Esce il 30 di ogni mese PORTOFERRAIO 31 ottobre 2010 ... · mesi l’anno“ quando all’Elba si...

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Periodico di informazione, cultura e storia dell’Elba Redazione: Via S. Bechi, 10 - Tel. e fax +39 0565.916690 - C.C.P. n° 37269818 intestato Corriere Elbano e-mail: [email protected] - Abbonamento annuo per il 2008 25,00 - estero 32,00 Spedizione A.P. - Comma 20/b - Art. 2 Legge 662/96 Filiale Livorno - Pubblicità fino a 45% Una copia 1,00 Anno LXII - 13 Esce il 30 di ogni mese PORTOFERRAIO 31 ottobre 2010 ISSN 1971- 4114 Nel mese di settembre il sindaco, ritenendo di fare un gesto gradito, aveva inviato al Presidente della Repubblica Napolitano il libro “1933 – Processo a Pertini”, stampato grazie alla volontà ed all’impegno del locale Circolo Pertini, in colla- borazione col Comune. Nell’occasione si era permesso di invitare, anche a nome della co- munità locale, il Presidente Napolitano all’Elba. Due settimane fa, con grande piace- re, ha ricevuto la risposta del direttore dell’Ufficio di Segreteria Carlo Guelfi, che, rin- graziando per il pensiero a nome del Presi- dente della Repubblica, ha assicurato che la sua proposta verrà tenuta in considerazione nella programmazione degli impegni del pre- sidente Napolitano nel corso del suo manda- to. Spero ora – ha dichiarato il sindaco- che tut- to il territorio faccia sentire al nostro presiden- te quel calore e quella partecipazione utili e ne- cessarie a concretizzare questa ipotesi. Ave- re il Presidente della Repubblica all’Elba sa- rebbe motivo di grande soddisfazione ed orgo- glio per tutti gli elbani”. Napolitano in visita all’Elba? Il Quirinale sta valutando Non sono solo i progetti a tenere impegnato l’assessore provinciale al turismo Paolo Pacini, ma anche cattive notizie dalla regione. Soppressione delle Apt, ma soprattutto tagli drastici ai trasferimenti per il turismo sono le previsioni che preoccupano fortemente l’assessore. Appurato che la regione accentrerà la promozione resta il fatto che “i territori sono i principali protagonisti di uno sviluppo turistico all’interno della marca Toscana” precisa Pacini, secondo cui non si può pensare di centralizzare a livello regionale spezzando ogni legame periferico. Alla luce di questa riorganizzazione l’assessore suggerisce, quindi, un ruolo più forte delle province nella costruzione del prodotto locale, secondo una logica di promozione integrata. "E’ l’unica maniera per promuovere l’identità Toscana". Anche se nelle previsioni regionali saranno superate le Apt l’idea di Pacini è di mantenere sul territorio un presidio in grado di costruire un prodotto da immettere nel canale di promozione dell’agenzia regionale. Ma le brutte notizie non si fermano qui. Quella che più di tutte preoccupa Pacini è un’altra:un drastico taglio nei trasferimenti. Dai 13 milioni e mezzo che la Regione assegnava alle province negli anni passati per le politiche turistiche, si dice ne verranno tolti 9. “Questo è un dramma – afferma Pacini - in questo modo non riusciremo ad aprire gli uffici turistici e tutto quello che abbiamo costruito fino ad oggi si perderà, proprio mentre la crisi ci sta mettendo a dura prova, in un momento in cui un territorio ha bisogno più che mai di rinnovarsi per misurarsi con competitor sempre più aggressivi”. Un pericolo che si fa sempre più vicino e che mette a rischio tutte le politiche e strategie turistiche studiate fino ad oggi per il rilancio del territorio. Tagli drastici a Turismo e APT E’ deprimente pensare alla pessima figura che abbiamo fatto durante l’incontro pro- mosso a Firenze, lunedì 25 ot- tobre, dall’Assessore ai Rap- porti istituzionali Riccardo Nencini per accertare la vo- lontà degli Amministratori lo- cali di mantenere in piedi e, se possibile, rafforzare una esperienza di coesione istitu- zionale ed amministrativa a li- vello elbano con una rinnova- ta Unione. L’On.Bosi, Sindaco di Rio Ma- rina, ha da tempo posto la ne- cessità di una alleanza dei Comuni per aprire una “ver- tenza” nei confronti della Re- gione e del Governo romano sulle non poche questioni che da sempre mettono in dif- ficoltà l’economia dell’isola, rendono difficile viverci, impe- discono, soprattutto alle nuo- ve generazioni, di guardare con fiducia al futuro. Un’idea, quella dell’On.Bosi, più che giusta. E’ necessario che lo Stato e le Regioni guar- dino con maggiore attenzio- ne e “preoccupazione” ai pro- blemi delle piccole isole; com- prendano meglio le difficoltà e i disagi che comporta la con- dizione di insularità; investa- no di più in territori come quel- li insulari che rappresentano una ricchezza nazionale per la bellezza del loro patrimo- nio ambientale e la forte at- trattiva che esercitano sul turi- smo. Ma perché questo avvenga o comunque perché qualcosa di buono sia fatto dai supe- riori Organi di governo è asso- lutamente necessario, cre- diamo, che chi ha la respon- sabilità della cosa pubblica, in una realtà eccessivamente frazionata sul piano istituzio- nale ed amministrativo come l’Elba, sia disponibile a con- certare e definire collegial- mente strategie e programmi e a dar vita soprattutto a soli- de intese istituzionali. Nulla di tutto questo è venuto fuori nell’incontro fiorentino. L’Assessore regionale Nen- cini ha dovuto prendere atto “della complessa situazione e della estrema difficoltà degli otto Comuni dell’isola a stare insieme e costituire un unico Soggetto associativo”. In al- Vertenza Elba, tanta incredibile confusione e qualche spiraglio Una “babele” di atteggiamenti che tradisce strumentali posizioni di schieramento tre parole a rilanciare l’azione dell’Unione, con l’adesione anche dei Comu- ni di Rio Marina, Porto Azzur- ro e Marciana Marina. Nulla da fare. Le sollecitazioni dell’Assessore regionale si sono frantumate contro un muro di sordità politica che, a nostra memoria, non ha precedenti nella storia dell’isola. Neppure ai tempi in cui era dominata dallo scontro, talora anche duro, tra il Partito comunista e la Democrazia cristiana. Insomma abbiamo fatto la fi- gura di una vera e propria ar- mata brancaleone, ancor più “sgangherata” di quella del film di Mario Monicelli. Con l’approvazione della ma- novra finanziaria il Governo ha previsto, tra l’altro, che i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti devono obbligatoria- mente associarsi per gestire funzioni e servizi comunali di rilievo. L’invito che l’Assessore Nen- cini ha rivolto ai presenti è stato quindi quello di supera- re l’attuale stato agonizzante dell’Unione e farla diventare un Ente sovracomunale che comprenda tutte le Ammini- strazioni. Come ha risposto a questo in- vito la “classe politica elba- na”? Se escludiamo i Sindaci di Portoferraio, Rio nell’Elba e Capoliveri, guai innanzi tut- to anche al solo parlare di re- ferendum per un futuro Co- mune unico. In alternativa all’Unione par- tecipata dagli 8 Comuni, co- me suggerito dall’Assessore regionale, il Sindaco di Cam- po nell’Elba Segnini, anche a nome della Bulgaresi di Mar- ciana e Ciumei di Marciana Marina, ha proposto una as- sociazione limitata ai tre Co- muni del versante occidenta- le. Barbetti di Capoliveri, con sfrenata fantasia, si è di- chiarato favorevole ad una “alleanza” tra i Comuni dei due versanti (quello orientale e quello occidentale) esclu- dendo Portoferraio. Papi di Porto Azzurro è contrario a tutto; pensa di poter conti- nuare a “navigare” da solo. Questo non gli sarà più pos- sibile, ma lui evidentemente ci spera ancora. Visto che la legge esclude dall’obbligo delle gestioni associate le iso- le monoComune, la prossi- ma volta, se avrà ancora vo- glia di fare il Sindaco, gli con- sigliamo di candidarsi a Ca- praia o al Giglio. Alessi e il Vi- ce Sindaco di Portoferraio Cosetta Pellegrini hanno in- vano tentato di motivare e far comprendere la necessità di un governo unitario in una re- altà territoriale caratterizzata da una forte omogeneità eco- nomica, sociale ed ambien- tale come l’Elba. Secondo Bosi può anche ri- manere l’Unione, a patto, però, che non eserciti le fun- zioni fondamentali dei Comu- ni, relative all’urbanistica, all’ambiente, ai servizi scola- stici, sociali e culturali, alla po- lizia municipale, alla protezio- ne civile ed altre ancora, co- me prevede il decreto legge n°78. sulla manovra finanzia- ria, ma solo quelle a suo tem- po delegate dalla Regione (bonifica, agricoltura, vincoli forestale e idrogeologico). E’ vero, come lui dice, che le funzioni fondamentali posso- no essere esercitate, oltre che con l’Unione, anche me- diante una convenzio- ne/accordo tra più Comuni. Ma che senso ha la conven- zione quando esiste già una Unione? Durante l’incontro fiorentino, oltre tutto, è stato chiaramente detto che la Re- gione intende favorire la co- stituzione di Unioni anche con la concessione di concre- ti aiuti finanziari (300 mila eu- ro l’anno per le spese di ordi- naria amministrazione e con- tributi straordinari su progetti per la tutela dell’am-biente, per opere e servizi pubblici, per la promozione turistica). Aiuti che invece non verranno accordati alle gestioni asso- ciate eventualmente attivate con una semplice convenzio- ne. Ed infine come si può giustifi- care la proposta del Bosi di mantenere in vita un Ente con competenze limitate soltanto a quelle trasferite dalla Re- gione? Sabato 30 ottobre a Rio Mari- na c’è stato un summit degli 8 Sindaci dal quale sembra sia venuto fuori l’impegno a tro- vare intese e ad assumere ini- ziative unitarie e condivise per portare avanti la “verten- za Elba”. Abbiamo registrato, dopo l’incontro, dichiarazioni di cau- to ottimismo, oltre che di Bosi, di Peria, Ciumei e, sbalorditi- va sorpresa, dello stesso Pa- pi. Attendiamo che l’impegno per un lavoro comune si con- cretizzi. Siamo combattuti tra la speranza e la sfiducia. Per ora prevale la sfiducia. Ma, co- me sappiamo, in politica non si deve “mai dire mai”! (g.fratini). all’ c c c’ Tozzi, l’ennesima esternazione inutile e supponente Intervistato a Firenze recita lo stesso copione di sempre. Mai un’autocritica Proprio in questi giorni ci chie- devamo che fine avesse fatto il Presidente del Parco, il geo- logo, ricercatore, scrittore e conduttore televisivo Dr.Ma- rio Tozzi. Ci chiedevamo in quale parte del mondo fosse. Non sapevamo che era molto vicino a noi, a Firenze, dove al- la Libreria Feltrinelli ha pre- sentato, giovedì 28, la sua ulti- ma fatica letteraria sul Parco nazionale dell’arcipelago to- scano e non si è fatto sfuggi- re l’occasione di rilasciare alla stampa una ennesima intervi- sta con la quale ha recitato il solito rosario di provocazioni e di offese nei confronti degli elbani, “razza” che il Nostro considera evidentemente “in- feriore” fatta di fannulloni e avi- di cementificatori. Come l’ex Procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli, ha detto di voler “re- sistere, resistere, resistere” per fare in modo che la ce- mentificazione abbia fine. Si è ben guardato questa vol- ta dal riproporre una deporta- zione in massa, ma ha ribadi- to, quanto già detto in prece- denti esternazioni, che la mag- gioranza degli elbani vorreb- be “costruire, costruire, co- struire” e lavorare solo 3 o 4 mesi l’anno“ quando all’Elba si può fare il bagno” e poi chiu- dere l’attività, starsene in ozio per tutto il resto dell’anno e magari andare in vacanza al- le Maldive. Per carità, qualche freccia a favore l’ha scoccata. Non tutti gli elbani, ci fa sapere, sono fatti in quel modo; ci sono, ad esempio, albergatori che non sono famelici di cemento; an- zi “non vogliono più turisti, vo- gliono tenere le barche lonta- ne( ndr: dalle spiagge) e si im- pegnano per l’ambiente”. Quando la giornalista che lo ha intervistato gli ha chiesto se esista la possibilità di co- niugare il turismo con l’am- biente e se il Parco nazionale non possa cercare di assicu- rare la salvaguardia dei valori e delle bellezze naturali e al tempo stesso sostenere l’economia turistica, il nostro Presidente non ha avuto esi- tazione: ha ripetuto la sua teo- ria secondo la quale i Parchi non possono avere questo ru- olo, ma è bene che rimanga- no fuori dalla logica dello sfruttamento economico della natura. “ Se portano profitto bene, se non lo portano ce ne faremo una ragione”. Certo per chi, come lui, all’Elba non ci vive, ma ci vie- ne solo per firmare qualche carta o presentare qualche li- bro (da quando è Presidente del Parco ne ha presentati tre), il ragionamento non fa una piega. Tanto il 27 il Dr.Tozzi ce lo ha assicurato. Sappiamo che riscuote dal Parco, ogni mese, circa 1.400 euro al netto delle ritenute, uno stipendio non male che tanti di quegli sciagurati isola- ni, soprattutto in giovane età, vorrebbero avere. Se poi pen- siamo agli emolumenti che di sicuro meritatamente riceve- rà grazie alla sua attività scientifica e soprattutto televi- siva, ben comprendiamo che a lui stia a cuore pensare solo alla pura e semplice conser- vazione e non “sbattersi il cer- vello” per proporre forme di convivenza del turismo con la natura, cercando di farla go- dere, di offrirla, in modo so- stenibile, a chi all’Elba e nel re- sto dell’Arcipelago potrebbe essere interessato a venire anche quando non è la sta- gione adatta per “fare il ba- gno”. Noi crediamo che il Parco do- vrebbe cercare di fare que- sto. Improntare la propria azio- ne, in accordo con i Comuni e con gli Uffici dell’Apt, per la promozione di un turismo at- tratto dalla straordinaria bel- lezza dello straordinario patri- monio ambientale che abbia- mo la fortuna di avere. E pen- siamo anche che non sareb- continua in quarta pagina

