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ENTE PARCO DELL’AVETO

Via Marrè 75/a

16041 Borzonasca (Ge)

Tel. 0185/340311

E-mail: [email protected]

COORDINAMENTO EDITORIALE

Parco dell’Aveto

Cristina Botto e Annalisa Campomenosi

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SALUTI

Renata Briano

Assessore all'Ambiente e sviluppo sostenibile, attività di protezione civile, caccia e pesca acque interne, altra economia e stili di vita consapevoli

Giuseppe Maggiolo

Presidente Parco dell’Aveto

RELAZIONI

Annalisa Campomenosi e Luca Monego

Parco dell’Aveto

Le attività del Centro di Educazione Ambientale del Parco dell’Aveto sulla filiera dl miele

Cristina Botto

Parco dell’Aveto

I risultati dell’edizione 2013 del Concorso

Roberto Barbero

Aspromiele (Associazione Produttori Miele Piemonte)

Attività autunnale/invernale della lotta alla varroa

Andrea Raffinetti

Aspromiele (Associazione Produttori Miele Piemonte)

Produrre propoli di qualità

Franco Formigoni

Dipartimento Agricoltura - Regione Liguria

Il quadro normativo e le opportunità per gli apicoltori liguri

Enrico Canale

Dipartimento Agricoltura - Regione Liguria

Piccole produzioni e polifunzionalità per gli apicoltori

Paolo Cresta

Parco Naturale Regionale dell’Aveto

La dolce via dei mieli liguri

Mauro Mariotti, Ida Conti, Sandra Placereani

Giardini Botanici Hanbury

I giardini botanici Hanbury: ristorante esotico per le api

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RENATA BRIANO Assessore all'Ambiente e sviluppo sostenibile, attività di protezione civile,

caccia e pesca acque interne, altra economia e stili di vita consapevoli

Sono ben lieta di esser stata “madrina” dell’ edizione 2013 del Concorso “Mieli dei Parchi della Liguria” organizzato

dal Parco dell’Aveto: non solo perché è stata una bella edizione, con la consueta appassionata partecipazione degli

apicoltori liguri operanti nei parchi; non solo perché personalmente, da naturalista, non posso non apprezzare

moltissimo le api per il ruolo straordinario che svolgono nell’ecosistema, e non ammirarne la biologia ed il

comportamento, unici nel regno animale; non solo perché il miele rappresenta un prodotto naturale e tipico delle

nostre campagne, buono e genuino, ma anche capace di “leggere” l’integrità ambientale, che andrebbe riscoperto e

usato molto più di quel che se ne fa oggi… Il motivo per cui sono fiera dell’edizione 2013 è che siamo riusciti ad

organizzarla, e bene, dopo che una serie di congiunture -soprattutto legate alla crisi economica, che ha visto gli enti

locali in prima linea a dover ridurre le spese- ne avevano fatto saltare l’edizione 2012, interrompendone la serie per la

prima volta da oltre un decennio.

Ecco, oggi sono ben contenta di dire che ce l’abbiamo fatta a riprendere: il rischio della disaffezione degli appassionati

e degli operatori era alto, così come quelle di non riuscire a rientrare in pista e restare all’altezza di un concorso che in

passato aveva dato grandi soddisfazioni a tutti: partecipanti e organizzatori.

La Regione Liguria ha fatto la sua parte, e di questo ringrazio anche il collega di giunta Giovanni Barbagallo,

Assessore all’Agricoltura, che ha garantito una fase fondamentale del concorso, ossia gli esami chimico-fisici dei

campioni, realizzati gratuitamente, come sempre, dal Laboratorio regionale per le analisi di Sarzana.

La loro parte l’hanno fatta anche i Parchi liguri, che si sono divisi l’impegno economico, cosa non facile di questi

tempi, dimostrando così loro per primi quanto il Concorso sia riconosciuto importante e significativo da tutto il

Sistema dei Parchi.

Vorrei sottolineare come questo Concorso, nato nel 1999 presso il Parco del Beigua e supportato per anni

dall’appoggio convinto della Provincia di Genova, fino al decollo come Concorso regionale per gli apicoltori di tutte

le aree protette liguri, pur nell’ampio panorama di manifestazioni e competizioni legate al miele, rappresenti un

unicum a livello nazionale: sono molti infatti i concorsi regionali e provinciali, quelli dedicati a particolari tipologie

di produzione, esistono anche concorsi tra mieli prodotti all’interno di un’area protetta, come per esempio, da tre anni

a questa parte, al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ma lasciatemi dire che un concorso che raduna e

vede lavorare insieme e confrontarsi (e crescere) tutti i Parchi di una regione e i loro apicoltori c’è solo in Liguria! E

questo prova ancora una volta come le aree protette liguri siano straordinarie: abituate ad operare in un sistema e a fare

rete (come le api…) raggiungono risultati notevoli che vanno ben al di là dell’impegno dei singoli e dei mezzi a

disposizione!

Un ringraziamento infine al Parco dell’Aveto che ha saputo, da capofila, non solo dar vita ad un’edizione ricca e

vitale, richiamando nuovamente gli appassionati a raccolta, compito difficile dopo un anno di sospensione, ma

soprattutto ha dimostrato che è possibile, anche con minori risorse, far vivere il Concorso valorizzando e ottimizzando

il lavoro di tutti: un ottimo segnale per il futuro del Concorso.

Arrivederci all’edizione 2014, allora, ormai alle porte!

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GIUSEPPE MAGGIOLO Presidente Parco dell’Aveto

Ecco finalmente gli atti del Convegno che ha coronato l’edizione 2013 del “Concorso Mieli dei Parchi di Liguria”.

Del Concorso ha scritto già bene l’Assessore Renata Briano e della bontà e dell’interesse mosso dal Convegno chi era

presente è stato testimone della folla di appassionati intervenuti. Di seguito potete leggere non solo i risultati del

concorso, davvero notevoli, ma anche e soprattutto i contributi tecnici e scientifici fatti dagli autorevoli esperti

intervenuti. Mi piace qui segnalare che non si tratta di approfondimenti accessibili solo a studiosi, ma che anzi

l’aspetto operativo è privilegiato, il che rappresenta un valore aggiunto, ed è senz’altro il motivo della folta

partecipazione di apicoltori, una categoria benemerita di appassionati che non trascura di aggiornarsi ed informarsi per

il bene della propria attività.

Vorrei solo aggiungere due cose; da un lato permettetemi un compiacimento: il Parco dell’Aveto è riuscito ad

organizzare un’edizione del Concorso all’altezza delle precedenti nonostante le note difficoltà (ripresa del concorso

dopo un anno di sospensione, ricoinvolgimento attivo degli apicoltori, sfiduciati ad un’annata produttiva non esaltante

e dal sempre più preoccupante fenomeno della morìa delle api, risorse a disposizione per l’organizzazione molto

limitate rispetto al passato) e ciò grazie all’impegno notevole del personale e dei collaboratori diretti (guide, educatori,

segreteria tecnica). A quest’ultimo proposito credo che siamo riusciti a creare un precedente “organizzativo” che potrà

risultare utile nelle future edizioni, e che saremo ben lieti di mettere a disposizione dei colleghi degli altri Parchi.

L’altra cosa che volevo dire è che dall’esperienza fatta mi sono convinto che questo concorso non solo meriti di

proseguire, ma di crescere: forse non in quantità, ma in qualità. Mi spiego meglio: il concorso è un’ottima vetrina, dei

prodotti del gusto e dell’integrità ambientale dei Parchi. Propongo di cogliere sempre di più questi due aspetti,

lavorando per la valorizzazione del Miele dei Parchi come prodotto tipico e di qualità, ma anche sfruttando

l’occasione e la capacità di ascolto che può sviluppare il concorso presso gli apicoltori per promuovere sempre di più

la produzione rispettosa dell’ambiente, del benessere delle api e dell’integrità stessa del miele, che dovrà essere

sempre più “biologico”, nel senso più ampio del termine. Credo che questo sia un obiettivo possibile, e doveroso per

un concorso promosso da aree protette, e mi auguro che lavorare a questo obiettivo attraverso il Concorso lo renda

sempre più realizzabile.

