ESAME DI STATO CLASSE 5SA LICEO DELLE SCIENZE UMANE … · Esame di Stato 2014/15 I Istituto di...
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Esame di Stato 2014/15
I
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
Alessandro Greppi Via dei Mille 27
23876 Monticello B. (LC)
Telefono: 039 - 9205701 Fax: 039 - 9206861
Posta ordinaria [email protected]
posta certificata [email protected]
Sito Internet: www issgreppi.org
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CLASSE 5SA
LICEO DELLE SCIENZE UMANE BASE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
IL COORDINATORE LA DIRIGENTE
prof. Flavio Clerici prof. ssa Anna Maria Beretta
Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008
Certificato No.07288A
Esame di Stato 2014/15
II
Il presente Documento è concordato in tutte le sue parti dal Consiglio di Classe e condiviso, nei
programmi, con gli alunni.
DOCENTE DISCIPLINA
Maria Pia Mariani Italiano __________________________________________
Fabiana Vendola Lingua straniera __________________________________________
Rossella Gattinoni Latino __________________________________________
Susanna Formenti Storia dell’arte __________________________________________
Flavio Clerici Filosofia __________________________________________
Flavio Clerici Storia __________________________________________
Silvia Maria Besana Scienze umane __________________________________________
Teresa Bonfanti Matematica __________________________________________
Margita Kostoski Fisica __________________________________________
Letizia Marena Scienze naturali __________________________________________
Edoardo Pravedoni Scienze motorie e sportive __________________________________________
Eva Calì Religione __________________________________________
La Dirigente
__________________________________________
Rappresentanti di classe
Allison Cima ________________________________
Federica Colnago ________________________________
Monticello, 15 maggio 2015
Esame di Stato 2014/15
III
INDICE
1. L’ISTITUTO
PRESENTAZIONE DELLE LINEE FONDAMENTALI DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO
1.1. Breve presentazione del nostro Istituto e delle priorità dell’offerta formativa 2
1.2 Progetti didattici per le classi quinte 3
1.3 Progetti educativi per le classi quinte 3
1.4 Criteri di promozione del nostro POF, criteri di ammissione all’Esame di Stato, criteri di
attribuzione del credito scolastico e formativo 5
2. L’INDIRIZZO
PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE
2.1 Quadro orario 9
2.2 Profilo professionale dell’indirizzo scienze umane 9
2.3 Progetti caratterizzanti 10
3. LA CLASSE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5a SA
3.1 Composizione del Consiglio di classe 13
3.2 Composizione della classe 13
3.3 Profilo della classe 14
3.4 Consiglio di classe e continuità didattica del corpo docente 15
3.5 Verifiche e simulazioni delle prove d’esame 15
3.6 Simulazioni delle prove d'esame, criteri di scelta delle discipline e della tipologia nelle
simulazioni di terza prova 16
3.7 Attività integrative 17
3.8 Stage a.s. 2014/15 17
3.9 Area di Progetto a.s. 2013/14 19
3.10 Progetto di educazione imprenditoriale “Impresa in azione” a.s. 2013/14 21
4. RELAZIONI E PROGRAMMI
4.1 Italiano 23
4.2 Lingua straniera 27
4.3 Latino 31
4.4 Storia dell’Arte 36
4.5 Filosofia 40
4.6 Storia 46
4.7 Scienze Umane 51
4.8 Matematica 58
4.9 Fisica 61
4.10 Scienze naturali 70
4.11 Scienze motorie e sportive 74
4.12 Religione 76
5. ALLEGATI
5.1 Simulazione prima prova e griglia di valutazione 79
5.2 Simulazione seconda prova e griglia di valutazione 88
5.3 Simulazioni terza prova e griglia di valutazione 92
5.4 Prove somministrate durante l’anno 107
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1.
L’ISTITUTO
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2
PRESENTAZIONE DELLE LINEE FONDAMENTALI DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO
Una presentazione integrale del piano dell’offerta formativa 2014-2015 è disponibile sul nostro sito
http://www.villagreppi.org/, presso gli uffici di segreteria e la direzione. Qui di seguito se ne
riassumono i punti fondamentali.
1.1 Breve presentazione del nostro Istituto e delle priorità dell’offerta formativa
Nell’anno 2014 l’IISS A. Greppi ha compiuto 40 anni di storia e di attività. L’Istituto ha preso origine
dall’iniziativa di 16 Comuni che si associarono nel Consorzio Brianteo con l’obiettivo di far nascere
una scuola superiore sul territorio in grado di offrire formazione professionale e tecnica di qualità.
Da allora iniziò, con i primi 118 iscritti, il cammino del nostro Istituto che, attraverso diverse fasi, è
cresciuto fino a contare ora 1279 iscritti, di cui 49 di cultura non italiana e circa il doppio con
problematiche certificate, segno di un tempo nuovo entro cui la scuola è chiamata a formare i
giovani.
Nato come maxi-sperimentazione autonoma di ITC con vari indirizzi, l’istituto confluì a partire dal
1994 forzatamente nella sperimentazione governativa Brocca con 5 indirizzi (economico, socio-
psico-pedagogico, chimico, informatico/telecomunicazioni; linguistico). L’ultimo passaggio fu nel
2010 con l’avvento della Riforma Gelmini tramite la quale il nostro Istituto, che già era stato
rinominato IISS Greppi poiché comprensivo anche di liceo classico (dal 2008), si definì come
composto da due tipologie di scuola: quella tecnico professionale e quella liceale.
Accanto alle trasformazioni della scuola è importante tenere presente, anche per comprendere
meglio le prime, le grandi trasformazioni epocali che nell’arco di questi 40 anni sono avvenute a
tutti i livelli, quelli demografici, economico, sociali, culturali dai quali una scuola non può
prescindere e dai quali è profondamente influenzata. Anche il nostro contesto socio-economico-
culturale ha registrato fattori nuovi:
la presenza ricca di cittadini di cultura non italiana ai quali va data una particolare
attenzione educativa e formativa con la convinzione che la scuola ha un compito
importante nei processi di integrazione sociale e culturale;
la crescita di una sensibilità europea con una ricaduta positiva sulla domanda crescente di
studi linguistici e di percorsi in lingua straniera anche per indirizzi non linguistici.
Ma anche:
l’attuale gravissima crisi occupazionale che ha comportato un impoverimento delle risorse
economiche delle famiglie e anche del Fondo di Istituto della scuola per i tagli governativi;
l’emergere di sempre nuove situazioni di fragilità familiare, affettiva, relazionale, intellettuale
alle quali è necessario dedicare maggiore attenzione educativa ai fini di giungere al
successo formativo.
In questo contesto l’offerta formativa cerca di essere insieme stimolo alla crescita dei ragazzi e
risposta alle nuove emergenze. Espressione di questo sono i tanti legami con il territorio grazie alle
molteplici relazioni con associazioni, gruppi, enti con i quali l’Istituto progetta alcune iniziative per
gli studenti nell’ambito del CIC, i progetti scuola-lavoro e dei gemellaggi.
Il nostro Istituto ha ottenuto, e poi confermato negli anni, la certificazione di qualità Uni En Iso 9000.
Inoltre fa parte delle scuole CertiLingua e del progetto ESABAC per la lingua francese. È sede dei
corsi in preparazione ai corsi CLIL per docenti ed è capofila della provincia per
l’internazionalizzazione.
Dentro questa rete di rapporti e di progetti si lavora quotidianamente secondo due priorità
dell’offerta formativa:
a. Offrire diversi saperi e curricula quali strumenti adeguati d’interpretazione della realtà odierna,
complessa, multidimensionale e caratterizzata da diversi codici linguistici (matematico-informatico,
poetico-artistico, letterario o storico…). Questa offerta si è concretizzata nell’attivazione di sei indirizzi
di studio: Chimico, Informatico-telematico, Linguistico, Classico (in esaurimento), Scienze Umane,
Economico-sociale, i loro curricula si sono uniformati alle linee guida della Riforma Gelmini per i licei,
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arricchiti e interpretati però dalle esperienze didattiche e formative da sempre patrimonio della
nostra scuola.
b. Attuare una continua attenzione educativa nei confronti degli studenti. Il “sapere”, infatti, diviene
fruttuoso se si completa con il “saper fare” e il “saper essere”, cioè se consente agli studenti di
giungere ad essere adulti capaci di decidere e socialmente responsabili.
Questa attenzione si realizza nell’offerta di una molteplicità di progetti a sostegno di diverse
dimensioni educative (Tutor, CIC, Progetto Giovani, Progetto “Socrates”, Progetto accoglienza con
particolare attenzione a chi è diversamente abile, Progetto Intercultura rivolto all’integrazione tra
studenti di diverse culture, Erasmus +).
Queste priorità si traducono nella didattica ordinaria, oltre che in progetti specifici di
approfondimento.
1.2 Progetti didattici per le classi quinte
I programmi di ciascuna disciplina e la presentazione delle attività di ciascuna classe troveranno
spazio nelle parti successive di questo documento. Nel POF sono raccolti in modo dettagliato i tanti
progetti rivolti ai nostri studenti. Diamo qui informazione dei progetti didattici d’istituto offerti agli
studenti delle quinte. Ogni indirizzo arricchisce con ulteriori proposte la didattica. Essi sono:
I. il progetto variegato di potenziamento dello studio delle lingue straniere, che si attua grazie alle
sollecitazioni e alle competenze disponibili nell’Istituto per la presenza dell’indirizzo l inguistico.
L'offerta formativa comprende, infatti, già da 15 anni il potenziamento delle lingue straniere
attraverso la partecipazione ai corsi extracurriculari pomeridiani allo scopo di permettere agli
studenti dell'istituto di accedere alle certificazioni internazionali delle cinque lingue qui insegnate
(PET, FCE, TOEFLE, ZD B1 / B2, DELF B1 / B2, certificazione di spagnolo DELE B1 / B2 e certificazione di
russo TORFL-TPKИ B1).
Sono inoltre offerti stage all’estero soprattutto per studenti di lingue, ma anche di altri indirizzi.
L’attuazione del progetto Comenius / Erasmus + con possibilità di scambi tra docenti e tra classi di
altre scuole europee arricchisce ulteriormente l’offerta formativa linguistica ed educativa in
prospettiva europea.
II. I viaggi di istruzione hanno coinvolto diverse classi quinte con meta a Sarajevo (con un progetto
specifico di incontro con luoghi legati alla prima Guerra mondiale e al conflitto serbo bosniaco
degli anni ’90), Parigi, Barcellona e Berlino. I linguisti hanno usufruito di soggiorni all’estero secondo
il progetto di potenziamento delle lingue.
III. L’offerta di varie attività integrative (settimana di approfondimento a inizio febbraio con
iniziative specifiche di approfondimento per le classi quinte, teatro, visite ai musei, visite a mostre
artistiche, organizzazione di conferenze,…). A queste attività si aggiunge la partecipazione alle
Olimpiadi della informatica e chimica alle gare di latino e di educazione fisica a diversi livelli
(provinciale, regionale e nazionale). Quest’anno le classi quinte hanno tutte svolto un modulo di
metodologia della ricerca di tre ore con docenti esperti della LIUC, in vista della tesina ma non solo
per quello. Infine la possibilità di partecipare a stage, che è stata usufruita da diversi studenti.
IV. La possibilità di partecipare a stage lavorativi (in Italia, in Francia e in Germania), che è stata
usufruita da diversi studenti e di contribuire, con il progetto “Brianza che nutre” all’organizzazione
del relativo padiglione dell’EXPO.
1.3 Progetti educativi per le classi quinte
Le attenzioni educative e i progetti deliberati da ciascun consiglio di classe trovano spazio nella
parte successiva del documento. Riportiamo ora i progetti educativi di Istituto.
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I. Il Progetto Tutor
Il progetto educativo più qualificante, in atto fin dalle origini della scuola, è il progetto Tutor.
Quando diciamo “tutor” intendiamo un docente della classe al quale viene affidato un gruppo di
studenti con l’intento che il tutor possa essere per ciascuno un punto di riferimento didattico ed
educativo attento a ciascuno e in grado di comunicare allo studente, in una relazione educativa
personale, le indicazioni del consiglio di classe, e di raccogliere dallo studente elementi utili al
lavoro del consiglio di classe.
Il tutor nelle classi quinte coincide con il coordinatore di classe. Le modalità di intervento sono
determinate da un dialogo tra docente e studente dettato anche dalle esigenze dello studente,
ormai persona maggiorenne.
II. Il Progetto orientamento post-diploma
Per le classi quinte il percorso si volge a iniziative più specifiche nell’imminenza della prescrizione
all’università o comunque a decisioni sul post-diploma ed è sostenuto da un docente con funzione
obiettivo. Le iniziative sono:
Febbraio / Marzo: aiuto alle fasi di preiscrizioni, indicazioni di open day, partecipazioni a primi
test.
Inizio novembre: giornata di orientamento presso il liceo Agnesi di Merate, organizzata dal
Rotary club.
Giornate di orientamento proposte dalle stesse università: sono organizzate “visite guidate” su
richiesta degli stessi studenti dell’istituto e in collaborazione coi docenti responsabili
dell’orientamento ormai presenti all’interno delle varie facoltà.
Attraverso i Docenti delle classi quinte sono proposti test d’ingresso alle facoltà a numero
programmato quali medicina e ingegneria.
III. Progetti stranieri e alunni diversamente abili
Progetti educativi particolari sono realizzati per alunni stranieri e anche per alunni diversamente
abili, progetti per i quali rinviamo al Piano dell’Offerta formativa da un lato, e dall’altro agli specifici
PEI / PEP degli studenti coinvolti. Anche alcuni studenti di quinta sono sostenuti da tale progetto.
IV. Educazione alla legalità
Da questo anno è stato varato un progetto di Istituto per garantire a tutti alcuni elementi dell’area
“Cittadinanza e Costituzione”. Per tutte le classi si è proposta una tematica da svolgere tramite una
conferenza base e un’uscita di approfondimento che ogni Consiglio di Classe ha valutato se
intraprendere o no a seconda della propria programmazione. Obiettivo di questo percorso è stato
quello di fornire a tutti gli studenti alcuni elementi di riflessione e di approfondimento sul tema della
cittadinanza e della legalità per comprendere e vivere i principi della nostra Costituzione.
Le classi quinte sono state coinvolte in una iniziativa facoltativa su mafia e politica tenuta a Lecco il
sabato 11 aprile. Un incontro sull’Europa è stato invece prima organizzato e poi non svolto a causa
di indisponibilità del relatore.
V. Educazione alla salute
Nelle classi quinte è stato svolto un intervento di operatori dell’AVIS e/o dell’AIDO (Associazione
italiana donatori di organi), allo scopo di sensibilizzare i ragazzi al concetto di “donazione”,
informandoli anche sull’attuale situazione dei trapianti in Italia e sulle problematiche ad essi
connesse. È stata anche organizzata una visita a un reparto ospedaliero di Lecco a cui hanno
partecipato alcuni studenti.
VI. Attività di Istituto, assemblee, CIC
Nel nostro Istituto c’è una radicata tradizione di attenzione alla dimensione partecipativa degli
studenti che si è strutturata nel Progetto Giovani e nel CIC. Le quinte di oggi vi hanno partecipato
nel biennio e poi solo in parte all’inizio del triennio a causa dell’orario scolastico modificato.
Diverse assemblee sono state proposte con grande partecipazione tra queste una sul tema
Convivere in nome dell’uomo per non uccidere in nome di Dio in relazione anche ai fatti frequenti
successi nel corso dell’anno scolastico.
VII. Istruzione didattica domiciliare
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Il nostro Istituto aderisce al progetto per l’offerta di un servizio scolastico domiciliare per supportare
in caso di necessità studenti costretti dalla malattia a non frequentare. Il progetto ha la finalità di
fornire un servizio scolastico di istruzione domiciliare per supportare alunni a f f e t t i d a g r a v i
patologie che li costringono a lunghi periodi di assenza dalla scuola. Anche quest’anno alcuni
alunni di quinta sono stati supportati grazie a questo progetto, assunto e poi svolto dai consigli di
classe coinvolti.
1.4. I criteri di promozione del nostro POF, i criteri di ammissione all’Esame di Stato, i criteri di
attribuzione del credito scolastico e formativo
Schema generale di corrispondenza voti/giudizi
Voto giudizio Commento
1-2-3 Assolutamente
insufficiente
Lo studente non ha conseguito le abilità e conoscenze previste. Le sue
competenze sono frammentarie e rendono problematica la
prosecuzione degli studi.
4 Gravemente
insufficiente
Lo studente ha conseguito una parte, inferiore alla metà, degli
obiettivi. Le conoscenze sono frammentarie; lo studio è mnemonico,
profonde sono le lacune; è improduttiva la capacità di utilizzare le
nozioni. Il linguaggio non è appropriato. La situazione non appare
recuperabile in breve.
5 Insufficiente
Lo studente ha conseguito una parte delle abilità e delle conoscenze
previste. Lo studio è mnemonico, la preparazione superficiale.
L’esposizione schematica. Scarsa è la padronanza dei termini. Vi sono
carenze lessicali e sintattiche. Le insicurezze sono recuperabili con
impegno e studio sistematico.
6 Sufficiente
Lo studente ha conseguito a livelli minimi, le abilità e le conoscenze
necessarie. Ha un dominio sufficiente degli obiettivi, una preparazione
corretta, aderente al testo. Si richiede più chiarezza e incisività
nell’analisi dei dati, più rigore espositivo, maggiore padronanza della
terminologia. Manca approfondimento. Rielaborazione e collegamenti
sono circoscritti. Limitate le capacità di applicare le conoscenze a
problemi o processi nuovi.
7 Discreto
Lo studente ha conseguito obiettivi e conoscenze previste, in forma
superiore alla sufficienza. Espone con un certo rigore, organizza il
proprio lavoro con diligenza e continuità. L’approfondimento delle
tematiche può essere ancora limitato e l’interesse accettabile.
8 Buono
Lo studente ha acquisito una buona capacità di rielaborare le
conoscenze in modo critico e saperle applicare a situazioni nuove.
Approfondisce alcune tematiche. Dimostra buone doti di riflessione e
rigore logico e assume un ruolo propositivo nella classe.
9 Ottimo
Lo studente sa rielaborare le conoscenze in modo critico; applica le
abilità acquisite a processi nuovi. Sa stabilire collegamenti nel
programma e fra i contenuti delle discipline. I suoi lavori sono corretti e
rigorosi, con brillanti intuizioni e apporti personali. Le conclusioni sono
originali, appropriate, sostenute da spiccate capacità d’analisi e da un
metodo rigoroso.
10 Eccellente
Lo studente dimostra padronanza degli obiettivi e dei contenuti previsti
e d’ulteriori obiettivi trasversali. Si è distinto per un rendimento sicuro e
affidabile. È propositivo, creativo, critico, ha mostrato un vivo interesse
che lo ha portato a conseguire una visione ampia e critica delle sue
conoscenze.
La griglia si riferisce alle valutazioni quadrimestrali, ma anche alla valutazione delle verifiche al
termine di importanti unità didattiche.
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In premessa specifichiamo che la nostra scuola adotta da moltissimi anni la scheda di valutazione
per comunicare con gli studenti e le loro famiglie gli esiti del primo trimestre e del secondo
pentamestre (suddivisione dei tempi scolastici sperimentata per la prima volta nell’anno scolastico
2014-2015) esplicitando una griglia di indicatori, da cui si può trarre un bilancio di competenze
dello studente.
Definizione dei termini “Conoscenze” “Abilità” “Competenze”
Le definizioni tratte dal quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente sono le
seguenti:
“conoscenze”: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di
studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche;
“abilità”: indicano le capacita di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità
sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o
pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti);
“competenze”: comprovata capacita di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali
e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale.
Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia.
Nei documenti comunitari tali voce sono poi descritte secondo una scansione in otto livelli che ne
dicono il diverso grado di padronanza.
È in atto nell’Istituto una progressiva assunzione dei processi didattici più adeguati a svolgere una
didattica per competenze.
Criteri di valutazione e attribuzione del credito
Rimandiamo al POF e alla normativa scolastica la presentazione dei criteri di promozione, di
attribuzione della “lode”, limitandoci a riportare i nuovi criteri adottati dal Collegio Docenti per
l’attribuzione del credito scolastico.
A conclusione dello scrutinio finale, per il triennio, il consiglio di classe attribuisce, per ogni studente
promosso, un punteggio (il credito scolastico) previsto dalla seguente tabella
TABELLA A (tratta dal decreto ministeriale 99 . febbraio 2010)
CREDITO SCOLASTICO (max. 25 punti) alla fine del quinquennio)
Media dei voti per il credito scolastico (Punti)
Media I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
Il Collegio Docenti con delibera del 19 marzo 2015 definisce i nuovi criteri a cui devono attenersi i
Consigli di Classe nell'attribuire il punto del credito scolastico (nell’ambito della media conseguita).
Essi sono:
Attribuzione del punto più alto della banda in base al fatto di essere promosso a giugno – si
esprime così in sintesi l’acquisizione delle competenze adeguate, conseguite anche grazie
alle attività praticate dentro e fuori scuola;
Attribuzione del punto più alto negli scrutini a settembre a due condizioni:
Essere promosso all’unanimità
Avere una voce relativa al credito scolastico acquisito con attività interne alla scuola o
con attività certificate esternamente in cui venga dichiarata un’efficace
partecipazione alle attività complementari ed integrative, per esempio all’attività CIC,
al servizio biblioteca, all’IRC o alle corrispondenti attività alternative con esito valutato
“discreto”, o la frequenza per l’80% delle ore stabilite ai corsi in preparazione alle
certificazioni linguistiche extracurricolari. Fanno parte di questa voce anche la
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presenza di eventuali crediti formativi documentati tra cui vanno conteggiati anche
stage all’estero, partecipazione ai giochi della chimica, giochi di Anacleto e di
informatica, gare sportive (con risultati a livello regionale o qualificazioni di Istituto),
certificazioni linguistiche redatte da ente esterno al nostro Istituto.
N.B.: L’attività esterna, potenzialmente valida per avere credito formativo, va certificata dall’ente
esterno alla scuola finalizzato a raccogliere quelle informazioni didatticamente necessarie al
consiglio di classe per decidere se recepire il certificato come adatto ad assegnare il punto di
credito. Le informazioni sulle attività esterne possono essere fornite al consiglio di classe anche in
modulo diverso da quello dell’istituto purché analoghe a quelle indicate dal modulo della scuola.
Le motivazioni di tale scelta
I nostri criteri hanno sempre tenuto conto del credito scolastico composto dalla media ottenuta
con le discipline del curricolo (ai fini del punteggio che fosse 0 o > 0,5), delle attività aggiuntive
formative proposte dalla scuola e inoltre dei crediti formativi certificati da enti esterni. Si è sempre
chiesto di avere per il punto due criteri su tre. Si è interpretato in modo profondo lo spirito del
legislatore che indicava l’opportunità di valorizzare le attività aggiuntive (Decreto del Presidente
della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, ARTT 11 e 12).
La voce più discussa è quella della media che infatti risente delle modifiche che avvengono con i
voti di consiglio o per contro è quella che chiede molto più lavoro per essere conseguita.
Equiparare la voce della media con le altre, per ottenere il credito, nel tempo ha mostrato alcune
contraddizioni.
Inoltre è in mutamento il sistema di valutazione: non più orientato prevalentemente alle
conoscenze ma alle competenze, che per loro natura hanno carattere trasversale (i documenti
europei le definiscono come autonomia e responsabilità, certo non saperi specifici). Una
valutazione per competenza integra sicuramente una serie di abilità e competenze che lo
studente allena se si esprime in tanti modi, attività, ambiti. Si è ritenuto così che le valutazioni per
competenze sintetizzate nella media di fine anno includano già l’esito di tante attività aggiuntive.
Criteri di definizione del voto in condotta
In assenza di gravi motivi che conducano all’attribuzione di un voto inferiore a 6 in condotta, si
ritiene che il voto di partenza rispetto a cui aggiungere altri punti sia 6, la tabella sottostante indica
i criteri in base ai quali aggiungere altri punti, fino a dieci.
OBIETTIVI
EDUCATIVI
punteggi
-1 0 1 2 VOTO
6 +
PARTECIPAZIONE Generalmente
inadeguata
Generalmente
adeguata
Propositiva e
adeguata
RISPETTO DELLE
REGOLE
Presenza
di almeno
3 note
Accettabili
pur se con
qualche nota
Comportamento
generalmente
corretto e adeguato
Comportamento
sempre corretto
e adeguato
In caso di comprovati e gravi motivi di salute o di altro tipo non vengono applicati alla lettera i
criteri ministeriali riguardo le assenze.
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2.
L’INDIRIZZO
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PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE
2.1 Quadro orario
Discipline
del piano di studi
Orario settimanale
Per anno di corso Totale delle ore
di lezione 1° 2° 3° 4° 5°
Italiano 4 4 4 4 4 660
Latino 3 3 2 2 2 396
Storia e Geografia 3 3 - - - 198
Lingua straniera 3 3 3 3 3 495
Storia - - 2 2 2 198
Filosofia - - 3 3 3 297
Scienze umane 4 4 5 5 5 759
Diritto 2 2 - - - 132
Storia dell’arte - - 2 2 2 198
Matematica 3 3 2 2 2 396
Fisica - - 2 2 2 198
Scienze naturali 2 2 2 2 2 330
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 330
Religione 1 1 1 1 1 165
Totale ore settimanali 27 27 30 30 30
Numero discipline per anno 10 10 12 12 12
2.2 Profilo professionale dell’indirizzo scienze umane
Il liceo delle scienze umane, raccogliendo l’esperienza del liceo socio-psico-pedagogico, si
propone di fornire agli studenti gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà affinché essi si pongano con atteggiamento razionale, creativo,
progettuale e critico di fronte alle situazioni, ai fenomeni ed ai problemi, e acquisiscano
competenze adeguate sia al proseguimento degli studi che all’inserimento nella vita sociale e nel
mondo del lavoro.
Nello specifico il liceo delle scienze umane, oltre ad offrire i necessari strumenti per orientarsi nella
dimensione interiore della mente e delle emozioni e nella dimensione esterna delle relazioni socio-
educative, offre una solida preparazione culturale e si propone di promuovere la formazione e la
crescita personale, grazie al conseguimento dei seguenti risultati di apprendimento:
acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli
apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-
antropologica;
raggiungere, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del
passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e
sociali proprie della cultura occidentale e del ruolo da esse svolto nella costruzione della
civiltà europea;
saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e
sociali, e saper cogliere i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-
educativo;
saper confrontare le teorie e saper usare gli strumenti necessari per comprendere la varietà
della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi,
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ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al
mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;
possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali
metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.
Il liceo delle Scienze Umane garantisce una formazione completa in ogni ambito. Oltre alle Scienze
Umane, infatti, sono presenti le discipline:
umanistiche (Italiano, Storia, Geografia, Filosofia, Storia dell’arte)
scientifiche (Matematica, Fisica, Scienze Naturali, Educazione Motoria)
linguistiche (Lingue straniere)
Agli studenti si offre la possibilità di effettuare percorsi di scuola lavoro nel corso del terzo e quarto
anno e un tirocinio formativo della durata di una settimana presso enti della zona: scuole primarie
e dell’infanzia, asili nido, cooperative, case di riposo, enti di assistenza ai minori e ai disabili, comuni,
biblioteche, aziende. Durante questa esperienza gli studenti possono osservare attività formative e
hanno l’opportunità di sperimentare direttamente gli apprendimenti conseguiti. Spesso questi
tirocini rivestono un’azione orientativa di grande rilevanza, poiché gli studenti entrano a contatto
diretto coi mondi che potrebbero costituire i loro possibili futuri sbocchi lavorativi.