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Periodico di informazione, cultura e storia dell’ElbaRedazione: Via S. Bechi, 10 - Tel. e fax +39 0565.916690 - C.C.P. n° 37269818 intestato Corriere Elbano

e-mail: [email protected] - Abbonamento annuo per il 2008 25,00 - estero 32,00 Spedizione A.P. - Comma 20/b - Art. 2 Legge 662/96 Filiale Livorno - Pubblicità fino a 45% Una copia € 1,00

€ €Anno LXII - 13Esce il 30 di ogni mese PORTOFERRAIO 31 ottobre 2010

ISSN 1971- 4114

Nel mese di settembre il sindaco, ritenendo di fare un gesto gradito, aveva inviato al Presidente della Repubblica Napolitano il libro “1933 – Processo a Pertini”, stampato grazie alla volontà ed

all’impegno del locale Circolo Pertini, in colla-borazione col Comune. Nell’occasione si era permesso di invitare, anche a nome della co-munità locale, il Presidente Napolitano all’Elba. Due settimane fa, con grande piace-re, ha ricevuto la risposta del direttore dell’Ufficio di Segreteria Carlo Guelfi, che, rin-graziando per il pensiero a nome del Presi-dente della Repubblica, ha assicurato che la sua proposta verrà tenuta in considerazione nella programmazione degli impegni del pre-sidente Napolitano nel corso del suo manda-to. Spero ora – ha dichiarato il sindaco- che tut-to il territorio faccia sentire al nostro presiden-te quel calore e quella partecipazione utili e ne-cessarie a concretizzare questa ipotesi. Ave-re il Presidente della Repubblica all’Elba sa-rebbe motivo di grande soddisfazione ed orgo-glio per tutti gli elbani”.

Napolitano in visita all’Elba? Il Quirinale sta valutando

Non sono solo i progetti a tenere impegnato l’assessore provinciale al turismo Paolo Pacini, ma anche cattive notizie dalla regione. Soppressione delle Apt, ma soprattutto tagli drastici ai trasferimenti per il turismo sono le previsioni che preoccupano fortemente l’assessore. Appurato che la regione accentrerà la promozione resta il fatto che “i territori sono i principali protagonisti di uno sviluppo turistico all’interno della marca Toscana” precisa Pacini, secondo cui non si può pensare di centralizzare a livello regionale spezzando ogni legame periferico. Alla luce di questa riorganizzazione l’assessore suggerisce, quindi, un ruolo più forte delle province nella costruzione del prodotto locale, secondo una logica di promozione integrata. "E’ l’unica maniera per promuovere l’identità Toscana". Anche se nelle previsioni regionali saranno superate le Apt l’idea di Pacini è di mantenere sul territorio un presidio in grado di costruire un prodotto da immettere nel canale di promozione dell’agenzia regionale. Ma le brutte notizie non si fermano qui. Quella che più di tutte preoccupa Pacini è un’altra:un drastico taglio nei trasferimenti. Dai 13 milioni e mezzo che la Regione assegnava alle province negli anni passati per le politiche turistiche, si dice ne verranno tolti 9. “Questo è un dramma – afferma Pacini - in questo modo non riusciremo ad aprire gli uffici turistici e tutto quello che abbiamo costruito fino ad oggi si perderà, proprio mentre la crisi ci sta mettendo a dura prova, in un momento in cui un territorio ha bisogno più che mai di rinnovarsi per misurarsi con competitor sempre più aggressivi”. Un pericolo che si fa sempre più vicino e che mette a rischio tutte le politiche e strategie turistiche studiate fino ad oggi per il rilancio del territorio.

