ESAME DI STATO · ogni modo i corsi di laurea di tipo scientifico ed in particolare in Ingegneria,...
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ESAME DI STATOESAME DI STATOESAME DI STATOESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSEDOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSEDOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSEDOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(DPR N° 323 DEL 23 07 1998)
CLASSE QUINTA TERMOTECNICA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA
BELLUNO 15 MAGGIO 2012
INDICE
Indirizzo Termotecnico pag. 3
Presentazione della Classe pag. 5
Religione pag. 7
Italiano pag. 10
Storia pag. 16
Inglese pag. 19
Economia Industriale ed Elementi di Diritto pag. 22
Matematica pag. 26
Meccanica, Macchine e Termotecnica pag. 30
Impianti Termotecnici e Disegno pag. 34
Sistemi Automatici e Controllo pag. 37
Educazione Fisica pag. 39
Consiglio di Classe pag. 43
INDIRIZZO TERMOTECNICOINDIRIZZO TERMOTECNICOINDIRIZZO TERMOTECNICOINDIRIZZO TERMOTECNICO
Perché un indirizzo termotecnico?
L'idea di istituire un indirizzo termotecnico, da affiancare a quelli già
presenti nell'Istituto, è nata fondamentalmente dalle seguenti istanze:
a)il desiderio di proporre un tipo di specializzazione fortemente
innovativo, colmando un
vuoto evidente nel panorama scolastico bellunese;
b)lo stretto legame con la realtà industriale della Provincia di
Belluno, in cui il settore termotecnico è in continuo sviluppo, grazie
alla capillare ricerca di fonti energetiche alternative, e appare come
una specificità, in particolare nell area della Sinistra Piave;
c)la necessità di una razionale e corretta utilizzazione dell energia
termica (impianti di riscaldamento, centrali termoelettriche, impianti
di cogenerazione fonti energetiche alternative) in un ambito geografico
per buona parte occupato da zone montane, particolarmente sensibili
all inquinamento termico.
Il profilo professionale del perito termotecnico e gli obiettivi Il profilo professionale del perito termotecnico e gli obiettivi Il profilo professionale del perito termotecnico e gli obiettivi Il profilo professionale del perito termotecnico e gli obiettivi
curricolaricurricolaricurricolaricurricolari
Il Perito Industriale per la Termotecnica cura l esecuzione, la conduzione ed
il collaudo di impianti termici e di macchine a fluido. Deve possedere pertanto
una buona conoscenza del disegno di impianti termici ed idraulici, delle
sollecitazioni meccaniche cui sono soggette in particolare le macchine a
fluido, della resistenza dei materiali e delle apparecchiature elettrotecniche.
Deve inoltre saper eseguire il progetto ed il calcolo di semplici dispositivi
meccanici e dei loro organi elementari. Ha particolare competenza in tutto ciò
che concerne i cicli di trasformazione termica, le macchine a fluido, gli
impianti di riscaldamento, refrigerazione, condizionamento, le apparecchiature
di misura, di regolazione e di controllo. Conosce i sistemi di automazione
industriale e la robotica.
DiscipliDiscipliDiscipliDiscipline e quadro orarione e quadro orarione e quadro orarione e quadro orario
L articolazione del corso di studi completo prevede:
- un biennio comune alle altre specializzazioni presenti nell Istituto;
− un triennio di specializzazione
Quadro orario del triennio ad indirizzo TermotecnicoQuadro orario del triennio ad indirizzo TermotecnicoQuadro orario del triennio ad indirizzo TermotecnicoQuadro orario del triennio ad indirizzo Termotecnico
DISCIPLINEDISCIPLINEDISCIPLINEDISCIPLINE
3°3°3°3°
4°4°4°4°
5°5°5°5°
VALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONE
Religione 1 1 1 O
Letteratura e lingua 3 3 3 O S
Storia 2 2 2 O
Lingua straniera inglese 2 2 2 O S **
Matematica 4(1 3 2 O S
Economia ind. ed elementi 0 0 2 O
Impianti Termotecnici e 5(2 6(4 O S
Disegno meccanico G
Mecc. Macchine e 5(5 8(2 8(4 O S/G
Sistemi automatici e 3(1 3(1 4(2 O P
Tecnologia ed 5(3 OP
Elettrotecnica 3(2 1 OP
Esercitazioni pratiche 3 2 P
Educazione fisica 2 2 2 O P
Legenda: O=orale; S=scritto; P=pratico; G=grafico, (n)=ore di laboratorio
** nel 4° e nel 5° anno la prova è solo orale
Prosecuzione degli studi e sbocchi professionaliProsecuzione degli studi e sbocchi professionaliProsecuzione degli studi e sbocchi professionaliProsecuzione degli studi e sbocchi professionali
Il diploma di perito termotecnico consente l iscrizione a qualsiasi facoltà
universitaria. La preparazione ottenuta al termine del corso di studi privilegia in
ogni modo i corsi di laurea di tipo scientifico ed in particolare in Ingegneria,
con ulteriore specializzazione nel campo energetico e termotecnico. In alternativa
ai corsi di laurea il perito può optare per i corsi post diploma o per corsi di
formazione professionale.
Per quanto concerne gli sbocchi lavorativi il perito termotecnico potrà essere
inserito come quadro tecnico-direttivo nel settore industriale, come impiegato
tecnico nel settore pubblico e privato, come personale docente e tecnico nella
Pubblica Amministrazione. Il diploma consente inoltre, dopo aver effettuato il
tirocinio biennale e dopo aver superato l esame di abilitazione, l iscrizione
all Albo dei Periti e l esercizio della libera professione.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA
La classe era costituita all'inizio del triennio da 26 alunni, di cui quattordici
sono stati promossi a giugno, quattro non ammessi, otto sospesi e promossi ad
agosto.
In quarta, sono stati inseriti due alunni, uno dei quali ritiratosi quasi subito:
promossi a giugno sono stati diciassette alunni, due non ammessi, e quattro
sospesi e poi promossi all'anno successivo.
La classe, attualmente composta da 21 alunni, ha goduto, nel corso del triennio,
della continuità didattica solo per alcune materie.
Analizzando il profitto degli alunni, che appare parzialmente diversificato nelle
varie discipline, si evidenziano tre gruppi:
-il primo, composto da un ristretto numero di allievi, si è distinto
nettamente, raggiungendo
risultati molto buoni, grazie a un ritmo costante di presenze, impegno
e partecipazione;
- il secondo, che comprende la maggioranza della classe, si è attestato su
livelli di rendimento
sostanzialmente accettabili e, in qualche materia, anche discreti;
-il terzo, costituito da alunni scolasticamente più fragili per le
difficoltà evidenziate in varie
discipline, ha conseguito risultati talvolta inferiori alla
sufficienza, anche se parzialmente
migliorati nella fase finale dell'anno scolastico.
Dal punto di vista disciplinare, non sono emersi particolari problemi e il
comportamento degli alunni è stato sostanzialmente corretto nel corso del
triennio.
I programmi sono stati svolti in modo conforme al POF di Istituto, di cui sono
stati rispettati i contenuti, le finalità e i criteri di valutazione.
Concludendo la presentazione della classe, è possibile dunque affermare che gli
obiettivi formativi, espressi in termini di conoscenze, competenze e capacità, sono
stati sostanzialmente raggiunti.
Nel corso del triennio sono state effettuate le seguenti visite di istruzionevisite di istruzionevisite di istruzionevisite di istruzione:
Terzo anno: Bologna (Fiera dell'Edilizia)
Quarto anno: Monaco-Dachau;
Trieste (Wartsila-Grandi motori)
Quinto anno: Visita a Berlino-Norimberga-Monaco (stabilimento Siemens di Muenchen-
Allach)
Area di progettoArea di progettoArea di progettoArea di progetto
Nell'ultimo anno di corso l'area di progetto ha riguardato la sistemazione delle
caldaie e degli impianti di riscaldamento del Laboratorio di Termotecnica.
Simulazioni delle prove d'esameSimulazioni delle prove d'esameSimulazioni delle prove d'esameSimulazioni delle prove d'esame
Nel corso del corrente anno scolastico sono state svolte due simulazioni per ognuna
delle tre prove scritte dell´Esame di Stato. I testi assegnati e le griglie di
valutazione sono allegati al presente documento.
RELIGIONERELIGIONERELIGIONERELIGIONE
Insegnante: Insegnante: Insegnante: Insegnante: Jadwiga PLONKAJadwiga PLONKAJadwiga PLONKAJadwiga PLONKA
Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: 1111
Alunni avvalenti all interno della classe: 8
Libro di testo adottato: Bocchini Sergio: Religione e Religioni. Triennio. Bologna : EDB,
2002
Ore di lezione effettuate nell a.s. 2011- 2012 alla data del 15.05.2012: - 28
Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze,abilità e competenze)Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze,abilità e competenze)Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze,abilità e competenze)Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze,abilità e competenze)
CONOSCENCONOSCENCONOSCENCONOSCENZEZEZEZE ABILITAABILITAABILITAABILITA COMPETENZECOMPETENZECOMPETENZECOMPETENZE
Favorire la conoscenza
della verità senza false
paure e le
strumentalizzazioni.
Cercare di scoprire le cause
e i meccanismi che stanno
alla base di alcuni
comportamenti della Chiesa e
della società del tempo.
Orientarsi criticamente tra
le pagine prese in esame,
interpretando i fatti anche
alla luce di nuove ricerche
storiche
Conoscere la formazione dei
dieci comandamenti ,
secondo la tradizione
ebraica e cristiana.
