EPOCA La storia di John Deere Nel lungo solco della TRADIZIONE · EPOCA La storia di John Deere ......

4
94 ottobre 2012 EPOCA La storia di John Deere Nel lungo solco della TRADIZIONE John Deere ha celebrato nel 2012 il suo 175.esimo anno di attività. Un lungo percorso iniziato nel 1837 in un paesino dell’Illinois grazie alla creatività e all’ingegno di un fabbro autodidatta N ella seconda metà del XIX seco- lo la crescita e l’espansione agri- cola vissute dal Midwest statuni- tense furono in gran parte meri- to di una semplice quanto geniale invenzio- ne realizzata da un fabbro autodidatta del Vermont. Quella che oggi è considerata una delle zone più prolifiche al Mondo in termini di produzioni agroalimentari, nei primi de- cenni del 1800 era in effetti una regione po- vera e arretrata rispetto al più evoluto Nor- dest, popolata da agricoltori spesso in diffi- coltà a lavorare le ampie praterie pesanti e fangose con gli aratri in ghisa progettati per i terreni leggeri e sabbiosi del New England. Una situazione che si sarebbe protratta fino al 1837, allorché il trentatreenne John Dee- re decise di trasferirsi dallo stato natale del Vermont a Grand Detour, in Illinois, per cer- care fortuna. Grazie alle doti di ingegnosi- tà e creatività che contraddistinguevano la

Transcript of EPOCA La storia di John Deere Nel lungo solco della TRADIZIONE · EPOCA La storia di John Deere ......

Page 1: EPOCA La storia di John Deere Nel lungo solco della TRADIZIONE · EPOCA La storia di John Deere ... te migliorato dopo il lancio del trattore cin-golato “Bo”, sviluppato in comunione

94 ottobre 2012

EPOCA La storia di John Deere

Nel lungo solcodella TRADIZIONEJohn Deere ha celebrato nel 2012 il suo 175.esimo anno di attività. Un lungo percorso iniziato nel 1837 in un paesino dell’Illinois grazie alla creatività e all’ingegno di un fabbro autodidatta

Nella seconda metà del XIX seco-lo la crescita e l’espansione agri-cola vissute dal Midwest statuni-tense furono in gran parte meri-

to di una semplice quanto geniale invenzio-ne realizzata da un fabbro autodidatta del Vermont. Quella che oggi è considerata una

delle zone più prolifi che al Mondo in termini di produzioni agroalimentari, nei primi de-cenni del 1800 era in effetti una regione po-vera e arretrata rispetto al più evoluto Nor-dest, popolata da agricoltori spesso in diffi -coltà a lavorare le ampie praterie pesanti e fangose con gli aratri in ghisa progettati per

i terreni leggeri e sabbiosi del New England. Una situazione che si sarebbe protratta fi no al 1837, allorché il trentatreenne John Dee-re decise di trasferirsi dallo stato natale del Vermont a Grand Detour, in Illinois, per cer-care fortuna. Grazie alle doti di ingegnosi-tà e creatività che contraddistinguevano la

Page 2: EPOCA La storia di John Deere Nel lungo solco della TRADIZIONE · EPOCA La storia di John Deere ... te migliorato dopo il lancio del trattore cin-golato “Bo”, sviluppato in comunione

952012 ottobre

L’offi cina di Grand Detour nella quale John Deere progettò nel 1937 il suo

aratro autopulente rimase la sede della neonata azienda fi no al 1948,

anno in cui la vocazione imprendito-riale dell’ex fabbro spinse John De-ere a sposatrsi a Moline, acora oggi

sede della Multinazionale.

