Emilio Baccarini, La Passione Del Filosofo- Pensare l'Originari

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    Emilio Baccarini

    La passione del filosofo: pensare l'originario

    1. Il problema2. La thia manae lo stupore della ragione3. Precategorialit e trascendena! il "nau#ragio del pensiero$ come automani#estaione

    dell%originario

    1. Il problema

    &om%' noto( l%espressione to pthos tou philosphouposta a titolo di )ueste note( ' diPlatone( c*e vede )uesta "passione$ nella meraviglia( nello stupore( nel thaumzein.La #iloso#ia occidentale *a variamente ripetuto )uesto tema( c*e )ui vogliamo ancora

    una volta riprendere per correlarlo alla )uestione dell%originario.+ legittima la domanda "che cos'l%originario,$ In altri termini( ' legittimo porre la)uestione "categoriale$ intorno a un tema c*e per de#iniione si pone al di l dell%usopossibile delle categorie( sia della categorialit ontologica aristotelica( c*e di )uellagnoseologica -antiana, i )uesto particolare "oggetto$ non ' possibile direalcunc*/e( tuttavia( non ' nulla( ma non rientra neanc*e nel ")ualcosa$. L%originario non ')ualcosa e non ' nulla( ad esso non pu0 applicarsi il principio del #ondamento( e)uindi neppure la correlata logica del principio di ragione. Sembrerebbe un "al di ldell%essere$. on ' neppure semplicemente meta#isico. La sua presenaassena 'stata e continua ad essere per il #iloso#o appunto la sua "passione$.

    In termini descrittivi o #enomenologici possiamo tentare un approccio a )uestaassena c*e tuttavia si mani#esta e si annuncia rompendo con gli sc*emi dellarappresentaione. ettendo insieme il linguaggio -antiano e )uello *usserliano(possiamo dire c*e di #ronte all%originario la cosciena ' perennemente "modaliata$(impossibilitata all%eserciio dell%apophansise )uindi della logica c*e ' per essenadiscorso apo#antico. +predato insieme ad ogni datit( ma sempre al di #uori di)ualsiasi prensione intenionale. elpre' detta una preliminarit c*e collocal%originario #uori( oltre il limite( unico spaio di applicaione e di eserciio dellacategorialit apo#antica( ma insieme lo annuncia come condiione del limite e )uindinon dato( bens4 inizio. L%iniio non ' origine( e )uindi #uori della presa della logica

    dell%essena.

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    Il pensiero umano ' costretto( in tal modo( a situarsi in maniera totalmente nuova( arimodularsi( di #ronte all%originario e soprattutto alla domanda c*e lo annuncia!perch l'essere piuttosto che il nulla, 5 anc*e( pi6 semplicemente(perch l'essere , ilpunto di partena di )uesta rimodulaione deve necessariamente essere l%asserioneontologica #ondamentale( l'essere ( c*e si presenta nella sua immediatea( non nella#orma rappresentativa neutra( ma nella prima persona c*e si trova coinvolta nella

    domanda( io sono. Sena )uesta prima asserione( in#atti( non sarebbe possibilenessun altro tipo di asserione( come mostra con estrema lucidit escartes all%iniiodella #iloso#ia moderna!je suis, j'existe( ' il primum logico di orientamento di tuttal%indagine successiva c*e troviamo dopo l%aione demolitrice del dubbio. In )uestanuova prospettiva l%originario permette di mutare l%ottica #ondamentale e di passaredalla logica del datoa )uella del dono. a #orse stiamo anticipando troppo.7vviciniamoci per approssimaioni successive( cercando nella storia del pensieroalcuni modelli di )uesto darsi dell%originario c*e si presentano sempre nella #ormadell%affezionee mai in )uella della determinazione. i limiter0 a ri#lettere su alcunipassi platonici sull%eros ma in )uesta linea di pensiero( potremmo anc*e ricordare

    7gostino( Bonaventura( &usano o Pascal ( l%idea d%in#inito di escartes( la dialetticitdella ragione di 8ant e( in#ine( ci possono essere di aiuto le ri#lessioni *usserliane sullasintesi passiva e sul "precategoriale$.

