ESAME DI STATO a.s. 2014/2015 DOCUMENTO DEL...

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1 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “G. BRUNO - R. FRANCHETTI” Sede: via Baglioni n. 26 - Succursale: Corso del Popolo n. 82 30173 VENEZIA-MESTRE Tel. 0415341989Fax 0415341456 Cod. Fisc. 90164280274 Cod. Min. VEIS02300L e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected] ESAME DI STATO a.s. 2014/2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5, D.P.R. 323/1998) CLASSE III A Classico Mestre, 15 maggio 2015 Dirigente scolastico: prof. Roberto GAUDIO

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ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “G. BRUNO - R. FRANCHETTI”

Sede: via Baglioni n. 26 - Succursale: Corso del Popolo n. 82 30173 VENEZIA-MESTRE Tel. 0415341989– Fax 0415341456

Cod. Fisc. 90164280274 – Cod. Min. VEIS02300L e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected]

ESAME DI STATO a.s. 2014/2015

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5, D.P.R. 323/1998)

CLASSE III A – Classico

Mestre, 15 maggio 2015

Dirigente scolastico: prof. Roberto GAUDIO

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA DOCENTE

Italiano Prof.ssa Lucia De Michieli

Latino Prof. Carlo Franco

Greco Prof. Carlo Franco

Lingua Straniera (Inglese) Prof.ssa Grazia Di Marcantonio

Storia Prof.ssa Clara Bellotto

Filosofia Prof.ssa Clara Bellotto

Matematica Prof.ssa Cristina Toffolo

Fisica Prof.ssa Cristina Toffolo

Scienze Naturali Prof.ssa Lea Di Santo

Storia dell’Arte Prof. Umberto Daniele

Scienze motorie Prof.ssa Barbara Trevisan

I.R.C. Prof.ssa Antonella Reginato

Docente Coordinatore Prof. Carlo Franco

Il presente documento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Classe nella seduta del 5 Maggio 2015.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

ELENCO DEI/DELLE CANDIDATI/E

COGNOME E NOME

BARO MONICA

BATTAGLINI CAROLINA

BIGO LORENZO

DAL BORGO FEDERICO

DE PAZZI GIANMARCO

FASAN ELISABETTA

FAVARO MARIA VITTORIA

FONTOLAN MARTINA

FRANCO GIACOMO

GOTTARDI GIOVANNI

MARCON ILARIA

MARRA GIACOMO

MEMO RICCARDO

MIGLIORINI ANNARITA

ONESTO NICOLE

PANESE ANGELA

PASQUAL LAVINIA

PASSARELLA CHIARA

PAVAN CARLOTTA

PAVAN ELIA

QUATTRONE MARCO

RIZZO ZENGA LORENZO

SANSÓ FEDERICA

SCANFERLATO GIULIO

TURIANO VALENTINA

VIANELLO TOMMASO

STORIA DELLA CLASSE

La classe fin dal principio del triennio liceale dimostrava buone competenze di base, vivace interesse per il dialogo educativo e spirito di collaborazione: anche l'inserimento di due alunni provenienti dalla stessa classe dell'istituto e di una studente proveniente da altro istituto avveniva senza difficoltà, anzi con reciproco vantaggio. Grazie anche alla collaborazione tra i/le docenti del Consiglio di Classe, si registravano rapidi e diffusi progressi nell’acquisizione di un organico metodo di studio, di una corretta ed appropriata esposizione orale e scritta, di una padronanza diffusa delle competenze necessarie al prosieguo degli studi nel triennio. Tutti/e gli/le studenti erano promossi/e a giugno.

Nel secondo anno subentrava una nuova insegnante di lingua inglese. Notevolissime criticità si manifestavano per il rientro in servizio del docente allora titolare della cattedra di Storia e Filosofia, che nell'anno scolastico precedente era stato di fatto sostituito (con profitto) da un supplente. Il rapporto con la classe si presentava da subito difficile, e sempre rimaneva tale: vistose disorganizzazioni e conseguenti ritardi nello svolgimento dei programmi creavano un diffuso clima di ansia e frustrazione tra gli/le studenti, e significative tensioni nel consiglio di classe, pur nel costante impegno profuso dalla Coordinatrice di classe per cercare di stemperare le tensioni. Nonostante tale elemento turbativo, il profitto complessivo restava di livello più che buono, con punte di eccellenza, ed anche nel secondo anno tutti/e gli/le studenti erano promossi a giugno.

Nel terzo anno subentrava una nuova docente di Storia e Filosofia, la cui azione riportava da subito a

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positività il rapporto con la classe, recuperando anche, per quanto possibile, le carenze conseguenti all'inadeguato insegnamento dell'anno precedente: ciò comportava un miglioramento generale della situazione. Qualche preoccupazione destava la discontinuità di fatto creatasi nell'insegnamento delle Scienze naturali, con l'avvicendamento di differenti supplenti in sostituzione della titolare, assente per malattia.

Alla conclusione del ciclo liceale la classe ha mantenuto un profilo generalmente positivo, con punte di eccellenza, in tutte le aree disciplinari. Anche in conseguenza delle difficoltà verificatesi nel secondo anno è apparsa talora attenuata l'iniziale, vivace e curiosa partecipazione al dialogo educativo. Il comportamento è stato corretto, l'impegno individuale generalmente di buona qualità, la tensione verso il risultato per lo più elevata: il che ha indotto in qualche studente, lungo il percorso, segni di affaticamento.

Simulazioni prove d'esame

Si è svolta, secondo quanto concordato, una simulazione della III prova (22/4/2015, tipologia B, durata: 3 h. ½, materie coinvolte: Filosofia, Fisica, Greco, Inglese, Matematica). Si è svolta, secondo quanto concordato, una simulazione della I prova (11/5/2015, tutte le tipologie, durata: h. 5).

Dati curricolari della classe nel triennio liceale

Classe Anno scolastico

Iscritti stessa classe

Iscritti da altra classe/istituto

Trasferiti in altro istituto

Promossi

Promossi con sospensione del giudizio

I 2012/2013 23 3 26

II 2013/2014 26 26

III 2014/2015 26

Strategie per il recupero delle carenze formative negli aa.ss. 2012/2013 e 2013/2014

In merito alle carenze del primo quadrimestre il Collegio Docenti individuava il latino e il greco quali materie per le quali attivare corsi di recupero strutturati di 10 ore. Per le altre materie si prevedeva l’intensificazione dello studio individuale, integrato con un’attività di recupero curricolare, realizzata nell’ambito della utilizzazione della quota del 20% delle ore annuali di ogni disciplina prevista dalla normativa vigente. Tuttavia l’inadeguatezza delle risorse finanziarie costringeva in seguito a propendere per la modalità del recupero curricolare nella prima parte del secondo quadrimestre. Per quanto riguarda, invece, le carenze emerse nello scrutinio finale, le discipline di latino, greco, inglese e matematica erano oggetto di appositi corsi di recupero strutturati, della durata di 15 ore, svolti da metà giugno a metà luglio, mentre alle altre discipline era riservata la modalità dello studio personale, secondo le indicazioni fornite dai/lle docenti. Le prove di verifica del superamento o meno delle carenze e i consigli di classe per la ripresa del giudizio avevano luogo tra l’ultima settimana di agosto e la prima di settembre. Tali modalità venivano mantenute anche per l'a.s. 2013-2014.

Strategie per il recupero delle carenze formative nell'a.s. 2014/2015

In merito alle carenze del primo quadrimestre il Collegio Docenti deliberava quali attività di recupero delle carenze formative lo studio individuale degli argomenti per i quali, nel corso della prima parte dell’anno scolastico, non fossero stati pienamente raggiunti gli obiettivi didattici e formativi, affiancato dall’attività di recupero in itinere, nell’ambito della utilizzazione della quota del 20% delle ore annuali di ogni disciplina prevista dalla vigente normativa. A causa della mancanza di fondi non sono stati previsti incontri individuali con i/le docenti per consultazioni circa l’approfondimento da approntare in vista dell’Esame di Stato.

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Continuità/variazione del Consiglio di Classe nel triennio liceale

DISCIPLINE CURRICOLARI DOCENTI

I II III

Italiano De Michieli De Michieli De Michieli

Latino Franco Franco Franco

Greco Franco Franco Franco

Lingua Straniera (Inglese) Boato Di Marcantonio Di Marcantonio

Storia (Rosso) Costantini Rosso Bellotto

Filosofia (Rosso) Costantini Rosso Bellotto

Matematica Toffolo Toffolo Toffolo

Fisica Toffolo Toffolo Toffolo

Scienze Naturali Di Santo Di Santo Di Santo

Storia dell’Arte Daniele Daniele Daniele

Scienze Motorie Trevisan Trevisan Trevisan

I.R.C. Tacchetto Reginato Reginato

Quadro delle discipline/ore Il seguente quadro discipline/ore presenta l’articolazione degli insegnamenti in termini di ore settimanali per ogni classe con riferimento a ciascun anno.

DISCIPLINA PRIMO BIENNIO

SECONDO

BIENNIO III

IV V I II III

Italiano 4 4 4 4 4

Latino 5 5 4 4 4

Greco 4 4 3 3 3

Geografia 2 2

Storia e geografia 3 3

Filosofia 3 3 3

Storia 3 3 3

Lingua Straniera (Inglese) 3 3 3 3 3

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze Naturali 2 2 2 2 2

Storia dell’Arte 2 2 2

Scienze Motorie 2 2 2 2 2

I.R.C. 1 1 1 1 1

TOTALE 27 27 31 31 31

Strumento musicale* 1 1 1 1 1

*Ogni studente può scegliere di frequentare un insegnamento di strumento musicale con valore curricolare in orario pomeridiano, tenuto da personale qualificato. La scelta dell’insegnamento di strumento musicale deve essere rinnovata all’inizio di ogni anno scolastico

Obiettivi del Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe ha individuato i seguenti obiettivi generali: il recupero sul piano conoscitivo; l’acquisizione consapevole di un metodo di lavoro efficace; la conoscenza e l’uso di un linguaggio specifico; l’adozione di un’abitudine al lavoro sistematico e regolare; la socializzazione e l’acquisizione di modalità mature nei rapporti umani nei confronti delle e dei compagne/i e delle e dei docenti. Per ulteriori specificazioni, si fa riferimento al Piano dell'Offerta Formativa vigente.

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Attività integrative programmate e realizzate dal Consiglio di Classe.

Data Attività 25 ottobre 2014 “Family Run” al parco cittadino di San Giuliano. 31 ottobre 2014 Alcuni/e studenti sono stati/e impegnati/e nel percorso di volontariato “72 ore”. 22 novembre Visita mostra “Azimut” c/o Fondazione Guggenheim di Venezia (Storia dell'Arte). 29 novembre 2014 Spettacolo teatrale An Ideal Husband di O. Wilde (Palchetto Stage). 10 gennaio 2015 Alcuni/e studenti sono stati/e impegnati/e nel test di accesso Unipd. 30 gennaio 2015 Conferenza prof. Mario Isnenghi (sede Bruno). “Retorica e logica della guerra”. 06/02/15 Alcuni/e studenti sono stati/e impegnati/e nel test di accesso Bocconi. 6 febbraio 2015 Incontro con l’AVIS. 12/13 febbraio Alcuni/e studenti sono stati/e impegnati/e nell'attività di orientamento Unipd.

20 febbraio Intervento di operatori OO.CC. Venezia su prevenzione delle malattie cardio-vascolari e massaggio cardiaco: progetto “PRESTO”.

24 aprile 2014 Alcuni/e studenti sono stati/e impegnati/e nel test ammissione universitaria Unive.

aprile - maggio Conoscenza e avviamento alla pratica del kayak e del dragon-boat, presso il Parco di San Giuliano.

novembre - maggio Partecipazione al progetto “Progetto Città di Mestre” per alunni/e interessati/e; partecipazione ai campionati studenteschi per alunni/e interessati/e. (Scienze Motorie).

Progetto sicurezza nei locali scolastici: corso tenuto dal responsabile della sicurezza dr. ing. Alarico Tessari.

Alcuni/e studenti sono stati/e impegnati/e nel Progetto Bruno-Franchetti solidale Alcuni/e studenti sono stati/e impegnati/e in corsi ECDL

Alcuni/e studenti hanno partecipato al Certamen “Talenti per il futuro” (Bassano, 28 aprile 2015)

Alcuni/e studenti hanno conseguito certificazioni linguistiche (FCE, CAE)

Attività di orientamento post-diploma Per quanto concerne l’orientamento la classe ha ricevuto materiali informativi sugli Open Day di alcune Università del territorio (Padova, Venezia, ecc.). Alcuni/e studenti hanno seguito incontri di presentazione dell'offerta formativa e partecipato ad Open Day di differenti Atenei. Un'assemblea d'istituto è stata utilizzata per una serie di incontri con studenti universitari.

Viaggio di Istruzione È stato effettuato un viaggio di istruzione in Macedonia e Grecia Occidentale (20-24 ottobre 2014): è stato apprezzato il comportamento responsabile tenuto dai partecipanti.

Osservazioni Non è stato attuato nel quinto anno il previsto “insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico a esse annualmente assegnato”. Nella riunione del 17 novembre 2014 il Consiglio di classe, dopo ampia e approfondita discussione, tenuto conto anche degli esiti del convegno nazionale del 15 novembre, prendeva atto dell’impossibilità di realizzare il progetto precedentemente ipotizzato (un modulo di circa 10 ore, in modalità analoghe al CLIL, su "I Preraffaelliti, il Neogotico e l'età vittoriana", eventualmente in modalità interdisciplinare), in quanto nessun/a docente disponibile del Consiglio aveva i requisiti richiesti dalla normativa.

I contenuti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” sono stati trattati nel quadro della programmazione di Filosofia e Storia.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Nelle relazioni individuali vengono esplicitati i criteri e gli strumenti della misurazione e della valutazione adottati da ciascun docente per la formulazione dei giudizi e/o per l’attribuzione dei voti, oltre alle tipologie delle prove utilizzate, mentre di seguito vengono riportate le griglie per la valutazione delle prove specifiche previste dall’Esame di Stato.

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Griglia di valutazione della I prova (in quindicesimi)

Indicatori

Descrittori

1-6 7- 9 10 11-12 13-14 15 Gravemente Insufficiente

Insufficiente Suffi ciente

Discreto Buono Ottimo

REALIZZAZIONE LINGUISTICA

Correttezza ortografica, morfologica, sintattica. Uso corretto della punteggiatura. Proprietà lessicale. Adozione di un registro adeguato. Presentazione grafica.

TESTUALITÀ

Coerenza con le richieste della traccia e con la tipologia testuale. Organizzazione coerente dei contenuti. Articolazione del testo lineare e coesa.

CONTROLLO DEI CONTENUTI

TIP. A: comprensione, analisi e interpretazione del testo proposto. Contestualizzazione. TIP. B: adeguato uso del dossier. Chiara individuabilità della tesi sostenuta. TIP. C/D: ampiezza delle conoscenze in relazione al tema dato. Capacità di leggere un fenomeno e di collocarlo nel relativo contesto culturale.

SVILUPPO CRITICO

PER TUTTE LE TIPOLOGIE TESTUALI: ampiezza delle argomentazioni. Rielaborazione critica dei contenuti con la presenza di apporti personali.

Griglia di valutazione della seconda prova (Latino/Greco) in quindicesimi

completezza comprensione testuale competenza linguistica resa italiana

2.5 testo tradotto integralmente

5 comprensione di tutti gli elementi

contenutistici

5 individuazione di tutte le strutture

linguistiche del testo

2.5 adeguata al testo e alla lingua

di destinazione

2 testo tradotto con lacune

o grafia poco comprensibile

4 comprensione degli elementi

contenutistici con qualche imprecisione

4 individuazione delle strutture

linguistiche con qualche errore

2 parzialmente adeguata al testo e alla lingua di destinazione,

con scorrettezze

1 traduzione gravemente

frammentaria

3 comprensione complessiva degli elementi contenutistici, ma con

fraintendimenti

3 individuazione delle strutture

linguistiche fondamentali del testo, con errori

1 inadeguata al testo, alle esigenze della lingua di

destinazione, con gravi errori

0 frammenti di traduzione o

traduzione assente

2 comprensione parziale o

frammentaria del testo, con fraintendimenti

2 individuazione parziale delle strutture linguistiche del testo, con gravi errori

0 totalmente inadeguata, priva di

comprensibilità

1

mancata comprensione del testo, con gravissimi fraintendimenti

1 mancata individuazione delle strutture

linguistiche del testo, con gravi ed estesi errori

punti assegnati = punti assegnati = punti assegnati = punti assegnati =

La valutazione complessiva è data dalla somma dei punteggi assegnati per ciascun indicatore.

Griglia di valutazione della simulazione della terza prova scritta

Conoscenza degli argomenti e pertinenza Chiarezza e correttezza espositiva Capacità di sintesi e rielaborazione 5,25~6

conosce e comprende in modo approfondito i contenuti richiesti

4,5 Dimostra ottime competenze linguistiche

4,5 Opera una sintesi compiuta e coerente dei

contenuti con rielaborazione personale

4,25~5 Conosce e comprende in modo adeguato i

contenuti richiesti

3,25~4,25 Dimostra discrete competenze

3,25~4,25 Opera una sintesi coerente dei contenuti

4 Conosce in modo sufficiente i contenuti

richiesti, pur con qualche lacuna o imprecisione

3 Dimostra competenze accettabili, seppur con

qualche imprecisione

3 Dimostra accettabile capacità di sintesi,

seppure procedendo in modo non sempre organico

3~3,75 Conosce solo parzialmente i contenuti

richiesti, con scorrettezze e/o informazioni non pertinenti

1,5~2,75 Dimostra competenze non sempre sufficienti,

con errori

1,5~2,75 Procede in modo piuttosto confuso e

disorganico

1~2,75 Non conosce i contenuti richiesti

0,5~1,25 Dimostra competenze espositive del tutto

insufficienti

0,5~1,25 Procede con scarso o nessun ordine logico

Punti = /6 Punti = /4,5 Punti = /4,5

La valutazione complessiva è data dalla somma dei punteggi assegnati per ciascun indicatore.

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Nella simulazione della terza prova il punteggio complessivo (in quindicesimi) è stato calcolato come media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline, mentre l'arrotondamento è stato fatto sempre per eccesso.

Griglia di corrispondenza

Nullo - Risposta non data - Risposta totalmente errata

Discreto - Conoscenze quasi complete

- Usa un linguaggio appropriato e corretto Gravemente Insufficiente

- non comprende appieno il testo

- non focalizza l'argomento

Buono - Conoscenze quasi complete - Usa un linguaggio appropriato e corretto

- Dimostra capacità di sintesi Insufficiente - Conoscenze specifiche superficiali - Esposizione non corretta nella forma - Capacità elaborazione inadeguate

Ottimo - Conoscenze complete - Usa un linguaggio ricco, appropriato e corretto

- Dimostra capacità di sintesi e di elaborazione personale Sufficiente - Comprende il testo e focalizza l'argomento - Conosce sufficientemente l'argomento - Usa un linguaggio appropriato anche se non sempre corretto

Griglia di valutazione del colloquio Non è stata effettuata una simulazione del colloquio. Tuttavia si propone la seguente griglia di valutazione utilizzata in Istituto da alcune Commissioni degli scorsi anni:

Fasi Parametri Punti Punteggio

attribuito

Argomento proposto

dal candidato

Conoscenza

I. Parziale e con collegamenti non sempre corretti 0 - 5

II. Assimilata, con qualche collegamento tra le varie discipline coinvolte

6 - 7

III. Ampia, con collegamenti pertinenti 8 - 9

IV. Approfondita, ben organizzata nei collegamenti 10

Tematiche disciplinari

Conoscenze delle singole discipline

I. Complessivamente lacunose 0 - 5

II. Sufficienti per alcune discipline carenti per altre 6 - 8

III. Complessivamente sufficienti 9 - 10

IV. Complessivamente buone 11 - 12

V. Complessivamente approfondite / Eccellenti 13 - 14

Capacità critiche e di rielaborazione

I. Capacità di analisi. 1

II. Capacità di analisi e di sintesi. 2

III. Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale. 3

Discussione degli elaborati

I. Non riconosce gli errori 0

9

II. Riconosce gli errori 1

III. Errori corretti spontaneamente 2 - 3

Totale punteggio del colloquio

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO

Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno/a nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni di corso un apposito punteggio denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico, che si aggiunge ai punteggi riportati dai/lle candidati/e nelle prove d’esame. Il punteggio esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunto da ciascun alunno/a nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, [...] l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.

Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla crescita umana, civile e culturale della persona quali quelli relativi, in particolare:

alle attività culturali: conseguimento di certificazioni linguistiche, informatiche;

artistiche: superamento di esami sostenuti presso il Conservatorio; attestati di scuola filodrammatica o simili

alla formazione professionale: stage e tirocini in aziende o presso privati consoni al tipo di scuola

al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione: esperienze documentate da associazioni pubbliche

allo sport: partecipazione a gare a livello agonistico secondo i vincoli stabiliti per le diverse discipline sportive dal dipartimento disciplinare di educazione fisica.

Il credito è riferibile soltanto alle ultime tre classi liceali. Il Consiglio di Classe procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base delle indicazioni e dei parametri individuati dal Collegio dei Docenti nella seduta del 5 novembre 2014, cui si fa riferimento (vd. circ. n. 609 del 27 aprile 2015).

La partecipazione a iniziative complementari ed integrative non dà luogo all’acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico. Il punteggio più alto della fascia di appartenenza viene attribuito di norma ad ogni studente che abbia conseguito per proprio merito una media ≥ 0.50 della fascia stessa (es. 6,50; 7,50; etc.). Il Consiglio di Classe può derogare a tale parametro in caso di accertati e seri problemi di salute o gravi problemi familiari. Danno luogo a credito scolastico le attività anche pomeridiane organizzate dalla scuola, cui l’alunno/a partecipa. Il credito formativo sarà attribuito solo in presenza di attività certificate da enti riconosciuti, non sporadiche, che abbiano prodotto risultati positivi documentati. Se all’alunno/a è già stato attribuito il massimo di punteggio, all’interno della banda di oscillazione del credito, non potrà essere aggiunto alcun punteggio, fuori banda di oscillazione e fascia di credito.

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

Il voto di condotta, attribuito collegialmente, valuta il comportamento dell’alunno nei confronti della scuola, dei compagni, degli insegnanti e del personale non docente. Deve tener conto: 1. delle assenze non giustificate; 2. dei ritardi e delle uscite anticipate che assumano significato negativo per le frequenza e la partecipazione proficua e responsabile dell’attività didattica; 3. delle note disciplinari apposte sul registro di classe; 4. di precise e motivate osservazioni contenute nei giudizi presentati dai singoli docenti in sede di scrutinio; 5. della partecipazione all’attività didattica, dell’impegno, del rispetto del Regolamento d’Istituto e del Patto educativo di corresponsabilità.

È assegnato sulla base dei seguenti criteri:

10 • nessuna segnalazione negativa

10

[l’attribuzione del voto richiede la presenza di

tutti i descrittori]

• comportamento maturo, corretto e responsabile, rispettoso delle persone e delle cose • disponibilità alla collaborazione con insegnanti, personale e compagni • partecipazione vivace e costruttiva alle lezioni e/o ruolo propositivo all’interno del gruppo classe • regolare e serio adempimento dei doveri scolastici • frequenza scolastica assidua, rispetto degli orari • rispetto “attivo” del Regolamento d’Istituto.

9 [l’attribuzione del voto richiede la presenza di

almeno quattro descrittori]

• nessuna segnalazione negativa • comportamento corretto e responsabile, rispettoso delle persone e delle cose • ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe • buona partecipazione alle lezioni • frequenza scolastica assidua, rispetto degli orari • regolare adempimento dei doveri scolastici • rispetto delle norme disciplinari d’Istituto.

8 • comportamento sostanzialmente corretto e responsabile (pur in presenza di qualche richiamo) • discreta partecipazione alle lezioni • regolare adempimento dei doveri scolastici • sostanziale osservanza delle norme relative alla vita scolastica • frequenza scolastica regolare.

7 • comportamento non sempre corretto e responsabile nei confronti delle persone e delle cose (con richiami verbali e note scritte) • interesse e attenzione non costanti alle lezioni • svolgimento parziale dei doveri scolastici • episodi di mancata osservanza delle norme del Regolamento d’Istituto (con richiami verbali e note scritte) • frequenza scolastica non regolare, con assenze e ritardi frequenti.