Conoscere contenuti dei
singoli comandamenti.
Riflettere sull importanza
del Decalogo, come punto di
riferimento della vita sia
individuale sia sociale.
Avere una conoscenza
generale sui termini e sui
concetti chiave
dell etica.
Conoscere le varie scelte
etiche con obiettività e
chiarezza.
Approfondire i risvolti
culturali e antropologici dei
vari aspetti toccanti.
Orientarsi con senso critico
tra le varie proposte etiche
contemporanee.
Conoscenza e comprensione
di noi stessi e della
realtà che ci circonda.
Avere una migliore conoscenza
del mondo e delle persone.
Conoscere le modalità della
comunicazione sia individuale
sia del gruppo.
Conoscersi ed accettarsi per
quello che uni è guardando
con simpatia e ironia sé
stessi.
Accettare il pluralismo e la
diversità come ricchezze.
Metodologie di insegnamento adottateMetodologie di insegnamento adottateMetodologie di insegnamento adottateMetodologie di insegnamento adottate
Lezione frontale finalizzata alla trasmissione dei concetti fondamentali
Lettura e commento di testi di approfondimento forniti dall insegnante.
Visione di documentari di presentazione e approfondimento di alcuni temi
Discussione guidata verso un confronto serio e argomentato delle varie posizioni
antropologico - etiche implicate negli argomenti trattati.
Materiali, mezzi e strumenti Materiali, mezzi e strumenti Materiali, mezzi e strumenti Materiali, mezzi e strumenti
Mezzi scritti Libri di testo
Schede
Dossier di documentazione
Giornali, riviste, opuscoli
Audiovisivi Diapositive/immagini
Film/documentari
TV e registratori
Laboratori/aule speciali
Multimediali
Tipologie di verifica Tipologie di verifica Tipologie di verifica Tipologie di verifica
Come dichiarato nel POF e in corrispondenza con il particolare valore formativo ed
educativo della disciplina, si valuteranno tutti gli tutti gli tutti gli tutti gli interventi degli alunniinterventi degli alunniinterventi degli alunniinterventi degli alunni, sia
spontanei sia strutturati dall insegnante, la capacità di riflessione e d osservazione,
attraverso: interrogazione orale, riassunti e relazioni personali, partecipazione in
classe.
Per i processi cognitivi saranno valutati: le le le le conoscenze acquisite, l uso corretto del conoscenze acquisite, l uso corretto del conoscenze acquisite, l uso corretto del conoscenze acquisite, l uso corretto del
linguaggio religioso, la capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti.linguaggio religioso, la capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti.linguaggio religioso, la capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti.linguaggio religioso, la capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti.
Per gli atteggiamenti si valuteranno: la partecipazione, l attenzione, le risposte agli
stimoli, la disponibilità al dialogo.
PrPrPrProgramma effettivamente svoltoogramma effettivamente svoltoogramma effettivamente svoltoogramma effettivamente svolto
PAGINE DIFFICILI PAGINE DIFFICILI PAGINE DIFFICILI PAGINE DIFFICILI
Le crociate e l islam ;
La Santa Inquisizione; Lettura dell articolo Roba brutta Inquisizione di Roberto
Spataro;
Il caso Galilei;
Le chiese cristiane e nazismo;
Le chiese cristiane e fascismo;
Il silenzio di Pio XII - Visione del documentario su Pio XII - La storia siamo noi
L antigiudaismo e l antisemitismo;
LE DIECI PAROLE LE DIECI PAROLE LE DIECI PAROLE LE DIECI PAROLE
La legge morale naturale. Le prime leggi scritte.
Il Decalogo ieri e oggi;
Legalità e moralità;
I Comandamenti sono ancora attuali?.
Visione del film Sleepers .
Lettura dell articolo di Zincone L ombra del sacrilegio
QUALE ETICA ? QUALE ETICA ? QUALE ETICA ? QUALE ETICA ?
Cos è l etica?
L inchiesta sull etica;
La fecondazione assistita. Tipologie, problemi etici, parole chiave;
La clonazione. Posizione delle varie religioni; Manipolazioni genetiche.
L eutanasia. Il diritto di morire? Il testamento biologico;
L aborto. Quando inizia la vita umana? Discussione sullo stato giuridico
dell embrione. Definizione e varie tipologie di aborto. Aborto chimico: le varie pillole
contraccettivi e/o abortive e loro differenza. Le responsabilità condivise in ogni
interruzione della gravidanza secondo la prospettiva cristiana; Visione del documentario
di Gianna Jessen;
La morale sessuale. Omosessualità;
Religioni a confronto su alcune problematiche etiche;
Visione di alcune scene dei film: Manuale d amore 2 , Million dollar baby ,
Godsend
ARGOMENTI DI ATTUALITAARGOMENTI DI ATTUALITAARGOMENTI DI ATTUALITAARGOMENTI DI ATTUALITA
Stili di vita degli adolescenti.
Il circo della farfalla meraviglia e stupore nella vita;
Disturbi alimentari;
Satanismo tra i giovani;
Belluno, 15 maggio 2012
L´insegnante
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I rappresentanti degli alunni
......................................................
........................................................
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ITALIANOITALIANOITALIANOITALIANO
InsegInsegInsegInsegnante: nante: nante: nante: Rita Da PontRita Da PontRita Da PontRita Da Pont
Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: 3333
OBIETTIVI E PROFILO DELLA CLASSEOBIETTIVI E PROFILO DELLA CLASSEOBIETTIVI E PROFILO DELLA CLASSEOBIETTIVI E PROFILO DELLA CLASSE
Tenendo presenti i programmi ministeriali, sono stati individuati gli obiettivi che lo
studente deve raggiungere alla fine del triennio, in termini di conoscenze, competenze e
capacità.
In modo specifico gli si richiede di:
a) conoscere gli aspetti più significativi della letteratura italiana
dall unificazione nazionale all epoca contemporanea;
b) saper leggere in modo autonomo qualsiasi tipo di testo;
saper esporre in modo corretto ed appropriato gli argomenti trattati;
saper analizzare le vicende letterarie italiane mettendole in rapporto con i fatti
storico-culturali e riferendole a problematiche del mondo contemporaneo;
saper analizzare testi antologici proponendo valutazioni critiche intertestuali;
saper strutturare un testo secondo le nuove tipologie testuali previste dall esame di
stato, dimostrando una sufficiente competenza linguistico-espressiva;
c) saper esprimere, sia allo scritto sia all orale, il proprio pensiero in modo
originale;
saper prescindere dal proprio punto di vista nell acquisizione dei concetti.
La classe, discretamente interessata alla materia, ha seguito l'attività didattica in
modo abbastanza partecipe. In linea di massima, è possibile affermare che gli
obiettivi previsti sono stati conseguiti dalla maggioranza degli alunni, anche se sono
emerse evidenti differenze nell'impegno e nel rendimento.
A tale proposito si possono individuare nella classe tre gruppi corrispondenti a tre
fasce di profitto.
Il primo, costituito da quattro-cinque alunni, ha evidenziato nei confronti dell attività
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scolastica un atteggiamento serio e sostenuto da un ritmo di lavoro e di presenze
costanti. Grazie alle buone capacità, questo gruppo è approdato ad una preparazione
finale soddisfacente; anzi, in due casi particolari - che spiccano per vivacità
intellettuale e forte motivazione- direi ottima.
Il secondo, composto dalla maggioranza della classe e complessivamente dotato di discrete
capacità, si è attestato su risultati sufficienti o più che sufficienti, dimostrando una
certa discontinuità, non tanto nella partecipazione alle lezioni, quanto nello studio.
In questo quadro sostanzialmente accettabile, va precisato che due-tre alunni hanno
incontrato difficoltà nel percorso scolastico raggiungendo a fatica, e in modo non
continuativo, un profitto sufficiente.
Per quanto riguarda lo scritto appare evidente che le carenze, ancora presenti in qualche
elaborato, sono da ricollegarsi a difficoltà pregresse, a una certa povertà di contenuti,
alla scarsa propensione alla lettura, ma, soprattutto, al persistere di varie difficoltà
nell'articolazione chiara e corretta del periodo, spesso ancorato a strutture dialettali.
METODO
E' stata generalmente adottata l'impostazione tradizionale della lezione frontale, anche
se, talvolta, gli alunni sono stati invitati a procedere autonomamente nella lettura
antologica o integrale di qualche testo per ricavarne impressioni personali poi coordinate
e supportate dalle spiegazioni dell'insegnante.
VERIFICHE
Orale.
La preparazione e le capacità espositive degli allievi sono state appurate con
interrogazioni orali e con la somministrazione di test ( a risposta aperta e/o a scelta
multipla). In ogni caso, si è cercato di puntualizzare l'importanza non solo
dell'elaborazione teorica, ma anche dell'interpretazione del testo letterario, la cui
conoscenza è stata indicata agli allievi come elemento fondamentale per la valutazione
positiva delle prove.
Le verifiche hanno avuto in genere una cadenza mensile o, al massimo, bimestrale.
Scritto.
Durante l'anno è stato effettuato un congruo numero di prove scritte: in genere sono state
assegnate , oltre alle tracce di storia e attualità, anche analisi testuali e articoli
di giornale e/o saggi brevi. Proprio in tale contesto si inserisce l adesione
all iniziativa Il quotidiano in classe . Nel corso del quinto anno gli allievi hanno
affrontato due simulazioni della prima prova d esame, in cui sono state proposte
integralmente tutte le tipologie d esame.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
Per l orale: si fa riferimento alle scale di valutazione stabilite dal gruppo
disciplinare.
