Energy Service Company: documento istituzionale

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ESCO

Energy Service Companies

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Cos’è una ESCO .............................................................................................................................................. 3

Definizione ................................................................................................................................................... 3

Elementi principali di una ESCO ............................................................................................................... 3

I vantaggi offerti dalle ESCO...................................................................................................................... 4

Sviluppo delle ESCO ....................................................................................................................................... 5

Le ESCO negli Stati Uniti............................................................................................................................ 5

Le ESCO in Europa ..................................................................................................................................... 5

Le ESCO in Italia.......................................................................................................................................... 6 I decreti sul risparmio energetico.............................................................................................................. 7 Opportunità attuali..................................................................................................................................... 7

Il finanziamento tramite terzi .......................................................................................................................... 9

I soggetti di un’operazione di finanziamento tramite terzi...................................................................... 9 1. ESCO ............................................................................................................................................. 10 2. Utente............................................................................................................................................. 10 3. Istituzioni finanziarie ....................................................................................................................... 11 4. Fornitori .......................................................................................................................................... 11 5. Gestore........................................................................................................................................... 11

Formule contrattuali e di finanziamento ..................................................................................................... 12

Contratti di tipo tradizionale .................................................................................................................... 12

Contratti di tipo innovativo (Energy Performance Contracts).............................................................. 12 Varianti di un EPC................................................................................................................................... 12

Percorso di realizzazione di un intervento di una ESCO........................................................................... 14 1. Valutazione preliminare dell’opportunità di utilizzare una ESCO................................................... 14 2. Diagnosi energetica delle utenze identificate................................................................................. 14 3. Elaborazione di uno studio di fattibilità tecnico-economico............................................................ 14 4. Elaborazione e pubblicazione di un bando di gara e dei relativi capitolati..................................... 15 5. preparazione delle offerte .............................................................................................................. 15 6. Valutazione delle offerte................................................................................................................. 15 7. Organizzazione di progetto ............................................................................................................ 15 8. Reperimento della provvista finanziaria ......................................................................................... 15 9. Definizione e stipula dei contratti ................................................................................................... 15 10. Realizzazione dell’impianto............................................................................................................. 15 11. Gestione operativa dell’impianto..................................................................................................... 15 12. Manutenzione e monitoraggio ........................................................................................................ 16

Benefici per l’utente e aspetti critici ............................................................................................................ 16

Maggiori benefici per l'utente finale ........................................................................................................ 16

Limiti e aspetti critici................................................................................................................................. 16 Bibliografia .............................................................................................................................................. 16

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Cos’è una ESCO

Definizione L’acronimo ESCO significa “Energy Service Company”, cioè Società di Servizi Energetici. Dalle modalità operative tipiche delle ESCO nel mercato, emergono definizioni quali:

“un’impresa che finanzia, sviluppa e installa progetti rivolti al miglioramento dell’efficienza energetica ed al mantenimento dei costi relativi alle attrezzature installate a tal scopo”1

“un soggetto specializzato nell’effettuare interventi nel settore dell’Efficienza Energetica, sollevando

in genere il cliente dalla necessità di reperire risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti e dal rischio tecnologico, in quanto gestisce sia la progettazione/costruzione, sia la manutenzione per la durata del contratto (compresa usualmente fra i cinque e i dieci anni)” 2

“una società che fornisce ai propri clienti (in genere utenti con significativi consumi di energia) un

insieme di servizi integrati per la realizzazione, ed eventuale successiva gestione, di interventi per il risparmio energetico, garantendone i risultati ed i risparmi promessi, che viene compensata, in base ai risultati, con i risparmi conseguiti, eventualmente anche finanziando l’intervento”3

Un’altra categoria di società che offre servizi energetici agli utenti finali, compresa la fornitura e l’installazione di apparecchiature efficienti, e/o la messa a nuovo dell’edificio, la gestione e la manutenzione, la gestione degli impianti, la fornitura di energia, è l’Energy Service Provider Company (ESPC), società fornitrice di servizi energetici. Le ESPCs possono essere consulenti specializzati nel miglioramento energetico, produzione di attrezzature o servizi ausiliari; possono ottenere alcuni incentivi legati alla diminuzione dei consumi, ma questi non sono così netti come nell’approccio “ESCO”. Una ESPC è pagata in percentuale in base all’entità dello studio o dell’installazione, non sulla base delle prestazioni del sistema proposto, quindi una ESPC non si assume rischi nel caso di funzionamento con prestazioni inferiori al previsto.

Elementi principali di una ESCO In sostanza, gli elementi principali che distinguono le ESCO da altre società di servizi “tradizionali” sono :

1. la ESCO viene remunerata in base al risparmio conseguito. Il profitto della ESCO è legato al risparmio energetico effettivamente conseguito con la realizzazione del progetto. La differenza tra la bolletta energetica pre e post intervento migliorativo spetta alla ESCO in toto o pro-quota fino alla fine del periodo di pay-back previsto.