6 • comportamento a volte irrispettoso nei confronti delle persone e delle cose (con sanzioni disciplinari) • interesse discontinuo e modesta attenzione alle lezioni • impegno carente e limitata considerazione dei doveri scolastici • episodi di mancata osservanza delle norme del Regolamento d’Istituto (con richiami verbali, note scritte e sanzioni disciplinari con sospensione per un periodo non superiore ai 15 giorni) • frequenza scolastica irregolare, con assenze e ritardi reiterati.

5 Si attribuisce il voto di condotta inferiore al sei in «presenza di uno o più comportamenti tra i seguenti, già sanzionati attraverso provvedimenti disciplinari, che denotino: completo disinteresse per le attività didattiche; comportamento gravemente scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni; continuo disturbo delle lezioni e funzione negativa nel gruppo classe; frequenza occasionale; saltuario svolgimento dei compiti scolastici; gravi violazioni del regolamento scolastico con danni al patrimonio della scuola e inosservanza delle disposizioni di sicurezza».

Viene considerata problematica la valutazione espressa con i voti 7 e 6.

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SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

Anno scolastico 2014/15 classe III A – Classico

22 aprile 2015

tipologia: B

materie: Filosofia, Inglese, Greco, Matematica, Fisica numero quesiti: due per ciascuna materia (10 righe ciascuno o uno spazio adeguato per Matematica e

Fisica)

durata: 3 ore e mezzo Sorveglianza: proff. Toffolo e De Michieli

Griglia di valutazione della simulazione della terza prova scritta

Conoscenza degli argomenti e

pertinenza Chiarezza e correttezza espositiva Capacità di sintesi e rielaborazione

5,25~6 conosce e comprende in modo approfondito i contenuti richiesti

4,5 Dimostra ottime competenze linguistiche

4,5 Opera una sintesi compiuta e coerente dei

contenuti con rielaborazione personale 4,25~5

Conosce e comprende in modo adeguato i contenuti richiesti

3,25~4,25 Dimostra discrete competenze

3,25~4,25 Opera una sintesi coerente dei contenuti

4 Conosce in modo sufficiente i

contenuti richiesti, pur con qualche lacuna o imprecisione

3 Dimostra competenze accettabili, seppur con qualche imprecisione

3 Dimostra accettabile capacità di sintesi,

seppure procedendo in modo non sempre organico

3~3,75 Conosce solo parzialmente i contenuti

richiesti, con scorrettezze e/o informazioni non pertinenti

1,5~2,75 Dimostra competenze non sempre

sufficienti, con errori

1,5~2,75 Procede in modo piuttosto confuso e

disorganico

1~2,75 Non conosce i contenuti richiesti

0,5~1,25 Dimostra competenze espositive del

tutto insufficienti

0,5~1,25 Procede con scarso o nessun ordine

logico Punti = /6 Punti = /4,5 Punti = /4,5

Voto complessivo: ____/15

La valutazione complessiva è data dalla somma dei punteggi assegnati per ciascun indicatore. Nella simulazione della terza prova il punteggio complessivo (in quindicesimi) è stato calcolato come media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline, mentre l'arrotondamento è stato fatto sempre per eccesso.

MATERIA: FILOSOFIA

1) F. Nietzsche. Così parlò Zarathustra. Della visione e dell'enigma. La teoria dell'eterno ritorno.

2) S. Kierkegaard. Lo stadio religioso dell'esistenza: il salto verso l'abisso.

MATERIA: INGLESE

1) […]

My friend, you would not tell with such high zest To children ardent for some desperate glory The old lie “Dulce et decorum est Pro patria mori”.

This is the end of Dulce Et Decorum Est Pro Patria Mori by Wilfred Owen. Now, explain: a) Who is the ‘friend’ the lines are addressed to? b) ‘Children’: why children? Who are they? c) Why ‘old’? In which sense is the lie defined as ‘old’?

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2) ‘In all my dreams, before my helpless sight, He plunges at me, guttering, choking, drowning’ (Dulce et Decorum Est) ‘There I saw one I knew, and stopped him crying: ‘Stetson! You who were with me in the ships at Mylae! That corpse you planted last year in your garden, Has it begun to sprout?’ (The Waste Land) Both poems use the pronoun ‘I’ (or its variations, 'me' and 'my'). Do they have the same ‘meaning’ or do they refer to different ways the two poets had of conceiving the artist in his works? As a matter of fact, my question (after briefly explaining who the two ‘I’ are) is exactly this: the position and the role of the poet for Owen and Eliot. È ammesso l'uso del dizionario bilingue.

MATERIA: GRECO

1. “L’emergere e lo stabilirsi di Roma a potenza egemone del mondo mediterraneo diventò il tema centrale, direttamente o indirettamente, di tutta la storiografia greca dal III secolo a.C. in avanti”. A partire da questa frase di Emilio Gabba si esamini il giudizio storico e politico su Roma espresso da Polibio. 2. Il giudaismo ellenistico, tra assimilazione e resistenza alla cultura greca.

MATERIA: MATEMATICA

Dimostra che : “ Data la funzione y=f(x) continua in un intervallo I e derivabile nei punti interni di I essa è crescente in I se in ogni punto interno di I, la sua derivata prima è positiva; è decrescente in I, se in ogni punto interno di I, la sua derivata prima è negativa”.

Studia e rappresenta graficamente la seguente funzione:

È ammesso l'uso della calcolatrice non programmabile.

MATERIA: FISICA

1) Dopo aver dato la definizione di campo elettrico e di circuitazione del campo elettrico, spiega la seguente affermazione: “Il campo elettrostatico è conservativo”.

2) Scrivi la definizione di circuitazione del campo magnetico, enuncia e spiega il teorema di Gauss

per il campo magnetico. Il campo magnetico è conservativo?

RELAZIONE SULLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

La simulazione ha avuto esiti nel complesso più che discreti, con poche insufficienze e poche eccellenze. In generale hanno avuto esiti migliori le discipline dell'area storico-letteraria, mentre si è notata qualche criticità nell'area scientifica. La classe aveva già incontrato la modalità dei quesiti a risposta singola con un numero massimo di righe; affrontava però per la prima volta la simultaneità di più discipline. Il Consiglio della Classe III A, per la prima volta, ne aveva individuate cinque (e non quattro come nei precedenti a.s.): è possibile che ciò abbia indotto qualche scompenso nelle attese degli/lle studenti o nella preparazione specifica della simulazione.

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA ITALIANO

DOCENTE LUCIA DE MICHIELI

Testi adottati: M. Santagata – L. Carotti – A. Casadei – M. Tavoni, TAG Testi Autori Generi (LIBRO MISTO), voll. 4-6, Laterza Dante Alighieri, Paradiso

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: Acquisite dagli/lle studenti a vari livelli, a seconda dell’impegno profuso e delle capacità: Profilo storico della letteratura italiana: Romanticismo, Naturalismo, Verismo, Decadentismo, i Crepuscolari e i Futuristi. Significato complessivo dei testi letti e commentati in classe. Struttura e contenuti (la tematica politica) del Paradiso dantesco. Poetiche (ricavate dalla lettura e dall’analisi dei testi presi in esame) dei seguenti autori: Dante, Manzoni, Leopardi, Verga, Pascoli, D’Annunzio. b) competenze: Ogni studente sa: - comprendere, analizzare e interpretare un testo letterario nelle sue strutture essenziali; porre in relazione, guidato/a o autonomamente, gli argomenti proposti con il contesto storico e sociale dell’autore studiato; produrre testi scritti di varie tipologie (relazioni, analisi testuali, temi, articoli giornalistici, saggi brevi) dotati di correttezza, coerenza e coesione adeguate. I/le più preparati/e (profitto dal 9 al 10) sono inoltre in grado di: - riconoscere i modelli culturali caratterizzanti un’epoca; avvalersi di strumenti corretti di interpretazione per cogliere nel modo più adeguato la polisemia del testo letterario. c) capacità: Tutti/e gli/le studenti possiedono una capacità argomentativa almeno complessivamente sufficiente; alcuni (profitto dal 7 all’8) sanno cogliere i nessi tematici e sanno elaborare le conoscenze acquisite; un numero rilevante (profitto dal 9 al 10) sa inoltre operare collegamenti interdisciplinari, ampliare le conoscenze ricorrendo a sussidi bibliografici, interconnettere, ove possibile, forme d'arte per cogliere appieno lo spirito delle epoche, fruire in modo autonomo e critico dei testi.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Modulo Ore

1° - L’età della Restaurazione e delle lotte d’indipendenza 20

2° - Dante, Paradiso 13

3° - Leopardi 10

4° - Dal 1860 al primo Novecento 12

5° - Verga 8

6° - La lirica moderna 16

7° - Esperimento di letteratura comparata 6

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: La classe in prima liceo ha dimostrato un vivace interesse per questa materia, oltre a spirito di collaborazione e voglia di sperimentare. La sinergia con i docenti del Consiglio di Classe è stata eccellente: questo ha comportato rapidi e diffusi progressi negli ambiti dell’acquisizione di un metodo di studio organico; di una corretta e appropriata esposizione, sia orale che scritta; nella padronanza di tutte le tipologie previste per la prima prova dell’Esame di Stato (il primo anno è stato dedicato in primis al consolidamento delle competenze necessarie per la stesura dell’analisi del testo e del tema di ordine generale, nonché all’acquisizione delle basi per comporre saggio breve e articolo di giornale). Il secondo

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anno ha visto la classe soffrire per l’avvicendamento nella cattedra di Storia e Filosofia, il che ha, in primo luogo, influito negativamente sullo svolgimento del programma; molto di più ha nuociuto il clima di ansia e frustrazione. Da una parte, in qualità di Coordinatrice di classe, ho dovuto dedicare molto tempo a cercare di stemperare – quasi sempre vanamente – la tensione; secondariamente ho cercato, nei limiti delle mie competenze, di accennare durante le ore di italiano ad alcuni argomenti solitamente già posseduti dagli/lle studenti, e necessari per la buona comprensione della storia della letteratura. A questa seria criticità va aggiunto, sempre nel secondo anno del triennio liceale, un certo disorientamento conseguente all’arrivo di una nuova docente di Inglese. Nel corrente anno scolastico al precedente prof. di Storia e Filosofia è subentrata una nuova docente, la quale ha da subito instaurato un buon rapporto con la classe e la situazione, almeno sul piano delle conoscenze e competenze, è sicuramente migliorata. Inevitabili i vantaggi di cui ha goduto anche l’insegnamento di Italiano, in una classe già abituata ad operare proficui collegamenti interdisciplinari. Non posso, peraltro, in coscienza, definire la situazione ideale: l’attenzione alle lezioni ex cathedra è sempre stata positiva e non ho nulla da rimproverare agli studenti sul piano dell’impegno scolastico individuale, che, oltre alle inconfutabili doti personali, ha condotto a una buona percentuale di profitti d’eccellenza e in generale a risultati soddisfacenti. È scemata, però, la vivace, curiosa e appassionata partecipazione al dialogo educativo, tanto apprezzata da tutti i docenti all’inizio del percorso liceale. È possibile che ciò sia una delle conseguenze negative di una seconda liceo così tormentata e non frutto di una scelta consapevole; forse però è per questo motivo che molti/e studenti hanno vissuto con stress e fatica quest’anno scolastico.

La programmazione è stata divisa in sette moduli. Ho ritenuto vantaggioso concentrare in un unico periodo la lettura e il commento del Paradiso dantesco, opera lontana dal contesto storico-culturale trattato nelle varie discipline, pur se utile per meglio comprendere autori successivi. Il primo e il quarto modulo hanno gettato le basi per la conoscenza dei diversi contesti storico-culturali, tramite la lettura e il commento di testi del tempo, compresi quelli di autori autorevoli; va sottolineato che, dato il taglio del modulo, si è data maggiore importanza ai testi che non all’approfondimento biografico e ideologico di tali autori. Leopardi e Verga (moduli 3° e 5°) sono stati indagati con maggiore attenzione, pur senza mai staccarsi dai testi. Il modulo 6° tratta lo sviluppo della produzione lirica nei periodi precedentemente inquadrati. Può suscitare perplessità la mancanza di un modulo del medesimo carattere sulla prosa; meraviglia certo la scelta di relegare Pirandello e Svevo all’interno del 4° modulo, dedicato a un contesto anziché a un approfondimento d’autore. Al di là delle difficoltà - prevedibili in una classe di 26 studenti – nella tempistica, ciò è dovuto anche e soprattutto a una decisione meditata, anche se sofferta; miravo cioè a dimostrare una mia convinzione forte: lo studio della produzione letteraria italiana va sostenuto e completato almeno da uno sguardo a quella straniera. Perciò, anziché assegnare come lettura estiva opere di Svevo e Pirandello, come mi era consueto, ho concordato con la docente di Inglese una scelta di opere di autori anglosassoni (modulo 7°), da leggere in traduzione: nel corrente anno scolastico lei li avrebbe trattati nel suo ambito disciplinare, mentre io ho cercato di sottolineare le loro peculiarità da una parte, i loro possibili influssi nella produzione italiana dall’altra. Mi sembra quanto meno doveroso ringraziare in questa sede l’intera classe che ci ha dato fiducia.

Il ripasso in vista dell’Esame di Stato è stato svolto contestualmente alle verifiche orali.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale classica, Analisi di testi e manuali, Fascicoli di integrazione prodotti dalla docente, Utilizzo della LIM per filmati, file audio e Power Point.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Prove scritte (nelle quali sono state proposte tutte le tipologie previste dall’Esame di Stato) / Verifiche orali / Prove strutturate (tipologia B). Simulazione di I prova (11 maggio 2015 - 5 ore) Per quel che riguarda il saggio breve e l’articolo, viste le modifiche nelle consegne apportate negli ultimi anni, in particolare sono state fornite le seguenti indicazioni: - la presenza di sottotitoli e note all’interno del componimento non è considerata necessaria, ma, se adeguata, è titolo di merito (per il saggio), - i dati proposti dal dossier devono essere trattati con la massima sintesi, - non si esclude la possibilità di riferirsi a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo), - sono da escludersi le formule più facilmente presenti nella tipologia del tema (io penso, secondo me

15

ecc.), - il linguaggio deve adeguarsi al destinatario scelto/assegnato; nel caso dell’articolo deve comunque essere scarno ed essenziale.

6. Criteri di valutazione: La produzione scritta è stata valutata indicativamente sulla base dei seguenti criteri: Contenuto: completezza e correttezza delle informazioni. Comprensione: Aderenza alla traccia; Rispetto della tipologia testuale; Organizzazione e rielaborazione delle informazioni; Capacità di analisi e sintesi. Correttezza formale e proprietà lessicale. Approfondimento critico (laddove richiesto). La produzione orale è stata valutata sulla base dei seguenti criteri: Contenuto: completezza e correttezza delle informazioni. Efficacia comunicativa. Comprensione. Accuratezza della morfosintassi e precisione lessicale.

Queste le griglie di valutazione usate di norma. Per le prove scritte1

Indicatori

Descrittori

1-6 1-3

7- 9 4-5

10 6

11-12 7-8

13-14 9

15 10

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Suffi ciente

Discreto Buono Ottimo

REALIZZAZIONE LINGUISTICA

Correttezza ortografica, morfologica, sintattica. Uso corretto della punteggiatura. Proprietà lessicale. Adozione di un registro adeguato. Presentazione grafica.

TESTUALITÀ

Coerenza con le richieste della traccia e con la tipologia testuale. Organizzazione coerente dei contenuti. Articolazione del testo lineare e coesa.

CONTROLLO DEI CONTENUTI

TIP. A: comprensione, analisi e interpretazione del testo proposto. Contestualizzazione. TIP. B: adeguato uso del dossier. Chiara individuabilità della tesi sostenuta. TIP. C/D: ampiezza delle conoscenze in relazione al tema dato. Capacità di leggere un fenomeno e di collocarlo nel relativo contesto culturale.

SVILUPPO CRITICO

PER TUTTE LE TIPOLOGIE TESTUALI: ampiezza delle argomentazioni. Rielaborazione critica dei contenuti con la presenza di apporti personali.

Per le prove orali e le verifiche di tipologia B

Conoscenza degli argomenti e pertinenza Chiarezza e correttezza espositiva Capacità di sintesi e rielaborazione 3~4

conosce e comprende in modo approfondito i contenuti richiesti

3 Dimostra ottime competenze

linguistiche

3 Opera una sintesi compiuta e coerente dei

contenuti con rielaborazione personale 2,25~2,75

Conosce e comprende in modo adeguato i contenuti richiesti

2,25~2,75 Dimostra discrete competenze

2,25~2,75 Opera una sintesi coerente dei contenuti

2 Conosce in modo sufficiente i contenuti richiesti,

pur con qualche lacuna o imprecisione

2 Dimostra competenze accettabili, seppur con qualche imprecisione

2 Dimostra accettabile capacità di sintesi, seppure

procedendo in modo non sempre organico 1~1,75

Conosce solo parzialmente i contenuti richiesti, con scorrettezze e/o informazioni non pertinenti

1~1,75 Dimostra competenze non sempre

sufficienti, con errori

1~1,75 Procede in modo piuttosto confuso e disorganico

0,5~0,75 Non conosce i contenuti richiesti

0,5~0,75 Dimostra competenze espositive del

tutto insufficienti

0~0,75 Procede con scarso o nessun ordine logico

punti = /4 punti = /3 punti = /3

7. Attività di recupero e sostegno: Non se ne è presentata la necessità.

8. Iniziative collaterali: /.

1 La griglia di valutazione, diversa da quella del POF, è stata approvata dal C. di C. nella riunione del 6/10/2014. Nella

simulazione di maggio, invece, è parso opportuno adeguarsi alla griglia adottata nelle altre classi terze.

16

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

Unità didattiche / Moduli

Contenuti2 Ore

1° L’età della

Restaurazione e delle lotte

d’indipendenza

L'età del Romanticismo: Europa e Italia. Alessandro Manzoni. 4 p. 54 F. Schlegel, «La poesia romantica è una poesia universale progressiva» [Frammenti, 116] 4. p. 190 Mme de Staël, Tradurre per innovare [«Biblioteca Italiana», gennaio 1816] 4. p. 196 G. Berchet, Poesia e popolo [Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo] 4 p. 222 “ Il giuramento di Pontida [Poesie politiche e romanze, VIII, Le fantasie, I, vv. 49-112] 4 p. 295 La patria perduta [T. Solera e G. Verdi, Nabucodonosor, Atto III, scene 4-5] 4 p. 334 A. Manzoni, «Dagli atrii muscosi» [Adelchi, Atto III, coro] 4 p. 340 “ Morte di Adelchi [Adelchi, Atto V, scene 8-9, vv. 320-397] I Promessi Sposi (lettura individuale e commento in classe) Da internet: A. Manzoni, Marzo 1821; Adelchi, Atto III, scena 1 Espansioni on line: J. W. Goethe, Il Re degli Elfi [Ballate]

20

2° Dante, Paradiso

Lettura, analisi e commento dei seguenti canti: I, VI, XV, XVI, 1-81, XVII, XXXIII.

13

3° Leopardi

5 p. 18 «La ragione è nemica della natura» [Zibaldone, pp. 14 e 375] 5 p. 19 La teoria del piacere [Zibaldone, pp. 165-183] 5 p. 22 Il giardino del dolore [Zibaldone, pp. 4175-4177] 5 p. 32 L’infinito [Canti, 12] 5 p. 52 A Silvia [Canti, 21] 5 p. 58 Il sabato del villaggio [Canti, 25] 5 p. 61 Canto notturno di un pastore errante dell’Asia [Canti, 23] 5 p. 66 A se stesso [Canti, 28] 5 p. 68 La ginestra, o il fiore del deserto [Canti, 34] vv. 111-135; 202-236; 297-317. 5 p. 86 Dialogo della Natura e di un Islandese [Operette morali, 12] 5 p. 92 Dialogo di Tristano e di un amico [Operette morali, 24]

10

4° Dal 1860 al

primo Novecento

Il Decadentismo, i Crepuscolari e i Futuristi 5 p. 122 C. Baudelaire, Perdita d’aureola [Da Lo Spleen di Parigi, XLVI] 5 p. 182 E. Praga, Preludio [Penombre] 5 p. 267 E. De Amicis, La piccola vedetta lombarda [Cuore, Racconto mensile] 5 p. 513 G. D’Annunzio, Miti élitari [Il piacere, Libro I, cap. 2] 5 p. 516 “ Convalescenza e rinascita [Il piacere, Libro II, cap. 1] 5 p. 520 “ «Il Verso è tutto» [Il piacere, Libro II, cap. 1] 6 p. 57 S. Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale [Piccolo libro inutile] 6 p. 68 A. Palazzeschi, Lasciatemi divertire! (Canzonetta) [Poesie 1904-1914] 6 p. 285 M. Proust, La visione abbagliante [Il tempo ritrovato] 6 p. 295 J. Joyce, Molly-Penelope [Ulisse, Parte III, terzo episodio] * 6 p. 126 L. Pirandello, Il sentimento del contrario [L’umorismo, parte II, cap. 2] 6 p. 133 “ «Uno strappo nel cielo di carta» [Il fu Mattia Pascal, cap. XII] * 6 p. 140 “ «Non conclude» [Uno, nessuno e centomila, libro VIII, cap. 4]

12

2 La lettura e l'analisi dei testi/argomenti contrassegnati da asterisco sono previste per il periodo successivo al 15 maggio

2015.

17

* 6 p. 144 “ La carriola [Novelle per un anno, Candelora] * 6 p. 179 “ La vita rubata [Enrico IV, Atto III] * Sei personaggi in cerca d’autore (lezione ex cathedra) * 6 p. 469 I. Svevo, Vita e letteratura [Senilità, cap. X] * 6 p. 471 “ Il rifugio nell’ideale [Senilità, cap. XIV] * La coscienza di Zeno (lezione ex cathedra) Da internet: J.K. Huysmans, da Controcorrente passim O. Wilde, La prefazione a Il ritratto di Dorian Gray F.T. Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista Espansioni online: Giovanni Pascoli, La grande proletaria si è mossa [Prose]

5° Verga

Il Naturalismo e il Verismo 5 p. 345 Rosso Malpelo [Vita dei campi, 3] 5 p. 358 La roba [Novelle rusticane, 7] 5 p. 370 Coro di voci al paese di sera [I Malavoglia, cap. II] 5 p. 389 ’Ntoni dice addio al paese [I Malavoglia, cap. XVI] Espansioni online: Giovanni Verga, Prefazione [I Malavoglia]

8

6° La lirica moderna

5 p. 115 Ch. Baudelaire, L’albatro [I fiori del male, II] 5 p. 117 “ Corrispondenze [I fiori del male, IV] 5 p. 118 “ Spleen [I fiori del male, LXXVIII] 5 p. 199 A. Rimbaud, Vocali [Poesie] 5 p. 220 G. Carducci, Nella piazza di San Petronio [Odi barbare, X] 5 p. 224 G. Carducci, Traversando la Maremma toscana [Rime nuove, XXXIV] 5 p. 422 G. Pascoli, Novembre [Myricae, In campagna] 5 p. 424 G. Pascoli, Lavandare [Myricae, L’ultima passeggiata] 5 p. 426 G. Pascoli, Temporale [Myricae, In campagna] 5 p. 428 G. Pascoli, L’assiuolo [Myricae, In campagna] 5 p. 430 G. Pascoli, X Agosto [Myricae, Elegie] 5 p. 436 G. Pascoli, «È dentro noi un fanciullino...» [Il fanciullino, capp. I; III] 5 p. 446 G. Pascoli, Il gelsomino notturno [Canti di Castelvecchio] 5 p. 459 G. Pascoli, Italy [Primi poemetti, I due fanciulli - I due orfani - Le armi - Italy] 5 p. 488 G. D’Annunzio, La sera fiesolana [Alcyone] 5 p. 491 G. D’Annunzio, La pioggia nel pineto [Alcyone] 5 p. 500 G. D’Annunzio, Stabat nuda Aestas [Alcyone] * 6 p. 204 G. Ungaretti, In memoria [L’Allegria] * 6 p. 207 G. Ungaretti, Veglia [L’Allegria] * 6 p. 211 G. Ungaretti, I fiumi [L’Allegria] * 6 p. 215 G. Ungaretti, San Martino del Carso [L’Allegria] * 6 p. 216 G. Ungaretti, Fratelli – Soldati [L’Allegria] * 6 p. 371 U. Saba, Trieste [Canzoniere] * 6 p. 375 U. Saba, A mia moglie [Canzoniere] * 6 p. 381 U. Saba, Amai [Canzoniere] * 6 p. 516 E. Montale, I limoni [Ossi di seppia] * 6 p. 519 E. Montale, Meriggiare pallido e assorto [Ossi di seppia] 6 p. 521 E. Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato [Ossi di seppia] 6 p. 522 E. Montale, Forse un mattino andando in un’aria di vetro [Ossi di seppia] * 6 p. 524 E. Montale, Cigola la carrucola del pozzo [Ossi di seppia] 6 p. 525 E. Montale, Non chiederci la parola che squadri da ogni lato [Ossi di seppia] Espansioni online: Giosuè Carducci, Il Comune rustico [Rime nuove] Paul Verlaine, Arte poetica [Arte poetica]

16

18

Arthur Rimbaud, Alba [Illuminazioni]

7° Esperimento di

letteratura comparata

Lettura individuale e commento in classe di: V. Woolf, Orlando; T.S. Eliot, Assassinio nella cattedrale; O. Wilde, L’importanza di chiamarsi Ernesto; J. Conrad, Cuore di tenebra.

