Epica

01. L’epos e i generi letterariTratti caratterizzantila storicità (vera o presunta) di fatti e personaggilo scontro fra parti contrapposte, sentito come decisivo per

la comunità e i suoi ideali (religione, stirpe, patria)la presenza di un eroe in cui quella comunità si riconosce,

che per essa si batte e può morire (neII'azione trova il senso del proprio onore)

l’anonimato dei testi (omologia tra autore e destinatari)la destinazione del testo ad una performance pubblica ad

opera di un «professionista» (aedo, giullare, ecc.) l’esecuzione svolta con intonazione melodica e

accompagnamento di uno strumento musicale, nelle vicinanze di un luogo di culto (sagrato, piazza, santuario) o di una reggia, corte, ecc.

01.L’epos e l’Europa medievaleLimiti del quadro di riferimentoBeowulf, anglosassone, inizio dell’VIII sec.Edda (canti antico-nordici), dall’IslandaChanson de Roland, XI sec.Hildebrandslied, IX sec.Waltharius, X secNibelungenlied, XIII sec.

02.L’epos e l’Europa medievaleLa discussione sulle «origini»il ritrovamento della Nota Emilianense, breve

riassunto della tematica rolandiana proveniente dal monastero di S. Millan de la Cogolla, sembra attestare già al 1050-1075 la conoscenza di un Roland presso il cammino di Santiago.

Gaston ParisPio RajnaJoseph Bédier

02.L’epos e l’Europa medievaleLa nostalgia delle «origini»Gaston Paris

1865 (Histoire poétique de Charlemagne): cantilene coeve ai fatti carolingi, grazie ai rapsodi approdano alle canzoni di gesta

Pio Rajna1884 (Le origini dell’epopea francese): continuità

tra le varie tradizioni epiche germaniche e romanzeJoseph Bédier

1908 (Les légendes épiques): collaborazione tra monaci e giullari, storie e leggende sorte lungo le vie dei pellegrinaggi

02.L’epos e l’Europa medievaleLa nostalgia delle «origini»

Anni Cinquanta del Novecento: qual è la natura della composizione epica medievale?

• poesia nata allo scrittoio, poi trasmessa dagli amanuensi

• tradizione orale, fondata su procedimenti mnemotecnici