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Emissione N° 290 EGEA SMALL 8015948001639 SCA 163 DELUXE DIGIPACK 2010 BAMBINI PICCOLA BOTTEGA CORALE DI SCIENZA E ARTE IL CASTELLO ZUM PA-PA' Una storia di canzoni, musica e misteri: questo è Il Castello Zum - papà, operina musicale prodotta da DIRE e FARE, con la direzione artistica di Paolo Scatena. Una favola musicale in cui la fantasia trasporta i bambini in un magico regno sospeso, sorretto da enormi pentagrammi. Nel castello vivono il Re Chiave di Basso, la Regina Chiave di Violino, e molti altri personaggi come il Pesce Pausa che rappresentano valori e note musicali. La vita nel regno scorre felice, nel segno della pace e dell'armonia fino a che, un giorno, i pentagrammi che sorreggono il castello vengono rubati. Nove canzoni originali si alternano a narrazioni e recitativi. Personaggi strampalati e strumenti inventati animano questo piccolo giallo musicale che accompagna i bambini alla prima conoscenza del codice musicale. L'Operina è una produzione originale DIRE e FARE, realizzata in collaborazione con Egea Small, etichetta discografica di Perugia dedicata all’infanzia, e Scienza e arte, struttura specializzata in progetti e produzioni musicali per la prima infanzia. Una favola musicale in cui la fantasia trasporta i bambini in un magico regno sospeso, sorretto da enormi pentagrammi. Nove canzoni originali si alternano a narrazioni e recitativi. "IL CASTELLO ZUM PA-PA'" è un'operina realizzata per la prima infanzia. SAM PRODUCTIONS 8015948090329 SAM 9032 JEWEL BOX + SLIPCASE 2011 JAZZ CAMPUS FILOMENA JESTER OF JAZZ Cantante jazz, regista teatrale e docente universitaria, Filomena Campus vive a Londra dal 2001 dove ha fondato la compagnia Theatralia. Molto nota nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato tra gli altri con musicisti di fama internazionale come Evan Parker, Orphy Robinson, Guy Barker, Jean Toussaint, Byron Wallen, Cleveland Watkiss, Antonio Forcione, Andreas Schmidt, Tony Kofi e la London Improvisers Orchestra, con cui ha registrato live il CD Improvisations For George Riste. Nel 2009 Campus ha creato il primo progetto a suo nome ‘Filomena Campus Quartet‘, con Steve Lodder al piano, Dudley Phillips al contrabbasso, Winston Clifford alla batteria. Il quartetto ha avuto come special guests Cleveland Watkiss e Antonio Forcione ai Riverside Studios di Londra. Nel 2010 e’ nato il progetto originale ‘JESTER OF JAZZ’, un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori. La performance di Campus e’ una esplorazione del ruolo della cantante jazz che gioca con le note e i diversi ritmi e colori come un clown: interpretazione influenzata da personaggi della commedia dell’arte, del circo, delle maschere sarde, del teatro dell’assurdo e ispirata in particolare ad alcuni straordinari personaggi come Dario Fo, Franca Rame, Pina Bausch, Augusto Boal, Federico Fellini, Samuel Beckett, Grazia Deledda e Maria Carta. I brani sono originali con testi di Filomena Campus e musiche di Steve Lodder e Dudley Phillips, oltre a un particolarissimo arrangiamento di un brano della tradizione sarda, ‘No Potho Reposare’ di Phillips. Il titolo dell’album si riferisce al significato originario del termine ‘giullare’ ed e’ ispirato alla motivazione del Premio Nobel a Dario Fo: “che nella tradizione dei Filomena Campus: artista a 360 gradi: cantante jazz, regista teatrale e docente universitaria. I brani sono originali con testi di Filomena Campus e musiche di Steve Lodder e Dudley Phillips. Special guests: Jean Toussaint al sax Rowland Sutherland al flauto. Le note di copertina sono di Paolo Fresu. La sua interpretazione è influenzata da personaggi della commedia dell’arte come Dario Fo, Franca Rame, Pina Bausch, Augusto Boal, Federico Fellini, e molti altri.

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Emissione N° 290

EGEA SMALL 8015948001639 SCA 163 DELUXE DIGIPACK 2010 BAMBINI

PICCOLA BOTTEGA CORALE DI SCIENZA E ARTE IL CASTELLO ZUM PA-PA' Una storia di canzoni, musica e misteri: questo è Il Castello Zum - papà, operina musicale prodotta da DIRE e FARE, con la direzione artistica di Paolo Scatena. Una favola musicale in cui la fantasia trasporta i bambini in un magico regno sospeso, sorretto da enormi pentagrammi. Nel castello vivono il Re Chiave di Basso, la Regina Chiave di Violino, e molti altri personaggi come il Pesce Pausa che rappresentano valori e note musicali. La vita nel regno scorre felice, nel segno della pace e dell'armonia fino a che, un giorno, i pentagrammi che sorreggono il castello vengono rubati. Nove canzoni originali si alternano a narrazioni e recitativi. Personaggi strampalati e strumenti inventati animano questo piccolo giallo musicale che accompagna i bambini alla prima conoscenza del codice musicale. L'Operina è una produzione originale DIRE e FARE, realizzata in collaborazione con Egea Small, etichetta discografica di Perugia dedicata all’infanzia, e Scienza e arte, struttura specializzata in progetti e produzioni musicali per la prima infanzia.