Tagli drastici a Turismo e APT

E’ deprimente pensare alla pessima figura che abbiamo fatto durante l’incontro pro-mosso a Firenze, lunedì 25 ot-tobre, dall’Assessore ai Rap-porti istituzionali Riccardo Nencini per accertare la vo-lontà degli Amministratori lo-cali di mantenere in piedi e, se possibile, rafforzare una esperienza di coesione istitu-zionale ed amministrativa a li-vello elbano con una rinnova-ta Unione.L’On.Bosi, Sindaco di Rio Ma-rina, ha da tempo posto la ne-cessità di una alleanza dei Comuni per aprire una “ver-tenza” nei confronti della Re-gione e del Governo romano sulle non poche questioni che da sempre mettono in dif-ficoltà l’economia dell’isola, rendono difficile viverci, impe-discono, soprattutto alle nuo-ve generazioni, di guardare con fiducia al futuro.Un’idea, quella dell’On.Bosi, più che giusta. E’ necessario che lo Stato e le Regioni guar-dino con maggiore attenzio-ne e “preoccupazione” ai pro-blemi delle piccole isole; com-prendano meglio le difficoltà e i disagi che comporta la con-dizione di insularità; investa-no di più in territori come quel-li insulari che rappresentano una ricchezza nazionale per la bellezza del loro patrimo-nio ambientale e la forte at-trattiva che esercitano sul turi-smo. Ma perché questo avvenga o comunque perché qualcosa di buono sia fatto dai supe-riori Organi di governo è asso-lutamente necessario, cre-diamo, che chi ha la respon-sabilità della cosa pubblica, in una realtà eccessivamente frazionata sul piano istituzio-nale ed amministrativo come l’Elba, sia disponibile a con-certare e definire collegial-mente strategie e programmi e a dar vita soprattutto a soli-de intese istituzionali.Nulla di tutto questo è venuto fuori nell’incontro fiorentino.L’Assessore regionale Nen-cini ha dovuto prendere atto “della complessa situazione e della estrema difficoltà degli otto Comuni dell’isola a stare insieme e costituire un unico Soggetto associativo”. In al-

Vertenza Elba, tanta incredibile confusione e qualche spiraglioUna “babele” di atteggiamenti che tradisce strumentali posizioni di schieramento

tre parole a rilanciare l’azione dell’Unione, con l’adesione anche dei Comu-ni di Rio Marina, Porto Azzur-ro e Marciana Marina. Nulla da fare. Le sollecitazioni dell’Assessore regionale si sono frantumate contro un muro di sordità politica che, a nostra memoria, non ha precedenti nella storia dell’isola. Neppure ai tempi in cui era dominata dallo scontro, talora anche duro, tra il Partito comunista e la Democrazia cristiana.Insomma abbiamo fatto la fi-gura di una vera e propria ar-mata brancaleone, ancor più “sgangherata” di quella del film di Mario Monicelli.Con l’approvazione della ma-novra finanziaria il Governo ha previsto, tra l’altro, che i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti devono obbligatoria-mente associarsi per gestire funzioni e servizi comunali di rilievo. L’invito che l’Assessore Nen-cini ha rivolto ai presenti è stato quindi quello di supera-re l’attuale stato agonizzante dell’Unione e farla diventare un Ente sovracomunale che comprenda tutte le Ammini-strazioni.Come ha risposto a questo in-vito la “classe politica elba-na”? Se escludiamo i Sindaci di Portoferraio, Rio nell’Elba e Capoliveri, guai innanzi tut-to anche al solo parlare di re-

ferendum per un futuro Co-mune unico.In alternativa all’Unione par-tecipata dagli 8 Comuni, co-me suggerito dall’Assessore regionale, il Sindaco di Cam-po nell’Elba Segnini, anche a nome della Bulgaresi di Mar-ciana e Ciumei di Marciana Marina, ha proposto una as-sociazione limitata ai tre Co-muni del versante occidenta-le. Barbetti di Capoliveri, con sfrenata fantasia, si è di-chiarato favorevole ad una “alleanza” tra i Comuni dei due versanti (quello orientale e quello occidentale) esclu-dendo Portoferraio. Papi di Porto Azzurro è contrario a tutto; pensa di poter conti-nuare a “navigare” da solo. Questo non gli sarà più pos-sibile, ma lui evidentemente ci spera ancora. Visto che la legge esclude dall’obbligo delle gestioni associate le iso-le monoComune, la prossi-ma volta, se avrà ancora vo-glia di fare il Sindaco, gli con-sigliamo di candidarsi a Ca-praia o al Giglio. Alessi e il Vi-ce Sindaco di Portoferraio Cosetta Pellegrini hanno in-vano tentato di motivare e far comprendere la necessità di un governo unitario in una re-altà territoriale caratterizzata da una forte omogeneità eco-nomica, sociale ed ambien-tale come l’Elba.Secondo Bosi può anche ri-manere l’Unione, a patto,

però, che non eserciti le fun-zioni fondamentali dei Comu-ni, relative all’urbanistica, all’ambiente, ai servizi scola-stici, sociali e culturali, alla po-lizia municipale, alla protezio-ne civile ed altre ancora, co-me prevede il decreto legge n°78. sulla manovra finanzia-ria, ma solo quelle a suo tem-po delegate dalla Regione (bonifica, agricoltura, vincoli forestale e idrogeologico). E’ vero, come lui dice, che le funzioni fondamentali posso-no essere esercitate, oltre che con l’Unione, anche me-d iante una convenz io-ne/accordo tra più Comuni. Ma che senso ha la conven-zione quando esiste già una Unione? Durante l’incontro fiorentino, oltre tutto, è stato chiaramente detto che la Re-gione intende favorire la co-stituzione di Unioni anche con la concessione di concre-ti aiuti finanziari (300 mila eu-ro l’anno per le spese di ordi-naria amministrazione e con-tributi straordinari su progetti per la tutela dell’am-biente, per opere e servizi pubblici, per la promozione turistica). Aiuti che invece non verranno accordati alle gestioni asso-ciate eventualmente attivate con una semplice convenzio-ne. Ed infine come si può giustifi-care la proposta del Bosi di mantenere in vita un Ente con competenze limitate soltanto a quelle trasferite dalla Re-gione? Sabato 30 ottobre a Rio Mari-na c’è stato un summit degli 8 Sindaci dal quale sembra sia venuto fuori l’impegno a tro-vare intese e ad assumere ini-ziative unitarie e condivise per portare avanti la “verten-za Elba”.Abbiamo registrato, dopo l’incontro, dichiarazioni di cau-to ottimismo, oltre che di Bosi, di Peria, Ciumei e, sbalorditi-va sorpresa, dello stesso Pa-pi.Attendiamo che l’impegno per un lavoro comune si con-cretizzi. Siamo combattuti tra la speranza e la sfiducia. Per ora prevale la sfiducia. Ma, co-me sappiamo, in politica non si deve “mai dire mai”!

(g.fratini).

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Tozzi, l’ennesima esternazione inutile e supponenteIntervistato a Firenze recita lo stesso copione di sempre. Mai un’autocritica

Proprio in questi giorni ci chie-devamo che fine avesse fatto il Presidente del Parco, il geo-logo, ricercatore, scrittore e conduttore televisivo Dr.Ma-rio Tozzi. Ci chiedevamo in quale parte del mondo fosse. Non sapevamo che era molto vicino a noi, a Firenze, dove al-la Libreria Feltrinelli ha pre-sentato, giovedì 28, la sua ulti-ma fatica letteraria sul Parco nazionale dell’arcipelago to-scano e non si è fatto sfuggi-re l’occasione di rilasciare alla stampa una ennesima intervi-sta con la quale ha recitato il solito rosario di provocazioni e di offese nei confronti degli elbani, “razza” che il Nostro considera evidentemente “in-feriore” fatta di fannulloni e avi-di cementificatori.Come l’ex Procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli, ha detto di voler “re-sistere, resistere, resistere” per fare in modo che la ce-mentificazione abbia fine.Si è ben guardato questa vol-ta dal riproporre una deporta-zione in massa, ma ha ribadi-to, quanto già detto in prece-denti esternazioni, che la mag-gioranza degli elbani vorreb-be “costruire, costruire, co-struire” e lavorare solo 3 o 4 mesi l’anno“ quando all’Elba si può fare il bagno” e poi chiu-dere l’attività, starsene in ozio per tutto il resto dell’anno e magari andare in vacanza al-le Maldive.Per carità, qualche freccia a

favore l’ha scoccata. Non tutti gli elbani, ci fa sapere, sono fatti in quel modo; ci sono, ad esempio, albergatori che non sono famelici di cemento; an-zi “non vogliono più turisti, vo-gliono tenere le barche lonta-ne( ndr: dalle spiagge) e si im-pegnano per l’ambiente”.Quando la giornalista che lo ha intervistato gli ha chiesto se esista la possibilità di co-niugare il turismo con l’am-biente e se il Parco nazionale non possa cercare di assicu-rare la salvaguardia dei valori e delle bellezze naturali e al tempo stesso sostenere l’economia turistica, il nostro Presidente non ha avuto esi-tazione: ha ripetuto la sua teo-ria secondo la quale i Parchi non possono avere questo ru-olo, ma è bene che rimanga-no fuori dalla logica dello sfruttamento economico della natura. “ Se portano profitto bene, se non lo portano ce ne faremo una ragione”.Certo per chi, come lui, all’Elba non ci vive, ma ci vie-

ne solo per firmare qualche carta o presentare qualche li-bro (da quando è Presidente del Parco ne ha presentati tre), il ragionamento non fa una piega. Tanto il 27 il Dr.Tozzi ce lo ha assicurato.Sappiamo che riscuote dal Parco, ogni mese, circa 1.400 euro al netto delle ritenute, uno stipendio non male che tanti di quegli sciagurati isola-ni, soprattutto in giovane età, vorrebbero avere. Se poi pen-siamo agli emolumenti che di sicuro meritatamente riceve-rà grazie alla sua attività scientifica e soprattutto televi-siva, ben comprendiamo che a lui stia a cuore pensare solo alla pura e semplice conser-vazione e non “sbattersi il cer-vello” per proporre forme di convivenza del turismo con la natura, cercando di farla go-dere, di offrirla, in modo so-stenibile, a chi all’Elba e nel re-sto dell’Arcipelago potrebbe essere interessato a venire anche quando non è la sta-gione adatta per “fare il ba-gno”.Noi crediamo che il Parco do-vrebbe cercare di fare que-sto. Improntare la propria azio-ne, in accordo con i Comuni e con gli Uffici dell’Apt, per la promozione di un turismo at-tratto dalla straordinaria bel-lezza dello straordinario patri-monio ambientale che abbia-mo la fortuna di avere. E pen-siamo anche che non sareb-

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BENEFICENZAIn memoria di Donatello Ercolani, alcuni condomini di Via Mascagni hanno fatto un’offerta alla Reverenda Misericordia.