2. la ESCO finanzia o procura il finanziamento per il progetto. La peculiartià operativa è quindi che gli interventi tecnici necessari ad ottenere i risparmi energetici non sono effettuati dal cliente, ma mediante investimenti sostenuti dalle stesse ESCO L’utente di energia rimane così sgravato da ogni forma di investimento, e non dovrà preoccuparsi di finanziare gli interventi migliorativi dell’efficienza dei propri impianti.

3. la ESCO garantisce al cliente il risparmio energetico. L’obiettivo primario della ESCO è quindi ottenere un risparmio attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica, per conto della propria clientela utente di energia

Le attività ed i servizi offerti in genere dalle ESCO sono:

diagnosi energetica di impianti e/o edifici dei clienti, con individuazione di possibili interventi di miglioramento dell’efficienza energetica;

verifica della rispondenza alla normativa vigente degli impianti del cliente, definizione degli interventi per la messa a norma e successiva garanzia di rispondenza ai requisiti;

1 A.VV. – “Le ESCO e il mercato dell’efficienza energetica”, Progetto Leonardo Bologna – Società Editrice Esculapio, 2003 2 “Le ESCO” (http://www.tecnologieefficienti.it) 3 “Gestione energia” Numero 4-2002

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elaborazione di studi di fattibilità con analisi tecnico-economica e scelta della soluzione più appropriata da offrire;

progettazione degli interventi da realizzare, con la redazione delle specifiche tecniche; realizzazione degli interventi, con acquisto delle apparecchiature richieste, installazione, messa in

esercizio e collaudo; finanziamento dell’intervento, con recupero dell’investimento effettuato in proprio tramite i risparmi

conseguiti nei costi di esercizio storicamente sostenuti dal cliente (“finanziamento tramite terzi”); esercizio degli impianti garantendone la resa ottimale; acquisto e fornitura dei combustibili e dell’energia elettrica necessari per il funzionamento degli

impianti; manutenzione preventiva e correttiva, ordinaria e straordinaria degli impianti, assicurandone il

mantenimento in efficienza; monitoraggio continuo degli impianti e verifica delle prestazioni e risultati conseguiti; garanzia contrattuale sulle prestazioni fornite ed i risultati conseguiti, con assunzione in proprio dei

rischi connessi con la realizzazione e gestione degli impianti e l’eventuale mancato raggiungimento delle prestazioni garantite;

pagamento dei servizi prestati sulla base dei risultati raggiunti e dei risparmi conseguiti. Queste attività possono essere svolte dalla ESCO in toto od in parte, sia direttamente che subappaltando alcune delle attività, sempre però assumendosene la piena responsabilità. Alcuni dei settori tipici di intervento delle ESCO con finanziamento di terzi sono:

impianti di riscaldamento e di produzione e distribuzione del calore; impianti di condizionamento; impianti di cogenerazione; sistemi di illuminazione pubblica e di edifici; servizi generali nell’industria (vapore, aria compressa, etc.); sistemi di regolazione, automazione e telegestione..

Le ESCO possono formarsi con origini e caratteristiche diverse, potendo essere ad esempio:

società impiantistiche; società di gestione e manutenzione di impianti; società sorte ad hoc; utilities o fornitori di combustibili od energia elettrica; fornitori di componenti ed apparecchiature; agenzie energetiche pubbliche o a capitale misto pubblico/privato.

I vantaggi offerti dalle ESCO I principali vantaggi per i soggetti che decidono di rivolgersi alle ESCO, in primis Pubbliche Amministrazioni e società nel settore terziario privato, sono i seguenti:

si realizzano interventi di miglioramento, senza la necessità di disporre o immobilizzare le risorse finanziarie richieste per l’investimento;

si affida la definizione e realizzazione dell’intervento a competenze tecniche specifiche, di cui probabilmente non si dispone;

si affida la gestione e manutenzione a competenze specializzate (“outsourcing”), con probabile riduzione dei costi globali e miglioramento della qualità;

si può ottenere una riduzione dei consumi e dei costi di gestione con il miglioramento tecnologico senza costi di investimento.

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Sviluppo delle ESCO

Le ESCO negli Stati Uniti Storicamente, le prime ESCO si sviluppano negli Stati Uniti verso la fine degli anni ’704: la guerra del Kippur (1973) frenò le esportazioni del greggio dai Paesi Arabi e il prezzo ebbe una prima crescita notevole, nel 1979 la rivoluzione iraniana fece toccare al petrolio picchi storici. Queste condizioni favorirono l’affermazione di forme di business legate all’offerta di servizi finalizzati al contenimento dei consumi per ridurre i costi energetici dei clienti. Inizialmente, sono le seguenti realtà a muoversi in questo mercato:

società di consulenza energetica divisioni specializzate di società produttrici di sistemi di controllo e regolazione dipartimenti di grandi società produttrici e fornitrici di energia.