Una favola musicale in cui la fantasia trasporta i bambini in un magico regno sospeso, sorretto da enormi pentagrammi. Nove canzoni originali si alternano a narrazioni e recitativi. "IL CASTELLO ZUM PA- PA'" è un'operina realizzata per la prima infanzia.

SAM PRODUCTIONS 8015948090329 SAM 9032 JEWEL BOX + SLIPCASE 2011 JAZZ

CAMPUS FILOMENA JESTER OF JAZZ Cantante jazz, regista teatrale e docente universitaria, Filomena Campus vive a Londra dal 2001 dove ha fondato la compagnia Theatralia. Molto nota nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato tra gli altri con musicisti di fama internazionale come Evan Parker, Orphy Robinson, Guy Barker, Jean Toussaint, Byron Wallen, Cleveland Watkiss, Antonio Forcione, Andreas Schmidt, Tony Kofi e la London Improvisers Orchestra, con cui ha registrato live il CD Improvisations For George Riste. Nel 2009 Campus ha creato il primo progetto a suo nome ‘Filomena Campus Quartet‘, con Steve Lodder al piano, Dudley Phillips al contrabbasso, Winston Clifford alla batteria. Il quartetto ha avuto come special guests Cleveland Watkiss e Antonio Forcione ai Riverside Studios di Londra. Nel 2010 e’ nato il progetto originale ‘JESTER OF JAZZ’, un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori. La performance di Campus e’ una esplorazione del ruolo della cantante jazz che gioca con le note e i diversi ritmi e colori come un clown: interpretazione influenzata da personaggi della commedia dell’arte, del circo, delle maschere sarde, del teatro dell’assurdo e ispirata in particolare ad alcuni straordinari personaggi come Dario Fo, Franca Rame, Pina Bausch, Augusto Boal, Federico Fellini, Samuel Beckett, Grazia Deledda e Maria Carta. I brani sono originali con testi di Filomena Campus e musiche di Steve Lodder e Dudley Phillips, oltre a un particolarissimo arrangiamento di un brano della tradizione sarda, ‘No Potho Reposare’ di Phillips. Il titolo dell’album si riferisce al significato originario del termine ‘giullare’ ed e’ ispirato alla motivazione del Premio Nobel a Dario Fo: “che nella tradizione dei

Filomena Campus: artista a 360 gradi: cantante jazz, regista teatrale e docente universitaria. I brani sono originali con testi di Filomena Campus e musiche di Steve Lodder e Dudley Phillips. Special guests: Jean Toussaint al sax Rowland Sutherland al flauto. Le note di copertina sono di Paolo Fresu. La sua interpretazione è influenzata da personaggi della commedia dell’arte come Dario Fo, Franca Rame, Pina Bausch, Augusto Boal, Federico Felli ni, e molti altri.

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giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati”. Il testo del brano Queen of Clowns e’ stato scritto insieme a Franca Rame, mentre il testo recitato dell’introduzione e’ la poesia ‘Perche’ con Franca’ di Stefano Benni dedicata a Franca Rame. Special guests del CD Jester of Jazz: Jean Toussaint al sax Rowland Sutherland al flauto. Le note di copertina sono di Paolo Fresu.

PARCO DELLA MUSICA 8015948303016 MR 026 CD 2 CD JEWEL BOX 2010 JAZZ

PMJO, GIAMMARCO MAURIZIO OPEN ON SUNDAY Il nuovo disco della Parco della Musica Records “Open on Sunday” testimonia la grande avventura dell’orchestra jazz residente dell’Auditorium Parco della Musica, la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco. Un’avventura che ha visto esibirsi la PMJO per quattro stagioni in due concerti domenicali al mese e un concerto serale dando vita a numerosi progetti speciali e produzioni originali collaborando con band leader internazionali e facendo conoscere al pubblico il repertorio classico della storia del jazz e alcuni tra i migliori arrangiamenti per Big Band della storia. Open on Sunday è un disco doppio che raccoglie tutte le composizioni originali concepite per l’orchestra da Maurizio Giammarco, Mario Raffaele Corvini, Raffaele Scoccia, Claudio Cesar Corvini, Giuseppe Iodice, Gianni Savelli. Unico standard presente è “It Don’t Mean A Thing” di Duke Ellington e Irving Mills. Ensemble di grande qualità, ma anche collettivo “stimolante e ospitale”, la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra, l’orchestra jazz residente dell’Auditorium Parco della Musica, ha realizzato oltre 100 concerti e più di 50 progetti originali collaborando fino a oggi con i più importanti artisti della scena internazionale (Martial Solal, Mike Stern, Kenny Wheeler, Norma Winstone, Horacio “El Negro” Hernandez, Uri Caine, Karl Berger, Ingrid Serto, Nguyen Lê, Maria Schneider, Bill Holman, Riccardo Del Frà, Dee Dee Bridgewater, Irene Grandi, Paolo Fresu, Mike Gibbs, Maria Pia de Vito, Perico Sambeat, Michel Portal, Bob Brookmeyer, George Lewis, Amii Stewart) ed esibendosi in Spagna, Francia, Germania, Austria, Argentina, Messico.

“Open on Sunday” testimonia la gr ande avventura dell’orchestra jazz residente dell’Auditorium Parco della Musica. Un doppio disco che raccoglie tutte le composizioni originali concepite per l’orchestra da Maurizio Giammarco, Mario Raffaele Corvini, Raffaele Scoccia, Claudio Cesar Corvini , Giuseppe Iodice, Gianni Savelli.