6

Compiti in classe e loro correzione;

verifiche orali

Ore 30

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Simulazione I prova (11 maggio 2015). Si veda allegato. Mestre, 15 maggio 2015

La Docente Prof.ssa Lucia De Michieli

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA LATINO

DOCENTE CARLO FRANCO

Testi adottati: G. Conte, E. Pianezzola, Lezioni di letteratura latina, III, Le Monnier; G. Barbieri, Lintres, Loescher; Seneca, Epistola 90, Tacito, scelta da Historiae, I (fascicoli a cura del docente)

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: a. Conoscenza dei principali costrutti di sintassi greca e note di idiomatica; b. Conoscenza dei principali testi e problemi della letteratura greca di età ellenistica e imperiale; c. decodificazione e transcodificazione, a livello di comprensione globale e di riconoscimento degli elementi essenziali della lingua, di testi in prosa latina di adeguata difficoltà (es.: Curzio Rufo, Seneca, Quintiliano, Tacito, etc.) dall’originale in italiano. Non sono stati affrontati problemi di metrica. b) competenze: Inquadramento della cultura letteraria latina dell’età tiberiana all’età imperiale, entro le coordinate storiche, linguistiche, formali, di genere; Decodificazione e transcodificazione di testi in prosa latina dall’originale in italiano. c) capacità: Analisi e sintesi; Espressione; Collegamento e riflessione critica; Induzione e deduzione; Trasferimento tra codici linguistici. I livelli minimi sono individuati nella capacità di lavorare complessivamente in maniera corretta dal punto di vista logico e cognitivo, ma imprecisa nella forma o nella coerenza argomentativa o nelle conoscenze, o in maniera corretta ma parziale.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Orazio lirico. Ovidio elegiaco, didascalico ed epico (ripresa di argomenti svolti nel precedente a.s.).

Caratteri della letteratura imperiale.

Seneca tra politica e filosofia. Il rapporto con il potere: i trattati e il Ludus de morte Claudii; le Lettere a Lucilio e la disciplina del desiderio.

Lucano e l'epica 'barocca'.

La satira, l'epigramma e la società romana: uno specchio deformante.

Plinio il Vecchio e l'enciclopedismo romano.

Petronio: il genere 'romanzo', la lingua, le forme della parodia, il ritratto sociale.

Quintiliano e la formazione dell'oratore.

Plinio il Giovane. Valore storico dell'epistolario e del Panegirico; La lettera sui Cristiani (Plin., Epist., 96-97).

Tacito. Il problema politico: libertas/pax; il metodo storica; la scrittura; Tacito 'ritrattista'; una declamazione: il discorso di Calgaco nell'Agricola; i Germani: etnografia, moralismo e geopolitica.

Svetonio e la biografia.

Apuleio tra prosa d'arte e romanzo iniziatico. Cenni sull'arcaismo.

Seneca, Epistola 90, lettura integrale.

Tacito, Storie 1, letture antologiche.

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: Il percorso storico-letterario svolto corrisponde sostanzialmente al progetto. La configurazione della classe ha consentito di trattare temi e problemi letterari con sviluppi critici e adeguata problematizzazione storico-culturale: gli argomenti di storia letteraria sono stati affrontati con

20

accompagnamento di letture antologiche (in italiano) commentate. Spazio adeguato è stato destinato alla pratica e al consolidamento delle competenze linguistico-traduttive, attraverso la pratica dei testi, in particolare di Seneca e Tacito. Nelle prove di traduzione dal latino sono apparse talora incertezze nella competenza morfosintattica, spesso compensate con uno sforzo di comprensione globale del testo. Nelle prove di verifica è stata assegnata dal docente priorità ai problemi storico-letterari (più atti a sollecitare il coinvolgimento degli/delle studenti) rispetto al controllo della traduzione dei testi in lingua originale letti durante l'anno: le competenze da una parte, e comunque lo studio assiduo, hanno condotto a esiti di verifica anche ben positivi.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale, analisi di testi e manuali, relazioni scritte e orali, materiali on-line (L.I.M.). Libri di testo, fascicoli a cura del docente, appunti, fotocopie.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Prove scritte di traduzione dal latino; Interrogazioni orali; Test scritti.

6. Criteri di valutazione: Per le prove scritte di traduzione secondo le griglie approvate nella riunione per materie (allegate al presente documento). I test sono stati accompagnati da griglie specifiche, considerando di volta in volta correttezza, precisione e completezza dell’informazione storico-letterarie e/o linguistica, capacità di sintesi, riflessione, approfondimento. Criteri analoghi anche per le prove orali.

Esempio di griglia di valutazione – prove strutturate di greco e latino -

[gli indicatori e la loro incidenza possono variare in relazione all’obiettivo della verifica, ma secondo il modello] Completezza e pertinenza delle risposte [0.5-3] Traduzione e competenza linguistica [0.5-3]

Approfondimento [0.5-4] voto:

7. Attività di recupero e sostegno: Per il consolidamento delle competenze linguistiche, si sono proposti l’esercizio e il ripasso mirato.

8. Iniziative collaterali: /.

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità: (* con asterisco sono indicati temi trattati in tutto o in parte dopo la redazione del presente documento)

Orazio lirico. Ovidio elegiaco, didascalico ed epico (ripresa di argomenti svolti nel precedente a.s.).

3

Come funziona l'impero romano. Caratteri della letteratura imperiale. 2

Seneca tra politica e filosofia. Il rapporto con il potere: i trattati e il Ludus de morte Claudii; le Lettere a Lucilio e la disciplina del desiderio. Letture: T2 Un possesso da non perdere; T9 La filosofia e la felicità; T19 Un esordio all'insegna della parodia

8

Lucano e l'epica 'barocca'. Letture: T1 Il tema del canto: guerra fratricida. 2

La satira, l'epigramma e la società romana: uno specchio deformante. Letture: [Persio] T3 Conosci te stesso; [Giovenale] T5 La satira tragica; [Marziale] T5 Medico e becchino; T10 L'umile epigramma; T12 Il Colosseo.

4

Plinio il Vecchio e l'enciclopedismo romano. 1

Petronio: il genere 'romanzo', la lingua, le forme della parodia, il ritratto sociale [Lettura integrale individuale del testo in trad. italiana].

8

Quintiliano e la formazione dell'oratore. Letture: T3 Il maestro ideale; T4 Leggere la poesia, leggere la storia.

4

Plinio il Giovane. Valore storico dell'epistolario e del Panegirico; La lettera sui Cristiani (Plin., Epist., 96-97).

3

Tacito. Il problema politico: libertas/pax; il metodo storico; la scrittura; Tacito 'ritrattista'; una declamazione: il discorso di Calgaco nell'Agricola; i Germani: etnografia, moralismo e geopolitica; la digressione sulla Giudea (Hist. 5). Letture: T6 I Britanni; T8 I Germani; T15 Il discorso di Calgaco; T20 Il “ritratto paradossale”: Licinio Muciano; T24 Il discorso di Galba a

9

21

Pisone; T26 Il suicidio di Seneca e Trasea.

Svetonio e la biografia 1

Apuleio tra prosa d'arte e romanzo iniziatico. Cenni sull'arcaismo. Letture: T3 Il proemio; T7 Il lieto fine; T8 Una nuova Venere.

3

Seneca, Epistola 90, 1-46 (lettura integrale). 14

Tacito, Storie 1.1-8, 12, 49. 8

Esercizio di traduzione. 12

Verifiche. 22

Un certo numero di ore, già previste di lezione, è stato devoluto ad altre attività (corse non competitive, assemblee studentesche, festosi ritrovi, rappresentazioni teatrali, esercitazioni antincendio, lettura di importanti comunicazioni, simulazioni di prove).

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Si veda allegato. Mestre, 15 maggio 2015

Il Docente Prof. Carlo Franco

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA GRECO DOCENTE CARLO FRANCO

Testi adottati: L.E. Rossi, R. Nicolai, Lezioni di letteratura greca 3, Le Monnier; S. Micheletti, Versioni di Greco, Loescher; Euripide, Troiane (cur. D. Susanetti, Feltrinelli), Isocrate, Filippo (fascicolo a cura del docente).

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: a. Conoscenza dei principali costrutti di sintassi greca e note di idiomatica; b. Conoscenza dei principali testi e problemi della letteratura greca di età ellenistica e imperiale; c. decodificazione e transcodificazione, a livello di comprensione globale e di riconoscimento degli elementi essenziali della lingua, di testi in prosa greca di adeguata difficoltà (es.: Isocrate, Eschine, Demostene, Polibio, etc.) dall’originale in italiano. La metrica della tragedia è stata presentata molto sinteticamente, solo in riferimento al trimetro e al tetrametro (la lettura metrica non è stata affrontata). b) competenze: inquadramento della cultura letteraria greca dell’età ellenistica all’età imperiale, entro le coordinate storiche, linguistiche, formali, di genere; decodificazione e transcodificazione di testi in prosa greca dall’originale in italiano. c) capacità: analisi e sintesi; Espressione; Collegamento e riflessione critica; Induzione e deduzione; Trasferimento tra codici linguistici. I livelli minimi sono individuati nella capacità di lavorare complessivamente in maniera corretta dal punto di vista logico e cognitivo, ma imprecisa nella forma o nella coerenza argomentativa o nelle conoscenze, o in maniera corretta ma parziale.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Il IV secolo e la ‘crisi’ della polis. Oratoria e politica: Isocrate e Demostene (ripresa di argomenti trattati nell'a.s. precedente).

Menandro o della verosimiglianza (cenni).

La società ellenistica: caratteri generali. L'uno, i pochi, i molti. Assimilazione e resistenza all'ellenizzazione.

La “nuova poetica” degli Alessandrini. Callimaco e l'erudizione. Apollonio e l'epica riformata. Teocrito tra realismo e stilizzazione. Le forme dell'epigramma ellenistico.

Gli intellettuali greci e la conquista romana. Polibio: problematica storica e storiografica; il metodo; il giudizio su Roma.

Il giudaismo ellenistico, l'Antico e il Nuovo Testamento.

Il mondo greco e Roma in età imperiale. Plutarco tra due mondi. Il romanzo greco: forme e tipologie. Luciano e la parodia. La “Seconda Sofistica”.

Letture di testi in lingua originale: Isocrate, Filippo.

Letture di testi in lingua originale: Euripide, Troiane (con lettura integrale del testo in italiano).

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: Il percorso storico-letterario svolto corrisponde sostanzialmente al progetto. La configurazione della classe ha consentito di trattare temi e problemi letterari con sviluppi critici e adeguata problematizzazione storico-culturale: gli argomenti di storia letteraria sono stati affrontati con accompagnamento di letture antologiche (in italiano) commentate. Spazio è stato destinato al consolidamento delle competenze linguistico-traduttive. La prosa di Isocrate ha significato essenzialmente l'incontro con una prosa formalizzata e complessa. Lo studio delle Troiane di Euripide ha sollecitato l'analisi del testo drammatico secondo differenti strategie (forme retoriche, temi generali). Nelle prove di verifica è stata assegnata dal docente priorità ai problemi storico-letterari (più atti a

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sollecitare il coinvolgimento degli/delle studenti) rispetto al controllo della traduzione dei testi in lingua originale letti durante l'anno: le competenze da una parte, e comunque lo studio assiduo, hanno condotto a esiti di verifica anche ben positivi.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale, analisi di testi e manuali, relazioni scritte e orali, materiali on-line (L.I.M.). Libri di testo, fascicoli a cura del docente, appunti, fotocopie.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Prove scritte di traduzione dal greco; Interrogazioni orali; Test scritti.

6. Criteri di valutazione: Per le prove scritte di traduzione secondo le griglie approvate nella riunione per materie (allegate al presente documento). I test sono stati accompagnati da griglie specifiche, considerando di volta in volta correttezza, precisione e completezza dell’informazione storico-letterarie e/o linguistica, capacità di sintesi, riflessione, approfondimento. Criteri analoghi anche per le prove orali.

Esempio di griglia di valutazione – prove strutturate di greco e latino -

[gli indicatori e la loro incidenza possono variare in relazione all’obiettivo della verifica, ma secondo il modello] Completezza e pertinenza delle risposte [0.5-3] Traduzione e competenza linguistica [0.5-3] Approfondimento [0.5-4] voto:

7. Attività di recupero e sostegno: Per il recupero delle competenze linguistiche, oltre all’esercizio e al ripasso, l’intensificazione del lavoro individuale per gli/le studenti in difficoltà, al principio del II periodo si è tenuto un ciclo in itinere di recupero delle insufficienze dello scritto, rilevate in sede di scrutinio quadrimestrale.

8. Iniziative collaterali: /.

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

Il IV secolo e la ‘crisi’ della polis. Oratoria e politica: Isocrate e Demostene (ripresa di argomenti trattati nell'a.s. precedente).

2

Menandro o della verosimiglianza (cenni) 2

La società ellenistica: caratteri generali. L'uno, i pochi, i molti. Assimilazione e resistenza all'ellenizzazione. La “nuova poetica” degli Alessandrini. Callimaco e l'erudizione. Apollonio e l'epica riformata. Teocrito e la poesia bucolica fra 'realismo' e stilizzazione letteraria. Le forme dell'epigramma ellenistico. Letture [Callimaco] T1 Il prologo dei Telchini; [Apollonio] T1 Il proemio; T3 L'episodio di Ila; T6 La conclusione del poema; [Teocrito] T1 L'invenzione del genere; T5 Le donne alla festa di Adone; T8 L'encomio di Tolomeo; [Epigramma] T13 Il vino consolatore; T20 Promesse caduche; T21 Zanzare fastidiose; T22 L'alba; T 23 Messaggio d'amore; T30 Il proemio della Corona di Meleagro; T31 La coronide

13

Greece under Roman rule: gli intellettuali e la conquista romana. Polibio: problematica storica e storiografica; il metodo; il giudizio su Roma. Letture: T1 Premessa e fondamento dell'opera; T2 La critica ai predecessori; T11 Il mutamento delle costituzioni e il futuro di Roma; T14 Riflessioni sulla distruzione di Corinto

4

Il giudaismo tra ellenizzazione e resistenza. L'Antico e il Nuovo Testamento. Flavio Giuseppe “tra due mondi”. Filone di Alessandria e la “giudeofobia” nel mondo antico. Letture: T5 Il “padre nostro”

6

Il mondo greco e Roma in età imperiale. Plutarco e la cultura dell'élite ellenofona. Il romanzo greco: forme e tipologie. Luciano e la parodia. La “Seconda Sofistica”. Elio Aristide tra retorica e mistica. Letture: [Plutarco] T6 Le idi di Marzo e la morte di Cesare; T7 Prodigi prima della battaglia di Filippi; [Romanzo] T1 Un inizio avventuroso; T8 Un dipinto; T10a Il lettore ideale: le donne; [Luciano] T8 Menippo ed Hermes; T 11 Proemio; T 13 La balena; [Elio Aristide]: T4 Roma, capitale del mondo; T5 Il miglior sistema di governo.

10

Letture in lingua originale: Isocrate, Filippo, 46-71. 11

24

Letture in lingua originale: Euripide, Troiane, 1-47; 353-405; 634-683; 740-779; 1156-1206 (con lettura integrale in italiano).

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Esercizio di traduzione, ripasso linguistico (compreso il recupero in itinere). 8

Verifiche. 12

Un certo numero di ore, già previste di lezione, è stato devoluto ad altre attività (lettura di importanti comunicazioni, consegna di certificati elettorali in Aula Magna, assemblee studentesche).

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Si veda documento allegato. Mestre, 15 maggio 2015 Il Docente Prof. Carlo Franco

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA LINGUA STRANIERA (INGLESE)

DOCENTE GRAZIA DI MARCANTONIO

Testi adottati: M. Spiazzi, M. Tavella, M. Layton, Performer. Culture and Literature, Vol. II – III, ed. Zanichelli

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze:

Conoscenze linguistiche: le strutture grammaticali e il lessico specifico.

Gli argomenti oggetto di studio b) competenze:

Comprendere i testi letterari e contestualizzarli

Seguire un discorso di tema storico-letterario in Inglese e prendere appunti

Identificare gli elementi salienti di un testo letterario

Esporre e sostenere una breve argomentazione su tema storico-letterario c) capacità:

Comprendere gli elementi rilevanti in un testo letterario

Organizzare il pensiero in maniera chiara e logica

Far uso delle conoscenze acquisite in altro contesto Effettuare sintesi

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici): Vedi programma.

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: Presentare una visione generale del periodo storico (Ottocento e Novecento), inserendo e presentendo il fenomeno letterario come necessaria manifestazione di un contesto ben definito. Dove possibile, lettura diretta dei testi più significativi, ancorché difficili (Orlando, Heart of Darkness (lettura consigliata per le vacanze estive), The Waste Land).

4. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale classica, Libro di testo, fotocopie, LIM (internet), video.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Prove scritte: Domande aperte, secondo la tipologia dell’Esame di Stato, sugli argomenti studiati. Prove orali: Interrogazioni tradizionali.

6. Criteri di valutazione: Per la valutazione della prova scritta e orale si fa riferimento ai criteri di carattere generale:

Per la produzione scritta: - Completezza e correttezza delle informazioni - Correttezza formale e proprietà lessicale - Organizzazione del testo, aderenza alla traccia e capacità di rielaborazione e sintesi.

Per la produzione orale: - Completezza e correttezza delle informazioni, capacità di fare raffronti e collegamenti - Capacità di comunicare in maniera autonoma, senza aspettare l’intervento dell’insegnante, ma anche capacità di intervenire in maniera adeguata offrendo il proprio apporto alla discussione - Accuratezza grammaticale - Lessico e Pronuncia

7. Attività di recupero e sostegno: Non sono state generalmente necessarie attività di recupero.

8. Iniziative collaterali: Sono stati visionati i video: Sense and Sensibility, The Importance of Being Ernest, Orlando; la classe ha assistito allo spettacolo teatrale An Ideal Husband.

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9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

L’Ottocento: quadro storico (5 ore)

L’Età Vittoriana. Le guerre coloniali. La creazione dell’impero e la conquista dell’India

L’Ottocento: la società (5 ore)

Il ruolo femminile. Gli slums. L’istruzione. Le riforme politiche e sociali

L’Ottocento: la letteratura (8 ore)

Il romanzo: Jane Austin e la posizione femminile. Dickens e il riformismo. La poesia: Tennyson (The Charge of the Light Brigade) L’Estetismo. Wilde

L’Ottocento: l’Arte (2 ore)

I Pre-Raphaelites: William Morris. Beardsley

Il Novecento (5 ore) La prima Guerra Mondiale. La questione irlandese. La crisi dei valori e le ideologie totalitarie. La seconda Guerra Mondiale

Il Novecento. Il Romanzo (9 ore)

Conrad (Heart of Darkness). Lo Stream of Consciousness: Joyce, Woolf (Orlando). La Dystopian Novel (Huxley, Orwell)

Il Novecento. La Poesia (7 ore)

Kipling (The White Man’s Burden). The War Poets. Eliot (The Waste Land). Yeats

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Si veda allegato. Mestre, 15 maggio 2015

La Docente Prof.ssa Grazia Di Marcantonio

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA STORIA

DOCENTE CLARA BELLOTTO

Testi adottati: M. Banti, Il senso del tempo, 3. Dal 1900 ad oggi, Laterza

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità: Si fa riferimento agli obiettivi condivisi dal Dipartimento di Filosofia e Storia; inoltre si evidenzia quanto segue:

a) competenze: (utilizzo delle conoscenze, abilità e capacità in situazioni di lavoro o di studio) - adottare le modalità proprie del pensiero riflessivo: attenzione, concentrazione, atteggiamento critico; - applicare procedimenti di analisi, sintesi, collegamento infra- e inter-disciplinare; - sviluppare l’elaborazione logica e argomentativa e un atteggiamento volto a problematizzare e a interrogarsi sul senso di idee, conoscenze, azioni,valori; - esprimere le proprie idee nel dialogo culturale facendo attenzione alle tesi proposte dall’interlocutore. b) capacità: (applicazione, sia cognitiva che pratica, delle conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi) - usare un lessico formalmente corretto e coerente; - adoperare una terminologia specifica per esprimere i contenuti della disciplina; - comprendere le procedure logiche e strategie argomentative per sostenere o confutare interpretazioni specifiche dei fatti storici; - saper definire e comprendere lo sviluppo dei contesti storici ed enuclearne gli eventi centrali, ricostruire e valutare i momenti di frattura e continuità rispetto al presente, riassumere le tesi fondamentali; rispondere in modo puntuale e organico nelle verifiche sia orali che scritte.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Argomenti

(Recupero di argomenti svolti nell'a.s. precedente) Prussia e Stati Uniti nel XIX secolo. L'Italia dall'Unità all'età giolittiana.

La prima Guerra mondiale.

Dalla rivoluzione russa all'URSS di Stalin.

L'Italia nella Prima guerra mondiale.

Il primo dopoguerra e il fascismo.

La Germania dalla Repubblica di Weimar alla dittatura nazista.

Gli anni Venti.

La guerra di Spagna.

La Seconda Guerra Mondiale.

L'Italia dalla Costituente alle elezioni del 1948.

La guerra fredda (cenni).

Temi di Cittadinanza e costituzione.

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: /.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Nello svolgimento del programma sono stati usati i seguenti strumenti didattici: lezioni frontali e dialogate sui vari argomenti, lettura dei testi, ricerche guidate e approfondimenti personali realizzati anche

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attraverso la consultazione di siti Internet o di ipertesti multimediali, esercitazioni, discussioni e dibattiti, partecipazione a conferenze, visione di documentari o film mirati. Risorse multimediali a disposizione in classe; manuale in adozione; biblioteca; fotocopie di brani scelti.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Sono state eseguite almeno due verifiche "generali" (su parti mirate di programma, riguardanti tutta la classe), orali o scritte, per quadrimestre, oltre alle consuete simulazioni di “terza prova”.

6. Criteri di valutazione: I criteri di valutazione sono stati quelli condivisi dal Dipartimento. La proposta di voto finale, basata sulla media dei voti decimali (da 1 a 10), è stata inoltre rapportata a determinati parametri, e cioè alla considerazione dell'impegno e della partecipazione, dell'acquisizione e della elaborazione delle conoscenze, dell'autonomia nello studio e nell'approfondimento critico, delle competenze e delle capacità maturate.

7. Attività di recupero e sostegno: Non si sono rese necessarie.

8. Iniziative collaterali: Riflessione e discussione sull'attentato alla rivista «Charlie Hebdo»: lavori di gruppo sulla libertà di

stampa e il ruolo della satira nella storia della cultura.

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

Argomenti Ore

(Recupero di argomenti svolti nell'a.s. precedente) Prussia e Stati Uniti nel XIX secolo. L'Unità d'Italia: i problemi politici economici e sociali. La Destra storica. Il governo della Sinistra storica. Le tensioni sociali di fine secolo. L'età giolittiana.

10

La prima Guerra mondiale. Le origini del conflitto. Lezioni sulle cause della guerra tratte da: E. Hobsbawn, Pace e guerra, in L'età degli imperi 1875-1914, Bari, Laterza, 1992, pp.345-373.