Infine vorrei mettere in evidenza un’altra cosa: l’edizione 2013 si è caratterizzata, a livello organizzativo, perché il

Concorso non si è solo concentrato nel momento finale, pur importantissimo, della premiazione e del convegno, ma

perché il Parco dell’Aveto ha cercato di farlo vivere per tutto l’anno, con eventi e manifestazioni collaterali o di

avvicinamento: nelle scuole, a teatro, al Museo di Storia Naturale di Genova, partecipando a mercatini e proponendo

visite ad apiari ed ecomusei del miele, organizzando degustazioni a tema e potrei continuare… In effetti il Concorso è

un evento importante che merita di essere prolungato e valorizzato nell’arco dell’anno intero, con grande beneficio di

visibilità e di sostanza: è un impegno che come Parco dell’Aveto assumo volentieri, ma che proporrei venisse esteso,

se i miei colleghi Presidenti saranno d’accordo, a tutto il Sistema dei Parchi Liguri.

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LE ATTIVITA’ DEL CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DEL PARCO DELL’AVETO

SULLA FILIERA DEL MIELE

Annalisa Campomenosi e Luca Monego – Parco dell’Aveto

Il Centro di Educazione Ambientale del Parco dell'Aveto (CEA), riconosciuto come Centro di Esperienza dal

Ministero dell'Ambiente, fa parte del Sistema Regionale per l'Educazione Ambientale, costituito da una rete di centri

operanti sul territorio ligure coordinati dal C.R.E.A. (Centro Regionale per l'Educazione Ambientale). Il CEA

organizza diverse attività per la fruizione didattico-turistica del Parco del Parco dell’Aveto: attività didattiche per le

scuole, corsi di aggiornamento per insegnanti, accompagnamenti guidati per gruppi, società ed associazioni, ecc.

Il Centro di Educazione Ambientale propone diverse attività rivolte a scuole materne, elementari, medie inferiori e

superiori. La grande varietà di ambienti presenti nel Parco permette di approfondire diversi aspetti, naturalistici,

storici, architettonici ecc.; inoltre, grazie alla collaborazione di numerose aziende presenti sul territorio, si possono

sviluppare progetti inerenti le attività rurali, i prodotti tipici, l'educazione alimentare.

Per l'anno scolastico 2013/14 è stato proposto un progetto intitolato "CostruiAMO insieme una Liguria verde, sicura

e per tutti". Si tratta di un progetto pluridisciplinare promosso dall'Assessorato all'Ambiente e Sviluppo Sostenibile,

Altra Economia e Stili di Vita Consapevoli della Regione Liguria, che da un lato che vuole rilanciare le attività di

scoperta ed esplorazione del territorio e dall'altro la diffusione della cultura del rischio naturale. Le attività del CEA

del Parco dell’Aveto riguarderanno, principalmente, due diversi filoni del progetto: la filiera del miele e la conoscenza

dei rischi naturali e dei meccanismi di autoprotezione e la funzione della Protezione Civile.

In sintonia con le attività del Parco si è voluto sviluppare con i ragazzi delle scuole del comprensorio il tema della

produzione del miele come filiera locale, anche per lo stretto legame con la biodiversità, e approfittando del fatto che

il Parco dell’Aveto era capofila del concorso annuale “Miele dei Parchi” edizione 2013.

Le api sono esseri straordinari e di grande interesse naturalistico, comportamentale, agronomico ed economico per la

loro biologia, il loro comportamento sociale, l'importanza del loro ruolo nell'ecologia e in agricoltura: senza il lavoro

di impollinazione svolto dalle api moltissime piante non completerebbero il loro ciclo biologico e di conseguenza

verrebbero a mancare dalle nostre tavole un gran numero di prodotti (dagli ortaggi alla frutta, ma anche formaggi e

carni).

Il lavoro delle api e degli apicoltori quindi non si limita alla produzione del miele ma è fondamentale per la

biodiversità e l'alimentazione umana.

Oggi le api sono a rischio, a causa soprattutto dell'inquinamento e dei pesticidi e occorre aiutarle a sopravvivere: come

sempre, è fondamentale conoscere per poter essere più consapevoli … Il Parco ha quindi deciso di far scoprire ai

ragazzi delle scuole il mondo delle api e del miele.

Le scuole coinvolte sono state le scuole primarie di Ne e di Mezzanego e le scuole secondarie di primo grado di

Rezzoaglio e S. Stefano d’Aveto.

Il progetto si è articolato in tre/quattro incontri per classe.

Nel primo incontro in aula, con la preziosa collaborazione di un apicoltore locale, si è cercato di spiegare la biologia

delle api, e il loro comportamento gregario. Si è cercato anche di far comprendere l’importanza di questi insetti per

tutto l’ecosistema.

Il secondo incontro si è svolto presso l’apiario didattico situato in Comune di Mezzanego. Si è così entrati in contatto

diretto con le api, e si è anche potuto fare qualche assaggio di miele e polline.

Il terzo incontro svolto in aula è stato di carattere ludico; infatti gli alunni si sono cimentati in un gioco da tavola sul

tema delle api. L’unire il gioco alla didattica è stata per loro un’esperienza molto coinvolgente.

Infine i ragazzi delle scuole primarie di Ne e Mezzanego per il quarto incontro hanno anche preparato materiale

didattico da esporre nel corso dell’evento finale del Concorso “Mieli dei Parchi. Edizione 2013”.

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Nello specifico la scuola di Mezzanego ha illustrato una storia sulle api con disegni e testi.

La classe prima della scuola di Ne, invece, ha preparato una rappresentazione teatrale che inscenava la vita in

un’alveare. Tutte le altre classi di Ne si sono invece cimentate con la creazione di candele in cera.

Il pomeriggio del 24 novembre è stato dedicato al mondo della scuola: alla presenza delle classi e degli insegnanti

coinvolti nel progetto è stato messo in scena da parte delle prime classi della scuola primaria di Ne lo spettacolo

teatrale predisposto, ben congeniato e ben rappresentato.

Tutti i lavori realizzati dai ragazzi sono stati premiati dal Parco con la consegna di testi didattici sulle api e il miele per

le biblioteche scolastiche: simpaticamente si è prestato a fare da padrino alla premiazione Emanuele Biggi, naturalista,

fotografo e conduttore di Geo la trasmissione di ambiente e natura in onda su Rai 3.

Preziosa è stata anche la collaborazione del CEA del Parco del Beigua che ha fornito, a supporto delle attività in aula,

la propria arnia didattica e alcuni depliant a tema apistico, fornendo inoltre indicazioni utili per la realizzazione dei

laboratori sulla produzione di candele di cera d’api.

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Come per le precedenti edizioni, anche quest’anno il Concorso ha visto la fattiva collaborazione della Regione Liguria

e di otto Enti Parco Liguri (il Parco Nazionale delle Cinque Terre ed i Parchi Naturali Regionali: Alpi Liguri, Antola,

Aveto, Beigua, Montemarcello-Magra, Piana Crixia, Portofino) dei Giardini Botanici Hanbury e del Comune di

Mezzanego, che ha ospitato la giornata finale.

Questa edizione del Concorso Regionale ha visto protagonista il Parco dell’Aveto che, oltre ad organizzare la giornata

finale con la cerimonia di premiazione ed il convegno apistico, è stato capofila dello svolgimento del Concorso.