ACT 0614427902726 ACT 9027-2 DIGIPACK 2009

POHJOLA VERNERI AURORA Pohjola è un nome molto conosciuto in Finlandia. È infatti il nome della Terra del Nord, luogo in cui è ambientato il poema epico nazionale Kalevala, ma è anche il cognome di una delle più note famiglie di jazzisti del Paese. Il trombettista Verneri Pohjola, figlio di leggenda del jazz nazionale Pekka Pohjola, continua oggi la sua prestigiosa tradizione familiare con il suo album di debutto intitolato “Aurora”. Già nominato nel 2004 “Young Artist of the Year” al Pori Jazz Festival e “Best Trumpeter and Musician of the Year” dalla critica nazionale, con questo suo lavoro Vernieri ha conquistato anche nel 2009 il “Best Jazz Album Award”. Quando il trombonista Nils Landgren ha sentito l’album di debutto di Pohjola ne è stato subito affascinato. Ha invitato il trombettista al Jazz Festival di Berlino del 2010 e lo ha fatto conoscere a Siggi Loch, produttore dell’etichetta tedesca ACT, che ha deciso immediatamente di prenderlo sotto la sua ala. L’album “Aurora” deve il suo titolo alla dea dell’alba della mitologia romana e tutto il disco è permeato di un’atmosfera onirica, affascinante e misteriosa. Suoni ariosi e toni profondi si alternano a momenti di intensa espressività emotiva, così come una rigida scrittura si alterna a frammenti di libera improvvisazione. Elementi diversi convivono e dialogano in un quadro complesso ricco di colori e sfumature grazie anche alla partecipazione di ben quindici musicisti che si alternano

QUESTO E' UN GRAN BEL DISCO! “Best Jazz Album Award” in Finlandia. 1. Akvavit 2. For Three 3. Askisto 4. Boxer Diesel 5. Spirit Of S 6. Colossus 7. Concierto De Aranjuez Amour 8. At The End Of This Album Suoni ariosi e toni profondi si alternano a momenti di intensa espressività emotiva!

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JAZZ

tra le varie tracce. Pohjola ha composto tutti i pezzi fatta eccezione per il suo arrangiamento del celebre Concierto de Aranjuez di Joaquín Rodrigo, e nelle sue composizioni si può apprezzare una straordinaria inventiva e ricchezza di soluzioni stilistica unita ad un raffinato gusto per la melodia.

ACT 0614427950123 ACT 9501-2 DIGIPACK 2011 JAZz

SIMCOCK GWILYM GOOD DAYS AT SCHLOSS ELMAU Nel 2005, quando aveva solo 24 anni, il pianista Gwilym Simcock ha vinto il premio Rising Star dei BBC Jazz Awards. Un anno più tardi è stato nominato “BBC Radio 3 New Generation Jazz Artist”, titolo che ha mantenuto per due anni. Nel 2007 è stato insignito del titolo di "Jazz Musician of the Year" ai British Parliamentary Jazz Awards. Il suo album di debutto del 2008, “Perception”, è stato acclamato dalla stampa internazionale. Chick Corea lo ha definito "un originale, un genio creativo", mentre Jamie Cullum, la stella indiscussa del jazz britannico, ha dichiarato: "Egli è il nostro miglior giovane pianista". L’etichetta tedesca ACT, come sempre attenta alla scoperta e valorizzazione di nuovi talenti, presenta “Good Days at Schloss Elmau”, il nuovo lavoro in piano solo di questa stella emergente del jazz europeo. Come suggerisce il titolo il disco è stato registrato presso il “rifugio culturale” di Schloss Elmau tra le Alpi bavaresi e consiste in otto brani che portano tutti la firma dello stesso Simcock. In queste composizioni è facile riconoscere la formazione classica del pianista gallese, che ha studiato al celebre Trinity College of Music di Londra e poi alla Chetham’s School di Manchester prima di dedicarsi allo studio del jazz presso la Royal Academy of Music. Talento prodigioso e precoce, Simcock dimostra di aver fatto proprie le innumerevoli sfaccettature della storia della musica. Ascoltando attentamente le sue composizioni si possono scoprire suoni che ricordano Mozart, Bach, Chopin, Ravel, Gershwin o Ligeti, così come George Shearing, Thelonious Monk, Bill Evans, Oscar Peterson e Keith Jarrett. Tutto ciò espresso con una coerenza e maturità stilistica a dir poco rara per un musicista della sua età.

Gwilym Simcock è considerato un ragazzo prodigio! Ha già collezionato nomerosi premi ed è stato insignito del titolo di "Jazz Musician of the Year" ai British Parliamentary Jazz Awards. 1. These Are The Good Days 2. Mezzotint 3. Gripper 4. Plain Song 5. Northern Smiles 6. Can We Still Be Friends? 7. Wake Up Call 8. Elmau Tage La sua musica è espressa con una coerenza e maturità stilistica a dir poco rara per un pianista della sua età.

