt"

Il comando e i relativi parametri sono definiti come segue:msiexec

Richiama il programma MSI (Microsoft Software Installer)./i Installa il pacchetto di origine specificato (sostituire con /x per disinstallare

il pacchetto).″Z:\tsm_images\TSM_BA_Client\baclient\Tivoli Storage Manager Client.msi″

È questo il percorso completo del pacchetto di origine. Z: è l’unità di rete oCD-ROM contenente l’immagine di installazione. Sarà necessario utilizzarela lettera di unità appropriata per il sistema.

RebootYesNo=″No″ REBOOT=″Suppress″In determinate condizioni, è possibile che si renda necessario riavviare ilsistema per completare correttamente il processo di installazione. Questaopzione fa sì che il programma di installazione non riavvii il sistema incircostanze che, altrimenti, ne comporterebbero il riavvio. Anche se questaopzione è molto comoda, è consigliabile utilizzarla con attenzione, inquanto impedendo il riavvio è possibile compromettere il correttofunzionamento del programma. In genere, si richiede il riavvio del sistemain caso di aggiornamento a un client Tivoli Storage Manager esistente e se

8 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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l’installazione è stata effettuata senza interrompere l’esecuzione di altriprogrammi client. Pertanto, prima di eseguire l’installazione è consigliabilearrestare tutti i servizi e i programmi client Tivoli Storage Manager.

ALLUSERS=1Specifica che il pacchetto è per tutti gli utenti. Questa opzione èobbligatoria.

INSTALLDIR=″d:\program files\tivoli\tsm″Specifica il percorso di destinazione. Nel caso in cui sulla propria stazionedi lavoro sia stata già installata una versione precedente di questoprodotto, è necessario utilizzare la directory di installazione corrente comepercorso di destinazione per questo pacchetto.

ADDLOCAL=″BackupArchiveGUI,BackupArchiveWeb,ApiRuntime,AdministrativeCmd,Readmes″

Specifica le funzioni da installare. Specificare tutti i componenti suun’unica riga compresi tra virgolette, senza lasciare spazi prima e dopo lavirgola. Sono disponibili le seguenti funzioni di backup-archivio:

Funzioni client Descrizione della funzione

BackupArchiveGUI GUI

BackupArchiveWeb Client Web di backup-archivio

ApiRuntime Runtime API

ApiSdk SDK API

AdministrativeCmd Riga comandi di gestione

Readme Readme e aiuto in linea in formato HTML client

PDF Testo in formato PDF

Funzioni del pacchetto lingua del client Descrizione della funzione

LanguageFiles File specifici della lingua

TRANSFORMS=1033.mstSpecifica la lingua che si desidera utilizzare. Sono disponibili i seguentitransform:

Transform Lingua

1028.mst CHT Cinese tradizionale

1031.mst DEU Tedesco

1033.mst ENG Inglese

1034.mst ESP Spagnolo

1036.mst FRA Francese

1040.mst ITA Italiano

1041.mst JPN Giapponese

1042.mst KOR Coreano

1046.mst PTB Portoghese

2052.mst CHS Cinese semplificato

/qn Specifica l’esecuzione dell’installazione non presidiata./l*v ″c:\log.txt″

Specifica il collegamento verbose e il nome e l’ubicazione del file diregistrazione.

Capitolo 1. Installazione di Tivoli Storage Manager 9

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Il processo di installazione crea una cartella Tivoli Storage Manager nella cartelladei programmi del menu Start di Windows. È possibile avviare Tivoli StorageManager facendo clic su una delle seguenti icone all’interno di questa cartella.

Aggiornamento, modifica oppure reinstallazione del clientLa reinstallazione sostituirà tutte le versioni precedenti che si trovano nelladirectory di installazione. Tuttavia, non sostituirà i file che non sono stati creatidurante il processo di installazione, ad esempio dsm.opt, dsmerror.log,dsmsched.log e dsmwebcl.log. In altre parole, se è stato già configurato il file delleopzioni per il proprio client, non occorre effettuare di nuovo questa operazionequando si reinstalla il client. Il client reinstallato utilizzerà i file esistenti.

Se si desidera installare i file del client in una directory diversa da quelleprecedenti, è necessario disinstallare la versione precedente prima di procedere conl’installazione della nuova versione. Effettuare le operazioni riportate di seguito:1. Aprire il menu Start di Windows e fare clic su Impostazioni→ Pannello di

controllo, quindi scegliere Installazione applicazioni.2. Selezionare il client Tivoli Storage Manager dall’elenco dei programmi installati.3. Fare clic sul pulsante Aggiungi/Rimuovi (Rimuovi su Windows 2000) e fare

clic su OK.Per i componenti installati utilizzando la versione 4.1 o successiva:Fare clic sul pulsante Avanti fino a visualizzare un pannello contenente leopzioni Modifica, Ripristina e Rimuovi.

4. Per rimuovere tutti i componenti, fare clic su Rimuovi, quindi fare clic sulpulsante Avanti.

5. Per rimuovere i singoli componenti, selezionare Modifica, quindi fare clic sulpulsante Avanti. Viene visualizzato il pannello relativo alla configurazionepersonalizzata: Selezionare il componente o i componenti che si desidera rimuovere eselezionare Questa funzione non sarà disponibile.

6. Completare e chiudere il wizard di configurazione.7. Per eliminare i problemi relativi ai file mancanti o danneggiati, i tasti di accesso

rapido e le voci di registro, selezionare l’opzione Ripristina

Per i componenti installati precedenti alla versione 4.1:1. Dalla barra delle attività di Windows, fare clic su Start → Programmi. Aprire la

cartella contenente la versione precedente e selezionare Disinstalla.2. Selezionare le voci da disinstallare dal relativo elenco.3. Fare clic sul pulsante Rimuovi.4. Riavviare Windows.

Nota: Nel caso in cui Windows non venga riavviato prima di installare il nuovoclient, è possibile che alcuni file del nuovo client vengano rimossi alsuccessivo avvio. Per istruzioni sulla reinstallazione, consultare“Installazione del software sulla propria stazione di lavoro” a pagina 6.

Il client Tivoli Storage Manager funziona insieme al server Tivoli Storage Manager.Contattare il responsabile del server Tivoli Storage Manager per ottenere l’accessobackup o archivio al server, oppure fare riferimento alle seguenti pubblicazioni perinstallare e configurare un server Tivoli Storage Manager:

Tabella 3. Pubblicazioni Tivoli Storage Manager server Quick Start

Titolo della pubblicazione Numero d’ordine

IBM Tivoli Storage Manager for AIX Quick Start GC32-0770

IBM Tivoli Storage Manager for HP-UX Quick Start GC32-0774

IBM Tivoli Storage Manager for Linux Quick Start GC23-4692

10 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 3. Pubblicazioni Tivoli Storage Manager server Quick Start (Continua)

Titolo della pubblicazione Numero d’ordine

IBM Tivoli Storage Manager for OS/390 and z/OS Quick Start GC32-0777

IBM Tivoli Storage Manager for OS/400 PASE Quick Start GC23-4696

IBM Tivoli Storage Manager for Sun Solaris Quick Start GC32-0780

IBM Tivoli Storage Manager Guida rapida GC13-3016

Capitolo 1. Installazione di Tivoli Storage Manager 11

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12 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager

AttenzionePer informazioni sulla configurazione corrente del prodotto programma TivoliStorage Manager, consultare il file README contenuto nel supporto diinstallazione del prodotto.

Una volta eseguita l’installazione, le attività di configurazione necessarie sono:

Attività Pagina

Creazione e modifica del file delle opzioni del client (obbligatorio) 13

Registrazione della stazione di lavoro con un server (obbligatoria) 22

Le attività di configurazione facoltative sono:

Attività Pagina

Configurazione del client Web 16

Configurazione dello scheduler del client 20

Configurazione del servizio motore journal 21

Configurazione di LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) per il backupimmagine in linea

21

Configurazione di LVSA per abilitare il supporto file aperti (Windows 2000,Windows XP)

22

Impostazione delle variabili di ambiente 35

Creazione di un file di opzioni di directory condivise (facoltativo) 36

Creazione di più file delle opzioni 36

Associazione del nodo client ad un sistema host 23

Creazione e modifica del file delle opzioni del client (obbligatorio)Utilizzare il file delle opzioni client per identificare il serverTivoli Storage Managerda contattare per i servizi e il protocollo di comunicazione necessario per stabilirela comunicazione con quel server.Il file delle opzioni client può contenere inoltre leopzioni di autorizzazione, le opzioni di elaborazione del backup edell’archiviazione, le opzioni di pianificazione e altre opzioni che determinano ilcomportamento del client. Quando viene eseguito Tivoli Storage Manager, se nonviene rilevato alcun file delle opzioni, il wizard di configurazione verrà avviatoautomaticamente per consentire la creazione di un nuovo file.Se si desidera avviaremanualmente il wizard in un momento successivo, ad esempio per modificare ilfile delle opzioni, procedere come segue:1. Avviare la GUI facendo doppio clic sull’icona TSM Client di backup sul

desktop o dalla barra delle attività Windows, facendo clic su Avvio →Programmi → Tivoli Storage Manager → Backup Archive GUI.

2. Dal menu Programmi di utilità, selezionare Wizard di configurazione.Verràavviato il wizard di configurazione del client Tivoli Storage Manager.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 13

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3. Sul primo pannello del wizard di configurazione del client Tivoli StorageManager, assicurarsi che l’opzione Aiuto per la configurazione del client dibackup/archivio TSM sia selezionata.

4. Seguire la procedura per completare la creazione del file delle opzioni. Fare clicsul pulsante ? per l’assistenza nel completamento del wizard. Il wizardinserisce un file delle opzioni denominato dsm.opt nella stessa directory in cuisono stati installati i file del client.

Nota: È necessario conoscere alcuni dettagli tecnici, ad esempio l’indirizzo TCP/IPdel server di backup a cui si eseguirà il collegamento e la porta di ricezioneper creare correttamente il file delle opzioni client. Se non si conosconoqueste informazioni, contattare il responsabile del server Storage Manager.

È possibile anche modificare il file delle opzioni manualmente. Il processo diinstallazione crea un file delle opzioni client di esempio denominato dsm.smp. Se siaccetta il percorso di installazione predefinito, questo file si trova nella directoryProgram Files\Tivoli\TSM\config. Il file dsm.smp è un file di configurazionegenerica che contiene i parametri di comunicazione utilizzati generalmente in unambiente Windows. È possibile utilizzare questo file come modello quando sipersonalizza il proprio file delle opzioni. Innanzitutto, copiare il file dsm.smp nelladirectory Program Files\Tivoli\TSM\baclient e rinominarlo dsm.opt. Aprire il filein Notepad o con un semplice editor di testo e utilizzare le istruzioni di seguitoriportate per personalizzare il file per il proprio ambiente.

Uno degli obiettivi principali del file delle opzioni è specificare il protocollo dicomunicazione necessario per stabilire la comunicazione tra il client di backup e ilserver di backup. Utilizzare l’opzione commmethod per specificare un protocollo dicomunicazione. Ad esempio, per utilizzare il protocollo di comunicazione TCP/IP,immettere:

COMMmethod TCPIP

È inoltre necessario specificare l’indirizzo server TCP/IP del server di backup a cuici si desidera collegare utilizzando l’opzione tcpserveraddress. Ad esempio, èpossibile immettere quanto segue:

TCPServeraddress dsmchost.endicott.ibm.com

È possibile specificare anche come si desidera richiamare la stazione di lavoroutilizzando l’opzione nodename. Quando si registra il server di backup durante laconfigurazione, questo è il nome che il server utilizzerà per la stazione di lavoro.Se non si specifica un nome nodo, il server identifica la stazione di lavoro con ilrelativo nome host. È possibile immettere hostname ad un prompt dei comandiper visualizzare il nome host della stazione di lavoro. Per ulteriori informazioni suirequisiti di registrazione, consultare la sezione “Registrazione della stazione dilavoro con un server (obbligatoria)” a pagina 22.

È inoltre possibile utilizzare il file delle opzioni per specificare le opzioni diautorizzazione, le opzioni di elaborazione del backup e dell’archiviazione e leopzioni di pianificazione. Le opzioni specificate nel file delle opzioni vengonoapplicate ogni volta che si avvia Tivoli Storage Manager dalla GUI o dalla rigacomandi. È possibile, tuttavia, sostituire temporaneamente le opzioni dalla rigacomandi.

Il server di backup può sostituire le opzioni personalizzate utilizzando i gruppi diopzioni definiti per il server e per il client. Per ulteriori informazioni

14 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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sull’elaborazione delle opzioni, fare riferimento alla sezione Capitolo 9, “Utilizzodelle opzioni di elaborazione”, a pagina 145.

Note:

1. Per informazioni dettagliate sulle opzioni supportate per la piattaforma, fareriferimento alla sezione “Riferimenti alle opzioni client” a pagina 169.

2. Per i protocolli di comunicazione supportati per il client Windows, fareriferimento alla sezione “Opzioni di comunicazione” a pagina 145.

Una volta creato un file delle opzioni, è possibile utilizzare uno dei seguentimetodi per modificare il file dalla GUI. Il metodo 2 include solo le opzioni di base,mentre il metodo 1 consente una personalizzazione più approfondita (presenta piùopzioni disponibili).v Metodo 1:

1. Aprire il menu Modifica e selezionare Preferenze.2. Apportare le modifiche necessarie, quindi fare clic su OK per salvare le

modifiche.v Metodo 2:

1. Aprire il menu Programmi di utilità e selezionare Wizard di configurazione.2. Selezionare la casella di spunta Aiuto per la configurazione del client di

backup-archivio TSM.3. Fare clic sul pulsante Avanti.4. Selezionare il pulsante di scelta Aggiornare il file delle opzioni.

Impostazione delle opzioni nel file delle opzioni clientQuesta sezione descrive come impostare le opzioni nel file delle opzioni client(dsm.opt) e come utilizzare le opzioni con i comandi.

Per visualizzare o modificare il file delle opzioni, fare clic su Modifica →Preferenze dalla GUI del client Tivoli Storage Manager. L’editor delle preferenzeaggiornerà il file delle opzioni client.

È inoltre possibile modificare un file delle opzioni con l’editor di testo desiderato.

Per impostare un’opzione nel file delle opzioni client, immettere il nomedell’opzione e uno o più spazi seguiti dal valore dell’opzione. Ad esempio:

compression yesnodename client_a

Alcune opzioni sono costituite solo dal nome dell’opzione, ad esempio verbose equiet. È possibile immettere il nome completo o l’abbreviazione. Ad esempio, èpossibile specificare l’opzione verbose in uno dei seguenti modi:

verboseve

Rispettare le seguenti regole aggiuntive quando si immettono le opzioni nel filedelle opzioni client (dsm.opt):v Non immettere commenti sulla stessa riga dell’opzione.v Far rientrare le opzioni utilizzando spazi o tabulazioni.v Immettere un asterisco (*) come primo carattere di una riga dei commenti.v Immettere ciascuna opzione su una riga separata e immettere tutti i parametri

per un’opzione sulla stessa riga.v Inserire uno o più spazi tra i parametri.

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 15

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v Lasciare righe vuote tra le opzioni.v Il numero massimo di caratteri per un nome file è 256. La lunghezza massima

del nome file e del nome percorso che è possibile combinare è pari a 260caratteri.La lunghezza massima di un nome file è limitata a 504 byte (noncaratteri). Poiché la rappresentazione Unicode di un carattere può occuparediversi byte, il numero massimo di caratteri che un nome file può contenere èvariabile.

Se si aggiorna il file delle opzioni client mentre una sessione client Web o GUI èattiva, è necessario riavviare la sessione per rendere effettive le modifiche. Se siutilizza il wizard di impostazione per apportare le modifiche, queste risulterannoimmediatamente effettive. Se non si utilizza TSM Client Acceptor per gestire loscheduler, è necessario riavviare lo scheduler.

Utilizzare il comando query options per visualizzare tutte o parte delle opzioni ele relative impostazioni correnti. Questo comando accetta un argomento perspecificare un sottoinsieme di opzioni. L’impostazione predefinita prevede divisualizzare tutte le opzioni. Consultare l’argomento “Query Options” a pagina 442per ulteriori informazioni.

Configurazione del client WebÈ possibile utilizzare il wizard di configurazione della GUI oppure la riga comandiper installare e configurare il client Web.

Per installare e configurare il client Web utilizzando il wizard di configurazionedella GUI, attenersi alla seguente procedura:1. Dalla finestra principale della GUI del client, aprire il menu Programmi di

utilità e selezionare Wizard di configurazione.2. Selezionare la casella di controllo Aiuto per la configurazione del client Web

TSM.3. Fare clic sul pulsante Avanti, quindi seguire le istruzioni riportate sullo

schermo.

Per installare e configurare il client Web dalla riga comandi, effettuare leseguenti operazioni:

1. Assicurarsi di specificare passwordaccess generate nel file delle opzioni client(dsm.opt). Per ulteriori informazioni su passwordaccess, consultare“Passwordaccess” a pagina 268.

2. Installare Client Acceptor Service immettendo il seguente comando:dsmcutil install cad /name:"TSM CAD" /node:nomenodo /password:password/autostart:yes

dove nomenodo e password sono il nome nodo e la password Storage Manager.TSM CAD è un nome di esempio; è possibile utilizzare un nome qualsiasi. Ilnome predefinito è TSM Client Acceptor.

3. Installare Remote Client Agent Service immettendo il seguente comando:dsmcutil install remoteagent /name:"TSM AGENT" /node:nomenodo/password:password /partnername:"TSM CAD"

dove nomenodo e password sono il nome nodo e la password Storage Manager.TSM AGENT è un nome di esempio; è possibile utilizzare un nome qualsiasi. Ilnome predefinito è TSM Remote Client Agent. Il valore dell’opzione/partnername deve corrispondere al nome del servizio CAD. Il valorepredefinito è TSM Client Acceptor.

16 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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4. Avviare il servizio Client Acceptor immettendo: net start "TSM CAD" nella rigacomandi, oppure effettuare le seguenti operazioni:v

a. Aprire il menu Start e selezionare Impostazioni→ Pannello di controllo.b. Fare doppio clic su Strumenti di amministrazione, quindi fare doppio

clic su Servizi.c. Nella finestra relativa ai servizi, fare clic con il pulsante destro del mouse

su TSM CAD e selezionare Avvia dal menu a comparsa.

Il servizio Tivoli Storage Manager Remote Client Agent non deve essere avviatomanualmente. Viene avviato automaticamente dal servizio Tivoli StorageManager Client Acceptor quando necessario.

Le uniche opzioni applicabili al programma dsmcad sono optfile, httpport,managedservices e webports. È possibile utilizzare l’opzionemanagedservicesper specificare se il daemon CAD (Client Acceptor) Tivoli Storage Managergestisce anche lo scheduler Tivoli Storage Manager. Consultare il Capitolo 9,“Utilizzo delle opzioni di elaborazione”, a pagina 145 per informazioni su taliopzioni.

Per utilizzare il client Web sul client Windows 2000 con comunicazioni SSL(secure socket layer) consultare Appendice C, “SSL (Secure Socket Layer) delclient Web”, a pagina 535. Utilizzare l’opzione httpsport per specificare unindirizzo di porta TCP/IP per l’interfaccia SSL HTTPS del client Web.Consultare “Httpsport” a pagina 226 per ulteriori informazioni.

Tutti i messaggi del client vengono scritti nel file di registrazione del clientweb, dsmwebcl.log. I messaggi di errore vengono scritti nel file di registrazioneerrori dsmerror.log, oppure nel file specificato con l’opzione errorlogname. I filedsmwebcl.log e dsmerror.log si trovano nella directory specificata con lavariabile di ambiente DSM_LOG o nella directory di installazione. ConsultareCapitolo 9, “Utilizzo delle opzioni di elaborazione”, a pagina 145 per ulterioriinformazioni.

Per ulteriori informazioni sui servizi client Storage Manager e le relativeopzioni, consultare Appendice A, “Utilizzo del programma di utilità per laconfigurazione dei servizi del client”, a pagina 511.

5. Per accedere al client Web, immettere il seguente URL da un qualsiasi browsersupportato:http://nome_macchina:1581

dove nome_macchina è il nome host della macchina sulla quale è in esecuzione ilclient Web.

Il numero di porta predefinito è 1581. È possibile impostare un numero di portadifferente utilizzando l’opzione httpport. Consultare “Httpport” a pagina 225 perulteriori informazioni.

È anche possibile accedere alla stazione di lavoro del client Web mediante la GUIdi gestione Web.

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 17

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Supporto firewall di Tivoli Storage ManagerNella maggior parte dei casi, il server e i client Tivoli Storage Manager possonofunzionare tramite firewall. Poiché esistono firewall differenti, è possibile che ilresponsabile deve consultare le istruzioni relative al software o all’hardwareutilizzato.

Esistono due metodi per abilitare le operazioni client e server tramite un firewall:

Metodo 1:Per consentire ai client di comunicare con un server attraverso un firewall,il responsabile del firewall deve aprire le seguenti porte:

Porta TCP/IPPer abilitare l’esecuzione del client di backup-archivio , il client digestione riga comandi e lo scheduler all’esterno di un firewall, laporta specificata mediante l’opzione server tcpport (predefinita1500) deve essere aperta dal responsabile del firewall. Questa portaviene impostata sul client e sul server utilizzando l’opzionetcpport. L’impostazione deve essere uguale sia per il client che peril server. La porta TCP/IP predefinita è 1500. Consultare “Tcpport”a pagina 329 per ulteriori informazioni.

Nota: Il client potrebbe non utilizzare la porta specificatadall’opzione tcpadminport (sul server) per la sessione client.Tale porta potrebbe essere utilizzata per le sessioni digestione (incluse le sessioni client node-admin).

Porta HTTPPer consentire al client Web di comunicare con le stazioni di lavororemote attraverso un firewall, è indispensabile che la porta HTTPper la stazione di lavoro remota sia aperta. Utilizzare l’opzionehttpport nel file delle opzioni client della stazione di lavoro remotaper specificare questa porta. La porta HTTP predefinita è 1581.

Per utilizzare l’interfaccia Web di gestione per un server attraversoun firewall, è necessario aprire la porta HTTP per il server.Utilizzare l’opzione httpport nel file delle opzioni server perspecificare questa porta. La porta HTTP predefinita è 1580.

Porte TCP/IP per la stazione di lavoro remotaLe due porte TCP/IP per la stazione di lavoro remota devonoessere aperte. Utilizzare l’opzione webports nel file delle opzionidella stazione di lavoro remota per specificare queste porte. Se nonsi specificano i valori per l’opzione webports, il valore predefinitozero (0) determina l’assegnazione casuale di due nuovi numeri diporta. Consultare “Webports” a pagina 351, per ulterioriinformazioni sull’opzione webports .

Porta TCP/IP per le sessioni di gestioneSpecifica un numero di porta TCP/IP a parte su cui il server restain attesa di richieste di sessioni client di gestione, rendendo cosìpossibili sessioni di gestione su una rete privata. Consultare“Tcpadminport” a pagina 324 per ulteriori informazioni.

Metodo 2:Per lo scheduler del client, non è necessario aprire tutte le porte delfirewall. Se si imposta l’opzione sessioninitiation su serveronly, il client nontenterà di contattare il server. Tutte le sessioni devono essere avviate dallapianificazione server richiesta sulla porta definita sul client con l’opzione

18 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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tcpclientport. L’opzione sessioninitiation influenza solo il comportamentodello scheduler del client in esecuzione nel modo richiesto. Se si impostal’opzione sessioninitiation su serveronly, non possono essere utilizzate laGUI del client della riga comandi, la GUI nativa e del client Web.

Nota: Il metodo 2 non funziona con gli scheduler gestiti da CAD.

Se si imposta l’opzione sessioninitiation su client, il client avvierà lesessioni con il server (Metodo 1) comunicando sulla porta TCP/IP definitacon l’opzione server tcpport. Questo è il valore predefinito. Lapianificazione richiesta dal server può essere utilizzata per richiedere alclient di connettersi al server.

Consultare “Sessioninitiation” a pagina 305 per ulteriori informazionisull’opzione sessioninitiation.

Quando si utilizza Tivoli Storage Manager con un firewall, considerare quantosegue:v Il Metodo 2 richiede un server Tivoli Storage Manager versione 5.2 o successiva.

Per abilitare le sessioni avviate dal server sono richieste altre configurazioni. Perulteriori informazioni, consultare le pubblicazioni in Tabella 4.

v In modo richiesta il server Tivoli Storage Manager deve contattare il client. A talescopo, è necessario installare il software sul server Tivoli Storage Manager checonsenta di instradare la richiesta attraverso il firewall. Questo software instradala richiesta del server mediante una porta socks sul firewall. È questo il sistemache viene normalmente chiamato socksifying. I proxy non sono supportati, inquanto instradano solo alcuni tipi di protocolli per le comunicazioni (HTTP, FTP,GOPHER) e Tivoli Storage Manager non è incluso in questo gruppo diprotocolli. È importante notare che il client crea una nuova connessione al serverTivoli Storage Manager quando richiesto. Ciò significa che è stata eseguita laconfigurazione del firewall sopra descritta.

v Il server non può registrare gli eventi in un server Tivoli Enterprise Consoleattraverso un firewall.

In un ambiente aziendale, è consigliabile utilizzare Secure Web AdministratorProxy Tivoli Storage Manager per la gestione Web del server Tivoli StorageManager. Installare il proxy su un server Web collegato al firewall, in modo che ilserver Web possa accedere alle risorse di entrambe le parti del firewall (zonademilitarizzata). Quando si installa il proxy, è possibile utilizzarlo per gestirequalsiasi server Tivoli Storage Manager con versione 3.7 o successiva. Per ulterioriinformazioni su come installare e utilizzare il proxy, consultare l’appendice relativaal proxy Web nei manuali Quick Start di Tivoli Storage Manager elencati inTabella 4.

Tabella 4. Pubblicazioni client di Tivoli Storage Manager

Titolo della pubblicazione Numero d’ordine

IBM Tivoli Storage Manager for AIX Quick Start GC32-0770

IBM Tivoli Storage Manager for HP-UX Quick Start GC32-0774

IBM Tivoli Storage Manager for Linux Quick Start GC23-4692

IBM Tivoli Storage Manager for OS/390 and z/OS Quick Start GC32-0777

IBM Tivoli Storage Manager for OS/400 PASE Quick Start GC23-4696

IBM Tivoli Storage Manager for Sun Solaris Quick Start GC32-0780

IBM Tivoli Storage Manager Guida rapida GC13-3016

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 19

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Inoltre, è anche possibile incrementare il livello di sicurezza dell’ambienteabilitando i servizi HTTPS (noti anche come SSL, Secure Socket Layer) sul serverWeb sul quale viene installato il proxy. Per informazioni a riguardo, consultare ladocumentazione del server Web.

Configurazione dello scheduler del clientIl servizio CAD (Client Acceptor) di Tivoli Storage Manager è in grado di gestire loscheduler, riducendo il numero dei processi in background sulla stazione di lavoro.In tal modo vengono risolti i problemi relativi alla memoria necessaria che possonoverificarsi durante l’esecuzione del servizio scheduler senza la gestione CAD. Siconsiglia di utilizzare il daemon Client Acceptor per gestire lo scheduler del client.

Utilizzare l’opzione managedservices nel file delle opzioni del client (dsm.opt) perspecificare se il servizio CAD gestisce lo scheduler. Consultare “Managedservices”a pagina 252 per ulteriori informazioni.

Nota: Non è possibile utilizzare l’opzione managedservices in un ambiente MSCS(Microsoft Cluster Server).

Per configurare CAD in modo da gestire lo scheduler del client, procedere comesegue:1. Selezionare Programmi di utilità → Wizard di configurazione → Aiuto per la

configurazione dello scheduler client TSM dalla finestra principale di TivoliStorage Manager.Viene visualizzata la finestra Nome e ubicazione delloscheduler.

2. Specificare il nome dello scheduler. Selezionare le opzioni Macchina locale eUtilizzare CAD (Client Acceptor Daemon) per gestire lo scheduler. Fare clicsul pulsante Avanti. Viene visualizzata la finestra Selezionare i nomi deiservizi Web.

3. Specificare il nome del servizio Client Acceptor con cui si desidera gestire loscheduler. Fare clic sul pulsante Avanti.

4. Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per completare laconfigurazione.

È possibile anche utilizzare il programma di utilità di configurazione del servizioscheduler. Il programma di utilità di configurazione del servizio scheduler deveessere eseguito da un account appartenente al gruppo dei responsabili/responsabilidi dominio. È possibile avviare più servizi scheduler del client sul sistema. Perulteriori informazioni, consultare l’Appendice A, “Utilizzo del programma di utilitàper la configurazione dei servizi del client”, a pagina 511.

Per ulteriori informazioni sulle opzioni di pianificazione, sulla modifica del modopianificazione, sull’indirizzo o numero di porta TCP/IP o sull’esecuzione deicomandi prima o dopo una pianificazione, consultare “Opzioni di pianificazione” apagina 158.

Se si dispone del servizio CAD di gestione dello scheduler, avviare il servizioCAD, ma non avviare il servizio scheduler. Il servizio scheduler verrà avviato earrestato automaticamente dal servizio CAD in base alle necessità. Se non sidesidera gestire lo scheduler con il CAD, è possibile utilizzare il pannello dicontrollo dei servizi o il comando net start per avviare il servizio Scheduler.

20 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Nota: L’esecuzione dello scheduler del client dalla riga comandi non èconsigliabile poiché lo scheduler non viene eseguito come servizio inbackground.

Consultare Capitolo 7, “Automazione delle attività”, a pagina 127 per informazionisulle seguenti attività:v Avvio dello scheduler del client.v Modifica delle opzioni di pianificazione nel file delle opzioni client.v Supporto composizione numero per utenti mobiliv Visualizzazione delle informazioni sulle pianificazioni disponibili.v Visualizzazione delle informazioni sul lavoro che la pianificazione ha

completato.

Configurazione del servizio motore journalIl backup basato su journal è supportato su tutti i client Windows, eccetto il clientWindows Server 2003 a 64 bit. Se è stato installato il servizio motore journal ed è inesecuzione, per impostazione predefinita il comando incrementale esegueautomaticamente un backup su base journal dei sistemi di file selezionaticontrollati dal servizio del motore journal. Per ulteriori informazioni, consultare“Backup basato su journal” a pagina 59.

Per supportare il backup su base journal, è necessario configurare il serviziomotore journal utilizzando il comando dsmcutil oppure il wizard diconfigurazione della GUI client. Consultare Appendice A, “Utilizzo del programmadi utilità per la configurazione dei servizi del client”, a pagina 511, per ulterioriinformazioni relative all’utilizzo del comando dsmcutil per eseguire l’installazionedel servizio Journaling engine.

Per installare e configurare questo servizio utilizzando il wizard di configurazionedella GUI client, completare la seguente procedura:1. Dalla finestra principale, aprire il menu Programmi di utilità e selezionare

Wizard di configurazione .2. Selezionare la casella di controllo Aiuto per la configurazione del motore

Journal TSM.3. Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per configurare e utilizzare il

motore journal.

Le impostazioni della configurazione del servizio Journaling vengono memorizzatenel file di configurazione journal tsmjbbd.ini. Questo file può essere installato econfigurato con il wizard di configurazione della GUI o modificato manualmente. Perinformazioni dettagliate sulla configurazione di questo file, consultareAppendice B, “Configurazione servizio Journal”, a pagina 527.

Configurazione di LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) per ilbackup immagine in linea

Se l’agente LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) di Tivoli Storage Manager èinstallato e configurato, Tivoli Storage Manager esegue un backup immagine inlinea, durante il quale il volume risulta disponibile per le altre applicazioni delsistema. LVSA mantiene un’immagine coerente di un volume durante l’esecuzionedi un backup di immagine in linea. Per installare o configurare LVSA, completarela seguente procedura:

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 21

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1. Selezionare Wizard di configurazione → Programmi di utilità dalla finestraprincipale della GUI di Tivoli Storage Manager.Viene visualizzato il Wizard diconfigurazione client.

2. Selezionare Aiuto per la configurazione di LVSA (Logical Volume SnapshotAgent) per abilitare i backup di immagine in linea e fare clic sul pulsanteAvanti. Viene visualizzato il pannello del Wizard LVSA.

3. Selezionare l’attività che si desidera eseguire. È possibile installare LVSA,aggiornarlo in seguito all’aggiornamento del client di backup-archivio oeliminarlo dal sistema.

4. Completare ogni pannello del wizard e fare clic sul pulsante Avanti percontinuare. Per ritornare al pannello precedente, fare clic sul pulsante Indietro.Per visualizzare le informazioni relative a un pannello, fare clic sul pulsante ?.

Per informazioni dettagliate sui backup immagine in linea, consultare la sezione“Esecuzione di un backup immagine (Windows 2000, XP)” a pagina 71.

Configurazione di LVSA per abilitare il supporto file aperti (Windows2000, Windows XP)

Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto file aperti, per impostazione predefinita Tivoli Storage Manager esegueun backup istantanea o un’archiviazione di file che vengono aperti (o bloccati) daaltre applicazioni. Per ulteriori informazioni, consultare “Supporto file aperti per leoperazioni di backup (Windows 2000, XP)” a pagina 62 e “Supporto file aperti perle operazioni di archiviazione (Windows 2000, XP)” a pagina 122.

Per installare o configurare LVSA per abilitare il supporto file aperti:1. Selezionare Programmi di utilità → Wizard di configurazione dalla finestra

principale della GUI. Viene visualizzato il Wizard di configurazione client.2. Selezionare Aiuto per la configurazione di LVSA (Logical Volume Snapshot

Agent) per abilitare il supporto file aperti e fare clic sul pulsante Avanti.Viene visualizzato il pannello Attività LVSA.

3. Selezionare l’attività che si desidera eseguire. È possibile installare LVSA,aggiornarlo in seguito all’aggiornamento del client di backup-archivio oeliminarlo dal sistema.

4. Completare ogni pannello del wizard e fare clic sul pulsante Avanti percontinuare. Per ritornare al pannello precedente, fare clic sul pulsante Indietro.Per visualizzare le informazioni relative al pannello, fare clic sul pulsante ?.

Considerazioni:v Dopo l’installazione, l’aggiornamento o la rimozione di LVSA, viene richiesto di

riavviare il sistema.v Per impostare le preferenze per il supporto file aperti, utilizzare la scheda delle

preferenze di inclusione-esclusione.

Registrazione della stazione di lavoro con un server (obbligatoria)Per utilizzare Tivoli Storage Manager, è necessario registrare il client con il server.Il processo di impostazione del nome nodo e della password è chiamatoregistrazione. Esistono due tipi di registrazione: aperta e chiusa. Il responsabilesceglie il tipo di registrazione relativo al sito.

Se si desidera utilizzare un client Web, accertarsi di disporre di un ID utente digestione con privilegio di sistema, privilegio delle impostazioni, autorizzazione di

22 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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accesso client o di proprietario client. Quando viene registrato un nuovo nodo,viene creato automaticamente un ID utente di gestione per il nodo. Perimpostazione predefinita, questo nodo dispone di autorizzazione proprietarioclient.

Utilizzo della registrazione chiusaCon la registrazione chiusa, un responsabile deve registrare lastazione di lavorocome nodo client con il server. Se l’azienda di appartenenza utilizza unaregistrazione di tipo chiuso, è necessario fornire le seguenti informazioni alresponsabile Tivoli Storage Manager:v Il nome nodo (il valore restituito dal comando hostname , oppure il nome nodo

specificato con l’opzione nodename).v La password iniziale che si desidera utilizzare, se richiesta.v Informazioni di contatto, quali il nome, l’ID utente e il numero di telefono.

Oltre a definire determinate opzioni nel file delle opzioni, il responsabile definiscequanto segue:v Il dominio delle impostazioni a cui appartiene il client. Un dominio delle

impostazioni contiene gruppi di impostazioni e classi di gestione definite dalresponsabile, che controlla la gestione dei file di cui si eseguono copie di backupe archivio da parte di Tivoli Storage Manager.

v La possibilità di comprimere i file prima di inviarli al server.v La possibilità di cancellare dati di cui è stata eseguita la copia di backup e di

archivio dalla memoria del server.

Utilizzo della registrazione apertaCon la registrazione aperta, è possibile registrare la stazione di lavoro come nodoclient con il server.

La prima volta che si avvia una sessione, Tivoli Storage Manager richiede leinformazioni necessarie per registrare la propria stazione di lavoro con il serveridentificato nel file delle opzioni client. È necessario fornire il nome nodo, unapassword e le informazioni di contatto.

Quando si utilizza la registrazione aperta:v Il nodo client viene assegnato a un dominio delle impostazioni denominato

standard.v È possibile definire se comprimere o meno i file prima di inviarli al server. Per

ulteriori informazioni sull’opzione compression, consultare “Compressione” apagina 183.

v È possibile cancellare copie archiviate di file dalla memoria del server ma noneseguire versioni di copia di backup dei file.

Se necessario, il responsabile può modificare successivamente questi valoripredefiniti.

Associazione del nodo client ad un sistema hostIl GUID associa un nodo client a un sistema host. Quando si installa il softwareTivoli, viene eseguito il programma tivguid.exe per generare un GUID che vienememorizzato nel registro su tutte le piattaforme Windows eccetto quelle a 64 bit. Èpossibile modificare il GUID per un nodo client sul server se la macchina host èdanneggiata, se la voce registry è andata persa o se un utente utilizza lo stessonome nodo da altri sistemi host. È possibile eseguire le seguenti funzioni dalla rigacomandi:

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 23

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v Creare un nuovo GUIDv Visualizzare il GUID correntev Scrivere un valore specificov Creare un altro GUID anche se ne esiste già uno.

Tabella 5 descrive le funzioni GUID e i comandi associati.

Tabella 5. comandi GUID

Funzione Sulla riga comandi, immettere:

Creare e memorizzare un nuovo GUIDsull’host, se ancora non esiste. Se il GUIDesiste già, verrà visualizzato il valorecorrente.

tivguid -Create

Visualizzare l’aiuto per i comandi tivguid. tivguid -Help

Restituire il valore del GUID corrente. tivguid -Show

Scrivere il GUID specificato nell’opzione-GUID sul registro. Ad esempio, -Write GUID= ’string’ utilizza il valore in ’string’anziché creare un nuovo GUID. La stringadeve rappresentare un valore GUID Tivolivalido (32 valori esadecimali).

Questa funzione è utile nei seguenti casi:

v Se il GUID Tivoli è danneggiato, èpossibile utilizzare il client di gestione perinterrogare il server in merito al valoreutilizzando il comando q node nodenamef=d e impostare tale valore sulla macchinacorrente.

v Se si desidera impostare più macchinefisiche con lo stesso guid (ad esempio sulcluster).

tivguid -Write -guid=38.70.92.a1.9a.93.11.d6.a2.f9.00.04.ac.dd.76.38

Creare un nuovo GUID anche se ne esiste giàuno.

tivguid -Write -New

Creazione di un elenco di inclusioni-esclusioni (attività facoltativa)Questa è un’attività facoltativa ma importante. Se non si crea un elenco diinclusioni-esclusioni, Tivoli Storage Manager considererà tutti i file per i servizi dibackup e utilizzerà la classe di gestione predefinita per i servizi di backup earchivio. Per informazioni sulle classi di gestione e sui domini delle impostazioni,consultare Capitolo 8, “Informazioni sulle politiche di gestione della memoria”, apagina 135.

È possibile creare un elenco di inclusioni-esclusioni per escludere uno specifico fileo gruppo di file dai servizi di backup e assegnare classi di gestione specifiche aifile. Tivoli Storage Manager esegue il backup di tutti i file che non sono statiesclusi in modo esplicito. È necessario escludere le directory del client TivoliStorage Manager dai servizi di backup. È possibile utilizzare il comando queryinclexcl per visualizzare un elenco di istruzioni di inclusione e esclusionenell’ordine che è stato stabilito quando è stato determinato se un oggetto dovesseessere incluso o meno.

Attenzione: Alcuni file di sistema devono essere esclusi. Consultare “Esclusionedei file di sistema” a pagina 30 per ulteriori informazioni.

24 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Specificare l’elenco di inclusioni-esclusioni nel file delle opzioni client (dsm.opt).L’elenco di inclusioni-esclusioni può essere inserito anche in un altro file, indicatodall’opzione inclexcl. Le istruzioni di inclusione-esclusione non sono sensibili almaiuscolo/minuscolo.

Il file delle opzioni client, dsm.opt, deve essere in un formato non-Unicode.Tuttavia, se si utilizza un file di inclusioni-esclusioni diverso, tale file può esserenel formato Unicode o non-Unicode. Se si specifica un file di inclusioni-esclusioninon-Unicode, il nome file deve essere nella stessa codepage di quella eseguita dalclient. Ad esempio, un file di inclusioni-esclusioni non-Unicode su un sistemaWindows in inglese non può contenere caratteri giapponesi.

Quando il client elabora le istruzioni di inclusione-esclusione, tali istruzionivengono inserite nel relativo file nella posizione occupata dall’opzione inclexcl nelfile dsm.opt, nello stesso ordine ed elaborate in base a quell’ordine.

Consultare “Inclexcl” a pagina 233 per informazioni dettagliate relative allaspecifica di un file di inclusioni-esclusioni utilizzando l’opzione inclexcl.

È possibile utilizzare il metodo di seguito riportato per creare un elenco diinclusioni-esclusioni o specificare un file di inclusioni-esclusioni:1. Dalla GUI del client, aprire il menu Modifica e selezionare Preferenze.2. Nella finestra di dialogo Preferenze, fare clic sul separatore

Inclusione-Esclusione .

Nota: È possibile specificare un file Unicode come file di inclusioni-esclusioniutilizzando l’editor delle preferenze. Tuttavia, non è possibile creare un fileUnicode utilizzando l’editor delle preferenze. Per istruzioni sulla creazionedi un file Unicode di inclusioni-esclusioni, consultare “Considerazionirelative ai client Unicode” a pagina 26.

È inoltre possibile creare un elenco di inclusioni-esclusioni eseguendo le operazioniriportate di seguito:1. Determinare i requisiti di inclusione ed esclusione.2. Individuare la sezione delle inclusioni-esclusioni nel file delle opzioni client.3. Immettere le istruzioni include e exclude utilizzando le istruzioni di

inclusione-esclusione appropriate, come descritto in “Utilizzare opzioni diinclusione-esclusione” a pagina 26. Poiché Tivoli Storage Manager elaboral’elenco di inclusioni-esclusioni a partire dalla fine verso l’alto, è importanteimmettere tutte le istruzioni di inclusione-esclusione nell’ordine appropriato.Ad esempio, nell’elenco di inclusioni-esclusioni di seguito riportato, non vieneeseguito il backup del file includefile.txt:include c:\test\includefile.txtexclude c:\test\...\*

Tuttavia, nell’elenco di inclusioni-esclusioni di seguito riportato, viene eseguitoil backup del file includefile.txt:exclude c:\test\...\*include c:\test\includefile.txt

4. Salvare il file e chiuderlo.5. Riavviare il client Tivoli Storage Manager e i servizi scheduler e client acceptor

per abilitare il nuovo file delle opzioni client .

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 25

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È possibile specificare un file di inclusioni-esclusioni diverso mediante l’opzioneinclexcl. Il file può essere ubicato in una delle directory cui gli utenti della stazionedi lavoro hanno accesso in lettura. Per ulteriori informazioni, consultare “Inclexcl”a pagina 233.

Considerazioni relative ai client UnicodeIl file include-exclude può essere in formato Unicode o non-Unicode. Se si specificaun file di inclusioni-esclusioni non-Unicode, il nome file deve essere nella stessacodepage di quella eseguita dal client. Ad esempio, un file di inclusioni-esclusioninon-Unicode su un sistema Windows in inglese non può contenere caratterigiapponesi.

Il file di inclusioni-esclusioni Unicode fornisce i seguenti vantaggi:v I nomi composti da caratteri con codepage differente non possono contenere

caratteri jolly.v I nomi file e le directory di una qualsiasi codepage possono essere specificati per

esteso per il client Unicode da elaborare.

Per creare un file di inclusioni-esclusioni nel formato Unicode, effettuare leseguenti operazioni:1. Aprire Notepad.2. Immettere le istruzioni include e exclude utilizzando le opzioni di

inclusione-esclusione appropriate in “Utilizzare opzioni di inclusione-esclusione”. È possibile che sia necessario copiare i nomi file con i caratteri diun’altra codepage utilizzando utilizzando Windows Explorer di Microsoft.

3. Fare clic su File e quindi su Save As. Viene visualizzata la finestra Save As.4. Selezionare la casella di spunta Save as Unicode, specificare il file e la directory

di destinazione e salvare il file.5. Inserire un’opzione inclexcl specificando il file include-exclude appena creato

nel file delle opzioni client (dsm.opt).6. Riavviare il client Tivoli Storage Manager.

Utilizzare opzioni di inclusione-esclusioneQuesta sezione fornisce le seguenti informazioni:v Brevi descrizioni delle opzioni include e exclude che è possibile specificare nel

file delle opzioni client (dsm.opt) . Consultare i riferimenti della tabella perulteriori informazioni relative a ciascuna opzione.

v Un elenco di inclusioni-esclusioni minime consigliate che esclude i file disistema.

v Informazioni su come escludere i file con accesso remoto.v Un elenco dei caratteri jolly supportati che è possibile utilizzare per includere o

escludere gruppi di file nell’elaborazione.v Esempi di come utilizzare i caratteri jolly con i modelli di inclusione ed

esclusione.

Esclusione di e directoryUtilizzare le istruzioni exclude.dir per escludere tutti i file e le sottodirectory delladirectory specificata dall’elaborazione. Tivoli Storage Manager valuta prima tutte leistruzioni exclude.dir(indipendentemente dalla posizione all’interno dell’elenco diinclusioni-esclusioni) ed elimina le directory escluse e i file dall’elenco degli oggettidisponibili per l’elaborazione. Le istruzioni exclude.dir sostituiscono tutte leistruzioni include che corrispondono al modello.

26 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 6. Opzioni per escludere directory

Opzione Descrizione Pagina

exclude.dir Esclude una directory i relativi file e tutte le relativesottodirectory e file dall’elaborazione del backup. Ad esempio,l’istruzione exclude.dir c:\test\dan\data1 esclude la directoryc:\test\dan\data1 e i relativi file, compresi quelli contenutinelle sottodirectory.Nota: Se si definisce una istruzione exclude senza utilizzareuna lettera di unità, quale exclude.dir dirname, verrannoescluse dall’elaborazione tutte le directory dirname su qualsiasiunità.

209

Controllo dell’elaborazione di backup, archivio, immagine,oggetti di sistema, servizi di sistema e stato del sistemaTivoli Storage Manager, dopo aver valutato tutte le istruzioni exclude.dir, valuta leseguenti opzioni con l’elenco degli oggetti disponibili per l’elaborazione.

Se si esclude un oggetto che era stato precedentemente incluso, Tivoli StorageManager segnala le versioni di backup esistenti come inattive durante il successivobackup incrementale.

Tabella 7. Opzioni per il controllo dell’elaborazione del backup, dell’archivio, dell’immagine edell’oggetto di sistema

Opzione Descrizione Pagina

Elaborazione del backup

excludeexclude.backupexclude.fileexclude.file.backup

Le seguenti opzioni sono equivalenti. Utilizzare questeopzioni per escludere un file o un gruppo di file daiservizi di backup .

209

includeinclude.backupinclude.file

Le seguenti opzioni sono equivalenti. Utilizzare questeopzioni per includere i file o assegnare le classi digestione per l’elaborazione del backup.

235

include.fs Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installatoe configurato per il supporto file aperti (vedere“Configurazione di LVSA per abilitare il supporto fileaperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), perimpostazione predefinita Tivoli Storage Manageresegue un backup istantanea o un’archiviazione di fileche vengono aperti (o bloccati) da altre applicazioni. Èpossibile impostare l’opzione fileleveltype su dynamicper indicare le unità che non utilizzano il supporto fileaperti. Questa opzione è valida solo per i clientWindows 2000 e Windows XP.

235

Elaborazione dell’archivio

exclude.archive Esclude un file o un gruppo di file dai servizi diarchivio.

209

includeinclude.archive

Le seguenti opzioni sono equivalenti. Utilizzare questeopzioni per includere i file o assegnare le classi digestione per l’elaborazione dell’archivio.

235

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 27

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Tabella 7. Opzioni per il controllo dell’elaborazione del backup, dell’archivio, dell’immagine edell’oggetto di sistema (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

include.fs Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installatoe configurato per il supporto file aperti (vedere“Configurazione di LVSA per abilitare il supporto fileaperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), perimpostazione predefinita Tivoli Storage Manageresegue un backup istantanea o un’archiviazione di fileche vengono aperti (o bloccati) da altre applicazioni. Èpossibile impostare l’opzione fileleveltype su dynamicper indicare le unità che non utilizzano il supporto fileaperti. Questa opzione è valida solo per i clientWindows 2000 e Windows XP.

235

Elaborazione dell’immagine

exclude.image Esclude dal backup dell’immagine i file system montatie i volumi logici di base che corrispondono al modelloutilizzato con il comando backup image. Questaopzione è valida per Windows 2000 e Windows XP.

209

exclude.fs.nas Esclude i file system sul filer NAS dalla copia dibackup immagine se utilizzato con il comando backupnas. Se non si specifica un nome di nodo NAS, il filesystem identificato è valido per tutti i filer NAS. Ilcomando backup nas ignora tutte le altre istruzioniexclude, incluse le istruzioni exclude.dir. Questaopzione è valida solo per tutti i client Windows.

209

include.image Include uno spazio file o un volume logico, assegnauna classe di gestione o consente di assegnare unadelle varie opzioni di elaborazione del backupimmagine a un volume logico specifico, se questaopzione viene utilizzata con il comando backup image.Il comando backup image ignora tutte le altre opzioniinclude. Questa opzione è valida solo per Windows2000 e Windows XP.

235

include.fs.nas Utilizzare l’opzione include.fs.nas per eseguire il binddi una classe di gestione in filesystem NAS (NetworkAttached Storage). È possibile inoltre specificare se leinformazioni dell’indice vengono salvate in TivoliStorage Manager durante un backup del filesystemNAS, utilizzando l’opzione toc insieme all’opzioneinclude.fs.nas nel file delle opzioni client (dsm.opt).Consultare “Toc” a pagina 335 per ulterioriinformazioni. Questa opzione è valida solo. per tutti iclient Windows solo.

235

Elaborazione dell’oggetto di sistema

28 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 7. Opzioni per il controllo dell’elaborazione del backup, dell’archivio, dell’immagine edell’oggetto di sistema (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

include.systemobject Assegna le classi di gestione per il backup degli oggettidi sistema Windows 2000. Per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager esegue il bind ditutti gli oggetti di sistema con la classe di gestionepredefinita. Non è possibile utilizzare l’opzione pereseguire il bind di singoli componenti systemobject suuna differente classe di gestione. Non è possibileutilizzare questa opzione per includere un oggetto disistema dal processo. Questa opzione è valida solo perWindows 2000 e Windows XP.Nota: Le altre istruzioni di inclusione-esclusione noninfluenzano l’elaborazione degli oggetti di sistema.Non è necessario includere esplicitamente la directorydi registro include c:\adsm.sys\...\* per la copia dibackup per assicurare che venga eseguita correttamentela copia di backup del registro. Se per errore vieneesclusa una directory rilevante per una copia di backupdegli oggetti di sistema, la copia di backup deglioggetti di sistema non è compromessa.

235

exclude.systemobject Esclude i singoli oggetti del sistema dai servizi dibackup. I tipi di oggetti esclusi e di cui è statoeffettuato un backup precedentemente, non scadononei successivi backup. Questa opzione esclude i tipi dioggetti di sistema specificati dai backup successivi.Questa opzione è valida solo per i client Windows 2000e Windows XP.

209

Elaborazione dei servizi di sistema e dello stato di sistema

exclude.systemservice Esclude componenti di servizi di sistema singoli daiservizi di backup. È possibile immettere il nomedell’autore o la parola chiave da escludere dal backup.Questa opzione è valida solo per Windows Server 2003.

209

include.systemstate Assegna le classi di gestione per il backup dei servizidel sistema e dello stato del sistema Windows Server2003. Per impostazione predefinita, viene eseguito ilbind dell’oggetto servizi del sistema e stato del sistemacon la classe di gestione predefinita.

235

Controllo dell’elaborazione della compressione, della codificaedei file secondariUna volta valutate le opzioni exclude.dir di Tivoli Storage Manager e le altreopzioni di inclusione-esclusione che controllano l’elaborazione di backup, archivio,immagini e oggetti di sistema, utilizza le opzioni di seguito riportate per stabilire ifile da sottoporre a compressione, codifica e elaborazione file secondari.

Tabella 8. Opzioni per il controllo dell’elaborazione della compressione , della codificae deifile secondari

Opzione Descrizione Pagina

Processo di compressione

exclude.compression Esclude i file dal processo di compressione se èspecificato compression=yes. Questa opzione siapplica alle copie di backup e archivio.

209

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 29

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Tabella 8. Opzioni per il controllo dell’elaborazione della compressione , della codificae deifile secondari (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

include.compression Include i file nel processo di compressione se èspecificato compression=yes. Questa opzione siapplica alle copie di backup e archivio.

235

Elaborazione della codifica

exclude.encrypt Esclude i file dal processo di codifica. 209

include.encrypt Include i file per il processo di codifica. 235

Elaborazione del backup dei file secondari di personalizzazione

exclude.subfile Esclude i file dal processo di backup dei filesecondari di personalizzazione. Questa opzione nonè valida per i processi di archivio. Questa opzione èvalida per tutti i client Windows.

209

include.subfile Include i file nel processo di backup dei filesecondari di personalizzazione. Questa opzione nonè valida per i processi di archivio. Questa opzione èvalida per tutti i client Windows.

235

Esclusione dei file di sistema

Si consiglia di utilizzare l’elenco di inclusioni-esclusioni di esempio presente nelfile dsm.smp come punto di partenza per il proprio elenco di inclusioni-esclusioni.Questo è l’elenco di inclusioni-esclusioni minimo consigliato. Il file dsm.smp sitrova nella cartella config della directory di installazione. Se si accettano i valoripredefiniti, il percorso per questo file è C:\ProgramFiles\Tivoli\TSM\config\dsm.smp

Nota: Se si utilizza il backup del file secondario, la directory contenente i file dellacache dovrebbe essere esclusa con l’opzione exclude.dir.

Esclusione dei file utilizzando i nomi UNCÈ possibile escludere i file di accesso in remoto specificando i nomi UNC(universal naming convention) nell’istruzione exclude. Ad esempio, se la letteradell’unità locale g è associata al punto di condivisione remoto\\remote\books

e l’utente desidera escludere dalle copie di backup tutti i file alla radice di questopunto di condivisione con un’estensione .txt. È possibile utilizzare uno dei seguenticomandi:exclude g:*.txtexclude \\remote\books\*.txt

Non è possibile specificare i nomi UNC per le unità rimovibili come CD, ZIP ominidischi. Ad esempio, il seguente comando non è valido:exclude \\ocean\a$\winnt\system32\...\*

Inclusione ed esclusione di gruppi di filePer specificare gruppi di file che si desidera includere o escludere, utilizzare icaratteri jolly elencati nella Tabella 9 a pagina 31. Questa tabella è valida solo per leistruzioni include e exclude. Per informazioni sull’utilizzo dei caratteri jolly neicomandi Tivoli Storage Manager, consultare “Utilizzo dei caratteri jolly” apagina 362.

30 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Note:

1. Un’elenco di inclusione-esclusione molto grande può degradare le prestazionidi backup. Utilizzare i caratteri jolly ed eliminare le istruzioni inutili per ridurreil più possibile l’elenco.

2. È possibile utilizzare anche l’opzione filelist per includere un elenco di file perle operazioni di backup, ripristino, archivio o richiamo senza utilizzare icaratteri jolly. Consultare “Filelist” a pagina 216 per ulteriori informazioni.

Tabella 9. Caratteri jolly ed altri caratteri speciali

Carattere Funzione

? Rappresenta qualsiasi singolo carattere eccetto il separatore di directory; nonrappresenta la fine della stringa. Ad esempio:

v Il modello ab? corrisponde ad abc, ma non corrisponde ad ab, abab oabzzz.

v Il modello ab?rs corrisponde ad abfrs, ma non corrisponde ad abrs oabllrs.

v Il modello ab?ef?rs corrisponde ad abdefjrs, ma non corrisponde ad abefrso abdefrs o abefjrs.

v Il modello ab??rs corrisponde ad abcdrs e abzzrs, ma non corrisponde adabrs, abjrs o abkkkrs.

* Il carattere di corrispondenza multipla. Ad esempio:

v Il modello ab*, corrisponde ad ab, abb, abxxx, ma non corrisponde ad a, b,aa, bb.

v Il modello ab*rs, corrisponde ad abrs, abtrs, abrsrs, ma non corrisponde adars o aabrs, abrss.

v Il modello ab*ef*rs, corrisponde ad abefrs, abefghrs, ma non corrispondead abefr, abers.

v Il modello abcd.*, corrisponde ad abcd.c, abcd.txt, ma non corrisponde adabcd, abcdc o abcdtxt.

\... Il carattere di n corrispondenze mette in corrispondenza zero o più directory.

\ Il carattere di separazione directory limita lo scopo della ricerca per lacorrispondenza di n caratteri e directory. Se un modello non inizia con unseparatore di directory (o non segue la specifica dell’unità), unacorrispondenza di tutte le directory viene accodata al modello. Ad esempio, imodelli riportati di seguito sono uguali:

c:*c:\...\*

[ Il carattere di apertura classe caratteri inizia il conteggio di una classecaratteri. Ad esempio:

xxx[abc]corrisponde a xxxa, xxxb o xxxc.

– L’intervallo di classe caratteri include i caratteri compresi dal primo all’ultimocarattere specificato. Ad esempio:

xxx[a-z]corrisponde a xxxa, xxxb, xxxc, ... xxxz.

Non utilizzare questo formato per specificare le unità remote in un’istruzioneexclude.

\ Il carattere di controllo letterale. Quando utilizzato all’interno di una classecaratteri il carattere successivo viene gestito in modo letterale. Quandoutilizzato all’esterno di una classe caratteri, non viene gestito in questo modo.Ad esempio, se si desidera includere ’]’ in una classe di caratteri, immettere[...\]...]. Il carattere di controllo rimuove il significato comune di ’]’ adesempio il carattere di chiusura classe caratteri.

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 31

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Tabella 9. Caratteri jolly ed altri caratteri speciali (Continua)

Carattere Funzione

] Il carattere di chiusura classe caratteri termina il conteggio di una classecaratteri.

: Il carattere di separazione di unità separa una specifica di file. I caratteri cheprecedono i due punti identificano il nome di un volume di unità . I caratteriche seguono i due punti identificano un nome di directory o un nome file. Adesempio:

d:\direct\file.nam

Esempi di utilizzo dei caratteri jolly con modelli diinclusione-esclusioneLa Tabella 10 contiene esempi delle modalità di utilizzo dei caratteri jolly con imodelli di inclusione ed esclusione.

I caratteri jolly vengono ignorati se utilizzati con le opzioni include.fs.nas eexclude.fs.nas.

Tabella 10. Utilizzo di caratteri jolly con i modelli di inclusione ed esclusione

Attività Modello

Escludere tutti i file durante il backup conl’estensione bak, tranne quelli trovati nel filesystem nell’unità d: nella directory dev.

exclude ?:*.bakinclude d:\dev\*.bak

Escludere tutti i file e le directory in qualsiasidirectory tmp esistente, eccetto il filed:\tmp\save.fil. Includere questo file.

exclude ?:\...\tmp\...\*include d:\tmp\save.fil

Escludere il file .obj per il backup in qualsiasidirectory delle unità c: e: f: e g:.

exclude [ce-g]:\...\*.obj

Le unità c: e: f: e g: sono removibili olocali.

Escludere solo i file .obj trovati nelladirectory root nell’unità d: .

exclude d:\*.obj

Escludere i file ubicati nella directory tmptrovati su tutti gli spazi file su tutte le unità.

exclude ?:tmp\...\*

Escludere la directory c:\mydir\test1 e tuttii file e le sottodirectory in essa contenuti.

exclude.dir c:\mydir\test1

Escludere tutte le directory comprese nelladirectory \mydir con nome che inizia contest.

exclude.dir c:\mydir\test*

Escludere tutte le directory comprese nelladirectory \mydir con nomi che iniziano contest oppure tutti i unità.

exclude.dir ?:\mydir\test*

Escludere il volume logico di partenza dallacopia di backup dell’immagine.

exclude.image c:\*

Escludere tutte le directory e i file nelle unitàlocali, ad eccezione di c:.

exclude [abd-z]:\...\*exclude.dir [abd-z]:\...\*

Elaborazione delle opzioni include ed excludeIl server Tivoli Storage Manager può definire le opzioni di inclusione-esclusioneutilizzando il parametro inclexcl in una serie di opzioni client. Le istruzioni diinclusione-esclusione specificate dal server vengono valutate insieme a quelle

32 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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presenti nel file delle opzioni client (dsm.opt) . Le istruzioni diinclusione-esclusione del server vengono posizionate sempre alla fine dell’elenco diinclusioni-esclusioni e valutate prima di quelle del client.

Se l’elenco di inclusioni-esclusioni nel file delle opzioni client contiene una o piùopzioni inclexcl che specificano il file di inclusioni-esclusioni, le istruzioni diinclusione-esclusione presenti in questi file vengono inserite nell’elenco nellaposizione occupata dall’opzione inclexcl ed elaborate di conseguenza.

Quando si esegue un backup incrementale, Tivoli Storage Manager valuta primatutte le istruzioni exclude.dir, quindi rimuove le directory e i file esclusi dall’elencodegli oggetti disponibili per l’elaborazione. Consultare “Esclusione di e directory” apagina 26 e “Opzione exclude” a pagina 209 per ulteriori informazioni sull’opzioneexclude.dir .

Dopo aver valutato tutte le istruzioni exclude.dir, Tivoli Storage Manager esegue lavalutazione dell’elenco di inclusioni-esclusioni dal basso verso l’alto e si arrestaquando trova un’istruzione include o exclude corrispondente al file in fase dielaborazione. Pertanto l’ordine in cui vengono immesse le opzioni include edexclude determina quali file devono essere inclusi o esclusi. Consultare Capitolo 9,“Utilizzo delle opzioni di elaborazione”, a pagina 145 per ulteriori informazionisull’ordine in cui vengono elaborate tutte le opzioni.

Per visualizzare un elenco di tutte le istruzioni di inclusione-esclusione attive sullastazione di lavoro client, nell’ordine effettivo in cui vengono elaborate, utilizzare ilcomando query inclexcl. Per ulteriori informazioni, consultare “Query Inclexcl” apagina 439.

Il programma client elabora le opzioni include ed exclude nei seguenti modi:1. I file vengono controllati; le directory vengono controllate solo se è stata

specificata l’opzione exclude.dir.2. I nomi di file vengono confrontati ai modelli dell’elenco di

inclusioni-esclusioni dal basso verso l’alto. Quando viene rilevata unacorrispondenza, l’elaborazione si arresta e verifica se l’opzione è include oexclude. Se l’opzione è include, viene eseguita la copia di backup del file. Sel’opzione è exclude, la copia di backup del file non viene eseguita.

Nota: Un’elenco di inclusione-esclusione molto grande può degradare leprestazioni di backup. Utilizzare i caratteri jolly ed eliminare le istruzioniinutili per ridurre il più possibile l’elenco.

3. Se non viene rilevata una corrispondenza, i file vengono inclusi in modoimplicito e ne viene eseguita la copia di backup.

4. Quando viene eseguito il backup di un file, il file viene collegato alla classe digestione predefinita, a meno che non corrisponda a un’istruzione include chespecifica un altro nome per la classe di gestione; in questo caso, il file vienecollegato a quella classe di gestione.

I seguenti esempi dimostrano l’elaborazione a ritroso.

Esempio 1Si supponga che siano state definite le seguenti istruzioni per le opzioniinclude ed exclude:

exclude ?:\*.objinclude c:\foo\...\*.objexclude c:\foo\junk\*.obj

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 33

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Il file da elaborare è:c:\foo\dev\test.obj. L’elaborazione segue questipassi:1. La regola 3 (l’ultima istruzione definita) viene verificata per prima a

causa dell’elaborazione a ritroso. Il modello c:\foo\junk\*.obj noncorrisponde al nome file che sta per essere elaborato.

2. L’elaborazione passa alla regola 2 ed esegue la verifica. In questo casoil modello c:\foo\...\*.obj corrisponde al nome file in elaborazione.L’elaborazione si arresta, l’opzione viene verificata ed è include.

3. Viene eseguita la copia di backup del file c:\foo\dev\test.obj .

Esempio 2Si supponga che siano state definite le seguenti istruzioni per le opzioniinclude ed exclude:

exclude ?:\*.objinclude c:\foo\...\*.objexclude c:\foo\junk\*.obj

Il file da elaborare è: c:\widg\copyit.bat. L’elaborazione segue questipassi:1. La regola 3 è stata verificata e non ha trovato alcuna corrispondenza.2. La regola 2 è stata verificata e non ha trovato alcuna corrispondenza.3. La regola 1 è stata verificata e non ha trovato alcuna corrispondenza.4. Poiché non è stata rilevata alcuna corrispondenza, il file

c:\widg\copyit.bat viene incluso in modo implicito e ne viene eseguitala copia di backup.

Esempio 3Si supponga che siano state definite le seguenti istruzioni per le opzioniinclude ed exclude:

exclude ?:\...\*.objinclude c:\foo\...\*.objexclude c:\foo\junk\*.obj

Il file corrente da elaborare è: c:\lib\objs\printf.obj. L’elaborazionesegue questi passi:1. La regola 3 è stata verificata e non ha trovato alcuna corrispondenza.2. La regola 2 è stata verificata e non ha trovato alcuna corrispondenza.3. La regola 1 è stata verificata ed ha trovato una corrispondenza.4. L’elaborazione si arresta, l’opzione viene verificata ed è exclude.5. Non viene eseguita la copia di backup del file c:\lib\objs\printf.obj.

Elaborazione delle regole con i nomi UNCQuando si elaborano i file con nomi UNC, Tivoli Storage Manager utilizza leregole sopra riportate. Inoltre, vengono applicate le seguenti regole.

Uso esplicito dei nomi UNC per le unità remoteTivoli Storage Manager riconosce l’uso esplicito dei nomi UNC per le unità remote.Ad esempio, nell’elenco riportato di seguito il modello del nome UNC può esseresostituito dal modello DOS. Se la lettera r: dell’unità locale è associata al punto dicondivisione remoto \\remote\c$, la lettera s: viene associata a \\remote\share4 et: a \\remote\share2.

Tabella 11. Utilizzo dei nomi UNC con modelli di inclusione ed esclusione

Modello nome UNC Modello DOS

\\remote\c$\include\file.out r:\include\file.out

34 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 11. Utilizzo dei nomi UNC con modelli di inclusione ed esclusione (Continua)

Modello nome UNC Modello DOS

\\remote\c$\...\file.out r:\...\file.out

\\remote\share4\exclude\* s:\exclude\*

\\remote\share2\...\?.out t:\...\?.out

Conversione dei nomi di percorso DOS per le unità remote efisseTivoli Storage Manager converte i nomi percorso DOS associati ai punti dicondivisione remoti. Ad esempio, un punto di condivisione remoto associato dar:\test\...\exclude.out

a\\remote\share\test\...\exclude.out

viene convertito. I punti di condivisione remoti che non sono stati associati nonverranno convertiti. I file presenti nei supporti di memorizzazione estraibili nonvengono convertiti.

Corrispondenza di classi di caratteriGli esempi riportati di seguito indicano le corrispondenze valide utilizzando classidi caratteri:\\remote[a-z]\share\file.txtcorrisponde a \\remotea\share\file.txt\\remote\share[a-z]\file.txtcorrisponde a \\remote\sharex\file.txt\\remote\share\file[a-z].txtcorrisponde a \\remote\share\fileg.txt

Impostazione delle variabili di ambienteIn genere, l’impostazione delle variabili di ambiente è un’attività facoltativa.Impostando le variabili di ambiente risulta più semplice utilizzare la riga comandi.È necessario, tuttavia, impostare le variabili di ambiente se si verificano le seguenticondizioni:1. Si desidera richiamare Tivoli Storage Manager da una directory diversa da

quella in cui è installato Tivoli Storage Manager.2. Si desidera specificare un file delle opzioni diverso per il client di

backup-archivio, il client di gestione o entrambi.

Nota: Inoltre, è possibile specificare un file delle opzioni client alternativo per ilclient riga comandi (non il client di gestione) utilizzando l’opzione optfile.Per ulteriori informazioni, consultare “Optfile” a pagina 266.

È necessario impostare le variabili di ambiente:

PATH È il percorso di ricerca predefinito utilizzato dal sistema operativo perindividuare i file eseguibili. Impostare questo percorso per includere ipercorsi completi delle directory di installazione del client.

DSM_CONFIGImpostare questa variabile di ambiente sul percorso completo e sul nomefile del file delle opzioni client.

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 35

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DSM_DIRImpostare questa variabile di ambiente sulla directory dove si trova il filedi messaggi client dsc*.txt.

DSM_LOGImpostare questa variabile di ambiente sul percorso completo in cui sidesidera inserire i file di registrazione degli errori.

Accertarsi che le variabili di ambiente siano conformi alle indicazioni qui riportate:1. Includere la directory in cui i file eseguibili (ad esempio, dsm.exe) risiedono

nella variabile di ambiente PATH corrente. Se si accetta la directory diinstallazione predefinita utilizzando l’unità C:, è possibile impostare questavariabile da un prompt dei comandi immettendo:

SET PATH=%PATH%;C:\Program Files\Tivoli\TSM\baclient2. Specificare il nome del percorso completo del file delle opzioni client (dsm.opt)

utilizzando la variabile di ambiente DSM_CONFIG:SET DSM_CONFIG=C:\Program Files\Tivoli\TSM\baclient\dsm.opt

3. Definire la variabile di ambiente DSM_DIR in modo che punti alla directorydove risiede il file di messaggi client di Tivoli Storage Manager, dsc*.txt:SET DSM_DIR=C:\Program Files\Tivoli\TSM\baclient

Creazione di un file di opzioni di directory condivise (facoltativo)Un responsabile server può generare file delle opzioni client in una directorycondivisa. I client Windows 2000, XP e Windows Server 2003 possono accedere alladirectory condivisa e utilizzare i relativi file per creare i file delle opzioni client.Per ulteriori informazioni, consultare IBM Tivoli Storage Manager Guida rapida,GC13-3016.

Creazione di più file delle opzioniÈ possibile creare più file delle opzioni se si intende utilizzare diversi server,oppure utilizzare diverse serie di parametri per eseguire le attività di backup oarchivio.

Si supponga che si desideri eseguire il backup dei file su un server (server a) el’archiviazione su un altro server (server b). Anziché modificare il file dsm.opt ognivolta che si desidera collegarsi a un server differente, creare due file delle opzioni.Ad esempio, creare il file delle opzioni a.opt per il server a e b.opt per il server b,quindi effettuare una delle seguenti operazioni:1. Da un prompt dei comandi, utilizzare il comando copy per sostituire il file

dsm.opt con il file delle opzioni appropriato, prima di iniziare una sessione dibackup o archivio. Ad esempio:

copy a.opt dsm.optdsm

2. Utilizzare l’opzione optfile sulla riga comandi per specificare il file delleopzioni da utilizzare. Ad esempio:

dsm -optfile=b.opt3. Definire la variabile di ambiente DSM_CONFIG per specificare il file delle

opzioni da utilizzare:SET DSM_CONFIG=C:\Program Files\Tivoli\TSM\baclient\b.opt

Se si sta effettuando l’esecuzione dalla riga comandi, potrebbe essere necessarioconfigurare anche le variabili di ambiente DSM_DIR e DSM_LOG, come segue:

36 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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4. Definire la variabile di ambiente DSM_DIR per indicare la directory in cuirisiedono tutti gli altri file eseguibili:SET DSM_DIR=C:\Program Files\Tivoli\TSM\baclient

5. Definire la variabile di ambiente DSM_LOG in modo che punti alla directorydove risiede dsmerror.log:SET DSM_LOG=C:\Program Files\Tivoli\TSM\baclient

Nota: Il percorso della directory in cui risiedono i file eseguibili del client dovràessere incluso nella variabile di ambiente PATH oppure sarà necessarioimmettere un percorso completo.

Capitolo 2. Configurazione di Tivoli Storage Manager 37

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Capitolo 3. Guida introduttiva

Questo capitolo contiene istruzioni per le seguenti attività:

Attività Pagina

Avvio di una sessione GUI 41

Avvio di una sessione di riga comandi 42

Utilizzo del modo batch 42

Utilizzo del modo interattivo 42

Avvio di una sessione del client Web 44

Avvio automatico del programma di pianificazione client 46

Modifica della password 47

Ordinamento dell’elenco di file 47

Visualizzazione della guida in linea 48

Chiusura di una sessione 48

Considerazioni relative ai servizi clientPer installare e configurare i servizi client Tivoli Storage Manager sono necessariprivilegi di responsabile del dominio. Per eseguire la copia di backup dei file, ènecessario disporre dei diritti di accesso all’unità locale oppure alla directorycontenente tali file.

Per impostazione predefinita, i servizi client Tivoli Storage Manager vengonoeseguiti nell’account di sistema locale. Tuttavia, l’account di sistema locale non puòaccedere alle unità mappate di rete e non dispone delle stesse autorizzazioni eproprietà di collegamento dell’utente collegato alla macchina. Se si riscontranodiscrepanze tra un backup inizializzato da un utente e un backup pianificatoutilizzando l’account di sistema locale, modificare i servizi da eseguire conl’account utente.

Alle risorse di dominio, come le unità di rete, possono accedere solo i serviziconfigurati per essere eseguiti in un account di dominio autorizzato utilizzandodsmcutil oppure l’applicazione del pannello di controllo dei servizi. Qualsiasiaccount non di sistema (locale o di dominio) deve disporre dei seguenti diritti:v Può eseguire il backup dei file e delle directoryv Può ripristinare file e directoryv Può gestire registrazioni di sicurezza e controllo

Nota: Alcuni oggetti di sistema Windows 2000, ad esempio la directory attiva,richiedono privilegi di responsabile per eseguire i backup. Anche lo stato delsistema e i servizi di sistema Windows Server 2003 richiedono privilegi diresponsabile per eseguire i backup. Anche se è possibile eseguiresingolarmente il backup degli oggetti di sistema, è consigliabile eseguire ilbackup di tutti gli oggetti di sistema contemporaneamente. Pertanto, ènecessario configurare tutti i servizi client per l’uso di un account dicollegamento con privilegi di responsabile.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 39

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Gli utenti che non dispongono di questi diritti possono eseguire il backup solo deipropri file e non possono accedere al registro di sistema oppure ai file di altriutenti. È necessario impostare i diritti degli utenti locali utilizzando l’applicazioneUser Manager; gli account del dominio potrebbero non essere automaticamenteabilitati per tali diritti. Utilizzando User Manager locale, è possibile abilitare gliaccount del dominio per i diritti locali.

L’account dovrà inoltre disporre delle autorizzazioni nelle celle del registroHKEY_LOCAL_MACHINE, HKEY_KEY_USERS e HKEY_CURRENT_USER pereffettuare le seguenti operazioni:v Interrogare il valorev Impostare il valorev Creare chiave secondariav Enumerare chiavi secondarie

L’account di sistema locale e il gruppo di gestione locale dispongono di questeautorizzazioni per impostazione predefinita. Agli altri account/gruppi (inclusi iresponsabili di dominio) dovranno essere concesse tali autorizzazioni in modoesplicito tramite il dialogo di sicurezza dell’editor di registro (regedt32) o in modoimplicito aggiungendo l’account o il gruppo al gruppo di responsabili localetramite User Manager locale (consigliato).

Nota: Per poter eseguire il backup dell’intero sistema, compreso il registro disistema, è necessario che il proprio ID utente appartenga al gruppo digestione oppure al gruppo di responsabili di dominio in possesso dideterminati diritti. Consultare “Considerazioni relative ai servizi client” apagina 39 per ulteriori informazioni.

Autorizzazioni richieste per ripristinare i file che utilizzano il backup difile secondari di personalizzazione

Per ripristinare file elaborati utilizzando la copia di backup di file secondari dipersonalizzazione, è necessario esserne il proprietario oppure avere l’accesso inlettura. Tali autorizzazioni si aggiungono a quelle richieste per eseguire unripristino normale. Per informazioni relative ai backup dei file secondari dipersonalizzazione, consultare “Esecuzione di un backup con larghezza di bandalimitata” a pagina 55.

Autenticazione client di Tivoli Storage ManagerQuando si utilizza la GUI del client di, la riga comandi del client oppure il clientWeb, è possibile collegarsi utilizzando un nomenodo e una password oppure lapassword e l’ID utente di gestione. Tivoli Storage Manager richiede l’ID utente e loconfronta con il nome nodo configurato. Se corrispondono, Tivoli Storage Managertenterà di autenticare l’ID utente come nome nodo. Se l’autenticazione termina conesito negativo oppure l’ID utente non corrisponde al nome nodo configurato, ilclient tenta di autenticare l’ID utente come ID utente di gestione.

Per utilizzare l’ID utente di gestione con un client di backup-archivio, è necessarioche l’ID utente disponga delle seguenti autorizzazioni:v Privilegio di sistema - Autorizzazioni per l’intero sistema.v Privilegio delle impostazioni - Autorizzazioni per il dominio del nodo.

40 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Proprietario client - Autorizzazione sul nome nodo configurato. Conl’autorizzazione del proprietario client, si è proprietari dei dati ed è possibileaccedervi.

Per utilizzare il client Web per eseguire il backup e il ripristino dei file su unamacchina client remota, è necessario disporre di un ID utente di gestione conautorizzazione di accesso client per il nome nodo relativo alla macchina clientremota. Se si desidera impedire ai responsabili con autorizzazione di accesso clientsul nome nodo di eseguire il backup e il ripristino dei file sulla propria macchina,specificare l’opzione revokeremoteaccess nei file delle opzioni client. Per ulterioriinformazioni, consultare “Revokeremoteaccess” a pagina 295.

L’autorizzazione di accesso client consente ai responsabili di eseguire il backup e ilripristino sulle macchine remote. Questa autorizzazione non consente l’accessofisico ai dati, ossia, i responsabili non possono ripristinare i dati della macchinaremota sulle proprie macchine. Per effettuare questa operazione, è richiesta almenol’autorizzazione proprietario client.

È possibile utilizzare l’opzione virtualnodename per accedere in modo temporaneoai dati del nodo da un’altra macchina. Questa opzione differisce dall’opzionenodename in quanto, se l’opzione passwordaccess è impostata su generate insiemeall’opzione virtualnodename, la password non viene memorizzata sulla macchinalocale. Se si specifica l’opzione nodename, la password viene memorizzata sullamacchina locale. Consultare “Virtualnodename” a pagina 346 per maggioriinformazioni sull’opzione virtualnodename.

Avvio di una sessione GUIAvviare una sessione della GUI utilizzando uno dei seguenti metodi:v Fare clic sul pulsante Start di Windows e selezionare Programmi → Tivoli

Storage Manager → Backup Archive GUI.v Fare clic sul pulsante Start di Windows e selezionare Esegui, quindi immettere il

percorso completo del file eseguibile del client di backup (dsm.exe).v Dalla riga comandi, passare alla directory di istallazione di Tivoli Storage

Manager e immettere dsm.

Tivoli Storage Manager individua il file delle opzioni utente client (dsm.opt) e vieneavviato con le opzioni specificate in questo file. Consultare Capitolo 2,“Configurazione di Tivoli Storage Manager”, a pagina 13 per ulteriori informazionisul file delle opzioni utente client .

ID utente e passwordIl responsabile può richiedere che si utilizzi una password per collegarsi al server.Tivoli Storage Manager richiede la password, se quest’ultima è obbligatoria.Contattare il responsabile se non si conosce la password. Per informazioni sullamodifica della password, consultare “Modifica della password” a pagina 47.

Wizard di configurazioneQuando si avvia il client GUI, controlla se è presente un file delle opzioni client. Seil file delle opzioni client non esiste (cosa che si verifica di solito dopo averinstallato il client per la prima volta sulla macchina), il wizard di installazioneviene avviato automaticamente e guiderà l’utente attraverso il processo diconfigurazione. È possibile avviare il wizard di configurazione ogni volta che si

Capitolo 3. Guida introduttiva 41

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desidera per modificare i file di configurazione client. Per eseguire questaoperazione dalla finestra principale della GUI , selezionare Programmi di utilità →Wizard di configurazione.

Il wizard di configurazione non è disponibile attraverso il client Web.

Avvio di una sessione di riga comandiAvviare una sessione di riga comandi utilizzando uno dei seguenti metodi:v Aprire il menu Start di Windows e selezionare Programmi→ Tivoli Storage

Manager → quindi la riga comandi del client di backup.v Dalla riga comandi, passare alla directory di installazione di Tivoli Storage

Manager e immettere dsmc seguito dal comando, se si desidera eseguire unsingolo comando (modo batch).

v Dalla riga di comandi, passare alla directory di installazione di Tivoli StorageManager e immettere dsmc. Viene attivato il modo interattivo, che consente dieseguire numerosi comandi senza specificare prima la stringa dsmc.

Utilizzo del modo batchUtilizzare il modo batch per immettere un solo comando client. Quando si utilizzail modo batch, è necessario specificare prima del comando la stringa dsmc.

Ad esempio, per archiviare il file c:\myfiles\file1.dat, immettere il comando:dsmc archive c:\myfiles\file1.dat

Ad esempio, per eseguire il comandoincremental, immettere quanto segue nelprompt :

dsmc incremental

Quando si digita la password e si preme Invio, la password non viene visualizzata.

Utilizzo del modo interattivoUtilizzare il modo interattivo quando si desidera immettere una serie di comandi.Dal momento che Tivoli Storage Manager stabilisce la connessione al server solouna volta per il modo interattivo, l’elaborazione di una serie di comandi risulta piùimmediata nel modo interattivo che in quello batch.

Per avviare una sessione di comandi client nel modo interattivo, immettere ilcomando dsmc o dsmc loop. Quando si preme Invio, sullo schermo vienevisualizzato quanto segue:

tsm>

Quando è attivato il modo interattivo, non specificare prima dei comandi la stringadsmc. Per esempio, anziché digitare dsmc archive per archiviare un file, digitaresolo archive.

Ad esempio, per archiviare il file c:\myfiles\file1.dat, immettere il comando:archive c:\myfiles\file1.dat

Per i dettagli su come le opzioni vengano gestite nel modo interattivo, consultare“Gestione delle opzioni in modo interattivo” a pagina 360.

42 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Per ulteriori informazioni sull’utilizzo del client di riga comandi, consultare “Avvioe arresto di una sessione comandi client” a pagina 358.

Per ulteriori informazioni sui servizi client,fare riferimento a “Considerazionirelative ai servizi client” a pagina 39.

Visualizzazione dei caratteri Euro nel prompt della rigacomandi (Windows 2000 Professional)

Per visualizzare il carattere Euro nel prompt della riga comandi di Windows(finestra della console):1. Contattare il rappresentante Microsoft per la codepage 858 (il nome del file è

c_858.nls). Copiare il file nella directory Windows system32 (ad esempio,C:\WINNT\system32). Questo file è già installato su Windows 2000 Server,Windows 2000 Advanced Server e Windows XP.

2. Modificare la chiave di registro:

Nota: Nell’editor di registro non è possibile annullare le modifiche. Gli erroriapportati in modalità modifica possono determinare unmalfunzionamento del sistema e, addirittura, possono impedirne l’avvio.Si consiglia di eseguire le modifiche nel registro con estrema attenzione.Se non si ha familiarità con l’editor di registro, richiedere l’aiuto di unapersona che abbia esperienza nell’utilizzo di questo strumento.

HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Nls\CodePage\850

e impostarlo sul valore c_858.nls.3. Nelle impostazioni internazionali, selezionare un paese dell’Europa occidentale

(Germania, Francia, Italia e così via) come locale.4. Uscire e riavviare la macchina.

Assicurarsi che il font della finestra della console supporti il simbolo dell’Euro.

Utilizzo delle opzioni nel comando DSMCÈ possibile includere le opzioni nel comando dsmc. Ad esempio, si supponga didisporre di una stazione di lavoro il cui nome nodo siagalaxy1 e di un’altrastazione di lavoro con nome nodo galaxy2 e che si desideri ripristinare i dati digalaxy1 sul sistema di galaxy2. Per recuperare un file da una stazione di lavoro(galaxy1) mentre ci si trova sull’altra stazione di lavoro (galaxy2), occorre accederea galaxy1. Per accedere, è consigliabile utilizzare il comando set access.

Ad esempio, si supponga che il file da recuperare su galaxy1 siac:\universe\saturn.planet. Il proprietario di galaxy1 immette il seguente comando:

dsmc set access archive c:\universe\saturn.planet galaxy2

Una volta che è stato concesso l’accesso, è possibile recuperare il file immettendo ilseguente comando:

dsmc retrieve -fromnode=galaxy1 \\galaxy1\universe\saturn.planet c:\

Nota: L’accesso ai file di un altro utente può anche essere concesso e acquisitoutilizzando la GUI.

Per ulteriori informazioni sul comando set access, consultare “Set Access” apagina 507. Per ulteriori informazioni sull’opzione fromnode, consultare“Fromnode” a pagina 221.

Capitolo 3. Guida introduttiva 43

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Se all’interno della propria organizzazione vi sono più server di backup, è possibilepassare facilmente da un server all’altro utilizzando l’opzione riga comandi. Persovrascrivere il file specificato in in dsm.opt, è possibile utilizzare un comandocome quello riportato di seguito:dsmc -tcpserveraddress=myserver -node=mynode -tcpport=1599

Avvio di una sessione del client WebDopo aver installato il client Web sulla stazione di lavoro (consultare“Configurazione del client Web” a pagina 16) è possibile utilizzarlo per effettuaredelle operazioni di backup, archiviazione, ripristino e richiamo da qualsiasi serverche sia abilitato per JRE1.3.1 Swing. Il client Web agevola l’utilizzo dei dispositividi assistenza per utenti disabili e contiene funzioni di spostamento avanzatedisponibili su tastiera. Viene conservato l’aspetto della piattaforma che esegue ilbrowser. Il client Web utilizzerà per lo più le impostazioni dei colori e dei font deldesktop quando sarà in esecuzione su browser in piattaforme Windows.

Il client Web viene eseguito sui seguenti browser:v Netscape Navigator 6.0 o successiva con l’opzione per il supporto Java installata.v Netscape Navigator 4.7 o successiva con Java Plug-in 1.3.1v Microsoft Internet Explorer 5.0 o successiva con Java Plug-in 1.3.1. Il livello JRE

minimo richiesto per i browser Microsoft Internet Explorer in esecuzione supiattaforme Windows è JRE 1.3.1_01.

Per eseguire il client Web dai browser Netscape, è necessario selezionare AbilitaJavaScript. Questa opzione è abilitata per impostazione predefinita; tuttavia, se sidesidera accertarsi che sia selezionata, attenersi alla procedura riportata di seguito:1. Aprire il menu Modifica di Netscape Navigator e selezionare Preferenze.2. Nella finestra Preferenze, selezionare Categoria, quindi Avanzate.3. Assicurarsi che che vi sia un segno di spunta accanto a Abilita JavaScript.

Per i browser Microsoft Internet Explorer, è necessario abilitare Esecuzione scriptdelle applet Java. Anche questa è un’impostazione predefinita; tuttavia, peraccertarsi che sia selezionata, attenersi alla seguente procedura:1. Aprire il menu Strumenti e selezionare Opzioni Internet2. Dalla finestra di dialogo Opzioni Internet, selezionare il separatore Protezione.3. Fare clic sull’area di contenuto Web in cui su utilizzerà il client Web Storage

Manager, quindi fare clic sul pulsante Livello personalizzato.4. Nella finestra di dialogo Impostazioni protezione, assicurarsi che sotto

l’impostazione Esecuzione script delle applet Java la casella Attiva siaselezionata.

Se il browser non presenta il livello appropriato del plug-in Java, il client Webinvierà una notifica e, se possibile, cercherà di installare automaticamente il plug-inappropriato.v Per i browser Microsoft Internet Explorer: il client Web automaticamente scarica

installa il plug-in JRE 1.3.1_01.v Per i browser Netscape: il client Web di Storage Manager fornirà il collegamento

al sito Web da cui è possibile scaricare l’ultimo plug-in 1.3.1. I browser Netscapenon supportano l’installazione automatizzata del plug-in e di JRE.

v Per i browser in esecuzione su piattaforme HP-UX e AIX: il download delplug-in e JRE richiede la registrazione sui rispettivi siti Web; in tal modo, ilclient Web di Storage Manager non può automatizzare l’installazione di JRE suqueste piattaforme. Invece il client Web visualizza un messaggio contenentel’URL appropriato da cui è possibile scaricare JRE, per l’installazione manuale.

44 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Su tutte le piattaforme ad eccezione dei browser AIX e Internet Explorer supiattaforme Windows, il client Web tollererà JRE a livello 1.3.0. Se vieneinstallato il plug-in Java 1.3.0, il client Web non richiederà di installare unaversione successiva. Se si verificano problemi con il client Web utilizzando JRE1.3.0, installare manualmente il plug-in 1.3.1.

Se sul proprio sistema è stato già installato un JRE, disinstallarlo prima di installareun nuovo JRE oppure assicurarsi che, quando si installa il nuovo JRE, non vengainstallato nella stessa directory del JRE precedente. In caso contrario, il JRE nonfunzionerà correttamente. È possibile scaricare e installare manualmente il plug-inJRE 1.3.1 (se non specificato diversamente) dall’URL appropriato:v Per Windows, Solaris, Linux:

http://java.sun.com/j2se/1.3/jre/v AIX:

http://www-106.ibm.com/developerworks/java/jdk/aix/index.htmlVersione 1.3.1

v HP-UX:http://www.hp.com/products1/unix/java/java2/sdkrte1_3/downloads/index.html

v Macintosh OS X, Versione 10.1:è provvisto del supporto JRE richiesto. Il browser Internet Explorer 5.1 perMacintosh OS X, versione 10.1 supporta completamente il JRE richiesto.

Nota: Nota per gli utenti del server proxy: è possibile che JRE 1.3.1 restituiscaun’eccezione di protezione o un’eccezione di classe non trovata se il clientWeb di Storage Manager cerca di aprire un socket TCP/IP su un server sockper comunicare con Remote Client Agent di Storage Manager. Per impedireciò, è possibile utilizzare uno dei seguenti metodi per ignorare un serverproxy, consentendo al client Web di stabilire una connessione diretta con lamacchina dell’agente:v Modificare le impostazioni del plug-in Java:

Per Windows:1. Aprire il menu Start di Windows selezionareImpostazioni → Pannello

di controllo.2. Nel Pannello di controllo, fare doppio clic su Java Plug-in.3. Nel Pannello di controllo di Java Plug-In, selezionare il separatore

Proxy e deselezionare la casella Usa impostazioni browser.

Per UNIX:1. Passare alla directory di installazione del JRE, quindi passare alla

directory bin.2. Eseguire il programma JavaPluginControlPanel e fare clic sul

separatoreProxy.3. Deselezionare Usa impostazioni browser.

v Modificare le impostazioni del browser per abilitare la connessionediretta a Internet:– Per Netscape Navigator: Aprire il menu Modifica e selezionare

Preferenze. In Categoria, espandere la sezione Avanzate, selezionareProxy e fare clic su Connessione diretta a Internet.

– Per Internet Explorer: Aprire il menu Strumenti e selezionare OpzioniInternet.... Selezionare il separatore Connessioni e fare clic sul pulsanteImpostazioni LAN. Deselezionare la casella di controllo Utilizza unserver proxy.

Capitolo 3. Guida introduttiva 45

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Ulteriori informazioni sull’esecuzione delle applet Swing sono disponibili nelprogramma didattico Java di Sun:http://java.sun.com/docs/books/tutorial/uiswing/start/swingApplet.html

È possibile eseguire il backup e il ripristino dei propri dati oppure un responsabilepuò centralizzare le operazioni di backup o di ripristino di molti client.

Per utilizzare il client Web, specificare l’URL della stazione di lavoro client cheesegue il client Web nel browser Web. Inoltre, è anche necessario specificare ilnumero porta HTTP definito sulla stazione di lavoro client; il valore predefinito è1581. Ad esempio:

http://myhost.mycompany.com:1581

Nota: Immettendo un URL differente oppure premendo il pulsanteIndietro delbrowser durante un’operazione, si interrompe la connessione al client Web,determinando la fine dell’operazione in corso. Tuttavia, le attività di backup eripristino di Tivoli Storage Manager in esecuzione, insieme ad una casella NAS,continuano dopo la disconnessione.

Impostazione dei privilegi utenteSe si desidera utilizzare il client Web, accertarsi di disporre di un ID utente digestione con privilegio di sistema, privilegio delle impostazioni, autorizzazione diaccesso client o di proprietario client. Quando si registra un nuovo nodo con ilserver, per impostazione predefinita viene fornito un ID di gestione che ha lostesso nome dell’autorizzazione del proprietario del client. Per ulterioriinformazioni su queste autorizzazioni, consultare “Autenticazione client di TivoliStorage Manager” a pagina 40.

Nota: Utilizzare l’opzionerevokeremoteaccess per impedire a un responsabile conprivilegio di accesso al client di eseguire operazioni client sulla stazione di lavoroattraverso il client Web. Tuttavia, i responsabili con privilegio di proprietario client,privilegio di sistema oppure con privilegio delle impostazioni possono comunqueeseguire operazioni client sulla stazione di lavoro attraverso il client Web. Perulteriori informazioni sull’opzione revokeremoteaccess, consultare“Revokeremoteaccess” a pagina 295. Per ulteriori informazioni sulle autorizzazionidi accesso, consultare “Autenticazione client di Tivoli Storage Manager” apagina 40.

Avvio automatico del programma di pianificazione clientÈ possibile avviare il programma di pianificazione client in modo automaticodurante il collegamento alla stazione di lavoro. Se l’amministratore ha definito lepianificazioni per il nodo, l’avvio del programma di pianificazione client consentedi eseguire automaticamente il backup sulla stazione di lavoro (oppure di eseguirealtre azioni pianificate). Consultare Capitolo 7, “Automazione delle attività”, apagina 127 per ulteriori informazioni sul programma di pianificazione client.

È anche possibile utilizzare il servizio Tivoli Storage Manager per gestire loscheduler. Consultare “Configurazione dello scheduler del client” a pagina 20 perulteriori informazioni.

Tivoli Storage Manager supporta le connessioni di rete remote al server. Con unaconnessione di rete remota, per gli utenti mobili non è più necessario collegarsi allarete alla rete aziendale quando si pianifica l’esecuzione di un backup. TivoliStorage Manager stabilisce automaticamente una connessione prima

46 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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dell’esecuzione della copia di backup pianificata. Se la connessione non riesce,Tivoli Storage Manager ristabilisce la connessione prima di tentare il backup.Consultare “Supporto composizione numero per utenti mobili” a pagina 128 perulteriori informazioni.

Modifica della passwordIl responsabile Tivoli Storage Manager può richiedere che si utilizzi una passwordper connettersi al server. Tivoli Storage Manager richiede la password, sequest’ultima è obbligatoria. Contattare il responsabile di Tivoli Storage Manager senon si conosce la password.

Per modificare la password dalla GUI:1. Dalla finestra principale, aprire il menu Programmi di utilità e selezionare

Modifica della password.2. Immettere la password corrente e quella nuova e immettere di nuovo la

password nel campo Verifica password.3. Fare clic su Modificare.

Per modificare la password dalla riga comandi, immettere:dsmc set password

Quindi immettere la password precedente e la nuova quando richiesto.

Un password Tivoli Storage Manager può contenere al massimo 63 caratteri. Icaratteri validi sono:

Carattere Descrizione

A–Z Qualsiasi lettera, compresa tra A e Z, maiuscola o minuscola0–9 Qualsiasi numero, da 0 a 9+ Più. Punto_ Sottolineatura- Trattino& E commerciale

La password non è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Per ulteriori informazionisulla password aggiuntiva, consultare “Password” a pagina 267.

Ordinamento dell’elenco di fileUtilizzando la GUI Tivoli Storage Manager, è possibile ordinare un elenco di file inbase a vari attributi, quali il nome, la directory, le dimensioni oppure la data dimodifica. L’ordinamento dei file in base alla data dell’ultima copia di backupconsente di determinare la data e l’ora da utilizzare per la funzione di ripristinocon riferimento temporale (consultare “Esecuzione di ripristini con riferimentotemporale” a pagina 108).

Per ordinare un elenco di file, selezionare una delle voci Ordinare per dalla barradei menu Vista. È anche possibile fare clic sull’intestazione di colonna appropriatanella casella Elenco file.

L’opzione del menu Visualizza file attivi/inattivi controlla se visualizzare sia leversioni di backup attive, sia quelle non attive dei file. Un file attivo è la versionedi copia di backup più recente di un file che esisteva sulla stazione di lavorol’ultima volta in cui è stata eseguita la copia di backup. Tutte le altre versioni di

Capitolo 3. Guida introduttiva 47

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backup di questo file non sono attive. Vengono visualizzate solo le versioni dibackup attive dei file, a meno che non si seleziona l’opzione di menu Visualizzafile attivi/non attivi. Se si elimina il file dalla stazione di lavoro, la versione attivadiventa disattiva la volta successiva in cui si esegue una copia di backupincrementale.

Dal client della riga comandi, è possibile utilizzare le opzioni inactive e pick con icomandi query e restore per visualizzare sia gli oggetti attivi che non attivi. Perulteriori informazioni, consultare “Inactive” a pagina 232 e “Pick” a pagina 270.

Visualizzazione della guida in lineaÈ possibile visualizzare l’aiuto in linea in uno dei seguenti modi:

Dalla GUI:v Posizionare il cursore su un’opzione oppure su un campo e premere F1.v Aprire il menu ?.v Fare clic sul pulsante ? della finestra corrente.

Dal client Web:v Selezionare il menu ?.v Fare clic sul pulsante ? nella finestra corrente.v Dalla riga comandi dsmc: Immettere il comando help.

Chiusura di una sessioneÈ possibile chiudere una sessione client Tivoli Storage Manager in uno dei seguentimodi:

Dalla GUI:v Aprire il menu File e selezionare Esci.v Fare doppio clic sul menu Sistema (il pulsante nell’angolo superiore sinistro

sulla barra del titolo).Fare clic sull’icona X nell’angolo superiore destro.

v Aprire il menu Sistema e selezionare Chiudi.v Premere Alt+F4.v Dalla riga comandi DSMC: Immettere quit (se si lavora in modo interattivo).v Dal client Web: Aprire un URL differente oppure chiudere il browser.

Forum in lineaPer partecipare alle discussioni utente di Tivoli Storage Manager, è possibileregistrarsi sul server di elenco ADSM-L. Si tratta di un forum per gli utenti gestitoda Marist College. Anche se non ufficialmente supportato da IBM, vi partecipano,seppure in maniera informale gli sviluppatori Tivoli Storage Manager e altropersonale di supporto IBM. Dal momento che non si tratta di un canale disupporto IBM ufficiale, contattare il supporto tecnico IBM se si richiede unarisposta specificamente da IBM. In caso contrario, non vi è alcuna garanzia cheIBM risponda alla domanda inoltrata sul server di elenco.

È possibile eseguire la sottoscrizione inviando una nota al seguente indirizzoe-mail:[email protected]

Il corpo del messaggio deve contenere le seguenti informazioni:

48 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SUBSCRIBE ADSM-L nome cognome

Il server di elenco invierà una risposta in cui si richiede di confermare la richiestadi sottoscrizione. Dopo aver confermato la richiesta di sottoscrizione, il server dielenco invia ulteriori istruzioni. Inoltre, è anche possibile inviare messaggi al serverdi elenco inviando un messaggio a:[email protected]

Se in un secondo momento si desidera annullare la sottoscrizione, inviare unmessaggio al seguente indirizzo e-mail:[email protected]

Il corpo del messaggio deve contenere le seguenti informazioni:SIGNOFF ADSM-L

È anche possibile leggere e ed eseguire ricerche negli archivi ADSM-L al seguenteURL:http://www.adsm.org

Altre fonti di guida in lineaÈ disponibile un server FTP anonimo, in cui è possibile trovare informazionirelative alla gestione PTF e ad altri materiali Tivoli Storage Manager. Altri quattroserver anonimi sono gestiti in modo non ufficiale da volontari non-IBM. I serversono:

ftp.software.ibm.com/storage (primario - IBM)ftp.rz.uni-karlsruhe.de (mirror - Germania)ftp.wu-wien.ac.at (mirror - Austria)ftp.cac.psu.edu (mirror - Pennsylvania)

È possibile reperire le informazioni necessarie dalla pagina di supporto TivoliStorage Manager all’indirizzo:

http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

Per informazioni sul supporto del prodotto, consultare “Come contattare ilsupporto clienti” a pagina xvi.

Capitolo 3. Guida introduttiva 49

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Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati

Utilizzare il client backup-archivio per memorizzare le versioni backup dei filedella stazione di lavoro in un server Tivoli Storage Manager.È possibile ripristinarequeste versioni backup nella stazione di lavoro se i file della stazione di lavorooriginale sono stati persi o danneggiati. Questo capitolo descrive i diversi modi pereseguire il backup dei dati.

Tutte le procedure di backup e ripristino contenute in questo capitolo si applicanoal client Web, eccetto quelle elencate di seguito:v Stimarev Ricerca e filtraggiov Editor Preferenzev Impostare wizard

Per ulteriori informazioni sull’avvio del client Web, consultare la sezione “Avvio diuna sessione del client Web” a pagina 44.

Se non diversamente specificato, i riferimenti a Windows si riferiscono a tutti iclient Windows supportati.

Per un elenco delle attività principali, consultare la Tabella 12.

Tabella 12. Esecuzione del backup dei dati

Attività Pagina

Pianificazione dei backup 51

Considerazioni prima di eseguire il backup 53

Esecuzione di un backup incrementale, selettivo o incrementale per data 57

Backup di un gruppo: il backup dei file da una o più origini di spazi file 66

Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP) 67

Esecuzione del backup dello stato del sistema e dei servizi di sistema WindowsServer 2003

68

Backup dei file ASR (Automated System Recovery) (Windows XP, WindowsServer 2003)

70

Esecuzione di un backup immagine (Windows 2000, XP) 71

Esecuzione del backup dei file system NAS 76

Backup di WAS (WebSphere Application Server) 80

Pianificazione dei backupPer i nuovi utenti del prodotto o per gli utenti che eseguono il backup dei file inmodo occasionale, è possibile utilizzare l’elenco di controllo della Tabella 13 perinformazioni sulla pianificazione.

Tabella 13. Operazioni preliminari per l’esecuzione del backup dei file

___ Specificare se si desidera eseguire il backup o l’archiviazione dei file. Per ulterioriinformazioni, consultare la sezione “Si desidera eseguire il backup ol’archiviazione dei file?” a pagina 52.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 51

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Tabella 13. Operazioni preliminari per l’esecuzione del backup dei file (Continua)

___ Per informazioni importanti sulla migrazione e sul miglioramento delleprestazioni, prima del backup di file e directory, consultare “Considerazioniprima di eseguire il backup” a pagina 53.

___ Creare un elenco di inclusioni/esclusioni per specificare i file e le directory che sidesidera escludere dai servizi di backup. Per ulteriori informazioni, consultare lasezione “Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni per controllarel’elaborazione” a pagina 56.

___ Stabilire il tipo di backup da eseguire a seconda delle proprie esigenze. Permaggiori informazioni, consultare le seguenti sezioni:v “Esecuzione di un backup incrementale, selettivo o incrementale per data” a

pagina 57v “Backup di un gruppo: il backup dei file da una o più origini di spazi file” a

pagina 66v “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)” a

pagina 67v “Esecuzione del backup dello stato del sistema e dei servizi di sistema

Windows Server 2003” a pagina 68v “Backup dei file ASR (Automated System Recovery) (Windows XP, Windows

Server 2003)” a pagina 70v “Esecuzione di un backup immagine (Windows 2000, XP)” a pagina 71v “Esecuzione del backup dei file system NAS” a pagina 76v “Backup di WAS (WebSphere Application Server)” a pagina 80

___ Per ulteriori considerazioni sul backup, consultare la sezione “Backup: ulterioriconsiderazioni” a pagina 84.

Si desidera eseguire il backup o l’archiviazione dei file?Quando il client di backup-archivio esegue il backup oppure l’archiviazione di unfile, invia una copia del file ed i relativi attributi al server; tuttavia, i backup e learchiviazioni hanno scopi differenti.

I backup garantiscono protezione da eventuali danni o perdite di file che possonoverificarsi a causa di un’operazione di rimozione accidentale, di danni, di erroriirreversibili del disco e così via. Il server conserva una o più versioni di backupper ciascun file di cui si esegue il backup. Quando si creano nuove versioni, quellemeno recenti vengono eliminate. Il numero di versioni di backup gestite dal serverviene impostato dal responsabile.

Nota: Nel caso in cui sia necessario archiviare frequentemente gli stessi dati, èconsigliabile utilizzare l’archiviazione istantanea (serie di backup). Le operazioni diarchiviazione frequenti possono creare notevoli quantità di metadati nel databasedel server, aumentando, così, le dimensioni del database e riducendo il livello delleprestazioni di operazioni quali, ad esempio, la scadenza. Per ulteriori informazionisulla creazione e sul ripristino delle serie di backup, consultare “Ripristino dei datida una serie di backup” a pagina 106.

Le copie di archivio vengono utilizzate per la memoria a lungo termine. Ilresponsabile limita la durata relativa alla conservazione delle copie di archivio. Ilserver può memorizzare un numero illimitato di versioni di archivio di un file. Gliarchivi sono utili nel caso in cui in cui occorra consultare una particolare versionedei file oppure si desideri eliminare un file dalla propria stazione di lavoro erichiamarlo in un secondo momento, se necessario. Ad esempio, è possibile che sianecessario salvare fogli di lavoro per scopi fiscali; tuttavia, poiché al momento

52 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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questi fogli non sono in uso, non si desidera conservarli sulla propria stazione dilavoro. Per ulteriori informazioni sull’archiviazione e sul richiamo dei file,consultare Capitolo 6, “Archiviazione e richiamo dei dati”, a pagina 121.

Utilizzare le copie di backup per cautelarsi in caso di danneggiamento dei file eutilizzare le copie di archivio per conservare versioni più sicure e durature dei file.

Considerazioni prima di eseguire il backupTutti i client Windows presentano una codifica Unicode. I nuovi client chememorizzano i dati sul server per la prima volta non richiedono alcunaimpostazione particolare. Il server memorizza automaticamente i file e le directorycome Unicode. Tuttavia, se il client memorizza già i dati sul server e si eseguel’aggiornamento al client abilitato a Unicode, è necessario pianificare la migrazionedegli spazi file a Unicode. Per informazioni sulla migrazione, consultare la sezione“Migrazione al client compatibile Unicode” a pagina 1.

Ciò comporta la ridenominazione degli spazi file sul server e la creazione di nuovispazi file Unicode sul server che utilizza l’opzione autofsrename. Per ulterioridettagli su questa opzione, consultare la sezione “Autofsrename” a pagina 173.

Per ulteriori informazioni sull’utilizzo degli spazi file Unicode, considerare iseguenti riferimenti:v “Considerazioni relative ai client Unicode” a pagina 26v “Detail” a pagina 191v “Query Filespace” a pagina 432v “Restore” a pagina 459v “Retrieve” a pagina 497

LAN-free data movementTutti i client Windows supportano la funzione LAN-free data movement, checonsente lo spostamento dei dati client dalla rete di comunicazioni ad una SAN(storage area network). Trasferendo i dati del client dalla rete delle comunicazioniin una SAN si riduce il carico sul server Tivoli Storage Manager.

La SAN fornisce un percorso che consente di eseguire il backup, il ripristino,l’archiviazione e il richiamo dei dati da e verso un’unità di memoria collegata allaSAN. I dati client vengono trasferiti su un’unità SAN attraverso Tivoli StorageManager Storage Agent. È necessario installare Tivoli Storage Manager StorageAgent sullo stesso sistema del client.

L’operazione di backup server-free differisce da quella LAN-free poiché il clientnon legge o scrive le informazione in un’unità memoria. Consultare “Server-freedata movement basato su SAN” a pagina 54 per ulteriori informazioni sul backupserver-free.

Prerequisiti per il supporto LAN-freePer abilitare il supporto LAN-Free, è necessario installare e configurare TivoliStorage Manager Managed System per SAN Storage Agent sulla stazione di lavoroclient.Per ulteriori informazioni, consultare la guida IBM Tivoli Storage Manager forWindows Storage Agent User’s Guide, GC32-0785.

Opzioni LAN-freeUna volta installato e configurato Tivoli Storage Manager Managed System perSAN sulla stazione di lavoro client, è possibile utilizzare le seguenti opzioni perabilitare la funzione LAN-Free data movement:

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 53

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enablelanfreeSpecifica se abilitare un percorso senza LAN disponibile a un’unità dimemoria SAN. Consultare “Enablelanfree” a pagina 201 per ulterioriinformazioni.

lanfreecommmethodSpecifica un protocollo di comunicazione tra il client e Storage Agent.Consultare “Lanfreecommmethod” a pagina 244 per ulteriori informazioni.

lanfreetcpportSpecifica il numero di porta TCP/IP di ascolto di Agente dimemorizzazione. Consultare “Lanfreetcpport” a pagina 245 per ulterioriinformazioni.

Server-free data movement basato su SANIl client Windows 2000 supporta Server-Free Data Movement basato su SAN chenon consente l’elaborazione di trasferimenti di dati dal processore client al server eda LAN durante le operazioni di backup e ripristino. I dati client vengono trasferitidirettamente dai dischi client ai dispositivi di memoria collegati a SAN da unafunzione di copia di altri produttori avviata dal server Tivoli Storage Manager. Idischi client devono essere collegati alla rete SAN e accessibili dal server dalprogramma data mover, quale un router SAN. Questa funzione di copia nonsupporta la compressione oppure la crittografia dei dati.

Se si verificano errori SAN, il client non è in grado di effettuare una connessionediretta al server e procede con lo spostamento dei dati LAN-free oppure su baseLAN.

Di seguito vengono riportati i vantaggi offerti dallo spostamento dati server-free subase SAN:v Lo spostamento dati mediante una funzione di copia di terze parti riduce

l’utilizzo della CPU del server e del client.v Elimina lo spostamento dei dati sulla LAN.v Migliora la scalabilità. Il server Tivoli Storage Manager è in grado di controllare

più connessioni client e operazioni server simultanee, in quanto non esegue lacopia dei dati. La macchina sulla quale è in esecuzione il client Tivoli StorageManager può dunque gestire un carico di applicazioni maggiore poiché nondeve leggere e inviare buffer di dati al server.

Prerequisiti server-freePer abilitare il supporto server-free su base SAN, consultare IBM Tivoli StorageManager for Windows Administrator’s Guide, GC32-0782.

I dischi client devono essere collegati alla rete SAN e accessibili dal server dalprogramma data mover, quale un router SAN.

Abilitazione dello spostamento dati server-freeDopo aver abilitato il supporto server-free su base SAN, utilizzare l’opzioneenableserverfree per abilitare lo spostamento di dati server-free sul proprio client.Consultare “Enableserverfree” a pagina 202 per ulteriori informazioni.

Utilizzare il comando query diskinfo per visualizzare le informazioni sui dischicollegati alla SAN per il client. L’amministratore Tivoli Storage Manager richiedequeste informazioni per la configurazione del server per server-free datamovement. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione “Query Diskinfo” apagina 430.

54 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Sono supportati sia i volumi formattati che quelli non formattati contenenti il tipodi file system NTFS. I file system FAT e FAT32 non sono supportati. Se un volumeè formattato, verrà eseguito il backup solo dei blocchi utilizzati dal file system.Questa operazione può essere controllata utilizzando l’opzione imagegapsize.

Di seguito sono riportati i tipi di volume supportati:v Volumi sempliciv Volumi suddivisiv Volumi di mirroring

Il client può eseguire un backup e ripristino di un’immagine completa del volumeserver-free con o senza il collegamento:v Vedere “Backup Image” a pagina 375 per maggiori informazioni sull’esecuzione

dei backup di immagine con o senza il collegamento utilizzando la riga comandiclient di Tivoli Storage Manager. Per ripristinare i backup immagine in linea enon in linea, consultare “Restore Image” a pagina 477.

v Vedere “Esecuzione di un backup immagine (Windows 2000, XP)” a pagina 71per maggiori informazioni sull’esecuzione dei backup di immagine utilizzandola GUI client di Tivoli Storage Manager.

Configurazione delle stazioni di lavoro con memoria limitataper eseguire backup incrementali

L’esecuzione del backup incrementale viene compromessa se la stazione di lavoroha una scarsa quantità di memoria disponibile prima di avviare il backup. Se lastazione di lavoro ha una memoria limitata, specificare l’opzionememoryefficientbackup Yes nel file delle opzioni client (dsm.opt). Selezionando Yessi riduce l’esaurimento di memoria, ma tale operazione aumenta il temponecessario per il backup. Quando si specifica Yes, Tivoli Storage Manager analizzasolo una directory alla volta per le considerazioni sul backup.Se le prestazioni nonsono appropriate, controllare le impostazioni del buffer di comunicazione e ilcollegamento di comunicazione tra la stazione di lavoro e il server. Se la stazionedi lavoro non è sottoposta a restrizioni di memoria, impostando l’opzionememoryefficientbackup su Yes viene compromessa la qualità del backup.

Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitataSe si desidera eseguire un backup da un dispositivo di rete con larghezza di bandalimitata, come ad esempio un modem, è possibile ridurre il traffico della reteutilizzando backup di file secondari di personalizzazione. Il backup di file secondari dipersonalizzazione richiede un server versione 4 o successiva. Tale riduzione deltraffico può, inoltre, aumentare la velocità del backup. Un backup di file secondaridi personalizzazione invia al server solo la parte modificata di un file, duranteoperazioni successive di backup.

Per eseguire backup di file secondari di personalizzazione, attenersi alle fasiriportate di seguito.1. Accertarsi che il server consenta questo tipo di backup. Contattare il

responsabile di sistema.2. Impostare le opzioni subfilebackup, subfilecachepath e subfilecachesize nel file

delle opzioni client dsm.opt. Per ulteriori informazioni sulle opzioni di backupdei file secondari di personalizzazione, consultare:v “Subfilebackup” a pagina 319v “Subfilecachepath” a pagina 320v “Subfilecachesize” a pagina 321

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 55

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3. Aggiungere l’opzione exclude.dir al file delle opzioni client, per escludere ladirectory contenente le informazioni sulla cache dei file secondari. Consultare“Opzione exclude” a pagina 209 per ulteriori informazioni.

Quando si è pronti ad effettuare il backup delle modifiche, il backup dei filesecondari di personalizzazione viene eseguito come parte del backup incrementalee selettivo.

È possibile ripristinare un backup di file secondari di personalizzazione mediante ilcomando restore. Il server ripristina il file di base insieme agli aggiornamenti deifile secondari modificati (delta) in modo che le informazioni ricevute rappresentinol’ultima versione di backup del file.

Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni per controllarel’elaborazione

Di solito, sul disco sono presenti dei file di cui non si desidera eseguire la copia dibackup. Questi file sono file del sistema operativo o di applicazione che possonoessere recuperati reinstallando il programma o qualsiasi altro file che può esserericreato facilmente.

Utilizzare le opzioni include e exclude del file delle opzioni client (dsm.opt) perdefinire i file di cui non si deve eseguire il backup. Tivoli Storage Manager utilizzal’elenco di inclusioni-esclusioni durante i backup incrementali e selettivi.TivoliStorage Manager esegue il backup di tutti i file che non sono stati esclusi in modoesplicito. Non è necessario utilizzare un’opzione include per includere file specifici,a meno che tali file non siano in una directory che si sta provando ad escludere.

L’elenco di inclusioni-esclusioni può contenere le voci specificate dal server. Pervisualizzare il contenuto dell’elenco di inclusioni-esclusioni, utilizzare il comandoquery inclexcl.

Per ulteriori informazioni sull’impostazione di un elenco di inclusioni-esclusioni,consultare la sezione “Creazione di un elenco di inclusioni-esclusioni (attivitàfacoltativa)” a pagina 24.

È possibile codificare i dati inviati al server durante un’operazione di backup o diarchiviazione utilizzando la codifica standard DES a 56 bit. Se si utilizza lafunzione di codifica DES a 56 bit per codificare i dati durante le operazioni dibackup o archivio, sarà necessario avere la chiave di codifica per poter ripristinare orichiamare i dati. Se la chiave di codifica non è disponibile sulla macchina client(con l’opzione encryptkey) e si dimentica la chiave di codifica, non sarà possibileripristinare o richiamare i dati in altre circostanze.

Utilizzare le opzioni include.encrypt e exclude.encrypt per selezionare i file per ilprocesso di codifica. Per impostazione predefinita, i file non vengono codificati ameno che non siano stati inclusi in modo esplicito utilizzando l’opzioneinclude.encrypt. Per ulteriori informazioni sull’opzione include.encrypt, consultare“Opzioni include” a pagina 235. Per ulteriori informazioni sull’opzioneexclude.encrypt, consultare la sezione “Opzione exclude” a pagina 209.

Per codificare i dati dei file, selezionare una password della chiave di codificautilizzata da Tivoli Storage Manager per creare la chiave di codifica per codificaree decodificare i dati dei file. È possibile specificare se salvare la password della

56 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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chiave di codifica nel registro utilizzando l’opzione encryptkey. Se si decide di nonmemorizzare la password nel registro, accertarsi di conservarne un record nel casoin cui sia necessario ripristinarla.

Durante il ripristino di un file codificato, Tivoli Storage Manager richiederàall’utente di immettere la password della chiave per decodificare il file nei seguenticasi:v Se l’opzione encryptkey è impostata su Prompt.v Se la chiave fornita dall’utente non corrisponde.v Se l’opzione encryptkey è impostata su Save e la password della chiave salvata

localmente non corrisponde al file codificato.

Avvertenza:Se la chiave di codifica non è salvata nel registro e viene dimenticata, i dati nonsaranno recuperabili.

Per ulteriori informazioni sull’opzione encryptkey, consultare “Encryptkey” apagina 204.

Per ulteriori informazioni relative all’esecuzione del backup, consultare la sezione“Backup: ulteriori considerazioni” a pagina 84. Queste informazioni non sononecessarie per eseguire backup di base.

Esecuzione di un backup incrementale, selettivo o incrementale perdata

Il responsabile può impostare delle pianificazioni per eseguire i backupautomaticamente. Consultare il Capitolo 7, “Automazione delle attività”, apagina 127 per informazioni sulla verifica e sull’esecuzione delle pianificazionidisponibili. Le sezioni riportate di seguito forniscono informazioni sul modo in cuieseguire il backup dei file senza utilizzare una pianificazione.

Tivoli Storage Manager fornisce i servizi di archiviazione e di backup per tutti i fileche si trovano nei seguenti tipi di file system:v FAT (File Allocation Table)v NTFS (NT File System)v FAT 32

Esistono tre tipi di backup incrementale: completo, parziale e incrementale perdata.

Backup incrementale completo o parzialeSe si selezionano intere unità, si esegue un backup incrementale completo. Se siseleziona una struttura oppure i singoli file, si esegue un backup incrementaleparziale.

La prima volta che si esegue un backup incrementale completo, Tivoli StorageManager esegue il backup di tutti i file e le directory sui sulle unità specificati.Questo processo può richiedere molto tempo se vi sono molti file o uno o più filedi grandi dimensioni. I backup incrementali completi successivi eseguiranno ilbackup solo dei file nuovi e modificati. Ciò consente al server di backup diconservare le versioni correnti dei file della stazione di lavoro, senza sprecaretempo e spazio eseguendo il backup di file che già esistono nella memoria delserver. A seconda delle impostazioni per la gestione della memoria, il server puòconservare più di una versione dei file. I file con copie di backup più recente sono

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 57

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versioni di backup attive. Le copie meno recenti dei file di cui è stato eseguito ilbackup sono versioni non attive. Tuttavia, se si elimina un file dalla propriastazione di lavoro, il backup incrementale successivo renderà inattiva la versione dibackup attiva. Se occorre ripristinare un file che è stato eliminato e se è statoeseguito un backup incrementale completo dall’eliminazione del file, è necessarioripristinare una versione non attiva del file, sempre che questa versione sia ancoradisponibile sul server. Il numero di versioni gestite dal server e il tempo in cui èpossibile conservarle sono fattori che vengono gestiti mediante impostazioni digestione definite dal responsabile del server. Lo scopo delle versioni attive consistenel rappresentare i file presenti sul file system al momento del backup. Perulteriori informazioni sulle impostazioni per la gestione della memoria, consultareCapitolo 8, “Informazioni sulle politiche di gestione della memoria”, a pagina 135.

Per eseguire un backup incrementale parziale utilizzando la GUI client, selezionarel’opzione Incrementale (completo) dal menu a discesa relativo al tipo di backupche si trova nella finestra di backup oppure utilizzare il comando incremental.Specificare i file system, le strutture di directory oppure i singoli file che sidesidera includere nel backup.

Durante un backup incrementale, il client interroga il server o il database journalper stabilire l’esatto stato dei file dall’ultimo backup incrementale eseguito. Il clientutilizza queste informazioni per:v Eseguire la copia di backup di nuovi filev Aggiornare gli attributi sul server. Le modifiche agli attributi dei file compressi,

nascosti e di sola lettura possono provocare l’invio al server delle sole modificheeffettuate sull’attributo da parte di Tivoli Storage Manager. Le modifiche agliattributi di file sciolti, di punti di analisi e di file codificati possono causarel’invio al server del file completo da parte di Tivoli Storage Manager. L’attributodi archiviazione non viene esaminato da Tivoli Storage Manager durante ladeterminazione dei file modificati.

v Eseguire il backup dei file il cui contenuto è stato modificato dall’ultimo backup.Le modifiche includono una delle seguenti:– Dimensione file.– Data o ora dell’ultima modifica.– Attributi di file sciolti, di punti di analisi o codificati.– Descrittori di sicurezza file NTFS: SID (Security Identifier) di proprietario, SID

di gruppo, ACL (Access Control List) di autorizzazione discrezionale e ACLdi sistema.

v Far scadere le versioni di backup dei file sul server che non presentano filecorrispondenti sulla stazione di lavoro. Pertanto, i file che non esistono più sullapropria stazione di lavoro non presenteranno versioni di backup attive sulserver.

v Eseguire di nuovo il collegamento delle versioni di backup alle classi di gestionese sono state modificate le assegnazioni delle classi di gestione, anche se non siesegue il backup del file.

58 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Attenzione: Tutte le directory che non sono state ancora incluse in un backup o lecui autorizzazioni o informazioni di data e ora sono modificate rispetto all’ultimobackup, vengono sottoposte a backup.

È possibile utilizzare l’opzione preservelastaccessdate durante un’operazione dibackup o di archiviazione per specificare se reimpostare la data dell’ultimo accessoal valore originale dopo un’operazione di backup o di archiviazione. Perimpostazione predefinita, il client Tivoli Storage Manager non ripristinerà la datadell’ultimo accesso dei file archiviati o sottoposti a backup al loro valore originaleprima di eseguire l’operazione. Per ulteriori informazioni, consultare“Preservelastaccessdate” a pagina 279.

Directory sono contati in base al numero degli oggetti sottoposti a backup. Perescludere le directory e i relativi contenuti dal backup, utilizzare l’opzioneexclude.dir. Per ulteriori informazioni sull’opzione exclude.dir, vedere “Opzioneexclude” a pagina 209.

Informazioni sui file di cui è stato eseguito il backupQuando si richiede un backup, Tivoli Storage Manager esegue il backup di un filese vengono soddisfatti i seguenti requisiti:v Il file non viene escluso dal backup nell’elenco di inclusioni-esclusioni. Se non si

dispone di un elenco di inclusioni-esclusioni, tutti i file vengono considerati peril backup.

v La classe di gestione selezionata contiene un gruppo di copie di backup.Consultare Capitolo 8, “Informazioni sulle politiche di gestione della memoria”,a pagina 135 per ulteriori informazioni sulle classi di gestione e i gruppi dicopie di backup.

v Il file soddisfa i requisiti di serializzazione definiti nel gruppo di backup. Se laserializzazione è statica oppure statica condivisa e il file viene modificato duranteil backup, non verrà eseguito il backup di questo file. Consultare “Utilizzo delleclassi di gestione e dei gruppi di copie” a pagina 136 per ulteriori informazioni.

v Il file soddisfa i requisiti di modo definiti nel gruppo di copie di backup. Se ilmodo è modificato, il file è stato modificato dall’ultima volta che è stata eseguitala copia di backup. Se il modo è assoluto, è possibile eseguire il backup anche senon viene modificato. Consultare “Utilizzo delle classi di gestione e dei gruppidi copie” a pagina 136 per ulteriori informazioni.

v Il file soddisfa i requisiti di frequenza definiti nel gruppo di copie di backup.Prima di eseguire la copia di backup di un file, deve trascorre il numero minimodi giorni specificato dall’ultimo backup. La frequenza viene ignorata per ibackup incrementali parziali. Consultare “Utilizzo delle classi di gestione e deigruppi di copie” a pagina 136 per ulteriori informazioni.

Backup basato su journalIl backup basato su journal è supportato su tutti i client Windows, eccetto il clientWindows Server 2003 a 64 bit. Se è stato installato il servizio motore journal ed è inesecuzione, per impostazione predefinita il comando incrementale esegueautomaticamente un backup su base journal dei sistemi di file selezionaticontrollati dal servizio del motore journal. Tivoli Storage Manager non utilizza lafunzione journal sui filesystem Windows NTFS o su qualsiasi altro JFS (journaledfile system). Per eseguire correttamente un backup su base journal, è necessariosoddisfare numerose condizioni. Queste includono:1. Il servizio journal deve essere configurato per monitorare il file system che

contiene il file e le directory di cui eseguire il backup.2. È necessario aver eseguito correttamente un backup incrementale completo

almeno una volta sul file system di cui eseguire il backup.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 59

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3. L’immagine spazio file del file system sul server non deve essere statamodificata da un comando di gestione dall’ultimo backup incrementalecompleto.