Per lo scritto: si allegano le griglie di valutazione elaborate con i colleghi ed
utilizzate, per la correzione degli elaborati, nel corso dell ultimo anno.
PROGRAMMA D ITALIANO
A. MANZONI: Il romanzo storico
Fermo e Lucia: La morte di don Rodrigo
Crimini e rimorsi
I promessi sposi: La sventurata rispose
-- La Scapigliatura
E. PRAGA -Penombre :Vendetta postuma
Preludio
--IL Positivismo. Naturalismo e Verismo.
E.ZOLA: il romanzo sperimentale
L'assommoir: La stireria
G. VERGA : biografia e pensiero
I Malavoglia : lettura primo capitolo
Il naufragio della Provvidenza
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Alfio e Mena
Non voglio più farla questa vita
Ora è tempo di andarmene
--IL Decadentismo in Europa ed Italia : riferimenti ai poeti maledetti francesi e ad
altre voci
della cultura europea (Freud, Nietzsche, Wilde)
C. BAUDELAIRE -I fiori del male: L'albatro
Corrispondenze
Rimorso postumo
P. VERLAINE - Languore
O.WILDE: Un nuovo edonismo
G. PASCOLI : biografia e pensiero
Myricae : Lavandare
X Agosto
Novembre
Canti di Castelvecchio: Gelsomino notturno
La mia sera
Dalle Prose : IL fanciullino (E' dentro noi un fanciullino)
La grande proletaria si è mossa
16
G. D'ANNUNZIO : biografia e pensiero
Il piacere : La vita come opera d'arte
Don Giovanni e Cherubino
Due donne a confronto:
Elena Muti e Maria Ferres
San Pantaleone: Veglia funebre
Poema Paradisiaco : Consolazione
Alcyone : La pioggia nel pineto
Notturno : Scrivo nell'oscurità
-Il pensiero della crisi: filosofia e scienza nel Novecento
L. PIRANDELLO : biografia e pensiero
Lettera alla sorella: Un'enorme pupazzata
L'umorismo: La differenza tra umorismo e comicità: La
vecchia
imbellettata; Vita e forma
Novelle per un anno : La carriola
Il fu Mattia Pascal : Un caso strano e diverso
Lo strappo al cielo di
carta
Sei personaggi in cerca d'autore: Siamo qua in cerca di
autore
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I. SVEVO : biografia e pensiero
La coscienza di Zeno : Prefazione
Il fumo
La salute di Augusta
La vita è sempre mortale
-- I Crepuscolari e i Futuristi
G. GOZZANO -I colloqui: La signorina Felicita ovvero la felicità (alcune strofe)
F.T. MARINETTI : Manifesto dei futuristi
Correzione di bozze+desideri in velocità
G. UNGARETTI - biografia e pensiero
L'Allegria : Veglia
San Martino del Carso
I fiumi
Pellegrinaggio
Vanità
E . MONTALE : biografia e pensiero
Ossi di seppia : Spesso il male di vivere ho incontrato
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Non chiederci la parola
Occasioni : La casa dei doganieri
Satura ( Xenia ) : Nel silenzio
Caro piccolo insetto
Diario del '71 e '72 : Il pirla
C. PAVESE: Verrà la morte e avrà i tuoi occhi:Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi
La luna e i falò: Il ritorno
La casa in collina : La collina
NARRATIVA. Gli alunni hanno letto, durante le vacanze estive, uno tra i testi di
narrativa consigliati dall insegnante.
Testo adottato:
ARMELLINI COLOMBO
Letteratura LetteratureLetteratura LetteratureLetteratura LetteratureLetteratura Letterature versione rossa
volume 3.1 Il secondo Ottocento
volume 3.2 Il Novecento
Zanichelli editore
Belluno, 15 maggio 2012
L insegnante
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I rappresentanti degli alunni
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STORIASTORIASTORIASTORIA
Insegnante: Insegnante: Insegnante: Insegnante: Giovanna SudanoGiovanna SudanoGiovanna SudanoGiovanna Sudano
Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: 2222
OBIETTIVI, METODO E PROFILO DELLA CLASSE
Obiettivi dell´insegnamento della storia del triennio: -Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti. -Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici. -Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari. -Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva. -Scoprire la dimensione storica del presente. -Affinare la “sensibilità” alle differenze. -Acquisire consapevolezza che la fiducia d’intervento nel presente è connessa alla capacità di problemizzare il passato. Nel corso dell'anno, ho privilegiato gli obiettivi che riguardano la formazione umana e civile degli studenti, piuttosto che quelli inerenti il lavoro dello storico. Lo svolgimento delle diverse unità didattiche è stato articolato in diversi momenti: -Lezione introduttiva per dare agli allievi il quadro generale degli eventi storici. -Lezione di approfondimento, in cui sono state utilizzate le varie parti del manuale. -Lezioni in cui si è cercato di suscitare domande e incoraggiare riflessioni. La classe ha raggiunto un livello di conoscenze complessivamente adeguato, anche se soltanto i più motivati dimostrano una preparazione soddisfacente. Particolare attenzione è stata dedicata nel corso di quest'anno ad alcuni fatti storici: dalla nascita di Al Qaeda all'attacco al cuore dell'Occidente, dall'azione contro il regime di Saddam Hussein al difficile dopoguerra. Ritengo doveroso sottolineare che nel secondo periodo dell'anno il regolare svolgimento del programma è stato rallentato a causa della mia assenza per motivi di salute.
BRANCATI PAGLIARANI Il nuovo dialogo con la storia , volume terzo, La Nuova Italia
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA
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L´Italia nella seconda metà dell´Ottocento, cenno a - la Sinistra al governo: la legislazione in campo economico e sociale
L’età giolittiana - lo sviluppo industriale e le iniziative in campo sociale -la politica interna, l’allargamento del suffragio -la politica estera e la guerra di Libia
La prima guerra mondiale - cause della guerra - dalla guerra di movimento alla guerra di posizione - neutralisti e interventisti in Italia - le vicende sul fronte italiano - fronte interno ed economia di guerra - caduta del fronte russo ed intervento statunitense - la fine della guerra e degli Imperi centrali La rivoluzione in Russia - la rivoluzione di febbraio, governo provvisorio e soviet - la rivoluzione d´ottobre - Lenin al potere: svolta autoritaria e fine della guerra Il primo dopoguerra - il nuovo assetto politico dell´Europa -la Repubblica di Weimar, democrazia politica e difficoltà economiche -la guerra civile in Russia, il comunismo di guerra, la NEP, l´ascesa di Stalin, collettivizzazione della terra e industrializzazione forzata -l’ Italia: la crisi politico-economica e sociale, il “biennio rosso”
Il fascismo - origini e ascesa del fascismo - dalla marcia su Roma al discorso del 3 gennaio 1925 - le “ leggi fascistissime” e la costruzione del regime - il potere fascista tra propaganda e repressione - la politica economica - i rapporti con la chiesa cattolica - la politica estera e le leggi razziali del 1938.
Gli anni 30 - la crisi del `29: cause ed effetti - il New Deal e la politica economica degli USA I totalitarismi: - la Germania nazista: la conquista del potere da parte di Hitler, l´istaurazione della dittatura,
terrore e propaganda, antisemitismo - l`Unione sovietica: economia pianificata, culto della personalità, le “grandi purghe” staliniane e i
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gulag.
La seconda guerra mondiale - verso la guerra: la politica delle annessioni, la conferenza di Monaco, il Patto d´acciaio e patto Molotov-Ribbentrop - la guerra lampo e l’attacco all’Inghilterra - l’Italia nel conflitto - l´attacco all´Unione Sovietica - l’attacco giapponese e l’intervento USA - la svolta del 1943 (Stalingrado, Africa settentrionale, sbarco in Sicilia) -il crollo del fascismo, il governo Badoglio, la situazione politica e militare dell´Italia
dopo l´otto settembre - la guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei - la Resistenza e la liberazione dell´Italia - la conferenza di Yalta e la vittoria degli alleati
Belluno, 15 maggio 2012
L insegnante
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I rappresentanti degli alunni
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LINGUA E CIVILTA STRANIERA LINGUA E CIVILTA STRANIERA LINGUA E CIVILTA STRANIERA LINGUA E CIVILTA STRANIERA ---- INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE
Insegnante:Insegnante:Insegnante:Insegnante: Francesca BARATTINFrancesca BARATTINFrancesca BARATTINFrancesca BARATTIN
Ore settimanali:Ore settimanali:Ore settimanali:Ore settimanali: 2222
PROFILO DELLA CLASSE
Ho seguito la classe 5 Termotecnica nel corso dell’intero triennio. In questo periodo il gruppo ha dimostrato nel complesso un alterno interesse per le attività e gli argomenti proposti e solo un esiguo numero di alunni ha partecipato attivamente e con continuità al dialogo educativo. Pur rilevando per qualche alunno una crescita positiva nel corso del triennio, va sottolineato che l’impegno costante è stato limitato a circa un terzo della classe.