sua professione di fabbro, il giovane Deere divenne in breve tempo un punto di riferi-mento per gli agricoltori locali che gli affi -darono quasi in esclusiva le riparazioni del-le attrezzature quotidianamente impiega-te nelle ampie distese della zona. L’attività crebbe rapidamente, ma nonostante il sup-porto tecnico fornito da John Deere fosse un prezioso aiuto per gli operatori di Grand Detour la diffi coltà nell’a-ratura dei terreni continuò a rappresentare uno dei principali ostacoli allo svi-luppo dell’agricoltura del Midwest. Ma nell’autun-no del 1837, dopo alcuni mesi passati a studia-re il vischioso terreno

che costringeva spesso gli operatori loca-li a interrompere il lavoro per pulire gli ara-tri in ghisa dell’epoca, il giovane fabbro eb-be l’intuizione che cambiò per sempre l’a-gricoltura statunitense, ovvero la realizza-zione del primo aratro autopulente in ac-ciaio il cui prototipo fu costruito attingen-do a una lama usata trovata presso una se-gheria locale. L’invenzione si rivelò comun-que un successo e rappresentò la tecno-

logia più avanzata dell’epoca nell’ambito del-le lavorazioni del terreno, non so-lo per il materiale impiegato, ma an-che grazie alla par-ticolare forma che il

fabbro diede al vomere. Quest’ultimo ave-va in effetti una speciale curvatura che con-sentiva al profi lo della lama di determina-re un ottimale rivoltamento delle zolle, co-sì da velocizzare il passaggio dell’aratro una volta aperto il solco. Il successo commer-ciale fu immediato e trasformò l’attività di John Deere da semplice bottega a impre-sa che operava su scala regionale. Gli or-dini giungevano infatti da ogni angolo del Midwest e a soli tre anni di distanza la neo-nata azienda arrivò a produrre dieci aratri al mese. La necessità di soddisfare la crescen-te richiesta commerciale obbligò però John Deere a trasferire nel 1848 la sede dell’im-presa a Moline, località che offriva maggio-ri vantaggi in termini di risorse idriche e mi-nori costi di trasporto rispetto a Grand De-

Detour la diffi coltà nell’a-ratura dei terreni continuò a rappresentare uno dei principali ostacoli allo svi-luppo dell’agricoltura del Midwest. Ma nell’autun-no del 1837, dopo alcuni mesi passati a studia-re il vischioso terreno

que un successo e rappresentò la tecno-logia più avanzata dell’epoca

le lavorazioni del terreno, non so-lo per il materiale impiegato, ma an-che grazie alla par-ticolare forma che il

DA SEMPRE IN ILLINOIS

Page 3: EPOCA La storia di John Deere Nel lungo solco della TRADIZIONE · EPOCA La storia di John Deere ... te migliorato dopo il lancio del trattore cin-golato “Bo”, sviluppato in comunione

96 ottobre 2012

EPOCA La storia di John Deere

tour. Grazie a tale cambiamento già l’anno successivo i 16 dipendenti della fabbrica ri-uscirono a portare la produzione fi no alle due mila e 163 unità, quantità decisamente elevata per l’epoca, ma ancora insuffi cien-te a soddisfare gli ordini che cominciarono a giungere anche dagli Stati limitrofi . Proprio per non perdere tali commesse John Dee-re decise quindi nel 1850 di mettere in se-condo piano la produzione delle attrezzatu-

re complementari all’aratro che aveva pro-gettato negli anni precedenti per concen-trare la maggior parte delle risorse azienda-li verso quello che per decenni rappresentò il core business dell’impresa. Scelta peraltro condivisa con il fi glio Charles, a cui trasferì le redini dell’Azienda nel 1858 per dedicarsi alle attività civili e politiche offertegli dalla cittá di Moline, tra le quali il ruolo di sinda-co. Alla morte di John Deere, nel 1890, l’A-

zienda rimase comunque fedele all’identità imprenditoriale datale dal suo fondatore e continuò quindi a dedicarsi essenzialmen-te alla produzione di attrezzature, vocazio-ne che restò immutata fi no al 1907, allorché Charles Deere scomparve improvvisamente e la guida dell’impresa passò nelle mani di suo genero William Butterworth. Quest’ul-timo capì che l’agricoltura si stava rapida-mente evolvendo e la crescente presenza di

I primi trattori con motori a gasolio progettati da John Deere e la gam-ma sviluppata per il garden hanno rappresentato uno dei simboli del

rilancio industriale americano post Seconda Guerra Mondiale.

