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Osservatorio Nazionale Alcol - World Health Organization Collaborating Centre for RESEARCH and HEALTH PROMOTION on ALCOHOL and ALCOHOL- RELATED HEALTH PROBLEMS Alcol, guida, sicurezza e salute: analisi e proposte per una strategia di prevenzione basata sull’evidenza scientifica Emanuele Scafato ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ Direttore, WHO Collaborating Centre for Research & Health Promotion on Alcohol Direttore, Osservatorio Nazionale Alcol - CNESPS Direttore, Salute della Popolazione e suoi Determinanti Centro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute- CNESPS Presidente Società Italiana di Alcologia- SIA Vice Presidente EUFAS – Federazione Europea Società Scientifiche sulle DIPENDENZE

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Alcol, guida, sicurezza e salute: analisi e proposte per una strategia di prevenzione basata sull’evidenza scientifica

Emanuele ScafatoISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

Direttore, WHO Collaborating Centre for Research & Health Promotion on Alcohol Direttore, Osservatorio Nazionale Alcol - CNESPS Direttore, Salute della Popolazione e suoi DeterminantiCentro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute- CNESPS

Presidente Società Italiana di Alcologia- SIAVice Presidente EUFAS – Federazione Europea Società Scientifiche sulle DIPENDENZE

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Epidemiologia e monitoraggio alcolcorrelato. Il contributo dell’ISS

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Consumatori (11+) 34 milioni [M=14 milioni - F=10 milioni]

Consumatori quotidiani (11+) 12 milioni [M = 9 milioni - F = 3 milioni]

   

Consumatori a rischio (11+) 8,3 milioni [M = 6 milioni - F = 2, 3 milioni]

Consumatori a rischio (11-25) 1,5milioni

Consumatori a rischio (11-17) 790.000

Consumatori a rischio (18-20) 260.000

Consumatori a rischio (21-25) 470.000

Consumatori a rischio (65+) 2,7 milioni

Consumatori a rischio (65-74) 1,5 milioni

Consumatori a rischio (75-84) 900.000

Consumatori a rischio (85+) 300.000

Eccedenti le linee guida su base quotidiana (11+) 5,8 milioni [M = 4,1 milioni - F = 1,7 milioni]

   

Binge drinkers (11+) 3,3 milioni [M =2,6 milioni - F =700.000]

Binge drinkers (11-25) 790.000

Binge drinkers (11-17) 110.000Binge drinkers (18-20) 250.000Binge drinkers (21-25) 430.000

Consumatori dannosi (11+) 720.000 [M = 460.000 - F = 260.000]

Alcoldipendenti 73.000 in carico

ALCOL in ITALIA . Anno 2014

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Costi dell’ALCOL – 1.3% del PIL (EU) 155.8 miliardi euro nel 2010 (25 per l’ITALIA)

18,8

15,1

7,5

12,6

21,4

6,3

45,2

11,3

17,6Crime-police

Crime-defensive

Crime-damage

Traffic accidents-damageHealth

Treatment/prevention

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ISS- Mortalità alcol-attribuibile per classi di età e sesso

17.000 morti /anno (2013)

11.670 5.159

ITALIA 15+

ITALIA 15+

• Circa 17.000 persone di età > a 15 anni (circa 12.000 uomini e 5.000 donne), muoiono ogni anno in Italia per una causa di morte totalmente o parzialmente alcol correlata

• Tutti i decessi sono potenzialmente evitabili (parzialmente o totalmente) a fronte di un corretta interpretazione del bere

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La mortalità alcolcorrelata (2010)

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1

2

3

4

Decessi e Frazioni Mortalità Alcolattribuibile(2012)

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Decessi e Frazioni Mortalità Alcolattribuibile(2013)

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ISS- Caratterizzazione delle componenti della mortalità alcol-attribuibile , per classi di età e sesso. ITALIA (2010)

La percentuale di decessi registrati nella classe di età 15-29

attribuibili al consumo di alcol (M=15,07%; F=5,41%)

è molto più alta rispetto a quella registrata nelle altre classi di età

Causa principale: incidenti stradali

Dopo l’età adulta la percentuale dei decessi attribuibili al consumo di alcol aumenta nuovamente ed tra

gli anziani per cause di morte parzialmente attribuibili.