GALILEO MUSIC

FEI SCHO UNGRANTIG Sin dalla loro formazione nel 2003 i FEI SCHO hanno proposto attraverso la loro musica quello che più tardi sarebbe stato più tardi riconosciuto a livello internazionale come il vero spirito della World Music. Vale a dire, sviluppare in modo naturale le proprie tradizioni libere da stereotipi, avendo la necessaria consapevolezza di sé da poter integrare elementi stilistici moderni e stranieri, alleati naturali delle proprie radici. I FEI SCHO interpretano in modo originale la musica tradizionale Landler e Zwiefacher con il bandoneon, lo djembe, o altri strumenti provenienti da culture musicali differenti. Con uno stile unico i FEI SCHO praticano e rinnovano il canto tradizionale bavarese, attenti a conservare il proprio dialetto, così che finalmente anche la Baviera possa apparire nella mappa della world music. Il loro nuovo CD "Ungrantig" mostra lo stato d'animo allegro e il lato divertente della cultura bavarese in contrasto con l’immagine tipica che se ne ha all’etero. I cinque musicisti che compongono i FEI SCHO hanno un background molto ricco di esperienza in campo musicale avendo collaborato per anni in altri ensemble della Baviera come i "Modern Roots" o insieme a

I FEI SCHO interp retano in modo originale la musica tradizionale Landler e Zwiefacher con il bandoneon, lo djembe o altri strumenti provenienti da culture musicali differenti. Il loro nuovo CD "Ungrantig" mostra lo stato d'animo allegro e il lato divertente della cultura bavarese. 1. Monaco Seppi 2. Da Summa 3. Edelknab 4. Circo 5. Arme Kleine Drehleier 6. Oben Aug’m Berg

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4250095800429 GMC 042 DIGIPACK 2010 WORL MUSIC

formazioni illustri quali: i Massel Tov, Les Derhosn, Babba e Zittu, Cordon Blech o l’orchestra d’archi Fraunhofer. "Ungrantig" è un CD di composizioni originali e raffinate, sorprendenti e semplicemente superbe. Canzoni pop anni venti, musica funk, flauto magico bretone o suoni orientali di meditazione, vengono miscelati in chiave ironica alla tradizione bavarese creando un mix unico e assolutamente originale. Tutto questo fa di "Ungrantig" un documento musicale importante che testimonia l’inizio di una nuova epoca musicale della Baviera.

7. Sehnsucht Fur Zwe I 8. Bourree 9. Landler In Paradise 10. Russbacher Tanze 11. A Viereckats Wieserl 12. Boarisch Duadl 13. Ungrantig 14. Swinglandler 15. Da Summa – Somerhit 2010 "Ungrantig" è un CD di composizioni originali e raffinate, sorprendenti e semplicemente superbe.

GALILEO MUSIC 4250095820014 BAY 001 DIGIPACK 2008 WORLD MUSIC

VARIOUS ARTISTS OBACHT! MUSIK AUS BAYERN (VOL. 1) Quello che conosciamo della musica folk bavarese è spesso uno stereotipo privo di sfaccettature. Molti artisti mescolano il vero folk bavarese con la cosiddetta "Volkstümliche Musik", una miscela di musica popolare con alcuni elementi tradizionali. Non molte persone sanno quanto varia, divertente, emozionante e commovente possa essere la vera musica della Baviera. In collaborazione con il giornalista Ulrike Zöller, che è un vero esperto di musica tradizionale della Baviera, l’etichetta Galileo Music presenta la raccolta "Obacht! Musica della Baviera". Obacht è un'espressione bavarese che significa attenzione e sicuramente merita attenzione questo affascinante documento sulla ricca cultura musicale della Baviera, che si rivolge soprattutto a coloro che vogliono scoprire o approfondire la conoscenza di questa tradizione musicale.

Musica divertente e emozionante della Baviera! OBACHT! MUSIK AUS "BAYERN (VOL. 1)" è un'affascinante documento di questa ricca cultura musicale. 1 Blaskapelle Osckar Sattler: Hoderlum - Zwiefacher 2 Allgäuer Vierermusik: Häch oba- Jodler 3 Plammerbergmuse: O- Polka 4 Pongauer Vielgesang: Der meineidige Bauer 5 Dreyschlag: Seibiser Scho ttisch 6 Familienmusik Hoffmann: Tröpferlbad 7 Familienmusik Hoffmann: Weiß-Blau-Marsch 8 Blaskapelle Josef Pfeffer: Lercherl - Zwiefacher 9 Ruaßkuchlmusi: Pfeiferl + Zwiefacher 10 David Trio: Polka von den Winkler Schrammeln 11 Geschwistern Estner: Zeisei 12 Fritz Mayr: W.A. Mozart KV 15b, Maultrommel Portativ 13 Roaner Sängerinnen: Im Feld singt die Lerch 14 Sepp Eibl und Freunde: Halbwalzer Partie I

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15 Kraudn Sepp: Ja meine Liabn Leitl 16 Alfred Einsiedel: Dreher (Konzertina) 17 Familie Raith : Bist a dou 18 Dellnhauser Musikanten: Hopfenschmeisser 19 Familie Sommereiner: Mei Vater is a Weber 20 Münchner Bassetthorntrio: ungarisher Polka 21 Martin Kerber: Barcia de Bonaparte 22 Roaner Sängerinnen: Der Hollensteiner Jodler 23 Raffelemusik: Hüttlinger- Milz 24 Brander Viergsang: Es letzte Löidl 25 Die Tanzgeiger: Alle meine Katzen 26 Cordon Blech: Na endlich

ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028697397 EJC 55456 JEWEL BOX 2011 JAZZ

