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prof. Francesco Ragusa Università di Milano Interazioni Elettrodeboli anno accademico 2017-2018 Lezione n. 4 12.10.2017 Equazione di Dirac 3 Interazione E.M. Scattering di Coulomb

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prof. Francesco RagusaUniversità di Milano

Interazioni Elettrodeboli

anno accademico 2017-2018

Lezione n. 412.10.2017

Equazione di Dirac 3Interazione E.M. Scattering di Coulomb

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Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 98

Scattering Coulombiano: spin 0Veniamo adesso alla densità degli stati

Ad una energia Ef corrispondono tutti gli stati con momento pfIl numero di stati nell’elemento d3pf dello spazio delle fasi è

Il fattore 2Ef nel denominatore è stato introdotto in modo da rendere dN invariante per trasformazioni di Lorentz

Uguagliando al numero di stati nell’intervallo dEf

Calcoliamo esplicitamente dN in funzione di dEf

Utilizzando le coordinate sferiche

In conclusione

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Scattering Coulombiano: spin 0Per finire il flusso Φ

Fin qui le probabilità calcolate sono relative al un flusso di particelle incidenti corrispondenti alle funzioni d’onda usate

Occorre tenere conto della normalizzazione degli statiAbbiamo visto che per le soluzioni dell’equazione di KG utilizzate (N = 1) si ha

Abbiamo pertanto

In conclusione otteniamo la sezione d’urto differenziale per lo scattering di una particella a spin 0 da un potenziale Coulombiano

dSJ

scattering elastico|pi| = |pf|

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Scattering Coulombiano: spin 0Un ultima elaborazione per sostituire l’angolo di difffusione al momento trasferito

Otteniamo pertanto

La sezione d’urto diventa pertanto

Da confrontare con la formula non relativistica

pi

θq

pf

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Scattering Coulombiano: spin ½ Calcoliamo adesso la sezione d’urto per particelle di spin ½

Il calcolo segue le linee precedenti seguite per la particella di spin 0Occorre utilizzare gli spinori

Ricordiamo che l’introduzione dell’interazione elettromagnetica tramite l’ac-coppiamento minimale aveva condotto all’equazione di Dirac con potenziale VD

Come nel caso dell’equazione di KG utilizziamo la teoria perturbativadipendente dal tempo

L’elemento di matrice diventa

Utilizziamo due soluzioni con energia positivaUno stato iniziale con momento pi e spin si

Uno stato finale con momento pf e spin sf

Inserendo nell’elemento di matrice

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Scattering Coulombiano: spin ½Introduciamo I = γ0γ0 fra lo spinore uf e il potenziale VD

Inoltre semplifichiamo la notazione: ui(pi,si) = ui , etc.

Elaboriamo l’espressione del potenziale

Inserendo nell’elemento di matrice

Come nel caso di KG è interessante introdurre la corrente di transizione elettromagnetica

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Scattering Coulombiano: spin ½Per finire, consideriamo un elettrone ( q = −e e > 0 ) in un campo Coulombiano statico

Confrontando con il calcolo per la particella di spin 0

Il calcolo dell’integrale è identico al caso della particella di spin 0Al termine 2Ei sostituiamo

Introducendo anche in questo caso l’elemento di matrice ridotto otteniamo

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Scattering Coulombiano: spin ½Gli stati iniziale e finale possono avere ciascuno due stati di polarizzazione

Indicandoli convenzionalmente + oppure − otteniamo 4 sezioni d’urto

Supponiamo di distinguere (misurare) la polarizzazione dello stato finaleSe non utilizziamo un fascio polarizzato la sezione d’urto si ottiene mediando le due sezioni d’urto con polarizzazione dello stato iniziale + e −

Se non si osserva neppure la polarizzazione nello stato finale la sezione d’urto misurata è la somma dσ = dσ+ + dσ−

Occorre pertanto calcolare

L’espressione C può essere calcolata utilizzando, ad esempio, la forma esplicita degli spinori nella rappresentazione di Dirac

media

Somma, non media !