La procedura ha preso avvio nel mese di luglio 2013, con l’invio delle lettere di invito agli apicoltori regolarmente

denunciati in allegato del Regolamento del Concorso.

Entro il successivo 30 agosto 69 apicoltori hanno fatto pervenire ben 142 campioni di miele, che sono stati sottoposti

alle analisi chimico-fisiche presso il “Laboratorio Regionale per le Analisi dei Terreni e delle Produzioni Agro-

alimentari” di Sarzana.

A seguito delle analisi chimico-fisiche sono stati eliminati n° 16 campioni di miele (per eccesso di umidità o per

eccesso di idrossimetilfurfurale o HMF).

Il Regolamento del Concorso stabilisce infatti limiti precisi per l’umidità, che non deve superare il 18%, (ad eccezione

di quelli di erica arborea e corbezzolo per cui la soglia sale al 19,5%) e per l’idrossimetilfurfurale o HMF, che non

deve superare il 10% (anche in questo caso fanno eccezione erica arborea e corbezzolo, al 15%).

Una giuria composta da assaggiatori esperti, iscritti all’Albo Nazionale e provenienti da più regioni (Liguria, Toscana

e Piemonte) ha effettuato le analisi organolettiche nella giornata di sabato 26 ottobre, sempre a Sarzana.

I campioni di miele che hanno superato questa ulteriore selezione sono stati 99: la causa predominante di esclusione è

da riferirsi alla mancata rispondenza alle caratteristiche organolettiche della tipologia dichiarata alla consegna del

campione.

Una volta ottenuti i risultati, a ciascun apicoltore è stata inviata la comunicazione contenente l’esito delle selezioni ed i

motivi dell’eventuale esclusione, allegando anche il referto delle analisi chimico-fisiche fornito dal Laboratorio

Regionale, unitamente all’invito alla giornata finale.

La giornata conclusiva, che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone, si è svolta domenica 24

novembre 2013 presso la scuola comunale “D. Spinetto” di Mezzanego; il convegno si è concluso con la premiazione

dei mieli migliori e ha visto la consegna agli apicoltori dei relativi attestati.

Inoltre durante il Convegno sono stati presentati i risultati di un esperimento fatto presso i Giardini Botanici Hanbury

in merito alla produzione di miele su piante esotiche.

Il Parco ha voluto programmare alcune attività extra per arricchire l'evento: l'interno della scuola è stato abbellito da

un'esposizione di antiche attrezzature di apicoltura e dai lavori realizzati dalle scuole del Parco nell'ambito del

progetto di Educazione Ambientale "Costruiamo una Liguria verde, sicura e per tutti", finanziato dalla Regione

Liguria, che prevedeva, tra le varie attività, anche una legata alla filiera del miele e alla didattica sul mondo delle api.

Per questo motivo il pomeriggio del 24 novembre è stato dedicato al mondo della scuola: alla presenza delle classi e

degli insegnanti che hanno partecipato al progetto è stato messo in scena da parte della scuola primaria “N. Green” di

Ne uno spettacolo a tema davvero piacevole ed istruttivo.

Tutti i lavori sono stati premiati dal Parco con la consegna di testi didattici sulle api e il miele per le biblioteche

I RISULTATI DELL’EDIZIONE 2013 DEL CONCORSO

Cristina Botto – Parco dell’Aveto

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scolastiche: simpaticamente si è prestato a fare da padrino alla premiazione Emanuele Biggi, naturalista, fotografo e

conduttore televisivo di Geo (Rai 3).

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La tipologia dei mieli che hanno ottenuto l’attestato di qualità è rappresentata da miele di robinia, millefiori, castagno,

millefiori primaverile, millefiori estivo, melata e miele particolare (es. rovo, tiglio).

I campioni che hanno ottenuto tre api d’oro, ossia il massimo riconoscimento, sono stati 13, quelli che hanno ottenuto

due api d’oro sono stati 38 mentre quelli che hanno ottenuto un’ape d’oro sono stati 50.

Gli apicoltori premiati sono:

3 API D’ORO

Melata

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Apicoltura “Ribaditi” di Coselli Monica

Castagno

PARCO DELL’AVETO

Alfonso Barattini

Flavio Maggiolo

Gianluigi Brizzolara

Maria Carmela Meloni

PARCO DELL’ANTOLA Cooperativa “Alta Val Trebbia”

PARCO NAZIONALE CINQUE TERRE

Az. Agricola “Neo Aristeo” di Andrea Sottanis

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Az. Agricola “Neo Aristeo” di Andrea Sottanis

Millefiori Primaverile

PARCO DELL’AVETO

Gianluigi Brizzolara

PARCO DEL BEIGUA Francesco Bozzano

Millefiori Estivo

PARCO DEL BEIGUA

Ivana Camoirano

Ente Parco N° Apicoltori N° Campioni Presentati 1 Ape d’Oro 2 Ape d’Oro 3 Ape d’Oro ALPI LIGURI 3 4 1 2 0

ANTOLA 16 28 10 9 1

AVETO 10 23 9 4 5

BEIGUA 15 33 9 10 4

CINQUE TERRE 5 25 2 3 1

MONTEMARCELLO

MAGRA

10 4 7 5 2

PIANA CRIXIA 1 14 1 3 0

PORTOFINO 9 11 11 2

TOTALE 69 142 50 38 13

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Alberto Patrone

“A mè d’Masun” di Raffaele Ottonello

2 API D’ORO

Melata

PARCO DI PIANA CRIXIA

Aldo Castellano

PARCO DEL BEIGUA

Sergio Patrone

Millefiori Estivo

PARCO DELL’AVETO

Alfonso Barattini

PARCO DI PORTOFINO

Stefano Assereto

PARCO DELL’ANTOLA

Cooperativa “Alta Val Trebbia”

Angelo Viacava

Elisabetta Sciaccaluga

PARCO DEL BEIGUA Apicoltura “La Bottinatrice” di Elisa Merialdo

Vito Michele Cavanna

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA Maria Russo

Millefiori

PARCO DELL’AVETO

Silvana Rossi

Millefiori Primaverile

PARCO DI PIANA CRIXIA

Aldo Castellano

PARCO DELL’ANTOLA

Riccardo Pietra

PARCO DEL BEIGUA

Giuseppe Montaldo

Apicoltura “La Bottinatrice” di Elisa Merialdo

Castagno

PARCO DELL’AVETO

Silvana Rossi

Amerigo Paganini

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PARCO DELL’ANTOLA

Emanuele Pietra

Angelo Viacava

Andrea Martini

PARCO NAZIONALE CINQUE TERRE

Soc. Agricola “L’olio del Busanco” di Giampietro Ferri & C.