GILLESPIE DIZZY A PORTRAIT OF DUKE ELLINGTON Quando il giovane Dizzy Gillespie stava iniziando la sua carriera alla fine degli anni Trenta, Duke Ellington era già una star che aveva registrato decine di album. Duke aveva raggiunto una straordinaria celebrità come direttore d'orchestra, e stava lentamente conquistando una meritata fama anche come compositore. Negli anni Quaranta, Insieme a Charlie Parker, Diz rivoluzionò il mondo del jazz con l'affermazione del bebop. Ellington era uno di quei geni creativi sempre pronto ad apprezzare nuovi musicisti e sonorità emergenti. Non è un caso quindi che Ellington volle Gillespie per il suo disco del 1959 “Jazz Party” per l’etichetta Columbia. L’anno successivo Gillespie rese omaggio al grande maestro con l’album qui riproposto “A Portrait Of Duke Ellington”. Per il suo tributo, Dizzy ha scelto di utilizzare una strumentazione molto diversa da quella del suo quintetto abituale di quel periodo con Bennie Green al trombone, Robert de Dominica al flauto, Stan Webb, Paul Richie, John Murtaugh e Ernest Bright al sax, Richard Berg, Ray Alonge e Joe Singer al corno francese, John McAllister alla tuba, George Devens al vibrafono, Hank Jones al pianoforte, George Duvivier al basso e Charlie Persip alla batteria. Questo ha creato un nuovo suono che si adatta perfettamente le composizioni di Ellington, senza cadere nei suoni più familiari del quintetto di Diz o della band di Duke. All’album originale sono stati aggiunti come bonus tracks tre brani registrati da Gillespie con il suo quintetto al Newport Jazz Festival dello stesso anno.

Un tributo che Dizzy Gillespie volle fare al grande maestro Duke Ellington come riconoscimento alle loro collaborazioni. All’album originale sono stati aggiunti come bonus tracks tre brani registrati da Gillespie con il suo quintetto al Newport Jazz Festival dello stesso anno. 01. In A Mellow Tone 3:46 02. Things Ain’t What They Used To Be 4:55 03. Serenade To Sweden 4:24 04. Chelsea Bridge 2:37 05. Upper Manhattan Medical Group 3:07 06. Do Nothin’ Till You Hear From Me 2:40 07. Caravan 5:22 08. Sophisticated Lady 3:21 09. Johnny Come Lately 3:39 10. Perdido 4:52 11. Come Sunday 3:01 12. Lorraine 4:24*

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13. Norm’s Norm 5:14* 14. A Night In Tunisia 9:58*

ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028697489 EJC 55481 JEWEL BOX 2011 JAZZ

ADDERLEY NAT, MONTGOMERY WES WORK SONG Nato a Tampa, Florida, il 25 Novembre 1931, Nat Adderley ha sempre visto la sua fama di trombettista un po' oscurata da quella di suo fratello, il sassofonista Julian "Cannonball" Adderley. Entrambi i musicisti sono diventati protagonisti dei generi hard bop e soul jazz, e Nat è stato un membro del quintetto di suo fratello per molti anni. Oltre a registrare come sideman per altri leader (tra cui suo fratello), Nat ha realizzato anche vari album a suo nome negli anni Cinquanta e Sessanta. “Work Song” è stato uno dei suoi album di maggior successo (anche grazie alla splendida title track che è diventata presto uno standard jazz). Registrato nel 1960 “Work Song” rappresenta il sesto album di Nat come leader dopo “That’s Nat” (1955), “Introducing Nat Adderley” (1955), “To the Ivy League” (1956), “Branching Out” (1958) e “Much Brass” (1959). “Work Song” rappresenta inoltre la seconda collaborazione di Nat con il chitarrista Wes Montgomery. I due musicisti avevano in precedenza suonato insieme nell’album del cantante Jon Hendricks “A Good Git Together” (1959), ma non avrebbero registrare di nuovo insieme dopo “Work Song”. Come bonus album di questa pubblicazione è stato aggiunto l’album di Wes Montgomery “Movin’ Along” (Riverside 9342) con James Clay (flauto, sax), Victor Feldman (piano), Sam Jones (bass) e Louis Hayes (batteria).

Due LP in questo CD! Nat Adderley fratello di Julian "Cannonball" Adderley. 01 Work Song 4:16 02 Pretty Memory 3:54 03 I’ve Got A Crush On You 2:56 04 Mean To Me 5:02 05 Fallout 4:55 06 Sack Of Woe 4:28 07 My Heart Stood Still 6:26 08 Violets For Your Furs 3:50 09 Scrambled Eggs 3:20 10 Movin’ Along 5:40* 11 Tune-Up 4:29* 12 I Don’t Stand A Ghost Of A Chance 5:03* 13 Sandu 3:27* 14 Body And Soul 7:20* 15 So Do It! 6:06* 16 Says You 5:01* Come bonus di questa pubblicazione è stato aggiunto l’album di Wes Montgomery “Movin’ Along”.

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ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028697496 EJC 55487 JEWEL BOX 2011 JAZZ

BRUBECK DAVE BRUBECK PLAYS BERNSTEIN (+ JAZZ IMPRESSIONS OF JAPAN) L’album del 1960 “Brubeck Plays Bernstein” (Columbia CS8257), che appare qui per la prima volta su un unico cd, è una miscela di jazz e musica classica in cui Brubeck rende omaggio al celebre compositore e direttore d'orchestra. Leonard Bernstein (1918-1990) non solo ha diretto la New York Philharmonic per molti anni, ma ha anche composto le musiche per numerosi spettacoli di Broadway. Entrambi questi aspetti della sua produzione artistica (musica classica e musical) sono testimoniati in questo album. Nella prima parte il quartetto di Dave Brubeck – con Paul Desmond (sax), Eugene Wright (basso) e Joe Morello (batteria) - esegue una composizione in quattro parti scritta da Howard Brubeck (fratello maggiore di Dave) accompagnato dalla New York Philharmonic diretta da Leonard Bernstein. Nella seconda parte invece il quartetto propone le sue interpretazioni di cinque brani tratti dai “West Side Story” e “Wonderful Town”. Come bonus a questa edizione è stato aggiunto nella sua interezza l’album “Jazz Impressions of Japan” (Columbia CS9012), registrato dal Dave Brubeck Quartet nello stesso anno.