4. Le impostazioni di gestione memoria per i file di cui eseguire il backup nondevono essere state aggiornate dall’ultimo backup incrementale completo.

I record del servizio motore journal cambiano in un oggetto e i relativi attributi in undatabase journal. Durante il backup basato su journal, il client richiama un elencodei file disponibili per il backup dal database journal. Il backup su base journalpuò incrementare le prestazioni del backup in quanto il client non esegue lascansione del file system locale oppure contatta il server per determinare i file daelaborare. Il backup su base journal riduce inoltre il traffico di rete tra il client e ilserver.

Il client filtra l’elenco sulla base dell’elenco di inclusioni-esclusioni ed elabora,valuta le scadenze e aggiorna i file risultanti in base alle restrizioni delleimpostazioni, come la serializzazione. Tuttavia, il client ignora l’attributo difrequenza del server durante un backup su base journal. Infatti, questo tipo dibackup elimina l’interrogazione sulla versione di backup al server, quindi il clientnon conosce il numero di giorni trascorsi dall’ultimo backup del file. Pertanto ilbackup su base journal non può utilizzare l’attributo di frequenza, che, quindi,viene ignorato.

Il servizio motore journal non registra le modifiche apportate ai file di sistemaspeciali come, ad esempio, il registro del journal: in tal caso, non verrà eseguita lacopia di backup di questo file. Vedere il file di configurazione del servizio journaltsmjbbd.ini nella directory di installazione client per i file di sistema esclusi.Consultare Appendice B, “Configurazione servizio Journal”, a pagina 527, permaggiori informazioni sul file di configurazione del servizio journal tsmjbbd.ini.

Per supportare il backup su base journal, è necessario configurare il serviziomotore journal utilizzando il comando dsmcutil oppure il wizard diconfigurazione della GUI client. Consultare Appendice A, “Utilizzo del programmadi utilità per la configurazione dei servizi del client”, a pagina 511, per ulterioriinformazioni relative all’utilizzo del comando dsmcutil per eseguire l’installazionedel servizio Journaling engine. Per installare e configurare questo servizioutilizzando il wizard di configurazione della GUI client, consultare“Configurazione del servizio motore journal” a pagina 21.

Per maggiori informazioni sul backup su base journal, fare riferimento a“Incremental” a pagina 407 e Appendice B, “Configurazione servizio Journal”, apagina 527.

Note:

1. Il backup su base journal è supportato su un server Tivoli Storage Managerversione 4.2 o superiore.

2. Se si utilizza il software anti-virus, il backup journal presenta delle limitazioni.Per ulteriori informazioni, fare riferimento al file README contenuto nel supportodi installazione del prodotto.

3. È possibile che il backup di tipo journal non esegua il fallback del backupincrementale tradizionale, se il dominio delle impostazioni del nodo è statomodificato sul server; ciò dipende dalla data dell’ultima modifica alla seriedelle impostazioni all’interno del dominio e della data dell’ultimo backupincrementale. In questo caso, è necessario impostare una copia di backupincrementale tradizionale completa per ricollegare i file al nuovo dominio.

60 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Utilizzare l’opzione nojournal con il comando incremental per specificare chesi desidera eseguire un backup incrementale completo tradizionale anziché ilbackup predefinito su base journal. In alternativa, è possibile interrompere,quindi avviare di nuovo il servizio journal. Se si utilizzano backup pianificati,non occorre modificare la definizione di pianificazione per includere, quindirimuovere, l’opzione nojournal.

Backup incrementale per dataPer un disco o un volume che può essere utilizzato per i backup incrementali per data, ènecessario aver eseguito un backup incrementale completo dell’intero disco o volume.L’esecuzione di un backup incrementale di una sola sezione di directory oppure di unsingolo file non rende possibile l’utilizzo di dischi o volumi per i backup incrementali perdata.

Per eseguire un backup incrementale per data utilizzando la GUI client, selezionarel’opzione Incrementale (solo per data) dal menu a discesa relativo al tipo dibackup che si trova nella finestra di backup oppure utilizzare l’opzione incrbydatecon il comando incremental.

Il client esegue il backup solo di quei file la cui data/ora di modifica è posteriorealla data e all’ora dell’ultimo backup incrementale del file system sui cui si trova ilfile. Non viene eseguita la copia di backup dei file aggiunti al client dopo l’ultimobackup incrementale la cui data di modifica è precedente a quella dell’ultimobackup incrementale. Non verrà eseguito il backup dei file ridenominati dopol’ultimo backup incrementale ma che non sono stati modificati, in quanto laridenomimazione di un file non comporta la variazione della data e dell’ora dimodifica. Tivoli Storage Manager non esegue il backup delle modifiche apportatealle informazioni di sicurezza NTFS, in quanto queste modifiche non alterano ladata e l’ora dell’ultima modifica. Viene eseguito il backup anche delle directory nelpercorso che contengono i file, a meno che non siano già presenti sul server. Vieneeseguito di nuovo il backup di una directory che già esiste sul server solo se ladata/ora è stata modificata. Viene eseguito anche il backup dei file che si trovanonella directory, anche se la registrazione data/ora della modifica non è variata.

Se si esegue un backup incrementale per data dell’intero file system, il serveraggiorna la data e l’ora dell’ultimo backup incrementale. Se viene eseguito unbackup incrementale per data solo su una parte del file system, la data dell’ultimobackup incrementale completo non viene aggiornata e il successivo backupincrementale per data eseguirà di nuovo la copia di backup dei file.

Confronto tra backup incrementale completo, incrementaleparziale incrementale per data e su base journal

I backup incrementali completi, incrementali parziali, su base journal eincrementali per data eseguono tutti il backup dei file nuovi e modificati. Unbackup incrementale per data richiede meno tempo rispetto all’elaborazione delbackup incrementale completo e richiede una quantità inferiore di memoria. Unbackup incrementale completo con un’attività di journaling richiede meno tempodi un backup incrementale per data. Un backup incrementale per data potrebbenon posizionare esattamente gli stessi file di backup nella memoria del server inquanto il backup incrementale per data:v Non fa scadere le versioni di backup dei file eliminati dalla stazione di lavoro.v Non esegue nuovamente il bind delle versioni di backup di una nuova classe di

gestione se la classe di gestione è stata modificata.v Non esegue il backup dei file con attributi modificati, a meno che le date e le ore

di modifica non siano state modificate.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 61

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v Ignora l’attributo di frequenza del gruppo copie delle classi di gestione. (anche ibackup su base journal ignorano questo attributo).

Backup selettivoUtilizzare un backup selettivo per eseguire il backup di specifici file o directoryindipendentemente dal fatto che sul server si trovi una copia corrente di questi file.Si solito, i backup incrementali sono parte di un sistema automatizzato pereseguire il backup di interi file system. Al contrario, i backup selettivi consentonodi selezionare manualmente un set di file di cui eseguire il backupindipendentemente dal fatto che siano stati modificati dall’ultimo backupincrementale.

Per eseguire backup selettivo utilizzando la GUI client, consultare “Esecuzione delbackup dei dati utilizzando la GUI” a pagina 63 per ulteriori informazioni.

Utilizzare il comando selective per eseguire un backup selettivo dalla riga comandiclient. Consultare “Selective” a pagina 503 per ulteriori informazioni.

A differenza dei backup incrementali, un backup selettivo:v Non determina l’aggiornamento della data e dell’ora dell’ultimo backup

incrementale.v Esegue il backup delle voci di file e delle directory anche se la data/ora della

modifica o le autorizzazioni non sono cambiate.

Supporto file aperti per le operazioni di backup (Windows2000, XP)

Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto file aperti (vedere “Configurazione di LVSA per abilitare il supporto fileaperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), per impostazione predefinitaTivoli Storage Manager esegue un backup istantanea o un’archiviazione di file chevengono aperti (o bloccati) da altre applicazioni. L’istantanea consente di eseguireil backup da una copia con riferimento temporale che corrisponde al filesystem nelmomento in cui viene eseguita l’istantanea. Nel backup non sono incluse modifichesuccessive al filesystem. È possibile impostare il parametro fileleveltypedell’opzione include.fs su dynamic per specificare le unità che non utilizzano ilsupporto file aperti.

Per controllare un’operazione di supporto per apertura file, è possibile specificarequeste opzioni facoltative nel file dsm.opt oppure come valori dell’opzioneinclude.fs: snapshotcachelocation, snapshotcachesize, snapshotfsidleretries,snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd. Consultare il Capitolo 9,“Utilizzo delle opzioni di elaborazione”, a pagina 145 per informazioni su taliopzioni.

Note:

1. È possibile impostare solo l’opzione fileleveltype come valore per l’opzioneinclude.fs; non come opzione standalone nel file dsm.opt.

2. È possibile utilizzare l’opzione include.fs per impostare le opzionidell’istantanea su base filesystem.

3. La cache dell’istantanea utilizzata per il backup dei file aperti non può esserememorizzata sulla stessa unità su cui è stato eseguito il backup. Se necessario,utilizzare l’opzione snapshotcachelocation per riposizionare la cache. Èpossibile specificare un’opzione snapshotcachelocation per una specifica unitàutilizzando l’opzione include.fs.

62 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Per configurare LVSA per abilitare il supporto file aperti, consultare“Configurazione di LVSA per abilitare il supporto file aperti (Windows 2000,Windows XP)” a pagina 22.

Esecuzione del backup dei dati utilizzando la GUIÈ possibile utilizzare Tivoli Storage Manager per eseguire il backup di file specifici,di un gruppo di file con nomi simili o di intere directory. È possibile individuare ifile di cui si desidera eseguire un backup mediante la ricerca e il filtraggio. Ilfiltraggio visualizza solo i file che corrispondono ai criteri di filtraggio per ilbackup. I file che non corrispondono a questi criteri non vengono visualizzati.

Per eseguire un backup della GUI, effettuare i seguenti passi:1. Fare clic su Backup dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Backup.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più +. Per

visualizzare i file di una cartella, fare clic sull’icona della cartella. Per ricercareo filtrare i file, fare clic sull’icona Ricercare dalla barra degli strumenti.

3. Fare clic sulla casella di selezione accanto all’oggetto di base di cui si desideraeseguire il backup.

4. Selezionare il tipo di backup dal menu a discesa:a. Per eseguire un backup incrementale, selezionare Incrementale (completo).b. Per eseguire un backup incrementale per data, selezionare Incrementale

(solo data).c. Per eseguire un backup selettivo, selezionare Backup sempre.d. Per eseguire un backup incrementale senza utilizzare il database journal,

selezionare Incremental (senza journal).Se è stato installato il servizio motore journal ed è in esecuzione, perimpostazione predefinita il comando incrementale esegue automaticamenteun backup su base journal dei sistemi di file selezionati controllati dalservizio del motore journal. Questa opzione consente di eseguire untradizionale backup completo incrementale al posto del backup predefinitobasato su journal.

5. Fare clic su Backup. La finestra dell’elenco attività di backup visualizza lo statodell’elaborazione del backup. Al termine dell’elaborazione, la finestra Prospettodi backup visualizza i dettagli sull’elaborazione.

Considerazioni:v Tivoli Storage Manager utilizza le classi di gestione per stabilire le modalità di

gestione dei backup sul server. Ogni volta che si esegue il backup di un file, alfile viene assegnata una classe di gestione. La classe di gestione utilizzata è unvalore predefinito selezionato per l’utente oppure un valore predefinitoassegnato dall’utente al file utilizzando l’opzione include dell’elenco delleinclusioni/esclusioni. Selezionare Programmi di utilità → Visualizzainformazioni sulle politiche dalla GUI nativa o del client Web per visualizzarele politiche di backup definite dal server Tivoli Storage Manager per il nodoclient. Per ulteriori informazioni sulle classi di gestione, consultare Capitolo 7,“Automazione delle attività”, a pagina 127 e Capitolo 8, “Informazioni sullepolitiche di gestione della memoria”, a pagina 135.

v Per modificare le opzioni di backup specifiche, fare clic sul pulsante Opzioni. Leopzioni modificate risultano disponibili solo durante la sessione corrente.

v Per calcolare il tempo di trasferimento per le selezioni di backup fare clic sulpulsante Stimare. Il tempo di trasferimento stimato è un calcolo approssimativodel tempo impiegato per trasferire i dati. Tale stima è basata sui precedenti

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 63

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trasferimenti di dati tra la stazione di lavoro e il server Tivoli Storage Managercorrente, è necessario, quindi, eseguire almeno un’operazione di backup. Iltempo di trasferimento effettivo potrebbe essere maggiore o minore del tempostimato, per fattori quali il traffico di rete, il carico del sistema sulla stazione dilavoro o il carico del sistema sul server. Il campo Tempo di trasferimento stimatolegge N/D se non sono stati inviati o ricevuti file dal server Tivoli StorageManager corrente. Inoltre, il tempo di trasferimento stimato ignora se i filevengono o meno esclusi dal backup. La previsione effettuata dall’algoritmo è chetutti i file selezionati verranno inviati al server.Nota: Tivoli Storage Manager crea il file dsm.ini per registrare le statistiche dallafunzione di stima del client di backup-archivio. Questo file si trova nelladirectory client.

v Per eseguire i successivi backup incrementali, dalla finestra principale di TivoliStorage Manager, aprire il menu Azioni e selezionare Backup dominio.

Specifica delle unità nel dominioQuando Tivoli Storage Manager viene avviato, imposta il dominio predefinito sulleunità specificate con l’opzione domain nel file dsm.opt (vedere “Domain” apagina 195). Se l’opzione domain non viene impostata, il dominio predefinito èrappresentato da tutte le unità locali fisse (le unità sulla stazione di lavoro).

È possibile escludere qualsiasi dominio (incluso il dominio systemobject) neldominio predefinito dal processo di backup utilizzando l’editor Preferenze. Inoltre,è possibile escludere le unità e il dominio systemobject specificando l’operatoretrattino (-) prima dell’unità o del dominio systemobject. Ad esempio, nellaseguente opzione, Tivoli Storage Manager elaborerà tutte le unità locali adeccezione dell’unità c: e del dominio systemobject:domain ALL-LOCAL -c: -systemobject

Utilizzando il client della riga comandi backup-archivio, è possibile specificare leunità da includere oltre al dominio predefinito. Ad esempio, se il dominiopredefinito contiene le unità c: e d: e si desidera eseguire il backup di queste unitàe del minidisco nell’unità a:, immettere:

dsmc incremental -domain="a:"

È inoltre possibile utilizzare la funzione Backup dominio della GUI per eseguiretali funzioni di backup.

Esecuzione del backup dei dati utilizzando la riga comandiÈ possibile utilizzare i comandi incremental o selective per eseguire i backup.

Associazione di un’istantanea locale con uno spazio file delserverUtilizzare l’opzione snapshotroot con i comandiincremental e selective insieme adun’applicazione di altro produttore che fornisce un’istantanea del volume logico,per associare i dati dell’istantanea locale con lo spazio file reale memorizzato sulserver Tivoli Storage Manager. L’opzione snapshotroot non fornisce le funzioninecessarie per eseguire un’istantanea del volume, ma solo per gestire i dati creatida un’istantanea del volume. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Snapshotroot” a pagina 315.

Tabella 14 a pagina 65 illustra gli esempi relativi all’utilizzo di questi comandi, pereseguire attività differenti.Per informazioni sui comandi da utilizzare per eseguire ibackup di oggetti di sistema, consultare il Capitolo 10, “Utilizzo dei comandi”, apagina 353.

64 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 14. Esempi di backup da riga comandi

Attività Comando Considerazioni

Backup incrementali

Eseguire un backupincrementale del dominioclient.

dsmc incremental Consultare “Incremental” a pagina 407per ulteriori informazioni sul comandoincremental. Per informazionidettagliate sui backup incrementali,consultare la sezione “Backupincrementale completo o parziale” apagina 57.

Eseguire il backup delle unitàg: e h: oltre alle unità c:, d:ed e: definite nel dominioclient.

dsmc incremental -domain=″g: h:″ Consultare “Domain” a pagina 195 permaggiori informazioni sull’opzionedomain.

Eseguire il backup di tutti ivolumi locali definiti neldominio client ad eccezionedell’unità c: e del dominiosystemobject.

dsmc incremental -domain=″all-local -c:-systemobject″

Non è possibile utilizzare l’operatore(-) davanti alla parola chiave didominio all-local. Consultare“Domain” a pagina 195 per ulterioriinformazioni. Per Windows Server2003, è possibile anche escludere idomini systemservices e systemstatedall’elaborazione del backup.

Eseguire il backup di tutti ivolumi locali definiti neldominio client ad eccezionedell’unità c: e dei dominisystemservices e systemstate.

dsmc incremental -domain=″all-local -c:-systemservices systemstate″

Non è possibile utilizzare l’operatore(-) davanti alla parola chiave didominio all-local. Consultare“Domain” a pagina 195 per ulterioriinformazioni.

Eseguire il backup solo delleunità g: e h:.

dsmc incremental g: h: Nessuna

Eseguire il backup di tutti ifile nella directoryc:\Accounting e nelle relativesottodirectory.

dsmc incremental c:\Accounting\* -sub=yes Vedere “Subdir” a pagina 317 perulteriori informazioni sull’opzionesubdir.

Eseguire un backupincrementale di tutti i file e ledirectory nella directorynell’unità c: e memorizzarlinello spazio filedell’istantanea locale\\florence\c$\snapshots\snapshot.0sul server Tivoli StorageManager.

dsmc incr c: snapshot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Consultare “Snapshotroot” apagina 315 per ulteriori informazioni.

Backup incrementale per data

Eseguire un backupincrementale per data deldominio client predefinito.

dsmc incremental -incrbydate Utilizzare l’opzione incrbydate con ilcomando incremental per eseguire ilbackup di file nuovi e modificati conuna data di modifica successivaall’ultimo backup incrementalememorizzato sul server. Vedere“Incrbydate” a pagina 240 permaggiori informazioni sull’opzioneincrbydate.

Backup selettivi

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 65

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Tabella 14. Esempi di backup da riga comandi (Continua)

Attività Comando Considerazioni

Esecuzione del backup ditutti i file nella directoryd:\proj.

dsmc selective d:\proj\ Utilizzare il comando selective pereseguire il backup di file specifici, diun gruppo di file con nomi simili o didirectory vuote e relativi attributi, aprescindere se tali file o directorysiano stati sottoposti a backup durantel’ultimo backup incrementale e senzaalcun effetto sul conteggio dell’ultimobackup incrementale del server dibackup. È possibile utilizzare caratterijolly per eseguire il backup di più fileper volta. Consultare “Selective” apagina 503 per ulteriori informazionisul comando selective.

Eseguire il backup delladirectory d:\proj e dellerelative sottodirectory.

dsmc selective d:\proj\ -subdir=yes Vedere “Subdir” a pagina 317 perulteriori informazioni sull’opzionesubdir.

Eseguire il backup dei filed:\h1.doc e d:\test.doc.

dsmc selective d:\h1.doc d:\test.doc È possibile immettere fino a unmassimo di 20 nomi file sul comandoselective. Immettere uno spazio traogni nome file. Se si desideraspecificare più di 20 nomi file,utilizzare l’opzione filelist. Consultare“Filelist” a pagina 216, per ulterioriinformazioni su questa opzione.

Eseguire il backup di unelenco di file nell’unità c:.

selective -filelist=c:\filelist.txt Utilizzare l’opzione filelist perelaborare un elenco di file. Perulteriori informazioni, consultare“Filelist” a pagina 216.

Eseguire un backup selettivodi tutti i file e le directorynella directory nella directoryc:\dir1\sub1 e memorizzarlinello spazio filedell’istantanea locale\\florence\c$\snapshots\snapshot.0sul server Tivoli StorageManager.

dsmc sel c:\dir1\sub1\* -subdir=yessnapshot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Consultare “Snapshotroot” apagina 315 per ulteriori informazioni.

Per ulteriori informazioni relative all’esecuzione del backup, consultare la sezione“Backup: ulteriori considerazioni” a pagina 84.

Backup di un gruppo: il backup dei file da una o più origini di spazifile

È possibile utilizzare il comando backup group per creare un gruppo contenenteun elenco di file da una o più origini dello spazio file ed eseguirne il backup suuno spazio file virtuale del server Tivoli Storage Manager.

Il backup di un gruppo consente di creare un backup con riferimento temporale diun gruppo di file gestito come entità logica singola:

66 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Tutti gli oggetti nel gruppo sono assegnati alla stessa classe di gestione.Consultare “Opzioni include” a pagina 235 per ulteriori informazioni sull’utilizzodell’opzione include per collegare un gruppo ad una classe di gestione.

v Le istruzioni exclude esistenti per tutti i file del gruppo sono ignorate.v Tutti gli oggetti nel gruppo sono esportati insieme.v Tutti gli oggetti nel gruppo scadono insieme così come specificato nella classe di

gestione.

Il backup di un gruppo può essere aggiunto a una serie di backup. Per ulterioriinformazioni sulle serie di backup, consultare “Ripristino dei dati da una serie dibackup” a pagina 106.

È possibile eseguire un backup completo o differenziale utilizzando l’opzionemode. Per ulteriori informazioni, consultare “Backup Group” a pagina 373 e“Mode” a pagina 256.

Ad esempio, per eseguire un backup completo di tutti i file presenti nel filec:\dir1\filelist1 nello spazio file virtuale \virtfs, contenente il membro principaledel gruppo c:\group1, immettere il seguente comando:dsmc backup group -filelist=c:\dir1\filelist1 -groupname=group1 -virtualfsname=\virtfs -mode=full

Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)È possibile eseguire il backup degli oggetti di sistema Windows 2000 e WindowsXP contemporaneamente o singolarmente. La Microsoft consiglia di eseguire ilbackup di tutti gli oggetti di sistema contemporaneamente per mantenere lo statodi congruenza del sistema. Sono validi i seguenti oggetti di sistema:v Active Directory (solo il controller del dominio)v Database di servizi certificativ Database cluster (solo nodo cluster)v Database COM+v Registrazioni eventi (sistema, sicurezza e applicazione)v Registrov File di riavvio e di sistemav Volume di sistemav Database RSM (Removable Storage Management)v File system replicati (FRS)v WMI (Windows Management Instrumentation)

È possibile escludere gli oggetti di sistema dal processo di backup utilizzandol’opzione exclude.systemobject. Consultare “Opzione exclude” a pagina 209 perulteriori informazioni.

Per eseguire il backup degli oggetti di sistema dalla GUI:1. Fare clic su Backup dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Backup.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più +. Per

visualizzare i file di una cartella, fare clic sull’icona della cartella.3. Individuare il nodo Oggetti di sistema nella struttura ad albero della directory

ed espanderlo.4. Fare clic sulla casella di selezione dell’oggetto di sistema di cui si desidera

eseguire il backup.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 67

Page 96: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

5. Fare clic su Backup. La finestra dell’elenco attività di backup visualizza lo statodell’elaborazione del backup. Al termine dell’elaborazione, la finestra Prospettodi backup visualizza i dettagli sull’elaborazione.

Sulla riga comandi, utilizzare il comando backup systemobject per eseguire ilbackup di tutti gli oggetti di sistema validi. Per eseguire il backup degli oggetti disistema singolarmente, vedere i comandi corrispondenti nel Capitolo 10, “Utilizzodei comandi”, a pagina 353.

Per ulteriori informazioni relative all’esecuzione del backup, consultare la sezione“Backup: ulteriori considerazioni” a pagina 84. Queste informazioni non sononecessarie per eseguire backup di base.

Esecuzione del backup dello stato del sistema e dei servizi di sistemaWindows Server 2003

Tivoli Storage Manager supporta il servizio Microsoft VSS (Volume ShadowcopyService) su Windows Server 2003. VSS viene utilizzato da Tivoli Storage Managerper il backup di tutti i componenti dello stato di sistema in forma di oggettosingolo, per fornire un’istantanea coerente con riferimento temporale sullo stato disistema. È possibile eseguire il backup di tutti i componenti del servizio di sistema(il predefinito) o dei singoli componenti.

I componenti dello stato del sistema includono quanto segue:v Active Directory (solo il controller del dominio)v Volume di sistemav Database dei Servizi certificativ Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistema

L’elenco di componenti dello stato di sistema è dinamico e può cambiare a secondadel pacchetto servizi e delle funzioni del sistema operativo installate. Tivoli StorageManager consente la rivelazione dinamica e il backup di questi componenti.

Per eseguire il backup delle informazioni sullo stato del sistema, è necessario averel’autorizzazione di responsabile.

Per eseguire il backup dello stato del sistema dalla GUI:1. Fare clic su Backup dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Backup.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più +. Per

visualizzare i file di una cartella, fare clic sull’icona della cartella.3. Individuare il nodo Stato del sistema nella struttura ad albero della directory. È

possibile espandere il nodo Stato del sistema per visualizzare i componenti.4. Fare clic sulla casella di selezione accanto al nodo Stato del sistema per

eseguire il backup dell’intero stato del sistema. È possibile eseguire il backupdel nodo Stato del sistema solo come una singola entità, a causa delledipendenze tra i componenti dello stato del sistema. Per impostazionepredefinita, tutti i componenti risultano selezionati, non è possibile eseguire ilbackup dei singoli componenti dello stato del sistema.

5. Fare clic su Backup. La finestra dell’elenco attività di backup visualizza lo statodell’elaborazione del backup. Al termine dell’elaborazione, la finestra Prospettodi backup visualizza i dettagli sull’elaborazione.

68 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

Page 97: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

Sulla riga comandi, utilizzare il comando backup systemstate per eseguire ilbackup di tutti i componenti dello stato del sistema come un singolo oggetto. Perulteriori informazioni, consultare “Backup Systemstate” a pagina 390.Utilizzare ilcomando query systemstate per visualizzare informazioni relative al backup dellostato del sistema sul server Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni,consultare “Query Systemstate” a pagina 453.

Note:

1. Il client Windows Server 2003 deve essere collegato a un server Tivoli StorageManager Versione 5.2.0 o successiva.

2. Il backup dei file di sistema o di avvio viene eseguito come backup di grupposolo se uno dei membri del gruppo (uno dei file) viene modificato. Se i file nonsono stati modificati dall’ultimo backup, il backup dei file di sistema e di avvionon viene eseguito in modo ridondante.

3. È possibile utilizzare l’opzioneinclude.systemstate per assegnare le classi digestione per il backup dello stato del sistema e dei servizi di sistema WindowsServer 2003. Per impostazione predefinita, viene eseguito il bind dell’oggettoservizi del sistema e stato del sistema con la classe di gestione predefinita. Perulteriori informazioni, consultare la sezione “Opzioni include” a pagina 235.

4. È possibile utilizzare l’opzione domain per escludere l’intero stato del sistemadall’elaborazione del backup incrementale del dominio. Consultare “Domain” apagina 195 per ulteriori informazioni.

5. Per istruzioni sul ripristino di un backup dello stato del sistema, consultare“Ripristino dello stato del sistema e dei servizi di sistema Windows Server2003” a pagina 98.

I componenti dei servizi del sistema includono quanto segue:v Registrazioni eventiv Database RSM (Removable Storage Management)v Database cluster (solo nodo cluster)v RSS (Remote Storage Service)v Terminal Server Licensingv WMI (Windows Management Instrumentation)v metabase IIS (Internet Information Services)v Database DHCP

L’elenco di componenti dei servizi di sistema è dinamico e può cambiare a secondadel pacchetto servizi e delle funzioni del sistema operativo installate. Tivoli StorageManager consente la rivelazione dinamica e il backup di questi componenti.

Per eseguire il backup dei servizi del sistema, ad eccezione di registri eventi, ènecessario avere l’autorizzazione di responsabile.

Per eseguire il backup dei servizi del sistema dalla GUI:1. Fare clic su Backup dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Backup.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più +. Per

visualizzare i file di una cartella, fare clic sull’icona della cartella.3. Individuare il nodo Servizi del sistema nella struttura ad albero della directory.

È possibile espandere il nodo Servizi del sistema per visualizzare i componenti.4. Fare clic sulla casella di selezione accanto ai componenti dei servizi del sistema

di cui si desidera eseguire il backup.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 69

Page 98: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

5. Fare clic su Backup. La finestra dell’elenco attività di backup visualizza lo statodell’elaborazione del backup. Al termine dell’elaborazione, la finestra Prospettodi backup visualizza i dettagli sull’elaborazione.

Dalla riga comandi, utilizzare il comando backup systemservices per eseguire ilbackup di tutti i componenti del servizio di sistema (il predefinito) o deicomponenti singoli. Per ulteriori informazioni, consultare “Backup Systemservices”a pagina 388.Utilizzare il comando query systemservices per visualizzareinformazioni relative al backup dei servizi del sistema sul server Tivoli StorageManager. Per ulteriori informazioni, consultare “Query Systemservices” apagina 452.

Note:

1. Il client Windows Server 2003 deve essere collegato a un server Tivoli StorageManager Versione 5.2.0 o successiva.

2. È possibile utilizzare l’opzioneinclude.systemstate per assegnare le classi digestione per il backup dello stato del sistema e dei servizi di sistema WindowsServer 2003. Per impostazione predefinita, viene eseguito il bind dell’oggettoservizi del sistema e stato del sistema con la classe di gestione predefinita. Perulteriori informazioni, consultare la sezione “Opzioni include” a pagina 235.

3. È possibile utilizzare l’opzione exclude.systemservice nel file di opzioni delclient (dsm.opt) per escludere i componenti dei servizi del sistema singolo daiservizi di backup. È possibile immettere il nome dell’autore o la parola chiaveda escludere dal backup. Consultare “Opzione exclude” a pagina 209 perulteriori informazioni.

4. È possibile utilizzare l’opzione domain per escludere tutti i servizi del sistemadall’elaborazione del backup incrementale del dominio. Consultare “Domain” apagina 195 per ulteriori informazioni.

5. Per istruzioni sul ripristino di un backup dei servizi del sistema, consultare“Ripristino dello stato del sistema e dei servizi di sistema Windows Server2003” a pagina 98.

Backup dei file ASR (Automated System Recovery) (Windows XP,Windows Server 2003)

ASR è una funzione di ripristino dei sistemi operativi Windows XP Professional eWindows Server 2003 che fornisce una struttura per salvare e recuperare lo statooperativo di Windows XP o di Windows Server 2003, in caso di errore gravissimodi sistema o di errore hardware. Tivoli Storage Manager crea i file necessari per ilripristino ASR e li memorizza sul server Tivoli Storage Manager.

Per eseguire il backup dei file ASR, è necessario avere l’autorizzazione diresponsabile. Per generare ed eseguire il backup dei file ASR utilizzando la GUITivoli Storage Manager:1. Fare clic su Backup dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Backup.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più +. Per

visualizzare i file di una cartella, fare clic sull’icona della cartella.3. Fare clic sulla casella di selezione accanto al nodo ASR (Automated System

Recovery). È possibile anche fare clic anche sulla casella di selezione ASRdall’elenco di file.

4. Fare clic su Backup. La finestra dell’elenco attività di backup visualizza lo statodell’elaborazione del backup. Al termine dell’elaborazione, la finestra Prospettodi backup visualizza i dettagli sull’elaborazione.

70 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tivoli Storage Manager genera i file ASR nella directory <systemdrive>:\adsm.sys\ASR della macchina locale e memorizza tali file nello spazio fileASR sul server Tivoli Storage Manager.

È possibile ripristinare questi file su un dischetto per utilizzarli durante il ripristinoASR. Per ulteriori informazioni, consultare “Creazione di un minidisco ASR(Automated System Recovery)” a pagina 102.

È possibile utilizzare il comando backup asr per eseguire il backup dei file ASR sulserver Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni, consultare “Backup ASR”a pagina 367.

Esecuzione di un backup immagine (Windows 2000, XP)Dalla stazione di lavoro locale, è possibile effettuare il backup di uno o più volumicome singolo oggetto (backup di immagine) sul proprio sistema. Questi volumipossono essere formattati con i file system FAT, FAT32, NTFS oppure possonoessere volumi non formattati RAW. Se un volume viene formattato con NTFS,verrà eseguito il backup solo dei blocchi utilizzati dal file system.

Un backup di immagine fornisce i seguenti vantaggi:v Esegue il backup dei file system contenenti un ampio numero di file più

velocemente rispetto a un backup incrementale completo di un file system(contenente un ampio numero di file).

v Migliora la velocità con cui Tivoli Storage Manager ripristina i file systemcontenenti diversi file di piccole dimensioni.

v Conserva risorse sul server durante il backup poiché è richiesta solo una voceper l’immagine.

v Fornisce un’immagine con riferimento temporale del volume logico che potrebberisultare utile in caso l’azienda richiami tale informazione.

v Ripristina il file system danneggiato oppure un volume logico di base. I dativerranno ripristinati allo stato precedente l’esecuzione dell’ultimo backup.

Il backup immagine fuori linea tradizionale non consente ad altre applicazioni disistema di accedere al volume durante l’operazione.

se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) di Tivoli Storage Manager è installato econfigurato, Tivoli Storage Manager esegue un backup di immagine in linea ,durante il quale il volume è disponibile alle altre applicazioni di sistema. LVSAmantiene un’immagine coerente di un volume durante l’esecuzione di un backupdi immagine in linea. Per installare o configurare LVSA per i backup di immaginein linea, consultare “Configurazione di LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) peril backup immagine in linea” a pagina 21.

È possibile utilizzare l’opzione imagetype con il comando backup image ol’opzione include.image per specificare se eseguire un backup dell’immagine inlinea o non in linea . Consultare “Imagetype” a pagina 231 per ulterioriinformazioni.

Prima di eseguire un backup di immaginePrima di eseguire un backup di immagine, considerare le seguenti informazioni:v Il backup di immagine non può essere eseguito su sistemi che presentano solo

un’unità.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 71

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v Per eseguire un backup di immagine in linea o non linea, è necessario disporre diun’autorizzazione per la gestione sul sistema.

v Un backup di immagine in linea richiede la versione 5.1 del server Tivoli StorageManager.

v Verificare che nessun’altra applicazione utilizzi il volume quando si esegue unbackup di immagine fuori linea. Per garantire un’immagine coerente, il clientbloccherà il volume, in modo da non renderlo accessibile ad altre applicazioni.Se il volume è in uso mentre il client tenta di bloccarlo, il backup avrà esitonegativo. Se il client non può bloccare un volume perché in uso, è possibileeseguire un backup di immagine in linea.

v Utilizzare l’opzione include.image per assegnare una classe di gestioneall’immagine di volume. Se non si specifica alcuna classe di gestione, vieneutilizzata la classe predefinita per l’immagine. Consultare “Opzioni include” apagina 235 per ulteriori informazioni. Per ulteriori informazioni sulle classi digestione, consultare Capitolo 8, “Informazioni sulle politiche di gestione dellamemoria”, a pagina 135.

Nota: La serializzazione di copia viene controllata dal client solo per il backupdi immagine utilizzando l’opzione imagetype. Per ulteriori informazioni,consultare “Imagetype” a pagina 231.

v È possibile escludere un volume da un backup di immagine utilizzandol’opzione exclude.image. Consultare “Opzione exclude” a pagina 209 per ulterioriinformazioni.

v È necessario assegnare un punto di montaggio oppure una lettera di unità per ilvolume sul quale si desidera eseguire un backup di immagine. Tivoli StorageManager non eseguirà il backup di un volume se manca una lettera di unitàoppure un punto di montaggio. Ciò viene applicato solo ai volumi di file systemmontati e non ai volumi di base.

v Si consiglia di non includere l’unità di sistema in un backup di immagine poichéil client non può disporre di un blocco esclusivo dell’unità di sistema durante ilripristino e l’immagine dell’unità di sistema non può essere ripristinata nellastessa ubicazione. Il backup di immagine non garantisce la coerenza deglioggetti del sistema come, ad esempio, Active Directory. Gli oggetti di sistemapossono essere disposti su più volumi ed è necessario eseguirne il backuputilizzando i comandi di backup corrispondenti. Poiché non è possibileripristinare un backup di immagine sul volume dal quale è in esecuzione ilclient (o da un qualsiasi volume per cui non sia possibile ottenere un bloccoesclusivo) è necessario installare il programma client sull’unità di sistema.

v Se vengono individuati settori disco in errore sull’unità di origine durante unbackup di immagine senza LAN o con LAN, i dati potrebbero venire corrotti. Inquesto caso, i settori danneggiati non vengono considerati durante l’invio di datiimmagine al server Tivoli Storage Manager. Se questi settori danneggiativengono individuati durante il backup dell’immagine, verrà visualizzato unmessaggio di avvertenze al termine del backup. Se vengono individuati blocchiin errore sull’unità durante un backup di immagine server-free, l’operazioneeseguirà il del backup di immagine senza LAN o con LAN.

v Il client Windows 2000 supporta la funzione ″server-free data movement″(spostamento dei dati server-free) su base SAN che consente l’elaborazione ditrasferimenti di dati dal processore client e server e dalla LAN durante leoperazioni di backup di immagine in linea o non in linea e di ripristino. I dischiclient devono essere collegati alla rete SAN e accessibili dal server dalprogramma data mover, quale un router SAN.

72 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Per abilitare il supporto server-free su base SAN, consultare IBM Tivoli StorageManager for Windows Administrator’s Guide, GC32-0782. Per ulteriori informazioni,consultare “Server-free data movement basato su SAN” a pagina 54.

Utilizzo del backup dell’immagine per eseguire un backupincrementale del filesystem

Esistono due metodi con cui utilizzare il backup dell’immagine per eseguire unbackup incrementale efficiente del proprio filesystem. Questi metodi di backuppermettono di eseguire un ripristino con riferimento temporale dei proprifilesystem e migliorare le prestazioni di backup e ripristino. È possibile eseguire ilbackup solo sui volumi formattati e non su quelli logici di base. È possibileutilizzare uno dei seguenti metodi per eseguire un backup dell’immagine divolumi con filesystem montati.

Metodo 1: utilizzo del backup di immagine con copiaincrementale del file system1. Eseguire un backup completo incrementale del file system (Vedere “Esecuzione

del backup dei dati utilizzando la GUI” a pagina 63 per le istruzioni). Ciòconsente di stabilire una previsione per l’esecuzione di futuri backupincrementali.

2. Eseguire un backup di immagine sullo stesso file system per rendere possibileil ripristino dell’immagine. Per istruzioni, consultare “Esecuzione di un backupdi immagine utilizzando la GUI” a pagina 75.

3. Eseguire i backup incrementali di un file system periodicamente, per accertarsiche il server registri accuratamente aggiunte e cancellazioni.

4. Eseguire un backup di immagine periodicamente, per garantire un ripristinopiù veloce.

5. Ripristinare i dati eseguendo un ripristino incrementale (Vedere “Esecuzione diun ripristino immagine utilizzando la GUI” a pagina 104 per le istruzioni).Accertarsi di aver selezionato le opzioni Immagine più incrementale eCancellazione file non attivi da locale nella finestra Opzioni di ripristinoprima di avviare l’operazione. Durante il ripristino, il client esegue leoperazioni di seguito riportate:v Ripristino dell’immagine più recente sul server.v Cancellazione di tutti i file disattivati sul server dall’ultimo backup di

immagine. Cancellazione di tutti i file ripristinati durante le precedentioperazioni e che sono disattivati sul server. Questi file esistevano al momentodel backup dell’immagine, ma sono stati successivamente eliminati eregistrati da un backup incrementale successivo.

v Ripristino di file nuovi e modificati dai backup incrementali.

Metodo 2: utilizzo di un backup di immagine con backup diimmagine incrementale per data1. Eseguire un backup di immagine del file system. Per istruzioni, consultare

“Esecuzione di un backup di immagine utilizzando la GUI” a pagina 75.2. Eseguire un backup di immagine incrementale per data del file system (Vedere

“Esecuzione di un backup di immagine utilizzando la GUI” a pagina 75 per leistruzioni). Questo comando invia al server solo i file che sono stati aggiunti omodificati dall’ultimo backup dell’immagine.

3. Periodicamente, eseguire i backup di immagine completi (Vedere “Esecuzionedi un backup di immagine utilizzando la GUI” a pagina 75 per le istruzioni).

4. Ripristinare il volume eseguendo un ripristino incrementale (Vedere“Esecuzione di un ripristino immagine utilizzando la GUI” a pagina 104 per le

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 73

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istruzioni). Verificare di aver selezionato l’opzione Immagine più incrementalenella finestra Opzioni di ripristino prima di avviare l’operazione. Innanzitutto,verrà ripristinata l’immagine più recente e poi tutti i backup incrementalieseguiti da tale data.

Nota: È necessario eseguire periodicamente backup completi dell’immagine neicasi seguenti:v Quando un file system viene modificato in modo sostanziale (più del

40%), come indicato al punto 4 del metodo 1 e al punto 3 del metodo 2.Al ripristino, verrà fornita un’immagine del file system simile a quellaesistente al momento dell’ultimo backup di immagine incrementale perdata, migliorando anche il tempo di ripristino.

v Una volta al mese.v Così come appropriato per il proprio ambiente.

Ciò migliorerà il tempo necessario per il ripristino poiché vengono applicateminori modifiche dagli incrementali.

Le seguenti restrizioni vengono applicate quando si utilizza il metodo 2:v Il file system non deve essere stato sottoposto a precedenti backup di immagine

completi.v Il backup di immagine incrementale per data non disattiva i file sul server;

pertanto, quando si ripristina un’immagine con l’opzione incremental, i fileeliminati dopo il backup di immagine originale saranno presenti dopol’operazione.

v La prima volta che si esegue un backup dell’immagine per il filesystem, verràeseguito un backup dell’immagine completo.

v Se i filesystem sono in esecuzione al limite o quasi delle capacità, ne risulteràuna condizione di spazio esaurito durante il ripristino.

Confronto tra i metodi 1 e 2Per facilitare la scelta del metodo più adatto all’ambiente utilizzato, vedereTabella 15 che offre un confronto tra i metodi 1 e 2.

Tabella 15. Confronto tra i metodi di backup di immagine incrementale

Metodo 1: utilizzo del backup di immaginecon copia incrementale del file system

Metodo 2: utilizzo del backup di immaginecon backup di immagine incrementale perdata

I file non hanno più validità sul serverquando vengono cancellati dal file system. Almomento del ripristino, è disponibilel’opzione per cancellare dall’immagine i filenon più validi sul server.

I file sono ancora validi sul server. Dopo ilcompletamento del ripristino incrementale diun’immagine, tutti i file cancellati sul filesystem dopo l’esecuzione del backup diimmagine verranno presentati dopo ilripristino. Se i file system sono in esecuzioneal limite o quasi della capacità, puòverificarsi una condizione di spazio esaurito.

Il tempo impiegato dal backup incrementaleè identico a quello dei backup incrementaliregolari.

Il backup di immagine incrementale è piùveloce perché il client non interroga il serverin merito a ogni file che viene copiato.

Il ripristino è effettivamente più velocerispetto a un ripristino di un file systemincrementale.

Il ripristino è effettivamente più velocerispetto a un ripristino di un file systemincrementale.

Le directory cancellate dal file system dopol’esecuzione dell’ultimo backup incrementalesono ancora valide.

Le directory e i file cancellati dal file systemdopo l’esecuzione dell’ultimo backup diimmagine completo sono ancora valide.

74 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Esecuzione di un backup di immagine utilizzando la GUIQuando si esegue un backup di immagine utilizzando l’opzione Backup diimmagine della GUI del client, Tivoli Storage Manager rispetta l’impostazione deltipo di immagine delle opzioni include.image o imagetype nel file delle opzioniclient (dsm.opt). Se il tipo di immagine è impostato su snapshot, il client esegue unbackup di immagine in linea , durante il quale il volume è disponibile ad altreapplicazioni di sistema. Se si imposta il tipo di immagine su statica, il client esegueun backup di immagine non in linea. Se nessuna di queste opzioni vienespecificata, Tivoli Storage Manager esegue un backup di immagine non in linea, seLVSA non è installato, o un backup di immagine in linea, se LVSA è installato. Itipi di backup Backup di immagine e Backup istantanea dell’immagine sonodisponibili solo se il plugin dell’immagine e LVSA (per l’istantanea dell’immagine)sono installati e se il client è connesso al server Storage Manager V5.1 o versionesuccessiva.

Per creare una copia di riserva del file system o del volume logico di base, eseguirei seguenti passi:1. Fare clic sul pulsante Backup nella finestra principale di Tivoli Storage

Manager. Viene visualizzata la finestra Backup.2. Espandere la struttura di directory e selezionare gli oggetti di cui si desidera

eseguire il backup. Per eseguire il backup di un volume logico di base,individuare ed espandere l’oggetto della struttura di directory RAW.v Per eseguire un backup di immagine non in linea, selezionare Backup

immagine dall’elenco a discesa.v Per eseguire un backup di immagine in linea, selezionare Backup immagine

istantanea dall’elenco a discesa.v Per eseguire un backup di immagine incrementale per data, selezionare

Immagine incrementale (solo per data) dall’elenco a discesa.3. Fare clic su Backup. La finestra Backup Elenco attività visualizza lo stato

dell’elaborazione della copia di backup. La finestra Prospetto di backupvisualizza tutti i dettagli relativi allo stato.

Considerazioniv Per modificare le opzioni di backup specifiche, fare clic sul pulsante Opzioni. Le

opzioni selezionate risultano disponibili solo durante la sessione corrente.v Se si desidera stimare la quantità di tempo necessaria per l’elaborazione dei file

e delle directory, fare clic sul pulsante Stimare. Nel campo Tempo ditrasferimento stimato viene visualizzato N/D se non è presente alcun backupprecedente tra il nodo client e il server. La stima si basa sulla velocità ditrasferimento documentata tra una determinata combinazione client-server. Taledocumentazione cronologica è memorizzata localmente sul file dsm.ini del cliento sul client Windows. .

v Poiché il backup dell’immagine consente di eseguire il backup solo dei blocchiutilizzati in un file-system, la dimensione dell’immagine memorizzata sul serverTivoli Storage Manager potrebbe essere più piccola della dimensione del volume.Per backup dell’immagine in linea, l’immagine memorizzata può essere piùgrande rispetto al filesystem basato sulla dimensione OBF (Old Blocks File). Perstabilire la dimensione effettiva dell’immagine memorizzata, selezionareVisualizza → Dettagli file. La dimensione effettiva dell’immagine memorizzataviene visualizzata nel campo Dimensione memorizzata.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 75

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Esecuzione di un backup di immagine utilizzando la rigacomandi

Utilizzare i comandi backup image e restore image per eseguire il backup diimmagine e ripristinare le operazioni su un solo volume. Per ulteriori informazioni,consultare “Backup Image” a pagina 375 e “Restore Image” a pagina 477.

È possibile utilizzare l’opzione imagetype con il comando backup image ol’opzione include.image nel file dsm.opt o sulla riga comandi per specificare seeseguire un backup di immagine in linea o meno. Consultare “Imagetype” apagina 231 per ulteriori informazioni.

Utilizzare l’opzione mode con il comando backup image per eseguire un backup diimmagine incrementale per data che esegua la copia di backup solo dei file nuovi emodificati dall’ultimo backup di immagine completo. Tuttavia, questa operazioneconsente di eseguire solo il backup dei file con data modificata e non dei file conautorizzazioni modificate. Consultare “Mode” a pagina 256 per ulterioriinformazioni.

Esecuzione del backup dei file system NASCon il supporto NDMP (Network Data Management Protocol), i server TivoliStorage Manager per Windows, AIX e Solaris possono eseguire in modo efficienteil backup e il ripristino delle immagini di filesystem NAS (network attachedstorage) su unità nastro automatiche o librerie collegate localmente a server per fileNetwork Appliance ed EMC Celerra NAS. Il supporto NDMP è disponibile solo perTivoli Storage Manager Extended Edition IBM . Vedere “Requisiti sul supporto NDMP(solo Extended Edition)” a pagina 4 per i requisiti del supporto NDMP.

Per informazioni sulle modalità di configurazione del supporto NDMP sul serverTivoli Storage Manager, consultare le seguenti pubblicazioni:v IBM Tivoli Storage Manager for AIX Administrator’s Guide, GC32-0768v IBM Tivoli Storage Manager for Sun Solaris Administrator’s Guide, GC32-0778v IBM Tivoli Storage Manager for Windows Administrator’s Guide, GC32-0782

Completata la configurazione del supporto NDMP, il server viene collegatoall’unità NAS e utilizza NDMP per avviare, controllare e monitore ogni operazionedi backup e di ripristino. L’unità NAS esegue il trasferimento dei dati esterni da enel file system NAS a una libreria collegata in locale.

I vantaggi che derivano dall’esecuzione dei backup utilizzando NDMP includonoquanto segue:v Spostamento dati senza LAN.v Operazioni di backup e ripristino con un livello di prestazioni e scalabilità

elevato.v Esecuzione del backup su unità nastro locali senza traffico di rete.

Viene fornito il seguente supporto:v Backup dell’immagine del file system completa di tutti i file di un file system

NAS.v Un backup dell’immagine del file system differenziale di tutti i file che sono stati

modificati dall’ultimo backup dell’immagine completo.v Operazioni di backup e di ripristino parallele durante l’elaborazione di più file

system NAS.v Scelta delle interfacce per inizializzare, monitorare oppure annullare le

operazioni di backup e di ripristino:

76 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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– Client Web– Client della riga comandi di backup-archivio– Client della riga comandi di gestione (le operazioni di backup e di ripristino

possono essere pianificati utilizzando lo scheduler comandi di gestione)– Client Web di gestione

Le funzioni riportate di seguito non sono supportate:v Archiviazione e richiamov Pianificazione client. Utilizzare i comandi server per pianificare un backup NAS.v Rilevazione di file danneggiati.v Operazioni di trasferimento dati per dati NAS memorizzati da Tivoli Storage

Manager:– Trasferimento– Richiesta di spazio– Ripristino e backup dei lotti di memoria– Spostamento dati– Esportazione– Creazione di set di backup

Esecuzione del backup dei file system NAS utilizzando la GUIdel client Web

Per informazioni sulle modalità di installazione e di configurazione del client Web,consultare “Configurazione del client Web” a pagina 16.

Sia per la GUI del client Web e che per il client della riga comandi, è necessariospecificare passwordaccess=generate (una restrizione del client Web corrente per ilnodo client) e la stringa authentication=on deve essere specificata sul server.Inoltre, vengono richiesti sempre una password e un ID utente. Per visualizzare inodi NAS ed eseguire funzioni NAS, è necessario immettere una password e un IDutente di gestione autorizzati. L’ID utente di gestione autorizzato deve disporrealmeno dell’autorizzazione proprietario per il nodo NAS e il nodo della stazione dilavoro client utilizzati dalla riga comandi o dal Web.

È possibile utilizzare l’opzione toc con l’opzione include.fs.nas nel file delleopzioni client (dsm.opt) per specificare se Tivoli Storage Manager salva leinformazioni dell’indice per ciascun backup di filesystem. Consultare “Toc” apagina 335 per ulteriori informazioni. Se si salvano le informazioni dell’indice, èpossibile inoltre utilizzare il client Web di Tivoli Storage Manager per esaminaretutta la struttura del filesystem e selezionare file e directory da ripristinare. Lacreazione di un indice richiede che si definisca l’attributo TOCDESTINATION nelgruppo di backup per la classe di gestione a cui è collegata questa immagine dibackup. La creazione dell’indice inoltre richiede ulteriori elaborazioni, risorse direte, spazio di lotti di memoria e possibilmente un punto di montaggio durantel’operazione di backup.

Per eseguire il backup dei file system NAS utilizzando la GUI del client Web:1. Fare clic su Backup dalla finestra principale. Viene visualizzata la finestra

Backup.2. Espandere la struttura delle directory.

Note:a. Il nodo root Nodes non è selezionabile. Questo nodo viene visualizzato solo

se un plug-in NAS è presente sulla macchina client.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 77

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b. I nodi NAS vengono visualizzati sullo stesso livello del nodo della stazionedi lavoro client. Verranno visualizzati solo i nodi per i quali il responsabiledispone dell’autorizzazione.

c. È possibile espandere i nodi NAS per visualizzare gli spazi file e non sonoconsentite ulteriori espansioni (ad esempio, per visualizzare i nomi file).

3. Fare clic sulle caselle di selezione accanto ai nodi e i file system di cui sidesidera eseguire il backup.

4. Fare clic sul tipo di backup che si desidera eseguire nel menu a discesa relativoal tipo di backup. L’elenco per il tipo di backup NAS è attivo solo quando siselezionano prima gli oggetti di backup NAS. Con il backup completo vieneeseguito il backup dell’intero filesystem. Con il backup differenziale vieneeseguito il backup delle modifiche dall’ultimo backup completo.

5. Fare clic su Backup. La finestra Elenco attività per il backup NAS visualizza lostato di elaborazione la barra di avanzamento del backup. Il numerovisualizzato accanto alla barra di avanzamento indica il numero di byte di cui èstato eseguito il backup. Al termine del backup, la finestra relativa al prospettodel backup NAS visualizza i dettagli di elaborazione, comprese le dimensionieffettive del backup e il numero totale di byte di cui è stato eseguito il backup.

Nota: Se occorre chiudere la sessione del browser Web, le operazioni NAS incorso al momento continueranno anche dopo la disconnessione. Èpossibile utilizzare il pulsante Respinto della finestra Elenco attività delbackup NAS per uscire dal processo di controllo senza interromperel’esecuzione dell’operazione in corso.

6. (Facoltativo) Per controllare l’elaborazione di un’operazione dalla finestraprincipale della GUI, aprire il menu Azioni e selezionare Attività TSM.Durante un backup, la barra di stato indica lo stato dell’elaborazione. Per ibackup differenziali, non viene visualizzata la stima in percentuale.

Considerazioni:v nella finestra backup, i backup remoti (NAS) e di stazioni di lavoro si escludono

reciprocamente. Una volta selezionata una voce per il backup, la voce successivache verrà selezionata deve essere dello stesso tipo (NAS o non NAS).

v I dettagli non verranno visualizzati nella frame di destra della finestra Backupper i nodi o i file system NAS. Per visualizzare le informazioni sugli oggetti inun nodo NAS, evidenziare l’oggetto e selezionare Visualizza → Dettagli file dalmenu.

v Per cancellare gli spazi file NAS, selezionare Programmi di utilità → Cancellaspazi file.

v Le opzioni di backup non vengono applicate agli spazi file NAS e vengonoignorate durante un’operazione di backup NAS.

Per ripristinare le immagini del file system NAS utilizzando la GUI del client Web,consultare “Ripristino dei file system NAS” a pagina 110.

Esecuzione del backup dei file system NAS utilizzando la rigacomandi

Tabella 16 a pagina 79 elenca i comandi e le opzioni che possono essere utilizzatiper eseguire il backup delle immagini del file system NAS dalla riga comandi.

78 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 16. Comandi e opzioni NAS

Opzione o comando Definizione Pagina

domain.nas Utilizzare l’opzione domain.nas per specificare i volumi daincludere nel dominio predefinito per i backup NAS.

198

exclude.fs.nas Utilizzare l’opzione exclude.fs.nas per escludere i file systemsul server di file NAS dal backup di un’immagine quandoutilizzato con il comando backup nas.

209

include.fs.nas Utilizzare l’opzione include.fs.nas per eseguire il bind diuna classe di gestione in filesystem NAS (Network AttachedStorage). È possibile inoltre specificare se le informazionidell’indice vengono salvate in Tivoli Storage Managerdurante un backup del filesystem NAS, utilizzandol’opzione toc insieme all’opzione include.fs.nas nel file delleopzioni client (dsm.opt). Consultare “Toc” a pagina 335 perulteriori informazioni. Questa opzione è valida solo per tuttii client Windows solo .

235

query node Utilizzare il comando query node per visualizzare tutti inodi per cui un determinato ID utente di gestione disponedell’autorizzazione per eseguire le operazioni. L’ID utentedi gestione autorizzato deve avere almeno l’autorizzazionedi proprietario per il nodo NAS e il nodo della stazione dilavoro client utilizzati dalla riga comandi o dal Web.

441

backup nas Utilizzare il comando backup nas per creare il backup diun’immagine di uno o più file systems appartenenti a unserver di file NAS (Network Attached Storage).

381

toc Utilizzare l’opzione toc con il comando backup nas oppurel’opzione include.fs.nas per specificare se si intende salvarele informazioni dell’indice per tutti i backup del filesystem.Se le informazioni dell’indice vengono salvate, è possibileutilizzare il comando del server query toc per determinareil contenuto di un backup di filesystem insieme al comandodel server restore node per ripristinare singoli file ostrutture di directory. È possibile inoltre utilizzare il clientWeb di Tivoli Storage Manager per esaminare tutta lastruttura del filesystem e selezionare file e directory daripristinare.

335

monitor process Utilizzare il comando monitor process per visualizzare iprocessi di backup e ripristino correnti per tutti i nodi NASper i quali l’ID utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindiselezionare un processo da controllare.

417

cancel process Utilizzare il comando cancel process per visualizzare iprocessi di backup e ripristino correnti per tutti i nodi NASper i quali l’ID utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindiselezionare un processo da annullare.

395

query backup Utilizzare il comando query backup con l’opzione class pervisualizzare informazioni sulle immagini dei file system dicui è stato eseguito il backup per un server di file NAS.

423

query filespace Utilizzare il comando query filespace con l’opzione classper visualizzare un elenco di spazi file che appartengono aun nodo NAS.

432

delete filespace Utilizzare il comando delete filespace con l’opzione classper visualizzare un elenco di spazi file che appartengono aun nodo NAS per scegliere lo spazio file da eliminare.

400

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 79

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Una specifica di filesystem NAS utilizza le seguenti convenzioni:v A prescindere dalla piattaforma client, le specifiche di filesystem NAS utilizzano

il separatore barra (/), come nell’esempio: /vol/vol0.v Per specificare i file system NAS sulla riga comandi, è necessario utilizzare le

parentesi graffe {}, ad esempio: {/vol/vol0}. Non utilizzare parentesi graffe nelfile delle opzioni.

Nota: Quando si avvia un’operazione di backup NAS utilizzando il client dellariga comandi, il client della GUI o il client Web, il server avvia un processoper inizializzare, controllare e monitorare l’operazione. Prima di poterrilevare lo stato sull’interfaccia client della riga comandi, è possibile chetrascorrano alcuni secondi; infatti, il server deve eseguire il montaggio ealtre attività necessarie prima che il trasferimento dei dati abbia luogo.

Backup di WAS (WebSphere Application Server)Se è stato installato Data Protection per WebSphere Application Server, è possibileutilizzare Tivoli Storage Manager per eseguire il backup di WAS (WebSphereApplication Server) Network Deployment Manager versione 5.0 (che contieneinformazioni sull’impostazione, file di applicazione e configurazione) oppure diApplication Server sul server Tivoli Storage Manager. Queste informazioni possonoessere utilizzate per recuperare un’applicazione di nodo o un intero nododanneggiato in caso di incidente o emergenza.

Data Protection per WebSphere Application Server è un prodotto fornito separatamente conlicenza propria. Per informazioni sull’ambiente, l’installazione e la configurazione,consultare IBM Tivoli Storage Manager for Application Servers 5.2: Data Protection forWebSphere Application Server Installation and User’s Guide, SC32-9075.

Note:

1. Data Protection per WebSphere Application Server è supportato solo con unserver e un client Tivoli Storage Manager versione 5.2.

2. Data Protection per WebSphere Application Server è supportato su Windows2000 Server e Advanced Server

Data Protection per WebSphere Application Server funziona insieme al client per ilbackup dei seguenti dati:v Directory propertiesv Applicazioni Web WebSphere 5.0 (file EAR, JAR e WAR)v Informazioni sulla configurazione dal repository delle configurazioniv Istanze multiple di WebSphere Application Server

Utilizzare il client della riga comandi di Tivoli Storage Manager o il client Web pereseguire il backup o il ripristino dei dati WAS. La GUI originaria di Tivoli StorageManager non supporta il backup o il ripristino di WAS.

Nota: Verificare che l’applicazione Application Server o Network DeploymentManager di cui si desidera eseguire il backup sia in linea e in esecuzione,altrimenti l’operazione di backup WAS verrà terminata con il seguentemessaggio di errore:Impossibile bloccare WebSphere Configuration Repository

80 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup dei dati WAS mediante il client WebPer eseguire il backup delle applicazioni Network Deployment Manager oApplication mediante il client Web di Tivoli Storage Manager:1. Fare clic su Backup dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Backup.2. Espandere la struttura delle directory.3. Espandere il nodo WebSphere Application Server per visualizzare il nodo

Application Server ed il nodo Network Deployment Manager.

Note:

a. Se è presente una singola istanza di WAS, la struttura di WebSphereApplication Server visualizza un unico oggetto (<NODENAME>) inApplication Server e un unico oggetto (<NODENAME>) in NetworkDeployment Manager.

b. Se sono presenti più istanze di WAS, la struttura di WebSphere ApplicationServer visualizza più istanze degli oggetti Application Server e degli oggettiNetwork Deployment Manager come <NODENAME>_<INSTANCENAME>

4. Fare clic sulla casella di selezione accanto agli oggetti di cui si desidera eseguireil backup.

5. Selezionare il tipo di backup dal menu a discesa:

CompletoViene eseguito il backup di tutti i file presenti nel componenteWebSphere selezionato (Application Server o Network DeploymentManager). Questo è il valore predefinito.

DifferenzialeViene eseguito il backup solo dei file nuovi o modificati nelcomponente WebSphere selezionato dall’ultimo backup completo. Se siseleziona Differenziale e non esiste un backup completo attivo, il clientesegue un backup completo.

6. Fare clic su Backup. La finestra dell’elenco attività di backup visualizza lo statodell’elaborazione del backup. Al termine del backup, la finestra relativa alprospetto del backup WAS visualizza i dettagli di elaborazione, comprese ledimensioni effettive del backup. Se si desidera accedere di nuovo alla finestraElenco attività dopo aver chiuso e riavviato il client Web, selezionare AttivitàTSM → Azioni dal menu.

Considerazioni:v I backup di stazioni di lavoro, NAS e WAS si escludono reciprocamente nella

finestra Backup. Una volta selezionata una voce per il backup, la voce successivache verrà selezionata deve essere dello stesso tipo.

v I dettagli non verranno visualizzati nella frame di destra della finestra Backupper i nodi WAS. Per visualizzare informazioni su un oggetto WAS, selezionareun oggetto WAS, fare clic su Visualizza → Dettagli file.

v Per cancellare gli spazi file WAS, selezionare Programmi di utilità → Cancellaspazi file dalla finestra Backup della barra dei menu.

v Le opzioni di backup non vengono applicate ai backup WAS e vengono ignoratedurante un’operazione di backup WAS.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 81

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Esecuzione del backup dei dati WAS utilizzando la rigacomandi

Tabella 17 elenca i comandi e le opzioni che possono essere utilizzati per eseguire ilbackup dei componenti WAS.

Tabella 17. Comandi e opzioni WAS

Opzione o comando Definizione Pagina

backup was Utilizzare il comando backup was per eseguire il backupdelle informazioni sull’impostazione, i file di applicazione ela configurazione di WAS (WebSphere Application Server)in un gruppo del server Tivoli Storage Manager.

392

mode Utilizzare l’opzione mode con il comando backup was perspecificare se eseguire un backup di immagine differenzialeo completo delle informazioni sull’impostazione, i file diapplicazione e la configurazione di WAS (WebSphereApplication Server).

256

washome Utilizzare l’opzione washome nel file delle opzioni client(dsm.opt) per specificare un percorso di installazione dibase di sostituzione per Application Server.

348

wasndhome Utilizzare l’opzione wasndhome nel file delle opzioni client(dsm.opt) per specificare un percorso di installazione dibase di sostituzione per Network Deployment Manager.

349

wastype Utilizzare l’opzione wastype con i comandi backup was,query was o restore was per eseguire l’operazione sulprogramma di gestione distribuzione rete di WAS(WebSphere Application Server) (contenente informazionisull’impostazione, file di applicazione e configurazione), sulServer di applicazione o su entrambi.

350

Per informazioni su come ripristinare i backup WAS mediante il client della rigacomandi e il client Web, consultare “Ripristino di WAS (WebSphere ApplicationServer)” a pagina 114.

Visualizzazione dello stato di elaborazione del backupDurante un backup, per impostazione predefinita Tivoli Storage Managervisualizza lo stato di ciascun file di cui si tenta di eseguire il backup. Tivoli StorageManager riporta la dimensione del file, il percorso, il nome file, il numero totale dibyte trasferiti e se il tentativo di backup ha avuto esito positivo. Le statistichevengono visualizzate anche nel file dsmsched.log per i comandi pianificati.

Il client Web e la GUI del client di backup-archivio forniscono una finestra Elencoattività che visualizza le informazioni sui file in elaborazione. Una voltacompletata un’attività, la finestra Prospetto di backup visualizza i dettaglidell’elaborazione. Fare clic sul pulsante Aiuto nella finestra Prospetto di backupper l’aiuto contestuale.

Sulla riga comandi di backup-archivio, il nome di ciascun file viene visualizzatodopo che il file viene inviato al server. L’indicatore di avanzamento mostral’andamento complessivo. Messaggi informativi possono essere visualizzati comesegue:v Directory-->. Indica la directory di cui si esegue il backup.

82 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Aggiornamento-->. Indica che vengono inviati solo i metadati del file, secambiano gli attributi del file e non i dati.

v Scadenza-->. Indica che un oggetto (file o directory) del server che non esistepiù sul client è scaduto e reso inattivo sul server.

v Numero totale di oggetti ispezionati. Quando si utilizza backup journal, ilnumero di oggetti ispezionati può essere inferiore al numero di oggetti di cui èstato eseguito il backup.

v Numero totale oggetti di cui è stata eseguita la copia di backup.

v Numero totale di oggetti aggiornati. Vi sono dei file i cui attributi, come leautorizzazioni o il proprietario del file, vengono modificati.

v Numero totale di oggetti ricollegati. Consultare l’“Collegamento ericollegamento delle classi di gestione ai file” a pagina 143 per ulterioriinformazioni.

v Numero totale di oggetti cancellati. Indica il numero di oggetti che sonostati cancellati dalla stazione di lavoro client dopo che è stato eseguito il backupcon esito positivo nel server. Il numero è zero per tutti i comandi di backup.

v Numero totale di oggetti scaduti. Consultare l’“Backup incrementalecompleto o parziale” a pagina 57 per ulteriori informazioni.

v Numero totale di oggetti in errore. Gli oggetti possono risultare in errore perdiversi motivi. Per i dettagli, verificare il file dsmerror.log.

v Ora di trasferimento dati. Il periodo di tempo richiesto per trasferire i datiattraverso la rete. Se l’operazione è stata ritentata a causa di un errore come unmalfunzionamento delle comunicazioni o l’interruzione della sessione, èpossibile che le statistiche di trasferimento non corrispondano a quelle del file.Le statistiche di trasferimento indicano il numero di byte da trasferire in tutti itentativi dei comandi.

v Velocità di trasferimento dei dati della rete. La velocità media con laquale la rete trasferisce i dati dal client al server. La velocità di trasferimentoviene calcolata dividendo il numero totale di byte trasferiti per il periodo ditempo di trasferimento dei dati sulla rete. Il tempo che impiega per elaborare glioggetti non è incluso nella velocità di trasferimento della rete. Quindi, la velocitàdi trasferimento della rete è superiore alla velocità di trasferimento aggregati.

v Velocità di trasferimento dati dell’aggregato. La velocità media con laquale Tivoli Storage Manager e la rete trasferiscono i dati dal client al server. Lavelocità viene calcolata dividendo il numero totale di byte trasferiti per il tempotrascorso dall’inizio alla fine dell’elaborazione. Nella velocità di trasferimentoaggregati è compreso sia il tempo impiegato dalla rete che quello impiegatodall’elaborazione Tivoli Storage Manager. Quindi, la velocità di trasferimentoaggregati è inferiore alla velocità di trasferimento della rete.Nota: A volte, la velocità di trasferimento dati degli aggregati può esseresuperiore a quella di trasferimento dati della rete. Ciò perché il client dibackup-archivio può avere più sessioni simultanee con il server di backup. Se siimposta l’opzione resourceutilization, Tivoli Storage Manager tenta di migliorarele prestazioni e il bilanciamento del carico utilizzando più sessioni quandoesegue il backup di un volume o di altri gruppi di file. Quando più sessionivengono aperte durante il backup, il periodo di trasferimento dati rappresenta lasomma dei periodi riportati da tutte le sessioni. In questo caso, il periodo ditrasferimento dei dati dell’aggregato risulterà erroneamente superiore. Tuttavia,quando viene eseguita una singola sessione, la velocità di trasferimento dei datidall’aggregato deve sempre risultare inferiore a quella di trasferimento dei datidella rete.

v Oggetti compressi. Specifica la percentuale di dati inviati attraverso la retedivisi per la dimensione originale del file su disco. Ad esempio, se i byte di dati

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 83

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della rete sono 10K e il file è 100K, gli oggetti verranno compressi in base allaseguente formula: == (1 - (10240/102400)) x 100 == 90%

v Tempo di elaborazione trascorso. Il tempo di elaborazione attivo richiesto percompletare un comando. Questo tempo viene calcolato sottraendo il tempo diavvio di un processo di elaborazione di un comando dal tempo di fine delprocesso completato.

v Il numero totale di byte trasferiti.

v I byte LanFree trasferiti. Il numero totale di byte di dati trasferiti duranteun’operazione senza lan. Se l’opzione enablelanfree è impostata su no, questariga non verrà visualizzata.

v Byte di dati Serverfree trasferiti. Il numero totale di byte di dati trasferitidurante un’operazione server-free. Se l’opzione enableserverfree è impostata suno, questa riga non verrà visualizzata.

Backup: ulteriori considerazioniIn questa sezione sono riportate ulteriori informazioni sul backup. Questeinformazioni non sono necessarie per eseguire backup di base.

Esecuzione del backup di file apertiÈ possibile che alcuni file siano in uso mentre se ne esegue il backup. Questi filevengono denominati file aperti, poiché vengono aperti da un’applicazione peressere utilizzati da quest’ultima.

Solo per Windows 2000 e Windows XP: se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent)è installato e configurato per il supporto di apertura file (consultare“Configurazione di LVSA per abilitare il supporto file aperti (Windows 2000,Windows XP)” a pagina 22), per impostazione predefinita, Tivoli Storage Manageresegue un backup dell’istantanea dei file aperti (o bloccati) da altreapplicazioni.L’istantanea consente di eseguire il backup da una copia conriferimento temporale che corrisponde al filesystem nel momento in cui vieneeseguita l’istantanea. Nel backup non sono incluse modifiche successive alfilesystem. Consultare “Supporto file aperti per le operazioni di backup (Windows2000, XP)” a pagina 62 per ulteriori informazioni.

Per Windows Server 2003: quando il supporto per file aperti non è configurato, inquanto un file aperto può essere modificato, è probabile che il backup di un fileaperto non rifletta correttamente il contenuto del file ad una data/ora prestabilita.Se non si riesce ad eseguire il backup di alcuni file perché sono aperti o vengonomodificati quando si effettua il backup, considerare quanto segue:v Se il file non è importante o è possibile crearlo nuovamente (ad esempio, un file

temporaneo), non è necessario eseguirne il backup ed è quindi possibileescluderlo.

v Se il file è importante:– Assicurarsi che il file sia chiuso prima di eseguire il backup. Se i backup

vengono eseguiti in base ad una pianificazione, utilizzare l’opzionepreschedulecmd per eseguire un comando che chiuda il file. Ad esempio, se ilfile aperto è un database, immettere un comando per chiudere il database. Èpossibile utilizzare l’opzione postschedulecmd per riavviare l’applicazione cheutilizza i file quando il backup è terminato. Se non si sta seguendo unapianificazione dei backup, chiudere l’applicazione che utilizza il file primadell’inizio del backup.

84 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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– Tivoli Storage Manager esegue il backup del file anche quando quest’ultimo èaperto ed è stato modificato durante il backup.Tale procedura risulta utilesolo quando il file sarà utilizzabile anche quando viene modificato durante ilbackup. Per eseguire il backup di questi file, assegnare una classe di gestionecon la serializzazione dinamica o dinamica condivisa. Consultare la sezione“Selezione di una classe di gestione per i file” a pagina 141 per informazionisull’assegnazione delle classi di gestione e la sezione “Visualizzazione delleinformazioni sulle classi di gestione e i gruppi di copie” a pagina 137 perinformazioni sulle classi di gestione disponibili.

Nota: Se LVSA non è installato o in uso: Mentre Tivoli Storage Manager tenta ilbackup di file aperti, quest’operazione non è sempre possibile. Alcuni filesono aperti esclusivamente per l’applicazione che li ha aperti. Se TivoliStorage Manager trova un file simile, non è in grado di leggerlo pereseguirne il backup.Se si è a conoscenza di questi tipi di file nell’ambiente inquestione, escluderli dal backup per evitare di visualizzare messaggi dierrore nel file di registrazione.

Modalità di assegnazione dei file alle classi di gestioneTivoli Storage Manager utilizza le classi di gestione per stabilire le modalità digestione dei backup sul server. Ogni volta che si esegue la copia di backup di unfile, al file viene assegnata una classe di gestione. La classe di gestione utilizzata èun valore predefinito selezionato per l’utente oppure un valore predefinitoassegnato dall’utente al file utilizzando l’opzione include dell’elenco delleinclusioni/esclusioni.La classe di gestione selezionata deve contenere un gruppo dibackup per poter eseguire il backup del file.

Selezionare Programmi di utilità → Visualizza informazioni sulle politiche dallaGUI nativa o del client Web per visualizzare le politiche di backup definite dalserver Tivoli Storage Manager per il nodo client. Consultare il Capitolo 7,“Automazione delle attività”, a pagina 127 e il Capitolo 8, “Informazioni sullepolitiche di gestione della memoria”, a pagina 135 per ulteriori informazioni sulleclassi di gestione, su come un utente autorizzato assegna le classi di gestione ai filee sulle impostazioni di gestione della memoria.

Esecuzione del backup del supporto rimovibileTivoli Storage Manager esegue il backup dei supporti rimovibili (ad esempionastri, cartucce o dischetti) in base all’etichetta e non alla lettera dell’unità. Seun’unità non ha alcuna etichetta, il backup non verrà eseguito. Tale utilizzo delleetichette di unità consente di eseguire attività come il backup di diversi minidischidall’unità a:.

Per un eventuale ripristino o richiamo, Tivoli Storage Manager conserva unospazio file separato per ciascuna etichetta dell’unità.Tali etichette diventano nomidello spazio per i file sul server. Se viene modificata l’etichetta di un’unità di cui ègià stato effettuato il backup, Tivoli Storage Manager visualizza quest’ultima comenuova unità e non la collega all’unità precedente.

Poiché Tivoli Storage Manager utilizza le etichette per gestire i backup e gli archividel supporto rimovibile, è necessario talvolta utilizzare queste etichette perlocalizzare i dati quando vengono utilizzati alcuni comandi. Ad esempio, se sitenta di ripristinare un file sul minidisco o sul CD–ROM utilizzandod:\projx\file.exe come nome file, Tivoli Storage Manager sostituisce l’etichettacorrente dell’unità d: per d:. Se l’etichetta dell’unità d: è d-disk, d:\projx\file.exediventa {d–disk}\projx\file.exe e l’etichetta viene racchiusa tra parentesi graffe.

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 85

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Se l’etichetta dell’unità d: non corrisponde al nome dello spazio file sul server,Tivoli Storage Manager non potrà individuare i file utilizzando l’etichetta dell’unitàd: corrente. Tuttavia, Tivoli Storage Manager può individuare i file se si utilizza ilnome dello spazio file sull’etichetta originale dell’unità. Una mancatacorrispondenza tra un’etichetta e un nome dello spazio file può verificarsi se leunità vengono di nuovo etichettate o se si accede a Tivoli Storage Manager da unastazione di lavoro diversa da quella dove è stato eseguito il backup dei file. Sel’unità non è stata rinominata e si è posizionati alla stessa stazione di lavoro da cuisono stati effettuati i backup dei file, è possibile utilizzare la lettera corrispondenteall’unità come abbreviazione del nome dello spazio file (etichetta dell’unità).

Esecuzione del backup delle unità fisseCon Tivoli Storage Manager è possibile effettuare backup delle unità fisse, anche setali unità non dispongono di un’etichetta, incluse le unità alias create con ilcomando DOS subst.Ciò si verifica sia per l’unità alias sia per l’unità fisica diriferimento, poiché l’etichetta dell’unità fisica e il nome alias sono i medesimi.

Esecuzione del backup degli spazi file NTFSQuando si eseguono i backup di file su partizioni NTFS, Tivoli Storage Managereffettua, inoltre, backup delle informazioni di sicurezza sui file e le descrizioni deifile di seguito riportate:v informazioni di sicurezza per il proprietario (SID)v gruppo SID principalev elenco di controllo all’accesso discrezionale (permesso)v elenco di controllo all’accesso del sistema (informazioni di controllo)

Occorre specificare un nome spazio file NTFS, in lettere minuscole o in unacombinazione di maiuscole e minuscole, racchiuso tra apici e parentesi graffe. Adesempio, {"NTFSDrive"}. In modo loop, sono validi sia i singoli che i doppi apici.Ad esempio: {"NTFSDrive"} e {’NTFSDrive’} sono entrambi validi. In modo batch,sono validi solo i singoli apici. La richiesta dei singoli apici è una limitazione delsistema operativo.

Utilizzo dei nomi UNC (Universal Naming Convention)Un nome UNC (Universal Naming Convention) è una risorsa di rete di un puntocondiviso su una stazione di lavoro. Il nome della risorsa comprende il nomeassegnato alla stazione di lavoro ed un nome assegnato ad un’unità o unadirectory, in modo che sia possibile condividerlo. Il nome assegnato è anchechiamato nome del punto di condivisione.

Utilizzo dei nomi UNC negli elenchi di dominioQuando vengono utilizzati nomi UNC per specificare un elenco di dominio, fareriferimento alle regole di seguito riportate. È necessario specificare:v Una lettera dell’unità per i supporti rimovibiliv Lettere dell’unità o nomi UNC per le unità locali fissev Lettere dell’unità o nomi UNC per le unità remote associatev Nomi UNC per le unità remote non associate

Esempio 1: per specificare l’unità a: contenente il supporto rimovibile, immettere:domain a: \\local\c$

Esempio 2: per specificare l’unità fissa c:, immettere:domain c: \\remote\share1 \\remote\c$

86 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Esecuzione del backup di file specifici utilizzando UNC(Universal Naming Convention)È possibile effettuare backup di file condivisi in rete mediante l’utilizzo di unnome UNC. Un nome UNC è un nome di risorsa di rete di un punto condiviso suuna stazione di lavoro. Il nome della risorsa comprende il nome assegnato allastazione di lavoro ed un nome assegnato ad un’unità o una directory, in modo chesia possibile condividerlo. Il nome assegnato è anche chiamato nome del punto dicondivisione.

L’utilizzo di un nome UNC consente di effettuare backup di specifiche directorycondivise in uno spazio file separato. Ciò è utile se, ad esempio, un utente o unresponsabile di sistema desidera effettuare il backup di una piccola parte di dati aiquali, altrimenti, non sarebbe possibile accedere. Non viene eseguito il backupdelle unità in uno spazio file separato.

È possibile accedere a ciascuna unità locale mediante un nome UNC, escluso per leunità contenenti supporti removibili (ad esempio, nastri, cartucce o minidischi).Accedere a tali unità utilizzando un nome condiviso di responsabile di sistemapredefinito costituito dal nome della stazione e dalla lettera dell’unità locale,seguita da $. Ad esempio, per specificare un nome UNC sull’unità c: per lastazione di lavoro ocean, immettere:\\ocean\c$

Il segno $ deve essere immesso dopo la lettera corrispondente all’unità.

Per immettere un nome UNC per la stazione di lavoro ocean e il punto dicondivisione wave, immettere:\\ocean\wave

Durante l’accesso ai file, non è necessario immettere la lettera dell’unità, eccetto perle unità relative ai supporti rimovibili.

Consultare la Tabella 18 per esempi che illustrano l’esecuzione di backup selettividi file con nomi UNC. In tali esempi, si supponga che:v La stazione di lavoro su cui è in esecuzione dsmc è major.v I nomi di condivisione betarc e testdir della stazione di lavoro alpha1 sono

associati alle unità r e t rispettivamente.

Tabella 18. Esempi UNC

Esempio Commento

dsmc sel \\alpha1\c$\ Il nome dello spazio file remoto è\\alpha1\c$

dsmc sel \\major\c$\ Il nome dello spazio file locale fisso è\\major\c$

dsmc sel a:\ Il nome dello spazio file locale rimovibile èl’etichetta di volume di a:

dsmc sel \\alpha1\betarc\ Il nome dello spazio file remoto è\\alpha1\betarc

dsmc sel \\alpha1\testdir\ Il nome dello spazio file remoto è\\alpha1\testdir

dsmc sel d:\ Il nome dello spazio file locale fisso è\\major\d$

dsmc sel c:\ Il nome dello spazio file è \\major\c$

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 87

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Tabella 18. Esempi UNC (Continua)

Esempio Commento

dsmc sel r:\ Il nome dello spazio file è \\alpha1\betarc

Inoltre, è possibile specificare dei nomi UNC per i file nell’elenco di dominioinclusione-esclusione; per ulteriori informazioni consultare la sezione “Creazione diun elenco di inclusioni-esclusioni (attività facoltativa)” a pagina 24 e “Domain” apagina 195.

Esecuzione del backup dei file Microsoft DfsNote:

1. Questa funzione viene applicata a Windows 2000 Server e Windows Server2003.

2. Per le restrizioni aggiornate di questa funzione, consultare il file README delprodotto.

È possibile utilizzare i seguenti metodo consigliati per la protezione dei datinell’ambiente Dfs Microsoft:1. Eseguire il backup dei metadati di collegamento Dfs e dei dati effettivi sulla

destinazione condivisa di ciascun collegamento dalla macchina che ospita ilroot Dfs. Questo metodo semplifica il backup e il ripristino consolidando tuttele attività di Tivoli Storage Manager su una singola macchina. Questo metodoha lo svantaggio di richiedere un trasferimento di rete supplementare durante ilbackup per accedere ai dati memorizzati sulle destinazioni dei collegamenti.

2. Eseguire il backup solo dei metadati di collegamento locali sulla macchina cheospita il root Dfs. Eseguire anche il backup dei dati sulla destinazione diciascun collegamento dalla macchina su cui i dati sono locali. Questo metodomigliora le prestazioni del backup e del ripristino eliminando il trasferimentodi rete supplementare, ma richiede che il backup e il ripristino di Tivoli StorageManager siano coordinati tra più macchine.

È possibile accedere ai file contenuti su un server Dfs mediante un nome UNCstandard, ad esempio:\\servername\dfsroot\

dove servername è il nome del computer host e dfsroot il nome del root Dfs.

Se si imposta l’opzione dfsbackupmntpnt su yes (impostazione predefinita), unbackup incrementale di un root Dfs non interessa tutti i nodi Dfs. Sono effettuati ibackup solo dei metadati nodo. Questa è l’impostazione consigliata affinché TivoliStorage Manager possa essere utilizzato per il ripristino dei collegamenti Dfs.

È possibile utilizzare l’opzione dfsbackupmntpnt per specificare se Tivoli StorageManager considera un punto di montaggio Dfs come nodo Microsoft Dfs o comeuna directory. Per ulteriori informazioni sull’utilizzo di tale opzione, consultare lasezione “Dfsbackupmntpnt” a pagina 192.

Per ripristinare Dfs, si consiglia di ripristinare prima i metadati del nodo Dfs. Icollegamenti verranno ricreati. Ripristinare quindi ciascun nodo e i dati di ciascunnodo separatamente. Se i metadati del nodo non vengono ripristinati, TivoliStorage Manager crea una directory nel root Dfs utilizzando lo stesso nome delpunto nodo e ripristina i dati in essa contenuti.

88 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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L’esempio di seguito riportato si collega al metodo 1 riportato sopra e illustracome utilizzare Tivoli Storage Manager per eseguire il backup e il ripristino di unambiente Dfs Microsoft. Si supponga l’esistenza di un ambiente Dfs di dominioospitato dalla macchina itanium4:

Dfs root\\itanium4\snj64test

Dfs link1\\itanium4\snj64test\tools

Dfs link2\\itanium4\snj64test\trees

Procedura di backup:1. Impostare l’opzione dfsbackupmntpnt suyes nel file delle opzioni client

(dsm.opt).2. Immettere il seguente comando per eseguire il backup delle informazioni sul

nodo di collegamento:dsmc inc \\itanium4\snj64test

3. Immettere il seguente comando per eseguire il backup dei dati sul collegamentodegli strumenti:

dsmc inc \\itanium4\snj64test\tools

4. Immettere il seguente comando per eseguire il backup dei dati sul collegamentodelle strutture:

dsmc inc \\itanium4\snj64test\trees

Procedura di ripristino:1. Ricreare manualmente le condivisioni sulle macchine di destinazione solo se

non esistono più.2. Ricreare manualmente il root Dfs utilizzando il nome esatto presente al

momento del backup.3. Immettere il seguente comando per recuperare i dati dal collegamento degli

strumenti. Questo passo è necessario se i dati esistono ancora sulla destinazionedel collegamento:

dsmc restore \\itanium4\snj64test\tools\* -sub=yes

4. Immettere il seguente comando per recuperare i dati dal collegamento dellestrutture. Questo passo è necessario se i dati esistono ancora sulla destinazionedel collegamento:

dsmc restore \\itanium4\snj64test\trees\* -sub=yes

5. Utilizzare lo snap-in della console DFS (Distributed File System) per ristabilirela replica per ciascun collegamento, se necessario.

Limitazioni di Tivoli Storage Manager:v Tivoli Storage Manager non ripristina il root di Dfs. Per ricreare la struttura Dfs,

creare prima il root Dfs manualmente, quindi avviare il ripristino e ricreare icollegamenti.

v Tivoli Storage Manager può eseguire il backup della struttura Dfs (Dfs basato suldominio e Dfs autonomo) solo sulla macchina locale. Non è possibile eseguire ilbackup di Dfs se il server host Dfs non si trova sulla macchina locale.

v Tivoli Storage Manager non può ricreare cartelle condivise al momento delripristino. Ad esempio, se si elimina il nodo e la cartella condivisa relativa al

Capitolo 4. Esecuzione del backup dei dati 89

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nodo, il ripristino del root Dfs ricrea il nodo Dfs, ma il ripristino di un nodo creauna cartella locale anziché la cartella di rete condivisa originale di cui è statoeseguito il backup.

v Se un collegamento Dfs viene creato con una replica e la condivisione dellareplica si trova su un altro server, Tivoli Storage Manager non visualizza i datidella replica.

90 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 5. Ripristino dei dati

Utilizzare il client backup-archivio per memorizzare le versioni backup dei filedella stazione di lavoro in un server Tivoli Storage Manager.È possibile ripristinarequeste versioni backup nella stazione di lavoro se i file della stazione di lavorooriginale sono stati persi o danneggiati. Questo capitolo descrive i diversi modi pereseguire il ripristino dei dati.

Tutte le procedure di backup e ripristino contenute in questo capitolo si applicanoal client Web, eccetto quelle elencate di seguito:v Stimarev Ricerca e filtraggiov Editor Preferenze

Per ulteriori informazioni sull’avvio del client Web, consultare la sezione “Avvio diuna sessione del client Web” a pagina 44.

Se esistono directory principali con relative sottodirectory, ma le directoryprincipali non esistono a livello di ripristino, tali directory saranno create, ma lerelative autorizzazioni non saranno ripristinate. Ciò accade solo per le directory; gliattributi e le autorizzazioni relativi ai file sono sempre ripristinati. Ad esempio, sesi dispone di un backup della seguente struttura di directory:

aa\ba\b\ca\b\d

e, se si desidera ripristinare la sezione della sottodirectory b e a non esiste, a saràcreata con le autorizzazioni predefinite ripristinate. Tivoli Storage Managerripristina le autorizzazioni per le sottodirectory b, c e d.

Tabella 19. Ripristino di file e directory

Attività Pagina

Ripristino di file e directory 93

Ripristino degli oggetti di sistema (Windows 2000, Windows XP) 98

Ripristino dello stato del sistema e dei servizi di sistema Windows Server 2003 98

Ripristino dei file ASR (Automated System Recovery) (Windows XP, WindowsServer 2003)

102

Ripristino di strutture e file Dfs Microsoft 103

Ripristino di un’immagine (Windows 2000, XP) 103

Ripristino dei dati da una serie di backup 106

Esecuzione di ripristini con riferimento temporale 108

Ripristino dei file system NAS 110

Ripristino di WAS (WebSphere Application Server) 114

Autorizzazione di un altro utente al ripristino o al richiamo dei file 115

Ripristino o richiamo dei file di un altro utente 117

Ripristino o richiamo dei file in un’altra stazione di lavoro 117

Ripristino e richiamo dei file in un altro tipo di stazione di lavoro 118

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 91

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Tabella 19. Ripristino di file e directory (Continua)

Attività Pagina

Ripristino di un disco nel caso di una perdita dei dati del disco 118

Cancellazione di spazi file 119

Nomi file duplicatiSe si tenta di ripristinare o richiamare un file il cui nome è uguale al nomeabbreviato di un file esistente, si verificherà un conflitto tra nomi (esistenza dinomi di file duplicati). Un esempio è costituito dal caso in cui il file abcdefghijk.docè identificato mediante un nome abbreviato abcdef~1.doc e si tenta di ripristinare orichiamare un file, ubicato nella stessa directory, denominato esplicitamenteabcdef~1.doc. In tal caso, si verifica un conflitto, poiché il nome del file che sidesidera ripristinare corrisponde al nome abbreviato per abcdefghijk.doc.

È possibile che si verifichi un conflitto anche se i file sono ripristinati o richiamatiin una directory vuota. Ad esempio, è possibile che i file abcdef~1.doc eabcdefghijk.doc siano esistiti nella directory come abcdefghijk.doc e abcdef~2.doc.Durante il ripristino, se abcdefghijk.doc è ripristinato prima, il sistema operativoWindows assegna ad esso un nome abbreviato abcdef~1.doc. Quando si ripristinaabcdef~1.doc, si verifica la situazione del nome file duplicato.

Tivoli Storage Manager gestisce questa situazione in base al valore dell’opzionereplace. Utilizzare l’opzione replace per specificare se sovrascrivere un file esistenteo se richiedere la selezione dell’utente quando si ripristinano o si richiamano i file.Per ulteriori informazioni, consultare “Replace” a pagina 288.

Se si verifica un conflitto di nomi file, è possibile effettuare una delle seguentioperazioni:v Ripristinare o richiamare il file con il nome abbreviato in un’ubicazione diversa.v Interrompere il ripristino o il richiamo e modificare il nome del file esistente.v Disabilitare il supporto del nome del file abbreviato in Windows.v Non utilizzare nomi di file, come ad esempio, abcdef~1.doc, i quali potrebbero

essere in conflitto con la convenzione di denominazione abbreviata del file.

Ripristino dei file utilizzando i nomi UNC (Universal NamingConvention)

L’utilizzo di un nome UNC consente il ripristino di determinati file condivisi inuno spazio file a parte. Ciò è utile se, ad esempio, un utente o un responsabile disistema desidera ripristinare una parte di dati ai quali, altrimenti, non sarebbepossibile accedere.

Eccetto per le unità con supporti removibili, ciascuna lettera relativa all’unità localeè accessibile mediante un nome UNC locale che comprende il nome della stazionedi lavoro e l’indicazione della lettera relativa all’unità. Ad esempio, per specificareun nome UNC nell’unità c: per la stazione di lavoro ocean, immettere:\\ocean\c$

Il segno $ deve essere immesso dopo la lettera corrispondente all’unità.

Per un nome UNC della stazione di lavoro ocean che ha come punto dicondivisione wave, immettere:

92 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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\\ocean\wave

Durante l’accesso ai file, non è necessario immettere la lettera dell’unità eccetto perle unità con supporti removibili.

Si desidera ripristinare un backup attivo o inattivo?Il responsabile stabilisce quante versioni di backup Tivoli Storage Managerconserva per ciascun file sulla stazione di lavoro. La presenza di più versioni di unfile consente di ripristinare le versioni precedenti nel caso in cui venga danneggiatoil backup più recente. La versione di backup più recente è la versione attiva. Tuttele altre versioni di backup sono versioni disattive. Ogni volta che Tivoli StorageManager esegue il backup dei file, contrassegna la nuova versione di backup comeattiva mentre l’ultima versione di backup attiva diventa inattiva. Una voltaraggiunto il numero massimo di versioni non attive, Tivoli Storage Managercancella la versione non attiva più vecchia.

Per ripristinare una versione di backup inattiva, è necessario visualizzare sia laversione attiva che quella inattiva facendo clic sul menu Vista → Visualizzare fileattivi/inattivi. Per visualizzare solo le versioni attive (predefinite), fare clic sulmenu Vista → Visualizzare solo file attivi. Se si tenta di ripristinarecontemporaneamente sia una versione attiva che disattiva, viene ripristinata solo laversione attiva.

Nella riga comandi di Tivoli Storage Manager, utilizzare l’opzione inactive pervisualizzare sia gli oggetti attivi che quelli inattivi. Per ulteriori informazioni,consultare “Inactive” a pagina 232.

Ripristino di file e directoryÈ possibile ripristinare file specifici, un gruppo di file con nomi simili o directory.È possibile individuare i file da ripristinare mediante la ricerca e il filtraggio. Ilfiltraggio visualizza solo i file che soddisfano i criteri relativi all’operazione diripristino. I file che non soddisfano i criteri di filtraggio non vengono visualizzati.L’elaborazione del filtro ricerca i file di una determinata directory, ma non includele sottodirectory.

Ripristino dei dati utilizzando la GUIPer ripristinare i file e le directory utilizzando la GUI del client, procedere comesegue:1. Fare clic su Ripristina sulla finestra principale. Viene visualizzata la finestra

Ripristinare.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più (+) o sull’icona

della cartella accanto all’oggetto nella struttura. Selezionare l’oggetto daripristinare. Per ricercare o filtrare i file, fare clic sull’icona Ricercare dalla barradegli strumenti.

3. Per modificare determinate opzioni di ripristino, fare clic sul pulsante Opzioni.Le opzioni modificate risultano disponibili solo durante la sessione corrente.

4. Fare clic su Ripristinare. Viene visualizzata la finestra Destinazione ripristino.Immettere le informazioni appropriate.

5. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività mostra lo stato dielaborazione del ripristino.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 93

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Ripristino dei dati utilizzando la riga comandiÈ possibile utilizzare il comando restore per ripristinare i file. Consultare “Restore”a pagina 459 per maggiori informazioni sul comando restore. Per informazioni sul

ripristino degli oggetti di sistema utilizzando i comandi, vedere Capitolo 10,“Utilizzo dei comandi”, a pagina 353.

Tabella 20 mostra gli esempi relativi all’utilizzo del comando restore perripristinare gli oggetti dalla memoria del server Tivoli Storage Manager. Vedere“Restore” a pagina 459 per ulteriori esempi.

Tabella 20. Esempi di ripristino da riga comandi

Attività Comando Considerazioni

Ripristinare la versione di backup piùrecente del file c:\doc\h1.doc, anchese il backup è inattivo.

dsmc restore c:\doc\h1.doc -latest Se il file che si sta ripristinando nonsi trova più sulla stazione di lavoroed è stato eseguito un backupincrementale dall’ultima volta che èstato cancellato il file, non esiste alcunbackup attivo del file sul server. Inquesto caso, utilizzare l’opzione latestper ripristinare la versione di backuppiù recente. Tivoli Storage Managerripristina la versione di backup piùrecente, a prescindere dal fatto che siaattiva o meno. Consultare “Latest” apagina 249 per ulteriori informazioni.

Visualizzare un elenco di versioni difile di backup attive o inattive da cuiselezionare le versioni da ripristinare.

dsmc restore c:\project\* -pick-inactive

Se si tenta di ripristinarecontemporaneamente sia una versioneattiva che non attiva, vieneripristinata solo la versione attiva. Perulteriori informazioni, consultare“Pick” a pagina 270 e “Inactive” apagina 232.

Ripristinare tutti i file conun’estensione .c dalla directoryc:\devel \projecta.

dsmc restore c:\devel \projecta\*.c Se non viene specificata unadestinazione, i file saranno ripristinatisulla relativa ubicazione di origine.

Ripristinare il filec:\project\doc\h1.doc nella suadirectory originale.

dsmc restore c:\project\doc\h1.doc Se non viene specificata unadestinazione, i file saranno ripristinatinella relativa ubicazione di origine.

Ripristinare il filec:\project\doc\h1.doc con un nome euna directory nuovi.

dsmc restore c:\project\doc\h1.docc:\project\newdoc\h2.doc

Nessuna

Ripristinare i file nell’unità e: e intutte le relative sottodirectory.

dsmc restore e:\ -subdir=yes È necessario utilizzare l’opzionesubdir per ripristinare gliattributi/autorizzazioni delladirectory. Vedere “Subdir” apagina 317 per maggiori informazionisull’opzione subdir.

Ripristinare tutti i file nella directoryc:\mydir allo stato in cui si trovavanoalle 13:00 del 17 agosto 2002.

dsmc restore -pitd=8/17/2002-pitt=13:00:00 c:\mydir\

Vedere “Pitdate” a pagina 271 e“Pittime” a pagina 272 per maggioriinformazioni sulle opzioni pitdate epittime.

94 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 20. Esempi di ripristino da riga comandi (Continua)

Attività Comando Considerazioni

Ripristinare il file c:\doc\h2.doc nelladirectory originale sulla stazione dilavoro denominata star.

dsmc restore c:\doc\h2.doc\\star\c$\

Per ripristinare il file in star che èstata ridenominata meteor, immettere:

dsmc restore \\star\c$\doc\h2.doc \\meteor\c$\

È inoltre possibile immettere:

dsmc restore \\star\c$\doc\h2.doc c:\

Questo esempio è valido poiché, se ilnome della stazione di lavoro non èincluso nella specifica, si assume lastazione di lavoro locale (in questocaso, meteor).

In questo manuale, il nome dellastazione di lavoro sarà parte delnome del file. Pertanto se si esegue ilbackup dei file di una stazione dilavoro e si desidera ripristinarli suun’altra stazione di lavoro, ènecessario specificare unadestinazione. È necessario effettuaretale operazione anche se si esegue ilripristino sulla stessa stazione dilavoro fisica che ha cambiato nome.

Ripristinare un file che è statooriginariamente sottoposto a backupdal minidisco workathome nell’unitàa: e ripristinarlo in un minidisconell’unità a: con etichetta extra .

dsmc restore{workathome}\doc\h2.doca:\doc\h2.doc

Se si sta ripristinando un file su undisco con un etichetta diversa daquella del disco dal quale è statoeffettuato il backup del file, ènecessario utilizzare il nome dellospazio file (etichetta) del disco dibackup invece della letteracorrispondente all’unità.

Ripristinare i file specificati nel filec:\filelist.txt nella directory d:\dir.

dsmc restore -filelist=c:\filelist.txtd:\dir\

Vedere “Filelist” a pagina 216 perulteriori informazioni sul ripristino diun elenco di file.

Ripristinare tutti i membri del backupdi gruppo virtfs\group1 memorizzatosul server Tivoli Storage Manager.

dsmc restore group {virtfs}\group1 Consultare “Restore Group” apagina 475 per ulteriori informazioni.

Ripristino di grandi quantità di datiIn Windows NT, se occorre ripristinare un numero elevato di file, è possibileottenere prestazioni più veloci utilizzando l’interfaccia riga comandi, invecedell’interfaccia GUI. Inoltre, è possibile migliorare le prestazioni immettendo piùcomandi restore per volta. Ad esempio, per ripristinare tutti i file nello spazio filec:, immettere:

dsmc restore c:\* -subdir=yes -replace=all -tapeprompt=no

Tuttavia, se vengono immessi più comandi per le directory root nello spazio file c:,è possibile ripristinare tali file successivamente. Ad esempio, immettere i comandiriportati di seguito:

dsmc restore c:\users\ -subdir=yes -replace=all -tapeprompt=nodsmc restore c:\data1\ -subdir=yes -replace=all -tapeprompt=nodsmc restore c:\data2\ -subdir=yes -replace=all -tapeprompt=no

Se, invece, occorre ripristinare i file relativi a più unità, immettere i seguenticomandi:

dsmc restore c:\* -subdir=yes -replace=all -tapeprompt=nodsmc restore d:\* -subdir=yes -replace=all -tapeprompt=nodsmc restore e:\* -subdir=yes -replace=all -tapeprompt=no

Capitolo 5. Ripristino dei dati 95

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È, inoltre, possibile utilizzare l’opzione quiet con il comando restore perrisparmiare il tempo di elaborazione. Tuttavia, non si riceveranno messaggiinformativi per i singoli file.

Nota: Se già si dispone della serie di valori appropriati per le opzioni subdir,replace, tapeprompt, e quiet nei file delle opzioni client, non occorreincludere quelle opzioni nei comandi.

Quando si eseguono più comandi per ripristinare i file, occorre specificare unaparte univoca dello spazio file in ciascun comando restore. Non utilizzare neicomandi alcuna specifica che andrebbe a sovrapporsi.

Per visualizzare un elenco delle directory root in uno spazio file, utilizzare ilcomando query backup. Ad esempio:

dsmc query backup -dirsonly -subdir=no c:\

In genere, è possibile immettere da due a quattro comandi restore per volta. Ilnumero massimo di comandi che si può eseguire per volta senza peggiorare leprestazioni dipende dalla memoria di cui si dispone e dalla rete utilizzata. Adesempio, se \users e \data1 sono sullo stesso nastro, il ripristino per \data1 dovràattendere il completamento del ripristino di \users.Tuttavia, se \data2 si trova suun nastro diverso e sono disponibili almeno due unità nastro, il ripristino di\data2 può cominciare nello stesso momento del ripristino di \users.

La velocità con cui è possibile ripristinare i file dipende anche dal numero di unitànastro disponibili e dal fatto che il responsabile utilizzi una specifica collocazioneper conservare gli spazi file assegnati al minor numero possibile di volumi. Se ilresponsabile sta utilizzando una specifica collocazione, viene ridotto anche ilnumero di montaggi di supporto ad accesso sequenziale richiesto per le operazionidi ripristino.

Ripristino senza interrogazioniSe si immette una specifica file di origine di caratteri jolly nel comando restoresenza specificare una delle seguenti opzioni: inactive, latest, pick, fromdate otodate, il client utilizza un metodo differente per ripristinare i file e le directory dalserver. Questo metodo viene chiamato ripristino senza interrogazioni, in quantoanziché interrogare il server per ciascun oggetto da ripristinare, viene inviata alserver un’unica richiesta di ripristino. In questo caso, il server restituisce i file e ledirectory al client senza ulteriori azioni da parte del client. Il client accetta soltantoi dati provenienti dal server e li ripristina nella destinazione specificata nelcomando restore.

Un esempio di comando con caratteri jolly senza limitazioni è:c:\mydocs\2002\*

Un esempio di comando con caratteri jolly con limitazioni è:c:\mydocs\2002\sales.*

Processo di ripristino standard: Il processo di ripristino standard, noto anchecome classico e il processo di ripristino senza interrogazioni sono descritti diseguito.1. Il client interroga il server per ottenere un elenco dei file di cui è stato eseguito

il backup per lo spazio file client che si desidera ripristinare.

96 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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2. Il server invia un elenco di file di cui è stata eseguita il backup checorrispondono ai criteri di ripristino. Se si desidera ripristinare sia i file attiviche quelli non attivi, il server invia al client informazioni relative a tutti i file dicui è stato eseguito il backup.

3. L’elenco dei file restituiti dal server viene memorizzato nella memoria del clientper determinare l’ordine di ripristino dei file e per ridurre al minimo imontaggi su nastro richiesti per eseguire il ripristino.

4. Il client comunica al server di ripristinare oggetti di directory e dati di file.5. Le directory e i file che si desidera ripristinare vengono inviati dal server al

client.

Processo di ripristino senza interrogazioni:

1. Il client comunica al server che sta per essere eseguito il ripristino senzainterrogazioni e fornisce al server i dettagli relativi agli spazi file, alle directorye ai file.

2. Il server ordina i dati utilizzando una tabella interna che riduce al minimo imontaggi sul nastro.

3. I dati da ripristinare vengono inviati al client. Gli oggetti directory e filememorizzati su disco vengono immediatamente inviati poiché l’ordinamento ditali dati non è richiesto prima del ripristino.

4. È possibile utilizzare più sessioni per il ripristino dei dati. Se i dati risiedono supiù nastri, sul server sono disponibili diversi punti di montaggio. Lacombinazione dell’utilizzo dell’opzione resourceutilization e dell’opzioneMAXNUMMP consente più sessioni. Consultare “Resourceutilization” apagina 292 per ulteriori informazioni.

Se il processo di ripristino si interrompe a causa un’interruzione dell’alimentazioneoppure di un errore di rete, il server registra il punto in cui si è verificato questoinconveniente. Questo record è noto al client come ripristino riavviabile. È possibileavere più di una sessione di ripristino riavviabile. Utilizzare il comando queryrestore per verificare se il client presenta sessioni di ripristini riavviabili neldatabase del server.

È necessario completare un ripristino riavviabile prima di poter eseguire ulterioribackup del file system. Eventuali tentativi di ripetizione di un ripristino interrottoo di esecuzione del backup dello spazio file di destinazione termineranno con esitonegativo, in quanto l’operazione di ripristino originaria non è stata completata. Èpossibile riavviare il ripristino dal punto di interruzione immettendo il comandorestart restore oppure è possibile eliminare il ripristino riavviabile utilizzando ilcomando cancel restore. In tal caso, il ripristino interrotto ripartirà dalla primatransazione, che può essere composta da uno o più file non completamenteripristinati al momento dell’interruzione. Pertanto, è possibile che venga richiestodi sostituire file dalla transazione interrotta che sono stati già ripristinati.

Per ulteriori informazioni sull’utilizzo della riga comandi per attivare i ripristiniriavviabili, consultare “Restore” a pagina 459. Per eseguire i ripristini riavviabiliutilizzando la GUI del , completare la seguente procedura:1. Fare clic su ? dalla finestra Ripristino.2. Fare clic su Ripristino delle versioni di backup3. Fare clic su Gestione di sessioni di ripristino riavviabili.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 97

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Ripristino degli oggetti di sistema (Windows 2000, Windows XP)Per creare uno stato di sistema coerente, è necessario ripristinarecontemporaneamente alcuni oggetti di sistema Windows 2000 e Windows XP.

È necessario ripristinare contemporaneamente gli oggetti di sistema riportati diseguito:v Active Directory (solo il controller del dominio)v Database di server certificativ Database cluster (solo nodo cluster)v Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistemav Volume di sistema

È possibile ripristinare gli altri oggetti di sistema singolarmente. Di seguito ne èriportato un elenco:v Registrazioni eventi (sistema, sicurezza e applicazione)v Database RSM (Removable Storage Management)v File system replicati (FRS)v Repository WMI (Windows Management Instrumentation)

Per ripristinare i file e le directory utilizzando la GUI del client, procedere comesegue:1. Fare clic su Ripristina sulla finestra principale. Viene visualizzata la finestra

Ripristinare.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più (+) o sull’icona

della cartella accanto all’oggetto nella struttura.3. Individuare il nodo Oggetti di sistema nella struttura ad albero della directory

ed espanderlo.4. Fare clic sulla casella di selezione accanto agli oggetti di sistema che si desidera

ripristinare.5. Per modificare determinate opzioni di ripristino, fare clic sul pulsante Opzioni.

Le opzioni modificate risultano disponibili solo durante la sessione corrente.6. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività mostra lo stato di

elaborazione del ripristino.

Sulla riga comandi, utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema validi. Per ripristinare gli oggetti di sistema singolarmente,vedere i comandi corrispondenti nel Capitolo 10, “Utilizzo dei comandi”, apagina 353.

Ripristino dello stato del sistema e dei servizi di sistema WindowsServer 2003

Tivoli Storage Manager supporta il servizio Microsoft VSS (Volume ShadowcopyService) su Windows Server 2003. VSS viene utilizzato da Tivoli Storage Managerper il ripristino di tutti i componenti dello stato di sistema in forma di oggettosingolo, per fornire un’istantanea coerente con riferimento temporale sullo stato disistema. È possibile ripristinare tutti i componenti del servizio di sistema (ilpredefinito) o dei singoli componenti.

I componenti dello stato del sistema includono quanto segue:v Active Directory (solo il controller del dominio)

98 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Volume di sistema Windows Server 2003v Database dei Servizi certificativ Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistema

Attenzione: Il ripristino dello stato del sistema in situazioni diverse da quelle delrecupero del sistema non è consigliato.

Per eseguire il ripristino delle informazioni sullo stato del sistema, è necessarioavere l’autorizzazione di responsabile. Per ripristinare lo stato del sistemaWindows Server 2003 utilizzando la GUI:1. Fare clic su Ripristina dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Ripristinare.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più +. Per

visualizzare i file di una cartella, fare clic sull’icona della cartella.3. Individuare il nodo Stato del sistema nella struttura ad albero della directory. È

possibile espandere il nodo Stato del sistema per visualizzare i componenti.4. Fare clic sulla casella di selezione accanto al nodo Stato del sistema per

ripristinare l’intero stato del sistema. È possibile ripristinare il nodo Stato delsistema solo come una singola entità, a causa delle dipendenze tra icomponenti dello stato del sistema. Per impostazione predefinita, tutti icomponenti risultano selezionati, non è possibile eseguire il backup dei singolicomponenti dello stato del sistema.

5. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività visualizza lo stato dielaborazione del backup.

Sulla riga comandi, utilizzare il comando restore systemstate per ripristinare unbackup di uno stato del sistema. Per ulteriori informazioni, consultare “RestoreSystemstate” a pagina 491.

Considerazioni:v È possibile ripristinare i dati dello stato del sistema su una macchina alternativa.v Se si desidera passare da una macchina Windows 2000 a una macchinaWindows

Server 2003, non è possibile ripristinare gli oggetti del sistema Windows 2000 dicui è stato eseguito il backup sul server.

v Il client Windows Server 2003 deve essere collegato a un server Tivoli StorageManager Versione 5.2.0 o successiva.

v Consultare “Esecuzione di un recupero del sistema Windows XP o WindowsServer 2003” a pagina 100 per le procedure su come eseguire le seguenti attività:– Il sistema operativo è ancora funzionante ma è necessario un ripristino

completo del sistema.– È necessario un ripristino completo, inclusa la reinstallazione del sistema

operativo.

I componenti dei servizi del sistema includono quanto segue:v Registrazioni eventiv Database RSM (Removable Storage Management)v Database cluster (solo nodo cluster)v RSS (Remote Storage Service)v Licenza terminal serverv WMI (Windows Management Instrumentation)v Metabase IIS (Internet Information Services)v Database DHCP

Capitolo 5. Ripristino dei dati 99

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Per ripristinare i servizi del sistema utilizzando la GUI:1. Fare clic su Ripristina dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Ripristinare.2. Espandere la struttura della directory facendo clic sul segno più +. Per

visualizzare i file di una cartella, fare clic sull’icona della cartella.3. Individuare il nodo Servizi del sistema nella struttura ad albero della directory.

È possibile espandere il nodo Servizi del sistema per visualizzare i componenti.4. Fare clic sulla casella di selezione accanto ai componenti dei servizi del sistema

di cui si desidera eseguire il ripristino.5. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività visualizza lo stato di

elaborazione del backup.

Sulla riga comandi, utilizzare il comando restore systemservices per ripristinare unbackup dei servizi del sistema. Per ulteriori informazioni, consultare “RestoreSystemservices” a pagina 489.

Esecuzione di un recupero del sistema Windows XP oWindows Server 2003

Su Windows XP o Windows Server 2003, il client Tivoli Storage Manager clientopera unitamente a ASR (Automated System Recovery) per recuperare il sistemaWindows in caso di un errore di sistema gravissimo o di un errore hardware.

È possibile eseguire un recupero di sistema in uno dei seguenti modi:v Se il sistema operativo è ancora funzionante, ma è necessario un ripristino

completo del sistema, utilizzare la seguente procedura. Quando si esegue unrecupero del sistema che comprende anche lo stato del sistema, viene consigliatoil seguente ordine di ripristino. Non riavviare il sistema tra una fase e l’altra,anche se richiesto:1. Ripristinare l’unità del sistema. Ad esempio:

dsmc restore c:\* -sub=yes -rep=all2. Ripristinare lo stato del sistema nel modo seguente:

dsmc restore systemstate3. Ripristinare i servizi del sistema nel modo seguente:

dsmc restore systemservice

v Se è necessario un recupero completo, inclusa la reinstallazione del sistemaoperativo, utilizzare la procedura di recupero ASR di seguito riportata. Le fasi diseguito riportate sono necessarie per ripristinare il sistema Windows e le unità diavvio. Prima che il sistema possa riportare eventuali problemi, attenersi allaseguente procedura su una base regolare:1. Generare ed eseguire il backup dei file ASR. Per ulteriori informazioni,

consultare “Backup dei file ASR (Automated System Recovery) (Windows XP,Windows Server 2003)” a pagina 70.

2. Creare un minidisco ASR (Automatic System Recovery). Per ulterioriinformazioni, consultare “Creazione di un minidisco ASR (AutomatedSystem Recovery)” a pagina 102.

3. Eseguire il backup delle unità di sistema e di avvio.4. Eseguire il backup dello stato del sistema su Windows Server 2003 o eseguire

il backup degli oggetti del sistema su Windows XP. Per ulterioriinformazioni, consultare “Esecuzione del backup dello stato del sistema e deiservizi di sistema Windows Server 2003” a pagina 68 o “Esecuzione delbackup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)” a pagina 67.

100 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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:

Durante un recupero del sistema, completare la seguente procedura:v Riavviare la macchina dall’unità CD-ROM utilizzando un CD di installazione

Windows XP o Windows Server 2003.v Premere F2 per immettere la modalità di recupero ASR. Seguire le richieste nella

modalità di recupero.v Inserire il minidisco di recupero ASR nell’unità minidisco. Le attività di seguito

riportate vengono eseguite automaticamente.– Le unità vengono ripartite e riformattate in base alle informazioni presenti nel

file asr.sif sul minidisco ASR.– Viene installata una versione minima del sistema operativo.

v Quando richiesto, inserire il CD di installazione di Tivoli Storage Managernell’unità CD-ROM. Le attività di seguito riportate vengono eseguiteautomaticamente.– Il client Tivoli Storage Manager viene installato con il comando di

installazione memorizzato nel file asr.sif.– I volumi critici specificati nel file asr.sif vengono ripristinati da Tivoli Storage

Manager.– Lo stato del sistema viene ripristinato da Tivoli Storage Manager.– Il sistema viene riavviato nello stato di recupero.– Una volta riavviato il sistema, è possibile utilizzare Tivoli Storage Manager

per ripristinare i file di dati dal server. Durante il recupero, ASR riporta ilsistema operativo al punto dell’ultimo backup eseguito. Una volta completatoASR, è necessario recuperare tutte le applicazioni e i dati che non risiedonosui volumi critici del sistema operativo.

Note:

1. Conservare il minidisco di recupero ASR in un luogo sicuro per un uso futuro.2. Per il recupero del sistema, la macchina di destinazione su cui deve essere

ricostituito il sistema, deve presentare i seguenti requisiti:v La configurazione hardware del sistema deve essere identica a quella del

sistema originale, ad eccezione dei dischi fissi, delle schede video e delleschede dell’interfacce di rete. Qualsiasi modifica alle schede video o alleschede di rete deve essere configurata manualmente.

v Il sistema di destinazione deve avere lo stesso numero di dischi del sistemaoriginale.

v La dimensione di ciascun disco sul sistema di destinazione deve esseremaggiore o uguale alla dimensione del disco corrispondente sul sistemaoriginale.

v Tutti i dischi devono avere settori a 512 byte.v Tutti i dischi (e solo quei dischi) disponibili per ASR su cui viene eseguito un

recupero devono essere accessibili.v I file ASR devono essere accessibili da un’unico minidisco locale.v Le unità minidisco e CD-ROM non possono essere unità con scheda PC

esterna.3. Per ASR devono essere rispettati i seguenti requisiti del sistema originale:

v Il sistema deve essere una macchina x86 o Itanium (Merced).v I dischi devono avere settori a 512 byte.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 101

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v Tutti i volumi di base del sistema devono essere semplici. I volumi nonsemplici non sono supportati. Se viene eseguito il mirroring di un volume, ilvolume deve essere un volume dinamico e non un volume di base.

Ripristino dei file ASR (Automated System Recovery) (Windows XP,Windows Server 2003)

ASR è una funzione di ripristino dei sistemi operativi Windows XP Professional eWindows Server 2003 che fornisce una struttura per salvare e recuperare lo statooperativo di Windows XP o di Windows Server 2003, in caso di errore gravissimodi sistema o di errore hardware. Tivoli Storage Manager crea i file necessari per ilripristino ASR e li memorizza sul server Tivoli Storage Manager.

Per eseguire il ripristino dei file ASR, è necessario avere l’autorizzazione diresponsabile. Per ripristinare i file ASR utilizzando la GUI:1. Fare clic sul pulsante Ripristinare nella finestra principale della GUI. Viene

visualizzata la finestra Ripristinare.2. Espandere la struttura ad albero della directory facendo clic sul segno + o

sull’icona della cartella accanto a un oggetto nella struttura.3. Fare clic sulla casella di selezione accanto al nodo ASR (Automated System

Recovery) oppure fare clic sulla casella di selezione ASR dall’elenco di file.4. Fare clic su Ripristinare. Viene visualizzata la finestra Destinazione ripristino.

Immettere le informazioni appropriate. È possibile ripristinare i file ASR nellaloro destinazione originale (<unità di sistema>:\adsm.sys\ASR) o inun’ubicazione diversa, ad esempio un minidisco (consultare “Creazione di unminidisco ASR (Automated System Recovery)”.

5. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività mostra lo stato dielaborazione del ripristino.

Note:

1. Quando vengono ripristinati i file ASR inattivi, è necessario accertarsi chevenga eseguito contemporaneamente il ripristino dello stato del sistema e deifile. Ciò richiede una modifica manuale del file tsmasr.cmd, in quanto ilcomportamento predefinito consiste nel ripristinare il sistema all’ultimo backupattivo. I comandi di ripristino in tsmasr.cmd non specificano parametri inattivicon riferimento temporale.

2. Quando si seleziona ASR (Automated System Recovery) dalla struttura delladirectory, i risultati vengono visualizzati nell’elenco di file. Qualsiasi versioneinattiva di un determinato file è indicata dall’icona contrassegnata con una Xaccanto alla casella di selezione.

Creazione di un minidisco ASR (Automated System Recovery)Una volta generati i file ASR (Automated System Recovery) ed eseguito il backupdi tali file utilizzando il client Windows XP o Windows Server 2003, è possibilesalvare automaticamente i file ASR su un minidisco. È possibile utilizzare ilminidisco ASR nel caso risulti necessario recuperare il sistema per un erroreirreversibile del sistema o per un errore hardware.

Per creare un minidisco ASR, è necessario avere l’autorizzazione di responsabile.Per creare un minidisco ASR:1. Selezionare Programmi di utilità → Crea minidisco ASR dalla finestra

principale della GUI. Viene visualizzato il wizard Crea minidischi ASR(Automated System Recovery).

102 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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2. Specificare l’unità minidisco per la creazione del minidisco ASR.3. Inserire un minidisco formattato vuoto nella relativa unità.4. Fare clic sul pulsante Fine.

È possibile anche creare un minidisco di recupero ASR per un altro nodo, se è statoconcesso l’accesso allo spazio file ASR dall’altro nodo. Per creare il minidisco perun altro nodo:1. Selezionare Programmi di utilità → Accedi ad altro nodo dalla finestra

principale della GUI.2. Selezionare Programmi di utilità → Crea minidisco ASR dalla finestra

principale della GUI. Viene visualizzato il wizard Crea minidischi ASR(Automated System Recovery).

3. Specificare l’unità minidisco per la creazione del minidisco ASR.4. Inserire un minidisco formattato vuoto nella relativa unità.5. Fare clic sul pulsante Fine.

Note:1. Se consiglia di creare sempre un minidisco ASR dopo aver eseguito il backup

dei file ASR.2. Conservare il minidisco di recupero ASR in un luogo sicuro per un uso futuro.

Dalla riga comandi di Tivoli Storage Manager, utilizzare il comando restore asr perripristinare i file ASR (Automated System Recovery) dal server Tivoli StorageManager ad un’ubicazione specificata. Per impostazione predefinita, i file ASRvengono ripristinati nella directory adsm.sys\ASR. Per ulteriori informazioni,consultare “Restore ASR” a pagina 466.

Ripristino di strutture e file Dfs MicrosoftPer ripristinare i nodi Dfs e i dati relativi a ciascun nodo, ripristinare prima imetadati dei nodi Dfs e in seguito ciascun nodo. Se il nodo di metadati non èripristinato, Tivoli Storage Manager crea una directory nella root Dfs utilizzando lostesso nome del punto nodo e ripristina i dati in essa contenuti. Per ulterioriinformazioni, consultare “Esecuzione del backup dei file Microsoft Dfs” apagina 88.

Ripristino di un’immagine (Windows 2000, XP)Prima di eseguire il ripristino di un’immagine, considerare quanto segue:v Per eseguire il ripristino di un’immagine (in linea o meno) è necessario disporre

dell’autorizzazione per la gestione sul sistema.v Il ripristino dell’immagine di un volume consente di ripristinare il volume nello

stesso stato in cui si trovava quando è stata eseguita l’ultima copia di backupimmagine. Accertarsi che l’operazione di ripristino di un’immagine siaassolutamente necessaria, poiché l’intero file system corrente o il volume di baseverrà sostituito con l’immagine sul server.

v Assicurarsi che il volume su cui viene ripristinata l’immagine sia almeno dellastessa dimensione dell’immagine da ripristinare.

v Il file system o il volume da ripristinare non deve essere dello stesso tipodell’originale. Il volume non deve essere formattato. Il processo di ripristinodelle immagini crea il file system formattato in modo corretto.

v Accertarsi che il volume di destinazione del ripristino non sia in uso. Il clientbloccherà il volume prima di avviare il ripristino. Il client sbloccherà il volume

Capitolo 5. Ripristino dei dati 103

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una volta che il ripristino è stato completato. Se il volume è in uso quando ilclient tenta di bloccare il file system, l’operazione di ripristino non riuscirà.

v Non è possibile ripristinare un’immagine sull’ubicazione dove è installato ilprogramma client Tivoli Storage Manager.

v Se è stata creata un’immagine dell’unità di sistema, non è possibile ripristinarlanella stessa ubicazione poiché il client non può disporre di un blocco esclusivodell’unità di sistema. Inoltre, a causa delle diverse configurazioni deicomponenti di sistema, l’immagine di sistema potrebbe non risultare coerentecon quelle degli altri componenti (ad esempio, Active Directory). Alcuni diquesti componenti possono essere configurati in modo da utilizzare volumidifferenti, le cui parti sono installate sia sull’unità di sistema, sia su volumiesterni al sistema.

v Se sono stati eseguiti backup incrementali progressivi e backup di immagini sulfile system, sarà possibile eseguire un ripristino incrementale del file system. Ilprocesso ripristina i singoli file dopo aver completato il ripristino delleimmagini. I singoli file ripristinati sono quelli di cui è stato eseguito il backupdopo l’immagine originale. Facoltativamente, se i file sono stati cancellati dopola copia di backup originale, il ripristino incrementale può cancellare quei filedall’immagine di base. Le copie di backup e i ripristini incrementali possonoessere eseguiti solo sui file system caricati, non sui volumi logici di base.

v Se per qualsiasi ragione, un’immagine ripristinata è corrotta, bisogna eseguirechkdsk per eseguire un controllo e riparare i settori difettosi (a meno che ilvolume ripristinato non sia RAW).È possibile utilizzare l’opzione verifyimage con il comando restore image perspecificare che si desidera abilitare il rilevamento di settori danneggiati sulvolume di destinazione. Se nel volume di destinazione vengono rilevati deisettori danneggiati, Tivoli Storage Manager invia un messaggio di avvertenzaalla console e alla registrazione errori. Per ulteriori informazioni consultarel’“Verifyimage” a pagina 344.Se sono presenti settori difettosi sul volume di destinazione, è possibile utilizzarel’opzione imagetofile con il comando restore image per specificare che sidesidera ripristinare l’immagine di origine ad un file. In seguito sarà possibileutilizzare un’utilità ’dd’ (disponibile su Unix) o equivalente per copiare i dati daquesto file su un volume logico. Per ulteriori informazioni consultarel’“Imagetofile” a pagina 230.

v Il client Windows 2000 supporta la funzione ″server-free data movement″(spostamento dei dati server-free) su base SAN che consente l’elaborazione ditrasferimenti di dati dal processore client e server e dalla LAN durante leoperazioni di backup di immagine in linea o non in linea e di ripristino. I dischiclient devono essere collegati alla rete SAN e accessibili dal server dalprogramma data mover, quale un router SAN.Per abilitare il supporto server-free su base SAN, consultare IBM Tivoli StorageManager for Windows Administrator’s Guide, GC32-0782.Per ulteriori informazioni,consultare “Server-free data movement basato su SAN” a pagina 54.

Esecuzione di un ripristino immagine utilizzando la GUIUtilizzare la seguente procedura per ripristinare un’immagine del file system o delvolume logico di base:1. Fare clic su Ripristina dalla finestra principale. Viene visualizzata la finestra

Ripristinare.2. Espandere la struttura della directory.3. Localizzare l’oggetto nella struttura ad albero denominata Immagine ed

espanderla. Fare clic sulla casella di selezione accanto all’immagine che si

104 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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desidera ripristinare.È possibile visualizzare informazioni dettagliatesull’oggetto evidenziando l’oggetto e selezionando Visualizza → Dettagli file...dalla finestra principale o facendo clic sul pulsante Visualizzare dettagli file.