Nel corso del quinto anno la classe ha seguito un percorso formativo in cui sia la microlingua settoriale sia la civiltà non hanno avuto lo spazio previsto nel piano di lavoro iniziale, in quanto vi è stata una riduzione del numero (già esiguo) di ore di lezione, dovuta alle simulazioni delle prove d’esame, alla visita di istruzione e ad altre interruzioni del calendario scolastico. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi di apprendimento indicati nel programma ministeriale sono riferiti all'intero triennio, e sottolineano la necessità di favorire una graduale acquisizione di autonomia nella scelta e nell'organizzazione delle proprie attività e strategie di apprendimento. A tal fine è ovviamente indispensabile da parte dello studente seguire con continuità il percorso didattico dell'intero triennio, svolgendo attività ed esercizi in maniera approfondita e conforme alle consegne assegnate. Gli alunni che nel corso di questi tre anni hanno lavorato in modo alterno o esclusivamente in prossimità delle verifiche, hanno raggiunto questo obiettivo solo parzialmente.
Conoscenze e competenze. Si è privilegiato il testo scritto come base di partenza per attività di comprensione e produzione orale e scritta. Nel piano di lavoro presentato ad ottobre ho indicato fra gli obiettivi fondamentali il potenziamento delle abilità di reading (ipotizzare il contenuto di un brano in base a titoli, sottotitoli, o altre informazioni non scritte, saper identificare i punti essenziali di un testo, saperne cogliere le informazioni implicite ed esplicite, formulare ipotesi sul significato di vocaboli sconosciuti in base al contesto) e di speaking, nonché l’acquisizione di strumenti linguistici e lessicali necessari per comprendere e riferire sui testi proposti. L'obiettivo di potenziare le abilità di comprensione globale e analitica è stato nel complesso raggiunto dall’intera classe. L’esposizione scritta ed orale degli argomenti svolti è di livello solo sufficiente o più che sufficiente per circa due terzi della classe; è di livello buono o discreto per il resto del gruppo.
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Capacità. Solo pochi alunni sono in grado di rielaborare in modo corretto e personale gli argomenti trattati, avvalendosi di un lessico ricco e di un corretto utilizzo di strutture, sinonimi e linkers.
METODO DI INSEGNAMENTO - MEZZI E STRUMENTI UTILIZZA TI
La scelta dei contenuti è stata effettuata anche in base agli interessi espressi dai ragazzi. Per alcuni argomenti ci si è avvalsi di materiali elaborati da Internet o da altri testi.
Le attività di lettura e comprensione di testi scritti ed orali sono stati impostati su base comunicativa attraverso esercizi a domande aperte, a scelta multipla, di completamento, di trasformazione, spesso eseguiti a coppie o in piccoli gruppi; i testi hanno successivamente offerto lo spunto per la discussione. Anche la produzione orale è stata talvolta consolidata mediante attività di coppia e di gruppo, durante le quali gli studenti sono stati incoraggiati a cooperare, e ad arricchire gli argomenti proposti con le loro conoscenze ed opinioni.
Il dizionario monolingue è stato regolarmente utilizzato per lo svolgimento delle verifiche scritte. VERIFICHE E VALUTAZIONE
Per la valutazione dell’abilità di comprensione e produzione scritta, ci si è avvalsi dell’impiego di reading
comprehensions, esercizi di completamento e soprattutto di domande a risposta aperta. Le abilità orali sono state verificate, oltre che mediante la tradizionale interrogazione, durante lo
svolgimento delle attività didattiche con l’intera classe, con l’obiettivo di valutare anche l’interesse e la partecipazione oltre all'abilità degli studenti di comprendere i quesiti proposti e di esprimersi con pronuncia adeguata ed in forma pertinente e corretta.
La valutazione degli scritti è stata assegnata attribuendo ad ogni esercizio un punteggio, e stabilendo come voto massimo 9 o 10, a seconda della difficoltà della prova. Per la valutazione della produzione scritta si è tenuto conto dei seguenti indicatori:
- comprensione dei quesiti posti e conoscenza dei contenuti; - correttezza grammaticale e spelling; -capacità di organizzazione espositiva e terminologia appropriata
PROGRAMMA SVOLTO Lingua e Civiltà Grammar Revision Linkers of addition, contrast, reason, consequence
Passive form Relative Pronouns Tenses
Civiltà Da J.Rowley, L. Ferruta, Identities, Mondadori, 2006.
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Unit 46 – Different Political Systems The British system: the Monarch, Parliament, the Prime Minister and the Cabinet The US system: the President, Congress and the Supreme Court Comparing political systems: UK, USA, Italy
Unit 35 – Key Moments in US History A great President Materiale aggiuntivo: Looking for a better life An Afghan refugee tells his story 9 / 11 - Multiculturalism in danger – Why this hatred against USA? The Great Depression (fotocopia e power point) – Free from fear How to cope with a job interview Microlingua settoriale Da G. Bernardini, T.A. Blundo, Thermal Exchange, HOEPLI, 2009, con approfondimenti da altre fonti. Unit 3 Energy What energy is - Heat energy and heat transmission - Combustible materials Unit 4 Alternative Sources of Energy
Solar energy – Energy from wind and from earth - Other sources of energy – Pros and cons of Hydroelectricity (listening task)
Unit 8 Refrigeration A short history of refrigeration - Different types of refrigeration – Refrigerators Unit 9 Heating What is central heating? – Central heating basics Materiale aggiuntivo: Hydrogen: saviour or fatal distraction Utsira: a hydrogen driven community Nuclear power: pros and cons The Chernobyl disaster The first fridge
Belluno, 15 maggio 2012
L insegnante
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I rappresentanti degli alunni
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ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTOECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTOECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTOECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
Insegnante: Patrizia BURIGO Insegnante: Patrizia BURIGO Insegnante: Patrizia BURIGO Insegnante: Patrizia BURIGO
Ore settimanali: 2Ore settimanali: 2Ore settimanali: 2Ore settimanali: 2
FINALITA DELL INSEGNAMENTO:FINALITA DELL INSEGNAMENTO:FINALITA DELL INSEGNAMENTO:FINALITA DELL INSEGNAMENTO:
Fornire le conoscenze di base del diritto e dell economia per poter interpretare il
funzionamento del
sistema economico industriale .
E opportuno precisare che:
- Nel biennio la materia Discipline Giuridiche ed Economiche prevede due ore settimanali
di lezione durante le quali vengono appresi gli elementi fondamentali del diritto
costituzionale ed elementi di economia;
- Il terzo anno e il quarto anno non prevede alcun insegnamento relativo alle
suddette discipline
- Data la vastità del programma , che deve essere compresso all interno di un unico
anno scolastico l insegnante deve cercare di dare agli alunni gli strumenti di base
del Diritto Civile
e Commerciale, in modo che l alunno possa acquisire una visione sintetica ma non
superficiale dei
principali istituti giuridici della disciplina.
E evidente, pertanto, che, tenendo conto delle due ore settimanali di lezione,
delle varie attività proprie del quinto anno ( visite guidate, gita, incontri con Enti,
ecc.), della necessità di un numero sufficiente di verifiche, pur con tutto l impegno di
insegnante ed alunni, la trattazione degli argomenti risponde in modo stretto alle
finalità già individuate in sede di programmazione preventiva e delle disposizioni
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ministeriali per l indirizzo di studio.
OBIETTIVI GENERALI:OBIETTIVI GENERALI:OBIETTIVI GENERALI:OBIETTIVI GENERALI:
Al termine della classe quinta, l alunno deve:
1. conoscere:
- i l concetto di contratto e i suoi elementi essenziali e accidentali
- l invalidità del contratto: cenni generali
- la nozione giuridica di imprenditore, l impresa,requisiti, criteri di classificazione
- la figura dell imprenditore commerciale e il suo Statuto, i segni distintivi,
l azienda,
- la nozione di società, i concetti di autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta, i
diversi tipi di
società
- i fondamenti dell attività economica aziendale, il significato di azienda quale sistema
aperto
2. essere in grado di:
-esprimersi con un linguaggio tecnico appropriato
-interpretare le nozioni apprese e saper scegliere in una situazione problematica i dati
significativi per
la sua soluzione
-presentare un panorama aziendale sufficientemente articolato, sia da un punto di vista
giuridico che economico
3. acquisire la capacità:
-di cogliere la dimensione economica e giuridica dei problemi
-di interpretare in modo sintetico il funzionamento del sistema economico
-di richiamare gli elementi di diritto a supporto delle conoscenze economiche
METODO DI INSEGNAMENTO:METODO DI INSEGNAMENTO:METODO DI INSEGNAMENTO:METODO DI INSEGNAMENTO:
I vari argomenti sono stati proposti attraverso lezione frontale partecipata. Per quanto
attiene al diritto
commerciale, la lezione è stata sviluppata, attraverso l'iniziale presentazione
dell argomento e il
successivo richiamo delle pre-conoscenze, assegnando poi, quale esercitazione pratica,
semplici
situazioni giuridiche di fatto da risolvere. Sono stati utilizzati i linguaggi specifici
delle discipline per
far acquisire codici linguistici appropriati
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TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE:
Sono state effettuate verifiche, diversamente strutturate a seconda del programma
affrontato. Oltre
all interrogazione di tipo colloquio orale, fondamentale per valutare l acquisizione del
linguaggio
tecnico specifico, sono stati somministrati agli alunni brevi casi giuridici da risolvere
mediante l ausilio
indispensabile del Codice Civile. Per quanto riguarda l economia industriale, si è
preferito adottare,
quale verifica, il questionario a domanda aperta per poter osservare la capacità di
ragionamento e di
argomentazione.