Per la prima volta su CD! Un omaggio al celebre compositore e direttore d'orchestra Leonard Bernstein. 01 Dialogues For Jazz Combo And Orchestra (I) : Allegro 5:54 02 Dialogues For Jazz Combo And Orchestra (Ii): Andante-Ballad 5:12 03 Dialogues For Jazz Combo And Orchestra (Iii): Adagio-Ballad 4:50 04 Dialogues For Jazz Combo And Orchestra (Iv): Allegro-Blues 5:38 05 Maria 3:17 06 I Feel Pretty 5:11 07 Somewhere 4:16 08 A Quiet Girl 2:23 09 Tonight 3:46 10 Tokyo Traffic 5:54* 11 Rising Sun 4:43* 12 Toki’s Theme 2:11* 13 Fujiyama 5:06* 14 Zen Is When 2:55* 15 The City Is Crying 6:04* 16 Osaka Blues 5:12* 17 Koto Song 3:02* Come bonus a questa edizione è stato aggiunto nella sua interezza l’album “Jazz Impressions of Japan”.

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ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028697502 EJC 55488 JEWEL BOX 2011 JAZZ

PEPPER ART GETTIN' TOGETHER! “Art Pepper Meets the Rhythm Section” è stato il frutto della celebre sessione del 19 Gennaio 1957 in qui il sassofonista è stato accompagnato dalla sezione ritmica del primo grande quintetto di Miles Davis (1955-1957), ovvero il pianista Red Garland, il bassista Paul Chambers e il batterista Philly Joe Jones. La straordinaria alchimia del quartetto e la qualità sublime della musica registrata in quella occasione, hanno probabilmente incoraggiato Pepper a ripetere l'esperienza e registrare un secondo album con quella stessa formazione tre anni dopo. Frutto di quella registrazione fu l’album “Gettin' Together” qui riproposto che vede anche la partecipazione su tre tracce del trombettista Conte Candoli. Poco dopo questa sessione Pepper sarebbe stato condannato alla reclusione con l'accusa di droga e inviato al carcere di San Quentin, dove sarebbe rimasto fino al 1964. La reale riabilitazione di Pepper avrebbe però richiesto ben più del suo periodo di detenzione. Dopo l’album “Intensity” (registrato nel mese di Novembre del 1960), Pepper non avrebbe registrato una sessione in studio a proprio nome fino al 1973. Pepper e Kelly non avrebbero più collaborato dopo “Gettin 'Together!” (Kelly è morto nel 1971, prima della reale riabilitazione di Pepper).

Art Pepper accompagnato del primo grande quintetto di Miles Davis. Una straordinaria alchimia! 1. Whims Of Chambers 7:00 2. Bijou The Poodle 6:04 3. Why Are We Afraid? 3:40 4. Softly, As In A Morning Sunrise 7:00 5. Rhythm-A- Ning 7:19 6. Diane 5:08 7. Gettin’ Together 6:59 8. The Way You Look Tonight 6:40 9. Gettin’ Together [Alt. Tk] 8:52 10. What Is This Thing Called Love? 5:32* 11. A Foggy Day 3:56* 12. Diane-A- Flow 4:04* 13. Zenobia 5:17*

ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028697519 EJC 55489 JEWEL BOX 2011 JAZ

PEPPER ART INTENSITY L’album del 1960 “Intensity” (Contemporary S7607), vede il sassofonista Art Pepper come unico fiato solista accompagnato da un trio composto da Dolo Coker al piano, Jimmy Bond al basso e Frank Butler alla batteria. Questo sarebbe stato l'ultimo album Pepper's come leader prima della sua incarcerazione per scontare una lunga pena detentiva per droga. Aveva già trascorso quasi due anni (tra il 1953 e 1954) tra il carcere di Los Angeles e l'ospedale Forth Worth, quando è stato arrestato di nuovo alla fine del 1960. Ritenuto erroneamente membro di una grande organizzazione di spaccio di droga, Pepper è stato condannato a una lunga pena e portato a San Quentin. Pepper è uscito brevemente di prigione su cauzione prima di essere condannato definitivamente e in quel breve lasso di tempo ha registrato l’album qui riproposto. Come bonus è stata aggiunta una sessione in studio integrale realizzata tre anni prima di “Intensity”, con Pepper unico fiato solista accompagnato da Red Norvo al vibrafono, Gerald Wiggins al piano, Ben Tucker al basso e Joe Morello alla batteria.

L'ultimo album di Art Pepper come leader prima della sua incarcerazione per scontare una lunga pena detentiva per droga. Ritenuto erroneamente membro di una grande organizzazione di spaccio di droga. 1. I Can’t Believe That You’re In Love With Me 4:26 2. I Love You 5:27 3. Come Rain Or Come Shine 4:48 4. Long Ago (And Far Away) 4:24 5. Gone With The Wind 5:52 6. I Wished On The Moon 4:59 7. Too Close For Comfort 6:47 8. Five Points 11:36 9. Pepper Steak 3:50* 10. You’re Driving Me Crazy 5:08* 11. Tenor Blooz 5:01* 12. Yardbird Suite 5:45* 13. Straight Life 3:20*

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Come bonus è stata aggiunta una sessione in studio integrale realizzata tre anni prima.

ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028697526 EJC 55490 JEWEL BOX 2011 JAZZ

THIELEMANS TOOTS THE SOUL OF TOOTS Nato il 29 Aprile 1922 a Bruxelles, Jean-Baptiste Frédéric Isidor Baron Thielemans, meglio noto come "Toots" Thielemans, è considerato come uno dei più grandi suonatori di armonica del 20° secolo ed è, probabilmente, l'unico interpr ete jazz di questo strumento ad avere raggiunto una grande notorietà. Thielemans si è trasferito negli Stati Uniti nel 1952, dove ben presto è diventato membro del gruppo di Charlie Parker e ha collaborato con Miles Davis e Dinah Washington. Ha suonato e registrato con giganti come Ella Fitzgerald, Jaco Pastorius, Peggy Lee, George Shearing Quintet, Quincy Jones, Oscar Peterson, Bill Evans, Paul Simon, Billy Joel, Astrud Gilberto, Shirley Horn, Elis Regina e molti altri. Ha inoltre inciso numerosi album a suo nome. L'album “The Soul Of Toots” (Signature SM6006) è stato registrato da Thielemans nel 1959, sette anni dopo il suo trasferimento in America, e lo vede accompagnato dal pianista Ray Bryant, dal contrabbassista Tommy Bryant e dal batterista Oliver Jackson. come bonus all’album originale è stata aggiunte due sessioni in quartetto di Thielemans del 1955 (Ray Bryant al piano, Wendell Marshall al basso e Bill Clark alla batteria) e del 1957 (Hank Jones al piano, Doug Watkins al basso e Art Taylor alla batteria).

Jean-Baptiste Frédéric Isidor Baron Thielemans, meglio noto come "Toots" Thielemans, è considerato uno dei più grandi suonatori di armonica del ventesimo secolo. L'album “The Soul Of Toots” è stato registrato da Thielemans nel 1959 e lo vede accompagnato dal pianista Ray Bryant, dal contrabbassista Tommy Bryant e dal batterista Oliver Jackson. 01 You Are My Sunshine 5:17 02 Nuages 5:22 03 Five O’clock Whistle 4:35 04 Soul 4:56 05 Lonesome Road 4:21 06 Misty 2:57 07 Confirmation 6:32 08 Les Enfants S’ennuient Le Dimanche 4:53 09 Brother John 2:12 10 Don’t Be That Way 4:39* 11 Scotch On The Rocks 2:50* 12 Diga Diga Doo 4:31* 13 Sonny Boy 4:22* 14 In A Sentimental Mood 3:17* 15 Cool And Easy 2:57* 16 Tangerine 2:40* 17 Can’t Help Lovin’ Dat Man 3:03*

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MIDNIGHT RECORDS 8436028696291 83759 JEWEL BOX 2011 ROCK

CASH JOHNNY THE FABULOUS JOHNNY CASH (+ WITH HIS HOT AND BLUE GUITAR) Johnny Cash è stato il primo artista a fondere le sonorità del country, del gospel e del rockabilly con dei testi straordinari creando una serie di successi indimenticabili testi e uno stile inconfondibile. Ha scritto canzoni commoventi che parlavano con intensità di amore e perdita, interpretandole con una voce unica che è diventata un patrimonio unico di tutta la musica leggera. Questa pubblicazione raccoglie due delle sue più importanti registrazioni dell’inizio della sua carriera, ovvero il suo album di debutto per la Sun Record Company, “With His Hot and Blue Guitar” del 1957, e quello per la Columbia, “The Fabulous Johnny Cash” del 1959. In queste registrazioni si possono ritrovare alcuni dei suoi brani più celebri, tra cui "Folsom Prison Blues", "I Walk The Line" e "I Still Miss Someone". I due album sono stati ri-masterizzati e riuniti insieme in questa edizione speciale che include anche 5 bonus tracks registrate nello stesso periodo.

Johnny Cash è stato il primo artista a fondere le sonorità del count ry, del gospel e del rockabilly con dei testi straordinari! Due LP: “With His Hot and Blue Guitar” del 1957 e “The Fabulous Johnny Cash” del 1959. 01 Rock Island Line 2:11 02 (I Heard That) Lonesome Whistle 2:25 03 Country Boy 1:53 04 If The Good Lord's Willing 1:43 05 Cry Cry Cry 2:27 06 Remember Me (I'm The One Who Loves You) 2:01 07 So Doggone Lonesome 2:36 08 I Was There When It Happened 2:16 09 I Walk The Line 2:45 10 Wreck Of The Old’97 1:48 11 Folsom Prison Blues 2:49 12 Doin' My Time 2:37 13 Run Softly, Blue River 2:24 14 Frankie And Johnny 2:19 15 That's All Over 1:56 16 The Troubadour 2:18 17 One More Ride 2:03 18 That's Enough 2:43 19 I Still Miss Someone 2:37 20 Don't Take Your Guns To Town 3:05 21 I'd Rather Die Young 2:32 22 Pickin' Time 2:02 23 Shepherd Of My Heart 2:14 24 Supper-Time 2:53 25 Hey Porte*r 2:13 26 Get Rhythm* 2:15 27 Oh, What A Dream* 2:09 28 Mama’s Baby* 2:22 29 Walkin’ The Blues* 2:11