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Scattering Coulombiano: spin ½Il calcolo di “forza bruta” (vedi problema 8.5) porta al risultato

Introducendo nella formula della sezione d’urto

Otteniamo finalmente

Osserviamo che la differenza con la particella di spin 0 è data dal fattore 1 − β2 sin2 θ/2

Il fattore diventa importante per β → 1

Interazione di tipo magnetico: nel sistema di riposo dell’elettrone al campo elettrico si aggiunge un campo magnetico come effetto relativistico

La sezione d’urto tende a zero per β → 1 e θ → πVedremo che è dovuto alla conservazione del momento angolare

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Tecniche utilizzanti le tracce delle matrici γIl calcolo del prodotto di spinori (C) utilizzando la rappresentazione esplicita è già abbastanza lungo e noioso

Lo scattering Coulombiano è un caso sempliceÈ stato sufficiente calcolare il modulo dell’elemento temporale dato che solo A0 era diverso da zeroC’è una sola particella perchè calcoliamo una scattering da potenziale

In casi più complessi abbiamo bisogno di tecniche più potentiIntroduciamo queste tecniche partendo dal caso semplice dello scattering coulombiano

Prima di fare la semplificazione per campo coulombiano statico abbiamo

Calcoliamo il modulo quadrato

Considerando per il momento il caso di fascio non polarizzato senza misura della polarizzazione nello stato finale dobbiamo calcolare

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Tecniche utilizzanti le tracce delle matrici γConsideriamo il tensore Lμν

Scriviamo esplicitamente gli indici delle matrici

Adesso i simboli sono numeri e possono essere spostati a piacere

Inoltre invertiamo l’ordine delle sommatorie su if rispetto a quelle su αβρσ

Utilizziamo

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Tecniche utilizzanti le tracce delle matrici γ

116281

Le somme su i e su f sono due matrici

Abbiamo

RiconosciamoIl prodotto di 4 matriciLa traccia della matrice risultante

Adesso occorre calcolare le matrici A e B

Notiamo che queste somme hanno una somiglianza con le relazioni di completezza (slide )

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Tecniche utilizzanti le tracce delle matrici γIn realtà c’è più che una somiglianza

Gli operatori A e B sono la parte con energia positiva delle relazioni di completezza

Ricordiamo le equazioni di Dirac per gli spinori u e v

Definiamo gli operatori

Utilizzando le equazioni precedenti possiamo facilmente verificare che

E analogamente

Gli operatori Λ± sono gli operatori di proiezione per le energie positive enegative rispettivamente

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Tecniche utilizzanti le tracce delle matrici γPossiamo pertanto scrivere (un modo complicato per scrivere 0)

Inoltre

Mettendo insieme i vari pezzi otteniamo

Un calcolo analogo con gli spinori di energia negativa permette di concludere

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Tecniche utilizzanti le tracce delle matrici γRitorniamo al tensore Lμν (diapositiva )

Introducendo i risultati trovati per gli operatori A e B

Il problema del calcolo dell’elemento di matrice è stato ricondotto al calcolo di una tracciaSviluppando la matrice di cui vogliamo calcolare la traccia

La traccia che cerchiamo è la somma delle tracce individualiRiconosciamo 3 tipologie

La traccia del prodotto di 4 matrici

La traccia del prodotto di 3 matrici

La traccia del prodotto di 2 matrici

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Tecniche utilizzanti le tracce delle matrici γRiportiamo di seguito le principali proprietà delle tracce di prodotti di matrici γ

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Scattering Coulombiano: spin ½Possiamo adesso utilizzare le regole precedenti per calcolare il tensore leptonico

numero dispari di matrici

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Scattering Coulombiano: spin ½Ricordiamo che nel problema dello scattering di Coulomb il potenziale era

L’unico elemento del tensore leptonico che sopravvive è L00

Nello scattering elastico Ei = Ef = E e |pi| = |pf| = |p|

La quantità L00 appena calcolata coincide con la somma C della diapositiva Il calcolo prosegue come in precedenza e, ovviamente, si arriva allo stesso risultato

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Scattering Coulombiano: spin ½Vedremo che i calcoli che abbiamo fatto possono messi in relazione adiagrammi: Diagrammi di Feynman

Ad esempio il calcolo perturbativo al primo ordine dello scattering di coulomb per un fermione ha come diagramma

Una corrente elettromagnetica

Interagisce con fotone (potenziale) Aμ

A questo diagramma si può associare automaticamente il tensore leptonico

Questa espressione si scrive percorrendo da destra a sinistra il diagrammaStato finaleVerticeStato inizialeVertice

pfpi γμ

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Effetti di polarizzazioneIn alcuni casi il metodo delle tracce introdotto non è direttamente utilizzabile

Quando si usa un fascio polarizzatoSe si vuole misurare la polarizzazione nello stato finale

