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ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2017/2018 DOCUMENTO 15 MAGGIO – CLASSE V B TECNICO: GRAFICA E COMUNICAZIONE “G. Falcone” ________________________ MINISTERO DELL ’I STRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore Giovanni Falcone via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA) 0331-774605 0331-245498 0331- 770379 cf 82009260124 http://www.isgallarate.it : [email protected] : [email protected]

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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2017/2018

DOCUMENTO 15 MAGGIO – CLASSE V B

TECNICO: GRAFICA E COMUNICAZIONE

“G. Falcone”

________________________

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone”

via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

0331-774605 0331-245498 0331- 770379

cf 82009260124 http://www.isgallarate.it

: [email protected]

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INDICE PARTE GENERALE

Composizione del Consiglio di classe ...........................................................................................................3

Profilo professionale dell’indirizzo di studio ...................................................................................................4

Presentazione della classe e breve excursus storico.................................................................... ...............5

Sintesi del percorso formativo .......................................................................................................................6

Iniziative complementari integrative nell’ A.S. 2014/2015 .............................................................................6

Attività di alternanza scuola-lavoro ................................................................................................................7

Attività di orientamento post-diploma………………………………………………………………………………8

Contenuti e metodi dell’azione didattica ........................................................................................................8

Simulazioni prove d’esame………………………………………………………………………………........……9

1) CONSUNTIVI ATTIVITÀ DISCIPLINARI – Programmi e relazioni disciplinari

Italiano ......................................................................................................................................................... 11

Storia........................................................................................................................................................... 13

Lingua inglese ............................................................................................................................................. 15

Matematica ................................................................................................................................................. 17

Progettazione Multimediale ........................................................................................................................ 19

Laboratori Tecnici ........................................................................................................................................ 20

Tecnologia dei processi di produzione ........................................................................................................ 21

Organizzazione e gestione dei processi produttivi ..................................................................................... 22

Scienze Motorie .......................................................................................................................................... 25

Religione ..................................................................................................................................................... 26

2) ALLEGATI Simulazione prove d’Esame

2.a-Prima prova e Griglia di valutazione…………………………. ............................................................... 28 2.b-Seconda prova d’Esame e Griglia di valutazion…………………………………………………………….46 2.c-Terza prova d’Esame e Griglia di valutazione……………………………………………………………….56

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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2017/2018

Indirizzo: Tecnico Grafica e Comunicazione Classe: V Sez. B

Redatto il: 15 maggio 2018 Affisso all’albo il ______________

Docente coordinatore della classe: Donatella Perego

Composizione del Consiglio di Classe:

Docente Materia insegnata/e Firma

Donatella Perego Italiano e Storia

Simona Enza Bertolini Inglese

Marzia Barbiero ITP laboratorio tecnici

* Fabio Mattia Tecnologia dei processi di produzione

* Ermelinda Masciulli Matematica

* Silvia Legnani Progettazione Multimediale, laboratori Tecnici

Cesare Camardo ITP laboratori tecnici

Ilaria Bambini Organizzazione dei processi produttivi

Salvatore Racalbuto Scienze motorie e sportive

Andrea Zanello IRC

* Con l'asterisco sono contrassegnati i membri interni alla Commissione d’esame.

Gallarate, 15 maggio 2018

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Marina Bianchi

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PROFILO PROFESSIONALE

DELL'INDIRIZZO DI STUDIO

TECNICO della GRAFICA e della COMUNICAZIONE

Il tecnico grafico è un professionista che opera nel settore della comunicazione, realizza diverse tipologie di

messaggi visivi per il settore grafico, può operare per l’editoria su stampa e/o digitale o produrre messaggi

pubblicitari, realizzare video o comunicazioni per il web.

Si tratta di una figura tecnica esperta nell’uso delle nuove tecnologie che conosce i nuovi linguaggi della

grafica e tutti gli aspetti tecnico - espressivi della comunicazione visiva legata sia alla comunicazione veicolata

dai mass media tradizionali, sia nata con lo sviluppo dei new media digitali.

Le competenze professionali acquisite durante il percorso quinquennale permettono alla figura professionale

di risolvere tutte le problematiche tecniche ed operative che possono vincolare le scelte creative legate alla

produzione del messaggio. Il diplomato di questo indirizzo può essere inserito in attività produttive legate alla

grafica e alla comunicazione interpersonale e di massa (aziende, agenzie di comunicazione – pubblicità –

organizzazione eventi) può anche lavorare come consulente o freelance; può inoltre proseguire la formazione

con percorsi formativi post-diploma o universitari. A conclusione del quinto anno di istruzione tecnica lo

studente conseguirà, come esito dell’esame di Stato conclusivo del corso di studi della scuola secondaria

superiore, un diploma quinquennale di Tecnico della grafica e della comunicazione.

CURRICOLO D’ISTITUTO

Il tecnico grafico è un professionista che progetta e sviluppa prodotti grafici e multimediali utilizzando i software

dedicati, in particolare il pacchetto professionale Adobe Creative Suite; poiché il settore è in continua

evoluzione, non vengono trascurati gli aspetti sperimentali che portano ad utilizzare anche nuovi programmi

open source.

Lo studente è in grado di intervenire in tutte le fasi della creazione di elementi visivi per la stampa, l’editoria o

per la pubblicazione digitale, integrando in un processo graduale di crescente complessità i diversi strumenti

di informatica funzionali allo sviluppo della comunicazione. L’alunno sviluppa le specifiche competenze per lo

sviluppo e la visualizzazione dei diversi prodotti comunicativi, scegliendo le tecniche e le tecnologie, lo stile e

il linguaggio necessario, i media e i canali appropriati.

La formazione, che si articola su più livelli, coniugando conoscenze tecniche professionali con discipline

teoriche e metodologiche, tiene conto dell’aggiornamento continuo che caratterizza il settore della

comunicazione legata alle nuove tecnologie, sviluppando un approccio cross-mediale che porta ad integrare i

diversi linguaggi, dalla carta stampata al sito web, dalla fotografia al video, sino alle nuove tecniche di

progettazione 3D e di animazione (motion graphics),

Il percorso formativo, nell’ottica della flessibilità esplora differenti campi d’attuazione quali Web/Audio-video;

Cartotecnica/Packaging/Design; Illustrazione/Editoria /Publishing.

Il diplomato di questo indirizzo, in qualità di graphic e visual designer, si inserisce in diversi ambiti professionali

appartenenti al settore della grafica e della comunicazione; lavora in aziende, studi o agenzie di comunicazione,

pubblicitarie o web; può lavorare in ambito editoriale per testate giornalistiche o case editrici; svolgere attività

collegate all’organizzazione di eventi, meeting ed esposizioni; può svolgere anche attività nell’industria dello

spettacolo o lavorare in agenzie multimediali ed occuparsi di video editing; inoltre ha la possibilità di proseguire

il proprio percorso formativo seguendo corsi post-diploma o universitari. A conclusione del quinto anno di

istruzione tecnica, lo studente consegue, come esito dell’Esame di Stato conclusivo del corso di studi della

secondaria superiore, un diploma quinquennale di Tecnico della Grafica e Comunicazione.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO

Dati oggettivi N° 29 studenti di cui: N° 15 maschi; N° 14 femmine; N° 7 alunni con disturbi di apprendimento o Bisogni educativi speciali per i quali verranno adottate in sede d’esame le medesime misure compensative previste nel Pdp agli atti nel fascicolo personale. La classe è nata, nel corso del quinto anno, dalla fusione della IV BT con un gruppo di 7 alunni della V CT.

Continuità didattica Docenti che sono rimasti stabili nella classe ed eventuali inserimenti: Prof.ssa Perego (Italiano-Storia) - 4^ - 5^ Prof.ssa Bertolini (Inglese) - 3^ - 4^ - 5^ Prof. Barbiero (Laboratori tecnici) dal 5° anno, da novembre, subentrando ad altro docente Prof. Mattia (tec. dei processi di prod.) –3^ -- 5^ Prof. Masciulli (Matematica) –- 3^ - 4^ - 5^ Prof.ssa Legnani (Progettazione multimediale) - 3^ - 4^ - 5^ Prof. Camardo (laboratori tecnici) - 4^ - 5^ Prof. Bambini (Organizzazione dei proc.prod.)) dal 5° anno Prof. Racalbuto (Scienze mot. e sport.)) - 3^ - 4^ - 5^ Prof. Zanello - 5^

Obiettivi misurabili 24 studenti hanno avuto un percorso scolastico regolare all’interno di questo istituto. 3 alunni hanno ripetuto la classe seconda, 1 la classe prima ed 1 ripete il quinto anno.

Descrizione La V BT ha dimostrato in generale impegno e partecipazione al lavoro di classe alterni e selettivi: solo un gruppo di studenti ha compiuto un significativo percorso di maturazione sia nelle materie di base che in quelle professionalizzanti. La maggior parte della classe si è dedicata con maggior continuità e impegno alle discipline professionali. Altri alunni, infine, si sono dimostrati superficiali, non sempre rispettosi di consegne e tempi di lavoro, poco inclini ad assumersi la responsabilità di un corretto approccio al lavoro scolastico: è presente, perciò, un ristretto numero di ragazzi che non hanno acquisito un buon metodo di studio e non sono riusciti a superare, se non in modo parziale, le proprie fragilità e carenze, anche a causa di una frequenza irregolare. A volte il numero delle assenze, spesso strategiche, ha raggiunto livelli al limite dell'accettabilità. La maggior parte degli studenti ha dimostrato maturità ed impegno nell’alternanza scuola – lavoro e ciò ha contribuito ad acquisire le competenze in linea con il profilo in uscita.

Esiti Obiettivi cognitivi Sono stati conseguiti la maggior parte degli obiettivi cognitivi in tutte le discipline professionalizzanti, si rilevano carenze nelle materie di base.

Comunicazione Il dialogo con gli studenti e con le famiglie è stato costante sia attraverso momenti formalizzati, sia nella quotidianità. I rapporti sono stati sereni e gli studenti per lo più si sono dimostrati rispettosi delle regole, corretti anche tra loro, ma non sempre solidali. Non ci sono stati provvedimenti disciplinari degni di nota, ad eccezione di due sospensioni di un giorno per intemperanze verbali e di altre due per cumulo di ingressi in ritardo e uscite anticipate.

Obiettivi formativi e comportamentali

Sviluppo e potenziamento del senso di responsabilità Sviluppo della partecipazione alla vita della classe e della scuola Incremento della capacità relazionale con pari e compagni Sviluppo della capacità progettuale e decisionale Potenziamento dell’autonomia

Modalità di lavoro Lezioni frontali, uso del libro di testo, mappe e schemi, lavori di gruppo, verifiche, didattica laboratoriale, discussione guidata, lezione partecipata

Strumenti di verifica Orali, scritti, pratici/operativi La valutazione tiene conto di conoscenze/competenze e abilità

Metodologie di recupero

Recupero curricolare in itinere Sportelli didattici: matematica.

Attività di potenziamento

Ove possibile si è cercato di esaudire le necessità di potenziamento del gruppo alto, con approfondimenti di vario tipo

Profitto medio della classe

Più che sufficiente

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SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO

(ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO)

Area curricolare obbligatoria

Materie Numero di ore previste N° ore svolte al 15/05

Italiano 132 112

Storia 66 60

Inglese 99 87

Matematica 99 87

Progettazione Multimediale 132 113

Laboratori tecnici 198 158

Tecnologia processi di produzione 99 81

Org. dei processi di produzione 132 104

Scienze Motorie 66 62

Religione 33 27

Totali 1056 891

INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE NELL’A.S. 2017/2018

Oltre alla quotidiana attività didattica, la classe ha partecipato nel corso dell'anno alle seguenti iniziative:

1) seminario di formazione “Educare alla cittadinanza contro le mafie” 5 marzo 2018, presso il Teatro delle Arti

di Gallarate

2) Progetto “Il quotidiano in classe”

4) Progetto pari opportunità: solo studenti appartenenti al gruppo

5) Rappresentazione teatrale della compagnia TDA Teatro Varese “Il giuoco delle parti” di Pirandello , presso

il Teatro delle Arti di Gallarate

6) CLIL nelle discipline: Tecnologia dei processi di produzione (10 h), Progettazione multimediale (20h)

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ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO In riferimento all'art. 1, comma 33 – 44, Legge n° 107/15 si rimanda alla rendicontazione scritta

Le attività di alternanza sono state valutate all’interno delle discipline inerenti le compe-tenze acquisite.

Competenze acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza indirizzo Tecnico grafico e comunicazione: 1) Saper progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche di produzione; 2) Saper intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. Abilità acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza: 1) Sa utilizzare strumenti e tecniche specifiche per realizzare elaborati di grafica multimediali; 2) Sa utilizzare software specifici di impaginazione, trattamento immagine, animazione 2D e 3D e web (pacchetto Adobe CC); 3) Sa realizzare file in funzione dell’output; 4) Sa applicare tecniche di comunicazione visiva; 5) Sa consultare strumenti specifici (testi, cataloghi, riviste di settore, banche dati, librerie di immagini, risorse online) 6) Sa approntare gli strumenti necessari alla realizzazione del prodotto. Competenze e abilità trasversali acquisite: 1) Sa rapportarsi con le persone; 2) Sa rispettare le scadenze di lavoro; 3) Sa rispettare orari e impegni.

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Attività di orientamento post-diploma (Anno sc. 2016 – 2017 classe IV):

DATA ATTIVITÀ ENTE

2017

VII SALONE ORIENTAMENTO

VARESE Partecipazione volontaria

INFORMA LAVORO VARESE c/o Scuola VIDOLETTI di Varese

via Manin,3

Attività di orientamento post-diploma (classe V):

2017

Incontro Social Media Marketing

Dott. Andrea Albanese

Sala conferenze

Marzo 2018

Progetto giovani e impresa”

Fondazione SODALITAS

Partecipazione volontaria agli Open

day

Università degli studi dell’Insubria – Varese Politecnico di Milano

Nuova Accademia delle arti (NABA) CIVICA SCUOLA DI CINEMA L. VISCONTI

Durante l’autunno 2018 sono stati programmati degli incontri con InformaLAVORO di Varese per la presentazione di alcuni corsi/ Università nell’ambito dell’offerta post diploma rivolta alle classi 5° indirizzo Grafico e Fotografico. Solo alcuni studenti della classe hanno partecipato ad alcuni incontri recandosi in autonomia presso lo Spazio Giovani di Varese. Di seguito le date alle quali hanno partecipato suddetti alunni della classe.

DATA ATENEO E TITOLO INCONTRO

VENERDI’ 10 NOVEMBRE

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA

“Orientamento universitario: conoscere e valutare per scegliere”

LUNEDI’ 13 NOVEMBRE

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO “ La Statale incontra gli studenti”

Presso il Salone Estense

Via Sacco n.5, sede del Municipio, VARESE

MERCOLEDI’ 22 NOVEMBRE

POLITECNICO DI MILANO “ Architettura, Design e Ingegneria: riflessioni di orientamento”

Presso il Salone Estense

Via Sacco n.5, sede del Municipio, VARESE

CONTENUTI E METODI DELL’AZIONE DIDATTICA

Per quanto riguarda gli obiettivi ed i contenuti dell'attività didattica, nonché le metodologie e gli strumenti

adottati nelle singole discipline, comprese le attività da svolgere nel periodo tra la redazione del presente

documento ed il termine delle lezioni, si vedano le relazioni disciplinari allegate al documento stesso.

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SIMULAZIONI PROVE D'ESAME

Nel corso dell'anno sono state svolte le seguenti simulazioni riferite alle diverse prove d'esame:

Prima sessione di simulazioni

Prima prova: data 1 Dicembre 2017 Sono state somministrate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D)

Seconda prova: data 23 Febbraio 2018

Terza prova: data 19 Febbraio 2018 La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di righe (= tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (= tipologia C) Materie coinvolte: Storia, Inglese, Tecnologia dei processi di produzione e Organizzazione e gestione dei processi produttivi

Seconda sessione di simulazioni

Prima prova: data 20 Aprile 2018

Sono state effettuate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D)

Seconda prova: data 19 Aprile 2018

Terza prova: data 21 Aprile 2018 La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di righe (=tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (=tipologia C) Materie coinvolte: Organizzazione e gestione dei processi produttivi, Inglese, Tecnologia dei processi di produzione e Matematica

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1-CONSUNTIVI ATTIVITÁ

DISCIPLINARI

PROGRAMMI SVOLTI a cura dei Docenti Sottoscritti dai Rappresentanti degli studenti

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DISCIPLINA: ITALIANO

Docente: Prof Perego Donatella

Libro di Testo: P. Cataldi, E. Angioloni, S. Panichi La competenza letteraria, Palumbo ed.

Ore di lezione al 15.05.2018 112

Breve profilo didattico della classe

La classe nel primo quadrimestre ha seguito in modo positivo il lavoro proposto. Nel secondo quadrimestre, invece, solo un numero riistretto di alunni si è impegnato, partecipando al lavoro in modo attivo e propositivo. Altri sono stati meno costanti, ottenendo comunque valutazioni sufficienti. Un ultimo gruppo, infine, si è mostrato interessato e coinvolto in pochi casi. Per diversi studenti la frequenza non è stata regolare.