A conclusione del percorso formativo, si propongono alcune attività finalizzate
all’approfondimento di tematiche pedagogiche, sociologiche, antropologiche in collaborazione
con esperti e docenti universitari.
2.3 Progetti caratterizzanti
Progetto scienze umane classi III: il lavoro dell’antropologo
Il progetto di antropologia coinvolge le classi terze del Liceo di Scienze Umane base ed
economico-sociale del nostro istituto in collaborazione con il prof. Massimo Pirovano, docente,
antropologo e direttore del MEAB (Museo Etnografico dell’Alta Brianza) di Galbiate. Lo scopo del
progetto è introdurre gli studenti alle principali categorizzazioni concettuali e procedurali proprie
del lavoro dell’antropologo, quindi dalla teoria-ipotesi al field-work e, in forma laboratoriale o di
ricerca personale, sperimentare alcune applicazioni sul campo.
Progetto scienze umane classi III: museo del giocattolo
A tutte le classi terze opzione base, per fornire un riscontro concreto alle tematiche socioeducative
e sviluppare modalità innovative nell’affrontarle, si offre un microprogetto sul tema del gioco e del
giocattolo, che consente di accostarsi alla realtà infantile dal punto di vista di una delle sue
dimensioni più caratteristiche. Il progetto parte dallo studio teorico dell’argomento e prosegue poi
nella visita a un Museo del Giocattolo, che prevede la possibilità di acquisire conoscenze più
approfondite sul tema e sviluppare esperienze concrete con materiali utilizzabili a scopo ludico.
Progetto scienze umane classi IV: incontro con la realtà della scuola dell’infanzia
Questo progetto, realizzato in collaborazione con una scuola dell’infanzia del territorio, è finalizzato
ad approfondire la conoscenza della realtà infantile e delle più moderne metodologie formative
ad essa riferite. Nello specifico i ragazzi, nell’ambito della riflessione sulla scuola nel suo complesso,
visitano la scuola dell’infanzia di Valaperta (Casatenovo) in cui hanno modo di osservare le
educatrici all’opera e interagire con i bambini nelle loro attività.
L’esperienza viene poi analizzata a fondo in un successivo momento teorico di spiegazione e
riflessione condotto dalle stesse educatrici in collaborazione con il loro dirigente scolastico.
Progetto scienze umane classi IV: ricerca/azione di ambito socio-psico-pedagogico
Sempre le classi quarte vengono impegnate in un’attività di progetto che consiste in un lavoro di
ricerca-azione interdisciplinare volto ad approfondire e applicare concretamente tematiche
inerenti l’indirizzo. Nel quadro di questa iniziativa gli allievi, attraverso laboratori, uscite, incontri,
conferenze, riflessioni e discussioni in classe, indagano su fenomeni sociali scelti dalle classi (quali
ad esempio adozione, affido, emarginazione, carcere, attività svolte nelle scuole dell’infanzia e
primarie del territorio, problematiche dell’anziano) e si preparano per interventi formativi. Alla fase
Esame di Stato 2014/15
11
di indagine e ricerca teorica fa seguito l’elaborazione di proposte pluridisciplinari da realizzare
successivamente in effettive esperienze sul campo, che comportano l’azione diretta degli studenti
che svolgono inchieste e indagini, sviluppano azioni didattiche e formative o altri interventi di vario
tipo.
Progetto scienze umane classi V: tecniche della ricerca nelle scienze umane
I destinatari del progetto sono tutti gli studenti delle classi quinte del Liceo delle Scienze Umane.
Il progetto mira a fornire un supporto scientifico alle discipline di indirizzo, offrendo la padronanza
di tecniche che consentono di esplorare alcuni fenomeni sociali attraverso l’uso di modelli
epistemologici. Attraverso esso viene offerto un supporto teorico per il lavoro di stage e viene
promosso un incontro con il mondo universitario, utile per orientare le scelte post-diploma degli
alunni.
Nello specifico si propone l’obiettivo di guidare gli studenti a:
conoscere il percorso storico che la ricerca sociologica ha compiuto da quando si è
sviluppata fino ai giorni nostri e i relativi paradigmi interpretativi (qualitativo e quantitativo)
che ha maturato e che tuttora la orientano;
conoscere alcune modalità di conduzione della ricerca e del lavoro in équipe tipiche del
mondo universitario;
acquisire, attraverso una breve esperienza di ricerca sul campo, monitorata in seconda
battuta dall’esperto, una iniziale sensibilità all’uso delle tecniche metodologiche e una certa
consapevolezza delle relative problematiche.
Esame di Stato 2014/15
12
3.
LA CLASSE
Esame di Stato 2014/15
13
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5a SA
3.1 Composizione del consiglio di Classe
Materia Docente
Italiano Maria Pia Mariani
Lingua straniera Fabiana Vendola
Latino Rossella Gattinoni
Storia dell’arte Susanna Formenti
Filosofia e Storia Flavio Clerici
Scienze umane Silvia Maria Besana
Matematica Teresa Bonfanti
Fisica Margita Kostoski
Scienze naturali Letizia Marena
Scienze motorie e sportive Edoardo Pravedoni
Religione Eva Calì
3.2 Composizione della Classe
Anno Scolastico: 2014/2015
Classe: 5SA LICEO DELLE SCIENZE UMANE-BASE LCPC00701G
Pr. Alunno Data Nasc. Sesso Matricola Comune di Nascita
1 Airoldi Sofia 09/05/1996 F 06/222 VIMERCATE
2 Anzani Deborah 03/09/1996 F 06/253 VIMERCATE
3 Bonora Chiara 10/04/1996 F 06/295 VIMERCATE
4 Buzzi Silvia 06/02/1996 F 06/363 VIMERCATE
5 Cavalli Giulia 15/07/1995 F 08/0229 MILANO
6 Cereda Paola 11/04/1996 F 06/843 VIMERCATE
7 Cima Allison 08/10/1996 F 06/235 VIMERCATE
8 Coden Chiara 23/12/1996 F 06/234 VIMERCATE
9 Colnago Federica 12/02/1996 F 06/221 MERATE
10 Crippa Francesca 02/08/1996 F 06/358 MONZA
11 Di Salvo Gaia 24/08/1995 F 6714 CARATE BRIANZA
12 Dozio Jennifer 23/02/1996 F 06/844 VIMERCATE
13 Gentile Giorgia 30/07/1996 F 06/873 MONZA
14 Lecca Alessia 07/12/1996 F 06/882 MERATE
15 Mascotto Claudia 12/04/1996 F 06/885 MONZA
16 Perego Elisa 04/10/1996 F 06/262 VIMERCATE
17 Pozzi Andrea Vittorio 29/09/1995 M 6992 CARATE BRIANZA
18 Quaglia Sonia 01/03/1996 F 06/362 VIMERCATE
19 Riboldi Arianna 11/02/1996 F 06/875 CARATE BRIANZA
20 Riva Giulia 21/08/1996 F 06/876 MONZA
21 Rocca Laura 05/12/1996 F 6993 LECCO
22 Stucchi Martina 11/09/1996 F 06/219 VAPRIO D'ADDA
Maschi = 1 Femmine = 21 Totale = 22
Esame di Stato 2014/15
14
3.3. Profilo della Classe
Il gruppo classe durante il triennio ha mantenuto la sua fisionomia senza rilevanti stravolgimenti.
All’inizio della quarta si sono aggiunte due studentesse ripetenti provenienti dall’indirizzo Brocca
(vecchio ordinamento) del nostro istituto. Per loro è stato predisposto un corso apposito per
recuperare i fondamenti delle materie di indirizzo (scienze umane) e per allinearle con il resto dei
compagni. Attualmente la classe risulta composta da 22 alunni, di cui maschi n°1 e femmine n°22. Il numero,
moderatamente contenuto, ha contribuito alla buona riuscita del processo di maturazione dei
singoli, attraverso un lavoro per competenze attento e personalizzato in grado di agevolare la
trasmissione di una serie di buone pratiche sia a livello disciplinare che di convivenza. All’interno
della classe si registrano, infatti, la presenza di edificanti relazioni e un buon affiatamento che in
qualche caso ha dato luogo a collaborazioni volte ad aiutare compagne in difficoltà.
Il clima durante le lezioni è generalmente positivo e disteso, e ciò ha permesso al corpo docente
una proficua relazione didattico-educativa con i discenti. Da questo punto di vista la classe ha
sempre dimostrato una grande serietà nel seguire le indicazioni degli insegnanti, evidenziando una
buona propensione all’apprendimento. Nello specifico il corpo docenti, in linea con le indicazioni
ministeriali, si è impegnato a sviluppare una didattica per competenze atta a favorire una proficua
relazione tra sapere e fare che ha portato la classe a disporre di “strumenti” trasferibili nei diversi
contesti applicativi.
Lo studio, in alcuni, è risultato troppo mnemonico-meccanico e poco personalizzato e talvolta
finalizzato quasi esclusivamente al raggiungimento di una valutazione positiva. Tuttavia, anche
sotto questo profilo, i ragazzi hanno saputo mettere in atto strategie di crescita che hanno portato
a risolvere tali criticità e che ha fatto loro rinnovare il gusto dello studio e di un suo
approfondimento. In particolare ciò si è tradotto in un’apprezzabile passione e propensione per le
materie di indirizzo, o più squisitamente umanistiche, verso le quali la classe è sempre stata ben
disposta e molto partecipe, arrivando a un grado di autonomia davvero soddisfacente.
A fronte di ciò, va, comunque, segnalato un minore interesse nell’area fisico-matematica, evidente
in risultati meno brillanti.
Vanno segnalati due casi particolari:
All’interno del gruppo classe è presente un caso di lieve Disturbo Specifico
dell’Apprendimento (D.S.A.) compensato in maniera efficace dalle misure predisposte dal
PDP disponibile in segreteria. La sua diagnosi funzionale di disgrafia prevede, all’atto pratico,
l’utilizzo del pc per la risoluzione delle prove scritte.
All’interno del gruppo classe è presente un’alunna che ha riportato numerose assenze che
sono dovute al periodo di maternità come attestato dal certificato medico agli atti in
segreteria.
Il quadro attuale si presenta come segue:
Un esiguo numero di alunni evidenzia ancora fragilità nella preparazione con risultati alterni.
Talvolta emerge in modo evidente una certa insicurezza espositiva sia orale che scritta, e uno
studio spesso meccanico e mnemonico.
La maggior parte del gruppo classe, pur non pervenendo a un livello di approfondimento e
di rielaborazione personale, è riuscito ad attivare le opportune strategie metodologiche per
raggiungere risultati discreti e maturare una buona crescita personale.
Un piccolo numero di allieve mostra un elevato grado di autonomia nel lavoro che le mette
in grado di ottenere risultati buoni. All’interno di questo gruppetto, vanno poi segnalate,
punte di eccellenza.
Per ulteriori specificità si rimanda alle relazioni dei singoli docenti
Griglia riassuntiva della classe
Classe Iscritti Di cui nuovi
iscritti
Promossi a
giugno Sospesi Respinti
Promossi a
settembre
Terzo anno 21 2 17 4 - 4
Quarto anno 23 2 14 8 1 8
Quinto anno 22 -
Esame di Stato 2014/15
15
3.4. Consiglio di Classe e continuità didattica del corpo docente
Continuità didattica del corpo docente
Discipline Classe terza 2012/13 Classe Quarta 2013/14 Classe Quinta 2014/15
Italiano Maria Pia Mariani Maria Pia Mariani Maria Pia Mariani
Lingua straniera Fabiana Vendola Fabiana Vendola Fabiana Vendola
Latino Marco Sanpietro Marco Sanpietro Rossella Gattinoni
Storia dell’arte Susanna Formenti Susanna Formenti Susanna Formenti
Filosofia e Storia Flavio Clerici Flavio Clerici Flavio Clerici
Scienze umane Silvia Maria Besana Silvia Maria Besana Silvia Maria Besana
Matematica Teresa Bonfanti Teresa Bonfanti Teresa Bonfanti
Fisica Massimiliano Pittavino Margita Kostoski Margita Kostoski
Scienze naturali Letizia Marena Letizia Marena Letizia Marena
Scienze motorie Edoardo Pravedoni Edoardo Pravedoni Edoardo Pravedoni
Religione Eva Calì Eva Calì Eva Calì
Nel corso del triennio il Consiglio di Classe si è mantenuto nel complesso abbastanza stabile. Gli
unici cambiamenti hanno riguardato latino in quinta e fisica a partire dalla quarta. Per quest’ultima
disciplina, in concomitanza con la sostituzione dell’insegnante, è stata adottata, nella classe 5a, la
modalità di insegnamento CLIL (Content and Language Integrated Learning).
Metodologie d’insegnamento
Metodologie It Ingl Lat Art Filo Sto Sc
Uman Mate Fis
Sc
Nat
Sc
Mot Rel
Lezione
frontale X X X X X X X X X X X
Lezione
partecipata X X X X X X X X X X
Lavoro di
gruppo-
esercitazione
X X X
Discussione
collettiva X X
Lezione
pratica X X X X
Lezione con
strumenti
audiovisivi
X X X X X X X X X
3.5 Verifiche e simulazione delle prove d’esame
Strumenti di verifica del Consiglio di classe
Modalità It Ingl Lat Art Filo Sto Sc
Uman Mate Fis
Sc
Nat
Sc
Mot Rel
Verifica orale
formativa X X X X X
Verifica orale
sommativa X X X X X X X X X X X
Questionario
X
Domande scritte
aperte X X X X X X X X X X
Componimenti
Verifica
sommativa scritta
X X X X X X X X
Risoluzione di
problemi –
Pratica
X X X
Esame di Stato 2014/15
16
Il Consiglio di classe ha previsto l’effettuazione di verifiche scritte come simulazioni della prima e
della seconda prova dell’Esame di Stato
Inoltre sono state svolte due simulazioni della terza prova. La prima, presentata a febbraio, ha
compreso le seguenti materie: Filosofia, Inglese, Latino, Fisica. La seconda, effettuata in aprile ha
previsto: Storia, Inglese, Matematica, Scienze naturali. Le due simulazioni sono state elaborate con
domande a risposta singola.
Si allegano le prove di simulazione con le griglie di valutazione.
3.6 Simulazioni delle prove d'esame, criteri di scelta delle discipline e della tipologia nelle
simulazioni di terza prova
II Consiglio di Classe ha previsto, durante il quinto anno, la sperimentazione di simulazioni per ogni
tipo di prova scritta.
La simulazione di prima prova, italiano, si è svolta il 6 febbraio; tra gli allegati viene riportato il testo
e la griglia di valutazione.
Due simulazioni sono state fatte riguardo alla terza prova, la prima è stata effettuata il 12 febbraio
e ha compreso le materie di filosofia-inglese-fisica-latino, la seconda è stata somministrata il 20
aprile e ha coinvolto storia-inglese-matematica-scienze naturali.
Entrambe le prove hanno avuto la durata di 3 ore.
Notevoli problemi ha comportato l'elaborazione della simulazione di seconda prova in quanto,
con l'attuazione della riforma Gelmini, tale prova è stata modificata. Le indicazioni delle modifiche,
tuttavia, non sono state precise in quanto il MIUR, nell'apposito schema di Regolamento, si è
limitato a dire che “la seconda prova scritta per il Liceo delle Scienze umane ha per oggetto un
solo argomento, riferito ai tre ambiti previsti dalle Indicazioni nazionali per la disciplina
caratterizzante, cioè Scienze umane. Sono inoltre previsti dei quesiti, che richiederanno degli
approfondimenti più specifici, sempre all'interno della disciplina Scienze Umane. Di conseguenza
per lo svolgimento della prova gli studenti dovranno dimostrare di possedere conoscenze e
competenze in tutti e tre gli ambiti disciplinari (Antropologia, Pedagogia, Sociologia)”.
Non essendo giunte a tutt'oggi altre specificazioni, i docenti dell'indirizzo hanno elaborato la prova
che viene allegata, non avendo alcuna certezza che il format utilizzato sia quello che userà il MIUR.
Pur essendo consapevoli che la classe nel suo complesso ha raggiunto una discreta capacità
argomentativa, si teme che qualche difficoltà possa sorgere nell'esecuzione della seconda prova.
Criteri di scelta delle discipline e della tipologia nelle simulazioni di terza prova
In merito alle possibili tipologie, il C.d.C. ha reputato i quesiti a risposta multipla poco consoni allo
"specifico" disciplinare dell'area umanistica e, più in generale, alla natura degli obiettivi del corso di
studi; per questa ragione tale modalità di verifica è stata utilizzata raramente e solo in prove
monodisciplinari.
Le trattazioni sintetiche, sperimentate nel corso del triennio in alcune discipline, si sono dimostrate
poco adeguate a valorizzare quegli studenti seriamente impegnati e interessati, ma con qualche
difficoltà nella rielaborazione. Il C.d.C., ritenendo che, in sede d'esame, tale capacità sarà
valutata in misura rilevante nella prima e nella seconda prova scritta, oltre che negli
approfondimenti individuali, ha reputato opportuno, durante il quinto anno, destinare uno "spazio"
specifico alla valutazione e alla valorizzazione delle conoscenze e delle capacità logiche di base.
Per tali ragioni il C.d.C., in entrambe le simulazioni effettuate, ha optato per la tipologia B del
quesito a risposta singola, considerandola la più efficace e qualificata per la verifica dei contenuti
disciplinari imprescindibili, delle capacità analitiche e sintetiche e delle competenze operative (per
l'area scientifica).
Infine nel corso dell'anno si sono svolte le simulazioni della prima e della seconda prova dell'Esame
di Stato.
II C.d.C. fornisce, in allegato, le simulazioni di prima e seconda prova e le due simulazioni di terza
prova effettuate durante l'a. s., con le relative griglie di valutazione.
Esame di Stato 2014/15
17
3.7 Attività integrative
Nel corso del quinto anno sono state proposte le seguenti iniziative organizzate a livello di Istituto o
di Consiglio di classe:
Visite d’istruzione:
Uscita didattica alla “Scuola Montessoriana” di Como
Uscita didattica al “Museo del Novecento” a Milano
Conferenze:
Educazione alla salute (AVIS, AIDO)
Conferenza dell’antropologo Marco Aime “Il dono al tempo di internet”
Conferenza “Convivere in nome dell’uomo per non uccidere in nome di Dio”
Conferenza con il prof. Daniele Giglioli sul libro “Critica alla vittima”
Conferenza sulla violenza sulle donne con l’associazione “L’altra metà del cielo”
Assemblea d’istituto “Social: potenzialità e pericoli”
Partecipazione alle attività previste durante la settimana del successo formativo
Progetti:
Orientamento universitario svolto da “Rotary” all’Istituto Agnesi di Merate
Incontro “Non solo tesine” con professore universitario della LIUC
Incontri sulla metodologia dell’osservazione con il prof. Introini (professore della Cattolica)
Stage formativo di una settimana presso strutture ed enti di vario genere presenti nel territorio
3.8 Stage a.s. 2014/15
Gli studenti hanno effettuato una settimana di stage come previsto dal piano generale del liceo
delle scienze umane.
Cognome e Nome Ente
Airoldi Sofia EDITRICE VIMERCATE SRL Via Cavour 59,
Vimercate (MB)
Anzani Deborah ASILO NIDO “La Coccinella” –CENTRO
SERVIZI PER L’INFANZIA
Via Don Minzoni 42,
Concorezzo (MB)
Bonora Chiara CENTRO DI ACCOGLIENZA “La Bussola” Via Stalletti 4, Merate
(LC)
Buzzi Silvia
SCUOLA PRIMARIA DI C.NA GRASSI –
Istituto comprensivo statale di
Casatenovo
Via Belvedere,
Casatenovo (LC)
Cavalli Giulia ASILO NIDO “Maria Luisa” – GESTITO
DALLA COOPERATIVA “Cometa”
Via Garibaldi
7,Lomagna (LC)
Cereda Paola SCUOLA DELL’INFANZIA DI VALAPERTA-
Istituto comprensivo statale
Via Dante
44,Casatenovo (LC)
Cima Allison SCUOLA DELL’INFANZIA- Istituto
comprensivo di Carnate
Via Bazzini 10,Carnate
(MB)
Coden Chiara SCUOLA PRIMARIA- istituto comprensivo
di Carnate
Via Don E. Magni,
Carnate (MB)
Colnago Federica
CONSULTORIO “LA FAMIGLIA” -
Fondazione “Centro per la Famiglia
Cardinal Carlo Maria Martini” o.n.l.u.s.-
Piazza Nazionale 9,
Trezzo sull’Adda (MI)
Crippa Francesca POLISPORTIVA SOLE Via Filzi 2, Lissone (MB)
Di Salvo Gaia
C.S.E. Artimedia – gestito dalla
cooperativa sociale “La Vecchia
Quercia”
Via Manzoni
26,Casatenovo (MB)
Esame di Stato 2014/15
18
Dozio Jennifer SCUOLA DELL’INFANZIA “Bruno Munari”-
Istituto comprensivo Bellusco-Mezzago
Via Pascoli 6, Bellusco
(MB)
Gentile Giorgia MULTIGRAPHIC DESIGN Via Garibaldi 55,
Villasanta (MB)
Lecca Alessia SCUOLA DELL’INFANZIA “Gesù
Bambino”
Piazza Chiesa
14,Maresso (LC)
Mascotto Claudia CENTRO VETERINARIO ALTO LAMBRO Via Molini Taverna,
Gerno di Lesmo (MI)
Perego Elisa SCUOLA PRIMARIA- Istituto comprensivo
di Carnate
Via Don E. Magni,
Carnate (MB)
Pozzi Andrea Vittorio IL PIANETA DEGLI ANIMALI Via Buttafava 11,
Carate Brianza (MB)
Quaglia Sonia CASA DI RIPOSO “M. Monzini” (RSA) Via Manzoni 10,
Casatenovo (LC)
Riboldi Arianna CENTRO VETERINARIO ALTO LAMBRO Via Molini Taverna,
Gerno di Lesmo (MI)
Riva Giulia
SCUOLA DELL’INFANZIA “M. Tonoli”
(Minime Oblate del cuore Immacolato
di Maria)
Via Monte Barro 6,
Monza (MB)
Rocca Laura AMBULATORIO VETERINARIO DOTT.
CURTI E DOTT.SSA MOLASCHI
Via Indipendenza 1,
Calco(LC)
Stucchi Martina
SCUOLA PRIMARIA “Leonardo da
Vinci”- ISTITUTO COMPRENSIVO DI
CORNATE D’ADDA
Piazza Don
Ambrosiani, Porto
d’Adda (MB)
Ogni studente ha elaborato una relazione che ha lo scopo di presentare gli elementi più
significativi sul piano tecnico-metodologico e umano dell' esperienza di stage.
Indicazioni per la stesura della relazione dello stage
Quelli che seguono sono suggerimenti di massima che hanno aiutato gli alunni ad orientarsi nella
raccolta dei dati sul campo e nella stesura del documento finale.
Presentazione/descrizione di dati oggettivi relativi ai seguenti aspetti:
periodo in cui si è svolto lo stage
nominativo dell'ente presso cui è avvenuto lo stage e ubicazione
statuto giuridico dell'ente
descrizione degli utenti (età, caratteristiche specifiche, numero ecc.)
organigramma (schema grafico che rappresenta l'ordinamento di un'azienda/ente secondo
la gerarchia e le funzioni dei vari organi; rappresentazione/descrizione delle relazioni e delle
funzioni delle diverse figure professionali che operano presso l'ente)
descrizione della struttura (es. n° piani, locali per attività comuni ricreative, locali per attività
laboratoriali, zone esterne e relative funzioni, refettori, attrezzature presenti in ciascun/a
locale/area ecc.) Potete utilizzare, a supporto della descrizione verbale, il linguaggio iconico,
piantine, fotografie se vi vengono fornite ecc.
materiale di programmazione di vario tipo (POF, piano educativo, programmazione
didattica, Carta dei Servizi, ecc.)
descrizione delle attività giornaliere e scansione temporale delle stesse
altri elementi..........
Presentazione del disegno di ricerca ipotizzato e realizzato:
esplicitazione dell' "ipotesi" che ha guidato la vostra attività
ragioni/motivi che vi hanno fatto scegliere tale ipotesi
disegno di ricerca preventivato, con motivazione delle scelte operate
" analisi di quanto avvenuto sul campo: cosa si è potuto realizzare, così come progettato, del
disegno di ricerca? Se non si è potuto, perché, quali ostacoli si sono incontrati? Come si è
reagito a tali ostacoli (ridefinizione sul campo dell'ipotesi di partenza, cambiamento del
Esame di Stato 2014/15
19
metodo/strumento di ricerca, modifica di quello precedentemente costruito, aggiunta di un
altro metodo/strumento ecc.)
analisi/descrizione dei dati raccolti "
interpretazione
Valutazione personale dell'esperienza sia sul piano tecnico che su quello umano
3.9 Area di progetto a.s. 2013/14
Nel corso del quarto anno la classe ha partecipato ad un progetto psico-pedagogico relativo alle
tappe di sviluppo del disegno infantile
Tema del progetto:
Il disegno infantile – Corso sull’evoluzione psico-pedagogica del disegno infantile e proposta di
lettura storico-antropologico-culturale
Soggetti coinvolti:
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Alessandro Greppi” di Monticello Brianza
EOS Cooperativa sociale ONLUS, Ippogrifo Azzurro “Centro studi per ricerche
documentazione, conservazione ed esposizione sulla creatività infantile e adolescenziale”
L’équipe di progetto:
Luciana Versolatti - EOS Cooperativa sociale ONLUS
Laura Tono - EOS Cooperativa sociale ONLUS
Marilena Criscuolo - EOS Cooperativa sociale ONLUS
Destinatari:
Allievi delle classi IV SA, IV SB, IV SC dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Alessandro
Greppi” di Monticello Brianza
Finalità:
Contribuire alla costruzione dell’iter formativo della figura professionale, del lavoratore della
conoscenza in formazione, in un indirizzo di scienze umane
Coinvolgere la scuola e l’extra-scuola in una collaborazione attiva a livello disciplinare,
metodologico e strumentale, consentendo l’attivazione di un’area di progetto
Obiettivi:
Conoscenze:
Considerare il disegno come forma espressiva dalle molteplici componenti
(segno/colore/significato simbolico)
Approfondire l’evoluzione delle tappe del disegno infantile
Proporre una lettura psico-pedagogica e storico-antropologico-culturale del disegno
infantile
Competenze:
Individuare le caratteristiche fondamentali del disegno, quali manifestazioni della personalità
e degli stati d’animo del bambino
Analizzare un disegno all’interno del contesto socio-culturale di appartenenza
Comportamenti:
Promuovere “senso di responsabilità, autonomia, cooperazione, flessibilità, creatività,
intraprendenza, sistematicità” tra i componenti del gruppo classe
Le fasi di lavoro:
ATTUAZIONE DEL PROGETTO:
Azione 1: durante il primo incontro sono state presentate le funzioni determinanti per la crescita
(filosofica e cognitiva, rappresentativa e mnemonica, normalizzatrice e socializzatrice), i principali
studi sulle tappe evolutive del disegno e i sei stadi principali dello sviluppo artistico infantile (lo
Esame di Stato 2014/15
20
stadio dello scarabocchio, lo stadio pre – schematico, lo stadio schematico, l’età della banda, lo
stadio pseudo – naturalistico, il periodo delle decisioni). È stata inoltre presentata una scheda di
lettura del disegno.