    2. La thia manae lo stupore della ragione

    Iniiamo la nostra breve indagine dalFedroplatonico( da )uella "teoria della divinamania$ presentata nel discorso di Socrate( per comprendere la natura di Eros. Se leespressioni c*e Platone mette in bocca a Socrate vengono ripensate nel nostrocontesto( assumono una valena particolarmente suggestiva. 7##erma Socrate!

    I beni pi6 grandi ci provengono da una mania c*e ci viene concessa per dono divino. 9uandosi trovavano in stato di mania :hieriai manisai; la pro#etessa di el#i e le sacerdotesse diodona procurarono alla a( corsivo mio;. La "svolta$ teoretica c*e propone poi Socrate( ciconduce direttamente alla de#iniione del dialettico come colui c*e ' "capace didividere e uni#icare per essere capace di parlare e di pensare$ :2??b( c#r.Repubblica@II( >3= b3d1;( cio' colui c*e ' capace di guardare all%Ano ma anc*e ai olti( cio' diguardare ai molti perc*/ sa guardare all%Ano( ma proprio )uesta non ' opera della solaragione. &om%' noto( in#atti( per Platone( la contemplaione dell%Ano corrisponde auna sorta di ritorno memorativo alla dimensione originaria. L%originario non pu0essere totalmente ripresenti#icato( ' la condiione dell%uni#icaione( ma in )uanto taleestraneo alla stessa operaione di uni#icaione. L%originario non pu0 essere attinto pervia esclusivamente "tecnica$( la ragione "calcolante$( la ragione c*e rende conto( non

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    possiede gli strumenti adeguati per )uesto approccio. Il suo compito( in )uestoparticolare ambito( ' )uello di saper cogliere i luog*i delphinesthai.

    Il dialettico ' colui c*e ' "posseduto$ dalla "divina mania$ c*e in lui opera un"radicale mutamento delle comuni consuetudini$. 9uesta ' la "stranea$ del#iloso#o( abitare un luogo utopico( il luogo della memoria( c*e gli permette di "riconoscere$ l%originario c*e si presenta. orse per )uesto( nel termine verit( alet*eia(risuona la potente voce della nondimenticana. Il discorso vero ' )uello c*e saricondurre il molteplice all%unit paradigmatica della memoria di un passato orapresente soltanto nella dimensione del "pat*os$( dell%a##eione pi6 radicale. An"pat*os divino$( per0( una "thia mana$. 7 partire da )ueste brevi annotaionisarebbe possibile ripensare la dialettica interna della temporalit propria del londidnai( almeno come si ' poi strutturata nell%5ccidente( l%esperiena #iloso#ica come"passato$( su cui tanto *a insistito per esempio Cegel.

    Pure al passato( ma ora del tutto particolare in )uanto #uori degli orionti dellatemporalit in senso proprio( si ri#erisce la ri#lessione cartesiana )uando cerca di

    "rendere conto$ dell%idea dell%in#inito. Tuttavia in )uesto "passato$ si esprime unapassivit c*e( in )uesto caso( non si tramuta neppure in "passione$( ma evidenia( inmaniera esasperata( la logica del limite c*e( per0( non ' meno luminosa nella suacapacit rivelativa. L%idea di io( cos4 come la presenta escartes( ' #orse uno deiluog*i in cui l%epi#ania dell%originario si ' prodotta con maggior #ora( al di l dei limitidella stessa ragione e( tuttavia( sena c*e la ragione ne resti umiliata( bens4 esaltata.&om%' noto( escartes presenta l%idea di io partendo da una ri#lessione c*epotremmo de#inire categoriale( cio' l%origine delle idee. L%idea di io trascenderadicalmente le capacit logicodeduttive dell%uomo. ell%idea di io

