EPIDEMIOLOGIADELLEMICRANIA Daniela Grimaldi Centro Cefalee, Clinica Neurologica Dipartimento di...

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Corso di addestra mento di base: IS F linea 3 Lorenzo De Stefano - Medica l Affairs: Migraine EPIDEMIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA DELL’EMICRANIA DELL’EMICRANIA Daniela Grimaldi Centro Cefalee, Clinica Neurologica Dipartimento di Scienze Neurologiche Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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Corso di addestramento di base: ISF linea 3

Lorenzo De Stefano - Medical Affairs: Migraine

EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA

DELL’EMICRANIADELL’EMICRANIA

Daniela GrimaldiCentro Cefalee, Clinica Neurologica

Dipartimento di Scienze NeurologicheAlma Mater Studiorum - Università di Bologna

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I dati di prevalenza negli USA, indicano una prevalenza dell’emicrania di circa 3 volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini.

Età

Prevalenza dell’Emicrania Specifica per Sesso ed Eta’

90

Uomini

Donne

Tratto da Stewart FT et al, JAMA 1992. Lipton RB et al, Headache 2001

Prev

alen

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mic

rani

a (%

)

20 30 40 50 60 70 80

5

10

15

20

25

30

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14.6

14.7

23.1

11.613.2

27.5

9.6

20.0

8.4

6

22.3

10.1

7.7

22.1

5.3

12.6

13.5

7.3

Dent

Levy

Sakai

Takeshima

Roh

Deleu

Wang

Paulin

Gobel

D’Alessandro

Hagen

Dahlof

O’Brien

Patel

Jaillard

Morillo

Miranda

Lavados

14.3Steiner

Prevalenza annuale dell’emicrania nel mondo (secondo i criteri della 1° classificazione internazionale delle cefalee del 1988)

Stovner LJ et al. Cephalalgia 2007;27:193-210

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Prevalenza dell’Emicrania in Italia

MaschiMaschi5%5% FemmineFemmine

15,8%15,8%

Roncolato M., et al. An epidemiological study to asses migraine prevalence in a sample of italian population presenting to theri GPs. European Neurology 2000;43:102-106Roncolato M., et al. An epidemiological study to asses migraine prevalence in a sample of italian population presenting to theri GPs. European Neurology 2000;43:102-106

Studio osservazionale multicentricoStudio osservazionale multicentrico in collaborazione con 902 medici di MMG, con l’obiettivo di stimare la prevalenza dell’emicrania ed il suo impatto su un campione di 71588 pz (> 14 anni)

RisultatiRisultati::

Pz emicranici: 17600Pz emicranici: 17600

Prevalenza: 11,6%Prevalenza: 11,6%

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Emicrania: Una Patologia in Aumento?

La prevalenza dell'emicrania auto-diagnosticata La prevalenza dell'emicrania auto-diagnosticata negli Stati Uniti è aumentata del negli Stati Uniti è aumentata del 60%60% dal 1981 al dal 1981 al 19891989

MMWR Morb Mortal Wkly Rep 1991;40:331-338MMWR Morb Mortal Wkly Rep 1991;40:331-338

L’incidenza dell’emicrania diagnosticata è L’incidenza dell’emicrania diagnosticata è aumentata del aumentata del 35%35% nelle donne e del nelle donne e del 100%100% negli negli uomini dal 1979 al 1981uomini dal 1979 al 1981

Stang et al., Neurology 1992;42:1657-1662Stang et al., Neurology 1992;42:1657-1662

Tuttavia...Tuttavia...

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Studi di prevalenza nella popolazione USA relativi Studi di prevalenza nella popolazione USA relativi all’ultima decade dimostrano stabilità nei dati di all’ultima decade dimostrano stabilità nei dati di prevalenza dell’emicraniaprevalenza dell’emicrania

Lipton et al, Headache 2001;41:646-657Lipton et al, Headache 2001;41:646-657

E’ verosimile che l’aumento della consultazione E’ verosimile che l’aumento della consultazione medica e delle diagnosi determini un increamento medica e delle diagnosi determini un increamento della prevalenza dell’emicrania più apparente che della prevalenza dell’emicrania più apparente che realereale

Lipton et al, Headache 2001;41:646-657Lipton et al, Headache 2001;41:646-657

Lipton et al, Headache 1998;38:87-96Lipton et al, Headache 1998;38:87-96

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L’emicrania è causa di disabilità

L’OMS riporta nel World Health Report 2001 l’emicrania tra le prime 20 cause di anni di vita persi a causa della disabilità.