9

La dinamica militare del conflitto. L'arretratezza della Russia. La rivoluzione di febbraio 1917. I soviet. Menscevichi e bolscevichi. Lenin e le Tesi di aprile. La rivoluzione d'ottobre. La concezione dello stato. L'economia e la società. L'URSS di Stalin. La rivoluzione russa e il marxismo.

5

L'Italia: il problema dell'intervento. L'Italia in guerra. L'ultimo anno di guerra. Conseguenze socio-politiche.

3

Le delusioni della vittoria. La situazione economica e sociale. Il Partito Popolare italiano. L'occupazione delle fabbriche. L'ultimo governo Giolitti. Mussolini e il programma dei Fasci di combattimento. Lo squadrismo. La nascita del Partito nazionale fascista. La marcia su Roma. Il delitto Matteotti. La concezione dello stato. L'economia e la società.

5

La Germania dalla Repubblica di Weimar alla dittatura nazista. La sconfitta militare. Il Trattato di pace. L'inflazione del 1923 e la crisi del 1929. Hitler e la NSDAP. L'ascesa del Partito nazista. La presa del potere. La concezione dello stato. L'economia e la società.

6

Il declino politico ed economico dell'Europa. L'industria americana negli anni Venti. L'inizio della grande depressione. Le cause profonde. Il New Deal. La crisi dello stato liberale classico. Marx e l'analisi del capitalismo.

3

La guerra di Spagna. 2

Il Congresso di Monaco e i patti pre-bellici. La Seconda Guerra Mondiale. Le origini del conflitto. La dinamica della guerra. L'Italia. L'intervento degli Stati Uniti. La Guerra attraverso le Conferenze di Casablanca e Teheran. Il crollo del regime fascista. L'8 Settembre e la Resistenza. La pace attraverso le Conferenze di Casablanca, Teheran, Yalta e Potsdam.

9

L'Italia dalla Costituente alle elezioni del 1948. 2

La divisione del mondo in blocchi contrapposti (cenni). L'Italia e la guerra fredda: il caso Moro. 2

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Temi di Cittadinanza e Costituzione. 6

Mestre, 15 maggio 2015 La Docente

Prof.ssa Clara Bellotto

Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA FILOSOFIA DOCENTE CLARA BELLOTTO

Testi adottati: M. Vegetti, L. Fonnesu, Filosofia. Autori, testi, temi. 3. Filosofia contemporanea, Le Monnier, tomo 1 e 2

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

Si fa riferimento agli obiettivi condivisi dal Dipartimento di Filosofia e Storia; inoltre si evidenzia quanto segue:

a) capacità: (applicazione, sia cognitiva che pratica, delle conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi) - usare un lessico formalmente corretto e coerente; - adoperare una terminologia specifica per esprimere i contenuti della disciplina; - usare procedure logiche e strategie argomentative per sostenere o confutare tesi specifiche; - saper compiere le seguenti operazioni sui testi: definire e comprendere temi e concetti, enucleare le idee centrali, ricostruire e valutare le strategie argomentative e rintracciarne gli scopi, riassumere le tesi fondamentali; - rispondere in modo puntuale e organico nelle verifiche sia orali che scritte. b) competenze: (utilizzo delle conoscenze, abilità e capacità in situazioni di lavoro o di studio) - adottare le modalità proprie del pensiero riflessivo: attenzione, concentrazione, atteggiamento critico; - applicare procedimenti di analisi, sintesi, collegamento infra- e inter-disciplinare; - sviluppare l’elaborazione logica e argomentativa e un atteggiamento volto a problematizzare e a interrogarsi sul senso di idee, conoscenze, azioni,valori; - esprimere le proprie idee nel dialogo culturale facendo attenzione alle tesi proposte dall’interlocutore.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Argomento

(Recupero di argomenti svolti nell'a.s. precedente) Razionalismo ed empirismo.

La “rivoluzione copernicana” di Kant.

La filosofia dell'infinito. Fichte, Schelling e l'Idealismo.

La razionalità del reale. Hegel e l'interpretazione dialettica della verità e della storia.

Schopenhauer e Kierkegaard contro l'ottimismo dei filosofi.

Marx e La critica del capitalismo.

Nietzsche e il pensiero della crisi.

Freud e la psicanalisi.

Lo spiritualismo francese: Bergson.

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: /.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Nello svolgimento del programma sono stati usati i seguenti strumenti didattici: lezioni frontali e dialogate sui vari argomenti, lettura dei testi, ricerche guidate e approfondimenti personali realizzati anche attraverso la consultazione di siti Internet o di ipertesti multimediali, esercitazioni, discussioni e dibattiti,

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partecipazione a conferenze, visione di documentari o film mirati. Risorse multimediali a disposizione in classe; manuale in adozione; biblioteca; fotocopie di brani scelti.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Sono state eseguite almeno due verifiche "generali" (su parti mirate di programma, riguardanti tutta la classe), orali o scritte, per quadrimestre nella forma di simulazione di “terza prova”.

6. Criteri di valutazione: I criteri di valutazione sono stati quelli condivisi dal Dipartimento. La proposta di voto finale, basata sulla media dei voti decimali (da 1 a 10), è stata inoltre rapportata a determinati parametri, e cioè alla considerazione: dell'impegno e della partecipazione, dell'acquisizione e della elaborazione delle conoscenze, dell'autonomia nello studio e nell'approfondimento critico, delle competenze e delle capacità maturate.

7. Attività di recupero e sostegno: Non si sono rese necessarie.

8. Iniziative collaterali: Riflessione e discussione sull'attentato alla rivista «Charlie Hebdo»: lavori di gruppo sulla libertà di

stampa e il ruolo della satira nella storia della cultura.

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

Argomento Ore

(Recupero di argomenti svolti nell'a.s. precedente) Cartesio, Locke, Hume. 6

Kant. Il problema della Critica della ragione pura. I giudizi sintetici a priori. La “rivoluzione copernicana”. Schema dell’opera. L’estetica trascendentale. L’analitica trascendentale. Gli schemi trascendentali. Il noumeno e la dialettica trascendentale. La Critica della ragione pratica. La legge morale. L’imperativo morale. La formalità della legge e il dovere. La teoria dei postulati. La Critica del giudizio. Schema generale dell’opera.

12

Idealismo e Romanticismo. L'idealismo e il dualismo kantiano. Fichte. L'idealismo etico. La Dottrina della scienza. Schelling. Analogie e differenze tra Fichte e Schelling. L'eliminazione del dualismo kantiano. L'idealismo estetico.

4

Hegel. Il programma filosofico. I concetti fondamentali dello hegelismo. La Fenomenologia dello spirito. La Scienza della logica. La dialettica. Lo spirito assoluto.

8

Schopenhauer. Il mondo come volontà e rappresentazione. La volontà di vivere e la ragione. Il corpo. Il dolore e la noia. Le vie di liberazione. L'estasi.

4

Kierkegaard. I nuclei fondamentali del pensiero kierkegaardiano. L'esistenza e il singolo. La scelta. La vita estetica. La vita etica. Angoscia e disperazione. La vita religiosa. Il paradosso e la malattia mortale.

5

Marx: la critica del capitalismo. 2

Nietzsche. L'interpretazione dell'antichità. La nascita della tragedia. La filosofia della storia. La genealogia della morale. Il nichilismo e la decadenza del presente. La morte di Dio. Oltre il nichilismo. Così parlò Zarathustra. L'oltre-uomo e l'eterno-ritorno dell'uguale. La volontà di potenza.

12

Freud. L'origine delle nevrosi. L'inconscio e il linguaggio dei sogni. Le tappe della maturazione sessuale. Principio di piacere, di realtà e di morte. La struttura della psiche. Il disagio della civiltà. L'artista e la sublimazione.

3

Bergson. Filosofia e scienza. Tempo spazializzato e tempo durata. Materia e memoria. Dalla percezione ai ricordi alla durata pura. L'evoluzione creatrice.

4

Mestre, 15 maggio 2015

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La Docente

Prof.ssa Clara Bellotto

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA MATEMATICA

DOCENTE CRISTINA TOFFOLO

Testi adottati: M.Bergamini, A.Trifone, G.Barozzi; Matematica. Azzurro; funzioni e limiti, derivate e studi di funzioni, integrali (moduli U,V,W ), Zanichelli, Bologna, 2012

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: Definizioni e calcolo di limiti di funzioni. Funzioni continue. Punti di discontinuità di una funzione. La derivata di una funzione. Funzioni crescenti e decrescenti. I massimi, i minimi, i flessi. Studio di una funzione. b) competenze: Alla fine della terza liceo gli studenti mediamente sono in grado di: - definire le principali funzioni reali a variabile reale e le relative proprietà; - calcolare i limiti di funzioni reali a variabile reale; - risolvere le forme indeterminate; - risolvere i limiti notevoli; - derivare funzioni reali a variabile reale; - studiare una funzione reale a variabile reale; - saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. c) capacità: Gli studenti, nel complesso, a vari livelli, sanno: -rielaborare i concetti teorici appresi; -applicare con sufficiente correttezza concetti e procedure studiati; -comprendere il senso dei formalismi matematici introdotti.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Modulo Ore Le funzioni reali, proprietà, segno, dominio 5 Limiti (definizione di intervalli,di intorni, di punto isolato e di accumulazione. Limite finito per una funzione che tende a un valore finito, limite destro e sinistro di una funzione con limite finito per x che tende a un valore finito, limite infinito per una funzione per x che tende a un valore finito, limite finito per una funzione per x che tende a infinito, definizione di asintoto, asintoti verticali e orizzontali, teorema dell’unicità del limite, teorema del confronto e della permanenza del segno)

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Calcolo dei limiti (Limite della somma algebrica di due funzioni, limite del prodotto di due funzioni, enunciato del teorema del limite della potenza, enunciato del teorema del limite della funzione reciproca. Forme indeterminate: +∞-∞, ∞0, ∞/∞,0/0. Il primo limite notevole. Le funzioni continue, i punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie. Ricerca degli asintoti orizzontali, verticali e obliqui, il grafico probabile di una funzione)

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Derivata di una funzione (Il problema della tangente, il rapporto incrementale, definizione di derivata di una funzione, il calcolo della derivata, la derivata sinistra e destra, la retta tangente al grafico di una funzione, i punti stazionari, punti di non derivabilità, continuità e derivabilità, derivate fondamentali, la derivata del prodotto di una costante per una funzione, la derivata della somma di funzioni, la derivata del prodotto di due funzioni, enunciato del teorema della derivata del reciproco di una funzione, enunciato del teorema della derivata del quoziente di due funzioni, enunciato del teorema della derivata di una funzione composta e della funzione inversa, derivate di ordine superiore al primo. Il differenziale di una funzione. Il teorema di Lagrange. L’enunciato del teorema di Rolle, di Cauchy e di de l’Hôpital)

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Lo studio delle funzioni (funzioni crescenti e decrescenti, i massimi assoluti e relativi, la ricerca dei massimi e minimi relativi con la derivata prima: schema riassuntivo, la concavità e il segno della derivata seconda, flessi e studio del segno della derivata seconda, lo studio di una funzione razionale intera o fratta)

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3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: La classe, durante il quinquennio, ha goduto di continuità didattica. L’impegno nello studio per molti allievi/e è stato in generale regolare, anche gli studenti e le studentesse che incontrano difficoltà nello studio della disciplina, hanno dimostrato una evoluzione positiva; questo ha permesso un progressivo miglioramento dei livelli di preparazione iniziali. Nel presente anno scolastico la classe ha manifestato discreto interesse per gli argomenti proposti, la partecipazione all’attività didattica è stata nel complesso adeguata. Il programma preventivo è stato portato a termine. Va comunque segnalato che relativamente allo studio degli integrali sono state dedicate solo 5 ore; inoltre non è stata svolta nessuna verifica. Questo giustifica l’assenza dell’argomento tra i moduli del programma svolto. Gli/le allievi/e sono riusciti a raggiungere i traguardi fondamentali di apprendimento previsti. La preparazione complessiva risulta sufficiente o discreta. Gli studenti e le studentesse che presentano una preparazione più superficiale sono in numero contenuto, mentre altri si sono distinti per impegno e partecipazione eccellente. La condotta è stata in generale discreta o buona per tutto l’anno scolastico.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale. Esercitazioni e discussioni in classe.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Prove scritte, prove orali individuali.

6. Criteri di valutazione: - grado di precisione e di pertinenza delle risposte al quesito posto - correttezza di analisi dei quesiti posti - grado di sintesi nell’elaborazione delle risposte - livello di correttezza nell’uso del linguaggio e della simbologia specifica - originalità nelle applicazioni richieste

Griglia di valutazione:

Grav. Insuff. 1-4,5

Insufficiente 5-5,5

Sufficiente 6-6,5

Discreto 7-7,5

Buono 8-8,5

Ottimo 9-10

Pertinenza delle risposte e/o correttezza di procedura

Conoscenza dei contenuti

Padronanza dei linguaggi specifici, strategie di procedimento

Capacità di sintesi, rielaborazione, argomentazione, correttezza del calcolo

7. Attività di recupero e sostegno: Intensificazione del lavoro personale, recupero curricolare.

8. Iniziative collaterali: /.

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

Moduli Ore Le funzioni reali, proprietà, segno, dominio 5 Limiti (definizione di intervalli,di intorni, di punto isolato e di accumulazione. Limite finito per una funzione che tende a un valore finito, limite destro e sinistro di una funzione con limite finito per x che tende a un valore finito, limite infinito per una funzione per x che tende a un valore finito, limite finito per una funzione per x che tende a infinito, definizione di asintoto, asintoti verticali e orizzontali, teorema dell’unicità del limite, teorema del confronto e della permanenza del segno)

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Calcolo dei limiti (Limite della somma algebrica di due funzioni, limite del prodotto di due funzioni, enunciato del teorema del limite della potenza, enunciato del teorema del limite della funzione reciproca. Forme indeterminate: +∞-∞, ∞0, ∞/∞,0/0.il primo limite notevole. Le funzioni continue, i punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie. Ricerca degli asintoti orizzontali, verticali e obliqui, il grafico probabile di una funzione)

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Derivata di una funzione ( Il problema della tangente, il rapporto incrementale, definizione di derivata di una funzione, il calcolo della derivata, la derivata sinistra e destra, la retta tangente al grafico di una funzione, i punti stazionari, punti di non derivabilità, continuità e derivabilità, derivate fondamentali, la derivata del prodotto di una costante per una funzione, la derivata della somma di funzioni, la derivata del prodotto di due funzioni, enunciato del teorema della derivata del reciproco di una funzione, enunciato del teorema della derivata del quoziente di due funzioni, enunciato del teorema della derivata di una funzione composta e della funzione inversa, derivate di ordine superiore al primo. Il differenziale di una funzione. Il teorema di Lagrange. L’enunciato del teorema di Rolle, di Cauchy e di de l’Hôpital)

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Lo studio delle funzioni (funzioni crescenti e decrescenti, i massimi assoluti e relativi, la ricerca dei massimi e minimi relativi con la derivata prima: schema riassuntivo, la concavità e il segno della derivata seconda, flessi e studio del segno della derivata seconda, lo studio di una funzione razionale intera o fratta)

10

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Simulazione di terza prova Mestre, 15 Maggio 2015 La docente

Prof.ssa Cristina Toffolo

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA FISICA

DOCENTE CRISTINA TOFFOLO

Testi adottati: D. Cutnell, Fisica ELETTROMAGNETISMO, Zanichelli, Bologna 2009

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: Elettrostatica, corrente elettrica continua, campo di induzione magnetica, le equazioni di Maxwell. b) competenze: La classe nel suo complesso ha raggiunto mediamente una discreta acquisizione dei fondamenti e delle leggi della termodinamica e dell’elettromagnetismo, acquisendo (a vari livelli) le seguenti competenze: - saper definire le grandezze e le rispettive unità di misura del S.I. - saper descrivere e spiegare le leggi, i fenomeni e le interazioni tra gli argomenti studiati,

- saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. c) capacità: Gli studenti della classe sono in generale in grado di: - riconoscere l’ambito di validità delle leggi fisiche, - sintetizzare gli argomenti trattati nell’esposizione orale.

Alcuni sanno anche stabilire analogie e differenze tra i fenomeni studiati.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Modulo Ore

Forze elettriche e campi elettrici L’origine dell’elettricità, conservazione della carica elettrica, conduttori e isolanti, elettrizzazione per contatto e per induzione, Polarizzazione. La legge di Coulomb. Definizione di campo elettrico. Condensatori piani. L’esperimento di Millikan. Linee di forza del campo elettrico. Il campo elettrico all’interno di un conduttore. Il teorema di Gauss. Campo elettrico all’interno di un condensatore piano.

8

Energia potenziale elettrica e potenziale elettrico Energia potenziale in un campo elettrico, il potenziale elettrico, le superfici equipotenziali e la loro relazione con il campo elettrico. La circuitazione del campo elettrico. La capacità di un condensatore. La costante dielettrica relativa, La capacità di un condensatore a facce piane e parallele, l’energia immagazzinata in un condensatore.

5

Circuiti elettrici Forza elettromotrice e corrente elettrica nei metalli, le leggi di Ohm. La potenza elettrica. L’effetto Joule. Resistenze in serie e in parallelo. Resistenza interna di un generatore. Le leggi di Kirchhoff. Condensatori in serie e in parallelo.

8

Interazioni magnetiche e campi magnetici I magneti, il campo magnetico, definizione di campo magnetico, il moto di una carica in un campo magnetico, la forza di Lorentz, la forza magnetica su un filo percorso da corrente, il momento torcente su una spira percorsa da corrente, forze magnetiche fra correnti, Definizioni operative di ampère e coulomb.Il teorema di Gauss e di Ampère.

7

Induzione elettromagnetica Forza elettromagnetica indotta e correnti indotte, la f.m.e. indotta in un conduttore in moto. La legge dell’induzione elettromagnetica di Faraday-Neumann e la legge di Lenz. Mutua induzione e autoinduzione. Definizione di corrente alternata.

7

Le equazioni di Maxwell 2

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: Lo studio della fisica interessa gli ultimi tre anni di corso, durante i quali la classe ha goduto di continuità didattica. Soprattutto nell’ultimo anno è stata operata una scelta sugli argomenti trattati, privilegiando quelli più significativi o legati a possibili applicazioni pratiche. Le due ore settimanali a disposizione non hanno tuttavia permesso di svolgere in modo sistematico esercizi sui temi trattati; sono stati proposti solo pochi esempi e limitatamente ad alcuni argomenti. Anche l’attività di laboratorio non è stata costante; si è comunque cercato di integrare la spiegazione teorica dei fenomeni studiati con semplici esperienze

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pratiche. Gli studenti e le studentesse hanno manifestato, in generale, buona disponibilità allo studio e capacità di interazione nella didattica della disciplina. I risultati di apprendimento sono complessivamente positivi, anche se alcuni studenti hanno condotto uno studio prevalentemente mnemonico. Il programma preventivato è stato svolto per intero. La condotta è stata generalmente discreta o buona durante tutto l’anno scolastico.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale. Semplici esperienze di laboratorio

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Sono state soprattutto utilizzate: - prove scritte , - prove orali individuali.

6. Criteri di valutazione: Correttezza dell’argomentazione; correttezza nell’analisi e nell’interpretazione dei temi trattati. La griglia di valutazione usata per le prove scritte è stata la seguente:

Grav. Insuff. 1-4,5

Insufficiente 5-5,5

Sufficiente 6-6,5

Discreto 7-7,5

Buono 8-8,5

Ottimo 9-10

Pertinenza delle risposte e/o correttezza di procedura

Conoscenza dei contenuti

Padronanza dei linguaggi specifici, strategie di procedimento

Capacità di sintesi, rielaborazione, argomentazione, correttezza del calcolo

7. Attività di recupero e sostegno: Suddivisione della classe in gruppi di lavoro, per favorire il ripasso degli argomenti più significativi delle tematiche proposte.

8. Iniziative collaterali: /.

9. Programma svolto: ELETTROMAGNETISMO

L’elettrizzazione per strofinio. I conduttori e gli isolanti. L’elettrizzazione per contatto. La carica elettrica. La conservazione della carica elettrica. La legge di Coulomb. L’induzione elettrostatica. Il concetto di campo elettrico. Il vettore campo elettrico. Le linee di campo. Definizione di flusso del campo elettrico. Teorema di Gauss. Applicazioni del teorema di Gauss. Potere delle punte. Lavoro del campo elettrico uniforme e di un campo generato da una carica puntiforme. Energia potenziale elettrica. Il potenziale elettrico. La differenza di potenziale. Relazione tra campo elettrico e differenza di potenziale. Superfici equipotenziali. Circuitazione del vettore campo elettrico. La capacità di un conduttore. Il condensatore piano. Lavoro di carica di un condensatore. La corrente elettrica. Il circuito elettrico. La prima legge di Ohm. La forza elettromotrice e la resistenza interna di un generatore di tensione. La seconda legge di Ohm. La resistività di un conduttore. I conduttori ohmici in serie e in parallelo. I principi di Kirchhoff. Magneti naturali e artificiali. Le linee del campo magnetico. Confronto tra campo magnetico e campo elettrico. Forze che si esercitano tra magneti e correnti e tra correnti e correnti. L’intensità, la direzione e il verso del vettore campo magnetico. Campo magnetico generato da una corrente rettilinea (legge di Biot e Savart). Forze tra fili paralleli percorsi da corrente. Definizione dell’Ampère. L’azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente. La circuitazione del vettore campo magnetico. La legge di Ampère. La forza di Lorentz. Il moto di una carica in un campo magnetico uniforme. Le correnti indotte. Il flusso del campo magnetico. Il teorema di Gauss per il campo magnetico. La legge di Faraday-Neumann. La legge di Lenz. Mutua induzione e autoinduzione. Definizione di corrente

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alternata. Le equazioni di Maxwell.

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Simulazione di terza prova. Mestre, 15 Maggio 2015 La docente

Prof.ssa Cristina Toffolo

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA SCIENZE NATURALI

DOCENTE LEA DI SANTO

Testi adottati: D. Sadawa – C.H. Heller- G.H Orians - W.K.Purves – D.M. Hillis, Biologia. La scienza della vita. B. Ereditarietà ed evoluzione, Zanichelli G. Valitutti – A. Tifi – A. Gentile, Lineamenti di chimica, Zanichelli A. Gainotti – A. Modelli, Scienze della natura, vol 2, Zanichelli

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: Per quanto riguarda l'aspetto argomentativo, cioè la capacità di presentazione degli argomenti trattati, la classe dimostra conoscenze discrete senza errori di comprensione, si può dire che la preparazione in chimica risulta nel complesso discreta così come la parte riguardante la comprensione e l'applicazione delle conoscenze a dei problemi ed esercizi; da confermare perciò che gli studenti hanno ottenuto valutazioni decisamente positive, infatti hanno dimostrato buone capacità di comprensione oltre alle conoscenze approfondite. La classe, di fronte alla lunga assenza della docente e alla turnazione di diversi supplenti, per quanto capaci e attenti alle problematiche, non ha potuto avere la possibilità di essere seguita ed accompagnata in modo completo al completamento del programma. b) competenze: In genere si riconosce a tutta la classe la capacità di definire, analizzare ed enunciare le proprie conoscenze. Quasi tutti gli studenti hanno una valutazione decisamente positiva e sono in grado di riconoscere, interpretare collegare gli aspetti più significativi e gestire gli argomenti trattati utilizzando esempi, grafici e tabelle. c) capacità: Sempre nel documento di programmazione si richiedeva, a livello di capacità e abilità, di saper definire correttamente ed in modo autonomo termini e concetti semplici; identificare le relazioni fra gli elementi di un’osservazione; utilizzare in modo autonomo regole e procedure; inquadrare ed analizzare nello stesso schema logico questioni diverse. Gli studenti sono in grado di affrontare gli argomenti in modo sintetico, dimostrare le proprie capacità di comprensione, utilizzando un linguaggio appropriato. Sono in grado di presentare le conoscenze acquisite dimostrando una certa capacità di rielaborazione. Di solito alle verifiche tutti rispondono con una certa completezza e coerenza alle domande.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici) con indicazione delle ore complessive per ciascuna unità:

Modulo Ore

RIPASSO: equilibri chimici ACIDI E BASI: definizioni di acidi e basi, calcolo del pH, reazioni di neutralizzazione, la titolazione

7

LA OSSIDORIDUZIONI: Reazioni redox: sistemi di bilanciamento di una reazione 4

CHIMICA ORGANICA: Ibridazione del Carbonio Classificazione degli idrocarburi, reazioni chimiche I gruppi funzionali: caratteristiche, classificazioni e reazioni chimiche

13

BIOCHIMICA:Le molecole biologiche e le loro proprietà 13

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: Il corso di scienze dell’ultimo anno segue un programma che si basa sulle conoscenze pregresse della chimica svolta negli anni precedenti; quindi con l'introduzione dei nuovi argomenti è stato fatto un breve ripasso e recupero delle vecchie conoscenze. L'interesse verso l'argomento e la tendenza a ottenere sempre il massimo durante le verifiche hanno permesso di aggiungere e integrare il libro di testo, che spesso non approfondisce alcuni argomenti supponendo l'intervento del docente. Già dall'inizio dell'anno scolastico era stata fatta una scelta degli argomenti da affrontare, poiché è

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impossibile seguire tutta la programmazione prevista per l'ultimo anno a causa: - delle 2 sole ore settimanali, - del numero elevato di studenti (26) che già all'inizio dell'anno scolastico sono stati invitati a seguire con attenzione e ad affrontare tutte le verifiche in forma scritta, sia per il tipo di argomento, sia per abituarsi ad affrontare la III prova d'esame, - della successione di supplenti. Quindi la scelta si è basata sugli aspetti più importanti delle diverse branche della chimica rispondendo all'obiettivo di dare tutte le informazioni di base a quegli studenti che vogliono seguire gli studi in una facoltà scientifica.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Generalmente è stata utilizzata la lezione frontale come metodo di base, spesso è stata organizzata una lezione attiva quando, grazie all'applicazione degli argomenti a problemi ed esercizi, gli studenti sono stati chiamati alla lavagna. E’ stato fatto, per alcuni argomenti, materiale inserito nella LIM come completamento e un lavoro di analisi del testo sia dal punto di vista della comprensione sia per la sintesi e il riconoscimento degli elementi significativi e delle loro correlazioni. Gli strumenti normalmente utilizzati si possono riassumere in: - libro di testo - schede riassuntive e domande di ripasso in preparazione alla terza prova - fotocopie, materiale in formato pdf delle lezioni.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Per abituare gli studenti ad affrontare la prova d'esame, le verifiche sono state organizzate in modo da farne una per ogni argomento trattato: sia come scritto secondo la tipologia B, sia scritte ma miste con esercizi e domande aperte per abituarli a costruire schemi e verificare le proprie conoscenze.

