Endoscopia dei seni mascellari per implantologi · sinistro nella TVD Fig. 3d Apertura del seno...

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Endoscopia dei seni mascellari per implantologi Prof. Dr. Hans Behrbohm, Dr. Dr. Steffen Köhler, libero docente, Wibke Behrbohm, specialista in odontoiatria OMFS 13 4.1 11/2017-IT

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Endoscopia dei seni mascellari per implantologiProf. Dr. Hans Behrbohm, Dr. Dr. Steffen Köhler, libero docente,

Wibke Behrbohm, specialista in odontoiatria

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1. Introduzione al set per l’accesso attraverso la fossa canina prima, durante e dopo il rialzo del seno mascellare

In virtù dell’elevata percentuale di interventi riusciti, il rialzo del seno mascellare è diventato ormai parte del repertorio standard degli implantologi. Sebbene esistano molteplici tecniche di accesso, una diagnosi completa e approfondita rimane essenzialmente la componente preimplantologica più importante. A tale scopo, in campo odontoiatrico si è affermata la tomografia volumetrica digitale (dentale), o TVD. In seguito all’esame di numerose migliaia di TVD, sappiamo che circa il 35% di tutti i pazienti esaminati presenta alterazioni patologiche del seno mascellare. Benché in molti casi manchi una sintomatologia clinica, prima di eseguire un rialzo del seno mascellare è opportuno valutare tali reperti. Una tecnica valida consiste nell’endoscopia del seno mascellare per diagnosi e terapia pre, intra e postimplantologica.

La visione migliore per il trattamento terapeutico di reperti patologici nel seno mascellare, specialmente nel recesso alveolare, si ottiene con l’accesso mediante uno o due minitrocar attraverso la fossa canina. Tale procedura permette di non toccare il terzo caudale della parete anteriore del seno mascellare.

Hosemann et al. (2003) hanno dimostrato che i consueti accessi rinologici al seno mascellare attraverso una finestra sopraturbinale presentano zone cieche nelle regioni del recesso alveolare e del recesso prelacrimale. Ciò ha portato a riflettere sull’eventuale opportunità di rivisitare l’endoscopia del seno mascellare attraverso la fossa canina, tecnica già sperimentata ma abbandonata da anni. Nel frattempo, per questo tipo di accesso si sono resi disponibili endoscopi molto efficienti e al tempo stesso più sottili.

Fig. 1b

Esposizione della fossa canina

Fig. 1a

Tracciatura dell’anatomia topografica del seno mascellare su un preparato anatomico del cranio

• rosso – punto di uscita del nervo V2 a destra

• nero – punti di trapanazione per l’endoscopia con due trocar da 3 mm

• rosso tratteggiato – zona protetta, corrispondente alla regione da trattare del terzo caudale del seno mascellare, riservata al rialzo del seno

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2. Rivisitazione dell’endoscopia del seno mascellare attraverso la fossa canina

L’accesso attraverso la fossa canina offre un accesso visivamente sicuro, atraumatico e breve al recesso alveolare, permettendo quasi di vedere dietro la membrana di Schneider. In prospettiva, offre inoltre agli implantologi l’opportunità di arricchire il proprio repertorio. Per l’apprendimento della tecnica è utile seguire un corso di esercitazione pratica su fantoccio.

2.1. Valutazione degli assi ottici e dell’angolo di visione con endoscopi sottili nel seno mascellare su un preparato anatomico del cranio

Presso l’istituto di anatomia della Charité sono stati esaminati alcuni preparati anatomici del cranio non fissati. È stata eseguita l’endoscopia di quattro seni mascellari con diversa pneumatizzazione, utilizzando rispettivamente un sistema ottico a 0° da 2,7 mm e un sistema ottico a 30° da 2,7 mm (KARL STORZ, Tuttlingen), per verificare se tutti i recessi fossero visibili endoscopicamente e raggiungibili con gli strumenti attraverso due perforazioni alte praticate nella parete facciale del seno mascellare. Tutti i recessi si sono dimostrati raggiungibili senza zone cieche. Soprattutto il recesso alveolare e il recesso prelacrimale risultavano completamente visibili e raggiungibili attraverso il canale operativo.

Figura 1d

Trocar da 3 mm in situ

Figura 1e

Manipolazione durante la preparazione sotto controllo visivo della telecamera endoscopica e riproduzione dell’immagine sul monitor

Figura 1c

Tracciatura dei punti di trapanazione

Fig. 1Foto: Dieter Jaeger

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Fig. 3a Ortopantomografia pre-impianto

Fig. 3b Particolare della sezione sagittale attraverso il seno mascellare sinistro nella TVD

Fig. 3c Particolare della sezione assiale attraverso il seno mascellare sinistro nella TVD

Fig. 3d Apertura del seno mascellare e aspirazione della cisti

Fig. 3e Impianto nella regione 24 e inserimento dell’impianto 26 con rialzo del seno mascellare

Fig. 3f Impianti in posizione definitiva

Fig. 3g Immagine endoscopica della regione dell’aumento osseo

Fig. 3h Immagine di controllo, ortopantomografia

4. Esempio pratico

Le figure della serie 3a-3h illustrano una procedura di rialzo del seno mascellare sotto controllo endoscopico con contemporaneo inserimento di un impianto 26

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5. Strumenti

Set di base per l’endoscopia dei seni mascellari attraverso la fossa canina

7207 AA Sistema ottico HOPKINS® a visione rettilinea 0°, Ø 2,7 mm, lunghezza 11 cm, autoclavabile, con fibre ottiche incorporate, codice colore: verde