Il 27 novembre ricorre il 1° an-niversario della scomparsa di Giovanni Giulianetti e il fratel-lo Giuseppe , dalla Francia, lo ricorda con immutato affetto.

In memoria di Luigi Buffetti, nel 23° anniversario della morte, la moglie Lida e i figli Gabriele e Luciana hanno fat-to pervenire offerte a varie isti-tuzioni cittadine.

ANNIVERSARIO

Differenziata ferma senza iniziative dei ComuniLe cifre della raccolta differenziata inchiodano i Comuni elbani a livelli dei paesi campani. Questo pesa sulle tasche dei cittadini. Ne abbiamo parlato con il presidente di Esa Giovanni Frangioni. Allora presidente, cosa bisogna fare?“Per raggiungere percentuali maggiori ci vogliono obbiettivi fissati preliminarmente. Voglio dire, se uno è al 9% e vuole arrivare al 20% ha bisogno di tempo. Bisogna educare, informare i cittadini. La raccolta differenziata presuppone che i materiale che vanno a riciclaggio siano materiali puliti, ci vogliono i centri di raccolta comunali, c’è un percorso dentro il quale ogni singolo Comune deve dare indicazioni e prospettive certe. Per fare questo ci vogliono risorse, senza risorse questo percorso è complicato, è costoso fare la differenziata. Le società poi fanno il servizio ma l’indicazione e l’obiettivo deve essere fissato dai ‘nostri clienti’, ovvero i Comuni”. Ammettiamo che ci siano i fondi, qual è il primo intervento dopo l’informazione e l’educazione al cittadino? “Questo non è un territorio cha ha compreso bene come fare. Ci sono diversi modelli come per esempio il porta a porta, la raccolta con contenitori stradali e c’è una differenza di costi, ma insomma l’organizzazione la si crea. Ma ripeto: i Comuni devono darsi obiettivi, senza ciò anche l’anno prossimo le percentuali rimarranno invariate. Sono aumentate a Portoferraio dove grazie al rapporto fra Comune e Esa si è prodotto un risultato significativo”. Se si andasse a regime domani mattina, visto che entro il 2012 bisognerà raggiungere la quota del 65%… “Ho seri dubbi che questo territorio possa raggiungere la quota del 65%. Noi abbiamo indicato ammodernamenti sull’impiantistica (gennaio 2008) all’impianto del Buraccio con processi di dissociazione molecolare, ma se si deve raggiungere quella quota, questo tipo d’ intervento non sarebbe più giustificato, infatti per essere ammortizzato ha bisogno di una quantità di rifiuti irraggiungibile se si fa la differenziata. Si parla poco del compostaggio domestico, quando si parla di differenziata si pensa a carta, lattine, vetro, plastica, ingombranti ecc, invece sul compostaggio domestico a parte Portoferraio gli altri Comuni sono fermi. Se un cittadino fa il compostaggio domestico attraverso le forme previste ha ora sulla Tia e sulla Tarsu se i Comuni lo vorranno fare, un risparmio evidente”. da Tenews

Via libera a maggioranza dalla commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale alla ratifica dell’accordo di pianificazione per la variante al Piano strutturale di Portoferraio, l’atto che consentirà al Comune di realizzare il sistema delle attrezzature per la portualità turistica e la filiera nautica. Favorevoli Pd e Idv, astenuto il Pdl, non ha partecipato al voto Fds-Verdi. Il provvedimento passa così all’Aula, che esprimerà il voto definitivo presumibilmente la settimana prossima. Dopo tante ipotesi, dibattiti, confronti ed anche scontri, parte finalmente la riorganizzazione dell’offerta portuale elbana – commenta il presidente della commissione, Vincenzo Ceccarelli (Pd) – Siamo di fronte ad una soluzione che ha senz’altro una valenza turistica, ma non solo, perché presenta importanti ricadute anche dal punto di vista economico e produttivo”. Due gli ambiti di intervento: il porto commerciale ed il porto turistico. All’interno di quest’ultimo sono previsti il “Porto turistico Cantieri”, destinato alle attività di costruzione, riparazione, rimessaggio delle imbarcazioni, e connesso all’or-meggio di barche di grandi dimensioni; ed il “Porto turistico di San Giovanni”, destinato invece alle imbarcazioni medio-piccole e connesso alla riqua-lificazione e alla fruizione pubblica dell’area. Per quanto riguarda le competenze regionali, l’accordo di pianificazione consente alla Regione di implementare il PIT (Piano di indirizzo territoriale), specificando e dettagliando gli obiettivi e le azioni strategiche previste nel Masterplan “la rete dei porti toscani”. “Spero che tutti siano consapevoli del fatto che si tratta di un intervento importante, per non dire pesante – afferma Monica Sgherri (Fds-Verdi), che ha chiesto chiarimenti su alcuni insediamenti e nuove volumetrie – Oltre alle opere strettamente portuali infatti il progetto complessivo contiene notevoli realizzazioni a terra”. “Sulla nautica esiste un accordo strategico sottoscritto da tutti i Comuni elbani – ricorda Giuseppe Del Carlo (Udc) – Purtroppo su alcuni aspetti, come l’impatto ambientale, non sono state seguite le medesime procedure per tutti. L’atto inoltre non tiene conto dei riflessi sulla mobilità generale”. Il provvedimento ha ottenuto tre voti favorevoli (il presidente Ceccarelli e Ardelio Pellegrinotti del Pd, Marta Gazzarri dell’Idv) ed un’astensione (Stefania Fuscagni, Pdl), mentre Monica Sgherri (Fds-Verdi) non ha partecipato al voto.

Due nuovi porti turistici, via libera dalla Regione

Elbafly, promozione verso il nord EuropaSi è conclusa nei giorni scorsi l’iniziativa promozionale coordinata da Elbafly in collaborazio-ne con Camera di Commercio di Livorno, Apt dell’arcipelago, Assoc. Albergatori, Confcom-

mercio e Associazione 3 Api. L’iniziativa aveva avuto ini-zio nel mese di marzo con tre eventi promozionali a Oslo, Stoccolma e Copenhagen in collaborazione con le ambasciate italiane, occasioni nelle quali il territorio era stato presentato ad un folto pubblico selezionato dall’Enit e dagli uffici locali dell’Ice, comprendente ope-ratori turistici, giornalisti di settore ed importatori di pro-dotti. In ognuna delle serate sono state sorteggiate del-le settimane di vacanza all’Elba offerte da alcune strut-ture alberghiere, che si sono appena concluse. I visita-tori, in occasione della festa dell’uva di Capoliveri, gra-

zie alla disponibilità e collaborazione del Comune di Capoliveri e dell’associazione Giusep-pe Verdi, hanno anche partecipato in modo attivo alla festa, dividendosi nei vari rioni e rico-prendo alcuni ruoli tra le comparse. Sono da giorni partiti gli ultimi partecipanti all’iniziativa, tra i quali due giornalisti che hanno raccolto importante materiale relativo all’offerta turistica e non solo, che sarà pubblicato in primavera su importanti testate danesi e svedesi. Di rilie-vo, la notizia che la visita è anche stata occasione per consolidare importanti collaborazioni con aziende elbane; queste collaborazioni, a breve, dovrebbero consentire l’avvio della pra-tica per ottenere l’autorizzazione all’esportazione in Svezia di alcuni vini doc elbani. “Credia-mo che questo sia fondamentale per promuovere il territorio, valorizzarne nella loro interez-za tutte le peculiarità – dicono da Elba fly - Approfittiamo per ringraziare tutti coloro che sull’isola hanno contribuito al successo dell’iniziativa”.

Raccolta differenziata, questa sconosciuta. Questo si evince dai dati trasmessi dalla Regione To-scana, riguardanti ovviamente anche i comuni dell’Isola d’Elba. Di recente è stato pubblicato il provvedimento regionale che certifica per ognuno dei 287 comuni della Toscana la percentuale di rifiuti che nel 2009 sono stati raccolti in forma differenziata. E stabilisce inoltre un tributo - la co-siddetta eco – tassa - teso a scoraggiare il conferimento dei rifiuti in discarica, che è più alto del 20% per quei comuni che non raggiungono l'obiettivo di legge del 45% di differenziata. Nel 2009 sono stati ‘solo’ 55 i comuni tosca-ni che sono riusciti a superarlo, ma quel che preoccupa - guar-dando in casa nostra - è il fatto che i comuni dell’isola sono lonta-nissimi da queste percentuali. Ma andiamo per gradi: ogni elba-no produce in media 590 chilogrammi di rifiuti all’anno, e ne diffe-renzia soltanto 180. Ogni cittadino toscano, invece in media pro-duce 237 chili di raccolta differenziata; la media della provincia di Livorno è addirittura superiore, con 245 chili. Indicative della si-tuazione, nel raffronto, le percentuali dei comuni vicini della co-sta: Piombino 37,29%, San Vincenzo addirittura 48,66%. Avvilenti invece, è il caso di dirlo, le percentuali elbane. Portofer-raio è la migliore, anzi – ci sia consentito – la meno peggiore, con il 27,59% di raccolta differenziata. Dietro di lei, sopra il 20%, solo Campo Elba con il 21,79%, e Rio Marina, con il 21,19%. Poco sotto Marciana Marina, con il 18,03%. Il resto è un disastro, con percentuali scarsissime: Capoliveri all’11,72%, Porto Azzurro al 9,90%, Rio nell’Elba al 9,83%, Marciana fanalino di coda con l’8,59. Il Comune di Marciana, fra l’altro, detiene anche il non invi-diabile record di oltre un quintale di rifiuti all’anno prodotto da ogni abitante: nel 2009 ha prodotto 2396,37 tonnellate di rifiuti, a fronte di 2236 persone residenti. Su questo argomento seguiranno importanti approfondimenti nei prossimi giorni.