Possiamo però chiederci se si può utilizzare una strategia simileRivediamo i punti essenziali

Per limitare la somma agli stati di energia positiva abbiamo utilizzato i proiettori ΛIn tal modo si può estendere la somma agli stati di energia negativaI proiettori ci assicurano che questi (stati p0 <0) non contribuisconoeffettivamente nella sommaLa linearità dei proiettori permette di fare prima la somma su tutti gli stati e solo successivamente applicare il proiettore

Un metodo analogo per studiare la polarizzazione richiede i proiettori di spinVogliamo costruire un operatore con le seguenti proprietà

Alcune importanti proprietà di questi operatori

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Effetti di polarizzazioneNel calcolo del tensore leptonico Lμν siamo partiti dall’espressione

Supponiamo che lo stato iniziale sia polarizzatoNon abbiamo più la somma sugli stati iniziali (somma su σ2)

Inoltre, dal momento che rimane un solo stato, si elimina la mediaPer potere utilizzare le relazioni di completezza occorre reintrodurre la somma sugli stati iniziali

Possiamo utilizzare i proiettori di spin

Se introduciamo il proiettore possiamo estendere di nuovo la somma ai due stati di polarizzazione

È sufficiente introdurre PΣ una sola volta

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Effetti di polarizzazioneDa questo punto in poi il calcolo procede come nel caso senza polarizzazione

Si arriva al risultato

Analogamente, se si volesse misurare la polarizzazione dello stato finale si introdurrebbe il proiettore PΣ(sf)

Pertanto abbiamo bisogno degli operatori di proiezioneAnticipiamo la forma di un proiettore di spin

Il tensore leptonico, per una polarizzazione +si dello stato iniziale, diventa

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Proiettori di spinApprofondiamo innanzitutto il significato dei proiettori di spin

Lo spin non si conserva per una particella in movimentoAbbiamo introdotto lo spin facendo riferimento al sistema di riposo

Nel sistema di riposo la definizione di un proiettore è sempliceL’operatore di spin è S = ½ Σ

I possibili stati di un fermione possono essere descritti con i due spinori u con p = 0 e con polarizzazione ±ξ

Come nella teoria non relativistica si ha

Pertanto, nel sistema di riposo, i proiettori sono semplicemente

Si ha ovviamente

non dipende dalla rappresentazione

non dipende dalla rappresentazione

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Proiettori di spinEstendiamo le definizioni alle soluzioni di energia negativa v

Abbiamo una complicazione aggiuntivaL’interpretazione di hole associa lo spin fisico agli autovalori di Σ⋅ξ con i segni invertiti

Il valore della grandezza fisica associata all’antiparticellaè l’autovalore in rosso cambiato di segno

Ovviamente vogliamo un formalismo che superi questa difficoltàUn operatore il cui autovalore abbia il segno corretto automaticamentePossiamo utilizzare la proprietà che gli spinori u e v sono autovettori di γ0

con autovalori +1 e −1 rispettivamente

+ξpositrone

−ξpositrone

interpretazione fisica

rappresentazione matematica

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Proiettori di spinPossiamo pertanto modificare l’operatore ξ⋅Σ nel seguente modo

Con questo operatore ovviamente

Per quanto riguarda gli spinori u non cambia nulla dato che γ0u = u

Gli operatori di proiezione, nel sistema di riposo, sono pertanto

Proiettano gli stati con polarizzazione fisica ±ξSi comportano allo stesso modo per gli spinori u e v

−ξ

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112369

Proiettori di spinFin qui abbiamo fatto considerazioni nel sistema di riposo della particella

Possiamo ottenere gli spinori per una particella in movimento con una trasformazione di Lorentz

Vogliamo trovare un operatore cheSvolga il ruolo di ξ⋅Σγ0 nel sistema di riferimento KAgisca direttamente sugli spinori u(p,s) e v(p,s)Abbia autovalori +1 e −1 uguali a quelli di Σ⋅ξγ0 nel sistema di riposo

Cominciamo con scrivere in modo covariante l’operatore Σ⋅ξγ0 nel sistema K′Innanzitutto consideriamo le seguenti espressioni di Σ (diapositiva )

Otteniamo

x

y

z

Kx'

y'

z'

K'

sottointesa lasomma su j

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Proiettori di spinRiepilogando

Dal momento che nel sistema di riposo s′ν = (0,ξ) possiamo scrivere

Si può dimostrare cheL’operatore si trasforma nell’operatore L’operatore applicato agli spinori u e v nel sistema K dà lo stesso risultato che dava nel sistema di riposo K′