6. Criteri di valutazione: Come scritto nella programmazione è stata utilizzata la griglia proposta dal Collegio per la valutazione della terza prova e che si adatta bene anche alle interrogazioni, qui riportata (con leggera modifica a causa della materia). Obiettivi disciplinari formativi e standard minimi in termini di conoscenze, competenze e di capacità (livello minimo di sufficienza) erano:

capacità di definire ed enunciare le proprie conoscenze

essere in grado di dimostrare le proprie capacità di comprensione

utilizzare un linguaggio adeguato oltre la sufficienza:

riconoscere le cause e le conseguenze del fenomeno studiato

utilizzare un linguaggio appropriato

TABELLA DI VALUTAZIONE

completezza e pertinenza della risposta; conoscenza degli argomenti

capacità di sintesi e rielaborazione

chiarezza e correttezza espositiva

3,5 - 4 conosce e comprende in modo approfondito i

contenuti richiesti

3 opera una sintesi compiuta e coerente dei

contenuti con rielaborazione personale

3 dimostra ottime competenze

linguistiche

2,5 - 3 conosce e comprende in modo adeguato i

contenuti richiesti

2,5 opera una sintesi coerente dei contenuti

2,5 dimostra discrete competenze

2 conosce in modo sufficiente i contenuti richiesti,

pur con qualche lacuna ed imprecisioni a livello di comprensione

2 dimostra capacità di sintesi nel

complesso ordinate pur procedendo in modo non sempre organico

2 si esprime in modo accettabile

seppur con qualche imprecisione linguistica

1 – 1,5 conosce solo parzialmente i contenuti richiesti

con scorrettezze e/o informazioni non pertinenti, difficoltà nella comprensione

1 – 1,5 procede in modo piuttosto confuso e

disorganico

1 – 1,5 si esprime utilizzando un linguaggio non sempre adeguato e con errori

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0 – 0,5 conoscenze scarse o nulle

netta difficoltà nella comprensione

0 – 0,5 procede con scarso o incoerente ordine

logico

0 – 0,5 mostra un linguaggio generico,

improprio e scorretto

Punti = /4 Punti = /3 Punti = /3

7. Attività di recupero e sostegno: Le attività di recupero sono state organizzate subito dopo ogni verifica per permettere allo studente di recuperare prima di iniziare un nuovo argomento che, come già detto, ha subito interruzioni e difficoltà di organizzazione. Oltre ai recuperi in itinere, ci sono quelli definiti dal Collegio per i casi di insufficienza che, in questa classe, non sono stati organizzati, vista la situazione della classe.

8. Iniziative collaterali: /.

9. Programma svolto:

RIPASSO: equilibri chimici: keq della reazione e grafico corrispondente ACIDI E BASI: definizioni di acidi e basi, calcolo del pH, reazioni di neutralizzazione, la titolazione: problemi di calcolo del pH di un acido/base forte rispetto a uno debole, la Normalità e la titolazione di una soluzione

LA OSSIDORIDUZIONI: Reazioni redox: sistemi di bilanciamento di una reazione con il metodo degli elettroni: esercizi di riconoscimento della reazione e successivo bilanciamento

CHIMICA ORGANICA: Ibridazione del Carbonio Classificazione degli idrocarburi: alcani e cicloalcani, alcheni, alchini e il benzene, l'isomeria. Reazioni chimiche di polimerizzazione. I gruppi funzionali: gruppi presenti nei composti biochimici BIOCHIMICA: Le molecole biologiche e le loro proprietà: zuccheri, proteine, lipidi e acidi nucleici, i monomeri e le loro caratteristiche, la polimerizzazione, le proprietà dei composti presenti negli esseri viventi

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Si veda allegato. Venezia-Mestre, 15 maggio 2015 La Docente

Prof.ssa Lea Di Santo

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA STORIA DELL’ARTE

DOCENTE UMBERTO DANIELE

Testi adottati: Giuseppe Nifosì, Arte in primo piano. Guida agli autori e alle opere. 3. Dal Neoclassicismo a oggi, Laterza, Roma-Bari, 2011 (ISBN: 978-88-421-0978-5)

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: Gli/le studenti conoscono a vari livelli, corrispondenti a impegno e capacità: - profilo storico dei principali fenomeni artistici dal Neoclassicismo all’arte tra le due guerre mondiali. - poetiche degli artisti più rappresentativi del suddetto arco cronologico. - caratteri formali e significato delle opere d'arte esaminate in classe. b) competenze: Gran parte degli/delle studenti sa: - analizzare e interpretare le opere d'arte pittoriche e scultoree, utilizzando fondamentali nozioni del linguaggio visivo nell’analisi formale - descrivere e analizzare le forme architettoniche, utilizzando la terminologia specifica - produrre brevi analisi scritte dei fenomeni artistici Una parte (voti dal 7 all'8) sa anche: - riconoscere costanti stilistiche; - instaurare confronti e collegamenti tra movimenti, artisti, opere - collegare i fenomeni artistici al contesto storico- sociale; Alcuni/e (voti dal 9 al 10) sanno inoltre: - impiegare correttamente fonti o testi di storiografia storico-artistica nell'analisi - utilizzare codici interpretativi afferenti ad altre discipline. c) capacità: Gran parte degli/delle studenti sa: - argomentare in modo adeguato Una parte (voti dal 7 all'8) sa anche: - rielaborare criticamente, evidenziando nessi e percorsi; Alcuni/e (voti dal 9 al 10) sanno inoltre: - approfondire le conoscenze tramite strumenti materiali ricercati autonomamente - instaurare collegamenti e confronti interdisciplinari

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

MODULI: (per Unità, movimenti / periodi e artisti, cfr. programma svolto)

Il Neoclassicismo

Il Romanticismo

Realismo ed Impressionismo

L'arte tra i due secoli

Le prime avanguardie

Le avanguardie e la guerra

Il ritorno all'ordine

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: Si è ritenuto opportuno sviluppare il programma focalizzando nodi tematici mirati a definire in modo più sintetico ampi archi temporali. Ciò ha permesso inoltre di rinsaldare i rapporti con la storia sociale nell’analisi delle opere. Rispetto invece alle linee essenziali caratterizzanti lo svolgimento del programma, si evidenziano i

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seguenti punti: - fondamentale è stata l’abitudine alla lettura e all’interpretazione guidata delle opere, in forma dialogica; - particolare attenzione è stata posta alla storicizzazione dei fenomeni storico-artistici, sia nella focalizzazione di contesti, tanto socio-economici quanto culturali, sia rispetto alle biografie e alle relazioni culturali delle figure chiave; - scuole, centri maggiori e minori, generi, tematiche e fonti sono stati sempre posti a confronto con le opere per suggerirne ulteriori analisi. Rispetto al piano di lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico, il programma è stato svolto integralmente.

4. Metodi, mezzi e strumenti: La metodologia d'insegnamento si è basata su lezioni frontali, in cui si sono evidenziati i tratti culturali salienti di ciascun periodo storico-artistico attraverso l'analisi delle opere. Nel corso delle lezioni è stata costantemente richiesta agli/alle allievi/e l'individuazione di tali tratti, nonché dei caratteri peculiari di movimenti e artisti, attraverso anche personali ipotesi di lettura. Di ogni argomento sono state esaminate tutte le opere riprodotte nel testo adottato. Per alcuni moduli sono state esaminate anche altre opere, utilizzando sussidi audiovisivi multimediali.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Nel primo quadrimestre si sono svolte almeno due verifiche e nel secondo almeno tre. La prima verifica si è basata su una selezione di contenuti del programma, così come la seconda del secondo quadrimestre. Alcune sono state somministrate sotto forma di interrogazione scritta (in riferimento alla tipologia B prevista dall’Esame di Stato). La verifica di fine quadrimestre, orale, si è basata su tutti i contenuti trattati a quella data, con particolare attenzione ai più recenti.

6. Criteri di valutazione: Le prove sono state valutate applicando la griglia elaborata dal Coordinamento disciplinare e comunicata agli/alle studenti/esse all’inizio dell’anno scolastico (la si veda nella programmazione iniziale o nella prova allegata). Dell’esito di ciascuna verifica, programmata con congruo anticipo, è sempre stata data agli/alle alunni/e ampia e circostanziata informazione al fine di evidenziare non solo carenze, ma anche strategie di miglioramento.

7. Attività di recupero e sostegno: Alunne e alunni con debito formativo sono stati guidati ad un efficace recupero tramite specifiche attività in itinere, propedeutiche alla prova di recupero, e opportune indicazioni per orientarne lo studio individuale.

8. Iniziative collaterali: Visita guidata pomeridiana alla mostra "Azimuth" presso la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia. Nell'ambito delle attività interdisciplinari in ambito curricolare, non si è dato corso all'attività CLIL su "I Preraffaelliti, il Neogotico e l'età vittoriana." in quanto il docente non possiede i titoli minimi previsti dalla normativa vigente.

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

MODULI e ore UNITA' - Movimenti / periodi e artisti

Il Neoclassicismo 8

L'estetica neoclassica; le teorizzazioni di J. J. Winckelmann, A. R. Mengs e F. Milizia. Antonio Canova. Jacques-Louis David. La pittura dell'età napoleonica e J.-A. Ingres. Panoramica sull'architettura e l'urbanistica neoclassiche in Italia e in Europa. Gli utopisti francesi. L'età napoleonica in Francia

Il Romanticismo 8

Il primo Romanticismo e la poetica romantica. Francisco Goya. Cenni a H. Füssli e W. Blake. Il paesaggio romantico tra pittoresco e sublime: W. Turner, J. Constable. Caspar David Friedrich. La pittura romantica in Francia e in Italia. Théodore Géricault. Eugène Delacroix. F. Hayez. Cenni alla scultura romantica. Il Neomedievalismo. I Preraffaelliti: D. G. Rossetti, J. E. Millais. Le teorie di J. Ruskin e le“Arts and Crafts” di W. Morris. Panoramica sull'architettura neogotica in Europa e in Italia.

Realismo ed Impressionismo

Il Realismo francese: Gustave Courbet. H. Daumier, F. Millet. Cenni a C. Corot e alla Scuola di Barbizon.

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I Macchiaioli. Giovanni Fattori. S. Lega e T. Signorini. Le poetiche del vero in Italia: la Scapigliatura lombarda, il Verismo meridionale. La scultura: M. Rosso L'Impressionismo: caratteri e sviluppo. Édouard Manet e i presupposti del movimento, Claude Monet. E. Degas. A. Renoir, Cenni agli altri impressionisti e agli italiani a Parigi. L’architettura del ferro e le Esposizioni Universali. L'architettura dell'Eclettismo a Parigi e a Roma.

L'arte tra i due secoli

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La fase postimpressionista. Paul Cézanne. Georges Seurat. Cenni a Signac, Vincent Van Gogh. Paul Gauguin, Il Simbolismo in pittura. La Francia: G. Moreau, P. Puvis de Chavannes, O. Redon; i Nabis; A. Rodin. J. Ensor, A. Böcklin. Il Divisionismo italiano: G. Previati, G. Segantini, G. Pellizza da Volpedo. L'arte delle Secessioni. Gustav Klimt e la Secessione viennese. Edvard Munch e la Secessione di Berlino. L’Art Nouveau. Caratteri e protagonisti dell'architettura: V. Horta, H. Van de Velde, H. Guimard, Ch. R. Macintosh. O.Wagner, J. M. Olbrich, J. Hoffmann. Antoni Gaudì. Il Liberty in Italia.

Le prime avanguardie

8

L'Espressionismo: caratteri e diffusione europea. Die Brücke: E. L. Kirchner, E. Nolde. E. Schiele e O. Kokoschka a Vienna. I Fauves: Henri Matisse. A.Derain, M. de Vlaminck. La Scuola di Parigi: A. Modigliani, M. Chagall Il Cubismo: caratteri e cronologia. Pablo Picasso. Georges Braque. J. Gris, F. Léger e gli altri cubisti. R. Delaunay e l’Orfismo.

Le avanguardie e la guerra

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Il Futurismo: caratteri e cronologia. Umberto Boccioni. Antonio Sant’Elia. G. Balla, C. Carrà, L. Russolo. Cenni al Secondo Fururismo. L'Astrattismo. caratteri e centri in Europa. Der Blaue Reiter e F.Marc. Vasilij Kandinskij. Paul Klee. Piet Mondrian e il Neoplasticismo. K. Malevič e il Suprematismo. Cenni al Raggismo e al Costruttivismo. Il Dadaismo: caratteri e gruppi. H. Arp, F. Picabia, M. Ray. Marcel Duchamp.

Il ritorno all'ordine

10

La Metafisica: Giorgio de Chirico. C. Carrà, G. Morandi, A. Savinio. Cenni al Realismo magico e al Novecento Italiano. Il Surrealismo: caratteri e precedenti. R. Magritte. J. Mirò, S. Dalì, M. Ernst. * Il Movimento Moderno: precursori e sviluppo. W. Gropius e il Bauhaus. Le Corbusier. F. L.Wright. L. Mies van der Rohe, A. Aalto. Cenni all'Art Déco. * L'ordine monumentale in Europa: l'arte e i regimi. L'arte nazista. L'architettura fascista: M. Piacentini. Comunismo e monumentalismo. L'arte del dissenso in Germania e in Italia. La Nuova Oggettività: G. Grosz e O. Dix. R. Guttuso.

* programma non svolto al 15 maggio. (gli artisti indicati con nome e cognome sono stati trattati approfonditamente in termini di biografia e/o poetica, mentre quelli con la sola iniziale del nome solo attraverso una o più opere significative).

OPERE d'arte - Sono state oggetto di analisi più approfondita le seguenti opere: Antonio Canova, Monumento a Maria Cristina d'Austria, 1805 Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, 1784. Francisco Goya, La fucilazione, 1814 Caspar David Friedrich, Monaco sulla spiaggia, 1808 Theodore Géricault, La zattera della Medusa, 1819 Eugène Delacroix, La Libertà che guida il popolo, 1830 Francesco Hayez, Il bacio, 1859 Gustave Courbet, L'atelier, 1855 Jean-François Millet, Le spigolatrici, 1857 Giovanni Fattori, La Rotonda di Palmieri, 1866. Edouard Manet, La colazione sull’erba, 1863 Edouard Manet, Olympia, 1863 Claude Monet, Impression, soleil levant, 1872 Auguste Renoir, Moulin de la Galette, 1876 Edgar Degas, L’assenzio, 1876 Paul Cézanne, La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise, 1873 Paul Cézanne, I giocatori di carte, 1891-1892

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Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, 1884-1886 Georges Seurat, Il circo, 1890-91 Vincent Van Gogh, Caffé di notte, 1886 Vincent Van Gogh, Camera da letto, 1888 Paul Gauguin, La visione dopo il sermone, 1888 Paul Gauguin, Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?, 1897 Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto Stato, 1896-1901. Edvard Munch, L’urlo, 1893 Gustav Klimt, Il bacio, 1901 Oskar Kokoschka, La sposa del vento, 1914. Egon Schiele, L'abbraccio, 1917 Henri Matisse, La danza, 1909 Ernst Ludwig Kirchner, Marcella, 1913 Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon, 1907 Pablo Picasso, Guernica, 1937 Umberto Boccioni, La città che sale, 1910 Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, 1913 Antonio Sant'Elia, La città nuova: casamento con ascensori...,1914 Giacomo Balla, Lampada ad arco, 1909 Wassily Kandinskij, Primo acquerello astratto, 1910 Wassilj Kandinskij, Quadro con arco nero, 1912 Piet Mondrian, serie de Gli alberi, 1908-1912 Piet Mondrian, Quadro I, 1921 Kazimir Malevič, Quadrato nero su fondo bianco, 1915 Marcel Duchamp, Fontana, 1917 Marcel Duchamp, L. H. O. O. Q., 1919 Man Ray, Cadeau, 1921 Giorgio De Chirico, La torre rossa, 1913. Giorgio De Chirico, Le Muse inquietanti, 1917 Carlo Carrà, Le figlie di Lot, 1919. Salvador Dalí, La persistenza della memoria, 1938 Max Ernst, La vestizione della sposa, 1940 René Magritte, Il tradimento delle immagini (Questo non è una pipa), 1928 *Walter Gropius, Sede del Bauhaus a Dessau, 1925-1926 *Le Corbusier, Ville Savoye, 1929-1931. *Frank Lloyd Wright, Casa sulla cascata, 1936. Renato Guttuso, Crocifissione, 1945. 10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: Si veda allegato

Mestre, 15 maggio 2015

Il Docente Prof. Umberto Daniele

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Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA Scienze motorie e sportive

DOCENTE Prof.ssa. Barbara Trevisan

Testi adottati: Del Nista – Parker – Tasselli, Nuovo praticamente sport, Editrice: D’Anna

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e capacità:

a) conoscenze: Nell’arco dell’anno le conoscenze impartite hanno riguardato lo sviluppo delle capacità condizionali, correlate ad un maggior sviluppo delle capacità coordinative semplici e complesse. Inoltre si è operato in funzione di un equilibrato sviluppo integrale della personalità ricorrendo all’educazione del corpo (intesa come sviluppo e maggiore conservazione del medesimo) e all’educazione al corpo (intesa come atteggiamento positivo verso di esso). b) competenze: Rispetto al livello di partenza e alle attitudini dimostrate la classe, in generale, ha acquisito sufficienti competenze in relazione al programma svolto individualmente ovvero in gruppi o squadre di volta in volta specificamente costituiti, ferme restando talune differenziazioni singolarmente riscontrabili. c) capacità: In generale la classe ha raggiunto le seguenti capacità: capacità di resistenza aerobica e anaerobica, controllo del proprio corpo in situazioni inusuali in rapporto allo spazio-tempo e ai piccoli e grandi attrezzi, conoscenza e tecnica di gioco della pallavolo, della propedeutica al rugby (mad-ball), del kayak e della voga veneta, capacità di autocontrollo; rispetto delle regole.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici):

Modulo Ore Una unità didattica per presentazione dell’attività; norme di sicurezza in palestra; importanza del

riscaldamento; ripasso degli assi e dei piani del corpo umano; spiegazione e analisi dell’esame del portamento.

2

Due unità didattiche sono state dedicate alla mobilità delle grandi articolazioni e a esercizi posturali da decubito supino; serie di esercizi di tonificazione addominale, dorsale e per gli arti superiori.

4

Quattro unità didattiche sono state dedicate alla pallavolo (fondamentali, regole di attacco, ricezione e difesa).

8

Tre unità didattiche sono state dedicate alla pallamano (fondamentali e regole di gioco). 6

Sei unità didattiche sono state dedicate alla conoscenza e all’avviamento alla pratica del kayak e della voga alla veneta.

12

Una unità didattica è stata dedicata ad un incontro con gli operatori dell’AVIS (progetto l’uomo che piantava gli alberi).

2

Incontro con gli operatori del progetto “PRESTO” finalizzato alla gestione della prima emergenza in caso di arresto cardiaco (rianimazione cardio-polmonare).

4

Due unità didattiche sono state dedicate alla conoscenza propedeutica del rugby (fondamentali e regole) con la pratica del gioco del mad-ball.

4

Due unità didattiche sono state dedicate ai seguenti argomenti teorici: apparato locomotore; apparato scheletrico; paramorfismi e dismorfismi.

4

Quattro unità didattiche sono state dedicate alla conoscenza della tecnica e della pratica della corsa veloce, della corsa di resistenza, del salto in alto.

8

Lavoro in circuito multifunzionale con piccoli e grandi attrezzi (pertiche, trave, tappetone, pedana, etc.) finalizzato allo sviluppo dell’equilibrio, dell’autocontrollo e delle capacità di coordinazione complessa.

6

3. Osservazioni ed indicazioni sulle scelte programmatiche: Al fine di incrementare il bagaglio di esperienze motorie degli alunni si è ritenuto di proporre le attività

46

sopra elencate onde far emergere le capacità motorie e di reazione insite in ogni alunno in situazioni inusuali.

4. Metodi, mezzi e strumenti: Le lezioni sono state svolte nelle palestre con l’attrezzatura a disposizione e con la strumentazione informatica e multimediale oltre che presso il Centro nautico di Punta S. Giuliano per le attività nautiche. I metodi di apprendimento del lavoro, sono stati proposti cercando il più possibile di adattare la proposta didattica alle varie esigenze della classe e in base alle caratteristiche dei singoli alunni, con l’obiettivo di raggiungere il loro massimo coinvolgimento nelle varie attività. Il lavoro è stato svolto anche a gruppi.

5. Tipologie delle prove di verifica utilizzate: Prove pratiche individuali, a coppie, di gruppo. Prove orali e una prova scritta in data 28.11.2014.

6. Criteri di valutazione: Ai fini della valutazione sono stati considerati i seguenti fattori:

1. La partecipazione attiva alle attività proposte con specifico riferimento alle capacità di assimilazione, di apprendimento, di attenzione, di concentrazione, di organizzazione, di collaborazione con i compagni e con l’insegnante;

2. La continuità d’impegno dimostrata nel corso dell’anno; 3. Il progressivo miglioramento delle conoscenze e delle capacità motorie personali rispetto ai livelli di

partenza. Più praticamente è stato fatto anche ricorso all’ausilio della allegata griglia di valutazione.

Criteri di valutazione in Scienze motorie Griglie di valutazione

Nr.

Elementi

oggetto di

valutazione

Unità di

valutazione

3 / 4

Gravemente

insufficiente

5 Insufficiente 6 Sufficiente 7 Discreto 8 Buono 9 / 10 Ottimo

1

Conoscenza

contenuti

specifici

Anatomia del

corpo umano Dimostra

conoscenze

lacunose e

confuse.

Dimostra

conoscenze

settoriali.

Dimostra

conoscenze

accettabili anche se

piuttosto

superficiali.

Dimostra un

discreto livello di

conoscenza

Dimostra un

buon livello di

conoscenza

Dimostra

conoscenze

complete e

approfondite. E’ in

grado di effettuare

collegamenti.