I criteri di valutazione adottati sono stati determinati in conformità a quanto stabilito
nel P.O.F. Di
Istituto.
STRUMENTI:STRUMENTI:STRUMENTI:STRUMENTI:
Nella prima parte dell anno è stato utilizzato il libro di testo e il Codice Civile per
l interpretazione
degli articoli più significativi del diritto commerciale. L insegnante ha utilizzato dei
lucidi per la
spiegazione della riforma societaria .
LIBRI DI TESTO: CROCETTI-FINI: Diritto ed economia industriale - Tramontana
SITUAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI:SITUAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI:SITUAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI:SITUAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI:
La classe ha dimostrato disponibilità al dialogo educativo e l interesse per la
disciplina è stato
discreto . L impegno nello studio è stato mediamente accettabile anche se con forme
diverse di
approfondimento. Una parte della classe ha evidenziato continuità nell applicazione
riportando
risultati mediamente più che discreti o buoni.
Tutti gli alunni hanno pienamente raggiunto gli obiettivi minimi stabiliti.
Il comportamento è sempre stato molto rispettoso e disponibile.
SAPERE : Un gruppo di alunni ha raggiunto ottime conoscenze dei contenuti disciplinari,
con risultati più che soddisfacenti. Il resto della classe conosce i contenuti in modo
discreto o più che sufficiente.
SAPER FARE: Buona parte degli alunni riesce ad utilizzare le conoscenze per risolvere
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semplici casi di diritto commerciale .Un consistente gruppo dimostra di possedere discrete
abilità nella rielaborazione dei contenuti e nel collegamento. Mediamente la classe
evidenzia discrete capacità di interpretazione delle norme giuridiche e dei fondamenti
economici collegati al sistema azienda.
PROGRAMMA di ECONOMIA INDUSTRPROGRAMMA di ECONOMIA INDUSTRPROGRAMMA di ECONOMIA INDUSTRPROGRAMMA di ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTOIALE ED ELEMENTI DI DIRITTOIALE ED ELEMENTI DI DIRITTOIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
Insegnante: BURIGO PatriziaInsegnante: BURIGO PatriziaInsegnante: BURIGO PatriziaInsegnante: BURIGO Patrizia
Diritto CommercialeDiritto CommercialeDiritto CommercialeDiritto Commerciale
- Il Contratto: nozione, elementi essenziali ed accidentali, l invalidità del
contratto per
cenni generali (nullità, annullabilità)
- L imprenditore: definizione dell art.2082 C.C., titolarità, l imprenditore occulto,
il piccolo imprenditore, lo statuto del piccolo imprenditore, l impresa familiare,cenni
sull artigiano, lo statuto dell imprenditore commerciale( capacità, iscrizione nel
registro delle imprese, scritture contabili, i collaboratori dell imprenditore)
- Aspetti fondamentali delle procedure concorsuali : il fallimento
- L azienda e i segni distintivi: definizione, trasferimento dell azienda, tutela dei
segni distintivi, l avviamento;
- Le creazioni dell ingegno: le invenzioni, il diritto d autore, le invenzioni fatte
dal lavoratore; brevi cenni sulla concorrenza sleale(art.2598 C.C.)
- Le società: impresa collettiva, il contratto di società, soggettività e
personalità giuridica,
capitale e patrimonio sociale classificazione(società commerciali e non, società di
persone e di capitali)
- S.S.,S.N.C.,S.A.S.:la struttura, costituzione, amministrazione,
responsabilità,scioglimento e liquidazione
- S.R.L.(cenni): definizione, la responsabilità del socio, la costituzione della srl, le
prestazioni lavorative di servizi, le quote della SRL
- S.A.P.A.(nozione).
- S.P.A.: procedimento costitutivo( atto costitutivo, condizioni per la costituzione,
deposito e iscrizione), il contenuto dell atto costitutivo, cenni sulle modificazioni
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dell atto costitutivo: aumento e riduzione del capitale sociale, definizione di bilancio,
diritti e obblighi degli azionisti, le obbligazioni, , , , gli organi sociali ( solo per
concetti generali);
- Il sistema di governance secondo la riforma del diritto delle società di capitali :
brevi cenni
Economia industrialeEconomia industrialeEconomia industrialeEconomia industriale
- L attività economica e l azienda: i bisogni umani e l attività economica,
produzione scambio e il mercato
- Gli elementi essenziali dell azienda, l azienda come sistema( sistema aperto, aree
funzionali,
soggetto giuridico ed economico, holding)
Belluno, 15 maggio 2012
L insegnante
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I rappresentanti degli alunni
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MATEMATICAMATEMATICAMATEMATICAMATEMATICA
Insegnante: Iarabek Silvia Ore settimanali: 2 Presentazione della classe La classe è composta da 20 alunni che conosco fin dalla classe terza, hanno sempre dimostrato scarsa attitudine verso la materia anche se ad oggi si presentano con una certa disomogeneità. Un gruppo ristretto ha lavorato con assiduità ed impegno, ha acquisito nuove conoscenze raggiungendo una preparazione omogenea e una discreta
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padronanza degli strumenti matematici forniti. La maggioranza della classe invece, ha studiato in modo discontinuo, superficiale e dispersivo con scarso impegno domestico e scolastico, ottenendo risultati in diversi casi inferiori a quello che era lecito attendersi. Molti di loro hanno difficoltà d’esposizione e di rielaborazione dei contenuti e tendono ad applicare le regole in modo automatico. Con le sole due ore settimanali e lo scarso impegno gli obiettivi raggiunti, per alcuni, sono decisamente scarsi. Il comportamento in classe ha spesso evidenziato atteggiamenti superficiali e poco maturi non permettendo a volte, a chi si trovava in difficoltà, di superare del tutto gli ostacoli incontrati. Malgrado tutto la preparazione complessiva si può considerare accettabile. Obiettivi e contenuti disciplinari Obiettivi generali dell’insegnamento della matematica: Acquisire conoscenze, maturare competenze ed abilità con grado di astrazione e formalizzazione sempre più elevati Utilizzare consapevolmente metodi, strumenti e modelli, rielaborando anche autonomamente le informazioni Sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente le proprie conoscenze Obiettivi specifici della disciplina: Calcolo di integrali indefiniti Calcolo di aree Equazioni differenziali Metodologie d’insegnamento e strumenti didattici L'attività didattica è stata svolta attraverso le seguenti metodologie d’insegnamento: Lezione frontale con presentazione dell’argomento oggetto della lezione; Esempi d’applicazione pratica; Svolgimento d’esercizi alla lavagna, eseguiti dagli alunni. La partecipazione richiesta agli alunni e i continui chiarimenti su eventuali difficoltà incontrate nello studio dei vari argomenti, sono stati indispensabili per rispondere alle aspettative della classe. Nello sviluppo del percorso formativo, viste le difficoltà incontrate da alcuni, si è trattato l’aspetto teorico di ogni argomento senza eccessivi approfondimenti, puntando soprattutto alle competenze sugli argomenti principali. Numerosi sono stati gli esempi e gli esercizi di tipo applicativo, allo scopo sia di far partecipare direttamente la classe allo svolgimento del programma, sia di consolidare e rafforzare le nozioni apprese e la padronanza di tecniche di calcolo. In alcune lezioni la strumentazione tradizionale è stata affiancata dall’utilizzo della LIM per un ripasso e un recupero veloce degli argomenti trattati. Per quanto riguarda le attività di recupero, sono state svolte alcune ore pomeridiane rivolte a tutta la classe, con partecipazione libera. Non tutti gli argomenti del programma preventivo sono stati trattati, a causa della situazione reale della classe, del ridotto numero di ore settimanali (due) e di attività extracurricolari. Gli alunni hanno usato poco il libro di testo le cui spiegazioni sono spesso esaurienti ma troppo dettagliate, preferendo le spiegazioni semplificate svolte in classe dall’insegnante per la loro preparazione. Il testo in adozione è “Corso base verde di matematica” 2° ed vol. 5 ed. Zanichelli, autori: Bergamini , Trifone, Barozzi. Verifiche
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Le verifiche sono state svolte, anche per accertare la preparazione teorica, con prove scritte. Nell’ambito della preparazione allo svolgimento della terza prova d’esame, sono state svolte due simulazioni con la somministrazione di quesiti di tipo “B” a carattere matematico in sintonia con il programma svolto. La valutazione tiene conto del processo di apprendimento, dell’ impegno, della volontà e costanza nello studio, dell’attenzione in classe e della disponibilità verso la materia. Programma svolto in termini di Conoscenze ARGOMENTO CONOSCENZE
Integrale indefinito
riconoscere un integrale indefinito,
definire la primitiva di una funzione e la sua interpretazione geometrica;
elencare le proprietà degli integrali indefiniti e dimostrarle.
Integrali indefiniti immediati integrali immediati di funzioni composte.