Nelle donne, tra le cause di anni vissuti con disabilità, l’emicrania è al 12° posto (2%) precedendo l’asma, la malattia cerebrovascolare, i disordini di panico.

Considerando i due sessi, l’emicrania causa al pari del diabete, l’1,4% di anni vissuti con disabilità nell’arco della vita del paziente.

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La disabilità è ancora più importante quando l’emicrania si cronicizza

• Dal 3 al 5% della popolazione adulta nel mondo soffre di cefalea cronica, intesa come la presenza di

cefalea per almeno 15 giorni al mese da almeno 3 mesi (Classificazione Internazionale delle Cefalee 2 °

Edizione 2004 - ICHD-II)

• La maggior parte di questi pazienti presenta in anamnesi una storia di cefalea episodica, soprattutto

emicrania senz’aura, che si è cronicizzata negli anni.

• Tra i numerosi fattori indagati come favorenti il processo di cronicizzazione della cefalea (familiarità,

tratti di personalità, comorbidità pischiatrica, disturbi del sonno) un ruolo centrale è costituito

dall’iperuso di farmaci analgesici per trattare gli attacchi.

• La maggior parte dei pazienti con cefalea cronica che giunge nei centri specialistici di 3° livello,

presenta iperuso di farmaci analgesici.

Cevoli S et al. Headache 2009;49:412-418

Ferrari A et al. Headache 2007;47:65-72)

Diener HC et al. Lancet Neurol 2004;3:475-483

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La disabilità è ancora più importante quando l’emicrania si cronicizza

In uno studio condotto in Italia (Ferrari et al. Headache 2007) su 150 pazienti con emicrania cronica (CM)

associata ad iperuso di farmaci analgesici e 100 pazienti con emicrania episodica (EM) senza iperuso di

farmaci è emerso che:

• Nei pazienti con CM, l’emicrania esordisce prima che nei pazienti con EM

• L’abuso di farmaci/alcool è significativamente più elevato nei familiari di primo grado dei pazienti con CM (19%) che in quelli di pazienti con EM (6%)

• La comorbidità psichiatrica è più elevata nei pazienti con CM (67%) nei quali risultano anche più frequenti i disturbi dell’area gastroenterologica

• I pazienti con CM abusano soprattuto di triptani (43%) mentre nei pazienti con EM l’utilizzo più frequente è di FANS

• Le terapie di prevenzione riducono la frequenza della cefalea in circa il 50% dei pazienti di entrambi i gruppi, ma i pazienti con CM presentano comunque un numero di attacchi significativamente maggiore dei pazienti con EM

I pazienti con emicrania cronica presentano un maggior numero di patologie in comorbidità con conseguente I pazienti con emicrania cronica presentano un maggior numero di patologie in comorbidità con conseguente maggiore utilizzo di farmaci ed un maggiore impatto disabilitante sulla qualità di vita. Questi aspetti ne rendono maggiore utilizzo di farmaci ed un maggiore impatto disabilitante sulla qualità di vita. Questi aspetti ne rendono più complicata la gestione clinica più complicata la gestione clinica

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GESTIONE/AUTOGESTIONE DEL GESTIONE/AUTOGESTIONE DEL PAZIENTE EMICRANICOPAZIENTE EMICRANICO

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• Molti emicranici non si Molti emicranici non si recano dal medicorecano dal medico

• Molti emicranici non Molti emicranici non ricevono la diagnosi esattaricevono la diagnosi esatta

• Molti emicranici non Molti emicranici non ricevono una terapia ricevono una terapia efficaceefficace

Barriere che Ostacolano una Efficace Gestione del Paziente Emicranico

Consulto Consulto medicomedico

DiagnosiDiagnosi

TerapiaTerapia

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Percentuale di Pazienti Emicranici che hanno Consultato un Medico per la Propria Cefalea