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HOODOO RECORDS 8436028697359 263377 JEWEL BOX 2011 R&B

BLAND BOBBY "BLUE" LITTLE BOY BLUE Negli anni Cinquanta e agli inizi degli anni Sessanta, Bobby "Blue" Bland è stato uno dei principali artefici del moderno soul-blues. Insieme con artisti come Sam Cooke, Ray Charles, e Junior Parker, Bland ha sviluppato un sound che miscela con gospel, blues e R & B. Questo stile unico era caratterizzato da sonorità che si avvicinava a quelle delle big band e risentiva dell’influenza dei riff di chitarra di BB King. Questa compilation raccoglie 22 brani che Bland ha inciso per l'etichetta Duke tra il 1952 e il 1959. Questa pubblicazione rappresenta una possibilità imperdibile per chi voglia riscoprire i migliori momenti della discografia di Bobby Bland. Questo è il materiale su cui Bland costruì la sua reputazione e il suo successo, facendo conoscere a tutti la sua voce intensa ed espressiva che lo portarono ad essere descritto dal critico musicale Dave Marsh della rivista Rolling Stone come “the black Sinatra”.

Bobby "Blue" Bland è stato uno dei principali artefici del moderno soul-blues. “The black Sinatra”. Uno stile unico! 01 You Did Me Wrong 2:37 02 No Blow, No Show 3:01 03 I Don’t Believe 2:39 04 Farther Up The Road 3:00 05 I Smell Trouble 2:33 06 You Got Me (Where You Want Me) 2:29 07 Loan A Helping Hand 2:28 08 Last Night 2:54 09 You’ve Got A Bad Intentions 2:33 10 Little Boy Blue 2:33 11 It’s My Life, Baby 2:39 12 Time Out 2:51 13 I Learned My Lesson 2:47 14 Bobby’s Blues 2:21 15 Teach Me (How To Love You) 2:11 16 I Lost Sight On The World 2:37 17 Woke Up Screaming 2:47 18 Don’t Want No Woman 2:40 19 Lost Lover Blues 2:38 20 I Can’t Put You Down Baby 2:39 21 Army Blues 2:42 22 Wishing Well 2:33 Questa compilation raccoglie 22 brani che Bland ha inciso tra il 1952 e il 1959.

Page 12: Emissione N° 290Emissione N 290 EGEA SMALL 8015948001639 SCA 163 DELUXE DIGIPACK 2010 BAMBINI PICCOLA BOTTEGA CORALE DI SCIENZA E ARTE IL CASTELLO ZUM …

HOODOO RECORDS 8436028697328 263385 JEWEL BOX 2011 R'N'R

BROWN RUTH ROCK & ROLL (+ MISS RHYTHM) Ruth Brown è stata una delle cantanti più importanti di ogni tempo. Se il rock & roll avesse conservato nel tempo la diffusione dei suoi anni d’oro, Ruth Brown sarebbe conosciuta oggi come la "Regina del Rock & Roll". La sua voce era intensa, appassionate e profonda, ed ha continuato ad essere così fino alla sua scomparsa nel 2006. Conosciuto anche come "Miss Rhythm", il suo repertorio musicale andava dal più allegro R&B all’intensità del soul e l’esuberanza del jazz. Questa pubblicazione raccoglie due dei suoi album incisi per l’etichetta Atlantic: “Rock & Roll” (1957) e “Miss Rhythm” (1959). Alle registrazioni originali sono state aggiunte 4 tracce bonus realizzate nello stesso periodo. L'elevata qualità del materiale proposto fanno di questa pubblicazione un prodotto indispensabile per tutti gli ammiratori di Ruth Brown e in generale per gli appassionati di R&B e rock & roll. Inoltre queste registrazioni vedono la partecipazione di alcuni dei migliori musicisti di quel tempo tra cui King Curtis, Budd Johnson, Hank Jones, Willis Jackson, Jimmy Cleveland, Eddie Condon, Al Caiola, Clyde McPhatter, Joe Marshall e Connie Kay.

Brown Ruth considerata la regina del Rock & Roll! Due LP : “Rock & Roll” (1957) e “Miss Rhythm” (1959). 01 Lucky Lips 2:12 02 As Long As I’m Moving 2:44 03 Wild Wild Young Men 2:33 04 Daddy Daddy 2:56 05 Mambo Baby 2:43 06 Teardrops From My Eyes 2:55 07 Hello Little Boy 2:38 08 Mama, He Treats Your Daughter Mean 2:56 09 5-10-15 Hours 3:15 10 It’s Love Baby (24 Hours A Day) 2:44 11 Sentimental Journey 2:37 12 Old Man River 2:15 13 So Long 2:41 14 Oh What A Dream 2:55 15 This Little Girl’s Gone Rockin’ 1:51 16 Just Too Much 2:29 17 I Hope We Meet (On The Road Someday) 2:43 18 Why Me 2:25 19 Somebody Touched Me 2:27 20 When I Get You Baby 2:10 21 Jack O’diamonds 2:32 22 I Can’t Hear A Word You Say 2:30 23 One More Time 2:40 24 Book Of Lies 2:33 25 I Can See Everybody’s Baby 3:02 26 Show Me 2:38 27 Ever Since My Baby’s Been Gone 2:47* 28 Shine On 2:54* 29 I Gotta Have You 2:18* 30 I Don’t Know 2:53*

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Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution.

Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN) Tel. +39 0175 217323 Fax. +39 0175 475154 E-Mail: [email protected] Skype: silvia valderrama http://www.egeamusic.com