Tempistica: tre ore rivolte alle tre classi riunite in un’unica aula
Azione 2: presentazione di disegni originali di bambini della fascia d’età fino ai 7 anni, provenienti
da progetti curati da EOS Cooperativa Sociale ONLUS:
La settimana dei diritti: la Convenzione vista dalle bambine e dai bambini di Besana in
Brianza attraverso diverse espressioni di creatività
Orfanotrofio Lacor, Uganda: Pane, farmaci e matite colorate
Concorso per il 350° Anniversario del Santissimo Crocefisso di Besana in Brianza
Lettura condivisa da parte degli allievi dei disegni e confronto finale
Tempistica: tre ore in ognuna delle tre classi in due diverse giornate
Azione 3: presentazione e lettura di tipo storico-antropologico-culturale di disegni di bambini nella
fascia d’età 7-15 anni, selezionati dai progetti curati da EOS Cooperativa sociale ONLUS:
Disegniamo un mondo diritto, 2001-2002 (fascia 7-11 anni)
Bambini in guerra. Disegni di guerra: conflitti e dintorni, tensioni di oggi e di ieri fra realtà e
immaginario nell’età evolutiva, 2003 (fascia 7-13 anni)
Wide open eyes: Ghana through children's eyes, 2003 (fascia 10-15 anni)
Facciamo la pace, la pace vista dai bambini in 500 disegni, 2003-2004 (fascia 7-11 anni)
Il disegno più lungo del mondo, mostra a cura di EOS Cooperativa sociale ONLUS, COOPI
Cooperazione internazionale, 2009; (fascia 9-11 anni)
Tempistica: tre ore in ognuna delle tre classi in due diverse giornate
Coinvolgimento degli allievi:
Durante il primo incontro gli allievi delle tre classi, riuniti in aula magna, hanno dimostrato grande
interesse per il tema. Hanno infatti rivolto domande alle esperte, rivelando curiosità e attenzione
nei confronti degli argomenti proposti.
Durante il secondo appuntamento gli studenti hanno inizialmente partecipato alla lettura dei
disegni, ma in un secondo momento sono apparsi poco interessati, forse a causa della mancanza
di varietà nei disegni proposti.
Il terzo incontro ha riscontrato invece una ripresa dell’attenzione da parte degli allievi che hanno
apprezzato i contenuti proposti.
Strategie e strumenti:
Il progetto è stato articolato in tre incontri: il primo, teorico, ha coinvolto le tre classi insieme, grazie
all’uso di presentazioni multimediali; durante il secondo, proposto a ognuna delle classi, sono state
presentate esperienze di lettura di alcuni disegni originali di bambini della fascia d’età tra i 3 e i 7
anni, utilizzando sia presentazioni multimediali sia disegni originali; nel terzo sono stati presentati
cinque progetti, seguiti da EOS Cooperativa Sociale ONLUS, relativi a tematiche di diritti
dell’infanzia, guerra e pace, grazie a presentazioni multimediali e cataloghi dei progetti.
Documentazione:
Relazione finale elaborata dagli operatori che hanno condotto gli incontri.
Tempi di attuazione:
Da novembre 2013 a febbraio 2014.
Primo incontro con le tre classi: 16 dicembre 2013
Secondo incontro: 28 gennaio 2014 (con due classi), 31 gennaio 2014 (con una classe)
Terzo incontro: 14 febbraio 2014 (con due classi),17 febbraio 2014 (con una classe)
Le attività sono state tenute dall’associazione L'Ippogrifo Azzurro-Centro studi per ricerche,
documentazione, conservazione ed esposizione sulla creatività infantile e adolescenziale - Sezione
Educativa.
Esame di Stato 2014/15
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3.10 Progetto di educazione imprenditoriale “Impresa in azione” a.s. 2013/14
Il programma "Impresa in azione" viene proposto alle scuole nell'ambito di un protocollo di intesa
tra MIUR e l'associazione non-profit "Junior Achievement".
“Impresa in azione” è una risorsa didattica a disposizione delle scuole superiori italiane volta a
sviluppare competenze e attitudini imprenditoriali negli studenti tra i 16 e i 19 anni. Attraverso una
metodologia didattica basata sull’imparare facendo.
Aree educative: per la sua interdisciplinarità, si integra nelle aree educative economico-
sociali, tecnico-scientifiche o umanistiche, a discrezione del Consiglio di Classe.
Alternanza Scuola-Lavoro: per la sua metodologia didattica pratica e professionalizzante,
può essere presentato come percorso di Alternanza Scuola-Lavoro previa verifica della
scuola con l’Ufficio Scolastico di riferimento.
“Impresa in azione” è un programma di educazione imprenditoriale basato sulla metodologia
del learning-by-doing.
Il percorso si sviluppa attraverso una serie di attività parallele e progressive che consentono di
elaborare un’idea imprenditoriale creativa (un prodotto o un servizio) e trasformarla in breve
tempo in un’impresa realmente funzionante sul mercato, anche se su piccolissima scala.
In particolare, nel corso di un anno scolastico gli studenti:
Individuano un’idea di business
Valutano la sua fattibilità tecnica, economica e il potenziale di mercato
Svolgono indagini di mercato
Raccolgono denaro reale (che forma il capitale sociale) attraverso la vendita di azioni a
famigliari e amici
Realizzano un business plan
Sviluppano concretamente un prodotto o un servizio
Preparano un sito web e una strategia promozionale, anche attraverso l’uso dei social media
Valutano l’opportunità di tutelare la propria idea con il deposito di un brevetto
Vendono e promuovono il prodotto o servizio
Gestiscono la contabilità aziendale
Partecipano alle fiere locali, nazionali e internazionali di Junior Achievement
Competono con le altre scuole italiane ed europee
Questo approccio esperienziale, adeguatamente adattato al contesto economico, culturale e
legislativo italiano, trova le sue basi nella regolamentazione della mini-impresa a scopo formativo.
L’intero percorso è coordinato da un docente della scuola (il docente coordinatore) che viene
affiancato, per alcune ore durante l’anno scolastico, da un esperto d’azienda volontario.
Il docente coordinatore e l’esperto d’azienda partecipano a un corso di formazione prima di
avviare il programma in classe, ricevono il materiale didattico e il supporto necessario per poter
procedere con lo sviluppo delle attività.
Obiettivi:
Comprendere come si sviluppa un’idea di business
Conoscere le logiche organizzative aziendali e le professionalità coinvolte
Interagire con persone e realtà esterne al mondo scolastico
Accrescere lo spirito d’iniziativa
Valorizzare la creatività e l’innovazione continua
Risultati
Il team "AltWare", di cui hanno fatto parte tre ragazze della classe 5SA, ha progettato un cuscino
salva-bimbi comodo per il seggiolino della macchina e collegato allo smartphone dei genitori, in
grado di trasmettere un allarme ai loro telefoni nel caso in cui dovessero allontanarsi lasciando il
bambino da solo in auto.
La validità dell’idea è stata riconosciuta e premiata in quanto i nostri studenti, a seguito dell’ottima
figura nella gara a livello nazionale denominata “Skills for the future”, sono stati selezionati tra le
due migliori scuole che hanno rappresentato l'Italia nella competizione tenutasi a Francoforte.
Esame di Stato 2014/15
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4.
RELAZIONI E PROGRAMMI
Esame di Stato 2014/15
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4.1 ITALIANO
Docente: Maria Pia Mariani
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
La 5SA è una classe nella quale ho insegnato italiano fin dal primo anno, pertanto posso dire di
conoscerne abbastanza bene la fisionomia.
Nel corso del quinquennio le caratteristiche della classe sono naturalmente mutate la
composizione della classe è cambiata, sia per la naturale evoluzione del profilo umano e cognitivo
degli studenti.
I ragazzi hanno dimostrato, nel complesso, nel corso degli anni un buon livello di interesse per la
disciplina, le lezioni si sono sempre svolte in un clima positivo che ha permesso l’instaurarsi di un
buone relazioni tra l’insegnante e gli studenti, e tra gli stessi studenti, alcuni dei quali si sono
dimostrati veramente molto collaborativi tra di loro. La maggior parte degli studenti ha inoltre
dimostrato grande serietà nel seguire le indicazioni di lavoro fornite.
Lo svolgimento del programma è stato regolare e si è svolto secondo il percorso preventivato.
Secondo le indicazioni ministeriali, ho cercato di lavorare soprattutto in vista dello sviluppo di
competenze volte a fornire agli studenti strumenti spendibili non solo nell’ambito strettamente
disciplinare della letteratura italiana.
Finalità, obiettivi e metodologia
In applicazione di quanto detto sopra ho sempre lavorato, fin dal biennio, per sviluppare nella
classe le competenze di comprensione e analisi dei testi, attraverso un lavoro di esposizione sia
orale che scritto, volto all’acquisizione di competemze di analisi e di interpretazione critica dei testi
esaminati.
Nel corso del triennio superiore l’insegnamento dell’ italiano si colloca nell’alveo
dell’approfondimento di una preparazione umanistica volta a far conoscere le linee fondamentali
dello sviluppo della letteratura italiana.
Lo studio della letteratura italiana cura e sviluppa in particolare:
l’acquisizione di conoscenze;
la capacità di analizzare testi;
la capacità di esprimersi con un linguaggio appropriato;
l’attitudine a riesaminare criticamente e ad interpretare i testi esaminati.
Oltre alle lezioni con metodo frontale, si è cercato di favorire la discussione cui gli alunni hanno
sempre partecipato in modo attivo.
Le prove orali sono state sostenute in modo regolare, le prove scritte hanno sempre proposto le
modalità di quelle dell’esame di Stato.
La preparazione raggiunta è naturalmente diversificata:
La maggior parte degli alunni ha raggiunto risultati discreti, dimostra un adeguato livello di
autonomia sia nella gestione dei lavori assegnati, sia nella capacitò di approcciarsi ai testi;
sono inoltre in grado di esprimersi con adeguatezza di linguaggio.
Un piccolo numero di studenti, per scarsa attitudine nei confronti della materia o per una
preparazione di base fragile, ha raggiunto un livello appena sufficiente e dimostra ancora
delle difficoltà espositive sia nello scritto che nell’orale e uno studio caratterizzato da una
certa meccanicità.
Si evidenzia inoltre un gruppo di studenti caratterizzato da buone capacità personali e da un
interesse molto motivato verso la disciplina, che ha lavorato in modo davvero lodevole per
tutto il quinquennio e che si attesta su livelli di rendimento molto buoni.
Monticello B.za, 10 maggio 2015 prof.ssa Maria Pia Mariani
Esame di Stato 2014/15
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4.1 ITALIANO
Docente: Maria Pia Mariani
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO :
G. Baldi - S. Giusso - M. Razetti - G. Zaccaria
Dal testo alla storia - Dalla storia al testo. Il piacere dei testi. VOLL. 4, 5, 6- Paravia.
RACCORDO CON IL PROGRAMMA DELL’ANNO PRECEDENTE:
Aspetti generali del Romanticismo europeo ed italiano
Lettura e analisi dei brani antologizzati di Hoffmann, Shelley, Poe
Giacomo Leopardi: Ritratto d’autore
Analisi dei testi:
dallo Zibaldone: La teoria del piacere - Il vago, l'indefinito e le rimembranze della fanciullezza
- L'antico - Indefinito e infinito - Teoria della visione - Parole poetiche - Ricordanza e poesia -
Teoria del suono - La rimembranza
Dai Canti: L'infinito - A Silvia - Alla luna - Il sabato del villaggio - La quiete dopo la tempesta -
Il passero solitario - L’ultimo canto di Saffo - La sera del dì di festa - La ginestra
Dalle Operette Morali: Dialogo della Natura e di un Islandese
C. Baudelaire: Perdita d’aureola; L’albatros; Corrispondenze; Spleen
P. Verlaine: Arte poetica; Languore
A. Rimbaud: Il battello ebbro
Poesia e narrativa della Scapigliatura
Analisi dei testi:
Emilio Praga: Preludio
Arrigo Boito: Dualismo
Igino Ugo Tarchetti: L’attrazione della morte, da Fosca
Il Decadentismo
L'origine del termine decadentismo - La visione del mondo decadente - La poetica del
Decadentismo - Temi e miti della letteratura decadente - Coordinate storiche e radici sociali
del Decadentismo: Decadentismo e Romanticismo - Decadentismo e Naturalismo -
Decadentismo e Novecento
Giovanni Pascoli: ritratto d’autore
Analisi dei testi:
Da Myricae:
I puffini dell’Adriatico
Arano
X Agosto
L'assiuolo
Novembre
Il lampo
Il tuono
Il temporale
Da I Canti di Castelvecchio
Il gelsomino notturno
Nebbia
Dai Primi poemetti
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Digitale purpurea
Da “Il fanciullino”
Una poetica decadente
La critica:
Giorgio Barberi Squarotti: Il tema del nido
“La vegetazione malata del Decadentismo”
“Il fanciullino e il superuomo: due miti complementari”
G. Contini : Il linguaggio pascoliano
Gabriele D’Annunzio: ritratto d’autore
Analisi dei testi:
Da Il piacere:
Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti
Una fantasia in “bianco maggiore”
Da Alcyone:
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
Il romanzo decadente:
J.K. Huysmans : Da “Controcorrente”: La realtà sostitutiva
O. Wilde: Da “Il ritratto di Dorian Gray”: I principi dell’estetismo, Un maestro di
edonismo.
Microsaggio:
La vegetazione malata del decadentismo.
Il romanzo naturalista francese
G. Flaubert: Madame Bovary: I sogni romantici di Emma
Edmond e Jules De Goncourt: La prefazione a Germinie Lacertaux: Un manifesto del
Naturalismo
E. Zola: Lo scrittore come “operaio” del progresso sociale, da Il romanzo sperimentale
Microsaggio:
Il discorso indiretto libero0
Giovanni Verga e il verismo italiano: - La poetica del Verismo italiano -La tecnica narrativa del
Verga - L'ideologia verghiana - Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano - Lo svolgimento
dell'opera verghiana
Analisi dei brani:
Il Verga teorico:
Il primo progetto dei Vinti: classi sociali e la lotta per la vita;
Impersonalità e regressione;
Prefazione ai Malavoglia: I " vinti " e la " fiumana del progresso ";
Da Vita nei campi: Rosso Malpelo; La lupa
Da Novelle rusticane: La roba
I Malavoglia - lettura integrale del romanzo
Microsaggio:
Lo straniamento
Luigi Pirandello: ritratto d’autore
Analisi dei testi
Lettura integrale del romanzo "Il fu Mattia Pascal"
Da L’umorismo:
Un’arte che scompone il reale
Da novelle per un anno:
Ciaula scopre la luna
Il treno ha fischiato
La trappola
Esame di Stato 2014/15
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“Sei personaggi in cerca d’autore” ,”Enrico IV" (trama)
Italo Svevo: ritratto d’autore
Analisi testi:
La Coscienza di Zeno, lettura integrale
Cenni su Crepuscolari e Futurismo
Eugenio Montale: - La vita - Il paesaggio e Ossi di seppia
Analisi testi:
da Ossi di Seppia
I limoni,
Non chiederci la parola,
Spesso il male di vivere ho incontrato,
Meriggiare pallido e assorto
Da Le Occasioni
La casa dei doganieri
Dora Markus
Giuseppe Ungaretti: La vita – La recherche ungarettiana
Da L’allegria:
In memoria
Il porto sepolto
Veglia
I fiumi
San Martino del Carso
Soldati
Italo Calvino:
Lettura individuale e analisi di un romanzo a scelta dalla trilogia “I nostri antenati”
Solo se ci sarà tempo: Lettura e commento dei testi antologizzati tratti da “Se una notte
d’inverno un viaggiatore”
La “Divina Commedia”. Dal Paradiso, lettura e analisi dei canti I, VI, XI, XXXIII.
Modelli di scrittura
Saggio breve
Analisi testuali di testi poetici e testi in prosa
Monticello B.za, 10 maggio 2015 prof.ssa Maria Pia Mariani
Esame di Stato 2014/15
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4.2 LINGUA STRANIERA
Docente: Fabiana Vendola
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
Il rapporto instauratosi con questa classe dal secondo al quinto anno di corso è parso subito
basato su presupposti di correttezza, rispetto e serietà. Il gruppo nell’insieme è sempre stato
caratterizzato da coscienziosità nello studio, da un vero e proprio desiderio di rendere proficua la
propria partecipazione alla vita scolastica. Solo pochi elementi hanno dimostrato scarsa continuità
nell’applicazione e limitato desiderio di approfondimento o di miglioramento delle proprie
competenze linguistiche.
Il buon livello d’impegno è stato dunque, indubbiamente, una buona base di partenza. Solo pochi
studenti, tuttavia, sono riusciti a sviluppare un livello di empatia tale con la lingua straniera da
potersi appropriare dello strumento linguistico per poter comunicare in maniera veramente
autonoma ed efficace nei vari contesti della quotidianità. Per la maggior parte degli studenti è
necessario che esista un contesto noto ed una fase specifica di preparazione affinché
l’espressione in lingua straniera possa fluire con opportuna disinvoltura.
Un buon numero di studenti di questa classe ha comunque raggiunto un livello di competenza
linguistica e culturale, in contesti controllati, indubbiamente discreto. Alcuni, pur non riuscendo a
padroneggiare con uguale sicurezza i diversi aspetti dell’inglese, sono comunque riusciti a
distinguersi in un determinato ambito, ad esempio in un buon controllo delle strutture
morfosintattiche, oppure nella pronuncia, o ancora nella capacità di comprensione della lingua
autentica. In generale, l’utilizzo corretto delle strutture grammaticali rimane l’aspetto più
problematico, mentre le capacità comunicative, soprattutto nello scritto, appaiono più sviluppate.
Per consentire agli studenti di raggiungere con i loro ritmi un’autonomia sempre maggiore
nell’utilizzo della lingua straniera, sono stati privilegiati metodi che hanno senz’altro valorizzato la
qualità a discapito, necessariamente, della quantità. Si è preferito, in altri termini, proporre un
numero relativamente ristretto di argomenti ed autori, per favorire l’acquisizione di solide
competenze lavorative attraverso le attività di gruppo, la multimedialità, la lezione partecipata
piuttosto che principalmente frontale e l’esposizione frequente alla lingua autentica (ad esempio
con la visione di lungometraggi in lingua o l’ascolto di registrazioni).
In conclusione, il bilancio del lavoro svolto dalla classe è da ritenersi globalmente positivo.
Monticello B.za, 15 maggio 2015 prof.ssa Fabiana Vendola
Esame di Stato 2014/15
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4.2 LINGUA STRANIERA
Docente: Fabiana Vendola
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
Conformemente a quanto ipotizzato all’inizio dell’anno scolastico, il programma d’inglese del
quinto anno si è articolato essenzialmente secondo lo schema che segue:
Lezioni di lingua effettuate con l’ausilio del testo New English File – Upper Intermediate (Unità
5-6).
Lezioni di potenziamento delle abilità orali ed approccio ad argomenti di civiltà afferenti al
mondo anglosassone, oppure di generico interesse culturale (ad es. referendum per
l’indipendenza della Scozia). Il testo New English File è stato utilizzato come spunto anche per
questo genere di attività, così come materiali non scolastici (articoli di giornali e riviste, libri,
ecc.).
Approfondimento della letteratura in lingua inglese, attraverso l’analisi di testi dell’epoca
moderna.
Visione guidata di film in lingua inglese.
Lavoro interdisciplinare con l’insegnante di scienze umane.
Preparazione alla terza prova scritta dell’Esame di Stato. La lingua straniera è stata coinvolta
in entrambe le simulazioni pluridisciplinari di terza prova svolte durante l’anno.
Lingua
“Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra
loro interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze
relative all’universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell’intero percorso
liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.” (programmi ministeriali)
L’utilizzo del testo “New English File” ha consentito di ripassare, completare ed approfondire le
conoscenze grammaticali, e di lavorare in maniera sistematica sulle quattro abilità linguistiche:
listening, speaking, reading e writing.
Cultura (programma d’esame)
“Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla caratterizzazione
liceale (letteraria, artistica, musicale, scientifica, sociale, economica), con particolare riferimento
alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea.
Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere);
comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema,
musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di natura non
linguistica, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.” (programmi
ministeriali)
Conformemente alle linee guida ministeriali, sono quindi stati proposti autori, testi e tematiche
dell’era moderna e contemporanea, nonché metodi d’indagine e materiali diversificati ed
eventualmente multimediali.
NB: I numeri di pagina indicati tra parentesi si riferiscono al libro di testo in adozione, A. Cattaneo-D.
De Flavis, Millenium – Concise, Signorelli Scuola. Il libro è stato utilizzato come integrazione degli
appunti presi in classe dagli studenti durante le spiegazioni dell’insegnante.
Introduzione all’era moderna ed al Modernismo
Il contesto storico (pp. 315-318, 320)
Esame di Stato 2014/15
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La nascita della psicoanalisi (p. 324)
Il movimento modernista in letteratura (p. 325)
Il flusso di coscienza ed il monologo interiore (p. 332)
Joseph Conrad
Vita e opere (pp. 336-338)
Lettura di un brano di descrizione paesaggistica da Heart of Darkness (materiale
fotocopiato), accompagnata dall’illustrazione pittorica dello stesso ad opera degli studenti.
Analisi dettagliata del brano
Lettura di un brano da Heart of Darkness relativo allo sfruttamento dei nativi del Congo (pp.
339-340). Analisi del brano.
Visione dell’inizio del film Apocalypse Now, per un confronto sommario con il romanzo.
Virginia Woolf
Vita e opere (pp. 375-377)
Lettura del brano iniziale di Mrs Dalloway (p. 378-379). Analisi del brano.
Visione del film Orlando. Analisi.
La riflessione sul romanzo Orlando ha fornito lo spunto per un approfondimento di attualità: è
stato visionato il discorso di Emma Watson alle Nazioni Unite sui diritti delle donne, risalente a
settembre 2014 (testo: fotocopiato, video: https://www.youtube.com/watch?v=p-iFl4qhBsE),
e ne è stato analizzato e commentato in maniera personale il contenuto.
Samuel Beckett
Vita e opere (p. 434)
Il teatro dell’assurdo (p. 432)
Lettura integrale in inglese di Endgame
Analisi particolareggiata di quattro estratti da Endgame (materiale fotocopiato), che sono
stati poi messi in scena (ad uso interno) dagli stessi studenti. L’attività di drammatizzazione è
stata fotografata da una studentessa della classe. Ciò ha consentito agli studenti di realizzare
un fotolibro, con immagini e testi, a testimonianza del lavoro svolto (a disposizione della
commissione d’Esame).
W.B. Yeats
Vita e opere (pp. 342-343)
Breve storia dell’indipendenza d’Irlanda (p. 347)
Analisi della poesia The Stolen Child (materiale fotocopiato) e ascolto della versione
musicata di Loreena Mackennit.
Analisi della poesia Easter 1916 e confronto con la precedente (pp. 343-345).
Il genere della Short Story nell’epoca moderna: esempi
Le quattro novelle elencate di seguito sono state lette insieme in classe e successivamente
analizzate in gruppi (prima in maniera autonoma, ed in seguito con la guida dell’insegnante). I
gruppi di lavoro si sono quindi documentati sull’autore, non tanto per arrivare ad una conoscenza
approfondita dello stesso e della sua opera, quanto per poter meglio contestualizzare il racconto
letto. Infine, le osservazioni prodotte sono state portate dai singoli gruppi all’attenzione della classe.
Ogni studente conosce per tanto nel dettaglio la novella che ha letto, e nelle linee essenziali
quelle degli altri gruppi:
James Joyce, Eveline (gruppo composto da: Giulia Riva, Gaia Di Salvo, Sofia, Airoldi, Andrea
Pozzi, Francesca Crippa e Alessia Lecca)
Earnest Hemingway, Cat in the Rain (gruppo composto da: Martina Stucchi, Federica
Colnago, Paola Cereda, Chiara Bonora e Arianna Riboldi)
Graham Greene, The Case for the Defence (gruppo composto da: Sonia Quaglia, Silvia Buzzi,
Deborah Anzani, Allison Cima e Giulia Cavalli)
Angela Carter, The Kiss (gruppo composto da: Claudia Mascotto, Giorgia Gentile, Elisa
Perego, Laura Rocca, Jennifer Dozio e Chiara Coden)
Esame di Stato 2014/15
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Scopo dell’attività è stato valutare l’evoluzione del genere del racconto nell’epoca moderna e
contemporanea, attraverso la lettura di alcuni esempi, e stimolare l’applicazione autonoma degli
strumenti di analisi del testo letterario acquisiti nel corso del triennio.
Lavoro interdisciplinare: Dewey, My Pedagogic Creed
I primi due capitoli del saggio di Dewey, analizzati nel dettaglio per la disciplina di scienze umane,
sono poi stati letti in inglese. Gli studenti sono pertanto in grado di spiegarne in lingua il contenuto.
Didattica della lingua straniera
Si precisa infine che tre studentesse di questa classe (Sofia Airoldi, Paola Cereda ed Allison Cima)
sono state coinvolte dall’insegnante nella progettazione e realizzazione di una lezione d’inglese
(tema: telling the time) presso la classe quinta della scuola primaria di C.na Crotta a Casatenovo
(Istituto Comprensivo di Casatenovo).
Monticello B.za, 15 maggio 2015 prof.ssa Fabiana Vendola
Esame di Stato 2014/15
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4.3 LATINO
Docente: Rossella Gattinoni
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
La classe, composta da 22 alunne, non ha beneficiato negli anni di un insegnamento continuativo
di Latino. Infatti sono titolare della cattedra di Latino solo da quest’anno scolastico. Tale
discontinuità ha causato qualche difficoltà nell’approccio iniziale, anche perché con solo 2 ore
alla settimana, non è stato possibile verificare o rinforzare le competenze nella traduzione. Ma la
disponibilità delle alunne, l’impegno e l’interesse dimostrati da subito hanno consentito di superare
le difficoltà iniziali. Proprio a causa dell’esiguità delle ore curriculari si è puntato soprattutto
all’analisi del testo, prevalentemente in traduzione. Lo studio del latino è stato, così, quest’anno,
occasione di approfondimento di altri aspetti legati all’ambito filosofico e letterario, in un’ottica
prevalentemente pluridisciplinare.
Nel corso dell’anno, la classe ha risposto complessivamente in modo discreto alla
programmazione. L’impegno è stato generalmente positivo, ma la partecipazione scarsamente
attiva e propositiva. L’acquisizione dei vari elementi della disciplina è stata piuttosto disomogenea.
Gli obiettivi di conoscenza, ma anche di rielaborazione personale, sono stati conseguiti con
sicurezza da un quarto della classe; la maggior parte ha studiato con discreta costanza
attestandosi su livelli positivi, pur senza rendere più personale lo studio, per contro alcune alunne si
sono accontentate di un’acquisizione mnemonica, per alcuni aspetti lacunosa e non del tutto
adeguata alle richieste.
OBIETTIVI
Conoscenza dei fenomeni letterari fondamentali dell’età imperiale (da Tiberio agli Antonini)
Capacità di analizzare i testi nelle strutture formali e linguistiche nonché negli aspetti tematici
Competenze trasversali di raffronto con fenomeni letterari relativi alla cultura occidentale, sia
italiana che europea in genere.