Integrazione per decomposizione integrare funzioni razionali fratte:
grado del numeratore maggiore del grado del
denominatore (divisione tra polinomi)
il numeratore è la derivata del denominatore
iI denominatore è di primo grado:
il denominatore è di secondo
grado:
- caso D > 0
- caso D = 0
- caso D < 0 (semplici
casi)
Il denominatore è di grado superiore al secondo ma
scomposto in fattori
IIIIntegrazione per parti dimostrare la formula dell'integrazione per parti
integrare per parti
Integrazione per sostituzione Integrare per sostituzione con sostituzione
assegnata
Integrale definitoIntegrale definitoIntegrale definitoIntegrale definito riconoscere un integrale definito,
Interpretare geometricamente un integrale definito
∫px+q
ax2 +bx+c=
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(aree dei plurirettangoli)
Teorema della media enunciare il teorema della media e dimostrarlo
anche dal punto di vista geometrico
Teorema fondamentale del calcolo
integrale (Torricelli-Barrow)
enunciare il Teorema di Torricelli-Barrow e
dimostrarlo;
Formula di Liebnitz enunciare la formula di Liebnitz e dimostrarla
calcolare un integrale definito
elencare le proprietà degli integrali definiti e
dimostrarle.
Calcolo di areeCalcolo di areeCalcolo di areeCalcolo di aree calcolare l'area compresa tra una funzione (retta ,
parabola, funzione esponenziale, funzione
logaritmica) e l'asse delle ascisse compresa in un
certo intervallo
calcolare l'area compresa tra due funzioni
(parabole , rette)
Equazioni differenzialiEquazioni differenzialiEquazioni differenzialiEquazioni differenziali riconoscere un 'equazione differenziale
classificare un'equazione differenziale secondo
l'ordine e il tipo
interpretazione geometrica dell'integrale generale
e dell'integrale particolare
Equazioni differenziali del
primo ordine
forma normale dell'equazione differenziale
problema di Cauchy
equazione del tipo y'=f(x)
equazione differenziale a variabili separabili
equazione differenziale lineare omogenea e completa
Equazioni differenziali del
secondo ordine
forma normale dell'equazione differenziale
equazione del tipo y''=f(x)
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equazione differenziale lineare con coefficienti
costanti omogenea
(D > 0, D = 0, D < 0 )
Belluno, 15 maggio 2012
L insegnante
....................................................
I rappresentanti degli alunni
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MECCANICA, MACCHINE E TERMOTECNICAMECCANICA, MACCHINE E TERMOTECNICAMECCANICA, MACCHINE E TERMOTECNICAMECCANICA, MACCHINE E TERMOTECNICA
Docenti: prof. Paolo De PasqDocenti: prof. Paolo De PasqDocenti: prof. Paolo De PasqDocenti: prof. Paolo De Pasqual ual ual ual
prof. CimitanMauroprof. CimitanMauroprof. CimitanMauroprof. CimitanMauro
Ore settimanali: 8 (quattro)Ore settimanali: 8 (quattro)Ore settimanali: 8 (quattro)Ore settimanali: 8 (quattro)
L'insegnamento della materia in questione è stato svolto con continuità sin dalla terza classe. Il gruppo classe, nel corso dei tre anni, ha manifestato un comportamento sostanzialmente corretto dal punto di vista disciplinare. Il profitto non è risultato costante nel corso dei tre anni; gli allievi sono inquadrabili in tre gruppi:
-un gruppo limitato di allievi ha conseguito risultati costanti ed elevati nel corso di tutti e tre gli anni, grazie ad un impegno continuo, ed è in grado di affrontare con sicurezza le principali tematiche della materia e di effettuare e approfondire collegamenti interdisciplinari, con un particolare riguardo alle applicazioni nel campo professionale specifico, analizzando e risolvendo problemi applicativi tipici;
-un secondo gruppo, più numeroso, ha conseguito risultati soddisfacenti ma non costanti nel tempo; è in grado di affrontare con sufficiente sicurezza gli argomenti fondamentali della disciplina, ma non sempre è in grado di comprendere o sfruttare gli eventuali collegamenti interdisciplinari nell'ottica della professione nel settore termotecnico, limitando così la capacità di soluzione a problemi di natura più semplificata;
-un terzo gruppo di allievi ha manifestato una scarsa costanza di risultati, dovuti ad uno studio non sempre adeguato, raggiungendo un profitto sufficiente ma sovente limitato agli obiettivi minimi; la capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari è limitata dalla conoscenza poco approfondita della materia, delle sue implicazioni nel campo professionale e di conseguenza è in grado di risolvere semplici problemi nell'ambito disciplinare.
Il programma svolto nel corso del quinto anno è stato impostato per fornire le basi necessarie per raggiungere i seguenti obiettivi: -Conoscere e determinare le caratteristiche di un motore a combustione interna; -Conoscere le caratteristiche di un impianto a vapore per la produzione di energia (ciclo diretto); -Conoscere le caratteristiche di un impianto frigorifero (ciclo inverso); -Saper effettuare il dimensionamento di massima di impianto frogorifero; -Saper dimensionare organi meccanici semplici (alberi, cuscinetti, trasmissioni)
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Le lezioni sono state tenute prendendo spunto dai testi di riferimento consigliati, dai manuali tecnici ed integrate da appunti e materiale fornito dal docente quando necessario. Vista l'assenza dal piano di studi del “Progetto Ergon” della materia “Tecnologia meccanica” si è scelto di integrare il programma con alcuni argomenti utili alla professione di termotecnico, data la loro presenza ed importanza nelle applicazioni pratiche della professione. Le verifiche sono consistite in elaborazioni in classe, test scritti aventi lo scopo di valutare il grado di apprendimento medio della classe sotto forma di prove scritte formulate utilizzando tipologie analoghe a quelle proposte nella terza prova dell'esame di stato. Si sono effettuate valutazioni orali intermedie anche basate sulla partecipazione attiva alla lezione, all’interesse dimostrato e all’originalità delle soluzioni proposte ai quesiti formulati. In relazione agli obiettivi minimi che il docente si è prefissato di raggiungere per l'anno in corso, si può definire che: -alla fine dell'anno in corso l'allievo è in grado di affrontare le problematiche fondamentali relative alla termodinamica; -è in grado di effettuare il dimensionamento statico e la verifica a fatica ove necessario (con metodi semplificati) di organi meccanici elementari (alberi, cuscinetti volventi, trasmissioni con cinghie trapezoidali) -Conosce i cicli diretti a vapore e le soluzioni adottate per ottimizzarne il rendimento; -Conosce i cicli inversi (macchina frigorifera e pompa di calore) ed è in grado di effettuare il dimensionamento di massima di un impianto; Gli argomenti trattati sono stati così suddivisi: MECCANICA APPLICATA Alberi: dimensionamento e verifica; Perni e cuscinetti a strisciamento e volventi; Trasmissioni con organi flessibili: cinghie trapezoidali tradizionali e a sezione stretta. TECNOLOGIA E MATERIALI Corrosione dei materiali metallici: Tipi di corrosione; Resistenza dei materiali; Acciai inossidabili (cenni). Fatica dei materiali metallici: Principi e cenni storici; Tipi di solecitazione; Effetti di intaglio; Effetto della corrosione; Criteri di verifica. Scorrimento viscoso: Principi generali.
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MACCHINE A FLUIDO e TERMOTECNICA Motori a combustione interna: classificazione generale; Ciclo teorico Otto e Diesel nel diagramma p-V; Rendimento termico ideale; Ciclo indicato; Rendimenti e determinazione della potenza; Combustione; Sovralimentazione; Raffreddamento; Bilancio termico. Entalpia Primo principio della termodinamica per un sistema aperto; Vapori, titolo di un vapore; Curva liquido-vapore; Diagrammi T-s e h-s; Impianti motori a vapore; Ciclo di Carnot diretto; Ciclo di Rankine e ciclo di Hirn; Rendimento del ciclo diretto a vapore; Surriscaldamento – Rigenerazione – Cogenerazione (cenni). Elementi costruttivi dell'impianto (trattati affrontando i principi generali): Rendimento e perdite; Alimentazione del combustibile; Circolazione del fluido; Economizzatore – Preriscaldatore – Surriscaldatore; Cenni al progetto degli elementi del generatore; Condensatori; Estrazione dell’aria. Turbine a vapore: Statore e rotore; Turbine a più stadi; Stadio ad azione e stadio a reazione; Triangoli delle velocità; Parzializzazione; Rendimento isoentropico; Perdite fluidodinamiche; Tenute. Cicli inversi a vapore: Ciclo frigorifero;
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Pompa di calore; Coefficienti di prestazione; Ciclo di Carnot inverso e COP; Valvola di laminazione; Trasformazione isoentalpica; Diagramma p-h; Fluidi frigoriferi; Ciclo inverso ideale; Dimensionamento del compressore volumetrico alternativo; Impianto a pompa di calore. Esercitazioni di laboratorio: Le esercitazioni di laboratorio sono state svolte in modo da evidenziare i collegamenti interdisciplinari con le altre materie, in particolare Sistemi ed Automazione ed Impianti. Analisi di un compressore volumetrico per macchina frigorifera; Compressore volumetrico bistadio; Analisi di un motore a combustione interna. Belluno, 15 maggio 2012
Gli insegnanti
prof. De Pasqual Paolo ..........................................
prof. Cimitan Mauro ............................................
I rappresentanti degli studenti
..........................................