0 20 40 60 80 100

UK 92

Danimarca 93

Canada 93

US 98

US 94

UK 92Danimarca 93Canada 93US 98US 94

% pazienti

Lipton et al, Neurology 1994;44(S4):S63-68

Lipton et al, Headache 1998;38:87-96

Edmeads et al, Can J Neurol Sci 1993;20:131-137

Rasmussen et al, J Epidemiol Community Health 1992;46:443-446

Micieli G, 1993

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Consultazione medica di pazienti emicraniche in uno studio multinazionale

46%

100%

81%81%

88%86%82%

86%80%

21%

44%

51%51%57%

50%47%

50%

74%

0

20

40

60

80

100

Consultazione medicanell'ultimo anno

Colloquio con il propriomedico per emicranianell'ultimo anno

1810 pz emicraniche tra i 18 e i 35 anni, lavoratrici o studentesse a tempo pieno, valutate mediante intervista telefonica

Dueland AN et al. The impact of migraine on psychological well-being of young women and their comunications with physicians about migraine: a multinational study.Dueland AN et al. The impact of migraine on psychological well-being of young women and their comunications with physicians about migraine: a multinational study. Current medical research and opinion 2005;21:1297-1305 Current medical research and opinion 2005;21:1297-1305

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• Si potrebbe pensare che il fatto di non rivolgersi al medico sia legato alle forme “lievi” di emicrania. Invece fra le donne che non consultano un Medico

60%dolore forte o molto forte

60%dolore forte o molto forte

68%disabilità severa

68%disabilità severa

Fra coloro che non si rivolgono al medico...

Lipton et al, Headache 1998;38:87-96Lipton et al, Headache 1998;38:87-96

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Scarsa comunicazione medico-paziente: perche’?

Molti pazienti pensano che il medico non capisca l’impatto negativo dell’emicrania sulla loro qualità di vita

Dueland AN et al. Curr Med Res Opinion 2005;21:1297-1305

Molti medici non indagono in maniera metodica la diasabilità associata all’emicrania

Holmes WF et al. Headache 2001;41:1343-350

Carenza di consapevolezza pubblica

e professionale

Come ottimizzare la comunicazione?Buse DC et al. Mayo Clin Proc 2009;84:422-435

Hahn SR et al. Curr Med Res 2008;6:1711-1718 (The American Migraine Communication Study, phase II)

La “Ask-Tell-Ask” strategyStep 1: Chiedere al paziente di esporre il problema

con le sue parole

Step 2: Spiegare al paziente gli aspetti più rilevanti del problema, la diagnosi ed i possibili trattamenti utilizzando un linguaggio a lui/lei comprensibile

Step 3: Chiedere al paziente di ripetere quanto spiegato per verificare l’entità dell’apprendimento

Utilizzo da parte del medico di scale/questionari validati per quantificare l’impatto disabilitante dell’emicrania sulla qualità di vita del paziente e facilitare il riconoscimento dei pazienti che necessitano di terapia preventiva

Open-ended questions:

Utilizzo di “Domande aperte” al paziente per consentirgli di esporre il grado di disabilità durante e tra gli attacchi di emicrania nonché il coinvolgimento emotivo

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Non tutti i pazienti che hanno consultato una volta un medico continuano a recarvisi con regolarità

• In una casistica della Mayo Clinic, il In una casistica della Mayo Clinic, il 74%74% dei pazienti si dei pazienti si era recato regolarmente dal medico nell’anno successivo era recato regolarmente dal medico nell’anno successivo alla diagnosi di emicrania, ma tale percentuale era alla diagnosi di emicrania, ma tale percentuale era diminuita al diminuita al 21%21% nei tre anni seguenti nei tre anni seguenti

Stang et al., Neurology 1994;44(suppl 4):S47-S55Stang et al., Neurology 1994;44(suppl 4):S47-S55

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Motivi di Abbandono delle Cure

0

10

20

30

40

50

60

Cefaleameno

frequente edi minoreintensità

"Ho trovatoun

trattamentoefficace"

"Non c'ènulla da

fare"

"il medicomi ha

prescrittouna

medicinaefficace"

"il mediconon mi ha

capito"

"il mediconon si

occupa dicefalee"

UK

USA

Lipton et al, Neurology 2003;60: 441-448

% p

azie

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UNDER DIAGNOSIS AND UNDERTREATMENT OF MIGRAINE IN ITALY: A SURVEY ON PATIENTS ATTENDING FOR THE FIRST TIME TEN HEADACHE CENTRES

