Escher
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Transcript of Escher
•Colui che cerca con curiosità scopre che
questo di per sé è una MERAVIGLIA.
Si ritrovano qui alcuni motivi fondamentali della produzione artistica di Escher: le tassellazioni, il passaggio dal piano allo spazio, i solidi geometrici.
La sue opere grafiche sono nettamente intese a comunicare un determinato processo di pensiero, di cui Escher stesso così parla: «Le idee che stanno alla loro base derivano dalla mia ammirazione e dal mio stupore nei confronti delle leggi che regolano il mondo in cui viviamo. Chi si meraviglia di qualcosa si rende consapevole di tale meraviglia. Nel momento in cui sono aperto e sensibile nei confronti degli enigmi che ci circondano e analizzando le mie osservazioni, entro in contatto con la matematica».
Nell'illustrazione Cascata, un flusso d'acqua cadendo dall'alto mette in funzione un mulino il quale, a sua volta, spinge il flusso in un canale che, zigzagando, torna all'inizio della cascata. Per ottenere questo effetto, egli ha unito due triangoli di Penrose in un'unica figura. La cascata rappresenta un sistema chiuso: essa ritorna in continuazione alla ruota del mulino in un movimento perpetuo che viola la legge di conservazione dell'energia.
Escher per realizzare questo
quadro si è basato sulla teoria
di Poincarè secondo la quale il
piano infinito è rappresentato
da un disco dove le rette sono
sostituite da linee curve e,
mano a mano che ci si avvicina
alla circonferenza, si raggiunge
l’infinito e anche la distanza
cambia. Due segmenti sono
congruenti anche se a noi
sembrano diversi: più ci si
avvicina al bordo del disco, e
quindi più si va verso l’infinito,
più i segmenti sembrano
piccoli. Ma in realtà sono
congruenti.
Per tassellare il piano Escher ha
utilizzato angeli e diavoli di
dimensioni congruenti
Circle limit fourth / ANGELI e DIAVOLI
Abbiamo analizzato questa tavola che ci è sembrata interessante dal punto di vista della percezione. Gli Angeli sono bianchi, hanno una forma arrotondata e un’espressione benevola; i Diavoli sono neri, hanno una forma spigolosa e un’espressione maligna. Continuiamo a riconoscere le due forme anche se eliminiamo progressivamente le informazioni precedenti. Se invertiamo i colori (questa volta i Diavoli sono bianchi, gli Angeli neri) continuiamo a riconoscere i personaggi rappresentati.
Siamo così bravi che continuiamo a riconoscere le due forme (l’Angelo buono e bello, il Diavolo cattivo e brutto) anche se eliminiamo ogni espressione lasciando solo le sagome.
Le riconosciamo anche se le isoliamo dal contesto rappresentandole come tessere di una tassellazione.
… e anche se rimangono solo i contorni… Ma come fa il nostro cervello per riconoscere due immagini diverse? La Matematica ci può aiutare? Proviamo a misurarle.
ANGELO DIAVOLO
PERIMETRO 460 460
AREA 3067 3067
LARGHEZZA 87 87
ALTEZZA 81 81
L’abilità di Escher è stata quella di disegnare due forme complementari e indistinguibili dal punto di vista delle misure
Sembrerebbe quindi che la Matematica non ci possa aiutare.
Utilizzando procedure matematiche più avanzate (calcolo di una ellisi di approssimazione dei due contorni) vediamo però che troviamo delle differenze e torniamo a distinguere le due forme (in rosso e verde i diametri delle ellisi, diverse per misure).
Se calcoliamo il diametro di Feret (segmento che unisce i due punti più distanti di un contorno) troviamo che non solo le misure dei due segmenti sono diverse, ma cambia anche l’angolazione.
Analisi armonica di Fourier: otteniamo due equazioni (rappresentate dalle curve blu) molto diverse tra loro. Applicando quindi procedure di Matematica avanzata siamo finalmente in grado di distinguere le due figure… DIABOLICO!
I dati numerici sono stati ottenuti con il programma per analisi di immagine: “ImageJ, U. S. National Institutes of Health, Bethesda, Maryland, USA, http://imagej.nih.gov/ij/, 1997-2012.