Cause principali:Neoplasie maligne

Incidenti/ cadute

15-29 30-44 45-59 60-69 70+ 15-29 30-44 45-59 60-69 70+15,02% 8,84% 2,14% 0,81% 0,69% 5,41% 2,52% 0,78% 0,39% 0,65%0,00% -0,36% 0,12% 2,88% 2,60% 0,00% 0,35% 0,51% 1,31% 0,87%0,05% 1,27% 1,59% 0,83% 0,17% 0,00% 0,83% 0,88% 0,34% 0,06%

TOT 15,07% 9,75% 3,85% 4,52% 3,46% 5,41% 3,70% 2,17% 2,04% 1,58%

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

16%

≥15 ANNIM=3,96%

≥15 ANNIF=1,68%

MASCHI FEMMINE

I giovani, che muoiono a causa di incidenti alcolcorrelati, e gli ANZIANI , con una forte componente di mortalità per CANCRO e INCIDENTI sono TARGET VULNERABILI.

Mortalità CRONICA e ACUTA sono da contrastare attraverso azioni evidentemente differenti non ESCLUSIVAMENTE d COMPETENZA SANITARIA

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ANNO 2010 Decessi alcol-attribuibili Frazioni alcol-attribuibili (%)a

Maschi Femmine Maschi Femmine

MALATTIE TOTALMENTE ALCOL ATTRIBUIBILI 1.185 377 0,40 0,12

Neoplasie maligne 4.066 1.564 1,38 0,51

Altre neoplasie 373 137 0,13 0,04

Diabete mellito -566 -616 -0,19 -0,20Condizioni neuropsichiatriche (Epilessia) 161 84 0,05 0,03

Malattie del sistema circolatorio 710 824 0,24 0,27

Malattie del sistema digestivo 2.096 693 0,71 0,23

Malattie della pelle e del sottocutaneo 5 3 0,00 0,00

MALATTIE PARZIALMENTE ALCOL ATTRIBUIBILI 6.845 2.689 2,32 0,88

Incidenti non intenzionali 3.082 1.956 1,05 0,64Incidenti intenzionali 558 137 0,19 0,04

CADUTE, OMICIDI, SUICIDI E ALTRI INCIDENTI 3.640 2.093 1,24 0,68

TOTALE DECESSI ALCOL-ATTRIBUIBILI 11.670 5.159 3,96 1,68

ISS. Decessi alcol-attribuibili per cause di morteCANCRO e INCIDENTI principali cause di decesso

a la stima è stata effettuata rapportando i decessi alcol attribuibili al totale dei decessi nella popolazione

I decessi per CANCRO causato da alcol (oltre 5000/anno) incidono per il 33 % sul totale del totale dei decessi alcolcorrelati; sommati ai decessi per INCIDENTI attribuibili all’alcol (oltre 5000) che incidono per il 30 % su tutti i decessi causati queste due cause di morte coprono oltre il 60 % della mortalità legata al consumo di alcol in Italia.

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Tra i maschi è attribuibile all’alcol il 36 % della mortalità per incidenti stradali; tra le femmine il 18,2 %Tra tutti gli INCIDENTI NON INTENZIONAL, il 37 % della mortalità alcol-attribuibile tra i maschi e il 7,9 % tra le femmine il 7,9 % è rappresentata dagli INCIDENTI STRADALI ;

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2002 Incidenti stradali tra i giovani 5-24 anni ALCOL alla GUIDA Killer #1 sino ai 29 anni

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J. Rehm , APD 2016, ISS, Rome

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Mortalità alcolcorrelata

eGlobal

Burden of Disease

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La componente “comportamentale” nella genesi del rischio è prevalente in gran parte della vita

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La componente “comportamentale” nella genesi del rischio è prevalente in gran parte della vita

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In Italia l’ALCOL è tra i primi 10 fattori di rischio di mortalità prematura, disabilità e malattia cronica (DALY’s)

Tanto semplice vederlo riportato in tabella , quanto complesso calcolarlo a partire dalla mortalità generale e dai dati di esposizione

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Il burden di mortalità alcol-attribuibile

1. La mortalità è chiaramente la conseguenza più grave in termini sanitari del consumo di alcol.

2. Il consumo di alcol è causa di oltre 200 categorie classificate secondo ICD10

3. La stragrande maggioranza degli oneri di mortalità “alcohol-attributable”, soprattutto in Europa, ricade nelle categorie delle malattie croniche.