    il #aut considerer s%il D a )uel)ue c*ose )ui n%ait pu venir de moi mme. Par le nom de ieuF%entends une substance in#inie( /ternelle( immuable( ind/pendante( toute connaissante(toutepuissante( et par la)uelle moimme( et toutes les autres c*oses )ui sont G...H ont /t/cr//es et produites. 5r ces avantages sont si grands et si /minents( )ue plus attentivement Feles consid're( et moins Fe me persuade )ue l%id/e )ue F%en ai puisse tirer son origine de moiseul. Et par cons/)uent il #aut n/cessairement conclure de tout ce )ue F%ai dit auparavant( )ueieu eisteJ car( encore )ue l%id/e de la substance soit en moi( de cela mme )ue Fe suis unesubstance( Fe n%aurais pas n/anmoins l%id/e d%une substance in#inie( moi )ui suis un tre #ini(si elle n'avait t mise en moi par !uel!ue substance !ui f"t vritablement infinie#

    L%idea dell%in#inito in me ' l%originario realissimum( condiione di possibilit( senaessere un trascendentale( della stessa cosciena del dubbio( per cui ' possibile dire c*eessa ' preliminare alla stesa noione di #initea c*e mi costituisce. L%originarietdell%idea dell%in#inito ' ancora( per escartes( il paradigma del limite( della strutturacarente c*e descrive l%uomo. i #ronte a )uesta idea( c*e per0 per escartes non 'soltanto idea( il #iloso#o #rancese con#essa l%impotena della capacit della ragione econclude la sua meditaione dicendo!

    Il me semble tr's propos de m%arrter )uel)ue temps la contemplation de ce ieu toutpar#ait ( de peser tout loisir ses merveilleu attributs( de considerer( d%admirer et d%adorer

    l%incomparable beaut/ de cette immense lumi're( au moins autant )ue la #orce de mon esprit()ui en demeure en )uel)ue sorte /bloui( me le pourra permettre.

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    La se)uena dei verbi proposta dal #iloso#o ' particolarmente illuminante( sono unasorta di "dic*iaraione di resa$ di #ronte al mistero c*e non si presentasemplicemente come l%ignoto( bens4 come l%eccesso di luce c*e "acceca$. Il"raionalista$ escartes non *a timore di usare il verbo "adorare$ c*e esplicitacertamente il limite "della #ora dell%intelletto$( ma c*e ' anc*e consapevolea dicontenere un datodono :"messa in me$ dice dell%idea dell%in#inito escartes; c*e

    eccede le possibilit "mani#estative$. Ki#lettendo su )uesti limiti e riportandoli a unorionte #enomenologico( Levinas *a riproposto il testo cartesiano in un contestodecisamente originale. el saggio$io e la filosofiaLevinas scrive!

    L%idea di io( coitatumdi una coitazionec*e diprimo acchitola contiene G...H oltrepassa ogni capacitJ la sua "realt oggettiva$ di cogitatum( #a saltare la "realt #ormale$della cogitaione. &i0 rovescia( ante litteram( la validit universale e il carattere originariodell%intenionalit. iremo c*e l%idea di io #a saltare il pensiero c*e investimento( sinossie sintesi non #a altro c*e rinc*iudere in una presena( rappresenta( riporta alla presena olascia essere.

    L%idea di io spea le possibilit rappresentative della cosciena e si colloca nell%al dil della comprensione.