Obiettivi didattici

Sono state per lo più acquisite le competenze e le abilità previste per la disciplina all’interno del curricolo disciplinare Gli studenti che hanno partecipato attivamente, hanno conseguito un discreto livello di conoscenze, capacità di rielaborazione e di esposizione. Diversi alunni utilizzano un metodo di studio non del tutto adeguato perchè ancora mnemonico, poco funzionale alle attività proposte e necessitano di precise indicazioni. Gli studenti sono comunque in grado di analizzare i testi narrativi e poetici proposti durante l'anno nei loro contenuti fondamentali. Alcuni possiedono una maggiore padronanza lessicale e sono in grado di costruire discorsi organizzati, altri, anche se meno abili, riescono comunque ad esporre in modo ordinato e sufficientemente preciso. La produzione scritta non risulta sempre adeguata alle competenze richieste per lo svolgimento dell'esame di stato: spesso ci si accontenta dell'esposizione di idee superficiali, non adeguatamente organizzate in funzione di una tesi e in alcuni casi sono presenti lacune nell'uso di un lessico preciso, dell'ortografia e della sintassi. Il profitto è mediamente più che sufficiente. Gli alunni poco partecipi e motivati hanno conseguito solo (e alcuni di loro parzialmente) gli obiettivi minimi.

Metodi

Il metodo di insegnamento ha privilegiato la centralità dell'apprendimento dello studente mirato al progressivo conseguimento delle competenze declinate in abilità e conoscenze. Sono state utilizzate le seguenti tipologie di lezione: - Presentazione schematica a cura del docente, soprattutto in occasione dell'introduzione a movimenti ed autori - Lezione interattiva o lavoro di gruppo in occasione della lettura diretta dei testi e dell’ analisi e decodifica - Pratica organizzata dell'esposizione orale, della lettura e della produzione scritta

Strumenti Libro di testo, Giornali, Sussidi audiovisivi, Internet

Attività di recupero: In itinere

Contenuti

MODULO 1 - Il vero nel romanzo della seconda metà dell’Ottocento

Positivismo, Naturalismo, Verismo Auguste Comte – Gli stadi della conoscenza umana Giovanni Verga - biografia, opere Vita dei campi – Rosso Malpelo – Fantasticheria – prefazione Amante di Gramigna I Malavoglia – prefazione – incipit: la famiglia Toscano – l’addio di ‘Ntoni Novelle rusticane Mastro-don Gesualdo

MODULO 2 - Il Simbolismo poetico e la narrativa decadente

Il contesto storico: la seconda metà dell'Ottocento La crisi del razionalismo, il Decadentismo La nascita della poesia moderna I fiori del male di Baudelaire – i poeti maledetti La poesia in Italia Il superuomo D’Annunzio – la vita come un’opera d’arte – poetica Le laudi – Alcyone – La sera fiesolana Pascoli - biografia, opere, poetica La poetica del fanciullino

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Il fanciullino: passo riportato dal testo in uso Myricae – Novembre – Temporale – Il tuono – Lavandare – X Agosto Canti di Castelvecchio – La mia sera – Il gelsomino notturno Le Avanguardie storiche (cenni) – Il Futurismo

MODULO 3 - Il romanzo del Novecento

Il contesto storico: la seconda metà dell'Ottocento e i primi due decenni del Novecento Il nuovo romanzo psicologico di fine Ottocento Il romanzo sperimentale d'inizio Novecento Svevo - biografia, opere, poetica, La coscienza di Zeno – La vita è una malattia Pirandello - biografia, opere, poetica, il teatro (esclusa ultima fase) L'umorismo - passo riportato dal testo in uso Novelle per un anno – Il treno ha fischiato, la patente Il fu Mattia Pascal – Premessa II – In giro per Milano -La lanterninosofia Uno, nessuno centomila - cenni Maschere nude –Il giuoco delle parti – temi -trama, visione della della rap-presentazione teatrale e lettura ultima scena Sei personaggi in cerca d'autore – temi, trama e lettura ultima scena

MODULO 4 - Nuove frontiere della poesia

I caratteri della poesia novecentesca Le linee di sviluppo Ungaretti - biografia, opere, poetica L’allegria – - Il porto sepolto – I fiumi – San Martino del Carso – Veglia – Fratelli – Allegria di naufragi Il dolore – Non gridate più - Mio fiume anche tu (solo alcuni versi a titolo esemplificativo) L'ermetismo Quasimodo - biografia, opere, poetica Erato e Apollion – Ed è subito sera Giorno dopo giorno – Alle fronde dei salici Montale - poetica Ossi di seppia – Non chiederci la parola – Meriggiare pallido e assorto

LABORATORIO DI SCRITTURA E PRODUZIONE

Verso l’esame di stato: Tipologia A, B, C, D Progettazione testi multimediali

VERIFICHE E VALUTAZIONI Orali, scritte (tipologie prima prova, analisi del testo, semi strutturate)

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per ciascun descrittore di abilità testato nelle diverse prove si attribuisce una valutazione articolata in 4 livelli. I livelli sono fasce di prestazione: l’indicazione della corrispondenza con il voto, dunque, non è da intendersi in modo meccanico, ma come risultato di un attento e più articolato processo di valutazione. Il voto viene attribuito in decimi. Il voto finale viene attribuito alla fine di un periodo di osservazioni e di prove eterogenee.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. .................................................................................. ………………………………………………….

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DISCIPLINA: STORIA

Docente: Prof Perego Donatella

Libro di Testo: Brancati, Pagliarani, Voci della storia e dell'attualità, la Nuova Italia

Ore di lezione al 15.05.2017 61

Breve profilo didattico della classe

La maggior parte degli studenti ha dimostrato interesse e ha partecipato attivamente alle lezioni, altri hanno avuto bisogno di costanti e continue sollecitazioni; anche l'impegno non è stato per tutti costante e, in diversi casi, legato ai momenti di verifica.

Obiettivi didattici Le conoscenze e le abilità richieste per poter sostenere l'esame di Stato sono state acquisite con un profitto medio sufficiente. Alcuni alunni si sono distinti per la capacità di fare collegamenti e di approfondire le tematiche proposte, mentre altri, che incontrano ancora qualche difficoltà nel formulare collegamenti, compensano questa carenza con uno studio mnemonico. L'esposizione orale è sufficientemente corretta. Gli studenti che padroneggiano meglio gli strumenti espressivi riescono a costruire discorsi organizzati e a formulare collegamenti, gli altri, nella maggior parte dei casi, sono comunque riusciti, attraverso le attività proposte, a ottenere risultati sufficienti.

Metodi

Il metodo di insegnamento ha privilegiato la centralità dell'apprendimento dello studente e ha mirato al progressivo conseguimento delle competenze declinate in abilità e conoscenze. Gli studenti sono stati stimolati ad avere un ruolo attivo nella costruzione del sapere storico, inteso come capacità di osservare, valutare e confrontare i fatti storici in una dimensione diacronica e sincronica.

Strumenti

Libro di testo Giornali Sussidi audiovisivi Internet

Attività di recupero: In itinere

Contenuti

MODULO 1

L’età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale L'imperialismo e le relazioni internazionali Gli stati europei all'inizio del Novecento, la polveriera balcanica L'Italia di Giolitti (sintesi) La prima guerra mondiale Il genocidio degli Armeni Le condizioni di pace

MODULO 2

L’età dei totalitarismi La rivoluzione russa, lo stalinismo Le difficoltà economiche e sociali dopo il conflitto in Italia La questione fiumana, il biennio rosso Il fascismo movimento, L'avvento del fascismo La fase “legalitaria”, il delitto Matteotti Il fascismo regime: leggi fascistissime e repressione La politica economica del regime fascista La crisi del '29, il New Deal L'impero, i Patti lateranensi, la propaganda, la riforma della scuola Le condizioni della Germania dopo la Grande guerra Hitler e l'ideologia nazista Le ripercussioni della crisi del '29 Hitler al potere I motivi del consenso La persecuzione degli Ebrei in Germania e in Italia Il concetto di totalitarismo Il totalitarismo imperfetto Totalitarismi a confronto I fascismi in Europa L'impero militare in Giappone

MODULO 3

La seconda guerra mondiale Caratteristiche, cause, inizio L'intervento dell'Italia e la guerra parallela

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L'andamento della guerra Lo sbarco in Sicilia e l'Italia divisa Le resistenze La liberazione e la fine della guerra Il processo di Norimberga, i principi di Norimberga

MODULO 4

L'Italia repubblicana e l'Europa dopo la Seconda guerra mondiale (cenni) Il referendum istituzionale La Costituzione

VERIFICHE E VALUTAZIONI Orali, scritte

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le prove, orali e scritte, vengono valutate in base agli indicatori di compe-tenza. Il voto viene attribuito in decimi. Il voto finale viene attribuito alla fine di un periodo di osservazioni e di prove eterogenee.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. ................................................................... ………………………………………………

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DISCIPLINA: INGLESE

Docente: Prof Bertolini Simona

Libro di Testo: - P. Gherardelli, E. Wiley Harrison , New in Design , ed. Hoepli - M. Bartram, R. Walton, Venture 2, ed. Oxford

Ore di lezione al 15.05.2018 87 ore

Breve profilo didattico

della classe

Durante l’anno scolastico la classe ha mostrato impegno ed interesse alquanto altalenanti e anche la partecipazione in classe non è sempre stata attiva e collaborativa. Solo nell’ultimo periodo, con l’avvicinarsi dell’Esame, la maggior parte di loro ha cercato di porre rimedio alle lacune nella propria preparazione. Non mancano, comunque, all’interno della classe elementi seri e motivati, che hanno lavorato con costanza e impegno, raggiungendo risultati discreti e in alcuni casi buoni.

Obiettivi didattici realizzati

Nonostante il tentativo di colmare le carenze linguistiche , permangono lacune evidenti, che non hanno portato tutti gli studenti a sviluppare adeguatamente le competenze richieste. Lo studio è risultato prevalentemente mnemonico e quindi spesso l’esposizione manca di fluidità e di un’adeguata rielaborazione personale. Le lacune pregresse hanno avuto una ricaduta negativa soprattutto a livello di competenza di produzione, sia scritta che orale. Mediamente sufficiente risulta la conoscenza dei contenuti trattati relativi al settore di indirizzo, anche se alcuni studenti hanno solo parzialmente raggiunto gli obiettivi minimi a causa di disinteresse e impegno inadeguato nello studio.

Metodi

Lezione frontale, lezione partecipata, peer-to-peer education, uso del libro di testo, esercitazioni collettive o in gruppi, attività didattiche in collaborazione con assistente madrelingua (15 ore), esercizi online in laboratorio

Strumenti

Libri di testo Schede di approfondimento dei contenuti tecnici e di revisione delle strutture morfosintattiche fornite dall’insegnante Internet/ LIM (video- materiale iconografico)

Attività di recupero:

In itinere, soprattutto finalizzato al recupero delle conoscenze e competenze grammaticali. Attività di peer-to-peer in piccoli gruppi.

Contenuti

Technical English

(Indesign)

MODULO T. E. 1 -

Illustration and design

Comic books and graphic novels (p. 119) Tattoo Art (p. 122) + History of Tattoos (scheda) Children’s books and illustrations (p. 124) Pop-up books (p. 127)

MODULO T. E. 2 -

Audio-visual

What is a storyboard? Shooting board vs client board ( p. 131); Early storyboards (p. 132) The making of a computer-animated film: “Brave” (p. 133)

MODULO T. E. 3 –

A look at art history

The poster as a form of art: Jules Chéret and Henri de Toulouse-Lautrec; Art Nouveau (scheda); analysing the poster “La Goulue” (scheda) Pop art (scheda) Analysing two paintings: “Ophelia” by J.E. Millais and “Three musicians” by P. Picasso (p. 147)

MODULO T.E. 4 –

Market and Design

Designing for the market (p. 155) Mass-market style (p. 157)

MODULO T.E. 5 –

Online Design

Web Design (p. 165) Mobile Web Design (p. 168) Social Network Design (p. 170)

MODULO T. E. 6

How to promote yourself

How to write a CV; filling in the Europass CV The cover letter (cenni) Job interview (il presente modulo è stato svolto in compresenza con l’insegnante madrelingua)

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Language Skills and

Grammar (Venture 2)

MODULO 1

Grammar revision

Passive forms: present and past 1st, 2nd and 3rd conditionals; wish Present perfect simple vs Present perfect continuous

MODULO 2

Learning English

Talking about past abilities: could – was/were able to – managed to Verb patterns: to or -ing

MODULO 3

Global disasters

Reported speech; reported questions Tell vs say

MODULO 4

Business success

Passive forms: all tenses

MODULO 5

Feelings

Checking or confirming information: question tags Talking about mistakes in the past: should have

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Sono state svolte due prove scritte secondo la tipologia dell’Esame di Stato (tipologia mista B-C); prove di comprensione e produzione scritta e prove strutturate/semi-strutturate sugli aspetti morfosintattici della lingua. Sono state inoltre effettuate prove orali relative ai contenuti della microlingua.

CRITERI di VALUTAZIONE

Per le prove orali si sono considerati i seguenti indicatori : -capacità di comprendere le richieste in lingua -conoscenza dei contenuti e del lessico tecnico specifico -efficacia comunicativa e capacità di rielaborazione personale. Nelle prove scritte si sono valutati: -conoscenza dei contenuti e loro organizzazione -aderenza alle richieste formulate nella traccia -correttezza grammaticale e lessicale -efficacia comunicativa e capacità di rielaborazione Nella valutazione finale si è tenuto conto anche di: -impegno nello studio e nel lavoro domestico -partecipazione all’attività didattica -progresso rispetto al livello di partenza

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE ………………………………………….. ……………………………… …………………………………………..

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DISCIPLINA: MATEMATICA

Docente: Prof.ssa Masciulli Ermelinda

Libro di Testo:

P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni – Lineamenti.Math- Ghisetti e Corvi – Vol.4 e Vol.5

Ore di lezione al 15.05.2018 87 ore

Breve profilo didattico della classe

La classe si è mostrata eterogenea per senso di responsabilità, conoscenze pregresse, impegno e disponibilità al dialogo educativo. Circa la metà degli alunni ha partecipato con interesse alle attività svolte dimostrando un costante impegno nello studio che ha permesso il raggiungimento di risultati soddisfacenti e, in certi casi, eccellenti. Altri alunni hanno conseguito esiti non sempre accettabili a causa delle lacune di base, della frequenza irregolare, di una partecipazione non adeguata durante le lezioni, di un metodo di studio per lo più meccanico e, soprattutto, della discontinuità nell’applicazione e nello studio della disciplina. Gli obiettivi disciplinari e didattici, stabiliti in sede di programmazione iniziale, sono stati mediamente raggiunti dalla maggior parte degli alunni.

Obiettivi didattici realizzati In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Gli alunni conoscono i principi, i concetti, i termini, le regole, le procedure, i metodi, le tecniche fondamentali e più importanti dell'Analisi (o Calcolo) differenziale e integrale che riguardano i seguenti moduli (v. Contenuti):

− Grafici ed equazioni delle funzioni notevoli

− Derivata di una funzione: definizione, interpretazione geometrica, proprietà e calcolo.

− Le primitive di una funzione

− Integrazione indefinita delle funzioni

− Integrali definiti

− Calcolo di aree ABILITA’ Gli alunni :

− sanno tracciare il grafico di funzioni notevoli

− sanno calcolare le derivate delle funzioni semplici, composte e inverse

− sanno ricavare le primitive delle funzioni elementari partendo dalla co-noscenza delle derivate fondamentali;

− sanno applicare le regole di integrazione per calcolare l’integrale indefinito

− sanno calcolare l’integrale definito di una funzione continua;

− sanno applicare il calcolo integrale per il calcolo di particolari aree COMPETENZE:

− Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organiz-zare e valutare informazioni qualitative e quantitative.

− Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti algoritmici per affrontare semplici situazioni problematiche, proponendo opportune soluzioni.

− Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nell’attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

Metodi

Gli argomenti sono stati trattati inizialmente attraverso lezioni frontali, aperte agli interventi individuali, per fornire agli allievi una visione organica dell’argomento proposto, schematizzando i concetti più complessi, al fine di consolidare la formazione di un percorso mentale ed espositivo logico e deduttivo. Successivamente, al fine di acquisire e consolidare le conoscenze, le competenze e le capacità, sono stati risolti numerosi esercizi graduati in difficoltà, svolti sempre in modo ragionato e sostenuti dalla comprensione delle procedure da seguire.

Strumenti

Sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici:

• testi in adozione

• appunti, sintesi, lezioni e materiale multimediale, schemi, schede di lavoro.

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Durante le prove scritte gli studenti hanno potuto avvalersi dell’ausilio di una calcolatrice non programmabile.

Attività di recupero:

• Recupero in itinere

• Sportello didattico Durante l’anno scolastico largo spazio è stato dedicato al recupero sia dei prerequisiti fondamentali per affrontare il percorso didattico in modo adeguato e sia allo svolgimento e correzione di esercizi di graduale difficoltà.

Contenuti

MODULO 1 FUNZIONI NOTEVOLI

Definizione di funzione. Grafici di funzioni notevoli (Grafici delle funzioni razionali di primo e secondo grado, delle funzioni trascendenti).

MODULO 2 DERIVATA

Definizione di rapporto incrementale e di derivata di una funzione. Significato geometrico del rapporto incrementale e della derivata di una funzione in un punto. Teoremi sul calcolo delle derivate (solo enunciato): derivata del prodotto di una costante per una funzione, derivata della somma algebrica di funzioni, derivata del prodotto di funzioni, derivata della potenza di una funzione, derivata del quoziente di due funzioni. Derivate fondamentali. Derivata delle funzioni composte. Derivata delle funzioni inverse. Derivate di ordine superiore.

MODULO 3 INTEGRALE INDEFINITO

Definizione di primitiva. Definizione di integrale indefinito. Linearità dell’integrale indefinito: I. della somma di due funzioni continue; I. del prodotto di una costante per una funzione continua; I. della combinazione lineare di funzioni continue. Integrazioni immediate. Integrale di x elevato a esponente reale; I. della funzione esponenziale; I. delle funzioni goniometriche; I. delle funzioni le cui primitive sono le funzioni inverse circolari; integrale delle funzioni la cui primitiva è una funzione composta. Integrazione per decomposizione. Integrazione per parti (con dimostrazione) Integrazione di funzioni razionali. Integrazione delle funzioni fratte.

