C’era una volta una fitta schiera diprotagonisti destinati ad animare nar-razioni fantastiche con un grande fa-scino ora sempre più declinante, eche in queste Favole minime di pocherighe appaiono rivisti e corretti congarbata ironia da Lamberto Pignotti. Alice nel paese delle meraviglie, Bian-caneve e i sette nani, Robinson Cru-soe, la Piccola Fiammiferaia, Cene-rentola, appaiono, come molti altripersonaggi della vecchia favolistica,sotto una nuova, lapidaria e quantomai illuminante veste.Ritroviamo Biancaneve e i sette naniinvischiati in spettacoli popolari dalgrande successo commerciale, Robin-son Crusoe sull’isola deserta, attrattoda una bellissima fanciulla, che ben siguarda dal richiamare l’attenzionedelle navi di passaggio, la volpe, in ve-ste d’animale maturo, che non si na-sconde dietro la frase “quest’uva è

acerba”, ma accetta il suo insuccesso. Pignotti guarda inoltre con attenzionee critica ironia alla nostra, freneticasocietà di massa, rappresentata qui daprotagonisti certo nuovi per il mondodelle favole: gli assertori della buonacausa, i fanatici del computer, gli in-dustriali stanchi della old economy, icritici d’arte per i quali i contenuti non

erraglio dei libriautunno 2006

Edizioni Empirìa. Notiziario delle novità.Via Baccina 79 · 00184 Roma · tel. 0669940850 · fax 0645426832

sito web: http://www.empiria.com e-mail: info@empiria.com

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Lamberto PignottiFAVOLE MINIMEDisegni di Rosa Foschi€ 14,00 - ISBN 88-87450-75-7

novità

Il Ciclo della crudeltà costruito da Mas-simo Giannotta con l’utilizzo, il rici-claggio, la reinvenzione di materiali“trovati” come oggetti, come reperti, sidirebbe talora come relitti,con l’intento di conferireloro un nuovo assettoaperto, al tempo stessoplurale e terribilmente in-dividualizzato, è davveroun opus heteroclitum postosotto il sigillo di un pro-getto che fa sistema. Datala passione per il mare e lecose della marineria cheinsieme a una confidenzaespertissima, da sempreGiannotta non si stanca di vivere e discrivere, è scontato che ampie zonedel Ciclo paghino il loro entusiasticotributo a una materia tanto affasci-nante, anche quando il suo fascino in-clini all’irreparabile e al sinistro. IlViaggio, eterno nucleo tematico-poe-

tico dello scrittore, non è impresa névacanza, ma ricerca e conoscenza, na-turalmente con tutti i rischi, e magarile catastrofi, che la cosa comporta.“Forse ormai” verga lo scriba navi-gante, approdato a una città assediata,stretta alla gola dai suoi nemici – comeegli stesso dice – “il nostro camminosi avvita in un circolo cieco, in una spi-

rale insensata, nel cuoredel grande vortice”.Quello che nel libro è de-finito il Grande Vortice è larappresentazione (anchegrafica: mediante una spi-rale logaritmica) non solodelle tremende insidie ma-rine, ma dell’intero disa-stro della nostra civiltà.“Luoghi del dubbio e dellainutile lotta, della promi-scuità della ferocia, del di-

sagio e dell’isolamento, in cui colli-dono forze immani e spossate inerzie,luoghi di distruzione di dolore. Quiogni cosa viene digerita, metaboliz-zata, ridotta in informe poltiglia. Perquesto ci accostiamo guardinghi”.

Mario Lunetta

sono altro che i contenitori, gli artistiestrosi convinti che il loro genio fun-zioni ottimamente solo quando nonusato. Personaggi che affollano via viale cronache quotidiane, arrivando ta-lora a saturare puntualmente l’attua-lità culturale, letteraria e artistica conla presunzione di avere ereditato i pri-vilegi di quelli che vissero a lungo fe-lici e contenti.Come vissero a lungo felici e contenti iprotagonisti di Un certo modo di vita,

immobili protagonisti del nostro tempo:C’era una volta un certo modo di vitain cui – non era mai successo primadi allora – molti ascoltarono la stessamusica, videro gli stessi spettacoli,consumarono le stesse bevande, vesti-rono gli stessi panni. Distogliendo gli occhi da ciò che stavaaccadendo, fu per loro naturale nonfarsi coinvolgere dalla tragedia in attoe così vissero a lungo felici e contenti.