SIMBOLI DI UN’EPOCA

Page 4: EPOCA La storia di John Deere Nel lungo solco della TRADIZIONE · EPOCA La storia di John Deere ... te migliorato dopo il lancio del trattore cin-golato “Bo”, sviluppato in comunione

972012 ottobre

trattori sui terreni americani rappresentava una preziosa occasione di crescita per l’A-zienda. I pareri discordi all’interno del con-siglio di amministrazione e la mancanza del know how necessario per approcciare con successo tale settore rallentarono però l’in-gresso della Società nel mercato trattoristi-co americano, rimandata fino al 1918, anno in cui John Deere acquisì la Waterloo Gaso-line Engine Company, azienda che produ-ceva i “Waterloo Boy”, tra i più apprezza-ti trattori statunitensi. Nonostante la con-tinua espansione commerciale, l’Azienda si trovò però in grosse difficoltà economiche tra il 1931 e il 1933 a causa della pesante recessione che colpì gli Stati Uniti in seguito al crollo del mercato azionario di Wall Stre-et del 1929. Tuttavia la scelta di proroga-re i crediti agli agricoltori che avevano ac-quistato prodotti John Deere permise all’A-zienda di rafforzare la fedeltà dei clienti ver-so il Marchio e consentì al modello “A”, trat-tore in larga parte derivato dai “Waterloo Boy”, e al successivo “19-20 General Pur-pose” di imporsi quali mezzi tra i più ven-duti sul mercato nazionale. Grazie a ciò, già nel 1937, in occasione del centenario dalla nascita dell’Azienda, il fatturato raggiunse i 100 milioni di dollari, risultato ulteriormen-te migliorato dopo il lancio del trattore cin-golato “Bo”, sviluppato in comunione con la società Lindeman di Washington. Lo scop-pio della Seconda Guerra Mondiale e la par-tecipazione attiva degli Stati Uniti al conflit-to rallentarono però l’attività della Casa che poté realizzare il modello “R”, primo tratto-re a gasolio interamente progettato e svi-luppato da John Deere, solo nel 1949. Da

lì all’espansione commerciale verso i mer-cati internazionali il passo fu breve, tanto che già nel 1956 l’Azienda costruì in Messi-co uno stabilimento nel quale produrre trat-tori di piccole dimensioni per il mercato lo-cale. Nello stesso anno John Deere varcò anche per la prima volta l’Atlantico e sbarcò in Europa grazie all’acquisizione dell’azien-da tedesca Heinrich Lanz di Mannheim, pro-duttrice dei trattori “Bulldog”. Nei due anni seguenti il Marchio statunitense mantenne il nome Lanz accanto a John Deere sui trat-tori venduti nel Vecchio Continente per non destabilizzare troppo gli agricoltori europei, e tedeschi in particolare, restii ad abituar-si alla livrea verde e gialla delle macchine prodotte dall’Azienda americana. La quali-

tà costruttiva dei trattori John Deere e il lo-ro stile moderno, già da tempo affidato al designer Henry Dreyfuss, impiegarono co-munque poco tempo a far breccia nel cuo-re degli operatori europei, consentendo co-sì nel 1963 a John Deere di superare Inter-national Harvester e di diventare il primo costruttore al Mondo nel settore della mec-canizzazione agricola. L’ulteriore espansio-ne verso i Paesi dell’Europa mediterranea, avvenuta a cavallo degli Anni 70, e la pro-gressiva apertura verso i mercati emergenti dell’Est sono storia recente e rappresenta-no le basi attraverso le quali John Deere af-fronterà le sfide commerciali del XXI secolo che condurranno l’Azienda verso il traguar-do dei duecento anni di attività.

© RIPRODUZIONE RISERVATA