MODULO 4 INTEGRALE DEFINITO

Definizione di integrale definito di una funzione continua. Proprietà degli integrali definiti: additività dell’ I. d. rispetto al dominio di integrazione; I. d. della somma di funzioni continue; I. d. del prodotto di una costante per una funzione continua; I. d. della combinazione lineare di funzioni. Calcolo dell’I. d.; Teorema della media (senza dimostrazione) e interpretazione geometrica. Il valor medio; Formula del calcolo dell’i.d. (Leibniz – Newton); Matematica nella storia: la nascita del concetto di Integrale.

MODULO 5 CALCOLO DI AREE

Area della superficie compresa fra il grafico di una funzione e l’asse x; la funzione è in parte positiva o nulla e in parte negativa; Area della superficie delimitata da due funzioni.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Durante l’anno scolastico le verifiche sono state scritte, orali e strutturate con riferimento particolare alle tipologie previste dall’Esame di Stato. È stata effettuata una simulazione della terza prova nella quale è stata adottata la seguente tipologia mista: - 5 Quesiti a risposta multipla - 2 Quesiti a risposta aperta La griglia di correzione e la prova di simulazione sono allegate al Documento.

CRITERI di VALUTAZIONE

Gli studenti sono stati valutati considerando il livello di conoscenze, competenze e capacità raggiunto, la correttezza nel calcolo e l’uso appropriato del linguaggio specifico della disciplina. Nella valutazione finale si è tenuto conto anche dei seguenti elementi: progressione rispetto alla situazione di partenza; impegno, interesse e partecipazione all’attività didattica.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE ………………………………………….. ……………………………… …………………………………………..

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DISCIPLINA: PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE

Docente: Prof LEGNANI SILVIA

Libro di Testo:

COMPETENZE GRAFICHE - CLASSE 5 – ED. CLITT

Ore di lezione al 15.05.2018 113

Breve profilo didattico della classe

La classe nell’insieme ha raggiunto un livello di preparazione più che sufficiente: in particolare la classe si è dimostrata poco interessata ai contenuti teorici e metaprogettuali privilegiando gli aspetti operativi. Le numerose assenze hanno inoltre costretto a continue proroghe delle consegne e causato un rallentamento delle attività didattiche.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Conoscenze: La maggior parte degli alunni ha raggiunto un livello di conoscenze tecniche di base nell’insieme sufficiente anche se permane qualche lacuna di base dovuta ad una attenzione discontinua e ad uno studio poco costante. Competenze: Gli studenti hanno acquisito un livello di competenze tecniche di base e metaprogettuali nell’insieme più che sufficienti. Capacità Gli alunni dimostrano di aver acquisito un livello di maturità ed autonomia nella gestione del progetto accettabile.

Metodi

Lezioni frontali e interattive, attività di tutorial e videotutorial, esercitazioni pratiche problem solving

Strumenti

Computer, Internet, software dedicati: Software Adobe: Illustrator, Photoshop, Muse, Indesign; Open Source: Blender.

Attività di recupero: In itinere

Contenuti

MODULO 1 LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA MULTIMEDIA E CROSSMEDIALITÀ

UDA1- La comunicazione integrata d’impresa UDA2- Comunicazione ATL e BTL UDA3- La campagna pubblicitaria: tipologie e classificazioni UDA4- CLIL: The advertising campaign

MODULO 2 IL CONTESTO, ELEMENTI METAPROGETTIALI

UDA1-Fondamenti di marketing UDA2- La copy strategy UDA3- I format dell’annuncio - Il linguaggio pubblicitario UDA4- Le nuove frontiere del marketing UDA5- CLIL: the advertisement: graphic elements and the copy strategy UDA6- CLIL: Marketing e marketing mix UDA7- CLIL: Guerrilla marketing

MODULO 3 PACKAGING DESIGN

UDA1- Fondamenti di packaging design UDA2- Composizione grafica bi e tridimensionale - La presentazione del prodotto: realizzazione di un mock-up digitale UDA3- Principi di animazione 3D: la presentazione del prodotto in coerenza con la brand image

MODULO 4 IL WEB

UDA1- Il web elementi tecnici di base. Le raccomandazioni del W3C UDA2- La comunicazione online UDA3- Progettazione di un sito. Il linguaggio HTML e CSS

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Esercitazioni pratiche e integrate con i contenuti teorici, verifiche di teoria, simulazioni esame di stato.

CRITERI di VALUTAZIONE

Rispetto del brief e delle specifiche progettuali, completezza dei contenuti e degli elaborati, ordine e organizzazione del materiale, chiarezza dei contenuti, rispetto dei tempi.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. ................................................................... ………………………………………………….

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DISCIPLINA: LABORATORI TECNICI

Docente: Prof Codocente

LEGNANI SILVIA CAMARDO CESARE

Libro di Testo:

Ore di lezione al 15.05.2018 158/198

Breve profilo didattico della classe

La maggior parte degli studenti ha dimostrato interesse e curiosità per le tematiche proposte impegnandosi in maniera costante nelle attività laboratoriali, un gruppo esiguo ha manifestato meno interesse e maggiore discontinuità nell’impegno e nella partecipazione. Nell’insieme gli studenti hanno dimostrato discrete capacità tecniche e sufficienti capacità di teamworking.

Obiettivi didattici realizzati Conoscenze: Gli alunni hanno raggiunto un livello di conoscenze tecniche di base sufficienti e hanno compreso in maniera adeguata l’uso dei diversi strumenti. Competenze: Gli studenti hanno acquisito un discreto livello di competenze tecniche di base. Capacità Gli alunni hanno sviluppato una sufficiente autonomia esecutiva.

Metodi Lezioni frontali e interattive, attività di tutorial, esercitazioni pratiche, esercitazioni problem solving.

Strumenti

Computer, Internet, software dedicati: Adobe Indesign, Illustrator, Photoshop, Muse, Blender

Attività di recupero: In itinere

Contenuti

MODULO 1 LA COMUNICAZIONE INTEGRATA TRA GRAFICA E MULTIMEDIALITÀ

UDA1- Dal progetto del logo alla comunicazione integrata Uso software: Adobe, Illustrator, Photoshop, blender

MODULO 2 PRODUZIONE CROSSMEDIALE

UDA1- Dal moodboard all’immagine di prodotto Uso software: Adobe, Illustrator, Photoshop, blender

MODULO 3 TECNICHE DI ANIMAZIONE E MODELLAZIONE 3D

UDA1- Elementi di modellazione 3D - Le basi del rigging UDA2- GAME DESIGN (interdisciplinare con Tecnologia dei Processi di Produzione): TEAMWORKING: Sviluppo del modello 3D del personaggio di gioco Uso software: Adobe Illustrator e Photoshop, Blender

MODULO 4 ELEMENTI DI EDITORIA DIGITALE

UDA1 -GAME DESIGN (interdisciplinare con Tecnologia dei Processi di Produzione): TEAMWORKING: Sviluppo del Game Design Document e presentazione finale software: Adobe Indesign, Illustrator e Photoshop, Blender

MODULO 5 IL WEB

UDA1- Sviluppo di un sito Adobe Muse: Illustrator e Photoshop

VERIFICHE e VALUTAZIONI Esercitazioni pratiche e verifiche di teoria.

CRITERI di VALUTAZIONE

Rispetto del brief e delle specifiche progettuali, completezza dei contenuti e degli elaborati, ordine e organizzazione del materiale, chiarezza dei contenuti, rispetto dei tempi.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. ................................................................... ………………………………………………….

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DISCIPLINA: TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE Docenti:

Prof. Fabio Mattia (docente) Prof.ssa Marzia Barbiero (codocente ITP)

Libro di Testo: Dispense e materiali forniti dai docenti

Ore di lezione al 15.05.2018 81

Breve profilo didattico della classe:

La classe ha affrontato i diversi moduli dimostrando un interesse prevalentemente omogeneo per i contenuti teorici e i progetti proposti. Il percorso svolto ha portato a un costante miglioramento delle abilità e competenze individuali, nonché una buona capacità di lavoro di gruppo che ha visto maturare un discreto senso di responsabilità. Si sono raggiunti mediamente buoni risultati nelle competenze tecnico-pratiche, con alcune punte di eccellenza.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Analizzare i fabbisogni di materiali, servizi, attrezzature ed impianti necessari per la produzione. Gestire progetti e processi secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. Identificare eventuali problematiche di un impianto o di un prodotto e proporre soluzioni. Utilizzare piattaforme per la collaborazione e condivisione di informazioni in rete. Valutare la qualità e la conformità del prodotto finale.

Metodi: Lezioni frontali e partecipate. Esercitazioni individuali e in gruppo, simulazioni e problem solving.

Strumenti: Computer in ambiente Mac e software dedicati. Videoproiettore. Internet, reflex digitale, camcorder, registratore audio, luci per l’illuminazione da set.

Attività di recupero: Recupero in itinere.

Contenuti:

MODULO 1 -

I prodotti seriali dalla tv tradizionale ai format per le nuove piattaforme del web. Sviluppo di un concept per una web series.

MODULO 2 - Storia ed evoluzione della fotografia e della comunicazione visiva.

MODULO 3 -

Il game design: storia ed evoluzione dei videogiochi, caratteristiche progettuali, sviluppo di un game concept.

MODULO 4 -

Illuminazione del set e color correction: luci, schemi di illuminazione, postproduzione digitale nella fotografia e nel video. Esercitazioni pratiche di illuminazione.

MODULO 5 - Copyright e copyleft.

VERIFICHE e VALUTAZIONI:

Verifiche al termine delle Unità Didattiche svolte attraverso prove pratiche e scritte. Sviluppo di progetti in modalità individuale, di lavoro di gruppo e interdisciplinare, ai fini della valutazione della competenza, dell’autonomia, della responsabilità e del lavoro in team.

CRITERI di VALUTAZIONE:

La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove, dell'acquisizione di capacità, competenze e abilità, della completezza e della puntualità nella consegna degli elaborati. Si valutano inoltre la correttezza nell'utilizzo di strumenti adeguati e delle procedure attuate.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. ................................................................... ………………………………………………….

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DISCIPLINA: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

Docente: Prof.ssa Ilaria Bambini

Libro di Testo:

Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi, di Angelo Picciotto – inEdition 2015

Ore di lezione al 15.05.2018 104

Breve profilo didattico della classe

La classe ha dimostrato poco interesse o curiosità per la maggior parte degli argomenti proposti. Buona parte degli alunni ha mantenuto una condotta non adeguata nei confronti delle lezioni e dell'insegnante; sono stati pochi gli alunni che hanno manifestato interesse e una partecipazione più attiva e costante.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Conoscenze: Buona parte degli alunni ha raggiunto un livello di conoscenze buono, mentre la parte restante si è dimostrata non adeguata.

Abilità: Buona parte degli alunni ha acquisito un buon livello di maturità ed autonomia nella gestione dello studio e nei metodi di lavoro opportuni.

Competenze: Buona parte della classe ha acquisito un discreto livello di consapevolezza di un’attività aziendale e dei metodi di lavoro, distinguendo ogni fase del ciclo di produzione con le necessarie competenze tecniche; il resto della classe ha acquisito competenze sufficienti.

Metodi

Lezioni frontali ed interattive, ricerche individuali, cooperative learning, schemi riassuntivi, video presentazioni dei cicli di produzione nelle aziende grafiche.

Strumenti

Videoproiettore, email, internet, slide di sintesi, quiz online a risposta chiusa.

Attività di recupero: In itinere.

Contenuti

MODULO 1 – L'azienda

UDA 1 – Le Tipologie di Aziende

• secondo il fine a cui tendono

• secondo il grado di sviluppo

• secondo la natura del soggetto

• secondo la forma giuridica

• società di persone

• società di capitale UDA 2 – Le Funzioni d’Impresa

• funzioni maggiori

• funzioni minori UDA 3 – Alta Direzione

• definizione degli obiettivi

• organizzazione della produzione

• assunzione e formazione di personale qualificato

• controllo

• Consiglio di Amministrazione

• Direzione Generale

• Direzione Operativa UDA 4 – Organizzazione dell’Azienda

• organigramma gerarchico

• organigramma funzionale

• organigramma gerarchico-funzionale UDA 5 – Classificazione delle Aziende Grafiche

• aziende a ciclo completo e service

• su commessa

• editoriali

• per modelli non editoriali

• per processo continuo

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MODULO 2 – Organizzazione dei processi produttivi

UDA 1 – Il Capitale e i Fattori Produttivi

• capitale sociale e di credito

• capitale finanziario

• capitale di cessione

• capitale di liquidazione e di funzionamento UDA 2 – Il Finanziamento

• con vincoli di credito

• con vincoli di capitale

• autofinanziamento UDA 3 – I Costi

• l’ammortamento

• primo costo, costo di produzione, costo complessivo e costo economico-tecnico

• costi figurativi

• l’interesse di computo

• costi costanti e costi variabili

• calcolo del costo a copia

• costo ora Nucleo Produttivo UDA 4 – I Ricavi

• fattura e fatturato

• bolla d’accompagnamento o DDT

• diagramma di redditività e il punto di pareggio UDA 5 – L’Azienda e il Mercato Grafico

• entipologia dello stampato

• classificazione degli stampati

• mercato borsistico: la domanda e l’offerta

• gara d’appalto e regimi di mercato

• prezzo di vendita e prezzo di equilibrio Progetto interdisciplinare: Il Mercato dei Videogiochi

UDA 6 – L’Amministrazione

• bilancio di società

• bilancio d’esercizio

• l’inventario

MODULO 3 – Gestione dei processi produttivi

UDA 1 – La Gestione

• l’esercizio

• l’equilibrio economico

• il reddito

• il bilancio

• i rischi aziendali UDA 2 – Le Politiche d’Impresa

• autorità e responsabilità

• pubbliche relazioni

• fornitori, rappresentanti, clienti, massa UDA 3 – Il Marketing

• scopi del marketing

• azioni promozionali

• la pubblicità

• le 4P e il marketing mix UDA 4 – La Funzione Produttiva

• tipologie di prodotti

• l’organizzazione del sistema produttivo

• produzione e capacità produttiva

• programmazione della produzione

• curve di produzione

• studio dei tempi e dei metodi

• manutenzione

• il flussogramma committente-azienda

MODULO 4 – I Layout di produzione

UDA 1 – Gli Impianti Industriali Grafici

• tipologie di impianti

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• la potenzialità produttiva

• costruzione a sviluppo orizzontale

• costruzione a sviluppo verticale

• elementi per il progetto di un impianto

• lo spazio operativo UDA 2 – Layout di Produzione

• attività industriale a processo intermittente

• attività industriale a processo ripetitivo

• attività industriale per processo continuo

• layout per processo

• layout per prodotto

• pro e contro delle due tipologie di layout

MODULO 5 – Come si realizza uno stampato

UDA 1 – Dall’Ordine alla Commessa

• il preventivista

• la commessa

• dati generali e dati specifici

• il preventivo

• il consuntivo UDA 2 – Impostazione dello Stampato

• le segnature

• formato minimo indispensabile

• formato del foglio di stampa

• numero di copie, numero di pagine e tiratura

• grammatura

• formato della macchina

• senso di fibra

• tipologie di allestimento

• inchiostro e numero dei colori

• lavori extra UDA 3 – Calcolo di un Preventivo

• calcolo dello spreco di carta

• calcolo della carta e del relativo costo

• calcolo del costo per l’avviamento

• calcolo del costo per la stampa

• calcolo delle lastre e del relativo costo

MODULO POTENZIAMENTO – a cura del Prof. Marco Offredi

Creazione di un Curriculum Vitae e un Portfolio creativi per le aziende

• il documento come strumento di comunicazione visiva (cenni);

• analisi di alcuni esempi;

• produzione e revisione periodica degli elaborati;

• valutazione finale;

VERIFICHE e VALUTAZIONI Verifiche scritte e orali.

CRITERI di VALUTAZIONE

Argomentazione, completezza e chiarezza dei contenuti, conoscenza degli argomenti, capacità di esporre i concetti analizzati.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. ................................................................... ………………………………………………….

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DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE

Docente: Prof Salvatore Racalbuto

Libro di Testo:

SPORT e Co. Corpo movimento salute competenze L.Fiorini S. Bocchi E. Chiesa S. Coretti Marietti Scuola

Ore di lezione al 15.05.2018 Totale ore 62

Breve profilo didattico della classe

Classe molto eterogenea per qualità psicomotorie. Gli alunni poco motivati all’apprendimento, disponibili al dialogo educativo ed autonomi da un punto di vista operativo, hanno partecipato alle attività proposte con impegno discontinuo, entusiasmo ed un interesse abbastanza costante. Le abilità conseguite risultano nel complesso discrete e in alcuni casi più che buone con qualche punta ottimale. Le conoscenze teoriche sono generalmente Discrete.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Essere in grado di sopportare fisicamente e psicologicamente sforzi di media ed elevata intensità ed essere consapevoli del percorso effettuato per conseguire tale miglioramento. Conoscere e saper eseguire esercizi specifici per il miglioramento della forza dei diversi distretti muscolari, della mobilità articolare e delle capacità coordinative. Utilizzare alcune espressioni del linguaggio corporeo non abituali. Praticare autonomamente uno o più giochi di squadra con conoscenza della tecnica e del regolamento. Svolgere ruoli di direzione, organizzazione e gestione di tornei. Essere in grado di scegliere autonomamente un corretto stile di vita. Conoscere gli argomenti di studio trattati.