4. (Facoltativo) per eseguire un ripristino immagine incrementale, fare clic sulpulsante Opzioni per aprire la finestra Opzioni di ripristino e selezionarel’opzione Immagine più incrementale. Se si desidera cancellare i file non attividal file system locale, selezionare la casella di controllo Cancella file non attivida locale. Fare clic sul pulsante OK.

5. Fare clic su Ripristinare. Viene visualizzata la finestra Destinazione ripristino.L’immagine può essere ripristinata sul volume con la lettera dell’unità o ilpunto di montaggio da cui è stato in origine eseguito il backup. In alternativa,può essere scelto un volume diverso per l’ubicazione del ripristino.

6. Fare clic sul pulsante Ripristinare per iniziare il ripristino. Viene visualizzata lafinestra Elenco attività indicante lo stato di avanzamento del ripristino. Nellafinestra Prospetto del ripristino, viene visualizzato un prospetto dettagliatodello stato.

Considerazioni:v È possibile selezionare Visualizza → Dettagli file... dalla finestra principale o fare

clic sul pulsante Visualizzare dettagli file per visualizzare le statistiche diseguito riportate relative alle immagini del file system di cui il client ha eseguitoil backup:– Dimensione Immagine - Questa è la dimensione del volume di cui si è

eseguito il backup.– Dimensione memorizzata - Questa è la dimensione effettiva dell’immagine

memorizzata sul server. Poiché il backup dell’immagine consente di eseguireil backup solo dei blocchi utilizzati in un filesystem, la dimensionedell’immagine memorizzata sul server Tivoli Storage Manager potrebbe esserepiù piccola della dimensione del volume. Per i backup dell’immagine in linea,l’immagine memorizzata può essere maggiore del filesystem basato sulladimensione di OBF.

– Tipo filesystem– Data e ora del backup– Classe di gestione assegnata al backup dell’immagine– Sia se il backup dell’immagine è una copia attiva o inattiva

v Per modificare determinate opzioni di ripristino, fare clic sul pulsante Opzioni.Le opzioni modificate risultano disponibili solo durante la sessione corrente.

v Nella finestra Opzioni di ripristino, è possibile scegliere di ripristinare solol’immagine o l’immagine più file o indirizzari incrementali.Se si seleziona Soloimmagine, verrà ripristinata solo l’immagine dell’ultima copia di backupimmagine. Questo è il valore predefinito.Se è stato eseguito un backup di immagine incrementale per data su un volumecon incrementali, è possibile selezionare l’opzione Immagine più incrementale.Se si sceglie Immagine più incrementale, è inoltre possibile selezionare Cancellafile non attivi da locale per cancellare i file non attivi che sono stati ripristinatisul file system locale. Se un backup di immagine incrementale per data è l’unicotipo di backup che è stato eseguito sul file system, i file non verranno cancellati.Attenzione: Accertarsi innanzitutto che l’esecuzione del ripristino incrementalesia realmente necessario, poiché l’intero file system verrà sostituito conl’immagine del server e, quindi, ripristinare i file sottoposti a backup utilizzandol’operazione di backup immagine incrementale.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 105

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v Se si desidera stimare la quantità di tempo necessaria per l’elaborazione dei filee delle directory, fare clic sul pulsante Stimare. Nel campo Tempo ditrasferimento stimato viene visualizzato N/D, se non è presente alcun backupprecedente tra il nodo client e il server. La stima si basa sulla velocità ditrasferimento documentata tra una determinata combinazione client-server. Taledocumentazione cronologica è memorizzata localmente sul file dsm.ini del cliento sul client Windows. .

Esecuzione del ripristino di un’immagine utilizzando la rigacomandi

Utilizzare il comando restore image per ripristinare un’immagine utilizzando lariga comandi di Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni, consultare“Restore Image” a pagina 477.

È possibile utilizzare l’opzione verifyimage con il comando restore image perspecificare che si desidera abilitare il rilevamento di settori danneggiati sul volumedi destinazione. Se nel volume di destinazione vengono rilevati dei settoridanneggiati, Tivoli Storage Manager invia un messaggio di avvertenza alla consolee alla registrazione errori. Per ulteriori informazioni consultare l’“Verifyimage” apagina 344.

Se sono presenti settori difettosi sul volume di destinazione, è possibile utilizzarel’opzione imagetofile con il comando restore image per specificare che si desideraripristinare l’immagine di origine ad un file. In seguito sarà possibile utilizzareun’utilità ’dd’ (disponibile su Unix) o equivalente per copiare i dati da questo filesu un volume logico. Per ulteriori informazioni consultare l’“Imagetofile” apagina 230.

Ripristino dei dati da una serie di backupIl responsabile Tivoli Storage Manager può generare una serie di backup (uninsieme di file attivi che si trovano sul server) sul supporto portatile su un’unitàutilizzando un formato compatibile con l’unità client.

È possibile generare una serie di backup come numero di file speciali se la classeunità specificata dal responsabile Tivoli Storage Manager al momento dellacreazione è file. Questi file possono essere memorizzati in locale (sul client) perfornire maggiore flessibilità di ripristino.

WAS e backup di gruppo possono essere anche aggiunti a una serie di backup. Perulteriori informazioni sui gruppi di backup, consultare“Backup di un gruppo: ilbackup dei file da una o più origini di spazi file” a pagina 66. Per ulterioriinformazioni sui backup WAS, consultare“Backup di WAS (WebSphere ApplicationServer)” a pagina 80.

È possibile utilizzare i supporti portatili su unità, quali le unità nastro, CD-ROM,DVD, JAZ o ZIP Iomega. Sono disponibili informazioni di supporto correnti alseguente sito Web:http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support/IBMTivoliStorageManager.html

È possibile ripristinare le serie di backup dalle seguenti ubicazioni:v Da un supporto portatile su un’unità collegata alla stazione di lavoro client.v Direttamente dal server

106 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Le serie di backup possono fornire archivi istantanei e rapide funzioni di recuperocome descritto di seguito:

Archivio istantaneoQuesta funzionalità consente al responsabile di creare un insieme di archividalle versioni di backup già memorizzare sul server.

Ripristino rapidoSe vengono eseguite delle attività senza essere in rete e si verifica unaperdita dei dati, è possibile ripristinare i dati dalla serie di backup.

Note:

1. Se non è possibile ripristinare una serie di backup da un supporto mobile,eseguire un controllo con il responsabile Tivoli Storage Manager per accertarsiche il supporto mobile sia stato creato su un dispositivo utilizzando un formatocompatibile con il dispositivo.

2. Non è disponibile alcun supporto nell’API Tivoli Storage Manager per ilformato della serie di backup.

3. Per abilitare il client GUI per ripristinare una serie di backup sul dispositivocollegato su una stazione di lavoro standalone Windows senza richiedere unaconnessione server, utilizzare l’opzione localbackupset. Consultare“Localbackupset” a pagina 250 per ulteriori informazioni.

4. Il comando restore backupset supporta il ripristino delle serie di backup localidai supporti locali senza utilizzare l’opzione localbackupset.

Ripristino di una serie di backup completa o parzialeTivoli Storage Manager considera una serie di backup come un oggetto contenentel’intera struttura di file. È possibile ripristinare l’intera serie di backup o solospecifiche porzioni. Il supporto per la serie di backup fornisce una descrizionedelle proprie caratteristiche e contiene tutte le informazioni necessarie perl’esecuzione di un corretto ripristino.

Utilizzare la GUI solo per ripristinare una serie di backup intera. È possibileutilizzare la riga comandi per ripristinare un’intera serie di backup oppure singolifile di una serie di backup. Per informazioni sulle modalità di utilizzo delcomandorestore backupset, consultare“Restore Backupset” a pagina 467.

Ripristino delle serie di backup utilizzando la GUIAttenzione: Prima di iniziare un ripristino, accertarsi che le serie di backuppossano contenere dati da più spazi file. Se si specifica una destinazione diversa daquella originaria, i dati di tutti gli spazi file vengono ripristinati nell’ubicazionespecificata.

Per ripristinare una serie di backup, eseguire i seguenti passi:v Fare clic su Ripristina dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Ripristinare.v Individuare l’oggetto della struttura di directory Serie di backup ed espanderlo.

– Per ripristinare la serie di backup da un’unità locale, espandere l’oggettoLocal e viene visualizzata la finestra di dialogo per specificare l’ubicazionedella serie di backup. In questa finestra di dialogo, selezionare Nome file:oppureNome nastro: dall’elenco a discesa, quindi immettere l’ubicazione delnastro o del file. Per aprire una finestra di selezione file e selezionare unaserie di backup, è anche possibile fare clic sul pulsante Sfoglia.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 107

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– Per ripristinare una serie di backup completa dal server, espandere l’oggettoServer.

Le serie di backup vengono visualizzate nella struttura e raggruppate in basealla relativa descrizione. Espandere una descrizione delle serie di backup pervisualizzare sia le serie di backup che la descrizione.

v Fare clic sulla casella di selezione accanto alle serie di backup che si desideraripristinare.

v Fare clic su Ripristinare. Viene visualizzata la finestra Destinazione ripristino.Immettere le informazioni appropriate.

v Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività visualizza lo stato dielaborazione del ripristino.

Note:

1. Se l’oggetto che si desidera ripristinare fa parte di una serie di backup generatasu un nodo, e il nome del nodo viene modificato sul server, tutti gli oggettidella serie di backup che sono stati generati prima della modifica non sarannoassociati al nuovo nome nodo. Verificare che il nome nodo corrisponda al nodoper il quale viene generata la serie di backup.

2. Se la serie di backup si trova sul server, viene applicata la protezione normaledi Tivoli Storage Manager ed è possibile ripristinare solo i propri file e i file acui è stato consentito l’accesso. Tuttavia, la protezione normale di Tivoli StorageManager non viene applicata ai dati della serie di backup quando ripristinati inlocale, in quanto i supporti fisici possono essere utilizzati da persone che vihanno l’accesso.

3. Per abilitare il client GUI per ripristinare una serie di backup su un dispositivocollegato su una stazione di lavoro standaloneWindows senza richiedere unaconnessione server, utilizzare l’opzione localbackupset. Consultare“Localbackupset” a pagina 250 per ulteriori informazioni. Il comando restorebackupset supporta il ripristino delle serie di backup locali da supporti localisenza l’utilizzo dell’opzione localbackupset. Inoltre, determinati supporti localicome i dispositivi a nastro richiedono la configurazione di programmi dicontrollo per dispositivi prima di eseguire un ripristino. Per assistenza,consultare il manuale del programma di controllo. Infine, per eseguire ilripristino è importante conoscere anche l’indirizzo del dispositivo.

Esecuzione di ripristini con riferimento temporaleUtilizzare un ripristino con riferimento temporale per ripristinare i file allo stato diuna specifica data/ora. Un ripristino con riferimento temporale può eliminarel’errore che ha causato il danneggiamento dei dati ripristinando i dati da unacircostanza precedente al danneggiamento o recuperare una configurazione di basead una condizione precedente.

È possibile eseguire un ripristino con riferimento temporale di un oggetto disistema uno spazio file, una directory o un file. È possibile inoltre eseguire unripristino con riferimento temporale dei backup delle immagini. Per ulterioriinformazioni, consultare “Backup Image” a pagina 375.

Eseguire backup incrementali per supportare un ripristino con riferimentotemporale. Durante un backup incrementale, il server viene notificato dal client se ifile vengono cancellati da un spazio file client o da una directory. Con i backupselettivi e incrementali per data il server non viene notificato della cancellazionedei file. Eseguire i backup incrementali con una frequenza compatibile con ipossibili requisiti di ripristino.

108 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Se si richiede un ripristino con riferimento temporale con una data/ora precedentealla vecchia versione mantenuta dal server Tivoli Storage Manager, l’oggetto nonviene ripristinato sul sistema. I file cancellati dalla stazione di lavoro prima delriferimento temporale specificato non verranno ripristinati.

Note:

1. Il responsabile deve definire le impostazioni del gruppo di copie checonsentono il mantenimento di un numero di versioni disattive di un filesufficiente per garantire il ripristino di quel file in una determinata data/ora. Senon viene mantenuto un numero di versioni sufficiente, Tivoli Storage Managerpotrebbe non essere in grado di ripristinare tutti gli oggetti con il riferimentotemporale specificato.

2. Se si cancella un file o una directory, la volta successiva che si esegue unbackup incrementale, la versione del backup attiva diventa disattiva e vengonocancellate le versioni meno recenti che sono in eccesso rispetto al numerospecificato dall’attributo versions data deleted. Per ulteriori informazionisull’attributo versions data deleted, consultare Capitolo 8, “Informazioni sullepolitiche di gestione della memoria”, a pagina 135.

Quando si esegue un ripristino con riferimento temporale, considerare i seguentifattori:v Tivoli Storage Manager ripristina le versioni di file dal backup più recente prima

della data di riferimento temporale specificata. Assicurarsi che il riferimentotemporale specificato non corrisponda a data e ora in cui è stato eseguito ilbackup.

v Se la data/ora specificata per l’oggetto che si sta tentando di ripristinare èprecedente alla versione più vecchia che esiste sul server, Tivoli Storage Managernon potrà ripristinare quell’oggetto.

v Un ripristino con riferimento temporale ripristina i file cancellati dalla stazionedi lavoro client dopo la data del riferimento temporale, ma non i file cancellatiprima di quella data.

v Tivoli Storage Manager non può ripristinare un file creato dopo la data/ora delriferimento temporale. Quando si esegue un ripristino con riferimentotemporale, i file che vengono creati sul client in seguito alla data prestabilita nonvengono cancellati.

Per eseguire un ripristino con riferimento temporale utilizzando la GUI del client,effettuare quanto segue:1. Fare clic sul pulsante Ripristina nella finestra principale. Viene visualizzata la

finestra Ripristinare.2. Fare clic sul pulsante Riferimento temporale nella finestra Ripristinare. Viene

visualizzata la finestra Ripristino con riferimento temporale.3. Selezionare la casella Utilizzare una data come riferimento temporale.

Selezionare la data e l’ora e fare clic su OK. Il riferimento temporale specificatoviene visualizzato nel campo Riferimento temporale della finestra Ripristina.

4. Visualizzare gli oggetti che si desidera ripristinare. È possibile ricercare unoggetto per nome, filtrare la struttura della directory o gestire le directory nellastruttura della directory.

5. Fare clic sulle caselle di selezione accanto agli oggetti che si desideraripristinare.

6. Fare clic sul pulsante Ripristinare. Viene visualizzata la finestra Destinazioneripristino. Immettere le informazioni appropriate.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 109

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7. Fare clic sul pulsante Ripristinare per iniziare il ripristino. La finestra Elencoattività visualizza lo stato di elaborazione del ripristino.

Nota: se non esistono versioni di backup di una directory per il riferimentotemporale specificato, i file all’interno di tale directory non sono ripristinabili dallaGUI . Tuttavia, è possibile ripristinare questi file dalla riga comandi.

È possibile avviare un ripristino con riferimento temporale dal client riga comandiutilizzando le opzioni pitdate e pittime con i comandi query backup e restore. Adesempio, quando si utilizzano le opzioni pitdate e pittime con il comando querybackup, viene stabilito il riferimento temporale in base al quale vengono restituitele informazioni sul file. Quando si utilizzano le opzioni pitdate e pittime con ilcomando restore, i valori relativi alla data e all’ora specificati stabiliscono ilriferimento temporale in base al quale vengono restituiti i file. Se si specificapitdate senza il valore pittime, pittime assume il valore predefinito di 23:59:59. Sepittime viene specificato senza il valore pitdate, verrà ignorato.

Ripristino dei file system NASLe immagini del file system NAS vengono ripristinate utilizzando il client Web, ol’interfaccia della riga comandi. Per informazioni sulle modalità di installazione edi configurazione del client Web, consultare “Configurazione del client Web” apagina 16.

È possibile ripristinare immagini di file system NAS complete o differenziali di cuiè stato precedentemente eseguito il backup. Se si ripristina un’immaginedifferenziale, Tivoli Storage Manager automaticamente ripristina prima l’immaginedi backup completa, seguita dall’immagine differenziale. Non è necessario che unnodo client monti un file system NAS per eseguire le operazioni di backup o diripristino su questo file system.

Ripristino dei file system NAS utilizzando il client WebPer informazioni sulle modalità di installazione e di configurazione del client Web,consultare “Configurazione del client Web” a pagina 16. Per eseguire il ripristinodei file system NAS utilizzando la GUI del client Web:1. Fare clic su Ripristina dalla finestra principale. Viene visualizzata la finestra

Ripristinare.2. Espandere la struttura della directory. Per espandere un nodo all’interno della

struttura, fare clic sul segno più (+) accanto a un oggetto nella struttura.

Note:

a. I nodi visualizzati sono quelli di cui è stato eseguito il backup e per i qualiil responsabile dispone dell’autorizzazione.

b. Il nodo root Nodes non è selezionabile. Questo nodo viene visualizzato solose un plug-in NAS è presente sulla macchina client.

c. I nodi NAS vengono visualizzati sullo stesso livello del nodo della stazionedi lavoro client. Verranno visualizzati solo i nodi per i quali il responsabiledispone dell’autorizzazione.

3. Espandere il nodo NAS per visualizzare l’oggetto Immagine.4. Espandere l’oggetto Immagine per visualizzare i volumi che è possibile

ripristinare. Non è possibile espandere gli oggetti Volume.5. Fare clic sulle caselle di selezione accanto ai volumi nell’oggetto Immagine che

si desidera ripristinare.

110 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Note:

a. Se si desidera ripristinare un’immagine NAS di cui è stato eseguito ilbackup in una determinata data, fare clic sul pulsante Riferimentotemporale. Dopo aver selezionato una data, viene visualizzato l’ultimooggetto di cui è stato eseguito il backup in quella data o prima di quelladata, inclusi gli oggetti inattivi.

b. Se si desidera visualizzare tutte le immagini (incluse le immagini attive einattive), prima di selezionare le immagini, selezionare Visualizza →Visualizza file attivi/disattivi dalla barra dei menu.

6. Fare clic su Ripristinare. Viene visualizzata la finestra Destinazione ripristino.Immettere le informazioni nella finestra Destinazione ripristino. Se si sceglie dieseguire il ripristino in una destinazione diversa, è possibile ripristinare solo unvolume alla volta.

Nota: È possibile ripristinare le immagini dei file system NAS su ogni volumedel server di file NAS da cui sono stati eseguiti i backup. Non è possibileripristinare le immagini su un altro server di file NAS.

7. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività per il ripristino NASvisualizza lo stato di elaborazione e la barra di avanzamento del ripristino. Ilnumero visualizzato accanto alla barra di avanzamento indica le dimensioni delripristino. Al termine del ripristino,la finestra relativa al prospetto del ripristinoNAS visualizza i dettagli dell’elaborazione.

Nota: Se occorre chiudere la sessione del browser Web, le operazioni NAS incorso al momento continueranno anche dopo la disconnessione. Èpossibile utilizzare il pulsante Respinto della finestra Elenco attività delbackup NAS per uscire dai processi di controllo senza interromperel’esecuzione dell’operazione in corso.

8. (Facoltativo) Per controllare l’elaborazione di un’operazione, dalla finestraprincipale, selezionare Azioni → Attività TSM.

Considerazioni:v In una finestra di ripristino, i backup remoti (NAS) e di stazioni di lavoro si

escludono reciprocamente. Una volta selezionata una voce per il ripristino, lavoce successiva che verrà selezionata deve essere dello stesso tipo (NAS o nonNAS).

v I dettagli non verranno visualizzati nella frame di destra della finestra Ripristinoper i nodi o le immagini NAS. Per visualizzare le informazioni su un’immagineNAS, evidenziare l’immagine NAS e selezionare Visualizza → Dettagli file dalmenu.

v Per cancellare gli spazi file NAS, selezionare Programmi di utilità → Cancellaspazi file. È possibile cancellare gli oggetti remoti e della stazione di lavoro.

Ripristino dei file e delle directory NAS mediante il client WebÈ possibile utilizzare l’opzione toc con l’opzione include.fs.nas nel file delleopzioni client (dsm.opt) per specificare se Tivoli Storage Manager salva leinformazioni dell’indice per ciascun backup di filesystem. Consultare “Toc” apagina 335 per ulteriori informazioni. Se si salvano le informazioni dell’indice, èpossibile inoltre utilizzare il client Web di Tivoli Storage Manager per esaminaretutta la struttura del filesystem e selezionare file e directory da ripristinare. Lacreazione di un indice richiede che si definisca l’attributo TOCDESTINATION nelgruppo di backup per la classe di gestione a cui è collegata questa immagine dibackup. La creazione dell’indice inoltre richiede ulteriori elaborazioni, risorse di

Capitolo 5. Ripristino dei dati 111

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rete, spazio di lotti di memoria e possibilmente un punto di montaggio durantel’operazione di backup. Se non si salvano le informazioni sull’indice, è ancorapossibile ripristinare i file singoli o le strutture della directory utilizzando ilcomando restore node del server, purché si conosca il nome completo di ogni file odirectory e l’immagine nella quale è stato eseguito il backup dell’oggetto.

Per ripristinare file e directory NAS:1. Fare clic su Ripristina dalla finestra principale. Viene visualizzata la finestra

Ripristinare.2. Espandere la struttura della directory. Per espandere un nodo all’interno della

struttura, fare clic sul segno più (+) accanto a un oggetto nella struttura.

Note:

a. I nodi visualizzati sono quelli di cui è stato eseguito il backup e per i qualiil responsabile dispone dell’autorizzazione.

b. Il nodo root Nodes non è selezionabile. Questo nodo viene visualizzato solose un plug-in NAS è presente sulla macchina client.

c. I nodi NAS vengono visualizzati sullo stesso livello del nodo della stazionedi lavoro client. Verranno visualizzati solo i nodi per i quali il responsabiledispone dell’autorizzazione.

3. Espandere il nodo NAS per visualizzare l’oggetto Livello file.4. Espandere l’oggetto Livello file per visualizzare i volumi, le directory e i file di

cui è stato eseguito l’ultimo backup. Quando si espande l’oggetto volume e leinformazioni complete sull’indice sono disponibili sul server per l’ultimobackup, viene visualizzata la finestra di dialogo Carica indice. Se leinformazioni complete sull’indice non sono disponibili per l’ultimo backup,nessun oggetto verrà visualizzato al di sotto dell’oggetto volume. Il passosuccessivo illustra come visualizzare gli oggetti da backup diversi dall’ultimo.Informazioni complete sull’indice vengono fornite se si eseguono le seguentioperazioni:v Backup differenziale dell’immagine con informazioni sull’indice e relativo

backup completo dell’immagine con informazioni sull’indice.v Backup completo dell’immagine con informazioni sull’indice

5. Fare clic sulle caselle di selezione accanto ai file o alle directory che si desideraripristinare. Se si desidera ripristinare i file da un’immagine NAS di cui è statoeseguito il backup in una determinata data o visualizzare i file di versioniprecedenti, evidenziare il volume da ripristinare e fare clic sul pulsanteRiferimento temporale. Se si seleziona Utilizza data di riferimento temporalenella finestra Ripristino con riferimento temporale, i file dell’immagine di cui èstato eseguito il backup in quella data e, se si tratta di un’immaginedifferenziale, i file dell’immagine completa corrispondente, vengono visualizzatinell’oggetto Livello file. Se si fa clic su Utilizza immagini selezionate nellafinestra Ripristino con riferimento temporale, la finestra Immagini selezionateviene visualizzata per la selezione delle immagini. Il contenuto delle immaginiselezionate viene visualizzato nell’oggetto Livello file.

6. Fare clic su Ripristinare. Viene visualizzata la finestra Destinazione ripristino.Immettere le informazioni nella finestra Destinazione ripristino. Se si sceglie dieseguire il ripristino in una destinazione diversa, è possibile ripristinare solo unvolume alla volta.

7. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività per il ripristino NASvisualizza lo stato di elaborazione e la barra di avanzamento del ripristino. Ilnumero visualizzato accanto alla barra di avanzamento indica le dimensioni delripristino. Al termine del ripristino,la finestra relativa al prospetto del ripristinoNAS visualizza i dettagli dell’elaborazione.

112 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Nota: Se occorre chiudere la sessione del browser Web, le operazioni NAS incorso al momento continueranno anche dopo la disconnessione. Èpossibile utilizzare il pulsante Respinto della finestra Elenco attività delbackup NAS per uscire dai processi di controllo senza interromperel’esecuzione dell’operazione in corso.

8. (Facoltativo) Per controllare l’elaborazione di un’operazione, dalla finestraprincipale, selezionare Azioni → Attività TSM.

Considerazioni:v In una finestra di ripristino, i backup remoti (NAS) e WAS si escludono

reciprocamente. Una volta selezionata una voce per il ripristino, la vocesuccessiva che verrà selezionata deve essere dello stesso tipo (stazione di lavoro,NAS o WAS).

v Per visualizzare le informazioni sugli oggetti in un nodo NAS, evidenziarel’oggetto e selezionare Visualizza → Dettagli file dal menu.

v Per cancellare gli spazi file NAS, selezionare Programmi di utilità → Cancellaspazi file. È possibile cancellare gli oggetti remoti e della stazione di lavoro.

Ripristino dei file system NAS utilizzando la riga comandiLa Tabella 21 elenca i comandi e le opzioni che possono essere utilizzati pereseguire il ripristino delle immagini del file system NAS dalla riga comandi.

Tabella 21. Comandi e opzioni NAS

Opzione o comando Definizione Pagina

query node Visualizza tutti i nodi per i quali un determinato ID utentedi gestione dispone dell’autorizzazione per eseguire leoperazioni. L’ID utente di gestione autorizzato deve averealmeno l’autorizzazione di proprietario per il nodo NAS e ilnodo della stazione di lavoro client utilizzati dalla rigacomandi o dal Web.

441

query backup Utilizzare il comando query backup con l’opzione class pervisualizzare informazioni sulle immagini dei file system dicui è stato eseguito il backup per un server di file NAS.

423

query filespace Utilizzare il comando query filespace con l’opzione classper visualizzare un elenco di spazi file che appartengono aun nodo NAS.

432

restore nas Ripristina l’immagine di un file system che appartiene a unserver di file NAS (Network Attached Storage).

481

monitor process Visualizza i processi di backup e di ripristino correnti pertutti i nodi NAS per i quali l’utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindiselezionare un processo da controllare.

417

cancel process Visualizza i processi di backup e di ripristino correnti pertutti i nodi NAS per i quali l’utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindiselezionare un processo da annullare.

395

delete filespace Utilizzare il comando delete filespace con l’opzione classper visualizzare un elenco di spazi file che appartengono aun nodo NAS per scegliere lo spazio file da eliminare.

400

Una specifica di filesystem NAS utilizza le seguenti convenzioni:v A prescindere dalla piattaforma client, le specifiche di filesystem NAS utilizzano

il separatore barra (/), come nell’esempio: /vol/vol0.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 113

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v Per specificare i file system NAS sulla riga comandi, è necessario utilizzare leparentesi graffe {}, ad esempio: {/vol/vol0}.

Nota: Quando si avvia un’operazione di ripristino NAS utilizzando il client dellariga comandi, il client della GUI o il client Web, il server avvia un processoper inizializzare, controllare e monitorare l’operazione. Prima di poterrilevare lo stato sull’interfaccia client della riga comandi, è possibile chetrascorrano alcuni secondi; infatti, il server deve eseguire il montaggio ealtre attività necessarie prima che il trasferimento dei dati abbia luogo. Ilclient della riga comandi di Tivoli Storage Manager può visualizzare unmessaggio Interrotto... quando ha luogo il montaggio. È possibileignorare questo messaggio.

Ripristino di WAS (WebSphere Application Server)È possibile ripristinare i backup di immagine completi o differenziali di WAS(WebSphere Application Server) se è installato Data Protection per WebSphereApplication Server. Quando si esegue un backup di WAS, spazi file vengono creatisul server Tivoli Storage Manager con la convenzione di denominazioneWAS_INSTANCENAME (per lo spazio file di Application Server) eWAS_ND_INSTANCENAME (per lo spazio file di Network Deployment Manager).

Prima di iniziare:v Si consiglia di ripristinare i dati solo a livello del nodo Network Deployment

Manager o Application Server, anziché i singoli file. Il ripristino di dati ad unlivello diverso può danneggiare l’installazione WebSphere. Per ulterioriinformazioni, consultare IBM Tivoli Storage Manager for Application Servers 5.2:Data Protection for WebSphere Application Server Installation and User’s Guide,SC32-9075.

v WAS deve essere non in linea prima di iniziare il ripristino.

Per ripristinare WebSphere Application Server:1. Fare clic su Ripristina dalla finestra principale della GUI. Viene visualizzata la

finestra Ripristinare.2. Espandere la struttura delle directory.3. Espandere il nodo WebSphere Application Server per visualizzare gli spazi file

WAS_<INSTANCENAME> e WAS_ND_<INSTANCENAME>.

Note:

a. Il backup completo o differenziale attivo più recente viene visualizzato nellastruttura di WebSphere Application Server.

b. Se è stato eseguito il backup di una singola istanza di WAS, la struttura diWebSphere Application Server visualizza solo gli spazi file WAS_<NODENAME> e WAS_ND_<NODENAME>.

c. Se è stato eseguito il backup di più istanze di WAS, la struttura diWebSphere Application Server visualizza più istanze comeWAS_<INSTANCENAME> e WAS_ND_<INSTANCENAME>.INSTANCENAME è una variazione di NODENAME.

4. Fare clic sulla casella di selezione accanto al nodo Application Server(INSTANCENAME) o al nodo Network Deployment Manager(INSTANCENAME) che si desidera ripristinare.

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Note:

a. Se si desidera ripristinare gli oggetti di cui è stato eseguito il backup in unadeterminata data, fare clic sul pulsante Riferimento temporale. Dopo averselezionato una data, viene visualizzato l’ultimo oggetto di cui è statoeseguito il backup in quella data o prima di quella data, inclusi gli oggettiinattivi.

b. Se si desidera visualizzare tutti i backup WAS attivi e disattivi prima diselezionarli, selezionare Visualizza → Visualizza file attivi/disattivi dallabarra dei menu. Accanto agli oggetti di backup WAS disattivi vienevisualizzata una X.

5. Fare clic su Ripristinare. La finestra Elenco attività visualizza lo stato dielaborazione del ripristino. Se si desidera accedere di nuovo alla finestra Elencoattività dopo aver chiuso e riavviato il client Web, selezionare Azioni → AttivitàTSM dal menu.

Considerazioni:v I ripristini di stazioni di lavoro, NAS e WAS si escludono reciprocamente nella

finestra Ripristinare. Una volta selezionata una voce per il ripristino, la vocesuccessiva che verrà selezionata deve essere dello stesso tipo.

v Per visualizzare informazioni su un oggetto WAS (dalla finestra Ripristinare),selezionare un oggetto WAS, fare clic su Visualizza → Dettagli file.

v Se è necessario recuperare uno spazio file WAS su una nuova macchina, ènecessario installare WebSphere Application Server, il client e Data Protectionper WebSphere Application Server sulla nuova macchina, prima di ripristinare lospazio file WAS. Per ulteriori informazioni, consultare “Restore WAS” apagina 493.

v Per cancellare gli spazi file WAS, selezionare Programmi di utilità → Cancellaspazi file dalla finestra Ripristinare della barra dei menu.

Per ripristinare gli oggetti WAS dalla riga comandi di Tivoli Storage Manager,utilizzare il comando restore was. Per ulteriori informazioni, consultare “RestoreWAS” a pagina 493.

Ripristino: Considerazioni aggiuntiveLa seguente sezione fornisce ulteriori considerazioni per il ripristino dei dati.Queste informazioni non sono necessarie per poter utilizzare Tivoli StorageManager per le operazioni di base.

Autorizzazione di un altro utente al ripristino o al richiamo deifile

È possibile autorizzare un utente di un altro nodo al ripristino delle versioni dibackup o al richiamo delle copie di archivio. Ciò consente di condividere i file conaltri utenti o con altre stazioni di lavoro utilizzate con un nome nodo diverso.

È possibile inoltre autorizzare altri nodi all’accesso allo spazio file ASR. In caso dierrore irreversibile di una stazione di lavoro, laddove un minidisco ASR dellastazione di lavoro non è disponibile, un altro nodo può essere utilizzato per creareil minidisco ASR, in modo che la stazione di lavoro possa essere recuperatamediante ASR e Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni, consultare“Creazione di un minidisco ASR (Automated System Recovery)” a pagina 102.

Per autorizzare un altro nodo a ripristinare o richiamare i file:

Capitolo 5. Ripristino dei dati 115

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1. Fare clic su Programmi di utilità → Elenco accessi nodo dalla finestraprincipale. Viene visualizzata la finestra Elenco accesso nodo.

2. Fare clic sul pulsante Aggiungi. Viene visualizzata la finestra Aggiungi regoladi accesso.

3. Nella finestra Aggiungi regola di accesso, selezionare una voce nel campoPermetti accesso a per specificare il tipo di dati a cui l’altro utente puòaccedere. È possibile selezionare Oggetti di backup o Oggetti archiviati.

4. Immettere il nome nodo dell’utente nel campo Concedi accesso al nodo.Immettere il nome nodo della macchina host dell’utente nel campo Concediaccesso al nodo.

5. Immettere il nome di un utente della macchina host nel campo Utente.6. Nel campo Spazio file e directory, selezionare lo spazio file e la directory a cui

l’utente può accedere. È possibile selezionare uno spazio file e una directoryalla volta. Se si desidera fornire all’utente l’accesso ad un altro spazio file odirectory, è necessario creare un’altra regola di accesso.

7. Se si desidera limitare l’accesso dell’utente a specifici file della directory,immettere il nome o il modello dei file del server a cui l’altro utente puòaccedere nel campo Nome file. Nel campo Nome file è possibile immettereun’unica voce. Tale voce può essere un nome file o un modello checorrisponde a uno o più file. È possibile utilizzare un carattere jolly comeparte del modello. La voce immessa deve corrispondere con i file memorizzatisul server.

8. Se si desidera fornire l’accesso a tutti i file che corrispondono alla specifica delnome file all’interno della directory selezionata, incluse le sottodirectory, fareclic su Includi sottodirectory

9. Fare clic sul pulsante OK per salvare la regola di accesso e chiudere la finestraAggiungi regola di accesso.

10. La regola di accesso creata viene visualizzata nella casella di elenco dellafinestra Elenco accessi nodo. Una volta completate le operazioni nella finestraElenco accessi nodo, fare clic sul pulsante OK. Se non si desidera salvare lemodifiche, fare clic su Annulla o chiudere la finestra.

Ad esempio, per fornire al nodo user2 l’accesso a tutti i file e le sottodirectory dibackup presenti nella directory d:\user1, creare una regola con i seguenti valori:

Permetti accesso a: Oggetti di backupConcedi accesso al nodo: user2Spazio file e directory: d:\user1Nomefile: *Includi sottodirectory: Selezionate

Il nodo che si sta autorizzando deve essere registrato sul server Tivoli StorageManager.

È inoltre possibile utilizzare il comando set access per gestire l’elenco accessi alnodo. Inoltre, è possibile utilizzare il comando query access per visualizzarel’elenco corrente e delete access per cancellare gli utenti da tale elenco. Perulteriori informazioni su tali comandi, consultare:v “Set Access” a pagina 507v “Query Access” a pagina 418v “Delete Access” a pagina 397.

116 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Ripristino o richiamo dei file di un altro utenteDopo che gli utenti hanno consentito l’accesso ai propri file sul server, è possibileripristinare o richiamare le versioni di backup nelle unità locali (se l’altro utente hadato l’autorizzazione a farlo). Effettuare le operazioni riportate di seguito:1. Fare clic su Programmi di utilità dalla finestra principale.2. Fare clic su Accedere ad altro nodo. Viene visualizzata la finestra Accedere ad

altro nodo.3. Immettere il nome nodo della macchina host dell’utente nel campo Nome nodo.4. Fare clic sul pulsante Impostare.

Con i comandi, utilizzare l’opzione fromnode per indicare il nodo. Per sceglierel’unità di ripristino-recupero alla quale si desidera accedere, è necessario utilizzareil nome dello spazio file, invece della lettera corrispondente all’unità. Inserire ilnome dello spazio tra parentesi, come se fosse la lettera corrispondente all’unità.Ad esempio, per ripristinare i file cougar dalla directory \projx sullo spazio file deldisco nella directory \projx, immettere:

dsmc restore -fromnode=cougar \\cougar\d$\projx\* d:\projx\

Per richiamare un elenco degli spazi file, utilizzare il comando query filespace. Adesempio, per richiamare un elenco degli spazi file cougar, immettere:

dsmc query filespace -fromnode=cougar

Per ulteriori informazioni sull’utilizzo dell’opzione fromnode con il comandorestore, consultare “Restore” a pagina 459. Consultare “Retrieve” a pagina 497 per ilcomando retrieve. Per ulteriori informazioni sull’opzione fromnode, consultare“Fromnode” a pagina 221.

Ripristino o richiamo dei file in un’altra stazione di lavoroQuando si utilizza una stazione di lavoro diversa, è possibile ripristinare orichiamare i file di cui è stato effettuato il backup dalla propria stazione di lavoro.Le versioni di backup e le copie di archivio sono memorizzate secondo il proprionodo e non secondo la stazione di lavoro specifica. La parola d’ordine TivoliStorage Manager protegge i dati.

Per ripristinare o richiamare i file in un’altra stazione di lavoro, utilizzare l’opzionevirtualnodename per specificare il nome nodo della stazione di lavoro da cui si èeseguito il backup dei file. È possibile utilizzare l’opzione virtualnodename quandosi avvia Tivoli Storage Manager o inserire l’opzione nel file delle opzioni clientdsm.opt della stazione di lavoro.Se si utilizza una stazione di lavoro diversa dallapropria, utilizzare l’opzione virtualnodename con il comando dsm. Ad esempio, seil proprio nome nodo è cougar, immettere:

start dsm -virtualnodename=cougar

È quindi possibile ripristinare o richiamare i file come se si stesse lavorando sullastazione di lavoro di origine.

È possibile utilizzare virtualnodename anche nei comandi. Ad esempio, se sidesidera ripristinare i file \projx, nella directory c:\myfiles, immettere:

dsmc restore -virtualnodename=cougar \\cougar\d$\projx\*.* c:\myfiles\

Se non si desidera ripristinare o richiamare i file nello stesso nome directory sullastazione di lavoro alternativa, immettere una diversa destinazione.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 117

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Ripristino e richiamo dei file in un altro tipo di stazione dilavoro

Poiché i formati file utilizzati su Windows sono compatibili, è possibile ripristinareo richiamare i file da un tipo di sistema all’altro. Questo tipo di operazione èchiamata ripristino tra client. Ad esempio, se viene archiviato un file da unastazione di lavoro Windows 2000, è possibile richiamare quel file su una stazionedi lavoro Windows XP.

Attenzione: È necessario disporre delle autorizzazioni appropriate per accedereagli spazi file dell’altra stazione di lavoro, come illustrato in “Autorizzazione di unaltro utente al ripristino o al richiamo dei file” a pagina 115 e “Ripristino orichiamo dei file di un altro utente” a pagina 117.

Le unità NTFS consentono l’utilizzo di nomi di file e di directory più estesi rispettoa quelli consentiti dalle unità FAT. Se si recuperano file con nomi estesi in un’unitàFAT, è necessario fornire sempre una specifica del file di destinazione per ciascunfile. In tal modo è garantita l’immissione del nome desiderato.

Quando si utilizza il client Windows per recuperare file con nomi estesi su undisco NTFS, i nomi estesi sono conservati, anche se il file è recuperato in un’unitàdiversa da quella di origine.

Le considerazioni per i richiamo dei file sono valide anche per il ripristino.

Ripristino di un disco nel caso di una perdita dei dati deldisco

Per recuperare i file, è necessario installare il client di Tivoli Storage Manager. Se ildisco che contiene il client viene danneggiato, occorre installare nuovamente ilclient prima di poter recuperare i file.

Se il responsabile ha creato una serie di backup di file su supporti rimovibili, èpossibile utilizzare tali copie per recuperare i file senza utilizzare un server.Consultare la sezione “Ripristino dei dati da una serie di backup” a pagina 106 perinformazioni sulle serie di backup.

Se il disco che contiene il sistema operativo viene perduto, è necessario recuperarloprima di collegarsi al server.

Per Windows XP e Windows Server 2003: se sono stati generati file ASR(Automated System Recovery) e ne è stato eseguito il backup, è possibile salvareautomaticamente i file ASR sui minidischi. È possibile utilizzare i minidischi ASRnel caso risulti necessario recuperare il sistema per un errore irreversibile delsistema o per un errore hardware. Per ulteriori informazioni, consultare “Ripristinodei file ASR (Automated System Recovery) (Windows XP, Windows Server 2003)” apagina 102.

Per Windows 2000: per evitare questo tipo di perdite, è necessario disporre deisupporti per l’installazione del sistema operativo o di un meccanismo diinstallazione del software utilizzato in origine per la creazione della stazione dilavoro. In alternativa, è possibile assemblare una serie di dischetti o CD perriparare o avviare il sistema in una condizione che permette di contattare il servere iniziare il recupero dei dati. Secondo l’ambiente, potrebbe essere necessario chetali minidischi contengano alcune o tutte le voci di seguito riportate:

118 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Un sistema operativo che consenta di eseguire le funzioni di base. Nel caso nonsi riesca ad avviarlo, è possibile avviare l’applicazione DOS sul computer.Windows fornisce una modalità provvisoria che consente di eseguire l’avvio da unprompt della riga comandi.

v Un client con un file di opzioni personalizzate in modo appropriato. Il clientdella riga comandi è sufficiente

Consultare i manuali relativi al software di comunicazione e al sistema operativoper informazioni sulle modalità di installazione di questi minidischi.

Se si dispone di una grande quantità di dati da ripristinare, è possibile che ilresponsabile di sistema desideri creare una serie di backup dei file su supportirimovibili. È inoltre, possibile utilizzare le serie di backup per recuperare i filesenza utilizzare un server. Consultare la sezione “Ripristino dei dati da una serie dibackup” a pagina 106 per informazioni sulle serie di backup.

Cancellazione di spazi fileSe il responsabile Tivoli Storage Manager concede l’autorizzazione, è possibilecancellare interi spazi file dal server. Non è possibile cancellare versioni di backupsingole conservate sul server. Quando si cancella uno spazio file, si cancellano tuttii file, sia le versioni di backup che le copie di archivio, contenuti all’interno dellospazio file. Ad esempio, se si cancella lo spazio file dall’unità c:, automaticamenteviene cancellato ogni backup dei file su tale disco e ogni file archiviato dal disco.Fare attenzione quando si tenta di cancellare uno spazio file.

È possibile cancellare gli spazi file mediante il client della GUI o il client della rigacomandi. Per cancellare gli spazi file, utilizzare il client Web o il client della rigacomandi.

Per cancellare uno spazio file mediante il client della GUI, procedere come segue:1. Selezionare Programmi di utilità → Cancellare spazi file dalla finestra

principale.2. Selezionare gli spazi file che si desidera cancellare.3. Fare clic sul pulsante Cancellare. Tivoli Storage Manager richiede di

confermare la cancellazione dello spazio file.

È inoltre possibile cancellare uno spazio file mediante il comando delete filespace.Consultare “Delete Filespace” a pagina 400 per ulteriori informazioni. Utilizzarel’opzione class con il comando delete filespace per cancellare gli spazi file NAS.Consultare “Class” a pagina 177 per ulteriori informazioni.

Capitolo 5. Ripristino dei dati 119

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120 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 6. Archiviazione e richiamo dei dati

Le operazioni di archiviazione e di richiamo dei file sono simili a quelle di backupe di ripristino dei file. Questo capitolo descrive le principali attività diarchiviazione e richiamo. Consultare “Si desidera eseguire il backup ol’archiviazione dei file?” a pagina 52 per informazioni sulla differenza tra il backupe le archiviazioni.

La funzione Stimare viene fornita nelle finestre di archiviazione e richiamoaccessibili dalla finestra principale Tivoli Storage Manager.Utilizzare questafunzione per calcolare il tempo impiegato per elaborare i file e le directory. Iltempo di trasferimento stimato è un calcolo approssimativo del tempo impiegatoda Tivoli Storage Manager per trasferire i dati.Si basa sui trasferimenti precedentidei dati tra la stazione di lavoro ed il server corrente. Il tempo di trasferimentoeffettivo può essere più lungo o più breve di quello calcolato a causa di alcunifattori, quali il traffico della rete, il carico del sistema sulla stazione di lavoro o ilcarico del sistema sul server.

Se non diversamente specificato, i riferimenti a Windows si riferiscono a tutti iclient Windows supportati.

Tutte le procedure di archiviazione e richiamo client contenute in questo capitolo siapplicano anche al client Web, eccetto quelle elencate di seguito:v Stimarev Ricerca e filtraggiov Editor Preferenzev Impostare wizard

Per ulteriori informazioni sull’avvio del client Web, consultare la sezione “Avvio diuna sessione del client Web” a pagina 44.

Tabella 22 identifica le attività descritte nel presente capitolo:

Tabella 22. Archiviazione e richiamo dei file

Attività Pagina

Archiviazione dei dati utilizzando la GUI 122

Archiviazione dei dati utilizzando la riga comandi 123

Cancellazione dati di archivio 124

Richiamo degli archivi utilizzando la GUI 125

Richiamo degli archivi utilizzando la riga comandi 125

Archiviazione dei fileFare clic sulle caselle di selezione accanto ai file che si desidera archiviare. Èpossibile selezionare i file per nome o descrizione oppure direttamente dallastruttura ad albero di una directory. È possibile che il responsabile abbia impostatole pianificazioni per archiviare automaticamente determinati file sulla stazione dilavoro. Per ulteriori informazioni sulla verifica e sull’esecuzione delle pianificazioni

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 121

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disponibili, consultare la sezione Capitolo 7, “Automazione delle attività”, a pagina127. Le sezioni riportate di seguito forniscono informazioni su come archiviare ifile senza utilizzare una pianificazione.

Tivoli Storage Manager richiede che venga assegnata una descrizione per tutti i filearchiviati. La descrizione di archivio identifica i dati attraverso una descrizionedettagliata che può essere utilizzata successivamente per identificare i file e ledirectory. È possibile immettere un massimo di 254 caratteri per la descrizione deidati archiviati. Se non viene immessa una descrizione, Tivoli Storage Managerassegna le seguente descrizione di archivio predefinita:

Data di archiviazione: mm/gg/aaaa

dove mm/gg/aaaa è la data corrente.

Quando si seleziona la funzione di archiviazione dalla GUI di backup/archivio,Tivoli Storage Manager visualizza un elenco di tutte le descrizioni di archivioutilizzate in precedenza. È possibile assegnare queste descrizioni di archivio aifuturi archivi.

Supporto file aperti per le operazioni di archiviazione(Windows 2000, XP)

Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto di apertura file (consultare “Configurazione di LVSA per abilitare ilsupporto file aperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager esegue un’archiviazione istantanea dei fileaperti (o bloccati) da altre applicazioni. L’istantanea consente di eseguirel’archiviazione da una copia con riferimento temporale che corrisponde alfilesystem nel momento in cui viene eseguita l’istantanea. Nell’archivio non sonoincluse modifiche successive al filesystem. È possibile anche impostare il parametrofileleveltype dell’opzione include.fs su dynamic per specificare le unità che nonutilizzano il supporto file aperti.

Per controllare un’operazione di supporto per apertura file, è possibile specificarequeste opzioni facoltative nel file dsm.opt oppure come valori dell’opzioneinclude.fs: snapshotcachelocation, snapshotcachesize, snapshotfsidleretries,snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd. Consultare il Capitolo 9,“Utilizzo delle opzioni di elaborazione”, a pagina 145 per informazioni su questeopzioni.

Note:

1. È possibile impostare solo l’opzione fileleveltype come valore per l’opzioneinclude.fs; non come opzione standalone nel file dsm.opt.

2. È possibile utilizzare l’opzione include.fs per impostare le opzionidell’istantanea su base filesystem.

Archiviazione dei dati utilizzando la GUIÈ possibile archiviare file specifici o intere directory da una struttura ad albero didirectory. Inoltre, è possibile assegnare una descrizione univoca a ciascun gruppodi file da archiviare (pacchetto di archivio).

Per archiviare i file:1. Fare clic sul pulsante Archiviare nella finestra principale della GUI. Viene

visualizzata la finestra Archiviare.

122 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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2. Espandere la struttura ad albero della directory facendo clic sul segno (+) osull’icona della cartella accanto a un oggetto della struttura. Per ricercare ofiltrare i file, fare clic sull’icona Ricercare dalla barra degli strumenti.

3. Immettere una descrizione, accettare la descrizione predefinita oppureselezionare una descrizione esistente per il pacchetto di archivi nella casella adiscesa Descrizione.

4. Per modificare le opzioni di archiviazione specifiche, fare clic sul pulsanteOpzioni. Le opzioni modificate risultano disponibili solo durante la sessionecorrente. Per calcolare il tempo di trasferimento per le selezioni di archiviazionefare clic sul pulsante Stimare.

5. Fare clic sul pulsante Archivio. La finestra Stato archivio visualizzerà lo stato diavanzamento dell’archiviazione.

Archiviazione dei dati utilizzando la riga comandiI servizi di archiviazione si richiedono quando si desidera conservare le copie deifile nella loro condizione attuale, per un utilizzo successivo, per scopi legali o diregistrazione cronologica. È possibile archiviare un singolo file, un gruppo di file otutti i file di una directory o sottodirectory. Dopo aver archiviato un file, è possibilescegliere di cancellare il file originale dalla stazione di lavoro. Utilizzare ilcomando archive per archiviare i file. Consultare “Archive” a pagina 363, permaggiori informazioni sul comando archive.

Supporto file aperti per le operazioni di archiviazione (Windows2000, XP)Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto di apertura file (consultare “Configurazione di LVSA per abilitare ilsupporto file aperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager esegue un’archiviazione istantanea dei fileaperti (o bloccati) da altre applicazioni. Per ulteriori informazioni, consultare“Supporto file aperti per le operazioni di archiviazione (Windows 2000, XP)” apagina 122.

Associazione di un’istantanea locale con uno spazio file delserverUtilizzare l’opzione snapshotroot con il comando archive insieme adun’applicazione suddivisa in tre partizioni che fornisce un’istantanea del volumelogico, per associare i dati dell’istantanea locale con lo spazio file realememorizzato sul server Tivoli Storage Manager. L’opzione snapshotroot nonfornisce le funzioni necessarie per eseguire un’istantanea del volume, ma solo pergestire i dati creati da un’istantanea del volume. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Snapshotroot” a pagina 315.

Tabella 23 illustra gli esempi relativi all’utilizzo del comando archive per archiviaregli oggetti. Vedere “Archive” a pagina 363 per ulteriori esempi.

Tabella 23. Esempi di archiviazione da riga comandi

Attività Comando Considerazioni

Archiviare tutti i file nelladirectory c:\plan\proj1 conun’estensione file .txt.

dsmc archive c:\plan\proj1\*.txt Utilizzare i caratteri jolly per archiviarepiù di un file per volta.

Archiviare tutti i file nelladirectory c:\small\testdir ecancellare i file sulla stazione dilavoro.

dsmc archive c:\small\testdir\*-deletefiles

Richiamare i file archiviati nellastazione di lavoro ogni volta che sidesidera utilizzarli. Consultare“Deletefiles” a pagina 188 per maggioriinformazioni sull’opzione deletefiles.

Capitolo 6. Archiviazione e richiamo dei dati 123

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Tabella 23. Esempi di archiviazione da riga comandi (Continua)

Attività Comando Considerazioni

Archiviare il file c:\proj1\h1.doc eil file c:\proj2\h2.doc

dsmc archive c:\proj1\h1.docc:\proj2\h2.doc

Il comando archive può accettare unmassimo di 20 specifiche file. Immettereuno spazio tra ogni nome file. Se sidesidera specificare più di 20 nomi file,utilizzare l’opzione filelist. Consultare“Filelist” a pagina 216, per ulterioriinformazioni su questa opzione.

Archiviare un elenco di filenell’unità c:.

dsmc archive -filelist=c:\filelist.txt Utilizzare l’opzione filelist perelaborare un elenco di file. Per ulterioriinformazioni, consultare “Filelist” apagina 216.

Archiviare il file a:\ch1.doc eassegnare una descrizioneall’archivio.

dsmc archive a:\ch1.doc-description=″Chapter 1, first version″

Se non si specifica una descrizione conil comando archive, il valore predefinitosarà data di archiviazione:x, dove x è ladata corrente del sistema. Consultare“Description” a pagina 189 per maggioriinformazioni sull’opzione description.

Archiviare tutti i file nelladirectory d:\proj e nelle relativesottodirectory.

dsmc archive d:\proj\ -subdir=yes Vedere “Subdir” a pagina 317 permaggiori informazioni sull’opzionesubdir.

Utilizzare l’opzione v2archive conil comando archive per archiviaresolo i file nella directoryc:\relx\dir1.

dsmc archive c:\relx\dir1\ -v2archive Tivoli Storage Manager archivia solo ifile nella directory c:\relx\dir1. Ledirectory presenti nel percorso nonverranno elaborate. Consultare“V2archive” a pagina 342 per maggioriinformazioni sull’opzione v2archive.

Utilizzare l’opzione archmc con ilcomando archive per specificarela classe di gestione disponibileper il dominio delle politiche acui si desidera collegare i filearchiviati.

dsmc archive –archmc=RET2YRSc:\plan \proj1\ budget.jan\*

Consultare “Archmc” a pagina 171 permaggiori informazioni sull’opzionearchmc. Per ulteriori informazioni sulleclassi di gestione, consultare Capitolo 8,“Informazioni sulle politiche di gestionedella memoria”, a pagina 135.

Archiviare tutti i file e le directorynella directory c:\dir1\sub1 ememorizzarli nello spazio filedell’istantanea locale\\florence\c$\snapshots\snapshot.0sul server Tivoli Storage Manager.

dsmc archive c:\dir1\sub1\*-subdir=yes -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Consultare “Snapshotroot” a pagina 315per ulteriori informazioni.

Cancellazione dati di archivioÈ possibile cancellare i dati di archivio se il responsabile ne ha datol’autorizzazione. Consultare il campo Cancellazione file di archivio nella finestraInformazioni di collegamento.

Per cancellare le copie di archivio:1. Selezionare Cancellare dati di archivio dal menu Programma di utilità. Viene

visualizzata la finestra Archiviare - Cancellare2. Espandere la struttura ad albero della directory facendo clic sul segno (+) o

sull’icona della cartella accanto all’oggetto da espandere. Gli oggetti dellastruttura ad albero vengono raggruppati per descrizione del pacchetto diarchivio.

124 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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3. Fare clic sulle caselle di selezione accanto agli oggetti che si desidera cancellare.Se si desidera calcolare il tempo impiegato per l’elaborazione dei file e delledirectory, fare clic sul pulsante Stimare.

4. Fare clic sul pulsante Cancellare. Tivoli Storage Manager richiede la confermada parte dell’utente prima di cancellare le selezioni di archivio. La finestraElenco di attività Cancellare archivio indica lo stato di avanzamentodell’operazione di cancellazione.

Richiamo delle archiviazioniSelezionare la funzione richiamare per recuperare una copia di archivio di un file odi un indirizzario. È, inoltre, possibile richiamare copie di archivio dalla strutturaad albero della directory, filtrare la struttura ad albero della directory e recuperarecopie di archivio di file che appartengono a terzi. Per effettuare tali operazioni, fareclic sul pulsante Richiamare nella finestra Tivoli Storage Manager principale eseguire le istruzioni fornite nell’aiuto per le attività della GUI.

Per informazioni su come risolvere eventuali conflitti tra file duplicati, consultarela “Nomi file duplicati” a pagina 92.

Richiamo degli archivi utilizzando la GUIPer richiamare gli archivi utilizzando la GUI di Tivoli Storage Manager, effettuarele seguenti operazioni:1. Fare clic sul pulsante Richiamare nella finestra principale della GUI. Viene

visualizzata la finestra Richiamare.2. Espandere la struttura ad albero della directory facendo clic sul segno (+) o

sull’icona della cartella accanto a un oggetto da espandere. Per ricercare ofiltrare i file, fare clic sull’icona Ricercare dalla barra degli strumenti.Per eseguire la ricerca:a. Immettere i criteri di ricerca nella finestra Trovare file (Richiamare).b. Fare clic sul pulsante Ricercare. Viene visualizzata la finestra

Corrispondenza file (Richiamare).c. Fare clic sulle caselle di selezione accanto ai file da richiamare e chiudere la

finestra Corrispondenza file (Richiamare).Per filtrare:1) Immettere i criteri di filtraggio nella finestra Trovare file (Richiamare).2) Fare clic sul pulsante Filtrare. La finestra Richiamare visualizza i file filtrati.3) Fare clic sulle caselle di selezione accanto ai file filtrati o alle directory che

si desidera richiamare.3. Per modificare determinate opzioni di richiamo, fare clic sul pulsante Opzioni

alla destra del pulsante Stimare. Le opzioni modificate risultano disponibili solodurante la sessione corrente. Per calcolare il tempo di trasferimento per leselezioni archiviate, fare clic sul pulsante Stimare.

4. Fare clic su Richiamo. Viene visualizzata la finestra Destinazione richiamo. Èpossibile richiamare i file in una directory o unità diversa da quella in cui sonostati archiviati. È possibile anche selezionare le parti della struttura ad alberodella directory principale che si desidera ricreare nella posizione di richiamo.

5. Fare clic su Richiamo. La finestra Stato richiamo visualizzerà lo stato dielaborazione dell’operazione.

Richiamo degli archivi utilizzando la riga comandiUn file può essere richiamato quando si desidera trasferire una copia di archivio dalserver alla stazione di lavoro. È possibile richiamare un singolo file, un gruppo di

Capitolo 6. Archiviazione e richiamo dei dati 125

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file o tutti i file di una directory o sottodirectory. Quando si richiama un file, TivoliStorage Manager invia una copia del file. Il file archiviato resta nella memoria.

Utilizzare il comando retrieve per richiamare i file. Consultare “Retrieve” apagina 497 per maggiori informazioni sul comando retrieve. Tabella 24 mostra gliesempi relativi all’utilizzo del comando retrieve. Vedere “Retrieve” a pagina 497per ulteriori esempi.

Tabella 24. Esempi di riga comandi per richiamare gli archivi

Attività Comando Considerazioni

Richiamare il file c:\doc\h2.doc nellasua directory di origine.

dsmc retrieve c:\doc\h2.doc Se non viene specificata unadestinazione, i file verrannorichiamati sulla relativa ubicazioneoriginale.

Richiamare il file c:\doc\h2.doc conun nome e una directory nuovi.

dsmc retrieve c:\doc\h2.docc:\proj2\h3.doc

Nessuna

Richiamare tutti i file archiviati conuna descrizione specifica in unadirectory denominata retr1 in unanuova ubicazione

dsmc retrieve c:\* d:\retr1\ -sub=yes-desc=″My first archive″

Nessuna

Richiamare tutti i file dalla directoryc:\projecta che terminano con icaratteri .bak nella directoryc:\projectn.

dsmc retrieve c:\projecta\*.bakc:\projectn

Nessuna.

Utilizzare l’opzione pick pervisualizzare un elenco di archivi dacui è possibile selezionare i file darichiamare.

dsmc retrieve c:\project\* -pick Consultare “Pick” a pagina 270 permaggiori informazioni sull’opzionepick.

Richiamare un file archiviatooriginariamente dal minidiscoworkathome sull’unità a: ad unminidisco nell’unità a: con etichettaextra.

dsmc retrieve{workathome}\doc\h2.doca:\doc\h2.doc

Se si richiama un file da un disco conetichetta diversa dal disco in cui il fileera stato archiviato, utilizzare il nomedello spazio file (etichetta) del discodi archivio invece della lettera diunità.

Richiamare il file c:\doc\h2.doc nelladirectory di origine sulla stazione dilavoro denominata star.

dsmc retrieve c:\doc\h2.doc\\star\c$\

Per richiamare il file su star che ora èstata ridenominata meteor, immettere:

dsmc retrieve \\star\c$\doc\h2.doc \\meteor\c$\

È inoltre possibile immettere:

dsmc retrieve \\star\c$\doc\h2.doc c:\

Questo esempio è valido poiché, se ilnome della stazione di lavoro non èincluso nella specifica, si assume lastazione di lavoro locale (in questocaso, meteor).

In questo manuale, il nome dellastazione di lavoro sarà parte delnome del file. Pertanto se si eseguel’archiviazione dei file di una stazionedi lavoro e si desidera richiamarli suun’altra stazione di lavoro, ènecessario specificare unadestinazione. È necessario effettuaretale operazione anche se si eseguendoil richiamo sulla stessa stazione dilavoro fisica che ha cambiato nome.

126 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 7. Automazione delle attività

Il responsabile può pianificare Tivoli Storage Manager in modo da eseguireautomaticamente le attività. Ad esempio, è possibile eseguire automaticamente ilbackup dei file alla fine di ogni giornata o l’archiviazione di alcuni file ognivenerdì. Questa procedura, nota come pianificazione centrale, si basa sullacollaborazione tra il server ed il nodo client. Il responsabile associa i client ad unao più pianificazioni che appartengono al dominio delle impostazioni del databasedel server. Il responsabile definisce la pianificazione centrale sul server e l’utenteavvia lo scheduler del client sulla stazione di lavoro. Dopo aver avviato loscheduler del client, non è necessario alcun ulteriore intervento.

Con la pianificazione client, è anche possibile:v Visualizzare le informazioni sulle pianificazioni disponibili.v Visualizzare le informazioni sul lavoro che la pianificazione ha completato.v Modificare le opzioni di pianificazione nel file delle opzioni client.v Lo scheduler può essere installato come servizio e può essere impostato per

l’avvio automatico quando il sistema viene riavviato. Lo scheduler può essereimpostato come servizio mediante il wizard di configurazione.

v Quando impostato per essere eseguito come un servizio, lo scheduler può essereconfigurato per l’esecuzione in modalità normale o gestito dal CAD (ClientAcceptor) di Tivoli Storage Manager. CAD arresta e avvia automaticamente ilservizio di pianificazione, se necessario per salvare le risorse di sistema non inuso. È possibile configurare questa funzione mediante il wizard diconfigurazione.

Note:

1. L’ora di avvio della pianificazione si basa sull’ora locale del server e non suquella della stazione di lavoro.

2. Installare il client della riga comandi ed assicurarsi che il software dicomunicazione sia in esecuzione prima di avviare lo scheduler del client.

Configurazione dello scheduler del clientConsultare “Configurazione dello scheduler del client” a pagina 20 per ulterioriinformazioni.

Abilitazione del supporto firewallConsultare “Supporto firewall di Tivoli Storage Manager” a pagina 18 perinformazioni su come abilitare il client di backup-archivio, il client di gestionedella riga comandi e lo scheduler da eseguire al di fuori di un firewall.

Specifica delle opzioni di pianificazioneÈ possibile modificare le opzioni di pianificazione nel file delle opzioni del client(dsm.opt) o nella GUI (Graphical User Interface). Tuttavia, se il responsabilespecifica un valore per queste opzioni, quel valore sostituisce il valore presente nelclient.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 127

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Per ulteriori informazioni sulle opzioni di pianificazione, sulla modifica del modopianificazione, sull’indirizzo o numero di porta TCP/IP o sull’esecuzione deicomandi prima o dopo una pianificazione, consultare “Opzioni di pianificazione” apagina 158.

Avvio dello scheduler clientPer avviare lo scheduler del client Tivoli Storage Manager, utilizzare il pannello dicontrollo dei servizi o il comando net start.

Nota: L’esecuzione dello scheduler del client dalla riga comandi non èconsigliabile poiché lo scheduler non viene eseguito come servizio inbackground.

Quando si avvia lo scheduler del client, esso è operativo fino a quando non sichiude la finestra, si spegne il sistema o ci si scollega dal sistema. Se lo schedulerviene eseguito, resta in esecuzione fin quando il sistema non viene spento oarrestato in modo esplicito mediante il pannello di controllo dei servizi. Perinformazioni sulle opzioni di pianificazione, consultare il Capitolo 9, “Utilizzo delleopzioni di elaborazione”, a pagina 145.

Supporto composizione numero per utenti mobiliTivoli Storage Manager supporta le connessioni di rete remote a un server. Conuna connessione di rete remota, per gli utenti mobili non è più necessariocollegarsi alla rete dell’azienda per eseguire un backup pianificato. Tivoli StorageManager stabilisce automaticamente una connessione prima dell’esecuzione dellacopia di backup pianificata. Se la connessione non riesce, Tivoli Storage Managerristabilisce la connessione prima di tentare il backup.

Consultare i menu di aiuto del proprio sistema operativo e di Microsoft InternetExplorer per istruzioni sulle seguenti attività:

Configurazione di una connessione di rete o mediante composizioneSono disponibili varie opzioni a seconda del tipo di connessione che sidesidera stabilire.

Configurazione di un dispositivo di composizione automaticaIl client di pianificazione si connette a Internet e visualizza una finestra dicomposizione se il dispositivo automatico non è abilitato.

Aggiunta e configurazione di una rubrica telefonicaI numeri di telefono disponibili vengono memorizzati nella rubricatelefonica del proprio sistema operativo. Consultare i menu di aiuto delproprio sistema operativo e di Microsoft Internet Explorer per informazionisull’utilizzo delle voci della rubrica telefonica.

Codici di ritorno dall’interfaccia riga comandiL’interfaccia della riga comandi di backup-archivio e lo scheduler forniscono codicidi ritorno che riflettono in modo accurato l’esito positivo o negativodell’operazione client. È possibile che gli utenti che già dispongono di script, filebatch oppure di altri dispositivi per l’automatizzazione che interpretano il codicedi ritorno dall’interfaccia della riga comandi, debbano apportare modifiche perpoter utilizzare questi nuovi codici di ritorno.

128 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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In generale, il codice di ritorno è correlato al messaggio che presenta il livello digravità più alto durante l’operazione client.v Se questo messaggio è di tipo informativo (ANSnnnnI), il codice di ritorno sarà

0.v Se questo messaggio è un avviso (ANSnnnnW), il codice di ritorno sarà 8.v Se questo messaggio segnala un errore (ANSnnnnE), il codice di ritorno sarà 12.

Le eccezioni a questa regola sono rappresentate dai messaggi di avviso e di erroreche i singoli file non sono stati in grado di elaborare. Per un file ignorato di questotipo, il codice di ritorno sarà 4. Per i casi in cui il codice di ritorno è diverso da 0, èpossibile esaminare il file dsmerror.log (e, per gli eventi pianificati, il filedsmsched.log).

Per una descrizione di questi codici di errore, consultare Tabella 25

Tabella 25. Codici di ritorno e significati

Codice Spiegazione

0 Tutte le operazioni sono state completate correttamente.

4 L’operazione è stata completata correttamente ma alcuni file non sono statielaborati. Non ci sono altri avvisi o errori. Questo codice di ritorno è moltofrequente. Sono molti i motivi della mancata elaborazione dei file, tra cui:v Il file si trova in un elenco di esclusioni.v Il file era utilizzato da un’altra applicazione e non era accessibile da parte

del client.v Il file ha subito modifiche durante l’operazione. Consultare “Serializzazione

copia” a pagina 139.

8 L’operazione è stata completata con almeno un messaggio di avviso. Per glieventi pianificati, lo stato sarà Completato. Controllare il file dsmerror.log (edsmsched.log per gli eventi pianificati) per determinare i messaggi di avvisoinoltrati e per stabilire l’impatto sull’operazione.

12 L’operazione è stata completata con almeno un messaggio di errore (adeccezione dei file ignorati). Per gli eventi pianificati, lo stato sarà Non riuscito.Controllare il file dsmerror.log (e il file dsmsched.log, per gli eventipianificati) per determinare i messaggi di errore che sono stati emessi estabilirne l’impatto sull’operazione. Come regola generale, questo codice diritorno indica che l’errore è stato sufficientemente grave da impedire lacorretta esecuzione dell’operazione. Ad esempio, un errore che impediscel’elaborazione di una intera unità restituisce un codice di ritorno 12. Quandoun file non viene individuato, l’operazione restituisce il codice di ritorno 12.

altro Per le operazioni pianificate, dove l’azione pianificata è COMMAND, il codicedi ritorno sarà quello derivante dal comando che è stato eseguito. Se il codicedi ritorno è 0, lo stato dell’operazione pianificata sarà Completato. Se il codicedi ritorno è diverso da zero, lo stato sarà Non riuscito.

Alcuni comandi possono emettere un codice di ritorno diverso da zero perattestare il successo dell’operazione. Per questi comandi, è possibile evitareuno stato Non riuscito inserendo il comando in uno script che lo richiama,interpreta i risultati e termina l’esecuzione con un codice di ritorno pari a 0 seil comando ha avuto esito positivo (lo script termina l’operazione con uncodice di ritorno diverso da zero se il comando ha avuto esito negativo).Richiedere all’amministratore del server Tivoli Storage Manager di modificarela definizione di pianificazione per richiamare lo script invece del comando.

Il codice di ritorno di una macro client sarà il più alto tra quelli dei singolicomandi che la costituiscono. Ad esempio, si supponga che la macro sia compostadai seguenti comandi:

Capitolo 7. Automazione delle attività 129

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selective c:\MyTools\* -subdir=yesincremental c:\MyPrograms\TestODBCDriver\* -subdir=yesarchive e:\TSM510C\* -subdir=yes

Se il primo comando viene completato con il codice di ritorno 0, il secondo concodice di ritorno 8 e il terzo con codice di ritorno 4, il codice di ritorno della macrosarà 8.

Visualizzazione delle informazioni sul lavoro pianificatoPer visualizzare le pianificazioni definite per il nodo client, immettere:

dsmc query schedule

Tivoli Storage Manager visualizza informazioni dettagliate su tutto il lavoropianificato per il nodo client. La figura riportata di seguito mostra l’emissionequery schedule di esempio.

Il nome pianificazione, DAILY_INC, avvia un backup incrementale quotidiano. Ilbackup incrementale successivo verrà avviato dopo 30 minuti. Poiché non sonostati elencati oggetti, Tivoli Storage Manager esegue il backup incrementale suldominio predefinito. La pianificazione non presenta alcuna data di scadenza.

Il nome pianificazione, WEEKLY_INC, avvia una copia di riserva incrementalesettimanale sulle unità e: e f:.

Visualizzazione delle informazioni sul lavoro completatoQuando si esegue il comando schedule come servizio, l’emissione dai comandipianificati viene visualizzata nella registrazione eventi dell’applicazione.L’emissione viene anche indirizzata ad un file denominato dsmsched.log nelladirectory corrente, a meno che non si modifichi il percorso ed il nome fileutilizzando l’opzione schedlogname. La quantità di informazioni dipende

Nome pianificazione: DAILY_INCDescrizione: Backup quotidiano del sistema

Azione: IncrementaleOpzioni: QUIETOggetti:Priorità: 1

Esecuzione successiva: 30 minutiDurata: 4 ore

Periodo: 1 giornoGiorno della settimana: Qualsiasi

Scadenza: Mai

Nome pianificazione: WEEKLY_INCDescrizione: Backup settimanale per file progetto

Azione: IncrementaleOpzioni: QUIETOggetti: e: f:Priorità: 1

Esecuzione successiva: 60 minutiDurata: 8 ore

Periodo: 7 giorniGiorno della settimana: venerdì

Scadenza: Mai

Figura 1. Output query schedule di esempio

130 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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dall’impostazione di verbose o quiet nel file dsm.opt. Il servizio scheduler inviainoltre i messaggi alla registrazione eventi Windows.

Una volta eseguito il lavoro pianificato, controllare la registrazione dellapianificazione per verificare se tutto il lavoro è stato completato con esito positivo.

Quando un comando pianificato viene eseguito, la registrazione dellapianificazione contiene la voce seguente:

Evento pianificato eventname completatocon esito positivo.

Ciò rappresenta solo un’indicazione dell’emissione corretta da parte di TivoliStorage Manager del comando pianificato associato a nomeevento. Non vieneeffettuato alcun tentativo di stabilire se il comando è riuscito o meno. Saràpossibile verificare lo stato del comando in base al codice di ritorno restituito dalcomando pianificato nella registrazione eventi. La voce di registrazionepianificazione relativa al codice di ritorno del comando viene preceduta dalseguente testo:

Comandoterminato. Codice di ritorno:

Registrazione eventiIl servizio scheduler registra inoltre le informazioni nella registrazione eventidell’applicazione e fornisce un numero di identificazione eventi (ID evento) perogni evento presente nella registrazione. Di seguito vengono riportati esempi dieventi registrati nella registrazione eventi dell’applicazione:

Servizio Scheduler4097: Messaggio informativoEsempio 1:Tipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4097Data: 31/10/2002Ora: 8:29:57 AMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Scheduler TSM 515 arrestato.

Esempio 2:Tipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4097Data: 31/10/2002Ora: 8:29:57 AMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Scheduler terminato, chiusura del servizio

Esempio 3:Tipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4097Data: 31/10/2002

Ora: 8:29:56 AMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Scheduler TSM Client ’TSM 515 Scheduler’avviato.

Esempio 4:Tipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4097Data: 31/10/2002Ora: 8:29:56 AMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Avvio dello scheduler in corso.

Esempio 5:Tipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4097Data: 30/10/2002Ora: 8:06:09 PMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Backup incrementale del volume ’\\MIKEDILE\C$’

4098: Messaggio di avvertenza

Capitolo 7. Automazione delle attività 131

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Esempio 1:Tipo di evento: AvvertenzaOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4098Data: 31/10/2002Ora: 8:29:56 AMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Errore durante l’inizializzazione di TSM Api,impossibile verificare la password di registro,vedere dsierror.log.

Esempio 2:Tipo di evento: AvvertenzaOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4098Data: 20/9/2002Ora: 6:20:10 PMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:ANS1802E Backup incrementale di ’\\mikedile\c$’ completato con 3 errori

4099: Messaggio di erroreEsempio 1:Tipo di evento: ErroreOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4099Data: 9/17/2002Ora: 6:53:13 PMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Scheduler chiuso con codice risultato pari a 4.

Esempio 2:Tipo di evento: ErroreOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4099Data: 9/17/2002Ora: 6:27:19 PMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:ANS4987E Errore durante l’elaborazione di\\mikedile\e$\tsm520c\client\winnt\mak\dsmwin32.ncbl’oggetto è utilizzato da un altro processo

4100: Messaggio comando schedulerTipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4100Data: 31/10/2002Ora: 8:29:56 AMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILE

Descrizione:Evento pianificato successivo ottenuto dal serverSNJEDS1 (MVS):-----------------------------------------Nome pianificazione: NIGHTLY_BACKUPAzione: IncrementaleOggetti: (nessuno)Opzioni: (nessuna)Avvio finestra server: 19:00:00 del 31/10/2002

4101: Statistiche di backup/archivio per loscheduler Visualizza le statistiche di backup earchivio, che potranno essere utili per determinarese il comando è stato completato correttamente omeno.Tipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4101Data: 30/10/2002Ora: 8:29:21 PMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Statistiche di backup/archivio per il backup dellapianificazioneNIGHTLY_BACKUP :---------------------------------------------Numero totale di oggetti ispezionati: 158.688Numero totale di oggetti di cui è stato eseguitoil backup: 2.486Numero totale di oggetti aggiornati: 0Numero totale di oggetti ricollegati: 0Numero totale di oggetti eliminati: 0Numero totale di oggetti scaduti: 12Numero totale di oggetti non riusciti: 0Numero totale di byte trasferiti: 1.15 GBTempo di trasferimento dei dati: 104.35 secVelocità di trasferimento dei datiin rete: 11,564.84 KB/secVelocità di trasferimento datidell’aggregato: 866.99 KB/secOggetti compressi per: 100%Tempo di elaborazione trascorso: 00:23:11

4102: Statistiche di ripristino/richiamo per loscheduler Simile a 4101, ma utilizzato per icomandi di ripristino e richiamo pianificati.4103: Parametri di avvio del servizio client dibackup-archivioTipo di evento: InformazioneOrigine evento: AdsmClientServiceCategoria evento: NessunaID evento: 4103Data: 31/10/2002Ora: 8:29:56 AMUtente: DILE\ResponsabileComputer: MIKEDILEDescrizione:Avvio del servizio client di backup/archivioParametri:--------------------------------------Nome servizio : TSM 515 SchedulerUltimo aggiornamento : Oct 14 2002

132 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Livello Client PTF : 5.1.5.2Directory di servizio : D:\Program Files\Tivoli\TSM515\baclientFile delle opzioni client : E:\users\mikedile\logfiles\dsm.optNodo client : MIKEDILEMetodo com : (predefinito o ottenuto dalfile delle opzioni client)Server : (predefinito o ottenuto dalfile delle opzioni client)Porta : (predefinita o ottenuta dalfile delle opzioni client)Registrazione pianif.: E:\users\mikedile\logfiles\dsmsched.logRegistrazione errori : E:\users\mikedile\logfiles\

dsmerror.logModo cluster MS : (predefinito o ottenutodal file delle opzioni client)

Servizio di backup basato su journal4097: Messaggio informativo4098: Messaggio di avvertenza4099: Messaggio di errore4100: File del servizio di backup basatosu journal, parametri di controllo4101: Database del servizio di backupbasato su journal, parametri4102: Servizio di backup basato su journal,parametri di configurazione

La registrazione della pianificazione continua ad aumentare di volume a meno chenon si riducano le voci utilizzando l’opzione schedlogretention. Consultare“Specifica delle opzioni di pianificazione” a pagina 127 per ulteriori informazioni.

Abilitazione o disabilitazione dei comandi pianificatiÈ possibile utilizzare l’opzione schedcmddisabled per disabilitare la pianificazionedei comandi dal server. I comandi vengono pianificati utilizzando l’opzioneaction=command del comando server define schedule.

L’opzione schedcmddisabled non disabilita i comandi preschedulecmd epostschedulecmd. Tuttavia, è possibile specificare preschedulecmd opostschedulecmd con una stringa vuota o nulla per disabilitare la pianificazione deicomandi. Consultare “Schedcmddisabled” a pagina 297 per ulteriori informazioni.

Accesso alle unità di rete Windows durante un backup pianificatoPer accedere alle unità di rete durante un backup pianificato, occorre specificare unID utente di dominio Windows con l’autorizzazione per accedere alle unità di retedi cui si desidera eseguire il backup. Eseguire i passi riportati di seguito perimpostare questo accesso:1. Fare clic su Avvio.2. Selezionare Pannello di controllo.3. Selezionare Servizi.4. Selezionare Servizi TSM. Viene visualizzata la finestra Servizi.5. Selezionare Scheduler centrale.6. Fare clic sul pulsante di scelta Avvio.7. Accertarsi che il pulsante di scelta accanto ad Altro Account sia abilitato nella

sezione Accedi con nome.8. Immettere il nome dominio e la password.

a. Per specificare un particolare dominio dell’utente, fare clic sulla casella adiscesa accanto al nome dominio. Viene visualizzato un elenco di utenti.

b. Selezionare l’utente.c. Fare clic su Aggiungi.

9. Scegliere OK.10. Fare clic su Avvia.

Il backup pianificato verrà eseguito utilizzando le credenziali dell’utente deldominio Windows specificato.

Capitolo 7. Automazione delle attività 133

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Capitolo 8. Informazioni sulle politiche di gestione dellamemoria

Le impostazioni di gestione della memoria sono regole che il responsabile definisceper gestire i backup e le archiviazioni sul server. È possibile associare (o eseguire ilbind) dei dati per queste impostazioni; quando viene eseguito il backup ol’archiviazione dei dati, vengono gestiti in base ai criteri delle impostazioni. I criteridelle impostazioni includono un dominio delle impostazioni, un gruppo diimpostazioni, un gruppo di copie ed una classe di gestione.

Le impostazioni stabiliscono:v Se un file è idoneo per i servizi di backup o di archiviazione.v Quante versioni di backup conservare.v Per quanto tempo mantenere inattive le versioni di backup e le copie di archivio.v Dove collocare le copie nella memoria.v Per il backup incrementale le impostazioni stabiliscono anche:

– Con che frequenza può essere eseguito il backup di un file.– Se un file deve essere modificato prima di eseguire nuovamente il backup.

Questo capitolo descrive:v Criteri delle impostazioni (domini delle impostazioni, gruppi di impostazioni,

gruppi di copie e classi di gestione).v Modalità di visualizzazione delle impostazioni.v Modalità con cui Tivoli Storage Manager associa i dati alle impostazioni.

Utilizzo dei gruppi e dei domini di politicheUn dominio delle politiche è un gruppo di client con requisiti simili per le operazionidi backup e di archiviazione dei dati. I domini delle politiche contengono uno opiù gruppi di politiche. Un responsabile utilizza i domini delle politiche per gestireun gruppo di nodi client in modo logico. Ad esempio, un dominio delle politichepuò includere:v Un reparto, ad esempio la contabilità.v Un’ubicazione fisica, ad esempio un determinato edificio o piano.v Una rete locale, ad esempio tutti i client associati ad un determinato server di

archiviazione.

Tivoli Storage Manager include un dominio delle impostazioni predefinitodenominato Standard. Inizialmente, è possibile che il nodo client venga associato aldominio delle politiche. Tuttavia, l’amministratore può definire più domini dellepolitiche se esistono gruppi di utenti che hanno requisiti univoci relativi alleoperazioni di backup e archiviazione.

Un gruppo delle politiche è un gruppo costituito da una o più classi di gestione.Ciascun dominio delle politiche può contenere molti gruppi delle politiche. Ilresponsabile utilizza un gruppo delle politiche per applicare classi di gestionediverse in base alle necessità degli utenti. Può essere attivo solo uno di questigruppi di politiche per volta. Questo gruppo viene denominato gruppo delle politicheattivo. Ciascun gruppo delle politiche contiene una classe di gestione predefinita e unnumero qualsiasi di classi di gestione aggiuntive.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 135

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Utilizzo delle classi di gestione e dei gruppi di copieUna classe di gestione è una raccolta di gruppi di copie di backup e di archivio chestabilisce e contiene requisiti specifici di gestione della memoria per l’esecuzionedel backup e dell’archiviazione dei dati. Un responsabile può stabilire classi digestione separate per soddisfare i requisiti di copia di backup e archivio per diversitipi di dati, ad esempio:v Dati di sistema che sono fondamentali per l’attività dell’utente.v Dati di applicazione che vengono modificati frequentemente.v Dati di prospetto che la gestione revisiona mensilmente.v Informazioni di carattere legale che devono essere conservate a tempo

indeterminato e che richiedono una grande quantità di spazio su disco.

Per la maggior parte del lavoro che viene effettuato con le impostazioni di gestionedella memoria vengono utilizzate le classi di gestione. È necessario associare (oeseguire il bind) ogni file e directory di cui si esegue il backup e che si archivia auna classe di gestione. Se non si associa un file ad una classe di gestione, TivoliStorage Manager utilizzerà la classe di gestione predefinita nel gruppo diimpostazioni attivo. Se non si specifica una classe di gestione per le directory,Tivoli Storage Manager utilizzerà la classe di gestione inclusa nel gruppo diimpostazioni attivo specificando il periodo di conservazione più lungo.

È possibile utilizzare le istruzioni include nell’elenco di inclusione-esclusione perassociare i file alle classi di gestione. Consultare l’“Selezione di una classe digestione per i file” a pagina 141 per ulteriori informazioni. Nel file delle opzioniclient (dsm.opt), è possibile associare le directory a una classe di gestione,utilizzando l’opzione dirmc. Consultare “Selezione di una classe di gestione per ledirectory” a pagina 143 per ulteriori informazioni.

All’interno di una classe di gestione, i requisiti specifici di backup e archiviazionesono contenuti in gruppi di copie. I gruppi di copie definiscono gli attributi specificidi gestione della memoria che descrivono il modo in cui il server gestisce i datiarchiviati o di cui è stato eseguito il backup. I gruppi di copie comprendono sia igruppi di copie di backup e gruppi di copie di archivio. Una classe di gestione puòcontenere un gruppo di copie di backup, un gruppo di copie di archivio, entrambio nessuno dei due.

Un gruppo di copie di backup contiene attributi che vengono utilizzati durante ilprocesso di backup per determinare:v Se viene eseguito ancora il backup di un file modificato dopo l’ultimo backup.v Quanti giorni devono trascorrere prima di eseguire di nuovo il backup di un file.v Come viene elaborato un file durante il backup se è in uso.

Inoltre, può contenere attributi per gestire le versioni di backup dei file sul server.Questi attributi controllano:v Dove il server memorizza le versioni di backup dei file e delle directory. Per

Windows 2000: quando viene eseguito il backup di un’immagine server-free, ènecessario eseguire il bind del volume in una classe di gestione contenente untipo appropriato di lotto di memoria di destinazione che non memorizza leintestazioni PVR. Specificatamente, il lotto di memoria deve avere l’opzionedataformat impostata su nonblocked e non su native. Solo il responsabile delserver Tivoli Storage Manager può modificare quest’impostazione.

v Il numero di versioni di backup che il server conserva dei file e delle directory.v Per quanto tempo il server conserva le versioni di backup dei file e delle

directory.v Per quanto tempo il server conserva le versioni di backup inattive.

136 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Per quanto tempo viene conservata l’ultima versione di un file.

Un gruppo di copie di archivio contiene attributi che controllano:v Se un file viene archiviato mentre è in usov Dove il server memorizza le copie archiviate dei filev Per quanto tempo il server conserva le copia archiviate dei file

Quando il server non riesce a collegare nuovamente il file a una classe di gestioneappropriata, utilizza uno o due valori per determinare il numero di giorni per iquali conservare il file. Se si tratta di una versione di backup, il server utilizza unaproroga di conservazione del backup. Se si tratta di una copia di archivio, il serverutilizza il periodo di conservazione proroga per l’archiviazione. Per ulterioriinformazioni sui periodi di proroga, consultare la sezione “Utilizzo di una prorogadi conservazione” a pagina 144.

Visualizzazione delle informazioni sulle classi di gestione e i gruppi dicopie

Prima di selezionare le classi di gestione da utilizzare, fare clic su Visualizzareinformazioni sulle impostazioni dal menu Programmi di utilità. Viene visualizzatala finestra Informazioni sulle impostazioni. È possibile stabilire le classi digestione disponibili. È anche possibile utilizzare l’opzione detail nel comandoquery mgmtclass per visualizzare le classi di gestione disponibili.

La finestra Visualizzazione informazioni sulle impostazioni fornisce le seguentiinformazioni:v Il nome della classe di gestione predefinita.v Il nome del dominio delle impostazioni al quale appartiene la classe di gestione.v Il gruppo di impostazioni correntemente attivo.v La data e l’ora in cui il gruppo di impostazioni diventa attivo.v Il numero delle versioni di backup conservate per i file ancora esistenti sulla

stazione di lavoro.v Il numero delle versioni di backup conservare per i file che sono stati cancellati

dalla stazione di lavoro.v Il numero di giorni per i quali conservare le versioni di backup inattive.v Il numero di giorni per i quali conservare l’ultima versione di backup.v Il nome e la descrizione di una classe di gestione.

La Tabella 26 mostra i valori predefiniti per i gruppi di copie di backup e archiviodella classe di gestione standard. Nella tabella seguente, vengono fornitedettagliate informazioni su ciascun attributo.

Tabella 26. Valori predefiniti nella classe di gestione standard

Attributo Valore predefinito backupValore predefinitoarchiviazione

Nome gruppo di copie Standard Standard

Tipo di copia Backup Archive

Frequenza di copia 0 giorni CMD

Versioni dati esistenti Due versioni Non disponibile

Versioni dati cancellati Una versione Non disponibile

Conservazione versionisupplementari

30 giorni Non disponibile

Capitolo 8. Informazioni sulle politiche di gestione della memoria 137

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Tabella 26. Valori predefiniti nella classe di gestione standard (Continua)

Attributo Valore predefinito backupValore predefinitoarchiviazione

Conservazione singolaversione

60 giorni Non disponibile

Serializzazione copia Statica condivisa Statica condivisa

Modo copia Modificata Assoluta

Destinazione copia Lotto di copie di backup Lotto di copie di archivio

Conservazione versioni Non disponibile 365 giorni

Nome gruppo di copieIl nome del gruppo di copie. Il valore predefinito per il backup e l’archiviazione èStandard.

Tipo di copiaIl tipo del gruppo di copie. Il valore per il backup è sempre Backup e il valore perl’archiviazione è sempre Archivio.

Frequenza di copiaLa frequenza di copia indica il numero minimo di giorni che devono trascorrere tra ibackup incrementali. Utilizzare questo attributo durante un backup incrementalecompleto. Questo attributo della classe di gestione viene ignorato durante unbackup basato su journal.

La frequenza di copia è correlata al parametro mode. Ad esempio, se la frequenza èzero (0) e la modalità è modificata, un file o una directory viene sottoposta a backupsolo se ha subito delle modifiche dall’ultimo backup incrementale. Se la frequenza èzero (0) ed il modo è assoluto, viene eseguita la copia di riserva di un file ogni voltache se ne esegue una copia di riserva incrementale. Questo attributo non vieneselezionato per i backup selettivi. Il backup incrementale basato su Journaldifferisce dal tradizionale backup incrementale completo poiché Tivoli StorageManager non applica le frequenze di copia non predefinite (diverse da 0).

Per i gruppi di copie di archivio, la frequenza di copia è sempre CMD (comando).Non esiste alcuna limitazione per la frequenza di archiviazione di un file.

Versioni dati esistentiL’attributo Versioni dati esistenti specifica il numero massimo di versioni di backupdifferenti per i file e le directory che si trovano correntemente nell’unità. Se siseleziona una classe di gestione che consente più di una versione di backup, laversione più recente è denominata versione attiva. Tutte le altre versioni sono detteversioni inattive. Se il numero massimo di versioni consentite è cinque e si esegueun backup che crea una sesta versione, viene cancellata la versione di backupmeno recente dalla memoria del server.

Versioni dati cancellatiL’attributo Versioni dati cancellati specifica il numero massimo di versioni di backupdifferenti per i file e le directory che sono stati eliminati dall’unità. Questoparametro viene ignorato fino a quando il file o la directory rimane sull’unità.

138 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Se il file o la directory viene cancellata, la prossima volta che verrà eseguito unbackup incrementale, la versione del backup attiva sarà modificata in inattiva e leversioni precedenti, che superano il numero specificato da questo parametro,verranno cancellate.

La data di scadenza per le versioni rimanenti dipende dai parametri conservazioneversioni supplementari e conservazione versione singola.

Conservazione di versioni supplementariL’attributo Conservazione versioni supplementari specifica il numero di giorni in baseal quale vengono conservate tutte le versioni di backup, tranne la più recente. Laversione più recente è la versione attiva e le versioni attive non vengono maicancellate. Se è specificato Nolimit, le versioni supplementari vengono conservatefinché il numero delle versioni di backup non supera le impostazioni dei parametriversioni dati esistenti o versioni dati cancellati. In questo caso, la versionesupplementare meno recente viene cancellata immediatamente.

Conservazione di una singola versioneL’attributo Conservazione singola versione specifica per quanti giorni verrà conservatal’ultima versione inattiva di un file o di una directory. Se è specificato Nolimit,l’ultima versione viene conservata senza limitazioni di tempo.

Questo parametro verrà applicato durante il successivo backup incrementale dopoche un file viene cancellato dalla macchina client. Le successive modifiche a questoparametro non influiranno sui file che risultano già non attivi. Ad esempio: Sequesto parametro è impostato su 10 giorni quando un file viene reso inattivodurante il backup incrementale, il file scadrà dopo 10 giorni.

Serializzazione copiaL’attributo Serializzazione copia indica se un file è in uso durante il processo dibackup o archiviazione e come procedere nel caso in cui si verifichi talecondizione. Il valore per questo attributo può essere uno dei seguenti:v Statica. Un file o una directory non devono essere modificati durante

l’esecuzione del backup o dell’archiviazione. Se l’oggetto viene modificato, ilbackup o l’archiviazione non vengono eseguiti.

Nota: Per Windows 2000 e Windows XP: Durante il backup di un’immagine, ilvalore di serializzazione copia statico non è più controllato dalla classe digestione del server, bensì direttamente dal client, utilizzando l’opzioneimagetype. Consultare “Imagetype” a pagina 231 per ulterioriinformazioni.

v Statica condivisa. Un file o una directory non devono essere modificati durantel’esecuzione del backup o dell’archiviazione. Tivoli Storage Manager tenta dieseguire il backup e l’archiviazione massimo quattro volte, in base al valorespecificato per l’opzione changingretries nel file delle opzioni client. Se l’oggettoviene modificato durante ogni tentativo di backup o archiviazione, il backup ol’archiviazione non vengono eseguiti.

v Dinamica. Un file o una directory viene sottoposta a backup o archiviazione alprimo tentativo, a prescindere se ha subito o meno modifiche duranteun’operazione di backup o archiviazione.

Nota: Per Windows 2000 e Windows XP: Durante il backup di un’immagine, ilvalore di serializzazione copia dinamico non è più controllato dalla classe

Capitolo 8. Informazioni sulle politiche di gestione della memoria 139

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di gestione del server, bensì direttamente dal client, utilizzando l’opzioneimagetype. Per ulteriori informazioni, consultare “Imagetype” apagina 231.

v Dinamica condivisa. Un file o una directory viene sottoposta a backup o adarchiviazione a prescindere se ha subito modifiche o meno duranteun’operazione di backup o archiviazione. Tivoli Storage Manager tenta dieseguire il backup o l’archiviazione massimo quattro volte, in base al valorespecificato per l’opzione changingretries nel file delle opzioni client senza che ilfile venga modificato durante le operazioni. Il backup o l’archiviazione del filevengono eseguiti durante l’ultimo tentativo, anche quando il file è statomodificato.Attenzione: Prestare attenzione quando si seleziona una classe di gestione checontiene un gruppo di copie che specifica dinamica condivisa o dinamica per laserializzazione del backup. Se si sceglie una classe di gestione che consente adun file di essere archiviato o salvato mentre è in uso, la versione di backup o lacopia archiviata memorizzata sul server può essere una copia non esatta. Unacopia non esatta è una versione di backup o una copia archiviata che noncorrisponde completamente al contenuto attuale del file. Può contenere alcune,ma non tutte le modifiche. Se tale versione non è accettabile, selezionare unaclasse di gestione che consenta di creare una versione di backup o di archiviosolo se il file non viene modificato durante il backup o l’archiviazione.

Solo per Windows 2000 e XP: se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) èinstallato e configurato per il supporto di apertura file (consultare“Configurazione di LVSA per abilitare il supporto file aperti (Windows 2000,Windows XP)” a pagina 22), per impostazione predefinita, Tivoli StorageManager esegue un backup dell’istantanea dei file aperti (o bloccati) da altreapplicazioni. L’istantanea consente di eseguire il backup da una copia conriferimento temporale che corrisponde al filesystem nel momento in cui vieneeseguita l’istantanea. Nel backup non sono incluse modifiche successive alfilesystem. Consultare “Supporto file aperti per le operazioni di backup(Windows 2000, XP)” a pagina 62 per ulteriori informazioni.

Se si ripristina o si richiama un file che contiene una copia non esatta, il filepotrebbe non essere utilizzabile. Si consiglia di non utilizzare la serializzazionedinamica o condivisa per eseguire il backup dei file, a meno che non si èassolutamente sicuri che il ripristino di una copia inesatta sarà utilizzabile.

Modo di copiaL’attributo Modo copia determina se un file o una directory vengono considerati peril backup incrementale a prescindere da eventuali modifiche apportate dall’ultimobackup. Tivoli Storage Manager non verifica il modo per i backup selettivi. Ilvalore per questo parametro può essere uno dei seguenti:v Modificato.Il file viene considerato per il backup incrementale solo se è stato

modificato dall’ultimo backup. Un file è considerato modificato se si verifica unadelle seguenti condizioni:– La data o l’ora dell’ultima modifica è diversa.– La dimensione del file è diversa.– Gli attributi del file, ad eccezione dell’archivio, sono diversi. Tuttavia, se sono

stati modificati solo i metadati del file (ad esempio le autorizzazioni diaccesso) ma il file non è stato modificato, è possibile che Tivoli StorageManager esegua solo il backup dei metadati.

v Assoluto. Il file viene considerato per il backup incrementale, a prescindere se èstato modificato dall’ultimo backup. Per i gruppi di copie di archivio, il modo è

140 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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sempre assoluto, indicando che il file viene archiviato a prescindere se è statomodificato dall’ultima richiesta di archiviazione.

Destinazione copiaIndica la destinazione in cui vengono memorizzate le copie di backup e archivio.La destinazione può essere un lotto di memoria delle unità disco o un lotto dimemoria delle unità che supportano supporti rimovibili, ad esempio un nastro.

Conservazione versioniSpecifica per quanti giorni un file archiviato resta nella memoria. Una voltatrascorso questo intervallo di tempo, viene cancellato dalla memoria.

Selezione di una classe di gestione per i fileSe la classe di gestione predefinita soddisfa i requisiti di backup e di archivio pertutti i file sulla stazione di lavoro, non occorre eseguire alcuna azione per associarei file a quella classe di gestione. Ciò viene eseguito automaticamente quando siesegue il backup o l’archiviazione dei file.

Quando si seleziona una diversa classe di gestione per i file, considerare i seguentiaspetti:v La classe di gestione contiene un gruppo di copie di backup?

Se si tenta di eseguire un backup di un file associato ad una classe di gestioneche non contiene un gruppo di copie di backup, il backup del file non vieneeseguito.

v La classe di gestione contiene un gruppo di copie di archivio?Non è possibile archiviare un file associato a una classe di gestione che noncontiene un gruppo di copie di archivio.

v Il gruppo di copie di backup contiene attributi che consentono di eseguire ilbackup dei file abbastanza frequentemente?Il modo e la frequenza operano insieme per controllare la ricorrenzadell’esecuzione del backup di un file quando si utilizza il backup incrementale.Tivoli Storage Manager non controlla gli attributi per il backup selettivo.

v Il gruppo di copie specifica Statica o Statica condivisa per la serializzazione?Se la serializzazione è dinamica condivisa o dinamica, è possibile che siottengano delle copie di backup o archivio non esatte. Verificare se talecondizione è accettabile. Ad esempio, è possibile che si desideri utilizzaredinamica condivisa o dinamica per un file a cui vengono aggiunticontinuamente i record di registrazione. Se è stata utilizzata la serializzazionestatica o statica condivisa, è possibile che non venga eseguito il backup del filepoiché quest’ultimo è costantemente in uso. Con la serializzazione dinamicacondivisa o dinamica, il backup del file viene eseguito, ma la versione di backupdel file potrebbe contenere un messaggio troncato. Non utilizzare laserializzazione dinamica condivisa o dinamica per un file se è importante che laversione di backup e la copia di archivio contengano tutte le modifiche.

v Il gruppo di copie di backup specifica un numero adeguato di versioni dibackup da conservare ed un adeguato intervallo di tempo per conservarle?

v Il gruppo di copie di archivio specifica un adeguato intervallo di tempo perconservare le copie archiviate dei file?

Capitolo 8. Informazioni sulle politiche di gestione della memoria 141

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Assegnazione di una classe di gestione ai fileUna classe di gestione definisce quando i file vengono inclusi in un backup, ilperiodo di conservazione dei file sul server e quante versioni del file il server deveconservare. Il responsabile del server seleziona una classe di gestione predefinita. Èpossibile specificare una determinata classe di gestione per sostituire quellapredefinita.

È possibile assegnare una classe di gestione a un file o gruppo di file utilizzandoun’istruzione include nel file delle opzioni client. I nomi delle classi di gestionenon sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Ad esempio, per associare tutti i filenella directory costs ad una classe di gestione denominata budget, immettere:

include c:\adsm\proj2\costs\* budget

Per specificare una classe di gestione denominata managall da utilizzare per tutti ifile a cui non è stata esplicitamente assegnata una classe di gestione, immettere:

include * managall

L’esempio riportato di seguito indica come utilizzare una classe di gestione:exclude ?:\...\*.snoinclude c:\winter\...\*.ice mcweeklyinclude c:\winter\december\*.ice mcdailyinclude c:\winter\january\*.ice mcmonthlyinclude c:\winter\winter\white.sno

L’elaborazione segue questi passi:1. Viene eseguita la copia di riserva del file denominato white.sno in base alle

regole dell’elaborazione a ritroso. Poiché non è stata specificata una classe digestione, al file viene assegnata la classe di gestione predefinita.

2. Tutti i file con un’estensione ice nella directory c:\winter\january sonoassegnati alla classe di gestione mcmonthly.

3. Tutti i file con un’estensione ice nella directory c:\winter\december sonoassegnati alla classe di gestione mcdaily.

4. Tutti gli altri file con un’estensione ice in qualsiasi directory di \winter sonoassegnati alla classe di gestione mcweekly.

5. Tutti i file con un’estensione sno (ad eccezione di c:\winter\winter\white.sno)in qualsiasi directory vengono esclusi dal backup.

Per specificare la classe di gestione predefinita per i file che non sono inclusi inmodo esplicito, specificare:

include ?:*mgmt_class_name

come prima opzione include o exclude definita.

Sostituzione della classe di gestione per i file archiviatiQuando si archivia un file, è possibile sostituire la classe di gestione assegnatautilizzando la GUI oppure l’opzione archmc del comando archive. Per utilizzare laGUI, premere il pulsante Opzioni della struttura ad albero dell’archivio persostituire la classe di gestione e selezionarne un’altra. Ad esempio, per associare ilfile, budget.jan, alla classe di gestione ret2yrs, immettere:

dsmc archive –archmc=ret2yrs c:\plan\proj1\budget.jan

142 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Selezione di una classe di gestione per le directorySe la classe di gestione nel gruppo di impostazioni attivo che contiene il periodo diconservazione più lungo soddisfa i requisiti di backup per le directory, non occorreeseguire alcuna azione per associare le directory a quella classe di gestione. TivoliStorage Manager esegue tale operazione automaticamente quando esegue il backupdelle directory.

Se la classe di gestione predefinita non soddisfa i requisiti, selezionare una classedi gestione con un periodo di conservazione adeguato sul parametro conservazionesingola versione. È necessario conservare le directory almeno per lo stesso periododei file ad esse associati.

Per assegnare una classe di gestione diversa da quella predefinita alle directory,utilizzare l’opzione dirmc nel file delle opzioni client . Ad esempio, per assegnareuna classe di gestione denominata direct1 alle directory, immettere:

dirmc direct1

Nota: Per le operazioni di archiviazione, le directory vengono assegnate a unaclasse di gestione il cui periodo di conservazione è uguale o superiore aquello dei file in esse contenuti. La classe di gestione viene ricollegata pergarantire che le directory e i file non scadano.

Collegamento e ricollegamento delle classi di gestione ai fileCollegamento è il processo che associa un file ad una classe di gestione. Quando siesegue il backup di un file per la prima volta, Tivoli Storage Manager lo collegaalla classe di gestione predefinita o alla classe di gestione specificata nell’elenco diinclusione-esclusione. Nei successivi backup incrementali dello stesso file, se simodifica la classe di gestione, le versioni attive e inattive vengono ricollegate allanuova classe di gestione. Tuttavia, per i backup selettivi e incrementali per data, inuovi backup sono collegati alla nuova classe di gestione, ma le versioniprecedenti di backup restano collegate alla classe di gestione originale.

Se il gruppo di copie di backup per la classe di gestione indica di conservare piùversioni di backup di un file e si richiedono più backup, il server ha sempre unaversione di backup attiva (la versione corrente) e una o più versioni inattive delfile. Tutte le versioni di backup di un file sono collegate alla stessa classe digestione e sono gestite in base agli attributi del gruppo di copie di backup.

Quando si archivia un file per la prima volta, Tivoli Storage Manager lo collegaalla classe di gestione predefinita, alla classe di gestione specificata nell’elenco diinclusione-esclusione o alla classe di gestione specificata dall’utente quando simodificano le opzioni di archivio durante un’archiviazione.

I file archiviati non vengono mai ricollegati ad una diversa classe di gestione. Se simodifica la classe di gestione per un file, tutte le copie precedenti del file che sonostate archiviate restano collegate alla classe di gestione specificata nel momento incui sono state archiviate.

Ricollegamento delle versioni di backup dei fileI backup dei file vengono ricollegati ad una diversa classe di gestione nei casiriportati di seguito. In ogni caso, i file (attivi o inattivi) non vengono ricollegatifino al successivo backup.

Capitolo 8. Informazioni sulle politiche di gestione della memoria 143

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v Si specifica una classe di gestione differente in un’istruzione Include permodificare la classe di gestione per i file. I backup vengono gestiti utilizzando laprecedente classe di gestione fino a quando non si esegue un altro backup.

v Il responsabile cancella la classe di gestione dal gruppo di impostazioni attivo.La classe di gestione predefinita viene utilizzata per gestire le versioni dibackup, quando si esegue di nuovo il backup del file.

v Il responsabile assegna un nodo client a un diverso dominio delle impostazioni eil gruppo di impostazioni attivo in quel dominio delle impostazioni non ha unaclasse di gestione con lo stesso nome. La classe di gestione predefinita per ilnuovo dominio delle impostazioni viene utilizzata per gestire le versioni dibackup.

Utilizzo di una proroga di conservazioneTivoli Storage Manager fornisce anche una proroga di conservazione del backup e unaproroga di conservazione dell’archivio per proteggere i dati di backup e archivioquando non è possibile ricollegare un file alla classe di gestione corretta. Il periododi proroga di conservazione del backup viene utilizzato:v Quando si modifica la classe di gestione per un file, ma la nuova classe di

gestione e quella predefinita non contengono un gruppo di copie di backup.v Quando la classe di gestione a cui un file è collegato non esiste più e la classe di

gestione predefinita non contiene un gruppo di copie di backup.

Il periodo di proroga di conservazione del backup, definito nel dominio delleimpostazioni, viene avviato quando si esegue un backup incrementale. Il valorepredefinito è 30 giorni. Tuttavia, il responsabile può modificare questo valore.

Quando Tivoli Storage Manager gestisce un file utilizzando il periodo di prorogadi conservazione del backup, non crea nuove versioni di backup del file. Tutte leversioni di backup esistenti del file scadono dopo 30 giorni (o il numero di giornispecificato nel dominio delle impostazioni) dal giorno in cui sono statecontrassegnate come inattive.

Per i file archiviati, se la classe di gestione a cui un file è collegato non esiste più ela classe di gestione predefinita non contiene un gruppo di copie di archivio, vieneutilizzato il periodo di proroga di conservazione della copia di archivio definito neldominio delle impostazioni. Il periodo di conservazione predefinito è 60 giorni.Tuttavia, il responsabile può modificare questo valore.

144 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione

È possibile utilizzare le impostazioni predefinite per le opzioni di elaborazioneoppure personalizzare queste opzioni per esigenze specifiche. Questo capitolo:v Fornisce una panoramica sulle opzioni di elaborazione.v Include una sezione di riferimento delle opzioni che fornisce informazioni

dettagliate su ogni argomento.

Panoramica sulle opzioni di elaborazioneTivoli Storage Manager utilizza le opzioni di elaborazione specificate nel file delleopzioni client (dsm.opt) o sulla riga comandi per controllare comunicazioni,elaborazioni di backup/archivio e altre operazioni.

Questa sezione fornisce una panoramica sui seguenti tipi di opzioni disponibili:v Opzioni di comunicazionev nodosv Opzioni di elaborazione di backup-archiviov Opzioni di elaborazione di ripristino e richiamov Opzioni di pianificazionev Opzioni di formato e linguav Opzioni di elaborazione comandiv Opzioni di autorizzazionev Opzioni di elaborazione erroriv Opzioni di elaborazione transazioniv Opzioni del client Webv Opzioni di diagnostica

Vedere Capitolo 2, “Configurazione di Tivoli Storage Manager”, a pagina 13 perinformazioni su come creare e modificare il file delle opzioni client (dsm.opt).

Tivoli Storage Manager include anche un gruppo di opzioni di comandi client cheè possibile immettere solo sulla riga comandi con specifici comandi. È possibilesostituire una delle opzioni impostate nel file delle opzioni immettendole con icomandi appropriati di backup/archivio. Per un elenco completo delle opzionidella riga comandi, una descrizione ed i riferimenti in questo manuale per ulterioriinformazioni, consultare Tabella 40 a pagina 163.

Opzioni di comunicazioneÈ possibile utilizzare le opzioni di comunicazione per specificare il modo in cui ilnodo client comunica con un server Tivoli Storage Manager.

Per tutti i client Windows utilizzare uno dei protocolli seguenti:v TCP/IPv Named Pipes

Utilizzare l’opzione commmethod per specificare il protocollo di comunicazione.Per ulteriori informazioni, fare riferimento al paragrafo “Commmethod” apagina 179.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 145

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È inoltre possibile utilizzare l’opzione lanfreecommmethod per specificare ilprotocollo di comunicazione in ambiente SAN. Consultare “Lanfreecommmethod”a pagina 244 per ulteriori informazioni.

Contattare il responsabile Tivoli Storage Manager per informazioni su comeimpostare le opzioni di comunicazione.

Opzioni TCP/IPPer utilizzare il protocollo di comunicazione TCP/IP è necessario includerel’opzionetcpserveraddress nel file delle opzioni client. Le altre opzioni TCP/IPpresentano valori predefiniti che possono essere modificati solo se si desideramodificare il valore predefinito.

Tabella 27. Opzioni TCP/IP

Opzione Descrizione Pagina

httpport Specifica un indirizzo di porta TCP/IP per il clientWeb Tivoli Storage Manager.

225

httpsport Specifica un indirizzo di porta TCP/IP perl’interfaccia SSL (secure socket layer) del clientWeb Tivoli Storage Manager. Questa opzione èvalida solo per il client Windows 2000.

226

lanfreetcpport Specifica il numero di porta TCP/IP di ascolto diAgente di memorizzazione Tivoli Storage Manager.

245

tcpbuffsize Specifica la dimensione, in kilobyte, del buffer dicomunicazione TCP/IP interno Tivoli StorageManager.

325

tcpnodelay Specifica se inviare piccole transazioni al server,senza prima memorizzarle in un buffer.

328

tcpadminport Specifica un numero di porta TCP/IP a parte sucui il server resta in attesa di richieste di sessioniclient di gestione, rendendo così possibili sessionidi gestione su una rete privata.

324

tcpport Specifica l’indirizzo di porta TCP/IP per un serverTivoli Storage Manager.

329

tcpserveraddress Specifica l’indirizzo TCP/IP per un server TivoliStorage Manager.

330

tcpwindowsize Specifica la dimensione, in kilobyte, della finestradi scorrimento TCP/IP per il nodo client.

331

webports Abilita l’utilizzo del client Web al di fuori di unfirewall specificando il numero di porta TCP/IPutilizzato dal servizio Client Acceptor e dalservizio Web Client Agent per le comunicazionicon la GUI Web.

351

146 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Opzioni Named PipesDi seguito sono elencate le opzioni di comunicazione per Named Pipes:

Tabella 28. Opzioni di comunicazione Named Pipes

Opzione Descrizione Pagina

namedpipename Specifica il nome di un named pipe da utilizzareper la comunicazione tra un client Tivoli StorageManager e il server sullo stesso dominio del serverWindows.

259

nodosUtilizzare le seguenti opzioni per specificare il nodo client per cui richiedere iservizi di backup-archivio.

Tabella 29. Opzioni nodo

Opzione Descrizione Pagina

clusternode Questa opzione specifica se Tivoli Storage Managergestisce unità cluster in un ambiente MSCS(Microsoft Cluster Server).

178

nasnodename Specifica il nome del nodo per il server di file NASdurante l’elaborazione di filesystem NAS.

260

nodename Utilizzare l’opzione nodename nel file delle opzioniclient dsm.opt per identificare la stazione di lavorosul server per stabilire comunicazioni.

261

virtualnodename L’opzione virtualnodename specifica il nome nododella stazione di lavoro quando si esegue ilripristino o il richiamo dei file su una stazione dilavoro diversa.

346

Opzioni di elaborazione backup e archivioÈ possibile utilizzare le seguenti opzioni per controllare alcuni aspettidell’elaborazione di backup e archivio.

Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio

Opzione Descrizione Pagina

archmc Utilizzare l’opzione archmc con il comandoarchive per specificare la classe di gestionedisponibile per il dominio delle impostazioni acui si desidera collegare i file archiviati.

171

autofsrename Specifica se rinominare uno spazio file esistentesu un server Unicode in modo che venga creatouno spazio file Unicode per l’operazione corrente.

173

changingretries Specifica il numero di tentativi da effettuarequando si esegue il backup o l’archiviazione diun file che è in uso.

176

class Specifica se visualizzare un elenco di oggettiNAS, client o WAS (WebSphere ApplicationServer) durante un’operazione query backup,query filespace o delete filespace.

177

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 147

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

compressalways L’opzione compressalways indica se continuare acomprimere un oggetto se questo aumentadurante la compressione, o inviare di nuovol’oggetto non compresso. Utilizzare questaopzione con l’opzione compression.

182

compression L’opzione compression comprime i file prima diinviarli al server. La compressione dei file riducela quantità di memoria richiesta per le versioni dibackup e le copie di archivio dei file.

183

deletefiles Utilizzare l’opzione deletefiles con il comandoarchive per cancellare i file da una stazione dilavoro una volta archiviati. È possibile inoltreutilizzare questa opzione con il comando restoreimage e l’opzione incremental per cancellare i filedall’immagine ripristinata se sono stati cancellatidopo la creazione dell’immagine.

188

description L’opzione description assegna o specifica unadescrizione per i file durante l’esecuzione dioperazioni di archiviazione, cancellazione,richiamo o query archivio.

189

detail Utilizzare l’opzione detail per visualizzareinformazioni di classe di gestione, spazio file,backup e archivio.

191

dfsbackupmntpnt Specifica se Tivoli Storage Manager rileva un Dfs(NTFS o FAT) come nodo o come directory.Questa opzione è valida solo per i client Windows2000 e Windows XP.

192

dirmc Specifica la classe di gestione da utilizzare per ledirectory. Se non si specifica questa opzione, ilprogramma client utilizza la classe di gestionecon il periodo di conservazione più lungo.

193

dirsonly Esegue il backup, ripristina, archivia, richiama ointerroga solo le directory.

194

domain Specifica unità da includere nel dominio clientpredefinito per un backup incrementale.

195

domain.image Specifica i filesystem e i volumi logici di base daincludere nel dominio client per un backup delleimmagini. Questa opzione è valida solo perWindows 2000 e Windows XP.

197

domain.nas Specifica i volumi da includere nel dominiopredefinito per i backup dell’immagine NAS.Questa opzione è valida per tutti i clientWindows solo .

198

enablelanfree Specifica se abilitare un percorso LAN-Freedisponibile in un’unità di memoria SANcollegata.

201

148 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

enableserverfree Specifica se abilitare o meno il backupdell’immagine server-free basato su SAN che nonconsente l’elaborazione di trasferimenti dati daiprocessori client e server e da LAN durante leoperazioni di backup. Questa opzione è validasolo per client Windows 2000. Queste opzionisono valide solo per Windows 2000.

202

excludeexclude.backupexclude.fileexclude.file.backup

Le seguenti opzioni sono equivalenti. Utilizzarequeste opzioni per escludere un file o gruppo difile dai servizi di backup .

209

exclude.archive Esclude un file o un gruppo di file checorrispondono al modello solo dai servizi diarchivio.

209

exclude.compression Esclude i file dal processo di compressione sel’opzione compression è impostata su yes. Questaopzione si applica alle operazioni di backup earchivio.

209

exclude.dir Esclude una directory i relativi file e tutte lerelative sottodirectory e file dall’elaborazione delbackup.

209

exclude.encrypt Esclude i file specificati dal processo di codifica. 209

exclude.fs.nas Esclude i filesystem sul server di file NAS dalbackup dell’immagine se utilizzato con ilcomando backup nas.

209

exclude.image Esclude dall’elaborazione dell’immagine ifilesystem montati e i volumi logici di base checorrispondono al modello. Questa opzione èvalida solo per Windows 2000 e XP.

209

exclude.subfile Esclude i file dal processo di backup dei filesecondari di personalizzazione. Questa opzionenon è valida per l’elaborazione di archivio.

209

exclude.systemobject Esclude oggetti di sistema singoli dai servizi dibackup. Gli oggetti di sistema esclusi di cui èstato eseguito precedentemente il backup nonsono scaduti durante i backup successivi. Questaopzione esclude gli oggetti di sistema specificatisolo dai backup successivi. Questa opzione èvalida solo per i client Windows 2000 e WindowsXP.

209

exclude.systemservice Esclude componenti di servizi di sistema singolidai servizi di backup. È possibile immettere ilnome dell’autore o la parola chiave da escluderedal backup. Questa opzione è valida solo perWindows Server 2003.

209

fileleveltype Utilizzare l’opzione fileleveltype con l’opzioneinclude.fs per specificare se eseguireun’operazione di backup o archiviazioneistantanea (valore predefinito se LVSA è installatoe configurato per il supporto file aperti) odinamica (non in linea). Questa opzione è validasolo per i client Windows 2000 e Windows XP.

214

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 149

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

filelist Specifica un elenco di file da elaborare con ilcomando. Tivoli Storage Manager apre il filelistspecificato ed elabora i file elencati in base alcomando.

216

filesonly Esegue il backup, ripristina, richiama o interrogasolo i file.

219

groupname Utilizzare questa opzione con il comando backupgroup per specificare il nome completo delmembro principale di un gruppo.

223

guitreeviewafterbackup Specifica se il client ritorna alla finestra Backup,Ripristinare, Archiviare o Richiamare dopol’esecuzione di un’operazione con esito positivo.

224

imagegapsize Specifica la dimensione minima delle regionivuote su un volume che verranno esclusedurante il backup. Questa opzione è valida soloper i client Windows 2000 e Windows XP.

228

imagetype Utilizzare l’opzione imagetype con il comandobackup image o l’opzione include.image perspecificare il tipo di backup dell’immagine che sidesidera eseguire. Questa opzione è valida soloper i client Windows 2000 e Windows XP.

231

inclexcl Specifica il percorso e il nome file di un file delleopzioni di inclusione-esclusione.

233

includeinclude.backupinclude.file

Le seguenti opzioni sono equivalenti. Utilizzarequeste opzioni per includere file o assegnareclassi di gestione per il processo di backup.

235

include.archive Include i file o assegna le classi di gestione per ilprocesso di archiviazione.

235

include.compression Include i file per il processo di compressione sel’opzione compression è impostata su yes. Questaopzione si applica alle operazioni di backup earchivio.

235

include.encrypt Include i file specificati per il processo dicodifica. Per impostazione predefinita, TivoliStorage Manager non esegue il processo dicodifica.

235

include.fs Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) èinstallato e configurato per il supporto file aperti(vedere “Configurazione di LVSA per abilitare ilsupporto file aperti (Windows 2000, WindowsXP)” a pagina 22), per impostazione predefinitaTivoli Storage Manager esegue un backupistantanea o un’archiviazione di file che vengonoaperti (o bloccati) da altre applicazioni.

235

150 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

include.fs.nas Utilizzare l’opzione include.fs.nas per eseguire ilbind di una classe di gestione in filesystem NAS(Network Attached Storage). È possibile inoltrespecificare se le informazioni dell’indice vengonosalvate in Tivoli Storage Manager durante unbackup del filesystem NAS, utilizzando l’opzionetoc insieme all’opzione include.fs.nas nel filedelle opzioni client (dsm.opt). Consultare “Toc” apagina 335 per ulteriori informazioni. Questaopzione è valida solo per tutti i client Windows.

235

include.image Include uno spazio file o un volume logicooppure assegna una classe di gestione se questaopzione viene utilizzata con il comando backupimage. Il comando backup image ignora tutte lealtre opzioni include. Questa opzione è validasolo per Windows 2000 e XP.

235

include.subfile Include i file nell’elaborazione di backup dei filesecondari di personalizzazione. Questa opzionenon è valida per l’elaborazione di archivio.Questa opzione è valida per tutti i clientWindows.

235

include.systemobject Assegna le classi di gestione per il backup deglioggetti di sistema Windows 2000 e Windows XP.Per impostazione predefinita, Tivoli StorageManager esegue il bind di tutti gli oggetti disistema con la classe di gestione predefinita. Nonè possibile utilizzare l’opzione per eseguire ilbind di singoli componenti di sistema su unaclasse di gestione diversa. Non è possibileutilizzare questa opzione per includere oescludere un oggetto di sistema dal processo.Questa opzione è valida solo per i client Windows2000 e Windows XP.

235

include.systemstate Assegna le classi di gestione per il backup deiservizi del sistema e dello stato del sistemaWindows Server 2003. Per impostazionepredefinita, viene eseguito il bind dell’oggettoservizi del sistema e stato del sistema con laclasse di gestione predefinita.

235

incrbydate Da utilizzare con il comando incremental perrichiedere un backup incrementale per data.

240

incremental Da utilizzare con il comando restore image perverificare che tutte le modifiche apportateall’immagine base siano state applicate ancheall’immagine ripristinata.

241

incrthreshold L’opzione incrthreshold specifica il valore sogliaper il numero di directory in ciascuno spazio filejournal che potrebbe contenere oggetti attivi sulserver e nessun oggetto corrispondente sullastazione di lavoro.

242

memoryefficientbackup Specifica un algoritmo di backup per il risparmiodi memoria per i backup incrementali dautilizzare con il comando incremental.

255

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 151

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

mode Utilizzare l’opzione mode con questi comandi,come indicato di seguito:

backup imagePer specificare se eseguire un backupdell’immagine selettivo o incrementaledei filesystem client.

backup nasPer specificare se eseguire un backupdell’immagine completo o differenzialedei filesystem NAS.

backup wasPer specificare se eseguire un backupdell’immagine completo o differenzialedel programma di gestione distribuzionerete di WAS (WebSphere ApplicationServer) (contenente informazionisull’impostazione, file di applicazione econfigurazione) o del server diapplicazione sul server Tivoli StorageManager.

backup groupPer specificare se eseguire un backup delgruppo completo o differenziale,contenente un elenco di file da una opiù origini di spazi file.

256

monitor Specifica se si desidera controllare un backupdell’immagine dei filesystem appartenenti a unserver di file NAS.

258

noprompt Elimina la richiesta di conferma che vienesolitamente visualizzata prima di cancellare unfile archiviato o quando si esegue un’operazionedi ripristino di un’immagine.

263

nojournal Utilizzare questa opzione con il comandoincremental per specificare che si desideraeseguire un backup incrementale completotradizionale anziché il backup predefinito di tipojournal.

262

optfile Specifica il file delle opzioni client che si desiderautilizzare all’avvio di una sessione Tivoli StorageManager.

266

postsnapshotcmd Durante un backup dell’immagine in linea o unsupporto per file aperti, questa opzione consentedi riattivare manualmente un’applicazione dopoche LVSA ha avviato un’istantanea. Questaopzione è valida solo se LVSA è installato econfigurato sul sistema consentendo di eseguireun backup dell’immagine in linea o un supportoper file aperti. Questa opzione è valida solo per iclient Windows 2000 e XP.

275

152 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

preservelastaccessdate Utilizzare questa opzione durante un’operazionedi backup o archivio per indicare se riportare alvalore originale la data dell’ultimo accesso pertutti i file specificati seguendo un’operazione dibackup o archivio. Per impostazione predefinita,il client Tivoli Storage Manager non riporta alvalore originale la data dell’ultimo accesso ai filecopiati o archiviati prima dell’operazione dibackup o archivio.

279

presnapshotcmd Durante un backup dell’immagine in linea o unsupporto per file aperti, questa opzione consentedi sospendere manualmente un’applicazioneprima che LVSA avvii un’istantanea. Questaopzione è valida solo se LVSA è installato econfigurato sul sistema consentendo di eseguireun backup dell’immagine in linea o un supportoper file aperti. Questa opzione è valida solo per iclient Windows 2000 e XP.

284

resetarchiveattribute Specifica se Tivoli Storage Manager reimpostal’attributo di archivio Windows sui file per i qualiè stato effettuato correttamente il backup su unserver Tivoli Storage Manager. Questa opzione èvalida per tutti i client Windows.

290

skipntpermissions Specifica se eseguire il backup delle informazionidi sicurezza di Windows.

308

skipntsecuritycrc Specifica se conteggiare il CRC di sicurezza per ilconfronto delle autorizzazioni durante i backupsuccessivi. Utilizzare questa opzione su tutti iclient Windows.

309

snapshotcachelocation Durante un backup dell’immagine in linea o unsupporto per file aperti, questa opzione consentedi specificare la posizione in cui LVSAmemorizza il file OBF (Old Block File). Questaopzione è valida solo se LVSA è installato econfigurato sul sistema consentendo di eseguireun backup dell’immagine in linea o un supportoper file aperti. Questa opzione è valida solo per iclient Windows 2000 e Windows XP.

310

snapshotcachesize Durante un backup dell’immagine in linea o unsupporto per file aperti, questa opzione consentedi specificare la dimensione massima del file OBF(Old Block File) in cui i blocchi di dati obsoletivengono memorizzati durante l’operazione. Ilvalore è una percentuale della dimensione totaledel volume di cui viene eseguito il backup.Questa opzione è valida solo per i client Windows2000 e Windows XP.

311

snapshotfsidleretries Durante un’operazione di backup in linea o disupporto per file aperti, questa opzione specificail numero ulteriore di tentativi effettuati da LVSAper raggiungere il tempo di inattività fileistantanea prima che l’operazione in linea abbiaesito negativo. Questa opzione è valida solo per iclient Windows 2000 e Windows XP.

312

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 153

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

snapshotfsidlewait Durante un’operazione di backup in linea o disupporto per file aperti, questa opzione specificail periodo di tempo di inattività (attività discrittura) richiesto su un volume prima che possaessere eseguita un’istantanea. Questa opzione èvalida solo per i client Windows 2000 e WindowsXP.

313

snapshotroot Utilizzare l’opzione snapshotroot con i comandiincremental, selective o archive insieme aun’applicazione di terzi che fornisceun’istantanea di un volume logico, per associare idati su un’istantanea locale con i dati effettividello spazio file memorizzati sul server TivoliStorage Manager. Questa opzione è valida pertutti i client Windows.

315

subdir Specifica se includere le sottodirectory di unadirectory denominata.

317

subfilebackup Specifica se Tivoli Storage Manager utilizza ilbackup dei file secondari di personalizzazione.