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IMPIANTI TERMOTECNICIIMPIANTI TERMOTECNICIIMPIANTI TERMOTECNICIIMPIANTI TERMOTECNICI E DISEGNOE DISEGNOE DISEGNOE DISEGNO
Insegnanti: Prof. Pietro CANTONInsegnanti: Prof. Pietro CANTONInsegnanti: Prof. Pietro CANTONInsegnanti: Prof. Pietro CANTON
Prof. Mauro SPADAProf. Mauro SPADAProf. Mauro SPADAProf. Mauro SPADA
Ore settimanali: 6 (quattro)Ore settimanali: 6 (quattro)Ore settimanali: 6 (quattro)Ore settimanali: 6 (quattro)
OBIETTIVI OBIETTIVI OBIETTIVI OBIETTIVI
Il corso si è proposto, principalmente, di far conoscere agli allievi i fondamenti
teorici, le tecniche e le tipologie impiantistiche dei sistemi di condizionamento, Tali
conoscenze permetteranno loro di comprendere i processi legati al trattamento dell aria e
sviluppare la capacità di effettuare scelte di progetto per semplici impianti di
condizionamento.
Obiettivi minimi: saper effettuare le scelte più idonee per stabilire le condizioni di
comfort;
saper identificare e quantificare le diverse forme di calore sensibile e latente; saper
estrapolare
dati dal diagramma psicrometrico e rappresentare graficamente le trasformazioni relative
all aria;
essere in grado di elencare, descrivere i vari componenti di una UTA; conoscere le diverse
tipologie di impianti, sapendo proporre soluzioni impiantistiche adeguate in funzione dei
vantaggi o degli svantaggi delle varie tipologie, nel rispetto delle norme vigenti; essere
in grado di operare un dimensionamento di massima di una rete aeraulica; conoscere i
principi e i criteri di funzionamento di un ciclo frigorifero e di una pompa di calore;
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avere le competenze necessarie per eseguire, modificare, rappresentare in modo appropriato
schemi di impianti termotecnici.
METODO D INSEGNAMENTOMETODO D INSEGNAMENTOMETODO D INSEGNAMENTOMETODO D INSEGNAMENTO
Ho adottato la lezione frontale classica. Talvolta gli argomenti sono stati sviluppati
coinvolgendo gli allievi in discussioni su problemi specifici per poter approfondire le
conoscenze acquisite in altre discipline. Gli argomenti sono stati trattati in modo
semplificato rinunciando alle dimostrazioni rigorose. Più che gli aspetti teorici, sono
stati messi in evidenza gli aspetti operativi.
E stato utilizzato il libro di testo Impianti termotecnici di G. Golino e G.F.
Liparoti editore Hoepli. per alcuni parti del programma con integrazioni di fotocopie
tratte da norme UNI, testi di termotecnica, cataloghi dei costruttori. Per alcuni
argomenti è stato utilizzato il Manuale del Termotecnico a cura di Nicola Rossi
editore Hoepli.
VALUTAZIONI E VERIFICHEVALUTAZIONI E VERIFICHEVALUTAZIONI E VERIFICHEVALUTAZIONI E VERIFICHE
Gli allievi sono stati valutati per verificare il grado di acquisizione degli obiettivi
operazionali. Le prove adottate sono: interrogazioni, test a risposta aperta, prove
scritte di tipo tradizionale con sviluppo di calcoli e dimensionamenti e/o verifiche,
prove grafiche (rappresentazioni di impianti e schemi), attività e partecipazione
all area progetto.
RISUTATI OTTENUTIRISUTATI OTTENUTIRISUTATI OTTENUTIRISUTATI OTTENUTI
Nel complesso il profitto è stato appena sufficiente. Solo qualche alunno si è distinto
raggiungendo risultati buoni o ottimi. Altri sono arrivati stentatamente ai limiti della
sufficienza dimostrando delle difficoltà nell affrontare le parti teoriche del programma.
Discreto l'interesse, ma la partecipazione non è stata supportata da effettiva curiosità
culturale o tecnica. Lo studio domestico, finalizzato alle verifiche, è stato saltuario.
Discontinuo l impegno nelle ore dedicate alle prove grafiche e allo sviluppo di progetti.
ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATIELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATIELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATIELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
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I) Psicrometria
Richiami di termodinamica: principi fondamentali, gas perfetti, vapore. Aria umida:
definizioni, proprietà, grandezze fondamentali. Diagrammi psicrometrici (Carrier/ASHRAE).
II) Interventi sull aria umida
Miscelazione. Calore sensibile, latente, totale; fattore di carico; potenza termica;
interventi
sulla temperatura: riscaldamento e raffreddamento sensibile; interventi sull umidità:
umidificazione e deumidificazione; interventi sulla temperatura e sull umidità:
riscaldamento con
umidificazione e raffreddamento con deumidificazione.
Climatizzazione estiva a tutta aria esterna e con ricircolo. Condizionamento invernale.
III) Il benessere termoigronometrico
Criteri di valutazione del benessere; condizioni termoigroometriche interne ed esterne
di
progetto.
Stima dei carichi termici estivi ed invernali.
IV) Unità di trattamento dell arìa
Principali componenti tecnici di un impianto di climatizzazione.
Rappresentazioni schematiche di una centrale di condizionamento (UTA).
Componenti: serrande motorizzate, batterie, filtri, umidificatori, ventilatori,
recuperatori di
calore, silenziatori.
Elementi di acustica. Il rumore negli impianti di climatizzazione: cause; accorgimenti e
dispositivi per l attenuazione del rumore nelle canalizzazioni; barriere acustiche
V) Tipologie di impianti
Classificazione e caratteristiche principali.
Impianti a sola aria a portata costante: a un canale monozona, con post-riscaldamento
locale, multizone; a due canali (cenni).
Impianti a sola aria VAV: monocondotto, a doppio canale.
Impianti a sola acqua a 2 e 4 tubi; ventilconvettori con e senza aria primaria.
Impianti misti; induttori.
Impianti ad espansione diretta VRF.
Applicazioni impiantistiche consigliate in funzione della tipologia degli edifici.
VI) Rete aeraulica e canalizzazioni
Moto dell aria nei canali: principi della distribuzione; calcolo delle perdite di
carico.
Dimensionamento di massima e bilanciamento di una rete di canali d aria.
Elementi terminali: diffusori, bocchette, griglie di ripresa.
VI) Impianti a ciclo inverso
Cicli frigoriferi e pompe di calore: componenti, rappresentazione, EER, ESEER ,COP;
cenni sui fluidi frigorigeni.
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LABORATORIO e DISEGNO
Sviluppo, calcoli , dimensionamento idraulico di un impianto adibito ad uffici con
ventilconvettori
Belluno, 15 maggio 2012
Gli insegnanti
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I rappresentanti degli alunni
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SISTEMI AUTOMATICI E CSISTEMI AUTOMATICI E CSISTEMI AUTOMATICI E CSISTEMI AUTOMATICI E CONTROLLOONTROLLOONTROLLOONTROLLO
Insegnanti:Insegnanti:Insegnanti:Insegnanti: Davide LUCICESAREDavide LUCICESAREDavide LUCICESAREDavide LUCICESARE
Pierino POTÌPierino POTÌPierino POTÌPierino POTÌ
Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: 4 (due)4 (due)4 (due)4 (due)
OBIETTIVI OBIETTIVI OBIETTIVI OBIETTIVI
L'allievo conosce le problematiche alla regolazione degli impianti termotecnici: conosce i
sistemi di regolazione e controllo relativamente agli impianti termotecnici, sa
interpretare la documentazione tecnica di settore, è in grado di scegliere le attrezzature
e la componentistica in relazione alle esigenze professionali e sa valutare sicurezza ed
affidabilità, conosce la componentistica elettronica ed elettrica degli impianti di
riscaldamento e condizionamento e sa usare in modo consapevole metodi di calcolo e
strumenti informatici
METODO D INSEGNAMENTOMETODO D INSEGNAMENTOMETODO D INSEGNAMENTOMETODO D INSEGNAMENTO
E' stata adottata la lezione frontale classica. Talvolta gli argomenti sono stati
sviluppati coinvolgendo gli allievi in discussioni su problemi specifici per poter
approfondire le conoscenze acquisite in altre discipline. Gli argomenti sono stati
trattati in modo semplificato rinunciando alle dimostrazioni rigorose. Più che gli aspetti
teorici, sono stati messi in evidenza gli aspetti operativi.
E stato utilizzato come libro di appoggio all insegnamento Manuale del termotecnico.
Fondamenti Riscaldamento Condizionamento Refrigerazione Risorse energetiche (Impianti
termici e idraulici) di Nicola Rossi editore Hoepli per alcuni parti del programma con
integrazioni di fotocopie tratte da norme UNI, testi di termotecnica, cataloghi dei
costruttori.
VALUTAZIONI E VERIFICHEVALUTAZIONI E VERIFICHEVALUTAZIONI E VERIFICHEVALUTAZIONI E VERIFICHE
Gli allievi sono stati valutati per verificare il grado di acquisizione degli obiettivi
operazionali. Le prove adottate sono: discussione di un argomento assegnato (una per
quadrimestre), prove scritte di tipo tradizionale con sviluppo di calcoli e
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dimensionamenti e/o verifiche (due per quadrimestre), lavoro domestico (relazioni con
presentazione a tutta la classe).
RISULTATI OTTENUTIRISULTATI OTTENUTIRISULTATI OTTENUTIRISULTATI OTTENUTI
Nel complesso il profitto è stato appena sufficiente. Solo qualche alunno si è distinto
raggiungendo risultati buoni o ottimi. Altri sono arrivati stentatamente ai limiti della
sufficienza dimostrando delle difficoltà nell affrontare le parti teoriche del programma.
La classe ha dimostrato scarso l'interesse e la partecipazione non è stata supportata da
effettiva curiosità culturale o tecnica.
Lo studio domestico, finalizzato alle verifiche, è stato saltuario.