Metodi

Esercitazioni individuali, a coppie, in gruppo, con piccoli e grandi attrezzi, con percorsi, circuiti, giochi pre-sportivi e sportivi.

Strumenti

Piccoli e grandi attrezzi Ambienti operativi: palestra, palestrina, campo esterno

Attività di recupero: Recupero in itinere

Contenuti

MODULO 1 -

Potenziamento fisiologico: resistenza, forza, mobilità articolare, velocità, coordinazione, equilibrio, ritmo.

MODULO 2 -

Sport di squadra principali e sport minori, gestione autonoma di tornei sportivi. Atletica: Salto in alto, getto del peso, velocità e corsa ad ostacoli.

MODULO 3 -

Attività musico-espressiva: creazione ed esecuzione di piccole combinazioni su base musicale

MODULO 4 -

Salute e benessere: assunzione di comportamenti finalizzati ad una salute attiva; Teoria: Doping, Anfetamine, Epo e allenamento in altura, Abuso di sostanze steroidi e anabolizzanti. Acool, Fumo, Cannabis, LSD, Cocaina, Ecstasy, HIV - AIDS. Capacità di proporsi e portare a termine incarichi

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Osservazione costante durante lo svolgimento delle attività, prove pratiche, teoriche e prove scritte.

CRITERI di VALUTAZIONE

La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove, dei progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, della partecipazione e dell’impegno dimostrati.

RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. .

............................................................... ………………………………………………

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DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Prof Prof. ZANELLO ANDREA

Libro di Testo: Simonetta Pasquali, Alessandro Panizzoli, “SEGNI DEI TEMPI“ VOLUME UNICO editrice LA SCUOLA, BRESCIA

Ore di lezione al 15.05.2018 N° 27 ore

Breve profilo didattico della classe

Durante l’anno scolastico tutti gli alunni hanno mostrato interesse ed attenzione alle lezioni; non tutti hanno partecipato attivamente; un gruppo di ragazzi ha mostrato una buona capacità di confronto e di riflessione critica. Si sono impegnati in modo adeguato e con entusiasmo alle attività proposte. La classe ha raggiunto un profitto DISTINTO.

Obiettivi didattici realizzati

• Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.

• Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo.

• Descrivere i vari significati di Amore ed analizzare le forme della sua espressione. riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo

• Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali, dell’affettività, della sessualità e del Matrimonio e la lettura che ne dà il cristianesimo.

• Motivare la centralità dell’elemento LIBERTA’ nel pensiero etico-cristiano mettendolo in relazione con RESPONSABILITA’ e VERITA’.

Metodi

L’IRC si è svolto a partire: A. - dall’esperienza vissuta dagli alunni sollecitandone la partecipazione

attiva; B. - da documentazione storica e contenutistica oggettiva; C. - dalla ricerca personale e/o di gruppo.

Strumenti

Oltre al libro di testo si sono utilizzati: la Bibbia, Documenti magisteriali ed encicliche (Gaudium et Spes, Phersonae Humanae, Humanae Vitae, Familiaris Consortio, Veritatis Splendor, Caritas in Veritate), Consultorio di Pastorale Familiare, brevi dispense, articoli, dossier e video .

Contenuti

MODULO 1 -

1. Differenza e passaggio dall’Amicizia all’Amore fra uomo e donna. 2. I diversi significati di Amore nella cultura e nella società. 3. Ciò che è fondamentale perché nel rapporto di coppia cresca l’Amore

vero.

MODULO 2 - 1. Il rapporto sessuale nel rapporto di coppia: nella scala dei valori, il sesso

deve seguire all’intesa affettiva e spirituale. 2. Il valore della Verginità.

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RAPPRESENTANTI IL DOCENTE …………………………………………………. ................................................................... ………………………………………………….

MODULO 3 -

1. Il significato del Sacramento del Matrimonio secondo la Religione Cattolica e la sua interpretazione della Sessualità, con riferimenti biblici e ai documenti del Magistero.

2. Il Matrimonio civile e la convivenza.

MODULO 4 -

1. L’aborto (con riferimento alla legge 194), l’eutanasia e la posizione della Chiesa Cattolica.

2. Etica dei metodi naturali e degli anticoncezionali

MODULO 5 - 1. La manipolazione genetica, la fecondazione medicalmente assistita

(legge 40), la clonazione, HIV e le problematiche di bio-etica

VERIFICHE e VALUTAZIONI Si sono effettuate 1 valutazione nel primo trimestre e 2 nel secondo pentamestre.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nelle valutazioni si è tenuto conto:

• della capacità di riflessione, di approfondimento e di rielaborazione critica e personale dei contenuti appresi;

• della capacità di utilizzare correttamente i linguaggi specifici;

• dell’interesse dimostrato come risposta alla motivazione;

• dell’impegno nel lavoro in classe;

• della partecipazione come contributo allo svolgimento delle lezioni;

• del grado di maturazione espresso nel rapporto relazionale con i coetanei e con gli adulti nell’ambito della vita scolastica.

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2-ALLEGATI:

SIMULAZIONE PROVE D’ESAME

2.A- PRIMA PROVA

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

Per la prima prova si sono messe a disposizione dell ’alunno sei ore per la stesura del testo e sono state

somministrate le seguenti tracce

I Simulazione prima prova Esame di Stato a.s. 2017/2018

Tipologia A – Analisi del testo

Ammazzare il tempo di Eugenio Montale, da Auto da Fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966.

Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a carattere di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, con il futuro status di Berlino o con l'eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d'ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà l'umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semi distrutto che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d'oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l'uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c'è un'uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all'uomo d'oggi e di domani.

Non penso all'automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l'uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.

Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell'uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l'uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero.

“Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.

Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (prima ed. 1956) e Auto da fé (prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.

1.Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?

2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all'espressione “ammazzare il tempo”.

2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?

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2.4 Noti nel testo la presenza dell'ironia? Argomenta la tua risposta.

2.5 Esponi le tue osservazioni personali in un commento di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di

attualità/inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

Tipologia B – Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: La letteratura si fa indagine sociale e documento umano I sentimenti stessi dell'uomo vanno descritti come il risultato di un processo meccanico, chimico o fisico: "il vizio e la virtù sono prodotti come il vetriolo e lo zucchero". L'opera d'arte, come ogni espressione umana, è il risultato di tre fattori: quello ereditario (race), l'ambiente sociale (milieu) e il momento storico (moment). È evidente il concetto di determinismo: il comportamento non è legato alla libera scelta dell'uomo, ma è condizionato da fattori a lui esterni, come l'educazione, l'ambiente sociale, le malattie, i bisogni economici. Hippolyte Taine, La filosofia dell’arte, 1864

Il metodo usato dai naturalisti venne definito determinismo perché, tendeva a stabilire un rapporto quasi necessario fra le condizioni esterne della creazione (soprattutto l'ambiente sociale e politico) e la creazione medesima. Tale metodo influenzò fortemente la genesi del naturalismo francese ed europeo. La psicologia è ridotta a semplice fisiologia: i rapporti psicologici dell'uomo dipendono dalla sua condizione fisica. I racconti devono quindi essere costruiti con distacco, come se si trattasse di casi clinici: l'artista deve raccogliere i documenti umani, studiarli e descriverli con la stessa freddezza dei medici di fronte alla malattia. Alberto Asor Rosa, Storia europea della Letteratura italiana, vol. III, Einaudi, Torino, 2009

Il fascio di luce che usciva dall'Assommoir si rifletteva nelle pozze del lastrico, in cui la pioggia produceva un continuo ribollìo di bollicine. E lei, ogni qualvolta la porta si apriva e si chiudeva con lo strepito dei suoi cardini di ottone, si scostava un poco e andava a guazzarci dentro. Finalmente si diede della stupida, spinse la porta e andò diritta al tavolino di Coupeau. […] «To'! Sei proprio tu! Ohi vecchia» gridò il lattoniere, quasi strozzato da uno scoppio di risa. «Ah! Questa sì che è da ridere! Vero che è da ridere? » Tutti ridevano, Scarpone, Bibì Braciola, Boccasciutta, detto Beve senza sete. Sì, la cosa sembrava loro spassosa: perché non lo sapevano neppure loro. Gervasia se ne stava là in piedi, un po' stordita e siccome Coupeau le pareva piuttosto in buona, si arrischiò a dire: «Lo sai che dobbiamo andare in quel posto? Bisogna affrettarsi; saremmo ancora in tempo di vedere qualche cosa». «Ma io non mi posso mica alzare, sono incollato qui, oh! Non scherzo mica, sai,» riprese Coupeau, che

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rideva sempre.

«Prova, se vuoi persuadertene; tirami per un braccio, con tutta la tua forza, in nome di Dio| Più forte. Issa, lo vedi, è stata quella carogna di papà Colombe a inchiodarmi su questo sgabello». Gervasia si era prestata al gioco, e quando gli lasciò il braccio, i compagni trovarono ch'era stato un così bello scherzo, che si buttarono gli uni sugli altri, ragliando e sfregandosi le spalle come gli asini quando li si striglia. Il lattoniere aveva la bocca spalancata a segno che gli si vedeva giù giù fino all'ugola.

«Bestia che non sei altro!» disse finalmente. «Puoi anche sederti un minutino, no? Si sta meglio qui che fuori a prender l'acqua. Già, già, non sono tornato a casa… ma vedi ho avuto altro da fare. Inutile mettere il muso, sai… tanto è lo stesso. E voialtri, su, fatele un po' di posto». «Se la signora volesse accettare i miei ginocchi, starebbe sempre un po' più al tenero», disse galantemente Scarpone. Gervasia, per non tirarsi addosso l'attenzione degli altri avventori, prese una seggiola e si mise a sedere a tre passi dal tavolino. Guardò quello che bevevano gli uomini: raspa-in-gola, luccicante nei bicchieri come l'oro, e ce n'era sulla tavola una pozzarella, trabocco della colmatura, in cui Boccasciutta, detto Beve senza Sete, intingeva il dito scrivendo poi a grosse lettere un nome di donn: «Eulalia».

Trovò Bibì Braciola parecchio malandato, più magro di un chiodo. Scarpone aveva un naso in fioritura, una vera dalia azzurra di Borgogna. Erano piuttosto repellenti tutti e quattro, con quelle sudice barbe, ispide e ruvide come spazzolini di orinale, i cenci di bluse che mettevano in mostra e le manacce nere protese, con le unghie orlate di lutto. Per la verità, però, in loro compagnia si poteva ancora stare, che era dalle sei che sbevazzavano, si comportavano tuttavia come si deve, non erano giunti ancora a perdere ogni ritegno. Emile Zola, L'Assomoir, 1877

Caro Farina, eccoti non un racconto, ma l'abbozzo di un racconto. Esso almeno avrà il merito di essere brevissimo, e di esser storico - un documento umano, come dicono oggi - interessante forse per te, e per tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore. Io te lo ripeterò così come l'ho raccolto pei viottoli dei campi, press'a poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazione popolare, e tu veramente preferirai di trovarti faccia a faccia col fatto nudo e schietto, senza stare a cercarlo fra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore. Il semplice fatto umano farà pensare sempre; avrà sempre l'efficacia dell'esser stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle sensazioni che sono passate per la carne; il misterioso processo per cui le passioni si annodano , si intrecciano, maturano, si svolgono nel loro cammino sotterraneo, nei loro andirivieni che spesso sembrano contraddittori, costituirà per lungo tempo ancora la possente attrattiva di quel fenomeno psicologico che forma l'argomento di un racconto, e che l'analisi moderna si studia di seguire con scrupolo scientifico. Di questo che ti narro oggi, ti dirò soltanto il punto di partenza e quello d'arrivo, e per te basterà, - e un giorno forse basterà per tutti. Noi rifacciamo il processo artistico al quale dobbiamo tanti monumenti gloriosi, con metodo diverso, più minuzioso e più intimo. Sacrifichiamo volentieri l'effetto della catastrofe, allo sviluppo logico, necessario delle passioni e dei fatti verso la catastrofe resa meno impreveduta, meno drammatica forse, ma non meno fatale. Siamo più modesti, se non più umili; ma la dimostrazione di cotesto legame oscuro tra cause ed effetti non sarà certo meno utile all'arte dell'avvenire. Si arriverà mai a tal perfezionamento nello studio delle passioni, che diventerà inutile il proseguire in cotesto studio dell'uomo interiore? Giovanni Verga, Prefazione a "L'amante di Gramigna", 1880

Nei primi anni post-unitari la questione meridionale, intesa come il problema dell'arretratezza economica ma anche sociale e politica del sud, non fu argomento di discussione. Altri problemi infatti sorsero tra il nord e il sud Italia, così gravi da minacciare la stessa unità appena raggiunta. Dal 1861 al 1865 si sviluppò in Basilicata, in Molise, in parte dell'Abruzzo, della Calabria e della Puglia il cosiddetto fenomeno del "brigantaggio". Organizzati in bande i briganti attaccavano i paesi, saccheggiavano negozi e davano fuoco agli edifici comunali, per poi fuggire nelle campagne o sulle alture. Si trattava di un fenomeno molto esteso, che coinvolse migliaia di persone e che ebbe moltissimi fiancheggiatori nel meridione e che fu espressione di un profondo disagio maturato in ampi strati della popolazione meridionale all'indomani dell'unificazione. I briganti erano il simbolo del malcontento dei contadini e della massa popolare che aveva attivamente partecipato ai moti risorgimentali nella speranza d'ottenere cambiamenti importantisotto il profilo economico e sociale e che era ora delusa nelle sue aspettative. L'annessione piemontese non aveva

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infatti portato per loro nessun miglioramento della situazione, lasciando immutati i rapporti di forza tra popolo e i ricchi borghesi proprietari della terra: dall'unità anzi erano venuti per loro solo danni, poiché era stato introdotto la coscrizione obbligatoria e erano state inasprite le tassazioni.

Marco Unia, La questione meridionale: dal 1861 dibattiti infiniti, 2007

E il sangue che fumava ed ubriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! - Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli!- Don Antonio sgattaiolava a casa per le scorciatoie. Il primo colpo lo fece cascare colla faccia insanguinata contro il marciapiede. - Perché? perché mi ammazzate? - Anche tu! al diavolo! –

Un monello sciancato raccattò il cappello bisunto e ci sputò dentro. - Abbasso i cappelli! Viva la libertà! - Te'! tu pure! - Al reverendo che predicava l'inferno per chi rubava il pane. Egli tornava dal dir messa, coll'ostia consacrata nel pancione. - Non mi ammazzate, ché sono in peccato mortale! - La gnà Lucia, il peccato mortale; la gnà Lucia che il padre gli aveva venduta a 14 anni, l'inverno della fame, e rimpieva la Ruota e le strade di monelli affamati. Se quella carne di cane fosse valsa a qualche cosa, ora avrebbero potuto satollarsi, mentre la sbrandellavano sugli usci delle case e sui ciottoli della strada a colpi di scure. Anche il lupo allorché capita affamato in una mandra, non pensa a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia. - Il figliuolo della Signora, che era accorso per vedere cosa fosse - lo speziale, nel mentre chiudeva in fretta e in furia - don Paolo, il quale tornava dalla vigna a cavallo del somarello, colle bisacce magre in groppa. Pure teneva in capo un berrettino vecchio che la sua ragazza gli aveva ricamato tempo fa, quando il male non aveva ancora colpito la vigna. Sua moglie lo vide cadere dinanzi al portone, mentre aspettava coi cinque figli (...)