319

subfilecachepath Specifica il percorso in cui risiede la cache delclient per il processo di backup dei file secondaridi personalizzazione.

320

subfilecachesize Specifica la dimensione della cache client per ilbackup dei file secondari di personalizzazione.

321

tapeprompt Specifica se attendere il montaggio di un nastronel caso in cui sia richiesto per un processo dibackup, archivio, ripristino o richiamo oppureper una selezione dell’utente.

322

toc Utilizzare l’opzione toc con il comando backupnas oppure l’opzione include.fs.nas perspecificare se si intende salvare le informazionidell’indice per tutti i backup del filesystem. Se leinformazioni dell’indice vengono salvate, èpossibile utilizzare il comando del server querytoc per determinare il contenuto di un backup difilesystem insieme al comando del server restorenode per ripristinare singoli file o strutture didirectory. È possibile inoltre utilizzare il clientWeb di Tivoli Storage Manager per esaminaretutta la struttura del filesystem e selezionare file edirectory da ripristinare.

335

type Utilizzare l’opzione type con il comando querynode per specificare il tipo di nodo per cuieseguire l’interrogazione.

340

v2archive Utilizzare l’opzione v2archive con il comandoarchive per archiviare solo i file sul server. TivoliStorage Manager non elaborerà le directoryesistenti nel percorso della specifica del file diorigine.

342

virtualfsname Utilizzare questa opzione con il comando backupgroup per specificare il nome del contenitore diun gruppo in cui si desidera eseguirel’operazione.

345

154 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 30. Opzioni di elaborazione di backup-archivio (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

wastype Utilizzare l’opzione wastype con il comandobackup was per eseguire il backup di WAS(WebSphere Application Server) NetworkDeployment Manager (contiene informazionirelative all’impostazione, ai file di applicazione ealla configurazione) o dell’Application Server.

350

Opzioni di elaborazione ripristino e richiamoLe seguenti opzioni fanno riferimento all’elaborazione di ripristino e richiamo.

Tabella 31. Opzioni di elaborazione di ripristino e richiamo

Opzione Descrizione Pagina

activatekey Specifica se attivare la chiave di registro peraggiornare il registro dopo il ripristino dei file.Questa opzione è valida solo per i clientWindows 2000 e Windows XP.

170

asrmode Utilizzare questa opzione con i comandi restore,restore systemobject e restore systemstate perspecificare se eseguire un’operazione di ripristinoin modalità ripristino ASR del sistema. Questaopzione viene utilizzata nel contesto dei comandidi ripristino generati nel file asr.sif solo dalcomando backup asr. Non è possibile utilizzarequesta opzione fuori dal contesto della modalitàripristino ASR. Questa opzione è valida solo per iclient Windows XP e .NET.

172

dirsonly Esegue il backup, ripristina, archivia, richiama ointerroga solo le directory.

194

filelist Specifica un elenco di file da elaborare con ilcomando. Tivoli Storage Manager apre il filelistspecificato ed elabora i file elencati in base alcomando.

216

filesonly Esegue il backup, ripristina, richiama o interrogasolo i file.

219

fromdate Utilizzare l’opzione fromdate con l’opzionefromtime per specificare una data e un’ora da cuisi desidera ricercare i backup o gli archividurante un’operazione di ripristino, recupero ointerrogazione.

220

fromnode Consente a un nodo di eseguire comandi per unaltro nodo. Un utente su un altro nodo deveutilizzare il comando set access per consentire adun altro utente di interrogare, elencare,ripristinare o richiamare i file o le immagini perquel nodo.

221

fromtime Utilizzare l’opzione fromtime con l’opzionefromdate per specificare un’ora da cui si desideraricercare i backup o gli archivi duranteun’operazione di ripristino, recupero ointerrogazione.

222

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 155

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Tabella 31. Opzioni di elaborazione di ripristino e richiamo (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

guitreeviewafterbackup Specifica se il client ritorna alla finestra Backup,Ripristinare, Archiviare o Richiamare dopol’esecuzione di un’operazione con esito positivo.

224

ifnewer Sostituisce un file esistente con la versione dibackup più recente solo se la versione di backupè più recente rispetto al file esistente.

227

imagetofile Utilizzare l’opzione imagetofile con il comandorestore image per specificare che si desideraripristinare l’immagine di origine per un file.Potrebbe essere necessario ripristinare l’immagineper un file in caso di settori danneggiati presentisul volume di destinazione, o se si desideramanipolare dati immagine. Questa opzione èvalida solo per i client Windows 2000 e WindowsXP.

230

inactive Visualizza un elenco di file attivi e inattiviutilizzati con l’opzione pick.

232

latest Ripristina la versione di backup più recente di unfile sia quando è attiva che inattiva.

249

localbackupset Specifica se la GUI Tivoli Storage Manager ignorail collegamento iniziale con il server perripristinare una serie di backup locale su unastazione di lavoro standalone.

250

location Specifica l’ubicazione in cui Tivoli StorageManager dovrà ricercare la serie di backupdurante un’operazione di interrogazione o diripristino.

251

monitor Specifica se si desidera controllare un ripristinoimmagini di uno o più filesystem appartenenti aun server di file NAS.

258

noprompt Elimina la richiesta di conferma che vienesolitamente visualizzata prima di cancellare unfile archiviato o quando si esegue un’operazionedi ripristino di un’immagine.

263

optfile Specifica il file delle opzioni client che si desiderautilizzare all’avvio di una sessione Tivoli StorageManager.

266

pick Crea un elenco di versioni di backup , immaginio copie di archivio che corrispondono allaspecifica immessa per il file. Dall’elenco, èpossibile selezionare le versioni da elaborare.Includere l’opzione inactive per visualizzare glioggetti attivi e inattivi.

270

pitdate Utilizzare l’opzione pitdate con l’opzione pittimeper stabilire quando visualizzare o ripristinarel’ultima versione dei backup.

271

pittime Utilizzare l’opzione pittime con l’opzione pitdateper stabilire quando visualizzare o ripristinarel’ultima versione dei backup.

272

156 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 31. Opzioni di elaborazione di ripristino e richiamo (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

preservepath Specifica ciò che si deve riprodurre del percorsodi origine come parte della directory didestinazione quando i file vengono ripristinati orichiamati in una nuova posizione.

281

replace Specifica se sovrascrivere un file esistente o serichiedere la selezione dell’utente quando siripristinano o si richiamano i file.

288

subdir Specifica che si desidera includere lesottodirectory di una directory denominata.

317

showmembers Visualizza tutti i membri di un gruppo. 307

tapeprompt Specifica se si desidera che Tivoli StorageManager attenda il montaggio di un nastrorichiesto per un’operazione di ripristino orichiamo o se si desidera che richieda la selezionedell’utente.

322

todate Utilizzare l’opzione todate con l’opzione totimeper specificare una data e un’ora finali in cui sidesidera ricercare i backup o gli archivi duranteun’operazione di ripristino, recupero ointerrogazione.

337

totime Utilizzare l’opzione totime con l’opzione todateper specificare una data e un’ora finali in cui sidesidera ricercare i backup o gli archivi duranteun’operazione di ripristino, recupero ointerrogazione.

337

type Utilizzare l’opzione type con il comando querynode per specificare il tipo di nodo per cuieseguire l’interrogazione.

340

verifyimage È possibile utilizzare l’opzione verifyimage con ilcomando restore image per specificare che sidesidera abilitare il rilevamento di settoridanneggiati sul volume di destinazione. Se nelvolume di destinazione vengono rilevati deisettori danneggiati, Tivoli Storage Manager inviaun messaggio di avvertenza alla console e allaregistrazione errori. Questa opzione è valida soloper i client Windows 2000 e Windows XP.

344

washome Utilizzare l’opzione washome nel file delleopzioni client (dsm.opt) per specificare unpercorso di installazione di base di sostituzioneper Application Server.

348

wasndhome Utilizzare l’opzione wasndhome nel file delleopzioni client (dsm.opt) per specificare unpercorso di installazione di base di sostituzioneper Network Deployment Manager.

349

wastype Utilizzare l’opzione wastype con il comandorestore was per ripristinare WAS (WebSphereApplication Server) Network DeploymentManager (contiene informazioni relativeall’impostazione, ai file di applicazione e allaconfigurazione) o l’Application Server.

350

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 157

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Opzioni di pianificazioneÈ possibile utilizzare le seguenti opzioni per regolare la pianificazione centrale.Tivoli Storage Manager utilizza le opzioni di pianificazione solo se lo Scheduler èin esecuzione.

Tabella 32. Opzioni di pianificazione

Opzione Descrizione Pagina

managedservices Specifica se il servizio di Storage Manager ClientAcceptor gestisce il client Web, lo scheduler oentrambi.

252

maxcmdretries Specifica il numero massimo di tentativi che loscheduler client può effettuare per elaborare uncomando pianificato non riuscito.

254

postschedulecmd,postnschedulecmd

Specifica un comando da elaborare dopo avereseguito una pianificazione.

273

preschedulecmd,prenschedulecmd

Specifica un comando da elaborare prima dieseguire una pianificazione.

277

queryschedperiod Specifica il numero massimo di ore che loscheduler del client attende tra un tentativo el’altro per contattare il server per il lavoropianificato.

286

retryperiod Specifica il numero di minuti che lo scheduler delclient attende tra un tentativo e l’altro perelaborare un comando pianificato non riuscito otra un tentativo non riuscito e l’altro percomunicare i risultati al server.

294

runasservice Forza il processo del comando del client aproseguire l’elaborazione, anche se l’account diavvio del client viene scollegato. Utilizzare questaopzione su tutti i client Windows.

296

schedcmddisabled Specifica se disabilitare la pianificazione deicomandi generici specificati dal responsabile TivoliStorage Manager.

297

schedlogname Specifica il percorso ed il nome file in cui sidesidera salvare informazioni sulla registrazione dipianificazione.

298

schedlogretention Specifica il numero di giorni in base al qualeconservare le voci del file di registrazione nellaregistrazione pianificazioni e se salvare le vociridotte.

299

schedmode Specifica il modo di pianificazione da utilizzare,scansione ciclica o richiesto.

300

sessioninitiation Utilizzare l’opzione sessioninitiation percontrollare se il server o il client può avviaresessioni attraverso un firewall. Per impostazionepredefinita il client può avviare delle sessioni.

305

tcpclientaddress Specifica un indirizzo TCP/IP se il nodo client hapiù di un indirizzo e se si desidera che il servercontatti un indirizzo diverso da quello che è statoutilizzato per effettuare il primo contatto con ilserver. Utilizzare questa opzione solo se si utilizzail parametro prompted con l’opzione schedmode oquando è in esecuzione il comando schedule.

326

158 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 32. Opzioni di pianificazione (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

tcpclientport Specifica un numero di porta TCP/IP per il serverda contattare che sia diverso da quello utilizzatoper effettuare il primo contatto del server.Utilizzare questa opzione solo se si utilizza ilparametro prompted con l’opzione schedmode oquando è in esecuzione il comando schedule.

327

Opzioni di formato e linguaÈ possibile utilizzare le seguenti opzioni per selezionare formati diversi per data,ora numerie per le diverse lingue se è installato il pacchetto lingua per clientappropriato per ciascuna lingua.

Tabella 33. Opzioni di formato e lingua

Opzione Descrizione Pagina

dateformat Specifica il formato per la visualizzazione delledate.

186

language Specifica la lingua utilizzata per i messaggi. 246

numberformat Specifica il formato per la visualizzazione deinumeri.

264

timeformat Specifica il formato per la visualizzazione dell’ora. 333

Opzioni di elaborazione comandiLe seguenti opzioni sono valide solo se si utilizzano i comandi Tivoli StorageManager.

Tabella 34. Opzioni di elaborazione comandi

Opzione Descrizione Pagina

editor Specifica se l’editor dell’interfaccia riga comandi ela funzione di richiamo comandi sono disattivi oattivi.

200

quiet Consente di limitare il numero di messaggi chevengono visualizzati durante l’elaborazione. Questaopzione può essere sostituita dal server.

287

scrolllines Specifica il numero di righe di informazioni che sidesidera visualizzare. Questa opzione può essereutilizzata solo quando scrollprompt è impostato suyes.

302

scrollprompt Specifica se si desidera che Tivoli Storage Managervenga arrestato e resti in attesa dopo lavisualizzazione del numero di righe di informazionispecificato con l’opzione scrolllines o se si desiderascorrere fino alla fine dell’elenco.

303

verbose Specifica che le informazioni di elaborazionevengono visualizzate sullo schermo. In alternativa èpossibile selezionare quiet. Questa opzione puòessere sostituita dal server.

343

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 159

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Opzioni di autorizzazioneQueste opzioni controllano l’accesso a un server Tivoli Storage Manager.

Tabella 35. Opzioni di autorizzazione

Opzione Descrizione Pagina

encryptkey Specifica se salvare la password della chiave dicodifica localmente quando si esegueun’operazione di backup-archivio o serichiederla all’utente.

204

password Specifica una password Tivoli StorageManager.

267

passwordaccess Specifica se si desidera generareautomaticamente la password o se impostarlacome richiesta utente.

268

revokeremoteaccess Impedisce a un responsabile che dispone delprivilegio di accesso al client di accedere allastazione di lavoro tramite il client Web.

295

Opzioni di elaborazione erroriQueste opzioni specificano il nome del file di registrazione errori e il modo in cuiverranno gestite da Tivoli Storage Manager le voci in esso contenute.

Tabella 36. Opzioni di elaborazione errori

Opzione Descrizione Pagina

errorlogname Specifica il percorso e il nome del file completo incui si desidera memorizzare le informazioni suglierrori che si verificano durante l’elaborazione.

206

errorlogretention Specifica per quanti giorni conservare le voci dellaregistrazione errori prima di eliminarle e se salvarele voci eliminate.

207

Opzioni di elaborazione transazioniQueste opzioni controllano il modo in cui Tivoli Storage Manager elabora letransazioni tra il client ed il server.

Tabella 37. Opzioni di elaborazione transazioni

Opzione Descrizione Pagina

commrestartduration Specifica il numero massimo di minuti per i qualiil client tenta di ricollegarsi a un server TivoliStorage Manager in seguito a un errore dicomunicazione.

180

commrestartinterval Specifica il numero di secondi che il client deveattendere tra un tentativo e l’altro diricollegamento a un server Tivoli Storage Managerin seguito a un errore di comunicazione.

181

largecommbuffers Specifica se il client utilizzerà buffer ampliati pertrasferire grosse quantità di dati tra il client ed ilserver.

248

160 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 37. Opzioni di elaborazione transazioni (Continua)

Opzione Descrizione Pagina

resourceutilization Utilizzare l’opzione resourceutilization nel filedelle opzioni client dsm.opt per regolare il livellodi risorse che il server e il client Tivoli StorageManager possono utilizzare durante l’elaborazione.

292

txnbytelimit Specifica il numero di kilobyte che il programmaclient può memorizzare nel buffer prima di inviareuna transazione al server.

339

usedirectory Specifica un modo semplice per impostare laconfigurazione della comunicazione clientsostituendo il gruppo di parametri commmethodnel file delle opzioni client e interrogare ActiveDirectory per il metodo di comunicazione e ilserver a cui collegarsi.

341

Opzioni del client WebDi seguito sono riportate le opzioni per il client Web Tivoli Storage Manager.

Tabella 38. Opzioni del client Web

Opzione Descrizione Pagina

httpport Specifica un indirizzo di porta TCP/IP per ilclient Web.

225

httpsport Specifica un indirizzo di porta SSL (Secure SocketLayer) TCP/IP per il client Web. Questa opzioneè valida solo per il client Windows 2000.

226

managedservices Specifica se il servizio di Tivoli Storage ManagerClient Acceptor gestisce il client Web, loscheduler o entrambi.

252

revokeremoteaccess Limita l’accesso del responsabile su una stazionedi lavoro client mediante il client Web.

295

webports Abilita l’utilizzo del client Web al di fuori di unfirewall specificando il numero di porta TCP/IPutilizzato dal servizio di Tivoli Storage ManagerClient Acceptor e dal servizio Web Client Agentper le comunicazioni con la GUI Web.

351

Opzioni di diagnosticaÈ possibile utilizzare queste opzioni con il comando query systeminfo perraccogliere le informazioni relative a uno o più elementi di seguito riportati:v DSMOPTFILE - I contenuti del file dsm.opt.v ENV - Variabili di ambiente.v ERRORLOG - Il file di registrazione errori di Tivoli Storage Manager.v FILE - Attributi per il nome file specificato.v INCLEXCL - Crea un elenco di istruzioni include-exclude nell’ordine in cui sono

state elaborate durante operazioni di backup e di archiviazione.v OPTIONS - Opzioni compilate.v OSINFO - Nome e versione del sistema operativo del clientv POLICY - dump di serie di politiche.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 161

Page 190: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

v MSINFO - Informazioni sul sistema Windows (emissione da MSINFO32.EXE).v REGISTRY - Voci del registro collegate al Tivoli Storage Manager Windows.v SYSTEMOBJECT - Informazioni dell’oggetto del sistema Windows.v CLUSTER - Informazioni cluster di Windows.

Il comando query systeminfo viene utilizzato soprattutto per la diagnostica. Èpossibile inoltrare le informazioni risultanti al personale di supporto tecnico per ladiagnosi dei problemi.

Tabella 39. Opzioni di diagnostica

Opzione Descrizione Pagina

console Utilizzare l’opzione console con il comandoquery systeminfo per trasmettere informazioni disistema alla console.

185

filename Utilizzare l’opzione filename con il comandoquery systeminfo per specificare un nome file incui memorizzare le informazioni di sistema.

218

Utilizzo delle opzioni con i comandiÈ possibile sostituire una delle opzioni impostate nel file delle opzioniimmettendole con i comandi appropriati di backup-archivio.

Tivoli Storage Manager elabora le opzioni nel seguente ordine (precedenza):1. Opzioni definite sul server con opzioni client applicate dal server. Il server

sostituisce i valori del client.2. Opzioni immesse localmente sulla riga comandi.3. Opzioni definite sul server per una pianificazione utilizzando i parametri delle

opzioni.4. Opzioni immesse localmente nel file delle opzioni.5. Opzioni ricevute dal server con opzioni client non applicate dal server. Il server

non sostituisce i valori del client.6. Valori di opzione predefiniti.

Tivoli Storage Manager include anche un gruppo di opzioni di comandi client cheè possibile immettere solo sulla riga comandi con specifici comandi. Per un elencocompleto delle opzioni della riga comandi, una descrizione ed i riferimenti inquesto manuale per ulteriori informazioni, consultare Tabella 40 a pagina 163.

Immissione delle opzioni con un comandoSeguire queste regole generali per immettere le opzioni con un comando:v Immettere un comando, un trattino (–), il nome opzione, un segno di uguale (=)

ed il parametro o il valore dell’opzione. Non devono essere lasciati spazi oltre ilsegno =. Ad esempio,

dsmc archive -description="Project A" c:\devel\proj1\*

v Per le opzioni che non includono i parametri, immettere un comando, untrattino (–) ed il nome opzione. Ad esempio,

dsmc incremental -quiet

Nota: Utilizzare un trattino iniziale (-) per indicare che il testo che segue è ilnome di un’opzione. Se il nome dell’oggetto inizia con un trattino, ènecessario comprenderlo tra singoli apici (’) o doppi apici (″). I processoririga comandi della maggior parte dei sistemi operativi eliminano gli apici

162 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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che precedono gli argomenti della riga comandi nell’applicazione clientTivoli Storage Manager. Utilizzare quindi i caratteri escape oppure i doppiapici in modo che il client riceva il nome oggetto tra apici. Nel modoloop, inserire gli oggetti tra singoli apici (’) o doppi apici (″).

v Immettere il nome opzione completo o un’abbreviazione per il nome opzione.Ad esempio, per immettere l’opzione latest, specificare -lat o -latest. Lelettere maiuscole nella sintassi delle opzioni indicano l’abbreviazione minima peril nome opzione. Per informazioni su come leggere i diagrammi di sintassi,consultare la sezione “Lettura dei diagrammi di sintassi” a pagina xii.

v Immettere le opzioni prima o dopo i parametri di comando. Ad esempio, èpossibile immettere l’opzione subdir prima o dopo una specifica file:

dsmc selective -subdir=yes c:\devel\proj1\*dsmc selective c:\devel\proj1\* -subdir=yes

v Quando vengono immesse più opzioni in un comando, separarle con unospazio.

v Racchiudere il valore tra apici (" ") se il valore di opzione che si immettecontiene uno spazio vuoto. Ad esempio,

dsmc archive -description="Project A" "c:\devel\proj1\*"

v Qualsiasi opzione immessa sulla riga comandi, a eccezione di domain, sostituisceil valore impostato nel file delle opzioni client. Se si utilizza l’opzione domaincon il comando incremental, viene aggiunto il dominio specificato nel file delleopzioni client e non viene sostituito il valore corrente.

v Il numero massimo di caratteri per un nome file è 256. La lunghezza massimacombinata del nome file e del nome percorso è di 260 caratteri.

Tabella 40. Opzioni comando Client

Opzione dicomando Descrizione Comandi Pagina

archmc Utilizzare l’opzione archmc con ilcomando archive per specificare laclasse di gestione disponibile per ildominio delle impostazioni a cui sidesidera collegare i file archiviati.

archive 171

asrmode Utilizzare questa opzione con icomandi restore, restore systemobjecte restore systemstate per specificare seeseguire un’operazione in modalitàripristino ASR del sistema. Questaopzione viene utilizzata nel contestodei comandi di ripristino generati nelfile asr.sif solo dal comando backupasr. Non è possibile utilizzare questaopzione fuori dal contesto dellamodalità ripristino ASR.

restore asr 172

class Specifica se visualizzare o meno unelenco di oggetti NAS o oggetti clientquando vengono utilizzati i seguenticomandi:

query backupdelete filespacequery filespace

177

console Utilizzare l’opzione console con ilcomando query systeminfo pertrasmettere informazioni di sistemaalla console.

query systeminfo 185

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 163

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Tabella 40. Opzioni comando Client (Continua)

Opzione dicomando Descrizione Comandi Pagina

deletefiles Cancella la copia locale dei file dallastazione di lavoro dopo essere statiarchiviati sul server. Può inoltre essereutilizzata con il comando restoreimage e con l’opzione incremental percancellare i file dalle immaginiripristinate che vengono cancellatedallo spazio file dopo la creazionedell’immagine.

archiverestore image

188

description Assegna o specifica una descrizioneper i file durante le operazioni diarchiviazione, cancellazione, richiamoo interrogazione archivio.

archivedelete archivequery archivequery backupsetretrieve

189

detail Visualizza le informazioni di classe digestione, spazio file, backup e archivio,in base al comando con cui vieneutilizzata.

delete filespacequery archivequery backupquery filespacequery mgmtclass

191

dirsonly Esegue il backup, ripristina, archivia,richiama o interroga solo le directory.

archiveincrementalquery archivequery backuprestorerestore backupsetretrieveselective

194

filelist Specifica un elenco di file da elaborarecon il comando. Tivoli StorageManager apre il filelist specificato edelabora i file elencati in base alcomando.

archivebackup groupdelete archiveexpireincrementalquery archivequery backuprestoreretrieveselective

216

filename Utilizzare l’opzione filename con ilcomando query systeminfo perspecificare un nome file in cuimemorizzare le informazioni disistema.

query systeminfo 218

filesonly Esegue il backup, ripristina, richiama ointerroga solo i file.

archiveincrementalquery archivequery backuprestorerestore backupsetretrieveselective

219

164 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 40. Opzioni comando Client (Continua)

Opzione dicomando Descrizione Comandi Pagina

fromdate Utilizzare l’opzione fromdate conl’opzione fromtime per specificare unadata e un’ora da cui si desideraricercare i backup o gli archivi duranteun’operazione di ripristino, recupero ointerrogazione.

query archivequery backuprestoreretrieverestore grouprestore was

220

fromnode Visualizza gli spazi file per un nodoalternativo. Inoltre, specifica un nodoalternativo da cui ripristinare orichiamare i file.

query archivequery backupquery filespacequery mgmtclassrestorerestore groupretrievequery groupquery wasrestore wasquery imagerestore image

221

fromtime Specifica un’ora iniziale per una dataspecificata. Utilizzare questa opzionecon l’opzione fromdate. Questaopzione viene ignorata se non vienespecificata l’opzione fromdate.

query archivequery backuprestorerestore groupretrieverestore was

222

groupname Specifica il nome completo di ungruppo.

backup group 223

ifnewer Sostituisce i file esistenti con laversione più recente solo se la versionedi backup è più recente della versioneesistente.

restorerestore backupsetrestore groupretrieverestore was

227

imagetofile Utilizzare l’opzione imagetofile con ilcomando restore image per specificareche si desidera ripristinare l’immaginedi origine per un file. Potrebbe esserenecessario ripristinare l’immagine perun file in caso di settori danneggiatipresenti sul volume di destinazione, ose si desidera manipolare datiimmagine. Questa opzione è validasolo per i client Windows 2000 eWindows XP.

restore image 230

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 165

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Tabella 40. Opzioni comando Client (Continua)

Opzione dicomando Descrizione Comandi Pagina

inactive Visualizza un elenco di file attivi einattivi utilizzati con l’opzione pick.

delete groupquery backupquery grouprestorerestore groupquery imagequery nasquery wasrestore imagerestore nasrestore wasquery systemservicesquery systemstaterestore systemservicesrestore systemstateTutti i comandi degli

oggetti di sistema query e restore,comandi

232

incrbydate Richiede un backup incrementale perdata.

incremental 240

incremental Apporta le modifiche all’immagine dibase utilizzando le informazioni daibackup incrementali effettuate dopo ilbackup dell’immagine originale.

restore image 241

latest Ripristina la versione di backup piùrecente di un file sia quando è attivache inattiva.

restorerestore grouprestore was

249

location Specifica se Tivoli Storage Managerricerca una serie di backup sul server,nei file locali o su un’unità nastrodurante un’operazione diinterrogazione o di ripristino.

query backupsetrestore backupset

251

mode Specifica se si desidera eseguire unbackup dell’immagine selettivo oincrementale (oggetti non NAS) o unbackup dell’immagine completo odifferenziale dei filesystem NAS.

backup groupbackup nasbackup imagebackup wasrestore nas

256

monitor Specifica se si desidera controllare unbackup o un ripristino immagini diuno o più filesystem appartenenti a unserver di file NAS.

backup nasrestore nas

258

nojournal Utilizzare questa opzione con ilcomando incremental per specificareche si desidera eseguire un backupincrementale completo tradizionaleanziché il backup predefinito di tipojournal.

incremental 262

noprompt Elimina la richiesta di conferma cheviene solitamente visualizzata prima dicancellare un file archiviato o quandosi esegue un’operazione di ripristino diun’immagine.

delete archivedelete groupexpirerestore image

263

166 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 40. Opzioni comando Client (Continua)

Opzione dicomando Descrizione Comandi Pagina

optfile Specifica il file delle opzioni client chesi desidera utilizzare all’avvio di unasessione Tivoli Storage Manager.

dsmc.exe 266

pick Crea un elenco di versioni di backup ,immagini o copie di archivio checorrispondono alla specifica immessaper il file. Dall’elenco, è possibileselezionare le versioni da elaborare.Includere l’opzione inactive pervisualizzare gli oggetti attivi e inattivi.

delete archivedelete groupexpirerestorerestore groupretrievequery nasrestore imagerestore nasrestore wasrestore asrTutti i comandi degli

oggetti di sistema query e restore,comandi

270

pitdate Utilizzare l’opzione pitdate conl’opzione pittime per stabilire quandovisualizzare o ripristinare l’ultimaversione dei backup.

query backupquery grouprestorerestore grouprestore wasrestore nasquery nasquery imagequery wasrestore imagequery systemservicesquery systemstaterestore systemservicesrestore systemstateTutti i comandi degli

oggetti di sistema query e restore,comandi

271

pittime Utilizzare l’opzione pittime conl’opzione pitdate per stabilire quandovisualizzare o ripristinare l’ultimaversione dei backup.

query backuprestorerestore nasquery nasquery imagerestore imagequery systemservicesquery systemstaterestore systemservicesrestore systemstateTutti i comandi degli

oggetti di sistema query e restore,comandi

272

preservepath Specifica ciò che si deve riprodurre delpercorso di origine come parte delladirectory di destinazione quando i filevengono ripristinati o richiamati inuna nuova posizione.

restorerestore backupsetretrieverestore was

281

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 167

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Tabella 40. Opzioni comando Client (Continua)

Opzione dicomando Descrizione Comandi Pagina

showmembers Visualizza tutti i membri di ungruppo.

query grouprestore groupquery wasrestore wasquery systemservicesquery systemstate

307

todate Utilizzare l’opzione todate conl’opzione totime per specificare unadata e un’ora finali in cui si desideraricercare i backup o gli archivi duranteun’operazione di ripristino, recupero ointerrogazione.

query archivequery backuprestorerestore groupretrieverestore was

337

totime Utilizzare l’opzione totime conl’opzione todate per specificare unadata e un’ora finali in cui si desideraricercare i backup o gli archivi duranteun’operazione di ripristino, recupero ointerrogazione.

query archivequery backuprestorerestore groupretrieverestore was

338

type Utilizzare l’opzione type con ilcomando query node per specificare iltipo di nodo per cui eseguirel’interrogazione.

query node 340

v2archive Utilizzare l’opzione v2archive con ilcomando archive per archiviare solo ifile sul server. Tivoli Storage Managernon elaborerà le directory esistenti nelpercorso della specifica del file diorigine.

archive 342

verifyimage È possibile utilizzare l’opzioneverifyimage con il comando restoreimage per specificare che si desideraabilitare il rilevamento di settoridanneggiati sul volume didestinazione. Se nel volume didestinazione vengono rilevati deisettori danneggiati, Tivoli StorageManager invia un messaggio diavvertenza alla console e allaregistrazione errori. Questa opzione èvalida solo per i client Windows 2000 eWindows XP.

restore image 344

virtualfsname Specifica il nome dello spazio filevirtuale per il gruppo sul quale sidesidera eseguire l’operazione.

backup group 345

wastype Utilizzare l’opzione wastype con icomandi backup was, query was orestore was per eseguire l’operazionesu WAS (WebSphere ApplicationServer) Network Deployment Manager(contenente informazionisull’impostazione, file di applicazionee configurazione), sul Server diapplicazione o su entrambi.

backup wasquery wasrestore was

350

168 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Riferimenti alle opzioni clientLe seguenti sezioni contengono informazioni dettagliate su ciascuna opzione dielaborazione Tivoli Storage Manager. Le informazioni su ciascuna opzioneincludono:v Una descrizione dei parametri di opzione.v Un diagramma di sintassi dell’opzione. Il nome dell’opzione contiene caratteri

maiuscoli e minuscoli. I caratteri maiuscoli indicano l’abbreviazione minima chesi può utilizzare per il nome opzione. Consultare “Lettura dei diagrammi disintassi” a pagina xii per ulteriori informazioni su questi diagrammi.

v Dettagliate descrizioni dei parametri di opzione. Se il parametro è una costante(un valore che non cambia), utilizzare l’abbreviazione minima.

v Esempi dell’utilizzo di questa opzione nel file delle opzioni del client (sedisponibili).

v Esempi dell’utilizzo di questa opzione nella riga comandi (se disponibile). Leopzioni che presentano un esempio di riga comandi del tipo Non valido nonpossono essere utilizzate con la riga comandi o con i comandi pianificati.

Nota: Per le opzioni che presentano un parametro yes, i valori alternativi validisono 1, true e on. Per le opzioni che presentano un parametro no, i valorialternativi validi sono 0, false e off.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 169

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ActivatekeyL’opzione activatekey specifica se attivare o meno la chiave di registro peraggiornare il registro dopo il ripristino dei file. Utilizzare questa opzione con ilcomando restore registry.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’APIclient Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� ACTIVATEkeyYes

No��

ParametriNo Specifica che Tivoli Storage Manager non dovrà aggiornare il registro dopo il

ripristino dei file.

Yes Specifica che Tivoli Storage Manager dovrà aggiornare il registro dopo ilripristino dei file. Questo è il valore predefinito.

EsempiFile delle opzioni:

activate yes

Riga comandi:-activate=yes

170 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ArchmcUtilizzare l’opzione archmc con il comando archive per specificare la classe digestione disponibile per il dominio delle impostazioni a cui si desidera collegare ifile archiviati.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� ARCHMc managementclass ��

Parametrimanagementclass

Specifica una classe di gestione disponibile nel gruppo delle impostazioniattivo del dominio delle impostazioni. Questa classe di gestione sostituiscequella predefinita per i file che vengono archiviati.

EsempiRiga comandi:

dsmc archive –archmc=RET2YRS c:\plan\proj1\budget.jan\*

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 171

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AsrmodeUtilizzare l’opzione asrmode con i comandi restore, restore systemobject e restoresystemstate per specificare se eseguire un’operazione di ripristino in modalitàripristino ASR del sistema. Questa opzione viene utilizzata nel contesto deicomandi di ripristino generati nel file asr.sif solo dal comando backup asr. Non èpossibile utilizzare questa opzione fuori dal contesto della modalità ripristino ASR.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows XP e Windows Server 2003.

Sintassi

��No

ASRMODEYes

��

ParametriNo Indica che Tivoli Storage Manager non esegue l’operazione di ripristino in

modalità ripristino ASR del sistema. Questo è il valore predefinito.

Yes Specifica che Tivoli Storage Manager esegue l’operazione di ripristino nellamodalità ripristino ASR.

EsempiRiga comandi:

restore systemstate -asrmode=yesrestore systemstate -asrmode=yes -inactive -pick

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

172 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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AutofsrenameCon l’opzione autofsrename è possibile ridenominare uno spazio file esistente suun server in modo da consentire la creazione di uno spazio file abilitato perUnicode con nome originale, per l’operazione corrente.

Quando si specifica autofsrename yes nel file delle opzioni client e il valore serverdi autofsrename è impostato su client, Tivoli Storage Manager genera un nomeunico aggiungendo _OLD allo spazio nome file specificato nell’operazione corrente.Ad esempio, Tivoli Storage Manager ridenomina lo spazio file\\your-node-name\h$ in \\your-node-name\h$_OLD. Se il nuovo nome dellospazio file è troppo esteso, il suffisso sostituisce gli ultimi caratteri del nome, comeriportato di seguito:

\\your-node-name_OLD

Se il nuovo nome dello spazio file esiste già sul server, Tivoli Storage Managerridenomina il nuovo spazio file \\your-node-name_OLDx, dove x è un numerounico.

Tivoli Storage Manager continua la creazione di nuovi spazi file compatibili conUnicode che contengono solo i dati specificati nell’operazione corrente. Adesempio, per archiviare i file dal disco H denominato \\your-node\h$, eseguire ilseguente comando di archiviazione:

arc h:\logs\*.log

Prima che l’archivio diventi operativo, il server ridenomina lo spazio file in\\your-node\h$_OLD. Il processo di archiviazione inserisce i dati specificatinell’operazione corrente nello spazio file, abilitati per Unicode, denominato\\your-node\h$. Il nuovo spazio file abilitato per Unicode quindi conterrà solo ladirectory \logs e i file *.log specificati nell’operazione. Tivoli Storage Managermemorizzerà tutti i backup successivi, selettivi, incrementali, parziali e completi e idati di archiviazione nei nuovi spazi file abilitati per Unicode.

Gli spazi file ridenominati rimangono sul server come spazi file stabili. Questi spazifile contengono tutti i dati originali che possono essere ripristinati se residenti sul server.

Nota: Quando uno spazio file esistente viene rinominato utilizzando laconversione Unicode, le regole di accesso definite per lo spazio file restanoapplicabili allo spazio file originale. Tuttavia, è necessario definire le nuoveregole di accesso da applicare al nuovo spazio file Unicode, se necessario.

Dopo l’installazione, eseguire il backup incrementale completo e ridenominare tuttigli spazi file esistenti che non sono abilitati per Unicode ed eseguire il backup deirelativi file e directory nei nuovi spazi file abilitati per Unicode. Questa operazionerichiede maggiore tempo di elaborazione e una maggiore disponibilità di memoriasul server.

Gli spazi file che non sono abilitati per Unicode possono essere visualizzatinell’insieme di caratteri della locale da cui Tivoli Storage Manager esegue il backupdei file. Una stazione di lavoro in esecuzione su una diversa locale potrebbe nonessere in grado di visualizzare o ripristinare tali spazi file. Gli spazi file, abilitatiUnicode, di cui è stato eseguito il backup in una locale sono visibili in tutte le altrelocale, se la stazione di lavoro dispone degli appropriati font. Per ulterioriinformazioni sulla migrazione in spazi file abilitati per Unicode, consultare“Migrazione al client compatibile Unicode” a pagina 1.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 173

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Per ripristinare o richiamare da uno spazio file non abilitato per Unicode,specificare un’origine sul server e una destinazione sul client. Per informazioni sucome eseguire il ripristino dagli spazi file non abilitati Unicode, consultarel’“Ripristino da spazi file non abilitati Unicode” a pagina 461. Per informazioni sucome eseguire il richiamo dagli spazi file non abilitati Unicode, consultarel’“Richiamo da spazi file non abilitati Unicode” a pagina 497.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Il server può definire l’opzioneautofsrename e sostituire l’impostazione autofsrename sul client. L’API client TivoliStorage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��Prompt

AUTOFsrenameYesNo

��

ParametriYes Specifica la ridenominazione automatica da parte di Tivoli Storage Manager

di tutti gli spazi file non abilitati per Unicode nell’operazione di backup o diarchiviazione corrente.

No Specifica la non ridenominazione automatica da parte di Tivoli StorageManager di tutti gli spazi file non abilitati per Unicode nell’operazione dibackup o di archiviazione corrente.

PromptSpecifica la richiesta da parte di Tivoli Storage Manager dell’eventualeridenominazione degli spazi file non-Unicode nell’operazione corrente.Questo è il valore predefinito.

Considerazioni:

1. Questa opzione viene applicata solo se sul server l’opzione autofsrename èimpostata su client.

2. Quando lo scheduler del client è in esecuzione, il comportamento predefinitoconsiste nel non effettuare la richiesta. La successiva sessione interattivavisualizza la richiesta di ridenominare lo spazio file.

3. Il client visualizzerà una sola richiesta per ogni spazio file. Quando vienevisualizzata la richiesta, se si sceglie no, successivamente il client non potràridenominare gli spazi file. Tuttavia, il responsabile Tivoli Storage Managerpotrà ridenominarli sul server.

4. Quando si esegue il backup di uno spazio file non abilitato per Unicode, ilclient Unicode ignorerà i file e le directory con nomi contenenti i caratteri diuna codepage differente dalla locale corrente.

5. Tali tipi di file e directory, se precedentemente è stato eseguito un backup conun client non abilitato Unicode, è possibile che scadano. Il client abilitato perUnicode rende inutilizzabili questi file se non viene eseguita la migrazione

174 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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degli spazi file in uno spazio file abilitato per Unicode. È possibile eseguire ilbackup e archivio di questi file in uno spazio file abilitato Unicode.

EsempiFile delle opzioni:

autofsrename yes

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 175

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ChangingretriesL’opzione changingretries specifica il numero di tentativi che il client deve eseguireper ottenere il backup o l’archivio di un file in uso. Utilizzare questa opzione con icomandi archive, incremental e selective.

Utilizzare questa opzione solo quando serialization, un attributo di un gruppo copiedella classe di gestione è statica condivisa o dinamica condivisa.

Con la serializzazione statica condivisa, se un file viene aperto duranteun’operazione, l’operazione stessa viene ripetuta per il numero di volte specificatodall’utente. Se il file è aperto durante ciascun tentativo, l’operazione non vienecompletata.

Con la serializzazione dinamica condivisa, se un file viene aperto duranteun’operazione, l’operazione stessa viene ripetuta per il numero di volte specificatodall’utente. Il backup o l’archivio si verifica durante l’ultimo tentativo anche se ilfile è aperto o no.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� CHAngingretries numberretries ��

Parametrinumberretries

Specifica il numero di tentativi di un’operazione di backup o archivio con ilfile in uso. L’intervallo dei valori è compreso tra 0 e 4; il valore predefinito è 4.

EsempiFile delle opzioni:

changingretries 3

Riga comandi:-cha=3

176 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ClassL’opzione class specifica se visualizzare o meno un elenco di oggetti NAS o oggetticlient quando si utilizzano i seguenti comandi:v query backupv delete filespacev query filespace

Ad esempio, per visualizzare un elenco di spazi file appartenenti a un nodo NAS,immettere il seguente comando:

query filespace -class=nas

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows . L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

��client

CLASSnas

��

Parametriclient

Specifica che si desidera visualizzare un elenco degli spazi file per un nodoclient. Questo è il valore predefinito.

nasSpecifica che si desidera visualizzare un elenco degli spazi file per un nodoNAS.

EsempiRiga comandi:

q backup -nasnodename=nodename -class=nas

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 177

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ClusternodeL’opzione clusternode specifica se Tivoli Storage Manager gestisce unità cluster inun ambiente MSCS (Microsoft Cluster Server). Per informazioni sulle modalità diconfigurazione di un server cluster, consultare Appendice D, “Configurazione delclient di backup-archivio in un ambiente MCS (Microsoft Cluster Server)”, apagina 539.

Quando l’opzione clusternode è impostata su yes, solo le unità cluster condivisesono disponibili per il backup e l’archiviazione. Quando si imposta l’opzioneclusternode su yes, il nome del nodo viene impostato per valore predefinito sulnome del cluster.

Per eseguire il backup di unità locali, degli oggetti di sistema Windows 2000 eWindows XP oppure dello stato o dei servizi di sistema Windows Server 2003, ènecessario impostare l’opzioneclusternode su no.

Client supportatiQuesta opzione è valida per i client server Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��No

CLUSTERnodeYes

��

ParametriYes Specifica che Tivoli Storage Manager dovrà gestire le unità cluster in un

ambiente MSCS (Microsoft Cluster Server) .

No Specifica che si desidera eseguire il backup dei dischi locali. Questo è ilvalore predefinito.

EsempiFile delle opzioni:

cluster no

Riga comandi:-cluster=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

178 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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CommmethodL’opzione commmethod specifica il metodo di comunicazione che viene utilizzatoper fornire il collegamento per la comunicazione tra il server ed il client.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� COMMMethod TCPipNAMedpipes

��

ParametriTCPip

Il metodo di comunicazione TCP/IP (Transmission Control Protocol/InternetProtocol). Questo è il valore predefinito.

NAMedpipesIl metodo di comunicazione tra processi che consente ai flussi dei dati dimessaggio di passare tra un client ed un server. Utilizzare questo metodo conun server Tivoli Storage Manager in esecuzione sulla stessa stazione di lavoroclient.

EsempiFile delle opzioni:

commm tcpip

Riga comandi:-commm=tcpip

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 179

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CommrestartdurationL’opzione commrestartduration specifica il numero massimo di minuti per i qualiil client tenta di ricollegarsi a un server Tivoli Storage Manager in seguito a unerrore di comunicazione.

Nota: L’evento pianificato continuerà se il client si ricollega al server prima diraggiungere il valore commrestartduration, anche se la finestra di avvio dell’eventoè scaduta.

È possibile utilizzare l’opzione commrestartduration e commrestartinterval inambienti di rete occupati o instabili per ridurre il verificarsi di errori.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� COMMRESTARTDuration minutes ��

Parametriminutes

Il numero massimo di minuti per il quale il client tenta di ricollegarsi adun server in seguito ad un errore di comunicazione. L’intervallo dei valoriè 0-9999; il valore predefinito è 60.

EsempiFile delle opzioni:

commrestartduration 90

Riga comandi:Non disponibile.

180 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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CommrestartintervalL’opzione commrestartinterval specifica il numero di secondi che il client deveattendere tra un tentativo e l’altro di ricollegamento a un server Tivoli StorageManager in seguito a un errore di comunicazione.

Nota: Utilizzare questa opzione solo quando commrestartduration ha un valoremaggiore di zero.

È possibile utilizzare l’opzione commrestartduration e commrestartinterval inambienti di rete occupati o instabili per ridurre il verificarsi di errori.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� COMMRESTARTInterval seconds ��

Parametriseconds

Il numero di secondi che il client deve attendere tra un tentativo e l’altro diricollegamento ad un server in seguito ad un errore di comunicazione.L’intervallo dei valori è compreso tra 0 e 65535; il valore predefinito è 15.

EsempiFile delle opzioni:

commrestartinterval 30

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 181

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CompressalwaysL’opzione compressalways specifica se continuare la compressione di un oggettonel caso in cui la sua dimensione aumenti durante la compressione o se rinviarlonon compresso. Utilizzare questa opzione con l’opzione compression.

Utilizzare l’opzione compressalways con i comandi archive, incremental eselective.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��Yes

COMPRESSAlwaysNo

��

ParametriYes La compressione del file continua nonostante la dimensione del file aumenti

a causa della compressione. Questo è il valore predefinito.

No Gli oggetti del client di backup-archivio vengono rinviati decompressi seaumentano durante la compressione. Il comportamento API dipendedall’applicazione. I backup dell’applicazione potrebbero non riuscire.

EsempiFile delle opzioni:

compressalways yes

Riga comandi:-compressa=no

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo. Se vieneutilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effetto unicamente sul comandoin cui viene inserita. Una volta completato il comando, questo valore tornerà alvalore impostato all’inizio della sessione interattiva. Sarà quindi il valore contenutonel file dsm.opt, a meno che non venga sostituito dalla riga comandi iniziale o daun’opzione forzata dal server.

182 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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CompressioneL’opzione compression comprime i file prima di inviarli al server. La compressionedei file riduce la quantità di memoria richiesta per le versioni di backup e le copiedi archivio dei file. Tuttavia, può influenzare le prestazioni di Tivoli StorageManager. La compressione è utile per un processore veloce su un collegamento direte lento, ma non per un processore lento su un collegamento di rete veloce.

Utilizzare l’opzione compression con i comandi archive, incremental e selective.Ilcomando backup image utilizza il valore dell’opzione compression specificato indsm.opt. Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Anche il server può definire l’opzione che sovrascrive il valore client.

Tivoli Storage Manager esegue il backup di un file sciolto come un file normale sela compressione client è disattivata. Impostare l’opzione compression su yes perabilitare la compressione dei file durante il backup di file sciolti per ridurre iltempo di transazione di rete ed ottimizzare lo spazio di memoria sul server.

Se si imposta compressalways su yes, la compressione continua anche se ladimensione file aumenta. Per arrestare la compressione, nel caso in cui ladimensione del file aumenti, e rinviarlo non compresso, impostare l’opzionecompressalways su no.

Se si imposta l’opzione compression su yes, è possibile controllare l’elaborazionedella compressione nei seguenti modi:v Utilizzare l’opzione exclude.compression nel file delle opzioni client (dsm.opt)

per escludere specifici file o gruppi dal processo di compressione. Per ulterioriinformazioni, consultare l’argomento “Opzione exclude” a pagina 209.

v Utilizzare l’opzione include.compression nel file delle opzioni client (dsm.opt)per includere file in un ampio gruppo di file esclusi dal processo dicompressione. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Opzioni include” apagina 235.

Questa opzione controlla la compressione solo se il responsabile specifica che ilnodo client può comprimere i file prima di inviarli al server.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

COMPRESSIonYes

��

ParametriNo I file non vengono compressi prima di essere inviati al server. Questo è il

valore predefinito.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 183

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Yes I file vengono compressi prima di essere inviati al server.

EsempiFile delle opzioni:

compression yes

Riga comandi:-compressi=no

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo. Se vieneutilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effetto unicamente sul comandoin cui viene inserita. Una volta completato il comando, questo valore tornerà alvalore impostato all’inizio della sessione interattiva. Sarà quindi il valore contenutonel file dsm.opt, a meno che non venga sostituito dalla riga comandi iniziale o daun’opzione forzata dal server.

184 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ConsoleUtilizzare l’opzione console con il comando query systeminfo per trasmettere allaconsole informazioni raccolte da uno o più elementi di seguito riportati:v DSMOPTFILE - Il contenuto del file dsm.opt.v ENV - Variabili di ambiente.v ERRORLOG - Il file della registrazione errori di Tivoli Storage Manager.v FILE - Attributi per il nome file da specificare.v INCLEXCL - Crea un elenco di istruzioni include-exclude nell’ordine in cui sono

elaborate durante le operazioni di backup e di archiviazione.v OPTIONS - Opzioni compilate.v OSINFO - Nome e versione del sistema operativo del clientv POLICY - Dump di gruppi di politiche.v MSINFO - Informazioni su Windows (emesse da MSINFO32.EXE).v REGISTRY - Voci di registro Windows relative a Tivoli Storage Manager.v SYSTEMOBJECT - Informazioni su oggetti di sistema Windows.v CLUSTER - Informazioni su cluster Windows.

Nota: Il comando query systeminfo viene utilizzato soprattutto per la diagnostica.Se si utilizza l’opzione console, non viene eseguita nessuna particolareformattazione dell’emissione per regolare l’altezza o la larghezza delloschermo. La lettura dell’emissione sulla console potrebbe risultare quindidifficile per problemi di lunghezza e ritorno a capo. In questo caso, siconsiglia di utilizzare l’opzione filename con il comando query systeminfoper consentire la scrittura dell’emissione su un file che possa esseresuccessivamente inoltrato al supporto tecnico. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Nome file” a pagina 218.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� CONsole ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

query systeminfo dsmoptfile errorlog -console

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 185

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DateformatL’opzione dateformat specifica il formato che si desidera utilizzare per visualizzarele date.

Utilizzare questa opzione per modificare il formato data predefinito della linguadel repository dei messaggi utilizzato.

Note:

1. L’opzione dateformat non influisce sul client Web. Il client Web utilizza ilformato data per la locale con cui viene eseguito il browser. Se il browser nonesegue una locale supportata da Tivoli Storage Manager, il client Web utilizza ilformato data per Inglese (Stati Uniti).

2. Se viene modificato il formato della data e viene utilizzata l’opzioneschedlogretention per ridurre le voci della registrazione della pianificazione,Tivoli Storage Manager elimina tutte le voci contenute nella registrazione conun formato data differente. Se viene modificato il formato data e si utilizzal’opzione errorlogretention per ridurre le voci della registrazione dellapianificazione, Tivoli Storage Manager elimina tutte le voci nella registrazionedegli errori con una data differente. Quando si modifica il formato della data,copiare la registrazione degli errori e delle pianificazioni per conservare le vociche presentano un formato data differente.

È possibile utilizzare l’opzione dateformat con i seguenti comandi:v delete archivev expirev query archivev query backupv query filespacev query imagev query nasv query systemobjectv query systemservicesv query systemstatev query wasv restorev restore imagev restore nasv retrievev restore registryv restore systemobjectv restore systemservicesv restore systemstatev restore was

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

186 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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�� DATEformat format_number ��

Parametriformat_number

Visualizza la data utilizzando uno qualsiasi dei seguenti formati. Specificare ilnumero che corrisponde al formato di data che si desidera utilizzare:1 MM/GG/AAAA2 DD-MM-YYYY

Questo è il valore predefinito per le seguenti lingue supportate:v Portoghese brasilianov Italiano

3 YYYY-MM-DD

Questo è il valore predefinito per le seguenti lingue supportate:v Giapponesev Cinese (Semplificato)

4 DD.MM.YYYY

Questo è il valore predefinito per le seguenti lingue supportate:v Tedescov Francesev Spagnolo

5 YYYY.MM.DD

EsempiFile delle opzioni:

dateformat 3

Riga comandi:-date=3

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 187

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DeletefilesUtilizzare l’opzione deletefiles con il comando archive per cancellare i file da unastazione di lavoro una volta archiviati.

È possibile inoltre utilizzare questa opzione con il comando restore image el’opzione incremental per cancellare i file dall’immagine ripristinata se sono staticancellati dopo la creazione dell’immagine.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� DELetefiles ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc archive c:\foo\*.c –deletefilesdsmc rest image c: -incre -deletefiles

188 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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DescriptionL’opzione description assegna o specifica una descrizione per i file durantel’esecuzione di operazioni di archiviazione, cancellazione, richiamo o queryarchive. La lunghezza massima di una descrizione è 254 caratteri.

Ad esempio, se si desidera archiviare un file denominato budget.jan e assegnare ladescrizione 2002 Budget for Proj 1 al file, immettere:

dsmc archive –des="2003 Budget for Proj 1" c:\plan\proj1\budget.jan

È inoltre possibile utilizzare questa opzione per specificare la descrizione dellaserie di backup che si desidera interrogare.

Utilizzare l’opzione description con i seguenti comandi:v archivev delete archivev query archivev query backupsetv retrieve

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� DEScription descrizione ��

Parametridescription

Assegna una descrizione al file che si sta archiviando. Se non viene specificatauna descrizione con il comando archive, il valore predefinito sarà ArchiveDate:x, dove x è la data corrente del sistema. La data è costituita sempre da 10caratteri. Se il formato data utilizzato indica l’anno a due cifre, ci saranno duespazi alla fine della data. Ad esempio, in una descrizione predefinita cheutilizza l’anno a quattro cifre si leggerà "Archive Date: 2002/05/03" mentre lostesso valore predefinito con l’anno a due cifre sarà "Archive Date: 02/05/03" (notare i due spazi finali). Quando si richiamano dei file in cui si utilizza ladescrizione dell’anno a due cifre, è possibile immettere la stringa di opzione-description in entrambi i modi seguenti:-description="ArchiveDate: 02/05/03 "o-description="ArchiveDate: 02/05/03*"

Se si utilizza il comando archive per archiviare più di un file, la descrizioneimmessa viene assegnata a ciascun file. Ad esempio, per archiviare un gruppodi file ed assegnare la stessa descrizione, Project X, a ciascun file, immettere:

dsmc archive –description="Project X" c:\allproj\*.x

È possibile quindi utilizzare la descrizione per richiamare tutti i file.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 189

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EsempiRiga comandi:

dsmc archive –des="2002 Budget for Proj 1" c:\foo\ *.prj

190 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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DetailUtilizzare l’opzione detail per visualizzare informazioni di classe di gestione,spazio file, backup e archivio.

Utilizzare l’opzione detail con il comando query mgmtclass per visualizzareinformazioni dettagliate su ciascuna classe di gestione nel gruppo delle politicheattivo. Se non si utilizza l’opzione detail verranno visualizzati solo il nome dellaclasse di gestione e una breve descrizione. Se si specifica l’opzione detail, vengonovisualizzate sullo schermo le informazioni sugli attributi di ogni gruppo di copiecontenuto in ciascuna classe di gestione. Una classe di gestione può contenere ungruppo backup, un gruppo copie di archivio, entrambi o nessuno dei due.

È possibile che uno spazio file abilitato Unicode non venga visualizzatocorrettamente se il server non è in grado di visualizzare il nome Unicode. In talcaso, utilizzare l’ID spazio file per identificare gli spazi file del server. Utilizzarel’opzione detail con i comandi delete filespace e query filespace per determinarel’ID di uno spazio file. L’ID spazio file viene visualizzato anche nella finestra didialogo delle informazioni sul file nella GUI nativa e del client Web.

Utilizzare l’opzione detail con i comandi query backup e query archive pervisualizzare la data dell’ultima modifica e la data di creazione del file specificato.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� DETail ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc query mgmtclass -detaildsmc query filespace -detail

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 191

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DfsbackupmntpntL’opzione dfsbackupmntpnt specifica se Tivoli Storage Manager visualizza un nodoDfs Microsoft ubicato su un’unità NTFS o FAT come nodo o come directory. SeTivoli Storage Manager visualizza il nodo DFS Microsoft come nodo, vieneeseguito il backup o l’archiviazione solo dei metadati del nodo. Non viene eseguitoil backup o l’archiviazione della struttura ad albero secondaria al di sotto delpunto del nodo.

Questa opzione è valida solo quando si esegue il backup o l’archiviazione di unaroot DFS Microsoft e viene ignorata quando si esegue il backup o l’archiviazione diun nodo Dfs Microsoft. Per ripristinare una struttura Dfs, è necessario che larelativa struttura root esista già.

Per ulteriori informazioni sul backup di una root Dfs, consultare “Esecuzione delbackup dei file Microsoft Dfs” a pagina 88.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per Windows 2000 e Windows Server 2003.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��Yes

DFSBackupmntpntNo

��

ParametriYes Specifica che Tivoli Storage Manager visualizza tutti i nodi DFS Microsoft

come nodi ed esegue il backup solo dei nodi montati incontrati duranteun’operazione di backup. Questo è il valore predefinito.

No Specifica che Tivoli Storage Manager visualizza tutti i nodi Dfs Microsoftcome directory ed esegue il backup del contenuto dei file e delle directorysecondarie di tutti i nodi montati incontrati durante un backup.

EsempiFile delle opzioni:

dfsbackupmntpnt no

Riga comandi:Non disponibile.

192 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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DirmcL’opzione dirmc specifica la classe di gestione che si desidera utilizzare per ledirectory. Se non si specifica questa opzione per associare una classe di gestionealle directory, il programma client utilizza la classe di gestione con il periodo diconservazione più lungo, ubicata nel gruppo delle impostazioni attivo del dominiodelle impostazioni. Selezionare una classe di gestione per singole directory perconservare le directory almeno per lo stesso periodo dei file associati a talidirectory.

Se viene specificata una classe di gestione con questa opzione, tutte le directoryspecificati in un’operazione di backup sono collegate a questa classe di gestione.

L’opzione dirmc specifica la classe di gestione delle directory di cui viene eseguitoil backup e non è valida per le directory archiviate. Le directory archiviate sonoassociate sempre alla classe di gestione predefinita.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� DIRMc mgmtclassname ��

Parametrimgmtclassname

Specifica il nome della classe di gestione che si desidera associare alledirectory. Il client utilizza il nome classe di gestione specificato viene utilizzatoper tutte le directory di cui viene eseguito il backup. Se non si specifica questaopzione, il client associa alle directory la classe di gestione che presenta ilperiodo di conservazione più lungo. Per Windows 2000: Quando si esegue unbackup dell’immagine server-free, è necessario eseguire il bind del volume inuna classe di gestione che presenta un lotto di memoria di destinazione nonbloccato; i percorsi server-free devono esistere tra i dischi client contenentivolume di destinazione, data mover e lotto di memoria.

EsempiFile delle opzioni:

dirm managdir

Riga comandiNon disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 193

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DirsonlyL’opzione dirsonly elabora solo le directory. Il client non elabora i file.

Utilizzare l’opzione dirsonly con i seguenti comandi:v archivev incrementalv query archivev query backupv restorev restore backupsetv retrievev selective

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� DIrsonly ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc query backup -dirsonly c:*

194 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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DomainL’opzione domain specifica le unità che si desidera includere per il backupincrementale nel dominio client.

Utilizzare l’opzione domain nel file delle opzioni client (dsm.opt) per definire ildominio client predefinito. Tivoli Storage Manager utilizza il dominio clientpredefinito nei seguenti casi per individuare le unità locali da elaborare durante unbackup incrementale:v Quando si esegue un backup incrementale utilizzando il comando incremental e

non si specificano le unità locali da elaborare.v Quando il responsabile definisce una pianificazione per eseguire un backup

incrementale, ma non specifica le unità locali da elaborare.v Quando si seleziona l’operazione Backup Domain dalla GUI Web di Tivoli

Storage Manager o dalla GUI nativa.

Se non si utilizza l’opzione domain per specificare le unità locali all’interno del filedelle opzioni client Tivoli Storage Manager utilizza il parametro all-local comevalore predefinito.

Quando si utilizza l’opzione domain con il comando incremental, Tivoli StorageManager aggiunge le unità locali specificati nelle unità locali definiti nel file delleopzioni client. Ad esempio, se si immette quanto segue nel file delle opzioni client:

domain c: d: e:

e sulla riga comandi:dsmc incremental -domain="g: h:"

Tivoli Storage Manager esegue un backup incrementale delle unità locali c: d: e: g:e h:.

Se si utilizza una specifica file e l’opzione domain con il comando incremental,Tivoli Storage Manager ignora l’opzione domain ed elabora solo le unità definitinella specifica file. Ad esempio, se si immette:

dsmc incremental e: f: -domain="g: h:"

Tivoli Storage Manager esegue un backup incrementale solo per le unità e: ed f:.

È anche possibile escludere le unità, il dominio systemobject, il dominio dello statodi sistema (Windows Server 2003) e quello dei servizi di sistema (Windows Server2003). inserendo un trattino (-) prima dell’unità o del dominio systemobject. Adesempio, nelle opzioni di seguito Tivoli Storage Manager elaborerà tutte le unitàlocali, ad eccezione dell’unità c: e dei domini systemobject, systemstate esystemservices:

domain ALL-LOCAL -c: -systemobjectdomain ALL-LOCAL -c: -systemstatedomain ALL-LOCAL -c: -systemservices

Nota: Non è possibile utilizzare l’operatore (-) davanti a una parola chiave dominiocome ALL-LOCAL.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 195

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File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� �all-local

DOMaindomain-domainsystemobjectsystemservicessystemstate

��

Parametriall-local

Esegue il backup di tutti i dischi fissi, del dominio systemobject (Windows2000, XP), del dominio systemstate (Windows Server 2003) e systemservices(Windows Server 2003). Questo è il valore predefinito.

domainDefinisce le unità da includere nel dominio client predefinito.

Quando si utilizza l’opzione domain con il comando incremental, vengonoelaborati tali unità oltre a quelli specificati nel dominio client predefinito.

-domainDefinisce le unità, il dominio systemobject (Windows 2000, XP), il dominiosystemstate (Windows Server 2003) o il dominio systemservices (WindowsServer 2003) da escludere nel dominio del client predefinito.

systemobjectEsegue il backup di tutti gli oggetti di sistema rilevanti. Systemobject vieneincluso se è specificato all-local. Questa opzione è valida solo per Windows2000 e XP.

systemservicesEsegue il backup dei servizi di sistema Windows Server 2003. Systemservicesviene incluso se è specificato all-local. Questa opzione è valida solo perWindows Server 2003.

systemstateEsegue il backup dello stato di sistema Windows Server 2003. Systemstateviene incluso se è specificato all-local. Questa opzione è valida solo perWindows Server 2003.

EsempiFile delle opzioni:

domain c: d: e:domain c: systemobjectdomain ALL-LOCAL -systemobjectdomain ALL-LOCAL -c:domain ALL-LOCAL -\\florence\e$

Riga comandi:-domain=“c: d:”-domain="ALL-LOCAL -c: -systemobject"

196 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Domain.imageL’opzione domain.image specifica i filesystem e i volumi logici di base che sidesidera includere nel dominio per un backup dell’immagine. I volumi logici dibase devono essere denominati in modo esplicito.

Se non viene specificato un filesystem con il comando backup image, vieneeseguito il backup dei filesystem specificati con l’opzione domain.image.

Se viene specificato un filesystem con il comando backup image, l’opzionedomain.image viene ignorata.

Se non si utilizza l’opzione domain.image per specificare i filesystem nel file delleopzione client e non si specifica un filesystem con il comando backup image, vienevisualizzato un messaggio e il backup non viene eseguito.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per Windows 2000 e XP. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� �DOMAIN.Imagedomain

��

Parametridomain

Definisce i filesystem o i volumi logici di base da includere nel dominioimmagine del client predefinito.

EsempiFile delle opzioni:

domain.image d: e: f: domain.image f:\mnt\raw\rawmnt1f:\mnt\fs\fsmnt1

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 197

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Domain.nasL’opzione domain.nas specifica i volumi da includere nei backup dell’immagine. Èpossibile specificare all-nas per indicare tutti i filesystem montati sul server di fileNAS tranne quelli esclusi con l’opzione exclude.fs.nas. Quando si utilizza questaopzione nel file delle opzioni client (dsm.opt), l’opzione domain.nas definisce ildominio predefinito per i backup dell’immagine NAS.

Tivoli Storage Manager utilizza il dominio i backup dell’immagine NAS quando siesegue il comando backup nas e non vengono specificati i volumi da elaborare.

Quando si esegue un backup dell’immagine del filesystem NAS utilizzando ilcomando backup nas, Tivoli Storage Manager aggiunge i volumi specificati sullariga comandi ai volumi definiti nel file dsm.opt. Ad esempio, se si immette quantosegue nel filedsm.opt:domain.nas nas1/vol/vol0 nas1/vol/vol1

e quanto segue sulla riga comandidsmc backup nas -nasnodename=nas1 /vol/vol2

Tivoli Storage Manageresegue il backup dei volumi vol/vol0, vol/vol1 e vol/vol2sul nodo nas1.

Se l’opzione domain.nas viene impostata su all-nas nel file dsm.opt, Tivoli StorageManager esegue il backup di tutti i volumi montati sul server di file NAS. Quandosi esegue un backup, se si utilizza una specifica di file e si imposta l’opzionedomain.nas su all-nas nel file dsm.opt, all-nas ha la priorità.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows. Anche il server puòdefinire questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� �all-nas

DOMAIN.Nasdomain

��

Parametridomain

Definisce i volumi da elaborare. Non è possibile escludere i volumispecificando l’operatore trattino (-).

all-nasVengono elaborati tutti i volumi montati sul server di file NAS, tranne quelliesclusi dall’opzione exclude.fs.nas. Questo è il valore predefinito. Se nel filedsm.opt non sono presenti istruzioni domain.nas e non è specificato alcunvolume alla riga comandi, Tivoli Storage Manager esegue il backup di tutti ivolumi montati sul server NAS.

198 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EsempiFile delle opzioni:

domain.nas nas1/vol/vol0 nas1/vol/vol1domain.nas all-nas

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 199

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EditorL’opzione editor attiva o disattiva l’editor dell’interfaccia riga comandi (CLI) e lafunzione di richiamo.

Questa opzione non è valida per il client Windows. Questa funzione è sempredisattivata, anche se si specifica in modo esplicito yes. Questo perché il clientutilizza le funzioni cronologiche di riga comandi della console Windows 2000,Windows XP e Windows Server 2003. Se la funzione di richiamo comandi e dieditor non è operativa su una specifica impostazione della stazione di lavoro, èpossibile disattivarla.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��Yes

EDitorNo

��

ParametriYes Attiva la funzione di richiamo comandi e di editor CLI. Questo è il valore

predefinito. Per tutti i client Windows, tuttavia, il valore per questa opzione èsempre editor=No.

No Disattiva la funzione di richiamo comandi e di editor CLI.

EsempiFile delle opzioni:

editor yes

Riga comandi:-editor=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

200 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EnablelanfreeL’opzione enablelanfree specifica se abilitare un percorso LAN-free disponibile inuna SAN (storage area network) collegata all’unità di memoria. Un percorsoLAN-free consente l’elaborazione del backup, del ripristino, dell’archiviazione e delrichiamo tra il client Tivoli Storage Manager e l’unità di memoria collegata SAN.

Per supportare LAN-free data movement è necessario installare e configurare TivoliStorage Manager Managed System per SAN Storage Agent sulla stazione di lavoroclient. Per ulteriori informazioni, consultare le seguenti pubblicazioni IBM TivoliStorage Manager for Windows Storage Agent User’s Guide, GC32-0785.

Note:

1. Se l’opzione enablelanfree viene inserita nel file delle opzioni client (dsm.opt),ma sono stati trasferiti zero (0) byte tramite SAN durante un’operazione,verificare che venga eseguito il bind dei dati in una classe di gestione abilitataLAN-free.

2. Per ripristinare le serie di backup in un ambiente SAN, per ulterioriinformazioni consultare “Restore Backupset” a pagina 467.

Per specificare un protocollo delle comunicazioni tra il client di Tivoli StorageManager e l’agente di memorizzazione,consultare “Lanfreecommmethod” apagina 244 per ulteriori informazioni.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows, eccetto Windows Server 2003 a64 bit.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

ENABLELanfreeYes

��

ParametriYes Specifica che si intende abilitare un percorso LAN-free disponibile in un’unità

di memoria SAN.

No Specifica che non si intende abilitare un percorso LAN-free in un’unità dimemoria SAN. Questo è il valore predefinito.

EsempiFile delle opzioni:

enablelanfree yes

Riga comandi:-enablelanfree=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 201

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EnableserverfreeL’opzione enableserverfree specifica se abilitare o meno il backup dell’immagineserver-free basato su SAN che non consente l’elaborazione di trasferimenti dati dalprocessore client a server e da LAN durante le operazioni di backup e ripristino. Idati client vengono trasferiti direttamente dai dischi client ai dispositivi dimemoria collegati a SAN da una terza funzione di copia avviata dal server diTivoli Storage Manager. I dischi client devono essere collegati alla rete SAN eaccessibili dal server dal programma data mover, quale un router SAN. Se siverificano errori SAN, il client si collega direttamente al server (fail-over) e sposta idati tramite LAN-free o trasferendoli sulla LAN. Per una panoramica sul backupserver-free basato su SAN, consultare “Server-free data movement basato su SAN”a pagina 54.

Per abilitare il supporto server-free su base SAN, la funzione Tivoli StorageManager Managed System per l’agente di memorizzazione SAN deve essereinstallata e configurata sul server Windows Tivoli Storage Manager. Per ulterioriinformazioni, consultare la guida IBM Tivoli Storage Manager for WindowsAdministrator’s Guide, GC32-0782.

Il responsabile Tivoli Storage Manager potrebbe richiedere informazioni sui dischiclient collegati alla SAN quando viene configurato il server per server-free datamovement. È possibile utilizzare il comando query diskinfo per visualizzarequeste informazioni. Consultare l’argomento “Query Diskinfo” a pagina 430 perulteriori informazioni.

È possibile eseguire un backup dell’immagine in linea o non in linea. Se l’agenteLVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato, il client esegueun backup dell’immagine in linea, durante il quale il volume risulta disponibileper le altre applicazioni. Consultare “Esecuzione di un backup immagine(Windows 2000, XP)” a pagina 71 per le istruzione sull’installazione e sullaconfigurazione dell’agente LVSA.

È possibile utilizzare l’opzione imagetype con il comando backup image ol’opzione include.image per specificare se eseguire un backup in linea o non inlinea. Consultare l’argomento “Imagetype” a pagina 231 per ulteriori informazionisu questa opzione. Consultare l’argomento “Backup dell’immagine in linea e nonin linea” a pagina 375 per ulteriori informazioni sui backup in linea e fuori in linea.

L’operazione di backup server-free differisce da quella LAN-free poiché il clientnon legge o scrive le informazione in un’unità memoria. Per abilitare LAN-freedata movement, consultare l’argomento “Enablelanfree” a pagina 201.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per client Windows 2000.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��No

ENABLEServerfreeYes

��

202 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ParametriNo Specifica che non si desidera abilitare un backup dell’immagine server-free

basato su SAN. Questo è il valore predefinito.

Yes Specifica che si desidera abilitare un backup dell’immagine server-free basatosu SAN.

EsempiFile delle opzioni:

enableserverfree yes

Riga comandi:-enableserverfree=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 203

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EncryptkeyL’opzione encryptkey specifica se salvare la password della chiave di codificalocalmente quando si esegue un’operazione di backup-archivio o se richiederlaall’utente. La password della chiave di codifica è salvata nel Registro in formatocodificato.

Se si imposta l’opzione encryptkey su save, viene richiesta solo la prima volta che siesegue un’operazione. Successivamente, Tivoli Storage Manager non richiedel’immissione della password.

Il client Web salva la password della chiave di codifica nel registro di Windows. Sela password della chiave di codifica non viene salvata, quando si inizial’elaborazione della codifica, viene richiesta la password della chiave di codificainiziale.

Nota: È possibile codificare i dati inviati al server durante un’operazione dibackup o di archiviazione utilizzando la codifica standard DES a 56 bit. Se siutilizza la funzione di codifica DES a 56 bit per codificare i dati durante leoperazioni di backup o archivio, sarà necessario avere la chiave di codificaper poter ripristinare o richiamare i dati. Se la chiave di codifica non èdisponibile sulla macchina client (con l’opzione encryptkey) e si dimentica lachiave di codifica, non sarà possibile ripristinare o richiamare i dati in altrecircostanze.

Nota: Quando sono abilitate sia la codifica che la compressione, Tivoli StorageManager prima procede alla compressione dei dati, poi alla codifica.

Tabella 41. Codifica o decodifica di dati

Operazione OpzionePasswordaccess

OpzioneEncryptkey

Risultato

Backup utenteautorizzato

generategeneratepromptprompt

savepromptpromptsave

dati codificatidati codificatidati codificatidati non codificati

Ripristino utenteautorizzato

prompt save richiesta password di codifica edati decodificati

Backup utentenon autorizzato

generategeneratepromptprompt

promptsavepromptsave

dati non codificatidati codificatidati non codificatidati non codificati

Ripristino utentenon autorizzato

generategeneratepromptprompt

promptsavepromptsave

menu per tralasciare o procederedati decodificatimenu per tralasciare o procederemenu per tralasciare o procedere

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

204 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Sintassi

��save

ENCryptkeyprompt

��

Parametrisave

Specifica che si desidera salvare la password della chiave di codifica in unregistro di Windows locale. Se si imposta l’opzione encryptkey su save, vienerichiesta solo la prima volta che si esegue un’operazione. Successivamente,Tivoli Storage Manager non richiede l’immissione della password. Questo è ilvalore predefinito.

promptTivoli Storage Manager richiede la password per ciascuna operazione dibackup, archivio e ripristino.

EsempiFile delle opzioni:

encryptkey prompt

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 205

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ErrorlognameL’opzione errorlogname specifica il percorso e il nome del file completo in cui sidesidera memorizzare le informazioni sugli errori che si verificano durantel’elaborazione. Il valore di questa opzione sostituisce la variabile di ambienteDSM_LOG o DSM_DIR. Il file dsmwebcl.log e il file dsmsched.log vengono creatinella stessa directory del file della registrazione errori specificato con l’opzioneerrorlogname.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� ERRORLOGName filespec ��

Parametrifilespec

Il percorso e il nome file completo in cui si desidera memorizzare leinformazioni sulla registrazione degli errori. Se una parte del percorsospecificato non esiste, Tivoli Storage Manager tenterà di crearla.

Il valore predefinito è il percorso indicato dalla variabile di ambienteDSM_LOG o DSM_DIR. Se non si specifica DSM_LOG o DSM_DIR, il filedsmerror.log verrà ubicato nella directory di lavoro corrente.

EsempiFile delle opzioni:

errorlogname c:\temp\dsmerror.log

Riga comandi:-errorlogname=c:\temp\dsmerror.log

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

206 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ErrorlogretentionL’opzione errorlogretention specifica per quanti giorni conservare le voci dellaregistrazione errori prima di eliminarle e se salvare le voci eliminate. Le voci dellaregistrazione errori vengono ridotte quando viene scritto il primo errore nellaregistrazione dopo aver avviato una sessione Tivoli Storage Manager. Se l’unicasessione avviata è lo scheduler del client e viene eseguita per 24 ore al giorno, èpossibile che le voci della registrazione errori non vengano ridotte come previsto.Arrestare la sessione e riavviarla per ridurre le voci della registrazione erroriquando viene scritto il successivo errore.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��N D

ERRORLOGRetentiondays S

��

ParametriN o days

Specifica il tempo di attesa prima di ridurre le voci della registrazione errori.

N Non riduce le voci della registrazione errori. Ciò consente alle dimensionidella registrazione errori di aumentare in modo indefinito. Questo è ilvalore predefinito.

daysIl numero di giorni in base al quale conservare le voci del file diregistrazione prima di ridurre le voci della registrazione. L’intervallo deivalori è 0-9999.

D o SSpecifica se salvare le voci ridotte. Utilizzare uno spazio o una virgola perseparare questo parametro da quello precedente.

D Elimina le voci della registrazione errori quando si riduce la registrazione.Questo è il valore predefinito.

S Salva le voci della registrazione errori quando si riduce la registrazione.

Le voci ridotte vengono copiate dalla registrazione errori nel filedsmerlog.pru ubicato nella stessa directory della registrazione errori.

EsempiFile delle opzioni:

errorlogretention 400 S

Riga comandi:-errorlogr=400,S

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 207

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Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

208 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Opzione excludeLe opzioni exclude escludono gli oggetti dai servizi di backup, immagine oarchivio. Ad esempio, è possibile che si desideri escludere tutti i file temporanei,tutte le cache locali dei file di rete, tutti i file che contengono il programmadell’oggetto compilato che si può facilmente riprodurre utilizzando altri metodi o ifile del sistema operativo.

È possibile escludere determinati file dal processo di codifica durante un backup.

È possibile escludere in remoto i file cui è possibile accedere specificando nomiUNC (Universal Naming Convention) nell’istruzione exclude. Consultare“Esclusione dei file utilizzando i nomi UNC” a pagina 30 per esempi di istruzioniutilizzando i nomi file UNC.

Note:

1. Quando si esclude un file precedentemente incluso, le versioni di backupesistenti diventano inattive durante il successivo backup incrementale. .

2. Le istruzioni exclude non sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.3. Il server può definire le opzioni exclude con l’opzione inclexcl.

Escludere i file di sistema o le immagini che possono danneggiare il sistemaoperativo durante il recupero. È necessario escludere anche la directory clientcontenente i file di client.

Attenzione: Per un elenco di file che devono essere sempre esclusi, consultare“Esclusione dei file di sistema” a pagina 30.

Utilizzare i caratteri jolly per escludere un notevole numero di file. Consultare“Inclusione ed esclusione di gruppi di file” a pagina 30 per un elenco dei caratterijolly che si possono essere utilizzati. Quindi, se necessario, utilizzare l’opzioneinclude per fare delle eccezioni.

Per escludere un’intera directory denominata ,any\test immettere quanto segue:exclude.dir c:\any\test

Per escludere le sottodirectory che iniziano con test nella directory any, immettere:exclude.dir c:\any\test*

Nota: Se si definisce un’istruzione exclude senza utilizzare una lettera di unità,quale exclude.dir code, verrà esclusa dall’elaborazione la directory code sututte le unità.

Elaborazione della compressionePer escludere determinati file o gruppi di file dal processo di compressionedurante un’operazione di backup o archiviazione, considerare quanto segue:v È necessario impostare l’opzione compression su yes per abilitare il processo di

compressione. Se non si specifica l’opzione compression oppure si impostal’opzione compression su no, Tivoli Storage Manager non eseguirà il processo dicompressione. Per ulteriori informazioni, consultare “Compressione” apagina 183.Se si imposta l’opzione compression su yes e le istruzioni exclude.compressionnon esistono, Tivoli Storage Manager considererà tutti i file per il processo dicompressione.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 209

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v Tivoli Storage Manager elabora prima exclude.dir e altre istruzioniinclude-exclude. Tivoli Storage Manager quindi considererà le eventualiistruzioni exclude.compression. Ad esempio. considerare il seguente elenco diinclusioni-esclusioni:exclude c:\test\*.*exclude.compression c:\test\file.txtinclude c:\test\file.txt

Tivoli Storage Manager esamina le istruzioni (lettura dal basso verso l’alto) edetermina che il file c:\test\file.txt è un candidato per il backup, ma non perl’elaborazione della compressione.

v Il processo di compressione di inclusione-esclusione è valido solo per il processodi backup e di archiviazione. L’opzione exclude.compression non influiscesull’esclusione dei file dai processi di backup o archiviazione ma solosull’esclusione dei file dal processo di compressione.

v Come per le altre istruzioni di inclusione-esclusione, è possibile utilizzarel’opzione inclexcl per specificare un file in formato Unicode che contiene leistruzioni exclude.compression che specificano file Unicode. Per ulterioriinformazioni consultare “Inclexcl” a pagina 233.

Elaborazione del backup di file secondari di personalizzazionePer escludere file dal processo di backup dei file secondari di personalizzazioneutilizzando l’opzione exclude.subfile, considerare quanto segue:v È necessario impostare l’opzione subfilebackup su yes per abilitare il processo di

backup dei file secondari di personalizzazione di inclusioni-esclusioni. Se non sispecifica l’opzione subfilebackup oppure si imposta l’opzione subfilebackup suno, Tivoli Storage Manager non eseguirà il processo di backup dei file secondaridi personalizzazione. Per ulteriori informazioni, consultare “Subfilebackup” apagina 319.Se si imposta l’opzione subfilebackup su yes e le istruzioni exclude.subfile nonesistono, Tivoli Storage Manager comprenderà tutti i file nel processo di backupdei file secondari di personalizzazione.

v Tivoli Storage Manager elabora prima le istruzioni exclude.dir e altre istruzionidi inclusione-esclusione. Tivoli Storage Manager quindi considererà le eventualiistruzioni exclude.subfile. Ad esempio. considerare il seguente elenco diinclusioni-esclusioni:exclude c:\test\*.*exclude.subfile c:\test\file.txtinclude c:\test\file.txt

Tivoli Storage Manager esamina le istruzioni (lettura dal basso verso l’alto) edetermina che il file c:\test\file.txt è un candidato per il backup, ma non per ilbackup di file secondari di personalizzazione.

v Il processo di backup dei file secondari di personalizzazione diinclusioni-esclusioni è valido solo per il processo di ripristino e di backup.L’opzione exclude.subfile non influisce sull’esclusione dei file dai processi dibackup o ripristino ma solo sull’esclusione dal processo di backup dei filesecondari di personalizzazione.

v Come per le altre istruzioni include-exclude, è possibile specificare le istruzioniexclude.subfile in Unicode utilizzando l’opzione inclexcl. Per ulterioriinformazioni consultare “Inclexcl” a pagina 233.

Elaborazione di filesystem NASUtilizzare l’opzione exclude.fs.nas per escludere i filesystem dal processo di backupdell’immagine NAS (Network Attached Storage).

210 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Una specifica di filesystem NAS utilizza le seguenti convenzioni:v I nodi NAS rappresentano un tipo di nodo univoco. Il nome nodo NAS

identifica in modo univoco un server di file NAS ed i relativi dati in TivoliStorage Manager. È possibile aggiungere un prefisso al nome nodo NAS nellaspecifica file per indicare il server di file a cui viene applicata l’istruzioneexclude. Se non si specifica un nome di nodo NAS, il filesystem specificato èvalido per tutti i server di file NAS.

v A prescindere dalla piattaforma client, le specifiche di filesystem NAS utilizzanoil separatore barra (/), come nell’esempio: /vol/vol0.

v I caratteri jolly vengono ignorati se utilizzati con le istruzioni exclude.fs.nas einclude.fs.nas.

Ad esempio, per escludere il filesystem /vol/vol1 di un nodo NAS definitonetappsj, specificare la seguente istruzione exclude:exclude.fs.nas netappsj/vol/vol1

Per escludere /vol/vol1 dai servizi di backup su tutti i nodi NAS, specificare laseguente istruzione exclude:exclude.fs.nas /vol/vol1

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire queste opzioni nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� opzioni modello ��

exclude, exclude.backup, exclude.file, exclude.file.backupQueste opzioni sono equivalenti. Utilizzare queste opzioni per escludere un file ogruppo di file dai servizi di backup .

exclude.archiveEsclude un file o un gruppo di file che corrispondono al modello solo daiservizi di archivio.

exclude.compressionEsclude i file dal processo di compressione se l’opzione compression èimpostata su yes. Questa opzione si applica alle operazioni di backup earchivio.

exclude.dirEsclude una directory, i relativi file e tutte le relative sottodirectory e filedall’elaborazione del backup. Ad esempio, exclude.dir c:\test\dan\data1excludes the c:\test\dan\data1, i relativi file e tutte le sottodirectory e i filecontenuti.

Nota: Se si definisce una istruzione exclude senza utilizzare una lettera diunità, quale exclude.dir code, verrà esclusa dall’elaborazione ladirectory code su tutte le unità.

exclude.encryptEsclude i file specificati dal processo di codifica. Questa opzione non influisce

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 211

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sull’esclusione dei file dai processi di backup o archiviazione ma solosull’esclusione dei file dal processo di codifica.

exclude.fs.nasEsclude i filesystem sul server di file NAS dal backup dell’immagine seutilizzato con il comando backup nas. Se non si specifica un nome di nodoNAS, il filesystem specificato è valido per tutti i server di file NAS. Il comandobackup nas ignora tutte le altre istruzioni exclude, incluse le istruzioniexclude.dir. Questa opzione è valida solo per tutti i client Windows solo .

exclude.imageEsclude dall’elaborazione dell’immagine i filesystem montati e i volumi logicidi base che corrispondono al modello. Questa opzione è valida solo perWindows 2000 e XP.

exclude.subfileEsclude i file dal processo di backup dei file secondari di personalizzazione.Questa opzione non è valida per i processi di archivio. Questa opzione è validaper tutti i client Windows.

exclude.systemobjectEsclude oggetti di sistema singoli dai servizi di backup. Gli oggetti di sistemaesclusi di cui è stato eseguito precedentemente il backup non sono scadutidurante i backup successivi. Questa opzione esclude gli oggetti di sistemaspecificati solo dai backup successivi. Questa opzione è valida solo per i clientWindows 2000 e Windows XP.

exclude.systemserviceEsclude componenti di servizi di sistema singoli dai servizi di backup. Èpossibile immettere il nome dell’autore o la parola chiave da escluderedall’operazione. Se si specifica il nome del componente e vi sono degli spazi,racchiudere il nome tra doppi apici. Tabella 42 elenca i componenti dei servizidi sistema validi e le relative parole chiave:

Tabella 42. Componenti dei servizi di sistema e relative parole chiave

Componente Parola chiave

Registrazione eventi EVENTLOG

RSM (Removable Storage Management) RSM

Database cluster CLUSTERDB

RSS (Remote Storage Service) RSS

Licenza terminal server TLS

WMI (Windows Management Instrumentation) WMI

metabase IIS (Internet Information Services) IIS

Database DHCP DHCP

Se viene specificato un componente non presente in Tabella 42, è possibileindicare il nome del componente. Questa opzione è valida solo per WindowsServer 2003.

Parametripattern

Specifica il file o il gruppo di file che si desidera escludere. Terminare ilmodello con una specifica file.

212 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Nota: Per i filesystem NAS: è necessario aggiungere un prefisso al nome nodoNAS nella specifica file per indicare il server di file a cui viene applicatal’istruzione exclude. Se non viene specificato un nome nodo NAS, ilfilesystem identificato si riferisce al nome nodo NAS specificato nel filedelle opzioni del client (dsm.opt) o sulla riga comandi.

Se il modello inizia con un singolo o un doppio apice o se contiene spazi esegni di uguale, occorre racchiuderlo tra virgolette singole o doppie. L’aperturae la chiusura delle virgolette deve essere dello stesso tipo.v Per l’opzione exclude.image il modello è il nome del filesystem o volume

logico di base.v I valori validi per l’opzione exclude.systemobject sono ACTIVEDIRECTORY,

CERTSERVERDB, CLUSTERDR, COMPLUSDB, EVENTLOG, FRS,REGISTRY, RSM, SYSFILES, SYSVOL e WMI.

EsempiFile delle opzioni:

exclude ?:\...\swapper.datexclude "*:\ea data. sf"exclude ?:\io.sysexclude ?:\...\spart.parexclude c:\*\budget.finexclude c:\devel\*exclude.dir c:\home\joddaexclude.archive c:\home\*.objexclude.encrypt c:\system32\mydocs\*exclude.compression c:\test\file.txtexclude.subfile c:\test\file.txtexclude.fs.nas netappsj/vol/vol0exclude.image c:exclude.systemobject sysfilesexclude.systemservice eventlog

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 213

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FileleveltypeUtilizzare il parametro fileleveltype con l’opzione include.fs per specificare seeseguire un’operazione di archiviazione o di backup incrementale istantanea odinamico, backup incrementale di tipo journal, backup incrementale per data,backup selettivo o dei file secondari. Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) èinstallato e configurato per il supporto file aperti (vedere “Configurazione di LVSAper abilitare il supporto file aperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), perimpostazione predefinita Tivoli Storage Manager esegue un backup istantanea oun’archiviazione di file che vengono aperti (o bloccati) da altre applicazioni.L’istantanea consente di eseguire il backup o l’archiviazione da una copia conriferimento temporale che corrisponde al filesystem nel momento in cui vieneeseguita l’istantanea. Le modifiche successive al filesystem non sono compresenell’operazione di backup o archiviazione. Per ulteriori informazioni consultare“Supporto file aperti per le operazioni di backup (Windows 2000, XP)” a pagina 62.

Posizionare l’istruzione include.fs contenente il valore fileleveltype nel file delleopzioni client (dsm.opt). È possibile solo impostare l’opzione fileleveltype comevalore per l’opzione include.fs, ma non come opzione standalone nel file dsm.opt.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’API clientTivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniPosizionare l’istruzione include.fs contenente il valore fileleveltype nel file delleopzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� FILELEVELtype value ��

Parametrivalue

Specifica uno dei seguenti valori:

snapshotSpecifica che si desidera eseguire un backup istantanea o un’archiviazionedi file aperti (o bloccati) da altre applicazioni. Questa è l’impostazionepredefinita se è stato installato e configurato LVSA (Logical VolumeSnapshot Agent).

dynamicSpecifica che si desidera eseguire un backup incrementale non in linea,incrementale di tipo journal, incrementale per data, selettivo, di filesecondari, oppure un’operazione di archiviazione durante la quale ilvolume è bloccato e non risulta disponibile per altre applicazioni delsistema. Viene eseguito il backup o l’archiviazione dell’oggetto al primotentativo, anche se i dati vengono modificati durante il processo. Questarappresenta l’impostazione predefinita se LVSA non è installato econfigurato.

214 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EsempiFile delle opzioni:

include.fs h: fileleveltype=snapshot

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 215

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FilelistUtilizzare l’opzione filelist con i seguenti comandi per elaborare un elenco di file:v archivev backup groupv delete archivev expirev incrementalv query archivev query backupv restorev retrievev selective

Il client Tivoli Storage Manager apre il file specificato con tale opzione ed elaboraun elenco di file in base al comando specifico. A eccezione dei comandi restore eretrieve, quando si utilizza l’opzione filelist, Tivoli Storage Manager ignora tuttigli altre specifiche di file sulla riga comandi.

I file elencati nell’elenco di file devono soddisfare le seguenti condizioni:v Ogni voce deve rappresentare un percorso completo o parziale ad un file o a

una directory o ad un percorso relativo.v Ciascuna voce deve essere su una nuova riga.v Non utilizzare caratteri jolly.v Ciascuna voce deriva dall’elaborazione di un unico oggetto (file o directory).v Se il nome file contiene spazi, comprendere il nome file tra apici.v Il filelist deve essere un file MBCS o un file Unicode con voci Unicode.v Tivoli Storage Manager ignora le voci non valide.

Di seguito viene riportato un esempio di un elenco di file in un filelist:c:\myfiles\directory\file1c:\tivoli\mydir\yourfile.doc..\notes\avi\dir1..\fs1\dir2\file3"d:\fs2\Ha Ha Ha\file.txt""d:\fs3\file.txt"

È possibile utilizzare l’opzione filelist durante un’operazione di supporto file. Inquesto caso, Tivoli Storage Manager elabora le voci del filelist dal volume virtualeanziché dal volume reale.

Se una voce del filelist indica una directory, verrà elaborata solo tale directory enon i file da essa contenuti.

Se il nome file (filelistspec) specificato con l’opzione filelist non esiste, ilcomando non riesce. Tivoli Storage Manager tralascia le voci del filelist che nonrappresentano file o directory valide. Tivoli Storage Manager registra gli errori el’elaborazione continua per la voce successiva.

Utilizzare le specifiche di file con i comandi restore e retrieve per indicare ladestinazione delle voci del filelist ripristinate. Ad esempio, nel comando restore:restore -filelist=c:\filelist.txt d:\dir\

la specifica file d:\dir rappresenta la destinazione di ripristino per tutte le voci delfilelist. Tuttavia, nel comando selective:selective -filelist=c:\filelist.txt d:\dir

216 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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la specifica file d:\dir viene ignorata.

Se si specifica una directory in un filelist per il comando delete archive, ladirectory non viene cancellato. I filelist utilizzati con il comando delete archivenon devono includere le directory.

Le voci nell’elenco verranno elaborate nell’ordine in cui sono visualizzate nelfilelist. Per migliorare le prestazioni dell’elaborazione, prima di eseguire taleoperazione ordinare il filelist in base al nome e percorso dello spazio file.

Nota: Tivoli Storage Manager esegue due volte il backup di una directory se siverifica una delle seguenti condizioni:v Il filelist contiene una voce per la directoryv Il filelist contiene una o più voci per i file all’interno della directoryv non esiste alcun backup della directory

Ad esempio, il filelist comprende le voci c:\dir0\myfile e c:\dir0. Se ladirectory \dir0 non esiste sul server, la directory c:\dir0 verrà inviata alserver una seconda volta.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� FILEList filelistspec ��

Parametrifilelistspec

Specifica l’ubicazione e il nome del file che contiene l’elenco dei file daelaborare con il comando.

Nota: Quando si specifica l’opzione filelist sulla riga comandi, non è possibileutilizzare l’opzione subdir.

EsempiRiga comandi:

sel -filelist=c:\avi\filelist.txt

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 217

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Nome fileUtilizzare l’opzione filename con il comando query systeminfo per specificare unnome file in cui memorizzare le informazioni di sistema raccolte da uno o piùelementi di seguito:v DSMOPTFILE - Il contenuto del file dsm.opt.v ENV - Variabili di ambiente.v ERRORLOG - Il file della registrazione errori di Tivoli Storage Manager.v FILE - Attributi per il nome file da specificare.v INCLEXCL - Crea un elenco di istruzioni include-exclude nell’ordine in cui sono

elaborate durante le operazioni di backup e di archiviazione.v OPTIONS - Opzioni compilate.v OSINFO - Nome e versione del sistema operativo del clientv POLICY - Dump di gruppi di politiche.v MSINFO - Informazioni su Windows (emesse da MSINFO32.EXE).v REGISTRY - Voci di registro Windows relative a Tivoli Storage Manager.v SYSTEMOBJECT - Informazioni su oggetti di sistema Windows.v CLUSTER - Informazioni su cluster Windows.

Nota: Il comando query systeminfo viene utilizzato soprattutto per la diagnostica.Se si utilizza l’opzione console, non viene eseguita nessuna particolareformattazione dell’emissione per regolare l’altezza o la larghezza delloschermo. La lettura dell’emissione sulla console potrebbe risultare quindidifficile per problemi di lunghezza e ritorno a capo. In questo caso, siconsiglia di utilizzare l’opzione filename con il comando query systeminfoper consentire la scrittura dell’emissione su un file che possa esseresuccessivamente inoltrato al supporto tecnico.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� FILEName outputfilename ��

Parametrioutputfilename

Specifica un nome file in cui memorizzare le informazioni. Se non vienespecificato alcun nome file, per impostazione predefinita le informazionivengono memorizzate nel file dsminfo.txt.

EsempiRiga comandi:

query systeminfo dsmoptfile errorlog -filename=tsminfo.txt

218 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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FilesonlyL’opzione filesonly limita l’elaborazione di backup, ripristino, richiamo ointerrogazione solo ai file. Non è possibile ripristinare o richiamare la directory dalserver se si utilizza l’opzione filesonly con il comando restore o retrieve. Tuttavia,se richiesto, vengono create directory con attributi predefiniti come segnaposto peri file che vengono ripristinati o richiamati.

È possibile utilizzare anche l’opzione filesonly con i seguenti comandi:v archivev incrementalv query archivev query backupv restorev restore backupsetv restore groupv retrievev selective

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� FILESOnly ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc incremental -filesonly

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 219

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FromdateUtilizzare l’opzione fromdate con l’opzione fromtime per specificare una data eun’ora da cui si desidera ricercare i backup o gli archivi durante un’operazione diripristino, recupero o interrogazione. I file di cui si è eseguito il backup ol’archiviazione prima di tale data e ora non sono compresi, anche se è possibileincludere directory più vecchie , se necessario, per ripristinare o richiamare i file.

Utilizzare l’opzione fromdate con i seguenti comandi:v query archivev query backupv restorev restore groupv restore wasv retrieve

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� FROMDate date ��

Parametridate

Specifica la data dalla quale si desidera avviare la ricerca dei backup o dei filearchiviati. Immettere la data nel formato selezionato con l’opzione dateformat.

Se aggiunta al comando, l’opzione dateformat deve precedere le opzionifromdate , pitdate e todate.

EsempiRiga comandi:

dsmc query backup -fromdate=12/11/2003 c:\Windows\ProgramFiles\*.exe

220 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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FromnodeL’opzione fromnode consente ad un nodo di eseguire i comandi per un altro nodo.Un utente su un altro nodo deve utilizzare il comando set access per consentire adun altro utente di interrogare, ripristinare o richiamare i file o le immagini per quelnodo.

Utilizzare l’opzione fromnode con i seguenti comandi:v query archivev query backupv query filespacev query groupv query imagev query mgmtclassv query wasv restorev restore groupv restore imagev restore wasv retrieve

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� FROMNode node ��

Parametrinode

Specifica il nome nodo su una stazione di lavoro o un server di file ai cuibackup o file archiviati si desidera accedere.

EsempiRiga comandi:

dsmc query archive -fromnode=bob -subdir=yes d:\

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 221

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FromtimeUtilizzare l’opzione fromtime con l’opzione fromdate per indicare un’ora da cui sidesidera ricercare i backup o gli archivi durante un’operazione di ripristino,recupero o interrogazione. Tivoli Storage Manager ignora questa opzione se nonviene specificata l’opzione fromdate.

Utilizzare l’opzione fromtime con i seguenti comandi:v query archivev query backupv restorev restore groupv restore wasv retrieve

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� FROMTime time ��

Parametritime

Specifica l’ora di una data specifica dalla quale si desidera cercare i file di cui èstato eseguito il backup-archivio. Se non si specifica un’ora, si utilizza il valorepredefinito 23:59:59. Specificare l’ora nel formato selezionato con l’opzionetimeformat.

Se aggiunta ad un comando, l’opzione timeformat deve precedere le opzionifromtime, pittime e totime.

EsempiRiga comandi:

dsmc q b -timeformat=4 -fromt=11:59AM -fromd=06/30/2003 -tot=11:59PM-tod=06/30/2003 c:\*

222 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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GroupnameUtilizzare l’opzione groupname con il comando backup group per indicare il nomeper un gruppo. I delimitatori di directory non sono consentiti nel nome del gruppoin quanto il nome del gruppo non è una specifica di file ma un campo per il nome.È possibile eseguire operazioni solo sui nuovi gruppi o sulla versione attivacorrente del gruppo.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� GROUPName name ��

Parametriname

Specifica il nome del membro principale di un gruppo contenente i file di cui èstato eseguito il backup mediante l’opzione filelist. I delimitatori di directorynon sono consentiti nel nome del gruppo in quanto il nome del gruppo non èuna specifica di file ma un campo per il nome.

EsempiRiga comandi:

-groupname=group1

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 223

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GuitreeviewafterbackupL’opzione guitreeviewafterbackup specifica se il client ritorna alla finestra Backup,Ripristinare, Archiviare o Richiamare dopo il completamento di un’operazioneeseguita con esito positivo.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

GUITREEViewafterbackupYes

��

ParametriNo Ritorna alla finestra principale Tivoli Storage Manager dopo l’esecuzione di

un’operazione con esito positivo. Questo è il valore predefinito.

Yes Ritorna alla finestra Backup, Ripristinare, Archiviare o Richiamare dopol’esecuzione di un’operazione con esito positivo.

EsempiFile delle opzioni:

guitreeviewafterbackup yes

Riga comandi:Non disponibile.

224 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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HttpportL’opzione httpport specifica un indirizzo di porta TCP/IP per un client Web.

Note:

1. Consultare “Supporto firewall di Tivoli Storage Manager” a pagina 18 perinformazioni sull’utilizzo dell’opzione httpport per consentire al client Web dicomunicare con stazioni di lavoro remote attraverso un firewall.

2. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� HTTPport port_address ��

Parametriport_address

Specifica l’indirizzo di porta TCP/IP che viene utilizzato per comunicare con ilclient Web. L’intervallo dei valori è 1000-32767; il valore predefinito è 1581.

EsempiFile delle opzioni:

httpport 1502

Riga comandi:-httpport=1502

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 225

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HttpsportL’opzione httpsport specifica un indirizzo di porta TCP/IP per l’interfaccia SSL(secure socket layer) HTTPS per un client Web.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� HTTPSport port_address ��

Parametriport_address

Specifica l’indirizzo di porta TCP/IP che viene utilizzato dall’interfaccia SSLHTTPS per comunicare con il client Web. L’intervallo dei valori è 0 e1000-32767; il valore predefinito è 0 e disabilita HTTPS.

EsempiFile delle opzioni:

httpsport 1548

Riga comandi:-httpsport=1548

226 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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IfnewerL’opzione ifnewer sostituisce un file esistente con l’ultima versione di backup solose si tratta della versione più recente del file esistente. Vengono considerate solo leversioni di backup attive, a meno che non si utilizzino le opzioni inactive o latest.

Utilizzare l’opzione ifnewer con i seguenti comandi:v restorev restore backupsetv restore groupv restore wasv retrieve

Nota: Questa opzione viene ignorata se l’opzione replace viene impostata su No.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� IFNewer ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore -ifnewer d:\logs\*.log

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 227

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ImagegapsizeUtilizzare l’opzione imagegapsize con il comando backup image nel file dsm.opt ocon l’opzione include.image per specificare la dimensione minima delle regionivuote sul volume che si desidera escludere dal backup. Ad esempio, se si specificauna dimensione di 10, non verrà eseguito il backup delle regioni vuote sul discodalla dimensione di 10 k o maggiore. Verrà eseguito il backup delle regioni la cuidimensione è esattamente 10 k. Verrà, invece, eseguito il backup delle regioni dalladimensione inferiore a 10 k, anche se non contengono dati. Una dimensioneinferiore per l’immagine significa meno dati da trasferire, ma potenzialmente unrendimento peggiore. Una dimensione maggiore per l’immagine significa più datida trasferire ma potenzialmente un rendimento migliore. Utilizzare questa opzioneper backup dell’immagine server-free, basate su LAN e LAN-free.

Inserire l’istruzione include.image contenente il valore imagegapsize nel filedsm.opt.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’API clientTivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� IMAGEGapsize size ��

Parametrisize

Specifica la dimensione minima delle regioni vuote in un volume logicoformattato che verranno escluse dal backup dell’immagine. È possibilespecificare qualificatori k (kilobyte) m (megabyte) o g (gigabyte) con il valore.Se non viene specificato un qualificatore, il valore viene interpretato inkilobyte. I valori validi sono da zero a 4294967295. Se si specifica un valorepari a 0, verrà eseguito il backup di tutti i blocchi, inclusi quelli non utilizzatialla fine del volume. Se si specifica un valore diverso da 0, non verrà eseguitoil backup dei blocchi inutilizzati alla fine del volume. Per backupdell’immagine basati su LAN e LAN-free il valore è 32 k. Per il backupdell’immagine server-free il valore predefinito è 5 m.

Nota: A causa delle limitazioni del sistema operativo, utilizzare questa opzionesolo per i filesystem NTFS. Se si specifica l’opzione imagegapsize > 0per un filesystem diverso da NTFS, la registrazione errori riceve unmessaggio di avvertenza.

EsempiFile delle opzioni:

imagegapsize 1m

Esempio di elenco di inclusioni-esclusioni: include.image h: MYMCimagegapsize=1m

228 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Riga comandi:-imagegapsize=64k

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 229

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ImagetofileUtilizzare l’opzione imagetofile con il comando restore image per specificare che sidesidera ripristinare l’immagine di origine per un file. Potrebbe essere necessarioripristinare l’immagine per un file in caso di settori danneggiati presenti sulvolume di destinazione, o se si desidera manipolare dati immagine. In seguito saràpossibile utilizzare un’utilità ’dd’ (disponibile su Unix) o equivalente per copiare idati da questo file su un volume logico.

Nota: Questa opzione non è valida per operazioni di ripristino dell’immagineserver-free.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’API clientTivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� IMAGETOfile ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore image d: e:\diskD.img -imagetofile

230 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ImagetypeUtilizzare l’opzione imagetype con il comando backup image o l’opzioneinclude.image per specificare il tipo di backup dell’immagine che si desideraeseguire.

Inserire l’istruzione include.image contenente il valore imagetype nel file delleopzioni client dsm.opt.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP . L’APIclient Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� IMAGETYpe value ��

Parametrivalue

Specifica uno dei seguenti valori:

snapshotSpecifica che si desidera eseguire un backup dell’immagine in linea durantecui il volume è disponibile per le altre applicazioni di sistema. Questarappresenta l’impostazione predefinita se LVSA è installato e configurato.

staticSpecifica che si desidera eseguire un backup dell’immagine non in lineadurante cui il volume è bloccato e reso non disponibile alle altreapplicazioni del sistema.

EsempiFile delle opzioni:

include.image h: MYMC imagetype=static

Riga comandi:-imagetype=static

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 231

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InactiveUtilizzare l’opzione inactive con i comandi riportati di seguito e l’opzione pick pervisualizzare gli oggetti attivi e inattivi:v delete groupv query backupv query groupv query imagev query nasv query systemservicesv query systemstatev query wasv restorev restore groupv restore imagev restore nasv restore systemservicesv restore systemstatev restore wasv Tutti i comandi di ripristino e di query degli oggetti di sistema

È inoltre possibile utilizzare l’opzione pick per visualizzare le versioni di backup ,le copie di archivio e le immagini corrispondenti alla specifica di file immessa.

Vengono considerate solo le versioni di backup attive, a meno che non si utilizzinole opzioni inactive o latest.

Nota: Quando si utilizza l’opzioneinactive durante un’operazione di ripristino, siconsiglia di utilizzare anche l’opzione pick o un’altra opzione di filtraggio,ad esempio pitdate in quanto, a differenza dell’opzione -latest non èstabilita la versione del file che verrà effettivamente ripristinata.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� INActive ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore -inactive c:\id\projecta\ -pick

232 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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InclexclL’opzione inclexcl specifica il percorso e il nome file di un file delle opzioniinclude-exclude.

Sono consentite istruzioni inclexcl multiple. Tuttavia, è necessario specificare questaopzione in ogni file di inclusioni-esclusioni.

Accertarsi che il file delle opzioni include/exclude sia memorizzato in unadirectory a cui tutti gli utenti hanno accesso in lettura.

Quando il processo viene eseguito, le istruzioni di inclusione-esclusione all’internodel file di inclusioni-esclusioni vengono ubicate nell’elenco nella posizioneoccupata dall’opzione inclexcl, nello stesso ordine, e vengono elaborate in base atale posizione.

ConsiderazioniIl file include-exclude può essere in formato Unicode o non-Unicode. Se si specificaun file non-Unicode, il nome file deve essere nella stessa codepage di quellaeseguita dal client.

Il file di inclusioni-esclusioni Unicode fornisce i seguenti vantaggi:v I nomi composti da caratteri di una codepage differente non possono essere

identificati con i caratteri jolly.v I nomi file e directory di una qualsiasi codepage possono essere specificati per

esteso per il client da elaborare.

Per creare un file di inclusioni-esclusioni nel formato Unicode, effettuare leseguenti operazioni:1. Aprire Notepad.2. Elencare le istruzioni include e exclude. Consultare Tabella 6 a pagina 27 per le

opzioni di inclusione-esclusione che è possibile utilizzare. È possibile che sianecessario copiare i nomi file con i caratteri di un’altra codepage utilizzandoutilizzando Windows Explorer di Microsoft.

3. Fare clic su File e quindi su Save As. Verrà visualizzata la finestra Save As.4. Selezionare la casella di spunta Save as Unicode, specificare il file e la directory

di destinazione e salvare il file.5. Inserire un’opzione inclexcl specificando il file include-exclude appena creato

nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Per ulteriori informazioni sulla creazione di un file delle opzioni diinclusione-esclusione, consultare “Creazione di un elenco di inclusioni-esclusioni(attività facoltativa)” a pagina 24.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows solo.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� INCLExcl filespec ��

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 233

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Parametrifilespec

Specifica il percorso e il nome file di un file delle opzioni diinclusione-esclusione.

EsempiFile delle opzioni:

inclexcl c:\dsm\backup.excl

Riga comandi:Non disponibile.

234 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Opzioni includeLe opzioni include specificano quanto segue:v Gli oggetti all’interno di un ampio gruppo di oggetti esclusi che si desidera

includere per i servizi di backup, archivio e immagine.v I file inclusi nel processo di backup o archiviazione che si desidera includere nel

processo di codifica.v I file inclusi nel processo di backup o archiviazione che si desidera includere nel

processo di compressione.v I file inclusi nel processo di backup che si desidera includere nel processo di

backup dei file secondari di personalizzazione.v Gli oggetti a cui si desidera assegnare una specifica classe di gestione ed un

nome di classe di gestione.v Una classe di gestione da assegnare a tutti gli oggetti a cui non è stata assegnata

in modo esplicito una classe di gestione.

Se non si assegna una classe di gestione specifica agli oggetti, Tivoli StorageManager utilizza la classe di gestione predefinita nel gruppo delle impostazioniattivo del dominio delle impostazioni.

È possibile includere in remoto i file cui è possibile accedere specificando nomiUNC (Universal Naming Convention) nell’istruzione include. Per istruzioni diesempio che utilizzano nomi di file UNC, consultare “Esclusione dei fileutilizzando i nomi UNC” a pagina 30.

Note:1. Le istruzioni exclude.dir sostituiscono tutte le istruzioni include corrispondenti

al modello.2. Le istruzioni include non sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.3. Il server può anche definire queste opzioni con l’opzione inclexcl.

Processo di compressione, codifica e backup file secondari dipersonalizzazionePer includere determinati file o gruppi di file per il processo di compressione,codifica e backup dei file secondari di personalizzazione durante un’operazione dibackup o archiviazione, considerare le seguenti condizioni:v È necessario impostare l’opzione compression su yes per abilitare il processo di

compressione. Se non si specifica l’opzione compression oppure si impostal’opzione compression su no, Tivoli Storage Manager non eseguirà il processo dicompressione. Per ulteriori informazioni, consultare “Compressione” apagina 183.

v È necessario impostare l’opzione subfilebackup su yes per abilitare il processo dibackup dei file secondari di personalizzazione di inclusioni-esclusioni. Se non sispecifica l’opzione subfilebackup oppure si imposta l’opzione subfilebackup suno, Tivoli Storage Manager non eseguirà il processo di backup dei file secondaridi personalizzazione. Per ulteriori informazioni, consultare “Subfilebackup” apagina 319.

v Tivoli Storage Manager elabora prima exclude.dir e altre istruzioniinclude-exclude. Tivoli Storage Manager considera quindi tutte le istruzioniinclude.compression, include.encryption e include.subfile. Ad esempio.considerare il seguente elenco di inclusioni-esclusioni:exclude c:\test\file.txtinclude.compression c:\test\file.txtinclude.encryption c:\test\file.txtinclude.subfile c:\test\file.txt

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 235

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Tivoli Storage Manager esamina prima l’istruzione exclude c:\test\file.txt,quindi determina che c:\test\file.txt venga escluso dell’elaborazione e nonsia un candidato per il processo di compressione, codifica o backup dei filesecondari di personalizzazione.

v Il processo di compressione e codifica di inclusione-esclusione è valido solo per ilprocesso di backup e archiviazione.

v Il processo di backup dei file secondari di personalizzazione diinclusioni-esclusioni è valido solo per il processo di ripristino e di backup.

v Come per le altre istruzioni di inclusione-esclusione, è possibile utilizzarel’opzione inclexcl per specificare un file in formato Unicode che contiene leistruzioni include.compression, include.encryption e include.subfile chespecificano file Unicode. Per ulteriori informazioni consultare “Inclexcl” apagina 233.

Elaborazione di filesystem NASUtilizzare l’opzione include.fs.nas per eseguire il bind di una classe di gestione infilesystem NAS (Network Attached Storage) per il processo di backup.

È possibile inoltre specificare se le informazioni dell’indice vengono salvate inTivoli Storage Manager durante un backup del filesystem NAS, utilizzandol’opzione toc insieme all’opzione include.fs.nas nel file delle opzioni client(dsm.opt). Se le informazioni dell’indice vengono salvate, è possibile utilizzare ilcomando del server query toc per determinare il contenuto di un backup difilesystem insieme al comando del server restore node per ripristinare singoli file ostrutture di directory. È possibile inoltre utilizzare il client Web di Tivoli StorageManager per esaminare tutta la struttura del filesystem e selezionare file edirectory da ripristinare. La creazione di un indice richiede che si definiscal’attributo TOCDESTINATION nel gruppo di backup per la classe di gestione a cuiè collegata questa immagine di backup. La creazione dell’indice inoltre richiedeulteriori elaborazioni, risorse di rete, spazio di lotti di memoria e possibilmente unpunto di montaggio durante l’operazione di backup. Se le informazioni sull’indicenon vengono salvate, è possibile comunque ripristinare tutti i file o le strutture didirectory singole con il comando del server restore node, purché si conosca ilnome completo di ciascun file o directory e l’immagine in cui è stato eseguito ilbackup dell’oggetto. Consultare “Toc” a pagina 335 per ulteriori informazioni.

Una specifica di filesystem NAS utilizza le seguenti convenzioni:v I nodi NAS rappresentano un tipo di nodo univoco. Il nome nodo NAS

identifica in modo univoco il server di file NAS ed i relativi dati in TivoliStorage Manager. È possibile aggiungere un prefisso al nome nodo NAS nellaspecifica file per indicare il server di file a cui viene applicata l’istruzioneinclude. Se non si specifica un nome di nodo NAS, il filesystem specificato èvalido per tutti i server di file NAS.

v A prescindere dalla piattaforma client, le specifiche di filesystem NAS utilizzanoil separatore barra (/), come nell’esempio: /vol/vol0.

v I caratteri jolly vengono ignorati se utilizzati con le istruzioni include.fs.nas eexclude.fs.nas.

Ad esempio, per assegnare una classe di gestione al filesystem /vol/vol1 di unnodo NAS definito netappsj, specificare la seguente istruzione include:include.fs.nas netappsj/vol/vol1 nasMgmtClass toc=yes

Elaborazione di filesystem WAS (WebSphere Application Server)È possibile utilizzare l’opzione include nel file di opzioni client (dsm.opt) perassegnare una classe di gestione ad un backup del gruppo WAS. Ad esempio:

236 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Per Network Deployment Manager: include /WAS_ND_NDNODE mgmtclassv Per Application Server: include WAS_APPNODE mgmtclass

Consultare “Creazione di un elenco di inclusioni-esclusioni (attività facoltativa)” apagina 24 per ulteriori informazioni.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire queste opzioni nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� opzioni modellomgmtclassname

��

include, include.backup, include.fileQueste opzioni sono equivalenti. Utilizzare queste opzioni per includere file oassegnare classi di gestione per il processo di backup.

include.archiveInclude i file o assegna le classi di gestione per il processo di archiviazione.

include.compressionInclude i file per il processo di compressione se l’opzione compression èimpostata su yes. Questa opzione si applica alle operazioni di backup earchivio.

include.encryptInclude i file specificati per il processo di codifica. Per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager non esegue il processo di codifica.

include.fsSe LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto file aperti (vedere “Configurazione di LVSA per abilitare il supportofile aperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), per impostazionepredefinita Tivoli Storage Manager esegue un backup istantanea oun’archiviazione di file che vengono aperti (o bloccati) da altre applicazioni. Èpossibile impostare il parametrofileleveltype dell’opzione include.fs su dynamicper specificare le unità che non utilizzano il supporto file aperti.

Per controllare un’operazione di supporto per apertura file, è possibilespecificare queste opzioni facoltative nel file dsm.opt oppure come valoridell’opzione include.fs: snapshotcachelocation, snapshotcachesize,snapshotfsidleretries, snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd.

include.fs.nasUtilizzare l’opzione include.fs.nas per eseguire il bind di una classe di gestionein filesystem NAS (Network Attached Storage). È possibile inoltre specificarese le informazioni dell’indice vengono salvate in Tivoli Storage Managerdurante il backup dell’immagine di un filesystem NAS, utilizzando l’opzionetoc con l’opzione include.fs.nas nel file delle opzioni client (dsm.opt).Consultare “Toc” a pagina 335 per ulteriori informazioni.

include.imageInclude uno spazio file o un volume logico oppure assegna una classe di

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 237

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gestione se questa opzione viene utilizzata con il comando backup image. Ilcomando backup image ignora tutte le altre opzioni include.

Per Windows 2000: Quando si esegue un backup dell’immagine server-free, ènecessario eseguire il bind del volume in una classe di gestione che presentaun lotto di memoria di destinazione non bloccato; i percorsi server-free devonoesistere tra i dischi client contenenti volume di destinazione, data mover e lottodi memoria.

È possibile utilizzare l’opzione imagetype con il comando backup image ol’opzione include.image per specificare se eseguire un backup dell’immagine inlinea o non in linea . Nel caso in cui non vengano specificate queste opzioni,per impostazione predefinita Tivoli Storage Manager esegue un backupdell’immagine non in linea se LVSA non è installato, oppure un backupdell’immagine in linea se LVSA è installato.

Per controllare un’operazione di backup immagine in linea, è possibilespecificare le seguenti opzioni supplementari come valori dell’opzioneinclude.image: snapshotcachelocation, snapshotcachesize, snapshotfsidleretries,snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd.

Questa opzione è valida solo per Windows 2000 e Windows XP

include.subfileInclude i file nel processo di backup dei file secondari di personalizzazione.Questa opzione non è valida per i processi di archivio. Questa opzione è validaper tutti i client Windows.

include.systemobjectAssegna le classi di gestione per il backup degli oggetti di sistema Windows2000 e XP. Per impostazione predefinita, Tivoli Storage Manager esegue il binddi tutti gli oggetti di sistema con la classe di gestione predefinita. Non èpossibile utilizzare l’opzione per eseguire il bind di singoli componentisystemobject su una differente classe di gestione. Non è possibile utilizzarequesta opzione per includere un oggetto di sistema dal processo. Questaopzione è valida solo per Windows 2000 e XP.

Nota: Le altre istruzioni di inclusione-esclusione non influenzanol’elaborazione degli oggetti di sistema. Non è necessario includereesplicitamente la directory di registro include c:\adsm.sys\...\* per ilbackup per assicurare che venga eseguita correttamente il backup delregistro. Se per errore viene esclusa una directory rilevante per unbackup degli oggetti di sistema, il backup degli oggetti di sistema non ècompromesso.

include.systemstateAssegna le classi di gestione per il backup dei servizi del sistema e dello statodel sistema Windows Server 2003. Per impostazione predefinita, viene eseguitoil bind dell’oggetto servizi del sistema e stato del sistema con la classe digestione predefinita.

Parametripattern

Specifica gli oggetti da includere per il processo di backup-archivio o a cuiassegnare una classe di gestione specifica. Terminare il modello con unaspecifica file.

Nota: Per i filesystem NAS: è necessario aggiungere un prefisso al nome nodoNAS nella specifica file per indicare il server di file a cui viene applicata

238 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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l’istruzione include. Se non viene specificato un nome nodo NAS, ilfilesystem identificato si riferisce al nome nodo NAS specificato nel filedelle opzioni del client (dsm.opt) oppure sulla riga comandi.

Se il modello inizia con un singolo o un doppio apice o se contiene spazi esegni di uguale, occorre racchiuderlo tra virgolette singole o doppie. L’aperturae la chiusura delle virgolette deve essere dello stesso tipo.

Per l’opzione include.image, il modello è il nome di un filesystem o di unvolume logico di base.

Nota: Quando si utilizzano include.systemobject e include.systemstate, l’unicomodello valido è ALL (tutti i tipi di oggetti di sistema, stato di sistema eoggetti di servizi di sistema). Per impostazione predefinita, Tivoli StorageManager esegue il bind di tutti gli oggetti con la classe di gestione predefinita.

mgmtclassnameSpecifica il nome della classe di gestione che si desidera assegnare agli oggetti.Se non si specifica una classe di gestione, viene utilizzata quella predefinita.Per Windows 2000: Quando si esegue un backup dell’immagine server-free, ènecessario eseguire il bind del volume in una classe di gestione che presentaun lotto di memoria di destinazione non bloccato; i percorsi server-free devonoesistere tra i dischi client contenenti volume di destinazione, data mover e lottodi memoria.

EsempiFile opzioni:

include c:\proj\text\devel.*include c:\proj\text\* textfilesinclude ?:* managallinclude WAS_ND_NDNODE mgmtclassinclude WAS_APPNODE mgmtclassinclude.backup c:\win98\system\* mybackupclassinclude.archive c:\win98\system\* myarchiveclassinclude.encrypt c:\win98\proj\gordon\*include.compress c:\test\file.txtinclude.subfile c:\test\file.txtinclude.image h: MGMTCLASSNAME imagetype=snapshot snapshotcachesize=40include.image x: imagetype=staticinclude.image y: imagetype=snapshotinclude.image z: MGMTCLASSNAME imagetype=staticinclude.fs.nas netappsj1/vol/vol0 homemgmtclassinclude.fs c: fileleveltype=snapshot snapshotcachesize=40include.systemobject ALL mgmtc2include.systemstate ALL mgmtc3

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 239

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IncrbydateUtilizzare l’opzione incrbydate con il comando incremental per eseguire il backupdei file nuovi e modificati con una data di modifica successiva alla data dell’ultimobackup incrementale memorizzato sul server, a meno che i file non vengano esclusidall’operazione di backup. Non viene eseguito il backup dei file aggiunti al clientdopo l’ultimo backup incrementale, la cui data di modifica è precedente a quelladell’ultimo backup incrementale.

Un backup incrementale per data aggiorna la data e l’ora dell’ultimo backupincrementale sul server. Se viene eseguito un backup incrementale per data solo suuna parte del filesystem, la data dell’ultimo backup incrementale completo nonviene aggiornata e il successivo backup incrementale per data eseguirà di nuovo ilbackup dei file.

Sia il backup incrementale completo che quello incrementale per data possonoeseguire il backup dei file nuovi e modificati. Un backup incrementale per datarichiede meno tempo rispetto all’elaborazione del backup incrementale completo erichiede una quantità inferiore di memoria. Tuttavia diversamente dal backupincrementale completo, il backup incrementale non conserva l’attuale memoria delserver di tutti i file della stazione di lavoro poiché:v Non fa scadere le versioni di backup dei file cancellati dalla stazione di lavoro.v Non esegue nuovamente il bind delle versioni di backup di una nuova classe di

gestione se la classe di gestione è stata modificata.v Non esegue il backup dei file con attributi modificati, a meno che anche le date

e le ore di modifica non siano state modificate, ad esempio le informazioni sullasicurezza NTFS.

v Ignora l’attributo di frequenza del gruppo copie delle classi di gestione.

Nota: Se durante la settimana il tempo da dedicare all’esecuzione del backup èlimitato e si preferisce eseguire tale attività durante i fine settimana, èpossibile conservare la memoria server corrente dei file della stazione dilavoro eseguendo un backup incrementale con l’opzione incrbydate durantela settimana e un backup incrementale completo durante i fine settimana.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� INCRbydate ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc incremental -incrbydate

240 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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IncrementalUtilizzare l’opzione incremental con il comando restore image per accertarsi che lemodifiche apportate all’immagine di base sono state applicate anche all’immagineripristinata.

Se si utilizza anche l’opzione deletefiles, le modifiche includono la cancellazionedei file e delle directory presenti nell’immagine originaria, ma successivamentecancellati dalla stazione di lavoro.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per Windows 2000 e Windows XP. L’API client TivoliStorage Manager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� INCREmental ��

EsempiRiga comandi:

res i d: -incremental

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 241

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IncrthresholdL’opzione incrthreshold specifica il valore soglia per il numero di directory inciascuno spazio file journal che potrebbe contenere oggetti attivi sul server enessun oggetto corrispondente sulla stazione di lavoro.

Quando un client Windows cancella un file o una directory con nome esteso, ingenere fa riferimento al file utilizzando un nome compresso. Una volta cancellatol’oggetto, è possibile che il nome compresso venga riutilizzato e che lacancellazione non identifichi più un oggetto univoco. Durante un backupincrementale journal di uno spazio file, è possibile che il server restituisca larisposta nessuna versione attiva derivante dalla scadenza di un oggetto con esitonegativo.

L’opzione incrthreshold consente di specificare come procedere in caso si verificauna delle seguenti condizioni:v Se si imposta l’opzione incrthreshold su 0 (valore predefinito), Tivoli Storage

Manager non eseguirà alcuna azione. Come conseguenza principale, durante ilripristino di una directory, è possibile che questi oggetti vengano ripristinati pererrore. Quando viene eseguito successivamente un backup incrementale senzajournal su questa directory, Tivoli Storage Manager esegue il comando expire pertutti gli oggetti presenti nella directory sul server ma non sulla stazione dilavoro.

v Se si specifica un valore superiore a zero, Tivoli Storage Manager salva il nomedella directory dell’oggetto nel journal durante l’esecuzione dei backup riportatinel journal. Durante un backup incrementale journal completo degli spazi file, seil numero delle directory nello spazio file è superiore o uguale a questo valore,viene eseguito un backup incrementale completo per ciascuna directory. Questaoperazione viene avviata automaticamente una volta completato il backupjournal e non richiede l’immissione di un altro comando.

v Se si imposta l’opzione incrthreshold su 1, Tivoli Storage Manager eseguirà unbackup incrementale di queste directory quando si riceve una risposta no activeversion durante un backup incrementale di tipo journal completo degli spazi file.

Consultare “Incremental” a pagina 407 per ulteriori informazioni sui backupjournal.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� INCRTHreshold numberdirectories ��

Parametrinumberdirectories

Specifica il valore soglia per il numero di directory in ciascuno spazio filejournal che potrebbe contenere file attivi per i quali è possibile eseguire ilcomando expire. Quando questa soglia viene raggiunta durante un backup

242 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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incrementale journal dello spazio file completo, il client inizializza un backupincrementale su ciascuna directory al completamento del backup journal.L’intervallo dei valori è compreso tra 0 e 2.000.000.000; il valore predefinito è 0.

EsempiFile delle opzioni:

incrthreshold 1

Riga comandi:-increthreshold=1

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 243

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LanfreecommmethodL’opzione lanfreecommmethod specifica il protocollo delle comunicazioni tra ilclient di Tivoli Storage Manager e Agente di memorizzazione. Questa opzioneabilita il processo tra il client e l’unità di memoria SAN.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows, eccetto Windows Server2003 a 64 bit.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� LANFREECommmethod commmethod ��

Parametricommmethod

Specifica il protocollo supportate dal client Tivoli Storage Manager:TCPip

Il metodo di comunicazione TCP/IP (Transmission ControlProtocol/Internet Protocol).