Nello sviluppo del mercato si arrivò quindi ad aziende indipendenti in grado di fornire, a fronte di contratti a risultato, un pacchetto completo comprendente audit energetico, progettazione, implementazione e manutenzione di tecnologie, fornitura di energia, servizi informativi e finanziamento degli interventi. Le principali categorie di ESCO attualmente nel mercato statunitense possono essere così individuate:

utilities energetiche (società di servizi ausiliari nel campo dell’energia) società di consulenza che si propongono per consulenze di lungo periodo ESCO derivanti da produttori di tecnologie per il settore energetico, interessate a vendere i propri

prodotti/servizi, quali ad esempio gestione e manutenzione organizzazioni finanziarie e commerciali, che subappaltano a terzi la gestione tecnica dei progetti.

Le ESCO in Europa In Europa il mercato dei servizi energetici è in espansione, ma non è sviluppato pienamente in nessuno stato. Spagna, Belgio, Inghilterra sono i Paesi nei quali il sistema maggiormente consolidato. La commissione europea ha promosso lo sviluppo delle ESCO e del meccanismo di Finanziamento Tramite Terzi (Third Party Financing, TPF) con iniziative quali:

raccomandazione agli Stati membri per la promozione delle ESCO e dell’uso del TPF, soprattutto da parte delle Pubbliche Amministrazioni, con definizione delle caratteristiche e di possibili modalità operative e contrattuali del TPF (GUCE – 15.5.88);

imposizione dell’obbligo agli Stati membri di impostare e realizzare programmi per l’applicazione del “Finanziamento tramite terzi” ai progetti di risparmio energetico nel settore pubblico. (Direttiva SAVE; 93/76/EC – GUCE /22.9.93);

finanziamento di progetti per lo studio e la promozione di ESCO, TPF e EPC (Energy Performance Contracting) nell’ambito dei programmi THERMIE e SAVE;

promozione dell’efficienza energetica nei sistemi di illuminazione negli edifici (Programmi GreenLight);

promozione di motori ed azionamenti elettrici efficienti (programma “MotorChallenge”); Pubblicazione della Direttiva 2006/32/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 aprile

2006 concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici: prevede che tutti 4 Curiosità: L'idea di sviluppare un business fondato sull’offerta ai clienti di soluzioni basate sul risparmio energetico, in grado di generare un risparmio economico si è realizzata ai tempi della Prima Rivoluzione Industriale, ben prima della nascita delle ESCO Nel 1785 infatti, James Watt realizzò la prima macchina a vapore moderna; l'industria dell'epoca non intuì da subito le enormi potenzialità tecniche ed economiche. Watt, per far fronte alla difficoltà di vendita dei propri macchinari, proponeva di installare gratuitamente gli impianti a vapore nelle fabbriche e nelle miniere, facendone aumentare la produttività senza dover impiegare nuovi operai: in pratica, vendeva l’energia, e non l’attrezzatura. In cambio, chiedeva un compenso pari ad un terzo dei risparmi in termini di "salari evitati". I clienti di Watt acquistavano una "potenza" che faceva risparmiare "energia", cioè si avvalevano di una tecnologia in grado di produrre "lavoro" in maniera molto più efficiente di quanto non facessero uomini e animali, e pagavano in maniera proporzionale al risparmi economici realizzati. La stessa filosofia è adottata dalle Energy Service Companies: le ESCO vivono del risparmio procurato ai clienti, alimentando un mercato crescente dell'Efficienza Energetica.

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gli Stati membri adottino un piano d’azione in materia di efficienza energetica che sia in grado di finanziare e sostenere l’ offerta di servizi energetici nei rispettivi Paesi al fine del raggiungimento di un obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico del 9% entro il nono anno di applicazione della Direttiva stessa.

Nell’ultima Direttiva citata, in particolare, le ESCO sono definite come segue: “persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici e/o altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa (totalmente o parzialmente) sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti”. Dal Decreto emerge che la maggiore disponibilità di servizi energetici risulta cruciale per il miglioramento dell’efficienza negli usi finali dell’energia ed il raggiungimento degli obiettivi strategici (risparmio del 20% dei consumi energetici nei Paesi UE entro il 2020) previsti dal recente Libro Verde sull’ efficienza energetica: “Fare di più con meno” (Commissione UE - 2005). Particolare attenzione è dedicata alle diagnosi energetiche, attività che trova nella Direttiva un effettivo riconoscimento a livello europeo in quanto riconosciuta come valido strumento per realizzare il potenziale di risparmio energetico. Le disposizioni contenute nel suddetto provvedimento dovranno essere recepite dai 25 Stati membri UE entro il 17 maggio del 2008.

Le ESCO in Italia

“Servizio calore” Nei primi anni ‘80 in Italia i fornitori di combustibili liquidi proposero il “Servizio Calore”, che in genere comprendeva:

interventi tecnologici: miglioramento delle centrali (termiche/frigorifere, cogenerazione), e degli impianti (riscaldamento/condizionamento), installazione di sistemi di controllo e regolazione;

finanziamento degli interventi, con il meccanismo del finanziamento tramite terzi; la gestione operativa pluriennale; il pagamento tramite contratti con canoni forfetari omnicomprensivi.