Il giorno dopo si udì che veniva a far giustizia il generale, quello che faceva tremare la gente. Si vedevano le camicie rosse dei suoi soldati salire lentamente per il burrone, verso il paesetto; sarebbe bastato rotolare dall'alto delle pietre per schiacciarli tutti. Ma nessuno si mosse. Le donne strillavano e si strappavano i capelli. Ormai gli uomini, neri e colle barbe lunghe, stavano sul monte, colle mani fra le cosce, a vedere arrivare quei giovanetti stanchi, curvi sotto il fucile arrugginito, e quel generale piccino sopra il suo gran cavallo nero, innanzi a tutti, solo. Il generale fece portare della paglia nella chiesa, e mise a dormire i suoi ragazzi come un padre. La mattina, prima dell'alba, se non si levavano al suono della tromba, egli entrava nella chiesa a cavallo, sacramentando come un turco. Questo era l'uomo. E subito ordinò che glie ne fucilassero cinque o sei, Pippo, il nano, Pizzanello, i primi che capitarono. Il taglialegna, mentre lo facevano inginocchiare addosso al muro del cimitero, piangeva come un ragazzo, per certe parole che gli aveva dette sua madre, e pel grido che essa aveva cacciato quando glie lo strapparono dalle braccia. Da lontano, nelle viuzze più remote del paesetto, dietro gli usci, si udivano quelle schioppettate in fila come i mortaletti della festa. Dopo arrivarono i giudici per davvero, dei galantuomini cogli occhiali, arrampicati sulle mule, disfatti dal viaggio, che si lagnavano ancora dello strapazzo mentre interrogavano gli accusati nel refettorio del convento, seduti di fianco sulla scranna, e dicendo - ahi! - ogni volta che mutavano lato. Un processo lungo che non finiva più. I colpevoli li condussero in città, a piedi, incatenati a coppia, fra due file di soldati col moschetto pronto. Le loro donne li seguivano correndo per le lunghe strade di campagna, in mezzo ai solchi, in mezzo ai fichidindia, in mezzo alle vigne, in mezzo alle biade color d'oro, trafelate, zoppicando, chiamandoli a nome ogni volta che la strada faceva gomito, e si potevano vedere in faccia i prigionieri. Alla città li chiusero nel gran carcere alto e vasto come un convento, tutto bucherellato da finestre colle inferriate; e se le donne volevano vedere i loro uomini, soltanto il lunedì, in presenza dei guardiani, dietro il cancello di ferro. E i poveretti divenivano sempre più gialli in quell'ombra perenne, senza scorgere mai il sole. Ogni lunedì erano più taciturni, rispondevano appena, si lagnavano meno. Gli altri giorni, se le donne ronzavano per la piazza attorno alla prigione, le sentinelle minacciavano col fucile. Poi non sapere che fare, dove trovare lavoro nella città, né come buscarsi il pane. Il letto nello stallazzo costava due soldi; il pane bianco si mangiava in un boccone e non riempiva lo stomaco; se si accoccolavano a passare una notte sull'uscio di una chiesa, le guardie le arrestavano. A poco a poco rimpatriarono, prima le mogli, poi le mamme. Un bel pezzo di giovinetta si perdette nella città e non se ne seppe più nulla. Tutti gli altri in paese erano tornati a fare quello che facevano prima. Giovanni Verga, Libertà, da Novelle rusticane, 1883

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2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: La condizione giovanile fragile e spavalda. Mentre da una parte ultimamente si nota una stabilizzazione del consumo medio pro-capite per la popolazione adulta, dall’altra si assiste ad un preoccupante incremento dell’uso o dell’abuso di bevande alcoliche fra i giovani. In Italia solo il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dichiara di non avere bevuto negli ultimi tre mesi, ciò significa che il 74 % ha bevuto almeno una volta alcolici o superalcolici. (...) Le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all’utilizzo di alcolici sono: l’iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l’avventura, l’imprevisto, l’iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i costi. Tutti i dati rilevati fino ad ora evidenziano l’aumento del consumo di alcol al crescere dell’età e in particolare un salto significativo dopo i 18 anni, il che evidenzia una correlazione positiva con l’aumentare della capacità economica, l’ingresso nel mondo del lavoro e la maggior possibilità di occasioni di incontro sociale. Un dato particolarmente preoccupante è che se si confrontano i consumi dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni con quelli della popolazione adulta si può notare come i primi mostrino una frequenza più episodica, ma un consumo generalmente più elevato, con forti bevute che si prolungano magari per intere nottate. http://www.sostanze.info/articolo/alcolismo-e-giovani-statistiche Chi è lo sconosciuto seduto sui banchi delle nostre scuole, sperduto nel labirinto dei centri commerciali, intento ad ascoltare e produrre una musica mai sentita prima d’ora, in cerca di se stesso, apparentemente disinteressato a ciò che gli adulti hanno da dirgli? Malato di fragilità narcisistica, sostenuto da una spavalderia irriverente e da un’indifferenza corrosiva, il nuovo adolescente ha una creatività inattesa che lo aiuterà a crescere. Gustavo Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo, Ritratto dell'adolescente di oggi Il primo grande ostacolo che deve risolvere un ragazzo è quello di separarsi dagli oggetti più cari e abbandonare la rappresentazione infantile che ha di sé stesso. In queste circostanze può venire in soccorso della mente adolescente un processo di splendente creatività, che dà vita a nuovi ed impensati oggetti, spalanca nuovi canali espressivi. I processi cognitivi sono così indirizzati verso la speranza che esista un futuro in cui si realizzerà il progetto e il valore segreto che lo porterà verso l’età adulta. Gustavo Pietropolli Charmet, La mente adolescente che crea e distrugge LE DIFFERENZE TRA TRASGRESSIONE E VIOLENZA IN ADOLESCENZA. Per capire il significato psicologico dei comportamenti violenti nel corso dell’adolescenza, innanzitutto è opportuno distinguere tra la normale tendenza dell’adolescente alla trasgressione e le più gravi manifestazioni di comportamenti violenti che indicano la presenza nell’adolescente di una vera e propria personalità antisociale. La trasgressività, infatti, è una caratteristica normale e generalizzata durante l’adolescenza. Essa solitamente si manifesta attraverso l’uso di droghe leggere, piccoli atti di vandalismo, il non pagare il biglietto sull’autobus, il bere alcolici, il commettere piccoli furti nei negozi, ecc… Statisticamente 7/8 ragazzi su 10 commettono reati perseguibili penalmente. La maggioranza dei reati commessi dagli adolescenti sono i furti. I crimini violenti sono meno del 10%. il 50% degli adolescenti considera un valore positivo il commettere un’azione rischiosa, mentre il 60% considera giusto ubriacarsi durante il fine settimana. (...) Durante l’adolescenza il rapporto con le norme familiari e sociali viene ripensato e rielaborato in vista della costruzione di un proprio “Ideale dell’Io”, cioè di quell’insieme di norme di riferimento definite in modo personale e consapevole da parte del soggetto. Questa struttura, nella mente del giovane adulto, dovrebbe sostituire quell’insieme di norme rigide e poco pensate inculcate nella sua mente dalla famiglia e dagli altri ambiti educativi prima dell’adolescenza. In questo senso, la maggioranza delle azioni violente degli adolescenti esprime soltanto un’esigenza evolutiva, una tensione ad essere più che un bisogno ad avere, un modo per affermare la propria autonomia e il proprio coraggio, più che il desiderio di negare le regole del mondo adulto. La presenza dell’adulto, al contrario, è semprefortemente evocata all’interno del gesto trasgressivo, che assume quindi anche il significato di una “funzione di appello” per richiamare l’adulto alle sue responsabilità educative. Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza

L’azione educativa dell’adulto con gli adolescenti trasgressivi dovrebbe essere finalizzata a restituire un senso educativo al gesto provocatorio, riaffermando il valore della norma trasgredita, ma anche, al tempo stesso, esplicitando e riconoscendo il valore sotteso all’azione trasgressiva, in modo da offrire alle legittime esigenze evolutive una possibilità alternativa alla trasgressione. Altre volte, invece, l’azione violenta è più grave ed è espressione di un blocco evolutivo più importante e più difficile da risolvere. In questo caso, essa esprime il disagio di un soggetto che ha una vera e propria personalità violenta e antisociale, correlata con un disagio psichico che nella maggioranza dei casi è direttamente percepibile.

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I ragazzi con una personalità antisociale, infatti, hanno in genere uno stile di vita irresponsabile, un’aggressività soprattutto reattiva, molto spesso, inoltre, essi hanno serie problematiche sociali ed emotive. Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza I giovani oggi formano quella che qualcuno ha chiamato una "generazione invisibile". Scorrendo i risultati delle ricerche italiane sull'argomento, dagli anni ottanta in avanti, ci si accorge che è comune una costante, allarmata denuncia del progressivo ritiro delle giovani generazioni nel privato. Dopo l'euforia movimentista, la maggioranza degli studi non può far altro che sottolineare il fascino che il lato personale, intimo, famigliare dell'esperienza, impietosamente, esercita su di loro: scomparsi i cortei dalle piazze, i giovani abitano il sotterraneo. Nelle profondità impenetrabili del loro "privato" i ragazzi fanno moltissime cose, alcune delle quali estremamente visibili e dalla forte valenza pubblica. Non si tratta quindi di denunciare una degenerazione o una caduta di valori, ma di prendere atto di un conflitto tra visioni differenti del mondo e della società. Per sostenere questa tesi, occorre riflettere sulle crescenti distanze culturali che separano le generazioni: mondi giovanili e mondi adulti evidenziano universi simbolici ed attribuzioni di senso vistosamente diversi, con tutto ciò che ne consegue sul piano della costruzione delle identità individuali. I giovani, agli occhi adulti, si sono trasformati in stranieri. Luca Mori, Laboratorio sociologico - Ricerca empirica ed intervento sociale

Sono sempre di più i ragazzi che si fanno un piercing o un tatuaggio, ma quali sono le persone che sono più attratte da questa moda? Il popolo dei tatuati oggi non comprende solo gli adolescenti ma anche giovani e adulti di entrambi i sessi, appartenenti a contesti sociali ed economici eterogenei, che utilizzano il corpo per motivazioni diverse sia individuali che di gruppo. Coesistono infatti fenomeni di imitazione, di identificazione con modelli, di ricerca individuale, di critica e di opposizione al sistema, di trasgressione, di conformismo, di individuale malessere profondo, ma anche di semplice estetica. http://www.flashgiovani.it/sessualita/approfondimenti/pagina/64/

3.AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Sicurezza e libertà, due esigenze complementari della società contemporanea Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione pericolosa, violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di élite politiche e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine disagi nel comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la violenza senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che l'inconscio ci invia per aiutarci a riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si può ancora, ma per una trasformazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo intero. Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009

Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal presupposto che la sicurezza è la base di un’esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla percezione del "limite alla libertà", che è tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da vicino. «Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un limite alla libertà di qualcuno che percepiamo diverso da noi – esordisce il ministro Amato –, consideriamo quel limite meno restrittivo. Ma se esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa in corso tra Usa e Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra negli Stati Uniti. Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».

«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso espellere dal Paese coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l’espulso può ricorrere alla Corte europea di Strasburgo se nel Paese di destinazione c’è violazione dei diritti umani». Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una parte ci sono i diritti umani dell’espulso. Dall’altro, invece, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi l’espulsione?».

C’è la presa di coscienza, allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che possono mettere a repentaglio diritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico, dunque.

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Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato - prosegue il ministro -: il terrorismo internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una comunicazione internazionale capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-altro è diventata illusoria». Di conseguenza nasce spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole chiedere a tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo, essendo quest’ultimo un fenomeno completamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa una minaccia, non esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal potenziale illimitato che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi di massa»

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

L’Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell’uomo, delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto. La Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici, economici e sociali - dei cittadini dell’Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i politici a elaborare la normativa in questo campo e a sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti fondamentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di spostarsi liberamente da un paese all’altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la carta d’identità quando si recano in un altro paese dell'UE. ..... Importanti diritti sono riconosciuti anche ai cinque milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state elaborate procedure comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o l'integrazione dei nuovi arrivati. Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l’Unione europea per sfuggire a guerre, persecuzioni e catastrofi naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati membri cercano soluzioni comuni a sfide comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e procedure per i richiedenti asilo, che determinino le modalità per presentare la domanda di asilo e Le autorità competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il ruolo delle autorità nazionali nell’assolvere queste responsabilità. Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla base di diverse normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da tener conto delle priorità e delle esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno resi più efficaci. L'UE punta anche a creare partenariati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le condizioni di vita in tali paesi. L’Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all’immigrazione clandestina. Nel 2005 ha istituito l’agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli Stati membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all’interno dell’UE è possibile soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d’ingresso. Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005 Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell’Unione. Ciò significa servirsi di strumenti pratici e giuridici per impedire che le organizzazioni criminali – baroni della droga, trafficanti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite nell’Unione. All’atto pratico, cresce la cooperazione fra le forze di polizia nazionali, specie nel quadro dell’Europol. Un’apposita legislazione è stata adottata per lottare contro il riciclaggio. Essa permette di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a determinate categorie professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di valore pari o superiore a 15 000 euro. Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005 I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha detto semplicemente che il signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per avere maggiore sicurezza. Tutto qui? Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene una limitata compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto seri. Esiste una cornice allarmante: quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con il corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta la possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il terrorismo vengano usati anche per procedimenti per la presunta commissione di altri reati. Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi di dati personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati, costituisce

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un rischio per la riservatezza degli utenti. Ma c'è di più. Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione: fornitura e acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di informazioni. Sottoporre queste attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una società che si dice libera e democratica. Contravvenire all'obbligo della richiesta di autorizzazione è un illecito punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività soggette ad autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei Paesi dove non c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo internazionale è una minaccia gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di questa gravità? Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella società dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono rivelare le nostre idee politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro stato di salute. Se si aggiungono gli header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere la "mappa" completa dei nostri rapporti personali e di lavoro: è il caso di dire "privacy addio". Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Gli scarti nelle società industriali e i rischi che corriamo. Che fare davanti ai problemi di smaltimento Non si tratta solo del danno ambientale che certi rifiuti, a cominciare da quelli radioattivi, producono. È che un modo di intendere la civiltà è entrato in crisi. E ci coinvolge tutti. Occorre perciò capire qual è il grado di responsabilità che abbiamo e che cosa fare senza dover rinunciare ai lati positivi del progresso. PIERGIORGIO ODIFREDDI Ha senso che sia coinvolta la pubblica opinione in faccende tecniche, come l’ubicazione delle scorie nucleari? «Certo! Il pubblico deve poter decidere su una serie di problemi che hanno implicazioni scientifiche e tecnologiche, dalle scorie alla clonazione. Ma per fare questo deve avere un minimo di conoscenza scientifica di base, per poter discernere i pareri degli esperti che le varie parti non hanno difficoltà a esibire, a favore o contro qualunque posizione». Sta dicendo che l’alfabetizzazione scientifica è cruciale? «Sì. Ma in Italia credo che possiate lavorarci solo nelle scuole inferiori e superiori, per come è organizzato il vostro sistema scolastico” Intervista di P. ODIFREDDI al premio Nobel per la Chimica ROALD OFFMANN Una risposta adeguata al problema tecnico delle scorie nucleari non esiste né in Russia né in altri paesi. È, questo, uno degli ostacoli principali allo sviluppo dell’industria atomica in tutto il mondo. Se da un lato le scorie debolmente o mediamente attive possono in qualche modo essere isolate con un certo margine di sicurezza per alcuni decenni (cioè per quel lasso di tempo necessario a indebolire la loro radioattività fino a ordini di grandezza non più pericolosi, grazie a una serie di processi naturali), ciò è impossibile per quanto riguarda le scorie altamente attive e durature, innanzi tutto quelle del plutonio il cui periodo di semidisgregazione raggiunge i 24 mila anni. In nessun posto, né negli Stati Uniti né in Gran Bretagna e neppure in Francia o da noi in Russia si è riusciti a organizzare depositi centralizzati: troppo difficile si è infatti rivelata l’individuazione di formazioni geologiche capaci di garantire un prevedibile margine di stabilità per un periodo di migliaia di anni durante i quali sarà necessario conservare le scorie. La verità è che al momento il problema della conservazione delle scorie nucleari viene risolto in un modo molto pericoloso: con i depositi temporanei nei pressi delle centrali atomiche. Questo è pericoloso per due motivi: i depositi, non protetti da strutture di isolamento perfette come quelle dei reattori nucleari, rappresentano un’irresistibile tentazione per i terroristi. Inoltre, le scorie possono essere utilizzate per estrarre plutonio e costruire delle bombe atomiche primitive, ma perfettamente funzionanti. ALEKSEJ JABLOKOV Il programma italiano dell’energia atomica, già defunto da 16 anni per volontà popolare, ci lascia 53 mila metri cubi di rifiuti nucleari. Altri 2.000 metri cubi di residui radioattivi provengono da ospedali, industrie, laboratori scientifici. Anche se riuscissimo a risolvere in maniera soddisfacente il loro stoccaggio, a pochi chilometri dal nostro confine la proliferazione del combustibile radioattivo procede inarrestabile. La sola Francia crea ogni anno altri 25.000 metri cubi di residui nucleari, di cui 4.000 metri cubi di scorie a lunga

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vita. Scienziati e governi hanno un bell’insistere sull’assoluta sicurezza dei procedimenti di stoccaggio, la paura della gente è irrazionale e sensata al tempo stesso. STEFANO RAMPINI La popolazione del pianeta è triplicata in due secoli, ma la produzione e i consumi materiali sono sestuplicati negli ultimi cinquant’ anni. Nonostante questo continuiamo a comportarci come se il pianeta avesse una capienza infinita per assorbire i resti del nostro banchetto tossico. Ogni italiano, in ogni anno della propria vita, fabbrica. in media 600 kg solo di spazzatura casalinga: di cui 50 kg all’anno di plastiche, 20 kg di metalli, 30 kg di prodotti velenosi non combustibili, 60 kg di vetro (riciclabile, ma con alto consumo di energia e quindi inquinamento). Questi sono solo i rifiuti solidi urbani che escono dalle nostre case, cioè l’ultimo anello di una catena di immondizie più lunga. Bisogna aggiungerci i rifiuti industriali, che in una grande nazione europea come l’Italia si aggirano sui 100 milioni di tonnellate l’anno. STEFANO RAMPINI L’illusione che l’elettronica sia verde in parte deriva dal fatto che molta produzione fisica è stata spostata nel Terzo mondo. Cina e India, Indonesia e Malaysia, sono anche i paesi dove i paesi occidentali di preferenza mandano a morire i vecchi computer, videoregistratori, televisori, frigoriferi, telefonini: altre montagne di ferraglia che salgono all’orizzonte. Le discariche di scorie tossiche che allontaniamo dalla nostra vista, insieme con i rifiuti prodotti dal vigoroso boom economico delle nuove potenze emergenti, ci rimandano indietro invisibili regali velenosi: il mercurio e il piombo, i pesticidi e i diserbanti finiscono nelle grandi vasche della piscicoltura cinese, da cui importiamo pesce surgelato in quantità. STEFANO RAMPINI Dall’olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki che chiuse la seconda guerra mondiale, alla catastrofe della centrale di Cernobyl che segnò l’inizio della fine della guerra fredda, l’energia dell’atomo ha ispirato alcuni dei peggiori incubi del XX secolo. Quelle paure si trasferiscono ad ogni residuo radioattivo che la tecnologia nucleare ci lascia. Gli scienziati spiegano che la confusione è irresponsabile, che è errato accostare nucleare civile e bellico. Ma gli stessi governi occidentali alimentano la paura quando denunciano l’uso duale delle centrali in Iran o in Corea del Nord, lasciando intendere che il confine non è poi così netto. STEFANO RAMPINI La raccolta differenziata dei rifiuti ha cominciato a prender piede quando le comunità locali hanno deciso di opporsi alle discariche e agli inceneritori. Per certi versi si è forse andati troppo oltre nell’opporsi a questi impianti. Ma le ragioni delle rivolte popolari non seguono la ragione dei tecnici di laboratorio. Per altri versi, tuttavia, si è ancora troppo indietro. Perché il problema non è il modo migliore di smaltire le scorie nucleari, industriali o urbane che siano ma quello di non produrle più: di programmare i processi produttivi e il consumo in modo che quello che è scarto per un’impresa o per una famiglia sia fin dall’inizio l’input di un nuovo processo economico. E di non produrre quello che non può essere input per nient’altro (o solo per la produzione di armi di distruzione di massa). Come fa la natura. GUIDO VIALE L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Le città continue, 5 La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall'ultimo modello d'apparecchio. Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero, come dicono, il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse

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solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole più averci da pensare. Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s'espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le cataste s'innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. E` una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne. Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature dell'altro ieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri. Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale, immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. ITALO CALVINO, Le città invisibili Le finalità e i temi del movimento ambientalista si sono gradualmente staccati dalle occasioni concrete e dalle istanze individuali, in ultima analisi facilmente soddisfacibili, approdando ad una protesta generale contro le condizioni e i presupposti dell’industrializzazione medesima. Le occasioni della protesta non sono più esclusivamente casi particolari, minacce visibili e riconducibili ad aggressioni all’ambiente chiaramente imputabili (fuoriuscite di petrolio, inquinamento dei fiumi con gli scarichi industriali, ecc.). Al centro dell’attenzione stanno sempre più le minacce che per i profani non sono né visibili né tangibili, minacce che talvolta non si traducono in atto nel corso della vita di chi le percepisce, ma solo nella generazione successiva. Per quanto ciò possa suonare paradossale, nel movimento ecologista così scientifizzato le occasioni e i temi della protesta sono diventati largamente indipendenti dai promotori della protesta, i profani coinvolti. ULRICH BECK

TIPOLOGIA C – TEMA STORICO

Imperialismo e colonialismo: due fenomeni che contrassegnano la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, fino a sfociare nel drammatico conflitto mondiale. Quali le cause di questi fenomeni e le conseguenze di medio e lungo periodo?