METODOLOGIA
Lezione frontale accompagnata da discussioni per problemi e relazioni di approfondimento di
carattere interdisciplinare con significativi agganci allo studio della letteratura italiana.
VERIFICHE
Non sono state effettuate verifiche scritte di valutazione delle sole competenze linguistiche.
Piuttosto frequenti, per contro, analisi testuali su passi oggetto di studio, con l’obiettivo di verificare
le capacità di comprensione, interpretazione e approfondimento dei testi letterari. Oltre alle
verifiche orali sono stati proposti test a simulazione di terza prova con risposte singole
Monticello B.za, 8 maggio 2015 prof.ssa Rossella Gattinoni
Esame di Stato 2014/15
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4.3 LATINO
Docente: Rossella Gattinoni
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
TESTO IN ADOZIONE
G. GARBARINO – L. PASQUARIELLO, Veluti Flos. Dall’età di Augusto ai regni romano-barbarici, vol. 2,
Paravia
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (quinto anno)
Consolidare le competenze linguistiche e la padronanza lessicale dell’italiano attraverso la
riflessione su testi in lingua e in traduzione d’autori latini
Accostarsi con graduale consapevolezza al lessico della poesia, della retorica, della politica,
della filosofia e delle scienze
Saper cogliere lo specifico letterario del testo
Riflettere sulle scelte di traduzione attraverso analisi contrastiva
COMPETENZE
Decodificare il messaggio di un testo in latino e in italiano
Praticare la traduzione come strumento di conoscenza di un’opera e di un autore
Analizzare e interpretare il testo, cogliendone le caratteristiche di genere, l’intenzione
comunicativa, i valori estetici e culturali.
Acquisire consapevolezza dei tratti più significativi della civiltà romana attraverso i testi
Cogliere il valore fondante del patrimonio letterario latino per la tradizione europea
Padroneggiare le strutture morfosintattiche e il lessico della lingua italiana, avendo
consapevolezza delle loro radici latine
Consolidare le tecniche di scrittura dei testi di tipo espositivo e argomentativo
Padroneggiare gli strumenti espressivi della comunicazione orale
METODI E TECNICHE DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale
Lezione partecipata
Analisi testuale secondo la scansione: comprensione, analisi, interpretazione e
approfondimento
Utilizzo di strumenti di comunicazione visiva e multimediale
VERIFICHE
Analisi testuali su passi letterari previsti nella programmazione e analizzati in classe
Questionari in forma di III prova (risposte brevi, trattazione sintetica, scelta multipla)
Interrogazioni orali
CONOSCENZE
Cultura
Conoscere le linee generali della storia della letteratura latina dall’età giulio-claudia al II secolo
d.C. attraverso gli autori e i generi più significativi (Seneca; Petronio; Marziale; Lucano; Quintiliano,
Tacito; Apuleio).
MODULO 1 IL ROMANZO ANTICO
UNITÀ DIDATTICA 1
PETRONIO
Contestualizzazione storica.
Esame di Stato 2014/15
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Autore, opera, stile.
In traduzione:
Il ritratto di Tacito, Annales, XVI, 18-19
Lettura integrale (in traduzione) del Satyricon
La matrona di Efeso: Cfr. Fedro: Appendix Perottina, 13,Vidua et miles (in traduzione) cfr. Boccaccio
(Decameron, II,2).
In lingua:
Satyricon, 37-38,5 (La presentazione dei padroni di casa)
*Aspetti critici: breve excursus nel romanzo antico. L’incombere della morte. La figura di Fortunata
(Auerbach, Mimesis). Il realismo, un confronto con il verismo: G.Verga, La roba . Lo stile e i modelli
letterari. Petronio e il Satyricon nel tempo.
UNITÀ DIDATTICA 2
APULEIO TRA ROMANZO E MAGIA
Contestualizzazione storica. Autore, opera. Il romanzo: Metamorphoseon libri XI. Stile
In traduzione
Metamorphoseon libri XI
Prologo, XI,I,1 Lucio si presenta
La preghiera a Iside, XI,1-2
Il ritorno alla forma umana, XI,13-15
La favola di Amore e Psiche (passi antologizzati)
In lingua
da Metamorphoseon, III, 24-25: metamorfosi e disperazione di Lucio
Aspetti critici: la struttura dell’opera, i livelli di lettura . Le novelle di magia e le novelle milesie (cfr
Petronio); la struttura delle Metamorfosi (Bachtin, Estetica e romanzo); l’identità perduta e ritrovata
in letteratura . La novella del doglio in Boccaccio (Dec, VII,2). Apuleio e la fabula di Amore e
Psiche nel tempo
MODULO 2 UNA QUESTIONE ETICA
UNITÀ DIDATTICA 1
SENECA
Autore, opera e stile. La filosofia dell’interiorità. I Dialogi Le Epistole a Lucilio. Le tragedie. Il tempo.
Il difficile rapporto con la politica. Seneca nel tempo.
In traduzione
De brevitate vitae, 10, 2-5 (il valore del passato)
12, 1-7; 13, 1-3 (la galleria degli occupati)
De tranquillitate animi, 2, 6-15 (l’angoscia esistenziale)
24, 19-21 (L’esperienza quotidiana della morte)
Epistuale ad Lucilium, 1 (Riappropriarsi di sé e del proprio tempo)
Dalle tragedie: il significato del corpus senecano. Razionalità e furo. Una lettura politica dell’opera.
Brevi riflessioni sul Thyestes
In lingua:
De brevitate vitae, 1, 1-4 (La vita è davvero breve?)
Epistuale morales ad Lucilium, I, 47,1-4 (gli schiavi sono uomini)
Esame di Stato 2014/15
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*Aspetti critici: la filosofia a Roma; stoicismo e impegno politico, il princeps e i valori della politica.
Lo scorrere del tempo. Il dibattito sul significato della produzione tragica di Seneca. Il suicidio di
Seneca.
UNITÀ DIDATTICA 2
ECHI DEL PENSIERO DI SENECA
Il male di vivere
Seneca, De tanquilliatate animi, I,1,2
Lucrezio, De rer. Nat,. III, 1003-1010
Baudelaire, I fiori del male, Spleen, Il viaggio
UNITÀ DIDATTICA 3
REALISMO ANTIRETORICO DELLA ROMA IMPERIALE
MARZIALE
Il genere dell’epigramma a Roma. Tecniche di scrittura. Temi e stile. Bersagli polemici.
In traduzione
Esempi di epigrammi antologizzati
In lingua:
Epigrammata, X,4 (Una poesia che sa di uomo)
III,26 (Tutto appartiene a Candido…)
UNITÀ DIDATTICA 4
L'INSEGNAMENTO A ROMA TRA MORALE E RETORICA
Quintiliano e l'età dei Flavi. Gli intellettuali. L'educazione a Roma. La decadenza dell’oratoria
In traduzione
Institutio oratoria, I,2,18-22 (Vantaggi dell’insegnamento collettivo)
I,2,4-8 (Anche a casa si corrompono i costumi)
I,3,8-12 (L’importanza della ricreazione)
In lingua:
9-12 (prooemium: retorica e filosofia nella formazione)
II,2,4-8 (Il maestro ideale)
Aspetti critici: il sistema scolastico a Roma e le novità pedagogiche di Quintiliano. Quintiliano nel
tempo. Il canone classico del X libro (il giudizio su Seneca)
UNITÀ DIDATTICA 4
MODULO 3 LA STORIOGRAFIA ANTICA
UNITÀ DIDATTICA 1
Esame di Stato 2014/15
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LE ORIGINI
Le origini della storiografia latina. Annalistica e monografie. Cenni alla storiografia greca. I grandi
storiografi latini: Cesare, Sallustio e Livio.
UNITA DIDATTICA 2
**TACITO
Autore, opera, stile. La concezione storiografica. Tacito nel tempo.
In traduzione
da Agricola, 30-31,3 (Il discorso di Calgaco)
da Germania, 19 (La fedeltà coniugale)
da Annales, XIV,8 (La tragedia di Agrippina)
XV, (Nerone e l’incendio di Roma)
In lingua:
Da Germania, 4 (Un popolo incontaminato)
Da Annales, I,1 (Il proemio)
*Aspetti critici: il ruolo delle masse; gli imperatori; pessimismo e moralismo; le donne nella società
germanica. Roma e i Germani; Tacito e i cristiani; il realismo e i limiti della storiografia antica
(Auerbach, Mimesis).
** Alla data attuale questa unità didattica deve ancora essere svolta
Monticello B.za, 8 maggio 2015 prof.ssa Rossella Gattinoni
Esame di Stato 2014/15
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4.4 STORIA DELL’ARTE
Docente: Susanna Formenti
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
Profilo della classe e risultati conseguiti
Fin dal terzo anno scolastico la classe 5SA ha mostrato serietà e puntualità rispetto agli impegni
scolastici. Nel corso dei due anni successivi molti studenti hanno mantenuto una motivazione
costante ma non è stato così per tutti, i percorsi compiuti e i livelli raggiunti sono dunque risultati
diversificati. Mentre alcuni hanno regolarmente accresciuto le loro competenze, per altri sono
emerse evidenti difficoltà di organizzazione dello studio o si è verificato anche un impegno alterno.
A volte la classe ha manifestato una certa preoccupazione per gli esiti scolastici e le valutazioni.
Nonostante questo buona parte della classe ha ottenuto risultati discreti con alcuni livelli anche
ottimi. Solo un gruppo di studenti ha rivelato fino all’ultimo una certa fragilità pur conseguendo un
sufficiente livello di preparazione relativo alle conoscenze e competenze di base.
Contenuti
I contenuti del programma svolto si concentrano soprattutto sugli sviluppi delle correnti artistiche
dell’Ottocento e la trattazione di alcuni movimenti d’avanguardia del primo Novecento.
Metodi e strumenti
La classe ha lavorato sulla conoscenza, contestualizzazione e interpretazione di stili, correnti e di
singole personalità artistiche e sulla lettura delle opere d’arte. Si è posta particolare attenzione alle
connessioni che corrono fra gli aspetti tematici, il linguaggio visivo, il contesto storico-stilistico e i
contenuti espressivi.
Inoltre i metodi adottati hanno compreso lo svolgimento di lezioni frontali con l’ausilio di immagini
proiettate, esercizi di lettura scritta o orale dell’opera d’arte, confronti fra opere, correnti e artisti. Le
frequenti interrogazioni ad inizio lezione si sono rivelate utili per sollecitare uno studio costante,
verificare gli argomenti della lezione precedente e per introdurre i nuovi contenuti in programma.
Il libro di testo utilizzato è Le storie dell’arte, volume 3, Nicoletta Frapiccini e Nunzio Giustozzi, Hoepli.
Verifiche
I livelli raggiunti sono stati valutati con prove orali e scritte. Le verifiche scritte sono state strutturate
con quesiti a risposta breve (generalmente in dieci righe) e somministrate sia in itinere che a fine
quadrimestre.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione, in particolare per le verifiche destinate alla simulazione
della terza prova dell’Esame di Stato, si è fatto riferimento a quelli adottati dal Collegio docenti;
nell’attribuzione del voto sono stati considerati gli elementi sotto elencati.
Conoscenze:
assimilare i contenuti disciplinari relativi alle linee di sviluppo del percorso storico artistico;
acquisire i codici linguistici appartenenti alla pittura, alla scultura e all’architettura (propri delle
correnti e dei singoli artisti).
Abilità:
esprimere in modo corretto e chiaro i contenuti;
cogliere le connessioni tra gli argomenti svolti;
saper organizzare le conoscenze e i concetti essenziali;
saper rielaborare i contenuti in modo autonomo.
Competenze:
utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico della materia;
analizzare gli aspetti iconografici, strutturali ed espressivi dell’opera d’arte;
riconoscere gli stili artistici, le tecniche e i materiali;
Esame di Stato 2014/15
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inquadrare artisti e opere nel relativo contesto storico;
comprendere la relazione fra la produzione artistica e il contesto storico secondo un approccio
multidisciplinare.
Monticello B.za, 30 aprile 2015 prof.ssa Susanna Formenti
Esame di Stato 2014/15
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4.4 STORIA DELL’ARTE
Docente: Susanna Formenti
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO:
Le storie dell’arte, volume 3, Nicoletta Frapiccini e Nunzio Giustozzi, Hoepli.
Il Seicento: introduzione, i linguaggi nelle tre arti. Caravaggio, G. Bernini e F.Borromini
Il primo Settecento in architettura: Juvarra e Vanvitelli. Il Vedutismo: dati sintetici.
Il Neoclassicismo: introduzione con dati storici e artistici. Canova; Teatro alla Scala del Piermarini.
Il Romanticismo: aspetti generali, soggetti e caratteri tecnico-stilistici, immagini e esempi tratti dalla
pittura europea.
Il paesaggio romantico e W.Turner: il ponte del diavolo al San Gottardo – Bufera di neve – Didone
costruisce Cartagine – L’incendio della Camera dei lords e dei comuni 16 ottobre 1834 – Pioggia,
vapore e velocità.
Realismo e Scuola di Barbizon. T. Rousseau: Sotto le betulle; C.F.Daubigny: Mattina; G.Courbet: Un
funerale a Ornans.
Impressionismo: introduzione.
Eduard Manet: Le déjeuner sur l’herbe – Olympia – Il bar delle Folies Bergère .
Claude Monet: La gazza – Donne in giardino – La Grenouillère – Impression: soleil levant – Donna
con parasole e bambino – La cattedrale di Rouen – la serie delle Ninfee.
Post-impressionismo: dati generali.
Paul Gauguin:La visione dopo il sermone – Non andremo al mercato oggi – Manau Tupapau ( lo
spirito dei morti veglia) – Vicino al mare – Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?.
Vincent Van Gogh: I mangiatori di patate – Autoritratti – Ritratto di père Tanguy – La camera da
letto – Ritratto di Madame Roulin – Vaso con girasoli – Notte stellata – Campo di grano con corvi
Paul Cézanne: La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise – Donna con caffettiera blu – Natura
morta con mele e arance – Le grandi bagnanti – La montagna Sainte-Victoire.
Art Nouveau e architettura del ferro: caratteri generali.
Antoni Gaudì: Palazzo Guell - Casa Batllò – Casa Milà – Parco Güell – Sagrada Familia.
Gustav Klimt: Medicina – Nuda Veritas – Giuditta I e II – Il bacio – Il fregio di Beethoven.
Le Avanguardie storiche: caratteri generali.
Introduzione all’Espressionismo.
Eduard Munch: La bambina malata – Sera sul viale Karl Johan – L’urlo – Chiaro di luna – Il sole.
I Fauves e Henry Matisse: Lusso, calma e voluttà – Ritratto con la riga verde - La gioia di vivere –
Armonia in rosso- La danza – Nudo blu.
Pablo Picasso . Formazione, periodo blu: Poveri in riva al mare; periodo rosa: I saltimbanchi;
periodo protocubista: Ritratto di Gertrude Stein – Les demoiselles d’Avignon – Fabbrica a Horta de
Ebro; Cubismo analitico: Ritratto di Ambroise Vollard; Cubismo analitico/sintetico: Natura morta
con sedia impagliata; Cubismo sintetico: Chitarra (1913); il “ritorno all’ordine”: Donne che corrono
sulla spiaggia; periodo postcubista: – Guernica – Il sogno – Donna che piange.
Futurismo:caratteri generali
Umberto Boccioni: Autoritratto – La città che sale – Visioni simultanee – Stati d’animo I e II – Forme
uniche della continuità nello spazio.
Esame di Stato 2014/15
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Tra espressionismo e astrattismo:
Il Cavaliere Azzurro e Vasilij Kandinskij: Coppia a cavallo – Case a Murnau – Primo acquarello
astratto – Improvvisazione XI – Composizione VII – Diversi cerchi – Insieme multicolore.
Paul Klee: Davanti alle porte di Kairouan – Separazione di sera – Paesaggio con uccelli gialli –
Strada principale e strade secondarie – Ad marginem – Senza titolo.
La Metafisica e Giorgio De Chirico: L’enigma dell’oracolo – Melanconia – La torre rossa – Canto
d’amore – Le muse inquietanti – Ritratto premonitore di Apollinaire – Ettore e Andromaca.
Il Surrealismo: caratteri generali.
Salvador Dalì: Ritratto del padre (1920-21) – Ritratto di Luis Buñuel – La persistenza della memoria –
Costruzione molle con fagioli bolliti – Sogno causato dal volo di un’ape – Stipo antropomorfico –
San Giovanni della Croce.
Juan Mirò: La fattoria – Il carnevale di arlecchino – La poetessa – Blu II.
Il Razionalismo e il Bauhaus: sede del Bauhaus a Dessau
Monticello B.za, 30 aprile 2015 prof.ssa Susanna Formenti
Esame di Stato 2014/15
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4.5 FILOSOFIA
Docente: Flavio Clerici
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
Nell’arco del triennio la classe si è sempre mostrata attenta, partecipativa e impegnata, riuscendo
a raggiungere livelli di analisi e sintesi via via più efficaci e accurati.
Nel percorso seguito in filosofia si è cercato di condurre da un metodo di studio più ripetitivo e
mnemonico a una capacità di rielaborazione e di sintesi critica. Se, infatti, le ragazze hanno
mostrato fin da subito confidenza e padronanza dei contenuti, anche in virtù di buone capacità
mnemoniche, si sono, invece, ravvisate maggiori difficoltà nell’elaborazione critico-personale del
dato di studio. A fronte di questa criticità iniziale, il gruppo classe ha saputo negli anni crescere,
lavorando con quella serietà e responsabilità che ha permesso loro di giungere a livelli di
autonomia soddisfacenti.
Il livello della classe risulta positivo. In particolare il gruppo classe dal punto di vista del rendimento
si può così suddividere:
Solo pochi hanno raggiunto in modo sufficiente, o appena sufficiente, gli obiettivi.
La maggior parte della classe si è attestata tra un livello discreto e buono.
Alcuni mostrano capacità e competenze più che buone.
OBIETTIVI GENERALI
L’insegnamento della filosofia nella scuola secondaria superiore è da intendersi non come
trasmissione di un sapere compiuto, ma come educazione alla ricerca, cioè acquisizione di un
abito di riflessione e di una capacità di dialogare con gli autori e con un qualsiasi punto di vista
altro, che costituiscono la viva testimonianza della ricerca in fieri.
La disciplina intende:
- Maturare l’abitudine al confronto di idee, nel senso della promozione di una educazione
antidogmatica e aperta.
- Acquisire una specifica disponibilità alla ricerca di senso e alla problematizzazione di sé e del
mondo, potenziando l’attitudine alla riflessione non emotiva o immediata, ma critica.
- Affinare l’inclinazione all’argomentazione, intesa come sviluppo delle capacità logiche del
pensiero contro l’imprecisione e la mancanza di rigore.
OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere i movimenti e le figure fondamentali della filosofia contemporanea.
- Riconoscere ed utilizzare il lessico e le categorie essenziali della filosofia.
- Effettuare confronti per individuare analogie e differenze, affinità e debiti tra differenti percorsi
filosofici.
- Contestualizzare le interpretazioni filosofiche in relazione al pensiero complessivo dell’autore, ai
movimenti filosofici e all’epoca storica.
METODOLOGIA
Gli argomenti sono stati affrontati con lezioni frontali aperte agli interventi degli studenti. La trattazione
del programma ha seguito le tradizionali linee cronologiche.
STRUMENTI
Libro di testo:
- A. La Vergata, F. Trabattoni, Filosofia cultura cittadinanza. Da Schopenhauer a oggi, vol. 3, La
Nuova Italia, 2011
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli studenti sono stati valutati sulla base di interrogazioni orali e scritte (anche sullo stile della terza
prova d’esame).
Si sono verificati:
Esame di Stato 2014/15
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- Il livello e la qualità della comprensione dei concetti e dei temi fondamentali.
- La capacità di rielaborazione e confronto autonomo dei contenuti.
- La definizione dei processi generali o del contesto di cui l’evento/autore è manifestazione
concreta.
- Il collegamento di eventi/autori fra loro lontani ma che presentano caratteristiche comuni.
- L’utilizzo delle conoscenze acquisite per mettere a confronto questioni che presentano caratteri
comuni.
- La precisione nell’utilizzazione del lessico filosofico.
Per una più corretta valutazione complessiva dello studente si è deciso di tenere in considerazione
anche l’attenzione e la partecipazione durante le lezioni.
Monticello B.za, 30 aprile 2015 prof. Flavio Clerici
Esame di Stato 2014/15
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4.5 FILOSOFIA
Docente: Flavio Clerici
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
Volume 2: raccordo con il programma dell’anno precedente
1. HEGEL E FEUERBACH
a. I capisaldi del sistema
- Risoluzione del finito nell’infinito: il vero è l’intero
- Identità reale-razionale: panlogismo
- Giustificazionismo filosofico: funzione descrittiva, nottola di Minerva
- Dialettica: tesi, antitesi, sintesi
b. Fenomenologia dello Spirito
- Caratteri generali dell’opera
- Servo/padrone
- Coscienza infelice
c. Enciclopedia delle scienze
- Spirito oggettivo: società civile/Stato
- Statalismo: organicismo, contrarietà al modello liberale e democratico
- Un modello di totalitarismo ante-litteram
- Storicismo: teodicea, astuzia della ragione, eroi della storia
d. Il rovesciamento dell’idealismo in Feuerbach
- Destra e sinistra hegeliana: caratteri generali
- Il controverso rapporto con Hegel
- L’essenza del cristianesimo: la critica alla religione e l’ateismo positivo
- L’umanesimo naturalistico: materialismo e teoria degli alimenti (l’uomo è ciò che mangia)
Volume 3: A. La Vergata, F. Trabattoni, Filosofia cultura cittadinanza. Da Schopenhauer a oggi,
La Nuova Italia, 2011
2. MARX >> p. 104-124
a. Le critiche del marxismo
- La critica a Hegel (misticismo logico)
- La critica allo Stato moderno e all’economia borghese
- Manoscritti economico-filosofici: alienazione
- Analogie e differenze con Feuerbach: antropologia e religione
b. L’ideologia tedesca
- La critica all’ideologia
- Materialismo storico-dialettico
- Struttura e sovrastruttura, dialettica forze produttive/rapporti di produzione
c. Il Manifesto
- Il ruolo della borghesia
- La storia come lotta di classe
- La critica ai falsi socialismi
d. Il Capitale
- Il sistema pre-borghese/capitalistico
- Il plus-valore e il plus-lavoro
- Le contraddizioni del sistema capitalistico
- La dittatura del proletariato
- La futura società comunista
3. SCHOPENHAUER >> p. 4-25
a. Il mondo come volontà e rappresentazione
Esame di Stato 2014/15
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- L’interpretazione di fenomeno e noumeno
- La rappresentazione come velo di Maya
- La via d’accesso alla cosa in sé
- La volontà di vivere e i suoi caratteri
b. La riflessione esistenziale
- Dolore e piacere
- La sofferenza universale
c. Il pessimismo: critica delle varie forme di ottimismo
- Il pessimismo cosmico
- Il pessimismo storico
- Il pessimismo sociale
d. Le vie di liberazione dal dolore
- Arte
- Etica
- Ascesi
4. KIERKEGAARD >> p. 38-51
a. La critica di Hegel e la categoria dell’esistenza
- La categoria di singolo e possibilità
b. Aut Aut e gli stadi dell’esistenza
- Vita estetica (Don Giovanni)
- Vita etica (giudice Guglielmo)
- Vita religiosa (Abramo)
c. La drammaticità dell’esistenza
- Angoscia e disperazione
- Lo scandalo della fede
5. POSITIVISMO: COMTE, MILL, DARWIN >> p. 76-77, 85, 152-164, 184-192, 200-211
a. Caratteri generali del Positivismo
- Il termine positivo
- Privilegiamento della scienza e del metodo scientifico
b. Comte e il Corso di filosofia positiva
- La legge dei tre stadi: teologico, metafisico, scientifico
- La classificazione delle scienze
- La dottrina della scienza e il positivismo sociale
c. Stuart Mill
- Empirismo antidogmatico, induzione, uniformità della natura e previsione
- Sulla libertà
- Libertà d’opinione e libertà d’azione
- Utilitarismo ed etica delle conseguenze
d. Darwin
- L’origine della specie: evoluzionismo e selezione naturale
- L’origine dell’uomo: discendenza dalla scimmia
6. NIETZSCHE >> p. 252-275
a. Caratteri del pensiero
- La distruzione delle certezze
- I maestri del sospetto
b. Il periodo giovanile
- La nascita della tragedia: apollineo/dionisiaco
- Il razionalismo socratico e il processo di decadenza socratico
- Sull’utilità e il danno della storia per la vita: critica allo storicismo
- Storia monumentale, antiquaria, critica
c. La filosofia del mattino
- Umano, troppo umano: l’origine umana dei sentimenti morali
- Genealogia della morale: il metodo genealogico e la morale dei servi/signori
- L’accettazione totale della vita: l’esaltazione dei valori vitali
- La gaia scienza: l’uomo folle e l’annuncio della morte di Dio
Esame di Stato 2014/15
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- Il crepuscolo degli idoli: la menzogna consolatrice di Dio e la sua dissoluzione
d. Il periodo di Zarathustra
- Così parlò Zarathustra
- Superuomo-oltreuomo
- Trasvalutazione dei valori
- Eterno ritorno e amor fati
- Nichilismo incompiuto/compiuto
- Volontà di potenza
7. FREUD >> p. 348-360, 364-369, 370-372
a. La terapia psicoanalitica
- I disturbi psichici e la scoperta dell’inconscio
- Studi sull’isteria: il caso di Anna O. e il metodo catartico (rimozione)
- Le libere associazioni
b. La struttura della psiche e il determinismo psichico
- Prima topica: conscio, preconscio, inconscio
- Seconda topica: Es, Io, Super-Io
- L’interpretazione dei sogni: contenuto manifesto/latente
- Il fenomeno onirico e la sua decodifica
- Psicopatologia della vita quotidiana: atti mancati
c. La sessualità infantile e le pulsioni
- Il bambino perverso e polimorfo
- Le età evolutive: orale, anale, fallica, latenza, genitale
- Il complesso di Edipo
d. La riflessione socio-morale e religiosa
- Il disagio della civiltà: la società come male minore
- Il Super-Io sociale
- Principio di piacere/di realtà
- Eros/Thanatos e il carteggio sulla guerra
- L’avvenire di un’illusione: “infantilismo” della religione
8. PRAGMATISMO: PIERCE E DEWEY >> p. 418-425, 444-450, 452-453
a. Il pragmatismo americano
- Il valore pratico della conoscenza
- Il fissarsi della credenza: dubbio e credenze
- L’abduzione e il fallibilismo
- La regola pragmatica
b. Dewey
- Il pensiero come strumento
- La nozione d’esperienza
- Le tappe dell’indagine
- Educazione e democrazia
9. ANTIPOSITIVISMO: BERGSON, DILTHEY, WEBER >> p. 323, 326-334, 337-342, 384-387, 389-393
a. Lo Spiritualismo e la reazione al Positivismo
- Caratteri dello Spiritualismo francese
- La filosofia contro la scienza
b. Bergson: il tempo dello spirito
- Saggio sui dati immediati della coscienza: tempo della scienza/coscienza
- Durata e libertà
- Memoria pura e ricordo-immagine
- L’evoluzione creatrice: slancio vitale ed evoluzione
- Intelligenza e intuizione
- Società chiusa/aperta
- Religione statica/dinamica
c. Dilthey: lo storicismo tedesco
- Scienze della natura/dello spirito
- L’individualità dei fatti umani
Esame di Stato 2014/15
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- La teoria del comprendere
d. Weber: la metodologia delle scienze storico-sociali
- L’avalutatività
- L’imputazione causale e i giudizi di possibilità oggettiva
- La teoria dei tipi ideali
10. POSTPOSITIVISMO: POPPER E FEYERABEND >> p. 600-601, 688-693, 695-698, 706-712
a. Il neopositivismo
- Circolo di Vienna
- Principio di verificazione
b. Popper: La logica della scoperta scientifica
- Fallibilismo e ricerca senza fine
- Il problema dell’induzione
- Il criterio di falsificabiltà
- Il metodo della scienza: trial and error (congetture e confutazioni)
- Tra corroborazione e verosomiglianza
- Critica a marxismo e psicoanalisi, riabilitazione della metafisica
c. Le dottrine etico-politiche
- La società aperta e i suoi nemici
- La teoria della democrazia come procedura
- Il riformismo gradualista
- Cattiva maestra televisione: i pericoli della televisione e la patente per fare tv
d. Kuhn, Lakatos, Feyerabend
- Struttura delle rivoluzioni sceintifiche: scienza normale/rivoluzionaria
- Paradigma e conversione
- La metodologia dei programmi di ricerca scientifici: programmi di ricerca
- Progresso e razionalità - Contro il metodo: l’anarchismo metodologico (anything goes)
- La storia della scienza e il caso Galileo
Monticello B.za, 30 aprile 2015 prof. Flavio Clerici
Esame di Stato 2014/15
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4.6 STORIA
Docente: Flavio Clerici
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
L’atteggiamento della classe, durante tutto il corso del triennio, è stato collaborativo e ben
partecipato, cosa che ha creato un clima di apprendimento efficace e positivo. Anche l’impegno
durante le lezioni e nel lavoro domestico è risultato adeguato e regolare. Tutto questo ha permesso
di instaurare con il docente un sereno dialogo educativo che ha prodotto risultati di maturazione
didattico-educativa.