Lorenzo Brusco

PARCO DEL BEIGUA

“Cascina Fornacia” di Antonella Pastorino

Vito Michele Cavanna

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA Apicoltura “Ribaditi” di Coselli Monica

Az. Agricola “Brassè” di Boracchia Mirko

Robinia

PARCO DELLE ALPI LIGURI

Apicoltura “F.lli Bonello” di Emanuela Bonello

PARCO DI PIANA CRIXIA

Aldo Castellano

PARCO DELL’ANTOLA

Emanuele Pietra

Apicoltura “Varni” di Elio Varni

PARCO NAZIONALE CINQUE TERRE

Giancarlo Sassarini

PARCO DEL BEIGUA

Luca Pesce

Francesco Bozzano

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Az. Agricola “Neo Aristeo” di Andrea Sottanis

Erica

PARCO DEL BEIGUA

Emilia Montali

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Az. Agricola “Cornabrugia” di Davide Barcellone

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1 APE D’ORO

Robinia

PARCO DELL’AVETO

Alfonso Barattini

Nicola Spinetto

Giuliano Monteverde

Sergio Spinetto

PARCO DELL’ANTOLA

Giampiero Frisone

Andrea Martini

PARCO NAZIONALE CINQUE TERRE

Az. Agricola “Neo Aristeo” di Andrea Sottanis

PARCO DEL BEIGUA

Apicoltura “La Bottinatrice” di Elisa Merialdo

“A mè d’Masun” di Raffaele Ottonello

“Cascina Fornacia” di Antonella Pastorino

Vito Michele Cavanna

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Paolo Malaspina

Az. Agricola “Cornabrugia” di Davide Barcellone

Fabio Venturini

Millefiori

PARCO DELL’AVETO

Flavio Maggiolo

Sergio Spinetto

PARCO DI PIANA CRIXIA

Aldo Castellano

PARCO DI PORTOFINO

Marco Solimano

Sergio Ramassa

PARCO DELL’ANTOLA

Sergio Fontana

Apicoltura “Varni” di Elio Varni

Giorgio Cartasso

Mauro Fregara

PARCO DELLE ALPI LIGURI

Apicoltura “F.lli Bonello” di Emanuela Bonello con un millefiori di montagna

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PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Fiorenzo Seghi

Melata

PARCO DELL’AVETO

Flavio Maggiolo

PARCO DEL BEIGUA

Francesco Bozzano

Alberto Patrone

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Luca Allegri

Maria Russo

Millefiori Primaverile

PARCO DELL’AVETO

Nicola Spinetto

PARCO DI PORTOFINO

Francesco Cau

Stefano Assereto

Castagno

PARCO DELL’AVETO

Giuliano Monteverde

PARCO DI PORTOFINO

Arturo Assereto

Stefano Assereto

PARCO DELL’ANTOLA

Giampiero Frisone

PARCO NAZIONALE CINQUE TERRE

Giancarlo Sassarini

PARCO DEL BEIGUA

Luca Pesce

PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA

Paolo Malaspina

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Millefiori Estivo

PARCO DI PORTOFINO

Antonio Faccini

Mauro Pagani

Arturo Assereto

Antonio Crosa

Francesco Maria Pasquale

PARCO DELL’ANTOLA

Riccardo Pietra

Carlo Navone

PARCO DELBEIGUA

Lorenzo Canepa

Sergio Patrone

Tiglio

PARCO DELL’ANTOLA

Cooperativa “Alta Val Trebbia”

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Attività autunnale/invernalenella lotta alla varroa

– esperienze in Piemonte 2012-13

A cura di ASPROMIELE

– Associazione Produttori Miele Piemonte –

Parco dell’Aveto – 24 Novembre 2013

Le prove degli anni precedenti in sintesi

• In blocco l’efficacia dell’ac.

ossalico gocciolato: 85%

• In blocco 2 trattamenti sublimati (o

3 se la carica iniziale è elevata) sono

sufficienti per ripulire efficacemente

le colonie

• Con covata necessari più

trattamenti a base di ossalico (ma

pulizia non ottimale) o passaggio

all’Apivar

1° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte

(provincia di Torino)

• Epoca: ottobre - novembre

• Stato famiglie: blocco di

covata naturale

Prova su 40 alveari con Apibioxal:

• 10 alveari: gocciolato (dose 5 cc/favo)

• 10 alveari: gocciolato (dose 10 cc/favo)

• 10 alveari: sublimato con sublimatore

“lento” (Varrox)

• 10 alveari: sublimato con sublimatore

“veloce” (Sublimox)

1° Prova dell’autunno/inverno 2012 – efficacia dei trattamenti (N.B. 1 trattamento):

Alveare TrattamentoEfficacia

trattamentoLettura a

5 ggLettura a

10 ggLettura a

15 ggTotali

Gocciolato dose 5 cc/favo (tot 30

cc)

Media 10 arnie

530 157 48 735 88%

Percentuali medie

72% 21% 7% 100%

Gocciolato dose 10 cc/favo (tot

50 cc)

Media 10 arnie

585 42 6 633 95%

Percentuali medie

92% 7% 1% 100%

Sublimato con Varrox dose 2

cc/arnia

Media 10 arnie

267 96 23 386 90%

Percentuali medie

69% 25% 6% 100%

Sublimato con Sublimox dose 2

cc/arnia

Media 10 arnie

254 167 46 467 85%

Percentuali medie

54% 36% 10% 100%

2° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte

(provincia di Asti)

• Epoca: dicembre

• Stato famiglie: blocco di

covata naturale

Prova su 29 alveari con Apibioxal:

• 7 alveari: sublimato con Varrox

• 11 alveari: sublimato con Sublimox

• 11 alveari: sublimato con Sublimox

ripetuto

2° Prova dell’autunno/inverno 2012 – efficacia dei trattamenti (N.B. 1 trattamento):

Alveare TrattamentoEfficacia

trattamentoLettura a 5 gg

Lettura a 10 gg

Lettura a 15 gg

Totali

Sublimato con Varrox dose 2

cc/arnia

Media 7 arnie

57 29 7 94 85%

Percentuali medie

61% 31% 8% 100%

Sublimato con Sublimox dose

2 cc/arnia

Media 11 arnie

116 22 4 141 89%

Percentuali medie

82% 15% 3% 100%

Varrox: scende da 90% ad 85%Sublimox: sale da 85% a 89%

ATTIVITA’ AUTUNNALE/INVERNALE DELLA LOTTA ALLA VARROA

Roberto Barbero - Aspromiele (Associazione Produttori Miele Piemonte)

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2° Prova dell’autunno/inverno 2012 –“variante sul tema”:

Identico risultato ……

Per “aprire” il glomere perché non fare una doppia passata di ossalico (prima ½

dose e “dopo” dose completa)?

Alveare TrattamentoEfficacia

trattamentoLettura a 5 gg

Lettura a 10 gg

Lettura a 15 gg

Totali

Sublimato con Sublimox dose

2 cc/arnia

Media 11 arnie

116 22 4 141 89%

Percentuali medie

82% 15% 3% 100%

Sublimato con Sublimox

ripetuto dose 1+2 cc/arnia

Media 11 arnie

199 10 3 212 89%

Percentuali medie

94% 5% 1% 100%

3° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte

(provincia di Torino)

• Epoca: dicembre- gennaio

• Stato famiglie: blocco di

covata naturale

Prova su 18 alveari con Apibioxal:

• 9 alveari: sublimato con Lega senza pre

riscaldamento

• 9 alveari: sublimato con Lega con pre

riscaldamento (15 secondi a 150°C)

3° Prova dell’autunno/inverno 2012 – efficacia dei trattamenti (N.B. 1 trattamento):

Efficacia significativamente diversa…..

Trattamento Efficacia

AlveareLettura a 5 gg

Lettura a 10 gg

Lettura a 15 gg

TOT.

Lega senza pre riscaldamento

Media 9 alveari

52 36 13 102 72%

Percentuali medie

51% 36% 13% 100%

Lega con pre riscaldamento

Media 9 alveari

50 37 10 98 86%

Percentuali medie

51% 38% 10% 100%

4° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte

(provincia di Torino)

• Epoca: dicembre- gennaio

• Stato famiglie: blocco di

covata naturale

Prova su 20 alveari con Apibioxal:

• 10 alveari: sublimato con Varrox

“classico” (raffreddato e con spugne)

• 10 alveari: sublimato con Varrox

“facilitato” (non raffreddato e senza

spugne)

4° Prova dell’autunno/inverno 2012 – efficacia dei trattamenti (N.B. 1 trattamento):

Trattamento Efficacia

AlveareLettura a

5 ggLettura a

10 ggLettura a

15 ggTotale

Varrox classico

Media 10 alveari

187 69 6 262 92%

Percentuali medie

71% 26% 2% 100%

Varrox veloce

Media 10 alveari

106 48 5 158 89%

Percentuali medie

67% 30% 3% 100%

Efficacia non così diversa…..

5° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte (provincia

di Torino)

• Epoca: novembre/dicembre

• Stato famiglie: in presunto

blocco di covata naturale

Prova su 10 alveari con Apivar

(p.a. Amitraz)

Controllato il blocco solo al

momento della controprova

5° Prova dell’autunno/inverno 2012 –tempi di caduta della varroa:

Molta nella prima settimana, però continua a cadere…

Alveare TrattamentoLettura a

7 ggLettura a

14 ggLettura a

21 ggLettura a

28 ggLettura a

35 ggLettura a

42 ggTotale

Apivar/1 220 12 4 0 0 0 236Apivar/2 75 8 4 0 0 1 88Apivar/3 190 17 5 0 3 0 215Apivar/4 22 13 2 0 2 1 40Apivar/5 34 23 23 3 6 4 93Apivar/6 19 15 7 0 0 0 41Apivar/7 175 70 41 9 14 9 318Apivar/8 47 7 1 0 0 0 55Apivar/9 90 16 2 0 1 0 109

Apivar/10 45 4 4 0 0 1 54Media 92 19 9 1 3 2 125

Percentuali medie

73% 15% 7% 1% 2% 1% 100%

5° Prova dell’autunno/inverno 2012 –efficacia trattamento:

Efficacia altissima, se avessimo lasciato ancora un po’ le strisce quasi totale

Alveare Trattamento Controprova EfficaciaTotale Totale

Apivar/1 236 0 100%Apivar/2 88 2 98%Apivar/3 215 0 100%Apivar/4 40 1 98%Apivar/5 93 4 96%Apivar/6 41 0 100%Apivar/7 318 9 97%Apivar/8 55 0 100%Apivar/9 109 1 99%

Apivar/10 54 1 98%Media 125 2

Percentuali medie

99%

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6° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte (tutte le

provincie)

• Epoca: ottobre –

novembre - dicembre

Prova su alcune centinaia di alveari:

• verifica della presenza di covata e di

quando si verifica il blocco naturale della

stessa

6° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• in molte aree del Piemonte già a fine

ottobre si verifica il blocco di covata

• quasi in ogni apiario un 10-20% delle

colonie faticano ad interrompere la

covata

• le famiglie più disturbate da varroa

talvolta non interrompono mai la covata

• le colonie più varroate hanno anche

sovente problemi di scorte

7° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte

(provincia di Novara)

• Epoca: ottobre– marzo

Prova su 13 alveari:

• il 1° ottobre ingabbio regine (gabbia

“ucraina”

• in novembre e in febbraio trattamento

con Apibioxal sublimato in blocco di

covata

• il 1° marzo sgabbio delle regine

7° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• al momento della liberazione 2 regine

erano morte; altre 2 non sono più state

riaccettate

• tutte le regine morte erano di 2 anni

• lo sviluppo delle colonie è stato normale

• le famiglie sono arrivate bene alla fine

dei raccolti

• le colonie sopravvissute oggi sono tutte

vive e in ottimo stato

8° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• Luogo: Piemonte

(provincia di Alessandria)

• Epoca: dicembre – ancora

oggi in corso

Prova su 10 alveari:

• in novembre trattamento con Apibioxal

(sublimatore Varrox) in blocco di covata

• in dicembre ingabbio delle regine

• in gennaio trattamento con Apibioxal

(sublimatore Varrox) in blocco di covata

• in febbraio sgabbio delle regine

8° Prova dell’autunno/inverno 2012 in sintesi

• al momento della liberazione tutte le

regine erano vive e sono state riaccettate

• lo sviluppo delle colonie è stato normale

• la caduta naturale di varroa fino a luglio

è stata molto bassa

• al blocco di covata estivo, con l’ossalico

sono cadute al massimo 150 varroe

• le colonie oggi sono tutte vive e in

ottimo stato

Infine non possiamo non accennare

a Vespa velutina

È facilmente distinguibile dal calabrone

nostrano

Vespa crabro Vespa velutina

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Costruisce nidi di grandi dimensioni che

ospitano migliaia di individui attivi sino a

temperature prossime allo zero

Il suo attualeareale di presenza

Il prossimo 30

novembre è

previsto

a San Remo

un importante

convegno su

Vespa velutina

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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PRODURRE PROPOLI DI QUALITA’

Andrea Raffinetti - Aspromiele (Associazione Produttori Miele Piemonte)

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IL QUADRO NORMATIVO E LE

OPPORTUNITÀ PER GLI

APICOLTORI LIGURI

FRANCO FORMIGONI

REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO AGRICOLTURA

MEZZANEGO, 24 NOVEMBRE 2013

ARGOMENTI

ANAGRAFE APISTICA 2013 – aggiornamento

CONTRIBUTI PER GLI APICOLTORI

PICCOLE PRODUZIONI E POLIFUNZIONALITA’

LA LEGGE REGIONALE (N° 36/1984) NORME PER LA TUTELA E L' INCREMENTO DELLA APICOLTURA E DEGLI

ALLEVAMENTI MINORI.

DISCIPLINA IGIENICO - SANITARIA DELL' APICOLTURA

ARTICOLO 10 - Denuncia degli alveari

I possessori o detentori di apiari di qualunque tipo devono farne denuncia entro il 30 novembre di ogni anno all' ASL e all' Ente

delegato competenti per territorio. Per gli alveari nomadi la denuncia deve essere presentata entro il 31 dicembre di ogni anno

anche all‘ASL e all' Ente delegato nel cui territorio gli alveari vengono trasferiti … Gli enti competenti a ricevere la denuncia rilasciano

ricevuta della stessa e l' ente delegato attribuisce ad ogni apiario un numero progressivo …

Entro il 30 gennaio di ogni anno gli Enti delegati comunicano l' elenco degli apicoltori al servizio veterinario dell' ASL competente.

LEGGE 24 DICEMBRE 2004 N.313‘’DISCIPLINA DELL'APICOLTURA’’

ART. 6 (Denuncia degli apiari e degli alveari e comunicazione dell'inizio dell'attività).

Al fine della profilassi e del controllo sanitario, e' fatto obbligo a chiunque detenga apiari e alveari di farne denuncia … specificando collocazione e numero di alveari, entro il 31 dicembre degli anni nei quali si sia verificata una variazione nella collocazione o nellaconsistenza degli alveari in misura percentuale pari ad almeno il 10per cento in più o in meno.

Le denunce e le comunicazioni di cui al comma 1 sono indirizzate ai servizi veterinari dell'azienda sanitaria locale competente.

DECRETO 4 DICEMBRE 2009 DISPOSIZIONI PER L'ANAGRAFE APISTICA NAZIONALE.

Art. 3 - Anagrafe apistica

1. Nel sistema dell'anagrafe zootecnica nazionale è attivata la sezione dedicata agli apicoltori e agli apiari esistenti sul territorio nazionale, detta anagrafe apistica nazionale.

2. L'anagrafe apistica nazionale comprende i seguenti elementi:

a) denuncia e registrazione degli apicoltori e degli allevamenti apistici;

b) la banca dati dell'anagrafe apistica, di seguito detta BDA;

c) il cartello identificativo;

d) registro d'allevamento o qualsiasi altra documentazione atta a registrare informazioni rilevanti ai fini dell'anagrafe apistica nazionale

3. L'anagrafe apistica nazionale si basa: a) sulle denunce e comunicazioni annualidel proprietario degli alveari; b) sull'assegnazione di un codice univoco identificativoad ogni proprietario di apiari; c) sulla registrazione dei dati nella BDA, da realizzarsi nei tempi e con le modalità stabiliti dal manuale operativo, di cui all'art. 5.