Raccolta differenziata, maglia nera ai Comuni elbani

L’aeroporto dell’isola d’Elba è in “serie C”. Con altri 23 scali italiani, definiti complementari, che è come dire non strategici, né primari. Aeroporti sui quali non investire soldi pubblici insomma. La classificazione, anticipata dal Sole 24 Ore, è contenuta in un rapporto sullo sviluppo del sistema aeroportuale italiano affidato da Enac a una società specializzata. Uno studio ora reso pubblico da Sandro Biasotti, parlamentare, ex presidente della Regione Liguria, capogruppo Pdl alla commissione Trasporti della Camera. Lo studio, secondo molti, è un messaggio al ministero. Indica gli aeroporti sui quali puntare con gli investimenti statali, quelli da recuperare, e quelli da lasciare agli investimenti locali (di Regione, Provincia e Comuni), per limiti infrastrutturali, scarso bacino d’utenza, vicinanza con altre destinazioni. Gli scali toscani sono strategici (Pisa e Firenze), o complementari (Campo, Siena e Grosseto, considerati “dop-pioni”). I 14 aeroporti strategici sono: Roma Fiumicino (Gate Intercontinentale), Milano Malpensa (Gate Intercontinentale); Venezia (Gate Intercontinentale), Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Milano Linate, Napoli Capodichino – Napoli Grazzanise, Palermo, Pisa. Primari sono gli aeroporti che, a prescindere dal volume di traffico attuale, non risultano attualmente possedere i requisiti di scali a causa di limitazioni fra le quali: vincoli ambientali, accessibilità inadeguata, ostacoli allo sviluppo delle infrastrutturi. Sono: Alghero, Brindisi, Genova, Olbia, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Verona, Viterbo. Complementari, come il nostro, sono gli scali che “per la ridotta estensione dei bacini di traffico risultano rispondere ad una domanda di traffico di scala locale, in zone remote o non adeguatamente servite da altri scali e che pertanto svolgono un servizio complementare nella rete”. Sono 24: Aosta, Albenga, Ancona, Brescia, Bolzano, Comiso, Crotone, Cuneo, Foggia, Forlì, Grosseto, Lampedusa, , Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rimini, Roma Ciampino, Salerno, Siena, Taranto, Tortolì. E - appunto - Marina di Campo all’Elba.

Studio Enac, l’aeroporto elbano finisce in serie C

Ventimila vini assaggiati, 10mila recensiti, 2.580 produttori consultati: un report qualitativo, quantitativo e geografico che trova pochi eguali nel difficile ed estremamente specialistico campo dell’enologia. Questo propone la decima edizione della Guida “I Vini d’Italia” redatta da l’Espresso, da pochi giorni in edicola. Nel 2011Piemonte e Toscana le regioni d’eccellenza come da tradizione, e nel panorama toscano di altissimo livello quest’anno hanno trovato posto fra gli eletti tre aziende e nove vini provenienti dalla Doc Isola d’Elba.A fare la parte del leone è Acquabona, definita dalla stessa guida “azienda storica dell’Isola d’Elba”, con 6 vini che rappresentano praticamente tutta la vinificazione dell’isola. Etichetta d’eccellenza l’Elba Aleatico 2007, con 3 bottiglie (l’equivalente delle stelle, in una scala da 1 a 5) e 15/20 di valutazione. Sullo stesso livello di valutazione l’Elba Rosso 2008 e il Voltraio 2007, un rosso ricavato da uve sangiovese, sirah e merlot. Valutazione leggermente inferiore (2 bottiglie e 14,5/20) per Elba Ansonica, Elba Rosato e Elba Rosso Riserva. Una importante new entry è rappresentata dall’azienda campese La Galea, che produce solo aleatico, e che per il suo passito 2007 ha ricevuto 3 bottiglie e 15/20 di valutazione. Due citazioni invece per l’azienda Arrighi di Porto Azzurro: anche qui aleatico d’eccellenza, con il 2009 che riceve 15/20 e 3 bottiglie, e la sorpresa del Tresse, un rosso ottenuto da un blend di sirah, sangiovese e sagrantino, che con 3 bottiglie e 16/20 di valutazione si piazza non solo in testa alla classifica dei vini elbani, ma sullo stesso livello di molti rossi ‘supertuscans’ della costa. “Una soddisfazione che arriva da dieci anni di sperimentazioni – commenta Antonio Arrighi, titolare dell’azienda – in collaborazione con l’Arsia della Regione Toscana e il Centro di Ricerca per la Viticultura di Arezzo. Un lavoro complesso, fra l’altro sull’unico impianto di sagrantino presente sull’isola: in totale 5.000 metri, mezzo ettaro di vigneti estremamente curati, da cui si potevano produrre almeno 5000 bottiglie di vino, mentre noi abbiamo scelto di farne solo 2mila per puntare sulla qualità del prodotto di ogni singola vite, che non deve produrre più di 1 kg d’uva. Il risultato – conclude Arrighi – è un vino speziato, con sentori tipici del sangiovese che è predominante, ma giustamente tannico e di struttura. Un vino pronto, ma che può invecchiare in bottiglia per diversi anni”. Facile a dirsi ma non a farsi, perché l’annata 2007 del Tresse è da tempo andata esaurita sul mercato.

Moby informa che – per la stagione 2011 - ha deciso di concretizzare il suo spirito sportivo garantendo prezzi agevolati agli atleti elbani e toscani che si sposteranno per partecipare a manifesta-zioni sportive sull’isola o sul continente. La promozione, che sarà in vigore a partire dai primi di novembre ri-guarda sia i singoli atleti sia i gruppi sportivi che viagge-ranno a bordo della navi del-la Compagnia per i collega-menti da e per l’isola d’Elba. Per chi volesse informazioni sulla promozione può chia-mare la biglietteria di Porto-ferraio al 0565/914133.

Prezzi agevolati per sportivi e squadre sulle MOBY

Ha dato esito positivo la riu-nione che si è svolta la setti-mana scorsa presso la Sala Consiglio Comunale di Capo-liveri tra le parti interessate per discutere collegialmente la situazione del progetto ri-guardante il Canile Compren-soriale dell’Isola d’Elba. Il sin-daco Ruggero Barbetti ha ri-cordato che l’attuale Ammini-strazione ha ereditato il pro-getto del canile comprenso-riale dalla precedente Giunta, ma nonostante questo si è re-sa disponibile ad individuare ed intraprendere con la pro-prietà dell’area un percorso condiviso al fine di conclude-re l’iter amministrativo. Per-tanto, allo scopo di riprendere il percorso avviato, il Comune ha chiesto alla proprietà dei terreni - Società Agricola Beta - di impegnarsi a cedere, at-traverso un atto unilaterale d’obbligo, l’area oggetto di in-tervento e farsi carico anche di alcuni costi precedente-mente invece previsti in conto all’’Amministrazione. I rap-presentanti della proprietà delle aree presenti all’in-contro hanno espresso la pro-pria adesione alla proposta del Comune e si sono impe-gnati ad elaborare insieme ai tecnici dell’Amministrazione una bozza di accordo al fine di giungere rapidamente alla sottoscrizione dello stesso. L’assessore Claudio Della Lu-cia, presente all’incontro, ha ritenuto che con la disponibili-tà dell’Atto unilaterale d’ob-bligo, sottoscritto dalla Socie-tà proprietaria dell’area, l’Unione dei Comuni potrà av-viare le procedure per l’esple-tamento della gara finalizzata alla realizzazione del Canile comprensoriale.

Il canile si farà a Lacona

Vini elbani nell’eccellenza della Guida dell’Espresso

Page 3: Esce il 30 di ogni mese PORTOFERRAIO 31 ottobre 2010 ... · mesi l’anno“ quando all’Elba si può fare il bagno” e poi chiu-dere l’attività, starsene in ozio per tutto il

N o t i z i a r i o d i P o r t o f e r r a i o

TACCUINO DEL CRONISTAPer la felicità di Benedetta Ric-ciardi e di Andrea Martini, è na-ta l’8 ottobre a Firenze Giulia, una bella e graziosa bambi-na, per la quale formuliamo gli auguri più belli. Ai genitori, le più cordiali felicitazioni esten-sibili anche ai nonni Sandra e Sandro Ricciardi residenti a Milano e a Fabio e Eleonora Martini. Ai bisnonni, in parti-colare alla nostra concittadi-na Elisina Foresi Ballini, ralle-gramenti vivissimi.

Si è celebrato nella chiesa della Reverenda Misericordia il matrimonio di Andrea Villani e Barbara Hanus, festeggiati da parenti e amici subito dopo la cerimonia con un rinfresco al Centro De Laugier e un ape-ritivo e cena al “ Bar Caffè Ro-ma “. Felicitazioni e auguri agli sposi e complimenti ai ge-nitori Jana e Josef Hanus e Maria Antonietta e Umberto Villani. Complimenti partico-lari ai nonni Carmelina e Gigi Villani e alla zia Giovanna.

Il Movimento consumatori ha aperto, in Via Cacciò 112 , un ufficio di consulenza a cui ri-volgersi per ottenere consigli legali gratuiti in ogni materia. Lo sportello sarà gestito esclusivamente da professio-nisti iscritti all’albo degli avvo-cati di Livorno . Per informa-zioni ed appuntamenti telefo-nare al 348 8974227.