ELENCO ARGOMENTI TRATTATIELENCO ARGOMENTI TRATTATIELENCO ARGOMENTI TRATTATIELENCO ARGOMENTI TRATTATI
Teoria dei sistemi di controllo
- introduzione: definizione di sistema, classificazione dei sistemi, modello, simulazione,
processo, ingressi ed uscite;
- di sistemi di controllo, tipologie di sistemi di controllo (catena aperta e chiusa) e
loro caratteristiche, esempi di sistemi di controllo;
- teoria dei sistemi (il modello matematico): sistemi del primo ordine, evoluzione libera
e forzata, risposta ad un ingresso, sistemi del secondo ordine evoluzione libera e
forzata, risposta ad un ingresso a gradino, esercizi applicativi;
- stabilità assoluta e relativa, criteri di stabilità assoluta (cenni), analisi delle
radici del polinomio caratteristico poli e zeri;
- tipologie di sistemi di controllo e regolatori: controllo ON-OFF, controllo flottante,
proporzionale, proporzionale integrato PI, proporzionale derivato PD, proporzionale
integrato derivato PID, i regolatori, esercitazioni di laboratorio;
Componenti di un sistema di controllo
- trasduttori (ripasso ed integrazione): trasduttori di pressione, temperatura, portata,
velocità;
- organi finali di regolazione: valvole a due e tre e quattro vie, valvole di zona,
testine termostatiche e valvole termostatiche;
- i contacalore: principio di funzionamento e analisi di una tipologia di contatore.
Regolazione e controllo negli impianti
-la compensazione: definizione, la compensazione invernale, estiva, all'irraggiamento,
limite massimo e minimo;
-rappresentazione grafica di componenti d'impianti e di componenti per la regolazione
automatica;
-impianti di riscaldamento a radiatori: controllo di temperatura in varie tipologie
d impianto mono e plurifamiliare a una o più zone;
-impianti acqua calda per uso igienico sanitario: il controllo del sistema di ricircolo
sanitario;
-impianti con collettori solari: regolazione della temperatura nel bollitore solare;
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-impianti di ventilazione e di condizionamento: controllo di temperatura e umidità in
impianti monozona e plurizona;
-impianti frigoriferi e con pompa di calore: principi della regolazione e convenienza
economica del loro utilizzo in base alla temperatura esterna.
Belluno, 15 maggio 2012
Gli insegnanti
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I rappresentanti degli alunni
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EDUCAZIONE FISICAEDUCAZIONE FISICAEDUCAZIONE FISICAEDUCAZIONE FISICA
Insegnante: Insegnante: Insegnante: Insegnante: Massimiliano MARIOMassimiliano MARIOMassimiliano MARIOMassimiliano MARIO
Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: Ore settimanali: 2222
Finalità Finalità Finalità Finalità In sintonia con il P.O.F. ed assieme alle altre discipline l Educazione Fisica
promuove lo sviluppo di una personalità autonoma facendo riferimento ad un modello di
intelligenza multipla dove quella verbale e logico matematica (dominanti nell attuale
sistema scolastico) sono affiancate da quella motoria, spaziale, interpersonale.
Obiettivi Obiettivi Obiettivi Obiettivi Conformemente ai programmi ministeriali si è mirato allo:
-Sviluppo e consolidamento degli schemi motori di base (rotolare, strisciare,
afferrare, lanciare, calciare,
arrampicare, correre, saltare). L utilizzo di tali moduli di base permette di
trasferire in modo reversibile
operazioni mentali dal controllo automatico al controllo volontario.
-Sviluppo della gestualità, che si innesta sui moduli di base, attraverso il
miglioramento delle capacità
condizionali e coordinative.
-Sviluppo delle abilità motorie e sportive in relazione alle discipline proposte
come momento di espressione -Obbiettivi minimi
Conoscenza
Conoscere i principi fondamentali e la tecnica di base delle discipline praticate.
Saper descrivere le regole principali delle attività individuali e degli sport di squadra
proposti.
Conoscere i concetti teorici inerenti alle tematiche delle attività svolte.
Competenza
Eseguire con sufficiente precisione le tecniche di base di attività e di almeno due sport
di squadra.
Controllare il proprio corpo in situazioni motorie e ambienti diversi.
Saper eseguire (esprimere) abilità motorie e sportive in funzione di uno scopo richiesto.
Capacità
Saper adattare capacità e conoscenze acquisite a situazioni tecnico-tattiche
diversificate.
Valutare l utilizzo della propria energia in funzione del carico esterno assegnato:
(peso, gravità, avversario, durata)
Mezzi Mezzi Mezzi Mezzi Sono stati suddivisi in attività individuali e di gruppo.
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− Attività individuali nelle quali il soggetto si trovi in situazioni mirate
utilizzando moduli codificati e non codificati.
− Attività di gruppo come momento di apprendimento da parte del soggetto
nell acquisire e svolgere un ruolo individuale e personale di interazione fra più
soggetti.
La prospettiva di lavoro verso l obiettivo maturazione della personalità
dell individuo utilizza lo sviluppo di temi gestuali per stabilire delle associazioni
tra famiglie di movimenti o di situazioni evidenziandone il transfert in ambito motorio.
Mira infine alla collaborazione interdisciplinare, di verifica dei contenuti e degli
ulteriori aspetti che la disciplina offre in campo fisiologico, fisico, espressivo e
intellettivo oltre che tecnico di base. Ciò contribuisce a verificare la valenza estetica
del gesto e del movimento, i cui valori di raffinazione sono i veri educatori dello
spirito dei soggetti.
VerificheVerificheVerificheVerifiche
Prove strutturate e non, inerenti ai contenuti trattati in ciascuna unità didattica, hanno
fornito indicazioni sui livelli di partenza sui singoli allievi e sul livello medio del
gruppo classe. Le verifiche in itinere vengono effettuate attraverso prove pratiche. Una
verifica costante si rende inoltre possibile attraverso un attenta osservazione degli
allievi durante le attività in quanto, nella nostra disciplina, gli allievi sono impegnati
in un processo continuo di fasi applicative.
Nella valutazione complessiva non si tiene conto solo della preparazione finale, ma anche
del livello iniziale quindi dei miglioramenti conseguiti da ciascun allievo, dalle
capacità motorie individuali, nonché dall impegno e dalla volontà profusi.
Programma svoltoProgramma svoltoProgramma svoltoProgramma svolto
Mobilità articolare
Potenziamento e allungamento muscolare
Acrobatica
Acrogym
Atletica Leggera
Calcio a 5
Pallavolo
Belluno, 15 maggio 2012
L´insegnante
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I rappresentanti degli alunni
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CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA
A. S. 2011A. S. 2011A. S. 2011A. S. 2011----2012201220122012
DIRIGENTE SCOLASTICODIRIGENTE SCOLASTICODIRIGENTE SCOLASTICODIRIGENTE SCOLASTICO Cavaliero Gerardo _________________________
RELIGIONERELIGIONERELIGIONERELIGIONE Plonka Jadwiga _________________
ITALIANOITALIANOITALIANOITALIANO Da Pont Rita ________________________
STORIASTORIASTORIASTORIA Sudano Giovanna
________________________
INGLESEINGLESEINGLESEINGLESE Barattin Francesca ________________________
ECON. INDUSTRIALEECON. INDUSTRIALEECON. INDUSTRIALEECON. INDUSTRIALE
ED ELEM. DI DIRITTOED ELEM. DI DIRITTOED ELEM. DI DIRITTOED ELEM. DI DIRITTO Burigo Patrizia _________________________
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MATEMATICAMATEMATICAMATEMATICAMATEMATICA Iarabek Silvia __________________________
MECCANICA, MACCHINE MECCANICA, MACCHINE MECCANICA, MACCHINE MECCANICA, MACCHINE
E TERMOTECNICAE TERMOTECNICAE TERMOTECNICAE TERMOTECNICA De Pasqual Paolo __________________________
IMPIANTI TERMOTECNICIIMPIANTI TERMOTECNICIIMPIANTI TERMOTECNICIIMPIANTI TERMOTECNICI Canton Pietro ___________________________
SISTEMI AUTOMATICISISTEMI AUTOMATICISISTEMI AUTOMATICISISTEMI AUTOMATICI
E CONTROLLOE CONTROLLOE CONTROLLOE CONTROLLO Lucicesare Davide __________________________
LAB. SISTEMILAB. SISTEMILAB. SISTEMILAB. SISTEMI Potì Pierino
___________________________
LAB. IMPIANTI TERMOTECNICI LAB. IMPIANTI TERMOTECNICI LAB. IMPIANTI TERMOTECNICI LAB. IMPIANTI TERMOTECNICI
E DISEGNOE DISEGNOE DISEGNOE DISEGNO Spada Mauro
_______________________
LAB. MECCANICA e MACCHINELAB. MECCANICA e MACCHINELAB. MECCANICA e MACCHINELAB. MECCANICA e MACCHINE Cimitan Mauro ___________________________
EDUCAZIONE FISICAEDUCAZIONE FISICAEDUCAZIONE FISICAEDUCAZIONE FISICA Mario Massimiliano ________________________
I rappresentanti I rappresentanti I rappresentanti I rappresentanti degli allievidegli allievidegli allievidegli allievi
Scarton Francesco Scarton Francesco Scarton Francesco Scarton Francesco
________________________________________________________________________________________________
Paniz MatteoPaniz MatteoPaniz MatteoPaniz Matteo
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