Il livello della classe risulta positivo. In particolare il gruppo classe dal punto di vista del rendimento
si può così suddividere:
Solo pochi hanno raggiunto in modo sufficiente, o appena sufficiente, gli obiettivi.
La maggior parte della classe si è attestata tra un livello discreto e buono.
Alcuni mostrano capacità e competenze più che buone.
OBIETTIVI GENERALI
L’insegnamento della storia nell’ultimo anno intende:
- Affinare le capacità di riconoscere la sovra-determinazione del fatto storico attraverso le
interconnessioni e i rapporti tra i diversi piani che lo costituiscono.
- Sviluppare la consapevolezza dell’importanza della memoria collettiva, al fine di scoprire la
dimensione storica del presente e favorire una relazione adulta con il proprio tempo.
- Maturare un’attenzione alle differenze per migliorare il senso del pluralismo culturale e la
capacità di confronto con sistemi di valori diversi.
- Orientare nella complessità di un dibattito a più voci.
OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere e comprendere le linee fondamentali di sviluppo della storia contemporanea.
- Imparare a selezionare gli avvenimenti rilevanti all’interno del processo storico.
- Saper utilizzare gli strumenti concettuali e il lessico specifico della disciplina storica.
- Leggere il fatto storico nelle sue sovradeterminazioni.
METODI
Gli argomenti sono stati affrontati con lezioni frontali aperte agli interventi degli studenti. La
trattazione del programma ha seguito le tradizionali linee cronologiche, con un costante raffronto
fra presente e passato.
CONTENUTI
L’esposizione dei contenuti storici fondamentali si è avvalsa dell’ausilio del profilo storico in
adozione e, in alcuni casi (per evidenti limiti temporali), è stata accompagnata da presentazioni
schematiche e appunti forniti dal docente al fine di facilitare la comprensione e sintetizzare
rapidamente problematiche ampie e complesse.
STRUMENTI
Libro di testo
- F. M. Feltri, F. M. Bertazzoni, F. Neri, Chiaroscuro, Dal Novecento ai giorni nostri, vol. 3, Sei, 2012
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli studenti sono stati valutati sulla base di interrogazioni orali e scritte (anche sullo stile della terza
prova d’esame).
Si sono verificati:
- Il livello e la qualità delle conoscenze storiche fondamentali.
- La capacità di selezionare le informazioni, di risalire dai fatti specifici ai processi generali, di
mostrare e chiarire i nessi logici fra eventi.
Esame di Stato 2014/15
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- La competenza espositiva.
- La precisione nell’utilizzazione del lessico.
- La capacità di confrontare fenomeni storici e interpretazioni collegando eventi fra loro
lontani ma che presentano caratteristiche comuni.
Per una più corretta valutazione complessiva dello studente si è deciso di tenere in considerazione
anche l’attenzione e la partecipazione
Monticello B.za, 30 aprile 2015 prof. Flavio Clerici
Esame di Stato 2014/15
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4.6 STORIA
Docente: Flavio Clerici
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
1. L’ITALIA GIOLITTIANA >> unità I cap. 4
a. L’età giolittiana
- La crisi di fine secolo
- Politica interna: trasformismo, suffragio universale, rapporto col Psi di Turati
- Politica sociale: legislazione sul lavoro e riforme
- Politica economica: decollo industriale, guerra doganale
- Politica estera: guerra di Libia
- Questione meridionale: divario Nord/Sud, brigantaggio, emigrazione
2. LA PRIMA GUERRA MONDIALE >> unità II e unità III
a. La situazione prebellica e lo scoppio del conflitto
- Cause remote: politiche, economiche, militari
- Crisi internazionali: Marocco, Balcani
- Causa prossima: attentato di Sarajevo
b. Dalla guerra di movimento alla guerra di logoramento
- Blitzkrieg e piano Schlieffen
- Fronte occidentale e fronte orientale
- La guerra di trincea
c. L’Italia nella grande guerra
- Neutralisti/interventisti
- Patto di Londra
d. La svolta del 1917
- L’uscita della Russia dalla guerra
- L’intervento americano: Wilson e i 14 Punti
- Caporetto: la grande offensiva austro-tedesca in Italia
e. La fine del conflitto e le sue conseguenze
- Il crollo degli Imperi centrali e gli armistizi
- Il nuovo assetto geopolitico: la Conferenza di Parigi e i trattati di pace
- Il Trattato di Versailles
- La vittoria mutilata
3. LA RIVOLUZIONE RUSSA E IL TOTALITARISMO COMUNISTA DI STALIN >> unità IV
a. La Russia dal governo provvisorio alla rivoluzione
- Il conflitto russo-nipponico e la domenica di sangue a Pietroburgo
- La rivoluzione di febbraio e il crollo del regime zarista
- Il partito socialdemocratico: menscevichi/bolscevichi
- Lenin e le Tesi d’aprile
- La rivoluzione d’ottobre e i provvedimenti del nuovo governo
- La guerra civile e la nascita dell’Urss
- Dal comunismo di guerra alla Nep
b. Lo stalinismo
- Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo Paese
- Dittatura del partito
- Pianificazione e industrializzazione forzata
- Repressione: gulag e purghe
4. MUSSOLINI E IL TOTALITARISMO FASCISTA DEL VENTENNIO >> unità V
a. La crisi del dopoguerra in Italia
- Problemi del dopoguerra
Esame di Stato 2014/15
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- Biennio rosso
- Elezioni del ’19
- Fasci italiani di combattimento e squadrismo
b. Il fascismo di Mussolini
- Il Pnf (partito nazionale fascista) e il programma
- La marcia su Roma e la presa del potere
- La costruzione del regime: elezioni del ’24 e delitto Matteotti
c. Definizione e caratteristiche del regime totalitario fascista
- Totalitarismo: tra propaganda e dissenso
- Politica interna: leggi fascistissime,
- Politica economica: sistema corporativo, interventismo statale, autarchia
- Politica religiosa: Patti lateranensi
- Politica estera: conquista dell’Etiopia, Asse Roma-Berlino, antisemitismo
5. LA REPUBBLICA DI WEIMAR E IL TOTALITARISMO NAZISTA DI HILER >> unità VI e unità X
a. La Repubblica di Weimar e i primi passi del nazismo hitleriano
- Il Trattato di Versailles
- I primi governi socialdemocratici e la lotta all’eversione
- La nascita del nazismo
- Il putsch di Monaco e il Mein Kampf
- La politica di Stresemann: legami internazionali e rinascita economica
- Piano Dawes e trattato di Locarno
b. Totalitarismo e regime del terrore: la Germania di Hitler
- La conquista del potere
- L’incendio del Reichstag, la legge dei pieni poteri e il partito unico
- La repressione del dissenso
- Disoccupazione e ripresa economica
c. La tragedia della Shoah
- La persecuzione giuridica: leggi di Norimberga
- Ghettizzazione, concentramento, soluzione finale
- Auschwitz e i centri di sterminio
- Hannah Arendt, La banalità del male
6. LECONOMIA E POLITICA TRA LE DUE GUERRE >> unità VII
a. La crisi del ’29
- Gli Usa nel dopoguerra
- Il crollo di Wall Street e la grande depressione
- Il New Deal di Roosevelt e Keynes
b. Le origini del conflitto
- La politica estera e la ricerca dello spazio vitale
- L’intervento nella guerra civile spagnola: il banco di prova dell’alleanza nazi-fascista
- L’aggressività hitleriana e l’appeasement
- L’annessione di Austria e Cecoslovacchia
- Il patto Molotov-Ribbentrop
- L’invasione della Polonia
7. LA SECONDA GUERRA MONDIALE >> unità VIII e unità IX
a. Le origini del conflitto
- L’aggressività hitleriana e l’appeasement
- L’annessione di Austria e Cecoslovacchia
- Il patto Molotov-Ribbentrop
- L’invasione della Polonia
b. L’attacco nazista all’Europa e l’intervento americano: la crisi delle forze del patto tripartito
- Lo scoppio del conflitto
- La caduta della Francia
- La resistenza inglese
- L’invasione dell’Unione sovietica
- L’intervento degli Stati Uniti: legge affitti e prestiti, Pearl Harbor
Esame di Stato 2014/15
50
- Le tre battaglie della svolta: Midway, El-Alamein, Stalingrado
- La Conferenza di Casablanca e Teheran
c. L’intervento italiano nella guerra: dalla non belligeranza all’intervento diretto
- La guerra parallela in Africa e nei Balcani
- Lo sbarco degli anglo-americani in Sicilia
- La destituzione di Mussolini e l’armistizio
- La repubblica di Salò
- La Resistenza partigiana e la liberazione (25 aprile)
d. La conclusione del conflitto e gli accordi di pace
- L’avanzata sovietica
- Lo sbarco in Normandia
- La Conferenza di Yalta
- Il crollo definitivo di Hitler
- La Conferenza di Potsdam e l’assetto postbellico
- La sconfitta del Giappone
8. IL MONDO BIPOLARE E L’ITALIA REPUBBLICANA cenni schematici
a. Usa e Urss da alleati ad antagonisti
- La Guerra Fredda: l’Europa dei blocchi e il nuovo ordine
- La dottrina Truman, il piano Marshall e la Nato: il blocco occidentale
- Il Cominform, il Comecon e il Patto di Varsavia: il blocco orientale
- La guerra fredda in Asia: la crisi di Corea e le due Cine
b. Coesistenza e caduta del comunismo
- La svolta di Kruscev: il XX Congresso del Pcus e la coesistenza pacifica
- Le speranze deluse dell’Europa dell’est: il caso ungherese e il muro di Berlino
- La rivoluzione cubana e la crisi dei missili
- La primavera di Praga e la dottrina Breznev della sovranità limitata
- La guerra del Vietnam e l’intervento americano
- Il nuovo corso di Gorbaciov: glasnost, perestrojka, “dottrina Sinatra”
c. Gli anni del centrismo
- Il referendum istituzionale e l’Assemblea costituente
- La Costituzione e i suoi caratteri
- Le elezioni del ’48: Dc/Fronte popolare, governo De Gasperi
d. Gli anni del centro-sinistra e del terrorismo
- Il miracolo economico
- La contestazione studentesca e l’autunno caldo
- La strategia della tensione: il terrorismo nero
- La sinistra extraparlamentare, le BR e il terrorismo rosso
- Il compromesso storico e il “caso Moro”
Monticello B.za, 30 aprile 2015 prof. Flavio Clerici
Esame di Stato 2014/15
51
4.7 SCIENZE UMANE
Docente: Silvia Maria Besana
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
Profilo della classe e competenze disciplinari
La classe nel suo complesso risulta piuttosto particolare. Dal punto di vista personale e culturale ha
compiuto una notevole maturazione, il che ha permesso a molti alunni di cogliere a pieno il valore
formativo delle scienze umane. Per quanto concerne invece le competenze disciplinari non tutti gli
allievi sono riusciti a compiere un percorso altrettanto positivo.
A tal proposito si fa presente che gli alunni hanno seguito un lavoro che mi ha vista presente per
l’insegnamento di scienze umane fin dalla classe prima.
Nello specifico durante il quinto anno, laddove il lavoro si è fatto più qualificante e le richieste più
elevate e significative sia sul piano teorico che pratico, un gruppetto è stato in grado di operare il
salto qualitativo necessario per affrontare con consapevolezza e sistematicità tali proposte, la
maggior parte degli allievi invece, pur continuando ad operare con notevole interesse non sempre
ha saputo tradurre la positiva disposizione in lavoro metodico e produttivo, fermandosi ad un
approccio positivo ma tendenzialmente scolastico.
La classe si è mostrata motivata nei confronti delle tematiche e gli alunni hanno sempre
partecipato attivamente alle lezioni, spesso condotte secondo le linee del costruzionismo sociale,
per taluni però la curiosità e la voglia di mettersi in gioco non sempre sono state supportate dalle
necessarie conoscenze. Stante questa situazione, nelle prestazioni in cui si è richiesta maggior
autonomia ed un lavoro di rigore ed approfondimento (saggi, trattazioni, valutazioni interne ed
esterne, progettazioni metodologiche)si sono evidenziati livelli differenti per quanto concerne
l’effettivo conseguimento delle competenze .
Quasi tutte gli alunni possiedono gli elementi fondamentali delle discipline: conoscono i dati e, con
varie modalità di approfondimento, li sanno collocare nel loro contesto definitorio e storico-
culturale.
Più differenziato è il quadro di conseguimento delle competenze, intese come insieme di
conoscenze e di abilità, atte allo svolgimento di non limitate applicazioni in autonomia e con
responsabilità.
Un gruppetto di alunni si ferma ad un livello di competenze pressoché sufficiente:
complessivamente padroneggia le principali tipologie educative, relazionali e sociali,
comprende le dinamiche proprie della realtà sociale e i sui problemi e li affronta in modo
abbastanza adeguato, li espone e li risolve in maniera semplice. In un paio permane un
eccesso di genericità e banalità nell’affrontare le questioni.
Un buon numero di allievi, se stimolato ,partendo da un base di conoscenze discrete,
padroneggia con sicurezza le principali tipologie educative, relazionali e sociali, comprende
le dinamiche proprie della realtà sociale e i sui problemi e li affronta e risolve in modo
adeguato. Infine alcune alunne hanno conseguito più che buone competenze sia a livello
teorico che pratico. Queste alunne sono in grado di analizzare, commentare e progettare
eventi socio- educativi antropologici semplici, utilizzando la metodologia adeguata,
lavorano con sicurezza in contesti in cui si propongono problemi da risolvere, costruendo,
autonomamente ed in gruppo, conoscenza.
La situazione così come descritta si evidenzia soprattutto nelle prove orali, mentre la produzione
scritta per alcuni allievi continua presentare problemi. Nello specifico, più complesso risulta per
alcuni elaborare trattazioni e saggi scritti; nello svolgimento di questa tipologia di prova alcuni non
sempre riescono ad avere prestazioni corrispondenti alle loro conoscenze ed altri si fermano ad un
livello di genericità .
Criteri metodologici e scelte didattiche
L’insegnamento di Scienze umane, secondo le indicazioni nazionali, dovrebbe portare lo studente
ad orientarsi con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le
quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni:
Esame di Stato 2014/15
52
l’esperienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali ed educative, le forme di vita sociale e di
cura per il bene comune, le forme istituzionali in ambito socio-educativo, le relazioni con il mondo
dei valori.
Data la portata delle richieste, e non volendo ridurre l'insegnamento ad una pura trattazione
teorica degli argomenti, si è ritenuto opportuno operare alcune scelte precise dei contenuti,
privilegiando una metodologia operativa costruttivista. In particolare si è dato spazio a lavori di
gruppo volti a risolvere problemi o elaborare prodotti “di competenza” da parte degli alunni,
mettendo in gioco di volta in volta studiosi ed argomenti trattati.
Tale percorso ha, almeno in parte, consentito di approfondire, oltre che alcuni autori significativi,
tematiche essenziali del discorso relativo alla problematicità delle scienze umane in generale e del
loro lessico specifico. Si è avvicinato il discorso relativo al processo formativo, alle istituzioni, alle
relazioni ed alla cultura cercando di far emergere la problematicità delle tematiche anche in
relazione alle continue modifiche a cui sta andando incontro la nostra società.
Tale lavoro è stato svolto utilizzando o come testi di riferimento i manuali in adozione,
accompagnati da appunti dell’insegnante.
Per quanto concerne la storia della pedagogia si è preferito privilegiare uno studio approfondito e
correlato di letture di testi di autori significativi in relazione al percorso scolastico degli alunni.
Questa scelta è stata operata poiché da un lato si ritiene fondamentale abituare a
contestualizzare il pensiero degli autori , utilizzando i testi come supporti per uno studio del pensiero
dei pedagogisti e dall'altro si pensa che in tal modo gli allievi possano direttamente prendere
coscienza della problematicità dello status epistemologico della disciplina e delle difficoltà insite
nel linguaggio pedagogico.
Tra gli autori affrontati si è dato quindi rilievo significativo al pensiero di quelli che consentivano
maggiori spunti per una lettura critica delle esperienze di stage e/o formative effettuate dalle
allieve ed al pensiero di coloro i quali, contemporanei e non, offrono elementi significativi per una
lettura problematizzata del sistema formativo contemporaneo.
A tal proposito:
Si è approfondito il pensiero di quei pedagogisti che si sono occupati di educazione per
l’infanzia (M. Montessori), dal momento che tutti gli alunni nel corso del loro curriculum hanno
avuto modo di verificare come oggi si lavora in una scuola dell’infanzia.
Si è riflettuto sui discorsi metodologici di Claparède, Montessori, Decroly, Freinet, per offrire
spunti di lettura delle esperienze di stage effettuate alla scuola primaria.
Ci si è soffermati sul pensiero di Dewey, Maritain, e sono state riprese le riflessioni di Piaget e
Bruner per capire come si sta muovendo la psico-pedagogia contemporanea.
Per quanto riguarda la sociologia e l’antropologia si è privilegiata la trattazione di quelle
tematiche che maggiormente consentivano di affrontare da punti di vista diversi le
problematiche pedagogiche.
Tutti gli allievi hanno svolto uno stage della durata di una settimana presso istituzioni scolastiche o
socio-educative o di primario interesse per le loro scelte future. Tale esperienza a molti ha
consentito di maturare un orientamento ed un interesse più specifico per le scienze umane e per la
dimensione formativa della persona (si veda elenco).
Strumenti di verifica e criteri di valutazione
Le verifiche sono state inserite nel rapporto programmazione - valutazione come momento
necessario per l’accertamento dei livelli di competenza raggiunti ed anche per l’attivazione di
interventi differenziati in vista del miglioramento della qualità del processo formativo.
Si sono utilizzati come strumenti di verifica :
interrogazioni orali
questionari a risposte aperte indicando il numero massimo di righe
questionari con domande relative ad un testo
saggi e trattazioni di rielaborazione e sintesi modulati sulla tipologia della 2a prova scritta
Per quanto riguarda le interrogazioni orali e lo svolgimento di questionari, tranne in qualche caso,
non si sono registrati particolari problemi, differente la situazione per lo svolgimento dei saggi e
delle trattazioni.
Riflessioni relative alla seconda prova d’esame
Tenendo conto delle complesse e al momento ancora vaghe indicazioni ministeriali circa la
seconda prova scritta, agli alunni è stato proposto di svolgere i “temi”, che fino ad oggi il ministero
Esame di Stato 2014/15
53
aveva inviato, utilizzando la tipologia del saggio/trattazione. In particolare si è richiesta una
trattazione unitaria in cui venissero affrontate le questioni, mettendo in gioco le conoscenze
sociologiche - antropologiche - pedagogiche e facendo riferimento, quando possibile, ad autori
e/o scuole specifiche. Quando le tracce lo richiedevano si è pretesa un‘applicazione concreta
sotto forma di strategie, percorsi, interventi etc. Tutti questi elementi sono stati valutati utilizzando la
griglia di valutazione allegata, dalla quale è chiaro evincere i differenti pesi attribuiti agli indicatori
in relazione al fatto che si tratta di trattazioni e/o saggi nei quali si ritiene contino molto i contenuti
e la capacità di applicarli alle situazioni. Si sono inoltre abituati gli alunni a rispondere a quesiti
particolari, dal momento che anche questa sembrerebbe essere una possibile modalità di
seconda prova.
Si allegano alcuni esempi delle prove scritte effettuate e la griglia di valutazione utilizzata per le
correzioni.
Una simulazione di 2a prova scritta della durata di sei ore si è svolta il 15 maggio.
Sussidi didattici
Ci si è serviti dei testi in adozione: L. Rossi, L. Lanzoni, Sguardi sulle scienze umane, CLITT.
Sono stati utilizzati inoltre appunti, dispense e slides, fornite dall’insegnante.
Monticello B.za, 4 maggio 2015 prof.ssa Silvia Besana
Esame di Stato 2014/15
54
4.7 SCIENZE UMANE
Docente: Silvia Maria Besana
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
Motivazione delle scelte relative alla scansione del programma di scienze umane ed alle
connesse scelte didattiche
Per una comprensione delle scelte operate si rimanda alla relazione di scienze umane, in cui
vengono illustrati i criteri sulla base dei quali, in linea con le indicazioni nazionali del Liceo delle
scienze umane, si è deciso di impostare il percorso formativo degli allievi.
PEDAGOGIA
Adolphe Ferrière
Scuole nuove ed attivismo: riflessioni relative alla problematicità della definizione dei termini
"Scuole- nuove / attive / progressive " Principi fondamentali della scuola attiva. Ruolo di Ferrière
come organizzatore del movimento.
Dagli scritti:
"I trenta punti caratteristici del movimento delle scuole nuove". Tratti da:A.Ferrière "Trasformiamo la
scuola", La Nuova Italia
Alfred Binet
Lo studio dei deboli mentali.
Dagli scritti: Educare l’intelligenza
Eduard Claparède
La psicopedagogia. Psicologia ed educazione funzionale. Intelligenza, gioco, educazione.
Dagli scritti: Psicologia del fanciullo e pedagogia sperimentale: I metodi. La scuola su misura:
L’intervento sulle capacità individuali. L’educazione funzionale: Il ruolo della psicologia nella scuola
attiva. Una concezione funzionale dell’educazione.
Ovide Decroly
I fondamenti storico-culturali: dalla pedagogia positivistica alla pedagogia sperimentale. Alle
origini della pedagogia “scientifica”. Psicologia sperimentale e psicopedagogia. L idea
pedagogica: educazione alla vita attraverso la vita. L’educazione alla vita come principio
pedagogico dell’innovazione educativa. Verso una scuola rinnovata. Il metodo: il piano delle idee
associate e la funzione di globalizzazione. Bisogni primari e centri di interesse. Il programma delle
idee associate. Osservazione, associazione, espressione. La funzione di globalizzazione.
Dagli scritti; L’educazione dei soggetti “irregolari”.
Maria Montessori
I fondamenti storico-culturali: dalla psicologia misuratrice alla pedagogia modificatrice della
personalità. Una scuola nuova come condizione della pedagogia scientifica. Le lezioni di Itard e
Séguin: dal test allo strumento didattico. La concezione educativa: sviluppo psicologico e
autoformazione dell'uomo. Il nuovo profilo psicologico dell’infanzia liberata. L’embrione spirituale e
le forme del suo sviluppo. Nebule e periodi sensitivi. Il metodo: normalizzazione psichica e sviluppo
sensoriale. Dalla mente assorbente alla mente matematica. Deviazioni e processo di
normalizzazione. L’ambiente come fondamento del metodo. La struttura materiale della scuola. Il
materiale di sviluppo. L’educatrice.
Dagli scritti: Antropologia pedagogica: Il significato della pedagogia scientifica. Il metodo
antropologico e la scuola. La formazione dell’uomo. Il concetto di mente assorbente. La scoperta
del bambino: La casa dei bambini. La mente del bambino: Il controllo dell’errore
Esame di Stato 2014/15
55
John Dewey
Il pragmatismo americano e la scuola progressiva I fondamenti teoretici: unitarietà del reale e
strumentalismo logico. L’esperienza e l’interazione individuo-ambiente. Esperienza e pensiero: la
teoria dell’indagine. L’origine del pensiero. Filosofia dell’educazione, pedagogia ed esperienza
educativa. Le fonti di una scienza dell’educazione: tra filosofia dell’educazione, psicologia e
sociologia. Esperienza educativa in direzione di continuità ed apertura. Il principio di “continuità “
dell’esperienza,il “principio d’interazione”. Gli scopi dell’educazione. Democrazia, spirito scientifico
ed educazione. La democrazia come sistema sociale. Lo spirito scientifico. L’educazione. Le
indicazioni di metodo: scuola attiva e scuola progressiva. Strumentalismo logico e scuola attiva. Il
pensiero strumento dell’azione. Esperienza e pensiero. Scuola attiva e scuola “progressiva”.
Esperienza e ricerca. Metodologia e sperimentazione didattica.
Dagli scritti: Il mio credo pedagogico: Cos’è l’educazione. Cos’è la scuola. Scuola e società: Istinti
e interessi. Esperienza ed educazione: Il valore educativo dell’esperienza.
Celestin Freinet
Per una pedagogia popolare. La scuola del fare. Le tecniche Freinet e la composizione. IL
carattere cooperativo dell’azione educativa
Giovanni Gentile
Presupposti filosofici. La riduzione della pedagogia alla filosofia. L’identificazione del maestro come
uomo di cultura. L’atto educativo come unione di spiriti. Osservazioni critiche.
Jacques Maritain
Il personalismo e l’educazione. L’educazione al bivio. L’umanesimo integrale e gli errori
dell’educazione.
Jean Piaget (ripasso)
Biologia e psicologia: nascita e sviluppo dell'intelligenza. I meccanismi bio-psichici di
organizzazione ed equilibrazione. Gli invarianti funzionali: i meccanismi di assimilazione-
accomodamento-adattamento. Le variabili evolutive: strutture mentali e fasi di sviluppo
dell’intelligenza. Periodi e stadi di sviluppo. Il periodo dell’intelligenza sensomotoria. Il periodo
dell’intelligenza rappresentativa. Il periodo delle rappresentazioni formali.
Psicologia genetica: didattica ed educazione dell'intelligenza. Epistemologia genetica e
metodologia educativa. La presenza di Piaget nella pedagogia contemporanea.