TIPOLOGIA D – TEMA DI CARATTERE GENERALE

La violenza è l'espressione di un modo irrazionale di concepire i rapporti umani, del rifiuto di

soluzioni come la cooperazione e la solidarietà. Si preferisce una

soluzione primitiva e nevrotica costituita dai rapporti di potere. Una società competitiva come

la nostra, basata su rapporti di potere, favorisce negli individui lo sviluppo di sensi di

insicurezza e li abitua a fronteggiare questi sensi di insicurezza con l'aggressività. Negli

esseri umani la violenza è generalmente violenza nei riguardi dei più deboli.

Durata massima della prova: 6 ore.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del tema.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

II Simulazione prima prova Esame di Stato a.s. 2017/2018

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1992 «Io non potevo vedermi vivere. Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire assaltato, allorché, alcuni giorni dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi accadde di sorprendermi all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non poté durare più d’un attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì la spontaneità e cominciò lo studio. Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione d’un estraneo che passasse per via conversando. […] Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando - vivendo - non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio: quello, e non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho riconosciuto. Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non così, in un attimo impensato. Un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no. E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo quell’estraneo ch’era in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava me quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli altri e che io non potevo conoscere; che gli altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano. Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo credevo d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno anch’esso, uno e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo guardavo fisso e immobile negli occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà. Quando così il mio dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.» Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della letteratura del Novecento, compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Novelle per un anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei personaggi in cerca d’autore, Questa sera si recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua produzione si delinea la visione relativistica del mondo e della vita.

1. Comprensione del testo Riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo 2.1 Analizza l’aspetto formale (linguistico, lessicale, sintattico) del testo proposto. 2.2 “Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano” (righe 14- 15). Soffermati sul significato di tale affermazione del protagonista. 2.3 Che cosa intende Moscarda con “la scoperta del centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me”? 2.4 Analizza la conclusione del brano, soffermandoti sulla valenza che i due termini “dramma” e “pazzia” assumono nel brano e nel romanzo in questione. 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo, ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pirandello e/o di altri autori conosciuti.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: L’amicizia. Il grande amico Un grande amico che sorga alto su me e tutto porti me nella sua luce, che largo rida ove io sorrida appena e forte ami ove io accenni a invaghirmi… Ma volano gli anni, e solo calmo è l’occhio che antivede perdente al suo riapparire lo scafo che passava primo al ponte. Conosce i messaggeri della sorte, può chiamarli per nome. È il soldato presago. Non pareva il mattino nato ad altro? E l’ala dei tigli e l’erta (1) che improvvisa in verde ombría (2) si smarriva non portavano ad altro? Ma in terra di colpo nemica al punto atteso si arroventa la quota. Come lo scolaro attardato (3) – né piú dalla minaccia della porta sbarrata fiori e ali lo divagano – io l o seguo, sono nella sua ombra. Un disincantato soldato. Uno spaurito scolaro. Vittorio SERENI, Gli strumenti umani, (in Appuntamento a ora insolita), Einaudi, Torino 1965

(1)Salita; (2) ombríare = far ombra; (3) probabile riferimento allo scolaro François Seurel, personaggio del romanzo di Alain-Fournier Le grand Meaulnes (Il grande amico), che - fisicamente impedito - non può seguire l’amico.

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«Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei volentieri dato la vita. […] Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato da particolari simpatie nei confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta. Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia. […] I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più preziose della vita.» Fred UHLMAN, L’amico ritrovato, Feltrinelli, Milano 1986 «“Che cos’è un amico? È qualcuno che conosciamo a fondo e a cui vogliamo bene comunque”. […] Ma l’amicizia non è soltanto completa conoscenza dell’altro. Occorre necessariamente, per lo sviluppo e la costruzione di questo sentimento, una parte importante di rispetto e ammirazione. Tali qualità risaltano in maniera tanto più autentica in quanto non sono distorte dal gioco della seduzione. All’inizio del rapporto amoroso, la voglia di piacere e di sedurre porta inevitabilmente a qualche menzogna, se pur piccola. Menzogne verbali per rendere più bella la realtà, o menzogne fisiche, sempre per rendere più bella la realtà: ci si pettina, ci si profuma, si fa uno sforzo per apparire migliori. C’è una trasformazione momentanea e non destinata a durare nel tempo, come un pavone che per fare la corte si incollasse addosso magnifiche piume; piume destinate a volar via col vento. Ma i vostri amici non hanno mai visto le vostre piume artificiali: tutto quello che hanno visto, amano, ammirano in voi è reale. C’è una forma di autenticità unica, possente, rassicurante. Non esiste doppio gioco. C’è un essere umano, completo, che è come voi lo vedete. Ed è questa verità assoluta che contribuirà a creare il legame di amicizia. Poiché in fondo, è di amore che parliamo.» Joël DICKER, La verità, soltanto la verità, sull’amicizia, «Corriere della Sera - la Lettura»,18 settembre 2016 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di intervento. Legge 29 maggio 2017, n. 71. “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbulismo”. Art. 1

3. La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche.

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3. Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo. […]

Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127 «Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio compreso, sembra essere la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per compiersi, richiede una vittima, un persecutore e la presenza di spettatori, che possono inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenza attraverso una presenza silenziosa o, ancor peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre gli spettatori potrebbero far cessare l’atto di bullismo non solo intervenendo in modo concreto per favorirne l’interruzione, ma anche semplicemente voltando le spalle alla scena. […] Il web, per sua stessa natura, rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però ripercussioni concrete e da dove non è possibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera dello spazio e quindi non ha senso cambiare classe, scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; di conseguenza, è impossibile sottrarvisi.» Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i persecutori, Mondadori, Milano 2014 «La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è uno dei primi luoghi dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto, suggerimenti e contatti utili. Mentre i casi più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno estreme e sensazionali trovano uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio di sito Internet volto alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito riporta un impressionante numero di storie personali, in cui le vittime di bullismo e cyberbullismo raccontano le loro esperienze, e condividono le loro emozioni.» Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e Associati, Milano 2012 «Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della scuola, grazie alla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri strumenti che consentono la connessione in rete. Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio. I giovani devono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi anche nella vita reale e per un tempo indefinito.» Garante per la protezione dei dati personali, La scuola a prova di privacy, http://ww.garanteprivacy.it/ 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Razzismo. razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari. http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/ «Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare

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una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.» Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016 «Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.» George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992 - Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile. - Perché, babbo? - Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.» Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura. «Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo. Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.» Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014 «Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.» Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 ottobre 2016 «Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.» Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016

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TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Le leggi razziali del ‘38 «Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.» Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari 1996 Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti:

• il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”;

• le misure discriminatorie previste in queste leggi;

• i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;

• le origini storiche dello stereotipo antisemita;

• il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate;

• le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci. Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Competizione sociale e gioco d’azzardo. «Se parole come valutazione, classifica, selezione, merito, prevalgono nel discorso pubblico, indirizzano i programmi politici, improntano il lessico dell’economia, è perché il modello competitivo ha un successo incontrastato. La competizione viene vissuta come la modalità prima di relazione, con se stessi e con gli altri, quasi fosse una legge primordiale. Non c’è più quasi lembo di vita che si sottragga al modello della gara. […] Il paradigma agonistico ha un’estensione e una profondità tali da poter essere considerato uno dei tratti peculiari della nostra epoca. […] Dietro questa fiducia nel calcolo si cela la terribile convinzione che la vita possa essere ridotta a una gara. L’assunzione di questo agonismo, che porta con sé l’obbligo di vincere, ha conseguenze devastanti. Che ne è, infatti, di chi perde? Disagio, depressione, «passioni tristi», come le chiamava Spinoza, scandiscono questa tarda modernità. Ma qui non deve sfuggire un altro fenomeno correlato: il gioco d’azzardo. Chi si sente escluso, avviato alla sconfitta, tenta la mossa estrema. Il «rischia tutto!», messaggio reiterato dalla pubblicità, viene preso alla lettera: si mettono in gioco non solo i soldi, gli averi, ma il tempo, i legami affettivi, la dignità, la vita stessa. Da un lato il gioco d’azzardo appare la rivolta esterna all’agonismo, la scorciatoia per aggirare tutte le gare vincendo d’un colpo, dall’altro ne è solo la versione parossistica che porta quasi sempre alla rovina.» Donatella DI CESARE, Il boomerang dell’agonismo, «Corriere della Sera - la Lettura», 13 marzo 2016 Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

• sul significato da attribuire al c.d. «modello competitivo» che viene oggi imputato alla nostra società, adducendo esemplificazioni in cui – nel contesto sociale – esso si rivela e si rende effettivo;

• se sia fondato l’assunto che questo «modello competitivo» interferisce con le relazioni interpersonali e – in caso affermativo – sulle modalità con cui tale interferenza si manifesta;

• sull’eventuale relazione fra insuccesso nella competizione e pulsione della «mossa estrema»;

• sulle forme del disagio sociale e sulle altre «passioni tristi» che colpiscono i c.d. perdenti, adducendo – se lo ritieni – eventuali esemplificazioni;

• sul fenomeno del gioco d’azzardo, sulle sue cause, sui suoi effetti, sulle responsabilità, sul ruolo della pubblicità.

I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato. Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con un tuo personale approfondimento sugli interessi, occulti e/o palesi, connessi al fenomeno del gioco d’azzardo e sugli interventi che risulterebbero necessari per contrastarlo. Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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GRIGLIA VALUTAZIONE: PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Alunno...........................................................

COMPETENZE: • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per agire l'interazione

comunicativa verbale in vari contesti • Leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo (tipologie A e B) • Produrre testi scritti di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

INDICATORI COMPETENZA

DESCRITTORI

Punti max. 15

LIVELLI

BASSO MEDIO BASSO

MEDIO ALTO

ALTO

I. TESTUALE Impostazione e articolazione complessiva del testo

Aderenza alle consegne (secondo il tipo di prova) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso Ordine nell’impostazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)

1 2

2.5 3

II. GRAMMATICALE Uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico e interpuntivo

Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà Uso consapevole della punteggia-tura in relazione al tipo di testo Correttezza ortografica

1

2

3 4

2,5

III. LESSICALE-SEMANTICA Disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica

Uso di un registro linguistico adeguato Proprietà e ricchezza lessicale

1

2

3 4

2,5

IV. IDEATIVA Capacità di elaborazione e ordinamento delle idee

Scelta di argomenti pertinenti Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo Consistenza e precisione di informazioni e dati Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti adeguati e valutazioni personali non estemporanee

1

2

3 4

2,5

TOTALE PUNTI ___________/ 15

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2.B- SECONDA PROVA:

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI MATURITA’ Lo studente svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte compilando e stampando l’ultima pagina dedicata alle risposte della seconda parte e alla breve relazione della prima. PARTE PRIMA CAMPAGNA PUBBLICITARIA per “NATURALIA - estratti naturali”, affermato brand che opera nel settore dei cosmetici naturali. Si chiede al candidato di studiare, progettare e realizzare la grafica della comunicazione pubblicitaria per l’azienda di fitocosmesi NATURALIA, facendo riferimento alle indicazioni fornite dal brief. Il candidato ha la possibilità di sviluppare il progetto scegliendo una delle seguenti opzioni:

D. Stampa: pagina pubblicitaria (formato A4 da sviluppare in verticale); E. Espositore da banco (formato massimo A3); F. Web: sito (home page e due pagine tipo. Formato 1024x780 pixel); G. Web: banner pubblicitario animato (formato 728x90 pixel).

CONSEGNA: In funzione della scelta il candidato dovrà: - fornire tutto il materiale prodotto nella fase progettuale, (mappa concettuale, bozze/rough, moodboard), che mostri il processo creativo; - redigere una breve presentazione scritta (massimo 10 righe), che presenti il concept del progetto; - fornire il layout finale (realizzato con qualsiasi tecnica). BRIEF DEL PROGETTO Cliente NATURALIA: nasce nel 1977 come laboratorio artigianale di fitocosmesi, oggi è una delle principali aziende italiane del settore della cosmesi, grazie al forte posizionamento legato alla natura e all'uso di estratti vegetali per la realizzazione dei prodotti. La continua innovazione, i rigorosi controlli qualitativi e microbiologici delle materie prime e l’elevato livello qualitativo dei prodotti, fanno di NATURALIA un’azienda leader, un punto di riferimento nel mercato dei prodotti per la bellezza e la cura del corpo, su tutto il territorio nazionale. Altro vanto dell’azienda è l’uso di materie prime coltivate nel pieno rispetto della natura per una cosmesi bio-naturale. Infatti da qualche tempo, NATURALIA ha intrapreso il cammino della certificazione biologica per garantire ai suoi clienti la massima qualità e trarre dalla natura stessa le sostanze funzionali per prendersi cura della pelle. L’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività e la passione per il lavoro si traducono in prodotti d’avanguardia e di alta qualità. Obiettivo: Descrizione del progetto Creazione di una campagna pubblicitaria per NATURALIA che si caratterizzi per un messaggio che ne connoti l'essenza e ne sottolinei la personalità. Si richiede una comunicazione evocativa, sinestesica, che richiami un concetto di bellezza sana e naturale, semplice, pura, ma nello stesso tempo esprima professionalità, impegno e rispetto per la natura e per il benessere naturale. Target Femminile, età 30-65, donne particolarmente sensibili all’uso di prodotti naturali di alta qualità, rispettose dell’ambiente e interessate alla conservazione del patrimonio naturale. Obiettivi di comunicazione Il Target deve capire che:

NATURALIA è un brand che, in più di trent’anni di vita, ha sviluppato una grande esperienza che sintetizza innovazione e ricerca con amore per la natura;

i prodotti nascono da una ricerca delle proprietà degli estratti vegetali (naturalità); NATURALIA ha sede in Italia, terra ricca di bellezza, tradizione, arte e monasteri (luoghi di sapere e di

tradizione farmaceutica) ma ha curiosità ed interesse anche per le essenze tratte da piante provenienti da tutto il mondo. Il Target deve:

essere incuriosito dai prodotti NATURALIA e modificare l'atteggiamento verso la fitocosmesi; aumentare la conoscenza e stimolare la curiosità per i prodotti del brand; Una volta provati i prodotti il cliente deve fidelizzarsi ai prodotti NATURALIA e affezionarsi a ciò che

NATURALIA rappresenta.

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Reason why NATURALIA :

si impegna per realizzare prodotti naturali, delicati, efficaci, con gradevole profumazione; utilizza ingredienti naturali rispettosi della pelle per una bellezza naturale; nasce in Italia grazie ad un impegno che unisce tradizione a innovazione continua; prodotti formulati e realizzati nel rispetto dei più alti standard qualitativi; prodotti studiati per minimizzare i rischi di allergie; prodotti assolutamente non testati su animali; certificazioni internazionali ISO 9001:2000 e ISO14000:2004; Best Innovator 2005.