Simone Caputo

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Massimo GiannottaIL CICLO DELLA CRUDELTÀ€ 12,00 - ISBN 88-87450-72-2

“Il desiderio è un arto fantasma” viendetto da Lola Lemire Tostevin, con unaprecisione assoluta che congiunge illinguaggio al corpo, dov’esso nasce esi manifesta come esistenza di unamancanza, di una mutilazione, di unaperdita che i sensi avvertono come as-senza-presenza. Molla del vivere il de-siderio riconosce il passato ed èproiettato verso il futuro. Senza desi-derio nulla si cerca. Il titolo delle sequenze poetiche nel vo-lume della Tostevin, ’sofia, nome pro-prio di donna e sapienza, registra l’ac-coglienza in un nome proprio di per-sona di una cultura antica, di un’idea,di un concetto che ha attraversato i se-coli e con cui tuttora ci confrontiamo eci chiediamo in che cosa consista. L’a-postrofo che significativamente ritornaad ogni inizio di poesia, là dove di con-sueto è posto il titolo, introduce l’as-senza-presenza primaria: quella di“filo”, amore, a complemento di “sofia”;“filosofia”, cioè amore per la sapienza.Un invito alla lettrice/lettore al coinvol-gimento, a condividere la riflessione sulsignificato e sulla relazione tra amore,desiderio, poesia e filosofia.Nata e vissuta in Canada, coinvolta afondo nella relazione sempre com-plessa tra le lingue, la Tostevin ci of-fre un esempio di come la poesia nellacondensazione di suoni e semi in ununico segno, si costituisce come luogodi coesistenza e d’incontro tra due cul-

ture, lingue, esperienze: quella fran-cese e quella inglese.La raccolta include una prosa illumi-nante e quanto mai istruttiva, il reso-conto di un seminario di semiotica conJacques Derrida e della prepotentecancellazione che il maestro opera delpensiero femminile, e, quale ultima se-zione, una riscrittura del Cantico deiCantici. La scrittrice lo ha scelto per ilsuo fascino letterario, per l’intensitàdella passione che vi è espressa e per-ché unico testo della Bibbia che abbiauna donna a coprotagonista, soggettoe non più solo oggetto del discorso.“La musa ha imparato a scrivere” re-cita il titolo dell’ultima sequenza di’sofia: la mela del mito, frutto dellafertilità, è divenuta produzione discrittura e di canto, poema; la musa èdiventata riflessione sulla portata delleparole, musica. Dall’introduzione di Annalisa Goldoni

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Lola Lemire Tostevin’SOFIAA cura di Annalisa GoldoniCollana di poesia Sassifraga

€ 12,00 - ISBN 88-87450-71-4

novità

Tessuti col filo dell’ironia e dell’umori-smo, questi racconti brevi, alcuni bre-vissimi, di Julia Otxoa, trattano di vi-cende sorprendenti e strane alle qualil’autrice conferisce spesso un’aura sur-reale e un tono favolistico, rappresen-tando, per questo tramite, determinatiaspetti della realtà.L’ambientazione si riferisce chiara-mente alla nostra epoca e a luoghichiaramente identificabili, anche se dainomi fantasiosi o niente affatto nomi-nati. La specificità dei contenuti stanella rappresentazione di certe pecu-liarità umane, spesso causa di soffe-renze individuali e collettive: sono i

pregiudizi, la stupidità, la dabbenag-gine, la malvagità, l’inganno, la proter-via, spesso coniugate con la follia nellesue manifestazioni quotidiane più co-muni e non sempre innocue, nonesclusa la pietosa insania con la qualea volte si tenta di soddisfare la propriaaspirazione alla novità e al sogno, aun’esistenza più serena e appagante. Pur vicine alle parabole per il lorofondamento etico, queste narrazioni,hanno quale punto di forza l’umori-smo, che, potenziato dall’iperbole,opera da specchio deformante attra-verso cui meglio osservare la realtà. Lo stile è sobrio e veloce, tanto da rin-viare a volte i passaggi all’intuizionedel lettore; non indugia nella descri-zione della psicologia dei personaggiche risalta direttamente dai loro com-portamenti. Svelare quanto di insen-sato si cela nell’apparente normalità edissimulare la tristezza indotta dallosvelamento stesso: ecco, in breve, lastrada che Julia Otxoa con Maiali efiori persegue.