Si trattava quindi delle prime Società di Servizi Energetici, che avevano come clienti soprattutto la Pubblica Amministrazione (in particolare gli ospedali, che presentano usualmente parametri operativi favorevoli alla cogenerazione). ASSOCALOR nasce nel 1984 come associazione delle società che forniscono il servizio calore.

“Servizio energia” Negli anni 90, dopo il “servizio calore” si sviluppa il “servizio energia”: l’offerta riguarda l’erogazione di beni e servizi tali da garantire gli standard di comfort negli edifici, rispettando le leggi relative all’uso razionale dell’energia, la sicurezza, la salvaguardia dell’ambiente. Per la prima volta il contratto, per legge, deve tener conto del risparmio energetico, e gode di una aliquota IVA agevolata (L.10/91, Dpr 412/93, Dpr 551/99, Circolari del Ministero delle Finanze per l’applicazione dell’IVA ridotta). ASSOCALOR nel 1999 diventa AGESI (Associazione dei Gestori di Servizi Integrati) che rappresenta le imprese che forniscono servizi tecnologici integrati, tra cui il servizio energia, applicando anche contratti di “Global Service”.

“Global service” Con “Global Service”, si indica tutta quella serie di attività di varia natura che concorrono alla gestione globale del complesso “Edificio”, che affidate ad un unico fornitore esterno, sollevano il Cliente, e quindi la sua struttura organizzativa interna, dal complicato coordinamento e controllo delle attività. Un contratto di Global Service comprende l’esternalizzazione di tutte le attività di gestione e manutenzione delle infrastrutture murarie ed impiantistiche (impianti elettrici, idrici e trattamento acque, sistemi di climatizzazione invernale ed estiva, sistemi per la sicurezza e l’automazione, impianti telefonici, videocitofonici, informatici), nonché la gestione dei servizi quali pulizia, giardinaggio, vigilanza, facchinaggio,

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servizio mensa e manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare ed altri servizi che vengono di volta in volta richiesti dal Committente Il contratto di Global Service è una forma contrattuale molto vantaggiosa rispetto ai tradizionali contratti di lavoro e forniture perché consente l’investimento da parte del fornitore con il recupero degli investimenti tramite interventi di risparmio energetico e/o razionalizzazione del sistema. Le società che offrono servizi di global service agiscono però in prevalenza come ESPC, e non come ESCO.

Programma “GreenLight” A seguito del programma Europeo GreenLight per la promozione dell’efficienza nei sistemi di illuminazione pubblica e degli edifici e alla proposta della FIRE, nel 1999 – 2000 vari operatori economici interessati al settore dell’illuminazione (progettisti, consulenti, utilities, fornitori di componimenti ed ESCO) diventano “endorsers”, “sostenitori”, cioè aderiscono all’accordo volontario, supportando e promuovendo il programma. La maggior parte degli “endorsers” italiani si iscrivono come ESCO, nonostante in Italia non esista una normativa relativa ad identificare i requisiti minimi per individuare un’impresa come ESCO.

I decreti sul risparmio energetico Lo sviluppo delle ESCO in Italia ha avuto notevole impulso grazie all’emanazione dei decreti:

decreti sul risparmio energetico del 24.4.2001 20 luglio 2004 (D.M. 20/7/04 elettricità, D.M. 20/7/04 gas), che hanno abrogato e sostituito i

precedenti decreti ministeriali 24 aprile 2001, confermandone l'impostazione e facendo salvi i procedimenti avviati e i provvedimenti emanati dall'Autorità

I DM 20/7/04 stabiliscono che i distributori di energia elettrica e le imprese distributrici di gas naturale, attraverso progetti di incremento dell’efficienza energetica degli usi finali di energia, debbano conseguire determinati obiettivi quantitativi nazionali di incremento dell'efficienza energetica. Le linee guida per la preparazione, l’esecuzione e valutazione dei progetti sono contenute nelle delibere 18 settembre 2003, n. 103/03, e 11 novembre 2004, n. 200/04. Nelle delibere sono definiti inoltre i criteri e le modalità per il rilascio dei titoli di efficienza energetica (TEE o “certificati bianchi”). L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, in base ai decreti del luglio 2004, ha il compito di definire le regole tecniche di funzionamento del meccanismo da essi delineato e ha la responsabilità della sua gestione. Le Linee guida (delibera n. 103/03) stabiliscono che il riconoscimento della qualifica di società di servizi energetici viene rilasciato alle “società, comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili, che abbiano come oggetto sociale l'offerta di servizi integrati per la realizzazione e l'eventuale successiva gestione di interventi di risparmio energetico”. Si noti che questa definizione di ESCO è piuttosto generica rispetto a quanto descritto in precedenza. Le ESCO possono accreditarsi accedendo al sito dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (www.autorita.energia.it) La lista delle ESCo si è progressivamente arricchita di un gran numero di nominativi; presumibilmente solo una parte delle società iscritte è effettivamente in grado di fornire il servizio energia, il Finanziamento Tramite Terzi e uno spettro ampio di competenze nel settore impiantistico e strutturale dell’efficienza energetica. I decreti citati offrono una marcia in più alla fattibilità degli interventi di risparmio. Il “Titolo di efficienza energetica” o “certificato bianco”, rappresenta un valore aggiunto che aumenta l’interesse e accelera la fattibilità di varie soluzioni tecniche in grado di incrementare l’efficienza degli usi finali.