Utilizzare l’opzione lanfreetcpport per specificare il numero di portaTCP/IP di ascolto di Storage Agent. Per ulteriori informazioni, consultare“Lanfreetcpport” a pagina 245.

NAMedpipesIl metodo di comunicazione tra processi che consente ai flussi dei dati dimessaggio di passare tra un client ed un server. Questo è il valorepredefinito.

EsempiFile delle opzioni:

lanfreec tcp

Riga comandi:-lanfreec=tcp

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

244 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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LanfreetcpportL’opzione lanfreetcpport specifica il numero di porta TCP/IP di ascolto di Agentedi memorizzazione Tivoli Storage Manager.

Utilizzare questa opzione quando viene indicato lanfreecommmethod=TCPip per lecomunicazioni tra il client Tivoli Storage Manager e Storage Agent. Consultare“Lanfreecommmethod” a pagina 244 per ulteriori informazioni sull’opzionelanfreecommmethod.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows, eccetto Windows Server2003 a 64 bit.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� LANFREETCPport port_address ��

Parametriport_address

Specifica il numero di porta TCP/IP di ascolto di Agente di memorizzazione.L’intervallo dei valori è 1000-32767; il valore predefinito è 1500.

EsempiFile delle opzioni:

lanfreetcp 1520

Riga comandi:-lanfreetcp=1520

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 245

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LanguageL’opzione language specifica la lingua nazionale per la presentazione dei messaggiclient.

È possibile utilizzare ENU (inglese americano) con tutti i client.

Il client di Tivoli Storage Manager rileva automaticamente le lingua della locale disistema e visualizza Tivoli Storage Manager relativo a tale lingua. Ad esempio, unsistema operativo supportato su una macchina Windows che esegue la localefrancese visualizza, per impostazione predefinita, Tivoli Storage Manager infrancese, senza specificare l’opzione language, purché sia installato il relativopacchetto della lingua. Se Tivoli Storage Manager non riesce a caricare il catalogomessaggi francese, per impostazione predefinita carica quelli in lingua inglese(Stati Uniti). Se il client viene eseguito su una combinazione locale/lingua nonsupportata, quale francese/Canada o spagnolo/Messico, Tivoli Storage Managercarica la versione inglese (Stati Uniti). È possibile sostituire la lingua predefinitaspecificando l’opzione language.

Nota: L’opzione language non viene applicata al client Web. Il client Web vienevisualizzato nella lingua associata alla locale del browser. Se il browser vieneeseguito su una locale non supportata da Tivoli Storage Manager, il client Webviene visualizzato in inglese (Stati Uniti).

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� LANGuage language ��

Parametrilanguage

Specifica la lingua che si desidera utilizzare. Le lingue disponibili includono:v ENU (Inglese - Stati Uniti).v PTB (Portoghese brasiliano)v CHS (Cinese semplificato)v CHT (Cinese tradizionale)v FRA (Francese standard)v DEU (Tedesco standard)v ITA (Italiano standard)v JPN (Giapponese)v KOR (Coreano)v ESP (Spagnolo semplificato)

EsempiFile delle opzioni:

language enu

246 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Riga comandi:-language=enu

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 247

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LargecommbuffersL’opzione largecommbuffers specifica se il client utilizza buffer ampliati pertrasferire grosse quantità di dati tra il client ed il server. È possibile disabilitarequesta opzione quando la stazione di lavoro non dispone di memoria sufficiente.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

LARGECOMmbuffersYes

��

ParametriNo Specifica che i buffer ampliati non vengono utilizzati per trasferire grosse

quantità di dati al server. Questo è il valore predefinito.

Yes Specifica che i buffer ampliati vengono utilizzati per trasferire grosse quantitàdi dati al server.

EsempiFile delle opzioni:

largecommbuffers yes

Riga comandi:-largecommbuffers=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

248 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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LatestUtilizzare l’opzione latest con i seguenti comandi per ripristinare la versione dibackup più recente di un file, anche quando la funzione di backup è disattivata:v restorev restore groupv restore was

Solo le versioni attive vengono considerate per il ripristino, a meno che non siutilizzi l’opzione inactive o latest.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� LATest ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore c:\devel\projecta\ -latest

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 249

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LocalbackupsetL’opzione localbackupset specifica se la GUI di Tivoli Storage Manager ignora ilcollegamento iniziale con il server Tivoli Storage Manager per ripristinare una seriedi backup locale su una stazione di lavoro standalone. È possibile utilizzare questaopzione sulla riga comandi oppure inserirla nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Se si imposta l’opzione localbackupset su yes, la GUI non tenterà di eseguire ilcollegamento iniziale con il server. In tal caso, la GUI abiliterà solo la funzione diripristino.

Se si imposta l’opzione localbackupset su no (il valore predefinito), la GUI tenteràdi eseguire il collegamento iniziale con il server e abiliterà tutte le funzioni GUI.

Per avviare la GUI e tralasciare il collegamento iniziale con il server in modo daripristinare una serie di backup locale su una stazione di lavoro standalone,immettere:

dsm -localbackupset=yes

Nota: Il comando restore backupset supporta il ripristino di serie di backup localisu una stazione di lavoro standalone senza utilizzare l’opzionelocalbackupset. Per ulteriori informazioni, consultare “Restore Backupset” apagina 467.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

LOCALbackupsetYes

��

ParametriNo Specifica che la GUI eseguirà il collegamento iniziale con il server e abiliterà

tutte le funzioni. Questo è il valore predefinito.

Yes Specifica che la GUI non eseguirà il collegamento iniziale con il server eabiliterà solo la funzione di ripristino.

EsempiFile delle opzioni:

localbackupset yes

Riga comandi:dsm -localbackupset=yes

Nota: L’opzione localbackupset non è valida con il client della rigacomandi dsmc.

250 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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LocationL’opzione location specifica l’ubicazione in cui Tivoli Storage Manager dovràricercare la serie di backup durante un’operazione di ripristino o di interrogazione.È possibile utilizzare questa opzione per ubicare le serie di backup sul server o neifile locali. I nastri creati sul server possono essere utilizzati localmente specificandol’opzione location e il nome file o l’unità nastro.

Utilizzare l’opzione location con i comandi query backupset e restore backupset.

Note:

1. Se viene utilizzato il comando restore backupset sulla riga comandi iniziale e siimposta l’opzione location su tape o su file, non viene eseguito alcun tentativodi entrare in contatto col server.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

��Server

LOCationfiletape

��

Parametriserver

Specifica che Tivoli Storage Manager ricerca la serie di backup nel server.Questo è il valore predefinito.

file Specifica che Tivoli Storage Manager ricerca i della serie di backup su un filelocale.

tapeSpecifica che Tivoli Storage Manager ricerca la serie di backup in un’unitànastro locale. Non è più necessario specificare un nome tipo unità nastro.Specificando location=tape vengono inclusi tutti i tipi di unità nastro. Questoparametro è valido per tutti i client Windows.

Nota: Se si desidera ripristinare una serie di backup da un’unità nastro 3570 o3590, ma non si dispone del driver generico sulla stazione di lavoroclient, è possibile scaricare tali unità dal seguente sito Web:

ftp://ftp.software.ibm.com/storage/devdrvr/

EsempiRiga comandi:

restore backupset mybackupsetname -loc=serverrestore backupset c:\mybackupsetname.prj -loc=filerestore backupset \\.\TAPE1 -loc=tape

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 251

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ManagedservicesL’opzione managedservices specifica se il servizio Client Acceptor (CAD) di TivoliStorage Manager gestisce lo scheduler, il client Web o entrambi.

Per ulteriori informazioni sull’impostazione del CAD per la gestione delloscheduler, consultare “Configurazione dello scheduler del client” a pagina 20.

Il servizio CAD viene utilizzato come timer esterno dello scheduler. Quando loscheduler viene avviato, il server viene interrogato per il successivo eventopianificato. L’evento viene eseguito immediatamente oppure lo scheduler si chiude.CAD riavvia lo scheduler nel momento in cui si deve eseguire l’evento pianificato.

Note:

1. Se si imposta l’opzione schedmode su prompt, il server richiede al CAD quandoeseguire lo scheduler. Lo scheduler si collegherà e si scollegherà dal server laprima volta in cui si avvierà CAD.

2. Impostare l’opzione passwordaccess sugenerate nel file delle opzioni client, inmodo che Tivoli Storage Manager generi automaticamente la password. Perulteriori informazioni, fare riferimento all’“Passwordaccess” a pagina 268.

L’utilizzo della console CAD per gestire il servizio scheduler può fornire i seguentivantaggi:v I problemi relativi alla memoria necessaria per l’utilizzo dei metodi tradizionali

di esecuzione Scheduler sono risolti. L’utilizzo di CAD per la gestione delloscheduler richiede una memoria di dimensioni ridotte tra le operazionipianificate.

v CAD può gestire entrambi il programma Scheduler e il client Web, riducendo ilnumero dei processi di background sulla stazione di lavoro.

v Per impostazione predefinita, se non si specifica l’opzione managedservices,CAD gestisce il client Web in modo da fornire una compatibilità retroattiva.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� MANAGEDServices

� mode

��

Parametrimode

Specifica se CAD gestisce lo scheduler, il client Web o entrambi.

webclientSpecifica la gestione CAD del client Web. Questo è il valore predefinito.

252 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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scheduleSpecifica la gestione CAD dello scheduler.

EsempiFile delle opzioni:

Di seguito sono riportati esempi su come specificare l’opzionemanagedservices nel file delle opzioni client (dsm.opt).

AttivitàSpecificare la gestione CAD del solo client Web.

managedservices webclient

AttivitàSpecificare la gestione CAD solo dello scheduler.

managedservices schedule

AttivitàSpecifica che CAD gestisce entrambi, il client Web e lo scheduler.

managedservices schedule webclient

Nota: L’ordine in cui questi valori vengono specificati non haimportanza.

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 253

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MaxcmdretriesL’opzione maxcmdretries specifica il numero massimo di tentativi effettuati dalloscheduler del client (sulla stazione di lavoro) per elaborare un comando pianificatonon riuscito. Il tentativo del comando viene avviato solo se lo scheduler del clientnon ha ancora eseguito un backup di un file, non si è mai collegato al server o hagenerato un errore prima di eseguire il backup di un file. Questa opzione vieneutilizzata solo se lo scheduler è in esecuzione.

Inoltre, questa opzione può essere impostata dal responsabile. Se l’amministratorespecifica un valore per questa opzione, tale valore sostituisce quello specificato nelfile delle opzioni client dopo che il nodo client è riuscito a contattare il server.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� MAXCMDRetries maxcmdretries ��

Parametrimaxcmdretries

Specifica il numero massimo di tentativi che lo scheduler del client puòeffettuare per elaborare un comando pianificato non riuscito. L’intervallo deivalori è 0-9999; il valore predefinito è 2.

EsempiFile delle opzioni:

maxcmdr 4

Riga comandi:-maxcmdretries=4

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

254 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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MemoryefficientbackupL’opzione memoryefficientbackup specifica un algoritmo per il risparmio dimemoria per l’elaborazione di backup incrementali, che esegue il backup di unadirectory per volta, utilizzando una quantità di memoria inferiore. Utilizzarequesta opzione con il comando incremental se esistono limitazioni di memoriasulla stazione di lavoro.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

MEMORYEFficientbackupYes

��

ParametriNo Il nodo client utilizza il metodo più veloce con l’utilizzo maggiore di

memoria quando elabora i backup incrementali. Questa è l’impostazionepredefinita.

Yes Il nodo client utilizza il metodo che impiega una quantità di memoriainferiore durante l’elaborazione dei backup incrementali.

EsempiFile delle opzioni:

memoryefficientbackup yes

Riga comandi:-memoryef=no

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 255

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ModeUtilizzare l’opzione mode con questi comandi, come riportato di seguito:

backup imagePer specificare se eseguire un backup dell’immagine selettivo oincrementale dei filesystem client.

backup nasPer specificare se eseguire un backup dell’immagine completo odifferenziale dei filesystem NAS.

backup wasPer specificare se eseguire un backup dell’immagine completo odifferenziale del programma di gestione distribuzione rete di WAS(WebSphere Application Server) (contenente informazionisull’impostazione, file di applicazione e configurazione) o del server diapplicazione sul server Tivoli Storage Manager.

backup groupPer specificare se eseguire un backup del gruppo completo o differenziale,contenente un elenco di file da una o più origini di spazi file.

L’opzione mode non ha effetto su un backup di un’unità logica di base.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

SintassiPer un backup dell’immagine di filesystem client (Windows 2000, XP)

��Selettiva

MODEIncrementale

��

Per un backup dell’immagine di filesystem NAS (tutti i client Windows)

��differential

MODEfull

��

Per backup gruppo e WAS (tutti i client Windows)

��full

MODEdifferential

��

Parametriselective

Specifica che si desidera eseguire un backup completo (selettivo)dell’immagine. Questo è il valore predefinito per il backup dell’immagine difilesystem del client.

256 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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incrementalSpecifica che si desidera eseguire il backup solo dei file nuovi o modificatidopo l’esecuzione dell’ultimo backup dell’immagine completo. I file cancellatinon vengono disattivati sul server.

fullSpecifica che si desidera eseguire un backup completo di oggetti gruppo, NASo WAS. Questo è il valore predefinito per i backup di gruppi e WAS.

differentialSpecifica che si desidera eseguire un backup del gruppo, NAS o WAS di filemodificati dopo l’esecuzione dell’ultimo backup completo. Se non esiste unbackup dell’immagine completo valido, viene eseguito un backupdell’immagine completo. Questo è il valore predefinito per gli oggetti NAS.

EsempiAttività

Eseguire il backup dell’immagine NAS dell’intero filesystem.

Comando: dsmc backup nas -mode=full -nasnodename=nas1 {/vol/vol0}{/vol/vol1}

AttivitàEseguire il backup dell’unità c: utilizzando un backup dell’immagineincrementale che esegue il backup solo dei file nuovi o modificati dopol’ultimo backup dell’immagine completo.

Comando: dsmc backup image c: -mode=incremental

AttivitàEsegue un backup completo di tutti i file del filelist c:\dir1\filelist1 nellospazio file virtuale \VIRTFS contenente il file del membro principalec:\group1.

Comando:backup group -filelist=c:\dir1\filelist1 -groupname=group1-virtualfsname=\virtfs -mode=full

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 257

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MonitorL’opzione monitor specifica se si desidera controllare un backup dell’immagine oun ripristino di filesystem appartenenti a un server di file NAS (Network AttachedStorage).

Se si specifica monitor=yes, Tivoli Storage Manager controlla il backupdell’immagine NAS corrente o l’operazione di ripristino e visualizza sullo schermole informazioni sull’elaborazione. Questo è il valore predefinito.

Se si specifica monitor=no, Tivoli Storage Manager non controlla il backupdell’immagine NAS corrente o l’operazione di ripristino ed è disponibile perl’esecuzione del successivo comando.

Utilizzare questa opzione con i comandi backup nas o restore nas.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows .

Sintassi

��Yes

MONitorNo

��

ParametriYes Specifica che si desidera controllare il backup dell’immagine NAS corrente o

l’operazione di ripristino e visualizzare sullo schermo le informazionisull’elaborazione. Questo è il valore predefinito.

No Specifica che non si desidera controllare il backup dell’immagine NAScorrente o l’operazione di ripristino.

EsempiRiga comandi:

backup nas -mode=full -nasnodename=nas1 -monitor=yes{/vol/vol0} {/vol/vol1}

258 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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NamedpipenameL’opzione namedpipename specifica il nome di un named pipe da utilizzare per lacomunicazione tra un client e un server sullo stesso dominio server Windows.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� NAMedpipename name ��

Parametriname

Il nome di un named pipe. Il valore predefinito è \\.\pipe\Server1.

EsempiFile delle opzioni:

namedpipename \\.\pipe\dsmser1

Riga comandi:-namedpipename=\\.\pipe\dsmser1

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nel modointerattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 259

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NasnodenameL’opzione nasnodename specifica il nome nodo per il server di file NAS perl’elaborazione di filesystem NAS. Il nome nodo identifica il server di file NAS sulserver Tivoli Storage Manager. Il server deve registrare il server di file NAS.

È possibile specificare questa opzione sulla riga comandi o nel file delle opzioniclient (dsm.opt).

È possibile sostituire il valore predefinito nel file dsm.opt immettendo un valoredifferente sulla riga comandi. Se non si specifica l’opzione nasnodename nel filedsm.opt, è necessario specificare questa opzione sulla riga comandi quando vengonoelaborati filesystem NAS.

È possibile utilizzare l’opzione nasnodename con i seguenti comandi:v backup nasv delete filespacev query backupv query filespacev restore nas

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows . L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� NASNodename nodename ��

Parametrinodename

Specifica il nome del nodo per il server di file NAS.

EsempiFile delle opzioni:

nasnodename nas2

Riga comandi:-nasnodename=nas2

260 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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NodenameUtilizzare l’opzione nodename nel file delle opzioni client dsm.opt per identificarela stazione di lavoro sul server. È possibile utilizzare nomi nodo diversi peridentificare più sistemi operativi sulla stazione di lavoro.

Se si utilizza l’opzione nodename, Tivoli Storage Manager richiede la passwordassegnata al nodo specificato, se la password è obbligatoria.

Per ripristinare o richiamare i file dal server mentre si sta lavorando su un’altrastazione di lavoro, utilizzare l’opzione virtualnodename. Per ulteriori informazioniconsultare “Virtualnodename” a pagina 346.

Se si sta lavorando su un’altra stazione di lavoro, è possibile utilizzare l’opzionenodename anche se l’opzione passwordaccess è impostata su generate, tuttavia, lathe password verrà memorizzata nel registro. Per evitare ciò, utilizzare l’opzionevirtualnodename invece di nodename.

Il nome nodo non deve essere necessariamente il nome host TCP/IP.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� NODename nodename ��

Parametrinodename

Specifica un nome nodo composto da 1 a 64 caratteri per il quale richiedere iservizi Tivoli Storage Manager. Il valore predefinito è il nome della stazione dilavoro. Se l’opzione clusternode viene impostata su yes, il valore predefinitosarà il nome del cluster.

Consentire che il nome nodo venga impostato come predefinito per il nomedella stazione di lavoro.

EsempiFile delle opzioni:

nodename cougar

Riga comandi:-nodename=banshee

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 261

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NojournalUtilizzare l’opzione nojournal con il comando incremental per specificare che sidesidera eseguire un backup incrementale completo tradizionale anziché il backuppredefinito di tipo journal.

Il backup incrementale journal differisce da quello tradizionale nei seguenti modi:v Tivoli Storage Manager non applica le frequenze di copia non predefinite

(diverse da 0).v Gli attributi modificati in un oggetto richiedono il backup dell’intero oggetto.

Per tali motivi, è possibile utilizzare l’opzione nojournal periodicamente pereseguire un backup incrementale completo tradizionale.

Per ulteriori informazioni sul backup incrementale di tipo journal, consultare“Backup basato su journal” a pagina 408.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows, eccetto Windows Server 2003 a64 bit. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� NOJournal ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc incr c: -nojournal

262 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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NopromptL’opzione noprompt elimina la richiesta di conferma che viene solitamentevisualizzata prima di cancellare un file archiviato o quando si esegueun’operazione di ripristino di un’immagine. L’utilizzo di questa opzione puòvelocizzare la cancellazione. Tuttavia, può provocare la cancellazione accidentale diun file archiviato che si desiderava salvare. Utilizzare questa opzione con cautela.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� NOPrompt ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc delete archive -noprompt c:\home\project\*

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 263

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NumberformatL’opzione numberformat seleziona il formato che si desidera utilizzare pervisualizzare i numeri.

Utilizzare questa opzione per modificare il formato numero predefinito dellalingua del repository dei messaggi utilizzato.

Nota: L’opzione numberformat non viene applicata al client Web. Il client Webutilizza il formato numero per la locale eseguita dal browser. Se il browser nonesegue una locale supportata, il client Web utilizza il formato data per Inglese(Stati Uniti).

È possibile utilizzare l’opzione numberformat con i seguenti comandi:v delete archivev expirev query archivev query backupv query imagev query nasv query systemobjectv query systemservicesv query systemstatev restorev restore imagev restore nasv retrievev restore registryv restore systemobjectv restore systemservicesv restore systemstate

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� NUMberformat number ��

Parametrinumber

Visualizza i numeri utilizzando uno qualsiasi dei seguenti formati. Specificareil numero (1-6) che corrisponde al formato di numeri che si desidera utilizzare.1 1,000.00

Questo è il valore predefinito per le seguenti lingue supportate:v Inglese americanov Giapponesev Cinese (classico)v Cinese (Semplificato)

264 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Coreano2 1,000,003 1 000,00

Questo è il valore predefinito per la locale per la lingua francese.4 1 000.005 1.000,00

Questo è il valore predefinito per le seguenti lingue supportate:v Portoghese brasilianov Tedescov Italianov Spagnolo

6 1’000,00

EsempiFile delle opzioni:

num 4

Riga comandi:-numberformat=4

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 265

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OptfileL’opzione optfile specifica il file delle opzioni client che si desidera utilizzarequando si avvia una sessione Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� OPTFILE file_name ��

Parametrifile_name

Specifica un file delle opzioni client alternativo, se si utilizza il nome percorsocompleto. Se si specifica solo il nome file, Tivoli Storage Manager assume chequesto nome file specificato si trovi nella directory di lavoro corrente. Il valorepredefinito dsm.opt.

EsempiRiga comandi:

dsmc query session -optfile=myopts.opt

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nel modointerattivo.

266 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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PasswordL’opzione password specifica una password Tivoli Storage Manager. Se non sispecifica questa opzione e il responsabile ha impostato l’autenticazione su On,quando si avvia una sessione Tivoli Storage Manager, viene richiesta la password.

Note:

1. Se il server richiede la password, la password non viene visualizzata durante ladigitazione. Tuttavia, se si utilizza l’opzione password sulla riga comandi, lapassword viene visualizzata durante l’immissione.

2. Se il nome server Tivoli Storage Manager viene modificato o i client TivoliStorage Manager vengono indirizzati ad un server Tivoli Storage Managerdiverso, tutti i client devono essere autenticati di nuovo con il server in quantola password codificata memorizzata deve essere rigenerata.

L’opzione password viene ignorata se l’opzione passwordaccess è impostata sugenerate.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� PASsword password ��

Parametripassword

Specifica una password da 1 a 63 caratteri. La password non è sensibile almaiuscolo/minuscolo. I caratteri validi includono:

CaratteriDescrizione

A–Z Ogni lettera da A a Z, maiuscola o minuscola.0–9 Qualsiasi numero da 0 a 9+ Più. Punto_ Sottolineatura- Trattino& E commerciale

EsempiFile delle opzioni:

password secretword

Riga comandi:-password=secretword

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 267

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PasswordaccessL’opzione passwordaccess specifica se si desidera che la password venga generataautomaticamente o impostata come richiesta utente. Il responsabile può richiedereuna password per il nodo client abilitando la funzione di autenticazione. Rivolgersial responsabile per conoscere se è richiesta una password per il nodo client.

Se è richiesta una password, è possibile:v Impostare la password per il nodo client e fare in modo che Tivoli Storage

Manager la richieda ogni volta che si desidera eseguire dei servizi.v Consentire la creazione automatica di una nuova password per il nodo client da

parte di Tivoli Storage Manager ogni volta che scade, la codifica e lamemorizzazione della password in un file e il richiamo ad ogni occorrenza. Nonviene richiesto di immettere la password.

Se l’opzione passwordaccess è impostata su generate e si specifica l’opzionepassword, l’opzione password viene ignorata.

L’impostazione dell’opzionepasswordaccess su generate è necessaria nelle seguentisituazioni:v Quando si utilizza il client Web.v Quando si eseguono operazioni NAS.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��prompt

PASSWORDAccessgenerate

��

Parametriprompt

Viene richiesta la password della stazione di lavoro ogni volta che un client sicollega al server. Questo è il valore predefinito.

Per mantenere segreta la password del nodo client, immettere i comandi senzala password e attendere che Tivoli Storage Manager la richieda.

Le applicazioni API forniscono la password quando una sessione vieneinizializzata. L’applicazione è responsabile del rilascio della password.

generateCodifica e memorizza la password localmente e genera una nuova passwordquando scade quella vecchia.

Viene visualizzata una richiesta password durante la registrazione di unastazione di lavoro con un server utilizzando la registrazione aperta o se ilresponsabile modifica la password manualmente.

268 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EsempiFile delle opzioni:

passwordaccess generate

Riga comandi:-passwordaccess=generate

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 269

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PickL’opzione pick crea un elenco di versioni di backup , immagini o copie di archivioche corrispondono alla specifica di file immessa. Dall’elenco, è possibile selezionarele versioni da elaborare. Includere l’opzione inactive per visualizzare gli oggettiattivi e inattivi.

Se per le immagini non si specifica uno spazio file di origine e uno spazio file didestinazione, l’elenco di selezione contiene tutte le immagini di cui è stato eseguitoil backup. In tal caso, le immagini selezionate dall’elenco verranno ripristinateall’ubicazione di origine. Se si specifica lo spazio file di origine e lo spazio file didestinazione, è possibile specificare solo una voce dall’elenco di selezione.

Utilizzare l’opzione pick con i seguenti comandi:v delete archivev delete groupv expirev restorev restore asrv restore groupv restore imagev restore nasv restore wasv retrievev Tutti i comandi di ripristino e di query degli oggetti di sistema

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� PIck ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore c:\project\* -pick -inactive

270 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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PitdateUtilizzare l’opzione pitdate con l’opzione pittime per stabilire quando visualizzareo ripristinare l’ultima versione dei backup. Vengono elaborati i file o le immaginidi cui è stato eseguito il backup prima o alla data/ora specifica ed i file che nonsono stati cancellati prima della data/ora specificata. Le versioni di backup createdopo questa data/ora vengono ignorate.

Utilizzare l’opzione pitdate con i seguenti comandi:v query backupv query groupv query imagev query nasv query systemservicesv query systemstatev query wasv restorev restore groupv restore wasv restore imagev restore nasv restore systemservicesv restore systemstatev Tutti i comandi di ripristino e di query degli oggetti di sistema

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� PITDate date ��

Parametridate

Specifica la data appropriata. Immettere la data nel formato selezionato conl’opzione dateformat.

Se aggiunta al comando, l’opzione dateformat deve precedere le opzionifromdate , pitdate e todate.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore -pitdate=08/01/2003 c:\myfiles\

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 271

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PittimeUtilizzare l’opzione pittime con l’opzione pitdate per stabilire quando visualizzareo ripristinare l’ultima versione dei backup. Vengono elaborati i file o le immaginidi cui è stato eseguito il backup prima o alla data/ora specificata ed i file che nonsono stati cancellati prima della data/ora specificata. Le versioni di backup createdopo questa data/ora vengono ignorate. Questa opzione viene ignorata se non sispecifica l’opzione pitdate.

Utilizzare l’opzione pittime con i seguenti comandi:v query backupv query imagev query nasv query systemservicesv query systemstatev restorev restore imagev restore nasv restore systemservicesv restore systemstatev restore wasv Tutti i comandi di ripristino e di query degli oggetti di sistema

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� PITTime time ��

Parametritime

Specifica un’ora per la data specificata. Se non si specifica un’ora, si utilizza ilvalore predefinito 23:59:59. Specificare l’ora nel formato selezionato conl’opzione timeformat.

Se aggiunta ad un comando, l’opzione timeformat deve precedere le opzionifromtime, pittime e totime.

EsempiRiga comandi:

dsmc query backup -pitt=06:00:00 -pitd=08/01/2003 c:\myfiles\

272 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Postschedulecmd/PostnschedulecmdL’opzione postschedulecmd specifica un comando che il programma client elaboradopo aver eseguito una pianificazione. Il programma client attende ilcompletamento del comando prima di continuare con un’altra elaborazione.

Se non si desidera attendere, specificare postnschedulecmd.

Note:

1. Il corretto completamento del comando postschedulecmd viene considerato unprerequisito per l’esecuzione dell’operazione pianificata. Se il comandopostschedulecmd non viene completato con codice di errore 0, il client riportache l’evento pianificato è stato completato con codice di errore 8 (a meno chel’operazione pianificata non rilevi un errore più grave che richiede un codice dierrore più alto). Se non si desidera che il comando postschedulecmd vengagestito da questa regola, è possibile creare uno script o un file batch cherichiami il comando e restituisca il codice di errore 0. Quindi configurarepostschedulecmd per richiamare lo script o il file batch. Il codice di errore per ilcomando postnschedulecmd non viene tracciato e non influenza il codice dierrore dell’evento pianificato.

2. Il server può anche definire l’opzione postschedulecmd (e l’opzionepostnschedulecmd.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� POSTSchedulecmdPOSTNschedulecmd

″cmdstring″ ��

Parametri″cmdstring″

Specifica il comando da elaborare. È possibile immettere un comando daeseguire dopo una pianificazione elaborata con questa opzione. Utilizzare solol’opzione postschedulecmd.

Specificare la stringa di comando nella forma in cui si dovrebbe digitare allariga comandi del sistema operativo. Se la stringa comandi contiene spazi vuoti,racchiudere la stringa comandi tra singoli apici. Ad esempio:’net stop someservice’

Utilizzare uno spazio vuoto o una stringa nulla per cmdstring se si desideraevitare l’esecuzione dei comandi che il responsabile del server Tivoli StorageManager utilizza per postschedulecmd o preschedulecmd. Se si specifica unospazio vuoto o una stringa nulla su entrambe le opzioni, il responsabile nonpotrà utilizzare un comando su entrambe le opzioni.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 273

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Se il responsabile utilizza uno spazio vuoto o una stringa nulla sull’opzionepostschedulecmd, non è possibile eseguire un comando dopo la pianificazione.

EsempiFile delle opzioni:

posts startdb.cmdposts ’rename c:\myapp\logfile.log logfile.new’posts ’net start "simple service"’posts ’rename "c:\myapp\log file.log" "log file.new"’posts ’"C:\Program Files\MyTools\runreport.bat" log1.in log2.in’

Riga comandi:-postschedulecmd=’restart database’

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

274 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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PostsnapshotcmdL’opzione postsnapshotcmd consente di eseguire comandi shell di sistemaoperativo dopo che LVSA ha avviato un’istantanea. Ciò consente di riattivareun’applicazione dopo che LVSA ha avviato un’istantanea durante un backupdell’immagine in linea o un supporto per file aperti. Questa opzione è valida solose LVSA è installato e configurato sul sistema consentendo di eseguire un backupdell’immagine in linea o un supporto per file aperti.

Per un backup dell’immagine in linea, utilizzare questa opzione con il comandobackup image, l’opzione include.image o nel file dsm.opt.

Per operazioni di supporto per file aperti, utilizzare l’opzione postsnapshotcmd inun’istruzione include.fs o nel file delle opzioni client (dsm.opt). Per ulterioriinformazioni, consultare l’“Opzioni include” a pagina 235.

Se il comando postsnapshotcmd non riesce, il backup dell’immagine del volumecontinua, ma vengono collegate le avvertenze appropriate.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’APIclient Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� POSTSNapshotcmd ″cmdstring″ ��

Parametri″cmdstring″

Specifica il comando quiesce da eseguire.

Utilizzare uno spazio vuoto o una stringa nulla per ″cmdstring″ se si desideraevitare l’esecuzione dei comandi che il responsabile utilizza perpostsnapshotcmd. Se si specifica uno spazio vuoto o una stringa nulla, ilresponsabile non potrà utilizzare un comando su questa opzione. Se ilresponsabile utilizza uno spazio vuoto o una stringa nulla sull’opzionepostsnapshotcmd, non è possibile eseguire un comando post-istantanea.

Se la stringa comandi contiene spazi vuoti, racchiudere la stringa comandi tradoppi apici:"net stop someservice"

Se sono presenti doppi apici all’interno della stringa comandi, racchiudere trasingoli apici l’intera stringa comandi.’net stop "some service"’

EsempiFile delle opzioni:

postsnapshotcmd "restart application"

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 275

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La stringa comandi è un comando valido per riavviare l’applicazione.

Riga comandi:backup image -postsnapshotcmd="restart application"

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

276 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Preschedulecmd/PrenschedulecmdL’opzione preschedulecmd specifica un comando che il programma client elaboraprima di eseguire una pianificazione. Il programma client attende ilcompletamento del comando prima di avviare la pianificazione.

Se non si desidera attendere, specificare prenschedulecmd.

Note:

1. Il corretto completamento del comando preschedulecmd viene considerato unprerequisito per l’esecuzione dell’operazione pianificata. Se il comandopreschedulecmd non viene completato con codice di errore 0, l’operazionepianificata e i comandi postschedulecmd e postnschedulecmd non verrannoeseguiti. Il client riporterà che l’evento pianificato non è riuscito e il codice dierrore sarà 12. Se non si desidera che il comando preschedulecmd vengagovernato da questa regola, è possibile creare uno script o un file batch cheinvochi il comando e restituisca il codice di ritorno 0. Configurare quindipreschedulecmd per invocare lo script o il file batch. Il codice di errore per ilcomando prenschedulecmd non viene tracciato e non influenza il codice dierrore dell’evento pianificato.

2. Il server può anche definire l’opzione preschedulecmd (e l’opzioneprenschedulecmd).

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� PRESchedulecmdPRENSchedulecmd

″cmdstring″ ��

Parametri″cmdstring″

Specifica il comando da elaborare. Utilizzare solo un’opzione preschedulecmd.È possibile immettere un comando da eseguire prima della pianificazioneelaborata con questa opzione.

Specificare la stringa di comando nella forma in cui si dovrebbe digitare allariga comandi del sistema operativo. Se la stringa comandi contiene spazi vuoti,racchiudere la stringa comandi tra singoli apici. Ad esempio:’net stop someservice’

Utilizzare uno spazio vuoto o una stringa nulla per cmdstring se si desideraevitare l’esecuzione dei comandi che il responsabile del server Tivoli StorageManager utilizza per postschedulecmd e preschedulecmd. Se si specifica unospazio vuoto o una stringa nulla su entrambe le opzioni, il responsabile nonpotrà utilizzare un comando su entrambe le opzioni.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 277

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Se il responsabile utilizza uno spazio vuoto o una stringa nulla sull’opzionepreschedulecmd, non è possibile eseguire un comando pre-pianificazione.

EsempiFile delle opzioni:

pres stopdb.cmdpres ’rename c:\myapp\logfile.log logfile.old’pres ’net stop "simple service"’pres ’rename "c:\myapp\log file.log" "log file.old"’pres ’"C:\Program Files\MyTools\runreport.bat" log1.in log2.in’

Riga comandi:-preschedulecmd=’quiesce database’

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nel modointerattivo.

278 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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PreservelastaccessdateQualsiasi applicazione che opera su un file può implicitamente far modificare ladata dell’ultimo accesso al file con l’orario in cui viene utilizzata l’applicazione. Sitratta di una funzione del filesystem, non dell’applicazione. Per questo motivo,quando il client esegue il backup o l’archiviazione di un file, viene attivato unaggiornamento alla data dell’ultimo accesso al file. Si potrebbero verificare deiproblemi ad altre applicazioni, come Storage Resource Management (SRM), per lequali l’elaborazione si basa su date accurate degli ultimi accessi.

Utilizzare l’opzione preservelastaccessdate durante un’operazione di backup oarchiviazione per specificare se reimpostare la data ultimo accesso dei filespecificati al rispettivo valore originale, in seguito al backup o all’archiviazione. Perimpostazione predefinita, il client Tivoli Storage Manager non eseguirà questaoperazione di reimpostazione.

Utilizzare questa opzione con i comandi incremental, selective o archive.

Note:

1. Questa opzione è valida solo per i file, non per le directory.2. La reimpostazione della data dell’ultimo accesso potrebbe interferire con

Storage Resource Management (SRM). Non impostare questa opzione se è inesecuzione questa applicazione.

3. Reimpostando la data dell’ultimo accesso si potrebbe creare un sovraccarico cheinfluisce sulle prestazioni delle funzioni di backup e archiviazione. La datadell’ultimo accesso va reimpostata solo se si sta utilizzando un’altraapplicazione, ad esempio Storage Resource Management (SRM), che si basa sudate accurate degli ultimi accessi.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��No

PRESERVELAstaccessdateYes

��

ParametriNo Specifica che il client Tivoli Storage Manager non eseguirà questa operazione

di reimpostazione della data di ultimo accesso su file di cui è stato eseguito ilbackup o l’archiviazione al rispettivo valore originale in seguito a talioperazioni. Questo è il valore predefinito.

Yes Specifica che il client Tivoli Storage Manager eseguirà la reimpostazione delladata di ultimo accesso su file di cui è stato eseguito il backup ol’archiviazione al rispettivo valore originale in seguito a tali operazioni.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 279

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EsempiFile delle opzioni:

preservelastaccessdate yes

Riga comandi:dsmc incr c: e: f: -preservelastaccessdate=yes

280 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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PreservepathL’opzione preservepath specifica ciò che si deve riprodurre del percorso di originecome parte della directory di destinazione quando i file vengono ripristinati orichiamati in una nuova ubicazione. Utilizzare l’opzione -subdir=yes per includerel’intera struttura secondaria della directory di origine (directory e file al di sottodella directory di origine di livello più basso) come origine da ripristinare. Se ladirectory di destinazione richiesta non esiste, viene creata. Se un file didestinazione ha lo stesso nome di un file origine, quest’ultimo viene sovrascritto.Utilizzare l’opzione -replace=prompt in modo che Tivoli Storage Manager avvisil’utente prima che i file vengano sovrascritti.

Utilizzare l’opzione preservepath con i seguenti comandi:v restorev restore backupsetv retrievev restore was

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

��subtree

PRESERvepathcompletenobasenone

��

Parametrisubtree

Crea la directory di origine di livello più basso come sottodirectory delladirectory di destinazione. I file dalla directory di origine vengono memorizzatinella nuova sottodirectory. Questo è il valore predefinito.

completeRipristina l’intero percorso, iniziando dal root, nella directory specificata.L’intero percorso include tutte le directory tranne il nome spazio file.

nobaseRipristina il contenuto della directory di origine, senza la directory di livellopiù basso o di base, nella directory di destinazione specificata.

noneRipristina nella directory di destinazione tutti i file di origine selezionati.Nessuna parte del percorso di origine relativo alla directory di origine vieneriprodotto nella destinazione.

Se si specifica subdir=yes, Tivoli Storage Manager vengono ripristinate tutte ledirectory di origine in un’unica directory di destinazione.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 281

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EsempiRiga comandi:

Per gli esempi riportati di seguito, si presuma che lo spazio file del servercontenga i seguenti backup:c:\h1\m1\file.ac:\h1\m1\file.bc:\h1\m1\l1\file.xc:\h1\m1\l1\file.y

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -preservep=complete.

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\h1\m1\file.ac:\ann\h1\m1\file.b

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -preser=nobase.

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\file.ac:\ann\file.b

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -preser=subtree.

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\m1\file.ac:\ann\m1\file.b

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -preser=none.

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\file.ac:\ann\file.b

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -su=yes -preser=complete

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\h1\m1\file.ac:\ann\h1\m1\file.bc:\ann\h1\m1\l1\file.xc:\ann\h1\m1\l1\file.y

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -su=yes -preser=nobase.

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\file.ac:\ann\file.bc:\ann\l1\file.xc:\ann\l1\file.y

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -su=yes -preser=subtree.

Ripristina queste directory e questi file:

282 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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c:\ann\m1\file.ac:\ann\m1\file.bc:\ann\m1\l1\file.xc:\ann\m1\l1\file.y

Il seguente comando:dsmc res c:\h1\m1\ c:\ann\ -su=yes -preser=none.

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\file.ac:\ann\file.bc:\ann\file.xc:\ann\file.y

Il seguente comando:dsmc res backupset c:\h1\m1\ c:\ann\ -su=yes-preser=nobase -loc=file

Ripristina queste directory e questi file:c:\ann\file.ac:\ann\file.bc:\ann\file.xc:\ann\file.y

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 283

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PresnapshotcmdL’opzione presnapshotcmd consente di eseguire comandi shell di sistema operativoprima che LVSA avvia un’istantanea. Ciò consente di interrompere un’applicazioneprima che LVSA avvii l’istantanea durante un backup dell’immagine in linea odurante un supporto per file aperti. Questa opzione è valida solo se LVSA èinstallato e configurato sul sistema consentendo di eseguire un backupdell’immagine in linea o un supporto per file aperti.

Per un backup dell’immagine in linea, utilizzare questa opzione con il comandobackup image, l’opzione include.image o nel file dsm.opt.

Per operazioni di supporto per file aperti, utilizzare l’opzione presnapshotcmd inun’istruzione include.fs o nel file delle opzioni client (dsm.opt). Per ulterioriinformazioni, consultare l’“Opzioni include” a pagina 235.

Se il comando presnapshotcmd non riesce, si assume che l’applicazione non è inuno stato congruente e il client arresta l’operazione di backup e visualizza ilmessaggio di errore appropriato.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’APIclient Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� PRESNapshotcmd ″cmdstring″ ��

Parametri″cmdstring″

Specifica il comando quiesce da eseguire.

Utilizzare uno spazio vuoto o una stringa nulla per ″cmdstring″ se si desideraevitare l’esecuzione dei comandi che il responsabile utilizza perpresnapshotcmd. Se si specifica uno spazio vuoto o una stringa nulla, ilresponsabile non potrà utilizzare un comando su questa opzione. Se ilresponsabile utilizza uno spazio vuoto o una stringa nulla sull’opzionepresnapshotcmd, non è possibile eseguire un comando pre-istantanea.

Se la stringa comandi contiene spazi vuoti, racchiudere la stringa comandi tradoppi apici:"net stop someservice"

Se sono presenti doppi apici all’interno della stringa comandi, racchiudere trasingoli apici l’intera stringa comandi.’net stop "some service"’

EsempiFile delle opzioni:

presnapshotcmd "< comando quiesce per l’applicazione"

284 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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La stringa comandi è un comando valido per interrompere l’applicazione.

Riga comandi:backup image -presnapshotcmd="<comando quiesce per applicazione>applicazione"

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 285

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QueryschedperiodL’opzione queryschedperiod specifica il numero massimo di ore che lo schedulerdel client attende tra un tentativo e l’altro per contattare il server per il lavoropianificato. Questa opzione è valida solo quando l’opzione schedmode è stataimpostata su scansione ciclica. Questa opzione viene utilizzata solo se il comandoscheduler è in esecuzione.

Inoltre, questa opzione può essere impostata dal responsabile. Se il responsabilespecifica un valore per questa opzione, questo valore sostituirà quello specificatonel file delle opzioni client dopo che il nodo client è riuscito a contattare il server.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione. Anche il server può definire questaopzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� QUERYSCHedperiod hours ��

Parametrihours

Specifica il numero massimo di ore che lo scheduler del client attende tra untentativo e l’altro per contattare il server per il lavoro pianificato. L’intervallodei valori è 1-9999; il valore predefinito è 12.

EsempiFile delle opzioni:

querysch 6

Riga comandi:-queryschedperiod=8

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

286 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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QuietL’opzione quiet consente di limitare il numero dei messaggi che vengonovisualizzati durante l’elaborazione. Per esempio, quando si eseguono i comandiincremental, selective o archive, vengono visualizzate le informazioni su ciascunfile di cui è stato eseguito il backup. Utilizzare l’opzione quiet se non si desideravisualizzare queste informazioni.

Quando si utilizza l’opzione quiet vengono visualizzate informazioni sugli errori esull’elaborazione e i messaggi vengono scritti nel file di registrazione. Se non sispecifica quiet, viene utilizzata l’opzione predefinita verbose.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Il server può anche definirel’opzione quiet e sostituire le impostazioni client. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� QUIET ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiFile delle opzioni:

quiet

Riga comandi:-quiet

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 287

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ReplaceL’opzione replace specifica se sovrascrivere file esistenti sulla stazione di lavoro ose richiedere la selezione dell’utente quando si ripristinano o si richiamano i file. Èpossibile utilizzare questa opzione con i comandi seguenti:v restorev retrievev restore backupsetv restore groupsv restore was

Nota: La richiesta di sostituzione non avviene durante un’operazione pianificata.Se si imposta l’opzione replace da richiedere, Tivoli Storage Manager nonconsidera i file senza richiesta durante un’operazione pianificata.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��Prompt

REPlaceAllYesNo

��

ParametriPrompt

Richiede se si desidera sovrascrivere un file esistente sulla stazione di lavoro.Se il file è di sola lettura, viene richiesto se sovrascriverlo. Questo è il valorepredefinito.

AllTutti i file esistenti vengono sovrascritti, inclusi i file di sola scrittura. Tutti ifile bloccati verranno sostituiti al riavvio del sistema. Se non è possibileaccedere al file, viene richiesto se ignorare o sovrascrivere il file. Non vieneeseguita nessuna operazione sul file fin quando non si riceve una risposta allarichiesta.

YesTutti i file esistenti vengono sovrascritti, tranne quelli di sola lettura. Se un fileè di sola lettura, viene richiesto se sovrascrivere o ignorare il file. Non vieneeseguita nessuna operazione sul file fin quando non si riceve una risposta allarichiesta. Se non è possibile accedere al file, questo viene ignorato.

No I file esistenti non vengono sovrascritti. Non viene visualizzata alcuna richiesta.

Nota: È possibile scegliere di sostituire i file bloccati al riavvio del sistema. TivoliStorage Manager non può eseguire un ripristino dei file attivi. Pertanto,utilizzerà le versioni ripristinate dei file attivi per la sostituzione al

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successivo riavvio, fatta eccezione per i file contenenti flussi definiti, filesciolti e directory. È possibile anche ripristinare i file se sono sbloccati.

EsempiFile delle opzioni:

replace all

Riga comandi:-replace=no

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo. Se vieneutilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effetto unicamente sul comandoin cui viene inserita. Una volta completato il comando, questo valore tornerà alvalore impostato all’inizio della sessione interattiva. Sarà quindi il valore contenutonel file dsm.opt, a meno che non venga sostituito dalla riga comandi iniziale o daun’opzione forzata dal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 289

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ResetarchiveattributeUtilizzare l’opzione resetarchiveattribute per specificare se Tivoli Storage Managerreimposta l’attributo di archivio Windows sui file per i quali è stato effettuatocorrettamente il backup su un server Tivoli Storage Manager. Tivoli StorageManager reimposterà anche l’attributo di archivio durante i backup incrementali sedetermina che esiste già un oggetto attivo sul server Tivoli Storage Manager.L’opzione resetarchiveattribute risulta utile ad applicazioni, come IBM TivoliStorage Resource Manager, in quanto è un modo semplice di generare informazionisullo stato di backup dei file.

L’attributo di archivio Windows è utilizzato per indicare che un file è statomodificato dopo l’ultimo backup. Dopo che Tivoli Storage Manager reimpostal’attributo di archivio, il sistema operativo Windows riporterà l’attributo di archiviosu ON dopo che il file è stato modificato. Tivoli Storage Manager non utilizzal’attributo di archivio Windows per determinare se il file è candidato al backupincrementale, ma lo gestisce solo a scopo statistico. Tivoli Storage Manager utilizzaun metodo più sofisticato per determinare quali file sono candidati al backupincrementale. Consultare “Backup incrementale completo o parziale” a pagina 57per ulteriori informazioni.

Ci sono numerose applicazioni che gestiscono o esaminano l’attributo di archivioWindows. È opportuno valutare le implicazioni dell’uso dell’opzioneresetarchiveattribute in relazione a questi prodotti.

Se si imposta l’opzione resetarchiveattribute su yes, dopo che è stato eseguitocorrettamente il backup di un file sul server Tivoli Storage Manager, il client TivoliStorage Manager reimposta l’attributo di archivio Windows sul file system locale:v L’attributo di archivio Windows sarà reimpostato durante i backup incrementali

e selettivi dopo che è stato eseguito il commit del file sul database Tivoli StorageManager. Questo attributo non è reimpostato per le operazioni di archivio,immagine o server-free.

v L’attributo di archivio Windows non è reimpostato quando si elaborano oggettidi sistema Windows 2000 o Windows XP oppure oggetti di stato del sistema e diservizi di sistema Windows Server 2003.

v L’attributo di archivio Windows non è reimpostato per le voci di directory.

Inoltre, per riportare sul file system locale l’inventario degli oggetti attivi correntisul server Tivoli Storage Manager, l’opzione resetarchiveattribute farà inviareistruzioni al client Tivoli Storage Manager per reimpostare l’attributo di archivioWindows sul file system locale, se durante il backup incrementale vieneindividuata sul server Tivoli Storage Manager una copia di backup attiva validaper il file. Questo comportamento non si verificherà nei seguenti casi:v Operazioni di backup incrementali che non esaminano gli attributi client

memorizzati sul server Tivoli Storage Manager, come backup basati su journal oincrementali per data.

v File che non sono esaminati durante un’operazione di backup incrementale inquanto esclusi dal processo di backup.

Il client Tivoli Storage Manager non garantisce la precisione delle impostazionidell’attributo di archivio Windows corrente. Ad esempio, se l’opzioneresetarchiveattribute è impostata a yes e un file esaminato da un prodotto chegenera prospetti indica che l’attributo di archivio Windows è OFF, questo non

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implica necessariamente che esista una copia di backup attiva valida del file sulserver Tivoli Storage Manager. Fattori che possono contribuire a generare questesituazioni includono:v Un programma di altro produttore sta gestendo l’attributo di archivio Windowsv Uno spazio file è stato cancellato dal server Tivoli Storage Managerv Un nastro di backup è stato perso o distrutto

Non si dovrebbero verificare diminuzioni di prestazioni significative quando siutilizza l’opzione resetarchiveattribute. L’opzione resetarchiveattribute noninfluenza il processo di ripristino.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione.

File delle opzioniQuesta opzione è valida nel file delle opzioni client (dsm.opt) o nel gruppo diopzioni client del server.

Sintassi

��No

RESETARCHIVEATTRibuteYes

��

ParametriYes Specifica che si desidera reimpostare l’attributo di archivio Windows per i file

durante un’operazione di backup.

No Specifica che non si desidera reimpostare l’attributo di archivio Windows peri file durante un’operazione di backup. Questo è il valore predefinito.

EsempiFile delle opzioni:

resetarchiveattribute yes

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 291

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ResourceutilizationUtilizzare l’opzione resourceutilization nel file delle opzioni client dsm.opt perregolare il livello di risorse che il server e il client Tivoli Storage Manager possonoutilizzare durante l’elaborazione.

Regolazione delle sessioni di backup e archivioSe viene richiesta un’operazione di backup-archivio, il client può utilizzare piùsessioni per il server. Per impostazione predefinita, è possibile utilizzare unmassimo di due sessioni; una per interrogare il server e l’altra per inviare i dati deifile. Il client può utilizzare solo una sessione server se si specifica un’impostazioneresourceutilization di 1.

Un client può utilizzare un numero di sessioni superiore a quello predefinitoquando si collega ad un server Versione 3.7 o successiva. Ad esempio,resourceutilization=10 consente di utilizzare un massimo di otto sessioni con ilserver. È possibile utilizzare più sessioni per interrogare il server ed inviare i datidei file.

Vengono utilizzate sessioni di interrogazione multiple se vengono specificati piùfile con un comando backup o archive. Ad esempio, se si immette:inc filespaceA filespaceB

e si specifica resourceutilization=5, il client può avviare una seconda sessione pereseguire un’interrogazione dei file sullo spazio file B. L’avvio della secondasessione dipende dal tempo richiesto per interrogare il server sui file di cui è statoeseguito il backup sullo spazio file A. Il client può inoltre tentare di leggere i datidal filesystem e inviarli al server in più sessioni.

Regolazione di sessioni di ripristinoQuando si richiede un ripristino, per impostazione predefinita viene utilizzata almassimo una sessione, in base al numero dei nastri su cui sono memorizzati i datirichiesti, al numero delle unità nastro disponibili e al numero massimo di punti dimontaggio consentiti per il nodo.

Note:

1. Se tutti i file si trovano sul disco, viene utilizzata solo una sessione. Per ilsemplice ripristino di un lotto di memoria su disco non è possibile utilizzarepiù sessioni. Tuttavia, se si esegue un ripristino in cui i file risiedono su 4 nastrie su disco, è possibile utilizzare fino a 5 sessioni durante il ripristino.

2. Il server Tivoli Storage Manager può impostare il numero massimo di punti dimontaggio che un nodo può utilizzare sul server con il parametroMAXNUMMP. Se il valore dell’opzione resourceutilization supera il valoredell’opzione MAXNUMMP del server per un nodo, il backup può non riusciree può essere visualizzato il messaggio Errore di sistema sconosciuto.

Ad esempio, se i dati da ripristinare sono ubicati su 5 differenti unità nastro, ilnumero massimo di punti di montaggio è 5 per il nodo e resourceutilization èimpostato su 3, saranno utilizzate 3 sessioni per il ripristino. Se l’impostazioneresourceutilization viene aumentata e impostata su 5, verranno utilizzate 5 sessioniper il ripristino. Esiste una relazione 1 a 1 per il numero delle sessioni di ripristinoconsentite e l’impostazione resourceutilization. Più sessioni di ripristino sonoconsentite solo per le operazioni di ripristino senza interrogazione.

ConsiderazioniI seguenti fattori possono influire sulla velocità di trasmissione di più sessioni:

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v La capacità del server di gestire più sessioni client. Verificare se esistono piùvolumi di memoria, cicli CPU per ottimizzare le prestazioni dell’operazione dibackup e se la memoria è sufficiente.

v La capacità del client di gestire più sessioni (CPU, memoria sufficiente, etc.).v La configurazione del sottosistema di memoria del client. Per i filesystem

suddivisi su più dischi, l’utilizzo di RAID-5 risulta più efficace nella gestionedelle richieste di lettura random rispetto al filesystem a una sola unità. Inoltre, èpossibile che un filesystem ad una sola unità non riesca ad ottimizzare leprestazioni, se tenta di gestire più richieste simultanee di lettura random.

v Larghezza di banda sufficiente nella rete per supportare il traffico in aumento.

Inconvenienti relativi all’esecuzione di più sessioni:v Il client potrebbe produrre più record di account.v È possibile che il server non possa avviare sufficienti sessioni

contemporaneamente. Per consentire l’esecuzione di più sessionicontemporaneamente, è necessario modificare il parametro maxsessions delserver.

v Un comando query node potrebbe non riassumere l’attività del client.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� RESOURceutilization number ��

Parametrinumber

Specifica il livello delle risorse che il client e il server Tivoli Storage Managerpossono utilizzare durante l’elaborazione. L’intervallo dei valori è compreso tra1 e 10.

EsempiFile delle opzioni:

resourceutilization 7

Riga comandi:-resourceutilization=7

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 293

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RetryperiodL’opzione retryperiod specifica il numero di minuti che lo scheduler del clientattende tra un tentativo e l’altro per elaborare un comando pianificato non riuscitoo per comunicare i risultati al server. Utilizzare questa opzione solo quando loscheduler è in esecuzione.

Inoltre, questa opzione può essere impostata dal responsabile. Se il responsabilespecifica un valore per questa opzione, tale valore sostituirà quello specificato nelfile delle opzioni client dopo che il nodo client è riuscito a contattare il server.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� RETRYPeriod minutes ��

Parametriminutes

Specifica il numero di minuti che lo scheduler del client attende tra untentativo e l’altro per elaborare un comando pianificato non riuscito o percontattare il server. L’intervallo dei valori è 1-9999; il valore predefinito è 20.

EsempiFile delle opzioni:

retryp 10

Riga comandi:-retryperiod=10

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

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RevokeremoteaccessL’opzione revokeremoteaccess impedisce ad un responsabile che dispone delprivilegio di accesso al client di accedere ad una stazione di lavoro in esecuzionesul client Web. Utilizzando questa opzione, ai responsabili con privilegi di sistema,delle impostazioni e di proprietario client non verrà impedito l’accesso allastazione di lavoro mediante il client Web.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��None

REVOKEremoteaccessAccess

��

ParametriNone

Non revoca l’accesso ai responsabili che dispongono dell’autorizzazione diaccesso al client. Questo è il valore predefinito.

AccessRevoca l’accesso ai responsabili che dispongono dell’autorizzazione di accessoal client.

EsempiFile delle opzioni:

revokeremoteaccess none

Riga comandi:Non disponibile

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 295

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RunasserviceL’opzione runasservice ″forza″ il processo del comando del client a proseguirel’elaborazione, anche se l’account di avvio del client viene scollegato. Utilizzarequesta opzione con i comandi AT e dsmc sched quando si pianificano i processibatch dei comandi client.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� RUNASSERViceNo

Yes��

ParametriNo Non forza il processo del comando del client a proseguire l’elaborazione,

anche se l’account di avvio del client viene scollegato. Questo è il valorepredefinito.

Yes Forza il processo del comando del client a proseguire l’elaborazione, anche sel’account di avvio del client viene scollegato.

EsempiFile delle opzioni:

runasservice yes

Riga comandi:-runasservice=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

296 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SchedcmddisabledL’opzione schedcmddisabled specifica se disabilitare la pianificazione di comandida parte del server mediante l’opzione action=command sul comando serverdefine schedule.

Questa opzione non disabilita i comandi preschedulecmd e postschedulecmd.Tuttavia, è possibile specificare preschedulecmd o postschedulecmd con una stringavuota o nulla per disabilitare la pianificazione dei comandi. I comandi pianificatidal server mediante l’opzione action=command sul comando server defineschedule possono essere disabilitati allo stesso modo.

Utilizzare il comando query schedule per verificare le pianificazioni definite dalresponsabile. Per ulteriori informazioni consultare “Query Schedule” a pagina 446.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

SCHEDCMDDisabledYes

��

ParametriYes Specifica che Tivoli Storage Manager disabilita la pianificazione di comandi

da parte del server mediante l’opzione action=command sul comando serverdefine schedule.

No Specifica che Tivoli Storage Manager non disabilita la pianificazione dicomandi da parte del server mediante l’opzione action=command sulcomando server define schedule. Questo è il valore predefinito.

EsempiFile delle opzioni:

schedcmddisabled no

Riga comandi:Non disponibile.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 297

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SchedlognameL’opzione schedlogname specifica il percorso ed il nome file in cui si desideramemorizzare le informazioni sulla registrazione errori. Utilizzare questa opzionesolo quando lo scheduler è in esecuzione.

Quando si esegue il comando schedule, l’emissione dei comandi pianificati vienevisualizzata sullo schermo. L’emissione viene anche inviata al file specificatonell’opzione. Se una parte del percorso specificato non esiste, Tivoli StorageManager tenterà di crearla

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� SCHEDLOGName filespec ��

Parametrifilespec

Specifica il percorso ed il nome file in cui si desidera memorizzare leinformazioni di registrazione sulla pianificazione durante l’elaborazione deilavori pianificati. Se una parte del percorso specificato non esiste, TivoliStorage Manager tenterà di crearla.

Se si specifica solo un nome file, il file viene memorizzato nella directorycorrente. Il valore predefinito è la directory di installazione con un nome file didsmeched.log.

EsempiFile delle opzioni:

schedlogname c:\mydir\schedlog.jan

Riga comandi:-schedlogn=c:\mydir\schedlog.jan

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

298 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SchedlogretentionL’opzione schedlogretention specifica il numero di giorni in base al qualeconservare le voci della registrazione pianificazioni e se salvare le voci ridotte. Levoci della registrazione pianificazioni vengono ridotte al completamentodell’evento pianificato.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� SCHEDLOGRetentionN

days

D

S��

ParametriN o days

Specifica il tempo di attesa prima di ridurre le voci della registrazionepianificazioni.

N Non riduce le voci della registrazione. Ciò consente alle dimensioni dellaregistrazione di aumentare in modo indefinito. Questo è il valorepredefinito.

daysSpecifica il numero di giorni in base al quale conservare le voci del file diregistrazione prima dell’eliminazione. L’intervallo dei valori è 0-9999.

D o SSpecifica se salvare le voci ridotte. Utilizzare uno spazio o una virgola perseparare questo parametro da quello precedente.

D Elimina le voci della registrazione quando si riducono le voci diquest’ultima. Questo è il valore predefinito.

S Salva le voci della registrazione quando si riducono le voci di quest’ultima.

Le voci eliminate vengono copiate nel file dsmsched.pru file memorizzatonella stessa directory della registrazione della pianificazione.

EsempiFile delle opzioni:

schedlogretention 30 S

Riga comandi:-schedlogretention=30,S

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 299

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SchedmodeL’opzione schedmode specifica se si desidera utilizzare il modo scansione ciclica (ilnodo client interroga periodicamente al server il lavoro pianificato) o il modorichiesto (il server contatta il nodo client quando è il momento di avviareun’operazione pianificata). Tutti i metodi di comunicazione possono utilizzare ilmodo scansione ciclica del client, ma solo TCP/IP può utilizzare il modo richiestodal server.

Nota: Questa opzione è valida solo se si sta utilizzando il metodo di comunicazioneTCP/IP ed è in esecuzione il comando schedule.

Il responsabile può specificare se il server supporta entrambi i modi o solo uno. Seil responsabile specifica che sono supportati entrambi i modi, è possibileselezionare il modo pianificazione. Se il responsabile specifica solo un modo,specificare quel modo nel file delle opzioni client, altrimenti il lavoro pianificatonon verrà elaborato.

Se si specifica il modo prompted, è necessario fornire i valori per le opzionitcpclientaddress e tcpclientport nel file dsm.opt o nel comando schedule. In talmodo si potrà essere contattati in un indirizzo o in una porta diversa da quella cheha stabilito il primo contatto con il server.

Note:

1. Quando si modifica l’impostazione di questa opzione nel file delle opzioniclient (dsm.opt) è necessario arrestare e riavviare il servizio scheduler perrendere effettive le modifiche.

2. Tivoli Storage Manager non supporta l’esecuzione dello scheduler in modoprompted all’esterno di un firewall.

3. Anche il server può definire questa opzione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��POlling

SCHEDMODePRompted

��

ParametriPOlling

Lo scheduler del client interroga il server per il lavoro pianificato ad intervallidi tempo prestabiliti. Questo è il valore predefinito. Impostare gli intervalli ditempo utilizzando l’opzione queryschedperiod.

PRomptedLo scheduler del client attende che il server contatti il nodo client quando ènecessario eseguire il lavoro pianificato.

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EsempiFile delle opzioni:

schedmode prompted

Riga comandi:-schedmod=po

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 301

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ScrolllinesL’opzione scrolllines specifica il numero di righe di informazioni che si desideravisualizzare. Utilizzare questa opzione quando si imposta l’opzione scrollpromptsu Yes e si utilizzano i comandi.

È possibile utilizzare l’opzione scrolllines con i seguenti comandi:v delete filespacev query archivev query backupv query backupsetv query filespacev query imagev query nasv query nodev query options

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� SCROLLLines number ��

Parametrinumber

Specifica il numero di righe di informazioni che si desidera visualizzare.L’intervallo dei valori è 1-80; il valore predefinito è 20.

EsempiFile delle opzioni:

scrolllines 25

Riga comandi:-scrolll=25

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

302 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ScrollpromptL’opzione scrollprompt specifica se si desidera che Tivoli Storage Manager vengaarrestato e resti in attesa dopo la visualizzazione del numero di righe diinformazioni specificato con l’opzione scrolllines o se si desidera scorrere tutte lerighe e fermarsi alla fine dell’elenco.

È possibile utilizzare l’opzione scrollprompt con i seguenti comandi:v delete filespacev query archivev query backupv query backupsetv query filespacev query imagev query nasv query nodev query options

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��No

SCROLLPromptYes

��

ParametriNo Scorre l’elenco fino alla fine e si arresta. Questo è il valore predefinito.

Yes Si arresta e attende dopo aver visualizzato il numero di righe specificato conl’opzione scrolllines. Viene visualizzata la seguente richiesta nella parteinferiore dello schermo:Premere ‘Q’ per uscire,‘C’ per scorrere o ‘Invio’ percontinuare.

EsempiFile delle opzioni:

scrollprompt yes

Riga comandi:-scrollp=yes

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessione

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 303

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interattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

304 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SessioninitiationUtilizzare l’opzione sessioninitiation per controllare se il server o il client puòavviare sessioni attraverso un firewall. Per impostazione predefinita il client avviasessioni. È possibile utilizzare questa opzione con il comando schedule.

Per lo scheduler del client, non è necessario aprire tutte le porte del firewall. Se siimposta l’opzione sessioninitiation su serveronly, il client non tenterà di contattareil server. Tutte le sessioni devono essere avviate dalla pianificazione server richiesta sullaporta definita sul client con l’opzione tcpclientport. L’opzione sessioninitiationinfluenza solo il comportamento dello scheduler del client in esecuzione nel modorichiesto. Se si imposta l’opzione sessioninitiation su serveronly, non possonoessere utilizzati il client della riga comandi, la GUI nativa, la GUI del client Web egli scheduler gestiti da CAD.

Se si imposta l’opzione sessioninitiation su client, il client avvierà le sessioni con ilserver comunicando sulla porta TCP/IP definita con l’opzione servertcpport.Questo è il valore predefinito. La pianificazione del server richiesta può essereutilizzata per richiedere al client di collegarsi al server.

Note:

1. Per ulteriori informazioni sul supporto firewall di Tivoli Storage Manager,consultare “Supporto firewall di Tivoli Storage Manager” a pagina 18.

2. Anche il server può definire questa opzione. Se il server definisce questaopzione, l’opzione sessioninitiation del client deve essere impostata sul valoredel server.

3. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��Client

SESSIONINITiationSERVEROnly

��

ParametriClient

Specifica che il client avvierà delle sessioni con il server comunicando sullaporta TCP/IP definita per l’opzione server tcpport. Questo è il valorepredefinito. La pianificazione del server richiesta può essere utilizzata perrichiedere al client di collegarsi al server.

SERVEROnlySpecifica che il server non accetterà richieste di sessioni da parte del client.Tutte le sessioni devono essere avviate dalla pianificazione server richiestasulla porta definita sul client con l’opzione tcpclientport. Se si imposta

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 305

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l’opzione sessioninitiation su serveronly, non possono essere utilizzati il clientdella riga comandi, la GUI nativa, la GUI del client Web e gli scheduler gestitida CAD.

EsempiFile delle opzioni:

sessioninitiation serveronly

Riga comandi:schedule -sessioninitiation=serveronly

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

306 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ShowmembersUtilizzare l’opzione showmembers con i comandi di seguito riportati pervisualizzare tutti i membri di un gruppo:v query groupv query wasv query systemservicesv query systemstatev restore groupv restore was

L’opzione showmembers non è valida con l’opzione inactive. Per visualizzare imembri di un gruppo che non sono attualmente attivi, utilizzare le opzioni pitdatee pittime.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� SHOWMembers ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

restore group {virtfs}\* -pick -showmembers

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 307

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SkipntpermissionsL’opzione skipntpermissions ignora l’elaborazione delle informazioni di sicurezzaNTFS. Selezionare questa opzione per i backup incrementali e selettivi o peroperazioni di ripristino. Utilizzare questa opzione con i seguenti comandi:v archivev incrementalv restorev retrievev selective

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��No

SKIPNTPermissionsYes

��

ParametriNo Se si specifica No, viene eseguito il backup o il ripristino delle informazioni

di sicurezza NTFS. Questo è il valore predefinito.

Yes Se si specifica Yes, non viene eseguito il backup o il ripristino delleinformazioni di sicurezza NTFS.

EsempiFile delle opzioni:

skipntp yes

Riga comandi:–skipntp=yes

308 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SkipntsecuritycrcL’opzione skipntsecuritycrc calcola il CRC (cyclic redundancy check) di sicurezzaper il confronto delle informazioni di sicurezza NTFS durante un’operazione dibackup incrementale o selettivo, di archiviazione, di ripristino e di richiamo. Sel’opzione skipntsecuritycrc viene impostata su no (valore predefinito), leprestazioni potrebbero essere rallentate poiché il programma dovrà richiamare tuttii descrittori di sicurezza.

Utilizzare questa opzione con i seguenti comandi:v archivev incrementalv restorev retrievev selective

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��No

SKIPNTSecuritycrcYes

��

ParametriNo Se si specifica No il CRC di sicurezza verrà creato durante un backup. Questo

è il valore predefinito.

Yes Se si specifica Yes il CRC di sicurezza non verrà creato durante un backup.Viene eseguito un backup di tutte le autorizzazioni, ma il programma nonpotrà stabilire se le autorizzazioni vengono modificate nel successivo backupincrementale. Quando l’opzione skipntpermissions è impostata su yes,l’opzione skipntsecuritycrc non viene applicata.

EsempiFile delle opzioni:

skipnts no

Riga comandi:–skipnts=no

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 309

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SnapshotcachelocationUtilizzare l’opzione snapshotcachelocation durante un backup dell’immagine inlinea o un supporto per file aperti per specificare la posizione in cui LVSAcollocherà il file OBF (Old Blocks File). Il file OBF contiene le modifiche apportatea un volume da altre applicazioni di sistema durante un backup dell’immagine inlinea o un supporto per file aperti. Per un backup immagine in linea, vieneeseguito il backup del file OBF sul server e le modifiche vengono applicateall’immagine del volume durante il ripristino. Questa opzione è valida solo seLVSA è installato e configurato sul sistema consentendo di eseguire un backupdell’immagine in linea o un supporto per file aperti.

Per un backup dell’immagine in linea, utilizzare l’opzione snapshotcachelocationcon il comando backup image nel file dsm.opt oppure con l’opzione include.image.

Per operazioni di supporto per file aperti, è possibile specificare l’opzionesnapshotcachelocation nel file dsm.opt o l’opzione include.fs. Per ulterioriinformazioni, consultare l’“Opzioni include” a pagina 235.

Durante un backup dell’immagine server-free, se l’opzione snapshotcachelocationè impostata su un disco collegato alla SAN configurato sul server per la funzioneserver-free data movement e la dimensione del file OBF supera 10 MB, vieneeseguito il backup anche del file OBF mediante la funzione server-free datamovement.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� SNAPSHOTCACHELocation path ��

Parametripath

Specifica l’ubicazione in cui LVSA colloca il file OBF. Il percorso devespecificare un volume formattato. Il file OBF non può essere ubicato sullostesso volume di cui si esegue il backup. Durante un backup server-free,specificare l’ubicazione del file OBF su un disco collegato alla SAN.L’ubicazione predefinita è x:\tsmlvsa, dove x: è l’unità di sistema.

EsempiFile delle opzioni:

snapshotcachelocation c:\temp\

Riga comandi:-snapshotcachelocation=c:\temp\

310 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SnapshotcachesizeUtilizzare l’opzione snapshotcachesize durante un backup dell’immagine in linea oun’operazione di supporto per file aperti per specificare la dimensione massimadel file OBF (Old Blocks File) in cui vengono memorizzati i blocchi di dati obsoleticontenenti modifiche effettuate durante l’operazione. Il valore è una percentualedella dimensione totale del volume di cui viene eseguito il backup.

Questa opzione è valida solo se LVSA è installato e configurato sul sistemaconsentendo di eseguire un backup dell’immagine in linea o un’operazione disupporto per file aperti.

Per i backup dell’immagine in linea utilizzare l’opzione snapshotcachesize con ilcomando backup image, l’opzione include.image o nel file dsm.opt.

Per operazioni di supporto per file aperti, utilizzare l’opzione snapshotcachesizenel file dsm.opt o l’opzione include.fs. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Opzioni include” a pagina 235.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP . L’APIclient Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� SNAPSHOTCACHESize snapshotcachesize ��

Parametrisnapshotcachesize

Specifica la dimensione massima del file OBF. Il valore è una percentuale delladimensione totale del volume di cui viene eseguito il backup. L’intervallo deivalori è da 1 a 100 per cento; il valore predefinito è 100 per cento.

EsempiFile delle opzioni:

snapshotcachesize 40

Riga comandi:-snapshotcachesize=40

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 311

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SnapshotfsidleretriesUtilizzare l’opzione snapshotfsidleretries per specificare il numero ulteriore ditentativi effettuati da LVSA per raggiungere il tempo di inattività file istantaneaprima che l’operazione in linea o il supporto per file aperti abbia esito negativo.Questa opzione è valida solo se LVSA è installato e configurato sul sistemaconsentendo di eseguire un backup dell’immagine in linea o un supporto per fileaperti.

Per un backup dell’immagine in linea, utilizzare l’opzione snapshotfsidleretries conil comando backup image, l’opzione include.image oppure nel file dsm.opt.Inserire l’istruzione include.image contenente il valore snapshotfsidleretries nel filedsm.opt.

Per operazioni di supporto per file aperti, utilizzare l’opzione snapshotfsidleretriesnel file dsm.opt o l’opzione include.fs. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Opzioni include” a pagina 235.

Se il valore specificato con l’opzione snapshotfsidlewait non è sufficiente per itentativi specificati con l’opzione snapshotfsidleretries, l’istantanea e il backupdell’immagine non riescono. In tal caso, è necessario correggere i valorisnapshotfsidlewait e snapshotfsidleretries fino a completare l’istantanea. Èpossibile utilizzare anche le opzioni presnapshotcmd e postsnapshotcmd perchiudere temporaneamente le applicazioni fino all’avvio dell’istantanea. Perulteriori informazioni, consultare gli argomenti “Snapshotfsidlewait” a pagina 313,“Presnapshotcmd” a pagina 284, e “Postsnapshotcmd” a pagina 275. È inoltrepossibile utilizzare l’editor delle preferenze per specificare queste opzioni.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’API clientTivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� SNAPSHOTFSIDLERetries retrynumber ��

Parametriretrynumber

Specifica il numero di ulteriori tentativi eseguiti da LVSA prima che vengaabilitato il tempo di inattività file istantanea prima che l’operazione di backupdell’immagine in linea abbia esito negativo. I valori validi sono compresi trazero e 99; l’impostazione predefinita è 10.

EsempiFile delle opzioni:

include.image h: MYMC snapshotfsidledretries=2

Riga comandi:-snapshotfsidleretries=2

312 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SnapshotfsidlewaitUtilizzare l’opzione snapshotfsidlewait durante un backup dell’immagine in lineao un’operazione di supporto per file aperti per indicare il periodo di inattività(attività di scrittura) richiesto su un volume prima che venga eseguitaun’istantanea. Ciò consente al disco di raggiungere uno stato inattivo e coerenteprima di eseguire l’istantanea. Il provider istantanea esegue un’immagine delvolume in una determinata data/ora, ma non garantisce che non vi sono attivitàdisco durante l’esecuzione dell’istantanea. Il periodo di tempo di inattivitàfilesystem istantanea diminuisce la possibilità di creare un’istantanea durantel’attività disco sul volume; infatti la creazione dell’istantanea viene rimandata finoall’inattività del disco (nessuna attività di scrittura) per il periodo specificato. Adesempio, se si specifica un valore di 2 secondi, deve trascorrere un periodo di 2secondi senza che si verifichino attività di scrittura su un volume prima che vengaeseguita l’istantanea.

Questa opzione è valida solo se LVSA è installato e configurato sul sistemaconsentendo di eseguire un backup dell’immagine in linea o un supporto per fileaperti.

Per un backup dell’immagine in linea, utilizzare l’opzione snapshotfsidlewait conil comando backup image, l’opzione include.image oppure nel file dsm.opt duranteun backup dell’immagine in linea. Inserire l’istruzione include.image contenente ilvalore snapshotfsidlewait nel file dsm.opt.

Per operazioni di supporto per file aperti, utilizzare l’opzione snapshotfsidlewaitnel file dsm.opt o l’opzione include.fs. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Opzioni include” a pagina 235.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’API clientTivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� SNAPSHOTFSIDLEWait time ��

Parametritime

Specifica il lasso di tempo di inattività (attività di scrittura) richiesto su unvolume prima che possa essere eseguita un’istantanea. È possibile specificare leunità ms (millisecondi) o s (secondi) con il valore. Se non viene specificataun’unità di misura, il valore specificato è interpretato come secondi. I valorivalidi sono compresi tra zero e 999; l’impostazione predefinita è 1. Un valorepari a zero (0) indica che l’istantanea viene eseguita immediatamente senzaattendere l’inattività.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 313

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EsempiFile delle opzioni:

include.image h: MYMC snapshotfsidlewait=500ms

Riga comandi:-snapshotfsidlewait=2s

314 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SnapshotrootUtilizzare l’opzione snapshotroot con i comandi incremental, selective o archiveinsieme a un’applicazione di terzi che fornisce un’istantanea di un volume logico,per associare i dati su un’istantanea locale con i dati effettivi dello spazio filememorizzati sul server Tivoli Storage Manager. L’opzione snapshotroot nonfornisce funzioni per eseguire un’istantanea di un volume, ma solo per gestire daticreati da un’istantanea di volume.

Ad esempio, considerare un’applicazione che esegue un’istantanea dell’unità c: eche monta l’istantanea come punto del nodo NTFS\\florence\c$\snapshots\snapshot.0. Se si esegue il backup di questi datiutilizzando il comando di seguito:

dsmc incremental \\florence\c$\snapshots\snapshot.0

sul server viene creato uno spazio file univocodefinito\\florence\c$\snapshots\snapshot.0. Tuttavia, è possibile associare i datidell’istantanea con i dati già elaborati per l’unità c: (\\florence\c$). Utilizzandol’opzione snapshotroot è possibile associare i dati con lo spazio file corrispondenteall’unità c: (\\florence\c$) sul server Tivoli Storage Manager:

dsmc incr c: -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0-oppure-dsmc incr \\florence\c$ -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Il giorno successivo, sarà possibile eseguire il backup dell’istantanea in unaposizione alternativa, ma gestita nello stesso spazio file sul server:

dsmc incr c: -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.1

È possibile eseguire backup incrementali, backup selettivi o archiviazioni di unasingola directory, una struttura di directory o un singolo file utilizzando l’opzionesnapshotroot. In tutte le istanze, l’opzione snapshotroot deve identificare il volumeroot o logico creato dall’istantanea. Ad esempio:

dsmc incr c:\dir1\* -subdir=yes -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.1dsmc sel c:\dir1\sub1\file.txt -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.1dsmc archive c:\mydocs\*.doc -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.1

Se si intende includere o escludere specifiche file, le istruzioni di inclusione edesclusione conterranno il nome del filesystem che rappresentava l’originedell’istantanea (l’unità c:) e non il nome della destinazione dell’istantanea(\\florence\c$\snapshots\snapshot.1). Ciò consente di mantenere un insieme diistruzioni di inclusione ed esclusione a prescindere dal nome del volume logico sucui viene scritta l’istantanea. Alcuni esempi di queste istruzioni sono:

include c:\dir1\...\*.txt 1yrmgmtclassexclude \\florence\c$\mydocs\*.doc

Le seguenti istruzioni include-exclude non sono valide perché contengono il nomedell’istantanea:

include \\florence\c$\snapshots\snapshot.1\dir1\...\*.txt 1yrmgmtclassexclude \\florence\c$\mydocs\*.doc

È necessario utilizzare l’opzione snapshotroot insieme a una specifica di filesingolo per un’operazione di tipo incrementale, selettiva o di archiviazione. Non èpossibile indicare più specifiche file o nessuna specifica file. Ad esempio, questicomandi sono validi:

dsmc incr c: -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0dsmc incr c:\dir1\* -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 315

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Il comando seguente non è valido perché contiene due specifiche file:dsmc incr c:\dir1\* e:\dir1\* -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Il comando seguente non è valido perché non contiene alcuna specifica file:dsmc incr -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Note:

1. Verificare che l’opzione snapshotroot faccia riferimento a un’istantanea delvolume corretto. Accertarsi che l’opzione snapshotroot faccia riferimento al rootdell’istantanea. Se queste regole non vengono osservate, possono verificarsirisultati imprevisti, ad esempio la scadenza errata dei file.

2. Non è possibile utilizzare l’opzione snapshotroot insieme all’opzione filelist.3. Non è possibile utilizzare l’opzione snapshotroot con un comando di backup,

come backup image, backup systemobjects e via di seguito.4. Se si specifica l’opzione snapshotroot insieme alla funzione di supporto per file

aperti di Tivoli Storage Manager fornita da LVSA (Logical Volume SnapshotAgent), la funzione di supporto per file aperti di Tivoli Storage Manager nonverrà utilizzata per l’operazione. Si consiglia di utilizzare LVSA di TivoliStorage Manager per fornire il supporto per file aperti anziché utilizzarel’opzione snapshotroot insieme ad un altro provider di istantanee.Attenzione: Utilizzare l’opzione snapshotroot con estrema attenzione insiemealla funzione di backup basata su journal di Tivoli Storage Manager. Poiché nonesiste alcuna coordinazione tra il journal Tivoli Storage Manager e il providerdelle istantanee, un comportamento non desiderato può verificarsi con notifichejournal ricevute dopo l’istantanea. Ad esempio, è possibile che non vengaeseguito il backup dei file o che il backup venga eseguito in modo ridondantesul server Tivoli Storage Manager. Se si desidera utilizzare la funzione dibackup basata su journal di Tivoli Storage Manager insieme ad un provider diistantanee, si consiglia di utilizzare il provider insieme a LVSA di Tivoli StorageManager, che fornisce l’integrazione completa con la funzione di backup basatasu journal.

5. È possibile utilizzare l’opzione snapshotroot insieme alle opzionipreschedulecmd e postschedulecmd oppure in uno script automatizzato daeseguire con lo scheduler del client Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� SNAPSHOTRoot snapshot_volume_name ��

Parametrisnapshot_volume_name

Specifica il root del volume logico creato dall’applicazione istantanea di terzi.

EsempiRiga comandi:

dsmc incr c: -snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

316 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SubdirL’opzione subdir specifica se si desidera che vengano incluse le sottodirectory e ledirectory specificate per l’elaborazione dei seguenti comandi:v archivev delete archivev incrementalv query archivev query backupv query backupsetv restorev restore backupsetv retrievev selective

Ad esempio, se si imposta l’opzione subdir su yes durante il backup di unospecifico percorso e file, Tivoli Storage Manager esegue in maniera ciclica il backupdi tutte le sottodirectory del percorso e delle istanze del file specificato in tutte lesottodirectory.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

SUbdirYes

��

ParametriNo Le sottodirectory non vengono elaborate. Questo è il valore predefinito.

Yes Le sottodirectory vengono elaborate. Poiché il programma client esegue laricerca in tutte le sottodirectory di una directory che è in elaborazione, questaoperazione impiegherà più tempo per completare l’attività richiesta.Specificare Yes solo quando necessario.

Nota: Se si utilizza l’opzione preservepath insieme a subdir=yes, la scelta dellesottodirectory varia. Per ulteriori informazioni, fare riferimentoall’“Preservepath” a pagina 281.

EsempiFile delle opzioni:

subdir no

Riga comandi:

Per ripristinare la struttura:

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 317

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\path2\dir1\path2\dir1\file1\path2\dir1\dir2\path2\dir1\dir2\file1

immettere uno dei seguenti comandi:rest \path\dir1\* \path2\ -su=yesrest \path\dir1\file* \path2\ -su=yesrest \path\dir1\file1* \path2\ -su=yes

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo. Se vieneutilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effetto unicamente sul comandoin cui viene inserita. Una volta completato il comando, questo valore tornerà alvalore impostato all’inizio della sessione interattiva. Sarà quindi il valore contenutonel file dsm.opt, a meno che non venga sostituito dalla riga comandi iniziale o daun’opzione forzata dal server.

318 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SubfilebackupL’opzione subfilebackup specifica se viene abilitato o meno il backup dei filesecondari di personalizzazione. È possibile utilizzare il supporto per file apertiinsieme alle operazioni di backup dei file secondari.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��no

SUBFILEBackupyes

��

ParametriNo Specifica che Tivoli Storage Manager non utilizza il backup dei file secondari

di personalizzazione. Questo è il valore predefinito.

Yes Specifica che Tivoli Storage Manager utilizza il backup dei file secondari dipersonalizzazione.

EsempiFile delle opzioni:

subfileb yes

Riga comandi:-subfileb=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 319

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SubfilecachepathL’opzione subfilecachepath specifica il percorso in cui risiede la cache del client peril processo di backup dei file secondari di personalizzazione. Se non si specifica unpercorso, Tivoli Storage Manager crea un percorso denominato \cache sotto ladirectory in cui risiedono gli eseguibili di Tivoli Storage Manager.

Nel percorso specificato dall’opzione subfilecachepath devono essere compresetutte le directory e le sottodirectory. Se, ad esempio, viene specificatoc:\temp\cache, la directory c:\temp deve già esistere. È necessario escludere ladirectory della cache dei file secondari dal processo di backup.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� SUBFILECACHEPath path_name ��

Parametripath_name

Specifica il percorso in cui risiede la cache del client per il processo di backupdei file secondari di personalizzazione.

EsempiFile delle opzioni:

subfilecachep c:\temp\cc_tsm

Riga comandi:-subfilecachep=c:\temp\cc_tsm

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

320 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SubfilecachesizeL’opzione subfilecachesize specifica la dimensione della cache del client per ilbackup dei file secondari di personalizzazione. Se la dimensione della cache ètroppo piccola, i file di base per alcuni file non verranno memorizzati nella cache eper tali file l’elaborazione dei file secondari non verrà eseguita. Tuttavia,l’impostazione di un valore troppo grande potrebbe richiedere ulteriore spazio sudisco. I file gestiti nella cache riflettono con precisione i file utilizzati su basiregolari.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

�� SUBFILECACHESize size ��

Parametrisize

Specifica la dimensione, in megabyte, della cache del client per l’elaborazionedel backup dei file secondari di personalizzazione. L’intervallo è 1-1024 (1 GB);il valore predefinito è 10.

EsempiFile delle opzioni:

subfilecaches 10

Riga comandi:-subfilecaches=10

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 321

Page 350: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

TapepromptL’opzione tapeprompt specifica se attendere il montaggio di un nastro nel caso incui sia richiesto per un processo di backup/archivio, ripristino o richiamo oppureper una selezione dell’utente.

Nella GUI di Tivoli Storage Manager, nella finestra di dialogo Montaggio supportoè possibile visualizzare il valore Non disponibile nei campi Unità e Etichettavolume, se si esegue un’operazione di ripristino o richiamo standard (definitaanche classica). Questo valore indica che le informazioni sono disponibili solo perle operazioni di ripristino o richiamo senza query e non per le operazioni diripristino o richiamo standard. Nel campo Unità viene visualizzato il nomedell’unità su cui montare i supporti necessari per l’elaborazione di un oggetto. Nelcampo Etichetta volume viene visualizzato il nome del volume necessario perl’elaborazione di un oggetto. Per informazioni sulle operazioni di ripristinostandard e senza query, consultare “Ripristino senza interrogazioni” a pagina 96.

La richiesta nastro non si verifica durante un’operazione pianificata a prescinderedall’impostazione per l’opzione tapeprompt.

L’opzione tapeprompt può essere utilizzata con i seguenti comandi:v archivev incrementalv restorev retrievev selective

Nota: Anche il server può definire questa opzione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

TAPEPromptYes

��

ParametriNo Non viene richiesta la selezione dell’utente. Il server attende il montaggio del

nastro appropriato. Questo è il valore predefinito.

Yes Si verrà avvisati quando è richiesto un nastro per eseguire backup, perl’archivio, per ripristinare o richiamare dati. Quando richiesto, è possibileattendere che venga montato il nastro appropriato, attendere sempre che unnastro venga montato, tralasciare un oggetto particolare, tralasciare tutti glioggetti di un singolo nastro, tralasciare tutti gli oggetti di tutti i nastri oeliminare l’intera operazione.

322 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EsempiFile delle opzioni:

tapeprompt yes

Riga comandi:-tapep=yes

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 323

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TcpadminportUtilizzare l’opzione tcpadminport per specificare un numero di porta TCP/IP aparte su cui il server resta in attesa di richieste di sessioni client di gestione,rendendo così possibili sessioni di gestione protette su una rete privata.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TCPADMINPortadmin_port_address

��

Parametriadmin_port_address

Specifica il numero di porta per il server. Il valore predefinito è il valoredell’opzione tcpport.

EsempiFile delle opzioni:

tcpadminport 1502

Riga comandi:-tcpadminport=1502

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

324 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TcpbuffsizeL’opzione tcpbuffsize specifica la dimensione per il buffer di comunicazioneTCP/IP interno, utilizzato per trasferire dati tra il nodo client e il server. Sebbeneutilizzi più memoria, una dimensione maggiore del buffer può migliorare leprestazioni della comunicazione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TCPBuffsize size ��

Parametrisize

Specifica la dimensione, in kilobyte, che si desidera utilizzare per il buffer dicomunicazione TCP/IP interno. L’intervallo dei valori è compreso tra 1 e 512;il valore predefinito è 31.

In base alle impostazioni di comunicazione del sistema operativo, il sistemapotrebbe non accettare tutti i valori compresi nell’intervallo 1-512.

EsempiFile delle opzioni:

tcpb 2

Riga comandi:-tcpbuffsize=31

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 325

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TcpclientaddressL’opzione tcpclientaddress specifica un indirizzo TCP/IP se il nodo client ha più diun indirizzo e se si desidera che il server contatti un indirizzo diverso da quelloche è stato utilizzato per effettuare il primo contatto con il server.

Utilizzare questa opzione solo se si utilizza il parametro prompted con l’opzioneschedmode o quando è in esecuzione il comando schedule.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TCPCLIENTAddress client_address ��

Parametriclient_address

Specifica l’indirizzo TCP/IP che si desidera che il server utilizzi per contattareil nodo client. Specificare un nome dominio TCP/IP Internet o un indirizzo conpunti.

EsempiFile delle opzioni:

tcpclienta dsmclnt.sanjose.ibm.com

Riga comandi:-tcpclientaddress=128.33.10.249

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

326 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TcpclientportL’opzione tcpclientport specifica un numero di porta TCP/IP che il server dovràcontattare, diverso da quello utilizzato per effettuare il primo contatto del server.Se la porta specificata o predefinita è occupata, il server cerca di utilizzare qualsiasialtra porta disponibile. Utilizzare questa opzione solo se si utilizza il parametroprompted con l’opzione schedmode o quando è in esecuzione il comando schedule.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TCPCLIENTPort client_port_address ��

Parametriclient_port_address

Specifica l’indirizzo di porta TCP/IP che si desidera che il server utilizzi percontattare il nodo client. L’intervallo dei valori è 1000-32767; il valorepredefinito è 1501.

EsempiFile delle opzioni:

tcpclientp 1502

Riga comandi:-tcpclientport=1492

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 327

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TcpnodelayL’opzione tcpnodelay specifica se inviare piccole transazioni al server, senza primamemorizzarle in un buffer. Una transazione piccola è una transazione inferiore allimite di byte impostato con l’opzione txnbytelimit. Specificando tcpnodelay yes sipotrebbero migliorare le prestazioni in reti ad alta velocità.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

��No

TCPNodelayYes

��

ParametriNo Non invia piccole transazioni senza doverle prima memorizzare nel buffer.

Questo è il valore predefinito.

Yes Invia piccole transazioni senza doverle prima memorizzare nel buffer.Quando si imposta l’opzione tcpnodelay su yes, i pacchetti di dati inferiorialla dimensione MTU (maximum transmission unit) vengono inviatiimmediatamente. Specificando tcpnodelay yes si potrebbero migliorare leprestazioni in reti ad alta velocità.

EsempiFile delle opzioni:

tcpnodelay yes

Riga comandi:Non disponibile.

328 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TcpportL’opzione tcpport specifica un indirizzo di porta TCP/IP per un server TivoliStorage Manager. Richiedere questo indirizzo al responsabile.

Consultare “Supporto firewall di Tivoli Storage Manager” a pagina 18 perinformazioni su come utilizzare l’opzione tcpport per abilitare il client dibackup-archivio, il client di gestione della riga comandi e lo scheduler da eseguireal di fuori di un firewall.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TCPPort port_address ��

Parametriport_address

Specifica l’indirizzo di porta TCP/IP che viene utilizzato per comunicare conun server. L’intervallo dei valori è 1000-32767; il valore predefinito è 1500.

EsempiFile delle opzioni:

tcpp 1501

Riga comandi:-tcpport=1501

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 329

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TcpserveraddressL’opzione tcpserveraddress specifica l’indirizzo TCP/IP per un server TivoliStorage Manager. Richiedere questo indirizzo di server al responsabile.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TCPServeraddress server_address ��

Parametriserver_address

Specifica un indirizzo TCP/IP da 1 a 64 caratteri per un server. Specificare unnome dominio TCP/IP o un indirizzo con punti.

EsempiFile delle opzioni:

tcps dsmchost.endicott.ibm.com

Riga comandi:-tcpserveraddress=129.33.24.99

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

330 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TcpwindowsizeUtilizzare l’opzione tcpwindowsize per specificare la dimensione, in kilobyte, chesi desidera utilizzare per la finestra scorrevole TCP/IP per il nodo client. L’hostnon può inviare altri dati fino a quando non riceve un riconoscimento e unaggiornamento della finestra di ricezione TCP. Ogni pacchetto TCP contiene lafinestra di avviso ricezione TCP sulla connessione. Una finestra più grandeconsente di continuare ad inviare dati e di migliorare le comunicazioni,specialmente su reti veloci con lunghi periodi di latenza.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TCPWindowsize window_size ��

Parametriwindow_size

Specifica la dimensione, in kilobyte, che si desidera utilizzare per la finestrascorrevole TCP/IP per il nodo client. L’intervallo di valori è compreso tra 0 e2048. Il valore 0 permette a Tivoli Storage Manager di utilizzare la dimensionedella finestra TCP predefinita del sistema operativo. I valori compresi tra 1 e2048 indicano che la dimensione della finestra è compresa tra 1 KB e 2 MB. Ilvalore predefinito è 63.

Note:

1. La finestra TCP funziona da buffer sulla rete. Non è correlata all’opzionetcpbuffsize o ai buffer di invio e ricezione allocati nella memoria del cliento del server.

2. Una finestra di dimensione più grande rispetto allo spazio del buffersull’adattatore di rete potrebbe danneggiare la velocità di trasmissione acausa del reinvio dei pacchetti andati persi sull’adattatore.

3. In base alle impostazioni di comunicazione del sistema operativo, il sistemapotrebbe non accettare tutti i valori compresi nell’intervallo dei valori.

4. Windows 2000 e Windows XP forniscono una finestra di ricezione TCP didimensioni maggiori durante la comunicazione con gli host che fornisconoquesto supporto, conosciuto come RFC1323. In questi ambienti, potrebbeessere utile un valore superiore a 63. Per informazioni relative alle funzioniTVP di Windows 2000, consultare Description of Windows 2000 TCP Features,Microsoft knowledge base, articolo Q224829.

EsempiFile delle opzioni:

tcpwindowsize 1

Riga comandi:-tcpw=24

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 331

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Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

332 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TimeformatL’opzione timeformat specifica il formato in cui si desidera visualizzare l’ora delsistema.

Utilizzare questa opzione per modificare il formato ora predefinito della lingua delrepository dei messaggi utilizzato.

Nota: L’opzione timeformat non riguarda il client Web. Il client Web utilizza ilformato ora della locale eseguita dal browser. Se il browser non esegue unalocale supportata da Tivoli Storage Manager, il client Web utilizza il formatoora per Inglese (Stati Uniti).

È possibile utilizzare l’opzione timeformat con i seguenti comandi:v delete archivev expirev query archivev query backupv query filespacev query imagev query nasv query systemobjectv query systemservicesv query systemstatev restorev restore imagev restore nasv retrievev restore registryv restore systemobjectv restore systemservicesv restore systemstate

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TIMEformat format_number ��

Parametriformat_number

Visualizza l’ora in uno dei formati elencati di seguito. Selezionare il numeroche corrisponde al formato di numeri che si desidera utilizzare.1 23:00:00 (Questo è il valore predefinito)2 23,00,003 23.00.004 12:00:00A/P

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 333

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EsempiFile delle opzioni:

timeformat 4

Riga comandi:-time=3

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo. Se vieneutilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effetto unicamente sul comandoin cui viene inserita. Una volta completato il comando, questo valore tornerà alvalore impostato all’inizio della sessione interattiva. Sarà quindi il valore contenutonel file dsm.opt, a meno che non venga sostituito dalla riga comandi iniziale o daun’opzione forzata dal server.

334 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TocUtilizzare l’opzione toc con il comando backup nas oppure l’opzione include.fs.nasper specificare se si intende salvare le informazioni dell’indice per tutti i backupdel filesystem.

Posizionare l’istruzione include.fs.nas contenente il valore toc nel file delle opzioniclient (dsm.opt).

Se le informazioni dell’indice vengono salvate, è possibile utilizzare il comando delserver query toc per determinare il contenuto di un backup di filesystem insiemeal comando del server restore node per ripristinare singoli file o strutture didirectory. È possibile inoltre utilizzare il client Web di Tivoli Storage Manager peresaminare tutta la struttura del filesystem e selezionare file e directory daripristinare. La creazione di un indice richiede che si definisca l’attributoTOCDESTINATION nel gruppo di backup per la classe di gestione a cui ècollegata questa immagine di backup. La creazione dell’indice inoltre richiedeulteriori elaborazioni, risorse di rete, spazio di lotti di memoria e possibilmente unpunto di montaggio durante l’operazione di backup. Se le informazioni sull’indicenon vengono salvate, è possibile comunque ripristinare tutti i file o le strutture didirectory singole con il comando del server restore node, purché si conosca ilnome completo di ciascun file o directory e l’immagine in cui è stato eseguito ilbackup dell’oggetto.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows . L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniPosizionare l’istruzione include.fs.nas contenente il valore toc nel file delle opzioniclient (dsm.opt).

Sintassi

��Preferred

TOCYesNo

��

ParametriYes Specifica che Tivoli Storage Manager salva le informazioni dell’indice durante

un backup dell’immagine di un filesystem NAS. Il backup avrà comunqueesito negativo in caso di errore durante la creazione dell’indice.

No Specifica che Tivoli Storage Manager non salva le informazioni dell’indicedurante un backup dell’immagine di un filesystem NAS.

PreferredSpecifica che Tivoli Storage Manager salva le informazioni dell’indice duranteun backup dell’immagine di un filesystem NAS. Il backup avrà comunqueesito positivo in caso di errore durante la creazione dell’indice. Questo è ilvalore predefinito.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 335

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Nota: Se l’opzione mode è impostata su differential e l’opzionetoc è impostata supreferred o yes, ma l’ultima immagine completa non presenta un indice, TivoliStorage Manager esegue il backup di un’immagine completa e crea un indice.

EsempiFile delle opzioni:

include.fs.nas netappsj/vol/vol0 homemgmtclass toc=yes

Riga comandi:backup nas -nasnodename=netappsj {/vol/vol0} -toc=yes

336 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TodateUtilizzare l’opzione todate con l’opzione totime per specificare una data e un’orafinali in cui si desidera ricercare i backup o gli archivi durante un’operazione diripristino, recupero o interrogazione. Ad esempio, è possibile richiedere un elencodei file di cui è stato eseguito il backup prima delle 11:59 PM del 30 giugno 2002.

Utilizzare le opzioni todate e totime con fromtime e fromdate per richiedere unelenco di file archiviati o di cui è stato eseguito il backup entro un periodo ditempo. Ad esempio, è possibile richiedere un elenco dei file di cui è stato eseguitoil backup tra le 6:00 AM del 1 luglio 2002 e le 11:59 PM del 30 luglio 2002.

Utilizzare l’opzione todate con i seguenti comandi:v query archivev query backupv restorev restore groupv retrievev restore was

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� TODate date ��

Parametridate

Specifica una data finale. Immettere la data nel formato selezionato conl’opzione dateformat.

Se aggiunta al comando, l’opzione dateformat deve precedere le opzionifromdate , pitdate e todate.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore -todate=12/11/2003 c:\myfiles\

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 337

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TotimeUtilizzare l’opzione totime con l’opzione todate per specificare una data e un’orafinali in cui si desidera ricercare i backup o gli archivi durante un’operazione diripristino, recupero o interrogazione. Ad esempio, è possibile richiedere un elencodei file di cui è stato eseguito il backup prima delle 11:59 PM del 30 giugno 2002.Tivoli Storage Manager ignora questa opzione se non viene specificata l’opzionetodate.

Utilizzare le opzioni totime e todate con fromtime e fromdate per richiedere unelenco di file di cui è stato eseguito il backup entro un determinato periodo ditempo. Ad esempio, è possibile richiedere un elenco dei file di cui è stato eseguitoil backup tra le 6:00 AM del 1 luglio 2002 e le 11:59 PM del 30 luglio 2002.

Utilizzare l’opzione totime con i seguenti comandi:v query archivev query backupv restorev restore groupv restore wasv retrieve

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� TOTime time ��

Parametritime

Specifica un’ora finale. Se non si specifica un’ora, si utilizza il valorepredefinito 23:59:59. Specificare l’ora nel formato selezionato con l’opzionetimeformat.

Se aggiunta ad un comando, l’opzione timeformat deve precedere le opzionifromtime, pittime e totime.

EsempiRiga comandi:

dsmc query backup -totime=23:59:00 -todate=06/30/2003 c:\mybackups\

338 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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TxnbytelimitL’opzione txnbytelimit specifica il numero di kilobyte che il programma del clientdeve memorizzare nel buffer prima di inviare una transazione al server. Unatransazione è l’unità di lavoro scambiata tra il client ed il server. Poiché ilprogramma del client può trasferire più di un file o directory tra il client ed ilserver prima di accettare i dati nella memoria del server, una transazione puòcontenere più di un file o directory. Viene definita un gruppo di transazione.

Questa opzione consente di controllare la quantità di dati inviati tra il client ed ilserver prima che il server accetti i dati e le modifiche nel database del server,modificando così la velocità con cui il client esegue il lavoro. La quantità di datiinviati si applica se si effettua il batch di tutti i file, durante l’esecuzione delbackup o quando si ricevono file dal server durante una procedura di ripristino.

Il responsabile del server può limitare il numero di file o di directory contenutiall’interno di un gruppo di transazioni utilizzando l’opzione txngroupmax; ladimensione effettiva di una transazione può essere inferiore al limite. Una voltaraggiunto questo numero, il client invia i file al server anche quando non è statoraggiunto il limite di byte della transazione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� TXNBytelimit number ��

Parametrinumber

Specifica il numero di kilobyte che il programma client può memorizzare nelbuffer in una transazione prima di inviare i dati al server. L’intervallo di valoriè 300-2097152 (2 GB); il valore predefinito è 2048.

EsempiFile delle opzioni:

txnb 2048

Riga comandi:-txnb=2048

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 339

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TipoUtilizzare l’opzione type con il comando query node per specificare il tipo di nodoper cui eseguire la query.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per tutti i client Windows . L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

��any

TYpenasServerclient

��

Parametriany

Specifica tutti i nodi registrati sul server. Questo è il valore predefinito.

nasSpecifica tutti i nodi NAS registrati sul server.

serverSpecifica i nodi client diversi dai server Tivoli Storage Manager.

clientSpecifica i nodi client che sono client di backup-archivio.

EsempiRiga comandi:

q node -type=nas

340 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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UsedirectoryCon l’opzione usedirectory, Active Directory viene interrogato per il metodo dicomunicazione e il server con cui collegarsi. Questa opzione sostituisce i parametricommmethod specificati nel file delle opzioni client (dsm.opt). Il responsabile attivasolo un server e uno specifico protocollo di comunicazione per un determinatonodo client. Se un nodo è registrato in più di un server le cui informazionivengono indicate in Active Directory, viene utilizzato il primo server restituitodalla interrogazione di Active Directory. Se il client non riesce a contattare il server,la sessione client non verrà eseguita regolarmente.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

File delle opzioniImmettere questa opzione nel file delle opzioni del client (dsm.opt).

Sintassi

��No

USEDIRectoryYes

��

ParametriYes Specifica che il client ignorerà i parametri commmethod impostati nel file

delle opzioni client e interrogherà Active Directory per il metodo dicomunicazione e il server con cui collegarsi.

No Specifica che il client utilizzerà il metodo di comunicazione specificato nel filedelle opzioni. Se non esiste alcun metodo di comunicazione specificato nelfile delle opzioni, verranno utilizzati il server e il metodo di comunicazionepredefiniti.

EsempiFile delle opzioni:

usedirectory no

Riga comandi:-usedir=yes

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 341

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V2archiveUtilizzare l’opzione v2archive con il comando archive per archiviare solo i file sulserver. Tivoli Storage Manager non elaborerà le directory esistenti nel percorsodella specifica del file di origine.

Questa opzione differisce dall’opzione filesonly in quanto filesonly archivia ledirectory esistenti nel percorso della specifica del file di origine.

Le opzioni v2archive e dirsonly si escludono a vicenda e se vengono utilizzateentrambe nello stesso comando archive viene visualizzato un messaggio di errore.

Questa opzione non è permanente e deve essere esplicitamente specificata in ognicomando archive.

Se si utilizza questa opzione, considerare quanto segue:v Si potrebbero riscontrare problemi di prestazioni durante il richiamo di grandi

quantità di dati archiviati con questa opzione.v Considerare l’utilizzo di questa opzione solo se si è interessati da questioni di

scadenze su un server che contiene già una grande quantità di dati archiviati.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. L’API client Tivoli StorageManager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� V2archive ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiIl seguente comando:

dsmc archive c:\relx\dir1\ -v2archive -su=y

Archivia i seguenti file:c:\relx\dir1\file1c:\relx\dir1\file2c:\relx\dir1\file3c:\relx\dir1\dir2\file4c:\relx\dir1\dir2\file5

Nota: Tivoli Storage Manager non archivia c:\relx\dir1 ec:\relx\dir1\dir2.

342 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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VerboseL’opzione verbose specifica che si desidera visualizzare le informazioni dielaborazione. Questo è il valore predefinito. Quando si eseguono i comandiincremental, selective o archive, vengono visualizzare le informazioni su ciascunfile di cui è stato eseguito il backup. Utilizzare l’opzione quiet se non si desideravisualizzare queste informazioni.

Il seguente comportamento si verifica quando si utilizzano le opzioni verbose equiet

v Se il server specifica l’opzione quiet o verbose nelle opzioni client del server, leimpostazioni del server sovrascrivono i valori client anche se force è impostatosu no sul server.

v Se nel file dsm.opt viene specificato quiet e sulla riga comandi viene specificato-verbose, prevale -verbose.

v Se si specificano le opzioni -quiet e -verbose sullo stesso comando, prevalel’ultima opzione incontrata durante l’elaborazione delle opzioni. Se si specificanole opzioni -quiet -verbose, prevale l’opzione -verbose. Se si specificano le opzioni-verbose -quiet, prevale l’opzione -quiet.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows. Anche il server può definirequesta opzione. L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� VErbose ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiFile opzioni:

verbose

Riga comandi:-verbose

Questa opzione è valida sulla riga comandi iniziale nel modo interattivo.Se viene utilizzata questa opzione in modo interattivo, avrà effettounicamente sul comando in cui viene inserita. Una volta completato ilcomando, questo valore tornerà al valore impostato all’inizio della sessioneinterattiva. Sarà quindi il valore contenuto nel file dsm.opt, a meno chenon venga sostituito dalla riga comandi iniziale o da un’opzione forzatadal server.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 343

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VerifyimageÈ possibile utilizzare l’opzione verifyimage con il comando restore image perspecificare che si desidera abilitare il rilevamento di settori danneggiati sul volumedi destinazione. Se nel volume di destinazione vengono rilevati dei settoridanneggiati, Tivoli Storage Manager invia un messaggio di avvertenza alla consolee alla registrazione errori.

Nota: Questa opzione non è valida per operazioni di ripristino dell’immagineserver-free.

Client supportatiQuesta opzione è valida solo per i client Windows 2000 e Windows XP. L’API clientTivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

Sintassi

�� VERIFYImage ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiRiga comandi:

dsmc restore image d: -verifyimage

344 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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VirtualfsnameUtilizzare l’opzione virtualfsname con il comando backup group per specificare ilnome dello spazio file virtuale del gruppo su cui si desidera eseguire l’operazione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� VIRTUALFSname fsname ��

Parametrifsname

Specifica il nome del contenitore per il gruppo su cui si desidera eseguirel’operazione.

EsempiRiga comandi:

backup group -filelist=c:\dir1\filelist1 -groupname=group1-virtualfsname=\virtfs -mode=full

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 345

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VirtualnodenameL’opzione virtualnodename specifica il nome nodo della stazione di lavoro quandosi esegue il ripristino o il richiamo dei file su una differente stazione di lavoro.

Quando si utilizza l’opzione virtualnodename nel file delle opzioni client o con uncomando:v È necessario specificare il nome indicato con l’opzione nodename nel file delle

opzioni client (dsm.opt). Questo nome dovrebbe essere diverso da quelloriportato dal comando hostname sulla stazione di lavoro.

v Tivoli Storage Manager richiede l’immissione della password assegnata al nodospecificato, se la password è obbligatoria. Se si immette la password corretta,l’utente avrà accesso a tutti i backup e agli archivi provenienti dal nodospecificato.

Quando ci si collega ad un server, il client deve farsi identificare dal server. Questaidentificazione viene determinata nei seguenti modi:v Se le opzioni nodename e virtualnodename non sono specificate o non è

specificato un nome nodo virtuale sulla riga comandi, l’ID di collegamentopredefinito è il nome restituito dal comando hostname .

v Se è specificata l’opzione nodename, il nome specificato con tale opzionesostituirà il nome restituito dal comandohostname.

v Se viene specificata l’opzione virtualnodename o sulla riga comandi vienespecificato un nome nodo virtuale, non potrà essere uguale al nome restituitodal comando hostname .

Se il nome nodo virtuale viene accettato dal server, è richiesta una password (inpresenza di autenticazione), anche se l’opzione passwordaccess è generate. Lapassword non è memorizzata nel registro anche se l’opzionepasswordaccess èimpostata su generate.Una volta stabilita la connessione al server, l’accesso èconsentito a tutti i file di cui viene eseguito il backup utilizzando questo IDcollegamento.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� VIRTUALNodename nodename ��

Parametrinodename

Specifica un nome da 1 a 64 caratteri che identifica il nodo per il quale sidesidera richiedere i servizi Tivoli Storage Manager. Non esiste alcun valorepredefinito.

346 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EsempiFile delle opzioni:

virtualnodename cougar

Riga comandi:-virtualn=banshee

Questa opzione è valida solo sulla riga comandi iniziale. Non è valida nelmodo interattivo.

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 347

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WashomeUtilizzare l’opzione washome nel file delle opzioni client (dsm.opt) per specificareun percorso di installazione di base di sostituzione per Application Server. Èpossibile utilizzare questa opzione se l’intera installazione di WebSphere èdanneggiata ed è necessario reinstallare il programma o se si desidera installareWAS su un’altra macchina. Consultare “Procedure per il ripristino dell’istanzaWAS” a pagina 493 per ulteriori informazioni.

Se non viene specificato alcun valore per questa opzione, Tivoli Storage Managerutilizza ilvalore corrente del registro. Se sulla stessa macchina vengono eseguitepiù installazioni di Application Server, utilizzare un file delle opzioni diverso perciascuna installazione, con il percorso corretto per la directory di installazione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per Windows 2000 Server e Advanced Server.

Sintassi

�� WASHOMe pathvalue ��

Parametripathvalue

Specifica il percorso completo della directory home per l’installazione diWebSphere Application Server. Questo valore è il percorso della directory incui risiedono le informazioni e le proprietà relative alla configurazione. Se ilpercorso contiene degli spazi, racchiuderlo tra doppi apici.

EsempiFile opzioni:

washome "c:\program files\mydir\appserver"

348 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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WasndhomeUtilizzare l’opzione wasndhome nel file delle opzioni client (dsm.opt) perspecificare un percorso di installazione di base di sostituzione per NetworkDeployment Manager. È possibile utilizzare questa opzione se l’intera installazionedi WebSphere è danneggiata ed è necessario reinstallare il programma o se sidesidera installare WAS su un’altra macchina. Consultare “Procedure per ilripristino dell’istanza WAS” a pagina 493 per ulteriori informazioni.

Se non viene specificato alcun valore per questa opzione, Tivoli Storage Managerutilizza ilvalore corrente del registro. Se sulla stessa macchina vengono eseguitepiù installazioni di Network Deployment Manager, utilizzare un file delle opzionidiverso per ciascuna installazione, con il percorso corretto per la directory diinstallazione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per Windows 2000 Server e Advanced Server.

Sintassi

�� WASNDHome pathvalue ��

Parametripathvalue

Specifica il percorso completo della directory home per l’installazione diNetwork Deployment Manager. Questo valore è il percorso della directory incui risiedono le informazioni e le proprietà relative alla configurazione. Se ilpercorso contiene degli spazi, racchiuderlo tra doppi apici.

EsempiFile opzioni:

wasndhome "c:\program files\mydir\DeploymentManager"

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 349

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WastypeUtilizzare l’opzione wastype con i comandi backup was, query was o restore wasper eseguire l’operazione sul programma di gestione distribuzione rete di WAS(WebSphere Application Server) (contenente informazioni sull’impostazione, file diapplicazione e configurazione), sul Server di applicazione o su entrambi.

Client supportatiQuesta opzione è valida per Windows 2000 Server e Advanced Server.

Sintassi

�� WASTypeND

APP ANY LOCAL��

ParametriND

Specifica che si desidera eseguire l’operazione sul programma di gestione ND(Network Deployment) associato al nome nodo specificato. Questo è il valorepredefinito per i comandi backup was e restore was.

APPSpecifica che si desidera eseguire l’operazione su APP (Application Server)associato al nome nodo specificato.

ANYSpecifica che si desidera eseguire l’operazione di interrogazione di tutti ibackup sul programma di gestione ND e su APP (Application Server) associatial nome nodo specificato. Questo parametro è valido solo per il comandoquery was ed è il valore predefinito.

LOCALSpecifica che si desidera eseguire l’operazione di interrogazione di tutte leistanze del programma di gestione ND e su APP (Application server) sullamacchina locale. Questo parametro visualizza il nome istanza, il nome host, leinformazioni sulla porta, il percorso installato e se l’istanza è un WAS o unbackup di gruppo. Questo parametro è valido solo per il comando query was.

EsempiRiga comandi:

backup was wasnode -wastype=app

350 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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WebportsL’opzione webports abilita all’utilizzo del client Web al di fuori di un firewallspecificando il numero di porta TCP/IP utilizzato dal servizio di Tivoli StorageManager Client Acceptor e dal servizio Web Client Agent per le comunicazioni conla GUI Web.

I valori per il servizio Client Acceptor e il servizio Web Client Agent sononecessari.

Se questa opzione non è specificata, il valore predefinito, zero (0), viene utilizzatoper entrambe le porte. In tal caso, TCP/IP assegnerà un numero di porta libero inmodo casuale per il servizio Client Acceptor e per il servizio Web Client Agent. Leassegnazione dei valori di porta TCP/IP sono compresi tra 1024 e 5000.

Per ulteriori considerazioni sul supporto firewall di Tivoli Storage Manager,consultare “Supporto firewall di Tivoli Storage Manager” a pagina 18.

Nota: L’API client Tivoli Storage Manager non supporta questa opzione.

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

File delle opzioniInserire questa opzione nel file delle opzioni client (dsm.opt).

Sintassi

�� WEBPorts cadport agentport ��

Parametricadport

Specifica il numero di porta richiesto del Client Acceptor di Tivoli StorageManagerdel servizio. L’intervallo dei valori è compreso tra 1024 e 5000. Se nonè specificato alcun valore, viene utilizzato il valore predefinito, zero (0), checomporterà l’assegnazione da parte di TCP/IP di un numero di porta libero acaso.

agentportSpecifica il numero di porta del servizio richiesto Web client agent di TivoliStorage Manager. L’intervallo dei valori è compreso tra 1024 e 5000. Se non èspecificato alcun valore, viene utilizzato il valore predefinito, zero (0), checomporterà l’assegnazione da parte di TCP/IP di un numero di porta libero acaso.

EsempiFile opzioni:

webports 2123 2124

Riga comandi:-webports=2123,2124

Capitolo 9. Utilizzo delle opzioni di elaborazione 351

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352 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Capitolo 10. Utilizzo dei comandi

Tivoli Storage Manager fornisce un’interfaccia riga comandi (CLI) che è possibileutilizzare come alternativa all’interfaccia grafica utente (GUI) del . Il seguentecapitolo fornisce informazioni su come avviare o arrestare una sessione di comandiclient e su come immettere i comandi. La Tabella 43 indica un elenco di attivitàcorrelate all’immissione dei comandi.

Tabella 43. Immissione dei comandi

Attività Pagina

Avvio e arresto di una sessione comandi client 358

Immissione di comandi client 359

Utilizzo dei caratteri jolly 362

La Tabella 44 fornisce un elenco in ordine alfabetico dei comandi, una brevedescrizione e i riferimenti in questo manuale per ulteriori informazioni.

Tabella 44. Comandi

Comando Descrizione Pagina

archive Archivia i file da una stazione di lavoro nellamemoria Tivoli Storage Manager.

363

backup activedirectory Esegue un backup in linea di un database ActiveDirectory sul sistema operativo Windows 2000 cheesegue i servizi di Active Directory.

366

backup asr Genera file ASR (Automated System Recovery)nella directory di gestione temporaneaadsm.sys\ASR ed esegue un backup di questi filenello spazio file ASR sul server. Questo comando èvalido solo per i client Windows XP e WindowsServer 2003.

367

backup certserverdb Esegue il backup di un database server deicertificati Windows 2000 e Windows XP.

368

backup clusterdb Esegue un backup in linea di un database dicluster Windows 2000 Microsoft Cluster Servicesper il cluster locale.

369

backup complusdb Esegue il backup dei database COM+ Windows2000 e Windows XP.

370

backup eventlog Esegue il backup delle registrazioni eventi diWindows 2000 e XP.

371

backup frs Esegue il backup dei dati FRS (File ReplicationServices) sul sistema operativo Windows 2000Server.

372

backup group Crea un gruppo contenente un elenco di file dauna o più origini di spazi file ed esegue il backupsu uno spazio file virtuale del server Tivoli StorageManager.

373

backup image Crea un backup dell’immagine di uno o piùfilesystem o volumi logici specificati.

375

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 353

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Tabella 44. Comandi (Continua)

Comando Descrizione Pagina

backup nas Crea un backup dell’immagine di uno o più filesystem che appartengono a un server di file NAS(Network Attached Storage).

381

backup registry Esegue il backup del registro Windows 2000 e XP. 384

backup rsm Esegue il backup del database RSM (RemovableStorage Manager) sui sistemi operativi Windows2000 Server.

385

backup sysfiles Esegue il backup dei file di riavvio e sistema diWindows 2000 e XP.

386

backup systemobject Esegue il backup di tutti gli oggetti di sistema diWindows 2000 e XP.

387

backup systemservices Esegue il backup di tutti i componenti del serviziodi sistema (il predefinito) o dei singoli componenti.Questo comando è valido solo per il clientWindows Server 2003.

388

backup systemstate Esegue il backup di tutti i componenti di stato delsistema come un solo oggetto per fornireun’istantanea coerente con riferimento temporaledello stato del sistema. Questo comando è validosolo per il client Windows Server 2003.

390

backup sysvol Esegue il backup di un volume di sistema diWindows 2000.

391

backup was Esegue il backup del programma di gestionedistribuzione rete di WAS (WebSphere ApplicationServer), che contiene informazionisull’impostazione, file di applicazione econfigurazione, oppure del server di applicazionesul server Tivoli Storage Manager.

392

backup wmi Esegue il backup di un archivio WMI (WindowsManagement Instrumentation) Windows 2000 oWindows XP.

394

cancel process Visualizza un elenco di NAS correnti (se ilsupporto NDMP è abilitato) e di processi dibackup e ripristino di immagini server-free per iquali l’utente di gestione disponedell’autorizzazione.

395

cancel restore Visualizza un elenco di sessioni di ripristinoriavviabili e consente di selezionarne una dacancellare.

396

delete access Cancella le regole di autorizzazione per i file o leimmagini memorizzati sul server.

397

delete archive Cancella i file archiviati dalla memoria del serverTivoli Storage Manager.

398

delete filespace Cancella gli spazi file dalla memoria del serverTivoli Storage Manager.

400

delete group Cancella un backup gruppo sul server TivoliStorage Manager.

402

expire Disattiva gli oggetti di backup specificati nellaspecifica di file o con l’opzione filelist.

404

354 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 44. Comandi (Continua)

Comando Descrizione Pagina

help Visualizza un elenco di informazioni di aiuto per ilclient riga comandi.

406

incremental Esegue il backup di tutti i file nuovi o modificati odelle directory del dominio client predefinito o deifile system, directory o file specificati, a meno chenon si escludano dai servizi di backup.

407

loop Avvia una sessione di comandi interattiva. 414

macro Esegue i comandi in un file di macro specificato. 416

monitor process Visualizza un elenco dei processi correnti dibackup e ripristino immagini NAS o server-free(solo in Windows 2000) e consente di selezionarneuno da annullare.

417

query access Visualizza un elenco delle regole correnti diautorizzazione.

418

query activedirectory Visualizza informazioni sul backup attivodell’oggetto di sistema Active Directory. Questocomando è valido solo per il client Windows 2000.

419

query archive Visualizza un elenco dei file archiviati. 420

query backup Visualizza un elenco delle versioni di backup. 423

query backupset Interroga una serie di backup da un file locale,un’unità nastro o il server Tivoli Storage Manager.

426

query certserverdb Visualizza informazioni sul backup attivodell’oggetto di sistema database server di certificatiWindows 2000 sul server Tivoli Storage Manager.

427

query clusterdb Visualizza informazioni sul backup attivodell’oggetto di sistema database cluster MicrosoftCluster Services sul server Tivoli Storage Manager.Questo comando è valido solo per il clientWindows 2000.

428

query complusdb Visualizza informazioni sul backup attivodell’oggetto di sistema database COM+ sul serverTivoli Storage Manager. Questo comando è validosolo per i client Windows 2000 e Windows XP.

429

query diskinfo Visualizza informazioni sui dischi connessi a unaSAN per il client. L’amministratore Tivoli StorageManager richiede queste informazioni per laconfigurazione del server per server-free datamovement.

430

query eventlog Visualizza informazioni sul backup attivo di unoggetto di sistema registrazione eventi Windows2000 o Windows XP sul server Tivoli StorageManager.

431

query filespace Visualizza un elenco degli spazi per i file sullamemoria Tivoli Storage Manager. È possibileinoltre specificare un nome di spazio file dainterrogare.

432

query frs Visualizza le informazioni relative al backup attivodell’oggetto di sistema FRS (File ReplicationServices) sul server Tivoli Storage Manager. Questocomando è valido solo per il client Windows 2000.

434

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 355

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Tabella 44. Comandi (Continua)

Comando Descrizione Pagina

query group Visualizza le informazioni sui backup gruppi erelativi membri.

435

query image Visualizza le informazioni sui backupdell’immagine.

437

query inclexcl Visualizza un elenco di istruzioni include-excludenell’ordine in cui sono state elaborate duranteoperazioni di backup e archivio.

439

query mgmtclass Visualizza le informazioni relative alle classi digestione disponibili.

440

query node Visualizza tutti i nodi per i quali un determinatoID utente di gestione dispone dell’autorizzazioneper eseguire le operazioni.

441

query options Visualizza tutte o parte delle opzioni e le relativeimpostazioni correnti.

442

query registry Visualizza informazioni sul backup attivo di unoggetto di sistema registro Windows 2000 oWindows XP sul server Tivoli Storage Manager.

443

query restore Visualizza un elenco di sessioni di ripristinoriavviabili nel database del server.

444

query rsm Visualizza informazioni sul backup attivodell’oggetto di sistema database RemovableStorage Manager (RSM) sul server Tivoli StorageManager. Questo comando è valido solo per ilclient Windows 2000.

445

query schedule Visualizza le informazioni relative agli eventipianificati per il nodo.

446

query session Visualizza le informazioni sulla sessione, incluso ilnome nodo corrente, la data/ora in cui è statastabilita la sessione, le informazioni sul server e leinformazioni di collegamento al server.

447

query sysfiles >Visualizza informazioni sul backup attivo dei filedi sistema e di riavvio del sistema Windows 2000o Windows XP sul server Tivoli Storage Manager.

448

query systeminfo Raccoglie informazioni sul sistema di TivoliStorage Manager e invia questi dati in un file onella console.

449

query systemobject Visualizza informazioni sul backup attivo di tuttigli oggetti di sistema validi Windows 2000 oWindows XP sul server Tivoli Storage Manager.

451

query systemservices Visualizza le informazioni su un backup deiservizi di sistema sul server Tivoli StorageManager. Questo comando è valido solo per ilclient Windows Server 2003.

452

query systemstate Visualizza le informazioni sul backup dello statodel sistema sul server Tivoli Storage Manager.Questo comando è valido solo per il clientWindows Server 2003.

453

query sysvol Visualizza informazioni sul backup attivo di unoggetto di sistema volume di sistema Windows2000 Server.

454

356 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 44. Comandi (Continua)

Comando Descrizione Pagina

query was Visualizza backup del programma di gestionedistribuzione di rete di WAS (che contieneinformazioni sull’impostazione, file di applicazionee configurazione) o di Application Server checorrispondano al nome nodo e al tipo di backupdei gruppi WAS specificati.

455

query wmi Visualizza informazioni sul backup attivo di unrepository WMI (Windows ManagementInstrumentation) sul server Tivoli StorageManager. Questo comando è valido solo per iclient Windows 2000 e Windows XP.

457

restart restore Visualizza un elenco di sessioni di ripristinoriavviabili e consente di selezionarne una dariavviare.

458

restore Ripristina le copie delle versioni di copia dibackup dei file da un server Tivoli StorageManager.

459

restore activedirectory Ripristina un database Active Directory diWindows 2000 e le registrazioni associate dalserver Tivoli Storage Manager.

465

restore asr Ripristina la versione attiva dei file ASR(Automated System Recovery) dal server TivoliStorage Manager. Questo comando è valido soloper i client Windows XP e Windows Server 2003.

466

restore backupset Ripristina una serie di riserva dal server TivoliStorage Manager o da un file locale. È anchepossibile ripristinare un backup da un’unità nastro.

467

restore certserverdb Ripristina un database server di certificatiWindows 2000 dal server Tivoli Storage Manager.