Secondo il più recente rapporto pubblicato dall’OMS sul Global

status report on alcohol and health, a livello globale l’ 88% (90% nelle donne; 87 % negli uomini) del carico di mortalità alcol-attribuibile nel 2012 è riferibile a poche, ben identificate cause di morte: le malattie cardiovascolari, le lesioni involontarie, la cirrosi epatica, il cancro .

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World Health Organization 2016

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Incrementare la comparabilità, migliorare la stima

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Uso del nuovo standard del GBD 2013 - GSR 2014

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AAF Frazioni Rischio Attribuibile

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1) Global Information System on Alcohol and Health (GISAH):utilizzato per stimare il consumo pro capite di alcol (dati sulla tassazione, produzione, import, export)

2) Decessi per causa di morte secondo le cause di morte (ICD-10, ISTAT) per incidenti involontari e lesioni intenzionali : Vengono selezionate le cause di morte esterne (cioè morti non naturali) non legate a patologie croniche ma che, in base alle attuali conoscenze scientifiche, sono parzialmente attribuibili ad un consumo dannoso di alcol

3) Per Cadute, omicidi e suicidi e altri incidenti gli AAF (Frazioni % di Rischio Alcol Attribuibile) per classi d’età e sesso: M. Ezzati, A. Lopez, et al. Comparative Quantification of Health Risks. Global and regional Burden of Disease Attributable to Selected Major Risk Factors. Vol. 1-appendix B.

Mortalità Alcol-attribuibile Dati e fonti necessarie :

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Trends in adult per capita alcohol consumption in the WHO EU-Region (EU-R)

and selected subregions,1990–2014.

The decrease in alcohol consumption levels in the WHO EU-R has been fuelled by decreases in the richest countries in the Central-western EU

and Mediterranean, whereas drinking levels in central-eastern EU remained stable over the past 25 years, and drinking levels in the eastern

WHO EU-R, and in the South-eastern WHO EU-R increased.

Italy7.6

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Progetto PHEPA

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Codici ICD10 utilizzati per il calcolo dei TSM AA relativi a Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti 

 Incidenti non intenzionali: tali cause costituiscono gruppo più consistente di decessi tra gli incidenti, in particolare tra i giovani, i cui decessi sono legati agli incidenti stradali per guida in stato di ebbrezza. Lesioni intenzionali: rientrano in questa categoria le morti causate da omicidio o suicidio

ICD10 PatologiaIncidenti non intenzionali

V01-V04, V06, V09-V80, V87, V89, V99 Incidenti stradali

W00-W19 CaduteW65-W74 Annegamento e sommersione accidentali X00-X09 Esposizione a fumo, fuoco e fiamme

X40-X49 Avvelenamento accidentale da ed esposizione a sostanze nocive

V05, V07, V08, V81-V86, V88, V90-V98, W20-W64, W75-W99, X10-X39, X50-X59, Y40-Y86,Y88, Y89

Altri incidenti non intenzionali

Lesioni intenzionaliX60-X84, Y87.0 SuicidioX85-Y09, Y87.1 OmicidioY35 Altri incidenti intenzionali

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ALCOHOL MORTALITY (SDR/1.000.000)

ITALY - 2014

J. Rehm , APD 2016, ISS, Rome

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Le principali categorie di causa di morte AA

1. Patologie cardiovascolari (CVD). La mortalità complessiva (al netto dei pochi effetti benefici) per patologie cardiovascolari ha impatto negativo nella maggior parte dei paesi

2. Lesioni involontarie e intenzionali. L'alcol ha un effetto causale su quasi tutte le categorie di incidenti, sia volontari che involontari. Per alcuni tipi di incidenti come quelli stradali, devono essere considerati sia i danni causati al bevitore stesso che quelli indiretti che un bevitore può causare ad altre persone.