Sara Zanghì

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Julia OtxoaMAIALI E FIORIA cura di Sara ZanghìCollana di narrativa “Il ponte di corda”

€ 14,00 - ISBN 88-87450-74-9

novità

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Due donne che si incontrano, duedonne che si riconoscono; un lungoviaggio: La cima della stella, di SaraZanghì. Un’insegnante siciliana prossima allapensione incontra Azaya, più giovanestudiosa spagnola d’architettura, e conlei l’amore, che le permetterà di tor-nare a se stessa. Le due viaggiatrici, at-traversando insieme, in una sorta dipellegrinaggio, la Sierra, la Castiglia, ladeturpata Sicilia, il centro Italia, tes-sono il filo sottile, leggero e ironico diuna relazione che si nutre di altri in-contri, personaggi, visioni in un giocodi incastri e di rimandi intellettuali edemotivi a contrappunto spesso asprodi un amoroso stato di grazia. Contem-plano cattedrali, visitano severi mona-steri e conventi, riposano in tranquillipaesini. La Spagna è delineata vivida-mente: i luoghi sono spesso legati apoeti come Garcia Lorca e Machado,o evocatori di personaggi storici comePizarro e Renan. I personaggi e le at-mosfere vengono ricostruiti a intarsi;finestre che si aprono su incontri condonne e storie di donne, sospese traleggenda e realtà. Storie come quelladella scrittrice Roldana che fronteggiòl’Inquisizione per la sua arte cui nonrinunciò, o quella di Pia dei Tolomei,che il marito un giorno fece precipi-tare, con ingiustificata ferocia, dal bal-cone del castello in una profonda valle

della Maremma, non si sa se per infe-deltà, o desiderio di lui di sposareun’altra donna. Storie che mostrano lafaccia crudele, casuale o semplice-mente indifferente della realtà, mentreil viaggio scorre per luoghi di straordi-naria fascinazione. Luoghi tradotti at-traverso una prosa preziosa, il perio-dare breve, inversioni sintattiche edellissi verbali che tradiscono le incli-nazioni poetiche della Zanghì. Anche se è il dolore a segnare spessoi percorsi interiori dei personaggi, perlo più femminili, in ciascuno di essi viè un nucleo vitale di resistenza, saldoe netto; saldo e netto come il profilodella montagna inaccessibile evocatanelle pagine del romanzo: l’Orizaba,o come la chiamavano gli antichi pa-dri aztechi, Cima della stella.

UN’ATTESA RISTAMPA

Sara ZanghìLA CIMA DELLA STELLACollana di narrativa Euforbia€ 14,00 - ISBN 88-87450-77-3

Preso in una specie di ondeggiamento,o d’incerta, angosciosa altalena tra ilprossimo e il remoto, la superficie e laprofondità, l’apparire e lo svanire dellecose, il racconto per flash che Benatti cioffre palpita d’un sentimento lancinantedel tempo. Per vela un filo, raccolta natanegli ultimi mesi di vita del poeta, si puòleggere, in effetti, come un diario ad in-termittenza del suo coraggioso, difficilecammino verso la morte: un diario incui le immagini del male e delle cureemergono di tanto in tanto per riaffon-dare subito dopo nel flusso dei mo-menti: “convalescenza/ sorrido al primoverde/ e m’addormento”. Senza mai alzare la voce in un sia purminimo atto di protesta, fino in fondochi parla ci mostra, con estremo pu-dore, che anche la malattia e la mortesono parte della vita. Ma quest’accetta-zione non è possibile in toto: la vita, as-sediata dalla morte, appare spesso con-dannata all’irrealtà, alla nebbia, all’ab-braccio dei fantasmi. Il tempo incalza,il tempo è sempre meno per poter ri-chiamare i propri ricordi, ancora cosìalti e luminosi come “la via nel cielo /lastricata di stelle”; per poter tratteg-giare gli andirivieni dell’esistenza frabellezza e strazio “un’onda fresca / ap-pena ci lambisce / poi si ritrae”; o perpoter evocare, con pietà e tenerezza, leillusioni degli uomini “cade la neve / eil mondo, come se / potesse cambiare”.Di fronte a questo assedio, tutto preci-

pita troppo in fretta: dal cielo nonfanno che scendere fiocchi bianchi; isorrisi si diradano; i pensieri si nascon-dono. Non c’è soluzione alle aporie delmondo; ma sino all’estremo, attraversoun dolore senza più nome, eppure re-stando tenacemente aggrappato allamisura cristallina dello haiku come al-l’ultimo possibile sentiero di verità, Be-natti non può sottrarsi al bisogno di te-stimoniare ciò che di continuo, con so-vrana, miracolosa leggerezza, rinascedal proprio sfacelo: “dopo i fuochi / ri-tornano le stelle / senza clamore”.Questo è il mistero dei misteri: “terra,acqua / e ricomincia tutto; / la crea-zione”. Di questo mistero partecipa an-che la creazione poetica quando, dalfondo del proprio svanire, ci parla delsuo resistere, del suo fatale rinascere inquel cielo entro cui, alla fine, le nubi sirifugiano “senza risposte”.