7207 BA Sistema ottico HOPKINS® a visione obliqua 30°, Ø 2,7 mm, lunghezza 11 cm, autoclavabile, con fibre ottiche incorporate, codice colore: rosso

58702 U Pinza da presa, una ganascia mobile, Ø 2,1 mm, lunghezza operativa 10 cm, per impiego con trocar 58702 X

723103 B Trocar per sinusoscopia, estremità obliqua, Ø esterno 3,3 mm, lunghezza del fodero del trocar 7,5 cm, per impiego con sistemi ottici HOPKINS® di Ø 2,7 mm

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662100 Ossivora sec. KERRISON, scomponibile, fissa, morso 90° verso l’alto, misura 0,5 mm, lunghezza operativa 17 cm

460001 Pinza da presa e da biopsia sec. STAMMBERGER, retta, con canale di aspirazione centrale coassiale, mandrino di pulizia 460001 E, misura 1, con attacco di pulizia, lunghezza operativa 10 cm

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Altri accessori per la sinuscopia interventistica

7229 BA Sistema ottico HOPKINS® a visione obliqua 30°, immagine ingrandita, Ø 2,7 mm, lunghezza 18 cm, autoclavabile, con fibre ottiche incorporate, codice colore: rosso

723005 A Trocar per sinusoscopia, estremità a forma di becco, Ø esterno 5 mm, lunghezza del fodero del trocar 8,5 cm, per impiego con sistemi ottici HOPKINS® di Ø 4 mm

723400 Pinza ottica da presa e da biopsia, flessibile, per impiego con sistema ottico HOPKINS® 7229 BA e trocar 723005 A/B

529307 Aspiratore sec. FRAZIER, con mandrino e foro interruzione suzione, graduato 5 – 9 cm, 7 Charr., lunghezza operativa 10 cm

801701 Retrattore sec. KOCHER-LANGENBECK, misura 25 x 6 mm, lunghezza 21,5 cm

801702 Retrattore sec. KOCHER-LANGENBECK, misura 35 x 8 mm, lunghezza 21,5 cm

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Sistema compatto con fonte luce LED

TP 100IT TELE PACK X LED, unità videoendoscopica per impiego con testine ad un chip KARL STORZ TELECAM e videoendoscopi, inclusa fonte di luce LED simile a Xenon, con modulo processore d’immagine digitale integrato, monitor TFT LCD da 15" con retroilluminazione LED, modulo di memorizzazione USB/SD, sistemi a colori PAL/NTSC, tensione d’esercizio 100 – 240 VAC, 50/60 Hz incluso: Tastiera in silicone USB, con touch pad, caratteri italiani Chiave USB, 8 GB Cavo di rete, lunghezza 300 cm

Sistemi di immagini

Accessori

20 2120 30 Testina a un chip TELECAM, sistema a colori PAL, immergibile, sterilizzabile a gas, con obiettivo con zoom parfocale integrato, f = 25 – 50 mm (2x), 2 pulsanti della testina liberamente programmabili

495 NA Cavo luce a fibre ottiche, con attacco diritto, Ø 3,5 mm, lunghezza 230 cm

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KARL STORZ C-CAM® e C-HUB® – Soluzione economica per l’ambulatorio privato

20 2901 01 Unità di controllo telecamera C-HUB®, per impiego con C-CAM® 20 2901 32, modulo elettronico 8402 X oppure videoendoscopi CMOS compatibili, interfacce: USB 2.0, uscita S-Video (NTSC), presa di rete

20 2901 32 Testina C-CAM®, 8 pin, testina CMOS a un chip, risoluzione f = 20 mm, per impiego con C-HUB® 20 2901 01 e C-HUB® II 20 2903 01, con monitor C-MAC® 8402 ZX/8403 ZX

11301 D4 Sorgente luminosa LED a batterie per endoscopi, mit con filettatura rapida, luminosità > 110 lm / > 150 klx, durata > 120 min, peso operativo ca. 150 g, adatto a disinfezione esterna con salviette, con 2 batterie fotografiche121306 P

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6. Letteratura

BEHRBOHM H (1995) Endoskopische Chirurgie der Nasennebenhöhlen – Die Kieferhöhlenendoskopie Endo-Press, Tuttlingen, 19 pp.

BEHRBOHM H, KASCHKE O, NAWKA T ( 1997): Endoskopische Diagnostik und Therapie in der HNO Gustav-Fischer, Stuttgart, Jena , Lübeck, Ulm, 184 pp.

BEHRBOHM H, SYDOW K, HÄRTIG W (1991) Experimentelle Untersuchungen zur Physiologie der Nasennebenhöhlen HNO 39: p. 168 – 172

HOSEMANN W, SCOTT O, BENTZIEN S (2003): Evaluation of telecopes and forceps for endoscopic transnasal surgery of the maxillary sinus. American Journal of Rhinology: Vol 17, No. 5, p. 311 – 316

Ringraziamento: Ringraziamo la Signora Evelyn Heuckendorf per averci dato la possibilità di approntare i preparati anatomici nell’Istituto di Anatomia del Charité, Belino, Germania.

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Annotazioni

Si consiglia di verificare l’adeguatezza dei prodotti alle procedure programmate prima dell’uso.

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KARL STORZ SE & Co. KG Dr.-Karl-Storz-Straße 34, 78532 Tuttlingen/Germania Postbox 230, 78503 Tuttlingen/Germania Telefono: +49 (0)7461 708-0 Telefax: +49 (0)7461 708-105 E-Mail: [email protected]

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