L’Aibes organizza corsi per barman. I corsi di primo livello inizieranno a novembre e avranno una durata di 10 le-zioni. Per informazioni rivol-gersi a Massimo Pileri dele-gato Aibes 339 6557684.

Il 2 ottobre si sono trovati per la consueta riunione della classe “46“ , presso il ristoran-te “Da Giacomino“.Nell’occasione è stata raccol-ta la somma di € 80 che è sta-ta devoluta in beneficenza al gruppo donatori di sangue Frates in memoria di Ladisca Sabatelli recentemente scom-parsa, madre dell’amico Ro-berto. Erano presenti alla riu-nione: Costantino Addis, Ma-rio Agarini, Sergio Bartolini, Antonio Botticelli, Paolo Bel-losi, Giuliano Boggio, Luciano Bacci, Levio Cetica, Marcello Casini, Franco Catta, Cesare Delle Fave, Marcello Fratti, Marcello Fontani, Luciano Giannini, Luciano Gelli, Ange-lo Marinari, Mario Mazzei,

Carlo Medri, Giancarlo Moli-nari, Riccardo Nurra, Michele Paglia, Piero Pollini, Luciano Paolini, Paolo Scardigli, Luigi Serena, Paolo Spinetti, Nino Tangianu, Milvio Testa, Lam-berto Zamboni, Caselli Wal-ter.

A Livorno il 24 ottobre 2010 è deceduto , all’età di 72 anni, Piero Fabiani. Era persona molto conosciuta e stimata per le sue doti di bontà. Alla moglie Anna ai figli Alessan-dro e Luca e agli altri familiari la nostra partecipazione al lo-ro dolore.

All’età di 87 anni si è spento Donatello Ercolani, conosciu-to da molti come Steiner. “Uo-mo giusto e per bene” come è stato definito nell’orazione fu-nebre, Steiner si era fatto sti-mare per una naturale mitez-za mista a una capacità di im-pegno politico e sociale di-screta ed efficace. Dipenden-te pubblico esemplare, è sta-to fondatore della locale se-zione dell’Associazione Mari-nai d’ Italia e per diversi anni Presidente della sezione soci elbana dell’Unicoop Tirreno, distinguendosi per una gran-de vivacità nei campi del so-ciale e della cultura popolare. Per tutto questo aveva ricevu-to il “Premio Città di Portofer-raio”. Alla moglie Anna, stra-ordinaria compagna, giunga l’affettuoso cordoglio della fa-miglia del Corriere.

Dopo una breve ma deva-stante malattia si è spento, al-la giovane età di 54 anni, Clau-dio Caselli, ex dipendente co-munale ma soprattutto uomo con una passione insopprimi-bile per i motori che “curava” nell’officina di famiglia e go-vernava con abilità e talento nelle corse rally alle quali ha partecipato in tutta Italia rac-cogliendo successi e coppe e diventando beniamino delle ti-foserie. Memorabile il primo posto assoluto, con Franco Zallo, nel Rally dell’Elba 1992. Lascia due figli, Clau-dia di 11 anni e Nicolò di 20, la mamma affranta e la compa-gna Mara, appassionata co-me lui di gare e motori, che con una incredibile forza e un amore straordinario l’ha ac-compagnato fino all’ultimo re-spiro rendendogli meno duro il tempo della sofferenza. Le vogliamo bene.

Andranno avanti i lavori della Gattaia, all’ingresso della Cala-ta e sarà terminato il progetto previsto dalla Provincia di Li-vorno insieme al comune di Portoferraio, al Bastione della Cornacchia. In pratica è stata questa la risposta del sottose-gretario del ministero per i Beni e le Attività Culturali, France-sco Maria Giro, all’interrogazione presentata in merito dal de-putato Pdl Lucio Barani su sollecitazione del gruppo consi-liare comunale, Gente Comune. Nell’interrogazione di Bara-ni, discussa alla Camera, si chiedeva, come da tempo fa il gruppo consiliare Portoferraiese di non prevedere nuove co-struzioni a ridosso delle Fortezze. Già però, come ha ricor-dato lo stesso sotto-segratrio, la Sorprin-t e n d e n z a a v e v a escluso questa ipote-si, fissando precisi pa-rametri per la costru-zione della nuova struttura, che provve-derà a monitorare co-stantemente. Una co-struzione, come ha precisato sempre il sottosegretario, che risulta utile alla stabilità delle stesse fortezze medicee e a evi-tare cedimenti. Quindi quella che sarà, o meno, la futura sede dell’Apt, sarà costruita, nonostante da tempo Gente Comune chieda che la zona sia destinata a verde pubblico per rispettare l’architettura e la storia del luogo. La Provincia di Livorno ha un’idea precisa, in accordo con l’amministrazione portofer-raiese, sulla destinazione del nuovo immobile. “Sarà co-munque un centro di accoglienza – afferma l’assessore pro-vinciale ai lavori pubblici, Catalina Schezzini – Una struttura recuperata a uso pubblico con la funzione indicata dall’inizio, quale elemento di congiunzione tra il porto e l’approdo, la porta di accesso al centro storico”. Il primo lotto dei lavori, che per 450mila euro prevedeva la pulizia dell’area e l’abbattimento di strutture fatiscenti, sarà termi-nato al più presto. La pausa estiva si è protratta più del dovu-to a causa di un problema tecnico relativo al posizionamento della gabbia su cui far poggiare la nuova struttura, causato dalla conformazione della costruzione precedente. “Un pro-blema che i tecnici stanno già risolvendo – precisa Schezzini - dopo di che si partirà con il secondo lotto, che ha già un fi-nanziamento regionale di circa 750mila euro, per la realizza-zione della struttura vera e propria”.

Prosegue l’attività di pro-mozione della ricerca acca-demica da parte del Parco con la premiazione dei can-didati al Premio delle tesi di laurea ispirate all’ambiente ed alla cultura delle isole to-scane. Il premio è diventa-to nel tempo un’occasione di incontro e di scambio tra l’Ente e la Ricerca universi-taria. In genere gli atenei che ri-spondono con il numero maggiore di elaborati sono quelli toscani, seguiti dalle sedi accademiche romane e del Piemonte.Quest’anno la commissio-ne esaminatrice composta

Biodiversità, ecco le tesi premiate dal Parcoda Giovanna Amorosi e Caro-lina Miarelli, funzionari dell’Ente e da Nicola Gherar-ducci funzionario della Pro-vincia di Livorno in qualità di membro esperto, ha rilevato una crescita qualitativa degli elaborati sia per quanto ri-guarda l’originalità delle te-matiche che per il lavoro di ri-cerca e dei risultati ottenuti. Di seguito la graduatoria di merito: 1. PREMIO di €1.000 al Dr. Lorenzo Lazzaro, per la tesi “Effetto degli Ungulati bruca-tori sulla vegetazione del-l’isola d’Elba”; Laurea Spe-cialistica in “Conservazione e gestione della natura”

dell’Università di Firenze; 2. PREMIO di €1.000 alla Dr.ssa Stefania Romeo, per la tesi “Progettazione di un or-to botanico per l’isola di Gor-gona”; Laurea Specialistica in “Agricoltura Multifunziona-le” dell’Università di Pisa; 3. PREMIO EX AEQUO di €500 alla Dr.ssa Laura Ribe-ro, per la tesi “Aspetti della Biodiversità dell’infralitorale di moda calma dell’istmo dell’Enfola”; Laurea Specia-listica in “Conservazione e biodiversità animale” del-l’Università di Torino; 4. PREMIO EX AEQUO di €500 alla Dr.ssa Federica Esposito, per la tesi “Aspetti

Gattaia,OK del Governo, la Provincia va avantiLa Giunta Comunale ha adottato il nuovo piano triennale delle opere pubbliche. Si tratta di

un importante passaggio della programmazione comunale, che definisce gli scenari progettuali dei prossimi anni.“Abbiamo cercato di operare molto pragmaticamente -ha dichiarato il Sindaco Peria- prevedendo una programmazione che non sia un libro dei sogni, che sia compatibile con i limiti alla spesa imposti dal patto di stabilità e che consenta di dare risposte ai bisogni emersi nel quotidiano confronto con la città”. Le opere previste comportano un impegno finanziario di circa 8 milioni e mezzo di Euro in tre anni. Nel 2011 si prevede la sistemazione del fabbricato ex Omni in Via Guerrazzi per circa 165.000,00 Euro, la manutenzione straordinaria del cimitero comunale (330.000,00 Euro), la riqualificazione ed il recupero di Piazza Gramsci (195.000,00 Euro), il rifacimento dei marciapiedi e dell’illuminazione a Carpani (circa 300.000,00 Euro), la riqualificazione e l’arredo di Via V. Emanuele e Piazza Marinai d’Italia (210.000,00 Euro), l’ampliamento della passeggiata a mare delle Ghiaie, con la realizzazione di spazi di verde attrezzato, verso l’area degli attuali impianti sportivi (300.000,00 Euro), la climatizzazione del Palazzo Comunale e la realizzazione di un ascensore e di altri interventi per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche (490.000,00 Euro), la sistemazione e l’adeguamento dell’area archeologica e museale della Linguella (300.000,00 Euro), la ristrutturazione della sala congressi del De Laugier (220.000,00 Euro), la sistemazione e l’arredo di Piazza Cavour e di Calata Mazzini (150.000,00 Euro). Come si comprende dalla struttura della spesa, con questo piano si dà un forte impulso alla concretizzazione del Progetto centro Storico.Essendo poi previsto nell’apposita convenzione con l’Unione di Comuni che ad essa dovrà essere trasferita ogni opera superiore a 500.000,00 Euro, ad essa toccherà il compito di realizzare la sistemazione dell’impianto fognario di raccolta delle acque meteoriche in loc. Carburo, per Euro 1.322.000,00, salvo che le problematiche che attualmente sta vivendo l’Ente, non comportino una crisi irreversibile della gestione associata.Alle opere del triennale, che sono tutte superiori a 100.000,00 Euro, si sommeranno poi i molti interventi minori che il Comune realizzerà prevalentemente negli edifici scolastici, ma anche nelle periferie o per dare nuove risposte in ambito sociale.