DECRETO 4 DICEMBRE 2009 DISPOSIZIONI PER L'ANAGRAFE APISTICA NAZIONALE.

Art. 3 - Anagrafe apistica

4. Sono responsabili del funzionamento del sistema, ciascuno per le proprie competenze secondo quanto stabilito dal presente decreto:

a) il proprietario degli alveari o la persona da lui delegata;

b) le Associazioni apicoltori e altre strutture accreditate ad operare nella BDA;

c) il Centro Servizi Nazionale di Teramo ;

d) i Servizi veterinari delle aziende sanitarie locali;

e) l'AGEA quale responsabile del coordinamento e della gestione del SIAN;

f) le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano;

IL QUADRO NORMATIVO E LE OPPORTUNITA’ PER GLI APICOLTORI LIGURI

Franco Formigoni - Dipartimento Agricoltura Regione Liguria

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DECRETO 4 DICEMBRE 2009 DISPOSIZIONI PER L'ANAGRAFE APISTICA NAZIONALE.

Art. 6 - Compiti del proprietario 1. Il proprietario dell'apiario o la persona da

lui delegata: a) denuncia la propria attività all'ASL e richiede l'attribuzione del

codice identificativo; b) comunica le variazioni riguardanti il proprio allevamento

sia direttamente collegandosi alla BDA sia tramite le associazioni nazionali degli

apicoltori o altri soggetti delegati.

Art. 7 - Compiti del servizio veterinario delle ASL a) attribuisce il codice

identificativo all'apicoltore e registra l'allevamento in BDA; b) è connesso alla

BDA secondo modalità definite dal manuale operativo; c) provvede all'inserimento

delle denunce e comunicazioni degli apicoltori secondo le modalità previste dal

manuale operativo; d) effettua controlli per verificare l'applicazione del presente

decreto e ne registra gli esiti in BDA; e) utilizza i dati contenuti nella BDA per

ogni attività finalizzata ai controlli sanitari.

Art. 8 - Compiti delle regioni e delle province autonome … effettuano la

vigilanza ed il controllo per garantire il rispetto dell'applicazione del presente

decreto, sulla base di linee di indirizzo stabilite dal Ministero del lavoro, della

salute e delle politiche sociali di concerto con il Ministero delle politiche agricole

alimentari e forestali.

REGIONE LIGURIA - DENUNCIA APIARI 2013

Da spedire a: REGIONE LIGURIA Settore Politiche Agricole Via Fieschi 15 – 16121 GENOVA Oppure tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: [email protected] Oppure Consegnare a mano agli uffici territoriali del Settore Ispettorato agrario regionale (vedi pag.2)

Il sottoscritto |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|

Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|

COMUNICA ai sensi dell’art. 10 della legge n°36/1984 di possedere alla data odierna

numero APIARI contenenti complessivamente numero ALVEARI.

Inoltre, al fine di permettere un corretto censimento del proprio patrimonio apistico, DICHIARA (barrare):

Di aver effettuato denuncia degli apiari nell’anno 2012 e che non vi sono variazioni rispetto alla precedente denuncia (Non necessaria alcuna ulteriore compilazione).

Di aver effettuato denuncia degli apiari nell’anno 2012 e che vi sono le seguenti variazioni rispetto alla precedente denuncia come compilato nel sottostante quadro A e/o nelle tabelle B o C):

Di effettuare per la prima volta denuncia degli apiari nell’anno 2013 e compila i quadri A e C sotto riportati:

__________________________________________________________________________________________________________

Quadro A -Dati personali (da compilare solo se variati rispetto all’anno precedente o in caso di prima denuncia)

Cell/Tel|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_| residente a |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|

Via |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_| CAP|_|_|_|_|_|

Email |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_| ______________________________________________________________________________________________________

Tabella B –Variazione dei dati per apiari per i quali GIA’ SI POSSIEDE un codice :

CODICE APIARIO COMUNE LOCALITA’ APIARIO NOMADE? SI/NO

L’ APIARIO E’ STATO CHIUSO?

Tabella C- NUOVI APIARI per i quali SI RICHIEDE un codice:

COMUNE LOCALITA’ APIARIO NOMADE? SI/NO

Dichiaro, inoltre, di aver preso visione dell’informativa di cui all’art. 13 del Decreto legislativo n. 196/2003 in materia di protezione dei dati personali e di dare il consenso al trattamento dei miei dati personali per i fini specificati nella suddetta informativa.

Data …..……………………… FIRMA ….……………………………………..

IL PATRIMONIO APISTICO REGIONALE (2012)PROVINCIA Numero apicoltori Alveari denunciati

GENOVA 575 10.013

IMPERIA 193 4.623

LA SPEZIA 385 5.5.32

SAVONA 283 5.665

TOTALE 1.436 25.883

0

100

200

300

400

500

600

Numero apicoltori

GENOVA

IMPERIA

LA SPEZIA

SAVONA

L’APICOLTURA ITALIANA (2012)REGIONE ALVEARI

VALLE D'AOSTA 6.275

MOLISE 9.823

PUGLIA 19.827

BASILICATA 23.500

PROVINCIA TRENTO 25.742

LIGURIA 25.815

FRIULI 27.802

UMBRIA 31.585

PROVINCIA BOLZANO 35.288

MARCHE 37.860

LAZIO 43.033

ABRUZZO 45.187

SARDEGNA 47.496

CAMPANIA 48.690

VENETO 59.414

CALABRIA 69.845

TOSCANA 74.518

SICILIA 90.060

EMILIA ROMAGNA 104.531

PIEMONTE 142.533

LOMBARDIA 164.248

TOTALE 1.133.072

Non ci sarà nessun comitato per l'anagrafe apistica.Il Comitato Tecnico di Coordinamento, previsto dal Decreto ministeriale 4 dicembre 2009, che reca "Disposizioni per l'Anagrafe Apistica Nazionale", non si insedierà. Verrà costituito un Gruppo tecnico di coordinamento, che si occuperà comunque della verifica e della revisione della normativa inerente l'anagrafe apistica.Il Manuale operativo per la messa a regime dell'Anagrafe Apistica Nazionale, pertanto, è destinato ad un ulteriore e forzoso rinvio e non entrerà in vigore, salvo ulteriori slittamenti, prima del 2014.

SITUAZIONE AD OGGI…

SITUAZIONE ATTUALE:ESEMPIO DI INTERROGAZIONE DELLA BDN

ESEMPIO DI INTERROGAZIONE DELLA BDN

CONTRIBUTI 2014 PER GLI APICOLTORI

Piano Operativo per la campagna 2013/2014:

DGR n°1265 del 18 ottobre 2013 (www.agriligurianet.it)

114.000 euro disponibili

Attività svolta tramite le Associazioni Apistiche:

Corsi per apicoltori

Informazione e comunicazione

Incontri con gli apicoltori su temi sanitari

Acquisto di presidi sanitari

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CONTRIBUTI 2014 PER GLI APICOLTORI

Opportunità per i singoli apicoltori :

Acquisto di arnie con funzione anti varroa

Acquisto di api regine e/o sciami di razza Apis mellifera ligustica

CONTRIBUTI 2014 PER GLI APICOLTORI

Quando è possibile presentare domanda?

Dal 2 gennaio al 28 febbraio 2014

Dove si può trovare il modulo di domanda?

Sito internet www.sian.it sezione modulistica

Dove si presenta?

Va portata o spedita a «Regione Liguria Via Fieschi 15 16121 Genova»

CONTRIBUTI 2014 PER GLI APICOLTORI

Che regole ci sono per l’acquisto di arnie?