Abbiamo pertanto trovato l’operatore che applicato agli spinori di particelle in moto ci dice qual’è lo spin nel sistema di riposoOvviamente gli operatori

sono gli operatori che cercavamo

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Polarizzazione nella diffusione di CoulombStudiamo adesso eventuali effetti dovuti alla polarizzazionenella diffusione di Coulomb

Ricordiamo comunque che le nostre sono formule approssimate al primo ordine

Calcoliamo la sezione d’urto per un elettrone con polarizzazione si

Abbiamo visto che in questo caso il tensore Lμν diventa

Sviluppando si ottiene

Il primo termine è identico a quello del caso senza polarizzazioneSviluppando il secondo termine diventa

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Polarizzazione nella diffusione di Coulomb

Analizziamo i vari terminiIl primo e l’ultimo sono nulli

Un numero dispari di matrici γ ( γ5 equivale a 4 matrici γ )Il secondo e il terzo sono diversi da zero. Ad esempio

Tuttavia, nella diffusione Coulombiana il campo elettrostatico fa sopravvivere solo il termine μ = ν = 0 e pertanto il termine è nullo (antisimmetria di ερμσν)

Concludiamo che, al primo ordine, la sezione d’urto non dipende dalla polarizzazione iniziale

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Tracce con la matrice γ5

Riportiamo alcune tracce che coinvolgono la matrice γ5 = iγ0γ1γ2γ3

Innanzitutto

Infatti γ5 contiene tutte e 4 le matrici γLa traccia di 4 matrici γ porta ad una espressione che contiene tre tensori gμν con indici tutti differenti e quindi il risultato è zero

InoltreSe μ = ν rimane la traccia di γ5 e quindi il risultato è zeroSe μ ≠ ν allora con opportune commutazioni possono essere portate adiacenti alle corrispondenti matrici in γ5

Il prodotto è ±1 e si eliminano quindi 2 matrici γRimane la traccia di 2 matrici con indici differenti quindi nulla

Per finireInnanzitutto i 4 indici devono essere tutti differentialtrimenti, con opportune commutazioni, si ritorna al caso precedente e permutazioni …

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1200115

Polarizzazione nella diffusione di CoulombGeneralizziamo le regole per scrivere l’elemento di matrice direttamente dal diagramma di Feynman (diapositiva ) al caso in cui i fermioni iniziale e finale siano polarizzati

Si percorre da destra a sinistra il diagrammaStato finale con polarizzazione sf

Vertice (interazione vettoriale)

Stato iniziale con polarizzazione si

Vertice

pfpi γμ

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1197114

Polarizzazione nella diffusione di CoulombCalcoliamo adesso la polarizzazione dello stato finale per una data polarizzazione dello stato iniziale

In generale la polarizzazione è data daLe quantità N+ e N− sono il numero di particellecon polarizzazione rispettivamente parallela o antiparallela all’asse di quantizzazione

Il numero di interazioni è proporzionale al modulo quadratodell’elemento di matrice

È evidente che nella somma N+ + N− la dipendenza da sf si cancellaNel denominatore rimane solo la dipendenza da si

Abbiamo visto nello scattering Coulombiano che contribuisce 0Il risultato è (diapositiva )

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Polarizzazione nella diffusione di Coulomb

Valutiamo adesso il numeratoreNotiamo che i termini danno origine alle espressioni

Nell’espressione N+ − N− la prima espressione si elidePertanto sopravvive solo

Sviluppando l’espressione

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Polarizzazione nella diffusione di Coulomb

L’espressione trovata è più semplice di quanto appaia a prima vistaAnalizziamo i vari termini nell’ordine

1. Nullo: numero dispari di matrici γ2. Non contribuisce: la traccia è proporzionale a ερσμν che è 0 per μ = ν3. Da calcolare4. Nullo: numero dispari di matrici γ5. Come il punto 26. Nullo: numero dispari di matrici γ7. Nullo: numero dispari di matrici γ8. Da calcolare

Pertanto sopravvivono solo due termini

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Polarizzazione nella diffusione di Coulomb

Le matrici γ5 possono essere eliminate con opportune commutazioni

Il primo termine è del tipo già visto

Per il secondo termine occorre una nuova regola

Lo sviluppo dell’espressione è lasciato come esercizioPer il risultato finale occorre inoltre definire i vettori di spin si e sf