Vision Naturalia vuole rappresentare il modo semplice e naturale di prendersi cura di sé stessi grazie a piccoli gesti quotidiani. Mission Naturalia propone un’ampia offerta di qualità fatta di prodotti naturali e sicuri, frutto di ricerca e di esperienza. Naturalia crede in un rapporto stretto e sincero con il cliente con cui vuole instaurare un rapporto di fiducia grazie all’offerta di prodotti cosmetici sicuri e di qualità superiore, capaci di offrire benessere e bellezza in modo naturale. Naturalia lega da sempre il suo marchio al rispetto della natura e alla preoccupazione per il benessere delle persone che sanno apprezzare le risorse che la natura è in grado di offrire. Plus L’azienda produce quattro diverse linee di prodotto: - Linea Essenze, - Linea Benessere, - Linea Sunshine, - Linea Bellezza; Ogni linea è caratterizzata da particolari formule ed essenze, scelte per le particolari proprietà in grado di risolvere specifiche esigenze del consumatore. Consumer’s benefit Il consumatore, scegliendo tra le quattro diverse linee di prodotto, è sicuro di utilizzare il prodotto e le essenze naturali più adatte alle sue specifiche esigenze; inoltre il cliente ha la sicurezza di utilizzare prodotti naturali di qualità per la propria bellezza e il proprio benessere naturale nel rispetto della natura. Reason Why Ogni prodotto è in grado di risolvere in maniera naturale uno specifico bisogno grazie alle particolari proprietà

dell’estratto naturale utilizzato. I cosmetici sono realizzati seguendo formulazioni equilibrate a base di pregiati estratti di piante. Il marchio è frutto di ricerche avanzate e di tecnologie scientifiche innovative. Ogni prodotto contiene concentrazioni di oli essenziali puri, estratti dalle piante e dai fiori, scovati in ogni angolo d’Italia e del mondo, secondo le più tradizionali e antiche tecniche di raccolta. Le materie prime sono lavorate in Italia, secondo tecnologie all’avanguardia, ma anche nel rispetto delle migliori tradizioni erboristico-farmaceutiche, per ottenere il meglio da ogni singola pianta. Immagine di marca (brand personality) NATURALIA è:

NATURALE INNOVATIVA SEMPLICE EMOZIONALE ITALIANA

Pianificazione Dei Media

periodici italiani; riviste specializzate di settore italiane; quotidiani italiani; web internazionale.

Allegati

logo in formato vettoriale; foto;

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PARTE SECONDA

1. Fornire una definizione di COPY STRATEGY e una breve spiegazione degli elementi che la compongono.

2. Che cosa si intende con MISSION, VISION E PIANO DI MARKETING aziendale 3. Qual è la definizione del termine “pubblicità” spiega le differenze tra pubblicità sociale e pubblicità

commerciale 4. Analizzare la seguente pagina pubblicitaria descrivendo: le strutture compositive, i formanti plastici

(forma, colore, spazio), l'inquadratura, le figure retoriche e il format.

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COGNOME ………………………… NOME…………………… CLASSE……. DATA ……………. (Pagina da stampare) RELAZIONE PRIMA PARTE: …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................…………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ SECONDA PARTE Risposta Numero___ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................…………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ Risposta Numero___ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................

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ALUNNO………………………………………………………..... Classe ……………….

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI

Nullo basso medio alto

PROGETTUALITÀ

• Organizzazione e completezza delle fasi organizzative e pro-gettuali

1 2 3 4

REALIZZAZIONE

• Aderenza al brief

• Uso appropriato degli stru-menti

• Sviluppo di un prodotto perti-nente ed adeguato

1 2 3 4

AUTONOMIA (capacità organizzativa e decisionale)

• Efficacia delle soluzioni

• Personalità e creatività nelle scelte progettuali

• Capacità decisionale

0,5 1 2 3

PERTINENZA (contenuti testuali)

• Aderenza alla richiesta (con-cept progettuale pertinente)

• Contenuti adeguati e risposte pertinenti e complete

1 2 3 4

TOT

VOTO ……../15

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

SIMULAZIONE SECONDA PROVA PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE Svolgere la prima parte della prova e rispondere a due tra i quesiti proposti nella seconda parte (max 10 righe). Consegnare tutto in formato digitale e cartaceo. PRIMA PARTE Si richiede, dopo avere individuato gli elementi della copy strategy utili alla progettazione e sviluppato il logo, di progettare e realizzare la grafica della campagna pubblicitaria per H2O, azienda che imbottiglia e distribui-sce acqua, seguendo le indicazioni fornite nel brief allegato. Sviluppare il progetto per uno dei mezzi comunicativi a scelta tra: A. Stampa: pagina pubblicitaria da sviluppare in formato A4 verticale con anche proposta per adattamento in doppia pagina (formato PDF); B. Stampa: materiale promozionale, depliant formato A4 a due o tre ante, stampato in bianca e volta; (formato PDF); C. Etichetta per la bottiglia formato da lt. 1,5, dimensioni mm. 293x57 e visualizzata in 3D anche sugli altri for-mati di bottiglia da lt. 1,00 e lt. 0,50 e sul fardello da 6 bottiglie (è possibile utilizzare le foto allegate o svilup-pare mock-up 3D); (layout etichetta formato PDF); D. Social advertising con video 15 sec. per Facebook formato .mp4, .mov o .gif, aspect ratio 16:9 oppure per Instagram formato .mp4 dimensioni possibili: quadrato: 600 x 600 pixel (min.) oppure 1080x1080 (max.), op-pure aspect ratio16:9. Fornire tutto il materiale sviluppato durante l’iter progettuale (moodboard, schemi, mappe concettuali, bozze, layout/finished layout in formato cartaceo e digitale Nativo ed esportato nei formati indicati (trasformare font in tracciati) allegare anche cartella contenente le im-magini. Tutto il materiale deve essere inserito in una cartella nominata con cognome e nome. Stampare l’ela-borato finale (per i video stampare i frame chiave) su formato A4, inoltre redarre una breve presentazione scritta e stampata che presenti il concept creativo del progetto. La prova si svolgerà in 8 ore. Solo dopo la terza ora sarà possibile l’uscita temporanea/definitiva previa consegna dell’elaborato. Non è consentito l’utilizzo di Internet e di qualsiasi dispositivo elettronico che deve essere consegnato, assieme al documento di riconoscimento, prima della prova e ritirato alla consegna finale della prova. Gli elaborati digitali vanno salvati sul proprio desktop e consegnati anche sul computer del docente e quelli cartacei, nominati e pinzati in ordine, consegnati al termine della prova firmando il modulo d’uscita.

Indicazioni per lo svolgimento della prova: BRIEF DEL PROGETTO Immagina, sei accanto alla fonte di una delle acque più leggere al mondo. Sei in alto, a circa 2000 metri, dove l’aria è pura e tutto è incontaminato, anche i pensieri. Lassù, solo la natura ha voce: il fresco respiro delle granitiche Alpi innevate e il richiamo della purezza dell’acqua minerale delle sorgenti. H2O, fondata nel 1990, nasce a grandi altitudini. E dall’alto si può guar-dare lontano: lo Stabilimento di H2O è un modello di avanguardia e sostenibilità nel cuore delle Alpi. L’edificio è costruito secondo i principi di bioarchitettura e della bioedilizia, nel pieno rispetto della natura, ben inserito in un ambiente in cui protagonista rimane la natura. Il suo sito produttivo è d’interesse internazionale, studiato e visitato da grandi multinazionali e importanti aziende del mondo del beverage. I valori della marca L'acqua è la nostra origine, l'origine dell'acqua è la natura: H2O deve proprio alla natura i suoi valori: il ri-spetto per le proprietà organolettiche dell’acqua delle sorgenti, l’impegno per mantenere l’habitat naturale in-tegro e libero da interferenze umane di qualsiasi genere. Alla base della filosofia aziendale c’è il desiderio di proteggere l’ecosistema naturale e l’ambiente credendo a 360 gradi in un futuro Bio. La marca crede ferma-mente in un rapporto con la natura che sappia preservare le sue risorse lasciandola incontaminata. Mission H2O svolge le proprie attività seguendo i risultati di una continua ricerca finalizzata all’innovazione nell’ottica di un crescente rispetto per l’ambiente di cui tutti facciamo parte. In H2O l’innovazione è fisiologica. Innova-zione che nasce dai principi di rispetto per la natura e produzione all’avanguardia grazie al suo stabilimento, gioiello Hi-tech di fama internazionale dove robot e tecnologia avanzata sposano perfettamente le scelte di bioarchitettura e bioedilizia.

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Prodotto La rivoluzione bio del pack. Perfettamente in sintonia con la filosofia aziendale, i laboratori di ricerca H2O sono impegnati in un progetto e in una serie di iniziative rivoluzionarie “per un mondo BIO”, questo progetto ha portato l’innovazione nei pro-cessi di prelievo e imbottigliamento dell’acqua di H2O ma non solo. La marca ha rivoluzionato il mondo del packaging in modo esponenziale: - ha sviluppato un pack ecosostenibile che protegga le grandi qualità intrinseche dell’acqua H2O e contempo-raneamente rispetti la natura dalla nostra Terra. - H2O è il primo marchio al mondo a lanciare nel mass market una bottiglia da 1,5 litri 100% biodegradabile: le Bio Bottle da 1,5 litri e da 1 litro sono le prime e uniche linee di bottiglie compostabili presente in Italia. - H2O Bio Bottle è la prima bottiglia al mondo prodotta con PLA totalmente BIO: un particolare polimero che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante, senza neanche una goccia di petrolio o suoi derivati. Il risultato è una Bioplastica Verde rivoluzionaria perché Biodegradabile al 100% e che in soli 80 giorni torna semplicemente a far parte della natura, come attesta la conformità alla norma EN13432 (di cui si fornisce logo) Obiettivo di comunicazione Creazione di una comunicazione finalizzata a far conoscere: • la rivoluzione nel mondo del packaging dal valore esponenziale: un pack ecosostenibile che protegga le grandi qualità intrinseche di acqua H2O e contemporaneamente rispetti la natura dalla nostra Terra. A fine 2008 H2O è il primo marchio al mondo a lanciare nel mercato una bottiglia da 1,5 litri 100% biodegra-dabile. Anche oggi H2O Bio Bottle da 1,5 litri e da 1 litro è la prima e unica linea di bottiglie compostabili pre-sente in Italia. • Si vogliono sottolineare i valori innovativi del brand sviluppando il posizionamento della marca e veicolando in particolare la sua attenzione per la natura con una comunicazione incisiva che caratterizzi e colga l'es-senza del Brand e una creatività che ne sottolinei l’impegno ed il messaggio “per un mondo più BIO” • Contestualmente l’azienda mira a sensibilizzare l’audience ad un maggior rispetto per l’ambiente in cui vi-viamo migliorando i comportamenti sociali. • L’azienda, grazie al suo carattere innovativo e alla sua capacità di concepire ampi orizzonti, è consapevole del fatto che la pubblicità oltre a promuovere prodotti e marche, sia un potente strumento per proporre modelli di comportamento catturando e divulgando segnali già presenti nella società. Sfruttando il potere persuasivo dell’advertising, decide di coglierne pienamente le responsabilità cercando di divulgare modelli di comporta-mento in sintonia con i suoi valori col fine di trasformarli in forme di emulazione esemplari. Decide quindi di sviluppare una campagna di posizionamento, basata sul lancio del packaging innovativo (bio bottle), incen-trata su un messaggio capace di sensibilizzare l’opinione pubblica ad un maggiore rispetto per l’ambiente. La marca ricerca una creatività focalizzata sui valori del brand che si discosti dalle tradizionali pagine com-merciali veicolando anche un messaggio sociale capace di sottolineare e promuovere: • l’impegno di H2O per l’ambiente; • la necessità di una attenzione sociale per la natura, poiché un comportamento sociale più attento potrebbe attenuare se non risolvere i problemi dell’inquinamento dell’ambiente. • comportamenti sociali più responsabili proponendo modelli di comportamento capaci di cancellare evitando la cattiva abitudine di abbandonare i rifiuti nei boschi. Target Consumatori italiani che associano l’acqua alla natura e desiderano un mondo più pulito, consumatori capaci di compiere i propri acquisti in maniera responsabile, scegliendo i prodotti più attenti alla preservazione dell’ambiente. L’audience a cui si rivolge il messaggio viene concepita considerando però non solo il seg-mento di mercato dei consumatori, ma anche la necessità di proporre nuovi modelli di comportamento sociale “più puliti” modificando la cattiva abitudine perpetrato da molte persone di abbandonare i rifiuti nell’ambiente senza pensare alle possibili conseguenze. Claim La campagna sarà intitolata: “L’ACQUA È CUSTODITA DALLA NATURA. Per un mondo BIO: H2O contro l’abbandono nei boschi”. Le confezioni BIO di H2O nascono proprio dal desiderio di dare un forte contributo per il mantenimento di un mondo più pulito. Numerosi test effettuati in laboratorio hanno dimostrato che questa innovativa Bioplastica derivata da elementi vegetali custodisce e preserva le caratteristiche organolettiche e le qualità dell’acqua H2O, dalla sorgente fino al consumo. Bio Bottle è un vero contenitore naturale che rispetta perfettamente la naturalezza del contenuto. SEMPRE PIÙ BIO Ingeo, il biopolimero di origine 100% vegetale di Bio Bottle, è prodotto da un’azienda americana. L’azienda H2O continua ad investire in ricerca e sviluppo e ha realizzato anche l’intera etichetta della Bio Bottle in Pla

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Bio. Gli studi attuali sono volti alla realizzazione del tappo e del collarino della bottiglia, realizzando la visione di un prodotto 100% naturale, dentro e fuori. IL FARDELLO INVISIBILE Forte della filosofia aziendale che si muove nel rispetto e gratitudine per l’ambiente, madre indiscussa delle qualità dell’acqua, H2O ha già concluso in termini positivi la fase di sperimentazione di un’altra innovazione inesplorata: la sostituzione della plastica che avvolge le confezioni da 6 bottiglie, il fardello, con un semplice raccordo in PLA, ugualmente resistente e pratico, ma in grado di abbattere notevolmente il consumo delle risorse e i materiali da smaltire. Filosofia aziendale Green La filosofia aziendale e le scelte H2O sono orientate alla tutela dell’ambiente e delle risorse: • Lo stabilimento di imbottigliamento è costruito secondo progetti architettonici ecocompatibili con l’ambiente. I materiali principali sono legno e pietra. • L’utilizzo della logistica su rotaia per il trasporto dell’acqua dalla sorgente a tutta Italia. Oggi, parte un treno di acqua al giorno. • Il magazzino e tutta la movimentazione delle merci sono gestiti da robot a guida laser elettrici e non a gaso-lio, quindi a inquinamento zero. Sono stati introdotti nuovi robot fasciatori che permettono un risparmio di pla-stica consistente negli imballi. • Dal 2017 sono entrati in funzione 6 camion alimentati a LNG, il meglio che il mercato attualmente offre in termini di autotrasporto sostenibile, con performance ben 6 volte superiori rispetto al modello diesel euro 6, in termini di abbattimento delle emissioni in atmosfera, anche dal punto di vista acustico. (Plus e consumer’s benefit) Vantaggi per l'ambiente L’Ambiente ama la Bio Bottle per diversi motivi: • perché nasce da fonte naturale e rinnovabile • perché in meno di tre mesi ritorna all’ambiente senza lasciare tracce del suo passaggio • perché non contiene neanche una goccia di petrolio e derivati. La scelta Bio Bottle permette anche: • un risparmio di oltre il 50% di energie non rinnovabili, • l’abbattimento del 60% di emissione di CO2, • l’abbattimento nel processo produttivo di stabilimento del 60% di energia nella fase di produzione delle pre-forme delle bottiglie (fase di essiccazione del granulo), fino al 30% in fase di fusione e del 70% nel ciclo di raffreddamento delle preforme. Bio dall'inizio alla fine La tecnologia e la ricerca per ottenere questi risultati è tanto complessa quanto è facile il suo utilizzo e natu-rale il suo ciclo di vita e smaltimento. SECONDA PARTE 1. Rileggi la traccia relativa al progetto per H2O e considerando anche le tue scelte progettuali individua i se-guenti elementi della copy strategy: - Main promise, Plus e Consumer’s benefit; - Reason why/Supporting evidence; - Tone of voice o mood; - Target group e target audience; - Valori della marca. 2. Definisci le 4P del marketing mix e spiega perché il packaging possa essere considerata la quinta variabile da aggiungere. 3. Definisci il termine pubblicità e spiega quale ruolo gioca la retorica all’interno del messaggio pubblicitario. 4. Spiega che cosa si intende con il termine packaging, perché viene considerato il “silent seller”, spiega quali sono le sue funzioni e cosa si intende con imballaggio primario, secondario e terziario. ALLEGATI Si allegano: - immagini - griglia di valutazione

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INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI

Nullo basso medio alto

PROGETTUALITÀ

(capacità

organizzativa)

• Organizzazione del progetto

• Completezza e pertinenza delle fasi or-

ganizzative e progettuali

1 2 3 4

COMPETENZE PROBLEM SOL-VING (capacità e consapevolezza progettuale)

• Aderenza al brief: sviluppo di un

prodotto pertinente ed adeguato

• Capacità di risolvere i problemi

• Personalità e creatività nelle scelte

progettuali

1 2 3 4

REALIZZAZIONE

(capacità esecutiva)

• Completezza del messaggio in tutte le sue

parti

• uso appropriato degli strumenti

1 2 3 4

PERTINENZA

(contenuti testuali)

• Aderenza alla richiesta: efficacia nelle spiegazioni e nei contenuti testuali

• Contenuti adeguati e chiari, risposte pertinenti e complete

0,5 1 2 3

TOT

____/15

NOTE …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................ …………………………………………………………………………………………………................

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2.C- SIMULAZIONE TERZA PROVA

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

I Simulazione terza prova Esame di Stato a.s. 2017/2018 DISCIPLINA: STORIA

CANDIDATO: …………………………………………..………………… Non sono ammesse cancellature e correzioni Il candidato risponda ai seguenti 2 quesiti a risposta singola (max 10 righe) Quesito 1 punti ……../5 Illustra la posizione dell'Italia all'inizio della Prima guerra mondiale, spiegando di quale alleanza faceva parte precedentemente e le motivazioni delle sue scelte.