S. Cevoli, D. D’Amico , P. Martelletti, F. Valguarnera, E. Del Bene, R. De Simone, P. Sarchielli, M.C. Narbone, L. Testa, S. Genco, G. Bussone, P. Cortelli

Cosa cerca il paziente emicranico che giunge presso i centri cefalee in Italia? Una diagnosi

• 2675 pazienti valutati per la prima volta presso i centri cefalee per un periodo di 3 mesi

• 71% dei pazienti aveva la diagnosi di emicrania

• Solo il 26.8% aveva già ricevuto la diagnosi di emicrania prima della visita al centro cefalee

Nell’ultimo anno:

•Il 62.4% dei pazienti aveva consultato il medico di medicina generale per cefalea

• Il 38.2% dei pazienti aveva consultato uno specialista per cefalea

• Il 23% dei pazienti si era recato in PS per cefalea

• Il 4.5% dei pazienti era stato ricoverato per cefalea

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• L’ 82.8% dei pazienti utilizzava farmaci a-specifici per trattare gli attacchi emicranici e nell’80% si trattava di farmaci da banco

• Il 17.2% dei pazienti utilizzava i triptani per trattare gli attacchi emicranici

• I triptani erano utilizzati dal 46.4% dei pazienti che avevano già ricevuto la diagnosi di emicrania

• Il 4.8% dei pazienti assumeva una terapia di prevenzione per l’emicrania.

UNDER DIAGNOSIS AND UNDERTREATMENT OF MIGRAINE IN ITALY: A SURVEY ON PATIENTS ATTENDING FOR THE FIRST TIME TEN HEADACHE CENTRES

S. Cevoli, D. D’Amico , P. Martelletti, F. Valguarnera, E. Del Bene, R. De Simone, P. Sarchielli, M.C. Narbone, L. Testa, S. Genco, G. Bussone, P. Cortelli

Cosa cerca il paziente emicranico che giunge presso i centri cefalee in Italia? Una terapia

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• Aumentare il consulto Aumentare il consulto medicomedico

• Migliorare le capacità Migliorare le capacità diagnostichediagnostiche

• Migliorare il trattamentoMigliorare il trattamento

Come migliorare la gestione del paziente emicranico?

Screening sul luogo di lavoroScreening sul luogo di lavoroAzione “proattiva” dei medici di Azione “proattiva” dei medici di

basebase

AggiornamentoAggiornamento

Individuare i pazienti che Individuare i pazienti che sopportano il maggior carico di sopportano il maggior carico di

disabilità: terapia “ad disabilità: terapia “ad personam”personam”

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Come migliorare la gestione del paziente emicranico?

Migliorare l’organizzazione della rete assistenziale per i pazienti cefalalgici:

Proposta dell’European Headahe Federation (Antonaci F et al. Intern Emerg Med 2008;3(Suppl 1):S25-S28

Proposta organizzativa strutturata in 3 livelli assistenziali

Livello 1 (Headache primary care): dovrebbe soddisfare le necessità del 90% dei pazienti con cefalea e dovrebbe avere accessi facilitati ai livelli 2 e 3. I medici devono sapere riconoscere e gestire cefalee di tipo emicranico e tensivo e altre forme comuni di cefalee primarie e secondarie

Livello 2 (Headache Clinics): dovrebbero fornire assistenza al 10% dei pazienti indirizzati dal livello 1 e avere accessi privilegiati al livello 3 così come ad altri servizi di neurologia, psicologia e fisioterapia. I medici devono offrire una competenza maggiore nel diagnosticare e gestire i casi più difficili di cefalee primarie o secondarie

Livello 3 (Specialist Headache Centres): dovrebbero fornire assistenza al 10% dei pazienti indirizzati dal livello 2 attraverso team multidisciplinare per la diagnosi e cura di tutte le forme di cefalee secondarie (gestione emergenze)

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Disclaimer

Questa pubblicazione riflette i punti di vista e le esperienze dell’autore [o degli autori] e non necessariamente quelli della Merck Sharp & Dohme (Italia) S.p.A.

Ogni farmaco menzionato deve essere usato in accordo con il relativo riassunto delle caratteristiche del prodotto fornito dalla ditta produttrice.

2-12-MXT-2010-IT-3509-SS Dep AIFA 12/02/2010 Data rilascio: 24/03/2010