Dall’introduzione di Paolo Lagazzi

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Arnaldo BenattiPER VELA UN FILOHaiku per un anno€ 12,00 - ISBN 88-87450-72-2

novità

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Questa antologia di testi di sette gio-vani nasce da alcune occasioni diascolto di loro letture, di cui unapresso la casa editrice Empirìa. Vociper me quasi tutte nuove, caratteriz-zate da una propria cifra sicura, con-fermata dalla successiva conoscenzadiretta delle loro scritture. Spicca l’im-pegno di queste autrici nel lavoro sullinguaggio e sulla maturazione diun’idea della poesia come necessitàche si dipana dall’intimo, e come ri-velazione di sé e della propria disin-cantata visione del mondo. Nessunaillusione, in loro, sulla realtà attuale,

ma tenace resistenza con la parolache tale realtà mostra con la co-scienza critica di chi non vuole esserecomplice di certa ignavia del nostrotempo.Con la convinzione che il loro segnosi approfondirà nel tempo fino a ri-manere duraturo, esterno il piacere dicontribuire a una maggiore diffusionedella poesia di queste giovani autriciche, venute al mondo in un’epoca incui le donne di varie generazioni lot-tavano per la propria liberazione, sirivelano individualità libere.

Sara Zanghì

di prossima pubblicazione

FUORI DAL CIELO

Maria Grazia Calandrone – Laura Cingolani – Florinda FuscoLaura Pugno – Veronica Raimo – Lidia Riviello – Sara Ventroni

di prossima pubblicazione

Giuseppe Persichetti

MIRIADE D’ASTRI

Quando ogni lume qui d’attorno è spentoe s’accende d’un tratto il firmamento,c’è un astro che d’ogni altro più riluce

e una voce che d’altra più seduce.

e m p i r ì a p o e s i a

una ristampa molto attesa

Antonella Andedda

NOMI DISTANTI

Collana SassifragaPoesia & variazioni

ISBN 88-85303-59-5€ 12,00

e m p i r ì a p o e s i a

INCONTRI NELLA SEDE DI EMPIRIAvia Baccina 79 Roma tel. 06 69940850

Sabato 21 ottobre 2006, ore 21Empirìa e l’Hamish Henderson Folk Club presentano

Dove finiranno i nostri fiori con Mariano De Simone.Omaggio a Pete Seeger a cura di Pino Mereu.

Sabato 28 ottobre, ore 18POESIE E DISEGNI, mostra di acquerelli di Giancarlo Limoni.

Presentazione del poemetto di Alberto Toni, ELEGIA.Intervento di Carlo Laurenti.

Lunedì 30 ottobre, ore 18Anna Maria Ortese, Il vento passa.

Lettura scenica da un ineditoa cura delle Edizioni Empirìa e delle Officine Artistiche.

Sabato 11 novembre, ore 21Empirìa e l’Hamish Henderson Folk Club presentano

Cristiano De Fabritis (batteria, vibrafono)Alexander Caric (chitarra, mandolino, voce)

Roberto Bellatalla (contrabbasso)Special Guest Adam Alison Cameron (voce)

QUADERNOS ISCRITTOS IN D’UNA CELLA OSCURAscritto e diretto da Pino Mereu su testi di

John Berger, Antonio Gramsci, Hamish Henderson, Peppino Marotto.

Mercoledì 15 novembre ore 18Goffredo Fofi presenta

Massimo Daviddi, L’oblio sotto la pianta(Edizione Casagrande 2005)

a cura delle Edizioni Empirìa e dell’Istituto Svizzero di Cultura.

www.empiria.com

Per ordinare i libri: Edizioni Empirìa, via Baccina 79, 00184 Roma.Tel. 0669940850 - fax 0645426832; e-mail: info@empiria.comPagherete sul ccp n. 16676033 (Associazione Edizioni Empirìa)solo dopo aver ricevuto i libri richiesti.