Processi

fisiologici di

apparati e sistemi Regole e finalità

dei giochi sportivi

2 Le abilità

coordinative

Coordinazione

intersegmentaria Realizza con

molta difficoltà

semplici richieste

coordinative, non

si impegna al

miglioramento,

rifiuta il

confronto

sportivo.

Utilizza gli schemi

motori di base in

modo meccanico e

d ha difficoltà a

portare a termine

gesti coordinati

complessi.

Ha capacità

coordinative

essenziali. Le

capacità

coordinative

specifiche sono

minime, quando

gioca lo fa con

minime capacità di

relazione.

Ha capacità

coordinative

discrete, adotta

però soluzioni

motorie poco

personali.

Ha capacità

coordinative

buone che usa

in modo sicuro

e disinvolto

adottando

soluzioni

motorie

adeguate alle

situazioni.

E’ in possesso di

capacità

coordinative e

condizionali

particolarmente

affinate che usa in

modo personale

ed efficace. E’

d’aiuto ai

compagni.

Le capacità

coordinative

specifiche

Le capacità

coordinative e

condizionali

3 Le capacità

condizionali

Resistenza allo

sforzo prolungato

Le capacità

motorie e fisiche

di base non

risultano

adeguate al

periodo

auxologico e/o si

rifiuta di eseguire

i test motori.

Alcune rilevazioni

delle capacità

motorie e fisiche

di base non sono

adeguate al

periodo

auxologico di

riferimento.

Le capacità

motorie e fisiche

espresse sono

adeguate ai minimi

riferimenti tecnici

comparativi per

l’età.

Le capacità

motorie e fisiche

espresse,

comparate all’età,

sono da

considerarsi

discrete.

Le capacità

motorie e

fisiche espresse,

comparate

all’età, sono da

considerarsi

buone.

Le capacità

motorie e fisiche

espresse,

comparate all’età,

sono da

considerarsi

ottime.

Forza e tono

muscolare

Velocità

4

Presenza alle

lezioni

curricolari

Giustificazioni

Giustifica spesso,

le assenze sono

frequenti e

numerose, non

partecipa alle

attività

complementari e

di supporto alla

didattica.

Tra assenze e

giustificazioni si

supera il 30%

delle ore di

lezione.

Superficiali

l’impegno e la

partecipazione.

Assenze e

giustificazioni

superano il 10%

delle ore di

lezione. Solo su

invito

dell’insegnante

collabora alle

attività

complementari e di

supporto.

Assenze e

giustificazioni

superano il 5%

delle ore di

lezione. Discreti

l’impegno e la

partecipazione. Ha

talvolta iniziative

autonome di

collaborazione con

l’insegnante e

nell’arbitraggio.

Assenze e

giustificazioni

superano il 5%

delle ore di

lezione. Buoni e

costanti

l’impegno e la

partecipazione.

Collaborazione

con l’insegnante

nelle attività

organizzative.

Assenze e

giustificazioni

sono inferiori al

5% delle ore di

lezione. Ottimi

l’impegno e la

partecipazione e la

collaborazione

con compagni ed

insegnante.

Assenze

Attività alternative

per esonero

5

Impegno e

collaborazion

e al dialogo

educativo

Partecipazioni alle

attività curricolari

Scarsissima è la

partecipazione

alle attività della

classe, non fas

alcuna attività

sportiva e non

partecipa alle

iniziative

scolastiche. Non

ha rispetto delle

regole.

La partecipazione

è saltuaria, non

partecipa alle

iniziative

scolastiche. In più

occasioni non

rispetta le regole.

La partecipazione

è adeguata alle

richieste. Non fa

alcuna attività

sportiva né

scolastica, né

extrascolastica. E’

sufficientemente

corretto.

Ha iniziative

autonome solo

nelle attività

preferite. Partecipa

saltuariamente alle

attività sportive

scolastiche e/o

extrascolastiche.

E’ sempre corretto

nel rispetto delle

regole.

Collabora con i

compagni e

l’insegnante, è

propositivo e

sempre corretto

nel rispetto delle

regole.

E’ propositivo e

trainante;

partecipa alle

attività sportive

scolastiche e/o

agonistiche

personali. E’ di

esempio nel

rispetto delle

regole per i

compagni.

Partecipazioni alle

attività sportive

curricolari ed

extracurricolari

Rispetto delle

regole e stile di

vita

7. Attività di recupero e sostegno:

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Non si è resa necessaria attività didattica di recupero. 8. Iniziative collaterali: La classe ha partecipato alla corsa podistica denominata “Family Run” (25.10.2014). Alcuni alunni hanno preso parte al torneo interno di istituto di pallavolo mista. La classe ha inoltre partecipato ad un incontro con gli operatori dell’AVIS e ad un incontro con gli operatori del progetto “PRESTO” finalizzato alla gestione della prima emergenza in caso di arresto cardiaco.

9. Programma svolto, con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità: In rapporto alla programmazione curriculare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale degli alunni, nell’arco dell’anno le conoscenze impartite hanno riguardato lo sviluppo delle capacità condizionali, correlate ad un maggior sviluppo delle capacità coordinative semplici e complesse. Inoltre si è operato in funzione di un equilibrato sviluppo integrale della personalità ricorrendo all’educazione del corpo (intesa come sviluppo e maggiore conservazione del medesimo) e all’educazione al corpo (intesa come atteggiamento positivo verso di esso). Rispetto al livello di partenza e alle attitudini dimostrate la classe ha acquisito nel complesso sufficienti competenze in relazione al programma, svolto individualmente ovvero in gruppi o squadre di volta in volta specificamente costituiti, ferme restando talune differenziazioni singolarmente riscontrabili. In questa classe il programma ha perseguito il conseguimento di adeguate capacità di resistenza aerobica e anaerobica; di controllo del proprio corpo in inusuali situazioni spazio-temporali e ai piccoli e grandi attrezzi; di conoscenza e pratica della pallavolo, della propedeutica al rugby (mad-ball), della pallamano, della tecnica del kayak e della voga alla veneta; capacità di autocontrollo; rispetto delle regole.

Ore Unità

didattiche / Moduli

Contenuti

2 Una Una unità didattica per presentazione dell’attività; norme di sicurezza in palestra; importanza del riscaldamento; ripasso degli assi e dei piani del corpo umano; spiegazione e analisi dell’esame del portamento.

4 Due Due unità didattiche sono state dedicate alla mobilità delle grandi articolazioni e a esercizi posturali da decubito supino; serie di esercizi di tonificazione addominale, dorsale e per gli arti superiori.

8 Quattro Quattro unità didattiche sono state dedicate alla pallavolo (fondamentali, regole di attacco, ricezione e difesa).

6 Tre Tre unità didattiche sono state dedicate alla pallamano (fondamentali e regole di gioco).

12 Sei Sei unità didattiche sono state dedicate alla conoscenza e all’avviamento alla pratica del kayak e della voga alla veneta.

2 Una Una unità didattica è stata dedicata ad un incontro con gli operatori dell’AVIS (progetto l’uomo che piantava gli alberi).

4 Un modulo Incontro con gli operatori del progetto “PRESTO” finalizzato alla gestione della prima emergenza in caso di arresto cardiaco (rianimazione cardio-polmonare).

4 Due Due unità didattiche sono state dedicate alla conoscenza propedeutica del rugby (fondamentali e regole) con la pratica del gioco del mad-ball.

4 Due Due unità didattiche sono state dedicate ai seguenti argomenti teorici: apparato locomotore; apparato scheletrico; paramorfismi e dismorfismi.

8 Quattro Quattro unità didattiche sono state dedicate alla conoscenza della tecnica e della pratica della corsa veloce, della corsa di resistenza, del salto in alto.

6 Tre moduli Lavoro in circuito multifunzionale con piccoli e grandi attrezzi (pertiche, trave, tappetone, pedana, etc.) finalizzato allo sviluppo dell’equilibrio, dell’autocontrollo e delle capacità di coordinazione complessa.

10. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: /.

La Docente Prof.ssa Barbara Trevisan

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Mestre, 15 maggio 2015

Anno scolastico 2014/2015 - Classe 3a sez. A (Classico)

MATERIA I.R.C. DOCENTE ANTONELLA REGINATO

Testi adottati: Antonello Famà, Uomini e profeti, ed. Marietti Scuola

Gli studenti che si avvalgono dell’IRC sono 11, motivati nell’apprendimento, impegnati e interessati agli argomenti proposti, creativi nel proporre domande di approfondimento. Il livello del profitto è buono per tutti, ottimo per alcuni.

1. In rapporto alla programmazione curricolare, al possesso degli strumenti propri della disciplina e della capacità di elaborazione personale sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi, in termini di competenze e capacità:

a) competenze: Gli studenti - sanno interrogarsi sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con il

mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita; - sanno riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella valutazione

e trasformazione della realtà e nella comunicazione contemporanea, in dialogo con altre religioni e sistemi di significato;

- sanno confrontarsi con la visione cristiana del mondo, utilizzando le fonti autentiche della rivelazione ebraico-cristiana e interpretandone correttamente i contenuti, in modo da elaborare una posizione personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della solidarietà.

b) capacità: Gli studenti - si interrogano sulla condizione umana, tra limiti materiali, ricerca di trascendenza e speranza di salvezza; - riconoscono in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti biblici e religiosi che ne sono all’origine; - documentano alcune fasi della vita della Chiesa con peculiare attenzione alla Chiesa in Italia; - riconoscono differenze e complementarità tra fede e ragione e tra fede e scienza; - argomentano le scelte etico-religiose proprie o altrui.

2. Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici) con indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità:

Unità didattiche / Moduli Contenuti

Le questioni di senso più rilevanti per la vita umana, inserite in un inquadramento sistematico (10 ore)

Le domande di “senso” e la ricerca della verità: speranza di salvezza e nuova umanità. Da nemici a fratelli, perché tutti uomini: un esempio di fraternità vissuta durante la I guerra mondiale sul confine franco-tedesco (visione del film Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia, di Christian Carion; letture di alcune lettere dal fronte). La specificità della salvezza cristiana a confronto con le altre religioni monoteiste.

L’incontro tra fede e ragione, tra fede e scienza (4 ore)

Il linguaggio della ricerca e quello dell’affidamento: complementarità e possibili integrazioni.

La violenza fra persone vissuta anche oggi nell'occidente civilizzato: la campagna "Anche le parole uccidono", di Armando Testa.

Costruire rapporti di pace: valore, significato e modalità (lettura di alcuni brani dalla sintesi del convegno svoltosi a Bose nel 2013 dal titolo "Beati i costruttori di pace")

La Bibbia come documento fondamentale per la tradizione religiosa ebraico-cristiana (3 ore)

La Bibbia come fondamento dell’antropologia cristiana: analisi del Salmo 8 e comprensione sintetica di Genesi 1-4. Lettura e comprensione della parabola dei talenti (Matteo 25, 13-

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40): Dio punisce?

L’identità della religione cattolica nei suoi documenti fondanti e nella prassi di vita che essa propone (4 ore)

Lettura e commento del discorso di papa Francesco ai capi religiosi nella sua visita a Tirana, Albania il 22.09.1014 Lettura e commento del discorso di papa Francesco a Redipuglia, sulla "follia della guerra" il 13.09.2014

Il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo (10 ore)

La questione della bioetica: - il valore della vita umana secondo la Bibbia, nell'AT e nel NT: la

vita dell'uomo vale la vita del Figlio di Dio; - film "La Rosa Bianca" (di Marc Rothemund), esempio di come la

vita umana mantenga la sua dignità e libertà anche nel momento in cui viene oppressa e perseguitata;

- il valore della vita umana e l'identità dell'embrione; - la legge 194 e la valutazione cristiana sull’aborto;

- il valore della vita umana nella malattia e nella vecchiaia.

3. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale, lezione dialogata, dibattito, insegnamento per problemi, analisi di testi, esercitazioni individuali, relazioni su ricerche individuali.

Utilizzo del libro di testo, di fotocopie, del computer e di tecnologie multimediali (LIM).

4. Criteri di valutazione: La valutazione è riferita all’interesse con il quale le studentesse hanno seguito l’IRC e ai risultati formativi conseguiti. Si utilizzeranno l’osservazione diretta durante la lezione, il controllo verbale (discussioni, problemi, partecipazione, interrogazioni orali) ed eventuali prove scritte (esercizi, test, questionari). Circa i livelli da valutare: 1. livello di linguaggio, apprendimento-riespressione; 2. livello di criticità (analizzare se gli alunni sono in grado di fare ragionamenti sul problema in

modo serio, motivato, critico, non in forma puramente emotiva e generica); 3. livello di atteggiamento (verificare se gli alunni dimostrano attenzione e chiedono ulteriori

spiegazioni, oppure dimostrano noia e stanchezza).

5. Attività di recupero e sostegno: /.

6. Iniziative collaterali: /.

7. Si allegano i seguenti esempi di prove scritte assegnate: /. Mestre, 15 maggio 2015

La Docente Prof.ssa Antonella Reginato

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PROVE ALLEGATE ITALIANO

COGNOME NOME Classe III – Lunedì 11 maggio 2015 – Simulazione prima prova (5 ore)

pertinenza rispetto alle consegne

conoscenza degli argomenti trattati e capacità di

rielaborazione

competenza linguistica chiarezza, proprietà e organicità nell'esposizione

1,5 (2) pienamente

soddisfacente

3,5 (6) pienamente

soddisfacente, con approfondimenti significativi

3,5 (5) pienamente

soddisfacente

1,5 (2) pienamente soddisfacenti e

adeguate all'argomento trattato

1 (1,5) sostanzialmente

adeguata

2,5-3 (5) soddisfacente 2,5-3 (4) soddisfacente 1 (1,5) complessivamente soddisfacenti

e adeguate all'argomento trattato 0,5-0,75 (1) incompleta

e/o con considerazioni superflue

1,75-2,25 (4) complessivamente

adeguata, ma con imprecisioni

1,75-2,25 (3)

complessivamente adeguata, ma con

incertezze

0,5-0,75 (0,5-1) insoddisfacenti,

eventualmente anche per grafia poco comprensibile

0 (0,5) nulla o quasi 1,5 (3) limitata e/o scorretta 1,5 (2) inadeguata 0 (0) del tutto insoddisfacenti,

eventualmente anche per grafia poco comprensibile

1,25 (2) molto limitata e

gravemente scorretta

1,25 (1,5) gravemente i-

nadeguata

0,5-1 (0,5-1) molto scarsa ed

estremamente scorretta

0,5-1 (0,5-1) assolutamente

inadeguata

punti assegnati: punti assegnati: punti assegnati: punti assegnati:

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Il testo fa parte dei Racconti (1958), in cui l’autore parla delle problematiche che gli individui devono affrontare quotidianamente, costretti nei meccanismi alienanti della società industriale negli anni Cinquanta.

L’AVVENTURA DI DUE SPOSI L'operaio Arturo Massolari faceva il turno della notte, quello che finisce alle sei. Per rincasare aveva un lungo tragitto, che compiva in bicicletta nella bella stagione, in tram nei mesi piovosi e invernali. Arrivava a casa tra le sei e tre quarti e le sette, cioè alle volte un po' prima alle volte un po' dopo che suonasse la sveglia della moglie, Elide. Spesso i due rumori: il suono della sveglia e il passo di lui che entrava si sovrapponevano nella mente di Elide, raggiungendola in fondo al sonno, il sonno compatto della mattina presto che lei cercava di spremere ancora per qualche secondo col viso affondato nel guanciale. Poi si tirava su dal letto di strappo e già infilava la braccia alla cieca nella vestaglia, coi capelli sugli occhi. Gli appariva cosi, in cucina, dove Arturo stava tirando fuori i recipienti vuoti dalla borsa che si portava con sé sul lavoro: il portavivande, il termos, e li posava sull'acquaio. Aveva già acceso il fornello e aveva messo su il caffè. Appena lui la guardava, a Elide veniva da passarsi una mano sui capelli, da spalancare a forza gli occhi, come se ogni volta si vergognasse un po' di questa prima immagine che il marito aveva di lei entrando in casa, sempre cosi in disordine, con la faccia mezz'addormentata. Quando due hanno dormito insieme è un'altra cosa, ci si ritrova al mattino a riaffiorare entrambi dallo stesso sonno, si è pari. Alle volte invece era lui che entrava in camera a destarla, con la tazzina del caffè, un minuto prima che la sveglia suonasse; allora tutto era più naturale, la smorfia per uscire dal sonno prendeva una specie di dolcezza pigra, le braccia che s'alzavano per stirarsi, nude, finivano per cingere il collo di lui. S'abbracciavano. Arturo aveva indosso il giaccone impermeabile; a sentirselo vicino lei capiva il tempo che faceva: se pioveva o faceva nebbia o c'era neve, a secondo di com'era umido e freddo. Ma gli diceva lo stesso: — Che tempo fa? — e lui attaccava il suo solito brontolamento mezzo ironico, passando in rassegna gli inconvenienti che gli erano occorsi, cominciando dalla fine: il percorso in bici, il tempo trovato uscendo di fabbrica, diverso da quello di quando c'era entrato la sera prima, e le grane sul lavoro, le voci che correvano nel reparto, e così via. A quell'ora, la casa era sempre poco scaldata, ma Elide s'era tutta spogliata, un po' rabbrividendo, e si lavava, nello stanzino da bagno. Dietro veniva lui, più con calma, si spogliava e si lavava anche lui, lentamente, si toglieva di dosso la polvere e l'unto dell'officina. Così stando tutti e due intorno allo stesso lavabo, mezzo nudi, un po' intirizziti, ogni tanto dandosi delle spinte, togliendosi di mano il sapone, il dentifricio, e continuando a dire le cose che avevano da dirsi, veniva il momento della confidenza, e alle

51

volte, magari aiutandosi a vicenda a strofinarsi la schiena, s'insinuava una carezza, e si trovavano abbracciati. Ma tutt'a un tratto Elide: — Dio! Che ora è già! — e correva a infilarsi il reggicalze, la gonna, tutto in fretta, in piedi, e con la spazzola già andava su e giù per i capelli, e sporgeva il viso allo specchio del comò, con le mollette strette tra le labbra. Arturo le veniva dietro, aveva acceso una sigaretta, e la guardava stando in piedi, fumando, e ogni volta pareva un po' impacciato, di dover stare lì senza poter fare nulla. Elide era pronta, infilava il cappotto nel corridoio, si davano un bacio, apriva la porta e già la si sentiva correre giù per le scale. Arturo restava solo. Seguiva il rumore dei tacchi di Elide giù per i gradini, e quando non la sentiva più continuava a seguirla col pensiero, quel trotterellare veloce per il cortile, il portone, il marciapiede, fino alla fermata del tram. Il tram lo sentiva bene, invece: stridere, fermarsi, e lo sbattere della pedana a ogni persona che saliva. «Ecco, l'ha preso», pensava, e vedeva sua moglie aggrappata in mezzo alla folla d'operai e operaie sull'«undici», che la portava in fabbrica come tutti i giorni. Spegneva la cicca, chiudeva gli sportelli alla finestra, faceva buio, entrava in letto. Il letto era come l’aveva lasciato Elide alzandosi, ma dalla parte sua, di Arturo, era quasi intatto, come fosse stato rifatto allora. Lui si coricava dalla propria parte, per bene, ma dopo allungava una gamba in là, dov’era rimasto il calore di sua moglie, poi ci allungava anche l’altra gamba, e così a poco a poco si spostava tutto dalla parte di Elide, in quella nicchia di tepore che conservava ancora la forma del corpo di lei, e affondava il viso nel suo guanciale, nel suo profumo, e s’addormentava. Quando Elide tornava, alla sera, Arturo già da un po’ girava per le stanze: aveva acceso la stufa, messo qualcosa a cuocere. Certi lavori li faceva lui, in quelle ore prima di cena, come rifare il letto, spazzare un po’, anche mettere a bagno la roba da lavare. Elide poi trovava tutto malfatto, ma lui a dir la verità non ci metteva nessun impegno in più: quello che lui faceva era solo una specie di rituale per aspettare lei, quasi un venirle incontro pur restando tra le pareti di casa, mentre fuori s’accendevano le luci e lei passava per le botteghe in mezzo a quell’animazione fuori tempo dei quartieri dove ci sono tante donne che fanno la spesa alla sera. Alla fine sentiva il passo per la scala, tutto diverso da quello della mattina, adesso appesantito, perché Elide saliva stanca dalla giornata di lavoro e carica della spesa. Arturo usciva sul pianerottolo, le prendeva di mano la sporta, entravano parlando. Lei si buttava su una sedia in cucina, senza togliersi il cappotto, intanto che lui levava la roba dalla sporta. Poi: – Su, diamoci un addrizzo, – lei diceva, e s’alzava, si toglieva il cappotto, si metteva in veste da casa. Cominciavano a preparare da mangiare: cena per tutt’e due, poi la merenda che si portava lui in fabbrica per l’intervallo dell’una di notte, la colazione che doveva portarsi in fabbrica lei l’indomani, e quella da lasciare pronta per quando lui l’indomani si sarebbe svegliato. Lei un po’ sfaccendava un po’ si sedeva sulla seggiola di paglia e diceva a lui cosa doveva fare. Lui invece era l’ora in cui era riposato, si dava attorno, anzi voleva far tutto lui, ma sempre un po’ distratto, con la testa già ad altro. In quei momenti lì, alle volte arrivavano sul punto di urtarsi, di dirsi qualche parola brutta, perché lei lo avrebbe voluto più attento a quello che faceva, che ci mettesse più impegno, oppure che fosse più attaccato a lei, le stesse più vicino, le desse più consolazione. Invece lui, dopo il primo entusiasmo perché lei era tornata, stava già con la testa fuori di casa, fissato nel pensiero di far presto perché doveva andare. Apparecchiata tavola, messa tutta la roba pronta a portata di mano per non doversi più alzare, allora c’era il momento dello struggimento che li pigliava tutti e due d’avere così poco tempo per stare insieme, e quasi non riuscivano a portarsi il cucchiaio alla bocca, dalla voglia che avevano di star lì a tenersi per mano. Ma non era ancora passato tutto il caffè e già lui era dietro la bicicletta a vedere se ogni cosa era in ordine. S’abbracciavano. Arturo sembrava che solo allora capisse com’era morbida e tiepida la sua sposa. Ma si caricava sulla spalla la canna della bici e scendeva attento le scale. Elide lavava i piatti, riguardava la casa da cima a fondo, le cose che aveva fatto il marito, scuotendo il capo. Ora lui correva le strade buie, tra i radi fanali, forse era già dopo il gasometro. Elide andava a letto, spegneva la luce. Dalla propria parte, coricata, strisciava un piede verso il posto di suo marito, per cercare il calore di lui, ma ogni volta s’accorgeva che dove dormiva lei era più caldo, segno che anche Arturo aveva dormito lì, e ne provava una grande tenerezza. 1. COMPRENSIONE DEL TESTO Riassumi la storia distinguendo ciò che avviene a Elide e ad Arturo quando sono soli e quando si incontrano. 2. ANALISI DEL TESTO

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2.1 Che significato assume nel titolo del racconto la parola «avventura», che richiama le imprese di antichi eroi? 2.2 Spiega il significato delle seguenti espressioni collegandole al contesto della vicenda: «Quando due hanno dormito insieme è un'altra cosa, ci si ritrova al mattino a riaffiorare entrambi dallo stesso sonno, si è pari.»; «Il letto era come l’aveva lasciato Elide alzandosi, ma dalla parte sua, di Arturo, era quasi intatto, come fosse stato rifatto allora.»; « Elide poi trovava tutto malfatto»; « allora c’era il momento dello struggimento che li pigliava tutti e due d’avere così poco tempo per stare insieme». 2.3 La vicenda dei due sposi si articola sul contrasto tra il tempo del lavoro e il tempo dell'amore. Richiama i passi in cui questo contrasto si evidenzia maggiormente e spiega come i due protagonisti riescano comunque a esprimere reciprocamente il proprio amore. 2.4 Chi narra la storia? Quali procedure narrative vengono utilizzate? Quale atteggiamento assume il narratore nei confronti dei due protagonisti? 2.5 In quale ambiente e in quale epoca si svolge la storia dei due sposi? Da quali indizi è possibile desumere lo spazio e il tempo del racconto? Che rapporto si stabilisce tra gli spazi interni e quelli esterni che figurano nella vicenda? 3. INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI Sulla base dell'analisi svolta, individua quali problematiche della società indistriale vengono richiamate nel racconto di Calvino, spiegando e commentando i cambiamenti che le leggi della produzione provocano nella sfera privata degli individui e l'efficacia con cui vengono rappresentati nella storia esemplare dei due sposi. OPPURE Il titolo del racconto definisce “avventura” la vita di coppia dei protagonisti. Rintraccia nelle tue conoscenze ed esperienze di studio esempi significativi di amori che, pur se con una diversa interpretazione, si possano definire allo stesso modo. TIPOLOGIA B Redazione di un "SAGGIO BREVE" o di un "ARTICOLO DI GIORNALE" Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Comici, satira, potere DOCUMENTI Non ve la prendete, spettatori, se pezzente quale sono vengo a parlare, in faccia agli Ateniesi, della loro città! Buffonate? Anche le buffonate sanno la verità. Dirò cose amare, ma giuste. (Aristofane, Acarnesi, 496-501)