Adottato il Piano triennale delle opere pubblicheComune informa

Settimana corta al “Foresi” per i nuovi orari ATL

Settimana corta per i liceali del biennio. Lo ha stabilito il Consiglio d'Istituto dell'Isis “Foresi” per adeguarsi agli orari dei bus dell'Atl. Infatti, a seguito delle recenti disposizioni ministeriali, l'orario scolastico prevede le uscite degli alunni dei Licei ad orari diversificati, fra le ore 12 e le ore 14. L'Atl, da parte sua, ha previsto corse in corrispondenza delle uscite delle 13 e delle 14 ma non delle 12. Per questo motivo, il Consiglio d'Istituto ha ritenuto di far svolgere il monte ore settimanale degli alunni del biennio in cinque giorni anziché sei (quindi, da lunedì a venerdì). In tal modo non ci saranno uscite alle ore 12 e questo eviterà ai ragazzi di dover attendere un'ora il primo autobus. Il provvedimento, che è entrato in vigore da lunedì 25 ottobre, interessa tutte le classi prime e seconde dello scientifico e la quarta e le quinte ginnasio. Il presidente del consiglio di istituto, insieme ad altri due componenti, si è però espresso negati-vamente su questa deliberazione. “Secondo me – afferma Jachen Gaudenz – questo rappre-senta un fallimento della politica delle amministrazioni elbane perché la scuola si è dovuta adat-tare ad un servizio che è rivolto al pubblico fatto con soldi pubblici, e di cui gli studenti elbani rap-presentano l’80% dell’utenza. Ancora una volta la scuola risulta il punto debole del sistema dei trasporti e dell’edilizia scolastica. Un’ulteriore dimostrazione sono i fatti accaduti lunedì ed an-che oggi i ragazzi non possono prendere l’autobus, perché le partenze non sono confacenti con gli orari di uscita delle scuole. Basterebbe spostare di 10 minuti le partenze per rendere tutte le operazioni possibili ”. Purtroppo questi problemi legati ai trasporti sono stati esaminati a scuola già iniziata, quando il presidente del consiglio Gaudenz, ha investito, fin da maggio la conferen-za zonale dell’istruzione e la conferenza dei sindaci. “Chiedevo un tavolo di concertazione – spiega Gaudenz – dove concertare i diversi interessi e trovare una soluzione. Invece il tutto è an-dato avanti a forza di lettere e comunicazioni che non hanno dato efficacia all’azione. Mi auguro – termina – che l’uscita ritardata dei ragazzi non provochi ripercussioni sul profilo didattico e del profitto”.

Una giornata di studio dedicata ai vitigni elbani

Su iniziativa della Provincia di Grosseto e di "Cammino Au-toctuve", un'Associazione di Aziende Agrarie produttrici di vi-ni da vitigni autoctoni e tradizionali, di cui sono parte due aziende vitivinicole dell' Isola d'Elba - Acquabona e Monte-fabbrello- ed altre 6 della Ma-remma Toscana, si è tenuta l' 8 Ottobre, presso la Sala Pega-so della Provincia di Grosseto, una giornata di studio sui Viti-gni Autoctoni di Maremma e dell'Elba. All'interessante convegno, che ha visto l' intervento dei maggiori esperti italiani del settore, Prof. Mario Fregoni dell'Uni-versità Cattolica di Piacenza e Prof. Giancarlo Scalabrelli dell'Università di Pisa, ha fatto seguito, presso la Camera di Commercio e poi nei Chiostri della Chiesa di San France-sco, una degustazione di vini e di altri tipici prodotti gastro-nomici del territorio. La delegazione elbana, composta da rappresentanti delle Aziende Acquabona e Montefabbrello, dal Fiduciario di Slow Food e dall'Assessore alle Attività Produttive del Co-mune di Portoferraio, ha allacciato proficui rapporti nella pro-spettiva di strutturare un Sistema di Qualità per le produzio-ni dell'Elba. La finalità del progetto è la valorizzazione delle tipicità dell'Isola e dell'Arcipelago (era presente anche l'Azienda "Altura", dall'Isola del Giglio), sviluppando un pro-getto di più ampio respiro sulla ormai consolidata esperien-za dell' Enoteca della Fortezza Medicea, ormai attiva da un paio di anni.

Chiusa l’operazione Mare Sicuro la Capitaneria di Porto traccia un bilancio della stagione appena terminata. Dal 3 giugno al 15 settembre 2010, dalle tre postazioni di Marina di Campo, Cavo e Marciana Marina, i nove uomini di equipaggio insieme ala pat-tuglia della motovedetta di stanza a Pianosa dal 10 luglio, han-no effettuato 1179 controlli ed elevato 116 verbali amministrati-vi. Per lo più gli illeciti sanzionati riguardano violazioni delle ordi-nanze che disciplinano l’attività balneare e la navigazione, in prossimità delle coste, per cui sono stati elevati 75 verbali. Co-spicuo anche il numero delle in-frazioni legate all’assenza e ad incompletezza delle documen-tazioni e delle dotazioni di bor-do, per un totale di 31 sanzioni comminate. Numerosi i controlli a terra della Guardia Costiera per verificare il rispetto delle disposizioni che regolano l’esercizio del’attività balneare, che hanno portato a 5 notizie di reato per occupazione abusiva di pubblico demanio e conse-guente sequestro di attrezzature varie. Due gli interventi di sal-vataggio nel mese di agosto che hanno impegnato uomini e mezzi della Capitaneria. Il primo reso ancor più difficoltoso dal-le avverse condizioni meteo marine, ha visto il recupero di 4 per-sone su un imbarcazione che era stata spinta dalle onde contro la scogliera. Altrettanto complesso il salvataggio, al largo del porto di Cavo, di un pescatore che uscito per pescare ha perso l’equilibrio cadendo in mare dalla barca che rimasta con il moto-re acceso ha proseguito la sua corsa allontanandosi. “Da un raf-fronto con i risultati della stagione precedente – commentano dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio – si evince un sensibi-le calo degli incidenti e delle situazioni di pericolo, a dimostra-zione dell’efficacia degli interventi di prevenzione e di repres-sione”.

Guardia costiera, 1179 controlli con “Mare Sicuro”

Tappa elbana per la Giunta re-gionale nel programma di incon-tri nei territori toscani: una for-mula nuova che mette al centro le questioni locali e il loro rappor-to con il livello regionale di go-verno. L’appuntamento è per ve-nerdì 12 novembre e vedrà pro-tagonista l’esecutivo guidato del presidente Enrico Rossi in un confronto a tutto campo sui prin-cipali temi che interessano l’Isola e l’Arcipelago. I lavori si svolgeranno presso il Comune di Portoferraio. La mattina la Giunta incontrerà i sindaci dell’Elba e dell’Arcipelago. Nel pomeriggio sono in programma gli incontri tematici degli asses-sori regionali con le categorie economiche e sociali.

Presidente e Giunta regionale in visita all’isola

della Biodiversità dell’infra-litorale superiore di moda cal-ma dell’istmo dell’Enfola”; La-urea Specialistica in “Con-servazione e biodiversità ani-male” dell’Università di Tori-no;5. PREMIO EX AEQUO di €500 alla Dr.ssa Marianna Conti (residente) per la tesi “La miniera di Parole. Il lessi-co degli ultimi minatori elba-ni”; Laurea V. O. in Lettere Moderne dell’Università di Pi-sa; 6. PREMIO EX AEQUO di €500 al Dr. Marco Paolini (re-sidente) per la tesi “Analisi ci-nematica e classificazione geomeccanica degli ammas-

si rocciosi lungo la strada sul versante sud occidenta-le del Monte Cenno (Po-monte, Isola d’Elba)”; lau-rea di I° livello in Scienze ge-ologiche dell’Università di Pi-sa. L’elenco delle tesi verrà pub-blicato negli appositi spazi web del PNAT oltreché sul sito di Federparchi www. parks.it mentre le tesi sa-ranno custodite nella Biblio-teca dell’Ente nella sede dell’ex Tonnara dell’Enfola, in libera consultazione per tutti coloro che ne faranno ri-chiesta.