Contributo del 60% del costo ammissibile di 70 euro

Essere in regola con la denuncia annuale

Richiesta fino al 40% degli alveari denunciati

Due preventivi di spesa per acquisti superiori ai 1.000 euro

Che regole ci sono per l’acquisto di api regine e/o sciami?

o Contributo del 60% su un costo ammissibile di 12 euro per le regine e di 80 euro per gli sciami

o Richiesta fino al 40% degli alveari denunciati

o Certificazione di appartenenza genetica

o Certificazione sanitaria dell’ASL di provenienza

Per ulteriori informazioni:

[email protected]

Grazie per l’attenzione!

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PICCOLE PRODUZIONI E POLIFUNZIONALITA’ PER GLI APICOLTORI

24 NOVEMBRE 2013

Relatore: Enrico Canale

la normativa europea

Produzione di prodotti dell’apicoltura

Produzione primaria

qualora tali operazioni avvengano nel contesto dell’azienda di apicoltura.

Non sono soggetti a:

Prescrizioni Igieniche

Requisiti Strutturali

L’impiego del metodo HACCP

Registrazione di attività (D.I.A.)

Formazione…

I prodotti primari in piccoli quantitativi forniti direttamente dal produttore al consumatore

finale o a dettaglianti locali

Piccoli Quantitativi?

Con la DGR 1691 del 29/12/2011 per la Regione Liguria sono i prodotti ottenuti da

20 alveari

Inoltre vengono definiti gli adempimentiper gli apicoltori in base alla dimensioneproduttiva ed alla attività svolta.

DGR 1691 del 29/12/2011

Oltre i 20 alveari sono richiesti più spazi per:

operazioni di smielatura

stoccaggio del prodotto confezionato

dimensionamento delle attrezzature

Serve un laboratorio

Produttori fino a 20 alveari• Registrazione ai sensi del Reg.(CE) 852/04

(D.I.A.): NO• Laboratorio registrato: NO• HACCP: NO• Vendita al consumatore finale: SI• Vendita a dettaglianti locali: SI

____________________________________Produttori con più di 20 alveari

• Registrazione ai sensi del Reg.(CE) 852/04(D.I.A.): SI

• Laboratorio registrato: SI• HACCP: NO• Vendita SENZA LIMITAZIONI: SI

PICCOLE PRODUZIONI E POLIFUNZIONALITA’ PER GLI APICOLTORI

Canale Enrico - Dipartimento Agricoltura Regione Liguria

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Commercio al dettaglio e ambito locale

Secondo il (Reg. (CE) 178/2002) il commercio al dettaglio è: “… il punto di vendita o di consegna al consumatore finale, gli esercizi di ristorazione, le mense di aziende e istituzioni, i ristoranti e altre strutture di ristorazione analoghe, i negozi, i centri di distribuzione per supermercati e i punti di vendita all'ingrosso …”

Locale vuol dire: della provincia ove ha sede l’azienda e delle province limitrofe ad essa.

La DGR 1691 del 29/12/2011- HACCP

I produttori che non applicano HACCP sonotenuti a:

• conoscere caratteristiche del prodotto edel processo

• individuare i pericoli

• precisare le misure preventive o dicontrollo

Ausilio dei Manuali di corretta prassiigienica di settore.

ADEMPIMENTI PER TUTTI :

• denuncia degli alveari

• tutela della salute degli allevamenti, e di smaltimento dei sottoprodotti dei materiali apistici

• in materia di utilizzo del farmaco veterinario

• riguardo al posizionamento degli apiari

• riguardo all’igiene della smielatura e delle attrezzature

laboratori di smielatura

o Facili da pulire ed evitare contaminazione

o di dimensioni adeguate, sufficientemente aerati eilluminati

o il deposito dei melari in attesa della smielatura in unlocale diverso di quello destinato alle operazioni dismielatura e confezionamento oppure nello stessolocale purché non sia ostacolo alle operazioni dismielatura e fonte di contaminazione del prodotto;

o pavimenti e pareti in buone condizioni, e facili dapulire

o i soffitti e le attrezzature sopraelevate devono evitarel’accumulo di e la caduta di particelle

laboratori di smielaturao Le finestre l’accumulo di sporcizia e quelle che possono essere aperte

devono essere munite di barriere antinsetti facilmente amovibili erealizzate in modo da permettere la fuoriuscita delle api dal locale.

o le attrezzature e gli utensili a contatto diretto con il miele in materiale peralimenti

o le superfici a contatto diretto con il miele devono essere in buonecondizioni igieniche e facili da pulire

o il deposito del materiale di confezionamento deve garantire la prevenzionedella contaminazione; Può avvenire nel locale di smielatura se non è rischiodi contaminazione per la sostanza alimentare;

o per il lavaggio delle attrezzature/utensili e per le mani almeno un lavellodotato di acqua potabile calda e fredda

laboratori di smielaturao servizi igienici e di dispositivi per la custodia

degli indumenti di lavoro;

o servizi igienici e spogliatoio annessi all’abitazione privata qualora se operano soltanto persone appartenenti al nucleo familiare del titolare

o impedito l’accesso ad animali domestici e blocco all’ingresso di animali infestanti

o gestione dei rifiuti

Locali di smielatura produttori <20 alveari

• Sostanziale abitabilità;• Evitare la contaminazione del prodotto;• Attrezzature e superfici in buone condizioni e facili da pulire;• Sufficiente areazione ed illuminazione;• Un lavabo per detersione delle mani e delle attrezzature• Eliminazione fonti di contaminazione;• Detergenti e disinfettanti fuori dagli ambienti di lavoro o

riposti in contenitori chiusi• Le attrezzature per smielatura e confezionamento

(disopercolatori, smielatori, maturatori, barattoli, capsuleecc.) in materiale idoneo a venire a contatto con gli alimenti;

• Nelle vicinanze servizi igienici adeguati

Deliberazione di Giunta regionale n.1286 del 26 ottobre 2012

“Modalità di applicazione della multifunzionalitànella trasformazione e commercializzazione dei

prodotti alimentari aziendali da parte delleaziende agricole liguri e requisiti igienico sanitari

dei locali polifunzionali”.

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DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER

I PRODOTTI DELL’APICOLTURA

Il locale polifunzionale può essere

impiegato nelle operazioni di smielatura

e confezionamento del miele nel

rispetto delle casistiche evidenziate e diquanto disposto dalla DGR n 1691 del

29/12/2011.

COSA SI PUO’ FARE NEL

LOCALE POLIFUNZIONALE

Prodotti (es. salumi) e preparazioni a base di carne

(es. hamburger, spiedini)

Paste fresche e farcite

Prodotti a base di latte (formaggi, yoghurt, ricotta…)

Confetture, marmellate, conserve e succhi di frutta

Essiccazione di erbe aromatiche, spezie e frutta

Smielatura e confezionamento di miele ed altri

prodotti dell’alveare

Prodotti da forno (circ. Min. Industria e comm.

18/7/1997).

Piccoli quantitativi

•Kg 50 carne bovina, ovina, caprina, suina, grossa selvaggina allevata/settimana

•10.000 (50 UBE) polli, conigli o esemplari di piccola selvaggina allevata/anno

•Derivati del latte (formaggi, yogurt…) ottenuti dalla mungitura n 30 UBA tra bovini (1 UBA), ovini (0,15), caprini (0,15)

•Conserve, marmellate, sottoli in misura non prevalente rispetto all’attività principale

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API E MIELI: IERI, OGGI E DOMANI

CONCORSO MIELI DEI PARCHI DELLA

LIGURIA

MEZZANEGO, 24 novembre 2013

La Dolce Via dei Mieli Liguri

Paolo Cresta

Direttore Parco dell’Aveto

Parco dell’Aveto

ARCHEOLOGIA DEL MIELE - MUSEI ARCHEOLOGICI

Il miele è un alimento che

l’uomo ricerca e utilizza fin

dalla notte dei tempi. Se

possiamo solo immaginare

che l’uomo preistorico

ligure ne facesse uso, una

bella testimonianza di

epoca romana conservata

al museo archeologico di

Ventimiglia (IM) ci racconta

moltissime cose sull’uso,

il commercio e il trasporto

del miele in quell’età.