Èupoli, Cratino e Aristofane, / questi poeti e gli altri autori / della commedia antica, / se uno meritava / d'essere messo alla berlina, / perché furfante e ladro, / adultero o assassino, / o in ogni caso malfamato, / lo bollavano senza complimenti. (Orazio, Sermones, I, 4, vv. 1-5)

Seguì a questi3 la commedia antica, con tutti i meriti che ha; / ma la sua franchezza degenerò e si fece così violenta / da doversi reprimere con una legge. La legge fu sancita / e il coro, privato del diritto di offendere, tacque con ignominia. (Orazio, Ars Poetica, 281-284)

Sorge il mattino in compagnia dell'alba Dinanzi al sol che di poi grande appare Su l'estremo orizzonte a render lieti Gli animali e le piante e i campi e l'onde. Allora il buon villan sorge dal caro Letto cui la fedel moglie e i minori Suoi figlioletti intiepidír la notte: Poi sul dorso portando i sacri arnesi Che prima ritrovò Cerere o Pale Move seguendo i lenti bovi, e scote Lungo il picciol sentier dai curvi rami

Se poi la coda Tornò di moda, Ligio al Pontefice E al mio Sovrano, Alzai patiboli Da buon cristiano. La roba presa Non fece ostacolo; Ché col difendere Corona e Chiesa, Non resi mai

3 Eschilo e altri tragediografi.

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Fresca rugiada che di gemme al paro La nascente del sol luce rifrange. [...] Ma che? Tu inorridisci e mostri in capo Qual istrice pungente irti i capelli Al suon di mie parole? Ah il tuo mattino Signor questo non è. Tu col cadente Sol non sedesti a parca cena, e al lume Dell'incerto crepuscolo non gisti Ieri a posar qual nei tuguri suoi Entro a rigide coltri il vulgo vile. A voi celeste prole a voi concilio Almo di semidei altro concesse Giove benigno. (G. Parini, Il Giorno, Il Mattino, 33-45; 53-63)

Quel che rubai. Viva Arlecchini E burattini, E birichini; Briganti e maschere D’ogni paese, Chi processò, chi prese e chi non rese. (G. Giusti, Il brindisi di Girella, 55-73)

Il riso ha liberato non soltanto dalla censura esteriore, ma soprattutto dal grande censore interiore, dalla paura del sacro, delle proibizioni autoritarie, dal potere. [...] Il riso ha rivelato un mondo nuovo soprattutto nel suo aspetto gioioso. [...] Il riso ha un profondo significato di visione del mondo, è una delle forme più importanti con cui si esprime la verità sul mondo nel suo insieme, sulla storia, sull’uomo; è un punto di vista particolare e universale sul mondo, che percepisce la realtà in modo diverso ma non per questo meno importante di quello serio. (da Mikhail Bachtin, L'opera di Rabelais e la cultura popolare, 1965) Con Mistero buffo, l'arte di Fo raggiunge il massimo grado di novità e originalità, seguendo non la tradizione istituzionale del teatro, ma la forza espressiva e la grande carica comunicativa dei giullari medievali (joculatores). [...] Il giullare, espressione teatrale del popolo, con la propria cultura e i propri sentimenti di rivolta: ecco la figura che offre a Fo i modi espressivi più consoni alle sue esigenze interpretative e comunicative. I giullari recitavano nelle piazze, nei mercati e, assieme ai comici dell’arte, furono gli inventori del grammelot, sorta di lingua, di articolazione di suoni e di azione mimica messe assieme, nate sia dalla situazione peculiare dei giullari che viaggiavano in luoghi in cui si parlavano lingue diverse, e quindi dalla necessità di farsi intendere un po’ da tutti, sia dalle leggi censorie che imponevano loro di non recitare in lingua. «… Fin dal Mille — dice lo stesso Fo — il giullare girava piazze e paesi, facendo sotto forma di recitazione satirica delle vere e proprie accuse ai potenti. Egli era una figura che si concretizzava direttamente dal popolo, dal quale attingeva la rabbia, per poi ritrasmettergliela mediata dal grottesco»; questa forma di teatro popolare era «il giornale parlato e drammatizzato del popolo». (da http://www.italialibri.net/opere/misterobuffo.html)

Vignetta di Altan

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← George Grosz, I pilastri della società, 1926

Quasi mi vergogno, adesso, del paio di querele per “vilipendio della religione” che meritai in quanto fondatore e direttore di Cuore4, più di vent’anni fa. Scaramucce che mi parvero, ai tempi, grande battaglie. E non lo erano perché la civilizzazione ci ha portato, tra i suoi tanti vantaggi, quello della mediazione giuridica dell’offesa. Il massimo disturbo era cercarsi un buon avvocato. Il massimo rischio, perdere del tempo. Quanto alla “religione” vilipesa devo aggiungere subito, perché non è un dettaglio, che la maggior parte delle (poche) seccature giudiziarie che ci toccarono, a Cuore, scaturirono non dalla suscettibilità dei bigotti, ma da quella delle aziende. […] Non erano simpatici pagliacci, i caduti di Charlie Hebdo. Erano artisti e intellettuali che sapevano di usare un linguaggio di confine, non facile da pronunciare e neppure da capire: il malinteso, ogni satirico lo sa, è pane quotidiano. Sapevano che la parola è potente e che il segno lascia il segno. E sapevano di rischiare la vita, perché la comunità degli offesi, nel loro caso, non riconosce la mediazione giudiziaria (che è dialettica per definizione). Conosce solo, per “lavare l’onta”, il sangue dell’altro. Ed è esattamente questo, per la nostra etica di civilizzati, l’aspetto mostruoso, rivoltante dell’accaduto: imbatterci nella risoluzione pre-civile, primitiva, di un contenzioso culturale. Allora come oggi non ho mai condiviso, e neppure mai capito fino in fondo, che cosa intende dire chi dice che “la libertà d’espressione non può avere limiti”. Mi sembra una concezione davvero riduttiva della libertà, quasi una sua

“neutralizzazione”. Un renderla — appunto — inoffensiva, comoda e facile per tutti, comprensibile a tutti. Invece la libertà (da sempre!) è uno scandalo. Disturba e offende. Urta certezze e conformismi, irrita i repressi, scompiglia convenzioni sociali sedimentate. Il suo “limite” è il cozzo, costante, con sensibilità e usanze altrui. Si pensi, per fare solo un esempio, alla ricaduta sociale della rivoluzione sessuale degli anni Sessanta e Settanta: non è forse per rimediare a quella “offesa” — l’offesa della libertà — che parecchi maschi patologici picchiano e uccidono le loro compagne quando queste scelgono di liberarsi di loro? Non sono forse, costoro, i lanciatori di acido, gli accoltellatori, artefici di un terrorismo diffuso contro l’autodeterminazione delle donne? E per non parlare sempre degli altri: anche io che sono ateo, e non ho tabernacoli da difendere, mi offendo sovente, per esempio per l’arroganza con la quale i bigotti giudicano strano e divagante il mio punto di vista, come se non fosse strano e divagante, piuttosto, venerare il calcagno di San Vattelappesca. Ma considero l’offesa - come dire - parte del mestiere di vivere e soprattutto del vivere in società. È un urto gestibile, mediabile, a volte addirittura utile perché innesca (capita, mi è capitato) un processo di comprensione reciproca. E qualora non trovassi requie alla mia offesa, potrei sempre rivolgermi a un giudice. Perfino il duello — aggiungo — rientrava nella mediazione giuridica, sia pure in forma cruenta. Era ad armi pari e intriso, per i duellanti e i loro padrini, di un sentimento di lealtà tra chi si odia. Ripeto: lealtà tra chi si odia. Il contrario della vile esecuzione di inermi praticata, ormai su vasta scala, dagli assassini jihadisti. Non è dunque l’offendersi di fanatici musulmani, siano essi pochi o tanti, il vero scandalo. Ogni essere umano e ogni comunità hanno pieno diritto di considerarsi offesi. Lo scandalo, di tale portata da configurarsi anche “tecnicamente” come una dichiarazione di guerra, è la totale incapacità di quegli offesi di accettare la loro offesa come parte integrante, inevitabile, vitale del confronto culturale e della mediazione giuridica. Vuol dire, tout court, negare alla radice il confronto culturale e la mediazione giuridica. (di Michele Serra, 11 gennaio 2015 in «La Domenica di Repubblica»

4 Settimanale satirico, in origine inserto dell'Unità, importante quotidiano di sinistra..

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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Imprenditoria e ecologia DOCUMENTI Al giorno d'oggi si definisce economia verde, o più propriamente economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che prende origine da una analisi econometrica del sistema economico che oltre ai benefici (aumento del Prodotto Interno Lordo) di un certo regime di produzione prende in considerazione anche l'impatto ambientale cioè i potenziali danni ambientali prodotti dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime a partire dalla loro estrazione, passando per il loro trasporto e trasformazione in energia e prodotti finiti fino ai possibili danni ambientali che produce la loro definitiva eliminazione o smaltimento. Tali danni spesso si ripercuotono, in un meccanismo tipico di retroazione negativa, sul PIL stesso diminuendolo a causa della riduzione di resa di attività economiche che traggono vantaggio da una buona qualità dell'ambiente come agricoltura, pesca, turismo, salute pubblica, soccorsi e ricostruzione in disastri naturali. Questa analisi propone come soluzione misure economiche, legislative, tecnologiche e di educazione pubblica in grado di ridurre il consumo d'energia, di risorse naturali (acqua, cibo, combustibili, metalli, ecc.) e i danni ambientali promuovendo al contempo un modello di sviluppo sostenibile attraverso l'aumento dell'efficienza energetica e di produzione che produca a sua volta una diminuzione della dipendenza dall'estero, l'abbattimento delle emissioni di gas serra, la riduzione dell'inquinamento locale e globale fino all'istituzione di una vera e propria economia sostenibile a scala globale e duratura servendosi prevalentemente di risorse rinnovabili (come le biomasse, l'energia eolica, l'energia solare, l'energia idraulica) e procedendo al più profondo riciclaggio di ogni tipo di scarto domestico o industriale evitando il più possibile sprechi di risorse. Si tratta dunque di un modello fortemente ottimizzato dell'attuale economia di mercato almeno nei suoi intenti originari. (da Wikipedia, s.v. Economia verde) All’indomani del “giorno della terra”… Ma qualcuno se ne è accorto? Storia e significato di una giornata “made in USA” di Pierluigi Cavalchini Un bel po' di anni fa, esattamente il 22 aprile 1970, ci fu una prima delle prime “manifestazioni ambientaliste” della storia, almeno come le concepiamo (e le abbiamo vissute) noi. Abbigliamento casual, bottigliette d’acqua, un filo diretto tra movimento per la pace, i diritti civili e la salvaguardia dell’ambiente (appunto), lo sfondo di qualche guerra da contrastare… eccetera. Bene. Anche se può sembrare anacronistico parlarne è utile capire da dove siamo partiti o, comunque da dove è partito uno dei molti fili che – in qualche modo – ci stanno ancora guidando oggi, ed è stato un po’ questo lo spirito ispiratore dei promotori dell’Earth Day del 15 aprile. Sarebbe dovuta essere la giornata del 22, quella culminante ma si è preferito anticipare il tutto di una settimana. Questo è successo, forse, anche per motivi organizzativi, di presenza di cantanti e invitati così come era successo in quella particolare giornata di quarantacinque anni fa, in cui dieci mila persone si sono radunate davanti al Washington Monument ascoltando musica (tra gli altri Pete Seeger) e seguendo interventi, dai reduci del Vietnam ai contadini arrabbiati del Mid West fino alla rappresentanza dei messicani negli USA (ma anche professori universitari e membri del Congresso degli Stati Uniti). Pochi giorni fa, a così tanti anni di distanza è stato celebrato un “giorno” simile, anzi un’intera settimana dedicata alla salvaguardia della Terra (con chiusura al 22 aprile). Anche se pochi in Italia se ne sono accorti si è trattato di una delle più grandi manifestazioni ambientaliste della storia con Kathleen Rogers, presidente dell’Earth Day Network, che ne ha confermato il grande successo, anche in considerazione dell’affievolito interesse per le tematiche ambientali che, in un modo o in un altro, è comunque ben percepibile negli States. “Abbiamo registrato più di un miliardo di partecipanti all’evento in ben 192 Nazioni”. In questo particolare conteggio, che tiene conto dei social network di youtube ecc. diventano ancor più importanti le circa 25.000 persone concentrate a Washington, tutte per ascoltare le musiche di Gwen Stefani e di Mary J. Blige (oltre a molti altri musicisti e cantanti famosi), e – soprattutto – per sentire direttamente le parole del Segretario Nazionale delle Nazioni Unite e dell’altro pezzo da novanta presente, il presidente della World Bank’s. […] Gli interventi “governativi” ci hanno ricordato che… Per quanto riguarda l’aria l’E.P.A. ci segnala che le sei principali emissioni di inquinanti dell’aria sono aumentate del 60 % dal 1980. Per quanto riguarda le acque: solo circa un terzo delle acque dolci americane era idoneo per la balneazione e per la pesca prima dell’approvazione del Clean Act nel 1972. Oggi questa proporzione è decisamente aumentata e si avvicina ai due terzi complessivi. Anche se molto resta da fare. Per ciò che attiene alla salute del “terreno”, invece, decine di miliardi di dollari sono stati spesi a partire dal 1980 sotto l’egida dell’“EPA superfund program” al fine specifico di ripulire i luoghi di deposito di rifiuti

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pericolosi e altre materiali a rischio (con una tendenza al rialzo continua in questi ultimi anni). Soldi pubblici a cui gli americani sono particolarmente sensibili e che spesso diventano materia di scontro in Congresso. Anche per la “biodiversità”, secondo i rappresentanti dell’EPA, si sono fatti passi avanti e la situazione pare sostanzialmente migliorata. Qui le campagne di protezione ambientale del 1972 (con conseguenti limitazioni sul DDT e su altri elementi chimici mutageni o teratogeni) come pure le decine di altri provvedimenti legislativi ad hoc, hanno sortito il loro effetto. Sempre in questa serie di comunicazioni ufficiali è risultato che vi è stata una maggiore salvaguardia delle specie in pericolo (specie a partire dal 1973 con l“Endangered Species Act”) a cui sono seguiti altri provvedimenti di tutela delle specificità americane e di difesa dai rischi sanitari presenti nei prodotti di importazione. Ma gli organizzatori, in primis la Rogers, non stanno tranquilli e sanno benissimo che la sfida del “cambiamento climatico” va ben altro oltre qualche migliaio di persone riunite insieme. [...] Anche la durezza con cui cominciano a essere trattate questioni non risolte come l’effetto serra o il ritmo di deforestazione, senza che nessuno intervenga seriamente o, anzi, con una colpevolizzazione di chi ragiona in termini critici, ha portato Paul Ehrlich della Stanford University a domandarsi se sia utile una prova di forza e di “preoccupazione” come quella dell’Earth Day… Il suo ragionamento è stringente: “Nella realtà mondializzata che stiamo vivendo, ormai, i cosiddetti “movimenti di difesa dell’ambiente” sono sostanzialmente in mano alle grandi industrie (il termine usato da Ehrlich è stato più netto “bought / comprati”)” arrivando a dire, senza difficoltà, in un’intervista alla CBS “Purtroppo con una manifestazione come questa dovremo fermarci agli intenti, ai buoni propositi…riciclare, non sprecare, non aggiungere il nostro apporto a quello degli altri, con un intento più moralistico che effettivamente stringente”. E ancora “i cambiamenti che ci stanno pressando e che ci costringono a svolte radicali non si affrontano con un Earth Day qualunque”. […] (da http://www.educazionesostenibile.it) Dopo soli sei mesi dalla fine degli studi l'80% di studenti con una laurea in materia ambientale trova un'occupazione, di alto profilo e in buona misura coerente con la formazione realizzata. E' quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Isfol (Progetto Ambiente) relativa alle ricadute sul versante dell’occupazione della formazione ambientale. Circa il 58% degli occupati ha raggiunto l’obiettivo di far coincidere il proprio percorso di studi con le aspirazioni professionali e il lavoro svolto. Il 68% degli occupati ha trovato una collocazione rispondente al livello formativo acquisito: il 31% circa ha un lavoro nell’ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, il 31,7% svolge professioni di tipo tecnico ed il 5,2% è collocato nelle posizioni di legislatore, dirigente, imprenditore. A dare maggiori garanzie di successo per quanto concerne la collocazione lavorativa sono i master ambientali di II livello con l’85% di occupati, seguono i master privati con l’83%. Cresce, inoltre, l’offerta formativa legata all'ambiente: sono più di 2mila i corsi attivati e ci sono oltre 50mila persone in formazione all'anno. I Green Jobs valorizzano il lavoro femminile: cresce infatti la percentuale della componente femminile impiegata nel settore ‘verde’, che dal 12,7% del 1993 passa al 25,5% del 2008. Migliora anche la posizione occupata: il 57,8% delle donne contro il 35,3% degli uomini ricopre posizioni di livello medio-alto di tipo impiegatizio. (da http://www.climaenergia.it/content/isfol-boom-di-occupazione-nelle-professioni-ecologiche) 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader. DOCUMENTI «Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925 (da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

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«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947 (da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971) «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988) «L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005) 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana. DOCUMENTI “Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo l’orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, osò contro di quella alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo distrusse né la minaccia del cielo/strepitoso lo spaventò; ché anzi il desiderio/gli crebbe più forte e più acre lo strinse,/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza dell’animo; e andò

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lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere dell’universo/e tutto l’immenso attraversò con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fisso un termine e limitato il potere./Così la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./” (LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969) “Nel corso della storia è sempre accaduto che l’uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti – Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri – misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell’esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell’uomo «alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l’umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo.” (J. RIFKIN, Economia all’idrogeno, Mondadori, 2002) “Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi - e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall’opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno.” (J. GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002) “Francesco Bacone concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l’immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita.” (N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971) “Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano.” (A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965) “Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’ha chiamata «misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare, succedute all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l’intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso

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dell’evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».” (A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986) “Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, non di capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico, bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con il calcolatore, ha fornito all’innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.” (G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006) “Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l’era digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un’azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la gestione di un’impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?” (B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999) TIPOLOGIA C - TEMA DI STORIA Si celebra quest'anno il centesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra. Il candidato rievochi il clima politico dell'aprile-maggio 1915, e lo scontro ideologico fra neutralisti e interventisti, evidenziando le diverse posizioni relativamente all'immane ed epocale conflitto. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La libertà è la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità letteraria, artistica, filosofica, religiosa, sociale e anche politica" (Ignazio Silone). Il candidato, a settanta anni dalla liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, esponga le proprie riflessioni su questa citazione che prende in considerazione uno dei valori più preziosi per ogni essere umano, ma che spesso gli eventi passati e/o recenti hanno dimostrato non essere un diritto, come, invece, è chiaramente scritto nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, agli articoli 1, 2, 3, 4.

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LATINO

Test su Petronio Commentare i passi proposti, identificando i parlanti, evidenziando i temi di interesse generale rispetto all’opera e gli spunti più rilevanti. Le ultime due domande si riferiscono all'interpretazione del testo. 1. Mentre mi informavo se il mio amichetto ci avesse preparato qualcosa per pranzo, il piccolo si sedette sul letto e si asciugò col pollice le lacrime che sgorgavano. Sconcertato da questo suo comportamento, gli chiesi cosa fosse successo. Ma quello, facendo una lunga pausa e mostrandosi reticente, solo dopo che ebbi unito alle preghiere la collera, disse: “Codesto tuo sedicente fratello o, se preferisci, compagno di viaggio, è arrivato qui all’albergo, tutto trafelato, un poco prima di te e ha preso ad allungar le mani per violentarmi. Poiché io chiamavo aiuto, ha sguainato la spada dicendo: “Se vuoi far la Lucrezia, hai trovato il tuo Tarquinio!” Sentite queste cose, tesi i pugni verso Ascilto urlando: “Cosa dici a tua discolpa, puttana di invertito, che di puro non hai nemmeno l’alito?” Ascilto allora […] urlò: “Vuoi tacere, gladiatore laido, che sei stato graziato nel circo solo perché il circo è crollato? Vuoi tacere, nottambulo assassino che non hai mai intrapreso battaglie d’amore con donne per bene nemmeno quando ce la facevi ancora? Io che sono stato per te nel parco tuo fratello in amore, come il ragazzino ora lo è nell’albergo!” 2. “Ma come, non sapete da chi si va stasera? Trimalchione, uomo di squisita eleganza, che nel triclinio ha un orologio con tanto di trombettiere, per conoscere ogni momento che passa quanta parte di vita abbia perso!” Dimenticate tutte le nostre sventure, ci agghindiamo con cura. 3. “E i vivi dove li mettiamo? Quel tale ha avuto ciò che si meritava: ha vissuto bene e bene è morto. Che ha da lagnarsi? È venuto su dal nulla ed era pronto a raccattare coi denti una moneta da un letamaio. E così è cresciuto come è cresciuto, che sembrava un favo. E santiddio mi sa che ha lasciato centomila sesterzi tondi tondi, e tutti sull'unghia. Eppure, volete sapere come stanno davvero le cose? Ve lo dico io che non ho peli sulla lingua: era un cafone, una mala lingua, un rissoso di natura, mica un uomo. Suo fratello, lui sì che c'aveva le palle, un vero amico con gli amici, generoso e con la tavola sempre imbandita. All'inizio non gli andò per il verso giusto, poi si rimise in sesto con la prima vendemmia, perché riuscì a vendere il vino a quanto voleva lui. Ma quello che lo rimise del tutto in carreggiata fu un'eredità dalla quale sgraffignò più di quanto gli toccasse. Ma da deficiente qual era andò poi a litigare col fratello, lasciando tutta la sua fortuna a non so quale figlio di nessuno. [...]. Ma una cosa è certa: finché visse, se la spassò alla grande... chi ha avuto, e non chi avrebbe dovuto avere. Era davvero nato con la camicia. In mano sua il piombo diventava oro (che poi è uno scherzo, se tutto gira alla perfezione). E quanti anni credete che avesse? Settanta e rotti. Ma era fatto di ferro, e se li portava bene gli anni, nero come un corvo. Io lo conoscevo dalla notte dei tempi, ma era ancora attivo sessualmente. E mi sa che in casa sua non risparmiasse nemmeno la cagna. E andava anche coi ragazzini, non si tirava mai indietro. Non gli do mica torto: in fondo questa è la sola cosa che si sia portato dietro con sé”. 4. “Oh, Agamennone, mi pare che tu voglia dire: ‘ma che ha da parlare questo seccatore?’ È perché tu, che sai tener discorsi, taci. Non sei del nostro giro, e le chiacchiere dei poveracci a te fanno ridere. Sappiamo che sei istupidito per la tua letteratura. E allora? Una volta o l’altra ti convincerò a venire al mio podere a vedere la mia casetta. Troveremo qualcosa da mettere sotto i denti, un polletto, delle uova. Ce la passeremo, anche se quest’anno il tempo ha sparpagliato tutti i raccolti. Ma insomma troveremo di che riempirci la pancia. Fra un poco ti arriverà un nuovo allievo, il mio guaglione. Sa già dividere per quattro: se vive, avrai accanto un perfetto servitore”. 5. Trimalcione cominciò a guardare attentamente l’enorme maiale, e chiese “Come? Come? A questo porco non sono state tolte le viscere. Eh no, per Ercole! Chiamate qui subito il cuoco!” Quando quello arrivò mogio mogio e disse di essersi scordato di togliere le viscere, Trimalcione esclamò “Come? Dimenticato? Neanche avessi scordato di metterci un grano di pepe o del cumino! Spogliatelo!” E subito gli tolgono la tunica e si mette fermo tra due aguzzini. Allora tutti “Ma via, càpita, perdonalo! Se lo fa ancora, nessuno di noi intercederà per lui”. E io, con la mia solita severità, mi volsi a Agamennone e dissi piano “Certo, questo servo dev’essere un buono a nulla. Chi dimenticherebbe di togliere le viscere a un maiale? Non lo perdonerei, perdio, nemmeno se avesse dimenticato di mondare un pesce”. E invece Trimalcione, con aria quasi divertita, disse “Allora, visto che sei così smemorato, mondalo qui davanti a noi!”. Riavuta la tunica, il cuoco prese un coltellaccio e cominciò a incidere lentamente in più punti il ventre del porco. E allora, dai tagli che s’aprivano per il peso del contenuto, rotolarono fuori salsicce e sanguinacci. A questa scena la servitù cominciò ad applaudire, e gridare: “Viva Trimalcione!”, il cuoco invitato a bere e fu premiato con una corona d’argento. 6. “Son giunto dall’Asia che ero alto come questo candelabro. […] Com’è, come non è, a quattordici anni divenni l’amato del mio padrone, e non c’è vergogna nel fare quel che comanda il padrone. Io però facevo contenta anche la padrona. Sapete che intendo, perché non amo vantarmi. Poi, come vollero gli dei, divenni in casa il signore, e dominai la testa del mio padrone. Che più? Mi fece coerede con l’imperatore, ed ebbi un patrimonio enorme. Ma nessuno mai si accontenta. Mi volli dare agli affari. Per farla breve, feci fare cinque navi, le caricai di vino (allora