Jerome S. Bruner (ripasso)
Gli studi sui processi cognitivi Orientamenti della psicologia americana nel primo Novecento.
L’attività cognitiva del soggetto. Lo sviluppo cognitivo. La posizione di Vygotskij. La posizione di
Piaget. La posizione di Bruner. Natura, cultura e formazione della personalità. Strumentalismo
concettuale e strumentalismo culturale. Per un nuovo modello di apprendimento. Cultura e
processo di formazione della personalità. Oltre la scuola attiva. La critica alla scuola attiva. Oltre il
principio di continuità tra scuola e società. Oltre il principio dell adeguamento evolutivo. Per una
didattica strutturalista. La funzione didattica delle strutture disciplinari. La funzione delle strutture
metaforiche.
A completamento del programma teorico si è effettuata un’uscita didattica alla Scuola
Montessori di Como.
PEDAGOGIA TEMI
Per quanto concerne le tematiche relative alla pedagogia generale si è costruito un percorso,
riferendosi alle Indicazioni Nazionali, utilizzando fonti, esperienze e strumenti di varia natura.
Di seguito si espongono le tematiche fondamentali affrontate e le relative modalità di
approfondimento.
Il costituirsi della pedagogia come sapere significativo.
Esame di Stato 2014/15
56
Il dibattito epistemologico contemporaneo. La pedagogia e lo sviluppo scientifico. La fragilità
scientifica della pedagogia. Epistemologia contemporanea e scienza pedagogica Pedagogia e
metodologia: la posizione di R. Massa. La filosofia dell’educazione e la pedagogia generale
Il costruzionismo sociale
Questa riflessione si ritiene faccia da sfondo epistemologico a tutto il discorso pedagogico
Diritti dell’infanzia e cultura educativa
I diritti dei bambini una storia complessa. La convenzione del 1989.Il problema del lavoro minorile.
Lo sfruttamento sessuale dei minori I diritti dei bambini e il sistema di cura. L’istruzione e
l’educazione. L’Europa e il sistema scolastico italiano.
Documenti e scritti in forma anche antologizzata
Educazione degli adulti, lifelong education, lifelong learning.
L’educazione degli adulti. Educazione permanente e lifelorning: aspetti critici. La normativa
europea in tema di apprendimenti.
Educazione inclusiva, differenze e disabilità
Cultura dell’integrazione e politiche inclusive.L’educazione inclusiva.Dalla pedagogia differenziale
all’integrazione: disabilità e diversa abilità. Ambienti educativi per il bambino diversamente abile.
Ambienti educativi e tecnologici per l’educazione speciale
Documenti e scritti anche in forma antologizzata
Educazione e tecnologie dell’istruzione
Mass media, nuovi media e cyber-comunicazione. Intelligenze digitali. Comunicare con i “nativi
digitali”: reale e virtuale. Tecnologie dell’istruzione e pedagogia. Tecnologie e funzioni
dell’insegnante. Comunicazione mass-mediale: problematiche didattiche.
Insegnamento/apprendimento e nuove tecnologie del comunicare. Come cambia la formazione
nell’epoca del web 2.0
Documenti e scritti in forma anche antologizzata
Pedagogia interculturale (cenni)
Idee, riferimenti, punti di vista.il problema dei valori Aprire le menti nel tempo della pluralità.
Superare l’etnocentrismo: verso un’educazione interculturale.
SOCIOLOGIA
Il metodo nella ricerca socio-antropologica
Scienze nomotetiche e scienze ideografiche. Approccio fenolmenologico, etnografico e
relazionale
Il problema del metodo. Le teorie sociologiche contemporanee. Come si imposta una ricerca nelle
scienze umane. Il disegno di ricerca. Ipotesi e domande di ricerca. Ossevazione e intervista.
Questa parte del programma è stata svolta parzialmente in collaborazione con il Professor Introini
( vedi progetto classi V)
Lo status sociale e il rapporto uomo società
La società. Società premoderne, società moderne, società di massa. La società contemporanea.
La socializzazione. Il rapporto individuo società e l’identità personale. L’attore sociale. Identità e
identificazione. La mobilità sociale
Dagli scritti: E. Goffmann “ Stigma. L’identità negata”. Amartya Sen, “Identità e violenza”
Comunicazione e comunicazione di massa
La comunicazione: un processo sociale: gli assiomi della comunicazione, Le funzioni della
comunicazione.Marshall McLuhan e l’analisi della comunicazione di massa. Comunicazione e
comunicazione di massa. Grammatica della comunicazione di massa. Globalizzazione,
comunicazione e post-modernità.Il flusso delle comunicazioni globali e il ruolo dell’immaginazione
La comunicazione persuasiva: studi classici e recenti .La società di massa .La secolarizzazione
Esame di Stato 2014/15
57
La sociologia della devianza
Disuguaglianza, devianza e criminalità. La teoria funzionalista di R.Merton. Le teorie interazioniste di
H Becker e I.Goffmann
Il sistema del Welfare State
Che cos’è il welfare state. La crisi del welfare state Il nuovo welfare: terzo settore, privato sociale e
organizzazioni no profit .I servizi di cura: sussidiarietà e community care .Il sistema della community
care. Il ruolo del sociale fra Stato e Mercato.I beni relazionali. Il capitale sociale. Il Welfare mix .La
valutazione dei servizi nel nuovo welfare
La globalizzazione
I processi di globalizzazione: la teoria del villaggio globale. Caratteristiche della vita globalizzata. Il
concetto di globalizzazione. Approcci teorici sulla globalizzazione. Limiti e vantaggi della
globalizzazione. Globalizzazione e cultura: una nuova era? Processi migratori e métissage culturale.
L’educazione in una società-mondo.
Il percorso è stato completato con la visione dei seguenti video:
Amselle “Meticciato, multiculturalismo ,connessioni.” Bauman, “La solidarietà ha un futuro”.
Appaduray ,” Nuovi immaginari e flussi globali”
ANTROPOLOGIA
Ripasso dei concetti fondamentali della disciplina con particolare riguardo al concetto di cultura
Il sacro tra simboli e riti
Le grandi culture-religioni e particolare razionalizzazione del mondo che esse producono.
Pensiero magico e pensiero mitico
L’antropologia e la contemporaneità
Luoghi e non luoghi
L’antropologia nel mondo globale.
Dagli scritti: J. Clifford, Dal campo all’incontro culturale.
Durante il quinto anno il discorso antropologico è stato soprattutto affrontato servendosi della
lettura integrale del testo: M. Augè, J.P. Colleyn, L’antropologia nel mondo contemporaneo,
Eleuthera
Nel corso del triennio da tutti gli allievi sono stati letti integralmente, a scelta, almeno 4 testi di
scienze umane.
Monticello B.za, 4 maggio 2015 prof.ssa Silvia Besana
Esame di Stato 2014/15
58
4.8 MATEMATICA
Docente: Teresa Bonfanti
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
La classe ha svolto nella maggioranza dei suoi elementi un percorso positivo, non privo di un
qualche interesse per le problematiche connesse allo studio dell’analisi matematica. Il clima di
lavoro durante le ore di lezione si è sempre mantenuto entro i binari della correttezza e di un
sufficiente impegno, accompagnati da un discreto livello di curiosità e partecipazione, mentre
talvolta è mancato uno studio costante e metodico indispensabile per raggiungere risultati sempre
positivi e acquisire la capacità di effettuare collegamenti logico-deduttivi.
Qualche difficoltà è emersa nell’applicazione dei contenuti appresi e nel lavoro di analisi e sintesi
dei dati. In alcuni alunni è comunque stato possibile osservare la maturazione di un certo interesse
specificamente per le relazioni logiche tra le informazioni sicuramente acquisite.
In conclusione, si può dunque dire che almeno una parte degli studenti possiede un’adeguata
conoscenza degli argomenti, li applica in modo corretto ed è in grado di riproporli in una forma
espressiva adeguata. In altri allievi tali conoscenze, abilità e competenze risultano meno solide, ma
si attestano comunque su livelli di sufficienza. Nel complesso il percorso conoscitivo compiuto ha
reso possibile un paragone adeguato con gli obiettivi disciplinari fondamentali e ha favorito il
consolidamento della correttezza metodologica nell’affrontare la disciplina.
Il programma preventivato è stato svolto solo in parte sia per le difficoltà incontrate da un numero
abbastanza elevato di alunni nel momento dell’applicazione, che richiedeva prerequisiti talvolta
non consolidati, sia per il numero esiguo di ore ( due settimanali ) previste dalla riforma Gelmini.
Verifiche
I livelli raggiunti sono stati valutati con prove orali (non molto numerose e non per tutti gli alunni) e
scritte. Le verifiche scritte sono state strutturate sia con quesiti a risposta breve (generalmente in
dieci righe) e somministrate sia in itinere che a fine quadrimestre sia con esercizi di applicazione.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione, in particolare per le verifiche destinate alla simulazione
della terza prova dell’Esame di Stato, si è fatto riferimento a quelli adottati dal Collegio docenti;
nell’attribuzione del voto sono stati considerati gli elementi sotto elencati.
Metodi
Il metodo di lavoro utilizzato è stato il seguente:
Lezione frontale con coinvolgimento della classe.
Esercizio in classe
Utilizzo del manuale in adozione.
Conoscenze: assimilazione dei contenuti disciplinari presentati nel programma
Abilità:
esprimere in modo corretto e chiaro i contenuti;
cogliere le connessioni tra gli argomenti svolti;
saper organizzare le conoscenze e i concetti essenziali;
saper applicare le conoscenze in semplici esercizi;
saper rielaborare i contenuti in modo autonomo.
Competenze:
Utilizzare le tecniche dell’analisi, rappresentandole anche sotto forma grafica
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche , usando consapevolmente gli strumenti di calcolo
Esame di Stato 2014/15
59
utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico della materia;
Testo in adozione: Leonardo Sasso, Nuova Matematica a colori – edizione azzurra, volume 5 –
Petrini
Monticello B.za, 11 maggio 2015 prof.ssa Teresa Bonfanti
Esame di Stato 2014/15
60
4.8 MATEMATICA
Docente: Teresa Bonfanti
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
ORDINE ARGOMENTI DEL PROGRAMMA
1
introduzione all'analisi
1.1 l'insieme R: richiami e complementi: intervalli, intorni
1.2 funzioni reali di funzione reale: dominio, codominio, studio del
segno
1.3 funzioni reali di variabile reale: prime proprietà
2
limiti di funzioni reali di variabile reale
2.1 introduzione al concetto di limite
2.2 dalla definizione generale alle definizioni particolari
2.3 teoremi di esistenza e unicità del limite
2.4 funzioni continue e algebra dei limiti
2.5 forme di indecisione di funzioni algebriche
2.7 infiniti e loro confronto
4
continuità
4.1 funzioni continue
4.2 punti di discontinuità e loro classificazione
4.3 proprietà delle funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato
4.4 asintoti e grafico probabile di una funzione
5
la derivata
5.1 il concetto di derivata
5.2 derivate di funzioni elementari
5.3 algebra delle derivate
5.4 derivata della funzione composta
5.5 classificazione e studio dei punti di non derivabilità
6
teoremi sulle funzioni derivabili
6.2 funzioni crescenti e decrescenti e criteri per l'analisi dei punti
stazionari (cenni)
7
lo studio di funzione
7.1 schema per lo studio del grafico di una funzione; funzioni
algebriche razionali
7.2 funzioni irrazionali
Monticello B.za, 11 maggio 2015 prof.ssa Teresa Bonfanti
Esame di Stato 2014/15
61
4.9 FISICA
Docente: Margita Kostoski
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
La sottoscritta ha avuto la titolarità della 5SA negli ultimi due anni scolastici. Gli alunni si sono
contraddistinti per disomogeneità nella motivazione e nella regolarità dell’applicazione, benché la
docente abbia costantemente cercato modalità adeguate per istaurare relazioni formative. Per
quanto riguarda i ritmi e le modalità di apprendimento si può precisare che, a fronte di argomenti
affrontati con vivacità intellettiva e curiosità verso aspetti fenomenologici, ve ne sono stati altri la
cui trattazione si è svolta in un clima di superficialità e/o di distrazione. Solo un terzo degli alunni si è
distinto per un impegno costante ed efficace; per altri, le lacune nelle competenze, discontinuità
e/o selettività, hanno inficiato il raggiungimento del livello preventivato, rendendo necessario un
ritmo molto graduale e lezioni di rafforzamento.
Gli esiti di questi interventi sono stati apprezzabili. Diversi alunni hanno colmato le lacune
riguardanti contenuti disciplinari specifici, rafforzando nel contempo le abilità trasversali dell’area
logico - matematica.
Fra gli obiettivi primari vi è stato, innanzitutto, quello di trasmissione del” modus operandi” del
metodo scientifico e del codice linguistico specifico. La Riforma dei Licei ha d’altronde provveduto
a indicare gli aspetti chiave della disciplina. Tali contenuti sono stati ampliati tenendo conto delle
richieste dei test d’ingresso alle facoltà scientifiche e di altri temi, privilegiati in sedi internazionali.
Al fine di promuovere una visione trasversale delle conoscenze scientifiche, come patrimonio
culturale per l’interpretazione della realtà, ci si è soffermati spesso sulla necessità di interpretazione
dei fenomeni presenti nel quotidiano o dei principi di funzionamento degli strumenti tecnologici in
uso.
Per ottemperare alla normativa vigente riguardante le classi quinte, in questo Istituto (che è
recentemente diventato Scuola Polo a livello provinciale per l’Internazionalizzazione dei curricoli
mentre era stato assunto a Scuola Polo per lo sviluppo della metodologia CLIL nel corso dell’ A.S.
2013/ 2014), la docente, in possesso della certificazione del corso di perfezionamento
“Metodologie didattiche CLIL” ha svolto lezioni CLIL in lingua Inglese su alcune unità di
apprendimento, caratterizzate da aspetti descrittivi che non richiedevano un gravoso formalismo
matematico. Allo scopo, si è tenuto conto dei principi del CLIL (le 4 C, BICS, CALP ecc.) nella
preparazione, somministrazione con differenti attività, rafforzamento e verifica. La lingua, che
veicola modi diversi di focalizzare i contenuti e tradizioni retoriche diverse e che nel contempo
insegna la cultura, non può essere unica (L1 o L2), pertanto si è operato lo “switching” ogni
qualvolta un tema veniva approfondito utilizzando materiale in rete. Infatti, per mezzo di nuclei
tematici, semantici e disciplinari differenti, si fa entrare i discenti in un’altra dimensione, assai
differente dal mero apprendimento della terminologia specifica in L2 e si sviluppano diverse
competenze chiave:
Comunicazione nella madre lingua e nella lingua straniera,
Competenza matematica e di base in scienza e tecnologia,
Imparare ad imparare,
Competenze sociali e spirito di iniziativa.
Si sono utilizzati materiali auto-prodotti o scaricati dalla rete, sotto forma di testi modificati,
immagini e video.
Le ore CLIL, generalmente salutate dagli studenti con curiosità e propositività, in questa classe
inizialmente hanno incontrato resistenza. Nel prosieguo invece, gli alunni hanno iniziato ad
apprezzarlo al punto di diventare protagonisti di approfondimenti in lingua Inglese, su argomenti
legati alle applicazioni tecnologiche della fisica in generale o dell’elettromagnetismo in
particolare, nella parte terminale dell’anno scolastico. La maggioranza ha così potuto cogliere la
doppia efficacia dello sforzo, sia nel potenziamento linguistico (a questa età dovrebbero
mediamente essere in possesso di capacità linguistiche di livello B2, quantunque non certificate)
che nella miglior comprensione dei concetti espressi con metodologie che privilegiano il
protagonismo dei discenti.
Esame di Stato 2014/15
62
CONTENUTI
L’elettromagnetismo è stato completato e alcuni aspetti approfonditi, mentre, riguardo alla Fisica
Moderna, si è unicamente fornita una panoramica delle problematiche che si presentarono ai fisici
agli inizi del ventesimo secolo, dei modelli proposti per le soluzioni e degli sviluppi teorici e
tecnologici cui hanno tali modelli hanno portato.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Agli alunni si sono somministrate due verifiche formative scritte al primo trimestre; inoltre, una scritta
formativa in forma di simulazione terza prova e una sommativa oltre ad una orale sommativa, nel
secondo pentamestre.
Le verifiche scritte, contenenti domande chiuse, aperte o richieste di risoluzione di problemi a
difficoltà graduata, servivano a stimolare un metodo di studio idoneo, capacità di analisi, sintesi e
rielaborazione. Il testo della simulazione della terza prova, effettuata 12 Febbraio 2015, è allegato
alla presente relazione.
Nella verifiche orali, si è valutata l’efficacia comunicativa nei costrutti logici, applicazione del
problem-solving per il raggiungimento di un obiettivo previsto, attitudine all’ analisi delle
problematiche ed eventualmente una sintetica individuazione delle risposte.
Alla luce dell’epistemologia delle valutazioni degli apprendimenti, per conoscenze e abilità si sono
predisposte prove oggettive in lingua italiana o inglese, costituite da item in cui una sola risposta
fosse pienamente corretta o quelli in cui lo fosse il procedimento per raggiungerlo. In tal caso le
valutazioni hanno spaziato nella gamma dei voti da uno al dieci. Viceversa, le competenze che
indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e attitudini personali, sociali
e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale, sono state descritte in termini di responsabilità e autonomia. Si sono raggiunti risultati
significativi nell’autovalutazione degli alunni.
STRATEGIE PER L’ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI
Tra le strategie approntate per l’acquisizione dei contenuti, vi è stata la conduzione di quattro
esperienze di laboratorio, con il supporto del tecnico. Il ricco allestimento in dotazione della scuola,
infatti, permette di realizzare esperienze sia semplici che complesse e significative, utili a
sottolineare la specificità della disciplina che è innanzitutto sperimentale, caratterizzata dal
metodo induttivo - deduttivo.
Si sono utilizzate contemporaneamente o in alternativa le seguenti metodologie:
Lezione dialogata con supporto informatico, apprendimento cooperativo, potenziamento, sia in
lingua L1 che in L2. Si è dedicata una particolare attenzione all’applicazione dei concetti
mediante dimostrazioni, risoluzione di problemi ed esercizi numerici, essendo tali attività
coadiuvanti nell’astrazione, analisi e sintesi dei concetti appresi. Allo scopo, la trattazione di ogni
unità didattica è stata supportata anche da una dovizia di situazioni problematiche verosimili.
Monticello B.za, 10 maggio 2015 prof.ssa Margita Kostoski
Esame di Stato 2014/15
63
4.9 FISICA
Docente: Margita Kostoski
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
COMPETENZE SCIENTIFICHE –TECNOLOGICHE
1. Osservare, descrivere, analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.
2. Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come
interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un
processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.
3. Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo
percorso didattico.
4. Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
In linea con le indicazioni ministeriali si è cercato di promuovere un apprendimento di tipo laboratoriale,
affinché che lo studente potesse acquisire le competenze suddette con le modalità indicate.
STRUMENTI E MODALITÀ DI VERIFICA
Verifiche formative contenenti quesiti aperti, domande chiuse, esercizi applicativi.
Verifiche sommative contenenti quesiti aperti, domande chiuse, esercizi applicativi.
Simulazione Terza Prova dell’Esame di Stato di tipologia B.
Percorsi di recupero individualizzati.
Approfondimenti in L2.
LIVELLI ACQUISIZIONE COMPETENZE
Le conoscenze ed abilità, per poter essere propedeutiche allo sviluppo di una competenza,
devono essere: Significative- Stabili –Fruibili.
Testo in adozione: Le traiettorie della fisica – Da Galileo a Heisemberg. Elettromagnetismo,
Relatività e Quanti – Ed. Zanichelli, Vol.3
LIVELLO DESCRITTORE DI COMPETENZE VALUTAZIONE IN DECIMI
Livello base non raggiunto < 5
Livello base
Lo studente svolge compiti semplici in
situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di
saper applicare regole e procedure
fondamentali.
6-7
Livello intermedio-
adeguato
Lo studente svolge compiti e risolve
problemi complessi in situazioni note,
compie scelte consapevoli, mostrando
di saper utilizzare le conoscenze e le
abilità acquisite.
7-8
Livello avanzato-
eccellente
Lo studente svolge compiti e problemi
complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie opinioni ed
assumere autonomamente decisioni
consapevoli.
9-10
Esame di Stato 2014/15
64
ELETTROSTATICA
Competenze Abilità Conoscenze
1.Osservare e
identificare fenomeni.
Osservare che alcuni oggetti sfregati
con la lana possono attrarre altri
oggetti leggeri.
Verificare la presenza di carica elettrica
in eccesso su di un corpo.
Identificare il fenomeno
dell’elettrizzazione.
Descrivere l’elettroscopio e definire la
carica elettrica elementare.
Mettere a confronto la forza elettrica e la
forza gravitazionale.
2.Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è inteso
come interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati
e dell’affidabilità di
un processo di misura,
costruzione e/o
validazione di
modelli.
Creare piccoli esperimenti per
analizzare i diversi metodi di
elettrizzazione.
Studiare il modello microscopico della
materia.
Individuare le potenzialità offerte dalla
carica ottenuta per induzione e dalla
polarizzazione.
Capire se la carica elettrica si conserva.
Sperimentare l’azione reciproca di due
corpi puntiformi elettricamente carichi.
Analizzare il concetto di “azione a
distanza”.
Sperimentare che la forza elettrica
dipende dal mezzo nel quale
avvengono i fenomeni elettrici.
Definire e descrivere l’elettrizzazione per
strofinio, contatto e induzione.
Distinguere tra materiali conduttori e
isolanti.
Capire se la carica che si rileva su oggetti
elettrizzati per induzione ha lo stesso segno
di quella del corpo induttore.
Formulare e descrivere la legge di
Coulomb.
Definire la costante dielettrica relativa e
assoluta.
3.Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli strumenti
matematici adeguati
al suo percorso
didattico.
Utilizzare le relazioni matematiche
appropriate alla risoluzione dei
problemi proposti.
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare fenomeni.
Osservare le caratteristiche di una
regione dello spazio in presenza e
in assenza di una carica elettrica.
Creare piccoli esperimenti per
visualizzare il campo elettrico.
Capire se la forza elettrica è
conservativa.
Definire il concetto di campo elettrico.
Rappresentare le linee del campo
elettrico prodotto da una o più cariche
puntiformi.
Definire l’energia potenziale elettrica.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei
dati e
dell’affidabilità di
un processo di
misura, costruzione
e/o validazione di
modelli.
Verificare le caratteristiche vettoriali del
campo elettrico.
Analizzare la relazione tra il campo
elettrico in un punto dello spazio e la
forza elettrica agente su una carica
posta in quel punto.
Formalizzare il principio di
sovrapposizione dei campi elettrici.
Analizzare il passaggio dalla forza di
Coulomb all’energia potenziale
elettrica.
Capire se è possibile individuare una
grandezza scalare con le stesse
proprietà del campo elettrico.
Analizzare il moto spontaneo delle
cariche elettriche.
Ricavare il campo elettrico in un punto
dall’andamento del potenziale
elettrico.
Capire perché la circuitazione del
campo elettrostatico è sempre uguale
a zero.
Mettere a confronto l’energia
Calcolare il campo elettrico prodotto da
una o più cariche puntiformi.
Definire il concetto di flusso del vettore
campo elettrico e formulare il teorema di
Gauss per l’elettrostatica.
Definire il versore di una superficie posta
nello spazio.
Indicare l’espressione matematica
dell’energia potenziale e discutere la
scelta del livello zero.
Definire il potenziale elettrico.
Indicare quali grandezze dipendono, o
non dipendono, dalla carica di prova ed
evidenziarne la natura vettoriale o scalare.
Definire la circuitazione del vettore campo
elettrico.
Rappresentare graficamente le superfici
equipotenziali e la loro relazione
geometrica con le linee del campo.
Esame di Stato 2014/15
65
potenziale in meccanica e in
elettrostatica.
Capire cosa rappresentano le superfici
equipotenziali.
3 Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli strumenti
matematici adeguati
al suo percorso
didattico.
Utilizzare le relazioni matematiche e
grafiche opportune per la risoluzione
dei problemi proposti.
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare fenomeni.
Esaminare la configurazione assunta
dalle cariche conferite ad un corpo, al
termine del transitorio.
Esaminare il potere delle punte.
Esaminare il sistema costituito da due
lastre metalliche parallele poste a
piccola distanza.
Definire la densità superficiale di carica e
illustrare il valore che essa assume in
funzione della superficie del conduttore
caricato.
Definire il condensatore e la sua capacità.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è inteso
come interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati
e dell’affidabilità di
un processo di misura,
costruzione e/o
validazione di
modelli.
Sperimentare dove si dispone la carica
in eccesso nei conduttori.
Analizzare il campo elettrico e il
potenziale elettrico all’interno e sulla
superficie di un conduttore carico in
equilibrio.
Formalizzare il problema generale
dell’elettrostatica.
Definire la capacità elettrica.
Dimostrare il teorema di Coulomb.
Analizzare direzione e verso del vettore
campo elettrico sulla superficie di un
conduttore carico in equilibrio.
3 Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli strumenti
matematici adeguati
al suo percorso
didattico.
Scegliere ed utilizzare le relazioni
matematiche appropriate per la
risoluzione di ogni specificio problema.
CORRENTI ELETTRICHE CONTINUE
Competenze Abilità Conoscenze
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è inteso
come interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati
e dell’affidabilità di
un processo di misura,
costruzione e/o
validazione di
modelli.
Osservare cosa comporta
l’applicazione di una differenza di
potenziale ai capi di un conduttore.
Capire come procedere per
mantenere ai capi di un conduttore
una differenza di potenziale costante.
Analizzare la relazione esistente tra
l’intensità di corrente che attraversa un
conduttore e la differenza di potenziale
ai suoi capi.
Analizzare gli effetti del passaggio di
corrente su un resistore.
Definire l’intensità di corrente elettrica.
Definire il generatore ideale di tensione
continua.
Capire cosa rappresenta la forza
elettromotrice di un generatore di
tensione ideale o reale.
Formulare la prima legge di Ohm.
Definire la potenza elettrica.
Discutere l’effetto Joule.
Esame di Stato 2014/15
66
3 Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli strumenti
matematica
adeguati al suo
percorso didattico.
Esaminare un circuito elettrico e i
collegamenti in serie e in parallelo.
Calcolare la resistenza equivalente di
resistori collegati in serie, in parallelo e
misti.
Risolvere i circuiti determinando valore
e verso della corrente elettrica, nonché
le differenze di potenziale ai capi dei
resistori.
4 Comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e
tecnologiche che
interessano la società
in cui vive.
Valutare l’importanza dell’utilizzo dei
circuiti elettrici nella maggior parte dei
dispositivi utilizzati nella vita quotidiana.
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare fenomeni
Osservare che il moto di agitazione
termica degli elettroni nell’atomo non
produce corrente elettrica.
Illustrare il moto degli elettroni di un filo
conduttore collegato ad un generatore.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è inteso
come interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati
e dell’affidabilità di
un processo di misura,
costruzione e/o
validazione di
modelli.
Formalizzare la relazione tra intensità di
corrente e velocità di deriva degli
elettroni di un filo immerso in un campo
elettrico.
Mettere in relazione la corrente che
circola su un conduttore e le sue
caratteristiche geometriche.
Capire come rendere variabile la
resistenza di un conduttore.
Formalizzare la seconda legge di Ohm.
Definire la resistività elettrica.