Opportunità attuali Ulteriori fattori di interesse per lo sviluppo delle ESCO, sono:

la liberalizzazione del mercato elettrico. La possibilità, per i fornitori di energia, di confrontarsi nel mercato con interessanti soluzioni di offerta combinata di fornitura di energia e servizi energetici, costituisce un elemento in grado di incoraggiare l’efficienza energetica, quindi anche il mercato delle ESCO Questa ulteriore spinta si concretizza solo nel caso il mercato elettrico sia pienamente competitivo: ad esempio, nel mercato statunitense la vera competitività non si è realizzata in nessuno stato;

il crescente interesse per i progetti di generazione distribuita. La generazione diffusa sul territorio, in genere connessa alla rete pubblica di distribuzione elettrica e finora non pianificata in modo centralizzato, sta emergendo nello scenario globale come una soluzione per aumentare l'efficienza e la diversificazione del sistema energetico. Le principali barriere da superare riguardano

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i costi di investimento e di esercizio e l'integrazione con le reti elettriche: in questo scenario il ruolo delle ESCO può risultare determinante, per la capacità di valutare tutti gli aspetti tecnici ed economici, e di fornire un servizio completo;

le possibilità offerte dalle moderne tecnologie dell’informazione. I sistemi di informazione computerizzata sono in grado di agevolare varie fasi del tipico intervento ESCO: l’analisi preliminare, il controllo e la gestione in tempo reale dei sistemi, la valutazione a posteriori delle prestazioni e degli aspetti economici. Inoltre, in alcuni casi possono costituire uno strumento utile per vincere l’inerzia dei clienti, che non conoscono i dettagli di consumo degli impianti, e non hanno gli strumenti idonei per valutare l’assetto energetico della propria azienda.

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Il finanziamento tramite terzi Gli interventi delle ESCO sono classificabili, dal punto di vista dei clienti, come meccanismi di Finanziamento Tramite Terzi (FTT). Il “terzo” è la ESCO, che è l'unico responsabile verso l'utente finale e si occupa di tutte le fasi:

diagnosi energetica; fattibilità tecnico-economica e finanziaria; progettazione; installazione; manutenzione dell'impianto fino alla copertura finanziaria.

La ESCO ha a proprio carico i rischi, sia finanziari che tecnici, dell’operazione. Per l’utente, questa è una garanzia piuttosto forte: se l’intervento risulta tecnicamente sbagliato e non remunerativo, è la ESCO, e non l’utente, a subire un danno economico, dovendo accollarsi per contratto la copertura della differenza di costi. Le ESCO scommettono i propri capitali sulla possibilità di ottenere risparmi, individuando le tecnologie appropriate per ogni singola applicazione. Un altro aspetto fondamentale è che la diffusione delle ESCO permette la realizzazione di interventi di razionalizzazione energetica tramite capitali privati, quindi in maniera sostanzialmente differente dal “tradizionale” contributo pubblico a fondo perduto o in credito agevolato. Allo scadere dei termini contrattuali, l’utente potrà beneficiare totalmente della maggiore efficienza del proprio impianto, ne diventerà proprietario e potrà, quindi, scegliere se mantenere la gestione affidata alla ESCO, a condizioni da negoziare, o se assumerla in proprio.

I soggetti di un’operazione di finanziamento tramite terzi Un tipico “intervento ESCO”, in base a quanto riportato in precedenza, coinvolge fino a 5 soggetti:

1. ESCO 2. utente 3. fornitori 4. istituzioni finanziarie 5. gestore.

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1. ESCO Promuove l’intervento di razionalizzazione energetica, da realizzare presso un utente o di un gruppo di utenti. Compiti e responsabilità:

assunzione del rischio commerciale dell’operazione. Nel contratto con il/i cliente/i sono prefissati tariffe e prestazioni per un certo numero di anni; se il risparmio energetico non si realizza (ad esempio a causa di errori di valutazione, progettazione, installazione, gestione), l’onere ricade sulla ESCO;

eventuale indebitamento nei confronti delle istituzioni finanziarie: la ESCO si occupa del reperimento del capitale necessario, sia per la realizzazione degli impianti, sia per la fase di gestione;

conduzione tecnica: la ESCO può provvedere alla gestione degli impianti con personale proprio o tramite gestori qualificati, in outsourcing;

assunzione degli oneri di acquisto sia nei confronti dei fornitori di tecnologie, attrezzature, opere edili, sia dei gestori di servizi finalizzati alla conduzione dell’impianto.

2. Utente Fruisce del servizio erogato e dell’energia; Si impegna a corrispondere alla ESCO, per un numero di anni stabilito contrattualmente, un

canone a titolo di compenso sia delle prestazioni, sia del risparmio energetico ottenuto utilizzando il nuovo impianto.