    E tuttavia( prosegue Levinas( l%idea di io o io in noi come se il nonlasciarsiinglobare#osse anc*e una relaione ecceionale con me( come se la di##erena tra l%In#inito e ci0 c*edoveva inglobarlo e comprenderlo( #osse una nonindi##erena a )uesto impossibileinglobamento( nonindi##erena dell%In#inito per il pensiero! posiione :mise; dell%In#inito nelpensiero( ma completamente diversa da )uella c*e si struttura come comprensione delcogitatum attraverso una cogitaione. Posiione come passivit sena pari( poic*/

    inassumibile. G...H 5 pi6 esattamente( come se lo psic*ismo della soggettivit e)uivalesse allanegaione del #inito da parte dell%In#inito( come se( sena voler giocare con le parole( l%indell%In#inito signi#icasse insieme il none l%in.

    orse ' proprio la "dialettica$ tra "non$ e "in$ c*e giusti#ica il #atto c*e il #iloso#o( madirei ogni uomo c*e si interroga sul senso dell%esistena( possiede la passionedell%originario come )uella nascosta( presenteassente( riserva di senso in cui 'custodito il segreto e c*e proprio per )uesto attrae e sollecita e c*e continua )uindi aporre interrogativi( ani c*e #a della vita e della ri#lessione un%interrogaione. + per)uesta domanda ultima c*e lo abita c*e l%uomo ' essenialmente un interrogante. &onun linguaggio paradossale possiamo dire c*e l%interrogativo umano intornoall%originario *a la struttura di una risposta. + un%autentica esperiena e( tuttavia(sena giudiio( esperiena )uindi metalogica e meta#isica( in cui lo stupore( origine diogni conoscena( viene meno in )uanto lascia il posto ad un%angoscia radicale.

    orse 8ant( pur nella lucidit delle sue analisi( ' l%autore c*e pi6 *a percepito il sensodell%angoscia con#essato nella perceione del limite e( insieme( nella necessit della"posiione$ dell%incondiionato c*e ' un altro nome per ci0 c*e c*iamiamo originario.La lucidit( apparentemente #redda lucidit( della proposiione con cui 8ant apre lasua %ritica della raion pura' una sconcertante con#essione di )uella situaione

    originaria c*e si diceva( in cui cio' l%interrogaione ' piuttosto un tentativo di risposta.&redo la si possa de#inire uno dei luog*i pi6 veri dell%emergena della coscienadell%originario. Kileggiamola in )uesta ottica!

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    In un genere delle sue conoscene( la ragione umana *a il particolare destinodi venirassediata da !uestionic*e essa non pu& respinere( poic*/ le sono assegnate dalla naturadella ragione stessa( ma alle !uali essa non pu& neppure dare risposta( poic*/ oltrepassanoogni potere della ragione umana.

    ecessit e impossibilit( tenere insieme )uesti due concetti sena provocarnel%elisione reciproca( ' la genialit della %ritica-antiana( e la "ialetticatrascendentale$ ' la c*iara esibiione del tentativo di mantenere )uesto e)uilibrio. Ein#atti( l%originario si presenta proprio con )ueste due caratteristic*e( necessario( e ci0giusti#ica il pat*os del #iloso#o( ma anc*e impossibile( di )ui l%angoscia di trovarsi di#ronte all%abisso. La #enomenologia della ragione c*e 8ant compie esibisce lapossibilit e i limiti intrinseci a una )ualsiasi "logica della determinaione$ e in talmodo guadagna per0 un risultato tutt%altro c*e secondario e cio' c*e una ri#lessionemetodologica sulla #ondaione conduce in ultima istana a un%ontologia del#ondamento. @erso la conclusione della impossibilit della prova cosmologica

    dell%esistena di io( 8ant *a scritto una delle pagine pi6 sconvolgenti della storiadella #iloso#ia c*e molto *a #atto pensare Sc*elling e su cui in#ine ' tornato PareDson.Scrive 8ant ripetendo ancora una volta la dialettica tra necessit e impossibilit c*e sidiceva!