Descrivere il resistore variabile e il suo
utilizzo nalla costruzione di un
potenziometro.
4 Comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e
tecnologiche che
interessano la società
in cui vive.
Analizzare l’importanza dei dispositividi
natura elettrica, tra cui la pila e le
fotocellule, nella realtà quotidiana e
scientifica.
MAGNETISMO
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare fenomeni.
Osservare che una calamita esercita
una forza su una seconda calamita.
Osservare che l’ago di una bussola
ruota in direzione Sud-Nord.
Definire i poli magnetici.
Esporre il concetto di campo
magnetico.
Definire il campo magnetico terrestre.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo sperimentale,
dove l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un
processo di misura,
Creare piccoli esperimenti di
attrazione o repulsione magnetica.
Visualizzare il campo magnetico con
limatura di ferro.
Ragionare sui legami tra fenomeni
elettrici e magnetici.
Analizzare l’interazione tra due
conduttori percorsi da corrente.
Capire come definire e misurare il
valore del campo magnetico.
Studiare i campi magnetici generati
da un filo, da una spira o da un
Analizzare le forze di interazione tra poli
magnetici.
Mettere a confronto il campo elettrico e
magnetico.
Analizzare il campo magnetico prodotto
da un filo ( spira o solenoide) percorso
da corrente.
Descrivere l’esperienza di Faraday.
Formulare la legge di Ampere.
Rappresentare matematicamente la
forza magnetica su un filo percorso da
corrente.
Esame di Stato 2014/15
67
costruzione e/o
validazione di modelli.
solenoide, percorsi da corrente.
Formalizzare il concetto di momento
della forza magnetica su una spira.
Descrivere il funzionamento del motore
elettrico e degli strumenti di misura di
corrente e differenza di potenziale.
3 Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli strumenti
matematici
adeguati al suo
percorso didattico.
Individuare le relazioni corrette e
applicarle al fine di risolvere i problemi
proposti.
4 Comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e
tecnologiche che
interessano la
società in cui vive.
Valutare l’impatto del motore elettrico
nelle diverse molteplici situazioni della
vita quotidiana.
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare fenomeni.
Analizzare le proprietà magnetiche dei
materiali.
Distinguere le sostanze ferromagnetiche,
paramagnetiche e diamagnetiche.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo sperimentale,
dove l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un
processo di misura,
costruzione e/o
validazione di modelli.
Capire perchè un filo percorso da
corrente genera un campo
magnetico e, nel contempo, risente
dell’effetto di un campo magnetico
esterno.
Analizzare il moto di una carica
all’interno di un campo magnetico e
descrivere le applicazioni
sperimentali che ne conseguono.
Formalizzare il concetto di flusso del
vettore campo magnetico.
Definire la circuitazione del vettore
campo magnetico.
Formalizzare il concetto di
permeabilità magnetica relativa.
Formalizzare le equazioni di Maxwell
per i campi statici.
Chiarire come possano essere
smagnetizzati i materiali
ferromagnetici.
Descrivere la forza di Lorentz.
Calcolare il raggio e il periodo del moto
circolare di una carica che si muove
perpendicolarmente ad un campo
magnetico uniforme.
Esporre e dimostrare il teorema di Gauss
per il magnetismo.
Esporre il teorema di Ampere e indicarne
le complicazioni (il campo magnetico
non è conservativo).
Analizzare il ciclo di isteresi magnetica.
4 Comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e
tecnologiche che
interessano la
società in cui vive.
Le sostanze magnetiche possono
conservare una magnetizzazione
residua.
Descrivere come la magnetizzazione
residua possa essere utilizzata nella
realizzazione di memorie magnetiche
digitali.
Discutere l’importanza e l’utilizzo di un
elettromagnete.
INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare fenomeni.
Osservare che il movimento di una
calamita all’interno di un circuito
(privo di pile o batterie), determina
un passaggio di corrente elettrica
nello stesso.
Definire il fenomeno dell’induzione
elettromagnetica.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo sperimentale,
dove l’esperimento è
inteso come
Analizzare il meccanismo che porta
alla generazione di una corrente
indotta.
Capire qual è il verso della corrente
indotta.
Analizzare il fenomeno
Formulare e dimostrare la legge di
Faraday-Neumann.
Formulare la legge di Lenz.
Definire il coefficiente di autoinduzione.
Individuare i valori efficaci di corrente
alternata e tensione alternata.
Esame di Stato 2014/15
68
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un
processo di misura,
costruzione e/o
validazione di modelli.
dell’autoinduzione.
Analizzare il funzionamento di un
alternatore.
Capire che i valori della tensione e
della corrente alternata possono
essere modificati con il ricorso ad un
trasformatore.
Descrivere il funzionamento di un
trasformatore e definire il rapporto di
trasformazione.
3 Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli strumenti
matematici
adeguati al suo
percorso didattico.
Utilizzare le relazioni matematiche
individuate per risolvere i problemi
relativi ad ogni singola situazione
descritta.
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare
fenomeni.
Osservare cosa genera un campo
elettrico e cosa un campo
magnetico.
Esporre il concetto di campo elettrico
indotto.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati
e dell’affidabilità di
un processo di
misura, costruzione
e/o validazione di
modelli.
Analizzare e calcolare la
circuitazione del campo elettrico
indotto.
Formulare l’espressione matematica
relativa al campo magnetico
indotto.
Capire che le equazioni di Maxwell
permettono di derivare tutte le
proprietà dell’elettricità, del
magnetismo e dell’induzione
elettromagnetica.
Analizzare un’onda elettromagnetica
piana e le direzioni relative di E e B.
Capire che l’insieme delle frequenze
delle onde elettromagnetiche
definisce lo spettro elettromagnetico.
Chiedersi se si può definire un potenziale
elettrico per il campo elettrico indotto.
Identificare cosa rappresenta la
corrente di spostamento.
Esporre e discutere le equazioni di
Maxwell nel caso statico e nel caso
generale.
Definire le caratteristiche dell’onda
elettromagnetica.
Descrivere le diverse dello spettro
elettromagnetico e delle onde che lo
compongono.
3 Comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e
tecnologiche che
interessano la
società in cui vive.
Descrivere l’utilizzo delle onde
elettromagnetiche nel campo delle
trasmissioni radio, televisive e nei telefoni
cellulari.
CENNI DI FISICA MODERNA
Competenze Abilità Conoscenze
1 Osservare e
identificare
fenomeni.
Osservare come l’elettro-magnetismo
classico non sia in grado di spiegare i
risultati dell’effetto fotoelettrico.
Osservare che, a seconda delle
condizioni sperimentali, la luce si
presenta come onda o come
particella.
Illustrare come, secondo Einstein, si
spiegano le proprietà dell’effetto
fotoelettrico.
Illustrare il dualismo onda-particella e
formulare la relazione di De Broglie.
2 Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
Analizzare l’esperimento di
Rutherford.
Mettere a confronto il modello
planetario e l’atomo di Bohr.
Formulare il principio di esclusione di
Pauli.
Giustificare lo spettro dell’atomo di
Discutere il risultato dell’esperimento di
Rutherford.
Definire l’energia di legame di un
elettrone.
Illustrare le due forme di
indeterminazione del principio di
Heisenberg.
Esame di Stato 2014/15
69
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei dati
e dell’affidabilità di
un processo di
misura, costruzione
e/o validazione di
modelli.
idrogeno con il modello di Bohr.
Capire se la misura di grandezze
fisiche ha le stesse conseguenze sia a
livello macroscopico che a livello
microscopico.
Analizzare il concetto di ampiezza di
probabilità (o funzione d’onda) e
spiegare il principio di
indeterminazione.
Discutere i limiti di applicabilità della
fisica classica e della fisica moderna.
3 Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli strum.
matem. adeguati
al suo percorso
didattico.
Applicare le relazioni opportune alla
risoluzione dei singoli esercizi proposti.
Monticello B.za, 10 maggio 2015 prof.ssa Margita Kostoski
Esame di Stato 2014/15
70
4.10 SCIENZE NATURALI
Docente: Letizia Marena
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
Le Scienze nei nuovi programmi della riforma Gelmini vengono articolate nei cinque anni con due
ore per ogni anno scolastico. L’ampiezza dei programmi proposti e delle competenze da acquisire
in questa riforma necessariamente ha imposto delle scelte negli argomenti da sviluppare nei diversi
anni.
Nel primo anno si sono trattati argomenti inerenti l'astronomia e la geo-morfologia. In seconda
invece si è passati allo studio della cellula, delle biomolecole e ai grandi temi della biologia come
l'evoluzione.
Nella classe terza si è affrontato lo studio della fisiologia umana.
La quarta è stata interamente dedicata alla chimica generale ed inorganica con l'integrazione di
alcune esperienze di laboratorio.
Gli alunni hanno sempre dimostrato interesse verso la disciplina, si sono impegnati con continuità
raggiungendo risultati soddisfacenti, anche la partecipazione è stata adeguata.
I livelli personali di conoscenza, applicazione e rielaborazione dei contenuti raggiunti dai singoli
studenti sono diversi, ma la qualità generale del lavoro è stata comunque apprezzabile.
La metodologia utilizzata è stata essenzialmente la lezione frontale. Approfondimenti con lavori di
gruppo sono stati svolti solamente in terza su alcuni aspetti specifici della fisiologia umana. Sono
stati inoltre proposti video e utilizzati i modelli anatomici degli apparati studiati. Nel biennio due
uscite naturalistiche, qualche osservazione al microscopio e l'utilizzo di modelli molecolari hanno
integrato le lezioni.
Le sole due ore settimanali e il carico di studio complessivo dell’indirizzo hanno permesso di
affrontare in modo essenziale le diverse tematiche affrontate in questo quinto anno che hanno
dovuto spaziare dalle scienze della terra alle biotecnologie.
Sono state inoltre riprese e riutilizzate alcune conoscenze del biennio.
Le verifiche hanno compreso due diversi momenti: interrogazioni, e simulazioni della terza prova.
Durante le verifiche orali sono state valutate: l’espressione, l’assimilazione e la comprensione dei
contenuti, la rielaborazione autonoma e critica.
Per la terza prova si è invece utilizzata la griglia di valutazione allegata.
Gli obiettivi indicati nella relazione iniziale si possono ritenere raggiunti.
Finalità
Il corso di SCIENZE ha il fine di sviluppare:
1) la consapevolezza del valore delle scienze come componente culturale per la lettura e
l’interpretazione della realtà;
2) la consapevolezza dell’evoluzione nel tempo delle scienze biologiche e delle scienze della terra
con l’individuazione dei momenti qualificanti del loro percorso storico;
3) l’acquisizione di atteggiamenti critici attraverso l’appropriazione della dimensione problematica
delle scienze e della rivedibilità delle teorie scientifiche;
4) la sistemazione in un quadro unitario e coerente delle conoscenze scientifiche
precedentemente acquisite;
5) l’autonoma valutazione critica delle informazioni su argomenti e problemi scientifici, fornite dai
mezzi di comunicazione di massa;
6) la consapevolezza della peculiare complessità degli organismi viventi;
7) le conoscenze e la riflessione sulle caratteristiche specifiche dell’uomo;
8) la consapevolezza dell’apporto delle interrelazioni esistenti tra scienze e tecnologie biologiche,
e dell’impatto di tali tecnologie sull’innovazione economica e sociale;
9) le conoscenze sull’uomo , sulla sua storia biologica e sulla sua collocazione in rapporto alla
natura e alla cultura;
Esame di Stato 2014/15
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Queste finalità sono state perseguite utilizzando tre filoni di contenuti e competenze specifiche:
a) Scienze della Terra
b) Chimica
c) Biologia
Monticello B.za, 15 maggio 2015 prof.ssa Letizia Marena
Esame di Stato 2014/15
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4.10 SCIENZE NATURALI
Docente: Letizia Marena
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
Libri di testo: Palmieri,Parlotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA
Curtis Barnes INVITO ALLA BIOLOGIA .BLU PLUS
MINERALI E ROCCE
La composizione chimica dei minerali
La struttura cristallina dei minerali
Proprietà fisiche dei minerali
Come si formano i minerali
I silicati
Cenni di classificazione
Dal magma alle rocce magmatiche
Classificazione dei magmi
Dai sedimenti sciolti alle rocce compatte
Rocce clastiche e detritiche
Rocce organogene
Rocce di origine chimica
Rocce metamorfiche
Metamorforfismo di contatto e regionale
Facies metamorfiche
Ciclo litogenetico
FENOMENI VULCANICI
Vulcani centrali
Vulcani lineari
Materiali fluidi,solidi,aeriformi eruttati dai vulcani
La forma dei vulcani
I tipi di eruzione
Fenomeni legati all’attività vulcanica
La distribuzione geografica dei vulcani
I vulcani in europa
FENOMENI SISMICI
Origine dei terremoti
Il movimento lungo la faglia
Ipocentro ed epicentro
Diversi tipi di onde sismiche
Il sismografo
Caratteristiche del sismogramma
Determinare l’epicentro del sisma
Le onde sismiche attraverso i differnti materiali
La velocità delle onde sismiche in profondità
Gli involucri terrestri
Scala Richter
Scala MCS
Distribuzione geografica dei terremoti
LA STRUTTURA DELLA TERRA
Tre strati concentrici
Esame di Stato 2014/15
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La crosta terrestre
La crosta galleggia sul mantello
Le dorsali oceaniche
Le fosse abissali
Il sistema di dorsali e fosse
L’espansione dei fondi oceanici
La Tettonica delle placche
Nuove montagne e nuovi oceani
La verifica del modello
Il motore delle placche
LE BASI CHIMICHE DELL’EREDITARIETA’
Il DNA contiene le basi chimiche della vita
La struttura del DNA
La duplicazione del DNA
I cromosomi delle cellule procariote ed eucariote
Le caratteristiche del DNA nel cromosoma eucariote
CODICE GENETICO E SINTESI DELLE PROTEINE
I geni e le proteine
Il ruolo dell’RNA
Elaborazione dell’mRNA nelle cellule eucariote
Il codice genetico
La sintesi proteica
Le mutazioni geniche
GENETICA DI VIRUS, BATTERI
Lo scambio di materiale genetico nei batteri
Caratteristiche e cicli riproduttivi dei virus
DNA RICOMBINANTE E BIOTECNOLOGIE
La tecnologia del DNA ricombinante
La rivoluzione biotecnologia
Ingegneria genetica in campo medico
LA GENETICA CLASSICA
Le leggi di Mendel e le loro eccezioni
Gli studi di Morgan sui cromosomi sessuali
Malattie genetiche legate ai cromosomi sessuali
Le mappe cromosomiche
Monticello B.za, 15 maggio 2015 prof.ssa Letizia Marena
Esame di Stato 2014/15
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4.11 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Edoardo Pravedoni
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
ORARIO SETTIMANALE DI LEZIONE
a- N°2 ore settimanali effettuate consecutivamente (giovedì 5°e 6°ora).
OBIETTIVI
a- Obiettivi didattici conseguiti:
La classe:
- Conosce ed è in grado di applicare sufficientemente i regolamenti delle varie discipline.
- Esegue generalmente i fondamentali tecnici delle varie discipline affrontate.
- È discretamente in grado di comunicare gli aspetti teorici più importanti della disciplina.
METODOLOGIA
a- Analisi del gesto tecnico e/o della disciplina sportiva affrontata.
b- Sintesi dell'azione tecnica e /o della disciplina sportiva affrontata.
c-Analisi dei principali aspetti teorici di base riguardante la disciplina.
STRUMENTI
a- Sono stati utilizzati sia i grandi che i piccoli attrezzi presenti nelle palestre ed all'esterno;
b- Gli impianti per i giochi di squadra (pallavolo. pallacanestro, ecc.).
VERIFICHE
a- Tipologia:
Verifica sulle abilità personali e sull'acquisizione degli elementi tecnici/teorici affrontati.
b- Numero delle verifiche:
Mediamente due nel primo trimestre e tre nel secondo pentamestre.
CRITERI DI VALUTAZIONE
a- attitudine motoria rilevata mediante test iniziali.
b- capacità esecutiva delle tecniche proposte.
c- abilità negli sport di squadra.
d- conoscenza degli aspetti teorici principali di base
f- interesse e partecipazione attiva e continua alle lezioni.
g- miglioramenti motori evidenziati nell'arco del triennio.
BILANCIO SULLA CLASSE
La classe nell’arco dell’anno scolastico ha mantenuto un atteggiamento corretto e propositivo nei
confronti della disciplina, instaurando con l'insegnante un sereno dialogo educativo che ha prodotto
dei risultati soddisfacenti ed in taluni casi anche più che buoni. Tutte/i le/gli alunne/i hanno saputo
migliorare le proprie attitudini motorie favorendo, ove possibile, il lavoro individualizzato. Sono state/i
invogliate/i e stimolate/i a superare le lievi difficoltà mostrate ed a prendere coscienza delle
proprie potenzialità come dei propri limiti. Il livello tecnico-pratico globalmente raggiunto dalla
classe lo si può ritenere mediamente più che discreto; per alcune studentesse anche più che
buono e solo per una minima parte attestato sulla piena sufficienza. La conoscenza degli elementi
teorici è da considerarsi sufficientemente adeguata visto soprattutto l’aspetto prettamente pratico
della disciplina. Il bilancio conclusivo sulla classe è da considerarsi nella globalità pienamente
positivo.
Monticello B.za, 15 maggio 2015 prof. Edoardo Pravedoni
Esame di Stato 2014/15
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4.11 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Edoardo Pravedoni
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
CONOSCENZE – COMPETENZE - ABILITÀ
1) TEST FISICO MOTORI
- test per valutare le abilità motorie acquisite:
prove sulle capacità condizionali e coordinative nei giochi sportivi (pallavolo e basket)
2) POTENZIAMENTO FISIOLOGICO e AVVIAMENTO MOTORIO
- incremento della resistenza organica e della funzione cardio-circolatoria.
- potenziamento muscolare.
- mobilità e scioltezza articolare.
3) CONOSCENZA E PRATICA DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA
- ginnastica artistica:
progressione di libera ideazione al :corpo libero o spalliera o trave.
- sport di squadra codificati:
perfezionamento della tecnica individuale e di squadra con partite di verifica.
- uni-hochey:
fondamentali di base individuali e tecniche di gioco.
- acrosport:
impostazione delle tecniche per la costruzione di piramidi e figure umane a 2 o 3 componenti.
4) TEORIA DELL’ EDUCAZIONE FISICA
- informazioni e conoscenze teoriche relative alle attività sportive trattate.
- teoria dell’allenamento:
le capacità condizionali e coordinative
- l’avviamento motorio.
- impostazioni di lezioni di ginnastica educativa per bambini della scuola elementare.
Monticello B.za, 15 maggio 2015 prof. Edoardo Pravedoni
Esame di Stato 2014/15
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4.12 RELIGIONE
Docente: Eva Calì
Relazione finale a.s. 2014/15 Classe V SA
Gli alunni che si sono avvalsi dell’Insegnamento della Religione Cattolica hanno gradualmente
raggiunto i principali obiettivi formativi del triennio:
- Conoscere e rispettare la visione di Dio e dell’uomo presenti nelle grandi religioni.
- Cogliere le linee fondamentali dell’immagine di Dio espresse nell’insegnamento evangelico.
- Riflettere sul metodo con il quale decidere e scegliere in maniera autenticamente umana.
- Diventare responsabili nei confronti della vita sia sul piano personale sia su quello sociale.
In modo particolare nell’ultimo anno le competenze conseguite permettono loro, tenendo conto
delle diverse personalità, disposizioni e impegno, di cogliere criticamente i valori della società
attuale in rapporto alle indicazioni della religione. Per la precisione, s’intendono: i valori scaturiti da
una morale, che tiene conto della persona nella sua complessità, l'etica della responsabilità; le
problematiche connesse al senso della vita dell'uomo e ad un agire moralmente corretto.
La lezione frontale ha posto i nuclei concettuali, elaborati nel dialogo con la classe e sostenuti
mediante letture appropriate.
La classe ha risposto in modo complessivamente buono alle proposte impegnandosi sia nello
studio, sia nel dibattito educativo che nasceva dai temi affrontati. Il dialogo formativo è stato
recepito prontamente e si può concludere che ci sia stata una crescita intellettuale raggiunta
grazie ad un certo confronto critico e rispettoso delle diverse posizioni individuali emerse durante le
discussioni.
Monticello B.za, 4 maggio 2015 prof.ssa Eva Calì
Esame di Stato 2014/15
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4.12 RELIGIONE
Docente: Eva Calì
Programma svolto a.s. 2014/15 Classe V SA
IL VALORE DELLA PERSONA NELLA MORALE
L'accettazione del proprio corpo: l'immagine di sé
L'importanza dell'uomo e della donna come "persone"
Il matrimonio cristiano, la famiglia cristiana.
La concezione del "corpo" nel Buddismo, nell'Induismo, il Conc. Vat.II
E. Fromm: "Avere o essere"
MORALE E VALORI
Un confronto culturale
Il bene e il male
La coscienza
La dignità della persona
La libertà di coscienza
Le virtù
L'etica della responsabilità
Opinioni a confronto
IL BUDDISMO
I "Tripitaka"
La concezione della vita
Il "Nirvana"
LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
L’impegno per il bene “comune”
L’equità sociale
Pace e giustizia
Monticello B.za, 4 maggio 2015 prof.ssa Eva Calì
Esame di Stato 2014/15
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5.
ALLEGATI
Esame di Stato 2014/15
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SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA
DELL’ESAME DI STATO
E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Esame di Stato 2014/15
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Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “A. Greppi”
Via dei Mille 27 – 23876 Monticello B.za (LC) –
Tel. 0399205108 0399205701 Fax. (039) 9206861 Codice Fiscale 94003140137
www.issgreppi.it e-mail [email protected]
a.s. 2014/2015 classi quinte 06.02 2015
SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO
PROVA DI ITALIANO
(Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.)
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
I Malavoglia si arrabbattavano in tutti i modi per far quattrini. La Longa prendeva qualche rotolo di tela da tessere, e
andava anche al lavatoio per conto degli altri; padron N'toni coi nipoti s'erano messi a giornata, s'aiutavano come
potevano, e se la sciatica piegava il vecchio come un uncino, rimaneva nel cortile a rifar le maglie alle reti, a
raccomodar nasse, e mettere in ordine degli attrezzi, ché era pratico di ogni cosa del mestiere.
Luca andava a lavorare nel ponte della ferrovia, per cinquanta centesimi al giorno, sebbene suo fratello 'Ntoni dicesse
che non bastavano per le camicie che sciupava a trasportar sassi nel corbello, ma Luca non badava che si sciupava
anche le spalle, e Alessi andava a raccattar dei gamberi lungo gli scogli, o dei vermiciattoli per l'esca, che si vendevano
a dieci soldi il rotolo, e alle volte arrivava sino all'Ognina e al Capo dei Mulini, e tornava coi piedi in sangue. Ma
compare Zuppiddu si prendeva dei bei soldi, ogni sabato, per rabberciare la Provvidenza, e ce ne volevano delle nasse
da acconciare, dei sassi della ferrovia, dell'esca a dieci soldi, e della tela da imbiancare, coll'acqua sino ai ginocchi e il
sole sulla testa, per fare quarant'onze! I Morti erano venuti, e lo zio Crocifisso non faceva altro che passeggiare per la
straduccia, colle mani dietro la schiena, che pareva il basilisco.
- Questa è la storia che va a finire coll'usciere! andava dicendo lo zio Crocifisso con don Silvestro e con don Giammaria
il vicario.
- D'usciere non ci sarà bisogno, zio Crocifisso, gli rispose padron 'Ntoni quando venne a sapere quello che andava
dicendo Campana di legno. I Malavoglia sono stati sempre galantuomini, e non hanno avuto bisogno d'usciere.
- A me non me ne importa; rispose lo zio Crocifisso colle spalle al muro, sotto la tettoia del cortile, mentre stavano
accatastando i suoi sarmenti: Io non so altro che devo esser pagato.
Finalmente, per intromissione del vicario, Campana di legno si contentò di aspettare a Natale ad esser pagato,
prendendosi per frutti quelle settantacinque lire che Maruzza aveva raccolto soldo a soldo in fondo alla calza nascosta
sotto il materasso.
- Ecco com'è la cosa! borbottava 'Ntoni di padron 'Ntoni; lavoriamo notte e giorno per lo zio Crocifisso. Quando
abbiamo messo insieme una lira, ce la prende Campana di legno.
Il nonno, colla Maruzza, si consolavano a far castelli in aria per l'estate, quando ci sarebbero state le acciughe da salare,
e i fichidindia a dieci un grano, facevano dei grandi progetti d'andare alla tonnara, o per la pesca del pesce spada, dove
si buscava una buona giornata, e intanto mastro Turi avrebbe messo in ordine la Provvidenza. I ragazzi stavano attenti,
col mento in mano, a quei discorsi che si facevano sul ballatoio, e dopo cena; ma 'Ntoni che veniva da lontano, e il
mondo lo conosceva meglio degli altri, si annoiava a sentir quelle chiacchiere, e preferiva andarsene a girandolare
attorno all'osteria, dove c'era tanta gente che non faceva nulla, anche lo zio Santoro, i quale era il peggio che ci potesse
essere, faceva quel mestiere leggiero di stendere la mano a chi passava, e biascicare avemarie; o se ne andava da
compare Zuppiddu, col pretesto di vedere a che stato fosse la Provvidenza, per far quattro chiacchiere con Barbara, la
quale veniva a metter frasche sotto il calderotto della pece, quando c'era compare 'Ntoni.
COMPRENSIONE DEL TESTO
1. Riassumi il contenuto informativo del testo in circa 15 righe.
ANALISI DEL TESTO
1. Individuare le caratteristiche del narratore. Riflettere ad esempio se sia interno o esterno rispetto al mondo
rappresentato, se conosca di più o di meno o come i personaggi; se esprima o no dei giudizi; riflettere inoltre
sul punto di vista adottato.
Esame di Stato 2014/15
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2. Individuare le caratteristiche dello stile: come è organizzata la sintassi? A quale registro linguistico appartiene
il lessico? Quale funzione assume la fitta presenza del dialogo?
3. Quale sistema dei personaggi si crea nell’episodio? Come reagiscono padron ‘Ntoni e Maruzza da un lato e il
giovane ‘Ntoni dall’altro rispetto al problema del debito contratto con lo zio Crocifisso?
4. Quali reazioni provoca in ‘Ntoni l’esperienza del mondo lontano da Aci Trezza?
APPROFONDIMENTO
1. Riflettere sulla caratterizzazione dei seguenti personaggi dei Malavoglia: padron ‘Ntoni,’Ntoni, Alessi, le
donne Malavoglia ,il resto del villaggio. Quali caratteristiche psicologiche e valoriali presentano e come le fa
emergere Verga? Qual è il valore simbolico del distacco presente tra ‘Ntoni e padron ‘Ntoni? Seguire ‘Ntoni
nel suo rifiuto della logica della famiglia attraverso opportuni riferimenti al testo
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i
documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’articolo di giornale, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
DOCUMENTI
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e P. PICASSO, Gli amanti, 1923
Andromaca, 1917
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche
quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato
di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un
certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato.
Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare
o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il
discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli
facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle
anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece
pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la
Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
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- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure
dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo,
non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con
gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse
tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata
ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta.
Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo
dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella
memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata
inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare
di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne
aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la
prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena
di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla
donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola,
illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta
prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUMENTI
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà
e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal
Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»
Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita
dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le
poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li
scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per
Esame di Stato 2014/15
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quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo
tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di
riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi,
dimostrandoci così all’altezza della sfida.
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività
umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine
composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a
una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di
avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso
livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto
simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia,
senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne
supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in
realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo
effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e
desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate
negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano
invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel
tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero
di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci
rende felici?»
Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre
sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere
almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui
l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato
unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un
collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo
utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di
risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la
versione più aggiornata dell’homo aeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si
preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...]
Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se
stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe
assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una
nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli
anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per
la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la
Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla
guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le
due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la
sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918,
nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni
dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all‟altro
dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il
primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il
nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra
mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
Esame di Stato 2014/15
84
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta
da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale
ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai
lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla
violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in
fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha
certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare.
Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la
violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato
dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la
società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che
non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente
rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto
grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano.
Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività
sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura
fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla
possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in
cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società
nell’immagine della “creatività” della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale cosa
vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
“Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo
per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come
la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della
forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua
condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla
volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del
nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio
onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non
propugno che l’India pratichi la non violenza perchè è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo
consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni
inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o
religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non
potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella
storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l‟urgenza appassionata
dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il
tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di
levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di
elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo il
tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America nè riposo né tranquillità fino a
quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le
fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che
debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro
procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di
libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della
dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica.
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4 AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La scienza tra desiderio di conoscenza, volontà di dominio e ricerca del progresso.
Esame di Stato 2014/15
85
DOCUMENTI
«L’uomo ha sempre cercato di dominare la natura; gradualmente ha provato a comprenderla. Molto tempo dopo egli
imparò a combinare i due desideri; fu allora che la scienza moderna prese forma. Ma lo sviluppo della scienza moderna
poggia sulla curiosità e l’interesse di molti secoli nei quali le tecniche per esplorare la natura furono sviluppate
lentamente, e la conoscenza di essa lentamente accumulata. Le radici della scienza moderna affondarono nel passato e
non vi è un istante di cui potremmo dire: “Ecco, qui realmente comincia la scienza”. A ogni stadio di sviluppo vi sono
sia residui del passato che anticipazioni del futuro. E così che la storia della scienza moderna comincia veramente
all’inizio della storia, sebbene i suoi primi inizi siano in realtà timidi.»
A.R.HALL, M.B. HALL, Storia della scienza, Bologna 1991
«A partire da questo atteggiamento, si possono anche comprendere senza difficoltà i motivi che, per ogni scienziato,
determinano la direzione della sua ricerca. Abitualmente essa si basa su una qualche idea teorica, su ipotesi relative
all’interpretazione dei fenomeni conosciuti, sulla speranza di trovarne di nuovi. Ma quali idee vengono accettate? La
storia insegna che di solito le idee vengono accettate non per la loro mancanza di contraddizioni o per la loro chiarezza,
ma perché si spera di poter partecipare alla loro elaborazione e verifica. Sono il desiderio e la speranza di vedere i
risultati del nostro lavoro a farci trovare la strada nell’attività scientifica. Questo desiderio è più forte del nostro giudizio
razionale sui vantaggi di teorie diverse.»
W. HEISENBERG, La tradizione nella scienza, Milano 1982
«La teoria della selezione soddisfaceva completamente alle strettissime esigenze di Darwin: era una teoria prettamente
scientifica, che introduceva nel ragionamento soltanto fenomeni naturali osservabili e, fino a un certo punto, misurabili,
escludendo ogni intervento di “forze” o “volontà” e “impulsi” — non altro che pseudospiegazioni — ed evitando la
troppo semplicistica idea dell’azione diretta dell’ambiente. Su questa base Darwin si mise a lavorare con costanza, con
minuziosa pazienza, raccogliendo un’innumerevole serie di dati e di osservazioni sue proprie e ricavate dalla lettura e
dalla corrispondenza con molti naturalisti e allevatori di animali e piante».
G. MONTALENTI, Introduzione a CH. DARWIN, L ‘origine della specie, Milano 1984
«Si può osservare che mentre la fede non mette in dubbio i propri contenuti, la scienza invece li assume ipoteticamente,
disposta ad abbandonarli se l’esperienza li dovesse smentire o se dovesse apparire un’ipotesi maggiormente esplicativa.
Certamente, la scienza elabora ipotesi. Ma ciò non esclude che essa si regga sulla fede nella propria esistenza. Anche se
la scienza non crede che esista un nesso necessario fra il proprio apparato concettuale e la potenza sul mondo, essa però
crede, cioè ha fede che la sua forma attuale di razionalità consenta un dominio del mondo più efficace di quello
realizzabile mediante un qualsiasi altro apparato concettuale. Cioè anche la scienza ha fede nell’esistenza di un mondo
da dominare e nella propria capacità di dominarlo».
E. SEVERINO, La tendenza fondamentale del nostro tempo, Milano 1988
«In questa cornice religiosa fa la sua comparsa l’idea di progresso che la scienza non tarderà ad assumere come
direttiva e senso della propria ricerca. A questa idea è da ricondurre sia la critica baconiana alla filosofia antica, in
quanto contemplazione sterile e infeconda, incapace di elevarsi a quell’operativismo attivo che, migliorando le
condizioni di vita, consente un effettivo progresso all’umanità, sia il primato dell’induzione che in Bacone non è solo il
primato di un metodo rispetto a un altro, ma di una mentalità, la mentalità che, alla contemplazione della verità,
preferisce la scoperta di nuove verità che non si ottengono dai sillogismi della propria mente (deduzione), ma dalla
ricerca paziente nel libro della natura (induzione).»
U. GALIMBERTI, Psiche e techne, Milano 2005
«Oggi la passione che guida le scienze è più viva che mai, ma il suo significato sta cambiando. Le “leggi” della natura,
come orami siamo in grado di decifrarle, sono le leggi di un universo aperto. Esse concernono le probabilità di
un’evoluzione in un futuro che tuttavia non determinano. Non negano l’avventura umana, di cui costituiscono una delle
più alte realizzazioni, ma al contrario, affermano il carattere irriducibile di ciò senza cui questa avventura resterebbe
priva di significato. Esse costituiscono un passaggio stretto tra due forme di alienazione: la sottomissione a leggi che
riducono l’invenzione a un’apparenza e la rassegnazione al gioco arbitrario di avvenimenti aleatori, inintelligibili. E
questo momento privilegiato, questo punto di biforcazione che è al centro della Nuova alleanza, e che l’evoluzione della
fisica ha successivamente confermato.»
I. PRIGOGINE - I. STENGER, La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza, Torino 1993
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il periodo storico che va dal 1918 al 1922 vede notevoli cambiamenti nella situazione politica italiana. Assieme alla
crisi del liberalismo si assiste non solo alla formazione e al consolidamento dei partiti di massa (comunisti e cattolici),
ma anche al nascere di nuovi raggruppamenti che, facendo leva sul diffuso sentimento di insoddisfazione nei confronti
Esame di Stato 2014/15
86
dell’esito della guerra, cambieranno radicalmente il quadro politico-istituzionale dell’Italia. Il più importante è
sicuramente il movimento fascista.
Illustra e analizza l’affermazione proposta.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», “quale ricorrenza
dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per
le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.
A venticinque anni dalla caduta del muro di Berlino, rifletti sul valore simbolico di quell’evento ed esprimi la tua
opinione sul significato di “libertà” e di “democrazia”.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Esame di Stato 2014/15
87
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA di ITALIANO
a. s. 2014/15
CLASSE: _________ ALUNNO/A: __________________________________
1. TIPOLOGIA A: analisi del testo
INDICATORI PUNTEGGIO
basso medio Alto
Competenze Ortografia, punteggiatura, morfosintassi 1 2 3
Linguistico-espressive Proprietà lessicale ed efficacia espositiva 1 2 3
Conoscenze
(comprensione,
informazioni)
Comprensione del testo; correttezza, pertinenza e
ricchezza delle conoscenze 1-2 3 4
Capacità elaborative,
Logico-critiche e
creative
Analisi e interpretazione del testo 1 2 3
Capacità di approfondimento e di valutazione
personale criticamente fondata; originalità della
riflessione
0 1 2
2. TIPOLOGIA B: saggio breve e articolo di giornale
INDICATORI PUNTEGGIO
basso medio Alto
Competenze
Linguistico-espressive
Ortografia, punteggiatura, morfosintassi 1 2 3
Proprietà lessicale; coerenza del registro linguistico
con la tipologia testuale e i destinatari scelti;
chiarezza ed efficacia comunicativa
1 2 3
Conoscenze
(comprensione,
informazioni)
Comprensione dei documenti; correttezza, pertinenza
e ricchezza delle conoscenze 1-2 3 4
Capacità elaborative,
Logico-critiche e
creative
Elaborazione di una situazione comunicativa
originale e funzionale alla valorizzazione dei
documenti proposti; articolazione, coesione e
coerenza dell’argomentazione
1 2 3
Capacità di approfondimento e di valutazione
personale criticamente fondata; originalità della
riflessione
0 1 2
3. TIPOLOGIA C e D: tema di argomento storico e di attualità
INDICATORI PUNTEGGIO
basso medio Alto
Competenze Ortografia, punteggiatura, morfosintassi 1 2 3
Linguistico-espressive Proprietà lessicale ed efficacia espositiva 1 2 3
Conoscenze Correttezza, pertinenza e ricchezza delle conoscenze 1-2 3 4-5
Capacità elaborative,
logico-critiche e
creative
Articolazione, coesione e coerenza
dell’argomentazione; capacità di approfondimento e
di valutazione personale criticamente fondata;
originalità della riflessione
1-2 3 4
Punteggio complessivo _____________________________
Osservazioni
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
Esame di Stato 2014/15
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SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA
DELL’ESAME DI STATO
E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Esame di Stato 2014/15
89
I.I.S.S. “A. GREPPI”
Anno Scolastico 2014/15
LICEO DELLE SCIENZE UMANE – SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
D’ESAME
Il candidato sviluppi uno tra i due temi proposti e risponda a 2 quesiti a scelta tra quelli presentati.
PRIMA PARTE
I
“Per parlare delle relazioni che si stabiliscono tra popoli o tra società dobbiamo cominciare
affrontando una difficile questione: è possibile applicare gli stessi criteri per giudicare atti che
appartengono a culture differenti? Spesso si ha l’impressione di non riuscire a evitare un eccesso
senza subito cadere in un altro. Chi crede nei giudizi assoluti, e dunque transculturali, rischia di
considerare come valori universali quelli ai quali è abituato, di praticare un ingenuo etnocentrismo e
un cieco dogmatismo, convinto di conoscere una volta per tutte ciò che è vero e ciò che è giusto.
Rischia di diventare molto pericoloso il giorno in cui decide che il mondo intero deve godere dei
vantaggi che caratterizzano la sua società. […] Tuttavia, chi crede che tutti i giudizi siano relativi –
a una cultura, a un luogo, a un momento della storia – è a sua volta minacciato, anche se dal
pericolo opposto. Se ogni giudizio di valore è sottoposto alle circostanze, non si finisce per
accettare ogni cosa, purché accada a casa degli altri? Ammettere, ad esempio, che il sacrificio
umano non è necessariamente da condannare, perché alcune società lo praticano; o la tortura, o la
schiavitù. Decidere che un popolo è maturo per la libertà e un altro no, per poi lasciare tutti al
proprio destino, compresi sé stessi – perché i miei valori non sono necessariamente migliori di
quelli altrui. A forza di sistematizzarsi, questo relativismo finisce nel nichilismo e se ciascuno, per
principio uguale a chiunque altro, sceglie arbitrariamente i valori in cui credere, l’unità della specie
è nuovamente negata, anche se in modo diverso, perché gli uomini non hanno più un mondo
spirituale in comune.
Tuttavia, siamo quotidianamente chiamati a prendere posizione di fronte a gesti e atteggiamenti
caratteristici di differenti culture e ci piacerebbe superare questa alternativa. Vorremmo riconoscere
l’infinita diversità delle società umane, disponendo però di una scala di valori unica e affidabile,
capace di orientarci. Ma come fare?”
T. Todorov, La paura dei barbari, trad. ital. E. Lana, Milano 2009
II
“Gli antichi filosofi, a differenza dei sapienti che ritenevano di possedere la verità, sapevano che un
conto è la verità, un conto è la comprensione della verità. E alla comprensione della verità hanno
dedicato la loro massima cura, istituendo, a partire da Socrate, le scuole, persuasi com’erano che
una verità non compresa non serve a niente.
A condizionare la comprensione non sono solo fattori culturali, ma soprattutto ed eminentemente
fattori emotivi, per cui, ad esempio, se una classe di studenti si sente amata dal suo professore
l’apprendimento sarà facilitato, se un messaggio viene veicolato da un testimonial apprezzato dal
pubblico, sarà più facilmente recepito.
Ciò significa che un’intelligenza che si accompagna a una competenza emotiva sa che cosa, di
quanto esprime, può essere recepito o rifiutato. E, se le interessa che il messaggio passi, questa
intelligenza sa anche rinunciare a dire tutto quello di cui è competente, per limitarsi a enunciare solo
ciò che può essere compreso. Riduce quindi le sue possibilità enunciative a favore della
Esame di Stato 2014/15
90
trasmissibilità dei messaggi. In una parola, mimetizza la sua intelligenza a misura della recettività di
chi ascolta, per favorire l’acquisizione delle informazioni. […].
La mimetizzazione dell’intelligenza è la virtù delle persone veramente intelligenti, che sanno
coniugare la verità con la comprensione della verità, per la quale sono disposti a rinunciare
all’esibizione di sé per la cura dell’altro e la comprensione delle modalità con cui l’altro può capire
quanto si va dicendo.
All’intelligenza che sa mimetizzarsi compete quella virtù che possiamo chiamare altruismo, qui
inteso non come «buonismo», ma come percezione di ciò che è altro da me, perché consapevole che
gli altri, con le loro obiezioni anche grossolane, possono costituire uno stimolo a un ulteriore
ricercare e intendere e trovare.”
(Umberto Galimberti, da “I miti del nostro tempo”, 2009, ed. Feltrinelli)
SECONDA PARTE
a) Individuo e società nelle scienze umane
b) Identità e socializzazione nella società complessa e globalizzata
c) L’ambiente come risorsa educativa e culturale
d) La relazione educativa nella pedagogia
e) La diversità culturale: razza, etnie, popoli
______________________________________________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore
È consentito soltanto l’uso del vocabolario della lingua italiana
Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna della prova.
Esame di Stato 2014/15
91
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Competenze, indicatori, punteggi
Prova scritta di SCIENZE UMANE A.S. 2014/15
candidato: _____________________________________________________
voto finale:
Indicatori:
1. richiamo di conoscenze pedagogiche, sociologiche, antropologiche
2. riferimento ad autori e /o teorie significative
3. utilizzo/applicazione delle conoscenze finalizzato/a alle richieste
4. chiarezza argomentativa e correttezza espositiva
Legenda:
N: nullo; G.I.: gravemente insufficiente; I: insufficiente; S: sufficiente
D: discreto B: buono O/E: ottimo, eccellente
Esame di Stato 2014/15
92
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
DELL’ESAME DI STATO
E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Esame di Stato 2014/15
93
5SA INDIRIZZO LICEO SCIENZE UMANE
12 Febbraio 2015
Nome Cognome
Simulazione TERZA PROVA di FILOSOFIA
TIPOLOGIA B
1. Qual è il senso della formula D-m-D+?
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2. Che cosa simboleggia la nottola di Minerva?
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Esame di Stato 2014/15
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3. Spiega perché Dewey e Popper rappresentano due voci importanti del pensiero politico
novecentesco.
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Esame di Stato 2014/15
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Nome_____________________________Cognome ______________________________ classe: 5SA Simulazione di Terza Prova – 12 febbraio 2015
ENGLISH TEST Answer the following questions (max. 10 lines) 1. Explain what the technique of interior monologue consists in. Refer to the beginning of Mrs Dalloway to exemplify. ______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________
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2. Illustrate how Virginia Woolf’s novel Orlando can be considered as an allegory of the emancipation of women, both as human beings and as artists.
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Esame di Stato 2014/15
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INDIRIZZO LICEO SCIENZE UMANE 12 febbraio 2015 COGNOME E NOME: CLASSE: 5SA
SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA B
FISICA (rispondi utilizzando al massimo dieci righe) Come si può verificare che le forze colombiane sono conservative e quali sono le conseguenze deducibili da questa proprietà?
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Descrivi le interazioni tra le cariche elettriche e il campo magnetico. ________________________________________________________________________________
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Esame di Stato 2014/15
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5SA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA 12 febbraio 2015
Quesiti a risposta singola Obiettivi valutati: Conoscenza dei contenuti letterari
Capacità di analisi e traduzione del testo Competenze critiche di rielaborazione
1. Itaque rideo istos qui turpe existimant cum servo suo cenare. [...] Est ille plus quam capit, et ingenti
aviditate onerai distentum ventrem ac desuetum iam ventris officio, ut maiore opera omnia egerat quam ingessit. At infelicibus servis movere labra ne in hoc quidem ut loquantur, licet
Traduci letteralmente il passo. Indica da quale opera è tratto e cosa Seneca intende argomentare. Rispondi poi alle domande
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Modo, tempo, persona, diatesi, paradigma dei seguenti verbi: existimant............................................................................................................................................................
capit.....................................................................................................................................................................
loquantur.............................................................................................................................................................
Che proposizione è ut loquantur?........................................................................................................................
Come si giustifica grammaticalmente in hoc?.....................................................................................................
Indica il nominativo singolare di istos..................................................................................................................
Da quale verbo deriva est?..................................................................................................................................
Esame di Stato 2014/15
98
2. lactatio animi, inertia, taedium, displicentia sibi, volutatio animi, instabilitas, marcor: questi termini esprimono una particolare condizione dell'animo. Quale? In quale opera è particolarmente descritta? Fai un breve parallelo con un altro autore della letteratura latina, o della letteratura dell"800 a cui il pensiero di Seneca si può accostare.
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3. Indica le caratteristiche strutturali dell'Asino d'oro di Apuleio, riferendoti anche alle considerazioni di Bachtin in Estetica e romanzo
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Esame di Stato 2014/15
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5SA INDIRIZZO LICEO SCIENZE UMANE
20 Aprile 2015
Nome Cognome
Simulazione TERZA PROVA di STORIA
TIPOLOGIA B
1. Perché il 1943 rappresenta un “anno spartiacque” per l’Italia all’interno del secondo conflitto
mondiale?
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2. In che senso Auschwitz è il simbolo del male assoluto?
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Esame di Stato 2014/15
100
3. Che cos’è il patto Molotov-Ribbentrop e quali sono le sue ricadute sui destini dell’Europa?
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Esame di Stato 2014/15
101
Nome__________________________Cognome _______________________classe: 5SA
Simulazione di Terza Prova – 20 aprile 2015 Answer the following questions (max. 10 lines)
1. Comment on the following extract from Beckett’s ‘Endgame’
HAMM: This is deadly. (Enter Clov with the telescope. He goes towards ladder.) CLOV: Things are livening up. (He gets up on ladder, raises the telescope, lets it fall.) I did it on purpose. (He gets down, picks up the telescope, turns it on auditorium.) I see... a multitude... in transports... of joy. (Pause. He lowers telescope, looks at it.) That's what I call a magnifier. (He turns toward Hamm.) Well? Don't we laugh? HAMM (after reflection):
I don't.
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2. What does Dewey mean by the following sentence from his Pedagogic Creed? “The only true education comes through the stimulation of the child’s powers and the demands of the social situations in which he finds himself.”
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Esame di Stato 2014/15
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5SA Terza prova Biologia 20 Aprile 2015 Candidato Come si forma una fossa abissale? Come si distribuiscono rispetto alla fossa i vulcani? E i terremoti? ________________________________________________________________________________________________
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Cosa si intende per codice genetico? Quale funzione svolge l’mRNA? Descrivi il processo di trascrizione. ________________________________________________________________________________________________
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Che cosa sono e come agiscono gli enzimi di restrizione? Quali sono le applicazioni legate alla tecnologia del DNA ricombinante?
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SIMULAZIONE III PROVA
COGNOME________________________NOME______________________
DATA 20/04/2015 CLASSE 5SA
1. Dopo aver definito e classificato gli asintoti, determina gli eventuali asintoti delle seguenti funzioni
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Esame di Stato 2014/15
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2. Dopo aver enunciato i teoremi di Weierstrass e dell’esistenza degli zeri, stabilisci se essi sono applicabili alle seguenti funzioni nei relativi intervalli, motivando la risposta:
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ESAME DI STATO – A.S. 2014/15
GRIGLIA TERZA PROVA – LICEO DELLE SCIENZE UMANE BASE
COMMISSIONE ……………………………………
Candidato/a …………………………………………………………….. Classe ……………
Criteri di valutazione punti 1a
materia
2 a
materia
3 a
materia
4 a
materia
CONOSCENZE (rispetto al quesito proposto)
inadeguate
1
frammentarie 2
essenziali 3
discrete 4
complete 5
CAPACITÀ (di sintesi e rielaborazione)
sintesi molto carente e rielaborazione assente
1
sintesi solo in parte adeguata e rielaborazione minima 2
sintesi accettabile, rielaborazione essenziale 3
sintesi adeguata, rielaborazione ben sviluppata 4
COMPETENZE (relative a comprensione della domanda,
applicazione delle conoscenze, linguaggio specifico
utilizzato)
incomprensione totale della domanda, errata applicazione
delle conoscenze, inadeguato il linguaggio utilizzato
1
comprensione in gran parte errata della domanda,
applicazione incoerente delle conoscenze, molto impreciso il
linguaggio utilizzato
2
comprensione parziale della domanda, applicazione non
corretta di alcune conoscenze, impreciso il linguaggio
utilizzato
3
comprensione globale della domanda, applicazione corretta
delle conoscenza, linguaggio semplice, ma adeguato 4
comprensione globale della domanda, applicazione
discretamente articolata delle conoscenze, abbastanza
preciso il linguaggio utilizzato
5
comprensione dettagliata della domanda, applicazione
articolata delle conoscenze, preciso il linguaggio utilizzato 6
Totale per disciplina
Valutazione complessiva della prova:
Esame di Stato 2014/15
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PROVE SOMMINISTRATE
DURANTE L’ANNO
Esame di Stato 2014/15
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VERIFICA DI SCIENZE UMANE CLASSE V SA
ALUNNO DATA
1 “…Se gli sforzi dell’educatore non si riallacciano a qualche attività che il fanciullo compie di sua propria
iniziativa, indipendentemente dall’educatore stesso, l’educazione si riduce a una pressione dall’esterno. Essa
può dare dei risultati esterni ma non può essere veracemente chiamata educativa. Senza una penetrazione
della struttura e delle attività psichiche dell’individuo il processo educativo sarà, perciò, accidentale e
arbitrario. Se coincide fortuitamente con l’attività del fanciullo ne verrà stimolato, altrimenti risulterà un
ostacolo o un agente di disintegrazione o di arresto della natura del fanciullo.
…L’educazione deve iniziarsi con una penetrazione psicologica delle capacità del fanciullo, dei suoi
interessi e delle sue abitudini. Essa deve essere controllata a ogni punto con riferimento a queste stesse
considerazioni. Tali facoltà, interessi e abitudini devono essere continuamente interpretate; noi dobbiamo
sapere qual è il loro significato…”.J. DEWEY, Il mio credo pedagogico, cur. L. Borghi, Firenze, La Nuova
Italia, 1961
Esponi le tue riflessioni sul contenuto del brano sopra riportato e soffermati, in particolare, sulle seguenti
questioni:
a. attraverso quali strumenti l’educatore può arrivare a conoscere gli effettivi bisogni formativi e
interessi dell’educando?
b. che cosa significa raccordare l’insegnamento a detti bisogni e interessi?
c. quale significato potrebbe avere, invece, un insegnamento che non si raccordi con i bisogni
formativi dell’educando?
2 " Abbiamo già sostenuto che la valorizzazione dell'eccellenza non deve limitarsi solo agli studenti
particolarmente dotati; va però aggiunto che una formula parimenti inadeguata sarebbe anche quella di un
insegnamento ordinato alla media degli studenti con un sapere che vada bene per tutti. Il punto, sembra a
molti di noi, è di scoprire che cosa possa stimolare lo studente particolarmente dotato senza abbattere la
fiducia e la volontà di apprendere negli ingegni meno fortunati. Un corso che concili le due esigenze implica
molte difficoltà, ma è anche l'unico che possa servire a coltivare e ad onorare nel contempo la diversità dei
talenti che dobbiamo educare".J. S. BRUNER, II Processo educativo, Armando Editore, Roma
Utilizzando il testo di J. S. Bruner in un discorso sul diritto di tutti alla formazione:
a. affronta la tematica delle diversità all'interno dell'attuale dibattito sul successo formativo ;
b. indica le vie attraverso le quali l'autonomia delle istituzioni scolastiche può risultare funzionale ad
un'azione educativa che assuma la diversità come proprio punto di partenza;
c. collega il tema della molteplicità dei livelli intellettivi degli alunni al diritto di ognuno alla
formazione personale ed alla partecipazione alla vita collettiva.
3. “ Anche gli insegnanti debbono riconoscere che i fanciulli vanno crescendo, e quindi, al tempo stesso,
imparando. L’apprendimento deve essere, quindi, riguardato con maggiore ampiezza mentale di quanto non
sia spesso avvenuto in passato. Non dobbiamo più riguardarlo come qualcosa che ha luogo solo allorquando
un fanciullo se ne sta seduto al suo banco, o sta ascoltando il suo maestro, o sta applicandosi ad un compito.
Egli impara anche quando sogna ad occhi aperti, quando viene rimproverato e quando se ne sta a giocare con
gli amici: impara cose diverse, ma pur impara tuttavia. Quegli insegnanti che si rendono conto di ciò
debbono interessarsi con tutta attenzione di quel che i loro alunni hanno saputo apprendere da sé soli, non
meno di quanto abitualmente si preoccupano d’indottrinarli con le nuove nozioni prescritte dai programmi
ufficiali” (I.B. Weiner, D. Elkind, Lo sviluppo umano, mentale e fisico, individuale e sociale, in “Psicologia
pedagogica”, 1976).
Il candidato a partire dal testo sopra esposto ed alla luce delle sue conoscenze:
a. discuta il problema psico- pedagogico del rapporto tra apprendimento ed insegnamento in una
“società del sapere”
b. illustri la posizione assunta su questo problema dai pedagogisti studiati fino a questo momento ;
c. evidenzi il ruolo pedagogico della motivazione in relazione a questo rapporto
Esame di Stato 2014/15
109
VERIFICA DI SCIENZE UMANE
NOME E COGNOME: DATA:
Il candidato risponda ai seguenti quesiti:
1. Spiega le varie connotazioni della facoltà umana denominata pensiero e la differenza tra
differenti situazioni di apprendimento e diversi tipi di intelligenza
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2. Spiega il concetto di interesse, il rapporto tra interesse profondo e apprendimento inteso come
sapere, saper fare e saper essere
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Esame di Stato 2014/15
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3. Spiega la differenza tra informazione e formazione e il ruolo delle scienze sociali rispetto alla
massificazione culturale
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4. Spiega l’importanza delle nuove tecnologie e l’apprendimento e il rapporto tra evoluzione
tecnologica e stili di apprendimento
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