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Quesito 2 punti ……../5 Spiega cosa indica l'espressione “fase legalitaria del fascismo” e illustra la strategia politica di Mussolini in questo periodo.

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Il candidato risponda ai seguenti 5 quesiti con risposta a scelta multipla: Quesito 1 punti ……../1 Lo slogan “vittoria mutilata” e l'impresa di Fiume espressero le posizioni a. del governo, che era insoddisfatto di quanto i ministri Salandra e Sonnino avevano ottenuto nei trattati del 1919. b. del governo e dei liberali che rivendicavano la città di Fiume, di popolazione a maggioranza italiana. c. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano Dalmazia e Istria, promesse dal Patto di Londra, e la città di Fiume. d. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano Dalmazia , Istria e la città di Fiume, promesse dal Patto di Londra. Quesito 2 punti ……../1 Di fronte alla prova di forza delle camicie nere che intrapresero la marcia su Roma nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 1922 a. Il presidente del Consiglio, Luigi Facta, e il re Vittorio Emanuele III non furono in grado di organizzare una resistenza armata perché l'esercito si schierò con Mussolini. b. Il re Vittorio Emanuele III chiese di proclamare lo stato d'assedio, ma il presidente del Consiglio, Luigi Facta , si oppose. c. Il presidente del Consiglio, Luigi Facta, presentò a Vittorio Emanuele III il decreto che proclamava lo stato d'assedio, ma il re si rifiutò di firmarlo. d. Il re e il governo appoggiarono Mussolini, assecondando le richieste dei centri di potere: interessi economici, parte dell'esercito, alte gerarchie ecclesiastiche.

Quesito 3 punti ……../1 Sotto il profilo politico subito dopo la1a Guerra Mondiale in Italia si verificò la seguente situazione: 1) Ci fu una riconferma dei vecchi partiti liberali.

• Si assistette all'affermazione dei nuovi partiti di massa (Socialista e Popolare).

• Si sfiorò lo scoppio di una rivoluzione di tipo Sovietico.

• I Nazionalisti presero il potere, sostenuti dai fascisti. Quesito 4 punti ……../1 La Società delle Nazioni, creata nel 1919, si rivelò incapace di regolare pacificamente le controversie tra gli Stati a. per la mancata adesione dei vinti e la scarsità dei mezzi d'intervento b. per la mancanza di risorse economiche c. per la mancata adesione dei vincitori, soprattutto degli USA che difendevano il proprio isolazionismo d. per la piena adesione di vinti e vincitori che spesso si scontravano sulle decisioni da prendere. Quesito 5 punti ……../1 Causa dell'instaurazione del cosiddetto "comunismo di guerra" in Russia fu: 1) Il bisogno di assorbire le eccedenze agricole accumulatesi dopo la cessazione delle ostilità. a. La necessità di fornire armi e approvvigionamenti all'Armata Rossa durante la guerra civile. b. La volontà di contribuire alla ripresa dell'economia della Russia. c. La pressione degli interessi dell'industria bellica.

TOTALE PUNTI ………/15

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I Simulazione terza prova Esame di Stato a.s. 2017/2018 DISCIPLINA: LINGUA INGLESE

Classe:………………………………….

NOME e COGNOME.................................................... DATA..................................................... NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8 1) Outline the production of comic books in the UK. __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________

/5 2) What are the main characteristics of “Art Nouveau”? __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________

/5

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CHOOSE THE RIGHT ANSWER 3) Roy Lichtenstein made use of:

a) …pastel colours and dots

b) …bold and bright colours

c) …the dripping technique

d) …thick brushstrokes

/1

4) A feature length film is:

a) …a film based on superheroes taken from American comic books

b) …a film in which human actors are included in the storyline or narrative

c) …a film which has a running time of at least 90 minutes

d) …a film intended for a specialized audience

/1

5) A sketch is:

a) …a picture made by using paint

b) …a form of modern art

c) …the headline of a drawing

d) …a simple drawing which does not have many details

/1

6) “The graphic agency Chaos Design has created our website”: which of the following sentences has the

same meaning:

a) …Our website was created by the graphic agency Chaos Design

b) …Our website is created by the graphic agency Chaos Design

c) …The graphic agency Chaos Design has been created by our website

d) …Our website has been created by the graphic agency Chaos Design

/1

7) A best seller is:

a) …a book which is extremely popular and has sold in very large numbers

b) …a book dealing with popular topics

c) …an unpublished book

d) …a well-known biography

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DISCIPLINA: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

SIMULAZIONE III PROVA – Tipologia B+C

NOME: ______________________________ CLASSE: __________________

DATA: ___________________

TIPOLOGIA B: IL TESTO AL DI FUORI DELLE RIGHE NON VERRÀ VALUTATO;

NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE.

1 – Dopo aver definito che cos'è il bilancio di un'impresa elenca quelli che conosci

(descrivili in breve).

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2 – Qual è la differenza fra centri di costo produttivi e centri di costo ausiliari?

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TIPOLOGIA C – NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE O RIPENSAMENTI

1 – Il capitale fisso corrisponde al capitale impiegato per...:

[ ] – ...l'acquisto dei fattori anticipati.

[ ] – ...l'acquisto dei fattori strutturali.

[ ] – ...l'acquisto dei fattori correnti.

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[ ] – ...l'acquisto dei fattori produttivi.

2 – Quali società possono essere costituite solo per scopi “di pubblica utilità”?

[ ] – le associazioni

[ ] – le cooperative

[ ] – tutte le non-profit

[ ] – le fondazioni

3 – Che cosa sono le successive?

[ ] – il numero di copie stampate per abbassare il costo a copia.

[ ] – il numero di copie in più da proporre al cliente per abbassare il costo a copia.

[ ] – il costo delle copie totali più quello delle copie non richieste.

[ ] – il costo di ogni copia stampata in eccesso.

4 – Si definisce speculatore...:

[ ] – ...colui che acquista obbligazioni ad alto rischio con la speranza di ottenere un

guadagno elevato nel minor tempo possibile.

[ ] – ...colui che acquista titoli con forti oscillazioni con la speranza di ottenere un

guadagno elevato rivendendoli in breve tempo.

[ ] – ...colui che acquista titoli stabili sul mercato borsistico; guadagno basso ma con

pochi rischi.

[ ] – ...colui che acquista obbligazioni con forti oscillazioni ricavando sempre un

guadagno elevato.

5 – Che cos'è il prezzo di equilibrio?

[ ] – Quando il prezzo eguaglia il valore del prodotto.

[ ] – Quando il valore del prodotto corrisponde al prezzo di vendita.

[ ] – La condizione di compravendita in cui la domanda è pari all’offerta.

[ ] – Il denaro necessario alla compravendita del prodotto.

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INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE

Alunno: Classe: Data:

TIPOLOGIA B

1 – Descrivi le caratteristiche del genere di gioco FPS (“first person shooter” o “sparatutto in prima

persona”):

2 – Descrivi la differenza tra EPISODIO e PUNTATA:

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TIPOLOGIA C

1 – Chi produceva le prime TELEDRAMAS degli anni 1940?

A. Le emittenti televisive.

B. Aziende che producevano sapone.

C. Grandi aziende produttrici di beni di consumo.

D. Le case di produzione cinematografiche di Hollywood.

2 – Cos’è il COMMODORE 64?

A. Il primo videogame prodotto dalla Atari nei primi anni 1970.

B. L’home computer che ha dominato il mercato negli anni 1982-1986.

C. Un dispositivo handheld.

D. Una console di gioco tutt’ora prodotta e commercializzata.

3 – Cos’è il DOCUMENTO DI DESIGN di un videogioco?

A. Un impaginato usato per presentare gli schizzi dei personaggi del gioco.

B. È la prima bozza del libretto di istruzioni del gioco che verrà inserito all’interno della confezione del gioco.

C. Un documento usato per presentare il concept di un videogioco, in tutte le sue parti, a un potenziale pro-

duttore o investitore.

D. Un documento che raccoglie gli elementi grafici (2D e 3D) di un videogioco.

4 – Cos’è l’OTTURATORE?

A. Un dispositivo meccanico o elettronico che controlla la durata del tempo di esposizione del supporto di

registrazione (pellicola, lastra o sensore).

B. Il dispositivo della camera che permette di regolare la messa a fuoco, tramite una ghiera posta sull’obiettivo.

C. Il dispositivo meccanico che permette di regolare l’apertura del diaframma.

D. La funzione della reflex che permette di regolare la temperatura colore.

5 – Quali elementi determinano l’ESPOSIZIONE?

A. Tempo di scatto, diaframma e sensibilità ISO.

B. Diaframma, sensibilità ISO e filtro ND.

C. Tempo di scatto, diaframma e profondità di campo.

D. Tempo di scatto, sensibilità ISO e tipo di obiettivo montato.

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

SIMULAZIONE III PROVA – Tipologia B+C ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

NOME: ______________________________ CLASSE: __________________

DATA: ___________________

TIPOLOGIA B: IL TESTO AL DI FUORI DELLE 10 RIGHE NON VERRÀ VALUTATO;

NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE.

1 – Quali sono le tipologie di allestimento di uno stampato? Descrivile.

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2 – A cosa serve il formato minimo indispensabile? Fai un esempio di come può

essere ricavato per uno stampato A4 (21x29,7).

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TIPOLOGIA C – NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE O RIPENSAMENTI.

1 – Come si definisce il modello gerarchico-funzionale?

[ ] – a struttura piramidale basato sul principio del vertice al comando.

[ ] – a struttura mista con una grande gerarchia e un'organizzazione interna

funzionale.

[ ] – a struttura formale in cui un organo è consulente di un altro.

[ ] – a struttura informale conferendo importanza alla funzione dell'impresa.

2 – Sul diagramma di redditività è possibile visualizzare la rappresentazione di?

[ ] – Costi costanti, costi variabili e il punto di pareggio.

[ ] – Costi totali e il punto di pareggio.

[ ] – I ricavi e il punto di pareggio.

[ ] – Costi totali, ricavi e il punto di pareggio.

3 – il formato del foglio di stampa si riferisce al...:

[ ] – formato definitivo di ogni pagina dello stampato.

[ ] – formato massimo e minimo che una macchina è in grado di stampare.

[ ] – formato del foglio contenente, segnature, bianchi di stampa e di pinza.

[ ] – formato ricavato dall'aggiunta dei bianchi di stampa, contenente le segnature.

4 – indica quale fra le seguenti è una segnatura 2/8 diversi BeV, resa 2:

[ ] [ ] [ ] [ ]

5 – Che cos'è la commessa di lavorazione?

[ ] – è una commessa utile al ciclo di produzione interno all'azienda e contiene dati

specifici sul lavoro da eseguire.

[ ] – è una commessa utile al ciclo di produzione interno all'azienda e contiene dati

generali sul lavoro da eseguire.

[ ] – ordine di un prodotto fatto ad un'azienda da un committente contenente dati

specifici sul lavoro richiesto.

[ ] – ordine di un prodotto fatto ad un'azienda da un committente contenente dati

generali sul lavoro richiesto.

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INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: MATEMATICA

Simulazione del 21.04.2018 - Tipologia B + C Disciplina : Matematica

Candidato : ___________________________________ Classe:5a Sez. __ ITIS GRAFICA e COMUNICAZIONE

Rispondi ai seguenti quesiti a risposta singola:

1. Calcola il seguente integrale indefinito ++

+dx

xx

x

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22

Punti....../5

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________

2. Dopo aver scritto la regola di integrazione per parti applicala al seguente integrale indefinito dxx lnx2

Punti....../5

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________

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Rispondi ai seguenti quesiti con risposta a scelta multipla: Punti....../5

3. A cosa è uguale l’integrale indefinito dxx

− 2

12

cxx

+−− 21

cxxln +−− 22 cx

x++−− 22

1 x

x2

1−−

4. La derivata di xseny 3= è:

xseny 23= xxy sencos3=

xxseny cos3 2= xy 2cos3=

5. Quale delle seguenti uguaglianze è corretta?

csenxxdxcos += cx

xdxln +=1

cedxe xx += −−

cx

dxx +−

=−

2

21

6. La derivata della funzione ( )242 −−= xxlny è :

42

1

−=

xy

24

422 −−

−=

xx

xy

24

12 −−

=xx

y

)xlog(y 42 −=

7. La derivata di una funzione è:

una funzione un numero reale un punto una retta

PUNTEGGIO:……………………/15 VOTO:……………./10

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INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: INGLESE

Classe:………………………………….

NOME e COGNOME.................................................... DATA.....................................................

NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8

2) Why can “Brave” be considered a ground-breaking film?

__________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________

/5

3) What are the main steps a graphic designer should undertake before designing

for the market?

__________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________

/5

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Choose the right answer:

3) Andy Warhol felt particularly attracted by

a) skyscrapers

b) ancient mansions

c) train stations

d) department stores.

/1

4) Pastels are:

e) bright colours

f) new materials

g) pale and soft colours

h) dark colours

/1

5) USP means:

a) the only retailer where you can find a special item.

b) a unique work of art.

c) the identity that distinguishes a product from its competitors.

d) the only occasion an advertiser has to personally sell a product.

/1

6) A shooting board

e) is usually prepared in colour

f) focuses on shot sequences, camera angles and placement

g) is rendered in more graphic details, but contains less technical information

h) contains fewer frames than a client board

/1

7) “The designer should assess the results of market research”: which of the following sentences has the same meaning:

a) The results of market research should be assessed by the designer

b) The results of market research are assessed by the designer

c) The results of market research should are assessed by the designer

d) The results of market research should been assessed by the designer

/1

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TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE

Alunno: Classe: Data:

TIPOLOGIA B

1 – Descrivi i cambiamenti e le caratteristiche principali che si vanno a delineare nelle serie televisive

negli anni 1990:

2 – Descrivi, nel game design, cos’è e a cosa serve l’Interfaccia HUD:

TIPOLOGIA C

1 – Nello schema d’illuminazione a tre punti, cos’è la LUCE CHIAVE (key-light)?

E. La luce, forte e netta, che illumina il soggetto e gli dà volume.

F. La luce utilizzata per schiarire le ombre proiettate dai soggetti.

G. La luce posta alle spalle del soggetto, per staccarlo dallo sfondo.

H. La luce utilizzata unicamente per fare le prove di illuminazione.

2 – Cos’è l’ESPOSIMETRO?

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E. Un dispositivo che permette di regolare la messa a fuoco.

F. La figura professionale che sul set si occupa di regolare le luci.

G. Uno strumento che misura l’intensità della luce e fornisce i valori del diaframma e dell’otturatore per otte-

nere la giusta esposizione.

H. Uno strumento che misura la temperatura colore della luce.

3 – In ambito televisivo, cosa si indica col termine SLOT?

E. Uno spot pubblicitario.

F. Uno spazio libero all’interno di un programma, destinato all’inserimento di un commercial (spot pubblicita-

rio).

G. La durata della puntata o episodio del programma trasmesso.

H. L’unità di tempo che indicato la durata di uno spot pubblicitario.

4 – Cosa si intende, nel game design, con VISUALE OGGETTIVA?

E. La visuale è in terza persona e la camera (MDP) è relativa all’ambiente, fissa, col personaggio che si

muove al suo interno.

F. La visuale è in seconda persona, con la camera (MDP) posta alle spalle del personaggio, quasi sempre in

figura intera.

G. La visuale è in prima persona, con la camera (MDP) posta all’altezza degli occhi del personaggio.

H. La visuale è in seconda persona, con la camera (MDP) posta di fronte al personaggio, inquadrato a mezza

figura.

5 – Cosa fece Joseph Nicephore Niepce nel 1887?

A. Ideò, senza riuscire a realizzarla, la prima reflex digitale.

B. Realizzò la prima fotografia a colori della storia.

C. Realizzò quella che viene considerata la prima fotografia della storia.

D. Realizzò il primo negativo della storia della fotografia.

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ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 - SIMULAZIONE ESAME DI STATO

III PROVA SCRITTA – …. …. .2018

Candidato………………………………………………

Classe…………………………………

Data……………………………………

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia mista B + C)

tipologia B

LIVELLO A Evidenzia conoscenze esaurienti, competenze e precisione terminologica Punti 5

LIVELLO B Evidenzia conoscenze e competenze sicure anche se non sempre sorrette

da adeguati strumenti espositivi

Punti 4,5 - 4

LIVELLO C Presenta qualche errore che comunque non ne compromette la

pertinenenza. E’ sostanzialmente corretta

Punti 3,5 - 3

LIVELLO D Presenta errori che ne compromettono in parte la pertinenza Punti 2.5 - 2

LIVELLO E Presenta conoscenze decisamente poco adeguate.

Non è attinente al quesito o è mancante

Punti 1,5 – 1 - 0

PUNTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

tipologia C

corretta Quesiti con risposta a scelta multipla, close test:

Punti 1

PUNTI 1 2 3 4 5

Totale punti ______/15

Discipline prima simulazione

Punteggio max Punteggio

Lingua inglese 15

Storia 15

Tecnologie dei processi di produzione 15

Organizzazione e gestione dei processi

produttivi 15

Totale

60

VALUTAZIONE DELLA PROVA /4

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Discipline seconda simulazione

Punteggio max Punteggio

Lingua inglese 15

Matematica 15

Tecnologie dei processi di produzione 15

Organizzazione e gestione dei processi

produttivi 15

Totale

60

VALUTAZIONE DELLA PROVA /4

ATTRIBUZIONE VOTO

Voto in

15esimi

1 2 - 3 4 – 5 6 - 7 8 - 9 10 11 12-13 14 15

Voto in

decimi

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ai sensi della normativa vigente, la valutazione finale complessiva della III prova non può comunque essere

inferiore ad 1/15.