    L%intera )uestione dell%ideale trascendentale consiste o nel trovare un concetto adeguato allanecessit assoluta( oppure nello scoprire( rispetto al concetto di una )ualc*e cosa( lanecessit assoluta di essa. Se si pu0 giungere a uno di )uesti risultati( si dovr giungerealtres4 all%altro. Soltanto ci0 c*e ' necessario in base al proprio concetto( di#atti( pu0 esserericonosciuto dalla ragione come assolutamente necessario. L%uno e l%altro risultato( per0(

    sono del tutto inattingibili( nonostante le pi6 ardite aspiraioni di soddis#are il nostrointelletto su )uesto punto( ma d%altro canto sono pure vani gli s#ori per ac)uietarlo ariguardo di )uesta sua impotena. La necessit incondizionata( c*e noi ric*iediamo cos4urgentemente come sostegno ultimo di tutte le cose( il vero abisso della raione umana.Persino l%eternit G...H ' ben lungi dal recare all%animo una simile impressione di vertigine.L%eternit( in#atti( misurasoltanto la durata delle cose( ma non la sostiene. on ci si pu0trattenere dal pensare :ma tale pensiero ' altres4 intollerabile; c*e un ente da( da noirappresentato d%altronde come il supremo tra tutti gli enti possibili( debba dire a se stesso! ioesisto dall%eternit e per l%eternit( al di #uori di me non esiste nulla( se non ci0 c*e ' )ualcosamediante la mia volont( ma donde sono sorto io allora, 7 )uesto punto tutto spro#ondasotto di noi( e tanto la massima per#eione )uanto la minima ondeggiano sena appoggio(semplicemente di #ronte alla ragione speculativa( alla )uale non costa nulla #ar scompariresena il minimo ostacolo tanto l%una )uanto l%altra.

    Co riportato per intero )uesto passo per la sua decisivit( anc*e se bisogna notare c*e8ant )ui parla ancora di "ente$ ri#erendosi a io( prestando il #ianco all%accusa c*e gliverr mossa di situarsi ancora nell%ontoteologia. a allora la situaione dell%uomo ')uella di "permanere$ nell%oscillaione o( )uesta pu0 essere oltrepassata in )ualc*emodo, "&*e cosa possiamo sperare,$( per dirla ancora con lo stesso 8ant.

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    3. Precategorialit e trascendenza: il naufragio del pensierocome automanifestazione dell'originario

    Dal punto di vista teoretico-categoriale, la speranza sicuramente vana, come hamostrato gran parte della filosofia contemporanea. Per dirla con Wittgenstein,

    dobbiamo essere consapevoli che non tutto il pensabile dicibile nella formadefinitoria (Tutto il senso del libro -- scriveva il filosofo austriaco nellintroduzione alTractatus, ma era anche lultima proposizione dello stesso -- si potrebbe riassumerenelle parole! "uanto pu# dirsi, si pu# dire chiaro$ e su ci#, di cui non si pu# parlare, sideve tacere%&, il che significa che occorre trovare altre strade. ', tuttavia, lineffabilitnon il vicolo cieco del non senso, bens) una sorta di confessione del limite che abitaluomo! * davvero dellineffabile -- scrive ancora Wittgenstein -- 'sso mostra s, ilmistico.% +e prendiamo lespressione ittgensteiniana veramente sul serio, citroviamo di fronte a una svolta che ci costringe a riformulare i modi di porsi di frontealloriginario, non pi nellattivit della coscienza, bens) nella passivit. Delloriginarionon si d sapere nel senso usuale del termine, anche se possiamo farne esperienza,come abbiamo detto, e propriamente non siamo di fronte n allo scetticismo, nallagnosticismo teoretico in senso proprio. 'sperienza senza giudizio /uindi. 0,anche, esperienza di ci# che rende possibile il giudizio. 1a pre-categorialit ilrimando al piano originario dellaLebenswelt, nella /uale soltanto possibile laformulazione dellasserzione ontologica io sono%, che dischiude il proprio significatodi essere dativo. Proviamo a riflettere brevemente sul rimando alla precategorialitcome esperienza originaria /uale si presentata in due autori particolarmentesignificativi del pensiero filosofico del 2ovecento! 3usserl e 4aspers.