3. Cirrosi epatica. La mortalità alcol-attribuibile dovuta a cirrosi epatica costituisce una parte importante della mortalità nel suo complesso, in particolare in Europa;

4. Tumori. Il consumo di alcol è stato identificato come cancerogeno dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ed in particolare sono stati definiti alcol-attribuibili i seguenti tipi di cancro: tumori del rinofaringe, esofago, laringe, pancreas, fegato, colon / retto e della mammella femminile;

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Comparabilità e StandardizzazioneRanking 40ma su 59

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ELABORAZIONI PRELIMINARIIN PROGRESS

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ALCOL & CIRROSI

J. Rehm , APD 2016, ISS, Rome

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ALCOL & CANCRO

J. Rehm , APD 2016, ISS, Rome

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E M A N U E L E S C A F A T O 2 0 1 4

ALCOHOL-ATTRIBUTABLE HEALTH HARM (REHM, ALCOHOL PREVENTION DAY, ROME 2014)

Cancer, liver cirrhosis and injury cover most of all net alcohol-attributable deaths

2012 harm is still high in Europe

So what now ? And in ITALY ?

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TSM Alcol-Attribuibile per Incidenti non intenzionali e lesioni intenzionali

(*1.000.000 di persone)ITALIA 1990-2014

32,3

33,2

32,5

31,4

30,8

30,0

29,1

28,4

27,7

26,8

26,4

25,5

24,3

23,4

21,8

20,9

20,9

21,0

20,6

19,7

19,2

19,4

19,6

19,7

19,5

93,2

94,7

92,5

88,5

86,4

83,7

80,1

77,7

76,6

75,2

75,2

73,7

70,5

67,5

61,9

58,8

59,0

58,2

55,8

51,8

49,1

48,8

49,0

48,9

48,5

125,6 127,9 125,0119,9 117,2 113,7

109,2 106,1 104,3 102,0 101,6 99,294,8 90,9

83,779,8 79,9 79,1 76,4

71,5 68,3 68,1 68,6 68,7 68,0

0

160

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

tass

o st

anda

rdizz

ato

di m

orta

lità

alco

l-att

ribui

bile

(*

1.00

0.00

0 di

per

sone

)

Unintentional injury AA

Intentional injury AA

Elaborazione ONA - CNESPS su dati Public health successes and missed opportunities -Trends in alcohol consumption and attributable mortality in the WHO European Region, 1990–2014

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TSM Alcol-Attribuibile per Incidenti intenzionali e non intenzionali

(*1.000.000 di persone)Area Paesi Mediterraneo 2014

Elaborazione ONA - CNESPS su dati Public health successes and missed opportunities -Trends in alcohol consumption and attributable mortality in the WHO European Region, 1990–2014

54,2

79,4

23,1

48,5

37,3 47

,9

50,4

11,9

17,0

18,4

19,5

20,0

31,7

24,7

66,1

96,4

41,5

68,0

57,4

79,675,1

0

160

Cyprus Greece Israel Italy Malta Portugal Spain

Mediterranean

tass

o st

anda

rdizz

ato

di m

orta

lità

alco

l-att

ribui

bile

(*

1.00

0.00

0 di

per

sone

)

Intentional injury AA

Unintentional injury AA

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62,274,9

50,874,8

57,139,535,6

54,279,4

23,148,5

37,347,950,445,2

25,170,264,2

49,426,124,1

75,876,1

105,4106,0

85,679,8

353,7119,4121,0

200,9150,8

203,260,6

37,342,444,2

235,851,8

44,9

164,3219,1

150,9224,3

134,6127,6

135,3157,8

209,8155,0154,9

107,4192,2

143,3313,1

121,2223,6

240,0206,3

179,3164,8

221,1220,5

271,3273,2

229,7243,1

641,4290,5

355,7425,8

343,1436,9

196,2110,2

159,7131,1

523,9133,1

112,9

AustriaBelgium

DenmarkFrance

GermanyNetherlandsSwitzerland

CyprusGreece

IsraelItaly

MaltaPortugal

SpainAlbania

Bosnia/HerzegovinaBulgariaCroatia

MontenegroSerbia

ex Yugoslavia/MacedoniaCzech Rep.

HungaryPoland

RomaniaSlovakiaSloveniaBelarusEstonia

LatviaLithuania

Rep MoldovaUkraineFinlandIcelandNorwaySweden

Russian FederationIreland

UK

Cent

ral-w

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- Ann

o 20

14(*

1.00

0.00

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per

sone

)

Elaborazione ONA - CNESPS su dati Public health successes and missed opportunities -Trends in alcohol consumption and attributable mortality in the WHO European Region, 1990–2014

Tasso Standardizzato Mortalità Alcol-Attribuibile

Tasso Standardizzato Mortalità

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PRELIMINARY , IN PROGRESS

ALCOL & INCIDENTI NON INTENZIONALIITALIA , 1990- 2014

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Variazione percentuale 2014/2013 dei morti in incidente stradale per sesso e classe di età