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valeva quanto l’oro) e le spedii a Roma. Diresti che avevo ordinato così: fecero naufragio tutte quante. Fatti, mica balle. In un solo giorno Nettuno mi mangiò trenta milioni di sesterzi. Credete che mi sia perso? Questo fatto non mi guastò l’appetito, fu come niente fosse. Ne feci fare altre più grandi e più belle e più fortunate, che nessuno dicesse che non ero un uomo energico. Nave grande, grandi forze. Caricai vino, lardo, fave, profumi, schiavi. Allora Fortunata fece una cosa santa: tutti gli ori, tutti i vestititi li vendette e mi diede cento pezzi d’oro. Questo fu il lievito del mio denaro. Quel che gli dei vogliono, accade in fretta. In un solo viaggio, guadagnai dieci milioni di sesterzi tondi tondi”. 7. “Io – disse – sono un poeta, e come spero, di ispirazione non del tutto volgare, se bisogna fidarsi delle corone che il favore dispensa anche agli inesperti. Ma perché allora, dirai, sei preso così male? Proprio per questo: la passione per l’arte non ha mai reso ricco nessuno. Chi al mare s’affida, di grande guadagno s’impingua;/ chi cerca battaglie e campi, si carica d’oro; / il servile adulatore giace ebbro tra coltri di porpora; / chi provoca ricche signore, s’arricchisce peccando. / Solo l’eloquenza rabbrividisce sotto panni gelati / e con flebile voce invoca le arti ormai decadenti”. 8. Io intimai a Gitone di correre a nascondersi sotto il letto, infilando i piedi e le mani tra le cinghie che reggevano il materasso, sfuggendo così, steso sotto il letto, ai palpamenti di chi lo cercava, come a suo tempo aveva fatto Ulisse, legandosi sotto il ventre dell’ariete. Velocissimo Gitone afferrò le cinghie e superò in bravura Ulisse, con un’astuzia quasi identica. 9. “Prendiamo un’opera impegnativa come La guerra civile: chi l’affronterà senza un’ampia cultura letteraria finirà schiacciato. Infatti non si tratta semplicemente di mettere in versi gli eventi politici (che gli storici raccontano molto meglio), ma lasciar andare libera l’ispirazione tra ambiguità e interventi divini, la complicazione dei pensieri propria dei racconti mitici, in modo che appaia più la profezia di un invasato che un affidabile discorso rispettoso, con supporto di testimoni. Proprio come, se vi pare, questi versi che ho composto di getto, ma non ancora rifinito”. 10. “A Efeso viveva una matrona così famosa per la sua virtù, che anche dai paesi vicini le donne venivano ad ammirare un simile prodigio. Quando le morì il marito, non contenta di seguire il feretro - come facevano tutte le altre - coi capelli sciolti e percuotendosi il petto nudo al cospetto della gente, volle seguire il defunto fin dentro la cappella, dove cominciò a vegliare in lacrime giorno e notte la salma deposta nella cripta secondo l'uso dei Greci”. 11. “Questo giovanotto qui è nato davvero sotto una cattiva stella: non riesce a piazzare la sua mercanzia né agli uomini né alle donne. Un disgraziato come questo non l'hai mai visto: al posto dell'affare là sotto, ci ha un'anguilla marinata. Per fartela breve, che cosa mi dici di uno che si è alzato dal letto di Circe senza aver goduto?». Udite queste parole […], disse: «Io sono l'unica che può guarirlo da questa malattia: e per dimostrarvi che non parlo a vanvera, chiedo che questo tuo giovanotto dorma con me una notte, e poi vediamo se non glielo faccio ritornare duro come un corno”. 12. “Credimi, fratello, la ragione e i sensi negano la mia virilità. È morta e sepolta quella parte di me, per cui un tempo ero un Achille. […]. Non solo me il nume e il fato inesorabile / perseguita […]. Temette Ulisse il regno di Nettuno, / e me sulla terra e sulle distese del bianco Nereo / insegue l’ira implacabile dell’ellespontico Priapo”. 13. “Tutti coloro che ho menzionato nel mio testamento, ad eccezione dei miei liberti, potranno avere quanto ho lasciato loro solo a patto che taglino a pezzi il mio cadavere e se lo mangino alla presenza del popolo”. 14. “Petronio ha chiamato a raccolta, reinterpretato, parodiato, tutti i generi letterari e i miti culturali della sua epoca: Omero e Virgilio, la tragedia, l'elegia, la storia, la filosofia, romanzi sentimentali, novelle, mimi, declamazioni, favole di magia. Possiamo studiarlo come un sagace ritrattista di costume, e anche come l'autore di una sorta di enciclopedia letteraria della Roma imperiale” 15. Se si segue l'interpretazione di Conte, l'identificazione di Petronio con il personaggio della corte di Nerone diviene di fatto irrilevante per la comprensione dell'opera: perché? Prove di traduzione. Lo studio della natura è riflessione sulla divinità (Seneca) Quantum inter philosophiam interest et ceteras artes, tantum interesse existimo in ipsa philosophia, inter illam partem quae ad homines et hanc quae ad deos spectat. Altior est haec, et animosior: multum permisit sibi: non fuit oculis contenta. Maius esse quiddam suspicata est ac pulchrius, quod extra conspectum natura posuisset. Denique tantum inter duas interest, quantum inter deum et hominem. Altera docet, quid in terris agendum sit, altera, quid agatur in coelo. Altera errores nostros discutit, et lumen admouet, quo discernantur ambigua vitae: altera multo supra hanc caliginem in qua volutamur excedit, et e tenebris ereptos illo perducit, unde lucet. Equidem tunc naturae rerum gratias ago, cum illam non ab hac parte video, quae publica est, sed cum secretiora eius intravi: cum disco, quae universi materia sit, quis auctor sit aut custos, quid sit deus, totus in se intendat, an ad nos

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aliquando respiciat, faciat quotidie aliquid, an semel fecerit, pars mundi sit an mundus, liceat illi hodieque decernere et ex lege fatorum aliquid derogare, an maiestatis deminutio sit et confessio erroris, mutanda fecisse: necesse est enim ei eadem placere, cui nisi optima placere non possunt; nec ob hoc minus liber et potens est: ipse enim est necessitas sua. Nisi ad haec admitterer, non fuerat nasci. Quid enim erat, cur in numero viventium me positum esse gauderem? an ut cibos et potiones percolarem? ut hoc corpus causarium ac fluidum, periturumque nisi subinde impleatur, sarcirem, et viverem aegri minister? ut mortem timerem, cui omnes nascimur? Detrahe hoc inaestimabile bonum, non est vita tanti, ut sudem, ut aestuem.

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GRECO

I.I.S. “Bruno-Franchetti” - 2014/15

- classe IIIAcl - Test Isocrate - Filippo

Nome:..........................................................

Cognome …................................................. Nel confronto tra le due lingue, il punto non è tanto individuare quali parole corrispondono a quali, ma evidenziare le differenze (sintattiche,

semantiche) nella resa (es.: un participio in greco/una proposizione in inglese).

δεδιότες γὰρ διατελοῦσι μὴ Θηβαῖοι διαλυσάμενοι τὰ πρὸς Φωκέας πάλιν

ἐπανελθόντες μείζοσιν αὐτοὺς συμφοραῖς περιβάλωσι τῶν πρότερον

γεγενημένων. καίτοι πῶς οὐ χρὴ νομίζειν τοὺς οὕτω διακειμένους ἀσμένους ἂν ἰδεῖν ἐπιστατοῦντα τῆς εἰρήνης ἀξιόχρεων ἄνδρα καὶ δυνάμενον διαλῦσαι τοὺς

ἐνεστῶτας πολέμους αὐτοῖς;

They live in continual fear that the Thebans may patch up their quarrel with the

Phocians and, returning again, ring them about with still greater calamities than

have befallen them in the past. How, then, can we refuse to believe that people so hard pressed would gladly see at the head of a movement for peace a man who

commands confidence and has the power to put an end to the wars in which they are involved?

Come è risolto in inglese il nesso δεδιότες γὰρ διατελοῦσι?

A che cosa corrisponde in greco “patch up their quarrel with”?

“[greater calamities] than have befallen them in the past”: come è espresso in

greco il secondo termine di paragone?

“How, then, can we refuse to believe that...?”: come è espressa la domanda in

greco?

A che cosa corrisponde in greco “ can we refuse”?

“people so hard pressed”: a quale costrutto corrisponde in greco?

A che cosa corrisponde in greco “gladly”?

Ἀργείους τοίνυν ἴδοις ἂν τὰ μὲν παραπλησίως τοῖς εἰρημένοις πράττοντας, τὰ δὲ χεῖρον τούτων ἔχοντας

The Argives, moreover, you will find to be in some respects in a like condition with those we have mentioned, and in other respects worse off than they

A che cosa corrisponde in greco “you will find”?

A che cosa corrisponde in greco “in other respects”?

οὕτω δὲ τὰ περὶ τὸν πόλεμον ἀτυχοῦσιν, ὥστ᾽ ὀλίγου δεῖν καθ᾽ ἕκαστον τὸν

ἐνιαυτὸν τεμνομένην καὶ πορθουμένην τὴν αὑτῶν χώραν περιορῶσιν.

They have been so unfortunate in war, that almost every year they have stood by to

see their territory ravaged and laid waste

A che cosa corrisponde in greco “almost”?

αἴτιον δ᾽ ἐστὶ τοῦ ταραχωδῶς αὐτοὺς ζῆν οὕτως οὐδὲν ἄλλο πλὴν ὁ πόλεμος: ὃν ἢν διαλύσῃς, οὐ μόνον αὐτοὺς τούτων ἀπαλλάξεις, ἀλλὰ καὶ περὶ τῶν ἄλλων

ἄμεινον βουλεύεσθαι ποιήσεις.

Now the reason of their living in such a state of confusion is no other than the war; and if you put an end to this, you will not only release them from these miseries,

but you will also cause them to be better advised in their general conduct

Perché “if you put an end to this” NON è una traduzione del tutto fedele di ὃν ἢν

διαλύσῃς?

A che cosa corrisponde in greco “ their general conduct”?

ὧν οὐδὲν αὐτοῖς ἀποβέβηκεν, ἀλλ᾽ ἀντὶ μὲν τοῦ λαβεῖν τὰς Φωκέων πόλεις τὰς

αὑτῶν ἀπολωλέκασιν, εἰσβάλλοντες δ᾽ εἰς τὴν τῶν πολεμίων ἐλάττω κακὰ ποιοῦσιν ἐκείνους ἢ πάσχουσιν ἀπιόντες εἰς τὴν αὑτῶν:

None of these hopes were realized; instead of having taken the cities of the

Phocians they have lost their own, and they inflicted less injury upon their enemies by invading their country than they suffer themselves in returning to their own

A che cosa corrisponde in greco “None of these hopes were realized”?

Come è resa in inglese l'opposizione κακὰ ποιοῦσιν/ κακὰ πάσχουσιν

ἢν γὰρ φανῶσιν ἕτεροί τινες τῶν προγεγενημένων μὴ καλλίοσι μὲν μηδ᾽

ὁσιωτέροις ὧν ἡμεῖς συμβεβουλεύκα-μεν ἐπιχειρήσαντες, μείζω δὲ καὶ δυσκολώτερα τούτων ἐπιτελέσαντες, τί λοιπὸν ἔσται τοῖς ἀντιλέγουσιν ὡς οὐ

θᾶττον σὺ τὰ ῥᾴω πράξεις ἢ 'κεῖνοι τὰ χαλεπώτερα;

For if I can show that others among those who have lived before you have engaged

in no enterprise either more honourable or more hallowed than that which I have advised, but have accomplished things greater and more difficult than these, what

argument will remain for those who contend in reply that you will not accomplish the easier tasks more quickly than they accomplished the harder ones?

Perché “if I can show” NON è una traduzione del tutto fedele di ἢν γὰρ

φανῶσιν?

A che cosa corrisponde in greco “which I have advised”?

A che cosa corrisponde in greco “ those who contend in reply ”?

καθ᾽ ἕκαστον μὲν οὖν τῶν τότε γενομένων εἴ τις λέγειν ἐπιχειρήσειεν, οὔτ᾽ ἂν

διελθεῖν ἀκριβῶς δύναιτο, πρός τε τὸ παρὸν ἴσως ἂν ἐνοχλήσειεν

Now if one should attempt to speak in detail of the events of that time, he would

find it impossible to recount them all exactly, and for the present occasion the recital would perhaps prove wearisome.

“the recital would perhaps prove wearisome”: ma qual è in greco il soggetto di

ἐνοχλήσειεν?

καίτοι τίς ἂν προσεδόκησεν ὑπ᾽ ἀνδρὸς οὕτω ταπεινῶς πράξαντος

ἀναστραφήσεσθαι τὰ τῆς Ἑλλάδος πράγματα, καὶ τὰς μὲν ἀτιμωθήσεσθαι τὰς δ᾽ ἐπιπολάσειν τῶν Ἑλληνίδων πόλεων;

And yet who could have expected that a man whose own fortunes had fallen so

low would completely reverse the fortunes of Hellas, degrading some of the Hellenic states from places of honor and raising others into prominence?

A che cosa corrisponde in greco “a man whose own fortunes had fallen so low”?

Perché “degrading” NON è una traduzione del tutto fedele di ἀτιμωθήσεσθαι?

ὅπου δ᾽ Ἀλκιβιάδης μὲν φυγὰς ὤν, Κόνων δὲ δεδυστυχηκώς, Διονύσιος δ᾽ οὐκ Now when Alcibiades the exile, Conon the defeated general, Dionysius the

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ἔνδοξος ὤν, Κῦρος δ᾽ οὕτως οἰκτρᾶς αὐτῷ τῆς ἐξ ἀρχῆς γενέσεως ὑπαρξάσης, εἰς

τοσοῦτον προῆλθον καὶ τηλικαῦτα διεπράξαντο, πῶς οὐ σέ γε χρὴ προσδοκᾶν

τὸν ἐκ τοιούτων μὲν γεγονότα, Μακεδονίας δὲ βασιλεύοντα, τοσούτων δὲ κύριον ὄντα, ῥᾳδίως τὰ προειρημένα συστήσειν;

undistinguished nonentity, and Cyrus the man of so wretched an origin, rose to

such greatness and wrought such great achievements, how can you, a man of

illustrious birth, king of Macedonia, master over so many, fail to expect that you will easily effect the union which I have suggested to you?

Analizzare la differenza grammaticale e di significato tra il greco e l'inglese:

a. Κόνων δὲ δεδυστυχηκώς/ “Conon the defeated general” b. πῶς οὐ σέ γε χρὴ προσδοκᾶν/ “how can you...fail to expect that etc”

A che cosa corrisponde in inglese τὰ προειρημένα?

σκέψαι δ᾽ ὡς ἄξιόν ἐστι τοῖς τοιούτοις τῶν ἔργων μάλιστ᾽ ἐπιχειρεῖν, ἐν οἷς

κατορθώσας μὲν ἐνάμιλλον τὴν σαυτοῦ δόξαν καταστήσεις τοῖς πρωτεύσασι,

διαμαρτὼν δὲ τῆς προσδοκίας ἀλλ᾽ οὖν τήν γ᾽ εὔνοιαν κτήσει τὴν παρὰ τῶν Ἑλλήνων, ἣν πολὺ κάλλιόν ἐστι λαβεῖν ἢ πολλὰς πόλεις τῶν Ἑλληνίδων κατὰ

κράτος ἑλεῖν:

Now consider the fitness of devoting yourself mainly to enterprises of that kind, in

which by success you will place your reputation in competition with the first and

foremost, and if you fail in your expectation you will at least win the goodwill of Hellas, the acquisition of which is a far nobler thing than the forcible capture of

many Greek cities.

Come viene resa la contrapposizione κατορθώσας μὲν ... διαμαρτὼν δὲ ? È scelta

sensata?

A che cosa corrisponde in greco “the forcible capture”?

ὧν γιγνομένων πῶς οὐκ ἂν εἰκότως μέγα φρονοίης; πῶς δ᾽ οὐκ ἂν περιχαρὴς ὢν

τὸν βίον διατελοίης, τηλικούτων εἰδὼς σαυτὸν πραγμάτων ἐπιστάτην γεγενημένον;

If you should succeed, you would have a right to be proud, and could not help

feeling highly delighted all your life in the knowledge that you had been at the head of so great an undertaking.

A che cosa corrisponde in greco “If you should succeed”?

A che cosa corrisponde in greco “you would have a right to be proud”?

A che cosa corrisponde in greco “in the knowledge that you had been at the head”?

Isocrate scrive a un potente signore, proponendogli un piano politico, e scusandosi di non potergli parlare di persona.

οἶδα μὲν οὖν ὅτι τοῖς συμβουλεύειν ἐπιχειροῦσι πολὺ διαφέρει μὴ διὰ γραμμάτων ποιεῖσθαι τὴν συνουσίαν ἀλλ᾽ αὐτοὺς

πλησιάσαντας, οὐ μόνον ὅτι περὶ τῶν αὐτῶν πραγμάτων ῥᾷον ἄν τις παρὼν πρὸς παρόντα φράσειν ἢ δι᾽ ἐπιστολῆς δηλώσειεν,

οὐδ᾽ ὅτι πάντες τοῖς λεγομένοις μᾶλλον ἢ τοῖς γεγραμμένοις πιστεύουσι, καὶ τῶν μὲν ὡς εἰσηγημάτων, τῶν δ᾽ ὡς ποιημάτων

ποιοῦνται τὴν ἀκρόασιν: ἔτι δὲ πρὸς τούτοις ἐν μὲν ταῖς συνουσίαις ἢν ἀγνοηθῇ τι τῶν λεγομένων ἢ μὴ πιστευθῇ, παρὼν ὁ τὸν

λόγον διεξιὼν ἀμφοτέροις τούτοις ἐπήμυνεν, ἐν δὲ τοῖς ἐπιστελλομένοις καὶ γεγραμμένοις ἤν τι συμβῇ τοιοῦτον, οὐκ ἔστιν ὁ

διορθώσων: ἀπόντος γὰρ τοῦ γράψαντος ἔρημα τοῦ βοηθήσοντός ἐστιν. οὐ μὴν ἀλλ᾽ ἐπειδὴ σὺ μέλλεις αὐτῶν ἔσεσθαι κριτής,

πολλὰς ἐλπίδας ἔχω φανήσεσθαι λέγοντας ἡμᾶς τι τῶν δεόντων: ἡγοῦμαι γὰρ ἁπάσας ἀφέντα σε τὰς δυσχερείας τὰς

προειρημένας αὐταῖς ταῖς πράξεσι προσέξειν τὸν νοῦν.

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INGLESE

Question 1) From the Preface to The Picture of Dorian Gray: “The artist is the creator of beautiful things […] All art is quite meaningless:” Explain the idea of beauty in Wilde and trace its ancestry to Keats’ ideal. Question 2) Conrad sets his stories in distant lands and many of the novels are narrated through the voice of one of the characters, Marlow. What roles do setting and narrator have in our understanding of Conrad’s Heart of Darkness, in your opinion?

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SCIENZE NATURALI

VERIFICA: acidi/basi: Abbiamo studiato che il pH è una unità di misura della forza di un acido e/o di una base, spiega come è

stata costruita la scala del pH e come è possibile conoscere il pH di una soluzione basica partendo dai valori della concentrazione degli ioni OH. Risolvi il seguente problema:

- Calcola la concentrazione idrogenionica di una soluzione acquosa contenente in 1 litro 4 g. di NaOH

- Spiega come si comportano gli acidi/basi deboli in una soluzione acquosa e come, di solito si

procede per calcolare il pH. Risolvi il problema:

- Una soluzione contiene 6,21 g di H3 BO3 in 170 ml di soluzione, il valore di Ka= 6,0 10-10

. Calcola il pH della soluzione.

VERIFICA CHIMICA ORGANICA: Tra gli idrocarburi insaturi abbiamo nominato il Benzene: quali particolarità presenta? Quale tipo di

ibridazione possiede? (max 10 righe) Scrivi le formule dei seguenti idrocarburi:

1,3 dimetil ottano 3 metil 4 propil 1 decino 3 etil 3 butil 4 dodecene 2 metil, 3 etil cicloesano Controlla le formule scritte e segnala se rispondono alle regole di nomenclatura e scrivi le tue motivazioni

Rispetto alla configurazione elettronica, l'atomo di carbonio presenta delle particolarità: (max 10 righe) a) cosa succede durante la fase di promozione? b) l'ibridazione sp, come avviene e quali conseguenze provoca?

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STORIA DELL'ARTE

I.S.S. “G. BRUNO - R. FRANCHETTI” – Venezia Mestre - a.s. 2014-2015 -Data …… Classe 3 sez A - Studente/ssa (Nome e Cognome) ……………………………….

PROVA SCRITTA di Storia dell’arte - Tempo a disposizione: 45 minuti.

1. In non più di dieci righe, si commenti l'opera qui riprodotta

2. In non più di dieci righe, si commenti la Camera da letto, inscrivendola nello sviluppo dell'arte di Van Gogh.

3. In non più di dieci righe, si ricordino esponenti e opere dell'Art Nouveau in Austria e in Gran Bretagna, evidenziandone le differenze rispetto alla diffusione europea di questo stile.

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INDICE

PRESENTAZIONE GENERALE Pag. 3 SIMULAZIONE TERZA PROVA Pag. 11

RELAZIONI FINALI ITALIANO Pag. 13 LATINO Pag. 19 GRECO Pag. 22

LINGUA STRANIERA (INGLESE) Pag. 23 STORIA Pag. 25

FILOSOFIA Pag. 27 MATEMATICA Pag. 31

FISICA Pag. 34 SCIENZE NATURALI Pag. 37 STORIA DELL’ARTE Pag. 40 SCIENZE MOTORIE Pag. 44

I.R.C. Pag. 47 PROVE ALLEGATE Pag. 49

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Firme dei/delle docenti del Consiglio di Classe

Materia Docente Firma

Italiano Prof.ssa Lucia De Michieli

Latino Prof. Carlo Franco

Greco Prof. Carlo Franco

Lingua Straniera (Inglese)

Prof.ssa Grazia Di Marcantonio

Storia Prof.ssa Clara Bellotto

Filosofia Prof.ssa Clara Bellotto

Matematica Prof.ssa Cristina Toffolo

Fisica Prof.ssa Cristina Toffolo

Scienze Naturali Prof.ssa Lea Di Santo

Storia dell’Arte Prof. Umberto Daniele

Scienze Motorie Prof.ssa Barbara Trevisan

I.R.C. Prof.ssa Antonella Reginato

Il Docente Coordinatore Il Dirigente Scolastico

Prof. Carlo Franco Prof. Roberto Gaudio