L’importo del canone sarà minore o eguale ai costi precedentemente sostenuti, a seconda di quanto previsto nel contratto. Nel caso in cui l’utente sia una amministrazione pubblica può anche assumere il ruolo di promotore di un’iniziativa ESCO Nota: l’utente pubblico, nella scelta della ESCO e delle condizioni contrattuali che ne regolano i rapporti, deve utilizzare procedure di evidenza pubblica.

ESCOUTENTE FORNITORI

ISTITUZIONI FINANZIARIE

GESTORE

IMPIANTI

DENARO

DENARODENARO

SERVIZI DENARO

DENARO

ENERGIA

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3. Istituzioni finanziarie Rendono disponibili i capitali necessari nella fase di realizzazione dell’impianto, principalmente sulla base della valutazione di uno studio dettagliato di fattibilità tecnico-economica del progetto, attraverso un sistema contrattuale che vincola i comportamenti di tutti i soggetti coinvolti nel progetto per tutta la sua durata e attraverso un sistema di assicurazioni sui principali fattori di rischio, tecnici e di mercato.

4. Fornitori Nel caso in cui la ESCO non sia in grado di realizzare direttamente l’impianto di produzione di energia, si rivolgerà ai fornitori (di tecnologie, opere civili, ecc..) che si occuperanno della costruzione stessa dell’impianto e della relativa installazione ed implementazione.

5. Gestore Il gestore è un soggetto presente solo nel caso la ESCO preferisca esternalizzare la conduzione tecnica e/o gestionale degli impianti.

conduzione tecnica: servizi relativi alla conduzione ed alla manutenzione degli impianti energetici; conduzione gestionale: gestione del sistema economico-finanziario derivante dall’erogazione dei

servizi. In ogni caso, l’utente ha rapporti diretti solo con la ESCO.

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Formule contrattuali e di finanziamento

Contratti di tipo tradizionale Si analizza brevemente l’evoluzione delle forme contrattuali proposte dalle società operanti nel settore energia. I contratti di tipo tradizionale, nati a partire dagli anni ’80, erano basati sull’erogazione di un servizio “chiavi in mano” al cliente, quantificabile ad esempio in:

gradi-giorno (livello di temperatura in un edificio) forfait orario (es: servizio di illuminazione in base alle ore di utilizzo) volumico (es: quantità di acqua calda)

I primi “contratti calore” ad esempio potevano riguardare la semplice gestione e manutenzione di una caldaia, senza obblighi nel caso di rottura; in tale eventualità, il cliente doveva provvedere a un nuovo acquisto, e la società di servizi energetici provvedeva all’installazione e alla fornitura di calore “sempre che gli impianti lo consentissero”. La legge 10/91 inserisce la figura del “terzo responsabile di impianto”. La società si occupa anche dell’installazione di nuovi impianti; la manutenzione va inoltre svolta seguendo le norme tecniche in vigore. Successivamente si sviluppa il “servizio energia”, con la previsione esplicita del risparmio energetico all’interno del contratto. Il concetto di “detenzione qualificata” degli impianti prevede inoltre che il proprietario d’impianto si privi dell’uso dell’impianto stesso per la durata del contratto; la società è l’unica entità che può operare. Il “servizio energia” possono contenere clausole che legano il profitto della ESCO al risultato energetico effettivamente raggiunto. Le ESCO offrono opzioni finanziarie in grado di tutelare il cliente da variazioni di costo dei combustibili o dell’energia elettrica

Contratti di tipo innovativo (Energy Performance Contracts) Il tipo di contratto che caratterizza le ESCO focalizzate su progettazione, diagnostica e rendicontazione è l’Energy Performance Contract (EPC), cioè contratto basato sul rendimento ottenuto. La differenza da un’azienda di consulenza in efficienza energetica è che quest’ultima viene pagata in base alle indicazioni fornite, non ai risultati che il cliente consegue implementando le soluzioni indicate, quindi non si assume alcun rischio. Le ESCO mettono a rischio il proprio profitto e anche il ritorno del capitale impegnato nel progetto. Un EPC è un rapporto contrattuale diretto, in ambito commerciale, tra il proprietario di un impianto energetico ed una ESCO. In questo accordo, gli investimenti in sistemi più efficienti e con migliori prestazioni sono finanziati, in tutto o in parte, da un’organizzazione diversa da quella del proprietario. Il payback avviene entro un certo numero di anni dalla messa in funzione del sistema ed è correlato alle effettive prestazioni dell’impianto raggiunte a valle del progetto di efficienza energetica. Mentre nel contratto di gestione energetica ci si focalizza maggiormente sull’aspetto gestionale e manutentivo degli impianti, negli EPC l’azione di ammodernamento di impianti energetici o di un edificio ha un’importanza preponderante.

Varianti di un EPC L’EPC può dare luogo alle seguenti varianti che differiscono tra loro per ripartizione dei rischi, remunerazione del debito e remunerazione della ESCO.