Gli incidenti stradali in Italia. Anno 2014Conferenza stampa

+27,3%

-13,3%

-10,9%

+31,3%

-20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0

0-45-9

10-1415-1920-2425-2930-3435-3940-4445-4950-5455-5960-6465-6970-7475-7980-8485-89

90+

Tutte le età Diminuzione morti pari a -0,6% tra il

2014 e il 2013

86,5

117,6

0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 120,0 140,0 160,0

0-45-9

10-1415-1920-2425-2930-3435-3940-4445-4950-5455-5960-6465-6970-7475-7980-8485-89

90+

Tutte le età 55,6 morti

per milione di abitanti

Morti in incidente stradale per classe di età per milione di abitanti. Anno 2014

Per gli uomini, la classe di età in cui si registra il maggior numero di decessi è quella compresa tra i 20 e 24 anni (219). Seguono le fasce di età 25-29 anni (195) e 45-49 anni (206).

Per le donne, il numero più elevato di morti è per la classe di età 20-24 anni (49 decessi) e per le età più anziane 75-79 e 80-84 anni (rispettivamente 65 e 57 decessi)

Giovani tra i 20 e 24 anni le principali vittime, in aumento giovanissimi e anziani

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ALCOLEMIA ALLA GUIDA :

0,5 grammi/litroE’ GENERALIZZABILE ?

E’ SOSTENIBILE ?

0,5 gr/lt di alcol alla guida dopo i 21 anni espone nelle diverse età allo stesso rischio maschi e femmine ?

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OK 21 annie … 65+ ?

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Il PROBLEMA è :dove porre la „soglia“ ?

Examples of continuous risk curves for alcohol-attributable disease (left side) or injury (right side)

Potential thresholds

Potential thresholds

J. Rehm , APD 2016, ISS, Rome

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Scenari principali in due di sette Nazioni EU esaminate

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

-0.05

0

0.05

0.1

0.15

0.2

0.25

0.3

0.35

0.4

0.45

0.5

Risk MRisk W

Population consumption in g/day

Alcohol lifeti

me

mortality risk

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

-0.05

0

0.05

0.1

0.15

0.2

0.25

0.3

0.35

0.4

0.45

0.5

Risk MRisk W

Population consumption in g/day

Alcohol lifeti

me

mortality risk

Hungary ItalyJ. Rehm , 2015, Rome

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Perchè le società accettano un rischio più elevato per l’alcol rispetto ad altri rischi volontari o involontari ?

Per gran parte delle società moderne ad alto reddito è possibile rilevare livelli e limiti di rischio “accettabile” connessi alla mortalità “lifetime” :

– 1 per 1,000,000 per i rischi involontari (acqua, suolo, aria)– 1 per 1,000 per i rischi volontari comportamentali (fumare, sciare,

guidare ecc.). Lì dove il rischio eccede la soglia che è definita per un determinato comportamento la società interviene per diminuire il rischio

SE vale per tutti i rischi allora dovrebbe valere anche per l’alcol

Starr C.(1969) Social benefit versus technological risk. Science,165(3899):1232-8.Rehm J, Lachenmeier DW, Room R.(2014) Why does society accept a higher risk for alcohol than for other voluntary or involuntary risks? BMC Medicine, 12:189.

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Dove porre la soglia ?• La decisione arbitraria e soggettiva su dove porre la soglia può trovare una

risposta scientifica se le società aderissero ad uno standard comune sul “rischio accettabile”.– Nella prospettiva di un consumatore di alcol si tratta di un rischio

volontario per cui, pensando ad un rischio “lifetime” lo standard accettabile dovrebbe essere dell’ 1 per 1.000

– Per una persona ubriaca che può causare danno a terzi (in tale prospettiva il rischio è subìto e involontario) , lo standard considerabile come “accettabile” è più prossimo all’1 per 1.000.000

Le linee guida del bere a basso rischio hanno finora focalizzato solo sul danno del consumatore.

Utilizzando la soglia di accettabilità del rischio come descritta sinora il problema di DOVE porre la soglia è legato al livello del bere nel corso della vita “lifetime” oltre il quale il rischio di mortalità eccede l’1 per 1000.