Brocca biansata di epoca romana (I-II sec. d.C.)

MUSEI DEDICATI ALLE API E AL MIELE

In Liguria ci sono due realtà

museali specificamente dedicate

al miele e all’apicoltura:

•Museo del territorio e delle api –

Vezzi Portio (SV)

•Museo dell’apicoltura – Calice al

Cornoviglio (SP)

La collezione conservata a Vezzi

Portio nel vecchio oratorio, deriva dal

lascito di un appassionato

bergamasco, Angelo Cappelletti, e

presenta un’infinità di arnie, bugni

villici, antiche attrezzature provenienti

da ogni regione d’Italia e da diverse

parti del mondo, nonché ogni oggetto

possibile e immaginabile abbia a che

fare con le api (monete, francobolli

ecc.). Davvero un museo unico a

livello nazionale che meriterebbe

maggior valorizzazione.

www.museodelleapi.it

Museo del territorio e delle api – Vezzi Portio (SV)

MUSEO DEL MIELE DI MONTEZEMOLO

Ai confini con la Val Bormida

ligure, a pochi Km da

Millesimo (SV), appena fuori

regione, si trova il comune di

Montezemolo (CN), Città del

Miele. L’amministrazione

comunale da tempo

promuove il miele come

prodotto tipico d’eccellenza e

ha realizzato un importante

“Centro del Miele”, con

museo, negozio, laboratorio

di smielatura e sala convegni,

che si anima in particolare a

luglio per la Fiera regionale

del Miele.

API E MIELE NELLA CULTURA MATERIALE - MUSEI ETNOGRAFICI

In Liguria ci sono più di 25 musei e

raccolte dedicate all’etnografia locale

e alla cultura contadina distribuite su

tutto il territorio regionale. Di questi 5

ospitano al loro interno testimonianze

dell’apicoltura di un recente passato:

arnie, “bugni”, smielatori, affumicatori

e altri attrezzi. Tutti oggetti di grande

interesse testimoniale su come era

praticata l’apicoltura nelle diverse

realtà liguri.

Museo etnografico Ponente ligure - Cervo (IM)

Museo etnografico – Moconesi (Ge)

Museo usi e costumi Valle Stura – Masone (Ge)

Museo contadino A.V.Trebbia – Montebruno (Ge)

Castello dei Clavesana – Pontedassio (IM)

LA DOLCE VIA DEI MIELI LIGURI

Paolo Cresta - Parco Naturale Regionale dell’Aveto

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API E DIDATTICA: I CENTRI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DEI PARCHI

I Centri di Educazione Ambientale dei Parchi da tempo hanno inserito nelle

loro attività “a catalogo” momenti didattici e formativi legati al mondo delle

api e dell’apicoltura, con lezioni in classe, visita ad apiari didattici, laboratori

del miele e della cera, approfondimenti sulla biologia, l’ecologia e l’etologia

di questi insetti straordinari.

- CEA Parco dell’Antola

- CEA Parco dell’Aveto

- CEA Parco del Beigua

- CEA Parco delle Alpi Liguri

- CEA Parco di Montemarcello - Magra

- CEA Parco delle Cinque Terre

- CEA Parco di Portofino

API E DIDATTICA: LE FATTORIE DIDATTICHE

In Liguria operano ben 84 fattorie didattiche, legate ad aziende agricole o ad

agriturismi. Alcune di esse sono specializzate nella didattica delle api e del

miele e offrono la possibilità, a famiglie e scolaresche, di svolgere laboratori,

attività ludico didattiche, momenti formativi, osservazioni dirette delle api e

della lavorazione del miele, degustazioni ecc. In tutto sono 14, ben distribuite

in tutta la regione: 2 in provincia di Imperia, 4 in provincia di Savona, 4 in

provincia di Genova e 4 in provincia di La Spezia.

Il sito www.agriligurianet.it le elenca tutte con le rispettive offerte didattiche

API E DIDATTICA - APIARI DIDATTICI

Uno strumento fondamentale per l’attività didattica è la possibilità di effettuare

visite in apiari predisposti all’osservazione da parte del pubblico. In Liguria vi

sono 2 apiari didattici riconosciuti:

- Apiario didattico di Pentema - Torriglia (GE) allestito da Marco Corzetto

- Apiario didattico di Corerallo – Mezzanego (GE) allestito da Nicola Spinetto

Anche l’apiario benedettino di Finalpia (SV) accoglie visite su prenotazione

LABORATORI DI SMIELATURA

I laboratori di smielatura sono strutture più grandi di quelli dei singoli apicoltori

e perciò perlopiù pubbliche o consortili, dove è possibile portare il miele e

lavorarlo o farlo lavorare e invasettare. Alcuni sono visitabili come quello

dell’apiario benedettino di Finalpia o quello di Montezemolo.

EVENTI

In Liguria si svolgono durante l’anno alcune manifestazioni dedicate al

miele che hanno anche un significativo richiamo turistico oltre che

culturale ed apistico:

• Concorso Mieli dei Parchi della Liguria

• Festa del Miele – Calice al Cornoviglio (fine Luglio)

• Festa del Miele – Mezzanego (Settembre)

E’ opportuno lavorare per mantenere e promuovere queste

manifestazioni e incrementarle, arricchendole di momenti legati

alla valorizzazione del prodotto e alla sensibilizzazione del

pubblico e dei consumatori

• Comune di Montezemolo (CN) ospiterà APIemonte - Fiera Regionale del

Miele e dei Prodotti del Territorio (Luglio)

• Sagra del Miele a Torriglia

con distribuzione gratuita delle tradizionali bugie al miele e ballo

(prima domenica di Settembre)

• “Api, vespe, miele e…” Ospedaletti (IM) (metà Settembre)

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Ma MUSEI ARCHEOLOGICI

LmLABORATORI

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Mm MUSEI API E MIELE

Me MUSEI ETNOGRAFICI

Cea CENTRO. EDUC. AMB.

Fd FATTORIE DIDATTICHE.

Ad APIARI DIDATTICI

LA DOLCE VIA DEI MIELI

LIGURI

PARCHI E RISERVE

GRAZIE

PER

L’ATTENZIONE

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I GIARDINI BOTANICI HANBURY: RISTORANTE ESOTICO PER LE API

Mauro Mariotti, Ida Conti, Sandra Placereani - Giardini Botanici Hanbury

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Concorso Mieli dei Parchi

della Liguria 2013

Risultati del concorso

69 partecipanti

8 Parchi Liguri

142 campioni

Parco dell’Aveto

Parco dell’Aveto

Provenienza dei Partecipanti

N° apicoltori partecipanti per Parco (tot. 69)

AVETO 10

ANTOLA 16

BEIGUA 15ALPI L. 3

M.MAGRA 10

PORTOFINO 9

5TERRE 5PIANA C. 1

Aveto

Antola

Beigua

Alpi Liguri

Montemarcello Magra

Portofino

Cinque Terre

Piana Crixia

Parco dell’Aveto

Campioni di miele presentati: 142

Parco dell’Aveto

Risultati del concorso

La selezione, severa e rigorosa, a tutela

dell’eccellenza effettiva dei prodotti, ha portato

all’individuazione di 99 campioni di miele dei

Parchi risultati idonei e meritevoli dell’ambito

riconoscimento, presentati da 57 apicoltori diversi.

Parco dell’Aveto

Partecipazione apicoltori

alle diverse edizioni del Concorso

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