470

restore clusterdb Ripristina un database di cluster Windows 2000Microsoft Cluster Services per il cluster locale.

471

restore complusdb Ripristina un database Windows 2000 e WindowsXP COM+ dal server Tivoli Storage Manager.

472

restore eventlog Ripristina le registrazioni eventi attive di Windows2000 e XP dal server Tivoli Storage Manager.

473

restore frs Ripristina un filesystem replicato Windows 2000dal server Tivoli Storage Manager.

474

restore group Ripristina membri specifici o tutti i membri di unbackup gruppi.

475

restore image Ripristina un file system o il backup dell’immaginedi un volume di base.

477

restore nas Ripristina l’immagine di un file system cheappartiene a un server di file NAS (NetworkAttached Storage).

481

restore registry Ripristina il registro di Windows 2000 e XP. 483

restore rsm Ripristina i backup dei file del database RSM sulserver Tivoli Storage Manager.

485

restore sysfiles Ripristina i file di sistema e di riavvio di Windows2000 o XP sul server Tivoli Storage Manager.

487

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 357

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Tabella 44. Comandi (Continua)

Comando Descrizione Pagina

restore systemobject Ripristina gli oggetti di sistema validi attivi einattivi Windows 2000 e Windows XP memorizzatisul server Tivoli Storage Manager.

488

restore systemservices Ripristina tutti i componenti del servizio disistema (il predefinito) o dei singoli componentidal server Tivoli Storage Manager. Questocomando è valido solo per il client Windows Server2003.

489

restore systemstate Ripristina un backup dello stato del sistema.Questo comando è valido solo per il clientWindows Server 2003.

491

restore sysvol Ripristina un volume di sistema Windows 2000 dalserver Tivoli Storage Manager.

492

restore was Ripristina il programma di gestione distribuzionerete di WAS (WebSphere Application Server), checontiene informazioni sull’impostazione, file diapplicazione e configurazione, oppure il server diapplicazione dal server Tivoli Storage Manager.

493

restore wmi Ripristina un archivio WMI (WindowsManagement Instrumentation) Windows 2000 oWindows XP sul server Tivoli Storage Manager.

496

retrieve Richiama le copie dei file archiviati dal serverTivoli Storage Manager.

497

schedule Avvia lo scheduler client sulla stazione di lavoro. 501

selective Esegue il backup dei file selezionati. 503

set access Autorizza un altro utente ad accedere alle versionidi backup, alle copie archiviate o ai backup delleimmagini..

507

set password Modifica la password Tivoli Storage Manager perla stazione di lavoro.

510

Avvio e arresto di una sessione comandi clientÈ possibile avviare o arrestare una sessione comandi client nel modo batch o nelmodo interattivo. Utilizzare il modo batch quando si desidera immettere un singolocomando client. Tivoli Storage Manager elabora il comando e ritorna alla rigacomandi .

Utilizzare il modo interattivo quando si desidera immettere una serie di comandi.Poiché Tivoli Storage Manager stabilisce il collegamento al server solo una voltaper il modo interattivo, è possibile elaborare una serie di comandi piùvelocemente. Tivoli Storage Manager elabora i comandi e ritorna alla riga comanditsm>.

Elaborazione dei comandi in modo batchQuando viene immesso un comando singolo in modo batch, far sempre precedere ilcomando con il nome del programma eseguibile dsmc. Ad esempio, per elaborareil comando incremental nel modo batch, immettere:

dsmc incremental

358 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tivoli Storage Manager richiede ogni volta che viene immesso un comando sel’opzione passwordaccess è impostata su prompt e l’autorizzazione sul server èimpostata su On. Digitare la password e premere Invio.

È anche possibile immettere la password utilizzando l’opzione password con uncomando, tuttavia, in questo caso la password viene visualizzata. Ad esempio, sela password è secret, immettere:

dsmc incremental –password=secret

Se si imposta l’opzione passwordaccess su generate nel file dsm.opt, non ènecessario specificare la password con il comando. Tivoli Storage Manager richiedela password solo se la stazione di lavoro viene registrata con un server o se lapassword viene modificata manualmente.

Elaborazione dei comandi in modo interattivoUtilizzare il modo interattivo per immettere una serie di comandi. Immettere dsmcsulla riga comandi e premere Invio. Quando viene visualizzato il prompt deicomandi tsm> immettere il nome del comando e premere Invio. Non far precedereciascun comando con il nome del programma eseguibile dsmc. In alternativa, èpossibile immettere dsmc loop sulla riga comandi per avviare una sessionecomandi client in modo interattivo. Loop è il comando predefinito per dsmc.

Se è richiesta una password, Tivoli Storage Manager la richiede all’utente prima diimmettere il primo comando. Immettere l’ la password e premere Invio. È anchepossibile immettere la password utilizzando l’opzione password con il comandoloop, ma la password viene visualizzata sullo schermo. Ad esempio, se lapassword è secret, immettere:

dsmc loop –password=secret

Per arrestare una sessione interattiva, immettere quit sulla riga comandi.

Immissione di comandi clientUn comando client può includere uno o più di questi componenti:v Nome comandov Opzioniv Parametri

Le sezioni che seguono forniscono una descrizione di questi componenti.

Nome comandoLa prima parte di un comando è il nome. Il nome comando è costituito da una solaparola, ad esempio help o schedule oppure può essere costituito da una parola diazione e da un oggetto necessario per l’azione, ad esempio query archive.Immettere il nome comando completo o l’abbreviazione minima. Ad esempio, èpossibile immettere una delle seguenti versioni del comando query schedule:

query scheduleq scq schedquery sc

OpzioniVi sono due tipi di gruppi di opzioni che possono essere utilizzati con i comandi:v Opzioni client: Il gruppo di opzioni impostate nel file delle opzioni client

(dsm.opt). Per sostituire un’opzione nel file delle opzioni client, immettere

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 359

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l’opzione con il comando. Per ulteriori informazioni sulle opzioni client,consultare “Riferimenti alle opzioni client” a pagina 169.

v Opzioni di comando client: Utilizzare questo gruppo di opzioni solo concomandi specifici sulla riga comandi. Per informazioni dettagliate sulle opzionidei comandi client, vedere “Riferimenti alle opzioni client” a pagina 169.

Gestione delle opzioni in modo interattivoNel modo interattivo, le opzioni immesse nella riga comandi iniziale utilizzerannoil valore specificato nel file delle opzioni client (dsm.opt). Questo valore restavalido per tutta la sessione interattiva, a meno che non venga sostituito da un altrovalore in un determinato comando interattivo. Se, ad esempio, si imposta l’opzionesubdir su yes nel file delle opzioni client (dsm.opt) e si specifica -subdir=no sullariga comandi iniziale, l’impostazione-subdir=no resta valida per tutta la sessioneinterattiva, a meno che non venga sostituita dal valore -subdir=yes in undeterminato comando interattivo. Tuttavia, l’impostazione subdir=yes è valida soloper il comando in cui viene immessa. Una volta completato il comando, questovalore diventerà nuovamente -subdir=no, cioè il valore impostato all’inizio dellasessione interattiva.

ParametriI comandi presentano parametri obbligatori, parametri facoltativi o nessunparametro. I parametri obbligatori forniscono informazioni necessarieall’esecuzione di un’attività. Il parametro obbligatorio più comune è una specificafile. Ad esempio, per archiviare un file denominato budget.fin dalla directoryc:\project , immettere:

dsmc archive c:\project\budget.fin

Alcuni comandi presentano parametri facoltativi. Se non si immette un valore peril parametro facoltativo, Tivoli Storage Manager utilizza il valore predefinito. Adesempio, il comando restore include un parametro obbligatorio, sourcefilespec, cheidentifica il percorso ed il nome file nella memoria che si desidera ripristinare. Ilparametro facoltativo, destinationfilespec, identifica il percorso ed il nome file in cuisi desidera collocare i file ripristinati. Se non si specifica destinationfilespec, perimpostazione predefinita Tivoli Storage Manager ripristina i file nel percorso diorigine. Per ripristinare i file in una directory diversa, immettere un valore perdestinationfilespec. Ad esempio, per ripristinare il file c:\project\budget.fin inc:\newproj\newbudg.fin, immettere:

dsmc restore c:\project\budget.fin c:\newproj\newbudg.fin

Immettere i parametri nell’ordine indicato nel diagramma della sintassi deicomandi.

Sintassi della specifica fileUtilizzare le seguenti regole di sintassi per i parametri della specifica file qualifilespec, sourcefilespec e destinationfilespec:v Se una specifica di file non inizia con un nome spazio file (un delimitatore della

directory di apertura), questa viene considerata come una sottodirectory delladirectory di lavoro corrente e Tivoli Storage Manager crea la specifica di filecompleta. Se, ad esempio, la directory di lavoro corrente è c:\home\me, diconseguenza destinationfilespec sarà c:\home\me\mydir nel seguente comando:

dsmc restore c:\fs\dir1\ mydir\

v Quando si utilizza sourcefilespec, se il nome della directory termina con \, \* èimplicito.

360 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Quando si immette destinationfilespec, se il nome termina in \, viene consideratouna directory, altrimenti un file.Il seguente esempio illustra queste due regole. Anche se mydir e yourdir sonoentrambe directory, il comando non avrà esito positivo perché \* è implicitodopo mydir e yourdir è considerato un file:restore c:\home\mydir\ c:\away\yourdir

Il seguente esempio indica la seconda regola. Anche se mydir e yourdir sonoentrambi directory, il comando non avrà esito positivo perché mydir e yourdirsono considerati file:restore c:\home\mydir c:\away\yourdir

v Non utilizzare caratteri jolly nel nome spazio file o in destinationfilespec. L’unicaeccezione a questa regola è il comando set access, dove i caratteri jolly sonoconsentiti nelle due parti inferiori della specifica file. Ad esempio, utilizzare ilseguente comando per concedere l’accesso a tutti i file nella directory \fs\dir1:

dsmc set access c:\fs\dir1\*\*

v Il numero massimo di caratteri per un nome file è 256. Il numero massimo dicaratteri per un nome percorso è 260 caratteri.

v Per accedere ai volumi DFs Microsoft vengono utilizzati i nomi UNC standard.Di seguito sono riportati degli esempi della sintassi valida per l’accesso aivolumi Dfs MS:

\\Server_Name\Dfs_Root_Name\path\\Fault_Tolerant_Name\Dfs_Root_Name\path

v Il numero massimo di specifiche file per comando:– I comandi query possono accettare solo una specifica di file.– I comandi restore e retrieve possono accettare sourcefilespec e destinationfilespec.– I comandi archive, delete archive, incremental e selective consentono fino a

20 specifiche file.

Separare le specifiche di file con uno spazio.

Nota: È possibile ovviare a tali limitazioni utilizzando l’opzione filelist perelaborare un elenco di file. Il client Tivoli Storage Manager apre il filespecificato con tale opzione ed elabora un elenco di file in base al comandospecifico. Per ulteriori informazioni consultare l’argomento “Filelist” apagina 216.

Dimensione massima file per attivitàTabella 45 specifica le dimensioni massime del file perle operazioni di backup,ripristino, archivio e richiamo.

Tabella 45. Dimensione massima file

Filesystem Dimensione massima file (in byte)

FAT16 2,147,483,647 (2GB)

FAT32 4,294,967,295 (4GB)

NTFS 17,592,185,978,880 (16TB-64K)

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 361

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Utilizzo dei caratteri jollyIn un comando, è possibile utilizzare i caratteri jolly solo nel nome file onell’estensione. Non è possibile utilizzarli per specificare file di destinazione, unitào directory. Utilizzare caratteri jolly quando si desidera specificare più file connomi simili in un comando. Senza i caratteri jolly, si dovrà ripetere il comando perciascun file. I caratteri jolly validi che si possono utilizzare includono:

* Asterisco. Corrisponde a zero o a più caratteri.

? Punto interrogativo. Corrisponde ad un singolo carattere nella posizionecorrente.

Tabella 46 mostra gli esempi per ciascun carattere jolly.

Tabella 46. Caratteri jolly

Modello Corrisponde a Non corrisponde a

Asterisco (*)

ab* ab, abb, abxxx a, b, aa, bb

ab*rs abrs, abtrs, abrsrs ars, aabrs, abrss

ab*ef*rs abefrs, abefghrs abefr, abers

abcd.* abcd.c, abcd.txt abcd, abcdc, abcdtxt

Punto interrogativo (?)

ab? abc ab, abab, abzzz

ab?rs abfrs abrs, abllrs

ab?ef?rs abdefjrs abefrs, abdefrs, abefjrs

ab??rs abcdrs, abzzrs abrs, abjrs, abkkkrs

Immissione dei comandiSeguire le regole generali riportate di seguito quando si immettono i comandi:v Immettere massimo 256 caratteri sulla riga comandi. Immettere i caratteri in una

stringa continua. Premendo il tasto di ritorno, il comando viene elaborato.v Quando si immettono le opzioni con un comando, fare sempre precedere

l’opzione da un trattino (–).v Immettere più di un’opzione in un comando in base ad un qualsiasi ordine

prima o dopo la specifica del file. Separare le opzioni con uno spazio vuoto.

Riferimenti ai comandi del clientLe seguenti sezioni contengono informazioni dettagliate su ciascun comando TivoliStorage Manager. Le informazioni su ciascun comando includono:v Una descrizione del comando.v Un diagramma di sintassi del comando. Il nome del comando contiene caratteri

in maiuscolo e minuscolo. I caratteri maiuscoli indicano l’abbreviazione minimache si può utilizzare per il nome del comando. Consultare “Lettura deidiagrammi di sintassi” a pagina xii per ulteriori informazioni su questidiagrammi.

v Descrizioni dettagliate dei parametri del comando. Se il parametro è unacostante (un valore che non cambia), l’abbreviazione minima viene visualizzatain maiuscolo.

v Esempi di utilizzo del comando:

362 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ArchiveIl comando archive archivia un solo file, i file selezionati o tutti i file di unadirectory e delle relative sottodirectory su un server.

Archiviare i file che si desidera mantenere nella condizione attuale. Per liberarespazio di memoria sulla stazione di lavoro, cancellare i file utilizzando l’opzionedeletefiles. Richiamare i file archiviati nella stazione di lavoro ogni volta che sidesidera utilizzarli.

Migrazione agli spazi file abilitati per UnicodePer informazioni relative all’utilizzo del client Unicode, consultarel’“Autofsrename” a pagina 173.

Supporto per apertura file (Windows 2000, Windows XP)Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto di apertura file (consultare “Configurazione di LVSA per abilitare ilsupporto file aperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager esegue un’archiviazione istantanea dei fileaperti (o bloccati) da altre applicazioni. L’istantanea consente di eseguirel’archiviazione da una copia con riferimento temporale che corrisponde alfilesystem nel momento in cui viene eseguita l’istantanea. Nell’archivio non sonoincluse modifiche successive al filesystem. È possibile impostare ilparametrofileleveltype dell’opzione include.fs su dynamic per specificare le unitàche non utilizzano il supporto file aperti.

Per controllare un’operazione di supporto per apertura file, è possibile specificarequeste opzioni facoltative nel file dsm.opt oppure come valori dell’opzioneinclude.fs: snapshotcachelocation, snapshotcachesize, snapshotfsidleretries,snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Opzioni include” a pagina 235.

Note:

1. È possibile impostare solo l’opzione fileleveltype come valore per l’opzioneinclude.fs; non come opzione standalone nel file dsm.opt.

2. È possibile utilizzare l’opzione include.fs per impostare le opzionidell’istantanea su base filesystem.

Associazione di un’istantanea locale con uno spazio file delserverUtilizzare l’opzione snapshotroot con il comando archive insieme adun’applicazione suddivisa in tre partizioni che fornisce un’istantanea del volumelogico, per associare i dati dell’istantanea locale con lo spazio file realememorizzato sul server Tivoli Storage Manager. L’opzione snapshotroot nonfornisce le funzioni necessarie per eseguire un’istantanea del volume, ma solo pergestire i dati creati da un’istantanea del volume. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Snapshotroot” a pagina 315.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 363

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Sintassi

�� Archiveopzioni

� filespec ��

Parametriopzioni

Tabella 47. Comando Archive: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

archmc Solo riga comandi. 171

autofsrename Solo file delle opzioni client (dsm.opt). 173

changingretries File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 176

compressalways File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 182

compression File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 183

deletefiles Solo riga comandi. 188

description Solo riga comandi. 189

dirsonly Solo riga comandi. 194

filelist Solo riga comandi. 216

filesonly Solo riga comandi. 219

postsnapshotcmd File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 275

preservelastaccessdate File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 279

presnapshotcmd File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 284

skipntpermissions File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 308

skipntsecuritycrc File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 309

snapshotcachelocation File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 310

snapshotcachesize File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 311

snapshotfsidleretries Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o opzione include.fs.

312

snapshotfsidlewait Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o opzione include.fs.

313

snapshotroot Solo riga comandi. 315

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

v2archive Solo riga comandi. 342

filespecSpecifica il percorso ed il nome del file che si desidera archiviare. È possibileutilizzare i caratteri jolly per specificare gruppi di file o tutti i file di unadirectory. È inoltre possibile immettere in un comando fino a 20 specifiche difile. Fare riferimento all’“Dimensione massima file per attività” a pagina 361per informazioni sulla dimensione massima dei file per l’elaborazione diarchiviazioni.

364 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EsempiAttività

Archiviare un singolo file denominato budget.jan nella directoryc:\plan\proj1.

Comando: archive c:\plan\proj1\budget.jan

AttivitàArchiviare tutti i file nella directory c:\plan\proj1 che contiene l’estensionefile .txt.

Comando: archive c:\plan\proj1\*.txt

AttivitàArchiviare tutti i file nella struttura di directory c: drive.

Comando: archive -subdir=yes c:\*.*

AttivitàArchiviare tutti i file nel volume Microsoft Dfs, MyDfsVolume. È necessariospecificare subdir=yes in modo da poter archiviare tutti i file nel volume.

Comando: archive \\myserver\mydfsroot\mydfsvolume\*.* -subdir=yes

AttivitàArchiviare tutti i file e le directory nella directory c:\dir1\sub ememorizzarli nello spazio file dell’istantanealocale\\florence\c$\snapshots\snapshot.0 sul server Tivoli StorageManager.

Comando: dsmc archive c:\dir1\sub1\* -subdir=yes-snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 365

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Backup ActivedirectoryIl comando backup activedirectory esegue un backup in linea del database ActiveDirectory sui sistemi operativi Windows 2000 che eseguono i servizi di ActiveDirectory. Tivoli Storage Manager esegue il backup del database e delleregistrazioni delle transazioni associate. Tivoli Storage Manager cancella leregistrazioni dopo l’esecuzione del backup del database.

Per informazioni sugli oggetti di sistema per i quali è necessario eseguire un unicobackup, consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows2000, XP)” a pagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 Server che eseguei servizi di Active Directory.

Sintassi

�� Backup ACTIVEDirectory ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup di Active Directory sul server locale.

Comando: backup actived

366 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup ASRUtilizzare il comando backup asr per generare file ASR (Automated SystemRecovery) nella directory di gestione temporanea adsm.sys\ASR ed eseguirne ilbackup nello spazio file ASR sul server Tivoli Storage Manager. Questo comandogenera il file asr.sif che contiene le istruzioni richieste affinché Tivoli StorageManager ripristini i file necessari durante la modalità di recupero di ASR.

Nota: Il recupero di ASR richiede un valido backup dello stato del sistema equesto comando non esegue automaticamente tale backup. Per WindowsServer 2003: Per eseguire il backup dello stato del sistema, consultarel’“Backup Systemstate” a pagina 390. Per Windows XP, utilizzare il comandobackup systemobject (consultare l’“Backup Systemobject” a pagina 387) pereseguire il backup di tutti gli oggetti di sistema validi.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i client Windows XP e Windows Server 2003.

Sintassi

�� Backup ASR ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup dei file ASR sul server Tivoli Storage Manager.

Comando: backup asr

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 367

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Backup CertserverdbIl comando backup certserverdb esegue il backup del database del server deicertificati di Windows 2000 e Windows XP, in modo specifico del database delserver dei certificati client x.509. Il Certificate Server Database deve essere in lineaper poter eseguire un backup. Per informazioni sugli oggetti di sistema per i qualiè necessario eseguire un unico backup, consultare “Esecuzione del backup deglioggetti di sistema (Windows 2000, XP)” a pagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Backup CERTServerdb ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup del certificate server.

Comando: back certs

368 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup ClusterdbIl comando backup clusterdb esegue un backup in linea di un database di clusterWindows 2000 Microsoft Cluster Services per il cluster locale. Per informazionisugli oggetti di sistema per i quali è necessario eseguire un unico backup,consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)” apagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows 2000.

Sintassi

�� Backup CLUSTERDB ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup del database di cluster Microsoft Cluster Services.

Comando: back clusterdb

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 369

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Backup ComplusdbIl comando backup complusdb esegue il backup del database COM+ Windows2000 e Windows XP. COM è un modello di componenti di sistema che crea entitànon grafiche senza dover ricorrere alle funzioni di linguaggio della classedell’entità. COM+ è l’integrazione di MTS (Microsoft Transaction Server) e MSMQ(Microsoft Message Queuing) con il sistema operativo principale.

Per informazioni sugli oggetti di sistema per i quali è necessario eseguire un unicobackup, consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows2000, XP)” a pagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i sistemi operativi Windows 2000 e WindowsXP.

Sintassi

�� Backup COMPlusdb ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup del database COM+.

Comando: back comp

370 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup EventlogIl comando backup eventlog esegue il backup delle registrazioni eventi diWindows 2000 e Windows XP.

Questo comando esegue il backup di tutte le registrazioni eventi disponibili sulsistema operativo. Il backup della registrazione eventi in Windows 2000 eWindows XP indica le registrazioni da elaborare calcolando le chiavi secondariedella chiave di registro:- HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\Eventlog

In questo modo, Tivoli Storage Manager elaborerà tutte le registrazioni eventi diWindows 2000 e Windows XP.

Tivoli Storage Manager salva le copie delle registrazioni nella directoryadsm.sys\eventlog nella directory root dell’unità di sistema prima di inviarle alserver per l’esecuzione del backup.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Backup Eventlog ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup della registrazione eventi completo.

Comando: backup eventlog

AttivitàEseguire il backup della registrazione eventi di sicurezza.

Comando: backup eventlog

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 371

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Backup FRSIl comando backup frs esegue il backup dei dati FRS (File Replication Services) suun sistema operativo Windows 2000 Server. FRS conserva un elenco di filereplicati; Tivoli Storage Manager esegue il backup dei file visualizzati nell’elenco.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i sistemi operativi Windows 2000.

Sintassi

�� Backup FRs ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup dei filesystem replicati.

Comando: backup frs

372 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup GroupUtilizzare il comando backup group per creare un gruppo contenente un elenco difile da una o più origini dello spazio file ed eseguirne il backup su uno spazio filevirtuale del server Tivoli Storage Manager.

Il backup di un gruppo consente di creare un backup con riferimento temporale diun gruppo di file gestito come entità logica singola:v Tutti gli oggetti nel gruppo sono assegnati alla stessa classe di gestione.

Consultare l’“Opzioni include” a pagina 235 per ulteriori informazionisull’utilizzo dell’opzione include per collegare un gruppo ad una classe digestione.

v Le istruzioni exclude esistenti per tutti i file del gruppo sono ignorate.v Tutti gli oggetti nel gruppo sono esportati insieme.v Tutti gli oggetti nel gruppo scadono insieme così come specificato nella classe di

gestione.v Se si eseguono backup completi e differenziali di un gruppo in un’unità

sequenziale, durante il ripristino, i dati si troveranno in non più di dueubicazioni. Per ottimizzare il tempo di ripristino, eseguire periodici backupcompleti per copiare i dati da un’ubicazione ad un supporto sequenziale.

v Durante un backup completo del gruppo, tutti gli oggetti presenti nel filelistvengono inviati al server. Durante un backup differenziale del gruppo, vengonoinviati al server solo i dati che sono stati modificati dopo l’ultimo backup. Glioggetti nel filelist che non sono stati modificati dopo l’ultimo backup completosono assegnati come membri del backup differenziale del gruppo. Questi datinon vengono inviati nuovamente al server, riducendo, in questo modo, il temponecessario per il backup.

Il comando backup group richiede le seguenti opzioni:

filelist Specifica un elenco di file da aggiungere ad un nuovo gruppo. Per ulterioriinformazioni consultare l’argomento “Filelist” a pagina 216.

groupnameSpecifica il nome completo del group contenente un elenco di file. Perulteriori informazioni, consultare l’“Groupname” a pagina 223.

virtualfsnameSpecifica il nome dello spazio file virtuale per il gruppo sul quale sidesidera eseguire l’operazione. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Virtualfsname” a pagina 345.

modo Specificare se si desidera eseguire il backup di tutti i file del filelist o solodei file che sono stati modificati dopo l’ultimo backup completo. Perulteriori informazioni, consultare “Mode” a pagina 256.

Note:

1. Se un file del backup di gruppo presenta un errore,il backup dell’intero gruppo nonriesce.

2. Utilizzare il comando query group per interrogare i membri di un backup delgruppo sul server Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Query Group” a pagina 435.

3. Utilizzare il comando restore group per ripristinare i membri specifici o tutti imembri di un backup del gruppo sul server Tivoli Storage Manager. Perulteriori informazioni, consultare l’“Restore Group” a pagina 475.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 373

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4. Utilizzare il comando delete group per eliminare il backup specifico di ungruppo dal server Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Delete Group” a pagina 402.

5. Utilizzare il comando query filespace per visualizzare i nomi degli spazi filevirtuali relativi al nodo memorizzati sul server Tivoli Storage Manager.Consultare “Query Filespace” a pagina 432 per ulteriori informazioni.

6. Il backup di un gruppo può essere aggiunto a una serie di backup. Per ulterioriinformazioni sulle serie di backup, consultare “Ripristino dei dati da una seriedi backup” a pagina 106.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Backup GRoup opzioni ��

Parametriopzioni

Tabella 48. Comando Backup Group: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

filelist Solo riga comandi. 216

groupname Solo riga comandi. 223

mode Solo riga comandi. 256

virtualfsname Solo riga comandi. 345

EsempiAttività

Esegue un backup completo di tutti i file di c:\dir1\filelist1 nello spaziofile virtuale \VIRTFS contenente il file del membro principale c:\group1.

Comando:backup group -filelist=c:\dir1\filelist1 -groupname=group1-virtualfsname=\virtfs -mode=full

374 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup ImageIl comando backup image crea un backup dell’immagine di uno o più volumi delsistema. Questi volumi possono essere volumi FAT, FAT32, NTFS formattati ovolumi RAW non formattati. Se si tratta di un volume NTFS formattato, verràeseguito il backup solo dei blocchi utilizzati dal filesystem. Se si imposta l’opzioneimagegapsize su 0, verrà eseguito il backup di tutti i blocchi, inclusi quelli nonutilizzati alla fine del volume. Per ulteriori informazioni, consultare l’argomento“Imagegapsize” a pagina 228.

Nota: Per poter utilizzare il comando backup image, deve essere installata l’API.

Utilizzare l’opzione include.image per includere un filesystem o un volume logiconell’operazione di backup dell’immagine o per specificare opzioni specifiche delvolume per il backup dell’immagine.

Il comando backup image utilizza il valore di opzione compression specificato indsm.opt. Non è possibile specificare compression con il comando backup image.

Backup dell’immagine in linea e non in lineaIl backup dell’immagine in linea tradizionale non consente ad altre applicazioni disistema di accedere al volume durante l’operazione.

Se LVSA è installato e configurato, Tivoli Storage Manager esegue un backupdell’immagine in linea durante la quale il volume è disponibile per altreapplicazioni di sistema. Consultare “Esecuzione di un backup immagine (Windows2000, XP)” a pagina 71 per le istruzione sull’installazione e sulla configurazionedell’agente LVSA.

È possibile utilizzare l’opzione imagetype con il comando backup image ol’opzione include.image per specificare se eseguire un backup dell’immagine inlinea o non in linea . Nel caso in cui non vengano specificate queste opzioni, perimpostazione predefinita Tivoli Storage Manager esegue un backup dell’immaginenon in linea se LVSA non è installato, oppure un backup dell’immagine in linea seLVSA è installato. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione“Imagetype” a pagina 231.

Durante un backup dell’immagine in linea, si verifica quanto segue:1. Viene eseguita un’istantanea del volume logico.2. I blocchi di dati obsoleti contenenti le modifiche apportate al volume durante il

backup vengono salvati nel file OBF (Old Blocks File).3. Viene eseguito il backup del file OBF sul server e le modifiche vengono

applicate all’immagine del volume durante il ripristino.

Per controllare un’operazione di backup immagine in linea, è possibile specificarele seguenti opzioni supplementari come valori dell’opzione include.image:snapshotcachelocation, snapshotcachesize, snapshotfsidleretries,snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd.

Considerazioni: Le seguenti considerazioni fanno riferimento ai backupdell’immagine in linea e non in linea:v La memoria cache istantanea non può essere posizionata sullo stesso volume di

cui si sta eseguendo il backup utilizzando il backup immagine in linea. Perulteriori informazioni su come riposizionare la memoria cache istantanea,consultare “Snapshotcachelocation” a pagina 310.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 375

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v Se viene creata un’immagine dell’unità di sistema, non è possibile ripristinarlanell’ubicazione di origine. Per ripristinare qualsiasi immagine, il client deveavere un vincolo esclusivo sul volume da ripristinare, in modo che l’unità ilsistema non possa essere ripristinata fino a quando Tivoli Storage Manager nonsia in grado di vincolarla. È possibile ripristinare un backup dell’immaginedell’unità di sistema in un’ubicazione alternativa.

v A causa delle diverse configurazioni dei componenti di sistema, l’immagine disistema potrebbe non risultare coerente con quelle degli altri componenti (adesempio, Active Directory). Alcuni di questi componenti possono essereconfigurati in modo da utilizzare volumi differenti, le cui parti sono installate siasull’unità di sistema, sia su volumi esterni al sistema.

v Si consiglia di installare il programma client Tivoli Storage Manager sull’unità disistema. Il client non può ripristinare un’immagine nello stesso volume su cui èinstallato il programma client.

v Il backup dell’immagine è supportato solo sui volumi a cui è stato assegnato unpunto di montaggio o una lettera di unità. Tivoli Storage Manager non eseguiràil backup di un volume senza un punto di montaggio o una lettera di unità.

v Se sull’unità di origine vengono individuati settori di disco danneggiati duranteun backup dell’immagine LAN-free o basato su LAN, anche i dati potrebberoessere danneggiati. In questo caso, i settori danneggiati non vengono consideratidurante l’invio di dati immagine al server Tivoli Storage Manager. Se questisettori danneggiati vengono individuati durante il backup dell’immagine, verràvisualizzato un messaggio di avvertenze al termine del backup.

Backup immagine server-free (Windows 2000)Il client Windows 2000 supporta il data movement basato su SAN che nonconsente l’elaborazione di trasferimenti di dati dal processore client a server e daLAN durante le operazioni di backup e ripristino. I dati vengono trasferitidirettamente dai dischi client ai dispositivi di memoria collegati alla SAN da unaterza funzione di copia avviata dal server Tivoli Storage Manager. Tivoli StorageManager non comprime o codifica i dati durante il backup dell’immagineserver-free.

Se si verificano errori SAN, il client si collega direttamente al server (fail-over) oall’agente di memorizzazione e sposta i dati tramite LAN-free o LAN. Quando lospostamento dati si collega (fail-over) a LAN-free o LAN Data Movement, i datinon vengono compressi, anche se si imposta l’opzione compression su yes, perconsentire un successivo ripristino server-free.

Per abilitare il supporto server-free basato su SAN, consultare IBM Tivoli StorageManager for Windows Administrator’s Guide, GC32-0782. Per una panoramica sulbackup server-free basato su SAN, consultare “Server-free data movement basatosu SAN” a pagina 54.

Dopo aver abilitato il supporto server-free basato su SAN, utilizzare l’opzioneenableserverfree nel file dsm.opt. Per ulteriori informazioni, consultare l’argomento“Enableserverfree” a pagina 202.

Quando si esegue un backup dell’immagine server-free, è necessario eseguire ilbind del volume in una classe di gestione che presenta un lotto di memoria didestinazione non bloccato; i percorsi server-free devono esistere tra i dischi clientcontenenti volume di destinazione, data mover e lotto di memoria. Per ulterioriinformazioni, consultare la guida IBM Tivoli Storage Manager for WindowsAdministrator’s Guide, GC32-0782.

376 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Il client può eseguire un backup dell’immagine in linea o non in linea. Se èinstallato LVSA, per impostazione predefinita il client esegue un backupdell’immagine del volume in linea , durante cui il volume è disponibile per le altreapplicazioni di sistema. Per informazioni sulle altre opzioni da utilizzare pereseguire il backup dell’immagine in linea, consultare la sezione “Backupdell’immagine in linea e non in linea” a pagina 375.

Il backup server-free è disponibile solo per i volumi di base e per quelli formattatida NTFS; i filesystem FAT e FAT32 non sono supportati. Di seguito sono riportati itipi di volume supportati:v Volumi sempliciv Volumi suddivisiv Volumi di mirroring

È possibile utilizzare i seguenti comandi per controllare o annullare un processo dibackup dell’immagine server-free o di ripristino. Questi comandi mostrano anche iprocedimenti NAS, se il supporto NDMP è abilitato:

monitor processVisualizza un elenco di processi di backup e ripristino immagini server-freecorrenti (e di processi NAS, se il supporto NDMP è abilitato) per i qualil’utente di gestione dispone dell’autorizzazione. L’utente di gestione puòquindi selezionare un processo da controllare. Per ulteriori informazioniconsultare l’“Monitor Process” a pagina 417

cancel processVisualizza un elenco di processi di backup e ripristino immagini server-freecorrenti (e di processi NAS, se il supporto NDMP è abilitato) per i qualil’utente di gestione dispone dell’autorizzazione. L’utente di gestione puòquindi selezionare un processo da annullare. Per ulteriori informazioniconsultare l’“Cancel Process” a pagina 395.

Utilizzo del backup dell’immagine per eseguire un backupincrementale del filesystemEsistono due metodi con cui utilizzare il backup dell’immagine per eseguire unbackup incrementale efficiente del proprio filesystem. Questi metodi di backuppermettono di eseguire un ripristino con riferimento temporale dei proprifilesystem e migliorare le prestazioni di backup e ripristino. È possibile eseguire ilbackup solo sui volumi formattati e non su quelli logici di base. È possibileutilizzare uno dei seguenti metodi per eseguire un backup dell’immagine divolumi con filesystem montati.

Metodo 1 Utilizzo del backup dell’immagine con filesystem incrementale:

1. Eseguire un backup incrementale completo del filesystem, ad esempio:dsmc incremental h:

2. Eseguire un backup dell’immagine dello stesso filesystem, ad esempio:dsmc backup image h:

3. Periodicamente, eseguire backup incrementali, ad esempio:dsmc incremental h:

È necessario eseguire questi passi per accertarsi che le aggiunte e le cancellazionisiano state accuratamente registrate nel server.4. Il seguente comando ripristina il filesystem allo stato dell’ultimo backup

incrementale:dsmc restore image h: -incremental -deletefiles

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 377

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Durante il ripristino, il client esegue le operazioni di seguito riportate:v Ripristino dell’immagine più recente sul server.v Cancellazione di tutti i file disattivati sul server. Cancellazione di tutti i file

ripristinati durante le precedenti operazioni e che sono disattivati sul server.Questi file esistevano al momento del backup dell’immagine, ma sono statisuccessivamente eliminati e registrati da un backup incrementale successivo.

v Ripristino di file nuovi e modificati dai backup incrementali.

Se le istruzioni non vengono seguite attentamente, si potrebbero verificare leseguenti condizioni:v Una volta ripristinata l’immagine originale, tutti i file per i quali è stato eseguito

un backup con il comando incremental vengono ripristinati singolarmente.v Se si esegue un comando backup image prima di eseguire un comando

incremental, i file cancellati dall’immagine originale non vengono cancellati dalfilesystem finale ripristinato.

Metodo 2 Utilizzo del backup dell’immagine con il modo incrementaledell’immagine:

1. Eseguire un backup dell’immagine dello stesso filesystem, ad esempio:dsmc backup image h:

2. Eseguire un backup dell’immagine incrementale del filesystem, ad esempio:dsmc backup image h: -mode=incremental

Questo comando invia al server solo i file che sono stati aggiunti o modificatidall’ultimo backup dell’immagine. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Mode” a pagina 256.

3. Periodicamente, eseguire backup completi dell’immagine, ad esempio:dsmc backup image h:

4. Ripristinare l’immagine nel modo seguente:dsmc restore image h: -incremental

Durante il ripristino, Tivoli Storage Manager ignora l’opzione deletefilesquando è stata utilizzata la tecnica di backup incrementale image+image. Ilripristino includerà i file eliminati dopo l’ultimo backup completodell’immagine più le ultime versioni dei file aggiunti o modificati dopo l’ultimobackup dell’immagine.

Nota: È necessario eseguire periodicamente backup completi dell’immagine neicasi seguenti:v Quando un filesystem cambia in maniera sostanziale (più del 40%), come

indicato nel passo 3 dei metodi 1 e 2.v Una volta al mese.v Così come appropriato per il proprio ambiente.

Ciò migliorerà il tempo necessario per il ripristino poiché vengono applicateminori modifiche dagli incrementali.

Le seguenti restrizioni vengono applicate quando si utilizza il metodo 2:v È possibile che non sia stato eseguito alcun backup incrementale completo

precedente dal comando incremental per il filesystem.v Il backup dell’immagine incrementale per data non disattiva i file sul server;

pertanto, durante il ripristino nessun file potrà essere cancellato.v La prima volta che si esegue un backup dell’immagine per il filesystem, verrà

eseguito un backup dell’immagine completo.

378 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v L’utilizzo di mode=incremental causa l’esecuzione del backup dei soli file condata modificata e non dei file con autorizzazioni modificate.

v Se i filesystem sono in esecuzione al limite o quasi delle capacità, ne risulteràuna condizione di spazio esaurito durante il ripristino.

Per aiutare a decidere quale metodo sia appropriato per il proprio ambiente,consultare “Confronto tra i metodi 1 e 2” a pagina 74.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Backup Imageopzioni

filespec″filespec″

��

Parametriopzioni

Tabella 49. Comando Backup Image: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

compressalways File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 182

compression File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 183

imagegapsize Utilizzare con il comando backup image o con l’opzioneinclude.image nel file delle opzioni del client dsm.opt.

228

imagetype Utilizzare con il comando backup image o con l’opzioneinclude.image nel file delle opzioni del client dsm.opt.

231

mode Solo riga comandi. 256

postsnapshotcmd Utilizzare questa opzione con il comando backup image,con l’opzione include.image o con il file dsm.opt.

275

presnapshotcmd Utilizzare questa opzione con il comando backup image,con l’opzione include.image o con il file dsm.opt.

284

snapshotcachelocation Utilizzare questa opzione con il comando backup image,con l’opzione include.image o con il file dsm.opt.

310

snapshotcachesize Utilizzare questa opzione con il comando backup image,con l’opzione include.image o con il file dsm.opt.

311

snapshotfsidleretries Utilizzare questa opzione con il comando backup image,con l’opzione include.image o con il file dsm.opt.

312

snapshotfsidlewait Utilizzare questa opzione con il comando backup image,con l’opzione include.image o con il file dsm.opt.

313

filespecSpecifica il nome di uno o più volumi logici. Il backup dell’immagine è supportatosolo su un volume a cui è stato assegnato un punto di montaggio o una lettera diunità. In caso contrario, non è possibile eseguire il backup. Se si desidera effettuareil backup di più di un filesystem, separarne i nomi mediante spazi. Nonutilizzare caratteri di corrispondenza modello. Se non si specifica un nome

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 379

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volume, vengono elaborati i volumi logici specificati con l’opzionedomain.image. Se non si utilizza l’opzione domain.image per specificare ifilesystem da elaborare, viene visualizzato un messaggio di errore e il backupdell’immagine non viene eseguito.

EsempiAttività

Eseguire il backup di un volume privo di lettere relative all’unità mamontato come punto di montaggio.

Comando: dsmc backup image m:\mnt\myntfs

AttivitàEseguire il backup dell’unità h: utilizzando un backup dell’immagineincrementale che esegue il backup solo dei file nuovi o modificati dopol’ultimo backup completo dell’immagine.

Comando: dsmc backup image h: -mode=incremental

AttivitàEseguire un backup dell’immagine non in linea della unità f:.

Comando: dsmc backup image f: -imagetype=static

AttivitàEseguire un backup dell’immagine in linea della unità f:.

Comando: dsmc backup image f: -imagetype=snapshot

AttivitàEseguire il backup del unità del f: associata ad un volume che non è statoformattato con un filesystem.

Comando: dsmc backup image f:

380 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup NASIl comando backup nas crea un backup dell’immagine di uno o più filesystemappartenenti a un server di file NAS (Network Attached Storage). Il server di fileNAS esegue il trasferimento dei dati all’esterno. Un processo server viene avviatoper eseguire il backup.

Utilizzare l’opzione nasnodename per specificare il nome nodo del server di fileNAS. Quando un utente, con ID non di gestione, utilizza una sessione di rigacomandi interattiva, Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un IDresponsabile. Il nome nodo NAS identifica il server di file NAS sul server TivoliStorage Manager e deve essere registrato sul server. Inserire l’opzionenasnodename nel file delle opzioni del client (dsm.opt). Il valore nel file delleopzioni client è quello predefinito, ma può essere sostituito sulla riga comandi. Perulteriori informazioni, consultare l’“Nasnodename” a pagina 260.

Utilizzare l’opzione toc con il comando backup nas oppure l’opzione include.fs.nasper specificare se si intende salvare le informazioni dell’indice per tutti i backupdel filesystem. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Toc” a pagina 335. Se leinformazioni dell’indice vengono salvate, è possibile utilizzare il comandoquery tocdel server per determinare i contenuti di un backup del filesystem insieme alcomando restore node del server per ripristinare singoli file o strutture didirectory. È possibile inoltre utilizzare il client Web di Tivoli Storage Manager peresaminare tutta la struttura del filesystem e selezionare file e directory daripristinare. La creazione di un indice richiede la definizione dell’attributoTOCDESTINATION nel gruppo di backup per la classe di gestione alla quale èassociata quest’immagine di backup. La creazione dell’indice richiede ulteriorielaborazioni, risorse di rete, spazio di lotti di memoria e, possibilmente, un puntodi montaggio durante l’operazione di backup. Se non si salvano le informazionisull’indice, è ancora possibile ripristinare i file singoli o le strutture della directoryutilizzando il comando restore node del server, purché si conosca il nomecompleto di ogni file o directory e l’immagine nella quale è stato eseguito ilbackup dell’oggetto. L’opzione toc è supportata solo per le immagini di cui si èeseguito il backup nella versione 5.2 o successiva del client e del server.

Utilizzare l’opzione mode per specificare se eseguire un backup dell’immagineNAS differenziale o completo. Un backup dell’immagine completo esegue ilbackup dell’intero filesystem. Il valore predefinito è un backup dell’immagine NASdifferenziale sui file che cambiano dopo l’ultimo backup dell’immagine completo.Se non esiste un backup dell’immagine completo valido, ne verrà eseguito uno. Perulteriori informazioni, consultare “Mode” a pagina 256.

Utilizzare l’opzione monitor per controllare un backup dell’immagine delfilesystem NAS e visualizzare le informazioni sull’elaborazione. Per ulterioriinformazioni, consultare “Monitor” a pagina 258.

Utilizzare il comando monitor process per visualizzare un elenco di tutti i processisu cui un ID utente di gestione dispone dell’autorizzazione. L’ID utente di gestioneautorizzato deve avere almeno l’autorizzazione di proprietario per il nodo NAS e ilnodo della stazione di lavoro client utilizzati dalla riga comandi o dal Web.

Utilizzare il comando cancel process per interrompere il processo di backup NAS.Per ulteriori informazioni, fare riferimento all’“Cancel Process” a pagina 395.

Una specifica di filesystem NAS utilizza le seguenti convenzioni:

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 381

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v A prescindere dalla piattaforma client, le specifiche di filesystem NAS utilizzanoil separatore barra (/), come nell’esempio: /vol/vol0.

v Le designazioni del filesystem NAS sulla riga comandi richiede le parentesigraffe {}, ad esempio: {/vol/vol0}.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Backup NASopzioni

� filespec ��

Parametriopzioni

Tabella 50. Comando Backup NAS: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

mode Solo riga comandi. 256

monitor Solo riga comandi. 258

nasnodename File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 260

toc Utilizzare questa opzione nella riga comandi o conl’opzione include.fs.nas nel file delle opzioni del client(dsm.opt).

335

filespecSpecifica il nome di uno o più filesystem sul server di file NAS. Se non sispecifica questo parametro, Tivoli Storage Manager elabora tutti i filesystemdefiniti dall’opzione domain.nas. Per ulteriori informazioni, consultare lasezione “Domain.nas” a pagina 198.

Se non si specifica l’opzione filespec o domain.nas, viene utilizzato il valorepredefinito all-nas per domain.nas e viene eseguito il backup di tutti ifilesystem sul server di file NAS.

EsempiAttività

Eseguire il backup dell’immagine NAS dell’intero filesystem.

Comando: backup nas -mode=full -nasnodename=nas1 {/vol/vol0}{/vol/vol2}

AttivitàEseguire il backup dell’immagine NAS dell’intero server di file.

Comando: backup nas -nasnodename=nas1

AttivitàEseguire il backup dell’immagine NAS dell’intero filesystem e salvare leinformazioni sull’indice per il backup del sistema di file.

382 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Comando: backup nas -mode=full -nasnodename=netappsj {/vol/vol0}-toc=yes

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 383

Page 412: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

Backup del registroIl comando backup registry esegue il backup del registro di Windows 2000 eWindows XP. Il registro è un database centralizzato che contiene le informazionisull’hardware, sulle applicazioni e sulle impostazioni del sistema operativo perciascuna stazione di lavoro della rete. Questo comando è elaboratoautomaticamente come parte del dominio SYSTEMOBJECT.

Utilizzare questo comando anche se è necessario eseguire immediatamente ilbackup del registro.

I backup del registro sono copiati in adsm.sys sotto la directory root dell’unità disistema. Il registro verrà in tal modo copiato sul server.

Per informazioni sugli oggetti di sistema per i quali è necessario eseguire un unicobackup, consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows2000, XP)” a pagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Backup REgistry ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando. Il comando backup registry esegue ilbackup delle celle del registro di sistema elencate in:HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\hivelist

EsempiAttività

Eseguire il backup dell’intero registro.

Comando: backup registry

384 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

Page 413: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

Backup RSMIl servizio RSM (Removable Storage Manager) è in esecuzione sul sistemaoperativo Windows 2000 Server. Il comando backup rsm esegue il backup deldatabase RSM. Il backup è posizionato in \windows\system32\ntmsdata\export. Ilcomando esegue quindi il backup selettivo della copia del server. Il server RSMcontinua l’esecuzione durante il processo di backup.

Nota: Sebbene il comando backup rsm esegue il backup del database RSM, ilcomando non esegue il backup dei dati gestiti da Windows 2000 RemoteStorage Service (RSS). Per eseguire il backup e ripristinare i dati non in lineagestiti da RSS, è necessario utilizzare Microsoft Backup Utility. Di seguitosono riportati alcune raccomandazioni relative all’utilizzo dei dati gestiti RSSnon in linea:v Ripristinare il database RSM prima di utilizzare Microsoft Backup Utility

per ripristinare i dati non in linea gestiti da RSS.v Richiamare da RSS tutti i dati non in linea che si desidera elaborare con

Tivoli Storage Manager utilizzando Microsoft Backup Utility prima diutilizzare il client Tivoli Storage Manager.

v Come caratteristica di Windows 2000, è necessario riavviare Windows2000 Server per completare il ripristino del database RSM.

I server Windows 2000 (Server, Advanced Server e Datacenter Server) consentonola condivisione di un’unità di memoria bulk in diverse applicazioni. Su tali serverRSM gestisce i dati su supporti di memoria rimovibili esistenti in un pool disupporti. Tali dati sono accessibili da applicazioni dei supporti e da programmi digestione supporti e possono essere condivisi e tracciati attraverso le applicazioni. Iserver Tivoli Storage Manager supportano RSM mediante la creazione di pool diapplicazioni per i supporti di backup. I client Tivoli Storage Manager supportano ilrecupero RSM mediante la creazione di un backup del database RSM durantel’esecuzione su un server Windows 2000.

Se si desidera eseguire il backup di RSM, verificare che il servizio RSM siaimpostato su automatico; se viene impostato su manuale, il servizio viene arrestatodopo il periodo di attività e non sarà disponibile per il backup.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 Server.

Sintassi

�� Backup RSm ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire un backup del database RSM.

Comando: back rsm

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 385

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Backup SysfilesIl comando backup sysfiles esegue il backup dei file di riavvio e di sistema diWindows 2000 e Windows XP. I file di riavvio e di sistema comprendono:v Tutti i file protetti dalla protezione dei file di sistemav Tutti i file nella directory del catalogo del servizio di protezione dei file di

sistemav I file di configurazione del contatore delle prestazioniv metabase IIS (Internet Information Services)

Per questi file viene eseguito un backup come oggetto di sistema singolo; tuttavia,per i file individuali all’interno di questo oggetto viene eseguito un backup comefile normali. Su Windows 2000 e Windows XP, questo comando è elaboratoautomaticamente come parte del dominio SYSTEMOBJECT. Il comando backupsysfilesnon esegue il backup dei file di riavvio su Windows XP a 64 bit: boot.ini,NTDETECT.COM, ntldr, BOOTSECT.DOS, Ntbootdd.sys.

Per informazioni sugli oggetti di sistema per i quali è necessario eseguire un unicobackup, consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows2000, XP)” a pagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Backup SYSFiles ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup dei file di riavvio e di sistema.

Comando: back sysf

386 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup SystemobjectIl comando backup systemobject esegue il backup di tutti gli oggetti di sistemavalidi. Per Windows 2000 e Windows XP, vengono elaborati gli oggetti di sistemadi seguito riportati che risultano attivi sulla macchina:v Active Directory (solo il controller del dominio)v Database dei Servizi certificativ Database cluster (solo nodo cluster)v Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistemav Volume di sistemav Registrazioni eventi (sistema, sicurezza e applicazione)v Database RSM (Removable Storage Management)v Filesystem replicativ WMI (Windows Management Instrumentation)

Questo comando è elaborato automaticamente come parte del dominioSYSTEMOBJECT.

Nota: Le istruzioni di inclusione-esclusione non influenzano l’elaborazione deglioggetti di sistema.Se per errore viene esclusa una directory rilevante per unbackup degli oggetti di sistema, il backup degli oggetti di sistema non ècompromesso.

Client supportatiQuesto comando è valido per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Backup SYSTEMObject ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Esegue il backup di tutti gli oggetti di sistema validi.

Comando: backup systemobject

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 387

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Backup SystemservicesUtilizzare il comando backup systemservices per eseguire il backup di tutti icomponenti del servizio di sistema (il predefinito) o i componenti singoli.Tabella 51 elenca i componenti dei servizi del sistema riconosciuti da Tivoli StorageManager:

Tabella 51. Componenti dei servizi del sistema e parole chiave corrispondenti

Componente Parola chiave

Registrazione eventi EVENTLOG

Removable Storage Management RSM

Database cluster CLUSTERDB

RSS (Remote Storage Service) RSS

Terminal Server Licensing TLS

WMI (Windows Management Instrumentation) WMI

metabase IIS (Internet Information Services) IIS

database DHCP DHCP

L’elenco di componenti dei servizi di sistema è dinamico e può cambiare a secondadel pacchetto servizi e delle funzioni del sistema operativo installate. Tivoli StorageManager consente la rivelazione dinamica e il backup di questi componenti. Se sista eseguendo il back up di un componente non elencato in Tabella 51, è possibilespecificare il nome del componente.

Note:

1. Utilizzare l’opzione include.systemstate nel file delle opzioni del client(dsm.opt) per assegnare le classi di gestioni per il backup dei servizi di sistemae di stato di Windows Server 2003. Per impostazione predefinita, viene eseguitoil bind dell’oggetto servizi del sistema e stato del sistema con la classe digestione predefinita.

2. Utilizzare l’opzione exclude.systemservice nel file di opzioni del client(dsm.opt) per escludere i componenti dei servizi del sistema singolo dai servizidi backup. L’immissione può essere la parola chiave o il nome del componenteda escludere dal backup. Questa opzione è valida solo per Windows Server2003. Per ulteriori informazioni, consultare l’argomento “Opzione exclude” apagina 209.

3. Utilizzare il comando query systemservices per visualizzare informazionirelative al backup dei servizi del sistema sul server Tivoli Storage Manager. Perulteriori informazioni, consultare l’“Query Systemservices” a pagina 452.

4. Utilizzare il comando restore systemservices per ripristinare il backup deiservizi del sistema dal server Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Restore Systemservices” a pagina 489.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows Server 2003.

Sintassi

388 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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�� Backup SYSTEMSErvicesEVENTLOGRSMRSSCLUSTERDBTLSWMIIISDHCPnome_componente

��

Parametriparola chiave o nome_componente

Specifica il percorso ed il nome del componente di cui si desidera eseguire ilbackup. Se si sta eseguendo il back up di un componente non elencato inTabella 51 a pagina 388, è possibile specificare il nome del componente. Se sispecifica il nome del componente e vi sono spazi, racchiudere il nome tradoppio apice. La parola chiave e i nomi dei componenti non sono sensibili almaiuscolo/minuscolo.

EsempiAttività

Esegue il backup di tutti i componenti dei servizi del sistema.

Comando: backup systemservices

AttivitàEseguire il backup del componente di registrazione evento dei servizi delsistema utilizzando la parola chiave corrispondente.

Comando: backup systemservices eventlog

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 389

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Backup SystemstateUtilizzare il comando backup systemstate per eseguire il backup di tutti icomponenti dello stato del sistema come oggetto singolo, per fornire un’istantaneacon riferimento temporale coerente dello stato del sistema. I componenti dello statodel sistema includono quanto segue:v Directory attivav Volume di sistemav Database dei Servizi certificativ Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistema

L’elenco di componenti dello stato di sistema è dinamico e può cambiare a secondadel pacchetto servizi e delle funzioni del sistema operativo installate. Tivoli StorageManager consente la rivelazione dinamica e il backup di questi componenti.

Note:

1. Viene eseguito il backup del componente dei file di riavvio e di sistema dellostato di sistema se un membro (file) del componente è stato modificato dopol’ultimo backup. Se un membro viene modificato, viene eseguito il backupdell’intero gruppo di file che comprendono il componente.

2. Il client Windows Server 2003 di Tivoli Storage Manager non supporta ilbackup dei componenti dello stato di sistema singolo.

3. Utilizzare l’opzione include.systemstate nel file delle opzioni del client(dsm.opt) per assegnare le classi di gestioni per il backup dei servizi di sistemae di stato di Windows Server 2003. Per impostazione predefinita, viene eseguitoil bind dell’oggetto servizi del sistema e stato del sistema con la classe digestione predefinita.

4. Utilizzare il comando query systemstate per visualizzare informazioni relativeal backup dello stato del sistema sul server Tivoli Storage Manager. Perulteriori informazioni, consultare l’“Query Systemstate” a pagina 453.

5. Utilizzare il comando restore systemstate per ripristinare il backup dello statodel sistema dal server Tivoli Storage Manager. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Restore Systemstate” a pagina 491.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows Server 2003.

Sintassi

�� Backup SYSTEMSTate ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup dello stato del sistema.

Comando: backup systemstate

390 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Backup SysvolIl comando backup sysvol esegue il backup di un volume di sistema Windows2000. Questi sono i dati replicati da Active Directory e non fanno parte deldatabase della struttura di directory. I dati del volume di sistema devono esserecontrassegnati come tali nell’impostazione FRS.

Questo oggetto di sistema si trova solo su un server Windows 2000 che funzionacome controllore di dominio.

Per informazioni sugli oggetti di sistema per i quali è necessario eseguire un unicobackup, consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows2000, XP)” a pagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il server Windows 2000.

Sintassi

�� Backup SYSVol ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup di un volume di sistema.

Comando: back sysvol

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 391

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Backup WASIl comando backup was specifica se eseguire il backup di WAS (WebSphereApplication Server) Network Deployment Manager (contiene informazioni relativeall’impostazione, ai file di applicazione e alla configurazione) o dell’ApplicationServer sul server Tivoli Storage Manager. È possibile eseguire il backup di NetworkDeployment Manager e di Application Server utilizzando sessioni diverse.

Note:

1. Non sono supportate sessioni di backup multiple dello stesso nodo.2. Utilizzare l’opzione mode per specificare se eseguire un backup completo

(predefinito) o differenziale. Per ulteriori informazioni, consultare “Mode” apagina 256.

3. Utilizzare l’opzione wastype per specificare se eseguire il backup di ND(Network Deployment Manager) o di APP (Application Server) associato con ilnome del nodo dell’istanza di WAS di cui si desidera eseguire il backup.L’impostazione predefinita è ND. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Wastype” a pagina 350.

4. Utilizzare l’opzione include nel file di opzioni client (dsm.opt) per assegnareuna classe di gestione ad un backup del gruppo WAS. Ad esempio:v Per Network Deployment Manager: include /WAS_ND_NDNODE mgmtclassv Per Application Server: include WAS_APPNODE mgmtclass

5. I backup di WAS possono anche essere aggiunti a una serie di backup. Perulteriori informazioni sui backup WAS, consultare “Ripristino dei dati da unaserie di backup” a pagina 106.

Client supportatiQuesto comando è valido per Windows 2000 Server e Advanced Server.

Sintassi

�� Backup WAsopzioni

nodename ��

Parametriopzioni

Tabella 52. Comando Backup WAS: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

mode Solo riga comandi. 256

wastype Solo riga comandi. 350

nodenameSpecifica il nome del nodo dell’istanza di WAS di cui si esegue il backup.Questo è un parametro obbligatorio.

EsempiAttività

Eseguire il backup di Network Deployment Manager associato al nome delnodo wasnode.

392 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Comando: backup was wasnode

AttivitàEseguire il backup di Application Server associato al nome del nodo edall’istanza ednode_instance1.

Comando: backup was ednode_instance1 -wastype=app

AttivitàEseguire il backup differenziale di Network Deployment Manager associatoal nome del nodo ed all’istanza ednode_instance2.

Comando: backup was ednode_instance2 -wastype=nd -mode=differential

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 393

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Backup WMIIl comando backup wmi esegue il backup del repository WMI (WindowsManagement Instrumentation) di Windows 2000 o Windows XP. Non è possibileeseguire il backup di un repository WMI su una specifica file. Tivoli StorageManager esporta il repository WMI al file adsm.sys\wmi\wmidbfile ed esegue ilbackup del file esportato.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Backup WMI ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Eseguire il backup del repository WMI (Windows ManagementInstrumentation).

Comando: back wmi

394 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Cancel ProcessIl comando cancel process visualizza un elenco di NAS correnti (se il supportoNDMP è abilitato) e i processi di backup e di ripristino dell’immagine server-freeper i quali l’utente di gestione dispone dell’autorizzazione. L’utente di gestionepuò quindi selezionare un processo da annullare. Il privilegio del proprietario delclient è un’autorizzazione sufficiente per annullare il NAS selezionato o i processidi backup o di ripristino dell’immagine server-free.

Quando un utente, con ID non di gestione, utilizza una sessione di riga comandiinterattiva, Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un ID responsabile.

Nota: Se si utilizza il comando cancel process sulla riga comandi iniziale, nonviene eseguito nessun contatto con il server e non è necessaria alcunapassword.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Cancel Process ��

ParametriNon esistono parametri per questa opzione.

EsempiAttività

Annullare il NAS corrente o i processi di backup o di ripristinodell’immagine server-free.

Comando: cancel process

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 395

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Cancel RestoreIl comando cancel restore visualizza un elenco di sessioni di ripristino riavviabilinel database del server. È possibile non selezionare alcuna sessione di ripristinoriavviabile oppure più sessioni che si desidera annullare. Per riavviare le sessionidi ripristino riavviabili, utilizzare il comando restart restore.

Utilizzare il comando cancel restore se:v Non è possibile eseguire il backup dei file mediante il ripristino riavviabile.v Si desidera annullare le sessioni di ripristino riavviabili.v Le sessioni di ripristino riavviabili vincolano lo spazio file in modo che i file non

possono essere spostati all’esterno dei volumi sequenziali.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Cancel Restore ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Annullare un’operazione di ripristino.

Comando: cancel restore

396 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Delete AccessIl comando delete access cancella le regole di autorizzazione per i file o leimmagini memorizzati sul server. Quando si cancella una regola di autorizzazione,si revoca l’accesso di un utente ai file o alle immagini specificati mediante quellaregola.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Delete ACcess ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Visualizzare un elenco delle regole correnti di autorizzazione e selezionarele regole che si desidera cancellare.

Comando: delete access

Consultare il seguente esempio:

Indice Tipo Nodo Proprietario Percorso_____ ______ ____________________________________1 Backup node1 daisy c:\dev\proja\list.c2 Archive node3 marm c:\fin\budg\depta.jan3 Backup node4 susie c:\plan\exp\deptc.feb4 Archive node5 susies c:\mfg\invn\parta.wipImmettere Indice regole per cancellare o uscire per annullare:

Per cancellare le regole delle autorizzazioni che consentono a marm e susiesdi accedere ai file, immettere 2 4 o (2,4) e premere Invio.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 397

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Delete ArchiveIl comando delete archive cancella i file archiviati dalla memoria del server TivoliStorage Manager. Il responsabile deve concedere l’autorizzazione per cancellare ifile archiviati.

Attenzione: Una volta cancellati i file archiviati, non è possibile recuperarli.Verificare che i file siano obsoleti prima di cancellarli.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Delete ARchiveopzioni

filespec{filespacename}filespec

��

Parametriopzioni

Tabella 53. Comando Delete Archive: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

description Solo riga comandi. 189

filelist Solo riga comandi. 216

noprompt Solo riga comandi. 263

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

filespecSpecifica il percorso ed il nome file che si desidera cancellare dalla memoria.Utilizzare i caratteri jolly per specificare un gruppo di file o tutti i file di unadirectory. È inoltre possibile immettere in un comando fino a 20 specifiche difile.

Nota: Se si specifica filespacename, non includere una lettera di unità nellaspecifica file.

{filespacename}Specifica lo spazio file (racchiuso tra parentesi graffe) sul server contenente ilfile che si desidera cancellare. Questo è il nome dell’unità sulla stazione dilavoro da cui è stato archiviato il file. È possibile specificare nomi UNC; i nomidi etichetta unità vengono utilizzati solo per i supporti rimovibili.

Utilizzare filespacename se il nome è stato modificato o se si esegue lacancellazione dei file archiviati su un altro nodo le cui etichette di unità sonodiverse dalle proprie. È necessario specificare un nome spazio file NTFS mistoo in lettere minuscole racchiuso tra apici e parentesi. Ad esempio,{″NTFSDrive″}.

398 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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In modo loop, sono validi sia i singoli che i doppi apici. Ad esempio,{″NTFSDrive″} e {’NTFSDrive’} sono entrambe valide. In modo batch, sonovalidi solo i singoli apici. La richiesta dei singoli apici è una limitazione delsistema operativo.

EsempiAttività

Eliminare i file dallo spazio file abc nella directory proj.

Comando: del arc {abc}\proj\*.*

AttivitàCancellare un file denominato budget.jan.

Comando: del arch c:\plan\proj1\budget.jan

AttivitàCancellare tutti i file archiviati dalla directory c:\plan\proj1 conun’estensione file di tipo .txt.

Comando: del arch c:\plan\proj1\*.txt

AttivitàCancellare i file archiviati dalla directory c:\project utilizzando l’opzionepick.

Comando: d ar c:\project\*.* -pick

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 399

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Delete FilespaceIl comando delete filespace cancella gli spazi file dalla memoria del server TivoliStorage Manager. Lo spazio file è uno spazio logico sul server che contiene i file o leimmagini di cui è stato eseguito il backup o l’archiviazione. Tivoli Storage Managerassegna uno spazio file separato sul server per ogni unità della stazione di lavoroda cui è stato eseguito il backup o l’archiviazione dei file. Il nome dello spazio fileè uguale al nome UNC. I nomi di etichetta unità vengono utilizzati solo per isupporti rimovibili. Quando si immette il comando delete filespace, vienevisualizzato un elenco di spazi file. Selezionare gli spazi file che si desideracancellare dall’elenco.

Il responsabile deve concedere l’autorizzazione affinché si possa cancellare unospazio file. È necessaria l’autorizzazione BACKDEL se lo spazio file che si desideracancellare contiene versioni di backup oppure l’autorizzazione ARCHDEL se lospazio file contiene file di archivio. Se lo spazio file contiene sia le versioni dibackup che le copie di archivio, sono necessari entrambi i tipi di autorizzazione.

Eliminazione degli spazi file NASUtilizzare il comando delete filespace per cancellare gli spazi file NAS dallamemoria del server.

Utilizzare l’opzione nasnodename per identificare il server di file NAS. Quando unutente, con ID non di gestione, utilizza una sessione di riga comandi interattiva,Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un ID responsabile. Inserirel’opzione nasnodename nel file delle opzioni del client (dsm.opt). Il valore nel filedelle opzioni client è quello predefinito, ma può essere sostituito sulla rigacomandi. Se l’opzione nasnodename non è contenuta nel file delle opzioni client , ènecessario specificarla sulla riga comandi durante l’elaborazione dei filesystemNAS. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Nasnodename” a pagina 260.

Utilizzare l’opzione class per specificare la classe di uno spazio file da cancellare.Per visualizzare un elenco di spazi file appartenenti a un nodo NAS in modo daselezionarne uno per la cancellazione, utilizzare l’opzione -class=nas. Utilizzando ilvalore predefinito, -class=client, il comportamento corrente di delete filespace noncambierà. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Class” a pagina 177.

Per informazioni sulla cancellazione degli spazi file NAS utilizzando il client Web,consultare la sezione Capitolo 4, “Esecuzione del backup dei dati”, a pagina 51.

Eliminazione degli spazi file WAS (WebSphere ApplicationServer)Utilizzare il comando delete filespace per eliminare uno spazio file WAS sul serverTivoli Storage Manager.

Utilizzare il comando delete group per eliminare un gruppo WAS sul server TivoliStorage Manager. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Delete Group” apagina 402.

Attenzione: Quando si cancella uno spazio file, si cancellano tutte le versioni dibackup e le copie di archivio all’interno dello spazio file. Quando si cancella unospazio file, non è possibile ripristinare i file o le immagini. Verificare che i file o leimmagini siano obsoleti prima di cancellarli.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

400 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Sintassi

�� Delete Filespaceopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 54. Comando Delete Filespace: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

class Solo riga comandi. 177

detail Solo riga comandi. 191

nasnodename File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 260

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

EsempiAttività

Cancellare uno spazio file.

Comando: delete filespace

AttivitàCancellare gli spazi file NAS dal server di file NAS dagordon memorizzatosul server.

Comando: delete filespace -nasnodename=dagordon -class=nas

AttivitàEliminare gli spazi file WAS memorizzati nel server.

Comando: delete filespace

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 401

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Delete GroupUtilizzare il comando delete group per eliminare un backup del gruppo sul serverTivoli Storage Manager. Utilizzando questo comando, è possibile anche eliminare ibackup del gruppo WAS.

Dopo aver eliminato un gruppo, il membro principale (virtualfsname) resta sulserver Tivoli Storage Manager. Il server non contiene alcun membro (file odirectory) ma è riportato in un comando query filespace successivo. Se non vieneaggiunta l’opzione showmembers, non ci saranno file elencati. L’eliminazione di ungruppo non comporta sempre la rimozione dello spazio file in cui il grupporisiede, in quanto nello spazio file possono trovarsi altri gruppi. Utilizzarel’opzione delete filespace se si desidera rimuovere lo spazio file e tutti i dati inesso contenuti.

Note:

1. Utilizzare l’opzione inactive per visualizzare entrambe le versioni del backupdel gruppo attiva ed inattiva. Per impostazione predefinita, Tivoli StorageManager visualizza solo le versioni attive. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Inactive” a pagina 232.

2. Utilizzare l’opzione pick per selezionare un gruppo specifico da eliminare dalserver Tivoli Storage Manager. Consultare “Pick” a pagina 270 per ulterioriinformazioni.

3. Utilizzare l’opzione noprompt se si desidera eliminare la richiesta di confermache normalmente appare prima che venga eliminata una versione di backup delgruppo. Per impostazione predefinita, Tivoli Storage Manager richiede laconferma prima dell’eliminazione del backup del gruppo. L’utilizzo di questaopzione può velocizzare la cancellazione. Tuttavia, può provocare lacancellazione accidentale della versione di backup del gruppo che si desiderasalvare. Utilizzare questa opzione con cautela. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Noprompt” a pagina 263.

4. Utilizzare il comando query filespace per visualizzare i nomi degli spazi filevirtuali relativi al nodo memorizzati sul server Tivoli Storage Manager.Consultare “Query Filespace” a pagina 432 per ulteriori informazioni.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Delete GRoup filespecopzioni

��

Parametrifilespec

Specifica il nome dello spazio file virtuale (racchiuso tra parentesi graffe) ed ilnome gruppo sul server che si desidera eliminare.

opzioni

Tabella 55. Comando Delete Group: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

inactive Solo riga comandi. 232

402 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 55. Comando Delete Group: opzioni correlate (Continua)

noprompt Solo riga comandi. 263

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

EsempiAttività

Eliminare la versione attiva corrente del gruppo vfs\group1.

Comando:delete group {vfs}\group1

AttivitàEliminare una versione di backup del gruppo vfs\group1 da un elenco diversioni attive e inattive.

Comando:delete group {vfs}\group1 -inactive -pick

AttivitàEliminare un backup del gruppo WAS da un elenco di versioni attive einattive.

Comando: delete group {WAS_NODENAME}\WASGROUP -ina -pick

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 403

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ExpireIl comando expire renderà inattivi gli oggetti di backup elencati nella specifica difile o quelli indicati dall’opzione filelist.

Quando si utilizza il modo interattivo, viene visualizzato un messaggio di notificarelativo all’eventuale scadenza.

Il comando expire non elimina i file della stazione di lavoro. Se si esegue ilcomando expire su un file o su una directory presente nella stazione di lavoro,viene eseguito di nuovo il backup di tale file o directory durante il successivobackup incrementale a meno che l’oggetto non venga escluso dal processo dibackup.

Se si eseguire il comando expire su una directory che contiene file attivi, questi filenon verranno visualizzati dalla GUI in una successiva interrogazione. Tuttavia,questi file verranno visualizzati sulla riga comandi se si specifica l’interrogazionecorretta con un carattere jolly per la directory.

Nota: Poiché il comando expire modifica l’immagine del server del filesystem delclient senza modificare effettivamente il filesystem del client, al comandoexpire non è consentito sui file ubicati su un filesystem controllato dalservizio journal di Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� EXPireopzioni

filespec ��

Parametriopzioni

Tabella 56. Comando Expire: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

filelist Solo riga comandi. 216

noprompt Solo riga comandi. 263

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

Nota: Se si specifica filelist, l’opzione pick viene ignorata.

filespecSpecifica un percorso e un nome file per i quali si desidera eseguire ilcomando expire. In questo comando è possibile specificare solo una specifica difile. È possibile utilizzare caratteri jolly per selezionare un gruppo di file o tuttii file di una directory. Se si specifica l’opzione filelist, l’opzione filespec vieneignorata.

404 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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EsempiAttività

Disattivare il file letter1.txt nella directory home.

Comando: expire c:\home\letter1.txt

AttivitàRendere inattivi tutti i file nella directory admin\mydir.

Comando: expire c:\admin\mydir\*

AttivitàDisattivare tutti i file in c:\avi\filelist.txt

Comando: expire -filelist=c:\avi\filelist.txt

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 405

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HelpIl comando help visualizza un elenco di informazioni di aiuto per il client rigacomandi. Immettere il numero dell’argomento che si desidera visualizzare. Se vi èpiù di un pannello di argomenti, scorrere l’elenco. Per uscire, digitare q e premereInvio.

Nota: Se si utilizza il comando help sulla riga comandi iniziale, non viene eseguitonessun contatto con il server e non è necessaria alcuna password.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Help ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Visualizzare un elenco di argomenti della guida.

Comando: help

406 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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IncrementalIl comando incremental esegue il backup di tutti i file nuovi o modificati o delledirectory del dominio client predefinito o dei filesystem, directory o file specificati,a meno che non si escludano dai servizi di backup.

Per eseguire il backup incrementale delle directory o dei file selezionati, immetterela specifica dei file nel comando. Per impostazione predefinita il backup dei file odelle directory viene eseguito nel dominio assunto. Per informazioni su comemodificare gli oggetti inclusi nel dominio predefinito, consultare “Domain” apagina 195.

I seguenti attributi della classe di gestione assegnati al file o alla directoryinfluenzano l’effettiva esecuzione del backup dei dati:

FrequenzaIl numero di giorni che deve trascorrere tra i backup successivi per il file.L’attributo frequency viene applicato solo su un backup incrementaleparziale. Questo attributo della classe di gestione viene ignorato duranteun backup basato su journal.

Modo Consente di eseguire il backup solo dei file modificati in seguito all’ultimaesecuzione di backup (modificato) o di eseguire il backup dei file aprescindere dal fatto che siano stati modificati o meno (assoluto).

SerializzazioneConsente o meno l’esecuzione del backup dei file o delle directory in baseai seguenti valori:v statica: Per eseguirne il backup, i dati non devono essere modificati

durante l’esecuzione del backup o di archivio.v statica condivisa: Se i dati del file o della directory vengono modificati

durante i tentativi di backup o di archiviazione, l’operazione di backupo di archiviazione non viene eseguita. Il valore dell’opzionechangingretries determina il numero dei tentativi effettuati. Il valorepredefinito è 4.

v dinamica: Viene eseguito il backup o l’archiviazione dell’oggetto alprimo tentativo, a prescindere dalle modifiche effettuate durante ilprocesso.

v dinamica condivisa: Viene eseguito il backup o l’archiviazionedell’oggetto all’ultimo tentativo, anche se i dati vengono modificatidurante il processo.

Per ulteriori informazioni sulle classi di gestione, consultare Capitolo 8,“Informazioni sulle politiche di gestione della memoria”, a pagina 135.

Con l’opzione include di un elenco di inclusioni-esclusioni, è possibile sostituire laclasse di gestione predefinita relativa a un file o a un gruppo di file.

È possibile eseguire un backup incrementale completo o incrementale per data. Il valorepredefinito è rappresentato da un backup incrementale completo.

Se si esegue un processo journal di un filesystem e il journal non è valido, ilbackup incrementale completo esegue al backup basato su journal. Per ulterioriinformazioni, consultare “Backup basato su journal” a pagina 408. È possibileeseguire un backup incrementale completo senza il servizio journal utilizzandol’opzione nojournal. Per ulteriori informazioni, consultare “Nojournal” apagina 262.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 407

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È inoltre possibile utilizzare il comando selective per eseguire un backup selettivosolo dei file, delle directory o delle directory vuote specificate, indipendentementeda eventuali modifiche. Per ulteriori informazioni, fare riferimento all’“Selective” apagina 503.

Un backup incrementale completo di tutti i file e le directory nuove o modificaterispetto all’ultimo backup incrementale. Durante un backup incrementale completo,il client interroga il server o il database journal per stabilire l’esatto stato dellamemoria. Tivoli Storage Manager utilizza tale informazione per:v Eseguire il backup di nuovi file o directory.v Eseguire il backup di file o directory il cui contenuto è stato modificato.v Contrassegnare le versioni di backup non attive sul server per i file o le

directory cancellate dalla stazione di lavoro.v Eseguire di nuovo il collegamento delle versioni di backup con le classi di

gestione se vengono modificate le assegnazioni delle classi di gestione.

Migrazione agli spazi file abilitati per UnicodePer informazioni relative all’utilizzo del client Unicode, consultare “Autofsrename”a pagina 173.

Supporto per apertura file (Windows 2000, Windows XP)Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto per apertura file (consultare “Configurazione di LVSA per abilitare ilsupporto file aperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager esegue un backup dell’istantanea dei file aperti(o bloccati) da altre applicazioni. L’istantanea consente di eseguire il backup dauna copia con riferimento temporale che corrisponde al filesystem nel momento incui viene eseguita l’istantanea. Nel backup non sono incluse modifiche successiveal filesystem. È possibile impostare il parametro fileleveltype dell’opzioneinclude.fs su dynamic per specificare le unità che non utilizzano il supporto fileaperti.

Per controllare un’operazione di supporto per apertura file, è possibile specificarequeste opzioni facoltative nel file dsm.opt oppure come valori dell’opzioneinclude.fs: snapshotcachelocation, snapshotcachesize, snapshotfsidleretries,snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Opzioni include” a pagina 235.

Note:

1. È possibile impostare solo l’opzione fileleveltype come valore per l’opzioneinclude.fs; non come opzione standalone nel file dsm.opt.

2. È possibile utilizzare l’opzione include.fs per impostare le opzionidell’istantanea su base filesystem.

3. È possibile utilizzare il supporto per file aperti insieme alle operazioni dibackup dei file secondari e di backup basate su journal.

Backup basato su journalSe è stato installato il servizio motore journal ed è in esecuzione, per impostazionepredefinita il comando incrementale esegue automaticamente un backup su basejournal dei sistemi di file selezionati controllati dal servizio del motore journal.Tivoli Storage Manager non utilizza la funzione journal sui filesystem WindowsNTFS o su qualsiasi altro JFS (journaled file system).

I record di journal engine service cambiano in un oggetto e i relativi attributi in undatabase journal. Durante il backup basato su journal, il client richiama un elenco

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dei file disponibili per il backup dal database journal. L’esecuzione dei backup subasi regolari mantiene la dimensione del journal.

Un backup basato su journal può migliorare le prestazioni del backup. Con ilbackup basato su journal, il client none segue la scansione del filesystem locale enon richiede informazioni al server per determinare quali file elaborare. Il backupbasato su journal riduce inoltre il traffico di rete tra il client e il server.

Tivoli Storage Manager filtra l’elenco basato sull’elenco di inclusioni-esclusionicorrente. Tivoli Storage Manager elabora, valuta la scadenza e aggiorna i filederivanti in base alle restrizioni delle impostazioni, ad esempio la serializzazione.L’attributo di frequenza copia della classe di gestione viene ignorato durante ilbackup journal.

Il servizio Journal Engine non consente che le modifiche di determinati file disistema di registrare le modifiche sul giornale. Poiché le modifiche apportate aquesti file non vengono registrate, Tivoli Storage Manager non esegue il backup diquesti file. Per informazioni sui file di sistema esclusi da questa operazione, fareriferimento al file di configurazione del servizio tsmjbbd.ini ubicato nelladirectory di installazione Tivoli Storage Manager.

Per supportare il backup journal, è necessario installare il servizio Journalingengine. Installare questo servizio utilizzando il comando dsmcutil oppure ilWizard di installazione della GUI. Consultare “Utilizzo del comando Dsmcutil” apagina 515 per ulteriori informazioni relative all’utilizzo del comando dsmcutil pereseguire l’installazione del servizio Journaling Engine. Per ulteriori informazionisull’installazione del servizio Journal Engine, consultare la sezione 59.

Se la specifica file indicata nel comando incremental è uno spazio file, TivoliStorage Manager elabora tutte le voci journal relative a questo spazio file. TivoliStorage Manager elabora le specifiche di file con caratteri jolly e le directory allostesso modo. Tivoli Storage Manager utilizza l’elenco del dominio se non sispecifica una specifica di file.

Nota: è possibile che il backup di tipo journal non esegua il fallback del backupincrementale tradizionale, se il dominio delle impostazioni del nodo è cambiato sulserver, a seconda dell’ultima modifica alla serie delle impostazioni all’interno deldominio e della data dell’ultimo backup incrementale. In questo caso, è necessarioimpostare un backup incrementale tradizionale completo per ricollegare i file alnuovo dominio. Utilizzare l’opzione nojournal con il comando incremental perspecificare che si desidera eseguire un backup incrementale completo tradizionaleanziché il backup predefinito di tipo journal.

Quando un utente cancella un file con un nome esteso, il sistema operativoWindows può fornire un nome breve o compresso al servizio journal engine. Unavolta cancellato l’oggetto, è possibile che il nome compresso venga riutilizzato eche la cancellazione non identifichi più un oggetto univoco. Durante un backupincrementale di tipo journal, l’esecuzione del comando expire sul file non ha esitopositivo poiché il nome compresso non viene riconosciuto dal server. Quando siverifica questa condizione, viene creato un record che indica che la directorycorrente non è rappresentata esattamente sul server. Utilizzare l’opzioneincrthreshold per specificare le operazioni da eseguire in tale occorrenza. Perulteriori informazioni, consultare l’argomento “Incrthreshold” a pagina 242.

Considerazioni: Nelle seguenti situazioni, il client ritorna al backup incrementalecompleto tradizionale in caso di journal non valido:

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 409

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v I file sul server relativi a uno spazio file sottoposto a journal sono stati cancellati.v Il nome di uno spazio file sottoposto a journal è cambiato.v Il nome del nodo client è cambiato.v La politica è cambiata (attivazione di una nuova serie di impostazioni).v L’unità journal è danneggiata (esaurimento spazio, errore disco).v Il servizio journal non è in esecuzione.v Il servizio journal è stato arrestato o avviato per qualsiasi motivo compreso per

il riavvio del sistema.

Il backup di tipo journal differisce dal backup incrementale completo tradizionaleper i seguenti motivi:v Tivoli Storage Manager non applica le frequenze di copia non predefinite

(diverse da 0).v Gli attributi modificati in un oggetto richiedono il backup dell’intero oggetto.

È possibile utilizzare l’opzione nojournal con il comando incremental per eseguireun backup incrementale completo tradizionale anziché il backup di tipo journalpredefinito. Per ulteriori informazioni, consultare “Nojournal” a pagina 262.

Volume virtuale e punto di montaggio virtuale (Windows NTFS)Se si esegue un backup incrementale di uno spazio file in cui è montato unvolume, Tivoli Storage Manager non attraversa il nodo del montaggio ed esegue ilbackup di tutti i dati montati. Ad esempio, se si ha un volume montatodenominato c:\mount sullo spazio file c:, Tivoli Storage Manager esegue solo ilbackup del punto di nodo e non dei dati presenti in c:\mount.

Per eseguire il backup di tutti i dati di un filesystem, inclusi i volumi virtuali e ipunti di montaggio virtuali, eseguire un backup incrementale su ciascun volumevirtuale. È inoltre necessario eseguire un backup incrementale sul filesystem.

L’opzione exclude.dir non è valida per un volume virtuale montato se è statoeseguito un backup del volume come uno spazio file. Exclude.dir è valida per unpunto di montaggio del quale è stato eseguito il backup.

Esecuzione del backup del root Microsoft DfsSe si esegue un backup incrementale del root Microsoft Dfs ed è specificatal’opzione dfsbackupmntpnt=yes, Tivoli Storage Manager esegue il backup solo deipunti di nodo e non della struttura secondaria.

Se si desidera attraversare la struttura Dfs ed eseguire il backup dei file e dellesottodirectory di tutti i nodi che vengono rilevati, specificare l’opzionedfsbackupmntpnt=no. Se si desidera eseguire il backup della struttura ad alberoDfs e dei dati contenuti nella struttura ad albero Dfs, è necessario eseguire duebackup: uno con dfsbackupmntpnt=yes e l’altro con dfsbackupmntpnt=no.

Tale opzione non ha effetto se si sta eseguendo il backup di nodi individuali. Ilfunzionamento dell’opzione exclude.dir per i nodi Dfs è lo stesso di quello per ivolumi virtuali montati. Per ulteriori informazioni, fare riferimentoall’“Dfsbackupmntpnt” a pagina 192.

Incrementale per dataIl backup incrementale per data comprende i file nuovi e modificati con data dimodifica successiva alla data dell’ultimo backup incrementale memorizzato sulserver, a meno che i file non vengano esclusi dal backup con l’istruzione exclude.

Se viene eseguito un backup incrementale per data solo su una parte delfilesystem, la data dell’ultimo backup incrementale completo non viene aggiornata

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e il successivo backup incrementale per data eseguirà di nuovo il backup dei file.Utilizzare il comando query filespace per stabilire la data e l’ora dell’ultimobackup incrementale dell’intero filesystem.

Per eseguire un backup incrementale per data, utilizzare l’opzione incrbydate conil comando incremental.

Diversamente dal backup incrementale completo, il backup incrementale per datanon conserva l’attuale memoria del server di tutti i file della stazione di lavoropoiché:v Non fa scadere le versioni di backup dei file cancellati dalla stazione di lavoro.v Non esegue nuovamente il bind delle versioni di backup di una nuova classe di

gestione se la classe di gestione è stata modificata.v Non esegue il backup dei file con attributi modificati, a meno che le date e le ore

di modifica non sono state modificate.v Ignora l’attributo di frequenza del gruppo copie delle classi di gestione.

Per tali ragioni, se durante la settimana il tempo da dedicare all’esecuzione deibackup è limitato e si preferisce effettuare tale attività durante il fine settimana,sarà possibile utilizzare il backup incrementale per data durante la settimana e ilbackup incrementale completo durante il fine settimana per conservare l’attualememoria del server dei file della stazione di lavoro.

Se il comando incremental viene ritentato a causa di un un malfunzionamentodelle comunicazioni o della perdita della sessione, le statistiche di trasferimentoindicheranno il numero di byte Tivoli Storage Manager utilizzati per iltrasferimento durante tutti i tentativi del comando. Pertanto, è possibile che lestatistiche per i byte trasferiti non corrispondano a quelle del file, ad esempio allestatistiche relative alla dimensione del file.

Backup dei file secondari di personalizzazionePer eseguire il backup da un dispositivo di rete con larghezza di banda limitata, adesempio un modem, è possibile ridurre il traffico della rete utilizzando l’opzionesubfilebackup. Se si desidera utilizzare questa opzione, specificare le opzionisubfilebackup, subfilecachepath e subfilecachesize durante il backup iniziale delfile. Tali opzioni specificano se eseguire un backup dei file secondari con ilpercorso e la dimensione dei dati da trasferire. Per ulteriori informazioni su questeopzioni, consultare Capitolo 9, “Utilizzo delle opzioni di elaborazione”, apagina 145. Per ulteriori informazioni sui backup dei file secondari, consultare“Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata” a pagina 55.

Associazione di un’istantanea locale con uno spazio file delserverUtilizzare l’opzione snapshotroot con il comando incremental insieme adun’applicazione suddivisa in tre partizioni che fornisce un’istantanea del volumelogico, per associare i dati dell’istantanea locale con lo spazio file realememorizzato sul server Tivoli Storage Manager. L’opzione snapshotroot nonfornisce le funzioni necessarie per eseguire un’istantanea del volume, ma solo pergestire i dati creati da un’istantanea del volume. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Snapshotroot” a pagina 315.

ConsiderazioniTivoli Storage Manager esegue il backup dei flussi definiti solo su file.L’esecuzione del backup di un flusso definito contenente dati di file sciolti non èsupportata. Tivoli Storage Manager eseguirà il backup di un file sciolto come fileregolare se la compressione del client è disattivata. Abilitare la compressione file

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 411

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(compression=yes) per l’esecuzione del backup dei file sciolti per ridurre il tempodelle transazioni in rete e per ottimizzare lo spazio di memoria su server.

Le parti disco Microsoft non influiscono sulla quantità di dati per i quali èpossibile eseguire il backup.

Tivoli Storage Manager esegue il backup dei file codificati EFS in formatocodificato non formattato. I file non vengono decodificati prima della trasmissione;essi sono sempre in formato codificato. I file vengono ripristinati anche in formatocodificato.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Incrementalopzioni

� filespec

��

Parametriopzioni

Tabella 57. Comando Incremental: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

autofsrename Solo file delle opzioni client (dsm.opt). 173

changingretries File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 176

compressalways File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 182

compression File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 183

dirsonly Solo riga comandi. 194

domain File delle opzioni client (dsm.opt) o solo riga comandi. 195

filelist Solo riga comandi. 216

filesonly Solo riga comandi. 219

incrbydate Solo riga comandi. 240

memoryefficientbackup File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 255

nojournal Solo riga comandi. 262

postsnapshotcmd Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o con l’opzione include.fs.

275

preservelastaccessdate File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 279

presnapshotcmd Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o con l’opzione include.fs.

284

resetarchiveattribute File delle opzioni client (dsm.opt). 290

skipntpermissions File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 308

skipntsecuritycrc File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 309

snapshotcachelocation Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o con l’opzione include.fs.

310

412 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 57. Comando Incremental: opzioni correlate (Continua)

snapshotcachesize Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o con l’opzione include.fs.

311

snapshotfsidleretries Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o con l’opzione include.fs.

312

snapshotfsidlewait Utilizzare questa opzione con il file delle opzioni client(dsm.opt) o con l’opzione include.fs.

313

snapshotroot Solo riga comandi. 315

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

filespecSpecifica il percorso ed il nome file di cui si desidera eseguire il backup.Utilizzare i caratteri jolly per selezionare un gruppo di file o tutti i file di unadirectory. È inoltre possibile immettere in un comando fino a 20 specifiche difile separate da uno spazio. Se non viene specificata alcuna specifica file, vieneeseguito il backup del dominio predefinito o di quello specificato comeopzione. Per informazioni sulla dimensione massima dei file per l’elaborazionedel backup, consultare “Dimensione massima file per attività” a pagina 361.

Se si specifica un filesystem, viene eseguito il backup di tutti i file, dei nuovi edi quelli modificati. Inoltre, l’ultima data incrementale relativa allo spazio fileviene aggiornata sul server. Se viene specificato un file o una directory, l’ultimadata incrementale non viene aggiornata. Quindi, è possibile che il backup delfile o della directory venga eseguito nuovamente quando viene eseguitosuccessivamente un backup utilizzando l’opzione incrbydate.

Se si specifica un filesystem, specificare il filesystem senza una barra iniziale.

EsempiAttività

Eseguire un backup incrementale del dominio client predefinito specificatonel file delle opzioni utente (dsm.opt).

Comando: Incremental

AttivitàEseguire un backup incrementale delle unità c:, d:, ed e:.

Comando: i c: d: e:

AttivitàEseguire un backup incrementale della directory \home\ngai e dei suoicontenuti sull’unità corrente.

Comando: i \home\ngai\

AttivitàEseguire un backup incrementale di tutti i file e le directory dell’unità c: ememorizzarli nello spazio file dell’istantanea locale\\florence\c$\snapshots\snapshot.0 sul server Tivoli Storage Manager.

Comando: dsmc inc c:-snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 413

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LoopIl comando loop avvia una sessione di riga comandi interattiva fino a quando nonsi immette quit.

Se è necessario immettere una password, la password verrà richiesta prima chevenga visualizzato il prompt del modo loop.

Nota: Non è possibile inserire il modo loop senza un server valido. Una delleconseguenze di ciò, sarà che alcuni comandi, come restore backupset-location=file, verranno accettati sulla riga comandi iniziale solo quandonon è disponibile un server valido.

In una sessione di riga comandi interattiva, non è necessario far precedere il nomecomando da dsmc e dalla password, se richiesta.

Nel modo interattivo, le opzioni immesse nella riga comandi inizialesovrascriveranno il valore specificato nel file delle opzioni client (dsm.opt). Questovalore resta valido per tutta la sessione interattiva, a meno che non vengasostituito da un altro valore in un determinato comando interattivo. Se, adesempio, si imposta l’opzione subdir su yes nel file delle opzioni client (dsm.opt) esi specifica -subdir=no sulla riga comandi iniziale, l’impostazione-subdir=no restavalida per tutta la sessione interattiva, a meno che non venga sostituita dal valore-subdir=yes in un determinato comando interattivo. Tuttavia, l’impostazionesubdir=yes è valida solo per il comando in cui viene immessa. Una voltacompletato il comando, questo valore diventerà nuovamente -subdir=no, cioè ilvalore impostato all’inizio della sessione interattiva.

È possibile immettere tutti i comandi validi nel modo interattivo tranne i comandischedule e loop.

Alcune opzioni non possono essere utilizzate all’interno della sessione interattivacreata dal comando loop ed è possibile identificarle mediante la seguenteistruzione riportata nella relativa descrizione: Questa opzione è valida solo nella rigacomandi iniziale. Non è valida nel modo interattivo..

Per le opzioni che non possono essere utilizzate in modo interattivo, consultareCapitolo 9, “Utilizzo delle opzioni di elaborazione”, a pagina 145.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� LOOP ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Avviare una sessione di riga comandi interattiva.

414 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Comando: dsmc

Alla richiesta tsm>, immettere un comando.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 415

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MacroIl comando macro esegue una serie di comandi specificati in un file macro.Includendo il comando macro all’interno di un file macro, è possibile nidificarefino a dieci livelli di comandi.

Le righe di commento non sono supportate all’interno del file delle macrospecificato per il comando macro.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� MAcro macroname ��

Parametrimacroname

Specifica il nome completo del file contenente i comandi.

EsempiDi seguito viene riportato un esempio dei modi di utilizzo del comando macro.

AttivitàEseguire il backup dei file nelle seguenti directory:

c:\devel\project\projac:\devel\project\projbc:\devel\project\projc

Comando: macro backabc.mac

dove backabc.mac contiene le seguenti istruzioni:selective c:\devel\project\proja\*.*selective c:\devel\project\projb\*.*selective c:\devel\project\projc\*.*

416 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Monitor ProcessIl comando monitor process visualizza un elenco di NAS correnti (se il supportoNDMP è abilitato) e i processi di backup e di ripristino dell’immagine server-freeper i quali l’utente di gestione dispone dell’autorizzazione. L’utente di gestionepuò quindi selezionare un processo da controllare. Il privilegio del proprietario delclient è un’autorizzazione sufficiente per controllare il NAS selezionato o i processidi backup o di ripristino dell’immagine server-free.

Quando un utente, con ID non di gestione, utilizza una sessione di riga comandiinterattiva, Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un ID responsabile.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� MONitor Process ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Controllare il NAS corrente o i processi di backup o di ripristinodell’immagine server-free.

Comando: monitor process

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 417

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Query AccessIl comando query access visualizza un elenco di utenti a cui è stato concessol’accesso alle versioni di backup o alle copie di archivio di file specifici. TivoliStorage Manager visualizza un elenco di regole di autorizzazione definite con ilcomando set access o con Elenco accessi nodo sul menu Programmi di utilità GUI.Le informazioni includono:v L’autorizzazione concessa all’utente per ripristinare le versioni di backup o per

richiamare le copie di archivio.v Il nome nodo dell’utente al quale è stata concessa l’autorizzazione.v I file a cui l’utente ha accesso.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query ACcess ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Visualizzare un elenco di utenti che hanno accesso ai file.

Comando: query access

418 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query ActivedirectoryIl comando query activedirectory visualizza le informazioni sul backup attivodell’oggetto di sistema Active Directory sul server Tivoli Storage Manager. Talecomando visualizza le informazioni relative al backup attivo dell’oggetto disistema Active Directory sul server Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows 2000.

Sintassi

�� Query ACTIVEDirectoryopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 58. Comando Query Activedirectory: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistema ActiveDirectory sul server.

Comando: query actived

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 419

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Query ArchiveIl comando query archive visualizza un elenco dei file archiviati e le informazionirelative ad ogni file:v Dimensione filev Data archiviazionev Specifica filev Data scadenzav Descrizione archiviazioneSe si utilizza l’opzione detail con il comando query archive, il client visualizza leseguenti informazioni aggiuntive.v Data ultima modificav Data creazione

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query ARchiveopzioni

filespec{filespacename}filespec

��

Parametriopzioni

Tabella 59. Comando Query Archive: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

description Solo riga comandi. 189

detail Solo riga comandi. 191

dirsonly Solo riga comandi. 194

filelist Solo riga comandi. 216

filesonly Solo riga comandi. 219

fromdate Solo riga comandi. 220

fromnode Solo riga comandi. 221

fromtime Solo riga comandi. 222

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

todate Solo riga comandi. 337

totime Solo riga comandi. 338

filespecSpecifica il percorso ed il nome file che si desidera interrogare. Utilizzare icaratteri jolly per specificare un gruppo di file o tutti i file di una directory.

420 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

Page 449: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

Nota: Se si include filespacename, non includere una lettera di unità nellaspecifica file. I nomi di etichetta unità vengono utilizzati solo per isupporti rimovibili.

{filespacename}Specifica lo spazio file (racchiuso tra parentesi graffe) sul server contenente ilfile che si desidera interrogare. Questo è il nome dell’unità sulla stazione dilavoro da cui è stato archiviato il file. Il seguente esempio è valido per laspecifica di un nome UNC: {’\\machine\C$’}.

Utilizzare filespacename se il nome è cambiato oppure se si eseguonointerrogazioni dei file archiviati da un altro nodo le cui etichette di unità sonodiverse dalle proprie.

Nota: È necessario specificare filespacename NTFS in caratteri minuscoli o inuna combinazione di caratteri minuscoli e maiuscoli, racchiuso travirgolette e parentesi graffe. Ad esempio, {″NTFSDrive″}. In modo loop,sono validi sia i singoli che i doppi apici. Ad esempio: {″NTFSDrive″} e{’NTFSDrive’} sono entrambi validi. In modo batch, sono validi solo isingoli apici. La richiesta dei singoli apici è una limitazione del sistemaoperativo.

EsempiAttività

Visualizzare un elenco di tutti i file archiviati nella directory c:\proj.

Comando: q ar c:\proj\*

AttivitàVisualizzare un elenco di file archiviati dall’unità c: con descrizione″January Ledgers.″

Comando: query archive c:\ -su=y -descr="January Ledgers"

AttivitàVisualizzare un elenco di tutti i file archiviati in c:\proj corrente . Utilizzarele opzioni dateformat e timeformat per modificare il formato della data edell’ora.

Comando: q ar –date=5 –time=4 c:\proj\*

AttivitàVisualizzare un elenco di tutti i file archiviati in c:\dir1directory corrente.Utilizzare l’opzione detail per visualizzare data ultima modifica e l’datacreazione di ogni file.

Comando: q ar -detail c:\dir1\*

AttivitàVisualizzare un elenco di file archiviati nella directory c:\proj contenenteun’estensione file di .dev. Utilizzare le opzioni dateformat e timeformat.

Comando: q ar –date=5 –time=4 c:\proj\*.dev

AttivitàLa settimana scorsa è stata modificata l’etichetta dell’unità c: in store esono stati archiviati alcuni file. Il giorno prima in cui si è modificatal’etichetta in dev e in cui sono stati archiviati più file. Visualizzare unelenco di tutti i file archiviati nella directory c:\proj quando l’etichetta erastore.

Comando: q ar {store}\proj\*

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 421

Page 450: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

AttivitàL’ultima settimana in cui sono stati archiviati i file da un minidisco conetichetta docs. Visualizzare un elenco di tutti i file che sono stati archiviati.

Comando: q ar {docs}\*

422 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query BackupIl comando query backup visualizza un elenco delle versioni di backup dei file. Leinformazioni relative ai file comprendono quanto segue:v Specifica filev Dimensione filev Data di backupv Se il file è attivo o inattivov La classe di gestione assegnata al file. Vengono visualizzati solo i primi dieci

caratteri del nome della classe di gestione.Se si utilizza l’opzione detail con il comando query archive, il client visualizza leseguenti informazioni aggiuntive.v Data ultima modificav Data creazione

Interrogazione delle immagini di filesystem di NASÈ possibile utilizzare il comando query backup per visualizzare le informazionisulle immagini dei filesystem di cui è stato eseguito il backup per un server di fileNAS.

Utilizzare l’opzione nasnodename per identificare il server di file NAS dainterrogare. Quando un utente, con ID non di gestione, utilizza una sessione diriga comandi interattiva, Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un IDresponsabile. Inserire l’opzione nasnodename nel file delle opzioni del client(dsm.opt). Il valore nel file delle opzioni client è quello predefinito, ma può esseresostituito sulla riga comandi. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Nasnodename” a pagina 260.

Utilizzare l’opzione class per specificare la classe dello spazio file da interrogare.Per visualizzare un elenco di immagini appartenenti a un nodo NAS, utilizzarel’opzione -class=nas. Utilizzando l’opzione -class=client il comportamento correntedi query backup non cambierà. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Class” apagina 177.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query Backupopzioni

filespec{filespacename}filespec

��

Parametriopzioni

Tabella 60. Comando Query Backup: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

class Solo riga comandi. 177

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

detail Solo riga comandi. 191

dirsonly Solo riga comandi. 194

filelist Solo riga comandi. 216

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 423

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Tabella 60. Comando Query Backup: opzioni correlate (Continua)

filesonly Solo riga comandi. 219

fromdate Solo riga comandi. 220

fromnode Solo riga comandi. 221

fromtime Solo riga comandi. 222

inactive Solo riga comandi. 232

nasnodename File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 260

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

todate Solo riga comandi. 337

totime Solo riga comandi. 338

filespecSpecifica il percorso ed il nome file che si desidera interrogare. Utilizzare icaratteri jolly per specificare un gruppo di file o tutti i file di una directory.Non utilizzare i caratteri jolly quando si interrogano le immagini dei filesystemNAS con l’opzione -class=nas.

Nota: Se si include filespacename, non includere una lettera di unità nellaspecifica file. I nomi di etichetta unità vengono utilizzati solo per isupporti rimovibili.

{filespacename}Specifica lo spazio file (racchiuso tra parentesi graffe) sul server contenente ilfile che si desidera interrogare. Questa è l’etichetta dell’unità o il nome UNCnell’unità della stazione di lavoro da cui è stato eseguito il backup del file. Ilseguente esempio è valido per la specifica di un nome UNC:{’\\machine\C$’}.

Utilizzare il nome dello spazio file se il nome è stato modificato oppure se sieseguono interrogazioni dei file per i quali è stato eseguito il backup da unaltro nodo i cui nomi di etichetta sono diversi dai propri.

Nota: Occorre specificare un nome spazio file NTFS, in lettere minuscole o inuna combinazione di maiuscole e minuscole, racchiuso tra apici eparentesi graffe. Ad esempio, {"NTFSDrive"}. In modo loop, sono validisia i singoli che i doppi apici. Ad esempio: {"NTFSDrive"} e{’NTFSDrive’} sono entrambi validi. In modo batch, sono validi solo isingoli apici. La richiesta dei singoli apici è una limitazione del sistemaoperativo.

EsempiAttività

Interrogare i file dalla directory proj dello spazio file abc.

Comando: q b {"abc"}\proj\*.*

424 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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AttivitàVisualizzare un elenco di tutte le versioni di backup attive e non attive dicui si è eseguito il backup dalla directory c:\proj.

Comando: q backup –ina c:\proj\*

AttivitàVisualizzare un elenco di tutti i backup nella directory c:\dir1 corrente.Utilizzare l’opzione detail per visualizzare data ultima modifica e l’datacreazione di ogni file.

Comando: q backup -detail c:\dir1\*

AttivitàVisualizzare un elenco di tutte le versioni di backup attive e non attive dicui si è eseguito il backup dalla directory c:\proj. Utilizzare le opzionidateformat e timeformat per modificare il formato della data e dell’ora.

Comando: q b –date=5 –time=4 –ina c:\proj\*

AttivitàL’ultima settimana in cui è stato eseguito il backup dei file da unminidisco con etichetta docs. Visualizzare un elenco di quei file.

Comando: q b {docs}\*

AttivitàInterrogare le immagini dei filesystem dal server di file NAS nas2.

Comando: query backup -nasnodename=nas2 -class=nas

AttivitàInterrogare le immagini filesystem di WAS appartenenti al proprio nodo.

Comando: query backup -class=was

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 425

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Query BackupsetIl comando query backupset interroga una serie di backup da un file locale,un’unità nastro o un server Tivoli Storage Manager. Consultare l-“Location” apagina 251 per informazioni sulla specifica delle serie di backup locali. Con questocomando viene visualizzato il nome della serie di backup, la data di creazione, laconservazione e la descrizione.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query BACKUPSETopzioni backupsetname

filename

��

Parametriopzioni

Tabella 61. Comando Query Backupset: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

description Solo riga comandi. 189

location Solo riga comandi. 251

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

backupsetnameSpecifica il nome di una serie di backup sul server da interrogare quando èattiva l’opzione -location=server. È possibile utilizzare caratteri jolly perspecificare il nome della serie di backup. Se si utilizzano caratteri jolly o non sispecifica il nome della serie di backup, tutte le serie di backup vengonovisualizzate sullo schermo.

filenameSpecifica il nome file sulla stazione di lavoro locale contenente la serie dibackup da interrogare quando è attiva l’opzione -location=file.

EsempiAttività

Interrogare una serie di backup chiamata mybackupsetname sul server.

Comando: query backupset mybackupsetname -loc=server

AttivitàInterrogare la serie di backup nel file backupsetfile.name nella directorybudget.

Comando: query backupset c:\budget\backupsetfile.name loc=file

426 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query CertserverdbIl comando query certserverdb visualizza le informazioni relative al backup attivodell’oggetto di sistema del database server di certificati di Windows 2000 sul serverTivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido per i sistemi operativi Windows 2000 Server.

Sintassi

�� Query CERTServerdbopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 62. Comando Query Certserverdb: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistemadatabase server di certificati sul server Tivoli Storage Manager.

Comando: query certs

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 427

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Query ClusterdbIl comando query clusterdb visualizza informazioni sul backup attivo dell’oggettodi sistema database cluster Microsoft Cluster Services sul server Tivoli StorageManager.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 Server.

Sintassi

�� Query CLUSTERDBopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 63. Comando Query Clusterdb: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistemadatabase cluster Microsoft Cluster Services sul server.

Comando: query clusterdb

428 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query ComplusdbIl comando query complusdb visualizza informazioni sul backup attivodell’oggetto di sistema database COM+ sul server Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido per i sistemi operativi Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Query COMPlusdbopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 64. Comando Query Complusdb: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistemadatabase COM+ sul server.

Comando: query complusdb

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 429

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Query DiskinfoUtilizzare il comando query diskinfo per visualizzare le informazioni sui dischicollegati alla SAN per il client. Il responsabile Tivoli Storage Manager richiedequeste informazioni per la configurazione del server per lo spostamento dati, e talecomando viene utilizzato insieme al comando server query san. Il comando querydiskinfo visualizza le seguenti informazioni per ciascun disco client:v Nome discov Numero serialev LUN (Logical unit number)

Il responsabile Tivoli Storage Manager può utilizzare il numero seriale e il LUNper individuare il nome wwn (world wide name) corrispondente nell’emissione diun comando server query san. Si noti che questo comando non distingue i dischiinterni, esterni e collegati alla SAN. Se un disco indicato non viene visualizzatonell’emissione di un comando server query san, il disco potrebbe non esserecollegato alla SAN o potrebbe non essere accessibile dall’HBA della macchinaserver.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 client.

Sintassi

�� Query DISKINFOvolumename

��

Parametrivolumename

Specifica una lettera di unità o un nome UNC di un punto di montaggio delvolume. Se presente, il comando query diskinfo restituisce informazioni soloper i dischi su cui è ubicato il volume.

EsempiAttività

Indicare i nomi, numeri seriali e LUN per tutti i dischi del sistema.

Comando: q disk

AttivitàElencare i nomi, i numeri seriali e LUN per tutti i dischi su cui è ubicato ilvolume K:

Comando: q disk k:

430 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query EventlogIl comando query eventlog visualizza informazioni relative al backup attivodell’oggetto di sistema della registrazione eventi sul server Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 e Windows XPServer.

Sintassi

�� Query Eventlogopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 65. Comando Query Eventlog: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistemaregistrazione eventi Windows 2000 sul server.

Comando: query eventlog

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 431

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Query FilespaceIl comando query filespace visualizza un elenco degli spazi file di un nodomemorizzato sul server. È inoltre possibile specificare un nome spazio del filesingolo da interrogare. Lo spazio file è uno spazio logico sul server che contiene ifile di cui è stato eseguito il backup o l’archiviazione. Tivoli Storage Managerassegna uno spazio file separato sul server per ogni unità della stazione di lavoroda cui è stato eseguito il backup o di archivio dei file. Il nome dello spazio file èuguale al nome etichetta di unità.

È possibile che un nome spazio file Unicode non venga visualizzato correttamentese il server non è in grado di visualizzare il nome Unicode. In tal caso, utilizzarel’ID spazio file per identificare tali spazi file del server. Utilizzare il comandoquery filespace con l’opzione detail per determinare l’ID di uno spazio file. L’IDspazio file viene visualizzato anche nella finestra di dialogo delle informazioni delfile nella GUI del client Web e Windows.

Interrogazione degli spazi file NASUtilizzare l’opzione nasnodename per identificare il server di file NAS dainterrogare. Quando un utente, con ID non di gestione, utilizza una sessione diriga comandi interattiva, Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un IDresponsabile. Inserire l’opzione nasnodename nel file delle opzioni del client(dsm.opt). Il valore nel file delle opzioni client è quello predefinito, ma può esseresostituito sulla riga comandi. Se l’opzione nasnodename non è contenuta nel filedelle opzioni client , è necessario specificarla sulla riga comandi durantel’elaborazione dei filesystem NAS. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Nasnodename” a pagina 260.

Utilizzare l’opzione class per specificare la classe dell’oggetto da interrogare. Pervisualizzare un elenco di spazi file appartenenti a un nodo NAS, utilizzarel’opzione -class=nas. Utilizzando il valore predefinito -class=client, ilcomportamento corrente di query filespace non cambierà. Per ulterioriinformazioni, consultare l’“Class” a pagina 177.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query Filespacefilespacename opzioni

��

Parametrifilespacename

Specifica una stringa di caratteri facoltativa che può includere caratteri jolly.Utilizzare questo argomento per specificare un sottoinsieme di spazi file.L’impostazione predefinita prevede di visualizzare tutti gli spazi file.

opzioni

Tabella 66. Comando Query Filespace: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

class Solo riga comandi. 177

432 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 66. Comando Query Filespace: opzioni correlate (Continua)

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

detail Solo riga comandi. 191

fromnode Solo riga comandi. 221

nasnodename File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 260

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare gli spazi file.

Comando: query filespace

AttivitàVisualizzare gli spazi file. Utilizzare le opzioni dateformat e timeformatper modificare il formato della data e dell’ora.

Comando: query filespace –date=5 –time=4

AttivitàVisualizzare lo spazio file \\florence\c$.

Comando: query filespace \\florence\c$

AttivitàVisualizzare tutti i nomi dello spazio file con un nome di spazio file chetermina con ’$’ e che appartiene alla macchina denominata florence.

Comando: query filespace \\florence\*$

AttivitàInterrogare uno spazio file dal server di file NAS nas2.

Comando: query filespace -nasnodename=nas2 -class=nas

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 433

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Query FRSIl comando query frs visualizza informazioni sulla copia di backup attivadell’oggetto di sistema File Replication Services (FRS) sul server Tivoli StorageManager.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il sistema operativo Windows 2000 Server.

Sintassi

�� Query FRSopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 67. Comando Query FRS: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare le informazioni relative al backup attivo dell’oggetto disistema FRS (File Replication Services) sul server.

Comando: query frs

434 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query GroupUtilizzare il comando query group per visualizzare informazioni relative al backupdi un gruppo e dei suoi membri.

Note:

1. Utilizzare l’opzione pick per visualizzare un elenco di gruppi dai quali èpossibile selezionare un gruppo da interrogare.

2. Utilizzare l’opzione showmembers da visualizzare e selezionare i membri delgruppo singolo che si desidera interrogare. L’opzione showmembers non èvalida con l’opzione inactive. Se si desidera visualizzare i membri di ungruppo che non sono attivi al momento, utilizzare le opzioni pitdate e pittimeper specificare la data e l’ora del backup del membro che si desiderainterrogare.

3. Utilizzare il comando query filespace per visualizzare i nomi degli spazi filevirtuali relativi al nodo memorizzati sul server Tivoli Storage Manager.Consultare “Query Filespace” a pagina 432 per ulteriori informazioni.

4. Se si esegue un backup del gruppo completo e differenziale, un’interrogazionedi questo gruppo che utilizza l’opzione -inactive visualizza due backup attividello stesso nome, uno del tipo FULL e l’altro del tipo DIFF. Questi backupdisattivano qualsiasi altro backup precedente sia completo che differenziale:

Size Backup Date Mgmt Class A/I Type File---- ----------- ---------- --- ---- ----433 B 10/09/2002 14:40:07 NOARCH A FULL VFS\GROUP1433 B 10/10/2002 07:58:43 NOARCH A DIFF VFS\GROUP1433 B 10/09/2002 14:39:58 NOARCH I FULL VFS\GROUP1433 B 10/09/2002 14:39:53 NOARCH I DIFF VFS\GROUP1

Se si interroga un backup del gruppo senza l’opzione -inactive, l’interrogazionevisualizza solo l’ultimo backup del gruppo, sia se è del tipo FULL o DIFF:

Size Backup Date Mgmt Class A/I Type File---- ----------- ---------- --- ---- ----433 B 10/10/2002 07:58:43 NOARCH A DIFF VFS\GROUP1

Client supportatiQuesta opzione è valida per tutti i client Windows.

Sintassi

�� query group filespecopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 68. Comando Query Group: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

fromnode Solo riga comandi. 221

inactive Solo riga comandi. 232

pitdate Solo riga comandi. 271

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 435

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Tabella 68. Comando Query Group: opzioni correlate (Continua)

pittime Solo riga comandi. 272

showmembers Solo riga comandi. 307

filespecSpecifica il nome dello spazio file virtuale (racchiuso tra parentesi graffe) ed ilnome gruppo sul server che si desidera interrogare.

EsempiAttività

Visualizzare tutti i gruppi nello spazio filevfs.

Comando:query group {vfs}\*

AttivitàVisualizzare le versioni attiva e inattiva del filespec vfs\group1 .

Comando:query group {vfs}\group1 -inactive

AttivitàVisualizzare il filespec vfs\group1. Utilizzare l’opzione showmembers pervisualizzare un elenco di membri del gruppo dai quali poter selezionareuna o più interrogazioni.

Comando:query group {vfs}\group1 -showmembers

436 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query ImageIl comando query image visualizza le seguenti informazioni relative alle immaginifilesystem di cui il client ha eseguito il backup:v Dimensione Immagine - Questa è la dimensione del volume di cui si è eseguito

il backup.v Dimensione memorizzata - Questa è la dimensione effettiva dell’immagine

memorizzata sul server .Poiché il backup dell’immagine consente di eseguire ilbackup solo dei blocchi utilizzati in un filesystem, la dimensione dell’immaginememorizzata sul server Tivoli Storage Manager potrebbe essere minore di quelladel volume. Per i backup dell’immagine in linea, l’immagine memorizzata puòessere maggiore del filesystem basato sulla dimensione di OBF (Old Blocks File).

v Tipo filesystemv Data e ora del backupv Classe di gestione assegnata al backup dell’immaginev Sia se il backup dell’immagine è una copia attiva o inattivav Il nome dell’immagine

Nota: L’API di Tivoli Storage Manager deve essere installata per utilizzare ilcomando query image.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Query Imageopzioni

logicalvolumenamefilespacename

��

Parametriopzioni

Tabella 69. Comando Query Image: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

fromnode Solo riga comandi. 221

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

logicalvolumenameIl nome del volume logico che si desidera interrogare. È necessario specificare

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 437

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il nome esatto dell’immagine. Non è possibile utilizzare caratteri jolly.L’impostazione predefinita è tutte le immagini attive (se non vi sono restrizionida parte di una o più opzioni).

filespacenameSpecifica il nome del filesystem che si desidera interrogare.

Se si omette logicalvolumename e filespacename verranno visualizzate tutte leimmagini.

EsempiAttività

Visualizzare tutte le immagini di cui è stato eseguito il backup.

Comando: q image

AttivitàVisualizzare tutte le versioni attive e non attive dell’immagine h:.

Comando: q i h: -inactive

438 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query InclexclIl comando query inclexcl visualizza un elenco di istruzioni diinclusione-esclusione nell’ordine in cui sono state elaborate durante operazioni dibackup e di archivio. L’elenco visualizza il tipo di opzione, l’ambito dell’opzione(archive, all, etc.)e il nome del file di origine.

È possibile verificare la validità dei modelli che si desidera utilizzare nell’elencodelle inclusioni/esclusioni prima di inserirli effettivamente nel file delle opzioni.Fare riferimento all’esempio test pattern riportato di seguito.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query INCLexcltest pattern

��

Parametritest pattern

Utilizzato per verificare la validità dei modelli che si desidera utilizzarenell’elenco delle inclusioni/esclusioni. Quando si utilizza un modello di provacon questo comando, si verifica quanto segue:v L’elenco di inclusioni/esclusioni interno non viene visualizzatov Il modello viene elaborato come se derivasse da un’istruzione di

inclusione-esclusione, inclusi tutti i normali controlli di erroriv Il modello viene visualizzato come nell’elenco di inclusioni/esclusioni

Se il modello di prova non presenta errori, il risultato del modello compilatocorrisponderà a quello del modello di prova.

EsempiAttività

Visualizzare un elenco di istruzioni di inclusione-esclusione.

Comando: query inclexcl

AttivitàVerificare la validità di questo modello: ..\?x?\*.log

Comando: query inclexcl ..\?x?\*.log

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 439

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Query MgmtclassIl comando query mgmtclass visualizza le informazioni relative alle classi digestione disponibili nel gruppo delle impostazioni attivo.

Il responsabile definisce le classi di gestione che contengono gli attributi checontrollano se un file è selezionabile per i servizi di backup-archivio. Anche leclassi di gestione determinano il modo in cui vengono gestite le operazioni dibackup e archivio sul server.

Il gruppo delle impostazioni attive contiene una classe di gestione predefinita epuò contenere un numero qualsiasi di classi di gestione aggiuntive. È possibileassegnare le classi di gestione specifiche utilizzando le opzioni include che sonoubicate nel file delle opzioni client (dsm.opt). Se non si assegna una classe digestione ad un file, Tivoli Storage Manager utilizza la classe predefinita.

Quando si archivia un file, è possibile sostituire la classe di gestione assegnatautilizzando l’opzione archmc.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query Mgmtclassopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 70. Comando Query Mgmtclass: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

detail Solo riga comandi. 191

fromnode Solo riga comandi. 221

EsempiAttività

Visualizzare le classi di gestione disponibili e predefinite.

Comando: query mgmtclass

440 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query NodeIl comando query node visualizza tutti i nodi per i quali un ID utente di gestionedispone dell’autorizzazione per eseguire le operazioni. L’ID utente di gestioneautorizzato deve avere almeno l’autorizzazione di proprietario per il nodo NAS e ilnodo della stazione di lavoro client utilizzati dalla riga comandi o dal Web.

Quando un utente, con ID non di gestione, utilizza una sessione di riga comandiinterattiva, Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un ID responsabile.

Utilizzare l’opzione type per specificare il tipo di nodo da filtrare. I valori validisono nas, client, server e any. Il valore predefinito è any. Per ulteriori informazioni,consultare “Tipo” a pagina 340.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query Nodeopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 71. Comando Query Node: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

type Solo riga comandi. 340

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

EsempiAttività

Visualizzare tutti i nodi NAS.

Comando: query node -type=nas

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 441

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Query OptionsUtilizzare il comando query options per visualizzare tutte le opzioni o una partedi esse e le loro impostazioni correnti.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query Optionsmodello opzioni

��

Parametripattern

Una stringa di carattere facoltativa che può includere caratteri jolly. Utilizzarequesto argomento per specificare un sottoinsieme di opzioni. L’impostazionepredefinita è di visualizzare tutte le opzioni.

opzioni

Tabella 72. Comando Query Options: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

scrolllines File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 302

scrollprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 303

EsempiAttività

Visualizzare tutte le opzioni ed i loro valori.

Comando: query options

AttivitàVisualizzare tutte le opzioni che iniziano con comm.

Comando: query options comm*

AttivitàVisualizzare il valore dell’opzione replace.

Comando: query options replace

442 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query RegistryIl comando query registry visualizza informazioni relative al backup attivo di unoggetto di sistema del registro Windows 2000 o Windows XP sul server TivoliStorage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Query REgistryopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 73. Comando Query Registry: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistema delregistro Windows 2000 e Windows XP sul server.

Comando: query re

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 443

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Query RestoreIl comando query restore visualizza un elenco di sessioni di ripristino riavviabilinel database del server. L’elenco contiene i seguenti campi: owner, replace, subdir,preservepath, source e destination.

Una sessione di ripristino riavviabile viene creata quando un comando di ripristinodi un carattere jolly non riesce a causa dell’interruzione della rete, delmalfunzionamento del client, dell’interruzione del server o di un problema simile.Quando si verifica un simile errore, lo spazio file viene vincolato al server e irelativi file non possono essere spostati al di fuori dei volumi sequenziali delserver. Per sbloccare lo spazio file, riavviare il ripristino e fare in modo che vengacompletato (comando restart restore) oppure annullare il ripristino (comandocancel restore). Utilizzare il comando query restore per determinare se esistonosessioni di ripristino riavviabili e gli spazi file che ne sono implicati.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query Restore ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Di seguito è riportato un esempio dell’emissione quando si utilizza queryrestore:--- Informazioni sul ripristino riavviabile ---Sessione riavviabile: 1

Data/ora di inizio: 10/17/2001 15:18:22Origine: {"\\ers\c$"}\data\proposals\*

Destinazione: - non specificata dall’utente -

Sessione riavviabile: 2Data/ora di inizio: 10/17/2001 15:20:01

Origine: {"\\ers\c$"}\data\spreadsheets\*Destinazione: - non specificata dall’utente -

444 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query RSMIl comando query rsm visualizza informazioni sul backup attivo dell’oggetto disistema database Removable Storage Manager (RSM) sul server Tivoli StorageManager. Il comando query rsm indica se precedentemente è stato eseguito unbackup dei dati RSM da ripristinare.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 Server.

Sintassi

�� Query RSMopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 74. Comando Query RSM: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistemadatabase Removable Storage Manager (RSM) sul server.

Comando: query rsm

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 445

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Query ScheduleIl comando query schedule visualizza gli eventi pianificati per il nodo. Ilresponsabile può impostare pianificazioni per eseguire backup ed archiviazioni perl’utente. Per pianificare il lavoro, utilizzare questo comando per stabilire quando siverifica il successivo evento pianificato.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query SChedule ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Visualizzare gli eventi pianificati.

Comando: query schedule

446 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query SessionIl comando query session visualizza le informazioni sulla sessione, incluso il nomenodo corrente, la data/ora in cui è stata stabilita la sessione, le informazioni sulserver e le informazioni di collegamento al server.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query SEssion ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Visualizzare le informazioni sulla sessione.

Comando: query session

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 447

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Query SysfilesIl comando query sysfiles visualizza le informazioni sul backup attivo del sistemaWindows 2000 o Windows XP e i file di riavvio del server Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Query SYSFilesopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 75. Comando Query Sysfiles: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistema file diriavvio e di sistema sul server.

Comando: query sysfiles

448 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query SysteminfoUtilizzare il comando query systeminfo per raccogliere informazioni su uno o piùdei seguenti elementi ed emettere queste informazioni ad un file o ad una console:v DSMOPTFILE - I contenuti del file dsm.opt.v ENV - Variabili di ambiente.v ERRORLOG - Il file di registrazione errori di Tivoli Storage Manager.v FILE - Attributi per il nome file specificato.v INCLEXCL - Compila un elenco inclusione/esclusione nell’ordine nel quale sono

elaborati durante le operazioni di backup e di archivio.v OPTIONS - Opzioni compilate.v OSINFO - Nome e versione del sistema operativo del clientv POLICY - dump di serie di politiche.v MSINFO - Informazioni sul sistema Windows (emissione da MSINFO32.EXE).v REGISTRY - Voci del registro collegate al Tivoli Storage Manager Windows.v SYSTEMOBJECT - Informazioni dell’oggetto del sistema Windows.v CLUSTER - Informazioni cluster di Windows.

Note:

1. Utilizzare l’opzione filename per specificare un nome file nel qualememorizzare le informazioni raccolte dagli elementi specificati. Se non vienespecificato alcun nome file, per impostazione predefinita le informazionivengono memorizzate nel file dsminfo.txt . Per ulteriori informazioni,consultare l’“Nome file” a pagina 218.

2. Utilizzare l’opzione console se si desidera emettere le informazioni alla console.Per ulteriori informazioni, consultare l’“Console” a pagina 185.

Nota: Questo comando viene utilizzato soprattutto per la diagnostica. Se siutilizza l’opzione console, non viene eseguita nessuna particolareformattazione dell’emissione per regolare l’altezza o la larghezza delloschermo. La lettura dell’emissione sulla console potrebbe risultare quindidifficile per problemi di lunghezza e ritorno a capo. In questo caso, siconsiglia di utilizzare l’opzione filename con il comando querysysteminfo per consentire la scrittura dell’emissione su un file che possaessere successivamente inoltrato al supporto tecnico.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� Query SYSTEMInfo � voceopzioni

��

Parametrielemento

Specifica uno o più elementi dai quali si desidera raccogliere informazioni edemettere l’informazione al nome file specificato con l’opzione filename o allaconsole.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 449

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opzioni

Tabella 76. Comando Query Systeminfo: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

console Solo riga comandi. 185

filename Solo riga comandi. 218

EsempiAttività

Raccogliere e memorizzare i contenuti del file dsm.opt ed il file diregistrazione errore di Tivoli Storage Manager nel file tsminfo.txt.

Comando: query systeminfo dsmoptfile errorlog -filename=tsminfo.txt

450 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query SystemobjectIl comando query systemobject visualizza informazioni relative al backup attivodei seguenti oggetti del sistema Windows 2000 o Windows XP validi sul serverTivoli Storage Manager:v Active Directory (solo il controller del dominio)v Database dei Servizi certificativ Database cluster (solo nodo cluster)v Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistemav Volume di sistemav Registrazioni eventi (sistema, sicurezza e applicazione)v Database RSM (Removable Storage Management)v Filesystem replicati (FRS)v Repository WMI (Windows Management Instrumentation)

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� Query SYSTEMObjectopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 77. Comando Query Systemobject: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo di tutti gli oggetti di sistemasul server.