Shared Savings È la forma più classica di applicazione di EPC. La ESCO fornisce il capitale, con fondi propri o con finanziatori terzi. Le parti si accordano sulla suddivisione dei proventi del risparmio. I contratti hanno durata maggiore rispetto alle altre forme , in quanto solo una quota del risparmio contribuisce al recupero dell’investimento iniziale; di solito durano 5-10 anni. La proprietà degli impianti rimane alla ESCO, e alla fine del contratto passa al cliente. La manutenzione e la conduzione sono solitamente a carico della ESCO, con parametri di comfort, operatività e funzionamento prestabiliti.

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First out Tutti i risparmi vengono utilizzati per ripagare gli interessi e l’ammortamento dei prestiti contratti, fino alla completa estinzione; di solito il contratto dura 3-5 anni. Se gli impianti non hanno avuto entità tale da coprire il costo del progetto, la ESCO è in perdita; ,al contrario, se i risparmi sono superiori alle previsioni, durante il periodo del contratto la ESCO gode di guadagni aggiuntivi. Il risparmio, a partire dalla scadenza del contratto, è a favore del cliente, che diventa proprietario.

Guaranteed Savings Si tratta di un leasing con garanzia di risparmio energetico; è una forma tipica utilizzaa negli Stati Uniti. Il soggetto finanziatore è un soggetto terzo (né la ESCO né il cliente). Il cliente sottoscrive il prestito, mentre la ESCO è tenuta a garantire un livello di rendimento, sulla base del quale il cliente corrisponde un compenso; nel caso il rendimento non sia raggiunto, la ESCO paga la differenza. In pratica, il rischio finanziario è a carico del cliente, quello tecnico a carico della ESCO. Il contratto dura circa 4-8 anni Clausole Nei contratti, le clausole possono essere differenti a seconda che vengano stipulati con enti pubblici oppure con società private. Le differenti garanzie offerte si possono suddividere nei seguenti gruppi:

Riduzione dei costi grazie al risparmio energetico; Riduzione dei costi grazie al prezzo dell’energia garantito; Riduzione dei costi grazie al ricorso alla fonte di energia più conveniente.

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Percorso di realizzazione di un intervento di una ESCO Il ricorso all’utilizzo delle ESCO è particolarmente indicato per soggetti soprattutto nel settore pubblico, in quanto spesso titolari di strutture caratterizzate da:

elevati consumi energetici; impianti obsoleti; mancanza di competenze e capitali in grado di effettuare interventi di riqualificazione energetica

Si descrive di seguito un possibile percorso di razionalizzazione energetica tramite ESCO, avente come protagonista ad esempio una amministrazione Pubblica

1. Valutazione preliminare dell’opportunità di utilizzare una ESCO Si tratta di:

identificare le utenze le cui necessità di migliorie energetiche siano soddisfabili con questo strumento;

valutare e quantificare i vantaggi e svantaggi dello stesso. Tale fase può essere realizzata:

direttamente dalla Amministrazione Pubblica oggetto dell’intervento; attraverso consulenti esterni qualificati; Agenzie Locali per l’Energia, caratterizzate da un ruolo di strutture super partes. Eventualmente, a

tali soggetti potrà essere anche affidata la stesura dei capitolati di gara, la valutazione tecnica delle offerte ricevute e il controllo del rispetto dei capitolati stessi in fase di realizzazione.

2. Diagnosi energetica delle utenze identificate Durante questa fase si raccolgono dati ed informazioni di carattere quantitativo e qualitativo che permettono una prima valutazione di fattibilità dell’intervento sia da un punto di vista tecnico che economico-finanziario e costituiscono la base informativa per l’elaborazione dello studio di fattibilità tecnico-economica. Anche in questo caso gli attori possono essere:

l’Amministrazione Pubblica, con eventuale supporto di un’Agenzia per l’Energia di riferimento, per gli aspetti tecnici;

un promotore privato.

3. Elaborazione di uno studio di fattibilità tecnico-economico Si articola in due fasi. La prima consiste nell’identificare le condizioni tecnico-gestionali che consentono la realizzabilità dell’intervento:

la soluzione impiantistica più appropriata fra una serie di alternative; i consumi energetici del nuovo impianto; il risparmio energetico ottenibile rispetto alla situazione precedente all’intervento; il sistema di tariffazione; l’organizzazione della ESCO; i costi di realizzazione e di gestione del nuovo impianto.

La seconda fase, invece, consiste nella valutazione economico-finanziaria dell’intervento stesso, cioè verifica se la ESCO produce nel tempo, attraverso la gestione dell’impianto, un flusso di risorse economiche positive tali da rimborsare il capitale investito per realizzare e gestire il nuovo impianto in un tempo ragionevole ed ottenere una redditività soddisfacente. La metodologia più indicata per la valutazione economico-finanziaria appare la “value analysis” che permette il calcolo di quattro indicatori in particolare:

VAN - valore attuale netto; IP - indice di profittabilità/liquidità; TIR – tasso interno di rendimento;

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pay-back period - tempo di recupero del capitale investito.