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Livello di consumo LIFETIME con effetto “protettivo”

Livello di consumo LIFETIME causa di rischio di mortalità < 1 su 1000

Livello di consumo LIFETIME causa di rischio di mortalità intermedia 1 su 1000 e 1 su 100

livello di consumo LIFETIME causa di rischio di mortalità > 1 su 100

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Scenario principale

• Qualunque consumo al di sopra dei 10 grammi al giorno conduce ad un rischio di mortalità nel corso della vita che è al di sopra della soglia predeterminata di 1 decesso su 1000.

• 20 grammi al giorno (precisamente 14.6 g per le donne; 25.9 g per gli uomini) condurrebbero invece ad un rischio di mortalità dell’1 per 100.

Questi risultati sono verificati per tutte e sette le Nazioni considerate.

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Risultati e commenti• Se la soglia per la mortalità alcol-attribuibile nel corso

della vita fosse scelta ad un livello di 1 decesso su 1,000, che è lo standard accettato per I rischi volontari, il bere più di 20 grammi eccederebbe la soglia per entrambi i sessi.

• Persino se una soglia considerevolmente più “indulgente” dell’1 per 100 fosse adottata valori minori di 20 grammi di alcol al giorno e di 30 grammi dovrebbero rappresentare I livelli di consumo da non eccedere per uomini e donne rispettivamente

• Complessivamente la media europea è superiore ai 32 grammi al giorno.

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Prevenzione dell’INCIDENTALITA’ STRADALE

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DANNO A TERZI

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VELOCITA’ e DISTANZA

“A 100 km/h ti muovi a 28 metri al secondo.”

“A 50 km/h, ti muovi a 14 metri al secondo.”

In 4 secondi hai fatto 120 metri

In 4 secondi hai fatto 70 metri

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VELOCITA’ e DISTANZA

Quanti secondi impieghi per inviare un SMS ? O una “faccina” ?

O girare un video ? O farti un selfie ?

O intervenire in chat ?

2016

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PREVENIRE iI rischio di incidente da Smartphone …

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Conclusioni

La mortalità per incidente è una delle categorie principali di mortalità alcol-attribuibile e l'alcol è uno dei principali fattori di rischio per morbilità e mortalità a causa di lesioni.

La maggior parte dei paesi europei hanno frazioni alcol-attribuibile di circa il 30-40% per le lesioni intenzionali, e di circa il 5% per le lesioni involontarie.

L’analisi dei TSM mostra che molto resta ancora da fare e occorre mantenere costante l’attenzione agli obiettivi da raggiungere.

Dato che la mortalità a causa di lesioni alcol-attribuibili è evitabile, queste differenze tra i paesi in una regione sono difficili da accettare e devono essere ridotto in breve tempo.

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INFORMAZIONE

COMUNICAZIONE

SENSIBILIZZAZIONE

PREVENZIONE

FORMAZIONE

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Osservatorio Nazionale

Alcol CNESPS – ISS

WHO CC for Research and Health Promotion

on Alcohol and alcohol-

related health prob-

lems

EU Action Plan on Youth Drinking and on Binge Drinking (2014-2016)

L’alcol è nocivo per lo sviluppo cerebrale sino

ai 25 anni

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E M A N U E L E S C A F A T O 2 0 1 4

20 anni della CHARTER EUROPEA

SULL’ALCOL

2015

INFORMAZIONE

CONTROLLO DISPONIBILITA’

PUBBLICITA’Marketing

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INFORMAZIONE

W W W . E P I C E N T R O . I S S . I T / A L C O L

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Osservatorio Nazionale Alcol - World Health Organization Collaborating Centre for RESEARCH and HEALTH PROMOTION on ALCOHOL and ALCOHOL- RELATED HEALTH PROBLEMS

CONCLUSIONIContrastare la DINAMICHE delle NUOVE culture

del RISCHIO RICHIEDENUOVE CONSAPEVOLEZZE

NUOVE COMPETENZE RAGIONIAMO SUI NUOVI RUOLI CHE E’ NECESSARIO E

INDISPENSABILE GIOCARE per garantire OPPORTUNITA’ e COSTRUIRE

una COMUNITA’ ATTIVA e SOLIDALE

INSEGNANDO IL RISPETTO per SE STESSI e per gli ALTRI

PRATICANDO VALORI DICONDIVISIONE E INCLUSIONE.

INSIEME SI PUO’

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12

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Grazie per l’attenzione