Comando: query systemo

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 451

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Query SystemservicesUtilizzare il comando query systemservices per visualizzare informazioni relativeal backup dei servizi del sistema sul server Tivoli Storage Manager. Il clientWindows Server 2003 di Tivoli Storage Manager non supporta i comandi correntiper l’interrogazione dei servizi di sistema singolo.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows Server 2003.

Sintassi

�� Query SYSTEMSErvicesopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 78. Comando Query Systemservices: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

showmembers Solo riga comandi. 307

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dei servizi di sistema sulserver Tivoli Storage Manager.

Comando: query systemservices

452 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query SystemstateUtilizzare il comando query systemstate per visualizzare informazioni relative albackup dello stato del sistema sul server Tivoli Storage Manager. Il client WindowsServer 2003 di Tivoli Storage Manager non supporta i comandi correnti perl’interrogazione dei componenti dello stato di sistema singolo.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows Server 2003.

Sintassi

�� Query SYSTEMStateopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 79. Comando Query Systemstate: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

showmembers Solo riga comandi. 307

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni relative al backup attivo dello stato del sistemasul server Tivoli Storage Manager.

Comando: query systemstate

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 453

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Query SysvolIl comando query sysvol visualizza informazioni sulla copia di backup attivadell’oggetto di sistema volume Windows 2000 Server sul server Tivoli StorageManager.

Questo oggetto di sistema è valido solo su Windows 2000 Server che funzionacome controllore di dominio.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 Servers.

Sintassi

�� Query SYSVolopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 80. Comando Query Sysvol: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Visualizzare informazioni sul backup attivo dell’oggetto di sistema volumedi sistema sul server.

Comando: query sysv

454 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query WASUtilizzare il comando query was per visualizzare i backup di WAS (WebSphereApplication Server) Network Deployment Manager (contiene informazioni relativeall’impostazione, ai file di applicazione e alla configurazione) o dell’ApplicationServer che corrisponde al nome e al tipo nodo di backup del gruppo WASspecificato.

Utilizzare l’opzione wastype per specificare se interrogare ND (NetworkDeployment Manager), APP (Application Server), o ANY (entrambi) che sonoassociati con il nome del nodo dell’istanza di WAS che si desidera interrogare.L’impostazione predefinita è ANY. È possibile inoltre impostare l’opzione wastypesu LOCAL per interrogare tutte le istanze di Application server e NetworkDeployment Manager sulla macchina locale. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Wastype” a pagina 350.

Client supportatiQuesto comando è valido per Windows 2000 Server e Advanced Server.

Sintassi

�� Query WAsopzioni

nodename ��

Parametriopzioni

Tabella 81. Comando Query WAS: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

fromnode Solo riga comandi. 221

inactive Solo riga comandi. 232

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

showmembers Solo riga comandi. 307

wastype Solo riga comandi. 350

nodenameSpecifica il nome nodo del gruppo che si desidera interrogare. Se non vienespecificato un nome nodo, Tivoli Storage Manager interroga tutti i backup diWAS.

EsempiAttività

Interrogare tutti i backup WAS (Network Deployment ManagereApplication Server) sul server Tivoli Storage Manager.

Comando: query was -ina -wastype=any

AttivitàInterrogare i backup di Network Deployment Manager associati con il

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 455

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nome nodo wasnode. Utilizzare l’opzione showmembers per visualizzare unelenco di membri del gruppo dai quali poter selezionare una o piùinterrogazioni.

Comando: query was wasnode -showmembers

456 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Query WMIIl comando query wmi visualizza informazioni sul backup attivo del repositoryWMI (Windows Management Instrumentation) sul server Tivoli Storage Manager.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 o Windows XP.

Sintassi

�� Query WMIopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 82. Comando Query WMI: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Interrogare il repository WMI (Windows Management Instrumentation).

Comando: query wmi

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 457

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Restart RestoreIl comando restart restore visualizza un elenco di sessioni di ripristino riavviabilinel database del server. È possibile non selezionare alcuna sessione di ripristinoriavviabile oppure selezionare più sessioni che si desidera riavviare.

Il ripristino riavviato utilizza le stesse opzioni utilizzate nel ripristino non riuscito.Il ripristino riavviato continua dal punto in cui si è verificato l’errore nel ripristinoprecedente.

Per annullare le sessioni di ripristino riavviabili, utilizzare il comando cancelrestore. Utilizzare il comando restart restore se:v Le sessioni di ripristino riavviabili vincolano lo spazio file sul server in modo

che i file non possono essere spostati all’esterno dei volumi sequenziali delserver.

v Non è possibile eseguire il backup dei file mediante il ripristino riavviabile.

Le opzioni della sessione che non ha avuto esito positivo sostituiscono le opzioninuove o modificate per la sessione riavviata.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� RESTArt Restore ��

ParametriNon esistono parametri per questo comando.

EsempiAttività

Riavviare un ripristino.

Comando: restart restore

458 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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RestoreIl comando restore richiama le copie delle versioni di copia di backup dei file daun server Tivoli Storage Manager. Per ripristinare i file, specificare le directory o ifile selezionati oppure selezionare i file da un elenco. Ripristinare i file nelladirectory da cui è stato eseguito il backup oppure in una directory diversa. TivoliStorage Manager utilizza l’opzione preservepath con il valore subtree comeimpostazione predefinita per il ripristino di file. Per ulteriori informazioni, fareriferimento all’“Preservepath” a pagina 281.

Se si imposta l’opzione subdir su yes durante il ripristino di uno specifico percorsoe file, Tivoli Storage Manager esegue in maniera ciclica il ripristino di tutte lesottodirectory del percorso e delle istanze del file specificato in tutte lesottodirectory.

Nota: Se si tenta di ripristinare un file il cui nome è uguale al nome abbreviato diun file esistente, si verificherà un errore. Ad esempio, se si tenta diripristinare un file specificatamente denominato ABCDEF~1.DOC nellastessa directory in cui esiste un file denominato abcdefghijk.doc exists, ilripristino non riuscirà poiché il sistema operativo Windows equipara il filedenominato abcdefghijk.doc con un nome abbreviato ABCDEF~1.DOC. Lafunzione di ripristino considererà quest’ultimo come un file duplicato.

Quando si verifica tale errore, effettuare una delle seguenti operazioni percorreggerlo:v Ripristinare in un’altra ubicazione il file con il nome abbreviato.v Interrompere il ripristino e modificare il nome del file esistente.v Disabilitare il supporto del nome file abbreviato in Windows.v Non utilizzare nomi file in conflitto con la convenzione di denominazione

abbreviata; ad esempio, non utilizzare ABCDEF~1.DOC.

Per ulteriori informazioni, fare riferimento all’articolo Q121007 di MicrosoftKnowledge Base, How to Disable the 8.3 Name Creation on NTFS Partitions.

Se il comando restore viene ritentato a causa di un malfunzionamento dellecomunicazioni o della perdita della sessione, le statistiche di trasferimentoindicheranno il numero di byte Tivoli Storage Manager utilizzati per iltrasferimento durante tutti i tentativi di comandi. Pertanto, è possibile che lestatistiche per i byte trasferiti non corrispondano a quelle del file, ad esempio allestatistiche relative alla dimensione del file.

Volume virtuale e punto di montaggio virtuale (Windows NTFS)Quando si ripristinano tutti i dati del filesystem, inclusi i volumi virtuali ed i puntidi montaggio, ripristinare il punto di montaggio virtuale prima di ripristinare i datiall’interno del volume virtuale. In caso contrario, tutti i dati presenti nel volumevirtuale verranno ripristinati nella directory principale del volume virtuale.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 459

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Attenzione: Quando il client deve ripristinare i file sul volume di montaggio,determina innanzitutto se esiste un punto di montaggio per il volume specificato.Se esiste un volume di montaggio nell’ubicazione specificata, viene visualizzato ilseguente messaggio di errore:

ANS5179E Ripristino di un punto di montaggiodel volume in una directory non vuota,

e Tivoli Storage Manager non sovrascriverà il volume di montaggio per evitareeventuali perdite di dati. Per ripristinare il volume di montaggio, cancellare ilpunto di montaggio ad esso associato.

È possibile ripristinare un punto di montaggio virtuale in un’unità di rete; tuttavia,il punto di montaggio ripristinato indicherà il volume virtuale nella stazione dilavoro di rete e non il volume virtuale del client locale. Per ottenere risultatimigliori, ripristinare un punto di montaggio virtuale in un’unità di rete soloquando la stazione di lavoro ha già lo stesso punto di montaggio virtuale definito.Per ripristinare il volume di montaggio, cancellare il punto di montaggio ad essoassociato.

Per ripristinare un punto di montaggio utilizzando il client GUI o Web, occorreripristinare il root dell’unità in cui è definito il punto di montaggio. Se si selezionail punto di montaggio, Tivoli Storage Manager ripristina tutti i dati caricati, manon il punto di montaggio.

Se si utilizza il client di riga di comandi per ripristinare i dati caricati, eseguire ilbackup del punto di montaggio oltre a quello dei dati caricati. Se non è statoeseguito il backup del punto di montaggio, non sarà possibile utilizzare il clientdella riga comandi per ripristinare i dati all’interno del volume caricato. Perottenere risultati migliori, eseguire il backup di almeno un punto di montaggio pertutti i volumi virtuali che si desidera ripristinare.

Ripristino del nodo Microsoft DfsPer ripristinare i nodi Dfs Microsoft, occorre ripristinare il root Dfs Microsoft. Se siseleziona il punto del nodo, Tivoli Storage Manager ripristina i dati presenti nelnodo, ma non ripristina il nodo. Se si seleziona un punto di nodo che non esistepiù nel root Dfs, Tivoli Storage Manager, prima di ripristinare i dati, crea unadirectory locale nel root DFS.

Ripristino dei file attiviQuando si ripristinano le versioni attive e non attive dello stesso file utilizzandol’opzione replace, vengono sostituiti solo i file ripristinati più recentemente.

Esecuzione ripristiniSe si sta utilizzando la versione client 3.1.0.5 o successive il nome della stazione dilavoro sarà parte del nome file. Pertanto se si esegue il backup dei file di unastazione di lavoro e si desidera ripristinarli su un’altra stazione di lavoro, ènecessario specificare una destinazione. È necessario effettuare tale operazioneanche se si esegue il ripristino sulla stessa stazione di lavoro fisica che ha cambiatonome. Ad esempio, per ripristinare il file c:\doc\h2.doc alla sua directory diorigine sulla stazione di lavoro, denominata star, immettere:

dsmc restore c:\doc\h2.doc \\star\c$\

Per ripristinare i file nella directory star che è ora stato ridenominato meteor,immettere:

dsmc restore c:\doc\h2.doc \\meteor\c$\

460 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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È inoltre possibile immettere:dsmc restore c:\doc\h2.doc \\star\c$\

Questo esempio è valido poiché se il nome della stazione di lavoro non è inclusonella specifica, si assume la stazione di lavoro locale (in questo caso meteor).

Ripristino da spazi file non abilitati UnicodeSe si desidera eseguire il ripristino da spazi file non abilitati Unicode, è necessariospecificare un’origine sul server e una destinazione sul client. Ad esempio, è statoeseguito il backup del disco H, \\your-node\h$, prima di installare il clientUnicode. Una volta eseguita l’installazione, immettere il seguente comando per unbackup selettivo:

sel h:\logs\*.log

Prima di eseguire il backup, il server ridenomina lo spazio file in\\your-node\h$_OLD. Il processo di backup inserisce i dati specificainell’operazione corrente nello spazio file Unicode denominato \\your-node\h$. Ilnuovo spazio file conterrà solo la directory \logs ed i file *.log. Per ripristinare unfile dallo spazio file ridenominato nella relativa ubicazione di origine, è necessarioimmettere l’origine e la destinazione come di seguito:

restore \\your-node\h$_OLD\docs\myresume.doc h:\docs\

ConsiderazioniTivoli Storage Manager esegue il ripristino dei flussi definiti solo su file. Ledirectory Windows 2000 e Windows XP possono contenere flussi definiti. I flussidefiniti collegati a una directory verranno sostituiti (senza tenere conto del valoredell’opzione prompt) durante un’operazione di ripristino.

Per il ripristino di file sciolti in un filesystem diverso da NTFS, impostare il valoredi timeout (idletimeout) della comunicazione del server Tivoli Storage Manager suun valore massimo di 255 per evitare il timeout della sessione client. Esistono dellerestrizioni per Tivoli Storage Manager nel ripristino dei file sciolti la cuidimensione è inferiore a 4 gigabyte.

I seguenti elementi sono validi se vengono ripristinati più dati di quelli consentitidai dischi Microsoft.v Se l’utente che esegue il ripristino dispone di una parte del disco (ad esempio,

appartiene al gruppo dell’operatore di backup), Tivoli Storage Manager noneseguirà il ripristino dei dati in eccedenza rispetto al ripristino della parte discodell’utente e visualizzerà il messaggio ″Disco pieno″.

v Se l’utente che esegue il ripristino non dispone di una parte del disco (adesempio, appartiene al gruppo dell’operatore di backup), Tivoli Storage Managerripristinerà tutti i dati e trasferirà la proprietà dei file in eccedenza sulla parte didisco del proprietario originale all’utente che esegue il ripristino (in questo caso,il responsabile).

Tivoli Storage Manager esegue il backup dei file codificati EFS in formatocodificato non formattato. I file non vengono decodificati prima della trasmissione;essi sono sempre in formato codificato. I file vengono ripristinati anche in formatocodificato.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 461

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Sintassi

�� REStoreFILE

opzionisourcefilespec{filespacename}sourcefilespec

�destinationfilespec

��

Parametrifile

Questo parametro indica che la specifica di origine file corrisponde a un nomefile esplicito. Tale parametro è obbligatorio quando si ripristina il nome file dalpercorso corrente, non si specifica un percorso relativo o assoluto e quando ilnome file è in conflitto con una delle parole chiave del comando restore, qualerestore backupset.

opzioni

Tabella 83. Comando Restore: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

asrmode Solo riga comandi. 172

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

dirsonly Solo riga comandi. 194

filelist Solo riga comandi. 216

filesonly Solo riga comandi. 219

fromdate Solo riga comandi. 220

fromnode Solo riga comandi. 221

fromtime Solo riga comandi. 222

ifnewer Solo riga comandi. 227

inactive Solo riga comandi. 232

latest Solo riga comandi. 249

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

preservepath Solo riga comandi. 281

replace File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 288

skipntpermissions File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 308

skipntsecuritycrc File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 309

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

todate Solo riga comandi. 337

totime Solo riga comandi. 338

462 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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sourcefilespecSpecifica il percorso ed il nome file nella memoria che si desidera ripristinare.Utilizzare i caratteri jolly per specificare un gruppo di file o tutti i file di unadirectory.

Nota: Se si include filespacename, non includere una lettera di unità nellaspecifica file.

{filespacename}Specifica lo spazio file (racchiuso tra parentesi graffe) sul server contenente ifile che si desidera ripristinare. Questo è il nome dell’unità sulla stazione dilavoro da cui è stato eseguito il backup dei file.

Utilizzare il nome spazio file se è stato modificato il nome dell’etichettadell’unità oppure se si ripristinano i file per i quali è stato eseguito il backupda un altro nodo i cui nomi di etichetta di unità sono diversi dai propri.Questo è il nome dell’etichetta dell’unità o il nome UNC nell’unità dellastazione di lavoro da cui è stato eseguito il backup del file. Il seguente esempioè valido per la specifica di un nome UNC: {’\\machine\C$’}.

Nota: Occorre specificare un nome spazio file NTFS, in lettere minuscole o inuna combinazione di maiuscole e minuscole, racchiuso tra apici eparentesi graffe. Ad esempio, {″NTFSDrive″}. In modo loop, sono validisia i singoli che i doppi apici. Ad esempio: {″NTFSDrive″} e{’NTFSDrive’} sono entrambi validi. In modo batch, sono validi solo isingoli apici. La richiesta dei singoli apici è una limitazione del sistemaoperativo.

destinationfilespecSpecifica il percorso ed il nome file in cui si desidera collocare i file ripristinati.Se non si specifica una destinazione, Tivoli Storage Manager ripristina i file nelpercorso originario.

Quando si utilizza destinationfilespec considerare quanto segue:v Per i nomi sourcefilespec di un file singolo, destinationfilespec può essere un file

o una directory. In caso di ripristino di un singolo file, è possibile terminarela specifica con un nome file in modo da fornire un nuovo nome al fileripristinato.

v Se sourcefilespec è composto da caratteri jolly oppure è specificato subdir=yes,destinationfilespec deve essere una directory e deve terminare con undelimitatore di directory (\).

Nota: Se il percorso di destinazione o una sezione di esso non esiste, TivoliStorage Manager la creerà.

EsempiAttività

Ripristinare un singolo file denominato budget.fin.

Comando: restore c:\devel\projecta\budget.fin

AttivitàRipristinare un singolo file denominato budget.fin che risiede nelladirectory corrente.

Comando: restore file budget.fin

AttivitàRipristinare file dalla directory proj dello spazio file NTFS abc.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 463

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Comando: rest {"abc"}\proj\*.*

AttivitàRipristinare tutti i file con un’estensione file di tipo .c dalla directoryc:\devel\projecta.

Comando: rest c:\devel\projecta\*.c

AttivitàRipristinare tutti i file con un’estensione di .c dalla directory\devel\projecta directory ubicata nello spazio file winnt.

Comando: rest {winnt}\devel\projecta\*.c

AttivitàRipristinare tutti i file con estensione .c dalla directory c:\devel\projectaalla directory c:\newdevel\projectn\projecta. Se la directory projectn oprojectn\projecta non esiste, viene creata.

Comando: restore c:\devel\projecta\*.c c:\newdevel\projectn

AttivitàRipristinare i file nella directory c:\project. Utilizzare le opzioni pick einactive per selezionare le versioni di backup attive e non attive.

Comando: restore c:\project\* -pi -ina

AttivitàRipristinare tutti i file nella directory c:\mydir allo stato del 17 Agosto,2002 alle 13:00.

Comando: restore -pitd=8/17/2002 -pitt=13:00:00 c:\mydir\

AttivitàRipristinare un file dallo spazio file ridenominato \\your-node\h$_OLDnella sua ubicazione di origine. Immettere l’origine e la destinazione comesegue:

Comando: res \\your-node\h$_OLD\docs\myresume.doc h:\docs\

AttivitàRipristinare i file specificati nel filelist in un’ubicazione diversa.

Comando: res -filelist=c:\avi\restorelist.txtc:\NewRestoreLocation\

464 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore ActivedirectoryIl comando restore activedirectory ripristina un database Active DirectoryWindows 2000 e le registrazioni associate da un server Tivoli Storage Manager.Active Directory deve essere non in linea prima di iniziare il ripristino. Perinformazioni dettagliate su come ripristinare Active Directory, consultare l’IBMRedbook, Deploying the Tivoli Storage Manager Client in a Windows 2000 Environment,SG24-6141.

Nota: Si consiglia di utilizzare il comando restore systemobject per ripristinaretutti gli oggetti di sistema contemporaneamente.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows 2000.

Sintassi

�� REStore ACTIVEDirectoryopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 84. Comando Restore Activedirectory: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare Active Directory sul server locale.

Comando: res actived

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 465

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Restore ASRUtilizzare il comando restore asr per ripristinare i file ASR (Automated SystemRecovery) in un’ubicazione specifica. Per impostazione predefinita, il clientripristina questi file nella directory dsm.sys\ASR.

È possibile creare un dischetto di ripristino ASR specificando l’unità dischettocome l’ubicazione di ripristino oppure copiando i file dalla directoryadsm.sys\ASR in un dischetto. Per ulteriori informazioni, consultare “Creazione diun minidisco ASR (Automated System Recovery)” a pagina 102.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i client Windows XP e Windows Server 2003.

Sintassi

�� REStore ASRdestinationfilespec opzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 85. Comando Restore ASR: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

inactive Solo riga comandi. 232

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

destinationfilespecSpecifica il percorso dove si desidera inserire i file ripristinati. Se non sispecifica una destinazione, il client ripristina i file della directoryadsm.sys\ASR sulla directory root dell’unità di sistema.

EsempiAttività

Ripristinare tutti i file dal server Tivoli Storage Manager alla directoryadsm.sys\ASR sulla directory root dell’unità di sistema. Utilizzare leopzioni pick e inactive da selezionare da un elenco di versioni di backupattive e non attive.

Comando: restore asr -pick -inactive

466 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore BackupsetIl comando restore backupset esegue il ripristino di una serie di backup dal server,da un file locale o da un’unità nastro locale.

Se si ripristina uno spazio file da una serie di backup in un sistema che non haeseguito il backup originale, è necessario:v Specificare una destinazionev Utilizzare la sintassi riportata di seguito per specificare il file di originev Eseguire entrambe le istruzioni sopra indicatedsmc restore backupset backupsetname {\\machinename\c$}\* c:\destdir-subdir=yes

È possibile ripristinare uno o tutti gli oggetti di sistema da una serie di backuputilizzando il parametro systemobjectname. Nella GUI è possibile ripristinare solol’intera serie di backup che può contenere oggetti di sistema.

Per Windows Server 2003: Non è possibile ripristinare componenti dello stato delsistema singoli. È possibile utilizzare serie di backup per ripristinare l’intero statodel sistema.

È possibile ripristinare un gruppo da una serie di backup con le seguenticonsiderazioni:v L’opzione subdir deve essere impostata su yes.v sourcefilespec deve essere il nome di uno spazio file virtuale racchiuso tra

parentesi {}, seguito da un delimitatore di directory di chiusura. Ad esempio:restore backupset mybackupset {virtfs}\* c:\newdevel\projectn\-loc=server -subdir=yes

Verrà ripristinato l’intero gruppo, o gruppi dello spazio file virtuale. Non èpossibile ripristinare un gruppo parziale specificando uno spazio file di originecompleto.

Una serie di backup può essere ripristinata anche da un’unità nastro su tutti iclient Windows. Per ulteriori informazioni consultare “Location” a pagina 251.

Se si utilizza il comando restore backupset sulla riga comandi iniziale e si impostal’opzione location su tape o file, non viene fatto nessun tentativo di contattare ilserver.

Se non è possibile ripristinare una serie di backup dal supporto mobile, eseguireun controllo con il responsabile Tivoli Storage Manager per accertarsi che ilsupporto mobile sia stato creato su un dispositivo utilizzando un formatocompatibile.

Nota: Non è disponibile alcun supporto nell’API per il formato della serie dibackup. Pertanto, i dati della serie di backup, per i quali è stato eseguito ilbackup tramite API, non possono essere ripristinati o utilizzati.

Attenzione: Se l’oggetto che si desidera ripristinare fa parte di una serie dibackup generata su un nodo, e il nome del nodo viene modificato sul server, tuttigli oggetti della serie di backup che sono stati generati prima della modifica nonsaranno associati al nuovo nome nodo. Verificare che il nome nodo corrisponda alnodo per il quale viene generata la serie di backup.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 467

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Ripristino dei gruppi di backup in un ambiente SANÈ possibile ripristinare le serie di backup in una SAN (storage area network) neiseguenti modi:v Se la serie di backup è un’unità di memoria SAN, specificare l’unità utilizzando

il parametro filename e utilizzare l’opzione location=tape. Tivoli Storage Managerripristina la serie di backup dall’unità di memoria SAN, ottenendo prestazioni diripristino di alta velocità.

Nota: È necessario accertarsi che nell’unità nastro SAN sia caricato il nastroappropriato prima di eseguire il comando restore. Il client dibackup-archivio non inizializzerà il programma di modifica automaticaSCSI per caricare il nastro automaticamente.

v Se la serie di backup non è un supporto locale o un’unità di memoria SAN, èpossibile specificare la serie di backup utilizzando il parametro backupsetname.Utilizzare l’opzione location=server per ripristinare la serie di backupdirettamente dal server attraverso la LAN.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� REStore BACKUPSETopzioni

backupsetnamefilename

� sourcefilespec{filespacename}sourcefilespec

SYSTEMObjectdestinationfilespec

��

Parametriopzioni

Tabella 86. Comando Restore Backupset: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dirsonly Solo riga comandi. 194

filesonly Solo riga comandi. 219

ifnewer Solo riga comandi. 227

location Solo riga comandi. 251

preservepath Solo riga comandi. 281

quiet File delle opzioni client (dsm.opt). 287

replace File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 288

skipntpermissions File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 308

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

backupsetnameSpecifica il nome di una serie di backup sul server da cui si desidera eseguireun’operazione di ripristino. Non è possibile utilizzare caratteri jolly perspecificare il nome della serie di backup. Tivoli Storage Manager ripristina laserie di backup dal server attraverso la LAN.

468 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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filenameSpecifica il nome di un file locale o dispositivo da cui eseguire un’operazionedi ripristino.

sourcefilespecSpecifica il percorso di origine che può corrispondere a una parte della serie dibackup. L’impostazione predefinita è di ripristinare l’intera serie di backup.

{filespacename}Specifica il nome dello spazio file che contiene i file che si desidera ripristinare.È possibile utilizzare il nome UNC o la lettera dell’unità per ripristinare ipropri dati. Non si dovrebbero utilizzare le parentesi graffe { } perfilespacename, a meno che non venga immesso sourcefilespec che non esistesulla macchina di destinazione in cui verranno memorizzati i dati.

SYSTEMObjectSpecifica che si desidera ripristinare tutti gli oggetti di sistema di Windows2000 e Windows XP dal gruppo di backup.

destinationfilespecSpecifica il percorso di destinazione relativo ai file ripristinati. Se non sispecifica sourcefilespec, non è possibile specificare destinationfilespec. Se non sispecifica una destinazione, Tivoli Storage Manager ripristina i file nel percorsooriginario. Gli oggetti di sistema Windows 2000 e Windows XP possono essereripristinati solo nel percorso di origine. Se si esegue il ripristino di più file, ènecessario terminare la specifica con un delimitatore di directory (\), in casocontrario, Tivoli Storage Manager considera l’ultimo nome un nome file erestituisce un errore. In caso di ripristino di un singolo file, è possibileterminare la specifica con un nome file in modo da fornire un nuovo nome alfile ripristinato.

EsempiAttività

Ripristinare la serie di backup denominata mybackupsetname dal server.

Comando: dsmc restore backupset mybackupsetname -loc=server

AttivitàRipristinare la serie di backup contenuta nel file backupsetfile.name nelladirectory budget.

Comando: restore backupset c:\budget\backupsetfile.name -loc=file

AttivitàRipristinare la serie di backup dall’unità \\.\tape0.

Comando: dsmc restore backupset \\.\tape0 -loc=tape

AttivitàRipristinare gli oggetti di sistema contenuti nella serie di backupbackupsetfile.name nella directory di recupero.

Comando: dsmc restore backupset c:\recovery\backupsetfile.namesystemobject

AttivitàRipristinare un gruppo dalla serie di backup mybackupset sul server TivoliStorage Manager nella directory c:\newdevel\projectn.

Comando:restore backupset mybackupset {virtfs}\c:\newdevel\projectn\ -loc=server -subdir=yes

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 469

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Restore CertserverdbIl comando restore certserverdb ripristina un database del server dei certificatiWindows 2000 dal server Tivoli Storage Manager.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Per informazioni sugli oggetti di sistema che devono essere ripristinati insieme,consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)” apagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 Server.

Sintassi

�� REStore CERTServerdbopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 87. Comando Restore Certserverdb: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare il database del server dei certificati.

Comando: res certs

470 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore ClusterdbIl comando restore clusterdb ripristina un database di cluster Windows 2000Microsoft Cluster Services per il cluster locale. I file del database cluster di ClusterServices vengono ripristinati nella directory%windir%\cluster\cluster_backup.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Per informazioni sugli oggetti di sistema che devono essere ripristinati insieme,consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)” apagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 Server.

Sintassi

�� REStore CLUSTERDBopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 88. Comando Restore Clusterdb: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare il database cluster Microsoft Cluster Services.

Comando: res clusterdb

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 471

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Restore ComplusdbIl comando restore complusdb ripristina un database Windows 2000 o WindowsXP COM+ dal server Tivoli Storage Manager.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Per informazioni sugli oggetti di sistema che devono essere ripristinati insieme,consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)” apagina 67.

Client supportatiQuesto comando è valido per i sistemi operativi Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� REStore COMPlusdbopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 89. Comando Restore Complusdb: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare il database COM+.

Comando: restore compl

472 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore EventlogIl comando restore eventlog ripristina le registrazioni eventi attive Windows 2000 eWindows XP precedentemente memorizzate dal server Tivoli Storage Manager.

Le registrazioni eventi sono ripristinati nella directory adsm.sys\eventlog.res sottola directory root dell’unità di sistema o in una destinazione specificata.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� REStore Eventlogopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 90. Comando Restore Eventlog: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

destinationfilespecIdentifica il percorso in cui si desidera collocare i file ripristinati. Se non sispecifica una destinazione, Tivoli Storage Manager ripristina i file delladirectory adsm.sys\eventlog.res nella directory root dell’unità di sistema.

EsempiAttività

Ripristinare l’intera registrazione eventi.

Comando: rest event entire

AttivitàRipristinare la registrazione eventi di sicurezza.

Comando: rest event log security

AttivitàRipristinare la registrazione eventi di sistema.

Comando: rest event log system c:\tempdir

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 473

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Restore FRSIl comando restore frs ripristina i file replicati Windows 2000. I filesystem replicatifanno parte dei dati di stato del sistema e devono essere ripristinati insieme aglialtri componenti quali il registro, i volumi di sistema e il database server deicertificati.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i sistemi operativi Windows 2000 Server.

Sintassi

�� REStore FRsopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 91. Comando Restore FRS: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare filesystem replicati.

Comando: res frs

474 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore GroupUtilizzare il comando restore group per ripristinare i membri specifici o tutti imembri di un backup del gruppo.

Note:

1. Utilizzare l’opzione pick per visualizzare un elenco di gruppi dai quali èpossibile selezionare un gruppo da ripristinare.

2. Utilizzare l’opzione showmembers con l’opzione pick per visualizzare eripristinare uno o più membri del gruppo. In questo caso, è prima necessarioselezionare il gruppo dal quale si desidera ripristinare i membri specifici,quindi selezionare uno o più membri da ripristinare.

3. È possibile ripristinare un gruppo da una serie di backup. Consultare “RestoreBackupset” a pagina 467 per ulteriori informazioni.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� restore group sourcefilespecopzioni destinationfilespec

��

Parametriopzioni

Tabella 92. Comando Restore Group: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

fromdate Solo riga comandi. 220

fromnode Solo riga comandi. 221

fromtime Solo riga comandi. 222

ifnewer Solo riga comandi. 227

inactive Solo riga comandi. 232

latest Solo riga comandi. 249

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

replace File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 288

showmembers Solo riga comandi. 307

skipntpermissions File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 308

skipntsecuritycrc File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 309

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

todate Solo riga comandi. 337

totime Solo riga comandi. 338

sourcefilespecSpecifica il nome dello spazio file virtuale (racchiuso tra parentesi graffe) ed ilnome gruppo sul server che si desidera ripristinare.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 475

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destinationfilespecSpecifica il percorso dove si desidera inserire il gruppo oppure uno o piùgruppi membri. Se non si specifica una destinazione, il client ripristina i filenella loro ubicazione di origine.

EsempiAttività

Ripristinare tutti i membri nel backup del gruppo virtfs\group1 nella loroubicazione di origine sulla macchina client.

Comando:restore group {virtfs}\group1

AttivitàVisualizzare tutti i gruppi presenti nello spazio file virtuale virtfs.Utilizzare l’opzione showmembers per visualizzare un elenco di membridel gruppo che è possibile selezionare affinché possano essere ripristinati.

Comando:restore group {virtfs}\* -pick -showmembers

AttivitàVisualizzare un elenco di gruppi presenti nello spazio file virtuale virtfs dacui è possibile selezionare uno o più gruppi da ripristinare.

Comando:restore group {virtfs}\* -pick

476 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore ImageIl comando restore image ripristina un’immagine di filesystem o di volume inizialedi cui è stato eseguito il backup utilizzando il comando backup image. Talecomando può ripristinare un’immagine di base attiva oppure un’immagine di basecon riferimento temporale, con aggiornamenti incrementali associati.

È possibile utilizzare l’opzione verifyimage con il comando restore image perspecificare che si desidera abilitare la ricerca di settori difettosi sul volume didestinazione. Se vengono rilevati settori difettosi sul volume di destinazione, TivoliStorage Manager emette un segnale di avviso sulla console e nella registrazionedegli errori. Questa opzione non è valida per operazioni di ripristinodell’immagine server-free. Consultare l’“Verifyimage” a pagina 344 per ulterioriinformazioni.

Se sono presenti settori difettosi sul volume di destinazione, è possibile utilizzarel’opzione imagetofile con il comando restore image per specificare che si desideraripristinare l’immagine di origine ad un file. Successivamente, è possibile utilizzareun programma di utilità ’dd’ (disponibile su Unix) o un suo equivalente, percopiare i dati da questo file ad un volume logico. Questa opzione non è valida peroperazioni di ripristino dell’immagine server-free. Per ulteriori informazioniconsultare l’“Imagetofile” a pagina 230.

Considerazioni:v L’API di Tivoli Storage Manager deve essere installato per utilizzare il comando

restore image.v È possibile ripristinare un filesystem NTFS in un volume FAT32 o vice-versa.v È necessario che il volume di destinazione esista e che la dimensione sia uguale

o superiore a quella del volume di origine.v La struttura fisica del volume di destinazione può essere diversa.v Il volume di destinazione verrà sovrascritto con i dati contenuti nel backup

dell’immagine.v Non è necessario formattare un volume di destinazione prima di ripristinare un

backup dell’immagine contenente un filesystem.v Tivoli Storage Manager richiede un blocco esclusivo nel volume di destinazione

che si sta ripristinando. Il client blocca, ripristina, sblocca, smonta e monta ilvolume durante un’operazione di ripristino. Durante il processo di ripristino, ilvolume di destinazione non sarà disponibile per altre applicazioni.

v Se si utilizza l’opzione pick, è visualizzata la seguente informazione per leimmagini filesystem di cui il client ha eseguito il backup.– Dimensione immagine– Dimensione memorizzata - Questa è la dimensione effettiva dell’immagine

memorizzata sul server. Poiché il backup dell’immagine consente di eseguireil backup solo dei blocchi utilizzati in un file-system, la dimensionedell’immagine memorizzata sul server Tivoli Storage Manager potrebbe esserepiù piccola della dimensione del volume. Per i backup dell’immagine in linea,l’immagine memorizzata può essere maggiore del filesystem basato sulladimensione di OBF (Old Blocks File).

– Tipo filesystem– Data e ora del backup– Classe di gestione assegnata al backup dell’immagine– Sia se il backup dell’immagine è una copia attiva o inattiva

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 477

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– Il nome dell’immaginev Se per qualsiasi ragione, un’immagine ripristinata è corrotta, bisogna eseguire

chkdsk per eseguire un controllo e riparare i settori difettosi o le incoerenze didati (a meno che il volume ripristinato non sia RAW).

Ripristino immagine server-free (Windows 2000)Un’immagine di cui si è eseguito il backup tramite il backup basato sulla LAN otramite un data movement LAN-free può essere ripristinata durante un backupserver-free e viceversa. Di seguito sono riportati i requisiti per eseguire unripristino server-free dei dati:v L’immagine da ripristinare deve essere stata copiata (backup) utilizzando il

client Tivoli Storage Manager 5.1.v Il backup dell’immagine da ripristinare non deve essere compresso utilizzando

l’opzione compression del client.v L’immagine deve essere associata alla classe di gestione che ha un lotto di

memoria di destinazione non bloccato.v Percorsi server-free devono esistere tra i dischi client contenenti volume di

destinazione, data mover e lotto di memoria.

Se questi requisiti non vengono soddisfatti, il client si collega direttamente alserver (fail-over) e sposta i dati tramite LAN-free o trasferendoli sulla LAN.

È possibile utilizzare i seguenti comandi per controllare o annullare un processo dibackup archivio immagine server-free:

monitor processVisualizza un elenco di NAS correnti o di processi di backup e ripristino diimmagini server-free correnti per i quali l’utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindi selezionare unprocesso da controllare. Per ulteriori informazioni consultare l’“MonitorProcess” a pagina 417.

cancel processVisualizza un elenco di NAS correnti o di processi di backup e ripristino diimmagini server-free correnti per i quali l’utente di gestione disponedell’autorizzazione. L’utente di gestione può quindi selezionare unprocesso da annullare. Per ulteriori informazioni consultare l’“CancelProcess” a pagina 395.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� REStore Imageopzioni

sourcefilespec″sourcefilespec″

�destinationfilespec

��

478 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Parametriopzioni

Tabella 93. Comando Restore Image: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

deletefiles Solo riga comandi. 188

fromnode Solo riga comandi. 221

imagetofile Solo riga comandi. 230

inactive Solo riga comandi. 232

incremental Solo riga comandi. 241

noprompt Solo riga comandi. 263

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

verifyimage Solo riga comandi. 344

sourcefilespecSpecifica il nome di un filesystem di immagine di origine da ripristinare. Èpossibile specificare solo un’immagine di origine; non è possibile utilizzarecaratteri jolly.

destinationfilespecSpecifica il nome di un filesystem caricato esistente o il percorso ed il nome filein cui verrà ripristinato il filesystem. L’impostazione predefinita è l’ubicazionedi origine del filesystem. È possibile ripristinare un filesystem NTFS in unvolume FAT32 o vice-versa.

Il comando restore image non definisce o carica lo spazio file di destinazione. Ènecessario che il volume di destinazione esista e che sia di grandi dimensioni,inoltre se contiene un filesystem, deve essere montato. Il volume di destinazionedeve essere associato alla lettera dell’unità. Se un backup dell’immagine contieneun filesystem e si ripristina in un’ubicazione diversa, verificare i seguenti punti:v Se il volume di destinazione è inferiore al volume di origine, l’operazione avrà

esito negativo.v Se il volume di destinazione è maggiore dell’origine, dopo l’operazione di

ripristino la differenza tra le due dimensioni verrà annullata. Se il volume didestinazione si trova su un disco dinamico, lo spazio perso può essererecuperato aumentando la dimensione del volume. In questo modo, verràaumentata anche la dimensione del volume ripristinato.

EsempiAttività

Ripristinare la unità c: nella sua ubicazione di origine.

Comando: dsmc rest image c:

AttivitàRipristinare la unità h: nella sua ubicazione di origine e applicare tutte le

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 479

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modifiche eseguite dopo l’ultimo backup incrementale dell’immagine diorigine registrata sul server. Le modifiche includono la cancellazione deifile.

Comando: dsmc restore image h: -incremental -deletefiles

AttivitàRipristinare l’unità d: nella sua ubicazione di origine. Utilizzare l’opzioneverifyimage per abilitare la rilevazione di settori difettosi sul volume didestinazione.

Comando: dsmc restore image d: -verifyimage

AttivitàSe sono presenti volumi difettosi sul volume di destinazione, utilizzarel’opzione imagetofile per ripristinare l’unità d: nel file e:\diskD.img perevitare la corruzione di dati.

Comando: dsmc restore image d: e:\diskD.img -imagetofile

480 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore NASIl comando restore nas ripristina l’immagine di un filesystem appartenente a unserver di file NAS (Network Attached Storage). Il server di file NAS esegue iltrasferimento dei dati all’esterno. Un processo server esegue il ripristino.

Se si è utilizzata l’opzione toc con il comando backup nas o l’opzioneinclude.fs.nas per salvare le informazioni sull’indice per ogni backup delfilesystem, è possibile utilizzare il comando server query toc per determinare icontenuti di un backup del filesystem insieme al comando server restore node perripristinare i file singoli o le strutture di directory. È inoltre possibile utilizzare ilclient web per esaminare l’intera struttura del filesystem e selezionare i file e ledirectory da ripristinare. Se non si salvano le informazioni sull’indice, è ancorapossibile ripristinare i file singoli o le strutture della directory utilizzando ilcomando restore node del server, purché si conosca il nome completo di ogni file odirectory e l’immagine nella quale è stato eseguito il backup dell’oggetto.

Utilizzare l’opzione nasnodename per specificare il nome nodo del server di fileNAS. Quando un utente, con ID non di gestione, utilizza una sessione di rigacomandi interattiva, Tivoli Storage Manager richiederà l’immissione di un IDresponsabile. Il nome nodo NAS identifica il server di file NAS sul server TivoliStorage Manager. È necessario registrare il nome nodo NAS sul server. Inserirel’opzione nasnodename nel file delle opzioni del client (dsm.opt). Il valore nel filedelle opzioni client è quello predefinito, ma può essere sostituito sulla rigacomandi. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Nasnodename” a pagina 260.

È possibile utilizzare l’opzione pick per visualizzare un elenco di immagini NASappartenenti al nodo NAS specificato. Da questo elenco è possibile selezionare unao più immagini da ripristinare. Se vengono selezionate più immagini daripristinare con l’opzione pick, non utilizzare l’opzione monitor, altrimentil’operazione di ripristino verrà suddivisa in serie. Per avviare più processi diripristino contemporaneamente quando vengono ripristinate più immagini, nonspecificare monitor=yes.

Utilizzare l’opzione monitor per controllare un’operazione di ripristino immaginedel filesystem NAS e visualizzare le informazioni sull’elaborazione. Per ulterioriinformazioni, consultare “Monitor” a pagina 258.

Il comando monitor process visualizza un elenco dei processi di ripristino correntiper tutti i nodi NAS per i quali l’ID utente di gestione dispone dell’autorizzazione.L’ID utente di gestione autorizzato deve avere almeno l’autorizzazione diproprietario per il nodo NAS e il nodo della stazione di lavoro client utilizzatidalla riga comandi o dal Web.

Utilizzare il comando cancel process per interrompere il processo di ripristinoNAS. Per ulteriori informazioni, fare riferimento all’“Cancel Process” a pagina 395.

Una specifica di filesystem NAS utilizza le seguenti convenzioni:v A prescindere dalla piattaforma client, le specifiche di filesystem NAS utilizzano

il separatore barra (/), come nell’esempio: /vol/vol0.v Le designazioni del filesystem NAS sulla riga comandi richiede le parentesi

graffe {}, ad esempio: {/vol/vol0}.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 481

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Sintassi

�� REStore NASopzioni

sourcefilespecdestinationfilespec

��

Parametriopzioni

Tabella 94. Comando Restore NAS: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

mode Solo riga comandi. 256

monitor Solo riga comandi. 258

nasnodename File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 260

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

sourcefilespecSpecifica il nome dell’immagine di sistema file NAS da ripristinare. Questoparametro è obbligatorio, a meno che non venga utilizzata l’opzione pick pervisualizzare un elenco di immagini NAS da selezionare. Non è possibileutilizzare caratteri jolly per specificare il parametro sourcefilespec.

destinationfilespecSpecifica il nome di un filesystem esistente sull’unità NAS in cui verràripristinata l’immagine. Questo parametro è facoltativo. Il valore predefinito èl’ubicazione di origine del filesystem sull’unità NAS.

EsempiAttività

Ripristinare l’immagine del filesystem NAS /vol/vol1 nel filesystem/vol/vol2 sul server del file NAS denominato nas1.

Comando: restore nas -nasnodename=nas1 {/vol/vol1} {/vol/vol2}

AttivitàRipristinare le immagini NAS non attive.

Comando: restore nas -nasnodename=nas2 -pick -inactive

482 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore RegistryIl comando restore registry ripristina il registro di Windows 2000 e Windows XP.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Per informazioni sugli oggetti di sistema che devono essere ripristinati insieme,consultare “Esecuzione del backup degli oggetti di sistema (Windows 2000, XP)” apagina 67.

Quando si ripristina una chiave del registro, è possibile scegliere se attivare omeno la chiave. Viene eseguito un backup del registro attivo e della chiave registronel file adsm.sys\registry.sav nella directory root dell’unità di sistema prima che ilregistro sia ripristinato. Se Windows non viene avviato con il nuovo registroripristinato, sarà possibile utilizzare tale copia salvata per riavviarlo.

Se non è possibile avviare Windows, è possibile ripristinare manualmente ilregistro se si avvia un altro sistema operativo che non utilizza il registro. Duranteil backup ed il ripristino, le copie del registro sono salvate sulla stazione di lavoronelle seguenti directory (presumendo che l’unità di sistema è c:):

c:\adsm.sys\registryQuesta directory contiene sottodirectory che vengono denominate dopo ilnome della stazione di lavoro Windows. Ad esempio, se il nome dellastazione di lavoro è tanenhaus, la directory sarebbe:c:\adsm.sys\registry\tanenhaus

Attenzione: Ripristinare il registro nella stessa stazione di lavoro da cui è statoeseguito il backup, poiché il registro contiene informazioni specifiche hardware esoftware. Se si tenta di ripristinarlo su un’altra macchina, potrebbe non esserepossibile caricare la macchina.

Se Windows 2000 Server Resource Kit è installato, è possibile utilizzare il programmadi utilità standalone regrest per ripristinare il file di registro creato con il comandobackup registry. Ad esempio, presupporre che si sia eseguito il backup di unprofilo utente in un file denominato guest e che si desideri salvare la copia attivadel registro in un file denominato guest.sav. Il tipo di cella in cui si desideraeseguire il salvataggio è users e il nome della cella è il SID utente trovato inhk_users. Pertanto, immettere la seguente istruzione:restore registry c:\adsm.sys\registry\machine\users\guestc:\guest.sav users S-1-5-21-8533442-1654749355-78804774-1152

Per il ripristino del registro Windows 2000 e Windows XP, immetteresemplicemente:RESTORE REGISTRY -ACTIVATE=NO

Una volta immesso questo comando, è possibile ricercare nella directory c:\adsm.sys\W2KReg le chiavi del singolo registro da ripristinare. Per rendereeffettivo il ripristino è necessario riavviare la macchina.

Per informazioni complete sullo strumento regrest, consultare la documentazionerelativa al servizio Windows 2000 Server Resource Kit.

Client supportatiQuesto comando è valido per i client Windows 2000 e Windows XP.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 483

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Sintassi

�� REStore REgistryYes

ACTIVATEkeyNo opzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 95. Comando Restore Registry: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

activatekey File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 170

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare l’intera directory.

Comando: restore registry

484 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore RSMRSM (Removable Storage Manager) è in esecuzione sul sistema operativo Windows2000 Server. Il comando restore rsm ripristina i backup dei file di database RSMsul server Tivoli Storage Manager. Le modifiche saranno effettive dopo il riavviodel server.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Nota: Sebbene il comando backup rsm esegue il backup del database RSM, ilcomando non esegue il backup dei dati gestiti da Windows 2000 RemoteStorage Service (RSS). Per eseguire il backup e ripristinare i dati non in lineagestiti da RSS, è necessario utilizzare Microsoft Backup Utility. Di seguitosono riportati alcune raccomandazioni relative all’utilizzo dei dati gestiti RSSnon in linea:v Ripristinare il database RSM prima di utilizzare Microsoft Backup Utility

per ripristinare i dati non in linea gestiti da RSS.v Richiamare tutti i dati non in linea da RSS attraverso Microsoft Backup

Utility prima di utilizzare il client Tivoli Storage Manager.v Come caratteristica di Windows 2000, è necessario riavviare Windows

2000 Server per completare il ripristino del database RSM.

I server Windows 2000 (Server, Advanced Server e Datacenter Server) consentonola condivisione di un’unità di memoria bulk in diverse applicazioni. Su tali serverRSM gestisce i dati su supporti di memoria rimovibili esistenti in un pool disupporti. Tali dati sono accessibili da applicazioni dei supporti e da programmi digestione supporti e possono essere condivisi e tracciati attraverso le applicazioni. Iserver Tivoli Storage Manager supportano RSM mediante la creazione di pool diapplicazioni per i supporti di backup. I client Tivoli Storage Manager supportano ilrecupero RSM mediante la creazione di un backup del database RSM durantel’esecuzione su un server Windows 2000.

Client supportatiQuesto comando è valido per il sistema operativo Windows 2000 Server.

Sintassi

�� REStore RSmopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 96. Comando Restore RSM: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 485

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Tabella 96. Comando Restore RSM: opzioni correlate (Continua)

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare il database RSM.

Comando: res rsm

486 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore SysfilesIl comando restore sysfiles ripristina il sistema Windows 2000 o Windows XP ed ifile di riavvio. I file di riavvio e di sistema fanno parte dei dati di stato del sistemae devono essere ripristinati insieme ad altri componenti quali il registro, i volumidi sistema e il database server dei certificati.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Client supportatiQuesto comando è valido per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� REStore SYSFilesopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 97. Comando Restore Sysfiles: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare i file di riavvio e di sistema.

Comando: res sysf

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 487

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Restore SystemobjectIl comando restore systemobject ripristina tutti i seguenti oggetti di sistemaWindows 2000 e Windows XP attivi o inattivi memorizzati sul server Tivoli StorageManager:v Active Directory (solo il controller del dominio)v Database dei Servizi certificativ Database cluster (solo nodo cluster)v Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistemav Volume di sistemav Registrazioni eventi (sistema, sicurezza e applicazione)v Database RSM (Removable Storage Management)v Filesystem replicativ Repository WMI (Windows Management Instrumentation)

Il comando restore systemobject è valido solo per Windows 2000 e Windows XP.Per informazioni dettagliate su come ripristinare gli oggetti di sistema, consultarel’IBM Redbook, Deploying the TSM Client in a Windows 2000 Environment,SG24-6141.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per i client Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� REStore SYSTEMObjectopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 98. Comando Restore Systemobject: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

asrmode Solo riga comandi. 172

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare tutti gli oggetti di sistema attivi.

Comando: restore systemobject

488 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore SystemservicesUtilizzare il comando restore systemservices per eseguire il ripristinare tutti icomponenti del servizio di sistema (il predefinito) o i componenti singoli.Tabella 99 elenca i componenti dei servizi del sistema riconosciuti da Tivoli StorageManager:

Tabella 99. Componenti dei servizi del sistema e parole chiave corrispondenti

Componente Parola chiave

Registrazione eventi EVENTLOG

Removable Storage Management RSM

RSS (Remote Storage Service) RSS

Database cluster CLUSTERDB

Terminal Server Licensing TLS

WMI (Windows Management Instrumentation) WMI

metabase IIS (Internet Information Services) IIS

database DHCP DHCP

L’elenco di componenti dei servizi di sistema è dinamico e può cambiare a secondadel pacchetto servizi e delle funzioni del sistema operativo installate. Tivoli StorageManager consente la rivelazione dinamica ed il ripristino di questi componenti. Sesi sta eseguendo il ripristino di un componente non elencato in Tabella 99, èpossibile specificare il nome del componente.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows Server 2003.

Sintassi

�� REStore SYSTEMSErvicesEVENTLOGRSMRSSCLUSTERDBTLSWMIIISDHCPnome_componente

opzioni��

Parametriopzioni

Tabella 100. Comando Restore Systemservices: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 489

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Tabella 100. Comando Restore Systemservices: opzioni correlate (Continua)

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

parola chiave o nome_componenteSpecifica la parola chiave ed il nome del componente che si desideraripristinare. Se si sta eseguendo il ripristino di un componente non elencato inTabella 99 a pagina 489, è possibile specificare il nome del componente. Se sispecifica il nome del componente e vi sono spazi, racchiudere il nome tradoppio apice. La parola chiave e i nomi dei componenti non sono sensibili almaiuscolo/minuscolo.

EsempiAttività

Ripristinare tutti i componenti dei servizi di sistema.

Comando: restore systemservices

AttivitàRipristinare il componente di registrazione evento dei servizi del sistemautilizzando la parola chiave corrispondente.

Comando: restore systemservices eventlog

490 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore SystemstateUtilizzare il comando restore systemstate per ripristinare il backup dello stato delsistema. Il client Windows Server 2003 di Tivoli Storage Manager non supporta icomandi correnti per il ripristino dei singoli oggetti di sistema.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per il client Windows Server 2003.

Sintassi

�� REStore SYSTEMStateopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 101. Comando Restore Systemstate: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

asrmode Solo riga comandi. 172

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare lo stato del sistema.

Comando: restore systemstate

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 491

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Restore SysvolIl comando restore sysvol ripristina un volume di sistema Windows 2000. Questooggetto di sistema fa parte dei dati di stato del sistema e deve essere ripristinatoinsieme ad altri componenti quali il registro, i file di sistema e il database serverdei certificati.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000.

Sintassi

�� REStore SYSVolopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 102. Comando Restore Sysvol: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare un volume di sistema.

Comando: res sysv

492 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Restore WASIl comando restore was specifica se ripristinare WAS (WebSphere ApplicationServer) Network Deployment Manager (contiene informazioni relativeall’impostazione, ai file di applicazione e alla configurazione) o dell’ApplicationServer sul server Tivoli Storage Manager. Application Server deve essere arrestatoaffinché il ripristino possa procedere.

Nota: Per ripristinare WebSphere Application Server Network DeploymentManager o Application Server, è richiesta l’autorizzazione del responsabiledi sistema.

È inoltre possibile ripristinare contemporaneamente Network DeploymentManager, Application Server e le relative istanze in sessioni diverse.

Utilizzare l’opzione wastype per specificare se ripristinare ND (NetworkDeployment Manager) o APP (Application Server) associato con il nome del nododell’istanza di WAS che si desidera ripristinare. L’impostazione predefinita è ND.Per ulteriori informazioni, consultare l’“Wastype” a pagina 350.

Procedure per il ripristino dell’istanza WASÈ possibile utilizzare la seguente procedura se l’intera installazione di WebSphere èdanneggiata ed è necessario reinstallare il programma o se si desidera installareWAS su un’altra macchina:1. Installare WAS su una macchina con lo stesso nome e indirizzo IP della

macchina su cui è stato eseguito il backup. Se il backup di NetworkDeployment Manager è stato eseguito su una macchina ebarton, anche ilripristino deve essere eseguito su una macchina ebarton. Installare lo stesso tipodi WAS utilizzato per eseguire il backup (ND o APP). Durante l’installazione,scegliere gli stessi nome nodo e nome cella utilizzati per il backup. Ad esempio,se è stato eseguito il backup di un ND con il nome cella EdCell e il nome nodoEdNode, anche il nuovo server deve utilizzare questi nomi. Eseguirel’installazione nella stessa ubicazione in cui è stato eseguito il backup. Adesempio, se il backup è stato eseguito su un server APP installato suc:\WebSphere\App, anche il nuovo server deve essere installato suc:\WebSphere\App. Dopo l’installazione, verificare che il server vengaarrestato.

Note:

a. È possibile utilizzare l’opzione washome nel file delle opzioni client(dsm.opt) per specificare un percorso di installazione di base di sostituzioneper Application Server. Per ulteriori informazioni, consultare l’“Washome” apagina 348.

b. È possibile utilizzare l’opzione wasndhome nel file delle opzioni client(dsm.opt) per specificare un percorso di installazione di base di sostituzioneper Network Deployment. Per ulteriori informazioni, consultarel’“Wasndhome” a pagina 349.

2. Ripristinare il nodo WAS.3. Avviare il server.4. Se il server è un ND, è possibile collegare tutti i nodi remoti. I nodi ND e

remoti verranno sincronizzati.

Utilizzare la procedura di seguito riportata per ripristinare la stessa istanza di unserver. In questa procedura si presume che un’installazione WAS preesistente sia inesecuzione e che un backup sia memorizzato sul server Tivoli Storage Manager:

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 493

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1. Arrestare il server WAS da ripristinare.2. Ripristinare il nodo WAS corretto (lo stesso tipo was e nome nodo del server

che è stato arrestato) alla stessa ubicazione.3. Avviare il server.

Su un ND, il server sincronizzerà i dati ripristinati con i nodi remoti, dal momentoche tali nodi sono già collegati.

Note:

1. Per un funzionamento corretto, il nodo was deve essere ripristinato nella stessaubicazione e con lo stesso nome.

2. ATTENZIONE! Il ripristino dei dati non nel livello del gruppo può corromperel’installazione di WAS. Si consiglia di ripristinare i dati solo a livello del nodoNetwork Deployment Manager o Application Server. Per ulteriori informazioni,consultare IBM Tivoli Storage Manager for Application Servers 5.2: Data Protectionfor WebSphere Application Server Installation and User’s Guide, SC32-9075.

Client supportatiQuesto comando è valido per Windows 2000 Server e Advanced Server.

Sintassi

�� REStore WASopzioni

nodename ��

Parametriopzioni

Tabella 103. Comando Restore WAS: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

fromdate Solo riga comandi. 220

fromnode Solo riga comandi. 221

fromtime Solo riga comandi. 222

ifnewer Solo riga comandi. 227

inactive Solo riga comandi. 232

latest Solo riga comandi. 249

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

preservepath Solo riga comandi. 281

replace File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 288

showmembers Solo riga comandi. 307

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

todate Solo riga comandi. 337

totime Solo riga comandi. 338

wastype Solo riga comandi. 350

494 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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nodenameSpecifica il nome del nodo dell’istanza di WAS che si desidera ripristinare.

EsempiAttività

Ripristinare Network Deployment Manager associato con il nome del nodowasnode. Utilizzare l’opzione pick per ripristinare il backup del gruppo.Utilizzare l’opzione showmembers per visualizzare un elenco di membridel gruppo che è possibile selezionare affinché possano essere ripristinati.

Comando: restore was wasnode -showmembers -pick

AttivitàRipristinare il nodo was di Network Deployment Manager all’ubicazionedi origine.

Comando: restore was wasnode -wastype=nd

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 495

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Restore WMIIl comando restore wmi ripristina un repository WMI Windows 2000 o WindowsXP sul server Tivoli Storage Manager. L’oggetto di sistema WMI è ripristinato nelfile adsm.sys\wmi\wmidbfile.

Nota: È possibile utilizzare il comando restore systemobject per ripristinare tuttigli oggetti di sistema contemporaneamente.

Client supportatiQuesto comando è valido solo per Windows 2000 e Windows XP.

Sintassi

�� REStore WMIopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 104. Comando Restore WMI: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

inactive Solo riga comandi. 232

numberformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 264

pick Solo riga comandi. 270

pitdate Solo riga comandi. 271

pittime Solo riga comandi. 272

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

EsempiAttività

Ripristinare il repository WMI (Windows Management Instrumentation).

Comando: restore wmi

496 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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RetrieveIl comando retrieve richiama le copie dei file archiviati del server Tivoli StorageManager. È possibile richiamare file specifici o intere directory. Utilizzare l’opzionedescription per specificare le descrizioni assegnate ai file che si desiderarichiamare.

Utilizzare l’opzione pick per richiamare un elenco di archivi da cui è possibileselezionare un archivio da richiamare.

Richiamare i file richiamati nella stessa directory da cui sono stati archiviati oppurein una directory diversa. Tivoli Storage Manager utilizza l’opzione preservepath conil valore subtree come impostazione predefinita per il ripristino di file. Per ulterioriinformazioni, fare riferimento all’“Riferimenti alle opzioni client” a pagina 169.

Nota: Se si tenta di richiamare un file il cui nome è uguale a un nome abbreviatodi un file esistente, si verificherà un errore. Ad esempio, se si tenta dirichiamare un file specificatamente denominato ABCDEF~1.DOC nella stessadirectory in cui esiste un file denominato abcdefghijk.doc exists, il richiamonon riuscirà poiché il sistema operativo Windows equipara il filedenominato abcdefghijk.doc con un nome abbreviato ABCDEF~1.DOC. Lafunzione di richiamo considererà quest’ultimo come un file duplicato.

Quando si verifica tale errore, effettuare una delle seguenti operazioni percorreggerlo:v Richiamare in un’altra ubicazione il file con il nome file abbreviato.v Interrompere il richiamo e modificare il nome del file esistente.v Disabilitare il supporto del nome file abbreviato in Windows.v Non utilizzare nomi file in conflitto con la convenzione di denominazione

abbreviata del file. Ad esempio, non utilizzare ABCDEF~1.DOC.

Se si sta utilizzando la versione client 3.1.0.5 o successive il nome della stazione dilavoro sarà parte del nome file. Pertanto se si esegue l’archiviazione dei file di unastazione di lavoro e si desidera richiamarli su un’altra stazione di lavoro, ènecessario specificare una destinazione. È necessario effettuare tale operazioneanche se si eseguendo il richiamo sulla stessa stazione di lavoro fisica che hacambiato nome. Ad esempio, per richiamare il file c:\doc\h2.doc alla sua directorydi origine sulla stazione di lavoro, denominata star, immettere:

dsmc retrieve c:\doc\h2.doc \\star\c$\

Per richiamare i file nella directory star che è ora stato ridenominato meteor,immettere:

dsmc retrieve c:\doc\h2.doc \\meteor\c$\

È inoltre possibile immettere:dsmc retrieve c:\doc\h2.doc \\star\c$\

Questo esempio è valido poiché se il nome della stazione di lavoro non è inclusonella specifica, si assume la stazione di lavoro locale (in questo caso meteor).

Richiamo da spazi file non abilitati UnicodeSe si desidera richiamare gli archivi dagli spazi file ridenominati dal clientUnicode, è necessario specificare l’origine sul server e una destinazione sul client.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 497

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Ad esempio, sono stati archiviati i file dal disco H denominati \\your-node\h$prima di installare il client. Una volta eseguita l’installazione, immettere il seguentecomando di archiviazione:

arc h:\logs\*.log

Prima che l’archivio diventi operativo, il server ridenomina lo spazio file in\\your-node\h$_OLD. Il processo di archiviazione continua ad inserire i datispecificati nell’operazione corrente nello spazio file abilitato per Unicode,denominato \\your-node\h$. Il nuovo spazio file conterrà solo la directory \logsed i file *.log. Per richiamare file dallo spazio file ridenominato nella relativaubicazione di origine, è necessario immettere l’origine e la destinazione come diseguito:

retrieve \\your-node\h$_OLD\docs\myresume.doc h:\docs\

ConsiderazioniTivoli Storage Manager esegue il richiamo dei flussi definiti solo su file. Ledirectory in Windows 2000 e Windows XP possono contenere flussi definiti. I flussidefiniti collegati a una directory verranno sostituiti (senza tenere conto del valoredell’opzione prompt) durante il richiamo.

Per il richiamo di file sciolti in un filesystem diverso da NTFS, impostare il valoredi timeout (idletimeout) della comunicazione del server su un valore massimo di255 per evitare timeout della sessione client.

I seguenti elementi sono validi se vengono ripristinati più dati di quelli consentitidai dischi Microsoft.v Se l’utente che esegue il richiamo non dispone di una parte del disco (ad

esempio, appartiene al gruppo dell’operatore di backup), Tivoli Storage Managernon eseguirà il richiamo dei dati in eccedenza rispetto al richiamo della partedisco dell’utente e visualizzerà il messaggio ″Disco pieno″.

v Se l’utente che esegue il richiamo non dispone di una parte del disco (adesempio, appartiene al gruppo dell’operatore di backup), Tivoli Storage Managerrichiamerà tutti i dati e trasferirà la proprietà dei file in eccedenza sulla parte didisco del proprietario originale all’utente che esegue il richiamo (in questo caso,il responsabile).

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� RETrieveopzioni

sourcefilespec{filespacename}sourcefilespec

�destinationfilespec

��

Parametriopzioni

Tabella 105. Comando Retrieve: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

498 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Tabella 105. Comando Retrieve: opzioni correlate (Continua)

dateformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 186

description Solo riga comandi. 189

dirsonly Solo riga comandi. 194

filelist Solo riga comandi. 216

filesonly Solo riga comandi. 219

fromdate Solo riga comandi. 220

fromnode Solo riga comandi. 221

fromtime Solo riga comandi. 222

ifnewer Solo riga comandi. 227

pick Solo riga comandi. 270

preservepath Solo riga comandi. 281

replace File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 288

skipntpermissions File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 308

skipntsecuritycrc File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 309

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

timeformat File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 333

todate Solo riga comandi. 337

totime Solo riga comandi. 338

sourcefilespecSpecifica il percorso ed il nome file che si desidera richiamare. Utilizzare icaratteri jolly per specificare un gruppo di file o tutti i file di una directory.Fare riferimento all’“Dimensione massima file per attività” a pagina 361 perinformazioni sulla dimensione massima dei file per il processo di richiamo.

Nota: Se si include filespacename, non includere una lettera di unità nellaspecifica file.

{filespacename}Specifica lo spazio file (racchiuso tra parentesi graffe) sul server contenente ifile che si desidera richiamare. Questo è il nome dell’etichetta dell’unità sullastazione di lavoro da cui sono stati archiviati i file.

Utilizzare il nome dello spazio file se è stato modificato il nome dell’etichettadell’unità oppure se si stanno richiamando file archiviati da un altro nodo i cuinomi etichetta di unità sono diversi dai propri.

Nota: Occorre specificare un nome spazio file NTFS, in lettere minuscole o inuna combinazione di maiuscole e minuscole, racchiuso tra apici eparentesi graffe. Ad esempio, {″NTFSDrive″}. In modo loop, sono validisia i singoli che i doppi apici. Ad esempio: {″NTFSDrive″} e{’NTFSDrive’} sono entrambi validi. In modo batch, sono validi solo isingoli apici. La richiesta dei singoli apici è una limitazione del sistemaoperativo.

destinationfilespecSpecifica il percorso ed il nome file in cui si desidera richiamare i file. Se nonsi specifica una destinazione, Tivoli Storage Manager ripristina i file nelpercorso originario.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 499

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Quando si utilizza destinationfilespec considerare quanto segue:v Per i nomi sourcefilespec di un file singolo, destinationfilespec può essere un file

o una directory.v Se sourcefilespec è composto da caratteri jolly oppure è specificata l’opzione

subdir=yes, destinationfilespec deve essere una directory e deve terminare conun delimitatore di directory (\).

Nota: Se il percorso di destinazione o una sezione di esso non esiste, TivoliStorage Manager la creerà.

EsempiAttività

Richiamare un singolo file denominato budget.fin.

Comando: ret c:\devel\projecta\budget.fin

AttivitàRichiamare tutti i file con un’estensione di tipo .c dalla directoryc:\devel\projecta.

Comando: ret c:\devel\projecta\*.c

AttivitàRichiamare tutti i file con un’estensione .c dalla directory \devel\projectasullo spazio file winnt.

Comando: ret {winnt}\devel\projecta\*.c

AttivitàRichiamare tutti i file nella directory c:\devel.

Comando: ret c:\devel\*

AttivitàRichiamare i file dalla directory proj dello spazio file abc.

Comando: ret {abc}\proj\*.*

AttivitàRichiamare tutti i file con un’estensione .c dalla directory c:\devel\projectaalla directory c:\newdevel\projectn\projecta . Se la directory \projectn o\projectn\projecta non esiste, questa viene creata.

Comando: ret c:\devel\projecta\*.c c:\newdevel\projectn\

AttivitàRichiamare i file nella directory c:\project. Utilizzare l’opzione pick.

Comando: ret c:\project\* -pick

AttivitàRichiamare un file dallo spazio file ridenominato \\your-node\h$_OLDnella sua ubicazione di origine. Immettere l’origine e la destinazione comesegue:

Comando: ret \\your-node\h$_OLD\docs\myresume.doc h:\docs\

500 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ScheduleIl comando schedule avvia lo scheduler del client sulla stazione di lavoro. Ènecessario che lo scheduler del client sia in esecuzione prima di poter avviare illavoro pianificato.

Se l’opzione schedmode è impostata su polling, lo scheduler client contatta il serverper gli eventi pianificati nell’intervallo orario specificato con l’opzionequeryschedperiod nel file di opzioni client (dsm.opt). Se il responsabile impostal’opzione queryschedperiod per tutti i nodi, questa impostazione sostituiscel’impostazione del client.

Se si sta utilizzando la comunicazione TCP/IP, il server può richiedere allastazione di lavoro quando eseguire un evento pianificato. Per fare ciò, impostarel’opzione schedmode su prompted nel file di opzioni client (dsm.opt) o sul comandoschedule.

È possibile utilizzare l’opzione sessioninitiation con il comando schedule percontrollare se il server o il client inizializza le sessioni tramite un firewall. Perulteriori informazioni consultare l’“Sessioninitiation” a pagina 305. Consultare“Supporto firewall di Tivoli Storage Manager” a pagina 18 per ulterioriinformazioni relative al supporto firewall di Tivoli Storage Manager.

Una volta avviato lo scheduler del client, questo continua ad eseguire ed avviareeventi pianificati fino a quando non si preme Ctrl+Pausa/Interr, non si riavvia onon si spenga la stazione di lavoro per terminarlo.

Nota: Non è possibile immettere questo comando nel modo interattivo.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� SCHeduleopzioni

��

Parametriopzioni

Tabella 106. Comando Schedule: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

maxcmdretries File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 254

password File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 267

queryschedperiod File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 286

retryperiod File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 294

schedlogname File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 298

schedmode File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 300

sessioninitiation File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 305

tcpclientport File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 327

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 501

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EsempiAttività

Avviare lo scheduler del client.

Comando: dsmc sch –password=notell

Quando si esegue il comando schedule, tutti i messaggi riguardanti il lavoropianificato sono inviati al file dsmsched.log o al file specificato con l’opzioneschedlogname nel file di opzioni client (dsm.opt) . Se non si specifica un percorsodi directory con il nome file nell’opzione schedlogname, il file dsmsched.logrisiederà nella directory di installazione predefinita.

502 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SelectiveIl comando selective esegue il backup dei file specificati. Se questi file vengonodanneggiati o persi, è possibile sostituirli con versioni di backup dal server .Quando si esegue un backup selettivo, tutti i file sono candidati per il backup ameno che non siano esclusi dal backup o non soddisfino i requisiti della classe digestione per la serializzazione.

Durante un backup selettivo, le copie dei file vengono inviate al server anchequando non sono state modificate dall’ultima volta che è stato eseguito il backup.È possibile che si abbia più di un backup dello stesso file sul server. Se ciò siverifica, è possibile che non si disponga di diverse versioni di livello inferiore delfile sul server come si desiderava. È possibile che il limite di versione venga adessere costituito da file identici. Per evitare ciò, utilizzare il comando incrementalper eseguire il backup solo dei file nuovi e di quelli modificati.

È possibile eseguire il backup in modo selettivo dei singoli file o delle directory. Èanche possibile utilizzare caratteri jolly per eseguire il backup di gruppi di filecorrelati.

Se si imposta l’opzione subdir su yes durante il backup di uno specifico percorso efile, Tivoli Storage Manager esegue in maniera ciclica il backup di tutte lesottodirectory del percorso e delle istanze del file specificato in tutte lesottodirectory.

Durante l’esecuzione di un backup selettivo, è possibile eseguire il backup di unpercorso di directory, anche se il file destinato all’esecuzione del backup non vienetrovato. Ad esempio:

selective c:\dir1\dir2\bogus.txt

esegue il backup di dir1 e dir2 anche se il file bogus.txt non esiste.

Se il comando selective viene ritentato a causa di un malfunzionamento dellecomunicazioni o della perdita della sessione, le statistiche di trasferimentoindicheranno il numero di byte Tivoli Storage Manager utilizzati per iltrasferimento durante tutti i tentativi di comandi. Pertanto, è possibile che lestatistiche per i byte trasferiti non corrispondano a quelle del file, ad esempio allestatistiche relative alla dimensione del file.

Migrazione agli spazi file abilitati per UnicodePer informazioni relative all’utilizzo del client Unicode, consultare “Autofsrename”a pagina 173.

Supporto per apertura file (Windows 2000, Windows XP)Se LVSA (Logical Volume Snapshot Agent) è installato e configurato per ilsupporto per apertura file (consultare “Configurazione di LVSA per abilitare ilsupporto file aperti (Windows 2000, Windows XP)” a pagina 22), per impostazionepredefinita, Tivoli Storage Manager esegue un backup dell’istantanea dei file aperti(o bloccati) da altre applicazioni. L’istantanea consente di eseguire il backup dauna copia con riferimento temporale che corrisponde al filesystem nel momento incui viene eseguita l’istantanea. Nel backup non sono incluse modifiche successiveal filesystem. È possibile impostare il parametro fileleveltype dell’opzioneinclude.fs su dynamic per specificare le unità che non utilizzano il supporto fileaperti.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 503

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Per controllare un’operazione di supporto per apertura file, è possibile specificarequeste opzioni facoltative nel file dsm.opt oppure come valori dell’opzioneinclude.fs: snapshotcachelocation, snapshotcachesize, snapshotfsidleretries,snapshotfsidlewait, presnapshotcmd, postsnapshotcmd. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Opzioni include” a pagina 235.

Note:

1. È possibile impostare solo l’opzione fileleveltype come valore per l’opzioneinclude.fs; non come opzione standalone nel file dsm.opt.

2. È possibile utilizzare l’opzione include.fs per impostare le opzionidell’istantanea su base filesystem.

Backup dei file secondari di personalizzazionePer eseguire il backup da un dispositivo di rete con larghezza di banda limitata, adesempio un modem, è possibile ridurre il traffico della rete utilizzando l’opzionesubfilebackup. Per utilizzare questa funzione, è necessario specificare prima leopzioni di backup dei file secondari di personalizzazione durante un backupnormale. Per informazioni relative ai backup dei file secondari dipersonalizzazione, consultare “Esecuzione di un backup con larghezza di bandalimitata” a pagina 55. Per ulteriori informazioni relative all’utilizzo dell’opzionesubfilebackup, consultare “Subfilebackup” a pagina 319.

Associazione di un’istantanea locale con uno spazio file delserverUtilizzare l’opzione snapshotroot con il comando selective insieme adun’applicazione suddivisa in tre partizioni che fornisce un’istantanea del volumelogico, per associare i dati dell’istantanea locale con lo spazio file realememorizzato sul server Tivoli Storage Manager. L’opzione snapshotroot nonfornisce le funzioni necessarie per eseguire un’istantanea del volume, ma solo pergestire i dati creati da un’istantanea del volume. Per ulteriori informazioni,consultare l’“Snapshotroot” a pagina 315.

ConsiderazioniTivoli Storage Manager esegue il backup dei flussi definiti solo su file.L’esecuzione del backup di un flusso definito contenente dati di file sciolti non èsupportata. Verrà eseguito il backup di un file sciolto come file regolare se lacompressione del client è disattivata. Abilitare la compressione file(compression=on) per l’esecuzione del backup dei file sciolti per ridurre il tempodelle transazioni in rete e per ottimizzare lo spazio di memoria su server.

Le parti disco Microsoft non influiscono sulla quantità di dati per i quali èpossibile eseguire il backup.

Tivoli Storage Manager esegue il backup dei file codificati EFS in formatocodificato non formattato. I file non vengono decodificati prima della trasmissione;essi sono sempre in formato codificato. I file vengono ripristinati anche in formatocodificato.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

504 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Sintassi

�� Selectiveopzioni

� filespec ��

Parametriopzioni

Tabella 107. Comando Selective: opzioni correlate

Opzione Utilizzo Pagina

changingretries File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 176

compressalways File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 182

compression File delle opzioni del client (dsm.opt) o riga comandi. 183

dirsonly Solo riga comandi. 194

filelist Solo riga comandi. 216

filesonly Solo riga comandi. 219

postsnapshotcmd File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 275

preservelastaccessdate File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 279

presnapshotcmd File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 284

skipntpermissions File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 308

skipntsecuritycrc File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 309

snapshotcachelocation File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 310

snapshotcachesize File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 311

snapshotfsidleretries File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 312

snapshotfsidlewait File delle opzioni client (dsm.opt) o opzione include.fs. 313

snapshotroot Solo riga comandi. 315

subdir File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 317

tapeprompt File delle opzioni client (dsm.opt) o riga comandi. 322

filespecSpecifica il percorso ed il nome file di cui si desidera eseguire il backup.Utilizzare i caratteri jolly per selezionare un gruppo di file o tutti i file di unadirectory. È possibile immettere in un comando fino a 20 specifiche di fileseparate da uno spazio. Quando si esegue il backup di un filesystem,specificare il filesystem con una barra iniziale .

EsempiAttività

Eseguire il backup del file proja.dev nella directory c:\devel.

Comando: sel c:\devel\proja.dev

AttivitàEseguire il backup di tutti i file nella directory c:\devel i cui nomi dei fileiniziano con proj.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 505

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Comando: sel c:\devel\proj*.*

AttivitàEseguire il backup di tutti i file nella directory c:\devel i cui nomi dei fileiniziano con proj. Eseguire il backup di tutti i file con estensione file .finnella directory c:\planning.

Comando: sel c:\devel\proj* c:\planning\*.fin

AttivitàEseguire un backup selettivo di tutti i file e le directory in c:\dir1\sub1directory e memorizzarli nello spazio file di istantanea locale\\florence\c$\snapshots\snapshot.0 sul server Tivoli Storage Manager.

Comando: dsmc sel c:\dir1\sub1\* -subdir=yes-snapshotroot=\\florence\c$\snapshots\snapshot.0

506 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Set AccessIl comando set access concede agli utenti di altri nodi di accedere alle versioni dicopia di backup, alle copie archiviate, o alle immagini di copia di backup. Èpossibile dare un altro accesso utente ad un file o immagine specifica, file multiplio immagini, o tutti i file in una directory. Quando si concede l’accesso ad un altroutente, quest’ultimo può ripristinare o richiamare gli oggetti. Specificare nelcomando se si sta concedendo l’accesso agli archivi o ai backup.

Nota: Non è possibile concedere l’accesso sia ai backup che agli archivi utilizzandoun singolo comando.

Quando uno spazio file esistente viene ridenominato durante una conversioneUnicode, ogni regola d’accesso definita per lo spazio file resta applicabile allospazio file di origine. Tuttavia, devono essere definite nuove regole di accesso daapplicare al nuovo spazio file Unicode, se necessario.

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� SET Access Archivepredefinita

filespec{filespacename}filespec

node �

�user

��

ParametriArchivio

Consente l’accesso ai file o alle immagini archiviati.

BackupConsente l’accesso alle versioni di backup dei file o delle immagini.

filespecSpecifica il percorso, il file, l’immagine o la directory a cui si sta concedendol’accesso ad un altro nodo o utente. Utilizzare i caratteri jolly per specificare ungruppo di file o immagini, o tutti i file in una directory; tutti gli oggetti in unadirectory; o tutti gli oggetti in un’unità. Tuttavia, non è possibile utilizzare uncarattere jolly per specificare tutte le unità. È possibile utilizzare un singoloasterisco * per la specifica file in modo da concedere l’accesso a tutti i file oalle immagini di cui si dispone ed a quelli di cui è stato eseguito il backup sulserver. Quando si immette il comando set access backup ″*″ node, non vieneeseguito alcun controllo sul server; si presume che esista almeno un backupdell’oggetto.

Se si concede l’accesso ad un ramo della directory di lavoro corrente, occorrespecificare il ramo. Se si concede l’accesso agli oggetti che non sono in unramo della directory di lavoro corrente, è necessario specificare il percorsocompleto. La specifica file a cui si concede l’accesso deve avere almeno unoggetto della versione di backup o di archivio (file o directory) sul server.

Per specificare tutti i file in una directory nominata, immettered:\test\mine\proj1\* sulla riga comandi.

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 507

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Per dare accesso a tutti gli oggetti al di sotto di un certo livello, utilizzare unasterisco, un delimitatore di directory ed un asterisco alla fine del file spec. Adesempio, per dare accesso a tutti gli oggetti che si trovano in d:\test, utilizzareil file spec d:\test\*\*.

Attenzione: L’utilizzo del formato \*\* non darà accesso agli oggetti nelladirectory denominata; saranno accessibili solo quelli nella directory al di sottodella directory denominata.

Le regole sono essenzialmente le stesse quando si prende in considerazione ladirectory root. Immettere \* su un comando set access e \*\* su un altro se sidesidera che un altro utente abbia accesso a tutti i file e le directory in e sottola directory root. Il primo \* da accesso a tutte le directory ed a tutti i file nelladirectory root. Il secondo \* consente l’accesso a tutte le directory ed a tutti ifile al di sotto della directory root.

Note:

1. Utilizzare il nome dello spazio file se il nome dell’etichetta dell’unità è statomodificato.

2. Se si include filespacename, non includere una lettera di unità nella specificafile.

Ad esempio:v La struttura della directory è a più livelli: d:\test\sub1\subsub1.v La directory d:\test contiene i file h1.txt e h2.txt.v La directory d:\test\sub1 contiene il file s1.htm.v La directory d:\test\sub1\sub2 contiene il file ss1.cpp.

Per consentire l’accesso a tutti i file nella directory d:\test\sub1\sub2,immettere:set access backup d:\test\sub1\sub2\* * *

Per consentire l’accesso solo ai file nella directory d:\test, immettere:set access backup d:\test\* * *

Per consentire l’accesso a tutti i file in tutte le directory in e al di sotto delladirectory d:\test, immettere:

set access backup d:\test\* * *set access backup d:\test\*\* * *

{filespacename}Specifica il nome dello spazio file (racchiuso tra parentesi graffe) sul servercontenente i file a cui si sta concedendo l’accesso. Questo nome è il nomedell’etichetta dell’unità sulla stazione di lavoro da cui è stato archiviato il file oè stato eseguito un backup. Utilizzare il nome dello spazio file se il nomedell’etichetta dell’unità è stato modificato.

image-fsIl nome del filesystem di immagine da condividere. Può essere specificatocome asterisco (*) per consentire l’accesso a tutti le immagini possedutedall’utente che concede l’accesso.

nodeSpecifica il nodo client dell’utente al quale si sta concedendo l’accesso.Utilizzare i caratteri jolly per concedere l’accesso a più nodi con nomi nodosimili. Utilizzare un asterisco (*) per concedere l’accesso a tutti i nodi.

508 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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userSi tratta di un parametro facoltativo che limita l’accesso all’utente denominatosul nodo specificato.

EsempiAttività

Concedere all’utente node_2 l’autorizzazione a ripristinare tutti i file conestensione .c dalla directory c:\devel\proja.

Comando: set access backup c:\devel\proja\*.c node_2

AttivitàConcedere all’utente node_3 l’autorizzazione a richiamare tutti i file nelladirectory c:\devel, ma non concedere l’accesso ai file nelle sottodirectory dic:\devel, come ad esempio c:\devel\proj.

Comando: set access archive c:\devel\* node_3

AttivitàConcedere a tutti i nodi i cui nomi terminano con bldgb l’autorizzazione aripristinare tutte le versioni di backup da tutte le directory sull’unità d:.L’unità d: ha il nome dello spazio file per project.

Comando: set ac b {project}\*\* *bldgb

Capitolo 10. Utilizzo dei comandi 509

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Set PasswordIl comando set password modifica la password Tivoli Storage Manager per lastazione di lavoro. Se si omette la vecchia e la nuova password quando si immetteil comando set password, verrà richiesto all’utente di specificare una volta lavecchia password e due volte quella nuova.

La password non è sensibile al maiuscolo/minuscolo e può essere costituita da unmassimo di 63 caratteri. I caratteri validi sono:a–z Qualsiasi lettera, compresa tra a e z, maiuscola o minuscola0–9 Qualsiasi numero da 0 a 9+ Più. Punto_ Sottolineatura- Trattino& E commerciale

Client supportatiQuesto comando è valido per tutti i client Windows.

Sintassi

�� SET Passwordoldpw newpw

��

Parametrioldpw

Specifica la password corrente per la stazione di lavoro.

newpwSpecifica la nuova password per la stazione di lavoro.

EsempiDi seguito viene riportato un esempio delle modalità di utilizzo del comando setpassword .

AttivitàModificare la password da osecret a nsecret.

Comando: set password osecret nsecret

510 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Appendice A. Utilizzo del programma di utilità per laconfigurazione dei servizi del client

È possibile installare i seguenti servizi Tivoli Storage Manager durantel’installazione o utilizzando il programma di utilità per la configurazione deiservizi del client Tivoli Storage Manager:v Servizio scheduler di backup-archiviov Servizio CAD (Client Acceptor Service)v Servizio Remote Client Agentv Servizio TSM Journal Engine

Per ulteriori informazioni sull’uso del programma di utilità per la configurazionedei servizi del client Tivoli Storage Manager per installare il servizio ClientAcceptor e il servizio Remote Client Agent, consultare “Utilizzo del comandoDsmcutil” a pagina 515.

Installazione del servizio scheduler di backup-archivioPer avviare lo scheduler Tivoli Storage Manager, utilizzare uno dei seguentimetodi:v Dalla GUI di Tivoli Storage Manager fare clic su Programmi di utilità e quindi

su Wizard di configurazione. Selezionare l’opzione Aiuto per la configurazionedello scheduler del client TSM.

v Se si dispone di un account appartenente al gruppo Responsabile/Responsabiledominio, è possibile utilizzare il programma di utilità per la configurazione deiservizi del client TSM per configurare i servizi del client sulle macchineWindows locali e remote.

Utilizzo del programma di utilità per la configurazione deiservizi del client

Questa sezione fornisce le seguenti informazioni:v Un esempio dell’utilizzo del programma di utilità per la configurazione dei

servizi del client con il client di backup-archivio per l’esecuzione automatica deibackup.

v Un esempio della configurazione del CAD per la gestione del servizio scheduleresistente.

v Un esempio della creazione di un nuovo scheduler e dell’associazione di unCAD per la gestione dello scheduler:

Questo esempio illustra le modalità di utilizzo dello scheduler Tivoli StorageManager.

Una volta che il client di backup-archivio Tivoli Storage Manager è registrato conun server Tivoli Storage Manager, la procedura comprende le seguenti operazioni:1. Sul server:

a. Definire una pianificazione per il dominio delle impostazioni in cui èregistrato il client di backup-archivio.

b. Associare il nodo del client di backup-archivio alla pianificazione definita.2. Sul client di backup-archivio:

a. Installare il client scheduler Tivoli Storage Manager come un servizioWindows per il client di backup-archivio.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 511

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b. Avviare il servizio scheduler installato per il client di backup-archivio.

Esecuzione automatica dei backupNell’esempio seguente si presume che:v Il client di backup-archivio Tivoli Storage Manager è registrato nel server Tivoli

Storage Manager con il nome nodo mars e la password marspswd nel dominiodelle impostazioni bacliwnt.

v L’evento da pianificare è un backup incrementale giornaliero dei file systemsulle macchine client. Il backup inizia tra le 9:00 e le 9:15 pm.

v Il client di backup-archivio è installato nella directory c:\programfiles\tivoli\tsm\baclient.

v I parametri di comunicazione nel file delle opzioni client di backup-archivio(dsm.opt) sono appropriati per il server Tivoli Storage Manager.

Sul server:

1. Immettere il seguente comando sulla console del server o da un client digestione per definire la pianificazione. Non è necessario che il client di gestionesia in esecuzione sullo stesso sistema del server Tivoli Storage Manager.def sched bacliwnt wnt_daily_incr desc="Daily Incremental Backup"priority=2 starttime=21:00 duration=15 durunits=minutes period=1perunits=days dayofweek=any

Tivoli Storage Manager visualizza questo messaggio:ANR2500I Schedule WNT_DAILY_INCR defined in policy domain BACLIWNT.

2. Per associare il client di backup-archivio a questa pianificazione, emettere ilseguente comando:define association bacliwnt wnt_daily_incr mars

Tivoli Storage Manager visualizza questo messaggio:ANR2510I Node MARS associated with schedule WNT_DAILY_INCR inpolicy domain BACLIWNT.

Viene quindi definita una pianificazione sul server Tivoli Storage Manager perl’esecuzione di un backup incrementale. La pianificazione inizia alla 9:00 circa.La pianificazione viene rieseguita una volta al giorno e può essere avviataqualsiasi giorno della settimana.

Nota: Se si desidera verificare l’impostazione della pianificazione edell’associazione, è possibile utilizzare il comando Query Schedule.

Sul client di backup-archivio:

In questo esempio si suppone che il client di backup-archivio Tivoli StorageManager sia stato installato nella directory c:\program files\tivoli\tsm. Sipresuppone, inoltre, che i file delle opzioni di queste directory siano aggiornati inmodo che i parametri di comunicazione identifichino il server Tivoli StorageManager.1. Collegarsi utilizzando un account con privilegi di gestione.2. Aprire un prompt dei comandi ed immettere il seguente comando:

cd /d c:\"program files"\tivoli\tsm\baclient

Se il percorso presenta uno spazio, ad esempio c:\programfiles\tivoli\tsm\baclient, racchiudere il nome tra doppi apici.

3. Nella finestra, emettere il seguente comando:

512 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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dsmcutil inst /name:"TSM Client Scheduler" /node:mars/password:marspswd /clientdir:"c:\program files\tivoli\tsm\baclient" /optfile:"c:\program files\tivoli\tsm\baclient\dsm.opt" /autostart:yes

Il sistema dell’utente è ora pronto ad eseguire backup incrementali giornalieriautomatici. L’opzione /autostart:yes specifica che il servizio scheduler vieneavviato automaticamente ogni volta che il sistema viene riavviato. È possibileutilizzare l’opzione /startnow:[Yes|No] per specificare se avviare il servizioscheduler dopo l’esecuzione del comando; il valore predefinito è Yes. Se vienespecificato /startnow:No, è necessario avviare il servizio manualmenteutilizzando l’applet del pannello di controllo dei servizi su NT o emettere ilseguente comando:

net start "TSM Client Scheduler"

Per ulteriori informazioni su queste opzioni, fare riferimento alla sezione“Opzioni Dsmcutil” a pagina 523.

4. Lo scheduler utilizza il file delle opzioni del client di backup-archivio perconvalidare il nodo e la password e per contattare il server per informazionisulla pianificazione. In questo esempio, si presuppone che il file dsm.opt siaaggiornato in modo che i parametri di comunicazione puntino al server TivoliStorage Manager.Se viene visualizzato il seguente messaggio:Si è verificato un errore di comunicazione durante la connessioneal server TSM

Accertarsi che il file delle opzioni contenga voci che identificano il server TivoliStorage Manager corretto. Verificare inoltre che il server sia in esecuzione.Utilizzare il comando dsmcutil update per correggere uno dei parametrispecificato in modo errato durante l’installazione di dsmcutil. Ad esempio, peraggiornare la directory client e il file delle opzioni per il servizio schedulerspecificato, immettere:

dsmcutil update /name:"TSM Central Scheduler Service"/clientdir:c:\tsmptf3 /optfile:c:\tsmptf3\dsm.optTSM

Quindi, emettere di nuovo il comando net start ″TSM Client Scheduler″.

Note:

1. Se vengono eseguite delle modifiche che influenzano il servizio scheduler nelfile delle opzioni del client di backup-archivio, il servizio scheduler deve essereriavviato affinché le modifiche vengano attivate. Se si utilizza il servizioscheduler CAD gestito, ciò non è necessario, in quanto lo scheduler vieneriavviato dal CAD per ciascun backup e le modifiche vengono applicate. Unesempio di ciò è costituito dal modo di pianificazione e dall’indirizzo del serverTivoli Storage Manager. Eseguire questa operazione immettendo i seguenticomandi:

net stop "TSM Client Scheduler"net start "TSM Client Scheduler"

2. Il file dsmsched.log contiene le informazioni sullo stato del servizio schedulerTivoli Storage Manager. In questo esempio, il file è ubicato in questo percorso:

c:\program files\tivoli\tsm\baclient\dsmsched.log

È possibile sovrascrivere questo nome file specificando l’opzione schedlognamenel file delle opzioni, dsm.opt.

Appendice A. Programma di utilità per la configurazione dei servizi del client 513

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3. L’emissione dei comandi pianificati viene inviata al file di registrazione. Unavolta eseguito il lavoro pianificato, è possibile controllare la registrazione perverificare se il lavoro è stato completato con esito positivo.Quando un comando pianificato viene eseguito, la registrazione eventi puòcontenere la voce seguente:

Evento pianificato nomeevento completatocon esito positivo.

Ciò rappresenta solo un’indicazione dell’emissione corretta da parte di TivoliStorage Manager del comando pianificato associato a nomeevento. Non vieneeffettuato alcun tentativo di stabilire se il comando è riuscito o meno. Saràpossibile verificare se il comando è riuscito correttamente o meno in base alcodice di ritorno restituito dal comando pianificato nella registrazione eventi.La voce di registrazione pianificazione relativa al codice di ritorno del comandoviene preceduta dal seguente testo:

Comandoterminato. Codice di ritorno:

Configurazione di CAD per gestire un servizio scheduleresistenteNell’esempio di seguito riportato, si presuppone che il nome del servizio schedulersia TSM Central Scheduler Service e che il nome del servizio CAD sia TSM ClientAcceptor, che rappresentano due nomi predefiniti. È possibile utilizzare l’opzionedsmcutil /name per specificare nomi diversi. Per ulteriori informazioni sui comandie le opzioni dsmcutil, fare riferimento a “Comandi Dsmcutil” a pagina 515 e“Opzioni Dsmcutil” a pagina 523.

Per configurare il CAD in modo da gestire un servizio scheduler esistente:1. Arrestare il servizio scheduler e il CAD, con il seguente comando:

dsmcutil stop /name:"tsm central scheduler service"dsmcutil stop /name:"tsm client acceptor"

2. Impostare l’opzione managedservices su schedule nel file delle opzioni client(dsm.opt).

3. Aggiornare il servizio scheduler in modo che non venga avviatoautomaticamente dopo il riavvio:dsmcutil update /name:"tsm central scheduler service"/autostart:no

4. Associare il servizio scheduler al CAD:dsmcutil update cad /name:"tsm client acceptor"/cadschedname:"tsm central scheduler service" /autostart:yes

Nota: Se il comando ha esito positivo, il file dsmwebcl.log conterrà il seguentemessaggio: Il comando sarà eseguito in 1 minuto. Dopo un minuto,CAD riavvierà lo scheduler e sarà possibile visualizzare le informazionirelative al successivo evento pianificato nel file dsmwebcl.log.

Creazione di un nuovo scheduler e associazione di un CAD perla gestione dello schedulerPer creare un nuovo scheduler e associarvi un CAD per la gestione delloscheduler:1. Impostare l’opzione managedservices su schedule nel file delle opzioni client

(dsm.opt).2. Creare il servizio scheduler:

dsmcutil install /name:"NEW_SCHEDULE_NAME" /node:yournode /password:xxxxx/autostart:yes /startnow:no

514 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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3. Creare il servizio cad:dsmcutil install cad /node:yournode /password:xxxxx/autostart:yes /startnow:no

4. Associare lo scheduler al CAD:dsmcutil update cad /name:"tsm client acceptor"/cadschedname:"NEW_SCHEDULE_NAME"

5. Avviare il CAD:dsmcutil start /name:"tsm client acceptor"

Nota: Il CAD e lo scheduler verranno avviati, come descritto sopra. Poiché il CADcontrolla lo scheduler, lo scheduler non apparirà in esecuzione come unservizio, né nell’applet Servizi né con il comando NET START. Per arrestarelo scheduler, è necessario arrestare il CAD.

Utilizzo del comando DsmcutilIl programma di utilità per la configurazione dei servizi del client Tivoli StorageManager, dsmcutil, consente l’installazione e la configurazione dei servizi del clientTivoli Storage Manager sulle macchine Windows locali e remote. È possibileinstallare i seguenti servizi di Tivoli Storage Manager in un percorso DBCS di unaserie di caratteri a doppio byte:v Servizio scheduler di backup-archiviov Servizio CAD (Client Acceptor Service)v Servizio Remote Client Agentv Journal Engine Service

Il programma di utilità per la configurazione dei servizi del client deve essereeseguito da un account appartenente al gruppo dei responsabili/responsabili didominio. La sintassi del programma di utilità è la seguente:

�� dsmcutil comandoopzioni

��

Nota: Le opzioni specificate con i comandi dsmcutil si sovrappongono a quellepresenti nel file delle opzioni (dsm.opt). Consultare Capitolo 2,“Configurazione di Tivoli Storage Manager”, a pagina 13, per maggioriinformazioni.

L’account che esegue il programma di utilità deve presentare i diritti utenteappropriati per l’installazione dei servizi e l’aggiornamento del registro sullamacchina di destinazione.

Se viene specificata una macchina in remoto, l’account deve essere autorizzato peri collegamenti al registro della macchina specificata.

Nota: L’abbreviazione minima per i comandi e le opzioni documentate è inmaiuscolo.

Comandi DsmcutilINSTall

Installa e configura un servizio scheduler Tivoli Storage Manager. Le opzioninecessarie sono:v /name:nomeservizio

Appendice A. Programma di utilità per la configurazione dei servizi del client 515

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v /password:passwordv /clusternode:Yes|No, richiesto per l’esecuzione di MSCS (Microsoft Cluster

Server).v /clustername:nomecluster, richiesto per l’esecuzione di MSCS (Microsoft Cluster

Server).

È inoltre possibile utilizzare /clientdir:dirclient, il valore predefinito è la directorycorrente. Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “OpzioniDsmcutil” a pagina 523.

I seguenti file devono essere presenti nella directory specificata per/clientdir:dirclient:v dsmcsvc.exev dscenu.txtv dsm.optv dsmntapi.dllv tsmutil1.dll

Nota: Se si sta installando il servizio su una macchina remota, il percorso completodella directory del client dovrà fare riferimento alla macchina didestinazione. I nomi UNC non sono consentiti. È possibile installare piùservizi sulla stessa macchina.

AttivitàInstallare un servizio scheduler denominato TSM Central SchedulerService sulla macchina locale. Avviare il servizio automaticamente all’avviodel sistema. Tutti i file richiesti devono trovarsi nella directory corrente e ilfile delle opzioni client deve identificare il server Tivoli Storage Manager incui è definito il nodo ALPHA1 con la password nodepw. Viene contattato ilserver Tivoli Storage Manager per verificare che il nodo e la passwordspecificati siano validi. Una volta che la password viene riconosciutavalida, viene generata (codificata) nel registro.

Comando:dsmcutil install/name:"TSM Central Scheduler Service"/node:ALPHA1 /password:nodepw /autostart:yes

AttivitàInstallare un servizio scheduler denominato TSM Central SchedulerService sulla macchina PDC remota. Avviare il servizio automaticamenteall’avvio del sistema. I file del servizio scheduler ed il file delle opzionispecificato devono trovarsi sulla macchina remota nella directory c:\tsm.La password viene codificata nel registro. Il server Tivoli Storage Managernon viene contattato per convalidare la password.

Comando:dsmcutil install/name:"TSM Central Scheduler Service"/machine:PDC /clientdir:c:\tsm /optfile:c:\tsm\dsm.opt/node:PDC /validate:no /autostart:yes/password:nodepassword

AttivitàInstallare un servizio scheduler denominato TSM Central SchedulerService sulla macchina PDC remota. Avviare il servizio automaticamenteall’avvio del sistema. I file del servizio scheduler ed il file delle opzionispecificato devono trovarsi sulla macchina remota nella directory c:\tsm.La password viene codificata nel registro. Il server Tivoli Storage Managerche risiede nella porta e host TCP/IP specificati viene contattato perconvalidare la password.

516 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Comando:dsmcutil install/name:"TSM Central Scheduler Service"/machine:PDC /clientdir:c:\tsm /optfile:c:\tsm\dsm.opt/node:PDC /autostart:yes /password:nodepassword/commmethod:tcpip /commserver:alpha1.sanjose.com/commport:1521

AttivitàInstallare il servizio TSM Central Scheduler Service su un nodo di uncluster Windows. Per installare group-a dalla macchina node-1, accertarsiche node-1 contenga group-a e immettere il seguente comando:

Comando:dsmcutil install SCHEDuler/name:"TSM scheduler service :group-a" /clientdir:c:\tsm\baclient /optfile:q:\tsm\dsm.opt /node:mscs-cluster-group-a /password:n/validate:no /autostart:yes /startnow:yes/clusternode:yes /clustername:mscs-cluster

INSTall CAD

Installa e configura il servizio CAD (Client Acceptor). Le opzioni necessarie sono:v /name:nomeserviziov /node:nomenodov /password:passwordAltre opzioni valide sono:v /optfile:fileopzioniv /httpport:portahttpv /httpsport:portahttpsv /webports:porteweb

Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàInstallare un servizio CAD denominato CAD TSM. CAD TSM utilizza unnodo denominato test per collegarsi al server Tivoli Storage Manager.Utilizzare il file delle opzioni c:\tsm\dsm.opt per collegarsi a TivoliStorage Manager.

Comando:dsmcutil install cad /name:"TSM CAD" /node:test/password:test /optfile:c:\tsm\dsm.opt

INSTall Journal

Installa un servizio Journaling engine su tutti i client Windows, eccetto WindowsServer 2003 a 64 bit. Viene creato un database journal che memorizza le informazioniutilizzate dal client per determinare i file di cui eseguire il backup prima dell’iniziodi un’operazione. Per ulteriori informazioni sull’esecuzione dei backup journal,consultare “Backup basato su journal” a pagina 59.

Una volta installato il servizio motore journal, per impostazione predefinita ilcomando incremental esegue automaticamente un backup su base journal deisistemi di file selezionati controllati dal servizio del motore journal. Tivoli StorageManager non utilizza la funzione journal sui filesystem Windows NTFS o suqualsiasi altro JFS (journaled file system).

Appendice A. Programma di utilità per la configurazione dei servizi del client 517

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Se necessario, è possibile utilizzare l’opzione nojournal con il comandoincremental per specificare se eseguire un backup incrementale completotradizionale anziché il backup predefinito di tipo journal.

Il servizio Journaling engine è denominato TSM Journal Service ed utilizza il filedi configurazione tsmjbbd.ini dalla directory di installazione Tivoli StorageManager.

Nota: Journal Service è supportato in un ambiente Microsoft Cluster Server. Èpossibile installare solo un Journal Service su una macchina e non èpossibile avviare o arrestare in modo dinamico il Journal Service che gestiscei dischi condivisi.

Non esiste alcuna opzione valida per questo comando.

AttivitàInstallare il servizio Journaling engine TSM Journal Service.

Comando:dsmcutil install journal

INSTall REMOTEAgent

Installa e configura un servizio Remote Client Agent. Le opzioni richieste sono:v /name:nomeserviziov /node:nomenodov /password:passwordv /partnername:nome servizio partnerAltre opzioni valide sono:v /optfile:fileopzioni

Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàInstalla un servizio Remote Client Agent denominato AGENT TSM. TSMAGENT utilizza il nodo test per collegarsi al server Tivoli StorageManager. Il file delle opzioni c:\tsm\dsm.opt viene utilizzato per collegarsia Tivoli Storage Manager. Il servizio CAD partner è CAD TSM.

Comando:dsmcutil install remoteagent /name:"TSM AGENT" /node:test/password:test /optfile:c:\tsm\dsm.opt /partnername:"TSM CAD"

Nota: Per eseguire il client Web, è necessario installare entrambi i componenti,Remote Client Agent Service e Client Acceptor Service. Installare ClientAcceptor Service prima di Remote Client Agent Service. Utilizzare l’opzione/partnername: per specificare il nome di Client Acceptor Service partner.

REMove

Eliminare un servizio client installato. L’opzione richiesta è /name:nomeservizio. Perulteriori informazioni su questa opzione, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàEliminare dalla macchina locale il servizio scheduler specificato.

518 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Comando:dsmcutil remove /name:"TSM Central Scheduler Service"

AttivitàEliminare il il servizio Journaling engine TSM Journal Service dallamacchina locale.

Comando:dsmcutil remove /name:"TSM Journal Service"

UPDate

Aggiorna i valori di registro del servizio scheduler. L’opzione richiesta per questocomando è /name:nomeservizio e i valori di registro da aggiornare. Altre opzionivalide sono:v /clientdir:dirclientv /optfile:fileopzioniv /eventlogging:[Yes|No]v /node:nomenodov /autostart:[Yes|No]v /clusternode:Yes|No , richiesto per l’esecuzione di MSCS (Microsoft Cluster

Server).v /clustername:nomecluster , richiesto per l’esecuzione di MSCS (Microsoft Cluster

Server).

Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàAggiornare la directory client ed il file delle opzioni per il servizioscheduler specificato. Tutti i file del servizio client richiesti devono essereubicati nella directory specificata.

Nota: Le opzioni di comunicazione specificate con il comando dsmcutilhanno la precedenza su quelle specificate nel file delle opzioni client.

Comando:dsmcutil update /name:"TSM Central Scheduler Service"/clientdir:c:\tsmptf3 /optfile:c:\tsmptf3\dsm.opt

AttivitàAggiornare il servizio scheduler specificato per utilizzare il protocolloTCP/IP per collegarsi ad un server Tivoli Storage Manager al nome host eporta specificati.

Comando:dsmcutil update /name:"TSM Central Scheduler Service"/commserver:nt1.sanjose.com /commport:1521 /commmethod:tcpip

UPDate CAD

Aggiorna i valori di registro di Client Acceptor Service. L’opzione richiesta perquesto comando è /name:nomeservizio e i valori di registro da aggiornare. Altreopzioni valide sono:v /node:nomenodov /password:passwordv /optfile:fileopzioniv /httpport:portahttp

Appendice A. Programma di utilità per la configurazione dei servizi del client 519

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v /httpsport:portahttpsv /webports:portewebv /cadschedname:nomescheduler

Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàAggiornare il servizio Client Acceptor per utilizzare la password del clientspecificata e il file delle opzioni. Tutti i file del servizio client richiestidevono essere ubicati nella directory specificata.

Comando:dsmcutil update cad /name:"TSM CAD" /password:test/optfile:c:\tsm\dsm.opt

UPDate REMOTEAgent

Aggiorna i valori di registro di Client Agent Service remoto. L’opzione richiestaper questo comando è /name:nomeservizio e i valori di registro da aggiornare. Altreopzioni valide sono:v /node:nomenodov /password:passwordv /optfile:fileopzioniv /partnername:nome servizio partner

Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàAggiornare un servizio Remote Client Agent denominato TSM AGENT.TSM AGENT utilizza il nodo test per collegarsi al server Tivoli StorageManager. Il file delle opzioni c:\tsm\dsm.opt viene utilizzato per collegarsia Tivoli Storage Manager. Il servizio CAD partner è CAD TSM.

Comando:dsmcutil update remoteagent /name:"TSM AGENT" /node:test/password:test /optfile:c:\tsm\dsm.opt /partnername:"TSM CAD"

Query

Interrogare i valori del registro del servizio scheduler. Le opzioni necessarie sono:/name:nomeservizio. Altre opzioni valide sono:v /machine:nomemacchinav /clientdirv /optfilev /eventloggingv /nodev /autostartv /commmethodv /commportv /commserverv /errorlogv /schedlog

520 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Nota: Non specificare un valore per queste opzioni. Tivoli Storage Managerrestituisce i valori registro dell’opzione per il servizio scheduler specificato.

Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàInterrogare le impostazioni di registro per il servizio scheduler specificato.

Comando:dsmcutil query /name:"TSM Central Scheduler Service"

AttivitàInterrogare le impostazioni di registro della directory client per il servizioscheduler specificato.

Comando:dsmcutil query /name:"TSM Central Scheduler Service"

Query CAD

Interroga i valori di registro di Client Acceptor Service. L’opzione richiesta perquesto comando è /name:nomeservizio. Altre opzioni valide sono:v /machine:nomemacchinav /nodev /optfilev /httpportv /httpsportv /webportsv /clientdirv /partnername

Nota: Non specificare un valore per queste opzioni.Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàInterrogare le impostazione di registro per il servizio Client Acceptorspecificato.

Comando:dsmcutil query cad /name:"TSM CAD"

Query Journal

Interrogare il servizio Journaling engine, TSM Journal Service su Windows (32bit). Non esiste alcuna opzione valida per questo comando.

AttivitàInterrogare il servizio Journaling engine, TSM Journal Service.

Comando:dsmcutil query journal

Query REMOTEAgent

Interroga i valori di registro Remote Client Agent Service. L’opzione richiesta perquesto comando è /name:nomeservizio. Altre opzioni valide sono:v /machine:nomemacchinav /node

Appendice A. Programma di utilità per la configurazione dei servizi del client 521

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v /optfilev /partnernamev /clientdir

Nota: Non specificare un valore per queste opzioni.Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil” apagina 523.

AttivitàInterrogare le impostazioni di registro per il servizio Remote Client AgentService specificato.

Comando:dsmcutil query remoteagent /name:"TSM AGENT"

List

Elenca i servizi client installati. Non è richiesta alcuna opzione.

AttivitàIndividuare ed elencare i servizi client Tivoli Storage Manager installatisulla macchina locale.

Comando:dsmcutil list

AttivitàElencare i servizi client Tivoli Storage Manager installati sulla macchinaremota PDC.

Comando:dsmcutil list /MACHINE:PDC

Start

Utilizzare il comando Start per avviare un servizio client. Il comando Start richiedel’opzione/name:nomeservizio.

AttivitàAvviare il servizio Journaling engine, TSM Journal Service.

Comando:dsmcutil start /name:"TSM Journal Service"

Stop

Utilizzare il comando Stop per arrestare un servizio client. Il comando Stoprichiede l’opzione/name:nomeservizio.

AttivitàArrestare il servizio Journaling engine, TSM Journal Service.

Comando:dsmcutil stop /name:"TSM Journal Service"

UPDATEPW

Generare la password del registro Tivoli Storage Manager codificata. Il comandoUPDATEPW richiede le opzioni /node:nomenodo e /password:password. È inoltrepossibile utilizzare le seguenti opzioni:

522 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v /validate:[Yes|No]v /clusternode:Yes|No, richiesto per l’esecuzione di MSCS (Microsoft Cluster

Server).v /clustername:nomecluster, richiesto per l’esecuzione di MSCS (Microsoft Cluster

Server).v /force:[Yes|No]

La password è convalidata con un server Tivoli Storage Manager se è specificatal’opzione /validate: Yes. La password è aggiornata sul server se è specificatal’opzione /updateonserver:Yes. Se viene specificata questa opzione, è necessariospecificare la password corrente con l’opzione /oldpassword. Per ulterioriinformazioni su queste opzioni, consultare “Opzioni Dsmcutil”.

AttivitàAggiornare la password del registro codificata per il nodo specificato.Convalidare e aggiornare la password del server Tivoli Storage Managerspecificato che risiede sulla porta e nome host TCP/IP specificati.

Comando:dsmcutil updatepw /node:alpha1 /commMethod:tcpip/commServer: alpha1.sanjose.ibm.com /commPort:1500/password:newpw /oldpassword:oldpw /updateonserver:yes

Opzioni DsmcutilSono valide le seguenti opzioni:

/autostart:[Yes|No]Specifica se avviare automaticamente il servizio scheduler all’avvio. Ilvalore predefinito è No.

/cadschedname:nomeschedulerSpecifica il nome del servizio scheduler da gestire con il CAD. Utilizzarequesta opzione quando l’opzione managedservices è impostata su schedulenel file delle opzioni client dsm.opt. È possibile specificare questa opzionecon il servizio CAD.

/clientdir:dirclientIl percorso completo dei file del servizio client. La directory relativa allamacchina di destinazione su cui è installato il servizio. I nomi UNC nonsono consentiti. Il valore predefinito è la directory corrente.

/clustername:nomeclusterQuesta opzione sostituisce l’opzione /group.

L’opzione /clustername specifica il nome cluster cui appartiene il sistema. Ilnome cluster viene determinato eseguendo il comando MSCS, CLUSTER/LIST, dalla riga comandi. È inoltre possibile utilizzare il programma diutilità Cluster Administrator per determinare il nome cluster. Quandoviene avviato il programma di utilità, viene visualizzata una struttura adalbero con il nome cluster riportato in alto.

È necessario utilizzare questa opzione con l’opzione /clusternode:Yes. Ènecessario specificare questa opzione quando si utilizza il comandoINSTALL in un ambiente cluster. È inoltre necessario specificarla quando siutilizza il comando UPDATE per modificare le impostazioni del cluster(/clusternode e /clustername).

È possibile specificare questa opzione quando si utilizza il comandoUPDATEPW in un ambiente cluster. Di solito questa opzione non èrichiesta. Tuttavia se si definiscono più servizi scheduler con diverseimpostazioni cluster per un determinato nodo, il programma di utilità non

Appendice A. Programma di utilità per la configurazione dei servizi del client 523

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sarà in grado di individuare le impostazioni corrette. In tal caso, l’azioneconsigliata è la correzione delle difformità tra i servizi.

In alternativa, è possibile specificare questa opzione con /clusternode:Yes e/force:Yes, per determinare la visualizzazione o l’aggiornamento dellapassword con le impostazioni cluster specificate da parte del programmadi utilità.

Questa opzione non è richiesta se viene specificato /clusternode:No.

/clusternode:Yes|NoSpecifica se abilitare il supporto per le risorse cluster. Il valore predefinito èNo. È necessario eseguire MSCS (Microsoft Cluster Server) per specificare/clusternode:Yes. È necessario specificare questa opzione quando si utilizzail comando INSTALL in un ambiente cluster. È inoltre necessariospecificare questa opzione quando si utilizza il comando UPDATE permodificare le impostazioni del cluster /clusternode, /clustername).

È possibile specificare questa opzione quando si utilizza il comandoUPDATEPW in un ambiente cluster. Di solito questa opzione non èrichiesta. Tuttavia se si definiscono più servizi scheduler con diverseimpostazioni cluster per un determinato nodo, il programma di utilità nonsarà in grado di individuare le impostazioni corrette. In tal caso, l’azioneconsigliata è la correzione delle difformità tra i servizi.

In alternativa, è possibile specificare questa opzione con /clustername e/force:Yes, per forzare il programma di utilità alla visualizzazione oall’aggiornamento della password con le impostazioni cluster specificate. Seè specificato /clusternode:No, /clustername non è richiesto.

/commmethod:protocolloSpecifica il protocollo di comunicazione del client per comunicare con ilserver Tivoli Storage Manager. I protocolli validi sono: TCP/IP e NamedPipes. Se non viene specificato alcun valore, viene utilizzato il valore delclient predefinito o il valore del file delle opzioni client. Questa opzionepuò essere utilizzata anche con il comando UPDATEPW per specificare unprotocollo di comunicazione per collegarsi ad un server perl’aggiornamento della password.

/commport:portaserverSpecifica la porta del server Tivoli Storage Manager specifica delprotocollo. Per TCP/IP, questa è la porta sul nome host specificato. Sequesta opzione non viene specificata, viene utilizzato il valore del clientpredefinito o il valore del file delle opzioni client. Questa opzione puòessere utilizzata anche con il comando UPDATEPW per specificare unadeterminata porta server del protocollo cui collegarsi per l’aggiornamentodelle password.

/commserver:nomeserverSpecifica il nome del server Tivoli Storage Manager specifico delprotocollo.A seconda del protocollo utilizzato, può essere un nome hostTCP/IP, o un nome Named Pipes. Se non viene specificato alcun valore,viene utilizzato il valore del client predefinito o il valore del file delleopzioni client.

Questa opzione può essere utilizzata anche con il comando UPDATEPWper specificare un determinato nome di server del protocollo cui collegarsiper l’aggiornamento delle password.

/copyfilesSpecifica che l’installazione del servizio viene copiata su un’altra

524 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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ubicazione prima di installare il servizio. Utilizzare l’opzione /srcdir perspecificare il percorso di origine completo.

/errorlog:errorlogSpecifica il nome completo della registrazione di errori client.

/eventlogging:[Yes|No]Attiva o disattiva la registrazione eventi dettagliata per il servizioscheduler specificato. L’impostazione predefinita è Yes.

/force:[Yes|No]È possibile specificare questa opzione quando si utilizza il comandoUPDATEPW in un ambiente cluster. Di solito questa opzione non èrichiesta. Tuttavia se si definiscono più servizi scheduler con diverseimpostazioni cluster per un determinato nodo, il programma di utilità nonsarà in grado di individuare le impostazioni corrette. In tal caso, l’azioneconsigliata è la correzione delle difformità tra i servizi.

In alternativa, è possibile specificare questa opzione con /clusternode e/clustername (se è specificato /clusternode:Yes), per forzare il programma diutilità alla visualizzazione o all’aggiornamento della password con leimpostazioni cluster specificate.

/httpport:portahttpSpecifica un indirizzo di porta TCP/IP per il client Web.

/httpsport:portahttpsSpecifica un indirizzo di porta TCP/IP per l’interfaccia SSL (secure socketlayer) del client Web.

/machine:nomemacchinaSpecifica il nome di una macchina remota cui collegarsi.

/name:nomeservizioSpecifica il nome del servizio Client. Se il nome contiene spazi, dovràessere compreso tra virgolette.

/node:nomenodoSpecifica il nome nodo Tivoli Storage Manager utilizzato dal servizio clientdurante il collegamento al server Tivoli Storage Manager. Utilizzato anchedurante la visualizzazione o l’aggiornamento della password del registroTivoli Storage Manager. Il valore predefinito è il nome della macchina.

/ntaccount:accountntSpecifica l’account Windows di registrazione del servizio.

/ntdomain:dominiontSpecifica il dominio Windows di registrazione del servizio.

/ntpassword:passwordntSpecifica la password Windows dell’account di registrazione del servizio.

/oldpassword:vecchiapwLa password del server Tivoli Storage Manager corrente. Utilizzata insiemeall’opzione /updateonserver quando si aggiorna una password sul server.

/optfile:fileopzioniIl percorso completo del file delle opzioni Tivoli Storage Manager. Essocorrisponde al file delle opzioni utilizzato dal servizio client specificato peril collegamento a Tivoli Storage Manager. Il programma di utilità utilizzainoltre il file per il collegamento a Tivoli Storage Manager per convalidaree aggiornare le password. Si noti che nonostante questa opzione sostituiscanell’indirizzario corrente (dsm.opt) il file delle opzioni predefinito, l’API

Appendice A. Programma di utilità per la configurazione dei servizi del client 525

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Tivoli Storage Manager richiede la presenza di un file delle opzionipredefinito nell’indirizzario corrente. Il valore predefinito è il file dsm.optnella directory /clientdir.

/partnername:nome servizio partnerQuesta opzione viene utilizzata durante l’installazione del servizio RemoteClient Agent per specificare il partner CAD.

/password:passwordLa password Tivoli Storage Manager generata (codificata) nel registro.

/schedlog:regpianificSpecifica il nome qualificato completo della registrazione dellapianificazione client.

/srcdir:nomepercorsoUtilizzare questa opzione con l’opzione /copyfiles per specificare ilpercorso di origine completo per copiare l’installazione del servizio suun’altra ubicazione prima di installare il servizio.

/startnow:[Yes|No]Specifica se dsmcutil avvia il servizio specificato dopo l’esecuzione delcomando. Se viene specificato No, è necessario avviare il serviziomanualmente utilizzando l’applet del pannello di controllo dei servizi o ilnome del servizio Tivoli Storage Manager NET START.

/updateonserver:[Yes|No]Specifica se la password è aggiornata sul server Tivoli Storage Manager.Richiede l’utilizzo dell’opzione /oldpassword.

/validate:[Yes|No]Specifica se eseguire la convalida durante la visualizzazione o durantel’aggiornamento della password del registro codificata. L’impostazionepredefinita è Yes.

/webports: portewebSpecifica il numero porta TCP/IP utilizzato dal servizio Tivoli StorageManager Client Acceptor e dal servizio Tivoli Storage Manager Web clientagent per le comunicazione con la GUI del Web.

526 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Appendice B. Configurazione servizio Journal

Per supportare il backup su base journal, è necessario configurare il serviziomotore journal utilizzando il comando dsmcutil oppure il wizard diconfigurazione della GUI client. Consultare Appendice A, “Utilizzo del programmadi utilità per la configurazione dei servizi del client”, a pagina 511, per ulterioriinformazioni relative all’utilizzo del comando dsmcutil per eseguire l’installazionedel servizio Journaling engine. Per informazioni sull’utilizzo del wizard diconfigurazione della GUI del client, consultare “Backup basato su journal” apagina 59.

Le impostazioni della configurazione del servizio Journaling devono esserespecificate nel file di configurazione journal tsmjbbd.ini. Questo file può essereinstallato e configurato con il wizard di configurazione della GUI o modificatomanualmente. Il file tsmjbbd.ini è una stanza di stile Windows che si basa sul file.ini e deve trovarsi sempre nella stessa directory del modulo dell’eseguibile del

servizio journal (tsmjbbd.exe).

Nota: Il servizio Journal supporta solo i file system fissi locali. I file systemrimovibili e di rete non sono supportati.

La configurazione delle impostazioni applicate all’avvio del servizio journal e lemodifiche effettuate durante l’esecuzione del servizio journal sono effettuate senzanecessità di ripristinare il servizio.

I file system possono essere portati in linea (aggiunti) o non in linea (rimossi)senza arrestare e riavviare il servizio journal. L’elenco di esclusione journal puòanche essere aggiornato senza riavviare il servizio journal. Le singole impostazionidei file system journal possono essere applicate ai file system journal esistentiriavviando il file system (portandolo non in linea e quindi di nuovo in linea).

Di seguito è riportata la sintassi della stanza e delle impostazioni della stanza:Sintassi della stanza:

[StanzaName]Sintassi delle impostazioni della stanza:

stanzaSetting=value

Note:

1. È possibile specificare i commenti nel file partendo dalla riga con punto evirgola.

2. I nomi dei valori e delle stanze non sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.3. I valori numerici possono essere specificati in valori esadecimali preceduti da

0x per non essere interpretati come esadecimali.4. Non esiste alcuna correlazione tra queste impostazioni e quelle contenute nel

file delle opzioni del client di backup-archivio. Il servizio journal è un processocompletamente indipendente e non elabora le opzioni del client dibackup-archivio.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 527

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Stanza JournalSettingsLe impostazioni di questa stanza sono globali e si riferiscono all’intero serviziojournal.

Di seguito è riportata la sintassi della stanza JournalSettings:Sintassi della stanza JournalSettings:

[JournalSettings]Sintassi delle impostazioni della stanza:

JournalSettings=valore

È possibile specificare i seguenti valori JournalSettings:

NlsReposSpecifica l’archivio National Language Support utilizzato dal serviziojournal per la creazione dei messaggi. Poiché il servizio journal non èinterattivo, è valido solo per i messaggi scritti sulla registrazione errori deljournal. Il valore predefinito è dscameng.txt. Ad esempio:NlsRepos=dscenu.txt

ErrorLogSpecifica il file di registrazione in vengono scritti i messaggi di errore indettaglio dal servizio journal. Un numero inferiore di messaggi di errore edi messaggi informativi vengono scritti anche nella registrazione eventidell’applicazione Windows. Il valore predefinito è jbberror.log. Adesempio:ErrorLog=jbberror.log

JournalDirSpecifica la directory in cui vengono scritti i file del database journal. Ladirectory predefinita è la directory di installazione del servizio journal. Èpossibile specificare ubicazioni diverse per ciascun file system dasottoporre alla funzione journal. Ciò è utile quando l’esecuzione avviene inun ambiente cluster, in quanto l’ubicazione del servizio journal deve essereaccessibile da ciascuna macchina del cluster su cui è in esecuzione ilservizio journal. In genere, il servizio journal per le risorse locali dasottoporre alla funzione journal risiede nella stessa ubicazione e il serviziojournal per le risorse cluster condivise (che possono spostarsi da unamacchina all’altra) verrà posizionato nella risorsa condivisa, in modo dagarantire che tale servizio sia accessibile da entrambe le macchine.

Per impostazione predefinita, questa impostazione viene applicata a tutti ifile system journal ma può essere sostituita da una sezione di sostituzioneper ciascun file system journal. Se il valore predefinito è un percorsocompleto, (ad esempio c:\tsmjournal), tutti i file del database journalverranno scritti nella directory specificata. Se nel valore predefinito nonviene specificata la lettera di un’unità (ad esempio, \tsmjournal) i file deldatabase journal per ciascun file system journal verranno scritti nelladirectory specificata di ciascun file system journal.

Di seguito, è riportato un esempio di sezione di configurazione:[JournalSettings];; Memorizza tutte le risorse in un’ubicazione a meno che; non siano sostituite da una sezione di sostituzione; JournalDir=c:\tsmjournal

528 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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; [JournaledFileSystemSettings.D:\];; Journal per d: si troverà solo nell’ubicazione specificata di seguito; JournalDir=d:\tsmjournal

Sezione JournalExcludeListQuesto elenco delle istruzioni exclude filtra la registrazione delle modifiche neldatabase journal. Le modifiche apportate agli oggetti che corrispondono alleistruzioni di questa stanza vengono ignorate e non vengono registrate nel databasejournal.

Non esiste alcuna correlazione tra l’elenco exclude journal e l’elenco exclude delclient di backup-archivio.

È supportato il seguente modello corrispondente ai metacaratteri:

% Corrisponde esattamente a un carattere.

* Corrisponde a zero o a più caratteri.

%EnvVar%Espande la variabile di ambiente.

Di seguito è riportato un esempio di sintassi di un’istruzione exclude:[JournalExcludeList]%SystemRoot%\System32\Config\*%SystemDrive%\Adsm.Sys\*%TEMP%\*%TMP%\*c:\excludedir\*c:\dir1\excludefile*.:\*.tmp

Nota: L’istruzione c:\excludedir\* corrisponde alla struttura completa, compresole sottodirectory e i file.

Sezione JournaledFileSystemSettingsLe impostazioni di questa stanza (a eccezione dell’impostazioneJournaledFileSystems) si riferiscono a tutti i file system journal specificati. Questeimpostazioni possono essere sovrascritte per i file system singoli di una stanza disostituzione; per ulteriori informazioni, consultare “Sezione di sostituzione” apagina 533.