4. Elaborazione e pubblicazione di un bando di gara e dei relativi capitolati Le indicazioni fornite dallo studio di fattibilità sono tradotte in requisiti tecnici e gestionali che devono essere sviluppati dai partecipanti alla gara nella loro offerta. L’attore in questa fase è l’Amministrazione Pubblica, con eventuale supporto di consulenti esterni qualificati o all’Agenzia per l’Energia di riferimento, per gli aspetti tecnici

5. Preparazione delle offerte Gli attori in questa fase sono le potenziali ESCO, che preparano un progetto valutando tutti gli aspetti:

tecnici gestionali contrattuali

6. Valutazione delle offerte Sulla base di una serie di criteri tecnici, gestionali, contrattuali e di affidabilità dei proponenti, si identifica la proposta ottimale. Attori: l’Amministrazione Pubblica ricorre a commissioni composte da membri appartenenti ad organizzazioni il più possibile “super partes”.

7. Organizzazione di progetto La ESCO definisce:

attività da svolgere e relativi tempi di esecuzione tipologie di soggetti esecutori delle attività e relative responsabilità.

8. Reperimento della provvista finanziaria Tale fase, contemporanea definizione e stipula delle architetture contrattuali, serve a garantire la realizzazione dell’impianto energetico nei tempi previsti, dotando altresì la ESCO del capitale circolante necessario alla fase di gestione dell’impianto stesso.

9. Definizione e stipula dei contratti La ESCO in tale fase deve tener conto dei contratti da stipulare con:

fornitori di tecnologie, attrezzature, opere civili, eventuali gestori esterni dell’impianto eventuali acquirenti di surplus di energia

con particolari accorgimenti utili a contenere i rischi (per es.: contratti pluriennali di assistenza tecnica o fornitura che lasciano inalterato il costo di gestione)

10. Realizzazione dell’impianto In questa fase i fornitori provvedono alla costruzione / installazione dell’impianto e delle opere necessarie alla produzione di energia, fino ai collaudi.

11. Gestione operativa dell’impianto Consente, attraverso una corretta conduzione, di ottenere i benefici previsti dalla progettazione dell’intervento sia per l’utente (minori consumi energetici) che per la ESCO (ritorno dell’investimento effettuato)

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12. Manutenzione e monitoraggio Durante la gestione, la manutenzione e il monitoraggio assicurano il corretto funzionamento dell’impianto, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi prefissati; il monitoraggio in particolare consente una costante verifica dei consumi e dei risultati complessivi.

Benefici per l’utente e aspetti critici

Maggiori benefici per l'utente finale non ci si espone finanziariamente; si liberano risorse interne; ci si solleva dalle responsabilità in tema di gestione e di sicurezza degli impianti; si ottiene un miglioramento immediato a livello ambientale; si realizza un risparmio economico, immediato o in prospettiva; si viene a disporre di una tecnologia aggiornata in quanto, superato il periodo di pay-back, il

risparmio conseguito sarà tutto a vantaggio dell'utente finale che a quel punto diventa proprietario del nuovo impianto.

Limiti e aspetti critici Un’operazione di razionalizzazione energetica tramite ESCO ha i seguenti limiti:

predisposizione di capitolati dettagliati, che non consentano l’adozione di soluzioni solo apparentemente convenienti, sia dal punto di vista impiantistico sia della scelta dei combustibili;

attenta definizione delle condizioni di garanzia e di eventuali penali da inserire nel contratto, in modo da mettersi al sicuro da risultati di risparmio energetico inferiori alle previsioni

introduzione di clausole contrattuali che prevedano la possibilità di un adeguamento del piano di rientro economico qualora muti in misura rilevante il quadro tariffario in base al quale era stato redatto il piano iniziale, in previsione dagli effetti di possibili variazioni nel mercato dei combustibili, non prevedibili a priori soprattutto nell’attuale fase di liberalizzazione;

i limiti temporali del periodo di affidamento della gestione, che per le amministrazioni pubbliche possono essere determinati da norme nazionali o locali

la disponibilità di garanzie sulla capacità economico-finanziaria delle ESCO in gara a sostenere lo sforzo finanziario connesso all’iniziativa;

la disponibilità di garanzie sulle capacità ed esperienze tecniche delle ESCO sia per la corretta realizzazione degli interventi di riqualificazione sia per la corretta gestione degli impianti.

In ogni caso, una volta scelta la ESCO, occorre redigere con molta attenzione le condizioni contrattuali.

Bibliografia

http://www.eccj.or.jp http://www.tecnologieefficienti.it http://www.forumenergia.net http://www.caroligiovanni.it http://www.aem.it http://www.e-quem.enea.it/ESCO http://www.autorita.energia.it http://www.fire-italia.it

Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali: Efficiency - Quaderni di Efficienza Energetica: Le Società di Servizi Energetici; 2002

Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia (FIRE): Gestione Energia - Periodico di informazione tecnica per gli Energy Manager; Numeri 4-2002, 1-2003

Bozzo G, Gomez A, Licheni J.: Le E.S.Co. in Italia: il mercato, gli strumenti contrattuali e finanziari; Università degli Studi di Roma - Master Universitario di II livello in “Management dell’Energia e dell’Ambiente”, 2004