    5bbiamo affermato sopra che loriginario si presenta come struttura paradossale, di

    non essere cio un nulla, ma neppure un /ualcosa$ di fronte ad esso il soggetto in unatteggiamento di passivit. 1originario si impone, affttalio, senza per# mai entrarepienamente nel campo della coscienza. 1a sua costituzione fondamentale dipermanere nella trascendenza, ossia nella differenza. 1a capacit di affezione che/uesto particolare oggetto% esercita forse la pi grande di cui luomo sia in grado diaccorgersi, ci# nonostante non pu# mai giungere alla soddisfazione dellErfllung,/uindi latto intenzionale che cercher di portarlo a manifestazione permarr semprenellincompiutezza e /uesto, in linguaggio fenomenologico, significa che non si pu#mai giungere alla perfetta adeguazione dellevidenza. 1originario permane semprepre-liminare%, latto della coscienza rimane sempre sulla soglia, in /uanto la suaattivit s-proporzionata, come diceva 1evinas. 1a forza attrattiva delloriginario tienesveglia% la coscienza. +crive 3usserl, naturalmente nellottica chiarificatrice delleoperazioni intenzionali, ma il passo pienamente significativo anche nel nostrocontesto!

    6l compiersi del volgimento ci# che noi indichiamo come lessere sveglio dell'io. 7...8*egliare significa dirigere lo sguardo a /ualcosa. 'ssere svegliati significa subire unaffezioneefficace$ uno sfondo diviene vivo e a partire da esso gli oggetti intenzionali si avvicinano pio meno allio, /uesto o /uelloggetto attrae a s pi o meno lio. loggetto arriva allio /uando/uesto gli si volge. 6n /uanto lio nel suo volgersi accoglie ci# che gli gi dato per lo stimoloafficiente, noi possiamo /ui parlare di ricettivit dell'io.

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    1affezione si tramuta in attenzione interessata e, tuttavia, proprio /ui abbiamolorizzonte fenomenologico a partire da cui possiamo comprendere che /uestointeresse non potr mai essere totalmente appagato e che /uindi non ci sar mai ilsoddisfacimento delle intenzioni di aspettazione%.

    Di fronte alloriginario la coscienza intenzionale tenuta sveglia da una permanentemodalizzazione%. Dal punto di vista ontologico e da /uello antropologico si disegna/ui il senso fondamentale di /uella che possiamo chiamare la metafisica del limite oanche della differenza, ora per# con consapevolezza diversa da /uella 9antiana. 6nfatti,non si tratta pi semplicemente si affermare i limiti della ragione, ma di cogliere edare senso% a /uella s-proporzione che abita originariamente luomo e che locostituisce nella sua paradossalit di essere anche il luogo in cui loriginario mostras%, per riprendere Wittgenstein. 6l limite della ragione, o meglio la coscienza dellimite, insieme la condizione e lo spazio epifanico delloriginario, anche se non piapofantico%.

    1a riflessione che 4aspers dedica al trascendere formale% nella suaMetafisica, che,

    com noto, costituisce il terzo volume della suaPhilosophie, preziosa per la nostraargomentazione. Pensare, come ho gi detto, significa impiegare delle categorie, cioforme determinate e determinanti e /uesto anche /uando cerca di pensare iltrascendente. 1uso delle categorie , per#, come hanno mostrato, in contesti diversi,sia 5ristotele che :ant, esclusivamente finito, cio limitato allesserci determinato chepu# perci# con successo essere intenzionato dalla coscienza generale /uale organo delconoscere scientifico o dallintelletto. 1a domanda sullessere trascendente haanchessa un senso, unintenzionalit propria, ma concretamente si compie soltantonel superamento delle varie forme categoriali determinate. ;n primo significatodellaggettivo formale% /uindi per 4aspers /uello riguardante la categorialit delpensiero. +e non si d pensiero senza categorie, anche per cogliere lessere stesso, a cuisi riferisce il trascendere formale, bisogna usare limpianto categoriale, che per# ognivolta riduce lessere ad esserci, oggettiva cio linoggettivabile. 0ccorre /uinditrascendere la stessa categorialit o formalit del pensiero, occorre cio spingersi findove avremo il naufragio% del pensiero.