Di seguito è riportata la sintassi della stanza JournaledFileSystemSettings:Sintassi della stanza JournaledFileSystemSettings:

[JournaledFileSystemSettings]Sintassi delle impostazioni della stanza:

Valore JournaledFileSystemSetting=

È possibile specificare i seguenti valori JournaledFileSystemSettings:

JournaledFileSystemsSpecifica un elenco delimitato da spazi dei file system contenuti in journal.Sono supportate le specifiche dei file system e i punti di montaggioWindows. Non esiste alcun valore predefinito. È necessario specificare

Appendice B. Configurazione servizio Journal 529

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almeno un file system journal per il servizio journal da eseguire. I filesystem journal possono essere aggiunti o eliminati in linea senza riavviareil servizio. Ad esempio:

JournaledFileSystems=c: d:

JournalDbSizeSpecifica la dimensione di estensione massima del database journal. Ladimensione del database journal è espressa in byte. Il valore zero (0) indicache la dimensione del database è limitata solo dalla capacità del file systemcontenente il database journal. Il valore predefinito è 0 (illimitato). Adesempio:JournalDBSize=0x005000

NotifyBufferSizeSpecifica la dimensione del buffer di memoria che riceve le notifiche dimodifica del file system. È possibile che sia necessario aumentare questovalore per i file system journal che creano un volume di grandi dimensionidi attività di modifica. La dimensione del buffer è limitata in base allamemoria. Il valore predefinito è 0x00100000 (1 megabyte). Ad esempio:NotifyBufferSize=0x00200000

NotifyFilterSpecifica che il file system modifica le azioni che generano le notificheinviate al servizio journal. È possibile controllare più azioni combinando(aggiungendo) tra loro i valori. Il valore predefinito è 0x117 (Modificherelative a Nome file e Dir, Attrib, Dimensione, Ultima scrittura Sicurezza).È inoltre possibile utilizzare il wizard del motore Journal di Tivoli StorageManager per specificare che tutte le azioni, o solo alcune, devono esserecontrollate. I valori supportati sono:

Tipo valore Decimale Esa

Nome file 1 0x001

Nome dir 2 0x002

Attributo 4 0x004

Dimensione file* 8 0x008

Ora ultima scrittura* 16 0x010

Ora ultimo accesso 32 0x020

Ora creazione 64 0x040

Sicurezza (ACL) 256 0x100

L’asterisco (*) indica che la notifica può essere rinviata finché la cache di scritturadel disco non viene ripulita. Le modifiche dei nomi rappresentano creazioni,cancellazioni o ridenominazioni di oggetti.

Esempio:NotifyFilter=0x107

Impostazione PreserveDbOnExitQuesta impostazione consente a un servizio journal di restare valido quando unfile system journal passa non in linea e ritorna in linea. Questa funzione è utile perconservare il servizio journal durante il riavvio del sistema, i failover del cluster elo spostamento delle risorse.

530 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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I file system passano non in linea quando il servizio journal viene arrestato oquando il file system viene rimosso dal file di configurazione. I file systemritornano in linea quando il servizio journal viene avviato o quando il file systemviene aggiunto al file di configurazione.

Questa impostazione consente di continuare l’elaborazione di un backup journalquando il servizio viene riavviato (o il file system ritorna in linea) senza eseguireun backup incrementale completo.

Nota: Qualsiasi attività di modifica che si verifica quando il servizio journal non èin esecuzione (o il file system è non in linea) non viene registrata nelservizio journal.

In un ambiente cluster, le risorse condivise possono passare su diverse macchinedel cluster. Il servizio journal in esecuzione su ciascuna macchina del cluster deveincludere queste risorse condivise nell’elenco dei file system journal. Il serviziojournal in esecuzione sulla macchina che gestisce attualmente la risorsa applicheràla funzione journal alla risorsa condivisa, mentre altri servizi journal sullemacchine del cluster che non gestiscono la risorsa devono rinviare la funzionejournal fino a quando la risorsa non diventa disponibile (o viene spostata su quellamacchina). Le impostazioni di configurazione deferFSMonStart, deferRetryInterval elogFSErrors consentono di rinviare un file system fino a quando il file system nonrisulta disponibile e accessibile.

Un valore pari a 1 specifica che il database journal JFS (Journaled File System) nonviene cancellato quando il JFS (Journal File System) passa allo stato non in linea. Ildatabase è valido anche quando il file system journal ritorna in linea. Questovalore deve essere utilizzato con molta attenzione in quanto qualsiasi attività dimodifica del file system che si verifica quando il file system journal è non in lineanon si rifletterà nel database journal. L’impostazione predefinita pari a 0 indica cheil database journal JFS (Journaled File System) verrà cancellato alla chiusura.

Nota: È possibile mantenere il journal solo quando un JFS (Journaled File System)viene disconnesso normalmente o viene disconnesso quando la risorsa non èpiù disponibile o quando è stata specificata l’impostazione deferFsMonStart.Se un file system viene disconnesso a causa di un errore come unsovraccarico buffer notifiche, il journal non verrà conservato.

Un esempio per non cancellare il database journal quando si esce dal programmaè:[JournaledFileSystemSettings.D:\]; Non cancellare journal quando D:\ viene disconnesso;PreserveDbOnExit=1

Impostazione deferFSMonStartQuesta impostazione posticipa la connessione in linea di un file system neiseguenti casi:v Quando il file system journal specificato non è valido o non è disponibilev Quando non è possibile accedere o creare la directory journal per il file system

journal specificato

Appendice B. Configurazione servizio Journal 531

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I JFS (Journaled File Systems) in linea sono controllati in merito alla disponibilità.Se un file system passa allo stato non disponibile, verrà scollegato. Le risorsevengono controllate nell’intervallo specificato utilizzando l’impostazionedeferRetryInterval.

L’impostazione deferFSMonStart viene comunemente utilizzata in un ambientecluster dove le risorse condivise possono essere spostate su macchine diverse nelcluster.

Un valore pari a 1 indica che l’impostazione è attiva. Un valore pari a 0 indica chel’impostazione è disattiva. Il valore predefinito è off (impostato su 0).

Impostazione deferRetryIntervalQuesta impostazione specifica il valore in secondi in cui un file system posticipatocon l’impostazione deferRetryInterval abilitata verrà controllato per la disponibilità econnesso. Il valore predefinito è 60 secondi.

Impostazione logFSErrorsQuesta impostazione specifica se gli errori riscontrati durante l’accesso ad un JFS(Journaled File System) o a una directory journal verranno o meno registrati nelfile jbberror.log e nella registrazione eventi.

Utilizzare l’impostazione logFSErrors con l’impostazione deferFSMonStart perimpedire che un numero in eccesso di messaggi del tipo File System non disponibilevengano memorizzati quando la connessione di un JSF (Journaled File System)viene posticipata. Il primo errore che ha causato il ritardo della connessione del filesystem verrà registrato. Gli errori successivi non verranno registrati.

Un valore pari a 1 indica che l’impostazione è attiva. Un valore pari a 0 indica chel’impostazione è disattiva.

Un esempio per rinviare la funzione journal fino a quando le directory journal delfile system sono valide è:[JournalSettings];; Inserire i file journal nella directory su ogni JFS (Journaled File System);journalDir=\tsmjournal

[JournaledFileSystemSettings];;journal c:, d: e f:;JournaledFileSystems=c: d: d:\mountpoint f:;; Sostituisce la sezione per posticipare l’avvio del processo di journal per f:\; fino a quando questo rappresenta un file system valido

[JournalFileSystemSettings.f:\];; Mantiene valido il database se il file system viene disconnesso;PreserveDBOnExit=1;; Posticipa il processo di journal fino a quando il file system e la; directory journal sono validi;deferFSMonStart=1

532 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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;; Tenta di avviare il processo di journal ogni 120 secondi quando posticipato;deferRetryInterval=120;;Non registra messaggi in eccesso di tipo Risorsa non disponibile;logFsErrors=0

Sezione di sostituzioneLe impostazioni della stanza JournaledFileSystemSettings possono essere sostituiteda un determinato file system journal attraverso la creazione di una stanza disostituzione.

Di seguito è riportata la sintassi della stanza JournaledFileSystemSettings:Sintassi della stanza JournaledFileSystemSettings:

[JournaledFileSystemSettings.fs]Sintassi delle impostazioni della stanza:

Valore di sostituzione JournaledFileSystemSetting=

Esempio:[JournalFileSystemSettings.C:\]NotifyBuffer=0x0020000NotifyFilter=0x107

Appendice B. Configurazione servizio Journal 533

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534 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Appendice C. SSL (Secure Socket Layer) del client Web

Quando i responsabili si collegano al server di backup utilizzando il client diinterfaccia di gestione Web, forniscono un ID utente e una password. Il server dibackup crea un token di sicurezza per questo ID utente e il token viene utilizzatoper verificare l’interfaccia di gestione Web ogni volta che si invia un comando alserver. Il token di sicurezza viene codificato e scade dopo un determinato periododi tempo. Quando il responsabile, dopo essersi collegato al server di backup,stabilisce un collegamento ipertestuale con il client Web di backup-archivio, iltoken di sicurezza viene trasmesso al client Web e viene utilizzato perl’autenticazione dell’ID utente. Poiché il token consente all’utente di accedere alclient, il client web fornisce all’utente l’opzione per trasmettere in modo sicuro taleinformazione dall’interfaccia di gestione web al client web utilizzando il protocolloHTTPS.

Per HTTPS si intende un protocollo HTTP trasmesso su un SSL (Secure SocketLayer). Se i responsabili stabiliscono un collegamento ipertestuale alle macchineclient per utilizzare i client Web ed è necessario proteggere il token di sicurezzaquando viene trasmesso sulla rete, si consiglia di configurare il client Web per SSLin modo che possano essere utilizzati i protocolli HTTPS.

Le seguenti sezioni contengono informazioni utili alla gestione delle comunicazioniSSL:v Configurazione delle comunicazioni SSLv Configurazione del client Web per SSL

Per supportare SSL, il pacchetto di installazione del prodotto include i programmidi utilità per creare e mantenere i certificati. La comunicazione SSL è supportatasolo su Windows 2000. È possibile utilizzare il programma di utilità MKKFE (MakeKey File) per creare coppie di chiavi pubbliche/private e richieste di certificati,ricevere richieste di certificati e gestire le chiavi in un file di chiavi. MKKFErichiederà le informazioni necessarie. Facoltativamente, dopo aver creato larichiesta di certificati, è possibile inviarla alla CA (Certificate Authority) per lafirma.

Configurazione delle comunicazioni SSLQuesta sezione descrive le seguenti attività per l’impostazione delle comunicazioniSSL per i backup:v Creazione di una coppia di chiaviv Richiesta di un certificatov Ricezione di un certificato nel file di chiavi

Creazione di una coppia di chiaviPer creare una coppia di chiavi pubbliche/private, richiedere un certificato ericeverlo nel file di chiavi, quindi effettuare le seguenti operazioni:1. Immettere mkkfe per avviare il programma di utilità.2. Immettere n per creare un nuovo file di chiavi. Questo file viene utilizzato per

memorizzare una o più coppie di chiavi e certificati.3. Denominare il file certkey.kyr. Il client web non riconosce nomi diversi.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 535

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Richiesta di un certificatoPer richiedere un certificato:1. Selezionare w dal menu principale per utilizzare i certificati.2. Selezionare c per creare un nuovo certificato. Alla richiesta della password,

immettere apollo, che costituisce la password relativa al file di chiavi. Il clientweb non riconosce password diverse. Una volta immessa la password per duevolte, quando un avviso chiederà se la password ha una scadenza, rispondereno.

3. Premere s per creare un certificato PEM. Verrà visualizzata una richiesta per leinformazioni sui certificati.

4. Premere m per modificare la richiesta per le informazioni sui certificati. Èpossibile immettere le informazioni richieste in tutti i campi oppure lasciare icampi vuoti premendo Invio.

Nota:v Quando verrà richiesto il nome della chiave, immettere Client web

TSM.v La seconda voce è relativa alla dimensione della chiave. La

dimensione consigliata per la chiave è 512.v Quando viene richiesto il nome completo del dominio TCP/IP del

server, assicurarsi di immettere un nome dominio TCP/IP su cui èinstallato il client.

5. Premere r per creare la richiesta di certificati. Quando viene richiesto diimmettere un nome file, immettere: certreq.txt.

6. Premere x dal menu Chiave per tornare al menu File di chiavi.

Ricezione del certificato nel file di chiaviPer ricevere un certificato nel file di chiavi:1. Premere r dal menu File di chiavi. Immettere certreq.txt che corrisponde al

nome file del certificato. Se si riceve un avviso relativo alla firma automaticadel certificato, immettere yes per aggiungerla al file di chiavi.

2. Premere w per utilizzare il certificato.3. Premere l per elencare e selezionare il certificato. Premere n per scorrere in

basso l’elenco fino a trovare Client web TSM e premere s per selezionarlo.4. Premere f per utilizzare il certificato per impostazione predefinita. Premere y

quando viene richiesto se si è certi di volere utilizzare questa chiave come chiavepredefinita.

5. Premere x per tornare al menu File di chiavi.6. Premere s per salvare il file di chiavi. Se il file esiste già, verrà visualizzato il

relativo avviso; per sostituirlo, selezionare OK.7. Premere x per chiudere MKKFE.

Configurazione del client Web per SSLDopo che il certificato è stato creato e ricevuto nel file di chiavi, copiare il file dichiavi, certkey.kyr, nella directory di installazione del client. Prima di utilizzareTSM Client Acceptor, impostare l’opzione httpsport. L’opzione httpsport specifical’indirizzo di porta TCP/IP utilizzato dall’interfaccia SSL (Secure Socket Layer)HTTPS per comunicare con il client Web. Consultare “Httpsport” a pagina 226 perulteriori informazioni.

Impostare la variabile di ambiente NLSPATH nel modo seguente:v Aprire il menu Start e selezionare Impostazioni→Pannello di controllo. Fare

doppio clic sul l’icona Sistema.

536 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v Selezionare la scheda Avanzate, premere il pulsante Variabili di ambiente eselezionare la variabile di sistema NLSPATH.

v Aggiungere l’informazione NLSPATH del client web all’attuale impostazioneNLSPATH, ad esempio:c:\program files\tivoli\tsm\baclient\%N

Nota: In questo esempio si suppone che sia installato il client Web nelladirectory c:\program files\tivoli\tsm\baclient.

Per avviare TSM Client Acceptor, seguire le procedure illustrate in “Avvio di unasessione del client Web” a pagina 44.

Il client avvia l’inizializzazione del metodo di comunicazione SSL.

È possibile accedere al client Web utilizzando il metodo di comunicazione SSL conun browser con capacità Java 1.3.1 immettendo il seguente URL:https://your_machine_name:httpsport_number

dove your_machine_name è il nome host della macchina su cui è in esecuzione ilclient web con il metodo di comunicazione SSL e httpsport_number è il numero diporta specificato quando si utilizza l’opzione httpsport; consultare “Httpsport” apagina 226 per ulteriori informazioni.

È possibile accedere alla stazione di lavoro del client Web anche tramite la GUI digestione del sistema.

La prima volta che ci si collega alla macchina client, si riceveranno messaggi diavviso dal browser web. Ciò avviene poiché il certificato creato non è consideratosicuro dal browser. Ogni browser gestisce tale situazione in modo diverso.Netscape consente di ricevere il certificato come certificato del sito web. Ilcertificato ricevuto viene poi confrontato con quello inviato dal client ogni voltache ci si collega al server. Al completamento dell’installazione, selezionando ilpallino Accetta sempre non verranno richieste ulteriori informazioni nel wizard.Internet Explorer richiede se il certificato ricevuto non è sicuro. Si riceverà talemessaggio ogni volta che ci si collega al client finché non viene disattivato.

Appendice C. SSL (Secure Socket Layer) del client Web 537

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538 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Appendice D. Configurazione del client di backup-archivio inun ambiente MCS (Microsoft Cluster Server)

È possibile eseguire localmente l’installazione del software del client dibackup-archivio su ogni nodo di un cluster di ambiente MSCS (Microsoft ClusterServer). È inoltre possibile installare e configurare Scheduler Service in modo checiascun nodo cluster gestisca tutti i dischi locali e ciascun gruppo clustercontenente le risorse del disco fisico.

Ad esempio, il cluster mscs-cluster contiene due nodi: node-1 e node-2 e duegruppi di cluster contenenti risorse del disco fisico: group-a e group-b. In questocaso, una istanza di Tivoli Storage Manager Backup-Archive Scheduler Servicedeve essere installata per node-1, node-2, group-a e group-b. Ciò assicura che lerisorse appropriate siano disponibile per il client di backup-archivio quando idischi vengono trasferiti (o presentano problemi) tra i nodi cluster.

L’opzione clusternode assicura che Tivoli Storage Manager gestisca i dati di backupin modo logico, senza tener conto di quale nodo cluster esegua il backup dellarisorsa del disco cluster. Utilizzare questa opzione per i nodi Tivoli StorageManager che elaborano le risorse del disco cluster e non le risorse locali.Consultare“Clusternode” a pagina 178 per ulteriori informazioni.

Installazione del client di backup-archivio sui nodi clusterInstallare il software del client di backup-archivio su un disco locale su ciascunnodo cluster. Gli eseguibili devono risiedere nella stessa ubicazione in ciascunaunità locale, ad esempio:

C:\Program Files\tivoli\tsm\baclient

Configurazione del client di backup-archivio per elaborare i nodi localiÈ possibile modificare il file dsm.opt su ciascun nodo locale per elaborare le unitàdisco locali utilizzando le seguenti opzioni:

nodenameSe non è specificato alcun valore, il client di backup-archivio utilizza ilnome della macchina locale. Consultare “Nodename” a pagina 261 perulteriori informazioni.

domainSe non viene specificato alcun valore per questa opzione, il client dibackup-archivio elaborerà tutte le unità locali non appartenenti al cluster.Consultare “Domain” a pagina 195 per ulteriori informazioni.

clusternodeNon specificare questa opzione durante l’elaborazione delle unità locali.Consultare “Clusternode” a pagina 178 per ulteriori informazioni.

È possibile configurare Tivoli Storage Manager Backup-Archive Scheduler Serviceper eseguire il backup dei nodi cluster locali.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 539

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Configurazione del client di backup-archivio per elaborare le risorse didisco cluster

Accertarsi che il client di backup-archivio gestisca tutti i gruppi cluster contenentile risorse del disco fisico come nodo univoco. In tal modo il client dibackup-archivio gestisce correttamente tutte le risorse del disco,indipendentemente dal nodo cluster che gestisce la risorsa al momentodell’esecuzione del backup.

Passo 1: identificare i gruppi cluster da gestireUtilizzare il programma Cluster Administrator per individuare i gruppi contenentile risorse di disco fisico che il client di backup-archivio deve elaborare. Registrareun nome nodo univoco sul server di backup per ciascun gruppo. Ad esempio, ilcluster mscs-cluster contiene i seguenti gruppi e risorse:v group-a - Contiene i dischi fisici q: (quorum) e r:v group-b - Contiene i dischi fisici s: e t:

In questo esempio, il responsabile registra due nomi nodo: mscs-cluster-group-a emscs-cluster-group-b. Ad esempio, per registrare mscs-cluster-group-a, ilresponsabile può immettere il seguente comando:register node mscs-cluster-group-a <password>

Passo 2: configurare il file delle opzioni clientConfigurare il file delle opzioni client (dsm.opt) per ogni gruppo cluster. Ubicare ilfile delle opzioni su una delle unità disco appartenenti al gruppo dei cluster. Adesempio, il file delle opzioni per mscs-cluster-group-a deve risiedere su q: o r:.Perconfigurare il file dsm.opt per ciascun gruppo cluster, specificare le seguentiopzioni:

nodenameSpecificare un nome univoco. Ad esempio:

mscs-cluster-group-a

Consultare “Nodename” a pagina 261, per ulteriori informazioni su questaopzione.

domainSpecificare le lettere delle unità gestite dal gruppo. Ad esempio:q: r:

Consultare “Domain” a pagina 195, per ulteriori informazioni su questaopzione.

clusternodeSpecificare il valore Yes. Consultare “Clusternode” a pagina 178, perulteriori informazioni su questa opzione.

passwordaccessSpecificare il valore generate. Consultare “Passwordaccess” a pagina 268, perulteriori informazioni su questa opzione.

errorlognameSpecificare un nome registrazione di errore univoco. Consultare“Errorlogname” a pagina 206, per ulteriori informazioni su questa opzione.

540 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Nota: Questo file non è il file errorlog che il client utilizza per le altreoperazioni. Idealmente, questo file dovrebbe essere memorizzato suuna risorsa cluster, ma in realtà deve essere memorizzato almeno inun’ubicazione diversa dalla directory del client.

schedlognameSpecificare un nome di registrazione pianificazione univoco. Consultare“Schedlogname” a pagina 298, per ulteriori informazioni su questa opzione.

Nota: Questo file non è il file schedlog che il client utilizza per le altreoperazioni. Idealmente, questo file dovrebbe essere memorizzato suuna risorsa cluster, ma in realtà deve essere memorizzato almeno inun’ubicazione diversa dalla directory del client.

Passo 3: configurare il servizio schedulerConfigurare un servizio scheduler di backup-archivio di Tivoli Storage Managerper ogni gruppo cluster utilizzando il programma di utilità per la configurazionedei servizi client di Tivoli Storage Manager, dsmcutil. Non utilizzare il wizard diimpostazione dello scheduler per configurare i servizi scheduler in un ambienteMSCS.

Ciascun servizio deve presentare un nome univoco e deve essere disponibile incaso di failover (per essere trasferito sugli altri nodi del cluster.

Per installare Tivoli Storage Manager Scheduler Service per group-a dalla macchinanode-1, accertarsi che node-1 correntemente contenga il group-a e immettere ilseguente comando:

dsmcutil install SCHEDuler /name:"tsm scheduler service: group-a"/clientdir:"c:\Program Files\tivoli\tsm\baclient" /optfile:q:\tsm\dsm.opt /node:mscs-cluster-group-a /password:nodepassword/validate:yes /autostart:yes /startnow:yes /clusternode:yes/clustername:mscs-cluster

Il servizio viene installato su node-1.

Nota: Per ulteriori informazioni relative ai comandi e alle opzioni didsmcutil,consultare “Utilizzo del comando Dsmcutil” a pagina 515.

Utilizzando Cluster Administrator, trasferire group-a in node-2. Da node-2,immettere lo stesso comando dsmcutil sopra indicato per installare il servizio sunode-2. Ripetere la stessa procedura per ciascun gruppo di cluster.

Passo 4: creazione di una risorsa servizio generico perl’esecuzione del failover

Per aggiungere una risorsa di tipo Generic Service a ciascun gruppo cluster gestitodal client di backup-archivio, utilizzare Cluster Administrator, come segue:1. Selezionare la cartella group-a nella cartella MSCS-Cluster\Gruppi e selezionare

File –> Nuovo –> Risorsa dal menu a discesa.2. Nella finestra di dialogo Nuova risorsa, immettere le seguenti informazioni:

v Immettere un nome univoco nel campo Nome. Ad esempio:TSM SCHEDULE SERVICE for GROUP-A

v Immettere una descrizione nel campo Descrizione.v Modificare il tipo di risorsa in Servizio generico nel campo Tipo risorsa.v Immettere il nome gruppo nel campo Gruppo. Premere Invio.

3. Nella finestra di dialogo Proprietario possibile, assicurarsi che tutti i nodicluster vengano visualizzati come possibili proprietari. Premere Invio.

Appendice D. Esecuzione dei backup in un ambiente server di cluster 541

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4. Nella finestra di dialogo Dipendenze aggiungere tutte le risorse di disco fisicocome Dipendenze risorse. Premere Invio.

5. Nella finestra di dialogo Parametri del servizio generico, immettere il nome delservizio specificato con il comando dsmcutil nel campo Nome servizio.Lasciare il campo Parametri di avvio vuoto. Premere Invio.

6. Nella finestra di dialogo Replicazione di registro, aggiungere la chiave diregistro corrispondente al nome nodo e al nome server di Tivoli StorageManager. Il formato per questa chiave è:SOFTWARE\IBM\ADSM\CurrentVersion\BackupClient\Nodes\nomenode\nomeserver

dove nomenodo è il nome del nodo Tivoli Storage Manager e nomeserver è ilnome del server Tivoli Storage Manager a cui si collega il nodo. Ad esempio, seil nome nodo è mscs-cluster-group-a e il nome server Tivoli Storage Manager ètsmsv1, è necessario immettere la seguente chiave di registro nella finestra didialogo Replicazione di registro:SOFTWARE\IBM\ADSM\CurrentVersion\BackupClient\Nodes\mscs-cluster-group-a\tsmsv1

Nota: Questa voce deve corrispondere ad una chiave di registro esistente.7. Selezionare la nuova risorsa dal programma di utilità Cluster Administrator e

fare clic su File quindi su Mettere in linea dal menu a discesa.

Ripetere questa procedura per ciascun gruppo cluster gestito da Tivoli StorageManager.

Il nuovo servizio scheduler viene quindi associato al gruppo cluster. Se il gruppoviene trasferito (non riuscito) sugli altri nodi del cluster, il servizio eseguecorrettamente il failover tra i nodi del cluster e notifica ad entrambi i nodi lemodifiche automatiche alla password.

Nota: Se si modifica manualmente la password di Tivoli Storage Manager, sarànecessario arrestare il servizio scheduler, ricreare la password e avviare ilservizio scheduler nuovamente. La password può essere creata conl’esecuzione del seguente comando:dsmc query session -optfile="q:\tsm\dsm.opt"

Configurazione del client Web in un ambiente MSCSPer utilizzare il client Web in un ambiente MSCS, è necessario configurare la GUIdel client nativo da eseguire in un ambiente MSCS. Vedere “Installazione del clientdi backup-archivio sui nodi cluster” a pagina 539 per informazioni dettagliatesull’installazione e la configurazione del client nativo in un ambiente MSCS.

Configurazione del client Web per elaborare le risorse di discocluster

Dopo l’installazione e la configurazione del client nativo in un ambiente MSCS,effettuare quanto descritto di seguito.

Passo 1: identificare i gruppi cluster da gestireEseguire le operazioni indicate nel Passo 1 di “Configurazione del client dibackup-archivio per elaborare le risorse di disco cluster” a pagina 540.

Passo 2: configurare il file delle opzioni clientEseguire le operazioni descritte al Passo 2 di “Configurazione del client dibackup-archivio per elaborare le risorse di disco cluster” a pagina 540.

542 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Inoltre, specificare la seguente opzione nel file dsm.opt per ciascun gruppo cluster:

httpportSpecificare un numero porta TCP/IP univoco che il client Web utilizza percomunicare con il servizio client acceptor associato al gruppo cluster.Consultare “Httpport” a pagina 225, per ulteriori informazioni su questaopzione.

Nota: È preferibile specificare un nome registrazione diverso utilizzando l’opzioneschedlogname nel file dsm.opt per ogni gruppo cluster.

Passo 3: Installazione di un servizio Client Acceptor e ClientAgentInstallare un servizio client acceptor univoco e un servizio client agent per ciascungruppo cluster e creare un file password.

Per installare Client Acceptor Service per group-a dalla macchina node-1, accertarsiche node-1 contenga group-a e immettere il seguente comando:

dsmcutil install cad /name:"tsm client acceptor: group-a"/optfile:q:\tsm\dsm.opt /node:mscs-cluster-group-a/password:nodepassword /autostart:yes

Il servizio verrà installato su node-1.

Per installare Client Agent Service per group-a dalla macchina node-1, accertarsiche node-1 contenga group-a e immettere il seguente comando:

dsmcutil install remoteagent /name:"tsm client agent: group-a"/optfile:q:\tsm\dsm.opt /node:mscs-cluster-group-a/password:nodepassword /partnername:"tsm client acceptor: group-a"/clusternode:yes /clustername:mscs-cluster

Nota: Non utilizzare l’opzione /autostart:yes.

Per ulteriori informazioni relative ai comandi e alle opzioni didsmcutil, consultare“Utilizzo del comando Dsmcutil” a pagina 515.

Utilizzando Cluster Administrator, trasferire group-a in node-2. Da node-2,immettere gli stessi comandi sopra indicati per installare i servizi su node-2 ecreare un file delle password. Ripetere la stessa procedura per ciascun gruppo dicluster.

Passo 4: creare un nome di rete e una risorsa indirizzo IPAggiungere un nome di rete e una risorsa indirizzo IP per ciascun gruppo gestitodal client, utilizzando Cluster Administrator.

Per aggiungere una risorsa Indirizzo IP su ciascun gruppo cluster gestito daTivoli Storage Manager, utilizzare il programma di utilità Cluster Administratorcome segue:1. Selezionare la cartella group-a nella cartella MSCS-Cluster\Groups e selezionare

File –> Nuovo–> Risorsa dal menu a discesa.2. Nella finestra di dialogo Nuova risorsa, immettere le seguenti informazioni:

v Immettere un nome univoco nel campo Nome. Ad esempio:Indirizzo IP per GROUP-A

v Immettere una descrizione nel campo Descrizione.v Modificare il tipo di risorsa in Indirizzo IP nel campo Tipo risorsa.v Immettere il nome gruppo nel campo Gruppo. Premere Invio.

Appendice D. Esecuzione dei backup in un ambiente server di cluster 543

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3. Nella finestra di dialogo Proprietario possibile, assicurarsi che tutti i nodicluster vengano visualizzati come possibili proprietari. Premere Invio.

4. Nella finestra di dialogo Dipendenze aggiungere tutte le risorse di disco fisicocome Dipendenze risorse. Premere Invio.

5. Nella finestra di dialogo Indirizzo TCP/IP, immettere i valori appropriati perl’indirizzo, la maschera di rete secondaria e la rete. Premere Invio.

6. Selezionare la nuova risorsa dal programma di utilità Cluster Administrator edal menu a discesa fare clic su File e su Mettere in linea.

Per aggiungere una risorsa del nome di rete a ciascun gruppo cluster gestito daTivoli Storage Manager utilizzare Cluster Administrator, come segue:1. Selezionare la cartella group-a nella cartella MSCS-Cluster\Groups e selezionare

File –> Nuovo –> Risorsa dal menu a discesa.2. Nella finestra di dialogo Nuova risorsa, immettere le seguenti informazioni:

v Immettere un nome univoco nel campo Nome. Ad esempio:Nome rete per GROUP-A

v Immettere una descrizione nel campo Descrizione.v Modificare il tipo di risorsa in Nome rete nel campo Tipo risorsa.v Immettere il nome gruppo nel campo Gruppo. Premere Invio.

3. Nella finestra di dialogo Proprietario possibile, assicurarsi che tutti i nodicluster vengano visualizzati come possibili proprietari. Premere Invio.

4. Nella finestra di dialogo Dipendenze aggiungere la risorsa Indirizzo IP e tuttele risorse del disco fisico come Dipendenze risorse. Premere Invio.

5. Nella finestra di dialogo Parametri Nome rete, immettere un nome di rete perGROUP-A. Premere Invio.

6. Selezionare la nuova risorsa dal programma di utilità Cluster Administrator edal menu a discesa fare clic su File e su Mettere in linea.

L’indirizzo IP e il nome di rete utilizzati per eseguire il backup dei dischi delgruppo cluster, sono ora le risorse dello stesso gruppo.

Ripetere questa procedura per ciascun gruppo cluster gestito da Tivoli StorageManager.

Passo 5: creazione di una risorsa servizio generico perl’esecuzione del failoverPer aggiungere una risorsa di tipo servizio generico su ciascun gruppo clustergestito da Tivoli Storage Manager utilizzare il programma di utilità ClusterAdministrator, come segue:1. Selezionare la cartella group-a nella cartella MSCS-Cluster\Groups e selezionare

File –> Nuovo –> Risorsa dal menu a discesa.2. Nella finestra di dialogo Nuova risorsa, immettere le seguenti informazioni:

v Immettere un nome univoco nel campo Nome. Ad esempio:TSM CLIENT ACCEPTOR SERVICE for GROUP-A

v Immettere una descrizione nel campo Descrizione.v Modificare il tipo di risorsa in Servizio generico nel campo Tipo risorsa.v Immettere il nome gruppo nel campo Gruppo. Premere Invio.

3. Nella finestra di dialogo Proprietario possibile, assicurarsi che tutti i nodicluster vengano visualizzati come possibili proprietari. Premere Invio.

4. Nella finestra di dialogo Dipendenze aggiungere tutte le risorse di disco fisicocome Dipendenze risorse. Premere Invio.

544 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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5. Nella finestra di dialogo Parametri del servizio generico, immettere il nomeservizio specificato con il comando dsmcutil, nel campo Nome servizio.Lasciare il campo Parametri di avvio vuoto. Premere Invio.

6. Nella finestra di dialogo Replicazione di registro, aggiungere la chiave diregistro corrispondente al nome nodo e al nome server di Tivoli StorageManager. Il formato per questa chiave è:SOFTWARE\IBM\ADSM\CurrentVersion\BackupClient\Nodes\nomenodo\nomeserver

dove nomenodo è il nome del nodo Tivoli Storage Manager e nomeserver è ilnome del server Tivoli Storage Manager a cui si collega il nodo. Ad esempio, seil nome nodo è mscs-cluster-group-a e il nome server Tivoli Storage Manager ètsmsv1, è necessario immettere la seguente chiave di registro nella finestra didialogo Replicazione di registro:SOFTWARE\IBM\ADSM\CurrentVersion\BackupClient\Nodes\mscs-cluster-group-a\tsmsv1

Nota: Questa voce deve corrispondere ad una chiave di registro esistente.

Il servizio client acceptor è ora una risorsa dello stesso gruppo. Se il gruppo vienetrasferito (non riuscito) sugli altri nodi del cluster, il servizio esegue correttamenteil failover tra i nodi del cluster e notifica ad entrambi i nodi le modificheautomatiche alla password.

Nota: Se la password viene modificata manualmente, è necessario arrestare iservizi remote agent e client acceptor, ricreare la password e riavviare ilservizio client acceptor (non riavviare il servizio remote agent). È possibilecreare la password eseguendo questo comando:dsmc query session -optfile="q:\tsm\dsm.opt"

Passo 6: avviare il client Web1. Avviare Tivoli Storage Manager Client Acceptor Service per ciascun gruppo

risorsa di ciascun nodo.2. Per avviare il client Web, aprire il browser all’indirizzo IP e alla porta http

specificata per il Gruppo risorse. Ad esempio, se si utilizza l’indirizzo IP9.110.158.205 e come valore di porta http 1583, aprire l’indirizzo web:http://9.110.158.205:1583.

Oppure, è possibile aprire il browser all’indirizzo relativo al nome della rete e allaporta http. Ad esempio, se si utilizza il nome di rete cluster1groupa ed un valoredi porta http pari a 1583, aprire l’indirizzo web: http://cluster1groupa:1583.

Il client Web si collegherà a tutte le macchine correntemente comprese nel grupporisorse. Il client Web visualizza tutti gli spazi file locali su quella macchina e peraccertarsi che venga eseguito il backup dei file con il nome nodo corretto ènecessario eseguire il backup solo dei file relativi al gruppo risorse.

Quando si ritorna al nodo originario dopo uno scenario di failover, accertarsi che ilservizio remote agent sulla macchina originaria sia stato arrestato. Il servizioremote agent può essere arrestato manualmente o verrà arrestato automaticamentedopo 20-25 minuti di inattività. Poiché il servizio remote agent è configurato perl’avvio manuale, non verrà avviato automaticamente se la macchina su cui è inesecuzione viene riavviata.

Appendice D. Esecuzione dei backup in un ambiente server di cluster 545

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546 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Informazioni particolari

Queste informazioni sono state sviluppate per i prodotti e i servizi offerti negliStati Uniti. È possibile che negli altri paesi l’IBM non offra i prodotti, le funzioni oi servizi illustrati in questo documento. Consultare il rappresentante IBM locale perinformazioni sui prodotti e sui servizi disponibili nel proprio paese. I riferimentipresenti nelle informazioni particolari di questa pubblicazione a prodotti,programmi o servizi Tivoli Systems o IBM, non implica la disponibilità deiprodotti, programmi e servizi in tutti i paesi in cui operano la Tivoli Systems ol’IBM. Qualsiasi riferimento a prodotti, programmi o servizi non implica l’utilizzodei prodotti, programmi o servizi solo da parte della Tivoli Systems o dell’IBM. Èpossibile utilizzare qualsiasi altro prodotto, programma o servizio che non infrangei diritti relativi alla proprietà di Tivoli Systems o IBM. È tuttavia responsabilitàdell’utente valutare e verificare il funzionamento di qualsiasi prodotto diverso daiprodotti Tivoli Systems o IBM. La Tivoli System o l’IBM possono avere brevetti odomande di brevetti in corso relativi a quanto trattato nella presente pubblicazione.La fornitura di questa pubblicazione non implica la concessione di alcuna licenzasu di essi. Chi desiderasse ricevere informazioni relative alle licenze può rivolgersiper iscritto a:

IBM Director of Commercial RelationsIBM CorporationSchoenaicher Str, 220D-7030 BoeblingenDeutschland

Il seguente paragrafo non è valido per il Regno Unito o per tutti i paesi le cuileggi nazionali siano in contrasto con le disposizioni in esso contenute:L’INTERNATIONAL BUSINESS MACHINES CORPORATION FORNISCEQUESTA PUBBLICAZIONE NELLO STATO IN CUI SI TROVA SENZA ALCUNAGARANZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, IVI INCLUSE EVENTUALI GARANZIEDI COMMERCIABILITA’ ED IDONEITA’ AD UNO SCOPO SPECIFICO. Alcunistati non consentono la rinuncia a garanzie esplicite o implicite in determinatetransazioni, quindi, la presente dichiarazione potrebbe non essere a voi applicabile.

Questa pubblicazione potrebbe contenere imprecisioni tecniche o errori tipografici.Le informazioni incluse in questo documento vengono modificate su baseperiodica; tali modifiche verranno incorporate nelle nuove edizioni dellapubblicazione. L’IBM si riserva il diritto di apportare miglioramenti e/o modificheal prodotto o al programma descritto nel manuale in qualsiasi momento e senzapreavviso.

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MarchiI seguenti termini sono marchi dell’International Business Machines Corporationnegli Stati Uniti e/o in altri paesi:

AIXIBMIBMLinkMagstarOS/390OS/400pSeriesRACFRedbooksRISC System/6000RS/6000

Scalable POWERparallel SystemsSP2S/390System/390TivoliTivoli Enterprise ConsoleTMEVisualAgez/OSzSeries

UNIX è un marchio registrato della The Open Group negli Stati Uniti e in altripaesi.

Microsoft, Windows, Windows 2000, Windows XP, Windows Server 2003 e i logoWindows sono marchi della Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altripaesi.

Intel e Pentium sono marchi di Intel Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Jaz e Zip sono marchi registrati di Iomega Corporation.

Java e tutti i marchi e i logo Java sono marchi registrati della SunMicrosystems,Inc.

Unicode è un marchio della Unicode, Inc.

Altri nomi di servizi, società e prodotti possono essere marchi o servizi di altri.

548 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Glossario

I termini contenuti in questo glossario sono definiti in modo pertinente alla libreriadi IBM Tivoli Storage Manager. Se il termine ricercato non è presente nel glossario,fare riferimento a IBM Software Glossary sul Web, all’indirizzowww.ibm.com/ibm/terminology/. È possibile fare riferimento anche a IBMDictionary of Computing, New York: McGraw-Hill, 1994.

Questo glossario può includere termini e definizioni provenienti da:v American National Standard Dictionary for Information Systems , ANSI X3.172-1990,

copyright (ANSI). È possibile acquistare copie dall’American National StandardsInstitute, 11 West 42nd Street, New York, New York 10036.

v Information Technology Vocabulary , sviluppato dal Subcommittee 1, Joint TechnicalCommittee 1, dell’International Organization for Standardization edall’International Electrotechnical Commission (ISO/IEC JTC2/SC1).

AACL. Access Control List

ACL (Access Control List).

1. Per quanto concerne la protezione del computer, il gruppo di tutti i diritti di accesso per un oggetto.

2. Per quanto concerne la protezione del computer, un elenco associato a un oggetto che identifica tutti i soggetti chepossono accedere all’oggetto e i relativi diritti di accesso; ad esempio, un elenco associato a un file che identificagli utenti che possono accedere al file e che specifica i diritti di accesso di questi utenti al file.

agente di memorizzazione. Un programma che abilita il Tivoli Storage Manager per l’esecuzione del backup e ilripristino dei dati client direttamente su una memoria SAN.

archivio. Una funzione che consente agli utenti di copiare uno o più file su un’unità di memoria a lungo termine. Lecopie di archivio possono:v Contenere informazioni descrittivev Essere compresse per ridurre i requisiti di memoriav Essere richiamate per data di archiviazione, nome file o descrizione

Contrario di retrieve.

ASR (Automated System Recovery). Una funzione di ripristino dei sistemi operativi Windows XP Professional eWindows Server 2003 che fornisce una struttura per salvare e recuperare lo stato operativo di Windows XP oWindows Server 2003 in caso di un errore di sistema gravissimo o di un errore hardware. Tivoli Storage Manager siintegra con il processo di recupero d’emergenza ASR fornendo i comandi del minidisco di recupero ASR checonsentono il recupero di un sistema da un backup di Tivoli Storage Manager.

assoluto. Un valore di modo del gruppo copie che indica che un file viene preso in considerazione per il backupincrementale anche se il file non è stato modificato dall’ultimo backup. Vedere modo. Contrario di modificato.

autenticazione. Il processo di controllo e di autorizzazione della password di un utente prima di consentireall’utente l’accesso al server Tivoli Storage Manager. Un responsabile con privilegio di sistema può abilitare odisabilitare l’autenticazione.

avvio. Preparare il sistema del computer al funzionamento caricando un sistema operativo.

Bbackup. Una funzione che consente agli utenti di copiare uno o più file su un lotto di memoria per tutelarsi dallaperdita dei dati. Contrario di ripristino.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 549

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backup basato su journal. Il backup basato su journal è un metodo di backup per client Windows a 32 bit chesfrutta il meccanismo di notifica delle modifiche ai file in Windows per migliorare le prestazioni del backupincrementale riducendo la necessità di una scansione completa del filesystem. Per impostazione predefinita, ilcomandoincrementale eseguirà automaticamente un backup su base journal dei sistemi di file selezionati controllatidal servizio del motore journal. Il comando incremental esegue il backup incrementale completo tradizionale suqualsiasi filesystem non journal.

backup dei file secondari di personalizzazione. Consente di eseguire un backup in un’unità di rete con banda alarghezza limitata, ad esempio un modem. Il backup di file secondari di personalizzazione riduce il traffico di rete eaumenta la velocità del backup. Un backup di file secondari di personalizzazione invia al server solo la partemodificata di un file durante operazioni successive di backup anziché inviare l’intero file.

backup del volume logico. Un backup di un filesystem o un volume logico come singolo oggetto.

backup di un volume in linea. Durante un backup di un volume in linea, il volume è accessibile dalle altreapplicazioni del sistema durante l’operazione.

backup di un volume non in linea. Durante un backup di un volume non in linea, il volume è bloccato in modo danon essere accessibile alle altre applicazioni del sistema durante l’operazione.

backup gruppo. Esegue il backup di un gruppo contenente un elenco di file da una o più origini di spazi file.

backup incrementale. Una funzione che consente all’utente di eseguire il backup delle directory o dei file, nuovi omodificati, da un dominio client o dai directory o file specificati. Questi directory o file non risultano esclusinell’elenco delle inclusioni/esclusioni e soddisfano i requisiti di frequenza, modo e serializzazione come definito dalgruppo di backup della classe di gestione assegnata a ciascun file. Contrario di backup selettivo.

backup non esatto. Una versione di backup di un file che non rappresenta esattamente il contenuto effettivo del filepoiché il backup del file è stato eseguito mentre il file veniva modificato.

backup selettivo. Una funzione che consente agli utenti di eseguire il backup dei file specificati. Questi file nonsono esclusi nell’elenco di inclusioni/esclusioni e soddisfano il requisito di serializzazione come definito nel gruppodi backup della classe di gestione assegnata a ciascun file. Contrario di backup incrementale.

Ccarattere di corrispondenza modello. Vedere carattere jolly.

carattere jolly. Un asterisco (*) o punto interrogativo (?) , un carattere utilizzato per rappresentare più caratteri (*) osingoli caratteri (?) per la ricerca di varie combinazioni di caratteri in nomi simbolici o alfanumerici.

classe di gestione. Un oggetto delle impostazioni che consiste in una raccolta denominata di gruppi di copie. Unaclasse di gestione viene associata ad un file per specificare il modo in cui è opportuno gestire le versioni di o le copiedi archivio dei file della stazione di lavoro. Vedere collegamento e gruppo di copie.

classe di gestione predefinita. Una classe di gestione assegnata ad un gruppo delle politiche. Questa classe vieneutilizzata per gestire i file archiviati o di cui è stato eseguito il backup quando un utente non associa esplicitamenteun file ad una specifica classe di gestione mediante l’elenco di inclusioni/esclusioni.

client. Un programma in esecuzione su un server di archiviazione, un PC, una stazione di lavoro o terminale cherichiede servizi di un altro programma denominato server. Esistono due tipi di client Tivoli Storage Manager: digestione e di backup-archivio. Vedere client di gestione e client di backup-archivio.

client di backup-archivio. Un programma eseguito su un server di file, PC o stazione di lavoro che consente agliutenti di eseguire un backup, archivio e di richiamare file. Contrario di client di gestione.

client di gestione. Un programma eseguito su un server di archiviazione, su una stazione di lavoro o su un sistemaprincipale. Questo programma consente agli amministratore di controllare i server Tivoli Storage Manager utilizzandoi comandi di amministrazione. Contrario di client per backup/archivio

client/server. Un’architettura di rete di comunicazione in cui uno o più programmi (client) richiedono servizi dielaborazione o dati ad un altro programma (server).

550 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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collegamento. Il processo che associa ad un file un nome della classe di gestione.

copia di archivio. Un file o un gruppo di file archiviato in un lotto di memoria di archiviazione della memoriaTivoli Storage Manager.

copia non esatta. Il backup di un file che può non rappresentare esattamente il contenuto effettivo del file poichéTivoli Storage Manager ha archiviato il file mentre veniva modificato.

Ddestinazione. Un attributo del gruppo copie che specifica il lotto di memoria in cui eseguire il backup o l’archivio diun file. Durante l’installazione, Tivoli Storage Manager fornisce due destinazioni di memoria denominate backuppoole archivepool.

dinamica. Un valore di serializzazione del gruppo di copie che indica che Tivoli Storage Manager accetta il primotentativo di eseguire un backup o di archiviare un oggetto indipendentemente da una possibile modifica eseguitadurante il processo di backup o archivio. Vedere serializzazione. Contrario di dinamica condivisa, statica condivisa estatica.

dinamica condivisa. Un Tivoli Storage Manager modo di serializzazione del gruppo copie. Questo modo specifica seun file viene modificato durante l’esecuzione del backup o dell’archiviazione e continua ad essere modificato inseguito a vari tentativi. L’ultimo tentativo convaliderà il file nel server Tivoli Storage Manager, a prescindere dallemodifiche apportate durante l’esecuzione di backup-archivio. Contrario di dinamica, dinamica condivisa e statica.

dominio. Vedere dominio delle politiche o dominio del client.

dominio del client. L’insieme di unità, di filesystem o di volumi selezionato da un utente per l’elaborazione duranteun’operazione di backup o di archivio.

dominio delle impostazioni. Un oggetto delle politiche che contiene uno o più insiemi di politiche. I nodi clientvengono associati ad un dominio delle politiche. Vedere gruppo delle impostazioni, classe di gestione e gruppo copie.

Eelenco di inclusione-esclusione. Un elenco di opzioni include ed exclude che include o esclude i file selezionati peril backup. Un’opzione exclude identifica i file di cui non è possibile eseguire il backup. Un’opzione include identificai file a cui non si applicano le regole di esclusione o assegna una classe di gestione a un file o a un gruppo di file peroperazioni di backup o di archivio. Questo elenco in uno o più file di inclusioni-esclusioni o nel file delle opzioniclient. L’elenco di inclusioni-esclusioni può contenere voci provenienti da alcune o tutte le seguenti origini: il filedelle opzioni client (Windows), il file delle opzioni di sistema del client (Unix), i file di inclusioni-esclusioni separati oil server Tivoli Storage Manager. Vedere file delle opzioni.

esclusione. Per identificare i file in un elenco di inclusioni-esclusioni che si desidera escludere in un’operazioneclient specifica, quale il backup o l’archivio.

exabyte (EB). (1) Per memoria processore, memoria fisica e virtuale e volume canale, 1.152.921.504.606.846.976 byte.(2) Per la capacità di memoria su disco e volume delle comunicazioni, 1.000.000.000.000.000.000 byte.

Ffile delle inclusioni-esclusioni. Un file che contiene istruzioni per determinare se eseguire il backup di alcuni file eper determinare le classi di gestione associate da utilizzare per le operazioni di backup e di archiviazione. Vedereelenco delle inclusioni-esclusioni.

file delle opzioni. Un file che contiene le opzioni di elaborazione.

v dsm.opt

Identifica i server Tivoli Storage Manager, specifica i metodi di comunicazione, definisce le opzioni dipianificazione, seleziona le opzioni di backup, archiviazione, ripristino e richiamo. Denominato anche file delleopzioni client.

file dsm.opt. Vedere file delle opzioni . Denominato anche file delle opzioni client.

Glossario 551

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file in scadenza. Un file migrato o premigrato contrassegnato per la scadenza e per l’eliminazione dalla memoriaTivoli Storage Manager. Se un file segnaposto o una copia di origine di un file premigrato viene cancellato da unfilesystem locale, o se la copia di origine di un file premigrato viene aggiornata, il file migrato o premigrato vienecontrassegnato per la scadenza la volta successiva che viene eseguito l’accordo. Il file scade e viene eliminato dallamemoria Tivoli Storage Manager una volta trascorso il numero di giorni specificato con l’opzione migfileexpiration.

file sciolto. Un file che richiede molto meno spazio su disco di quanto sarebbe necessario. Il supporto ai file sciolticonsente a un’applicazione di creare file molto estesi senza richiedere spazio su disco per ciascun byte. È possibile, adesempio, utilizzare questo supporto per gestire un file da 42 GB in cui si dovevano scrivere dati solo nei primi data64 KB.

frequenza. Un attributo del gruppo copie che specifica l’intervallo minimo, in giorni, tra un backup incrementale eil successivo.

Ggenerare password. Il processo che memorizza una nuova password in un file di password codificato quando scadela vecchia password. La generazione automatica di una password evita la richiesta della password. La generazionedella password può essere impostata nel file delle opzioni (opzione passwordaccess). Vedere file delle opzioni.

gestione spazio. Il processo di mantenimento di uno spazio di memoria disponibile sufficiente su un filesystemlocale per i nuovi dati e di utilizzo efficiente ed economico delle risorse di memoria distribuite.

gigabyte (GB). (1) Un miliardo (109) byte. (2) Quando si fa riferimento alla capacità della memoria, 1 073 741 824 innotazione decimale.

gruppo copie. Un oggetto delle politiche che contiene gli attributi che controllano i file di backup e di archivio:v Generazionev Destinazionev Scadenza

I gruppi di backup/archivio fanno parte delle classi di gestione. Vedere frequenza, destinazione, mode, retention,serializzazione e versione.

gruppo copie di archivio. Un oggetto delle politiche che contiene gli attributi che controllano la generazione, ladestinazione e la scadenza dei file archiviati. Il gruppo copie di archivio appartiene a una classe di gestione.

gruppo delle impostazioni. Un oggetto delle politiche contenente un gruppo di definizioni della classe di gestioneesistente per un dominio delle politiche. È possibile che vi siano numerosi gruppi delle politiche all’interno di undominio delle politiche, tuttavia, può essere attivo soltanto un gruppo delle politiche per volta. Vedere gruppo delleimpostazioni attive e classe di gestione.

gruppo delle politiche attivo. Il gruppo delle politiche all’interno di un dominio delle politiche che contiene lepolitiche attivate più di recente. Tutti i nodi client assegnati al dominio delle politiche corrente utilizzano questogruppo delle politiche. Vedere gruppo delle politiche.

gruppo di backup. Un oggetto delle politiche che contiene gli attributi che controllano la generazione, ladestinazione e la scadenza dei file di backup. Il gruppo di backup appartiene a una classe di gestione.

GUI. Interfaccia grafica utente.

GUID (globally unique identifier). Un codice a 16 byte che identifica un’interfaccia a un oggetto su tutti icomputer e le reti. L’identificativo è unico perché contiene un’impostazione data/ora e un codice basati sull’indirizzodi rete fissato sulla scheda d’interfaccia LAN del computer host.

GUI (Graphical User Interface). La GUI (Graphical User Interface) offre un approccio grafico anziché testuale.Un’interfaccia utente grafica include:v Una combinazione di grafici e iconev Utilizzo del mouse o di un dispositivo di puntamentov Barre di menu, elenchi a discesa e sovrapposizione di finestre

Contrario di interfaccia della riga comandi. Vedere interfaccia a finestra.

552 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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HHierarchical storage management client. Un programma eseguito su un server di archiviazione o su una stazione dilavoro per fornire servizi di gestione spazio. Il client per la gestione della memoria gerarchica trasferisceautomaticamente alla memoria Tivoli Storage Manager i file disponibili per gestire i livelli specifici dello spazio liberosui filesystem locali. I richiami automatici vengono effettuati per i file migrati nel momento in cui si accede ad essi.Inoltre, agli utenti è consentito di migrare e richiamare i file specifici.

hive/cella. Su Microsoft Windows, una chiave secondaria di registro che corrisponde ad un insieme di file nelladirectory \system32\config.

HSM. Hierarchical Storage Management.

IIIS (Internet Information Services). Una struttura che memorizza le impostazioni della configurazione IIS.

indicatore di avanzamento. Un controllo utilizzato per informare l’utente sul grado di avanzamento di un processo.

interfaccia a finestre. Un tipo di interfaccia utente che è un’interfaccia utente grafica o un’interfaccia basata su testo.L’interfaccia basata su testo conserva alcune caratteristiche dell’interfaccia utente grafica, tra cui le barre delle azioni ele relative finestre e menu di sviluppo azione associati. Vedere interfaccia utente grafica.

interfaccia riga comandi. Un tipo di interfaccia utente dove i comandi vengono specificati nella riga comandi.Contrario di GUI (interfaccia utente grafica).

IPL. Initial Program Load. Consultare avvio e riavvio.

istantanea. Un tipo di backup dell’immagine. Un’istantanea rappresenta come un volume si presenta in unadeterminata data/ora. Quando viene eseguito un backup dell’immagine in linea, LVSA (Logical Volume SnapshotAgent) esegue un’istantanea del volume. Le modifiche apportate al volume dopo l’avvio dell’istantanea non vengonoincluse nel backup.

LLAN. Local area network.

LAN (Local Area Network). Una rete di comunicazione a dimensione variabile posta in un’ubicazione. La LANcollega server, PC, stazioni di lavoro, un sistema operativo della rete, i metodi di accesso ed i collegamenti ed isoftware di comunicazione.

lotto di memoria. Un insieme denominato di volumi di memoria che viene utilizzato come destinazione perbackup/archivi o copie migrate.

LUN (logical unit number). Il numero LUN (logical unit number) rappresenta un identificativo univoco utilizzatosu un bus SCSI che lo abilita a distinguere fino ad otto unità separate (ciascuna delle quali è un’unità logica). CiascunLUN è un numero univoco che identifica un’unità logica specifica: disco fisso, unità nastro o altre unità abilitate peril protocollo SCSI.

LVSA. Logical Volume Snapshot Agent.

LVSA (Logical Volume Snapshot Agent). Consente a Tivoli Storage Manager di creare un’istantanea di un volumelogico durante un backup dell’immagine in linea.

Mmaius-fare clic. Fare clic su una voce mentre si preme il tasto Maius.

metodo di comunicazione. Il metodo attraverso il quale un client ed un server si scambiano le informazioni. Per iclient di backup-archivio di Tivoli Storage Manager, il metodo può essere TCP/IP. Vedere TCP/IP (TransmissionControl Protocol/Internet Protocol).

Glossario 553

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modalità di pianificazione. Il tipo di insieme di operazioni di pianificazione per il nodo client-server. Tivoli StorageManager supporta due modi di pianificazione: scansione ciclica del client e richiesto dal server.

modificato. Un attributo del gruppo di backup che indica che un file deve essere preso in considerazione per ilbackup solo se è stato modificato dall’ultimo backup. Un file viene considerato modificato se sono stati modificati ladata, le dimensioni, il proprietario o le autorizzazioni. Vedere assoluto e modo.

modo. Un attributo di gruppo copie che specifica se eseguire un backup di un file che non è stato modificatodall’ultima volta che è stato eseguito il backup del file. Vedere assoluto e modificato.

NNamed Pipe. Un tipo di comunicazione tra processi che consente ai flussi dei dati di messaggio di passare tra iprocessi peer, ad esempio tra un client ed un server.

NDMP. Network Data Management Protocol.

Network Data Management Protocol. Protocollo di rete standard aperto. Consente di eseguire in modo efficiente ilbackup e il ripristino dei filesystem NAS (Network Attached Storage) su unità nastro o librerie che sono collegate inlocale ai server di file NAS.

nodo. Vedere nodo client.

nodo client. Un server di archiviazione o una stazione di lavoro registrati sul server su cui è stato installato ilprogramma client per il backup/archivio.

nodo NAS. Un tipo di nodo ubicato in un server di file NAS. Il nome nodo NAS identifica in modo univoco ilserver di file NAS ed i relativi dati in Tivoli Storage Manager. Con il supporto NDMP (Network Data ManagementProtocol), Tivoli Storage Manager può eseguire in modo efficiente il backup e il ripristino dei filesystem NAS suunità nastro o librerie che sono collegate in locale ai server di file NAS.

nome nodo. Un nome univoco utilizzato per identificare una stazione di lavoro, un server di archiviazione o un PCsul server.

nome UNC (Universal Naming Convention). Un nome utilizzato su Windows per accedere ad un’unità o ad unadirectory contenente i file condivisi su una rete. Il nome UNC include il nome macchina ed il nome del punto dicondivisione che rappresentano l’unità o la directory condiviso. Vedere punto di condivisione.

NTFS. Un metodo per la gestione della memoria su disco sul sistema operativo Windows.

OOBF. Old Blocks File.

Old Blocks File (file OBF). Durante un backup dell’immagine in linea, l’agente LVSA (Logical Volume SnapshotAgent) crea un’istantanea di un volume logico e salva i blocchi immediatamente prima che vengano modificatidurante l’operazione backup dell’immagine. Questi blocchi e le relative estensioni logiche sono salvati in un file OBF(Old Blocks File).

Pperiodo di conservazione. Il periodo di tempo, in giorni, per cui i file di backup o archivio disattivi vengonoconservati nel lotto di memoria prima di essere cancellati. La durata di conservazione viene definita dai seguentiattributi del gruppo copie: conservazione versioni extra, conservazione di una sola versione, conservazione versione.

pianificazione centrale. Una funzione che consente al responsabile di pianificare le operazioni di backup e diarchivio da un’ubicazione centrale. Le operazioni possono essere pianificate su base periodica oppure su una dataspecifica.

pianificazione richiesta dal server. Una tecnica di comunicazione client-server in cui il server contatta il nodo clientquando è necessario eseguire delle attività.

554 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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plug-in. Un componente del software che modifica (aggiunge o modifica) la funzione in un particolare sistemasoftware. Quando si aggiunge un plug-in al sistema software, la struttura del sistema software originario resta intatta.

proprietario. Il proprietario dei file di backup/archivio inviati da un nodo client a più utenti, come ad esempio AIX.

proroga conservazione archivio. Il numero di giorni per i quali Tivoli Storage Manager conserva una copiaarchiviata quando il server non è riuscito a collegare nuovamente il file a una classe di gestione appropriata.

proroga conservazione backup. Il numero di giorni per i quali Tivoli Storage Manager conserva una versione dibackup quando il server non è riuscito a collegare nuovamente il file a una classe di gestione appropriata.

protocollo di comunicazione. Un insieme di interfacce definite che consente agli elaboratori di comunicare tra loro.

punti di analisi. Nuovi oggetti di filesystem NTFS che hanno un attributo definibile contenente dati controllatidall’utente; vengono utilizzati per ampliare le funzionalità nel sottosistema di immissione/emissione.

punto di condivisione. Un’unità o una directory su Windows 2000, XP o .NET i cui file sono disponibili perl’accesso condiviso attraverso una rete. Il nome del punto di condivisione è una parte di un nome UNC. Vederenome UNC (Universal Naming Convention).

Rregistrazione. Il processo di identificazione di un nodo client o di un responsabile per il server specificando un IDutente, una password e le informazioni di primo collegamento. Per i nodi client, viene anche specificato un dominiodelle impostazioni, uno stato di compressione ed i privilegi di cancellazione.

registrazione aperta. Un processo di registrazione in cui gli utenti possono registrare le stazioni di lavoro o i PCcome nodi client con il server. Contrario di registrazione chiusa.

registrazione chiusa. Un processo di registrazione in cui un responsabile di Tivoli Storage Manager deve registrarestazioni di lavoro come nodi client con il server. Contrario di registrazione aperta.

registrazione degli errori. Un file di testo scritto su disco che contiene i messaggi di errore di elaborazione TivoliStorage Manager. Il server Tivoli Storage Manager rileva e salva questi errori.

registro. Un database centrale in Windows che contiene informazioni sull’hardware, sulle applicazioni e sulleimpostazioni del sistema operativo per ciascuna macchina della rete. Fornisce sicurezza e controllo del sistema,riservatezza e le impostazioni di account.

regola di autorizzazione. Una specifica che consente ad un altro utente di ripristinare o richiamare un filedell’utente dalla memoria Tivoli Storage Manager.

Repository WMI (Windows Management Instrumentation). Una infrastruttura di gestione in Windows 2000 chesupporta il controllo delle risorse di sistema tramite una serie comune di interfacce e fornisce un modello coerente,organizzato logicamente delle operazioni, della configurazione e dello stato di Windows.

responsabile. Un utente che è stato registrato nel server come responsabile. I responsabili possono disporre di una opiù classi di privilegio. Essi possono utilizzare il client di gestione per immettere comandi e query Tivoli StorageManager in base ai loro privilegi.

riavvio. Riavviare il sistema operativo.

richiamo. Una funzione che consente agli utenti di copiare un file archiviato dal lotto di memoria ad una stazione dilavoro o ad un server di archiviazione. La copia di archivio nel lotto di memoria non viene modificata. Contrario diarchiviazione.

ripristino. Una funzione che consente agli utenti di copiare una versione di un file di backup dal lotto di memoriaad una stazione di lavoro o ad un server di archiviazione. Il backup nel lotto di memoria non viene modificata.Contrario di backup.

Glossario 555

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SSAN. Storage area network.

SAN (storage area network). Una rete per le comunicazioni ad alta velocità ottimizzata per la memoria.

scadenza. Il processo in base al quale i file vengono identificati per la cancellazione quando ne scade la data o ilperiodo di conservazione. I file di backup o archiviati sono contrassegnati come scaduti in base ai criteri definiti nelgruppo backup-archivio.

scansione ciclica client. Una tecnica di comunicazione client-server dove il nodo client richiede al serverl’esecuzione di un lavoro.

scorrere. Scorrere un elenco di voci di una finestra utilizzando le barre di scorrimento con il cursore del mouse.

selezionare. Scegliere una voce da un elenco o da un gruppo di voci.

serializzazione. Un attributo del gruppo copie che specifica se un file può essere modificato durante un’operazionedi backup o di archivio. Vedere statica, dinamica, statica condivisa e dinamica condivisa.

serie di backup. Una raccolta di file attivi nello spazio file che risiede sul server Tivoli Storage Manager. Ilresponsabile di Tivoli Storage Manager crea la serie di backup e la copia su un’unità di supporto estraibilesupportato dal server e dal client Tivoli Storage Manager.

server. Un programma in esecuzione su un sistema centrale, una stazione di lavoro o un server di archiviazione chefornisce servizi condivisi, ad esempio, il backup e l’archiviazione, ad altri vari programmi (spesso remoti) denominaticlient.

server di archiviazione. Un elaboratore dedicato e le sue unità di memorizzazione periferiche collegate ad una LANche memorizza i programmi ed i file condivisi dagli utenti sulla rete.

Server di file NAS (Network Attached Storage). Un’unità NAS (network storage) è un pacchetto di filespecializzato il cui sistema operativo è semplificato e ottimizzato per le funzioni file. Con il supporto NDMP(Network Data Management Protocol), Tivoli Storage Manager può eseguire in modo efficiente il backup e ilripristino dei filesystem NAS su unità nastro o librerie che sono collegate in locale ai server di file NAS.

server-free data movement. Un backup dell’immagine in linea o non in linea server-free non consente l’elaborazionedi trasferimenti dati dal processore client a server e da LAN durante le operazioni di backup e ripristino. I dativengono trasferiti direttamente dai dischi client ai dispositivi di memoria collegati alla SAN da una terza funzione dicopia avviata dal server Tivoli Storage Manager.

servizi di sistema. I servizi di sistema si riferiscono ai seguenti dati di sistema sul sistema operativo WindowsServer 2003:v Registrazioni eventiv Database RSM (Removable Storage Management)v filesystem replicati (FRS)v RSS (Remote Storage Service)v Licenza terminal serverv WMI (Windows Management Instrumentation)v metabase IIS (Internet Information Services)

L’elenco di componenti dei servizi di sistema è dinamico e può cambiare a seconda del pacchetto servizi e dellefunzioni del sistema operativo installate. Tivoli Storage Manager consente la rivelazione dinamica e il backup diquesti componenti.

servizio motore journal. Il servizio motore journal è un programma Tivoli Storage Manager che tiene tracciadell’attività di modifica relativa ai file che risiedono nei filesystem specificati. Tivoli Storage Manager elabora l’elencodei file modificati durante un backup basato su journal.

sessione. Un periodo di tempo in cui un utente può comunicare con un server per eseguire richieste di backup,archiviazione, ripristino o richiamo.

556 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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spazi file non-Unicode. Gli spazi file e i nomi file non-Unicode sono limitati all’insieme di caratteri della localecorrente quando viene eseguito il backup dei file.

spazio file. Uno spazio logico sul server Tivoli Storage Manager che contiene un gruppo di file. In Tivoli StorageManager, gli utenti possono ripristinare, richiamare o cancellare gli spazi file dalla memoria Tivoli Storage Manager.Uno spazio file per i sistemi:v Windows— gli spazi file per supporti rimovibili sono identificati dall’etichetta di volume. Gli spazi file di unità

fissa sono identificati dal nome UNC (Universal Naming Convention).v UNIX — Spazio logico che contiene un gruppo di file di cui è stato eseguito il backup o che sono stati archiviati

dallo stesso filesystem, o parte di un filesystem definita con l’opzione virtualmountpoint nel file delle opzioni disistema client.

Spazio file abilitato Unicode. I nomi di spazi file Unicode forniscono il supporto per stazioni di lavoromulti-lingue, indipendentemente dalla locale corrente.

spazio file stabile. Uno spazio file presente sul server e non sul client. Tale condizione si può verificare nei seguenticasi:1. Un’unità viene rimossa da una stazione di lavoro client.2. Uno spazio file viene ridenominato sul server

Gli spazi file stabili ridenominati rimangono sul server finché non vengono cancellati dall’utente o dal responsabile.Da uno spazio file stabile è possibile ripristinare e richiamare i file e le directory. Tuttavia, non è possibile eseguire ilbackup o l’archiviazione dei dati in uno spazio file stabile.

statica. Un valore di serializzazione del gruppo di copie che specifica che un file non deve essere modificato durantel’esecuzione del backup o dell’archiviazione. Se il file viene utilizzato durante il primo tentativo, Tivoli StorageManager non esegue il backup o l’archivio del file. Vedere serializzazione. Contrario di dinamico, dinamico condiviso estatico condiviso.

statica condivisa. Un valore di serializzazione del gruppo di copie che specifica che un file non deve esseremodificato durante l’esecuzione del backup o dell’archiviazione. Tivoli Storage Manager tenta l’operazione varievolte. Se il file viene utilizzato durante ciascun tentativo, il backup o l’archiviazione del file non viene eseguita.Vedere serializzazione. Contrario di dinamico, dinamico condiviso e statico.

stato del sistema. Lo stato di sistema si riferisce ai seguenti dati di sistema sul sistema operativo Windows Server2003:v Directory attivav Volume di sistemav Database dei Servizi certificativ Database di clusterv Database COM+v Registrov File di riavvio e di sistema

L’elenco di componenti dello stato di sistema è dinamico e può cambiare a seconda del pacchetto servizi e dellefunzioni del sistema operativo installate. Tivoli Storage Manager consente la rivelazione dinamica e il backup diquesti componenti.

stazione di lavoro. Una stazione di lavoro di alto livello e programmabile (di solito in una rete) con il relativohardware di elaborazione, ad esempio un personal computer ad alta prestazione. In una LAN, un personal computerche ha le funzioni di un singolo utente o un client. Una stazione di lavoro può essere utilizzata come server.

TTCA. Trusted Communications Agent

TCP/IP. Transmission Control Protocol/Internet Protocol.

timeout. Un evento a tempo che implica:v Un evento che si verifica alla fine di un determinato periodo di tempo iniziato alla ricorrenza di un altro evento

specificato.v Un intervallo di tempo assegnato a determinate operazioni che devono verificarsi. Ad esempio, rispondere alla

scansione ciclica o all’indirizzamento prima che l’operazione del sistema venga interrotta e debba essere riavviata.

Glossario 557

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v Una funzione terminale che scollega un utente se un’immissione non viene effettuata entro un determinato periododi tempo.

Tivoli Storage Manager. Un programma client-server che fornisce agli utenti servizi di gestione della memoria e diaccesso ai dati in un ambiente di elaborazione con macchine fornite da produttori diversi.

Transmission Control Protocol/Internet Protocol (TCP/IP). Un insieme di standard di protocolli di comunicazioneche supporta le funzioni di collegamento peer-to-peer sia per reti LAN che WAN.

trascinare. Spostare il mouse mentre si tiene premuto il tastino del mouse per spostare l’oggetto selezionato.

trascinare e rilasciare. Spostare (trascinare) un oggetto in una posizione superiore a quella di un altro oggetto erilasciare il tastino del mouse riubicando così l’oggetto.

Trasferimento dati LAN-free. Il trasferimento dei dati client dal client e un’unità di memorizzazione di una SANsenza utilizzare la LAN.

UUnicode. Unicode è uno standard di codifica caratteri universale che supporta l’interscambio, l’elaborazione e lavisualizzazione di testo scritto in una qualsiasi delle lingue moderne.

unità sistema o partizione. In Windows, l’unità o la partizione su cui è installato il sistema operativo Windows.

Vvelocità di trasferimento dei dati dell’aggregato. La velocità di trasferimento dati viene calcolata dividendo ilnumero totale di byte trasferiti per il tempo di elaborazione trascorso.

velocità di trasferimento dei dati della rete. La velocità di trasferimento dei dati viene calcolata dividendo ilnumero totale di byte trasferiti per il periodo di tempo di trasferimento dei dati. Ad esempio, il periodo di tempotrascorso nel trasferire i dati sulla rete.

versione. L’impostazione per la gestione della memoria può consentire i backup di livello precedente degli oggettida memorizzare sul server ogni volta che viene eseguito il backup di un oggetto. Il backup più recente è denominatoversione ″attiva″. Le copie precedenti sono le versioni ″inattive″. I seguenti attributi di gruppo di backup definisconoi criteri di versione: versione dati esistenti e versione dati cancellati.

versione attiva. Il backup più recente di un file memorizzato nella memoria Tivoli Storage Manager per un file cheesiste correntemente su una stazione di lavoro o server di archiviazione. Una versione resta attiva ed esclusa dallacancellazione fino a quando:v non viene sostituita da una nuova versione di backup.v Tivoli Storage Manager non rileva, durante un backup incrementale, che l’utente ha cancellato il file di origine da

una stazione di lavoro o dal server di archiviazione.

versione di backup. Un file, una directory o uno spazio i file di cui l’utente ha eseguito un backup, che risiede inun lotto di memoria di backup nella memoria Tivoli Storage Manager. La versione attiva è la versione più recente dibackup. Vedere versione attiva e versione non attiva.

versione disattiva. Una copia di un file di backup nella memoria Tivoli Storage Manager che non sia la versione piùrecente o il file di origine corrispondente che è stato cancellato dal filesystem del client. Le versioni di backup nonattive sono idonee per la scadenza in base alla classe di gestione assegnata al file.

volumi logici di base. Una parte di volume fisico comprendente blocchi non assegnati e che dispone di unadefinizione JFS (Journaled file system). Un volume logico di base è accessibile in lettura/scrittura solo tramite lefunzioni I/E di basso livello.

VSS (Volume Shadowcopy Service). Parte integrante del sistema operativo Windows Server 2003 che consente dicreare backup shadow di volumi, copie esatte di file, compresi tutti i file aperti. I backup shadow assicurano quantosegue:v Le applicazioni possono continuare a scrivere dati nel volume durante un’operazione di backup.v I file già aperti non vengono più omessi durante un backup.

558 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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v È possibile eseguire backup in qualsiasi momento, senza bloccare alcun utente.

WWMI. Repository Windows Management Instrumentation

world wide name. Un numero a 48 o 64 bit univoco assegnato da un’organismo riconosciuto per l’assegnazionenomi (spesso tramite l’assegnazione di blocchi da un produttore) che identifica una connessione o una serie diconnessioni alla rete. Abbreviato in WWN. Il nome WWN è assegnato per la durata della connessione (unità). Lamaggior parte delle tecnologie di rete (ad esempio, Ethernet, FDDI, ecc.) utilizzano la convenzione WWN.

Glossario 559

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560 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Indice analitico

Aaccesso

file, revoke 397Active Directory

interrogazione per il metodo di comunicazione e il server acui collegarsi 341

adsm.sys directory, adsm98.sys directory 483Agente di memorizzazione

utilizzo di LAN-free data movement 201aggiornamento, modifica o reinstallazione 10aiuto

forum in linea 48supporto tecnico e di assistenza 48visualizzazione in linea 48

aiuto in lineaforum in linea 48supporto tecnico e di assistenza 48visualizzazione 48

archiveabilitazione gestione unità cluster 178solo file 342visualizzazione dettagli 191

archiviazioneabilitazione supporto file aperti 214assegnazione della descrizione 124assegnazione descrizione 122, 189associazione dell’istantanea locale con lo spazio file del

server 123, 315associazione di un’istantanea locale con uno spazio file del

server 363attesa del montaggio di un nastro se richiesto 322Avvio di una sessione client Web 44cancellazione 124, 398cancellazione file 188collegamento della classe di gestione 124, 143, 171comando 363compressione file 183conservazione proroga 137dimensione massima file 361elaborazione di directory; e non di file 194elaborazione nodo Dfs come nodo o directory 192elenco di file 124, 216eliminazione della richiesta di conferma prima della

cancellazione 263esclusione di oggetti 209esecuzione 52gestione 135gestione della crescita dei file durante la

compressione 182inclusione di sottodirectory 124, 317inclusione file 235indicazione di una data e un’ora finali in cui eseguire la

ricerca 337, 338informazione, query 420modo copia 141numero di tentativi di archiviazione di file aperti 176ordine dell’elenco di file 47pacchetti 122più specifiche file 124query user access 418

archiviazione (Continua)regulazione delle risorse utilizzate dal server e dal client

durante l’elaborazione 292revoke access 397richiamo utilizzando la riga comandi 125riepilogo delle opzioni 147solo file 219solo file e non directory 124sostituzione della classe di gestione 142specificare se si intende aggiornare la data dell’ultimo

accesso 279struttura ad albero della directory 122utilizzo dei comandi 123visualizza la data dell’ultima modifica e la data di

creazione 420archivio

cancellazione spazio file 119Archivio Windows Management Instrumentation

oggetto di sistema, backup 394oggetto di sistema, query 457oggetto di sistema, ripristino 496

archmc, opzione 171ASR (Automated System Recovery)

backup 70, 367creazione di un minidisco di recupero 102restore 466ripristino 102

assoluto, modo 140attributi estesi (dati EA) 118attributo di archivio Windows

reimpostazione dopo il backup 290attributo file

backup 86automazione dei servizi di backup

avvio dello scheduler client 20, 128eseguire comandi dopo il backup 273eseguire comandi prima del backup 277opzioni per 127panoramica 127stabilire connessioni remote per 128supporto composizione numero per utenti mobili 128visualizzazione del lavoro pianificato 130

autorizzazioneautorizzazione utente per il ripristino o il richiamo dei

file 115riepilogo delle opzioni 160

avvioautomaticamente 46automatico

panoramica 10avvio di una sessione

modo batch 42modo interattivo 42

Bbackup

abilitazione delle comunicazioni per LAN-free datamovement 244, 245

abilitazione gestione unità cluster 178abilitazione server-free data movement 202

© Copyright IBM Corp. 1993, 2003 561

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backup (Continua)abilitazione spostamento dati LAN-free 201abilitazione supporto file aperti 214Archivio Windows Management Instrumentation 394ASR (Automated System Recovery) 70, 367attesa del montaggio di un nastro se richiesto 322backup dell’immagine in linea e non in linea 375backup incrementale per data

utilizzando la GUI 63calcolo del CRC per il confronto delle informazioni di

sicurezza NTFS 309cancellazione spazio file 119collegamento della classe di gestione ai file 143come ignorare l’elaborazione delle informazioni di

sicurezza NTFS 308compressione file 183confronto: incrementale, su base journal, incrementale per

data 61conservazione proroga 137considerazioni preliminari 53dimensione massima file 361Directory attiva 366disattivazione di un elenco di 404elaborazione di directory; e non di file 194elaborazione nodo Dfs come nodo o directory 192elenco di inclusioni-esclusioni 56esclusione degli oggetti di sistema 68, 212esclusione dei componenti dei servizi di sistema 29, 70esclusione dei domini 65esclusione dello stato del sistema 69esclusione di domini 195esclusione di oggetti 209esecuzione 52esecuzione automatica mediante il programma di utilità

per la configurazione dei servizi del client 512esecuzione del backup incrementale completo

tradizionale 59, 262, 408file, assegnazione classe di gestione 142file aperto 84file nuovi o modificati 57file secondari di personalizzazione

specifica 319specifica della dimensione cache del client 321specifica percorso del cache del client 320

file system NAS 76filesystem replicato 372filtro dei file 63gestione 135gestione della crescita dei file durante la

compressione 182group

comando 373delete 402

grupponome spazio file virtuale 345specificare il nome di 223

gruppo, visualizzazione di tutti i membri 307image

considerazioni 71dominio client 197revoke access 397specifica tipo 231utilizzo con backup incrementale 377utilizzo con modo incrementale 378utilizzo della GUI 75utilizzo riga comandi 76

immagine 71

backup (Continua)non in linea e in linea 71utilizzo con backup incrementale 73

immagine basata sulla LAN 375immagine in linea

numero di tentativi effettuati da LVSA per raggiungereil tempo di inattività file istantanea prima chel’operazione abbia esito negativo 312

periodo di tempo prima che venga eseguitaun’istantanea 313

specifica dell’ubicazione del file OBF 310specifica della differenza di dimensione dei volumi di

stripe 228specifica della dimensione del file OBF 311

immagine NASdominio client 198

immagine server-free 375inclusione di sottodirectory 317inclusione file 235incremental

associazione di un’istantanea locale con uno spazio filedel server 411

incrementaleassociazione dell’istantanea locale con lo spazio file del

server 64, 315directory, panoramica elaborazione 59dominio client 195elaborazione di un elenco di file 216file nuovi e modificati con data di modifica successiva

alla data dell’ultimo backup 240utilizzo riga comandi 64, 65

incrementale, algoritmo per il risparmio di memoria 255incrementale completo

utilizzando la GUI 63incrementale per data 61

directory, panoramica elaborazione 61utilizzo con backup dell’immagine 73utilizzo riga comandi 64, 65

indicazione di una data e un’ora finali in cui eseguire laricerca 337, 338

informazioni query 423journal 408modo copia 140non esatto 140numero di tentativi di backup di file aperti 176oggetti di sistema 67, 387oggetto di sistema cluster database 369oggetto di sistema database COM+ 370oggetto di sistema database server di certificati 368oggetto di sistema file di riavvio e di sistema 386oggetto di sistema registrazione eventi 371oggetto di sistema registro 384oggetto di sistema volume di sistema 391panoramica 51, 57pianificazione 51query user access 418regulazione delle risorse utilizzate dal server e dal client

durante l’elaborazione 292reimpostazione attributo di archivio Windows 290Removable Storage Manager (RSM) 385revoke access 397ricerca dei file 63riepilogo delle opzioni 147ripristino 91salvataggio della password della chiave di codifica 204

562 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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backup (Continua)selective

associazione di un’istantanea locale con uno spazio filedel server 504

selettivoassociazione dell’istantanea locale con lo spazio file del

server 64, 315backup elenco di file 66panoramica 62utilizzando la GUI 63utilizzo riga comandi 66

servizi di sistema 388solo file 219sottodirectory 66specificare se si intende aggiornare la data dell’ultimo

accesso 279stato del sistema 390stato del sistema, assegnazione di classi di gestione 69stato del sistema, servizi del sistema Windows Server

2003 68stima del tempo di elaborazione 63strutture e file Dfs Microsoft 88su base journal 59supporti rimovibili utilizzando le etichette 85supporto file aperti 62

specifica dell’ubicazione del file OBF 310specifica della dimensione del file OBF 311

utilizzo della UNC (universal naming convention) 87utilizzo di LAN-Free Data Movement 53versione attiva 93versione disattiva 93visualizzazione dettagli 191WAS

Application Server 350, 392assegnazione di classi di gestione 392Network Deployment Manager 392Programma di gestione distribuzione rete 350

WAS (WebSphere Application Server)Application Server 80Network Deployment Manager 80

backup (automatici) pianificatiavvio 128opzioni per 127panoramica 127stabilire connessioni remote per 128supporto composizione numero per utenti mobili 128visualizzazione del lavoro pianificato 130

backup asr, comando 367backup certserverdb, comando 368backup clusterdb, comando 369backup complusdb, comando 370backup dei file secondari di personalizzazione

esclusione dei file 209inclusione file 235specifica 319specifica della dimensione cache del client 321specifica percorso del cache del client 320

backup dell’immagineconsiderazioni 71esclusione dei file 209filesystem o volumi logici 375inclusione file, assegnazione classe di gestione 235revoke access 397ripristino con riferimento temporale 377selettivo o incrementale 256server-free 375utilizzo con backup incrementale 73, 377

backup dell’immagine (Continua)utilizzo con incrementale per data 73utilizzo della GUI 75utilizzo modo incrementale 378

backup eventlog, comando 371backup frs, comando 372backup group

visualizzazione oggetti attivi e disattivi 232backup gruppo

nome spazio file virtuale 345visualizzazione di tutti i membri 307

backup immagineesecuzione 71non in linea e in linea 71

backup immagine in linea 71backup immagine incrementale 378backup immagine non in linea 71backup incrementale

algoritmo per il risparmio di memoria 255backup di file nuovi e modificati con data di modifica

successiva alla data dell’ultimo backup 240descrizione 57directory

panoramica elaborazione 59EFS, file di codifica 411esecuzione in linea 411file nuovi e modificati 57GUI 63memorizzazione dell’immagine spazio file con un altro

nome spazio file 411per data 64, 65utilizzo con backup dell’immagine 73, 377utilizzo riga comandi 64, 65

backup journal 408alternativa del backup incrementale completo

tradizionale 262, 408impostazioni di configurazione 527specifica del modo di risposta alla scadenza non riuscita

dell’oggetto 242backup non esatto 140backup programmati (in automatico)

avvio 20eseguire comandi dopo il backup 273eseguire comandi prima del backup 277

backup registry, comando 384backup rsm, comando 385backup selettivo

EFS, file di codifica 504GUI 63panoramica 62, 66utilizzo della UNC (universal naming convention) 87utilizzo riga comandi 66

backup server-freeannulla backup e ripristina, processi 395, 417utilizzo del comando backup image 375

backup su base journal 59confronto con backup incrementale, incrementale per

data 61utilizzo 61

backup sysfiles, comando 386backup systemobject, comando 387backup sysvol, comando 391backup was, comando 392backup wmi, comando 394browser abilitato per Swing

esecuzione del client Web 44

Indice analitico 563

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Ccancel process, comando 395cancel restore, comando 396cancellazione

archivi 124autorizzazioni 115descrizione 189spazio file 119

caratteri jollyincludere o escludere gruppi di file 30per includere o escludere gruppi di file 32utilizzo 362

changingretries, opzione 176classe di gestione

assegnazione 85classe di gestione standard

conservazione singola versione 139conservazione versioni 141conservazione versioni supplementari 139destinazione copia 141frequenza di copia 138modo copia

assoluto 140modificato 140

nome gruppo di copie 138serializzazione copia 139tipo di copia 138valori predefiniti 137versioni dati cancellati

versioni attive 138versioni inattive 138

versioni dati esistenti 138classi di gestione

aspetti da considerare 141assegnazione ai file 142assegnazione alle directory 142, 193collegamento ai file 143collegamento dei file di archiviazione a 124elaborazione 142predefinito 136selezione per i file 141sostituzione del valore predefinito 142sostituzione durante l’elaborazione dell’archiviazione 142specificare con l’opzione include 142utilizzo della classe di gestione, esempio 142visualizzazione 137visualizzazione di informazioni 440

clientdimensione per la finestra scorrevole TCP/IP per il nodo

client 331impostazione della password 23indicazione di un indirizzo TCP/IP del client diverso da

quello per il primo contatto con il server 326indicazione di un numero di porta TCP/IP del client

diverso da quello per il primo contatto con il server 327registrazione con il server 22unità collegate alla SAN

informazioni su query 430Client Acceptor Daemon

gestire scheduler, client Web o entrambi 252client backup/archivio

panoramica 1client di gestione

sessioni sicure all’interno di una rete privata 324client Web

avvio 44browser supportati 44

client Web (Continua)come impedire ad un responsabile l’accesso al client in

esecuzione sul client Web 295comunicazioni tramite firewall 18, 225esecuzione in un browser abilitato per Swing 44funzioni non supportate 51restrizioni per i file system NAS 76riepilogo delle opzioni 161specifica dell’indirizzo porta TCP/IP per 225SSL (Secure Socket Layer) 535tramite firewall 351

codici di ritorno delle operazioni 128codifica

dei dati di file 56comandi

archiviazione 363backup activedirectory 366backup asr 367backup certserverdb 368backup clusterdb 369backup complusdb 370backup del volume di sistema 391backup eventlog 371backup frs 372backup group 373backup image 375backup nas 381backup registry 384backup rsm 385backup sysfiles 386backup systemobject 387backup systemservices 388backup systemstate 390backup was 392backup wmi 394cancel process 395cancel restore 396delete access 397delete archive 398delete filespace 400delete group 402dimensione massima delle specifiche file 361expire 404help 406immissione sulla riga comandi 359incremental 407indicazione della specifica file 360loop 414macro 416modo (loop) interattivo 359modo batch 358monitor process 417panoramica sui parametri 360pianificati, abilitazione o disabilitazione 133query access 418query activedirectory 419query archive 420query backup 423query backupset 426query certserverdb 427query clusterdb 428query complusdb 429query diskinfo 430query eventlog 431query filespace 432query frs 434query group 435

564 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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comandi (Continua)query image 437query inclexcl 439query mgmtclass 440query node 441query options 442query registry 443query restore 444query RSM 445query schedule 446query session 447query sysfiles 448query systeminfo 449query systemobject 451query systemservices 452query systemstate 453query sysvol 454query was 455query wmi 457regole per l’immissione 362restart restore 458restore 459restore activedirectory 465restore asr 466restore backupset 467restore certserverdb 470restore clusterdb 471restore complusdb 472restore eventlog 473restore frs 474restore group 475restore image 477restore NAS 481restore registry 483restore rsm 485restore sysfiles 487restore system volume 492restore systemobject 488restore systemservices 489restore systemstate 491restore was 493restore wmi 496retrieve 497schedule 501selective 503set access 507set password 510utilizzo dei caratteri jolly 362utilizzo delle opzioni 162utilizzo negli eseguibili 128

comandi GUIDaiuto 23create 23new 23quiet 23show 23write 23

comandi pianificatiabilitazione/disabilitazione 133

comando backup group 373comando backup image 375comando backup nas 381comando backup systemservices 388comando backup systemstate 390comando monitor process 417comando query activedirectory 419comando query backupset 426

comando query clusterdb 428comando query eventlog 431comando query frs 434comando query image 437comando query inclexcl 439comando query node 441comando query registry 443comando query restore 444comando query RSM 445comando query sysfiles 448comando query systemobject 451comando query sysvol 454comando query wmi 457commmethod, opzione 179commrestartduration, opzione 180commrestartinterval, opzione 181componenti client 5compressalways, opzione 182comunicazione client-server

buffer ampliati per il trasferimento di grandi quantità didati 248

come stabilire una connessione 13dimensione del buffer di comunicazione TCP/IP

interno 325dimensione per la finestra scorrevole TCP/IP per il nodo

client 331identificazione della stazione di lavoro sul server 261indicazione del numero di kilobyte che il client memorizza

nel buffer prima di inviare una transazione al server 339indicazione di un indirizzo TCP/IP del client diverso da

quello per il primo contatto con il server 326indicazione di un numero di porta TCP/IP del client

diverso da quello per il primo contatto con il server 327indirizzo di porta TCP/IP del server Tivoli Storage

Manager 329indirizzo TCP/IP del server Tivoli Storage Manager 330interrogazione di Active Directory per il metodo di

comunicazione e il server a cui collegarsi 341intervallo di ricollegamento dopo un errore 181invio di piccole transazioni al server senza prima

memorizzarle 328metodo 179nome di un named pipe 259tentativi di ricollegamento dopo un errore 180

comunicazionitramite firewall 18

configurazioneattività facoltative 13attività necessarie 13client Web 16scheduler del client 20servizio motore journal 21

connessione di rete remotacome stabilire una connessione 128stabilire connessione 46

conservazione singola versione, attributo 139conservazione versioni, attributo 141conservazione versioni supplementari, attributo 139conversione 1copia backup

elaborazione di inclusione-esclusione per 26esclusione dagli oggetti di sistema 29stato del sistema, assegnazione di classi di gestione 29utilizzo di più sessioni 82visualizzazione stato di elaborazione 82

copia di backupAvvio di una sessione client Web 44

Indice analitico 565

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copia di backup (Continua)ordine dell’elenco di file 47

Ddata ultimo accesso

specifica se eseguire o meno l’aggiornamento durante ilbackup o l’archiviazione 59

specificare se si intende aggiornare durante operazioni dibackup o archiviazione 279

database COM+oggetto di sistema, query 429

Database COM+oggetto di sistema, backup 370oggetto di sistema, restore 472

database di certificate serveroggetto di sistema, backup 368oggetto di sistema, query 427oggetto di sistema, restore 470

database di clusteroggetto di sistema, backup 369oggetto di sistema, query 428oggetto di sistema, restore 471

dateformat, opzione 186dati

archiviazionecancellazione 124

dati EA 118delete

oggetti NAS o client 177delete access, comando 397delete group, comando 402deletefiles, opzione 188description, opzione 189destinazione copia, attributo 141detail, opzione 191diagnostica

opzioni 161directory

adsm.sys 483adsm.sys\registry.sav 483adsm98.sys 483adsm98.sys\registry.sav 483archiviazione 122assegnazione di classi di gestione per 193elaborazione durante backup incrementale per data 61esclusione dall’esecuzione del backup 209indicazione sulla riga comandi 360panoramica elaborazione backup incrementale 59ripristino dalla GUI 93ripristino dalla riga comandi 94

Directory attivabackup 366oggetto di sistema, query 419oggetto di sistema, restore 465

dirmc, opzione 193dirsonly, opzione 194domain

inclusione per il backup dell’immagine 197inclusione per il backup dell’immagine NAS 198inclusione per il backup incrementale 195

domain, opzione 195domini delle impostazioni

dominio delle politiche predefinito 135dominio delle politiche standard 135

dominio delle impostazioni standard 135

dominio predefinitobackup utilizzando la GUI 64esclusione dei domini dal backup 65esclusione di domini dal backup 195specifica delle unità per il valore predefinito 64

dsm, comandoutilizzo delle opzioni 43

Eeditor, opzione 200editor Preferenze

esclusione dei domini dal backup 64EFS, file di codifica

backup incrementale 411backup selettivo 504ripristino 461

elaborazione a ritrosoelenco di inclusioni/esclusioni 32

elaborazione comandi, riepilogo delle opzioni 159elaborazione della codifica

esclusione dei file 209inclusione file 235

elaborazione della compressione 209esclusione dei file 209inclusione file 235

elaborazione di inclusione-esclusioneopzioni per 26panoramica 26

elaborazione errori, riepilogo delle opzioni 160elaborazione transazioni 339

riepilogo delle opzioni 160elenco di controllo all’accesso del sistema (informazioni di

controllo) 86elenco di controllo all’accesso discrezionale (permesso) 86elenco di dominio

UNC (universal naming convention), specificare 86elenco di inclusioni-esclusioni

creazione 24per controllare l’elaborazione 56restrizione della dimensione 30, 33

elenco inclusioni/esclusioniquery ordine di elaborazione 439

encryptionsalvataggio della password della chiave di codifica 204

encryptkey, opzione 56, 204errorlogname, opzione 206errorlogretention, opzione 207esclusione di file

accesso remoto 30caratteri jolly 30file di sistema 30utilizzo dei caratteri jolly 32

eseguibilicodici di ritorno 128

etichettautilizzo per il backup dei supporti rimovibili 85

eventi pianificati, visualizzazione 446exclude, opzioni 209

caratteri jolly 30, 32elaborazione 32exclude.archive 26exclude.backup 26exclude.compression 26exclude.dir 26exclude.file 26exclude.file.backup 26

566 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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exclude, opzioni (Continua)exclude.image 26exclude.subfile 26exclude.systemobject 26

expire, comando 404

Ffile

archiviato, sostituzione classe di gestione 142archiviazione 363

struttura ad albero della directory 122archiviazione di più specifiche file 124archiviazione di un elenco 124, 216assegnazione di classi di gestione 85backup, aperto 84backup di Dfs Microsoft 88cancellazione dopo l’archiviazione 188codifica 56collegamento delle classi di gestione 143compressione durante l’archiviazione o il backup 183definizione di file modificati 57di inclusioni-esclusioni

creazione nel formato Unicode 233di inclusioni-esclusioni, creazione 233dimensione massima file per attività 361elaborazione di inclusione-esclusione 32esclusione gruppi 30, 32gestione della crescita durante la compressione 182impostazione ordine elenco 47inclusione gruppi 30, 32inclusioni-esclusioni

creazione nel formato Unicode 26inclusioni-esclusioni, creazione 26informazione archiviazione query 420informazione backup query 423query user access 418reimpostazione attributo di archivio Windows dopo il

backup 290revoke access 397richiamo archivi utilizzando la riga comandi 125richiamo da un altro nodo 117richiamo su un’altra stazione di lavoro 117ridenominazione degli spazi file non abilitati

Unicode 173, 407, 503ripristino, riferimento temporale 108ripristino da un altro nodo 117ripristino dalla GUI 93ripristino dalla riga comandi 94ripristino delle versioni di file attive e non attive 460ripristino su un’altra stazione di lavoro 117

file aperto, esecuzione del backup 84file attivi

ripristino 93file delle opzioni client

sostituzione mediante i comandi 162file delle opzioni del client

creazione e modifica 13creazione in directory condivisa 36opzioni obbligatorie 13specifica delle opzioni di inclusione-esclusione 24

file delle opzioni di inclusione-esclusionespazi file abilitati Unicode 233specifica del nome file e percorso di 233

file delle opzioni utente clientcreazione di più file 36

file di configurazione journalmodo di configurazione 527

file di riavvio e di sistemaoggetto di sistema, backup 386oggetto di sistema, restore 487query 448

file di sistemaesclusione, consigliato 30

file disattiviripristino 93

file dsm.optcreazione e modifica 13opzioni obbligatorie 13

file dsm.smpcopia come dsm.opt 13ubicazione 13

file OBF (Old Block File)specifica dell’ubicazione del 310specifica della dimensione 311

File Replication Services (FRS)oggetto di sistema, query 434

file scioltiripristino 461ripristino in un filesystem non-NTFS 461ripristino limitazione delle dimensioni 461

file systemimmagine di backup 71

filesonly, opzione 219filesystem replicato

oggetto di sistema, backup 372oggetto di sistema, restore 474

finestra della consolevisualizzazione dei caratteri Euro 43

firewallcomunicazioni tramite 18, 225, 329inizializzazione sessioni di server o client 305specifica delle porte TCP/IP per il client Web 351utilizzo del client Web 351

formato dataspecifica 186

formato e linguariepilogo delle opzioni 159

formato numerispecifica 264

formato oraspecifica 333

forum aiuto in linea 48frequenza di copia, attributo 138fromdate, opzione 220fromnode, opzione 221

ripristino o richiamo di file 117fromtime, opzione 222funzione di stima

per elaborazioni di backup/ripristino 63

Ggroup backup

nome del gruppo 223gruppi delle politiche

gruppo di impostazioni attive 135gruppi di copie 136

archiviazione 136backup 136

gruppobackup, completo o differenziale 256

Indice analitico 567

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gruppo backupabilitazione GUI per il ripristino locale 250

gruppo di backupripristino 91

gruppo di copie di archivio 136attributi 137

gruppo di copie di backup 136attributi 137

gruppo SID principale 86GUI

avvio di una sessione 41chiusura di una sessione 48esecuzione di un ripristino con riferimento temporale 109sostituzione della classe di gestione durante

l’archiviazione 142GUI Java

limitazioni per la configurazione 42GUID 23GUID (Globally Unique Identifier) 23guitreeviewafterbackup, opzione 224

Hhelp, comando 406httpport, opzione 225https secure socket layer (SSL)

specifica dell’indirizzo porta TCP/IP per 226httpsport, opzione 226

Ii file di accesso in remoto

esclusione 30nomi UNC 30

ifnewer, opzione 227image

backupconsiderazioni 71

utilizzo di chkdsk per riparare 104, 478immagine

backup 71ripristino 103

impostazione delle variabili di ambienteDSM_CONFIG 35DSM_DIR 35DSM_LOG 35

impostazioni, gestione della memoria 135impostazioni di gestione della memoria 135

assegnazione di classi di gestione ai file 85classi di gestione 136elenco di inclusioni-esclusioni 136gruppi di copie 136

inactive, opzione 232inclexcl, opzione 233include, opzione

caratteri jolly 30, 32classe di gestione 142elaborazione 32

incrbydate, opzione 240incremental, comando 407

backup journal 408incrementale

ottimizzazione memoria 55incrementale completa

confronto con backup su base journal, incrementale perdata 61

incrementale completa (Continua)utilizzo 61

incrementale completodescrizione 57

incrementale parzialeincrementale per data, esecuzione 64, 65

incrementale per dataconfronto con backup incrementale, su base journal 61descrizione 61directory

panoramica elaborazione 61GUI 63utilizzo 61utilizzo con backup dell’immagine 73utilizzo riga comandi 65

informazioni di avvio in linea 6informazioni di sicurezza NTFS

calcolo del CRC per il confronto 309come ignorarne l’elaborazione 308

informazioni di sicurezza per il proprietario (SID) 86informazioni di sistema

raccolta 185, 218informazioni sistema

raccolta 449informazioni sulle sessioni, visualizzazione 447installazione

CD-ROM, installazione 6nodi cluster MSCS 539panoramica 10

installazione dal CD-ROM del server 6installazione di Tivoli Storage Manager

installazione non presidiata 8installazione non presidiata 8interfaccia grafica utente

abilitazione per il ripristino locale delle serie dibackup 250

abilitazione serie di backup locale 106avvio di una sessione 41chiusura di una sessione 48esecuzione di un backup di immagine 75modifica della password 47ripristino di file e directory 93visualizzazione dell’aiuto in linea 48visualizzazione stato di elaborazione 82

LLAN-free data movement

abilitazione comunicazioni 244, 245LAN-Free Data Movement

abilitazione 53opzioni 53prerequisiti 53

largecommbuffers, opzione 248latest, opzione 249loop, comando 414LSVA (Logical Volume Snapshot Agent)

configurazione per il backup immagine in linea 21configurazione per il supporto file aperti 22

LVSAattivazione di un’applicazione dopo l’avvio di LVSA 275configurazione per il backup immagine in linea 21configurazione per il supporto file aperti 22interruzione di un’applicazione prima dell’avvio di

LVSA 284

568 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Mmacro, comando 416maxcmdretries, opzione 254memoria

ottimizzazione quando ristretta 55visualizzazione sessioni di ripristino riavviabili 444

memoryefficientbackup, opzione 55, 255messaggi

arresto visualizzazione 287tipo di lingua 246visualizzazione sullo schermo 343

metodi di comunicazione 6riepilogo 145

metodo di comunicazione di memoria condivisa 244metodo di comunicazione Named Pipe

opzioni 147metodo di comunicazione TCP/IP

opzioni 146migrazione dalle versioni precedenti del prodotto 1migrazione Unicode 1modi

batch 358interattivo (loop) 359

modificato, modo 140modo batch 358

avvio di una sessione 42modo copia, attributo

assoluto 140modificato 140

modo interattivo 359

Nnamedpipename, opzione 259NAS

backup dei file system 76backup filesystem 381cancellazione spazio file 119, 400comando backup nas 381comando query node 441restore NAS, comando 481ripristino dei filesystem 481ripristino di file system 110

NAS (Network Attached Storage)assegnazione classe di gestione a file system 235backuo completo o differenziale 256controllo backup o operazioni di ripristino 258esclusione di file dal backup 209indicazione per una query 340nome nodo per le operazioni 260salvataggio dell’indice per il backup di ciascun file

system 335nodename, opzione 117, 261nodi cluster MSCS

installazione 539installazione servizio scheduler 539

Nodi Microsoft Dfsrestore 460

nodoindicazione del tipo per la query 340

nodo Microsoft Dfselaborazione come nodo o directory 192

nome gruppo di copie, attributo 138nome nodo 13nome nodo, impostazione 14

nomi di file duplicaticome evitarli 92

nomi filecome evitare i duplicati 92

nomi UNCbackup, utilizzo 87esclusione di file 30i file di accesso in remoto 30ripristino dei file, utilizzo 92specifica dell’elenco di dominio, utilizzo 86

nomi UNC (Universal Naming Convention)ripristino, utilizzo 92

noprompt, opzione 263numberformat, opzione 264

Ooggetti di sistema

Archivio Windows Management Instrumentationrestore 496

assegnazione classe di gestione 235backup 67, 387Database COM+

backup 370query 429restore 472

database di certificate serverbackup 368query 427restore 470

database di clusterbackup 369query 428restore 471

Directory attivabackup 366query 419restore 465

escludere dal processo di backup 29, 68esclusione dall’esecuzione del backup 209, 212file di riavvio e di sistema

backup 386query 448restore 487

File Replication Services (FRS)query 434

filesystem replicatobackup 372restore 474

query 451registrazione eventi

backup 371query 431restore 473

registrobackup 384query 443restore 483

Removable Storage Manager (RSM)backup 385query 445restore 485

restore 488ripristino 98volume di sistema

backup 391restore 492

Indice analitico 569

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oggetti di sistema (Continua)volumi di sistema

query 454WMI (Windows Management Instrumentation)

backup 394query 457

Old Block Filespecifica dell’ubicazione del 310specifica della dimensione 311

optfile, opzione 266opzione activatekey 170opzione asrmode 172opzione autofsrename 173opzione class 177opzione clusternode 178opzione console 185opzione dfsbackupmntpnt 192opzione di compressione 183opzione domain.image 197opzione domain.nas 198opzione enablelanfree 201opzione enableserverfree 202opzione exclude.image 26opzione fileleveltype 214opzione filelist 216opzione filename 218opzione groupname 223opzione imagegapsize 228opzione imagetofile 230opzione imagetype 231opzione incremental 241opzione incrthreshold 242opzione lanfreecommmethod 244opzione lanfreetcpport 245opzione language 246opzione localbackupset 250opzione location 251opzione managedservices 252opzione mode 256opzione monitor 258opzione nasnodename 260opzione nodo, riepilogo 147opzione nojournal 262opzione postnschedulecmd 273opzione postschedulecmd 273opzione postsnapshotcmd 275opzione preservelastaccessdate 279opzione presnapshotcmd 284opzione resetarchiveattribute 290opzione resourceutilization 292opzione schedcmddisabled 297opzione sessioninitiation 305opzione showmembers 307opzione snapshotcachelocation 310opzione snapshotcachesize 311opzione snapshotfsidleretries 312opzione snapshotfsidlewait 313opzione snapshotroot 315opzione tcpadminport 324opzione toc 335opzione type 340opzione usedirectory 341opzione v2archive 342opzione verifyimage 344opzione virtualfsname 345opzione washome 348opzione wasndhome 349

opzione wastype 350opzione webports 351opzioni

activatekey 170archivio, riepilogo 147archmc 171asrmode 172autofsrename 173autorizzazione, riepilogo 160backup, riepilogo 147changingretries 176class 177client Web, riepilogo 161clusternode 178commmethod 179commrestartduration 180commrestartinterval 181compressalways 182compressione 183comunicazione, riepilogo 145console 185dateformat 186deletefiles 188description 189detail 191dfsbackupmntpnt 192diagnostica 161dirmc 193dirsonly 194domain 195domain.image 197domain.nas 198editor 200elaborazione comandi, riepilogo 159elaborazione transazioni, riepilogo 160enablelanfree 201enableserverfree 202encryptkey 204errorlogname 206errorlogretention 207exclude

caratteri jolly 30, 32exclude.archive 26, 209exclude.backup 26, 209exclude.compression 26, 209exclude.dir 26, 209exclude.encrypt 209exclude.file 26, 209exclude.file.backup 26, 209exclude.fs.nas 209exclude.image 26, 209exclude.subfile 209exclude.systemobject 26, 209exclude.systemservice 209

fileleveltype 214filelist 216filename 218filesonly 219formato e lingua, riepilogo 159fromdate 220fromnode 221fromtime 222groupname 223guitreeviewafterbackup 224httpport 225httpsport 226ifnewer 227

570 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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opzioni (Continua)imagegapsize 228imagetofile 230imagetype 231inactive 232inclexcl 233include 235

caratteri jolly 30, 32classe di gestione, specifica 142

include.archive 235include.backup 235include.compression 235include.encrypt 235include.file 235include.fs 235include.fs.nas 235include.image 235include.subfile 235include.systemobject 235include.systemstate 235incrbydate 240incrementale 241incrthreshold 242lanfreecommmethod 244lanfreetcpport 245language 246largecommbuffers 248latest 249localbackupset 250managedservices 252maxcmdretries 254memoryefficientbackup 255mode 256monitor 258namedpipename 259nasnodename 260nodename 261nojournal 262noprompt 263numberformat 264optfile 266ordine di elaborazione (precedenza) 162password 267passwordaccess 268pianificazione centrale, riepilogo 158pick 270pitdate 271pittime 272postnschedulecmd 273postschedulecmd 273postsnapshotcmd 275prenschedulecmd 277preschedulecmd 277preservelastaccessdate 279preservepath 281presnapshotcmd 284queryschedperiod 286quiet 287replace 288resetarchiveattribute 290resourceutilization 292retryperiod 294revokeremoteaccess 295ripristino e richiamo, riepilogo 155runasservice 296schedcmddisabled 297schedlogname 298

opzioni (Continua)schedlogretention 299schedmode 300scrolllines 302scrollprompt 303sessioninitiation 305showmembers 307skipntpermissions 308skipntsecuritycrc 309snapshotcachelocation 310snapshotcachesize 311snapshotfsidleretries 312snapshotfsidlewait 313snapshotroot 315specifica dei comandi 162subdir 317subfilebackup 319subfilecachepath 320subfilecachesize 321tapeprompt 322tcpadminport 324tcpbuffsize 325tcpclientaddress 326tcpclientport 327tcpnodelay 328tcpport 329tcpserveraddress 330tcpwindowsize 331timeformat 333toc 335todate 337totime 338txnbytelimit 339type 340ubicazione 251usedirectory 341v2archive 342verbose 343verifyimage 344virtualfsname 345virtualnodename 346washome 348wasndhome 349wastype 350webports 351

opzioni clientexclude

exclude.archive 26exclude.backup 26exclude.compression 26exclude.dir 26exclude.file 26exclude.file.backup 26exclude.image 26exclude.subfile 26exclude.systemobject 26

guitreeviewafterbackup 224impostazione in un file 15ordine di elaborazione (precedenza) 162panoramica 359sostituzione mediante la riga comandi 162utilizzo con i comandi 162visualizza impostazioni correnti 16, 442

opzioni comando clientpanoramica 359

opzioni di elaborazioneautorizzazione 160

Indice analitico 571

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opzioni di elaborazione (Continua)backup e archivio 147client Web 161comunicazione 145diagnostica 161elaborazione errori 160elaborazione transazioni 160formato e lingua 159impostazione 15opzione nodo 147pianificazione centrale 158ripristino e richiamo 155specifica dei comandi 162

opzioni include 235ordinamento

file 47

Pparametri

sì e no, alternative 169parametri dei comandi

panoramica 360password

caratteri validi 47generata automaticamente o impostata come richiesta

utente 268impostazione 267impostazione per il client 23modifica 47, 510numero di caratteri 47

password, opzione 267passwordaccess, opzione 268pianificazione centrale

riepilogo delle opzioni 158pick, opzione 270pitdate 271pittime, opzione 272più sessioni

copia di backup di oggetti 82politiche di gestione della memoria

classe di gestione predefinita 135domini delle politiche

predefinito 135standard 135

gruppi delle politichegruppo delle politiche attive 135

predefinitoclasse di gestione 136dominio delle impostazioni 135

prenschedulecmd, opzione 277prerequisiti dell’ambiente 5preschedulecmd, opzione 277preservepath, opzione 281prestazioni

elaborazione transazioni 339operazioni di ripristino 95opzioni di transazione 160

processo di compressione, codifica e backup dei file secondaridi personalizzazione 235

Prodotti e documentazione Tivolicommenti e suggerimenti xviordini xvi

programma di controllo ODBC 5, 8programma di controllo ODBC (Open Database

Connectivity) 5, 8

programma di utilità di configurazione del servizioscheduler 20

programma di utilità dsmcutilcomandi per l’installazione dei servizi del client 515opzioni per l’installazione dei servizi del client 523panoramica 515

programma di utilità per la configurazione dei servizi delclient

comandi per l’installazione dei servizi del client 515configurazione di un CAD per la gestione di un servizio

scheduler esistente 514creazione di un nuovo scheduler e associazione di un CAD

per la gestione dello scheduler 514opzioni per l’installazione dei servizi del client 523utilizzo per l’esecuzione automatica del backup 512

prompt della riga comandivisualizzazione dei caratteri Euro 43

proroga di conservazionearchiviazione 137, 144backup 137, 144

Qquery

Archivio Windows Management Instrumentation 457backup, riferimento temporale 271, 272descrizione 189Directory attiva 419elaborazione di directory; e non di file 194elenco inclusioni/esclusioni 439file per un altro nodo 221group

comando 435gruppo

visualizzare i membri di 307in base alla data e all’ora del backup e

dell’archiviazione 220, 222inclusione di sottodirectory 317indicazione di una data e un’ora finali in cui eseguire la

ricerca dei backup o degli archivi 337, 338informazioni sistema 449oggetti di sistema 451oggetti NAS o client 177oggetto di sistema cluster database 428oggetto di sistema database COM+ 429oggetto di sistema database server di certificati 427oggetto di sistema file di riavvio e di sistema 448oggetto di sistema File Replication Services (FRS) 434oggetto di sistema registrazione eventi 431oggetto di sistema registro 443oggetto di sistema Removable Storage Manager

(RSM) 445oggetto di sistema volume di sistema Windows 2000 454preferenze di scorrimento dopo la visualizzazione delle

informazioni sullo schermo 303quantità di informazioni visualizzate sullo schermo 302servizi di sistema 452stato del sistema 453ubicazione della serie di backup 251unità collegate alla SAN connesse al client 430visualizzazione oggetti attivi e disattivi 232WAS

Application Server 350, 455Network Deployment Manager 455Network Deployment Manager e Application

Server 455Programma di gestione distribuzione rete 350

572 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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query (Continua)WAS (Continua)

Programma di gestione distribuzione rete e ApplicationServer 350

query access, comando 418query archive, comando 420query backup, comando 423query certserverdb, comando 427query complusdb, comando 429query disks, comando 430query filespace, comando 432query group, comando 435query mgmtclass, comando 440query options, comando 442query schedule, comando 446query session, comando 447query systeminfo, comando 449query systemservices, comando 452query systemstate, comando 453query was, comando 455queryschedperiod, opzione 286quiet, opzione 287

Rrecupero

disco 118recupero del sistema

creazione di un minidisco 102Windows Server 2003, Windows XP 100

recupero disco 118registrazione

del client con il server 22utilizzo della registrazione aperta 23utilizzo della registrazione chiusa 23

registrazione apertaautorizzazioni 23utilizzo 23

registrazione chiusaautorizzazioni 23utilizzo 23

registrazione degli erroricome specificare il nome percorso e il nome file 206riduzione di voci 207

registrazione eventioggetto di sistema, backup 371oggetto di sistema, query 431oggetto di sistema, restore 473

registrazione pianificazioninome percorso e nome file per la memorizzazione delle

informazioni sulla registrazione pianificazioni 298numero di giorni per il quale conservare le voci e

indicazione dell’eventuale salvataggio delle vociridotte 299

registrooggetto di sistema, backup 384oggetto di sistema, query 443oggetto di sistema, restore 483

Removable Storage Manager (RSM)oggetto di sistema, backup 385oggetto di sistema, query 445oggetto di sistema, restore 485

replace, opzione 288requisiti del sistema operativo 5requisiti di memoria 5requisiti di spazio su disco 5requisiti hardware 5

requisiti per l’installazione 5requisiti software 5restart restore, comando 458restore

Archivio Windows Management Instrumentation 496ASR (Automated System Recovery) 466da spazi file non abilitati Unicode 461Directory attiva 465EFS, file di codifica 461file sciolti 461file sciolti, limitazione delle dimensioni per 461file sciolti su un filesystem non-NTFS 461group

comando 475image

considerazioni 477utilizzo dello strumento chkdsk per riparare 478

Nodi Microsoft Dfs 460oggetti di sistema 488oggetto di sistema cluster database 471oggetto di sistema database COM+ 472oggetto di sistema database server di certificati 470oggetto di sistema file di riavvio e di sistema 487oggetto di sistema filesystem replicato 474oggetto di sistema registrazione eventi 473oggetto di sistema registro 483oggetto di sistema Removable Storage Manager

(RSM) 485oggetto di sistema volume di sistema 492serie di backup

dispositivi nastro supportati 467servizi di sistema 489stato del sistema 491versioni di file attive e non attive 460volumi virtuali e punti di montaggio 459WAS

Application Server 493Network Deployment Manager 493

restore, comando 459serie, utilizzo 95

restore activedirectory, comando 465restore asr, comando 466restore backupset, comando 467restore certserverdb, comando 470restore clusterdb, comando 471restore complusdb, comando 472restore eventlog, comando 473restore frs, comando 474restore group, comando 475restore image, comando 477restore NAS, comando 481restore registry, comando 483restore rsm, comando 485restore sysfiles, comando 487restore systemobject, comando 488restore systemservices, comando 489restore systemstate, comando 491restore sysvol, comando 492restore was, comando 493restore wmi, comando 496retrieve, comando 497retryperiod, opzione 294revokeremoteaccess, opzione 295richiamo

archivi utilizzando la riga comandi 125archiviazione dei file per nome 125attesa del montaggio di un nastro se richiesto 322

Indice analitico 573

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richiamo (Continua)autorizzazione di un altro utente 115Avvio di una sessione client Web 44copie di archivio 125da altri tipi di stazioni di lavoro 118descrizione 189dimensione massima file 361elaborazione di directory; e non di file 194elenco di file 216file da un altro nodo 117file per un altro nodo 221in base alla data e all’ora dell’archiviazione 220, 222inclusione di sottodirectory 317indicazione di una data e un’ora finali in cui eseguire la

ricerca degli archivi 337, 338ordine dell’elenco di file 47richiamo su un’altra stazione di lavoro 117richiesta prima di sovrascrivere file esistenti 288riepilogo delle opzioni 155solo file 219sostituzione del file esistente con l’ultima archiviazione se

il file esistente è più recente 227su stazioni di lavoro diverse 346

ricollegamento dei file ad una diversa classe di gestione 143riepilogo delle modifiche apportate alla versione 5.2 xixriga comandi

abilitazione funzioni cronologiche dei comandi 200assegnazione di una descrizione all’archivio 124avvio di una sessione 42chiusura di una sessione 48codici di ritorno delle operazioni 128esecuzione di un backup di immagine 76esecuzione di un ripristino con riferimento temporale 110immissione dei comandi 359indicazione del file delle opzioni durante una

sessione 266indicazione della specifica file 360panoramica sui parametri 360regole per l’immissione dei comandi 362restrizioni per i file system NAS 76ripristino di file e directory 94sostituzione della classe di gestione durante

l’archiviazione 142utilizzo dei caratteri jolly 362visualizza impostazioni correnti per le opzioni client 16,

442visualizzazione dei caratteri Euro nel prompt 43visualizzazione stato di elaborazione 82

riparazione delle installazioni 10ripristinare

da supporti portatilipanoramica 106

serie di backuppanoramica 106

serie di backup locale attraverso la GUI 106ripristino

ASR (Automated System Recovery) 102attesa del montaggio di un nastro se richiesto 322attivazione della chiave di registro per l’aggiornamento del

registro dopo il ripristino 170autorizzazione di un altro utente 115Avvio di una sessione client Web 44backup, riferimento temporale 271, 272creazione di un elenco di versioni di backup 270da altri tipi di stazioni di lavoro 118dimensione massima file 361elaborazione di directory; e non di file 194

ripristino (Continua)elenco di file 216elevato numero di file 95file da un altro nodo 117file per un altro nodo 221file system NAS 110image

abilitare l’individuazione di settori danneggiati sulvolume di destinazione 344

in un file 230utilizzo dello strumento chkdsk per riparare 104

immagine 103immagine, eliminazione della richiesta di conferma 263in base alla data e all’ora del backup 220, 222inclusione di sottodirectory 317indicazione di una data e un’ora finali in cui eseguire la

ricerca dei backup 337, 338modalità ripristino ASR 172oggetti di sistema 98ordine dell’elenco di file 47panoramica 91regolazione delle risorse utilizzate dal server e dal client

durante l’elaborazione 292richiesta prima di sovrascrivere file esistenti 288riepilogo delle opzioni 155riferimento temporale 108riferimento temporale, mediante la riga comandi 110riferimento temporale, utilizzo della GUI 109ripristino su un’altra stazione di lavoro 117senza interrogazioni 96serie di backup locale attraverso la GUI 250solo file 219sostituzione del file esistente con l’ultimo backup 227stato del sistema, servizi del sistema Windows Server

2003 98stima del tempo di elaborazione 63strutture e file Dfs Microsoft 103su stazioni di lavoro diverse 346ubicazione della serie di backup 251utilizzo dei comandi 94utilizzo dei nomi UNC 92utilizzo della GUI 93versione attiva 93versione di backup più recente 249versione disattiva 93visualizzazione oggetti attivi e disattivi 232volume logico 103volume logico di base 103WAS

Application Server 350Programma di gestione distribuzione rete 350

ripristino con riferimento temporale 108backup dell’immagine 377

ripristino riavviabile 96ripristino senza interrogazioni 96risoluzione dei problemi

incrementale, restrizioni di memoria 55runasservice, opzione 296

SSAN

ripristino delle serie di backup mediante 468utilizzo per LAN-Free Data Movement 53

SAN (storage area network)ripristino delle serie di backup mediante 201, 468utilizzo di LAN-free data movement 201

574 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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SAN (storage area network) (Continua)utilizzo di LAN-Free Data Movement 53utilizzo di server-free data movement 202

schedlogname, opzione 298schedlogretention, opzione 299schedmode, opzione 300schedule, comando 501scheduler

avvio 20, 128configurazione 20inizializzazione sessioni di server o client mediante un

firewall 305modo scansione ciclica o modo richiesto 300numero di minuti tra i tentativi di elaborazione dei

comandi pianificati 294numero di ore tra i tentativi di contattare il server per il

lavoro pianificato 286opzioni per 127panoramica 127stabilire connessioni remote per 128supporto composizione numero per utenti mobili 128visualizzazione del lavoro pianificato 130

scheduler clientavvio automatico 46

scheduler del clientapertura 501avvio 20, 128opzioni per 127panoramica 127stabilire connessioni remote per 128supporto di composizione numero mobile 128visualizzazione del lavoro pianificato 130

scrolllines, opzione 302scrollprompt, opzione 303selective, comando 503serializzazione

serializzazione copiadinamica 139statica 139statica condivisa 139

serializzazione copia, attributo 139serializzazione dinamica condivisa 139, 176serializzazione dinamica e condivisa 139serializzazione statica 139serializzazione statica condivisa 139, 176serie di backup

abilitazione GUI per il ripristino locale 106ripristinare 106ripristino di un ambiente SAN 468ubicazione per il ripristino o la query 251

serie di backup localeabilitazione GUI per il ripristino locale 106

servercomunicazione 13, 14comunicazioni tramite firewall 18interrogazione di Active Directory per il metodo di

comunicazione e il server a cui collegarsi 341specifica dell’indirizzo porta TCP/IP 329

Serverindirizzo TCP/IP del server Tivoli Storage Manager 330

server di file NAS (Network Attached Storage)annulla backup e ripristina, processi 395, 417backup filesystem 76, 381cancellazione spazio file 119, 400interrogazione delle immagini dei filesystem 423ripristino dei filesystem 110, 481visualizzazione degli spazi file sul server 432

server di file NAS (Network Attached Storage) (Continua)visualizzazione dei nodi su cui un ID di gestione è

autorizzato 441server-free data movement

abilitazione 202servizi di sistema

backup 68, 388componenti, esclusione dal backup 29, 70esclusione dall’esecuzione del backup 209query 452restore 489ripristino 98visualizzazione oggetti attivi e disattivi 232

servizi pianificati 133disabilitazione comandi pianificati 297restrizioni per i file system NAS 76

servizio Client Acceptorconfigurazione per la gestione dello scheduler 20

servizio journalimpostazione del file di configurazione journal 527

servizio motore journalconfigurazione 21

servizio schedulerinstallazione su nodi cluster MSCS 539

sessione interattivaapertura 414avvio 42chiusura 414utilizzo 414

sessioni di ripristino riavviabili, visualizzare 444set access, comando 507

autorizzazione al ripristino/richiamo 115set password, comando 510skipntpermissions, opzione 308skipntsecuritycrc, opzione 309sottodirectory

archiviazione 124includere nel backup 66

spazi fileesclusione dall’esecuzione del backup 209

spazi file NTFSbackup 86

spazio filecancellazione 119delete 400determinazione di fsID 191esecuzione di un backup dell’immagine 375oggetti NAS o client 177

spazio file journalspecifica delle directory con file attivi per i quali si

desidera eseguire il comando expire 242specifica file

numero consentito sui comandi 361spostamento dati LAN-free

abilitazione 201SSL (Secure Socket Layer)

client Web 535statica, serializzazione condivisa 139stato del sistema

assegnazione classe di gestione 235assegnazione di classi di gestione 29, 69backup 68, 390query 453restore 491ripristino 98

stazione di lavororipristino o richiamo da un altro tipo 118

Indice analitico 575

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Storage Agentutilizzo per LAN-Free Data Movement 53

strutture e file Dfs Microsoftbackup 88

subdir, opzione 317subfilebackup, opzione 319subfilecachepath, opzione 320subfilecachesize, opzione 321supporti mobili

ripristino delle serie di backup 106supporto

raccolta di informazioni di sistema per 185, 218raccolta informazioni di sistema per 449

supporto clienticontatto xvi

supporto di composizione numero mobile 46supporto file aperti

inclusione file 235numero di tentativi effettuati da LVSA per raggiungere il

tempo di inattività file istantanea prima che l’operazioneabbia esito negativo 312

panoramica 62periodo di tempo prima che venga eseguita

un’istantanea 313specifica dell’ubicazione del file OBF 310specifica della dimensione del file OBF 311

supporto tecnico e di assistenza 48

Ttapeprompt, opzione 322tcpbuffsize, opzione 325tcpclientaddress, opzione 326tcpclientport, opzione 327tcpnodelay, opzione 328tcpserveraddress, opzione 330tcpwindowsize, opzione 331tempo di elaborazione

stima 63timeformat, opzione 333tipo di copia, attributo 138tivguid.exe 23Tivoli Storage Manager

installazione 6metodi di comunicazione 6migrazione dalle versioni precedenti del prodotto 1prerequisiti dell’ambiente 5requisiti di memoria 5requisiti di spazio su disco 5requisiti hardware 5requisiti per l’installazione 5requisiti software 5

todate, opzione 337totime, opzione 338tsmjbbd.ini

configurazione 527txnbytelimit, opzione 339

UUnicode 1

ridenominazione degli spazi file non abilitatiUnicode 173, 407, 503

ripristino da spazi file non abilitati Unicode 461unità cluster

abilitazione gestione 178

unità collegate alla SANquery per client 430

unità fissebackup 86

universal naming conventionbackup selettivo, utilizzo 87specifica dell’elenco di dominio, utilizzo 86

Vvariabile di ambiente DSM_CONFIG 35variabile di ambiente DSM_DIR 35variabile di ambiente DSM_LOG 35variabili di ambiente 35verbose, opzione 343versioni dati

attributi cancellati 138attributi esistenti 138

versioni di file attivevisualizzazione 47, 423

versioni di file inattivevisualizzazione 423

versioni di file non attivevisualizzazione 47

virtualnodename, opzione 346visualizzazione

aiuto in linea 48backup attivi 93eventi pianificati 446informazione archiviazione 420informazioni sulla sessione 447sessioni di ripristino riavviabili 444versioni di copie di backup attive 47versioni di copie di backup non attive 47

volume di sistemaoggetto di sistema, backup 391oggetto di sistema, restore 492

volume logicoimmagine di backup 71ripristino 103

volume logico di baseimmagine di backup 71ripristino 103

WWAS (WebSphere Application Server)

backup completo o differenziale 256percorso di installazione di base per Application

Server 348percorso di installazione di base per Network Deployment

Manager 349query

Application Server 455Network Deployment Manager 455

restoreApplication Server 392, 493Network Deployment Manager 392, 493

wizard dello scheduler 20

576 IBM Tivoli Storage Manager per Windows: Client di backup-archivio, Installazione e Guida per l’utente

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Page 606: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

���

Numero programma: 5698-ISM5698-ISX5698-SAN

GC13-3034-03

Page 607: publib.boulder.ibm.compublib.boulder.ibm.com/tividd/td/TSMC/GC32-0788-03/... · Esecuzione di un backup con larghezza di banda limitata...............55 Utilizzo di un elenco di inclusioni-esclusioni

Spineinformation:

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