Page 4: Esce il 30 di ogni mese PORTOFERRAIO 31 ottobre 2010 ... · mesi l’anno“ quando all’Elba si può fare il bagno” e poi chiu-dere l’attività, starsene in ozio per tutto il

La grafica del logo è di Emanuele Scelza

Non si trattava della barriera corallina australiana o delle pescosissime acque del Mar Rosso, ma erano più sempli-cemente le acque, così ina-spettatamente ricche di fau-na, flora e colori, che circon-dano l’isola d’Elba quelle che comparivano in alcune proie-zioni di filmati eseguiti e com-mentati dal sub Carlo Ga-sparri in una serata organiz-zata dal Lions Club Isola d’Elba a Portoazzurro Giove-dì 29 u.s.Nel presentare il ben noto ospite e relatore, il presidente del sodalizio elbano Arch. Gi-selda Perego non ha trascu-rato di ricordare che Gasparri è per i lions una vecchia cono-scenza: fu infatti insignito nell’anno sociale 1974-75 del-la “Targa Lions”, il più alto rico-noscimento che il Club confe-risce non più di una volta l’anno a norma di uno specifi-co regolamento a meritevoli cittadini elbani distintisi nei va-ri settori dell’attività umana, per aver conquistato in quell’anno il titolo di campio-ne mondiale di pesca subac-quea.Il relatore ha accettato l’invito del club per dare alcune anti-cipazioni su di un suo proget-to, ormai già in larga parte rea-l i z z a t o , d e n o m i n a t o “PERCORSI SUBACQUEI”. L’idea del celebre sub, accet-tata dall’Unione dei Comuni

Turismo: 25 milioni persi in 4 anni e debiti per 23È stata una relazione impietosa quella del presidente Massimo De Ferrari, all’assemblea degli Albergatori elbani. Impietosa, dettagliata e severa. Impietosi sono i dati: nel 2010 la crisi di pre-senze è ormai definitiva, il calo fluttua fra lo 0,2 e lo 0,5 per cento. Ma soprattutto, per la prima volta nella storia turistica dell’Elba, il tasso di occupazione delle ca-mere della Costa Etrusca ha supera-to quello dell’Arcipelago.Nel dettaglio, De Ferrari ha dimostra-to con i dati che i propri associati han-no reagito alla crisi evitando di taglia-re i servizi ed investendo sulla quali-tà, anche se il ricorso al low cost-last minute e alle offerte speciali ha influi-to sui fatturati. L’allarme vero sta però nei dati degli ultimi 4 anni: 250mila presenze in meno su un tota-le di un milione e 700mila, con una perdita stimata di 25 milioni di euro di ricavi. A fronte di questo, aziende in-debitate con le banche per oltre 23 milioni di euro. Cinque i punti di criticità indicati dal presidente degli Albergatori: su tutti, quella che lui chiama apertamente “concorrenza illecita e sleale”: il comparto alberghiero, con 2.500 di-pendenti e 160 milioni di fatturato, non può più tollerare il fenomeno degli affitti in nero delle se-conde case. Una ricettività che conta secondo gli albergatori ben 77mila posti letto, contro i 15mila ufficiali degli alberghi. Nel mirino, poi, la politica urbanistica dei Comuni elbani: “Basta – ha detto De Ferrari – coi rego-lamenti edilizi cervellotici, abbiamo bisogno di corsie preferenziali e di semplificazione ammini-strativa per rendere competitive in tempi brevi le nostre aziende”. Altri motivi di preoccupazione hanno riguardato l’Autorità Portuale e il Parco, mentre una particolare attenzione è stata riser-vata alla diportistica: a tutela della balneazione e delle spiagge, nei prossimi giorni, gli alberga-tori avanzeranno una proposta che senza prevedere l’istituzione di nuovi organismi, possa quantomeno disciplinare il fenomeno dell’ancoraggio selvaggio conseguenza del turismo di-portistico proveniente dalla costa. Una su tutte, comunque, è emersa come priorità per lo svi-luppo futuro dell’isola: il potenziamento e il definitivo rilancio dell’attività dell’aeroporto dell’Isola d’Elba. E su questo le novità sono importanti.

Elbani e che ha già ottenuto il finanziamento della Regione Toscana, si concretizza nell’attuazione di alcuni per-corsi subacquei prestabiliti in zone di particolare interesse attorno alle coste elbane. Tre di questi percorsi, o sentieri come li anche definiti Ga-sparri, Fonza, Fetovaia e lo Scoglietto di Portoferraio, so-no già a disposizione degli appassionati che, prenden-do contatti con uno degli ol-tre quaranta circoli subac-quei presenti sull’Isola pos-sono già percorrerli. Si tratta di discese in mare caratteriz-zate da itinerari studiati per essere seguiti in assoluta si-curezza in zone che si distin-guono per la particolare ab-bondanza di fauna, flora o re-perti archeologici e che, co-me ha affermato Gasparri, offrono al visitatore, che per l’occasione viene dotato di una sorta di navigatore da

polso nel quale viene inserita una scheda elettronica rela-tiva al luogo che intende visi-tare, spettacoli difficilmente riscontrabili in tutto il Medi-terraneo. Il relatore ha voluto soffer-marsi in particolare sulle ac-que che circondano lo Sco-glietto di Portoferraio dove, nonostante la stretta vicinan-za della costa e della città, ci si può immergere fra branchi di barracuda, novellame, tri-glie, cernie, aragoste, denti-ci, polpi, ecc. che, per niente intimoriti dalla presenza dell’uomo, si lasciano avvici-nare ed a volte persino acca-rezzare. Tutto ciò è frutto del-la presenza in quest’area di una zona di tutela biologica istituita nei primi anni ’70, gra-zie anche all’interessamento di Carlo Gasparri e, come egli stesso ha tenuto a preci-sare, anche alla maturazio-ne ed autoeducazione dei su-bacquei che hanno imparato a c o m p i a c e r s i dell’osservazione dei fondali e della vita che vi si svolge senza manomettere, cattu-rare o asportare.Va infine fatto rilevare come tutto ciò, oltre a soddisfare le aspettative di sportivi ed ap-passionati del settore, si tra-durrà in un notevole richiamo turistico che potrà essere operativo anche in periodi di intermedia o bassa stagione.

bero necessarie neppure tan-te risorse finanziare per apri-re le isole toscane ad un”turismo sostenibile”, per un periodo dell’anno non limi-tato ai mesi estivi. Bastereb-be che intanto il nostro Presi-dente-mediatico ci desse una mano e la smettesse di getta-re discredito sull’Elba e sulla sua gente indolente e osses-sionata dal cemento. Se anzi-ché fare il Presidente “mordi e fuggi” fosse un po’ più pre-sente sull’isola; si confrontas-se qualche volta con gli Ammi-nistratori, le Associazioni eco-nomiche ed anche con i sem-plici cittadini, forse riuscireb-be, piano piano, a capire che certi suoi giudizi possono es-sere frutto di una scarsa cono-scenza del territorio; di una di-storta rappresentazione della realtà che gli hanno sicura-mente disegnato, da quando è sbarcato all’Elba, alcuni su-oi amici ambientalisti.Peraltro nel chiedergli questo non lo spingiamo a commet-tere scelte disdicevoli o sba-

gliate. Lo sollecitiamo solo ad agire in coerenza con la legge istitutiva delle aree pro-tette, la n°394 del 1991, che all’art.14 attribuisce all’Ente Parco il compito di promuo-vere “le iniziative atte a favo-rire lo sviluppo economico e sociale delle collettività even-tualmente residenti all’in-terno del parco e nei territori adiacenti”.E’ difficile, caro Presidente Tozzi, campare tutto l’anno all’Elba lavorando solo 3-4 mesi. E non solo per i pro-prietari o i gestori di una struttura ricettiva, ma soprat-tutto per coloro che hanno una piccola attività ( com-merciale o artigianale ) lega-ta all’andamento della sta-gione turistica o che grazie al turismo hanno la possibilità di avere un lavoro dipenden-te. Infine non è mancato l’affondo, pesante, sulla lega-lità. La “febbre del mattone”, la voglia di costruire, in certi casi, secondo il Dr.Tozzi, non pone soltanto un problema di violazione della natura, ma anche di violazione delle nor-me urbanistiche e quindi “di

ripristino della legalità”.Ci ha fatto ritornare alla men-te il Pubblico ministero Pen-nisi del Tribunale di Livorno che, alcuni anni or sono, sen-tenziò che gli elbani erano per lo più portati a non rispet-tare le regole poste dallo Sta-to. Se il Presidente del Par-co ha notizia di comporta-menti illeciti nel campo edili-zio li denunci. Dia incarico alle Forze dell’Ordine, soprattutto al Corpo Forestale dello Stato, di fare tutti i controlli neces-sari. Dentro e fuori l’area pro-tetta. Ne ha tutti i poteri. Ma la smetta di sparare nel mucchio. Di fare il Pubblico ministero, di indossare le vesti di un re-incarnato Savonarola. Cerchi piuttosto di svolgere il ruolo di Pubblico ammini-stratore, meglio di quanto non abbia fatto finora. Se pensa di non potercela fare per colpa dei “maledetti elba-ni” o perché ha poco tempo a disposizione, se ne vada. In pochi lo rimpiangeranno.

(g.f.)

dalla prima pagina

Carlo Gasparri presenta al Lions Club i suoi “Percorsi subacquei”

Dopo aver spurgato le vongole in acqua e sale grosso per circa due ore, lavarle più volte e metterle in una padella a fuoco vivo fino a quando non sono tutte aperte. Farle raffreddare poi togliere una parte di molluschi dalle conchiglie e conservare l’acqua che hanno emesso. In una padella fare imbiondire l’aglio con l’olio e unire le vongole con un po’ della loro acqua e far cuocere per pochi minuti. In un’altra padella con olio far appassire lo scalogno tritato e unire le zucchine tagliate a rondelle sottili facendo cuocere per una quindicina di minuti. Aggiungere il tutto al sugo di vongole con il prezzemolo sminuzzato, salare e mescolare bene.Nel frattempo la pasta sarà cotta al dente, unirla al condimento amalgamando il tutto. Se occorre aggiungere un po’ di acqua di cottura. Far passare pochi secondi sul fornello e servire.Buon appetito!

Linguine alle vongole con zucchine(per 4 persone)

350 gr di linguine600 gr di vongole4/5 zucchine piccole1 scalogno1 spicchio d’aglio1 ciuffo di prezzemolosale e olio q.b.