    ;n secondo significato di formale% assenza di contenuto% per cui il risultato deltrascendere formale

    nella sua esplicita formulazione, consiste nella negazione. Tutto ci# che pensabile vienerifiutato dalla Trascendenza come non-valido. 1a Trascendenza non pu# essere determinata

    da alcun predicato, n rappresentata come un oggetto, n escogitata da unargomentazione$eppure tutte le categorie sono utilizzabili per dire che la Trascendenza non n /uantit, n/ualit, n relazione n fondamento, n uno n molti, n essere n nulla, e cos) via (p.

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    ma devo trascendere verso di esso in un pensiero che si conclude in un non-poter-pensare.0ra il pensiero che non pu# fissare la Trascendenza come pensata deve annullare il pensatonel pensiero. ?i# accade nel trascendere dal pensabile allimpensabile. 7...8 6l pensare pu#compiere il suo ultimo passo trascendente solo in un annientamento di s. +i concepisceallora /uesto pensiero! si pu pensare che ci sia ci che non pensabile!"uesto il modo diesprimere il passo di un pensiero che cessa di essere tale nel momento preciso in cui lo

    compie. 6l pensiero si pone un limite che non pu# oltrepassare, e che, per il fatto stesso cheesso lo pensa, lo spinge a oltrepassarlo (p.

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    1a domanda ultima della filosofia esige che /uesta venga abbandonata per trovare unarisposta. 1a passione per lorigine% ci fa divenire increduli e infedeli di fronte alsentiero del giorno%.

    1impossibilit dellesercizio della logica categoriale, della fenomenologia, perlapproccio alloriginario, ci costringono /uindi, a cambiare radicalmente registro. 1apassione del filosofo diviene essa stessa modalit di pensiero%, ma di un pensierorivelativo%, per utilizzare il linguaggio di 1uigi PareFson. 2el pensiero che pensanella verit, che ascolta loriginario, /uesto viene a manifestazione, sebbene semprenella forma del limite o della cifra. 6l 2ovecento ha assunto /uesta consapevolezza/uando ha cominciato a pensare ermeneuticamente%. 1ermeneutica per#, non soltanto interpretazione, bens) una comprensione parlante che nel suo dire rivelazione. Dallesperienza alla rivelazione, o, anche dal logos al mistero. 6nfatti lacomprensione parlante che si fa rivelazione anche coscienza che ci# che viene amanifestazione stato semplicemente dato%, o ascoltato. +e si riprendesse il nostrodiscorso da /uesto punto dovremmo ripetere completamente in unaltra ottica tuttalargomentazione che ci costringerebbe a ripensare 3eidegger e la sua prospettiva del

    linguaggio dell'essere, ma anche a compiere una svolta che il pensiero contemporaneonon ha ancora fatto completamente. 1originario viene a manifestazione perch parla,e luomo parla perch ascolta. a allora il dire delluomo non suscitato soltanto daunesperienza, non ha un contenuto che si costituito a partire da s, bens) ripetizione% di un ascolto, comunicazione e testimonianza di un dono ricevuto.Gisposta e responsabilit. Horse il luogo pi prossimo dove loriginario viene amanifestazione lesperienza religiosa. 6l senso ultimo di /ueste affermazione unimplicito riconoscimento del limite della filosofia stessa che, in fondo, presenta unastruttura che possiamo definire provocatoriamente atea%, non potendo fare ricorsoche a se stessa per rendere ragione del mondo. +i tratta forse di una ricorsivit che

    manifesta limpossibilit di attingere il fondamento. 1essere , /uesto linizio dellafilosofia, ma alla domanda perch lessere , al mistero dellessere, non in grado difornire una risposta. 6l mistero precede e segue il sapere.

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